occhio all'arte (maggio 2015)

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A cura dell’Associazione Arte Mediterranea - anno IX N° 84 maggio 2015 Mensile d’informazione d’arte n in mostra: Barocco a Roma. La meraviglia delle Arti n evento: Il Paese dei Balocchi www.artemediterranea.org n evento: La giornata del libro 2015 n Dedicato a: Il cibo nell’arte P Oldenburg and Coosje van Bruggen Leaning , “Fork with Meatball and Spaghetti II” - 1994

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Page 1: Occhio all'Arte (maggio 2015)

A cura dell’Associazione Arte Mediterranea - anno IX N° 84 maggio 2015

Mensile d’informazione d’arte

nin mostra: Barocco a Roma. La meraviglia delle Arti

nevento:Il Paese dei Balocchi

www.artemediterranea.org

nevento:La giornata del libro 2015

nDedicato a: Il cibo nell’arte

P Oldenburg and Coosje van Bruggen Leaning ,“Fork with Meatball and Spaghetti II”- 1994

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Mensile culturale edito dallaAssociazione Arte Mediterranea

via Dei Peri, 45 ApriliaTel.347/1748542

[email protected]. del Tribunale di Latina N.1056/06, del 13/02/2007

FondatoriAntonio De Waure, Maria Chiara

LorentiCristina Simoncini

AmministratoreAntonio De Waure

Direttore responsabileRossana Gabrieli

Responsabile di Redazione Maria Chiara Lorenti

RedazioneMaria Chiara Lorenti, Cristina

Simoncini, Giuseppe Di Pasquale, Eleonora Spataro

CollaboratoriLuigia Piacentini, Stefania Servillo, Patrizia Vaccaro, Laura Siconolfi,

Maurizio Montuschi, Greta Marchese, Giulia Gabiati, Valerio Lucantonio,

Martina Tedeschi, Marilena Parrino, Nicola Fasciano, Maria Centamore,

Giuseppe Chitarrini

Responsabile MarketingCristina Simoncini

Composizione e Desktop Publishing

Giuseppe Di Pasquale

Stampa Associazione Arte Mediterranea

via Dei Peri, 45 Aprilia

Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche

parziale senza il consenso dell’editore

SommarioLa giornata del libro 2015

Il Paese dei Balocchi Barocco a Roma. La meraviglia delle Arti

“Love and Life”“Cosa è per me l’arte”

Una giornata particolareEXPO 2015

“Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, MilanoL’arte nelle monete

DraculaPittura asiatica: Cina

Asteroide urlanteIl Teatro Brancaccio

Notizie curiose dal mondo della sostenibilità ambientalesul filo di china

Milo Manara racconta Caravaggio

n

•••

Per sponsorizzare “Occhio all’Arte” Telefona al 347.1748542

Sono in distribuzione la 1a e 2a lezione del DVD sulla

pittura ad olio

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eventonLa giornata del libro 2015 L’evento tra novità e appuntamenti classici di Eleonora Spataro

La Giornata del Libro, quest’anno anticipata da un flashmob creato appositamente, giunge alla sua quinta edizione e, anche quest’anno, si svolgerà ad Aprilia presso la

Sala Manzù (Biblioteca Comunale), tra ospiti ormai noti, nuove conoscenze e varie attività culturali. L’iniziativa gratuita, che per il 2015 si fregia del Patrocinio della Regione Lazio, del patrocinio della Città di Aprilia, dell’inserimento nel Maggio dei Libri a livello nazionale e nel Maggio Apriliano a livello locale, presenta una struttura portante invariata, rappresentata dai lavori di artisti e fotografi. La letteratura è così interpretata per il secondo anno: dalla fotografa Lidia Cestari e dagli artisti Sabrina Carucci, Marilenart, Marco Rapone, Incoronata Valiante e Pasquale Vitale. Scopriremo, per la prima volta in questa cornice, i lavori di Federica De Angelis (fotografa) e Nadia Turella (artista).Collaboreranno con l’iniziativa: l’Associazione Arte Mediterranea, l’Associazione Sensazioni Eventi (musica) e la Scuola Danza Artè (flashmob).La serata inaugurale si terrà il 23 maggio alle ore 18.00, tutti coloro che interverranno avranno in regalo un libro (sino ad esaurimento scorte); le attività proseguiranno tra recitazione (Robert Sibu, I ragazzi del Musical), musica (Andrea Virgini), proiezioni e filmati (regia e montaggio: Greta Marchese), il tutto a tema letterario, grande novità di quest’anno un premio di 150€ da spendere in libri che sarà donato ad un fortunato estratto tra i presenti in sala.La Giornata del Libro è nata per spronare le persone ad avvicinarsi alla lettura con sistemi trasversali. Quest’anno si inaugura una nuova sezione: la presentazione di autori di libri; non si tratterà della solita intervista, ne della presentazione classica di un libro o di una lettura, il tutto si svolgerà con uno spirito completamente diverso e, anche in questo caso, col fine dichiarato di incuriosire.L’esposizione sarà visitabile sino alla mattina del 31 maggio.Il flashmob si terrà il giorno 17 maggio ore 11.00 in Piazza Roma (Aprilia).

L’autrice della locandina per il 2015 è Paola Bordi.Permaggiori informazioni sull’evento:www.lagiornatadellibro.it Per maggiori informazioni sul flashmob cerca La Giornata del Libro su YouTube.

Il Paese dei Balocchi Un evento dedicato al mondo del fumetto

di Eleonora Spataro

L’ 1 e il 2 giugno 2015 nei suoi spazi, la Sala Manzù ospiterà “Il Paese dei Balocchi”. Si tratta di un’iniziativa organizzata dalla Scuola di

Fumetto School Comix di Aprilia. L’evento, dedicato alla promozione e al co-working delle attività presenti in città, è un contenitore multidisciplinare che raccoglie intorno al tema, ripreso dal titolo, Il Paese dei Balocchi, mostre, workshop ed interventi dedicati ad i ragazzi a cura di School Comix e dei partner che prendono parte all’iniziativa. In mostra il lavoro di Paolo Novelli dedicato alla città. I suoi fumetti rievocano l’Aprilia degli anni Trenta, all’interno della quale sono catapultati lui stesso e suoi amici. Paolo, grande appassionato di tutto ciò che è vintage colleziona, si documenta e trasforma i suoi personaggi in gadget, statuine da collezione, figurine e divertenti flip-book.

Pagina adottata da: “PendolArt”

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Il Barocco è un movimento determinante per la storia dell’Arte, e Roma è la città che più lo rappresenta. In questi giorni, e fino al 26 luglio, la Fondazione Roma Museo- Palazzo Cipolla, è il

fulcro su cui s’impernia la mostra: “Barocco a Roma. La meraviglia delle arti”. Sicuramente questa è una rassegna diversa dalle altre, in quanto rappresentata in diverse sedi, dislocate per la città e fuori, dove ognuna affronta una tematica differente. L’esposizione principale è giustamente quella situata a Palazzo Cipolla, ove la mostra è suddivisa in quattro sezioni; la prima affronta le origini, le caratteristiche che rendono unico questo movimento che coinvolse i maggiori artisti dell’epoca. Capolavori come il San Sebastiano curato dagli angeli di Pieter Paul Rubens, Santa Maria Maddalena penitente del Guercino, Atalanta e Ippomene di Guido Reni, Santa Margherita di Guido Carracci, e non dimentichiamo l’Autunno di Pietro e Gian Lorenzo Bernini, sono solo alcune delle opere che impreziosiscono la prima sala. La seconda sezione, L’estetica barocca sotto Urbano VIII, tratta del rapporto privilegiato tra il papa ed il Bernini, con la progettazione di Palazzo Barberini, la creazione del Baldacchino di San Pietro nell’omonima basilica, e non solo questo, la sinergia tra il pontefice e l’arte barocca si esplicò anche con l’arrivo a Roma di

numerosi artisti stranieri, infatti in mostra troviamo anche il Ritratto di Virginio Cesarini di Anton Van Dyck. Nella terza, dedicata alla Teatralità e scenografia, la presenza dei bozzetti di numerose opere architettoniche del Bernini, quali la cattedra di San Pietro, il colonnato dello stesso, la cappella dei Re Magi, la fontana dei Fiumi ed altro, o le tele, inneggianti la fede, del Baciccio, di Salvator Rosa,di Pietro da Cortona. L’ultima sezione, la quarta, raffigura il paesaggio, la potenza della natura dove la presenza dell’uomo è ininfluente. Nel viaggio esplicativo del Barocco, le altri sedi sono determinanti; l’Oratorio dei Filippini, oltre alla scoperta delle sale dell’antico palazzo, si può visitare la Sala Borromini, di solito chiusa; Galleria Doria Pamphili, dove una pinacoteca formidabile è visibile al pubblico, per ammirare Caravaggio, Domenichino, Carracci per poi finire col mirabile ritratto di Innocenzo X eseguito da Diego Velàsquez; Palazzo Barberini, Colonna e Braschi continuano l’iter espositivo, insieme ai Musei Vaticani, Capitolini ed al Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza, per poi finire fuori porta ad Ariccia, ove a Palazzo Chigi il Ritratto e Figura da Rubens a Giaquinto è l’ultima tappa del viaggio, con una carrellata di 40 ritratti suddivisi in reali e ideali, degna nota di chiusura per una rassegna mai così vasta e così completa.

Barocco a Roma. La meraviglia delle ArtiUn iter irripetibile nell’Urbe di Maria Chiara Lorenti

in mostran

Guido Reni, “Atalanta e Ippomene”, 1622-1625

Pagina adottata da: Paolo Boccardi

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musein“Love and Life”Chagall al Chiostro del Bramante di Roma di Giuseppe Chitarrini

Nella suggestiva e monumentale cornice del Chiostro del Bramante, in quel dedalo di stradette e vicoli che costituiscono un po’ il cuore di Roma, fra Piazza Navona e La Chiesa Nuova,

è possibile visitare, fino al 26 luglio, la mostra “Love and Life”, che mette in esposizione incisioni, disegni, stampe, acqueforti, litografie, gouaches, acquarelli e anche qualche quadro ad olio di Marc Chagall. Un totale di 140 opere che mostrano l’artista come illustratore: illustrazioni ispirate alla Bibbia, illustrazioni ispirate all’opera di Gogol “Le anime morte”, e quelle ispirate alle favole di La Fontaine.Mi è parso di capire che, l’intento degli organizzatori della mostra, l’area tematica scelta, è quello di documentare e rappresentare il rapporto fra Chagall con la cultura ebraica; uno sforzo per contestualizzare il corpus delle opere del grande pittore russo-ebraico in quella Koinè yiddish, nei confronti della quale, nonostante il suo cosmopolitismo, il suo essere cittadino (e artista) del mondo, il pittore rimase debitore e idealmente ispirato, attraverso un linguaggio espressivo e pittorico apparentemente ingenuo e rappresentativo di una grande poetica visionaria, narrata con il tratto e con i colori gioiosi e il fantasioso sguardo di quel sognante bambino che seppe conservare dentro di sé, anche a novanta anni.

Marc Chagall “Studio per The Cattle dealer”, 1912

Marc Chagall “Coppia di amanti e fiori”, 1949

Pagina adottata da: “bellalavita”

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dall’associazionen

di Antonio de Waure

“Cosa è per me l’arte”Pubblicazione di tutte le risposte

Siamo giunti alla seconda pubblicazione degli articoli, corredati da disegni, dei ragazzi della scuola Pascoli di Aprilia, che hanno partecipato al concorso indetto dal

giornale “Occhio all’Arte” - Associazione Arte Mediiterranea. La

direzione del mensile, dopo aver visionato i lavori degli allievi, ha deciso di premiarli tutti, per l’impegno profuso e per la creatività espressa.

L’ARTE PER MEIl significato dell’arte nel corso della storia fino ai nostri giornidi Flavia Gnoffo e Ludovica AzzaraL’arte è molto importante, perché attraverso essa possiamo esprimere le emozioni o la nostra visione del mondo. L’arte può essere espressa in diversi modi, per mezzo di un dipinto, di una poesia o di una danza, perché in tutti noi c’è un artista capace di manifestare la propria arte in modo singolare e personale. L’arte è da sempre utilizzata come mezzo di espressione, l’uomo da sempre, ha sentito la necessità di trovare uno strumento che fosse capace di trasferire e raffigurare le proprie emozioni, ecco che per esempio sono giunte fino a noi le raffigurazione delle scene di caccia degli uomini preistorici, dalle quali, seppur con semplici graffiti, i nostri antenati sono riusciti a farci partecipi delle loro emozionanti avventure. Dopo, i menestrelli con le loro storie sono riusciti ad intrattenere intere piazze facendo sospirare gli intervenuti, per non parlare degli scultori che attraverso la loro arte hanno animato freddi blocchi di marmo o rigidi ceppi di legno. Come non citare i compositori, attraverso il susseguirsi di note musicali hanno accompagnato il corso della storia, imprimendo ad ogni epoca singolari caratteristiche. L’arte è viva, si evolve, proprio come il genere umano, oggi arte è sinonimo di design, la moda è una espressione d’arte, come lo è l’ingegneria, sia quella edile che meccanica o biomeccanica. In poche parole l’Arte è Ingegno, espressione oltre che dei sentimenti anche della capacità personale dell’artista. L’arte è ricchezza, attraverso di essa si tramandano milioni di informazioni, si tramanda la cultura, ilfolclore e le tradizioni. L’arte può essere schiava di rigidi schemi o esserne assolutamente priva. L’arte è VITA.

Per noi l’arte è……molto più che semplici coloridi Flavia Trolese e Maria Chiara Marchetti

L’arte per noi è un modo per esprimere ciò che si pensa,ciò che si prova, ciò che si è, senza il bisogno di parlare o emettere qualsiasi suono.

È un modo di comunicare,di dire ciò che con le parole non si può dire e non serve essere un’artista per farlo.L’arte è utilizzare i giusti colori,le giuste tonalità,le giuste linee per creare un’opera che va oltre i canoni imposti.

L’arte è libertà,spensieratezza e felicità, ma molte volte è anche tristezza ed è questo il bello.

L’arte è tutto ciò di cui una persona ha bisogno per esprimersi senza l’utilizzo delle parole e ha il potere di arrivare al cuore.

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I l 6 maggio del 1938 è una data significativa per tutti gli italiani che la vissero, in quanto giorno della visita di Hitler a Roma; ma in questo film, Ettore Scola

vuole raccontare sì una storia avvenuta quel 6 maggio, ma lascia totalmente da parte i fatti e in particolar modo i luoghi, dato che tutta la vicenda si svolge nel perimetro del palazzo in cui vivono i protagonisti: Antonietta, madre di sei figli e moglie di un impiegato statale (preciso dipinto del tipico uomo medio dell’epoca), che non si pone domande e accetta passivamente il pensiero e la figura di Mussolini, incontra per caso Gabriele, uomo di mezza età imperscrutabile ed ambiguo, che sembra semplicemente voler socializzare senza secondi fini con lei, cercando anche di farla riflettere.Questo lungometraggio racchiude in sé una serie di azzardi riuscitissimi da parte di Scola, come l’unità spaziale, totalmente divisa da quella temporale, di cui ci ricordiamo solo grazie alla voce della radio di propaganda, trasmessa dagli amplificatori sparsi per tutto il palazzo, o come l’assegnare il ruolo di una donna di casa, poco curata, senza cultura né carattere, alla grandissima Sophia Loren che mostra la sua bravura

recitando credibilmente questo personaggio così lontano dai suoi standard.Anche il virtuosismo dei movimenti di macchina, che valorizza le pochissime location, riprendendo, per quasi due ore, tre o quattro stanze, senza mai rendere le riprese monotone o banali, e che fa vedere ciò che vuole, quando vuole, al pubblico, che capirà alcune situazioni nella loro totalità solo dopo il loro compimento; sempre per quanto riguarda la regia, è da menzionare il piano sequenza, rimasto nella storia del cinema italiano come uno dei più complessi, che svolge il fondamentale ruolo descrittivo del luogo in cui inizierà e finirà la storia di Antonietta e Gabriele.E la conclusione di questa giornata particolare per loro, figure distanti dal centro della società , può essere vista come una rivincita, una vittoria effimera, quanto però importante, per la donna, come uno spiraglio di luce, una flebile speranza e allo stesso tempo la morte violenta delle illusioni di chi rappresenta la minoranza, oppressa, ma forse ancora capace di reagire, non necessariamente per una causa comune ed “alta”, ma anche per un semplice bisogno personale di sfogo e libertà.

di Valerio Lucantonio

Una giornata particolareImmersione nella società del fascismo

cineman

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di Laura Siconolfi e Maurizio Montuschi

Cibo, parola breve, semplice, quotidiana, familiare, indispensabile, insostituibile, evocativa. Piccolo scrigno che racchiude in sé, nelle sue molteplici valenze, la vita e quindi

l’uomo, la convivenza civile. È innegabile il suo essere veicolo di nutrimento concreto; se equilibrato, sano, buono, lo saremo anche noi, nel corpo e nella mente, ma, nel suo simboleggiare luoghi, tempi, consuetudini, religioni, ritualità, emotività e altro ancora, il cibo è molto, ma molto di più. Un frutto, la mela (malum) simboleggia la perdita dell’innocenza, la cacciata dall’Eden; il pane e il vino, l’eucarestia, nella dottrina cristiana. L’uovo, la vita, la Resurrezione, la virtù femminile. Durante la rivoluzione francese, il caffè era il simbolo del risveglio dello spirito critico dal torpore dell’Oscurantismo. Il cibo fa parte della storia e, quindi, anche della storia dell’arte. Ha avuto una sua “evoluzione”, ma anche, purtroppo, una sua involuzione; ha connotato popoli, generazioni; ha rappresentato contaminazioni tra culture diverse, classi sociali, scelte politiche; è stato usato per condizionare la libertà individuale, per creare, quindi, falsi bisogni. Gli uomini, nelle loro lunghissime peregrinazioni, sin dagli albori, hanno trovato negli alimenti, e nei vari modi di approcciarsi a loro, degli insostituibili compagni di viaggio. Quanta gioia sprigiona un piatto fumante dopo un giorno di duro lavoro; quante emozioni nella condivisione, quanta tristezza e solitudine in un misero pasto consumato in silenzio, a capo chino. Fa parte della storia del costume dei popoli, nei vari tempi e luoghi, la ritualità, nell’assunzione del cibo, che è fatta di gesti, ma anche di oggetti. Una tavola priva di oggetti di valore o alla moda, ma apparecchiata con cura comunicherà amore,

EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, MilanoIl cibo nell’arte

Marcello Dudovich - 1910 - (Campari)

Philipp Rumpf, “Tre bambini al tavolo” - 1860 -

Claude Monet, “ Il Cuoco” - 1882

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n dedicato a

EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, MilanoIl cibo nell’arte

Henri Matisse, “Nudo in poltrona, pianta verde”, 1937

amicizia, invece se in maniera trasandata, aridità, forse dolore. Nei tempi andati la ricchezza veniva sbandierata anche utilizzando posate d’oro o bicchieri di cristallo, oggi tutto è design …. La convivialità dall’intimità della casa, con le sue piccole, ma colme scodelle, si è trasferita nell’anonimato delle pizzerie, dei ristoranti, dove i piatti sono divenuti sempre più grandi, belli, a volte pezzi unici, mentre il contenuto, stimolante per l’olfatto, si perde tra tali immensità! Le posate, a volte, sono dei capolavori, agili, snelle, dalle sfumature cromatiche evanescenti, create da equipe di artisti … che peccato sporcarle! Non sempre, purtroppo, il cibo è vissuto come piacere, a volte è pura sopravvivenza, per cui viene ingurgitato nel primo snack a disposizione, o in un fast-food, o vicino al primo camioncino all’uopo attrezzato: anche questo fa parte della modernità. Di tutto questo ci parlano due mostre allestite, nell’ambito di EXPO ARTE, a Brescia, nel Palazzo Martinengo, dal 24 Gennaio al 14 Giugno e alla Triennale di Milano, dal 9 Aprile al 1 Novembre. Nella prima, che s’intitola “IL CIBO NELL’ARTE - Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Andy Warhol”, sono esposte 100 tele focalizzate sul tema del cibo, realizzate dalla fine del 500 ad oggi. La seconda, “ARTS & FOODS - Rituali dal 1851”, occupa i 7000 metri quadrati della “Triennale” con i suoi spazi esterni, concede allo spettatore un percorso artistico vario e articolato. Negli enormi spazi sono collocati dipinti e sculture: capolavori concessi da musei pubblici e dai privati; foto, disegni e moquettes di famosi architetti, film, oggetti, documentari, libri, menù e copertine di dischi …, tutto all’insegna del valore “rappresentativo” che il cibo può assumere nell’arte. Curatore della mostra è Germano Celan, storico, critico e teorico dell’arte.

Andy Warhol - 1970 - (Velvet underground) Mel Ramos - 1970 - (Chiquita)

Pagina adottata da: Corso del mattino

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nmusica

di Giulia Gabiati

È omai risaputo in tutto il mondo che noi italiani siamo circondati dall’arte. Fin dall’ antichità scultori, pittori e scrittori ci hanno lasciato delle testimonianze inestimabili. Ma se l’ arte fosse arrivata perfino nei nostri portafogli? L’ Euro in circolo dal 1 gennaio 2009 è disponibile in ben 8 tagli. Ognuna di queste monete ha una faccia in comune con gli altri paesi dell’ eurozona, ma l’ altra la differenzia in base alla nazione di appartenenza. Ebbene cosa è impresso sulle nostre monete? Il nostro paese ha deciso come Austria, Grecia, Slovenia e San Marino di scegliere 8 figure differenti. Andiamole a vedere nel dettaglio.Sul taglio più piccolo della nostra moneta è rappresentato Castel del Monte, tipico esempio di architettura militare medievale. Fatto costruire nel XIII secolo, dall’ imperatore Federico II Hohenstaufen, è situato in Puglia in provincia di Andria. Per il rigore matematico ed astronomico delle sue forme e per l’armoniosa unione di elementi culturali europei, islamici e classici, è patrimonio dell’ UNESCO dal 1996. Con i 2 centesimi ci spostiamo un po più a nord e troviamo la Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino. Progettata dall’architetto Alessandro Antonelli, fu per anni la struttura in muratura più alta d’ Europa. Oggi al suo interno si può visitare il museo nazionale del cinema. Sui 5 centesimi c’è poi i l Colosseo, i l più grande anfiteatro al mondo, la cui costruzione iniziò nel 72 d.C., sotto l ’ imperatore Vespasiano della dinastia Flavia. Inaugurato nell ’80 da Tito deve il suo nome alla sua colossale imponenza. Anche esso patrimonio dell ’ UNESCO dal 1980, è un exemplum della complessità architettonica romana, nonchè uno dei simboli dell ’ Italia stessa. Sui 10 centesimi ci spostiamo invece nell ’ ambito pittorico, con la Nascita di Venere. Il dipinto databile 1482-1485 è opera di Sandro Botticell i ed è un emblema della pittura rinascimentale italiana. Attualmente conservato nel Museo degli Uffizi di Firenze, è considerata

da sempre la perfezione nei canoni di bellezza femminile. Sui 20 centesimi troviamo “Forme uniche della continuità nello spazio”, una nota statua dello scultore futurista Umbero Boccioni, che ricerca nell ’ arte la rappresentazione della forza della velocità e del movimento, abbandonando così la chiarezza delle forme. Della scultura se ne conoscono varie versioni, tra cui una situata al Museo del Novecento di Milano. Sui 50 centesimi è incisa la statua equestre di Marco Aurelio a cavallo. Eretta nel 176 d.C., è simbolo di grandezza e potere, ma trasmette allo stesso tempo

pace e sicurezza, non avendo l’ imperatore ne un’arma, ne un’ armatura con se. L’ originale è oggi conservata nel Palazzo dei Conservatori. Sulla moneta da un euro è effigiato l’ uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Celebre raffigurazione delle perfette proporzioni del corpo umano esso dimostra come questo possa essere armonicamente inscritto in un quadrato e in un cerchio. Il disegno è attualmente conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle

Gallerie dell’ Accademia di Venezia. Infine sul taglio più grande troviamo un personaggio dall ’ importanza universale: Dante Alighieri. Considerato il padre della l ingua italiana è l ’ autore di una delle più importanti opere letterarie di tutti i tempi: La Divina Commedia che con il suo Inferno, Purgatorio e Paradiso, ha avuto un ruolo centrale nel processo di unificazione l inguistica della penisola. Così dall ’ architettura alla scultura e dalla pittura alla poesia la nostra cultura circola ogni giorno di sacchetto in sacchetto, di mano in mano ricordandoci che nonostante il nostro paese sia da secoli “nave sanza nocchiere in gran tempesta”, come scrisse Dante secoli fa, i l nostro patrimonio artistico rimane un punto di riferimento costante per la nostra identità.

L’arte nelle moneteL’ Euro come testimonial dei più importanti simboli culturali italiani

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occhio al libronDraculaBram Stoker e l’epilogo del romanzo gotico.

A rroccato su un angolo della catena montuosa dei Carpazi vi è un imponente castello. Le sue mura si affacciano sulla città di Bran, in Transilvania, e sono

conosciute da tutti i cittadini come cornice di un luogo pericoloso e tenebroso, come colui che lo abita, il padrone di casa, il Conte Dracula. Leggende e superstizioni riguardo la figura del Conte e della sua spaventosa dimora, riempiono le strade della città da secoli e in quella sera del 3 maggio del 1890 erano arrivate fino alle orecchie di Jonathan Harker, un agente immobiliare inviato in Transilvania dal suo capo per curare l’acquisto di un’abitazione a Londra, fatto proprio dal nobile Conte. Nonostante gli avvertimenti dei cittadini e le loro maldicenze, Harker era costretto a recarsi al castello dove, sotto invito del padrone, resterà per qualche giorno. La sosta dal Conte si rivelerà, però, tutt’altro che piacevole: tra quei corridoi si nascondeva qualcosa, uno strano sentore di angoscia e pesantezza che accompagnava i passi di Harker quando si aggirava nelle stanze, come se il buio lo seguisse ovunque. La notte non si sentiva mai solo: respiri innaturali gli disturbavano il sonno

e aveva la sensazione che più di un paio di occhi lo spiassero nell’ombra della sua camera, senza mai manifestarsi. I giorni passavano e Dracula si mostrava sempre più apprensivo nei confronti della partenza di Harker, ed ogni scusa era buona per trattenerlo nel castello anche il giorno dopo, e quello dopo ancora; l’unico contatto che il giovane agente aveva con l’esterno era con la sua amata, Mina Murray, che lo aspettava a Londra. Con il passare dei giorni, quelle terrificanti sensazioni, che perseguitavano Harker, si erano rivelate autentici dettagli della misteriosa vita del Conte, o meglio, della sua “non vita”: Dracula era un vampiro; una creatura della notte che si nutre di sangue umano, rendendo la sua esistenza sempiterna. Nessuna superstizione, nessuna diceria, quella storia era vera quanto l’aria che si respira e si era già inesorabilmente intrecciata con la vita di Harker, che si ritroverà ad affrontare la più pericolosa e macabra delle battaglie. Ispirato dalla figura di Vlad III principe di Valacchia, l’irlandese Bram Stoker ci propone il suo romanzo epistolare (datato 1897) sull’oscura storia di Dracula, riprendendo il mito del vampiro, già noto in letteratura grazie all’opera omonima “Il vampiro” dello scrittore e medico britannico John William Polidori. Ultimo dei più grandi romanzi gotici, quello di Stoker segna l’epilogo di un periodo letterario caratterizzato da cupe atmosfere e avventure del terrore, di cui Dracula è proprio un degno testimone. Nonostante la struttura epistolare del testo che, per alcuni lettori, potrebbe appesantire lo svolgersi degli avvenimenti, la storia si presenta avvincente, e grazie ai toni cupi e lugubri incita ad una lettura curiosa e attenta. Ruolo fondamentale gioca anche lo stato quasi persistente tra sogno e realtà, tra quello che il protagonista vede e crede di vedere, tra ciò che è reale e ciò che, convenzionalmente, non lo è. La suggestione aumenta pagina dopo pagina e, anche quando l’ultima segna il “lieto fine” della vicenda, staccarsi totalmente da quel clima gotico di terrore è la prova alla quale il lettore si sottoporrà, una volta accomodato al buio sotto le coperte …

di Martina Tedeschi

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di Cristina Simoncini

curiosARTn

Sembra incredibie, ma è vero. Giuseppe Castiglione è il pittore italiano più famoso in Oriente. Nato a Milano il 19 luglio del 1688 e morto a Pechino il 17 luglio 1766, pittore-missionario

gesuita, trasformò la pittura cinese, portando grandi innovazioni ed è per questo che non esiste testo scolastico in Cina in cui non si citi il suo nome; essendo stata infatti la sua opera pittorica di ispirazione a tutti gli artisti orientali, il suo nome è conosciuto ovunque in Asia come da noi potrebbe esserlo quello di Leonardo, Michelangelo o Raffaello. Partito da Lisbona nel 1714, dopo essersi fermato a Goa e a Macao, nel 1715 arrivò come missionario in Cina, pittore alla corte imperiale di Pechino. All’inizio, sotto l’imperatore Kangxi, lavorò in collaborazione con altri artisti, perciò di quel periodo non sembra esserci pervenuta nessuna opera compiuta esclusivamente da Castiglione.Kangxi morì nel 1722 e il suo successore Yongzheng permise all’artista milanese di rimanere a corte come pittore.Il terzo imperatore sotto cui lavorò fu Qianlong, uomo di vedute larghe e grande amante di arte e cultura. Castiglione allora rappresentava già una figura di rilievo a corte, in quanto artista straniero che riusciva a combinare arte occidentale e stile cinese. Sebbene Qianlong non apprezzasse inizialmente il suo modo realistico di dipingere all’occidentale, nel corso del tempo il pittore italiano affinò ancora di più la tecnica della pittura tradizionale cinese e la sua abilità d’artista fu sempre più apprezzata, diventando l’artista per eccellenza a corte. Castiglione passò 51 anni come pittore di corte, dipingendo svariati soggetti. Particolarmente importanti sono i ritratti dell’imperatore e delle sue concubine, straordinarimente apprezzati tra i nobili, e dei cavalli imperiali, soprattutto il lungo rotolo dei cento cavalli e il dipinto verticale degli otto cavalli, conservati nel museo del Palazzo di Taipei.

Durante la sua permanenza in Cina, Castiglione assunse il nome di Lang Shi Ning (Pace del Mondo). La sua fama e la sua grandezza come artista fecero sì che Qianlong gli affidasse la progettazione e il completamento delle fontane e delle decorazioni dei padiglioni, in stile occidentale all’interno dei giardini del Vecchio Palazzo Estivo. Per questa grande costruzione, Castiglione riunì un team di artisti occidentali, tra cui l’architetto francese Michel Benoist, anch’egli gesuita. Di Castiglione è la realizzazione dei dodici bronzi che ornavano la fontana zodiacale di Yuanming Yuan, disegnata da Michel Benoist. Purtroppo gli interi padiglioni occidentali del Vecchio Palazzo Estivo vennero poi distrutti dalle truppe anglo-francesi nel 1860, per cui oggi sono visitabili solo le rovine.Giuseppe Castiglione morì a Pechino il 17 luglio 1766. L’imperatore Qianlong, ormai suo grande amico e ammiratore, ordinò che venissero svolti in suo onore i funerali imperiali, corrispondenti al suo alto rango di mandarino di seconda classe.Fonti: www.pitturaomnia.com - it.wikipedia.org

Pittura asiatica: CinaGiuseppe Castiglione, l’italiano che sbalordì la il Celeste Impero

Giuseppe Castiglione, “L’imperatrice Xiao Xian”

Giuseppe Castiglione, “Otto destrieri”

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architetturamangaarchitettura

di Valerio Lucantonio

mangan

Prodotto atipico nato dalla mente del più che prolifico sceneggiatore (volendo essere riduttivi) cileno, del quale ci viene presentata una raccolta di undici graphic

novel, create da undici diversi disegnatori di stile, esperienza e provenienza molto diversi tra loro, che non superano la decina di pagine. Lo stesso Jodorowsky nell’introduzione fa notare come sia difficile, per una mente tanto fertile, racchiudere ciò che vuole raccontare di volta in volta in una manciata di vignette, tenendo anche conto di quale storia sia più adatta all’artista che dovrà poi rappresentarla.Ma forse è proprio questo il punto forte di “Asteroide Urlante”, le cui storie sono uscite in Francia per Les Humanoides Associes e in Italia per Magic Press, la quale presenta il volume jodorowskiano più esile dopo “Gli occhi del gatto” (che rappresenta tuttavia una diversità, per quanto riguarda la sua natura indipendente da una storia e dalla grammatica del fumetto classico): la caratteristica vincente dei racconti qui racchiusi è l’abbondanza di contenuto in ogni singola vignetta, grazie a una scrittura che sapientemente riesce a ritrarre in maniera dettagliata il contesto senza appesantire

la lettura.Anche la forte differenza tra le varie tecniche dei giovani disegnatori è usata saggiamente per dare un ritmo diverso al volume, e ogni talento è usato al massimo delle sue possibilità, cercando di evitare i punti deboli (per esempio Axel Medelin, carente nel raffigurare gli esseri umani, si cimenta nelle illustrazioni della brillante e cinica storia “Robocristo”, che ritrae una società composta unicamente da robot). L’unica nota dolente è la discontinuità qualitativa delle storie: anche se nessuna è deficitaria contemporaneamente sotto gli aspetti della trama e delle immagini (a parte “Il debito”, che si rivela un semplice esercizio di stile accompagnato da una tecnica che stona con l’atmosfera generale della raccolta), alcune si possono considerare riuscite a metà, per lo scarso impegno di Jodorowsky o per l’inesperienza dei disegnatori.“Un’opera minore” per arricchire o completare il viaggio immaginario sempre offerto dal poliedrico maestro e per passare piacevolmente qualche minuto, dato che si presta bene ad una lettura episodica e disimpegnata.

Asteroide urlanteLe storie brevi di Jodorowsky

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Il Teatro Brancaccio Occhio al palcoscenicon di Rossana Gabrieli

Ancora il musical a farla da padrone al Teatro Brancaccio di Roma, dal 5 al 17 maggio, a conferma di una predilezione per questo genere artistico da parte del

pubblico che frequenta abitualmente il teatro di via Merulana. Portato al successo, sul grande schermo negli anni settanta, da John Travolta ed Olivia Newton John e reso celebre dalle

canzoni che sono diventate sigla musicale per una generazione, non é la prima volta che il Brancaccio ripropone “Grease”, ed ogni volta con grande successo.A distanza di diciotto anni dalla sua nascita, “Grease” fa ancora il pienone di pubblico ed incassi e continua a mietere successi.Quest’ultima edizione, con la regia di Saverio Marconi, presenta nuove traduzioni delle canzoni più famose, a cura di Franco Travaglio, con gli arrangiamenti musicali di Riccardo Di Paola, i costumi di Carla Accoramboni e le coreografie di Gillian Bruce.Insomma, la ciliegina sulla torta, a chiusura di una stagione “scintillante”, che ha visto in scela personaggi del calibro di Goran Bregovic, Hevia (in un indimenticabile concerto di musica celtica lo scorso 17 marzo), Massimo Ranieri, Noa, Lina Sastri e molti altri.Per informazioni, consultare il sito internet_:www.teatrobrancaccio.it

In questo numero ci occuperemo di notizie diverse tra loro, ma comunque insolite e che fanno emergere con quanta creatività si stia affrontando il problema della sostenibilità ambientale.

Iniziamo con una notizia riguardante il padiglione italiano dell’Expo 2015, il quale è stato progettato e costruito con del cemento “mangia smog” che, sfruttando il biossido di titanio, consente di purificare l’aria milanese dai batteri. Infatti ben 9000 mq di cemento mangia smog sono stati costruiti in modo da formare una ragnatela eco attiva, capace di trasformare i batteri in sali minerali ed abbattere l’inquinamento grazie al principio attivo TX Active. I materiali fotocatalitici stanno diventando una scelta sempre più frequente per gli ambienti che necessitano di una qualità dell’aria molto elevata, e gli architetti e gli urbanisti si stanno chiedendo se sia possibile sfruttare questa tecnologia per la creazione di edifici mangia smog, che purifichino costantemente l’aria dal particolato, per migliorare l’ambiente urbano e permetterci di vivere in città più sane. La struttura del padiglione progettato dal gruppo di architetti del Nemesi Studio di Roma, è avvolta da 900 pannelli di cemento tutti differenti e realizzati con una tecnologia che li fa assomigliare a sottili filamenti che vanno ad avvolgere l’edificio vetrato con una seconda pelle. La malta, utilizzata per la

produzione del rivestimento, è composta per l’80% da materiale riciclato proveniente dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferisce ai pannelli una brillantezza ed un candore di gran lunga superiore ai cementi bianchi tradizionali. Un altro modo di salvaguardare l’ambiente, puntando sulla innovazione tecnologica, lo possiamo osservare in Cina, dove il problema della sua tutela è molto pressante. Sui binari della città di Tsingtao, infatti, è stato inaugurato il primo tram ad idrogeno del mondo: può ospitare circa 380 passeggeri, ha velocità massima di 70 chilometri orari, una autonomia di 100 km e zero emissioni inquinanti. Nonostante in tutta l’immensa Cina, soltanto 83 chilometri sono coperti dai binari speciali per questo tipo di tram, e sono stati installati solo in sette città, la prospettiva del governo centrale è di portare a 1.200 chilometri la lunghezza dei binari speciali su cui si muovono i nuovi tram e costruire molte più vetture. Per completare, in provincia di Treviso, a Spresiano, è stato inaugurato in via sperimentale il primo impianto di riciclo dei prodotti assorbenti, quali pannolini, pannoloni, etc al quale hanno collaborato il Comune di Ponte nelle Alpi, l’Istituto di Ricerca Ambiente Italia, e il progetto ha ricevuto il co-finanziamento dall’Unione Europea nell’ambito del programma Recall. L’impianto permetterà il trattamento di pannolini, pannoloni e altri prodotti assorbenti per la persona e porterà alla produzione di plastica e cellulosa di alta qualità, quelle che in gergo prendono il nome di “materie prime seconde”, permettendo a questi materiali di rientrare nel ciclo produttivo. Inoltre dovrebbe garantire, in una prima fase di test, il trattamento di 1.500 tonnellate annue di rifiuti che, secondo i calcoli, si tradurranno in un risparmio di 1.950 metri cubi di materiale in discarica e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’aria di 618.000 kg l’anno. Dopo la conferma dei test pilota, l’obiettivo della sperimentazione è quello di attestare la validità di questo processo di riciclo anche su scala industriale. Quindi cemento mangia smog, treni ad idrogeno e riciclo di materiale per uso personale: la lotta per la sostenibilità ambientale passa sempre più per l’innovazione tecnologica abbinata all’inventiva.

occhio all’ambientenNotizie curiose dal mondo della sostenibilità ambientale

di Nicola Fasciano

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sul filo di china

nApriliaLa giornata del libro (articolo a pag. 3)Sala Manzù, dal 23 al 31 maggioIl paese dei balocchi (articolo a pag. 3)Sala Manzù, dal 1 al 2 giugno

nRoma“Bellissima” MAXXI, fino al 9 maggio“Le chiavi di Roma. La città di Augusto”Museo dei Fori Imperiali, fino al 10 maggio“Giuseppe Ducrot”MACRO Testaccio, fino al 10 maggio“A occhi aperti. Quando la storia si è fermata in una foto” Auditorium Parco della Musica, fino al 10 maggio“Dimensions of dialogue” di Eugene LemayMACRO Testaccio, fino al 10 maggio“Here the dreamers sleep” di Mastrovito Museo HendriK Christian Andersen, fino al 17 maggio“Batôn-Serpent” di Huang Yong PingMAXXI, fino al 24 maggioIstituto della Enciclopedia ItalianaComplesso del Vittoriano, fino al 24 maggio, ingresso gratuito“Claudio Abate e gli artisti” Fotografia Galleria Dozo, via Palermo, fino al 31 maggio“Rivoluzione Augusto. L’Imperatore che riscrisse il tempo e città” Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo, fino al 2 giugno“Scultura ceramica contemporanea in Italia” Galleria Nazionale d’Arte Moderna, fino al 7 giugno“Azioni antiche, opere e libri” Galleria Nazionale d’Arte Moderna, fino al 7 giugno“Gli angeli degli eroi” Flavio FavelliMAXXI, fino al 7 giugno“Sue proprie mani” Adrian Paci-Roland Sesko MAXI, fino al 7 giugno“Artisti dell’ottocento: temi e riscoperte” Galleria d’Arte Moderna, fino al 14 giugno“Giorgio Morandi, 1890-1964”Complesso del Vittoriano, fino al 21 giugno“Arabesque. L’oriente di Henri Matisse” Scuderie del Quirinale, fino al 21 giugno“Nero: la scrittura degli echi”” MAXXI, fino al 27 giugno“La Roma di Ettore Roesler Franz tra fascino pittoresco e memoria fotografica” Museo di Roma in Trastevere, fino al 28 giugnoMumford and SonsRock in Roma - Ippodromo delle Capannelle, 30 giugno

“Barocco a Roma. La meraviglia delle arti” (articolo a pag. 4)Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, fino al 26 luglio“Love and life” Marc Chagal (articolo a pag. 5)Chiostro del Bramante, fino al 26 luglio“Ritratto e figura” Barocco a Roma (articolo a pag. 4)Ariccia, Palazzo Chigi, fino al 26 luglio“100 Scialoja. Azione e pensiero”MACRO, fino al 13 settembre“Guardando l’invisibile” di Nakis PanayotidisMACRO, fino al 6 settembre“Lacus Lutornae” Tempio di Romolo, Foro Romano, fino al 20 settembre“Cinecittà si mostra” le fotografie di Mc CurryCinecittà, Teatro 1, fino al 20 settembre“L’età dell’angoscia - Da Commodo a Diocleziano” Musei Capitolini, fino al 4 ottobre“Manzù. Le donne e il fascino della figura”Ostia Antica, fino al 6 novembre

nForlì“Boldini e lo spettacolo della modernità” Musei di San Domenico, fino al 15 giugno

nMilano“Medardo Rosso, la luce e la materia” Galleria d’Arte Moderna, fino al 30 maggio“Leonardo 1452-1519”Palazzo Reale, fino al 19 luglio

nPistoiaMumford and Sons Piazza Duomo, 1 luglio

nVeronaMumford and SonsArena, 29 giugnoFrancesco De Gregori in “RIMMEL2015” Arena, 22 settembre

nVicenza“Tutankhamon Caravaggio Van Gogh” Basilica Palladiana, fino al 2 giugno 2015

Eventin

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Potete trovare la vostra copia di “Occhio all’Arte” presso i seguenti distributori:Aprilia: Biblioteca Comunale (Largo Marconi), Comune di Aprilia - Palazzo di vetro (p.zza dei Bersaglieri), edicola di p.zza Roma, Casa del libro (Via dei Lauri 91), Abbigliamento Alibi (via Marconi 52), Banca Intesa (via delle Margherite 121), edicola di Largo dello Sport, edicola di p.zza della Repubblica, teatro Spazio 47 (via Pontina km 47), palestra Sensazione (via del Pianoro 6), Ottica Catanesi (Largo Marconi 8), Bar Vintage (via Di Vittorio)Lavinio mare: Bar Lavinia (p.zza Lavinia 1) - Anzio: Biblioteca comunale (Comune di Anzio)Nettuno: F.lli Cavalieri (P.zza IX Settembre)

Milo Manara racconta Caravaggio“Caravaggio: la tavolozza e la spada”. Questo il titolo dell’opera a fumetti che, dopo anni di lavoro, il maestro Milo Manara dedica a Michelangelo Merisi. L’opera inedita, pubblicata da Panini Comics è articolata in due volumi. Il primo è stato pubblicato il 30 aprile in due formati differenti.