prof. michele pizzo ordinario di economia aziendale seconda università di napoli
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“ Prospettive di armonizzazione del bilancio delle piccole e medie imprese tra Basilea 2 e i Principi Contabili Internazionali”. “PROFESSIONISTI CONTABILI E COMUNICAZIONE ECONOMICA NELLE PMI”. Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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1Prof. Michele Pizzo
Prof. Michele PizzoOrdinario di Economia AziendaleSeconda Università di Napoli
“PROFESSIONISTI CONTABILI E
COMUNICAZIONE ECONOMICA NELLE PMI”
Roma,26 settembre 2008
“Prospettive di armonizzazione del bilancio delle piccole e medie imprese tra
Basilea 2 e i Principi Contabili Internazionali”
Confindustria – Sala Giunta
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2Prof. Michele Pizzo
- Descrizione ricerca e struttura questionario
- Definizione PMI
- Tipologia di impresa
- Attività svolta e parametri per diversificazione
- Utilizzo informazioni
- Applicabilità IFRS
Scaletta dell’intervento
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3Prof. Michele Pizzo
Descrizione ricerca
La ricerca, con questionario C.A.W.I., è stata condotta sui Dottori Commercialisti.
Gli iscritti di Milano, Brescia, Firenze, Caserta e Palermo hanno costituito la popolazione di riferimento. La numerosità del campione, pari a 363 unità, è stata calcolata assumendo un intervallo di confidenza pari al 95%.
L’obiettivo era di capire quali fossero gli utilizzatori del bilancio redatto dalle aziende minori e quali i loro fabbisogni informativi.
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4Prof. Michele Pizzo
Struttura questionario
1. Informazioni di carattere generale;
2. Utilizzatori e loro fabbisogni informativi;
3. Aspetti contabili.
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5Prof. Michele Pizzo
Approccio residuale
Un’azienda è grande quando:
- si riconosce una ragguardevole quantità di soggetti interessati alle risultanze della sua gestione;
-in essa si ravvisa il carattere della separazione fra la proprietà ed il controllo (non solo la quotazione, ma anche aziende che gestiscono denaro pubblico);
- opera in un settore di interesse generale (bancario, assicurativo, energia o public utility).
Definizione PMI
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6Prof. Michele Pizzo
Definizione PMI
Si propone l’adozione di più criteri discriminanti, qualitativi e quantitativi:
- i parametri quantitativi; espressivi, per presunzione, di una corrispondente numerosità dei soggetti interessati ed una correlata complessità della struttura organizzativa;
- il ricorso al mercato dei capitali pubblici;
- il settore di appartenenza; che vale a suggerire la complessità dell’attività svolta e, potenzialmente, l’interesse che l’azienda desta nel suo contesto di riferimento.
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7Prof. Michele Pizzo
Tipologia di impresa
0%
50%
50%
0%0%
0%
71%
29%
0%0%
0%
86%
14%
0%0%
5%
53%
35%
5%3%
4%
57%
23%
13%
3%
4%
61%
26%
8%
3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Intero Campione
Numero di dipendenti occupati in media durante l'esercizioRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde 0-10 11-50 51-250 > 250
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8Prof. Michele Pizzo
Tipologia di impresa
La quasi totalità dei commercialisti intervistati svolge attività per aziende che hanno al massimo 50 dipendenti. Tuttavia, da notare, l’incidenza più alta è quella delle aziende che hanno un numero di dipendenti che va da 0 a 10 (soprattutto nelle città di Caserta e di Firenze).
Limitatamente a questo aspetto dimensionale, trattasi di aziende che rientrano tutte nel campo di applicazione del 2435-bis c.c. (ex-articolato O.I.C.).
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9Prof. Michele Pizzo
Tipologia di impresa
0%
50%
0%
25%
25%
0%
43%
14%
29%
14%
3%
24%
7%
31%
34%
3%
26%
8%
31%
32%
5%
22%
12%
25%
35%
4%
25%
10%
28%
33%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Intero Campione
Totale attivo dello Stato PatrimonialeRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde 0-2000 2001-3650 3651-43000 > 43000
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10Prof. Michele Pizzo
Tipologia di impresa
0%
25%
50%
0%
25%
0%
57%
14%
14%
14%
3%
24%
7%
28%
38%
3%
23%
18%
23%
34%
5%
18%
21%
24%
32%
4%
22%
18%
23%
33%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Intero Campione
FatturatoRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde 0-2000 2001-7300 7301-50000 > 50000
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11Prof. Michele Pizzo
Tipologia di impresa
“Totali Attivo Stato Patrimoniale” e “Fatturati” si distribuiscono abbastanza equamente fra le fasce di importi proposte (non si notano scostamenti particolari delle singole città rispetto ai risultati dell’intero campione, se non per le città di Palermo e Caserta).
Ne consegue che in base al parametro dell’”Attivo dello Stato Patrimoniale” solo un 35% degli intervistati rientra nel campo di applicazione del 2435-bis c.c. e solo il 40% qualora si concentri l’attenzione sul parametro “Fatturato”.
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12Prof. Michele Pizzo
0%
19%
81%
0%
14%
86%
3%
31%
66%
3%
21%
76%
4%
29%
67%
4%
27%
69%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Intero Campione
Struttura proprietariaRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde Aperta Chiusa
Tipologia di impresa
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13Prof. Michele Pizzo
Tipologia di impresa
0%
50%
50%
0%
29%
71%
3%
38%
59%
5%
47%
48%
7%
16%
77%
5%
31%
64%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Intero Campione
Veste giuridicaRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde Imprese individuali - Società di persone Società di capitali
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14Prof. Michele Pizzo
La struttura proprietaria delle aziende clienti dei commercialisti intervistati è per lo più chiusa (come affermato dal 69% dell’intero campione ed in maniera più pronunciata per le città di Caserta e Brescia) e trattasi per lo più di società di capitali.
Tipologia di impresa
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15Prof. Michele Pizzo
Tipo di attività svolta per le società clienti
5%
39%
37%
11%
7%
3%
56%
27%
10%
4%
2%
60%
31%
7%1%
4%
16%
12%
27%
41%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Tenuta conti e redazione delbilancio
Redazione del bilancio Consulenza Sindaco
Tipo di attività svolta per le aziende clientiRappresentazione per l'intero campione
Non risponde Alta Media Bassa Nulla
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16Prof. Michele Pizzo
Adesione al 2435-bis C.C.
0%
75%
25%
0%
100%
0%
0%
83%
17%
2%
94%
5%
5%
69%
25%
3%
80%
17%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Intero Campione
Adesione alle semplificazioni del 2435-bis c.c.Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde SI NO
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17Prof. Michele Pizzo
Percentuale di adesione alle semplificazioni del 2435-bis c.c.Rappresentazione per l'intero campione
7%
1%
0%
5%
3%
11%
4%
7%
8%14%
40%
Non risponde
0 -- 10%
11% -- 20%
21% -- 30%
31% -- 40%
41% -- 50%
51% -- 60%
61% -- 70%
71% -- 80%
81% -- 90%
91% -- 100%
Percentuale di adesione al 2435-bis C.C.
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18Prof. Michele Pizzo
Gli aspetti che vengono ritenuti più rilevanti in tal senso sono:•“fatturato”;•“settore di attività dell’impresa”;•“totale delle attività”.
A seguire, vengono considerati come rilevanti i seguenti aspetti dimensionali:
•“veste giuridica”;•“utilizzatori esterni del bilancio”;•“responsabilità sociale dell’azienda”;•“numero di dipendenti”.
Parametri che dovrebbero giustificare una diversificazione del bilancio
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19Prof. Michele Pizzo
Frequenza con cui i soggetti utilizzano le informazioni di bilancio
13%
57%
24%
4%2%
13%
3%
25%
44%
15%
15%
1%7%
33%
45%
14%
5%
33%
39%
8%
15%
12%
36%
31%
7%
15%
46%
29%
10%1%
15%
39%
34%
12%
0%
16%
21%
22%
17%
25%
96%
1%2%0%2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Utilizzatori delle informazioni dei bilanci delle PMIRappresentazione per l'intero campione
Nulla 2% 15% 45% 8% 7% 1% 0% 25% 2%
Bassa 4% 44% 33% 39% 31% 10% 12% 17% 0%
Media 24% 25% 7% 33% 36% 29% 34% 22% 2%
Alta 57% 3% 1% 5% 12% 46% 39% 21% 1%
Non risponde 13% 13% 15% 14% 15% 15% 15% 16% 96%
Banche e Finanziatori Istituzionali
Clienti Dipendenti FornitoriProprietari
non coinvolti nella
Proprietari coinvolti
nella Fisco
Società di rating
Altro
![Page 20: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/20.jpg)
20Prof. Michele Pizzo
I bilanci proposti dalle PMI vengono utilizzati sicuramente dalle “banche e dai finanziatori istituzionali”, a seguire dai “proprietari coinvolti nella gestione” e dal “fisco”.
Coloro che meno si avvalgono delle informazioni fornite dai bilanci delle aziende minori sono invece i dipendenti, i clienti, i fornitori ed i “proprietari non coinvolti nella gestione”.
Le società di rating vengono percepite solo dal 21% dei commercialisti intervistati quali categorie di soggetti particolarmente interessati ai bilanci formulati dalle aziende minori, a dispetto di un 25% che, invece, stima addirittura nullo il loro impiego di questi documenti.
Frequenza con cui i soggetti utilizzano le informazioni di bilancio
![Page 21: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/21.jpg)
21Prof. Michele Pizzo
Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI
97% 1%1%0%1%
15% 5% 34% 37% 9%
15% 8% 32% 38% 7%
15% 12% 36% 28% 8%
15% 19% 40% 22% 4%
15% 22% 36% 20% 7%
16% 23% 32% 26% 4%
16% 25% 27% 27% 4%
14% 27% 41% 17% 1%
15% 36% 33% 15% 2%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Altro
Determinazione prezzi dei prodotti
Determinazione retribuzioni staff
Valutazione attività svolta dal management
Gestione finanziaria
Valutazione profitti conseguiti e distribuiti
Determinazione retribuzioni amministratori
Determinazione divid/utili da distribuire
Decisioni di investimento
Decisioni di finanziamento
Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMIRappresentazione per l'intero campione
Non risponde Alta Media Bassa Nulla
![Page 22: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/22.jpg)
22Prof. Michele Pizzo
Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI
I proprietari delle aziende minori consultano i loro bilanci soprattutto per:
• assumere “decisioni di finanziamento” (trattasi di una finalità che viene qualificata come alta nel 36% delle risposte e media nel 33%); a seguire vengono percepite come importanti;
•le “decisioni di investimento”,
•la “determinazione dei dividendi” e
•la “determinazione delle retribuzioni per gli amministratori”.
![Page 23: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/23.jpg)
23Prof. Michele Pizzo
Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI
97% 1%1%0%2%
17% 2% 25% 46% 11%
18% 9% 37% 30% 6%
16% 13% 22% 32% 18%
18% 13% 36% 26% 6%
17% 31% 43% 8% 1%
14% 69% 14% 3%0%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Altro
Compensi dei direttori
Attività svolta dal management
Reputazione dei sindaci
Assenza di rilievi nella relazione deisindaci
Stabilità/Trend dei risultaticonseguiti/Sicurezza
Capacità di restituire ilprestito/Liquidità/Profittabilità
Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMIRappresentazione per l'intero campione
Non risponde Alta Media Bassa Nulla
![Page 24: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/24.jpg)
24Prof. Michele Pizzo
Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI
• “Capacità di restituire il prestito – Liquidità - Profittabilità” si qualifica come la principale finalità per cui le banche si avvalgono dei documenti contabili redatti dalle aziende minori, secondo un’intensità alta per il 69% degli intervistati esaminati e media per il 14%;
• a seguire, il 31% dei commercialisti esaminati ritiene che sia alto (ed il 43% che sia medio) l’impiego delle banche dei bilanci delle aziende minori per valutare la “Stabilità – Trend dei risultati conseguiti - Sicurezza”;
• marginale, ma comunque apprezzabile, l’impiego dei bilanci al fine della valutazione della “Assenza di rilievi nella relazione dei sindaci”, (media la frequenza delle consultazione a tal fine secondo il 36% degli intervistati) e della “Attività svolta dal management”, (media la frequenza delle consultazione secondo il 37% degli intervistati).
![Page 25: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/25.jpg)
25Prof. Michele Pizzo
Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti contabili
23%
22%
55%
27%
30%
44%
29%
45%
26%
32%
46%
22%
30%
53%
18%
30%
58%
12%
30%
64%
6%
95%
4%1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Banche/F
inanziatoriIstituzionali
Fisco
Proprietari non
coinvolti nellagestione
Società di rating
Fornitori
Clienti
Dipendenti
Altro
Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti contabili
Rappresentazione per l'intero campione
Non risponde No Si
![Page 26: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/26.jpg)
26Prof. Michele Pizzo
I commercialisti dichiarano che vengono fornite le informazioni integrative di seguito riportate, rispettivamente per ciascuna delle citate categorie di user:
•banche - dati in merito alle capacità fidejussorie, alla solvibilità ed al patrimonio dei soci; quindi un maggiore dettaglio dei dati di bilancio; budget previsionali; informazioni di natura finanziaria; bilanci infrannuali;
•fisco - dati di natura reddituale, con particolare riguardo a quelle relative ai costi; dati relativi agli studi di settore; di natura finanziaria.
•proprietari non coinvolti nella gestione - che conseguono budget e dati relativi alle prospettive future. Ad essi viene concesso anche di consultare i libri sociali;
•società di rating - dati relativi all’evoluzione storica, alle prospettive future, alle previsioni di budget, alla struttura patrimoniale, alla durata dei prestiti.
Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti contabili
![Page 27: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/27.jpg)
27Prof. Michele Pizzo
Aspetti più gravosi della compilazione dei bilanci
21%
13%
65%
21%
33%
47%
24%
38%
38%
22%
42%
36%
23%
47%
30%
25%
51%
23%
23%
60%
17%
99%
0%1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Attività fiscale
Tenuta dellacontabilità
Consulenze di
carattere generale
Revisione dei
conti
Informazioni per
le banche
Gestione paghedipendenti
Dichiarazione IV
A
Altro
Attività che comportano un impegno più gravoso ai fini della compilazione dei bilanci delle imprese minori
Rappresentazione per l'intero campione
Non risponde No Si
![Page 28: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/28.jpg)
28Prof. Michele Pizzo
Aspetti più gravosi della compilazione dei bilanci
L’attività che viene percepita come più gravosa da parte dei commercialisti è quella “fiscale” (si osserva, anche di più rispetto alle “informazioni da formulare per soddisfare le attese informative delle banche”), a seguire la “tenuta della contabilità”, le “consulenze di carattere generale” e la “revisione dei conti”.
![Page 29: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/29.jpg)
29Prof. Michele Pizzo
Percezione carico bilancio – Disciplina Codice Civile
0%
50%
50%
0%
0%
71%
29%
0%
16%
60%
24%
0%
22%
59%
18%
1%
21%
66%
14%
0%
19%
60%
21%
1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palerm
o
Caserta
Brescia
Milano
Firenze
Intero Cam
pione
Si ritiene eccessivo il carico connesso alle regole imposte dal C.C.Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde No Si Non So
![Page 30: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/30.jpg)
30Prof. Michele Pizzo
Percezione carico bilancio – Disciplina Principi Contabili
0%
50%
50%
0%
17%
41%
38%
3%
18%
45%
37%
0%
22%
47%
31%
0%
0%
71%
29%
0%
19%
46%
35%
1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palerm
o
Firenze
Brescia
Milano
Caserta
Totale
Si ritiene eccessivo il carico connesso alle regole imposte dai principi contabiliRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde No Si Non So
![Page 31: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/31.jpg)
31Prof. Michele Pizzo
Conoscenza principi contabili internazionali
0%0%
75%
25%
0%
0%
14%
71%
14%
0%
21%
3%
34%
31%
10%
16%
5%
42%
29%
8%
24%
13%
41%
19%
3%
20%
9%
42%
24%
6%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Palermo Caserta Firenze Brescia Milano Totale
Livello di conoscenza dei principi contabili IAS/IFRSRappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde Alta Media Bassa Nulla
![Page 32: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/32.jpg)
32Prof. Michele Pizzo
Almeno il 30% degli intervistati sostiene che vadano applicati anche alle PMI i seguenti standard:
• IFRS 3 Aggregazioni di imprese;
• IAS 2 Valutazione delle rimanenze;• IAS 10 Eventi accaduti dopo la data di chiusura del bilancio;• IAS 11/18 Uso della percentuale di completamento per i contratti di costruzione e
per i ricavi provenienti dalla cessione dei servizi;• IAS 17 Leasing (vendita e retrolocazione);
• IAS 36 Perdita di valore delle attività immateriali a vita utile indefinita – in particolare dell’avviamento);
• IAS 37 Iscrizione e misurazione degli accantonamenti e delle passività potenziali;
• IAS 38 Capitalizzazione delle attività di ricerca e sviluppo;
• IAS 40 Investimenti immobiliari.
Applicabilità principi contabili
![Page 33: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/33.jpg)
33Prof. Michele Pizzo
Una spiccata propensione alla non estensibilità è evidente invece per i seguenti standard (per i quali le risposte “no” sono almeno pari al 30% - trattasi di una percentuale significativa dato l’alto livello di intervistati che non hanno risposto alla domanda (di solito coloro che non hanno risposto raggiungono almeno il 40% del totale degli intervistati) e considerato che fra le alternative suggerite vi era anche la “non so”, che ha comunque assorbito una parte delle risposte):
Applicabilità IAS - Estensione
![Page 34: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/34.jpg)
34Prof. Michele Pizzo
• IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni;
• IFRS 4 Contratti di assicurazione;
• IAS 12 Contabilizzazione delle imposte sul reddito;
• IAS 19 Criteri di misurazione delle pensioni e di altri benefici successivi al rapporto di lavoro;
• IAS 24 Informazioni sulle entità correlate;
• IAS 26 Fondi di previdenza;
• IAS 27 Bilanci consolidati e bilanci separati;
• IAS 32 Contabilizzazione separata per gli strumenti finanziari strutturati;
Applicabilità IAS - Estensione
![Page 35: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/35.jpg)
35Prof. Michele Pizzo
• IAS 39 Uso dell’effective interest method / Misurazioni al Fair Value / Contabilizzazione dei contratti a termine in valuta estera / Derecognition e/o accantonamenti di hedge accounting / Strumenti finanziari:derecognition / Strumenti finanziari: hedge accounting;
• IAS 41 Valutazioni al fair value per attività agricole• IAS 21 Effetti di variazione dei tassi di cambio;
• IAS 30 Disclosure banche ed istituti finanziari;
• IAS 16 Revaluation model;
• IAS 28/31 Equity method nella contabilizzazione delle partecipazioni in società collegate e in joint venture
Applicabilità IAS - Estensione
![Page 36: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/36.jpg)
36Prof. Michele Pizzo
Applicabilità IAS - Estensione
34%
9%
48%
9%
32%
33%
28%
6%
36%
18%
37%
9%
33%
41%
24%
2%
33%
46%
20%
2%
36%
24%
28%
11%
37%
33%
21%
9%
37%
25%
34%
4%
36%
26%
32%
6%
35%
39%
23%
3%
37%
10%
48%
5%
37%
30%
26%
7%
38%
27%
30%
5%
39%
31%
27%
3%
40%
20%
35%
5%
41%
15%
39%
6%
39%
23%
36%
2%
40%
21%
33%
6%
40%
23%
31%
7%
40%
20%
35%
5%
37%
40%
20%
3%
40%
23%
27%
9%
39%
36%
23%
3%
40%
29%
26%
4%
39%
40%
19%
2%
41%
7%
37%
15%
39%
27%
30%
4%
38%
22%
34%
6%
40%
9%
35%
16%
40%
9%
36%
15%
40%
10%
35%
16%
39%
40%
17%
4%
39%
7%
36%
18%
96%
0%3%1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
IFRS
2
IFRS
3
IFRS
4
IAS
2
IAS
10
IAS
11
IAS
11/18
IAS
12
IAS
16
IAS
17
IAS
19
IAS
20
IAS
21
IAS
23
IAS
24
IAS
26
IAS
27
IAS
28/31
IAS
30
IAS
32
IAS
36 a
IAS
36 b
IAS
37
IAS
38 a
IAS
38 b
IAS
39 a
IAS
39 b
IAS
39 c
IAS
39 d
IAS
39 e
IAS
39 f
IAS
40
IAS
41
Altro
Ritiene che i seguenti standard possano essere estesi anche alle PMI
Non risponde Si No Non So
![Page 37: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/37.jpg)
37Prof. Michele Pizzo
Ovviamente, la percentuale di adesione alla domanda è stata ancor più bassa rispetto alla precedente: si può immaginare, infatti, che si siano astenuti dal rispondere coloro che abbiano considerato non estensibili gli I.A.S./I.F.R.S. anche all’universo delle P.M.I. (in linea generale, infatti, il tasso delle risposte è più basso proprio in corrispondenza di quegli standard rispetto ai quali era preponderante il giudizio di non convenienza dell’estensione).
Tuttavia, prendendo in considerazione i soli principi rispetto ai quali si era giudicata conveniente l’opportunità di una loro applicazione anche da parte delle aziende minori, si può desumere che i commercialisti ritengano ragionevole , a tal fine, una loro preventiva semplificazione.
Applicabilità IAS - Semplificazione
![Page 38: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/38.jpg)
38Prof. Michele Pizzo
Applicabilità IAS - Semplificazione
64%
19%
12%
5%
58%
30%
9%
3%
63%
21%
12%
4%
50%
31%
19%
1%
51%
30%
17%
3%
64%
15%
13%
8%
59%
23%
11%
7%
63%
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14%
2%
65%
19%
13%
3%
55%
29%
15%
1%
69%
12%
15%
3%
62%
18%
16%
4%
61%
21%
16%
2%
63%
24%
11%
2%
67%
15%
14%
4%
71%
15%
11%
3%
67%
18%
13%
2%
68%
16%
12%
4%
69%
16%
11%
4%
69%
15%
13%
3%
59%
25%
15%
2%
66%
18%
13%
3%
63%
25%
10%
2%
63%
23%
11%
3%
59%
24%
16%
1%
75%
9%
9%
7%
66%
22%
11%
2%
67%
15%
16%
3%
74%
8%
11%
8%
75%
7%
11%
7%
74%
8%
11%
7%
60%
25%
13%
2%
74%
8%
11%
7%
97%
1%2%1%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
IFR
S 2
IFR
S 3
IFR
S 4
IAS
2
IAS
10
IAS
11
IAS
11/18
IAS
12
IAS
16
IAS
17
IAS
19
IAS
20
IAS
21
IAS
23
IAS
24
IAS
26
IAS
27
IAS
28/31
IAS
30
IAS
32
IAS
36 a
IAS
36 b
IAS
37
IAS
38 a
IAS
38 b
IAS
39 a
IAS
39 b
IAS
39 c
IAS
39 d
IAS
39 e
IAS
39 f
IAS
40
IAS
41
Altro
Ritiene che i seguenti standard debbano essere semplificati affinchè se ne possa estendere l'applicabilità anche alle aziende minori
Non risponde Si No Non So
![Page 39: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/39.jpg)
39Prof. Michele Pizzo
Rendiconto finanziario
14%
29%
57%
0%
41%
22%
36%
1%
45%
21%
34%
0%
47%
21%
29%
3%
50%
25%
25%
0%
42%
22%
34%
2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Caserta
Milano
Firenze
Brescia
Palerm
o
Intero Cam
pione
Si giustifica l'adozione di un semplice prospetto dei flussi di cassa per le imprese minori Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
Non risponde No Si Non So
![Page 40: Prof. Michele Pizzo Ordinario di Economia Aziendale Seconda Università di Napoli](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081419/568151c8550346895dbfff75/html5/thumbnails/40.jpg)
40Prof. Michele Pizzo
E’ altissimo il livello di astensione alla domanda.
Tuttavia, la maggior parte di coloro che hanno risposto (34%) si dichiara favorevolefavorevole alla compilazione del rendiconto finanziario anche da parte delle P.M.I.; più contenuta, invece, la percentuale di coloro che sono contraricontrari (22% delle risposte esaminate).
Rendiconto finanziario