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Speciale tricolori Cross: Abbadia di Fiastra Indoor: Ancona n. 2

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Page 1: Speciale tricolori Cross: Abbadia di Fiastra Indoor: Ancona · metri. Durano esattamente il batter d’ali di una farfalla: sei secondi. Se ti distrai un attimo rischi di non accor-gerti

Speciale tricoloriCross: Abbadia di FiastraIndoor: Ancona

n. 2

Page 2: Speciale tricolori Cross: Abbadia di Fiastra Indoor: Ancona · metri. Durano esattamente il batter d’ali di una farfalla: sei secondi. Se ti distrai un attimo rischi di non accor-gerti

In copertina: l’abbraccio fra le neo primatista dell’asta Ro-berta Bruni (a sinistra), salita a 4.60, e Giorgia Benecchi, se-conda con 4.40.

A fianco il salto vincente a 2.33 del poliziotto Silvano Chesani(Foto di Elio Panciera).

“Io l'ho amata tempo fa e un giorno non l'ho rivista più...ma ci son momenti che ad un tratto la sento con me!Eccola di nuovo che mi fa ciao...”, cantavano i Rokers sulfinire degli anni Sessanta. E noi, per rispettare quantoavevamo scritto sul primo numero e scimmiottando queltesto, eccoci di nuovo. Devoti al “dovere” e al diverti-mento riprendiamo a scrivere di atletica. Siamo al se-condo numero e ancora annusiamo nell’aria il profumodei complimenti di quanti ci hanno scritto, augurandocidi proseguire sulla strada intrapresa. Rieccoci, dunque,ancora a (ri)scrivere di atletica. Quell’atletica che ha rap-presentato i migliori anni della nostra vita. Accidenti cistiamo ripetendo. Sarà che con l’età che avanza la nostal-gia si fa sempre più forte. Ma bando ai ricordi (e al rinco-glionimento) e proviamo ad analizzare quanto accadutonei mesi che hanno seguito la nostra prima fatica lettera-ria-editoriale. Abbiamo inforcato la giusta direzione?Troppo presto per emettere giudizi e confronti. Noi, co-munque, ci stiamo divertendo e il mago Trekkenfild statogliendosi qualche sassolino dalle scarape. Ma tant’è, ècosì che deve essere. Liberi da ogni vincolo diamo sfogoalla passionaccia che da sempre ci rode e che ci fa met-tere nero su bianco quanto abbiamo dentro. Per quanto ne sappiamo la prima uscita ha riscosso unbuon successo e messo di malumore qualche “malpanci-sta” della vecchia e nuova guardia. Come reagiranno gliuni e gli altri alle esternazioni che leggeranno nellerighe a seguire? Lo scopripremo più avanti e, natural-mente, ne daremo conto sulle nostre libere pagine. Per ora non ci resta che augurarvi una buona lettura eseguire gli argomenti trattati: i campionati italiani dicross e in sala, arricchiti e conditi dalle immagini del-l’amico fotografo “Eljulsson” al secolo Elio Panciera.

W.B. e D.P.

Notizia dell’ultima ora: il prossimo appuntamento con i no-stri lettori sarà all’indomani del Campionati Europei insala, che si terrano a Goteborg dal 1 al 3 marzo.

Eccocidi nuovo!

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Una conferma e una novità. Sui pratidi Abbadia di Fiastra, nel cuoredelle Marche, la rassegna tricoloredi corsa campestre offre un esitoparzialmente a sorpresa, in en-trambe le prove assolute. Tra gli uo-mini l’eterno Gabriele De Nardripete la vittoria dell’anno scorso:può sembrare strano, ma è “sol-tanto” il terzo titolo per lui, checonta ben 16 presenze agli Europeidi cross. Stavolta il favorito potevaessere Ahmed El Mazoury, dopo labuona prestazione in Coppa deiCampioni che lo aveva visto davantial 38enne bellunese, ma il più gio-vane dei finanzieri si blocca improv-visamente a metà gara, per colpa diproblemi respiratori. Via liberaquindi al capitano azzurro, con largomargine nei confronti del compagnodi squadra Patrick Nasti, mentreterzo si piazza un felicissimo MartinDematteis. Al traguardo De Nardsorride anche per un altro motivo:infatti la mezzofondista FedericaDal Ri sta per farlo diventare papà,nel mese di giugno. E poi ammettesinceramente che, in questo mo-mento, ci sono tre italiani più forti dilui: Lalli, Meucci e La Rosa, tutti inKenya per un raduno in vista deiprossimi appuntamenti.Assenze eccellenti, così come av-viene al femminile: qui Romagnolo eWeissteiner scelgono di continuarela preparazione per gli Europei in-door, e quindi il pronostico diventaapertissimo. Ci prova Fatna Mara-oui, che lancia l’attacco nelle fasicentrali della contesa, ma all’ultimogiro parte Touria Samiri: 25enne

abruzzese di origine ma-rocchina, già protagoni-sta alla Cinque Mulini ein continua crescita, rie-sce a coronare final-mente il suo sogno. È alprimo successo assoluto,e si vede: finisce quasi inlacrime, da qui potrebbeiniziare una carriera dialto livello. Piace la suaazione di corsa, potenteed efficace: «Era da tantoche aspettavo questomomento, con l’impegnosi può farcela», esclamaraggiante. Dietro si mettein evidenza anche una ri-trovata Silvia La Barbera,che nei metri conclusivisupera la Maraoui perl’argento.Tutto questo su un per-corso impegnativo, con ilfondo in buone condi-zioni nonostante la nevi-cata della vigilia,all’interno di uno scena-rio unico nel suo genere:la riserva naturale di Ab-badia di Fiastra, tuttoraabitata dai monaci cister-censi. Non era facile or-ganizzare l’evento in unasede così particolare, maè stata una scommessavinta dall’Atletica AvisMacerata che ha portatoavanti questa scelta co-raggiosa.Però le note liete arri-vano soprattutto dalle

gare giovanili, con diversi ragazzi in-teressanti da tenere d’occhio in pro-spettiva, magari neppure troppolontana. Bel duello tra gli allievietiopi di nascita, ormai italiani:l’estroverso Yemaneberhan Crippa,trentino che realizza il bis tricolorefesteggiando, e il toscano YohannesChiappinelli, molto convincente alprimo anno di categoria. Anche trale allieve la gara è combattuta, conla talentuosa Nicole Reina all’enne-simo successo, il primo under 18 esotto la guida tecnica di GiorgioRondelli: in questa occasione scegliel’arma dello sprint contro AngelicaOlmo. Senza dimenticare gli junio-res: Lorenzo Dini sconfigge purel’influenza e si aggiudica una prova

incerta fino all’ultimo, condotta daltanzaniano Lukas Manyika (poiquarto, in crisi di stomaco). E ladoppia figlia d’arte Federica DelBuono, guarita da un infortunio alpiede, si mette in testa dall’inizioper aver ragione delle avversarie.L’obiettivo della campestre si spostaora sui Mondiali di Bydgoszcz, in Po-lonia, dove probabilmente non ci sa-ranno squadre azzurre assolute, maqualche individualità, passando at-traverso i Societari di marzo.Per il futuro c’è anche l’ipotesi diuna modifica al calendario, con lapossibilità che tutti i titoli nazionalidi cross siano assegnati in un’unicamanifestazione.

Luca Cassai

10 febbraio - Campionati assoluti di cross

Il “vecio” De Narde la novità Touria

I tr i co lor i 2013ABBADIA DI FIASTRA (Macerata)

Uomini

Seniores (km 10): Gabriele De Nard (Fiamme Gialle) 29:14.Promesse (km 10): Michele Fontana (Aeronautica) 29:49.Juniores (km 8): 1. Lorenzo Dini (Atl. Livorno) 23:27.Allievi (km 5). Yemaneberhan Crippa (GS Valsugana Trentino)15:22.

DonnE

Seniores (km 8): Touria Samiri (Fanfulla Lodigiana) 26:21.Promesse (km 8) Alessia Pistilli (Atl. Futura) 27:07.Juniores (km 6): Federica Del Buono (Atl. Vicentina) 22:01.Allieve (km 4): Nicole Svetlana Reina (Cus Pro Patria MI) 12:58.

Pagina accanto: GabrieleDe Nard, campione ita-liano di cross per la terzavolta. La seconda conse-cutiva.A destra: la 25enne Tou-ria Samiri, novità inver-nale del 2013.In alto: Michele Fontana,tricolore nella categoriapromesse.

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tesimi di secondo a Cerutti e Collio(secondo e terzo), che significa unavoragine vera e propria. Il suo cronofinale di 6.51 rapportato ai 100 metri,calcolo fatto non da noi ma daesperti matematici, non tenendoconto del vento che all’aperto po-trebbe soffiare favorevolmente o con-trario, significherebbe 10.10centesimo in più o in meno. E vistoche scendere sotto i 10 secondi nelmondo sono in tanti, ma solo unodalla carnagione bianca, il transal-pino Christophe Lemaitre è riuscitonell’intento, potrebbe essere il po-tente e compatto veneto essere il se-condo. Tutti gli scongiuri sonoammessi. A Goteborg dovrebbespuntarla su Vicaut (Francia) e Ro-driguez (Spagna) sempreché l’eternoChambers (Gran Bretagna) nonrompa le uova nel paniere a tutti. Luisogna l’oro. Perche no?I salti. In alto e con l’asta hanno mo-strato una vivacità davvero inaspet-tata. Se pensiamo che solo unitaliano era arrivato ad arrampicarsisino a 2.33, ma ciò era accaduto nel1989, 24 anni fa. Ci aveva pensatoMarcello Benvenuti, da allora aquelle altezze non si è più visto nes-suno. Domenica 18 febbraio Silvano

Corse, salti, lanci che volere di più?Un week-end, atleticamente par-lando, quello trascorso sotto le voltedell’impianto dorico di Ancona da ri-cordare. Si è cominciato sabato 17febbraio davanti a pochi intimi, ov-vero addetti ai lavori, con la nuovaregina dell’alto: Alessia Trost, che hadato spettacolo con le sue evoluzioni.La sua rincorsa verso il titolo italiano,il primo, è stata una prova più chealtro contro se stessa, conclusasisulla misura di 1,95 con due errori a2,01. Alessia ha mostrato che certemisure è ormai in grado di superarlee di ambire veramente a traguardi diprestigio. E ci fermiamo qui. Nonprima però di aver ricordato che ilgiorno successivo è stata la protago-

nista di una conferenza stampa dove,a dispetto della giovane età, 19 anni,ha mostrato carattere, facilità di ri-sposte, degna di chi frequenta l’atle-tica da molto più tempo di lei. Nonha dimenticato di ricordare Sara Si-meoni e Antonietta Di Martino chetra l’altro è sua compagna di squadra.La domenica all’interno del BancaMarche Palas, si respirava un’aria ef-fervescente, elettrizzante, e questomomento il nuovo presidente AlfioGiomi, non ha mancato di sottoline-arlo. Sostenere, a questo punto, chela nostra disciplina sia uscita da unperiodo buio è forse come chiedereche il Pil (Prodotto interno lordo)entri in territorio positivo, magari sucifre attorno al 3/4 %. Presto, troppo

presto, ci vorranno anni, sia perl’atletica sia per la nostra economia,ma l’inversione di tendenza c’è e si èvista tutta. In attesa che venga con-fermata all’inizio di marzo agli Euro-pei indoor di Goteborg.Analizziamo dunque la seconda gior-nata, dove ben tre ragazzi ci hannofatto saltare sulla sedia e esultare.Cominciamo dalla velocità pura: i 60metri. Durano esattamente il batterd’ali di una farfalla: sei secondi. Se tidistrai un attimo rischi di non accor-gerti che sono finiti. Il pubblico que-sta volta attento, numeroso ecompetente, ha atteso in silenzio ilcolpo di pistola dello starter. MichaelTumi, 23 anni da Padova è schizzatovia, infliggendo sul traguardo 17 cen-

16-17 febbraio - Campionati assoluti indoor

È in ascesa (forse)il Pil dell’atletica

Pagina accanto:Alessia Trost coltanel “momento ma-gico” mentre sta persuperare l’asticella a1.95. Vittoria e primotitolo tricolore asso-luto per la dicianno-venne allenata daGianfranco Chessa.In basso eccola inconferenza stampaspigliata comeun’atleta “navigata”.Sopra: l’uscita daiblocchi, nei 60, diMichael Tumi e, adestra, mentre tagliail traguardo in 6.51,record italiano. Per il23enne di Vicenza èil terzo titolo tricoloreindoor.

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Punture di spillo• Estratto di un articolo apparso su “IlSecolo XIX di Genova del 5 febbraio. Ti-tolo: “I miei primi cinquanta anni tracorsa affetti e passioni. Intervista a Ste-fano Mei”. Nel testo si legge:“Nel 1983 la forza di dire no a Gigliotti,della Fidal, che ti propone l’emotrasfu-sione per vincere di più. Tu che esci daTirrenia sbattendo una porta e gri-dando che farai tutto con le tue gambe.«Rifarei tutto, ogni cosa. Io la seraquando vado a letto e metto la testa sulcuscino sono sereno con me stesso; neho fatte tante di zingarate, ma non suquesto. Lo sport va amato e vissuto esolo così lo ami davvero, senza barare.Io e Leporati abbiamo dato una lezionea tanti. Peccato che Chicco alla Speziasia molto sottovalutato, al contrario diciò che avviene nel mondo, per come èconosciuto. Ma nella nostra cittàquando emergi, quando hai qualcosadi più, ti scartano, ignorantemente».Se quello che dichiara Mei è vero per-ché negli otto anni in cui ha ricopertola carica di consigliere federale non hapensato di dichiararlo ai quattro ventiprima e non ha cercato di togliere laresponsabilità della maratona a LucioGigliotti? Perché non si è dato da fareper reinserire Chicco Leporati tra i tec-nici federali?

• Un prima pagina da OscarBasta Oscar Pistorius! Trattato dallenostre parti come un Lord inglese, coninviti per due estati consecutive, laprima a Grosseto, l’altra o le altre a Ge-mona, dove ha potuto soggiornare e al-lenarsi, appunto, come un Lordinglese, in vista di Mondiali e Olim-piadi. Ingaggiato a suon di euro o dol-lari dai nostri meeting, che se lodisputavano tra di loro. Tra questianche dalla Notturna di Milano cheaveva addirittura pubblicizzato la suapresenza tappezzando la città di mani-festi dove appunto compariva la suasagoma. Gli altri atleti? Nemmeno l’om-bra. La sua lotta per arrivare alle Olim-piadi. Gli applausi olimpici di Londranei 400 con i cosiddetti normodotati,ma la sua partecipazione alle succes-sive Paralimpiadi sinceramente nonl’abbiamo capita, specie la polemicadopo il secondo posto nei 100 metri.Adesso è cambiato tutto. Blade Runnertornerà, forse, nel dimenticatoio. Colpe-vole o meno dell’omicidio della sua fi-danzata, di Oscar Pistorius nefaremmo volentieri a meno per un po’di tempo, dopo che tutti i quotidiani,prima lo hanno esaltato, sportivamenteparlando, per poi iniziare a cercarequalche difetto nel suo carattere cheprobabilmente era stato assai bravo anon far apparire.

Trekkenfild

Uomini60 Michael Tumi (Aeronautica) 6.64

400 Lorenzo Valentini (Studentesca RI) 46.88

800 Giordano Benedetti (FF.GG.) 1:50.82

1.500 Merihun Crespi (Esercito) 3:44.79

3.000 Abdellah Haidane (Fanfulla) 8:11.71

60 H Paolo Dal Molin (Ath. Club) 7.75

Alto Silvano Chesani (FF.OO.) 2.31

Asta Claudio Stecchi (FF.GG.) 5.60

Lungo Fabrizio Donato (FF.GG.) 7.95

Triplo Andrea Chiari (Riccardi) 16.85

Peso Paolo Dal Soglio (Carabinieri) 18.78

Marcia km 5 Giorgio Rubino (FF.GG.) 19:22.80

4x1 giro Fiamme Gialle 1:28.04

(Marani, Basciani, Patano, Rosichini)

DONNE60 Audrey Alloh (FF.AA.) 7.39

400 Maria Enrica Spacca (Forestale) 53.00

800 Elisa Cusma (Esercito) 2:04.97

1.500 Elisa Cusma (Esercito) 4:17.79

3.000 Silvia Weissteiner (Forestale) 9:01.35

60 H Veronica Borsi (FF.GG.) 8.18

Alto Raffaella Lamera (Esercito) 1.89

Asta Anna Giordano Bruno (Assind. PD) 4.30

Lungo Teresa Di Loreto (FF.AA.) 6.17

Triplo Simona La Mantia (FF.GG.) 14.05

Peso Julaika Nicoletti (Forestale) 17.04

Marcia km 3 Anna Eleonora Giorgi (FF.AA.) 12:53.14

4x1 giro Forestale 1:36:40

(Hooper, Spacca, Arcioni, Giovanetti)

Uomini60 Michael Tumi (Fiamme Oro) 6.51

400 Isalbert Juarez (Fiamme Oro) 47.11

800 Giordano Benedetti (FF.GG.) 1:48.11

1.500 Najibe Marco Salami (Esercito) 3:49.96

3.000 Abdellah Haidane (Fanfulla) 8:00.97

60 H Stefano Tedesco (F. Gialle) 7.87

Alto Silvano Chesani (FF.OO.) 2.33

Asta Giorgio Piantella (Carabinieri) 5.50

Lungo Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) 7.95

Triplo Michele Boni (Aeronautica) 16.56

Peso Marco Dodoni (Forestale) 18.31

Marcia km 5 Giorgio Rubino (FF.GG.) 19:32.51

4x1 giro Fiamme Gialle 1:27.13

(Valentini, Tricca, Patano, Lorenzi)

DONNE60 Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) 7.37

400 Chiara Bazzoni (Esercito) 53.78

800 Elisa Cusma (Esercito) 2:04.11

1.500 Margherita Magnani (FF.GG.) 4:14.54

3.000 Silvia Weissteiner (Forestale) 9:03.29

60 H Veronica Borsi (FF.GG.) 8.00

Alto Alessia Trost (Fiamme Gialle) 1.95

Asta Roberta Bruni (Ca. Ri. Rieti) 4.60

Lungo Giulia Liboà (Cus Pisa) 6.00

Triplo Simona La Mantia (FF.GG.) 14.06

Peso Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) 18.11

Marcia km 3 Antonella Palmisano (FF.GG.) 12:53.63

4x1 giro Esercito 1:37:72

(Draisci, Marone, Doveri, Bazzoni)

2012 2013

I campioni del salotto buono: due anni a confronto

Chesani, un trentino, accasato a Mo-dena, al primo tentativo non ha fattoneppure traballare l’asticella, costrin-gendo, si fa per dire, all’applausotutti gli avversari, in pedana, amiciquando tutto è finito. «Il salto in altoè una famiglia». Ha tenuto a sottoli-neare il neo campione italiano. Nonpossiamo di certo smentirlo. Vistocome sono andate le cose. Già unanno fa nello stesso impianto il ra-gazzo di 25 anni delle Fiamme Oroaveva fatto fuoco e fiamme per poispegnersi durante l’estate, non con-quistare il pass olimpico e giocare a

beach volley sul Lago di Caldonazzo.Speriamo che la prossima estateChesani la trascorra a Mosca. Nellapiazza Rossa non si gioca a volley, mapasseggiare dopo un Mondiale paresia rilassante.Ha la patente da poco e il viaggio daNazzano (Roma) a Rieti dove si al-lena, Roberta Bruni, usufruisce delnonno driver. «Ancora non si fidano alasciarmi guidare l’auto». RobertaBruni lo diceva ridendo dopo cheaveva tentato il mondiale indoor ju-niores sulla misura di 4.63 detenutodalla svedese Bengtsson. Lo aveva

fallito di poco ma aveva buttato corpoe anima oltre 4.60 nuovo primato ju-niores. Roberta è la nuova stella dellaspecialità italiana, la scorsa estate inquel di Barcellona si era messa alcollo il bronzo, dopo il ritiro di AnnaGiordano Bruno abbiamo un’altra ra-gazza in grado di toccare il cielo. Tral’altro una settimana prima nell’im-pianto al coperto di Fermo aveva vali-cato l’asticella a 4.51. Per Ancona ciha ricordato il presidente sono arri-vate delle nuove aste, Roberta le hausate immediatamente, i risultati sisono visti. Roberta Bruni, 18 anni,

Stefano mei.

oscar Pistorius.

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non è Yelena Isinbayeva, questo è si-curo, ma è una ragazza tosta nel ca-rattere e nello spirito per comeaffronta le gare. Per ora possiamo ac-contentarci di queste caratteristiche,poi col tempo si vedrà.Tra coloro che hanno fatto vedere ot-time cose anche Veronica Borsi,bionda ostacolista che in assenza diMarzia Caravelli ha centrato un ot-timo 8.00 nei 60 ostacoli davanti aMicol Cattaneo. Una delle tante gareche hanno lasciato il segno su questapista divenuta magica per almenouna domenica.Adesso sotto con gli Euroindoor diGoteborg, dove la spedizione italianasupera le 40 unità, 44 per l’esattezza,più di quella di Genova nel 1992.L’idea di portare in Svezia oltre agliazzurri in possesso del minimo,anche i campioni italiani pare più chebuona. I risultati? Aspettiamo il pros-simo numero di Trekkenfild.

Walter Brambilla

In alto e nella foto grande a destra: la dicianno-venne (classe 1994) Roberta Bruni mentre superal’asticella a 4.60 (nuovo record nazionale) e su-bito dopo l’impresa, quasi incredula di quanto ot-tenuto ad Ancona.Sopra: tutta la felicità di Veronica Borsi, dopo ilsuccesso nei 60 ostacoli (8.00).A sinistra: Giorgio Rubino (pettorale n. 14) lanciatoverso il successo nella 5 chilometri di marcia. Allesue spalle il compagno di squadra Vito Di Bari,terzo.