touring 12 / 2011 italiano

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Traffico sulle autostrade Visita alla nuova centrale di Emmenbrücke 10 Centri tecnici del TCS Prima di pagare è meglio far controllare l’occasione 34 Test della Ford Focus Aspetto curato, consumi bassi e tocco sportivo 16 Concorso: in palio due set abbonamento metà prezzo, carta di credito e giornaliera 41 Viaggi e animali domestici In auto con cani e gatti 13 Corsi di immersione nel Mar Rosso Subacquei si diventa 26 Operai sui cantieri Un lavoro ingrato 4

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Il giornale della mobilità, edizione del 7 luglio 2011

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Page 1: Touring 12 / 2011 italiano

Traffico sulle autostradeVisita alla nuova centraledi Emmenbrücke 10

Centri tecnici del TCSPrima di pagare è meglio farcontrollare l’occasione 34

Test della Ford FocusAspetto curato, consumibassi e tocco sportivo 16

Concorso: in palio due set abbonamento metà prezzo, carta di credito e giornaliera 41

7 luglio 2011 touring 12www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Viaggi e animali domestici

In auto con cani e gatti 13Corsi di immersione nel Mar Rosso

Subacquei si diventa 26

Operai sui cantieri

Un lavoro ingrato 4

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7 luglio 2011 | touring 12 | editoriale e sommario 3

Recentemente ho potuto seguire unadiscussione tra genitori, che parlavanodelle loro prossime mete di viaggio conal seguito bambini tra i tre e i cinqueanni. Sinceramente quasi non credevoalle mie orecchie. Si parlava di destina-zioni come Bali, Sudafrica o California.Ma viene da chiedersi: «È davvero sen-sato prendere in considerazione viaggicosì lontani con dei bambini piccolioppure si tratta solo dell’ego dei geni-tori?». Va comunque sottolineato cheviaggi così lontani non rappresentanoaffatto una rarità. E ci si può chiederequanto i bambini possano approfittaredi un viaggio del genere. Immaginatevi:ore e ore nell’aereo, poi l’arrivo in unmondo completamente estraneo concondizioni climatiche a volte estreme evia di questo passo.Secondo me è chiaro che i viaggi lon-

tano hanno un senso quando i bambinihanno una certa età, quando con loro sipuò girare nell’interno più che staresdraiati in spiaggia e possono anche ca-pire la cultura straniera. Per questomo-tivo lancio un appello affinché le feriecon i bambini si trascorrano nella moltovariegata Svizzera. Qui è divertenteviaggiare in auto, treno o battello e c’èmolto da scoprire. L’offerta di vacanzeadatte ai bambini va dai villaggi perfamiglie della Reka alle idilliache capan-ne alpine fino a dormire sulla paglia infattoria. E se qualcosa va storto, si puòsempre far ritorno in poco tempo dovesi abita.

Felix Maurhofer, caporedattore

Ha senso viaggiarenei paesi lontanicon bambini?

Foto di copertinaAutore: Christian Bonzon

primo piano4 Cantieri autostradali

Lavoro ingrato e pericoloso pergli operai della manutenzione.

società e mobilità9 Rincaro contrassegno autostradale

Tre buoni motivi per essere contrari.9 Il consulente

Regole della circolazione sui laghi.10 Centrale di gestione del traffico

Per combattere gli ingorghi nazionali.13 In viaggio con gli animali domestici

Fido e Fufi sicuri in auto.

test e tecnica16 Test della Ford Focus 1.6 TDCi

Piacere di guida e sportività perla terza edizione della Focus.

21 Veicoli aziendaliL’importatore coreano Hyundaiinteressato al mercato aziendale.

Prove e novità21 La familiare Hyundai i4023 Fiat Freemont, l’italo-americana

Gli svizzeri trascorrono volentieri le vacanze in patria e rappresentano il 44% di tutti i per-nottamenti dell’anno scorso. I rimanenti provengono per il 41% dall’Europa e per il 15%dal resto del mondo. Britannici e americani sono quelli che spendono di più per il soggiorno(senza viaggio), ad eccezione degli arabi del Golfo che spendono ben 500 fr. al giorno.

grafico

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viaggi e tempo libero26 Corso di sub in Egitto

Imparare ad immergersi nel paradisosottomarino egiziano.

30 Particolarità engadinesiDolci, caffè, whisky e salumi: paradisodella gola in Alta Engadina.

club e soci34 Auto d’occasione

Un test imparziale nei centri tecnicidel TCS prima dell’acquisto dell’usato.

37 Albergo TCS Schloss RagazUn’oasi di pace idilliaca con il marchio«Relais du Silence».

40 Viaggiare informatiPreparare il proprio itinerario stradalecon l’aiuto del sito del club.

42 l’incontroBrigitte e Ivo Jost, alla scopertadel mondo in bicicletta.

40 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

Paese Numero Spesapernottamenti giornaliera

2010 in fr.Svizzera 15'765'304 170.–

Germania 5'816'520 150.–

Regno Unito 1'853'557 220.–

Stati Uniti (USA) 1'506'435 220.–

Francia 1'449'278 160.–

sommario

Gli svizzeri amano la Svizzera

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4 primo piano | touring 12 | 7 luglio 2011

›«A 30 centimetri dalle automobili, tutto èpericoloso», confida Joao Rodriguez, checon due colleghi è affaccendato da due orea rimettere in sesto un guardrail deformatoda un veicolo. Le tracce di pneumatici alsuolo attestano la violenza dell’urto. L’at-mosfera è dantesca. Oltre ai colpi di mar-tello sul guardrail c’è la sfilata ininterrottadi vetture che intasano l’altra metà dellacarreggiata. Difficile parlarsi in mezzo atanto chiasso, tanto più che gli operai in-dossano il casco e le protezioni acustiche.Per lavorare in un clima del genere ci vuoleun carattere ben temprato.

Rischioso sbaglio | Siamo sull’autostra-da che aggira Losanna: «Il rumore è tremen-do – sottolinea l’addetto Tiziano Monti –.È difficile scambiare qualche parola. Perquesto motivo organizziamo il lavoro inmodo più preciso possibile prima di venirequa». Si percepisce la routine nei gesti mil-limetrici degli «uomini in giallo». Concen-tratissimi, compiono il loro lavoro metodi-

«Nessuno sipreoccupa di noi»Gli operai incaricati della manutenzione delle autostradesvolgono un mestiere ingrato e pericoloso. Oltretuttoincassano le ingiurie degli automobilisti arrabbiati perchédevono rallentare. Reportage a Losanna e Winterthur.

camente, facendo continuamente attenzio-ne a non oscillare o scivolare.

Per il momento tutto fila liscio, ma non èsempre il caso… perché malgrado una visi-bilissima segnaletica a illuminazione LED,disposta 500 metri prima dell’area del can-tiere, non è raro che accada l’incredibile.Ci sono automobilisti che irrompono sullacorsia chiusa al traffico e si accorgono delloro sbaglio soltanto pochi metri prima delcamion-tampone: «Un giorno una macchinaè penetrata sulla corsia dove stavamo lavo-rando e ci è venuta praticamente addosso.Che caos!», esclama Joao Rodriguez. «Ilconducente ha inchiodato sui freni appenaprima del camion-tampone ed è riuscito arimettersi in carreggiata all’ultimo secon-do… Per fortuna in quel momento non pas-sava nessun altro veicolo».

Urtare la giraffa | Pur con più spaventoche dolore, il fatto si è concluso meno benerecentemente sull’A9, all’altezza di Lutrynel canton Vaud. Un furgoncino ha centrato

I lavori di manutenzione si svolgono generalmente durante le ore nondi punta, tra le 9 e le 15, al fine di non ostacolare il traffico dei pendolari.

Alcune strisce riflettenti supplementari sono apposte ai veicoli destinatialla manutenzione delle autostrade per aumentarne la visibilità.

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7 luglio 2011 | touring 12 | primo piano 5

Gli operai lavorano alacremente per riparare una guidovia danneggiata in seguito ad un incidente.

Certe operazioni necessitano la presenzanelle immediate vicinanze del traffico.

la «giraffa luminosa» in pieno giorno (vedifoto sulla pagina seguente), con bel tempoe sotto un sole radioso. Incidenti del genereaccadono in media una volta al mese sullarete di competenza dell’Unità territoriale 2dell’Ufficio federale delle strade: «La spie-gazione fornita dal conducente colpevole èquasi sempre la stessa: non l’avevo visto»,sottolinea Denis Rohrbasser, responsabiledella gestione del centro di manutenzionedi La Blécherette.

Radersi al volante | Davanti a un similepericolo, le autorità non restano inattive.Gli operai ricevono indumenti ad alta visi-bilità e si addobbano i veicoli di banderiflettenti supplementari. In caso di mal-tempo, nella misura del possibile, gli inter-venti sono rinviati fino al ritorno di condi-zioni favorevoli.

Inoltre, se necessario, le fasi più delicatesi svolgono con l’appoggio della polizia.Si è anche acquistato un «dispositivo dicorsie» LED, che segnala in anticipo lapresenza di un cantiere, 500 metri prima. Sidovrebbe essere ciechi per non accorgerse-ne… oppure terribilmente distratti: «Quan-do si vede gente che si fa la barba, si truccao legge il giornale al volante, ci si dice cheallora ci sono fin troppo pochi incidenti»,osserva Marc-André Luy, vice-responsabiledella gestione.

Lavoro notturno | A livello nazionale,l’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha ap-portato anche il suo contributo ad edifica-re, su tutta la rete autostradale svizzera, lasicurezza decidendo di sostituire la fascia

continua a pagina 7

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* In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma didenaro equivalente. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali. I collaboratori del TCS e i loro famigliari non possono partecipare.

20 YEARSSTREETPARADE!La ventesima edizione della variopinta e folle

parata della Svizzera si svolgerà il 13 agosto sulle

sponde del lago di Zurigo. Touring mette in palio

5x2 pacchetti VIP esclusivi! Ognuno di questi pacchetti Touring VIP comporta 2 biglietti per la Love Mobile

«crazy electronic circus» con Boy George e il DJ René S., 2 biglietti per la zona VIP del ventesimo anniversario,

2 biglietti per il Megaparty Energy 11 e un 1 CD «Street Parade official Compilation mixed by Remady». L’unica

condizione per partecipare a questo sorteggio sarà quella di vestirsi poi nello stile (colori) richiesto dagli organizza-

tori, come pure tanta voglia di ballare e di far festa! Godetevi la Street Parade da questa speciale prospettiva e il

successivo Megaparty Energy11 con le superstar David Guetta, Armin van Buuren, DJ Antoine, Remady e altri

150 DJ! Ti garantiamo una festa di prima categoria!

Touring e

Street Parade sorteggiano

5�2 biglietti per

l’esclusiva Love Mobile di

Boy Georgee l’entrata p

er il

MegapartyEnergy 11 al 13.08.2011.

Per partecipare inviare un SMS scrivendo

«Parade» al numero 9988 (CHF 1.–/SMS).

Partecipazione tramite

cartolina postale a: Concorso Touring,

«Parade», Casella postale,

8099 Zurigo. Termine di invio:

25. 07. 2011*

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7 luglio 2011 | touring 12 | primo piano 7

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divisoria centrale floreale con dei blocchi dicemento. Finito il tempo in cui bisognava ta-gliare le siepi più volte l’anno, come pure icomplicati interventi in caso di incidente! Ilprovvedimento è salutare pure per i contri-buenti, poiché permette notevoli risparmi.

Ma gli sforzi dell’Ustra cozzano a volte con-tro degli imperativi in contraddizione tra loro.Allo scopo di perturbare il meno possibile lacircolazione, l’Ufficio federale ha intensificatoil lavoro durante la notte… nonostante in que-sta fascia oraria i rischi per la sicurezza degliaddetti siano importanti: «Di notte la genteguida velocemente. Vanno in discoteca o torna-no da una cena in compagnia», spiega DenisRohrbasser. «Si tratta spesso di conducentiche utilizzano poco la macchina in settimana emancano quindi dell’abitudine al volante. Ilnostro personale corre di conseguenza unrischio elevato».

Dito medio | Al lavoro ormai da molte ore sulguardrail danneggiato, i tre «uomini in giallo»procedono alle ultime verifiche prima di rica-ricare il materiale sul camion e abbandonare iluoghi. Tutto si è svolto bene questo martedìmattina, ma come d’abitudine gli automobili-sti non hanno manifestato atteggiamenti diriguardo: «Abbiamo diritto spesso a colpi diclacson, quando non si tratta di gesti del ditomedio e insulti», si lamenta José Rodriguez. Ilquale conclude con una sua statistica persona-le che fa riflettere: «Non oltre il 50% degliautomobilisti fa attenzione a noi».‹

Jacques-Olivier Pidoux«Non l’avevo visto», ripetono di regola gli automobilisti che urtano la segnaletica luminosa(in alto). Grandi sforzi sono necessari per riparare i guardrail (in basso).

foto

ChristianBonzon,ald

Una delle mansioni più pericolose su un cantiere di manutenzionestradale consiste nel mettere in sicurezza il perimetro vietato altraffico. Per farlo, un operaio deve deporre a mano una serie diconi lungo la corsia aperta alla circolazione, spostandosi a qual-che centimetro dalle automobili. Stessa cosa quando i lavori ter-minano: l’operaio recupera i conispostandosi nuovamente sfio-rando il traffico. Malgrado ogniprecauzione, il compito resta al-tamente pericoloso: «Prima o poi

ci scappa un incidente», nota BeatStädler, capo gestione pressol’ispettorato delle strade nazio-nali del canton Zurigo.

Deciso ad agire prima che l’ir-reparabile abbia luogo, il cantonecerca un mezzo per svolgere que-sta mansione in modo più sicuro.Dopo lunghe ricerche, Beat Städ-

ler ha scovato in Olanda un vei-colo munito di un braccio artico-lato che depone automaticamen-

te i coni sulla carreggiata e poi li rimuove agevolmente a conclu-sione del cantiere. L’operazione è pilotata tramite computer dal-l’interno dell’abitacolo, ben riparati. Non c’è più bisogno di avven-turarsi personalmente a qualche centimetro dalle autovetture.Testato durante due mesi nella regione di Winterthur, il veicolo ha

convinto i responsabili. «Aumen-ta sensibilmente la sicurezza deinostri dipendenti», osserva BeatStädler. Al prezzo di 600000franchi, comporta solo una leg-gera crescita dei costi di manu-tenzione.

Denaro ben investito, perché ilveicolo possiede anche un altrovantaggio: 150 metri prima del-l’area dei lavori, depone tre ban-de di plastica sulla carreggiataprovocando uno scossone al pas-saggio dei veicoli, allo scopo discuotere dal torpore i conducentie renderli attenti all’imminentecantiere. jop

Un veicolo «intelligente» depone i coni sulla carreggiata

Questo veicolo farà forse presto la sua comparsa in Svizzera.

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7 luglio 2011 | touring 12 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Si ritorna a remare e pagaiare. Mate-rassini gonfiabili e gommoni tornano asolcare i nostri laghi. Una vera festa.Tuttavia occorre sapere che esistonoregole anche per «gli aiuti al galleggia-mento» oppure i mezzi da svago o dabagno. Queste imbarcazioni da spiaggia– come vengono definite ufficialmente –non richiedono alcun numero d’imma-tricolazione, ma possono essere impie-gate unicamente entro 150 metri dallariva oppure dal natante da cui sonostate messe in acqua. La traversata dellago a bordo di un canotto o di un mate-rassino è quindi vietata se non è accom-pagnata da un natante immatricolato.Proibito pure addentrarsi in riserve dipiante acquatiche quali canneti, giunchio ninfee. Le zone chiuse alla naviga-zione sono segnalate con boe di coloregiallo.

Natanti a motore possono avvicinarsia meno di 150 metri dalla riva soltantoper approdare o per partire, stazionareo attraversare passaggi stretti. Essidevono inoltre scegliere la via più breve.La velocità è inoltre limitata a 10 km/h.Infine, chi viaggia su uno specchio d’ac-qua è chiamato ad un particolare dove-re di precauzione: deve segnatamentevegliare a non mettere in pericolo nes-suno, a non arrecare danni a beni altruiné all’ambiente, oltre che prestare at-tenzione alla navigazione di linea e allapesca. Ulteriori restrizioni basate sualtre norme sono peraltro possibili. SulLago di Baldegg (canton Lucerna) – diproprietà di Pro Natura – i vari tipi dinavigazione sono proibiti.

Chi trasgredisce le prescrizioni, nonriceve una multa come per la circolazio-ne stradale, ma è chiamato a compariredavanti al giudice, il che significa nonsoltanto la multa, ma anche le spese digiustizia. Le infrazioni su laghi e fiumipossono essere punite con l’arresto o lamulta, ma nei casi gravi – quando sonomesse in pericolo le persone – anchecon la detenzione fino a 3 anni.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Le regole deltraffico vigonoanche sui laghi

Una decisione controversa delle ferrovie

Non più biglietti suIntercity e InterRegioA partire dal cambio di orario di dicembre2011, ci sarà l’obbligo del biglietto per itreni a lunga percorrenza (InterCity e In-terRegio). In altre parole: non si possonopiù comprare biglietti dal personale dibordo. Chi non possiede un titolo di viag-gio, verrà multato. Ad essere gabbati sonoi passeggeri stranieri e la critica a questadecisione è piuttosto grande. I responsa-bili vorrebbero almeno trovare una solu-zione assieme al personale di bordo, defi-nendo a quali condizioni si possono con-cedere delle eccezioni. hwm

Iniziativa contro i pirati della strada

Si sfondano porteaperteRecentemente è stata depositata l’inizia-tiva popolare contro i pirati della strada.La Federazione stradale svizzera (FSS), dicui fa parte anche il TCS, considera «fuoriluogo un ancoraggio a livello di Costitu-zione di un catalogo di misure dettagliatoper la lotta ai pirati della strada e agli ec-cessi di velocità». C’è bisogno di interve-nire ma a livello di legge: devono essereintrodotte regole più severe nel quadro delprogetto «Via sicura». Per la FSS, l’inizia-tiva popolare sfonda porte aperte ed èdunque da respingere. tg

Keystone

›Nella procedura di consultazione il TCSrespinge il rincaro del contrassegno auto-stradale da 40 fino a 100 fr. previsto dallaConfederazione. In primo luogo perché nonè accettabile che gli automobilisti venganochiamati alla cassa per finanziare i costi dimanutenzione e gestione degli attuali 400km di strade, per i quali sinora erano re-sponsabili i Cantoni. Il TCS critica il fattoche questa baruffa di competenze tra Con-federazione e Cantoni sia risolta a spese de-gli automobilisti. In secondo luogo, il clubè del parere che si debba considerare unaumento del prezzo del contrassegno auto-

stradale solo quando si sono prosciugate leriserve delle casse stradali di 2,8 miliardi ela Confederazione rinuncia definitivamen-te a qualsiasi nuovo finanziamento trasver-sale delle rotaie attraverso la strada. In ter-zo luogo, nel caso di un’ulteriore riscossio-ne di tributi, per gli automobilisti ci deveessere un chiaro valore aggiunto, ma il TCSritiene che non sia assolutamente il casodi questa proposta. Per quanto riguarda ilprevisto contrassegno autostradale elettro-nico, per motivi di protezione dei dati, ilclub chiede che si mantenga il collaudatosistema del bollino autoadesivo.‹ tg

Aumento fuori luogoIl TCS respinge l’aumento del prezzo del contrassegnoautostradale sino a 100 franchi per tre fondati motivi.

A fine marzo la consigliera federale Doris Leuthard (a sinistra Rudolf Dieterle dell’Ustra)ha spiegato i suoi piani riguardanti il rincaro del contrassegno autostradale.

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10 società e mobilità | touring 12 | 7 luglio 2011

›Sino alla fine del 2007, sui trafficatissimi1800 chilometri della rete svizzera dellestrade nazionali dominava una regia canto-nale per quanto riguarda la gestione deltraffico: ogni centrale di comando della po-lizia dirigeva il traffico autostradale più omeno secondo propri criteri, dunque senzauna visione nazionale. Una procedura cheha portato a misure non coordinate tra loro,che non hanno fatto altro che peggiorare lasituazione soprattutto nel caso di code cheoltrepassano i confini cantonali.

Centralizzazione | Da quando le stradenazionali sono sotto la responsabilità dellaConfederazione, secondo «La nuova impo-stazione della perequazione finanziaria edella ripartizione dei compiti tra Confede-razione e Cantoni» (NPC), si stanno facendolenti progressi in fatto di coordinamento.Una delle realizzazioni è l’inaugurazione, ilprimo febbraio 2008 a Emmenbrücke vicinoLucerna, della Centrale nazionale di gestio-

ne del traffico (VMZ-CH). Da qui, un giornodovrebbero venire gestite in modo centra-lizzato le strade nazionali al fine di evitare,o comunque di ridurre, gli incolonnamenti.Nell’avveniristico edificio, che dovrebbeessere terminato con un investimento di10 milioni, lavorano attualmente venti per-sone che si suddividono la giornata in treturni (nel fine settimana in due turni). Lastruttura non è ancora sfruttata al centoper cento e si sta procedendo alla creazionedi nuovi posti di lavoro.

I dipendenti della centrale di gestione deltraffico non sono comunque senza lavoro,al contrario: nel quadro attuale delle possi-bilità, già adesso coordinano il traffico sul-le strade nazionali, controllano il trafficopesante sull’asse nord-sud, in particolarenel tunnel del San Gottardo, monitorano icantieri (attualmente sono 263) e lavoranoin collaborazione con la centrale delle in-formazioni sul traffico nazionale Viasuissea Bienne. La redazione redige ed elabora gli

annunci del traffico per tutta la Svizzeranelle rispettive lingue nazionali. Il TouringClub Svizzero è uno dei cofondatori e tito-lari di Viasuisse; il direttore generale delTCS Bruno Ehrler è il presidente del consi-glio di amministrazione.

Molte fonti | Non solo il personale di Via-suisse, che sfrutta anche gli avvisi automa-tizzati di colonne (tel. 0800800020), ma an-che gli operatori della centrale di gestionenazionale a Emmenbrücke devono fare rife-rimento alle indicazioni dei rispettivi corpidi polizia, con cui sono in costante contatto.A ciò si aggiunge un complesso sistema diraffigurazione della situazione del traffico.Lo strumento più importante sono i 310contatori online, che forniscono dati detta-gliati sulla situazione della circolazione:attraverso immagini live di 450 telecamerelungo il tragitto vengono salvati i dati cosìraccolti. Tutto serve a registrare la situa-zione del traffico sulle strade nazionali,

Guerra agli ingorghi stradaliPer molto tempo i Cantoni hanno fatto di testa propria nel regolare il trafficosulle strade nazionali. Dal 2008, nella centrale di gestione del traffico a Emmenbrückesi cerca di risolvere il problema a livello nazionale. Ma si è soltanto all’inizio.

foto

hwm,ald

Il responsabile di gruppo Mario Frei segue sui monitor la situazione del traffico sulle autostrade e reagisce in base alle segnalazioni.

Page 11: Touring 12 / 2011 italiano

7 luglio 2011 | touring 12 | società e mobilità 11

In questo edificio avveniristico nel canton Lucerna si gestisce il traffico autostradale svizzero.

analizzarla e ordinare le necessarie misure(deviazioni, riduzioni della velocità ecc.).

Tuttavia Michael Müller, direttore delsettore Informazione e Comunicazione, cheha accompagnato «Touring» nella visitadella centrale a Emmenbrücke, invita a nonfarsi troppe illusioni: «La gestione del traf-fico ha un raggio di azione limitato, se nonci sono alternative». In altre parole signifi-ca che in Svizzera, piccola e densamentepopolata, si può fare molto di meno rispettoad altri Paesi in cui lo spazio a disposizioneè più ampio e dunque esistono più itinerarialternativi.

Agire direttamente | È, dunque, ancorapiù importante la segnaletica attiva sullestrade nazionali. Uno strumento cruciale

sono i limiti di velocità adattabili in mododinamico, cartelli con annunci e segnali lu-minosi. Solo recentemente, nel quadro di unprogetto pilota il personale dell’Ustra puòazionare da sé a partire da Emmenbrückegli impianti di gestione del traffico neltriangolo tra le A1, A2 e A3. Ma si dovrà at-tendere ancora un po’ di tempo per arrivareal punto che il personale della centralelucernese possa agire direttamente in tuttoil Paese. Gli strumenti necessari possonovenire installati solo nel quadro delle nor-mali misure di manutenzione di determina-ti tratti autostradali. In questo modo, soloal più presto nel 2020, si potrà sfruttare ap-pieno la centrale di gestione nazionale deltraffico inaugurata nel 2008.‹

Heinz W. Müller

«Ai corpi di polizia non mancherà il lavoro»»La centrale non sembra essere sfruttata appieno. Cambieràla situazione?Marc Wijnhoff: Ci vorrà ancora un po’ di tempo sino a che la centraledi gestione nazionale del traffico sarà in servizio al cento per cento.Il motivo è soprattutto tecnico. Per motivi storici, gli impianti attual-mente a disposizione sono orientati a un sistema decentralizzato edunque tecnicamente poco compatibili tra loro. Per questo motivo, lamaggior parte degli impianti di gestione del traffico vengono diretti apartire dai Cantoni. La centrale a Emmenbrücke si prenderà carico inmodo graduale dei compiti attualmente svolti a livello cantonale.Ma in questa maniera non si sottrarrà lavoro alle centralidella polizia?Il coordinamento delle forze d’intervento, la gestione delle telefonatedi emergenza, la decisione di misure per affrontare situazioni straor-dinarie in seguito a incidenti, auto in panne ecc. rimangono di com-petenza della polizia. Inoltre nei prossimi anni aumenterà la necessitàdi coordinamento tra la gestione del traffico sulle autostrade e il restodella rete stradale, sulle quali i corpi di polizia rimangono responsabilianche per la gestione operativa del traffico. In conclusione, alla poli-

Marc Wijnhoff, direttore della Centraledi gestione del traffico (VMZ-CH), Emmenbrücke

Gli utenti delle strade perdono ognianno sulla rete di strade nazionali ben33 milioni di ore a causa delle code. Undato che provoca all’economia costiattorno a 1,2miliardi di franchi. Lo scri-ve nero su bianco il «Rapporto sui flussidi traffico 2009» dell’Ufficio federaledelle strade (Ustra). La ragione princi-pale delle code è il congestionamento,che provoca due terzi circa (8029 ore)di tutti gli incolonnamenti (soprattuttonegli agglomerati). Ulteriori cause sonoincidenti e cantieri. L’area di Zurigo ri-mane il punto di maggior concentrazio-ne di code in Svizzera. Dal 2003, il nu-mero di ore d’incolonnamenti sulla cir-convallazione nord Zurigo–Winterthur(3512 ore) è praticamente raddoppiatoe corrisponde a quasi un terzo delle oredi coda sull’intera rete di strade nazio-nali. L’inaugurazione della circonvalla-zione Zurigo ovest sulla A3 non ha por-tato sollievo, anzi tutt’altro.Il congestionamento è intenso anche

attorno a Basilea, Berna, Losanna eGinevra. L’autostrada A1 tra Berna e ilraccordo di Wiggertal è spesso sovrac-caricato di traffico. La situazione è piùscorrevole tra Härkingen e Wiggertalgrazie a corsie supplementari. LaA2 traErstfeld e Biasca (tunnel del San Gottar-do) produce ogni anno il 13% di tutte leore di coda sulle strade nazionali. Gliingorghi si registrano soprattutto neifine settimana e durante gli esodi va-canzieri. hwm/tg

33milioni di oredi colonnein Svizzera

zia non mancherà il lavoro anche quando la VMZ-CH sarà completa-mente operativa.È in progetto l’integrazione della centrale delle informazionisul traffico Viasuisse nella centrale di Emmenbrücke?Direi proprio di no. Noi intendiamo concentrarci sulla gestione opera-tiva del traffico stradale. Per questomotivo abbiamo deciso da subitodi affidare a Viasuisse l’elaborazione a livello redazionale e la diffu-sione delle informazioni sul traffico. In questo settore Viasuissedispone di un’esperienza pluriennale e una competenza dimostratagiorno dopo giorno. Inoltre, essa dispone di un accesso diretto allaSSR idée suisse così come ad altri utilizzatori di informazioni sultraffico. Uno scambio permanente di dati è garantito in ognimomentoda sistemi tecnici.« Intervista: hwm

Page 13: Touring 12 / 2011 italiano

7 luglio 2011 | touring 12 | società e mobilità 13

›Al giorno d’oggi, il cane è praticamente unmembro della famiglia a pieno titolo, dun-que è anche l’accompagnatore in numerosiviaggi nel tempo libero. Ma anche i gattinon sono da meno, anche se viaggiano sol-tanto per la visita annuale dal veterinario.Per far sì che i quattro zampe e anche i loropadroni siano protetti in maniera adeguataed i viaggi si svolgano col minore stresspossibile, questi animali devono esseremessi in sicurezza. Non da ultimo anche perrispettare le disposizioni di legge vigenti(vedi riquadro). Per la mobilità con gli ani-mali domestici esistono diversi sistemi disicurezza, che vengono testati mediantecrash-test sul loro grado di sicurezza e sul-la loro maneggevolezza.

Poche chance | I crash-test effettuatihanno dimostrato che, nel caso di un inci-dente stradale a 50 km/h, le probabilità disopravvivenza per un cane non posto incondizioni di sicurezza sono molto scarse.Il cane va a sbattere in avanti, con un peso25 volte il suo, sul parabrezza oppure con-tro il poggiatesta e lo schienale anteriori.Nel caso di un incidente del genere le con-seguenze per il conducente ed il passeggerosono notevoli. Anche una coperta protettivache viene usata per il trasporto del cane suisedili posteriori non può cambiare nulla,poiché serve solamente per proteggere dal-lo sporco.

Molto meglio le cinture di sicurezza percani che, in combinazione con una bardatu-ra, proteggono le persone impedendo al ca-ne, nel caso d’incidente, di venire catapul-

tato in avanti. Le cinture vengono fissatealla cintura di sicurezza in dotazione sulveicolo, alla chiusura della stessa oppureagli attacchi Isofix nei nuovi prodotti.

Le cinture di sicurezza per cani con chiu-sure in plastica non offrono alcuna sicurez-za nel caso di una collisione o di una frena-ta a fondo, dato che si spezzano facilmente.Per contro, i sistemi che hanno superato icrash-test con chiusure in metallo e doppioallacciamento al sistema della cintura han-no dato buoni risultati, ma proteggono inprima linea le persone e non il cane: l’ani-male, infatti, urta comunque contro lo schie-nale del sedile e si ferisce gravemente.

Box per il trasporto | Ulteriori sistemi disicurezza sono reti o grate, che dividono lospazio interno dell’auto. Dato che esistonodiverse reti e grate e fatte di diversi mate-riali, questo sistema non può essere valuta-to in modo generale. Il materiale e il fissag-gio devono essere predisposti per diversi

quintali, solo in questo modo, nel caso diuna collisione, l’animale non viene catapul-tato in avanti. L’ideale sono delle grate so-lide che vanno dal tetto sino al pavimento.

I box di plastica per il trasporto offrono,se piazzati in modo ottimale e ben fissati,una buona protezione sia per il cane sia peril passeggero anteriore. Tanto più il box èstabile, tanto più è sicuro. Al momento dipiazzarlo è importante che venga appoggia-to sul davanti. I piccoli box si collocanoal meglio nello spazio per i piedi dietro ilsedile del passeggero, i grandi box, invece,di traverso alla direzione di marcia nellospazio di carico direttamente appoggiatiallo schienale.

Per il TCS, il sistema più sicuro per il tra-sporto dei quattro zampe è il box metallicoinstallato in modo fisso nello spazio di ca-rico. Il cane non può nuocere a nessuno edè ben protetto grazie al fissaggio stabile an-che nel caso di una collisione.‹

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Cane e padrone protettiPer far sì che cani o gatti a bordo non distraggano il padrone e lo mettano in pericolo,devono essere assicurati bene. Il TCS ha verificato diversi sistemi.

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Un box fisso offre la miglior protezione per cane e padrone durante i viaggi in auto.

Trasporto di animali

Nel trasporto di animali, devono essererispettate le norme dell’Ordinanza sullaprotezione degli animali e della Leggefederale sulla circolazione stradale(LCStr). L’Ordinanza prescrive che glianimali devono disporre di spazio suffi-ciente, non devono subire danni e nonsoffrire. Stando alla LCStr, vanno messiin sicurezza in modo che non danneg-gino o diano fastidio e non possano ca-dere. Lo stesso vige nella maggioranzadei Paesi europei. All’estero è d’obbligoun passaporto UE per animali. Meglioinformarsi all’Ufficio federale di veteri-naria sulle norme d’ingresso. TCS c+p

Page 14: Touring 12 / 2011 italiano

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16 test e tecnica | touring 12 | 7 luglio 2011

L’ingombrante guscio di plastica sul parabrezza.

continua a pagina 19

+–Più o meno

Ottimo telaio con proprietà equilibrate,consumi moderati, buona offerta dispazio nel vano bagagli, ampio equi-paggiamento di sicurezza e comfort,buon rapporto prezzo/prestazioni,ottima comodità di guida.

Visibilità anteriore, posteriore e latera-le limitate, vano di carico alto, necessi-tà di assistente di parcheggio, sistemidi assistenza non tutti «maturi», pale-se difficoltà di ripresa, margine sottotetto ristretto sul posteriore.

› La regola recita che basta migliorare re-golarmente un modello di successo. E Ford,con la terza generazione della Focus è riu-scita proprio in questo, presentando unavettura che promette una buona dose disportività e molto piacere di guida. Se ilmodello precedente era ancora un po’ goffo,la nuova linea è infatti più elegante e sma-liziata. Particolarmente piacevole è l’inso-lito posteriore.

In concreto, non solamente l’apparenza,ma anche le proprietà di guida della FordFocus 1.6 TCDi Titanium sottoposta al no-stro test, con i suoi 115 CV, sono accatti-vanti. Su questo punto gli ingegneri di Fordhanno lavorato sodo e la nuova Focus è benpiantata sulla strada, affronta le curve conbravura, offre buone reazioni e dimostragrande sicurezza. Il telaio sportivo ma nontroppo rigido e stabile, così come lo sterzodiretto garantiscono un potenziale di pia-cevolezza nella guida. La terza generazionedella Ford Focus incarna, dunque, il diver-timento allo stato puro e pone nuove sfidenel segmento, grazie anche a numerosi eutili sistemi di assistenza alla guida.

Interni coerenti | Vista da fuori la nuovaFocus appare compatta. Un’impressioneche inganna, perché l’abitacolo sportivoappare spazioso, ad eccezione dei sedili po-steriori, che a causa della linea del tetto,che ricorda un coupé, non offre molto spa-zio per la testa. Una dualità che si perce-pisce fin dal momento in cui si aprono leportiere: l’ambiente interno viene infattiilluminato di luce rossa, ma vira al blu almomento di chiuderle. Sempre in blu sonoilluminati gli strumenti principali, benpiazzati e leggibili. Leggibilità e visibilitàche si esauriscono purtroppo qui, poiché laconsole centrale e il volante sono tempesta-ti di numerosi pulsanti e comandi. Quasicome su un’astronave.

Dietro lo specchietto retrovisore centrale,un guscio di plastica, che racchiude i sen-

sori dei sistemi di assistenza, scende lungoil parabrezza e richiede qualche tempo perabituarvisi. Oltre a ciò, sulla Focus anche lavisibilità laterale e posteriore è molto limi-tata, per cui i sensori di parcheggio sono unmust. Il bagagliaio, con un volume di 365 l,è spazioso per la categoria. Unico neo l’al-tezza del bordo di carico. Chi ha bisogno dipiù spazio può ottenere 1148 l ribaltando isedili.

Poca esplosività | Non appena il turbo-diesel da 1.6 litri sale di giri, la Focus si di-mostra dinamica. Il motore gira molto benee con eleganza. Inoltre, ciò che più conta og-gi, è molto economico. Ma prima di arrivarea ciò, ci vuole del tempo. Il motore mancaun po’ di esplosività in avvio e impiega 10,9secondi per spingere l’auto a 100 km/h. Se igiri scendono sotto i 1500 g/min, occorrescalare marcia, altrimenti il motore nonriesce a rilanciare la vettura.

Nonostante innesti un tantino lunghi,l’inserimento delle marce è morbido e piut-tosto preciso. Ben riuscito è il telaio equili-

Focus incarnail dinamismoLa terza generazione della Ford Focus mette accentisu design, comportamento stradale, sicurezzaed economicità. Test della Focus 1.6 TDCi Titanium.

foto

MathiasWyssenbach

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7 luglio 2011 | touring 12 | test e tecnica 17

La terza generazione della Ford Focus brilla per il design elegante e l’assetto sportivo ma confortevole.

Il cruscotto con una pletora di pulsanti.

tabellacomparativa

Ford Alfa Romeo Citroën OpelFocus 1.6 TDCI Giulietta 1.6 DS4 1.6 HDi Astra 1.7 CDTiTitanium JTDM Distinctive SO Chic Cosmo

Prezzo (fr.) 38350.– 35450.– 37150.– 36000.–Cilindrata (cc) 1560 1598 1560 1686Potenza (kW/CV) 85/115 77/105 82/112 92/125Coppia massima (Nm/min) 270/1750 280/1500 270/1750 280/2000Consumo (l/100 km) 4,3 A2 4,41 A2 4,71 A2 4,61 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 705 696 707

Costi al chilometro (fr./km)3 –.76 –.71 –.75 –.76Costi di manutenzione4 11333 11133 11133 11333

Test «Touring» 12/2011 18/20105 1/20116 5/20107

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Alfa Romeo 1.4 MA Distinctive 6 Citroën C4 2.0 HDi 7 Opel Astra 1.6 T Sport

Page 18: Touring 12 / 2011 italiano

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7 luglio 2011 | touring 12 | test e tecnica 19

brato, che offre sportività senza penalizza-re la comodità. La Focus curva con la pre-cisione di un go-kart, non ha praticamentesottosterzo e rimane stabile come su duebinari nella carreggiata. Riusciti anche isedili, ben rifiniti e dalla buona tenutalaterale.

Sistemi d’assistenza | Il fattore sicurez-za e sistemi di assistenza sono centrali sul-la Ford Focus. Già nella versione di serie, laFocus Titanium è ben equipaggiata per lacategoria: luci automatiche, sensore piog-gia, regolatore di velocità o assistenza allapartenza in salita. Ciò che non ha rivali perquesta categoria sono inoltre i sistemi op-zionali a prezzi vantaggiosi. Ad esempio sulveicolo testato erano istallati regolazione

automatica degli abbaglianti, mantenimen-to della corsia, rilevamento di veicoli nel-l’angolo morto, attivazione automatica del-la frenata in città e riconoscimento dei se-gnali stradali (pacchetto Driver Assistant apartire da 1600 fr.). Riconoscimento dei se-gnali e rilevamento delle vetture nell’ango-lo morto peraltro non sono ancora calibratiin modo ottimale. I freni agiscono rapida-mente e la vettura si ferma dopo 36,7 metri.In fatto di sicurezza, la Focus guadagnapunti già nella versione base.

Come nelle versioni precedenti, anche laterza era della Focus farà la gioia dei fanper la linea sportiva, il motore economicoma dalle ottime prestazioni e in particolareper le caratteristiche dinamiche della gui-da. La versione Ambiente è ottenibile a par-tire da 24400 fr. con motore da 105 CV 1.6a benzina.‹ Felix Maurhofer

continua da pagina 16

Ford Focus 1.6 TDCi Titanium in dettaglioABITACOLO11113 L’abitacolo nel complessoè spazioso, benché a causa della linea simile adun coupé lo spazio posteriore è piuttosto limita-to. Il bagagliaio è spazioso, con 365 litri di volume,ma il vano di carico è alto. Diversi sono i vani por-taoggetti.

COMFORT 11113 La regolazione delle so-spensioni offre un buon compromesso tra rigidi-tà e comfort. Sedili sportivi ben rifiniti e con lagiusta tenuta laterale. L’uso dei vari pulsanti ecomandi sulla console centrale e sul volante ri-chiede un certo tempo di apprendimento.

DOTAZIONE 11111 La versione Titanium èottimamente equipaggiata con climatizzatoreautomatico a due zone, regolatore di velocità,

sistema audio Sony, luci automatiche e sensoreper la pioggia.

PRESTAZIONI 11113 Il turbodiesel nel com-plesso si comporta bene. Nonostante qualchedifficoltà di ripresa alla partenza, in seguito lapotenza è sorprendente e garantisce alla Focusle necessarie prestazioni di guida. Il motore girabene e consuma anche poco.

COMPORTAMENTO 11111 L’assetto dellanuova Focus è ottimo e permette curve precisee dirette, con poco sottosterzo e buona tenuta distrada. La manovrabilità è pure buona.

SICUREZZA 11112 La versione di base offreun’ottima dotazione di sicurezza. Gli optionalsono il top.

I passeggeri posteriori devono fare attenzione all’alta soglia d’entrata.La visibilità posteriore è limitata. Gradevole la coda di nuova concezione.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOFord Focus 1.6 TDCi Titanium; 5 porte,5 posti; 38350 fr. (auto del test: 44563 fr.)Gamma: dalla 1.6Ti-VCT Ambiente(24400 fr.) alla 2.0 16 V Duratorq TDCiTitanium (40850 fr.)Opzioni: pacchetto Driver Assistant(1600 fr.), vernice metallizzata (1150 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, 1 anno garanziaextra Ford; 12 anni contro la ruggine (condi-zioni)Importatore: Ford Motor Company SA,Geerenstrasse 10, 8304 Wallisellen,www.ford.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri diesel 1.6 turbo, 115 CV;trazione anteriore, cambio a 6 marcePeso: 1455 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1900 kg, carico rimorchiabile 1200 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 10,9 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 7,4 s80–120 km/h (in 4a) 8,7 sDiametro di sterzata: 11,6 mInsonorizzazione:

60 km/h: 60 dBA 11113

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 36,7 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

20000/12 0,6 87.–40000/24 1,2 174.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 26,2 6048.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 76 608.– 346.–30000 52 608.– 693.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS),agenzie Ford da 125 a 185 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 5,3 3,7 4,3fabbrica 5,1 3,7 4,2Emissioni di CO2: 111 g/kmMedia svizzera di CO2: 167 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

5,5 l/100 km autonomia 964 km

serbatoio: 53 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: anteriore 146cm, post. 143cmbagagliaio: 365–1148 litripneumatici: 215/50R17, min. 205/55R16

107cm

14

8cm

��

�89–113cm

95cm

� 61–88cm

passo 265cm� �lungh. 436cm (larg. 182cm)

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Page 20: Touring 12 / 2011 italiano

• In giardino o in veranda, in balcone o sulla terrazza prendisole, nel locale sauna o fitness• 120 getti d’acqua per un piacevole relax• Siete comodamente seduti sul fondo imbottito, non vi sono né postazioni rigide predefinite,

né angoli o spigoli• Per metterla in funzione bastano 5 minuti (occorre poi solo riempirla d’acqua); il montaggio è

semplicissimo e non richiede alcun attrezzo• Nessuna struttura fissa, nessuna installazione• Grazie al riscaldamento integrato (fino a 40°) la MSpa-Whirlpool si addice anche agli spazi aperti• Sistema elettronico integrato con le seguenti funzioni: pompa idromassaggio, pompa filtraggio

e riscaldatore• Grazie alla chiusura lampo è possibile coprire ermeticamente la vasca: polvere e insetti non finiscono

così nell’acqua• Con il lucchetto a combinazione, fornito assieme alla vasca, potete chiudere la vostra MSpa-Whirlpool

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Dati tecniciDimensioni esterne: 204 x 70 cm, peso (vuota): 38 kg, peso (piena): 1238 kg, volume d‘acqua: 1200 l, lunghezzadel cavo: 4,5 m, consumo energetico: 1580 Watt (riscaldamento), 720 Watt (idromassaggio)

DotazioneVasca con modulo riscaldatore e idromassaggio, dispositivo di protezione contro le sovratensioni FI integratonel cavo, manometro, 2 cartucce di filtrazione, DVD (t + f), set di tubi, set di riparazione, copertura della vascacon serratura a combinazione e istruzioni per l’uso (t, f, i)

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Page 21: Touring 12 / 2011 italiano

7 luglio 2011 | touring 12 | test e tecnica 21

›Sviluppata specificamente per l’Europa,la station wagon Hyundai i40 dovrebbeaccelerare la già irresistibile ascesa dellamarca coreana. Per riuscirvi, entra in unanuova fase che propone standard qualitati-vi vicini all’alta gamma e prezzi abbordabi-li. Audace, si fa gioco dei canoni stilisticidel segmento delle auto familiari esibendouna linea slanciata che associa carrozzeriadalle nervature dinamiche con un posterio-re ispirato ai coupé. Il tutto coronato daluci diurne LED dal disegno intrinseco.

Ma questo vettore d’immagine non silimita agli effetti stilistici. I materiali dipregio che guarniscono l’abitacolo e l’ergo-nomia dei comandi l’avvicinano ai modellidi alta gamma. Così come gli equipaggia-menti innovativi della versione superiore,che monta sedili ventilati, assistenza alparcheggio e navigatore. Con la differenzafondamentale che tutto è di serie.

Questa grande station wagon ha un am-pio bagagliaio, molto vicino al top della ca-tegoria e molto accessibile grazie all’inse-rimento basso del pianale. Gli occupantidei sedili posteriori godono di molto spazioper le gambe, con l’unico inconveniente chenon possono infilare i piedi sotto i sedilianteriori. L’insonorizzazione è stata ogget-to di particolare cura. Così come il telaio,fondamentalmente rigido e imperturbabile,ma che dà un’impressione un po’ asettica.

Degno di nota il raggio di sterzata ridotto.Discretamente valoroso, il motore a benzi-na 2 l da 177 CV a iniezione diretta fa il suoonesto lavoro. Il diesel da 136 CV si dimo-stra più brillante, mentre la versione da115 CV è tra le più economiche del segmen-to. Associata ad un sistema start-stop,promette consumi modesti: 4,3 l/100 km e113 g/km di CO2. Non contenta di proporreun prezzo concorrenziale, la familiare

Hyundai i40 si profila con una garanzia di5 anni e 5 anni o 100000 km di manutenzio-ne gratuita. Anche in questo ambito, siamonell’alta gamma, ma senza ritrovarne purei prezzi.‹ MOH

Tecnica: station wagon; 5 posti; lunghezza: 4,77 m;bagagliaio: 553–1719 l Motori: benzina 135/177 CV,diesel 115/136 CV Prezzi: da 30990 fr. (1.6 GDiComfort) a 44990 fr. (1.7 CRDi Premium), lancioil 26 agosto; versione berlina 4 porte per fine 2011.

Con brio in controtendenzaAnni luce di distanza dalle insipide Sonata, la prorompente familiare Hyundai i40aggiunge tecnologia e qualità percepita al classico rapporto qualità/prezzo coreano.

foto

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I designer della familiare Hyundai i40 si sono ispirati all’arte moderna... e si vede!

L’importatore Hyundai prevede di smerciare dal40 al 45% delle station wagon i40 attraversole flotte aziendali. Quest’obiettivo ambizioso èsignificativo dell’importanza rappresentata daquesto settore, oggi dominato dalle marche eu-ropee. Specialista in gestione di parchi veicoli,la società Arval stima la vendita annua per il2010a107000unità, compresi i veicoli utilitarileggeri.«Questo mercato riveste un’importanza stra-

tegica per gli importatori che devono certo con-cedere margini ridotti, ma recuperano sul volu-me delle vendite. A ciò si aggiunge poi il serviziodopo vendita e i pezzi di ricambio», annotaDanilo Bertocchi, direttore commerciale diArval Svizzera.I veicoli aziendali sono acquistati con modali-

tà diverse che variano dall’acquisto puro e sem-plice fino al «leasing full service». Protagonista

Vetture aziendali strategichedi un successo crescente, quest’ultima formulaconsiste in pratica a una sorta di noleggio a lun-go termine, per esempio su 4 anni. Le societàche offrono questa prestazione assumono l’in-tera gestione del veicolo (manutenzione, ripara-

Indispensabile per i veicoli di flotta: bagagliaiovoluminoso e pratico come quello della Hyundai i40.

zioni ecc.). «Oltre al fatto di potere pianificare icosti del veicolo nel tempo, il cliente beneficiaanche di riduzioni sui prezzi dei pezzi di ricam-bio, quali ad esempio i pneumatici», annotaDanilo Bertocchi, la cui società gestisce circa50000 veicoli.In generale, i ribassi ammessi sui veicoli di

flotta variano tra il 10 e il 15% circa, o anchedi più in caso di grosse ordinazioni. La vetturadi flotta classica utilizzata dai rappresentanti èla VW Passat, oggi detronizzata dalla SkodaOctavia. Da notare che un numero crescentedi aziende adottano direttive che privilegianoveicoli rispettosi dell’ambiente. Una tendenzamarcata, che secondo un sondaggio promossoda Arval, si registra maggiormente all’esterorispetto alla Svizzera. Il fatto che le impresesvizzere sono meno obbligate a limare i costipotrebbe spiegare questo fenomeno. MOH

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7 luglio 2011 | touring 12 | test e tecnica 23

Nuovi fari e nuova calandra: ma la nuova Freemont assomiglia ancora molto alla Journey.

foto

ald,Keystone

›La cosiddetta «Fiat-Chrysler connection»concretizzata nel 2009 porta i primi frutti.Dopo che a inizio giugno Torino ha resonoto di aver rilevato la maggioranza del co-losso statunitense, a fine mese è stato pre-sentato il primo modello italo-americano:la sport utility familiare Freemont.

Tuttavia, la sette posti di 4,89 m di lun-ghezza non è una vera italiana, bensì unaDodge Journey, che sarà peraltro commer-cializzata come tale dall’altro capo del-l’Atlantico. L’unione Fiat-Chrysler daràpresto vita ad altri sette modelli congiunti.In questo modo Fiat intende ridurre i costied ampliare il suo ventaglio di proposte. Se-condo Paolo Gagliardo, direttore marketingdi Fiat, entro il 2014 la metà dei modelliuscirà dalla piattaforma comune. «La Free-mont è una singola pennellata di un grandedipinto», profetizza Gagliardo che, con rife-rimento alla nuova SUV, promette «soluzio-ni innovative Fiat su una solida ed affida-bile Chrysler».

Per l’edizione europea gli ingegneri diFiat si sono impegnati a fondo e hanno datoalla vettura un carattere un po’ più europeocon due nuove motorizzazioni. Per il lanciosul mercato, la Freemont è proposta a tra-zione anteriore e due motori diesel: il 2.0Multijet 16V da 140 o 170 CV. In autunno

saranno disponibili anche le versioni 4�4 eun cambio automatico a 6 rapporti in com-binazione con i propulsori diesel ed un mo-tore a benzina 3,6 litri V6 da 276 CV.

L’intervento di Fiat ha anche permesso dimigliorare la taratura delle sospensioni e laguidabilità. L’uso di materiali insonoriz-zanti ha permesso di ridurre le vibrazioni el’elevata rumorosità. La monovolume viag-gia con piacevolezza ed è indubbiamentepiù maneggevole della Dodge Journey. Permuovere i suoi quasi 1900 kg i 170 CV sonoperò assolutamente necessari.

Con le sue 32 configurazioni possibili e i20 vani portaoggetti la Freemont è una mo-novolume familiare economica che cancelladal portafoglio Fiat i modelli Ulysse, Mul-tipla e Croma. È ottenibile da giugno negliallestimenti Freemont e Freemont Urban.La prima versione è già ben dotata e dispo-ne di serie di climatizzatore automatico tri-zona, touchscreen, sensore della pressionedei pneumatici, impianto d’allarme e rialzidi sicurezza per i bambini già compresi neisedili.‹ nr

Tecnica: monovolume familiare 7 posti; 5 porte; lun-ghezza: 4,89 m; bagagliaio: 145–1461 l Motori: 2.0 lturbodiesel, 140/170 CV Consumi (fabbrica): da 5,3a 8,3 l Prezzi: da 39150 fr. (2.0 l 140 CV Freemont)a 42650 fr. (2.0 170 CV Freemont Urban).

Si scrive Fiat,si legge DodgeÈ nata la primogenita del matrimonio tra Fiat e Chrysler.Seguiranno altre sette italo-americane che amplierannoconsiderevolmente la gamma dei modelli Fiat.

Vacanze in autoPreziosa lista di controllo Per lanciarsi inun lungo viaggio in automobile bisogna pre-pararsi minuziosamente. A tal scopo, il TCSha elaborato una lista di controllo catalogan-do i principali elementi da portare in viaggio.Gilet di sicurezza, adesivo CH, chiave diriserva, cavi elettrici e cavo di rimorchio: so-no alcuni dei punti su cui apporre la croce suquesta lista facile da scaricare suwww.tcs.ch> auto-moto. Un controllo preventivo in unodei 18 centri tecnici del TCS rassicureràsull’affidabilità del suo veicolo. Rivolgersi awww.centri.tcs.ch.

L’usato si vende benePrimo semestre rallegrante Non meno di414000 automobili usate sarebbero statevendute nel primo semestre di quest’anno.La crescita stimata in 9,2% da EurotaxGlassè da mettere all’attivo della ripresa congiun-turale. Gli aumenti piùmarcati sono costituitidalle micro cittadine (+15%), dal gruppo ca-briolet/roadster (+17%) nonché dalle autodi lusso (+12%). Nonostante una leggeraflessione prevista nel secondo semestre, levendite annuali dovrebbero superare la so-glia delle 800000 unità.

Un tocco di ColetteAston Martin Cygnet Questa microcitta-dina incaricata di abbassare le emissioni diCO2 della marca britannica esce ora con unaserie speciale di 14 esemplari ridisegnati daColette. Ispirandosi al tema del «cioccolatoamaro», la casa di moda parigina ha creatoun interno in pelle marrone trapuntata. Toc-chi azzurrognoli tappezzano l’insieme dellavettura, dai cuscini posti sopra il divano aicontorni della calandra. Un esercizio di stile…fatturato a 48995 euro!

Satellite europeoLancio in ottobre Lamessa in orbita dei pri-mi due satelliti europei Galileo è programma-ta per il 20 ottobre. Se tutto va secondo i pia-ni, molti servizi saranno operativi dal 2014.A cominciare dal sistema di assistenza allaguida automobilistica che farà concorrenzaal GPS americano.

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Page 25: Touring 12 / 2011 italiano

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26 viaggi e tempo libero | touring 12 | 7 luglio 2011

verso il basso. Mostafa rimane sempre alsuo fianco, controlla che il giovane abbiafatto bene la decompressione e che nonmuova troppo freneticamente le pinne. Orasi apre il sipario su un nuovo mondo, la-sciando intravedere uno scenario semplice-mente grandioso. Tutto attorno coralli durie morbidi in svariati colori e forme, e bran-chi di pesci e calamari a portata di mano.

Lukas non può ancora godersi appieno lamolteplice fauna delle profondità, dato cheha cominciato solo quattro giorni fa a con-

› Il battello delle immersioni «Ocean Bird»oscilla e sbuffa in mezzo alle onde del MarRosso, mentre i sommozzatori vengonosbattuti di qua e di là. Il balletto ondoso du-ra un’oretta, sino a quando l’imbarcazioneviene ormeggiata sopra il banco corallinodi Abu Galawa Soraya e la situazione si fapiù calma. Il maestro di sub egiziano,Mostafa Abdel Mobdy, ha disegnato unoschizzo della barriera corallina e spiegaall’allievo Lukas, come deve svolgersi l’im-mersione a una profondità di 16 metri.

Ogni dettaglio viene discusso a fondo e isubacquei, prima di indossare la muta, lacintura con i pesi, il gilet con le bombole(chiamato in gergo «jacket»), le pinne e lamaschera, ripassano il controllo di sicurez-za e soltanto alla fine saltano in acqua dallapiattaforma del battello.

Nuova dimensione | Dopo qualche batti-to di pinna in superficie, Mostafa dà il se-gnale per l’immersione: Lukas fa fuoriusci-re l’aria e si lascia scivolare lentamente

Lukas diventaun uomo ranaNuotare sott’acqua comeun pesce è il sogno di tanti.Il giovane Lukas ha quindideciso di frequentare corsidi sub in Egitto. E non se neè pentito affatto.

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7 luglio 2011 | touring 12 | viaggi e tempo libero 27

continua a pagina 29

nella scuola sub Barakuda nel Lahami BayResort, sulla sponda egiziana del Mar Ros-so. Quasi come per la scuola guida, ancheper la scuola sub la teoria viene prima dellapratica. L’allievo sub prima di potersi avvi-cinare al mare, riceve dal maestro Mostafaun manuale di 250 pagine per il «CorsoOpen Water Diver» del PADI (ProfessionalAssociation of Diving Instructors). Lukasha dovuto studiare i primi capitoli sulla

un sub». All’inizio del corso, il giovane ber-nese non avrebbe mai pensato di entusia-smarsi così tanto per questo sport. Ma perpotersi definire davvero un sub, ci voglionoancora numerose lezioni teoriche ed eserci-zi in acqua.

Un sacco di teoria | Chi vuole impararead immergersi, deve prima di tutto racco-gliere un gran numero di documenti: dal-l’attestato medico d’idoneità ai formularida riempire assieme al maestro Mostafa

frontarsi con la materia delle immersioni.L’essenziale è di trovare la giusta profondi-tà in maniera da non toccare i coralli sensi-bili e delicati, di respirare tranquillamentein modo da non consumare troppo veloce-mente l’ossigeno delle bombole e di seguirepedissequamente i segnali del maestro.

Dopo una mezz’oretta d’immersione lun-go la barriera, i sub risalgono gradualmen-te in superficie, facendo prima la sosta disicurezza. «Uau… è stato geniale – affermaLukas – adesso posso capire la passione di

Prima d’iniziare, Lukas deve riempire alcuni formulari.

Togliere e rimettere la maschera necessita esercizio e coraggio.

Prima di toccare l’acqua, Mostafa spiega l’attrezzatura sub.

L’allievo sub Lukas impara ad usare il jacket in acque libere.

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Il barbecue da giardino

Per fare una vera grigliata ci vuole un fuoco all’aperto, con carbone e fumo! Non è solo il risultato checonta – in questo caso le specialità cotte sulla griglia – ma soprattutto la preparazione delle varie leccor-nie e il divertimento che ciò comporta. Cucinare alla griglia non significa soltanto cuocere delle vivande,ma rappresenta un momento di gioia da condividere con gli amici che sono con noi. Il nuovo barbecueè la perfetta combinazione di un fuoco da campo e di un grill classico. Sopra il braciere diacciaio resistente alle alte temperature pende una griglia di cottura di acciaio inox cheaspetta solo di essere riempita di succulenti bistecche. Il grasso dei pezzi di carne che cola sulla bracesuscita l’appetito, crea un’atmosfera romantica e la vista del fuoco scoppiettante è una gioia per gliocchi e per i sensi. Questo barbecue poggia su tre gambe e tiene il fuoco a distanza dal terreno.

Sulla graticola (55 cm Ø) c’è sufficientespazio per abbondanti grigliate.

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N. socio TCS: Data: Firma:Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: [email protected]; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15(non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.

Page 29: Touring 12 / 2011 italiano

7 luglio 2011 | touring 12 | viaggi e tempo libero 29

Una volta ottenuto il brevetto, nulla impedisce l’incontro con una razza.

foto

Felix

Mau

rhofer

continua da pagina 27

base delle immersioni e sull’equipaggia-mento. Dopo una lezione di ripetizione nel-la sala di teoria della scuola sub integratanel Lahami Bay Beach Resort si è finalmen-te passati al lato pratico: Lukas ha provatol’equipaggiamento a noleggio, ha ricevutole istruzioni sul funzionamento, ha allac-ciato le bombole al jacket, ha avvitato ilrespiratore e l’ha collegato al jacket. Poi haripassato i principali segnali che vigonosott’acqua e Mostafa ha ripetuto al debut-tante la regola più importante: «Non tratte-nere mai il respiro, inspira ed espira sem-pre con regolarità».

Prima immersione | A questo punto lafaccenda si fa seria: davanti alla barrieracorallina i due s’immergono ad una profon-dità di due metri e la prima delle cinquecosiddette immersioni in «piscina» hannocosì potuto avere inizio. Ancora piuttostoimpacciato con addosso tutta l’attrezzatu-ra sub, Lukas ha dovuto svolgere diversiesercizi, come svuotare la maschera riem-pitasi d’acqua, scambiare il proprio respi-ratore con quello del maestro oppure risa-lire in modo sicuro in acque libere. Dopo tregiorni di pratica e molte nozioni teoriche –da come decidere la giusta quantità di pesisino alla protezione dei coralli – l’allievopuò affrontare le quattro immersioni obbli-gatorie in acque libere sino ad una profon-dità di 18 metri.

Anche le cosiddette immersioni «forti»sono state affrontate da Lukas senza pro-blemi, e dunque è pronto per l’ultima provae ottenere il brevetto. Per l’esame finale Lu-kas ha dovuto affrontare diverse situazioniin acque libere, come immergersi senza ma-schera, risalire da dieci metri di profondità

con una sola boccata d’aria oppure svolgereuna corretta pausa di sicurezza. Anche lateoria è stata testata con 50 domande. Intutto l’esame è durato una mezza giornata,in seguito Lukas ha potuto ottenere conorgoglio il brevetto «Open Water». Avendosuperato il primo livello di sommozzatore,adesso ha a sua disposizione tutto il mondosottomarino.

Il maestro Mostafa però prima di lasciar-lo partire a godersi la libertà del vasto ma-re, lo ha esortato a esercitarsi molto, im-mergersi sempre in modo cauto e scenderein profondità solo quando si sente ben informa. Soltanto così ci si può divertirenell’avventura sottomarina.‹

Felix Maurhofer

Il viaggio è stato organizzato da Manta Reisen.

«Dovremmo lasciarci alle spalle solo bolle»»Possono imparare tutti a fare sub?Mostafa Abdel Mobdy: In linea di principio sì, basta essere in for-ma, non avere problemi di salute, in particolare non difetti respi-ratori né di circolazione sanguigna. Già a partire dai 15 anni si puòseguire il corso per ottenere il brevetto Open Water.A cosa deve prestare attenzione un allievo sub?Deve trovare una scuola sub che lavora in modo serio seguendostandard internazionali di formazione e che dispone di attrezza-tura moderna e offre anche un piacevole ambiente istruttivo.Ha una ricetta contro la paura?C’è bisogno di un’atmosfera che infonda fiducia e di un’istruzionegraduale. Il primo contatto con il mondo sub avviene in ogni casoin acque calme ad una profondità al massimo di due metri.Le immersioni non nascondono pericoli?Naturalmente non siamo pesci e possiamo respirare sott’acquasoltanto grazie a supporti tecnici. Ma quando tutte le misure pre-cauzionali vengono rispettate e i sommozzatori rispettano leregole, fare sub non è pericoloso. Diventa invece problematico

quando le persone non conoscono i propri limiti e dunque rischia-no troppo.Quanto le sta a cuore la protezione dell’ambiente marino?È un elemento importante della formazione ma anche di ogniimmersione. Si dovrebbe fare sub rispettando l’ambiente marinoe lasciando così alle spalle solo bolle d’aria.Perché è diventato maestro sub?Sono cresciuto a Hurghada, ho studiato turismo e durante lostudio ho insegnato sub. Mi piace veramente mostrare alla gentel’affascinante mondo sottomarino. Fare immersioni subacquee èil perfetto mix tra avventura e divertimento.«

Intervista: Felix Maurhofer

Mostafa Abdel Mobdy, maestro di subdel centro immersioni Barakuda.

Da sapere

Viaggio: tutto l’anno da Zurigo o Gine-vra verso Marsa Alam. Da qui bus navet-ta sino all’hotel (ca. due ore di viaggio).Ingresso/valuta: è necessario un pas-saporto valido. Non si devono cambiaresoldi in valuta locale, tutti accettanoeuro, dollari e carte di credito.Pernottamento: Lahami Bay Beach Re-sort con scuola sub integrata, volo ealbergo a partire da 1090 fr.Immersioni: il corso Open Water delPADI costa da 330 euro, un pacchetto di10 immersioni 210 euro e l’attrezzaturacompleta a noleggio 30 euro al giorno.Informazioni e prenotazioni: www.manta.ch, www.barakuda-diving.com,www.padi.com. fm

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30 viaggi e tempo libero | touring 12 | 7 luglio 2011

›La schiera di persone che sostiene che Re-nato Giovanoli produca le salsicce migliorie la carne secca più gustosa in tutto il Can-ton Grigioni è sempre più ampia. Salsicce,salami, prosciutto e lardo, e anche la suacoppa trovano acquirenti in tutto il mondo.Già suo nonno e suo padre erano macellai:una tradizione portata avanti dal vivace76enne che produce le sue salsicce seguen-do le ricette tramandate di generazione ingenerazione. Nell’affumicatoio i suoi occhiluccicano e la bocca sorride in mezzo allabarba, mentre spiega il processo produtti-vo. Per 24 ore, Giovanoli lascia appese lesue salsicce di camoscio, capriolo, e cervoin mezzo al fumo di rami di ginepro e sega-tura. Poi le conserva per due mesi in canti-na, sino a che ritiene sia il momento di met-terle in vendita.

Il piccolo e originale uomo dal carattereforte ha lasciato la sua impronta nella vitadel minuscolo borgo di Pila sul Passo delMaloja. Attento, sobrio e con un orecchio te-so verso la natura, percorre la sua via im-perterrito, fedele al motto interpretabile inmodo anarchico che è appeso sul banconedelle vendite: «Lo Stato nega la libertà e lalibertà nega lo Stato».

Puro malto | La meta di pellegrinaggio pergli amanti del whisky di tutti i Paesi è l’Ho-tel «Waldhaus am See» a San Moritz con ilpiù grande bar di whisky del mondo. Uffi-cialmente sono più di 2500 i tipi di whiskyche riposano delle cantine della casa, ma aquesti se ne aggiungono altrettanti bencustoditi nella cantina privata di ClaudioBernasconi. La passione del collezionista ènata a braccetto con l’attività di albergato-re. Mentre i suoi colleghi compravano laprima auto, Bernasconi si aggiudicava lasua prima botte di whisky. Per i suoi meritiraccolti con il whisky scozzese, ClaudioBernasconi è stato insignito del titolo di«Keeper of the Quaich», il più alto ricono-scimento della Scotch Whisky Society.

Tuttavia... quanto più la scelta è ampia,tanto più è difficile scegliere. Gli ospiti del«Waldhaus», però, non si devono fissare suun marchio. Durante una degustazione sipossono comunicare i desideri e le propriepreferenze, che vanno dai gusti leggeri agliaromi affumicati. E anche la fascia deiprezzi lascia aperte ogni possibilità: il bic-chiere di whisky più a buon mercato (2 cl)costa 2.50 fr., la variante più esclusiva ben9999 franchi. E allora... salute!

È già dalla terza generazione, esattamen-te dal 1912, che la famiglia Badilatti tostail caffè. Il Caffè Badilatti a Zuoz non è sol-tanto la casa di torrefazione più ad altaquota d’Europa, ma l’attuale direttore della

Profumi e saporiin Alta EngadinaSalsicce, whisky, caffè e torte: una serie d’incontriengadinesi, emozionanti quanto arricchenti, conpersone che offrono prelibati prodotti gastronomici.Chi ha tempo e voglia può collegare la visita aiproduttori con lunghe escursioni in montagna.

Le salsicce, il lardo e le altre specialità grigionesi di Renato Giovanoli sono molto richiesti.

Veronica Zender mostra due tipi di Caffè Badilatti nell’omonima casa di torrefazione a Zuoz.

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7 luglio 2011 | touring 12 | viaggi e tempo libero 31

La fetta di torta è costituita da diversistrati di pasta frolla, con uno stupendoripieno alla crema di ciliegie, il tutto infinericoperto da uno strato di mandorle cara-mellate.

Dal cuoco artista | Molte sono le vie checonducono al cuoco pluridecorato DanielBumann e a sua moglie Ingrid nella loro«Chesa Pirani» nel villaggio di La Punt. Cisiamo preparati all’appuntamento culina-rio con una passeggiata di un’ora e mezzapartendo da Zuoz e costeggiando l’Inn. Al-cuni cartelli indicano che ci troviamo nelpaesaggio incontaminato dell’Auen, dove ilterreno lungo il fiume viene modificato dicontinuo a dipendenza della quantità diprecipitazioni.

I padroni di casa accolgono e congedanoogni ospite personalmente nel corridoiodella casa patrizia risalente al 1750. «Inquesto modo ognuno ha la possibilità didirmi cosa gli è piaciuto e cosa invece nongli è andato bene». Tipico di Bumann, senzatroppi giri di parole. Così come definisce lasua cucina: «Semplice e chiara, senza troppiorpelli».

Ma colui che crea una cucina che si è gua-dagnata 18 punti GaultMillau e due stelleMichelin merita qualche parola in più. Ilmenu allo zafferano, che Daniel Bumann hadedicato a sua moglie, originaria di Mund,l’unico luogo in Svizzera dove cresce questaspezia, è un capolavoro. La rana pescatricedi Roscoff – un paesino della Bretagna – conlenticchie beluga e zafferano, è un’operad’arte per il palato. Il fatto che il limone elo zafferano vadano benissimo d’accordo lodimostra il risotto con i croccanti scampidel Sudafrica. Daniel Bumann e il suo pic-colo team, («siamo un prodotto di nicchia»),nel limite del possibile compra la carnepresso i contadini nei dintorni. L’entrecôtedi manzo «black angus» allevato a Samedanè un buon esempio: accompagnato in modofantastico da una salsa all’arancio e allozafferano con verdure. Anche i migliori for-maggi svizzeri dal carrello offrono ciò cheDaniel Bumann promette.

Alla domanda, come sarà l’haute cuisinefra cinque anni, il maestro risponde conuna punta d’ironia, «sempre più la genteviene resa attenta sul fatto che ad ogni pez-zo di carne una volta c’era attaccata ancheuna testa».‹ Christian Bützberger

Info TouringRenato Giovanoli, 7516 Maloja, tel. 0818243113.Hotel Waldhaus, San Moritz, tel. 0818366000,www.waldhaus-am-see.ch. Caffè Badilatti, 7524Zuoz, tel. 0818542727, www.cafe-badilatti.ch.Pasticceria Kochendörfer, 7504 Pontresina,tel. 0818388040. Bumanns Chesa Pirani, 7522La Punt, tel. 0818542515, www.chesapirani.ch.

foto

ChristianBützberger,ald

Ingrid e Daniel Bumann viziano i loro ospiti nella «Chesa Pirani» a La Punt.

ditta Daniel Badilatti si distingue anche perun’attività all’insegna del commercio equo.Compra la maggior parte del caffè da pic-cole cooperative della fascia equatoriale.Ancora prima della Fondazione Max-Have-laar, ha realizzato l’idea del caffè prodottotramite cooperative. Badilatti garantisce aquesti piccoli produttori agricoli un acqui-sto annuo di determinate quantità di caffèa un prezzo fisso ed equo. In quanto mem-bro dell’organizzazione non profit «Coffee-kids», il Caffè Badilatti aiuta i bambini deicoltivatori di caffè, offrendo scuole, forma-zioni e assistenza medica sul luogo.

Durante una visita attraverso la torrefa-zione, gli ospiti vengono a sapere da Vero-nica Zender che una miscela Badilatti è

composta da sei sino a otto tipi di caffè.Queste e tante altre possono infine veniregustate nel bar della casa: il godimento diuna tazzina di nero caffè è garantito.

Torta alle mandorle | Un buon caffè sisposa bene con una fetta di torta. Il giustoindirizzo è la pasticceria Kochendörfer aPontresina. Fondata nel 1896 da FritzKochendörfer, oggi è in mano alla quartagenerazione rappresentata dai fratelli Ste-phanie e Claudio Kochendörfer. Stephaniesi occupa dell’hotel, mentre Claudio dellapasticceria. L’attrazione culinaria della ca-sa non è la torta di noci nota nei Grigioni,bensì la torta engadinese creata negli anniTrenta da Oscar Kochendörfer.

Claudio Bernasconi custodisce nell’Hotel «Waldhaus» di S. Moritz migliaia di bottiglie di whisky.

Page 32: Touring 12 / 2011 italiano

TAGLIANDO DI ORDINAZIONE Spese postali e di spedizione Fr. 12.50 per ogni ordinazione. Offerta valida fino al: 31.08.2011, fino ad esaurimento scorte.

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Page 33: Touring 12 / 2011 italiano

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lazione e la cena nell’albergo scelto. Già pri-ma della prenotazione sapete però che spesavi attende per questi pasti: grazie al prezzominimo per colazione e cena indicato per ognihotel, potete già fare un preventivo abba-stanza preciso dei costi che vi attenderanno

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34 club e soci | touring 12 | 7 luglio 2011

Munito del suo apparecchio diagnostico, Tierri Galvan verifica se sono stati registrati errori (a s.); infine cerca fori e altre fughe sotto il pianale (a destra).

Nessun dettaglio sfugge all’esperto (a s.). L’auto subisce il test antinquinamento (al centro) prima di salire sul banco di prova per testare l’allineamento delle ruote.

›Sotto un aspetto fiammante, un’occasionepuò celare difetti invisibili. Ma una voltaconclusa la transazione e il pagamento incontanti, è troppo tardi per esigere delle ri-parazioni. Per evitare questo scenario cata-strofico, prima dell’acquisto è preferibilericorrere a un esperto imparziale. Nei suoi18 centri tecnici sezionali, il TCS effettuaun esame completo dello stato del veicolousato e ne stima il valore secondo la normaEurotax. A tal scopo, ci siamo recati nelcentro tecnico del TCS a Fontaines, nel can-ton Neuchâtel, al volante di una Toyota Pic-nic comprata nel 2000 e indicante sul con-tachilometri 82000 km.

Frenata d’emergenza | Nel centro tecni-co siamo accolti da Tierri Galvan, l’uomoincaricato delle perizie. Il lavoro cominciaa tambur battente. GPS in mano, s’istallaal volante, afferra l’apparecchio e si avvia

sulla strada. Si tratta di valutare la varia-zione tra la velocità sul tachimetro e quellareale. Per gli 80 km/h registrati sul nostroveicolo, la velocità effettiva è di 74 km/h, a50 km/h si circola in verità a 46 km/h: «Sia-mo nella norma», sottolinea Tierri Galvan.Di ritorno al centro tecnico, accelera a fon-do sulla pista di prova ed effettua una fre-nata d’emergenza… perfettamente control-lata dall’ABS.

Dopo l’inevitabile controllo antinquina-mento, l’esperto s’immerge nei documentidel veicolo e controlla soprattutto che lacarta grigia e il libretto antinquinamentoportino lo stesso numero di serie. TierriGalvan spinge ancora più lontano le inda-gini riguardanti il numero di telaio e la tar-ghetta di fabbrica posta sotto il tetto: tuttoconcorda. Quest’ultima contiene anche unainformazione essenziale alla sicurezza: ilpeso massimo per asse, vale a dire il carico

massimo possibile su ogni ruota. Il condu-cente che avrà montato un modello di ruotainadeguato ne farebbe le spese. Fortunata-mente, la nostra valorosa Toyota Picnicsupera alla grande questa prima serie diesami.

Allontanare le faine | Ma ecco che siappresta a vivere degli spiacevoli momenti.Posata sul banco di prova, l’auto vienescossa in tutti i sensi e sottoposta a vibra-zioni e torsioni che riproducono le sconnes-sioni della strada. Questo trattamento d’ur-to mira a testare l’allineamento delle ruote,l’efficacia degli ammortizzatori e la frena-ta. Dopo qualche minuto, la stampantesforna un foglio con i risultati. Galvan se neappropria e abbozza un sorriso. Tutto a po-sto. L’attenzione dell’esperto converge orasul motore. Apre il cofano e inizia l’ispezio-ne: «Nei paraggi di casa sua ci sono delle

Test delle auto d’occasionePer evitare brutte sorprese dopo aver acquistato un’auto usata, niente dimeglio di un esame imparziale e approfondito del veicolo in uno dei 18 centritecnici del TCS. Reportage sul posto a Fontaines, nel canton Neuchâtel.

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7 luglio 2011 | touring 12 | club e soci 35

Nel corso del test auto-occasione del TCS, Tierri Galvan effettua un controllo completo di ogni parte sensibile del motore.

faine – sottolinea mostrando le tracce deidenti sui cavi di caucciù –. Si possono allon-tanare con delle pile a ultrasuoni o con deifili elettrici, ma un buon trucco è l’‹AnitraWC›. Le faine ne detestano l’odore».

Freni difettosi | In seguito apre la scatolaelettronica e vi collega i cavi del suo appa-recchio di diagnosi. Quest’ultimo fornisceun verdetto rassicurante: nessun errore èstato registrato. Non male in 11 anni di ser-vizio! La qualità giapponese non è una leg-genda. Non si può dire altrettanto dell’ulti-mo garagista, che ha versato mezzo litrod’olio di troppo: «Bisogna toglierlo perchérischia di creare delle sovrappressioni»,

aggiunge Tierri Galvan. Ma la sorpresa èancora maggiore esaminando la composi-zione del liquido dei freni. Con un tassod’umidità superiore al 4%, l’efficacia dellafrenata non è più garantita, in particolaredurante una ripida e lunga discesa: «Il li-quido dei freni si trasformerebbe in vaporesotto l’effetto del calore. Bisogna cambiaree spurgare tutto il circuito», indica con si-curezza Tierri Galvan.

Passando in rivista meticolosamente l’in-terno dell’abitacolo, verifica il fissaggio deisedili, l’accessibilità al triangolo di pannee lo stato delle cinture di sicurezza: «È ne-cessario soprattutto per i proprietari di ca-ni, perché gli animali amano mordicchiare

Informatevi presso gli esperti del TCS

Per aiutarvi a prendere la decisione giusta al momento dell’acquisto diun’automobile d’occasione, e soprattutto per evitare dolorosi inconve-nienti successivi, il Touring Club Svizzero ha elaborato una piattaformaInternet che fornisce una massa di informazioni sul veicolo di vostra scel-ta. Affidabilità, costi di manutenzione, consumo, etichetta energia, ripa-razioni da prevedere: questi dati obiettivi raccolti dagli specialisti del TCSvi apporteranno una base di decisione razionale, che consente di nego-ziare la transazione al prezzo più corretto. Allora, appuntamento sul sitowww.esperti.tcs.ch. jop

le cinture». Per terminare, Galvan scendenella fossa per esaminare il pianale. Il co-lore non lascia spazio ai dubbi, la ruggineha cominciato la sua opera e converrebbetener d’occhio il serbatoio: «Il miglior trat-tamento contro la ruggine, è un lavaggio deltelaio alla fine dell’inverno e un prodottoantiruggine». Più fastidiosa, una fuga diolio viene constatata all’altezza della pom-pa di direzione e la ruota di scorta è sgon-fia: «Se ha un problema all’estero, resta aibordi della strada», commenta Galvan.

Alla fine di questo minuzioso esame, stilala lista delle riparazioni: arrestare la fugad’olio, cambiare il liquido dei freni e mon-tare pneumatici nuovi; il costo dell’opera-zione si deduce dal prezzo di vendita. Ma aquanto ammonta? Un momento di suspencequando Tierri Galvan cerca il valore di unaToyota Picnic nella banca dati Eurotax. Ilverdetto è rallegrante: 8383 franchi. «Peruna vettura di 11 anni, è buonissimo», sot-tolinea Galvan. La conclusione dell’esper-to: all’acquisto di un’occasione, si imponeun controllo generale. «Se il venditore rifiu-ta… qui gatta ci cova», conclude.‹

Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringParticolari sul test occasioni del TCS: www.tcs.ch >auto-moto > centri tecnici > test auto-occasione.

foto

ChristianBonzon

Page 36: Touring 12 / 2011 italiano

Adriatico

Vacanze in Italia

Prossima edizione04.08.201118.08.201101.09.2011

Ultimo termine25.07.201108.08.201122.08.2011

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7 luglio 2011 | touring 12 | club e soci 37

›Nomen est omen, dicevano i Romani. Ben-ché i detti latini non siano cosa per chiun-que, sicuramente alla portata di tutti è unRelais du Silence come lo «Schloss Ragaz».L’albergo, di proprietà del TCS dal 1956, èsituato grandiosamente tra due campi dagolf in mezzo a una natura molto curata.Anche per ciò che riguarda l’offerta agliospiti e gli standard di qualità, la casa sod-disfa i requisiti di coloro che cercano unRelais du Silence. Vale a dire: una strutturamedio-grande a conduzione familiare, cir-condata da una natura autentica (cfr. co-lonna a destra). Ma il riferimento al silenzioè vero solo per quanto riguarda l’esterno.«Non siamo gente da cuffie da notte, macoltiviamo e incarniamo la tradizionaleaccoglienza volta al benessere degli ospiti»,sorride Patrick Zettel, che con la moglieBarbara dirige impeccabilmente l’hotel.

Dentro e fuori | Patrick Zettel conoscel’albergo sin negli angoli più reconditi, poi-ché era la casa dei suoi genitori, che l’hannogestito per 32 anni come un hotel termale.Infatti, lì vicino, a un tiro di schioppo, cisono le terme. Queste sorgenti che sgorganoa una temperatura di 37,2 gradi hanno fattola fortuna di Bad Ragaz. Dal 1997 Patricke Barbara Zettel conducono lo «SchlossRagaz» come una struttura di wellness, spae trattamenti di cosmesi. «Siamo un luogo

idilliaco per rilassarsi, dove si possono ri-caricare nuovamente le batterie», affermaZettel vantando le virtù della sua struttura.Gli ospiti sono all’80% svizzeri. Una vario-pinta miscela di golfisti, ciclisti, escursio-nisti e ospiti delle terme. «Una clientela difascia media ben posizionata, che sa ap-prezzare l’hotel a tre stelle con tutte le suequalità», sintetizza l’albergatore con pas-sione. Popolare è anche l’offerta specialeper i soci TCS (ottobre/novembre) di ottogiorni, sette notti, in mezza pensione a par-tire da 833 franchi a testa.

Il richiamo del marchio | Secondo l’al-bergatore, l’appartenenza al marchio Re-lais du Silence ha un forte potere di richia-mo. «Se un nuovo ospite telefona chiedendose la casa è davvero immersa nel silenzio,noi evochiamo la nostra appartenenza aiRelais du Silence. L’argomento è sempreconvincente», osserva Zettel. Sono ben ac-cette anche altre prestazioni come l’offertaspeciale tramite il buono dell’associazione.Ma l’albergatore tiene assolutamente a pre-cisare che «il marchio Relais du Silence nonsignifica in alcun modo che le famiglie conbambini non siano le benvenute».‹

Christian Bützberger

Info Touring«Schloss Ragaz», tel. 0813037777, [email protected], www.hotelschlossragaz.ch

L’oasi del silenzioL’hotel del TCS «Schloss Ragaz» fa parte anche dei Relaisdu Silence. Il marchio dà visibilità all’albergo, lo rendeappetibile e fa confluire ospiti in quest’oasi di pace.

foto

Bü,ald

I padroni di casa Patrick e Barbara Zettel davanto al loro «Schloss Ragaz» a Bad Ragaz.

In Svizzera ci sono 16 alberghiRelais du Silence. Case selezionate,che coltivano i loro punti forti.

› I 16 hotel sono presenti in tutte leregioni del Paese. Le strutture sonodi media grandezza, condotte in mo-do familiare e competente ed offro-no una cucina raffinata. Gli alberghiperò sono anche noti per un eccel-lente rapporto prezzo/qualità e ven-gono volentieri prenotati da turistiindividuali. Ogni 18 mesi arriva«l’uomo del mistero» che controllase viene effettivamente offerto quelche è proposto.

Il grande vantaggio degli hotelRelais du Silence sta nella presenzaeuropea con 210 alberghi in diecinazioni (Belgio, Germania, Francia,Gran Bretagna, Italia, Lussembur-go, Olanda, Austria, Spagna e Sviz-zera), 70 dei quali gestiscono unristorante gourmet. Ma il direttoreStéphane Barrand precisa: «Non sia-mo una catena alberghiera, siamouna cooperativa organizzata in mo-do associativo».

Quattro marchi | A sua volta ilmarchio Relais du Silence costitui-sce un’associazione assieme ad al-tre tre etichette: P’tit Dej Hotels, In-ter e Qualys Hotels, ed è inserito nel-la Société Européenne d’HôtellerieSEH. Quest’ultima rappresenta 554alberghi da una a 4 stelle, con 19000camere e 4800 collaboratori. Forse èl’occasione per organizzare con fa-cilità un’imminente vacanza attra-verso l’Europa, dall’albergo di lussoall’offerta più conveniente.‹ Bü

Info TouringSu Internet: www.relaisdusilence.com,www.qualys-hotel.com, www.inter-hotel.com,www.ptitdej-hotel.com

L’Hotel «Waldheim» sul lago di Sarnen,uno dei 16 Relais du Silence in Svizzera.

Pace, charmee qualità

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40 club e soci | touring 12 | 7 luglio 2011

›Mancano pochi giorni o solo poche oreall’agognata vacanza al mare? Allora nonrovinatevi l’inizio di un periodo di relax conlunghe attese in colonna sulle affollateautostrade che portano al Sud, ma verifica-te prima a che ora e lungo quale itinerarioè preferibile mettersi in viaggio. Per farlosono sufficienti alcuni minuti davanti alloschermo del vostro computer.

Alla rubrica «Infostrada» del sito web delclub www.tcs.ch, troverete le previsioni deltraffico settimana per settimana con ag-giornamenti quotidiani, corredata da unacartina in cui sono segnalati con chiarezzai principali punti di ingorgo causati da can-tieri o altre perturbazioni della circolazio-

ne, quali chiusure di tunnel o di tratti stra-dali, con relative date e orari.

Così, se pensate di rischiare di ritrovarviin colonna per ore, grazie al programma«Itinerari» potreste calcolare un percorsoalternativo che vi porti a destinazione sen-za estenuanti perdite di tempo. Molto utileper prepararsi al viaggio anche la rubricaon-line delle previsioni Meteo (attuali o deiprossimi giorni) contenente informazionisul clima in Svizzera e in Europa.

Da non dimenticare: prima di mettervi inauto registrate sul telefonino il numero percontattare in ogni momento la centraleInfostrada: 0224172424 (a tariffa localesolo per i soci TCS).‹ ac

Evitare le codea colpi di mouseIl sito Internet del TCS vi dà la possibilità di preparareil viaggio per le vacanze evitando gli ingorghi stradali.

foto

TCS

Su www.tcs.ch trovate gli strumenti per pianificare in modo ottimale ogni viaggio in auto.

Allenarsi alle gare in pista a Digione

Aperte le iscrizioniai Racing Days 2011Avete mai provato l’adrenalina di un pilotada competizione di auto o motociclette?Il TCS vi dà l’occasione di farlo, par-tecipando ai Racing Days 2011 sulcircuito francese di Dijon-Prenois,il 12 (auto) e 13 ottobre (moto).Passerete una giornata sulla pi-

sta di 3,8 km imparando i trucchi dei cam-pioni della velocità. I partecipanti sarannosuddivisi in tre livelli: Basic (debuttanti incircuito), Advanced (con esperienza) e Open(gare con gomme slick). Il casco integrale è

obbligatorio per tutti! tg

Info TouringPrezzi: moto 390 fr. (non soci TCS 430),auto 450 fr. (non soci 490). Dettagli e

iscrizioni: www.test-e-trainingtcs.ch o pere-mail a: test&[email protected]. Consultareanche il sito: www.circuit-dijon-prenois.com

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Affiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti)a seconda della Sezione e pro rata

Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC)

a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzatoo non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr.134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

ASSISTA TCS www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici,protezione giuridica, assistenza e coperturacasco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr.100.–Carta partner Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informazioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 0224172520Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 0813037777Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 0917951115Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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7 luglio 2011 | touring 12 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0313805000, fax 0313805006.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA,Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 03138721 16, fax 0313872100. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECentre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Il pericolo si annida ovunque«Touring» 11/2011

Trovo il titolo «Basta con i passaggi a livel-lo mortali» del vostro articolo assai ridico-lo. Non sono i passaggi a livello ad esseremortali, bensì la stupidità e l’incoscienzadella gente. Altrimenti, perché non scrivere«Basta con questi tram assassini» o «Bastacon queste auto assassine (per i ciclisti)»,«Basta con queste bici assassine (per i pe-doni)» ecc.? Tutto è potenzialmente «assas-sino»: ci sono situazioni pericolose oggetti-ve, ma a questa stregua dovremmo vietarepersino i cantieri autostradali...

Antonio Scettri (@)

Svizzeri all’avanguardia«Touring» 10/2011

A me dà particolarmente fastidio la diffe-renza di trattamento degli svizzeri nel-l’Unione europea, perché dall’alba dei tem-pi le nostre targhe contengono una crocebianca su sfondo rosso. Un simbolo che puòessere riconosciuto perfino da poliziottiinesperti. Paul Jäger (@)

Svizzeri primi della classePerché gli svizzeri devono essere sempre iprimi della classe? Su ogni targa, appare inmodo chiaro, accanto al simbolo del canto-ne, anche quello della Svizzera, è dunquelogico che il veicolo è immatricolato nellaConfederazione. Claude Piola (@)

Quasi invisibileAnche le vetture provenienti dall’UEdovrebbero essere provviste dell’adesivoidentificativo del Paese. Ma i «cacciatoridi multe» svizzeri, in genere tanto zelanti,

forum

foto

DR,FU

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventualitagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviarele lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere deilettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Abbonamento del trenoe carta di creditoL’abbonamento metà prezzo delle FFScon carta di credito Visa offre un doppiovantaggio. Con una sola carta è possibi-le viaggiare con i mezzi pubblici a prezzidi favore in Svizzera e pagare senza de-naro contante in tutto il mondo. Inoltreutilizzate gratuitamente, grazie allacarta giornaliera, per un’intera giornatatreni, autopostali, battelli e i mezzi cit-tadini di trasporto pubblico svizzeri as-saporando il comfort della prima classe.In palio vi sono due set con abbonamen-to metà prezzo FFS incl. carta di creditoe una giornaliera di prima classe.

Sponsor del premio: FFS, www.ffs.ch

Le domande:1. Dove si trova la nuova centrale

di gestione del traffico?2. Come si chiama l’albergo TCS che

fa parte dei «Relais du Silence»?3. Quale coppia percorre il mondo in

bicicletta da oltre quindici anni?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 10/11: il soggiorno a Davos è sta-to vinto da Anne-Luce Pellandini di Taverne.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch.Termine d’invio: 31 luglio 2011

chiudono entrambi gli occhi. Si accontenta-no della minuscola sigla del Paese, difficil-mente decifrabile quando il veicolo è inmovimento. Hans Mink (@)

Colori che confondonoDevo dire che vedo quasi solo vetture stra-niere senza l’adesivo del Paese di prove-nienza. Il presunto sostituto, la sigla nellatarga, non è assolutamente equivalente. Ilcontrasto della scrittura bianca su sfondoblu è chiaramente peggiore di quella nerasu sfondo bianco. Andreas Kolp (@)

Il treno serve anche agli automobilistiL’ampliamento della rete ferroviaria serveanche agli automobilisti. Chiunque lascia acasa l’auto e va al lavoro in treno alleggeri-sce il carico sulle strade. Immaginate il ca-os e le code se i passeggeri del treno tornas-sero a bordo dell’auto. Robert Borer, Tobel

Nessuna garanzia di pulizia«Touring» 10/2011

Il leggero ronzio del motore elettrico dellaCitroën C-Zero produce una sensazione diarmonia con l’ambiente, che – si legge nel-l’articolo – viene esaltata dall’assenza disostanze inquinanti. Ma chi mi garantisceche la corrente in rete viene prodotta uni-camente da turbine idroelettriche e non dacentrali a carbone o simili? Urs Sahli (@)

Page 42: Touring 12 / 2011 italiano

42 l’incontro | touring 12 | 7 luglio 2011

gente. In genere percorriamo itinerari nonancora scoperti dal turismo di massa. Insella ad una bicicletta non siamo visti comedegli intrusi, dei ricchi «occidentali», siamoaccettati meglio e instauriamo contattimolto facilmente perché non esiste un fine-strino che ci divide dalla gente.

Quanti chilometri avete già percorso finorain bicicletta?All’inizio di un viaggio percorriamo sino a80 chilometri al giorno, mentre alla finesono facilmente 150. Se pensiamo che dal1995 siamo in giro durante le vacanze esti-ve e in più calcoliamo gli ultimi viaggi diquasi un anno attraverso il Sudamerica el’Asia, arriviamo sino a quattro anni inviaggio e circa 60000 chilometri.

Come progettate i viaggi?Raccogliamo il maggior numero possibiled’informazioni sul Paese che vogliamo sco-prire, soprattutto in Internet. Le tappe gior-naliere le decidiamo mano a mano duranteil viaggio. Importante è anche la prepara-zione dell’equipaggiamento. In più cerchia-mo di apprendere le conoscenze base dellalingua mediante dei corsi. Ad esempio, peril nostro viaggio in Asia centrale l’annoscorso abbiamo frequentato un corso dilingua russa. La preparazione per il viaggioin Mongolia è durata circa sei mesi.

Cosa mettete nei bagagli e comevi approvvigionate durante un viaggio?Ogni bicicletta è equipaggiata di quattroborse, che contengono tenda, sacco a pelo,bollitore, vestiti, farmacia da viaggio, filtroper l’acqua, apparecchio fotografico e pezzidi ricambio. Senza scorte alimentari, por-tiamo con noi un fardello di 20–25 chili.Quando ci muoviamo al di fuori della civi-lizzazione, allora dobbiamo occuparci ditutto. In Cina non abbiamo dovuto cucinarequasi mai, perché in ogni angolo c’è un ven-ditore ambulante. Si deve però ammettereche la nostra alimentazione non è sempreequilibrata e allora ci aiutiamo con le com-presse di vitamine.

Quali sono i vostri Paesi preferiti?Entrambi preferiamo Paesi a clima fresco eamiamo le montagne. Le montagne e i passiper noi sono le mete preferite, anche se si fafatica. Il nostro sogno è partire un giornodalla Svizzera e pedalare attorno al mon-do.« Intervista: Peter Widmer

Amano definirsi gli avventurieri della bicicletta e viaggianointorno al mondo dal 1995 esclusivamente con la bicie la tenda: Brigitte e Ivo Jost di Matten presso Interlaken.

Quando si è in viaggio per un anno in sellaa una bici, si sopportano parecchi strapazzi.Ci sarebbero dei mezzi di trasporto piùcomodi per viaggiare attorno al mondo.

Per noi la bicicletta è il mezzo di trasportopiù comodo. Si è in giro ad una velocità leg-germente superiore che a piedi. Un ritmoche ti permette ancora di elaborare le innu-merevoli impressioni strada facendo. Conla bicicletta siamo estremamente vicini alla

»Da 16 anni viaggiate in Europa, ma anchein Sudamerica, Madagascar e l’anno scorsoavete percorso l’Asia centrale e la Mongolia.Qual è stato il viaggio più impressionante?

Brigitte e Ivo Jost: È sempre il più recente!È stata la traversata in bicicletta di un lagoghiacciato in Mongolia, con 40 gradi sottozero. Il ghiaccio, spesso 50 centimetri e tra-sparente come il vetro, strideva e scricchio-lava. È stata un’emozione straordinaria.

Scoprire il mondo insella alla bicicletta

Si può ingaggiare Brigitte e Ivo Jost per raccontare i loro viaggi: www.fotofolio.ch.

In pilloleBrigitte Jost (30 anni) è cresciuta a Schwandenvicino Sigriswil. Di formazione è maestra d’asilo,lavoro che ha svolto per otto anni a Matten vicinoInterlaken. Hobby: viaggi, lettura e lavori manuali.Ivo Jost (30 anni) proviene dall’Oberland Bernese.Di formazione è maestro di scuola elementare efotografo. Hobby: viaggi, fotografia e lettura.

MathiasWyssenbach

Page 43: Touring 12 / 2011 italiano

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