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Newsletter PD XX Pagina 1 continua la lettura a pag.3 VOCI DAL XX pdroma20.it [email protected] Roma e il XX Municipio meritano di più. di Vincenzo Pira * Giorni fa la Giunta di centro destra guidata da Gianni Giacomini, presidente del Municipio Roma XX, ha presentato il resoconto annuale di quanto fatto per amministrare il territorio tra la Cassia e la Flaminia. Una lista burocratica di piccole realizzazioni, una visione politica che permettesse di risolvere i problemi esistenti nel nostro che il territorio. La maggioranza di centro destra divisa, incapace di prendere coscienza dei reali interessi e dei veri bisogni della Comunità locale, non ha più neanche il sostegno attivo del Consiglio municipale. In più vi sono contrasti anche con la amministrazione di Roma Capitale che non solo non contribuisce a valorizzare il ruolo del Municipio, ma è preoccupata unicamente dall’obiettivo di recuperare anni di pessima amministrazione svendendo i beni comuni per fare cassa e ritrovare un consenso elettorale con il clientelismo e i favori a corporazioni e interessi privati. La proposta di “svendita di ACEA” paralizza da mesi i lavori del Consiglio comunale e si aspetta ancora di discutere e approvare il bilancio preventivo annuale. La sfida per il Paese. Bersani chiude la Festa nazionale del Pd a Reggio Emilia Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni. Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. continua la lettura a pag. 2 Bilancio fallimentare della Giunta municipale. di Daniele Torquati* Dalla relazione del Presidente e della Giunta del XX Municipio viene fuori uno spaccato di tutto rispetto: un territorio disseminato di ottime iniziative, governato da una maggioranza solida, che tra le sue migliori qualità ha l’applicazione di pratiche amministrative all’avanguardia, dove tutto funziona a perfezione. Tutto bello, ma… non corrisponde al vero continua la lettura a pag. 5 EDITORIALE LETTERA APERTA al Presidente del XX Municipio di Bruno Rosi * “ La maggioranza non si è preparata affatto” per il Consiglio straordinario municipale su “Decoro, sicurezza e vivibilità dell’area di Ponte Milvio e zone limitrofe, dello scorso 11 luglio. Il Comitato Abitare Ponte Milvio nel rispetto dei rispettivi ruoli, ritiene opportuno farvi pervenire il giudizio fortemente negativo per le modalità di svolgimento e per l’esito della seduta in oggetto. continua a pag.6 NEWSLETTER del PD XX MUNICIPIO Agosto-Settembre 2012 La nostra sfida per la riscossa di Roma di Nicola Zingaretti Con la Festa Popolare abbiamo raccontato una bella storia. Quella di quattro anni alla Provincia, con un’esperienza positiva che non ha nulla a che fare con i problemi che Roma ha conosciuto in questi anni. Abbiamo bisogno che la nostra città non getti la spugna, che competa nel mondo: vogliamo lavorare per una Roma verde, digitale, creativa e solidale. Si può fare solo con la partecipazione di tutte e tutti. È partita una grande sfida che insieme possiamo vincere continua la lettura a pag. 3 Quattro Regolamenti per il PD di Roma di Paolo Di Battista* Al termine di un lungo, tortuoso ed accidentato percorso, sono ora in vigore i Regolamenti che regolano, attraverso un preciso sistema di norme, il funzionamento, l'organizzazione, il finanziamento e l'elezione di Segretari, Coordinatori, Assemblee, Comitati direttivi, del PD di Roma città. Il lavoro della Commissione Statuto e Regolamenti è stato complesso per le articolazioni funzionali del Partito di una grande città, che peraltro si appresta a configurarsi in città metropolitana. Continua la lettura a pag. 4 *Sede Municipio XX

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News Letter settembre 2012 del PD del XX Municipio

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Newsletter PD XX

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VOCI DAL XX

pdroma20.it [email protected]

Roma e il XX Municipio meritano di più. di Vincenzo Pira *                     Giorni fa la Giunta di centro destra guidata da Gianni Giacomini, presidente   del Municipio Roma XX,  ha presentato il resoconto  annuale di quanto fatto per amministrare il territorio tra la Cassia e la Flaminia. Una lista burocratica di piccole realizzazioni,  una visione politica che permettesse di risolvere i problemi  esistenti nel nostro che il territorio. La maggioranza di centro destra divisa, incapace di prendere coscienza dei reali interessi e dei veri bisogni della Comunità locale,  non ha più neanche il sostegno attivo del Consiglio municipale. In più vi sono contrasti anche con la amministrazione di Roma Capitale che non solo non contribuisce a valorizzare il ruolo del Municipio, ma è preoccupata unicamente  dall’obiettivo di recuperare anni di pessima amministrazione svendendo i beni comuni per fare cassa e ritrovare un consenso elettorale con il clientelismo e i favori a corporazioni  e interessi privati. La proposta di “svendita di ACEA” paralizza da mesi i lavori del Consiglio comunale e si aspetta ancora di discutere e approvare il bilancio preventivo annuale.

La sfida per il Paese. Bersani chiude la Festa nazionale del Pd a Reggio Emilia Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni. Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. continua la lettura a pag. 2

Bilancio fallimentare della Giunta municipale. di Daniele Torquati* Dalla relazione del Presidente e della Giunta del XX Municipio viene fuori uno spaccato di tutto rispetto: un territorio disseminato di ottime iniziative, governato da una maggioranza solida, che tra le sue migliori qualità ha l’applicazione di pratiche amministrative all’avanguardia, dove tutto funziona a perfezione. Tutto bello, ma… non corrisponde al vero continua la lettura a pag. 5

EDITORIALE

LETTERA APERTA  al Presidente del XX Municipio  di Bruno Rosi * “ La maggioranza non si è preparata affatto” per il Consiglio straordinario municipale su “Decoro, sicurezza e vivibilità dell’area di Ponte Milvio e zone limitrofe, dello scorso 11 luglio. Il Comitato Abitare Ponte Milvio nel rispetto dei rispettivi ruoli, ritiene opportuno farvi pervenire il giudizio fortemente negativo per le modalità di svolgimento e per l’esito della seduta in oggetto. continua a pag.6

NEWSLETTER del PD XX MUNICIPIO Agosto-Settembre 2012

La nostra sfida per la riscossa di Roma di Nicola Zingaretti Con la Festa Popolare abbiamo raccontato una bella storia. Quella di quattro anni alla Provincia, con un’esperienza positiva che non ha nulla a che fare con i problemi che Roma ha conosciuto in questi anni. Abbiamo bisogno che la nostra città non getti la spugna, che competa nel mondo: vogliamo lavorare per una Roma verde, digitale, creativa e solidale. Si può fare solo con la partecipazione di tutte e tutti. È partita una grande sfida che insieme possiamo vincere continua la lettura a pag. 3 Quattro Regolamenti per il PD di Roma di Paolo Di Battista*     Al termine di un lungo, tortuoso ed accidentato percorso, sono ora in vigore i Regolamenti che regolano, attraverso un preciso sistema di norme, il funzionamento, l'organizzazione, il finanziamento e l'elezione di Segretari, Coordinatori, Assemblee, Comitati direttivi, del PD di Roma città. Il lavoro della Commissione Statuto e Regolamenti è stato complesso per le articolazioni funzionali del Partito di una grande città, che peraltro si appresta a configurarsi in città metropolitana. Continua la lettura a pag. 4

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Continua da pag. 1 Bersani chiude la Festa nazionale del Pd a Reggio Emilia E neppure il mondo così come è, ci piace abbastanza. Per la violenza che lo agita, per le guerre e il sangue sparso fino alle porte di casa nostra. La pace può venire solo dalla libertà. Noi siamo amici di ogni donna e di ogni uomo che nel mondo ha la forza di alzarsi in piedi e battersi per la sua libertà e per la sua dignità. Così siamo noi. E sono questi valori che ci fanno più forti delle nostre debolezze. Questi valori sono le radici, i rami e le foglie della nostra pianta. Sono la strada che abbiamo fatto e quella che abbiamo davanti. Questi valori fanno sentire nostra una storia di emancipazione, di progresso, di democrazia, lunga più di un secolo e ci consegnano il compito di essere il partito riformista del secolo nuovo. [...] Cari Democratici e Democratiche. Cari amici e compagni. tutta la grande area dei democratici e progressisti italiani, fatta di tante teste ma di un solo cuore, è di fronte oggi ad una scelta dirimente, ad una scelta storica. Il passaggio che abbiamo davanti è un passaggio d’epoca per l’Europa e per l’Italia. È tempo di uno sguardo largo e profondo sulle cose. C’è un grande cambiamento in corso e questo cambiamento si accompagna per l’Italia alla fase più difficile della storia repubblicana. Per la prima volta il Paese vive un processo di impoverimento, mentre la democrazia repubblicana soffre di un indebolimento pericoloso. Ecco allora la semplice e drammatica domanda. Siamo pronti noi, Partito Democratico e noi democratici e progressisti italiani, con i nostri valori di uguaglianza, di civismo, di libertà; siamo pronti a prenderci la responsabilità di governare l’Italia nel suo momento più difficile? È questo che vogliamo, con convinzione, proporre agli italiani? O invece vogliamo sottrarci, vogliamo scansare? O invece ci spaventa scalare la montagna? Ve lo dico col cuore: chiariamo bene questo prima di metterci in marcia. È una domanda vera, quella che faccio. Ci sono mille modi, anche dal lato delle culture democratiche, per sfuggire a questa responsabilità. Li conosciamo. Sono i modi dell’ambiguità e degli eterni distinguo, della divagazione, della testimonianza purista che non conosce mediazione, o sono i modi di quel massimalismo che salva la coscienza e allontana il calice amaro delle responsabilità e dei doveri. Io dico che se i riformisti italiani si sottraessero oggi all’appuntamento più difficile non avrebbero diritto ad averne altri. Dunque, diremo al Paese che vogliamo prenderci le nostre responsabilità. Diremo al Paese che conosciamo il nostro compito: farlo uscire da un destino di arretramento e farlo uscire con meno disuguaglianza, con più lavoro e con una democrazia funzionante e pulita. E diremo al Paese che non sarà il compito di un giorno, che ci vorrà una riscossa collettiva che vada oltre la politica, e che non ci tremerà il polso davanti alle difficoltà e ai problemi. Rimetteremo in cammino la fiducia, rimetteremo in cammino una idea di futuro senza sbandierare favole o miracoli e mettendoci invece a muso duro contro gli imbonitori, i venditori di fumo che porterebbero il Paese alla catastrofe. Sarà un confronto aspro e incerto, quello dei prossimi mesi. Per tagliare la strada ai riformisti si muoveranno forze antiche e nuove o travestite “di nuovo”, che si stanno già muovendo, in realtà. L’atmosfera potrà farsi pesante, le acque si faranno torbide. Ne abbiamo chiari segni, addirittura attorno al presidio più alto di tenuta delle istituzioni. Attorno al Presidente della Repubblica. Attorno ad una istituzione cruciale per l’equilibrio del sistema ed attorno ad un uomo integro, attorno a Giorgio Napolitano, che saluto da qui con tutta la nostra gratitudine, la nostra stima, il nostro affetto. Non passeranno. State certi che non passeranno. Ma ci vorranno tenuta, convinzione, grinta. E ci vorrà un’idea forte di cambiamento. Noi ci metteremo dal lato del cambiamento. Dal lato del cambiamento, ma con tutti e due i piedi nei valori della nostra Costituzione, la più bella del mondo. Noi porteremo l’Italia all’incontro con le forze migliori del progressismo europeo e metteremo le nostre idee nella piattaforma comune dei progressisti europei. Non c’è destino fuori dall’Europa ma l’Europa così non va. È dall’Europa che comincia la battaglia di cambiamento. E’ questo che ci ha detto il Presidente Napolitano. [...] Il discorso completo del Segretario Bersani, a conclusione della Festa nazionale del PD a Reggio Emilia, è sul nostro sito www.pdroma20.it.

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Continua da pag.1 La nostra sfida per la riscossa di Roma Mi candiderò a sindaco di Roma. Lo farò insieme a tutti voi, per chiedervi cosa serve alla mia, alla nostra città. Con la Festa Popolare di piazza San Cosimato abbiamo raccontato una bella storia. Quella di quattro anni di idee diventate realtà alla Provincia dove c’è un’esperienza positiva che non ha nulla a che fare con i problemi che Roma ha conosciuto in questi anni. Abbiamo raccontato il wi-fi più grande d’Europa, i pannelli per l’energia solare su tutte le scuole e ancora, Porta Futuro, il centro per far incontrare chi cerca e chi offre lavoro. E poi il progetto per sostenere le neomamme con supporto pratico e assistenza e i tanti progetti per il sociale, per migliorare la qualità della vita delle persone. E’ giusto raccontarlo, per rendere chiaro che è possibile governare la cosa pubblica anche con più amore. Roma sembra oggi una città smarrita, che ha perso la bussola: dalla burocrazia che non funziona, alla sporcizia, alla scarsa qualità dei servizi di trasporto pubblico. E’ vero che c’è crisi ma vero anche che nel mondo ci sono economie che crescono e noi abbiamo molte cose da offrire: la bellezza, la cultura, la nostra capacità di creare prodotti unici. Il primo punto da cambiare è affermare la cultura della legalità: serve un nuovo patto civile nel quale vengono coinvolti i cittadini, un patto fatto di diritti e doveri. Per questo dobbiamo scegliere i migliori nei posti di responsabilità e non i fedeli al servizio del principe. Una città che cresce poi non rinuncia all’acqua pubblica e Acea non si vende, Roma ne ha bisogno, ora più che mai. Una città che cresce pensa al verde, che vuol dire anche un nuovo modo di spostarsi, perché i cittadini hanno diritto a non avere la macchina, quando i mezzi pubblici funzionano. Basta con i trucchi, basta con le forze consolidate, serve grande spirito civico. Non cederò mai all’antipolitica perché sono convinto che la politica serve ai più deboli contro i più forti. Bisogna dire basta, allora, al lato peggiore della politica, a oligarchie e spartizioni interne perché così la città muore. Voglio ringraziare tutte le persone che stanno costruendo i grandi risultati di questi anni, chi ci scrive inviandoci le sue idee e chi racconta la Roma che ha in mente, chi ha partecipato alla Festa Popolare. Una piazza piena, felice, senza imbrattare la città neanche con un manifesto. Una prima sfida vinta. Una serata dedicata a Miriam Mafai: sono certo che se fosse ancora viva sarebbe stata con noi. Faremo tesoro dei suoi insegnamenti. Ora scriviamo insieme un programma per la riscossa di Roma. Si può fare solo con la partecipazione di tutte e tutti. Abbiamo bisogno di una città che non getti la spugna, che competa nel mondo: una città verde, digitale, creativa e solidale. Noi continueremo a lavorare fino alla fine perché abbiamo ancora tante cose da fare alla Provincia. E’ partita però una grande sfida in cui ci sarà bisogno di tutti e quando sarà il momento ci impegneremo per una grande partita per l’identità e l’orgoglio di Roma.

Continua da pag. 1 Roma e il XX Municipio meritano di più. La  proposta denominata “housing sociale”si aggiunge nel nostro territorio alla vergognosa proposta fatta per le costruzioni sconcertanti nella stazione di Due Ponti. Oltre 100 mila nuovi appartamenti  sono in progetto nelle aree di La Storta, Olgiata, Osteria Nuova, Cesano, Castelluccia, Palmarola e Ottavia. Circa 860 ettari di suolo saranno rubati all’agricoltura per essere riempiti di cemento.   È  preoccupante  l’idea di città che sta dietro a questi progetti:  considerare le periferie solo come  borgate dormitorio, senza piazze, centri sociali e servizi culturali. L’aumento di metri cubi per creare lucro è un’idea che in questo  momento  viene sfruttata per accontentare chi si troverebbe immediatamente con una rendita fondiaria di territori agricoli che oggi valgono uno e che passerebbero a valere dieci. Una speculazione che favorisce unicamente  i padroni di queste aree che non ha nessuna valenza sociale. Ciò peggiora la situazione di abbandono in cui versa il territorio del XX Municipio e soprattutto le questioni irrisolte, che riguardano il decoro urbano, la mobilità, la sicurezza, lo sviluppo sostenibile del territorio. Il PD si candida a promuovere una politica diversa che valorizzi gli apporti dei cittadini, delle associazioni, degli imprenditori, dei sindacati. Le giunte di centro destra, che hanno governato la città e il XX Municipio hanno fallito e sono state incapaci di ben governare e di dare risposte adeguate ai problemi del territorio. E’ ora di cambiare . Con la partecipazione attiva di tanti ciò deve diventare programma politico  e scelta consapevole di persone oneste, capaci e disponibili a difendere non gli interessi di pochi, ma i beni comuni di tutti.   * Coordinatore del PD del XX Municipio

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Continua da pag. 1 Quattro Regolamenti per il PD di Roma Circa venti mesi di incontri, discussioni, ragionamenti giuridici e filosofici, accordi, per contemperare le esigenze di efficienza con le tendenze al "quieta non movere". Il risultato finale è ottimo e per noi, che amiamo le regole e la loro asservanza, è di soddisfazione ed ispira fiducia per il futuro del PD romano. I documenti approvati il 4 luglio dall'Assemblea del PD di Roma sono:   * -  Regolamento di organizzazione e funzionamento della Federazione del PD di Roma città; * -  Regolamento organizzativo dei Coordinamenti municipali del PD di Roma città; * -  Regolamento finanziario del PD di Roma città; * -  Rregolamento per l'elezione del Segretario e Assemblea della Federazione, dei Segretari      e dei Comitati direttivi dei Circoli, delle Assemblee e dei Coordinatori municipali di Roma città. *responsabile comunicazione PD 20 Il testo dei Regolamenti è consultabile sul sito pdroma.net/documenti .

Bersani, a Reggio Emilia, saluta i Democratici.

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Continua da pag.1 Bilancio fallimentare della Giunta municipale. Non si può parlare del rapporto con il Comune di Roma Capitale senza prendere in considerazione il decentramento, il quale in quattro anni di mandato, non solo ha arrestato la sua forza propulsiva, ma ha addirittura visto regredire l’autonomia dei Municipi. Nel bilancio, dove non ci sono nuove opere nelle parti riguardanti i dipartimenti, l’autonomia finanziaria è messa a dura prova da un ammanco di un milione e quattro rispetto agli anni precedenti, dai sempre più crescenti veti dell’amministrazione capitolina riguardo alla spesa sociale e la totale mancanza di fondi per nuove opere a vocazione municipale. Dicevamo nella prima discussione di bilancio che il nostro Municipio, sulla base di quella programmazione, non avrebbe investito su nessuna opera, e così è stato. Per questo abbiamo visto un abuso di somme urgenze per i lavori pubblici (Via di Grottarossa, Via della Giustiniana, Scuola Mengotti e Crolo del Borgo di Cesano). Tenendo conto che la somma urgenza limita pesantemente l’autonomia dei Municipi ed impedisce loro una corretta programmazione degli interventi; si aggiunga poi il fatto che somma urgenza vuol dire appalti senza gare e anche una conseguente lievitazione dei costi. Il rapporto malato con il Comune si è palesato con l’apertura di Trony a Ponte Milvio e il conseguente blocco di tutta Roma Nord, dove il Comune ha imposto un grande centro commerciale più che una vera e propria operazione di rilancio del mercato; passando per il periodo della grande nevicata dove, vista la solitudine nella quale ci siamo trovati i primi due giorni, è stata evidente la sottovalutazione del Comune; per finire con il capolavoro della chiusura di Via Due Ponti per la realizzazione dell’opera fognante più grande di questa consiliatura, insieme a quella di Via Baccanello a Cesano (tra l’altro tutte e due finanziate dalla precedente Giunta), dove l’amministrazione municipale ha dato prova, e tutt’ora si esprime al meglio, della sua totale incapacità a gestire una situazione per la quale sarebbe bastato un pizzico in più di attenzione per rendere pubbliche le misure di gestione del traffico. Ora, come allora, possiamo dire con cognizione di causa che tali misure non sono state rese note perché non sono mai esistite. Tralasciando tutto ciò che risulta essere folklore, abbiamo assistito ad innumerevoli votazioni che non hanno prodotto nulla, pur essendo di stretta competenza municipale: Consiglio dei giovani, per il quale la Regione ci aveva messo a disposizione dei fondi, sedute Web, marciapiedi, fogne, Consulta della scuola, ancora non operativa dopo due anni dalla votazione, Consulta dell’handicap e dell’immigrazione, regolamento per occupazione suolo pubblico a Ponte Milvio. Parlando di Municipio e di competenze strettamente legate all’amministrazione municipale non si può trascurare il sociale. Abbiamo anche prodotto qualcosa. Soprattutto nel sociale, qualcosa di oscuro. Nel primo PRS abbiamo spezzettato i fondi 285 e 328 definendo tale spacchettamento come propedeutico alla mappatura dei bisogni, come se si dovessero monitorare i bisogni attraverso la spesa di fondi pubblici, per poi scoprire dal dipartimento, durante la discussione del PRS attuale, che il dipartimento con la nota del 14 Dicembre n. 75683 denunciava la divergenza, rispetto ai reali bisogni dei cittadini, di quanto previsto nel Piano e di quanto il Municipio proponeva di realizzare. Contestava che più progetti - che potevano invece essere accorpati - venissero presentati in modo generico e parcellizzato. E infine rilevava che nel Piano fossero riproposti, immotivatamente e senza necessità, progetti già avviati in passato ed interrotti prima del termine fissato. Tutto questo non è stato sufficiente per far riflettere la maggioranza che ha licenziato un PRS che ha delle forti criticità e non risponde alle reali esigenze della cittadinanza, anche e soprattutto, nel noto periodo di crisi. Questa maggioranza non ha prodotto nulla di nuovo limitandosi a gestire male le proprie competenze senza, in alcun modo, investire su nessuna novità. Siamo consapevoli del pericolo che corriamo nell’immediato e nel futuro delle amministrazioni pubbliche: la mancanza di cassa e la conseguente gestione dei bilanci in dodicesimi, come testimoniano gli innumerevoli mandati di pagamento non processabili dichiarati dalla ragioneria comunale, sono la testimonianza di tutto questo. E’ per questa ragione che le amministrazioni come quelle municipali hanno il dovere di costruire nuove forme di convenzioni con imprese e cittadini privati, che non siano legate al consumo di territorio e alla concessione di nuovi diritti edificatori come sta facendo il Comune di Roma e che vadano nella direzione di una proficua collaborazione per la manutenzione e l’aumento dei servizi. Sarebbe stata utile la stipula di convenzioni con asili privati per porre rimedio all’emergenza che viviamo in XX, dove il 55% dei bambini che fanno domanda non trovano posto, oppure considerare accordi con privati per la manutenzione dei parchi, visto che siamo il territorio con più aree verdi di Roma e che tutte le aree verdi attenzionate da interventi pubblici restano chiuse a causa del ritardo di tali interventi (Volusia, Casalattico, Insugherata) Ci siamo fatti sfuggire, infine, l’opportunità di dare risposta ad uno dei problemi che affliggono il nostro territorio trovando la soluzione, da tempo messa in cantiere dalla amministrazioni precedenti: il traffico sulla via Cassia e la Metropolitana C. Abbiamo cercato di sensibilizzare quest’aula all’inizio della consiliatura e questa Giunta ha la grande responsabilità di essersi fatta sottrarre l’opportunità di avere il proprio tratto di trasporto veloce. Non so se questo territorio vedrà mai la luce sui grandi temi o se mai avrà una classe politica di essere all’altezza della gestione del quotidiano, ma credo che l’apporto di una forza politica come la nostra sia fondamentale per un serio cambiamento di rotta nel XX Municipio.  

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Continua da pag. 1 LETTERA APERTA  al Presidente del XX Municipio I cittadini non hanno riscontrato nel dibattito, fatta qualche doverosa eccezione, una presa d’atto delle richieste da noi formulate. Richieste portate per tempo a conoscenza di ciascuno di voi, e che hanno anche avuto un minimo di risalto e di dibattito sulla stampa locale. Sostanzialmente chiedevamo che: 1) s’individuasse una sede istituzionale nella quale le problematiche dell’area, di carattere urbanistico, di sicurezza, di viabilità, di rispetto dei valori della convivenza, trovassero un efficace momento d’ascolto e di pianificazione o di avvio di soluzione. E noi avevamo proposto, per questo, una Commissione ad Hoc. 2) che si individuassero, considerata la vastità, l’intensità e la durata nel tempo del disagio patito dai cittadini, soluzioni adeguate all’offesa, e alla deriva attuale. Interventi impegnativi sotto il profilo normativo, organizzativo e istituzionale, come si vanno da tempo attuando nei comuni più avvertiti d’Italia. 3) che sul veicolo organizzativo da creare e sullo spessore degli interventi i più convinti fossero proprio i consiglieri, ovvero coloro che vengono eletti dai cittadini per misurarsi con le soluzioni politiche, ancorché reali dei problemi. La storia italiana ha purtroppo una lunga esperienza di creazione di commissioni che si son tradotte nella tomba del problema che dovevano risolvere! Se i consiglieri hanno ritenuto di non credere alla commissione speciale lo accettiamo; che non abbiano saputo, però, proporre alcunché di alternativo invece no, non l’accettiamo. Su questi temi, e siamo veramente dolenti di ciò, la maggioranza non si è preparata affatto e si è limitata a fare una difesa d’ufficio della bontà del proprio operato. Dimenticando che aveva di fronte, in aula, 23 cittadini associati ad Abitare Ponte Milvio che, sbigottiti ascoltavano. Cittadini che l’operato della Giunta lo testano personalmente nelle ore diurne, serali e notturne. La minoranza, da parte sua, ha presentato una risoluzione, che non è collimante con le idee del Comitato, ma, per esempio, nella proposta di creare una consulta è certamente condivisibile e percorribile, ferme restando le cautele del punto 3.  Tuttavia nell’intento di migliorare la comprensione fra un Comitato e il suo naturale interlocutore: il Municipio; di seguito elenchiamo possibili cause d’equivoco o di distorsione della comunicazione di cui potremmo essere inconsapevolmente causa. Ci preme infatti in questa occasione chiarire per l’ennesima volta che il Comitato Abitare Ponte Milvio è rigorosamente apartitico, e vigorosamente politico. E vogliamo rassicurare in particolare il Presidente Giacomini che non siamo la quinta colonna di nessun gruppo in Municipio presente, né tanto più futuro. Metà dei nostri iscritti probabilmente hanno votato per lei, e non accetterebbero mai di sentirsi raggirati dal loro Comitato; i loro, come quelli degli altri iscritti, non sono pregiudizi sono giudizi, positivi o negativi, sull’operato concreto della Giunta. Altra caratteristica che ci contraddistingue, e che potrebbe aver ingenerato equivoci, è quella di richiedere alle Amministrazioni alle Istituzioni ai funzionari con cui entriamo in contatto interventi per il ruolo e nel ruolo che ricoprono. Mi è capitato più volte, e ci rivolgiamo ancora al Presidente Giacomini, di vederla impegnata in contributi ad personam nella soluzione dei problemi che vengono sollevati, mentre gradiremmo interventi strutturali, definitivi, svolti dall’organo deputato che deve svolgerli. Ciascuno è libero d’interpretare il ruolo secondo il proprio stile, ma deve essere anche rispettoso della richiesta dell’interlocutore, di vedersi rispondere dall’organo e/o la funzione a cui si è rivolto. Sperando di non aver abusato della vostra attenzione e cortesia, (la legge del contrappasso richiederebbe tuttavia una trattazione ben più gravosa e stancante delle 6 ore che ci avete fatto passare mercoledì), vorremmo adesso richiamare almeno un aspetto di quanto sarebbe stato opportuno parlare in seduta: il tema dei disturbi conseguenti alla movida. Su questi disturbi si può rispondere: “ma che ci posso mette un bavaglio ai frequentatori?…”, oppure come avviene in molte città italiane si può risponde anche così: “ il non corretto uso delle aree pubbliche, che si concretizza tipicamente nella privazione dell’altrui diritto alla quiete, alla circolazione, al mantenimento di un ambiente pulito e sicuro impone l’individuazione di un percorso condiviso di politiche integrate di sicurezza e di rispetto delle regole di civile convivenza….”. A cui segue un concretissimo articolato che vincola e nel contempo protegge i comportamenti degli esercenti la mescita e dei residenti. Queste parole non sono del sovversivo Abitare Ponte Milvio, (anche se sembrano da li provenire e sicuramente provengono da una pari sensibilità) ma sono parole di un Questore, un Prefetto e un Sindaco che armati di buona volontà hanno convocato residenti ed esercenti ed hanno steso un articolato che sostanzialmente ribalta sui generatori del disturbo l’azione e il carico anche economico del contenimento del degrado e del disturbo stesso; l’ultimo articolo recita appunto “il presente patto non comporta oneri per il Comune”. Spero che quanto scritto e quanto richiamato contribuisca a una migliore comprensione di quanto andiamo chiedendo da tempo; proseguiamo nel ritenere l’interlocuzione con il Municipio la prioritaria condotta di un Comitato. Non pretendiamo di farvi considerare Ponte Milvio l’ombelico del mondo, (ricordiamoci, tuttavia, che il 28 ottobre prossimo sarà il 1700 anniversario della battaglia di Ponte Milvio e sarà opportuno onorare questa data così incisiva sui destini della civiltà occidentale). Ben sappiamo che altre zone del nostro Municipio hanno gradi di degrado, forse maggiori dei nostri. Mettete pure in ordine di priorità gli interventi, ricordate però che interventi incisivi su Ponte Milvio potrebbero avvenire, certo con tanto impegno personale, ma con zero oneri finanziari aggiuntivi per la municipalità. Auguriamoci tutti di fare, al meglio, il nostro dovere. Nel ringraziarvi per l’attenzione prestataci vi inviamo cordiali saluti * Bruno Rosi - Portavoce Comitato Abitare Ponte Milvio [email protected]

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