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1 Al sig. Sindaco del Comune di Venezia Cà Farsetti Rialto Venezia Oggetto : OSSERVAZIONE AL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO adottato dal Consiglio Comunale con delibera n.5 del 31 1 2012 in materia di AREE S.BASILIO-S.MARTA SCOMENZERA MARITTIMA Premesso che - Dalla fine degli anni ’70 il Comune di Venezia programma l’apertura del Quartiere Residenziale di S. Marta e l’espansione pedonale della città d’acqua sia verso il Canale della Giudecca nelle aree portuali in via di dismissione degli ambiti S. Basilio-S.Marta 1° e 2° (il primo già da anni in gran parte in uso alle Università di Venezia Cà Foscari e Iuav) sia verso il Canale Scomenzera nell’ambito portuale-ferroviario già dismesso da molti anni. - Da molti anni l’area dell’ex-scalo ferroviario, a nord dell’ambito della Marittima, è stata dismessa. L’Autorità Portuale ne programma sia un uso per parcheggio multipiano per 2.300 nuovi posti auto (che incentiveranno l’ulteriore arrivo con automezzi privati su gomma nella città storica, non opportuno e da disincentivare) sia un ulteriore nuovo grande albergo, in una città già sovra dotata di posti letto e residenze per turisti rispetto ai residenti, e già congestionata e stravolta dalla monocultura turistica. Va invece promosso il trasporto pubblico, in particolare realizzando finalmente, con urgenza, il Sistema Ferroviario Metropolitano di Superficie (SFMR) programmato e finanziato fin dagli anni ’90). - La maggior parte dei nuovi parcheggi che si vogliono realizzare nell’area dell’ex scalo Ferroviario dismesso dovrebbe servire di supporto alle stazioni e agli ormeggi delle grandi navi da crociera che sono ormai incompatibili con la città storica e con il transito lungo il Canale della Giudecca e il Bacino di S. Marco. Negli ultimi tempi si sta invece manifestando una consapevolezza sempre più generale della necessità di non consolidare gli approdi in Marittima delle grandi navi e di spostarli al di fuori della laguna. - Il PALAV (Piano Regionale vigente, in attuazione del Decreto Paesaggistico ex lege 431/1985 vigente ) prescrive all’art. 39 per la zona della Marittima e S.Basilio è ammessa la variazione di destinazione d’uso di tutta o parte di essa , nel quadro di una redistribuzione delle attività portuali, previa adozione degli specifici provvedimenti di declassificazione delle aree demaniali marittime che la costituiscono”. - Dagli anni ’90 il PRG della città storica prevede di riqualificare l’ambito di Piazzale Roma concentrando i mezzi rotabili (bus urbani e auto) nella parte nord-ovest e trasformando la parte residua del P.le in Giardino Pubblico - Si può finalmente decongestionare, liberare e riqualificare P.le Roma realizzando in almeno parte dell’area dell’ex scalo ferroviario dismesso una Autostazione per gli Autobus interurbani e possibilmente anche urbani e gli uffici a servizio di P.le Roma (del Trasporto Pubblico, dei Vigili Urbani, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, ecc; uffici che non potranno più collocarsi nei volumi in “Volta del Canal Grande” che si dovevano ricostruire, dove recentemente si è invece realizzato il nuovo ponte della Costituzione).

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fascicolo informativo sul progetto di arrivo del tram a Santa Marta e San Basilio, Venezia

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Page 1: Tram fascicolo web

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Al sig. Sindaco del Comune di Venezia

Cà Farsetti Rialto Venezia

Oggetto : OSSERVAZIONE AL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO

adottato dal Consiglio Comunale con delibera n.5 del 31 1 2012 in materia di

AREE S.BASILIO-S.MARTA SCOMENZERA MARITTIMA Premesso che

- Dalla fine degli anni ’70 il Comune di Venezia programma l’apertura del Quartiere Residenziale di S. Marta e l’espansione pedonale della città d’acqua sia verso il Canale della Giudecca nelle aree portuali in via di dismissione degli ambiti S. Basilio-S.Marta 1° e 2° (il primo già da anni in gran parte in uso alle Università di Venezia Cà Foscari e Iuav) sia verso il Canale Scomenzera nell’ambito portuale-ferroviario già dismesso da molti anni.

- Da molti anni l’area dell’ex-scalo ferroviario, a nord dell’ambito della Marittima, è stata

dismessa. L’Autorità Portuale ne programma sia un uso per parcheggio multipiano per 2.300 nuovi posti auto (che incentiveranno l’ulteriore arrivo con automezzi privati su gomma nella città storica, non opportuno e da disincentivare) sia un ulteriore nuovo grande albergo, in una città già sovra dotata di posti letto e residenze per turisti rispetto ai residenti, e già congestionata e stravolta dalla monocultura turistica. Va invece promosso il trasporto pubblico, in particolare realizzando finalmente, con urgenza, il Sistema Ferroviario Metropolitano di Superficie (SFMR) programmato e finanziato fin dagli anni ’90).

- La maggior parte dei nuovi parcheggi che si vogliono realizzare nell’area dell’ex scalo

Ferroviario dismesso dovrebbe servire di supporto alle stazioni e agli ormeggi delle grandi navi da crociera che sono ormai incompatibili con la città storica e con il transito lungo il Canale della Giudecca e il Bacino di S. Marco. Negli ultimi tempi si sta invece manifestando una consapevolezza sempre più generale della necessità di non consolidare gli approdi in Marittima delle grandi navi e di spostarli al di fuori della laguna.

- Il PALAV (Piano Regionale vigente, in attuazione del Decreto Paesaggistico ex lege

431/1985 vigente ) prescrive all’art. 39 per la zona della Marittima e S.Basilio “è ammessa la variazione di destinazione d’uso di tutta o parte di essa, nel quadro di una redistribuzione delle attività portuali, previa adozione degli specifici provvedimenti di declassificazione delle aree demaniali marittime che la costituiscono”.

- Dagli anni ’90 il PRG della città storica prevede di riqualificare l’ambito di Piazzale Roma

concentrando i mezzi rotabili (bus urbani e auto) nella parte nord-ovest e trasformando la parte residua del P.le in Giardino Pubblico

- Si può finalmente decongestionare, liberare e riqualificare P.le Roma realizzando in almeno

parte dell’area dell’ex scalo ferroviario dismesso una Autostazione per gli Autobus interurbani e possibilmente anche urbani e gli uffici a servizio di P.le Roma (del Trasporto Pubblico, dei Vigili Urbani, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, ecc; uffici che non potranno più collocarsi nei volumi in “Volta del Canal Grande” che si dovevano ricostruire, dove recentemente si è invece realizzato il nuovo ponte della Costituzione).

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- Si può finalmente aprire ed espandere la città storica pedonale (insediando residenza e servizi- attrezzature pubbliche o private a servizio pubblico) se si dismettono completamente (anche per fasi successive) i parcheggi e le residue “attività connesse al porto” ancora insediate negli ambiti di S. Basilio-S.Marta e si trasferiscono progressivamente in parte dell’area retrostante la Stazione Passeggeri. Ciò significa in particolare trasferire i parcheggi necessari all’attività portuali che rimarranno in marittima e le attrezzature pubbliche quali le postazioni e gli uffici della Guardia di Finanza e del Terminal Passeggeri (ambito S. Basilio-S.Marta 1°), dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto e dell’Autorità Portuale (ambito S.Basilio-S.Marta 2°).

Tutto ciò premesso ed evidenziato SI PROPONE LA SEGUENTE AGGIUNTA ALLE NORME TECNICHE DEL PAT Aggiungere nelle “Norme Tecniche” ( al titolo V “ATO” o al Titolo VII “Ambiti da valorizzare”) e nello “Allegato A - A.T.O. 1 Venezia Città Antica” la seguente disposizione: Nella previsione dell'estromissione delle grandi navi da crociera dalla laguna e nella conseguente previsione della riconversione di parte della zona portuale le aree in tutto o in parte già oggi dismesse dall’uso portuale (Santa Marta, San Basilio, Scomenzera, ex Scalo Ferroviario in Marittima) e le altre che via via saranno dismesse vanno progressivamente declassificate, sdemanializzate e concesse al Comune di Venezia. Tali aree, in attuazione delle norme del PALAV e in armonia con le previsioni del Piano Regolatore generale oggi vigente e del futuro Piano degli Interventi potranno venire utilizzate a funzioni residenziali o di servizio pubblico alla città. Le aree già oggi parzialmente in uso da parte delle università (magazzini Ligabue, Caserma della Guardia di Finanza) verrano cedute e adibite stabilente agli usi universitari, le attività portuali residue ancora presenti negli ambiti di S.Basilio-S.Marta verranno progressivamente riallocate (per fasi) in Marittima presso la Stazione Passeggeri a servizio delle aree e funzioni portuali che resteranno in Marittima (in quanto compatibili con la laguna e con il transito lungo il canale della Giudecca e il Bacino di S.Marco). Venezia 28 5 2012

per conto di Italia Nostra, sezione di Venezia

San Marco 1260, 30124 Venezia Cristiano Gasparetto

Ai sensi del d.lgs. n. 196 del 30/06/2003, il sottoscritto esprime il proprio consenso al trattamento dei propri dati personali, nonché alla pubblicazione nell’ambito del procedimento e degli atti concernenti le controdeduzioni dell’Amministrazione del proprio nominatioi in

quanto sottoscrittore della presente osservazione.

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Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica Appendice 2 - Schede degli ambiti assoggettati a Piano Particolareggiato o a Progetto Unitario VIGENTI

P.P. 5 - Ex piazza d’armi

OBIETTIVO GENERALE

Rimozione dei collegamenti stradali e ferroviari provenienti dalla Marittima, per realizzare un ampliamento del quartiere residenziale di S. Marta e una zona di attrezzature pubbliche a servizio della parte occidentale della città antica.

INDICAZIONI PER LE TRASFORMAZIONI FISICHE E FUNZIONALI

Realizzazione di un nuovo canale in prosecuzione del rio di S. Maria Maggiore fino al canale della Scomenzera, di larghezza tale che consenta l’attracco di imbarcazioni.

La porzione dell’ambito a sud del nuovo canale è destinata all’edilizia residenziale di completamento e ai relativi servizi elementari (lettere C e D), per un volume complessivo di 50.000 mc., con un’altezza compresa fra due e quattro piani, ricercando la migliore integrazione con gli edifici residenziali esistenti.

Il rio interrato a nord del convento delle Terese potrà essere parzialmente ripristinato, per realizzare una piscina scoperta, con annessi servizi (lettera E), per un volume complessivo non superiore a 1.200 mc. e altezza massima di 6 metri.

La porzione a nord del nuovo canale è destinata prevalentemente ad attrezzature culturali, ricreative e sportive, coperte e scoperte; in questa sistemazione saranno integrati alcuni degli edifici esistenti, indicati nella tavola B3a con le lettere F, G, H, I; per gli altri sarà valutata l’opportunità di conservazione o demolizione, avendo riguardo non solo ai caratteri edilizi ma anche (soprattutto) alla loro compatibilità con un buon disegno degli spazi aperti. La somma delle edificazioni vecchie e nuove per attrezzature pubbliche non sarà superiore a 60.000 mc.

È da verificare la possibilità di conservare, trasformare o sostituire (a parità o anche con incremento di volume non superiore al 15% di quello attuale), i capannoni attualmente esistenti lungo il rio di S. Maria Maggiore, in relazione alle mutate condizioni di contesto (rimozione della ferrovia e della strada carrabile). In adiacenza ad essi, è prevista la possibilità di realizzare un nuovo edificio direzionale, con un volume di 40.000 mc. e un’altezza massima di 12 metri.

TRASFORMAZIONI EFFETTUABILI ANTECEDENTEMENTE ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL

PIANO PARTICOLAREGGIATO

Nelle unità edilizie classificate Nr situate lungo Calle Larga Santa Marta, Calle Santa Marta e Rio Terà dei Sechi sono consentite le trasformazioni indicate nelle rispettive categorie tipologiche di appartenenza di cui all’ “Appendice 1 - Schede relative alle unità di spazio” delle N.T.A.

Page 4: Tram fascicolo web

P.P. 6.1 - Scalo di S. Marta P.P. 6.2 - Scalo di S. Basilio

OBIETTIVO GENERALE

La riva del canale della Giudecca dal rio di S. Basilio al canale della Scomenzera sarà organizzata in forma di parco pubblico, ricordando la presenza dell’antica “spiaggia di S. Marta”, e costituirà la testata delle fondamenta delle Zattere. I collegamenti ferroviari e carrabili saranno rimossi, conservando tuttavia la possibilità di attracco delle navi.

INDICAZIONE PER LE TRASFORMAZIONI FISICHE

Demolizione senza ricostruzione del fabbricato denominato Stazione Passeggeri, indicato nella tavola B3a con la lettera L.

Conservazione e riuso dei capannoni del Punto Franco (indicati con le lettere M, N, O, P, Q) secondo le norme spettanti alle rispettive categorie di appartenenza (Appendice 1). Demolizione dei Magazzini Frigoriferi (lettera R) e riedificazione di un nuovo edificio sull’allineamento indicato, per un’altezza massima di m. 10 su tutto il sedime rimanente e per un volume complessivo non superiore ai 35.000 mc., garantendo la realizzazione di una fondamenta lungo i fronti acquei a nord e a ovest.

Demolizione senza ricostruzione delle due file di capannoni lungo la riva di S. Marta, esaminando la possibilità di conservare alcuni limitati elementi edilizi di maggior pregio architettonico, che siano compatibili con la sistemazione d’insieme e il carattere di spazio aperto dell’area.

Restauro della chiesa di S. Marta. Riedificazione della fabbrica di tabacchi documentata nel catasto Napoleonico tenendo in debito conto le preesistenze, e profilatura conseguente della riva, secondo le modalità del ripristino filologico o volumetrico, secondo la documentazione disponibile. Il volume non potrà comunque superare i 25.000 mc. Lo spazio antistante la chiesa, una volta demolito il muro della dogana sarà organizzato come piazza principale del quartiere, con un lato fiancheggiato a una darsena.

DESTINAZIONI D’USO COMPATIBILI

Per gli edifici da riusare e i nuovi volumi nella zona di S. Basilio, le destinazioni d’uso compatibili sono: uffici direzionali, attrezzature per l’istruzione, attrezzature culturali, attrezzature associative, attrezzature ricreative, attività manifatturiere, residenza.

La chiesa di S. Marta sarà restituita alla sua funzione originaria, oppure destinata a attrezzature culturali o associative o ricreative. L’edificio da ripristinare in adiacenza alla chiesa sarà destinato a attrezzature per l’istruzione (coi relativi servizi: casa dello studente, mensa, ecc.) oppure attrezzature culturali o associative.

TRASFORMAZIONI EFFETTUABILI ANTECEDENTEMENTE ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

Nelle unità edilizie classificate SU, Kot, fa, B e B1 sono consentite le trasformazioni indicate nelle rispettive categorie tipologiche di appartenenza di cui all’ “Appendice 1 - Schede relative alle unità di spazio” delle N.T.A.

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Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica Appendice 2 - Schede degli ambiti assoggettati a Piano Particolareggiato o a Progetto Unitario VARIANTE

P.P. 5.1 – Area Italgas a Santa Marta P.P. 5.2 - Banchina portuale

OBIETTIVO GENERALE

Rimozione dei collegamenti stradali e ferroviari provenienti dalla Marittima, per realizzare un ampliamento del quartiere residenziale di S. Marta e una zona di attrezzature pubbliche a servizio della parte occidentale della città antica.

INDICAZIONI PER LE TRASFORMAZIONI FISICHE E FUNZIONALI

Realizzazione di un nuovo canale in prosecuzione del rio di S. Maria Maggiore fino al canale della Scomenzera, di larghezza tale che consenta l’attracco di imbarcazioni.

La porzione dell’ambito a sud del nuovo canale è destinata all’edilizia residenziale di completamento e ai relativi servizi elementari (lettere C e D), per un volume complessivo di 50.000 mc., con un’altezza compresa fra due e quattro piani, ricercando la migliore integrazione con gli edifici residenziali esistenti.

Il rio interrato a nord del convento delle Terese potrà essere parzialmente ripristinato, per realizzare una piscina scoperta, con annessi servizi (lettera E), per un volume complessivo non superiore a 1.200 mc. e altezza massima di 6 metri.

La porzione a nord del nuovo canale è destinata prevalentemente ad attrezzature culturali, ricreative e sportive, coperte e scoperte; in questa sistemazione saranno integrati alcuni degli edifici esistenti, indicati nella tavola B3a con le lettere F, G, H, I; per gli altri sarà valutata l’opportunità di conservazione o demolizione, avendo riguardo non solo ai caratteri edilizi ma anche (soprattutto) alla loro compatibilità con un buon disegno degli spazi aperti. La somma delle edificazioni vecchie e nuove per attrezzature pubbliche non sarà superiore a 60.000 mc.

È da verificare la possibilità di conservare, trasformare o sostituire (a parità o anche con incremento di volume non superiore al 15% di quello attuale), i capannoni attualmente esistenti lungo il rio di S. Maria Maggiore, in relazione alle mutate condizioni di contesto (rimozione della ferrovia e della strada carrabile). In adiacenza ad essi, è prevista la possibilità di realizzare un nuovo edificio direzionale, con un volume di 40.000 mc. e un’altezza massima di 12 metri.

La capacità edificatoria sarà attribuita ai due ambiti proporzionalmente alla superficie territoriale, come da prassi nel Comune di Venezia.

TRASFORMAZIONI EFFETTUABILI ANTECEDENTEMENTE ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL

PIANO PARTICOLAREGGIATO

Nelle unità edilizie classificate Nr situate lungo Calle Larga Santa Marta, Calle Santa Marta e Rio Terà dei Sechi sono consentite le trasformazioni indicate nelle rispettive categorie tipologiche di appartenenza di cui all’ “Appendice 1 - Schede relative alle unità di spazio” delle N.T.A.

Nota. In sede di elaborazione della documentazione progettuale da allegare all’Accordo di Programma, potrà essere redatta una scheda normativa per ogni singolo ambito (P.P 5.1 e P.P. 5.2). In ogni caso dovrà essere elaborata una scheda grafica che individui gli elementi di coordinamento fra i due ambiti, che dovranno essere recepiti in sede di elaborazione dei piani attuativi. L’ambito del P.P. 5.2 dovrà essere prevalentemente destinato ad attività direzionali e attrezzature per la logistica.

Page 6: Tram fascicolo web

P.P. 6.1 - Scalo di S. Marta P.P. 6.2 - Scalo di S. Basilio

OBIETTIVO GENERALE

La riva del canale della Giudecca dal rio di S. Basilio al canale della Scomenzera sarà organizzata in forma di parco pubblico, ricordando la presenza dell’antica “spiaggia di S. Marta”, e costituirà la testata delle fondamenta delle Zattere. I collegamenti ferroviari e carrabili saranno rimossi, conservando tuttavia la possibilità di attracco delle navi.

INDICAZIONE PER LE TRASFORMAZIONI FISICHE

Demolizione senza ricostruzione del fabbricato denominato Stazione Passeggeri, indicato nella tavola B3a con la lettera L.

Conservazione e riuso dei capannoni del Punto Franco (indicati con le lettere M, N, O, P, Q) secondo le norme spettanti alle rispettive categorie di appartenenza (Appendice 1). Demolizione dei Magazzini Frigoriferi (lettera R) e riedificazione di un nuovo edificio sull’allineamento indicato, per un’altezza massima di m. 10 su tutto il sedime rimanente e per un volume complessivo non superiore ai 35.000 mc., garantendo la realizzazione di una fondamenta lungo i fronti acquei a nord e a ovest.

Demolizione senza ricostruzione delle due file di capannoni lungo la riva di S. Marta, esaminando la possibilità di conservare alcuni limitati elementi edilizi di maggior pregio architettonico, che siano compatibili con la sistemazione d’insieme e il carattere di spazio aperto dell’area.

Restauro della chiesa di S. Marta. Riedificazione della fabbrica di tabacchi documentata nel catasto Napoleonico tenendo in debito conto le preesistenze, e profilatura conseguente della riva, secondo le modalità del ripristino filologico o volumetrico, secondo la documentazione disponibile. Il volume non potrà comunque superare i 25.000 mc. Lo spazio antistante la chiesa, una volta demolito il muro della dogana sarà organizzato come piazza principale del quartiere, con un lato fiancheggiato a una darsena.

DESTINAZIONI D’USO COMPATIBILI

Per gli edifici da riusare e i nuovi volumi nella zona di S. Basilio, le destinazioni d’uso compatibili sono: uffici direzionali, attrezzature per l’istruzione, attrezzature culturali, attrezzature associative, attrezzature ricreative, attività manifatturiere, residenza.

La chiesa di S. Marta sarà restituita alla sua funzione originaria, oppure destinata a attrezzature culturali o associative o ricreative. L’edificio da ripristinare in adiacenza alla chiesa sarà destinato a attrezzature per l’istruzione (coi relativi servizi: casa dello studente, mensa, ecc.) oppure attrezzature culturali o associative.

TRASFORMAZIONI EFFETTUABILI ANTECEDENTEMENTE ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

Nelle unità edilizie classificate SU, Kot, fa, B e B1 sono consentite le trasformazioni indicate nelle rispettive categorie tipologiche di appartenenza di cui all’ “Appendice 1 - Schede relative alle unità di spazio” delle N.T.A.

Page 7: Tram fascicolo web

Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica Norme Tecniche di Attuazione – art. 23

VIGENTE Art.23 - AMBITI SOGGETTI A STRUMENTI URBANISTICI ATTUATIVI O PROGETTI UNITARI

23.1- La tavola B0 individua gli ambiti territoriali, nei quali gli interventi sono soggetti alla preventiva approvazione di piano urbanistico attuativo o a progetti unitari.

23.2- Sono soggetti alla preventiva approvazione di piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica (Piano Particolareggiato) gli interventi da realizzare nei seguenti ambiti territoriali, individuati dalle sigle di cui appresso:

P.P.1- Tronchetto

P.P.2- Marittima

P.P.3- Stazione F.S. di S. Lucia

P.P.4- Piazzale Roma

P.P.5- Ex piazza d'armi

P.P.6.1- Scalo di S: Marta

P.P.6.2- Scalo di S. Basilio

P.P.7- Ex Orto Botanico

P.P.8- Arsenale

P.P.9- S. Pietro in Castello

P.P.10- Ex cantieri ACTV

P.P.11- Giardini della Biennale

P.P.12- Ex cantieri Celli

P.P.13- Area Muner

P.P.14- Molino Stucky-Scalera-Trevisan

P.P.15- Tappetificio Gaggio

P.P.16- Area Junghans

23.3- Quanto alla configurazione dell'assetto territoriale, alle trasformazioni fisiche e alle destinazioni funzionali da porre in essere in ciascun ambito, il piano urbanistico attuativo deve -salvo quanto previsto dal punto 1.3.2 ed al punto 1.5 - risultare conforme alle previsioni e alle direttive contenute negli elaborati costituenti l'Appendice 2. La validità di quanto previsto e prescritto per gli ambiti territoriali PP. 1, 2, 3, 5, 6.1, 6.2, 8, 9, 10 e 11 è condizionata alla preventiva definizione delle necessarie intese con gli enti proprietari, che saranno formalizzate a mezzo di specifica preventiva convenzione.

23.4- Negli ambiti territoriali di cui al precedente comma, prima dell'approvazione del piano urbanistico attuativo, sono consentiti esclusivamente gli interventi di manutenzione, restauro e quelli allo scopo individuati nelle rispettive schede. Relativamente alle aree demaniali degli ambiti P.P. 2, 5, 6.1 e 6.2, quale norma transitoria, sono inoltre consentiti quegli interventi edilizi finalizzati alla permanenza e allo sviluppo delle attuali funzioni e quelli coerenti con gli indirizzi generali e con le destinazioni d’uso previste dalla Variante.

Tale norma transitoria mantiene la sua efficacia sino alla approvazione del Piano Regolatore Portuale.

Relativamente alle aree ferroviarie degli ambiti P.P. 2, P.P. 3 e P.P. 5 sono consentiti tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché l’adeguamento tecnologico e funzionale finalizzati alla permanenza degli impianti e dei fabbricati esistenti.

23.5- Nei seguenti ambiti territoriali, individuati dalle sigle di cui appresso:

P.U.1- Area ASPIV, S.Andrea

P.U.2- Tabacchificio

P.U.3- Carcere, S.Maria Maggiore

P.U.4- Ospedale S.Giustinian

P.U.5- Macello, S.Giobbe

P.U.6- Sacca S.Biagio, Genio Civile

P.U.7- Area Umberto I

P.U.8- Ospedale S.Giovanni e Paolo

P.U.9- Caserma S.Daniele

P.U.10- Sacca Inceneritore

P.U.11- Sacca S.Biagio, AMAV

P.U.12- ENEL, S. Giobbe

gli interventi eccedenti la manutenzione ordinaria e straordinaria, volti a modificare i servizi pubblici insediati alla data del 31.5.1996, ovvero a sostituirli con altri servizi pubblici, sono attuati mediante semplice progetto edilizio - nelle forme e con gli atti previsti per le opere pubbliche dalle disposizioni vigenti in materia - a condizione che tale progetto sia esteso a tutta l'area perimetrata dal Piano Regolatore Generale. Gli interventi volti a destinare il compendio immobiliare o parte dello stesso ad insediamenti privati, ovvero volti a por fine - frazionandola - all'unità funzionale e\o dominicale del compendio medesimo sono invece soggetti alla preventiva approvazione di un piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica.

Page 8: Tram fascicolo web

Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica Norme Tecniche di Attuazione – art. 23

VARIANTE Art.23 - AMBITI SOGGETTI A STRUMENTI URBANISTICI ATTUATIVI O PROGETTI UNITARI

23.1- La tavola B0 individua gli ambiti territoriali, nei quali gli interventi sono soggetti alla preventiva approvazione di piano urbanistico attuativo o a progetti unitari.

23.2- Sono soggetti alla preventiva approvazione di piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica (Piano Particolareggiato) gli interventi da realizzare nei seguenti ambiti territoriali, individuati dalle sigle di cui appresso:

P.P.1- Tronchetto

P.P.2- Marittima

P.P.3- Stazione F.S. di S. Lucia

P.P.4- Piazzale Roma

P.P.5- Ex piazza d'armi

P.P.6.1- Scalo di S: Marta P.P.6.2- Scalo di S. Basilio P.P.7- Ex Orto Botanico

P.P.8- Arsenale

P.P.9- S. Pietro in Castello

P.P.10- Ex cantieri ACTV

P.P.11- Giardini della Biennale

P.P.12- Ex cantieri Celli

P.P.13- Area Muner

P.P.14- Molino Stucky-Scalera-Trevisan

P.P.15- Tappetificio Gaggio

P.P.16- Area Junghans

23.3- Quanto alla configurazione dell'assetto territoriale, alle trasformazioni fisiche e alle destinazioni funzionali da porre in essere in ciascun ambito, il piano urbanistico attuativo deve -salvo quanto previsto dal punto 1.3.2 ed al punto 1.5 - risultare conforme alle previsioni e alle direttive contenute negli elaborati costituenti l'Appendice 2. La validità di quanto previsto e prescritto per gli ambiti territoriali PP. 1, 2, 3, 5.1, 5.2, 6.1, 6.2 8, 9, 10 e 11 è condizionata alla preventiva definizione delle necessarie intese con gli enti proprietari, che saranno formalizzate a mezzo di specifica preventiva convenzione.

23.5- Negli ambiti territoriali di cui al precedente comma, prima dell'approvazione del piano urbanistico attuativo, sono consentiti esclusivamente gli interventi di manutenzione, restauro e quelli allo scopo individuati nelle rispettive schede. Relativamente alle aree demaniali degli ambiti P.P. 2, 5.2, 6.1 e 6.2, quale norma transitoria, sono inoltre consentiti quegli interventi edilizi finalizzati alla permanenza e allo sviluppo delle attuali funzioni e quelli coerenti con gli indirizzi generali e con le destinazioni d’uso previste dalla Variante.

Tale norma transitoria mantiene la sua efficacia sino alla approvazione del Piano Regolatore Portuale.

Relativamente alle aree ferroviarie degli ambiti P.P. 2, P.P. 3 e P.P. 5.2 sono consentiti tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché l’adeguamento tecnologico e funzionale finalizzati alla permanenza degli impianti e dei fabbricati esistenti.

23.5- Nei seguenti ambiti territoriali, individuati dalle sigle di cui appresso:

P.U.1- Area ASPIV, S.Andrea

P.U.2- Tabacchificio

P.U.3- Carcere, S.Maria Maggiore

P.U.4- Ospedale S.Giustinian

P.U.5- Macello, S.Giobbe

P.U.6- Sacca S.Biagio, Genio Civile

P.U.7- Area Umberto I

P.U.8- Ospedale S.Giovanni e Paolo

P.U.9- Caserma S.Daniele

P.U.10- Sacca Inceneritore

P.U.11- Sacca S.Biagio, AMAV

P.U.12- ENEL, S. Giobbe

P.U. 13 – Ex magazzini frigoriferi gli interventi eccedenti la manutenzione ordinaria e straordinaria, volti a modificare i servizi pubblici insediati alla data del 31.5.1996, ovvero a sostituirli con altri servizi pubblici, sono attuati mediante semplice progetto edilizio - nelle forme e con gli atti previsti per le opere pubbliche dalle disposizioni vigenti in materia - a condizione che tale progetto sia esteso a tutta l'area perimetrata dal Piano Regolatore Generale. Gli interventi volti a destinare il compendio immobiliare o parte dello stesso ad insediamenti privati, ovvero volti a por fine - frazionandola - all'unità funzionale e\o dominicale del compendio medesimo sono invece soggetti alla preventiva approvazione di un piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica.

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VPRG per la Città Antica - Appendice 2 - Schede degli ambiti assoggettati a Piano Particolareggiato o a Progetto Unitario PROGETTO UNITARIO 13 – EX MAGAZZINI FRIGORIFERI

Categorie di intervento Nuova edificazione

Destinazioni d’uso Attrezzature per l’istruzione, attività universitarie, attività culturali, ricreative e direzionali, abitazioni collettivi.

Obiettivi di intervento Realizzazione di nuovi edifici da destinare ad attrezzature universitarie e sistemazione degli spazi scoperti.

Collegamento dell’area di intervento con l’esistente complesso universitario “ex cotonificio” e con il tessuto urbano retrostante, attraverso la realizzazione di un nuovo ponte pedonale sul rio di San Nicolò.

Prescrizioni planivolumetriche

Nuova edificazione Realizzazione di nuovi manufatti. Il volume massimo consentito per la nuova edificazione è di 35000 mc. L’altezza massima dei corpi edilizi prospicienti il canale della Giudecca non può essere superiore alla linea di gronda degli edifici contermini (+14.40 ml slm). È possibile elevare l’edificazione fino a 18 ml slm per una superficie non superiore al 50% dell’unità di intervento.

Tali parametri potranno subire modifiche nel caso in cui il progetto sia definito attraverso procedure concorsuali ( concorso di idee, di progettazione ecc.), e previo parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna.

Percorsi e spazi pubblici Il progetto potrà prevedere percorsi aperti al pubblico. È inoltre consentita la realizzazione di un ponte pedonale sul Rio di San Nicolò che ne garantisca la navigabilità. L’esatta configurazione del percorso pubblico e del ponte, dovranno essere definiti in fase di progettazione architettonica.

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PRESCRIZIONI PROGETTUALI

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Prescrizioni normative per l’ambito interessato dall'Accordo di Programma per la connessione del sistema tramviario con il terminal a San Basilio, sottoscritto in data ... e ratificato dal Consiglio Comunale con Delibera n. ... del ...

Ambito di intervento dell'Accordo di Programma per la connessione del sistema tramviario con il terminal a San Basilio, sottoscritto in data ... e ratificato dal Consiglio Comunale con Delibera n. ... del ..: Nel perimetro ricompreso nell’Accordo di Programma, per tutte le unità di spazio non specificamente regolamentate dagli elaborati dell’Accordo stesso, valgono le prescrizioni della VPRG per la Città Antica.

Categorie di Intervento

Aree per nuova costruzione: all’interno di queste aree è consentita l’edificazione del nuovo Terminal passeggeri e di parcheggi in struttura o a raso. I nuovi manufatti dovranno essere preventivamente autorizzati dagli enti competenti per la tutela dei beni architettonici e paesaggistici. La superficie lorda di pavimento (Sp) del nuovo Terminal sarà indicativamente pari a 2000 mq. Il volume degli eventuali nuovi parcheggi in struttura sarà stabilito con il progetto definitivo dell’intervento. Demolizione e ricostruzione anche con nuova localizzazione: all’interno di un ridisegno complessivo dell’area, è possibile intervenire attraverso la sostituzione degli organismi edilizi anche prevedendo la realizzazione di nuovi edifici su un diverso sedime. La volumetria demolita potrà essere riedificata quindi sullo stesso sedime oppure nelle aree individuate con “aree per nuova edificazione”.

Nell’ambito dei magazzini Ligabue dovrà essere previsto un rafforzamento delle relazioni con il contesto urbano, anche attraverso la demolizione di parti delle recinzioni esistenti, previo assenso delle autorità competenti in materia di tutela dei beni architettonici e paesaggistici

Destinazioni d’uso Nuovo Terminal portuale e parcheggi in struttura o a raso: si prevede la realizzazione del nuovo terminal portuale. All’interno dell’area individuata in cartografia è consentita l’edificazione del nuovo terminal portuale per una superficie di pavimento (Sp) di circa 2000 mq e un altezza indicativa di 8,5 ml.

All’interno dell’area sarà inoltre possibile recuperare la volumetria degli edifici eventualmente demoliti, ricompresi all’interno dell’ambito di intervento dell’Accordo di Programma, destinandola ad attività di servizio al nuovo Terminal portuale.

Servizi funzionali alle attività di trasporto pubblico e attività commerciali e di pubblico esercizio:all’interno dell’edificio, che sarà riconvertito a stazione terminale del sistema tranviario su gomma, potranno essere insediate attività destinate a insediamenti per il commercio al minuto, uffici per l’erogazione diretta di servizi, attrezzature culturali, attrezzature associative, attrezzature ricreative.

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Accordo di Programma per la connessione del sistema tranviario

con il Terminal Passeggeri di S. Basilio a Venezia

SCHEDE INDICATIVE DI VARIANTE

ALLEGATO C ALLA

RELAZIONE IN ALLEGATO 1 ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. DEL

dicembre 2012

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Indice

Elaborati Grafici Strumentazione Urbanistica

- VPRG per la Città Antica - estratto Tavola B0 zonizzazione e ambiti assogettati a pianificazione urbanizzazione esecutiva – VIGENTE

- VPRG per la Città Antica - estratto Tavola B0 zonizzazione e ambiti assogettati a pianificazione urbanizzazione esecutiva – VARIANTE

- VPRG per la Città Antica - estratto Tavola B1 trasformazioni fisiche ammissibili ed utilizzazioni compatibilia – VIGENTE

- VPRG per la Città Antica - estratto Tavola B1 trasformazioni fisiche ammissibili ed utilizzazioni compatibilia – VARIANTE

- VPRG per la Città Antica - estratto Tavola 1b – standards urbanistici ai sensi della L.R. 61/85 – VIGENTE

- VPRG per la Città Antica - estratto Tavola 1b – standards urbanistici ai sensi della L.R. 61/85 – VARIANTE

Prescrizioni progettuali

- Categorie di intervento

- Destinazioni d’uso

- Percorsi pubblici

- Prescrizioni normative

Norme Tecniche - Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica - Appendice 2 - Schede degli ambiti

assoggettati a Piano Particolareggiato o a Progetto Unitario – VIGENTI

o P.P. 5 – Ex Piazza d’armi

o P.P. 6.1 - Scalo di S. Marta e P.P. 6.2 - Scalo di S. Basilio

- Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica - Appendice 2 - Schede degli ambiti assoggettati a Piano Particolareggiato o a Progetto Unitario – VARIANTE

o P.P. 5.1 – Area Italgas a Santa Marta e P.P. 5.2 - Banchina portuale

o Ambito di intervento di Accordo di Programma

- Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica - Norme Tecniche di Attuazione – art. 23, commi da 1 a 5 - VIGENTE

- Estratto delle N.T.A. della VPRG per la Città Antica - Norme Tecniche di Attuazione – art. 23, commi da 1 a 5 - VARIANTE

- Scheda Progetto Unitario 13 – Ex magazzini Frigoriferi

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CONSIGLIO COMUNALE

_____________________________________________________ ALLEGATO alla deliberazione n. 1 del 14 GENNAIO 2013

“Emendamenti votati”

D.C.C. n. 1/2013

Nota

Il presente allegato contiene gli emendamenti e le relative schede di votazione che sono stati posti in votazione durante le seduta consiliare. Gli emendamenti erano volti a modificare la proposta di deliberazione pervenuta all’esame del Consiglio Comunale. Il testo della deliberazione pubblicato è comprensivo degli emendamenti approvati.

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COMUNE DI VENEZIA

Pres. Ass. Pres. Ass. Pres. Ass.

X BARATELLO Maurizio X GAVAGNIN Marco SCARPA Alessandro

X BAZZARO Gabriele GIORDANI Luigi SCARPA Renzo

BELCARO Pierantonio X GIUSTO Giovanni SEIBEZZI Camilla

BONZIO Sebastiano GUZZO Giacomo X SOTTANA Christian

X BORASO Renato X LASTRUCCI Valerio X SPERANZON Raffaele

BORGHELLO Claudio LAVINI Lorenza X TAGLIAPIETRA Davide

X CACCIA Giuseppe LAZZARO Bruno TICOZZI Domenico

CAMPA Cesare X LOCATELLI Marta X TOSO Giuseppe

CAPOGROSSO Giampietro MOGNATO Michele TRABUCCO Gianluca

CAVALIERE Antonio X MOLINA Jacopo TURETTA Roberto

CENTANINI Bruno ORSONI Giorgio VENTURINI Simone

CENTENARO Saverio PAGAN Carlo VIANELLO Alessandro

X CONTE Pasquale Ignazio detto Franco RENESTO Andrea X ZECCHI Stefano

X COSTALONGA Sebastiano RIZZI Luca ZUANICH Marco

FORTUNA Ennio ROSTEGHIN Emanuele ZUIN Michele

X FUNARI Nicola SCARAMUZZA Gabriele

Presiede: Il Presidente Roberto Turetta

Partecipa: il Segretario Generale dott.ssa Rita Carcò

N. 1 - SEDUTA DEL 14 GENNAIO 2013

Estratto dal registro delle deliberazioni del CONSIGLIO COMUNALE Sessione Straordinaria – 1^ Convocazione – Seduta Pubblica

30 17

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Seduta del 14 gennaio 2013

1 = Accordo di programma per la connessione del sistema tramviario con il terminal a San Basilio – indirizzi per la sottoscrizione dell’accordo tra Autorità Portuale di Venezia, Provincia di Venezia e Comune di Venezia;

Il Presidente ricorda che durante la seduta del 21 dicembre 2012 la deliberazione è stata

illustrata dall’assessore Bergamo ed è iniziato il dibattito generale dopodiché, richiesta la verifica del numero legale da parte del consigliere Zuin e constatata la mancanza del numero legale stesso la seduta è stata chiusa ed aggiornata alla successiva convocazione. Il Presidente afferma che ora i lavori possono riprendere con l’illustrazione dell’emendamento proposto dalla Giunta.

-----

(Omissis) Riportato a verbale

x Nel corso della seduta il Consiglio Comunale ha votato alcuni emendamenti volti a

modificare la proposta di deliberazione pervenuta in Consiglio Comunale. Gli emendamenti e le relative schede di votazione risultano qui allegati quale parte integrante del presente atto (vedi allegato “Emendamenti votati” D.C.C. 1/2013). Il testo che segue è comprensivo degli emendamenti approvati in sede consiliare. Il dibattito avvenuto è riportato a verbale.

-----

Prima della votazione finale entrano in aula i consiglieri Cavaliere, Guzzo, Lavini; esce

dall’aula il consigliere Tagliapietra ed il numero dei presenti si eleva a 39.

------ Non avendo alcun altro consigliere chiesto la parola, il Presidente invita il Consiglio ad

assumere i provvedimenti di propria competenza in ordine alla proposta di deliberazione così come emendata E

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IL CONSIGLIO COMUNALE Su proposta dell’Assessore alla Mobilità e Infrastrutture di concerto con l’Assessore all’Urbanistica;

Premesso che:

- con deliberazione della Giunta n. 64 del 24.02.2011 è stato approvato lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione della nuova linea tranviaria Mestre-Venezia utilizzando via Torino, per un importo pari ad € 26.521.293,60 ai fini dell’inserimento nel Programma Triennale delle Opere pubbliche 2011-2013;

- per l’intervento relativo al prolungamento sino a San Basilio è stato redatto uno studio di fattibilità, approvato con deliberazione della Giunta n. 94 del 16.03.2011, per un importo pari ad € 18.815.829,96 ai fini dell’inserimento nel programma Triennale delle opere pubbliche 2011-2013;

- con la stessa deliberazione e ai medesimi effetti è stato approvato congiuntamente lo studio di fattibilità relativo alla nuova linea tranviaria sul percorso via Sansovino – viale Ancona – via Torino – via delle Industrie - Via Pacinotti, identificandolo come parte della nuova linea Mestre – Venezia utilizzando via Torino con prolungamento a San Basilio, per un totale complessivo dei due interventi pari a € 45.337.123,56;

- con deliberazione della giunta n. 504 del 27.10.2011, pur confermando la strategicità di arrivo del tram a S. Basilio, si è posticipata la scelta del tracciato definitivo di tale tratta, non trovando essa copertura all’interno del Bilancio 2011, e si è riapprovato lo studio di fattibilità di cui alla deliberazione della Giunta n. 94 del 16.03.2011, con esclusivo riferimento alla tratta che da via Sansovino raggiunge i Pili percorrendo via Torino e via delle Industrie, per un importo pari a € 28.142.470,04, ai fini dell’inserimento nel programma Triennale delle opere pubbliche 2011-2013;

- l’Autorità Portuale di Venezia, con nota n. 89110-DTEC/11110 del 02.07.2012, a seguito di una serie di incontri di approfondimento sull’estensione del collegamento tranviario a San Basilio, si è dimostrata intenzionata a partecipare alla realizzazione di una serie di interventi di riqualificazione del contesto in cui insiste la tratta tranviaria sino a San Basilio, offrendo la disponibilità alla realizzazione diretta dell’opera, e unendo altresì uno schema di protocollo d'intesa, preliminare alla formalizzazione di un accordo di programma;

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 141 del 21/12/2011 avente oggetto “Nuovi approdi del servizio di navigazione di trasporto pubblico locale _ Approvazione della convenzione con PMV S.p.A.” con la quale il Comune fornisce una garanzia fideiussoria per 5 milioni di euro a PMV affinchè la stessa società possa realizzare dei nuovi approdi e tra questi ricade anche l’approdo di S.Basilio;

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- con deliberazione di Giunta Comunale n. 603/2011 è stato approvato lo studio di fattibilità, tra gli altri, dell’approdo di S.Basilio e che successivamente tale opera è stata inscritta nel piano triennale delle opere per il 2013 con finanziamenti di altri soggetti (CI 13073);

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 del 11/12 luglio 2012 è stato approvato il bilancio di previsione per l’esercizio 2012 che nel piano degli investimenti prevede la NO12098 “accordo con Autorità Portuale di Venezia per la connessione del sistema tranviario con il terminal a San Basilio nella tratta da Marghera per via delle Industrie fino a Venezia” per un totale di 14,5 milioni;

Ritenuto che:

- la realizzazione dell’intervento relativo al collegamento tranviario da parte dell’Autorità Portuale di Venezia consente il contenimento del costo complessivo a carico del Comune, sfruttando le particolari condizioni previste per le opere realizzate all’interno delle aree portuali, in quanto inserito in un piano organico di connessione del Porto Crociere a San Basilio con il sistema del trasporto pubblico collettivo;

- l’Autorità Portuale di Venezia ha infatti individuato in un importo massimo complessivo di 14 milioni di euro, al lordo di eventuali ribassi d’asta, l’entità del costo totale dell’operazione da porre a carico del Comune di Venezia, per la costruzione dell’infrastruttura tranviaria e di alcune opere complementari, necessarie per il completamento delle connessioni dell’area portuale al nuovo sistema di trasporto e per la realizzazione di un terminal intermodale del servizio di trasporto pubblico locale urbano tranviario e di navigazione presso la banchina di San Basilio, nell’intesa che il Comune diverrà proprietario dell’opera, una volta realizzata;

- tale forma di realizzazione dell’intervento consente di non porre a carico del gestore del servizio tranviario sulla nuova estensione di rete alcun onere per canoni di concessione d’uso del sistema stesso, a tutto vantaggio dell’economia dell’esercizio;

Ritenuto quindi di procedere alla sottoscrizione di un accordo con Autorità Portuale che preveda gli interventi sinteticamente elencati in tabella e meglio descritti nella relazione allegata:

Intervento Numero

Descrizione Intervento

1 collegamento tranviario

2 recupero del fabbricato 1-21-22 a S. Basilio 3 Approdo TPL su banchina Ciò

4 realizzazione di un nuovo terminal passeggeri a S. Marta sul sedime dell’ex fabbricato 14 e realizzazione di un parcheggio a S. Marta

5 recupero dei fabbricato 4 a S. Basilio 6 recupero dei fabbricati 3 e 9 a S. Basilio 7 demolizione scassa S. Marta

8 realizzazione di un ponte pedonale di collegamento del molo di levante con la banchina Ghiaia

9 realizzazione di un parcheggio pluripiano al molo di Levante

10 intervento complesso di recupero dell’area ex Lavaggi FFSS in Scomenzera

Considerato che la sottoscrizione dell’Accordo di Programma costituirà variante agli strumenti urbanistici vigenti, come specificato nella relazione allegata alla presente delibera;

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Visto l’allegato 1 alla presente delibera che ne costituisce parte integrante e sostanziale, composto da:

x relazione; x allegato A – Masterplan degli interventi; x allegato B – Soggetti attuatori e valori degli interventi; x allegato C – Schede indicative di variante.

Visti i pareri di regolarità tecnica del Dirigente del Settore Pianificazione e Infrastrutture e del Dirigente del Settore dell’Urbanistica Centro Storico e Isole, ed il parere di regolarità contabile del Direttore Finanza e Bilancio ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267; Visto che la Municipalità di Venezia Murano e Burano, con deliberazione n. 37 del 20.11.2012 ha espresso parere favorevole con osservazioni.; Visto che la Commissione Consiliare IV nella seduta del 20/11/2012, in seduta congiunta con la Commissione V, ha chiesto la discussione in Consiglio Comunale: Eseguitasi la votazione col sistema elettronico Scrutatori: Trabucco, Centanini, Rizzi Consiglieri presenti : 39 - votanti 38 Astenuti: 1 (Bonzio) Favorevoli: 24 Contrari: 14 (Lista Civica Impegno per Venezia Mestre Isole, Popolo della Libertà, Gruppo Misto, Liga Veneta Lega Nord Padania)

DELIBERA

1. dare mandato al Sindaco o suo delegato, di sottoscrivere l’Accordo di Programma per la realizzazione della tranvia a S.Basilio e la riqualificazione urbana dell’area, sulla base degli indirizzi contenuti nella relazione in allegato 1, che si approva quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, con riserva di ratifica entro i successivi trenta giorni dalla sottoscrizione, come stabilito dall’articolo 21, comma 3, dello statuto del Comune di Venezia;

2. dare mandato alla Direzione Mobilità e Trasporti e alla Direzione Sviluppo del Territorio ed

Edilizia, di esperire tutte le procedure necessarie per addivenire alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma.

PD 672 del 23/10/2012

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Venezia,

IL SEGRETARIO GENERALE

per copia conforme all’originale

La presente deliberazione è stata affissa all’Albo Pretorio del Comune il 22/1/2013

Divenuta ESECUTIVA PER DECORSO DEL TERMINE IL______________________________________

Trasmessa per gli adempimenti di esecuzione alla Direzione_________________________________________

IL SEGRETARIO GENERALE

f.to IL MESSO COMUNALE

Presiede: Il Presidente Roberto TurettaPartecipa: il Segretario Generale dott.ssa Rita Carcò

per la prescritta pubblicazione fino al 15° giorno.

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Soggetti Attuatori e Valori degli Interventi

Allegato B alla

Relazione in allegato 1 alla Delibera di Consiglio Comunale N. del / /

Intervento

Numero Descrizione Intervento Valore (1)

Intervento Spesa

sostenuta da Intervento eseguito da

1 collegamento tranviario 12.5 M! Comune di

Venezia APV/PMV

2 recupero del fabbricato 1-21-22 a S. Basilio

1 M! APV APV

3 Approdo TPL su banchina Ciò

0.5 M! Comune di

Venezia PMV

4

realizzazione di un nuovo terminal passeggeri a S. Marta sul sedime dell’ex fabbricato 14 e realizzazione di un parcheggio a S. Marta

3.5 M! APV APV

5 recupero dei fabbricato 4 a S. Basilio

4 M! APV APV

6 recupero dei fabbricati 3 e 9 a S. Basilio

3.5 M! APV APV

7 demolizione scassa S. Marta

0.5 M! Comune di

Venezia APV

8

realizzazione di un ponte pedonale di collegamento del molo di levante con la banchina Ghiaia

1 M! Comune di

Venezia APV

9 realizzazione di un parcheggio pluripiano al molo di Levante

2 M! APV APV

10

intervento complesso di recupero dell’area ex Lavaggi FFSS in Scomenzera

10 M! APV APV

(1) I valori si intendono di massima e al lordo dei ribassi di gara.

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Accordo di Programma per la connessione del sistema tranviario

con il Terminal Passeggeri di S. Basilio a Venezia

ALLEGATO 1

ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE

N. DEL

RELAZIONE

ottobre 2012

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1/8

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA

GLI OBIETTIVI GENERALI

Il Comune di Venezia e Autorità Portuale di Venezia (di seguito APV) condividono la necessità di collegare con ulteriori e più efficaci sistemi di trasporto pubblico il porto passeggeri di Marittima, S. Marta e S. Basilio e di riqualificazione del contesto urbano di tutta la zona circostante.

L’area interessata è soggetta alle competenze pianificatorie dell’Autorità Portuale di Venezia e del Comune di Venezia, previa intesa, si è quindi ritenuto opportuno disciplinare con apposito Accordo di Programma (di seguito AdP) lo svolgimento in collaborazione delle attività di interesse comune per il raggiungimento dell’obiettivo condiviso di fornire la zona di S.Marta e S.Basilio, di un sistema di collegamento tranviario connesso con la rete urbana nonchè la realizzazione delle opere connesse, disciplinando le attività da svolgere nonché ripartendo i relativi oneri.

L’AMBITO TERRITORIALE

L’obiettivo principale dell’AdP è di migliorare la mobilità e la riqualificazione urbana nella Città Antica di Venezia nella zona di S.Marta e S.Basilio zona in cui si sviluppa uno degli otto terminal passeggeri, quello che accoglie le navi da crociera di media grandezza, i mega yacht e le navi veloci.

A questo scopo:

Il Comune di Venezia sta attualmente completando la realizzazione del Sistema Tranviario su Gomma, attraverso PMV S.p.A., costituito da due linee: Favaro Veneto – Mestre – Venezia e Marghera – Mestre, che saranno gestite da ACTV S.p.A. o da altro soggetto individuato attraverso procedure di gara secondo quanto disposto dalla normativa vigente;

Il Comune di Venezia con deliberazione del Consiglio n. 40 del 04/02/2010 ha approvato il Piano Urbanistico della Mobilità di Area Vasta (PUMAV), che ha individuato il prolungamento del tram a Venezia sino a S. Basilio come strumento per raggiungere gli obiettivi fondamentali posti per il miglioramento della mobilità nella Città antica, in quanto esso consente:

o la riduzione del traffico sul Canal Grande, poiché l’avanzamento del sistema tranviario verso il cuore del centro storico veneziano potrà trasferire i passeggeri su itinerari pedonali alternativi;

o la conseguente riduzione del moto ondoso, poiché il nuovo attestamento nei pressi delle Zattere potrà trasferire i passeggeri sulle linee di navigazione del Canale della Giudecca, che per ampiezza, profondità e qualità delle banchine, presenta problematiche di conservazione e tutela notevolmente inferiori a quelle del Canal Grande;

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2/8

o la riduzione della congestione pedonale su assi particolarmente critici, attraverso la ridistribuzione dei flussi , determinata dalla differenziazione degli accessi;

o di servire aree interessate da recenti trasformazioni urbanistiche (polo universitario di Santa Marta) e aree, come quella dell’ex Piazza d’Armi, per la quale la strumentazione urbanistica prevede la riconversione ad uso residenziale, direzionale e servizi;

il Comune di Venezia ha altresì adottato con Deliberazione del Consiglio n. 5 del 30/01/2012 il documento finale del Piano di Assetto del Territorio (PAT) attualmente in corso di approvazione, che, tra l’altro, in coerenza con il PUMAV, prevede il prolungamento del percorso del tram a S. Basilio;

al fine non solo di migliorare l'accessibilità alla Città Antica, ma anche di collegare con ulteriori e più efficaci sistemi di trasporto il terminal passeggeri di S. Marta e S. Basilio, il Comune di Venezia e APV condividono la necessità di sfruttare la potenzialità offerta dal nuovo sistema di connessione tranviaria alla terraferma, derivandone il tracciato fino alla Stazione Marittima di S. Basilio;

in attuazione di quanto previsto, il Comune di Venezia intende realizzare l’estensione del Sistema Tranviario su Gomma (STG) dall’innesto della Rampa Santa Chiara con la Rampa S. Basilio proseguendo lungo calle drio i magazeni sino alla Stazione Marittima di S. Basilio;

l’intero tracciato della nuova estensione si svolge in area demaniale portuale la cui gestione è assegnata all’Autorità Portuale di Venezia, istituita ai sensi della legge 84/1994;

l’Autorità Portuale di Venezia intende migliorare l’accessibilità a terra dell’attuale Terminal Passeggeri di Venezia e l’intermodalità con sistemi di trasporto locale, implementando, a tal fine, la banchina “Di Ciò”, creando un nuovo approdo di imbarco e sbarco da destinare al servizio pubblico di linea, di navigazione urbana e lagunare;

la proposta del Comune di Venezia di realizzare tale tratta della rete tranviaria è perfettamente compatibile con le previsioni di riordino dell’area portuale interessata e, anzi, si inserisce come importante elemento di servizio anche ai fini portuali, tenuto conto dell’elevato numero dei passeggeri e della conseguente necessità di disporre di un efficiente collegamento di trasporto collettivo anche per le aree non direttamente servite dal sistema di trasporto innovativo People Mover Tronchetto – Marittima – Piazzale Roma, recentemente realizzato.

L’AMBITO DI INTERVENTO

Al fine inoltre di valorizzare l’intera area portuale di S. Basilio e S. Marta, è prevista la riqualificazione di alcuni edifici attualmente inutilizzati, il cambio di destinazione d’uso di altri (caserma della finanza. Terminal crociere), con l’inserimento di funzioni urbane (commerciali e di servizio), che comportino anche una valorizzazione degli immobili finalizzata a garantire la sostenibilità economica degli interventi previsti dall’ AdP, contribuendo agli apporti del finanziamento pubblico delle opere.

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3/8

GLI INTERVENTI E LE OPERE

Obiettivo del presente Accordo di Programma è formalizzare la comune volontà, di Comune di Venezia e APV, di fornire il porto di Venezia , sezione di Marittima – S. Marta – S. Basilio di un sistema di collegamento tranviario connesso con la rete urbana ed opere collegate, riqualificando al contempo l’intera area portuale interessata,, secondo lo schema proposto nella planimetria di cui all’Allegato A:

1. collegamento tranviario;

2. recupero del fabbricato 1-21-22 a S. Basilio;

3. introduzione di un approdo per il Trasporto pubblico di Linea lagunare che consenta l'accosto anche di motobattelli foranei;

4. realizzazione di un nuovo terminal passeggeri a S. Marta occupando indicativamente il sedime dell’ex fabbricato 14 nonché realizzazione di un parcheggio;

5. recupero dei fabbricato 4 a S. Basilio;

6. recupero dei fabbricati 3 e 9 a S. Basilio;

7. demolizione scassa S. Marta;

8. realizzazione di un ponte pedonale di collegamento del molo di levante con la banchina Ghiaia;

9. realizzazione di un parcheggio pluripiano al molo di Levante;

10. intervento complesso di recupero dell’area ex Lavaggi FFSS in Scomenzera (non indicato in allegato A).

All’interno dell’area prospiciente agli uffici dell’Autorità Portuale e fronte chiesa verrà realizzato un edificio in cui verranno trasferite le funzioni del terminal passeggeri oggi in esercizio a S.Basilio, per un dimensionamento di circa 2.000 mq di superficie lorda di pavimento.

L’Autorità Portuale realizzerà inoltre, accanto al nuovo terminal, un parcheggio per accogliere esclusivamente i mezzi di servizio (APV, Forze dell’ordine, Capitaneria di Porto, Agenzia delle Dogane, Vigili del Fuoco), che non troveranno più posto negli stalli eliminati con il passaggio del tram nell’area di fronte ai magazzini Ligabue (sede IUAV).

Qualora ciò non si rendesse possibile tali posti dovranno trovare collocazione nel parcheggio multipiano che potrà esser realizzato sul Molo Levante, compatibile con i piani urbanistici attualmente in vigore. Ciò significa che la realizzazione del parcheggio multipiano è subordinata alle norme della Variante P.R.G. vigente, agli obiettivi definiti dal P.A.T. approvato (in particolare art. 35 bis N.T.) e alla destinazione d’uso della Marittima che sarà definita dal Piano Regolatore Portuale redatto ai sensi della L. 84/94. Nel parcheggio multipiano una percentuale di non meno del 30% oggetto di specifico accordo dei posti auto che saranno realizzati, al netto di quelli di servizio dell’Autorità Portuale e degli altri enti citati, sarà comunque destinata ai residenti del Centro Storico e delle isole a costi convenzionati con l’Amministrazione comunale.

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Tali interventi che completano la realizzazione del tram soddisfano gli obiettivi che di seguito si riportano:

A. Miglioramento della mobilità nella Città antica di Venezia e del collegamento con il porto passeggeri di Marittima, S. Marta e S. Basilio, attraverso la realizzazione della rete tranviaria, con il collegamento alla Stazione Marittima e al nuovo terminal intermodale tram – linee urbane di navigazione:

a. Realizzazione dell’estensione del sistema tranviario su gomma, dalla rampa S. Andrea al Ponte della Libertà, sino alla Stazione Marittima di S. Basilio (1) il tracciato prevederà la realizzazione di 3 fermate, una in prossimità del ponte pedonale che collega la rampa S.Basilio a rio terrà S.Andrea, una a S.ta Marta e una di capolinea S.Basilio. L’inserimento dell’infrastruttura prevede tra l’altro che il flusso veicolare, al fine di non interferire con pedoni e tranvia, saranno limitate all’area di S. Marta in maniera più restrittiva e controllata di quanto non avvenga attualmente, lasciando l’area di S. Basilio pedonale e dedicata alla stazione terminal del tram;

b. Recupero del fabbricato 1-21-22 per la realizzazione di un Terminal Intermodale a S. Basilio in corrispondenza di una nuova fermata delle linee urbane di navigazione (2); all’interno dell’edificio potranno essere realizzati spazi commerciali e servizi;

c. Introduzione di un approdo per il Trasporto Pubblico di Linea di navigazione che abbia le dimensioni e le caratteristiche che consentano l'accosto anche di motobattelli foranei al fine di creare un collegamento con S. Marco e il Lido sgravando il Canal Grande (3);

B. Miglioramento dell’accessibilità a terra del Terminal Portuale di S. Basilio, attraverso la realizzazione del nuovo Terminal Passeggeri e delle strutture di interscambio e parcheggio:

a. realizzazione di una nuova struttura per la realizzazione del nuovo Terminal Passeggeri nel sedime del demolito fabbricato 14 (4), per sostituire l’attuale Terminal (fabbricato 1-21-22);

b. realizzazione di un parcheggio a S. Marta (4);

c. demolizione scassa S. Marta (7), tale demolizione è necessaria per recuperare in parte la banchina di ciò che viene destinata al tpl di navigazione;

d. realizzazione di un parcheggio pluripiano al molo di Levante (9);

e. realizzazione di un ponte pedonale di collegamento del molo di levante con la banchina Ghiaia (8), necessario in quanto con gli interventi di realizzazione del tram e lo spostamento del terminal il numero di parcheggi sia a servizio del porto che delle diverse forze di polizia viene a ridursi drasticamente è necessario quindi che il collegamento con il nuovo parcheggio sia diretto;

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C. Valorizzazione delle aree di S. Marta e S. Basilio:

a. recupero dei fabbricato 4 a S. Basilio (5);

b. recupero dei fabbricati 3 e 9 a S. Basilio (6);

D. Altri interventi di valorizzazione territoriale:

a. intervento complesso di recupero dell’area ex Lavaggi FFSS in Scomenzera (10), prevedendo la suddivisione dell’attuale perimetro del Piano Particolareggiato “ex Piazza d’armi” PP n. 5) in due ambiti da assoggettare a Piani Particolareggiati separati, in modo da consentire interventi di riqualificazione indipendenti fra l’area ex Lavaggi FFSS interessata dal passaggio del sistema tranviario, e l’ambito di riqualificazione residenziale e a servizi dell’ex Italgas.

ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

L’Accordo di Programma interessa aree assoggettate all’obbligo di pianificazione attuativa dalla VPRG per la Città Antica, e precisamente:

- Piano Particolareggiato n. 5 “ex piazza d’armi”; - Piano Particolareggiato n. 6.1 “scalo di S. Marta”; - Piano Particolareggiato n. 6.2 “scalo di S.Basilio”; - parte delle U.M.I. 1 e 3 del Piano Particolareggiato n. 2 “Marittima”; - Piano di Recupero n.1 “IACP S.Marta”.

Gli interventi previsti dall’Accordo di Programma comportano variante parziale alla strumentazione urbanistica vigente.

In sintesi, il contenuto della variante riguarda: 1. la soppressione degli ambiti assoggettati a pianificazione attuativa P.P. n.6.1

“Scalo di S. Marta” e P.P. n.6.2 “Scalo di S.Basilio”. Gli interventi in questi ambiti saranno disciplinati dall’Accordo di Programma, senza necessità di pianificazione attuativa, tramite apposite schede di progetto.

2. l’inserimento nella strumentazione urbanistica del percorso della nuova tranvia, come definito dal progetto preliminare da allegare all’Accordo di Programma. L’opera sarà realizzata con intervento diretto anche per i tratti ricadenti in ambiti assoggettati a pianificazione attuativa.

3. la suddivisione dell’ambito assoggettato a Piano Particolareggiato n. 5 “Ex Piazza D’armi”, in due nuovi ambiti da assoggettare a Piani Particolareggiati o di Recupero separati, riguardanti rispettivamente l’area ex Lavaggi FFSS (area occupata dai binari ferroviari sul canale della Scomenzera) e l’area ex Italgas. Ognuno dei due ambiti sarà disciplinato da apposita scheda normativa da approvare con l’Accordo di Programma. Questo consentirà di rendere indipendente la pianificazione ed esecuzione degli interventi nei due ambiti, che presentano problematiche e tempi di intervento differenti.

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4. la modifica del perimetro dell’ambito assoggettato a Piano di Recupero n.1 “IACP S.Marta”, poiché la parte di tale ambito a ridosso del canale della Scomenzera viene inserito nell’Accordo di Programma.

Considerato che gli interventi previsti dall’Accordo di Programma rivestono un rilevante interesse pubblico, essi possono essere approvati in variante o in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, sulla base di diverse disposizioni legislative quali:

! comma 2 bis dell’art. 24 “Localizzazione delle opere pubbliche in difformità dagli strumenti urbanistici e territoriali” della legge regionale 7 novembre 2003, n. 27 “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche”;

! art. 48 “Disposizioni transitorie” della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”;

! art. 14 “Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici” del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, in combinato disposto con l’art. 5, commi da 9 e 14, del D.L. 13 maggio 2011 n. 70 “Semestre europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia” convertito in legge con legge 12 luglio 2011 n. 106.

Tuttavia, per garantire il migliore coordinamento possibile fra i soggetti interessati alla realizzazione del progetto, si ritiene opportuno procedere tramite Accordo di Programma in variante agli strumenti urbanistici vigenti, ai sensi dell’art. 34 “Accordi di programma” del D.lgs. n. 267/2000 “Testo unico enti locali” e dell’art. 7 “Accordo di programma” della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”.

Gli elaborati grafici a contenuto urbanistico allegati alla presente relazione sono indicativi. Le indicazioni progettuali in essi contenute dovranno essere verificate e approfondite in sede di elaborazione della documentazione di variante da allegare all’Accordo di Programma.

I PROGRAMMI: LOTTI INDIPENDENTI DI REALIZZAZIONE

L'esecuzione dell'insieme degli interventi potrà quindi avvenire in un'unica soluzione o per stralci funzionali ma comunque previa approvazione del progetto esecutivo da parte di APV.

Gli interventi sinteticamente descritti, come detto, potranno anche essere realizzati per lotti successivi, alcuni interventi però sono strettamente correlati: il capolinea del tram ha bisogno del attuale Terminal Passeggeri e di conseguenza il nuovo Terminal Passeggeri dovrà venire ricollocato all’interno del nuovo edificio da realizzare (ex fabbricato 14). L’avvio del tram necessita inoltre di un nodo intermodale e quindi della realizzazione dell’approdo tpl sulla banchina di Ciò.

Pertanto, sarà necessario prevedere un primo lotto funzionale comprendente almeno i seguenti interventi:

• Estensione del sistema tranviario su gomma, dalla rampa S. Andrea al Ponte della Libertà, sino alla Stazione Marittima di S. Basilio;

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• Nuovo Terminal Passeggeri – ex fabbricato 14 con risistemazione delle aree a servizio del terminal;

• Demolizione scassa S. Marta;

• Ponte pedonale di collegamento del molo di levante con la banchina Ghiaia;

• Approdo Tpl.

Gli altri interventi potranno essere realizzati in tempi successivi e in maniera separata e indipendente gli uni dagli altri.

MODALITÀ OPERATIVE E FINANZIAMENTI

L’A.P.V. renderà disponibili le aree per l’esecuzione del sistema tramviario e per la

realizzazione di un accosto dell’ACTV in banchina Di Ciò a S. Basilio.

Il Comune si impegna a sostenere l’onere della concessione demaniale delle aree di cui

al capoverso precedente stimato in via preliminare in ! 150.000,00 annui salvo esatta

quantificazione all’atto della concessione.

L'APV procederà con la progettazione e seguirà l'iter autorizzativo, con il supporto del

Comune che provvederà inoltre agli adeguamenti urbanistici necessari.

APV provvederà ad eseguire gli interventi secondo le disposizioni di legge, valutando la

possibilità dell’impiego del partenariato pubblico-privato.

L’ufficio di Direzione Lavori e il Coordinamento della Sicurezza in Esecuzione per la

sola esecuzione del sistema tramviario sarà a cura e spesa del Comune.

Il Comune riconosce ad APV un contributo massimo pari a 14 milioni, al lordo di

eventuali ribassi d’asta, per la progettazione e la realizzazione del sistema tramviario e

opere accessorie; tale contributo verrà erogato per stati di avanzamento lavori. Il

Comune provvederà inoltre tramite PMV alla realizzazione dell’approdo sulla Banchina

di Ciò.

Il Comune può valutare di realizzare il tram tramite PMV fatto salvo il rispetto dei lotti

funzionali.

ULTERIORI INTERVENTI PER LA MOBILITÀ

Al fine di garantire una migliore accessibilità acquea alla Stazione Marittima, l'Autorità Portuale si impegna a costituire la stazione comunale per il servizio taxi acqueo prevista dalla DGC n. 75/2011, attraverso VTP s.p.a., concordandone con il Comune le modalità di accesso e utilizzo.

Inoltre, peri garantire il superamento delle barriere architettoniche, per quanto riguarda

in particolare l’accessibilità pedonale all’area del terminal tranviario da san Basilio,

nell’AdP dovrà essere previsto che almeno uno dei due ponti di San Basilio venga reso

accessibile da parte delle persone con ridotte capacità motorie.

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DOCUMENTI ALLEGATI

ALLEGATO A: _____________________MASTERPLAN DEGLI INTERVENTI

ALLEGATO B: _____ SOGGETTI ATTUATORI E VALORI DEGLI INTERVENTI

ALLEGATO C: ____________________ SCHEDE INDICATIVE DI VARIANTE

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SISTEMA�TRANVIARIO�

MESTRE�VENEZIA

26�luglio�2011Realizzate

In�cantiere�o�di�prossima�cantierizzazione

In�fase�di�progettazione P.Le Roma

Favaro V.

Marghera

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da�viale�San�Marcoa�piazzale�Roma

Tratta�Favaro Ͳ Venezia�Completamento

Lunghezza�tratta�7�km

Valore�dell’opera�16�mln

Inizio�lavori�novembre�2011salva�autorizzazione�Ministeriale�

Fine�lavori dicembre�2013

Avvio�dell’esercizioPrimavera�2014

Page 64: Tram fascicolo web

Durata�cantieri�10�mesiInizio�lavori�novembre�2011Fine�lavori�settembre�2012

Il ponte della Libertà

Page 65: Tram fascicolo web

Attestazione�del�tram�su�piazzale�Roma

Durata�cantieri�6�mesiInizio�lavori�giugno�2013Fine�lavori�dicembre�2013

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24/01/13 13:53Venice On Air » TRAM MESTRE-VENEZIA: CAMBIO DI PROGETTO, ORA FE… TERMINAL DI PIAZZALE ROMA; PER S.BASILIO ALTRA PAGINA » Print

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TRAM MESTRE-VENEZIA: CAMBIO DI PROGETTO, ORA FERMERA’ ALTERMINAL DI PIAZZALE ROMA; PER S.BASILIO ALTRA PAGINAPosted By Mario Repetto On settembre 19, 2012 @ 5:25 pm In Economia,Turismo | No Comments

Sul tram dal 25 giugno e per i tanti mesi ancora che sono davanti per la sua realizzazione, daMestre a Venezia e viceversa, si scriveranno ancora pagine, si trasmetteranno ancora servizi tv,si continuerà a discutere, con il risultato del tutti insoddisfatti, come per il ponte di Calatrava(che per costi e polemiche ha toccato punte altissime, e talvolta vergognose anche all’estero). Ciòpremesso, è andato in scena questa volta la decisione del ritorno originale che doveva vederel’arrivo del tram a Venezia, esattamente al terminal di Piazzale Roma, e poi – per ragioni tecniche(così è stato detto alla stampa) – diretto invece a San Basilio (ex stazione marittima), lungo lastrada che da Sant’Andrea, attraverso anche l’area di pertinenza dell’autorità portuale. Ebbene,due assessori comunali (trasporti e lavori pubblici) si sono presentati a Cà Farsetti con unaconvergenza: far passare il tram a piazzale Roma, come originariamente previsto dal progetto.Così Ugo Bergamo e Alessandro Maggioni, dapprima facendo filosofia e sostenendo che” il saledella democrazia è fonte di dibattito”, sono arrivati ad annunciare che il binario del tram, quandosarà pronto, sarà fatto passare nel centro di piazzale Roma. Proposta che, al contrario, era statanei giorni scorsi accantonata, addirittura negata. I due assessori, dapprima hanno parlato di “unprogetto complesso” poi, in un comunicato congiunto, hanno scritto – il testo è stato diramatodall’ uff.stampa del Comune - ”con l’arrivo del tram a Venezia, stiamo riscrivendo un capitoloimportantissimo della mobilità cittadina – hanno dichiarato gli assessori – e quindi ci sembralogico che vi possano essere opinioni diverse che trovano comunque soluzione nell’azione unitariadella Giunta”. A centinaia i veneziani s’è parlato di una campana stonata dei due assessoririguardante il tram per cui non è stata gradito il metodo di informare ” de facto” e questo è statointerpreato come una beffa, quasi una presa in giro: un giorno qualcuno, si dice, potrebbe irritarsidando sfogo a reazioni più pesanti. Ma, al momento, si sono appellati al sindaco Giorgio Orsonichiedendogli – e lo hanno fatto nei bar, nei locali pubblici, per le calli, conversando con esponentipolitici comunali della coalizione o delle opposiioni, se non sia il caso di proseguire nel progetto(l’opera costa oltre 167 mln di euro) nel rispetto della regolarità programmata. Spontaneamentesi aggiunge da parte di molti: quali e quanti interessi ci sono dietro la realizzazione della tramviache – tanto per ricordarlo – attende sempre l’arrivo da Mestre a Marghera, traguardo che è statoannunciato nel 2013: per questi tratto, si sa, mancano le linee aeree elettriche, mentre i binari(una buona parte ha quasi 2 anni di vita) tra poco necessiteranno di manitenzione o sostituzione.Si vedrà: ecco perchè all’ inizio di questo testo si è ipotizzata ancora tanta polemica scritta eparlata, in attesa della reale realzzazione del tram.

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24/01/13 13:59Nuova Venezia – Venezia. Tram, scontro fino all’ultimo « Comitato Opzione Zero,

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Approvato l’accordo che Orsoni firmerà con Costa, garage multipiano anche per iresidenti

Il tram arriva a San Basilio, ma sul testo dell’accordo di programma da siglare con l’Autoritàportuale, titolare delle aree, è stato braccio di ferro ieri sera in consiglio comunale a Mestre tramaggioranza e opposizione. A conclusione di un vivace dibattito di 4 ore è passato con 24 votifavorevoli e 14 contrari l’emendamento della giunta all’accordo, ulteriormente limato da unaproposta del consigliere del Pdl, Michele Zuin, accolta anche dalla maggioranza.

La modifica prevede che, qualora si procedesse alla realizzazione del tanto contestatogarage multi-piano sul molo di levante «non meno del 30% dei posti auto» sia destinato airesidenti del centro storico e delle isole a prezzi convenzionati. Per il resto, l’accordo èpassato così come era stato modificato e discusso nei giorni scorsi in maggioranza e incommissione rispetto a quello steso la fine dello scorso anno. Prevede cioè che il tram arrivi aSan Basilio, e il terminal venga trasferito in un’area di fronte agli uffici, su una superficie dicirca 2000 metri quadrati per un volume di circa 6 mila metri cubi (a fronte dei 28 mila previstiin un primo momento) e che i posti auto che verranno eliminati dal passaggio del tram sianorealizzati accanto al nuovo terminal.

«Qualora ciò non fosse possibile» si legge nel testo dell’accordo «i posti dovranno trovarecollocazione nel parcheggio multipiano che potrà essere realizzato sul molo Levante» ma solo,ovviamente se ciò sarà «compatibile con i piani urbanistici attualmente in vigore». E tral’altro, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli presentando l’accordo, «anche lasoprintendenza si dovrà esprimere». L’accordo permette anche di accelerare la realizzazionedi residenza sociale nell’area ex Italgas, di cui il comune è comproprietario per circa 30 milametri quadrati, progetto fino ad ora bloccato da lacciuoli amministrativi. Il confronto vero peròha riguardato la scelta di portare il tram a San Basilio e l’ipotesi di realizzare il parcheggiomultipiano – il Porto vorrebbe realizzare 700 posti auto – «per farci parcheggiare» comeaccusa Renato Boraso «chi va in crociera. Così le grandi navi non se ne andranno da Venezia.È assurdo che la giunta privilegi il collegamento con San Basilio rispetto a quello conl’aeroporto Marco Polo o con l’ospedale».

Portare il tram a San Basilio costerà alle casse del comune 14 milioni di euro, oltre 150 milaeuro l’anno che dovrà dare al porto per l’uso delle aree demaniali. Per la giunta sarà l’occasioneper legare definitivamente Mestre e Venezia, riqualificare Santa Marta e legarla alla città.

«Si tratta di un’opportunità» dice il sindaco Giorgio Orsoni «che va di pari passo con larealizzazione del tram fino a piazzale Roma. Un modo per rendere la città più accessibile ecircolare, e per la zona di Santa Marta di essere più unita alla città, quasi un idealeprolungamento delle Zattere». «Abbattendo un muro» dice Claudio Borghello, consiglierecomunale capogruppo del Pd «leghiamo Santa Marta alle Zattere, alla zona dell’università».

Dubbi sull’accordo da parte di Michele Zuin, consigliere comunale del Pdl. «Si agisce pezzettoper pezzetto, senza una visione strategica, almeno inserendo il vincolo del 30% obblighiamo ilporto a destinare una parte dei posti auto alla città». «Un grave errore» per Beppe Caccia (InComune) «perché così diamo la sponda all’Autorità portuale per realizzare veramente unparcheggio che nell’accordo era invece solo un’ ipotesi».

Francesco Furlan

Nuova Venezia – Venezia. Tram,scontro fino all’ultimoPosted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

15gen

2013

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24/01/13 13:51Nuova Venezia – Venezia, Il tram fino a San Basilio. Restano i dubbi sul park. « Comitato Opzione Zero,

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Passa in commissione il testo dell’intesa che sarà discussa in aula lunedì

L’assessore Micelli: «Un passo avanti, recuperiamo un’area strategica della città»

San Basilio riaperto alla città, stazione di arrivo del tram. Ma la riva del canale dellaScomenzera diventa «banchina portuale» e in laguna incombe la minaccia di un nuovogarage multipiano. Luci e ombre del nuovo Accordo di programma tra Comune e Autoritàportuale, ieri mattina in discussione nella commissione Urbanistica di Ca’ Farsetti. Alla fine iltesto è stato licenziato, ma con molti dubbi e una raffica di emendamenti in arrivo. Il primoriguarderà lo stralcio del nuovo garage. Dovrebbe sorgere sulla curva del canale, in sostituzionedei posti auto che il Porto lascerà al Comune a San Basilio. Una richiesta che riaccende labattaglia sul futuro dell’area e sulle grandi navi. A cosa può servire un grande parcheggio, cheva ad aggiungersi a quelli già esistenti? «A consolidare la scelta di lasciare lì per sempre legrandi navi», dice Beppe Caccia, «e questo il Pat non lo prevede».

Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli. «Certo si poteva fare meglio, ma un passoavanti importante lo abbiamo ottenuto», commenta, «l’area di San Basilio viene riaperta allacittà, come un prolungamento delle Zattere. I muri divisori verranno abbattuti, gli edifici versole Zattere saranno destinati a usi cultuali e a insegnamento universitario». Una dizione chesecondo Micelli lascia quegli edifici in mano a Ca’ Foscari e Iuav, liberando anzi l’area dalleauto. «Iuav potrà anche portare avanti l’intervento nell’area Miralles, dove c’è ancora un grandebuco», dice.

Nell’ex Stazione marittima di San Basilio arriverà il capolinea del tram, e la città in quell’areasarà trasformata. In cambio il Porto ha chiesto di poter usufruire di altri spazi e nuovevolumetrie. E dietro l’accordo sui San Basilio si nasconde il conflitto sul futuro dell’area.

«Dovrebbe essere restituita alla città se dismessa da usi portuali», dice StefanoBoato, urbanista dell’Iuav ed ex assessore all’Urbanistica. Che mette in guardia daipericoli di superare con un accordo il vecchio Piano regolatore. «Nell’allegato C»,dice, «un tratto di penna cancella il testo del Prg in vigore. Non sarà senzaconseguenze, perché mentre il Prg prevede che quelle aree passino al Comune,il nuovo Accordo rimette il pallino nelle mani del Porto. E le rive diventanobanchine portuali». Un’altra parte dell’accordo stralcia il progetto delle nuove casedell’area Italgas dall’uso della parte di rive sulla Scomenzera. «Resteranno a usilogistici portuali», si legge. Anche questo, sostiene l’urbanista, «è un errore. Forsesarebbe stato meglio scambiare le aree, e non modificare lo strumento urbanistico».

Dubbi che secondo l’assessore non hanno motivo di esistere.

«Era così anche prima, e poi non dimentichiamo che siamo in casa d’altri, queiterreni sono del Porto».

Si va in aula lunedì.

Alberto Vitucci

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Nuova Venezia – Venezia, Il tram finoa San Basilio. Restano i dubbi sul park.Posted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

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24/01/13 14:18Gazzettino – Venezia, Via libera finale al prolungamento del tram in Marittima « Comitato Opzione Zero,

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San Basilio, “salvi” i parcheggi per le auto dei residenti

LO SCONTRO – Ca’ Farsetti e Porto in rotta di collisione sul transito delle crociere

GRANDI NAVI – Orsoni: « Noi contrari all’ipotesi del Contorta sostenuta da Costa»

Ogni volta che in un discorso si infila la parola tram non si riesce ad avere un dialogo pacato.Così anche ieri il Consiglio comunale, che pur alla fine ha approvato (a maggioranza) la deliberaper far arrivare il tram a San Basilio e per dare al sindaco il mandato di siglare il conseguenteAccordo di programma con l’Autorità portuale di Venezia, è stato una palestra dell’ardimento.La delibera, dunque, è passata ma con un emendamento proposto da Michele Zuin, capogruppodel Pdl, e fatto proprio anche da alcuni del centrosinistra che impone una modifica sullaquestione dei parcheggi: il 30 per cento dei posti auto che verranno realizzati (in realtàancora non si sa quanti saranno) dovrà essere riservato ai residenti veneziani. L’intenzioneera quella di assicurare qualche vantaggio anche ai cittadini ed evitare che i nuovi parcheggisiano solo per i turisti delle crociere. In realtà, dice Beppe Caccia di In Comune, su unaprevisione di 700 posti noi volgevamo darne 300 ai veneziani, ben più quindi del 30%. El’assessore Ezio Micelli ha invano tentato di spiegare che, con un emendamento del genere, si dàil destro a Paolo Costa, presidente del Porto, di pretendere molti più posti auto per il 70% cherimane a disposizione dell’Autorità.Per il resto, a parte le polemiche, resta confermato tutto quanto annunciato nei giorni scorsi: iltram si biforcherà in due verso piazzale Roma e verso San Basilio dove il fine corsa sorgerà alposto della vecchia stazione marittima. La città ha frenato il Piano di sviluppo triennale delporto e in cambio consente all’Autorità di ricostruire più in la la stessa volumetria della vecchiastazione, un parcheggio multipiano e gli consegnerà, al netto delle compensazioni, 14 milioni dieuro. Venezia ottiene la possibilità di ingrandirsi occupando il vecchio porto e di avviare ilpercorso per la costruzione di case in social housing sull’ex area Italgas, in contrasto con leprevisioni del Porto che lì vuole attività di logistica portuale urbana.Oltre a criticare duramente la maggioranza perché continua ad insistere su un tram che non si sase avrà un futuro, dato che non si conoscono le intenzioni della ditta costruttrice, se continuerà aprodurlo o meno e se assicurerà ancora i pezzi di ricambio, le opposizioni hanno bocciato ledelibera perché «frutto di un’amministrazione cittadina ondivaga che si schiera contro le grandinavi e poi invece fa un accordo che, prevedendo parcheggi al porto e altre concessioni, negarantisce la continuità».A tal proposito il sindaco Giorgio Orsoni è intervenuto spiegando che la questione Grandi Naviè talmente importante da richiedere di essere affrontata in sede di Comitatone (come a dire chese il Porto vuole sviluppare il suo programma triennale, deve scendere a patti col Comune) e intal senso ne aveva parlato con il ministro Passera; purtroppo ora siamo in campagna elettorale equindi di Comitatone se ne parlerà se tutto va bene l’anno prossimo. Nel frattempo, però, Orsoniha annunciato di aver chiesto a Costa uno studio molto approfondito sulla realizzabilità delcanale Sant’Angelo-Contorta, «e in ogni modo noi siamo convinti che ci siano altre soluzionipiù semplici, meno costose e meno impattanti per l’ambiente, mi riferisco al trasferimentodelle navi al porto di Marghera». Con queste linee in mente l’assessore Paruzzolo parteciperàal prossimo Comitato portuale.

Gazzettino – Venezia, Via libera finaleal prolungamento del tram inMarittimaPosted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

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Previsti un park multipiano e un nuovo terminal. Vertice Costa-Orsoni per un accordosulla marittima. A Mestre il riavvio del servizio slitta al 21 gennaio.

Di mezzo c’è un accordo di programma. E solo grazie a questo Venezia potrà “vedere e usare” iltram, con arrivo previsto a San Basilio, nel cuore dell’area della stazione Marittima. E poiparcheggi e zone portuali che verranno riaquisite dalla città. Per l’operazione sono giàdisponibili 39 milioni di euro con il tram che correrà lungo la Scomenzera. Ma non mancanoperplessità in giunta e in consiglio comunale. Ieri vertice tra il sindaco Orsoni e il presidentedell’Autorità portuale, Paolo Costa: prove tecniche di mediazione.

INVESTIMENTI – A disposizione 39 milioni per ridisegnare l’intera area

Un nuovo terminal e un garage multipiano. Il tram cambia il Porto.

IL PERCORSO – Rotaia lungo la Scomenzera, capolinea all’ex Marittima

MARITTIMA – Il tram correrà lungo la Scomenzera: tre fermate e capolinea a SanBasilio. Previsto un nuovo ponte all’altezza della zona degli ex silos

L’accordo di programma tra Comune e Porto attraverso il quale si porterà il capolinea del tram aSan Basilio ha destato parecchie perplessità, tanto che su questo punto il Consiglio comunale del2012 si è interrotto per l’uscita “strategica” di alcuni consiglieri che il 22 dicembre avevanofatto cadere il numero legale. Anche in Giunta ci sarebbero perplessità per la formulaadottata, che praticamente lascerebbe al porto la libertà di potenziare la marittima cheproprio il Comune, con un articolo preciso sul Piano di assetto del territorio, intendeinvece chiudere all’accesso delle grandi navi. Ecco cosa prevede l’accordo di programma.IL PROGETTO - L’assessorato alla Mobilità prevede ad inizio 2014 di arrivaresimultaneamente a piazzale Roma e a San Basilio con il tram da Mestre e Marghera. Se perpiazzale Roma l’iter autorizzativo e progettuale è in mano all’amministrazione comunale, perSan Basilio è necessaria la partecipazione dell’Autorità portuale, poiché il tracciato si sviluppaper lo più in un’area demaniale. La bozza di accordo prevede che il Comune investa 15 milioniper finanziare il collegamento tramviario, che realizzi un nuovo approdo di fronte al nuovoterminal del tram e che realizzi un ponte pedonale sul canale della Scomenzera al servizio delporto passeggeri. Il porto, dal canto suo, investirà 24 milioni proprio nel potenziamentodella portualità costruendo un nuovo terminal da 28mila metri cubi al posto del piazzaled’imbarco dei traghetti, che saranno trasferiti presto a Fusina. L’ex stazione marittima siSan Basilio sarà riadattata, forse attraverso un intervento in finanza di progetto, a stazione deltram. Il porto restaurerà tre ex magazzini per un costo complessivo di 7,5 milioni e realizzeràper due milioni un parcheggio multipiano da 700 posti sul molo di Levante. Poi c’è uninvestimento da 10 milioni che il porto si impegna a fare nell’area ex lavaggio treni a SantaMarta.IL PERCORSO - Il tram scenderà lungo la rampa che porta a Santa Marta e correrà lungo lariva, girando dietro l’ex chiesa di Santa Marta e proseguendo dietro la banchina portuale finoalla stazione terminale. Ci saranno tre fermate: una in prossimità del ponte pedonale dicollegamento con piazzale Roma-people mover, una a Santa Marta e una al capolinea. Lastazione sarà ristrutturata e adattata anche con servizi commerciali e di fronte avrà unimbarcadero attrezzato che sostituirà quello attuale, al di là del ponte di legno.I PROPOSITI - Con l’accordo di programma da sottoporre al Consiglio comunale, il Comuneintende perseguire tra le altre cose la deviazione di un consistente flusso di passeggeri dal canalGrande al canale della Giudecca, ritenendo che quest’ultimo sia molto meno soggetto a danni

Gazzettino – Venezia, Tram a S.Basilioecco il progetto. Ma c’e’ chi frena.Posted by redazione in Rassegna stampa | 0 Comments

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derivanti dal passaggio di mezzi pubblici che non il già intasato canal Grande, che soffre moltola restìa provocata dai vaporetti soprattutto quando l’acqua è bassa. Procedendo, in virtù di unaderoga ai limiti di 7 km orari, a velocità più sostenute rispetto ai mezzi privati, i vaporettimuovono molta acqua e si ritiene che l’onda di risucchio, sommata ai vortici delle eliche non siaindifferente alle fondamenta degli edifici e delle rive.LE PROSPETTIVE - Presto l’accordo di programma tornerà in commissione. Ci sono diversiconsiglieri sia di centrodestra che di centrosinistra che sono perplessi e sono pronti a darebattaglia perché sono convinti che i vatnaggi pendano soprattutto dalla parte dell’Autoritàportuale.

LA CRITICA L’ex assessore all’Urbanistica attacca: «Tradito il Prg»

Boato: «La citta’ tenuta all’oscuro»

CRITICO – L’urbanista ed ex assessore Stefano Boato, componente della Commissione disalvaguardia, attacca il piano

(m.f.) «Se passerà questo accordo di programma per il tram si butterà all’aria il lavoro, lalotta e la pianificazione durata trent’anni per restituire alla città la zona di San Basilio. IlTram è il cavallo di troia per stravolgere decenni di pianificazione e di accordi presi con lapopolazione».L’ex assessore all’Urbanistica Stefano Boato non utilizza mezzi termini per definire la deliberache è stata bloccata (anche per un suo intervento) a fine dicembre in Consiglio comunale. Per luiquesta delibera va assolutamente fermata prima che sia approvata, coinvolgendo la popolazioneveneziana «che di questo non sa nulla».«In tutto il mondo – spiega – le vecchie aree portuali vengono dismesse, riutilizzate e integratealle città. Anche a Venezia il Comune aveva elaborato nel 1989-90 e poi approvato dieci annidopo questa prospettiva nel Piano regolatore. Il Piano oggi vigente prevede la dismissionedelle aree portuali di San Basilio e Santa Marta, la demolizione “senza ricostruzione dellastazione passeggeri” la rimozione dei collegamenti ferroviari e carrabili conservando lapossibilità di conservare l’attracco delle navi. Nel tempo alcuni impegni sono stati realizzati,come il riutilizzo dei magazzini da parte delle università e l’abbattimento del muro di cinta.Oggi si rischia però di tornare indietro di 30 anni con un tratto di penna».Boato, che è anche membro della Commissione di salvaguardia, elenca uno ad uno i punti arischio contenuti nella bozza di accordo.«La vecchia stazione non sarà demolita – prosegue – ma risistemata e i nuovi volumi previsti dalpiano saranno utilizzati non dalla città, ma per realizzare un nuovo terminal passeggeri con afianco un parcheggio. Inoltre il porto richiede il cambio d’uso di tre edifici dismessi a SanBasilio che erano previsti per l’ampliamento del polo universitario. Senza alcuna connessionecon il tram, la delibera permette al porto di alterare le norme dell’area “ex magazzini frigoriferi”aumentando le altezze massime e di separare l’ambito di pianificazione dell’area ex Italgas dallaScomenzera rendendo di fatto impossibile la pianificazione unitaria dei nuovi percorsipubblici».Ultima cosa, Boato ricorda che i binari attualmente presenti, garantirebbero uncollegamento facile con l’aeroporto e la città attraverso la smfr (la metropolitana leggeradi superficie, che la Regione ha previsto fin dal 1992 e che ancora non è statacompletamente attuata), ma questa ipotesi non è stata mai presa in considerazione.

CA’ FARSETTI

Il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, ha annunciato la convocazione di unaConferenza di servizi sulla base dei risultati raggiunti da gruppo di lavoro di Comune ePorto

Comune e Autorita’ portuale prove tecniche di mediazione

Vertice ieri mattina in MunIcipio per discutere sul futuro dell’area della Marittima, maanche sulle indicazioni del Pat sulle grandi navi

L’incontro sembra sia andato in scioltezza. Certo i “pareri diversi” ci sono, ma Comune eAutorità portuale pare abbiamo deciso di «andare a manina» per risolvere le questioni aperte sulPat e la vertenza Grandi navi; sull’uso degli spazi demaniali e non della zona portuale darendere fruibili per il transito del tram in zona San Basilio garantendo allo stesso tempo aree peril futuro nuovo garage della Marittima (compreso il progetto di un ponte sul canale Scomenzera,all’altezza della zona degli ex silos, non distante dall’attuale Banchina Isonzo) ma anche pergarantire le “rendite di posizione” di numerose istituzioni che in quell’area hanno parcheggi e

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spazi riservati. Insomma, per tutta l’area c’è aria di “ribaltone” almeno a medio termine.Ed è stato un po’ su tutto questo che ieri mattina a Ca’ Farsetti vi è stato un vero e propriovertice. Attorno ad un tavolo si sono seduti il sindaco Giorgio Orsoni, il presidente dell’Autoritàportuale, Paolo Costa, l’assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo e lo staff dei Lavori pubblici(l’assessore Maggioni era a Roma per impegni istituzionali ndr). «Ci siamo misurati sullequestioni più impellenti – sottolinea Orsoni – Abbiamo trovato basi comuni di partenza per ilfuturo garage della Marittima; sull’aderenza alle indicazioni del Pat legate alla questione dellenavi da crociera. Tutti passaggi che dovranno essere concordati in consiglio comunale».Più loquace il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa: «Sul Pat – spiega – verràconvocata una conferenza di servizio sulla base dei risultati raggiunti da un gruppo di lavorocongiunto Porto-Comune. Ma i maggiori risultati li abbiamo raggiunti nella trattativa legata altram a San Basilio, alla Stazione Marittima. In questo caso si è convenuto di stabilire le aree chedovranno essere fruibili per il progetto e, allo stesso tempo, quali zone potranno essere adappannaggio del Porto quando vi sarà la ridefinizione delle pertinenze. Ci dovrà essere quasi unasorta di compensazione territoriale. Per quel che riguarda il Pat, non vi è dubbio che bisogneràdare spazio alla mediazione tra due posizioni che, al momento ovviamente, non collimano.»

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24/01/13 13:57No tram a Venezia | GrilliVenezia.org

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No tram a Venezia13 giugno 2012

12 giugno 2012

Questa mattina molti lavoratori pendolari nel loro viaggio quotidiano dalla terraferma o di ritorno a Venezia si sono sentitiprotagonisti involontari di una grande rappresentazione. Come comparse reclutate a forza senza essere interpellate,hanno partecipato alla messa in scena di un capolavoro della degenerazione della democrazia rappresentativa. Aifiguranti imprigionati nei mezzi pubblici e privati, nel marasma del traffico impazzito per l’inizio dei lavori del Tram sulPonte della Libertà, veniva consentito solo di eseguire con l’immobilità più totale gli ordini indiscutibili di un regista fuori disenno. Per di più, al contrario dei teatranti, non hanno avuto un compenso per la loro prestazione, anzi hanno dovutoanche contribuire del proprio, col fallimento dei loro impegni lavorativi, agli indiscutibili interessi dei promotori delcartellone teatrale che da anni si rinnova sul gran teatro del veneziano senza variazioni sul tema dello spreco del denaropubblico, che è poi appunto quello che appartiene ai cittadini-comparse.

L’ultima perla della stagione del Grande Circo Orsoni di stanza nel luna park chiamato Venezia è il trenino dei sogni cheha incantato i mestrini e che, per par condicio, deve portare la sua meraviglia fino a Piazzale Roma. Il tram è già costatomoltissimi milioni. Il costo totale, secondo quanto dichiarato l’11 novembre 2010 dal presidente di PMV A. Stifanelli in

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Campagna Elettorale 2010�Approfondimenti�

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24/01/13 13:57No tram a Venezia | GrilliVenezia.org

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occasione della riunione della Commissione n. 4 della Municipalità di Mestre – Carpenedo (si veda il documento allegatoin calce) era indicato in 168 milioni, di cui il 40% a carico del Comune di Venezia, che conta di rifarsi in parte col canoneversato dal gestore del tram (che se fosse ACTV, sarebbe sempre un soggetto che fa capo al Comune). Ma il tram devepoter continuare a costare per poter rendere a qualcuno. I governanti eletti che dispongono del mandato elettorale comedi una delega in bianco senza sentire vincoli o limiti dalla continua richiesta di consultazione e di partecipazione dellacittadinanza, tirano dritto richiamandosi alla irreversibilità della scelta fatta alle elezioni e rinviando ogni rendiconto allafine del mandato. E’ la prova di come questo modo di intendere la democrazia somigli all’atteggiamento cinico edindifferente dei monarchi assoluti verso i sudditi.

Sordi ad ogni richiamo, ciechi di fronte ad ogni evidenza, interessati soltanto ad accontentare i committenti chepropongono o impongono di volta in volta l’ebbrezza del primo “Ponte Mobile di Venezia” (Cala-trava a pensarci era undestino scritto nel marchio di fabbrica), la gita in funicolare fra il “Motorshow di Piazzale Roma” e il “Gran Bazar delTronchetto”, il “Nuovo Mirabilandia” della Porta di Gehry, finanziato a spese del restauro delle rive con i 17 milioni dellalegge speciale, valorizzato dall’imperdibile futuro “Villaggio Subacqueo”, meraviglia della speculazione territoriale arischio idrogeologico sul quadrante di Tessera.

Il Monarca-Sindaco sempre in prima fila a promuovere sostenere e difendere questi sperperi, è al contempo latitante edirreperibile quando si tratta di battere i pugni per la tutela di difese di diritti fondamentali dei concittadini-sudditi come ildiritto alla salute, barattato con lo specchietto per le allodole del Nuovo Palazzo del Cinema o con l’ennesimo pozzosenza fondo del Centro Protonico da affiancare al già costosissimo Nuovo Ospedale di Mestre.

Il tram a Venezia è un progetto assurdo, stupido, insensato e costosissimo il cui prezzo in termini economici e di disagionon siamo disposti a pagare. In un momento di grave crisi economica, con un deficit di un miliardo, il comune non puòassolutamente permettersi di caricare di ulteriori tasse ed ipoteche sul futuro le famiglie di residenti. Non siamo disposti aconsentirlo.

Chiediamo a tutte le forze politiche che hanno conservato un minimo di contatto con la realtà, di aiutarci a bloccareimmediatamente i lavori. Ai cittadini di ogni colore e di ogni tendenza politica chiediamo di riprendere coscienza che illoro ruolo non è quello di inconsapevoli esecutori di ordini dall’alto, ma quello di protagonisti della loro vita e dellasopravvivenza delle loro risorse e di artefici del loro benessere.

Invitiamo consiglieri e cittadinanza ad una grande azione di protesta concordata con tutte le forze politiche edassociative.

Articolo

Verbale commissione

La presentazione dei lavori sul ponte della Libertà, sul sito del Comune di Venezia

Il “tram”, come presentato sul sito del Comune di Venezia

Redattore: Gianluigi P.

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Tags: Comune di Venezia, debito del Comune, marco gavagnin, movimento 5 stelle, orsoni, spese inutili, sublagunare, traffico, tram, urbanistica

This entry was posted on 13 giugno 2012 at 21:43 and is filed under Comune di Venezia, Economia, Informazione, Sviluppo, Trasporti. You can

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8 Responses to No tram a Venezia

1. roberto on 13 giugno 2012 at 22:13

Come ha dichiarato alla stampa locale il progettista architetto olandese Rem Kooolhaas del Nuovo albergo a 6stelle del Fontego dei Tedeschi a Rialto:L’antico non può fermare il nuovo.C’è una enorme diffusione nell’aria e nei fatti di aver poco rispetto per l’ambiente,la storia,usi e costumi di unpopolo,(quello venexiano)per fare gli interessi dei Dio Denaro.Gli Austriaci hanno radoppiato il ponte della libertà ,le ferrovie statali italiani hanno copiato dagli austriaci.Il comune di Venezia e la Regione veneta non potevano chiedere uno spazioalle Ferrovie????

2. roberto on 20 giugno 2012 at 14:58

Ieri l’ing.Lastrucci consigliere comunale del’I.D.V ha proposto con una lunga e motivata lettera alla stampalocale,la possibilità di bloccare i lavori sulla corsia stradale del Ponte della Libertà per il Tram.

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24/01/13 13:57No tram a Venezia | GrilliVenezia.org

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I Quattro binari delle ferrovie sono sottoutilizzati ed il tram può essere “ospitato” dalle Ferrovie Regionali.L’Assesore alla Mobilità Renato Chisso della Regione Veneto, perchè non interviene proponendo qualcosa didiverso e più Economico……???

3. Stefano on 30 giugno 2012 at 10:39

Il tram di Venezia può essere stato gestito male, sicuramente ha creato e creerà notevoli disagi ma dire che èinutile o che si poteva utilizzare la linea ferroviaria o tirare a dare fantasiose variazioni è altrettanta pura follia. Michiedo se chi scrive è pendolare, utilizza giornalmente i mezzi di trasporto. Chiunque faccia il ponte della libertàgiornalmente sa che non è la ferrovia il punto centrale di Venezia per gli spostamenti, la ferrovia è comoda per chideve andare in zona cannaregio ma non per chi deve arrivare in piazza San Marco, Giudecca, Lido, Biennale,Castello. Difatti è piazzale Roma la zona più comoda e veloce per raggiungere qualsiasi zona. Una volta arrivatialla Ferrovia, difatti, ci si troverebbero meno linee di trasporto (un diretto 5.1-5.2 solo ogni 20 minuti!)verso lazona Zattere-s.zaccaria-S.elena-Lido poichè l’altra linea diretta è la 6 che ha capolinea a Piazzale Roma.D’altronde non sarebbe possibile allungare la linea 6 alla ferrovia perchè per potersi girare, e quindi evoluire insicurezza e ripartire il motoscafo dovrebbe andare fino all’allargamento sul canal grande all’altezza del canale dicannaregio. Per cui chi dice che il tram poteva corere sui binari e arrivare in ferrovia o non è un pendolare e sache è piazzale roma il punto centrale e più veloce degli spostamenti o critica solo per criticare. Tra l’altro il tram èprevisto arrivi fino a San Basilio e questo comporterebbe un miglioramento dei trasporti, rendere gli spostamentipiù veloci per tutti quelli che devono andare a lavorare/vivere in zona san marco, eccetera ecc… Errori ce nesono stati tantissimi, leggo che si fa riferimento a LASTRUCCI, mi chiedo se è tra i firmatari di richiesta didimissioni dell’Assesore Bergamo visto i gravissimi disagi ed errori che ha commesso quest’ultimo, mi chiedo seLastrucci e IDV che governa la città si è mai posto il problema che è stato creato alla cittadinanza con larimoludazione delle linee di navigazione (soppressione della vecchia linea 2 che serviva i cittadini veneziani sia aSan Marco che a Rialto via Rio Novo) perchè, appunto, con le linee di navigazione attuali fermare il tram a SantaLucia vorrebbe dire allungare i tempi di viaggio di almeno 15 minuti (+15 di ritorno) a tutti i pendolari. Portare iltram a San Basilio significa oltretutto poter potenziare il servizio di navigazione visto che da San Basilio per sanZaccaria-Arsenale-Giudecca-S.elena-Lido potrebbero partire o Battelli più capienti (che notoriamente nonpossono passare per il rio della Scomenzera a causa dei ponti bassi) o addirittura Motonavi. Che ci sianoproblemi sulla questione del Tram non è in discussione, ma dire che il tram a Piazzale Roma – San Basilio èinutile lo trovo totalmente sbagliato. Spero che M5S sia lungimirante e sappia pensare ad una città migliore (aproposito divisa o separata?) passando per un radicale cambiamento di tutti gli amministratori attuali senzareciclo alcuno.

4. roberto on 30 giugno 2012 at 16:14

Venezia città Metropolitana che comprenda i territori da Cavarzere fino a san michele al Tagliamento. Vedere ivecchi cippi della Conterminazione Lagunare della Republica Veneta Serenissima.Prima che la politica frazioni a mo’ di interessi delle Regioni autonome(che dovrebbero ESSERe Abolite).Venezia deve diventare simbolo di unione e Buon Governo delle genti residenti nei confini attuali della Provinciadi Venezia.Altri comuni vuol dire altre spese vedasi cavallino lasciato perdere con un Referendum illegale e da Idioti(meritodel Filosofo barbuto e dei suoi amici di destra e sinistra)

5. stefano on 4 luglio 2012 at 20:12

Caro Roberto denoto dai tuo interventi uno spirito decisamente nostalgico dei tempi della Serenissima. Siamo nel2012 dobbiamo essere lungimiranti e pensare al futuro. Pensare a Venezia come simbolo del Buon governo dellegenti fa un po ridere se pensiamo che Venezia non sa amministrare nemmeno se stessa e non è stata in gradonemmeno di esprimere un presidente della Provincia veneziano. Poi non so quali siano le tue honti ma unReferendum illegale forse risulta nella tua idea di Giustizia Serenissima visto che mi pare abbia passato tutti igiudizi di merito. Mi pare ce ne sia ancora uno in corso che riguarda il capitale che il Comune di Venezia devecedere e che se non troverà una soluzione “politica” potrà succedere che Venezia, l’ex serenissima finisca inbancarotta… Dare poi da Idioti a chi ha creduto in quel referendum e, più in generale, crede nella volontàpopolare, mi fa venire in mente una cosa sola: spero che uno che pensa così non possa trovare nessuno spazioa incarichi politici di alcun tipo.

6. PAOLO on 30 luglio 2012 at 23:06

LA MACCHINA ASSASINA PER PER LA MOBILITA DI CICLI E MOTOCICLI DEI CITTADINI. LA GALLINADALLE UOVA DORO PER LE TASCHE DI QUALCHE POLITICO. UNA CAMBIALE IN BIANCO SEMPRE INSCADENZA PER I CITTADINI IN ERBA (NOSTRI FIGLI).L’IDEA DI QUALCUNO CON IL CERVELLO BACCATO, PER INTASCARE I FONDI EUROPEI.

7. valerio on 13 gennaio 2013 at 22:25

Page 79: Tram fascicolo web

24/01/13 15:36Eddyburg: Porto, grandi navi e il piano alternativo

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SOCIETÀ E POLITICA | CITTÀ E TERRITORIO | URBANISTICA E PIANIFICAZIONE | OPINIONI | POESIA E NON POESIA | OZIO |EDDY

CITTÀ E TERRITORIO » VENEZIA E LA LAGUNA

di ROBERTA DE ROSSI

Porto, grandi navi e il piano alternativo

Il sindaco sollecita Costa. presidente dell'Autorità portuale «Orsoni vuoleconoscere lo studio per lo scavo del Canale Contorta dell’Angelo«Vogliamo valutarne la fattibilità. Decidiamo in base alle valutazioniscientifiche» Noi vogliamo sapere qual'è la strategia che la città ha sceltoper il turismo. La Nuova Venezia, 14 gennaio, con postilla«Ho chiesto ufficialmente al presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa,di darci il progetto per lo scavo del Canale Contorta dell’Angelo: solo su datiscientifici certi si può valutarne la fattibilità. Attendo risposta». Le paroledel sindaco Giorgio Orsoni sono misurate, ma ferme, alla vigilia del voto inConsiglio - oggi - per l’approvazione dell’accordo di programma traComune e porto per l’arrivo del tram a San Basilio, area portuale. Il sindaco- che da tempo va dicendo (invano) che la soluzione più immediata alpassaggio delle grandi navi in bacino San Marco è il loro spostamento aPorto Marghera - è alle prese in questi giorni (da una parte) con la strenuadifesa del porto della Marittima come scalo passeggeri insostituibile,(dall’altra) con le obiezioni di una gran parte dei consiglieri dellamaggioranza su quelle autorizzazioni alla realizzazione di una nuovastazioni passeggeri e un garage multipiano, contenute nell’accordo(presupposto di un mantenimento dello scalo passeggeri in Marittima) e(infine) con la volontà generale di portare a firma l’intesa per l’arrivo deltram a San Basilio. E continua il braccio di ferro a distanza con Costa, che siappresta ad approvare in comitato portuale un piano triennale che non soloribadisce la centralità della Marittima, ma punta a uno svilupporesidenziale e terziario dell’area. Così non resta certo indifferente il sindacoOrsoni a quel continuo ribadire di Costa «il traffico crocieristico costituisceuna delle due gambe sulle quali si regge l’economia portuale veneziana, conquello dei container, e la Marittima non ha alternative oggi: occorre passareattraverso la realizzazione di una nuova via di accesso alternativa a SanMarco, via canale di Malamocco». Quello scavo del canale Contortadell’Angelo del quale si parla da un anno, ma che finora il Comune non hamai visto, anche se il Porto ha assicurato di averlo inviato al governo. «Hochiesto personalmente che sia consegnato al Comune, per poterne studiarela fattibilità: senza valutazioni scientifiche ogni discorso è vano», sollecitaora Orsoni il presidente Costa. I toni sono misurati, ma la sostanza èchiara: o il progetto c’è ed è fattibile, oppure, non fattibile non lo è perniente e allora si vada a Porto Marghera. Una risposta indiretta anche alComitato No Grandi Navi, che bolla lo scavo di un nuovo canale comel’ennesima pugnalata alla sopravvivenza della laguna. «Io non ho mai dettoche la Marittima non deve più essere scalo passeggeri in toto», dice ilsindaco, «ma che le navi incompatibili con la città non devono più passareper il bacino di San Marco. Ci mostrino il progetto e verificheremo, datiscientifici alla mano, se c’è un altro accesso possibile». In questo modolegge anche l’articolo del nuovo Pat che ha fatto infuriare il presidente diVtp Trevisanato al punto da minacciare ricorsi al Tar. Ma Orsoni difende inpieno l’accordo con il Porto per portare il tram a San Basilio e in questomanda un messaggio ai consiglieri dubbiosi: «La possibilità di realizzare ilgarage multipiano era già prevista dai piani e si tratta di recuperare altriposteggi oggi del porto che saranno cancellati dal passaggio del tram.Niente di nuovo rispetto a quanto previsto dai piani urbanistici e del restoserve il parere della soprintendenza, che mi pare dubbiosa a realizzare unedificio fronte laguna. Resta l’importanza di un’intesa che, con ladisponibilità del Porto, apre alla città un’area oggi preclusa».

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Un grande problema rimane aperto dietro il dibattito (lo scontrod’interessi) tra i vari attori che si esprimono sulle grandi navi, lasalvaguardia della Laguna e il destino della città. Eppure i tre argomentisono strettamente legati tra loro, tramite un quarto tema: il turismo. Aquale domanda turistica deve essere dedicata l’offerta turistica dellacittà? A quel turismo generico attratto dalla singolarità, alla rinomanza,al livello dei servizi standard, al prestigio ottenibile proclamando allacerchoa di conoscenti di “aver visitato Samarcanda o la Marmolada, igeyser o Parigi? Oppure un turismo di conoscenza, che vogli averel’occasione di visitare per conoscere, per verificare le diversità, perapprofondire le ragioni e i modi per cui un luogo è diversa da un altro, etrarne tutti gli insegnamenti possibili? Se vogliamo un turismo del primotipo, allora più turisti arrivano, più grandi sono le navi e più frequenti itreni meglio è: più ricchi diventerranno i venezani e le multinazionale chesfruttano la città. Poco importa se il bene che oggi richgiama i flussi sidegrada anno per anno fina a perdere le sua qualità. Se invece vogliamoun turismo diverso, allora è a un obiettivo del tutto diverso che diovremorivolgerci, è una strategia alternativa che dovremo costruire: quella cheLuigi Scano definiva la strategia del razionamento programmatodell’offerta turistica. Una strategia che il Paolo Costa, oggi sultanodell’autorità portuale, condivideva quando era “solo” un autorevoleprofessore universitario e in questo ruolo aiutò chi si opponeva allaproposta di realizzare a Venezia l’esposizione universale del 2000. E aiutòproprio dimostrando proprio che i flussi turistici già senza l’Expo (di£grattacieli del mare allora neppure si parlava)minacciavano didistruggere il patrimonio Venezia. La realtà è certamente cambiata daallora: nei fatti, perché il rischio è cresciuto e la città è più fragile, e nellepersone. Magari cambieranno di nuovo, chissà.

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Tram: il sindaco Orsoni e l'assessore Bergamopresentano i nuovi tracciati

Importanti conferme e novità per il tram sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampache si è tenuta nel Centro civico di via Sernaglia, alla quale hanno partecipato per il Comune di Venezia il sindacoGiorgio Orsoni e l'assessore alla Mobilità e Trasporti, Ugo Bergamo, per Pmv e Actv i presidenti AntonioStifanelli e Marcello Panettoni. É stato anche effettuato un sopralluogo al cantiere del sottopasso del tram in ViaRizzardi, dove sono ripresi i lavori in previsione del collegamento con il tracciato già realizzato a Marghera chesarà completato entro il 2013. "E' un'opera degna della nostra Città e figlia dei tempi che stiamo vivendo - ha sottolineato Orsoni - e comporteràuna vera e propria rivoluzione nella gestione della mobilità e del traffico. E' possibile che, come tutte lerivoluzioni, in fase di realizzazione comporti delle difficoltà e dei disagi ai cittadini, ma il nostro compito è quellodi soddisfare l'interesse collettivo nel migliore dei modi". Superate le criticità che l'attuale Giunta aveva incontrato rispetto al progetto iniziale, grazie alla proficuacollaborazione con gli enti interessati (Rfi, Regione Veneto, Veneto Strade e Anas): ora sarà possibile sial'attraversamento della Stazione Fs di Mestre in direzione Marghera (il sottopasso) che lo snodo di San Giulianoin direzione di Venezia. I lavori al sottopasso sono ripresi in via Rizzardi e a breve inizieranno anche sul latoStazione, per concludersi nell'aprile 2013: i collegamenti con Marghera dovrebbero essere operativi dall'autunnodel 2013. Nel frattempo è in fase avanzata la realizzazione della fermata al capolinea di via Cappuccina, richiestasoprattutto dai pendolari che utilizzano il treno che potranno usufruirne già da settembre di quest'anno. "L'impresa più ardua - ha spiegato Bergamo - era lo sblocco del collegamento fra la fine di Viale San Marco indirezione di San Giuliano/Pili. Grazie all'accordo con Anas la Giunta ha deliberato la declassificazione dell'areache sarà trasferita interamente al Comune. Sarà così possibile avviare i lavori sull'attuale cavalcavia dove, oltrealla rotaia per il tram, sarà realizzata una pista ciclabile". Bergamo ha auspicato che in autunno si riesca araggiungere un accordo anche per collegarla con quella che attraverserà il Ponte della Libertà, per la qualedevono ancora essere reperiti i finanziamenti. Il tram proseguirà lungo il ponte translagunare in corsiapromiscua fino a Piazzale Roma: la copertura finanziaria già consolidata consente di ipotizzare l'esercizio entro lafine del 2013.

Per garantire la percorribilità del tracciato fino a Venezia era cruciale anche realizzare lo snodo di PiazzaleCialdini: l'Amministrazione comunale ha pertanto avviato le procedure di esproprio necessarie e conta di

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realizzare i lavori fra maggio e settembre 2012. La novità più importante però, come ha sottolineato il sindaco, è che "questa Amministrazione comunale non si èfermata al progetto iniziale, ma ha già messo in cantiere un nuovo tracciato che passerà attraverso la zona disviluppo della Città (Vega e Waterfront) anche grazie alla collaborazione con gli imprenditori dell'area chel'avevano richiesto a gran voce e contribuiranno alla sua realizzazione". Questo nuovo tracciato collegherà nelledue direzioni viale Ancona, via Torino, il Vega, via delle Industrie, via Pacinotti a Venezia ed è un atto dovuto -ha spiegato Bergamo - nei confronti dell'imprenditoria locale che sta investendo molto sullo sviluppo di questaarea. Anche questa tratta dovrebbe essere completata entro il 2013. Ma le notizie non si esauriscono qui: il tram è stato infatti inserito nelle opere pubbliche strategiche della Leggeobiettivo e questo consentirà di concordare con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti interventifinanziari che consentano lo sviluppo di nuove arterie con una corsia preferenziale sugli iter autorizzativi. Ilministro Altero Matteoli ha già espresso parere favorevole sul prolungamento del tracciato fino all'AeroportoMarco Polo e la Giunta ha confermato come strategici sia il prolungamento fino a San Basilio che la tratta finoall'Ospedale all'Angelo, per i quali dovranno essere reperiti i finanziamenti. In allegato il pdf sul Sistema tranviario Mestre Venezia e alcune Foto Venezia, 26 luglio 2011/ sc

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TRAM, OPPORTUNITÀ STRATEGICA

É vero che anche in questo caso la giunta comunale di centrosinistra agisce pezzetto per pezzetto, senza una visione strategica, limitando la possibilità dipartecipazione di cittadini e territorio, però con l’accordo di programma con l’Autorità portuale per l’arrivo del tram a San Basilio si pone un importante palettoper andare, finalmente, in una direzione veramente strategica: quella, che, sin dai tempi della fondazione di An a Venezia, il sottoscritto ha cercato con forza diradicare, volta a fare di San Basilio, delle Zattere e del Canale della Giudecca un importate snodo per la mobilità interna veneziana, alternativo a Piazzale Romae Canal Grande. L’opportunità di dirottare su San Basilio i collegamenti veloci fra la terraferma e il Lido, la Giudecca e buona parte di Venezia, cogliendo nelcontempo l’opzione di ridisegno dell’area della Marittima e di Santa Marta, può costituire una chiave di volta anche per il rilancio complessivo dellaresidenzialità lagunare e consente di ottenere finalmente un primo presidio concreto per attuare l’auspicata e necessaria differenziazione dei flussi. Non perniente, nelle mie proposte del passato, si univa all’arrivo del tram a San Basilio non solo il ridisegno ed il recupero dell’area ex-Italgas e dell’attuale stazionemarittima, ma anche la realizzazione di un sottopasso fra Zattere e Giudecca. L’augurio, ora, è che si passi a una dettagliata ed efficace pianificazionestrategica, adeguata alle reali necessità e potenzialità non solo dell’area in discussione, ma anche di quella che può essere una delle più importanti arterie delcuore della futura città metropolitana, per coniugare le importantissime e preziose economie portuali con la qualità della vita e l’efficienza della mobilità deiresidenti.

Autore: Pietro Bortoluzzi consigliere provinciale e municipale di Venezia da Il Gazzettino del 16/01/2013

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