organo di informazione interna della funzione …€¦ · 3 segue da pag. 1 con ordine e brevemente...

14
1 ANNO IV N. 8 Dicembre 2011 STATO PARASTATO ENTI LOCALI SANITA’ Pubblica e Privata AZIENDE IGIENE AMBIENTALE COOPERATIVE SOCIALI ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE PUBBLICA-CGIL DI LATINA Stangata finale! Correggere la manovra in direzione dell’equità. Lavoro e pensioni pagano un prezzo troppo alto. Tassare i grandi patrimoni e lotta all’evasione fiscale. di Lorenzo Mazzoli Segretario Generale Fp Cgil Roma Lazio Stiamo in un bel guaio e sarà molto difficile uscirne, ma bisogna fare ogni sforzo per riuscirci e nel fare questo è necessario che ognuno sia chiamato a farsi carico dei sacrifici in modo equo, partendo da ciò che è successo in questi anni. Lo ha ribadito con grande chiarezza Susanna Camusso, sabato scorso, davanti a migliaia di delegati e delegate della CGIL che hanno riempito il Palalottomatica. È necessario recuperare l’immenso capitale finanziario che in questi anni ha succhiato il sangue al lavoro, al welfare, all’apparato produttivo per un’opera indispensabile,di redistribuzione della ricchezza. Altrimenti avremo più ingiustizia sociale e non ci sarà crescita. La manovra và cambiata in profondità nella direzione dell’equità secondo il principio che deve dare di più chi ha dato meno. Migliaia di persone e famiglie vivono condizioni di gravissima difficoltà e di vera e propria povertà a causa della crisi e tantissime altre stanno in condizioni di assoluta incertezza. Per fare cassa bisogna guardare altrove. Con tutto il rispetto e non trascurando che è stato positivamente allontanato per incapacità manifesta il Governo Berlusconi, ci saremmo aspettati, anzi, avevamo il diritto di aspettarci qualcosa di più dal Presidente Monti. La discontinuità in prestigio e serietà è un bene per il Paese, ma non è sufficiente, né per il Paese stesso, né per i cittadini. E per quanti hanno sopportato sacrifici straordinari in questi anni rischia di essere vissuto come una delusione profonda, come una sorta di tradimento. E tutto ciò è pericoloso. →→→→→→ C’è bisogno, al contrario, di rimotivare e dare speranza per risalire il baratro in cui siamo precipitati. L’impronta liberista della manovra è molto più consistente di quella egualitaria, così come la parte riferita allo sviluppo guarda molto di più il volto delle imprese che quello del lavoro. Quest’ul timo tema verrà affrontato più avanti, è stato detto in conferenza stampa dal Governo, ma se il buongiorno si vede dal mattino, le preoccupazioni sulle proposte che verranno avanzate sono più che legittime. Vedremo e valuteremo. Segue a pag. 3 ____________________________________________________________ Carissimi, siamo nuovamente alle prese con l'ennesima manovra iniqua e discriminante verso la classe lavoratrice dipendente ed in particolare, ancora una volta differenziando i lavoratori fra pubblici e privati. Così come si continua a destabilizzare gli Enti Locali, reintroducendo l'ICI quale nuova "IMU" ma non permettendo agli stessi di fare "VERA CASSA" non aiutandoli in termini di rispetto del patto di stabilità. Per opportuna conoscenza, in questo numero della nostra Bacheca troverete le note emesse dai nostri direttivi nazionali e regionali invitandovi alla massima diffusione sui posti di lavoro. Segretaria Provinciale FP CGIL M. Cristina Compagno

Upload: others

Post on 10-Jul-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

1

ANNO IV N. 8 Dicembre 2011

STATO

PARASTATO

ENTI LOCALI

SANITA’

Pubblica e Privata

AZIENDE

IGIENE

AMBIENTALE

COOPERATIVE

SOCIALI

ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE PUBBLICA-CGIL DI LATINA

Stangata finale! Correggere la manovra in direzione

dell’equità. Lavoro e pensioni pagano un

prezzo troppo alto. Tassare i grandi

patrimoni e lotta all’evasione fiscale.

di Lorenzo Mazzoli

Segretario Generale Fp Cgil Roma Lazio

Stiamo in un bel guaio e sarà molto difficile uscirne,

ma bisogna fare ogni sforzo per riuscirci e nel fare

questo è necessario che ognuno sia chiamato a farsi

carico dei sacrifici in modo equo, partendo da ciò che è

successo in questi anni. Lo ha ribadito con grande

chiarezza Susanna Camusso, sabato scorso, davanti a

migliaia di delegati e delegate della CGIL che hanno

riempito il Palalottomatica. È necessario recuperare

l’immenso capitale finanziario che in questi anni ha

succhiato il sangue al lavoro, al welfare, all’apparato

produttivo per un’opera indispensabile,di

redistribuzione della ricchezza. Altrimenti avremo più

ingiustizia sociale e non ci sarà crescita.

La manovra và cambiata in profondità nella direzione

dell’equità secondo il principio che deve dare di più

chi ha dato meno. Migliaia di persone e famiglie

vivono condizioni di gravissima difficoltà e di vera e

propria povertà a causa della crisi e tantissime altre

stanno in condizioni di assoluta incertezza. Per fare

cassa bisogna guardare altrove. Con tutto il rispetto e

non trascurando che è stato positivamente allontanato

per incapacità manifesta il Governo Berlusconi, ci

saremmo aspettati, anzi, avevamo il diritto di aspettarci

qualcosa di più dal Presidente Monti. La discontinuità

in prestigio e serietà è un bene per il Paese, ma non è

sufficiente, né per il Paese stesso, né per i cittadini. E

per quanti hanno sopportato sacrifici straordinari in

questi anni rischia di essere vissuto come una

delusione profonda, come una sorta di tradimento. E

tutto ciò è pericoloso.

→→→→→→

C’è bisogno, al contrario, di rimotivare e dare speranza

per risalire il baratro in cui siamo precipitati.

L’impronta liberista della manovra è molto più

consistente di quella egualitaria, così come la parte

riferita allo sviluppo guarda molto di più il volto delle

imprese che quello del lavoro.

Quest’ultimo tema verrà affrontato più avanti, è stato

detto in conferenza stampa dal Governo, ma se il

buongiorno si vede dal mattino, le preoccupazioni sulle

proposte che verranno avanzate sono più che legittime.

Vedremo e valuteremo. Segue a pag. 3 ____________________________________________________________

Carissimi, siamo nuovamente alle prese con l'ennesima manovra

iniqua e discriminante verso la classe lavoratrice dipendente ed in particolare, ancora una volta

differenziando i lavoratori fra pubblici e privati.

Così come si continua a destabilizzare gli Enti Locali, reintroducendo l'ICI quale nuova "IMU" ma non

permettendo agli stessi di fare "VERA CASSA" non

aiutandoli in termini di rispetto del patto di stabilità.

Per opportuna conoscenza, in questo numero della nostra Bacheca troverete le note emesse dai nostri direttivi

nazionali e regionali invitandovi alla massima diffusione sui

posti di lavoro.

Segretaria Provinciale FP CGIL M. Cristina Compagno

Page 2: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

2

Page 3: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

3

Segue da pag. 1

Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra:

-Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti della manovra estiva) è una cifra da capogiro.

Diciassette da aumenti di imposta e tredici da tagli.

-Non è stata prevista alcuna patrimoniale come strumento per intervenire sulla concentrazione spaventosa

che vede il 50% e oltre della ricchezza nazionale nelle mani del 10% della popolazione per ridistribuire

risorse verso redditi da lavoro, pensioni e servizi.

-Si abbassa la soglia a 1000 euro per i pagamenti in contanti rispetto ai 2500 euro attuali, fermandosi,

dunque, ad un livello che non intaccherà significativamente l’ampia fascia di evasione fiscale. Peraltro senza

adottare il sistema della comunicazione degli elenchi dei fornitori e dei clienti all’Agenzia delle Entrate.

-Si tassano i capitali rientrati in Italia di un 1,5% in più rispetto al 5% previsto dallo scudo fiscale

appalensandosi come principio giusto, ma ingiustificata prudenza verso comportamenti illegali a fronte di

una tassazione sul lavoro oltre sei volte più alta. Positivamente si tassano di più lo stazionamento degli yacht

e si rincarano i bolli sulle auto di lusso per ragioni di cassa e per dare un segnale, ma l’insostenibile

disuguaglianza presente nel nostro Paese ha bisogno di interventi molto più in profondità.

-Da settembre 2012 l’IVA salirà del 2% nelle aliquote del 10 e del 21%. L’addizionale IRPEF passerà da

0.9% a 1.23% per finanziare la sanità.

-Si modicano ancora una volta le regole in materia pensionistica sostanzialmente al fine di fare cassa. Le

pensioni di anzianità si raggiungono con 41,1 anni per le donne e 42,1 anni per gli uomini; mentre per quelle

di vecchiaia, dal 2012, occorreranno 62 anni per le donne dei settori privati e 66 per gli uomini. 66 anni per

tutti dal 2018. A ciò si aggiunge che per il 2012 e il 2013 verranno indicizzate all’inflazione soltanto le

pensioni fino al doppio del minimo (935 euro) e che per tutti, dal 2012, il metodo di calcolo per la pensione

è quello contributivo (pro rata per quanti avevano 18 anni di contributi al 31 dicembre 1998). Le pensioni,

dunque, costituiscono uno degli interventi più pesanti della manovra. Erano altri gli interventi da fare

partendo dal dato di fatto che l’attuale sistema previdenziale dei lavoratori dipendenti è in equilibrio e che se

alcune casse sono in disavanzo ciò è dovuto alla conservazione di privilegi e di retribuzioni ormai

astronomiche e non tollerabili oltre. La vicenda recente del Presidente di Finmeccanica dei 5,5 milioni di

euro di liquidazione è indicativa.

-Viene reintrodotta l’ICI (che si chiamerà IMU) sulla prima casa, con la contemporanea rivalutazione degli

estimi catastali. Ciò rischia di trasformarsi in un ulteriore pesante balzello per i “soliti noti”.

-Sono previsti interventi in materia di riorganizzazione delle Amministrazioni provinciali e di

accorpamento di Enti tutti da comprendere nelle modalità e finalità.

Rigore, equità, crescita.

Questo era stato detto nelle dichiarazioni programmatiche.

La politica dei “tre” tempi non è giusta e non può far ripartire l’Italia.

Il rigore è molto evidente ed è altrettanto evidente che è in direzione soprattutto di chi ne ha sopportato tanto e

troppo in questi anni. Le tre cose devono marciare insieme.

Nelle prossime settimane continueremo a stare in campo, come abbiamo sempre fatto, per chiedere di

modificare la manovra in direzione dell’ equità senza la quale non ci potrà essere vero e duraturo sviluppo.

Lorenzo Mazzoli Segretario Generale Fp Cgil Roma Lazio Roma, 5 dicembre 2011

Page 4: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

4

Page 5: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

5

Manovra: dov’è la discontinuità?

Su pensioni, lavoro pubblico e welfare pagano sempre gli stessi

Comunicato Stampa di Rossana DETTORI, Segretaria Generale Fp Cgil

A quasi 24 ore dal Consiglio dei Ministri, nessuno è ancora in grado di leggere un testo ufficiale del decreto e

siamo costretti a commentare una manovra così pesante sulla base di atti non ufficiali. Pesa inoltre il fatto che

tali misure non siano state oggetto di una concertazione vera, ma di una semplice informativa. Nel riservarci,

quindi, una più attenta analisi di tutto l’articolato ufficiale, esprimiamo un giudizio nettamente critico su almeno

tre dei capisaldi attorno ai quali la manovra sembra ruotare.

La decisione di reintervenire sul sistema pensionistico, attraverso l’innalzamento dei limiti di età e di anzianità,

è esattamente l’antitesi dell’equità perché conferma l’idea che la finalità del nostro sistema previdenziale non è

quella di garantire diritti e condizioni di vita dignitose dopo il lavoro, ma solo ed esclusivamente quella di fare

cassa sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori e perché si somma ai provvedimenti devastanti già assunti dal

precedente Governo.

L’esempio di una lavoratrice pubblica è emblematico: una donna di una qualunque pubblica amministrazione si

troverà costretta a lavorare fino a 66 anni e tre mesi, dopo che, non più di qualche mese fa, si era già vista

innalzare la sua età pensionabile da 60 a 65 anni.

Così come la decisione di creare una “super Inps” senza confronto alcuno, senza garanzie di corretto

funzionamento del nuovo super ente, senza verifica sui riflessi organizzativi e delle dotazioni organiche è

profondamente rischiosa: oltretutto non si rinviene alcuna indicazione su come da tale accorpamento si

deducano risparmi.

Forte preoccupazione, infine, anche per le norme che riguardano gli Enti locali: ancora una volta, infatti,

ritroviamo tagli al sistema delle Autonomie locali che avranno forti ripercussioni sul mantenimento di servizi

essenziali e sul personale dipendente. Ad aggravare il conto vi è un provvedimento che introduce forti elementi

di incertezza sulle Province italiane, in assenza di un disegno organico di riforma istituzionale.

Leggeremo il testo ufficiale e metteremo in campo tutte le iniziative di mobilitazione, nessuna esclusa, a partire

da presidi in tutti i posti di lavoro, affinché in sede di conversione del decreto si intervenga per ristabilire quel

segno di equità e sviluppo che ad oggi, nei testi rinvenuti, risulta completamente assente; compresa,

ovviamente, l’assunzione di un piano di investimenti sul lavoro pubblico, sulla contrattazione collettiva ed

integrativa aziendale, sulla stabilizzazione del lavoro precario.

Roma, 5 dicembre 2011

__________________________________________________________________________________________

Lunedì (12 dicembre) sciopero unitario di tre ore - Cgil, Cisl e Uil trovano l'accordo

Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero unitario contro la manovra di tre ore per lunedì 12 dicembre. E'

quanto hanno deciso i tre segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti durante un

incontro nella sede della Uil. Si terranno anche presidi davanti alle prefetture e davanti alla Camera e al Senato

"fino alla conclusione dell'iter parlamentare previsto per la manovra".

I tre sindacati confederali in una nota si dicono "preoccupati per le conseguenze che la manovra economica

determina sui lavoratori dipendenti e pensionati e sulle prospettive di sviluppo del Paese", chiedono "un

incontro al governo Monti per affrontare i problemi derivanti dalla manovra e per chiedere i necessari

cambiamenti". Cgil, Cisl e Uil chiedono anche un incontro a tutti i partiti per "sollecitare la presentazione di

emendamenti nella fase della discussione parlamentare". Già sono stati presentati “emendamenti comuni nel

corso dell'audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato". Roma, 7 dicembre 2011

Page 6: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

6

Lunedì 19 dicembre SCIOPERO GENERALE.

Per modificare la manovra del Governo la mobilitazione delle categorie dei servizi

pubblici del Lazio

Le Segreterie Regionali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UIL PA chiedono al governo di cambiare la manovra in

direzione dell’equità nell’affrontare i sacrifici, nell’opera di risanamento del Paese e per sostenere politiche di

sviluppo.

Nel sottolineare quanto già indicato nel documento unitario redatto dalle Segreterie Nazionali di Categoria nel

quadro delle proposte avanzate da CGIL CISL UIL Confederali a Governo e Parlamento, si invitano tutte le

strutture ed i posti di lavoro a dare vita ad una forte e capillare mobilitazione a sostegno della piattaforma

sindacale.

Bisogna definire un fitto calendario di assemblee per spiegare i contenuti della manovra e far crescere il clima

necessario a rendere protagonista il mondo del lavoro di questi settori.

Lunedì 12 dicembre sciopero generale dei settori privati non regolati dalla Legge sul diritto di sciopero

(L.146/90) con manifestazioni in tutte le province del Lazio, con presidi sotto le Prefetture. A Roma il presidio

si svolgerà a partire dalle ore 15 presso Piazza Montecitorio in coincidenza con la discussione del testo alla

Camera dei Deputati.

Invitiamo tutte le strutture a garantire una visibile presenza in tali occasioni.

Lunedì 19 dicembre è stato proclamato lo sciopero generale dei settori regolati dalla Legge 146/90 per l’intera

giornata.

Le lavoratrici ed i lavoratori dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, della Sanità Pubblica e Privata, degli Enti

Pubblici non Economici, delle Regioni, delle Province e degli Enti Locali e degli altri servizi pubblici sono

chiamati alla mobilitazione generale per dare un forte segnale di indisponibilità ad accettare misure che

colpiscono molto di più chi ha pagato più duramente la crisi in questi anni.

Roma, 7 dicembre 2011

Cgil Fp

Mazzoli

Cisl Fp

Giuliattini

Uil Fpl

Biserna

Uil Pa

Narcisi

Manovra, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa:

“19 dicembre, sciopero generale nei servizi pubblici” Cambiare la manovra per assicurare equità. I “soliti noti”, lavoratori pubblici per primi, non sono disposti a

pagare da soli il peso del risanamento e quindi sciopereranno unitariamente. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa

hanno infatti indetto per lunedì 19 dicembre lo sciopero generale del lavoro pubblico per l’intera giornata

lavorativa.

Per Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp), Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) e Benedetto Attili

(Uil-Pa), la manovra approvata dal Consiglio dei Ministri è infatti fortemente iniqua per lavoratori dipendenti e

pensionati e sconta l'inaccettabile assenza di confronto con le parti sociali.

Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo durante l’iter parlamentare al fine di

ottenere: una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati; misure che

colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui

redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le

risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti senza penalizzare ulteriormente il welfare locale e la sanità e

che eviti pasticci sulla ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali, come nel caso delle province;

l'eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali; una riorganizzazione degli enti, anche quelli

previdenziali (come il super-Inps), attraverso una vera contrattazione che garantisca la tenuta occupazionale e

punti al miglioramento dei servizi e non a una mera operazione ragionieristica. Per questi motivi i lavoratori

pubblici sciopereranno e manifesteranno lunedì in tutta Italia e Roma di fronte al Parlamento.

Page 7: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

7

Alle Segreterie Regionali Fp Cgil

Alle Segreterie Territoriali Fp Cgil

Care/i compagne/i

come avrete letto dalle mie dichiarazioni stampa il giudizio che esprimiamo come categoria sulla manovra, pur in

assenza di un testo ufficiale, è estremamente negativo.

Il decreto che qualcuno vorrebbe chiamare “salva Italia” si caratterizza per continuità con le politiche del

Governo Berlusconi e per iniquità, per la sua impostazione recessiva, per la sua filosofia ancora una volta classista.

A pagare sono ancora una volta i lavoratori dipendenti, in particolar modo quelli pubblici: dagli interventi sulle

pensioni al forzato accorpamento degli enti previdenziali, dal mancato riconoscimento dei lavori usuranti all’ulteriore

innalzamento dell’età per le pensioni di anzianità e vecchiaia, tutto va nella direzione abusata del “pagano sempre gli

stessi”.

Il segno di iniquità, poi, è reso ancor più evidente dalla mancata assunzione di una “patrimoniale” e dal

debolissimo intervento sul tema dell’evasione fiscale e contributiva.

La reazione della categoria deve essere immediata, chiara, inequivoca e deve saper contribuire, insieme alle

iniziative che la Cgil metterà in campo nelle prossime ore, ad un cambio radicale della manovra in sede di conversione del

decreto.

Domani la Cgil organizza un primo presidio nazionale davanti al Parlamento per chiedere il cambiamento della

manovra.

Domani dovremmo accompagnare tale prima iniziativa con una forte, puntuale e contestuale attività di

informazione alle lavoratrici e ai lavoratori pubblici, di loro sensibilizzazione sui temi oggetto della manovra, attività che

dovrà essere intensificata nei giorni successivi.

E’ inutile evidenziarvi come questa prima nostra mobilitazione si inserisca dentro un quadro di tattiche “pelose”

che altre organizzazioni sindacali cominciano a far prefigurare e che il rischio di una lettura distorta rispetto alla loro

reazione “improvvisa” sia direttamente proporzionale alla nostra capacità di informare correttamente le lavoratrici ed i

lavoratori pubblici.

E’ evidente che la tentazione, in qualcuno, è quella di far dimenticare velocemente tre anni e mezzo di mancata

attività sindacale ripresentandosi con vesti nuove alle lavoratrici ed ai lavoratori pubblici: un banco di prova che lascia

prefigurare un filone di atteggiamento anche per le prossime elezioni RSU.

Una risposta, quindi, la nostra che deve fugare ogni benché minimo dubbio: una reazione forte, complessiva,

determinata, coerente.

In allegato un primo volantino sulla manovra al quale seguiranno, non appena avremo il testo ufficiale, altri più

specifici.

Buon lavoro

La Segretaria Generale FP-CGIL

Rossana Dettori

Page 8: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

8

Il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, per molti

lavoratori precari vuol dire anche ultimo giorno di

lavoro, vista la scadenza del loro contratto a tempo

determinato. È il caso degli oltre 300 lavoratori della

Sanità pubblica della provincia di Latina, nella

maggioranza dei casi impiegati all’interno di servizi

essenziali che, senza di loro, sarebbero costretti a

chiudere. Dal mese di novembre scorso, la Regione

Lazio ha avviato le procedure per il “superamento del

precariato”, ma resta sempre l’incognita e la certezza sul

prossimo rinnovo del contratto in scadenza. Interpellato

dalla redazione de La Bacheca Sindacale, il Segretario

Provinciale alla Sanità Pubblica della FP CGIL di

Latina, Ovidio Bianchi, ha rassicurato i lavoratori

precari confermando che non ci sarebbero problemi per

quanto riguarda la proroga dei contratti e che si sta

lavorando ad una serie di accordi che dovrebbero portare

alla soluzione definitiva del precariato nella Sanità

pubblica della nostra provincia.

LA FUNZIONE PUBBLICA CGIL

DI LATINA AUGURA BUONE FESTE

A TUTTI

AVVISO IMPORTANTE!!! E’ CONVOCATO IL COMITATO DIRETTIVO

PROVINCIALE DELLA FP CGIL DI LATINA

MERCOLEDI’ 21 DICEMBRE 2011

ORE 9,00

SALA CONVEGNI PARK HOTEL

LATINA SR dei MONTI LEPINI

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE

PRANZO CHIAMARE ANNA ALLO

0773/695491

Funzione Pubblica Stampato in proprio

CGIL Latina Chiuso il giorno

Via Solferino 7 7 dicembre 2011

04100 – Latina Registrazione Tribunale di Latina

tel 0773/695491 n. 909 del 18/12/2008

fax 0773/664211

e-mail: fpcgillt @libero.it

www.cgil.it www.fpcgil.it www.fpromalazio.it

Per interventi, lettere e commenti, potete inviare le vostre

e-mail alla Redazione di LA BACHECA SINDACALE

al seguente indirizzo di posta elettronica:

[email protected].

Profilo Facebook LA BACHECA SINDACALE

Non dimenticare. La libertà di stampa e di opinione sono

ancora diritti costituzionali

Editore FP CGIL di Latina

Direttore Editoriale Giulio Morgia

Direttore Responsabile Vincenzo Faustinella

Impaginazione Nunzia Madonna

Comitato di redazione Mara Arduin, Lucia Baccari, Ovidio Bianchi, Mauro A. Buzzoni, Maria Cristina Compagno, Giovanni Coruzzolo, Vincenzo D’Auria,

Andrea Formicola, Ciro Fusco, Lucia Gianstefani, Emanuela Leonelli, Antonio Marone, Fabrizio Martino, Marianna Marra, Claudio Pelagallo, Franca Petroni, Antonio Tomei

Segreteria di redazione Anna Nardozzi

Page 9: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

9

Emendamenti al decreto

legge 201/2011 del 6 dicembre 2011 Sistema contributivo – Rivalutazione montante nel sistema contributivo Con il testo di modifica proposto si evita che il valore del montante contributivo subisca delle diminuzioni per effetto di valori negativi del PIL nominale.

All’art. 24 dopo il comma 2 aggiungere il seguente comma 2-bis: “ Art. 2-bis Alla legge 8 agosto 1995, n. 335, il comma 9 dell’articolo 1 è sostituito dal seguente: “9. Il tasso annuo di capitalizzazione è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, appositamente calcolata dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), con riferimento al quinquennio precedente l'anno da rivalutare. In occasione di eventuali revisioni della serie storica del PIL operate dall'ISTAT i tassi di variazione da considerare ai soli fini del calcolo del montante contributivo sono quelli relativi alla serie preesistente anche per l'anno in cui si verifica la revisione e quelli relativi alla nuova serie per gli anni successivi. Ai fini del computo della variazione media quinquennale saranno considerati neutri eventuali valori negativi del prodotto interno lordo nominale.” Donne del Pubblico Impiego All'art.24, comma 6, lettera c) alla prima riga sopprimere le seguenti parole: ”e per le lavoratrici dipendenti”. Alla fine della lettera c) aggiungere la seguente frase: ”per le lavoratrici dipendenti della Pubblica Amministrazione il requisito anagrafico per l'accesso alla pensione di vecchiaia nel sistema misto e nel sistema contributivo rimane fissato a 65 anni fino al primo gennaio 2018, data in cui il requisito anagrafico salirà a 66 anni come per le lavoratrici dipendenti private”. Super Inps

L’art. 21 del decreto, dal comma 1 al comma 4 è sostituito come segue: “1. In considerazione del processo di convergenza ed armonizzazione del sistema pensionistico attraverso l’applicazione del metodo contributivo, nonché al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nel settore previdenziale e

assistenziale, l’INPDAP e l’ENPALS sono soppressi a decorrere dal 1° gennaio 2012 e le relative funzioni sono attribuite all’ INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi.

Page 10: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

10

2. Con decreti di natura non regolamentare del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, da emanarsi entro 60 giorni dall’approvazione dei bilanci di chiusura delle relative gestioni degli Enti soppressi alla data del 31 dicembre 2011 e sulla base delle risultanze dei bilanci medesimi, da deliberare entro il 31 marzo 2012, le risorse strumentali, umane e finanziarie degli Enti soppressi sono trasferite all’INPS.

Conseguentemente la dotazione organica dell’INPS è incrementata di un numero di posti corrispondente alle unità di personale in servizio presso gli enti soppressi alla data del 1° gennaio. Eventuali posizioni soprannumerarie, rispetto alla dotazione organica vigente degli enti soppressi, ivi incluse quelle di cui all’articolo 43, comma 19 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sono trasferite nel nuovo Ente. Le posizioni soprannumerarie di cui al precedente periodo sono riassorbite nell'ambito della dotazione organica di cui al precedente periodo. Resta fermo quanto previsto dall’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148. I due posti di direttore generale degli Enti soppressi sono trasformati in altrettanti posti di livello dirigenziale generale dell’INPS, con conseguente aumento della dotazione organica dell’Istituto incorporante. I dipendenti trasferiti mantengono l’inquadramento previdenziale di provenienza.

3. L’Inps subentra, altresì, nella titolarità dei rapporti di lavoro diversi da quelli di cui al comma 2 per la loro residua durata. 4. Gli organi di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e successive modificazioni e integrazioni, degli Enti soppressi ai sensi del comma 1, rimangono in carica esclusivamente per gli adempimenti di cui al comma 2 e cessano con l’approvazione dei bilanci di chiusura di cui al comma 2” Ice Al comma 24 dell’articolo 22 vanno soppresse le parole : ”nel limite massimo di 300 unità” Il comma 26 viene sostituito da: “Il personale locale, impiegato presso gli uffici all’estero del soppresso istituto con rapporti di lavoro, anche a tempo indeterminato, disciplinati secondo l'ordinamento dello Stato estero, è attribuito all’Agenzia” Al comma 26 – sexies lettera a) le parole: “mantenendo in Italia. Soltanto gli uffici di Roma e Milano” vengono soppresse; la parola “possono” viene sostituita da “devono”; le parole “sedi periferiche soppresse” vengono sostituite da “sedi periferiche eventualmente soppresse in Italia”

Rsu: firmato all'Aran l'accordo per l'indizione delle elezioni,

si vota dal 5 al 7 marzo 2012 risultato raggiunto grazie alla nostra

tenacia, adesso la parola ai lavoratori

Page 11: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

11

Page 12: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

12

Page 13: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

13

PROPOSTE DI MODIFICA DI CGIL, CISL E UIL AL DECRETO LEGGE 4 DICEMBRE 2011 CGIL, CISL e UIL ritengono che la manovra economica presentata dal Governo non risponda ai criteri di equità e crescita che, insieme al rigore, sono stati enunciati dallo stesso Presidente del Consiglio. Sul versante dell’equità, a pagare sono sempre gli stessi, lavoratori, pensionati ed i ceti medi. Su questi ricade il blocco della rivalutazione delle pensioni, l’aumento della tassazione sulla prima casa, dell’addizionale regionale Irpef, dell’Iva, delle accise sui carburanti. Sul versante della crescita, le politiche sono poche e scarsamente selettive ed in particolare l’assenza di un intervento fiscale a favore dei redditi di lavoratori, pensionati e delle famiglie rischia di accentuare la dinamica recessiva dell’economia. Sull’occupazione dei giovani e delle donne le misure previste sono esclusivamente simboliche. Sulle pensioni si continua a fare cassa nonostante l’equilibrio finanziario del sistema previdenziale. Si penalizzano pesantemente le pensioni, i lavoratori e le lavoratrici con un’eccessiva accelerazione sulle anzianità di pensionamento, si colpiscono i lavoratori già coinvolti nelle crisi aziendali o che hanno perso il lavoro. Mancano invece misure tese a far pagare chi non ha mai pagato e chi ha di più. Bisogna perseguire con convinzione una svolta epocale nella lotta all’evasione fiscale e prevedere una tassazione sui grandi patrimoni mobiliari ed immobiliari. CGIL, CISL e UIL, nel presentare alcune proposte di modifica alla Commissione Bilancio, chiedono a tutti i gruppi parlamentari di sostenere i cambiamenti proposti. Nel merito CGIL, CISL e UIL ritengono necessario apportare le seguenti modifiche al testo del Decreto Legge in corso di conversione:

Misure di Carattere Previdenziale Indicizzazione dei trattamenti pensionistici al costo della vita Ripristinare il sistema di indicizzazione attualmente in vigore. Modifica al testo All’articolo 24 eliminare l’intero comma 25

2 Pensione di anzianità (pensione anticipata) Riconoscere ai fini del diritto a pensione una maggiore gradualità nell’abolizione delle cosiddette “quote” – somma di età anagrafica ed età contributiva ‐ per l’accesso al pensionamento di anzianità rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia. Equiparare il requisito contributivo richiesto per l’accesso al pensionamento a prescindere dall’età anagrafica a 41 anni e 1 mese dal 2012 sia per gli uomini che per le donne. Eliminare, ai fini dell’accesso al pensionamento a prescindere dall’età anagrafica (41 anni e 1 mese), la penalizzazione (2%) attualmente prevista per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni; eliminazione dell’aggancio del requisito contributivo – a prescindere dall’età anagrafica – all’aumento dell’aspettativa di vita. Modifica al testo Al comma 10 dell’articolo 24 dopo le parole “è consentito esclusivamente se risulta maturata un’anzianità contributiva di” eliminare le parole 42 anni e 1 mese per gli uomini e”. Dopo le parole “ 41 anni e 1 mese” eliminare le parole “per le donne”. All’articolo 24, comma 10 eliminare dalle parole “sulla quota di trattamento…” fino a “al numero di mesi.” All’articolo 24, comma 12, eliminare l’inciso “nonché al requisito contributivo di cui al comma 10” All’articolo 24, comma 12, all’ultimo periodo eliminare le parole dal “al citato articolo” fino a “la parola “anagrafici”” (eliminare lettere a), b) e c) comma 12) Pensione di Vecchiaia Introdurre una maggiore gradualità nell’accesso al pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici. Modifica al testo All’articolo 24, comma 6, lettera a) riformulare il periodo da “62 anni per le lavoratrici” fino a “1° gennaio 2018” nel modo seguente “61 anni e 6 mesi per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO e delle forme sostitutive della medesima. Tale requisito anagrafico è fissato a 62 anni e 6 mesi a decorrere dal 1°gennaio 2014, a 63 anni e 6 mesi a decorrere dal primo gennaio 2016, a 65 anni a decorrere dal 1°gennaio 2018 e a 66 anni a decorrere dal 1°gennaio 2020.”

Page 14: ORGANO DI INFORMAZIONE INTERNA DELLA FUNZIONE …€¦ · 3 Segue da pag. 1 Con ordine e brevemente su alcuni punti della manovra: -Trenta miliardi (che si aggiungono a quelli precedenti

14

Esenzioni Eliminazione del limite di 50.000 unità ai fini delle esenzioni dalle nuove disposizioni in materia di requisiti di accesso al pensionamento per i lavoratori collocati in mobilità, mobilità lunga, in esodo e titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione e in esonero ex art. 72 c.1 D.L n. 112/2008.

3 Prevedere, per tutti i lavoratori disoccupati che hanno già concluso il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali, strumenti di sostegno al reddito che possano accompagnare gli interessati fino all’accesso al pensionamento. Modifica al testo Al comma 14 dell’articolo 24 dopo la parola “nonché” eliminare le parole “nei limiti del numero di 50.000 lavoratori beneficiari” Eliminare il comma 15 dell’articolo 24 Lavori Usuranti Conservare la possibilità di anticipo fino a tre anni dei requisiti di accesso al pensionamento rispetto all’attuale sistema delle “quote” date dalla somma di età anagrafica ed età contributiva. Prevedere un aggiornamento della normativa sui lavori particolarmente faticosi e pesanti – d.lgs. n. 67/2011 – ampliando la platea dei potenziali beneficiari. Aumento delle aliquote per i lavoratori autonomi Aumento di almeno 4 punti percentuali delle aliquote di contribuzione previste per i lavoratori autonomi, commercianti ed artigiani, iscritti alle gestioni INPS e per coltivatori diretti, coloni e mezzadri iscritti alla relativa gestione INPS.

Misure di Carattere Fiscale Imu Innalzare la soglia di detrazione prevista sull’abitazione principale dai 200 euro previsti dal decreto a 500 euro. Rendere progressiva l’imposta, introducendo aliquote differenziate a partire dalla seconda casa. Lotta all’evasione Le proposte avanzate trovano copertura attraverso:

• misure concrete di lotta all’evasione fiscale che va accompagnata con una specifica strumentazione, a partire dalla riduzione del limite per la tracciabilità dei pagamenti a 500 euro a fronte dei 1.000 previsti e dal recupero di risorse sfuggite a causa dell’evasione fiscale;

• meccanismi di contrasto di interessi “compratore – fornitore di beni o servizi”, che renda “sconveniente”

anche per il compratore la mancata emissione della ricevuta fiscale o della fattura, con il riconoscimento di detrazioni fiscali sulle spese per servizi e famiglie.

4 Modifica al testo All’articolo 12, comma 1 dopo le parole “sono adeguate all’importo di” sostituire le parole “euro mille” con le parole “euro cinquecento”.

In occasione dello sciopero generale

del Pubblico Impiego

del 19 dicembre prossimo,

la FP CGIL di Latina terrà un sit-in

dalle ore 10.00 alle ore 12.00

davanti la Prefettura di Latina.