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AriAnnA di PAce - PAPer 1: il BrAnd e lA suA modA - PsicosociologiA dei consumi culturAli iiA.A. 2o14-2o15 - grAficA Biennio i

lA storiA:Real Time è il canale dedicato all’intrattenimento perlopiù femminile che mette al centro della propria programmazione la vita reale, attraverso storie ed esperienze vere e combinando evasione e informazione, racconto e suggerimenti pratici, trasmettendo programmi esteri e alcuni programmi originali italiani.

Nasce con il nome di Discovery Real Time il 1º ottobre 2005 sulla piattaforma Sky Italia, di proprietà di Discovery Italia.Fin dall’inizio ha una programmazione che ruota attorno alla vita reale, ricorrendo a diversi generi televisivi: dall’intrattenimento ai reportage, dalle docu-fiction ai reality, dai talk-show ai programmi di cucina, diventando presto il canale più visto del pacchetto “SKY TV” Italiano.

A partire dal 7 aprile 2009 il canale adotta il nuovo logo, il quale era già stato adottato, poco prima, da Discovery Real Time France.

lA storiA:Dal 1º settembre 2010, passa alla rete in chiaro sul digitale terrestre, cambiando il nome in semplicemente “Real Time”.Con la gratuità il canale ha ottenuto importanti fette di audience. Il target sono le donne che costituiscono la più importante fonte di ascolto (circa il 70%), in particolare la fascia 25/49 anni ma gode anche di un pubblico eterogeneo per sesso, età ed estrazione sociale.

Piccolo dato: nel 2009, data di inizio dello switch-off, le tv generaliste nazionali coprivano l’81 per cento degli ascolti, oggi sono scese al 62. I canali tematici in quattro anni sono passati, invece dal 2,3 per cento al 22. Il digitale ha creato pure personaggi, importato e creato format di successo, movimentando il mercato televisivo.

il consumo:

Il segreto del successo dei suoi programmi va ricercato nella nuova formula che l’emittente ha coraggiosamente importato in Italia: il “factual entertainment”, ovvero di intrattenimento concreto, legato ai fatti della vita di tutti. Le trasmissioni proposte insegnano di volta in volta a cucinare, a vestirsi, a stare a dieta, a fare bricolage, a vendere o ad acquistare casa. Programmi, dunque, che fanno i conti con i desideri del pubblico, ma anche con esigenze e problemi concreti. Non ci si appiattisce sul racconto della quotidianità, ma non la si perde neppure di vista.

Questo crea nello spettatore un legame molto forte, che porta ad umanizzare e creare un rapporto familiare con il presentatore/concorrente/personaggio di cui viene mostrata la vita.

chi vuole un PÒ di tortA?

Un esempio è il Boss delle torte.Il programma è strutturato sempre nello stesso modo e riproduce le stesse dinamiche di un telefilm a puntate.

L’inizio: Buddy, il “protagonista” mostra la sua pasticceria e in quale momento dell’anno sta avvenendo la puntata (Natale, Pasqua, festa Nazionale, ecc…). Viene mostrato il negozio e lo staff alle prese con le normali faccende quotidiane e familiari, senza tagliare, anzi, mettendo le virgole sugli incidenti di percorso e sui litigi tra i personaggi.

L’arrivo dei committenti per la torta a tema: Buddy riceve il cliente (o più di uno) della puntata, che chiederà una torta o un dolce con un tema specifico.

La realizzazione del dolce: il punto più “Real Time” della puntata, dove viene mostrato lo staff alle prese con la creazione della torta. Anche qui, verranno mostrati tutti i successi ma soprattutto i fallimenti della sua realizzazione.

La consegna: alla consegna della torta Buddy farà un discorso dove sotto gli occhi increduli ed eccitati del pubblico mostrerà e distribuirà un pezzo delle sue eccentriche e dolci creazioni, con i commenti sempre entusiasti dei clienti.Fine: ritorno in pasticceria e conclusione delle vicende familiari parallele a quelle lavorative.

chi vuole un PÒ di tortA?

Questa suddivisione standard delle puntate porta a “familiarizzare” con i vari personaggi all’interno del programma, che pur recitando, interpretano la parte di loro stessi, rendendo il telespettatore partecipe della loro quotidianità come se facesse parte della famiglia Valastro.

Questo porta ad umanizzare il prodotto e renderlo parte della giornata dello spettatore ma allo stesso tempo oggettivizza i personaggi e le loro relazioni, tramutandoli i personaggi fittizi da soap opera con caratteristiche legate al loro compito all’interno della pasticceria o nella vita di Buddy.

lA modA:

Real Time, come tutti i canali tematici, ha intercettato le tendenze e i gusti del pubblico della voglia di lusso o di design, che è propria di alcuni programmi dedicati alla casa o della vena pedagogica di molti format di cucina.

Essendo un programma di origine satellitare, è molto selettivo nelle scelte dei suoi programmi, cercando determinati prodotti che la portano a distinguersi dalle reti generiche come RAI e Mediaset.

Come si è accennato prima, la chiave che genera appartenenza al è il “factual entertainment”, l’intrattenimento concreto.

lA modA:

Vengono proposte idee che spesso sono da ispirazione anche per chi non ha il portafogli abbastanza ricco per rivoluzionare il proprio guardaroba o ingaggiare due wedding planners per il proprio matrimonio.Alla base del successo c’è un lavoro accurato di montaggio che rende i programmi scorrevoli e senza eccessi, gestiti con attenzione. Una grossa fetta di merito, però, spetta chi le trasmissioni le conduce. Persone esperte, scelte per le loro competenze e non per il loro volto, a differenza dei canali generalisti, dove il presentatore è spesso un “profano” rispetto al temi trattati.

lA modA:

Architetti, cuochi, pasticceri, designer, Wedding planners e altri danno affidabilità a ciò che viene trasmesso, mostrando il loro mondo e dando suggerimenti agli spettatori. Quindi sono i presentatori a dettare legge, creare tendenza e sviluppare una moda, che verrà trasmessa in modo molto leggero e fruibile a tutte le categorie di spettatori, proprio come un tutorial.Questi programmi-tutorial danno la possibilità allo spettatore di poter creare con le proprie mani ciò che è di moda, per rimanere al passo con in tempi ma facendolo come una volta, senza fermarsi al solo acquisto di un prodotto di consumo.