pianeta cosmesi: biologico è meglio!

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P apaia, mango, aloe, oli essenziali… ecco i nuovi protagonisti della “ricetta della nonna tutta na- tura ed erbe salutari”, versione Terzo Millennio! Detto così, potrebbe sembrare che si stia parlando di una meravigliosa rivoluzione culturale o, magari, di un ennesimo rinnovato interesse verso antiche for- mulazioni popolari dall’affascinante potere mistico nelle quali la forza degli elementi naturali si esprime nell’assoluto rispetto dell’uomo e della sua natura biologica. Nulla di tutto ciò! In realtà si tratta solo di una dicitu- ra in etichetta che nelle formulazioni cosmetiche co- siddette “convenzionali” esalta l’utilizzo anche di un solo elemento vegetale – sia esso una fragranza o un principio attivo – al fine di far sembrare più naturale o biologico un prodotto. In poche parole: che esso sia Il costante aumento dei casi di allergie e di intolleranze ha ormai decisamente orientato l’industria cosmetica verso il “naturale”. È nato così un nuovo mercato che cerca di conciliare l’efficacia delle formulazioni vegetali con le necessità biologiche tipiche dell’organismo umano ma, purtroppo, non tutto è sempre veramente “bio”. A tal fine, la nuova frontiera della cosmesi biologica punta la propria attenzione sulla certificazione di qualità degli elementi vegetali impiegati nelle formulazioni dei suoi prodotti. Fabio Di Carlo PIANETA COSMESI: Biologico è meglio! Publiredazionale

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Page 1: PIANETA COSMESI: Biologico è meglio!

Papaia, mango, aloe, oli essenziali… ecco i nuoviprotagonisti della “ricetta della nonna tutta na-tura ed erbe salutari”, versione Terzo Millennio!

Detto così, potrebbe sembrare che si stia parlando diuna meravigliosa rivoluzione culturale o, magari, diun ennesimo rinnovato interesse verso antiche for-mulazioni popolari dall’affascinante potere misticonelle quali la forza degli elementi naturali si esprimenell’assoluto rispetto dell’uomo e della sua naturabiologica. Nulla di tutto ciò! In realtà si tratta solo di una dicitu-ra in etichetta che nelle formulazioni cosmetiche co-siddette “convenzionali” esalta l’utilizzo anche di unsolo elemento vegetale – sia esso una fragranza o unprincipio attivo – al fine di far sembrare più naturaleo biologico un prodotto. In poche parole: che esso sia

Il costante aumento dei casi di allergie

e di intolleranze ha ormai decisamente orientato

l’industria cosmetica verso il “naturale”.

È nato così un nuovo mercato che cerca

di conciliare l’efficacia delle formulazioni vegetali

con le necessità biologiche tipiche dell’organismo

umano ma, purtroppo,

non tutto è sempre veramente “bio”.

A tal fine, la nuova frontiera

della cosmesi biologica

punta la propria attenzione

sulla certificazione

di qualità degli elementi vegetali impiegati nelle

formulazioni dei suoi prodotti.

Fabio Di Carlo

PIANETA COSMESI:

Biologico è meglio!

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Page 2: PIANETA COSMESI: Biologico è meglio!

nella tutela della qualità dei prodotti biologici. A par-tire dagli Anni Novanta l’AIAB realizza e aggiorna nu-merosi disciplinari legati alla produzione biologica divegetali, piante aromatiche e medicinali, funghi eprodotti spontanei, nonché per la zootecnia, l’enolo-gia e l’apicoltura, per la produzione biologica del lattee dei suoi derivati. Nel 2000 l’AIAB ha affidato il knowhow legato all’attività di controllo e certificazionebiologica all’ICEA, l’Istituto di Certificazione Etica edAmbientale; nel 2002 l’Associazione ha debuttato nelsettore cosmetico presentando il disciplinare per lacosmesi eco-biologica. Questa iniziativa dell’AIAB ha aperto la strada ad unnuovo modo di produrre cosmetici a partire dall’im-piego di principi attivi provenienti da prodotti agrico-li biologici. In particolare questi principi attivi sonoquelli presenti nell’elenco per le formulazioni cosme-tiche – aggiornato annualmente – pubblicato dall’IN-CI, International Nomenclature Cosmetic Ingredient.In base a questi rigorosi disciplinari viene dunquerealizzata una serie di prodotti certificati di ecobioco-smesi di ultima generazione, dedicati in particolare altrattamento del viso e dell’intimo femminile percombattere i segni del tempo: una nuova linea di pro-dotti distribuiti da Pure di MDS srl; rispetto alle con-suete creme biologiche questi prodotti – attraverso leloro formulazioni al botulino vegetale – unisconol’efficacia dei principi attivi provenienti dalle erbemedicinali alla purezza della produzione effettuatacon acque purificate (prive quindi di carica batterica)ed omogeneizzate senza aggiunta di sostanze chimi-che aggreganti o stabilizzanti.Inoltre, la loro composizione è priva di frumento; ciò,oltre a renderli piacevoli al contatto e in grado di con-ferire morbidezza e luminosità alla pelle, fa sì, soprat-tutto, che essi siano indicati per le persone affette daceliachia. Appare quindi evidente come la culturaecologica stia modificando sempre più i nostri stili divita e come stia entrando anche nell’ambito dellabellezza. Si tratta di una spinta innovativa che deverappresentare il nuovo modo con cui la persona puòimparare a prendersi cura del proprio corpo, nel ri-spetto della salute della sua pelle e del benessere delsuo corpo.

chimico poco importa, purché funzioni. Se, poi,nella sua composizione è presente anche un additi-vo naturale, ciò ci rende più tranquilli nell’anima eci mette in pace con la nostra coscienza biologica. Per anni tutto è andato bene, abbiamo utilizzatotanti prodotti e ingerito tanti alimenti fino a quandol’organismo umano non si è ribellato: ecco dunquel’aumento delle intolleranze e l’insorgenza delle al-lergie. Cosa fare, a questo punto? Semplice! Conce-piamo prodotti biologici, si spolverano vecchie al-chimie e si dà inizio ad una nuova corsa all’oro. Pro-prio come i vecchi pionieri del Far West che si ado-peravano nella “cerca di pepite” così ci si industrianel dare vita a nuove produzioni dalle formulazionirigorosamente biologiche, ponendo al bando lecomponenti chimiche che ormai non sono più gra-dite ad una larga parte del mercato. Un mercato chepur essendo molto attento è al tempo stesso scarsa-mente informato sull’evoluzione che la scienza e lacultura del biologico hanno subito negli ultimi anni.Oggi la nuova frontiera della cosmesi biologica pun-ta la propria attenzione sulla certificazione dellaqualità delle produzioni agricole dalle quali attingeprincipi e componenti vegetali. Per essere definitibiologici, i campi e le coltivazioni vengono sottopo-sti a rigorosi controlli chimici ed ambientali inquanto per tali produzioni è fatto divieto assoluto diutilizzo di agenti inquinanti e di presenza di conta-minanti ambientali (quali concimi, pesticidi, OGM,radiazioni ionizzanti, ecc.) Si tratta, quindi, di unatutela della qualità del prodotto cosmetico sin dal-l’origine della filiera, cioè dai principi attivi conte-nuti nelle formulazioni ecocosmetiche a partire dal-la coltivazione fino ai sistemi di produzione certifi-cata: tutti passaggi che debbono rispondere aglistandard qualitativi imposti dall’ente certificatore.In Italia, la certificazione di attività di produzione,preparazione, commercializzazione ed importazio-ne di prodotti agricoli biologici è sottoposta ad unsistema di controllo al quale concorrono appositiorganismi. L’AIAB, l’Associazione Italiana Agricoltu-ra Biologica, è uno di questi organismi di controlloche, dal 1982, ha promosso l’ecosviluppo rurale el’alimentazione naturale ponendosi all’avanguardia