pizzo carbonara

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Pizzo Carbonara Il punto di ritrovo per l’inizio del sentiero è il Piano della Battaglietta, ap- pena poco distante dalla più nota località di Piano Battaglia. Si può raggiungere il luogo (foto 169) giungendovi dalle tre dire- zioni di marcia che puntano tutte verso Piano Battaglia: provenendo da Colle- sano-Isnello lungo la strada provinciale 54; provenendo da Polizzi Generosa lungo la strada provinciale 119 e, infine, prove- nendo da Petralia Sottana lungo la strada provinciale 54. Si può scegliere il senso di marcia: se imboccare il sentiero proprio da Piano Battaglietta, aggirando il massiccio dal suo lato destro che si snoda tra Monte Ferro, Pizzo Antenna grande (1977 m s.l.m.), Vallone Zottafonda, Piano della Princi- pessa e Pizzo Palermo (1964 m s.l.m.) op- pure dal suo lato sinistro. In questo caso, da Piano della Battaglietta si prosegue ancora un po’ lungo la provinciale fino a 122 169 170

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Pizzo Carbonara

Il punto di ritrovo per l’inizio delsentiero è il Piano della Battaglietta, ap-pena poco distante dalla più nota localitàdi Piano Battaglia. Si può raggiungere illuogo (foto 169) giungendovi dalle tre dire-zioni di marcia che puntano tutte versoPiano Battaglia: provenendo da Colle-sano-Isnello lungo la strada provinciale54; provenendo da Polizzi Generosa lungola strada provinciale 119 e, infine, prove-nendo da Petralia Sottana lungo la stradaprovinciale 54.

Si può scegliere il senso di marcia:se imboccare il sentiero proprio da PianoBattaglietta, aggirando il massiccio dal suolato destro che si snoda tra Monte Ferro,Pizzo Antenna grande (1977 m s.l.m.),Vallone Zottafonda, Piano della Princi-pessa e Pizzo Palermo (1964m s.l.m.) op-pure dal suo lato sinistro. In questo caso,da Piano della Battaglietta si prosegueancora un po’ lungo la provinciale fino a

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raggiungere, sulla destra, lo slargo di un parcheggio, di fronte al quale si trova l’im-bocco del sentiero di Monte Scalonazzo (foto 170).

Siamo al centro del Parco e percorrendo il sentiero per raggiungere l’apice, lavetta più alta delle Madonie con i suoi 1979 metri sul livello del mare, l’escursio-nista proverà sensazioni indescrivibili.

Una volta giunto, il visitatore vedrà congiungersi, nell’orizzonte, l’azzurro delmar Tirreno con l’azzurro del cielo infinito, e sentirà un flusso ininterrotto di emo-zioni provocate dalla bellezza mozzafiato del paesaggio dominato dai rilievi dolo-mitici dell’ambiente carsico con le sue doline e dai boschi di lecci, querce e faggi,con esemplari di eccezionale bellezza. Poi, quando già appagato scenderà dall’al-tro versante, verso Piano Zucchi, il Massiccio del Carbonara gli apparirà in tuttala sua antica e silente eleganza, frutto di una storia lunga milioni di anni, durantei quali eventi geologici ne hanno modificato l’aspetto (foto 171).

Le pietre che lì sono presenti raccontano di un mondo di organismi fossiliz-zati di straordinario interesse scientifico, e contribuiscono anche ad aumentare ilfascino dellamontagna che invita al raccoglimento, alla contemplazione, all’ascoltodel silenzio (foto 172).

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