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Rubinetto vs bottiglia: scoprire la buona acqua da bere fra abitudini, opinioni o cattiva informazione? NOZIONI METODOLOGICHE I consigli dell’esperto

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Rubinetto vs bottiglia:scoprire la buona acqua da bere fra abitudini, opinioni o cattiva informazione?

NOZIONI METODOLOGICHE

I consigli dell’esperto

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1 - A COSA SERVE LA RICERCA?

INDICE DEI CONTENUTI

2 - LE DIMENSIONI DI INDAGINE

3 – POPOLAZIONE e CAMPIONE

4 - DOMANDE E RISPOSTE

5 - TRAIETTORIE

Descrivere, spiegare, prevedere

Acqua di rete, PET ed inquinamento, qualità dell’informazione

Le caratteristiche demografiche e la loro lettura

Guida all’analisi di ciascun quesito

Suggerimenti pratici per il rapporto finale

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SEZIONE 1A COSA SERVE LA RICERCA?

Quanto più si è in grado di spiegare ciò che è successo, tanto più si è in grado di predire ciò che accadrà in futuro.

Homans 1976

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SEZIONE 1

A COSA SERVE LA RICERCA?

La ricerca è fatta per ampliare o migliorareil nostro grado di conoscenza della realtà,

ma cosa significa più precisamente?

DESCRIVERE SPIEGARE PREVEDERE

Ogni tappa del percorso è fondamentale: non esiste previsione senza una buona spiegazione, ne questa può prescindere da un’ottima descrizione.

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SEZIONE 1

A COSA SERVE LA RICERCA?

DESCRIVERE

Il ruolo descrittivo di una ricerca sociale e quindi anche di un’analisi comportamentale e percettivadei consumatori, è quello di ricondurre ad una dimensione centrale un sapere disponibile in mododiffuso, ovvero organizzando attorno ad essa la lettura coerente di informazioni disperse.In questo caso dobbiamo concentrarci sul consumo di acqua di rete e quello di acqua minerale inbottiglia: cosa determina le preferenze del consumatore e come sono distribuite all’interno dellapopolazione che abbiamo avvicinato? Certamente è fondamentale considerare 4 grandi fattori:

- Preconcetti circa la sicurezza alimentare dell’acqua di rete- Persuasione pubblicitaria- Scarsa conoscenza del fenomeno dell’inquinamento da PET- Distribuzione socio-anagrafica delle precedenti informazioni

COSA FARE?La funzione descrittiva è aiutata dai grafici prodotti nella fase elaborazione, pertanto selezionatedemocraticamente quelli che rappresentano i risultati più significativi o sorprendenti.

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SEZIONE 1

A COSA SERVE LA RICERCA?

SPIEGARE

La funzione esplicativa della ricerca è quella di trovare rapporti di causa-effetto fra fenomeni: inquesto caso ci limiteremo ad utilizzare le risposte ottenute per prospettare uno scenario che abbiaun senso coerente in relazione alle dimensioni di indagine, in altre parole ci chiediamo “perché?”.Per esempio la preferenza data dai consumatori all’acqua minerale in bottiglia può dipendere da :

- Consuetudine famigliare- Comodità operativa- Convinzione fallace- Ignoranza delle alternative

In realtà sono molti i fattori che influenzano la scelta di consumo e più avanti li vedremo in unoschema.

COSA FARE?Avete scelto i grafici, ora è il momento di completarli con una tesi di quello che volete spiegare: unabstract, ovvero 3000 caratteri (spazi inclusi) per sintetizzare la vostra interpretazione dei dati edintrodurre il rapporto finale.

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SEZIONE 1

A COSA SERVE LA RICERCA?

PREVEDERE

In azienda una spiegazione non è mai fine a se stessa. Il lavoro comporta che si abbia sempre unobiettivo pratico a seguito di un’indagine teorica. In questo senso avere una fotografia chiara dellasituazione è determinante nel poter prevedere gli scenari, ma anche le azioni volte a migliorarli inun’ottica di performance aziendale.Aumentare il consumo di acqua di rete da parte è un obiettivo ad alta priorità per le aziende che sioccupano di distribuzione idrica; non si tratta solo di un obiettivo di fatturato, poiché aiuterebbe iconsumatori a:1. Risparmiare denaro, con un vantaggio facilmente percepibile a livello individuale e famigliare2. Inquinare meno, con una ricaduta positiva sull’ambiente e la qualità della vita futura

E’ ora di passare una interpretazione articolata e ad una proposta concreta. Stabilite un’agenda didue incontri, uno per condividere un’ipotesi interpretativa e l’altro per avanzare una proposta edapprovare collegialmente il lavoro svolto, insieme al documento da caricare in piattaforma.

COSA FARE?

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SEZIONE 2LE DIMENSIONI DI INDAGINE

Quali sono i concetti sulla base dei quali è stato creato il questionario: proviamo a ragionare sulle dimensioni chiave.

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SEZIONE 2

LE DIMENSIONI DI INDAGINE

Consuetudine famigliare

Comodità operativa

Convinzionefallace

Ignoranza delle

alternative

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SEZIONE 2

LE DIMENSIONI DI INDAGINE

Il comportamento appresoA differenza dei comportamenti innati, i comportamenti appresi hanno comecaratteristica di base la necessità di fondarsi su una relazione, in quanto perl’appunto questi vengono appresi da qualcun altro, che ha un particolarevalore per noi in merito a quello specifico modo di fare.Nell’ambito delle scelte alimentari la famiglia è certamente l’agentesocializzante più forte, in primo luogo perché condividere i pasti è una dellecomponenti sociali fondamentali del vivere famigliare.Quando si parla di comportamento appreso in questa situazione, bisogna faremolta attenzione al fatto che l’apprendimento avviene quasi esclusivamenteper imitazione, pertanto senza una particolare riflessione a riguardo;nonostante ciò questi comportamenti sono molto radicati nella personalità edifficili da cambiare.

Consuetudine famigliare

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SEZIONE 2

LE DIMENSIONI DI INDAGINE

OpportunismoMolti consumatori scelgono in base a quello che sembra armonizzarsi inmaniera più automatica con il loro stile di vita, che spesso definiscono“frenetico” o “veloce”: per esempio, portare una borsina monouso viene damolti ritenuto “scomodo”, considerando che il punto vendita dispensa borseper ciascun acquisto.In realtà questo comportamento di consumo ha molto a che fare con ilprecedente, e di fatto maschera una scarsa propensione al cambiamento.Sovente questo pattern comportamentale è caratteristico di fasce di etàmature ma in età attiva.La natura egoistica e poco razionale di questo atteggiamento, rende più osticala persuasione verso opzioni differenti, tuttavia la dimostrazione degli eventualivantaggi individuali insiti nel nuovo comportamento può fare breccia einnescare una messa in discussione del precedente.

Comodità operativa

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SEZIONE 2

LE DIMENSIONI DI INDAGINE

I media e la pubblicitàL’industria pubblicitaria che ruota attorno alle acque minerali (ed in generalesul settore beverage) è fra le più ricche nell’ambito della comunicazionepersuasiva. Con un grande ammontare di energie in campo non bisognastupirsi se i consumatori siano spesso affascinati e convinti da particolari brand,e dalla proiezione psicologica che essi rappresentano.Sappiamo che calciatori e modelle sono spesso testimonial di acque minerali,altrettanto possiamo certamente ricordare un camice bianco in qualche spot: lapubblicità cerca di fatto di sostituire quei modelli di riferimento “importantiper noi” (come la famiglia per il comportamento appreso) e di operare sumeccanismi legati al timore della perdita di una condizione di benessere, nelprimo caso legata a bellezza e gioventù, nel secondo alla salute.I consumatori che operano queste scelte sono più facilmente influenzabilitoccandone i canali emotivi.

Convinzionefallace

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SEZIONE 2

LE DIMENSIONI DI INDAGINE

L’informazione razionaleIl “popolo” di chi ricerca un’informazione puntuale e dettagliata in ambitoalimentare è in costante crescita. Le leve psicologiche sono più complesserispetto alle motivazioni di consumo analizzate in precedenza, ma sono anchemolto più ampi gli spazi di intervento per giustificare la preferibilità di unascelta rispetto all’altra.Chi fra questi individui sceglie di consumare acqua in bottiglie di PET non hareperito una chiara informazione in merito ai vantaggi connessi all’acqua di rete,e conseguentemente non vede l’acqua del rubinetto come una realealternativa alla bottiglia.Un dialogo con questo tipo di consumatore non può prescindere daun’attenzione simultanea all’evidenza scientifica, alla rilevanza ecologica edalla convenienza economica della nuova scelta.

Ignoranza delle

alternative

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SEZIONE 3POPOLAZIONE e CAMPIONE

Che tipo di riflessioni si possono fare sulle caratteristiche delle persone che hanno risposto e come possono essere importanti per la nostra indagine?

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SEZIONE 3

POPOLAZIONE e CAMPIONE

POPOLAZIONE – La definizioneLa popolazione è anche l’universo statistico, ovvero tutte le unità statistiche che abbiamo adisposizione: nel nostro caso tutte le persone che hanno risposto ai questionari somministrati.

CAMPIONE – La definizioneUn campione è un insieme più ristretto ricavabile dalla popolazione in base ad una o piùcaratteristiche date: per esempio il genere o l’età.

CASUALITA’ o RAPPRESENTATIVITA’?Per analizzare i risultati del questionario possiamo scegliere 2 strade:1. Prendere in considerazione tutta la popolazione ovvero tutti quelli che hanno risposto: avremo il

vantaggio di ragionare su un numero di dati più ampio, tuttavia del tutto casuale.2. Estrarre un campione dalla popolazione in modo che rappresenti “in piccolo” un insieme più

grande che pensiamo di conoscere in base a dati che abbiamo già.

Per esempio potremmo estrarre un campione che in base al genere rappresenti la popolazioneitaliana, ad oggi composta da maschi per il 48,6% e da femmine per il 51,4% (ISTAT 1° gennaio 2017).In questo caso tratteremmo un numero di dati più basso, ma ragionevolmente fedele ad unasituazione che ci interessa.

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SEZIONE 3

POPOLAZIONE e CAMPIONE

FASCIA DI ETA’Una dimensione anagrafica determinante per analizzare il comportamento degli individui e deigruppi è l’età: ad una determinata età corrispondono priorità di vita (studiare, produrre reddito per lafamiglia, garantirsi sicurezza in vecchiaia), interessi (sport, professione, cultura) ed una certapropensione all’innovazione (che generalmente diminuisce con il crescere dell’età stessa).

Sapevi che…“Per molti dei rischi ambientali indagati, l’incidenza di persone che denunciano preoccupazionecresce all’aumentare dell’età, fino a raggiungere il suo massimo nelle fasce 35-44 anni (è il casodell’effetto serra/buco nell’ozono, dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento dell’aria) o 45-54(temi dei rifiuti, dell’inquinamento del suolo e inquinamento elettromagnetico) per poi calarenuovamente. L’inquinamento delle acque rientra in questo trend solo parzialmente, presentando deipicchi di “preoccupati” in corrispondenza dei 45-54enni (39,4 su 100), ma anche dei 14-24enni (39,6%)”(ISTAT, Popolazione e ambiente 2015).

COSA FARE?Incrociare le risposte con la fascia d’età degli intervistati può dare risultati interessanti in vista delrapporto finale: per esempio, esistono forse segmenti di età sui quali ha più senso insistere con lacomunicazione?

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SEZIONE 3

POPOLAZIONE e CAMPIONE

Le altre caratteristiche demografiche

COSA FARE?

Sapere dove l’intervistato risiede, così come il suo titolo di studio e la sua professione, aiuta atracciare un profilo sociale. Molto spesso questo profilo si rivela determinante quando si tratti dipassare dalla spiegazione di un fenomeno, ad una mossa strategica per affrontarlo: pensiamo peresempio ad eventuali azioni di comunicazione…Individui scolarizzati, che svolgono professioni di prestigio e vivono in area urbana, possono esserepiù facilmente raggiunti con una campagna di affissione in prossimità delle palestre, piuttosto che dauno spot TV in prima mattinata, vediamo perché.Il momento di relax dalla giornata lavorativa è anche quello dove questi individui amano dare unostop all’uso di schermi, come PC o cellulare, probabilmente ascoltano musica mentre raggiungonoun centro fitness ed il loro canale visivo è quello più sgombro da interferenze e più ricettivo. La loroscolarizzazione li rende propensi alla lettura, pertanto un buono slogan ed un’immagine appropriatapotrebbero catturare la loro attenzione. La loro posizione professionale, li rende più svincolati da oraririgidi e quindi poco raggiungibili da una programmazione a fascia come quella televisiva.

Considerate tutte le caratteristiche demografiche per avere uno spaccato più chiaro del fenomenoche state analizzando, se volete potete anche creare 3 o 4 profili sociali a cui attribuirecomportamenti uniformi.

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SEZIONE 4DOMANDE E RISPOSTE

Analizziamo le 15 domande: quali riflessioni si possono fare e quali relazioni possono esserci fra loro

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

INDICAZIONI DI LETTURA DELLA SEZIONE

Nella domanda, viene sempre indicato in grassetto il focus di indagine ovvero il concetto chiaveche si vuole approfondire: chi interpreta il dato deve stare attento a non fraintendere il focus diindagine.Per esempio se si chiede ad un intervistato se ha mai letto un libretto di istruzioni, non gli si chiedese lo ha capito o se ricorda le istruzioni stesse, ma solo se lo ha notato, aperto e letto: ovviamentele conseguenze interpretative sono molto diverse.

LE RISPOSTE “GIUSTE”Come spesso accade non sempre vengono fornite delle opzioni di risposta “giuste”, peraltro sel’argomento trattato è complesso, non è facile reperire dati univoci.Per esempio nel caso dell’inquinamento da PET oppure dei controlli chimici effettuati sull’acqua,sarebbe poco realistico presupporre che un intervistato possa avere un’informazione perfetta;anche per questo motivo alcune domande del questionario hanno anche un tenore informativo.Ogni qual volta una o più risposte esatte fossero presenti, queste sono sempre indicate con il colorearancione.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

LE ICONE

Per facilitare un rapido riferimento alle due caratteristiche più immediatamente funzionali al lavoro dianalisi, sono state poste a lato di ciascun quesito due icone: una dedicata alla trattazione graficostatistica, una alla riflessione socio-comportamentale.

I grafici descrivono diversi aspettidell’informazione contenuta nei dati e si basanosulla rappresentazione di corrispondenze tradati numerici e enti geometrici elementari(punti, segmenti, linee, figure, volumi, ecc.) o,alternativamente, tratteggi, colorazioni, ecc.A seconda della tipologia di quesito alcunigrafici possono essere migliori di altri: sottoquesta icona sarà dato un suggerimento perfare la scelta più opportuna.

In base ai concetti chiave ed alle possibilirelazioni con altri quesiti, possono esseredelineabili particolari suggestioniinterpretative: i suggerimenti proposti sono utilispecialmente in virtù dell’obiettivo finale,ovvero quello di proporre un’interpretazioneanalitica ed una proposta operativa.

IL TUO GRAFICO E’ OKAY?! RIFLETTERE

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Quale acqua si beve a casa Sua? (solo una risposta)

a) Acqua del rubinetto

b) Acqua in bottiglia

OKAY?!QUESITO 1

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOCon questo quesito ti troverai asuddividere in due famiglie gli intervistati.Confronta la risposta anche con i datidemografici e usala per tracciare dueprofili di base.Il senso della domanda è la preferenza ingenerale del cittadino. La risposta evidenziale abitudini del nostro tempo legateovviamente ai condizionamenti mediatico- commerciali ed a credenze popolari,alimentate da anni di inefficienza dellagestione pubblica dell’acqua potabile.

Per queste risposte un grafico a torta èideale: ogni volta che non superi le 5opzioni di risposta questo grafico saràchiaro e leggibile.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Qual è la motivazione principale della Sua scelta? (solo una risposta)

a) Mi piace di più! (Gusto e qualità)

b) Così inquino meno (Impatto

ecologico)

c) E' più sicura (Sicurezza sanitaria)

d) Mi costa meno (Convenienza)

QUESITO 2

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

Per queste risposte un grafico a torta èideale: ogni volta che non superi le 5opzioni di risposta questo grafico saràchiaro e leggibile.

La risposta a) pone un interrogativofondamentale a chi indaga: il gusto puòessere influenzato dalle convinzionicostruite nel soggetto dalla comunicazionepubblicitaria per esempio? Controlla qualerisposta ha dato al quesito 3 chi ha rispostoa) a questa domanda.

OKAY?!

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Pensando più attentamente: come mai fa questa scelta? (solo una risposta)

a) Sono abituato così (Consuetudine)

c) Ho visto diversi spot in TV

(Advertising)

b) Ho letto informazioni a riguardo

(Comunicazione)

d) Mi risulta pratico e veloce

(Comodità)

QUESITO 3

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOLe domande 2 e 3 indagano i fattori ed ipercorsi di scelta percepiti dall'intervistato:alcune risposte toccano una sfera diresponsabilità etica e volutamente mal siprestano alla scelta “minerale”.Chiediamo all'intervistato di eleggere unfattore dominante ed un percorsopercepito come prevalente. La domanda 3scava nel sostrato motivazionale,cercando di far emergere una componentepiù istintiva o al contrario piùdocumentata.

OKAY?!Hai a che fare con una serie progressiva divalori: prova a rappresentarla utilizzando unistogramma dove i differenti valori e ladistribuzione delle risposte possa essereben evidente.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Secondo una Sua opinione personale, quale fra questi due tipi di acqua è più controllato a livello chimico ed igienico? (solo una risposta)

a) Acqua di rubinetto

b) Acqua in bottiglia

QUESITO 4

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

In questo caso la comparazione fra duevalori deve essere lampante: prova con unsemplice istogramma a due colonne ed ilrisultato sarà di immediata comprensione.

Questa è un’ottima domanda (e risposta) dicontrollo per il quesito 1, infatti ci dice conquanta sincerità l’intervistato abbia risposto,anche in relazione alla consapevolezzarazionale della sua decisione di acquisto (eal fatto che comunque mentre lo staviintervistando aveva delle bottiglie in PETnel carrello).La domanda è ovviamente a “trabocchetto”ed evidenzia quale sia la percezione e illivello di conoscenza del cittadino sullanormativa di controllo dell’acqua potabile.

OKAY?!

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Un piccolo calcolo: quanto costano 1.000 bottiglie di acqua minerale? (solo una risposta)

a) meno di 2 €

b) da 2 € a 20 €

c) più di 200 €

QUESITO 5

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOIl prezzo di mercato di 1000 bottiglie diacqua minerale è di 435 euro: si tratta ineffetti di 1500 litri di acqua minerale,pertanto se dovessimo raffrontare conesattezza matematica al quesitosuccessivo, dovremmo dire che 1000 litridi acqua minerale in bottiglia costano 290euro.La domanda è stata posta con il termine“bottiglie” in quanto l’unità di acquisto nonviene percepita come “litro” dalconsumatore.

OKAY?!Hai a che fare con una serie progressiva divalori: prova a rappresentarla utilizzando unistogramma dove i differenti valori e ladistribuzione delle risposte possa essereben evidente.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

L'ultimo sforzo: quanto costano 1.000 bottiglie di acqua da bere del rubinetto? (solo una risposta)

a) meno di 2 €

b) da 2 € a 20 €

c) più di 200 €

QUESITO 6

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOL’acqua di rete (del rubinetto) vienefatturata a metro cubo, e quindi 1000 litri diacqua.Il prezzo medio a mercato di un metrocubo di acqua per un’utenza famigliare èdi 1,37 euro .Le domande 4 e 5 evidenziano quale sia illivello di conoscenza del cittadino sui prezzireali dell’acqua del rubinetto e di quellaminerale. Quello che interessa valutare è lareale informazione circa l'incredibiledivario di costo fra una e l'altra tipologia.

OKAY?!Hai a che fare con una serie progressiva divalori: prova a rappresentarla utilizzando unistogramma dove i differenti valori e ladistribuzione delle risposte possa essereben evidente.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Sa che al ristorante o al bar può chiedere l’acqua del rubinetto?

a) Sì

b) No

QUESITO 7

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

In questo caso la comparazione fra duevalori deve essere lampante: prova con unsemplice istogramma a due colonne ed ilrisultato sarà di immediata comprensione.

Le domande 7, 8, e 9 analizzano lapercezione di valore riguardo l'acqua direte. In un bar o in un ristorante infatti,entrano in campo due dimensionifondamentali quali il plusvalore pagato perla somministrazione e l'investimentopsicologico di status, ovvero quellasensazione intima (creata dacomunicazione e media) che la richiesta diacqua del rubinetto sia collegata ad unbisogno di risparmio.

OKAY?!

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Al bar o al ristorante chiede acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia?

a) Sì

b) No

QUESITO 8

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

OKAY?!Per queste risposte un grafico a torta èideale: ogni volta che non superi le 5opzioni di risposta questo grafico saràchiaro e leggibile.

Le domande 7, 8, e 9 analizzano lapercezione di valore riguardo l'acqua direte. In un bar o in un ristorante infatti,entrano in campo due dimensionifondamentali quali il plusvalore pagato perla somministrazione e l'investimentopsicologico di status, ovvero quellasensazione intima (creata dacomunicazione e media) che la richiesta diacqua del rubinetto sia collegata ad unbisogno di risparmio.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

A cena fuori o al bar, con che frequenza ha chiesto l' acqua del rubinetto? (una sola risposta)

a) Sempre

b) Spesso

c) Raramente

d) Mai

QUESITO 9

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

OKAY?!

Le domande 7, 8, e 9 analizzano lapercezione di valore riguardo l'acqua direte. In un bar o in un ristorante infatti,entrano in campo due dimensionifondamentali quali il plusvalore pagato perla somministrazione e l'investimentopsicologico di status, ovvero quellasensazione intima (creata dacomunicazione e media) che la richiesta diacqua del rubinetto sia collegata ad unbisogno di risparmio.

Per queste risposte un grafico a torta èideale: ogni volta che non superi le 5opzioni di risposta questo grafico saràchiaro e leggibile.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

È al corrente che l’80% dell’acqua in commercio è confezionata in bottiglie di plastica?

a) Sì

b) No

QUESITO 10

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

Rappresenta questa serie di risposte conun grafico a barre: hai diverse etichette damostrare e tenendo le informazioni sullasinistra, la lettura sarà gradevole.

Questa domanda ci offre un’indicazioneimportante circa il profilo dell’intervistatoe se esso ricada più facilmente nellacategoria di persone che ricercainformazioni scientificamente fondate .

OKAY?!

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Sa che l’Italia è il primo paese in Europa ed il terzo al mondo per consumo di acqua in bottiglia?

a) Sì

b) No

QUESITO 11

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOCome nel caso precedente abbiamol’opportunità di vedere quanto ilconsumatore possa essere guidato da unascelta razionale, basata su notizieapprofondite e difficilmente disponibilifruendo di una comunicazione superficialee pubblicitaria.

OKAY?!In questo caso la comparazione fra duevalori deve essere lampante: prova con unsemplice istogramma a due colonne ed ilrisultato sarà di immediata comprensione.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

In un ristorante all'estero Le hanno proposto acqua del rubinetto? (una sola risposta)

a) Sìb) No c) Non saprei

QUESITO 12

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

Per variare la tua presentazione puoiaffidarti ad un grafico ad anello: si tratta diun grafico a torta dove al centro puoievidenziare il valore percentuale piùsignificativa ai tuoi fini.

OKAY?!

Le domande 10, 11 e 12 svolgono un'azioneinformativa e riflessiva nei confrontidell'intervistato: la 10 informa circal'incidenza della plastica nel panoramadel confezionamento idrico, la 11 riguardol’assurda abitudine degli italiani all’usodell’acqua in bottiglia ed il conseguentecontributo all’inquinamento della plastica,la 12 riporta ad una casistica di vita realeper stimolare la riflessione.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

La plastica è una delle principali cause dell’inquinamento del nostro pianeta. Sa quanta plastica siamo realmente capaci di riciclare? (una sola risposta)

a) Più dell’80%

b) Dall’80% al 15%

c) Meno del 15%

QUESITO 13

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOSono numeri impietosi, quelli del riciclodella plastica a livello globale.Secondo un nuovo rapporto redattodall’Ocse (Organizzazione per lacooperazione e lo sviluppo economico),solo il 15 per cento viene raccolta ericiclata.Il 25 per cento viene avviato a recuperoenergetico, mentre il 60 per cento finisce indiscarica, abbandonato o bruciatoall’aperto.

OKAY?!Per variare la tua presentazione puoiaffidarti ad un grafico ad anello: si tratta diun grafico a torta dove al centro puoievidenziare il valore percentuale piùsignificativa ai tuoi fini.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

Invece di acquistare e poi buttare una bottiglietta di plastica, porterebbe con sé una borraccia riempita di acqua del rubinetto?

a) Sì

b) No

QUESITO 14

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIOLa domanda misurerebbe di per sé lapropensione al cambiamentocomportamentale: trova una risposta dicontrollo nel quesito successivo, pertanto èbene valutarle la risposta incrociandola conquello.

OKAY?!In questo caso la comparazione fra duevalori deve essere lampante: prova con unsemplice istogramma a due colonne ed ilrisultato sarà di immediata comprensione.

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SEZIONE 4

DOMANDE E RISPOSTE

In questo momento ha con sé oppure in auto: (una sola risposta)

a) Una borraccia o thermos

c) Una bottiglietta di plastica

b) Una bottiglia di vetro

d) Nulla

QUESITO 15

RIFLETTI SU QUESTO DETTAGLIO

Rappresenta questa serie di risposte conun grafico a barre: hai diverse etichette damostrare e tenendo le informazioni sullasinistra, la lettura sarà gradevole.

Se prima abbiamo visto quale propensionepotessero avere i consumatori, oraanalizziamo quale sia lo stato attuale delloro comportamento: probabilmente chi hauna vera propensione a cambiare, ha giàeffettuato un primo tentativo ed ha con séun contenitore riutilizzabile…

OKAY?!

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SEZIONE 5POSSIBILI TRAIETTORIE

Come possiamo preparare una relazione analitica ordinata e ben comprensibile: prima di tutto scegliamo uno scenario di analisi, poi organizziamo i materiali al meglio e proponiamo una soluzione migliorativa.

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SEZIONE 5

POSSIBILI TRAIETTORIE

L’azienda considera che questi siano i quattro fronti sui quali combattere: in base alla tua interpretazione dei dati quale di questi è prioritario?

QUALI SONO GLI SCENARI PIÙ RILEVANTI?

Cattive abitudini famigliari

Pigrizia e resistenza al cambiamento positivo

Disinformazione mediatica e pubblicitaria

Scarsa informazione istituzionale e scientifica

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SEZIONE 5

POSSIBILI TRAIETTORIE

AbstractOgni ricerca indaga diversi aspetti della popolazione considerata, in più anchel’acume del ricercatore è decisivo: descrivere, spiegare, prevedere, ma ancheintuire!Col termine abstract si intende una sintesi di un articolo o di una trattazionescientifica ed è il primo passo per descrivere a chi legge un rapporto (orelazione) quale è stata l’ipotesi di interpretazione dei dati.

Scegli insieme alla classe una dimensione (abitudini famigliari, pigrizia, mass-media, scarsa informazione) e concentrate la vostra ipotesi di interpretazione in3000 caratteri (si tratta di un foglio a4 scritto in Arial punto 10). Ricorda che nellasezione successiva dovrai supportare con i grafici questa tua “lettura”, quindirimani con i piedi per terra!

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SEZIONE 5

POSSIBILI TRAIETTORIE

GraficiI grafici sono essenziali per presentare dei risultati statistici a degli ipoteticilettori: in un colpo d’occhio il grafico riesce a comunicare l’esito di una ricerca,evitando al lettore di addentrarsi in complicate serie numeriche.

Scegli un minimo di 6 ed un massimo di 10 grafici a supporto dell’ipotesi diinterpretazione espressa nell’abstract, ed includili in una apposita sezioneimmediatamente successiva all’abstract stesso. Per ciascuno di questi graficiscrivi una didascalia che ne spieghi ed approfondisca il legame con la tuaipotesi (massimo 300 caratteri spazi inclusi).

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SEZIONE 5

POSSIBILI TRAIETTORIE

Proposta operativaUna buona presentazione è determinante in un ambiente ad elevataprofessionalità: l’ipotesi ed i dati che la supportano devono essere chiari a tuttie di rapida consultazione, per essere condivisi facilmente durante un meetingo addirittura durante un consiglio di amministrazione.E’arrivato il momento di dire all’azienda che cosa, secondo il tuo team dilavoro (classe), sia più opportuno fare per dare all’acqua di rete il vantaggiocompetitivo che richiede per eccellere.

Organizzate abstract, grafici di supporto (con le loro didascalie) e la vostraproposta operativa (cosa suggerite di fare all’azienda?) in un file di word equindi esportatelo in formato pdf: non solo si tratta di un formato piùprofessionale, ma ha la caratteristica di non poter essere modificato da terzi,proteggendo così i risultati del lavoro.

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Buon Lavoro!