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&RPXQHGL6ROLHUD s s B B U U L L L L O O n n i i a a m m o o c c i i “Progetto per la promozione di relazioni positive tra bambini e ragazzi in età scolare” Ricerca condotta nelle scuole primarie e secondarie di primo grado di Soliera &$03,21(*(1,725, ’HOODVFXRODSULPDULDHVHFRQGDULDGLSULPRJUDGR DFXUDGL&KLDUD6RODYDJJLRQH $QQR6FRODVWLFR

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RRiicceerrccaa ccoonnddoottttaa nneellllee ssccuuoollee pprriimmaarriiee ee sseeccoonnddaarriiee ddii pprriimmoo ggrraaddoo ddii SSoolliieerraa

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- 2 -

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,/�&$03,21(� �����

& ��>?��@A@"BA>DC�;<@"C4E�F�BHGDBAIHJ8C0��IAC0K � � � � SCUOLA FREQUENTATA DAL FIGLIO - 4 - CLASSE FREQUENTATA DAL FIGLIO - 4 - GENERE DEL FIGLIO - 5 - & ��>?��@A@"BA>DC�;<@"C4E�F�BHGDBACA�LBAM?C4@�KL>?C � � � � ETÀ DEI GENITORI - 5 - TITOLO DI STUDIO DEI GENITORI - 6 - PROFESSIONE DEI GENITORI - 7 -

,/�%8//,602� �����

/ �N�OBA>LE�BAP"C4K�M?BHGDBACA��BAM?C0@�KL>DC � � � � 7 C��/KLI�K��LC��NGDBAIAIABH�O>DBA��K�@"BAM?PAB � � � � PREPOTENZE SUBITE E AGITE - 9 - LE REAZIONI DEI GENITORI - 9 - PERCHÉ UN RAGAZZO SI COMPORTA DA BULLO? - 10 -

/$�6&82/$�(�*/,�,16(*1$17,� ������

/ �Q;�E�RLK�I"� � � �� � SIETE SODDISFATTI DELLA SCUOLA IN CUI È INSERITO VOSTRO FIGLIO? - 11 - / �N�8��>�@"B�E�C��8��P"C4K�M?B � � �� � SECONDO VOI, A VOSTRO/A FIGLIO/A ANDARE A SCUOLA PIACE? - 12 - SECONDO VOI, VOSTRO/A FIGLIO/A VA D’ACCORDO CON I SUOI COMPAGNI DI SCUOLA? - 12 - COME SONO STATI FINO AD OGGI I RAPPORTI DELLA VOSTRA FAMIGLIA CON GLI INSEGNANTI? - 14 -

/$�)250$=,21(�'(,�*(1,725,� ������

6 KS����B�@A@�C"BTC�M?C�P"C��L@"C�U?BHG?CAJ/KL>DVW��P"C4KLMDB � � �� � A VOSTRO AVVISO, IN QUESTI ANNI, QUANTO È STATO FATTO COME AZIONE FORMATIVA PER I GENITORI E LE COPPIE NEL TERRITORIO COMUNALE DI SOLIERA? - 15 - SOGGETTI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA FORMAZIONE - 15 - UTILITÀ DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE - 16 - ( G?RLE��LP"C4KLMDBHGDBAC�J8C4��I"C"BT>����O�"KL>�@�KXG?C�E?KL�/�8C�� � � �� � DISPONIBILITÀ ALL’AIUTO ESTERNO - 16 - , �ORDM�@"C"GDC"U�C�;@��YGDC�EAF�C"F��N�8��>�@"B�E�C��8�L@�KXBTGDCAE�F�C"M�K � � �� � QUANTO È STATO FATTO COME AZIONE FORMATIVA - 17 - CHI VI HA CONTRIBUITO - 17 - QUANTO SONO UTILI LE INIZIATIVE DI FORMAZIONE - 18 -

/$�9,7$�'(//$�)$0,*/,$� ������

9 C�;�;�R�@"C � � �� � 3 >LKLZ�IAB"V[C � � �� � 5 BAI"��P"C4K�M?C�E?K�M[C0ITU�C�E�C0M��L@�K � � �� �

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,QWURGX]LRQH� Associate alla ricerca condotta tra gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Soliera, si sono condotte altre due ricerche, una sugli insegnanti e una sui genitori. Sembra infatti fondamentale, sul tema del bullismo, mettere in campo il maggior numero di forze, tra quelle che gravitano nella scuola, ciascuna secondo il proprio ruolo. È importante sapere cosa sanno gli insegnanti e i genitori, adulti che a titolo diverso hanno contatti con la scuola, a proposito di questo problema; quali siano le loro reazioni e i loro vissuti di fronte ad esso; quali le strategie utilizzate per contrastarlo. Di solito succede che gli insegnanti siano molto consapevoli del problema, ma che poi non abbiano gli strumenti per contrastarlo, con un conseguente vissuto di inadeguatezza e impotenza. I genitori invece sembrano spesso non avere il minimo sentore di quel che succede e considerano i rari episodi di cui vengono a conoscenza semplici cose che succedono tra ragazzi. Il questionario proposto ai genitori, intende indagare questo fenomeno, ma lascia spazio anche alle coppie e alle famiglie, sondando i bisogni al loro interno e le problematiche per le quali vorrebbero aiuto. Nello specifico, le domande utilizzate per comporre il questionario proposto riguardavano:

notizie sul campione [d1-d8, d29] il bullismo [d12-d18] la scuola e gli insegnanti [d9-d11, d19] la formazione dei genitori [d20-d24] la vita della famiglia [d25-d28]

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,O�FDPSLRQH� I genitori di tutti gli alunni (956) che frequentano le primarie e le secondarie di primo grado di Soliera hanno ricevuto, verso la fine dell’Anno Scolastico 2004/2005, un questionario sul tema del bullismo nelle scuole e su altri argomenti che riguardano la genitorialità e la famiglia. Ne sono tornati 638 (66,7%), compilati per metà (51,6%) da entrambi i genitori insieme, altrimenti prevalentemente dalle madri (36,8%).

43; 7%

31; 5%

235; 37%

329; 51%

entrambi i genitori il padre la madre non indica

&DUDWWHULVWLFKH�GHO�ILJOLR�6FXROD�IUHTXHQWDWD�GDO�ILJOLR�I genitori hanno risposto quasi tutti alle domande del questionario e lo hanno fatto anche in maniera molto precisa e puntuale.

\^],_�`�a0b c"d,egf0b�f _�`�a0b a�]Ob a0b h/_gf�i�_8d�a�],e8j _ k�c,a�egj _^e8j ]/dOdObhAf0b lme8f�b e 366 57,4% 597 n _,i�c"dgoOe8f�b e 238 37,3% 359 scuola pc�dqb dgo"b i�e 34 5,3%

k"c,a e8j _ 638 100,00% 639

&ODVVH�IUHTXHQWDWD�GDO�ILJOLR�I figli dei genitori che hanno compilato i questionari frequentano in misura pressoché uguale le classi interessate dalla ricerca.

&DPSLRQH�VFXROD�SULPDULD��

76; 52%

69; 48%

prima seconda

- 5 -

&DPSLRQH�VFXROD�SULPDULD��

71; 32%

73; 33%

77; 35%

terza quarta quinta

&DPSLRQH�VFXROD�VHFRQGDULD��J

64; 27%

98; 41%76; 32%

prima seconda terza

*HQHUH�GHO�ILJOLR�Dalle risposte date dai genitori, notiamo una leggera prevalenza di maschi. Tuttavia ci sono 80 genitori che non hanno dato indicazioni a proposito di questo dato.

*HQHUH

80; 13%

272; 43%

286; 44%

maschi femmine non risponde

&DUDWWHULVWLFKH�GHL�JHQLWRUL�(Wj�GHL�JHQLWRUL�Rispetto all’età dei genitori invece la netta maggioranza dei padri ha un’età compresa tra i 36 e i 45 anni, così come le madri, anche se con percentuale superiore. Come ci potevamo aspettare, le percentuali inferiori per le madri sono distribuite sia sulla fascia 46-55, che su quella 25-35, con una prevalenza però su quest’ultima, per i padri la percentuale inferiore si concentra prevalentemente sulla fascia 46-55.

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h/e,o�f�b r/f _�s"],_gd8it h/_8f�i<_8d�a u�egj b oHh/_gf�i<_8d�aValid da 25 a 35 anni 56 8,8 8,9 da 36 a 45 anni 399 62,5 63,6 da 46 a 55 anni 163 25,5 26,0 oltre i 55 anni 9 1,4 1,4 Total 627 98,3 100,0 Missing 99 11 1,7 k�cga e8j v�w�x yz,z�{ z

| e�o"f�b rOf _,s�],_8dgi<t h/_8f�i�_gd,a u�e8j b oHh/_8f�i�_gd�a

Valid meno di 25 anni 1 0,2 0,2 da 25 a 35 anni 123 19,3 19,4 da 36 a 45 anni 451 70,7 71,2 da 46 a 55 anni 58 9,1 9,2 Total 633 99,2 100,0 Missing 99 5 0,8 k"c,a e8j v�w,x y<z�z,{ z

7LWROR�GL�VWXGLR�GHL�JHQLWRUL�Circa il 41% dei padri e il 35% delle madri possiede la licenza media. A seguire sono in numero maggiore le madri (35%), rispetto ai padri (25%), ad avere un diploma di istituto superiore.

h/e,o�f�b rOf _,s�],_8dgit h/_8f�i<_8d�a u�e8j b oHh/_8f�i<_8d�aValid nessun titolo 5 0,8 0,8 licenza elementare 31 4,9 5,0 licenza media 261 40,9 41,8 scuola professionale 116 18,2 18,6

diploma di istituto superiore 156 24,5 25,0

laurea 54 8,5 8,7 altro 1 0,2 0,2 Total 624 97,8 100,0 Missing 99 14 2,2 k�c,a�egj v�w�x yz,z�{ z

| e�o"f�b rOf _,s�],_8dgit h/_8f�i<_8d�a u�e8j b oHh/_8f�i<_8d�a

Valid nessun titolo 8 1,3 1,3 licenza elementare 32 5,0 5,1 licenza media 224 35,1 35,7 scuola professionale 82 12,9 13,1

diploma di istituto superiore 226 35,4 36,0

laurea 54 8,5 8,6 Total 628 98,4 100,0 Missing 99 10 1,6 k�c,a�egj v�w�x yz,z�{ z

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3URIHVVLRQH�GHL�JHQLWRUL�Per i padri, la percentuale più alta è associata alla professione dell’operaio, ma poco distanti ci sono gli artigiani, commercianti, rappresentanti e di seguito gli impiegati, tecnici, infermieri.

h/e,o�f�b rOf _,s�],_8dgit h/_8f�i<_8d�a u�e8j b oHh/_8f�i<_8d�aValid medico, ingegnere, avvocato 18 2,8 2,9

artigiano, commerciante, rappresentante 188 29,5 30,2

impiegato, tecnico, infermiere 110 17,2 17,7

insegnante 10 1,6 1,6 operaio 221 34,6 35,5

disoccupato, cassaintegrato 11 1,7 1,8

altro 65 10,2 10,4 Total 623 97,6 100,0 Missing 99 15 2,4 k�c,a�egj v�w�x yz,z�{ z

Le madri invece sono prevalentemente impiegate, tecnico, infermiere o operaie.

| e�o"f�b rOf _,s�],_8dgit h/_8f�i<_8d�a u�e8j b oHh/_8f�i<_8d�aValid medico, ingegnere, avvocato 7 1,1 1,1

artigiana, commerciante, rappresentante 77 12,1 12,2

impiegata, tecnico, infermiera 178 27,9 28,3

insegnante 43 6,7 6,8 operaia 157 24,6 24,9

disoccupata, cassaintegrata 8 1,3 1,3

casalinga 120 18,8 19,0 altro 40 6,3 6,3 Total 630 98,7 100,0 Missing 99 8 1,3 k�c,a�egj v�w�x yz,z�{ z

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,O�EXOOLVPR�

/D�SHUFH]LRQH�GHL�JHQLWRUL� Ai genitori sono state proposte domande simili a quelle che si erano utilizzate per indagare il fenomeno del bullismo sui ragazzi. In questo modo è stato possibile verificare quale sia la percezione che essi hanno di questo fenomeno, anche in base a ciò che sanno, dai loro figli o da altri, di quel che succede a scuola. Diamo subito i dati generali della percezione che i genitori, dell’intero campione, hanno del fenomeno.

� ,QGLFH�GL�SUHVHQ]D�UHDOH� 9,77,0( %8//, &DPSLRQH�QD]LRQDOH�

(10.000 studenti, tra scuole primarie e scuole secondarie di primo grado) 40% 27%

(22 insegnanti) 58%

(341 bambini e bambine) ���� ����

35,0

$5,(

&RPXQH�GL�6ROLHUD�

(221 genitori) 18% 2%

&DPSLRQH�QD]LRQDOH�

(10.000 studenti, tra scuole primarie e scuole secondarie di primo grado) 26% 20%

(26 insegnanti) 69%

(335 ragazzi e ragazze) ���� ����

6(&2

1'$5

,(�',�

35,0

2�*5

$'2�

&RPXQH�GL�6ROLHUD�

(238 genitori) 15% 3%

Come vediamo essa è nettamente inferiore al dato che avevamo ricavato dalla ricerca sui ragazzi. Abbiamo anche inserito la percezione ricavata dal campione degli insegnanti. Come vediamo essa è molto alta, per il fatto che si riferisce a episodi non associabili a persone singole, delle quali si possa identificare il ruolo, ma alle situazioni che essi hanno potuto osservare, in cui vengono di volta in volta coinvolti almeno una vittima e almeno un bullo.

7LSRORJLD�GHOOH�SUHSRWHQ]H� In genere si distingue tra prepotenze verbali, prepotenze fisiche, esclusioni, danni e furti. Le prepotenze verbali sono costituite da tutti quegli episodi in cui la vittima viene prevaricata “a parole”, viene cioè canzonata, presa in giro, insultata, oltraggiata o quando vengono messe in giro voci false, in genere svalorizzanti, sul suo conto. Nelle prepotenze di tipo fisico rientrano invece tutti quegli episodi in cui si verifica un contatto fisico, ai danni della vittima, tra questa e il bullo. Si parla di esclusione tutte le volte che un bambino o ragazzo viene rifiutato, perché è apertamente lasciato fuori da un gioco con le motivazioni più svariate o perché non viene mai chiamato a giocare, passa i tempi liberi per conto suo, ma non per scelta, e anche nel tempo extrascolastico i compagni in genere non lo mettono in conto. Tutte le volte che gli oggetti di qualcuno vengono danneggiati, nascosti o rubati, si parla ugualmente di prepotenza e di bullismo, anche se il danno è rivolto agli oggetti di una persona presa di mira e non alla persona stessa.

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3UHSRWHQ]H�VXELWH�H�DJLWH�Come si vede dalla tabella, i genitori dei bambini delle primarie (primi due anni) sono a conoscenza soprattutto del fatto che al figlio spesso vengano nascoste o rubate le cose. Nei tre anni successivi, i genitori accusano soprattutto dispetti, mentre alle secondarie di primo grado prevalgono gli insulti. Per la percezione dei genitori rispetto alle prepotenze eventualmente inflitte dai loro ragazzi, non utilizziamo una tabella, in quanto i numeri sarebbero veramente bassi. Nei primi due anni delle primarie abbiamo infatti un solo caso per il fatto di riconoscere le prepotenze fisiche inflitte dal figlio e due per gli insulti, rispetto alla frequenza reale (“molte volte” e “quasi sempre” – il secondo non è mai stato utilizzato). Anche le frequenze della presenza occasionale risultano decisamente basse. Nei tre anni successivi troviamo una coppia di genitori che ammette le prepotenze fisiche del figlio, due che ammettono gli insulti, due il fatto che il figlio abbia detto bugie sul conto di altri, uno che ammette che il figlio abbia nascosto o rubato cose di altri (addirittura dicendo quasi sempre) e due (di cui uno indicando “quasi sempre”) che parlano di esclusioni. Alle secondarie di primo grado troviamo quattro soggetti (di cui uno indica “quasi sempre”) che ammettono i dispetti messi in atto dal figlio, uno che ammette gli insulti del figlio, due che ammettono le esclusioni (uno indica “quasi sempre”), uno che ammette il fatto che il figlio abbia detto bugie sul conto di altri e tre (di cui uno indicando “quasi sempre”) che ammettono le prese in giro messe in atto dal figlio. } _8dOb a�c�f�boO_�~�j b<egj ]OdOd/b<o�b�`,ig]gc"j e� f�b lme,f�b e^_^`,_gi�c�d8o8egf0b e�y~

y��,��~/_gdOb a�c�f�b<oO_gb,�,e,lT�/b d/big�,_��0f _�s"],_gd,a e8dgcHb � f�b lqbo�],_�egdOd/b<o8_8j j _ � f�b lmegf�b _

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� w�x�~O_gd/b a�c/f�b�o8_gbf e,~8e<��,b<ig�,_��f _,s�],_8d�a e8dgcHj _`�_gi�c"dgo8e8f�b _�y~� �T���8��8�$���O���O�/���8���8� ���8� � ������ �,�8� �0������� � �"� � �������O���O� � �O� ���O�g�O� �0��8�O���8�g�/�8��8�$�^���g�g�O  % sui 27 casi di presenza

reali % sui 39 casi di presenza

reale % sui 36 casi di presenza reale

Gli/le hanno fatto dei dispetti 41% 46% 33% Gli/le hanno fatto male 19% 28% 17% Lo/la hanno insultato/a o gli/le hanno detto brutte cose

30% 28% 64%

Hanno preso le sue cose di nascosto (o rubato)

44% 36% 14%

Lo/la hanno escluso 15% 10% 22% Hanno detto bugie sul suo conto 11% 15% 28% Lo/la hanno preso in giro 22% 23% 53% Altro 7% 0% 6%

/H�UHD]LRQL�GHL�JHQLWRUL�Il 31,8% dei genitori dichiara che il figlio non ha mai subito prepotenze. Ma chi ha conoscenza di eventuali prepotenze l’ha saputo direttamente dal figlio (92,1%). Una volta saputo dell’accaduto, il 78,8% ha cercato di sapere subito cosa fosse accaduto, parlandone col figlio, il 28,8% ha parlato con gli insegnanti per chiarimenti e per sapere cosa fare, il 24,5% non ha dato importanza all’accaduto, in quanto cose normali tra ragazzi, il 20,9% ha spinto il figlio a non lasciarsi maltrattare e a reagire. I genitori dei “bulli” hanno saputo della prepotenza agita da loro figlio dal ragazzo stesso (78,3%), ma il 56,8% afferma che non è mai successo nulla del genere. L’80,2% dei genitori, alla notizia di una prepotenza compiuta dal figlio ha cercato di sapere cosa fosse successo parlandone direttamente con il figlio, il 40,6% ha spinto il figlio a chiedere scusa e a rimediare, il 26,6% ha sgridato e punito il figlio.

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3HUFKp�XQ�UDJD]]R�VL�FRPSRUWD�GD�EXOOR"�Il 62,4% sostiene che i ragazzi si comportino da bulli per attirare l’attenzione e mettersi in mostra con i compagni, il 57,4% perché le loro famiglie non hanno dato loro una buona educazione e delle regole e il 32,3% perché in casa vedono esempi di violenza tra gli adulti e tra adulti e ragazzi. rOf _,s�],_8d��<_

¡ `O]Oj j _f�b ` � c8`�a�_¡ `O]Obi<e�`8b

Perché vuole attirare l’attenzione, mettersi in mostra davanti ai compagni 369 25.1 62.4 Perché la sua famiglia non gli ha dato una buona educazione e delle regole 339 23.0 57.4

Perché in casa vede esempi di violenza tra adulti e tra adulti e ragazzi 191 13.0 32.3 Perché vede troppa violenza alla televisione 135 9.2 22.8 Perché è solo e vuole che qualcuno si occupi di lui 121 8.2 20.5 Perché è prepotente e aggressivo per natura 112 7.6 19.0 Perché non è stato punito severamente la prima volta che ha fatto qualcosa 67 4.6 11.3

Perché la scuola non tiene abbastanza disciplina 63 4.3 10.7 Perché è stato picchiato dai compagni in passato e tende a farlo con gli altri 40 2.7 6.8

Per altri motivi 34 2.3 5.8 k�cga e8j b y��g¢8y y<z�zg£ z � �gxg£ ¤ 47 missing cases; 591 valid cases

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/D�VFXROD�H�JOL�LQVHJQDQWL� Alcune domande del questionario intendevano indagare il rapporto tra i genitori degli alunni che frequentano le scuole di Soliera e le scuole stesse (insegnanti, servizi, soddisfazione, …).

/D�VFXROD�6LHWH�VRGGLVIDWWL�GHOOD�VFXROD�LQ�FXL�q�LQVHULWR�YRVWUR�ILJOLR"�Dal grafico seguente, vediamo che i genitori si dicono abbastanza soddisfatti della scuola nella quale è inserito il figlio.

3,2

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

Per nulla poco abbastanza molto

Possiamo anche considerare le frequenze di questo dato e vediamo confermate le nostre considerazioni. In più abbiamo un 27,0% degli intervistati che afferma di essere molto soddisfatto della scuola in cui è inserito il figlio.

r/f _�s"],_gd8it h/_gf�i<_8d�a u�egj b oHh/_gf�i<_8d�aValid per nulla 1 0,2 0,2 poco 44 6,9 7,0 abbastanza 412 64,6 65,5 molto 172 27,0 27,3 Total 629 98,6 100,0 Missing 99 9 1,4 k�cga e8j v�w�x yz,z�{ z

Se poi disaggreghiamo il dato per scuola, vediamo che le differenze non sono così grandi, anche se alle primarie la media è leggermente più alta.

3,24

3,32

3,07

3,2

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

primarie 1

primarie 2

secondarie 1°g

complessivo

Per nulla poco abbastanza molto

- 12 -

/D�SDUWHFLSD]LRQH�6HFRQGR�YRL��D�YRVWUR�D�ILJOLR�D�DQGDUH�D�VFXROD�SLDFH"�La percezione che hanno i genitori, rispetto a questa domanda, è simile alla precedente: secondo loro, al figlio piace abbastanza andare a scuola.

3,21

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

Per nulla poco abbastanza molto

Anche in questo caso abbiamo un 34,3% convinto che al figlio piaccia molto andare a scuola.

r/f _�s"],_gd8it h/_gf�i<_8d�a u�egj b oHh/_gf�i<_8d�aValid per nulla 8 1,3 1,3 poco 68 10,7 10,7 abbastanza 340 53,3 53,5 molto 219 34,3 34,5 Total 635 99,5 100,0 Missing 99 3 0,5 k�cga e8j v�w�x yz,z�{ z

Anche per questo dato disaggreghiamo i risultati per scuola. Vediamo che la percezione dei genitori dei ragazzi che frequentano le secondarie di primo grado è leggermente inferiore, rispetto a quella dei genitori degli alunni delle primarie.

3,4

3,38

2,96

3,21

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

primarie 1

primarie 2

secondarie 1°g

complessivo

Per nulla poco abbastanza molto

6HFRQGR�YRL��YRVWUR�D�ILJOLR�D�YD�G¶DFFRUGR�FRQ�L�VXRL�FRPSDJQL�GL�VFXROD"�Domande simili erano state poste al campione dei ragazzi. Ne riportiamo le risposte, in modo da poterle confrontare con quelle date dai genitori. Per le primarie la domanda era praticamente identica, mentre per le secondarie di primo grado si indagava maggiormente sui vissuti.

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35,0$5,(��9DL�GDFFRUGR�FRQ�L�WXRL�FRPDJQL�GL�VFXROD"

3,45

3,36

1 2 3 4

primarie 1

primarie 2

No, per niente poco abbastanza molto

6(&21'$5,(�',�35,02�*5$'2��YLVVXWR�LQ�FODVVH�H�QHOOD�VFXROD

3,05

3,41

1 2 3 4

… e con gli altri ragazzi dellascuola?

Come ti trovi con i tuoicompagni di classe?

Per niente bene poco bene abbastanza bene molto bene La relazione con i compagni della propria classe, secondo le dichiarazioni degli alunni delle scuole secondarie di primo grado, raggiunge sempre valori mediamente più alti rispetto a quella con i ragazzi delle altre classi. Secondo i genitori, i loro figli vanno mediamente abbastanza d’accordo con i propri compagni di scuola (nel questionario dei genitori non si è distinto tra compagni di classe e ragazzi che frequentano altre classi).

3,31

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

Per nulla poco abbastanza molto

Il 35,4% afferma che il proprio figlio va molto d’accordo con i suoi compagni di scuola.

r/f _�s"],_gd8it h/_gf�i<_8d�a u�egj b oHh/_gf�i<_8d�aValid per nulla 3 0,5 0,5 poco 22 3,4 3,5 abbastanza 383 60,0 60,4 molto 226 35,4 35,6 Total 634 99,4 100,0 Missing 99 4 0,6 k�cga e8j v�w�x yz,z�{ z

Anche per questo dato disaggreghiamo i risultati per scuola. Questa volta non ci sono praticamente differenze tra i tre sottocampioni.

- 14 -

3,31

3,32

3,3

3,31

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

primarie 1

primarie 2

secondarie 1°g

complessivo

Per nulla poco abbastanza molto

&RPH� VRQR� VWDWL� ILQR� DG� RJJL� L� UDSSRUWL� GHOOD� YRVWUD� IDPLJOLD� FRQ� JOL�LQVHJQDQWL"�I genitori dichiarano che i rapporti con gli insegnanti dei figli sono stati buoni, in base alla loro esperienza, con tutti, nei diversi gradi di scuola frequentati dai figli. Per la scuola materna lo dichiarano il 77,8%, per la scuola primaria il 58,3% e per la scuola secondaria di primo grado il 73,4%. ¥

d���egd��,b e hAf�b lmegf�b e n _�i�c�dgo/egf�b emy<¦�~rOf _,s�],_8dgi<t§h/_gf�i<_8d�a rOf _,s�],_8dgi<t¨h/_gf�i�_8d�a rOf _,s�],_8dgi<t¨h/_gf�i�_gd,aNon sono stati buoni con nessuno 2 0.3 4 0.6 1 0.2 Sono stati buoni con pochi 10 1.6 25 3.9 14 2.2 Sono stati buoni con la maggioranza 123 19.3 121 19.0 76 11.9 Sono stati buoni con tutti 459 71.9 467 73.2 200 31.3 Totale 594 93.1 617 96.7 291 45.6 Missing 44 6.9 21 3.3 347 54.4 k�cga e8j _ v�w,x yz,z,£ z v�w,x y<z�zg£ z v�w,x y<z�zg£ z

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/D�IRUPD]LRQH�GHL�JHQLWRUL� Ci è sembrato importante inserire alcune domande che riguardassero l’aspetto formativo delle coppie e dei genitori.

6RJJHWWL�H�LQL]LDWLYH�GL�IRUPD]LRQH�$�YRVWUR� DYYLVR�� LQ� TXHVWL� DQQL�� TXDQWR� q�VWDWR� IDWWR�FRPH�D]LRQH� IRUPDWLYD�SHU�L�JHQLWRUL�H�OH�FRSSLH�QHO�WHUULWRULR�FRPXQDOH�GL�6ROLHUD"�Secondo il 58,3% dei genitori intervistati sono state abbastanza le iniziative in questo senso, ma il 25,2% dice che invece sono state poche.

r/f _�s"],_gd8it h/_gf�i<_8d�a u�egj b oHh/_gf�i<_8d�aValid nulla 20 3,1 3,4 poco 161 25,2 27,3 abbastanza 372 58,3 63,2 molto 36 5,6 6,1 Total 589 92,3 100,0 Missing 99 49 7,7 k�cga e8j v�w�x yz,z�{ z

6RJJHWWL�FKH�KDQQR�FRQWULEXLWR�DOOD�IRUPD]LRQH�Nel comune di Soliera sembrano aver contribuito maggiormente alla formazione delle coppie le famiglie d’origine (66,1%) e la scuola (39,1%).

rOf _,s�],_8d��<_ ¡ `O]Oj j _mf�b ` � cg`�a _ ¡ `/]Ob�i�e�`ObFamiglie d’origine 368 34.8 66.1 Scuole 218 20.6 39.1 Parrocchia 136 12.9 24.4 Associazioni di genitori 83 7.8 14.9 Servizi sociali comunali 77 7.3 13.8 Associazioni culturali e di volontariato 52 4.9 9.3 Altri servizi del comune 50 4.7 9.0 Consultori famigliari dell’ASL 35 3.3 6.3 Altri soggetti 14 1.3 2.5 Diocesi 13 1.2 2.3 Altri servizi dell’ASL 8 0.8 1.4 Gruppi di auto-mutuo aiuto 4 0.4 0.7 k�c,a�egj b y<z��gx yz,z,£ z yx,¤,£ ¤

81 missing cases; 557 valid cases

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8WLOLWj�GHOOH�LQL]LDWLYH�GL�IRUPD]LRQH�H�SDUWHFLSD]LRQH�Quasi il 50% del campione dice che le iniziative promosse sono state abbastanza utili, ma un 27,6% afferma che lo sono state poco.

Frequency Percent Valid Percent Valid per nulla 23 3,6 4,2 poco 176 27,6 31,8 abbastanza 314 49,2 56,7 molto 41 6,4 7,4 Total 554 86,8 100,0 Missing 99 84 13,2 Total 638 100,0

Di tutto il campione però, il 50,3% dice di non aver mai partecipato a tali iniziative. Nel 26,6% dei casi ha partecipato solo la moglie e nell’11,6% dei casi entrambi i membri della coppia.

$YHWH�SDUWHFLSDWR�DG�DOFXQH�GL�TXHVWH�LQL]LDWLYH"

54%29%

12%5%

sì, entrambi sì, ma solo il marito sì, ma solo la moglie no

(GXFD]LRQH�GHL�ILJOL�H�UDSSRUWR�GL�FRSSLD�'LVSRQLELOLWj�DOO¶DLXWR�HVWHUQR�Come vediamo, la tendenza è quella di risolvere le questioni inerenti l’educazione dei figli e il rapporto di coppia, all’interno della coppia stessa (60,3%), o addirittura come singoli (37,4%), senza nemmeno parlarne all’interno della coppia. Un 33,7% tuttavia afferma di confrontarsi con altri genitori o coppie.

rOf�_�s�]g_gd��<_ ¡ `O]Oj j _�f�b ` � c8`�a�_ ¡ `O]Ob�i<e�`8bNe parliamo come coppia e lo risolviamo insieme 371 33.0 60.3 Lo risolviamo da soli, singolarmente 230 20.5 37.4 Ci confrontiamo con altri genitori o coppie 207 18.4 33.7 Ci rivolgiamo a parenti/genitori/fratelli 136 12.1 22.1 Chiediamo aiuto ad uno specialista del settore 76 6.8 12.4 Ci rivolgiamo ad amici 49 4.4 8.0 Ci rivolgiamo ad un servizio specialistico 24 2.1 3.9 Altro 18 1.6 2.9 Ci rivolgiamo al prete 12 1.1 2.0 k"c,a e8j b y�y � w y<z�zg£ z y<x � £ v

23 missing cases; 615 valid cases

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,�SXQWL�GL�YLVWD�GL�FKL�KD�SDUWHFLSDWR�H�GL�FKL�QR� Vogliamo ora incrociare alcuni di questi dati, confrontando le risposte di chi ha partecipato a qualche iniziativa di formazione e quelle di chi non ha invece mai partecipato a nessuna di queste.

4XDQWR�q�VWDWR�IDWWR�FRPH�D]LRQH�IRUPDWLYD�A entrambi i sottocampioni è stato chiesto di provare a dire quanto è stato fatto come azione formativa per i genitori e le coppie, in questi anni, sul territorio. Curiosamente non ci sono molte differenze tra i due campioni e comunque, come ci aspetteremmo, chi ha partecipato ha una percezione leggermente superiore delle iniziative promosse in questo senso, viceversa chi non ha partecipato ha una percezione inferiore. p

c�dq�,e � egf a _�igb � e�a�c r/f _�s"],_gd8it h/_8f�i<_8d�aValid nulla 17 5,3 poco 84 26,2 abbastanza 182 56,7 molto 16 5,0 Total 299 93,1 Missing 99 22 6,9 k�cga e8j w � y yz,z�{ z

© e � e8f$a _,igb � e�a�c rOf _,s�],_8dgi<t h/_gf�i�_gd,aValid nulla 3 1,1 poco 70 25,5 abbastanza 173 62,9 molto 20 7,3 Total 266 96,7 Missing 99 9 3,3 k�c,a�egj � ¢�� y<z�z,{ z

&KL�YL�KD�FRQWULEXLWR�Per questo aspetto notiamo alcune differenze tra i due sottocampioni. Chi non ha partecipato ad iniziative di formazione, per un qualsiasi aiuto in questo senso si rivolge o comunque ha ricevuto tutto ciò che ritiene necessario dalle famiglie d’origine (71,4%). Un 30,8% attribuisce però le iniziative di formazione alle scuole e un 26,8% alla parrocchia. Tra chi ha partecipato ad iniziative di formazione, scende la percentuale di chi ha come unico interlocutore, per la formazione, la famiglia d’origine (61,2%), a favore della scuola (48,7%), mentre scende la percentuale relativa alla parrocchia (22,1%). p

c�dq�,e � egf$a�_�igb � e<a�c rOf _,s�],_8d��<_ ¡ `O]Oj j _mf�b ` � cg`�a _ ¡ `/]Ob�i�e�`ObFamiglie d’origine 197 39.7 71.4 Scuole 85 17.1 30.8 Parrocchia 74 14.9 26.8 Servizi sociali comunali 41 8.3 14.9 Associazioni di genitori 32 6.5 11.6 Consultori famigliari dell’ASL 21 4.2 7.6 Associazioni culturali e di volontariato 19 3.8 6.9 Altri soggetti 9 1.8 3.3 Diocesi 8 1.6 2.9 Altri servizi del comune 6 1.2 2.2 Altri servizi dell’ASL 3 0.6 1.1 Gruppi di auto-mutuo aiuto 1 0.2 0.4 k�c,a�egj b �,¤,v yz,z,£ z y¢,¤,£ ¢

45 missing cases; 276 valid cases

- 18 -

© e � e8f$a _,igb � e<a�c rOf _,s�],_8d��<_ ¡ `O]Oj j _mf�b ` � cg`�a _ ¡ `/]Ob�i�e�`ObFamiglie d’origine 161 30.1 61.2 Scuole 128 24.0 48.7 Parrocchia 58 10.9 22.1 Associazioni di genitori 48 9.0 18.3 Altri servizi del comune 41 7.7 15.6 Servizi sociali comunali 34 6.4 12.9 Associazioni culturali e di volontariato 33 6.2 12.5 Consultori famigliari dell’ASL 14 2.6 5.3 Diocesi 5 0.9 1.9 Altri soggetti 5 0.9 1.9 Altri servizi dell’ASL 4 0.7 1.5 Gruppi di auto-mutuo aiuto 3 0.6 1.1 k�c,a�egj b ��w�� z,£ ¤ � z,w,£ z

12 missing cases; 263 valid cases

4XDQWR�VRQR�XWLOL�OH�LQL]LDWLYH�GL�IRUPD]LRQH�Chi non ha mai partecipato a queste iniziative le considera comunque abbastanza utili, anche se un 29,3% dice che lo sono poco. Tra chi vi ha partecipato, il 58,9% dice che sono abbastanza utili, il 27,3% che lo sono poco e il 10,2% che lo sono invece molto. p

c�dq�,e � egf a _�igb � e�a�c r/f _�s"],_gd8it h/_8f�i<_8d�aValid per nulla 19 5,9 poco 94 29,3 abbastanza 146 45,5 molto 12 3,7 Total 271 84,4 Missing 99 50 15,6 k�cga e8j w � y yz,z�{ z

© e � e8f$a _,igb � e�a�c rOf _,s�],_8dgi<t h/_gf�i�_gd,aValid per nulla 4 1,5 poco 75 27,3 abbastanza 162 58,9 molto 28 10,2 Total 269 97,8 Missing 99 6 2,2 k�c,a�egj � ¢�� y<z�z,{ z

- 19 -

/D�YLWD�GHOOD�IDPLJOLD�

9LVVXWL� Come avevamo chiesto ai ragazzi delle secondarie di primo grado, anche per i genitori abbiamo analizzato la loro percezione all’interno del paese. Dal grafico vediamo che le medie ottenute dai genitori superano quelle ottenute dai ragazzi, ma anche in questo caso la fiducia verso gli altri è la variabile che ottiene la media più bassa.

&RPH�WL�VHQWL�LQ�JHQHUH

1,98

1,84

1,29

1,81

-3 -2 -1 0 1 2 3

Molto Abbastanza Poco Poco Abbastanza Molto

3UREOHPL� I genitori intervistati individuano come fattore a più alta influenza negativa sulla vita famigliare le liti fra coniugi.

1,5

1,74

1,99

2,46

2,48

2,89

2,92

2,98

3,08

3,47

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4

divergenze di natura politica

divergenze sulle scelte religiose

divergenze sulle scelte lavorative

presenza di persone con handicap

presenza di anziani non autosufficienti

altro

malattie e problemi di salute

difficoltà economiche

i litigi tra genitori e figli

i litigi tra i coniugi

Per niente poco abbastanza molto

Se andiamo però a vedere le frequenze e le percentuali di scelta, vediamo che la maggioranza del campione ritiene che influiscano molto negativamente sulla vita della famiglia i litigi tra coniugi (60,7%) e tra genitori e figli (37,0%); quindi influenzerebbero abbastanza negativamente la vita di famiglia le difficoltà economiche (41,2%).

Rilassato/a

Fiducioso verso gli altri

Senza particolari paure

Sicuro/a

Teso/a

Diffidente verso gli altri

Con molte paure

Insicuro/a

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Le divergenze sulle scelte politiche, lavorative e religiose avrebbero poca o addirittura nessuna influenza negativa sulla vita della famiglia. ª/«8¬A­/® «8­�¯�« ª�°O±�° ²�³/³g´<µ�¯ ´8­�¶<´ ·^°�¸ ¯�°I litigi tra genitori e figli 6.4 16.6 35.1 37.0 I litigi tra i coniugi 4.5 7.4 22.3 60.7 Divergenze di natura politica 50.0 36.7 3.6 0.5 Divergenze sulle scelte religiose 41.8 32.1 12.9 3.0 Divergenze sulle scelte lavorative 29.6 34.2 21.8 3.6 Difficoltà economiche 7.7 15.4 41.2 28.5 Malattie e problemi di salute 11.6 14.9 32.3 31.2 Presenza di persone con handicap 24.0 17.6 28.7 17.7 Presenza di anziani non autosufficienti 23.5 16.3 30.7 17.7 Altro 0.2 1.9 2.2 1.6

Le famiglie che hanno risposto al questionario dicono che in questo periodo della loro vita di famiglia, a creare problemi, all’interno della famiglia stessa sarebbe prevalentemente la gestione degli orari di lavoro e dei tempi della famiglia (59,4%) ¹ ¬ «,º�»,«8­�¶<«

¼ µO»O¸ ¸ «¬�® µ8½8°gµ�¯�«¼ µO»/®±<´�µ8®

Gestione degli orari di lavoro e dei tempi della famiglia 318 30.2 59.4 Presenza di ragazzi da seguire nei compiti 116 11.0 21.7 Incertezza sul futuro 105 10.0 19.6 Difficoltà economiche 90 8.5 16.8 Presenza di ragazzi da seguire nel tempo libero 72 6.8 13.5 Presenza di bambini piccoli a cui badare 47 4.5 8.8 Problemi di relazione con i figli 36 3.4 6.7 Suddivisione dei compiti domestici tra i coniugi 31 2.9 5.8 Propria disoccupazione 30 2.8 5.6 Separazione/divorzio 28 2.7 5.2 Problemi di relazione con fratelli/sorelle 27 2.6 5.0 Problemi di relazione nella coppia 26 2.5 4.9 Numerosità dei figli 19 1.8 3.6 Presenza di persona anziana 19 1.8 3.6 Problemi di relazione con i genitori e/o suoceri 18 1.7 3.4 Problemi di assistenza e cura di persone della famiglia di origine (non conviventi) 17 1.6 3.2 Presenza di persona con malattie croniche, con handicap, con problemi psicologici o psichiatrici, con problemi di dipendenza (alcolismo o tossicodipendenza), con problemi relativi all’AIDS

16 1.5 3.0

Problemi di depressione 11 1.0 2.1 Disoccupazione del partner 6 0.6 1.1 Solitudine/isolamento 6 0.6 1.1 Precarietà (sfratto in corso) o inadeguatezza della situazione abitativa (casa fatiscente o sovraffollamento) 4 0.4 0.7

Integrazione sociale 3 0.3 0.6 Altri problemi 3 0.3 0.6 Detenzione di un famigliare 2 0.2 0.4 Problemi di alcool e droghe 2 0.2 0.4 Disoccupazione dei figli 1 0.1 0.2 ¾ °g¯ ´8¸ ® ¿<À�Ág ¿<À�Àgà À ¿<Ä�Ågà Æ

103 missing sases; 535 valid cases

È anche interessante il fatto che il 21,7% accusi come problema il fatto che nella famiglia ci siano dei ragazzi da seguire nei compiti e che il 19,6% senta forte l’incertezza sul futuro.

- 21 -

5HOD]LRQL�FRQ�LO�YLFLQDWR� L’ultima domanda provava ad indagare, come fattore protettivo sulla qualità della vita, il rapporto di ogni famiglia con il vicinato.

¾ »�¯ ¯�®�®Ç ® °"¬�­O®

È ½g«<µ,µ,°É »g´g¸ ±,Êg«Ë °�¸ ¯ ´

Ì ´8¬ ´gÍm«g­�¯�«Î·^´g®Frequento le case dei miei vicini 1.1 8.8 25.2 27.0 32.3 I miei vicini frequentano la mia casa 0.6 8.9 26.5 26.5 30.7 Mi fermo a parlare con i miei vicini di cose diverse dai problemi condominiali 3.9 24.1 39.7 13.5 12.9

Mi ritrovo con i miei vicini per trascorrere un po’ di tempo a fare cose insieme 0.6 7.7 21.3 21.9 41.5

·^°�¸ ¯�°µ8½g«�µ,µ,°

È ½g«<µ,µ,°É »g´g¸ ±,Êg«Ë °�¸ ¯ ´

Ì ´8¬ ´gÍm«g­�¯�«Î·^´g®Con i miei vicini c’è uno scambio di favori 3.4 14.6 39.8 19.6 15.6

¾ »�¯$¯�®�°º�»,´�µ8® ·^°"¸ ¯0® Â^°mÏ ª�°O±gÊO® Ð�«�µ�µO»O­g°A quante persone fra i suoi vicini chiederebbe piccole cose in prestito con tranquillità? 6.6 7.1 19.6 39.3 17.4

Quanti tra i suoi vicini considera suoi amici? 8.3 7.2 16.3 31.2 24.8

In genere, le famiglie che hanno risposto affermano che mai frequentano le case dei loro vicini (32,3%) e altrettanto fanno i loro vicini nei loro confronti (30,7%), qualche volta si fermano a parlare con i vicini di cose diverse dai problemi condominiali (39,7%), ma mai si ritrovano con i vicini per trascorrere del tempo a fare qualcosa insieme (41,5%). Qualche volta tra vicini c’è uno scambio di favori (39,8%), ma sono pochi i vicini a cui le famiglie intervistate chiederebbero tranquillamente piccole cose in prestito (39,3%) o che considerano amici (31,2%).