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  • COMMITTENTE: Comune di Oristano

    OGGETTO: RISTRUTTURAZIONE PISCINA COMUNALE PROGETTO ESECUTIVO

    PIANO DI MANUTENZIONE

    (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

    METASSOCIATI s.r.l.

    MANUALE DI MANUTENZIONE

    Comune di Oristano Provincia di Oristano

    Oristano, __________

    IL TECNICO

    ing. Giovanni A. MURA

    Pagina 1

  • 1. INTRODUZIONE Il presente documento costituisce la relazione generale del progetto esecutivo relativo alla ristrutturazione della Piscina Comunale di Oristano, località Sa Rodia. 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO 2.1 Rilievo planoaltimetrico e analisi del degrado 2.1.1 Rilievo dello stato di fatto Le attività relative alla progettazione esecutiva sono state supportate da rilievo fotografico dell’edificio e dell’area di pertinenza, riportato negli specifici elaborati grafici facenti parte del progetto architettonico, che hanno permesso di precisare lo stato di fatto degli elementi costruttivi, a livello planoaltimetrico e di degrado. 2.1.2 Analisi del degrado E’ stata fatta una dettagliata analisi dell’edificio oggetto di intervento, dalla quale risulta un buon quadro statico e al contempo un avanzato stato di degrado materico dovuto all’umidità diffusa che interessa buona parte dell’edificio. La cospicua presenza di umidità all’interno della struttura è legata a diversi fattori: 1. presenza di condensa su tutte le pareti esterne dell’edificio, con maggiore evidenza nella parete esposta a Nord. Il fenomeno si presenta particolarmente accentuato in quanto l’ambiente, caratterizzato da elevato tasso di umidità legato alla costante evaporazione dell’acqua riscaldata a 28°C, è del tutto privo di sistemi di ventilazione e deumidificazione; 2. presenza di perdite d’acqua provenienti da fessurazioni localizzate nel fondo e nelle pareti delle vasche pubbliche e in quella di compenso, nonché dalle tubazioni dell’impianto idrico che versa in avanzato stato di degrado. L’alto tasso di umidità e la condensa superficiale sulle strutture in c.a. hanno causato l’accelerazione del fenomeno di ossidazione dei ferri di armatura, determinando il conseguente distacco del copriferro in vaste porzioni di pareti. Per la stessa ragione i profili in ferro che perimetrano gli U-Glass sono in condizioni di degrado irreversibile. La presenza continua di acqua nelle strutture in c.a. che costituiscono le vasche idriche ha causato lo stesso fenomeno di cui sopra. Le perdite delle tubazioni dell’impianto idrico hanno inoltre provocato il distacco. 2.2 Reti esterne - idoneità L’edificio risulta attualmente servito dalle reti dei sottoservizi esistenti nell’area. In base alle opere programmate dall’Amministrazione Comunale nella più ampia area del complesso denominato “Centro Sportivo Sa Rodia”, anche la Piscina Comunale sarà allacciata alle reti di pubblici servizi che saranno presenti nell’area. 3. DESCRIZIONE GENERALE DELL’ INTERVENTO 3.1 Criteri progettuali generali Trattandosi di un intervento in una struttura pubblica per la quale si prevede un utilizzo in tempi rapidi, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, il progetto è stato impostato in modo da ridurre al minimo i tempi di cantiere. Le scelte sono state quindi ponderate in funzione della riduzione complessiva del numero di lavorazioni da mettere in atto al fine di risanare la struttura e renderla funzionale all’uso previsto. La piscina comunale è oggi caratterizzata da condizioni di salubrità precaria causata, negli spazi interni, per lo più dalle infiltrazioni individuate nella zona delle vasche e dall’accumulo della condensa, incrementata dall’assenza di un adeguato ricambio dell’aria; per quanto riguarda l’esterno, la mancanza di manutenzione ha portato ad un graduale degrado delle facciate e della pavimentazione circostante. Pertanto si è deciso di operare in termini di risanamento delle parti ammalorate e sostituzione di elementi quali sanitari, infissi interni ed esterni indicati specificatamente negli elaborati grafici. 3.2 Inserimento territoriale, paesaggistico ed urbanistico L’area di intervento è situata in località “Sa Rodia”, la quale è classificata all’interno del PUC del Comune di Oristano come area a destinazione sportiva (zona G2: Parchi, strutture per lo sport e il tempo libero). La piscina comunale costituisce, insieme ai campi da calcio e alla scuola di tennis e al Palazzetto di imminente costruzione, il complesso sportivo cittadino più importante per dimensione e tipologie di sport che vi si potranno praticare. L’edificio non verrà modificato nella sua volumetria: saranno invece risanate le pareti esterne mantenendo inalterato l’aspetto materico. 3.3 Aspetti distributivi funzionali ed architettonici La disposizione interna dei vani e le funzioni rimarranno pressoché inalterate rispetto alla situazione attuale. Alcune modifiche riguardano il piano seminterrato dove la centrale termica sarà ricollocata in adiacenza al locale gruppo ed alla cabina di trasformazione. Con questa configurazione viene preservato l’accesso al locale tecnico che ospita l’impianto di filtrazione e non vi è più la necessità di demolire il terrapieno prospicente l’edificio per realizzare il nuovo ingresso, cosi come prevedeva il progetto definitivo._

    Manuale di Manutenzione

    Comune di:

    Provincia di:

    Oristano

    Oristano

    Oggetto: RISTRUTTURAZIONE PISCINA COMUNALE PROGETTO ESECUTIVO

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  • Rispetto alla previsioni dello stesso progetto, coerentemente all’offerta tecnica presentata in sede di gara, sono state stralciate le lavorazioni previste nei vani tecnici al piano seminterrato sottostanti l’atrio di ingresso (evidenziati con tratteggio in figura). Al piano terra, l’unica modifica riguarda una nuova e più funzionale sistemazione dell’area di accesso agli spogliatoi sia maschili che femminili. L’intervento prevede la realizzazione del cosiddetto “locale filtro”, mancante nella configurazione attuale e fondamentale negli impianti sportivi allo scopo di separare l’atrio di ingresso dagli spogliatoi propriamente detti. L’adeguamento è realizzato in maniera quasi speculare in entrambi gli spogliatoi. 3.4 Opere civili di ristrutturazione 3.4.1 Opere di demolizione e rimozione In seguito ad un’accurata analisi del degrado delle facciate si è deciso di rimuovere gli infissi esterni esistenti in acciaio e vetro, dove lo stato di degrado e l’esigenza di rispettare le normative sul risparmio energetico hanno fatto fin da subito escludere la possibilità del loro recupero. Gli U-Glass e il relativo telaio, diversamente da quanto proposto in sede di progetto definitivo, saranno completamente rimossi e sostituiti da una nuova vetrata (h = 2.00 m) costituita da quattro specchiature fisse che ricalcano la partitura della facciata attuale. Sarà dunque necessario effettuare delle opere di sopraelevazione della muratura esterna per poter riposizionare la vetrata offerta. La centrale termica è stata ricollocata così come la cabina di trasformazione e il locale gruppo elettrogeno. Gli ambienti interni di servizio alla piscina (bagni, spazi distributivi e altri ambienti di servizio) saranno interessati da demolizione e sostituzione di rivestimenti interni, controsoffitti a doghe metalliche, sanitari e strato di finitura dell’intonaco. Saranno inoltre sostituiti gli infissi interni (porte con profili in alluminio e tamponamento in laminato plastico) indicati con precisione negli elaborati grafici. Nei prospetti esterni, così come nelle pareti interne saranno rimosse le parti di calcestruzzo maggiormente ammalorate che presentano evidenti segni di rigonfiamento, con asportazione totale del copriferro; nelle restanti porzioni di pareti interne ed esterne è stata prevista una idroscarifica e schiarifica totale delle superfici in modo da eliminarne patine, oli, muffe presenti in superficie favorendo la successiva applicazione della malta da riporto. La pavimentazione esterna in gres ceramico denota evidenti segni di degrado dovuto ad assestamenti e presenza di radici che hanno causato spaccature e distacchi, e dovrà essere interamente demolita e ricostruita. 3.4.2 Opere di risanamento e finitura Il ripristino dei rivestimenti delle vasche e della pavimentazione della zona limitrofa è indispensabile per l’eliminazione delle infiltrazioni che dal piano terra arrivano fino all’interrato causando forti fenomeni di degrado delle strutture con le quali vengono a contatto. Pertanto si è proposto l’utilizzo di uno stucco ipoallergenico all’acqua, certificato, eco - compatibile, batteriostatico e fungistatico, impermeabile ed antimacchia, da utilizzarsi nelle fughe del placcaggio esistente. Infatti la perfetta impermeabilità delle piscine e la conservazione di tale caratteristica nel tempo costituisce un elemento fondamentale con significative ricadute anche in termini di gestione. La nuova pavimentazione sarà realizzata in klinker, materiale noto per le sue caratteristiche di ingelività e resistenza, associate a risultati estetici pregevoli e ottima resistenza allo scivolamento. I lavori di rifacimento della pavimentazione comprendono la rimozione e sostituzione delle canaline a sfioro causa di dannose infiltrazioni nelle strutture sottostanti. Intervento di risanamento è stato previsto per le murature perimetrali in c.a., dove, saranno eseguite prima le lavorazioni di scarnitura e pulitura, e successivamente si ripristinerà la superficie con un riporto con malte specifiche, dei prospetti esterni ed interni. Le parti maggiormente ammalorate saranno preventivamente trattate con un ciclo di risanamento dei ferri di armatura. Lo strato finale di protezione lascerà visibile l’aspetto materico del cemento. Gli infissi saranno demoliti e sostituiti con dei nuovi in alluminio a taglio termico, atti a soddisfare le attuali norme in materia di risparmio energetico. Gli U-Glass saranno rimossi e sarà collocata una nuova vetrata ripartita in quattro specchiature fisse realizzata con profili di alluminio ossidato argento e tamponata con vetro stratificato 8 -9. Nelle gradinate destinate agli spettatori saranno realizzate due rampe di gradini intermedi in calcestruzzo armato per consentire un più facile accesso alle parti più alte e facilitare il deflusso. Per i bagni, gli spogliatoi, gli spazi di servizio e distributivi sono stati previsti interventi di ricostruzione dei controsoffitti, dei pavimenti, dei rivestimenti, degli intonaci e delle tinteggiature, nonché la sostituzione delle porte e dei sanitari. I materiali saranno invariati ad eccezione del controsoffitto che non sarà realizzato come quello attuale in doghe metalliche ma in cartongesso marino, più resistente in condizioni di forte umidità. La pavimentazione esterna in gres ceramico dovrà essere ripristinata con nuove piastrelle. 3.5 Descrizione generale delle opere impiantistiche 3.5.1 Criteri progettuali A partire dalle esigenze di diversa natura presenti all’interno del fabbricato, il progetto di sostituzione e adeguamento degli impianti tecnologici ha previsto interventi volti ad ottimizzare i costi di gestione, cercando di interferire quanto meno possibile con le strutture esistenti dell’edificio e perseguendo al contempo l’obiettivo di ridurre al minimo il consumo delle fonti di energia primaria e le emissioni nell’ambiente. 3.5.2 Generalità I locali tecnici ubicati al piano seminterrato sono stati riutilizzati ed adeguati ai nuovi impianti previsti; all’esterno del fabbricato saranno ubicati un deumidificatore e una unità di trattamento aria._

    Manuale di Manutenzione

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  • 3.5.3 Impianti meccanici Impianti termici di riscaldamento e deumidificazione Locale piscina. Il progetto esecutivo, mantenendo l'impostazione e le specifiche tecniche contenute nel progetto definitivo in gara, prevede lo smantellamento dell'impianto esistente e la sua sostituzione con sistemi di condizionamento e deumidificazione in grado si mantenere le condizioni di benessere termoigrometrico all'interno dei locali serviti, secondo le indicazioni contenute nel progetto definitivo. Per ottimizzare ulteriormente quanto previsto nel suddetto progetto sono state effettuate alcune migliorie sia sotto il profilo impiantistico che sotto quello dell'installazione. Infatti, al posto del singolo deumidificatore da 32.000 m³/h ne sono stati previsti 2 da 17.000 m³/h ciascuno, la cui posizione è riportata negli elaborati grafici allegati. Le due nuova macchine manterranno le stesse caratteristiche tecniche funzionali di quella prevista in progetto, ovvero saranno in grado di: - deumidificare e riscaldare l'aria; - deumidificare; - riscaldare; - raffrescare; - riscaldare la piscina. Da ciascuna macchina partono le canalizzazioni principali di mandata, realizzate in poliuretano espanso rivestito con alluminio goffrato, staffate a parete all'esterno dell'edificio ed all'interno dello stesso nella posizione prevista nel progetto definitivo. Nel punto indicato negli elaborati i progetto, dalla condotta principale a sezione rettangolare si dirameranno tre condotte a sezione circolare, realizzate con canali in tessuto di poliestere ad alta induzione per la distribuzione dell'aria in ambiente. La ripresa dell'aria avverrà a pavimento, sulla falsariga di quanto previsto nel progetto in gara. Le condotte di ripresa saranno costruite con gli stessi materiali indicati per quelle di mandata. Di seguito sono riportate le caratteristiche di ciascun deumidificatore. • Portata aria max mandata m3/h 17.000 • Portata aria rinnovo m3/h 13.6000 • Portata aria espulsione massima m3/h 17.000 • Potere di deumidificazione kg/h 70,6 • Potenza frigorifera kW 71,7 • Batteria ad acqua calda: Potenza totale kW 140. • Dimensioni e pesi: Lunghezza mm 4.000, Larghezza mm 2.300, Altezza mm 2.200, Peso kg 2.500. Locali spogliatoi e servizi igienici natanti, pubblico e spogliatoio istruttori. Per queste zone è previsto lo smantellamento dell'impianto esistente e la sua sostituzione con un impianto a tutt'aria, così come previsto nel progetto in gara. Al posto della UTA si è optato per l'installazione di una roof top di pari caratteristiche della macchina prevista nel progetto definitivo. La scelta di questo tipo di macchina è dettata dalla volontà di installare un sistema che sia autonomo rispetto alla centrale termica esistente. Sarà installata nelle medesima posizione in cui era prevista l'installazione della UTA. La “roof top” provvederà a garantire il ricambio orario necessario secondo le indicazioni contenute nel progetto definitivo. Dato che nell'offerta di gara erano stati esclusi i locali adibiti a palestra, al piano seminterrato, la “roof top” è stata dimensionata tenendo conto della riduzione della portata dell'aria non più necessaria; pertanto si passa da 9.000 m³/h di aria in mandata e ripresa (di cui 3.000 m³/h di aria esterna) a 6.000 m³/h (mandata e ripresa) con 2.000 m³/h di aria esterna. Per il resto si manterrà la stessa tipologia di canalizzazioni e di diffusori previsti in progetto, mentre sono state adeguate, riducendole, le dimensioni delle condotte in partenza dalla macchina. Di seguito sono riportate le principali caratteristiche della macchina • Portata totale 6.000 m³/h • Portata aria rinnovo 2.000 m³/h • Portata ricircolo 4.000 m³/h • Portata ripresa 6.000 m³/h • Portata espulsione 2.000 m³/h • Resa frigorifera 37,1 kW • Resa termica 36 kW Impianto idrico sanitario L'impianto idrico sanitario sarà realizzato secondo quanto previsto nel progetto definitivo in gara. Si aggiungerà l'alimentazione idrica per la nuova piscina scoperta prevista come miglioria all'interno dell'offerta presentata in fase di gara. Impianto idrico antincendio a naspi L'impianto idrico antincendio a naspi si realizzerà nel rispetto delle indicazioni riportate nel progetto in gara, tenendo conto delle prescrizioni impartite dal Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Oristano, competente per territorio, il quale comanda l'installazione di ulteriori naspi, al fine di garantire la copertura totale dell'edificio. La relazione di calcolo allegata determina le caratteristiche minime del gruppo di pressurizzazione necessario. 3.5.4 Impianti elettrici e speciali_

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  • L’impianto elettrico avrà origine da una cabina di trasformazione MT-BT di proprietà dell’utente, posta all’interno dell’edificio. Sarà presente un gruppo elettrogeno per l’alimentazione delle utenze preferenziali tali da permettere il regolare svolgimento degli eventi anche in caso assenza di energia elettrica da parte dell’utente erogatore. Nel progetto illuminotecnico si è tenuto conto della possibilità di offrire scenari di illuminazione differenti per i vari ambienti, ferma restando la scelta di apparecchi illuminanti atti a soddisfare quanto previsto dalla norma UNI EN 12464 per ogni tipologia di locale, sia in termini di illuminamento medio minimo che in termini di comfort visivo. Al fine di contenere i consumi energetici saranno installati prevalentemente apparecchi per lampade a basso consumo; tali lampade saranno comandate da interruttori differenziati in modo da poter parzializzare le accensioni all’interno dei singoli locali al variare dell’utilizzo degli stesso e dell’apporto dell’illuminazione naturale. L’edificio sarà servito da impianti di sicurezza (illuminazione, allarme, naspi) progettati nel rispetto delle normative vigenti e in accordo con il progetto di prevenzione incendi. L’alimentazione dei circuiti di sicurezza sarà garantita, oltre che dal gruppo elettrogeno, da gruppi soccorritori con batterie tampone installati a bordo delle apparecchiature e dedicati ai singoli impianti. All’interno dei locali sarà realizzato il cablaggio fonia/dati predisposto al collegamento con la rete telefonica dell’ente fornitore. 4 INTERVENTI OGGETTO DI OFFERTA MIGLIORATIVA In sede di offerta migliorativa alcuni degli interventi pervisti in fase di progettazione definitiva sono stati sostituiti allo scopo di realizzare una struttura con più efficienti caratteristiche prestazionali. La pavimentazione interna sarà realizzata in Klinker, materiale noto per le sue eccellenti caratteristiche tecniche, in termini di ingelività e resistenza; oltre a vantare elevati standard tecnici, vanata peculiarità estetiche pregevoli associate ad un’ottima resistenza allo scivolamento. Il pacchetto di pavimentazione previsto, costituito da finitura in poliuretano additivato con fibre di propilene del tipo Fibermix, pur garantendo elevata resistenza meccanica, mal si presta ad un uso quale quello della piscina, essendo pensato specificamente per il settore industriale, con una resa estetica della pavimentazione sicuramente migliorabile. Si è cercato dunque a soddisfare i requisiti di resistenza meccanica abbinandoli ad un buon risultato estetico che possa rendere gli spazi accoglienti e piacevoli per i fruitori. Ulteriore offerta ha riguardato le ampie aperture presenti sui due prospetti principali per le quali era prevista la sola sostituzione dei profilati e il riposizionamento degli U Glass già presenti: in particolare in luogo di tale prestazione sarà realizzata una vetrata ripartita in quattro specchiature fisse caratterizzata da un telaio in profili di alluminio anodizzato e un tamponamento in vetro stratificato. Le porte interne non saranno revisionate ma sostituite: i profili impiegati, tamponati con laminato plastico verniciato ral 1013, saranno del tipo Planet 45, in Alluminio, rispondenti ai requisiti delle norme UNI EN 12207, UNI EN 12208 e UNI EN 12210. I sanitari, non saranno del tipo classico a pavimento ma sospesi: in questo modo si riuscirà ad evitare un ulteriore appesantimento della pavimentazione, l’impiego di fori e sistemi di fissaggio a pavimento e, allo stesso tempo, si avranno migliori risultati igienici. E’ stato introdotto inoltre un “locale filtro”, mancante nella configurazione attuale e fondamentale negli impianti sportivi con lo scopo di separare l’atrio di ingresso dagli spogliatoi propriamente detti. L’adeguamento è realizzato in maniera quasi speculare in entrambi gli spogliatoi. L’area descritta si configura come una sorta di limbo tra il cosiddetto ambito a piedi calzati e quello a piedi nudi: attraverso la sistemazione del layout interno, si avrebbe una nuova e più spaziosa configurazione degli spogliatoi che manterrebbero l’accesso diretto alla piscina. Per quanto riguarda la risoluzione del degrado della piscina la scelta effettuata punta a garantire perfetta impermeabilità e conservazione nel tempo: viene pertanto impiegato uno stucco ipoallergenico all’acqua, eco-compatibile, batteriostatico e fungistatico, impermeabile ed antimacchia. Il materiale scelto è adatto a tutti i rivestimenti ceramici. La vasca principianti dagli attuali 80 cm raggiungerà un’altezza pari a 1,20 m: in questo modo si riuscirebbe a garantire lo svolgimento di ulteriori attività sportive, oggi non ammesse, date le dimensioni: per attuare l’intervento è prevista la realizzazione di una rampa (pendenza 5%) che consente l’accesso diretto alla nuova quota (+ 0,40 m). Per la fruibilità delle due piscine interne è di fondamentale importanza la sostituzione dell’impianto tecnico di filtrazione. La proposta progettuale prevede le seguenti lavorazioni: 1) Impianto tecnico di filtrazione della piscina nuoto interna, con tempo di ricircolo di 4 ore costituito da: 2 filtri a sabbia monostrato in poliestere rinforzato di robusta struttura, con distribuzione di fondo a piastra e ugelli e distribuzione superiore a fungo, manometro valvola di sfiato aria, coperchio flangiato in pvc per ispezione del letto filtrante, scarico di fondo, pannello porta manometri, base di appoggio ecc. Funzionante con letto permanente in sabbia di quarzo scelta ad unica granulometria, altezza del letto filtrante 1000 mm. 2) Impianto di trattamento chimico automatico cloro/ph per la piscina nuoto interna costituito da: Analizzatore e regolatore di PH (0/14 pH) in continuo con due punti d'intervento On/Off e sistema di dosaggio cloro, composto da pompa dosatrice elettronica a membrana, agitatore elettrico anticorrosione temporizzato, serbatoio prodotto da lt 500 in polietilene predisposto per installazione agitatore. 3) Impianto tecnico di filtrazione piscina principianti interna, con tempo di ricircolo di 4 ore costituito da: Filtri monostrato a Norma Uni 10637:2006 realizzato in vetroresina di robusta struttura, collettori interni e diffusori in pvc, manometro valvola di sfiato aria, coperchio flangiato in pvc per ispezionamento del letto filtrante, scarico di fondo, base di appoggio, etc. Funzionante con letto permanente in sabbia di quarzo scelta ad unica granulometria. 4) Impianto trattamento chimico automatico cloro/ph piscina principianti costituito da Analizzatore e regolatore di PH (0/14 pH) in continuo con due punti d'intervento On/Off e Analizzatore e regolatore di cloro libero (0/10.00 mg/l Cl2) in continuo con due punti d'intervento On/Off. Sistema di dosaggio cloro, composto da pompa dosatrice elettronica a membrana, agitatore elettrico anticorrosione temporizzato, serbatoio prodotto da lt 120 in polietilene predisposto per installazione agitatore. Allo scopo di riqualificare l’area esterna e potenziare l’offerta di servizi all’utenza viene realizzata una piscina esterna dalle dimensioni 800x600 (h = 1,20 m). Il fondo della nuova piscina sarà realizzata con getto in calcestruzzo additivato tipo Rck 300_

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  • mentre il perimetro con getto del medesimo calcestruzzo all’interno di casseforme isotermiche composte di casseri in polistirolo; le pareti e il fondo saranno rivestiti mediante PVC armato costituito da un doppio foglio in PVC con interposta un’armatura in poliestere. La suddetta piscina sarà servita da locale tecnico in vetroresina per l’alloggiamento di impianti. Le lampade previste nel progetto definitivo per l’illuminazione sono state sostituite con apparecchi a LED che assicurano una riduzione dei consumi per gli ambienti interni e quelli esterni rispettivamente del 42% e del 36%. Considerato che il numero di pannelli previsti in progetto (10) è insufficiente per l'effettivo fabbisogno di acqua calda sanitaria e per il preriscaldamento dell'acqua delle piscine il progetto esecutivo prevede di installare n. 12 collettori solari sulla copertura dell’edificio. L’incremento dei moduli congiuntamente all’utilizzo di tubi sottovuoto in luogo dei collettori piani previsti nel progetto definitivo consente di contenere detta criticità. 5. VERIFICHE DI CONFORMITA’ 5.1 Misure di Prevenzione Incendi L'attività del complesso è lo svolgimento di incontri sportivi e manifestazioni sportive regolate dal C.O.N.I. e dalle Federazioni sportive nazionali riconosciute dal C.O.N.I., riportate nell'allegato del D. M. 18 marzo 1996 e le integrazioni introdotte dal D.M. 6 giugno 2005, con presenza di spettatori in numero superiore a 100. Gli accessi sono ubicati al piano seminterrato e al piano terra. L'edificio è composto da un corpo di fabbrica con una superficie coperta pari a circa 3700 m2 distribuiti su di un piano seminterrato, un piano terra ed un livello balconata. Per consentire l'intervento dei mezzi dei vigili del fuoco gli accessi all'area rispettano quanto prescritto dalla normativa. Gli accessi al gruppo elettrogeno e alle centrali termica, elettrica ed antincendio risultano separati dal resto del complesso, in zona aperta di facile accesso; i locali saranno separati dal complesso con una compartimentazione REI. Le strutture dell'edificio avranno caratteristiche di resistenza al fuoco tali da garantire una resistenza al fuoco idonea a soddisfare i casi di carico di incendio riscontrabili per la area di pertinenza dell'attività sportive ed agli spazi riservati agli spettatori. La capacità di prestazione REI delle strutture di separazione sarà idonea a separare i locali destinati ad attività collaterali rispetto a quelle per l'attività sportiva e agli spazi del pubblico. Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali saranno conformi a quanto previsto dal D.M.19 Agosto 1996 "Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi" e s.m.i.. Il complesso presenta un sistema di vie d'uscita per il deflusso degli occupanti verso l'esterno, dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzato in funzione della capacità di deflusso (50 persone per modulo di uscita). La lunghezza delle vie di uscita è inferiore a 40 m. Si prevede un impianto acustico di allarme a sirena con pulsanti di emergenza opportunamente dislocati che segnalerà a tutti gli occupanti un eventuale pericolo. È prevista l'installazione di un impianto di estinzione incendi a naspi, costituito da una rete di tubazioni realizzata ad anello e colonne montanti posate all'interno dell'edificio. Rispetto alle previsioni del progetto definitivo per ottemperare alle prescrizioni dei vigili del fuoco (Parere di conformità prot. 5581 del 2 marzo 2012) è stato incrementato il numero dei naspi DN 25. I naspi aggiuntivi, ubicati in corrispondenza delle uscite di sicurezza, sono cosi distribuiti: - Piano seminterrato: n.1 in corrispondenza dell’uscita di sicurezza a SE; - Piano terra: n.2 nelle uscite a NO e n.2 nelle uscite a SE; - Pianto tribuna: n.1 in corrispondenza della scala di emergenza NO. Inoltre l'impianto prevede all'esterno un doppio attacco motopompa UNI 70, per poter alimentare direttamente l'anello da parte delle squadre di soccorso. È prevista l'installazione di estintori portatili in ragione di almeno un estintore ogni 200 m.2 di pavimentazione o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. 5.2 Superamento delle barriere architettoniche Le soluzioni progettuali, per il requisito dell'accessibilità, hanno previsto la predisposizione dei percorsi e degli spazi di manovra fruibili anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali, nel rispetto delle vigenti norme. L'accessibilità dall'esterno, quando non si ha la complanarità delle pavimentazioni, è garantita da raccordi con pendenze uguali o inferiori all'8%. Una volta all'interno del lotto, dotato di parcheggi per persone con ridotte o impedite capacità motorie, i percorsi e gli spazi di sosta sono in continuità tra loro e con pendenza inferiore all'8% con i locali di ingresso all'edificio e alla biglietteria, al bar e ai servizi. All'esterno le uscite di sicurezza sono collegate attraverso rampe con pendenza uguale o inferiore all'8%, opportunamente interrotte da pianerottoli in base alla norma vigente, con le vaste aree di raccolta, con spazi calmi e con l'esterno. Tutto l'edificio sarà dotato come di seguito elencato: Tutte le porte dei locali sono di dimensione non inferiore a cm 75, l'altezza delle maniglie sarà compresa fra 85 e 95 cm come previsto dalla legge; Per gli infissi esterni l'altezza delle maniglie e dei dispositivi di comando sarà compresa tra i 100 e 130 cm; I pavimenti, sia interni che esterni, sono realizzati con materiali antisdrucciolo e agevolmente percorribili da mezzi con ruote o da persone con ridotte o impedite capacità motorie. Tutti i terminali degli impianti (elettrico e idrico) saranno posti ad un'altezza tra cm 40 e cm 140. 5.3 Rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie L'edificio è stato progettato nel rispetto della normativa vigente in materia di igiene e del regolamento edilizio del PUC di Oristano. Più specificatamente sono stati rispettati i parametri che riguardano il rapporto di illuminazione e di aerazione nei locali destinati a luoghi di lavoro e per quelli con destinazione specialistica._

    Manuale di Manutenzione

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  • Le aperture sulle facciate esterne rispettano il valore minimo di 1/8 della superficie di calpestio del vano di riferimento quando questo è destinato a luogo di lavoro. Tutti i servizi per gli atleti sono stati studiati per separare le zone wc dagli spogliatoi e dalle docce e separati per maschi e femmine._

    Manuale di Manutenzione

    Elenco dei Corpi d'Opera:

    ° 01 PISCINA COMUNALE DI ORISTANO

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  • Manuale di Manutenzione

    PISCINA COMUNALE DI ORISTANO Unità Tecnologiche:

    ° 01.01 Piscine

    ° 01.02 Interventi su strutture esistenti

    ° 01.03 Strutture in elevazione in c.a.

    ° 01.04 Pareti interne

    ° 01.05 Pareti esterne

    ° 01.06 Rivestimenti interni

    ° 01.07 Rivestimenti esterni

    ° 01.08 Controsoffitti

    ° 01.09 Infissi interni

    ° 01.10 Infissi esterni

    ° 01.11 Parapetti

    ° 01.12 Pavimentazioni interne

    ° 01.13 Pavimentazioni esterne

    ° 01.14 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda

    ° 01.15 Impianto elettrico

    ° 01.16 Illuminazione a led

    ° 01.17 Impianto solare termico

    ° 01.18 Impianto di messa a terra

    ° 01.19 Impianto telefonico e citofonico

    ° 01.20 Impianto di climatizzazione

    ° 01.21 Impianto di sicurezza e antincendio

    Corpo d'Opera: 01

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  • Manuale di Manutenzione

    Unità Tecnologica: 01.01

    Le piscine si classificano (secondo quanto riportato dalla norma UNI 10637) in: - tipo a: piscine aperte al pubblico, di proprietà privata e pubblica; - tipo a/1: piscine pubbliche (per esempio piscine comunali); - tipo a/2: piscine ad uso collettivo inserite in contesti quali strutture alberghiere, agriturismi, ecc.; - tipo b. piscine condominiali (con più di 5 unità abitative) e sono ad uso esclusivo dei condomini e dei loro ospiti; - tipo c: piscine ad uso riabilitativo e curativo; - tipo d: piscine private.

    L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: ° 01.01.01 Acqua

    ° 01.01.02 Bocchette di immissione

    ° 01.01.03 Bruciatori

    ° 01.01.04 Canali e bordi sfioratori

    ° 01.01.05 Centrale termica

    ° 01.01.06 Filtri a sabbia

    ° 01.01.07 Manometri

    ° 01.01.08 Piattaforme di partenza

    ° 01.01.09 Pompe di circolazione

    ° 01.01.10 Pozzetti di fondo

    ° 01.01.11 Prefiltri

    ° 01.01.12 Rivestimenti

    ° 01.01.13 Scalette

    ° 01.01.14 Skimmer

    ° 01.01.15 Valvole a farfalla

    ° 01.01.16 Valvole a saracinesca (saracinesche)

    ° 01.01.17 Valvole riduttrici di pressione

    ° 01.01.18 Vasca o invaso

    Piscine

    Pagina 9

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.01

    Acqua

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.01.R01 (Attitudine al) controllo della temperatura

    Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici

    Sia l'acqua destinata alla vasca sia quella di immissione devono mantenere dei valori minimi della temperatura.

    Livello minimo della prestazione: Le temperature da rispettare sono: - vasche coperte bambini: per l'acqua di immissione 26-38 °C e per l'acqua della vasca 26-30 °C; - altre vasche coperte: per l'acqua di immissione 24-38 °C e per l'acqua della vasca 24-28 °C - vasche scoperte: per l'acqua di immissione 18-38 °C . Il valore del pH da considerare è di 6,5-8,5 sia per l'acqua di immissione sia per l'acqua della vasca.

    Classe di Esigenza: Benessere

    01.01.01.R02 Asetticità

    Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici

    L'acqua della vasca e quella di immissione devono essere trattate in modo da evitare lo sviluppo di sostanze nocive per la salute degli utenti.

    Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i valori minimi indicati dalla normativa per l'acqua di immissione e per l'acqua della vasca: - Coliformi totali: 0/100 ml per l'acqua di immissione e 0/100 ml per l'acqua della vasca; - Staphylococcus spp.: 0/100 ml per l'acqua di immissione e 30/100 ml per l'acqua della vasca; - Streptococchi fecali: 0/100 ml sia per l'acqua di immissione sia per l'acqua della vasca; - Pseudomonas spp.: 0/100 ml per l'acqua di immissione e almeno 10/100 ml per l'acqua della vasca; - Carica microbica totale colonie aerobie su agar a 37°C: < o = 100/ml per l'acqua di immissione e < o = a 300/ml per l'acqua della vasca.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.01.A01 Depositi vari

    Quando si realizza una piscina è importante prestare particolare attenzione agli aspetti chimico-fisico-sanitari dell'acqua che si può classificare nei modi seguenti: - acqua di approvvigionamento, utilizzata per l'alimentazione delle vasche (riempimento e reintegro) e per gli usi igienico-sanitari; - acqua di immissione in vasca (di ricircolo e di reintegro, trattata come richiesto per garantirne i requisiti); - acqua contenuta in vasca (presente nel bacino a contatto con i bagnanti). L'acqua di una piscina deve essere batteriologicamente pura, limpida e cristallina, sterilizzata e sterilizzante, non irritante. Poiché l'ambiente circostante, i bagnanti e gli agenti atmosferici compromettono l'integrità di questi requisiti occorre porvi dei rimedi. Uno di questi, estremamente antieconomico, consiste nell'alimentare continuamente la vasca con acqua corrente. Un altro è quello di dotare la vasca di un impianto di trattamento-filtrazione e sterilizzazione. L'acqua viene trattata prima attraverso filtrazione e poi attraverso disinfezione.

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  • Manuale di Manutenzione

    01.01.01.A02 Eccessivo livello del cloro

    01.01.01.A03 Presenza di alghe

    01.01.01.A04 Sostanze sospese

    01.01.01.A05 Temperatura non adeguata

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.01.I01 Pulizia

    Eseguire la pulizia dei depositi vari formatisi sull'acqua.

    Cadenza: ogni giorno

    01.01.01.I02 Ripristino requisiti acqua

    Ripristinare i valori dei requisiti chimico fisici dell'acqua quali cloro, potenziale redox, acido isocianurico, ozono, ecc.

    Cadenza: ogni giorno

    Pagina 11

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.02

    Bocchette di immissione

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.02.R01 (Attitudine al) controllo della portata

    Classe di Requisiti: Di funzionamento

    Le bocchette di immissione devono garantire i valori minimi della portata richiesti dall'impianto.

    Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in relazione al tipo di piscina ovvero se di tipo A, B o C.

    Classe di Esigenza: Gestione

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.02.A01 Difetti delle griglie

    01.01.02.A02 Difetti di serraggio

    01.01.02.A03 Difetti di tenuta

    01.01.02.A04 Ostruzioni

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.02.I01 Regolazione bocchette

    Eseguire la pulizia delle griglie con successiva regolazione ed il serraggio delle stesse sulle bocchette.

    Cadenza: ogni mese

    Queste bocchette possono essere di forma e dimensioni varie e devono essere collocate sul fondo o sulle pareti della vasca in modo da garantire una distribuzione omogenea dell'acqua trattata. I tipi di bocchette in commercio sono quelle fisse, a griglia regolabile ed a getto orientabile.

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.03

    Bruciatori

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.03.R01 (Attitudine al) controllo del rumore prodotto

    Classe di Requisiti: Acustici

    Gli impianti devono garantire un livello di rumore nell’ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dal D.P.C.M. 1.3.1991.

    Livello minimo della prestazione: Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d’aria devono essere tali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”, procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.

    Classe di Esigenza: Benessere

    01.01.03.R02 (Attitudine al) controllo della combustione

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    I gruppi termici devono garantire processi di combustione a massimo rendimento e nello stesso tempo produrre quantità minime di scorie e di sostanze inquinanti.

    Livello minimo della prestazione: In particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34,8 kW si deve avere che la percentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere : - per combustibile solido > 80%; - per combustibile liquido = 15-20%; - per combustibile gassoso = 10-15%; - il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0,1% del volume dei fumi secchi e senza aria; - l’indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di legge. Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture diaerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.03.A01 Difetti dei filtri

    I bruciatori a gas possono essere ad aria soffiata con ventilatore e dispositivo di miscela aria/gas o di tipo atmosferico con o senza accensione piezoelettrica e regolazione della portata. I bruciatori a gasolio sono soprattutto a polverizzazione meccanica dotati di pompa, ugello polverizzatore, sistema di accensione e controllo. I bruciatori di combustibili solidi (carbone e legna) sono formati da una griglia su cui viene distribuito il materiale da bruciare, collocata ad una certa altezza all'interno della camera di combustione in maniera da consentire l'afflusso dell'aria attraverso il letto di combustibile. L'aria è aspirata da un portello posto ad una quota inferiore a quelle della griglia. Le ceneri prodotte dalla combustione cadono attraverso la griglia in una camera destinata alla loro raccolta e da cui devono essere estratte periodicamente attraverso un apposito sportello.

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  • Manuale di Manutenzione

    01.01.03.A02 Difetti di regolazione

    01.01.03.A03 Difetti di tenuta

    01.01.03.A04 Rumorosità

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.03.I01 Pulizia bruciatori

    Effettuare una pulizia dei seguenti elementi dei bruciatori presenti: -del filtro di linea; -della fotocellula; -degli ugelli; -degli elettrodi di accensione.

    Cadenza: ogni 12 mesi

    01.01.03.I02 Sostituzione accessori del bruciatore

    Sostituzione degli accessori del bruciatore quali elettrodi, iniettori, manometri, elettrovalvole gas.

    Cadenza: quando occorre

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.04

    Canali e bordi sfioratori

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.04.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    I canali e/o i bordi sfioratori devono essere installati secondo le prescrizioni delle norme e nel numero ed in posizione di quanto previsto in fase progettuale.

    Livello minimo della prestazione: Per un'efficiente azione di compensazione gli sfioratori dovranno estendersi: nelle vasche rettangolari per almeno i lati lunghi e nelle vasche a forma libera per almeno il 60% del perimetro esterno della vasca.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    01.01.04.R02 Regolarità delle finiture

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    I canali e/o i bordi sfioratori devono essere installati secondo le prescrizioni delle norme e quanto disposto in fase progettuale.

    Livello minimo della prestazione: I canali e/o i bordi sfioratori dovranno essere posizionati in ragione come minimo di uno skimmer ogni 35 m2 di vasca e con una tolleranza massima reciproca in altezza di 15 mm.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.04.A01 Anomalie dei rivestimenti

    01.01.04.A02 Depositi di materiale

    01.01.04.A03 Difetti griglie di protezione

    01.01.04.A04 Ristagni d'acqua

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    Per consentire la compensazione del volume d'acqua presente nella vasca possono essere realizzati dei canali sfioratori sia a parete sia in superficie. Il numero e la posizione dei canali sfioratori devono garantire la tracimazione costante in ogni punto, la capacità di ricevere e smaltire contemporaneamente il volume d'acqua proveniente dal sistema di immissione, quello spostato dal numero massimo di utenti permesso in vasca e quello relativo all'eventuale moto ondoso generato dagli utenti stessi. I canali sfioratori devono essere realizzati in modo da evitare ristagni d'acqua e poter essere facilmente pulibili.

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  • Manuale di Manutenzione

    01.01.04.I01 Pulizia

    Eseguire la pulizia dei canali e dei bordi da tutti i materiali depositati (foglie, insetti, ecc.).

    Cadenza: ogni settimana

    Pagina 16

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.05

    Centrale termica

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.05.R01 (Attitudine al) controllo del rumore prodotto

    Classe di Requisiti: Acustici

    Gli impianti devono garantire un livello di rumore nell’ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dalla normativa vigente.

    Livello minimo della prestazione: Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei canali d’aria devono essere tali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”, procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI, oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.

    Classe di Esigenza: Benessere

    01.01.05.R02 (Attitudine al) controllo della combustione

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    I gruppi termici devono garantire processi di combustione a massimo rendimento e nello stesso tempo produrre quantità minime di scorie e di sostanze inquinanti.

    Livello minimo della prestazione: In particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del focolare superiore a 34,8 kW si deve avere che la percentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere : - per combustibile solido > 80%; - per combustibile liquido = 15-20%; - per combustibile gassoso = 10-15%; - il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0,1% del volume dei fumi secchi e senza aria; - l’indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di legge. Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    Il vano destinato a Centrale Termica deve avere i seguenti requisiti: - superficie in pianta non inferiore a 6 mq; - altezza non inferiore a 2,5 m (la distanza minima della caldaia dal solaio deve essere di 1 m); - distanza della caldaia dalle pareti non inferiore a 0,6 m; - strutture con resistenza al fuoco non inferiore a 120'; - accesso da spazio a cielo libero con porta apribile verso l'esterno; - aperture di aerazione senza serramenti in misura pari a 1/30 della superficie del locale; - nel caso di alimentazione con combustibile liquido va impermeabilizzato il pavimento e le pareti per almeno 0,2 m; - il serbatoio del combustibile non può avere capacità superiore a 15 mc e deve essere interrato a una distanza non inferiore a 0,5 m dal muro più vicino e con la parte superiore a non meno di 0,7 m dal piano di calpestio, se transitabile da veicoli, deve essere dotato di tubo di sfiato del serbatoio e di canna fumaria installata all'esterno dell'edificio.

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    Pagina 17

  • Manuale di Manutenzione

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.05.A01 Difetti dei filtri

    01.01.05.A02 Difetti di regolazione

    01.01.05.A03 Difetti di tenuta

    01.01.05.A04 Rumorosità

    01.01.05.A05 Sbalzi di temperatura

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.05.I01 Eliminazione fanghi di sedimentazione

    Verificare la quantità di fanghi che si depositano sul fondo del generatore (in seguito alla fuoriuscita dal rubinetto di scarico) e provvedere alla eliminazione mediante un lavaggio con acqua ed additivi chimici.

    Cadenza: ogni 12 mesi

    01.01.05.I02 Pulizia bruciatori

    Effettuare la pulizia dei seguenti elementi dei bruciatori, ove presenti: -filtro di linea; -fotocellula; -ugelli; -elettrodi di accensione.

    Cadenza: ogni 12 mesi

    01.01.05.I03 Pulizia caldaie a batteria alettata

    Effettuare una pulizia, mediante aria compressa e con l'utilizzo di spazzola metallica, tra le alette al fine di eliminare ostacoli per il passaggio dei prodotti della combustione.

    Cadenza: ogni 3 mesi

    01.01.05.I04 Pulizia caldaie a combustibile liquido

    Eliminare incrostazioni e fuliggini dai passaggi di fumo e dal focolare.

    Cadenza: ogni mese

    01.01.05.I05 Pulizia organi di regolazione

    Pulire e verificare gli organi di regolazione del sistema di sicurezza, effettuando gli interventi necessari per il buon funzionamento quali: -smontaggio e sostituzione dei pistoni che non funzionano; -rabbocco negli ingranaggi a bagno d'olio; -pulizia dei filtri.

    Cadenza: ogni 12 mesi

    01.01.05.I06 Sostituzione ugelli bruciatore

    Sostituzione degli ugelli del bruciatore dei gruppi termici.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 18

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.06

    Filtri a sabbia

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.06.R01 Asetticità

    Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici

    I filtri a sabbia devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da evitare lo sviluppo di sostanze nocive per la salute degli utenti.

    Livello minimo della prestazione: La velocità massima di filtrazione può raggiungere i 50 m/h per le piscine tipo A e B. Per le piscine tipo C sono consigliabili velocità minori o uguali a 40 m/h.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    01.01.06.R02 Assenza dell'emissione di sostanze nocive

    Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici

    I filtri a sabbia devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti.

    Livello minimo della prestazione: L'altezza minima dello strato filtrante al di sopra della graniglia o del sistema di ripresa dell'acqua deve essere di 200 mm per i filtri con ø < 800, di 400 mm per filtri con ø >= 800 mm e ø < 1,000m, e di 600 mm per i filtri con ø >= 1,000 mm.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    01.01.06.R03 Pulibilità

    Classe di Requisiti: Facilità d'intervento

    I filtri a sabbia devono essere realizzati con materiali e componenti tali da consentire la rimozione di sporcizia e sostanze di accumulo.

    Livello minimo della prestazione: Alla portata di progetto e subito dopo il lavaggio, un filtro non dovrà causare una perdita di carico maggiore di 0,05 MPa rispetto alla pressione in entrata.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    Sia l'acqua di superficie che arriva dalle canalette di sfioro o dagli skimmer che quella di fondo proveniente dallo scarico attraverso appositi tubi raggiungono il gruppo filtrante e sono poi reimmesse in vasca per mezzo delle bocchette. Per consentire la totale circolazione dell'acqua le bocchette devono essere posizionate al lato opposto degli skimmer. Tutte le impurità organiche ed inorganiche in sospensione che non possono essere eliminate dal trattamento chimico, sono rimosse attraverso il gruppo filtrante: l'acqua si fa passare attraverso un percorso riempito di materiale poroso e si pulisce. I filtri a sabbia sono formati da uno strato di sabbia di quarzo che ha spessore e granulometria varia a seconda della capacità del filtro in cui circola l'acqua dall'alto verso il basso e le impurità sono trattenute dalla sabbia.

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    Pagina 19

  • Manuale di Manutenzione

    01.01.06.A01 Depositi di materiale

    01.01.06.A02 Difetti di filtraggio

    01.01.06.A03 Difetti di tenuta

    01.01.06.A04 Perdita di carico

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.06.I01 Pulizia filtri

    Effettuare una pulizia dei filtri mediante un lavaggio controcorrente della massa filtrante con acqua e aria a pressione.

    Cadenza: ogni settimana

    01.01.06.I02 Sostituzione filtri

    Sostituire i filtri quando sono usurati, seguendo le indicazioni fornite dal costruttore, o quando lo spessore dello strato filtrante si è ridotto del 20% rispetto al valore di integrità iniziale.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 20

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.07

    Manometri

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.07.R01 Resistenza alla corrosione

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    I manometri devono essere realizzati con materiali in grado di resistere a fenomeni di corrosione.

    Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i dettami della normativa specifica relativa alla tossicità dei materiali a contatto con l'acqua.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    01.01.07.R02 Resistenza meccanica

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    I manometri devono essere in grado di sopportare pressioni statiche, sovrappressioni e pressioni cicliche senza subire variazioni o disgregazioni.

    Livello minimo della prestazione: Il manometro deve sopportare una pressione statica uguale al valore di fondo scala per un lungo periodo. Il manometro deve sopportare una sovrappressione del 25 % per un breve periodo. Il manometro deve sopportare una pressione fluttuante dal 30 % al 60 % del valore di fondo scala per 100000 cicli.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.07.A01 Difetti degli attacchi

    01.01.07.A02 Difetti guarnizioni

    01.01.07.A03 Perdite

    01.01.07.A04 Rotture vetri

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    I manometri sono strumenti usati per la misurazione della pressione. Devono essere scelti in relazione alle condizioni di utilizzo (pressione di esercizio e temperatura massima prevista). Nelle piscine vengono utilizzati a supporto dei sistemi di filtrazione a diatomee e visualizzano lo stato di intasamento dei filtri e consentono con la loro apertura e chiusura di svuotare la miscela filtrante.

    Piscine

    Pagina 21

  • Manuale di Manutenzione

    01.01.07.I01 Registrazione

    Verificare e registrare gli attacchi delle tubazioni al misuratore per evitare perdite.

    Cadenza: ogni 6 mesi

    01.01.07.I02 Taratura

    Eseguire la taratura del misuratore quando necessario.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 22

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.08

    Piattaforme di partenza

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.08.R01 Regolarità delle finiture

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    Le piattaforme devono essere realizzate con materiali e finiture che devono presentare gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali.

    Livello minimo della prestazione: La dimensione della piattaforma non deve essere inferiore a 500 mm per lato e deve essere dotata di una presa sul lato frontale avente lunghezza di almeno 400 mm. La piattaforma deve essere orizzontale o può avere una pendenza massima (verso la vasca) di 10°.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    01.01.08.R02 Resistenza a sforzi d'uso

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    La piattaforma deve essere realizzata con materiali che non devono subire disgregazioni quando sottoposte a carichi durante il normale utilizzo.

    Livello minimo della prestazione: Le piattaforme devono essere progettate per resistere: - ad un carico verticale indicato nell'appendice A della norma UNI EN 13451; - ad un carico orizzontale (applicato a 90° sul bordo frontale della piattaforma) equivalente al 100% del carico verticale indicato nell'appendice A della norma UNI EN 13451.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.08.A01 Alterazione cromatica

    01.01.08.A02 Anomalie del rivestimento

    01.01.08.A03 Cavillature superficiali

    01.01.08.A04 Corrosione

    01.01.08.A05 Difetti di fissaggio

    Le piattaforme di partenza sono delle piattaforme, generalmente rialzate rispetto al bordo della piscina, che consentono l'ingresso inacqua in una posizione elevata. Generalmente sono realizzate in calcestruzzo armato rivestito con materiale antisdrucciolo.

    Piscine

    Pagina 23

  • Manuale di Manutenzione

    01.01.08.A06 Fessurazioni

    01.01.08.A07 Scheggiature

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.08.I01 Ripristino del fissaggio

    Effettuare il ripristino del fissaggio della piattaforma sul bordo vasca.

    Cadenza: quando occorre

    01.01.08.I02 Ripristino rivestimento

    Eseguire il ripristino del rivestimento antisdrucciolo quando deteriorato.

    Cadenza: quando occorre

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.09

    Pompe di circolazione

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.09.R01 (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche

    Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso

    I componenti delle pompe di circolazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto, secondo quanto prescritto dalla norma tecnica.

    Livello minimo della prestazione: L’apparecchiatura elettrica deve soddisfare i requisiti indicati dalla norma.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    01.01.09.R02 (Attitudine al) controllo del rumore prodotto

    Classe di Requisiti: Acustici

    La pompa con tutti gli accessori completamente montati non deve emettere un livello di rumore superiore a quello consentito dalla norma.

    Livello minimo della prestazione: Le misurazioni del rumore devono essere effettuate in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti in materia.

    Classe di Esigenza: Benessere

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.09.A01 Depositi di sabbia

    01.01.09.A02 Difetti ai filtri

    01.01.09.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni

    01.01.09.A04 Difetti di funzionamento delle valvole

    01.01.09.A05 Perdite di carico

    01.01.09.A06 Rumorosità

    Sono elementi dell'impianto di depurazione dell'acqua e generalmente vengono collocate tra il filtro e il prefiltro; la pompa riceve dal prefiltro l'acqua parzialmente depurata e la canalizza verso il filtro per il trattamento chimico. Le pompe sono formate da una girante fornita di pale che imprime al liquido un movimento di rotazione, un raccordo di entrata convoglia il liquido dalla tubazione di aspirazione alla bocca di ingresso della girante.

    Piscine

    Pagina 25

  • Manuale di Manutenzione

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.09.I01 Pulizia

    Eseguire una pulizia dei filtri mediante asportazione dei materiali di deposito e lavaggio con acqua a pressione.

    Cadenza: ogni settimana

    01.01.09.I02 Revisione generale pompe

    Effettuare una disincrostazione meccanica e/o chimica biodegradabile della pompa e del girante nonché una lubrificazione dei cuscinetti.

    Cadenza: ogni mese

    01.01.09.I03 Sostituzione pompe

    Effettuare la sostituzione delle pompe con altre dalle caratteristiche simili.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 26

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.10

    Pozzetti di fondo

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.10.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    I pozzetti di fondo devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.

    Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma di settore.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    01.01.10.R02 Pulibilità

    Classe di Requisiti: Di manutenibilità

    I pozzetti devono essere facilmente pulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.

    Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto dalle norme UNI.

    Classe di Esigenza: Gestione

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.10.A01 Abrasione

    01.01.10.A02 Difetti delle griglie

    01.01.10.A03 Odori sgradevoli

    01.01.10.A04 Sedimentazione

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.10.I01 Pulizia

    Il fondo della vasca deve avere una leggera pendenza (massimo 6%) in direzione del pozzetto o scarico di fondo al fine di incanalare tutta l'acqua nel punto più profondo. Il pozzetto serve anche a svuotare periodicamente la vasca dell'intera massa d'acqua. Il pozzetto di scarico è dotato di una griglia di aspirazione e di saracinesche che normalizzano il getto di uscita dell'acqua adeguandolo al sistema di reintegro. Le saracinesche, adeguatamente tarate, impediscono la formazione di correnti di aspirazione verso il fondo.

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  • Manuale di Manutenzione

    Eseguire una pulizia dei pozzetti di fondo mediante asportazione dei fanghi di deposito e lavaggio con acqua a pressione.

    Cadenza: ogni 2 mesi

    Pagina 28

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.11

    Prefiltri

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.11.R01 Resistenza alla corrosione

    Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica

    I prefiltri devono essere realizzati con materiali in grado di non subire disgregazioni se sottoposti a fenomeni di corrosione.

    Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i valori indicati dai produttori di detti materiali.

    Classe di Esigenza: Controllabilità

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.11.A01 Depositi di materiale

    01.01.11.A02 Difetti di tenuta

    01.01.11.A03 Perdita di carico

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.11.I01 Pulizia

    Eseguire la pulizia dei prefiltri per evitare problemi di funzionamento alle pompe.

    Cadenza: ogni settimana

    01.01.11.I02 Sostituzione prefiltri

    Sostituire i prefiltri quando usurati o non in grado di svolgere la propria funzione.

    Cadenza: quando occorre

    I prefiltri sono costituiti da un contenitore all'interno del quale è inserita o ricavata una griglia a fori di dimensione massima 8 mm. La griglia deve altresì offrire sufficiente resistenza meccanica per evitare deformazioni anche in presenza di materiali trattenuti che ostruiscano parzialmente i fori e che potrebbero danneggiare o intasare il filtro. Per questo motivo è collocato prima del filtro a protezione della pompa di circolazione. I prefiltri devono resistere alla pressione massima di utilizzo indicata dal costruttore mediante marcatura o etichettatura degli stessi, e comunque ad una pressione di progetto di 1,5 volte la pressione di utilizzo. Devono inoltre resistere a depressione per punte massime non maggiori di 0,01 MPa.

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    Pagina 29

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.12

    Rivestimenti

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.12.R01 Tenuta all'acqua

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    Il rivestimento, unitamente alle pareti, dovrà essere realizzata in modo da impedire all'acqua di penetrare provocando macchie di umidità e/o altro.

    Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria di riferimento a 100 Pa misurata in m3/(h m2) e della pressione massima di prova misurata in Pa. A seconda della classe di appartenenza (secondo UNI EN 14411) le piastrelle di ceramica estruse o pressate di prima scelta devono rispondere alla norma; - formatura Gruppo I: E

  • Manuale di Manutenzione

    01.01.12.A09 Perdita di elementi

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.12.I01 Pulizia delle superfici

    Pulizia e rimozione dello sporco superficiale mediante lavaggio degli elementi con detergenti adatti al tipo di rivestimento.

    Cadenza: quando occorre

    01.01.12.I02 Pulizia e reintegro giunti

    Pulizia dei giunti mediante spazzolatura manuale o con tecniche di rimozione dei depositi mediante getti di acqua a pressione. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura.

    Cadenza: quando occorre

    01.01.12.I03 Sostituzione degli elementi degradati

    Sostituzione degli elementi usurati, rotti, sollevati o scollati con altri analoghi. Reintegro dei giunti degradati mediante nuova listellatura.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 31

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.13

    Scalette

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.13.R01 Regolarità delle finiture

    Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso

    I gradini ed i corrimano delle scalette devono presentare dimensioni e finiture tali da non generare pericoli per gli utenti.

    Livello minimo della prestazione: Le sezioni trasversali possono essere tonde, ovali, rettangolari arrotondate o ellittiche con dimensioni comprese tra 25 mm e 50 mm. Le scalette devono essere corredate da corrimano di altezza compresa tra 750 mm e 900 mm.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    01.01.13.R02 Resistenza meccanica

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    Le pedate delle scalette delle piscine devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni.

    Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica dei gradini delle scalette viene accertata eseguendo la prova indicata dalla norma UNI EN 13451; taleprova consiste nell'applicare progressivamente un carico di 750 N al centro del gradino e per un periodo di 5 minuti. Al termine della prova il gradino non deve presentare fessure, danni o alcun tipo di deformazione.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.13.A01 Anomalie dei rivestimenti

    01.01.13.A02 Corrosione

    01.01.13.A03 Difetti di serraggio

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.13.I01 Ripristino rivestimenti

    Quando la profondità delle vasche supera i 60 cm, queste devono essere munite di una o più scalette di risalita fissate alla struttura della vasca, distanziate tra loro in base alle differenti tipologie e dimensioni delle vasche, ma sempre ad una distanza superiore ai 10 m. Le scalette sono quasi sempre realizzate in acciaio inox, con pedata piana antisdrucciolevole inclinata di circa 10° verso lo specchio dell'acqua e larghe intorno ai 50 cm.

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    Pagina 32

  • Manuale di Manutenzione

    Eseguire il ripristino dei rivestimenti antisdrucciolo quando deteriorati.

    Cadenza: quando occorre

    01.01.13.I02 Ripristino serraggio

    Eseguire il ripristino dei serraggi della scaletta alla struttura della vasca.

    Cadenza: ogni mese

    Pagina 33

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.14

    Skimmer

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.14.R01 Regolarità delle finiture

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    Gli skimmer devono essere installati secondo le prescrizioni delle norme e quanto disposto in fase progettuale.

    Livello minimo della prestazione: Gli skimmer dovranno essere posizionati in ragione come minimo di uno skimmer ogni 35 m2 di vasca e con una tolleranza massima reciproca in altezza di 15 mm.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.14.A01 Anomalie del filtro

    01.01.14.A02 Corrosione dei filtri

    01.01.14.A03 Difetti degli sportelli

    01.01.14.A04 Difetti del galleggiante

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.14.I01 Pulizia vaschetta

    Eseguire la pulizia della vaschetta del cestello filtro da tutti i materiali depositati (foglie, insetti, ecc.).

    Cadenza: ogni settimana

    Gli skimmer sono delle bocchette di aspirazione che vengono montate sulle pareti delle vasche; la loro funzione è quella di aspirare l'acqua in eccesso presente nella vasca per evitare tracimazioni. Tali dispositivi sono dotati di uno sportello (la cui apertura e chiusura è regolata da un galleggiante) che consente all'acqua in eccesso della vasca di penetrare all'interno degli skimmer stessi; successivamente attraverso un cestello filtro (posizionato sul fondo della vaschetta) l'acqua viene filtrata di tutte le impurità presenti quali foglie, insetti, polvere, ecc. e successivamente inviata al sistema di depurazione.

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    Pagina 34

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.15

    Valvole a farfalla

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.15.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    Le valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d'acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione di prova ammissibile (PEA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PFA).

    Livello minimo della prestazione: Per verificare questo requisito una valvola finita viene sottoposta a prova con pressione d'acqua secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d'aria a 6 bar. Al termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabilevisibilmente.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    01.01.15.R02 Resistenza a manovre e sforzi d'uso

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    Le valvole devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.

    Livello minimo della prestazione: Il diametro del volantino e la pressione massima differenziale (alla quale può essere manovrata la valvola a saracinesca senzaby-pass) sono quelli indicati nel punto 5.1 della norma UNI EN 1074.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.15.A01 Difetti del volantino

    01.01.15.A02 Difetti di tenuta

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.15.I01 Disincrostazione volantino

    Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono installate, lungo letubazioni dell'acquedotto, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Le valvole a farfalla sono costituite da un disco circolare (realizzato in ghisa o in acciaio) e di diametro uguale a quello della tubazione su cui viene installato. Il disco circolare viene fatto ruotare su un asse in modo da poter parzializzare o ostruire completamente la sezione del tubo. Gli sforzi richiesti per l'azionamento sono così modesti che le valvole possono essere azionate facilmente anche a mano.

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    Pagina 35

  • Manuale di Manutenzione

    Eseguire una disincrostazione del volantino con prodotti sgrassanti per ripristinare la funzionalità del volantino stesso.

    Cadenza: ogni 2 mesi

    01.01.15.I02 Sostituzione valvole

    Effettuare la sostituzione delle valvole quando deteriorate con valvole dello stesso tipo ed idonee alle pressioni previste per il funzionamento.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 36

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.16

    Valvole a saracinesca (saracinesche)

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.16.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    Le valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d’acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione di prova ammissibile (PEA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PFA).

    Livello minimo della prestazione: Per verificare questo requisito una valvola finita viene sottoposta a prova con pressione d'acqua secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d'aria a 6 bar. Al termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabile visibilmente.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    01.01.16.R02 Resistenza a manovre e sforzi d'uso

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    Le valvole a saracinesca devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.

    Livello minimo della prestazione: Il diametro del volantino e la pressione massima differenziale (alla quale può essere manovrata la valvola a saracinesca senza by-pass) sono quelli indicati nel punto 5.1 della norma UNI EN 1074.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.16.A01 Difetti del volantino

    01.01.16.A02 Difetti di serraggio

    01.01.16.A03 Difetti di tenuta

    01.01.16.A04 Incrostazioni

    Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono installate, lungo le tubazioni dell'acquedotto, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Fanno parte di questa categoria le valvole a saracinesca che sono più comunemente chiamate saracinesche. Sono realizzate in ghisa o in acciaio e sono dotate di un apparato otturatore movimentato da un albero a vite. Possono essere del tipo a corpo piatto, ovale e cilindrico.

    Piscine

    Pagina 37

  • Manuale di Manutenzione

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.16.I01 Disincrostazione volantino

    Eseguire una disincrostazione del volantino con prodotti sgrassanti per ripristinare la funzionalità del volantino stesso.

    Cadenza: ogni 2 mesi

    01.01.16.I02 Registrazione premistoppa

    Eseguire una registrazione del premistoppa serrando i dadi e le guarnizioni per evitare fuoriuscite di fluido.

    Cadenza: ogni 2 mesi

    01.01.16.I03 Sostituzione valvole

    Effettuare la sostituzione delle valvole quando deteriorate con valvole dello stesso tipo ed idonee alle pressioni previste per ilfunzionamento.

    Cadenza: quando occorre

    Pagina 38

  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.17

    Valvole riduttrici di pressione

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.17.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta

    Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso

    Le valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d’acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione di provaammissibile (PEA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PFA).

    Livello minimo della prestazione: Per verificare questo requisito una valvola finita viene sottoposta a prova con pressione d’acqua secondo quanto indicato dallanorma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d’aria a 6 bar. Al termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabile visibilmente.

    Classe di Esigenza: Funzionalità

    01.01.17.R02 Resistenza a manovre e sforzi d'uso

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    Le valvole devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.

    Livello minimo della prestazione: Il diametro del volantino e la pressione massima differenziale (alla quale può essere manovrata la valvola a saracinesca senza by-pass) sono quelli indicati nel punto 5.1 della norma UNI EN 1074.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.17.A01 Difetti del volantino

    Per l'esigenza di dover ridurre la pressione durante l'esercizio si utilizzano le valvole riduttrici di pressione che danno luogo a perdite di carico localizzate. Le valvole riduttrici possono dei seguenti tipi di seguito descritti. Valvola riduttrice di pressione a stella. E' formata da due dischi con luci a stella, uno dei dischi è fisso, l'altro si muove intorno al suo centro. Se si regola la posizione del disco mobile rispetto a quello fisso muta l'apertura delle luci e, quindi, varia la perdita di carico dovuta al passaggio della corrente attraverso la valvola. Le luci hanno un'ampiezza e una forma tale da impedire una completa chiusura della valvola a causa di una manovra errata e scongiurare, quindi, il rischio che la pressione a monte superi un dato limite. Il dispositivo si installa tra due tratti a forma di tronco di cono e la posizione reciproca dei due dischi si può regolare inserendo i dischi stessi all'interno di una bocca di introduzione. Questa valvola dissipa il carico a seconda della portata e per questo ha bisogno di essere regolata al variare della portata. Valvola riduttrice di pressione a molla. Le valvole riduttrici di pressione più moderne hanno una restringimento della sezione in basso la cui apertura è regolata da un sistema a molle. L'organo di strozzamento è formato da un otturatore equilibrato a doppia sede, collegato rigidamente a una membrana metallica sulla cui superficie inferiore agisce la pressione del fluido che si ha a valle della valvola, mentre sulla superficie opposta agisce lo sforzo esercitato dalle molle. La pressione del fluido tende a chiudere la strozzatura, lo sforzo esercitato dalle molle tende ad aprirla, l'equilibrio si raggiunge con una data pressione a valle per cui le valvole riduttrici consentono di ridurre la pressione a monte. La valvola è dotata di una certa autoregolazione tuttavia, non consente di ottenere una pressione ridotta sufficientemente costante al variare sia della pressione a monte che della portata defluente.

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    Pagina 39

  • Manuale di Manutenzione

    01.01.17.A02 Difetti delle molle

    01.01.17.A03 Difetti di tenuta

    01.01.17.A04 Difetti del raccoglitore impurità

    01.01.17.A05 Strozzatura valvola

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.17.I01 Lubrificazione valvole

    Effettuare lo smontaggio della valvole ed eseguire una lubrificazione delle cerniere e delle molle che regolano le valvole.

    Cadenza: ogni 2 mesi

    01.01.17.I02 Pulizia raccoglitore impurità

    Svuotare il raccoglitore dalle impurità trasportate dalla corrente per evitare problemi di strozzatura della valvola.

    Cadenza: ogni mese

    01.01.17.I03 Sostituzione valvole

    Sostituire le valvole quando non più rispondenti alle normative.

    Cadenza: ogni 30 anni

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.01.18

    Vasca o invaso

    Unità Tecnologica: 01.01

    REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)

    01.01.18.R01 Resistenza meccanica

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    Le strutture delle vasche dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni.

    Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.01.18.A01 Cavillature superficiali

    01.01.18.A02 Decolorazione

    01.01.18.A03 Deposito superficiale

    01.01.18.A04 Efflorescenze

    01.01.18.A05 Erosione superficiale

    01.01.18.A06 Esposizione dei ferri di armatura

    01.01.18.A07 Fessurazioni

    01.01.18.A08 Patina biologica

    01.01.18.A09 Penetrazione di umidità

    Le vasche possono essere progettate per uso ricreativo o omologate per accogliere manifestazioni sportive; nel primo caso possono avere varie forme e dimensioni, nel secondo devono avere la forma e la dimensione stabilite dalle norme tecniche della Federazione Italiana Nuoto. A seconda della loro destinazione possono distinguersi in: vasche per gare di nuoto, vasche per gare di tuffi e vasche per il bagno. Una soluzione abituale consiste nell'utilizzare una sola vasca divisa in due zone di diversa profondità riservate al nuoto e ai tuffi ed un'altra separata destinata ai non nuotatori.

    Piscine

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  • Manuale di Manutenzione

    01.01.18.A10 Scheggiature

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.01.18.I01 Interventi sulle strutture

    Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato.

    Cadenza: quando occorre

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  • Manuale di Manutenzione

    Unità Tecnologica: 01.02

    Gli interventi sulle strutture esistenti, rappresentano tutte quelle opere di adeguamento, miglioramento e riparazione, attraverso lequali avviene il ripristino delle condizioni di sicurezza delle stesse nel rispetto della normativa vigente. Tali interventi possono avere come finalità: - di riportare gli elementi strutturali alla situazione iniziale di capacità resistente; - di rafforzare gli elementi strutturali per cambiamento di destinazione d'uso, per adeguamento alle normative sismiche, ecc.. Prima di ogni intervento è opportuno avere un quadro conoscitivo completo delle strutture. In particolare avviare un processodiagnostico per una valutazione dello stato di salute della struttura. Il grado di approfondimento e le metodologie più adeguate andranno ogni volta misurate sulla base delle destinazioni d'uso dell'organismo strutturale in esame e delle sue tipologie e schemi strutturali-statici.

    REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

    01.02.R01 Resistenza agli agenti aggressivi

    Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici

    Gli interventi sulle strutture esistenti non dovranno essere causa di dissoluzioni o disgregazioni e/o mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.

    I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego. Livello minimo della prestazione:

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: ° 01.02.01 Riparazione del copriferro

    ° 01.02.02 Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

    Interventi su strutture esistenti

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.02.01

    Riparazione del copriferro

    Unità Tecnologica: 01.02

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.02.01.A01 Corrosione

    01.02.01.A02 Disgregazione

    01.02.01.A03 Distacco

    01.02.01.A04 Esposizione dei ferri di armatura

    01.02.01.A05 Fessurazioni

    01.02.01.A06 Lesioni

    01.02.01.A07 Mancanza

    01.02.01.A08 Penetrazione di umidità

    01.02.01.A09 Polverizzazione

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    01.02.01.I01 Interventi sulle strutture

    Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato.

    Cadenza: a guasto

    Si tratta di interventi che interessano il ripristino del calcestruzzo di copriferro delle strutture in c.a.. In genere la parte ammalorata presenta delle lesioni e delle sfarinature del calcestruzzo con o senza l'ossidazione delle armature. L'intervento prevede: - l'asportazione del calcestruzzo ammalorato fino ad arrivare alle parti consistenti della struttura; - la rimozione delle corrosioni dai ferri di armatura; - il trattamento anticorrosivo dei ferri di armatura con prodotti epossidici; - l'applicazione di una boiacca epossidica in dispersione di acqua e cemento per migliorare l'aderenza della nuova malta al vecchio calcestruzzo ed ai ferri presenti; - il ripristino delle sezioni originarie delle strutture mediante malte reoplastiche con ritiro compensato.

    Interventi su strutture esistenti

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.02.02

    Trattamenti dalla corrosione dei ferri d'armatura

    Unità Tecnologica: 01.02

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.02.02.A01 Corrosione

    01.02.02.A02 Disgregazione

    01.02.02.A03 Distacco

    01.02.02.A04 Esposizione dei ferri di armatura

    01.02.02.A05 Fessurazioni

    01.02.02.A06 Lesioni

    01.02.02.A07 Mancanza

    01.02.02.A08 Penetrazione di umidità

    01.02.02.A09 Polverizzazione

    MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO

    Si tratta di sistemi che utilizzano tecniche e prodotti idonei (malte cementizie modificate, malte a ritiro compensato, resine, boiacca, ecc.) utilizzati per la protezione dei ferri d'armatura dalla corrosione e dagli effetti della carbonatazione. Gli interventi prevedono le seguenti fasi in successione: - asportazione del calcestruzzo degradato; - processo di idrosabbiatura; - sigillatura; - controllo delle armature; - trattamento protettivo antiossidante delle armature; - trattamento protettivo antiossidante delle armature non affioranti; - ricostruzione geometrica del calcestruzzo; - rivestimento elastomerico anticarbonatazione; - regolarizzazione del supporto; - rivestimento elastico anticarbonatazione.

    Interventi su strutture esistenti

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  • Manuale di Manutenzione

    01.02.02.I01 Interventi sulle strutture

    Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato.

    Cadenza: a guasto

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  • Manuale di Manutenzione

    Unità Tecnologica: 01.03

    Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoli verticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare una connessione rigida fra elementi, in funzione della continuità della sezione ottenuta con un getto monolitico.

    REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)

    01.03.R01 Resistenza meccanica

    Classe di Requisiti: Di stabilità

    Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).

    Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. In particolare D.M. 14.1.2008 (Norme tecniche per le costruzioni) e la Circolare 2.2.2009, n.617 (Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per lecostruzioni» di cui al decreto ministeriale 14.1.2008).

    Livello minimo della prestazione:

    Classe di Esigenza: Sicurezza

    L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: ° 01.03.01 Pareti

    Strutture in elevazione in c.a.

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  • Manuale di Manutenzione

    Elemento Manutenibile: 01.03.01

    Pareti

    Unità Tecnologica: 01.03

    ANOMALIE RISCONTRABILI

    01.03.01.A01 Alveolizzazione

    01.03.01.A02 Cavillature superfici

    01.03.01.A03 Corrosione

    01.03.01.A04 Deformazioni e spostamenti

    01.03.01.A05 Disgregazione

    01.03.01.A06 Distacco

    01.03.01.A07 Efflorescenze

    01.03.01.A08 Erosione superficiale

    01.03.01.A09 Esfoliazione

    01.03.01.A10 Esposizione dei ferri di armatura

    01.03.01.A11 Fessurazioni

    01.03.01.A12 Les