settimanale della diocesi di carpi · 2020. 2. 11. · art. 1, comma 1, dcb ufficio postale di...

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Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 28 - Anno 24º Domenica 19 luglio 2009 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI EDITORIALE EDITORIALE U AGESCI p. 19 Per un Progetto culturale diocesano Prima del dialogo 4 Pier Giuseppe Levoni no dei messaggi più importanti del Convegno Ecclesiale di Verona e della successiva Nota Pa- storale dei Vescovi italiani, che ne ha sintetizzato le indicazioni, riguarda “la necessità di alimentare la consapevolezza e la responsabilità proprie della comu- nità cristiana, dando nuovo impulso al Progetto culturale attraverso il suo consolidamento e radicamento, sia in chiave formativa sia in prospettiva missionaria. Dunque i passi compiuti dal ‘95 in poi, sul piano della ricerca e della elaborazione culturale, nonché del rilancio e della promozione di più efficaci strumenti di comunicazione ecclesiale, devono ora trovare riscontro a livello locale in un più convinto impegno su questo versante. Si tratta cioè di costruire un vero e proprio “Progetto culturale diocesano”, partendo da una premessa esplici- ta: lungi dal riguardare taluni fedeli laici o qualche associazione o circolo, l’elaborazione culturale, essendo una dimensione costitutiva della vita ecclesiale, deve coinvolgere tutti, a partire dalle situazioni abituali del- l’azione pastorale. Se infatti sempre più pressante si manifesta l’emergenza educativa, di fronte alle sfide del contesto socio-culturale odierno, occorre rendersi conto, come ammonisce la Nota, che “alle Chiese locali è chiesto di coniugare l’elaborazione culturale con la for- mulazione di un vero e proprio progetto formativo per- manente”. E’ questa la base da cui partire, perché, se è vero che il discernimento dei credenti ha bisogno anche del confron- to critico con le diverse forme di pensiero e di un fecondo rapporto con le presenze religiose che oggi è dato incon- trare, è altrettanto vero che il dialogo con tutti presuppo- ne una chiara e profonda coscienza della propria identità ed è condotto in nome e con gli strumenti della ragione umana. SPECIALE LIMIDI p. 17 9 PAGINA CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it Testimonianza Nel tunnel della bulimia Uscire è possibile gli aiuti ci sono 12 PAGINA Mirandola All’insegna della novità Giunta e consiglio al lavoro 11 PAGINA Società Amici in divisa Al Guerzoni una serata per le Forze dell’ordine 10 PAGINA Fondazione Bilancio virtuoso L’effetto della crisi sugli investimenti 7 PAGINA FAMIGLIA p. 13 Dalla convivenza al matrimonio Un percorso insieme Estate in cammino Torna il musical Estate in cammino Torna il musical Energia da vendere Una crescita di oltre 16 milioni di euro in un anno, un fatturato di quasi 111, un utile di due milioni: Sinergas presenta dati di bilancio eccellenti, ma non si adagia e va incontro alle diverse esigenze dei suoi 95 mila clienti Liberi per vivere. Amare la vita sempre I giovani incontrano suor Angela Bertelli Domenica 19 luglio ore 20,30 Oratorio Eden – Carpi Tanti progetti per il futuro Si comincia dalla Sagra 2009 Tanti progetti per il futuro Si comincia dalla Sagra 2009

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Page 1: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · 2020. 2. 11. · art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 28 - Anno 24º Domenica 19 luglio 2009 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 28 - Anno 24ºDomenica 19 luglio 2009

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

EDITORIALEEDITORIALE

U

AGESCI p. 19

Per un Progetto culturale diocesano

Prima del dialogo

4

Pier Giuseppe Levoni

no dei messaggi più importanti del ConvegnoEcclesiale di Verona e della successiva Nota Pa-storale dei Vescovi italiani, che ne ha sintetizzatole indicazioni, riguarda “la necessità di alimentare

la consapevolezza e la responsabilità proprie della comu-nità cristiana, dando nuovo impulso al Progetto culturaleattraverso il suo consolidamento e radicamento, sia inchiave formativa sia in prospettiva missionaria. Dunquei passi compiuti dal ‘95 in poi, sul piano della ricerca edella elaborazione culturale, nonché del rilancio e dellapromozione di più efficaci strumenti di comunicazioneecclesiale, devono ora trovare riscontro a livello locale inun più convinto impegno su questo versante.Si tratta cioè di costruire un vero e proprio “Progettoculturale diocesano”, partendo da una premessa esplici-ta: lungi dal riguardare taluni fedeli laici o qualcheassociazione o circolo, l’elaborazione culturale, essendouna dimensione costitutiva della vita ecclesiale, devecoinvolgere tutti, a partire dalle situazioni abituali del-l’azione pastorale. Se infatti sempre più pressante simanifesta l’emergenza educativa, di fronte alle sfide delcontesto socio-culturale odierno, occorre rendersi conto,come ammonisce la Nota, che “alle Chiese locali èchiesto di coniugare l’elaborazione culturale con la for-mulazione di un vero e proprio progetto formativo per-manente”.E’ questa la base da cui partire, perché, se è vero che ildiscernimento dei credenti ha bisogno anche del confron-to critico con le diverse forme di pensiero e di un fecondorapporto con le presenze religiose che oggi è dato incon-trare, è altrettanto vero che il dialogo con tutti presuppo-ne una chiara e profonda coscienza della propriaidentità ed è condotto in nome e con gli strumentidella ragione umana.

SPECIALE LIMIDI p. 17

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Testimonianza

Nel tunneldella bulimiaUscire è possibilegli aiuti ci sono

12PAGINA

Mirandola

All’insegnadella novitàGiunta e consiglioal lavoro

11PAGINA

Società

Amiciin divisaAl Guerzoni una serataper le Forze dell’ordine

10PAGINA

Fondazione

BilanciovirtuosoL’effetto della crisisugli investimenti

7PAGINA

FAMIGLIA p. 13

Dalla convivenzaal matrimonio

Un percorsoinsieme

Estate in camminoTorna il musicalEstate in camminoTorna il musical

Energia da vendere

Una crescita di oltre 16 milioni di euro in un anno, un fatturato di quasi 111,un utile di due milioni: Sinergas presenta dati di bilancio eccellenti, ma non si adagiae va incontro alle diverse esigenze dei suoi 95 mila clienti

Liberi per vivere.Amare la vita

sempreI giovani incontranosuor Angela BertelliDomenica 19 luglio

ore 20,30Oratorio Eden – Carpi

Tanti progetti per il futuroSi comincia dalla Sagra 2009Tanti progetti per il futuroSi comincia dalla Sagra 2009

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2 19 luglio '09

XVI Domenica del Tempo Ordinario

Il Signore è il mio pastore:non manco di nullaDomenica 19 luglioLETTURE: Ger 23,1-6; Sal 22; Ef 2,13-18; Mc 6,30-34ANNO B – IV SETT. SALTERIO

QTiziano, Cristo risorto, part. del Polittico Averoldi (1522),

Brescia, chiesa dei Santi Nazaro e CelsoChiesa parrocchiale di Neustift (Tirolo)

uesta domenica, la Pa-rola del Vangelo pro-clamata nella SantaMessa ci fa scrutare il

cuore di Gesù che ha compas-sione delle folle che cercanolui e i suoi discepoli, perchésono stanche e sfinite comepecore senza pastore. E alloraDio stesso si fa pastore in Gesùe si prende cura di loro, attra-verso la sua Parola che conso-la, illumina, libera e salva.Lungo tutta la storia della sal-vezza, Dio sceglie alcuni qualipastori proprio perché gli ap-partenenti al suo popolo non sidisperdano e non si smarrisca-no su sentieri lontani da lui.Ma a volte proprio i pastorivengono meno al loro compitodi custodire e prendersi curadel gregge loro affidato e nellaprima lettura tratta dal libro diEzechiele ne abbiamo un esem-pio eloquente. Affiora perciòla promessa del Signore, chesarà Lui stesso a prendersi curadel gregge e manderà un veropastore, il messia, che regneràcon giustizia e saggezza su Isra-ele e su tutti i popoli.Cristo, nostra pace, è questopastore, la cui voce le pecoreascoltano: egli le conosce edesse lo seguono. Egli è il pa-store buono che ha assunto lanostra stessa carne e perciòconosce per esperienza ogninostro bisogno e desiderio. Perquesto, davanti alla domandadelle folle, il cuore misericor-dioso di Cristo si commuove.Egli sa che, prima di pane persfamarsi e di guarigioni, l’uma-

nità ha bisogno di una voceche li conforti, di una parolache li faccia sperare, di unapersona che li ami gratuita-mente. Egli annuncia la suaParola, annuncia il Regno diDio e la sua giustizia sul qualefondare ogni progetto di au-tentica società rispettosa dellapersona e garante di pace sta-bile.Prima di questa scena però ilVangelo ci presenta un altroquadro che vede come prota-gonisti i discepoli riuniti attor-no a Gesù, il loro maestro,dopo essere ritornati dalla loroprima missione. È bello vede-re come dopo aver compiuto ilproprio servizio i discepoli siriuniscano intorno a Gesù, conamorevole desiderio di condi-videre quanto vissuto. AlloraGesù stesso propone loro diappartarsi un poco per ripren-dere le forze ed abbeverarsialla fonte del Suo amore, in undialogo cuore a cuore con Lui,nel silenzio e nella preghierache rigenerano ogni apostolo.In questa Eucaristia possiamopregare il Signore per i pastoridi oggi, ai quali Egli affida ilbene più prezioso, cioè la suaChiesa, e chiediamo che nonlasci mai mancare i pastori saggie misericordiosi, perché ci gui-dino sulla via della vita. E noiimpegniamoci a rendere il no-stro orecchio e il nostro cuoredocili all’ascolto e all’acco-glienza amorevole di quanto ilSignore ci vuole comunicareattraverso i suoi ministri.

Le Sorelle Clarisse

Icona del Mandylion di Yaroslavl (prima metà del scolo XIII),Mosca, Galleria Tretiakov

Dal vangelosecondo MarcoIn quel tempo, gli apo-stoli si riunirono attornoa Gesù e gli riferironotutto quello che avevanofatto e quello che aveva-no insegnato. Ed eglidisse loro: «Venite indisparte, voi soli, in unluogo deserto, e riposa-tevi un po’». Eranoinfatti molti quelli cheandavano e venivano enon avevano neanche iltempo di mangiare.Allora andarono con labarca verso un luogodeserto, in disparte.Molti però li videropartire e capirono, e datutte le città accorsero làa piedi e li precedettero.Sceso dalla barca, eglivide una grande folla,ebbe compassione diloro, perché erano comepecore che non hannopastore, e si mise ainsegnare loro moltecose.

Il volto misericordiosodel PadreIl volto misericordiosodel Padre

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ontinua dalla primaC Prima del dialogo

Ciò implica l’esigenza di pro-muovere una sempre più pun-tuale e consapevole cono-scenza degli elementi fon-damentali della nostra fededa parte di tutti, perché nonvi può essere confronto ri-spettoso e costruttivo nel-l’ignoranza e nella confu-sione.Fra le tematiche di più ur-gente approfondimento, laNota sottolinea due filoni. Ilprimo concerne la domandasu che cosa sia e che cosasignifichi essere uomo, in untempo in cui c’è chi tenta di

ridurlo a semplice prodottodella natura, “mortificando-ne la dignità e la costitutivavocazione alla trascendenza”.La seconda grande questio-ne riguarda il diffondersi dellasfiducia verso la capacitàdello spirito umano di rag-giungere una verità non prov-visoria, ma oggettiva e im-pegnativa. Di fronte a taleconcezione il credente deve“saper mostrare come la co-scienza umana non esca mor-tificata, ma anzi arricchita,dal confronto con la veritàcui la fede ci fa rivolgere”.

Come si vede, l’impegno ènotevole e spiega la decisio-ne del nostro Vescovo di co-stituire il Segretariatodiocesano per il Progetto cul-turale, chiamando a farneparte sia i responsabili didiversi Uffici pastorali, sia irappresentati di alcune asso-ciazioni laicali. Dopo dueincontri per un primo con-fronto, a settembre è previ-sta la predisposizione del pro-gramma e l’avvio della faseoperativa.

Pier Giuseppe Levoni

Sono stati chiamati a far parte del Segretariato diocesano per il Progetto culturalemonsignor Douglas Regattieri come delegato vescovile, il referente per il Progettoculturale Pier Giuseppe Levoni, il direttore dell’Ufficio beni culturali e del Museodiocesano Alfonso Garuti, il responsabile dell’Archivio diocesano Andrea Beltrami,il direttore della Scuola di Formazione teologica don Alberto Bigarelli, il direttore dellabiblioteca diocesana Tommaso Cavazzuti, la presidente della Consulta delle aggregazionilaicali Nadia Lodi, poi i direttori degli Uffici diocesani per l’educazione e la scuola,Pellegrinaggi e Comunicazioni sociali, rispettivamente Antonia Fantini, don MarinoMazzoli e Luigi Lamma. Per il Servizio di pastorale giovanile è stato indicato donMassimo Dotti, che ha delegato suor Celeste Campobasso. Per quanto riguarda leaggregazioni laicali, sono presenti la presidente dell’Azione cattolica Ilaria Vellani,poi Elena Lancellotti in rappresentanza dell’Agesci, Nadia Bertelli per Comunione eLiberazione, Mario Santangelo come co-presidente del Comitato Scienza & vita,Cristina Verrini per il Movimento Terza Età, Silvia Pignatti, referente per l’UniversitàCattolica, la presidente dell’associazione Fede e cultura Gabriella Contini, il presiden-te de “Il Portico” Dante Colli, il presidente dell’Uciim di Mirandola Norberto Mazzolie la presidente dell’Aimc di Carpi Antonella Baracchi.

Ecco il Segretariato per il Progetto culturaleObiettivo: operare in rete

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319 luglio '09

Il richiamo alla responsabilitàdei media (n.73)

Quel piccoloe grandemessaggio

Il richiamo alla responsabilitàdei media (n.73)

Quel piccoloe grandemessaggio

“subordinazione al calcoloeconomico, al proposito didominare i mercati e, non ulti-mo, al desiderio di imporreparametri culturali funzionalia progetti di potere ideologicoe politico”.Il “quarto potere”, definizio-ne che da qualche tempo èstranamente in disuso, esisteed è forte non più come poteresingolo ma come parte diun’alleanza tra poteri forti.I media rischiano sempre piùdi giocare la loro partita con igrandi e con i forti mentrel’uomo di ogni giorno, l’uo-mo che non ha voce, è semprepiù ai margini del campo, noncome giudice di gara o allena-tore ma come spettatore più

ininfluente che passivo.Nuovamente il Papa appro-fondisce e ricorda che “il sen-so e la finalizzazione dei me-dia vanno ricercati nel fonda-mento antropologico. Ciòvuol dire che essi possonodivenire occasione diumanizzazione”.È rilanciato l’appello al-l’ascolto e al racconto dellafatica e dell’attesa di una gran-dissima parte di umanità chesubisce le conseguenze del-l’egoismo di un’altra parteassai più piccola.È uno stimolo a ritrovare lanobiltà di una professione chela tecnologia, pur con i suoipercorsi inediti e affascinanti,mette alla prova nelle motiva-

zioni e nei contenuti.Non solo rispetto alle questio-ni sociali ma anche a riguardodel mistero dell’uomo, dellaverità sull’uomo.La differenza tra giornalisti evenditori di notizie - se così sipuò dire - sta soprattutto nel-l’assenza o nella presenza diuna passione forte per la que-stione antropologica, peraltrosollecitata da una deontologiache si esprime in regole pro-fessionali ben codificate.La strada è dunque indicata eperché i media possano me-glio percorrerla, producendonuovo pensiero ed esprimen-do nuove energie al seviziodello sviluppo umano integra-le, occorre, aggiunge il Papa,

che “siano centrati sulla pro-mozione della dignità dellepersone e dei popoli, sianoespressamente animati dallacarità e siano posti al serviziodella verità, del bene e dellafraternità naturale e sopran-naturale. Infatti, nell’umanitàla libertà è intrinsecamentecollegata con questi valorisuperiori”.Un’indicazione offerta non adalcuni ma a tutti i media: daessi è atteso un contributo pre-zioso per cambiare la direzio-ne di una storia che vede trop-pe persone e troppi popolicostretti ai margini della stra-da della dignità, della giusti-zia e della pace.

Paolo Bustaffa

ormai quasi impossibi-le immaginare l’esi-stenza della famiglia

umana senza i media. Nel benee nel male, sono così incarnatinella vita del mondo, che sem-bra davvero assurda la posi-zione di coloro che ne sosten-gono la neutralità, rivendican-done di conseguenza l’auto-nomia rispetto alla morale chetocca le persone”.Nella “Caritas in veritate”,precisamente al paragrafo 73,c’è la ripresa del pensiero diBenedetto XVI sui mezzi dicomunicazione sociale conuna linea di riflessione che,coerentemente con tutto il te-sto dell’enciclica, tocca il lororuolo nell’ambito sociale edeconomico.Viene rinnovato l’invito aimedia - presente nel messag-gio per la Giornata mondialedelle comunicazioni sociali2008 - a scegliere, giunti albivio tra servizio eprotagonismo, la strada dellaverità e della dignità dell’uo-mo.Quella del Papa, oggi comeallora, non è certo una perora-zione buonista.La parola “servizio”, così spes-so richiamata, non è nel voca-bolario dell’utopia ma in quel-lo della responsabilità.Servire la verità e l’uomo si-gnifica per i media riscopriree dire le ragioni ultime delloro essere strumenti credibiliper il bene comune.Enfatizzare “la natura stretta-mente tecnica dei media”, sot-tolinea Benedetto XVI, favo-risce invece la loro

L’economia e il “primato” delle relazioni (nn 53-55)

Creare valoree relazioni sono unbene in sé, ma sonoanche un fertilizzan-te incredibile per il

successo di un’iniziativa eco-nomica”. Ne è convintoLeonardo Becchetti, docen-te di economia all’Universi-tà “Tor Vergata” di Roma,che considera la parte della“Caritas in veritate” dedica-ta al tema delle “relazioni”(nn.53-55) una delle piùinnovative dell’enciclica, eduna chiave fondamentale perquella “umanizzazione delmercato e della società” sol-lecitata dal Papa (n.42).

Servono “uomini retti” inpolitica ed economia, l’ap-pello del Papa, che indicanella carità e nella veritàla principale “forzapropulsiva” per lo svilup-po. Quali conseguenzenell’ambito economico?

L’invito della “Caritas inveritate” è quello ad un ap-proccio multidisciplinare:per capire lo scenario inter-nazionale serve l’apportodell’economia, ma anchequello di tutte le altre scienzesociali, come la psicologiae la sociologia. Soprattut-to, l’appello del Papa è quelloa comprendere tutte le im-plicazioni del temarelazionale, che spesso vie-ne trascurato dagli econo-

Copertina

“E’

“L

misti ma che invece è deter-minante non solo nella pro-duttività, ma anche nella ca-pacità di «creare valore» inambito economico. È questa,a mio parere, una delle piùgrandi innovazioni dell’en-ciclica, che chiama in causasia gli attori, per quanto ri-guarda la pluralità di modi diconcepire l’impresa - checomprendono anche le im-prese sociali, il microcredito,i fondi etici, le banche etiche- sia la società civile, cheanche a livello internaziona-le può dare un contributo de-cisivo in termini di maggioreresponsabilità. A questo pro-posito, il Papa cita tre valori- reciprocità, fiducia, gratui-tà - che dovrebbero permearedall’interno la sfera econo-mica.

Giustizia e bene comune:sono questi, per il Papa, idue “criteri operativi” a cuiimprontare l’agire econo-mico. Corrispondono alleregole attuali?

Certamente non sono criteriche riguardano tutti gli attorieconomici, ma c’è una mino-ranza attiva, che comprende

sia le imprese socialmenteresponsabili che i cittadini,intesi come cittadini e rispar-miatori responsabili, che in-vece operano a pieno titolonel sistema economico richia-mandosi proprio a quei duecriteri. A questo proposito,Benedetto XVI auspicaun’ibridazione: una sorta dicontagio positivo, grazie aqueste realtà, nei rapporti colmercato. Più si estende l’in-sieme di questi operatori par-

ticolari, meglio è, perché ècon questo tipo di attori eco-nomici che si favorisconoquelle relazioni di reciproci-tà, fiducia e gratuità auspicatedall’enciclica.

A partire dall’affermazio-ne che senza etica non c’èeconomia, il Papa chiede“una nuova progettualitàche ridisegni lo sviluppo inmaniera globale”…

È questo l’approccio nuovodell’enciclica, che rigettal’idea che in economia ci si-ano poche persone che deci-dono per tutti, e che le istitu-zioni indirizzino automatica-mente l’economia verso ilbene comune. Senza respon-sabilità, invece, non si arri-verà mai a raggiungere l’obiet-tivo della globalizzazionecome umanizzazione solida-le indicato da Benedetto XVI.La progettualità implica laricerca di regole migliori perla finanza, ma anche per gliaiuti allo sviluppo, oltre aduna migliore gestione eregolamentazione internazio-nale. Altro impegno racco-mandato dal Papa è quello dianalizzare e valorizzare quei

circuiti virtuosi già esistentidi progettualità «dal basso»,presenti sia nel mondo laicosia in quello religioso, chevanno già in direzione delbene comune e dai quali sipuò procedere per contagia-re, appunto, positivamenteil mercato.

“Gratuità” e “logica deldono” nell’economia dimercato. Missione impos-sibile?

Direi di no, e gli esempi cheabbiamo fatto prima lo di-mostrano. Il problema veroè che si fa fatica a compren-dere che l’economia è fattaquasi tutta da rapportiinterpersonali, o all’internodelle aziende o tra le azien-de fra di loro, oltre che daconsumatori e cittadini re-sponsabili. Il successo diun’azienda è fatto da un team,il cui esito dipende da unamalgama in cui fiducia,gratuità e dono servono: piùun’azienda è fondata su ele-menti di gratuità, di fiducia,di dono, più riesce a costru-ire relazioni economiche disuccesso. L’idea che l’eco-nomia sia governata da in-dividui atomistici, che pen-sano esclusivamente ai pro-pri interessi, è fuori luogo.

a cura di M.MichelaNicolais

La terza enciclica diBenedetto XVI de-dicata ai temi delladottrina sociale cri-stiana è stata accol-ta da grande atten-zione e accompa-gnata da reazioni ecommenti molto po-sitivi anche a livel-lo delle istituzionipolitiche ed econo-miche. Tra i tantiinterventi, di cui èimpossibile tentareuna sintesi, ne pro-poniamo due chetoccano nodi essen-ziali del nostro vi-vere quotidiano: ilcompito dei mass media e il valore delle relazioni umane.Come avvenuto in occasione della pubblicazione dellealtre due encicliche, in accordo con i settimanali diocesanidella Regione e in collaborazione con l’Ufficio Naziona-le per le Comunicazioni Sociali il testo della “Caritas inVeritate” sarà distribuito in allegato a Notizie con ilprossimo numero.E’ possibile richiedere copie di Notizie con l’allegato finoad esaurimento.

L’ENCICLICA

CARITAS IN VERITATELettera enciclica del Sommo Pontefice Benedetto XVI

ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e a tuttii fedeli laici sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità

Introduzione

1La carità nella ve-rità, di cui Gesù Cristo s’è fatto te-

stimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risur-rezione, è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni per-sona e dell’umanità inte-ra. L’amore – «caritas» – è una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel cam-po della giustizia e del-la pace. È una forza che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta. Ciascuno trova il suo bene aderendo al progetto che Dio ha su di lui, per realizzarlo in pie-nezza: in tale progetto infatti egli trova la sua ve-rità ed è aderendo a tale verità che egli diventa li-

bero (cfr Gv 8, 22). Difen-dere la verità, proporla con umiltà e convinzio-ne e testimoniarla nella vita sono pertanto forme esigenti e insostituibili di carità. Questa, infatti, « si compiace della verità» (1 Cor 13, 6). Tutti gli uo-mini avvertono l’interio-re impulso ad amare in modo autentico: amore e verità non li abbandona-no mai completamente, perché sono la vocazio-ne posta da Dio nel cuo-re e nella mente di ogni uomo. Gesù Cristo puri-fica e libera dalle nostre povertà umane la ricerca dell’amore e della verità e ci svela in pienezza l’ini-ziativa di amore e il pro-getto di vita vera che Dio ha preparato per noi. In Cristo, la carità nella ve-rità diventa il Volto della sua Persona, una voca-zione per noi ad amare i

nostri fratelli nella veri-tà del suo progetto. Egli stesso, infatti, è la Verità (cfr Gv 14, 6).

2La carità è la via ma-estra della dottrina sociale della Chie-

sa. Ogni responsabilità e impegno delineati da tale dottrina sono attinti alla carità che, secondo l’insegnamento di Gesù, è la sintesi di tutta la Leg-ge (cfr Mt 22, 36-40). Essa dà vera sostanza alla re-lazione personale con Dio e con il prossimo; è il principio non solo del-le micro-relazioni: rap-porti amicali, familiari, di piccolo gruppo, ma anche delle macro-re-lazioni: rapporti sociali, economici, politici. Per la Chiesa – ammaestrata dal Vangelo – la carità è tutto perché, come inse-gna san Giovanni (cfr 1

Gv 4, 8.16) e come ho ri-cordato nella mia prima Lettera enciclica, «Dio è carità» (Deus caritas est): dalla carità di Dio tutto proviene, per essa tutto prende forma, ad essa tutto tende. La carità è il dono più grande che Dio abbia dato agli uomini, è sua promessa e nostra speranza.Sono consapevole degli sviamenti e degli svuo-tamenti di senso a cui la carità è andata e va incontro, con il conse-guente rischio di frain-tenderla, di estrometter-la dal vissuto etico e, in ogni caso, di impedirne la corretta valorizzazio-ne. In ambito sociale, giuridico, culturale, po-litico, economico, ossia nei contesti più esposti a tale pericolo, ne viene di-chiarata facilmente l’irri-levanza a interpretare e a

dirigere le responsabilità morali. Di qui il bisogno di coniugare la carità con la verità non solo nel-la direzione, segnata da san Paolo, della «veritas in caritate» (Ef 4, 15), ma anche in quella, inversa e complementare, della «caritas in veritate». La verità va cercata, trovata ed espressa nell’«eco-nomia» della carità, ma la carità a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità. In questo modo non avremo solo reso un servizio alla carità, illuminata dalla verità, ma avremo anche con-tribuito ad accreditare la verità, mostrandone il potere di autenticazione e di persuasione nel con-creto del vivere socia-le. Cosa, questa, di non poco conto oggi, in un contesto sociale e cul-

turale che relativizza la verità, diventando spes-so di essa incurante e ad essa restio.

3Per questo stretto collegamento con la verità, la carità

può essere riconosciuta come espressione auten-tica di umanità e come elemento di fondamen-tale importanza nelle re-lazioni umane, anche di natura pubblica.Solo nella verità la cari-tà risplende e può essere autenticamente vissuta. La verità è luce che dà senso e valore alla carità. Questa luce è, a un tem-po, quella della ragione e della fede, attraverso cui l’intelligenza perviene alla verità naturale e so-prannaturale della cari-tà: ne coglie il significato di donazione, di acco-glienza e di comunione.

I.R.

Scegliereinsiemeper unavita nuovaNon ha abortito,Fabiana. Come giàapparso su Il Resto delCarlino di martedì 14luglio, la giovane e ilmarito – perché dientrambi è stata la scelta– terranno il figlio cheaspettano. Di questobimbo ancora nonconoscono il sesso,nonostante si continui achiamarlo Francescoperché è questo il “sestosenso” della madrerispetto alla gravidanza equesto il nome scelto incaso sia effettivamenteun maschio. Una decisio-ne sofferta fino all’ulti-mo ma che ora li lasciasereni, più vicini tra diloro e più sicuri sulfuturo, visti i tanti aiutiche sono arrivati attra-verso la sottoscrizioneorganizzata dalla Comu-nità Papa GiovanniXXIII: 17 mila euroraccolti; a questi siaggiungono 500 euro almese promessi da unafamiglia per un annodalla nascita del bambi-no, altri 150 per dodicimesi, più i fondi delProgetto Gemma delCentro di Aiuto alla Vitadi Cavezzo, che prevedeuna somma di 160 eurodal terzo mese di gravi-danza fino al compimen-to del primo anno delbambino, infine il contri-buto dell’Ordine di Maltache ha offerto i prodottialimentari e sanitari. Poiil contratto part-time atempo indeterminato,proposto alla giovanemamma da una ditta diModena, che le hapermesso un piccolostipendio e la maternità.Accanto a tutto ciò,poiché come spessoaccade le radici dellefatiche oltrepassavanol’ambito prettamenteeconomico, vogliamopensare che qualcosal’abbia fatto anche lavicinanza e l’amicizia dipersone provenienti unpo’ da tutto il territorio,membri delle associazio-ni di aiuto alla vita comeAntonella Diegoli delMovimento per la vita ePaola Dalmonte dellaPapa Giovanni, i servizisociali di Ravarino chehanno fatto tutto ciò cheera in loro potere peraiutare la famiglia nellacura dei figli, e poi tantiche si sono fatti vicini,semplicemente per unapizza o una giornata inpiscina. Infine, la pre-ghiera di tutti e l’aiuto didon Bogus Kulesza,parroco di Ravarino, cheha incontrato la coppianei giorni scorsi, portan-do la vicinanza dellacomunità.

B.B.

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Fabio Zavattaro

ervono risposte globalia ingiustizie non piùtollerabili. Il G8 si èappena concluso, i lea-

der che vi hanno preso partedevono ora trovare le stradeper mettere in atto quanto al-l’Aquila è stato discusso; PapaBenedetto è tornato a ricor-dare che il mondo, i popolinon possono più attendere,troppe le diseguaglianze, trop-pi sud ancora esistono nelnostro pianeta. Un discorso adue giorni dall’incontro inVaticano con il presidenteamericano Barak Obama conil quale i temi dello sviluppo,gli interventi per aiutare i paesipoveri, un’economia più at-tenta all’uomo, sono stati ar-gomento del lungo colloquioprivato. Temi che il Papa avevagià messo in evidenza nellalettera al presidente del Con-siglio Silvio Berlusconi e at-traverso di lui ai leader pre-senti all’appuntamento abruz-zese per sottolineare che nonè più possibile avere un mon-do dove il 20 per cento dellapopolazione consuma l’80 percento delle risorse; c’è biso-gno di uno stile nuovo, piùsobrio. Temi ancora che ave-va con più forza messo nerosu bianco nell’enciclica“Caritas in Veritate” in cuisottolinea che lo sviluppo c’èstato e continua ad essere unfattore positivo che ha toltodalla miseria miliardi di per-sone, ma va riconosciuto chelo stesso sviluppo economi-co è stato e continua ad esse-re gravato da distorsioni edrammatici problemi, messiancora più in risalto dall’at-tuale situazione di crisi. Perquesto di fronte a una attivitàfinanziaria per lo più specu-lativa, a flussi migratori spessoprovocati e mal gestiti, allosfruttamento sregolato dellerisorse della terra, occorreessere capaci di nuove re-sponsabilità, di riscoprirevalori di fondo su cui costru-ire il futuro. La crisi ci obbli-ga, scrive il Papa, ad appro-fondire alcuni aspetti dellosviluppo economico integra-le alla luce della carità nellaverità.All’Angelus di domenica 12luglio è così tornato a parlaredi queste problematiche“drammaticamente urgenti”,di “sperequazioni sociali edingiustizie strutturali non piùtollerabili, che esigono, oltrea doverosi interventi imme-diati, una coordinata strate-gia per ricercare soluzioniglobali durevoli”. Al summiti Capi di Stato e di Governodel G8 “hanno ribadito lanecessità di giungere ad ac-cordi comuni al fine di assi-curare all’umanità un futuromigliore”. La Chiesa ha ri-cordato Papa Benedetto, “nonpossiede soluzioni tecnicheda presentare, ma, esperta in

S

Dopo la conclusione del G8a L’Aquila Benedetto XVIrinnova il monito ai Paesiricchi a promuoverelo sviluppo e la lottaalla povertà

umanità, offre a tutti l’inse-gnamento della Sacra Scrit-tura sulla verità dell’uomo eannuncia il Vangelo del-l’Amore e della giustizia”.Ed ecco che il Papa hariproposto i contenuti dellasua terza enciclica “Caritasin veritate”, che è stata resanota proprio alla vigilia delG8. Si legge: “occorre unanuova progettualità economi-ca che ridisegni lo sviluppoin maniera globale, basando-si sul fondamento etico dellaresponsabilità davanti a Dioe all’essere umano come cre-atura di Dio”. Questo perché“in una società in via diglobalizzazione, il bene co-mune e l’impegno per essonon possono non assumere ledimensioni dell’intera fami-glia umana”. È il Papa stessoa sottolineare il legame conla “Populorum progressio” diPaolo VI e l’attenzione allaquestione sociale, che è di-ventata “radicalmente questio-

Uno stilenuovo

ne antropologica”, nel sensocioè che essa implica il modostesso di concepire l’essereumano sempre più posto nel-le mani dell’uomo stesso dal-le moderne biotecnologie”.Dunque “le soluzioni ai pro-blemi attuali dell’umanità nonpossono essere solo tecniche,ma devono tener conto di tut-te le esigenze della persona,che è dotata di anima e corpo,e devono così tener conto delCreatore, Dio. Potrebbe in-fatti disegnare foschi scenariper il futuro dell’umanità‘l’assolutismo della tecnica’,che trova la sua massimaespressione in talune prati-che contrarie alla vita. Gliatti che non rispettano la veradignità della persona, anchequando sembrano motivati dauna ‘scelta di amore’, in real-tà sono il frutto di una ‘con-cezione materiale emeccanicistica della vitaumana’, che riduce l’amoresenza verità a ‘un guscio vuotoda riempire arbitrariamente’e può così comportare effettinegativi per lo sviluppo umanointegrale”.È l’aspetto più innovativodell’enciclica di Papa Bene-detto, che sottolinea come ildiscorso dello sviluppo siaoggi fortemente collegatoanche ai doveri che nasconodal rapporto dell’uomo conla natura: “l’accaparramentodelle risorse energetiche nonrinnovabili da parte di alcuniStati, gruppi di potere e im-prese costituisce, infatti, ungrave impedimento per losviluppo dei Paesi poveri”.Ma “se non si rispetta il dirit-to alla vita e alla morte natu-rale, se si rende artificiale ilconcepimento, la gestazionee la nascita dell’uomo, se sisacrificano embrioni umanialla ricerca, la coscienza co-mune finisce per perdere ilconcetto di ecologia umanae, con esso, quello di ecolo-gia ambientale. È una con-traddizione chiedere alle nuo-ve generazioni il rispetto del-l’ambiente naturale, quandol’educazione e le leggi non leaiutano a rispettare se stes-se”.Per quanto sia complessa l’at-tuale situazione nel mondo,la Chiesa non può non guar-dare al futuro con speranza.Quella stessa speranza cheanima l’enciclica e la letteraai leader del G8, ma che è filoconduttore di tutto il pontifi-cato. Speranza messa in pri-mo piano affinché in Hondurassi percorra “pazientemente lavia del dialogo, della com-prensione reciproca e dellariconciliazione”. Questo èpossibile, dice ancora il Papa,“se, superando le tendenzeparticolariste, ognuno si sforzadi cercare la verità e di perse-guire con tenacia il bene co-mune: è questa la condizioneper assicurare una conviven-za pacifica e una autenticavita democratica”.

Difesa e promozione della vita, diritto all’obiezione dicoscienza, immigrazione, politica internazionale eVertice dei G8. Questi alcuni dei temi al centro del-l’udienza concessa venerdì 10 luglio da Benedetto XVIal presidente degli Stati Uniti d’America, BarackObama. “Nel corso dei cordiali colloqui – riferisce lasala stampa vaticana– ci si è soffermatiinnanzitutto suquestioni che sononell’interesse di tuttie costituiscono lagrande sfida per ilfuturo di ogni Nazio-ne e per il veroprogresso dei popoli,quali la difesa e lapromozione della vitaed il diritto all’obie-zione di coscienza. Siè anche accennatoall’immigrazione, conparticolare attenzioneall’aspetto delricongiungimentofamiliare”. Durantel’incontro tra il Papae il presidenteObama, prosegue lasala stampa vaticana,sono stati affrontati

Il primo incontro tra Benedetto XVI e Barack ObamaImpegno per la vita e per la pace

pure “temi di politica internazionale, alla luce anche deirisultati del Vertice dei G8. Ci si è soffermati sulleprospettive di pace in Medio Oriente, su cui si registranoconvergenze, e su altre situazioni regionali. Sono statipoi passati in rassegna alcuni argomenti di maggioreattualità come il dialogo tra culture e religioni, la crisi

economico-finanziariaa livello globale e lesue implicazionietiche, la sicurezzaalimentare, l’aiuto allosviluppo soprattuttoall’Africa e all’Ameri-ca Latina, ed il proble-ma del narcotraffico”.Infine, “si è sottolinea-ta l’importanza del-l’educazione allatolleranza in ogniPaese”. Prima del-l’udienza con il Papa,il presidente si eraincontrato con ilcardinale TarcisioBertone, segretario diStato vaticano, accom-pagnato da monsignorDominique Mamberti,segretario per i Rap-porti con gli Stati.

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hiediamo con forza chesi rifletta sull’effetti-va costituzionalità deldisposto, appellando-

ci al Presidente della Repub-blica Giorgio Napolitanoperché l’iter di questa nuovanormativa possa in qualchemodo essere interrotto”. Que-sto il commento, diffuso conun comunicato stampa il 3luglio scorso, dell’Associa-zione Comunità Papa Gio-vanni XXIII (Apg23) in me-rito al “ddl sicurezza” con-vertito in legge. Sia la costi-tuzionalità del provvedimentosia l’efficacia reale sono messein dubbio dall’associazione,che prevede come conseguen-za “grandi sofferenze, nonignorabili da una società ci-vile, e nuove forme di perse-cuzioni”.Sul tema immigrazione eraintervenuto, durante la suasosta a Carpi lo scorso mag-gio in occasione del “PremioMamma Nina - Amore oltrele bandiere”, Giovanni Pao-lo Ramonda, responsabiledell’Apg23 succeduto a donOreste Benzi: “l’associazio-ne - aveva affermato - leggeil fenomeno anche dal puntodi vista dei paesi di partenzaavendo comunità in tutti i cin-

que continenti. Sa bene qualè il dramma, la sofferenza diqueste persone che fuggonodalla guerra, dalla fame, dal-la violenza, dalla tortura. Que-ste persone fuggono per tro-vare un po’ di pace e ristoroper la propria famiglia. È ovvio- proseguiva - che poi si na-scondano anche dei crimina-li. Per questo occorre unmonitoraggio a monte, adesempio sulle coste africane,occorrono accordi bilaterali.Però quando questi sbarcano

a “una disposizione di leggeche disconosce la dignità ed ivalori dei più deboli e dei piùdeprivati. Il nostro Paese -afferma il comunicato stam-pa - perde il senso della de-mocrazia e della solidarietàdiventando forte con i debolie privando i disperati di assi-stenza e soccorso”.Gli immigrati irregolari “con-dannati ad una clandestinitàancora più estrema, crocifis-si dai prepotenti e da coloroche non conoscono di certol’indigenza”, i centri di iden-tificazione ed espulsione“ancor più dei ‘lager’ dove siconcentreranno coloro chehanno la colpa di essere fug-giti dai propri Paesi nella spe-ranza di trovare dignità e paceper poi finire in pseudo car-ceri”.Intolleranza e incapacità diaccoglienza e integrazione,con una cultura sempre piùrazzista ed intransigente: que-sta l’immagine che dell’Ita-lia emerge dal ddl, anche “gra-zie ad una opposizione debo-le e all’inconsistenza dellealtre istituzioni, anche uma-nitarie, che non hanno saputodifendere i diritti dei più op-pressi. Il nostro - conclude iltesto - non è soltanto un ap-pello umanitario ma è un ac-corato invito a considerare laforza e la verità delle paroledi Gesù, ero forestiero e miavete ospitato”.Altro ambito di forte impe-gno per l’Apg23, sia a livellodi accoglienza che di rappor-ti politici è quello della libe-razione delle ragazze dallaprostituzione. Nel corso diun convegno, lo scorso 20maggio, alla presenza delministro della GiustiziaAngelino Alfano e di MaraCarfagna, ministro delle PariOpportunità, è stato presen-tato il lavoro che la comunitàda più di 15 anni porta avan-ti: sono state più di 7000 leragazze che sono state libe-rate e tolte dalla strada, at-tualmente circa 300 sono incase di accoglienza. Ragazzeschiavizzate, seviziate, tor-turate hanno raccontato da-vanti ai ministri, al capo del-la polizia, al ministro dellaGiustizia albanese i raggiriper cui sono state ingannate eportate in Italia. “Un feno-meno ancora diffuso - spiegaRamonda - nonostante abbia-mo chiesto al governo chevenga concluso l’iter parla-mentare del ddl 1079 che èquello che prevede anche lapunibilità del cliente. Rite-niamo infatti che la domandastimoli molto l’offerta e ilracket che la sostiene”. Pre-sentato il 6 ottobre 2008, èancora in corso di esame incommissione.

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Sul “Pacchetto sicurezza” interviene anche l’AssociazioneComunità Papa Giovanni XXIII. Lavorare per preveniregli sbarchi ma una volta in Italia il rispetto dei dirittiumani deve prevalere

Un provvedimento inefficace

sulle nostre coste è disumanoil respingimento, è contro idiritti umani, contro i dirittifondamentali della vita e del-la persona. Siamo sempre statiper l’accoglienza. Chiedia-mo però anche all’Europa chequando queste persone arri-vano in Italia venganoridistribuite sul territorio trale nazioni europee, perchéquesto è giusto”.Tutti più poveri e più che maifratelli, è la visione dellaComunità, occorre ribellarsi

Il Governo ha raggiunto un’intesa per la regolarizzazionedelle badanti dopo la proposta del viceministro per lafamiglia Carlo Giovanardi, il provvedimento infatti nonsarà una sanatoria ma riguarderà “solo badanti e collabo-ratrici domestiche”. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconiha anche spiegato che l’intesa raggiunta sarà tradotta in unemendamento del governo che sarà inserito “nel decretolegge sulle misure per contrastare la crisi che è già all’esa-me del Parlamento”.“Il nostro mercato del lavoro - ha argomentato il ministro- non sarebbe in grado di recepire in questo momento inmodo sostenibile altre professionalità anzi, nell’interessedegli stessi immigrati che giàsono qui e che spesso sonocostretti all’inattività o alladisoccupazione dalla granderecessione globale, noi dob-biamo contenere gli ingressicon riferimento proprio a que-ste professioni”.Sì alla regolarizzazione, maanche per i “mariti delle colf”.Le Acli commentano positi-vamente l’intesa che sembre-rebbe raggiunta nel governosu un’ipotesi diregolarizzazione a settembredelle lavoratrici domestiche‘in nero’, ma chiedono di esten-dere il provvedimento diemersione anche agli altri set-tori lavorativi, “dove lavorano molto spesso proprio imariti di quelle colf di cui finalmente si riconosce ilcontributo prezioso”. “Non solo le famiglie ma anche leimprese - dice il presidente delle Acli Andrea Olivero - siavvalgono di lavoratori immigrati senza i quali non riusci-rebbero a portare avanti la loro attività. Non c’è motivo diescludere questi lavoratori e queste imprese dallaregolarizzazione”.Per le Acli, dunque, la strada della regolarizzazione ‘allar-gata’ è quella giusta, “ma attenzione - dice Olivero - a chenon si trasformi in una beffa per quanti, sono decine dimigliaia, hanno seguito le procedure del decreto flussi madal 2007 ancora attendono risposta alla loro domanda diassunzione, pur avendo già il lavoratore straniero dentrocasa o in azienda. Occorre assolutamente consentire anchea loro di accedere alla regolarizzazione”.

Per badanti e colf regolarizzazione“selettiva”, anche per i maritichiedono le Acli

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719 luglio '09CronaCarpi

“Una beffa”Carlo Alberto Medici(Lapam Moda): a causadei mancati finanziamentiper i campionari,una cinquantinale imprese penalizzate

“Si è trattato quasi di una presa in girola vicenda dei mancati finanziamentiper la realizzazione dei campionari del settore moda, unamisura prevista dal pacchetto di norme avviate lo scorsomese di marzo dal Tavolo della Moda presieduto dal ministrodello Sviluppo economico Claudio Scajola. Sono,speriamo solo per ora, andate in fumo le speranze di tantepiccole imprese di ricevere riconosciuto fondi per la ricercae l’innovazione (i campionari appunto)”.E’ quanto dichiara Carlo Alberto Medici, responsabile delsettore moda di Lapam sulla vicenda che ha visto negare adoltre 40 mila imprese in tutta Italia (una cinquantina quellepresenti a Carpi) questi contributi, a causa di un meccanismodi prenotazione assolutamente incivile e non adeguato ad unpaese moderno come vuole essere l’Italia.“Le domande presentate, già dopo i primi 30 secondi, nonsono state accettate e quindi sono state escluse dalla graduatoria.A noi risulta - prosegue il responsabile di Lapam - che nelnostro territorio, come ovunque in tutta Italia, quasi tutte leimprese del settore moda sono rimaste a bocca asciutta. In unmomento in cui tutti pontificano sul valore della piccolaimpresa, ecco allora che questa vicenda assume i contorni diuna vera ed ingiusta beffa. Come Lapam, a livello nazionale,abbiamo da subito chiesto spiegazioni al ministero e richie-sto l’immediata riapertura dei fondi per arrivare alla coper-tura delle domande, almeno per l’anno 2008. Soprattuttoperché questa era l’unica misura di sostegno che il governoaveva concesso ad un settore che contribuisce tuttora aprodurre una fetta importantissima di Pil e ad occuparecentinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici”.

In nome della continuitàRiconfermato Giulio Magagni allapresidenza della federazione delle Bccdell’Emilia Romagna

Giulio Magagni, 52 anni,ingegnere civile, Presidente diEmil Banca e di Iccrea Holding (Gruppo Bancario Iccrea), èstato riconfermato nei giorni scorsi a Bologna presidentedella Federazione delle Banche di Credito Cooperativodell’Emilia Romagna (23 banche associate con 373 sportelli,85 mila soci, oltre 3 mila dipendenti e una competenzaterritoriale sul 78% dei comuni della regione).Magagni, che fa parte dei Comitati Esecutivi dell’Abi e diFedercasse, è stato eletto all’unanimità e sarà affiancato, peril prossimo triennio, da due vicepresidenti: Pierino Buda(Bcc Romagna Est, Vicario) e Secondo Ricci (Credito Coo-perativo Ravennate e Imolese ).

Uscire dalla crisi con le regole giusteUn incontro con Mosconi e Cavani

Venerdì 17 luglio alle 21 presso la Festa Pd Unione Terred’Argine (zona Piscina Comunale a Carpi) si terrà unincontro sul tema: “Uscire dalla crisi con le regole giuste– Finanza etica ed etica della finanza”. Se ne parlerà conil professor Franco Mosconi, cattedra Jean Monnet ineconomia industriale, Mario Cavani, vicepresidente diBanca Etica e Stefano Fassina economista, responsabilefinanza pubblica e internazionale del Pd, direttore di“Nens”.

Annalisa Bonaretti

uesto è il XVII bilan-cio della Fondazione,di solito è un numero

che non porta bene”, l’esor-dio di Gian Fedele Ferrarialla presentazione del consun-tivo 2008 della FondazioneCassa di Risparmio di Carpi.Ma, visti i tempi, i risultatisono stati più che lusinghieriinfatti l’ente ha registrato unavanzo d’esercizio di 34 milaeuro.Come ha spiegato il presiden-te del collegio dei revisori deiconti, Giorgio Giacon, “nonci siamo avvalsi della facoltàconcessa di valorizzare gli in-vestimenti a prezzo d’acqui-sto e non a prezzo corrente”.Una duplice operazione quel-la scelta dalla Fondazione: nonrilevare le minusvalenze po-tenziali sui titoli non immobi-lizzati e non ricorrere alla ri-serva delle plusvalenze gene-rate dalla cessione dellaconferitaria per coprire even-tuali minusvalenze.“In sostanza abbiamo pulitoil bilancio - ha affermatoFerrari -, infatti abbiamo messoa perdita 10 milioni e 700mila euro per Lehman e altresocietà. Oggi siamo sereni,non abbiamo titoli per i qualisi possa prevedere default. Cer-tamente non è stato un annobuono per noi, ma è stato undisastro per altre Fondazionie per tutto il resto. Il nostrobilancio è tra i meno peggioridelle 88 Fondazioni bancariepresenti in Italia. Il primo se-mestre 2009 non è dei miglio-ri, ma è meno peggiore delsecondo del 2008. Quest’an-no prevediamo di tornare inutile, non come nel 2005 o2006, ma in utile. Non sonoun guru – ha osservato il pre-sidente -, non voglio fare pre-visioni ma dico comunque chela crisi non è ancora finita. InEuropa è iniziata sette-ottomesi dopo gli Stati Uniti, laripresa arriverà dopo, mi aspet-to, un po’ come tutti, che sitocchi la punta più bassa nelsecondo semestre di quest’an-no. Pare ci sia un avvio diripresa in Usa, Cina, India,non ci resta che augurarcelo esperare che la crisi non siastravolgente né dal punto divista economico né da quellosociale. Nessuno conosce la

data della ripresa, sarà lenta,molto lenta. La ripresa verasarà nel 2011. Nel frattempo– ha concluso Gian FedeleFerrari – noi siamo in gradodi sostenere il nostro program-ma erogativo”.Il vicepresidente StefanoZanoli si è soffermato sulle142 iniziative finanziate di cui18 realizzate in proprio e 124di terzi. Le richieste di contri-buto sono state 211; 69 nonhanno ottenuto il sostegno ri-chiesto o perché semplicemen-te rinviate o per mancanza deirequisiti. “Abbiamo cercatodi privilegiare progetti di unacerta dimensione – ha preci-sato Zanoli -, ma cercando dievitare che i piccoli ci perdes-sero. L’importo medio dei pro-getti finanziati ha raggiunto i52 mila euro mentre nel 2003era di poco meno di 29 milaeuro, nel 2006 di oltre 34 milae nel 2007 di più di 48 mila.Oltre il 77 per cento dei con-tributi si concentra su proget-ti di importo superiore aicentomila euro. Volendo sal-vaguardare il sostegno allepiccole realtà che, nel loroinsieme, contribuiscono adarricchire il territorio, abbia-mo finanziato 64 progetti diimporto non superiore a 10mila euro. Complessivamen-te hanno raccolto il 3,7 percento delle risorse”.Un accenno ai progetti imme-

Presentato il bilancio consuntivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

do a punto modalità più am-pie di intervento. Lo faremotramite la nostra Casa delVolontariato che verrà inau-gurata il 3 ottobre. Eroghere-mo a un Confidi che riguardasolo il nostro territorio di per-tinenza 170 mila euro, l’equi-valente di quanto messo a di-sposizione dai Comuni. Inol-tre – ha concluso Gian FedeleFerrari – come precedente-mente abbiamo fatto con laRadioterapia, abbiamo con-vocato autonomamente un in-contro con Tassi e Martinellidel Pronto Soccorso per capi-re a fondo la situazione. Han-no escluso che i problemi sia-no sorti per carenza di medi-ci, paramedici, attivitàdiagnostiche, ma ritengono chela causa sia la carenza di spa-zi. Adesso il direttore genera-le dell’Azienda Usl è in ferie,ma nella seconda quindicinadi agosto lo incontreremo. Dia-mo la nostra disponibilità arisolvere il problema dellamancanza di spazi del ProntoSoccorso che lo porta a unacongestione. E’ vero che ilnostro ospedale è un po’ vec-chio e che qualcuno si è chie-sto se era il caso di fare laRadioterapia lì, ma per noi neè valsa la pena perché è unintervento di urgenza e vistoche la durata della tecnologiaè limitata a sette-otto anni eche il nuovo ospedale, se sideciderà di farlo, non arriveràprima di dieci, certo, confer-mo, ne è valsa la pena. E lostesso vale per il Pronto Soc-corso”.Difficile non essere d’accor-do anche se qualchepuntualizzazione in più an-drebbe fatta; comunque se èimportante che la Fondazionemetta mano al portafoglio persistemare pietre e muri di que-sta città, è opportuno che sicomporti nello stesso modoper i beni “invisibili”. Chevanno sostenuti perché è lìche ci può essere ricchezzafutura, E quando parliamo diricchezza non intendiamo soloquattrini.

“Q

Il patrimonio netto ammontaa 308 milioni di euro, è piùche quadruplicato rispettoai 68 milioni del primo eser-cizio chiuso nel 1992.“Nel 2008 abbiamo attintoal fondo accantonamenti perotto milioni di euro così ilfondo è sceso da 29 a 21milioni”, precisa Gian Fe-dele Ferrari.Sette milioni e 400 mila eurosono stati destinati a pro-getti di utilità sociale e disviluppo; il dato raggiungei 9 milioni e 400 mila eurose si considerano le iniziative pluriennali.Nel 2008 i finanziamenti sostenuti dalla Fondazione CrChanno comportato l’impiego di un milione e 400 milaeuro in più rispetto a quanto prospettato nel DocumentoProgrammatico Pluriennale. L’aumento del 23 per centoè stato causato da una concentrazione di necessità espres-se dal territorio. Insomma, quando un’urgenza chiama, laFondazione risponde. Anche perché è l’unico ente adavere il denaro per farlo.

Si vede che, oltre al suopatrimonio da ammini-strare, l’attività dellaFondazione non glibasta, così Gian FedeleFerrari ha accettato, a 70anni suonati da un pezzo,di fare il presidente2009-2010 del Rotary diModena. Quasi un“mestiere”, visto gliobblighi che comporta,non fosse altro che dipresenzialismo. Certo unmodo per tenere emantenere contatti che“contano” e che certa-mente non gli fannodifetto a prescinderedall’incarico.Ne siamo certi: il ragazzosi impegna. Farà strada.

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A tuttaenergia

CronaCarpi

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L’intervento di Demos Malavasiin consiglio provinciale“Lavorare insieme su crisi,sicurezza e riforme”Demos Malavasi, presidente del consiglio provinciale diModena, interviene sui temi emersi dal primo dibattito consiliaresulle linee programmatiche presentate dal presidente EmilioSabattini che, osserva Malavasi, “ha fatto emergere uncomune sentire tra maggioranza e opposizione su alcuni temiche vorrei riprendere e rilanciare perché possono rappresen-tare per il consiglio occasione di confronto e di approfondi-mento con la società modenese.Da tutti è stata auspicata lanecessità di un forte impegnoper trovare risposte condivisealla crisi economica che inve-ste settori importanti della no-stra provincia con politiche disostegno alle imprese, ai lavo-ratori e alle famiglie.In secondo luogo, è emerso unrinnovato impegno per garan-tire legalità e sicurezza con-trastando i rischi di infiltrazio-ni della criminalità organizza-ta nella nostra economia e pertutelare la sicurezza di tutti icittadini.Si è condivisa poi la necessitàdi sviluppare il confronto sul-la riforma istituzionale deglienti locali per dare alla Provincia funzioni chiare e precisecon risorse adeguate nella direzione della semplificazione edella riduzione dei costi della pubblica amministrazione.Il consiglio provinciale deve rappresentare la sede delconfronto e della decisione nella definizione delle sceltestrategiche che riguardano tutti i territori della nostra pro-vincia, una realtà policentrica che deve vedere valorizzatala sua storia e le sue eccellenze per poter affrontare almeglio le sfide del presente edel futuro.Nel rispetto dei ruoli e delladialettica tra maggioranza eopposizione – concludeDemos Malavasi - dobbiamotutti compiere uno sforzo per-ché le istituzioni locali rap-presentino un esempio nelperseguimento del bene co-mune in modo da rafforzarela fiducia dei cittadini nellademocrazia”.Al dibattito è intervenuta an-che la carpigiana Monica Brunetti (Pd) che ha invitato adintraprendere “azioni positive e non solo vuoti inviti all’ot-timismo” in quanto le imprese non possono essere lasciatesole a “dover decidere cosa tagliare tra investimenti e manod’opera, se non entrambi, una volta che gli ammortizzatorioggi utilizzati saranno esauriti”.

Annalisa Bonaretti

romuovere il mi-glior impiego delmetano e del-l’energia elettri-

ca per contribuire allosviluppo dell’innovazio-ne tecnologica e dellasicurezza, questa lamission di Sinergas, unfatturato 2008 di quasi111 milioni di euro, ol-tre 16 più del 2007, conun utile di 2 milioni 120mila euro contro i 721dell’anno precedente.Un gioiellino.“Riusciamo a crescere – com-menta soddisfatto il presidenteLauro Coronati -, per avereredditività la prima cosa è cer-care di comperare bene il pro-dotto. La concorrenza esiste,noi rispondiamo ampliando lanostra offerta e la presenza.Facciamo il possibile anche peressere un’azienda che mantie-ne ciò che dice, i nostri con-tratti, sia quelli con il mondoproduttivo che quelli con lefamiglie, sono chiari, traspa-renti. Abbiamo accordi convarie associazioni di categoriae un confronto costante conl’Associazione Consumatori.Abbiamo segmentato la clien-tela per rispondere alle esigen-ze specifiche, abbiamo oltre95 mila clienti, la proposta nonpuò essere indifferenziata. Lanostra – sottolinea Coronati –è una scelta imprenditoriale erientra in questa ottica anche ladecisione di avere personalemolto giovane. Tutta gente cheha un viso noto: ad esempio,quando in primavera abbiamoaperto uno sportello a Pavulloche si rivolge a tutta l’area delFrignano, abbiamo preso per-sonale del luogo, che conosceed è conosciuto dalla gente, eha un nome e un cognome. Ilnostro non è un call center”.

DISTRIBUIRE GAS E LUCE

E’ il gas a fare la parte delleone: infatti l’85 per cento delfatturato proviene da questosettore mentre il restante 15dall’energia elettrica.Sinergas non produce ma di-stribuisce energia e anno dopoanno ha consolidato importan-ti sinergie con società del gruppoAimag e non solo nella gestio-ne del calore, teleriscaldamentoe produzione di energia elettri-ca da fonti alternative. “Noi –precisa Lauro Coronati – par-tecipiamo per lacommercializzazione, Aimag,per l’energia da fonti alternati-ve, con ingegneri e tecnici perla parte progettuale erealizzativa. Penso ai pannellisolari, alla produzione di ener-gia da biomasse, all’impianto

di cogenerazione in grado diottenere energia e calore a con-dizioni estremamente conve-nienti. L’efficienza energeticaè un nostro chiodo fisso”.Come i servizi, è su questoterreno che Sinergas si gioca labattaglia con dei Golia comeEnel.Coronati spiega che chiarezzacontrattuale e di fatturazione,efficienza, soluzioni contrat-tuali aderenti al processo pro-duttivo, rapporto di consulen-za che viene offerto all’impre-sa sono gli assi giocati per vin-cere una partita sempre piùimportante e di attualità. “Laconcorrenza è fortissima - am-mette il presidente -, noi pun-tiamo al radicamento sul terri-torio e a cercare di avere unrapporto continuativo con ilcliente. L’aspetto più impor-tante non è conquistare il cliente,ma mantenerlo”. E Sinergas lovuole fidelizzato.

COME RISPONDEREALLA CRISI

Azienda fortemente inseritanella logica del gruppo Aimag,Sinergas brilla però di luce pro-pria grazie al segmento opera-tivo e alla capacità di chi la

conduce: oltre a Lauro Coro-nati, il direttore commercialeMarco Orlandini e il procu-ratore Adelmo Bonvicini, en-trambi di provenienza Aimag.L’energia è un settore di im-mensa portata e grande futuro,ma la crisi si è fatta sentireanche qui. “A Carpi – osservaCoronati – morde, ma l’avver-tiamo anche a Mirandola e nel

bacino delbiomedicale; la sen-tiamo soprattutto nel-le famiglie ed è perquesto che cerchiamodi prestare la massi-ma attenzione a que-ste realtà che stannovivendo momenti dif-

ficili. A volte ci ven-gono fatte richieste di

dilazione dei pagamen-ti, noi le valutiamo e se

ci sono le condizioni, accettia-mo. Il problema delle bollette edei servizi esiste; abbiamo in-contrato casi penosissimi e cosìabbiamo deciso di affrontarneuna parte non più singolarmen-te ma in maniera globale”.Non saranno la risposta ai casipiù difficili, ma certamente losono per parecchi: la rata co-stante che consente di distri-buire in cinque bollette di ugualeentità la spesa annuale per ilgas, evitando i picchi di spesanei mesi invernali e Sinergas“no problem”, un prodotto as-sicurativo realizzato con so-cietà assicurative che consentedi gestire con serenità il rego-lamento delle fatture del gas.“La copertura assicurativa –spiega Coronati – prevede unindennizzo mensile di centoeuro per un periodo massimodi sei mesi, finalizzato al paga-mento delle fatture del gas incaso di inabilità totale e tem-poranea dovuta ad infortunio omalattia, perdita del posto dilavoro o ricovero ospedaliero.Il premio annuo, addebitatonella fattura del gas, è di 12,06euro che arrivano a 20,85 se lacopertura viene estesa al co-niuge. Questo il profilo family;quello senior ha un premio di-verso, 17,39 euro, dovuto dal-l’età del sottoscrittore, tra i 65e i 75 anni”. Un salvagente peri momenti difficili.

Sedici milioni in piùdi fatturato in unanno, un utile dioltre due milionidi euro, i numeridel successodi Sinergas, societàche non dimenticadi venire incontroalle diversesituazioni dei clientiin un momentodifficile perl’economia

Sinergas è nata nel 1989 in forma di consorzio per la promo-zione del risparmio energetico e della sicurezza nell’uso delgas. Profonde le trasformazioni, sino all’acquisizione, nel2002 a seguito della liberalizzazione del mercato dell’ener-gia, del ramo aziendale della vendita del gas del gruppoAimag. Nell’ottobre 2007 passa da società a responsabilitàlimitata a società per azioni; la sede legale e commercialeviene trasferita a Carpi.Le aree di maggior presenza sono Emilia Romagna, Lombar-dia, Veneto.La liberalizzazione dei mercati energetici ha aperto nuoviscenari e nuove opportunità: tutti i consumatori, imprese oprivati, sono liberi di valutare le condizioni di acquistoproposte dagli operatori, scegliendo quelle più convenienti opiù adatte alle proprie esigenze. “Sinergas – commenta LauroCoronati – è il partner ideale per un approccio intelligente almercato dell’energia”.

La vendita di gas ammonta a circa 217 milioni di metri cubi,con un incremento di 4 milioni rispetto all’anno precedentenonostante l’andamento climatico mite, e corrispondente aun fatturato di 92 milioni di euro.Il fatturato della vendita dell’energia elettrica ammonta aquasi 14 milioni di euro corrispondenti a 114 milioni dichilowatt e a 352 clienti. L’obiettivo per l’esercizio in corsoprevede un incremento in termini di volumi e di clienti.

P

A tuttaenergia

Marco Orlandini e Lauro Coronati

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267www.wineandwine.it

Monica Brunetti

Demos Malavasi

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ratitudine e riconoscen-za, sentimenti antichiche, fortunatamente,ancora in tanti prova-

no e testimoniano con sem-plicità. Come i soci del circo-lo Loris Guerzoni che nei gior-ni scorsi hanno organizzatouna cena in onore delle Forzedell’ordine per ringraziarledel loro operato, dei loro sa-crifici, del loro esserci.“L’idea è partita da noi – spie-ga il presidente GiancarloVeroni -, volevamo fare qual-cosa per le Forze dell’ordineche tanto fanno per la città emolto hanno fatto anche pernoi. Siamo contenti e soddi-sfatti di averle avute nostreospiti”.Erano 150 i rappresentanti diCarabinieri, Polizia, Guardiadi Finanza, Vigili del Fuocoche hanno aderito con piace-re all’iniziativa in una serataallietata anche dalla Bandadiretta dal maestro LeonardoTenca che, a fine cena, hasuonato anche l’inno nazio-nale.“Un riconoscimento al lorolavoro – precisa OrvilleVaccari -, organizzatore dellaserata e responsabile delCabaret -; alcuni mesi fa ab-biamo avuto dei problemi congli extracomunitari che veni-vano al bar del circolo, beve-vano troppo e si ubriacava-no. Così si degradava la strut-tura e questo è una cosa chevogliamo evitare. Rompeva-

no oggetti, facevano discus-sioni al bar anche piuttostoviolente, volevano da bereanche se il loro stato non glieloconsentiva più. Abbiamo de-ciso di non dare più da beredalle 18 in poi e adesso sonotranquilli, ma lo sono anchegrazie alla presenza delleForze dell’ordine. Infatti ab-biamo chiesto loro di esserepiù presenti. Il nostro era unsemplice appello. Venite piùspesso qui da noi, anche soloa bere un semplice caffé, con-sapevoli che la divisa ha unasua precisa funzione. Così è

Al circolo Guerzoni serata in onore delle Forze dell’ordine

Sempre con noi

stato. Se ci sono altri circoli oaltre realtà che hanno il pro-blema che abbiamo vissutonoi – prosegue Vaccari – sug-geriamo lo stesso comporta-mento che abbiamo adottato.Funziona”.La cena, a cui ha partecipatoanche il vicesindaco, è riu-scita bene: come sempre otti-me le portate tradizionali –maccheroni al pettine, risot-to alle ortiche, specialità delcapocuoco Giulio Lazzaretti,coniglio e arrosto di maiale,patate, insalatone, semifred-do, acqua, vino e caffé -; come

sempre eccellente il lavorodei volontari – oltre 20 tracucina e servizio in sala -, mal’impegno è stato di tutto ilGuerzoni. Davanti ai com-portamenti eccessivi “soprat-tutto di marocchini”, comeprecisa Vaccari, il circolo hasaputo rispondere con fermez-za ma senza alcunaghettizzazione. Cambiandocomportamento li ha sempli-cemente messi nelle condi-zioni di cambiare anche illoro.

Annalisa Bonaretti

Ad appena tre mesi dalla nascita (si è costituita il 1° aprilescorso), Alice è già attiva sul territorio.Corsi di formazione per i volontari che vogliono esserepreparati al meglio per quel compito delicato che è accompa-gnare pazienti e famigliari di chi ha subito un ictus, recluta-mento di forze nuove, incontri del consiglio direttivo perconfrontare le idee e riflettere insieme sulle modalità miglio-ri per raggiungere gli obiettivi prioritari – far sentire il malatoparte di un gruppo e prevenzione, prevenzione e ancoraprevenzione -. Ma la grande maggioranza dei volontari diAlice sono persone attive che amano agire; dunque si spiegacosì la seconda cena pubblica dell’associazione che ha co-munque anche il fine di raccogliere fondi.Martedì 7 luglio, nel ristorante della Festa del Pd, cena a basedi pesce preparata e servita dai fondatori e dai volontaridell’associazione.“E’ stato un successo vero e proprio – commenta il presidenteGabriele Greco, direttore dell’Unità operativa di Neurolo-gia del Ramazzini che, assieme a tanti dei suoi medici, allacaposala Maria Laura e ad alcune infermiere, si è messo ingioco dando vita ad Alice -. Non ci aspettavamo una similepartecipazione, non esagero se dico che ci siamo quasicommossi. Al ristorante sono venute 250 persone, appena siliberava un tavolo subito c’era chi lo occupava e naturalmen-te non era solo grazie al buon cibo. Abbiamo pensato allacena a base di pesce proprio per dare un segno di quantovuole fare la nostra associazione: l’ictus si può contrastareanche a tavola, nella quotidianità di comportamenti quasiscontati come il mangiare. Il cibo può essere dannoso allasalute, ma può anche fare un gran bene e il pesce è unformidabile aiuto per la nostra salute. Molti di noi hannocontribuito a preparare piatti gustosi e sani, altri hannoservito, coinvolgendo mogli e mariti. Al termine –concludeGabriele Greco – abbiamo raccolto 1.600 euro, per noi, cosìgiovani, una cifra importante. Ma è ancora più importante lavicinanza e l’affetto che abbiamo sentito. Una risposta cosìvivace ci conferma sulla necessità di un’associazione cheaiuti chi ha sofferto e soffre di questa patologia e ci facontinuare nel nostro cammino con fiducia”.

A.B.

Insieme, con fiduciaA cena con i volontari di Alice. Il ricavatoall’associazione che lotta contro l’ictus

A cena con l’AfricaAfrica Libera e Progetto Chernobyl organizzano, con lacollaborazione di RipArte e Il Mantello “Africa chiamaMondo”, gusti, racconti e colori dal continente Africa. L’ap-puntamento è giovedì 16 luglio presso il ristorante tradizio-nale Festa del Pd . A partire dalle 19 l’animazione per bimbie ragazzi a cura della Ludoteca Interculturale stramOndodella Cooperativa Sociale RipArte. Dalle ore 20 la cena coni piatti tradizionali della cucina senegalese, accompagnati dacuriosità sul paese. Prezzo fisso 15 euro (adulti) e 10 euro peri bambini fino ai 10 anni.A cura della Cooperativa Sociale il Mantello. Prenotazioni:tel.: 333.2208435 (Marino) o 059.683548 (Coop. Il Mantel-lo); [email protected].

Misure estive dei comuni delle Terre d’argine800.979.701, il numero anticaldoL’Unione dei Comuni delle Terre d’argine e il Distretto 1dell’Azienda Usl di Modena hanno attivato anche perl’estate 2009 una serie di misure per contrastare i pericolidell’estate sulla popolazione residente a rischio, conparticolare attenzione alla cittadinanza anziana. I dueambiti principali di attenzione e intervento riguardano glieffetti negativi sulla salute delle ondate di calore, e leproblematiche legate al contrasto della diffusione dellazanzara tigre e delle infezioni correlate. Per ciò cheriguarda il Piano caldo propriamente detto gli interventisono organizzati principalmente in un Piano d’Azioneredatto secondo le direttive della Regione e concordatotra amministrazioni locali, Azienda Sanitaria e sindacatidei pensionati, in collaborazione con volontariato e Ser-vizi socio-sanitari.Per mettere in atto le misure previste dal Piano i Comunidell’Unione hanno attivato dal 15 giugno un NumeroVerde Gratuito collegato con i Centri operativi dei diversiterritori, l’800.979.701: il numero fornisce a qualsiasiutente informazioni sulle misure personali di contrasto aldisagio da calore estivo attivando, se necessari, gli inter-venti di sollievo previsti per gli utenti a rischio, nelle fasidi allarme ed emergenza. Gli interventi possono consiste-re nel trasporto presso un luogo rinfrescato, nella conse-gna a domicilio di spesa, pasto o medicine, in una telefo-nata di controllo. Effettuati nelle fasi di emergenza,scattano in base alle segnalazioni dell’Arpa così comevisualizzabile all’indirizzo internet www.arpa.emr.it/di-sagio. Quando l’indicazione di ‘disagio’ (colore arancio)persiste per più di 72 ore, o quando l’Arpa indica ‘fortedisagio’ (colore rosso) i centri operativi entrano in allerta.L’800.979.701, sempre gratuito per telefoni fissi e cellularidal territorio di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano,rimarrà attivo fino al 31 agosto, 24 ore al giorno, anche neifestivi. Il numero fornisce come detto anche informazionirelative alle misure personali di contrasto al disagio dacaldo e alla rete degli interventi predisposti localmente.Il Numero Verde inoltre effettua telefonate di monitoraggioai numeri segnalati da servizi socio-sanitari, dalle asso-ciazioni e da famigliari in vista dell’approssimarsi, o inpresenza, delle fasi di allerta.

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Con una tesi dal titolo “Movimento cattolico e informa-zione religiosa: l’Operaio Cattolico, settimanale carpigianodi fine Ottocento” martedì 14 luglio presso l’Universitàdegli Studi di Parma si è laureato Daniele Franda, ilprimo stagista ed oggi collaboratore di Notizie. “Una tesiben fatta e ben curata – ha osservato nella sua presenta-zione in commissione di laurea, lo storico Giorgio Vec-chio, che l’ha seguito nel suo lavoro insieme a PaoloTrionfini –: essa ha il pregio di aver eseguito la mappaturadella presenza del giornale sul territorio locale”. Natointorno al 1890-91 come edizione carpigiana dell’omoni-mo vicentino, L’Operaio Cattolico può essere considera-to l’antenato di questo settimanale e all’epoca raccoglie-va i contributi delle associazioni cattoliche locali. “Moltobuona” secondo i due relatori l’attività di ricerca diDaniele Franda, “svolta con gusto analitico e scritta inbuon italiano”. E non poteva che essere così: come haricordato anche il professor Vecchio, il candidato è giàgiornalista.A lui e alla fidanzata, Giulia Soncini, che si è laureatanella medesima sessione, le congratulazioni della reda-zione di Notizie.

Una tesi di laurea su “L’Operaio Cattolico”L’alloro di Daniele

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Luigi Lamma

sindaco Benatti è par-tito molto bene, nellascelta della squadra enella distribuzione

delle deleghe ha dato quelsegnale di discontinuità conil passato come aveva pro-messo in campagna elettora-le”. Così MaurizioCavicchioli, già vicesindacodella giunta Costi, “benedi-ce” il nuovo corso dell’am-ministrazione comunalemirandolese.“Le scelte del Sindaco hannospiazzato tutti – continuaCavicchioli – tutti nomi nuo-vi, tutte persone con signifi-cative competenze maturatenella società e nelle profes-sioni e soprattutto tutte di-sponibili a tempo pieno”.In realtà la compagine am-ministrativa non è ancora alcompleto e per le deleghealla sicurezza, lavori pubbli-ci e frazioni, ora in capo alSindaco, si fa il nome di unaltro esperto che dovrebbeentrare in scena tra qualchemese.All’indomani della presen-tazione della nuova giunta sisusseguono apprezzamenti ecritiche, scontate quelle del-l’opposizione ma non man-cano anche i malumori inter-ni soprattutto verso l’areacattolica del Pd colpevole diaver perso la carica divicesindaco e di essere pocorappresentata. Accuse cheCavicchioli respinge al mit-tente con decisione: “Il fattodi aver indicato assessori di‘area’ anche se non diretta-mente espressione dell’ex-Margherita non vuol dire nonessere rappresentati. LaraCavicchioli avrà responsa-bilità importantissime nelnuovo assessorato che rac-coglie tutti i servizi alla per-sona e tutti conosciamo lesue capacità maturate nellaguida della consulta delvolontariato. OresteMozzarelli è un ex dirigentebancario che ha lasciato illavoro da poco tempo e cura-va la gestione di oltre 500tesorerie su tutto il territorionazionale, quindi conosce ledinamiche dei bilanci dellepubbliche amministrazioni”.

Dallo scorso 20 giugno è molto più semplice poter prescrive-re i farmaci stupefacenti per la terapia del dolore nei pazien-ti affetti da tumore. Questo è ancor più importante quando sitratta di pazienti, oltre 1500 in provincia di Modena, seguitia domicilio dal proprio medico di famiglia in assistenzadomiciliare oncologica, in collaborazione con il ServizioInfermieristico Domiciliare, Assistenti Sociali Comunali eVolontariato.Con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale(n. 141 del 20 giugno 2009) a firma del viceministro FerruccioFazio, si autorizza l’utilizzo del ricettario rosso del ServizioSanitario Nazionale, per prescrivere farmaci contro il dolo-re, sia per quelli somministrati per bocca che per quelli incerotti transdermici. Viene così abolito, almeno in questicasi, l’utilizzo del ricettario a ricalco, decisamente più com-plicato.Per Nunzio Borelli, responsabile dei medici di famiglia dellaFimmg di Mirandola e segretario organizzativo provincialee consigliere regionale della medesima associazione, si trat-ta di “una grande facilitazione poter prescrivere le terapie pertogliere il dolore, utilizzando il comune ricettario rosso delSsn. Alleviare le sofferenze significa rendere più dignitosala vita dei nostri pazienti oncologici seguiti a domicilio ecircondati dall’affetto dei loro cari. Si sta perseguendo -continua Borelli - l’obiettivo della presa in carico globale delpaziente e in particolare delle cure palliative e della terapia deldolore, a cui sono stati destinati 100 milioni di euro nell’accordodello scorso 25 marzo della Conferenza Stato-Regioni rispettoagli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale 2009”.

Combattere il dolore si puòPiù facile la prescrizione di analgesiciper il medico di famiglia

“Il

L’ex vicesindacoMaurizio Cavicchioligiudica la nuovagiunta mirandolese:elevate lecompetenze einnovativa ladistribuzione delledeleghe. I cattolicidel Pdridimensionati?“Due assessori, ilcapogruppo, ilpresidente delConsiglio Comunale,la delegazione nelconsiglio dell’AreaNord… Vi parepoco?”

“Da ex vicesindaco – prose-gue Cavicchioli – devo poiammettere che nella sostan-za il voto del vicesindaco valetanto quanto quello di un as-sessore. Invito chi ci critica aguardare il consiglio comu-nale: i consiglieri eletti di‘area’ cattolica sono quattrosu dieci, il capogruppo delPd sarà Cristina Ceretti, ilpresidente del Consiglio saràAndrea Venturini e tre sutre saranno i delegati per ilconsiglio dell’Area Nord,oltre a me, Cristina Ceretti eRita Cerchi. Vi pare poco?”.Poco o tanto saranno gli elet-tori a valutarlo. Sicuramenteun’enormità rispetto a quan-to ottenuto dai cattolici delPd carpigiano che nonostan-te un significativo numero diconsiglieri comunali nonsono riusciti ad esprimere néil capogruppo né tanto menoil presidente del ConsiglioComunale. Se una resa o ungiocare su altri tavoli, vedre-mo.“C’è ancora qualche nostal-gico della Dc – chiudeCavicchioli – che spera inchissà quale evoluzione. Cer-to il Pd ha dei problemi, spe-ro in un congresso nazionaleche chiarisca la linea, ma in-dietro non si torna”. In poli-tica però, mai dire mai.

Il valzer delle delegheEcco la squadra del sindaco Maino Benatti. Si tratta divolti nuovi, tre donne e tre uomini, tutti alla prima espe-rienza da assessore. Il rinno-vamento però non è solo neinomi, ma anche nella distribu-zione delle deleghe. Ogni as-sessore sarà impegnato su pro-getti specifici da concludereentro il mandato, ma veniamoora ai nomi.Lara Cavicchioli (Pd) si oc-cuperà di Servizi per la promo-zione della persona cioè, conriferimento alle vecchie dele-ghe, Servizi Sociali, PubblicaIstruzione, Pari Opportunità,Politiche Giovanili, Scambi In-ternazionali, Volontariato. Il suo progetto prioritario saràl’integrazione dei giovani e dei nuovi cittadini.Caterina Dellacasa (Pd) avrà la delega alla Promozionedella città e del territorio (Cultura e Turismo). Il suoprogetto prioritario per Mirandola sarà la realizzazione delcinema multisala, struttura che i mirandolesi da tempochiedono, nonché uno dei cavalli di battaglia di Benattidurante la campagna elettorale.Enrico Dotti (Italia dei Valori), sarà assessore alla Promo-zione della Salute ovvero Sanità, Ambiente, Sport. Dovràlavorare per qualificare ulteriormente l’ospedale cittadi-no, compito non facile perché critiche e polemiche suquesto tema sono sempre in agguato.Roberto Ganzerli (Pd) si occuperà di Economia e Svilup-po sostenibile, il che di fatto comprende Urbanistica,Territorio, Interventi Economici. Le sue priorità sarannola Cispadana e il sostegno alle imprese. Da lui ci si attendemolto vista l’attuale difficile situazione economica.Anna Martinelli sarà assessore alla Semplificazione e alRapporto con i cittadini (Informacittà, Ufficio Relazionicon il Pubblico, Interventi di Semplificazione, Segreteriae Gare, Servizi Demografici, Personale). Lavorerà per la

riorganizzazione della macchi-na amministrativa.Oreste Mozzarelli avrà le de-leghe in materia di Bilancio eTributi. Il progetto prioritariodel suo assessorato sarà quellodi superare i vincoli del patto distabilità.Il Sindaco Benatti ha tenutomomentaneamente per sé ladelega a Sicurezza e QualitàUrbana (Lavori Pubblici, Patri-monio, Frazioni, Polizia Muni-cipale), che nei prossimi mesisarà ricoperta da un assessoredesignato dalla lista civica Si-nistra per Mirandola.

Al Palazzo ducale omaggioa Fabrizio De AndréMusicisti mirandolesi diretti da MircoBesutti a Modena per Ratataplan

Mirandola Concordia

Andrea Venturini

Maurizio Cavicchioli

Una celebre banda giovanile proveniente dagli Stati Uniti eil cantautore, attore e regista David Riondino impegnato inun omaggio a Fabrizio De André, hanno animato l’ottavaedizione di “Rataplan”, il meeting regionale dei gruppimusicali giovanili in programma a Modena venerdì 3 esabato 4 luglio. Inoltre i giovani strumentisti delle scuole dimusica delle province di Modena, Reggio Emilia, Bologna,Ferrara, Forlì-Cesena e Mantova hanno tenuto concerti inotto piazze della città. Lo spettacolo finale, che si è tenutosabato 4 luglio nel Cortile d’onore del Palazzo ducale,intitolato “Non al denaro, non all’amore né al cielo”, è statointerpretato da David Riondino, da altri cantanti e musicisticon il Coro e la Banda giovanile di Assonanza, diretta daMirco Besutti, all’interno della quale era presente unanutrita compagine di giovani musicisti mirandolesi.

Antonio Platis,capogruppo Pdl

DiscontinuitàDiscontinuità

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Annalisa Bonaretti

all’adolescenza il cam-biamento del corpo, perme, è stato abbastanza

traumatico. Prima erofiliforme, poi il mio corpo èesploso, mi sono ritrovata,tipico delle donne, un po’ dicellulite, un po’ di grasso. Daallora, ho avuto fatica arelazionarmi con esso”.Veronica, è così che chiame-remo questa giovane e bellacarpigiana di 36 anni, nonvoleva fallire, non accettavai suoi limiti e il suo fisico;ricorda che già a 14 anni hainiziato a non stare bene conse stessa e neanche le primerelazioni con i ragazzi hannocambiato questo dato di fat-to. “A quell’età la mia fami-glia si è sfasciata – sottolinea- , io sono andata in un vorti-ce, non sentivo più il miocorpo. Tutto quello che sen-tivo era il mio ‘io’ come unometto piccolo mentre il cor-po, l’involucro, era l’uomoMichelin. Eppure, se adessoguardo le mie foto di allora,se guardo le immagini di meragazza di 18-20 anni, mi vedopiù che accettabile. Invecemi sentivo ‘troppa’. Sono piut-tosto alta, un metro e 73 cen-timetri, cosce forti, spalle lar-ghe, davo agli altri la sensa-zione di essere una personadecisa, io invece mi sentivofragile. Gli altri avevano del-le aspettative su di me e iopensavo di non riuscire a sod-disfarle”.

Solitudinee ciboProsegue nel racconto dellasua vita Veronica, si soffermasui suoi 20-22 anni, “mio padreuscito di casa, l’università.La mia vita si svolgeva tra lamia camera e il soggiorno,studiare e fare un po’ di com-pagnia a mia nonna era tuttoquello che facevo. La noia diessere sola, una situazioneche stringeva, così le miemerende sono passate da unabrioche a un piatto di pastaalle quattro di pomeriggio.Tenevo il piatto nascosto sottoil letto, andavo a far spesa perrimpinguare la dispensa.Mangiavo, mangiavo e ave-vo paura di ingrassare, cosìho sentito l’esigenza di espel-lere. Anche perché non homai saltato un pasto per evi-tare che la mia famiglia siaccorgesse di qualcosa”.Mangiare, vomitare, ingur-gitare grandi quantitativi dicibo poi mettersi due dita inbocca lascia il segno anchesu un bel volto di 20 anni,così Veronica si è ritrovatapresto con gli occhi gonfi, icapillari sulle palpebre checominciavano a rompersi acausa dello sforzo. “Far ve-nire su il cibo è uno sforzo –commenta -, si piange, si la-crima”. Solo dopo un anno diquesta vita Veronica ha tro-vato il coraggio di parlarnealla madre che ha ammessola sua impotenza e al suo ra-gazzo che ha minacciato dilasciarla.

Ansiae panico“Io – ricorda Veronica – erospaventata da quanto mi sta-va succedendo, così per unpaio d’anni ho praticamen-te smesso, ma era sempretutto lì, la bulimia non sistaccava da me, c’era sem-pre anche se le grandiabbuffate avvenivano inmodo sporadico. Verso lafine dell’università, insie-me ai problemi con il mioragazzo, ritorna lei, labulimia. Il mio corpo conti-nuava a non piacermi, i mieierano separati, io non mitrovavo collocata, c’era an-cora chi mi vedeva comeuna roccia, ma io una roccianon mi sono mai sentita”.Si guarda allo specchio enon riesce a vestirsi, sta sem-pre più in casa, si chiude incasa. Poi la mazzata finale,non riuscire a passare l’esa-me da avvocato. “Non vole-vo deludere le persone a cuivolevo bene ammette -. Alprimo ostacolo, in questovuoto, mi sono sentita unafallita. Mi sfogavo sul cibo.E’stato così dal 2002 al 2005:gli attacchi di panico piùfrequenti, mia madre opera-ta di tumore, mia nonnamorta, mio zio in casa, coni suoi soliti problemi. E ioche mi sentivo solo un pesoper la mia famiglia. Era tut-to creato nella mia testa.L’ansia era la mia. Ero arri-vata a un punto in cui perrimettere non avevo biso-gno nemmeno delle dita, ba-stava che mi chinassi sulwater. Mangiavo e mangia-vo e mangiavo ancora, dopopranzo mi facevo una pizzasurgelata. E poi biscotti alcioccolato, latte, cioccola-tini e dopo andavo a rimet-tere. Nell’ultimo periodo,tutto questo lo facevo tutti igiorni, per due-tre settima-ne di fila, poi smettevo perun po’ e riprendevo. Erasempre così”.

Il gruppoEra tutto calcolato, organiz-zato, strutturato: quanto cibomangiare, in che tempo ri-metterlo, pulire tutto in modoche nessuno si accorgesse diniente, ripristinare quantovenuto a mancare, un lavorovero e proprio.Veronica si rende conto dinon poter continuare così,allora si rivolge al Sert, la

consigliano di sentire un cen-tro a Reggio Emilia, lo fa maprendono solo persone dellaprovincia. Tramite internettrova il Day Hospital di Mo-dena collocato nella Neuro-logia del Policlinico. Postilimitati. Colloquio preventi-vo. L’inserimento nel grup-po, una quindicina di perso-ne. Veronica lo frequenta tuttele mattine di maggio, giugno,luglio 2005. Si fa attività in-sieme: disegnare, ritagliarefoto dai giornali che ricorda-no la propria vita, sedute dirilassamento, ma soprattuttodialogo, tanto dialogo e man-giare insieme. “Il cibo – spie-ga Veronica – era fornito dal-l’ospedale, era un regimeequilibrato nella qualità esoprattutto nella quantità. Nonci si poteva scambiare il cibo,non si poteva andare in ba-gno se non accompagnatidall’operatore. Entravamo allesette di mattina e uscivamoalle 14: colazione, spuntino epranzo tutti rigorosamenteinsieme. C’erano più bulimiciche anoressici, tutte donnetranne un ragazzo. Età me-dia, 33 anni, ma c’era unasignora di 60 e una ragazza di

19 anni che voleva copiare lemodelle. Tutti gli altri eranoadulti, con un lavoro e unafamiglia. Gente normale, in-somma”.

Il doloree l’amoreNel gruppo non ci si dividetra anoressici e bulimici, maseguendo una sorta di empatia.Una psicologa “personale”,un servizio utilissimo con ununico neo: spesso a questipsicologi “bravi, appassionati,giovani e in gamba non vienerinnovato il contratto così ècapitato che qualcuno di noidovesse cambiare psicologonel mezzo del percorso”. Asettembre, ottobre e novem-bre sono continuati, una vol-ta a settimana, gli incontricon la psicologa, poi finito,guarita. “Per me questo ser-vizio, gratuito, è stato fonda-mentale. Ricordo che quan-do sono entrata in quel salo-ne mi sono detta ‘io non sonocome queste’, invece rientra-vo perfettamente nel gruppo.Mi hanno spinto lì i problemifisici che ormai si manifesta-

vano sempre più spesso: do-lori all’addome, alla boccadello stomaco, non riuscivopiù ad alzarmi e avevo la sen-sazione continua di svenire.Non riuscivo a stare in piedi,mangiavo e vomitavo e quan-do smettevo il mio corpo nonreggeva più. Intanto mi erosposata con un altro ragazzo.Amo profondamente miomarito, volevo un figlio, unavita normale. Ma come pote-vo mettere al mondo un figlioin quelle condizioni? E’ allo-ra che è scattato qualcosa eho deciso di curarmi. Adessoso che non si guarisce maicompletamente, che una ri-caduta ci può essere ma nonsarà la fine del mondo. Ades-so so riconoscere i segnali,domare le pulsioni. Non mitrovo ancora a mio agio con ilmio corpo, ma ho accettato diavere un problema e di farequalcosa per tenerlo sottocontrollo. Conosco i miei li-miti e questo è fondamentaleper superarli. Ho imparato adaccettare le ricadute, guai senon ci fossero, mi sentireionnipotente, l’occasionalitàdi un comportamento non devespaventare. Ho abusato delmio corpo e di me stessamangiando in maniera smo-data, l’ho punito e purificatorimettendo, poi ho saputochiedere aiuto e ho avuto lafortuna di avere avuto unafamiglia che mi ha accompa-gnato. Adesso ho una figlia,Celeste, che adoro, un certodisagio me lo porto ancoranell’anima, ma quella pauradi un tempo non c’è più. So diavere un mondo intero den-tro di me, so che c’è un mon-do intero fuori e che devosolo decidermi a prenderlo ea provarci”.Soffrire, individuare risorsenecessarie per uscire dal do-lore. Vivere, finalmente. Ilsuo perché (tanto dolore) èstato abbastanza grande pertrovare il suo come (uscirne).E’ bella Veronica, sul serio.Chissà se, adesso, lo sa.

“D

In provincia di Modena 200nuovi casi all’anno di disturbidel comportamentoalimentare

Anoressiae bulimiain aumento;si affacciala vigoressiaI disturbi del comportamen-to alimentare come l’ano-ressia, la bulimia e altri gravidisagi analoghi sono un fe-nomeno in crescita soprat-tutto fra i giovanissimi, daqui l’importanza del recenteconvegno dedicato all’ap-proccio interdisciplinare diéquipe a queste malattie, or-ganizzato dal Dipartimentodi Salute mentale diretto daClaudio Ferretti e da quel-lo di Medicina, Endo-crinologia, Metabolismo eGeriatria diretto da NicolaCarulli.“La frequenza di questi di-sturbi è in aumento – spiegaClaudio Ferretti -: colpisco-no maggiormente pazienti disesso femminile (ma anchemaschi, e in forma più gra-ve), con incidenza maggiorenella fascia di età fra i 14 e i25 anni, anche se in realtà nesono vittime anche soggettipiù piccoli e più anziani, concasi di pazienti di età fino a60 anni. In provincia di Mo-dena – prosegue Ferretti - sistimano circa 110-180 casidi anoressia nervosa, 350-800 casi di bulimia nervosa,e fra i 500 e i 2.000 casi diforme intermedie. Si stimapoi che vi sia un’incidenzadi circa 200 nuovi casi al-l’anno”. Ferretti sottolineal’avvento di un fenomeno raroma in aumento fra i maschi,la “vigoressia”, legata all’ec-cessiva preoccupazione perl’aspetto del proprio corpo:è un atteggiamento che puòassumere connotati patolo-gici, portando a un’alimen-tazione scorretta, all’assun-zione inadeguata di integratorie al conseguente manifestar-si di seri problemi di salute.Se non riconosciuti e curatiadeguatamente e tempestiva-mente con programmi inten-sivi appropriati, i disturbi sicronicizzano, con esitiinvalidanti e con gravi costiper il Sistema Sanitario Na-zionale (sono frequenti i ri-coveri ripetuti, spesso delladurata di mesi). Al contrarioun percorso dedicato, strut-turato, intensivo e appropriatoconsente oggi la guarigionefino al 60-70% dei casi, adifferenza di 10 anni fa, incui tali percentuali erano in-feriori al 50%.L’Azienda Usl di Modenaha attivato a livello speri-mentale già da tre anni l’équi-pe aziendale per i disturbidel comportamento alimen-tare, che ha sede presso ilNuovo Ospedale S. Agostino-Estense. L’équipe si riuni-sce una volta alla settimana,esamina i casi dei pazienti,effettua la diagnosi e propo-ne il programma terapeuticointerdisciplinare. In tal modo,sono stati fino ad oggi presiin considerazione un terzodei nuovi pazienti, circa 70all’anno.

A.B.

Centro diocesano di consulenza familiare“Oltre lo Specchio”

Si chiama “Oltre lo specchio” il pro-getto di intervento, aiuto e sostegnoa persone affette da Dca (Disturbodel Comportamento Alimentare) edai loro familiari promosso dal Cen-tro diocesano di consulenza fami-liare.Il Progetto sposa il modello di curamultidisciplinare, riconosciuto comeil più efficace dalle evidenze di let-teratura internazionale. Si affronta la complessità dei Dcaattraverso l’intervento coordinato di un équipe di profes-sionisti, che mettono in condivisione competenze psicolo-giche, mediche e nutrizionali. Al centro del percorsoterapeutico ci sono il paziente ed il contesto familiare incui vive: la proposta di cura, selezionata entro un venta-glio di opzioni di cui il Progetto dispone, nasce dallavalutazione globale della congiuntura particolare che ilsoggetto e la famiglia attraversano.

Info: via Catellani, 9 Carpi (MO) tel. 059 644352 –www.consultoriodiocesano.it

Veronicaraccontala sua bulimia.I disturbipiù seri delcomportamentoalimentare sonola prima causadi morte permalattia per legiovani tra i 12e i 25 anni

Una fameda morireUna fameda morire

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1319 luglio '09

Coppie conviventi:cresce la domandadel matrimoniocristiano

Perchéin chiesa?Una ricerca del Cisf(Centro internazionalestudi famiglia) per contodell’Ufficio di pastoralefamiliare della Cei haevidenziato come unapercentuale significativadi coppie conviventi nonesclude affatto un futuromatrimonio. In coinci-denza con il convegnonazionale di pastoralefamiliare (Cotronei -Calabria, 24-28 giugno

2009), è stato pubblicatoil volume “Convivenze ematrimonio cristiano.Tra realismo e annunciodi fede” (Ed.Paoline),curato dal responsabiledel Centro documenta-zione del Cisf, PietroBoffi.“La coppia che si prepa-ra a ricevere il sacramen-to del matrimonio e chesi presenta per fare ilcorso di preparazione -spiega Boffi - è unacoppia che sta insiemeda diverso tempo, di unacerta età, non più giova-ne, con anni di esperien-za alle spalle. Oltre alleconvivenze, complessi-vamente possiamo direche le coppie che sipreparano al matrimoniohanno anni di vitainsieme e che magari,anche se ciascuno a casapropria, condividonoquasi tutto. Il matrimo-nio cristiano è una sceltache fanno mediamenteconvinti, ma un po’ amodo loro; nel senso cheavvertono, con una certavaghezza e imprecisione,che il matrimonio è unacosa diversa. Il bello delpercorso di preparazioneè riuscire a far chiarezzasu che cosa vuol diredavvero il passo che sista compiendo”.

La settimana di formazionee il Convegno per i Responsabilidiocesani di pastorale familiare

Insiemeversole nozze

al 24 al 28 giugno, pres-so il Villaggio Palumbodi Cotronei (Kr) inCalabria, si è svolta

l’annuale settimana estiva diformazione rivolta ai Respon-sabili diocesani di pastoralefamiliare sul tema “Insiemeverso le nozze - La prepara-zione al matrimonio cristia-no”. La Diocesi di Carpi erarappresentata dai direttoridell’Ufficio di Pastoralefamigliare, il diacono Stefa-no Zerbini e la moglieBrunetta, che sono stati chia-mati da monsignor SergioNicolli, direttore dell’UfficioNazionale, anche a coordi-nare in qualità di “esperti”uno dei laboratori tematicidel Convegno dal titolo “Laformazione permanente pri-ma e dopo il matrimonio”.Il Convegno ha affrontato temidi grande attualità: cosa in-tendono oggi i giovani peramore, fedeltà, libertà, rela-zione; il passaggio all’età

adulta e le decisioni circa unprogetto di vita; nell’attualeepoca post-moderna il pas-saggio da una visione incen-trata sul “noi” ad una visioneincentrata sull’ “io”; l’accom-pagnamento dei fidanzati almatrimonio sacramento e inecessari momenti di incon-tro dopo il matrimonio. Lerelazioni proposte sono statetutte di grande interesse edhanno suscitato un approfon-dito confronto fra le variediocesi di tutta Italia, a testi-monianza dei differenti pro-blemi che le nostre comunitàstanno incontrando a causadelle trasformazioni sociali,economiche e culturali. Vo-lendo riassumere quanto emer-so nel Convegno: gli opera-tori che devono sentirsiprioritariamente coinvoltinell’accompagnamento deigiovani al matrimonio sacra-mento sono gli sposi, chedevono adeguatamente for-marsi ma anche promuovere

modalità esperienziali chepartono da un vissuto di cop-pia; la Chiesa deve accoglie-re i giovani trasmettendo unmessaggio di gioia che è afavore della natura dell’uo-mo; gli operatori devono in-contrare i giovani comuni-cando quel “calore del cuo-re” che era proprio di Gesù,che aveva la capacità di ri-scaldare i cuori delle personeche incontrava e così farsi

riconoscere.La settimana di formazione èstata preceduta da una inda-gine articolata presso tutte lediocesi italiane per conosce-re la situazione della prepa-razione dei fidanzati al ma-trimonio e alla famiglia inItalia. Di questa indagine sonostati resi pubblici i primi ri-sultati, che evidenziano unaprofonda differenza fra leesperienze del nord, centro esud Italia. La nostra Diocesi,con le attività che vengonoportate avanti da diversi anni(formazione degli operatori,incontri di preparazione almatrimonio, accompagna-mento post-matrimoniale de-nominato Pato), si colloca al-l’avanguardia ed è esempioper altre comunità diocesane.Questo deve essere per noimotivo di orgoglio e rinno-vato spirito di servizio. Guido e Cristina Pongiluppi

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Un percorsoper giovaniinnamorati manon ancorafidanzati

Qualcosadi nuovo“Qualcosa di nuovo. Piùche amici, non ancorafidanzati”. È il titolo di unpercorso per giovani - 18/25 anni - che si voglionobene e hanno voglia di co-struire il loro futuro d’amoreverso il matrimonio. L’ini-ziativa è del Progetto Amos(Amore metodi naturaliorientamento dellasessualità) avviato dallaCommissione per la pasto-rale della famiglia dellaConferenza episcopale pie-montese su un’idea dei co-niugi MichelangeloTortalla ed EnricaOddone, tre figli, che vi-vono a Fossano, in provin-cia di Cuneo. Lui medico,socio ordinario della So-cietà italiana di sessuologiaclinica, presidente dell’As-sociazione Progetto Amos,mentre Enrica è insegnan-te. Entrambi collaboranocon l’Ufficio Cei per lapastorale della famiglia edhanno lavorato attivamen-te al convegno “Insiemeverso le nozze. La prepa-razione al matrimonio”.“L’iniziativa, avviata unadecina di anni fa - spiega-no i due coniugi - è conflu-ita nel volume «Qualcosadi nuovo. Più che amicinon ancora fidanzati» (Ed.Effatà) al quale è allegatoanche un cd-rom che, of-frendo schede e diapositi-ve, può aiutare l’effettivapreparazione degli incon-tri permettendo di adattarei contenuti e le tecnicheproposte al proprio grup-po”. Il percorso si rivolgealle coppie giovani nonancora nelle vicinanze delmatrimonio che desidera-no camminare insieme at-traverso incontri nei qualila coppia diventa protago-nista, e offre la possibilitàdi “crescere personalmen-te, come coppia e in grup-po attraverso il dialogo, ilgioco, la Parola, il con-fronto e tante attivitàcreative”.

“La famiglia di fronte all’impegno sociale e politico”sarà il tema del convegno nazionale del 2010

Convivenze: non rassegnarsial dilagare del fenomenoL’edizione 2010, ha spiegato monsignor Sergio Nicolli chiudendo il convegnonazionale che si è tenuto in Calabria, sarà promossa dall’Ufficio Cei per la pastoraledella famiglia insieme con l’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro e con lacollaborazione del Forum nazionale delle associazioni familiari. Monsignor Nicolliriflette anche sul “vorticoso” aumento del fenomeno della convivenza prima delmatrimonio. Il direttore denuncia “il fallimento o l’insufficienza della pastorale dieducazione all’amore nell’età dell’adolescenza e dei primi innamoramenti. I giova-ni che s’incamminano verso il matrimonio hanno alle spalle non soltanto un vuotodi formazione cristiana che spesso parte dalla Cresima, ma si trovano ancheimpreparati ad affrontare le esigenze che una seria relazione di amore comporta perla sua stabilità e per la sua qualità. Anche per questo guardano al futuro conpreoccupazione e incertezza, vedendo intorno a sé esperienze di fallimenti matrimo-niali precoci”. Per monsignor Nicolli, “da una parte dobbiamo accogliere consimpatia le coppie già conviventi che chiedono il matrimonio cristiano e accompa-gnarle in un rapporto interpersonale significativo, per tutto il tempo possibile,perché comprendano la realtà del Sacramento che chiedono e si rafforzino nell’amo-re. Dall’altra non possiamo, però, rassegnarci al senso di impotenza di fronte aldilagare del fenomeno”. Per questo è “urgente” mettere in atto nella Chiesa “unasinergia tra le varie componenti della vita pastorale per proporre agli adolescentipercorsi formativi” che li aiutino a conoscere il “lieto annuncio di Dio sull’amoreumano” e a “crescere in una sessualità e affettività matura”.

La cura della spiritualitàLa famiglia cuoredella vocazioneAccanto alla formazione dei respon-sabili degli uffici diocesani, sonodue le settimane di spiritualità fa-miliare organizzate dall’Ufficionazionale nel biennio 2009-2010,con l’obiettivo di sviluppare il temadel matrimonio cristiano come ri-sposta ad una chiamata che specifi-ca la vocazione battesimale. Setti-mane orientate anche a che le fami-glie sappiano farsi carico del pro-blema di tutte le vocazioni alla se-quela di Gesù e di servizio nellacomunità, anche delle vocazioni dispeciale consacrazione: un’atten-zione particolarmente rilevante nellaprospettiva dell’Anno sacerdotaleche si è appena aperto. Tramite ilsito diocesano www.carpi.chiesacattolica.it è possibile scari-care la relazione della prima Setti-mana studio di spiritualità, una lectiodi monsignor Franco GiulioBrambilla sul brano di Lc 2, 40-52,dal titolo “Dio chiama l’uomo allabeatitudine”.

Stefano Zerbini

Vita della Chiesa

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14 19 luglio '09

30 giugno a Roma si ètenuta una riunionedella Consulta Nazio-nale Antiusura, crea-

ta dalla Cei nel 1995 per com-battere il fenomeno dell’usu-ra e dell’indebitamento nellefamiglie italiane. La Consul-ta riunisce tutte le realtà cre-ate dalla Chiesa Italiana percombattere il fenomeno inItalia. All’incontro era pre-sente il direttore della Caritasdi Carpi Stefano Facchini.

L’incontro della Consultanazionale antiusura si è rive-lato interessante soprattuttoper comprendere meglio al-cuni aspetti del fenomeno edalcune funzioni proprie dellefondazioni antiusura volutedalla Cei all’interno delleconferenze episcopali regio-nali: in Emilia Romagna èattiva la Fondazione SanMatteo apostolo.La vera e propria usura è unfenomeno poco denunciato epertanto poco presente inquanto tale, perché comportagravi rischi per il denuncian-te e perché gli usurai sonomolto accorti e non facilmenteindividuabili e denunciabili.Il fenomeno più comune cheviene trattato dalle varie fon-dazioni antiusura presenti inItalia è in realtà quello delgrave indebitamento. Unadelle forme più gravi, attual-mente, è costituita da tutti ivari giochi d’azzardo lega-lizzati dallo Stato. Si parla di60 miliardi di euro l’anno spesiper i vari giochi d’azzardo,lotterie e giochi di fortuna,cioè spesi... per nulla!!Questo fenomeno cominciaad essere studiato come unvero e proprio fattore di re-cessione e di “dipendenza”.Non è vero infatti che contale strumento entrano piùsoldi allo Stato: si calcolache su 60 miliardi di euro,

solo 7 miliardi entrino effet-tivamente nelle casse delloStato, molto meno di quantoprodurrebbero se investiti inuna sana economia! Cosa direpoi dell’eticità di utilizzaretali strumenti per raccoglierei fondi necessari per la rico-struzione dell’Abruzzo…Il nuovo fenomeno dei pokere dei giochi d’azzardo “online”ha provocato la crisi dei Ca-sinò... e fin qui, poco male!Il problema è che i Casinòprendevano molti soldi dapoche persone, perlopiù pro-fessionisti e persone facoltose,mentre i giochi online, con-sumati nella solitudine di unastanza, davanti al computer,rischiano di prendere poco(ma a volte anche tanto) datanti sprovveduti e di creareuna vera e propria “dipen-denza” che si perpetua neltentativo, prima o poi, di vin-cere e rientrare così anchedei soldi “buttati” fino a quelmomento.

Il ruolo delle piccole fonda-zioni ecclesiastiche regiona-li è soprattutto quello del-l’accompagnamento, dellapromozione di una culturadell’uso corretto del denaro.Non pagano pertanto i debitia banche e finanziarie – an-che perché in tal modo chiu-derebbero nel giro di pochimesi - ma si affiancano allafamiglia per tentare di farlauscire dai debiti prima e me-glio e possibilmente per sem-pre. Insomma: un intervento“educativo”.Anche nella nostra realtà cisono famiglie gravate daindebitamenti eccessivi, senon da usura vera e propria,che per essere considerata talenecessita sempre la denunciadegli usurai. Chi fosse inte-ressato ad intraprendere uncammino, lungo e faticoso,per uscirne, può rivolgersi allaCaritas diocesana.

Stefano Facchini

La Consulta nazionale antiusura denuncia il dilagare del gioco d’azzardocome prima forma di indebitamento. La responsabilità etica dello Stato

Liberarsi dai debitiIl

Quinten Metsys (1466-1530), Gli usurai

Benedetto XVIContrastareil fenomenodevastantedell’usura

Un appello per “un rinno-vato impegno per contra-stare efficacemente il fe-nomeno devastante del-l’usura e dell’estorsione, checostituisce una umilianteschiavitù”. A rivolgerlo èstato il Papa nel corso del-l’udienza generale di mer-coledì 1 luglio, rivolgen-dosi ai rappresentanti dellaConsulta nazionaleantiusura. Benedetto XVIli ha ringraziati “per l’im-portante e apprezzata ope-ra che svolgono accanto allevittime di tale flagello so-ciale”. “Non manchi ancheda parte dello Stato – l’esor-tazione del Papa – un ade-guato aiuto e sostegno allefamiglie disagiate e in dif-ficoltà, che trovano il co-raggio di denunciare colo-ro che approfittano dellaloro spesso tragica condi-zione”.

Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERRE-MOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte a CaritasItaliana tramite• C/C postale N. 347013• Unicredit Banca di Roma spaIBAN IT38 K03002 05206 000401120727• Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19W030 6905 0921 0000 0000 012• Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26F035 8903 2003 0157 0306 097• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29U050 1803 2000 0000 0011 113• CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 0666177001 (orario d’ufficio)E’ anche possibile rivolgersi alla Caritas Diocesana diCarpi, in Corso Fanti 13.

L’Ac per l’AbruzzoLa propostadella Diocesi di Carpi

Nel tempo estivo l’Azione cattolica ha chiestoalle associazioni parrocchiali e diocesane unosforzo più intenso. Su indicazione della Chiesaaquilana occorrono, per attività estive dedicate airagazzi, gruppi di giovani e adulti che possanostare in quei luoghi per almeno sette giorni. “L’espe-rienza del campo-servizio – si legge nei comuni-cati -, oltre ad essere un segno di speranza per chine beneficia, è anche e soprattutto una ecceziona-le esperienza educativa per chi si rende disponibi-le”. Per quanto riguarda l’Ac di Carpi, la scelta èstata quella di raccogliere fondi affinché alcunigiovani abruzzesi possano partecipare gratuita-mente ai campi estivi diocesani, ad Auronzo diCadore. “Abbiamo preso contatti con uno degliassistenti dell’associazione, giù in Abruzzo, cheha accolto con gioia questa possibilità – spiega lavicepresidente giovani Rita Pollastri – anche sedobbiamo ancora organizzarci su questo: abbia-mo sì raccolto una discreta somma grazie alleofferte e alla vendita delle magliette alla Festadiocesana di Ac – aggiunge – ma dovremo certa-mente trovare altri soldi. Nelle prossime settima-ne una nostra delegazione scenderà in Abruzzoper concretizzare la proposta”.

“Vola” la speranzaNasce il quindicinaledella diocesi di L’Aquila

Viene distribuito in questi giorni nelletendopoli, negli alberghi sulla costa enelle parrocchie il “Numero 0” del quin-dicinale “Vola” che la diocesi di L’Aqui-la ha pensato come un filo per tenere incontatto le molte comunità frammenta-te dal terremoto. Il gruppo che pensa erealizza “Vola” si riunisce in una tendanel campo di Lucoli ed è formata dagiovani e adulti che nella fase speri-mentale sono affiancati dall’agenziaSir e dalla Fisc, la Federazione dei settimanali cattolici italiani.Dodici pagine a colori: “un giornale che senza troppa ambizione -afferma don Claudio Tracanna, direttore dell’Ufficio diocesanocomunicazioni sociali - vuole raccontare la vita dei cristiani metten-do in luce il legame profondo tra la fede e la vita quotidiana dellepersone che sono messe così a dura prova dal sisma”. Una riflessio-ne che l’arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari riprende nellanota pubblicata nel giornale. “Non possiamo dimenticare - scrivel’arcivescovo - che come cristiani siamo felicemente condannati adessere gli uomini e le donne della speranza. Il che non significa chesiamo dei poveri sognatori, non significa che siamo degli inguaribilivenditori di favole terribilmente lontane dalla realtà. Anzi noi siamopiù radicati nella realtà di questo mondo e nella sua storia”.

PER INFORMAZIONIE DISPONIBILITÀ AL VOLONTARIATO

Caritas diocesana di Carpi, ufficio presso Curia Vescoviletel. 059/686048 oppure in viale Peruzzi,

tel. 059/683548, oppure Stefano Facchini 348/6049984.

Emergenza AbruzzoLa solidarietà della Chiesa di Carpi

La colletta a quota 69.262 euroEcco l’elenco delle offerte pervenute a Caritas diocesana alunedì 13 luglio (in neretto gli aggiornamenti). Nel ringra-ziare per la generosa risposta all’emergenza Caritas Carpiricorda che la colletta rimane aperta per sostenere i progettiche verranno proposti nell’ambito dei “gemellaggi”.

PrivatiBenito Filiberti 450; Un gruppo di Amici 410; N.N. 218;Famiglie Cresimandi Vallalta; Sergio Greco 200; Alessan-dro, Fabio, Stefano e Sandra Greco 200; N.N. 50; PaoloLuppi 50; Loredana Lupetti 50; Carmen Malavasi 50;Gianni Cavicchioli 50; Maria Letizia Bignardi 50; RemoMalagoli 50; Maria Garzia Parmeggiani 50.

ParrocchieS.E. Monsignor Elio Tinti 10.000; San Nicolò 4.875; SanGiuseppe A. 3.385; Mirandola Duomo 3.603; Quartirolo3.185; Cattedrale 2.500; Corpus Domini 2.053; Novi 2.000;Rolo 1.700 (a Caritas Italiana); Fossoli 1.530; Quarantoli1.500; Cividale 1.300; Limidi 1.200; Santa Croce 1.000;Cortile 850,96; Santa Giustina 770; Rovereto 750; SanMarino 700; San Francesco Carpi 680; San GiacomoRoncole 650; Vallalta 607; Fossa 550; San Martino Sec-chia 520; San Bernardino R. 500; San Martino Spino 500;Gavello 500; Concordia 500; Mortizzuolo 420; Panzano400; San Possidonio 350; San Martino Carano 250; Gargallo200; Tramuschio 100.

Comunità e associazioniCaritas Carpi 10.000; Limidi Circolo Anspi 1.000; Mona-che Clarisse 700; Monache Cappuccine 820; MissionariServi dei Poveri Mirandola 1.500; Azione Cattolica Gio-vani 440; Comunione e liberazione 50.

AziendeSpazio sei Carpi 1.900

Totale offerte: euro 69.262

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1519 luglio '09

Cammino, servizio, preghiera

Alla Sagra di San Giuseppe Artigiano il musical“22 febbraio: la giornata dei pensieri”.

Dopo tre anni in varie città d’Italia, la Compagnia teatraledei capi scout di Carpi recita in casa

A ritmo di Scoutompie 40 anni il gruppo scout Carpi 3della parrocchia di San Giuseppe. Perfesteggiarli, giovedì 27 agosto alle 21,15

sarà messo in scena il musical “22 febbraio: lagiornata dei pensieri”, che dopo aver girato perdiverse regioni d’Italia per tre anni, ritorna perla seconda volta a Carpi.Si tratta di un’opera interamente originale messain scena dalla Compagnia teatrale dei capiscout di Carpi. “Visto questo importante anni-versario - spiega Saverio Catellani, autore eregista dello spettacolo - abbiamo coinvoltonello show alcuni rover e scolte del Clan di SanGiuseppe. Ci piace l’idea che il nostro spetta-colo serva anche a sviluppare in concreto ledoti espressive dei ragazzi dei gruppi che ciinvitano. E’ un esperimento che ripeteremoanche a fine settembre a Mantova, in collabo-razione con alcuni capi lombardi”.La storia di “22 febbraio: la giornata dei pen-sieri” (titolo che fa riferimento alla data dinascita di Robert Baden-Powell) si svolge nel-l’arco di 24 ore. Il fantasma del fondatore delloscautismo si manifesta a mezzanotte al capo di

un piccolo gruppo di provincia per annunciar-gli l’imminente distruzione del suo gruppo,giudicato il peggiore della terra. Canzoni emusiche originali, coreografie semplici mad’effetto, battute a raffica sono gli ingredientidi questo musical che mette in scena (scherzan-do, ma non troppo) alcuni temi cari alloscautismo: la difficoltà dell’educazione, il rap-porto capo-ragazzo, la fatica dell’essere comu-nità, con un’attenzione alle dinamiche psicolo-giche che si sviluppano all’interno delle Co-munità Capi. Il tutto al servizio di un messag-gio: nessuno è mai del tutto cattivo e in ciascu-no c’è almeno un cinque per cento di buono cheoccorre far crescere.“Un messaggio che è anche la metafora dellanostra Compagnia teatrale - spiega SaverioCatellani -. In molti di noi non c’è tanto di piùdel 5 per cento di talento, ma con l’impegno,l’entusiasmo e la voglia di trasmettere un mes-saggio abbiamo realizzato insieme quello cheper tutti noi, da soli, poteva essere solo unsogno”.

L.L.

state, tempo di cam-pi. Tutti i dodici grup-pi scout della Zona

di Carpi si apprestano a vi-vere l’evento più importantedi tutto l’anno. Per i lupettie le coccinelle (8-12 anni)è rappresentato da una set-timana di gioco fantastico,per gli esploratori e le gui-de (12 -16 anni) dall’av-ventura di un campo in ten-da, magari all’estero, per irover e le scolte (16-21 anni)dal campo mobile, la route.La route, affrontata spostan-dosi di giorno in giorno conla propria tenda nello zai-no, non necessariamenteviene vissuta camminandosu sentieri di montagna. Puòanche essere occasione diservizio, oppure di spiri-tualità e preghiera, o di in-contro con altre persone ealtre culture.Le route che quest’anno vi-vranno i rover e scolte deiClan della Zona di Carpisaranno di vario genere. Al-cune saranno “classiche”,ovvero svolte su sentieri dimontagna, come quella delCarpi 5 (San Bernardino),che si immergerà nellosplendore del Gran Paradi-so, oppure del Limidi 1 eCarpi 6 (Corpus Domini)alle Cinque Terre. Il Carpi4 (Quartirolo) percorrerà in-

vece la Val Codera (So), luo-go storico dello scautismo ita-liano: lassù si svolsero le at-tività “clandestine” degli scoutdurante il fascismo. Lì vicinosi recherà anche il Mirandola2: saranno infatti a Colico,

dove svolgeranno in canoaparte del proprio cammino.Altre route saranno occasio-ne di servizio, e in particola-re quest’anno l’attenzione èrivolta all’Abruzzo. I clan delMirandola 1 e del Rolo 1 si

sono offerti per trascorrerealcuni giorni in aiuto alle ten-dopoli nei dintorni de L’Aqui-la. Laggiù il compito degliscout sarà quello di fare assi-stenza e animazione alla po-polazione, collaborando con

la Protezione Civile che co-ordina tutte gli interventi diaiuto.Il Carpi 3 (San Giuseppe)dal 16 luglio sarà in route aLourdes e Santiago diCompostela. La prima tappa

C

Le route estive degli scout della Zona di Carpi sarà al santuario dove laMadonna si mostrò aBernardette Soubirous: quivivranno un momento dipurificazione e avvicina-mento spirituale al viaggioche li attenderà. Da lì sitrasferiranno in Spagna aSarria, dove proseguiran-no a piedi lungo il Cammi-no per i 120 km che li sepa-rano da Santiago. Il Cam-mino di Santiago è una del-le vie storiche attraversocui nei secoli i pellegrini sirecavano ai santuari piùimportanti in Europa. L’ar-rivo a Santiago è previstoper la vigilia della festa diSan Giacomo, il 25 luglio,per partecipare ai riti dellagrande festa.Infine la route del Carpi 1(Cattedrale), che si svolge-rà nella Locride. Sarà oc-casione per concretizzareil cammino di quest’anno,compiuto alla scoperta delfenomeno mafioso, delle sueorigini e della sua deva-stante realtà. Nella Locridevivranno una settimana“ospiti” di associazioni chesi occupano di rivitalizzareil tessuto sociale, anche at-traverso il riutilizzo di ter-reni confiscati ai boss della‘ndrangheta.

Nicola Catellani

Cammino, servizio, preghieraIl clan di Limidi

E

Speciale

Agesci

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16 19 luglio '09

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

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Pietro Guerzoni

alla cerimonia di saba-to 18 aprile con la posadella prima pietra alle

fondamenta: il cantiere, seppurcon qualche difficoltà logisticaè stato aperto e così procedo-no i lavori per la realizzazionedella nuova scuola “DonSeverino Fabriani” dell’Isti-tuto Figlie della Provvidenzaa Santa Croce. È una sfidacoraggiosa quella intrapresadal Consiglio d’amministra-zione dell’Istituto modenese,che, nel suo insieme, ha vistoridursi il numero degli alunninon-udenti, basti pensare cheun tempo quella di Santa Cro-ce era una succursale dellascuola di Modena.A Santa Croce con la sceltadidattica della scuola integratail numero degli alunni è andatovia via crescendo fino a rende-re non più idonea la storicavilla che fino ad oggi riunisceaule, laboratori e servizi. Allabase dell’esperienza educativadella scuola c’è il rapporto difiducia con le famiglie che ognianno sono chiamate tramite unquestionario a pronunciarsisulla qualità del servizio offer-to e sulle motivazioni che lelegano alla scuola.Le risposte sono chiare ed elo-quenti: per prima la prepara-

A Santa Croce iniziati i lavori per la nuova scuola delle Figliedella Provvidenza per i sordomuti. C’è ancora bisogno di tanto aiuto

zione socio-culturale deglialunni, poi l’ispirazione reli-giosa, l’integrazione tra bam-bini sordi e normo-udenti el’ambiente naturale in cui lascuola è inserita. A realizzarenel quotidiano obiettivi cosìalti sono impegnati 21 inse-gnanti per le elementari e 10

per la materna che, insiemealle suore, sviluppano il loroimpegno per offrire a tutti glialunni le stesse opportunitàpur nella diversità.Se tutto questo ha un valore -avranno pensato le Figlie del-la Provvidenza – deve averefuturo e così ha preso avvio ilprogetto della nuova scuolache si prevede avrà un costocomplessivo attorno agli ottomilioni di euro. L’Istituto staconvogliando sull’opera tuttele proprie risorse tramite lavendita di alcuni fondi agri-coli, ma il ritorno è stato mo-desto data la situazione attua-le del mercato, inoltre si cer-cherà di mettere a reddito par-te della sede modenese di viaSant’Orfea che però necessitadi essere ristrutturata. Perquanto riguarda i contributiesterni, la Fondazione Cassadi Risparmio di Carpi ha stan-

stato il voluto occultamento di fatti scomodi, negatinella loro più lampante evidenza, dall’inizio dellastoria della “Società Torre di Guardia”, a spingere

Barbara Anderson, americana, a dissociarsi dall’esperien-za dei Testimoni di Geova. Una scelta particolarmente dura,perché per le regole interne al movimento religioso comportala perdita di ogni legame con amici o parenti fedeli alladottrina. Per questa ragione dai primi anni del Duemila laAnderson e suo marito non hanno più potuto rivedere il figlioné la sua famiglia, così come nessuno degli amici. Quello chela Anderson ora racconta in tutto il mondo, instancabiletestimone che per anni ha avuto il privilegio di consultarecarte d’archivio della “Watchtower” – Torre di Guardia inqualità di principale ricercatrice per la storia ufficiale deiTestimoni, è un quadro disarmante di verità nascoste eimbarazzanti, molte delle quali particolarmente gravi. Comequella della pedofilia in seno all’organizzazione, un fenome-no che solo negli Stati Uniti ha toccato almeno 5 milapersone, e che rappresenta un problema mondiale. “I Testi-moni di Geova hanno liquida-to casi di abusi sessuali ai mi-nori per anni fuori dalle corti -ha dichiarato Barbara in unodei tanti interventi sul tema -ma sempre con grande riserva-tezza, segretamente, uno allavolta. E ciò che più mi ha scon-volto è stata la scoperta di unadisposizione interna poco co-nosciuta che permette ai mole-statori di rimanere nel loro in-carico di responsabilità e dicontinuare ad abusare di mi-nori anche dopo che il lorodelitto è stato portato all’at-tenzione della dirigenza deiTestimoni”. Oltre a questa, tantealtre sono state le sorprese in-contrate da Barbara consultandole vecchie cartelle degli ufficistorici di Brooklyn. Come laverità sul divorzio di CharlesTaze Russell, fondatore dellaSocietà Torre di Guardia, dal-la moglie, Maria Russell: laprocedura fu vinta dalla signo-ra perché il marito si era resocolpevole di condotta infedelenei suoi confronti; questa riuscì anzi a dimostrare la suainnocenza in merito all’accusa mossale dal coniuge di volerarrivare al controllo della Watchtower. “Falsità – commentala ricercatrice - che tuttavia continua ad essere ripetuta finoai nostri giorni”. Altro tentativo di occultamento: il processoMoyle, avvocato della Società dal 1935 fino al 1939. Unbrutto affare, nato dal licenziamento di questi ad opera delpresidente Rutherford infastidito dai richiami di Moyle suisuoi comportamenti poco corretti con l’alcol e non solo.“Moyle venne calunniato per mascherare il licenziamento -dice la Anderson - e questi avviò un processo che lo videvincitore, nonostante le testimonianze, poi provate false,portate dai testimoni in appoggio a Rutherford. Una paginache non viene mai riportata nella storia del movimento”. Eancora: “un importante insegnamento dei Testimoni di Geovasostiene che dopo la morte degli Apostoli si sviluppò unagrande apostasia che produsse finti cristiani, ovvero la Chie-sa cattolica, ma che vi furono tuttavia sempre sulla terracristiani ‘veri’, fino ai giorni di Russell. Fui incaricatapersonalmente di stilare un elenco storico di questi ‘figli delRegno’, seguendo criteri precisi. Fu un’impresa impossibile.I responsabili si convinsero che non c’era mai stata unagenerazione di ‘veri cristiani’ ma l’insegnamento non vennemai rigettato”.

Michela ConficconiDa Avvenire Bologna Sette

Testimoni di Geova - L’impegno delladissidente Barbara Anderson

Una storiacon molte ombre

Sabato 4 e domenica 5 lu-glio Barbara Anderson, dis-sidente di rilievo della So-cietà Torre di Guardia, entegiuridico rappresentativodei Testimoni di Geova hatenuto due conferenze inRomagna. La Anderson èuna dissidente dell’associa-zione di Brooklyn, dove haavuto modo di venire a con-tatto con documenti inediticoncernenti la pedofilianella setta. Ad invitarla èstato il Gris cogliendo l’oc-casione di un suo tour invari Paesi europei prima del-l’intervento all’Universitàdi Ginevra alla conferenzaannuale dell’Icsa (Associa-zione internazionale per lostudio delle sette).Info: Gris (via Riva di Reno57, tel. 0516566289).

E’

Dziato 900 mila euro, mentretutto il resto è frutto della ca-rità di privati.A questo sforzo straordinariosi aggiunge la cronica man-canza di un effettivo ricono-scimento della parità scolasti-ca anche sul piano economi-co.“I contributi annuali che loStato elargisce alle singolesezioni – conferma suor Ma-ria Rosaria Guidetti, coordi-natrice dell’attività educativae didattica della scuola – nonsono sufficienti a pagare unsolo insegnante per classe,tutto il resto è a carico dellefamiglie e della scuola”.In questo contesto le fonda-menta della nuova scuola rap-presentano un vero e proprio“affidarsi alla Provvidenza”,visto il divario ancora notevo-le tra le risorse necessarie equelle disponibili: “partiamoda una buona base, ma nemanca ancora una parte signi-ficativa – spiega suor MariaRosaria – abbiamo fede nellaProvvidenza e crediamo cheverrà in nostro aiuto attraver-so tante persone generose.Sono già tanti i privati che cihanno lasciato un’offerta, pic-cola o grande, e crediamo fer-mamente saranno ancora nu-merosi quelli che vorrannocontribuire alla nostra opera”.Avanti allora, c’è posto pertutti. Investire sulla scuolavuol dire guardare al futurocon speranza tanto più chequesto edificio si presenta conle caratteristiche piùinnovative da un punto di vi-sta della bioedilizia e dellaorganizzazione degli spazi perla didattica, un ambiente a mi-sura di bambino e adatto al-l’insegnamento, dove potercontinuare un servizio d’amo-re che lascia il segno ormai daanni nell’animo di generazio-ni di alunni.

Per sostenere la costruzione della nuova scuola èpossibile effettuare un bonifico con le seguenti coordi-nate bancarie: Istituto delle Figlie della Provvidenza

IBAN: IT48W 05387 12900 000000896277

Vita della Chiesa

Unitalsi a LourdesPellegrinaggio regionale25 – 31 agosto in treno26 – 30 agosto in aereo

Pellegrinaggio nazionale28 settembre – 4 ottobrein treno29 settembre – 3 ottobrein aereo

Per informazioni rivolgersia: Unitalsi, via SanBernardino da Siena, 14 –Carpi; tel. 059-640590 (mar-tedì e giovedì dalle 17.30alle 19); Paolo Carnevali cell.335 6374264

Il cantiere della speranzaIl cantiere della speranza

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Grande festaper suor SimonettaUna messa per i 50 annidi consacrazione

Ha festeggiato 50 annidi consacrazione suorSimonetta Marzari del-la comunità delle Suoredelle Poverelle del Bea-to Palazzolo che ha sedea Limidi. Già lo scorso29 marzo la religiosaaveva partecipato allachiusura dei festeg-giamenti per i 50 annidella scuola materna parrocchiale di Quarantoli,dove le suore delle Poverelle sono presenti sindall’inizio della fondazione. In tale occasionemonsignor Tinti aveva ricordato gli anniversaridi consacrazione di suor Simonetta, suorGiannagnese Meneghello della comunità diQuarantoli e suor Rosacarmen Quagliato di SanRocco di Guastalla, e sempre il Vescovo si èfatto presente, domenica 21 giugno, a Limidi,per festeggiare ancora la religiosa con una Mes-sa solenne cui ha partecipato tutta la comunità,cui lei è dedicata, occupandosi della cura e delsostegno spirituale ai malati e agli anziani.La vocazione di suor Simonetta, di originivicentine, è legata a tre ambienti, la famiglia chele ha trasmesso la fede, la sua comunità parroc-chiale con le figure del parroco e delle religiose,la scuola elementare, che le ha trasmesso queivalori, umani e spirituali, che la sostengnono.Da insegnante ha vissuto in Belgio e a Lione, adiretto contatto con i migranti italiani, un’espe-rienza che oggi l’aiuta nel confronto con perso-ne provenienti da zone d’Italia e paesi differenti.Sono state “due realtà – aggiunge - che mi hannomolto arricchita e che per mancanza di vocazio-ni abbiamo dovuto chiudere a malincuore”. Aigiovani che si interrogano sul loro futuro suorSimonetta assicura che “vale davvero la pena diseguire il Signore perché con lui non ci si sentemai soli né delusi. Io non finirò mai di ringra-ziarlo per la grazia della vocazione e gli chiedodi usarmi tanta misericordia per tutte le miemancanze”.Accanto a suor Simonetta sono presenti nellacomunità di Limidi, attive in parrocchia e pressola scuola materna, altre due sorelle.

Limidi: la Sagra e l’impegno a dotare la parrocchiadi nuove strutture per le attività formative

Quanti progetti in cantiereBenedetta Bellocchio

versione leggermenteridotta a causa dei la-vori che interessano la

canonica ma non per questosarà meno coinvolgente la Sa-gra della parrocchia di SanPietro in Vincoli a Limidi.Un programma pensato pertutta la comunità che è statoanticipato da un triduo di pre-ghiera e da dei centri d’ascol-to in preparazione agli ap-puntamenti centrali, previstidal 22 al 26 luglio. Come datradizione infatti, il parrocodon Rino Malagoli ha volu-to che i suoi parrocchianipotessero vivere la Sagra pri-ma di tutto curando la pro-pria formazione spirituale eapprofondendo le linee pa-storali del Vescovo. Nel triduodell’1-3 luglio, nell’omeliadella messa del giorno, lecatechesi hanno approfondi-to le Beatitudini, con parti-colare attenzione a quella cheguiderà il prossimo anno pa-storale, “Beati i puri di cuoreperché vedranno Dio”; nelledue settimane precedenti la

Sagra, i centri d’ascolto pres-so le famiglie della parroc-chia, le hanno permesso diconoscere e riscoprire alcunitestimoni che hanno percor-so, nella loro vita alla seque-la di Gesù, la via della santi-tà. Il beato Alberto Marvelli,santa Maria Goretti, la beataPiera Morosini e il beatoPiergiorgio Frassati, questefigure anche molto vicine aigiorni nostri che sono statepresentate cercando di coin-

volgere e appassionare so-prattutto i giovani. Seguirà,il 22 luglio, la liturgiapenitenziale e, il 26, il culmi-ne della festa con, alla matti-na, la Messa solenne presie-duta da monsignor Tinti e, alpomeriggio, la processione.“Quest’anno il cantiere di co-struzione del nuovo edificioda adibire alle attività formativeha costituito un vincolo tecni-co nella realizzazione dellaSagra – spiega un giovane della

AnspiNuovi spazi per la comunità

“La speranza è che questa nuova struttura – aggiunge Enrico Malagoliche è anche presidente dell’Anspi di Limidi - possa permetterci diattirare i giovani in parrocchia. Prima il bar dell’associazione eraricavato in un’area dell’unico salone parrocchiale, mentre adesso ci saràun luogo adibito a questo e alle altre attività dell’oratorio”. Attualmentel’Anspi è presente con il bar il venerdì sera, con serate dedicate aigiovani, e la domenica mattina, quando accoglie le famiglie; attivoanche il settore turismo, con quattro gite ogni anno e proposteenogastronomiche; “alla domenica pomeriggio, infine, con l’aiuto delleassociazioni proponiamo i giochi per i bambini, e ogni primo venerdì delmese c’è la cena per i ragazzi e le famiglie, momenti molto apprezzatiche ci aiutano a fare comunità”.

In

Speciale parrocchia di

LimidiPer la catechesi e le attività associative

Il cantiere della costruzione, la cui prima pietra èstata posata alla presenza di monsignor Tinti l’8dicembre 2008, giorno dell’Immacolata, occupaun’area di —— ed entro l’autunno dovrebbe dotare laparrocchia delle aule necessarie al catechismo e alleattività delle associazioni, che potranno così coordi-narsi meglio e avere ciascuna i propri spazi, di unnuovo salone e degli spogliatoi che danno sull’areasportiva, che è stata comunque mantenuta, essendomolto utilizzata dalla parrocchia e dal paese.Il progetto prevede la ristrutturazione dell’edificiorisalente agli anni ’60 e adiacente alla canonica;perpendicolare al complesso esistente, la costruzionedi un salone polivalente. Per quanto riguarda ifinanziamenti del lavoro, che ha un costo intorno almilione di euro, sono stati finora stanziati il contributofondamentale della Cei tramite l’8 per mille e quellodella Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Lacifra restante sarà coperta grazie al coinvolgimentodell’intera comunità parrocchiale.

Festa religiosa - Programma

GIOVEDÌ 16 LUGLIO• Ore 21,00: Centro d’ascolto. Riflessione sulla vita di

Beato Pier Giorgio Frassati

MERCOLEDÌ 22 LUGLIO• Ore 21,00: liturgia penitenziale. Saranno disponibili di-

versi sacerdoti per le confessioni

DOMENICA 26 LUGLIOCelebrazione della Sagra• Ore 8.00: S. Messa• Ore 10.00: S. Messa• Ore 11.15: S. Messa Solenne presieduta dal Vescovo

monsignor Elio Tinti. Accompagna la Corale Parrocchiale• Ore 18.30: S. Messa. Seguirà la processione per le vie del

paese, con l’immagine di San Pietro accompagnata dalcorpo bandistico di Prato di Correggio. Le vie percorsedalla processione sono: via Limidi, via Archimede, viaIndipendenza, via Dalla Zuanna, via Cabassi, viaCarpiRavarino, via Limidi, Chiesa. I partecipanti portinoun fiore. Le famiglie che si trovano sul percorso dellaprocessione, sono invitate a dare solennità con luci edeventuali addobbi.

parrocchia, Enrico Malagoli,membro del consiglio pasto-rale – ma abbiamo volutomantenere a tutti costi questomomento di festa che si rea-lizza da quasi 50 anni”. Così itornei, il ristorante e gli spet-tacoli sono stati prodotti in-ternamente coinvolgendo per-sone della parrocchia, giova-ni in particolare, che da alcunianni sono entrati più diretta-mente nell’organizzazione enel servizio alla Sagra. “Cisembra, questo, un buon ri-chiamo - commenta Malagoli- affinché le associazioni par-tecipino sempre di più allavita della parrocchia”.

Domenica 19 luglio sarà presente pressola comunità di Limidi suor Angela Bertelli,

missionaria della diocesi in Thailandia.

Parrocchia di San Pietro in Vincoli – LimidiSagra Patronale 23 - 26 luglio“Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”

Festa di popolo - Programma ricreativo-sportivo

GIOVEDÌ 23 LUGLIO• ore 19.30: Apertura Ristorante – bar• ore 19.30: 1° Torneo calcetto femminile “Sagra di Limidi”

VENERDÌ 24 LUGLIO• ore 19.30: Apertura Ristorante – bar• ore 19.45: 7° Corsa Podistica non competitiva “Per i

caradoun ad Limed”• Ore 21.15: musica con Menega DJ

SABATO 25 LUGLIO• ore 19.00: 8° Torneo Lucio – Calcetto 3 x 3• ore 19.30: Apertura Ristorante – bar• ore 21.15: Matteo Live in Trio

DOMENICA 26 LUGLIO• ore 20.00: Apertura Ristorante – bar• ore 21,15: liscio e revival con “I Delfini”• ore 23,45: estrazione lotteria

Menù Ristorante “Sagra”: tortelloni verdi della sagra alburro e salvia; penne all’arrabbiata; penne al ragù; grigliatadi carne; porchetta (solo domenica 26); gnocco fritto; contor-ni; bevande varie; gelati. Durante tutte le serate sarà possibiletentare la fortuna con la grande “Pesca di beneficenza”.

AgesciInsieme, si cresce

Per far fronte alla mancanza di persone disponibili a impegnarsi nel-l’animazione scout, l’Agesci a Limidi vive della collaborazione avviatagià da alcuni con il Carpi 6 del Corpus Domini, che oggi tocca anche lacomunità capi, che lavora insieme per la gestione delle attività scoutnelle due parrocchie. Vi sono così due branchi separati ma un repartounico e un unico clan che vivono l’impegno di partecipare ai momentiforti delle due parrocchie, alternando la presenza alle liturgie.Il progetto prevede che si continui così altri due anni, in modo da crearedi nuovo la possibilità di un reparto costituito solo da ragazzi di Limidi.Un distacco che sarà graduale così come lo è stato l’accostamento e chesi spera possa essere facilitato anche dalla presenza, nella nuova canonica,di spazi dedicati all’associazione, che riavvicinino i giovani scout allaparrocchia.

Azione cattolicaLa terza settimana di giugno si è svolto a San Pietro di Carpineti (Re) ilcampo Acr parrocchiale. Un piccolo gruppetto di bimbi ha partecipatoalle attività che erano incentrate sulla storia di Tobia, secondo il sussidiopreparato dall’Acr diocesana.

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18 19 luglio '09 Vita della Chiesa

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

I costi della burocrazia

Abbiamo parlato spesso di sprechi, doppioni,diseconomie, e disorganizzazioni della politica edella pubblica amministrazione. Lo abbiamo fat-to non per spirito di polemica, ma per sconfiggereuna certa autoreferenzialità che è nemica deimiglioramenti, ben sapendo che non sempre c’ècoerenza tra enunciazione teorica ed azione pra-tica. Nei nuovi PSZ (piani sociali di zona) 2009-2011 si insiste su un concetto molto condivisibileed importante: la necessità di tenere insieme tuttigli aspetti della persona e quindi di fare interagiretra loro i servizi interessati a dare le risposte di cuisi ha bisogno. Si da il caso che un cittadino venga dimesso dalreparto di cardiologia dopo l’istallazionesottocutanea di un defibrillatore. Si rivolge al suo medico che fa il certificato diesenzione della cintura per la guida dell’auto

Non sarebbe stato più semplice ed economicoper il cittadino e per la pubblica amministrazioneche questa esenzione l’avesse autorizzata, al mo-mento delle dimissioni ospedaliere, il medicospecialista che l’ha operato? Non si era detto di far girare le informazionianziché le persone?Quale logica economica ed organizzativa sorreg-ge il fatto di scomodare un MMG, un operatore delCUP e perfino una Commissione Medica quandochi conosceva il caso meglio di tutti erano proprioi medici della struttura che erano intervenutichirurgicamente? Episodi analoghi capitano quasi quotidiana-mente e concorrono a far aumentare le liste diattesa e i costi della sanità. Anziché tagliare i servizi o aumentare le tassesarebbe il caso che governo ed amministratorilocali incominciassero a guardare dentro sul serioall’organizzazione del lavoro; ne beneficeremmoun po’ tutti.

dicendogli di passare dalla AUSL per il timbro. Alla AUSL gli fanno presente che deve passare avisita dalla Commissione, dandogli l’appuntamen-to ed invitandolo a pagare il ticket. Alcune domande sorgono spontanee. Perché ilmedico di base non era al corrente della procedura? Perché una procedura così burocratica, costosa efarraginosa?

E’ una sagra ricca di storia e di devozione quella che lacomunità di Vallalta dedica al suo compatrono, sant’Ignaziodi Loyola, e che è in programma dal 31 luglio al 2 agosto.L’edizione 2009, cadendo in concomitanza con l’Anno Sa-cerdotale, si lega in modo ancora più significativo al fonda-tore della Compagnia di Gesù, che fu infatti un mirabileesempio di sacerdote. Un’importante novità è dovuta allapresenza di don Marino Mazzoli, neo parroco di Vallalta,che ha introdottonel programmadella sagra l’inizia-tiva dell’infiorata,già sperimentatacon successo aPanzano. Dedica-ta a sant’Ignazio,l’infiorata accom-pagnerà anche lasagra della Madon-na a settembre conl’aggiunta di nuo-vi quadri e parti-colari. Inoltre, perconoscere megliola biografia, l’operae gli scritti del San-to sarà possibile vi-sitare una mostraallestita apposita-mente nei localidella parrocchia. “Riflettere sulla figura di sant’Ignazio -spiega don Marino - ci aiuta a trovare nuove motivazioni pervivere con orgoglio il nostro impegno cristiano di testimonie missionari di Gesù. La festa del compatrono del nostropaese è anche un momento di festa e di gioia, che mette inluce lo stile e i valori caratteristici della nostra piccolacomunità, dando spazio anche alla gastronomia, alla musicae al gioco. Questo evento - conclude - sarà occasione persocializzare e per aprirsi anche a nuove relazioni comunita-rie”.

Parrocchia di VallaltaFesta

di Sant’Ignazio31 luglio, 1-2 agosto 2009 VENERDÌ 31 LUGLIO

Ore 20.00 Recita del S. Rosario• Ore 20.30: S. Messa solenne per i defunti della

Parrocchia, con possibilità di confessarsi• Ore 21.15: Inaugurazione dell’Infiorata e della Mostra

dedicate a sant’ Ignazio di Loyola• Ore 21.30: Proiezione di diapositive sulla vita del Santo,

curata da Giuseppe Malaguti

SABATO 1 AGOSTO• Ore 16.00: Attività di pittura organizzata all’aperto per

bambini e ragazzi.• Ore 17.30: Merenda per tutti i partecipanti• Dalle ore 18.30 sul piazzale della canonica: gastronomia

con gnocco fritto ed affettati• Ore 20.00: Recita del S. Rosario• Ore 20.30: S. Messa prefestiva• Ore 21.15: Spettacolo musicale con il gruppo “GOSPEL

& CO”

DOMENICA 2 AGOSTO• Ore 10.00: S. Messa solenne con la liturgia delle Lodi• Ore 11.00: Dopo la Messa, presso il campo sportivo,

dimostrazione di Tiro con l’arco della compagnia“Archery Team” di Bondanello

• Ore 15.30: Apertura del Campo scuola, gratuito, diTiro con l’arco per bambini, ragazzi e adulti

• Dalle ore 18.30 sul piazzale della canonica: gastrono-mia con gnocco fritto e affettati

Dal 31 luglio al 2 agosto la sagrain onore del compatrono di Vallalta

Sull’esempiodi Sant’Ignazio

PP RR OO GG RR AA MM MM AARR EE LL II GG II OO SS OO

PP RR OO GG RR AA MM MM AARR II CC RR EE AA TT II VV OO

SABATO 29 - ORE 21.00Commedia dialettale:“I MUROS AD ME MUIER” di Giovanna Ganzerli

DOMENICA 30 - ORE 21.00Orchestra: “MAURIZIO MEDEO” ORE 21.00Partita di calcio“PESA contro CENTRO”

LUNEDI 31 - ORE 21.00Orchestra:“ROMAGNA D.O.C.”ORE 24.00Spettacolo pirotecnico della“DITTA PARENTE” offerto dalla famiglia RAZZABONI

FUNZIONERANNO:STANDS GASTRONOMICI

PESCA - BARMOSTRE NELL’ORATORIO

MERCATINO MISSIONARIO

LUNEDI 24 - ORE 21.00S. Messa a suffragio dei Defunti

da MARTEDI 25 a VENERDI 28ORE 8.30S. Messa nel Santuario dei SS. Martiri

MERCOLEDI 26 - ORE 21.00Incontro giovani e adulti:“La Chiesa in Africa”.L’esperienza di P. Walter Gherri missionarioin Africa per 35 anni.

VENERDI 28 - ORE 21.00Celebrazione Comunitaria dellaConfessione

SABATO 29 - ORE 15.00Confessione per i ragazzidel catechismodalle ORE 16.00 in poiConfessioni individualiORE 19.00Prima S. Messa Festiva

DOMENICA 30 - ORE 9.30-11.15S.S. Messe SolenniORE 18.00Vespro e Processione con le Reliquie deiSS. Martiri (accompagna la Banda G. Diazzidi Concordia)

Circolo Anspi “Mario Gasparini Casari”S. Antonio in Mercadello

Domenica 6 settembre 2009Pellegrinaggio al Santuario Francescano di La Verna (AR)

Visita a San Sepolcro (AR)Accompagna Don Gian Pio Caleffi

Per informazioni rivolgersi a:Giovanna Mantovani 059674178 / 3200829129

Anna Maria Cavazza 059674195

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1919 luglio '09

Dare ai bambini una scuola vera

Suor Elisabetta, con calce e mattoni

to lavorando attual-mente ad Analavokacon i miei operai per lacostruzione della scuo-

la e della recinzione attigua.Mi accorgo stando con loroche c’è sempre una grandenecessità di aiutare questanostra gente, che vive privadi tutto, a difendersi da tantisfruttatori. Per esempio inquesto periodo c’è stata laraccolta del riso e subito sonoarrivati strani personaggi congrandi camion per comprarloa bassissimo prezzo. La gen-te per avere qualche soldovende tutto il raccolto per poiricomprarlo, tra un mese, adoppio prezzo, con il rischiodi non potere acquistarlo equindi di mangiare solomanioca. La stessa cosa valeper l’uso dell’acqua del fiu-me dove si lavano i panni,dove ci si lava, dove passanoi buoi ecc. ecc. L’accoglien-za semplice di questa gente,nonostante tanti fomba (tabù),mi lascia sempre commossae mi spinge a portare un aiutoconcreto. Per questo abbia-mo pensato di aprire la scuo-la elementare e media qui, adAnalavoka, a 47 chilometridalla strada asfaltata, di fian-co a lembi di foresta verginee in mezzo alla bosaka(savana), dove non si incon-trano leoni ma bimbi e ragaz-zi al pascolo con qualche bue”:così, suor ElisabettaCalzolari ci spiega perchè èdi nuovo con calce e mattoniin mano a costruire. Ma acostruire cosa?Trentanove anni vissuti in

Madagascar le hanno fattovenire, sì, i capelli bianchima non le hanno cambiato ilcuore, non hanno inscuritola bianca carnagione, gli oc-chi azzurri sono sempre vi-vaci e attenti al prossimo, lasua voce è sempre dolce an-che quando dirige gli opera -gente tolta dalla strada o dallaprigione -, il suo esilecorpicino è forte come sem-pre e, coperto dall’umile vestefrancescana, diventa grandee invulnerabile grazie a quelcarisma che, come operò nelsuo fondatore, oggi opera inlei.Analavoka è un villaggio deiBara, una popolazione an-cora primitiva che nel buevede la sua sola ricchezza;qui la maggioranza dellagente è analfabeta, vive nel-l’ignoranza, nella supersti-

zione, nell’isolamento per-ché le strade sono impratica-bili e gli unici mezzi di tra-sporto sono i piedi o la bici-cletta. In questo panorama iprimi a soffrire sono i bam-bini e i ragazzi.Offrire loro la possibilità difrequentare una scuola vera,dove gli insegnanti fanno illoro dovere, con una presen-za costante, con l’impegno atrasmettere conoscenze e for-mazione ad ogni livello, si-gnifica dare alle nuove gene-

Il preventivo di spesa perla scuola è di 51.000 euro,mentre quello per larecinzione completa del-l’area della missione è di20.000 euro. Per chi desi-dera dare un piccolo con-tributo può scegliere tra:400 sacchi di cemento a 10euro l’uno - 6 porte a 65euro l’una - 24 finestre a50 euro l’una - 24 inferria-te a 36 euro l’una -tinteggiatura plastificata154 euro – tinteggiatura atempera 600 euro - 50.000mattoni 1.400 euro - la-miere per il tetto 2.600 euro.Il progetto e la posa dellefondamenta sono state ese-guite dall’architettoGiancarlo Palazzi di Mo-dena. Non sono previsti almomento gli impianti elet-trici (perché la zona non èraggiunta da rete fissa) eidrici (momentaneamenteusufruiscono di un pozzoartesiano in prossimità del-l’area).

Suor Elisabetta in un’aula della missione

“S

Suor Elisabetta nel raccon-tare le varie difficoltà che,ogni giorno, è costretta asuperare disse: “Vivere sen-za luce è difficile ma viveresenz’acqua è terribile”.Ambohimandroso - il cui si-gnificato è “Collina desti-nata a progredire” - si trovasull’altopiano centrale e sullastrada nazionale che portaalla capitale. Luogo di pas-saggio e di sosta dei taxi“brousse”, è una città in con-tinua espansione con l’au-mento di scuole, luoghi diristoro ed abitazioni. Altromotivo di sviluppo è il gran-de mercato del sabato, doveconvergono ambulanti daivillaggi più disparati di que-sto comune e di quello diAmbaotsihipina. Tutto que-sto fa un totale di 50.000abitanti con cinque scuole,di cui due statali, la materni-tà, l’ospedale e tre dispensariprivati. Però manca l’acquapotabile.Qui, dal 1991, la Congrega-zione delle SuoreFrancescane di Palagano haassunto la direzione e l’am-ministrazione della scuolaparrocchiale St. Claud, ospi-tando quasi 1000 ragazzi dalla

scuola materna, elementare,superiore fino al conseguimen-to del baccalaureato che dàl’accesso agli studi universi-tari e a corsi tecnici qualifica-ti. Hanno un dispensario conun medico ed un’infermierache visitano in media ognigiorno un centinaio di amma-lati.In tutto questo scenario le esi-genze idriche, incluse quellealimentari, sono soddisfattedalle acque provenienti da ca-nali superficiali o pozzi pocoprofondi, che risultano inqui-nate dalla promiscuità degliscarichi con i conseguentiimmaginabili problemi igie-nico–sanitari.Così le suore decidono di “so-gnare” insieme alle autoritàcivili e comunali di costruireun acquedotto recuperandoacqua sorgiva: la sorgente in-fatti esiste, ma a trenta chilo-metri dal paese!

Il sogno prende forma con unprogetto che prevede la co-struzione di un acquedotto conuna lunghezza di 31,5 chilo-metri, da posizionare lungo lastrada esistente; oltre alla li-nea di adduzione la dotazionedi una doppia opera di presa,sette serbatoi intermedi di com-pensazione, venti punti di di-stribuzione pubblica con lapredisposizione per il futurodel raddoppio dei punti di di-stribuzione: costo 210.000euro.Qui entrano in scena i Lions:“dicono che noi ci troviamosolo per mangiare”, è quantoafferma in tono rammaricatoEnzo Bordini, presidenteuscente del Lions Club CarpiHost, ma se è vero il proverbialedetto che “il fine giustifica imezzi” ben vengano questecene perché ad averne benefi-cio è proprio questa missione.Così, prima di aver cenato, i

soci Lions del Distretto 108tb formato da ben 95 Clubdelle province di Modena,Reggio Emilia, Parma,Piacenza, Bologna , La Spe-zia, scelgono come ServiceDistrettuale per gli anni 2007-08-09 la realizzazione di que-sto acquedotto.Dopo aver cenato, i vari sociLions del Distretto si sonooccupati, a titolo completa-mente gratuito, della raccol-ta fondi, della direzione tec-nica dei lavori in Madagascarper la realizzazione dell’ac-quedotto che è stata effet-tuata dalla popolazionemalgascia ottenendo, così,anche la formazione di mae-stranze tecniche locali chepotranno realizzare in futu-ro la manutenzione.Ad agosto ci sarà l’inaugu-razione ufficiale con le au-torità locali ed i Lions delDistretto 108 tb: grazie a loroun sogno si è realizzato nonsolo per suor Elisabetta e leconsorelle ma per milioni dipersone che non sanno cosavuol dire, nel 2009, aprireun semplice rubinetto peravere l’acqua potabile.

Magda Gilioli

razioni l’opportunità di cam-biare la loro vita per costruir-si un futuro migliore e diver-so.Così, suor Elisabetta ha ini-ziato a costruire un primoedificio di sei aule e larecinzione di tutta l’area (2370mq) impegnata dalla scuola,dalla missione e dal terrenocoltivabile. Questo stabile, cheservirà per la scuola elemen-tare, si aggiunge a quello giàesistente dell’asilo; in futurosi edificherà la terza struttura

Parrocchia di San Biagioin San Marino

Sagra Madonnadei Ponticelli

MARTEDI’1 SETTEMBRE

ORE 20,30CENA di BENEFICENZAA favore della missiona-

ria Suor ElisabettaCalzolari

per la costruzionedella scuola diAnalavoka inMadagascar

(15,00 euro -GnoccoFritto-Tigelle-Dolce)

E’ obbligatoria la preno-tazione presso

il Centro Missionario(tel. 059.689525)entro il 31 agosto.

Un nuovo acquedotto per Ambohimandroso.Ad agosto l’inaugurazione

Vivere senza luce è difficilema senz’acqua è terribile

per la scuola media, compren-siva di sala insegnanti e bi-blioteca.Ecco ciò che ha veramentecostruito suor Elisabetta inquesta sua vita passata inmezzo al mite popolomalgascio, non ha “solo” co-struito sei missioni con scuo-le, strade, pozzi ma ha co-struito e continua a costruirecoscienze, anime, persone efuturo.

Magda Gilioli

CENTRO MISSIONARIO DIOCESANOSede: Curia Vescovile,Corso Fanti, 13 - Carpi.

Recapiti: Tel e fax 059 689525.e-mail: [email protected].

Orario estivo: dal lunedì al venerdìdalle 9 alle 12,30 e il martedì dalle 15

alle 18. Sabato mattina chiuso.

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20 19 luglio '09

Una tappa del viaggio in Irlan-da è stata dedicata all’impor-tante santuario mariano diKnock, eretto nel luogo dove laMadonna apparve il 21 agosto1879. Qui la comitiva ha ricor-dato in particolare monsignorElio Tinti anche tramite l’in-vio di una cartolina, a cui ilVescovo ha prontamente rispo-sto ringraziando e invocandosu tutti i pellegrini la benedi-zione del Signore.

In viaggioverso l’altro

Ai primi di giugno nellabella Chiesa di Santa Cro-ce, il mitico Gruppo delle“Ragazze del Lunedì”, si èritrovato con RomanaZelocchi, fondatrice e ani-matrice di questo sodalizioformatosi nell’immediatodopoguerra. Il ritrovo è av-venuto come ai vecchi tem-pi, e, oltre che dall’atmo-sfera spirituale, le “ragaz-ze” si sono riconosciuteancora unite nel tempo, daun’amicizia bella, semplicee consolidata.Il bagaglio di insegnamen-ti, la ponderata cultura divita che Romana elargiva apiene mani, con naturalesaggezza, è rimasto in noiper la semplicità delle sueparole: eravamo tante...bionde, more e... snelle, coicapelli sulle spalle; e nellesale di un antico palazzo,l’ascoltavamo ammirate.In naftalina avremo qual-che cimelio di gioventù, manon le sue parole; ora ser-vono ai nostri figli e ancorpiù ai nostri nipoti. Dei qua-li siamo solide guardie al-l’erta. Poi tra tigelle, gnoccofritto e “sirudeli”, l’allegriasi rincorreva tra i tavoli e laRomana, sempre deliziosa,sorrideva beata: quanti anniha?...bè....tanti, ma il suovisino, è dolce, come quellodi un bimbo. Anni fa, in unaricorrenza, le regalammouna signorile lente d’ingran-dimento: sarà senz’altro ser-vita a tanti usi, e qui miripeto, ma per guardare ne-gli occhi delle sue “ragaz-ze” e la gente tutta, le bastaancora il cuore.

Maria Teresa Lugli

Per Te, Regina della pace

Bella semplice Maria;quando l’Arcangeloti scorse sulla via,gli occhi tuoi,sulle cose intorno,dicevan quieti,i pensieri d’ogni giorno. (…)Quel giorno l’Arcangeloscese dall’azzurro,per farti madre di Dio;e in un sussurroagli umili,chini alla tua visione,hai detto parole a fugar,l’orrenda distruzione.

Maria, non voglio piùpiangere...guarderò lassù...basta uno squarcioe ci sei Tu!

Maria T. Lugli

Le“Ragazzedel lunedì”insiemea RomanaZelocchi

turismo, celebrazione delladiversità”: questo il tema dellaXXX Giornata mondiale del

turismo che si terrà il prossimo 27settembre su iniziativa della compe-tente Organizzazione mondiale. Neigiorni scorsi il Pontificio Consigliodella Pastorale per i Migranti e gliItineranti ha reso noto il testo delmessaggio approntato in vista diquesta importante occasione di dialogoe di confronto.“L’esperienza della diversità - si leggenel documento - è propria dell’esisten-za umana, anche perché lo sviluppo diciascuno procede per tappe diversifi-canti, che favoriscono la crescita e lamaturazione personale. Si tratta di unascoperta progressiva che, nel confron-to con chi e quanto ci circonda, cidistingue dal diverso da noi. Nellavalutazione positiva del diverso -prosegue il testo - osserviamo unparadosso: se da un lato si constata, inquesto tempo di globalizzazione, chele culture e le religioni si avvicinanosempre più, e che nel cuore di tutte leculture sboccia un autentico desideriodi pace, d’altro lato si verificanoincomprensioni, ci sono pregiudizi emalintesi profondamente radicati, cheelevano barriere e alimentano divisio-ni. Dobbiamo quindi impegnarci pertrasformare la discriminazione, laxenofobia e l’intolleranza in compren-sione e mutua accettazione, percorren-do le strade del rispetto, dell’educazio-ne e del dialogo aperto, costruttivo evincolante”.In questa prospettiva, il turismo,poiché pone a contatto con altri modidi vivere, altre religioni e forme divedere il mondo e la sua storia, è“un’occasione di dialogo e di ascolto,e costituisce un invito a non chiudersinella propria cultura, ma ad aprirsi econfrontarsi con modi di pensare evivere diversi. Non deve sorprenderepertanto che settori estremisti e gruppiterroristici di indole fondamentalistaindichino il turismo come un pericoloe un obiettivo da distruggere. Laconoscenza reciproca aiuterà a costrui-re una società più giusta, solidale efraterna”. Tutto questo esige però losforzo, tanto da parte del visitatore chedell’autoctono, “di assumere atteggia-menti di apertura, rispetto, vicinanza,fiducia in modo che nel desiderio diincontrare gli altri, rispettandoli nellaloro diversità personale, culturale ereligiosa, sia possibile aprirsi aldialogo e alla comprensione”. “Nelcontemplare la diversità, che si fondanel mistero di Dio - conclude ilmessaggio – l’uomo scopre le traccedel divino nelle orme dell’umano. Eper il credente, l’insieme delle diversi-tà apre cammini per avvicinarsiall’infinita grandezza di Dio. Comefenomeno possibile di consacrazionedella diversità, il turismo può esserecristiano, strada aperta alla sua confes-sione contemplativa”.

Dal messaggio per la Giornata mondialedel turismo l’invito del Pontificio Consigliodella Pastorale per i Migranti all’aperturae alla conoscenza fra i popoli e le culture.Una riflessione valida anche in occasionedelle vacanze estive

“Il

landa, come simbolo della Trinità.L’Abbazia di Kylemore, si spec-chia nelle acque di un lago bordatodi dolci boschi di rododendro. Fuoritetro e imponente, dentro, raccon-ta di dolci storie d’amore. La re-gione di Connemara è tempestosa,terra dura, dal clima e dall’aspettoestremi: l’interno è montuoso, mala costa si apre con spiaggebianchissime. Campi cintati a sec-co, siepi di fucsie e rododendri,abbazie medioevali con le voltegotiche, vetrate splendide con tap-peti orientali. Qui la natura è so-vrana e non sempre benigna. Millele tonalità del verde con cui gioca-no le colline e la pianura. Forti leradici irlandesi, la lingua gaelica èmolto diffusa. Forte la cultura del-le pietre: le vedi nelle torri aperteal vento, dove si nascondevanotesori, nelle croci celtiche dei ci-miteri che scivolano verso il mare,nelle abbazie diroccate, come guar-diani, coperte di muschi e licheni.Rovine più eloquenti di qualsiasirestauro. E poi l’abbazia di Millefontcol suo splendido lavabo ottago-nale parla di austerità, di goticopesante: un tempo era un edificio,ma in rovina è diventato una scul-tura.Il territorio di Burren è di sotto unapietraia, ma sopra è un tripudio difiori che ogni mese cambiano co-lore. I loro semi hanno incontratoil vento del mediterraneo, le api, lefarfalle e la calda corrente del Gol-fo hanno fatto il resto. Tassi ermel-lini, volpi, conigli e il puffin, buffouccello dal becco giallo, popolanoquesta splendida terra di streghe efolletti e di montagne che cambia-no colore a seconda del tempo:naturalmente a noi è toccato il gri-gio!Si apre una fessura d’azzurro fra lenuvole, un raggio di sole come mi-raggio appare: il pullman applau-de, il bosco si accende, l’erba brilladi rugiada, ma subito il vento tirafuori gli artigli e scompiglia nuvolee cespugli. Ed è subito pioggia.

A.S.

Il cielo d’Irlanda

rendendo avvio dalle paro-le di una celebre canzone, ilracconto del recente viag-

gio in Irlanda di una comitiva dipersone provenienti da Carpi eMirandola. Un esempio significa-tivo di come attraverso il turismosia possibile aprirsi alla contem-plazione delle meraviglie dellanatura e della grandezza del Cre-atore.

Il testo di una canzone recita “Ilcielo d’Irlanda a volte fa il mondoin bianco e nero. Ma dopo un mo-mento lo fa brillare più del vero”.Noi lo abbiamo visto in bianco enero, ma appena esce il sole, ilrisultato è veramente quello di unpaesaggio morbido e idilliaco.Monti con cappelli di nubi e colli-ne coperte di boschi lavati e scin-tillanti, brughiere, vallate spruz-zate di laghi, fiumi, cascate e tantepecore e mucche come se una manoinvisibile le avesse seminate qua elà.E la pioggia? Un cielo ostile ci haaccompagnato per tutto il viaggio,ma la pioggia fa parte del paesag-gio d’Irlanda, come da noi il sole.Nell’unica mattinata di sole, sullescogliere delle isole Aran, il verdeincontra il blu del mare e la frangiabianca e schiumosa delle onde del-l’oceano ruggente colpisce la roc-cia come tuono di cannone. Il soleesalta le margherite basse e i bian-chi gabbiani nuotano nell’aria e siriposano su piccole spiagge dora-te. Dicono che le scogliere di Moher,icona turistica e gigantesca ondadi calcare che precipita nel pro-fondo atlantico, diventano emo-zione più forte quando tira il ventoe il mare è in tempesta. Noi abbia-mo avuto anche una pioggia tor-renziale. In Irlanda si viaggia neglielementi naturali in cui la tradizio-ne affonda la sue radici: l’acqua eil bosco con l’abbraccio dei suoialberi, il tutto immerso nel vento

che sferza le vallate, lima alberi ecespugli, scolpisce scogliere a piccosull’abisso. Nell’immenso parcodi Dublino, protagonista è sua ma-està l’albero: faggi, querce e tiglicarichi di anni. Su di essi spicca lacroce di Giovanni Paolo II: è il suo“grazie” al popolo irlandese. Pocolontano la piccola “Casa Bianca”,governata da anni da una donna, ciregala una nota gentile: come nellefiabe, una luce è sempre accesaperché gli irlandesi trovino sem-pre la strada di casa.Infiniti i colori di un viaggio inIrlanda: cespugli gialli colorano isuoi prati e tutto è verde; anche laspiritualità si fa verde, come nelpiccolo trifoglio, scelto da sanPatrizio, evangelizzatore dell’Ir-

In viaggioverso l’altro

P

Vita della Chiesa

Page 21: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · 2020. 2. 11. · art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 28 - Anno 24º Domenica 19 luglio 2009 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI

2119 luglio '09

APPUNTAMENTI

LE CINESISabato 18 luglioCarpi, Sala delle vedute di Palazzo PioL’associazione culturale “Teatro di corte”, diretta da Paolo Dal-l’Olio, presenta alle ore 21.30 “Le cinesi” di Pietro Metastasio, conmusiche di Gluck e Rossini. Ingresso gratuito fino ad esaurimentoposti. Prenotazione obbligatoria. Info: Cefac tel. 059 654977 - dalunedì a venerdì 9.00/12.30

FILARMONICA DI CARPI IN CONCERTOMartedì 21 luglioCarpi, Piazzale Re AstolfoNell’ambito della manifestazione “Bande in piazza”, si terrà marte-dì 21 luglio alle ore 21 in Piazzale Re Astolfo il concerto dellaFilarmonica Città di Carpi, diretta dal maestro Leonardo Tenca.L’ingresso è libero e gratuito.

LA VERGINE NAPOLETANALunedì 20 luglioMirandola, Castello dei PicoSarà presentato lunedì 20 luglio alle ore 21.30 nel Giardino delBastione del Castello “La vergine napoletana”, il nuovo libro diGiuseppe Pederiali. Insieme all’autore ne parlerà il giornalista escrittore Luca Marchesi, con accompagnamento musicale dei Bruskers(Matteo Minozzi ed Eugenio Polacchini).

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

N

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

L’obbedienza del “cattolico adulto”

Leggo su Repubblica del 6 luglio l’articolo di Vito Mancusodal titolo “Il cattolico adulto che il Papa non vuole”. Ragio-namenti vari ed alcune conclusioni. Un acme dell’articolo:…Per questo egli (il papa, con la ‘p’ minuscola la scrivel’autore ndr) sostiene che il cristiano veramente adulto ècolui che obbedisce alla Chiesa e ai suoi pastori senzavagliare autonomamente i contenuti del credere, e conquesta obbedienza compie perfettamente l’esigenza di razio-nalità intrinseca in ogni uomo giungendo alla pienezza dellaverità. L’equazione è cristallina: “Dottrina ecclesiastica =razionalità = verità”.

Letto questo, mi è risultato evidente che Mancuso nonconosca a fondo il pensiero del Papa. L’invito del Papaall’obbedienza è quanto di più lontano ci sia dall’invito almettersi in riga dietro vescovi e badesse che crede di scorgerel’articolista.Esso mi è sempre parso invece l’invito a perseverare nel-l’amicizia cordiale con le realtà umane, persone o movimentidi persone, che si sono incontrate lungo la propria esistenza,e si sono riscontrate - giudicando autonomamente e lealmen-te secondo le proprie esigenze ed evidenze - vantaggiose,propizie, incoraggianti, sinceramente favorevoli alla propriavita.Perciò è il non perseverare nel rapporto con chi ci conviene- la disobbedienza – ad essere disumano. Poi Cristo spargesantità nella Chiesa a piene mani perché sia facile trovarerealtà amabili cui obbedire – a cui cioè essere amici rispon-dendo all’amore che se ne riceve - in letizia.Il Papa – essendo un uomo bisognoso d’amore - non può nonriconoscerlo anche per sè e deve indicarlo a chi come lui hasete e fame di vita vera, come farebbe chiunque con unfratello minore o coi propri figli, e, perché no, coi propriamici.Sennò che Papa sarebbe?

Domenico Maurizio Cava, Carpi

e informativo stabile a chiun-que intenda approfondirequesti temi e così sostenerel’azione di chi è impegnatoin ambito pubblico, sociale epolitico, perché questi idealitrovino pratica attuazione at-traverso l’elaborazione di giu-dizi, progetti e posizioni daproporre di fronte alle istitu-zioni e attraverso gli organidi informazione”.Il nome di Alcide De Gasperiè stato scelto per dare risaltoalle radici e agli ideali chespingono gli aderenti ad as-sumersi la responsabilità diun lavoro culturale e politicoorientato a tutelare e promuo-vere il primato del fattoreumano e i diritti inviolabilidel singolo. In secondo luo-go la libertà non si esauriscenel diritto di avere delle opi-nioni e di manifestarle, ma

el dicembre 2008 si ècostituito a Carpi ilnuovo Centro Cultu-

rale Alcide De Gasperi suiniziativa di un gruppo di amiciimprenditori, avvocati, me-dici e soggetti impegnati nelsociale, con l’obiettivo di cre-are una sorta di “laboratorio”di cultura e politica che pos-sa divenire una risorsa di frontealle molteplici sollecitazioniposte dalla società. Tra i socidel Centro Culturale è nettala consapevolezza che l’im-pegno sarà tanto più efficacequanto più chiara è la co-scienza della propria identi-tà, cioè del valore della liber-tà, della persona, del popolo,della società, dellasussidiarietà, dell’autonomia,dell’educazione, della fami-glia e dell’intrapresa socio-economica.“Il nostro obiettivo – spiegail presidente MassimilianoSconosciuto – è offrire unpunto di riferimento formativo

Giuliana Goldoni espone lesue fotografie a Correggio“Immagini esensazioni”

Una quarantina di fotogra-fie, molti paesaggi, tantefoto astratte, un perdersinella magia della luce. Que-sta è l’emozione primarianel guardare le immaginescattate da GiulianaGoldoni che espone aCorreggio una parte impor-tante dei suoi scatti.“Immagini e sensazioni” iltitolo della mostra dell’ar-tista che l’ha potuta realiz-zare grazie alla collabora-zione del Comune diCorreggio, Angolo Arte ela Bottega di Pittura di Carpi.“Per la prima volta ho spe-rimentato una serie di foto-grafie su tela – spiega Giu-liana Goldoni -, il risultatomi soddisfa, mi auguro piac-ciano anche al pubblico chevorrà visitarmi. Ho ingran-dito le fotografie, ho rea-lizzato pannelli, l’effettofinale è quello di un qua-dro”.Meraviglie della tecnica ac-compagnate dal mistero del-l’arte, da quell’impulso ma-gico che ti fa scattare quan-do avverti, dentro, di volerfermare quell’istante. E poiregalarlo a tutti coloro chesoffermeranno anche soloun attimo il loro sguardo suquel click.

A.B.

Info: “Immagine i sensa-zioni”, dal 15 luglio al 2agosto 2009, PalazzoContarelli, corso Mazzini42, Correggio. Inaugurazio-ne sabato 18 luglio alle 18.Tutti i giorni dalle 10 alle12.30 e dalle 16.30 alle 19.Chiuso il lunedì.

Un Museo al chiaro di lunaMartedì 7 luglio nell’ambito del programma Magia delcielo, si è svolto presso i Musei di Palazzo dei Pio unsingolare evento volto alla promozione e alla conoscenza deiMusei della nostra Città. In particolare si trattava della visitaguidata, notturna, alla torre dell’Uccelliera . La torre si trovasull’angolo nord ovest della facciata del palazzo. L’edificioè stato costruito nel 1480 ed in origine girava il canale,mentre nel Cinquecento venne trasformata in ninfeo con ungiardino segreto e una voliera, da cui prende il nome. L’ini-ziativa era curata dal Castello dei Ragazzi in collaborazionecon i Musei di Palazzo Pio. Si trattava di un percorso-giocorivolto ai ragazzi dai 6-8 anni e dai 9-11 anni. Come spiegala guida Tania Previdi. “L’iniziativa è stata studiata in basealla giovane età dei partecipanti, che vengono stimolatiattraverso giochi di abilità alla conoscenza delle sale delCastello e della sua storia”. Naturalmente, continua la Previ-di “ anche gli adulti sono invitati a partecipare, per loro è statapreparata una spiegazione tradizionale”.

Laura Cannalire

anche nella possibilità di or-ganizzarsi e di promuovereiniziative volte all’edificazio-ne del bene proprio e di tutti,secondo il principio dellasussidiarietà.“A breve presenteremo il pro-gramma del prossimo anno –continua Massimiliano Sco-nosciuto – dove proporremonon solo conferenze, mostree convegni con esperti quali-ficati e relatori di fama na-zionale ed internazionale macercheremo di promuoverecicli di seminari condotti daesperti del territorio e dellerealtà locali, nell’ottica dellaboratorio di approfondimen-to, dibattito e confronto, nelquale tutti i partecipanti sisentano coinvolti, liberi e sti-molati ad intervenire e a con-tribuire con le proprie espe-rienze”. L.L.

Info: Centro Culturale Alcide De GasperiTel 328-4652667 – E-mail:[email protected]

Svilupparela coscienzadellapropriaidentità

Rilancio per l’attivitàdel centro culturale“De Gasperi” di Carpi

Svilupparela coscienzadellapropriaidentità

Rilancio per l’attivitàdel centro culturale“De Gasperi” di Carpi

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����Movimento Terza Età - C.so M. Fanti, 89 - 41012 CARPI

Telefono 059 6550494 - Fax 059 5180003 - e-mail: [email protected]

Anche quest’anno è previsto per il 15 agosto il pranzo per le persone che rimar-ranno sole in città e per quanti, tra i nostri soci, gradissero partecipare e incontra-re amici in occasione della festività dell’Assunta. Ore 12,30, presso la parrocchia

di San Biagio, a San Marino di Carpi. Prenotazioni aperte in segreteria.ORARIO ESTIVO - Il servizio di segreteria è attivo nei giorni

di lunedì, mercoledì e giovedì, con orario dalle 10,00 alle ore 12,00.

Massimiliano Sconosciuto

Page 22: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · 2020. 2. 11. · art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 28 - Anno 24º Domenica 19 luglio 2009 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI

22 19 luglio '09

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)Tel. 059/687068 – Fax 059/630238

Redazione: [email protected]: [email protected]

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Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazione:Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Daniele Franda, SaverioCatellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi,Fotostudioimmagini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.

Una copia 1,50(i.i) - Copie arretrate 3,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)

ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

AgendaOgni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni della Diocesi di Carpi:

Gli ufficidiocesani

CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è compostada persone e uffici che da vicinocollaborano con il Vescovo nelsuo ufficio, in attuazione degliorientamenti e delle linee pasto-rali. Di fatto è l’organo di studio,elaborazione ed esecuzione delpiano pastorale.

Sede: Curia Vescovile, C.so Fanti, 13 - Carpi. Tel059 686048, Fax 059 6326530.

CARITAS DIOCESANA CARPIHa il compito di realizzare l’at-tuazione del precetto evangelicodella carità nella comunitàdiocesana e nelle parrocchie.

Sede Legale: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti,13 – Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, ViaPeruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059689370, Fax 059 6329186. Sito internet::www.caritascarpi.it; e-mail:[email protected]: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 edalle 15,30 alle 18,30.

SERVIZIO DIOCESANOPER LA PASTORALE GIOVANILE

Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO BENI CULTURALISi occupa del censimento, dellacura e della promozione dei beniculturali presenti sul territoriodiocesano.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO CATECHISTICOSovrintende la cura della catechesinell’ambito territoriale diocesano,sostenendone lo sviluppo in at-tuazione degli orientamenti e dellelinee pastorali del Vescovo e instretto rapporto con le concreteesigenze del popolo di Dio.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTECura la pastorale per i malati,collabora con le associazioni disostegno ai malati presenti sulterritorio diocesano.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO LITURGICOOffre aiuti validi e concreti pervivere la liturgia come fonte eculmine dell’esistenza, e dunqueper riscoprire, a partire da essa, ildono di Dio che è stato posto inciascuno.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO MISSIONARIOTiene i contatti con tutti i missio-nari della Diocesi nei diversi Pae-si del mondo e coinvolge la comu-nità su progetti in loro sostegno.

Sede: Curia Vescovile;Recapiti: Tel e fax 059 689525.E-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e ilmartedì dalle 15 alle 18.

UFFICIO PELLEGRINAGGIOrganizza e coordina i pellegri-naggi diocesani; consulenza alleparrocchie nell’organizzazione diviaggi; possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi e viaggiautonomi; consultabili numero-se pubblicazioni.

Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e Fax 059652552, e-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIAREProgetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche fami-liari più urgenti, creando occa-sioni e luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodidella vita familiare

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 689525. e-mail:[email protected]

UFFICIO PER LA PASTORALESOCIALE E DEL LAVORO

Realizza momenti di approfon-dimento e dialogo sulle principa-li tematiche della Dottrina socia-le della Chiesa, promuove incon-tri con le realtà locali del mondodel lavoro.

Recapiti: Nicola Marino cell. 348 0161242e-mail: meryeghio@virgilio

UFFICIO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLASi propone come punto di riferi-mento, coordinamento di soste-gno di iniziative e di formazionee aggiornamento rivolte a chi operanella scuola e nel mondo del-l’educazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali con lescuole e con il territorio.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER L’INSEGNAMENTODELLA RELIGIONE CATTOLICA

Cura la formazione degli inse-gnanti di religione, la loro distri-buzione nelle scuole e il loro col-legamento con l’Ufficio scuola.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALISi occupa del coordinamento edella promozione dei mezzi dicomunicazione sociale. Mette adisposizione di tutte le parroc-chie e realtà ecclesiali un servi-zio di ufficio stampa e gli spazidel sito internet diocesano.

Sede: Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068,Fax 059 630238. e-mail:[email protected]: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.

Liberi per Vivere. mare la Vita, fino alla fine.• SÌ alla vita• SÌ alla medicina palliativa• SÌ ad accrescere ed umanizzare l’assistenza ai malati e agli anziani

• NO all’eutanasia • NO all’accanimento terapeutico • NO all’abbandono di chi è più fragile

L’uomo è per la vita. Tutto in noi spinge verso la vita, condizione indispensabileper amare, sperare e godere della libertà. Il dramma della sofferenza e la pauradella morte non possono oscurare questa evidenza. Chi sta male, infatti, chiedesoprattutto di non essere lasciato solo, di essere curato e accudito conbenevolenza, di essere amato fino alla fine. Persino nelle condizioni più gravi ciò che la persona trasmette in termini affettivi,simbolici, spirituali ha una straordinaria importanza e tocca le corde più profondedel cuore umano.La vera libertà per tutti, credenti e non credenti, è quella di scegliere a favore dellavita, perché solo così è possibile costruire il vero bene delle persone e della società.Solo amando la vita di ciascuno fino alla fine c’è speranza di futuro per tutti.

A

Uno sguardopuò vincere

la solitudine.

Diventa con noi Portavoce della Vita

Lungotevere dei Vallati, 10 | 00186 Roma | Tel. 06.68192554 | Fax 06.68195205 | www.scienzaevita.org | [email protected]

www.retinopera.itwww.forumfamiglie.org

Liberi per vivere.Amare la vita sempre

I giovani incontranosuor Angela Bertelli

Domenica 19 luglio ore 20,30Oratorio Eden – Carpi

L’incontro con suor Angela Bertelli,missionaria in Thailandia, è promossoda Scienza & Vita Carpi-Mirandola incollaborazione con la Pastorale Giova-

nile diocesana ed è aperto a tuttigiovani.

I co-presidenti di Scienza & VitaMario Santangelo, medico neurologo

e Silvia Pignatti, avvocato,presenteranno

i contenuti del manifesto“Liberi per vivere”.

Seguirà la testimonianza di suor AngelaBertelli con un particolare riferimentoal coinvolgimento personale e profes-sionale per una “cultura” dell’acco-glienza anche nelle situazioni di fine

vita e nelle disabilità gravi.

AssociazioneScienza&vita

Carpi-Mirandolarivolgersi ai co-presi-denti Silvia Pignatti

tel. 335 6665081e Mario Santangelo

tel. 330 905563

Domenica 19 luglio

Domenica 19 luglio si svolgerà la14ª edizione della manifestazionecicloturistica “In bici for Africa”.L’iniziativa è finalizzata alla rac-colta di fondi per sostenere alcuniprogetti di solidarietà nei paesi invia di sviluppo che vedono tra glianimatori i ciclisti Lauro Magnidel G.S. Sassolese e Enzo Galavottidel G.S. Cicloamatori di Mirandola.Sarà possibile iscriversi alla mani-festazione (quota 1,50 euro) la mat-tina del 19 luglio dalle 7,30 alle10,30 presso i punti di raduno: aMirandola presso il Centro Com-merciale Le Terrazze; a Magretanel piazzale antistante la chiesa; aSerramazzoni in piazza presso la“fontana dei ciclisti”.In caso di maltempo l’iniziativa èrinviata a sabato 25 luglio.

Azione cattolicadi Carpi

Campo adultiFratelli e sorelle in Cristo

Dal 9 al 16 agostoOasi San Pacifico

San Severino Marche (Mc)

Per iscrizioni e informazioni:Carlo e Paola Gherardi: tel.

059/688472e-mail: [email protected]

Campi giovaniGiovani grandi

dal 31 luglio al 10 agostoAuronzo di Cadore (BL)

Giovani piccolidall’1 all’11 agosto

Auronzo di Cadore (BL)

Info e iscrizioni tramite ilsito www.accarpi.it

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2319 luglio '09

Frequenza per la diocesi FM 90,2

Il quotidianodei cattolici La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

Agenda

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

ORARIO ESTIVOSS. MESSE

Con il mese di giugno in molte parrocchie cambia l’orariodelle messe. I parroci sono invitati a far pervenire alla

redazione di Notizie le eventuali modifiche: tel 059 687068,fax 059 630238, e-mail [email protected].

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò • 10,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) • 10,30: Cimitero, S.Francesco • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò • 12,00:Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S.Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: 19,00: Corpus Domini, Quartirolo, S.Croce

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15: Quartirolo, S. Croce• 11,30: Panzano

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano, S. Marino Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione

Festive: 8,00: S.Marino, S. Giuseppe A. • 9,30: S. Agata-Cibeno• 10,00: Migliarina • 10,30: Fossoli, S. Giuseppe A. • 11,00:S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione • 17,00: Fossoli(prima domenica del mese) • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo, •10,00: Novi di Modena • 10,30: Rovereto • 11,00: S. Antonioin M. • 11,15: Rolo • 18,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,30:Mirandola S. Francesco • 18,00: Cividale • 19,00: Mortizzuolo,Mirandola Duomo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,30: Mortizzuolo, S. GiacomoRoncole • 9,45: S. Giustina • 10,30: Mirandola Duomo,Cividale, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola S. Francesco• 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 12,00: MirandolaDuomo • 17,30: Mirandola S. Francesco • 19,00: MirandolaDuomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S.Possidonio • 20,30: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S.Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • 11,00:Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 19,00: San Martino SpinoFestive: • 9,30: Gavello, S. Martino Spino • 11,00: Quarantoli •

11,15: Tramuschio

Fino a domenica 19 luglio monsignor Vescovo è in vacanza per un periodo di riposo.

“Questo è un piccolo passoper l’uomo, ma un grandebalzo per l’umanità”, questele parole di Neil Armstrong,il comandante della missio-ne Apollo XI, subito dopol’allunaggio con il moduloEagle alle 4.17 del pomerig-gio, ora di Cape Canaveral.Erano le 4.57 quando con ilprimo passo sulla Luna, l’uo-mo aveva conquistatodefinitivamente lo spazio.Quel 20 luglio del 1969 c’era-no 600 milioni di personecon il fiato sospeso davantialle televisioni di tutto ilmondo. In Italia era sera, e laLuna sembrava ancora più

grande nel cielo, forse eradavvero più vicina.Un privilegio aver potuto vi-vere in diretta una delle piùgrandi imprese compiute dal-l’uomo. La ricordo rossa quel-la luna, e noi ragazzini cheentravamo e uscivamo di con-tinuo dalla sala tivù in riva almare, quasi a voler controlla-re che lei, la Luna, continuas-se a rimanere in cielo.Edwin ‘Buzz’ Aldrin accom-pagnò Armstrong nella pri-ma passeggiata lunare. Il ter-zo astronauta, MichaelCollins sul Columbia rimasea guardare come tutti noi.Eppure tra noi e loro c’erano

384.400 chilometri, una di-stanza astronomica per laTerra, del tutto trascurabilenell’immenso di infinite ga-lassie.Non vogliamo parlare delsatellite Luna, mondo deser-to e inospitale tormentato esenza alcuna difesa dal fred-do dello spazio e dal violentoirraggiamento del Sole; laLuna, vista da qui, è meravi-gliosa, ricca di fascino e mi-stero. Come quella notte di40 anni fa quando Armstrongdanzò su quella superficiediventata amica. Ci siamosentiti tutti grandissimi e pic-colissimi nello stesso momen-

to, eppure attratti per sem-pre dallo spazio. Dalla cre-azione.O graziosa luna, io mi ram-mento che, or volge l’an-no, sovra questo colle iovenia pien d’angoscia arimirarti: e tu pendevi allorsu questa selva siccom orfai, che tutta la rischiari,i versi di Giacomo Leopar-di che allora abbiamo ripe-tuto con gli amici, con infi-nito stupore. La Luna ave-va bussato per la prima voltaal nostro cuore. Abbiamoaperto. E’ stato amore.

A.B.

20 luglio 1969 – 20 luglio 2009:40 anni fa l’allunaggio

E la Luna bussò…

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 059-652552 - [email protected]

MedjugorjeDal 2 all’8 agosto

Accompagna don Marino Mazzoli

Per informazioni ed iscrizioni(entro il mese di giugno):

Ufficio Pellegrinaggi Corso Fanti 13Carpi Tel. 059652552

Puglia9-13 settembre

San Giovanni Rotondo - MonteSant’Angelo - Castel del Monte,Alberobello - Sassi di Matera,Martinafranca e Locorotondo -

TraniAccompagna don Marino Mazzoli

Costo: 420 euro (supplemento camerasingola: 30 euro). Quota di 100 euro.

PROGRAMMA2 AGOSTO CARPI – MEDJUGORJEPartenza alle 21 da Carpi (Piazz.le Autocorriere).Durante il viaggio soste - Colazione libera.3 AGOSTO – MEDJUGORJEArrivo a Medjugorje e pranzo presso la PensioneMIR (Pensione completa). Il pomeriggio sarà dedi-cato alle Funzioni Religiose4 – 5 -6 AGOSTO – MEDJUGORJETrattamento di pensione completa – Partecipa-zione alle Funzioni Religiose ed attività a Medjugorje– Escursione a Siroki Briech per incontrare PadreJozo7 AGOSTO - dopo la prima colazione in albergo,l’intera giornata sarà dedicata alla partecipazionedelle funzioni religiose. Dopo cena alle ore 21

partenza per il ritorno.8 AGOSTO – Sosta al Santuario del Monte Grisaper la Santa Messa. Pranzo in ristorante a VillaOpicina. Partenza per il viaggio di ritorno edarrivo a Carpi previsto in serata.Quota di partecipazione: 395 euro (camera sin-gola euro 30); acconto di 100 euro da versareall’atto dell’iscrizione.La quota comprende: viaggio in pullman ed escur-sioni, parcheggi pullman, trattamento di pensionecompleta dal pranzo del primo giorno alla cenadell’ultimo giorno, bevande ai pasti, assicurazio-ne Medico/Bagagli. La quota non comprendemance ed extra personali. Assicurazione facoltati-va annullamento viaggio. DOCUMENTI IN COR-SO DI VALIDITA’

Sul prossimo numero di Notizieinserto speciale sulle Sagre parrocchiali

TUTTI INSIEME SOTTO

LO STESSO TETTO

PARROCCHIA

MADONNA DELLA NEVE

CIRCOLO ANSPI

34aSAGRADI

QUARTIROLO

24-25-26-30-31 LUGLIO

1-2-3-4-5 AGOSTO2009

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CAMPIONIDI

CONVENIENZA

O

Luglio

6 uova medie

0,0,5959BirraDANA66 cl€/l 0,45

0,0,3030

Valido presso i punti vendita Conad, Margherita e Superstore Conad delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Verona, Mantova città, Moglia,

Levata di Curtatone, Porto Mantovano (MN), Genova, Imperia, Savona, Alessandria, Aosta, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli,

nonché nei supermercati di Cuneo città, Busca, Ceva, Mondovì (CN) che partecipano all’iniziativa.

Tracce.com