un modello innovativo di nido per i bambini ed i loro ... · un modello innovativo di nido per i...
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FondazioneFondazione CaritroCaritro -- SoroptimistSoroptimist International Club di TrentoInternational Club di Trento
Un modello innovativo di Nidoper i bambini ed i loro genitori.
La sperimentazione dell’Università di TrentoLa sperimentazione dell Università di Trento
Barbara Ongari e Francesca Tomasi Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Trento 26 gennaio 2010Trento, 26 gennaio 2010
Nido si, ma a quali condizioni?
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
QUESTIONI APERTEQU S O
Quali parametri per definire la qualità dei nidi e Q p p qla sua valutazione, alla luce anche delle differenze individuali fra bambini?
Le diverse esperienze di nido hanno influenze significative sullo sviluppo dei bambini?significative sullo sviluppo dei bambini?
Quali condizioni promuovono le potenzialità positive e quali possono invece comportare effetti sfavorevoli?
La ricerca più recente ha portato nuove risposte a questa domanda?a questa domanda?
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
RICERCHE SUGLI EFFETTI DELLE ESPERIENZE DIRICERCHE SUGLI EFFETTI DELLE ESPERIENZE DIACCUDIMENTO EXTRAFAMILIARE (NIDO) SU:
• sviluppo affettivo (sicurezza e qualità dell’attaccamento)
• sviluppo sociale (comportamenti interpersonali con• sviluppo sociale (comportamenti interpersonali con genitori, compagni, insegnanti)
• sviluppo cognitivo e linguistico
• possibili fonti di stress ed i loro correlati fisiologici (aumento del livello di cortisolo)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Attaccamento ed effetti della frequenza al nido sullo sviluppo cognitivo e sociale
La relazione con l’educatrice al nido è influenzata dalla qualità dell’attaccamento alla madre;La sicurezza dell’attaccamento alla madre svolge una funzione di mediazione rispetto agli effetti della frequenza al nido sul successivo comportamento sociale (i bambini insicuri sono a rischio di comportamenti esternalizzati a 5 anni);Un nido di buona qualità e relazioni positive con l’educatrice sono predittivi di un aumento delle competenze cognitive a 5 anni.
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Frequenza al nido ed outcomes a lungo termine ll il i i i lsullo sviluppo cognitivo e sociale
NICHD (Early Childcare Research Network), 2007
Un nido di buona qualità è predittivo dellaUn nido di buona qualità è predittivo della ricchezza del vocabolario alla scuola elementare e media;e media;
Correlazione tra frequenza al nido (bassa qualità) con problemi comportamentali di esternalizzazione rilevati dagli insegnanti alla scuola media
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Frequenza al nido ed effetti di stress biologico
Alti livelli di cortisolo sono stati riscontratiAlti livelli di cortisolo sono stati riscontrati nell’interazione sociale al nido, associati a diminuzione dell’autoregolazione eddiminuzione dell autoregolazione ed all’aumento di comportamenti di esternalizzazioneesternalizzazione
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Elementi di garanzia di qualità per il nidoElementi di garanzia di qualità per il nido(Fortunati, 2005)
– stabilità dei contesti fisici ed interpersonali di iesperienza;
– regolarità della frequenza;
– un progetto esplicito di cui tutti sono parte essenziale;
– professionalità degli educatori;
– progettazione dello spazio;– progettazione dello spazio;
– partecipazione delle famiglie.
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
QUALI INDICATORI PER L’INNOVAZIONEQUALI INDICATORI PER L INNOVAZIONENEI SERVIZI 0-3?
La ratio adulto-bambiniLa ratio adulto bambini
Procedure e tempi dell’ambientamentoProcedure e tempi dell ambientamento
Relazioni fortemente individualizzateRelazioni fortemente individualizzate
I genitori come risorsaI genitori come risorsa
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
LA RATIO ADULTO-BAMBINI:LA RATIO ADULTO BAMBINI: UN INDICATORE FORTE DI QUALITÀ
“Il numero degli adulti nei servizi collettivi dovrebbe riflettere le finalità perseguite dal servizio nel suo contesto più allargato ed essere correlato p g p gdirettamente al gruppo di bambini in base alla loro età e al loro numero. Tale rapporto è solitamente maggiore, ma non dovrebbe essere inferiore a:
1 adulto ogni 4 posti-bambino sotto i 12 mesi 1 adulto ogni 6 posti-bambino per età 12-23 mesi e adulto ogni 6 posti bambino per età 3 mesi e1 adulto ogni 8 posti-bambino per età 24-36 mesi”
Obiettivi della Rete per l’Infanzia della Commissione Europea (1995) Obiettivo 21
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Ratio adulto-bambini di qualità ed qimplicazioni organizzative
• Costi più elevati (più personale)
• Maggiore impegno del Coordinatore Pedagogico
• Maggiore complessità organizzativa
• Maggiore investimento sulla formazione del personalepersonale
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
IL RUOLO DELLA FIGURA DI RIFERIMENTO
Nella relazione individuale la sicurezza d ll’ d b b è lldell’attaccamento educatrice-bambino è associata alla sensibilità dell’ educatrice verso il singolo, soprattutto:
con piccoli gruppi di bambini
con un basso rapporto numerico educatrice/bambinieducatrice/bambini
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
L’approccio basato sulla key-personpp y p
“E’ un modo di lavorare al nido in cui
tutta l’attenzione e l'intera
organizzazione sono orientate a creare
e supportare un legame privilegiato fra
ciascun bambino ed un educatore in
particolare. Esso consiste nel
i l i t ll’icoinvolgimento e nell’impegno
individualizzato e reciproco fra un
educatore ed una famiglia”educatore ed una famiglia
(Elfer, Goldschmied e Selleckin Ongari, in stampa). g , p )
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
I GENITORI AL NIDO:I GENITORI AL NIDO: RIBALTARE L’OTTICA TRADIZIONALE
Da genitori “utenti”di un servizio a partners competenti ed g p paccreditati in quanto portatori di un’esperienza (Rinaldi, Cagliari, Giudici, 2008)
La partnership è la base di un cambio di direzione nei servizi 0-3: dal modello di mercato (erogazione di un beneservizi 0 3: dal modello di mercato (erogazione di un bene ad un cliente) al modello dello sperimentalismo democratico (i bambini sono cittadini che hanno dei diritti, i servizi sono una responsabilità pubblica (Peter Moss, 2008, Direttore della rete europea Children in Europe)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
“ b l l“Un buon metro con il quale giudicare
l è llun sistema sociale è quello che misura il trattamento
l id ie la considerazionedata ai bambini più piccoli
d i l i ied ai loro genitori alle madri soprattutto”
Elinor Goldschmied, 1979
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
IL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI A SUPPORTO DELLA GENITORIALITA’dell’Università degli Studi di Trentodell Università degli Studi di Trento
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Il percorso istituzionaleIl percorso istituzionale
Luglio 2004: programma elettorale del Rettore (D. Bassi) con forte ug o 00 p og a a e e o a e de e o e ( ass ) co o einvestimento di risorse per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti;
Novembre 2004: insediamento e contestuale incarico al
Pro rettore per le Pari Opportunità (M. Franch) di avviare uno studio
f à fdi fattibilità. Il progetto scientifico per la realizzazione di
un Sistema Integrato di Servizi a Supporto della Genitorialità viene affidato a B. Ongarig
2005-2006: ipotesi di fattibilità (questionario on line ai dipendenti) e individuazione dell’ente gestore tramite gara d’appaltog g pp
Settembre 2006: apertura del nido
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Un nido aziendale per l’Università: obiettiviUn nido aziendale per l Università: obiettivi
Una comunità di adulti per:
Mettere a punto politiche efficaci di conciliazione;
El b i tifi h l i ifi t d ll’Elaborare conoscenze scientifiche sul significato dell’essere bambini e genitori oggi, traducendole in buone prassi;
i d lli di di di d i i i iCostruire modelli di accudimento e di educazione innovativi;
Creare relazioni solidali e di scambio tra genitori e con i professionisti dell’educazione.
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
UN APPROCCIO BASATOUN APPROCCIO BASATO SULLA VALORIZZAZIONE DELLE
PERSONE(Elinor Goldschmied)
Persone-bambini
Persone-genitori
Persone-operatrici
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Elinor Goldschmied: una pioniera(1910-2009)( )
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
I BAMBININ° posti: 20 a tempo pieno equivalente Il NidoN posti: 20 a tempo pieno equivalenteRapporto educatrice/bambini in base all’età:
- 1 a 4 fino a 12 mesi- 1 a 5 da 12 a 18 mesi
Il Nido
1 a 5 da 12 a 18 mesi- 1 a 7 oltre i 18 mesi
IL GRUPPO DI LAVORO- 6 educatrici (3 a tempo pieno, 2 part-time, 1 coordinatrice interna)- 3 addette d’appoggio (part-time)- Coordinatrice pedagogica dell’UniversitàCoordinatrice pedagogica dell Università- Referente dell’Ente gestore- Responsabile scientifico dell’Università- Borsista con incarico di realizzazione del progetto di ricercaBorsista con incarico di realizzazione del progetto di ricerca - Formatori esterni
GLI SPAZI3 ambienti per i bambini, 1 spazio attrezzato per gli adulti, corridoio e servizi, piccolo ufficio e giardino I pasti sono preparati dalla cuoca della scuola dell’infanzia sottostante (cibo biologico al 30% circa)biologico al 30% circa)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
UN MODELLO PEDAGOGICO BASATO SU ALTA FLESSIBILITA’
• Approccio educativo individualizzato (key person, localino-base, stabilità e dimensione del gruppo dei pari)
• La stabilità ed il modo di porsi dell’educatrice (posture, voce, ecc) come base sicura per incentivare l’ esplorazione e la creatività
• L’ambiente (interno ed esterno) quale “terzo educatore” (qualità/quantità dei• L ambiente (interno ed esterno) quale terzo educatore (qualità/quantità dei materiali)
• Dalle parole “sui” bambini alle parole “ai bambini”
• La partnership con le famiglie
• Un modello di ambientamento innovativo
• Formazione “a nido aperto” e supervisione permanente improntata al fare riflessivo ed alla valorizzazione delle persone educatrici
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Un ambientamento co-costruito tra genitori ed educatrici
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
I primi ritmi quotidiani insiemeinsieme..
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Il sapere dei genitori: una risorsa per il nidoIl sapere dei genitori: una risorsa per il nido
Tra educatrici e genitori un “ponte di fiducia”
La memoria della crescita di ogni bambino è costruita in modo condiviso giorno per giornog p g
Per i genitori uno spazio dove stare con altri g pgenitori ed il proprio bambino durante il primo ambientamento e per tutta la durata della pfrequenza al nido
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Le serate aperte al nido
• Incontri fra adulti per pensare al proprio bambinoper pensare al proprio bambinoe a sé come genitore
• Momenti formativi insiemetra educatrici e genitoritra educatrici e genitori
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
La fiera del libro
Dall’idea di una mamma nasce la biblioteca circolante del nido
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
I l b t i d l f dI laboratori del fare pensando…
.. a una scatolinascatolina per il mio tesorotesoro
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Una giornata al nidoUna giornata al nido con il mio bambino
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Facciamo merendamerenda in tante lingue
.. in tedescoin inglesein inglesein francesein spagnoloin spagnolo
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
L’ bi t “t d t ”L’ambiente come “terzo educatore”
• Selezione eSelezione e manutenzione dei materiali
• Preferenza per materiali informali
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Supporto allo sviluppo precoce del pensiero creativo, alla pp pp p pbase di un senso autentico del sé in quanto “persona capace di ricreare il mondo” (Winnicott, 1971)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Partecipazione al progetto nazionale “Nati per leggere”Nati per leggere
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Lo Spazio Genitori-BambiniLo Spazio Genitori Bambini
Uno spazio per l’esplorazione e la scoperta predisposto e curato da un’educatrice
Accoglie gruppi di genitori/nonni.. e bambini non frequentanti il Nido (max. 5 coppie adulto-bambino, iscrizione bi-mestrale)
Orario di apertura:1 o 2 incontri pomeridiani in settimana1 o 2 incontri pomeridiani in settimana(flessibilità oraria in base a esigenze degli iscritti)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Occasioni per:Occasioni per:
Momenti di gioco e di relax con i propri figli/nipoti in unMomenti di gioco e di relax con i propri figli/nipoti in un contesto protetto
Osservare in tranquillità il comportamento del bambino
Scambiare con altri genitori/educatori/professionisti leScambiare con altri genitori/educatori/professionisti le proprie esperienze
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Uno spazio accogliente e familiareUno spazio accogliente e familiareper momenti condivisi tra grandi e piccoli
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
IL PROGETTO DI RICERCA
“Monitoraggio della qualità psico-pedagogica eMonitoraggio della qualità psico pedagogica e ricadute sullo sviluppo socio-affettivo
dei bambini”dei bambini
IL PUNTO DI VISTA DIIL PUNTO DI VISTA DI MADRI, PADRI ED EDUCATRICI
A CONFRONTO
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
La ricerca di qualità vita familiare La ricerca di qualità sull’infanzia
madre d
e lavorativa
non può prescindere
madre
bambino
padrealtribambini e genitori
ausiliariep pdall’utilizzo di modelli complessi e
bambino
educatricealtreeducatrici
ausiliarie
dall’impiego di metodologie
nidocoordinatrice pedagogica
mondo personaleeducatrice
diversificate
validità ecologica
educatrice
validità ecologica(Bronfenbrenner, 1986)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
in chiave ecologica… in chiave ecologica
L i i li i h (di ) diLe osservazioni naturalistiche (dirette) consentono di rilevare i comportamenti spontanei dei bambini e degli adulti nei loro contesti di vita quotidiana e sono g qefficaci nell’analisi dei processi di interazione sociale comunicativi e rappresentativi.
L’abbinamento con osservazioni indirette, quali questionari o interviste (compilati dagli adulti diquestionari o interviste (compilati dagli adulti di riferimento nel caso di bambini piccoli), consente di ottenere profili evolutivi attendibili dei bambini osservatiosservati.
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
LA CAPACITÀ DELL’EDUCATORE DI SINTONIZZARSILA CAPACITÀ DELL EDUCATORE DI SINTONIZZARSI SULLE EMOZIONI INFANTILI, MEDIANTE L’ASCOLTO E L’OSSERVAZIONE COSTITUISCE UN FATTOREE L OSSERVAZIONE, COSTITUISCE UN FATTORE PROTETTIVO PER LO SVILUPPO IN GRADO DI MINIMIZZARE ANCHE I COMPORTAMENTIMINIMIZZARE ANCHE I COMPORTAMENTI DISADATTIVI DEI BAMBINI
(Howes, Phillips, Whitebook, 1992; Barnas & Cummings, 1997Ongari, Tomasi e Zoccatelli, 2007).
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
5 AREE di INDAGINE5 AREE di INDAGINE:
1. BENESSERE EMOTIVO E RELAZIONALE DEGLI ADULTI (educatrici e genitori)ADULTI (educatrici e genitori)
2. RAPPRESENTAZIONI DI OGNI BAMBINO
3. SICUREZZA EMOTIVA DI CIASCUN BAMBINO
4. TIPOLOGIA DI ESPLORAZIONE E DI GIOCO
5. QUALITÀ DEL SERVIZIO
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
DISEGNO DI RICERCA MULTILIVELLODISEGNO DI RICERCA MULTILIVELLO
RACCOLTA DATI MULTIMETODO:
OSSERVAZIONI DIRETTE (videoregistrazioni)- bambini (individualizzate e di gruppo)
adulti (formazione serate con i genitori )- adulti (formazione, serate con i genitori..)
QUESTIONARI self-report (educatrice, madre e padre) QU STIONARI self report (educatrice, madre e padre)
INTERVISTE individuali (genitori ed educatrici)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
RISULTATI
BAMBINI età a inizio frequenza
RISULTATI
OSSERVATIfrequenza
(M, mesi)
settimanale
(M, ore)
M (N= 27) 14,74 37,85
F (N= 25) 12,94 36,70
totale 52 13 87 37 29totale 52 13,87 37,29
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
LE FAMIGLIE: alcuni dati anagrafici
Ordine di genitura dei bambini: f
g
Fratelli/sorelle nati nel corso d ll f l id I f iglio
II f iglio38%
III f iglio4%
I f iglio
II f iglio
III f i lidella frequenza al nido:
18 (1 in arrivo), di cui 8 frequentano attualmente il nido
I f iglio58%
III f iglio
q
Professione genitori: UNITN madre padregPTADottoratoRicercatoreP f
311 71
9 2 42Professore
CIAL - CEL14
23
totale 44 20
Altro 8 32
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
OSSERVAZIONI INDIVIDUALIZZATEOSSERVAZIONI INDIVIDUALIZZATE
BAMBINI tà ll’ i tà i i i fBAMBINI
OSSERVATI
età all’osservazione
(M, mesi)
età a inizio frequenza
(M, mesi)
frequenza settimanale
(M, ore)
M (N= 18) 29,08 16,00 37,05( ) , , ,
F (N= 17) 27,97 13,58 37,50
totale 35 28,54 14,82 37,27, , ,
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Benessere relazionale dei bambiniAdattamento socio affettivo al nidoAdattamento socio-affettivo al nido 0 10 50 90 100
Depresso 41,85 GioiosoDepresso ,85 Gioioso
Ansioso 40,51 Fiducioso
Irritabile 34,12 Tollerante
Isolato 41 03 IntegratoIsolato 41,03 Integrato
Aggressivo 35,36 Controllato
Egocentrico 31,79 Prosociale
Oppositivo 38,42 Cooperativo
Dipendente 34,52 AutonomoMin. competenzasociale
133,79 Max. competenzasocialesociale sociale
Maxinternalizzazione
84,73 Mininternalizzazione
Max 78 79 MinMaxesternalizzazione
78,79 Minesternalizzazione
Min adattamentoglobale
297,61 Max adattamentoglobale
valori mediBarbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Benessere relazionale dei bambini Confronto con dati raccolti in altri nidi
298266300
350
134150
200
250
nido unitnaltri nidi134
84 78
118
77 72
50
100
150 altri nidi
50
Competenzasociale**
Internalizzazione** Esternalizzazione* Adattamentoglobale**
**p<.01; *p<.05 (ANOVA)
sociale** globale**
(N=256, età media all’oss.= 28,69 mesi)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Benessere relazionale dei bambini Controllo longitudinale (dopo 5 mesi)Controllo longitudinale (dopo 5 mesi)
0 10 50 90 100
Depresso 41,85 43,72 GioiosoDepresso ,85 3,7 Gioioso
Ansioso 40,51 42,00 Fiducioso
Irritabile 34,12 35,81 Tollerante
Isolato 41 03 44 63 Integrato*Isolato 41,03 44,63 Integrato*
Aggressivo 35,36 37,59 Controllato
Egocentrico 31,79 34,63 Prosociale
Oppositivo 38,42 39,09 Cooperativo
Dipendente 34,52 38,77 AutonomoMin. competenzasociale
133,79 145,72 Max. competenzasocialesociale sociale
Maxinternalizzazione
84,73 89,63 Mininternalizzazione
Max 78 79 80 63 MinMaxesternalizzazione
78,79 80,63 Minesternalizzazione
Min adattamentoglobale
297,61 316,00 Max adattamentoglobale
*p=.031; F=4,98 (ANOVA)
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Esplorazione e giocoTipologie di gioco prevalenti
5,00sempre
altri nidi nido unitn
4,00
,
molto frequente
sempre
2 00
3,00
68
118
8
più volte
spesso
1,00
2,00
raro
più volte
Spettatore Solitario / parallelo Cooperativo
0,00
13
assente
** p<.01, Test tBarbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Qualità dell’interazione con l’educatriceO i i di ll’i d lOsservata nei momenti di cura, all’interno del gruppo
e nell’interazione individualizzata
4 80
6,00
4,80 4,60
4,00
5,00
2,00
3,00
,19 ,39
00
1,00
,00Collaborazione Oppositività Dipendenza Autonomia
valori medivalori medi
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Immagine temperamentale dei bambini(educatrice, madre e padre)
4,0
4,5
5,0
2 5
3,0
3,5
,
educatricemadre
1,5
2,0
2,5padrenormativo
,0
,5
1,0
* Test t = .015
Orientamentosociale
Inibizione allenovità
Attività motoria Emozionalitàpositiva *
Emozionalitànegativa
Attenzione
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Competenze comunicativo- linguisticheAttenzione congiunta
70%
80%
90%
100%
4 25
97,1 100,0 95,585,7
100,081,8 88,6 96,0
87,0
40%
50%
60%
70% 4: > 25
3,5: 17-24 mesi
3: 7-16 mesi
2: < 6 mesi
11,4 13,6 5,7 13,010%
20%
30%
0% 6 es
1: 0 mesi
4,52,9 5,72,9 4,5 4,013,0
0%
duca
trice
mad
re
padr
e
duca
trice
mad
re
padr
e
duca
trice
mad
re
padr
e
e e e
Risposta attenzionecongiunta
Iniziativa attenzionecongiunta
Mantenimentoattenzione congiunta
Frequenze in %
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
C t i ti li i ti hCompetenze comunicativo- linguistiche Il vocabolario dei bambini (padre e madre)
Età alla Parole prodotte Quoziente Età di sviluppo valutazione(mesi)
Lessicale lessicalemadre padre madre padre madre padre
33,74 95,25 96,00 105,25 106,26 35,31 35,68
valori medi
Inglese = 5Inglese 5ALTRA LINGUA Francese = 2PARLATA Tedesco = 1IN FAMIGLIA Spagnolo = 1
Belga = 1
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Le rappresentazioni interne della relazione di accudimentod l b bImmagine materna del bambino
in rapporto all’adattamento socio-affettivo al nido (educatrice)
CROSS
ED/MD Autonomo/aInteressato/a a
comunicare con gli lt i b bi i
Penso di avere un buon rapporto con l d t ialtri bambini la sua educatrice
Fiducioso/a .486 * .429 * .241duc oso/a .486 .429 .241
Integrato/a nel 411 * 526 ** 121ggruppo
.411 * . 526 ** .121
Autonomo .549 * . 685 ** .484 *
*<.05, **p<.01 Tra queste possibili caratteristiche personali indichi Pearson Correl.il modo in cui Lei vede il/la suo/a bambino/a
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
CONCLUSIONI 1
I nostri risultati confermano l’efficacia del modello proposto:
Adattamento socio-affettivo dei bambini al nido in rapporto a:
- temperamentotemperamento
- tipologie e modalità di esplorazione e gioco
- qualità dell’interazione con l’educatricequalità dell interazione con l educatrice
- competenze comunicativo-linguistiche
Le rappresentazioni interne degli adulti:
- relazione di accudimento e pratiche educative
- risorse/bisogni del bambino
- qualità delle interazioni sociali dentro e fuori il nido
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
CONCLUSIONI 2
Indicatori di qualità nell’innovazione dei servizi 0-3:Indicatori di qualità nell innovazione dei servizi 0-3:
Lavorare per servizi flessibili
ma nella stabilità di relazioni significative
L ti d lt b bi iLa ratio adulto-bambini
Procedure a tempi di ambientamentop
Relazioni fortemente individualizzate
I genitori come risorsa
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010
Grazie ai bambini ll d llai genitori, alle educatrici, alla
coordinatrice pedagogica
… e ai presenti!
Barbara Ongari e Francesca Tomasi, 26 gennaio 2010