ultr'azzurro settembre 2010

56

Upload: gennaro-montuori

Post on 31-Jan-2016

224 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Il mensile dei tifosi napoletani

TRANSCRIPT

Page 1: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 2: Ultr'Azzurro Settembre 2010

2

Page 3: Ultr'Azzurro Settembre 2010

Per ricevere a casa UltrAzzurro basta pagare le spese di spedizione inviando

un vaglia postale di € 30,00 intestato a:

EVENT’S AGENCY s.a.s.

Via Cesare Pavese, III Trav. n° 2/A - 80018 Mugnano (NA).

Riceverai il mensile periodicamente a casa tua per un anno (escluso Luglio

e Agosto).

Direttore Editoriale e Responsabile:Gennaro Montuori

Vice Direttore:Carmine Montuori

Hanno collaborato:M. Carratelli

S. Caiazza

A. Petrella

R. Sambuca

M. Barbaro

S. Nicolò

In redazione: Carmine Montuori

Cinzia Montuori

I servizi fotografici sono di:Agenzia Mosca

Enzo Calone

Foto Esposito

Aurelio Talpa

Archivio Enzo Festa

Copertina e poster di:Pietro Mosca

Redazione e Amministra-zione:Via Cesare Pavese

III Trav. 2/A int. 14

MUGNANO (NA)

Tel. 081.7451433

Impaginazione eideazione grafica:Michele Montuori

Stampa:Grafiche San Benedetto

Via Vicinale Latina

Località Case Diana

03030 Castrocielo (FR)

tel 0776 3741

fax 0776 374500

Autorizzazione del Tribunaledi Napoli n. 4267/92 del28/3/92.

Distribuzione EVENT’S AGENCY

Per la pubblicità su questo mensile rivolgersi in redazione

Event’s Agency s.a.s.MUGNANO (NA) • Via Cesare Pavese, III trav. 2/A

tel/fax 081 745 14 33

Gli articolisti forniscono la propria prestazione a titolo spontaneo, gratuito eassumendosi la responsabilità.

EDITORIALE

IL MATCH8 PRESENTAZIONE

DI NAPOLI - BARI

5 DI GENNAROMONTUORI

10 NAPOLI - BARIVISTA DAIDOPPI EX

14 IL COLPO: EDISON CAVANI

17 LA FOTODEL MESE

18 NAPOLIWOLFSBURG

20 NAPOLIELFSBORG

22 ELFSBORGNAPOLI

24 FIORENTINANAPOLI

28 INCREDIBILE MAVERO... FABIO E’ BIANCONERO!

30 GENNARO RAMBONEIL GABBIANODELLA SANITA’

34 MADJUGORIE, UNAVERA ESPERIENZADI VITA

36 IL MERCATO AZZURRO VISTO DA FILARI

40 SETTORE GIOVANILE LUCI E OMBRE PER CAFFARE

44 TUTTI I CLUB DEL RESPIRO AZZURRO

36301814

la spedizione in 24/48hlavorative è a cura

del corriere espresso:

Page 4: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 5: Ultr'Azzurro Settembre 2010

C arissimi amici,riprendiamo le pubblicazioni dopo la pausa estiva.Archiviate le prime gare ufficiali, già da stasera, con il

Bari, il Napoli è chiamato a una prova di sicuro non facile controla squadra dell’ex Ventura che ha battuto la Vecchia Signora nelturno inaugurale.Risultati positivi a parte, la stagione è iniziata tra non pochepolemiche, culminate nella cessione di Quagliarella allaJuventus, a detta di molti preparata a tavolino e non frutto diun accordo concluso in poche ore. In ogni caso, il campionatoche è appena cominciato, il quarto in A, deve sancire ladefinitiva consacrazione del club azzurro tra le grandi del calcioitaliano ed europeo. Speriamo che i programmi della societànon deludano le aspettative della tifoseria.In questo numero, vi proponiamo, oltre alla presentazione dellasfida odierna a cura di Salvatore Caiazza, un ricordo delvulcanico Gennaro Rambone -scomparso all’improvviso,quest’estate- attraverso il racconto dello storico del calcioazzurro Mimmo Carratelli.Inoltre, spazio al calciomercato con un’analisi dettagliata delnostro opinionista Massimo Filardi, e ampi servizi su Cavani eQuagliarella. Non perdete il calendario del campionato e lafotocronaca delle gare sin qui disputate. Come sempre, nonabbiamo tralasciato gli azzurrini, con un bilancio sul primoanno da dirigente del settore giovanile di Gigi Caffarelli.Sul fronte del tifo, stiamo crescendo con il progetto del RespiroAzzurro. Chi è interessato ad aderire può trovare tutti i recapitiall’interno. Infine, ma non perché sia meno importante ilresoconto di una bellissima esperienza di fede che ho fatto aluglio scorso a Medjugorie. Consiglio a tutti di andare in questoluogo di pace e serenità.Nel salutarvi, vi ricordo, infine, l’appuntamento con “TifosiNapoletani”, che da quest’anno va in onda sempre il giovedì(ore 20.45) ma sulle frequenze di Tele A e Sky 868, con replicail venerdì (ore 22.30) su Tele A+ e Sky 929 e il sabato (ore 10)su Sky 868 e Tv Capital. Per tutti gli aggiornamenti potetesfogliare il nostro sito www.tifosinapoletani.it. Un bacio allepersone che soffrono. Buona lettura e Forza Napoli.

Page 6: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 7: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 8: Ultr'Azzurro Settembre 2010

8

IL MATCH

Page 9: Ultr'Azzurro Settembre 2010

9

Ci risiamo. Dove c’eravamo lasciati al SanPaolo? Ah, alla partita contro l’Elfsborgche permise al Napoli di vincere la prima

sfida ufficiale della stagione. Quella dei play offdi Europa League. In campionato, invece, era ladomenica della festa contro l’Atalanta. Unsuccesso che valse la conquista del sesto posto ela retrocessione degli odiati bergamaschi in serieB. Stasera gli azzurri si ripresentano davanti alproprio pubblico per affrontare i cugini del Bari.A Fuorigrotta si ripresenta Ventura che nellastagione scorsa ci fece tanto penare. Ma alla fine,grazie all’allora “partenopeo” Quagliarella, siriuscì a conquistare la vittoria. Il pari di Firenzeha mostrato un Napoli stanco dalle fatiche diCoppa ma tutto sommato il risultato è dachiudere in cassaforte per come si erano messele cose nella ripresa. Il popolo del San Paoloaspetta con ansia di rivedere all’opera EdinsonCavani che in due match ha segnato già tre gol.Un ottimo score per un nuovo arrivato anchemolto criticato. Fatto sta che El Matador hadato prova di essere un grande realizzatore e sedovesse continuare su questa strada potrebbeanche essere quel bomber da venti gol che tuttihanno sempre reclamato. Non solo l’uruguagioè atteso. C’è Lavezzi, per esempio, che è in granforma. Il Pocho si è “liberato” da quei musoni chesoffrivano molto la sua leadership con i tifosi. E’lui l’uomo in più di Mazzarri e se cominciasse a

segnare con una certa continuità diventerebbequel campione completo che tutti voglionoapprezzare. Inutile parlare di Marekiaro.Hamsik è reduce dalle due ottime prestazionecon la sua Nazionale. La Slovacchia, infatti, hagià incassato sei punti nelle qualificazionieuropee battendo prima la Macedonia e poi laRussia. Via via vengono tutti gli azzurri chehanno accettato il “verbo” di Mazzarri e nonvedono l’ora di stupire. A partire da Dossena,passando per Gargano e finendo a Maggio. Deinuovi arrivati si potrebbe vedere qualche piccoloassaggio di Sosa, ma anche di Yebda. Con Blasisqualificato e con Pazienza non al top, sarebbel’occasione per il franco algerino di fareconoscenza con il nuovo tifo. C’è, poi, Lucarelliche sembra avere un conto aperto con la torcidadelle Curve. Non è stato mai dimenticato quelgesto poco educato di qualche tempo fa neiconfronti del settore partenopeo. Nel calcio,però, tutto può cambiare da un momentoall’altro. A mettere tutti d’accordo sono solo levittorie e contro il Bari ne serve una a tutti icosti. Pure perché inizia un ciclo terribile chedirà le vere qualità del Napoli. Giovedì, infatti, siandrà di nuovo in campo per affrontarel’Utrecht nella prima gara di Europa League. E lìil San Paolo si vestirà a festa per vivere unagrande emozione e per tornare a sognare comeai vecchi tempi.

di SALVATORE CAIAZZA

Page 10: Ultr'Azzurro Settembre 2010

10

IL MATCH

Napoli-Bari vist

La storia degli incontri di Napoli-Bari è ricca di aneddotie sfide di ex. Uno tra tutti nel match contro i pugliesi èsenza dubbio l’attuale allenatore dei pugliesi. Gianpiero

Ventura è stato il primo tecnico dell’era delaurentissiana.Marino in fretta e furia lo chiamò a guidare un gruppoorganizzato in fretta e furia che si doveva allenare senzacampo e senza palloni. Gli si chiedeva la luna a quel temposenza pensare a ciò che gli avevano consegnato tra le mani edi conseguenza venne esonerato. Napoli, però, quell’uomo delmare non l’ha mai dimenticata. Nonostante quella coltellataalle spalle è rimasto legata alla gente e pure ai colori azzurri.“Fu bello quel periodo – ha raccontato – poiché avendo tantiproblemi di organizzazione riuscimmo a fare un piccolo ritiroe a scendere in campo in uno stadio stracolmo contro ilCittadella. Sessantamila spettatori per una gara di C1 credo

che non si siano mai visti. Da allora ne è passata di acqua sottoi ponti. Il Napoli è cresciuto, è maturato e oggi si ritrova inEuropa League. E’ bello rivedere quei colori nel calciointernazionale. E’ naturale che io dovrò cercare di vincere alSan Paolo…”.

Franco Mancini è un altro ex che in riva al Golfo ha fattola sua bella figura. Pugliese doc, venne accolto bene daitifosi. Pupillo di Zeman, non tradì le attese anche se

capitò nel solito periodo no economico del club. Allora conFerlaino le cose non andavano mai molto bene e quindi sidovevano costruire squadre al risparmio. Mancini fu unpuntello importante tra i pali. “Sono stato molto bene inazzurro – ha raccontato – poiché c’era un gruppo che erasereno. Avremmo potuto fare tantissime cose, pure in serie Acon Zeman ma poi la situazione si complicò. Anche per la

di SALVATORE CAIAZZA

Page 11: Ultr'Azzurro Settembre 2010

11

ta dai doppi exquestione dei due presidenti. Sono felice per l’attuale momento che viveil Napoli. I tifosi azzurri sono unici e meritano di stare in Europa. Laseguo con interesse questa squadra come credo ogni giocatore chein passato ha vestito la maglia azzurra”.

Giorgio Perinetti, adesso al Siena, è stato l’artefice dellarinascita barese. Il ds è stato due volte in forza al clubpartenopeo e per forza di cosa è diventato napoletano

acquisito. Si era parlato anche di un suo ritorno con la partenzadi Marino, ma non se ne è fatto mai niente. “Ero al Bari manon mi potevo muovere – ha spiegato – ma è normale chefaceva piacere questo accostamento. Sarei tornatovolentieri, ma poi non se ne è fatto più nulla. Bellissime lemie esperienze partenopee, inutile negare che sono tifoso diquesta squadra. Non a caso torno sempre in città perché hotanti amici. Credo che il Napoli si sia rinforzato al di là dellapartenza di Quagliarella. Potrà dire la sua sia in campionato chein Europa League”.

Pure Guido Postiglione è un doppio ex di questa partita. Il primovero numero 9 napoletano che ha vestito la maglia azzurra andòvia dal Golfo con molta amarezza ma si fece valere anche altrove.

A Bari ha lasciato un ottimo ricordo. “Sono stato bene altrove – haaffermato – anche nel Napoli non era male ma come al solito Nemoprofeta in patria e quindi è successo quelli che tutti sanno. Miè dispiaciuto molto per il caso Quagliarella, èstato trattato male”.

Page 12: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 13: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 14: Ultr'Azzurro Settembre 2010

14

IL COLPOSarà pure per la data di nascita, il 14 febbraio, di un

anno fortunato per la storia azzurra, il 1987, che traEdinson Cavani e la tifoseria partenopea è stato

amore a prima vista. Ingaggiato per completare il tridente,dopo qualche settimana l’attaccante uruguaiano si èritrovato ad essere il principale terminale offensivo dellasquadra. Tre gol in altrettante partite, di cui una doppietta,all’Elfsborg, per far innamorare una folla che ha sempreavuto un debole per i giocatori latinoamericani. In alcunimovimenti ricorda Antonio Careca: per averne confermaandate a rivedere la prima rete realizzata nel match diritorno in Europa League e confrontatela con i gol delbomber brasiliano, segnati nelle trasferite Uefa contro PaokSalonicco e Bayern. Ha scelto il n. 7 proprio come Careca alprimo anno dell’avventura napoletana. Bene ha fatto ilPocho Lavezzi a cederglielo. Anche questo è un segnale dimaturità e di unità dello spogliatoio.Con l’ingaggio del giocatore uruguagio, il Napoli ha messoa segno uno dei più importanti colpi di mercato dellastagione, assicurandosi le prestazioni di un protagonistadegli ultimi mondiali. Punta centrale o esterno, Cavani èutilizzabile su tutto il fronte d’attacco. Con questepremesse, non dovrebbe avere problemi a essere titolareinamovibile. In coppia con Lavezzi, Lucarelli o nel tridente,i napoletani sono certi di poter contare su un giocatore cheraggiungerà senza problemi la doppia cifra -possibilmentecon più di 15 reti- evitando di andare in letargo per poisvegliarsi a primavera inoltrata. Ogni riferimento èpuramente casuale. Ovvio.Di certo, quello che possiamo dire ora, dopo averlo vistoall’opera in più di una circostanza con la maglia azzurra èche il giocatore dà del “tu” al pallone e ha raggiuntoun’ottima intesa con i compagni. Scambi, dribbling, colpi ditesta, assist illuminanti, per non parlare dei suoi ritorni indifesa a dar manforte ai compagni, fanno di Cavani ilgiocatore che i napoletani aspettavano con l’acquolina inbocca. Bari, Utrecht, Samp, Cesena e Steaua: le prossimecinque avversarie degli azzurri costituiranno un bel bancodi prova per tutto il Napoli e in particolare per El Matadorche dovrà confermare quanto di buono fatto vedere inquesto primo mese e mezzo di militanza in azzurro. Lepremesse ci sono tutte.

di MARIA BARBARO

Page 15: Ultr'Azzurro Settembre 2010

15

Page 16: Ultr'Azzurro Settembre 2010

LA FOTO DEL MESE

foto di: P

ietro Mosca

L’ultima immagine diFabio Quagliarella inazzurro, quella sullapanchina dell’Elfsborgper la gara di EuropaLeague disputata inSvezia il 26 Agosto

Page 17: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 18: Ultr'Azzurro Settembre 2010

18

Page 19: Ultr'Azzurro Settembre 2010

19

Festa, spettacolo e vittoria. Una bella serata per la squadra di Mazzarri,che, nella “prima” stagionale al San Paolo, batte 2-1 il Wolfsburg inamichevole. A segno Dossena ed Hamsik, su rigore per i partenopei e

Dzeko, anche lui dal dischetto, per i tedeschi. Serata speciale per lapresentazione del nuovo Napoli, in particolare dell’ultimo rinforzo,l'uruguaiano Edinson Cavani che ha fatto il suo ingresso sull’erba del SanPaolo insieme al presidente Aurelio De Laurentiis tra l’entusiasmo delpubblico che gli ha riservato applausi e cori. I giocatori sono entrati uno peruno, annunciati dallo speaker e accompagnati dal boato del pubblico.Nell'occasione sono state presentate anche le nuove divise. Dopo solo tre giridi lancette arriva la prima emozione con un insidioso traversone dalla destradi Zuniga. Spazza via la difesa del Wolfsburg che schiera come centrali duevecchie conoscenze del nostro campionato, gli ex del Palermo AndreaBarzagli e Simon Kjaer. Al 38’ primo affondo del Wolfsburg: Mandzukic fa latorre per Kahlenberg che cicca di sinistro. Il risultato si sblocca al 40’: Zunigatocca per Dossena che fa partire un pallonetto morbido di sinistro che superail portiere Benaglio. Napoli 1, Wolfsburg 0. Al 42’ è un super Lavezzi asfiorare il raddoppio con un destro dal limite che finisce alto. L’uomo dellaserata è senza dubbio il ‘Pocho’, che manda in crisi la difesa biancoverde asuon di scatti e finte: nemmeno Kjaer e Barzagli riescono ad arginarlo. Al 9’della ripresa arriva il pareggio tedesco con un dubbio calcio di rigore concessoper un fallo di Grava e Cannavaro su Dzeko che dal dischetto trasforma. Al14’ il Napoli si riporta in vantaggio grazie ad un nuovo rigore concesso perfallo di Benaglio su Lavezzi. Dal dischetto Hamsik fa 2-1. Finisce così, con gliultimi minuti che passano tra le sostituzioni e l'euforia del San Paolo per labela prestazione degli azzurri.

di ROSA SAMBUCA

De Sanctis(1’ st Iezzo)GravaCannavaro(37’ st Rullo)Aronica(27' st Vitale)ZunigaPazienza(42’ st Liccardo)Blasi(1’ st Maggio)Dossena(19’ st Rinaudo)Hamsik(32’ st Maiello)Quagliarella(35’ st Insigne)Lavezzi(42’ st Ciano)All. Mazzarri

Guida di Torre Annunziata

BenaglioRiether

Kjaer(32' st Gicerci)

BarzagliSchafer

Josuè(24' st Hasebe)

Cicero(24' st Madlung)

Ziani(1' st Dejagah)

Kahlenberg(26' st Misimovic)

MandzukicDzeko

All. Mac Claren

NOTE: Spettatori 35mila circa. Ammonito Pazienza.Recupero 1' pt; 3' st. Prima della gara osservato 1’ diraccoglimento in memoria delle vittime di Afragola.

54’

41’

61’R

R

Page 20: Ultr'Azzurro Settembre 2010

20

Page 21: Ultr'Azzurro Settembre 2010

21

Un lampo di Lavezzi illumina la notte del Napoli al debutto in EuropaLeague contro gli svedesi dell’Elfsborg. Ma c’è un grande rammarico:il non aver chiuso il discorso-qualificazione già al San Paolo, perché il

Napoli ha costruito almeno una ventina di palle-gol, senza, però, riuscire aconcretizzarle. (videosintesi) Alla distanza è venuta fuori una condizioneatletica ancora non ottimale, cosa che invece ha potuto vantare, insieme a undiscreto collettivo, l’Elfsborg, già in forma-campionato. Primo sussulto all’8’:cross di Hamsik dalla destra, sul secondo palo interviene Dossena chespedisce fuori. Immediata la replica degli uomini di Haglund: all’11’ ci provaIshizaki dalla distanza, ma De Sanctis respinge. La gara inizia a vivacizzarsi:al 13’ lancio in profondità di Pazienza, Quagliarella in rovesciata impegna ilportiere avversario. L’Elfsborg potrebbe sbloccare il punteggio al 18’ maKeene da posizione favorevole calcia alla destra di De Sanctis. Fioccano lechances per gli azzurri, intervallate ogni tanto da qualche sortita offensivadegli svedesi, ma il gol tarda ad arrivare. Bisogna attendere la fine della primafrazione quando il Pocho mette letteralmente a sedere Christiansendepositando la sfera nel sacco. Nella ripresa spazio a Edison Cavani che sfiorail gol almeno in due circostanze (pregevole la rovesciata al 36’) e al tridentecon Hamsik. Ma dura appena un quarto d’ora, poi lo slovacco lascia il postoa Blasi per una maggiore copertura a centrocampo. Nel finale prima Zunigadi testa poi il Pocho mancano il raddoppio da pochi passi, mentre Karlsson,all’ultimo assalto, spreca la palla del pari calciando oltre la traversa. Finisce 1-0. Tra una settimana il ritorno in Svezia. Non sarà facile, c’è anche l’insidia delcampo in erba sintetica da dover superare.

di MARIA BARBARO

Kakos (Grecia) 6

Christiansen 6.5Klarstrom 6.5

Lucic 6Jonsson 6

Floren 6Mobaeck 6.5Svensson 6.5

Larsson 6.5(24’ st Jawo)

Ishizaki 6(43’ pt Ericsson 6)

Keene 5.5(41’ st Karlsson sv)

Avdic 6A disp.: Covic, Nordmark,

Kurbegovic e Wikstrom.All. Haglund 6

NOTE: Spettatori: 33mila circa. Angoli 6-1 per il Napoli.Recupero: pt 1’; st 4’. Osservato 1’ di raccoglimento inmemoria dell’ex presidente della Repubblica, Cossiga.

45’

De Sanctis 6.5Grava 6Cannavaro 6Aronica 6Maggio 6.5Pazienza 6(16’ st Cavani 6.5)Gargano 6Dossena 6(38’ st Zuniga sv)Hamsik 6(31’ st Blasi sv)Lavezzi 7Quagliarella 6A disp.: Iezzo, Campagnaro,Santacroce e Maiello.All. Mazzarri 6

Page 22: Ultr'Azzurro Settembre 2010

22

Page 23: Ultr'Azzurro Settembre 2010

23

Nel giorno del possibile addio di Fabio Quagliarella, il Napolisupera gli svedesi dell’Elfsborg e passa alla fase a gironi diEuropa League. Protagonista è Edinson Cavani, autore della

doppietta decisiva che consente agli azzurri di chiudere nel primotempo il discorso qualificazione. La squadra di Mazzarri parte un po’in sordina e subisce la fiammata iniziale degli svedesi, ma poi riparteed al 20’ Dossena sfiora il palo con un tiro rasoterra. Due minuti dopoLavezzi è solo davanti al portiere ma calcia centralmente. Poi arrivaCavani che sblocca il risultato al 30’: Maggio in contropiede serveGargano che vede Cavani scattare sulla sinistra. Un gioco da ragazziper l’atleta di Cristo che incrocia il secondo palo con il portiere inuscita per l’1-0 azzurro. Pochi minuti più tardi, Lavezzi potrebbechiudere i conti ma l’argentino scivola al limite dell'area. Al 38’, ancoraun contropiede perfetto del Napoli ad opera della coppia Gargano-Hamsik con cross perfetto dalla destra dello slovacco per Cavani chedi testa non sbaglia. Nella ripresa il Napoli controlla il doppiovantaggio senza troppe difficoltà. Keene impegna De Sanctis con ungran tiro dal limite al 49’ e sul capovolgimento, è ancora Lavezzi afallire il gol da ottima posizione. La girandola delle sostituzioniaccompagna la gara al termine. Mazzarri dà tregua a Maggio, Hamsike Lavezzi. Entrano Zuniga, Blasi e Campagnaro. E’ qualificazione. Ilsogno continua.

di ROSA SAMBUCA

Ennjimi (Fra) 5.5

De Sanctis 6.5Grava 6

Cannavaro 6.5Aronica 6.5

Maggio 6(10’ st Zuniga 6)

Pazienza 6Gargano 6.5Dossena 6.5

Hamsik 7(18’ st Blasi 6)

Lavezzi 7(27’ st Campagnaro 6)

Cavani 8A disp.: Iezzo, Santacroce,

Maiello e QuagliarellaAll.: Mazzarri 7

NOTE: Spettatori 15.000 circa, di cui circa mille di fedeazzurra. Angoli 5-2 per il Napoli. Recupero: pt 2’; st 2’.

28’ 38’

Covic 6Klarstrom 5.5(25’ st Karlsson 5,5)Andersson 5(20’ st Wikstrom 5.5)Lucic 5M. Floren 6Mobaeck 5.5Svensson 6Larsson 6Ericsson 5.5Keene 6(31’ st Jawo sv)Avdic 5A disp.: Wulff, Hult,Rennie e NordmarkAll.: Haglund 5

Page 24: Ultr'Azzurro Settembre 2010

24

Page 25: Ultr'Azzurro Settembre 2010

25

Partita ricca di occasioni nella prima giornata di campionato al Franchitra Fiorentina e Napoli che, alla fine, concludono sull’1-1. Nella primafrazione di gioco azzurri in vantaggio con el Matador Cavani, ma nella

ripresa i viola ristabiliscono l’equilibrio grazie ad un gol firmato D’Agostino.Formazione a sorpresa per il Napoli: Campagnaro in campo dal primominuto, al posto di Grava. Nella Fiorentina Frey vince il ballottaggio conBoruc. La squadra di Mazzarri ci impiega solo 7’ per passare con Cavani chedi testa, su cross di un ottimo Dossena, indirizza la palla nel centro dellaporta. La palla non entra completamente, ma l’arbitro, su suggerimento delproprio collaboratore, assegna la rete al Napoli. Dopo il gol gli azzurrisubiscono l’avanzata dei padroni di casa, soprattutto sull'asse Vargas-Pasqualche fa soffrire la retroguardia partenopea. Il Napoli si fa pericoloso incontropiede in almeno tre occasioni, che avrebbero meritato di certo migliorsorte. Al 32’ azzurri vicini al raddoppio con una splendida azione orchestratada Cavani, ma Hamsik tira altissimo da ottima posizione. Al 35’ rispondeMarchionni con un tiro di destro da centro area che viene bloccato da DeSanctis. Pochi minuti dopo ci pensa Lavezzi, su assist di Cavani, a far tremarela traversa con un tiro da fuori area. Nel finale passaggio filtrante di Garganoper Hamsik ma il suo destro termina sotto la traversa. In avvio il forcing dellaFiorentina è premiato e arriva il pari con D’Agostino che tira al volo susponda di Gilardino: la palla s’insacca nell’angolino e De Sanctis che nullapuò. I ritmi della gara si alzano, la Fiorentina spinge in avanti mentre ilNapoli cerca di attutire al meglio l’offensiva avversaria. Finisce 1-1 al Franchi,con un ottimo pareggio per il Napoli, alla luce di una partita combattuta edestremamente dura, con due espulsioni, una per parte. Considerando anchel’impegno europeo di Boras, Mazzarri può ritenersi soddisfatto della rispostadei suoi ragazzi.

di MARIA BARBARO

Gervasoni di Mantova 4.5

De Sanctis 7Campagnaro 5

Cannavaro 6Aronica 5.5Maggio 5.5

Blasi 5Gargano 6.5Dossena 6.5

(43’ st Grava sv)Lavezzi 6.5

(44’ st Lucarelli sv)Hamsik 6Cavani 7

(36’ st Zuniga sv)A disp.: Iezzo, Santacroce,

Ciano e MaielloAll.: Mazzarri 6

NOTE: Spettatori 25mila circa. Espulsi: al 22’ st Vargas pergioco falloso, al 28’ st Blasi per doppia ammonizione.

Angoli: 7-6 per la Fiorentina. Recupero: pt 1’; st 3’.

50’

7’

Frey 6De Silvestri 5Natali 6Kroldrup 5.5Pasqual 5.5Montolivo 7Zanetti 6.5Marchionni 6D’Agostino 7(26’ st Cerci 6)Vargas 5.5Gilardino 6(40’ st Babacar sv)A disp.: Boruc, Donadel,Felipe, Ljajic e ComottoAll.: Mihajlovic 6.5

Page 26: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 27: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 28: Ultr'Azzurro Settembre 2010

28

IL FATTO

Page 29: Ultr'Azzurro Settembre 2010

29

Incredibile ma vero...Fabio e‘ bianconero!

La cessione-lampo di Fabio Quagliarella alla Juventus vainquadrata in quel calcio globalizzato, che pare non essere sfioratodalla crisi economica, dove continuano a pullulare tanti bei

milioni, e che ha sempre il fine di un’esasperata e sfrenata corsa verso ilprofitto (sic!). Dunque, alla luce di questa premessa, può starci tutta. Ciòche i tifosi contestano agli attori di questa vicenda ancora da decifrareè la mancanza di chiarezza. Del presidente De Laurentiis e del giocatoreCome mai, in 24 ore si è proceduto a privarsi di un calciatore che avevaben figurato ai mondiali seppur nel poco spazio concessogli? Dov’è finitol’amore infinito di Quagliarella per la maglia azzurra? Perché non si èdetto, a inizio stagione, che l’acquisto di Cavani era stato portato atermine per sostituire l’attaccante stabiese che prima o poi sarebbe statoceduto?Sono solo alcuni degli interrogativi che i tifosi azzurri continuano aporsi, anche in queste ore, ormai a distanza di oltre quindici giorni dalpassaggio del giocatore in bianconero.Quello che ha fatto imbestialire di più il pubblico azzurro chedifficilmente dimenticherà un simile “affronto” è il comportamento delgiocatore il quale aveva più volte giurato amore eterno al Napolibaciando ripetutamente la maglia azzurra e l’aver scelto di andare viaper accettare la proposta dell’odiata Juventus. Praticamente, un fulminea ciel sereno.Non sono bastate le smentite di suo padre, in esclusiva al nostro sitotifosinapoletani.it, che Fabio non è un traditore e amerà per sempre lacasacca del club campano. Alle parole del patron, invece, ormai non credepiù nessuno. De Laurentiis, come si dice dalle nostre parti, è “cartaconosciuta” per cui le sue parole, nel bene o nel male, non vengono più

prese in considerazione dai sostenitori azzurri i quali gli continuano acontestare -giustamente- che Napoli non è un limone da spremere (vedile partite estive di nuovo vendute in pay per view e i prezzi dei bigliettidelle gara di Coppa al San Paolo, di certo non alla portata di tutte letasche). La sensazione è che comunque si stia liberando di quei calciatorisia ingaggiati da Marino che di quelli che gli fanno ombra, oscurando,talvolta, in termini di popolarità la sua immagine. Evidentemente, peril presidente, la vita è un set dove può a suo piacimento sostituire gliattori il regista e finanche il pubblico.Basterebbe davvero poco per tornare a farsi amare dalla gente: portarela squadra ad allenarsi al San Paolo, come accadeva ai vecchi tempi, unavolta a settimana per consentire a giocatori e tifosi di abbracciarsiidealmente. Ai napoletani, popolo emotivo come pochi al mondo, piaceogni tanto essere “fatto fesso e contento”.Mazzarri, dal canto suo, ha così spiegato, l’accaduto: “ProbabilmenteQuagliarella era stimolato da una nuova avventura. In questo inizio distagione l’ho schierato titolare e consideravo l’arrivo di Cavani unarricchimento della rosa per far crescere all’interno della squadra unasana competizione. Chi ha scelto di andar via lo ha fatto in pienacoscienza. Ma io non tratterrò mai qualche giocatore che esprime lavolontà di cambiare squadra”. In molti sono pronti a giurare cheMazzarri non abbia digerito le offese rivoltegli dal giocatore dopo lo 0-0 di Catania dello scorso anno, all’atto di una sua sostituzione. In ognicaso, ora Quagliarella non è più un giocatore del Napoli. Almeno perquest’anno. “Muore un papa e se ne fa un altro”. I proverbi, pur se vecchi,non vanno mai in pensione.

ANDREA PETRELLA

Page 30: Ultr'Azzurro Settembre 2010

30

IL RICORDOGENNARO RAMBONE

Il gabbiano della SanitàUn ragazzo napoletano della Sanità, il quartiere popolare dove nacque Totò, era Gennaro Rambone, classe 1935, patito di pallone con un

sogno: giocare nel Napoli. Ci riuscì, ma non ebbe grande fortuna. Si definiva “un gabbiano”. Volava con i sogni. Gennarino Rambone era’nu bello guaglione e dentro aveva il fuoco e la fantasia. Così dotato, inseguì due cose inconciliabili al tempo del football ruspante, il pallone

e le donne. Ala ambidestra, quando pesava 60 chili ed era un filino di giovanotto, moro e appassionato, sfuggiva agli abbracci dei terzini e finivavolentieri tra quelli delle ragazze.La sua vita è stata un film. Nacque al numero 20 di Vico dei Venti che finisce dove comincia l’Orto botanico, alla spalle di via Foria. Il padre,Vincenzo, partì per la guerra, sottufficiale di Marina nel battaglione San Marco, e non fece ritorno, catturato a Suez dagli inglesi e fucilato. Lamamma, Antonietta Longo, rimase con cinque bambini da accudire più nonno Francesco.Gennarino fu mandato “dalle monache” e non ne uscì un angioletto tra i disagi e la fame del guerra.Le strade della Sanità erano piene di scugnizzi che rovistavano dappertutto in cerca di cibo e vestiti vecchi.Gennarino fece la sua parte. La madre ricordava il marito nella bella divisa della Marina e sognava cheGennaro prendesse la stessa strada. Lo mandò in collegio al Nautico di Sabaudia. Ma quando si trattò diandare a Livorno ed entrare in Accademia, Gennarino disse di no.Rientrando da Sabaudia, scoprì la sua vera accademia al campo delle Fontanelle, mitico terreno e culladi giovani calciatori. Prese a giocare da attaccante in una squadretta di Porta Capuana, la Pro UriesArditi, duemila lire di premio-partita. Passò poi in un’altra squadra, la Miracolis. Lo scovò MimìDe Nicola, leggendario talent-scout dai bei capelli ondulati, bruno, distinto, che lo portò nelle “giovanili” del Napoli. I ragazzini azzurri aspettavano la domenica per fare da raccattapalle allostadio del Vomero quando giocava il Napoli. Fece il raccattapalle, Rambone, sognando che ungiorno la folla dei tifosi avrebbe urlato il suo nome così come invocava con tanta passione“Geppesonne, Geppesonne”.Mimì De Nicola, trasferitosi al Cral Cirio, portò Gennaro Rambone con sé, niente ingaggioe stipendio, bicchieri di latte a volontà, in regalo l’abbonamento al tram perché prendesse il54 da via Foria a San Giovanni a Teduccio. Rambone rimase cinque anni al Cral Cirio. Ilpatron della Cirio lo mandava spesso nella fattoria dell’azienda a Teggiano Sassano, inprovincia di Salerno, perché si > nutrisse bene e acquistasse peso. “Tra un pasto e l’altro, mungevo le vacche”ricordava Gennaro.Il Cral Cirio lo cedette al Catanzaro. Nella città calabrese, su un monte tradue valloni, spazzato dal vento, Rambone dette fuoco per disperazioneagli spogliatoi. Ma rimase e giocò tre campionati, 85 partite e 26 gol,rivaleggiando con Fanello di Pizzo Calabro, idolo locale. Si sentivagià “un gabbiano” volando sui campi di calcio, ma soprattuttoposandosi sulle scogliere del piacere, le donne e la buona tavola,due richiami irresistibili.A Napoli si innamorò di una ragazza che vendeva dolcetti invia Roma, all’angolo della Standa, Maria Paolucci, unosplendore da passerella, eletta “Stella di Napoli” neiconcorsi di bellezza di quei tempi. L’aveva conosciutaquando De Nicola, al sabato, portava la squadra del CralCirio a passeggiare in via Roma. Gennaro prese adaccompagnarla ogni sera con la metropolitana. Leiabitava a Bagnoli. Si sposarono nel 1960 quando,Gennaro, al colmo di ogni felicità, fu ingaggiato dalNapoli. Ebbero tre figli, Egidio, Gino e Maria Rosaria.Gennaro aveva 24 anni e capitò in uno dei periodi piùtravagliati della storia del Napoli, stagione 1959-60. Lauro glidisse: “Tu sei napoletano e devi firmare il contratto in bianco”. Era una bella > squadra con Vinicio, Bugatti, Del Vecchio, Di Giacomo, Pesaola. “Per poco non

Page 31: Ultr'Azzurro Settembre 2010

31

finimmo in serie B, salvi per due punti” raccontava Rambone. La squadra era dilaniata dalle rivalità tra i giocatori.Fu l’anno delle “quattro giornate” di Frossi: tanto durò il tecnico friulano sulla panchina azzurra.Portava gli occhiali e lo chiamavano “il dottore”.“Il ritiro precampionato lo facemmo in città” raccontava Rambone nelle lunghe serate “Al Sarago”, il ristorante di Nando Pennino in PiazzaSannazaro, dove si riuniva una allegra comitiva di giornalisti, tecnici e giocatori per parlare di calcio e ascoltare i racconti di Rambone. “Non c’eranosoldi e Frossi aveva deciso che saremmo rimasti a Napoli. Ci allenavamo al Vomero, sudamericani contro napoletani, questo era tutto, e poi i giridi campo, quindi ognuno a casa sua, salvo qualche cena insieme al “Ragno d´oro”. Amadei era stato degradato a fare l’allenatore e fremeva pertornare ad allenare il Napoli”.Gennaro debuttò nella prima partita di campionato. Il Napoli incassò tre gol dalla Spal. “Un disastro. Andai in campo con la febbre a 39 perl’emozione. Fui messo subito fuori. Tornai in squadra alla dodicesima giornata. Ci eravamo trasferiti al ‘San Paolo’. Feci gol al Bari che ci rimontònella ripresa. Giocai a Genova la domenica successiva. Vincemmo contro la Sampdoria. Feci gli assist per i due gol di Vinicio. Non bastò. Frossi sen’era andato ed era tornato Amadei. Mi relegò tra le riserve. Fui uno dei primi napoletani a conquistare la prima squadra, ma non me ne andò beneuna. Mia madre tentava di convincermi di partecipare a un concorso per un posto nelle Poste”. Otto partite in tutto nel Napoli. “Volevo spaccare ilmondo. Non ci riuscivo e mi lascia andare. Facevo notte a Mergellina con i pescatori, andavo al night. Cercavo di rubare la vita fuori dal campo vistoche in campo la vita mi rubava ogni sogno. Erano bei tempi a Napoli con i night del lungomare. Poi successe quella cosa con Gioacchino Lauro”.Una sera, al “Trocadero”, Rambone attrae al suo tavolo un’avvenente ballerina francese, Lele Fiò. Un cameriere si avvicina dicendo alla ragazza cheun cliente molto importante la vuole al suo tavolo. Rambone protesta, la ragazza rimane con lui. Il cameriere torna con unassegno e lo mostra alla ballerina invitandola ancora a raggiungere il cliente importante. Rambone trattiene laragazza che non fa nessuna resistenza e dice al cameriere che nessuna cifra gli avrebbe portato via la francese.Il giorno dopo, Rambone fu svegliato all’alba da Paolo Uccello, l’indimenticabile segretario spilungone delNapoli. “Il Comandante ti aspetta nella sua villa a via Crispi”. Gennaro si vestì e andò alla villa. “Tu vai troppoal night” l’aggredì Lauro. “Io, veramente, non ci vado mai” mentì Gennaro con bella faccia tosta. “Rambone,tu vai al night, a me nun me fai fesso. E ti prendi anche le ragazze che piacciono a mio figlio”. Stoccatamicidiale. Il cliente importante che, al “Trocadero”, voleva la compagnia della ballerina francese eraGioacchino Lauro.Fu in quell’anno in cui giocò nel Napoli che Rambone, che bazzicava il mondo dello spettacolo a Roma,conobbe Sylva Koscina, l’attrice nata a Zagabria. Fu una grande passione? “La raggiungevo a Roma in corsoItalia dove abitava. Voleva essere coccolata, ma era un po’ fredda nell’intimità.Non mi feci più vedere quando capii che si stava innamorando di me”. Così raccontava Gennaro. I viaggi aRoma si interruppero la volta che ci andò con Del Vecchio sulla macchina del brasiliano. Al ritorno, all’alba,l’auto ebbe un guasto e i due arrivarono in ritardo all’allenamento della mattina. Amadei perdonò Del Vecchio,ma non Rambone. Gennaro la raccontava così: “Dovevo andar via da Napoli, per me non c’erano speranze. E nonpotevo andare e venire da Roma in continuazione. Non c’era ancora l’autostrada. Mi arresi. Con la rabbia nelcuore, tornai a Catanzaro. Così mi allontanavo anche da Sylva Koscina”.A Catanzaro giocò due splendidi campionati. Poteva andare alla Juventus, ma finì al Brescia. Poigiocò un anno a Venezia. A 29 anni, a Salerno, decise di smettere. Cinquantadue gol in carrierae mille scappatelle. Inguaribilmente infedele, si riscattò negli ultimi tempi. “Quattro anniaccanto a Maria, aggredita dal cancro. Forse, e dico forse, alla fine mi perdonò”.Un giorno si seppe di Rambone e Vanna Marchi. “Una gran donna che sapeva caricarmie mi dava fiducia. Voleva realizzare una Casa di riposo sulla costiera sorrentina. Avevasempre idee grandiose. Ma trovò un fabbricato con 132 scalini. La dissuasi. Ivecchi, anziché riposarsi, sarebbero morti prima di arrivare al cinquantesimogradino”.Era un piacere sentirlo raccontare perché ci metteva sempre tanta passione eironia. Ci parlava del contratto che gli fece Tapie assumendolo comepreparatore atletico all’Olympique Marsiglia. L’avventura di un anno.“Poteva essere la mia fortuna, ma Tapie fu travolto da una serie discandali e tornai a Napoli”.Tornò anche alla ribalta collaborando con Pesaola alla salvezza delNapoli nella stagione 1982-83, l’ultimo suo atto d’amore per la squadraazzurra. Nei momenti di amarezza, soleva rifugiarsi in un conventomolisano, a Cercemaggiore. Con i frati raccoglieva le castagne, curaval’orto. “Mi riempivo i polmoni dell’aria profumata del fieno appenafalciato”. Era un romantico, Gennaro, che ha scritto anche un libro sullasua vita e composto tante canzoni. E’ stato un gran personaggio delletrasmissioni televisive napoletane. Aveva le sue verità e le urlava con tutta lapassione che aveva dentro per il Napoli e per il calcio. Il suo vocione andavadritto al cuore dei tifosi.

MIMMO CARRATELLI

Page 32: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 33: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 34: Ultr'Azzurro Settembre 2010

34

IL VIAGGIO

Medjugorie,una vera esperienza di fede

“AMedjugorie ho vissuto cose bellissime. Quando la veggente Marja ha avuto la visione della Madonna, laluce che filtrava tra gli alberi disegnava sul muro due collinette e la figura della Regina della Pace. Pregavamotutti insieme, poi si è fatto un silenzio impressionante. All'improvviso. C'erano tanti napoletani, ci

aiutavamo tutti tra noi, una fratellanza che non ho mai conosciuto, pronti a sacrificarci l’uno per l’altro”.E’ una delle immagini rimaste scolpite nella mente del nostro direttore Gennaro Montuori che quest’estate ha vissutoun’esperienza bellissima, che ha solidificato senza dubbio il suo rapporto con la fede. “Ho pregato per tutti, per i mieifigli Carmine, Michele, Cinzia e Diego, i miei nipotini Genny e Martina, per i miei familiari (tra questi CarminePalumbo, figlio di mia sorella Anna che ha passato un brutto momento lo scorso anno), i miei amici, tutta la genteche porto nel cuore, tutte le persone che soffrono e per una donna paralitica che non conoscevo e ho incontrato lì,in cima al monte delle apparizioni, dove siamo saliti più o meno all’alba. Ho pianto, lei mi ha regalato un sorriso chenon dimenticherò mai. Questa donna mi ha ricordato molto il calvario di mia moglie Anna: è principalmente per lamia compagna di una vita che sono andato a Mediugorie, insieme alle mie sorelle Anna e Grazia e alle loro famiglie.Ho pregato anche per una donna che ha vissuto quindici lunghi anni di sacrifici per assistere il figlio Francesco”,racconta Gennaro, che da anni porta allo stadio il quadro della Madonna di Pompei e porta sempre con sé la coronadel Rosario. “Sentivo sempre parlare della ‘montagna delle apparizioni’. Ho sentito l'improvviso impulso di andare lì.Ho deciso in un attimo, dopo aver riempito in fretta e furia una valigia, e mi sono aggregato al pullman che avevanoorganizzato Fausta, padre Ivan e padre Enzo. All’arrivo -continua Montuori- ho trovato una pace così profonda chenon saprei descrivere. Ho pregato sempre, Ci tornerò”. Ma la fede non dovrebbe darle tranquillità pure qui? “Sono anni che vado al Santuario di Pompei, e quando il Napoli, che è la mia seconda fede, doveva vincere lo scudetto,

Page 35: Ultr'Azzurro Settembre 2010

35

mi recai alla basilica per affidare alla Madonna la squadra. E il Napoli trionfò. E poi, quando i giocatori nonricevevano gli stipendi, all’epoca di Lippi, io donai a tutti la corona del Rosario e loro entravano in campo conla coroncina appesa al collo. Le cose si sono messe bene, poi...”. Cosa è successo? “Un grande dolore nella mia vita privata. Ho perso mia moglie un anno e mezzo fa, al termine di una malattiadurata cinque anni. Insieme a lei sono stato a Fatima, ho chiesto la sua guarigione. Ma lei non è guarita. Peròal suo fianco ho camminato nella fede, comprendendo il senso della sofferenza. Ed è stata lei a ‘portarmi’ aMedjugorie”. La fede nella Madonna e quella nel Napoli. Come le vive Gennaro Montuori? “Si tratta di due cose completamente distinte, il Napoli è la fede sulla terra. Quella nella Madonna e in Gesùva oltre”. Negli anni, come è cambiato il suo rapporto con la Fede? “E’ cresciuto nel tempo. All’inizio, qualcuno mi chiamava ‘padre Gennaro’ perchè allo stadio combattevo controdroga e violenza, ma nessuno mai ha osato prendermi in giro per le Fede in Maria e Gesù. Sono valori che hosempre messo al primo posto, insieme alla famiglia, il lavoro, la solidarietà”. Frequento la Dives Misericordia,lo facevo già con mia moglie, con i volontari fratel Tony e fratel Rosario e Pasquale Borrelli. Ma prima eromeno assiduo. Ora ho capito che bisogna essere testimoni della nostra fede. Dobbiamo portarla anche aglialtri. È un messaggio d’amore che bisogna diffondere”. Quando tornerà a Medjugorie? “Alla fine del campionato, organizzerò un pullman perché possano venire con me tutti i miei familiari e amici”.

Page 36: Ultr'Azzurro Settembre 2010

36

IL MERCATOS’è conclusa la sessione estiva del calciomercato ed il Napoli,

fatta eccezione per Edinson Cavani, ha fallito tutti gliobiettivi più importanti che si era prefissato. Gokhan Inler,

Cristian Ledesma, Fred sono solo alcuni dei nomi che sono statiaccostati alla maglia azzurra ma che non sono mai arrivati. Conl’addio a Cigarini e l’arrivo di Yebda, 25 anni proveniente dalPortsmouth, il centrocampo del Napoli ha cambiato fisionomia.Mazzarri ha preferito un elemento con maggiore forza fisica all’exatalantino che non è mai riuscito ad esprimere appieno le suepotenzialità.L’acquisto di José Ernesto Sosa, colui che non dovrebbe farrimpiangere la cessione di Quagliarella, non ha entusiasmato glianimi, soprattutto dopo l’arrivo a Castelvolturno del 35enneCristiano Lucarelli, preferito ai vari Trezeguet e Toni, considerati“troppo vecchi” da Aurelio De Laurentiis. L’ultimo giorno dimercato ha visto, inoltre, altri due ingressi: Emilson Cribari eNicolao Manuel Dumitru. Il primo arriva è arrivato a Napoli dopoessere passato dalla Lazio e dal Siena ed il secondo è un giovane e

promettente attaccante proveniente dall’Empoli. Tirando lesomme del calciomercato azzurro, si può oggettivamente dire che,senza Cavani, questa campagna acquisti è stata appena mediocre.“Contradditoria”, la definisce Massimo Filardi, ex difensoreazzurro ed opinionista di Tifosi Napoletani. “In questo periodo ilpresidente De Laurentiis ha lanciato diversi slogan: ‘Non venderòmai i miei gioielli’ e cosa ha fatto? Ha preso un grande calciatorecome Cavani ma ne ha venduto uno del calibro di Quagliarella.Vogliamo continuare? ‘Il Napoli ai napoletani’ è un’altra frasefamosa del patron. Più che napoletani o italiani, sembra che ilNapoli attuale sia in mano agli stranieri, ai sudamericani inparticolare. E poi: ‘Non prenderò mai un calciatore oltre i 30 anni’.E’ andato via Denis, 29 anni, è arrivato Lucarelli, 35”.Ce ne sono ancora? “Sì, sì. ‘Investirò sul settore giovanile’, un altromotto del numero uno azzurro. E’ stato preso un giovane classe’91, Dumitru, pagato sei milioni di euro. E’ una bella somma chepoteva essere destinata al settore giovanile, per un buon centrosportivo con l’obiettivo di sfornare giovani talenti napoletani.

di ROSA SAMBUCA

Page 37: Ultr'Azzurro Settembre 2010

37

Infine, ‘Prenderò tre calciatori che faranno la differenza e faranno fare ilsalto di qualità al Napoli, con l’obiettivo di centrare la Champions’.Analizziamo bene la situazione degli arrivi e delle partenze -concludeFilardi-. L’arrivo di Cavani è stato un po’ annullato dalla cessione diQuagliarella. A centrocampo sono stati dati via tre giocatori tecnici,Cigarini, Bogliacino e Datolo. Sono arrivati Blasi, Yebda e Sosa. I primi duesono giocatori muscolari, l’unico più tecnico è Sosa. Così facendo il repartoche aveva più bisogno di una calciatore di qualità si è indebolito. In difesaè andato via Rinaudo, al suo posto Cribari, più o meno lo stesso livello.Tirando le somme, da questa operazione di mercato, il Napoli neesce indebolito, considerando che rispetto all’anno scorso c’è unacompetizione in più e sperando che, durante l’anno, né Cavani néLavezzi abbiano problemi. Ci manca qualcosa a livello numerico,gli acquisti e le cessioni si equilibrano”.Calciomercato a parte, contraddittorie sono state anche ledichiarazioni sull’Europa League, che il patron azzurro considerauna “coppetta” (come ha spesso dichiarato, ndr), competizione cheperò farà affluire alle casse del calcio Napoli fior di quattrini traacquisto di biglietti, trasferte e abbonamenti televisivi. Il popolovuole una grande squadra che lotti per lo scudetto, è Napoli chelo chiede.

Page 38: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 39: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 40: Ultr'Azzurro Settembre 2010

40

SETTORE GIOVAHo seguito per tanti anni il settore giovanile del

Napoli e ne ho viste di tutti i colori, ultimastagione compresa. Sono stato uno di quelli che

per un anno intero ha parlato bene degli ex azzurri chelavorano nel Napoli e di quelli che dovrebbero essereingaggiati, vista la loro esperienza. Però, sono necessariealcune precisazioni in questa fase, per quanto accaduto.Innanzitutto, mi sarei aspettato che Gigi Caffarelli,appena arrivato alla corte di De Laurentiis comeresponsabile del settore giovanile, avrebbe mandato vial’allenatore Ivan Faustino, che non sarà certo ricordatoper il suo operato, sia dal punto di vista umano cheprofessionale (non ha mai ottenuto risultati concreti)nei confronti dei giocatori. Non posso mai dimenticaregli schiaffi da lui dati a Renato D’Ascia e quando usòmaniere e parole sicuramente non oxofordiane neiconfronti del talentuoso Insigne. Cose del genere, inpassato si erano verificate solo con i tecnici AntonioPorta e Vito Tammaro, i quali non erano riusciti acostruire un buon rapporto con i ragazzi.Questo modo di fare di Faustino, sotto il profilo umano,era noto in società. Perché Caffarelli ha atteso un annoper sollevarlo dall’incarico? Un segnale indiretto delcattivo operato dell’allenatore viene dal fatto che un

Page 41: Ultr'Azzurro Settembre 2010

41

ANILEgiocatore che aveva litigato con lui e messo alla porta, avevadebuttato in B a Frosinone. Alla fine, meno male che PeppeSantoro è riuscito a non far scappare verso altri lidi i variMaiello, Ciano, Varriale, Liccardo, Insigne ecc.Gigi Caffarelli, inoltre, ha mostrato di non avere un minimo diautonomia nella scelta del nuovo allenatore della Primavera,facendosi imporre il nome di Miggiano: la guida dellaformazione giovanile più importante l’aveva promessa a CiroMuro, che poi ha dovuto ripiegare sugli Allievi nazionali. Undirettore del settore giovanile dovrebbe avere le mani libere peroperare essenzialmente per il bene della società per la qualelavora. Probabilmente, Caffarelli si è dimenticato che, come lui,anche Ciro Muro è stato campione d’Italia e ha un pizzico diesperienza al di sopra della media. Idem per Carannante, che ilbuon Gigi avrebbe potuto coinvolgere nel progetto se non altroper il grande lavoro svolto all’epoca del fallimento del Napoli,evitando che parecchi giovani si perdessero per strada.Da una persona perbene come Gigi Caffarelli non mi sarei maiaspettato una defaillance del genere. Sono molto rammaricato,soprattutto perche ho sempre elogiato il suo operato nel mioprogramma televisivo.Per concludere, ha consentito a calciatori, che si sonocontraddistinti per mancato rispetto delle regole e scarsoattaccamento alla maglia azzurra, di continuare a vestire lamaglia dell’amato Napoli, chiudendo di fatto le porte in facciaad altri talenti. Se accade tutto ciò, vuol dire che il calcio staveramente finendo. Ora mi rivolgo a te in prima persona: “Tuche hai costruito una bella famiglia con tua moglie e i vostri figli,non puoi consentire tali comportamenti ai giovani atleti che tisono stati affidati. Bisogna anche saper dire di no in alcunecircostanze, anche se ciò comporta il rischio di un fallimentoche sarebbe solo apparente. Questo lo possono fare personesenza sentimenti, non uno come te. Un po’ più di attenzione, ilcalcio non è solo una questione di tecnica personale dei singoliatleti, ma si fonda anche sul rapporto umano e sul rispetto delprossimo. Ti auguro lunga vita da dirigente sportivo”.

GENNARO MONTUORI

Page 42: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 43: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 44: Ultr'Azzurro Settembre 2010

44

AZZU

Page 45: Ultr'Azzurro Settembre 2010

45

URRO Va avanti l’ambiziosoprogetto del RespiroAzzurro. Pochi mesi

dopo la costituzione ufficialedell’associazioneinternazionale dei tifosi delNapoli, presieduta dal nostrodirettore Gennaro Montuori,sono arrivate tantissimeadesioni, non solo dall’Italia.Sono già tanti i club che hannorisposto positivamenteall’iniziativa, compreso ilNapoli Club dei militari italiani

in Libano. L’obiettivo è quellodi coinvolgere tifosi eappassionati pure all’estero, inmodo da avere un riferimentoanche organizzativo per letrasferte del Napoli. Coloro chefossero interessati ad aderire al“Respiro Azzurro” possonoinviare una mail [email protected] oppurecontattare il responsabileorganizzativo Salvatore Nicolò(Sezione Bolzano) al numero347/4759466.

Page 46: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 47: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 48: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 49: Ultr'Azzurro Settembre 2010

Ba

ri-

Ju

ve

ntu

sC

hie

vo

-Ca

tan

iaM

ila

n-L

ec

ce

Pa

rm

a-B

re

sc

iaR

om

a-C

es

en

aS

am

pd

or

ia-L

azi

oU

ud

ine

se

-Ge

no

aP

ale

rm

o-C

ag

lia

ri

Bo

log

na

-In

ter

Fio

re

nti

na

-Na

po

li

Br

es

cia

-Ro

ma

Ca

gli

ar

i-S

am

pC

ata

nia

-Ce

se

na

Ge

no

a-F

ior

en

tin

aIn

ter

-Ba

ri

Ju

ve

ntu

s-P

ale

rm

oL

azi

o-M

ila

nL

ec

ce

-Pa

rm

aB

olo

gn

a-U

din

es

eN

ap

oli

-Ch

iev

o

Ba

ri-

Br

es

cia

Ch

iev

o-L

azi

oC

ata

nia

-Bo

log

na

Ce

se

na

-Na

po

liJ

uv

en

tus

-Ca

gli

ar

iM

ila

n-G

en

oa

Ro

ma

-In

ter

Sa

mp

do

ria

-Ud

ine

se

Pa

ler

mo

-Le

cc

eF

ior

en

tin

a-P

ar

ma

Ch

iev

o-C

ag

lia

ri

Ge

no

a-B

ar

iIn

ter

-Ju

ve

ntu

sL

azi

o-B

re

sc

iaL

ec

ce

-Ca

tan

iaP

ar

ma

-Mil

an

Ud

ine

se

-Ce

se

na

Bo

log

na

-Sa

mp

do

ria

Fio

re

nti

na

-Pa

ler

mo

Na

po

li-R

om

a

Ba

ri-

La

zio

Br

es

cia

-Ud

ine

se

Ca

gli

ar

i-In

ter

Ca

tan

ia-N

ap

oli

Ce

se

na

-Pa

rm

aJ

uv

en

tus

-Le

cc

eM

ila

n-C

hie

vo

Pa

ler

mo

-Bo

log

na

Ro

ma

-Ge

no

aS

am

p-F

ior

en

tin

a

Bo

log

na

-Ju

ve

ntu

sC

hie

vo

-Ce

se

na

Fio

re

nti

na

-Ba

ri

Ge

no

a-C

ata

nia

Inte

r-S

am

pd

or

iaL

azi

o-C

ag

lia

ri

Le

cc

e-B

re

sc

iaN

ap

oli

-Mil

an

Pa

rm

a-R

om

aU

din

es

e-P

ale

rm

o

Ba

ri-

Ud

ine

se

Br

es

cia

-Na

po

liC

ag

lia

ri-

Bo

log

na

Ca

tan

ia-F

ior

en

tna

Ce

se

na

-Sa

mp

do

ria

Ge

no

a-I

nte

rM

ila

n-J

uv

en

tus

Pa

rm

a-C

hie

vo

Ro

ma

-Le

cc

eP

ale

rm

o-L

azi

o

Ba

ri-

Mil

an

Inte

r-B

re

sc

iaJ

uv

en

tus

-Ce

se

na

La

zio

-Ro

ma

Sa

mp

do

ria

-Ca

tan

iaU

din

es

e-C

ag

lia

ri

Pa

ler

mo

-Ge

no

aB

olo

gn

a-L

ec

ce

Fio

re

nti

na

-Ch

iev

oN

ap

oli

-Pa

rm

a

Br

es

cia

-Ju

ve

ntu

sC

ag

lia

ri-

Na

po

liC

ata

nia

-Ud

ine

se

Ce

se

na

-La

zio

Ch

iev

o-B

ar

iG

en

oa

-Bo

log

na

Le

cc

e-I

nte

rM

ila

n-P

ale

rm

oP

ar

ma

-Sa

mp

do

ria

Ro

ma

-Fio

re

nti

na

Ba

ri-

Pa

rm

aB

olo

gn

a-B

re

sc

iaC

ag

lia

ri-

Ge

no

aF

ior

en

tin

a-C

es

en

aIn

ter

-Mil

an

Ju

ve

ntu

s-R

om

aL

azi

o-N

ap

oli

Pa

ler

mo

-Ca

tan

iaS

am

pd

or

ia-C

hie

vo

Ud

ine

se

-Le

cc

e

Br

es

cia

-Ca

gli

ar

iC

ata

nia

-Ba

ri

Ce

se

na

-Pa

ler

mo

Ch

iev

o-I

nte

rG

en

oa

-Ju

ve

ntu

sL

ec

ce

-Sa

mp

do

ria

Mil

an

-Fio

re

nti

na

Na

po

li-B

olo

gn

aP

ar

ma

-La

zio

Ro

ma

-Ud

ine

se

Ba

ri-

Ce

se

na

Bo

log

na

-Ch

iev

oB

re

sc

ia-G

en

oa

Ca

gli

ar

i-L

ec

ce

Inte

r-P

ar

ma

Ju

ve

ntu

s-F

ior

en

tin

aL

azi

o-C

ata

nia

Pa

ler

mo

-Ro

ma

Sa

mp

do

ria

-Mil

an

Ud

ine

se

-Na

po

li

Ca

tan

ia-J

uv

en

tus

Ce

se

na

-Bo

log

na

Ch

iev

o-R

om

aF

ior

en

tin

a-C

ag

lia

ri

La

zio

-In

ter

Le

cc

e-G

en

oa

Mil

an

-Br

es

cia

Na

po

li-P

ale

rm

oP

ar

ma

-Ud

ine

se

Sa

mp

do

ria

-Ba

ri

Bo

log

na

-Mil

an

Br

es

cia

-Sa

mp

do

ria

Ca

gli

ar

i-C

ata

nia

Ge

no

a-N

ap

oli

Inte

r-C

es

en

aJ

uv

en

tus

-La

zio

Le

cc

e-C

hie

vo

Pa

ler

mo

-Pa

rm

aR

om

a-B

ar

iU

din

es

e-F

ior

en

tin

a

Ba

ri-

Pa

ler

mo

Ch

iev

o-J

uv

en

tus

Ca

tan

ia-B

re

sc

iaC

es

en

a-C

ag

lia

ri

La

zio

-Ud

ine

se

Mil

an

-Ro

ma

Pa

rm

a-B

olo

gn

aS

am

pd

or

ia-G

en

oa

Fio

re

nti

na

-In

ter

Na

po

li-L

ec

ce

Br

es

cia

-Ce

se

na

Ca

gli

ar

i-M

ila

nG

en

oa

-La

zio

Inte

r-N

ap

oli

Ju

ve

ntu

s-P

ar

ma

Le

cc

e-B

ar

iR

om

a-C

ata

nia

Ud

ine

se

-Ch

iev

oB

olo

gn

a-F

ior

en

tin

aP

ale

rm

o-S

am

pd

or

ia

Ba

ri-

Bo

log

na

Ch

iev

o-P

ale

rm

oC

ata

nia

-In

ter

Ce

se

na

-Ge

no

aF

ior

en

tin

a-B

re

sc

iaL

azi

o-L

ec

ce

Mil

an

-Ud

ine

se

Pa

rm

a-C

ag

lia

ri

Sa

mp

do

ria

-Ro

ma

Na

po

li-J

uv

en

tus

Br

es

cia

- P

ale

rm

oC

ag

lia

ri-

Ro

ma

Ca

tan

ia-P

ar

ma

Ce

se

na

-Mil

an

Ge

no

a-C

hie

vo

Inte

r-U

din

es

eJ

uv

en

tus

-Sa

mp

La

zio

-Bo

log

na

Le

cc

e-F

ior

en

tin

aN

ap

oli

-Ba

ri

Ba

ri-

Ca

gli

ar

iC

hie

vo

-Br

es

cia

Ce

se

na

-Le

cc

eM

ila

n-C

ata

nia

Pa

rm

a-G

en

oa

Ro

ma

-Bo

log

na

Sa

mp

do

ria

-Na

po

liU

din

es

e-J

uv

en

tus

Pa

ler

mo

-In

ter

Fio

re

nti

na

-La

zio

Page 50: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 51: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 52: Ultr'Azzurro Settembre 2010

52

Page 53: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 54: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 55: Ultr'Azzurro Settembre 2010
Page 56: Ultr'Azzurro Settembre 2010