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Anno V Numero 1119 Venerdì 19 Maggio 2017 S. Pietro di Morrone Papa AVVISO Ordine 1. ORDINE: sussidio per disoccupati 2. Concorso straordinario 3. ORDINE: corso sulle manovre di I° soccorso Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Dipendenza da messaggio: il 34% dei ragazzi li scrive durante la doccia 5. 60 secondi o 1 minuto: per il nostro cervello non è la stessa cosa Prevenzione e Salute 6. Prolasso genitale rinforza il pavimento pelvico per evitarlo 7. Per avere più energia meglio fare una rampa di scale che bere un caffè? 8. Un maschio su mille ha il cancro al seno Meteo Napoli Venerdì 19 Maggio Variabile Minima: 17° C Massima: 26 °C Umidità: Mattina = 60% Pomeriggio = 47% DIPENDENZA DA MESSAGGIO: il 34% dei ragazzi li scrive durante la doccia Il 34% degli studenti universitari invia sms mentre fa la doccia, più del 22% lo fa nel corso delle cerimonie religiose e circa il 7,4% durante i rapporti sessuali. È quanto emerge da uno studio pubb. sulla rivista Social Science Journal , secondo cui nonostante sappiano che è sbagliato, i ragazzi non riescono a resistere alla tentazione di scrivere sms anche nei momenti meno opportuni. La ricerca è stata condotta sulle abitudini di 152 studenti universitari, ai quali è stato chiesto di rispondere a un questionario volto ad accertare il loro utilizzo degli sms. In particolare, il sondaggio intendeva appurare se i ragazzi inviassero messaggi anche in situazioni ritenute “socialmente inopportune”, come durante i funerali, sotto la doccia, durante i rapporti sessuali e mentre erano in bagno. Risultati: dall’analisi è emerso che nonostante la maggior parte dei partecipanti ritenesse che fosse sbagliato, il 34% degli intervistati mandava sms mentre faceva la doccia, più del 22% lo faceva durante le cerimonie religiose, l’11% nel corso del Giuramento di fedeltà circa il 7,4% durante i rapporti sessuali. Per la maggior parte degli studenti scrivere messaggi quando si è in bagno o mentre si mangia è normale. Secondo i ricercatori l’incapacità di resistere alla tentazione di rispondere agli sms si fonderebbe sui principi della selezione naturale: i suoni e le luci lampeggianti provenienti dai telefonini potrebbero indicare la presenza di nuove opportunità o minacce, che indurrebbero le persone a prestare meno attenzione al contesto in cui si trovano e a prendere in considerazione ogni possibile eventualità. "Siamo tutti programmati per notare i movimenti e i cambiamenti, pertanto i ronzii e i suoni degli sms potrebbero determinare la necessità di capire cosa stia accadendo, proprio come in passato certi rumori segnalavano la presenza dei predatori”. (Salute, Sole 24ore) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. O cane mòzzeca ò stracciato. Il cane morde lo straccione.

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Anno V – Numero 1119 Venerdì 19 Maggio 2017 – S. Pietro di Morrone Papa

AVVISO Ordine

1. ORDINE: sussidio per

disoccupati

2. Concorso straordinario

3. ORDINE: corso sulle

manovre di I° soccorso

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Dipendenza da

messaggio: il 34% dei

ragazzi li scrive durante la

doccia

5. 60 secondi o 1 minuto:

per il nostro cervello non

è la stessa cosa

Prevenzione e Salute 6. Prolasso genitale rinforza

il pavimento pelvico per

evitarlo

7. Per avere più energia

meglio fare una rampa di

scale che bere un caffè?

8. Un maschio su mille ha il

cancro al seno

Meteo Napoli

Venerdì 19 Maggio

Variabile

Minima: 17° C Massima: 26 °C Umidità: Mattina = 60%

Pomeriggio = 47%

DIPENDENZA DA MESSAGGIO: il 34% dei ragazzi li scrive durante la doccia

Il 34% degli studenti universitari invia sms mentre fa la doccia, più del 22% lo fa nel corso delle cerimonie religiose e circa il 7,4% durante i rapporti sessuali.

È quanto emerge da uno studio pubb. sulla rivista Social Science Journal, secondo cui nonostante sappiano che è sbagliato, i ragazzi non riescono a resistere alla tentazione di scrivere sms anche nei momenti meno opportuni. La ricerca è stata condotta sulle abitudini di 152 studenti universitari, ai quali è stato chiesto di rispondere a un questionario volto ad accertare il loro utilizzo degli sms. In particolare, il sondaggio intendeva appurare se i ragazzi inviassero messaggi anche in situazioni ritenute “socialmente inopportune”, come durante i funerali, sotto la doccia, durante i rapporti sessuali e mentre erano in bagno.

Risultati: dall’analisi è emerso che nonostante la maggior parte dei partecipanti ritenesse che fosse sbagliato, il 34% degli intervistati mandava sms mentre faceva la doccia, più del 22% lo faceva durante le cerimonie religiose, l’11% nel corso del Giuramento di fedeltà circa il 7,4% durante i rapporti sessuali.

Per la maggior parte degli studenti scrivere messaggi quando si è in bagno o mentre si mangia è normale. Secondo i ricercatori l’incapacità di resistere alla tentazione di rispondere agli sms si fonderebbe sui principi della selezione naturale: i suoni e le luci lampeggianti provenienti dai telefonini potrebbero indicare la presenza di nuove opportunità o minacce, che indurrebbero le persone a prestare meno attenzione al contesto in cui si trovano e a prendere in considerazione ogni possibile eventualità. "Siamo tutti programmati per notare i movimenti e i cambiamenti, pertanto i ronzii e i suoni degli sms potrebbero determinare la necessità di capire cosa stia accadendo, proprio come in passato certi rumori segnalavano la presenza dei predatori”. (Salute, Sole 24ore)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi….…….. ‘O cane mòzzeca ò stracciato. Il cane morde lo straccione.

Chi troppo s’inchina, mostra il sedere

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

PREVENZIONE E SALUTE

PROLASSO GENITALE, rinforza il pavimento pelvico per evitarlo

Per prevenire il prolasso genitale è utile rinforzare la muscolatura del pavimento pelvico, ovvero quei muscoli che chiudono verso il basso la cavità addominale partendo all’interno dei fianchi, in corrispondenza dell’osso pubico e della base della colonna vertebrale.

Una recente ricerca pubblicata su Lancet ha confermato l’efficacia dell’ESERCIZIO FISICO mirato contro il prolasso genitale. Il prolasso degli organi pelvici è una ernia dell’apparato genitale caratterizzato dalla discesa dei tessuti di vagina o utero. È una condizione patologica associata a gravidanze e parti multipli o difficoltosi ma anche all’invecchiamento. I sintomi, tra cui l’incontinenza urinaria, riguardano, secondo alcune stime, anche fino al 30% delle donne dopo i 40 anni.

MENO SINTOMI DI PROLASSO CON L’ATTIVITÀ FISICA Diversi ricercatori provenienti hanno condotto uno studio su 412 donne di Regno Unito e Nuova Zelanda per valutare l’efficacia dell’esercizio fisico sullo sviluppo dei sintomi del prolasso genitale. Le donne, che manifestavano già dei primi segnali di prolasso, sono state divise in due gruppi: al primo è stato chiesto di partecipare a cinque lezioni individuali in cui avrebbero appreso le tecniche di esercizi per il pavimento pelvico, oltre a lezioni di pilates da fare anche a casa. Queste donne hanno ricevuto anche dei consigli personalizzati sullo stile di vita. Alle restanti donne sono stati impartiti invece solo questi consigli. Nell’arco di due anni – è emerso dalla ricerca – le donne del primo gruppo hanno riferito una minore incidenza di sintomi di prolasso genitale: solo il 6% di loro ha dovuto ricorrere a qualche forma di trattamento (dalla chirurgia all’utilizzo dell’ovulo vaginale) rispetto a una percentuale maggiore nel secondo gruppo, pari al 14,4%. Fino alla comparsa dei primi segnali di prolasso genitale è possibile dunque intervenire con la fisioterapia: «Le donne coinvolte nella ricerca in oggetto – presentavano un prolasso di grado lieve-medio. In caso di maggiore severità del prolasso gli esercizi non sarebbero utili alla donna, mentre l’attività fisica è utilissima proprio in chiave preventiva, prima della comparsa dei sintomi iniziali».

QUANDO E COME È POSSIBILE PREVENIRE IL PROLASSO GENITALE? «Una donna che ha partorito può cominciare a fare degli esercizi per rinforzare il pavimento pelvico nelle prime settimane dopo il parto, compatibilmente con le sue condizioni di salute. Se una donna non ha avuto gravidanze può comunque cominciare ad allenare la muscolatura pelvica prima della menopausa. L’ideale sarebbe svolgere esercizi mirati, ma anche yoga e pilates possono aiutare. Meglio se la donna si fa guidare per 3-4 sedute da figure professionali, fisioterapisti od ostetrici, prima di praticare gli esercizi a domicilio», suggerisce lo specialista.

LA PREVENZIONE DEL PROLASSO È UN ELEMENTO DI CUI SI TIENE CONTO PER LA SCELTA DEL TIPO DI PARTO, SE NATURALE O CESAREO?

«Certamente una donna che, per es., abbia partorito due volte con taglio cesareo ha meno probabilità di sviluppare prolasso rispetto a chi l’abbia fatto naturalmente. In ogni caso la comunità scientifica è contraria alla scelta di ricorrere al cesareo per evitare il prolasso, sia perché si tratta comunque di un intervento chirurgico sia perché il prolasso è una condizione che potrebbe presentarsi a distanza di 30 anni dal parto. Infine perché il parto non è il solo fattore di rischio di prolasso genitale: sono rilevanti, ad es., la stessa gravidanza, il peso del bambino alla nascita e la durata del travaglio, ma anche altri elementi come l’assuefazione al fumo di sigaretta, la stipsi e una tosse cronica». (Salute, Humanitas)

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

PREVENZIONE E SALUTE

PER AVERE PIÙ ENERGIA MEGLIO FARE UNA RAMPA DI SCALE CHE BERE UN CAFFÈ?

Su e giù da una rampa di scale meglio di una tazzina di caffè.

Per una iniezione di energia in una giornata sonnolenta sarebbe meglio salire e scendere alcuni gradini

piuttosto che fare il pieno di caffeina. È la conclusione di una

ricerca pubblicata su Physiology and Behavior. Il commento della

professoressa Daniela Lucini, responsabile della Sezione di

Medicina dell’Esercizio di Humanitas.

Il team ha coinvolto 18 studentesse tra 18 e 23 anni di età che avevano riferito di soffrire di disturbi del

sonno (dormivano circa 6 ore e mezzo a notte).

Alle partecipanti è stato chiesto di fare le scale per 10 minuti, senza correre, tenendo una bassa intensità,

o di assumere capsule contenenti 50 mg di caffeina o un placebo. 50 mg è grosso modo il contenuto di

caffeina di una tazzina di espresso.

Per testare gli effetti dell’assunzione di caffeina e dell’attività fisica, alle ragazze è stato chiesto di

eseguire dei test per valutare le performance cognitive.

Sebbene né la caffeina né l’esercizio fisico avessero indotto grandi miglioramenti nella memoria e

nell’attenzione, chi aveva fatto le scale aveva mostrato comunque una maggiore motivazione. L’effetto

dell’esercizio fisico era comunque temporaneo, concludono i ricercatori.

L’ATTIVITÀ FISICA COME – SE NON MEGLIO – DI UNA SOSTANZA STIMOLANTE?

«Da un lato fare attività fisica in maniera costante protegge dal rischio di insorgenza di malattie

cardiocerebrovascolari e del metabolismo, ma questo non è l’unico beneficio. È importante anche quello

che succede mentre si fa attività fisica: l’organismo reagisce con un aumento dell’attività simpatica, basti

pensare semplicemente all’aumento del battito cardiaco».

«Ebbene – continua – se questa attività può rappresentare un rischio in caso di attività particolarmente

intense e in soggetti con qualche fattore di rischio cardiovascolare, normalmente è proprio ciò che

“sveglia” il soggetto.

Fare le scale, ad es., innesca un tipo di attività simpatica sufficiente a questo scopo. Inoltre muoversi

stimola il rilascio di neurotrasmettitori associati a una sensazione di benessere. Ecco perché il consiglio è

quello di dedicare 5-10 minuti all’attività fisica quando si sta facendo qualcosa di noioso, stressante o

impegnativo, basta anche una camminata.

Un consiglio valido, per esempio, per gli studenti impegnati in lunghe sessioni di studio al fine

di recuperare energie e rendere di più in seguito», conclude l’esperta. (Salute, Humanitas)

Basterebbero 10 min., e senza strafare, tenendo cioè un passo normale

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

SCIENZA E SALUTE

60 SECONDI O 1 MINUTO: PER IL NOSTRO CERVELLO NON È LA STESSA COSA

Dividete il tempo in parti più piccole: il futuro vi sembrerà più vicino. Una ricerca pubblicata su Psychological Science dal titolo suggestivo «Quando inizia il futuro?»

Attenzione, questo articolo sparirà dal sito senza lasciare traccia: 1) entro domani 2) entro 1440 minuti 3) entro 86400 secondi Se trovaste uno di questi avvisi prima di un articolo, dato per scontato che parli di qualcosa che v’interessa, quale dei tre v’indurrebbe a leggerlo prima? Con la prima avvertenza molti rimanderebbero la lettura a domani. Con la seconda è probabile che lo leggiate prima Con la terza lo leggerebbe subito ancora più gente.

Eppure le 24 ore che ci separano da domani equivalgono proprio a 1440 minuti o a 86.400 secondi, ma per darsi una mossa il nostro cervello ha bisogno di una quantificazione del tempo che sia la più parcellizzata possibile.

Il tempo è «piccolo»: Per come funziona, infatti, 60 secondi o 1 minuto per il cervello non sono la

stessa cosa: l’hanno scoperto i ricercatori della Michigan University che hanno appena pubblicato su Psychological Science uno studio dal titolo suggestivo “Quando inizia il futuro?”, in cui analizzano la percezione soggettiva del tempo studiando i piani per un esame di alcuni studenti universitari, una categoria spesso colpita dalla cosiddetta sindrome di procrastinazione che porta a lasciare a domani ciò che si potrebbe fare oggi, condizione che risulta affliggere anche i prossimi pensionati.

Il framing: la parola chiave per capire la percezione temporale è framing, che letteralmente significa

“inquadramento” e assume significati diversi a seconda del contesto in cui è usata, dalla sociologia all’informatica, alle telecomunicazioni, al mondo dei network, ecc. Nel ’74 il sociologo Erving Goffman, ha definito il framing come la capacità di creare schemi d’interpretazione con cui classifichiamo fatti ed eventi, strutturandone il significato grazie a cornici interpretative della realtà in cui organizziamo esperienze e azioni.

Framing temporale e percezione di malattia Un esempio classico di percezione influenzata dal framing temporale è quello indicato nello studio “Quando un giorno vale più di un anno: gli effetti del framing temporale sul giudizio dei rischi per la salute”: il rischio di malattia che percepiamo dalla frase “Ogni giorno muoiono 1206 americani per colpa del fumo” suona più grave di quello della frase “Ogni anno 440mila americani muoiono per colpa del fumo”.

Eppure si tratta esattamente della stessa cosa, ma la cosiddetta CFC, sigla di consideration of future consequences, cioè considerazione delle conseguenze future, è influenzata dal framing temporale che non attribuisce a un giorno lo stesso valore della 365ma parte di un anno. <<Quando gli esami diventano «imminenti»: nello studio sono stati coinvolti 162 studenti universitari che dovevano raggiungere un certo risultato: se ragionavano in termini di giorni piuttosto che di mesi o di anni il goal da raggiungere era percepito come molto più imminente rispetto a chi ragionava con i soliti parametri temporali. Se infatti si chiedeva al gruppo che doveva ragionare in giorni quanto tempo mancava all’esame, questi fornivano in media una valutazione inferiore di 29,6 giorni rispetto a chi ragionava in termini di mesi. Paradossalmente, se l’appello di un esame è fra 90 giorni appare molto più vicino di quello che ci sarà fra 3 mesi e la motivazione a mettersi a studiare diventa più forte. (Salute, Corriere)

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

PREVENZIONE E SALUTE

UN MASCHIO SU MILLE HA IL CANCRO AL SENO

La malattia tumorale non è esclusivamente femminile

. Se è vero che il rischio è troppo basso per giustificare un'azione informativa su larga scala, è altrettanto vero che gli uomini non dovrebbero disinteressarsi della questione. Come spiega l'oncologo senologo William Jacot, in forza all'Istituto dei tumori di Montpellier, nel caso maschile la diagnosi è spesso più tardiva

di quanto avviene nelle donne, poiché non c'è sensibilizzazione e non esistono campagne di screening su misura. Gli uomini dovrebbero coscienziosamente badare a se stessi e scoprire da soli i sintomi di un'eventuale malattia: per esempio, la presenza di una ciste al petto, di un gonfiore di una contrazione della mammella, di un'ulcera, la percezione di un linfonodo gonfio sotto l'ascella.

In questi casi occorre rivolgersi a un medico per esaminare la situazione ed effettuare controlli clinici. C'è chi ha spiegato di aver individuato la malattia, che non dava alcun sintomo, semplicemente attraverso alcuni massaggi con l'olio ai quali si era sottoposto dopo aver contratto una bronchite. Il massaggiatore si era quindi accorto di una piccola protuberanza di circa 7 millimetri sotto il seno sinistro. Così sono state avviate in tempo le cure prima che il tumore dilagasse e fosse magari troppo tardi intervenire. In Francia i casi maschili sono nell'ordine di qualche centinaio all'anno. Eppure la mortalità è significativa, anche se in arretramento: i decessi sono stati 200 nel 2009, 170 nel 2010 106 nel 2011.

Negli ultimi anni è stato varato un vasto programma di ricerca su questa patologia e i primi dati evidenziano che gran parte dei tumori (intorno al 90%) si manifesta in un'età compresa fra 57 e 79 anni. Solo il 77% dei pazienti riceve un TRATTAMENTO ANTI-ESTROGENO, mentre la cura dovrebbe raggiungere il 90% dei malati. Il tasso di estrogeni, ormoni che vengono prodotti dallo stesso organismo, è un grosso fattore di rischio. Uno studio evidenzia che un tasso elevato di estrogeni riscontrato all'età di 50 anni moltiplica per 2,5

il pericolo di ammalarsi di tumore a 67 anni. Il legame fra estrogeni e cancro si rafforza ulteriormente

tra i maschi più giovani, che abbiano meno di 67 anni. (Salute, Italia Oggi)

Il cancro al seno non è soltanto un affare da Donne: pur in casi rari, uno su mille, può riguardare anche i maschi

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

ORDINE: i Prossimi EVENTI del Mese di MAGGIO

DATA TITOLO CF MARTEDÌ

23 Maggio

Ore 21,00

Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di : TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;

INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II

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basta recarsi direttamente presso la sede dell’Ordine e accreditarsi.

ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2017

E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.

Il giorno 29 Maggio 2017 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in - Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2016; 2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2016; 3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2017; 4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

COME PARTECIPARE

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

ORDINE: “SINTOMI in FARMACIA – Ruolo del FARMACISTA Influenza, Raffreddore, Influenza e Raffreddore, Mal di Gola, Rinite,

Tosse, Sinusite, Patologie dell’Orecchio”

Di seguito schema generale del corso.

SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 30 CF Modulo TITOLO Data N. Modulo TITOLO Data N.

1/A Influenza 1 26-Apr 1 5/A Rinite 1 8-Giu 29

1/B Influenza 2 27-Apr 2 5/B Rinite 2 9-Giu 30

1/C Influenza 3 28-Apr 3 5/C Rinite 3 12-Giu 31

1/D Influenza 4 2-Mag 4 5/D Rinite 4 13-Giu 32

1/E Influenza 5 3-Mag 5 5/E Rinite 5 14-Giu 33

1/F Influenza 6 4-Mag 6 5/F Rinite 6 15-Giu 34

1/G Influenza 7 5-Mag 7 5/G Rinite 7 16-Giu 35

1/H Influenza 8 8-Mag 8 5/H Rinite 8 19-Giu 36

1/I Influenza 9 9-Mag 9 5/I Rinite 9 20-Giu 37

QUESTIONARIO n.1 QUESTIONARIO n. 5 2/A Raffreddore 1 10-Mag 10 6/A Tosse 1 21-Giu 38

2/B Raffreddore 2 11-Mag 11 6/B Tosse 2 22-Giu 39

2/C Raffreddore 3 12-Mag 12 6/C Tosse 3 23-Giu 40

2/D Raffreddore 4 15-Mag 13 6/D Tosse 4 26-Giu 41

2/E Raffreddore 5 16-Mag 14 6/E Tosse 5 27-Giu 42

2/F Raffreddore 6 17-Mag 15 6/F Tosse 6 28-Giu 43

QUESTIONARIO n.2 6/G Tosse 7 29-Giu 44

3/A Influenza e Raffreddore 1 18-Mag 16 6/H Tosse 8 30-Giu 45

3/B Influenza e Raffreddore 2 19-Mag 17 6/I Tosse 9 3-Lug 46

3/C Influenza e Raffreddore 3 22-Mag 18 QUESTIONARIO n. 6

3/D Influenza e Raffreddore 4 23-Mag 19 7/A Sinusite 1 4-Lug 47

3/E Influenza e Raffreddore 5 24-Mag 20 7/B Sinusite 2 5-Lug 48

3/F Influenza e Raffreddore 6 25-Mag 21 7/C Sinusite 3 6-Lug 49

3/G Influenza e Raffreddore 7 26-Mag 22 QUESTIONARIO n. 7

QUESTIONARIO n.3 8/A Patologie dell’Orecchio 1 7-Lug 50

4/A Mal di Gola 1 29-Mag 23 8/B Patologie dell’Orecchio 2 10-Lug 51

4/B Mal di Gola 2 30-Mag 24 8/C Patologie dell’Orecchio 3 11-Lug 52

4/C Mal di Gola 3 31-Mag 25 QUESTIONARIO n.8

4/D Mal di Gola 4 5-Giu 26

4/E Mal di Gola 5 6-Giu 27

4/F Mal di Gola 6 7-Giu 28

QUESTIONARIO n. 4

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

Modulo 3/B:

SINTOMI IN FARMACIA:

Ruolo del Farmacista

INFLUENZA e RAFFREDDORE (II)

Età del cittadino-paziente, Bambino o Adulto?

Stabilire se si tratta di un paziente adulto o bambino poiché l’età influenza la scelta del

Farmacista circa la necessità di riferire al Medico e nella scelta del trattamento

terapeutico. E’ da tenere presente che i bambini sono più sensibili degli adulti rispetto

alle infezioni che interessano il tratto respiratorio superiore.

1. Sintomi: comparsa, durata e gravità.

Il paziente-cliente può descrivere una rapida o una graduale insorgenza dei sintomi (diverse ore); nel primo

caso si tratta comunemente di influenza mentre nel secondo caso di un comune raffreddore. I sintomi

come la tosse possono persistere anche dopo aver superato la fase critica del raffreddore. Di seguito si

riporta un elenco dei principali sintomi che vengono descritti, unitamente ad alcune indicazioni utili per la

scelta del trattamento.

Naso colante o bloccato: molti clienti-pazienti manifestano naso colante o rinorrea che si

presenta inizialmente con secrezione acquosa fluida e chiara e seguita dalla produzione di un

muco denso e purulento. La congestione nasale si ha a seguito della dilatazione dei vasi

sanguigni che porta ad un rigonfiamento della superficie interna del naso. Questo restringe il

passaggio nasale che è ulteriormente bloccato dall’incremento della produzione di muco.

Raffreddore estivo: in questi casi i principali sintomi sono la congestione nasale, starnuti,

irritazione e lacrimazione degli occhi e sono indice di riniti allergiche.

Tosse e Starnuti: gli starnuti si manifestano poiché le vie aeree nasali sono irritate e

congestionate. La tosse si manifesta sia perché la faringe è irritata (produce secchezza e

tosse secca) sia come risultato di una irritazione dei bronchi dovuta a un gocciolamento

postnasale.

Dolori generalizzati e mal di testa: il mal di testa può essere dovuto all’infiammazione e

congestione delle vie aeree nasali e alla sinusite. Un persistente o un peggioramento di un

mal di testa frontale (dolore irradiato sopra o sotto gli occhi) può essere dovuto a un problema

di sinusite. Le persone colpite da influenza spesso riportano dolori muscolari e nelle

articolazioni e questi sintomi sono tipici di influenza e non di un comune raffreddore.

Il link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.

https://fad.ocmcomunicazioni.com

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PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 1119

REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI

BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016

Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.

I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 65.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,