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MARTE è un progetto europeo finanziato dal programma Intelligent Energy Europe. Tale progetto è stato gestito a livello regionale lanciando investimenti per l’ efficienza energetica in ambito sanitario e svilup- pando strategie innovatrici di finanziamento. R E P O R T F I N A L E

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MARTE è un progetto europeo finanziato dal programma Intelligent Energy Europe. Tale progetto è stato gestito a livello regionale lanciando investimenti per l’ efficienza energetica in ambito sanitario e svilup-pando strategie innovatrici di finanziamento.

R E P O R T F I N A L E

2 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

MARTE Project Basics

Nome completo: Marche Regional Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofitContratto N°: IEE/13/465/SI2.675072

MARTE - Report pubblico finale, maggio 2017

Autori: Cinzia Colangelo, Fabio Travagliati (Regione Marche); Paolo Principi, Roberto Fioretti, Alessandro Carbonari, Massimo Lemme, (UNIVPM), Rodolfo Cascioli, Simone Tonelli (ASUR Marche); Piergabriele Andreoli, Claudia Carani, Marco Chiozzi (AESS); Daniela Pedrini, Simona Agger (SIAS)

Consorzio del Progetto:Regione Marche (IT)ASUR Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale (IT)AESS - Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena (IT)UNIVPM - Università Politecnica delle Marche (IT)SIAIS - Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità (IT)

Coordinatore del Progetto:Nardo Goffi - Regione Marche (IT)

Coordinatore del Progetto (marzo 2014 - gennaio 2017):Mario Pompei, Regione Marche (IT)

Project Manager:Cinzia Colangelo - Regione Marche (IT)

Il progetto MARTE è cofinanziato dal Programma Energia Intelligente Europa

La responsabilità per il contenuto di questa pubblicazione è solamente degli autori. Essa non riflette necessariamente l’opinione della Unione Europea. Né l’EASME, né la Commissione Europea sono responsabili per l’uso che potrebbe essere fatto delle informazioni contenute in detta comunicazione.

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INDICE

INTRODUZIONE

CONTESTO DEL PROGETTO

Il territorio ed i bisogni di riqualificazione energetica

Innovazione prevista dal progetto

Elementi principali e fasi di attuazione

GLI OSPEDALI COINVOLTI E GLI AUDIT ENERGETICI

Metodologia utilizzata per gli Energy Audit

Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto

Ospedale “S. Maria della Misericordia” di Urbino

Ospedale “SS Carlo e Donnino” di Pergola

Presidio ospedaliero di Sant’Elpidio a Mare

Presidio ospedaliero di Petritoli

Riferimenti

IL MECCANISMO FINANZIARIO

L’evoluzione del modello EPC nell’ordinamento italiano

Il modello EPC applicato al settore sanitario

Il collegamento con la programmazione POR FESR 2014-2020

Il Fondo Energia e Mobilità

LA GARA SERVIZIO ENERGIA PLUS

Elementi principali

Valutazione e aggiudicazione

Interventi approvati

SFIDE E LEZIONI APPRESE

RISULTATI RAGGIUNTI E IMPATTI ATTESI

LA REPLICABILITÀ

Le attività di capacity building

La diffusione

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Il settore della salute è considerato di importanza strategica per la riduzione dei gas serra e in particolare per le emissioni di CO2: la quantità di energia che richiede per il funzionamento delle sue strutture, operanti 24/24 ore per 365 giorni l’anno, ne fanno uno dei settori con il potenziale maggior impatto.Malgrado ciò, fino ad oggi raramente sono state sviluppate a li-vello nazionale specifiche linee di policy e programmi, principal-mente per le seguenti ragioni: mancanza di mezzi economico-fi-nanziari per compiere i necessari investimenti nel miglioramento dell’efficienza energetica e convinzione che le azioni da intra-prendere, alla fin fine, non facciano parte del “attività principale” del sistema salute. Quest’ultimo argomento ha cominciato ad essere superato dalla crescente consapevolezza della necessità di affrontare i proble-mi creati dal cambiamento climatico non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute umana, con il conseguente bisogno di tagliare rapidamente e in maniera rilevante le emissioni di CO2.La recente approvazione del Piano Energetico Ambientale Regio-

nale 2020 dimostra la volontà delle Marche di superare le barrie-re ed adeguare la propria pianificazione energetica alla strategia europea in materia di energia da fonti rinnovabili e di risparmio energetico. Nello specifico prevede il sostegno all’efficientamento energetico degli edifici pubblici con priorità per le strutture del Servizio Sanitario Regionale, ospedali, case della salute e case di riposo.

Il progetto europeo MARTE, coordinato dalla Regione Marche, si è prefissato di creare nuovi modelli finanziari per aumentare gli in-vestimenti per la riqualificazione energetica nel settore sanitario: ha dato vita ad un’importante sinergia con i fondi del POR FESR Marche 2014-2020 e diffuso modelli contrattuali di partnership pubblico-privata, con l’obiettivo di superare la prima ragione ad ostacolo di investimenti in questo settore, quella della carenza di risorse finanziarie. Ci auguriamo che l’esperienza di MARTE venga replicata in altre strutture sanitarie ed in altri settori, e che questo report possa rappresentarne un prezioso strumento.

INTRODUZIONE

Manuela Bora Assessora all’Energia e alle Politiche Comunitarie

della Regione Marche

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IL TERRITORIO ED I BISOGNI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

La Regione Marche è situata nel centro-nord dell’Italia, sul litorale Adriatico, copre un’area di 9.694 km2, la sua costa si estende per 180 km ed ha una popolazione pari a 1.565.335 con una densità inferiore alla media nazionale cioè è circa 167,1 abitanti per km2. Il territorio della regione è perlopiù montuoso e collinare ed è co-stituito principalmente dagli Appennini che percorrono la linea di confine interna e da un’estesa rete di colline che digradano verso l’Adriatico.Per conseguire gli obiettivi UE fissati per il 2020 relativamen-te all’efficienza energetica ed all’energia rinnovabile è di fon-damentale importanza intraprendere strategie e azioni volte a promuovere la riqualificazione energetica degli edifici. In seguito all’attuale crisi economica, i finanziamenti e i contributi sono diminuiti e il patto di stabilità ha congelato gli investimenti pubblici, quindi gli enti hanno cercato soluzioni finanziarie inno-vative per finanziare la riqualificazione energetica di tali edifici.In Italia non si ricorre spesso a Contratti di Rendimento Energetico (EPC), soprattutto perché esistono i seguenti ostacoli: • carenza di finanziamenti da parte di terzi, rilevanti soprattut-

to per i progetti in cui i fondi disponibili non sono sufficienti a coprire tutto l’investimento iniziale;

• le banche sono riluttanti a finanziare i progetti che si basano su garanzie di risparmio energetico;

• i contratti EPC sono contratti di recente attuazione, per cui non esistono competenze nel settore pubblico in grado di mettere a punto bandi di gare d’appalto con questa finalità;

• mancanza di accurati e frequenti rilevamenti del consumo energetico a livello del consumatore finale.

La Sanità è considerata dalla Regione Marche uno dei settori strategici per conseguire gli obiettivi 20-20-20 dal momento che il consumo di energia è molto elevato e i costi energetici sono pari a circa 30 milioni di euro all’anno.La Regione Marche, insieme ad ASUR e a tutto il consorzio, ha voluto incentivare gli EPC negli edifici pubblici e mobilitare gli in-vestimenti nel settore della sanità, valutando nel contempo come i fondi strutturali possano sostenere le ESCos (Energy Service Companies) negli investimenti di risparmio energetico, e definen-do una metodologia per la raccolta di dati e l’incremento di bandi di gare d’appalto EPC, considerando gli aspetti tecnici, legali e amministrativi.

INNOVAZIONE PREVISTA DAL PROGETTO

Nel settore pubblico non sono molto diffusi i Contratti di Rendi-mento Energetico. Questo è dovuto principalmente al fatto che ci sono barriere a finanziamenti da parte di terzi, di fondamentale importanza invece per i progetti i cui fondi disponibili non sono

CONTESTO DEL PROGETTO

sufficienti a coprire tutto l’investimento iniziale, e alla mancanza di esperienza nei contratti EPC da parte di chi ha potere decisionale. Al fine di superare tali impedimenti MARTE ha avuto l’obietti-vo di realizzare strategie e modelli di finanziamento inno-vativi per sostenere gli investimenti di efficienza energetica nel settore sanitario, mettendo insieme l’assistenza tecnica del programma IEE – Intelligent Energy Europe con i fondi strutturali (Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale -POR FERS Marche 2014-2020). La Regio-ne Marche ha istituito un fondo di rotazione e un finanziamento pubblico per la riqualificazione energetica degli edifici al fine di garantire gli investimenti individuati con il progetto MARTE e di cofinanziare interventi caratterizzati da un lungo periodo di ritorno dell’investimento stesso. Inoltre, MARTE ha consentito, a chi ha potere decisionale, di at-tuare investimenti di efficienza energetica incrementando la ca-pacity building degli stakeholders regionali (rappresentanti delle Autorità Locali, della Regione, del settore dell’edilizia popolare, ecc.). Questi hanno migliorato le loro competenze e la loro cono-scenza del modello operativo basato su investimenti finanziati dai risparmi, hanno aumentato la loro conoscenza sugli EPC, disse-minando buone pratiche e un modello standard, e hanno affron-tato questioni come l’amministrazione del deficit pubblico e del debito e l’istituzione di un quadro finanziario e legale.

ELEMENTI PRINCIPALI E FASI DI ATTUAZIONE

Il progetto MARTE è stato quindi sviluppato grazie al cofinanzia-mento del programma Intelligent Energy Europe - IEE, sezione MLEI PDA (Mobilising Local Energy Investments - Project Deve-lopment Assistance). Il suo obiettivo principale è stato quello di stimolare investimenti a livello locale per l’efficienza energetica nel settore sanitario, attraverso strategie e meccanismi finanziari innovativi. Come altri progetti europei della stessa tipologia, si è sviluppato a livello locale, interessando 5 strutture sanitarie presenti nelle Marche: gli ospedali di Urbino, Pergola e San Bene-detto del Tronto ed i presidi sanitari di Petritoli e Sant’Elpidio a Mare.

In quest’ottica MARTE ha dato la spinta per la creazione del FEM-Fondo Energia e Mobilità, fondo rotativo di finanza agevolata nel quadro del POR FESR Marche 2014-2020, ed alla promozione di contratti su modello EPC Energy Performance Contracts, mobili-tando ca 12 milioni di euro di investimenti per l’efficientamen-to energetico di tre ospedali e due presidi sanitari.Il progetto si è sviluppato nel corso di tre anni ed ha coin-volto, oltre alla Regione Marche, in qualità di coordinatore, altri quattro partner: ASUR-Marche Azienda Sanitaria Unica Regiona-le, AESS-Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Mo-dena, UNIVPM-Università Politecnica delle Marche (Dipartimenti DIISM e DICEA della Facoltà di Ingegneria) e SIAIS-Società Italia-na dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità. Il progetto ha visto inoltre il coinvolgimento dell’Autorità di Gestione del – POR FESR Marche 2014-2020.

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Gli obiettivi specifici perseguiti dal progetto:

• Definizione di una metodologia comune per gli audit ener-getici e la valutazione degli interventi di riqualificazione energetica in funzione di gare finalizzate all’efficientamento energetico di edifici nel settore sanitario;

• Valutazione delle prestazioni energetiche negli edifici del settore sanitario nella pianificazione degli interventi di ef-ficientamento;

• Creazione di un modello standard per contratti EPC per gli edifici del settore sanitario;

• Integrazione delle competenze ed esperienze all’interno del partenariato di progetto;

• Sviluppo e realizzazione di progetti di efficienza energetica per 5 strutture sanitarie divisi in due gruppi: grandi ospedali e presidi sanitari;

• Stimolo alla creazione di ESCos;• Promuovere la creazione di un “Fondo Energia” con i fondi

strutturali e di investimento europei; • Aumentare la competenza dei decisori politici sui contratti

EPC del settore pubblico;

• Formare ed informare con l’obiettivo di replicare l'approccio e le metodologie del progetto in altri settori e presso altri enti;

• Valutare l’impatto del progetto.

MARTE, per raggiungere i suoi obiettivi, è stato articolato in sei “pacchetti di lavoro” (Work Package - WP): tre tecnici e tre trasversali, quest’ultimi di supporto alle attività tecniche.Le attività trasversali, che si sono sviluppate lungo tutto il periodo di attuazione del progetto, hanno riguardato: il management, il coordinamento e gli aspetti del controllo di qualità (WP1); le at-tività di formazione, la comunicazione e la disseminazione della strategia di progetto (WP5); il contributo alle attività di dissemina-zione del programma IEE (WP6).I WP 2, 3 e 4, relativi alle attività tecniche, si sono invece svi-luppati in maniera consequenziale, essendo l’uno propedeutico all’altro: il WP2 ha riguardato la valutazione degli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici; il WP3 si è focalizzato poi sulla preparazione della gara su modello EPC; ed il WP4 è stato dedicato alla fase di espletamento della gara.

WP1: ManagementWP leader: Marche Region

WP2:Preliminary Phase

WP leader: UNIVPM

WP3:Tender specification

WP leader: AESS

WP4:Procurement & Energy Fund

WP leader: ASUR

WP5: Regional EPC campaignWP leader: Marche Region

WP6: IEE communicationWP leader: Marche Region

WP1: Management - WP leader: Marche Region

WP2: Preliminary PhaseWP leader: UNIVPM

WP3: Tender specificationWP leader: AESS

WP4: Procurement & Energy FundWP leader: ASUR

WP5: Regional EPC campaign - WP leader: Marche Region

WP6: IEE communication - WP leader: Marche Region

Le attività tecniche del progetto sono iniziate con il lavoro dell’Università Politecnica delle Marche che, attraverso la raccolta dati, la valutazione energetica, l’individuazione delle op-portunità di intervento e la stima dei relativi costi e benefici ha prodotto gli audit energetici e gli scenari di retrofit per ciascuna delle strutture sanitarie coinvolte.

In parallelo è stata attivata una collaborazione con l’Autorità di Gestione del POR FESR Marche 2014-2020, per la program-mazione di risorse destinate all’efficientamento energetico delle strutture sanitarie e per l’istituzione dello strumento finanziario FEM- Fondo Energia e Mobilità.

Sulla base degli audit energetici e degli scenari di retrofit, delle risorse finanziarie e del fondo rotativo, previsti nel quadro della programmazione regionale del FESR, l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena ha poi definito il piano economico-finanziario di fattibilità della gara ed i documenti della stessa. Quest’ultima è stata pubblicata da ASUR Marche, che poi ne ha seguito l’espletamento fino alla firma dei contratti.

Durante tutto il corso del progetto, sono state portate avanti le attività di comunicazione, diffusione e formazione. In partico-lare, dal partner SIAIS, sono stati organizzati dei seminari tecnici con l’obiettivo di formare e diffondere i contenuti e la metodologia del progetto in un’ottica di replicabilità.

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GLI OSPEDALI COINVOLTI E GLI AUDIT ENERGETICI

METODOLOGIA UTILIZZATA PER GLI ENERGY AUDIT L’ Università Politecnica delle Marche- UNIVPM (Dipartimenti DI-ISM e DICEA della Facoltà di Ingegneria) ha lavorato agli audit energetici dei tre ospedali e dei due presidi ospedalieri, attraverso la raccolta dati, la valutazione energetica, l’individuazione delle opportunità di intervento e la stima dei relativi costi e dei benefi-ci. Il risultato delle valutazioni ha costituito uno dei documenti di base per la predisposizione della gara EPC.Le indagini sono state effettuate in conformità alla normativa di riferimento prEN 16427-2 e, per quanto non espressamente specificato, con quanto riportato nel Report di progetto relativo gli audit energetici e agli scenari di retrofit (Deliverable 2.2).

Come prima fase dell’audit energetico sono state concordate le modalità di effettuazione dei sopralluoghi, e sono state acqui-site tutte le informazioni possibili riguardanti la destinazione e le modalità d’uso presenti e future delle stesse. I due poliam-bulatori saranno oggetto di futuro potenziamento: aumento della volumetria con reparti per residenze sanitarie assistenziali e/o ul-teriori ambulatori. Nel corso dell’analisi per questi sono stati quin-di valutati due differenti scenari: il primo relativo all’uso attuale dell’intera struttura e il secondo riguardante l’uso futuro previsto.

Successivamente, si è proceduto alla vera e propria raccolta dei dati caratterizzanti gli edifici, in particolare:• tipologia dei vettori energetici;• dati relativi al consumo di energia nel corso degli ultimi tre

anni (valori reperibili), suddivisi nei vari vettori energetici uti-lizzati, disponibili sotto forma di dati mensili rilevabili dalle relative da bollette energetiche emesse dai gestori;

• modelli di occupazione più dettagliati, che sono stati forniti dal personale intervistato durante le visite in loco, inclusi i tempi di occupazione e qualsiasi altra informazione che po-tesse influenzare i carichi termici interni;

• le informazioni sui eventuali cambiamenti geometrici, strut-turali o di destinazione d’uso degli edifici e eventuali ristrut-turazioni edilizie od impiantistiche effettuate nel periodo interessato dall’analisi energetica;

• tipologia degli impianti tecnologici e caratteristiche dei com-ponenti;

• dati legati questioni specifiche evidenziate durante le analisi e rilevabili solo tramite ispezione diretta in situ;

• elaborati grafici, caratteristiche dei componenti e dei subsi-stemi edilizi ed impiantistici e schemi funzionali impiantisti-ci, relazioni tecniche generali e specialistiche.

Ulteriori dati specifici sono stati acquisiti attraverso consulta-zione diretta dei gestori delle reti di distribuzione o fornitori di gas e energia elettrica. Sopralluoghi, ispezioni e analisi in situ, di cui alcune anche strumentali, hanno permesso di registrare ulteriori dati di parametri non quantificabili e/o non presenti nella documentazione fornita. Con l’utilizzo dei dati raccolti è stata effettuata un’analisi pre-liminare di bilancio energetico delle strutture sanitarie e sono stati calcolati i relativi indicatori di prestazione energetica, uti-lizzati per la costruzione della “baseline”.In una terza fase, sono stati utilizzati gli schemi dei sistemi tec-nici, le caratteristiche fisiche dei sottosistemi edili, il control-lo di zone termiche e l’accesso alle aree riservate. Successivamente, è stata effettuata l’analisi energetica dei cin-que edifici, attraverso la simulazione numerica effettuata con specifico software certificato CTI ai fini dei processi di certifi-cazione energetica. Durante questa fase, il consumo energetico dell’edificio è stato ripartito tra i diversi vettori ed i risultati sono stati confrontati con i dati reali desunti dalla bollettazione. I risul-tati più rilevanti di questa analisi sono stati gli indicatori di presta-zione energetica e una “baseline” dettagliata per ogni edificio. I modelli base sono stati poi utilizzati come riferimento per valutare le azioni di miglioramento dell’efficienza energetica. In generale, per i tre ospedali acuti, sono stati ipotizzati interventi di effi-cientamento energetico di rilevanza economica, derivanti dal grande impatto in termini assoluti che queste azioni avrebbero avuto sui consumi finali. Al contrario, nei due poliambulatori sono state ipotizzate proposte di miglioramento più limitate, princi-palmente incentrate sulla valorizzazione del funzionamento dei sottosistemi esistenti, limitando per quanto possibile, il tasso di sostituzione di dispositivi tecnici e componenti edili.Nei paragrafi che seguono sono sintetizzate le analisi condotte per ognuno dei tre ospedali e dei due presidi ospedalieri, oggetto del bando di gara EPC e cioè:• Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del

Tronto;• Ospedale “S. Maria della Misericordia” di Urbino;• Ospedale “SS Carlo e Donnino” di Pergola;• Presidio ospedaliero di Sant’Elpidio a Mare;• Presidio ospedaliero di Petritoli.

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La diagnosi energetica del complesso di edifici costituenti il com-plesso ospedaliero “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto ha riguardato l’intera struttura, costituita da sei corpi edilizi (da A a F) di cui uno, il corpo A, separato dagli altri. I vari edifici sono stati realizzati in epoche diverse, a partire da una villa di stile Liberty (corpo C) che è stata, a seguito di una donazione, il primo nucleo dal quale, nel tempo, si è evoluto tutto il complesso ospedaliero, passando dagli blocchi degli anni 60, fino ai quelli più recenti risalenti agli anni 80-90. Gli stessi edifici, nel corso tempo, hanno subito anche ristrutturazioni parziali e modifiche volumetriche e di distribuzione degli ambienti interni, nonché di destinazione d’uso. La centrale termica è unica per tutto il com-plesso di edifici e la generazione di calore avviene con tre caldaie, di cui una destinata alla produzione di vapore non legata ai pro-cessi di climatizzazione. Inoltre, è presente un cogeneratore per la produzione combinata di calore e di energia elettrica, funzionante prevalentemente durante il periodo invernale, con alimentazione a gas metano.Le caratteristiche geometriche del complesso di edifici sono state acquisite dagli elaborati grafici forniti da ASUR, in parte verifica-te durante i diversi sopralluoghi effettuati. Per quanto riguarda la composizione delle strutture edilizie (solai e pareti) sono state stimate per analogia a quelle esistenti sul territorio, in base al periodo di costruzione. I ponti termici sono stati rilevati attraverso analisi termografica e inseriti, nel calcolo delle potenze termiche disperse, in maniera forfettaria. Riguardo alle informazioni non presenti negli elaborati disponibili e non rilevabili con sopralluogo, sono stati utilizzati i valori numerici desunti dalle tabelle e valu-tati attraverso le formule presenti nelle normative di riferimento. La composizione delle UTA (unità di trattamento dell’aria) è stata rilevata in situ, comprese le caratteristiche delle apparecchiature dei moduli che le costituiscono, ma, data l’assenza di schemi di distribuzione dell’impianto aeraulico, non è stato possibile risalire agli effettivi volumi orari di ricambio d’aria utilizzati nel funziona-

mento, che pertanto sono stati stimati. Il consumo di acqua calda sanitaria è stato calcolato in base al numero di posti letto della struttura. Possibili incongruenze rispetto alla situazione reale possono essere presenti a causa dell’assenza di elaborati proget-tuali o as-built, non potendo, per questo livello di analisi richiesto, rilevare integralmente il sistema edificio-impianto. La struttura è stata considerata aperta, utilizzata e funzionante per 24 ore al giorno e tutto l’anno.La temperatura interna è stata impostata a 22°C, mentre le con-dizioni esterne sono state considerate quelle dettate dalla nor-mativa vigente.L’energy audit è stato condotto con il supporto software validato dal CTI, (MC4suite 2013), i cui protocolli sono in accordo con l’at-tuale normativa di riferimento. I dati teorici sono stati confrontati con i dati reali, desunti dai con-sumi storici acquisiti dalle bollette dell’energia elettrica e del gas metano erogati dai gestori energetici.Sono stati esclusi dalla valutazione i consumi del generatore di vapore, della cucina e dell’impianto di climatizzazione estiva. Gli scenari di miglioramento riguardanti l’involucro interessano l’intera volumetria, meno delle pareti esterne del corpo C nel quale il cappotto termico esterno non risulta essere una scelta praticabile.Per quanto riguarda il beneficio economico ottenibile, è stato cal-colato a partire dal risparmio di gas metano per il riscaldamento e la produzione di ACS (acqua calda sanitaria). La produzione di energia elettrica dal cogeneratore è stata valutata dal punto di vista energetico ma non economico. Tra i diversi scenari ipotiz-zati, uno è stato identificato come possibile base per la succes-siva gara EPC, con interventi che interessano sia l’involucro che l’impianto. Il cogeneratore viene mantenuto con funzionamento solamente nel periodo invernale.Di seguito si riporta la scheda dell’edificio, con la sintesi dei dati e risultati ottenuti.

OSPEDALE “MADONNA DEL SOCCORSO” DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit 11

NOME

IMMAGINE DELL’EDIFICIO

UBICAZIONE

INFORMAZIONI GENERALI SULL’EDIFICIO

INDICATORI ENERGETICI STATO ATTUALE

SOLUZIONI PROPOSTE

RISULTATI E BENEFICI

OSPEDALE “MADONNA DEL SOCCORSO” DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO

San Benedetto del Tronto (AP), Italia (42.94795, N 13.87737 E)

Piani: 8Sup. utile netta riscaldata (m2): 36863Volume lordo riscaldato (m3): 159422Anno di costruzione: 1960/1980Numero posti letto: 233 acuti e 24 lunghe degenze

Indice di prestazione energetica totale (kWh/m3·anno): 32,72Indice di prestazione energetica invernale (kWh/m3·anno): 30,30Indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (kWh/m3·anno): 2,42Classe energetica (D.G.R. n.1366/2011): A+ A B C D E F GProduzione di energia elettrica teorica del cogeneratore (kWhe) 1100.000

• Isolamento parete perimetrali con isolamento a cappotto esterno (20 cm).• Isolamento delle coperture con 20 cm di isolamento termico.• Sostituzione di infissi e isolamento cassonetti (dove presenti).• Sostituzione dei generatori di calore con generatori a condensazione, rifa-

cimento completo della centrale termica e sottocentrale idrica. Sistema di regolazione temperatura zone con compensazione climatica.

ESISTENTE PROPOSTOTrasmittanza media pareti perimetrali (W/mq·K) 1,36 0,18Trasmittanza media copertura (W/mq·K) 0,89 0,17Trasmittanza media serramento (W/m2·K) 4,50 1,4-1,5Fabbisogno di energia primaria annuo (kWh/mc) 32,72 7,60Volume totale lordo riscaldato (mc) 159422 165526Combustibile utilizzato metano metanoPrezzo del combustibile (E/Smc) 0,70 Consumo combustibile annuo (Smc) 744401 233521Risparmio di combustibile annuo (Smc) 510880Risparmio economico annuo (E) 357616Energia elettrica prodotta [kWh] 521000Risparmio energetico annuo ottenibile (TEP) 340Risparmio annuo di CO2 (kgCO2) 771223Costo investimento – opera compiuta (E) 4640000Tempo di ritorno dell’investimento (anni) 13

12 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

La diagnosi energetica del complesso di edifici costituenti l’ospe-dale “S. Maria della Misericordia” di Urbino ha riguardato l’intera struttura, costituita da un insieme di corpi realizzati in epoche diverse, a partire dagli anni 60 fino agli anni 2000. Dagli elaborati grafici forniti da ASUR sono state ricavate le ca-ratteristiche geometriche e dimensionali dell’edificio, successi-vamente confrontate, corrette e aggiornate con i dati acquisiti durante i diversi sopralluoghi effettuati in situ. Anche in questo caso, per quanto riguarda la tipologia di materiali e di stratificazione delle strutture edilizie, muri e solai, non es-sendo esplicitamente dichiarate in progetto, sono state stimate in base al periodo di costruzione e per analogia con quelle risalenti allo stesso periodo rilevabili in zona. Per il blocco Sud invece, di più recente costruzione, sono stati considerate le stratigrafie rilevate da progetto. I ponti termici sono stati stimati attraverso analisi termografica e inseriti nel calcolo in maniera forfettaria. Della centrale termica, di recentissima realizzazione, è stato ese-guito il rilevo e sono stati acquisiti i dati dal progetto esecutivo, mentre del sistema di distribuzione non è stato possibile fare valutazione, a parte i tratti nuovi di collegamento della centrale termica alle sotto-centrali. Riguardo alle informazioni e ai dati non presenti negli elaborati disponibili e comunque non rilevabili attraverso sopralluogo, sono state utilizzate le tabelle e le for-mule presenti nelle normative di riferimento. Le UTA sono state rilevate, ma data l’assenza di schemi di distribuzione dell’impian-to aeraulico non è stato possibile risalire agli effetti ricambi, che sono stati quindi stimati. Il consumo di acqua calda sanitaria è stato calcolato in base al numero di posti letto della struttura, con un incremento derivato dal basso numero di posti letto rispetto ai servizi presenti nella struttura. Possibili incongruenze rispetto alla situazione reale possono essere presenti a causa dell’assenza di elaborati progettuali o as-built, non potendo a questo livello di analisi rilevare integralmente il sistema edificio-impianto.

L’energy audit è stato condotto con il supporto software validato dal CTI, (MC4suite 2013), i cui protocolli sono in accordo con l’at-tuale normativa di riferimento. I dati teorici sono stati confrontati con i dati reali, desunti dai con-sumi storici acquisiti dalle bollette dell’energia elettrica e del gas metano.Sono stati esclusi dalla valutazione i consumi della cucina e dell’impianto di climatizzazione estiva, così come il possibile im-patto dall’avviamento della trigenerazione per la produzione di acqua refrigerata destinata alla climatizzazione estiva di alcune parti di edificio.La temperatura interna è stata impostata a 22°C, mentre le con-dizioni esterne sono state considerate quelle della normativa.La struttura è stata considerata aperta, utilizzata e funzionante per 24 ore al giorno e tutto l’anno. Gli scenari di miglioramento riguardanti l’involucro interessano l’intero complesso. A parte il solaio di separazione tra il piano 4 e il piano tecnico del blocco Sud. Per quanto riguarda la stima del beneficio economico ottenibile, ne è stato calcolato il valo-re a partire dal risparmio di gas metano per il riscaldamento e la produzione di ACS. La produzione di energia elettrica prodotta dal cogeneratore, già presente ma non funzionante per il quale è prevista l’imminente attivazione, è stata valutata dal punto di vista energetico ma non economico.Uno scenario, tra i diversi proposti, è stato identificato come pos-sibile base per la successiva gara EPC, con interventi che interes-sano sia l’involucro che l’impianto. Il cogeneratore viene messo in funzione nel periodo invernale. Di seguito si riporta la scheda dell’edificio, con la sintesi de dati e risultati ottenuti.

OSPEDALE “S. MARIA DELLA MISERICORDIA” DI URBINO

Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit 13

NOME

IMMAGINE DELL’EDIFICIO

UBICAZIONE

INFORMAZIONI GENERALI SULL’EDIFICIO

INDICATORI ENERGETICI STATO ATTUALE

SOLUZIONI PROPOSTE

RISULTATI E BENEFICI

OSPEDALE “S. MARIA DELLA MISERICORDIA” DI URBINO

Urbino (PU), Italy (43.734047, N 12.632737 E)

Piani: 8Sup. utile netta riscaldata (m2): 21018Volume lordo riscaldato (m3): 87238Anno di costruzione: 1960/1980/2005Numero posti letto: 100

Indice di prestazione energetica totale (kWh/m3·anno): 72,33Indice di prestazione energetica invernale (kWh/m3·anno): 68,66Indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (kWh/m3·anno): 3,67Classe energetica (D.G.R. n.1366/2011): A+ A B C D E F G

• Isolamento parete perimetrali con isolamento a cappotto esterno (20 cm).• Isolamento delle coperture con 20 cm di isolamento termico.• Sostituzione di infissi e isolamento cassonetti (dove presenti).• Attivazione cogeneratore esistente

ESISTENTE PROPOSTOTrasmittanza media pareti perimetrali (W/mq·K) 1,43-0,79 0,18-0,16Trasmittanza media copertura (W/mq·K) 1,80-0,66 0,19-0,66Trasmittanza media serramento (W/mq·K) 6,5-3,0 1,2-1,4Fabbisogno di energia primaria annuo (kWh/mc) 72,33 15,44Volume totale lordo riscaldato (mc) 87238 93255Combustibile utilizzato metano metanoPrezzo del combustibile (E/Smc, E/kWh) 0,70 Consumo combustibile annuo (Smc) 596154 285363Risparmio di combustibile annuo (Smc) 310791Risparmio economico annuo (E) 217554Energia elettrica prodotta [kWh] 418000Risparmio energetico annuo ottenibile (TEP) 488Risparmio annuo di CO2 (kgCO2) 813825Costo investimento – opera compiuta (E) 3150000Tempo di ritorno dell’investimento (anni) 15

14 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

L’ospedale di Pergola è composto da un unico edificio finito di realizzare nei primi anni ’70, e successivamente non soggetto a particolari ristrutturazioni importanti, a parte la sostituzione della centrale termica, che ora è disposta in un locale esterno all’edifi-cio. La diagnosi energetica ha quindi interessato l’intero ospeda-le, per i consumi termici ed elettrici riguardanti la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria. Così come nei due precedenti casi studio, i dati e le informazioni necessarie alla diagnosi energetica, riguardanti l’edificio e l’impianto, sono state ricavate dagli elaborati progettuali messi a disposizione dall’ASUR e verificati durante i sopralluoghi. I ponti termici sono stati rilevati attraverso la tecnica termografica e valutati in maniera forfettaria nei termini di potenza energetica dispersa. La centrale termica è stata rilevata, così come i sistemi dei terminali di emissione e di regolazione, mentre della rete di distribuzione, avendo dei passaggi chiusi, non è stato possibile farne il rilievo e quindi valu-tarne il comportamento. Riguardo alle informazioni non presenti nella documentazione disponibile e/o non rilevabili attraverso so-pralluogo, sono state rilevate dalle tabelle e attraverso le formule presenti all’interno delle norme di riferimento. Possibili incon-gruenze possono essere evidenziate rispetto alla situazione rea-le a causa dell’assenza di elaborati as-built e all’impossibilità di poter effettuare un rilievo integrale del sistema edificio-impianto per l’intero complesso ospedaliero.Ai fini delle elaborazioni per il calcolo dei consumi energetici, sono stati esclusi dalla valutazione i consumi legati al funzionamento: delle cucine, dei sistemi di sterilizzazione, di apparecchiature me-dicali e dell’impianto di climatizzazione estiva.

Il consumo di acqua calda sanitaria proporzionale al numero di persone ricoverate, è stato calcolato in base ai posti letto pre-senti nella struttura.La temperatura interna dell’aria è stata impostata a 22°C, mentre le condizioni esterne sono state considerate quelle riportate dalla normativa. La struttura è stata considerata: aperta agli utenti esterni, utilizza-ta e funzionante per 24 ore al giorno e durante tutto l’anno.L’energy audit è stato condotto con il supporto di uno strumento software validato dal CTI, (MC4suite 2013), i cui protocolli sono in accordo con l’attuale normativa di riferimento. I dati teorici di consumo risultanti dalle elaborazioni numeriche sono stati confrontati con quelli effettivi, desunti dai consumi storici acquisiti dalle bollette registrate di consumo dell’energia elettrica e del gas metano.Gli scenari di miglioramento riguardanti l’involucro interessano l’intero complesso. Per quanto riguarda il beneficio economico ottenibile è stato calcolato a partire dal risparmio di gas metano per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Uno scenario, tra i diversi interventi singoli e multipli di riqualificazione proposti, è stato proposto ed identificato come strumento possi-bile di base per la successiva gara EPC, con azioni di risanamento che interessano sia l’involucro edilizio che l’impianto tecnologico. Di seguito si riporta la scheda dell’edificio, con la sintesi de dati e risultati ottenuti.

OSPEDALE “SS CARLO E DONNINO” DI PERGOLA

Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit 15

NOME

IMMAGINE DELL’EDIFICIO

UBICAZIONE

INFORMAZIONI GENERALI SULL’EDIFICIO

INDICATORI ENERGETICI STATO ATTUALE

SOLUZIONI PROPOSTE

RISULTATI E BENEFICI

OSPEDALE “SS CARLO E DONNINO” DI PERGOLA

Pergola (PU), Italia (43.568961 N, 12.830979 E)

Piani: 6Sup. utile netta riscaldata (m2): 8195Volume lordo riscaldato (m3): 34026Anno di costruzione: 1970Numero posti letto: 68

Indice di prestazione energetica totale (kWh/m3·anno): 61,19Indice di prestazione energetica invernale (kWh/m3·anno): 59,26Indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (kWh/m3·anno): 1,93Classe energetica (D.G.R. n.1366/2011): A+ A B C D E F G

• Isolamento parete perimetrali con isolamento a cappotto esterno (20 cm).• Isolamento delle coperture con 20 cm di isolamento termico.• Sostituzione di infissi e isolamento cassonetti (dove presenti).• Sostituzione dei generatori di calore con generatori a condensazione, rifa-

cimento completo della centrale termica e sottocentrale idrica. Sistema di regolazione temperatura zone con compensazione climatica. Sostituzione im-pianto di distribuzione ed emissione.

ESISTENTE PROPOSTOTrasmittanza media pareti perimetrali (W/mq·K) 0,707 0,162Trasmittanza media copertura (W/mq·K) 0,5 0,148Trasmittanza media serramento (W/mq·K) 6,245 1,33Potenza del generatore (kW) 1788 2000Fabbisogno di energia primaria annuo (kWh/mc) 59,20 12,40Volume totale lordo riscaldato (mc) 34026 36140Combustibile utilizzato Metano MetanoPrezzo del combustibile (E/Smc, E/kWh) 0,73 Rendimento di combustione a carico nominale 0,92 107,5Consumo combustibile annuo (Smc, kWh) 203194 50305Risparmio di combustibile annuo (Smc, kWh) 152889Risparmio economico annuo (E) 110892Risparmio energetico annuo ottenibile (TEP) 137,83Risparmio annuo di CO2 (kg CO2) 314866,87Costo investimento – opera compiuta (E) 2177627Tempo di ritorno dell’investimento (anni) 20

16 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

Il presidio ospedaliero di Sant’Elpidio a Mare è stato analizzato nella sua interezza. La destinazione d’uso prevalente di questo ospedale è – ma non limitata a - poliambulatorio, e si sviluppa su sette piani. La superficie netta riscaldata è pari a 2360 m2, ed il volume lordo riscaldato è pari a 10580 m3. Inoltre, l’analisi ener-getica è stata condotta considerando i piani di trasformazione del presidio, e quindi le modalità di utilizzo al momento dell’aggiudi-cazione della gara EPC. L’edificio è costituito da due blocchi, di cui uno risalente agli anni ’80 che ospita il corpo scale ed alcune sale d’attesa (“blocco A2” nella scheda che segue), e l’altro risalente agli anni ’70 (blocco “A1” nella scheda che segue), che ospita i reparti del presidio ospedaliero, entrambi costruiti con struttura portante in C.A. e tamponature in muratura non portante. Le caratteristiche geometriche sono state stimate in parte dal materiale fornito dall’azienda ASUR, in parte tramite sopralluoghi diretti. Le caratteristiche fisiche delle strutture e degli impianti sono state o dedotte da rilievo visivo o ipotizzate in base al pe-riodo di costruzione di ognuno dei blocchi dell’edificio. L’impian-to si occupa della sola climatizzazione invernale, ed è realizzato completamente a radiatori, con centrale termica posta in edificio distaccato. Lo studio ha riguardato anche l’impianto di illumina-zione, perché l’edificio è caratterizzato da una densità abitativa ridotta, con presenza di personale non estesa a tutta la giornata. Ai fini della diagnosi energetica, sono stati acquisiti tutti i consumi di gas metano ed energia elettrica degli ultimi tre anni. Inoltre, la diagnosi dello stato di fatto ha riguardato l’utilizzo dell’edificio al momento in cui avverrà l’aggiudicazione dell’appalto, e non al momento dell’effettuazione dello studio, e quindi ha incluso le destinazioni d’uso previste per lo stato futuro. In particolare, i pia-ni sotto piano stradale sono utilizzati come radiologia, sede della Croce Azzurra e di ambulatori, il piano terra ospita ambulatori ed uffici e pronto soccorso, il piano primo ospita solo ambulatori, il

piano secondo è in corso di conversione verso un reparto di RSA, e l’ultimo piano (sottotetto) ospiterà degli spogliatoi per il perso-nale ed un locale adibito ad archivio. L’energy audit è stato condotto con il supporto del software MC-4suite 2013, validato dal CTI, i cui protocolli sono in accordo con l’attuale normativa di riferimento. Nella scheda sono riportati gli indici di consumo relativi allo stato di fatto rilevato nelle condi-zioni di uso attuali. Questo è stato utile per validare il modello di simulazione, da cui è stato costruito il modello che si riferisce alle condizioni d’uso previste nella fase di aggiudicazione del bando di gara, i cui consumi saranno complessivamente maggiori, perché allo stato attuale non è ancora attivo il reparto RSA e non sono stati completati tutti gli ambulatori. E’, quindi, su questo riferi-mento che sono stati valutati diversi possibili scenari di interven-to, di cui quello che è mostrato nella scheda che segue è stato suggerito all’interno del bando di gara EPC. L’intervento scelto per questo ospedale è un intervento di riqua-lificazione energetica a basso costo, che limita l’intervento sulle strutture esistenti alla sostituzione degli infissi responsabili delle maggiori dispersioni termiche ed alla diminuzione delle disper-sioni imputabili al sistema di distribuzione dell’impianto. Invece, si è preferito ipotizzare l’installazione di tecnologie per il controllo in tempo reale della regolazione dell’impianto ed il rifacimento dell’impianto di illuminazione, in cui gli ambienti a più elevata variazione del livello di occupazione (es. corridoi) sono stati dotati di un impianto di controllo per la modulazione del livello di illumi-nazione in tempo reale. I risultati di risparmio energetico descritti nella scheda che segue, mostrano che questo insieme di interventi è in grado di garantire un periodo di ritorno dall’investimento compatibile con la durata di un contratto di gestione.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI SANT’ELPIDIO A MARE

Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit 17

NOME

IMMAGINE DELL’EDIFICIO

UBICAZIONE

INFORMAZIONI GENERALI SULL’EDIFICIO

INDICATORI ENERGETICI STATO ATTUALE

SOLUZIONI PROPOSTE

RISULTATI E BENEFICI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI SANT’ELPIDIO A MARE

Via Porta Romana, 63019, Sant’Elpidio a Mare

Piani: 7Sup. utile netta riscaldata (m2): 2360Volume lordo riscaldato (m3): 10580Anno di costruzione: anni 1970 ed anni 1980

Indice di prestazione energetica totale (kWh/m3·anno): 53,39Indice di prestazione energetica invernale (kWh/m3·anno): 34,01Indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (kWh/m3·anno): 19,38Classe energetica (D.G.R. n.1366/2011): A+ A B C D E F G

• Sostituzione della quasi totalità degli infissi attualmente installati con infissi nuovi;

• Installazione di un nuovo sistema di regolazione dell’impianto, che faccia uti-lizzo anche di sonde ambiente;

• Miglioramento del sistema di distribuzione dei fluidi termo-vettori incremen-tando l’isolamento nei tratti di tubazione che sono maggiori responsabili delle perdite di distribuzione;

• Rifacimento dell’impianto di illuminazione, con una sostituzione quasi totale dei corpi illuminanti, ed installazione di sistemi di controllo intelligente negli ambienti a più elevata variabilità del livello di occupazione degli utenti.

• Inoltre, si considera come possibile intervento migliorativo, l’installazione di un impianto solare termico.

ESISTENTE PROPOSTOTrasmittanza media serramento (W/mq·K) 4,639 2,375Numero di punti luce 455 392Consumo di combustibile annuo (Sm3) 62302 Consumo di combustibile annuo (kWhel) 149806 Prezzo del combustibile (E/Sm3; E/kWhel) 0,823; 0,205 Risparmio di combustibile annuo (Sm3) 15186Risparmio di combustibile annuo (kWhel) 72449Risparmio economico annuo (E) 27376Risparmio energetico annuo ottenibile (TEP) 27,06Risparmio annuo di CO2 (kg CO2) 109432,18Costo investimento – opera compiuta (E) 267205,1Tempo di ritorno dell’investimento (anni) 9,8

18 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

Il presidio ospedaliero di Petritoli è stato analizzato nella sua in-terezza. La destinazione d’uso prevalente di questo ospedale è – ma non limitata a - poliambulatorio, e si sviluppa su sei piani. La superficie netta riscaldata al momento del sopralluogo era pari a 2184 m2, ed il volume lordo riscaldato era pari a 10866 m3. Inoltre, l’analisi energetica è stata condotta considerando i piani di trasformazione del presidio, e quindi le modalità di utilizzo al momento dell’aggiudicazione della gara EPC. L’edificio è costitu-ito da due blocchi, di cui uno storico, risalente al XVI secolo, che ospita la fisioterapia ed alcuni laboratori analisi, (“blocco storico” nella scheda che segue), e l’altro risalente agli anni ’70 (“blocco principale” nella scheda che segue), che ospita tutti gli altri repar-ti del presidio ospedaliero. Il blocco storico è stato costruito con il sistema a muratura portante, mentre il blocco principale è stato costruito con struttura portante in C.A. e tamponature in muratura non portante. Le caratteristiche geometriche sono state stimate in parte dal materiale fornito dall’azienda ASUR, in parte tramite sopralluoghi diretti. Le caratteristiche fisiche delle strutture e degli impianti sono state o dedotte da rilievo visivo o ipotizzate in base al perio-do di costruzione di ognuno dei blocchi dell’edificio. L’impianto si occupa della sola climatizzazione invernale, ed è partizionato in tre differenti sotto-sistemi secondari: una parte a radiatori, che serve il blocco principale; una parte a radiatori che serve parte del blocco storico; una terza parte a riscaldamento a pavimento, che serve la parte restante del blocco storico. La centrale termica è posta in un piccolo edificio distaccato. Lo studio ha riguardato an-che l’impianto di illuminazione, perché l’edificio è caratterizzato da una densità abitativa ridotta e variabile, con presenza di perso-nale non estesa a tutta la giornata. Ai fini della diagnosi energe-tica, sono stati acquisiti tutti i consumi di gas metano ed energia elettrica degli ultimi tre anni. Inoltre, la diagnosi dello stato di fatto ha riguardato l’utilizzo dell’edificio al momento dell’aggiudicazio-ne dell’appalto, e non al momento dell’effettuazione dello studio, e quindi ha incluso le destinazioni d’uso previste per lo stato fu-turo. In particolare, il piano semi-interrato è utilizzato dalla Croce

Arcobaleno, il piano terra ospita ambulatori e pronto soccorso, il piano primo ospita ambulatori, fisioterapia, laboratori analisi e farmacia; il piano secondo è in corso di conversione, attualmente include uffici ed ambulatori, ma si estenderà verso il blocco stori-co per includere un reparto di RSA; infine, il terzo piano ospita un reparto di psichiatria. L’energy audit è stato condotto con il supporto di un software validato dal CTI (MC4suite 2013), i cui protocolli sono in accordo con l’attuale normativa di riferimento. Nella scheda sono riportati gli indici di consumo relativi allo stato di fatto rilevato nelle con-dizioni di uso attuali. Questo è stato utile per validare il modello di simulazione, da cui è stato costruito il modello che si riferisce alle condizioni d’uso previste nella fase di aggiudicazione del bando di gara, i cui consumi saranno complessivamente maggiori, perché allo stato attuale non è ancora attivo il reparto RSA. E’, quindi, su questo riferimento che sono stati valutati diversi possibili scenari di intervento, di cui quello che è mostrato nella scheda che segue è stato suggerito all’interno del bando per la gara EPC. L’intervento scelto per questo ospedale è un intervento di riqua-lificazione energetica a basso costo, che limita l’intervento sulle strutture esistenti alla sostituzione degli infissi responsabili delle maggiori dispersioni termiche ed all’incremento del livello di iso-lamento del solaio del sottotetto. Invece, si è preferito ipotizzare soprattutto l’installazione di tecnologie per il controllo in tempo reale della regolazione dell’impianto, previa sostituzione dell’at-tuale generatore di calore con uno più efficiente e più potente, per sopperire alle ulteriori esigenze di riscaldamento determinate dall’ampliamento per la RSA. Il rifacimento dell’impianto di illu-minazione, in cui gli ambienti a più elevata variazione del livello di occupazione (es. corridoi) sono stati dotati di un impianto di controllo per la modulazione del livello di illuminazione in tempo reale, contribuisce a perseguire risparmi energetici notevoli. I risultati di risparmio energetico descritti nella scheda che segue, mostrano che questo insieme di interventi è in grado di garantire un periodo di ritorno dall’investimento compatibile con la durata di un contratto di gestione.

PRESIDIO OSPEDALIERO DI PETRITOLI

Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit 19

NOME

IMMAGINE DELL’EDIFICIO

UBICAZIONE

INFORMAZIONI GENERALI SULL’EDIFICIO

INDICATORI ENERGETICI STATO ATTUALE

SOLUZIONI PROPOSTE

RISULTATI E BENEFICI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI PETRITOLI

via Pacifico Marini, 63848 Petritoli (FM)

Piani: 5Sup. utile netta riscaldata (m2): 2184Volume lordo riscaldato (m3): 10866Anno di costruzione: 1970 (più un blocco storico risalente al XVI sec.)

Indice di prestazione energetica totale (kWh/m3·anno): 44,24Indice di prestazione energetica invernale (kWh/m3·anno): 33,33Indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (kWh/m3·anno): 10,91Classe energetica (D.G.R. n.1366/2011): A+ A B C D E F G

• Sostituzione della quasi totalità degli infissi attualmente installati con infissi nuovi;

• Incremento del livello di isolamento del solaio del sottotetto, con diminuzione della trasmittanza termica totale dell’involucro dell’edificio;

• Sostituzione dell’attuale generatore di calore con un nuovo generatore ade-guato agli standard attuali ed alle incrementate esigenze di riscaldamento;

• Installazione di un sistema di regolazione dell’impianto più efficiente, che fac-cia utilizzo anche di sonde ambiente;

• Rifacimento dell’impianto di illuminazione, con una sostituzione quasi totale dei corpi illuminanti, ed installazione di sistemi di controllo intelligente negli ambienti a più elevata variabilità del livello di occupazione degli utenti.

• Inoltre, si considera come possibile intervento migliorativo, l’installazione di un impianto solare termico.

ESISTENTE PROPOSTOTrasmittanza media sottotetto (W/m2·K) 1,512 0,251Trasmittanza media serramento (W/mq·K) 3,37 1,146Potenza utile del generatore (kW) 290 453Numero di punti luce 389 354Consumo di combustibile annuo (Sm3) 88230 Consumo di combustibile annuo (kWhel) 102825 Prezzo del combustibile (E/Sm3; E/kWhel) 0,735; 0,222 Risparmio di combustibile annuo (Sm3) 41163Risparmio di combustibile annuo (kWhel) 33889Risparmio economico annuo (E) 37807Risparmio energetico annuo ottenibile (TEP) 40,71Risparmio annuo di CO2 (kg CO2) 122100Costo investimento – opera compiuta (E) 327977,48Tempo di ritorno dell’investimento (anni) 8,7

20 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

UNI TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale

UNI TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimen-ti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria

UNI TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 3: Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo e prestazioni

UNI EN ISO 6946 Componenti ed elementi per l’edilizia – Resistenza termica e trasmittanza termica – Metodi di calcolo

UNI EN ISO 10077-1 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti – Calcolo della trasmittanza termica – Parte 1: Generalità

UNI EN ISO 10077-2 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti – Calcolo della trasmittanza termica – Metodo nume-rico per telai

UNI EN ISO 13370 Prestazione termica degli edifici – Trasferimento di calore attraverso il terreno – Metodi di calcolo

UNI EN ISO 10211 Ponti termici in edilizia – Flussi termici e temperature superficiali – Calcoli dettagliati

UNI EN ISO 14683 Ponti termici in edilizia – Coefficiente di trasmissione termica lineica – Metodi semplificati e valori di riferimento

UNI 10339 Impianti aeraulici a fini di benessere – Generalità, classificazione e requisiti – Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura

UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici – Dati climatici

RIFERIMENTI

Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit 21

L’EVOLUZIONE DEL MODELLO EPC NELL’ORDINAMENTO ITALIANO

Gli sviluppi della legislazione italiana nel settore degli appalti pub-blici fanno osservare, negli ultimi due anni, una crescente atten-zione alla sostenibilità ambientale di tutte le attività della pubblica amministrazione. Il progetto MARTE ha visto il suo avvio nel periodo imme-diatamente successivo al decreto legislativo di recepimen-to dell’ultima direttiva europea per il settore dell’efficienza energetica (“Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica …”), quello in cui il cosiddetto EPC - Energy Performance Contract - è stato recepito con il già conosciuto termine di “contratto di rendimento energetico”. In questo decreto, l’equivalente dell’europeo “Energy Performance Contract” viene definito come un accordo contrat-tuale tra il beneficiario, o chi per esso esercita il potere negoziale, ed il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza ener-getica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contrat-to, dove gli investimenti realizzati (lavori, forniture o servizi) sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell'efficienza ener-getica, stabilito contrattualmente, o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i risparmi finanziari. Allegato allo stesso decreto viene indicato un elenco di “Elementi minimi che devono figurare nei contratti di rendimento energetico sottoscritti con il settore pubblico o nel relativo capitolato d’appalto” conte-nente indicazioni che, se in alcuni casi possono apparire ovvi o comunque generici, hanno avuto lo scopo di indirizzare un settore completamente in fermento verso un’evoluzione più ordinata.L’introduzione del nuovo codice degli appalti (“Decreto legi-slativo 18 aprile 2016, n. 50 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia …”), che ha interessato in pieno il momento dell’emissione dei do-cumentazione del bando di gara legato al progetto MARTE, ha finalmente indicato con chiarezza la forma contrattuale che la pubblica amministrazione deve seguire nelle forniture ed af-fidamenti connessi agli usi finali di energia. In particolare, per la categoria dei servizi energetici per gli edifici, il nuovo codice ri-chiama le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei “Criteri minimi ambientali” adottati con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; queste ripor-tano, al Servizio Energia Plus definito nel D.Lgs. 115/08. Questa forma contrattuale, se correttamente predisposta e gestita, con-sente non solo la realizzazione degli interventi attraverso una so-cietà dotata delle qualifiche ed esperienza richieste dalla recente normativa del settore, ma anche di affidare alla stessa l’esecu-zione e la responsabilità della corretta gestione e manutenzione delle apparecchiature installate per tutta la durata del contratto; tutto questo al fine di poter garantire che l’obiettivo di risparmio energetico dell’intervento, su cui si basa l’equilibrio finanziario del progetto, sia realmente raggiunto e mantenuto nel tempo.

Quindi, al momento, il Servizio Energia Plus rimane per gli enti pubblici l’unico riferimento chiaro ed affidabile per la tipologia di “contratto di rendimento energetico” conforme sia ai requisiti indicati nell’Allegato 8 del D.Lgs. n. 102 del 2014, sia alla disciplina dei contratti pubblici e alle procedure tecniche del settore.

IL MODELLO EPC APPLICATO AL SETTORE SANITARIO

Come quindi accennato sopra, in Italia il modello EPC, meglio co-nosciuto come contratto di rendimento energetico, è stato definito nel 2008 nella forma del Servizio Energia Plus contenuta nell’Al-legato II del Decreto legislativo n. 115. Nel corso dei successivi otto anni, questo decreto è rimasto in vigore nonostante l’introdu-zione di successive leggi specifiche per il settore dell’efficienza energetica, ma nonostante questo, questa tipologia contrattuale risulta ancora poco diffusa. Le cinque strutture sanitarie indi-viduate ai fini del progetto MARTE possono testimoniare la limitata diffusione di questa specifica tipologia contrattuale.

Nel settore sanitario sono ampiamente diffusi i cosiddetti “Global Service” che consistono nell’affidamento di servizi che interessano il settore energetico e la complementare impiantisti-ca, molto spesso aggregati in forma puramente artificiosa ad altri servizi di gestione e manutenzione necessari agli edifici. Diffusi sono i casi in cui questi “Global Service” interessano solamente attività legate alla climatizzazione degli edifici, in questi casi sono affidati allo stesso soggetto la fornitura di energia, la gestione degli impianti di climatizzazione, la manutenzione degli impianti oltre ad interventi da eseguirsi all’inizio del periodo contrattuali di riqualificazione impiantistica – energetica, per cui non viene però richiesto contrattualmente il raggiungimento di una precisa prestazione energetica. Nella maggior parte dei casi, il fornitore di questa tipologia di “Global Service”, specifico per il settore del-la climatizzazione, viene indicato con l’appellativo di ESCo sola-mente per la specifica iscrizione alla Camera di commercio e per l’abilitazione ad operare sul portale dell’Autorità finalizzata all’ot-tenimento dei titoli di efficienza energetica. La grande diffusione di questi “Global Service” porta come conseguenza al fatto che pochi soggetti abbiano la possibilità di operare realmente come ESCo certificata UNI CEI 11352.Gli sporadici casi di applicazione del Servizio Energia Plus interessano nella quasi totalità edifici appartenenti agli enti lo-cali, nello specifico, edifici adibiti a scuole, strutture sportive complementari alla scuole e uffici pubblici.La durata pluriennale del contratto impone di affrontare l’appli-cazione del modello con una visione non focalizzata esclusiva-mente sugli interventi di riqualificazione iniziale, ma è necessario individuare il perimetro in cui sia possibile gestire e monitorare il contratto con un impiego di risorse, economiche e umane, so-stenibile.

IL MECCANISMO FINANZIARIO

22 Marche Region Technical assistance for healthcare buildings Energy retrofit

I casi esemplari dell’applicazione dell’EPC sono quindi gli impian-ti energetici in cui la prestazione energetica è influenzata quasi esclusivamente dal conduttore; uno di questi è rappresentato da-gli impianti di riscaldamento degli edifici, impianti che gestiti in efficienza, hanno un consumo di energia dipendente da variabili facilmente misurabili.

Per quanto riguarda l’applicazione del modello EPC alle strutture sanitarie, si è osservato che queste hanno una gestione degli im-pianti di riscaldamento assimilabile con le scuole, quindi anche a livello contrattuale può essere adottato lo specifico modello contrattuale Servizio Energia Plus; a sostegno dell’applicazio-ne di questo modello viene osservato che il Servizio Energia Plus definito nel D.Lgs. 115/08 rappresenta ancora l’unico modello di EPC normato per gli enti pubblici.

L’espansione di questo modello anche nel settore ospeda-liero contribuirà non solo a diffondere questa cultura a li-vello nazionale, ma servirà anche a stimolare le società che forniscono servizi energetici ad una evoluzione delle proprie capacità tecniche. Queste società attualmente sviluppate qua-si esclusivamente per fornire servizi di manutenzione, fornitura di energia e installazione di impianti, sia in forma separata che in forma aggregata, dovranno quindi specializzarsi nel fornire al mercato queste attività integrate tra loro, in modo complementa-re, al fine di una gestione efficiente degli impianti.

IL COLLEGAMENTO CON LA PROGRAMMAZIONE POR FESR 2014-2020

Il progetto MARTE ha avuto tra i suoi obiettivi quello di combinare l’assistenza del programma IEE con i fondi strutturali e di investi-mento europei, ovvero con le risorse del Programma Operativo Regionale POR FESR Marche 2014-2020, attraverso l’attivazione di un “fondo energia”.Il POR FESR 2014-2020 della Regione Marche è stato adottato dalla Commissione Europea nel febbraio 2015 e prevede sette Assi prioritari. L’Asse 4 “Sostenere la transizione verso un’eco-nomia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori”, prevede investimenti per lo sviluppo dell’efficienza energetica e per la riduzione delle emissioni climalteranti, in particolare nelle imprese, negli edifici pubblici, nella pubblica illuminazione e nel trasporto pubblico locale in area urbana, con un finanzia-mento complessivo di Euro 65.449.929 (19,4% delle risorse del programma). Nel documento di attuazione del POR FESR (DGR n.1143 del 21 dicembre 2015), nell’Asse 4 è stata inoltre prevista un’azione (intervento 13.1.1) dedicata specificamente alla riqualificazio-ne energetica delle strutture sanitarie individuate con il progetto MARTE, che destina ad ASUR Marche un contributo a fondo perduto pari ad Euro 4.379.000.Quasi tutti gli obiettivi dell’Asse 4 vengono perseguiti sia attraver-so contributi a fondo perduto sia attraverso lo strumento finanzia-rio, un fondo rotativo di finanza agevolata che ha preso il nome di Fondo Energia e Mobilità (FEM). Il FEM interviene anche negli Assi 1 e 3 del programma.Rispetto al tradizionale utilizzo di contributi a fondo perduto, l’uti-lizzo del FEM nell’ambito dell’Asse Prioritario 4 potrà contribuire

ad una maggiore efficacia della spesa pubblica: le risorse in-vestite saranno, infatti, restituite e potranno essere utilizzate per nuovi investimenti in futuro a favore di operatori della regione Marche.

IL FONDO ENERGIA E MOBILITÀ

Lo strumento finanziario è finalizzato agli obiettivi strategici euro-pei definiti all’interno delle:• Comunicazione della Commissione Europea “Strategia Euro-

pa 2020” (COM (2010) 2020);• Comunicazione della Commissione Europea Energy Road-

map 2050 (COM(2011) 885/2); I passaggi fondamentali che hanno portano all’istituzione ed at-tivazione del FEM sono stati:1. Valutazione ex-ante;2. Elaborazione dei documenti di gara, attraverso l’assistenza

tecnica di esperti esterni finanziata nell’ambito del progetto MARTE, e conseguente pubblicazione della gara nel dicem-bre 2015;

3. Selezione del soggetto gestore, Artigiancassa Spa (Gruppo BNP Paribas), e firma del contratto nel luglio 2016.

La misura agevolativa realizzata attraverso il Fondo Energia e Mobilità prevede l'erogazione di mutui a tasso agevolato per la realizzazione d’interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione, alla fornitura di automezzi per il trasporto pubblico locale, alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climal-teranti delle imprese e delle aree produttive, nonché alla realiz-zazione di interventi di riqualificazione energetica nelle strutture sanitarie nell’ambito del progetto MARTE (IEE/13/465).

In base alla tipologia degli interventi i destinatari della misura sono gli enti pubblici, le società di servizi energetici (ESCo), i consorzi di enti, le società partecipate interamente pubbliche, i partenariati pubblico-privati, le aziende TPL (Trasporto Pubblico Locale) e società di leasing, le imprese per progetti di efficienta-mento energetico.

Il fondo, inoltre, può operare in sinergia con altri strumenti fi-nanziati a livello europeo o nazionale a beneficio dei medesimi obiettivi, in particolare:1. Fondo Kyoto - Gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, offre

finanziamenti a soggetti pubblici e privati per interventi energetici;

2. European Energy Efficiency Fund (EeeF) - Fondo transnazio-nale, finanzia azioni per l’efficienza energetica che riguar-dano infrastrutture Comunali (cogenerazione, reti intelligenti, illuminazione intelligente di strade e semafori) ed edifici sin-goli o gruppi di edifici;

3. Programma ELENA (European Local Energy Assistance) - Fi-nanzia (tramite risorse a fondo perduto) tutte le attività pre-liminari di analisi, studio, audit e pianificazione amministra-tivo procedurale, a supporto delle amministrazioni, regionali provinciali e comunali, per gli investimenti in risparmio ener-getico ed energia rinnovabile;

4. Fondo nazionale per l’efficienza energetica - In fase di at-tivazione a seguito del D.lgs. di recepimento della Direttiva europea 2012/27/Ue.

Il pacchetto di agevolazione previsto nell’ambito degli interventi del FEM a sostegno del risparmio energetico è rappresentato da una forma mista come segue:• una quota a fondo perduto (max 40% dell’investimento) a

favore dell’Ente beneficiario che le girerà alla ESCo o erogata direttamente alla ESCo;

• una quota di mutuo agevolato a tasso zero (max 35% dell’in-vestimento) erogata dal FEM a favore dell’Ente beneficiario o erogata direttamente alla ESCo;

Il rimanente del fabbisogno finanziario a copertura totale dell’in-vestimento è a carico del beneficiario o della ESCo che realizza l’intervento.L’intervento si attiva con una richiesta ai beneficiari degli inter-venti di presentare un progetto di investimento indicando la stima del risparmio energetico ottenibile. I beneficiari, se enti pubblici, si impegnano a selezionare tramite gara una ESCo per la realizzazione degli interventi.Il gestore del fondo firma un accordo quadro con il beneficiario o con la ESCo.L’intervento 13.1.1 inoltre può prevedere l’erogazione conte-stuale delle agevolazioni (fondo perduto, attivazione del Fondo). Il gestore prima della erogazione effettua un’analisi puntuale del piano di rimborso delle quote a favore di ESCo in base a risparmio ottenuto.

Il finanziamento complessivo (contributo in conto capita-le e finanziamento agevolato) è compreso tra un minimo di Euro 25.000,00 (venticinquemila/00) e un massimo di Euro 2.000.000,00 (due milioni/00). Tali valori vengono espressi a tito-lo indicativo salvo la facoltà della Regione Marche di modificarli in fase di emanazione del bando regionale di selezione dei pro-getti da finanziare. Fa eccezione il sostegno agli investimenti del progetto MARTE in cui la quota di fondo perduto e di mutuo a tasso zero va oltre i limiti sopra indicati.

La Regione Marche il 5 Luglio 2016 ha sottoscritto il contrat-to per la gestione del FEM con la società Artigiancassa SpA (Gruppo BNP Paribas) specializzata nella gestione delle agevo-lazioni pubbliche, sia a carattere regionale che nazionale, forte anche di diverse esperienze nella gestione di interventi pubblici in campo energetico (vedi il Fondo Rotativo Kyoto), con una do-tazione finanziaria di 20,4 milioni di euro, con il termine di utilizzo fissato a dicembre 2022.

Con la gestione del Fondo Energia e Mobilità, la Regione Marche mira a sostenere imprese ed istituzioni pubbliche nella promozio-ne di una gestione intelligente dell’uso dell’energia rinnovabile in linea con le strategie dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto “Europa 2020” con l’obiettivo di sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione, più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva, in grado di incoraggiare sempre di più lo sviluppo sostenibile, sociale e territoriale.

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ELEMENTI PRINCIPALI

La gara per l'affidamento in appalto del Servizio Energia Plus per le strutture sanitarie di proprietà di ASUR Marche, individuate nel progetto MARTE, ha avuto come oggetto l'affidamento del servizio di riscaldamento delle stesse. Il servizio prevede in particolare:• l'esecuzione di un contratto "Servizio Energia Plus", confor-

memente a quanto previsto dalla normativa italiana - D.Lgs. 115/08, Allegato II;

• la progettazione e la realizzazione di interventi su impianti ed edifici per la riqualificazione energetica degli stessi, da realizzarsi entro il primo anno di attività, con l’obiettivo di mi-gliorare la sicurezza, l' efficienza energetica e gestionale del servizio medesimo (conformemente a quanto previsto nel contratto "Servizio Energia Plus"), e di ridurre il più possibile gli impatti ambientali, con particolare riferimento al consumo di energia da fonti non rinnovabili, in un'ottica di ciclo di vita.

La gara si è strutturata in n. 3 lotti in relazione alla ubicazione territoriale delle 5 strutture sanitarie nelle varie Aree Vaste (A.V.) (enti in cui è articolata ASUR Marche per la gestione dei servizi sanitari), ovvero: • Lotto 1 per le strutture ED03-Ospedale di Pergola e ED05-

Ospedale di Urbino ricadenti nell’A.V. 1;• Lotto 2 per la struttura ED04- Ospedale di San Benedetto del

Tronto dell’A.V. 5• Lotto 3 per le strutture ED01-Poliambulatorio Sant'Elpidio a

Mare ; ED02- Poliambulatorio Petritoli ricadenti nell’A.V. 4.La procedura di gara è stata aperta ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs.

n. 50/2016 con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economi-camente più vantaggiosa e con i criteri indicati nel disciplinare di gara. L’importo a base di gara totale per i tre lotti, IVA esclu-sa, ammontava ad Euro 21.004.999,68, comprensivo di oneri Euro 235.661,60 per l’attuazione dei piani di sicurezza ed Euro 909.447,37, quali somme a disposizione dell’amministrazione. La gara è stata pubblicata nella G.U.C.E. in data 19 agosto 2016, nella G.U.R.I. in data 22 agosto 2016 e nei quotidiani locali e na-zionali in data 31 agosto 2016. Tutta la documentazione di gara è stata resa disponibile nel sito www.asur.marche.it (sezione “Am-ministrazione trasparente/ Bandi di gara e contratti”).

VALUTAZIONE E AGGIUDICAZIONE

Alla scadenza del termine per il ricevimento delle domande di partecipazione (24 ottobre 2016) sono pervenute n. 5 offerte ri-spettivamente per il lotto 1 e il lotto 2 e n. 3 offerte per il lotto 3.Il 9 novembre 2016 è stato avviato il lavoro della Commissione giudicatrice con l’apertura della documentazione amministrativa delle ditte concorrenti.I lavori delle sedute riservate per la valutazione delle offerte tec-niche si sono conclusi il 24 gennaio 2017, a cui è seguita il giorno 3 febbraio 2017 la seduta pubblica con l’apertura delle offerte economiche, in tale sede sono state pertanto individuate le ditte aggiudicatarie. Con Determina del Direttore Generale dell’ASUR n. 181 del 20 marzo 2017, sono stati aggiudicati in via definitiva i lotti di gara alle seguenti ditte:

LA GARA SERVIZIO ENERGIA PLUS

Lotto

Lotto 1

Lotto 2

Lotto 3

Strutture sanitarie

Ospedali di Pergola ed Urbino

Ospedale San Benedetto del Tronto

Poliambulatorio-RSA Sant’Elpidio a Mare e Poliambulatorio-RSA Petritoli

Ditte

Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI):Combustibili Nuova Prenestina S.p.A. di Roma e FPM S.r.l di Roma

Ditta MANUTENCOOP Facility Management S.p.A. di Predosa (BO)

Associazione Temporanea di Imprese (ATI):GESTA SpA con Socio Unico di Reggio Emilia (RE) e C.P.M. Gestioni Termiche S.r.l di Terni (TR)

TOTALE(IVA esclusa)

o 9.310.354,70

o 7.860.371,76

o 1.935.940,69

o 19.106.667,15

Contratto sottoscritto digitalmente il 05.05.2017 (ASUR – CNP)

Contratto sottoscritto digitalmente il 11.05.2017 (ASUR – MANUTENCOOP)

Contratto sottoscritto digitalmente 09.05.2017 (ASUR) 10.05.2017 (GESTA)

Importo del contratto

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La durata dell’appalto sarà di anni 15, contati a partire dalla data di firma del verbale di avvio del servizio che segue la firma del contratto. La durata del contratto è stata definita in rapporto al costo sti-mato degli investimenti da effettuare come indicato nel “Report Energy Audit” e nell’Allegato Analisi Finanziaria della documenta-zione di gara. La spesa complessiva dell’intervento viene finanziata nel seguen-te modo:• o 4.379.000,00 finanziata dalla Regione Marche con con-

tributo a fondo perduto a valere sull’intervento 13.1.1 del Programma Operativo Regionale FESR Marche 2014-2020;

• la restante parte troverà copertura nei budget delle Aree Va-ste coinvolte (AA.VV. n.1, 4 e 5), sul conto economico “gestio-ne calore”, assegnati anno per anno per i prossimi 15 anni, non comportando aumento di spesa.

Gli interventi di riqualificazione iniziale da realizzare nel primo anno di attività potevano essere finanziati:• attingendo al finanziamento a fondo perduto della Regione

Marche e al finanziamento tramite il Fondo Energia e Mobili-tà (FEM) e per la restante parte dall’offerente;

• interamente dall’offerente.Come dettagliato nel precedente capitolo, Artigiancassa Spa, ge-store selezionato per il FEM, gestisce anche le risorse collegate a questa gara del progetto MARTE.In sede di offerta il concorrente ha dovuto dichiarare se intendeva avvalersi, oppure rinunciare, ai finanziamenti messi a disposizio-ne da Artigiancassa Spa.Alla dichiarazione dell’offerente comunque, è seguita la valutazio-ne di Artigiancassa Spa, della sussistenza dei requisiti economici per poter ottenere il finanziamento.

INTERVENTI APPROVATI

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

COSTO (come da offerta economicadella ditta aggiudicataria)

BENEFICI ATTESI

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

COSTO (come da offerta economicadella ditta aggiudicataria)

BENEFICI ATTESI

• Isolamento parete perimetrali con isolamento a cappotto esterno e con facciata ventilata.• Isolamento delle coperture.• Sostituzione di infissi e isolamento cassonetti (dove presenti).• Installazione di pannelli solari per la produzione dell’ACS• Installazione di impianto fotovoltaico per la produzione dell’energia elettrica• Sostituzione dei generatori di calore con generatori a condensazione, rifacimento completo della

centrale termica e sottocentrale idrica.• Sistema di regolazione temperatura zone con compensazione climatica.• Sostituzione di impianto di distribuzione e di regolazione

Costo investimento (IVA esclusa) E 4.433.788

Risparmio energia primaria 77%

• Isolamento parete perimetrali con isolamento a cappotto esterno e con facciata ventilata.• Isolamento delle coperture.• Sostituzione di infissi e isolamento cassonetti (dove presenti).• Realizzazione di nuovo impianto solare a concentrazione• Realizzazione di un sistema di Telegestione e Telecontrollo• Installazione di nuovo assorbitore nel cogeneratore esistente

Costo investimento (IVA esclusa) E 2.670.155,31

Risparmio energia primaria 79%

Ospedale di SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Ospedale di URBINO

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INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

COSTO (come da offerta economicadella ditta aggiudicataria)

BENEFICI ATTESI

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

COSTO (come da offerta economicadella ditta aggiudicataria)

BENEFICI ATTESI

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

COSTO (come da offerta economicadella ditta aggiudicataria)

BENEFICI ATTESI

• Isolamento parete perimetrali con isolamento a cappotto.• Isolamento delle coperture.• Sostituzione di infissi e isolamento cassonetti (dove presenti).• Installazione di pannelli solari per la produzione dell’ACS• Sostituzione dei generatori di calore con generatori a condensazione, rifacimento completo della

centrale termica e sottocentrale idrica.• Sistema di regolazione temperatura zone con compensazione climatica. Sostituzione impianto di

distribuzione ed emissione.

Costo investimento (IVA esclusa) E 2.074.129,71

Risparmio energia primaria 79%

• Sostituzione degli infissi attualmente installati con infissi nuovi • Installazione di un nuovo sistema di regolazione dell’impianto, che faccia utilizzo anche di sonde

ambiente• Miglioramento del sistema di distribuzione dei fluidi termo-vettori incrementando l’isolamento

nei tratti di tubazione che sono maggiori responsabili delle perdite di distribuzione • Installazione di pannelli solari per la produzione dell’ACS• Rifacimento dell’impianto di illuminazione, con una sostituzione quasi totale dei corpi illuminanti,

ed installazione di sistemi di controllo intelligente negli ambienti a più elevata variabilità del livello di occupazione degli utenti

Costo investimento (IVA esclusa) E 267.205,10

Risparmio energia primaria 39%

• Sostituzione degli infissi attualmente installati con infissi nuovi;• Coibentazione dei cassonetti e sostituzione di avvolgibili con nuovi del tipo coibentati • Incremento del livello di isolamento del solaio del sottotetto, con diminuzione della trasmittanza

termica totale dell’involucro dell’edificio;• Sostituzione dell’attuale generatore di calore con un nuovo generatore adeguato agli standard

attuali ed alle incrementate esigenze di riscaldamento;• Installazione di pannelli solari per la produzione dell’ACS• Installazione di un sistema di regolazione dell’impianto più efficiente, che faccia utilizzo anche di

sonde ambiente;• Rifacimento dell’impianto di illuminazione, con una sostituzione quasi totale dei corpi illuminanti,

ed installazione di sistemi di controllo intelligente negli ambienti a più elevata variabilità del livello di occupazione degli utenti.

Costo investimento (IVA esclusa) E 327.977,48

Risparmio energia primaria 46%

Ospedale di PERGOLA

Poliambulatorio-RSA di SANT’ELPIDIO A MARE

Poliambulatorio-RSA di PETRITOLI

Il totale degli investimenti IVA esclusa ammonta ad E 9.773.254,58. Essendo però l’IVA un costo per ASUR Marche, con l’IVA attualmente al 22%, l’investimento complessivo ammonta a quasi 12 milioni di euro.

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• Nella prima fase di diagnosi energetica un grande sforzo è stato fatto per la raccolta dei dati sensibili di compor-tamento energetico e conduzione del sistema complesso edificio-impianto. Le strutture ospedaliere dovrebbero do-tarsi di un archivio strutturato (possibilmente digitale) delle informazioni tecniche che riguardano le caratteristiche degli edifici e degli impiantii, costantemente aggiornato. Dovreb-bero inoltre essere registrati costantemente gli investimenti economici relativi agli interventi sulle strutture ed i docu-menti comprovanti i costi di gestione e manutenzione (inclu-si i consumi energetici), questo per poter confrontare i dati ed individuare ulteriori azioni di efficientamento energetico;

• Il tempo di ritorno degli investimenti legati alle azioni di riqualificazione energetica dell’involucro edilizio e dell’im-pianto di climatizzazione delle cinque strutture ospedaliere è in media risultato superiore ai 10 anni. Il ritorno economico condiziona la durata del contratto EPC: questi interventi sono sostenibili solo per durate dei contratti estremamente lunghe e/o solo con l’ausilio di un contributo pubblico a co-pertura parziale degli investimenti;

• Il collegamento con la programmazione dei fondi strut-turali e di investimento europei è stato un elemento di

Sono stati raggiunti tutti gli risultati che il progetto si era prefisso. Tra i principali:

1. gli audit energetici e gli scenari di retrofit di tre ospedali e due poliambulatori nelle Marche, rispettivamente: Urbino, Pergola e San Benedetto del Tronto; Petritoli e Sant’Elpidio a Mare;

2. il coordinamento con la programmazione dei fondi strutturali del POR FESR Marche 2014-2020, per attuare una strategia ed un modello di finanziamento innovativi, attraverso la previsione di interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture sanitarie (Interven-to 13.1.1) e la creazione del FEM-Fondo Energia e Mobi-

rilievo, ma allo stesso tempo una grande sfida: conciliare i tempi del progetto con i tempi e le richieste della program-mazione del Programma Operativo Regionale FESR Marche 2014-2020 ha determinato ritardi consistenti nell’attuazione di MARTE. Sicuramente un merito del progetto è stato quello di stimolare la creazione in tempi brevi del Fondo Energia e Mobilità;

• Le attività di capacity building hanno permesso di rafforzare le competenze delle persone e delle relative organizzazioni in merito ai contratti EPC;

• La complessità della gara ha richiesto il coinvolgimento e la collaborazione in un gruppo di lavoro, di una pluralità di competenze presenti in ASUR Marche;

• Nella fase esecutiva il controllo e la gestione della riqua-lificazione energetica iniziale e della gestione del calore per tutta la durata del contratto, comporterà per l’azienda un im-pegno aggiuntivo in termini di risorse umane dedicate con competenze specifiche;

• In considerazione della durata contrattuale di 15 anni e della sua complessità, l’azienda si dovrà impegnare per creare meccanismi di trasferimento di competenze tra soggetti che inevitabilmente si succederanno negli anni.

lità, che prevede una specifica linea di intervento di prestiti agevolati per gli investimenti del progetto MARTE;

3. la pubblicazione della gara “Servizio Energia Plus”, arti-colata in tre lotti;

4. la firma dei contratti con le ditte aggiudicatarie;5. l’avvio quindi di interventi di riqualificazione energetica in

5 strutture sanitarie per un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro;

6. lo sviluppo di seminari tecnici di formazione nel territorio regionale, per decisori politici ed esperti del settore sui con-tratti EPC;

7. un evento finale dedicato alla diffusione dei risultati di pro-getto.

SFIDE E LEZIONI APPRESE

RISULTATI RAGGIUNTI E IMPATTI ATTESI

Categoria

Ospedali

Poliambulatori-RSA

Totale

Ammontare sottoscritto nei contratti (IVA esclusa)

o 9.178.073,02

o 595.182,58

o 9.773.255,60

Ammontare IVA inclusa(22%)

o 11.197.249,08

o 726.122,75

o 11.923.371,83

Investimenti avviati

Tipo di impatto

Emissioni di GHG evitate (tCO2e/anno)

Risparmio energia primaria (tep/anno)

Energia rinnovabile prodotta (tep/anno)

2.148 t CO2 e/anno

1.041 tep/anno

13,60 tep/anno

Impatti in termini energetici

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Il partner di progetto SIAIS- Società per l’Architettura e l’Inge-gneria in Sanità ha coordinato le attività di capacity building in un’ottica di replicabilità dell’esperienza di MARTE, indirizzan-do alla consapevolezza del ruolo importante della sanità nella so-stenibilità ambientale, ad una maggiore conoscenza degli aspetti tecnico-scientifici dell’efficientamento energetico e soprattutto alla diffusione della conoscenza di nuovi modelli finanziari, che vedano la collaborazione di pubblico e privato.Le ricerche realizzate nell’ambito di precedenti progetti co-finan-ziati dal programma IEE – Intelligent Energy Europe hanno messo in rilievo le difficoltà e le barriere che rallentano e talvolta impe-discono l’efficientamento energetico e l’uso di fonti energetiche rinnovabili per il settore sanitario, a partire dalle sue maggiori infrastrutture, quali ospedali ed edifici ad essi complementari.In particolare il progetto RES-Hospitals, conclusosi recentemente e di cui SIAIS è stata partner, ha svolto un’indagine in otto nazioni europee finalizzata a conoscere la posizione dei manager ospe-dalieri nei confronti degli interventi per la riduzione dei consumi energetici e di conseguenza dell’impatto ambientale collegato. Il primo risultato emerso è stato quello della generale scarsa sen-sibilità per questa problematica, considerata estranea al “core business” di chi ha la responsabilità dei servizi per la salute. An-che chi ha evidenziato di capirne l’importanza, ha manifestato perplessità sull’affidabilità di fonti rinnovabili “discontinue” ( es. utilizzazione di solare ed eolico in strutture che operano con con-tinuità h24) o ha sottolineato la mancanza di condizioni economi-che e di adeguati strumenti finanziari di supporto ad interventi nel settore dell’energia. Il progetto MARTE ha fissato proprio come obiettivo la produzione di nuovi modelli finanziari per stimolare gli investimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica proprio nel settore sanitario. Il progetto si è rivolto alle strutture sanitarie pubbliche, sviluppando un modello riproducibile anche in altri settori, quale ad esempio l’housing sociale. Restando comunque in ambito sanitario, la semplice ripro-ducibilità in questo settore, in Italia, sarebbe particolarmente rilevante: da uno dei pochi studi sistematici operati dal Ministe-ro della Salute, per dar conto della situazione dell’edilizia sanita-

ria italiana al momento dell’applicazione del famoso art.20 della legge finanziaria 67/1988, sono emersi dati che indicavano che la più alta percentuale del patrimonio edilizio sanitario consisteva di ospedali costruiti prima della II Guerra Mondiale; mentre è fatto noto che, non solo in Italia, ma anche in altre nazioni (es. la Fran-cia) la peggiore qualità nell’edilizia sanitaria riscontra in ospedali degli anni ‘60-’70, anche dal punto di vista dell’efficienza e del risparmio energetico.

ATTIVITÀ DI CAPACITY BUILDING

L’aspetto della formazione, è stato affrontato avendo come obiet-tivo centrale l’ampliamento dell’interesse per la replicabilità. Sono stati organizzati quindi, sul territorio delle Marche, tre se-minari tecnici che hanno rappresentato il cuore delle attività di capacity building.

Per lo svolgimento dei seminari sono state scelte le località, cer-cando di raggiungere tutto il territorio regionale: Urbino per l’area nord (8 ottobre 2015); Ancona per l’area centrale (11 febbraio 2016); San Benedetto del Tronto per l’area sud (26 maggio 2016).

I seminari hanno coinvolto un ampio target di persone: dai diri-genti ospedalieri, al personale tecnico, ai policy maker responsa-bili della pianificazione e degli investimenti nelle infrastrutture sa-nitarie, e in generale nella pubblica amministrazione, ai funzionari responsabili dell’attuazione delle politiche energetiche, ai profes-sionisti ed esperti interessati ad approfondire il loro know-how in progetti basati sugli Energy Performance Contracts, alle ESCo già operanti o in fieri, alle PMI coinvolte in campo energetico.

In linea con i contenuti del progetto, i seminari si sono svolti secondo una struttura suddivisa in due sessioni. Nella pri-ma sono stati esaminati i contratti EPC, analizzando gli aspet-ti normativi, giuridico - legali ed amministrativi relativi alla loro applicazione. La seconda è stata dedicata all’approfondimento

LA REPLICABILITÀ

"Abbiamo seguito con interesse l’esperienza di Marte e l’apporto della Regione Marche, considerandoli in un certo senso da “apripista” che, attraverso una riflessione critica su quella esperienza e un suo aggiornamento in più aziende sanitarie pubbliche, coinvolgendo più regioni, arrivino a determinare un forte impatto sul miglioramento delle performance energetiche del patrimonio edilizio sanitario pubblico”

Ing. Stefano Maestrelli Energy Manager Dell’azienda Usl Nord Ovest

Regione Toscana

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dell’audit energetico, con i risultati man mano emergenti nelle 5 strutture regionali coinvolte, alla presentazione di best practices italiane ed estere, all’ampia tematica della sostenibilità ambien-tale in ambito sanitario.

Nei tre seminari si è registrata una presenza totale di 150 di-scenti. I crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) ottenuti per ciascun seminario hanno consentito di accreditare a ciascun discente, che ne avesse fatto domanda, 7 ore formative.Attraverso un articolato questionario, si sono raccolte le valuta-zioni degli eventi che hanno registrato per il 95% delle schede giudizi positivi, con votazioni di 4 e 5 punti, sul massimo di 5, esprimendo la completa soddisfazione per gli argomenti trattati e le metodiche utilizzate.

“È fuori dubbio che si dovrebbe dare soprattutto alle dirigenze ospedaliere, ma anche ai tecnici negli ospedali o che si occupano di energia per gli ospedali, la possibilità di approfondire la conoscenza dell’EPC, delle sue potenzialità e delle condizioni per utilizzi positivi. Marte è una importante occasione per capirne le condizioni per il suo migliore utilizzo e per studiare i risultati della sua applicazione”.“Il Progetto Marte permette di avviare azioni finalizzate alla riduzione dei costi di gestione senza ridurre i livelli prestazionali dei servizi, applicando metodi rigorosi sia per la definizione degli interventi che per la valutazione dei risultati economici”

ing. Giovanni Spinaresponsabile UOC Progettazione e Sviluppo Interventi di Edilizia Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Padova

Regione Veneto

LA DIFFUSIONE

La diffusione dei contenuti e risultati di MARTE si è concretizzata nella partecipazione dei partner di progetto a diversi eventi a li-vello nazionale ed internazionale.Si è focalizzata principalmente sul modello finanziario, ovvero sull’Energy Performance Contract (EPC) e sul Fondo Energia e Mobilità: dall’esperienza dell’audit energetico sulle cinque strut-ture sanitarie in funzione degli strumenti finanziari proposti, alla produzione di esempi “evidence based” relativi all’EPC. Infine anche la Conferenza conclusiva di MARTE (Ancona, 12 maggio 2017) ha rappresentato un momento importante per la diffusione dei risultati di progetto e per un confronto costruttivo con altre esperienze simili.

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“L’esperienza di Marte ha avviato un percorso interessante e innovativo grazie a nuove strategie finanziarie e alla collaborazione pubblico-privato. Le cinque strutture sanitarie coinvolte avranno consumi energetici inferiori ed anche una qualità estetica migliore di quella attuale. Il ‘format’ del progetto è sicuramente esportabile ad altre esperienze di efficientamento energetico.”

Arch. Nardo GoffiCoordinatore del progetto

Dirigente del Servizio Tutela, Gestione e Assetto del Territorio della Regione Marche

La conferenza finale

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