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PROGRAMMAZIONE 2007-2013 POF Piano dell’Offerta Formativa EDUCARE ISTRUENDO Anno scolastico 2013-2014 “NESSUN VENTO E' FAVOREVOLE PER CHI NON SA DOVE ANDARE, MA PER NOI CHE SAPPIAMO, ANCHE LA BREZZA SARA' PREZIOSA” RAINER MARIA RILKE “Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. ISTITUTO COMPRENSIVO “P.ROSETI” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Biccari (Fg) UNIONE EUROPEA Fondo Sociale Europeo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale PROGETTO DIRITTI A SCUOLA

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PROGRAMMAZIONE 2007-2013

POFPiano dell’Offerta Formativa

EDUCARE ISTRUENDOAnno scolastico 2013-2014

“NESSUN VENTO E' FAVOREVOLE PER CHI NON SA DOVE ANDARE, MA PER NOI CHE SAPPIAMO, ANCHE LA BREZZA SARA' PREZIOSA”

RAINER MARIA RILKE

“Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa”

Dpr n.275 dell' 8 marzo 1999

ISTITUTO COMPRENSIVO “P.ROSETI” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di

primo grado Biccari (Fg)

UNIONE EUROPEAFondo Sociale Europeo

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

PROGETTODIRITTI

A SCUOLA

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

“DARE SENSO ALLA FRAMMENTAZIONE DEL SAPERE”

“Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni.La prima domanda da porre riguarda "chi educhiamo". Il nostro compito è quello di educare "la persona": un essere unico ed irripetibile. Questa persona, unica ed irripetibile, può essere educata a conoscere, ad accettare, a tirar fuori e costruire sé, solo entrando in rapporto con la realtà che la circonda. L'arte, la storia, la letteratura, le scienze non sono che strade tracciate da uomini per capire, scoprire, conoscere questa realtà: per questo possono essere interessanti ed aiutare a scoprire il sé ed apprezzare l’altro.La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi. Educare istruendo significa essenzialmente tre cose:• consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto;• preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all'interno del contesto economico e sociale in cui vivono;• accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.Questa è la via italiana all'Europa e all'acquisizione delle competenze indicate a Lisbona. Obiettivo della scuola è quello di far nascere "il tarlo" della curiosità, lo stupore della conoscenza,la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l'ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze.Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro in modi plurali, diversi ed innovativi. Educare istruendo significa incrociare lo stile cognitivo del bambino o del ragazzo. Non è pensabile una scuola costruita su un modello unico di studente astratto. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta.La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola,ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione).La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente.Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso.La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali.La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere.Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche.A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi.La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, diun’unica comunità di destino europea così come di un’unica comunità di destino planetaria.”

Ministero della Pubblica IstruzioneMOICLO

INDICAZIONI PER IL CURRICOLOper la scuola dell’infanzia

e per il primo ciclo d’istruzione

“educare istruendo” 3

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LE SCELTE PRIORITARIE

“SVILUPPARE LE COMPETENZE PER LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA”.

L’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a sviluppare, nell'ambito delle loro politiche educative, strategie per assicurare che l’istruzione e la formazione iniziali offrano a tutti i giovani non solo gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li preparino alla vita adulta, ma anche le abilità necessarie per attivare ulteriori occasioni di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Le otto competenze chiave indicate nella recente Raccomandazione sono le seguenti:

1. comunicazione nella madre lingua;2. comunicazione nelle lingue straniere;3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;4. competenza digitale;5. imparare ad imparare;6. competenze sociali e civiche;7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;8. consapevolezza ed espressione culturale.

Parimenti il programma PISA valuta la literacy raggiunta dagli alunni, intesa come capacità di apprendimento attraverso un processo continuo; pertanto, oggetto dell’indagine non sono tanto le conoscenze strettamente disciplinari quanto piuttosto la capacità, in senso ampio, che i giovani hanno sviluppato di utilizzare le abilità e le conoscenze maturate a scuola per affrontare e risolvere problemi aventi attinenza con la vita di ogni giorno e per continuare ad imparare lungo tutto il corso della propria esistenza.

Le definizioni di competenza relativa agli ambiti indagati dal PISA:Competenza matematica La competenza matematica è la capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo, impegnato e basato sulla riflessione.Competenza di lettura “La competenza di lettura consiste nella comprensione e nell’utilizzazione di testi scritti e nella riflessione sui loro contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società.”Competenza scientifica“La competenza scientifica è la capacità di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare domande che hanno un senso scientifico e di trarre conclusioni basate sui fatti, per comprendere il mondo della natura e i cambiamenti a esso apportati dall’attività umana e per aiutare a prendere decisioni al riguardo.”Problem solving“Per problem solving si intende la capacità di un individuo di mettere in atto processi cognitivi per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari, per le quali il percorso di soluzione non è immediatamente evidente e nelle quali gli ambiti di competenza o le aree curricolari che si possono applicare non sono all’interno dei singoli ambiti della matematica, delle scienze o della natura.”

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DALL’ANALISI DELLA SITUAZIONE

Strumenti d’indagine

Incontri/colloqui con i rappresentanti degli Enti locali Incontri/colloqui con le famiglie Incontri/colloqui con gli insegnanti delle classi-ponte dei diversi ordini di scuola Lettura delle schede personali Test d’ingresso disciplinari

BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

di identità di autonomia di appartenenza ad un gruppo di comunicare di modelli e stili di vita

In tale contesto il nostro Istituto intende migliorare, potenziare gli aspetti positivi e minimizzare, annullare gli aspetti negativi.

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IL NOSTRO PROGETTO DI SCUOLA

“educare istruendo”

IMPARARE AD IMPARARE PRIORITÀ CITTADINANZA ATTIVA

COMPETENZE

LETTURA- MATEMATICA-SCIENTIFICA- PROBLEM SOLVINGSECONDA LINGUA

AZIONI PROGETTUALI

POTENZIAMENTO LABORATORI: LETTURA, INFORMATICA, SCIENZE

FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO A TEMPO PIENO

“educare istruendo”6

GESTIONE POF

CONTINUITÁ, INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO

USO DIDATTICO DEL TERRITORIO

INFORMATICA E VIAGGI DI

ISTRUZIONE

AUTOANALISI D’ISTITUTO E VALUTAZIONE

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INDICE

CAPITOLO 1 Identità dell’istituzione scolastica pag. 8

CAPITOLO 2 Il curricolo pag. 13

CAPITOLO 3 Le scelte culturali e le azioni progettuali dell’Istituto pag. 27

CAPITOLO 4 Flessibilità organizzativa e didattica pag. 40

CAPITOLO 5 I Nostri Progetti pag. 42

CAPITOLO 6Diritti a scuola pag. 44

CAPITOLO 7 Struttura organizzativa pag. 45

CAPITOLO 8Regolamento di Istituto pag.49

CAPITOLO 9Viaggi di istruzione - visite guidate pag.55

CAPITOLO 10Regolamento disciplinare pag.65

CAPITOLO 11Patto educativo di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia pag.69

“educare istruendo” 7

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

CAPITOLO 1

IDENTITÁ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

L’Istituto Comprensivo di Biccari comprende tre segmenti di scuola, suddivisi lungo un continuum: scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Biccari, Alberona e Roseto Valfortore.Il territorio ricade interamente nel comprensorio del Sub-Appennino Dauno settentrionale, ai confini della Campania e, in base alla tradizionale classificazione per zone altimetriche, per il 40% è montano e per il 60% è collinare. La zona montana presenta una rilevanza di fattori naturali costituenti inaspettate risorse la cui valorizzazione nonché utilizzazione a fini economici (e non solo nel settore turistico) potrebbe contribuire a ridisegnare le scelte occupazionali degli abitanti, tradizionalmente votate all’agricoltura. Qualcosa in questo senso si è già attivato se si pensa all’area naturale di Monte Cornacchia” e lago Pescara (Biccari), al Parco eolico (Alberona) e all’Osservatorio di ecologia appenninica (Roseto).

Il patrimonio edilizio dei tre comuni consta di un centro storico, poco abitato e di zone periferiche di più recente espansione, che presentano una maggiore densità abitativa.

Oltre ai centri urbani esistono insediamenti sparsi nelle campagne, tra i quali i più importanti sono:- Tertiveri, Berardinone e Mezzana San Cataldo per Biccari;- Casarsa, Tuoro Serrone, Maitini, Ischia, Mezzana, Fosso di Coccio, Candela e Valloncello

per Alberona;- Acquabianca, Stellera, Fontana Romana, Pietra Cantata, Maitini, Iammocche, Montrelli e

Mirabella per Roseto Valfortore.Gli abitanti di queste frazioni affluiscono nei paesi più vicini per usufruire dei servizi; la

presenza di un servizio di scuolabus ne permette l’integrazione territoriale a livello di scuola dell’obbligo.

Nel corso degli ultimi anni, nonostante si stia assistendo all’insediamento sul territorio di famiglie extracomunitarie, la popolazione residente nei tre comuni ha continuato a ridursi a causa dei costanti movimenti centrifughi verso le città vicine. Si spera che i nuovi insediamenti produttivi che ultimamente stanno sorgendo sul territorio, anche di una certa ampiezza e diversificazione, possano in qualche maniera fronteggiare, arginandolo, questo fenomeno di fuga.

Tessuto sociale e culturale

In tutti e tre i comuni poco spessore hanno le realtà di tipo associazionistico, anche se si registra a tal proposito un certo risveglio, favorito dalle Pro Loco dei rispettivi centri. In particolare, per quanto concerne le attività aggregative, a sfondo solidaristico abbiamo l’ associazione “Superamento handicap” “ la Caritas”, “ il Volontariato Vincenziano” e’“ l’Ordine francescano” a Biccari; a sfondo socio- culturale il “Centro di aggregazione ragazzi”, il “Circolo Culturale 88” e l’Oratorio “Villa Frassati” a Roseto, l’Archeoclub ad Alberona.

Mancano luoghi di aggregazione per i giovani e spazi verdi attrezzati per i più piccoli, che spesso sono costretti a giocare in strada, con tutte le insidie che questo comporta.

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

Sotto il profilo economico i tre paesi presentano molte affinità: in essi sembrano quasi del tutto scomparse le attività artigianali, salvo quelle legate all’attività agricola e destinate alla produzione di prodotti alimentari tipici.

Contesto relazionale dei ragazzi

FamigliaLa famiglia, formata da tre o quattro elementi e con condizioni economiche di medio

benessere, rappresenta ancora il più importante riferimento valoriale per i ragazzi. Certo non mancano i fenomeni di contestazione dell’autorevolezza genitoriale; e probabilmente per questo l’istituzione familiare sembra adottare atteggiamenti più morbidi nella gestione dei comportamenti minorili: pone maggiore attenzione ai problemi della vita di relazione ed accetta la condivisione del ruolo educativo con altre agenzie, con le quali si mostra disponibile alla collaborazione attraverso un lavoro quotidiano e fruttuoso.

Gruppo amicale Privilegiato interlocutore dei nostri ragazzi è il gruppo amicale, che presenta sovente ampie dimensioni. Si registrano in questo contesto situazioni di interazione più fluide e transitorie che in passato, come la nascita di gruppi spontanei che frequentano le sale giochi e gruppi amicali che condividono la pratica sportiva, gli interessi musicali o attività ludiche al personal computer.

LE RISORSE

Il nostro Istituto comprende scuole diversificate per grado ed ubicazione territoriale; si presentano in questa sezione le “ Risorse strumentali”, le “Risorse umane e materiali” dei tre plessi e la struttura organizzativa finalizzata a garantire integrazione ed equilibrio all’interno di ogni singola istituzione e tra le diverse scuole.

DocentiInfanzia

Curriculari Sostegno Religione

ALBERONA 2 / 1

BICCARI 6 2 1

ROSETO VALF. 4 / 1

Primaria

Curriculari Sostegno Religione

ALBERONA 6 / 1

BICCARI 12 2 2

ROSETO VALF 8 1 2

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Secondaria di 1° grado

ALBERONA

Lettere Inglese 2^ Lin-gua.

Matem. Scienze Tecnol. Musica Arte. Scienze

MotorieReligio-

ne Sostegno

3 1 1 2 1 1 1 1 1 2

BICCARI

Lettere Inglese 2^ Lin-gua.

Matem. Scienze Tecnol. Musica Arte. Scienze

MotorieReligio-

ne Sostegno

3 1 1 2 1 1 1 1 1 5

ROSETO VAL.RE

Lettere Inglese 2^ Lin-gua.

Matem. Scienze Tecnol. Musica Arte. Scienze

MotorieReligio-

ne Sostegno

3 1 1 2 1 1 1 1 1 1

AlunniSCUOLA DELL’INFANZIA

Sezioni n.

Alunnin.

Alunni diversamente abili n.

Alunni stranierin.

BICCARI 3 74 3 5ALBERONA 1 13 / 1

ROSETO 2 32 / /

SCUOLA PRIMARIA:

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classin.

Alunnin.

Alunni diversamente abili n.

Alunni stranierin.

BICCARI 4 70 6 2ALBERONA 3 29 3 /

ROSETO 3 25 3 /

RIEPILOGO GENERALE

“educare istruendo”

Classin.

Alunnin.

Alunni diversamente abili n.

Alunni stranierin.

BICCARI 5 111 3 14ALBERONA 1+2 PLUR. 27 / 2

ROSETO 3+1 PLUR. 49 2 /

10

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

Classin.

Alunnin.

Alunni diversamente

abili n.

Alunni stranierin.

Scuola dell’infanzia 6 119 3 6Scuola primaria 9+3 plur. 187 4 16

Scuola secondaria di primo grado 10 124 12 2

Totale 25+3 plur. 430 19 24

STRUTTURE, SPAZI, SUSSIDI

BICCARI

INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La struttura che accoglie la scuola dell’Infanzia è un edificio costituito da un’ampia entrata attraverso cui si accede all’ingresso principale che, dopo un corridoio porta ad un grande androne dove sono situate due aule, i servizi e un’ aula insegnanti; poi c’è un refettorio e una cucina.

Un’altra aula con i servizi è situata dall’altra parte dell’ingresso principale, adiacente al quale c’è un ripostiglio.

La scuola Primaria e la scuola Secondaria di primo grado è un complesso costituito da due edifici collegati da un corridoio coperto. L’edificio principale è di due piani con un corpo di pianta a C, in esso ha sede al piano terra l’amministrazione scolastica e al primo piano le aule, i laboratori ed altre strutture didattiche e/o di supporto sono distribuite sui due piani. L’edificio laterale collegato dal corridoio è la palestra. Tutto il complesso è recintato e dotato di parcheggio interno. Le verifiche antisismiche, le dotazioni d’emergenza, i piani d’evacuazione ecc… fanno del complesso una struttura sicura e adeguata alle normative. La struttura è dotata dei seguenti laboratori e/o spazi funzionali:- palestra;- auditorium e teatro;- biblioteca e laboratorio di lettura;- aula d’informatica;- aula di scienze fisiche, chimiche e naturali.

ALBERONA

INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La Scuola dell’Infanzia dall’anno scolastico in corso è ubicata in una struttura indipendente dall’edificio scolastico occupato dagli altri due ordini di scuola.Essa è dotata di due aule per le attività didattiche e di un’aula adibita a mensa.Nell’edificio scolastico su di un unico piano, dotato di ingresso a livello stradale, sono sistemate lala Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado .

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

La Scuola secondaria di primo grado comprende 3 aule per gli alunni, , la sala professori, i bagni, , la sala della biblioteca, l’aula informatica e la sala mensa in comune con la Scuola Primaria.La Scuola Primaria comprende tre aule per gli alunni, un’aula per i docenti e per i laboratori, i servizi igienici. Alla palestra, situata a piano terra, si accede tramite scalinata interna all’edificio scolastico.

ROSETO V.RE

INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

L’edificio scolastico di Roseto Valfortore ospita i tre ordini di Scuola: Si sviluppa su tre livelli:

Il seminterrato con cinque stanze di cui tre adibite a refettorio, due a cucina e una a dispensa.

Il piano terra, piano d’ingresso, con ampio e luminoso atrio in cui sono situati la guardiola per il personale ATA. Nell’ala sinistra è situata la Scuola dell’Infanzia, dotata di tre aule più servizi; in quella destra la Scuola Secondaria di I grado con tre aule, sala professori, palestra, tre aule laboratorio (di lettura, musicale, artistico e scientifico ) e servizi.

Il primo piano ospita la Scuola Primaria costituita da ampio atrio con palcoscenico, quattro aule, laboratorio multimediale, sala sostegno e una biblioteca.

Le aule sono tutte ampie, luminose e accoglienti.La Scuola rispetta le vigenti norme di sicurezza (Lg.626) ed è dotata di uscite di sicurezza sui cortili interni ed esterni

I LABORATORI L’attività di laboratorio è una situazione di apprendimento che coniuga conoscenze e

abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni, possibilmente in una dimensione operativa e progettuale che li metta in condizione di dovere e poter mobilitare l’intero sapere esplicito e tacito di cui dispongono.

Il laboratorio è un luogo didattico nel quale i saperi di tutte le discipline vengono scoperti, costruiti e rielaborati, secondo una dimensione metacognitiva.

Nella sua qualità di “spazio attrezzato” , il laboratorio è il luogo formativo nel quale viene a crearsi quella situazione che Vygotsky ha chiamato “zona prossimale di sviluppo”.

La caratteristica più significativa dell’attività di laboratorio, organizzato sia in gruppo classe che in gruppo di livello, di compito e d’elezione è proprio il superamento dell’omogeneità a tutti i costi, la rottura dell’omogeneità della classe, dove tutti fanno la stessa cosa, a beneficio di una didattica attenta ai bisogni di ciascuno.

Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivata sia all’interno che all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

“educare istruendo”12

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

CAPITOLO 2

IL CURRICOLO

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità,dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.

Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente

sociale allargato imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità:

figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità.

Sviluppare l’autonomia comporta: l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo partecipare alle attività nei diversi contesti avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie

scelte e i propri comportamenti assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

Sviluppare la competenza significa: imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio

al confronto descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando,

narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.

Promuovere i primi approcci alla comprensione della lingua inglese con un docente “madrelingua”.

Sviluppare il senso della cittadinanza significa: scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole

condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti edei doveri

porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

“educare istruendo” 13

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

I BAMBINI, LE FAMIGLIE, L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

I bambini

I bambini giungono alla scuola dell’infanzia con una storia.Le loro potenzialità e disponibilità possono essere sviluppate o inibite, possono evolvere in modo armonioso o disarmonico, in ragione dell’impegno professionale degli insegnanti, della collaborazione con le famiglie, dell’organizzazione e delle risorse disponibili per costruire contesti di apprendimento ricchi e significativi.

Le famiglie

Le famiglie, che rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini, pur nella loro diversità sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilità comuni.Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, nonché l’esperienza scolastica dei figli aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro affidata.

L’ambiente di apprendimento

L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché tutti devono saper coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita.

La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura e responsabilità.

Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione dello sviluppo.La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito.

A esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile.

– Lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. È uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambiente fisico, la scelta di arredi e di oggetti volti a creare una funzionale e invitante disposizione peressere abitato dagli stessi bambini.

– Il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività

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che sperimenta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino può scoprire e vivere il proprio tempo esistenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti.

– La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

–Lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente , sull’intervento indiretto e di regia.

I CAMPI DI ESPERIENZA

L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino,opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.

COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

IL SÉ E L’ALTRO

IDENTITÁ Dimostra stima e fiducia in sé stesso, sicuro di affrontare nuove esperienze.

AUTONOMIA Conosce e rispetta le norme che regolano la vita della comunità scolastica.

COMPETENZE É consapevole delle proprie esigenze e delle proprie capacità Assume atteggiamenti collaborativi con gli adulti e con gli altri bambini Si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole

di comportamento e assumersi responsabilità. CITTADINANZA

Scopre l’altro come persona diversa da sé, individuandone somiglianze e differenze E’ consapevole della diversità e sa averne rispetto.

IL CORPO IN MOVIMENTO

IDENTITÁ Dimostra conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale, percettiva e

fiducia delle capacità motorie.AUTONOMIA

Si muove con sicurezza e fiducia, usando il corpo per esprimersi e comunicare.COMPETENZE

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Raggiunge una buona autonomia personale Riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e cosa fa male Conosce le diverse parti del corpo e lo rappresenta graficamente Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo Mantiene la postura adeguata all’attività svolta.

CITTADINANZA Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri, rispetta le regole.

LINGUAGGI, CREATIVITÁ, ESPRESSIONE

IDENTITÁ Dimostra di esprimersi creativamente con linguaggi differenti.

AUTONOMIA Possiede le potenzialità espressive dei materiali esplorati con i sensi.

COMPETENZE Utilizza le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente Si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione Si esprime attraverso attività manipolative, tecniche espressive Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per

comunicare e per esprimersi attraverso di esse Formula piani di azione, individuali e in gruppo, sceglie con cura materiali in relazione al

progetto da realizzare.CITTADINANZA

Condivide con gli altri il materiale e rispetta i loro bisogni e la necessità di usarli.

I DISCORSI E LE PAROLE

IDENTITÁ Ha fiducia delle proprie capacità.

AUTONOMIA Parla con sicurezza e disinvoltura.

COMPETENZE Ha padronanza della lingua italiana e arricchisce e precisa il suo vocabolario Usa il linguaggio verbale per esprimere e comunicare con gli altri idee, stati d’animo,

sentimenti, impressioni. Ascolta, comprende, inventa storie e narrazioni Usa il linguaggio per progettare le attività e definire regole Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura.CITTADINANZA

Riflette e confronta lingue diverse Apprezza e sperimenta la pluralità linguistica

LA CONOSCENZA DEL MONDO

IDENTITÁ

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Esplorazione, scoperta e conoscenza della realtà naturale e artificiale in riferimento a conoscenze scientifico-matematiche

AUTONOMIA Esplora la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze

COMPETENZE Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali Sa stabilire relazioni topologiche . Conta, ordina, classifica e raggruppa secondo criteri diversi Valuta quantità-uguaglianza-differenze Si orienta nel tempo Coglie le trasformazioni naturali e i fenomeni E’ curioso, esplorativo e confronta ipotesi.

CITTADINANZA Collabora alla realizzazione di un progetto comune.

IL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado . La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona.Il compito specifico del primo ciclo è di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.

Si tratta di un’alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento e un approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie discipline.

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili.

Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative.

Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere.

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L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.

Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e

lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.

Gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana. È compito ineludibile del primo ciclo garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana, in rapporto di complementarità con gli idiomi nativi e le lingue comunitarie.

La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi.

La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo importante per l’organizzazione delpensiero e della riflessione, per l’accesso ai beni culturali.

DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI

1. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline:

lingua italiana; lingue comunitarie; musica; arte-immagine; corpo-movimento-sport.

Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, storicamente e convenzionalmente organizzato intorno a specifici temi e problemi, a metodi e a linguaggi propri, concorrono a definire un’area sovradisciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica.

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COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO

SCUOLA PRIMARIA

LINGUA ITALIANAL’alunno Individua in un testo pensieri, sentimenti, stati d’animo rispettando l’ordine causale e

temporale. Riconosce in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali e logici). Esprime attraverso il parlato spontaneo affetti, emozioni e stati d’animo rispettando l’ordine

causale e temporale. Usa registri linguistici diversi in relazione con il contesto. Produce testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui. Utilizza forme di lettura funzionali allo scopo.

LINGUE COMUNITARIEL’alunno Comprende parole, comandi, istruzioni, semplici frasi e messaggi orali relative alle attività

svolte. Produce oralmente domande semplici e brevi frasi per chiedere e dare informazioni su se

stessi, l’ambiente familiare e la vita di classe. Comprende e riproduce espressioni familiari di uso quotidiano.

MUSICAL’alunno Coglie i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate e le traduce con la parola,

azione motoria e disegni. Riconosce alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale mediante l’ascolto di brani di

epoche e generi diversi. Usa le risorse espressive della vocalità nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi

verbali. Intona canti singolarmente e in gruppo. Usa lo strumentario di classe per sperimentare e per seguire varie modalità di produzione

sonora.

ARTE E IMMAGINEL’alunno Identifica in un testo visivo gli elementi del relativo linguaggio: linee, colore, ritmi delle

forme, campi, piani. Analizza, classifica ed apprezza i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul proprio

territorio. Rielabora, ricombina e modifica creativamente disegni e immagini.

CORPO – MOVIMENTO – SPORTL’alunno

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Utilizza schemi motori e posturali, le loro interazioni in situazione combinata e simultanea. Esegue semplici composizioni motorie utilizzando un’ampia gamma di codici espressivi. Rispetta le regole dei giochi sportivi praticati. Riconosce il rapporto tra alimentazione e benessere fisico.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO

Ascoltare e ParlareL’alunno

Usa con efficacia la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri. Si serve di manuali o testi di studio per ricercare, raccogliere e rielaborare dati,

informazioni, concetti, esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici.

LeggereL’alunno

Legge in modo espressivo, usando pause e intonazioni giuste e mettendo in atto strategie differenziate , riformulando le informazioni e riorganizzandole in modo personale.

Comprende testi di vario genere (racconti, novelle, romanzi, poesie …), individuando le loro caratteristiche, le tecniche narrative e l’intenzione comunicativa dell’autore e ricavando informazioni esplicite e implicite.

ScrivereL’alunno

Produce testi dotati di coerenza e coesione e corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.

Scrive testi di diversa tipologia (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo…) adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro.

Realizza forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi. Produce semplici ipertesti utilizzando l’accostamento di linguaggi verbali, iconici e sonori

utilizzando programmi di videoscrittura.

Riflettere sulla linguaL’alunno

È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta.

Varia i registri informali e formali in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

PRIMA LINGUA COMUNITARIA (INGLESE – LIVELLO B1)

Ascolto

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L’alunnoComprnsione

Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero.

Lettura Legge e individua informazioni in semplici testi di uso quotidiano e in lettere personali.

Produzione orale non interattiva Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni

e dà spiegazioni di opinioni e progetti.Interazione orale

Interagisce con uno o più interlocutori, comprende i punti chiave di una conversazione ed espone le proprie idee in modo chiaro e comprensibile.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)

Ascolto L’alunnoComprnsione

Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad argomenti conosciuti (scuola, vacanze, amici, passatempi…).

Lettura Comprende testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto (cartoline, messaggi di

posta elettronica, lettere personali, brevi articoli di cronaca…).Interazione orale

Si esprime linguisticamente in modo comprensibile, utilizzando espressioni adatte alla situazione e all’interlocutore.

Produzione scritta Scrive testi brevi e semplici, legati al proprio vissuto, esponendo opinioni personali. Sa redigere lettere informali, adeguate al destinatario.

MUSICAL’alunno

Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi.

Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

ARTE E IMMAGINEL’alunno

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.

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Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Realizza un elaborato personale creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti.

Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.

CORPO MOVIMENTO SPORTL’alunno

Attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, costruisce la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti.

Utilizza gli aspetti comunicativo – relazionali del linguaggio corporeo – motorio –sportivo. È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di

accettare e rispettare l’altro. È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per

il bene comune. Possiede conoscenze relative all’educazione,alla salute, alla prevenzione e alla promozione

di corretti stili di vita. Sperimenta i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza,

attraverso il riconoscimento di tali valori in contesti diversificati.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria.L’area storico-geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline.Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dell’area condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della geo-graficità, che è l’espressione grafica dell’intelligenza visivo-spaziale e, quindi, apprendono e usano grafici e modelli, per la descrizione e l’interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni storico/sociali.Il processo di insegnamento/apprendimento è concepito come coinvolgente, spinge l'alunno a interrogarsi, è basato su questioni inerenti l'attualità e su conoscenze significative. Si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti di genere diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti multimediali, l'ambiente e il territorio, il patrimonio storico/artistico.

COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO

SCUOLA PRIMARIA

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STORIAL’alunno

Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica e sa esporli in forma scritta e orale.

Colloca nel tempo e nello spazio fatti, eventi e periodi storici, utilizzando la linea del tempo e carte storico-geografiche.

GEOGRAFIAL’alunno

Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

Individua elementi fisici e antropici in uno spazio geografico e il loro rapporto di interdipendenza e connessione in un sistema territoriale.

Localizza, conosce e descrive, utilizzando il linguaggio specifico, gli elementi caratterizzanti dei paesaggi fisici e antropici con particolare attenzione a quelli italiani.

Utilizza una pluralità di fonti per ricavarne informazioni storico-geografiche.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

STORIAL’alunno

Dimostra curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.

Conosce gli aspetti essenziali della storia del proprio ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale. Elabora un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni

storiche da fonti di vario genere e li sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e saargomentare

le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente,

comprende opinioni e culture diverse, comprende i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

GEOGRAFIAL’alunno

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani Utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, fotografiche e

immagini dallo spazio, grafici, dati statistici. Conosce e localizza i principali elementi geografici fisici e antropici dell’Europa e

del mondo.

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Si apre al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio–culturali, superando stereotipi e pregiudizi.

Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali.

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Nella formazione di base, l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende argomenti di matematica, di scienze dell'uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e collettiva: è perciò necessario che la formazione si confronti in modo sistematico anche con l’esperienza comune (in senso lato) di ragazzi e adulti. Tutte le discipline dell'area hanno come elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico (aula, o altro spazio specificamente attrezzato) sia come momento in cui l'alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze.

COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO

SCUOLA PRIMARIA

MATEMATICAL’alunno

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e comprende che gli strumenti matematici sono utili per operare nella realtà.

Sa muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, utilizzando strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comun strumenti di misura. Utilizza rappresentazioni di dati e sa ricavarne informazioni. Affronta i problemi con strategie diverse e li risolve, spiegando il procedimento

seguito Costruisce ragionamenti e sostiene le proprie tesi. Qualifica e quantifica situazioni di incertezza.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALIL’alunno

Ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.

Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni.

Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti.

Formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti.

Argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative.

TECNOLOGIA E INFORMATICAL’alunno

Esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.

Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego.

Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti commerciali.

Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del passato.

È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative.

Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

MATEMATICAL’alunno

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica ed è consapevole che gli strumenti matematici appresi sono utili per operare nella realtà.

Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentarle. Valuta le informazioni, riconosce la coerenza e sviluppa il senso critico. Riconosce e risolve problemi di vario genere, analizzando la situazione e

traducendola in termini matematici. Usa correttamente connettivi e quantificatori, nonché le espressioni della

probabilità.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALIL’alunno

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Ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi di dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio.

Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto.

Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali.

Sviluppa semplici schematizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.

È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere.

Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento.

Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse.

Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.

TECNOLOGIA E INFORMATICAL’alunno

È in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento.

Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione.

È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.

Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico.

Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione.

È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi, validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro.

Ricerca informazioni per selezionarle e sintetizzarle, sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC, ed è in grado di condividerle con gli altri.

CAPITOLO 3

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LE SCELTE CULTURALI E LE AZIONI PROGETTUALI DELL’ISTITUTO

ACCOGLIENZA - CONTINUITÁ – ORIENTAMENTO - INTEGRAZIONE - SALUTE

Si ritiene fondamentale dare applicazione alla L.148\90,alla C.M.339 sulla continuità educativa della scuola di base ,operando un accordo costante all’interno dell’azione educativa svolta dai diversi ordini di scuola e favorendo il confronto e la collaborazione a livello scuola- famiglia; scuola – agenzie educative presenti nel territorio.

FINALITA’

Tale raccordo (pedagogico, curriculare, organizzativo) si rende indispensabile al fine di: Creare le condizioni necessarie alla continuità educativa così da garantire all’alunno un

percorso formativo il più possibile unitario organico e coerente. Potenziare le attività di raccordo tra i vari ordini di scuola. Migliorare lo scambio di informazioni sull’alunno nel passaggio da un ordine di scuola

all’altro. Favorire il confronto e lo scambio di esperienze fra insegnanti dei diversi ordini di scuola. Favorire i contatti e diffusione di informazioni tra l’istituto e le famiglie. Favorire i rapporti con gli enti locali, forze dell’ordine, istituzioni religiose, A.S.L., sede

provinciale dell’Associazione Italiana Dislessia.

OBIETTIVI

Promuovere l’adeguata conoscenza, da parte dei docenti appartenenti ai diversi ordini di scuola,dei percorsi formativi del bambino.

Individuare percorsi curriculari tra i diversi ordini di scuola. Favorire la compartecipazione ad attività didattiche tra i docenti degli anni ponte. Organizzare incontri tra i docenti per promuovere ipotesi di raccordo curriculare per il

coordinamento delle risorse esistenti. Individuare eventuali criteri documentativi e valutativi all’interno del progetto di

continuità didattico – curriculare. Rivedere criticamente le modalità di lavoro utilizzate ( progettazione di spazi, tempi,

materiali, metodi e contenuti). Realizzare percorsi di ricerca su tematiche comuni volti alla promozione della lettura e

dell’ educazione alla salute, alla valorizzazione e tutela del territorio attraverso l’uso didattico dello stesso.

PIANI OPERATIVI

Per dare concreta attuazione alla continuità si elabora il piano annuale delle attività articolato in due percorsi.

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SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO ACCOGLIENZA

FINALITA’

Favorire l’inserimento nel nuovo contesto dei neo-iscritti alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.

Rendere piacevole il ritorno a scuola degli alunni già frequentanti. Creare un clima di accettazione e promozione dell’individualità di ciascun alunno.

OBIETTIVI

Superare il distacco dalle figure parentali. Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con coetanei e adulti. Sviluppare il senso del cambiamento rispetto a cose e persone. Conquistare sempre maggior autonomia nei confronti dell’ambiente scolastico. Rafforzare la stima e la fiducia in sé, negli altri e nelle proprie capacità. Riconoscersi come elemento di un gruppo organizzato. Prendere coscienza delle proprie emozioni e condividerle. Imparare a condividere semplici norme di comportamento.

ATTIVITA’

Sarà predisposto un ambiente gradevole dal punto di vista estetico, funzionale, nella disposizione di giochi e materiale didattico, colorato e allegro che incuriosisca e invogli ognuno alla scoperta dei diversi ambienti e dei giochi presenti. Si organizzeranno giochi, attività, canti tratti dalla tradizione popolare per socializzare per conoscersi e farsi conoscere.Saranno proposte attività ludico – motorie, tipo gimcana, corsa, salti che consentiranno una stima complessiva della situazione del gruppo classe. Inoltre l’ascolto di racconti, di fiabe ,di canzoncine e piccole drammatizzazioni, elaborazioni di disegni e di rappresentazioni grafico- pittoriche consentiranno agli alunni di esprimere sentimenti, emozioni, stati d’animo.

FASI RISULTATO PREVISTO TEMPIAccoglienza primi giorni di scuola

Rispondere alle esigenze di alunni e genitori

Primi quindici giorni di scuola

Accoglienza in itinereOrientamento

Creare un clima collaborativo e di fiducia tra alunni, docenti e genitori

NataleCarnevalePasqua

Accoglienza finale Spettacolo e festa di fine anno

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FESTA DELL’ACCOGLIENZA

La festa dell’accoglienza sarà svolta nei primi giorni dell’anno scolastico e rivolta principalmente a coloro che fanno il primo ingresso nella scuola. Dopo il benvenuto del Dirigente Scolastico e delle insegnanti seguirà un momento ludico gioioso con attività motorie individuali o collettive, attività ritmiche,espressioni orali,disegni e altro. Anche i genitori saranno invitati a questo momento di socializzazione generale.

PROGETTO CONTINUITÁ

OBIETTIVI SPECIFICI

Promuovere momenti di incontro tra alunni della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria.

Creare un clima di festa ed accoglienza. Conoscere i locali della scuola primaria con una visita ai vari ambienti della struttura

scolastica. Realizzare attività comuni. Utilizzare sistematicamente gruppi più piccoli del gruppo classe.

SPAZI E TEMPI

Gli alunni della Scuola dell’Infanzia effettueranno gli incontri presso i locali della Scuola Primaria.

METODOLOGIA

Sarà favorita una metodologia tesa a stimolare la partecipazione consapevole ed attiva di ciascun alunno che si sentirà protagonista del suo apprendimento. In particolare, con la Scuola dell’Infanzia saranno privilegiati i momenti ludici in cui gli alunni apprenderanno giocando.

DOCUMENTAZIONE VERIFICA E VALUTAZIONE

Attività pratiche e lavori di gruppo Prodotti degli alunni Questionari Stesura di un libro auto-costruito

La Valutazione sarà elaborata in forma congiunta dai docenti coinvolti nei progetti.

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SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PROGETTO ACCOGLIENZA

FINALITA’

Il progetto accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime e consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova scuola secondaria di primo grado come un’esperienza da vivere insieme.Per gli insegnanti costituisce un momento di osservazione dei comportamenti e delle abilità utili a integrare le informazioni raccolte attraverso i test di ingresso e i colloqui con le maestre.

OBIETTIVI

Favorire l’inserimento nella scuola secondaria di primo grado degli alunni provenienti dalla primaria.

Conoscere la personalità di ciascun ragazzo. Far crescere nei ragazzi l’autostima, la disponibilità a socializzare e ad apprendere. Esplorare con attività varie e divertenti le potenzialità e le lacune presenti nel gruppo

classe.

ATTIVITA’

Giochi finalizzati alla presentazione, alla socializzazione con i compagni e con i docenti e alla conoscenza dell’ambiente scolastico.

FESTA DELL’ACCOGLIENZA

Anche per la scuola secondaria di I grado, la festa dell’accoglienza sarà un momento ludico–gioioso. Agli alunni in ingresso sarà dato il benvenuto dal Dirigente Scolastico e dai docenti. Insieme alle altre classi si vivranno momenti di giochi aggreganti. Con attività di brainstorming giro dei nomi con il gioco della palla, giochi di orientamento, interviste a coppie, ascolto di brani musicali e disegno di gruppo, sarà dato modo agli alunni di presentarsi e di prendere familiarità con il nuovo ambiente.

PROGETTO CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO

Per quanto riguarda le attività di continuità e orientamento da attuarsi tra le classi ponte la scuola dell’Infanzia e la prima classe della scuola Primaria collaboreranno alla Festa dell’Accoglienza.La classe quarta e la quinta della Primaria, parteciperanno al progetto “ Il cappellaio matto “proposto dalle classi prime della S.S. di primo grado.Si prevede una festa di fine anno con la partecipazione di tutti gli alunni ad uno spettacolo teatrale proposto da una compagnia di Foggia.

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SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO –SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO

L’orientamento della Scuola Secondaria di 1° grado è un percorso educativo che favorisce in ogni ragazzo la possibilità di pensare ad un progetto di vita personale e rispondente alle esigenze di una società in rapida evoluzione in tutti i campi ed in ogni tipo di rapporto.

FINALITA’

Aiutare l’alunno nella formazione di una propria identità basata su una vera conoscenza di sé, delle proprie capacità e limiti.

Promuovere la conoscenza della realtà, prima di tutto prossima e successivamente estesa al territorio regionale e/o nazionale.

Avviare ad operare scelte.

OBIETTIVI

Ricostruire il proprio percorso scolastico. Individuare le persone di riferimento per avere consigli. Individuare e confrontare le diverse aree di indirizzi per il proseguimento degli studi. Riferire informazioni sulle modalità di inserimento nel mondo del lavoro. Operare scelte che consentano di mantenere un equilibrio personale e quindi di “star

bene”.

ATTIVITA’

Attraverso schede, questionari, videocassette, l’alunno sarà indotto a descrivere e schematizzare il proprio percorso scolastico; a valutare, attraverso la riflessione sulle discipline e sulla scuola il raggiungimento della consapevolezza e dell’autovalutazione.La collaborazione con le famiglie si rende necessaria al fine di illustrare l’offerta formativa del territorio circostante. Lo scopo è di aiutare gli alunni ad operare scelte coerenti alle proprie capacità e attitudini.Gli incontri con i docenti delle scuole superiori serviranno ad illustrare i piani di studio. Seguiranno visite ad istituti superiori.Si prevedono anche eventuali incontri con esperti per la prevenzione delle devianze giovanili.

PROGETTO INTEGRAZIONE

L’orientamento scolastico italiano riconosce il diritto-dovere all’educazione e all’istruzione per tutti gli alunni. Tale diritto permane anche in presenza di:

a) difficoltà di apprendimento derivanti da handicap o svantaggio socio-culturale;b) alunni iperdotati all’interno di classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine

e grado (legge n.53 del 28-03-2003).c) Alunni stranieri

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OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO

Garantire pari opportunità di istruzione e formazione a tutti gli alunni; promozione dello sviluppo delle competenze psicomotorie e cognitive degli alunni per evitare ogni forma di emarginazione;

collaborazione con i Servizi Territoriali ASL, con gli Enti Locali, con le Agenzie Educative Extrascolastiche pubbliche e private, con le Associazioni di Volontariato, con le Famiglie, con tutte le persone coinvolte nel processo di crescita del bambino;

valorizzazione di tutte le risorse culturali, ambientali, strumentali e di socializzazione presenti nel territorio;

favorire l’acquisto o l’utilizzo di sussidi e materiali didattici per l’allestimento di laboratori; attenuare i disagi per i bambini e per i genitori, derivanti dagli spostamenti in relazione

all’attività scolastica e riabilitativa; garantire unitarietà nella progettazione, verifica e valutazione del piano d’intervento

personalizzato nei suoi molteplici aspetti; favorire la conoscenza e il confronto fra diversi aspetti della cultura di altri paesi; acquisire consapevolezza dell’esistenza di tante culture con pari dignità; superare stereotipi e pregiudizi nei confronti di culture diverse.

PROGETTO SALUTE

La salute è uno degli obiettivi formativi che coincidono con le finalità, poste dalla normativa, che impongono la salvaguardia della qualità della vita scolastica dei bambini.Al diritto alla salute, intesa come star bene con se stessi, con gli altri, in famiglia, nella scuola, nel proprio territorio, corrisponde il dovere della scuola di educare alla salute, inteso come sviluppo di tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive.I nuclei tematici sui quali operare saranno:

il corpo umano igiene alimentare igiene dentaria igiene ambientale assunzione di corrette abitudini di vita

VERIFICA E VALUTAZIONE

Attività pratiche e lavori di gruppo Prodotti degli alunni Questionari

La Valutazione sarà elaborata in forma congiunta dal gruppo docenti.

PROMOZIONE LETTURA E DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

Un progetto di educazione alla lettura che coinvolga in una linea di continuità i vari livelli di

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scolarità e che si ponga tra gli obiettivi comuni delle varie discipline, deve avere come premessa essenziale la condivisione dei seguenti fondamenti:

SAPER LEGGERE è un insieme di abilità e un atteggiamento che supera gli ambiti dell'educazione linguistica

e che riguarda un'area disciplinare vasta come una biblioteca; è soprattutto un problema di curiosità e di motivazione alla lettura in quanto tale, e non

solo alla lettura scolastica, basato sul superamento della scissione tra quello che si vuole e quello che si deve leggere; e in sostanza il passaggio da una concezione della lettura come dovere scolastico ad una lettura come attività libera e capace di porre il soggetto in relazione con se stesso e con gli altri.

Il significato e l'estensione del termine lettura è da intendersi come processo continuo tendente alla formazione di un lettore autonomo e consapevole, e costituisce ancora un problema aperto e articolato in più variabili:

lettura come decodifica e comprensione del testo scritto; lettura come percorso di approccio motivato a una pluralità di testi (letterari, scientifici,

tecnologici, divulgativi, ecc); lettura come abilità funzionale allo studio della letteratura italiana; lettura come abilità autonoma.

È importante che l'educazione alla lettura non consideri il libro una realtà contrapposta e alternativa agli altri media, ma anzi si ponga l'obiettivo di individuare tutte le possibili connessioni tra il libro e gli ambiti comunicativi sia che utilizzino i linguaggi verbali come il giornale, sia che si tratti di codici misti o soltanto audio/visuali. Allora il libro può essere un punto di ritorno e una conquista, uno strumento che accompagna le proprie scelte culturali e che, attraverso gli strumenti, i metodi, le strategie date dalla scuola, può essere guida ad analisi consapevoli da affinare col passare degli anni e delle esperienze. Questo processo diventa ancor più efficace, nella prospettiva di una continuità educativa e didattica, se raccordato in ingresso alle iniziative educative della scuola dell’infanzia in cui, in ottemperanza a quanto previsto nei Nuovi Orientamenti, vengono promosse le prime abilità immaginative e cognitive connesse alla lettura di materiale non soltanto figurativo e se si connettono in uscita con gli obiettivi della scuola media. Soprattutto nella scuola primaria assume un particolare rilievo il ruolo dell'insegnante e la sua capacità di creare un "clima pedagogico" adatto ad instaurare un incontro con la lettura che non sia

puramente strumentale. Presupposto di tale clima, la messa in atto di strategie trascinanti e gradevoli, quali il saper coinvolgere l'alunno nella continuità del racconto creando una situazione di attesa attraverso sapienti interruzioni, stabilendo un'interazione tra ciò che si legge e le esperienze familiari e sociali o fantastiche dei bambini, sapendo scegliere i testi in rapporto alla loro età e al loro gusto, il che presuppone la familiarità dell'insegnante con le offerte più recenti dell'editoria per l'infanzia e con l'immaginario che il bambino si è costruito come fruitore spesso passivo di altri media. L’educazione alla lettura non è vista come obiettivo dell'educazione linguistica e dell'insegnante di lettere, ma deve divenire momento trasversale a tutte le discipline attraverso l'incentivazione della motivazione a un leggere che coinvolga i processi cognitivi e quelli affettivo-emotivi. La capacità di organizzare le proprie letture personali e di reagire agli stimoli del mondo esterno, non come negazione della civiltà dell'immagine, ma come recupero dei valori della fantasia e della creatività, deve fondarsi su una consapevolezza dell'autonomia del lettore come persona in grado

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di orientarsi e di scegliere, di attivare, in modo del tutto personale e correlato alle problematiche esterne, le proprie energie intellettuali al fine di vivere la lettura come ambito mentale e di essere fruitore consapevole delle offerte del mercato librario. Se l'educazione alla lettura è processo e percorso sistematico all'interno della programmazione e dell'organizzazione didattica, ambiti di riferimento sono l'angolo di lettura (per la scuola dell'infanzia), la biblioteca di classe e naturalmente la biblioteca scolastica, che va considerata anche come luogo di incontro e di comunicazione dove si realizzano progetti di educazione alla lettura capaci di coinvolgere gli alunni. Proprio in tale dimensione vanno predisposti itinerari di accesso creativo ai libri che, adeguatamente inseriti nella programmazione d'istituto, possono far capo ad uno o più docenti referenti per la tematica in questione. Tali itinerari vanno altresì coerentemente definiti in stretto raccordo interdisciplinare anche con l'educazione all'immagine i cui ambiti d'apprendimento sono in sinergia con quelli inerenti il rapporto con il testo scritto. La biblioteca scolastica inoltre offre l'opportunità di aprire la scuola alle sollecitazioni del territorio e diviene contesto di aggregazione per le "esperienze di lettura" da attuarsi coi docenti nell'ambito della formazione in servizio e con i genitori nell'ambito delle attività di informazione e sensibilizzazione.” ¹La promozione della lettura si attuerà attraverso le seguenti strategie:

conoscenza delle biblioteche scolastiche, comunali, provinciali; visite guidate a tipografie e redazioni; adesione alle iniziative proposte sia dagli ENTI sia da soggetti diversi; incontri con autori, giornalisti, attori; letture comparate in lingue diverse (italiano, inglese, francese); lettura in classe di quotidiani e riviste; partecipazione a rappresentazioni teatrali, anche in lingua straniera; drammatizzazione di testi che coinvolga vari linguaggi; produzione di testi, giornalini, diari di classe, ipertesti, libri-game; elaborazione di un giornale d’Istituto o di plesso scolastico partecipazione a concorsi, festa del libro, settimane della cultura, eventi letterari in genere; potenziamento dei laboratori linguistici; percorsi guidati di cineforum; percorsi di lettura spaziale (letture girovaghe animate per il territorio); incontri con gruppi specializzati che leggano e rappresentino fiabe.

Materiali: audiolibri libri auto/costruiti materiali multimediali (cd-rom, DVD, videocassette) libri di vario genere vocabolari (di italiano, inglese, francese, spagnolo, latino) riviste specializzate, quotidiani, giornali per bambini registratori materiali di facile consumo.

¹ Circolare Ministeriale n. 105

USO DIDATTICO DEI BENI ARTISTICI E AMBIENTALI DEL TERRITORIO

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L’ambiente, molto spesso considerato come “mondo esterno”, realtà circostante estesa e oggettiva, è uno spazio fisico e socio-culturale costituito da una fitta rete di relazioni; ogni individuo vive, si esprime, si realizza in questo complesso sistema relazionale.Conoscere il territorio è la prima fondamentale azione di apertura, ma non è sufficiente per modificare i comportamenti: è necessario acquisire conoscenze, comportamenti e atteggiamenti capaci di mettere l’alunno nelle condizioni di maturare un rapporto più equilibrato e responsabile nei confronti di spazi e beni pubblici.Attraverso un ruolo attivo, autenticamente partecipativo, si giunge alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, socio-culturale ed artistico del territorio di appartenenza, in una visione sempre più ampia, e allo sviluppo di una coscienza attenta e rispettosa dell’ambiente. Il territorio, più che un insieme di beni, è “ bene comune” ed invita a recuperare i valori della responsabilità, dei diritti /doveri, della solidarietà e del rispetto dell’altro.Si sottolinea, così, la valenza formativa del territorio, con cui la scuola, uscendo dall’isolamento e dall’episodicità, collabora ed interagisce.“ La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante- recitano le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione- facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme, è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”.

PERCORSO METODOLOGICO-DIDATTICO

FINALITA’(da raggiungere nei tre ordini di scuola)

Sapersi rapportare con la realtà naturale e socio- storico-culturale, interagendo positivamente con essa.

OBIETTIVI

Leggere la realtà locale nel tempo e nello spazio.

Cogliere il valore naturale, storico, tradizionale, culturale e artistico del territorio. Sensibilizzare e responsabilizzare gli alunni alla tutela, conservazione e valorizzazione del

patrimonio socio-culturale, artistico e ambientale. Scoprire il significato e il valore che l’ambiente riveste ai fini del benessere fisico e

psichico della persona. Educare al senso di legalità e all’etica della responsabilità.

ITINERARIO METODOLOGICO

Individuazione del problema Formulazione di ipotesi Verifica attraverso la ricerca-azione: ricerca di dati, informazioni e documenti Conclusioni e proposte innovative Divulgazione e/o pubblicizzazione.

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USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Saranno favorite uscite didattiche per consentire l’esplorazione delle risorse ambientali, architettoniche, socio- culturali del territorio di appartenenza.Si organizzeranno visite guidate e viaggi d’istruzione per promuovere negli alunni una migliore conoscenza e fruizione del territorio. Sono auspicabili momenti di incontro con alunni appartenenti a scuole di altri Comuni, in una sorta di gemellaggio, in accordo fra gli Istituti. Saranno realizzate le visite culturali (Roma: Palazzo Montecitorio, per le classi terze di Scuola Secondaria di primo grado).

BENI CULTURALI E AMBIENTALI RILEVANTI DEL TERRITORIO

ASPETTO STORICO

Siti archeologici Architettura civile Architettura sacra Architettura rurale e reperti

palazzi chiese masserie musei monumenti fontane porte mura

ASPETTO GEOGRAFICO

urbanistico topologico idrogeologico antropologico demografico

strade centro storico acque: dighe popolazionepiazze quartieri nuovi lago ponti emigrazionespazi verdi fiume acquedotti centrali eoliche

ASPETTO SOCIO-ECONOMICO

istituzionale artigianale agricolo industriale folkloristico

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Comuni legno trasform. Chimico usanze Provincia ferro latte alimentare credenze Regione pietra olive leggende Enti assistenziali grano proverbi costumi e danze cucina tipica

ASPETTO NATURALISTICO

Flora e fauna Agriturismo Dissesti Inquinamento

COLLABORAZIONI E INTERAZIONI

L’Istituto Comprensivo prevede la partecipazione a progetti finalizzati all’arricchimento culturale e all’ampliamento dell’offerta formativa e promuove intese, collaborazioni, convenzioni con Enti Locali, istituzioni scolastiche ed altre agenzie formative; saranno possibili contributi di esperti e tecnici di ogni settore, adesioni a concorsi e ad iniziative sportive, musicali e culturali.Riportiamo qui di seguito collaborazioni e progetti già avviati negli anni precedenti ed altri di possibile attuazione, in accordo con le varie agenzie formative:Amministrazioni Comunali;Università degli Studi di Foggia;Pro Loco: manifestazioni culturali e folkloristiche;Amministrazione Provinciale:Biblioteca Provinciale;MIUR-Unione Europea: PQM (Progetto Qualità e Merito)Osservatorio di Ecologia Appenninica: progetti di sensibilizzazione e di salvaguardia ambientale; Fondazione Famiglia Attilio Cascioli –Roseto: iniziative per lo sviluppo dell’istruzione e della cultura, finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e sussidi didattici;Comunità parrocchiali ed associazioni religiose: progetti di solidarietà;Naturart Service-Conoscenza di ambienti di Capitanata;Superamento Handicap

INFORMATICA, SCRITTURA CREATIVA E DOCUMENTAZIONE

L’Istituto Comprensivo “P.Roseti” di Biccari da anni persegue l’introduzione delle tecnologie dell’informazione nella propria struttura scolastica creando adeguati laboratori e fornendo al corpo docente le opportunità di crescita professionale così da realizzare in autonomia un’offerta formativa per i diversi livelli di scolarità.A tale scopo, nell’ambito di un progetto organico ed unitario, ogni ordine di scuola persegue i seguenti obiettivi:

SCUOLA DELL’INFANZIA

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Conoscere i principali componenti del computer: pulsante di accensione, monitor, tastiera, mouse

Saper eseguire la procedura canonica per l’accensione e lo spegnimento del P.C. Ampliare gli orizzonti creativi utilizzando il P.C. Utilizzare la dimensione del gioco per imparare con il computer.

SCUOLA PRIMARIAAl termine della terza classe della Scuola Primaria l’alunno, guidato, deve essere in grado di:

Scrivere un semplice testo utilizzando un word processor Esplorare un programma di disegno tipo Paint Utilizzare un lettore cd/dvd per visionare materiale multimediale.

Al termine della classe quinta della Scuola Primaria l’alunno, guidato, deve essere in grado di: Scrivere un testo, autonomamente, utilizzando un word processor Utilizzare Power Point per la creazione di semplici presentazioni Navigare in Internet per compiere ricerche Eseguire semplici procedure di calcolo assistito.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOAl termine della Scuola Secondaria l’alunno deve essere in grado di:

Conoscere il computer e le periferiche di input e di output Utilizzare autonomamente word nelle sue funzioni più importanti (formattazione testo,

inserimento di tabelle, tabulazioni) Utilizzare excel per l’elaborazione di dati (tabulazione, calcolo di formule, elaborazione di

grafici, etc.) Eseguire presentazioni interattive con Power Paint. Utilizzo dei motori di ricerca per un uso didattico di Internet.

VALUTAZIONE E AUTOANALISI D’ISTITUTO

La valutazione assume pieno senso se gli elementi formativi del servizio sono individuati, analizzati e utilizzati per apportare alle attività didattiche e al sistema le modifiche e i correttivi necessari ad eliminare o, quanto meno, ridurre al minimo le difficoltà incontrate sia da chi apprende nel suo percorso che da chi il percorso stesso ha progettato.

Al fine di garantire adeguatezza alla nostra proposta formativa e garantire qualità complessiva del servizio, si procederà a verificare e valutare i risultati conseguiti, secondo variabili tra loro dipendenti, riferiti a:

1. valutazione didattica (in ingresso, in itinere e finale, quindi continua e sistematica) mirante all'accertamento delle conoscenze, delle abilità e competenze, di una valida disposizione affettiva e di consoni e rispettosi atteggiamenti sociali:

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detta valutazione sarà risultato concertato tra docenti, alunni, genitori e quante altre figure interverranno nell'opera educativo-formativa, con l'intento di incrementare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento.

2. valutazione di sistema interno alla scuola , mirante alla valutazione del quadro socio-economico da cui muovono gli allievi e in cui la scuola opera, le condizioni strutturali e organizzative interne, la disponibilità e l'uso delle risorse umane e finanziarie, progetti, attività e ogni altro aspetto che possa dare impulso al raggiungimento degli intenti educativi; detta valutazione verrà effettuata sulla base delle risultanze delle indagini attraverso questionari, interviste, assemblee.. rivolti a tutte le componenti operanti nella scuola, ai genitori, agli alunni e a quanti con la scuola collaborano al perseguimento degli intenti;

3. valutazione di sistema, mirante alla valutazione/verifica di tutto il sistema scuola secondo i parametri nazionali, affidata all'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INVALSI)

Il conoscere meglio la visione interna ed esterna, consente di negoziare uno sforzo di esplicitazione e di confronto costante tra le componenti impegnate, al fine di migliorare il servizio complessivo.

AUTOANALISI D’ISTITUTOFinalità: Predisposizione di strumenti idonei a rilevare le competenze professionali disponibili

nell’Istituto Comprensivo Elaborazione di strumenti per l’osservazione e la valutazione delle attività del POF Elaborazione di strumenti di valutazione dell’efficacia formativa Elaborazione di questionari, griglie e mappe di sintesi Formulazione di proposte innovativeNell’autoanalisi d’istituto sono coinvolti tutto il personale, gli alunni e i genitori.

CAPITOLO 4

FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

In sintonia con il regolamento dell’autonomia scolastica, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 si intendono concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscere e valorizzare le diversità, promuovere le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.A tal fine si adotteranno tutte le forme di flessibilità opportune quali:a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui;c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale

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dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.Nell'ambito dell'autonomia didattica saranno programmati, anche sulla base degli interessi manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.Saranno assicurate la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma dell'articolo 139, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

AREA LINGUISTICA-ARTISTICO-ESPRESSIVA

Progetti di accoglienza, socializzazione ed integrazione rivolti a tutti gli alunni con particolare attenzione a quelli in situazione di handicap e di disagio

Progettazione di moduli didattico-organizzativi che favoriscano la continuità, verticale e orizzontale, fra ordini di scuola e plessi.

Percorsi di individualizzazione dell’insegnamento, consolidamento e sviluppo del percorso formativo.

Miglioramento ed ampliamento dell’offerta formativa attraverso attività opzionali ( lettura, animazione teatrale, lingue antiche e comunitarie )

Potenziamento delle capacità espressive attraverso attività di laboratorio (musicale, grafico-pittorico, psicomotorio).

AREA STORICO-GEOGRAFICA

Progettazione e realizzazione di percorsi orientati alla conoscenza, alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio artistico, culturale e naturale.

Realizzazione di uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione.

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Utilizzo delle nuove tecnologie per l’arricchimento culturale ( lo sviluppo di capacità cognitive e strumentali)

Progettazione di moduli didattici per l’orientamento in uscita degli alunni.

ORGANIZZAZIONE ORARI DEI DOCENTI

L’orario dei docenti è improntato a criteri di efficienza ed economicità.Le ore di contemporaneità sono utilizzate in parte per l’attuazione di progetti trasversali, di recupero, potenziamento e avanzamento; in parte sono utilizzati per sostituire i colleghi assenti.

CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DELLE LEZIONI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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Istituto Comprensivo “P. Roseti” Biccari

SCUOLA DELL’INFANZIAI docenti della scuola dell’infanzia osservano un orario normale che segue il funzionamento dell’orario scolastico a tempo pieno dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì a Biccari, dalle 8,20 alle ore 16,20 ad Alberona e dalle ore 8.30 alle ore 16.30 a Roseto V.re.

SCUOLA PRIMARIAI docenti utilizzano le contemporaneità di religione e inglese per sostituire i colleghi assenti, in caso contrario per attività progettuali a sostegno della classe.Le contemporaneità dei due docenti di classe devono coprire il maggior numero di ore possibili ed evitare che ci sia più di un docente a disposizione contemporaneamente nella stessa ora.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I seguenti criteri intendono perseguire due obiettivi fondamentali:1 – offrire agli alunni un orario “didattico” che li metta nella migliore condizione per star bene a scuola;2 – mettere i docenti nella condizione di provare quotidianamente valide motivazioni per “fare scuola” in generali condizioni di serenità con gli alunni e con i colleghi stessi.

L’orario verrà formulato tenendo presente, nei limiti del possibile e tenendo conto delle cattedre orario con più scuole, i seguenti criteri:

Art. 1 - Distribuzione equilibrata delle varie ore di insegnamento nell’arco della giornata, alternando il più possibile le discipline “verbali” e “non verbali” e cercando di evitare il ripetersi della stessa disciplina in giorni consecutivi.

Art. 2 - Si eviterà di concentrare ore della stessa disciplina, intercalandole con insegnamenti di natura diversa, con laboratori ed esercitazioni pratiche.

Art. 3 - Per Scienze Matematiche, a partire dalla classe prima, dovranno essere previste due ore consecutive almeno una volta alla settimana per i compiti in classe.

Art. 4 - Per Lettere potrà essere possibile un susseguirsi di tre ore consecutive nell'arco della stessa settimana, una volta alla settimana, solo per le classi seconde e terze.

Art. 5 - Le ore di compresenza potranno essere collocate sia durante le ore antimeridiane che in quelle pomeridiane, cercando, ove possibile, di farle capitare in maggior misura il pomeriggio.

Art. 6 - I giorni liberi saranno accordati a turnazione.

Art. 7 – E’ opportuno che gli insegnanti di lettere, di scienze e seconda lingua non abbiano lo stesso giorno libero e che esso non capiti nei giorni di tempo prolungato.

Art. 8 - Le prime e le quinte ore e le ore “buco” dovranno essere distribuite equamente fra tutti gli insegnanti, anche considerando la somma totale delle prime ed ultime, ogni insegnante in generale dovrà avere una sola prima ed ultima nello stesso giorno.

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Art. 9 - Le ore di interscuola saranno effettuate a turno da tutti gli insegnanti utilizzando le ore a disposizione, a meno ché non ci siano docenti che vogliano effettuare il servizio di interscuola in maniera fissa.

CAPITOLO 5

I NOSTRI PROGETTI

SCUOLA DELL’ INFANZIA Il Natale nel mondo si festeggia così Progetto frutta e verdura Viaggiando intorno al mondo Nel fantastico mondo della sirena Lulu’ Festa di fine anno: Pinocchio

SCUOLA PRIMARIA Incantesimo di Natale Festa dell’albero Festa dei nonni Mediazione linguistica Fumett…issimo Vestiti a festa Progetto “Danzaria” A scuola d’animazione Progetto “Viaggio d’istruzione” Ciao, scuola primaria Il suono delle immagini

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Progetto solidarietà Leggere per scoprire nuovi orizzonti il cappellaio matto Alla ricerca di sapori e colori del nostro territorio Teatro e solidarietà per il Natale Il suono delle immagini Recuperando e consolidando miglioro

PROGETTI CON ESPERTI ESTERNI SCUOLA DELL'INFANZIA(Biccari)

Inglese colorato

SCUOLA PRIMARIA (Biccari) Psicomotricita’

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I progetti rappresentano un ponte ideale tra i vari ordini di scuola, creano un legame di continuità che facilita i passaggi tra la scuola dell’infanzia, primaria,e secondaria di primo grado; determinano un positivo collegamento tra Scuola e Territorio permettendo agli alunni di sperimentare che i saperi disciplinari si basano anche su abilità utili ad orientarsi nella realtà esterna.

PROGETTI PON FSE 2012/2013

Comunichiamo con l’EuropaDocenti dell’Istituto

La drammatizzazione come strumento per migliorare le abilità linguisticheDocenti dell’Istituto

Lingua in Inglese ed EuropaAlunni Scuola Primaria - Roseto

La lingua madre nel cinema e nella culturaAlunni Scuola Secondaria - Biccari

Matematica in classeAlunni Scuola Primaria - Roseto

Conversiamo in IngleseAlunni Scuola Primaria - Alberona

Inglese in classeAlunni Scuola Primaria- Biccari

Alimenti e produzioni del nostro territorioAlunni Scuola Primaria - Biccari

Leggere comprendere e comunicare in lingua madreAlunni Scuola Secondaria - Alberona

Giochiamo con la matematicaAlunni Scuola Primaria - Alberona

La biodiversità come indice di salubrità alimentareAlunni Scuola Secondaria - Biccari

La biodiversità come risorsa per il futuroAlunni Scuola Secondaria - Roseto

Adottiamo un angolo del nostro paeseAlunni Scuola Prim. e Sec. - Biccari

Le azioni PON del corrente anno scolastico sono indirizzate agli alunni e agli insegnanti.

CAPITOLO 6

PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA”

Progetto “Diritti a scuola” ( Biccari - Alberona - Roseto V.re)

Sono previsti moduli formativi in orario curriculare (orario antimeridiano e pomeridiano) con la suddivisione della classe in sottogruppi di livello. I beneficiari delle azioni progettuali sono alunni della Scuola Primaria che necessitano di

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interventi per il miglioramento delle competenze di base e trasversali, in particolare nell’area della lettura/comprensione. Per lo sviluppo delle competenze nella lingua italiana verrà posta attenzione a:

o comprendere e utilizzare le principali strutture grammaticali;o comprendere testi orali e scritti di uso quotidiano e riorganizzare le informazioni;o comunicare correttamente nella lingua orale;o produrre testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari;o comprendere i testi a livello di struttura logico-concettuale;o conoscere gli eventi storici e saperli collocare nello spazio e nel tempo;o saper comprendere il rapporto causa-effetto di un evento.

CAPITOLO 7

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

L’organico docente permette di garantire il funzionamento ordinario delle sezioni e delle classi, lo svolgimento del curricolo, le attività di ampliamento dell’offerta formativa, i progetti speciali e organizzativi.

Alcune di queste attività che comportano un impegno maggiore rispetto ai regolari carichi di lavoro dei docenti o non rientranti nell’orario curricolare sono retribuite con compensi stabiliti dalla contrattazione d’Istituto.

STAFF ORGANIZZATIVODIRIGENTE SCOLASTICO prof. Antonio Teodoro MARIANIVICARIO prof. Antonio SILVESTRE 2°COLLABORATORE Ins. Giuditta STAMPONERESPONSABILI DI PLESSO prof.sse Lucia CACCIACARRO e Antonietta IATALESE.

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RESPONSABILI SCUOLA DELL’INFANZIA

BICCARI

ALBERONA

ROSETO VAL.RE

Ins. Trotta Lucia

Ins. Cedola Luisa

Ins.Cacciacarro Lucia

RESPONSABILI SCUOLA PRIMARIA

BICCARI

ALBERONA

ROSETO VAL.RE

Ins. Stampone Giuditta

Ins. Cedola Luisa

Ins.Cacciacarro Lucia

BICCARI

ALBERONA

ROSETO VAL.RE

Prof. Silvestre Antonio

Prof.ssa Iatalelese Antonietta

.Prof.ssa Cacciacarro Lucia

FUNZIONI STRUMENTALI. ALL’ATTUAZIONE DEL P.O.F.(sono individuate 9 F.S. suddivise sui tre plessi di Alberona, Biccari e Roseto )

GESTIONE P.O.F.

BICCARI

ALBERONA

ROSETO VAL.RE

Ins. Salandra Ernesta

Ins.Di Gioia Maria Grazia Ins. Spinelli Franca

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INTEGRAZIONE

BICCARI

ALBERONA

ROSETO VALF.RE

Pof.ssa Carratù Nicolina

Ins. Rana Anna

Ins. Maiatico Brigida

“INFORMATICA, VISITE DIDATTICHE E VIAGGI

D’ISTRUZIONE”

BICCARI

ALBERONA

ROSETO VALRE

Prof. Troito Danilo

Prof. Latella Nicola

Prof. Barbato Michele

PERSONALE ATA

La distribuzione del personale tra i plessi e i rispettivi carichi di lavoro sono indicati dettagliatamente nel piano annuale predisposto dal DSGA.

I carichi di lavoro che comportano un impegno maggiore rispetto ai normali obblighi di servizio sono retribuiti con compensi stabiliti dalla Contrattazione d’Istituto.

(Sede amministrativa Biccari) Direttore dei servizi generali ed amministrativi.

2 assistenti amministrativi.

12 collaboratori scolastici.

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Biccari 1 collaboratore nella scuola sec. 1 collaboratore Uffici 2 collaboratori nella scuola primaria 2 collaboratori nella scuola dell’infanzia

Alberona * 3 collaboratori

Roseto 3 collaboratori

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*Alberona: le pulizie nella Scuola dell’Infanzia e Primaria vengono completate dall’impresa DUSSMAN-SERVICE

RUOLI FUNZIONI COMPITI

DIRETTORE SGA

GOFFREDO MARIA ASSUNTA

Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna.Sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti, al personale ATA. posto alle sue dirette dipendenze.Cura personalmente la gestione finanziaria/ contabile relativa al bilancio scolastico e alla liquidazione dei compensi accessori al personale cedolino unico.

Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico.Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo,quanto necessario.Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili. E’funzionario delegato,ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell’ambito delle Istituzioni scolastiche.

AREA DEI SERVIZI

ASS. AMMINISTRATIVOPANNESE DONATA

Amministrazione del personale di ruolo e supplente

Tenuta fascicoli del personale, stipula contratti di lavoro, assenze e aspettative, visite fiscali - gestione graduatorie supplenze temporanee.Tenuta fascicoli personali, stipula contratti di lavoro, certificati di servizio, pratiche pensioni, riscatti e ricostruzioni di carriera, gestione pratiche mobilità, visite fiscali, organici statistiche e monitoraggi relativi al personale. Gestione finanziaria del personale supplente

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AREA DEI SERVIZI

ASS. AMMINISTRATIVOSILVESTRE ROSANNA Gestione alunni,

Acquisti- magazzino Protocollo- archiviazione

Iscrizione alunni, tenuta fascicoli documenti alunni, richiesta e trasmissione documenti, gestione corrispondenze con le famiglie, gestione statistiche, gestione pagelle, diplomi tabelloni scrutini, gestione organizzativa viaggi d’istruzione, certificazioni varie , infortuni alunni, libri di testo, pratiche alunni H, elezioni organi collegiali. Protocollo, archivio, Gestione procedure acquisti, , e magazzino, emissione buoni d’ordine, acquisizione richieste e offerte, carico e scarico materiale.

PERSONALE DI SEGRETERIA

COLLABORATORI SCOLASTICI

SETTORE FORMATIVO COMPITISCUOLA DELL’INFANZIA Addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza del pubblico; di

accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi, immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto delle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti; di pulizia dei locali degli spazi scolastici e degli arredi.Ausilio materiale agli alunni portatori di handicap, nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e all’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall’art. 47 del CCNL 2002-2005.

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CAPITOLO 8

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Art. 1 - Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegialiLa convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso - di massima non inferiore ai 5 giorni - rispetto alla data delle riunioni. In caso di urgenza e/o di improrogabili motivi, la convocazione può essere effettuata anche per fonogramma in seduta immediata.La normale convocazione degli organi collegiali elettivi deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all'albo di apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell'organo collegiale.

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La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale, secondo l'ordine del giorno stabilito dall'organo preposto alla convocazione.Possono essere discussi argomenti che non siano all'ordine del giorno soltanto con una delibera adottata ad unanimità dal Consiglio stesso. Per variare l'ordine di discussione degli argomenti è necessaria una delibera a maggioranza dei presenti. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro.Per la convocazione dei consigli di classe, interclasse ed intersezione, collegi dei docenti e comitato di valutazione, il dirigente scolastico predisporrà un opportuno ordine di servizio.

Art. 2 - Programmazione delle attività degli organi collegialiCiascuno degli organi collegiali, con esclusione del consiglio di disciplina degli alunni, programma le proprie attività nel tempo in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri

Art. 3 - Svolgimento coordinato dell'attività degli organi collegialiCiascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materie definite, di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno per l'esercizio delle competenze di altro organo collegiale.

Art. 4 - Elezioni contemporanee di organi di durata annuale.Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico.Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.

Art. 5 - Convocazione dei consigli di classe, interclasse, intersezione.I consigli di classe, interclasse, intersezione sono convocati dal dirigente scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente.I consigli di classe si riuniscono, di regola, una volta al mese, quelli di interclasse ed intersezione ogni bimestre.La componente genitori deve avere uno spazio di almeno 15 minuti in coda ai consigli di classe almeno una volta ogni due consigli.

Art. 6 - Programmazione e coordinamento dell'attività dei consigli di classe, interclasse, intersezione.

Le riunioni dei consigli di classe devono essere programmate secondo i criteri stabiliti dall'art. 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri stabiliti dall'art. 3.

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Art. 7 - Convocazione del collegio dei docenti.Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall'art. 7 quarto comma del decreto legislativo n. 297 del 16-4-94.

Art. 8 - Programmazione e coordinamento dell'attività del collegio dei docenti.Per la programmazione e il coordinamento dell'attività del collegio dei docenti si applicano le disposizioni dei precedenti artt. 2 e 3.

Art. 9 - Prima convocazione del consiglio di istituto.La prima convocazione del consiglio di istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, da parte del dirigente scolastico, su delega del Provveditore agli Studi, è disposta dal dirigente scolastico.

Art.10 - Elezione del presidente e del vice presidente del consiglio di istituto.Nella prima seduta il consiglio è presieduto dal dirigente scolastico ed elegge il proprio presidente, tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio stesso.L'elezione ha luogo a scrutinio segreto.Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio.E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.A parità di voti non viene eletto il più anziano di età, ma si proseguirà nelle votazioni fin tanto che uno dei membri non raggiunga la detta maggioranza.Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l'elezione del presidente.

Art.11 - Giunta esecutiva.La giunta esecutiva è eletta dal Consiglio d'Istituto nel suo seno; essa è composta da un rappresentante dei docenti, da due rappresentanti dei genitori e da un rappresentante del personale A.T.A..Ne fanno parte di diritto il dirigente scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'Istituto, e dal responsabile dei servizi di segreteria (Direttore Amministrativo).

Art.12 - Convocazione del Consiglio di Istituto.Il consiglio di istituto è convocato dal presidente del consiglio stesso presso la sede dell'istituto.Il presidente del consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio stesso.Le sedute sono valide con la presenza della metà più uno dei consiglieri in carica e sono pubbliche.

Art.13 - Relazione annuale.

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La relazione annuale del consiglio di istituto al Provveditore agli Studi e al consiglio scolastico provinciale prevista dall'art. 10, nono comma, del D.L. n.297 del 16-4-94, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno, accoglie nel suo interno quella del dirigente scolastico, ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell'organo, prima dell'insediamento del nuovo organo.La relazione, firmata dal presidente del consiglio di istituto e dal presidente della giunta esecutiva, è inviata dal dirigente scolastico al provveditore agli studi e al consiglio scolastico provinciale, entro 15 giorni dalla data della sua approvazione.

Art.14 - Pubblicità degli atti.La pubblicità degli atti del consiglio di istituto, disciplinata dall'art. 43 del D.L. n.297 del 16-4-94, deve avvenire mediante affissione, in apposito albo di istituto, della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio - del testo delle deliberazioni adottate dal consiglio stesso.L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni.I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.La copia della deliberazione da affiggere all'albo è consegnata al dirigente scolastico dal segretario del consiglio; il dirigente ne dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione.Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.Si osservano inoltre le disposizioni in vigore per l'accesso ai documenti amministrativi.

Art.15 - Convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti.Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal preside:a) in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell'art 66 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n 417;b) alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell'art. 58 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 417;c) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art.16 - Assemblee dei genitori.Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. Esse possono svolgersi nei locali della scuola, purché venga concordata, ogni volta con il preside, l'ora e il giorno del loro svolgimento e comunque sempre fuori dall'orario delle lezioni.Le assemblee di classe devono essere convocate dal preside, o di sua iniziativa oppure su richiesta della metà dei genitori eletti nei consigli di classe.Le assemblee di istituto o di sedi devono essere convocate dal preside, o di sua iniziativa o su richiesta di almeno il 10 % dei genitori, ovvero su richiesta del

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presidente dell'assemblea, qualora sia stato eletto dall'assemblea stessa, o anche su richiesta della maggioranza del comitato dei genitori, ove esso sia stato espresso dalla stessa assemblea.L'assemblea comunque deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che deve essere inviato al preside perché ne prenda visione.Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, il preside ed i docenti di classe o di istituto a seconda del tipo di assemblea.

Art.17 - Funzionamento della biblioteca, dei gabinetti scientifici, dei laboratori e della palestra.

Il funzionamento della biblioteca è disciplinato dai seguenti criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, sentito il collegio dei docenti:a) l'accesso alla biblioteca da parte dei docenti, dei genitori e degli studenti è consentito anche - nei limiti del possibile - nelle ore pomeridiane;b) l'accesso al prestito o alla consultazione deve essere agevole.c) funzionamento dei gabinetti scientifici e dei laboratori deve essere tale da facilitarne l'uso da parte degli studenti, possibilmente anche in ore pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza di un docente. d) Il funzionamento delle palestre deve essere tale da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola, e, nei casi di necessità, ad altre scuole.Per l'utilizzo degli spazi scolastici da parte di figure esterne alla scuola si farà riferimento alla normativa in vigore.

Art.18 - Vigilanza sugli alunni.Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l'uscita dalla medesima, valgono le norme seguenti:a) gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, prelevati all'ingresso dai docenti della prima ora, che li accompagneranno in classe vigilando sulla loro sicurezza;b) gli alunni in ritardo rispetto all'orario, di cui sopra, sono ammessi in classe con decisione del preside o del docente delegato; qualora il ritardo fosse abituale, il preside provvederà a contattare i genitori per chiederne ragione;c) gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni solo su richiesta dei genitori, ovvero per serie motivazioni valutate dal preside e di cui bisognerà informare i genitori;d) la presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, ecc.) che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici;e) le assenze vanno giustificate sull'apposito libretto che verrà esibito il giorno del rientro a scuola all'insegnante della prima ora; in caso di non giustificazione il primo giorno l'allievo deve essere mantenuto in classe per giustificare il giorno successivo; in mancanza egli dovrà essere mandato dal dirigente scolastico che provvederà ad informarne i genitori e disporrà in merito; per le assenze causate da malattia è necessario esigere il certificato medico quando esse si protraggono per oltre cinque giorni;f) durante l'intervallo delle lezioni, che è almeno di 10 minuti, è necessario che il personale docente di turno vigili sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose;

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g) durante la permanenza degli alunni nella scuola, gli stessi saranno costantemente vigilati dagli insegnanti che, qualora debbano allontanarsi, avvertiranno l’ausiliario assegnato al piano o un collega;h) al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avviene per piani (a cominciare dal primo) e con la vigilanza del personale docente di turno; le classi lasceranno le aule solo dopo lo squillo della campanella e non dovranno sostare nel corridoio in attesa della fine delle lezioni;i) l'uscita ai servizi deve essere consentita di norma dopo la prima ora di lezione e comunque non più di un alunno dello stesso sesso per classe per volta; in caso di uscite singole, la vigilanza sarà a cura del personale ausiliario assegnato al piano.l) durante le lezioni bisogna evitare di allontanare anche temporaneamente alunni dalla classe, indipendentemente dal loro comportamento; ove esso fosse particolarmente riprovevole l'insegnante provvederà ad informarne il preside che deciderà di conseguenza;m) gli alunni della scuola dell’infanzia entrano nella scuola al massimo entro un’ora dall’orario fissato per l’inizio delle lezioni, accolti e vigilati dalle insegnanti, ed escono dalla scuola nei 30 minuti che precedono l’orario fissato per il termine delle attività.

Art.19 - Rapporti individuali con le famiglie.Dovranno essere tenuti almeno tre colloqui collegiali con le famiglie, preferibilmente a novembre, a febbraio e alla fine di aprile. I singoli docenti della scuola secondaria di primo grado e primaria si renderanno disponibili, previo appuntamento preso tre giorni prima, in un’ ora settimanale di ricevimento, di cui dovrà essere data comunicazione alle famiglie; copia dei turni di ricevimento dovrà essere esposta all'albo della scuola e/o in incontri annuali stabiliti con delibera del collegio docenti e del consiglio d’Istituto

Art.20 – Accesso di estranei nella scuola.Non è consentito ad estranei l'accesso ai locali scolastici, a meno che non siano espressamente autorizzati dal dirigente scolastico che valuterà di volta in volta i motivi. E’ consentito l’accesso agli uffici, negli orari previsti, per il disbrigo di pratiche. Non è consentita comunque la vendita nei locali scolastici di qualsivoglia oggetto o pubblicazione, né è consentito l'accesso alle aule di chiunque voglia proporre direttamente agli alunni materiali, concorsi, o quant'altro si presenti come una richiesta di denaro.I genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia consegnano l’alunno all’insegnante. E’ fatto divieto di entrare nelle aule o nelle sezioni, fatta eccezione, durante il primo mese di lezione o di attività, per i genitori degli alunni delle classi o delle sezioni iniziali.E’ fatto obbligo al personale ausiliario di impedire l’accesso alla scuola ad estranei in orario non stabilito.

Art.21 - Dei professori.I professori hanno l'obbligo di vigilare sugli alunni per tutto il tempo in cui sono loro affidati. Il cambio fra gli insegnanti al termine delle ore di lezione deve essere

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celere in modo da non lasciare gli alunni soli in classe per tempi superiori ai normali trasferimenti da un'aula all’altra. Nel caso che l'insegnante dovesse lasciare una classe perché impegnato con una lezione in un'altra senza ricevere il cambio, provvederà ad affidare la classe ad un ausiliario che effettuerà la sorveglianza fino all’arrivo del docente di turno. In caso di ritardo del docente, l'ausiliario dovrà informarne il preside che provvederà alle sostituzioni. Quando un ritardo supera i 10 minuti il preside provvederà a sostituire il docente ritardatario e quest'ultimo dovrà essere considerato in permesso per l'intera ora che dovrà recuperare secondo i criteri stabiliti dalla legge. In caso di frequenti ritardi il preside dovrà chiederne conto ed ammonire il ritardatario al rispetto dell'orario di servizio.In caso di proclamazione di scioperi, gli insegnanti che non vi aderiscano, sono tenuti a presentarsi a scuola all'inizio della prima ora di lezione, per consentire al preside, o a chi in quel momento è il responsabile della scuola, di approntare un orario di emergenza rispettando l'orario di servizio previsto per quel giorno dei docenti presenti. Il dirigente scolastico, per garantire l'incolumità degli allievi, può, nei giorni precedenti allo sciopero, chiedere ai docenti di comunicare, l'intenzione o meno di aderire allo sciopero, così da poter adottare tutte le misure necessarie fino alla sospensione dell'intero servizio scolastico se dovesse essere necessario.Nei rapporti con gli alunni i professori debbono astenersi da ogni forma di punizione corporale e morale tale da risultare mortificante per i ragazzi. Devono altresì evitare di usare parole offensive per la dignità delle persone.Ai professori può essere concesso di esercitare una libera professione purché essa, per la sua natura e per l'entità dell'impegno, non sia nociva al diritto allo studio dei ragazzi ed al funzionamento della scuola. In questo caso il dirigente scolastico dovrà revocare tale autorizzazione. L'autorizzazione ha valore annuale e va richiesta all'inizio di ogni anno scolastico.E' proibito impartire lezioni private ad alunni della propria scuola. Prima di assumere una qualsiasi lezione privata, i professori sono tenuti ad informarne il dirigente al quale devono comunicare il nome dell'allievo e la sua provenienza.

Art.22 - Del restante personale. Tutto il personale non insegnante è tenuto ad osservare gli orari di servizio ed ad adempiere a tutte le mansioni a cui è sottoposto per effetto della normativa vigente. Dovrà essere gentile, cortese, disponibile e rispettoso con gli alunni, col pubblico e con il restante personale della scuola.La presidenza e la segreteria devono stabilire un orario giornaliero di accesso al pubblico tale da permettere all'utenza di fruirne senza troppe difficoltà.Il personale ausiliario deve garantire l’igiene degli ambienti scolastici, vigilare sulle porte d'ingresso e di uscita dalla scuola, dare le opportune delucidazioni al pubblico, mantenere costantemente il posto di servizio, vigilare sugli alunni affidati, vigilare sull'afflusso ai bagni e coadiuvare gli insegnati nella vigilanza durante l'ingresso, l'uscita, la ricreazione, le attività didattiche interne ed esterne alla scuola che prevedono la presenza contemporanea di più classi.

Art.23 – Festeggiamenti.In occasione di ricorrenze religiose e civili; a conclusione di percorsi formativi; nei momenti di documentazione e pubblicizzazione delle esperienze scolastiche, si

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possono organizzare festeggiamenti, momenti di gioco e drammatizzazioni, sempre che realizzino il conseguimento di obiettivi didattici ed educativi.

Art.24 – Uso e custodia dei sussidi didattici.I sussidi didattici vengono affidati ogni anno ad un incaricato che ne controllerà l’uso da parte de docenti e degli alunni.

CAPITOLO 9

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

Principali riferimenti normativi in materia di viaggi d’istruzione

• C.M. n. 291 del 1992 / D.L n. 111/17/3 del 1995• C.M. n. 623 del 1996• D.I. n. 44 del 2001 / Nota ministeriale prot. 645/2002• Circolare n. 36 del 1995 / Circolare ministeriale interna n. 3 del 1995• Circolare ministeriale n.380 del 1995• Art. n. 1321-1326-1328 Codice Civile

PREMESSA

I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, rappresentano per gli alunniun’occasione formativa. Tali iniziative hanno valenza didattica e integrano la normale attività della scuola contribuendo alla formazione dei discenti. I viaggi di istruzione, difatti, favoriscono la socializzazione e lo sviluppo delle dinamiche socio-affettive e relazionali degli allievi ampliandone al contempo gli orizzonti culturali e le conoscenze.Il presente regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato tenendo presenti le esigenze dell’istituto nell’ambito dell’autonomia della scuola.

ORGANIZZAZIONE

• Il Dirigente Scolastico individua una Commissione costituita da docenti dei tre ordiniscolastici : infanzia, primaria, secondaria di 1°grado, che avranno il compito di operare una collaborazione ed una mediazione tra i vari soggetti istituzionali: Dirigente, DSGA, Docenti dei Consigli di classe, interclasse, intersezione, affinché sia predisposto in modo corretto il piano annuale delle visite e viaggi d’istruzione (ENTRO DICEMBRE).• La Commissione prenderà visione delle iniziative che perverranno a scuola ed informerà i docenti sugli itinerari, sulle finalità e sulla concreta fattibilità delle proposte dando indicazioni sulla parte organizzativa, sui mezzi, sui costi.• La Segreteria osserverà i seguenti adempimenti:- fornire notizie agli interessati riguardo ai progetti approvati- consegnare la modulistica prevista al responsabile della gita

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- predisporre le lettere di incarico ai docenti- ritirare i bollettini del versamento effettuato dal docente responsabile o dai genitori e leautorizzazioni all’uscita degli allievi- preparare i mandati di eventuali anticipi alle agenzie e ulteriore saldo.• Nell’ambito di ciascun Consiglio di classe, interclasse o intersezione, il coordinatoreprovvederà ad esaminare le proposte, verificandone la coerenza con le finalità del POF e con le attività previste nella programmazione di classe, nell’ipotesi di valutazione positiva,provvederà ad indicare gli accompagnatori.• Le attività approvate dal Collegio docenti rientrano nel piano delle uscite e dei viaggid’istruzione della scuola.• Il D.S. valuta in base al regolamento contabile di cui al D.M. 44/01 e provvede con il DSGA a prendere contatti con agenzie individuate in applicazione al D.M. 44/01 e, incollaborazione con la Commissione specifica, opera un monitoraggio di tutte le iniziative ,abbinando le classi in modo opportuno e funzionale alla riuscita del progetto.Tipologia dei viaggi di istruzione1. Viaggi culturali finalizzati alla conoscenza del paesaggio e delle opere d’arte2. Viaggi ad aziende e partecipazione a mostre3. Viaggi connessi ad attività sportive, settimana bianca, campo scuola ecc.4. Visite guidate presso musei, parchi naturali, fattorie …( una sola giornata )5. Uscite didattiche per partecipare a conferenze, spettacoli teatrali, gare sportive ….La procedura in sintesi• Proposta dei Consigli di classe (per iscritto con indicazione delle finalità e del percorso)• Individuazione dei docenti accompagnatori e del referente all’atto della programmazione• Autorizzazioni dei genitori ( anche cumulativa annuale )• Autorizzazione del Dirigente scolastico.• I destinatari sono tutti gli alunni dell’Istituto per i quali è obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la patria potestà.

Resta confermata l'esclusione delle iniziative in parola per i bambini della scuola dell’infanzia, data la loro tenera età. Per questi ultimi, peraltro, sulla base delle proposte avanzate dal collegio dei docenti nell'ambito della programmazione didattico-educativa, il consiglio d’Istituto potrà deliberare l'effettuazione di brevi uscite secondo modalità e criteri adeguati in relazione all'età dei bambini, avendo cura di predisporre, ovviamente, ogni iniziativa di garanzia e di tutela per i bambini medesimi.

- E' opportuno che ad ogni viaggio partecipino studenti compresi nella medesima fascia di età, sussistendo tra coetanei esigenze ed interessi per lo più comuni.

- La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere consentita, solo nei casi in cui gli alunni debbano partecipare a gare o concorsi (attività sportive, concorsi canori o teatrali) a condizione che detta partecipazione non comporti oneri a carico del bilancio dell'istituto e/o responsabilità varie e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni.

- Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali, cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche

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 Destinazione

- Viaggi in Italia. Hanno lo scopo, come si è già detto, di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro Paese. Si ritiene consigliabile evitare di scegliere come meta località molto lontane dalla sede della scuola, privilegiando la propria regione e quelle confinanti o più vicine.

E' inoltre opportuno diversificare le mete, in modo tale che accanto alle più note città d'arte nelle quali, specie in taluni periodi dell'anno, più accentuato è il flusso dei turisti stranieri e italiani, siano tenute presenti anche località e centri minori, parimenti ricchi di patrimonio storico, artistico e culturale e, quindi, altrettanto rispondenti agli obiettivi formativi dei viaggi d'istruzione in argomento.

E' consigliabile che il personale della scuola incaricato dell'organizzazione dei viaggi o delle visite guidate informi il sindaco e l'Ente provinciale turismo delle località interessate, in vista dell'apprestamento di ogni misura che possa rendere più confortevole e più proficua l'iniziativa.

- Riguardo al primo ciclo della scuola primaria gli spostamenti dovranno avvenire nell'ambito delle rispettive province, mentre per il secondo ciclo l'ambito territoriale può essere allargato

all'intera regione. Ovviamente, tale criterio territoriale assume carattere generale e orientativo, essendo connesso con la volontà di evitare lunghi viaggi e con l'opportunità di far conoscere approfonditamente il proprio territorio. Infatti, non si esclude la possibilità di uno "sconfinamento" in altra provincia o regione, allorché la località di partenza sia confinante o, comunque prossima ad altra provincia o ad altra regione.

In tale ottica, sono consentiti, limitatamente al secondo ciclo e, comunque, in via del tutto eccezionale, uscite di un solo giorno, senza pernottamento, in territorio estero, purché la meta prescelta sia, per l'appunto, confinante;

Riguardo alla scuola secondaria di primo grado, gli spostamenti possono avvenire sull'intero territorio nazionale. Sono inoltre consentite brevi uscite di un solo giorno, senza pernottamento, in territorio estero, in occasione di viaggi che abbiano per meta zone di confine.

Limitatamente alle terze classi, gli uffici scolastici provinciali potranno eccezionalmente autorizzare, osservando con particolare rigore le dovute cautele, viaggi in Europa per la visita ad importanti organismi internazionali , ovvero viaggi connessi con manifestazioni culturali di risonanza internazionale o programmati in conseguenza dell'adesione ad iniziative internazionali.

Organi competenti

Le deliberazioni del consiglio d’Istituto, contenenti tutti gli elementi e la documentazione di cui appresso elencata, debbono essere trasmesse agli uffici scolastici provinciali, per la preventiva verifica circa la regolarità o legittimità delle procedure organizzative seguite, con particolare riguardo agli obiettivi cognitivo-culturali e relazionali che i viaggi debbono prefiggersi.

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In caso di conflitto tra il collegio dei docenti e il consiglio d'istituto, l'ufficio scolastico provinciale ha il potere di ristabilire il loro regolare funzionamento, proprio in forza del suddetto potere di vigilanza.

Per le visite guidate non è necessario trasmettere, per la vigilanza, le suddette deliberazioni, essendo sufficiente una comunicazione scritta in cui il capo di istituto, nel dare notizia della data di effettuazione della visita, assicuri il rispetto della normativa circa la sicurezza degli alunni e la validità didattica dell'iniziativa attuata.

Viaggi all'estero

Occorre sempre la preventiva autorizzazione dell'ufficio scolastico provinciale, ove trattasi di viaggi organizzati in qualunque Paese europeo o affaccianti nel bacino del Mediterraneo. Come per i viaggi all'interno, è necessario che detto ufficio riceva tutti gli atti con congruo anticipo rispetto alla data prevista per l'effettuazione del viaggio.

In nessun caso possono essere concesse autorizzazioni per viaggi in Paesi la cui situazione interna possa fornire motivi di preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti.

 Durata dei viaggi e periodi di effettuazione

Considerata l'opportunità che per il completo svolgimento dei programmi di insegnamento non vengano sottratti tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in sei giorni complessivi il periodo massimo utilizzabile per le visite guidate, i viaggi di istruzione e per attività sportive, per ciascuna classe.

Il limite dei sei giorni potrà essere superato, in via del tutto eccezionale e previa autorizzazione scritta dell'ufficio scolastico provinciale, in presenza di specifici progetti organicamente inseriti nella programmazione didattica che intendono conseguire obiettivi di particolare importanza formativa e di rilevante interesse, in coerenza con la tipologia dei vari indirizzi di studio ed anche in relazione ai vari aspetti sperimentali.

E' fatto divieto di effettuare visite e viaggi nell'ultimo mese delle lezioni, durante il quale l'attività didattica è, in modo più accentuato, indirizzata al completamento dei programmi di studio, in vista della conclusione delle lezioni

.Al divieto di effettuare viaggi nell'ultimo mese di lezione si può derogare solo per l'effettuazione di viaggi connessi ad attività sportive scolastiche nazionali ed internazionali o di attività collegate con l'educazione ambientale, considerato che tali attività all'aperto non possono, nella maggior parte dei casi, essere svolte prima della tarda primavera.

La realizzazione dei viaggi non dovrà coincidere con altre particolari attività istituzionali della scuola (scrutini, elezioni scolastiche, etc.).

Per ragioni di sicurezza, è fatto divieto, in via generale, di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio nelle ore notturne. Le ragioni poste a sostegno di tale divieto sono connesse, da un lato, alla

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volontà di prevenire alla partenza (ed, eventualmente, anche in arrivo) disguidi, talora pericolosi, nel raduno dei partecipanti, dall'altro alla constatazione che l'itinerario da percorrere prima di arrivare a destinazione può inserirsi a pieno titolo nel contesto delle finalità educative della iniziativa.

Docenti accompagnatori

Sono individuati i docenti appartenenti alle classi frequentate degli alunni partecipanti al viaggio e preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità.

Nei viaggi finalizzati allo svolgimento di attività sportive, la scelta degli accompagnatori cadrà sui docenti di educazione motoria, con l'eventuale integrazione di docenti di altre materie cultori dello sport interessato o in grado per interessi e prestigio di aggiungere all'iniziativa una connotazione socializzante e di promuovere un contatto interdisciplinare che verifichi il binomio cultura-sport.

Per i viaggi all'estero, si deve curare che almeno uno degli accompagnatori possieda un'ottima conoscenza della lingua del Paese da visitare.

È superfluo rammentare che detto incarico comporta l'obbligo di un’attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'art. 2047 del codice civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge 11 luglio 1980, n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.

Una vigilanza così qualificata deve essere esercitata non solo a tutela dell'incolumità degli alunni, ma anche a tutela del patrimonio artistico nei cui confronti troppo spesso, purtroppo, vengono da più parti lamentati danni, anche gravi, a causa dell'irrazionale e riprovevole comportamento dei singoli alunni o di gruppi di essi.

Quanto al numero si conviene che nella programmazione dei viaggi debba essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni, fermo restando che l'eventuale elevazione di un’ unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe può essere deliberata.

Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, si demanda alla ponderata valutazione dei competenti organi collegiali di provvedere, in via prioritaria, alla designazione di un qualificato accompagnatore contemplato al primo capoverso del presente punto, nonché di predisporre ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione.

Ai fini del conferimento dell'incarico, il dirigente scolastico, nell'ambito delle indicazioni fornite dal consiglio di istituto e secondo le modalità e i criteri fissati al precedente capoverso, individua i docenti, tenendo conto della loro effettiva disponibilità, prima di procedere alle relative designazioni. La medesima linea procedurale sarà seguita ai fini delle eventuali integrazioni o sostituzioni, ove non sia stato raggiunto il numero degli accompagnatori richiesto.

Deve essere assicurato, di norma, l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo anno scolastico.

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Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pure essendo comunque sempre auspicabile una rotazione dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante.

I docenti accompagnatori, a viaggio di istruzione concluso, sono tenuti ad informare gli organi collegiali ed il capo di istituto, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita guidata, con riferimento anche al servizio fornito dall'agenzia o ditta di trasporto.

La relazione degli accompagnatori consente al capo di istituto di riferire a sua volta all'ufficio scolastico provinciale il quale, ove noti che in più occasioni una medesima agenzia o ditta di trasporto abbia dato luogo a gravi inconvenienti o rilievi, provvede a segnalarla alle istituzioni scolastiche dipendenti perché ne tengano conto nell'organizzazione delle iniziative future.

Si consiglia di utilizzare il treno, ogni volta che i percorsi programmati lo consentano, specie per i viaggi a lunga percorrenza.

In proposito è auspicabile che le località direttamente collegate con la ferrovia siano raggiunte attraverso un’oculata combinazione treno + pullman.

Circa i suddetti viaggi a lunga percorrenza, se ne consente l'effettuazione anche nelle ore notturne, in deroga al divieto generale previsto precedentemente.

Si precisa che i viaggi a lunga percorrenza, rientranti nella deroga, sono quelli che si protraggono per l'intera notte e si concludono, in base agli orari ferroviari ufficiali, in ore propizie a consentire l'agevole espletamento, da parte degli accompagnatori di tutti gli adempimenti connessi con la sistemazione in albergo della comitiva.

Il consiglio d’Istituto delibera inoltre:

-di avvalersi di agenzie i viaggio in possesso di licenza di categoria A, A illimitata e B ed in grado, pertanto, di fornire un servizio completo dal viaggio, comprensivo della sistemazione in albergo, all'assistenza nella visita della località meta del viaggio (agevolazioni di orario o di ingresso nelle visite a musei, edifici pubblici, stabilimenti industriali, etc.)

- nella scelta dell'agenzia di viaggio cui affidare la fase pratica di attuazione dell'iniziativa, gli incaricati devono accertare con la massima diligenza, eventualmente consultando anche l'Ente provinciale turismo e le Aziende di promozione turistica (APT), l'assoluta affidabilità e serietà dell'agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti

- nella scelta dell'agenzia di viaggio o della ditta di autotrasporti deve essere osservata la procedura di cui all'art. 34 del D.I. 28 maggio 1975, che prevede, tra l'altro, l'acquisizione agli atti del prospetto comparativo di almeno tre ditte interpellate.

Nel caso di specie, detto prospetto, stilato dalle ditte sulla base di una richiesta scritta della scuola, uguale per tutte le ditte interpellate, dovrà essere allegato alla deliberazione del consiglio di istituto.

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- All'agenzia prescelta dovrà essere richiesta una dichiarazione da acquisire agli atti della scuola e da allegare alla deliberazione del consiglio di circolo o di istituto ( da inviare all'ufficio scolastico provinciale, nei casi previsti) con la quale l'agenzia stessa garantisca:

a) di essere in possesso dell'autorizzazione regionale all'esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo, precisandone gli estremi e fornendo gli eventuali riferimenti (secondo le varie leggi regionali) in ordine all'iscrizione, nell'apposito registro-elenco, del titolare e del direttore tecnico;

b) di rendersi responsabile in toto dell'osservanza delle norme di legge nell'organizzazione del viaggio, assumendosi la piena responsabilità in ordine ad eventuali omissioni o inadempienze;

c) di essere in possesso, in caso di viaggio effettuato con automezzo, di tutti i requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in materia di circolazione di autoveicoli. A questo riguardo, si fa rinvio alle garanzie segnatamente indicate al successivo punto 9.8.

- In occasione di visite guidate e di brevi gite effettuate con automezzi di proprietà del Comune, condotti da autisti dipendenti comunali, nessuna dichiarazione o documentazione dovrà essere richiesta all'ente locale circa il possesso dei requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in materia di circolazione di autoveicoli.

Sull'argomento sono fatte salve, ovviamente, anche le disposizioni aggiornate impartite dal Ministero dei Trasporti nell'ambito della propria competenza.

- Per tutti i viaggi, comunque organizzati, l'agenzia di viaggio o la ditta di autotrasporti deve garantire per iscritto:

a) che nel viaggio di istruzione, allorché per motivi del tutto eccezionali, sia garantito l’automezzo in movimento per un periodo superiore alle 9 (nove) ore giornaliere con la presenza nello stesso di due autisti. L'alternarsi alla guida dei due autisti consente l'osservanza del regolamento CEE n. 3820 del 20 dicembre 1985, il quale, prescrive che il periodo di guida continuata di un medesimo autista non può superare le quattro ore e mezza;

b) che, in tutti i casi in cui il viaggio preveda un percorso di durata inferiore alle ore 9 giornaliere, l'autista effettuerà un riposo non inferiore a 45 minuti ogni quattro ore e mezza di servizio;

c) spetta, inoltre, alle agenzie di viaggio assicurare che la sistemazione alberghiera offerta presenti, sia per l'alloggio che per il vitto, i necessari livelli di igienicità e di benessere per i partecipanti. A questo riguardo è, comunque, opportuno che gli organizzatori si assicurino che l'alloggio non sia ubicato in località moralmente poco sicure o eccessivamente lontane dai luoghi da visitare.

Altri aspetti finanziari

-Le spese per la realizzazione di visite guidate e viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive, compreso il pagamento delle indennità di missione del personale docente, dovranno essere imputate sugli appositi capitoli del bilancio, che dovranno essere opportunamente datati.

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- Eventuali contributi elargiti da regioni, enti locali o istituzioni diverse, nonché le quote eventualmente poste a carico dei partecipanti, devono essere sempre versate nel bilancio dell'istituto.

- I pagamenti disposti a qualsiasi titolo per lo svolgimento delle iniziative in argomento, in Italia o all'estero, devono avvenire esclusivamente attraverso i normali documenti contabili.

In quest'ambito è consentito l'accreditamento al preside o ad uno dei docenti accompagnatori di una somma in denaro per piccole spese impreviste o da regolarsi in contanti durante il viaggio.

Il preside o il docente renderanno conto di dette spese con la documentazione.

La documentazione

Si rammenta che la documentazione da acquisire agli atti della scuola, per essere esibita prontamente ad ogni richiesta dell'organo superiore, è la seguente:

a) l'elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classi di appartenenza;

b) le dichiarazioni di consenso delle famiglie, se trattisi di alunni minorenni;

c) l'elenco nominativo degli accompagnatori e le dichiarazioni sottoscritte circa l'assunzione dell'obbligo della vigilanza;

d) il preventivo di spesa e delle disponibilità finanziarie a copertura, con l'indicazione delle eventuali quote poste a carico degli alunni;

e) il programma analitico del viaggio;

f) la dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell'iniziativa;

g) ogni certificazione, attestazione o dichiarazione utili ad accertare la sicurezza dell'automezzo utilizzato (cfr. punti 9.7, 9.8, 9.9);

h) prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate (cfr. punto 9.6);

i) specifiche polizze di assicurazione contro gli infortuni (cfr. punto 10).

Ai suddetti atti deve sempre fare riferimento la delibera del consiglio d’ istituto, la quale dovrà, inoltre, contenere:

l) la precisazione che è stato sentito il parere del consiglio di classe e del collegio dei docenti;

m) la precisazione, per i viaggi organizzati per l'estero, che tutti i partecipanti sono in possesso di documenti di identità validi per l'espatrio.

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CAPITOLO 10

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

Nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti DPR n. 249 del 1998, del DPR n 235/2007 il Consiglio d'Istituto delibera il seguente Regolamento:

FINALITA' DELLA SCUOLALa scuola forma ed educa mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. E' il luogo dove si sviluppa il dialogo, la ricerca e dove cresce l'esperienza sociale. In essa ognuno, agendo con pari dignità, pur nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione al senso civico, la realizzazione al diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità. La scuola fonda il suo progetto educativo sulla qualità della relazione insegnante- studente.

DIRITTI DELLO STUDENTE Lo studente ha diritto: - ad una formazione culturale e sociale qualificata che rispetti e valorizzi la sua identità;- ad una conoscenza consapevole dei percorsi disciplinari, opzionali, integrativi attivati;- ad una scuola attiva, aperta al dialogo costruttivo; - allo studio, alla trasparenza delle valutazioni, all'avvio di un percorso di autovalutazione che lo porti ad individuare i propri punti di forza e le proprie carenze per esercitare scelte personali, sociali e civiche consapevoli e ponderate;- alla partecipazione attiva e responsabile alla vita scolastica;- ad una scuola accogliente, sicura e organizzata in funzione ai suoi bisogni di crescita, ad ambienti sicuri.

La scuola si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza, di religione e ripudia ogni barriera ideologica, sociale, culturale e ogni forma di razzismo.

DOVERI DELLO STUDENTELo studente è tenuto:- al rispetto verso i propri compagni e verso tutto il personale della scuola, al mantenimento di un comportamento corretto- a frequentare regolarmente e ad assolvere con assiduità i propri compiti- all'osservanza di norme e regolamenti sia organizzativi che di sicurezza dettati dai regolamenti scolastici- all'utilizzo corretto delle strutture dei laboratori e dei sussidi didattici in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola - a condividere la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e ad averne cura - a risarcire il danno materiale causato per colpa o volontariamente, una volta accertate le sue responsabilità

LA SCUOLASi impegna a: - creare un clima di serenità e di cooperazione con i genitori;- promuovere con ogni singolo alunno un clima di confronto e di reciprocità per motivarlo

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all'apprendimento; - realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative, le metodologie didattiche elaborate nel Piano dell'Offerta Formativa anche attraverso percorsi di formazione, aggiornamento e ricercazione dei propri docenti ;- comunicare alle famiglie l'andamento didattico e disciplinare ( valutazioni, assenze, ritardi..) allo scopo di ricercare ogni possibile sinergia.

Provvedimenti disciplinari1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino del rapporto all'interno della comunità scolastica, al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale a vantaggio della comunità scolastica

2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

3. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.

4. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. La sospensione temporanea è di competenza del Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente Scolastico o dal vicario e può essere irrogata anche con l'obbligo di frequenza /presenza. In casi urgenti la sospensione può essere disposta direttamente dal dirigente.

5. Per mancanze molto gravi è previsto l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per più di 15 giorni, l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato. Tali sanzioni possono essere disposte quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. Esse rientrano nelle competenze del Consiglio d'Istituto su proposta del rispettivo Consiglio di Classe o team, tenuto conto della normativa vigente riguardante i reati penali.

6. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla Commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

7. I provvedimenti dovranno essere presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli stessi.

8. Nei periodi di allontanamento si prevede, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9. Gli studenti che rispettano le regole, che si dimostrano cooperativi, sono sempre meritevoli di stima e, in casi particolari, anche valorizzati con note di apprezzamento.

10. Sono considerate infrazioni o mancanze tutti quei comportamenti che si configurano come non rispettosi delle norme stabilite nel Regolamento d'Istituto

Le infrazioni sono raggruppate secondo le seguenti categorie:a) mancanza ai doveri scolastici b)mancanze comportamentalic)mancanze verso la comunità

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11. Gli studenti che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni disciplinari:

12. richiamo verbale;

13. consegna da svolgere in classe;

14. consegna da svolgere a casa;

15. richiamo scritto con annotazione sul diario personale;

16. esclusione dalla ricreazione con i compagni. L'insegnante che adotta il provvedimento deve garantire la sorveglianza dell'alunno nei modi che riterrà più idonei;

17. ammonizione scritta sul registro di classe;

18. convocazione scritta dei genitori da parte del coordinatore;

19. esclusione dalle visite didattiche e dai viaggi di istruzione;

20. attività a favore dei compagni o della scuola, lavori manuali( pulizia aule, sistemazione biblioteca o altri locali..) e lavori socialmente utili;

21. riparazione del danno o risarcimento;

22. allontanamento dalla scuola da uno a 15 giorni;

23. allontanamento dalla comunità scolastica.

24. In caso di impossibilità di gestione dell'alunno all'interno della classe o della scuola, è prevista la possibilità di allontanarlo durante le lezioni, tramite convocazione telefonica dei genitori.

Elementi di valutazione della gravità del comportamento sono:25. l'intenzionalità;

26. il grado di negligenza o di imprudenza, anche in riferimento alla prevedibilità dell'evento da parte dello studente;

27. il concorso nella mancanza di più studenti tra loro;

28. la sussistenza di altre circostanze aggravanti o attenuanti con riferimento anche al pregresso comportamento dello studente.

TABELLA ESPLICATIVA DELLE MANCANZE E SANZIONI (AI SENSI DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA E ART. 328 DEL D.L.VO 297 DEL 16/04/1999 E DEL DPR N. 235 DEL 21/11/2007Per reiterazione del comportamento si intende la mancanza ripetuta per tre volte.

Mancanza ai doveri scolastici

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Descrizione Sanzione Reiterazione comportamento

organo competente sanzione

Mancato rispetto dei doveri scolastici( non seguire le lezioni, non effettuare i compiti, non portare il materiale)

Richiamo orale Richiamo scritto sul libretto personale

Insegnanti

Mancata trasmissione di voti alla famiglia, contraffazione di voti, falsificazione firma

Richiamo scritto sul libretto personale

Convocazione genitori

Insegnanti

Ritardi, assenze ingiustificate

Richiamo scritto sul libretto personale

Convocazione genitoriVerifica assenze tramite telefonata a casa

Insegnanti

Mancanze comportamentali

Descrizione Sanzione Reiterazione comportamento

organo competente sanzione

a)- Disturbo durante le lezioni, durante il cambio dell'ora. b)- Comportamento scorretto nei confronti dei compagni.c)- Comportamento offensivo nei confronti di compagni e adulti. d)- Ricorso ad un linguaggio scorretto, volgare

Richiamo orale.

Esclusione ricreazione.

Richiamo scritto sul libretto personale.Annotazione registro classe.Convocazione genitori.

Eventuale sospensione

Insegnanti

Insegnanti

Consiglio. di Classe

Ricorso alle vie di fatto con compagni, intimidazioni, minacce, atti di bullismo

Esclusione ricreazione

Esclusione uscite didattiche

Convocazione genitori

Eventuale sospensione fino a 15 gg. Oltre 15 gg.

Insegnanti

Consiglio di Classe

C. Istituto

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Violazione del divieto di introduzione di oggetti e sostanze pericolose

Convocazione immediata dei genitori

Intervento di sostegno

Insegnanti Dirigente

Violazione del divieto di introduzione di oggetti non inerenti l'attività scolastica (giornalini, giochi, videogiochi…)

Ritiro e consegna solo ai genitori

a)- Violazione del divieto dell'uso del cellulareb)- Violazione del divieto di riprendere compagni, professori e personale scolastico con videofonini

Ritiro del cellulare e restituzione solo ai genitori Pagamento ammenda (come da normativa vigente)

* in caso i

danneggiamento a vestiario, mobili, suppellettili e infrastrutture … all'alunno vengono addebitate le spese di riparazione, sostituzione e ripristino. Le spese per i danni per i quali non siano stati individuati i colpevoli saranno ripartite fra tutti gli alunni.

IMPUGNAZIONI- L'applicazione delle sanzioni che prevedono la sospensione dalle lezioni sono sempre precedute da una contestazione scritta degli addebiti e immediata convocazione dei genitori; in tale sede, potranno appellarsi. La mancata presenza alla convocazione o contestazione scritta agli addebiti sarà considerata una tacita accettazione della sanzione.

- Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chi ne abbia interesse, entro quindici giorni dalla loro irrogazione, all'organo di garanzia interno alla scuola, che deve decidere nel termine di dieci giorni.

- L'organo di garanzia è formato da un docente, designato dal Consiglio d'Istituto, da due genitori e dal dirigente scolastico e dura in carica tre anni. Saranno eletti anche un docente e un genitore come membri supplenti.

- L'organo di garanzia decide, su richiesta di chi ne abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

“educare istruendo”

Mancanze verso la comunitàDescrizione Sanzione Reiterazione

comportamentoorgano competente sanzione

Violazione delle disposizioni sulla sicurezza che può incidere anche sui compagni e adulti

Richiamo scritto sul libretto personale

Richiamo scritto sul registro Sospensione

Insegnanti Consiglio di Classe

Utilizzo scorretto delle strutture, strumentazioni e sussidi didatticiIncuria e danneggiamento di beni altrui e della scuola, atti vandalici *

Avvertimento scritto e riparazione del danno e/o risarcimento monetario

risarcimento del dannoe/o lavori socialmente utili

InsegnantiConsiglio di Classe

Sottrazione indebita di beni altrui

Convocazione genitori risarcimento del danno

risarcimento del dannoe/o lavori socialmente utili

Consiglio di Classe

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- Saranno valide le deliberazioni effettuate con la presenza di almeno tre membri dell'Organo di Garanzia

- Il Direttore dell'USR (Ufficio Scolastico Regionale) della Puglia, o un suo delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti da chi vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, tramite il parere vincolante di un organo di garanzia regionale che svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita o di memorie scritte prodotte da chi propone reclamo.

CAPITOLO 11

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA

Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico Visto l’art. 3 del DPR 235/2007; Preso atto che:

-la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;

-la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;

-ll rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento che sostiene l’impegno formativo ed educativo;

-alla promozione ed allo sviluppo di ciò, i genitori, gli studenti e gli operatori scolastici dedicano impegno particolare, i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono.

1. Reciprocità nei diritti e doveri

I documenti fondamentali d’istituto (regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa – POF -, programmazioni ecc) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici.Essi sono adeguatamente pubblicizzati sul sito web”www.istituto comprensivorosei.it”

2. Impegni di corresponsabilitàIl genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:

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a. ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate;

b. a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.

Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

3. DisciplinaIl genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:

a. le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni disciplinari;

b. nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);

c. il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazion

S o t t o s c r i v o n o i l s e g u e n t e p a t t o e d u c a t i v o d i c o r r e s p o n s a b i l i t à

  La scuolasi impegna a

La famigliasi impegna a

L’alunno/asi impegna a

OFFERTAFORMATIVA

Rendere un servizio alla persona attraverso l’elaborazione e la realizzazione della propria offerta formativa;

presentare e pubblicizzare il POF. e tutte le attività progettate;

proporre un’Offerta Formativa che favorisca il “benessere” psicofisico necessario all’apprendimento e allo sviluppo della persona;

Prendere visione del Patto Educativo di Corresponsabili-tà, condividerlo e farne motivo di riflessione con i propri figli;

prendere visione del POF , per le parti di competenza;

conoscere il Regolamento di

Conoscere il POF, per le parti di competenza;

conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità tra scuola e famiglia;

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Istituto;

RELAZIONALITÀ

condurre l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé, guidandolo alla conquista della propria identità;

creare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni;

maturare sempre di più l’abilità professionale di saper comunicare con i genitori a livello individuale e assembleare;

ricercare linee educative condivise con i docenti per un’efficace azione comune;

ricercare e costruire con i docenti una comunicazione chiara e corretta basata sull’ascolto reciproco;

rispettare i docenti, i compagni e tutto il personale della scuola sviluppando rapporti di integrazione e di solidarietà;

rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e tutto il patrimonio comune della scuola;

non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza ed il regolare svolgimento delle lezioni;

tenere, anche fuori della scuola, un comportamento educato e rispettoso verso tutti;

INTERVENTIEDUCATIVI

sviluppare/consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e locale;

rafforzare il senso di collaborazione, cooperazione e responsabilità;

far rispettare le norme di sicurezza da parte degli operatori e degli studenti;

far rispettare le norme di comportamento perché le regole di convivenza civile si trasformino in comportamenti condivisi;

firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione;

risolvere eventuali conflitti o situazioni problematiche attraverso il dialogo e la fiducia reciproca;

rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola;

evitare di “giustificare” in modo troppo parziale il

utilizzare il diario per annotare puntualmente i lavori assegnati;

far firmare puntualmente le comunicazioni scuola-famiglia;

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proprio figlio; essere disposti a

dare credito agli insegnanti;

controllare che l’abbigliamento sia adeguato al luogo;

PARTECIPAZIONE

prendere in considerazione le proposte dei genitori e degli alunni;

favorire la presenza e la partecipazione degli studenti, delle famiglie, degli operatori scolastici e del territorio alle attività proposte;

tenersi aggiornata sull’attività scolastica dei propri figli verificando il diario;

partecipare agli incontri scuola-famiglia documentandosi sul profitto in ciascuna disciplina;

informarsi costantemente del percorso didattico - educativo svolto a scuola;

partecipare con attenzione durante le attività scolastiche;

intervenire costruttivamente ;

agire produttivamente;

INTERVENTIDIDATTICI

individuare i bisogni formativi espliciti e non;

rilevare le carenze e individuare gli obiettivi da conseguire;

predisporre interventi di aiuto, consulenza, assistenza e supporto per lo studio individuale;

progettare interventi di sostegno e recupero;

mettere in atto strategie innovative e proporre agli studenti attività, anche di tipo

prendere periodicamente contatto con gli insegnanti;

collaborare con gli insegnanti per l’attuazione di eventuali strategie di recupero e approfondimento;

aiutare il figlio ad organizzare gli impegni di studio e le

riflettere sul proprio impegno scolastico e sul proprio metodo di studio e apportarvi i correttivi necessari;

impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici;

consultare il diario per eseguire regolarmente i compiti assegnati;

svolgere i compiti con ordine e precisione;

in caso non venissero svolti, presentare giustificazione

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laboratoriale; creare situazioni di

apprendimento in cui gli studenti possano costruire un sapere unitario;

guidare gli studenti a valorizzare il patrimonio culturale;

programmare le verifiche al termine di ogni percorso didattico;

spiegare i criteri di verifica e di valutazione;

distribuire e calibrare i carichi di studio;

verificare sistematicamente lo studio per abituare l’alunno ad una corretta applicazione e sviluppare il metodo di studio;

provvedere tempestivamente alla correzione delle prove di verifica attivando processi di auto-correzione e di valutazione;

attività extrascolastiche in modo adeguato e proporzionato;

controllare che il proprio figlio abbia eseguito con cura i compiti assegnati dopo aver consultato il diario;

scritta dai genitori;

VALUTAZIONE

comunicare alle famiglie la situazione dei propri figli: carenze, interventi/ azioni/ corsi, obiettivi da raggiungere ed esiti;

collaborare e confrontarsi con le insegnanti per potenziare nel ragazzo una coscienza delle proprie risorse e delle proprie carenze;

avere consapevolezza delle proprie capacità, dei propri limiti e dei risultati conseguiti;

PUNTUALITÀ garantire la puntualità delle lezioni;

essere tempestiva nelle comunicazioni alle famiglie;

rispettare l’orario di ingresso;

limitare al minimo indispensabile

rispettare l’ora d’inizio delle lezioni;

far firmare sempre gli avvisi scritti;

portare sempre la

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le assenze, le uscite o le entrate fuori orario;

giustificare sempre eventuali assenze o ritardi per garantire la regolarità della frequenza scolastica;

giustificazione delle assenze;

portare sempre il libretto personale;

NORMATIVE

informare sulla normativa vigente in materia di fumo, uso del cellulare ….. presentare i divieti esplicitati nel Regolamento di Istituto;

tutelare la privacy di ciascun alunno ;

educare al rispetto dei divieti disciplinati dalla legge;

far riflettere il proprio figlio sul rispetto del Regolamento Scolastico e della normativa vigente;

rispettare quanto previsto dalle norme e dal Regolamento Scolastico;

riflettere sui comportamenti da adottare nei luoghi pubblici;

osservare nei confronti di tutti la stessa attenzione e riservatezza che si richiede per se stessi;

accettare le sanzioni come momento di riflessione sui propri errori;

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ATTIVANDALICI

indagare sui responsabili del danno;

valutare l’entità del danno da parte degli appositi organi competenti;

esigere la riparazione del danno;

individuare le sanzioni disciplinari in sede di Consiglio di Classe, Interclasse e di Istituto;

avvertire le Forze dell’Ordine se il danno è grave.

risarcire al soggetto o ai soggetti danneggiato/i il danno provocato;

far riflettere il proprio figlio sul comportamento da adottare in una comunità;

mettere in pratica provvedimenti correttivi atti a migliorare il comportamento del proprio figlio.

rispettare le decisioni prese dalla scuola;

mantenere un comportamento corretto nel rispetto del Regolamento di Istituto.

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