notiziario el bundai numero 48

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Notiziario di AGNOSINE 48 - Aprile 2007 Buona Pasqua

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Notiziario El Bundai Numero 48

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Notiziario di AGNOSINEn°48 - Aprile 2007

Buona Pasqua

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Direttore Responsabile: Mons. Antonio FappaniDirezione: Don Ugo Baitelli

Via G. Marconi, 43/a - 25071 Agnosine - Tel. 0365/896105La Redazione:

Livio Gilberti - Maria Ricchini -Claudio Baronchelli - Patrizia Paterlini

Stampa: Modulgrafica Caldera - Lumezzane (Bs)Progettazione grafica: La Grafica - Brescia

Impaginazione elettronica: Claudio BaronchelliFinito di stampare il 24/03/2007

In copertina: "RESURREZIONE realizzazione a cura di Evita Cavagnini"

01 - 07 PAOLO SIMONI, defunto il 20/01/2007, di anni 79

02 - 07 MARGHERITA ZAMBELLI, defunta il 23/01/2007, di anni 87

03 - 07 MARIA RICCHINI, defunta il 21/02/2007, di anni 82

04 - 07 ROSA (RINA) BRESCIANI, defunta il 24/02/2007, di anni 81

PaoloSimoni

Battesimi

Ritornati alla casa del Padre

01 - 07 LISA GHIDINELLI nata il 16/08/2006, battezzata il 28/01/2007 di Eric e Elena Signori 02 - 07 MARTINA VALLINI nata il 08/02/2006, battezzata il 04/02/2007 di Nicola e Barbara Lise

01 - 07 ROBERTO BETTONI con ELISA BENINI il 20 gennaio 2007

Matrimoni

MargheritaZambelli

MariaRicchini

Rosa (Rina)Bresciani

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Carissimo/a, sono il tuo parroco, e mi pia-cerebbe molto parlarti a tu per tu della

nostra vita che stiamo vivendo giorno dopo giorno tra gioie e fatiche, tra speranze e delusioni.Mi piacerebbe scoprire se anche tu stai cercando una vita più bella… e spero di poterne parlare quando ci incontreremo.Preparando due pensieri per l’omelia di Domenica 4 Febbraio, mi ha molto colpito l’invito di San Paolo agli abitanti di Filippi: “Ve lo dico con le lacrime agli occhi…Non comportatevi da nemici della croce di Cri-sto.”Non c’è Risurrezione senza il passaggio dal-la mulattiera del Calvario.Non c’è la Domenica di Pasqua senza il Ve-nerdì Santo.Non c’è vita nuova se non si accetta di mo-rire a quella vecchia.Non si raggiunge la vetta del Cielo se non accettiamo la fatica (croce) del cammino quotidiano.Gesù, a coloro che vogliono seguirlo, pro-pone un cammino esigente che domanda di decentrarci e di cercare la volontà di Dio e di crescere nell’amore vivo e vero tra di noi, fino a dare la vita come ha fatto Lui.Ci promette l’aiuto dello Spirito Santo, la libertà, la vita nuova, la Risurrezione, la pie-nezza di vita...Però non ci nasconde l’impegno, la strada da percorrere, quella che Lui per primo ha tracciato: “Se qualcuno vuole venire dietro di me rinneghi sé stesso, prenda la sua cro-ce e mi segua…”Tra pochi giorni lo strepitoso annuncio, l’inaudito, la novità delle novità: Alleluia, Cristo è Risorto!Il sepolcro è spalancato, la morte è vinta, l’amore ha vinto l’odio, la grazia vince il peccato, la vita ha trionfato sulla morte. Cristo è Risorto ed ora nella gloria del cielo trionfa.Carissimo/a, anche noi tra pochi giorni, vi-vremo la gioia della Pasqua. Uniti a Cristo, nel suo Spirito, con la sua Grazia, in comu-nione con Lui, possiamo compiere la “no-stra pasqua”.Possiamo cambiare e riprendere un tratto di strada nuovo, la via per un futuro più bel-lo e di vita.

Grazie a Cristo possiamo trovare la forza per ribaltare la pietra dei sepolcri che magari portiamo dentro di noi e ci fanno soffrire.Cristo Risorto ci assicura che in ogni mo-mento è possibile una vita nuova; si può rinascere.Facciamogli posto nel nostro cammino, la-sciamoci incontrare e curare da Lui che è Via, Verità e Vita.In Comunità Shalom, ci parlarono di “Cristoterapia”(studiata anche dall’Univer-sità di Verona!!!) per aiutare i 180 giovani ospiti a rinascere e rivivere, per recuperare la loro dignità distrutta dalla piaga della droga.Cristo è Risorto Alleluia: ha vinto il peccato e la morte. D’ora in poi, grazie a Lui, si apre per ogni uomo, piagato nel corpo o nello spirito, un futuro di speranza e di vita.Il nostro Papa, qualche tempo fa disse: “Cri-sto è la mano che Dio ci tende per aiutarci ad uscire dalle sabbie mobili di questo mon-do che ci stanno inghiottendo”.Carissimo/a, le cose materiali e la cultura dell’effimero, ci stanno spingendo al basso, alla rovina e basta poco per scoprirne i se-gnali!!!Senza Dio, il mondo e dentro il mondo l’uo-mo, sta impoverendo anche nella sua uma-nità.Credendo di fare a meno di Lui, stiamo compiendo scempi e… in nome della liber-tà!Abbiamo “tutto”ma spesso siamo disorien-tati e fatichiamo a trovare il senso più vero e profondo della nostra vita, di questa uni-ca partita che stiamo giocando.Cerchiamo la felicità, la pienezza di vita, la gioia, di più..Ma dove stiamo cercando? E…con quali risultati?Carissimo/a, ti auguro che questa Santa Pa-squa sia davvero un passaggio per rientrare dentro di te e riscoprire la luce del Risorto, il suo Spirito che può rinnovarti e aiutarti a cercare le cose vere che fanno vivere alla grande, le cose di lassù.Il cammino, sicuramente, è impegnativo, in salita e domanda sacrificio. Gesù non ha percorso il suo pellegrinaggio in autostrada! A noi però assicura il suo aiuto, ci dona la sua Grazia.Lui è Risorto e ora cammina con noi. Auguri. don Ugo

Buona Pasqua

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Anche quest’anno la Polisportiva Agnosine, nell’intento di promuovere lo sport ed i valori ad esso collegati, è particolarmente attenta alla formazione dei

nostri bambini.Con particolare orgoglio siamo riusciti a coinvolgere positivamente i genitori ed un nutrito numero di bambini, tanto che si è dovuto provvedere a costituire due squadre di calcio al Torneo Scarabocchio: la prima formata da 12 bambini e la seconda da 19 bimbi più piccoli.Nella filosofia riguardante l’educazione allo sport, al fine di permettere a tutti i bam-bini di giocare, si è deciso di suddividere le due squadre in fasce di età, proprio perché, per noi, è importante consentire a tutti di entrare in campo; non conta il risultato, quello è una soddisfazione per i bambini, per noi educatori e per i genitori tutti l’importante è valorizzare l’educazione nei vari contesti, il rispetto dei valori all’interno di un gruppo e permettere a ognuno di praticare sport.Possiamo affermare che ci stiamo riuscendo anche dal punto di vista dei risultati, che sono pubblicati sul giornale Bresciaoggi tutti i giovedì: motivo d’orgoglio per tutti i bambini visto che i più grandicelli, al termine del girone di andata, erano in seconda posizione, mentre i più piccoli addirittura primi.Oltre alle partite, che hanno un grande seguito di genitori e parenti felicemente coinvolti in quella che spesso, a certi livelli, dimenticano essere semplicemente una partita di calcio, siamo orgogliosi di parlare di sport vero, quello sano, quello che forma e che educa, uno sport ben lontano da quello patinato e osannato di serie A e B, dove l’unico interesse è il business.Tornando alla nostra realtà, ci è gradita l’occasione per ringraziare tutti coloro che, oltre agli allenatori, collaborano nelle trasferte dei bambini, ai genitori che ci com-prendono ed aiutano, ma soprattutto ai nostri bambini che con tanto impegno si applicano. Complimenti e grazie!!!

TORNEO DI CALCIO SCARABOCCHIO:31 MINI CALCIATORI ALLA CARICA

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Sei un ragazzo e ti interessa giocare a basket? Allora vieni a giocare con noi, ogni venerdì sera, nella palestra dell’oratorio, per fare una partita fra amici e magari chissà… riuscire a formare una squadra!!!

Le iscrizioni sono aperte ai ragazzi dai 14 anni in su. Info: 0365 896541 - 0365 896550

G R U P P I E A S S O C I A Z I O N I

La Polisportiva di Agnosine vi informa che, oltre al torneo di calcetto svoltosi con successo nel mese di febbraio, presso la palestra del nostro oratorio, in collabora-zione con la Polisportiva di Preseglie, i prossimi appuntamenti sono:

- 25 aprile VIII Agnosine Bike e nel pomeriggio Junior Bike per i bambini, al campo sportivo- 06 maggio Gara di Caratì (gara nazionale!)- 02 giugno Gara di marcia di regolarità a coppie- 04 giugno VII Trofeo Memorial Cleme Feriseri, torneo notturno di calcio (si gioca nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì)- 05 giugno Torneo di Pallavolo presso l’oratorio (si gioca nei giorni di martedì e giovedì)- 28/29 luglio Torneo di BalaInoltre, nel mese di giugno, si svolgeranno alcune gare di pesca sportiva sul torren-te Bondaglio.Nella speranza di avervi presenti e partecipanti in maniera numerosa alle nostre manifestazioni, ringraziamo tutti i volontari che con tanta generosità ci consentono di organizzare le manifestazioni sportive.

Polisportiva Agnosine

I LOVE BASKET

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Il 3 e 4 febbraio 2007 si è tenuta la rituale Festa del Tesseramento per il Gruppo Alpini di Agnosine.

La partecipazione dei soci è stata soddisfacente sia nel giorno di sabato, in sede, che alla S.Messa della domenica offi ciata da Don Ugo, con la partecipazione del coro, e allietata quest’anno dal battesimo di Martina, nipote di un nostro socio alpino.E’ seguito poi il corteo al Monumento ai Caduti per il doveroso omaggio con l’al-zabandiera e il “Silenzio”, suonato con bravura da Emanuele; un breve discorso del capogruppo Waifro e del sindaco Santino Campagnoli, ha concluso la ceri-monia.Cogliamo l’occasione, attraverso questo spazio gentilmente offertoci dalla nostra Parrocchia, per rivolgere un appello a tutti i soci, affi nché la partecipazione alla vita sociale del gruppo non sia ristretta alla sola festa del tesseramento, ma auspi-chiamo la presenza dei soci, per esempio, ogni I° lunedì del mese, in occasione della riunione del Consiglio, nel quale ogni socio può esporre le proprie idee in merito alle iniziative in corso, contribuendo ad apportare nuovo “ossigeno” all’As-sociazione.

Angelo Saottini Gruppo Alpini

XV° GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

Domenica 11 febbraio, giorno in cui si ricorda la Madonna di Lourdes, si è celebrata in tutto il mondo la XV° Giornata Mondiale del Malato, giornata

in cui la chiesa guarda a quanti soffrono e richiama l’attenzione di tutti, specialmente sui malati incurabili, sui ricoverati negli ospedali, negli ospizi e nelle case di tutto il mondo, poiché l’essere malati porta inevitabilmente con sé un momento di crisi, di sconforto, per cui il malato ha bisogno di trovare l’incoraggiamento e la forza spirituale necessaria per aumentare la fede e per condurlo più vicino al Padre della vita.La nostra comunità ha festeggiato questa ricorrenza in modo particolare con la Messa solenne delle ore 10.30, poiché Don Ugo desiderava poter amministrare il Sacramento dell’Olio degli Infermi non solo agli ammalati ed anziani ma a tutti coloro che ne sentivano la necessità.Molto numerosa l’assemblea che ha seguito attentamente e con devozione, sotto lo sguardo benevolo della Madonna di Lourdes, le preghiere e i canti propri della cerimonia.Dopo una breve omelia, Don Ugo ha recitato al Signore la preghiera litanica di invocazione e di ringraziamento sull’Olio per tutti coloro che si accostavano al sacramento dell’Unzione degli Infermi con l’imposizione delle mani sul capo e l’unzione della fronte e delle mani dei fedeli.Questo sacramento che raramente viene amministrato in modo comunitario nella nostra parrocchia, dà forza nella sofferenza aiutando a sopportare con rassegnazione e coraggio le fasi della malattia e a guardare con fi ducia a Cristo crocifi sso.Dopo la funzione il gruppo locale Avulss ha offerto un piccolo aperitivo nel bar dell’oratorio. Avulss Rosa

Gruppo Alpini:Festa del Tesseramento

G R U P P I E A S S O C I A Z I O N I

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Maria Nestori, nata ad Agnosine il 19 febbraio del 1907 ha spento le cento candeline della sua torta, festeggiando l’evento presso la casa di riposo

“Passerini “ di Nozza che la ospita dal 1988.Nata ad Agnosine 100 anni fa, ha avuto 4 fi gli: Marcello, Fausto, Orsola e Graziella e una serie di nipoti e ultimi anche dei pronipoti: Nicole, Daniel e Marika.Una festa come lei voleva…con cose buone da mangiare……e festeggiata oltre che dai suoi numerosi discendenti anche dal sindaco e dal parroco Don Ugo, presente pure Padre Igor, sempre attenti ad aiutare moralmente la nonna nei momenti di sconforto…L’unico neo: non poter ballare…pazienza!

COMPAGNIA TEATRALE “IL MANDORLO”

G R U P P I E A S S O C I A Z I O N I

Maria ha compiuto 100 anni!

Dopo mesi e mesi di prove, la compagnia teatrale “Il Mandorlo” ha portato in scena la spassosa commedia in dialetto “La suo-cera Eusebia”.Il debutto è avvenuto la sera del 2 dicem-bre ad Agnosine; l’agitazione era ben visi-bile su tutti i nostri volti.

Poi il sipario si è aperto e piano piano ci siamo “sciolti”e abbiamo potuto mettere in atto le nostre “abilità recitative”. La tra-ma racconta di una coppia (Carla e Bepi) che ha superato gli “anta” (solo in scena però!) e che sospetta di aspettare un bim-bo.

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Cerimonia di consegna delle Borse di Studio

G R U P P I E A S S O C I A Z I O N I

La casa è condita dall’effervescente pre-senza della suocera, Eusebia, incapace di starsene zitta e di farsi gli affari suoi.Le cose si complicano, e di molto, quando il primogenito Filippo torna da Palermo con tanto di moglie incinta che non sa parlare il dialetto. Ben presto si crea una grande confusione, generata anche dall’altra fi -glia dei coniugi, Andreina, dal suo ragazzo Sandro, da un fi orista incompreso, da un dottore poco affi dabile assillato dalla se-gretaria e dal pretendente della signora Eusebia, il Tremenda.Non mancano le voci di paese che si rac-colgono all’osteria tra un pirlo, un bianco e un grappino e che non corrispondono mai alla realtà dei fatti. Si vede infatti una povera barista, Bruna, tenere a bada i tre ubriaconi Tone, Batista e Gino, quest’ulti-mo troppo impegnato a giocare a brisco-la per accorgersi della fi glia.La commedia, con una trama da fare invi-dia a Beautiful, tra amori segreti, presunte gravidanze, sospetti e equivoci, ha avuto

un notevole successo, tanto che è stata replicata a gennaio, riempiendo nuova-mente il nostro teatro.Recitare è una piacevole esperienza, an-che perché nella nostra Compagnia c’è un bel clima, basterebbe che qualcuno assistesse alle prove per capire quanto ri-diamo e ci divertiamo insieme, mentre ci impegniamo per la buona riuscita delle opere.Ringraziamo Don Ugo, che ci permette di utilizzare il teatro e ci sostiene sempre, Fabio e Federico, che hanno dato il loro fondamentale contributo per i lati tecnici della commedia, curando i suoni e le luci di scena, Stefano per la scenografi a del bar ed Eugenio per quella della casa.Un ringraziamento va anche a tutta la gen-te di Agnosine accorsa a vedere “La suo-cera Eusebia” e a tutti coloro che ci hanno aiutato a “calcare il palcoscenico”

Michela & Marta

Trovare una sala gremita a serate come quella tenutasi l’1 Marzo 2007 in occasione della cerimonia di consegna delle Borse di Studio a meritevoli studenti, per

un’amministrazione comunale è motivo di grande soddisfazione.

Il nutrito gruppo di studenti premiati ha evidenziato la crescente fertilità culturale del nostro paese.Sono 39 coloro a cui è stata conferita quest’anno la borsa di studio. Complessivamente le domande pervenute sono state 40 di cui una purtroppo non è stata ammessa perché carente dei requisiti previsti nel bando.

“Sostengo che la scuola deve rimanere sempre una priorità nella programmazione delle amministrazioni che governano il territorio: ad Agnosine i risultati di questa attenzione credo siano tangibili. L’assegnare delle borse di studio vuol essere un segnale di attenzione concreta”.All’iniziativa svoltasi appunto l’1.3.2007, se ne affi ancano altre previste nel capitolato del piano per il diritto allo studio nelle quali sono previsti aiuti fi nanziari come supporto reale alle famiglie che hanno maggiori diffi coltà. L’unico rammarico riguarda il fatto

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TRASLOCO E INAUGURAZIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE La Biblioteca Comunale ha da poco cambiato sede e si è trasferita nei locali dell’ex Municipio, al primo piano (ex uffi cio anagrafe, uffi cio segreteria e sala giunta).

Nella nuova sede, gli utenti nella Biblioteca possono trovare un’ampia area dedicata all’infanzia, un’intera stanza dedicata alla narrativa ed alla saggistica ed inoltre uno spazio riservato ai periodici ed alla lettura.Grazie a questo trasloco, inoltre, sarà fi nalmente accessibile al pubblico il materiale della donazione effettuata qualche anno fa da parte della signora Maddalena

N O T I Z I E D A L C O M U N E

che le risorse non possono essere più corpose per dare una risposta di peso maggiore alle famiglie. E’ con immenso orgoglio che siamo giunti con successo al terzo anno consecutivo dove si erogano borse di studio a giovani capaci e meritevoli, con l’obiettivo di riconoscere una sorta di premio simbolico nel rispetto di criteri generali riguardanti esclusivamente il merito e dunque l’impegno profuso per la seria dedizione scolastica. La “griglia” dei requisiti infatti è stata costruita nell’anno 2004 in fase di stesura del capillare regolamento, in modo da contemperare più elementi, con un sistema di valutazione, ai fi ni della composizione della graduatoria, che ha tenuto conto appunto solo del merito scolastico dei richiedenti.Apposita è stata quindi la scelta di non subordinare al reddito del nucleo famigliare l’eventuale assegnazione del riconoscimento economico in quanto sì è preferito esaminare esclusivamente i risultati scolastici. Ciò verte ad incentivare i giovani a continuare nel loro percorso formativo, aiutandoli, almeno in parte, a fronteggiare i costi che inevitabilmente affrontano per conseguire traguardi prestigiosi quali il diploma, la laurea e master post laurea. L’assegno è stato riconosciuto a coloro che hanno avuto un percorso scolastico regolare (senza debiti formativi o arresti di percorso) e con una media di voti di almeno 7/10.La somma complessiva di circa 8 mila euro messa a disposizione è stata esaurita dai 39 assegni di studio di importo variabile (da un minimo di 100 ad un massimo di 700 euro).

Entusiasta e orgogliosa per la brillante riuscita della serata grazie anche all’intervento dell’Ass.Provinciale valsabbino Valerio Prignachi, dei nostri amministratori locali e di Don Ugo, rinnovo un personale augurio di un ricco prosieguo degli studi a tutti coloro che non hanno ancora raggiunto la propria meta e vivissime congratulazioni a chi già si è orientato nel campo professionale.

Un sentito ringraziamento è meritato anche dall’Uffi cio che si occupa ogni anno di seguire l’iter necessario per l’assegnazione delle borse di studio attraverso una serie di atti amministrativi che comprendono anche la consulenza circa eventuali dubbi del cittadino in merito al diritto di partecipazione, alla compilazione della domanda, fi no ai dettagli organizzativi per le cerimonie di consegna.

L’auspicio è di trovare ogni anno una lista sempre più folta di giovani da premiare in questo importante angolo culturale.

Maria Ricchini Ass. all Pubblica Istruzione Comune di Agnosine

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N O T I Z I E D A L C O M U N E

Flocchini in memoria del fi glio Alfredo. Si tratta di circa 1.500 volumi e di numerose videocassette riguardanti i generi più disparati: storia, geografi a, turismo, letteratura, testi in lingua cinese, cinema d’autore, ecc.

L’inaugurazione della nuova Biblioteca avverrà sabato 5 maggio e seguirà all’incirca questo programma:ore 15.00 ritrovo presso il Teatro Parrocchiale per la presentazione di un libro del prof. Mauro Guerra;ore 16.00 taglio del nastro inaugurale presso la nuova sede della Biblioteca Comunale con visita della stessa;ore 16.30 visita della mostra fotografi ca realizzata dal prof. Mauro Guerra presso la Sala Consigliare: si tratta dell’esposizione di fotografi e da lui scattate durante i numerosi anni di transito dalle Coste di S. Eusebio, che ritraggono paesaggi mozzafi ato e quasi inverosimili delle nostre valli; ore 16.45 rinfresco. Per l’occasione sarà presente l’on. Del Bono.

Vi aspettiamo numerosi, sia in Biblioteca sia alla sua inaugurazione.

Per informazioni:

TEL: 0365 896 046E-MAIL: [email protected]

Luisa Gallia Commissione Biblioteca

NOTIZIE DALLA SCUOLA MATERNAPROGETTO S. LUCIAI nostri bambini, da alcuni anni, offrono il regalo che dovrebbero ricevere alla scuola materna da parte di S. Lucia, ad un progetto di missione delle nostre suore. Quest’anno i soldi raccolti sono stati devoluti nell’Europa dell’est dove, per causa della guerra, molti bambini sono rimasti orfani. Da tempo le suore sacra-mentine desideravano aprire una comunità in questi luoghi dove erano attese con gioia ed urgenza dal Vescovo di Dacowo per collaborare, secondo il loro carisma, alle necessità della sua Chiesa locale. Per questo stanno ultimando la ristrutturazione di una casetta preparata appositamente per la comunità sacra-mentina che vi abiterà. Con gioia hanno accettato l’offerta dei nostri bambini e ci hanno ringraziato con una calorosa lettera.

PROGETTO AVVENTOVista la buona riuscita di due anni fa del presepio preparato dalle famiglie dei nostri piccoli alunni, quest’anno si è pensato di far costruire ad ogni bambino una

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statuina raffi gurante se stesso. Lo scopo era di far capire che anche oggi “Gesù nasce per noi”.Questo presepio è stato esposto durante l’avvento nella scuola e poi trasferito dai nostri bambini in Chiesa, dove i papà avevano allestito un bellissimo paesag-gio. È stato molto bello vedere la collaborazione e l’amicizia che si è instaurata tra i papà al lavoro e sentire i bambini dire orgogliosi “ quel presepio l’ha fatto il mio papà”.

AUGURI NATALIZI DALLA SCUOLA MATERNAIl 17 dicembre alle ore 15.30, si è aperto il sipario del teatro dell’oratorio: lì c’erano i nostri bambini dell’ultimo anno che, con l’aiuto di una scenetta, ci hanno fatto capire com’è il Natale tra la guerra. Con grande partecipazione dei piccoli e dei mezzani abbiamo potuto sentire anche dei bellissimi canti natalizi. Poi, come di consueto, la nostra ruota ha distri-buito ricchi premi a tutti. Il ricavato è stato aggiunto alla raccolta di S. Lucia per la missione delle suore sacramentine in Croazia. Infi ne ci siamo ritrovati in oratorio per scambiarci gli auguri con una golosa merenda. A questo proposito voglia-mo ringraziare le signore della cucina e il gruppo teatro che si rendono sempre disponibili.

Le mamme dell’asilo.

Già qualche anno fa, alcuni geni-tori nel momento malinconico di

commiato dalla Scuola Materna per seguire il naturale percorso scolastico dei fi gli, auspicando di poter prolungare un rapporto di posi-tiva collaborazione, avevano proposto di formare un gruppo denominato “Amici della Scuola Materna”.Ora la proposta torna alla ribalta e speriamo possa diventare realtà. Ricor-diamo che la nostra Scuola Materna è gestita da un gruppo di persone che prestano la loro opera in qualità di vo-lontari: il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Co-mitato per la gestione degli immobili di Brescia.I genitori degli alunni frequentanti si atti-vano e collaborano in modo costruttivo con le Suore e l’insegnante per realizza-re iniziative e momenti di incontro. Il Gruppo Alpini locale e la Polisportiva sono poi i riferimenti fondamentali e ne-cessari per organizzare la ormai tradizio-

nale Festa della Scuola; anche il Gruppo Cucina è stato coinvolto e presta il suo servizio con professionalità incredibile.Il nuovo gruppo di cui si auspica la for-

mazione, aperto a tutti, avrebbe l’inten-to di collaborare per trovare risposta agli svariati bisogni di tipo

pratico della Scuola e delle Suore.Tale gruppo non sostituirebbe quelli già esistenti, che anzi ci auguriamo con-tinuino nella loro preziosa opera, ma li affi ancherebbe. Chiunque quindi voglia mettere a dispo-sizione le proprie capacità ed attitudini, sarà il benvenuto.Non ci riferiamo ad opere straordinarie, ma pratiche, quali piccoli lavori di ma-nutenzione, giardinaggio, distribuzione di materiale informativo, trasporto, lavo-ri con il computer, spalare la neve …Come vedete c’è posto per tutti!Se siete interessati, potete dare il vostro nominativo alle Suore specifi cando per quali attività vi mettereste a disposizio-ne.

“AMICI DELLASCUOLA MATERNA”

S C U O L A

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“Sono importanti le regole per i nostri fi gli? E’ giusto dare regole ai fi gli?

Il 24 gennaio la Dott.sa Pedruzzi ha aperto una serie di tre incontri formativi organiz-zati dalla Scuola Materna sull’educare oggi.Con sodata esperienza, notevole capacità di sintesi e brillante eloquenza, la Dott.ssa Pedruzzi ha permesso ai genitori ed educatori presenti di mettersi in discussio-ne.Figli diversi, genitori diversi, quindi nessuna ricetta uguale per tutti, sottolineando che i genitori devono sì mettersi in discussione, ma devono anche sapersi perdona-re. Senza troppo permissivismo, ma anche senza troppa autorità, il genitore deve porre dei paletti ai propri fi gli che servono a dare al bambino una solida identità,

Incontri formativi per i genitori

EDUCARE COME MISSIONENELLA STORIALa nostra epoca è attraversata da una grande emergenza….si chiama educazio-ne.Riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si costruisce la persona, e quindi la società. Per affrontare questo argomento di straordinaria at-tualità, l’Associazione Simoni Fè di Bienno in collaborazione con l’Agesc, Associazio-ne Genitori Scuole Cattoliche di Brescia, ha organizzato un momento di rifl essione e dibattito presso l’Eremo dei SS. Pietro e Paolo di Bienno, che si è tenuto sabato 17 febbraio 2007 dal prof. Giuseppe Mari, Ordinario di Pedagogia generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il relatore ha sviluppato l’argomento analizzando i punti seguenti: 1. Perchè “educare” è diffi cile? Perchè è entusiasmante? 2. Come incoraggiare gli educatori? 3. Sfi de dell’educazione odierna: a) La sfi da dell’identità personale b) La sfi da dell’identità di genere c) La sfi da dell’identità culturale d) La sfi da dell’identità religiosa

Al termine dell’intervento tematico il prof. Mari ha risposto ai vari interventi instau-rando un dialogo tra i presenti per confrontarsi su un tema così ricco di chiarimenti e approfondimenti. Le Suore, il parroco e un gruppo di genitori di Agnosine hanno partecipato a questa interessante iniziativa che, tra l’altro, è stata inserita nelle celebrazioni che annual-mente accompagnano la memoria liturgica della Beata Geltrude Comensoli, di cui ricorre quest’anno il centosessantesimo anniversario della nascita a Bienno, una santa, da noi tanto amata, che ha incarnato quel carisma educativo della Chiesa Bresciana. Un genitore

S C U O L A

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nel momento in cui sperimenta la vita, e non ha ancora ben chiaro cosa possa o non possa fare, perciò il nostro compito è quello di aiutarlo attraverso regole gior-naliere (proporzionate all’età). Regole che sono sì piccole frustrazioni, ma che sono necessarie. Notevole importanza ha la collaborazione fra i due genitori che devono essere coerenti fra loro, donando così al bambino sicurezza e il messaggio di sentirsi ama-to. Non è educativo dire sempre sì per accomodarli e per non far fatica a rimanere coerenti ai no! Anche a scuola le regole date, le piccole frustrazioni, servono a crescere, per una convivenza civile nel rispetto dell’altro e delle cose, nei tempi e modi stabiliti.L’incontro è proseguito con la lettura di una fi aba per adulti: “ La lezione della far-falla”, da cui uno stralcio fi nale: “Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare.” Si è aperto poi un confronto fra la Dott.sa ed il singolo, per eventuali perplessità e consigli.

“Come leggere i disagi dei bambini?”

Nel secondo incontro del 07 febbraio con la Dott.sa Pedruzzi , il tema trattato non è stato semplice ed ha avuto bisogno di una premessa.Il bambino, dal momento della nascita, ha bisogno di cure fi siche, affettive ed emotive.Attraverso queste attenzioni il genitore scopre il nuovo arrivato, cerca di entrare in sintonia. Le cure che gli vengono donate sono la conferma che ci occupiamo di lui, dan-dogli pian piano la coscienza di essere un individuo, una persona unica, indipen-dente e diversa da noi. Questo riconoscimento è necessario per creare la persona, anche se porta ai primi confl itti. Da qui la necessità dei primi paletti: non tutto su-bito! Quando il confl itto è però permeato dall’amore, il bambino accetta anche il paletto.Altro aspetto da tenere in considerazione è che il bambino non è sempre come il genitore lo ha idealizzato, ma va accolto con i suoi pregi ed i suoi difetti.Parte dell’infanzia viene cancellata nell’età adulta, perché intrisa da tanti piccoli dolori: il genitore deve saper accogliere il dolore del piccolo, perché con esso si attrezza alla vita, rendendolo capace di affrontare gli eventi negativi superandoli (resilienza). La cura autentica sta nell’aiutarlo a crescere, ad attrezzarsi donandogli la pos-sibilità di elaborare il dolore. Le malattie, i lutti, le sofferenze, non devono essere negate ai piccoli, le devono affrontare accanto ai genitori che le accoglieranno nell’amore. Molteplici sono le paure: indotte dalla televisione, dagli eventi e paure che ci appartengono, come quella di crescere.Mamma e papà hanno il compito, insieme, coerenti alle proprie decisioni, di infon-dere sicurezza. TUTTI HANNO DIRITTO ALLA CURA.

S C U O L A

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“Rapporto genitori e adolescenti” - Relatore Dott. Piergiorgio Guizzi

Il terzo incontro del 22 febbraio con il Dott. Guizzi, responsabile ADASM-FISM ha riguardato l’adolescenza.Il pubblico, più vario e più numeroso, ha potuto ascoltare un parere illustre ricavan-done spunti interessanti.Il dott.Guizzi ha diviso in tre aspetti fondamentali l’argomento:1° aspetto: adolescenza come ricerca d’identità. L’adolescente ha davanti a sé alcune tappe prima di arrivare alla completa maturità: un percorso non lineare, con momenti di avanzamento e momenti di regresso. Momenti diversi in cui non sa chi è e che cosa vuole, perché non è ancora in grado di leggere dentro di sé.Negli ultimi anni il periodo adolescenziale si è notevolmente allungato, va dai 10 anni circa, fi no ai 20 anni; periodo in cui l’adolescente si sente profondamente bambino un giorno, e adulto il giorno dopo. Questo continuo saltare da un biso-gno all’altro crea instabilità, una non defi nita identità.Se l’adulto ha una gerarchia di bisogni nella propria vita, l’adolescente non riesce a tenere una scala fi ssa. Qui entra in gioco il 2° aspetto: per l’adolescente pensare è doloroso, perché lo costringe a bloccare l’impulsività, modo in cui prende le decisioni in questo mo-mento.Il 3° aspetto: riguarda il futuro. L’adolescente fa fatica a immaginarsi in un futuro, come persona.Questi aspetti creano una sofferenza emotiva, un ribollire di sentimenti negativi che a volte sfocia in rabbia e questi stati d’animo vengono rimandati ai genitori, i quali fungono da parafulmine.Nascono così due problematiche importanti:- Cosa fare con i fi gli adolescenti?- Quando l’adolescenza è normale e quando è problematica?Per accompagnare l’adolescente bisogna potenziare un’azione educativa, po-tenziare i valori paterni.Il genitore deve diventare un contenitore esterno forte, un io ausiliario per riuscire a reggere il trambusto, il dolore del fi glio adolescente. Dare stabilità, essere una presenza fi ssa con l’ascolto e con una tenuta forte, ferma (resilienza).L’adolescente guardando ai propri genitori deve vedere dei pilastri solidi, non fra-gilità, deve essere consapevole che può sempre contare su di loro.Importantissimo è che i genitori insieme coerentemente defi niscano delle regole e le facciano rispettare, per una serena convivenza.Le regole sono fondamentali per confrontarsi, perché il non confronto non è aiu-to.Esempi di limite: gli orari e il denaro.Importante è anche responsabilizzare l’adolescente, non come mortifi cazione ma come iniezione di autostima: responsabilità = fi ducia = stima.Con questo incontro si è concluso un ciclo di tre incontri promossi dalla Scuola Ma-terna, il cui bilancio è stato senza dubbio positivo sia per la partecipazione sia per la competenza dei relatori.

Alla prossima!

S C U O L A

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Domenica 10 dicembre, per i più pic-coli, è stata organizzata una giorna-

ta riguardante l’arrivo di S.Lucia.In oratorio è stato allestito un laboratorio manuale creativo dove i bambini, aiu-tati da genitori e non, si sono divertiti nel disegnare, creare e colorare lavoretti che sono serviti per addobbare l’albero di Natale dell’oratorio.Il momento tanto atteso si avvicina-va e per renderlo ancora più magico, Suor Bianca e Suor Roberta, con gran-de enfasi, hanno letto e raccontato la vera storia di S.Lucia; i bambini erano a dir poco “incantati” fi nchè uno strano campanellìo ha movimentato il tutto.

Finalmente S.Lucia è arrivata, tanto stan-ca per il viaggio, con un carretto carico di giochi e caramelle che ha portato in oratorio con l’aiuto di Gastaldo.I bambini, increduli, si sono lanciati verso i giochi e i dolcetti che la nostra cara S.Lucia lanciava dalla terrazza di Don Ugo. La giornata è terminata con una gran-de merenda e tanta allegria.Grazie a tutte le persone che hanno collaborato, ai bambini che hanno par-tecipato e in particolare a S.Lucia.

Gruppo Genitori Oratorio

Aspettando S.Lucia

Visita alla Comunità ShalomNell’ambito delle iniziative di animazione del nostro Oratorio che prevedeva-

no vari appuntamenti, spiccava un invito particolare: una visita alla comunità Shalom di Palazzolo.La proposta ha suscitato l’interesse di una trentina di giovani e adolescenti che hanno scelto di vivere questa “provocazione” la sera del 18 dicembre scorso.La “Shalom” si occupa del recupero di persone tossicodipendenti, alcolisti e di tutti coloro che chiedono un aiuto per iniziare a vivere davvero.Nella struttura della comunità, immersa nella pianura isolata della “bassa”, si re-spira un’aria di disciplina e rigore, ma anche di comprensione e amore donato incondizionatamente.Il “capo” della comunità è la simpatica e battagliera Suor Rosalina, la quale non appartiene a nessun Ordine ma, come a lei piace autodefi nirsi è “una suora in disOrdine”.Per noi ragazzi questa esperienza è stata molto più importante e signifi cativa di una qualsiasi lezione “teorica”: ci si scontra veramente con la realtà.Siamo stati profondamente colpiti dai racconti di alcuni ragazzi della comunità; abbiamo ascoltato storie intrise di tristezza, emarginazione, frustrazione e dispera-zione, ma anche di speranza guardando ad un futuro migliore per tornare ad una vita “normale”, anche se la normalità, per ognuno di noi, può essere un concetto diverso.Il fulcro del programma di recupero della “Shalom” è la “CRISTOTERAPIA”, una te-

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O R AT O R I O

Il presepio in oratorioQuest’anno noi ragazzi di terza me-

dia e prima superiore abbiamo avuto la brillante idea di allestire un pre-sepio in oratorio, le offerte che sono sta-te raccolte sono servite per l’adozione a distanza di Zekira Marta, una ragazza africana di dodici anni che vive in una diffi cile condizione economica.La realizzazione del presepio è dura-ta all’incirca due settimane ed è stata un’occasione per poter stare insieme con uno scambio di idee continuo: è stato bello il potersi confrontare e sa-pere che queste offerte sono servite ad aiutare una ragazza che, come noi, ha il diritto di crescere e poter disporre di

cibo ed acqua. In oratorio sono state appese delle schede sulle quali erano spiegate le condizioni in cui vive Marta, per poter informare anche tutti voi della nostra iniziativa.A mio parere questo è stato un bellissi-mo gesto di amicizia: è bello pensare che il nostro piccolo aiuto può contri-buire a rendere migliore la vita di ogni giorno a una persona bisognosa.Noi ragazzi teniamo a ringraziare voi tut-ti per le offerte che hanno reso possibile questa adozione.

Simona

rapia basata sulla nostra religione ed in particolare sulla vita e la fi gura di Gesù.E, secondo uno studio, la Cristoterapia funziona: il 97% di coloro che terminano il “periodo di cura” che dura 5 anni, è pronto per affrontare il mondo esterno, “gua-risce”.La cena ha rappresentato il momento forte della serata: una maxi tavolata colo-rata e super imbandita (manco fosse stato Natale!) con quasi 300 persone, tutte con un passato diverso ma accomunate dallo stesso scopo. Ci hanno trasmesso la loro fi ducia, la disponibilità e la simpatia (esilaranti le barzel-lette recitate dopo cena).Certo, dietro ogni ragazzo ospitato c’è una storia triste, a tratti drammatica, e per questo sono da ammirare per il coraggio e la determinazione che hanno mostrato intraprendendo il cammino cristoterapico, cosparso sicuramente anche di ostaco-li, buche, cadute e ricadute.Ad un certo punto, in via del tutto eccezionale, ci ha raggiunto anche Monica, cugina del nostro Don Ugo.Ci ha raccontato di come la sua vita sia stata rovinata dalle cattive compagnie e dalla droga, fi no a che, ritrovatasi brancolare nel buio, ha deciso di diventare “uno dei più grossi grattacapi di Suor Rosalina (defi nizione sua!) e di cambiare vita”.Lo stesso Don Ugo, piacevolmente sorpreso, ci ha confessato di non riconoscere più in sua cugina la persona in diffi coltà che aveva varcato la soglia di questa comunità, tempo addietro.Il messaggio donatoci da questi ragazzi esuberanti e con la giusta voglia di farce-la, è chiaro: non sprecare la vita, il dono più prezioso che ci è stato affi dato.Ci siamo salutati in tarda (molto tarda!) serata, con la promessa di tornare a far loro visita: in molti dei loro occhi si vedeva una luce particolare, quella luce che tutti cerchiamo e che tutti vorremmo, la stessa che desideriamo raggiungere o ritrovare per sorridere alla vita. Michele

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O R AT O R I O

“Se nel cuore cerchi la libertà e aspiri alla felicità, RI-SPETTA LA VITA, sempre e ad ogni costo”.

Questo è il messaggio che è rimasto nel cuore di cia-scuno di noi al termine della Festa della Vita svoltasi lo scorso 3 febbraio.

Tra canzoni, balli e poesie abbiamo sentito il coraggio di tre persone che hanno raccontato le proprie esperienze, tre scelte diverse accomunate dalla stessa sete di vita:

Marinella, colpita da distrofi a muscolare dall’età di 7 anni, che con una immensa forza di volontà è riuscita a dare alla luce la sua Letizia, anche contro il parere dei medici.

Anna, ragazza di soli 21 anni abbandonata per ben due volte dai rispettivi compa-gni, ma ricompensata dall’amore che le sue due bimbe provano per lei e dall’ami-cizia di molte donne che la aiutano.

Beppe, giovane caduto nel mondo della droga disprezzando la vita, è riuscito a capirne il vero valore e ora accompagna e sostiene giovani che hanno compiuto il suo stesso errore.

Questi tre amici ci hanno insegnato che la persona realizza se stessa quando rico-nosce la dignità della vita e le resta fedele, quando la considera valore primario dell’esistenza mettendola davanti ai beni volubili e quando in momenti di dolore e fatica, prende coscienza della sua preziosità.I tre racconti sono stati intervallati da momenti altrettanto signifi cativi, come la dan-za di un gruppo di ragazze che, con i loro movimenti, hanno espresso la forza che può trasmettere la vita, altri con la voce, attraverso canzoni di autori molto noti; infi ne le poesie scritte da due ragazze diversamente abili ci hanno ricordato quanto possono essere dolci ed emozionanti alcuni attimi del nostro esistere.È stata una bellissima ed intensa serata, ma occorre continuare a sensibilizzare per aiutare tutti a comprendere meglio il valore della vita, ricordando il dovere di difen-derla e di difendere la sua qualità dal concepimento fi no al suo termine naturale.

Elisa Gorizia e Nicole Benini

FESTA DELLA VITA

FORZA VENITE GENTE….. A BIENNO!

Domenica 11 febbraio l’ormai celebre “combriccola” del musical F.V.G si è raduna-ta, per l’ennesima volta, presso il piazzale della chiesa per raggiungere in pullman

Bienno, il paese che nel pomeriggio avrebbe ospitato la nostra rappresentazione.Come al solito ci accompagnano i nostri fedeli ammiratori che hanno dimostrato, an-cora una volta, tutto il loro affetto nei nostri confronti.Tra chiacchiere, scherzi e risate in poco più di due ore raggiungiamo la nostra desti-nazione. Ci accoglie un paesello che, con le sue abitazioni tipicamente montane, ci ricorda un caratteristico borgo medioevale.Percorrendo le tortuose stradine di pietra raggiungiamo l’oratorio e qui il nostro gruppo si divide: i più affamati si dirigono immediatamente verso il bar per fare il pieno di ener-gie, mentre gli ansiosi ne approfi ttano per riprovare un’ultima volta i pezzi.Intorno alle 16.30 le luci calano, il sipario inizia ad aprirsi e quell’inconfondibile mix di agitazione-euforia si impossessa di ognuno di noi. Ed è sorprendente come, nonostante

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Il carnevale in Oratorio

Noi ragazzi di terza media e prima superiore del gruppo di animazione,ci siamo trovati in oratorio per qualche sera, durante il mese di febbraio, per organizza-

re la festa di carnevale. I pomeriggi di domenica 18 e lunedì 19 abbiamo cercato di far divertire i bambini dell’asilo, ma anche i più grandi (genitori compresi!!!) con balli, sculture di palloncini, giochi e premi a volontà per la maschera più bella, ma anche per tutti i partecipanti. La festa è stata un successo, anche grazie al prezioso aiuto delle signore del gruppo cucina che ringraziamo. Siamo stati molto soddisfatti del risultato ottenuto anche perché è una delle nostre prime esperienze. Solo da pochi mesi, infatti, stiamo seguendo un corso di preparazione per diventa-re animatori, aiutati da Carla, Giacomo e Paolo. Ogni quindici giorni ci ritroviamo per discutere, darci consigli e ascoltarci a vicenda, per poterci sempre meglio relazionare e occupare dei bambini; molto prezioso a questo proposito è l’aver individuato valori comuni di riferimento. Ringraziamo tutti coloro che ci aiutano e ci sostengono, anche se spesso è cosa non facile! Elena B. e Carola S.

Ti aspettiamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Per info: raffaele 3396663804, fabio 3282655980, monica 3398757356, elisa 334600172, stefania 3299266322

ben 16 rappresentazioni, le sensazioni e le emozioni che pervadono il dietro le quinte raggiungano sempre la stessa intensità; forse è proprio questo ciò che conquista mag-giormente gli spettatori del musical.Lo spettacolo riscuote successo e la tensione iniziale si dissolve lasciando spazio al-l’energia e alla bravura degli interpreti, premiati dagli applausi del pubblico.Al ritorno, per chi desiderava, la serata è proseguita in pizzeria.Anche se sembrerà scontato e banale, per noi, questa, è stata realmente un’esperien-za speciale che speriamo di poter ripetere presto.

Valentina e Alessandra

Prossimi appuntamenti per adolescenti e giovani(marzo - giugno 2007)

31/03/2007 Veglia delle Palme a Brescia

05/05/2007 h.20.00 incontro sul tema “La Sessualità”

19/05/2007 incontro presso la Comunità SHALOM

16/06/2007 h.17.00 incontro sul tema “L’Amicizia”

16/06/2007 h.20.30 “Festa di Fine scuola”

O R AT O R I O

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ADOLESCENTIIN

CAMMINO

Quest’anno c’è una grossa novità nella nostra parrocchia? Non ve ne

siete accorti? Non vi preoccupate, se-detevi comodi in poltrona che adesso ve la spieghiamo. Per i ragazzi della terza media e della prima superiore si è pensato ad un cam-mino comune, alla ricerca di colui che dà senso alla vita di ogni persona, ossia Gesù Cristo.Gli incontri prendono spunto dal libro di Tonino Lasconi: “Gesù il grande rompi!”; sì avete capito bene il grande rompi!.. Non vogliamo certo essere dissacranti, ma desideriamo aiutare i ragazzi a ca-pire che seguire Cristo non è semplice, richiede impegno, fantasia, cuore, cer-vello, perché Gesù non è un’idea, un progetto, ma una persona, anzi il FIGLIO DI DIO stesso che ci ama a tal punto da dare la vita per noi. Rispondere ad un amore così grande richiede sacrifi cio - parola che oggi per i ragazzi sembra avere perso completamente senso - ma è anche l’avventura più bella che una persona può vivere.I ragazzi della terza media, oltre a fare un pezzo di strada assieme agli adole-scenti, si preparano a diventare futuri animatori del grest attraverso un per-

corso che abbiamo denominato “ La patente dell’animatore”. Gli incontri prevedono che i ragazzi imparino non solo le varie tecniche di animazione, ma gli atteggiamenti che un animato-re deve avere per defi nirsi tale. Anche in questo caso il punto di riferimento è Gesù. Solo amando come lui ha fatto, si riesce a trasformare noi stessi e la realtà che ci circonda; un amore che diven-ta accoglienza per tutti, attenzione per chi è più debole e solo, voglia di donare felicità e di costruire un ambiente dove tutti possono sentirsi a casa. Per concludere vogliamo dirvi che an-che quest’anno abbiamo continuato l’adozione avviata l’anno scorso. Con i soldi raccolti da alcune iniziative possia-mo permettere a Marta Zekira, ragazza africana, di frequentare la scuola e di comprare i libri che occorrono per il suo studio. La cosa più importante è che abbiamo capito che non si può essere amici di Gesù se non si fa della carità il nostro stile di vita, volgere lo sguardo ol-tre noi stessi, verso il nostro prossimo, che sia in Africa o che sia il vicino che abita di fronte a noi.Ringraziamo Don Ugo per il suo costan-te sostegno e i ragazzi più grandi che ci hanno aiutato a costruire il presepe: Mattia, Stefano, Giorgio, Alfi o, Daniela e Davide.

I catechisti Paolo, Giacomo, Carla

Ritiro spirituale in preparazione al S.Natale

8 dicembre, piove….sotto l’ombrello, nel piazzale dietro la chiesa, ci si interroga: chi conosce ‘sto posto a Lonato? Comunità missionaria Villaregia ?…..Mai sen-

tito,..ma sì!.. sono quelli venuti alla Festa dei Popoli…Si parte: io seguo te, tu segui quello che ha il satellitare..ecc..Arriviamo, il posto è grande: un mega palazzo, un

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altro in costruzione ed un edifi cio che assomiglia molto ad una vecchia cascina ristrutturata. Ci accoglie una signorina minuta tutta riccioli neri con un grembiule, saluta tutti stringendoci la mano con un sacco di sorrisi e di benvenuti. Entriamo in una stanza utilizzata anche da sala da pranzo e vi troviamo altri ragazzi e ragazze (io li chiamo così, ma qualcuno forse è anche mio coscritto….), strette di mano, sorrisi, ci mettono a nostro agio; arriva del caffè, biscotti ed altro…uno di loro mi dice che è un modo per iniziare a conoscerci. Come inizio.. mica male!! Poi ci accompagnano al piano superiore in una grande stanza multi-funzione, luo-go per la celebrazione della messa, sala incontri ecc; qui vivremo il ritiro con i nostri due relatori: un ragazzo magretto con la barba, (faccia da buono….) ed una sim-paticissima ragazzotta triestina (che detto in breve sono due missionari!) . Iniziamo questo incontro cantando insieme, così facendo entriamo nell’argomen-to del ritiro: riscoprire i valori fondamentali del Natale. La rifl essione che ci coinvol-ge è intensa, ci porta a scoprire (o riscoprire) quanto la nascita di Cristo non sia un fatto episodico a cadenza annuale, ma quanto la sua venuta sia contempora-nea, o meglio dire, in ogni attimo della nostra vita Egli nasce, muore e risorge per noi …dipende solo dal nostro modo di vivere!

Paolo M.

Da qualche anno la festa della fami-glia è diventata una ricorrenza atte-

sa e di grande partecipazione, un vero e proprio momento di festa per i coniugi ma soprattutto un incontro tra chi “ha già dato tanto” e chi tanto deve anco-ra dare.La cronaca di questa giornata, così pia-cevole per chi l’ha vissuta, potrebbe

però risultare noiosa a chi l’ha vista dal di fuori, quindi non mi resta che dare a tutte le coppie che leggeranno l’artico-lo, 7 buoni motivi per invogliarle a parte-cipare nei prossimi anni.

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FESTA dellaFAMIGLIA

“I 7 BUONI MOTIVI” ( più 1 riservato alle mogli )ovvero come convincere i mariti che hanno “respet”.

1. Potersi vantare con le altre coppie, durante il ritrovo presso le suore, prima della S. Messa, del proprio livello di santità, raggiunto in base agli anni di sopportazione del coniuge.

2. Ripercorrere durante la S. Messa l’emozione del “sì”di un tempo, più o meno lontano, e poter così ringraziare il Signore per le gioie di questo cammino (dimenti-cando per un po’ i dolori ).

3. Offrire conforto con la preghiera a chi, per la scomparsa del coniuge, non ha potuto festeggiare il proprio anniversario.

4. Godere dell’ottimo pranzetto in oratorio abilmente preparato dall’instancabile gruppo cucina.

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5. Augurare alle nostre suore di poter continuare sempre con lo stesso spirito che le contraddistingue, la loro vita matrimoniale con il Signore (sicuramente un marito diffi cile da accontentare!).

6. Raccontare ai vicini di tavola le proprie “peripezie matrimoniali”, lasciando così intendere ai neo sposini che il bello deve ancora venire…

7. Brindare tutti insieme mentre la coppia più anziana taglia la torta (per la crona-ca i “campioni in carica” sono Nando e Rina con 57 anni, seguiti da Jusco e Ives con 50).

8. (Riservato alle mogli che hanno dovuto effettuare grande opera di convinci-mento verso il marito per partecipare alla giornata)Vedere l’espressione soddisfatta nei suoi occhi alla fi ne della giornata e poter pen-sare tra sé: ”Ho fatto bene ad insistere, anche stavolta ho avuto ragione!...”

Martina

P.S. Un sentito ringraziamento a Don Ugo, al coro dei giovani che ha cantato du-rante la S. Messa ed al pranzo, al gruppo cucina ed ai ragazzi che nel pomeriggio ci hanno riproposto il musical “Forza venite gente”.

La Solennità dell’Epifania, con la venuta dei Magi ad adorare Gesù Bambino, è la festa della Santa Infanzia.

In questo giorno viene impartita la Benedizione ai bambini e da quando sono di-ventata mamma, non manco di partecipare a questa funzione.Quest’anno, però, la cerimonia è stata davvero “speciale “ e mi ha particolarmen-te coinvolto emotivamente.Quando sono arrivata, la chiesa era già piena di gente: nei banchi sedevano tan-te famiglie con bambini tacitamente composti e si respirava un’atmosfera di fede gioiosa.Dopo la Benedizione solenne dell’Infanzia, l’andamento gioioso di questa celebra-zione è continuato quando ogni bambino presente ha espresso la propria adora-zione a Gesù portando all’altare un lumino acceso come luce, simbolo di vita.Con lo sguardo orgoglioso di madre, ho seguito il mio bambino mentre deponeva il suo lumino fra gli altri: ogni luce accesa è una preghiera che sale a Dio come la fi amma al cielo.Canti festosi hanno poi accompagnato l’”allegra” processione dei bambini e dei

Epifania: FESTA DELLA SANTA INFANZIA

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Anche quest’anno, puntuale ed attesa, è arrivata la gita a Brescia del gruppo dei chieri-chetti che sta ormai di-ventando tradizione.L’ allegra brigata è par-tita da Agnosine al mat-tino e la prima tappa doveva essere la Mo-stra Africana dai Missio-nari Saveriani.L’appuntamento, però, non è stato rispettato fi no in fondo, infatti, il gruppo capitanato dal nostro Don Ugo ha im-provvisato qualche tappa tra fornerie e negozi vari. La guida che ci attendeva al museo se ne stava andando, ma Don Ugo con un sorrisone amichevole, ha giustifi cato il ritardo…La mostra esponeva delle maschere appartenenti alla cultura africana ed ha rap-presentato per noi la possibilità di rapportarci con culture di altri popoli, con le loro capacità e abilità tecniche, i loro valori estetici e rituali. Dopo il pranzo consumato presso l’Oratorio di S. Alessandro, ci siamo diretti al-l’ospedale Fatebenefratelli per salutare Don Gianni che, non sapendo del nostro arrivo, è rimasto sorpreso.Dopo averci salutato e chiesto notizie delle nostre famiglie abbiamo scattato tutti insieme una foto ricordo, con la promessa di metterla sul Bundai di Aprile.Purtroppo l’improvvisato fotografo (il portinaio dell’ospedale) nell’ utilizzare la macchina fotografi ca ha lasciato le sue impronte digitali sul fl ash e le foto si sono

PA R R O C C H I A

genitori verso il bacio a Gesù.La funzione si è conclusa con l’intonazione di un canto da parte dei bambini della scuola materna che, con la loro semplice innocenza, ci hanno fatto commuovere e sorridere allo stesso tempo.La festa è continuata in oratorio dove sono stati premiati i partecipanti all’annuale concorso dei presepi.Nella giornata dedicata all’Infanzia, la presenza numerosa dei genitori accanto ai loro bambini è stata una forte testimonianza di quanto l’amore rinnovato del pa-dre e della madre davanti a Dio, aiuti i piccoli a vivere e comprendere un amore ancora più grande verso Gesù.

Una mamma

provvisato qualche tappa tra fornerie e negozi vari.

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oscurate.Con piacere vi mostriamo l’unica foto riuscita che rappresenta il saluto tra i Don.La nostra gita è proseguita tra le vie della città con la visita ad alcune Chiese cit-tadine.Poiché i maschietti volevano acquistare riviste di caccia e di calcio, ci siamo do-vuti fermare a un’edicola…fi nite le compere ci siamo accorti che mancava il ca-pitano...dov’ era?Il nostro Don Ugo visto che tutti erano immersi negli acquisti, ne ha approfi ttato per entrare in un negozio, non per comprare quotidiani ma un paio di comode clark da mettere ai piedi!Dopo aver assaporato una gustosa cioccolata calda eravamo pronti per ritornare a casa ma non poteva mancare il fatidico incontro del Don con il suo collega Don Aurelio…La gita è stata proprio un’ avventura divertente e credo indimenticabile.Non mi resta che esprimere un sentimento condiviso da tutti chierichetti: GRAZIE Capitano per la meravigliosa giornata trascorsa insieme. Elisa.G.

Mi hanno chiesto di scrivere le mie impressioni riguardo la gita svoltasi a Roma con Don Ugo e gli adolescenti di Agnosine. Sono stati giorni molto intensi, pieni di cultura ma anche di risate e voglia di fare gruppo.Siamo partiti da Agnosine il giorno 27 dicembre, ore sette, prima destinazione: Orvieto.Già il Duomo di questa graziosa cittadina ha lasciato tutti noi senza parole, sembravamo ragazzini alla prima gita scolastica.I tre giorni successivi sono trascorsi per le vie di Roma visitando, in gruppo, le quattro Basiliche maggiori: San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo Fuori le Mura, ed infi ne San Pietro. Non ci sono parole adeguate che riescano a spiegare le varie sensazioni e le emozioni che ci hanno trasmesso questi grandi capolavori, puoi solo

percepire quanto immenso è ciò che l’uomo può creare con le proprie mani. Che dire poi delle vie della capitale, delle piazze con le sue fontane, per citarne alcune: Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Piazza Navona; non dimentichiamo i suoi monumenti: il Colosseo, l’Arco di Costantino, il Campidoglio, il Foro Romano, l’Altare della Patria e potrei andare avanti quasi all’infi nito, perché in questa meravigliosa città le cose da vedere sono davvero tante.Finisco col dire che questa esperienza è stata esaltante, sembrerò forse un po’ esagerata ma, sarà stata l’atmosfera, la compagnia di persone pronte a stare insieme senza discutere, disponibili a tutto, che ha fatto sì che questa avventura si debba ripetere… Anche perché come dicono a Roma: quando ci torni c’è sempre qualcosa di nuovo da visitare.

Una partecipante

Gita a ROMA

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“Sogna al la grande” Festa Madre Geltrude Comensol i 2007 .“Tu metti nel mio cuore, Gesù, un vivo desiderio: voglio amarti con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutto lo spirito” Beata Geltrude Comensoli

Per seguire questo suo insegnamento domenica 11 febbraio ci siamo recate in Casa Madre a Bergamo per vivere un’intensa giornata di rifl essione, ma anche

di divertimento, con entusiasmo, voglia di fare ed apprendere. Dopo la consueta adorazione eucaristica in chiesa e la rifl essione personale di cui quest’anno erano protagonisti Giuseppe, il grande “sognatore” fi glio di Giacobbe e, naturalmente, Madre Geltrude, abbiamo assistito alla presentazione del tema attraverso un di-vertente quiz. Ognuno di noi ha particolari talenti e specifi che predisposizioni che dobbiamo va-lorizzare, ma bisogna anche sapersi interrogare su ciò che Dio ha progettato per noi, al “sogno” appositamente preparato per noi, perché nulla è lasciato al caso, perché tutto rientra in un disegno preciso e allo stesso tempo misterioso. Dopo es-serci rinvigorite nello spirito grazie ad un’intensa celebrazione, e nel corpo, in segui-to ad un festoso e piacevole pranzo al sacco, abbiamo potuto assistere al musical “Il sogno di Giuseppe” rappresentato da “Genitori alla ribalta”, “Coro Giovani” e “Arabesque Danse”; personaggi un po’ “attempati” rispetto a quelli del “nostro” “Forza Venite Gente” (come si può dedurre dal nome dei gruppi), ma altrettanto bravi e comunicativi. Giunta troppo presto l’ora del rientro, ci siamo recate al pull-man con fatica, in quanto una suora ci ha fatto visitare alcune stanze dell’istituto mentre suor Roberta e suor Colomba, ignare di tutto, vagavano alla nostra ricerca nell’immenso stabile.Alla domanda che le suore ci hanno rivolto al nostro ritorno “Vi siete divertite?” La risposta è stata molto positiva, e non poteva essere altrimenti. Questa giornata riserva, ogni volta, numerose sorprese ed è anche per questo motivo che molte di noi vi partecipano da ormai parecchi anni, con la speranza di ritrovarci per il prossimo incontro il 15 aprile in mansarda (è aperto a tutte le ragazze dalla 5^ele-mentare in poi).Vi salutiamo e ringraziamo le nostre insostituibili suore per il loro prezioso aiuto. Sara e Sonia

ICFR I°anno

Incontro del 14/01/07“La nostra vita ha bisogno di una buona notizia?”

Dopo la preghiera iniziale, il Vangelo di Luca sull’incontro fra Zaccheo e Gesù ha aperto il tema “La nostra vita ha bisogno di una buona notizia?”. Zaccheo,

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PA R R O C C H I Acapo dei pubblicani ha potere e denaro, un uomo che può dirsi arrivato. Ma la mancanza di gioia, di serenità, il desiderio di andare oltre, lo spinge all’incontro con Gesù. Oltrepassa le barriere che lo dividono, la folla e la sua piccola statura, perché vuole fermamente rendere possibile l’occasione. Sale su un sicomoro ed attende che Gesù passi. Sorprendentemente, Gesù lo chiama per nome e lo invita a scendere, per andare a casa sua. Zaccheo, aperto alla novità, si rende conto che è Gesù che l’ha trovato. Da qui la sua conversione.La proposta di gruppo è stata quella di porci delle domande guardando alla nostra vita:1. Quali le novità positive che ancora oggi ricordiamo? Perché? Quali cambiamenti hanno prodotto? Le risposte sono state molteplici: nuovi incontri, la ricerca del positivo sul negativo, l’accoglienza.2. Quali gli ostacoli per il vero incontro con Gesù? Una fede troppo razionale, la pigrizia, la mancanza di stimoli, gli impegni quotidiani e il dare tutto per scontato.3. Qual è il sicomoro che mi può aiutare?Figure importanti come sacerdoti, suore e famigliari, amicizie, eventi tragici, e gli incontri di ICFR.4. Ci basta quello che abbiamo o siamo alla ricerca di qualcosa in più?Partendo dall’affermazione che dovremmo saperci accontentare di quello che abbiamo per vivere con più serenità, per accogliere la Buona Notizia abbiamo bisogno di un cuore semplice come i bambini.

Incontro del 11/02/07“PERCHE’ IL VANGELO E’ UNA LIETA NOTIZIA?”

Dopo la preghiera iniziale, il Vangelo di Matteo sul discorso della montagna ha aperto il tema “Perché il Vangelo di Gesù è una lieta notizia?”Gesù, attraverso le Beatitudini ricorda che per essere beati, cioè felici, non occorre essere ricchi, potenti o possedere tutto ciò che si desidera.Colui che cerca la pace e umilmente confi da in Dio e nel suo infi nito amore, conosce la vera felicità.Cercare la santità attraverso le beatitudini è un cammino che richiede costanza, impegno e fatica.Per coloro che hanno incontrato Gesù attraverso l’annuncio, è signifi cativa la scoperta della Buona Notizia. La grande novità della Buona Notizia è Gesù, la trasformazione radicale che opera in coloro che incontra, un annuncio di fede che richiede coinvolgimento e accoglienza.Il messaggio è rivolto innanzitutto ai piccoli, a coloro che proclama beati, proprio per l’attenzione che Dio ha per loro. I piccoli ed i poveri sono chiamati per primi, perché più liberi e disponibili ad accogliere Gesù.Con le beatitudini Cristo ha capovolto l’ordine dei valori tradizionali.Beati sono coloro che rispondono alle caratteristiche del Regno di Dio; vivono la loro vita come Cristo.Maria ne è l’esempio massimo: apre la sua vita all’accoglienza della Buona Notizia.Dopo il lavoro di gruppo, l’incontro è terminato con la visione di una video cassetta riguardante le beatitudini vissute nel n ostro tempo.

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ICFR II°anno

Continuando il cammino…

Nell’incontro di Domenica 28.01.07 abbiamo approfondito la vita di “Gesù da bambino”.Traendo come sempre lo spunto da un brano del S.Vangelo, abbiamo analizzato nel dettaglio il racconto di Gesù al tempio.Trascorsi i giorni della festa di Pasqua a Gerusalemme, i genitori di Gesù ripresero il cammino per ritornare a Nazaret, mentre Gesù, di nascosto, rimase al tempio ad insegnare e interrogare.Quando Giuseppe e Maria dopo tre giorni lo ritrovarono nel tempio, rimasero stupiti ad ascoltarlo. Preoccupata Maria disse: “Figlio perché ci hai fatto ciò? Ecco tuo padre ed io, angosciati ti cercavamo” ed Egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapete che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”La dolcezza nelle parole della Vergine è subito emersa. Non un cenno di arrabbiatura, un gesto d’ira, ma solo una domanda carica di preoccupazione ma anche di sollievo perché Gesù è stato ritrovato.Ci siamo posti una domanda: “Cosa avremmo fatto noi al posto di Maria ?”Probabilmente avremmo agito in modo più impulsivo e irrazionale, magari sgridandolo.E’ pur vero che il tempo di oggi non è quello di allora.....ma anche allora, come oggi, esistevano le regole ed il rispetto. Gesù, infatti, dopo questo episodio, nonostante una risposta così complessa per i genitori, li segue e li ascolta obbedendoli. Ed il Vangelo ci ricorda che cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.L’ambizione più grande per noi genitori cristiani è proprio questa: riuscire ad educare e a crescere i nostri “germogli” nella sapienza e nella grazia. Due parole allo stesso tempo IMPORTANTI ma DIFFICILI.La SAPIENZA è un dono che riceviamo con il Battesimo, e ci aiuta , se ne siamo consapevoli, a “camminare nella giusta direzione”.La GRAZIA è invece una forza interiore che riceviamo in modi e momenti diversi durante la nostra vita terrena.Anche quest’incontro è stato vissuto pienamente da parte nostra, ci ha dato l’opportunità di rifl ettere ancora una volta sulla nostra “MISSIONE” di genitori CRISTIANI.Confi diamo nell’aiuto del Signore, perché il dono della Sapienza che ci è stato regalato nel Battesimo e il dono della Grazia, ci permetta di camminare DAVANTI ai nostri fi gli per essere loro esempio e testimonianza di vita cristiana.

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Nel battesimo di Gesù c’è tutto il simbolismo della dottrina del cristianesimo, ed è da questo punto che siamo ripartiti Domenica 25 Febbraio.Giovanni Battista il Precursore, era presso il fi ume Giordano a predicare l’avvento del Regno di Dio, esortando alla conversione e amministrando un battesimo per il perdono dei peccati. Ciò avveniva con l’immersione nell’acqua del fi ume, con questo spirito di purifi cazione Giovanni battezzava quanti accorrevano a lui

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PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTADAL 16 AL 23 AGOSTO 2007

La nostra parrocchia ripropone il pellegrinaggio in Terra Santa;questo il programma in sintesi:

16 agosto: Bergamo -Tel Aviv - Nazareth (o Tiberiade) 17 agosto: Nazareth 18 agosto: Lago di Galilea – Gerusalemme 19 agosto: Gerusalemme – Betlemme 20 agosto: Gerusalemme 21 agosto: Deserto di Giuda 22 agosto: Gerusalemme 23 agosto: Gerusalemme – Tel Aviv – Bergamo

Quota di partecipazione: Euro 970,00 + Euro 30,00 di iscrizione

Per ulteriori informazioni e dettagli, rivolgersi a Don Ugo 0365/896105

da Gerusalemme e da tutta la Giudea. E 2000 anni fa sulla sponda del fi ume comparve anche il giovane Gesù, di circa 30 anni e osservava la folla dei penitenti che si avviavano al rito di purifi cazione e di perdono, mentre Giovanni diceva a tutti: “Io vi battezzo con acqua, ma viene uno che è più forte di me al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali, costui vi battezzerà con Spirito Santo e fuoco”. Giovanni, così annunciava la venuta imminente del Signore per trasformare radicalmente il mondo attuale ed invitava i credenti a fare un gesto concreto di preparazione. Però Giovanni precisava che dopo di lui un altro, più potente, sarebbe venuto per battezzare con Spirito Santo e fuoco.Anche Gesù volle avvicinarsi per ricevere il battesimo, per solidarizzare con quei penitenti alla ricerca della salvezza dell’anima e santifi care con la sua presenza l’atto. Giovanni riconosciutolo si ritrasse dicendo: “Io ho bisogno d’essere battezzato da te e tu vieni da me?” Ma Gesù lo esortò e allora Giovanni lo battezzò; non appena uscì dall’acqua si aprirono i cieli e si vide scendere lo Spirito di Dio come una colomba e si udì una voce dal cielo: ”Questo è il fi glio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto.”Dal Padre, dunque, vengono queste parole che esprimono la Sua relazione con Gesù e allo stesso tempo la missione data a Suo Figlio di manifestare agli altri questo legame con Lui.

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RITIRO PER I GENITORI E RAGAZZI CHE SI STANNO PREPARANDO ALLA S. CRESIMA.

DOMENICA 4 MARZO 2007

Siamo partiti dalla chiesa di Agnosine alle ore 8.45 in pullman, per raggiungere la meta stabilita: la casa natale di Daniele Comboni a LIMONE DEL GARDA. Percorrendo la

Gardesana il mio pensiero è stato uno solo: “Che giornata stupenda” e pensando a voce alta, altre sono state le impressioni emerse da varie persone: “che bello il vento che spinge i surf sull’acqua”, sembrava proprio che lo SPIRITO SANTO, per il quale stavamo andando a meditare, fosse già lì ad accompagnarci.Arrivati alla meta siamo stati accolti da un padre comboniano e da una suora che, dopo una breve presentazione, ci hanno invitato a visitare il parco che si affaccia sul lago, regalandoci una vista meravigliosa.In seguito don Ugo ha tenuto una rifl essione con tutti noi, genitori e ragazzi, spiegandoci il senso della Cresima, i doni dello Spirito Santo che, ricevuti con il Battesimo, si confermano ricevendo la Cresima.Quello che personalmente mi ha colpito più di tutto è stato l’esempio della Torre di Babele: spesso si cerca di salire sempre più in alto, credendo addirittura di superare Dio, essere superiori, egoisti e ciechi di fronte al fratello che ci tende la mano. Quando però, solo un pezzo di questa torre cade, magari di fronte ad un problema banale, si cade a terra, ci si scoraggia, ci si sente disorientati perché si è lontani da Dio; per questo lo Spirito Santo scende su ognuno di noi per darci la forza e farci capire tante cose! Basta essere disponibili ad ascoltarlo!Dopo questa rifl essione che ci ha scosso, ci siamo recati a messa e poi a pranzo. Nel rientro ci aspettava un altro padre comboniano con un’esperienza alle spalle a dir poco sbalorditiva. Anche lui ci ha fatto rifl ettere sui sette doni dello Spirito Santo, toccando uno ad uno il loro signifi cato. Anche qui ammutoliti!!!Dopo un barboso rientro in pullman (3 ore Limone-Agnosine) abbiamo concluso la giornata con una pizza in compagnia.

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A nome mio e di tutta la Parrocchia un sincero grazie ai numerosi volontari che donano il loro tempo, le loro energie e le loro capacità per il bene di tutta la comunità.

Certamente è motivo di gioia scoprire tanta generosità e altruismo ogni giorno e spesso vissuto nell’ordinarietà e nella semplicità. Grazie davvero di cuore!In questi mesi sono stati eseguiti dei lavori di abbellimento:- nella chiesa di S.Andrea il rifacimento interno di tutto il campanile e relativa illuminazione, i serramenti nella sacrestia e la lucidatura dei candelabri e del crocifi sso.- In Campello la sistemazione della sacrestia: lavori murari e di pittura e restauro dell’armadio. Inoltre è stato eseguito un approfondito studio di Campello, in seguito al terremoto, per poter accedere ai contributi per la sistemazione.- A Renzana, in seguito ad un guasto irreparabile, abbiamo dovuto fare l’impianto nuovo per le campane ed è stata ritinteggiata la sacrestia.- Nella Chiesina dell’Oratorio le nuove panche e in Calchere la saldatura e la sistemazione delle ringhiere.- In Oratorio diversi lavori di manutenzione e la sistemazione della cucina e lo studio per alcuni lavori che eseguiremo per sistemare la Palestra.Credo sia doveroso un Grazie di cuore a tutte le persone che si sono date da fare e danno il loro prezioso contributo, in mille modi, per il bene di tutti.Spero di non dimenticare nessuno, comunque a tutti va la mia personale riconoscenza per il sostegno e l’incoraggiamento che mi dimostrate.Madre Teresa di Calcutta defi niva Lei e la sua opera Una Goccia nell’Oceano.L’Oceano della Gratuità senza il vostro contributo, avrebbe una goccia in meno.Dio certamente vi colmerà delle sue Benedizioni, perché Dio ama chi dona con gioia. don Ugo

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Concludendo è stata una giornata molto ricca sia per il luogo in cui eravamo, sia per le rifl essioni. Penso che altri come me siano tornati più ricchi di Spirito Santo. Colgo l’occasione, insieme a tutti gli altri genitori, per ringraziare le catechiste Tea e Maura che, posso garantire, con tanta pazienza stanno preparando i nostri fi gli alla Cresima. Una mamma Rifl essioni di alcuni ragazzi… La giornata che abbiamo vissuto noi cresimandi con le nostre famiglie, le catechiste Tea e Maura e don Ugo è stata istruttiva, grazie anche alle testimonianze di suor Paola e padre Antonio che come missionari hanno lavorato in Africa, raccontandoci le loro esperienze.Per questo ringraziamo le catechiste che hanno organizzato tutto ciò e l’istituto comboniano che ci ha ospitato. Alessia, Denise e Michela Per me è stata un’esperienza piacevole e divertente perché l’abbiamo trascorsa tutti insieme. Alessio Penso che il ritiro dai padri comboniani sia stato molto istruttivo e signifi cativo.

M.S.

RingraziamentoGrazie, dalla radice Gratis

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OTTANTESIMO COSCRITTI AGNOSINESI CLASSE 1926

Noi coscritti di Agnosine, classe 1926, entrati nella categoria classifi cata terza/quarta età, allo scadere di ogni lustro ci sentiamo in dovere di ringraziare no-

stro Signore perché nonostante numerosi acciacchi e traversie di ogni genere che hanno punteggiato l’arco della nostra esistenza, alcuni di noi si scoprono essere ancora in discrete condizioni. Purtroppo molti di noi sono già andati avanti… infatti quando avevamo festeggiato il 50° eravamo in 28, oggi siamo rimasti in 12.Nella ricorrenza del nostro ottantesimo compleanno, domenica 17 dicembre ab-biamo fatto celebrare una S.Messa in ricordo dei coscritti che già hanno lasciato questa vita terrena e per raccomandarci al Padre Eterno di accompagnarci in tranquillità e serenità fi no alla fi ne dei giorni che ancora ci restano da vivere.Dopo il doveroso rito di ringraziamento e di ricordo dei nostri coscritti defunti, ac-compagnati da famigliari, amici e simpatizzanti, ci siamo recati presso una trattoria del luogo per il consueto pranzo sociale.Trascorso l’intero pomeriggio in piacevole compagnia, all’atto del commiato ci siamo vicendevolmente ripromessi di ritrovarci ancora nelle prossime ricorrenze dei futuri compleanni, senza attendere il prossimo lustro: per alcuni di noi potrebbe essere troppo tardi.

Coscritti classe 1926

QUANDO l’AFRICA RACCONTACarissimi, da poche ore sono tornato da una bella esperienza in Burkina Faso: un paese che si trova sulla stessa linea del Ciad e il cui popolo somiglia molto a quello lasciato a Sarh. La gente incontrata, però, è molto più positiva e l’assenza di guerre civili fanno sì che il Burkina sia un Paese che cerca di vivere in pace.Non vi nascondo che la partenza per l’Italia, l’ultimo giorno, è stata molto dura …che nostalgia…sarei rimasto là, dove ormai il mio cuore è legato.

Ancora una volta l’incontro con la gente è stato un momento profondo e sincero. Nonostante le diffi coltà e la povertà (il Burkina e il Ciad restano tra i Paesi più poveri del mondo) ho visto tanta dignità e voglia di cambiare il mon-do, verso una società dove ogni persona può realizzarsi nella pace, nella giustizia e nella prosperità.

Ma soprattutto il clima del FESPACO, il Festival del Cinema Africano più importante del mondo, è stato entusiasmante. L’Africa, con il suo cinema, vuole raccontare la sua storia e le sue storie di vita quotidiana. Molti fi lm hanno ritirato fuori il passato fatto di guerre civili, di abusi sui minori come i bambini soldato (nel fi lm EZRA che ha vinto il festival), di corruzione del potere, di regimi militari e di problemi sociali ma, allo stesso tempo questo cinema ci mostra la dignità di un’ Africa che ha voglia di voltare pagina, di capire e perdonare il suo passato per guardare avanti. Allo stesso tempo alcuni fi lm come “Africa Paradis” osano immaginare un’Africa futura prospe-ra e competente verso cui anche l’Europa accorrerà, anche clandestinamente,

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come succede oggi per tanti fratelli e sorelle immigrati ..troppo spesso maltrattati dalla nostra bella Italia.

Insomma, come diceva il grande Sankara (ex presidente del Burkina Faso assassi-nato 20 anni fa) l’Africa ha voglia di “reinventare il suo avvenire”. E’ bello scoprire questo volto bello e fi ero degli Africani, troppo spesso da noi catalogati come “po-verini o poveracci”.

Eccoci quindi di ritorno nella nostra “civi-le” Italia… dove lo straniero è più una mi-naccia che un dono. In Burkina abbiamo riscoperto la gioia dell’accoglienza e del rispetto.. quanto vorrei poterci portare certe persone che si lamentano sempre di tutti e di tutto. Forse sarà l’Africa a re-inse-gnare ai noi “bianchi” il gusto per le cose semplici, la bellezza della vita e la voglia di raccontarla a tutti con gioia, senza gli espedienti elettronici o “da cellulare” del-la nostra fredda tecnologia; il tutto con la coscienza che il destino di ogni persona umana è guidato da Dio.

Grazie Africa per avermi fatto riscoprire la gioia di essere missionario e per averci dato una ricarica di umanità….A presto Fabrizio

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U na distesa verde con dei puntini neri. Mi si presenta così, all’improvviso: è l’Africa che avevo tanto sognato, di cui avevo letto e sentito, di cui mi parlava sempre il nonno, reduce da dodici anni di Etiopia durante la se-conda guerra mondiale. Ho vissuto sedici intensi giorni a Ouagadougou,

capitale del Burkina Faso. L’occasione è nata quasi per scherzo da una proposta di padre Fabrizio: «A febbraio, in Burkina, c’è il Fespaco. Vuoi venire?». Sono partito insieme a lui per questo festival di cinema africano, la più importante manifestazione culturale del continente.Un’esperienza unica, diffi cile da raccontare. In quei giorni ho scoperto l’impossibilità di poter capire l’Africa per noi occidentali: la si deve vivere. Le parole sono superfl ue e spesso generano imbarazzanti pregiudizi, convinzioni completamente errate. Un solo esempio: Africa = sporcizia. È vero, le strade sono polverose e la raccolta diffe-renziata è ancora un lontano miraggio. Ma non si può dire che manchi cultura igie-nica. Ad ogni tavolo ci sono brocca d’acqua e sapone per lavarsi le mani. Anche gli ospedali non hanno nulla da invidiare ai nostri in quanto a pulizia. Piuttosto i nostri medici e infermieri dovrebbero prendere appunti sul tema “accoglienza del mala-to”, trattato come una persona e non come un oggetto, nelle cliniche africane.È lo spirito di questa gente fantastica, i bukinabè, capaci di donare anche quando non hanno nulla. Quando la fame è una morsa che ogni giorno si stringe attorno al ventre e, spesso, stritola e uccide. Negli occhi di quei bambini che chiedevano gli avanzi del mio piatto, nei loro sorrisi quando infi lavano in sacchetti di plastica il riso rimasto. Lì ho scoperto la ricchezza di questa gente, capace di sorridere, di non ab-battersi mai, di accettare la vita come il dono più grande, senza badare al domani, perché si vive l’oggi. Ci si pone delle domande: come si può parlare di futuro a qualcuno per cui la prima necessità è riuscire a mettere qualcosa nella pancia nelle prossime 24 ore? Penso ai vari fi losofi moralisti che infestano la televisione con sermoni sullo “Sviluppo del Terzo Mondo”. Edoardo Vianello cantava: «Se non credete venite quaggiù, venite, venite quaggiù». I nostri dottori, professori di multiculturalità, farebbero bene a seguire il consiglio della canzone e, forse, si tapperebbero la bocca prima di sputare senten-ze inopportune. Ho cercato di documentarmi prima di partire, animato dall’istintiva curiosità del turi-sta, dalla voglia di riuscire ad ambientarmi presto, per vivere al 100% ogni momento. Tutto inutile: frasi, descrizioni, documentari. Nulla può rimediare alla forza d’impat-to dell’esperienza diretta. Un pugno forte nello stomaco. Un incontro che fa male, disturba la coscienza di chi crede di essere a posto con se stesso e con il mondo. Quando ci si rende conto di che cosa siano la fame, la povertà, è impossibile non pensare alle nostre case dove non manca nulla, ma l’insoddisfazione regna sovra-na. Rischio di scivolare nell’ovvia retorica, nelle frasi dette e ridette. Me ne scuso pubbli-camente, ma non riesco a esprimere ciò che è stato. Probabilmente sono anche un po’ geloso della mia esperienza. La voglio tenere per me, coltivarla, rifl etterci sopra e cercare di farla fruttare al massimo. Mi permetto però un consiglio fi nale.Ho condannato senza appello i conferenzieri improvvisati, venditori di aria fritta che cercano di veicolare la solita immagine di un’Africa povera e bisognosa. L’Africa non è questo. Il festival del cinema a cui ho assistito ha testimoniato la presenza di un fermento culturale destinato a esplodere, a conquistare il pubblico e la critica. Per non arrivare impreparati, proviamo ad avvicinarci a questo continente. Non c’è bisogno di aerei, l’Africa è vicino a noi. È nelle migliaia di immigrati che vivono nella nostra società. Impariamo ad ascoltarli, a dar loro spazio nei nostri dibattiti. A non guardarli sotto la lente della diversità. Ad accoglierli come portatori di nuove espe-rienze, di storie nuove, tutte umane. Ma soprattutto, impariamo a sorridere. Enrico Presazzi

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MARZO 2007 DOMENICA 25 V DOMENICA DI QUARESIMA Ore 15,00: Via Crucis Ore 15,00: I.C.F.R.: Gli Amici di Nazareth LUNEDI’ 26 Ore 20,00: Preparazione Battesimale MERCOLEDI’ 28 Ore 20,00: Cineforum in Teatro GIOVEDI’ 29 Ore 19,00: Preparazione Battesimale SABATO 31 Ore 17,30: Penitenziale per giovani in Seminario col Vescovo Beschi Ore 20,00: Veglia delle Palme per giovani, con il Vescovo a Brescia APRILE 2007 DOMENICA 1 FESTA DELLE PALME Ore 10,15: Ritrovo alla Piazza del mercato e Benedizione Ulivi Processione in Chiesa e Santa Messa LUNEDI’ 2 Ore 20,00: Preparazione Battesimale MARTEDI’ 3 Ore 20,00: Penitenziale Comunitaria in Parrocchia MERCOLEDI’ 4 Ore 20,00: Cineforum in Teatro Ore 20,00: Penitenziale Comunitaria a Bione GIOVEDI’ 5 GIOVEDI’ SANTO Ore 20,00: Celebrazione in Memoria della Cena del Signore - Coro VENERDI’ 6 VENERDI’ SANTO In Mattinata: Adorazione all’Altare della Reposizione e Confessioni Ore 15,00: Via Crucis e Bacio al Crocifi sso- Confessioni Ore 20,00: Celebrazione in Memoria della Morte del Signore SABATO 7 SABATO SANTO In Mattinata esposizione e adorazione del Crocifi sso e Confessioni Nel Pomeriggio: Confessioni Ore 22,30: Veglia Pasquale nella Risurrezione del Signore - Coro Oltjan ricevera’ il Battesimo, La Cresima e L’Eucarestia DOMENICA 8 SOLENNITA’ DELLA PASQUA DI RISURREZIONE Ore 8,00: Santa Messa Ore 10,30: Santa Messa con il Coro Ore 19,00: Santa Messa LUNEDI’ 9 LUNEDI’ DELL’ANGELO Ore 8,00: Santa Messa Ore 10,30: Santa Messa Ore 16,00: Santa Messa in Calchere

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MARTEDI’ 10 Ore 20,00: Preparazione Battesimale MERCOLEDI’ 11 Ore 20,30: Centri di Ascolto nelle Famiglie DOMENICA 15 II DOMENICA DI PASQUA Ore 10,30: Santa Messa: 25° di Nozze Benedetti-Ghidini, Massetti-Francinelli, Frosio-Fola Battesimo di: Luca Albertini, Samuel Formenti e Alessio Valpiani Ore 15,00: Incontro Genitori dell’ I.C.F.R. del Primo Anno GIOVEDI’ 19 Dalle 15,00 alle 17,00: Adorazione Eucaristica dalle Suore VENERDI’ 20 Ore 20,30: Incontro del Consiglio dell’Oratorio SABATO 21 Ore 11,30: Matrimonio di Bacchetti Marco e Bianchi Elena DOMENICA 22 III DOMENICA DI PASQUA Ore 10,30: Santa Messa 35° di Nozze Paterlini-Cucchi e 40° di Nozze Simoni- Lossi Battesimi di Nicholas Bugatti e Kiara Bertanza LUNEDI’ 23 Memoria di San Giorgio MARTEDI’ 24 Ore 20,30: Incontro per i Genitori della Prima Confessione MERCOLEDI’ 25 Memoria di San Marco GIOVEDI’ 26 Ore 19,30: Preparazione Battesimale SABATO 28 Ore 20,30: Recital dei Cresimandi in Teatro

DOMENICA 29 IV DOMENICA DI PASQUA FESTA DI SAN GIORGIO IN CASALE Ore 10,30: Santa Messa in San Giorgio Ore 15,30: Liturgia dei Vespri in san Giorgio LUNEDI’ 30 Ore 20,30: Incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale MAGGIO 2007 MARTEDI’ 1 Ore 20,00: Santa Messa in Calchere per l’apertura del mese Mariano GIOVEDI’ 3 Ore 20,00: Incontro per adolescenti e giovani VENERDI’ 4 Primo Venerdì : Comunioni a Trebbio SABATO 5 Comunioni a Renzana DOMENICA 6 V DOMENICA DI PASQUA Ore 10,30 Santa Messa: Battesimo di: Andrea Mor, Davide Cirelli, Lorenzo Manzillo Ore 15, 00: Prime Confessioni MARTEDI’ 8 Ore 20,30: Incontro Genitori di Prima Comunione

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MERCOLEDI’ 9 Ore 20,30: Centri di Ascolto nelle Famiglie SABATO 12 Uscita con le Famiglie dell’I.C.F.R. del Primo Anno DOMENICA 13 VI DOMENICA DI PASQUA Uscita con le Famiglie dell’I.C.F.R. del Primo Anno MARTEDI’ 15 Ore 20,30: Incontro dei Genitori dei Cresimandi VENERDI’ 18 Ore 20,00: Penitenziale Comunitaria in preparazione ai Sacramenti SABATO 19 Nel pomeriggio: esperienza per adolescenti e giovani alla Comunità Shalom a Palazzolo DOMENICA 20 SOLENNITA’ DELL’ASCENSIONE Ore 10,30: Santa Messa con le Prime Comunioni SABATO 26 Ore 11,30: Matrimonio di Fratini Luca e Reguitti Sonia Ore 20,30: Commedia in Teatro DOMENICA 27 SOLENNITA’ DI PENTECOSTE Ore 10,30: Santa Messa con il conferimento delle Cresime GIOVEDI’ 31 Ore 20,30: Pellegrinaggio in Calchere GIUGNO 2007 VENERDI’ 1 Primo Venerdì: Comunioni a Renzana SABATO 2 Comunioni a Trebbio Festa della Scuola Materna DOMENICA 3 SOLENNITA’ DELLA SANTISSIMA TRINITA’ Festa della Scuola Materna GIOVEDI’ 7 Ore 20,00: INIZIO DELLE SANTE QUARANTORE Santa Messa in Cimitero, Processione e Benedizione in Parrocchia VENERDI’ 8 SANTE QUARANTORE SABATO 9 SANTE QUARANTORE

DOMENICA 10 SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI Conclusione delle Sante Quarantore Ore 19,00 Santa Messa, Processione e Benedizione a Renzana SABATO 16 Uscita con le Famiglie dell’ I.C.F.R. del Secondo Anno Incontro per Adolescenti e Giovani DOMENICA 17 XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Uscita con le Famiglie dell’I.C.F.R. del Secondo Anno

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CALENDARIO DEL SANTO ROSARIO NEL MESE DI MAGGIO 1 Martedì ore 20, 00 Santa Messa di Apertura del Mese di Maggio in Calchere2 Mercoledì ore 20, 00 Via Marconi (Pizzeria”da Nicola”)3 Giovedì ore 20, 00 Via IV Novembre (Brunori)4 Venerdì ore 20, 00 Via Iv Novembre (Rotonda)6 Domenica ore 16, 00 Santuario di Calchere 7 Lunedì ore 20, 00 Via I° Maggio (Palazzetto)8 Martedì ore 20, 00 Via Roma (Maffi etti Camillo)9 Mercoledì ore 20, 00 Madonnina Scalette Bondaglio10 Giovedì ore 20, 00 Via Fontana (Alemanno Badillini)11 Venerdì ore 20, 00 Via Bolpere (Waifro Cavagnini)13 Domenica ore 16, 00 Santuario di Calchere 14 Lunedì ore 20, 00 Via Pavone 15 Martedì ore 20, 00 Via Case Nuove (Rizzardini)16 Mercoledì ore 20, 00 Via Disciplina (Condominio)17 Giovedì ore 20, 00 Via Carfi o(Cucchi Angelo)18 Venerdì ore 20, 00 Chiesa di Renzana20 Domenica ore 16, 00 Santuario di Calchere 21 Lunedì ore 20, 00 Villa (Condominio)22 Martedì ore 20, 00 Chiesa di Sant’Andrea23 Mercoledì ore 20, 00 S.Andrea (Residence Maria)24 Giovedì ore 20, 00 Casale-Santella Madonnina25 Venerdì ore 20, 00 Chiesa di Campello27 Domenica ore 20, 00 Santuario di Calchere 28 Lunedì ore 20, 00 Via Santella (Madonnina)29 Martedì ore 20, 00 Oratorio30 Mercoledì ore 20, 00 Cimitero31 Giovedì ore 20, 30 Pellegrinaggio Parrocchiale in Calchere

Nota Bene In caso di pioggia il Rosario verrà recitato in un luogo coperto.Nelle Chiese di Renzana, Campello, Sant’Andrea e alla Santella in Casale, verrà pregato il Santo Rosario dal Lunedì al Venerdì alle ore 20, 00 per tutto il Mese di Maggio.