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• Anno 19 - Numero 20 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 25 Gennaio 2010 9 771120 606304 00125 NELL’INSERTO, LA FIGURA DELL’AMMINISTRATORE DI SISTEMA PRIVACY DI MARINO LONGONI I l redditometro sarà uno degli strumen- ti più importanti sui quali puntare per la battaglia contro l’evasione fiscale dei prossimi anni. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, nel corso del forum fiscale di venerdì scorso su «l’Iva e le altre novità fiscali del 2010». Befera ha anche precisato che sta per esse- re istituito un tavolo con le associazioni di categoria del lavoro autonomo per cercare di svecchiare lo strumento e renderlo adat- to al ruolo che gli si vuole attribuire nella lotta all’evasione. Il redditometro infatti, secondo Befera, grazie all’incrocio dei suoi risultati con quelli della dichiarazione dei redditi, sta dando risultati definiti «mol- to interessanti» e, pur par- tendo dalla base attuale di 20 ac- certamenti/anno, le sue poten- ziali- tà non potranno che essere incrementate. Il direttore dell’Agenzia delle entrate ha anche confermato quanto anticipa- to nei giorni scorsi da ItaliaOggi Sette circa l’intenzione di mettere sul mercato l’enorme banca dati degli studi di settore. Precisando che questa operazione sarà fatta nelle prossime settimane durante una cerimonia che si terrà a L’Aquila, an- che perché per le imprese e i professionisti di questa città, e solo per loro, l’uso della banca dati sarà completamente gratuito. Al sistema paese sarà quindi messo a di- sposizione uno strumento importante per migliorare le proprie capacità previsio- nali e di progettazione. Nella banca dati gestita dalla Sogei sono infatti presenti informazioni accumulate per un periodo di circa dieci anni relative a oltre 4 mi- lioni di imprese e lavoratori autonomi. Dati che non sono solo quantitativi, ma anche qualitativi. Preziose come sempre le risposte ufficiali dell’Agenzia delle entrate sulle questioni di massima attualità, risposte che a breve saranno trasfuse in una circolare. Ma il forum fiscale di ItaliaOggi si è caratterizzato quest’anno per aver spe- rimentato su larga scala, in aggiunta al canale televisivo, internet, con risultati più che lusinghieri. Sono state diverse migliaia, infatti, le persone che, dall’uf- ficio o da casa, si sono collegate al sito di ItaliaOggi venerdì mattina. Su www.ita- liaoggi.it è invece ora possibile visionare il forum in modalità streaming cliccando sul vide- ocenter. Redditometro, avanti tutta Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Befera, anticipa al forum di ItaliaOggi le mosse antievasione. Nuova vita agli studi di settore I l p d n s B r c d t l s r r t b c p z t I N E VIDENZA * * * GESTIRE LA CRISI 8 Imprese a rischio falli- mento, tutte le istruzioni per convincere le banche a erogare credito RISCOSSIONE 10 Trascrizioni e iscrizioni immobi- liari: iter on-line esteso agli agenti di Equitalia INCENTIVI ALLE PMI 13 Il fondo di garan- zia apre i rubinetti anche alle imprese di autotrasporto AGEVOLAZIONI 14 Disabili, condizioni e tempistica per avvalersi degli aiuti fiscali IMMOBILI & CONDOMINI 15 Decisioni più velo- ci se nell’edificio serve l’ascensore CONSUMATORI 16 Vantaggi e svantaggi della class action nel pubblico e nel privato CONTENZIOSO 21 Ritenute, Cassazione a due facce. Cause in bili- co fra giudice tributario e ordinario Offro Lavoro 600 professionisti nel regno dell’outlet 240 operatori specializzati www.italiaoggi.it Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Il settimanale dei professionisti delle Risorse Umane Studi legali, torna la corsa alle aperture di nuove sedi in Italia e all’estero da pag. 29 * con guida «L’atlante delle società leader» a € 1,30 in più; con guida «La Finanziaria 2010» a € 5,00 in più; con «La guida alla riforma Brunetta» a € 6,90 in più; con guida «La riforma dell’Iva» a € 6,00 in più; con cd «Repertorio sicurezza sul lavoro» a € 9,90 in più; con cd «Formulario del lavoro» a € 9,90 in più; con guida «Bilanci 2009» a € 6,00 in più; con guida «Le agevolazioni iscali sulla casa» a € 5,00 in più; con guida «Tuir 2010» a € 6,00 in più Tutti i partecipanti al Forum iscale di ItaliaOggi http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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• Anno 19 - Numero 20 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 25 Gennaio 2010 •

9 771120 606304

0 0 1 2 5

• NELL’INSERTO, LA FIGURA DELL’AMMINISTRATORE DI SISTEMA PRIVACY •

DI MARINO LONGONI

Il redditometro sarà uno degli strumen-ti più importanti sui quali puntare per

la battaglia contro l’evasione fiscale dei prossimi anni. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, nel corso del forum fiscale di venerdì scorso su «l’Iva e le altre novità fiscali del 2010». Befera ha anche precisato che sta per esse-re istituito un tavolo con le associazioni di categoria del lavoro autonomo per cercare di svecchiare lo strumento e renderlo adat-to al ruolo che gli si vuole attribuire nella lotta all’evasione. Il redditometro infatti, secondo Befera, grazie all’incrocio dei suoi risultati con quelli della dichiarazione dei redditi, sta dando risultati definiti «mol-to interessanti» e, pur par- tendo dalla base attuale di 20 ac-certamenti/anno, le sue poten-ziali-tà non

potranno che essere incrementate.Il direttore dell’Agenzia delle entrate ha anche confermato quanto anticipa-to nei giorni scorsi da ItaliaOggi Sette circa l’intenzione di mettere sul mercato l’enorme banca dati degli studi di settore. Precisando che questa operazione sarà fatta nelle prossime settimane durante una cerimonia che si terrà a L’Aquila, an-che perché per le imprese e i professionisti di questa città, e solo per loro, l’uso della banca dati sarà completamente gratuito. Al sistema paese sarà quindi messo a di-sposizione uno strumento importante per migliorare le proprie capacità previsio-nali e di progettazione. Nella banca dati gestita dalla Sogei sono infatti presenti

informazioni accumulate per un periodo di circa dieci anni relative a oltre 4 mi-lioni di imprese e lavoratori autonomi. Dati che non sono solo quantitativi, ma anche qualitativi. Preziose come sempre le risposte ufficiali dell’Agenzia delle entrate sulle questioni di massima attualità, risposte che a breve saranno trasfuse in una circolare. Ma il forum fiscale di ItaliaOggi si è caratterizzato quest’anno per aver spe-rimentato su larga scala, in aggiunta al canale televisivo, internet, con risultati più che lusinghieri. Sono state diverse migliaia, infatti, le persone che, dall’uf-ficio o da casa, si sono collegate al sito di ItaliaOggi venerdì mattina. Su www.ita-liaoggi.it è invece ora possibile visionare

il forum in modalità streaming cliccando sul vide-

ocenter.

Redditometro, avanti tuttaIl direttore dell’Agenzia delle entrate, Befera, anticipa al forum

di ItaliaOggi le mosse antievasione. Nuova vita agli studi di settore

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IN EV IDENZA* * *

GESTIRE LA CRISI 8

Imprese a rischio falli-

mento, tutte le istruzioni

per convincere le banche

a erogare credito

RISCOSSIONE 10

Trascrizioni e

iscrizioni immobi-

liari: iter on-line

esteso agli agenti

di Equitalia

INCENTIVI ALLE PMI 13

Il fondo di garan-

zia apre i rubinetti

anche alle imprese

di autotrasporto

AGEVOLAZIONI 14

Disabili, condizioni e

tempistica per avvalersi

degli aiuti fiscali

IMMOBILI & CONDOMINI 15

Decisioni più velo-

ci se nell’edificio

serve l’ascensore

CONSUMATORI 16

Vantaggi e svantaggi

della class action nel

pubblico e nel privato

CONTENZIOSO 21

Ritenute, Cassazione a

due facce. Cause in bili-

co fra giudice tributario

e ordinario

Offro Lavoro• 600 professionisti nel regno dell’outlet• 240 operatori specializzati

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESEIl settimanale dei

professionisti delle

Risorse Umane

Studi legali, torna la corsa alle aperture di nuove sedi

in Italia e all’esteroda pag. 29

* con guida «L’atlante delle società leader» a € 1,30 in più; con guida «La Finanziaria 2010» a € 5,00 in più; con «La guida alla riforma Brunetta» a € 6,90 in più; con guida «La riforma dell’Iva» a € 6,00 in più; con cd «Repertorio sicurezza sul lavoro» a € 9,90 in più; con cd «Formulario del lavoro» a € 9,90 in più; con guida «Bilanci 2009» a € 6,00 in più; con guida «Le agevolazioni i scali sulla casa» a € 5,00 in più; con guida «Tuir 2010» a € 6,00 in più

Tutti i partecipanti al Forum i scale di ItaliaOggi

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2 Lunedì 25 Gennaio 2010

Lauree abilitanti, si parte dalla Sapienza di RomaVia alle lauree abilitanti in giurisprudenza. Il progetto è dell’Università La Sapienza di Roma, dove si potranno ottenere diplomi dei laurea che consentono di entrare nel mondo del lavoro senza stage o tirocini. La pratica per diventare avvocati insomma verrà svolta direttamente durante gli studi. Ad affermarlo è il rettore, Luigi Frati, che avrebbe già ottenuto il benestare del Consiglio nazionale forense. «Ho già ottenuto l’adesione del presidente dell’ordine nazionale forense Guido Alpa», ha dichiarato. «Anche il ministro Sacconi è d’accordo. Aspetto l’adesione del ministro Gel-mini. A quel punto dovremo stipulare una con-venzione per poter definire tempi e modalità per poter avviare questo progetto già dal prossimo anno in via sperimentale. Assieme a giurispru-denza attiveremo tirocini abilitativi anche a eco-nomia». Insomma, si prospetta un cambiamento radicale per il mondo universitario. «Perché in Italia siamo indietro rispetto agli altri paesi», spiega il rettore. «Da noi si inizia a lavorare 2-3 anni più tardi rispetto agli altri». Una necessità,

invece, sempre più urgente per i neo-laureati, visto che nell’ultimo anno a Roma le imprese hanno aumentato l’offerta di stage e tirocini post laurea a discapito dei contratti a tempo deter-minato e, soprattutto, a tempo indeterminato. Il fenomeno è stato fotografato dal Sistema di orientamento università e lavoro (Soul) degli ate-nei romani. E risulta che a oggi, sono 1.517 le imprese collegate alle università romane. Nella maggior parte dei casi offrono tirocini (55%). Se va meglio collaborazioni co.co.co o co.co.pro (19%) e lavori a termine (8%). «L’obiettivo è potenziare sempre di più questo servizio di tramite tra ate-nei e imprese», ha spiegato l’assessore regionale allo studio, Marco Di Stefano, «motivo per cui abbiamo in progetto l’uscita di diversi bandi per la formazione degli studenti».

di Mario Valdo

AV VO CAT I O G G I / P R E V I E W

Linklaters si rafforza nell’antitrust in Italia. Bozza si trasferisce da Londra a Milano

Linklaters punta sull’antitrust. Con l’ingres-so di Andrea Bozza, proveniente dalla sede di Londra dello studio, nel team guidato da An-drea Zulli. L’avvocato vanta anche un’espe-rienza lavorativa presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. «Il continuo sviluppo del settore dell’Antitrust richiede la presenza

di professionisti con competenze specialistiche di alto livello», ha dichiarato Zulli, «e per questa ra-gione abbiamo pensato di raf-forzare ulterior-mente il team di Antitrust nella nostra sede italiana, con l’obiettivo di es-sere sempre più attenti alle esi-genze dei nostri clienti».

Promozioni in Dla PiperIn Italia tre nuovi soci

Nuovi soci in Dla Piper. Lo studio ha co-municato la nomina a socio di tre professio-nisti attivi nelle sue sedi italiane. Si tratta di Martin Pugsley, specializzato in fi nance e projects, di base a Milano e di Marco Ze-chini, attivo sempre nello stesso settore, e di Matteo Falcione, della squadra del corpo-rate, entrambi di stanza negli uffi ci di Roma dello studio. Complessivamente Dla Piper ha fatto 41 promozioni. Il joint chairman della law fi rm, Nigel Knowles spiega che, anche se lo studio ha dovuto fare i conti con gli effet-ti della crisi, ha scelto di continuare a ricono-scere e premiare i talenti che si distinguono all’intero della fi rm in tutto il mondo.

Pirola Pennuto Zei nomina sette nuovi partner

Pirola Pennuto Zei nomina sette nuo-vi partner. Si tratta di: Andrea Alberico, Gianfranco Buschini, Stefano Cesati, Roberta Di Vieto, Antonella Koenig, Pierluigi Samarotto e Andrea Vagliè. Per quanto riguarda i settori di attività: Al-berico ha maturato esperienza in materia fi scale societaria, con particolare riferimen-to all’attività fi scale connessa ad operazioni straordinarie, valutazioni, contenzioso, fu-sioni e acquisizioni. Buschini è specializzato

nelle problematiche fi scali, diritto societario, contabili-amministrative e in joint-venture, fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni socie-tarie. Cesati (43 anni) si occupa di consulenza, ordinaria e straordinaria, in campo societario e tributario nei confronti di primari gruppi industriali multinazionali e di problematiche IVA nazionali ed intracomunitarie. Di Vieto si occupa di diritto del lavoro, contrattualistica nazionale ed internazionale. Koenig si occupa di consulenza fi scale e societaria. Samarotto si occupa di consulenza legale e societaria, ed è specializzato in fusioni e acquisizioni, diritto societario, contrattualistica internazionale, di-ritto della distribuzione, diritto industriale, arbitrato. Vagliè ha maturato esperienza nella consulenza tributaria nell’ambito di gruppi italiani e internazionali.

Legance advisor di Banca Monte Paschi di Siena nell’accordo con Carige

Legance studio legale associato ha assi-stito Banca Monte dei Paschi di Siena nell’ac-cordo di compravendita relativo alla cessione di 22 fi liali di Banca Monte dei Paschi di Sie-na al Gruppo Carige al prezzo complessivo di 130 milioni di euro. Al 30 settembre 2009 gli sportelli in questione intermediavano circa 1.537 milioni di euro di raccolta totale e circa 840 milioni di euro di impieghi. Il team di Legance è stato guidato dai partner Filip-po Troisi e Piero Venturini, che si sono avvalsi della collaborazione dell’associate Federico Manfrin.

Bonelli Erede Pappalardo con Valentino nella nuova partnership per i profumi

Bonelli Ere-de Pappalardo ha assistito Va-lentino Fashion Group nell’ope-razione che ha visto nascere il sodalizio con la Puig Beauty & Fashion Group per la produzione di profumi. Il gruppo di Bep che ha seguito l’operazione, guidato dai part-ner Andrea Carta Mantiglia e Giovanni Guglielmetti, ha affi ancato i legali in-house di Valentino Antonella Andrioli, general counsel, ed Elena Mauri.

a cura di Mario Valdo

LEGAL LAST MINUTEIN EVIDENZA

* * *

Riprende la corsa ad aprire nuove sedi. Le mag-giori law firm hanno ripreso ad aprire nuove sedi, chi all’estero, puntando soprat-tutto sui paesi del Golfo, e chi in Italia

alle pagg. I, II e III

Sì all’outsourcing taglia-costi, Cresce il numero di studi, specialmente provenienti dai paesi anglosassoni, che pensano a delocalizzare le prestazioni su altri studi all’estero. In Italia il fenomeno è però frenato da Cnf

a pag. VI

Anche il fisco vuole crea-tività. Luigi Belluzzo, senior

partner dello studio Belluz-zo & associati, racconta ad

AvvocatiOggi la sua carriera professionale di esperto di

tributi a pag. V

Londra punta sui contract lawyer. Si tratta di avvocati assunti dagli stui legali per

risolvere singole questioni. Uno strumento molto utilizzato negli States e negli Uk, dove la fl essi-

bilità e molto fortea pag. VII

Andrea Bozza

Giovanni Guglielmetti

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3Lunedì 25 Gennaio 2010LunI O L AVO RO / P R E V I E W

Milano, una task force per ricollocare mille persone

Mille disoccupati da formare e riavviare al lavoro: è questo l’obiettivo ambizioso del progetto RicollocaMI, in partenza a Mi-lano nel mese di febbraio. Sono coinvolti nell’intervento attori pubblici e privati: FormaTemp, ente bilaterale tra l’associazione di rappresentanza delle Agenzie per il lavoro (Assolavoro), le organizzazioni sindacali dei lavoratori somministrati (Alai Cisl, Nidil Cgil, Cpo Uil) e le tre confederazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) per la formazione dei lavoratori in somministrazione a tem-po determinato, Afol Milano, azienda speciale provinciale con un ruolo attivo nel reclutamento dei potenziali utenti, la Provincia di Milano con un contributo economi-co a sostegno della stabilizzazione e le Agenzie per il lavoro (Adecco, Agenziapiù, e-work, Gi-Group, Kelly Services, Lavorint, Maxwork, Metis, Oasi Lavoro, Obiettivo La-voro, Quanta, Randstad Italia, Risorse e Umana) che finanziano il progetto. Le Agenzie per il La-voro e Afol Milano avranno come obiettivo l’inserimento lavorativo in aziende operanti in provincia di Milano, mentre la Provincia di Milano sosterrà il progetto ricono-scendo un incentivo economico a quelle aziende che assumeranno gli utenti coinvolti. Tale incen-tivo varierà in base al sesso e alla tipologia di assunzione - part time o full time - dai 3.500 (uomini full time) ai 4.500 euro (donne full time). Per informazioni sul progetto dal 1 febbraio 2010: Afol Milano - Centro per l’Impiego, tel. 02 7740.6574, http://agenzia.provincia.milano.it/.

Il past president Aidp va con Generazione vincente

Mario D’Ambrosio (foto), 55 anni, coniugato con due fi gli, entra nel team di Generazione Vincente, una delle più importanti Agenzie per il Lavoro attive in Italia dal 1997 e con sede legale a Milano. D’Ambrosio ricoprirà il ruolo di Corpora-te relationship manager gestendo lo sviluppo commerciale e strategico del segmento grandi aziende. Gli sarà affi data, inoltre, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane attra-verso la posizione di Hr Development Manager. Dal 2002 al 2008, D’Ambrosio è stato Presidente dell’Aidp, l’associazione italiana per la direzione del personale.

PERCHÉ NO?

Nicholas Sarkozy Dall’en-trata in vigore della semplifi -cazione sono nate in Francia 575 mila aziende (+75%). Un

esempio da imitare

SU

Claudio Scajola Con un decreto mette Unioncamere fuori dalle regole di Brunet-ta su merito e sanzioni. Un

precedente pericoloso

GIÙ

Una rivoluzione nel cinema, che cambia i profili professionali richiesti. At-tore, regista o sceneggiatore. Per i giovani che ambiscono a lavorare nel mondo del cinema sono gli sbocchi professionali più ambiti. In realtà il mercato del lavoro è una costel-lazione molto più complessa, che negli ultimi anni ha cam-biato radicalmente volto e che oggi offre spazi insperati solo qualche tempo fa. La principale novità è la diffusione delle tec-nologie: il successo mediatico e di sala che sta accompagnando il film Avatar e la progressiva migrazione delle sale cinema-tografiche verso il 3D incidono profondamente nello scenario delle professioni. «Siamo nel pieno di una grande trasformazione», riflette Giovan-ni Oppedisano, vicepreside del Centro sperimentale di cinema-tografia-Scuola nazionale di Ci-nema di Roma, ente di forma-zione dal quale sono passati studenti come Michelangelo Antonioni, Dino De Laurenti-is, Gabriele Muccino e Fran-cesca Neri. «Questo scena-rio ci ha spinti a rivedere l’organizzazione didattica, che da questo anno punta maggiormente sull’inter-

disciplinarietà». I corsi attuali della scuola riguardano: regia, fotografia, sceneggiatura, produzione, montag-gio, scenografia, tecnico del suono e recitazione. Tutti i corsi hanno posti

variabili tra i sei e i dieci allievi (a fronte di centinaia di candida-ture) e hanno una durata trien-nale, eccetto i corsi di sceneg-giatura e tecnico del suono che sono biennali. L’ingresso in que-sta scuola è un canale privile-giato per farsi strada nel mondo

del cinema, ma non l’unico. Ma-ster universitari nel campo dello spettacolo sono organizzati dalla Sapienza di Roma, dalla statale di Udine e dalla Cattolica di Milano, mentre la Scuola Holden di Torino è specializzata in corsi di forma-zione alla scrittura e l’Accademia di comunicazione di Milano ha un orientamento più spiccato verso digital media e graphic design. «In

generale, in questo settore non esiste un mercato tradizionale dell’offerta e della domanda, ma contano molto i legami e le conoscenze personali», os-

serva Gianluca Gioia, mana-ging partner di Mcs, società di ricerca e selezione del personale. Le opportunità ci sono (inchiesta a pagina 53).

Cinema, le professioni da Oscartra tecnologie, 3D e Avatar

IN EVIDENZA* * *

Agenzie protagoniste nella gestione della crisi Nell’in-tervento di Enzo Mattina il riconoscimento del ruolo svolto dai soggetti privati del mercato del lavoro e dalla bilateralità nelle diffi coltà e per la ripresa

a pag. 50

Come tenere insieme rifi uti e sviluppo sostenibile Il caso di Peccioli, piccolo comune in provincia di Pisa, ormai è diventato un modello e la dimo-strazione del binomio virtuoso tra discarica e benessere

a pag. 52

Come si diventa 007 caccia-tori di evasori Viaggio nel

cuore dell’Agenzia delle entrate, dirette da Attilio Befera, alla

scoperta dei profi li professionali più richiesti. E come si entra nel

santuario di tasse e tributia pag. 51

I manager europei si incontreranno a Verona

Sarà un meeting particolar-mente importante, che vedrà la partecipazione delle principali organizzazioni dei dirigenti di

una ventina di paesi a pag. 54

Questa settimana opportu-nità da due aziende Sono 650 i posti di lavoro segnalati, 600 da parte della regina dell’outlet McArthurGlen, che apre un grande centro vendite a Marcia-nise, e 50 dalla nuova Unipol

a pag. 55

Missione impossibile? C’è chi ci crede Procede il proget-

to di Pietro Ichino del Pd per riscrivere e sintetizzare il codice del lavoro in 64 articoli, ma c’è anche chi è scettico, come Giu-

liano Cazzola, deputato Pdl a pag. 56

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4 Lunedì 25 Gennaio 2010 F O R U M F I S C A L E

Le precisazioni fornite dagli esperti dell’Agenzia delle entrate alla teleconferenza di ItaliaOggi

Iva, la detrazione arriva primaSplafonamenti: non si attende la formazione dell’autofattura

DI FRANCO RICCA

L’Iva versata per regola-rizzare lo splafonamen-to compiuto nell’anno precedente può essere

detratta «per competenza» e, dun-que, nella dichiarazione relativa a tale anno. La precisazione, che va a completare il quadro delle indicazioni uffi ciali sulle moda-lità di regolarizzazione degli ac-quisti in sospensione d’imposta eccedenti il plafond, è stata for-nita dall’Agenzia delle entrate a ItaliaOggi nel corso del forum fi -scale di venerdì 22 gennaio 2010. È stato così fugato il dubbio, per il vero molto prudenziale, che, fermo restando il computo per competenza del versamento, per recuperare l’imposta sugli acqui-sti si dovesse invece attendere l’anno di formazione dell’auto-fattura. Quello portato al vaglio dell’Agenzia è un caso molto frequente: nel corso del 2010, prima della presentazione della dichiarazione annuale per l’anno precedente (e dunque nei termi-ni stabiliti, per il ravvedimento operoso, dall’art. 13, lettera b, del dlgs n. 472/97), un contribuente procede alla regolarizzazione di acquisti in sospensione d’impo-sta eccedenti il plafond effettuati, per esempio, a settembre 2009; a questo scopo, emette autofattura

e versa l’imposta con il modello F24, codice tributo 6009, versa-mento che confl uisce, quale posta di credito, nella gestione Iva del 2009 e va controbilanciato nella dichiarazione annuale, per qua-dratura contabile, da una varia-zione a debito di pari ammontare. Tanto premesso, il contribuente si pone poi l’interrogativo se sia corretto esercitare la detrazione dell’imposta risultante dall’au-tofattura, previa registrazione ai sensi dell’art. 25, nella mede-sima dichiarazione per il 2009, oppure se debba attendere, a tal fi ne, la dichiarazione relativa al

2010, anno di esecuzione della regolarizzazione.

Nella risposta, l’Agenzia ricor-da anzitutto che, secondo la pro-cedura di regolarizzazione degli acquisti o importazioni di beni e servizi in misura superiore al plafond disponibile, delineata in diversi documenti di prassi, tra cui le circolari n. 50 e n. 54 del 2002, per sanare gli acquisti in sospensione d’Iva eccedenti il plafond effettuati nel corso del 2009, il contribuente che emette l’autofattura è obbligato, tra l’al-tro, a versare, entro il 30 set-

tembre 2010, l’Iva e gli interessi con il codice tributo relativo al periodo in cui erroneamente è stato effettuato l’acquisto sen-za applicazione dell’imposta, nonché le sanzioni ridotte (è da osservare che la risposta dell’agenzia, come pure alcuni dei documenti di prassi ivi citati, richiama anche le importazioni, che però sono soggette a regola-rizzazione in dogana e non con la procedura in esame).

L’autofattura deve essere annotata nel registro degli

acquisti e un esemplare deve essere presentato all’ufficio delle entrate competente. In tal modo, prosegue l’Agenzia, l’imposta oggetto di regolariz-zazione confl uirà nell’ammon-tare dell’imposta ammessa in detrazione nella dichiarazione annuale relativa al 2009, da presentare nel 2010, nonché nell’ammontare dei versamen-ti effettuati (ragion per cui oc-corre creare, come sopra detto, la posta contabile a debito nel quadro VE).

In defi nitiva, l’Agenzia confer-ma che, nella fattispecie, è cor-retto detrarre l’imposta nella di-chiarazione relativa all’anno cui si riferisce il pagamento, anche se l’emissione dell’autofattura e il versamento sono effettuati nell’anno successivo.

© Riproduzione riservata

ItaliaOggi Sette pubblica la seconda parte delle risposte fornite dall’Agenzia delle entrate ai quesiti posti dagli esperti durante il FORUM 2010 DI ITALIAOGGI del 22 gennaio (la prima parte su Italia-Oggi di sabato 23 gennaio)

QUESITI IN MATERIA DI IVA

Visto di conformità: controlli

D. Nella circolare n. 57 del 23/12/2009 è stato chiarito che, al fi ne di semplifi care gli adempimenti concernenti il rilascio del visto di conformità, in sede di prima ap-plicazione, l’esecuzione dei controlli dovrà mirare a verifi care la sussistenza di una delle fattispecie che, in linea generale, sono idonee a generare l’eccedenza d’imposta (presenza prevalente operazioni attive sog-gette ad aliquote più basse rispetto a quelle degli acquisti, operazioni non imponibili ecc.). Al riguardo, si chiede di confermare che tale verifi ca dovrà limitarsi al mero ri-scontro dell’esistenza di fatture della specie, senza entrare nel merito della correttezza. Si chiede inoltre di precisare meglio, alla luce del riferimento della circolare alla «presenza prevalente di operazioni…», se dovrà trattarsi di riscontri «a campione» oppure «a tappeto».

R. La circolare n. 57 del 2009, ha precisato che i controlli previsti dall’articolo 2, comma 2, del decreto n. 164 del 1999, presuppongono, ai fi ni dell’imposta sul valore aggiunto: la correttezza formale delle dichiara-zioni presentate dai contribuenti; la regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie.

In particolare, per le dichiarazio-

ni presentate ai fi ni dell’imposta sul valore aggiunto, i controlli devono essere fi nalizzati, oltre che a evitare errori materiali e di calcolo nella de-terminazione dell’imponibile, nonché nel corretto riporto delle eccedenze di credito, anche a verifi care la regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie ai fi ni dell’impo-sta sul valore aggiunto. Coerentemen-te con quanto chiarito con la circolare n. 134 del 1999, i controlli implicano la verifica: della regolare tenuta e conservazione delle scritture conta-bili obbligatorie ai fi ni delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto; della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili; della corrispondenza dei dati esposti nella scritture contabili alla relativa documentazione. Tutto ciò premesso, la menzionata circolare n. 57 del 2009, al fi ne di semplifi care gli adempimen-ti dei soggetti coinvolti nell’attività di controllo, in sede di prima applicazio-ne delle disposizioni stabilite dall’ar-ticolo 10 del decreto-legge n. 78 del 2009, ha delineato le modalità atte-stanti la correttezza dell’esecuzione dei controlli. Nel caso in cui il credito d’imposta destinato dal contribuen-te all’utilizzo in compensazione sia pari o superiore al volume d’affari, tenuto conto che trattasi di una fatti-specie in cui la genesi del credito Iva non appare direttamente giustifi cata dall’attività economica esercitata dal soggetto nel periodo d’imposta cui si riferisce la dichiarazione, deve esse-re effettuata l’integrale verifi ca della

corrispondenza tra la documenta-zione e i dati esposti nelle scritture contabili. Per tutti i contribuenti che non rientrano nella condizione sopra esposta la verifi ca deve riguardare la documentazione rilevante ai fi ni dell’Iva con imposta superiore al 10% dell’ammontare complessivo dell’Iva detratta riferita al periodo d’imposta a cui si riferisce la dichiarazione. In sostanza, il soggetto che appone il vi-sto, deve verifi care quali fattispecie hanno generato l’eccedenza di im-posta anche integrando la check-list con altre fattispecie idonee a genera-re l’eccedenza di imposta e che sono presenti nel modello di richiesta di rimborso VR. In tale ottica, la preva-lenza delle operazioni va considerata in funzione della capacità di genera-re il credito nel caso concreto, tenuto conto che nella fase di apposizione del visto da parte dei soggetti coinvolti nell’attività di controllo, deve essere verifi cata la corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risul-tanze delle scritture contabili nonché alla verifica della documentazione come specifi cato in sede di prima ap-plicazione delle disposizioni stabilite dall’articolo 10 del decreto-legge n.

78 del 2009. Con la predetta circolare n. 57, inoltre, è stato chiarito che tale verifi ca non comporta valutazioni di merito, ma il solo riscontro formale della loro corrispondenza in ordine all’ammontare delle componenti po-sitive e negative relative all’attività esercitata e rilevanti ai fi ni dell’impo-sta sul valore aggiunto

Rimborso del credito i nale

D. In relazione ai crediti Iva risultanti dall’ultima dichiarazione annuale per ces-sata attività, ma non richiesti a rimborso in tale sede, entro quale termine può essere presentato il modello VR per la richiesta di rimborso? E nel caso in cui il credito sia stato indicato nella sezione 3 del quadro RX del modello Unico, e pertanto «rigene-rato»?

R. Ai sensi dell’articolo 38-bis del dpr n. 633 del 1972, per la richiesta di rimborso del credito Iva va utilizzato l’apposito modello VR, da presentare a decorrere dal 1° febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento e fi no al termine previsto per la presen-tazione della dichiarazione annuale Iva, anche in forma unifi cata (è, co-munque, considerato valido il model-

Visto di conformità, il riscontro è formale

Franco RiccaItaliaOggi

Maria Macchiadirezione centrale normativa

La registrazione inte-grale del forum fi scale di ItaliaOggi è disponibile in streaming sul video-center di ItaliaOggi. Si può accedere al vide-ocenter andando sul

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Un momento dei lavori

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5Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 F O R U M F I S C A L E

Befera: via a un tavolo con professionisti e imprese per rendere più moderno lo strumento

Redditometro attore protagonistaRestyling per l’accertamento sintetico, che potenzia il suo ruolo

DI ANDREA BONGI

Il redditometro si avvia a cambiare pelle. L’anno 2010 sarà con tutta probabilità l’anno in cui lo strumento

di accertamento sintetico del reddito delle persone fisiche verrà modifi cato per adeguarsi alle nuove e mutate esigenze. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, durante i lavori della Teleconferenza di ItaliaOggi del 22 gennaio ha in-fatti annunciato l’avvio di un ta-volo di lavoro di concerto con le categorie dei professionisti e degli imprenditori per procedere a una complessa operazione fi nalizzata allo «svecchiamento» del reddito-metro. Il buon successo dell’uti-lizzo dell’accertamento sintetico nel corso dell’anno 2009 sembra infatti aver convinto anche i ver-tici delle Entrate sulla necessità di puntare sempre di più su que-sto strumento e di procedere al tempo stesso a una sua genera-le revisione. Aumentano quindi le possibilità che nel prossimo futuro l’accertamento sintetico acquisisca ulteriori impulsi fi no ad assurgere a strumento di ac-certamento di massa.

Anche Maurizio Leo, presi-dente della commissione di vi-gilanza sull’anagrafe tributaria, intervenuto alla teleconferenza

di ItaliaOggi sull’Iva e le altre novità fi scali, non ha nascosto la sua preferenza per l’accertamen-to sintetico del reddito attraverso il redditometro rispetto ad altre forme di accertamento, quali ad esempio gli studi di settore. Gli studi di settore, ha precisato in-fatti Leo, sono stati utilizzati in maniera indiscriminata sulla convinzione che agli stessi potes-se essere riconosciuta la valenza di presunzione relativa che invece non trova riscontri nel loro Dna normativo. La recente sentenza delle sezioni unite della Cassazio-ne, ha proseguito Leo, ha messo fine a questa annosa diatriba chiarendo una volta per tutte che gli studi di settore sono connota-ti unicamente da una mera pre-sunzione semplice. Tutto lascia presagire che il 2010 sarà l’anno del redditometro. Mentre sarà, al tempo stesso, un altro anno di passione per gli studi di settore. Non a caso per questi ultimi si è dovuto decidere per una nuova e approfondita revisione congiun-turale i cui risultati saranno resi noti alla fi ne del mese di marzo.

Torniamo al redditometro. Le modifi che che verranno apporta-te all’accertamento sintetico do-vranno includere anche i nuovi elementi indicativi di capacità contributiva quali: le spese per i viaggi all’estero, le iscrizioni ai

circoli privati, le spese per cro-ciere ecc. Questi ultimi elementi e indici di capacità contributiva dovranno entrare, con un loro peso specifi co, nei meccanismi di calcolo del nuovo strumento.

Il processo di cambiamento che interesserà il redditometro sarà lungo e non privo di diffi coltà. Le categorie professionali non sem-brano osteggiare apertamente il potenziamento dell’accertamen-to sintetico. Il consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili più volte ha ma-nifestato il suo apprezzamento verso questo strumento, consi-derandolo più equo rispetto, per esempio, agli studi di settore. In tempi di crisi, la capacità degli studi di settore di fotografare la realtà di imprese e professionisti sembra venuta meno mentre, di contro, il redditometro, fon-dato sul possesso di beni e sul tenore di vita del contribuente, sembra mantenere quei conno-tati di equilibrio e di capacità di smascherare situazioni poco tol-lerabili di scostamenti eclatanti fra il reddito ostentato e quello dichiarato.

Il percorso attraverso il qua-le dovrà incentrasi l’evoluzione del redditometro presenta an-che alcune criticità che, prima o poi, dovranno emergere. Il

pensiero corre alla valenza pre-suntiva delle risultanze dell’ac-certamento sintetico. Attualmen-te lo strumento è supportato da una presunzione legale relativa sulla base della quale le possi-bilità di difesa del contribuente sono ridotte ai minimi termini. Per contrastare i responsi di un accertamento da redditometro si dovrà infatti dimostrare o il non sostenimento delle spese o il non possesso dei beni indice oppure la presenza di redditi non soggetti a dichiarazione o altre circostanze similari. Non si potrà però conte-stare, se fondato su elementi certi e precisi, il percorso di calcolo del reddito sintetico e quindi le sue risultanze.

Il problema potrebbe porsi con maggiore evidenza nell’ipotesi in cui lo strumento si evolvesse a tal punto fi no a divenire il metodo principale per effettuare campa-gne massicce di accertamento.

Se infatti il numero degli accer-tamenti annui da effettuare con il redditometro dovesse attestar-si su ordini di grandezza ben più elevati rispetto agli attuali (sono stati circa 20 mila quelli effettuati nel 2009) bisognerebbe di contro modifi carne la struttura di calco-lo. Attingendo direttamente dalle banche dati dell’anagrafe tributa-

ria, implementate magari dalle segnalazioni dei comuni e degli altri enti locali, la determinazione del reddito sintetico dovrebbe ba-sarsi su pochi elementi indicativi dai quali, in maniera più automa-tizzata possibile, dovrebbe scatu-rire il reddito sintetico prima e la segnalazione di incongruenza con il reddito dichiarato subito dopo.

Se questo fosse lo scenario prossimo futuro in tema di ac-certamenti sintetici allora il problema della presunzione le-gale relativa che lo caratterizza potrebbe presentarsi con tutta evidenza.

Una evoluzione dello stru-mento che non si preoccupasse anche di un giusto equilibrio fra la flessibilità del nuovo strumento e la sua valenza presuntiva.

Crescendo la rapidità di azio-ne del metodo di accertamento lo stesso perderebbe, con tutta probabilità, in termini di pre-cisione e rappresentatività con il rischio di generare situazioni abnormi qualora allo stesso fos-se ancora attribuita valenza di presunzione legale relativa.

Il rischio esiste e dovrà essere tenuto in debita considerazio-ne.

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lo VR presentato entro 90 giorni dal-la scadenza del termine). In assenza del modello VR il credito Iva indicato nella dichiarazione annuale si intende imputato in detrazione e/o in compen-sazione. Pertanto, il soggetto passivo che ha cessato l’attività può indicare il predetto credito Iva nel quadro RX del modello Unico dell’anno successivo, quale credito proveniente da prece-denti periodi d’imposta. Ciò facendo, infatti, «la validità del credito viene rigenerata ed equiparata a quella dei crediti formatisi nello stesso periodo» (cfr. Istruzioni al modello Unico, Qua-dro RX, sezione II), con possibilità di una sua utilizzazione in compensa-zione

Rimborso del credito annuale

D. Considerata l’attribuzione delle atti-vità di accertamento e controllo dei contri-buenti di grandi dimensioni alle Direzioni regionali dell’Agenzia delle entrate, si chiede di precisare a quale agente della riscossione tali contribuenti devono presentare il mo-dello VR.

R. Il passaggio alle Direzioni regio-nali dell’attività di accertamento e controllo dei contribuenti di grandi dimensioni, operata in forza dell’art. 27, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, non ha mutato l’ambito territoriale di competenza del conces-sionario della riscossione che rimane, pertanto, invariato.

Regolarizzazione splafonamento

D. Nel corso del 2010, anteriormente al

termine per la presentazione della dichia-razione annuale per l’anno precedente, un contribuente procede alla regolarizzazione di acquisti in sospensione d’imposta ecce-denti il plafond effettuati al settembre 2009, emettendo autofattura e versando l’imposta con il modello F24, codice tributo 6009. Pre-messo che le operazioni regolarizzate e la relativa imposta versata confl uiranno nella dichiarazione per il 2009, si chiede conferma della legittimità dell’esercizio della detrazio-ne dell’imposta risultante dall’autofattura, previamente registrata ai sensi dell’art. 25, nella medesima dichiarazione.

R. Con più documenti di prassi (cfr. circolare 17 maggio 2000, n. 98/E, cir-colare 12 giugno 2002, n. 50/E, circo-lare 19 giugno 2002, n. 54/E, circolare 19 febbraio 2008, n. 12/E, cui si rinvia), sono state chiarite le modalità per re-golarizzare l’acquisto o l’importazione di beni e servizi senza applicazione d’imposta oltre il limite del plafond. Nel caso indicato nel quesito il con-tribuente che emette autofattura è obbligato, tra l’altro, a versare, me-diante il modello F24, l’imposta e gli interessi con il codice tributo relativo al periodo in cui erroneamente è stato effettuato l’acquisto senza applicazio-ne dell’Iva (nel caso in esame, codice tributo 6009), nonché le sanzioni (co-dice tributo 8904) in misura ridotta a un decimo in caso di ravvedimento (di cui all’articolo 13 del decreto le-gislativo n. 472 del 1997), entro il 30 settembre 2010. L’autofattura deve essere annotata nel registro degli ac-quisti e un esemplare deve essere pre-sentato al locale uffi cio delle entrate. Attraverso tale procedura, l’imposta

oggetto di regolarizzazione confl uirà nell’ammontare dell’imposta in de-trazione della dichiarazione annuale relativa al 2009 e nell’ammontare dei versamenti effettuati. Al fi ne di evita-re la doppia detrazione dell’imposta regolarizzata sarà necessario indicare nella dichiarazione annuale l’imposta regolarizzata anche in una posta di de-bito, ossia nel quadro VE tra le varia-zioni e arrotondamenti di imposta (cfr istruzioni al modello di dichiarazione annuale Iva 2010 punto 4.2.2.).

Bonus 3% ricapitalizzazioni

D. Sul tema dell’agevolazione per aumen-ti di capitale di cui al comma 3-bis dell’arti-colo 5 del dl n. 78/2009, si chiede se: l’incre-mento di capitale deve essere mantenuto per tutto il periodo di vigenza dell’agevolazione (5 anni); la riduzione del patrimonio netto si verifi ca anche nel caso di distribuzione di riserve di utili esistenti alla data di entra-ta in vigore dell’agevolazione; la riduzione del patrimonio netto ha effetto a partire dal periodo d’imposta in cui detta riduzione si realizza o ha anche effetto retroattivo, con conseguente recupero dell’agevolazione fru-ita negli esercizi precedenti.

R. Con circolare n. 53/E del 21 dicem-

bre 2009 è stato specifi cato che «il ren-dimento presunto del 3% annuo esclu-so da imposizione in ciascun periodo di imposta di vigenza dell’agevolazio-ne si applica sull’aumento di capitale effettivamente versato che costituisce un permanente incremento di patri-monio netto rispetto all’ammontare esistente al 4 agosto 2009 (giorno ante-cedente alla data di entrata in vigore della norma in esame), escludendone gli utili di cui è stata già deliberata la distribuzione ai soci alla suddetta data e i versamenti in conto aumento capitale sociale per aumenti di capi-tale deliberati in precedenza e perfe-zionati dal 5 agosto 2009». Al riguar-do, con riferimento ai quesiti posti, si precisa che la distribuzione di riserve di utili facenti parte del patrimonio netto esistente al 4 agosto 2009 rileva quale riduzione del patrimonio netto ai fi ni della determinazione dell’im-porto dell’agevolazione spettante. Le riduzioni di patrimonio netto assumo-no rilievo anche se effettuate dopo il 5 febbraio 2010, e hanno effetto nel periodo d’imposta in cui verifi cano e nei periodi d’imposta successivi. In al-

Katia Carusodirezione centrale normativa

Stefano SettiCesi Multimedia

continua a pag. 6

Riscossione, immutato l’ambito territoriale

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6 Lunedì 25 Gennaio 2010 F O R U M F I S C A L E

Le risposte dell’Agenzia delle entrate su revoca e decorrenza dei benei ci nelle ricapitalizzazioni

Bonus 3% a recupero limitatoNiente retroattività in caso di riduzione del patrimonio netto

DI FABRIZIO G. POGGIANI

Il recupero del bonus 3% de-stinato alle ricapitalizzazioni, in presenza di riduzione del patrimonio netto della società

interessata, non è assolutamente retroattivo ma si realizza a par-tire dal periodo d’imposta in cui detta riduzione si concretizza e nei periodi di imposta successivi. E, in presenza di conferimenti o versamenti diversi da quelli for-malizzati, la certezza della data può essere fornita anche me-diante corrispondenza certifi cata (Pec), ma mai con un mero verba-le di delibera dei soci in assenza del notaio. Ecco alcune delle pre-cisazioni fornite dalle Entrate, in occasione del Forum Fiscale 2010 di ItaliaOggi in tema di bonus 3% per gli aumenti di capitale, di cui al comma 3-bis, dell’art. 5, dl n. 78/09, convertito in legge n. 102/09. Sul tema sono stati posti numerosi quesiti, con particolare riferimento alla possibile revoca ed alla decorrenza della stessa, in caso di diminuzione del patrimo-nio netto, anche per effetto della restituzione di riserve formatesi antecedentemente all’entrata in vigore del decreto (5/8/2009).

Le Entrate hanno prelimi-narmente confermato che la distribuzione di riserve di utili, facenti parte del patrimonio net-

to esistente al 4 agosto dell’anno scorso, rileva ai fi ni della riduzio-ne del patrimonio netto, con la conseguente riduzione del bonus riconosciuto, a partire dall’anno in cui detta riduzione si realizza. L’Agenzia porta l’esempio di una società interamente partecipata da soci-persone fi siche che nel cor-so del 2010 delibera un aumento di capitale per 200 mila euro e l’anno successivo, precisamente il 30/10/2011, distribuisce riserve ai soci per 100 mila euro; in tal caso, l’importo rilevante ai fini del calcolo del bonus (rendimen-to presunto del 3%) è di 200 mila euro per il 2010 e di 100 mila euro

per il periodo successivo (2011) e di quelli successivi (2012/2014). Non si deve tenere conto, ai fi ni del riconoscimento del bonus, dei versamenti residui del capita-le, come per esempio il restante 75% del capitale versato dopo la costituzione, se detto aumento di capitale (o incremento) è perfe-zionato (iscrizione della delibera nel registro delle imprese) prima dell’entrata in vigore della norma agevolativa (5/08/2009). Questo, a parere delle Entrate, emerge già dal tenore letterale del recente e unico chiarimento sul tema (c.m. 53/E del 2009) che non ha solo

individuato, quale elemento ne-cessario l’effettivo versamento, da intendersi come il materiale affl usso di risorse nella società, ma anche l’obbligatorio perfe-zionamento dell’operazione di aumento del capitale sociale, da intendersi come data di iscrizio-ne della delibera al registro delle imprese.

Per quanto concerne gli aumen-ti «non» formalizzati, uno specifi co quesito formulato chiedeva se, nel caso di aumento del patrimonio netto per rinuncia dei crediti vantati dai soci, naturalmente

persone fisiche, potesse essere suffi ciente la presenza di una de-libera dei soci regolarmente iscrit-ta sul registro dei verbali, redatta anteriormente alla chiusura del periodo d’imposta in cui s’intende usufruire dell’agevolazione.

Su questo punto, le Entrate hanno confermato che i conferi-menti ed i versamenti, in qua-lunque forma effettuati, devono essere sviluppati in una modalità che permetta la verifi ca della cer-tezza della data in cui gli stessi sono avvenuti e del relativo im-porto, ritenendo suffi ciente, qua-le «data certa», quella rilevabile dalla posta elettronica certifi cata (Pec) inviata dal socio o quella di consegna al servizio postale risul-tante dal timbro datario apposto su lettera raccomandata, si ritie-ne senza busta ancorché manchi detta specifica indicazione. Al contrario, l’Agenzia non ritiene sufficiente la data indicata nel verbale che delibera l’aumento, salvo che detto verbale sia redatto da un pubblico uffi ciale (notaio), ricordando che solo gli aumenti di capitale, eseguiti mediante versa-mento di denaro a fondo perduto, si devono intendere perfezionati nella data in cui lo stesso versa-mento risulta effettuato.

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tre parole, le riduzioni di patrimonio netto non hanno effetto sulla detas-sazione operata nei periodi d’impo-sta antecedenti al loro verifi carsi. Il rendimento presunto escluso da im-posizione fi scale in ciascun periodo di imposta di vigenza dell’agevolazione deve, quindi, essere calcolato appli-cando l’aliquota del 3% sull’importo dell’aumento di capitale che residua dopo la riduzione di patrimonio net-to. Per esempio, se una società intera-mente partecipata da persone fi siche il 1° febbraio 2010 aumenta il capitale di 200 mila euro e il 30 ottobre 2011 distribuisce riserve ai soci per 100 mila euro, l’importo rilevante ai fi ni del calcolo del rendimento presunto è di 200 mila euro per il periodo d’im-posta 2010 e di 100 mila euro per il periodo d’imposta 2011 e per i periodi di imposta successivi.

D. Nel caso di aumento di capitale deli-berato il 10 gennaio 2009, con versamento soltanto del 25% e ulteriori decimi residui (75%) versati in dicembre 2009, si deve ri-tenere l’operazione agevolabile in quanto i versamenti sono effettuati successivamente alla data del 5 agosto 2009? La circolare n. 53/E del 21 dicembre 2009 ha, infatti, individuato come elemento necessario per il calcolo dell’agevolazione l’effettivo «versa-mento», cioè il materiale affl usso di risorse nella società.

R. Con circolare n. 53/E del 21 di-cembre 2009 è stato precisato che gli aumenti di capitale sociale s’intendo-no perfezionati alla data di iscrizione

della delibera di aumento nel registro delle imprese. Tale iscrizione deve av-venire a decorrere dal 5 agosto 2009 e fi no al 5 febbraio 2010. Per gli aumenti di capitale sociale così perfezionati ri-levano i versamenti effettuati entro il 5 febbraio 2010. Pertanto, la descritta operazione di aumento del capitale sociale non è agevolabile trattandosi di delibera di aumento iscritta nel re-gistro delle imprese prima dell’entra-ta in vigore della norma agevolativa (5 agosto 2009). Al riguardo non rileva la circostanza che i versamenti degli importi residui nella misura del 75% dei conferimenti siano stati effettuati nel mese di dicembre 2009.

D. La circolare 53/E del 2009 ha chia-rito che gli aumenti di capitale debbono essere eseguiti mediante versamenti di de-naro a fondo perduto e mediante rinuncia incondizionata al diritto alla restituzione di crediti da parte dei soci, naturalmente «persone fi siche» e si debbono intendere per-fezionati, rispettivamente, nella data in cui il versamento stesso è effettuato o nella data dell’atto di rinuncia. In tale ultimo caso si chiede se l’atto di rinuncia debba essere ef-fettuato con atto avente data certa (scam-bio di corrispondenza o e-mail certifi cata) o basta una delibera dei soci, regolarmente trascritta sul registro dei verbali, anterior-mente alla chiusura in cui si vuol fruire dell’agevolazione. Lo stesso dicasi anche per i versamenti in c/capitale effettuati a se-guito di scambio di corrispondenza, anche mediante e-mail certifi cata.

R. Con circolare n. 53/E del 21 di-cembre 2009, è stato che precisato che «i conferimenti e i versamenti, in

qualunque forma, devono essere ef-fettuati mediante modalità che con-sentano di verifi carne con certezza la data in cui sono avvenuti e il rela-tivo importo». Si ribadisce che l’atto di rinuncia incondizionata al diritto alla restituzione di crediti da parte di soci persone fi siche deve avvenire mediante modalità che consentano di verifi carne con certezza la data. Ai fini dell’agevolazione in esame può far fede, per esempio, la data ri-sultante dalla «Posta elettronica cer-tifi cata» (c.d. Pec) inviata dal socio alla società o la data di consegna al servizio postale risultante dal timbro datario apposto su lettera raccoman-data. La data della delibera dei soci, se il relativo verbale non è redatto da un notaio, non è suffi ciente a tal fi ne. Si ricorda che gli aumenti di capitale proprio eseguiti mediante versamenti di denaro a fondo perduto si inten-dono perfezionati nella data in cui il versamento è effettuato.

Scomputo delle ritenute

D. Sul tema del «ritrasferimento» in capo all’associazione o società professionale delle ritenute residuali da parte degli associati,

stante l’assenza di una totale soggettivi-tà passiva del soggetto collettivo e dalla presenza di alcune situazioni peculiari, si rende necessario conoscere se: a) nel caso in cui il socio abbia erroneamente utilizzato le ritenute senza scomputare totalmente il proprio debito Irpef e abbia, quindi, ri-trasferito all’associazione più ritenute di quelle spettanti, la stessa sia solidalmente responsabile con il cessionario dell’errore compiuto e se possa essere soggetta all’even-tuale recupero del credito emergente dalle ritenute residue, ritrasferito in misura su-periore e a sua volta compensato; b) si può confermare che lo scambio di corrisponden-za, anche tramite Pec, ha validità ai fi ni della data certa; c) l’atto avente data certa può essere redatto, con riferimento alle rite-nute dell’anno 2009, contestualmente alla data di defi nizione delle dichiarazioni Uni-co 2010, della società o associazione e dei soci o, addirittura, appena prima dell’uti-lizzo del credito in compensazione in F24.

R. a) Per quanto concerne l’ipotesi in cui il socio abbia utilizzato errone-amente le ritenute, senza scomputare totalmente il proprio debito Irpef, e abbia, quindi, ritrasferito all’asso-ciazione un ammontare di ritenute residue superiore rispetto a quelle spettanti, si è dell’avviso che non

segue da a pag. 5

Maurizio Leo, commissione i nanze camera dei deputati

Cesare Rossi, direzione centrale normativa

Aumenti di capitale, data e importo certi

Le Entrate sul bonus per gli aumenti di capitale

Obbligo di permanenza Nessun obbligo di permanenza dell’incremento nei 5 anni di durata dell’agevolazioneRiduzione patrimonio La riduzione del patrimonio anche per distribuzione delle riserve di utili già esistenti alla data di entrata in vigore dell’agevolazione comporta la perdita del bonusDecorrenza effetti Le riduzioni di patrimonio netto assumono rilievo anche se effettuate dopo il 5/02/2010 e producono i relativi effetti nel periodo d’imposta in cui si verii cano e nei periodi successiviRetroattività Le riduzioni di patrimonio netto non hanno effetto sulla detassazione operata nei periodi d’imposta antecedenti al loro verii carsiPerfezionamento Gli aumenti si intendono perfezionati alla data di iscrizione della delibera nel registro delle imprese Formalità I conferimenti e i versamenti devono essere effettuati con modalità aventi “data certa”. Via libera, pertanto, alla posta elettronica certii cata (PEC) e all’apposizione del timbro sulla lettera raccomandata, mentre non è ritenuta valida la data della delibera, salvo il caso in cui il verbale sia redatto da un notaio

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7Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 F O R U M F I S C A L E

Sì alla possibilità che il credito sulle ritenute residuali ritrasferite sia utilizzato in compensazione

Studi associati, scomputo prontoSi parte dal 1° gennaio, previo atto d’assenso con data certa

DI SERGIO MAZZEI

Studi professionali, ritenute mobili dall’1 gennaio 2010. Via libera alla possibilità che il credito relativo alle

ritenute residuali subite nell’anno 2009, e ritrasferite in capo all’ente da parte degli associati, sia utiliz-zato in compensazione già a parti-re dall’1/1/2010. Ciò a condizione che l’atto di assenso degli associa-ti abbia data certa antecedente la data di compensazione, e il credito risulti dalla dichiarazione annua-le dell’associazione da presentare entro il 30/9/2010. L’assenso dei soci o degli associati può essere formalizzato anche attraverso la Posta elettronica certifi cata (Pec). Queste alcune delle precisazioni fornite dalle Entrate in tema di utilizzo delle ritenute ritrasferite a società di persone e associazio-ni nel Forum fi scale di ItaliaOggi. Nessuna responsabilità poi in capo all’ente per gli errori di calcolo che comportano un minor versamento da parte dell’associato. La persona fi sica risponde in proprio del man-cato versamento non potendosi verificare un secondo ulteriore spostamento del diritto. Non rileva ai fi ni fi scali il modo in cui i soci re-cuperano il credito da loro vantato, una volta operato lo scomputo del debito Irpef, nei confronti degli al-tri associati in sede di conguaglio.

La circolare n. 56/09. I soci o associati alle società e associazio-ni (art. 5 Tuir) possono acconsen-tire in maniera espressa a che le ritenute che residuano, una volta operato lo scomputo dal loro debito Irpef, siano utilizzate direttamen-te dall’ente in compensazione per i pagamenti di altre imposte e con-tributi con F24. L’eventuale utiliz-zo in compensazione da parte della società o associazione del credito relativo alla ritenute dalla stessa subite richiede dunque il preven-tivo assenso di soci o associati da

manifestare, anche in via genera-lizzata, in atto avente data certa. Perché la compensazione operi è necessario che ricorra l’ulteriore condizione enunciata dall’art. 17 dlgs 241/97: che il credito risulti dalla dichiarazione annuale della società.

Partenza della compensazio-ne. Relativamente, al momento in cui l’assenso degli associati deve essere manifestato, con circola-re n. 56/E è stato chiarito che lo stesso deve precedere l’utilizzo in compensazione da parte della as-

sociazione del credito relativo alle ritenute residue. Nulla vieta che il credito relativo alle ritenute resi-due subite nel 2009 sia utilizzato in compensazione dall’associazione già dall’1/1/2010 (con specifi co codi-ce tributo), purché l’atto di assenso degli associati abbia data certa an-tecedente la data di compensazio-ne, e il credito risulti dalla dichia-razione annuale dell’associazione da presentare entro il 30/9/2010.

Ritenute trasferite in ecce-denza. Per quanto concerne l’ipo-tesi in cui il socio abbia utilizzato

erroneamente le ritenute, senza scomputare totalmente il proprio debito Irpef, e abbia, quindi, ritra-sferito all’associazione un ammon-tare di ritenute residue superiore rispetto a quelle spettanti, l’Agen-zia ha ritenuto che non possa confi -gurarsi una responsabilità solidale della società per l’errore compiuto. Il socio dovrà assolvere mediante pagamento diretto il debito residuo Irpef non scomputato dall’ammon-tare delle ritenute ritrasferite alla società. Con riguardo alle modalità per formalizzare l’assenso a che la società o associazione utilizzi in compensazione il credito l’Agen-zia ha dato l’ok all’utilizzo dello strumento della posta elettronica certifi cata in quanto lo strumento risulta idoneo ad attestare la cer-tezza della data in cui viene mani-festata la volontà.

Conguaglio tra soci. Non ri-leva ai fi ni tributari il modo in cui i soci recuperano il credito da loro vantato, per aver consentito alla società medesima di avocare a sé le ritenute che residuano una volta operato lo scomputo del debito Ir-pef, al fi ne di compensare il credito che da esse deriva.Tali partite di giro hanno natura fi nanziaria e non sono soggette ad alcun tipo di tassazione.

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possa confi gurarsi una responsabili-tà solidale della società per l’errore compiuto. Resta inteso, naturalmente, che il socio dovrà assolvere mediante il pagamento diretto il debito residuo Irpef non scomputato dall’ammontare delle ritenute oramai ritrasferite alla società.

b) Con riguardo alle modalità con cui i soci o gli associati possono forma-lizzare il loro assenso a che la società o associazione utilizzi in compensa-zione il credito relativo alla ritenute residue, si ritiene che nulla osta all’uti-lizzo dello strumento della Posta elet-tronica certifi cata (Pec), in quanto tale strumento risulta idoneo ad attestare la certezza della data in cui viene ma-nifestata la volontà di autorizzare la compensazione.

c) Relativamente, infi ne, al momen-to in cui l’assenso degli associati deve essere manifestato, con la circolare n. 56/E del 2009 è stato chiarito che lo stesso deve precedere l’utilizzo in compensazione da parte della associa-zione del credito relativo alle ritenute residue. Pertanto, nulla osta a che il credito relativo alle ritenute residue subite nell’anno 2009 sia utilizzato in compensazione dall’associazione già a partire dal 1° gennaio 2010 (median-te lo specifi co codice tributo), purché l’atto di assenso degli associati abbia data certa antecedente la data di com-pensazione, ed il credito risulti dalla dichiarazione annuale della associa-zione da presentare entro il termine di ordinario del 30 settembre 2010.

D. Si chiede se, per effetto del ritrasfe-rimento in capo alla società professionale

delle ritenute residue subite dalla società professionale (una volta scomputato il de-bito Irpef del socio): il conguaglio debba essere regolato tra i soci sulla base dell’at-to sottoscritto o se, quanto ritrasferito, si debba ritenere un mero credito vantato dal socio nei confronti dell’associazione; tale conguaglio e/o scambio resta indenne da qualsiasi tipo di tassazione diretta o in-diretta.

R. Non rileva ai fi ni tributari il modo in cui i soci recuperano il credito da loro vantato, per aver consentito alla società medesima di avocare a sé le ri-tenute che residuano una volta opera-to lo scomputo del debito Irpef, al fi ne di compensare il credito che da esse deriva. Tali partite di giro hanno na-tura fi nanziaria e non sono, pertanto, soggette ad alcun tipo di tassazione.

Novità in tema di accertamento

D. La recente sentenza delle sezioni unite della Cassazione ha confermato la centra-lità del contraddittorio in tema di accer-tamenti da studi di settore nonché, più in generale, per quelli c.d. standardizzati. Più volte in passato era emersa la necessità di regolamentare tale fase amministrativa at-traverso un documento di prassi per unifor-

mare l’operato degli uffi ci sul territorio. Ci sono novità in arrivo sull’argomento?

R. Le sezioni unite della Corte di cassazione, con le recenti sentenze nn. 26635, 26636, 26637, 26638 del 2009, hanno confermato che la motivazio-ne dell’atto di accertamento emesso sulla base degli studi di settore deve necessariamente tenere conto delle risultanze del contraddittorio con il contribuente. Infatti, è solo a segui-to della fase di contraddittorio che emerge la gravità, precisione e con-cordanza attribuibile alla presunzio-ne basata sugli studi di settore. Tali pronunciamenti sono pienamente conformi con quanto nel tempo chia-rito dalla prassi dell’amministrazione fi nanziaria; al riguardo, con la circo-lare n. 5/E del 23 gennaio 2008 è stato rappresentato che «la valutazione di affi dabilità dello studio nel caso con-creto deve essere effettuata nell’am-bito del contraddittorio instaurato con il contribuente, dopo l’avvio della procedura di accertamento con ade-sione, sulla base anche degli elementi forniti, idonei ad incidere sulla fon-datezza della presunzione». Peral-tro, già la Finanziaria del 2005 aveva normato quanto statuito dalla pras-

si consolidata dall’amministrazione, prevedendo, con l’introduzione del comma 3-bis dell’art. 10 della legge n. 146 del 1998, l’obbligatorietà del con-traddittorio nella fase procedimen-tale dell’accertamento fondato sulle risultanze degli studi di settore.

D. I primi dati diffusi da alcune Dre dimostrano un forte impulso all’accerta-mento tramite redditometro nel corso del 2009. Quanto merito deve essere ascritto, anche in termini di recuperi medi, ai nuovi indici di ricchezza (viaggi all’estero, circoli privati ecc.)?

R. Il forte incremento, rispetto all’anno 2008, dell’accertamento sintetico, di cui il redditometro co-stituisce uno strumento di ricostru-zione del reddito complessivo, è da attribuire anche alla capillare rac-colta di dati avvenuta sia con fl ussi informatici strutturati che tramite l’acquisizione di dati sul territorio. In tale ambito hanno assunto partico-lare rilievo gli elementi che caratte-rizzano la capacità di spesa relativa a beni non di prima necessità quali: le imbarcazioni, le auto di lusso, pos-sesso di cavalli, iscrizione a scuole e circoli esclusivi, acquisto di opere d’arte ecc.

Andrea BongiItaliaOggi

Cesare Galderisi, direzione centrale accertamento

Mario Scalia, direzione centrale accertamento

Domande e risposte

Dubbio interpretativo

Soluzione delle entrate

Valore da attribuire al conguaglio tra i soci

Non rileva ai i ni tributari il modo in cui i soci recuperano il credito da loro vantato. Tali partite di giro hanno natura i nanziaria e non sono, pertanto, soggette ad alcun tipo di tassazione

R i t r a s f e r i m e n t o all’associazione di ri-tenute in eccedenza

Non si coni gura una responsabilità solidale della società per l’errore com-piuto. La persona i sica rimena responsabile delle ritenute non versate a titolo personale

Valenza della Pec La posta elettronica certii cata risulta idonea ad attestare la certezza della data in cui viene manifestata la volontà di autorizzare la compensazione

A partire da quando sono compensabili le ritenute

Nulla osta a che il credito relativo alle ritenute residue subite nell’anno 2009 sia utilizzato in compensazione dall’associazione già a partire dal 1° gennaio 2010

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8 Lunedì 25 Gennaio 2010 G E S T I R E L A C R I S I

Le istruzioni Assonime, Cndcec e università di Firenze alle imprese a rischio fallimento

Risanare fa rima con pianificareTutte le mosse per convincere le banche a erogare credito

Pagine a curaDI ALESSANDRO FELICIONI

Imprese in crisi a caccia di nuova fi nanza? Arrivano le istruzioni per l’uso. Sono i nuovi strumenti previsti

dalla riforma fallimentare, piano di risanamento attestato e accordi di ristrutturazione, il grimaldello per scardinare le perplessità e le preoccupazioni di coloro che sono chiamati a supportare il percorso di risa-namento e di tournaround di soggetti in condizioni fi nan-ziarie precarie. Assonime, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti con-tabili e l’università di Firenze hanno redatto ed emanato la versione defi nitiva delle «Linee guida per il fi nanziamento alle imprese in crisi», documento di fondamentale importanza in un panorama che sempre più frequentemente è costella-to da operazioni di risanamen-to condotte nei solchi tracciati dai nuovi istituti della riforma fallimentare.

In una situazione di crisi il problema fondamentale che le imprese devono affrontare è quello legato al fatto che qual-siasi progetto di risanamento non può, di regola, prescindere dall’erogazione di nuova fi nan-za, indispensabile per dare la spinta verso la ripresa. Con-testualmente, però, qualsiasi fi nanziamento erogato a im-prese in precarie condizioni di liquidità rischia di trasformar-si in un boomerang per tutti i

protagonisti coinvolti, nel caso in cui, malauguratamente, il progetto iniziale naufraghi e l’impresa venga coinvolta da una procedura concorsuale.

Per chi utilizza il credito si aprono scenari pericolosi, in caso di fallimento, legati a pos-sibili responsabilità ammini-strative e penali; per chi eroga, i rischi sono anche economici con lo spettro dell’azione re-vocatoria.

Meglio dunque blindare qualsiasi operazione di fi nan-ziamento all’interno di una struttura che, per sua defi ni-zione, sia idonea a scongiurare tali pericoli.

In quest’ambito, dunque, il piano di risanamento attesta-

to (articolo 67 l.f.) e l’accordo di ristrutturazione dei debiti (articolo 182-bis l.f.) rappre-sentano lo scudo più idoneo che cercare di risolvere la crisi fi nanziaria dell’impresa dribblando i pericoli insiti in una soluzione stragiudiziale nell’ipotesi di successivo fal-limento.

Ciò in sostanza perché è la legge stessa che garantisce l’esenzione da revocatoria dei pagamenti fatti in attuazione, appunto, di un piano incasto-nato in uno dei due strumenti citati.

Fondamentale, dunque, è la corretta redazione del piano e il corretto iter procedurale da seguire nell’approccio ai nuovi istituti, pena l’ineffi ca-cia degli stessi soprattutto in termini di sterilizzazione dei tentacoli della revocatoria fal-limentare.

Entrambi gli strumenti par-tono da un piano industriale e finanziario che l’impresa (eventualmente con la con-

sulenza del proprio professio-nista) predispone; piano dal quale risulti la possibilità di superare l’attuale momento di tensione fi nanziaria attra-verso operazioni di variegata natura: dismissioni, riscossio-ni, modifi che strutturali all’at-tività, fl ussi reddituali futuri e, appunto, nuova finanza erogata da istituti di credito o soggetti privati.

Le caratteristiche per pre-disporre un buon piano che regga prima all’attestazione necessaria del professionista (vedi pagina successiva) e poi, eventualmente, alle pre-tese revocatorie di un curatore fallimentare, vengono detta-gliatamente e puntualmente

analizzate dal documento.Innanzitutto occorre che lo

stesso piano sia redatto su basi solide, costituite da fon-ti informative attendibili in ordine ai progetti e agli atti ipotizzati, ipotesi di lavoro espressamente descritte e det-tagliate nonché illustrazione delle metodologie adottate per l’elaborazione dei dati azien-dali.

Importante, altresì, la du-rata del piano; durata che non può essere superiore, di regola, ai cinque anni; ciò evi-dentemente per garantire un certo grado di affi dabilità alle

ipotesi future alla base del programma, evitando di svi-luppare previsioni su orizzonti troppo lontani.

Peraltro la durata limitata del piano non porta con sé la necessità che nell’arco dei cin-que anni si sia defi nitivamen-te e integralmente riassorbita l’esposizione debitoria attuale; importante è che l’eventuale residuo debito dilazionato ol-tre sia sostenibile in uno sce-nario fi siologico, dato cioè dai soli fl ussi di cassa dell’attivi-tà caratteristica, senza alcun intervento straordinario (di-smissioni, nuovi fi nanziamenti

ecc.). Visto che lo scopo fi nale è proteggere gli atti posti in essere per l’esecuzione del piano dalla revocatoria, questi devono essere dettagliatamen-te specifi cati nel documento, evitando di inserire opera-zioni generiche con oggetto e modalità non univoche.

Da ultimo il piano deve pre-vedere analisi di sensibilità, ossia scenari alternativi a quello ipotizzato, con l’inclu-sione di appositi stanziamenti volti ad attutire l’impatto di tali imprevedibili evoluzio-ni. Obiettivi intermedi da raggiungere e conseguente correzione del piano in corsa rappresentano poi elementi indispensabili per il perdura-re della tutela accordata dallo strumento. Meglio quindi affi -dare a un professionista il mo-nitoraggio del piano e l’attua-zione di eventuali correzioni.

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Se il fi nanziamento di imprese in odore di fallimento presenta profi li di pe-ricolosità solo in parte attutiti dalle nuove forme di risoluzione stragiu-

diziale della crisi, ancor più lunga e tortuosa è la strada che porta solo a concepire un fi nan-ziamento offerto a imprese già sottoposte a procedure concorsuali. Eppure le linee guida non disdegnano di tracciare scenari e opportu-nità volti a tutelare eventuali interventi attuati (quasi) irrimediabilmente in ritardo rispetto al manifestarsi della crisi fi nanziaria dell’impresa. Così, accanto all’ampia trattazione dedicata ai nuovi strumenti di composizione (piano atte-stato e accordi di ristrutturazione) la seconda parte del documento affronta la problematica relativa, appunto, alle possibilità di fi nanziare imprese già incappate nelle morse del tribu-nale.

Tale possibilità è argomento rimasto ancora oggi ai margini delle operazioni in concreto va-lutate dagli operatori del settore, a distanza di oltre quattro anni dall’avvio della riforma. Già il mutamento culturale che impone la nuova fi losofi a della riforma fallimentare, che sposta il baricentro del sistema sulla salvaguardia dell’impresa, è enorme; spingersi poi a imma-ginare che in tale situazione di decozione qual-cuno pensi anche di fi nanziare e di scommettere sulla rinascita dell’impresa, è di una diffi coltà immensa.

Il documento, però, riesce a inquadrare le principali novità della riforma fallimentare sul tema in termini di opportunità, ossia di possi-bilità concrete di accedere a nuova fi nanza. Il tutto distinguendo la posizione di imprese in-teressate dalla procedura minore di concordato preventivo e quelle, invece, dichiarate fallite.

Una prima possibilità che viene scorta non prevede immissione di liquidità; è piuttosto lega-ta alla conservazione e protezione del patrimo-

nio da aggressioni dei singoli creditori. Siccome la presentazione del ricorso per l’ammissione al concordato preventivo stoppa le azioni esecutive e cautelari dei creditori anteriori, potrebbe esse-re opportuno presentare la proposta incompleta di alcuni elementi richiesti; ciò al fi ne di godere dell’ulteriore termine di quindici giorni previsto per l’integrazione della stessa.

Nuova liquidità è invece richiesta nel caso in cui la prosecuzione dell’attività che è posta alla base della fattibilità del piano è condizionata alla acquisizione di risorse liquide. Qui non si pongono problemi di sorta, visto che il tribuna-le, nel momento in cui ammette al concordato e autorizza il fi nanziamento, mette al riparo anche il soggetto erogante da eventuali profi li di responsabilità o di revocabilità dei fi nanzia-menti stessi.

In una fase successiva e con diverse fi nalità si pone invece il fi nanziamento strumentale all’esecuzione del concordato; qui il piano pre-vede sì l’erogazione di nuova liquidità ma in una fase successiva (e condizionata) all’omologa. Il fl usso monetario servirebbe o per fi nanziare la ristrutturazione industriale che è alla base del-la creazione delle risorse necessarie all’esatto adempimento del concordato, oppure, per fi -nanziare l’esecuzione stessa. Il debitore può in tal modo sostituire la massa dei creditori (immediatamente soddisfatti) con l’unico fi -nanziatore.

Più sporadiche e accademiche sembrano le «opportunità» di finanziamento per le imprese già dichiarate fallite; la ratio è la conservazione dell’impresa e la sua rialloca-zione sul mercato; in tale prospettiva il fi -nanziamento potrebbe prospettarsi nel caso di esercizio provvisorio o nel caso di conferi-mento dell’azienda in una società di nuova costituzione.

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GLI INTERVENTI LAST MINUTE

Primo step conservare il patrimonio

Le caratteristiche principali del piano di risanamento

Presenza delle ipotesi poste a base dell’analisi

Indicazione della fonti informative utilizzate

Illustrazione delle metodologie adottate

Arco temporale limitato a 3/5 anni

Misure di salvaguardia e cautele per compensare eventuali effetti negativi di eventi non prevedibili

Eventuale necessità di ricostituire il capitale sociale

Analisi di sensibilità

Presenza di obbiettivi intermedi

Indicazione precisa degli atti da compiere

Monitoraggio e correzione del piano in corsa

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9Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì G E S T I R E L A C R I S I

Fondamentale il ruolo del professionista nel deli-cato e scivoloso univer-so degli strumenti più o

meno stragiudiziali di compo-sizione della crisi; specie con riferimento all’aspetto legato all’erogazione di nuova fi nanza; se infatti da un lato l’impresa deve poter essere affi ancata da consulenti in grado di proporre un piano credibile e risponden-te alle fi nalità e ai precetti della legge, dall’altro è proprio la fi gu-ra del professionista che con la sua attestazione consacra e cer-tifi ca la fattibilità del percorso scelto; in tale contesto, dunque, anche e soprattutto l’erogazione di nuova fi nanza viene ad essere è inevitabilmente legata a quello che i vari professionisti elabora-no e certifi cano.

Le linee guida mostrano una particolare attenzione per la funzione del professionista nei vari istituti, o meglio, dei profes-sionisti, visto che la prima im-portante precisazione è quella legata all’indipendenza dell’at-testatore rispetto all’impresa proponente.

In sostanza, sia il piano at-testato ex articolo 67 l.f. sia l’accordo di ristrutturazione ex articolo 182-bis l.f. necessitano di due interventi professionali: il primo in sede di redazione del piano fi rmato dall’impresa e il secondo, appunto, in sede di at-testazione dello stesso.

È evidente che i due momenti

devono rimanere ben distinti e le fi gure che presiedono agli stessi non possono sovrapporsi. Quindi un professionista per consiglia-re e coadiuvare l’imprenditore nella relazione del piano e un professionista, diversi, per l’at-testazione dello stesso.

La divisione dei ruoli e l’indi-pendenza della fi gura del certi-fi catore garantiscono i creditori aderenti o meno all’accordo proposto e facilità l’eventuale utilizzo del piano in ipotesi con-corsuali.

Un aspetto particolare che attiene ai compiti del professio-nista è quello legato alla certifi -cazione della veridicità dei dati aziendali su cui viene predispo-sto il piano e, successivamente, formulata l’attestazione.

Sebbene nessuna disposi-zione imponga, a differenza di quanto avviene nel concordato preventivo, che il professionista attentatore debba garantire tale veridicità, Assonime, Consiglio nazionale e università di Firen-ze sottolineano come tale adem-pimento sia necessario anche e soprattutto viste le fi nalità e gli effetti di una eventuale attesta-

zione (e omologa nel caso degli accordi di ristrutturazione dei debiti).

E in effetti una eventuale at-testazione apposta su un piano in tutto e per tutto ragionevole ma sviluppato su dati contabili iniziali non veritieri non ha al-cuna possibilità di produrre gli effetti desiderati.

Ovviamente tale verifica preliminare va effettuata con profondità differente in funzio-ne della tipologia di impresa e della presenza di altri organi di controllo (revisore contabile e collegio sindacale).

Se dunque il professionista deve valutare la fattibilità del piano predisposto dall’impresa e dare, in caso di esito positivo, la propria attestazione, occorre che quest’ultima sia predisposta con particolare cura e contenga determinate informazioni.

Innanzitutto il documento sgombra il campo da qualsiasi dubbio: l’attestazione, anche quella che preside al piano ex articolo 67, ha la forma di una relazione che non deve né ripe-tere supinamente i contenuti del piano ne limitarsi ad accettare

o smentire quest’ultimo senza alcuna motivazione. Occorre in-vece che tale attestazione indi-chi le metodologie utilizzate e le attività svolte dal professionista al fi ne di formulare il giudizio di ragionevolezza e fattibilità del piano; il tutto con adeguata motivazione.

Inoltre all’esito della valuta-zione, solo due sono i possibili scenari: o il piano è ragionevole e va attestato o non lo è; non hanno alcun valore attestazioni limitate o infarcite di riserve e cautele.

Possibile invece condizionare l’attestazione ad un evento ini-ziale, che verifi candosi in tempi brevi, rende, appunto, il piano ragionevole.

Da ultimo il professionista non può abbandonare l’impresa una volta attestato il piano.

Evidentemente, se lo stesso piano, come visto nella pagina precedente, va monitorato co-stantemente per verifi carne la

corretta evoluzione, il professio-nista che ha attestato un piano non più fattibile deve re interve-nire per porre la medesima cer-tifi cazione anche al nuovo piano redatto a correzione di quello originale. In tale eventualità il documento sottolinea che non solo non è indispensabile che il nuovo piano sia attestato da un professionista diverso da quello che vagliò il precedente non più attuabile, ma anzi è preferibile che lo stesso soggetto che all’epo-ca espresse parere favorevole al piano giudichi anche la sua evoluzione. Ciò, ovviamente, lad-dove, nel frattempo, non siano venuti meno i requisiti di indi-pendenza che devono qualifi care l’attestatore.

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Professionisticertificatori

Che si scelga la strada dell’accordo di ristrutturazione o quella, per certi versi più agevole, del piano di risanamento attestato, un problema fondamentale deve essere affrontato dall’impresa in crisi e dai protagonisti coinvolti dal progetto di turnaround. Si tratta della necessità di supportare fi nanziaria-mente l’impresa nelle more della consacrazione uffi ciale dell’at-to, sia esso il tempo intercorrente per la stipula e l’attestazione del piano di risanamento sia, a maggior ragione, l’intervallo, spesso lungo e defatigante, che precede l’omologa dell’accordo di ristrutturazione. Nulla, in sostanza, disciplina il cosiddetto «fi -nanziamento ponte», strumento, appunto, poco considerato dal legislatore, ma fondamentale in ogni progetto di superamento della crisi d’impresa. La centralità di tale aspetto appare in tutta la sua evidenza dove si consideri che la nuova fi nanza erogata nelle more del perfezionamento del piano (o dell’accordo) serve per mantenere operativamente in vita l’impresa, tutelando quella continuità aziendale che rappresenta uno degli elementi fonda-mentali su cui fondare la validità del progetto di risanamento. Il problema è, ovviamente, l’assenza di tutela del fi nanziamento ponte, in quanto, dovendo essere erogato prima e in previsione dell’utilizzo di uno degli strumenti previsti dalla legge per la soluzione della crisi, resta fuori da qualsiasi ombrello protettivo in termini di revocatoria fallimentare. Le linee guida, tuttavia, sottolineano che è possibile limitare se non eliminare del tutto i rischi, modulando in termini quantitativi e temporali, il fi nan-ziamento ponte. In sostanza per evitare i rischi di responsabilità civile e penale dei soggetti che intervengono nell’operazione (l’impresa fi nanziata ma anche l’istituto di credito erogante) oc-corre circoscrivere l’intervento e dettagliare le fi nalità e la neces-sità dello stesso. Concretamente, questa attenzione da parte del fi nanziatore e diligenza da parte del fi nanziato, possono essere ravvisate in presenza di un fi nanziamento volto esclusivamente a garantire la continuità aziendale, la quale, a sua volta, scongiura il pericolo di danno generale per i creditori; Operativamente, il documento tratteggia un fi nanziamento caratterizzato da alcuni elementi fondamentali quali l’entità limitata a garantire il paga-mento delle spettanza che garantiscono la continuità aziendale (dipendenti, fornitori imposte e contributi previdenziali), una durata limitata al perfezionamento di uno degli strumenti di composizione della crisi e attuato mediante la concessione (o il mantenimento) di linee di credito auto liquidanti senza alcuna forma di garanzia da parte dell’impresa. Il tutto, ovviamente, legato a doppio fi lo al piano in corso di predisposizione.

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10 Lunedì 25 Gennaio 2010 R I S C O S S I O N E

Immobili nel mirino: via libera alla semplii cazione nel sistema delle ipoteche e dei pignoramenti

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Pagine a curaDI ANDREA SEPERSO

La riscossione punta sugli immobili. Le procedure te-lematiche di trascrizione, iscrizione e annotazione

nei registri immobiliari, nonché la voltura catastale, sono estese agli agenti della riscossione. Si tratta di una forte semplifi ca-zione inserita all’interno del sistema delle azioni esecutive rappresentate dall’ipoteca e dal pignoramento nei confronti dei debitori. Le misure in que-stione possono essere utilizzate dagli agenti della riscossione a decorrere dal 15 gennaio 2010. La modifi ca è stata infatti in-trodotta con un provve-dimento in-terministe-riale del 18 d i c e m b r e 2009.

Più in ge-nerale l’art. 3-bis del de-creto legi-slativo del 18 dicembre 1997 n. 463 prevede che le richieste di registra-zione, le note di trascrizione e di iscrizione nonché le domande di annotazione e di voltura ca-tastale vengano presentate su un modello unico informatico da trasmettere per via telema-tica unitamente a tutta la docu-mentazione necessaria.

Ora le procedure telematiche di cui all’art. 3-bis del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 463, sono estese, come anti-cipato, agli agenti della riscos-sione per tutte le trascrizioni, iscrizioni e annotazioni da essi richieste ai sensi del dpr, n. 602/73, con le modalità previ-ste dal dpr, n. 308/00, in quanto compatibili.

Ipoteca sui beni immobili. A partire dai 60 giorni succes-sivi alla notifi ca della cartella di pagamento, Equitalia può disporre l’iscrizione di ipoteca sui beni immobili del debitore e dei suoi coobbligati.

L’ulteriore e ultima fase del recupero è segnata dal pignora-mento, ogni qual volta le somme iscritte a ruolo non superino il 5% del valore del bene, ma solo dopo che siano decorsi invano sei mesi.

In ogni caso il limite per l’espropriazione è dato dal va-lore minimo del credito per al-meno 10 mila euro

Per arrivare a questo risul-tato è necessario, tuttavia, una prima informazione puntuale sulla possidenza immobiliare del contribuente moroso.

In ogni caso, occorre inoltre tenere presente che la semplice visura catastale non è di per sé suffi ciente a stabilire se un sog-getto è titolare di beni immobili

o altri diritti e quindi occorre sempre l’eventuale presenza di movimenti di conservatoria.

Beni pignorati. In sede di esecuzione immobiliare il

prezzo base dell’incanto è pari all’impor-to stabilito a norma dell’ar-ticolo 52, com-ma 4, del Testo unico dell’im-posta di re-gistro (dpr n. 131/86) molti-plicato per tre. Ovvero al tri-plo del valore catastale. Se non è possibi-

le determinare il prezzo utiliz-zando tale metodo forfettario, il concessionario richiede l’attri-buzione della rendita catastale del bene stesso al competente uffi cio del territorio, che prov-

vede entro 120 giorni.La moltiplicazione per tre

del valore catastale è stata in-serita dall’art. 83, comma 24, dl n. 112/2008, che ha rettifi cato l’art. 79 dpr n. 602/73 con de-correnza 25 giugno 2008.

Ciò comporta che la regola non può essere attribuita an-che alle aste per le quali è stato già espletato infruttuosamen-te il primo incanto. Si consi-deri che i beni che sono stati già offerti al pubblico prima dell’entrata in vigore del dl n. 112/2008 sono stati valutati in base al mero valore cata-stale. In questo senso sarebbe illogico, in sede di secondo in-canto, triplicare un valore che è stato già considerato elevato in prima battuta, non avendo

quindi premesso l’alienazione del bene.

Abilitazione al servizio telematico. Gli agenti della riscossione per essere abilitati all’utilizzo del servizio telema-tico devono inviare all’agenzia del territorio, tramite il rap-presentante legale, un idoneo titolo autenticato nelle forme di legge da cui risulti l’identità e la qualità dei rappresentan-ti competenti a individuare gli utenti della procedura telema-tica.

Con le medesime modalità è comunicata la cessazione del-la funzione. Il rappresentante trasmette per via telematica all’Agenzia del territorio l’elen-co degli utenti da abilitare alla sottoscrizione e alla trasmis-sione dei documenti.

L’agenzia del territorio abilita gli utenti individuati nell’elenco inviato e comunica per via telematica al rappre-sentante e all’utente l’avvenu-ta abilitazione.

Nelle medesime forme sono comunicati all’Agenzia del ter-ritorio i nominativi degli utenti per i quali è revocata l’abilita-zione alla sottoscrizione e alla trasmissione dei documenti.

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La presentazione dell’istanza di dilazione, nelle more della con-clusione del procedimento di esecuzione, ha l’effetto immedia-

to di precludere l’avvio di nuove azioni e di sospendere quelle eventualmente già avviate nei confronti del debitore dall’agente della riscossione. Tuttavia in caso di rischio per la riscossione del-le somme iscritte a ruolo, la sospensione delle azioni esecutive può essere negata. Una situazione del genere potrebbe ve-rifi carsi, per esempio, a causa dell’immi-nente scadenza dei termini per fi ssare la vendita di beni mobili pignorati per un valore signifi cativo rispetto all’ammon-tare del debito. Queste indicazioni sono state dal consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili che ha predisposto una guida al paga-mento delle cartelle esattoriali rateali in collaborazione Equitalia spa.

La rateazione. Per accedere alla dila-zione delle cartelle esattoriali è necessa-rio presentare un’istanza in carta libera, unitamente alla documentazione idonea a dimostrare di trovarsi in una «situazione di obiettiva e temporanea diffi coltà fi nan-ziaria». Per accedere al benefi cio della ra-teazione del debito, il contribuente, dopo aver verifi cato di possedere i requisiti e di

soddisfare le condizioni richieste, che di-pendono dalla tipologia di soggetto, e deve presentare un’apposita istanza. A segui-to della presentazione di tale istanza, il contribuente riceve una comunicazione da parte dell’Agente della riscossione con cui viene informato dell’avvio del proce-dimento volto a stabilire la spettanza o meno del benefi cio richiesto.

Per quanto concerne gli effetti sulle misure cautelari (fermi amministrativi e ipoteche), la presentazione dell’istanza di rateazione, nelle more della conclusione del procedimento, non determina la revo-ca delle misure cautelari eventualmente adottate in precedenza, né inibisce l’ado-zione di nuove misure. Per ciò che riguar-da, invece, le misure esecutive la presen-tazione dell’istanza ha l’effetto immediato di precludere l’avvio di nuove azioni e di sospendere quelle eventualmente già av-viate nei confronti del debitore dall’agen-te della riscossione. Tuttavia in caso di rischio di un irreversibile pregiudizio per la riscossione delle somme iscritte a ruolo, la sospensione delle azioni esecutive può, tuttavia, essere negata.

Le modifi che. Con la legge di conver-sione 20 febbraio 2008 n. 31 , nell’art. 36 del decreto legge n. 248 /2007 sono stati introdotti i commi 2-bis e 2-ter. La pri-

ma modifi ca prevede che l’agente della riscossione, su richiesta del contribuente, può concedere, nelle ipotesi di tempora-nea situazione di obiettiva diffi coltà del-lo stesso, la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fi no ad un massimo di settantadue rate mensili.

Con questa modifi ca, quindi, da una parte viene traslato il potere di concede-re la dilazione dall’ente impositore agli agenti della riscossione e dall’altro si al-lungano a 72 il numero delle rate mensili in astratto richiedibili dal contribuente per saldare il proprio debito. Il successivo comma 2-ter della medesima norma cir-coscrive l’ambito applicativo della facoltà alle entrate iscritte a ruolo dalle ammi-nistrazioni statali, dalle agenzie istituite dallo stato, dalle autorità amministrative indipendenti e dagli enti pubblici previ-denziali. Inoltre, le stesse regole possono esperirsi per le restanti entrate iscritte a ruolo, salvo diverso intendimento dell’ente creditore, da comunicare all’agente della riscossione competente in ragione della sede legale dello stesso ente; tale deter-minazione produce effetti a decorrere dal trentesimo giorno successivo alla rice-zione della comunicazione da parte del competente agente.

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GLI EFFETTI

Le rate salvano dall’esecuzione immobiliare

La trasmissione telematica

Numero Tipologia di operazione Riferimento normativo

1Nota di trascrizione Art. 2659 del codice civile e art. 555, comma 2, del codice

di procedura civile

2Avviso di vendita per l’ese-cuzione del pignoramento immobiliare

Art. 78 del decreto del presidente della repubblica n. 602 del 1973

3Nota di iscrizione di ipoteca Art. 2839 del codice civile, nei casi di cui all’art. 77 del

decreto del presidente della repubblica n. 602 del 1973

4

Richiesta di cancellazione, con la relativa domanda di annotazione delle ipote-che e dei pignoramenti

Articoli 47 e 53 del decreto del presidente della repub-blica n. 602 del 1973

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/riscossione

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11Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GennR I S C O S S I O N E

La trasmissione telema-tica estesa agli agenti della riscossione ri-guarda tutte le trascri-

zioni, iscrizioni e annotazioni da essi richieste ai sensi del dpr, n. 602/73, con le modalità previste dal dpr n. 308/00, in quanto compatibili.

Si tratta in particolare del pignoramento e sua trascrizio-ne e delle iscrizioni o cancel-lazione di ipoteca. Formalità queste ultime, che hanno pro-fili sostanziali, e che si inseri-scono a pieno titolo all’interno della procedura esecutiva sui beni immobili. Si tratta, in effetti, delle procedure più in uso da parte di Equitalia, il gestore privato della riscossio-ne pubblica, per assicurarsi il recupero degli importi iscritti a ruolo con la necessaria effi-cienza.

Forma del pignoramento e trascrizione. Il pignora-mento immobiliare si esegue mediante notificazione al de-bitore e successiva trascrizio-ne di un atto nel quale gli si indicano esattamente l’immo-bile ipotecato, i beni e i diritti immobiliari che si intendono sottoporre a esecuzione, e gli si fa l’ingiunzione.

Immediatamente dopo la notificazione, l’ufficiale giu-diziario consegna copia au-tentica dell’atto con le note

di trascrizione al competente conservatore dei registri im-mobiliari, che trascrive l’atto e gli restituisce una delle note. La relativa trascrizione si re-alizza, a norma dell’articolo 555, secondo comma, del codi-ce di procedura civile, con un avviso contenente le genera-lità del soggetto nei confronti del quale si procede a tutta una serie di informazioni che riguardano l’immobile e la procedura.

Entro cinque giorni dalla trascrizione, l’avviso di ven-dita viene notificato al sog-

getto nei confronti del quale si procede. In mancanza della notificazione non può proce-dersi alla vendita.

Nota di iscrizione. Decor-so inutilmente il termine di decadenza, il ruolo costitui-sce titolo per iscrivere ipoteca sugli immobili del debitore e dei coobbligati per un impor-to pari al doppio dell’importo complessivo del credito per cui si procede.

Se l’importo complessivo del credito per cui si procede non supera il 5% del valore

dell’immobile da sottoporre ad espropriazione il conces-sionario, prima di procedere all’esecuzione, deve iscrivere ipoteca.

Decorsi sei mesi dall’iscri-zione senza che il debito sia stato estinto, il concessiona-rio procede all’espropriazione. Per eseguire l’iscrizione deve presentarsi il titolo costituti-vo insieme con una nota sot-toscritta dal richiedente in doppio originale.

Gratuità. I conservatori dei pubblici registri mobiliari

e immobiliari eseguono le tra-scrizioni e le cancellazioni dei pignoramenti e le iscrizioni e le cancellazioni di ipoteche richieste dal concessionario, nonché la trascrizione dell’as-segnazione in esenzione da ogni tributo e diritto.

I conservatori sono altre-sì tenuti a rilasciare in car-ta libera e gratuitamente al concessionario l’elenco delle trascrizioni ed iscrizioni re-lative ai beni da lui indicati, contenente la specificazione dei titoli trascritti, dei credi-ti iscritti e del domicilio dei soggetti a cui favore risultano fatte le trascrizioni e le iscri-zioni.

Il pignoramento perde effi-cacia quando dalla sua esecu-zione sono trascorsi 120 giorni senza che sia stato effettuato il primo incanto.

Se il pignoramento è stato trascritto in pubblico regi-stro mobiliare o immobiliare, l’agente della riscossione in ogni caso di estinzione del pro-cedimento richiede entro dieci giorni al conservatore la can-cellazione della trascrizione.

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Pignoramenti,la forma è sostanza

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Il prezzo base dell’incanto è pari all’importo stabilito a norma dell’ar-ticolo 52, comma 4, del Testo uni-co delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, approvato con decreto del presidente della repubblica 26 aprile 1986, n. 131, moltiplicato per tre.

Se non è possibile determi-nare il prezzo base secondo le disposizioni del comma 1, il concessionario richiede l’attri-buzione della rendita catastale del bene stesso al competente ufi cio del territorio, che prov-vede entro 120 giorni.

Se si tratta di terreni per i quali gli strumenti urbanistici preve-dono la destinazione edii cato-ria, il prezzo è stabilito con peri-zia dell’ufi cio del territorio.

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/pignoramento

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13Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì INCENTIVI ALLE PMI

Una delle principali novità introdotte dal Comitato di gestione: plafond di 50 milioni di euro

Garanzie estese all’autotrasportoNel fondo pubblico istituita una sezione ad hoc per il settore

Pagina a curaDI BRUNO PAGAMICI

Garanzie a titolo gra-tuito da parte dello stato a favore degli autotrasportatori. Per

agevolare l’accesso al credito delle imprese del comparto, dal 1° dicembre 2009 è stato reso operativo il fondo di garanzia per le pmi, attraverso la sezione speciale riservata alle piccole e medie imprese di trasporto di merci per conto terzi. Le age-volazioni verranno concesse su tutto il territorio nazionale en-tro i limiti previsti dal regime «de minimis» (fi no a un massimo di 100 mila euro), e comunque per non oltre 750 mila euro di importo massimo garantito per ciascuna impresa. Sono esclusi dall’intervento del fondo gli in-vestimenti riguardanti l’acqui-sto di autoveicoli.

La sezione speciale riservata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto terzi è stata istituita, nell’am-bito del fondo di garanzia, dal decreto del ministro delle in-frastrutture e dei trasporti del 27 luglio 2009 (in G.U. n. 233 del 7/10/2009). L’intervento è a valere sul dl 23 ottobre 2008, n. 162, convertito, con modifi ca-zioni, dalla legge 22 dicembre 2008, n. 201. In particolare, l’art. 2, comma 1, si propone di fronteggiare la grave crisi del settore e consentire il manteni-mento dei livelli di competiti-vità. Il fondo di garanzia per le pmi è stato costituito presso il Mediocredito centrale con leg-ge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) «allo scopo di assicu-rare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese».

Interventi a favore dell’autotrasporto. La sezio-ne speciale per l’autotrasporto (resa attuativa dal comitato di gestione del fondo di garanzia, nelle riunioni del 19 e del 26 no-vembre 2009), con un plafond di 50 milioni di euro, è destinata alla concessione di garanzie su operazioni fi nanziarie a favore delle pmi del settore, perfezio-nate da banche, intermediari fi nanziari di cui all’art. 107 del testo unico bancario (Tub) e Sfi s (società fi nanziarie per l’inno-vazione e lo sviluppo). È inoltre prevista la controgaranzia del fondo a favore delle garanzie

prestate dai confi di e dai fondi di garanzia gestiti da banche, da intermediari fi nanziari o dai soggetti di cui all’art. 106 del Tub.

Come stabilito dal dm 27 lu-glio 2009, le garanzie sono ac-cordate a titolo gratuito su tutto il territorio nazionale e nel ri-spetto del regime de minimis, fi no a un importo complessivo di 100 mila euro in tre anni, per un importo massimo ga-rantito di 750 mila euro per ciascuna impresa (si veda la circolare Mediocredito cen-trale n. 565 del 30 novembre 2009).

Operazioni agevolabili. Le operazioni ammesse all’in-tervento del fondo di garanzia comprendono:

- fi nanziamenti a medio-lun-go termine per investimenti, compresi lo sconto di effetti

e la locazione fi nanziaria, di durata superiore a 18 mesi e inferiore a dieci anni;

- partecipazioni di minoran-za, di durata non superiore a dieci anni, nel capitale di im-prese, costituite in forma di società di capitali, acquisite a fronte di un piano di sviluppo produttivo dell’impresa;

- prestiti partecipativi, ossia fi nanziamenti di durata com-presa tra 18 mesi e dieci anni la cui remunerazione è composta da una parte fi ssa integrata e da una parte variabile com-misurata al risultato econo-mico di esercizio dell’impresa fi nanziata, concessi a fronte di investimenti (materiali e imma-

teriali);- altre operazioni, ossia qual-

siasi operazione finanziaria, purché direttamente fi nalizzata all’attività di impresa, diversa dai fi nanziamenti a medio/lun-go termine, dai prestiti parte-cipativi e dalle partecipazioni. Rientrano in tale voce i fi nan-ziamenti a breve termine, per il consolidamento dei debiti, le fi deiussioni, i fi nanziamenti a m/l termine per liquidità ecc.

Per investimenti, si intendo-no gli investimenti materiali e immateriali da effettuare successivamente alla data di presentazione della richiesta di finanziamento (non deve trattarsi di mera sostituzione di beni esistenti). I beni acqui-siti non devono essere alienati, ceduti o distratti per cinque anni dalla data di ammissione all’intervento del fondo. In ap-plicazione della normativa de minimis non potranno essere ammesse all’intervento i fi nan-ziamenti concessi per l’acquisto di autoveicoli.

Ciascuna impresa del set-tore del trasporto può essere ammessa alla garanzia fi no a un importo massimo garan-tito di 750 mila euro (riferito all’esposizione in essere alla data di presentazione della do-manda, tenuto conto delle quo-te di capitale già rimborsate). Ciò signifi ca che, se l’impresa di autotrasporto, per esempio, è stata garantita per 600 mila euro, ma ne ha già rimborsati 250 mila, può ottenere un’altra garanzia, fi no a un massimo di 400 mila euro.

Garanzie concedibili. Le garanzie alle imprese dell’au-totrasporto, concedibili a titolo gratuito su tutto il territorio nazionale secondo i criteri e le modalità dettate dalla discipli-na di funzionamento del fondo, di cui al decreto del ministro dell’industria n. 248/1999, po-tranno essere rilasciate sotto forma di:

- garanzia diretta a banche e a intermediari fi nanziari;

- controgaranzia a confi di o alti fondi di garanzia;

- co-garanzia, prestata diret-tamente a favore dei soggetti fi nanziatori e congiuntamente a confi di ed altri fondi di garan-zia, ovvero a fondi di garanzia istituiti nell’ambito dell’Ue o da essa co-fi nanziati.

Tutte le garanzie sono assi-stite da quella di ultima istanza dello stato, che opera in caso di inadempimento da parte del fondo in relazione agli impe-gni assunti a titolo di garante, controgarante o co-garante e limitatamente alla quota do-vuta dal fondo per la garanzia concessa.

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prestate dai confidi e dai fondi Come stabilito dal dm 27 lu- e la locazione finanziaria di

Riguardo al «merito del credito» delle pmi di autotrasporto, il fondo è destinato alle imprese valutate «economicamente e fi nan-ziariamente sane», attraverso determinati indici calcolati sugli ultimi due bilanci. Tut-tavia, al ricorrere di determinate condizioni, la banca/confi di può certifi care il merito di credito delle imprese benefi ciarie, trasmet-tendo al gestore, in luogo degli scoring con-tenenti i dati di bilancio, una dichiarazione attestante il ricorrere di dette situazioni.Per esempio, la certifi cazione del merito al credito è ammessa per le operazioni fi nan-ziarie di importo non superiore a 20 mila euro, non assistite da altre garanzie (reali, bancarie o assicurative), se l’impresa presen-ta un utile d’esercizio in almeno uno degli ultimi due bilanci approvati (o in almeno una delle ultime due dichiarazioni fi scali) e che l’eventuale perdita registrata nell’ultimo bilancio approvato non sia superiore al 10% del fatturato.È prevista una maggiorazione dell’importo base di 20 mila euro (fi no a un massimo di 100 mila euro) in funzione dell’anzianità dell’impresa, del numero addetti, di fi nan-ziamento a fronte di investimenti in beni ammortizzabili, di investimenti da effettua-re successivamente alla data di richiesta del

fi nanziamento, di crescita del fatturato, e così via. Sono previste anche ulteriori sem-plifi cazioni: la banca/confi di potrà certifi ca-re il merito al credito della pmi benefi ciaria anche in assenza di altre garanzie o se l’im-porto dell’operazione fi nanziaria non supera il 30% (20% per operazioni di durata non superiore a 36 mesi) del fatturato dell’im-presa relativo all’ultimo bilancio approvato. Tale semplifi cazione è inoltre concessa nel caso in cui l’importo del fatturato dell’ultimo bilancio approvato non presenta una diminu-zione, rispetto all’esercizio precedente, pari o superiore al 40%.

• Le procedure. Le procedure per la richie-sta e per l’ottenimento della garanzia sono particolarmente snelle, specie nel caso delle operazioni per le quali sono gli stessi sogget-ti richiedenti a certifi care il merito di cre-dito delle imprese benefi ciarie. Ai fi ni della richiesta di ammissione alla garanzia, deve essere trasmesso il solo modulo di domanda, senza la necessità di allegare né bilanci né altra documentazione. Le richieste di inter-vento del fondo per le pmi di autotrasporto potranno essere trasmesse in originale o via fax (06.4791.2557).

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Merito, una dichiarazione sostituisce i bilanci

Le garanzie dirette

Sono concedibili direttamente alle ban-

che e agli intermediari fi nanziari «a prima

richiesta», esplicita, incondizionata e ir-

revocabile e copre, nei limiti dell’importo

massimo garantito, l’ammontare dell’espo-

sizione dei soggetti fi nanziatori (escluse le

pmi del Lazio e della Toscana).

Per la copertura occorre distinguere tra:

pmi della Campania, Calabria, Basilicata, • Puglia e Sicilia o aderenti a programmazione negoziata o a prevalente partecipazione fem-minile: copertura i no all’80% dell’operazione; in caso di insolvenza i no all’80% dell’espo-sizione

pmi dei restanti territori: copertura i no al 60% • dell’operazione; in caso di insolvenza fino all’60% dell’esposizione

La controgaranzia

Viene fornita su garanzie

concesse da confi di ed altri

fondi di garanzia (gestiti da

banche e intermediari artt.

106-107 dlgs 385/93). Può

essere:

«a prima richiesta» se il Coni di o altro fondo di garanzia • concederà garanzia «a prima richiesta». Copre i no al 90% dell’importo garantito e in caso di insolvenza i no al 90% della somma liquidata al soggetto i nanziatore dal Coni di o altro fondo di garanzia

«sussidiaria» se il Coni di o altro fondo di garanzia concede • garanzia «sussidiaria». Per la copertura valgono le percentuali e gli importi di cui sopra

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/fondo

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Page 14: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

14 Lunedì 25 Gennaio 2010 D E T R A Z I O N I & D E D U Z I O N I

Dalle spese mediche al settore auto: le principali agevolazioni illustrate dall’Agenzia delle entrate

Handicap, certificazione d’obbligoDocumentazione ad hoc per usufruire dei benefi ci fi scali

Pagina a curaDI FRANCESCO CAMPANARI

Numerose le agevolazioni fi scali per persone por-tatrici di handicap.

Dalla guida opera-tiva diffuso lo scorso dicembre dall’Agenzia delle entrate è emerso un quadro aggiornato dal quale poter evincere tutti i benefi ci concessi ai soggetti disabili e le modalità di attua-zione degli stessi.

Tra gli altri, ecco i principali fronti su cui l’Agenzia ha con-centrato i propri sforzi: mag-giori detrazioni per l’acquisto di veicoli; agevolazioni per l’acquisto di mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici; 36% sulle spese sostenute per gli interventi fi nalizzati all’ab-battimento delle barriere archi-tettoniche; deduzione piena per le spese mediche generiche e di assistenza specifi ca.

Agevolazioni particolar-mente appetibili dunque, per le quali si renderà necessario sia dimostrare oggettivamen-te l’handicap del soggetto be-neficiario, sia conservare la specifica documentazione da esibire ogniqualvolta gli uffi ci dovessero richiedere informa-zioni a riguardo. È proprio su quest’ultimo punto che spesso si annidano i maggiori dubbi e le incertezze del contribuente che potrebbero portare alla perdita del benefi cio concesso dalla norma. A tal proposito, qui di seguito, un quadro suf-fi cientemente esaustivo delle agevolazioni concesse e piccole accortezze per non cadere nelle insidie e nei punti oscuri della normativa.

Le agevolazioni per il settore auto. Innanzitutto co-minciamo con il dire chi siano i soggetti ammessi a fruire di tale agevolazione: parliamo di non vedenti e sordi, di disabili con handicap psichico o menta-le titolari dell’indennità di ac-compagnamento, di disabili con limitate capacità di deambula-zione o affetti da pluriamputa-zioni e con ridotte o impedite capacità motorie.

Le spese per l’acquisto di veicoli che si renderanno ne-cessarie per i suddetti sog-getti, daranno diritto a una detrazione d’imposta pari al 19% del loro ammontare. Tale detrazione, valevole una sola volta nel corso di un quadrien-nio, andrà calcolata su di una spesa massima di € 18.075,99. Spetterà al contribuente deci-dere se fruirne completamente nel primo anno o se optare per la sua ripartizione in quattro quote annuali di pari importo. Con riferimento alle spese di riparazione del veicolo le stes-se, con esclusione di quelle di ordinaria amministrazione, spetteranno sino a concorrenza della somma di cui sopra: per le somme eccedenti infatti, la detrazione non potrà più essere

conteggiata. Veniamo ora all’intestazione

dell’autoveicolo: se il disabile fosse titolare di redditi pro-pri per importi superiori a € 2.840,51, l’autovettura dovrà essere a lui intestata altrimen-ti, qualora fosse fi scalmente a carico, la spesa potrà essere in-differentemente intestata allo stesso o al familiare per cui egli risulti a carico.

La detrazione completa dell’autoveicolo non è la sola agevolazione contemplata dal-la normativa tributaria. Ai fi ni Iva infatti, per acquisti di au-tovetture con cilindrata fi no a 2000 cc per motori a benzina e sino a 2800 cc per motori diesel, si potrà applicare un’aliquota Iva del 4% anziché del 20% (gli stessi limiti valgono per l’esenzione del bollo). Anche in tal caso, l’acquisto dovrà esse-re effettuato direttamente dal disabile o dal familiare di cui egli sia fi scalmente a carico e

si applicherà per una sola volta nel corso di quattro anni.

Veniamo ora alla documenta-zione da presentare per poter attestare il diritto all’agevo-lazione. Innanzitutto una cer-tifi cazione che attesti la con-dizione di disabilità rilasciato da una Commissione medica pubblica.

Ai fi ni dell’agevolazione Iva, una dichiarazione di atto no-torio dalla quale si evinca che nel quadriennio antecedente la data di acquisto non è sta-to comprato alcun autoveicolo agevolato. Infi ne, una fotoco-pia dell’ultima dichiarazione dei redditi dalla quale si possa documentare che il disabile è a carico dell’intestatario dell’auto o, un’autocertifi cazione nel caso in cui il veicolo sia intestato al familiare del disabile.

Le maggiori detrazioni Irpef. La normativa tributaria prevede maggiori detrazioni Ir-pef per fi gli portatori di handi-

cap. All’aumentare del reddito, tale agevolazione diminuisce sino a scomparire del tutto per redditi superiori ai 95.000,00 €. Nello specifi co, le detrazioni base fi ssate in 900 € e 800 €, rispettivamente per fi gli di età inferiore ai tre anni e per fi gli di età superiore ai tre anni, au-mentano di 220 € cadauna qua-lora trattasi di fi glio disabile.

Agevolazioni Irpef per spese sanitarie e per mezzi d’ausilio. Deducibilità piena per le spese mediche generiche e di assistenza specifi ca (si pen-si all’assistenza infermieristica e riabilitativa) sostenute da un soggetto disabile. Le spese sa-nitarie specifi che invece, ovve-ro le prestazioni chirurgiche, le analisi, le visite specialistiche ecc., danno diritto alla classica detrazione d’imposta del 19% con applicazione di franchigia. Anche in questo caso, come visto precedentemente, la de-trazione potrà essere fruibile

anche dai familiari qualora il disabile fosse fi scalmente a ca-rico. Tra le altre spese ammesse alla detrazione del 19% (in tal caso senza franchigia), vanno ricordate il trasporto in ambu-lanza del soggetto portatore di handicap, l’acquisto di poltro-ne per inabili e minorati, l’ac-quisto di arti artifi ciali per la deambulazione, la costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche ester-ne e, non ultimo, la trasforma-zione dell’ascensore per poterlo adattare al contenimento della carrozzella.

Detrazione per gli addet-ti all’assistenza. Le spese so-stenute per gli addetti all’assi-stenza personale delle persone portatrici di handicap, sono detraibili, in dichiarazione dei redditi, nella percentuale del 19% sino a un massimo di 2.100 €. Rientrano in tale agevolazio-ni coloro che non sono in grado, autonomamente, di assumere alimenti, di espletare le fun-zioni fi siologiche, di provvedere alla propria igiene personale.

Come nei casi visti sopra, anche in relazione a tale age-volazione, sarà fondamentale munirsi di una certifi cazione medica dalla quale risulti lo stato di non autosuffi cienza. Le spese, inoltre, dovranno risul-tare da idonea documentazione che potrà consistere anche in una ricevuta rilasciata dal sog-getto che presta l’assistenza. In ultimo, la detrazione d’imposta non pregiudica la possibilità di poter dedurre i contributi pre-videnziali e assistenziali obbli-gatori versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assisten-za personale, deducibili nel li-mite di 1.549,37 €.

Agevolazioni per ausili tecnici e informatici. Ali-quota agevolata del 4% anche per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti ad ausilio dei portatori di handicap. Rien-trano nel benefi cio le apparec-chiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elet-troniche e informatiche acqui-stati nel mercato o costruiti ad hoc per le particolari esigen-ze della persona disabile. Per poter fruire dell’agevolazione, sarà necessario consegnare al venditore una specifi ca prescri-zione autorizzativa rilasciata dal medico della Asl dal quale risulti il collegamento tra me-nomazione e necessità di un sussidio tecnico e/o informatico e un certifi cato, rilasciato dal-la competente Asl, attestante l’esistenza di una permanente invalidità funzionale rientrante tra quelle previste dalla norma ( di tipo motorio, visivo, uditivo o del linguaggio).

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L’agevolazione Irpef sulle spese legate alla ristrut-turazione edilizia (detrazione del 36% per inten-derci) è fruibile anche dai soggetti portatori di handicap. Basti pensare alle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche ri-guardanti per esempio ascensori e montacarichi (si pensi alla sostituzione di gradini con rampe o alla realizzazione di un elevatore esterno all’abi-tazione) o a qualsiasi altra spesa atta a favorire la mobilità interna o esterna del disabile. Da sot-tolineare che tale agevolazione non è spendibile contemporaneamente alla detrazione del 19%. Nel caso di mezzi necessari al sollevamento del disa-bile per esempio, la detrazione del 19%, spetterà solamente per la parte eccedente la quota di spesa rientrante nella detrazione del 36%.

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Bonus del 36% estesoalle barriere

architettoniche

I vantaggi

Agevolazioni per il settore auto

Detrazione d’imposta pari al 19% dell’ammontare su una • spesa massima di € 18.075,99;Applicazione aliquota iva agevolata 4% su auto acquistate • per soggetti disabili; Esenzione pagamento bollo e imposta di trascrizione al • PRA

Maggiori detrazioni Irpef

Per i glio portatore di handicap inferiore a 3 anni: 1.120,00 ۥ Per i glio portatore di handicap superiore a 3 anni: 1.020,00 ۥ

Agevolazioni per spese sanitarie

Spese mediche generiche e di assistenza specii ca intera-• mente deducibili dal reddito;Spese sanitarie specii che con diritto di detrazione d’im-• posta pari al 19%

Detrazioni per gli addetti all’assistenza

Detrazione d’imposta pari al 19% sino ad un massimo di • spesa di € 2.100,00;Deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali obbli-• gatori versati nel limite di € 1.549,37

Agevolazioni per l’eliminazione dibarriere architettoniche

Detrazione dal reddito del 36% della spesa sostenuta per l’eli-minazione di barriere architettoniche

Agevolazioni per ausili tecnici ed informatici

Applicazione aliquota agevolata iva 4%

per il settore auto

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15Lunedì 25 Gennaio 2010LIMMOBILI & CONDOMINIO

Se nell’edii cio risiede un soggetto diversamente abile, per l’ok bastano maggioranze ridotte

Barriere superabili in assembleaIn condomino serve l’ascensore? La procedura diventa sprint

Pagina a curaDI ALESSANDRO CASSANO

E GIANFRANCO DI RAGO

Ascensori: installazioni diffi cili in condominio. Il costo delle opere neces-sarie all’impianto ren-

de spesso arduo raggiungere il consenso della maggioranza dei condomini sulla scelta di proce-dere all’avvio dei lavori. Tutta-via, qualora nell’edifi cio risieda un soggetto diversamente abile e questi sia interessato a fare installare un ascensore nello stabile che ne sia privo, la legge consente di ottenere il via libera dell’assemblea con maggioranze alquanto ridotte, consentendo comunque al soggetto disabile, pur con importanti limitazioni, di superare l’eventuale diniego frapposto dalla compagine con-dominiale.

Il condomino diversamen-te abile può infatti chiedere all’amministratore di sottoporre all’assemblea la delibera relativa all’installazione di un ascensore o di altro impianto utile alle sue esigenze. In questa ipotesi la pro-posta di installazione costituisce un intervento volto all’elimina-zione delle barriere architettoni-che, in base al disposto dell’art. 2 della legge n. 13 del 1989, che è possibile approvare con le mag-gioranze previste dal secondo e terzo comma dell’art. 1136 c.c. (maggioran-za degli intervenuti e almeno metà del valore dell’edifi cio in prima convocazione e un terzo dei condo-mini che rappresenti almeno un terzo del valore dell’edificio in seconda convoca-zione), anziché con quelle prescritte per le innovazioni di cui all’art. 1120 c.c. (un numero di voti che rappresenti la mag-gioranza dei partecipanti al con-dominio e i due terzi del valore dell’edifi cio).

La giurisprudenza ha però evi-denziato che per avvalersi delle maggioranze inferiori di cui alla legge n. 13/89 è necessario che sia dimostrata la condizione di ina-bilità del condomino. Infatti, qua-lora l’installazione dell’ascensore costituisca invece una semplice innovazione volta a migliorare il godimento della cosa comune o, più semplicemente, l’utilizzo di alcuni appartamenti, la relativa delibera dovrà essere votata nel rispetto delle maggioranze pre-scritte dall’art. 1120 c.c..

Sia che la delibera sia diretta all’eliminazione delle barriere ar-chitettoniche sia nel caso in cui l’installazione costituisca una miglioria per il godimento delle parti comuni è comunque fatto salvo il disposto di cui agli artt. 1120, secondo comma, e 1121, terzo comma, c.c.. Pertanto non potranno essere approvate in ogni caso innovazioni che arre-

chino pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza dell’edifi cio o che alterino il decoro architettonico dello stabile. Al fi ne di non al-terare la sicurezza e la stabilità dell’edifi cio occorrerà rispettare dei precisi requisiti tecnici, men-tre occorre sottolineare che per

il decoro architettonico la giu-risprudenza ha specifi cato che la modifica diventa rilevante soltanto se e in quanto comporti un pregiudizio economicamente valutabile per l’edifi cio. Le inno-vazioni inoltre non devono rende-re inservibili altre parti comuni all’uso cui sono destinate o ledere il godimento della proprietà del singolo condomino.

Con l’approvazione della de-libera, l’assemblea può decidere che l’impianto elevatore sia di proprietà comune, e in tal caso le spese verranno ripartite tra tutti i condomini, ovvero che lo stesso resti di proprietà dei soli condo-mini che lo hanno accettato e se ne sono accollate le spese. Resta comunque in capo ai condomini contrari la possibilità di suben-trare in un secondo momento nell’utilizzo e godimento del bene alle condizioni di cui all’art. 1121 c.c. (partecipazione alle spese per esecuzione e manutenzione dell’opera). La manutenzione dell’impianto costituisce un one-

re che deve essere sopportato da tutti i comproprietari secondo il criterio sancito dall’art. 1124 c.c., relativo alle scale, ma applicabile anche agli ascensori.

Qualora invece il condominio non approvi l’innovazione pro-spettata o non si pronunzi entro

tre mesi dalla richie-sta di modifi ca, l’art. 2, comma 2, della leg-ge n. 13/89 consente che la persona con disabilità, ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà, possa procedere autono-mamente e a proprie spese alla messa in opera di particola-ri innovazioni sulle parti comuni o di uso comune dell’edifi cio, quali l’installazione di servoscala o di altre

strutture mobili e di facile rimozio-ne, oppure alla modifi ca dell’am-piezza delle porte di accesso.

Tali considerazioni possono essere fatte valere non solo dal proprietario della singola unità immobiliare, ma anche dall’in-quilino che abiti nell’edificio condominiale.

Nel caso in cui l’ascensore an-corché già esistente sia bloccato ormai da tempo e l’eventuale ri-messa in funzione dell’impianto comporti una spesa di notevole entità, sarà l’assemblea a dover autorizzare gli interventi di ri-parazione con le maggioranze di cui al quarto comma dell’art. 1136 c.c. (maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresentino almeno la metà del valore dell’edifi cio). Anche in questo caso in presenza di con-domini disabili si applicheranno le norme stabilite per l’installa-zione con il conseguente ridotto quorum deliberativo, come se si procedesse a una nova installa-zione. Se invece gli interventi da

eseguire non sono di notevole entità, si dovranno rispettare le maggioranze ordinarie, ovvero

quelle necessarie per la regolare costituzione dell’assemblea.

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IN EDICOLA

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Le delibere assembleari nella legge 9 gennaio 1989, n. 13

Delibera dell’assemblea per

l’installazione di opere dirette all’eliminazione

delle barriere architettoniche

L’assemblea non approva l’innovazione

prospettata o non si pronunzia entro tre

mesi dalla stessa richiesta

Valutazione comparativa

degli interessi dei condomini

L’art. 2 della legge n. 13/89 prevede che le deli-berazioni condominiali che hanno per oggetto le innovazioni da attuare negli edii ci e dirette ad eli-minare le barriere architettoniche sono approvate dall’assemblea, in prima o in seconda convocazio-ne, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, secondo e terzo comma, del codice civile a secon-da che si tratti di prima o seconda convocazione (la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edii cio in prima convocazione e la maggioranza di un terzo dei condomini che rappre-senti almeno un terzo del valore dell’edii cio in se-conda convocazione). Secondo la giurisprudenza, per poter deliberare con le maggioranze inferiori previste dalla legge n. 13/89 è necessario che sia dimostrata la condizione inabilità di un condomino. In caso contrario le maggioranze da adottare sono quelle prescritte dal quinto comma, dell’art. 1136 c.c. (un numero di voti che rappresenti la maggio-ranza dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell’edii cio).

In questo caso l’art. 2 della legge n. 13/89 prevede che i portatori di handicap, ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà, possono fare installare, direttamente e a proprie spe-se, servoscala nonché strutture mobili e di facile rimozione e possono anche modii care l’ampiezza delle porte d’accesso, al i ne di rendere più agevole l’accesso agli edii ci, agli ascensori nonché alle rampe dei box.Devono comunque essere rispettati i limiti imposti dagli art. 1120 e 1121 c.c.. Quindi le innovazioni non possono alterare la stabilità o la sicurezza degli edii ci e non devono rendere inservibili, altre parti comuni all’uso cui sono destinate o anche solo al godimento di un solo condomino.Tali opere comunque possono essere realiz-zate in deroga alle norme sulle distanze pre-viste dai regolamenti edilizi, anche per i cortili e le chiostrine interni ai fabbricati o comuni o di uso comune a più fabbricati.

I giudici, nell’ottica di una va-lutazione comparativa tra l’uti-lità apportata dall’elevatore ai condomini che ne richiedono l’installazione e lo svantaggio arrecato ai condomini contrari, sembrano assegnare maggiore importanza all’utilità oggettiva che ne deriva per l’edii cio. Oc-corre anche segnalare che par-te della giurisprudenza di merito e di legittimità ritiene che la leg-ge n. 13/89 non importi alcuna deroga all’intangibilità dei diritti di proprietà dei condomini.

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16 Lunedì 25 Gennaio 2010 DIRITTI DEI CONSUMATORI

Procedure sotto esame: ecco i pro e contro delle azioni collettive, sia pubbliche sia private

Class action a rischio di inceppoI nei: niente risarcimenti dalle p.a. e i tempi lunghi di attesa

Pagina a curaDI ANTONIO CICCIA

Debuttano le azioni collet-tive, sia quella pubblica contro la pubblica am-ministrazione, sia quella

privata contro le imprese, ma c’è un forte rischio fl op. Nella class action pubblica è addirittura esclusa la possibilità di chiedere il risarcimento del danno; mentre nella class action privata bisogna calcolare bene costi- benefi ci. Per tutte e due le ipotesi il procedi-mento è comunque farraginoso: nella class action pubblica, occor-re inviare una diffi da e aspettare novanta giorni prima di potersi muovere. Senza contare che il giudice deve avere un occhio di riguardo per le ragioni della pubblica amministrazione e dei privati concessionari di pubblici servizi. Addirittura per la p.a. gli obblighi conseguenti a una sen-tenza non devono scombussolare gli equilibri fi nanziari dell’ente pubblico e per i concessionari di pubblici servizi si deve tenere conto di quanto stabiliscono le carte di servizi.

Ma esaminiamo le due proce-dure. La class action contro la p.a. è prevista dal dlgs 20 dicembre 2009, n. 198, ma per diventare veramente operativa si dovran-no aspettare i decreti attuativi e fi no alla loro emanazione tutto rimarrà sulla carta. La class ac-tion contro la p.a. comincia con un ricorso e costituisce una reazione alla lesione di interessi giuridica-mente rilevanti per una plurali-tà di utenti. In sostanza si può iniziare una class action «pub-blica» quando vengono violate le carte dei servizi, che regolano gli standard di qualità dell’attività amministrativa e dell’attività dei concessionari di pubblici servizi (per esempio termini di conclusio-ne del procedimento, garanzie di trasparenza e partecipazione del cittadino). Si può iniziare una class action «pubblica» anche nel caso di ritardo nella emanazione di provvedimenti amministrativi. In questo caso l’azione di classe è un doppione rispetto alla pos-sibilità prevista per il singolo cittadino di reagire individual-mente ai ritardi relativi alla sua singola pratica, con il vantaggio di chiedere anche il risarcimen-to del danno. Un primo ostacolo per l’utente è rappresentato dal fatto che nella class action contro la p.a.sarà necessaria una diffi da preventiva all’amministrazione. Si tratta di un privilegio difeso con la necessità di dare all’am-ministrazione la possibilità di ri-mediare da subito al disservizio, anche se ciò rappresenterà inevi-tabilmente un allungamento dei termini del procedimento. Una lungaggine che può durare fi no a novanta giorni: questo il tempo lasciato alla p.a. per mettersi in regola. Tra l’altro la norma par-la di diffi da e quindi bisognerà andare dagli uffi ciali giudiziari, non apparendo suffi ciente una semplice raccomandata. Un in-

centivo a dare un seguito alla diffi da potrebbe essere costituito dal rischio per i dirigenti e funzio-nari pubblici di essere chiamati a rispondere del disservizio (non nella class action) ma di fronte alla Corte dei conti, attivata dal Tar, una volta pronunciata la sen-tenza favorevole al cittadino. Ma prima di arrivare a quel punto è lunga la strada. Nel frattempo l’interesse del cittadino alla eli-minazione del disservizio rischia di perdersi tra diffi de, notifi che e ricorsi. Giudice competente è il tribunale amministrativo. Il Tar, se accerta la violazione, l’omissio-ne o l’inadempimento, ordina di porvi rimedio entro un congruo termine. Ma l’obbligo di rimedia-re non è assoluto: un oggettivo freno all’effettività della class action pubblica è che il cittadino avrà soddisfazione, ma solo se ciò non implica nuovi o maggiori oneri per la fi nanza pubblica.La

class action pubblica è, quindi, un percorso a ostacoli, con una meta incerta e insoddisfacente.

Filtro preliminare nelle azioni contro imprese. Dal 1° gennaio 2010 è partita la class ac-tion privata (articolo 140 bis del Codice del consumo) cioè l’azione collettiva a tutela dei propri dirit-ti per danni o inadempienze con-trattuali da parte delle aziende. La disciplina consente un’unica azione di cui possono benefi ciare i consumatori o gli utenti, i quali abbiano patito danni derivanti da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti com-merciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza. Tutti coloro che si trovino nella stessa situazione di chi ha promosso la causa, nelle ipotesi suddette, po-tranno aderire all’azione, facendo valere i propri diritti, anche attra-verso il promotore e senza bisogno di ricorrere autonomamente a un

avvocato. È previsto il preventivo esame da parte del giudice per ve-rifi care la rappresentatività di chi ha instaurato il giudizio a curare l’interesse della classe, cioè del gruppo di consumatori o utenti che versino nella medesima situa-zione, e per accertare l’assenza di confl itti di interesse. Se accoglie la domanda, il tribunale pronuncia sentenza di condanna con cui li-quida le somme defi nitive dovute a coloro che hanno aderito all’azio-ne o stabilisce il criterio omogeneo di calcolo per la liquidazione. In caso di accoglimento di un’azione di classe proposta nei confronti di gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità, il tribunale, però, tiene conto di quanto riconosciuto in favore degli utenti e dei consu-matori danneggiati nelle relative carte dei servizi eventualmente emanate. La sentenza diviene esecutiva decorsi centottanta giorni dalla pubblicazione.È as-

sicurata la piena trasparenza e pubblicità di tutte le fasi del procedimento, compresa la pub-blicità dell’azione esperita sul sito del ministero dello sviluppo economico, cosicchè gli interessati possano aderire. È anche prevista la notifi ca al pubblico ministero, garantendo così la possibilità di una presenza imparziale nella fase preliminare, preordinata a valutare adeguatezza e assenza di confl itti d’interesse. È però pre-vista l’eventuale sospensione del giudizio quando sui fatti rilevanti è in corso un’istruttoria davanti a un’autorità indipendente, ovvero un giudizio dinnanzi al giudice amministrativo.

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Azioni a confronto

REQUISITISOSTANZIALIPROCESSUALI

AZIONE INBITORIA CLASS ACTIONPRIVATA

CLASS ACTION PUBBLICA

Entrata in vigore Dal 2006 Dal 1 gennaio 2010 per fatti commessi dopo il 16/08/09

Dal 2010 con successive decorrenzeNO effetto retroattivo

Riferimento normativo Artt. 37 e 140 cod. Consumo Art 140 bis cod. Consumo D. Lgs. 198/09Chi può agire Associazioni dei consu-

matori utenti, camere di commercio, associazioni delle imprese

Associazione e comitati dei consuma-tori o utenti e singoli cittadini

Associazioni e comitati consumatori, utenti singoli e cittadini

Contro chi si agisce Imprese Imprese PA e concessionari di pubblici serviziChi decide Giudice ordinario Giudice ordinario Giudice amministrativo Cosa si può ottenere Inibire atti e comporta-

menti lesivi e misure cor-rettive e di eliminazione danni

Tutela diritti contrattuali di più consumatori o utenti e consumatori i nali; risarcimento del danno anche da pratiche commerciali scorrette o anticoncorrenziali

Ripristino del corretto svolgimento del-la funzione ed erogazione di un servizio in situazioni patologiche(escluso il risarcimento del danno)

Filtro preliminare di ammissibilità

Nessuno Giudizio preventivo di ammissibilità del Tribunale

Nessuna

Come si può essere informati del giudizio

Non previste forme di pubblicità

Nei modi stabiliti con l’ordinanza del Tribunale

Pubblicazione sul sito istituzionale dell’Am-ministrazione coinvolta di ricorso, senten-za, misure adottate in ottemperanza

Cosa si deve fare prima di andare in causa

Richiedere la cessazione • del comportamento lesivo con lettera raccomandata aspettare 15 giorni•

Nessuna Notificare con ufficiale giudiziario • una difi da all’amministrazione o al concessionario dei servizi pubbliciaspettare 90 giorni•

Cosa decide il giudice Fissazione di un termine per adempimento degli obblighi

Sentenza di condanna al risarcimento (rinvio a carte di servizi per gestori di servizi pubblici o pubblica utilità)

Accertamento da parte del giudice • amministrativo circa la violazione, omissione , inadempimento e ordi-ne alla PA di rimediare al disservizio comunque non si deve mettere la PA • in difi coltà economica

Calcolo del danno NO SI NOQuali sono gli effetto della sentenza

Il giudice dispone una penale per giorno di ritar-do nell’adempimento, in proporzione alla gravità del fatto

il giudice stabilisce l’importo del ri-• sarcimento o o stabilisce il criterio omogeneo di calcolo.nei confronti di gestori di servizi pub-• blici o di pubblica utilità, il tribunale tiene conto di quanto riconosciuto in favore degli utenti e dei consumatori danneggiati nelle carte dei servizi

Ordine del giudice amministrativo • di porre rimedio entro congruo ter-minemonitoraggio del provvedimento da • parte del Governoeffetti indiretti: responsabilità disci-• plinare e responsabilità erariale del dipendente pubblico

Cosa capita se la PA o l’impresa non si adeguano alla sentenza

Azione esecutiva ex art. 614 bis c.p.c.

Ordinari strumenti di esecuzione sen-tenza di condanna

Giudizio di ottemperanza

La causa si ferma se È pendente un procedimento di una autorità di garanzia

Se pende una azione inibitoria o un class action privata (società servizi pubblici) o se è pendente un procedi-mento di una autorità di garanzia

Ci vuole l’avvocato SI PROMOTORE: SISOLO PER ADERIRE ALLA CLASS ACTION: NO

SI

Tabella a cura di Chiara Ponti

Altri articolisul sito www.italia-oggi.it/class+action

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Page 17: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

17Lunedì 25 Gennaio 2010LunDIRITTI DEI CONSUMATORI

A pochi giorni dalla scadenza del contributo, un primo bilancio rileva adesioni sotto le attese

Rimborsi sui mutui, rush finaleSi può chiedere il conguaglio al tetto del 4% fi no al 31/01

Pagina a curaDI DUILIO LUI

Ultimi giorni per ot-tenere il rimborso al tetto al 4% sui mutui, previsto dal decreto

anti-crisi. Un provvedimento che, secondo una rilevazione compiuta da ItaliaOggi Sette nelle ultime settimane, do-vrebbe comunque concludersi con un numero di adesioni in-feriore alle aspettative, consi-derata l’evoluzione al ribasso registrata dai tassi di interes-se nell’ultimo anno.

Scadenza 31 gennaio. Il provvedimento normativo (convertito nella legge n.2 del 28 gennaio 2009) stabilisce il diritto al rimborso per le famiglie in particolari condi-zioni economiche che hanno sottoscritto un mutuo non a tasso fi sso e che hanno visto crescere la rata da pagare al di sopra del 4%. Coloro che non sono stati inseriti nel-le liste predisposte nei mesi scorsi dall’Agenzia delle en-trate hanno tempo fi no al 31 gennaio (quindi domenica prossima) per presentare la domanda alla propria banca, completa di autocertifi cazio-ne. La verifi ca sull’inserimen-to del proprio nome in lista (cosa certa per tutti i mutui contratti dopo il 31 dicembre 2007) e la documentazione per la richiesta di rimborso si pos-sono trovare direttamente allo sportello.

Il tetto, e quindi il diritto al rimborso, riguarda tutti i mutui a tasso non fi sso accesi prima del 31 ottobre 2008 per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazio-ne principale (a eccezione del-le case di lusso). Il limite del 4%, oltre il quale interviene l’integrazione dello stato, non vale per tutti i fi nanziamen-ti, ma soltanto per quelli che al momento della sottoscri-zione prevedevano un tasso inferiore a questa soglia. Per gli altri, il limite invalicabile è rappresentato dal tasso di interesse complessivo versato in corrispondenza della prima rata piena (a questo proposi-to è necessario controllare il tasso contrattuale, cioè quel-lo pagato in corrispondenza della prima rata del mutuo dopo l’eventuale periodo di preammortamento, tasso age-volato).

Il calo dei tassi riduce l’efficacia. Interpellando i vari istituti di credito, si rive-la lo scarso successo di questa misura. La spiegazione è tutta nella dinamica dei tassi, che dall’avvio della crisi hanno re-gistrato una progressiva cadu-ta, spingendo così l’interesse applicato dalle banche (com-prensivo di spread) al di sotto di quella soglia. Da Unicredit

fanno sapere che tutti i clien-ti segnalati dall’Agenzia delle entrate (84.426) hanno ricevu-to il conguaglio. Sono anche

state inviate tutte le lettere destinate ai clienti «eligibili», cioè quelli che riscontrano, nelle caratteristiche del loro

mutuo, la possibilità di acce-dere alle agevolazioni previste dalla legge. Questi ultimi, che ritengono di poter benefi cia-

re dell’agevolazione ma non hanno ricevuto il conguaglio sul conto corrente, possono compilare il modulo di auto-certifi cazione presente in fi -liale. Il gruppo Montepaschi ha iniziato dallo scorso mese di ottobre a effettuare i rim-borsi e fi nora ha corrisposto 42 milioni di euro, spalmati tra circa 90 mila clienti. Tre le modalità seguite dal gruppo senese: riaccredito sul conto corrente con valuta retroat-tiva pari alla scadenza della rata da conguagliare, in caso di cliente titolare di un con-to corrente presso la banca su cui ha disposto l’addebito delle rate; conguaglio sulla prima rata utile (rate non ancora emesse) con ricono-scimento di interessi al tasso nominale annuo dell’1,38% per il periodo compreso tra la scadenza della rata e l’effetti-vo accredito, se il cliente non ha disposto l’addebito delle rate presso un c/c della ban-ca; come accredito sul conto di fi nanziamento accessorio, se il mutuo è stato rinegoziato in base al cosiddetto «decre-to Tremonti». Nelle prossime settimane, aggiungono da Mps, verranno conguaglia-ti i mutui oggetto di accollo, quelli nel frattempo estinti, e i mutui a tasso variabile rata costante, che rappresentano una quota residuale del nostro portafoglio.

Ing Direct ha recepito le direttive del decreto anti-crisi applicando il tasso di salvaguardia in maniera automatica, senza quindi la necessità per il cliente di in-viare alcun tipo di richiesta. Finora sono circa 8.500 i casi in cui il provvedimento è sta-to applicato. Stesso discorso per Intesa Sanpaolo, che ha applicato il tetto sulle rate in maniera automatica a partire da agosto. Così i benefi ciari si sono visti accreditare in deduzione della rata di am-mortamento, il conguaglio relativo al cap sulle rate già scadute, se spettante, e gli interessi compensativi per il periodo intercorrente tra la data di scadenza delle rate aventi diritto all’agevolazio-ne e la data di effettivo rico-noscimento dell’agevolazione stessa. Infi ne, quanto ai soli clienti che hanno presentato l’autocertifi cazione, Intesa ne ha censiti 600 (consuntivo al terzo trimestre 2009), mentre i clienti indicati dall’Agen-zia delle Entrate sono circa 200mila. Infine Carige, che pure si è attivata per i rim-borsi, ha censito 475 autocer-tifi cazioni.

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Per una fi nestra che si è chiusa, un’altra che si apre. Dal 1° febbraio prenderà il via la moratoria Abi sui mutui alle famiglie. A partire da lunedì prossimo, i titolari di mutuo con un reddito non superiore ai 40 mila euro potranno presentare la doman-da per la sospensione della rata. Facoltà concessa a patto che e l’importo originario erogato per il fi nanziamento immobiliare, con finalità di acquisto, ristrutturazione o costru-zione dell’abitazione prin-cipale non sia superiore a 150mila euro. Alla morato-ria sono ammesse anche le

famiglie che, rispettati gli altri requisiti, risultano essere temporaneamente insol-venti per un periodo massimo non superio-re ai 180 giorni consecutivi all’atto della presentazione della domanda. L’accesso al benefi cio è concesso, ovviamente, a patto di avere acceso il mutuo presso un istituto di credito che ha aderito alla moratoria. In caso contrario, c’è sempre la possibilità di

effettuare la surroga, tra-sferendo il proprio conto corrente presso un altro istituto di credito ricom-preso nell’elenco Abi.

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Moratoria alle famiglie ai nastri di partenza

fanno sapere che tutti i clien- state inviate tutte le lettere mutuo la possibilità di acce-

Con i tassi ai minimi, è l’ora di rinegoziare il mutuo. È il pensiero diffuso tra quanti hanno sottoscritto il contratto di fi nanzia-mento con la banca negli anni passati, quan-do i saggi uffi ciali, e quindi anche quelli di mercato, viaggiavano su valori di gran lunga più elevati. Così, secondo le ultime rilevazioni di Mutuionline, nel secondo se-mestre del 2009 la somma tra surroghe e so-stituzioni ha raggiunto il 43,3% dei mutuo erogati, il massimo storico dall’inizio delle rilevazioni (2002). Basti pensare che nel primo semestre la quota si era fermata al 29,5%. Al primo, seppure in brusca frenata, restano i mutui per l’acquisto della prima casa (47,4% del totale, rispetto al 61,7%), mentre restano marginali le concessioni di fi nanziamenti per la seconda casa (3,3%) e per il consolidamento (2,2%). Novità anche per la tipologia di tasso applicato, con l’as-soluta prevalenza del variabile (65,4%), che nel primo semestre del 2009 aveva di poco

superato un terzo delle erogazioni (34,5). «Negli ultimi mesi si è ampliato notevol-mente lo spread rispetto al fi sso», spiega il vicepresidente di Mutuionline, Roberto Anedda. «Inoltre questo dato risente dalla crescita sensibile dei mutui variabili con cap, nuova formula che prevede la possibi-lità di oscillazione del saggio d’interesse, ma con un limite massimo. Si è trattato del classico uovo di Colombo, in grado di far monetizzare subito i vantaggi dei tassi bas-si, ma al tempo stesso di tranquillizzare i mutuatari sui possibili rialzi futuri». A fare le spese della nuova situazione è soprat-tutto il tasso fi sso, che ormai costituisce appena il 33,5% delle erogazioni, mentre resta marginale il misto (1,1%). Quanto alla durata, prevalgono le scadenze lunghe: in testa i mutui da rimborsare in un arco tem-porale di 30-40 anni (37,6%), seguiti dai 20 anni (21,6%) e dai 25 anni (18,7%).

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Un’erogazione su tre riguarda le surroghe

La serie storica

Fonte: Mutuionline

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18 Lunedì 25 Gennaio 2010 P R E V I D E N Z A

La nota protocollo n. 335 conclude il periodo transitorio sulla tenuta della contabilità di lavoro

Libro unico, placet obbligatorioAutorizzazione Inail anche per chi usa software già validati

Pagina a curaDI CARLA DE LELLIS

Fine del regime transitorio sulla tenuta del libro unico. Tutti i datori di lavoro de-vono avere l’autorizzazione

dell’Inail se adottano il sistema di stampa meccanografi ca o quello di stampa laser. L’obbligo, in par-ticolare, scatta per le imprese che utilizzano il layout di libro unico di una casa software, ipotesi rite-nuta fi nora «preautorizzata». La novità è arrivata dalla nota pro-tocollo n. 335/2010 dell’istituto assicuratore.

Il libro unico del lavoro. Ha spento da poco la prima candeli-na il Libro unico del lavoro (Lul). Figlio della manovra di sempli-fi cazione delle norme sul lavoro introdotta nel 2008, è diventato obbligatorio il 16 febbraio 2009 in relazione al mese di gennaio 2010. Il Libro unico ha sostitui-to una serie di documentazione, tra cui il vecchio libro matricola e quello di paga; la riforma inoltre ha rappresentato l’occasione per aggiornare le regole sulla tenuta della contabilità di lavoro. A dif-ferenza di quanto stabilito per i libri paga e matricola (nella vec-chia disciplina), adesso il luogo di tenuta e di conservazione del libro unico può essere alternativamen-

te: la sede legale dell’impresa; lo studio del consulente del lavoro o di altro professionista abilitato; i servizi e centri di assistenza del-le associazioni di categoria delle imprese artigiane e delle altre piccole imprese, anche in forma cooperativa.

Tre sistemi di contabilità. La

tenuta del Libro unico del lavoro è possibile attraverso tre diversi regimi, che vengono chiamati «si-stemi»: a stampa meccanografi -ca, a stampa laser o su supporti magnetici. Il datore di lavoro obbligato al libro unico è tenuto a istituirne uno soltanto, anche nell’ipotesi in cui sia titolare di

più posizioni assicurative (Inail) o previdenziali (Inps) o in presenza di diverse sedi di lavoro, stabili e organizzate o meno. Denominato-re comune è la «forma» di tenuta del libro unico: non è più prevista quella manuale, cioè la possibilità di annotare e aggiornare il regi-stro con scritturazioni a mano. Da

questo punto di vista i tre sistemi prevedono tutti la gestione/elabo-razione delle informazioni con au-silio di un elaboratore elettronico (un pc, insomma). Altri elementi che accomunano i sistemi sono al-cuni vincoli di scritturazione mi-nimi. È obbligatorio che: in fase di stampa venga attribuita a ciascun foglio una numerazione sequen-ziale, conservando eventuali fogli deteriorati o annullati; ciascuna annotazione relativa allo stato di presenza o assenza dei lavoratori venga effettuata utilizzando una causale precisamente identifi ca-ta; in caso di annotazione tramite codici o sigle, il soggetto che cura la tenuta del libro unico del lavo-ro renda disponibile, al momen-to della esibizione dello stesso agli organi di vigilanza, anche la decodificazione utile alla piena comprensione delle annotazioni e delle scritturazioni effettuate; la registrazione dei dati variabili delle retribuzioni avvenga con un differimento non superiore a un mese, a condizione che di ciò sia data precisa annotazione.

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Optare per questo sistema di tenuta signifi ca tenere il libro con modalità informative median-te una di due alternative. La prima, su supporti magnetici, a patto che ogni scrittura costituisca documento informatico e sia collegata alle regi-strazioni in precedenza effettuate. Il documento informatico deve avere la forma di documento statico non modifi cabile e deve essere emesso, al fi ne di garantirne l’attestazione della data, l’autenticità e l’integrità, con l’apposizione del riferimento temporale e della fi rma digitale. La seconda, con sistemi di elaborazione automati-ca dei dati che garantiscano la consultabilità dei

dati in ogni momento, l’inalterabilità e integri-tà dei dati nonché la sequenzialità cronologica delle operazioni eseguite, nel rispetto delle regole tecniche stabilite dal codice dell’ammi-nistrazione digitale.Questo sistema è sottratto all’obbligo di vidimazione e di autorizzazione da parte dell’Inail. Unico adempimento, in tal caso, è l’inoltro di un’apposita comunicazione scritta, anche a mezzo fax o e-mail, alla direzione pro-vinciale del lavoro competente per territorio (dpl), prima della messa in uso, con indicazione dettagliata delle caratteristiche tecniche del sistema adottato.

Supporti, vanno inviati fax o e-mail alla dplOptare per questa modalità di tenuta comporta che il libro unico, prima di essere messo in uso, deve essere numerato in ogni pagina e vidimato presso una qualsiasi sede dell’Inail dai funzionari a ciò incaricati. La vidimazione è registrata con riferimento al «Codice Cliente» e non più alla Posizione assicurativa territoriale (Pat). Quale opzione aggiuntiva è prevista la possibilità di ottenere dall’Inail autorizzazione alla stampa tipografi ca del tracciato dei moduli da utilizzare. L’istituto, in tal caso, prenderà contatti con la tipografi a designata dall’utente (azienda, professionista ecc.), pre-senzierà alla stampa dei moduli ed eseguirà la vidimazione sull’ultimo foglio del blocco e la registrazione in procedura assicurativa.

Visto in fase di stampa

Optare per questo sistema di tenuta del libro signifi ca muoversi per tempo, in quanto è prevista una iniziale richie-sta di autorizzazione alla vidimazione in fase di stampa. L’autorizzazione riguarda il libro nel suo complesso (che è, appun-to, unico), anche in caso di un’eventua-le elaborazione separata del calendario delle presenze. Rispetto alla previgente disciplina è venuto meno l’obbligo sui datori di lavoro di inviare il prospetto riepilogativo mensile delle retribuzio-ni, nonché l’obbligo di inviare alla sede Inail, entro il 31 marzo dell’anno suc-cessivo a quello di riferimento, lo stesso prospetto ma in versione riepilogativa annuale. Nella prima fase di attuazione del nuovo libro unico del lavoro, ai fi ni di una semplifi cazione degli adempimenti e in considerazione dell’esigenza di agevo-lare i datori di lavoro, l’Inail aveva previ-sto che, in caso di utilizzo di un tracciato pre-autorizzato (dallo stesso Inail) alla casa di software che lo produce e vende, i datori di lavoro alla prima esperienza

di utilizzazione del sistema di stampa laser potevano limitarsi a inviare solo una comunicazione alla sede dell’Inail (cioè erano esentati dal richiedere una propria autorizzazione). Poiché ai fi ni della vidimazione è previsto il rilascio di un’autorizzazione Inail relativa alla stampa e alla generazione della nume-razione automatica, in tal caso manca-va questo secondo elemento. Pertanto, considerato il tempo ormai trascorso e che la fase di istituzione del libro unico del lavoro è ormai a regime, l’Inail ha ritenuto necessario estendere anche ai datori di lavoro in questione (quelli cioè che utilizzano un layout preautorizzato di una casa software) l’obbligo del pos-sesso dell’autorizzazione a vidimare in fase di stampa laser e quindi alla gene-razione della numerazione automatica. Nessun adempimento è dovuto, per la novità, da parte dei datori di lavoro che hanno fatto la prevista comunicazione all’Inail in sede di prima attuazione del libro unico. A loro sarà lo stesso istituto

assicuratore ad attribuire a livello cen-trale un numero di autorizzazione alfa-numerico, informandoli mediante l’invio di una specifi ca lettera di autorizzazione alla stampa e generazione della nume-razione automatica. Di conseguenza, a decorrere dall’elaborazione del mese successivo alla data di autorizzazione, tutti i datori di lavoro che utilizzano la vidimazione in fase di stampa laser come modalità di tenuta del libro uni-co del lavoro dovranno indicare, oltre al numero di autorizzazione dato allo specifi co tracciato pre-autorizzato alla casa di software che lo produce, anche il numero e la data dell’autorizzazione alla stampa e generazione della numerazione automatica rilasciata dall’Inail.I datori di lavoro che sono già in posses-so di autorizzazione Inail a vidimare in fase di stampa laser e che utilizzano un layout preautorizzato alla casa di sof-tware sono tenuti a indicare sul traccia-to sia il numero di autorizzazione dato allo specifi co tracciato pre-autorizzato

alla casa di software, sia il numero e la data dell’autorizzazione alla vidimazio-ne in fase di stampa laser a loro rila-sciata dalla sede dell’Inail (vale anche l’autorizzazione alla vidimazione in fase di stampa laser dei preesistenti libri paga e matricola). Per quanto riguarda i nuovi datori di lavoro, cioè le imprese che troveranno ad accedere per la prima alla vidimazione in fase di stampa laser utilizzando un layout pre-autorizzato, d’ora in avanti dovranno presentare ap-posita richiesta di autorizzazione a una sede dell’Inail (può essere spedita anche per posta elettronica certifi cata). Nella richiesta devono essere indicati i dati identifi cativi del soggetto che chiede l’autorizzazione, nonché il numero e la data di autorizzazione che identifi cano il layout pre-autorizzato che si intende utilizzare. Ricevuta la richiesta, l’Inail provvederà a rilasciare un numero di au-torizzazione, consegnando o inoltrando al richiedente la relativa stampa dell’au-torizzazione.

Sistema laser, abbandonati i prospetti riepilogativi

La bussola sul libro unico

Le modalità di tenuta

Sistema di tenuta

Descrizione

Meccanografi co Elaborazione e stampa meccanograi ca su fogli mobili a ciclo continuo

Laser Stampa laser del libro unico

Supporti magnetici

Modalità informatiche (supporti magnetici) e con sistemi di elaborazione automatica dei dati

Gli adempimenti

Sistema di tenuta del libro unico

Autorizzazionedell’Inail

Numerazione dell’Inail

Vidimazione dell’Inail

Comunicazione alla Dpl

Meccanografi co No Sì, preventiva Sì, preventiva No

Laser (1) Sì, preventiva No No No

Supporti magnetici

No No No Sì

(1) In sede di prima applicazione, l’Inail aveva stabilito che n caso di utilizzo di un tracciato preautorizzato (software) di una casa di software, i datori di lavoro potevano limitarsi a inviare una comunicazione all’Inail. Il 15 gennaio, l’Inail ha reso noto che anche in questi casi (cioè di utilizzo di un layout di una sof-tware house) i datori di lavoro sono tenuti a presentare apposita richiesta di autorizzazione all’Inail

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19Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GennaioS I C U R E Z Z A

I chiarimenti del ministero del lavoro in materia di dispositivi di protezione individuale

Cambia mansione chi è inidoneoIl datore deve assicurare sorveglianza sanitaria ai lavoratori

Pagina a curaDI DANIELE CIRIOLI

Cambia mestiere i l lavoratore che non riesce (fisicamente) a sopportare la movi-

mentazione manuale di cari-chi. Per questa attività (come per tutte quelle rientranti nel Titolo VI del T.u. sicurezza), infatti, il datore di lavoro è tenuto ad assicurare la sorve-glianza sanitaria dei lavora-tori. E laddove il medico for-nisca giudizio d’inidoneità, è tenuto a spostare il lavoratore ad altra mansione. Lo precisa il ministero del lavoro in una risposta a un apposito quesi-to concernente l’uso dei Dpi, i Dispositivi di protezione indi-viduale (Faq).

I dispositivi di protezio-ne individuale. I chiarimen-ti rispondono a uno specifi co quesito che chiede di conosce-re quali sono gli obblighi cui datori di lavoro e lavoratori sono tenuti ad ottemperare in materia di Dpi. La normativa in tema di uso dei Dpi, spiega il ministero, è regolata dagli articoli 74 e seguenti del T.u. sicurezza (dlgs n. 81/2008). In particolare, l’elemento di riferimento per l’applicazione dell’obbligo dell’uso di questi dispositivi è l’allegato VIII (estratto in tabella). La nor-mativa pone degli obblighi in materia di uso dei Dpi sia in capo al datore di lavoro che ai lavoratori, prevedendo, che gli stessi devono essere impiega-ti quando i rischi non possono essere evitati o sufficiente-mente ridotti da misure tec-niche di prevenzione; mezzi di protezione collettiva; misure, metodi o procedimenti di rior-ganizzazione del lavoro, e che gli stessi devono tener conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore e poter essere utilizzati dall’utilizza-tore secondo le sue necessità.

Un obbligo, sanzionato, per i lavoratori. Il corretto uso dei Dpi nei casi in cui que-sto sia previsto, aggiunge il ministero, costituisce obbligo per i lavoratori, la cui violazio-ne è sanzionata. In particolare, l’articolo 78 del T.u. stabilisce che i lavoratori:

a) devono sottoporsi al pro-gramma di formazione e ad-destramento organizzato dal datore di lavoro nei casi rite-nuti necessari;

b) utilizzano i Dpi messi a loro disposizione conforme-mente all’informazione e alla formazione ricevute e all’ad-destramento eventualmente organizzato ed espletato;

c) provvedono alla cura dei Dpi messi a loro disposizione;

d) non vi apportano modifi -che di propria iniziativa;

e) al termine dell’utilizzo se-guono le procedure aziendali

in materia di riconsegna dei Dpi;

f) segnalano immediatamen-te al datore di lavoro o al diri-gente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei Dpi messi a loro disposizione.

Con riferimento ai primi due obblighi (formazione e addestramento e utilizzo dei Dpi), vengono richiamate (e così rese applicabili) le dispo-sizioni dell’articolo 20, comma 2 (rispettivamente), lettera h e lettera d, ossia i principi per cui i lavoratori sono tenuti a osservare le disposizioni e istruzioni impartite dal da-tore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed indi-viduale, e di partecipare ai programmi di formazione e di

addestramento organizzati dal datore di lavoro. Violare que-sti principi costa ai lavoratori la pena dell’arresto fi no a un mese o l’ammenda da 200 a 600 euro.

Il diritto (per il lavora-tore) ad altre mansioni. Il ministero, inoltre, fa presente che, ove le attività lavorative svolte nell’azienda presso la quale il lavoratore presta la sua attività rientrino nel cam-po di applicazione del Titolo VI del T.u. sicurezza recante «movimentazione manuale dei carichi» il datore di lavoro è tenuto ad assicurare ai lavora-tori la sorveglianza sanitaria. Ai sensi della quale, il lavo-ratore può chiedere di essere sottoposto a visita medica che verrà effettuata qualora la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi. In relazione al giu-dizio di idoneità o meno alla mansione specifica espresso dal medico, il datore di lavo-ro, anche in considerazione di quanto disposto dalla legge n. 68/1999, è tenuto ad attuare le misure indicate dal medico competente e, qualora le stesse prevedano un’inidoneità alla mansione specifi ca, deve adi-bire il lavoratore, se possibile, ad altra mansione compatibile con il suo stato di salute.

© Riproduzione riservata

Per dispositivi di protezione individuale (de-nominati «Dpi») si intende ogni attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio de-stinato a tale scopo. Non costituiscono Dpi: gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specifi camente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore; le attrez-zature dei servizi di soccorso e di salvatag-gio; le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio per il manteni-mento dell’ordine pubblico; le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto; i materiali sportivi quando uti-

lizzati a fi ni specifi camente sportivi e non per attività lavorative; i materiali per l’au-todifesa o per la dissuasione; gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi. I Dpi, tra l’altro, devono essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore e alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; devono tenere conto delle esigenze ergono-miche o di salute del lavoratore; devono po-ter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità. In caso di rischi multipli che richiedono l’uso simultaneo di più Dpi, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell’uso simulta-neo, la propria effi cacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti.

© Riproduzione riservata

Dpi, divise e attrezzature di soccorso escluse

Le indicazioni di carattere generale

Protezione dei capelliI lavoratori che operano o che transitano pres-so organi in rotazione presentanti pericoli di impigliamento dei capelli, o presso i amme o materiali incandescenti, devono essere provvisti di appropriata cufi a di protezione, resistente e lavabile e che racchiuda i capelli in modo com-pleto.Protezione del capoI lavoratori esposti a specii ci pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall’alto o per contatti con elementi comunque pericolosi de-vono essere provvisti di copricapo appropria-to. Parimenti devono essere provvisti di adatti copricapo i lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l’azione prolungata dei raggi del sole.Protezione degli occhiI lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi, devo-no essere muniti di occhiali, visiere o schermi appropriati.Protezione delle maniNelle lavorazioni che presentano specii ci pe-ricoli di punture, tagli, abrasioni, ustioni, cau-sticazioni alle mani, i lavoratori devono essere

forniti di guanti o altri appropriati mezzi di pro-tezione.Protezione dei piediPer la protezione dei piedi nelle lavorazioni in cui esistono specii ci pericoli di ustioni, di caustica-zione, di punture o di schiacciamento, i lavoratori devono essere provvisti di calzature resistenti ed adatte alla particolare natura del rischio. Tali calzature devono potersi si lare rapidamente.Protezione delle altre parti del corpoQualora sia necessario proteggere talune parti del corpo contro rischi particolari, i lavoratori devono avere a disposizione idonei mezzi di di-fesa, quali schermi adeguati, grembiuli, pettorali, gambali o uose.Cinture di sicurezzaI lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall’alto o entro vani o che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili in con-dizioni di pericolo, devono essere provvisti di adatta cintura di sicurezza.Maschere respiratorieI lavoratori esposti a specii ci rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto ai lavoratori

Fonte: Allegato VIII dlgs n. 81/2008

Le sanzioni

Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena dell’arresto da 3 a 6 mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per:

mancato impiego dei DPI in presenza di rischi che non possono essere evitati o sufi ciente-• mente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.

Violazione degli obblighi di:mantenere in efi cienza i DPI e ne assicura le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le • riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante; provvedere a che i DPI siano utilizzati soltanto per gli usi previsti, salvo casi specii ci ed • eccezionali, conformemente alle informazioni del fabbricante; destinare ogni DPI ad un uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno • stesso DPI da parte di più persone, prende misure adeguate afi nché tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori;mancato addestramento nelle ipotesi indispensabili per legge•

Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro per:

mancata fornitura di istruzioni comprensibili per i lavoratori;• mancata i ssazione delle procedure da seguire, al termine dell’utilizzo, per la riconsegna e • il deposito dei DPI

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20 Lunedì 25 Gennaio 2010 A M B I E N T E

Ecco come si stanno attrezzando gli operatori della gdo per adeguarsi in tempo alla norma Ue

Borse di plastica coi giorni contatiDal 2011 addio al polietilene, sì ai sacchetti biodegradabili

Pagina a curaDI DUILIO LUI

Alcuni hanno anticipato la scadenza mettendo al bando i sacchetti in polietilene. Altri

hanno avviato campagne di sperimentazione che vanno di pari passo con la sensibilizza-zione dei consumatori. A poco meno di un anno dall’addio ai sacchetti di plastica, le catene della gdo si stanno preparando per affrontare senza particola-ri problemi il cambio di rotta.

Niente più rinvii. Il 1° gen-naio 2011 verranno messi defi -nitivamente al bando i sacchetti di plastica (in polietilene). Una decisione che consentirà all’Ita-lia di adeguarsi alla normativa europea (EN 13432) recepita con la Finanziaria 2007. La prima scadenza era fissata per l’ini-zio di quest’anno, ma il decreto milleproroghe ha fatto slittare la data di un anno. Il loro posto sarà preso dai sacchetti biode-gradabili, risolvendo così un duplice problema ambientale: si risparmierà il petrolio neces-sario alla produzione e si eviterà di rilasciare nell’ambiente con-tenitori che richiedo-no mediamente 200 anni per la decompo-sizione. La principale soluzione è costituita dal mater-bi, un poli-mero biodegradabile ricavato dall’amido di mais, che tuttavia è più costoso.

Più alternative per i consumato-ri. La Coop ha già sostituito i sacchet-ti di plastica con i mater-bi presso 552 suoi punti vendita. «Siamo impegnati a sensibilizzare i soci e consumatori verso modalità di raccolta della spesa più eco-compatibili», spiega Maurizio Zucchi, direttore qualità Coop Italia. La pri-ma a partire è sta-ta Unicoop Firenze, che già nella scorsa primavera ha messo in pratica la sostitu-zione con le nuove borsine «verdi», uti-lizzabili anche per la raccolta differenziata dei rifi uti organici e in grado di diventare compost. Progressivamente ai sacchetti di plastica hanno detto addio anche Sait, Coop Adriatica (che li ha eliminati dalla pro-pria rete in Emilia, Veneto, Marche e Abruzzo), Coop Reno, Coop Nordest, Unicoop Tirreno e Coop Estense. Al loro posto si possono scegliere i sacchetti biodegradabili in mater-bi o sac-che resistenti e riutilizzabili in stoffa o polipropilene. Iniziative che sono state accompagnate da

una campagna informativa in collaborazione con Legambien-te. Auchan ha detto addio alla plastica con un progetto avviato nel dicembre 2008 e completato a luglio scorso. «Finora abbia-mo venduto circa 40 milioni di sacchetti biotech ricavati dalle patate e completamente biode-gradabili», spiega Anna Tuteur, responsabile relazioni esterne della catena francese. «A que-sta opzione si affiancano la borsa in carta, lo shopping box in cartone da tenere sempre a portata di mano nel bagagliaio

dell’auto, il sacco da agganciare al carrello e il cabas, borsa della spesa che dura tutta la vita e che ci impegniamo a sostituire gratuitamente in caso di rottu-ra». Proprio quest’ultima è la

soluzione su cui Auchan punta con maggiore convinzione e nel-la quale ha coinvolto il Wwf per una campagna di comunicazio-ne a tappeto: «Il problema non si risolve demonizzando le ma-terie plastiche, ma supportando l’abbandono della fi losofi a usa e getta nei consumi all’insegna del riutilizzo».

Carrefour è partita dal 2004 con l’offerta di alternative al polietilene: sacchetti di car-ta, box in cartone, sacchetti biodegradabili in mater-bi, borse in juta e borse riutiliz-zabili in caba. L’assortimento si arricchirà nell’anno in cor-so con l’introduzione di borse

in cotone, borse con ganci per carrello della spesa e trolley pieghevole. Da metà luglio dello scorso anno, inoltre, tre ipermercati Carrefour (Ca-merano, Zumpano e Termoli)

hanno bandito i vecchi sac-chetti inquinanti.

Sperimentazioni e sensibi-lizzazione dei consumatori. L’ultima novità riguarda Su-permercati U2, che l’11 gennaio scorso ha avviato la messa al bando dei sacchetti di plastica in tre punti vendita (uno a To-rino e due alle porte di Milano), sostituendoli con nuove buste ecologiche in mater-bi, alle qua-li si affi ancano i sacchetti in Tnt (tessuto non tessuto). «L’obiet-tivo è stimolare il riutilizzo dei sacchetti in Tnt», spiega Rossella Brenna, responsabile marketing e comunicazione di Unes Supermercati. L’iniziati-va, che progressivamente sarà estesa a tutti i punti vendita della catena, rientra in una strategia più ampia a tutela dell’ambiente che prevede an-che un scelte sui packaging per i prodotti in assortimento al fi ne di ridurre gli imballaggi e la vendita di sole lampadine a basso consumo di energia. Punta in primis sulla sensibi-lizzazione dei consumatori la strategia di Esselunga, che ri-corda come non sia ancora par-tito il programma sperimentale, previsto dalla Finanziaria 2007, con l’obiettivo di individuare le misure pratiche per giungere al defi nitivo divieto delle buste in plastica. Così la catena del-la gdo da una parte sostiene il consumo di borse riutilizzabi-li di vario tipo, dal tessuto di iuta al cotone, dal polipropile-ne al nylon, dall’altra utilizza sacchetti riciclati nel servizio spesa on-line. Sperimentazioni di sacchetti bio sono in corso anche in diversi punti vendita del gruppo Selex sparsi nella Penisola. «Abbiamo realizzato una linea di borse cabas perso-nalizzate con il nostro marchio e adatte alle grandi spese, borse Tnt più piccole e altre in nylon,

ripiegabili in borsetta», spiega Stefano Gambo-lò, direttore marketing del gruppo. Il ragiona-mento è condiviso da Conad, che conta 3 mila punti vendita in Italia. «Sarebbe sbagliato far pagare ai consumatori il prezzo superiore delle soluzioni biodegradabi-li, in mancanza di una normativa stringente», osserva Alberto Moret-ti, responsabile canali della catena distribu-tiva. «Per questo moti-vo, oltre ai tradizionali shopper, abbiamo dota-to tutti i punti vendita di sacchetti in mater-bi e sacchetti riutilizzabili in polipropilene, lasciando ai nostri clienti la pos-

sibilità di scegliere. In questo modo contiamo di far crescere un po’ per volta la sensibilità verso l’ambiente, in attesa della scadenza di fi ne anno».

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soluzione su cui Auchan punta

Non solo le aziende private. Anche tra gli enti locali si stanno facendo strada iniziative per limitare il consumo dei sacchetti di plastica. L’associazione dei comuni virtuosi, che rac-coglie una trentina di enti impegnati sui temi dell’ambiente, ha lanciato la campagna «Porta la Sporta», invitando le amministrazioni a ri-durre l’utilizzo dei contenitori inquinanti e a sollecitare il riuso, anche attraverso campagne di sensibilizzazione nelle scuole. L’iniziativa è stata accolta, tra gli altri, dalla Banca Marche, che sui propri sacchetti pubblica l’invito il logo della campagna e invita al riutilizzo. Il comu-ne di San Salvatore Telesino (Benevento) ha promosso il progetto «Disegna la borsa», con i ragazzi delle scuole invitati a ideare il logo di sacchetti riciclabili. Ancora più decisa l’azione di Ercolano (Napoli), dove un’ordinanza del sindaco Nino Daniele ha messo al bando tut-ti i sacchetti di plastica. Per i trasgressori è prevista un’ammenda fi no a 275 euro, la stessa stabilita per chi deposita la raccolta differen-ziata in buste di plastica. Stesso discorso a Vico Equense (Napoli), dove il divieto è entrato in vigore con il nuovo anno. I negozianti posso-no dare ai clienti solo sacchetti in mater-bi o materiali di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o altre fi bre naturali. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa che va da 25 a 50 euro, con perdita della licenza alla terza violazione.

Anche alcune grandi amministrazioni comu-nali si stanno muovendo in direzione «verde». Torino ha avviato una sperimentazione con il coinvolgimento di cittadini ed esercenti: fi no al 31 marzo è in corso una campagna di sen-sibilizzazione sull’utilizzo delle eco-borse (in carta o in tela) distribuite da regione, provincia e Amiat. Dal 2 aprile, invece, sarà vietato agli esercizi commerciali, artigianali e di sommini-strazione di alimenti e bevande la distribuzione dei sacchetti non biodegradabili. La polizia mu-nicipale modifi cherà il regolamento di polizia urbana prevedendo una sanzione ad hoc per chi continuerà a distribuire sacchetti fuorilegge: l’importo, in linea con quello applicato a chi non pratica la raccolta differenziata o abban-dona per strada i rifi uti ingombranti, dovrebbe aggirarsi tra i 100 e i 200 euro. Intanto Lerici (La Spezia) ha avviato una campagna di sensibi-lizzazione tra cittadini ed esercenti per ridurre l’utilizzo della plastica nella spesa quotidiana. L’esempio più virtuoso arriva dalla Cina, spesso sul banco degli imputati per il suo contributo all’inquinamento mondiale. A un anno dal di-vieto di produrre buste in plastica di spessore inferiore agli 0,025 millimetri e di distribuzio-ne gratuita dei sacchetti nei negozi la National development and reform commission (Ndrc) ha stimato un risparmio di petrolio equivalente a circa tre milioni di tonnellate.

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Enti locali in campo contro l’inquinamento

Un esempio di sacchetto biodegradabile...

... che sostituirà quelli in polietilene

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21Lunedì 25 Gennaio 2010CONTENZIOSO & CONTRIBUENTI

Una pronuncia della Corte porta in una direzione, un’altra dello stesso periodo in quella opposta

Ritenute, Cassazione a due facceLiti sostituto-sostituito al giudice fi scale. No, a quello ordinario

Pagina a curaDI MASSIMILIANO TASINI

Sono di competenza del giudice tributario le liti tra sostituto e sostituito di imposta. Lo ha stabilito

la Cassazione con l’ordinanza 26 giugno 2009 n. 15047.

Il fatto processuale. Con de-creto un tribunale ingiungeva il pagamento di una somma in fa-vore di un fondo pensione per i dirigenti a titolo di rivalsa della maggiore ritenuta Irpef versata sulla pensione liquidata all’in-giunto in forma di capitale, ed erroneamente calcolata all’atto di pagamento. Avverso il decreto veniva proposta opposizione per difetto di giurisdizione del giudi-ce ordinario, sostenendosi che la controversia, in quanto avente ad oggetto la legittimità di una rite-nuta fi scale, fosse devoluta alla giurisdizione delle Commissioni tributarie.

La pronuncia. La Corte ri-prende quanto ritenuto dalle stesse sezioni unite, secondo cui ogni qualvolta si discute sulla le-gittimità di una ritenuta fi scale al fi ne dell’esercizio dell’azione di ri-valsa la giurisdizione appartiene alle commissioni tributarie. Più puntualmente, la controversia tra sostituto d’imposta e sostitu-ito, avente ad oggetto la pretesa del primo di rivalersi delle somme

versate a titolo di ritenuta d’ac-conto non detratta dagli importi erogati al secondo, rientra nella giurisdizione delle commissioni tributarie, e non del giudice ordi-nario, in quanto l’indagine sulla legittimità della ritenuta costitu-isce una vera e propria causa tri-butaria a carattere pregiudiziale, che deve essere defi nita, con ef-fetti di giudicato sostanziale, dal giudice cui la relativa cognizione spetta per ragioni di materia, in litisconsorzio necessario anche dell’amministrazione fi nanziaria. L’applicazione di tale principio, osserva la Corte, non trova osta-colo nel carattere «impugnatorio» della giurisdizione delle commis-sioni tributarie, che presuppone la presenza di un provvedimento dell’amministrazione fi nanziaria contro cui proporre un ricorso in-nanzi a quel giudice, in quanto: a) così come il sostituito, nel caso di prelevamento della ritenuta, po-trà promuovere, presentata la di-chiarazione annuale, la procedura di rimborso; b) così il sostituto, in caso di versamenti di somme non detratte a titolo di ritenuta, potrà a sua volta formulare richiesta di restituzione al fi sco (in particola-re rappresentando le ragioni pro-spettate dal presunto debitore di imposta per sottrarsi alla rivalsa) impugnandone quindi il rigetto, con ricorso rivolto anche nei con-fronti del sostituito, in quanto

quest’ultimo è l’effettivo debitore verso il fi sco e, quindi, da consi-derarsi litisconsorte necessario (Cass. Ss.Uu., 15 novembre 2005 n. 23019).

I precedenti. Analoga sta-tuizione si rinviene in numerosi precedenti conformi, nei quali è stata costantemente sostenuta la giurisdizione delle commissio-ni tributarie (tra le altre: Cass., Ss.Uu., 6 giugno 2003 n. 9074; Cass., Ss.Uu., 6 giugno 2002 n. 8228; Cass., Ss.Uu. 17 novembre 1999 n. 787). Altre pronunce, in linea, hanno poi ritenuto che:

a) spetta invece al giudice or-dinario la giurisdizione in ordine alla domanda proposta dal lavo-ratore nei confronti del datore di lavoro per ottenere il risarcimento dei danni causati dal ritardo nella corresponsione di una parte delle retribuzioni dovutegli, e consisten-ti nella maggiore imposta sul red-dito pagata dall’attore per effetto del cumulo delle retribuzioni, che abbia comportato la collocazione del suo reddito imponibile in uno scaglione superiore; in quanto in questa ipotesi la controversia, pur attenendo ai rapporti tra so-stituito e sostituto d’imposta, non ha ad oggetto la legittimità della ritenuta d’imposta applicata dal datore di lavoro, e pertanto, non presupponendo la defi nizione di una causa tributaria avente ca-rattere pregiudiziale, esula dalla

giurisdizione delle commissioni tributarie (così: Cass., Sez. Un., 18 maggio 2006 n. 11650), e va pertanto devoluta all’autorità giudiziaria ordinaria;

b) mentre va devoluta alle commissioni tributarie quella controversia tra sostituto e so-stituito d’imposta, nella quale è in discussione l’esistenza o la quantifi cazione dell’obbligazione tributaria, compete invece al giu-dice ordinario dirimere la lite in relazione ai rapporti di debito e credito tra le parti private (Cass., Ss.Uu., 30/10/2008 n. 26013). Questa impostazione parte dal presupposto che la tutela giuri-sdizionale dei contribuenti è affi -data in esclusiva alla giurisdizio-ne delle commissioni tributarie, che comprende ogni questione afferente consistenza ed esisten-za dell’obbligazione tributaria, e quindi anche la concreta indivi-duazione di un sostituto e sostitu-ito di imposta, e tale giurisdizione non viene meno per il fatto che possa mancare un provvedimento impugnabile.

Le ragioni di tale orienta-mento. Due sono le ragioni addot-te dalla Suprema corte a conforto di tale interpretazione:

a) la ritenuta ha natura stret-tamente fi scale e la lite ad essa relativa costituisce causa pregiu-diziale, da risolvere e decidere con effetto di giudicato sostanziale nei

confronti dell’amministrazione fi -nanziaria, dai giudice «naturale»;

b) occorre evitare per il sostituto il rischio di pagare due volte la stes-sa somma in base a due pronunce contrastanti provenienti da due giudici diversi: questa situazione potrebbe verifi carsi nel caso in cui, una volta riconosciuta dal giudice ordinario, adito dal percepiente del reddito, l’illegittimità della ritenuta, con l’obbligo della con-troparte di corrisponderne all’at-tore l’equivalente ammontare, il giudice speciale, adito dall’autore della ritenuta, dichiarasse questa pienamente legittima, rifi utando-ne al ricorrente il rimborso .

Conclusioni. In sintesi, se-condo Cass. 15047/2009, la lite tributaria è integrata dalla sem-plice controversia circa la legitti-mità della trattenuta fi scale, in-dipendentemente dal fatto che la controversia sia insorta a seguito d’iniziativa dell’amministrazione o meno (Cass., Ss.Uu., 6/6/2003 n. 9074; Cass., Ss.Uu., 11/3/1992 n. 2962); inoltre, è irrilevante che l’art. 19 del processo tributario elenchi gli atti impugnabili in-nanzi tale giudice

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La Corte di cassazione, con la sentenza 15031/09 depositata nella stessa data (26 giugno 2009), ha stabilito un opposto principio di diritto, ritenendo che «le con-troversie tra sostituto e sostituito, relati-ve all’esercizio del diritto di rivalsa delle ritenute alla fonte versate direttamente dal sostituto, volontariamente o coatti-vamente, non sono attratte alla giurisdi-zione del giudice tributario, ma rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario», dal momento che «ciò che è oggetto di lite nel rapporto tra sostituto e sostitu-ito, è il legittimo e corretto esercizio del diritto di rivalsa, che il sostituto esercita nei confronti del sostituito nell’ambito di un rapporto di tipo privatistico, quindi di competenza del giudice ordinario, il fatto che il diritto alla rivalsa sia previsto da una norma tributaria non trasforma il rapporto tra soggetti privati in un rap-porto tributario, di tipo pubblicistico, che implica invece l’esercizio del potere impo-sitivo nell’ambito di un rapporto sussu-mibile allo schema potestà-soggezione». Nella sentenza viene rilevato come nel-le controversie tra sostituto e sostituito, mancando un atto impositivo, manca una domanda giudiziaria rivolta nei confronti di un ente dotato di sovranità fiscale, e manca pure la contestazione di un atto che sia espressione di tale potestas: «mancano, in definitiva, i presupposti di accesso alla giurisdizione delle commis-sioni tributarie». Per la Corte, oggetto di lite nel rapporto tra sostituto e sostitui-to, è il legittimo e corretto esercizio del

diritto di rivalsa, che il sostituto esercita nei confronti del sostituito: un rapporto di tipo privatistico, e pertanto il giudice che deve avere cognizione sulla stessa è quello ordinario. Che poi il diritto di rival-sa sia previsto da una norma tributaria è del tutto irrilevante, nel senso che questa circostanza non trasforma il rapporto tra soggetti privati in un rapporto tributario, di tipo pubblicistico, che implica invece l’esercizio del potere impositivo. In altri termini, se manca un soggetto investi-to di potestà impositiva manca anche il rapporto tributario, così come se manca un provvedimento che sia espressione di tale potere non si configura la speciale lite tributaria. Le controversie tra sostituto e sostituito, invece, nascono o dal fatto che il sostituito contesta il diritto di rivalsa esercitato dal sostituto, per mancanza del presupposto di fatto (omesso versamen-to diretto della ritenuta) o per mancanza del presupposto giuridico (il sostituto non doveva versare la ritenuta), ovvero dal fatto che il fisco pretenda, dal sostituto o dal sostituito, mediante notifica di un atto impositivo, un maggior versamento rispetto a quello effettuato ed il desti-natario di tale pretesa intenda rivalersi sull’altro soggetto. La lite nasce perchè le parti private, nei loro rapporti diretti (pri-vati), ritengono che siano state erronea-mente interpretate e/o applicate le norme che regolano quei rapporti, e non rileva che successivamente il fisco eserciti una azione d’autorità, in relazione alla quale le parti possono difendersi direttamente

(nei confronti dell’ente impositore) dinan-zi al giudice speciale tributario. Sempre secondo quest’ultima pronuncia, da questa premessa deriva, tra l’altro, che nel caso in cui il sostituto abbia er-roneamente pagato somme non dovute (per la mancata impugnazione dell’atto impositivo o perchè si sia mal difeso), non potrà rivalersene sul sostituito, il quale ben potrà difendere i propri diritti dinan-zi al giudice ordinario, eccependo che il sostituto non può riversare sul sostituito i propri errori, anche se, per ipotesi, siano indotti da un provvedimento illegittimo della pubblica amministrazione, prov-vedimento che il giudice ordinario può sempre disattendere, se ne riconosce la illegittimità. Se, invece, il sostituto adem-pie correttamente al proprio obbligo di ri-tenuta e versamento, due sono i casi: o se ne accolla l’onere finanziario rinunciando a trasferirlo sul sostituito, il quale quindi di nulla potrà dolersi (in tal caso, però, se la rivalsa è obbligatoria, il sostituto si espone all’applicazione di sanzioni da parte dell’ente impositore e l’eventuale contenzioso che ne segue appartiene certamente alla giurisdizione speciale); ovvero esercita il diritto di rivalsa in re-lazione al quale il soggetto economica-mente inciso (sostituito) può contestare (nell’ambito di un rapporto paritario) che la ritenuta non andava effettuata e/o non andava effettuata in una certa misura e/o che la stessa non è stata poi integralmen-te versata, citando in giudizio il suo con-traddittore dinanzi al giudice ordinario.

In tutti i casi i rapporti tributari, intesi come rapporti di tipo pubblicistico con il fisco (obbligo di effettuare la ritenuta che grava sul sostituto e obbligo di pagare i tributi che grava sul contribuente sosti-tuito) restano fuori dell’oggetto diretto della controversia, che rientra quindi nella giurisdizione del giudice ordinario, come qualsiasi causa avente ad oggetto l’adempimento di obbligazioni tra priva-ti. In conclusione, secondo la sentenza 15031 l’interesse che muove l’azione del creditore (sostituito - inciso o sostituto che agisce in rivalsa), nelle controver-sie sostituto-sostituito, ha ad oggetto un interesse di tipo privato connesso al legittimo esercizio del diritto di rivalsa (contrastato dal sostituito e invocato dal sostituto), in relazione all’adempimento di una obbligazione pecuniaria. Pertanto, soltanto le controversie che abbiano ad oggetto direttamente i rapporti tributari rientrano nella competenza del giudice speciale. Questo ragionamento, opposto a quello della pronuncia n. 15047/09 porta a ritenere che non tutte le liti che abbiano ad oggetto l’interpretazione e/o l’applicazione di una norma tributaria possano essere portate dinanzi al giudice tributario: affinché ciò accada è necessa-rio che il contribuente, chiami in causa uno dei soggetti elencati nel dlgs 546/92, art. 10, cioè l’ente impositore o il conces-sionario della riscossione in relazione ad un atto che sia espressione dell’esercizio del potere impositivo.

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LE RAGIONI DELLA CORTE NELLA DECISIONE 15031/09

Oggetto della causa è il corretto esercizio del diritto di rivalsa

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Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 31/12/09

Adesso Index Aprile '07 83,57 A2 | A | A+ - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 98,06 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 101,55 - | BBB | - Aa3 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 97,50 - | BBB | - Aa1 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 97,85 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 101,15 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 94,20 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 93,90 Aa2 | AA- | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 96,07 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Cedola Index 98,41 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Creberg altiplano marzo 07 92,90 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 81,64 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 81,49 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 79,50 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 87,66 - | (1) | - - | A- | A-

DomanIdea 1 - Index Linked 2007 101,57 Aa3 | AA- | AA-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 84,96 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 98,85 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 97,45 A2 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D (�) WR | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 89,05 - | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 90,14 Aa2 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 114,45 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 84,96 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 98,85 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 110,36 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 98,26 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 96,88 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Index Scatto piu' Persona Life 92,21 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1 2005 99,86 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1-2008 83,75 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 - 2005 99,74 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2005 99,94 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 98,86 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 1 99,32 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

Indice Più 2 - 2004 98,40 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 3 97,86 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 4 - 2004 98,95 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Prima Classe 1 - 2005 103,52 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 2 - 2005 101,30 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 98,34 A2 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 94,68 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 1 2004 100,27 Baa3 | - | - Aa3 | A | A ****

Scelgo Index 10 96,24 Baa3 | - | - Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 96,18 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 96,59 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 94,08 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 97,15 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 97,85 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

Volterra Index 2 - 2005 101,51 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Uni Euro7bond 99,57 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Uni Class 97,44 HOUSEOLD Aa3 | A | AA-

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 96,38 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 96,74 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 101,98 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

3% Più Crescita Globale Index Linked serie IV aprile 2004 99,32 Aa1 | AA | AA

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 99,21 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 99,31 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 99,13 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 96,53 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 96,99 A2 | A- | A-

3,60% Coupon Serie X - 2003 99,08 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 98,90 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,00 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 96,41 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 96,93 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 86,96 A3 | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 93,31 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 90,15 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 79,30 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 78,45 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 92,52 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 96,14 A2 | A | A Aa3 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 97,95 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 91,34 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Capital Index serie VI 2004 99,27 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 92,75 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 96,83 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 96,27 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 95,75 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 95,10 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 94,84 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 98,29 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 79,30 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 86,96 A3 | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 93,31 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 92,52 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 90,15 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie IX 2006 98,89 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Europa Serie XI 2006 98,68 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA GLOBALE CLIQUET SERIE IV 2006 99,45 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 94,76 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 94,74 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

CRESCITA ITALIA Serie VII 2006 99,00 A3 | BBB+ | A- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 90,22 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I - 2004 101,01 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 101,98 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 96,73 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 95,24 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2004 100,55 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 96,74 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 92,59 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 97,39 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 93,23 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 86,84 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 92,92 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 98,44 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 89,77 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 93,15 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 99,35 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 93,07 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 92,76 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 93,11 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 93,31 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 98,30 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 92,52 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 97,54 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 96,38 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 94,89 Aa1 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 90,15 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 97,28 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 96,09 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 94,39 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 77,53 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 94,78 Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 92,62 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA U.S.A. 3 COUPON Index Linked serie II Febbraio 2004 99,85 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 97,39 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Dow Jones 4,0% Index Linked Serie I Gennaio 2004 99,90 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,24 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 97,37 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Esagono Short Nikkei Serie I 2007 100,05 Aa1 | - | -

Esagono Short Nikkei Serie IV 2007 102,02 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Esagono Short Nikkei Serie VII 2007 102,22 A3 | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 88,74 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 98,44 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 97,86 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 93,23 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 95,38 A2 | A | A+ Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 99,06 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 89,77 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 94,89 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 93,07 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 94,78 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 92,62 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 94,39 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 95,24 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 93,11 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 90,22 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 92,59 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 8,55% PLUS SERIE I GENNAIO 2006 99,92 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 97,39 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 94,48 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 93,79 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 94,48 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 93,79 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 87,20 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

VALORI AL 31/12/09VALORI AL 31/12/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

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(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

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€/$ Doppia Opportunità 99,79 - | (1) | - Aa1 | AA | AA

€/$ Doppia Opportunità protezione totale 97,97 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie IV 2005 94,66 - | A- | - Aa3 | A | A ****

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 99,00 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE XI - 2004 100,62 - | (1) | - Aa3 | A | A ****

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 95,40 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 94,88 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Il valore dell'energia 95,02 A1 | A | A+ - | A- | A-

Il valore dell’acqua 100,32 A3 | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Il valore dell’acqua - seconda serie 102,40 A1 | A | A+ - | A- | A-

Index Linked Bull Dividend 89,28 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 102,08 - | AA- | - Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 83,46 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | AA- | AA-

Index Up 1 2006 101,68 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 97,35 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+

Index Up 2 2006 91,62 A2 | A | A+ Aa2 | AA- | AA-

Nikkei Avenue 89,93 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | AA- | AA-

PROFIT + 103,23 - | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 136,99 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 137,93 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 136,99 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 136,05 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 135,11 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 137,13 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 97,23 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 92,84 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

GLOBAL INDEX SERIE V MARZO 2006 99,56 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Grifo Index serie XIX 2004 98,52 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

GrifoCOUPON Index Linked Serie III Febbraio 2004 99,45 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 86,84 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 90,22 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 89,77 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 93,11 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 94,89 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 94,39 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 93,07 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 94,78 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 92,62 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 92,59 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 95,48 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 96,38 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 95,24 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 97,08 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 225 - ESAGONO 3Y" BSG-2007/2010 SERIE I 100,05 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 3Y" BSG 2007/2010 SERIE IV 102,02 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 77,53 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 92,52 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 93,31 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 90,15 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 94,92 A2 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 92,92 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 93,15 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BASKET 2010 SERIE II 2004 109,64 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX BASKET BSG SERIE II 2006 99,45 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 96,73 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 92,76 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 93,23 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 96,09 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 100,28 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 99,06 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IA 2006 99,92 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IB 2006 99,92 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 96,73 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 94,92 A2 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 98,50 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 96,98 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 90,08 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 89,89 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie VIII 2005 100,50 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie X 2005 97,57 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 98,44 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 93,23 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 92,76 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 97,86 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG Serie I - 2004 100,18 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG serie III 2004 100,55 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 95,48 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 96,38 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 101,98 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 96,74 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

INTERNATIONAL COUPON SERIE IV FEBBRAIO 2006 99,45 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

VALORI AL 31/12/09

VALORI AL 31/12/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 31/12/09

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

(2) Prodotto costruito ante Circolare ISVAP 451/D del 24 luglio 2001

Carismi Più Certezza 10 102,21 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 96,26 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 103,36 A2 | A | A Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 97,89 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Carismi Più Certezza 3 94,53 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 89,45 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 99,39 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 97,75 Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 94,41 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 82,63 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 95,21 - | AA- | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 31/12/09

INDEX LINKED NUMERO 1 103,52 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

VALORI AL 31/12/09

Japan – Euro Serie IV 2007 84,91 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 98,93 - | AA- | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 91,09 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 98,04 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 42,80 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 83,94 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 99,32 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 95,60 - | AA- | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 97,48 - | AA- | - A1 | AA- | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 88,62 Aa3 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

Mista Globale Cliquet serie II 2004 102,14 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Mista Globale Cliquet serie III 2004 102,02 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

NIKKEI 14% SERIE II GENNAIO 2007 100,05 Aa1 | - | -

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 77,53 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 77,53 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 97,08 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 42,67 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 42,67 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 42,67 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 100,90 Baa1 | - | A Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 95,24 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 92,59 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 92,92 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 93,15 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 94,39 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 93,39 Aa3 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 93,07 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 94,78 Aa1 | AA | AA

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 92,62 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 101,98 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 98,44 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 92,76 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXII - 2004 109,64 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 98,30 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,00 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 97,86 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 93,23 A2 | A- | A- Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 96,74 A2 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 93,11 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 90,22 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 94,39 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 93,07 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 94,78 Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 89,77 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 97,54 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 94,92 A2 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLVI 2006 99,92 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

World Basket Index Serie IV - 2004 99,35 Aa1 | AA | AA

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Page 24: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

24 Lunedì 25 Gennaio 2010 I N F O . E U R O PA

Secondo la Corte di giustizia europea non è discriminazione i ssare un limite all’esercizio

Professionisti con scadenza d’usoPer fi ni occupazionali è lecito vincolare l’attività all’età

Pagina a curaDI DANIELE CIRIOLI

Professionisti con scaden-za d’uso. Se fi nalizzata a contrastare la disoccupa-zione, la cosa si può fare.

Si può, cioè, fi ssare un termine (età) all’esercizio di una profes-sione. Succede già in Germania dove una legge nazionale stabi-lisce limiti d’età per l’esercizio di alcune attività professionali come quella di dentista. Ed è tut-to legittimo e non contrario alla direttiva sulle discriminazioni. Così, infatti, ha sentenziato la Corte di giustizia Ue.

Il welfare tedesco. Il princi-pio comunitario arriva dalla sen-tenza alla causa C-341/2008 sul codice tedesco di sicurezza socia-le. Nell’ambito del regime legale obbligatorio tedesco di assicura-zione malattia, tale codice di sicu-rezza sociale fi ssa una scadenza legale per il titolo di abilitazione all’esercizio dell’attività di denti-sta convenzionato. In particolare, l’abilitazione viene a scadere al termine del trimestre in cui il dentista convenzionato compie i 68 anni di età. Invece, al di fuori del sistema convenzionato, i den-

tisti possono esercitare la loro professione indipendentemente dall’età. In Germania il 90% dei pazienti è affi liato al regime le-gale obbligatorio di assicurazione malattia.

La causa. Un dentista tedesco, abilitato a fornire cure dentali convenzionate dal 1974, nell’apri-le dell’anno 2007 ha compiuto i 68 anni d’età. Dinanzi al tribunale amministrativo di Dortmund ha contestato la decisione della com-petente commissione di abilita-

zione dei dentisti, secondo cui la sua abilitazione a esercitare come dentista convenzionato sarebbe scaduta alla fi ne del mese di giu-gno del 2007. Il giudice, quindi, ha sottoposto alla corte di giusti-zia Ue diverse questioni relative alla compatibilità del limite d’età con la direttiva 2000/78 sulle di-scriminazioni. Rileva il giudice, in particolare, che, secondo la corte costituzionale federale, il limite d’età sarebbe giustifi cato dalla necessità di tutelare i pa-zienti e che, inoltre, secondo la

corte federale in materia sociale, sarebbe giustifi cato dall’obietti-vo di mantenere le possibilità di occupazione dei giovani dentisti convenzionati.

Professionisti con scaden-za. La Corte di giustizia europea dichiara che uno stato membro può legittimamente considerare necessaria la fi ssazione di un li-mite d’età per l’esercizio di una professione medica, come quella di dentista, al fine di tutelare la salute dei pazienti. Tuttavia,

precisa, una tale misura contra-sta con la direttiva sulle discrimi-nazioni se tale misura ha come «solo» (unico) obiettivo la tutela della salute dei pazienti a fronte di un calo delle prestazioni di tali dentisti oltre questa età limite.

Al contrario, aggiunge la corte, la misura non è contraria alla direttiva sulle discriminazio-ni qualora il limite d’età abbia come obiettivo la «ripartizione delle possibilità di occupazione tra le generazioni» nell’ambito della professione di dentista con-venzionato se, tenuto conto della situazione del mercato del lavo-ro, tale misura risulti appropria-ta e necessaria per raggiungere l’obiettivo.

Fissati i principi, la Corte Ue stabilisce infine che spetta al giudice nazionale identificare l’obiettivo perseguito dall’even-tuale limite d’età. Qualora tale limite risulti contrario alla diret-tiva, considerato l’obiettivo che esso persegue, spetta sempre al giudice nazionale disapplicarlo, anche nell’ipotesi in cui dovesse risultare introdotto precedente-mente alla direttiva, ma il diritto nazionale non ne prevede la di-sapplicazione.

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La protezione della salute prima di tutto. Anche quando può costare, sotto gli aspetti del lavoro e dell’occupazione, una di-scriminazione ai lavoratori. Così, è da ritenersi ammissibile una differenza di trattamento legata all’età, qualora costituisca un requisito professionale essenziale e determinante per la natura di una specifi ca attività professionale o per le condizioni del suo esercizio. Ed è da ritenersi ammissibile pure qualora sia neces-saria a proteggere la salute. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea nella sentenza alla causa C-229/08, decidendo in merito alla legislazione tedesca nella parte in cui fi ssa a 30 anni l’età massima per l’assunzione di vigili del fuoco del servizio tecnico intermedio che partecipano, tra le altre, alle operazioni antincen-dio. Il limite di età mira, evidentemente, a garantire il carattere operativo e il buon funzionamento del corpo dei vigili del fuoco professionali. Sul punto, la Corte ha sottolineato che il fatto di disporre di capacità fi siche particolarmente elevate può essere considerato un requisito professionale essenziale e determinan-te per l’esercizio della peculiare professionale di vigile del fuoco. D’altra parte, il limite di età può essere considerato, da un lato, appropriato all’obiettivo di garantire il carattere operativo e il buon funzionamento del servizio dei vigili del fuoco professionali e, dall’altro, non eccedente quanto necessario alla realizzazione dello stesso obiettivo. La questione è sorta quando un cittadino tedesco ha fatto domanda per essere assunto nel servizio dei vigi-li del fuoco. La sua domanda non è stata presa in considerazione a causa del fatto che egli superava il limite di età dei 30 anni: alla data della presentazione della domanda aveva 29 anni, ma alla data prevista per l’assunzione ne avrebbe avuti 31. Dunque, oltre il limite (30 anni) previsto dalla legge. Il lavoratore, a questo, punto ha citato per risarcimento danni la città di Francoforte. Il tribunale amministrativo ha quindi chiesto alla corte di Strasbur-go di pronunciarsi sul margine di discrezionalità di cui dispone il legislatore nazionale per prevedere che differenze di trattamento fondate sull’età non rappresentino discriminazioni vietate dal diritto comunitario. In conclusione, dunque, la Corte di giustizia Ue ha dichiarato che la normativa europea non vieta la previsione di un limite d’età. In particolare, ha spiegato che la direttiva del Consiglio 27/11/2000, n. 2000/78/Ce, la quale stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, deve essere interpretata nel senso che essa non è contraria (non osta) a una normativa nazionale la quale fi ssi a 30 anni l’età massima per l’assunzione nel servizio tecnico di medio livello dei vigili del fuoco.

L’anzianità può selezionarele assunzioni…

Tutti uguali dinanzi alla perdita del posto di lavoro. Per il calcolo del preavviso di licen-ziamento non sono ammissibili criteri diffe-renziati a seconda dell’anzianità d’impiego del lavoratore. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea nella sentenza alla causa C-557/07 decidendo ancora sul diritto del lavoro tedesco e, in particolare, sulla nor-mativa relativa ai licenziamenti.Il giudice tedesco ha chiesto in sostanza se una normativa nazionale, la quale prevede che i periodi di lavoro compiuti dal dipen-dente prima del raggiungimento del venticin-quesimo anno d’età non sono presi in consi-derazione ai fi ni del calcolo del termine di preavviso di licenziamento, costituisca una disparità di trattamento in base all’età da ritenersi vietata dal diritto dell’Ue, in par-ticolare dal diritto primario o dalla diret-tiva 2000/78/Ce. Nel particolare, inoltre, il giudice ha chiesto se una tale normativa sia giustifi cata dalla circostanza che occorrereb-be rispettare unicamente un termine di pre-avviso di base nel caso di licenziamento di giovani lavoratori, da un lato, per consentire ai datori di lavoro una gestione fl essibile del personale, ciò che non sarebbe possibile con termini di preavviso più lunghi, e, dall’altro, in quanto sarebbe ragionevole esigere dai giovani lavoratori una mobilità personale e professionale maggiore di quella richiesta ai lavoratori più anziani.In premessa, la Corte rileva che la normativa inquisita affronta le «condizioni di licenzia-mento. Ciò in quanto prevedendo che, ai fi ni del calcolo del termine di preavviso di licen-ziamento, non siano presi in considerazione i periodi di lavoro compiuti dal dipendente prima di aver raggiunto i 25 anni di età, essa incide sulle condizioni di licenziamento dei dipendenti. La sua legittimità va appurata sia nei confronti del diritto dell’Unione che della direttiva 200/78/Ce relativa nello spe-

cifi co alle discriminazioni». La Corte rileva che, poiché riserva un trat-tamento meno favorevole ai dipendenti che sono entrati in servizio presso il datore di lavoro prima dei 25 anni di età, la normativa tedesca crea una disparità di trattamento tra persone aventi la medesima anzianità a seconda dell’età in cui esse sono state assun-te. Così, per due dipendenti aventi ciascuno 20 anni di anzianità, quello assunto all’età di 18 anni avrà diritto a un termine di pre-avviso di licenziamento pari a cinque mesi, mentre tale termine sarà pari a sette mesi per colui che è stato assunto all’età di 25 anni. Inoltre, la stessa normativa tratta, in generale, in modo più sfavorevole i giovani lavoratori rispetto ai lavoratori più anzia-ni, in quanto i primi possono essere esclusi, malgrado un’anzianità di servizio nell’impre-sa di diversi anni, dal poter benefi ciare di un aumento progressivo dei termini di preavvi-so di licenziamento in funzione della durata del rapporto di lavoro, di cui possono inve-ce giovarsi i lavoratori più anziani aventi un’anzianità equiparabile. In conclusione, non può che conseguirne di dover ritenere che la normativa tedesca contiene una di-sparità di trattamento fondata sul criterio dell’età. La Corte stabilisce, quindi, che il diritto dell’Unione europea, e in particolare il principio della non discriminazione in base all’età espresso dalla direttiva del Consiglio 27 novembre 2000, 2000/78/Ce, con il quadro generale per la parità di trattamento in ma-teria di occupazione e condizioni di lavoro, deve essere interpretato nel senso che è con-trario a una normativa nazionale la quale prevede che, ai fi ni del calcolo del termine di preavviso di licenziamento, non sono presi in considerazione i periodi di lavoro compiuti dal dipendente prima del raggiungimento dei 25 anni di età.

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…ma non può condizionarei licenziamenti

I principi

La direttiva n. 2008/78/Ce, che sta-bilisce un quadro generale per la

parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro, deve essere interpretata nel senso che osta a una misura nazionale che fissa un limite d’età massima per l’esercizio della professione di dentista convenzionato, qualora tale misura abbia come solo obiettivo la tutela della salute dei pazienti a fron-te di un calo delle prestazioni di tali dentisti oltre questa età.

La direttiva n. 2000/78/Ce dev’es-sere interpretata nel senso che

non osta a una misura nazionale che i ssa un limite d’età massima per l’esercizio della professione di dentista convenzionato, qualora quest’ultima abbia come obietti-vo la ripartizione delle possibilità di occupazione tra le generazioni nell’ambito della professione di den-tisti convenzionati se, tenuto conto della situazione del mercato del la-

voro interessato, tale misura è appropriata e necessaria per raggiungere tale obiettivo.

Lnochpedequvodi netisde

voro interesi

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25Lunedì 25 Gennaio 2010

Varato un pacchetto di misure di contrasto ad al-Qaeda

Yemen antiterroristiStretta contro i fi nanziamenti illeciti

Pagina a curaDI GABRIELE FRONTONI

Lo Yemen vara una nuova legge per contra-stare il terrorismo. Il parlamento di

Sana’a ha approvato il suo primo provvedimen-to contro il riciclaggio di denaro sporco e il fi -nanziamento di gruppi terroristici. Nel mirino del governo yemenita sono fi niti, in particola-re, i seguaci di al-Qaeda, i ribelli sciiti di Abdel Malik al-Houthi e gli in-dipendendisti del sud. Al termine di un dibattito durato più di due anni, sull’onda emotiva della lotta ad al-Qaeda lancia-ta dagli Stati Uniti all’in-domani dello sventato attacco terroristico sul volo Amsterdam-Detroit, l’assemblea di Sana’a ha approvato una legge contro il fi -nanziamento delle organizzazioni terroristiche. La legge è composta da 53 articoli suddivisi in 9 capi-toli: dalla defi nizione dei poteri delle autorità preposte al contra-

sto di al-Qaeda, alle pene previste per il riciclaggio di denaro, fi no ad arrivare a quelle infl itte ai soste-nitori e complici di gruppi armati.

«Si tratta di una legge emanata nell’interesse del paese», ha spie-gato il parlamentare Ali al-Amra-ni, del Partito del Congresso. «Ad accelerare il dibattito in aula e a consentire la sua approvazione è stata la guerra aperta dichia-rata dal governo ai terroristi di al-Qaeda». La nuova normativa

non rappresenta, tuttavia, la sola novità. Il parlamento deciso, in-fatti, di sospendere la concessione di visti d’ingresso agli stranieri

per evitare l’infiltra-zione di terroristi. A partire dal 20 gennaio scorso, i visti saranno rilasciati unicamente nelle ambasciate ye-menite al termine di consultazioni con i re-sponsabili per la sicu-rezza per una verifi ca sull’identità dei viag-giatori. Oltre all’aero-porto internazionale della capitale Sana’a, lo Yemen conta sei ae-roporti dove arrivano voli internazionali, tra cui quello di Aden, nel sud. Da qualche tem-po, tuttavia, il paese

ha perso i propri collegamenti internazionali diretti con la Gran Bretagna. Per prevenire infi ltra-zioni terroristiche all’interno del Regno Unito, infatti, il primo mi-nistro britannico, Gordon Brown, ha decretato lo stop ai voli da e per Sana’a.

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Iva

DICHIARAZIONE IVA N

Dichiarazione Iva a credito (circolare dell’Ag. delle entrate n. 1/E del 15 gennaio 2010)

CREDITI DA N

OPERAZIONI

STRAORDINARIE

Crediti Iva disponibili in seguito a operazioni stra-ordinarie (circolare dell’Ag. delle entrate n. 1/E del 15 gennaio 2010)

Altre notizie

di rilevante

interesse

SCAMBIO RATIFICHE N

Scambio delle ratifiche della convenzione contro le doppie imposizioni Italia-Usa. Entrata in vigore della convenzione (comunicato ministero degli affari esteri G.U. n. 13 del 18/1/2010)

MODELLI N

DICHIARAZIONE

Approvazione dei modelli di dichiarazione Iva/2010 e del modello Iva 74-bis (provve-dimento dell’Agenzia delle

entrate n. 2010/4226 del 15 gennaio 2010)

COMUNICAZIONE N

ANNUALE

Approvazione del modello di comunicazione annuale dati Iva (provvedimento dell’Agenzia delle entrate n. 3154/2010 del 15 gennaio 2010)

MODELLO 770 N

Approvazione del modello 770/2010 semplificato e ordinario (provvedimento dell’Agenzia delle entrate n. 3726/2010 e 3793/2010 del 15 gennaio 2010)

MODELLO CUD N

Approvazione del modello cud/2010 semplificato e ordinario (provvedimento dell’Agenzia delle entrate n. 166436/2009 del 15 gen-naio 2010)

© Riproduzione riservata

FISCO FLASH

SÌ A NORMA

Madrid mette al bando i pirati on-lineMadrid mette al bando la pi-rateria on-line. Il governo ha approvato una norma che pre-vede, a tutela del diritto d’auto-re, la disconnessione dalla rete dei siti dall’attività illecita. La normativa prevede la creazione di una commissione per la pro-prietà intellettuale composta da esperti a cui verrà deman-dato il compito di esaminare i reclami presentati a seguito di una denuncia da parte di tito-lari dei diritti e decidere l’invio delle notifi che ai siti. In assenza di una confutazione convincen-te o di un giusto correttivo da parte del sito, la commissione trasmetterà i casi a un giudice per la revisione e la predispo-sizione della sospensione dei servizi, o il blocco dei siti se di origine straniera. Il riesame del giudice, della durata previ-sta di 4 giorni lavorativi, servirà a verifi care se il rimedio è giu-stifi cato e, in particolare, se i diritti fondamentali sono stati rispettati. Plauso per l’iniziati-va è stato espresso da Tullio Ca-miglieri, coordinatore del Cen-tro studi per la difesa dei diritti degli autori: «È un altro passo in avanti a tutela dell’industria cinematografi ca, della musica, dell’editoria e della stampa eu-ropea. Un settore che nel 2009 ha subito, solo in Italia, danni per circa un miliardo di euro».

Lunedì 25 Genn

ontrasto ad al-QaedaI

FISCO FLASHSCO FLAS

I N F O . M O N D O

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Il i scol ash in versio-ne integrale è disponi-bile sul sitowww.italiaoggi.it

A cura dello StudioF. Ghiglione e A. Ghio

FINANZONLINE

In Austria rimborsi Iva dal sito web

Rimborsi Iva on-line per i con-tribuenti austriaci. Il ministro delle fi nanze di Vienna, Josef Pröll, ha annunciato l’entrata in vigore di un nuovo sistema di rimborsi per l’imposta sul valore aggiunto austriaca, che consente di ottenere in automa-tico la restituzione dell’imposta sulle vendite, collegandosi al sito internet «FinanzOnline». Secondo Pröll il sistema di rim-borsi Iva costituisce un ulterio-re passo avanti per alleviare gli oneri che gravano sulle imprese. «Il processo di semplifi cazione, non solo riduce i costi ammini-strativi per le aziende, ma con-sente anche all’amministrazio-ne fi scale di ridurre i tempi e abbattere i costi», ha spiegato il ministro delle Finanze. Con lo sviluppo del nuovo sistema, considerato uno dei più inno-vativi d’Europa, il governo è stato in grado di ridurre a costi molto contenuti gli oneri legati ai rimborsi Iva. A decorrere dal primo gennaio 2010, infatti, tut-ti gli stati dell’Unione europea sono tenuti a offrire le nuove procedure di rimborso Iva per i rimborsi fi scali automatizzati. Lanciato nel 2003, FinanzOnli-ne ha portato notevoli benefi ci ai contribuenti austriaci attra-verso la riduzione dei costi, il risparmio di tempo e l’aumen-tando della trasparenza.

PROGETTO LEGGE

Niger dichiara guerra alla criminalitàPugno di ferro del governo del Niger contro i terroristi. Il par-lamento di Niamey ha appro-vato un progetto di legge che condanna il fi nanziamento del terrorismo in ogni sua forma. La decisione dell’assemblea dei deputati nigeriani si inserisce nel quadro degli sforzi prodi-gati dall’Unione monetaria ed economica dell’Africa Occiden-tale (Uemoa) nella lotta alla criminalità fi nanziaria in tutte le sue forme. «L’adozione di questa legge permette al nostro paese di onorare un impegno comunitario e di partecipare al perfezionamento della messa in atto dell’arsenale giuridico dell’Unione», ha spiegato il mi-nistro nigeriano dell’economia e delle fi nanze, Ali Mahamane Lamine Zeine, assicurando ai rappresentanti che «tutte le misure saranno adottate per una diligente applicazione del-la legge». L’attuale parlamento del Niger è stato eletto a ottobre dopo lo scioglimento di quello prece-dente da parte del presidente Mamadou Tandja. Nel tentativo di ottenere un terzo mandato, non previsto dalla Costitu-zione, Tandja si è attribuito a maggio poteri straordinari, con i quali ha indetto un refe-rendum per emendare la legge fondamentale.

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Page 26: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

26 Lunedì 25 Gennaio 2010 C O N TA B I L I TÀ

Le regole su compensazioni e territorialità potrebbero confondere contribuenti e professionisti

Guardia alta sulla contabilità IvaTra le novità il calcolo della base imponibile in stile europeo

Pagine a curaDI FRANCO CORNAGGIA

E NORBERTO VILLA

Via libera al rimborso dell’Iva anche senza registrazione delle fat-ture o nel caso di omis-

sione della dichiarazione. Le dimenticanze o gli errori del contribuente costano poco, ma è sempre bene evitarli. La con-tabilità Iva nei primi giorni del 2010 è al centro dell’attenzione dei contribuenti e dei loro pro-fessionisti. Le nuove regole in tema di compensazione e la ri-voluzione in tema di territoria-lità delle prestazioni di servizio stanno creando qualche proble-ma nella gestione dell’imposta. Il tutto anche con la necessità di tenere d’occhio il fatto che da quest’anno non pochi con-tribuenti dovranno riprendere le vecchie abitudini con la pre-sentazione della dichiarazione relativa al 2009 nel mese di febbraio. I punti che sono tenuti sotto stretto controllo in questi giorni sono da differenziare tra quelli che avranno un impatto sulla dichiarazione Iva relativa al 2009 e quelli invece con im-patto nella gestione 2010.

I primi derivano sostanzial-mente dalle novità introdotte dalla legge 88/2009 (legge co-munitaria per il 2008). Tra le altre si possono ricordare la ri-

formulazione della determina-zione nella base imponibile che, in forza della previsione secondo cui le disposizioni si sarebbero applicate alle operazioni effet-tuate dal sessantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della presente legge, hanno trovano applicazione alle operazioni effettuate a partire dal 27 settembre 2009. Nel caso di operazioni in cui manca il corrispettivo il nuovo criterio introdotto è quello del prezzo di acquisto o del costo. Per queste operazioni è stato escluso il ri-corso al concetto di «valore» del bene o servizio oggetto dell’ope-razione per attribuire rilievo in-vece concretamente, al «prezzo di acquisto» o, in mancanza, al «prezzo di costo», determinati nel momento in cui l’operazione si considera effettuata.

Il criterio del valore normale, eliminato per le operazioni nel-le quali manca il corrispettivo, permane, e anzi se ne amplia l’ambito di applicabilità, per le operazioni caratterizzate da un collegamento fra le parti contraenti. Nel nuovo articolo 13 del dpr n. 633 del 1972 si prevede che la base imponibi-le delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi fra sog-getti fra i quali esiste un col-legamento e che abbiano a che fare con le operazioni esenti è costituita dal valore normale

dei beni e dei servizi forniti nei casi in cui tale valore sia supe-riore all’ammontare del corri-spettivo. La deroga al criterio generale del corrispettivo nasce dall’idea che il collegamento fra le parti dell’operazione potreb-be indurre a stabilire, fi ttizia-mente, un corrispettivo diverso dal valore di mercato abituale; e ciò non per ragioni di carat-tere commerciale, ma solo per ottenere vantaggi di carattere fi scale connessi, per lo più, allo svolgimento, da parte di uno dei contraenti, di attività che danno luogo alla realizzazione di operazioni esenti. Come chia-rito da Assonime nella circolare 42/2009 «si tratta di fattispecie nelle quali, in sostanza, le par-ti potrebbero avere interesse a prevedere corrispettivi, a se-conda dei casi, più bassi o più alti rispetto a quelli praticati usualmente. In particolare, se l’acquirente è un soggetto che svolge attività che danno luogo a operazioni esenti, l’imposta addebitata in via di rivalsa non è detraibile, o lo è solo in parte se le operazioni attive effettua-te sono in parte esenti e in parte imponibili (cosiddetto pro rata di indetraibilità): l’imposta a monte, in questi casi, diventa un costo, con la conseguenza che la previsione di un corri-spettivo contenuto per i propri acquisti consente di contenere

l’onere relativo all’applicazione dell’Iva. Se invece è il cedente o il prestatore ad avere un pro rata di indetraibilità, vi è l’inte-resse a gonfi are il corrispettivo in quanto un corrispettivo ele-vato di un’operazione imponibi-le consente di diminuire il pro rata di indetraibilità».

Il criterio di determinazione della base imponibile basato sulla valutazione del «valore normale» del bene o servizio oggetto dell’operazione per-mane anche per le operazioni che consistono nella «messa a disposizione di veicoli stradali a motore nonché delle appa-recchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di telecomunicazioni e delle relative prestazioni di gestione effettuata dal datore di lavoro nei confronti del pro-prio personale dipendente. Si è sul punto in attesa di appositi provvedimenti approvati con decreto del ministro dell’econo-mia e delle fi nanze (decreto che avrebbe dovuto essere emanato entro il 26 novembre 2009, ma che fi no a oggi non hanno anco-ra visto la luce).

Con riguardo invece alle no-vità 2010 (non prive di effetti sulla dichiarazione ormai pros-sima, basti pensare alla neces-sità in talune ipotesi di apporre il visto di conformità) oggetto ancora oggetto di non pochi

dubbi e perplessità possiamo ricordare:

- la stretta sulle compensazio-ni che comporta la necessità di rivedere le tempistiche abituali per poter sfruttare i crediti Iva in compensazione al di sopra dei 10 mila euro, ma anche la necessità di presentare i model-li F24 non più tramite i canali dell’home banking o remote banking (sempre al di sopra della soglia dei 10 mila euro) e in alcuni casi la necessità di ottenere il rilascio del visto di conformità;

- le nuove regole in tema di territorialità delle prestazioni di servizi che però comportano anche nuove regole in tema di fatturazione delle operazioni attive e passive, nuovi adempi-menti Intrastat.

Inoltre non si può dimenticare che il cosiddetto pacchetto Iva entrato in vigore dal 1° gennaio 2010 a ripensare la gestione di alcune attività considerando le novità dallo stesso conseguenti in tema di plafond, ma anche di gestione delle posizioni Iva aperte in paesi diversi da quello di stabilimento.

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Anche le fatture non registrate consentono di richiedere il rim-borso dell’imposta.

La Corte di cassazione blocca la tesi contraria degli uffici e dà ragione ai contribuenti. Le diffi coltà nell’applicazione dell’imposta tipici dei primi giorni del 2010 non devono fare abbassare la guardia sul-le ordinarie attenzioni neces-sarie nella compilazione della dichiarazione. Ciò soprattutto quando si ha a che fare con l’imposta sul valore aggiun-to a credito. Sul punto non è di poco conto quanto statuito dalla Corte di cassazione con l’ordinanza numero 21457 del 9 ottobre 2009. La questione affrontata riguardava il riconoscimento del diritto al rimborso relativo a un’imposta con-nessa a fatture di acquisto non registra-te in contabilità. Trattasi pertanto di un caso differente rispetto a quello che già in passato ha formato interesse sia per la giurisprudenza che per la prassi, ovvero quello del credito Iva che per errore o dimenticanza non risulti indicato in di-chiarazione (anche perché la dichiarazio-ne è stata omessa). Qui la mancanza del contribuente riguardava l’adempimento che a prima vista potrebbe sembrare il

fatto che genera il diritto al credito e quindi da ritenere assolutamente ne-cessario a tale fi ne.

Il primo punto sottolineato dalla Cas-sazione si è basato sul contenuto letterale dell’art. 28 del dpr 633/72 (a oggi non più in vigore) secondo cui il diritto alla de-trazione si perde solo quando questa non venga computata né nel mese di compe-tenza, né in sede di dichiarazione annua-le. Ora tale prima affermazione deve ora essere riconsiderata dopo l’abrogazione dell’art. 28 sostituito dall’art. 8, comma 3, del dpr 322 del 22 luglio 1998, che però

non pare abbia mutato nella sostanza la situazione almeno per quanto concerne l’aspetto sostanziale considerato che lo stesso prevede che il diritto alla detra-zione «può essere esercitato, al più tardi, con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è sorto e alle condizioni esistenti al momento della nascita del diritto medesimo».

Ma la Suprema corte a sostegno del-la sua tesi avanza anche un’altra mo-tivazione. Anche volendo ritenere non rilevante a tali fi ni la previsione di cui

all’art. 28 (e ora dell’art. 8, comma 3, del dpr 322/1998) la Corte non ritiene pregiu-dicato il diritto al rimborso in applicazione dell’art. 30, com-ma 2 dello stesso decreto. Ciò in quanto deducendo la tesi opposta, la situazione si confi -gurerebbe come una situazio-ne di decadenza da un diritto che in quanto tale (per esse-re possibile) dovrebbe essere prevista in modo esplicito da una norma di legge fatto que-sto che non si rinviene nella norma.

E in più:- la dichiarazione del con-

tribuente affetta da errore, di fatto o di diritto è emendabile

e ritrattabile, atteso che essa non ha valore confessorio, né costituisce fonte dell’obbligazione tributaria, inserendosi invece nell’ambito di un più complesso procedimento di accertamento e di ri-scossione ;

- negare il rimborso risulterebbe contra-rio ai principi della capacità contributiva e di buona amministrazione consideran-do per di più che la negazione del diritto al rimborso comporterebbe un indebito arricchimento da parte dell’erario.

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UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

Sì al rimborso anche senza fattura non registrata

Il caso

La questione esaminata riguardava alcune fatture d’acquisto non registrate e sul punto

ci si interrogava se le stesse potessero, nono-stante ciò, consentire l’esercizio del diritto al rimborso. Il contribuente nel caso concreto non aveva registrato alcune fatture di acquisto e di conseguenza non ne aveva tenuto conto al mo-mento di redazione della dichiarazione annua-le. Accortosi della dimenticanza il contribuente presentava una dichiarazione integrativa dove evidenziava anche l’Iva relativa ai documenti non registrati e ne chiedeva il rimborso. Il rim-borso incontrava il silenzio – rii uto dell’Ammi-nistrazione i nanziaria e conseguentemente il

contribuente instaurava il contenzioso. Dopo alterni risultati nei primi due gradi del conten-zioso la questione era sottoposto all’attenzione della cassazione.La tesi dell’amministrazione era quella che ri-vendicava la decadenza del contribuente dal diritto al rimborso ma anche dal diritto alla de-trazione dell’imposta sulla fattura non registra-ta, come conseguenza alla violazione dell’ob-bligo di registrazione della fattura. Traducendo in poche parole: la mancata registrazione si sosteneva avesse l’effetto di considerare ine-sistente il diritto alla detrazione. La suprema corte non è stata però dello stesso avviso.

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27Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GennC O N TA B I L I TÀ

Apertura dell’Agenzia delle entrate alle tesi favorevoli al contri-buenti nel caso di

omissione della dichiarazione Iva. Con la risoluzione 74/E del 2007 la stessa ha fornito una serie di indicazioni sul tema analizzando i seguenti due casi:

- possibilità di computare in detrazione l’eccedenza di credito Iva, correttamente esposta nella dichiarazione

annuale relativa all’anno in cui la stessa è maturata, e non riportata nelle dichiarazioni successive perché omesse;

- possibilità di chiedere il rimborso nell’ipotesi in cui l’eccedenza di credito Iva, maturata in un anno in cui la dichiarazione annuale Iva ri-sulta omessa, è ancora detrai-bile mediante la sua indicazio-ne nella prima dichiarazione correttamente presentata o al contrario obbligo di recuperar-la solo attraverso le procedure del rimborso cosiddetto ano-malo (ex art. 21, comma 2 del dlgs 546/1992).

Nel caso di credito Iva ma-turato in un determinato anno, esposto nella relativa dichiarazione annuale e com-putato in detrazione nel pe-riodo successivo, e in seguito riportato in una dichiarazione che risulta omessa, la Corte di cassazione ha sostenuto che «ove il contribuente fruisca di un credito di imposta per un determinato anno e lo esponga nella dichiarazione annuale, se omette di riportarlo nella dichiarazione relativa all’anno successivo non perde il diritto alla detrazione ... in quanto la decadenza del diritto può in-tervenire solo nel caso in cui il credito non venga riportata nella prima dichiarazione uti-

le. Secondo l’Agenzia il credi-to, se correttamente maturato e indicato nella prima dichia-razione utile, non va perduto e alle medesime conclusioni si deve giungere nel caso in cui la dichiarazione dell’an-nualità successiva sia stata omessa.

D’altra parte anche l’art. 55, comma 1 del dpr 633/72 affer-ma che «se il contribuente non ha presentato la dichiarazione annuale l’ufficio dell’imposta

sul valore aggiunto» in sede di accertamento «sono computati in detrazione soltanto i versa-menti eventualmente eseguiti dal contribuente e le imposte detraibili ai sensi dell’articolo 19 risultanti dalle liquidazioni prescritte dagli artt. 27 e 33». Da qui si ritiene che l’omis-sione della dichiarazione an-nuale espone il contribuente all’accertamento induttivo, e gli preclude la facoltà di por-tare in deduzione l’Iva versata nel relativo periodo su acqui-sti di beni o servizi, se non registrata nelle liquidazioni mensili o trimestrali, ma non lo priva del diritto di scom-putare dalle somme dovute in base a tale accertamento il credito che abbia maturato nel periodo anteriore, e per il quale abbia chiesto la succes-siva detrazione.

Con la circolare 222/E si è anche chiarito che «nell’ipo-tesi di omessa presentazione della dichiarazione ... deve ammettersi la possibilità di scomputare dall’imposta do-vuta non solo i versamenti eventualmente eseguiti e le imposte detraibili ... ma anche il credito maturato nell’anno precedente non chiesto a rim-borso e computato in detrazio-ne nel periodo successivo».

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Omissioni, Agenzia pro contribuenti

L’omissione della dichiarazione relativa all’anno a cui si riferisce la detrazione non comporta un’automatica decadenza del di-ritto.Questo un ulteriore contenuto della riso-luzione 74/E. Seguendo anche gli orienta-menti della Corte di cassazione la risolu-zione afferma che la decadenza del diritto alla detrazione ricorre soltanto nel caso in cui il medesimo non è esercitato «al più tardi, con la dichiarazione relativa al secon-do anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è sorto ed alle condizioni esistenti al momento della nascita del di-ritto medesimo». Ciò in quanto la «sanzione della decadenza» non può essere estesa alla diversa fattispe-cie in cui la detrazione sia stata regolarmen-te operata nel mese di competenza e non risulti, invece, dalla dichiarazione annua-le, della quale sia stata omessa la presen-tazione, poiché, nel caso di accertamento induttivo, «l’uffi cio Iva deve computare in detrazione non solo i versamenti eseguiti dal

contribuente, ma anche le imposte detraibili, risultanti dalle dichiarazioni mensili, come prescrive l’art. 55 del citato decreto, sicché il diritto alla detrazione viene meno solo per i crediti d’imposta relativi a operazioni non registrate o, comunque, non risultanti dalle liquidazioni periodiche».Il diritto alla detrazione è ammesso pur-ché l’esistenza del credito Iva sia accertata dall’uffi cio a seguito dell’attività di control-lo dell’annualità per la quale la dichiarazio-ne è stata omessa.Ulteriore considerazione interviene qualora sia scaduto il termine entro cui poter eser-citare il diritto alla detrazione del credito (ossia con la dichiarazione relativa al secon-do anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è sorto). In questa ipotesi , il contribuente ha la possibilità di recuperare il credito Iva solo attraverso il procedimen-to del cosiddetto rimborso anomalo di cui all’art. 21 del dlgs n. 546 del 1992.

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Detrazioni, decadenza del diritto limitata

La corte di cassazione e le direttive comunitarie

Per confermare la tesi secondo cui l’Iva delle fatture non registrate e poi indicata in una dichia-razione dia luogo al diritto al rimborso in capo al contribuente la Corte di Cassazione trova

sostegno anche nell’analisi di alcune norme e principi propri della legislazione comunitaria in tema di imposta sul valore aggiunto

Rapporto tra diritto di credito e detrazione

Il diritto al credito Iva non è necessariamente connesso alla detrazione potendo lo stesso farsi valere anche mediante una domanda di rimbor-so (si veda Corte di Giustizia, sent. 11 luglio 2002, C-62/00)

Rimborso dell’imposta erroneamente versata

La direttiva prevede espressamente il caso del rimborso dell’imposta erroneamente versata.

Limitazioni al diritto alla detrazione

La detraibilità dell’imposta è elemento necessario nel meccanismo dell’Iva. Ogni sua limitazione è da ritenere non ammissibile salvo le ipotesi espressamente previste.

Requisiti sostanziali e formali

L’imposta sul valore aggiunto è caratterizzata dalla neutralità i no a che la stessa rileva per le operazioni tra soggetti passivi e la stessa deve es-sere riconosciuta i no a quando nella fattispecie concreta sono rispettati i requisiti sostanziali (mentre non devono rilevare quelli formali)

Un esempio

Un contribuente nella dichiarazio-ne annuale Iva relativa all’anno

2006 ha optato per il computo in detrazione del credito d’imposta nell’anno successivo ma ha poi omesso le dichiarazioni Iva relative agli anni 2007 e 2008. Tale credito potrà essere detratto nelle liquidazio-ni periodiche degli anni successivi, e l’eventuale eccedenza residua potrà essere indicata nella dichiarazione Iva relativa all’anno 2009 a patto che tale credito sia stato correttamente utilizzato nelle liquidazioni periodiche Iva ovvero nel Modello F24, se utilizzato in compensazione con altre imposte o contributi.

Il rimborso anomalo dell’Iva

La norma L’articolo 21 del dlgs 546/1992 offre la possibilità di recuperare il credito tribu-tario. La domanda di restituzione «in mancanza di disposizioni specii che, non può essere presentata dopo due anni dal pagamento ovvero, se posteriore, dal giorno in cui si è verii cato il presupposto per la restituzione».

Il caso dell’Iva La disposizione si applica anche all’Iva quando non esiste una disposizione ad hoc che consenta l’esercizio del diritto alla detrazione o al rimborso.

Omissione del quadro Vr

Nel caso di eccedenza a credito indicata in dichiarazione ma omessa presen-tazione del quadro Vr il recupero si ottiene mediante il riporto a nuovo dell’ec-cedenze (e non attraverso il rimborso anomalo).

Dichiarazioneomessa

Se è stata omessa la relativa dichiarazione (o è stata presentata tardivamente oltre i novanta giorni) e contemporaneamente è intervenuta con la scadenza del termine entro cui poter esercitare il diritto alla detrazione del credito Iva, il contribuente può recuperare il credito medesimo solo attraverso la procedura del rimborso anomalo ex art. 21 del dlgs 546/1992.

Cessazione attività

Un altro caso in cui è possibile utilizzare lo strumento del rimborso anomalo è quello in cui si giunge a cessare l’attività. In tale momento esiste un’eccedenza d’imposta che dovrebbe essere chiesta a rim-borso presentando il Modello VR. Nel caos in cui ciò non avvenga nei termini previsti (essendo impossibile il riporto a nuovo) il credito Iva può essere recuperato mediante la presentazione di una domanda di restituzione per rimborso anomalo.

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annuale relativa all’anno in sul valore aggiunto» in sede di

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Studi associatie bonus fi scali,ecco la riforma

Fisco ingrato con le professioni. Che la Finanziaria 2010 sia stata ingenerosa

con il mondo delle libere professioni, so-prattutto in un momento di crisi come l’at-tuale, lo abbiamo detto più volte. Però forse c’è una scelta ben precisa dietro alcune scelte di politica fi scale del governo: spin-gere i professionisti, specialmente gli avvo-cati, ad aggregarsi tra loro, sfruttando i vantaggi fi scali dello stare assieme in stu-di associati. Dal 1° gennaio di quest’anno, infatti, come ci ricorda il presidente dell’Oua, Maurizio De Tilla, «in base all’at-tuale disciplina per gli immobili dei pro-fessionisti che verranno acquistati dal 1° gennaio 2010, così come per i contratti di locazione fi nanziaria che verranno stipu-lati sempre da tale data, non risulteranno più deducibili gli ammortamenti ed i ca-noni di locazione fi nanziaria. Insomma, si riduce drasticamente la possibilità di sca-ricare alcuni costi connessi all’attività pro-fessionale». Unico intervento di favore fatto alla categoria riguarda le sole società tra professionisti. Infatti, spiega De Tilla, «le associazioni tra artisti e professionisti e le società di persone possono, con il pre-ventivo consenso dei singoli associati o soci, utilizzare i crediti Irpef derivanti dalle ri-tenute subite per compensare i propri de-biti fi scali e contributivi. Tale apertura è arrivata a fi ne anno dall’Agenzia delle en-trate (circolare n. 56/E) così ponendo fi ne agli inconvenienti derivanti soprattutto dalle ricorrenti situazioni creditorie dei partecipanti alle associazioni professiona-li provocate dall’applicazione della ritenu-ta del 20% sui compensi». Insomma, la domanda è: e se la riforma della professio-ne la stesse facendo il fi sco?

Roberto Miliacca

Anno 19 - Numero 20- € 2,50 Lunedì 25 Gennaio 2010

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Riprende la corsa ad aprirenuove sedi

DI DUILIO LUI

A giudicare dal dinamismo con cui molti studi si stanno muo-vendo si potrebbe concludere che la crisi è ormai alle spalle.

Anche se, a microfoni aperti, nessu-no se la sente di decretare la svolta. Eppure basta dare uno sguardo ai programmi di nuove aperture, mes-si a punto tanto dagli studi italiani, quanto da quelli internazionali, per capire che l’ottimismo sta tornando a fare capolino tra i legali d’affari. Così il 2010 si è aperto con nuove sedi in Italia e all’estero e la sensazione è che il trend si rafforzerà nei mesi a venire. Latham & Watkins è appena sbarcato a Pechino, rafforzando così la presen-za nell’area dopo le sedi di Shanghai e Hong Kong. Stessa meta scelta da Pirola Pennuto Zei, che ora punta con decisione sulla capitale per il suo peso decisivo nelle decisioni politiche e am-ministrative, ma nel frattempo tiene un occhio vigile (attraverso un desk) nella capitale economica del paese, che quest’anno ha tutti i rifl ettori punta-

ti in occasione dell’Expo universale. Gianni Origoni Grippo e partners ha scelto, invece, Abu Dhabi, dove l’eco-nomia continua a crescere in maniera sostenuta nonostante i travagli della vicina Dubai, e che si trova in una situazione di snodo da Medioriente e Africa, due aree che stanno susci-tando un interesse crescente tra le aziende italiane. Sul fronte europeo, Waston Farley & Williams ha portato a nove le giurisdizioni in cui è presen-te aprendo una sede a Madrid, mentre Simmons & Simmons prevede nuovi ingressi negli uffi ci tedeschi in cui è già presente.

Per quanto riguarda l’Italia, infi ne, La Scala sta per aprire un nuovo uf-fi cio ad Ancona, mentre Nctm ha de-ciso di accorpare i due uffi ci di Roma. Strategie che indicano una convin-zione diffusa tra gli avvocati d’affari: la ripresa è alle porte, ma per inter-cettarla è fondamentale rafforzare la presenza sul territorio, assecondando la richiesta dei clienti di avere consu-lenti vicini ai luoghi in cui operano.

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Dopo un biennio all’insegna del risparmio, aperture in vista tanto in Italia quanto all’estero. Segno che l’ottimismo è tornato a fare capolino tra i legali d’affari

Come cambiano i tempi. Una volta, per prepararsi agli esami, si passavano ore ed ore sopra ai libri, sottolineando e memorizzando i passaggi chiave che poi sarebbero potuti servire per le prove scrit-te ed orali. Ma oggi, pare, non è più essere così. Ai tempi dei melafonini, infatti, pare che il futuro della memorizzazione sia ormai segnato. Negli Stati Uniti, sempre avanti sulle nuove tecnologie, all’esame di avvocato in California, ci si può prepa-rare attraverso l’iPhone. Un software chiamato BarMax, e disponibile sull’App Store di Apple al non certo modico prezzo di 799 euro (si tratta dell’applicativo dal prezzo più alto tra quelli attualmente disponibili) consente la preparazione «leggera»: «Prendete 25 kg di volumi e condensateli nel palmo di una mano», spiega la pubblicità dell’applicativo. BarMax, che presto sarà disponibile per l’esame anche in altri stati Usa, pesa più di un Gigabyte, e contiene tutto quello che serve all’esame testi, domande, fi le audio, questionari (con soluzioni) su tutte le aree di studio. E se non bastasse da’ anche la possibilità di contattare via email esperti avvocati di Harvard. Qualcuno aspetta la versione italiana.

CODICI & PANDETTE

Robert M. Dell, chairman e managing partner di Latham & Watkins LLP

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II Lunedì 25 Gennaio 2010 S T U D I & C A R R I E R E

Pagine a curaDI GABRIELE VENTURA

Le mete esotiche e le cit-tà medie italiane. Sono i due estremi lungo i quali si muovono le

strategie di rafforzamento degli avvocati d’affari. Sia tra gli studi italiani, che tra i network internazionali, sono in vista per questo 2010 nuo-ve aperture che andranno a rafforzare il presidio dei ter-ritori. Segno di un ritrovato ottimismo, visto che investi-menti di questo tipo non si fanno mai a casa, ma hanno alle spalle un lungo lavoro di discussione ai piani alti degli studi e richiedono stan-ziamenti ingenti, destinati a dare i frutti solo nel medio termine.

Ancora Cina

Al primo posto tra i posti più ambiti dagli studi legali c’è sempre la Cina. Il motivo

è presto detto: in un anno ne-rissimo per l’economia mon-diale come il 2009, il pil del Dragone è cresciuto dell’8% consentendo al paese di con-quistare la palma di primo esportatore mondiale. Scal-zando così la Germania, che nello stesso periodo ha perso il 5% della ricchezza. Per l’an-no in corso il ritmo di crescita dovrebbe essere confermato: se il governo ha stimato un pil a +8%, la maggior parte degli economisti è orientata verso un +9%, con la crescita indu-striale desti-nata a fare un balzo a due c i fre p e r c e n -tuali.

A Pe -c h i n o ha da p o c o aperto i bat -

tenti Latham & Watkins, che era già presente a Shanghai e Hong Kong. La nuova real-tà conta in parte su partner trasferiti da altre sedi e per i l resto su associate

provenienti da studi legali. «C i o c cu -peremo di un ampio spettro di operazioni per i clien-

ti interna-zionali pre-

s e n t i i n

Cina, dal merger and acqui-sition al private equity, dal debt and equity capital mar-kets al banking and finance», spiega David Miles, membro dell’executive committee della law-firm. «Inoltre puntiamo ad accrescere i mandati anche tra le aziende cinesi».

La scelta è caduta sulla capitale «perché Pechino è lo snodo delle decisioni di carat-tere amministrativo, politico e regolamentare e completa la presenza di lunga data nella regione con le sedi di Hong Kong e Shanghai». Negli ul-timi anni Latham è stato lo studio di riferimento di nu-merose istituzioni finanziarie americane nell’area, tra cui il New York Stock Exchange, e di grandi aziende come Linkage Technologies International e

Franshion Properties.Stesso discorso per Pirola Pennuto Zei, che con il nuovo anno

ha reso operativo il nuovo uffi cio di Pe-chino: «Abbiamo scelto la capitale

perché è lo snodo politico e amministrativo decisivo in un paese a forte impronta centralista», spiega Federico Roberto Antonelli, respon-sabile del China desk dello studio e docente di diritto cinese all’Università La Sa-pienza di Roma.

L’ufficio si trova nella Full Tower, lo stesso palazzo in cui ha sede la Camera di Com-mercio italiana e proprio le aziende della Penisola pre-senti nell’area sono il princi-pale target di clientela: «Negli ultimi anni è cresciuta sensi-bilmente la forza delle nostre realtà produttive e commer-ciali nel paese», aggiunge Antonelli, «e di conseguenza anche l’esigenza di contare su servizi professionali adegua-ti». Al momento sono quattro i legali presenti stabilmente (guidati da Antimo Cap-puccio) e altri due sono in arrivo. «Si tratterà di profes-sionisti specializzati nel tax», aggiunge Antonelli. Inoltre, lo studio può contare sulla collaborazione di Chen Han,

I grandi studi programmano un rafforzamento

Le law firm Primi segnali

Nelle scorse settimane è balzata agli onori delle cronache per aver versato 10 miliardi di dollari ai cugini di Dubai, di fatto salvandoli dalla ban-carotta. Abu Dhabi è la meta scelta da Gianni

Origoni Grippo & partners per inaugurare la sua presenza nel Golfo. Una s c e l t a dettata soprattutto dalla pre- s e n z a di operatori economici inter- nazio-nali presenti nell’Emirato e dalle politiche espansi-ve adottate dalle autorità locali.

Ne abbiamo parlato con Riccardo Sensi, partner dello studio e prossimo re-sident della nuova sede, che sarà affiancato da Gianluca Grillo e che avrà in Do-menico Tulli i l managing partner e in Renato Gial-lombardo i l co-responsabi-le.

D o m a n d a . Siete pronti a partire?

Risposta. L’uf-ficio sarà operativo da marzo. La strut-tura operativa sarà ulteriormente raf-forzata con l’arrivo di professionisti locali.

D. Perché la scelta è caduta su Abu Dhabi?

QUELLI CHE PUNTANO ALL’ESTERO...

Gianni Origoni Grippo fa rotta

Riccardo Sensi

Federico Roberto Antonelli

Pagine a cura è presto detto: in un anno ne-

Evoluzione del prodotto interno lordo(in termini percentuali) negli Emirati Arabi Uniti

Fonte: Fondo monetario internazionale-Elaborazione ItaliaOggi

STUDIO SEDE STRUTTURA RESPONSABILE

Gianni Origoni Grippo

& partners

Abu DhabiQuattro legali

italiani+Professionistilocali in fase di reclutamento

Riccardo Sensi

Waston Farley

& WilliamsMadrid Otto legali

Joaquín Sales e Maria Pilar

Garcia

Latham& Watkins

PechinoIn via di defi nizioni

tra recruitment e trasferimentida altre sedi

Da defi nire

Pirola Pennuto

ZeiPechino

Quattro operativi+Due nuoviin arrivo

Antimo Cappuccio

Simmons& Simmons

Pechino e Arabia Saudita

(probabile)

Da defi nire Da defi nire

La Scala Ancona Almeno tre professionisti Laura Terenzi

Nctm RomaAccorpamento delle due sedi

capitoline attualmente esistenti

Paolo Quattrocchi

e Sante Ricci

Le aperture del 2010

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IIILunedì 25 Gennaio 2010LunedS T U D I & C A R R I E R E

docente di Diritto Civile all’Università di Pechino e autore di numerosi saggi sul diritto italiano e cinese.

Pirola Pennuto Zei rafforza la presenza in Cina anche con l ’apertura a par-tire dal 1 gennaio 2010 di un desk a Shanghai guidato da Donato Mar-rone. «Shanghai è la città più impor-tante dal punto di vista economico e quest’anno sarà al centro dell’attenzio-ne internazionale per l’organizzazione dell’Expo», aggiunge Antonelli. «Molti dei nostri clienti sono coinvolti nell’evento e ci hanno chiesto di essere presenti in loco».

Intanto Pirola Pennuto Zei si attrezza anche nella dire-zione opposta: «Contiamo di concludere a breve un accordo con un altro studio legale per

rafforzare l’assistenza agli investitori cinesi presenti nel nostro paese», conclude.

Obiettivo Vecchia Europa

Per il resto, gli occhi dei network internazionali sono

per lo più concentrati sul rafforzamento nel Vecchio Continente.

Nonostante la crisi che sta investendo la Spagna, Wa-ston Farley & Williams ha da poco annunciato l’apertura di un nuovo ufficio a Madrid,

che porta a dieci le giurisdi-zioni in cui è presente il net-work internazionale: oltre all’Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Fran-cia, Italia, Grecia, Singapore e Thailandia. La sede spagnola sarà guidata dai due partner

Joaquín Sales e Maria Pi-lar Garcia provenienti, con un team di sei avvocati e tre risorse di staff, dalla sede Lo-

vells di Madrid. Non prevede nuove aperture in Europa, ma un rafforzamento di quel-le già esistenti in Germania Simmons & Simmons. «Pun-tiamo a nuovi ingressi nelle sedi di Dusseldorf e Franco-forte», spiega Marco Franzi-ni, country head per l’Italia. Nuove frontiere potrebbero aprirsi in Cina, ma non nel breve termine: «Abbiamo av-viato le procedure tecnico-am-ministrative per aprire uno studio a Pechino: si tratta di un’operazione complessa, che contiamo di concludere tra la fine dell’anno in corso e l’ini-zio del 2011», aggiunge. «Nel frattempo stiamo sondando il mercato dei servizi legali al fine di rafforzare legami con studi esistenti. Altre novità potrebbero arrivare dall’area del Golfo, dove la law-firm è già presente con sedi in Qatar, Dubai e Abu Dhabi. «Stiamo seguendo con interesse l’Ara-bia Saudita, dove riscontria-mo una richiesta crescente di servizi legali evoluti».

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della loro presenza all’estero e sul territorio

aprono nuove sedidi uscita dalla crisi

Sul fronte italiano gli studi più attivi sul fronte delle nuove aperture sono Nctm e La Sca-la.

Lo studio guidato da Paolo Montiro-ni, che quest’anno festeggia il decenna-le dalla fondazione, si prepara ad apri-re la nuova sede a Roma, ubicata in via delle Quattro Fontane, alle spalle del

Quirinale, in uno stabile che ospitava la Cariplo.

A guidare lo studio saranno Paolo Quattrocchi e Sante Ricci. Questa operazione consentirà di riunire un centinaio di professionisti, oggi divi-si nei due uffici di via Bissolati e via

Monserrato. A inizio anno la sede romana è sta-

ta rafforzata dall’arrivo di due salary partner, Piero Corigliano e Annalisa Rossi. «Oltre a queste novità», spiega il managing partner di Nctm Vittorio Noseda, «stiamo potenziando la nostra offerta specialistica di servizi per im-prese in relazione a tematiche italo/cinesi, anche tramite qualificati profes-sionisti che parlano correntemente ci-nese e che hanno risieduto per oltre un ventennio tra la Cina ed Honk Kong». In vista, infine, un ampliamento degli uffici di Milano.

La Scala e Associati si appresta, invece, ad aprire una sede ad Ancona. La struttura, dedicata alla clientela che si occupa di non performing loans, sarà costituita da un pool tre avvocati, il cui recruitment è alle battute con-clusive.

Lo start-up sarà curato in loco dall’av-vocato Laura Terenzi - da quasi dieci anni nello studio – che si trasferisce nelle Marche dopo l’esperienza matu-rata nel team milanese che segue le tematiche concernenti i crediti specia-li. «Si tratta della nostra nona filiale», spiega il senior partner Giuseppe La Scala, motivando la scelta con «la vo-lontà di offrire un servizio di prossimi-tà alla clientela e ai suoi affari». Quindi una riflessione sui risultati del 2009: «Abbiamo chiuso l’anno con un valo-re della produzione superiore ai dieci milioni di euro, in crescita del 15% sul 2008, grazie anche alle professionalità specializzate nel contenzioso bancario

e commerciale e nelle vicende connesse alle crisi d’impresa».

Negli ultimi mesi lo studio La Scala ha rafforzato la practice corporate con nuovi arrivi «perchè crediamo che già nel 2010 riprenderanno le operazioni straordinarie».

Tra gli altri, sono confluiti nello stu-dio Luciano Belli Paci e il suo team (specializzati nel diritto delle assicura-zioni), ed Ermanno Cappa (già presi-dente dei giuristi d’impresa, specializ-zato in compliance e antiriciclaggio).

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... E QUELLI CHE SI RAFFORZANO NEL BELPAESE

Nctm e La Scala rafforzano la loro presenza in Italia

a cura di ROBERTO MILIACCA

[email protected]

Avvocati

a curaROBERTO MILIACCA

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Oggi

su Abu DhabiR. Si tratta della capi-

tale politica degli Emira-ti Arabi e della città con le maggiori potenzialità di crescita sostenibile. Saremo il primo studio italiano multipratice ad aprire nell’emirato, che fa da baricentro di un’area dalle grandi potenzialità di crescita.

D. Qual è il vostro target di clientela?

R. Puntiamo in primis alle aziende italiane e in-ternazionali presenti nel Golfo, ma senza trascu-rare possibili mandati da parte di organismi di investimento locali e ope-ratori locali interessati a investire in Italia. Quan-to alle operazioni, i set-tori più promettenti in questa fase sono l’M&A e il banking.

Inoltre Abu Dhabi sarà un punto di riferimento per tutti i clienti che operano in Medio Orien-te e Nord Africa e farà da ponte con il desk Cindia, che abbiamo costituito nel 2007 per sviluppare la nostra presenza nei mercati cinese e india-no.

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Vittonio Noseda

Giuseppe La Scala

Due delle mete «legali» su cui puntano le law firm italiane: Shanghai (a sinistra) e Abu Dhabi (sotto)

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VLunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GennaioL’INTERVISTALuigi Belluzzo, senior partner dello studio Belluzzo & associati, racconta la sua carriera professionale

Anche il fisco vuole creativitàPianii care in materia tributaria è affascinante perché variada cliente a cliente. Se si facesse di più, lo scudo non servirebbe

DI LORENZO MORELLI

Locale e internazionale allo stesso tempo» è la filosofia di Luigi Bel-luzzo, senior partner dell’omonimo studio che conta su commercia-listi, avvocati e consulenti d’impresa con sedi a Verona, Milano e Londra. «I clienti hanno interessi in diversi paesi oppure vogliono

conoscere i mercati fuori dall’Italia, per questo ci siamo specializzati sulla fiscalità internazionale, le operazioni straordinarie e la pianifi-cazione patrimoniale». Dopo la laurea in economia e commercio presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi in diritto commerciale internazionale, Belluzzo ha voluto conoscere la realtà fuori dall’Italia, così si è trasferito a Londra per lavorare nella fi liale inglese del Gruppo Riello. Qui ha approfondito la propria istruzione con corsi di formazione

in campo amministrativo, fi scale, fi nanziario e linguistico. Il lavoro lo ha portato anche fuori dal Vecchio continente, ap-prodando negli Stati Uniti e in Sud Africa. Nel 1995 Belluzzo, arricchito da diverse esperienze lavorative, ha deciso di rientrare in Italia per dedicarsi allo studio fondato dal padre Umberto nel 1982 a Verona. «La pianifi cazione tributaria è una materia appassionan-te, apparentemente fatta solo di numeri, ma in realtà richiede una grande fl essibilità e anche creatività. Ogni volta si presenta una situazione nuova, con proprie specifi che che variano da cliente a cliente e da paese a paese». L’apertura verso l’estero è il tratto distintivo dello studio che ha aderito a Retis, network che riunisce oltre 400 tra commercialisti, consulenti e avvocati italiani con studi nei Paesi dell’Est Europa, in Brasile, Cina, Indonesia e negli Emirati Arabi. Oltre allo studio legale tributario

Belluzzo & Associati, c’è IC&Partners Group, consorzio di commercialisti con sede a Udine. «Retis è una grande rete di

collaborazioni tra professionisti attivi sulle piazze della vecchia e nuova Europa. L’obiettivo è agire come mediatori culturali professionali, offrendo un’assistenza made in Italy alle azien-de che vogliono sbarcare su quei mercati offrendo servizi come tax planning, outsourcing amministrativo e gestionale, fi no all’assistenza nell’acquisto di immobili e nella costituzione o fusione di società». Per garantire la massima trasparenza verso i clienti e verso i soci, lo studio ha adottato la Carta dei valori che identifi ca nella fi ducia, indipendenza, passione, concretezza i punti cardine. «I professionisti che lavorano nello studio condividono e promuovono questi valori. Il fu-

turo vedrà sempre più protagonisti gli studi orga-nizzati con competenze integrate tra commercialisti e

avvocati». Gli interessi e l’impegno di Belluzzo spazia a 360 gradi. Oltre ad approfondire le tematiche tributarie

pubblicando periodicamente articoli su riorganizzazione societaria, fi scalità e tematiche legate al capitalismo fa-miliare, è anche docente presso master e corsi di specializ-zazione, inoltre è collaboratore di Sda Bocconi di Milano in temi giuridici e tributari con riguardo alla riorganizzazione, alla pianifi cazione patrimoniale e ai temi di family business.

Recentemente ha pubblicato il libro Guida alla pianifi cazione patrimoniale e sullo scudo fi scale e dice: «La manovra per far rientrare i capitali in Italia ha avuto un riscontro positivo, ma non ci si può affi dare alla strategia «una tantum», il problema va risolto alla base con una pianifi cazione fi scale puntuale e costante». Belluzzo è membro della International Fiscal Association, l’organizzazione mon-diale che riunisce i principali studiosi ed esperti della materia tributaria ed è membro di Step, The Society of Trust and Estate Practitioners e dell’Associazione il Trust in Italia. Guardando al futuro Belluzzo immagina una quarta sede dello studio pensa a New York e Singa-pore. «Sono due mete che possono rientrare nei progetti di espansione dell’attività. Al momento non abbiamo preso decisioni, nella crescita è importante mantenere il giusto equilibrio tra il numero di professionisti e i clienti. È fondamentale avere sempre il contatto diretto con il cliente e la sensibilità circa le sue esigenze. Il rapporto che costruiamo è basato sulla professionalità, ma anche sulla fi ducia». Belluzzo dedica molto tempo all’attività professionale dividendosi tra le tre sedi e quando stacca dagli impegni professionali ama stare con la sua famiglia e i suoi tre fi gli. «In passato ho praticato molto sport, in particolare ho giocato per molti anni a tennis, mi piace-va molto. Oggi ho meno tempo da dedicare alle attività fi siche, tutto quello che faccio è sciare, preferibilmente sulle Dolomiti».

© Riproduzione riservata

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Luigi Belluzzo

nato a Legnago (Vr) il 17 Febbraio 1968

PROFESSIONE

Dottore commercialista, è senior partner dello Studio Belluzzo & Associati. Laureato in economia e commercio all’Università di Bologna, dopo aver svolto un periodo di specializzazione in Inghilterra, nel 1994 ha conseguito il titolo di dottore commercialista. Svolge attività di ricerca, tra l’altro quale membro del comitato tecnico internazionale della Bocconi di Milano.

LO STUDIO

Fondato da Umberto Belluzzo nel 1982, lo studio è specializzato in tax planning, outsourcing amministrativo e gestionale, i no all’assistenza nell’acquisto di immobili e nella costituzione o fusione di società. Lo studio impiega 28 professionisti e ha sedi a Verona, Milano e Londra.

FATTURATO: 3 milioni di euro

Pianii cazionecon Sda BocconiBelluzzo è collaboratore

di Sda Bocconi di Milano in temi

giuridici e tributari con riguardo

alla riorganizzazione, alla pianii cazione

patrimoniale e ai temi del family business

Scudo, sì,ma una tantumLa manovra per far rientrare i capitali in Italia ha avuto un riscontro positivo, ma non ci si può afi dare alla strategia una tantum, il problema va risolto alla base con una pianii cazione i scale puntuale e costante

Un networkdi nome Retis

Belluzzo & Associati e IC&Partners Group sono uniti da Retis, il network che conta su

oltre 400 commercialisti, consulenti e avvocati italiani con studi nei

paesi dell’Est Europa, in Brasile, Cina, Indonesia

e negli Emirati Arabi

Ritornoa LondraLa capitale inglese ha un doppio signii cato per Belluzzo. Da giovane ha iniziato come stagista per la Riello a Londra, per poi tornare per aprire la terza sede dello studio

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VI Lunedì 25 Gennaio 2010 SCENARI & TENDENZE

Il fenomeno, molto forte negli Usa, si scontra in Europa con i limiti della Ccbe e del Cnf

Sì all’outsourcing legale taglia-costiCresce il numero di casi di delocalizzazione degli studi

DI CHIARA ALBANESE

La delocalizzazione di una parte della consulenza legale in un paese dove la manodopera costa

meno, dove giovani professio-nisti laureati nelle migliori università del Sudest asiatico sono in grado di svolgere una parte dell’attivi-tà di ricerca e di documentazione necessaria in un caso di m&a o in una causa im-portante in tem-pi brevi e ad un costo inferiore a quello degli stu-di legali d’affari.

È questo, in sin-tesi, il fenomeno dell’outsourcing, uno strumento a cui le law fi rm e le multinazionali americane (Ge-neral Electric, Microsoft e Ame-rican Express tra le principali)

fanno ricorso per contenere il costo della consulenza legale e che sta riscuotendo un cre-scente interesse anche nei pa-esi dell’Europa continentale, in particolare in seguito alla crisi economica.

«L’outsourcing è ancora un

fenomeno poco diffuso fra gli studi legali in Europa, con l’ec-cezione delle grandi law fi rm dell’area anglosassone», spiega Andrea Carta, rappresentan-te permanente della delega-zione dell’avvocatura italiana presso il Ccbe (Council of bars

and law socie-ties of Europe), l’organismo che sta lavorando alla redazione di alcune linee guida per gli ordini nazio-nali.

S e c o n d o l ’ a v v o c a t o , l ’outsourcing riguarda una parte limitata e specifica dei servizi legali e può essere utile in parti-colare nei deal di fusione e ac-quisizione.

I n a l c u n i casi, quando un deal richie-de imponenti ricerche giuri-

sprudenziali o l’indicizzazio-ne di molti documenti, sono i clienti stessi a chiedere la de-localizzazione all’estero di una parte del lavoro allo scopo di contenere il costo complessivo della consulenza.

«Il Ccbe ha deciso di occupar-si di questo fenomeno per indi-viduare i rischi per i clienti e per defi nire alcune linee guida che possano costituire un rife-rimento per gli ordini nazionali nella disciplina della materia», spiega Carta.

«Secondo un primo orienta-mento, sarebbe stato suffi cien-te mantenere fermi due punti fondamentali.

Il primo è che il cliente deve essere sempre infor-mato quando si fa ricorso all’outsourcing.

Il secondo è che i prestatari

dei servizi devono essere vin-colati da un accordo di confi -denzialità.

L’intenzione iniziale era quel-la di non stabilire delle regole troppo dettagliate, tutelando al tempo stesso la lealtà verso il cliente e il segreto professio-nale». L’orientamento prevalso prevede che gli studi che ricor-rono all’outsourcing lo facciano sotto la propria responsabilità, assicurando il rispetto delle re-gole di condotta e dei principi della professione.

L’informazione al cliente e i vincoli di segretezza con le società di servizi sono dunque necessari, ma non suffi cienti per costituire un “porto sicu-ro” e sottrarre l’avvocato alle proprie responsabilità profes-sionali.

In altre parole, i clienti non devono correre rischi per aver scelto di rivolgersi a soggetti terzi. Una soluzione consigliata è di svolgere una due diligence sulle società di servizi con cui si lavora all’estero.

«Stabilire regole troppo rigi-de per questa fattispecie può

avere ricadute nei rapporti tra tutti gli avvocati europei e le società di servizi: occorre dunque essere particolarmente cauti nell’assecondare il mer-cato», aggiunge Carta, che sot-tolinea che «molte delegazioni hanno giustamente avuto l’im-pressione che regolamentare l’outsourcing con prescrizioni minime potesse avere un effetto di indebolimento di regole de-ontologiche fondamentali, tra cui la riservatezza e la tutela degli interessi del cliente».

L’intervento del Ccbe in ma-teria di outsourcing riflette l’interesse e la curiosità degli operatori nei confronti di que-sto strumento.

Il paese di destinazione del maggior fl usso di lavoro è l’In-dia, dove le società di servizi legali sono in grado di lavorare

per una tariffa oraria media di 20 dollari. L’analisi di una pagi-na di un documento costa circa 1 dollaro contro gli 8 (in media) di uno studio americano.

Secondo una ricerca della società indiana ValueNotes, il valore del mercato legale in-diano passerà da 146 milioni di dollari del 2006 a 640 entro la fi ne del 2010. Nello stesso arco di tempo, il numero delle perso-ne impiegate in questo settore passerà da 7500 a 32000.

La società di consulenza Forrester Research ha inoltre stimato che il fl usso di lavoro legale dai paesi occidentali ver-so l’India da oggi al 2015 avrà un valore complessivo di oltre 4 miliardi di dollari.

Nonostante questi dati, per il momento l’outsourcing di ser-vizi legali resta un fenomeno poco diffuso in Italia, dove il Cnf mantiene un punto di vi-sta critico legato in particolare alla possibilità di garantire la qualità della consulenza e la confi denzialità che caratterizza il rapporto cliente-avvocato.

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Andrea Carta

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VIILunedì 25 Gennaio 2010LunedSCENARI & TENDENZE

In Uk e Usa la l essibilità professionale è molto forte, ma in Italia lo strumento non convince

Londra punta sui contract lawyerSempre più spesso si ricorre a legali con contratti a termine

DA LONDRA

GIOVANNI LEGORANO

Una nuova figura si sta affermando nel pano-rama delle law firm inglesi. Si tratta dei

contract lawyer, professioni-sti impiegati di volta in volta per determinate transazioni o casi, senza che questa collabo-razione si converta in un’as-sunzione a tempo pieno.

Un modello che permette agli studi della City di potersi av-valere di una forma di impiego fl essibile, evitando gli oneri fi ssi derivanti dalle forme di collabo-razione tradizionali. Cosa che di questi tempi non può che far gola alle law fi rm che lavorano con la piazza fi nanziaria londi-nese.

Dall’autunno del 2007 la maggioranza degli studi in-glesi si è trovata a dover fare i conti con un notevole calo di business e per questo a dover ridurre gli organici, talvolta drasticamente.

Secondo dati di Compa-nies House rielaborati da The Lawyer, da Linklaters ad Allen & Overy, passan-do per Eversheds, Clifford Chance e molti altri, i prin-cipali studi con sede a Londra hanno dovuto ridimensionare i propri team. Con tutti questi professionisti a spasso, socie-tà dedicate al reclutamento di avvocati hanno intravisto un’opportunità e si stanno at-trezzando in questo senso.

La società ItsMyLaw, da tempo dedita al reclutamen-to di professionisti in ambito legale, sta formando un pool di avvocati, che sarà disponi-bile a prestare i propri servizi a contratto.

ItsMyLaw dice di aver avu-to contatti negli ultimi tempi con le maggiori law firm della City e registra «una crescita del mercato di avvocati on contract presso gli studi che non hanno staff con le carat-teristiche specifiche di cui hanno bisogno».

Il fenomeno inglese è anche accentuato dalla presenza or-mai decennale su questo mer-cato di law firm americane, che si avvalgono di contract lawyer già da molto tempo.

Spiega Dominic Auld , partner dello studio newyor-chese Labaton & Sucharow: «Per studi che, come il nostro, si dedicano alle class action, l’uso di contract lawyers è fisiologico. Affrontiamo casi molto lunghi e complessi e ci capita, soprattutto nelle fasi d’indagine, di dover esamina-re una mole enorme di docu-menti. Per questo, noi, come peraltro moltissime altre law firm americane, utilizziamo abitualmente avvocati a con-tratto».

Per quanto in Italia il feno-meno non sembri aver preso piede, vari professionisti ne

apprezzano i vantaggi che il settore potrebbe trarne. Martino Ebner , partner dello Studio Legale Ebner Devitini Montagna ed ex se-nior associate di Chiomenti, sottolinea che gli studi «non sempre possono contare su competenze interne per ma-terie altamente specialistiche, e che, pertanto, in relazione a tali ambiti, tendono ad appog-giarsi a consulenti esterni. Ad esempio, con modalità assi-milabili a quelle del contract lawyer, è capitato» continua

Ebner «che altri studi richie-dessero la nostra assi-

stenza in relazione a temati-che quali gli aiuti di stato e il

contenzioso tributario».Giovanni Nardulli, part-

ner di Legance Studio Le-gale Associato, concorda con l’idea che la flessibilità delle risorse professionali e dei co-sti possa essere un vantag-gio.

Tuttavia lo considera un «tema di minor livello, consi-derando lo svantaggio di ave-re in organico un professioni-sta che deve integrarsi con gli altri membri del gruppo di la-voro assegnato ad un progetto e non inserito nelle dinamiche dello studio».

Spiega, inoltre, Nardulli: «Crediamo che il mercato le-gale italiano sia sostanzial-mente differente da quello inglese o americano e la figu-ra del contract lawyer non ri-

uscirebbe ad essere integrata in un sistema dove il servizio atteso dai clienti è maggior-mente personalizzato e ca-ratterizzato da un rapporto fiduciario più forte».

Un certo scetticismo, dun-que, per un modello che mal-grado aiuti a ridurre i costi, presenta notevoli svantaggi di tipo organizzativo e che sembra sposarsi male con una cultura legale fortemente ba-sata sulla condivisione all’in-terno dei team di obiettivi e di approccio nel servizio al clien-te, caratteristica del sistema legale italiano.

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GIANGILBERTO MONTICOMICANTICD Carosello / Warner Music

Prendi alcune canzoni più o meno note della comicità italiana, falle in-terpretare da uno dei più validi inter-preti della canzone d’autore italiana e francese, insieme ai più validi comici del momento. Il risultato è Comicanti album in cui Giangilberto Monti rievoca canzoni e macchiette più o meno note ripercorrendo la cultura musicale italia-na da nord a sud: dalle surreali ballate di Renato Rascel, fi no alla satira politica di Dario Fo, dalla comicità noir di Fred

Buscaglione, alle invenzioni partenopee di Renato Carosone passando per la demenzialità meneghina di Cochi e Renato e le assurdità ge-niali di Giorgio Gaber. Tra i «comicanti moderni» reclutati dall’artista milanese per questa avventura ci sono, tra gli altri, Elio & Le storie tese, Enzo Iacchetti, Flavio Oreglio, Enrico Bertolino, Giobbe Covatta, Nanni Svampa e Stefano Nosei. Dal repertorio di Renato Rascel viene ripescata E’ arrivata la bufera (cantata con Giorgio Cantamore), men-tre l’ironia surreale dei Gufi rivive con Alberto Patrucco e Giovanni Storti impegnati in Non spingete scappiamo anche noi. Una singolare versione jazz di Ciccio Formaggio (dal repertorio di Nino Taranto) viene interpretata dal solo Giangilberto Monti. In questo lavoro con-vivono dialettismi e culture regionali diverse, così da rappresentare tutto lo «stivale»: così alla verve partenopea di Giobbe Covatta (Tu vuò fa’ l’americano di Renato Carosone) si contrappone la milanesità di Oh Madonnina dei dolori di Giorgio Gaber e interpretata da Monti con Flavio Oreglio. Il ricavato delle vendite dell’album verrà devoluto all’organizzazione internazionale umanitaria Medici Senza Frontiere.Si consiglia l’ascolto agli avvocati che sul lavoro mettono un po’ di sana ironia.

CECILIA CHAILLYISTANTICD Egea Music

Cecilia Chailly esprime in Istanti la ricchezza della sua caratura artistica. Musicista di formazione accademica e cantante dotata di un timbro setoso - ma anche fotografa, scrittrice e pit-trice - imprime nelle quindici tracce proposte la forza cantautorale di cui è capace (Io vivo), la delicatezza com-positiva classicheggiante che l’accom-pagna fi n dalla tenera età (Aurora) e la voglia di riversare i suoi stati d’ani-mo in canzoni commoventi e impre-

vedibili. L’album si lascia ascoltare con rinnovato interesse in ogni traccia, tra atmosfere chiaroscurali e ovattate, cesellate con gusto infi nito dal suono dell’arpa di Cecilia (citiamo la tenera Incanto), a situazioni maggiormente votate a una più stretta contemporaneità (Kyrie). Cecilia Chailly in questa nuova avventura non è sola: ad accompagnarla c’è la voce tenorile e le percussioni di Stefano Secco, che puntellano i concetti espressi in diversi momenti e, in qualità di ospite, Alex Britti che interviene alla chitarra nella conclusiva re-prise di Kyrie. Registrato sull’arpa secolare Obermajer e arrangiato con vari strumenti e la voce, il nuovo album esprime stati d’animo di vita intima, come pagine di un diario che descrive gli alti e bassi della vita quotidiana e contemporanea. Sperimentazioni fra le varie tinte della personalità, illustrati anche dal libretto ricco di fotografi e personali dell’autrice, che si sviluppano dal minimalismo acustico ai post-romantici crescendi, con scoppi orchestrali improvvisi che creano un tessuto emozionale pieno di intensi cambi di atmosfera.

Si consiglia l’ascolto agli avvocati che in Tribunale si af-fezionano all’istante che stanno vivendo.

Antonio Ranalli

GGILBERTO MONTI CECILIA CHAILLYGILBERTO MONTI

Note legali

de

GIANGGI

Giovanni Nardulli, partner di Legance (a i anco) e Dominic J. Auld, partner di Labaton Sucharow (sotto)

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VIIILunedì 25 Gennaio 2010 DIRITTO & FAMIGLIA

Una sentenza del Tar Lazio in caso di i gli contesi. Unico limite: presentare un’istanza precisa

Genitori, non affidatario batte exLibero accesso agli atti dei servizi sociali anche se c’è la diffi da

Pagina a curaDI DEBORA ALBERICI

Grande vittoria per il genitore non affida-tario in caso di figli contesi. Questo può

infatti ottenere dai servizi sociali copia di tutti gli atti che riguardano il bambino, anche se l’altro genitore ha diffidato gli uffici dal dare informazioni.

A sacrificare la privacy dell’ex e della sua vita con il figlio in favore dei diritti del genitore non affidatario, spes-so svantaggiato, è stato il Tar del Lazio che, con la sentenza n. 395 del 18 gennaio 2010 ha accolto il ricorso di un padre che aveva chiesto al comu-ne di Rieti copia degli atti riguardanti il figlio (redatti dai servizi sociali che control-lavano le visite con padre e madre del piccolo) e che non li aveva ottenuti data la dif-fida della ex moglie nei con-fronti dell’amministrazione. I giudici hanno però fissato un limite: il genitore deve indi-viduare il tipo di atto e chie-derne copia perché il comune non è tenuto a fare ricerche per conto del cittadino.

Il caso. È successo a una coppia di Rieti. Si erano se-parati quando il loro unico fi-glio era ancora piccolo. Dati i grandi conflitti il giudice del-la separazione aveva deciso di far monitorare dai servizi sociali il tempo passato tra bambino e genitori.

A questo punto il padre aveva chiesto di vedere gli atti redatti dagli assistenti sociali per capire il tipo di rapporto fra il piccolo e la sua ex. Lei aveva diffidato l’ufficio dal rilasciare copia dei documenti, rivendicando la tutela della sua privacy e dei familiari che vivevano in casa con loro.

L’amministrazione, a que-sto punto, non aveva dato all’uomo nessun tipo di in-formazione. Ma lui ha im-pugnato il rifiuto di fronte al Tar del Lazio e ha vinto. In sostanza i giudici romani hanno accolto il ricorso anche se non hanno ordinato la con-segna dei documenti perché il padre deve prima fare chia-rezza sul tipo di informazioni che vuole richiedere e quindi deve presentare un’istanza ben precisa.

Le motivazioni. Con que-sta importante e innovativa decisione che apre la strada a un maggiore riconoscimento dei diritti del genitore affida-tario che chiede di sapere di più sulla vita del figlio, il Tar del Lazio ha «sacrificato» il diritto alla privacy dell’altro genitore per tutelare quello di accesso alle informazioni sul bambino.

Non solo. In questo caso specifico la madre del piccolo aveva anche diffidato l’ufficio dal rilasciare informazioni sui dati raccolti dagli assi-stenti sociali. Ma secondo i giudici l’opposizione del geni-tore affidatario non preclude l’accesso ai documenti ammi-nistrativi.

In proposito, si legge in sentenza, che «la mancan-za di consenso della madre non è motivo sufficiente a negare l’accesso, atteso che la normativa in materia non rende il genitore affidatario arbitro assoluto delle richie-ste che li riguardino, bensì rimette all’amministrazione destinataria della richiesta di accesso il potere di valutare la fondatezza della stessa, anche in contrasto con l’op-posizione eventualmente ma-nifestata».

Insomma, hanno motivato i giudici, il genitore non affi-datario del minore può eserci-tare legittimamente il diritto di accesso a tutti i documenti amministrativi che riguarda-no il figlio, compresi quelli dai quali si potrebbero riscon-trare dati sensibili riferiti a terzi conviventi col genitore affidatario, non rilevando l’opposizione all’ostensione da parte di quest’ultimo. È, invero, pacifico che l’interesse alla riservatezza, pure tutela-to dalla normativa mediante una limitazione del diritto di accesso (art. 24, comma 6, lett. d della legge n. 241 del 1990), recede quando l’acces-so stesso sia esercitato, come in tal caso, per la difesa di un interesse giuridico, nei limiti in cui esso è necessario alla difesa di quell’interesse.

© Riproduzione riservata

No al rimpatrio con il genitore che non ha esercitato il diritto di visita. I contrasti sull’affi damen-to dei fi gli sono ormai all’ordine del giorno. Di rifl esso il conten-zioso sulle visite, sull’affida-mento (nonostante la riforma dell’affi do condiviso) e sul pae-se dove risiedere è sempre cre-scente (questo è dovuto anche all’aumento delle coppie miste). E dunque nel giro di pochi gior-ni le sentenze depositate da vari organi giurisdizionali sono state parecchie. Il 12 gennaio scorso la Cassazione ha sancito, con la sentenza n. 252, che il rimpatrio del minore non può essere con-cesso se il genitore che lo chie-de non ha esercitato il diritto di visita e non ha quindi partecipato, fi no a quel momento, alla vita del bambino. Questo per non parlare del recente intervento della Corte di giu-stizia secondo cui il giudice dove si trova il minore non può concedere in via provvisoria (e d’urgen-za) l’affi damento qualora il magistrato di un altro stato abbia già adottato altro provvedimento. In caso di sottrazione del bambino, hanno in so-stanza motivato i giudici della prima sezione civile della Suprema corte, il genitore non affi datario può pretendere il rimpatrio del fi glio solo qualora abbia esercitato precedentemente con regolarità il «diritto di affi damento e di visita». Infatti in caso contrario, a tutela della situazione psicolo-gica del bambino, il tribunale potrebbe legittima-mente negare l’istanza.

Il caso. Sulla base di questi motivi è stato accolto con rinvio il ricorso di una mamma che si oppone-va al rimpatrio del fi glio con il padre perché, aveva sostenuto la donna, l’ex convivente non aveva mai esercitato il diritto di visita e quindi non aveva partecipato alla crescita del fi glio.Il Tribunale dei minori di Milano aveva accolto l’istanza di rimpatrio presentata dal padre che si era visto sottrarre il fi glio dalla compagna molto tempo prima. Contro il decreto la donna ha fatto ricorso in Cassazione e lo ha vinto.

Le motivazioni. Un verdetto senza appello quel-lo pronunciato dal Collegio di Piazza Cavour che ha deciso nel merito «respingendo l’istanza di rimpatrio». Fra le preoccupazioni dei giudici

milanesi (condivise dal Collegio di legittimità), anche in virtù delle norme poste a garanzia dei minori dalla Convenzione dell’Aja dell’80 e quelle lussemburghesi dello stesso anno, c’era l’impatto psicologico del rimpatrio su un bambino che, di fatto, non è cresciuto con il genitore richiedente. In proposito, si legge in sentenza, «è opportuno richiamare il contenuto delle due convenzioni, di Lussemburgo sull’esecuzione delle decisioni in materia di affi damento dei minorile e dell’Aja, sulla sottrazione internazionale dei minori». Dif-ferenti sono i caratteri e le fi nalità, «ma pure i presupposti delle due convenzioni: nel primo caso l’assunzione di un provvedimento di affi damento del minore anteriormente al trasferimento illeci-to o magari, successivamente, un provvedimento dichiarativo dell’illiceità dell’affi damento stesso; nel secondo, non è invece necessario alcun titolo giuridico di affi damento per il genitore».

© Riproduzione riservata

Rimpatrio negato se non è statoesercitato il diritto di visita

La sede del Tar Lazio

I principi sanciti dal Tar

Il genitore non afi datario del minore può esercitare legittimamente il diritto di ac-

cesso a tutti i documenti amministrativi che riguardano il i glio, compresi quelli dai quali si potrebbero riscontrare dati sensibili riferiti a terzi conviventi col genitore afi datario, non rilevando l’opposizione all’ostensione da parte di quest’ultimo. Infatti è pacii co che l'interesse alla riserva-tezza, pure tutelato dalla normativa mediante una limitazione del diritto di accesso (art. 24, comma 6, lett. d della l. n. 241 del 1990), re-cede quando l'accesso stesso sia esercitato, come in tal caso, per la difesa di un interesse

giuridico, nei limiti in cui esso è necessario alla difesa di quell'interesse. In tema di accesso, la mancanza del consenso del controinteressato non è motivo sufi cien-te a denegare il procedimento, atteso che la normativa vigente (art. 25, commi 2 e 3 della legge n. 241 del 1990; art. 3, comma 2 del d. p. r. n. 184 del 2006) non rende i controin-teressati arbitri assoluti delle richieste che li riguardino, bensì rimette all'amministrazione destinataria della richiesta di accesso il potere di valutare la fondatezza della stessa, anche in contrasto con l'opposizione eventualmente manifestata da questi.

Gli ultimi interventi sui fi gli contesi

Tar del Lazio: il genitore non af-i datario può ottenere dai servizi sociali copia di tutti gli atti che ri-guardano il bambino, anche se l’al-tro genitore ha difi dato gli ufi ci dal dare informazioni.Cassazione: il rimpatrio del mino-re non può essere concesso se il genitore che lo chiede non ha esercitato il diritto di visita e non ha quindi partecipato, i no a quel momento, alla vita del bambino.Corte di giustizia: il giudice dove si trova il minore non può concedere in via provvisoria (e d’urgenza) l’afi damento qua-lora il magistrato di un altro stato abbia già adottato altro provvedimento.

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/i gli+contesi

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

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49Lunedì 25 Gennaio 2010

LavoroIl settimanale dei professionisti delle

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IL TAGLIAMARECollana fondata da Mauro Mancini

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Apprendististregoniin formazione

Fa discutere l’abbassamento dell’età dell’obbligo e di

conseguenza dell’età del lavoro iniziale a 15 anni, votato nei giorni scorsi in commissione Lavoro alla Camera. Un iter che ora passa per l’aula e che non mancherà di suscitare altre aspre discussioni. Vorremmo diradare i fumi che fanno velo a un dibattito sereno, riducendo gli aspetti ideologici e riproponendo la sostanza dei problemi. Data al 1 settembre 2007 il provvedimento con il quale veniva alzata in Italia l’età del lavoro a 16 anni, sotto il governo Prodi, con ministro del lavoro Cesare Damiano. Limite che portava a 10 anni il percorso della scuola dell’obbligo. Ora quel provvedimento verrà probabilmente cancellato, con una motivazione di recupero: sono troppi i ragazzi che tra i 14 e i 17 anni non lavorano e non studiano, oltre 126 mila, che vanno recuperati al lavoro regolare e a una qualifi ca. La diatriba è antica. La prima questione è quella di considerare l’impresa come luogo di formazione. Il che signifi ca che accanto al lavoro on the job ci sia anche una formazione on the job e una formazione d’aula. Una quantità signifi cativa di formazione extra moenia e la presenza di un tutor aziendale distingue un vero processo formativo dal suo camuffamento. Per la verità su questo punto soffriamo ancora dell’incertezza di una norma sull’apprendistato, prevista dalla legge Biagi, che non è stata omogeneamente assunta dalle Regioni, titolari della materia, che fa sì che vi sia il rischio di avere venti modi diversi di affrontare il problema. La seconda questione è quella della precocizzazione. Andare al lavoro troppo presto signifi ca rischiare di ipotecare la propria vita e la propria carriera ai gradini più bassi della scala sociale, con lo stigma ulteriore dell’immobilità. Dieci-dodici anni di obbligo scolastico sono i limiti a cui tutti i paesi sviluppati stanno puntando, anche grazie a un sistema di formazione professionale di qualità. Nel nostro paese la formazione professionale viene retrocessa a serie B e qualche volta, per la verità, lo è davvero. Si tratta quindi da un lato di mantenere il limite dei dieci anni di obbligo scolastico e dall’altro lato di riempire di qualità e valore certifi cabili l’apprendimento sul campo. Senza dimenticare che in Italia vi sono molti ragazzi con meno di 15 anni che in realtà lavorano, naturalmente al nero.

Walter Passerini

A pochi giorni dalle nomination degli Oscarviaggio nelle opportunità dell’industria dei i lm

Le nuoveprofessioni del cinema

Una rivoluzione si sta abbattendo sul cinema, con la nascita di nuove tec-niche e di nuove professioni. Non più solo attori, registi o sceneggiatori. Per

i giovani che ambiscono a lavorare nel mon-do del cinema restano questi gli sbocchi più ambiti. Ma in realtà il mercato del lavoro del settore è una costellazione molto più comples-sa, che negli ultimi anni ha cambiato radical-mente volto e che oggi offre spazi insperati solo qualche tempo fa.

La principale novità è la diffusione delle tecnologie: il successo mediatico che sta ac-compagnando il fi lm Avatar e la progressiva migrazione delle sale cinematografi che verso il 3D incidono profondamente nello scenario delle professioni. «Siamo nel pieno di una grande trasformazione», riflette Giovanni Oppedisano, vicepreside del Centro Speri-mentale di Cinematografi a-Scuola Nazionale di Cinema di Roma, ente di formazione dal quale sono passati studenti come Michelan-gelo Antonioni, Dino De Laurentiis, Gabriele Muccino e Francesca Neri. «Questo scenario ci ha spinti a rivedere l’organizzazione didat-tica, che da questo anno punta maggiormente sull’interdisciplinarietà».

I corsi attuali della scuola riguardano: re-gia, fotografi a, sceneggiatura, produzione, montaggio, scenografia, tecnico del suono e recitazione. L’ingresso in questa scuola è un canale privilegiato per farsi strada nel mondo del cinema, ma non l’unico. Master universitari nel campo dello spettacolo sono organizzati dalla Sapienza di Roma, dalla statale di Udine e dalla Cattolica di Milano, mentre la Scuola Holden di Torino è specia-lizzata in corsi di formazione alla scrittura e l’Accademia di Comunicazione di Milano ha un orientamento più spiccato verso digital media e graphic design.

«In generale, in questo settore non esiste

un mercato tradizionale dell’offerta e della domanda, ma contano molto i le-gami e le conoscenze personali», osserva Gianluca Gioia, managing partner di Mcs, società di ricerca e selezione del persona-le. «Inoltre la natura stessa dei fi lm fa sì che buona parte dei profi li professionali lavori su singoli progetti piuttosto che in maniera continuativa. Negli ultimi tempi notiamo una richiesta crescente di profes-sionisti legati al mondo della produzione», prosegue il selezionatore, «anche alla luce dei tagli ai fondi pubblici, che spingono le case cinematografi che a cercare nuovi canali di fi nanziamento. Il produttore deve conosce-re il mercato in cui opera, avere la capacità di individuare fi lm o sceneggiati di successo, ma soprattutto deve sapersi districare tra contrat-ti, fi nanziamento e budget».

L’esposizione di marchi all’interno di film, fiction e cartoon è un settore fi n qui poco esplorato e dalle gran-di potenzialità economiche. «In Italia il mercato del pro-duct placement esiste solo dal 2004, per cui anche i profi li professionali sono molto giovani», spiega Paola Mazzaglia, ammini-stratore delegato di Camelot.

Se queste sono le fi -gure più gettonate sul mercato, non mancano richieste per i profili classici, dai doppiatori ai fonici, dai montatori agli scenografi . Per ciascu-na di queste professioni ci sono scuole ad hoc.

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A CURA DI WALTER PASSERINI

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50 Lunedì 25 Gennaio 2010 I N T E R V E N T I

Situazione difi cile anche se si vedono segnali positivi

Le agenzie protagonistenel gestire crisi e ripresa

DI ENZO MATTINA*

Dalla metà del 2008 e per tutto il 2009 le Agenzie per il lavoro, in totale allineamento con l’an-

damento economico generale, hanno subìto una drastica ridu-zione del loro tasso di attività, registrando un calo della massa salariale erogata e dichiarata mensilmente ai due enti bilate-rali, Ebitemp e Formatemp, fino al limite del 40% e una successi-va risalita che è giunta oggi ad at-testarsi intorno al 26/27% rispetto ai primi mesi del 2008.

In questo recupero vi è un’evi-dente inversione di tendenza, ma sarebbe azzardato diagno-sticare che la nottata sia pas-sata, perché non si recupera facilmente il terreno perduto a fronte dei dati diffusi dalla Banca d’Italia il 16 gennaio, che parlano di un recupero lentissi-mo dell’economia nazionale, di un Pil che nel 2010 crescerà solo dello 0,7% e nel 2011 dell’1%, e dell’assenza di misure a soste-gno del comparto industriale, le cui diffi coltà pesano come ma-cigni sulle prospettive a breve e medio termine dei soggetti economici che si occupano di incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Questi hanno reagito con un

forte sensibilità sociale al ca-taclisma che li ha coinvolti, ta-gliando il meno possibile i loro insediamenti territoriali, evi-tando licenziamenti collettivi, adottando con fi ducia i contratti di solidarietà. Hanno accolto per primi l’invito del Governo a spe-rimentare forme di protezione sociale per i lavoratori tempora-nei che conciliassero, con forte

spirito cooperativo tra rappresentanze delle imprese e dei lavoratori, impegni fi nanziari degli Enti bilaterali di settore, responsabilizzazio-ne individuale, in-terventi pubblici di sostegno.

Le Agenzie si sono fi nanche fatte carico, tanto responsabil-mente quanto malvolentieri, dell’onere improprio di un con-sistente appesantimento fi nan-ziario, subendo dilatazioni dei termini di pagamento, conse-guenza diretta delle restrizioni del sistema creditizio. Per fi nire hanno tenuto viva la speranza in quanti hanno perduto il posto di lavoro e in quanti lo cercano, perché per molti di costoro le fi -liali delle Apl hanno continua-to ad essere l’unica sede in cui esporre bisogni e aspettative, cogliere qualche opportunità di qualifi cazione e riqualifi cazio-ne, ricevere proposte d’impiego limitate nel tempo, ma tali da evitare l’estraniazione dal mer-cato del lavoro.

A conti fatti, in uno dei pas-saggi più critici della storia eco-nomica nazionale, la fl essibilità legale e controllata ha confer-mato di possedere tutti i carat-teri della sostenibilità sociale; ciò nella percezione sia dei lavo-ratori che la sperimentano che delle aziende che l’utilizzano. Anche il Governo ha mostrato di apprezzarla in vari provve-dimenti recenti, compresa la legge fi nanziaria 2010.

Da ciò a dire che il lavoro temporaneo tramite Agenzia sia stato sdoganato dalla diffi -denza che lo circonda ne corre. Non ci sono, infatti, all’ordine del giorno progetti che lo affran-chino dalla concorrenza sleale delle tante fattispecie di rap-porti di lavoro parasubordinati e degli appalti di servizi preva-lentemente gestiti da false coo-perative. Tanto meno, sembra esserci forte determinazione istituzionale e sindacale nel contrasto al lavoro nero. Non sembra, in aggiunta, esserci la volontà di alleggerirlo di oneri impropri e di appesantimenti burocratici per farne il volano dell’utilizzo, fi nalizzato alla cre-scita delle competenze richieste dal mercato e troppe volte ir-reperibili, delle enormi risorse provenienti dall’Unione euro-pea, dallo Stato, dalle Regioni e dai Fondi interprofessionali, oggi prevalentemente dilapida-te nel pantano di azioni forma-tive casuali e ineffi caci.

* vicepresidente Quanta

DI GIUSEPPE SILVANI

Saranno due gli studenti italiani che avranno la possibilità di parteci-pare alla 17° edizione

del seminario A Challenge in Information & Decision So-lution (Istanbul 11-16 Aprile 2010). Anche quest’anno l’ap-puntamento, organizzato dalla Procter & Gamble, ospiterà 25 studenti universitari di Europa, Medio Oriente ed Africa, appar-tenenti alle facoltà di Ingegne-ria, Matematica, Fisica, Econo-mia, Informatica e Statistica.

Tra i temi trattati, il ruolo del manager di Information and Decision Solution con particola-re attenzione alla pianifi cazione strategica, leadership, project management, nuove tecnologie e trends. In un concetto: «Come guidare lo sviluppo del business attraverso l’utilizzo della tecno-logia».

Sono più dell’30% gli studen-ti che dopo aver partecipato in una delle 17 edizioni precedenti

del Seminario Ids, sono poi en-trati a far parte dell’organizza-zione P&G.

«Partecipare all’Ids Challenge è stata un’esperienza formativa molto interessante», ricorda Si-mona Morachioli, studente del Seminario Ids del 2008 ed oggi nella sede P&G in Germania. «Mi ha dato la possibilità di co-noscere come si svolge il lavoro in una grande multinazionale come Procter & Gamble e le aree di responsabilità del manager di Information & Decision So-lution. Per gli studenti ritengo che il seminario sia un’ottima opportunità per interagire con studenti di altre nazioni e con i manager P&G, toccando con mano, anche divertendosi con lavori di gruppo, il mondo del business e della tecnologia pri-ma di entrarvi del tutto una volta laureati».

Per partecipare al semina-rio, bisogna essere studenti di università italiane ai primi anni di università (a partire dal secondo anno della laurea di primo livello o comunque che non conseguano la laurea magi-strale prima di luglio 2010), con una passione spiccata sia per il business che per la tecnologia ed avere una buona conoscenza della lingua inglese.

Per candidarsi, visitare il sito www.pgcareers.com/idsc e clic-care sul link Apply to the In-ternational Ids Challenge. Le candidature dovranno arrivare entro il 5 Febbraio 2010.

Opportunità per giovani da P&G

I futuri managerdell’Ids aziendale

La voglia di raccontare si aggira nel mondo delle don-ne, schiacciate tra il lavoro e la vita, tra la carriera e il mondo. È questa la molla che ha spinto alcune donne e dirigenti ad affi dare a Lu-isa Pogliana le loro testimonianze. Ne è uscito un libro, intitolato «Donne senza guscio», che sta a signifi care la specifi cità femmi-nile nell’impresa, sotto molti punti di vista (Gueri-ni editore, 190 pagine, 18,50 euro) . Sono lontani i tempi delle donne in carriera. La carriera per queste nuove donne è un percorso, una parte della vita, dove persona e lavoro sono un tutt’unico, possi-b i lmente armonico.

Il libro disegna una sorta di ma-nagement al femminile,

faticoso, non sempre cono-sciuto, molto distante dalle leve usate dagli uomini.

Le donne senza guscio sono quelle forse più fragili, perché entrano nelle azien-de senza l’appartenenza, la protezione di qualcosa e di

qualcuno, cosa che raramente succede agli uo-mini. Le donne si espongono così senza indossare la corazza del ruolo e sono disponibili ad abbandonare e a lasciare ruoli e luoghi che non ri-tengono adatti al loro percorso.

Le donne cercano di tenere insieme un

sogno, un destino, che non è mai monoculturale e a una dimensione. E nel confron-to tra donne ed esperienze

si scopre ciò che le accomuna

e si aprono spazi. E si rafforza la diversità.

Carriere al femminilesenza la corazza dei ruoli

DI MINNIE LUONGO

Si fa presto a dire sostenibilità. Ma in pra-tica? E che cosa vuol dire. Con i fatti lo dimostra Sara Lee, multinazionale ameri-cana che appoggia iniziative di Corporate

social responsibility (Csr). Proprio di recente è uscito il report annuale di

sostenibilità (consultabile su www.saralee.com), che evidenzia tra l’altro la riduzione del consumo di acqua di oltre il 21% in 4 anni. Un risultato sorprendente ottenuto, anche, eseguendo la ma-nutenzione preventiva delle caldaie e delle torri di raffreddamento e implementando le tecniche di dry clean-up.

Signifi cativo, pure, lo smaltimento dei rifi uti, ridotto del 18% negli ultimi 4 anni. Altrettanto rilevante il traguardo raggiunto nel 2007 da Sara Lee nell’ottenimento della certifi cazione Utz Cer-tifi ed Foundation per il marchio Douwe Egberts Caffè, che sottolinea l’impegno concreto per lo svi-luppo del commercio equo-solidale e dei program-mi non governativi in ambito commerciale.

La sede italiana di Sara Lee contribuisce in prima linea alla riduzione dell’impatto ambien-tale con un programma specifico denominato Continuous improvement, volto a ridurre tutti gli sprechi in azienda che non aggiungono valore al consumatore e al cliente.

Per chi intende seguire il modello Sara Lee, è bene sapere che si tratta di un approccio strut-turato, che comprende più iniziative. Tra queste spicca Lean (snello): un processo che prevede un’organizzazione accurata di training ai dipen-denti sull’importanza della responsabilità am-bientale.

In particolare, da settembre i 115 dipendenti di Sara Lee Italia snelliscono la produzione di stampa, fax e fotocopie. Le oltre 90 stampanti, fax e fotocopiatrici sono state ridotte a 14, passando dalla predisposizione personale all’uso comune, attraverso l’applicazione informatica che per-mette la connessione di rete centralizzata il cui accesso è garantito e sicuro, unito al vantaggio di ridurre l’impatto ambientale.

Ne risulta riduzione di consumo di carta, toner ed energia elettrica, con conseguenze positive in termini di maggior numero di alberi salvati, ri-sparmio energetico, ulteriore abbattimento dei decibel nell’area lavorativa, nonché miglioramen-to dell’inquinamento acustico.

Sara Lee include marchi nei settori alimenta-ri, bevande, igiene personale e cura della casa (fra cui Ambi Pur, Ball Park, Badedas, Depilzero, Fissan, Glysolid, Sanex) i quali, nell’insieme, ge-nerano più di 13 miliardi di dollari di ricavi netti in circa 200 paesi, con oltre 44.000 dipendenti in tutto il mondo.

La corporate social responsibility di una multinazionale

Così l’impresa sostenibilerispetta e risparmia

SE VOLETE INTERVENIRE CON OPINIONI E COMMENTI

POTETE SCRIVERE ALLA E-MAIL [email protected]

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IL LIBRO

Ogni lunedì mat-tina alle 7,50 ap-puntamento su Rtl 102.5 all’in-terno di Non stop

news con lo spazio dedica-to al mondo del lavoro, in collaborazione con IO La-voro ItaliaOggi Sette. Ogni intervento si può riascolta-re sul sito www.rtl.it.

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51Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GennP R O F E S S I O N I

Come funziona la grande macchina di tasse e tributi e quali i gure professionali vi operano

Lavorare all’Agenzia delle entrateInvestigatori, analisti e funzionari di assistenza i più richiesti

Pagina a cura DI ROBERT HASSAN

In tempi di scudo fiscale l’attività dell’Agenzia del-le entrate ha implicato ul-timamente un’evoluzione

delle competenze dei controllori fiscali, a cui è affidata l’attività di analisi e di investigazione. Un esempio tra gli altri viene dall’analista, che è chiamato a individuare i fenomeni di eva-sione ed elusione, esaminan-do il tessuto socio-economico di riferimento e contribuendo così a definire maggiormente i criteri di selezione dei contri-buenti ad alto rischio e le tecni-che più efficaci per effettuare i controlli. Un ruolo che richiede un particolare intuito, un fiuto per le anomalie, una capacità di intercettare con abilità i sin-tomi delle situazioni limite che si nascondono negli schemi di pianificazione fiscale dei con-tribuenti e, in particolare, delle imprese di grandi e grandissi-me dimensioni.

Inoltre, l’analista contribuisce a defi nire le modalità e gli stru-menti per l’accertamento, come ad esempio gli studi di settore e il redditometro, partendo da una lettura in chiave fi scale de-gli input che provengono dalle fonti informative più svariate, dalle dichiarazioni alle fonti statistiche, fi no a quelle meno convenzionali come i mass me-dia, le cui notizie possono costi-tuire un utile punto di partenza

per defi nire strategie antieva-sione più mirate e per avviare controlli ad hoc. Tra le funzioni dell’analista rientra, inoltre, l’esame dei risultati delle atti-vità di accertamento per valu-tarne l’effi cacia e il potere de-terrente nei confronti dei furbetti del fi sco. Infi ne, coordina e monitora l’attività dei soggetti che si occupano della riscossione dei tributi e dell’applicazione del-le procedure di recupero da parte degli uffi ci fi scali.

Una volta circoscritto il campo d’azio-ne, comincia il lavoro di u n ’ a l t r a f i g u r a profes-sionale, l’investi-gatore, lo

007 del fi sco per antonomasia, che punta il faro sui contribuen-ti da controllare, pianifi cando e organizzando nel concreto le attività istruttorie esterne di verifi ca e traducendone gli ele-menti in atti di accertamento. Un impegno che consente da un

lato di verifi care sul campo la validità e la correttezza dei risultati che derivano dalle analisi di rischio e dall’altro di argomentare esaurien-temente gli accertamenti

analitici e indutti-vi.

«L’investigato-re ora è una fi-gura altamente specializzata e annovera tra le sue doti capacità or-ganizzative e buona dia-lettica, che

gli consento-no di interagi-

re con i contribuenti sottoposti a verifi ca, minimizzando il più possibile le diffi coltà», spiega Marco Annecker, responsabi-le del settore organizzazione e sviluppo dell’Agenzia delle Entrate. «Infine, a lui spetta la gestione dell’accertamento con adesione. In questo modo l’investigatore dell’agenzia, facendo leva sull’approfondita conoscenza delle questioni più spinose e controverse del diritto tributario, riesce a tradurre la teoria in pratica concreta, con-clude Annecker .

Le professioni del fi sco al servizio dei contribuenti. Il mondo dei servizi al contri-buente è un universo variegato che comprende, su un piano più generale, tutti gli impiegati che gestiscono le molte attività lega-te al rapporto con i contribuenti e ai diritti e doveri tributari che ne derivano.

Dialogo, collaborazione e spi-rito di servizio sono le parole d’ordine dei funzionari che lavo-rano nella macroarea dei servizi e che hanno la delicata missione di ridurre il più possibile il costo psicologico dell’adempimento tributario per i cittadini.

Nella famiglia dei funziona-ri che si occupano di servizi e assistenza è possibile distin-guere chi si occupa di analisi da chi si occupa della gestione dei servizi e dell’assistenza al contribuente.

L’analista dei servizi lavora per garantire che i servizi pro-

gettati siano in linea con i fab-bisogni dei contribuenti, verifi -cando il livello di soddisfazione del servizio erogato. Sulla base di questi dati contribuisce a tro-vare soluzioni e strumenti per migliorare la qualità dei servizi erogati.

L’attività di gestione dei ser-vizi e assistenza al contribuente è invece l’attività di linea per eccellenza e ha a che fare con la gestione in concreto del rappor-to con il contribuente. I funzio-nari generalmente forniscono assistenza su come compilare le dichiarazioni dei redditi, ne curano la trasmissione, si oc-cupano dei controlli successivi, gestiscono le comunicazioni che ne derivano e lavorano le prati-che di rimborso nel caso in cui il contribuente abbia pagato più del dovuto.

Una funzione ad alto valore aggiunto per i cittadini è l’assi-stenza che viene prestata a 360 gradi su tutte le tipologie di tri-buti e di reddito, con modalità e canali diversi: agli sportelli, dagli addetti che lavorano nella rete degli uffi ci periferici oppu-re telefonicamente o via mail o via sms dagli operatori dei sei centri di assistenza multicana-le di Torino, Venezia, Pescara, Roma, Salerno e Cagliari che rispondono al numero verde.

Infatti, in molti casi, con una semplice telefonata si possono risolvere i problemi più comuni risparmiando tempo e senza do-versi recare agli sportelli.

L’Agenzia delle entrate conta circa 35 mila dipendenti. Di que-sti la maggior parte

è impegnata nelle attività di accertamento e lotta all’eva-sione, gestione dei tributi e del contenzioso. La restante parte, come in ogni organizzazione di grandi dimensioni, si occupa delle attività indirette di coordi-namento e supporto. Gli addetti che lavorano nella macroarea dell’accertamento sono circa 15mila e vantano esperienza sul campo e conoscenza appro-fondita delle dinamiche e delle caratteristiche degli specifici comparti fi scali.

Tra i recenti concorsi per ac-cedere all’Agenzia delle entrate, spicca quello per funzionario con compiti amministrativi-tributa-ri. Per svolgere questa funzione bisogna possedere un diploma di laurea in giurisprudenza o scienze politiche o economia e commercio o diplomi di laurea equipollenti. Per diventare in-

vece funzionario con mansioni di analisi statistico-economiche occorre avere, oltre la laurea in economia o statistica o mate-matica e fi sica, un’esperienza di almeno tre anni in attività di ricerca svolta presso enti di ricerca, università, uffi ci studi di enti pubblici o istituzioni nazionali o internazionali o privati, idonea a dimostrare la capacità di realizzare analisi e ricerche statistico-economiche, con riguardo alle tematiche fi -scali. Infi ne, per i funzionari per attività di referenti territoriali per l’information technology occorre avere una laurea in in-formatica o in scienze dell’in-formazione o in ingegneria o diplomi di laurea equipollenti conseguiti presso un’universi-tà o altro istituto universitario statale o legalmente riconosciu-to. Alla selezione possono par-tecipare anche coloro che sono in possesso di titolo di studio conseguito all’estero, o di titolo estero conseguito in Italia.

Dedicate all’accertamento 15 mila unità

I dipendenti sono 35 mila

Oltre agli analisti e investigatori, all’inter-no dell’Agenzia delle entrate svolgono un ruolo fondamentale gli addetti che lavora-no a livello centrale e regionale per garan-

tire il funzionamento dei servizi telematici, grazie ai quali è possibile effettuare una presentazione telematica delle dichiarazioni e degli atti.

Questi impiegati, inoltre, forniscono assistenza agli utenti abilitati ai canali virtuali Entratel, ri-servato alle medie e grandi imprese e agli interme-diari, e ai canali Fisconline, dedicato alle imprese di piccole dimensioni e alla generalità dei contribuenti, che consentono di effettuare direttamente via inter-net, senza rivolgersi agli sportelli, i più importanti adempimenti fi scali, dalla presentazione della di-chiarazione dei redditi al pagamento delle imposte. Altra attività cruciale è quella svolta dagli addetti ai rimborsi, che curano le procedure di erogazione delle somme dovute ai contribuenti.

Questi crediti possono derivare dalla dichiarazio-ne dei redditi ed essere rimborsati in automatico op-pure possono essere restituiti dal fi sco su richiesta del contribuente. Agli impiegati che gestiscono que-ste pratiche spetta il compito delicato di verifi carne la legittimità, sventando i tentativi di truffa di quanti cercano di intascare crediti inesistenti.

Inoltre, gli addetti dei centri opera-tivi di alcune città, come per esempio

Pescara e Venezia, svolgono una serie di attività specialistiche per le quali risulta più conveniente puntare su una modalità di lavorazione accentrata, che massimizza l’effi cacia e l’effi cienza delle risorse disponibili. Essi gestiscono quasi tutte le istanze per ottenere agevolazioni, detrazioni e bonus fi scali, quali le comunicazioni per fruire dello sconto del 36% per i lavori di ristrutturazione degli immobili e le richieste dei crediti d’imposta per gli investi-menti nelle aree svantaggiate o per rinnovare gli impianti aziendali.

Riguardo alla gestione del contenzioso, il terzo ambito di professionalità che riguarda le cosiddette attività di missione dell’Agenzia delle Entrate è in generale la consulenza legale fornita dalle strutture dell’Agenzia.

In questo caso è possibile distinguere due diverse ambiti di professionalità. A operare in questa fun-zione delicata e strategica sono in primis il giuri-sta tributario, che predispone circolari e risoluzioni, anche in risposta a quesiti formulati da soggetti interni ed esterni all’Agenzia e che risponde alle istanze di interpello. L’altra fi gura è quella del

legale, ruolo che ricorda l’av-vocato dell’uffi cio e che gesti-sce l’attività di contenzioso tributario e non tributario degli uffici predisponendo pareri e atti.

Nel cuore dell’attività molti i profili che agiscono nella struttura

Addetti alla telematicae ai centri operativi

L’Agenzia delle entrate, operativa dal 1° gennaio 2001, è una delle quattro agenzie fi scali, nate dalla riorganizzazio-ne dell’Amministrazione fi nanziaria a seguito del Decreto legislativo n. 300 del 1999. Ha un proprio statuto e appositi regolamenti che regolano l’amministrazione e la contabilità. Gli organi dell’Agenzia sono costituiti dal direttore, dal comitato di gestione, dal collegio dei revisori dei conti. Il direttore è Attilio Befera. Per saperne di più: www.agen-ziaentrate.it.

A caccia di evasori

Attilio Befera

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52 Lunedì 25 Gennaio 2010 F O R M A Z I O N E

L’esempio del piccolo paese toscano nasce dalla discarica

Rifiuti & benessereIl circolo virtuoso del sistema Peccioli

DI GUALTIERO TOSCANI

Un piccolo paese che di-venta modello. Un sin-daco atipico che ha una visione. Un capitale

relazionale formidabile, capace di mobilitare tutte le risorse di-sponibili e necessarie. E’ questo il mix che rovescia l’impossibile, costituito dal binomio perver-so e antitetico rifiuti-sviluppo. Eppur si muove, eppur si può fare. La lezione di Peccioli è tutta qui.

Peccioli è un piccolo paese in provincia di Pisa, che vanta un’esperienza singolare: pren-dere una discarica di rifi uti, di solito mostro da cui difendersi e che incute paura, e farla diven-tare volàno di sviluppo locale. Da un circolo di solito vizioso si passa al circolo virtuoso.

E’ questa la storia di Peccioli e del suo sindaco testardo, Enzo Macelloni e di una giunta atipi-ca, oggi raccontata in un libro (curato da Nadio Delai, «Rifi u-ti & sviluppo», edito da Franco Angeli). E’ una storia di buona amministrazione su un terreno scivoloso, quello di usare i rifi u-

ti come leva di benessere per la collettività. Oltre alla messa in sicurezza della discarica il mol-tiplicatore positivo ha prodotto investimenti sui fondi rustici, iniziative fi nanziarie, fondazio-ne di una sgr per il risparmio, turismo, centro di ricerca, pro-

mozione di energie alternative, e così via.

Così ha preso corpo il siste-ma Peccioli, oggi giunto alla fase della sua maturità, che è ora pronto alla trasferibili-tà dell’esperienza. Il sistema Peccioli ha anticipato e ha dato

risposte a tutti quei progetti che si scontrano ancora oggi sul muro del Nimby: not in my back yard, non nel mio cortile, slogan ormai tipico dell’incapa-cità a governare.

Peccioli insegna l’uso dei ri-fiuti come leva di sviluppo e

capovolge una ma-ledizione solo appa-rente: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior, cantava Fa-brizio De André.

Il modello Pec-cioli ha messo in luce quello che può realizzare una lea-dership alta, rela-zionale, capace di esaltare le relazio-ni tra cittadini e amministrazione. Oltre che un’espe-

rienza a somma positiva per i risultati raggiunti, è anche un modello di governance illumi-nata e partecipativa. Il sistema creato intorno all’ex sindaco Macelloni, oggi presidente della Belvedere spa, può essere tra-sferito altrove.

Molti lo pensano: «Qua-si quasi mi licenzio, me ne vado, cambio vita». Ma nella mag-

gior parte dei casi questo impul-so resta lettera morta, perché ci vuole coraggio. Come si fa ad abbandonare il lavoro, il punto di riferimento più im-portante - dal punto di vista economico ma anche sociale e familiare - nella vita di una persona?

Eppure, la spinta al cambiamento non va mai sottovaluta-ta. Può nascere da sentimenti negativi - ansia, frustrazio-ne, senso di inade-guatezza - che però vanno ascoltati e indagati, perché portatori di un signi-fi cato più profondo: spesso la vita che conduciamo non è più adatta a noi.

La crisi professionale può al contrario diventare una gran-de opportunità di rinnovamen-to, una salutare doccia fredda grazie alla quale ritrovare mo-tivazione, forza e inventiva.

Ce lo raccontano con un libro fresco fresco di stampa Rober-to D’Incau, cacciatore di teste di grande esperienza, e Rosa Tessa, giornalista eclettica e competente, che offre un grande varietà di spunti e consigli per affrontare con coraggio e ottimi-

smo questo diffi cile passag-gio («Quasi quasi mi licenzio», Salani edi-tore, sottotitolo: «Non è mai troppo tardi per cambiare vita»).

Grazie a un’ampia casistica e vari esem-pi di persone che «ce l’hanno fatta», si ribal-ta il luogo comune per cui la perdita del lavoro è una catastrofe senza via di scampo e anche quello per cui l’impiego

è una strada segnata, che non ammette deviazioni e va segui-ta anche a costo di sacrifi care se stessi e la propria individualità. A qualunque età, e in qualun-que condizione, ciascuno di noi può sentire impellente la spinta al cambiamento e cogliere fi nal-mente l’occasione per realizzar-si davvero.

Il coraggio di rischiare, in un libro

Ho deciso, smetto:cambio vita e lavoro

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53Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GennL’ I N C H I E S TA

Alla vigilia delle nomination degli Oscar, il punto su un’industria in grande trasformazione

Le nuove professioni del cinemaProduzioni come quella di Avatar rivoluzionano il settore

Pagina a cura DI DUILIO LUI

Attore, regista o sceneg-giatore. Per i giovani che ambiscono a lavorare nelmondo del cinema

sono gli sbocchi professionali più ambiti. In realtà il mercato del lavoro nell’ambito della celluloi-de è una costellazione molto più complessa, che negli ultimi anni ha cambiato radicalmente volto e che oggi offre spazi insperati solo qualche tempo fa.

La principale novità è la diffu-sione delle tecnologie: il successo mediatico che sta accompagnan-do il fi lm Avatar e la progressiva migrazione delle sale cinemato-

grafi che verso il 3D incidono pro-fondamente nello scenario delle professioni. «Siamo nel pieno di una grande trasformazione», ri-fl ette Giovanni Oppedisano, vice-

preside del Centro Sperimentale di Cinematografi a-Scuola Nazio-nale di Cinema di Roma, ente di formazione dal quale sono passati studenti come Michelangelo An-tonioni, Dino De Laurentiis, Ga-briele Muccino e Francesca Neri. «Questo scenario ci ha spinti a rivedere l’organizzazione didat-tica, che da questo anno punta maggiormente sull’interdiscipli-narietà».

I corsi attuali della scuola riguardano: regia, fotografia, sceneggiatura, produzione, mon-taggio, scenografia, tecnico del suono e recitazione. Tutti i corsi hanno posti variabili tra i sei e i dieci allievi (a fronte di centina-ia di candidature) e hanno una durata triennale, eccetto i corsi di sceneggiatura e tecnico del suono che sono biennali. L’ingres-so in questa scuola è un canale privilegiato per farsi strada nel mondo del cinema, ma non l’uni-co. Master universitari nel campo dello spettacolo sono organizzati dalla Sapienza di Roma, dalla statale di Udine e dalla Cattolica di Milano, mentre la Scuola Hol-den di Torino è specializzata in corsi di formazione alla scrittura e l’Accademia di Comunicazione di Milano ha un orientamento più spiccato verso digital media e graphic design.

«In generale, in questo settore non esiste un mercato tradiziona-le dell’offerta e della domanda, ma contano molto i legami e le cono-scenze personali», osserva Gian-luca Gioia, managing partner di

Mcs, società di ricerca e selezione del personale. «Inoltre la natura stessa dei film fa sì che buona parte dei profi li professionali la-vori su singoli progetti piuttosto che in maniera continuativa. Ne-gli ultimi tempi notiamo una ri-

chiesta crescente di professionisti legati al mondo della produzione», prosegue il selezionatore, «anche alla luce dei tagli ai fondi pubbli-ci, che spingono le case cinemato-grafi che a cercare nuovi canali di fi nanziamento. Il produttore deve conoscere il mercato in cui opera, avere la capacità di individuare fi lm o sceneggiati di successo, ma soprattutto deve sapersi districa-re tra contratti, fi nanziamento e budget».

L’esposizione di marchi all’in-terno di fi lm, fi ction e cartoon è un settore fi n qui poco esplorato e dalle grandi potenzialità eco-nomiche. «In Italia il mercato del

product placement esiste solo dal 2004, quando è stata emanata la legge Urbani, per cui anche i pro-fi li professionali sono molto giova-ni», spiega Paola Mazzaglia, am-ministratore delegato di Camelot, agenzia di promocomunicazione, che opera come partner strategico di diverse major. «I professionisti del product placement solitamen-te arrivano da una formazione universitaria in campo umani-stico, della comunicazione o del marketing. Al di là del percorso formativo, si tratta di persone con una grande passione per la ricerca e una spiccata sensibilità verso la narrazione cinematogra-fi ca». Elementi di base che devono poi sposarsi con un orientamento al marketing: «Questo aspetto è immancabile perché consente di tramutare le conoscenze e abili-tà di base in strategie concrete di business», aggiunge Mazza-glia. Solitamente i professionisti del product placement trovano lavoro nell’ambito delle case ci-nematografi che o presso agenzie di comunicazione e spettacolo. In entrambi i casi, i contratti di consulenza sono ampiamente più diffusi rispetto alle assunzioni.

Se queste sono le fi gure più get-tonate sul mercato, non mancano richieste per i profi li classici, dai doppiatori ai fonici, dai montato-ri agli scenografi . Per ciascuna di queste professioni ci sono scuole di formazione nelle principali cit-tà italiane, che sfociano in stage con un periodo di esperienza di-retta in azienda.

Quando si parla di cinema si intende anche il luogo delle pro-iezioni. E anche in questo campo le novità dal punto di vista pro-fessionale non mancano. «Con l’avvento del digitale, il lavoro del proiezionista ha cambiato volto», spiega Federico Anzaghi, respon-sabile tecnico sala regia Uci Italia. «Non si tratta più di svolgere un

lavoro manuale, ma di intervenire e modifi care eventuali parametri imprecisi attraverso il pc. Si trat-ta di un ruolo di responsabilità, che comporta la costruzione del-le playlist dei fi lm». L’ingresso in questa professione è subordinato al possesso delpatentino di abili-tazione. «Oltre a questo», aggiun-ge Anzaghi, «serve un periodo di affi ancamento di oltre un mese per lavorare in autonomia».

(Photocredit immagini: Fon-dazione La Biennale di Venezia-Asac)

Gli Stati Uniti, e in particolare Los An-geles, sono la meta preferita da molti italiani che puntano alla carriera inter-nazionale nel mondo del cinema. Ed è

questa la strada percorsa, tra gli altri, da Giulia Marletta, torinese che sulla costa Ovest degli Usa gestisce due società (Giulia Marletta Film e Revolution Rising), che si occupano di produrre e sviluppare fi lm e serie tv per il mercato inter-nazionale.

Domanda. Come è nata l’avventura Oltreo-ceano?

Risposta. Dopo il liceo classico a Torino e una breve parentesi all’accademia di belle arti di Düsseldorf, mi sono trasferita alla New York University, dove ho conseguito la laurea in regia e produzione cinematografi ca. È stata un’espe-rienza utilissima per capire come si costruisce una sceneggiatura, una drammaturgia o regia, le regole del montaggio e tutti gli altri elementi che ruotano intorno al mondo della pellicola.

D. Da qui il salto verso il mondo del lavoro?R. Ho cominciato la carriera come regista e

produttrice di video musicali, spot e corti a New York. Lavoravo molto nel mondo dell’hip hop, che alla fi ne degli anni 90 stava esplodendo, e questo mi ha permesso di venire in contatto con artisti poi rivelatisi delle star, come Puff Daddy e Destiny’s Child. Tuttavia, dopo l’11 settembre

2001, c’è stato un crollo del mercato e ho deciso di trasferirmi a Los Angeles.

D. Che cosa fa concretamente un produttore?R. Si tratta di un mestiere molto più creativo

rispetto a quanto solitamente si creda. Almeno negli Stati Uniti la professione non riguarda solo la gestione della parte fi nanziaria, ma anche di quella creativa, a stretto contatto con gli sceneg-giatori e gli artisti. Inoltre, il mercato americano non è organizzato a compartimenti stagni, così riesco a lavorare allo stesso tempo sia con gli stu-dios, che con i distributori indipendenti.

D. Titoli famosi ai quali ha lavorato?R. «La Terza Madre», fi lm di Dario Argento,

cineasta con il quale sto lavorando a una serie televisiva negli Stati Uniti. Poi «My son my son what have ya done», in concorso all’ultimo festival di Venezia 2009, diretto da Werner Herzog e co-prodotto anche da David Lynch. Attualmente sto lavorando a «Wilde Salome»,diretto e interpretato da Al Pacino.

D. Quali sono a suo parere le carte giuste per fare carriera?

R. Il mercato del cinema è molto competitivo e sempre più internazionale. Al di là della predi-sposizione (o talento) occorrono molta costanza e un pizzico di fortuna.

D. Tornerebbe in Italia? R. Certo, resta sempre la mia patria.

Il percorso professionale di Giulia Marletta, da regista a produttrice

Stati Uniti e Los Angelesla Mecca dell’innovazione

La Puglia punta sul fon-do per le produzioni e il rientro dei cervelli. Va-lorizzare il patrimonio

artistico e culturale regionale, ma anche favorire il rientro degli arti-sti sparsi in Italia e all’estero. Sono i due obiettivi della Fondazione Apulia Film Commission, lancia-ta dall’amministrazione regionale due anni fa e che fi n qui ha ospitato un centinaio di produzioni tra lun-gometraggi, documentari, casting e cortometraggi. «Puntiamo sul cine-ma per sostenere una nuova forma di sviluppo locale: dalle ciminiere del passato alla soft economy di oggi», spiega Silvio Maselli, 34enne direttore della Commissione e vice-presidente delle Film commission italiane, nonché docente di Tecni-che delle produzioni audiovisive all’Università di Bari. «Le produ-zioni che ottengono i nostri fondi garantiscono di assumere almeno il 30% del personale tra quanti risie-dono o sono nati in Puglia. Questo ha importanti ricadute qualitative: i pugliesi che gravitano nel mondo

dello spettacolo possono lavorare con grandi artisti e, in questo modo, creare legami per future possibilità di collaborazione. Si tratta, inoltre, di un’opportunità per quanti negli anni scorsi si sono trasferiti al-trove». A questa iniziativa vanno aggiunte le ricadute indirette sul business dei territori che ospitano le riprese, sia in termini di consumi e spese da parte delle troupe sia di turismo. «Storicamente la Puglia vive di un turismo estivo», aggiun-ge Maselli. «La conoscenza dei luo-ghi storici e artistici assicurata dai fi lm consente di ampliare i confi ni stagionali, creando nuove oppor-tunità occupazionali». L’ultima no-vità della Commissione riguarda l’inaugurazione del Cineporto di Bari, un business center con uffi ci di produzione, spazi per mostre e installazioni.

L’esperienza della Fondazione Apulia

I film volànodi occupazione

Giovanni Oppedisano

Giulia Marletta

Silvio Maselli

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54 Lunedì 25 Gennaio 2010 C I D A

All’ordine del giorno l’armonizzazione delle tutele e la centralità del modello partecipativo

Dirigenti europei insieme a VeronaNel meeting verrà ribadito il ruolo centrale dei manager

Il 18 giugno prossimo, a Ve-rona, si terrà un convegno dal titolo «Il dirigente in Europa, elemento centrale

dello sviluppo». L’iniziativa, alla quale par-

teciperanno delegazioni pro-venienti da 20 paesi è stata organizzata dalla Cec (Con-fédération européenne des ca-dres) e dalla Cida per fare il punto sulla fi gura del dirigente in Europa, sul suo ruolo nel gui-dare la ripresa, sulle linee evo-lutive della categoria e, infi ne, sulle strategie del sindacalismo delle alte professionalità.

Abbiamo chiesto a Giorgio Corradini, presidente della Cida, di illustrarci meglio le fi nalità del convegno e le sue modalità di svolgimento.

Domanda. Presidente Cor-radini, ci spiega il titolo del convegno «I dirigenti in Eu-ropa: elemento centrale dello sviluppo»?

Risposta. La complessità del contesto economico impo-ne alle aziende di affi darsi ad una dirigenza di alto livello. Al dirigente si chiede di coniuga-re la funzione di management con quella di una leadership focalizzata sullo sviluppo e sull’innovazione. La questione evolutiva di come si confi gura il manager in Europa, di come vada riconosciuto, scelto e for-mato, di quanto e come vada valorizzato, sostenuto, valutato e retribuito, è attualissima ma-teria di rifl essione della comu-

nità scientifi ca internazionale ed è anche oggetto di interesse dell’Unione europea. D’altra parte, se si parte dall’assunto che l’andamento di un’azienda dipende anche dalle autonome decisioni del suo management, coloro che dirigono un’impresa è come se governassero in nuce lo sviluppo stesso dell’intera economia europea.

D. Nelle sue parole traspare evidente un certo orgoglio nel rappresentare la voce di una ca-tegoria che pure è spesso ogget-to, non solo in Italia, di attacchi e di critiche. Conferma questa impressione?

R. E’ vero, sono orgoglioso di rappresentare i dirigenti. Le critiche mosse alla categoria sono strumentali; esse confon-dono più o meno in buona fede, pochissimi top manager con la stragrande maggioranza dei dirigenti che rappresentano, invece, i pilastri dell’economia italiana ed europea. Per diven-tare dirigenti occorrono, oltre a conoscenze e competenze spe-cifi che, e ad una buona cultura generale, le doti di leadership per motivare e dirigere i col-laboratori, per incoraggiare il lavoro di squadra. Il ruolo di un dirigente consiste nel fis-sare e rivedere gli obiettivi del personale nel quadro della pia-nifi cazione delle attività e delle strategie globali dell’impresa. Altre qualità fondamentali di un dirigente sono un’eccellente attitudine ai rapporti interper-

sonali e la capacità di comuni-care e negoziare. Ecco perché sono fi ero di rappresentare i di-rigenti. La loro funzione, spesso sottovalutata, è di fondamenta-le importanza per il progresso dell’intera società.

D. Quali sono secondo lei, i terreni comuni per un impegno a livello europeo che diffonda la managerialità?

R. Il primo che mi viene in mente è quello per la formazio-ne del dirigente. A mio parere, servirebbero innanzitutto, ini-ziative comuni fi nalizzate a pro-muovere l’utilizzo di sistemi di e-learning capaci di integrare l’offerta formativa erogata con metodi tradizionali. Penso a un modello da proporre in Europa per coinvolgere e collegare di-rigenti con funzioni analoghe, operanti nelle diverse nazioni al fi ne di fornire loro un’omo-genea formazione. L’iniziativa potrebbe gettare le basi di un polo culturalmente vivace per l’adozione dell’e-learning a li-velli di eccellenza.

D. Che cos’altro si potrebbe fare in Europa per favorire l’im-missione di managerialità nelle imprese?

R. Un altro interessante cam-po di intervento per favorire la mobilità transnazionale è quel-lo delle armonizzazioni delle tutele. Una volta individuate le tutele aventi una diffusione generalizzata tra i dirigenti dei vari Paesi, si potranno indivi-duare i correttivi necessari a

favorire un’omogeneizzazione normativa che andrebbe ad agevolare la mobilità. Questi correttivi e queste migliorie le-gislative dovrebbero essere al centro del programma di lavoro della Cec nei prossimi anni. Gli enti che nei vari Paesi garanti-scono le tutele più diffuse tra i dirigenti, dovrebbero mettere a disposizione propri esperti per favorire il lavoro della Cec de-stinato a tradursi in una o più proposte, tutte aventi la fi nalità di costruire un quadro norma-tivo più favorevole (soprattutto sul piano fi scale) allo sviluppo di tutele espressamente tarate sulle esigenze comuni della di-rigenza europea.

D. Qual è il contributo che la delegazione italiana rappre-sentata dalla Cida porterà al convegno organizzato in colla-borazione con la Cec?

R. Come ho già detto, il con-vegno di Verona servirà anche a monitorare la disciplina lega-le e contrattuale del dirigente nei vari Paesi d’Europa. Per quanto ci riguarda porteremo la testimonianza del modello italiano di relazioni industriali che punta sulla bilateralità e sulla collaborazione, nel rispet-to dei rispettivi ruoli, tra le or-ganizzazioni datoriali e quelle sindacali. Sono profondamente convinto che il superamento delle contrapposizioni e della conflittualità gioverà a tutti. So che il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intende fa-

vorire la riforma delle relazio-ni industriali in una direzione auspicata anche dalla Cida e per questo motivo l’ho invitato a partecipare al convegno di giugno; spero vivamente che accetti la mia richiesta. Riter-rei infatti un suo intervento di grande signifi cato per l’intero movimento del sindacalismo dirigenziale europeo.

D. A Verona si parlerà anche del nuovo modello organizza-tivo delle organizzazioni della dirigenza?

R. Certamente. E’ un dovere delle associazioni di categoria tener conto delle mutate esigen-ze degli iscritti e trasformarsi di conseguenza. A titolo personale considero fondamentale per il sindacato non limitarsi all’as-sistenza delle fasce più deboli (che peraltro deve essere ov-viamente mantenuta e, anzi, rafforzata), ma occorre pun-tare anche ad agevolare, con appositi servizi da inventare, percorsi di carriera dinamici, scommettendo sul successo di una ripresa economica della quale la dirigenza ambisce le-gittimamente a essere una delle protagoniste.

La Cec associa a livello di paesi dell’Unio-ne europea le Confederazioni nazionali e le Federazioni europee di settore, rap-presentative di quei lavoratori che nelle

aziende e negli enti di tutti i settori economici e sociali, svolgono compiti che comportano par-ticolare responsabilità, alta competenza e pro-fessionalità nella guida e nella realizzazione degli obiettivi aziendali ed istituzionali. La Cec è stata riconosciuta dalla Commissione europea come organizzazione sindacale rappresentativa dei quadri e dei dirigenti in Europa. A questo titolo viene regolarmente consultata dalla Com-missione europea nel quadro del dialogo sociale e dell’applicazione del Protocollo sociale di Ma-astricht. Fa parte, infatti, a pieno titolo, insieme agli altri partner sociali europei, del Comitato permanente per l’impiego e il mercato del lavoro dell’Ue.

Le organizzazioni nazionali aderenti alla Cec sono: Cida (Italia), Cfe/Cgc - Confédération Française d’encadrement (Francia), Associa-tion on Chief Executive Offi cers (Grecia), Ula- Deutscher Führunqskräfteverband (Germania), Mpa- Managerial and Professional Staff Asso-ciation (Regno Unito), Ledernes Hovedorgani-sation-The danish Association of Managers and Executives (Danimarca), Cnc/Nck-Confédération Nationale des Cadres / Nationale Confederatie

v/h Kaderpersoneel (Belgio), Ccp - Confedera-ción de Cuadros y Profesionales (Spagna), WdF - Wirtschaftsforum der Fuhrungskrafte (Austria), Croma-Hrvatsko Udruzenje Menadzera i Podu-zetnika/ Croatian Managers’ & Entrepreneurs’ Association (Croazia), Lederne - Norges Arbejd-slederforbund (Norvegia), Ledarna-the Swedish association for managerial and professional staff (Svezia), Mas - Managers’ Association of Slovenia (Slovenia), Cuq- Confederazione Unitaria Quadri (Italia), Kadra- Porozumienie Zwiazków Zawo-dowychont (Polonia), Snqtb-Sindicato Nacional dos Quadros e Técnicos Bancários (Portogallo).

Le federazioni professionali che aderiscono alla Cec sono:

Aeca (assicurazioni), Fecec (settore bancario), Fict (trasporti), Fecc (costruzioni), Feccia (chi-mica), Fepedica (settore agroalimentare), Fecer (settore produzione energetica) Fedem (settore metallurgico), e Tic (settore tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione).

All’interno della Cec ci sono anche associazioni che svolgono la funzione di Osservatori, tra cui: Cma- Czech Management Association (Repub-blica Ceca), Menedzserek Orszagos - Szövetse-ge (Ungheria), Esha - European School Heads Association Association Européenne des Chefs d’Etablissement (Germania), Serbian Association of Managers (Serbia), Firas-Spp (Italia).

Della Confederazione europea fanno parte i principali paesi

Questi gli Stati generalidella dirigenza targata Ue

La mobilità transnazio-nale, che caratterizza in modo particolare le categorie a elevata pro-

fessionalità, ha indotto la Cec a promuovere, tra le diverse organizzazioni nazionali ade-renti un articolato questionario. I risultati - che verranno ela-borati sulla base delle risposte ottenute - oltre a costituire un importante contributo in termi-ni di informazione e di aggior-namento, serviranno a fornire elementi utili per approfondi-menti di carattere scientifi co e per la defi nizione delle scelte da compiere.

Un confronto sulle conclusio-ni dell’indagine si svolgerà a Verona il 18 giugno in occasio-ne di un importante convegno organizzato dalla Cec in colla-borazione con la Cida che, te-nendosi l’evento in Italia, avrà il ruolo impegnativo di padrona di casa. Il questionario è artico-lato sostanzialmente in tre par-ti. La prima servirà ad inqua-

drare le principali peculiarità del dirigente nei diversi paesi. Nella seconda si farà il punto sull’attività e sulle fi nalità delle organizzazioni rappresentative dei dirigenti. Nell’ultima serie di domande, infine, verranno delineate le possibili linee di evoluzione e di sviluppo. Lo scopo del questionario, quindi, non è semplicemente quello di effettuare una statistica o un mero monitoraggio della situa-zione in essere, quanto, piutto-sto, quello di comprendere le dinamiche in atto, per defi nire le prossime strategie. I dati e gli orientamenti emersi dal questionario saranno oggetto di un’approfondita analisi da parte di accademici di fama in-ternazionale.

La dirigenza di 20 paesi euro-pei, sulla base delle indicazioni che verranno dagli esperti, darà vita ad un dibattito sul futuro delle organizzazioni della diri-genza e, soprattutto, su quello della categoria.

Un questionario che viaggia in 20 nazioni

Una mobilitàtransnazionale

Pagina a cura diCIDA

Confederazione italiana

Dirigenti e Alte professionalità

Via Padova 41, 00161 Roma

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55Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 Gennaio 20A Z I E N D E

Il colosso internazionale prosegue il suo sviluppo e afi anca un centro ai quattro esistenti

Posto per 600 nel regno dell’outletUna nuova struttura McArthurGlen aprirà a Marcianise

Pagina a cura DI LAURA ROTA

Aprirà entro breve a Mar-cianise, in provincia di Caserta, La Reggia De-signer Outlet, realizzato

da McArthurGlen, fondata nel 1993 e prima in Europa nello sviluppo e gestione di Designer Outlet Centre, con altre quattro strutture in Italia, a Serravalle (Alessandria), Castel Romano (Roma), Barberino (Firenze) e Noventa di Piave (Venezia).

Circa 600 giovani, laureati e non, potranno così entrare in un mondo che offre una carriera nel marketing internazionale, a con-tatto con le tendenze più innova-tive del mercato.

Attualmente la società ha ol-tre 20 outlet, tra Regno Unito ed Europa continentale, Italia compresa, che ospitano comples-sivamente più di 1.800 negozi di 700 grandi marchi, in grado di attrarre oltre 65 milioni di visi-tatori l’anno.

«Stiamo selezionando il perso-nale per il centro di Marcianise», afferma Luigi Battuello, Ad di McArthurGlen in Italia. «Nei no-

stri quattro outlet italiani lavora-no più di 2.500 dipendenti, senza contare le migliaia di lavoratori esterni che prestano servizi nei vari centri commerciali. Il format continua a mietere successi ed è ancora in espansione».

I dati italiani sono veramente positivi: 12,5 milioni di visitatori complessivamente nel 2009 (+8% rispetto al 2008) e 545 milioni di euro di fatturato realizzato (+6% se si considerano i tre Designer Outlet attivi nel 2008, +10% se si comprende anche Veneto De-signer Outlet inaugurato nel settembre 2008) stimati per la chiusura dell’anno, e quasi 500 store distribuiti su 95 mila metri quadrati di superfi cie comples-siva.

La nuova struttura punta sul-la posizione strategica, a ridosso del casello autostradale Caserta Sud e di fronte al Centro Com-merciale Campania, sulla compe-tenza, l’esperienza e l’esclusività: la struttura sarà l’unica nel suo genere in questa regione, capace di attrarre la clientela dall’intero centro-sud.

Per la gestione del Centro le principali fi gure richieste sono:

un direttore e due retail mana-ger, provenienti dalla Gdo o da esperienze maturate con i gran-di brand, tenendo presente che in un outlet, durante i week end, bisogna reggere la pressione di 50-60 mila clien-ti, che diventano 70mila in tempo di saldi.

«Queste figu-re professionali sono nuove, come quelle dell’area marketing coope-rativo dell’outlet, che devono avere esperienza nel set-tore turismo, dal momento che una quota crescente di ricavi vengono realizzati con tu-risti extraeuropei che comprano, ma chiedono anche ospitalità», osserva Battuello, «ai quali si aggiungono migliaia di turisti italiani, perché sempre più persone trascorrono il week end negli outlet».

Gli altri profi li richiesti sono quelli di store manager, addetto

alle vendite, addetto al magazzi-no, e, per il settore alimentare, direttori e vicedirettori, cuochi, assistenti di cucina, addetti alla sala e baristi.

Il concept, che ha reso unici i Designer Out-let McArthur-Glen di tutta Europa, trova a La Reggia Designer Out-let un’ambien-tazione unica, dove l’amore per l’ambiente acquista un signifi cato fon-damentale. Ad essere partico-larmente valo-rizzati, infatti, non sono sol-tanto l’aspetto architettonico, ispirato allo

stile neoclassico di epoca Bor-bonica tipico della Reggia di Ca-serta, o la cura dei giardini con la sistemazione paesaggistica e ambientale circostante, ma anche e soprattutto tutte quelle soluzio-ni volte al risparmio energetico e

alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Il nuovo Desi-gner Outlet porterà un contributo allo sviluppo dell’occupazione a Marcianise ed al suo territorio. Il Centro comprenderà circa 100 negozi delle marche più prestigio-se della moda e del lusso, oltre a servizi, bar e ristoranti, parcheggi gratuiti e un’area gioco per bam-bini. Il progetto prevede una se-conda fase di lavori che porterà il Centro ad un totale di 26mila metri quadrati di superfi cie com-merciale con oltre 140 prestigiosi negozi.

Gli interessati all’opportunità possono inviare il proprio curri-culum vitae tramite il sito www.mcarthurglen.it/corporate, Sezio-ne Lavora con noi.

McArthurGlen intende facilita-re l’incontro tra personale qualifi -cato e i marchi presenti nei propri Designer Outlet italiani. Il curri-culum sarà così a disposizione dei singoli negozi, che provvederanno a visionarlo e a contattare gli in-teressati per un colloquio presso gli outlet del Gruppo. Dunque è possibile candidarsi anche per gli altri Centri presenti sul territorio nazionale.

A partire dal 2007 il Gruppo Ugf, congiunta-mente a un processo di profonda riorganizza-

zione, ha intrapreso un percorso di rinnovamento delle politiche del personale, puntando soprat-tutto su una più effi cace integra-zione dei due grandi comparti di cui si compone, quello assicura-tivo e quello bancario. Sono oltre 7mila i dipendenti che lavorano

nel Gruppo, di cui circa due terzi nelle società assicurative e un terzo in quelle bancarie. Nel corso del 2010 è prevedibile che il perimetro delle risorse uma-ne si ampli ulteriormente con una cinquantina di assunzioni, in funzione delle priorità che verranno individuate nel piano industriale triennale del 2010-2012 in elaborazione.

«Il Gruppo», afferma Giuseppe

Santella, direttore del persona-le, «punta ad accrescere la mo-tivazione, la responsabilità ed il senso di appartenenza dei pro-pri collaboratori, seguendo con particolare cura la vita profes-sionale di ciascuno». I numerosi progetti che interessano l’area delle Risorse umane ruotano so-prattutto intorno a queste linee tematiche: il costante incremen-to del patrimonio di competen-ze interne, grazie a signifi cativi investimenti nella formazione e nello sviluppo; l’arricchimen-to delle opportunità di crescita grazie a un’attenta politica di sviluppo professionale ed a una nuova politica delle mobilità in-terne, anche infragruppo; una selettiva politica di recruitment resa più incisiva ed effi cace, così da valorizzare ulteriormente il patrimonio delle professionalità già esistenti.

Il Gruppo elabora e promuove azioni volte al superamento de-gli ostacoli che possano impedire la valorizzazione del personale femminile. Anche le relazioni industriali puntano a sviluppa-re un dialogo sociale profi cuo e costruttivo. Oltre al rispetto del-le normative sulla sicurezza, il Gruppo favorisce condizioni di comfort e benessere per tutti i dipendenti.

Per candidarsi, www.unipolgf.it, Sezione Lavora con noi.

Continua il percorso di rinnovamento del gruppo Unipol

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Luigi Battuello

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56 Lunedì 25 Gennaio 2010 I L C A S O

L’obiettivo del giurista è meritorio e ambizioso, la riscrittura riguarda anche lo Statuto

Un codice del lavoro in 64 articoliIl lavoro di sintesi di Ichino non convince però Cazzola

DI PIETRO SCARDILLO

È notorio quanto sia com-plessa la normativa, che regola le varie tipologie del rapporto di lavoro.

La sua applicazione coinvolge non solo le parti direttamente interessate, lavoratori e datori di lavoro, ma anche un universo articolato di soggetti costante-mente coinvolti nella dinami-ca interpretazione dei codici e delle leggi di riferimento, quali sindacati, avvocati, associazioni imprenditoriali, magistrati, po-litici, studiosi e accademici del diritto del lavoro. La copiosa le-gislazione è una giungla, in cui si avventurano gli addetti ai la-vori senza mai poter contare su certezze interpretative, in pre-senza non solo di sentenze giu-diziarie, spesso contraddittorie tra di loro, ma anche di norme obsolete rispetto alla dinamica trasformazione del mondo del lavoro.

Il senatore Pietro Ichino, noto avvocato, docente universitario ed editorialista, si è fatto carico di riordinare l’intera materia del diritto del lavoro con criteri

rigorosi di semplifi cazione e di sintesi, riscrivendo le norme di pertinenza del codice civile, ag-giornandole sulla base dei nuovi indirizzi ormai consolidati. Ne è risultata una proposta di codice del lavoro estremamente coin-ciso in 64 articoli, che sostitui-scono i corrispondenti attuali del codice civile dal numero 2087 al 2134 e annulla contemporanea-mente più di cento leggi attualmente in vigore.

Parallelamente, è stato anche elabo-rato dal professor Ichino un progetto di legge sulla rifor-ma delle relazioni industriali, che in-corpora ed aggior-na in 16 articoli (dall’articolo 2063 al 2078 del codice civile) la normati-va dello Statuto dei Lavoratori del 1970, sulla base dell’esperienza applicativa, della giurisprudenza e degli orienta-menti dottrinari maturati in cir-ca 40 anni di vigenza legislativa. In questo documento vi è anche

l’allineamento della disciplina dello sciopero nel settore dei servizi pubblici essenziali agli ordinamenti dei più avanzati Paesi europei. Entrambi i dise-gni di legge sono stati depositati presso la Presidenza del Senato della Repubblica l’11 novembre 2009 con la prima fi rma di Pie-tro Ichino, seguita dalle fi rme di altri 53 Parlamentari.

«L’obiettivo di que-sto Codice del lavoro semplifi cato», dichiara Ichino, «è innanzitutto quello di disegnare il nuovo diritto del lavo-ro per il dopo-crisi: un ordinamento semplice e facilmente leggibile, per ridurre i costi di transazione e per atti-rare più facilmente gli investimenti stranieri; inoltre un ordinamen-to che possa essere applicato in tutto il

tessuto produttivo, e non sol-tanto in una metà di esso, come accade oggi. Infi ne, un ordina-mento più moderno, più vicino ai modelli della fl exsecurity nord-europea, capace di coniugare il

massimo possibile di fl essibilità per le strutture produttive con il massimo possibile di sicurezza per i lavoratori nel mercato. Non possiamo pensare di condannare ancora a lungo i nostri giovani al regime attuale di vero e proprio apar-theid, che li esclude e li mortifi ca».

Il risultato atteso è quello di un testo legislativo facilmen-te comprensibile da parte dei cittadini, che devono farlo vi-vere concretamente nella loro attività professionale quo-tidiana. Inoltre, la speranza di ridur-re i costi del co-pioso contenzioso sindacale, giudiziale ed extra giudiziale che appesantisce ed avvelena il mondo lavorativo. Ma non tutti condividono questa ottimistica prospettiva.

Ad esempio l’onorevole Giulia-no Cazzola, vicepresidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Depu-tati e noto esperto di previdenza

sociale, ci ha dichiarato che «il disegno di legge di Ichino costi-tuisce un grosso contributo ad aprire un ampio dibattito. E’ sicuramente uno stimolo intel-lettuale, ma ha poche possibilità

di successo perché è troppo ambizioso, in quanto la materia da regolamentare è troppo ampia e non può essere esau-rientemente conte-nuta in un numero così limitato di arti-coli.» L’augurio che possiamo fare ai responsabili della funzione aziendale delle Risorse uma-ne è che il tentativo di Ichino possa es-sere migliorato dal

dibattito parlamentare e della società civile, ma che non cada nel dimenticatoio delle occasioni perdute.

QUINDICINALE DI UNIVERSITÀ&RICERCA PRO

NUMERO 1

2009

www.milanofi nanza.itwww.milanofi nanza.itReg. al tribunale di Milano n.540 del 23-08-88. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Class Editori Spa, via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191. Concessionaria esclusiva: Class Pubblicità, via Burigozzo 8, 20122 Milano, tel. (02)58219524

Processo ai ranking Una ricerca europea mette in discussione i rating di Shanghai o del Times Higher Education che condizionano sempre più spesso i policy-maker

SOMMARIO

PAG. 2: Tutti i nomi di questo numeroDa Aiello a Zanghì passando per Frati, Decleva, Ornaghi, Milanesi, Gelmini e Napolitano: tutti i 150 nomi di questo numero.

PAG. 7: Guzzetti

(Fondazione Cariplo)«Per l’università e la ricerca faccio un quarantotto».

PAG. 12: La Finanza creativa

di MicroMega Tassare la pubblicità per finanziare gli atenei

Quantificare l’eccellenza universitaria. Misurare statisticamente i risultati

della ricerca e la qualità dell’inse-gnamento su scala internazionale. Selezionare alcuni indicatori sul-la base dei quali valutare gli ate-nei. Sono solo alcune tra le finalità dei ranking universitari cui politi-ci, rettori, giovani studiosi e aspi-ranti matricole fanno sempre più spesso riferimento per approntare politiche di riforma universitaria, indirizzare la propria carriera ac-cademica, decidere dove e perché immatricolarsi.Michaela Saisana e Béatrice D’Hombres, ricercatrici del Cen-tre for Research on Lifelong Le-arning del Joint Research Centre della Commissione Europea (sede di Ispra, Varese), hanno criticato

tori, dunque effettiva o presunta capacità di previsione.In Higher Education Ranking: Ro-bustness Issues and Critical Asses-sment. How much confidence can we have in Higher Education Ran-king? (http://crell.jrc.ec.europa.eu/Publications/CRELL%20Re-search%20Papers/EUR23487.pdf) contestano, in particolar mo-do, due ranking di fama mondia-le: il SJTU, promosso a cadenza annuale a partire dal 2003 dalla Shanghai Jiao Tong University, e il THES, edito a partire dal 2004 dal Times Higher Education Sup-plement. Ranking, a loro avviso, incapaci in alcuni casi di rendere conto del reale stato dei fatti.Lo studio europeo ruota quindi in-torno alla necessità di mettere alla prova SJTU e THES, di verificar-

I rapporti di forza EU-USPunto di partenza dell’indagine è l’emergere di una contraddizione. Tanto nella graduatoria a cura dell’Università di Shanghai quan-to in quella del Times, le universi-tà europee continuano a occupare una posizione subalterna: tranne rare eccezioni, si collocano nella parte mediana o finale della clas-sifica, uscendo a più riprese per-denti dal confronto con gli atenei americani. Eppure in Europa ci sono alcune ot-time istituzioni, meritevoli per tra-dizione, qualità della ricerca scien-tifica, innovazione e impatto nella sfera pubblica delle loro ricerche.Come spiegare questa asimme-tria?La risposta data dalle ricercatrici di Ispra è riconducibile a una molte-

di Lodovica Maria Zanet

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NUMERO 22009

Reg. al tribunale di Milano n.540 del 23-08-88. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Class Editori Spa, via Burigozzo 5,

20122 Milano, tel. (02)582191. Concessionaria esclusiva: Class Pubblicità, via Burigozzo 8, 20122 Milano, tel. (02)58219524

SOMMARIO PAG. 8: Tutti i nomi di questo numero:Da Aiello a Wilson, passando per

Ballio, Costa, Esposito e Vittorio, i 65 protagonisti di CampusPRO

PAG.10: L’accademia? Si comunica in trincea Nell’annuale convegno di Aicun, i tempi difficili della comunicazione universitaria

PAG. 14: Anticipazioni I Baroni

Esce per Feltrinel-li l’autobiografia-denuncia di un cervello in fuga.

PAG. 18: E il filologo abbatté il paradigmaCorrado Pettrocel-li: così ho rivoluzionato Bari

PAG. 22: Da

La lezione di AlmaLaureaLa presentazione dell’XI Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati, a Bari, il 12 e 13 marzo, è stata

l’occasione, per molti protagonisti del mondo accademico, di tornare a guardarsi in faccia e ragionare d

dure polemiche che hanno accompagnato il decreto 133 e la legge Gelmini.

Nella Sala degli affreschi del rettorato barese, è (finalmente) risuo

tà italiana, assunta ormai a paradigma dei guasti di

diamo conto, anche in questo ne segnatame t

Editoriale

di Lodovica Maria Zanet

Dottori di ricerca, alla recherche di un futuro Le menti migliori delle generazioni under 30 sono quelle che vivono con più

incertezza il loro domani. Dai Nuclei di valutazione d’ateneo un identikit dei

maggiori problemi. Con un destinatario preciso: il ministro Mariastella GelminiI l ministro chiama. L’Università

risponde. Mariastella Gelmini vuole mettere mano ai dottorati

di ricerca e gli atenei replicano con i Nuclei di valutazione d’ateneo (Nva) e le Scuole di dottorato.Per discutere l’attuale stato delle cose in Italia e proporre concrete modifiche ai percorsi dottorali, è sorto lo scorso 20 giugno il Grup-po di lavoro del Convui, Coordina-mento nuclei di valutazione delle università italiane, che ha recente-mente pubblicato il Rapporto sui dottorati di ricerca (www.unipd.it/nucleo/doc/GRUPPODILAVO-ROCONVUI-finale.pdf). I problemi cui dottorandi e dotto-

ri di ricerca devono oggi far fron-

te sono numerosi: giovani, o non più giovanissimi, che hanno deci-so, tra mille rischi e incertezze, di accedere alla migliore formazione oggi disponibile - la laurea docto-ralis - si trovano spesso penalizzati da una scelta di prestigio sulla car-ta (il dottorato è considerato «for-mazione di terzo livello»), ma nei fatti priva di adeguati sbocchi pro-fessionali in ambito accademico o lavorativo. Chiarire che cosa sia un dottorato, come dovrebbe diventare e quali modifiche meritino di es-sere introdotte per garantire una formazione d’eccellenza sono gli obiettivi che lo studio del Convui si propone. Avanzando alcune pro-poste concrete.

Corsi e scuole di dottoratoOggi sono due le modalità previste dalle università per organizzare o riorganizzare al proprio interno i percorsi dottorali. Esistono infatti corsi di dottorato a cui si stanno affiancando con sempre maggior frequenza scuole di dottorato: in quest’ultimo caso i dottorandi non sono affidati a un unico docente di riferimento ma - come in una scuo-la vera e propria - a più docenti e tutors.La distinzione tra corsi e scuole di dottorato non è tuttavia ben chiara sul piano operativo. Che cosa de-termina la specificità delle scuole? Il Convui avanza la richiesta di in-dividuare parametri che permettano

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NUMERO 3

2009

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SOMMARIO

PAG. 4: Tutti i nomi

di questo numero

Da Aprea a Zecchino, passando per

Calzolari, Cuccurullo, Masia, Mi-

lanesi, Morcellini, Ornaghi, tutti i

126 protagonisti di CampusPRO

PAG. 5:

Terremoto,

scatta l’ora della

solidarietà

Dalla Crui e dai

singoli atenei, gara di aiuti per

L’Aquila e i suoi studenti

PAG. 6:

Governance e

reclutamento

ecco il Dm

In stand-by per il sisma abruzzese

ma già pronto il provvedimento per

rivedere le regole delle università

PAG. 8/10:

Ssis bozza

fra le polemiche

di Ottaviano Nenti, [email protected]

Abbandoni-lampo

Le ragioni e i rimedi

Quasi uno studente su cinque lascia entro il primo anno; in Europa neppure

uno su dieci... Perché? Colpa dell’università italiana? Dei ragazzi? Dei politici?

Ma soprattutto: che cosa si può fare per migliorare la situazione?

CampusPRO l’ha chiesto a docenti, rettori ed esperti d’orientamento in ateneo

Si potrebbe chiamare sindrome

da abbandono precox. Quello

di chi si iscrive a un ateneo, ma

entro il primo anno già lascia gli stu-

di. È nel passaggio fra il primo e il

secondo anno l’anello più debole del

sistema accademico italiano. È lì che

si disperde la gran parte degli iscritti

che alla laurea non arriveranno mai.

I dati pubblicati nell’analisi annuale

del Comitato nazionale di valutazio-

d l sistema universitario, rilancia-

f za mediatica

studente su cinque, poco meno del

19 per cento della popolazione uni-

versitaria italiana, lascia senza nem-

meno andare oltre l’anno d’esordio;

molti di loro senza neppure segnare

un esame sul libretto. Il bivio è spes-

so proprio al primo esame: se è un

flop, molti non si rialzano dal colpo

e cambiano strada.

Ma può un sistema di istruzione de-

stinato a forgiare le menti migliori

che reggeranno il Paese un domani,

permettersi questo scempio? Per-

hé accade e che cosa si può fare

domanda tanto

frontiamo il fenomeno italiano con

quanto accade dalle altre parti del

continente, indagine che Mario Re-

gini, pro-rettore dell’Università Sta-

tale di Milano, ha approfondito nel

suo volume appena dato alle stam-

pe Malata e denigrata. L’università

italiana a confronto con l’Europa,

Donzelli editore: in Francia lascia

al primo anno soltanto il 6 per cen-

to degli universitari, in Olanda l’8,

in Gran Bretagna l’8,6. La Spagna,

il Paese che più ci somiglia, si fer-

ma al 15 per cento, comunque qual-

che punto meglio di noi. Va ancora

peggio se confrontiamo l’altra estre-

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QUINDICINALE DI UNIVERSITÀ&RICERCA PRO

NUMERO 4

2009

Reg. al tribunale di Milano n.540 del 23-08-88. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Class Editori Spa, via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191. Concessionaria esclusiva: Class Pubblicità, via Burigozzo 8, 20122 Milano, tel. (02)58219524

SOMMARIO

PAG. 4: Tutti i nomi di questo numeroDa Aiello a Ziparo, passando per Calzolari, Moratti, Masia, Milane-si, Morcellini, Pelizzettia tutti i 73 protagonisti di CampusPRO

PAG. 4: La crisi? Lauree scientifiche e dottorato Nicola Vittorio, past-president di ConScienze lancia una proposta antirecessione

di Giampaolo Cerri, [email protected]

Scienziati & imprenditori? Questo fondo vi salveràAlcune fondazioni bancarie, una società di gestione, 100 milioni: TTVenture promette di tirar fuori i progetti dai cassetti dei ricercatori, finanziandone lo sviluppo industriale. Il venture capitalism per il trasferimento tecnologico

La notizia non è di quelle che possano passare inosserva-te, visti i tempi: 100 milio-

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QUINDICINALE DI UNIVERSITÀ&RICERCA PRO

NUMERO 5

2009

Reg. al tribunale di Milano n.540 del 23-08-88. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Class Editori Spa, via Burigozzo 5,

20122 Milano, tel. (02)582191. Concessionaria esclusiva: Class Pubblicità, via Burigozzo 8, 20122 Milano, tel. (02)58219524

SOMMARIO

PAG. 2 Tutti i nomi

di questo numero

Da Attaianese a Volpe, passando

per Cammelli, Di Liddo, Marzano,

Occhini, Pellegrini, Stella: ecco i

protagonisti di CampusPRO.

PAG. 4

PoliBa, l’ateneo

virtuoso, dalle

«basse tasse»

Il rettore, Salvatore Marzano,

spiega come il Politecnico

affronterà il futuro e traccia un

bilancio della sua guida.

PAG. 7/9

Sorpresa!

Il 3+2 funziona

Più laureati, più

regolari negli studi e

più giovani.

Ecco l’identikit dei nuovi dottori.

PAG. 12/13

Università? Promosse

con riserva

L’indagine Eurobarometro ha rac-

colto opinioni e desideri degli stu-

denti europei.

PAG 18/20

Europee, ora Di Pietro

fa molta accademiaMolta università nelle liste per Strasburgo: docenti e ricercatori in pista per un

seggio europeo. A sorpresa l’ex magistrato è la vera calamita, mentre il Pd manda

in pensione lo stereotipo dell’intellettuale organico di Paolo Fantauzzi, [email protected]

N on è vero che l’universi-

tà non goda in Italia della

necessaria considerazione

politica. Almeno a giudi-

care dalle candidature per le pros-

lezioni per il Parlamento di

di consenso su cui possono contare

i professori.

Fatto sta che i docenti in lizza per

la consultazione del 6 e 7 giugno

abbondano: tra i partiti in predica-

to di superare lo sbarramento del

4%, CampusPRO ne ha contati una

tina trasversale ai

atenei del Nord quanto da quelli del

Sud, a destra come a sinistra. Nessun

partito, a eccezione della Lega, si è

sottratto a questo principio. Partico-

lare predilezione hanno riscosso le

facoltà di Medicina, con sette can-

didature, probabilmente per la no-

toria capacità di raccolta di voti che

i medici sono in grado di produrre:

tre vengono da Ostetricia e Gineco-

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QUINDICINALE DI UNIVERSITÀ&RICERCA PRO

NUMERO 6 2009

Reg. al tribunale di Milano n.540 del 23-08-88. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Class Editori Spa, via Burigozzo 5,

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SOMMARIO PAG. 2 Tutti i nomi di questo numeroDa Ajani e Andreatta a Sanseba-stiano passano per Pelizzetti, Pro-fumo e Peroni: ecco i protagonisti di CampusPRO.

PAG. 10 L’outsider, il delfino e gli altriIl «chi è» dei nuovi magnifici rettori di

Firenze, Padova, Cagliari, Sassari, Ancona, Salerno. PAG. 12 Europee: al palo i prof candidati

Elezioni senza glo-ria per l’accademia italiana. I dubbi di Piero Lucisano.

PAG. 15Dottorato per le imprese piace in Europa

U

Rating: Torino di qualitàPolitecnico e Statale al top

T orino caput universitatis. Il rating 2010 della Guida all’Università di Campus

incorona la capitale sabauda co-me reginetta dell’accademia ita-liana. L’annuale classifica della pubblicazione che sarà in edico-la l’8 luglio prossimo e i cui da-ti sono stati anticipati anche da ItaliaOggi, vede gli atenei del capoluogo piemontese scalare i vertici.La Statale di Ezio Pelizzetti si aggiudica infatti la palma del mi-gliore fra i megatanei, ovvero con una popolazione studentesca su-periore alle 50mila unità mentre il Politecnico di Torino di Fran-cesco Profumo primeggia nella sezione delle università tecniche. Stilando un’ideale classifica as-soluta, entrambe le università so-no tra le prime dieci d’ItaliIdeale pe h

IL DISSENSO IN ATENEO FRA CAUSE ED EFFETTIManifestazioni in ribasso, proteste in rialzo. Nel Regno Unito le contestazioni degli studenti, spiega un’inchiesta del Times, seguono vie legali, come per i consumatori verso le aziende. E da noi che cosa succede? Il garante d’ateneo fa daparaf l i i

In edicola la Guida all’Università con la classifica «dalla parte dello studente». Fra i

megatenei, guida l’universita di Pelizzetti, fra i tecnici prevale Profumo. Trieste leader fra i

campus di media popolazione. Bocconi guida gli economici. I dubbi della Luiss di Giampoalo Cerri

ATENEI ITALIANI, 18 IN TRASPARENZA

Sono solo 18 le amministrazioni universitaria che applicano alle lettera la legge 69/2009 sulla trasparenza. La norma obbliga gli enti pubblici a rendere noti cv e retribuzioni dei dirigenti ma molti atenei, anziché richiamare i dati nelle homepage dei siti, scelgono di inserirli nelle pagine interne. Alcune università oscurano poi la remunerazione del direttore amministrativo. Tre quelle ancora inadempienti. Lo rivela il nuovo numero CampusPRO, sfogliabile su Campus.it, che offre anche la graduatoria dei manager accademici più pagati e unʼintervista a Enrico Periti, direttore del Codau, il Convegno dei direttori e dirigenti delle università italiane.

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02 58219734

QUINDICINALE DI UNIVERSITÀ&RICERCA PRO

NUMERO 1

2010

SOMMARIO

PAG. 4Tutti i nomi di questo numeroDa Adamo a Zanei, passando per Bassi, Brunetta, Morcellini, Periti (foto) e Profumo, tutti i protagonisti di CampusPRO

PAG. 9Concorsi, la mappa di quelli a rischioI ricercatori precari sul piede di guerra per le selezioni bandite ancora con le regole che non tengono conto delle norme gelminiane. Ecco, ateneo per ateneo, quelli che potrebbero saltare

PAG. 14Dottorati, perché non si cambiaConvui, scuole, Crui: tan-te ricette, fra cui il Phd d’impresa, per il +2 che manca ancora. Ma la ri-forma rimane al palo.

PAG. 18 E il banchiere finanziò la ricercaLa fondazione Harvard-Armenise, nata dalla volontà del conte Auletta, sos t i ene i g iovan i ricercatori nel mondo

PAG. 24Domus Academy verso BaltimoraIntervista alla presidente Maria Grazia Mazzocchi della scuola milanese di moda e design, prima dell’acquisizione da parte della Laureate Inc

PAG. 26Doha, l’idea di una formazione apertaDiario di Stefano Blan-co (Collegio di Milano) dal meeting della Qatar Foundation

Chi ha paura dello stipendio online? L

’Operazione Trasparenza consente di lanciare uno sguardo a un mondo, quello della dirigenza univer-sitaria, troppe volte dimenticato dagli osservatori delle cose accademiche. La burocrazia d’ateneo ha fa-ticato a lungo prima di avere consapevolezza di sé e della propria importanza. Per molti anni, peraltro,

i docenti hanno imposto agli amministrativi, anche nelle loro più alte istanze, una funzione quasi notarile: i direttori erano chiamati a far quadrare, in punta di diritto, le azioni decise dai rettori. Un momento di fulgore, i capi-amministrazione lo vissero con l’introduzione del dpr 29 del 1993, che separava nella P.a. il potere di indirizzo, della politica, da quello gestionale, della dirigenza.In alcuni atenei, i dirigenti interpretarono la norma come il possibile via libera a un ruolo di amministratori at large: rettori e senati, dissero, indichino gli obiettivi strategici, a come raggiungerli penseremo noi. Posizione che creò quasi un nuovo modello dirigenziale, arrivando a spaccare lo stesso Codau. Successivamen-te i direttori «rientrarono nei ranghi», tornando ad occuparsi di «efficienza ed efficacia», di oliare la macchina amministrativa, di migliorare le procedure e di innovare i processi. La pax accademica si ricompose.Oggi la dirigenza propone manager di spessore. E non stupiscono affatto i livelli retributivi resi noti. Sorprende piuttosto che siano poco correlati alla grandezza degli atenei, alla complessità degli stessi e ai risultati conseguiti. Così come fa specie che, nel 2010, alcune amministrazioni si facciano scudo di interpretazioni normative degne dell’ultimo leguleio, di fatto opponendosi o facendo melina all’autentica trasparenza amministrativa.

Editoriale

Operazione Trasparenza APPLICAZIONE DOLCE

Una legge, la 69/2009, che ha fatto parlare molto di sé. Il suo ispiratore, Rena-to Brunetta, ne ha fatto un

cavallo di battaglia. «Gli stipendi dei

Solo 18 atenei scelgono di seguire in toto Brunetta e la sua norma. Molte università evitano di richiamare i dati nelle homepage dei portali. E alcune amministrazioni oscurano i direttori interpretando la legge in senso restrittivo. Il commento di Enrico Periti (Codau)di Gabriele Cavallaro, [email protected]

servizi alle pagine 2/7

dirigenti dello Stato devono essere pubblici», aveva detto, predisponen-do anche un logo da apporre ai vari portali della P.a., consentendo al na-vigatore una rapida individuazione

delle informazioni. E gli atenei ita-liani? L’applicazione è stata talvolta pedissequa, talvolta...creativa.

IDONEITÀ NEGATE,L’ECCELLENZA TEDESCA NON CONTA IN ITALIA

Storia di Angelo Rubino, studioso al top a Berlino, che ha chiesto invano una cattedra da noi. Ora che la Corte europea gli ha detto no, spera nella Gelmini

a pagina 12

PARLA MR. AQUIS,SIAMO LA COSCIENZA CRITICA DELLA CRUI

Intervista all’ex rettore Milanesi. Dopo Catania entreranno anche Udine e Genova. Dubbi sulla ripartizione dei 400 milioni della Finanziaria

a pagina 8

Pietro Ichino

Giuliano Cazzola

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/codice+lavoro

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Page 45: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

57Lunedì 25 Gennaio 2010

INFINITE OPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Offro

PPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONEPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Lavoro

Abbigliamento

Toscana

ModellistaOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca modellista con esperienza per azienda abbigliamento donna sita in Prato. Si richiede esperienza nella preparazione di cartamodelli, capi spalla e sviluppo taglie. Utilizzo Cad Investronica. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Agenti e Rappresentanti

Lazio-Lombardia

Agenti plurimandatariLa nostra azienda cliente è un’esclusivi-sta di un noto brand internazionale di alta bigiotteria e articoli da regalo ci ha inca-ricato di ricercare 2 agenti plurimandatari per la Lombardia (Rif. C09.417) e agenti plurimandatari per Roma, Latina e Viter-bo (Rif. C09.422) che, rispondendo alla direzione aziendale, dovranno sviluppare il business nel territorio di competenza e fidelizzare la clientela acquisita. Deside-riamo incontrare candidature inserite nei seguenti settori al dettaglio: gioielleria, bigiotteria, profumeria, abbigliamento, pelletteria, estetica, arredo casa e articoli da regalo. Inserimento con mandato di agenzia e provvigioni interessanti. Sede dell’azienda: Ferrara. Inviare il curricu-lum a: [email protected], tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare il Rif. d’interesse.Sesvil

Liguria

Agente prodottilargo consumo

Potenziamento rete vendite Liguria azienda trentennale leader settore pro-dotti largo consumo per igiene e pulizia di alberghi bar ristoranti cerca agente introdotto/a idoneo/a coprire zona Impe-ria. Offriamo liquidazione mensile com-petenze rimborso spese forti possibilità guadagno. Tel. 340.78.19.494.Il Secolo XIX

Lombardia

Agente plurimandatarioLa nostra azienda cliente opera nella produzione e distribuzione di additivi chimici, lubrificanti, componenti e attrezzature per il condizionamento e la refrigerazione, per il settore Hvac e automotive. Nell’ambito di un progetto di espansione sul mercato nazionale, desti-nato in particolare al prodotto “turafalle per impianti AC”, ai lubrificanti e ai pro-dotti chimici per la manutenzione degli impianti di condizionamento e refrigera-zione industriale, ricerca un/una: agente plurimandatario per la Lombardia che dovrà sviluppare il business nel territorio di competenza, promuovendo i prodotti, ricambi, componenti e attrezzature per la refrigerazione e il condizionamento. Desideriamo esperienza commerciale maturata nel settore dei componenti e at-trezzature per impianti di refrigerazione

e condizionamento. Sede dell’Azienda: Provincia di Brescia. Inviare il curricu-lum a: [email protected] tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C10.430.Sesvil

AgentiAzienda con esperienza trentennale, cerca agenti a cui affidare la propria clientela costituita da grandi e medie industrie. Offriamo portafoglio clienti, alte provvigioni, formazione e assistenza continua. Zona Brescia, Bergamo. Tele-fonare Golmar spa 0307705056.Giornale di Brescia

Agenti per finanziariaOpenjob spa, filiale di Brescia, ricerca agenti per società finanziaria di Vi-gevano. Requisiti richiesti: diploma, preferibile esperienza in analoga po-sizione (conoscenza mutui e cessioni del quinto), ottima conoscenza pc, disponibili all’apertura di partita Iva e iscrizione Enasarco. Preferibile residenza in zone limitrofe. Per informazioni: tel. 030/2944076 fax. 030/2944343 - E-mail: [email protected]

Agenti per società finanziariaOpenjob spa, filiale di Brescia, ricerca agenti per società finanziaria di Brescia.

Requisiti richiesti: diploma, esperienza in analoga posizione (conoscenza mutui e cessioni del quinto), ottima conoscenza pc. Per informazioni: tel. 030/2944076 fax. 030/2944343 - E-mail: [email protected]

Coordinatore e agenti mercato elettrico

Erg Power & Gas società del gruppo Erg ricerca per la propria agenzia di Brescia un coordinatore per lo sviluppo del mercato elettrico e agenti pluri o mo-nomandatari ambosessi con esperienza (L 903/77 e successive integrazioni e modifiche) per inserimento all’interno della propria struttura commerciale. Si richiede esperienza nel settore e ottime capacità relazionali. Offriamo piano provvigionale altamente incentivante con bonus obiettivo variabile. Per contatti Mosca Srl tel. 0309748950.Giornale di Brescia

Alberghiero

Liguria

Personale da qualificareAlberghi prestigiosi in Genova, ricercano tramite selezione specifica/percorso for-

mativo, personale da qualificare nel ramo gestionale, amministrativo, ricevimento. Ottima occasione di lavoro mediante stage operativo in strutture alberghiere. Tel. 010.58.09.98.Il Secolo XIX

Lombardia

Personale alberghieroCastello di Casiglio, hotel ristorante - Erba ricerca per ampliamento organi-co: cuochi e camerieri con esperienza pluriennale; addetti al ricevimento conoscenza 2 lingue straniere con espe-rienza. Astenersi persone senza requisiti richiesti. Inviare curriculum a: [email protected] oppure al fax 031.629649.La Provincia di Como

Amministrativi

Emilia-Romagna

Impiegato/a amministrazione

e commercialeDitta cerca impiegato/a per ammini-strazione e commerciale da inserire nel proprio organico preferibilmente resi-dente zona Castelvetro P.no - Monticelli

d’Ongina (Pc). Inviare curriculum all’in-dirizzo mail: [email protected]à

Liguria

Impiegata/o amministrativa/o

Concessionaria V.I. & Commerciali Italia Area Nord-Occidentale ricerca per la sua filiale di Genova Campi un impiegata/o amministrativa/o gradita esperienza nel settore automotive. In-viare curriculum vitae a [email protected] con autorizzazione Dlg 196/03.Il Secolo XIX

Impiegata/o esperienza amministrativa

Azienda leader nel suo settore cerca per la sede di Novi Ligure impiegata/impiegato con esperienza amministra-tiva per ufficio contabilità. Il candidato, alle dipendenze dirette del responsabile amministrativo finanziario, avrà matu-rato buone conoscenze informatiche ed una discreta conoscenza della lingua inglese. Si prega inviare dettagliato curriculum a: [email protected] Secolo XIX

tivo, personale da qualificare nel ramogestionale, amministrativo, ricevimento.

I SETTORIbb lbbigliamento 57genti e Rappresentanti 57i R i 57

g

berghiero 57g ppgg ppg pp

mministrativi 57i i i i 57g

hrchitetti 58rredatori 58d i 58ssicurazioni 58ologia e Chimica 58l i Chi i 58all center 58

ggg

ommercio 58i 58l d l lonsulenti del lavoro 58

ontabilità 58bili à 58ll dontrollo di gestione 58

ottori commercialisti 59i i li i 59g

d ldilizia 59nanza 5959eometri 59rafici web 59fi i b 59

mport-Export 59formatica 59f i 59p pp p

gegneri 59gegneri/Periti 59i/P i i 59g g

gali 59g ggg gg

ogistica 59i i 59gg

anager 59g

arketing e commerciali 59k i i li 59ggg

eriti 62g

oduzione 62d i 62lualità 62

agionieri 62i i i 62gsorse umane 62g

storazione 63i 63anità 63egreteria 63i 63gcnici 63g

ssile 63il 63asporti 63rismo 63i 63

p

denditori 63

d’Ongina (Pc). Inviare curriculum all’in-dirizzo mail: [email protected]

LE OFFERTEcontabile/responsabile ammi-

nistrativo, addetta alla conta-bilità condominiale, addetto al recupero crediti, help desk lingua olandese, danese o polacco, operatori per gestio-ne chiamate inbound, inge-gnere idroelettrico o energia/ambiente, funzionario tecnico commerciale, progettista mec-canico, responsabili ammini-strativi, receptionist uso ingle-se, tessitori esperti su telai per Randstad

commercial manager, respon-sabile della filiale italiana, agenti plurimandatari per Se-svil

ingegneri gestionali, addetti gestione tecnica aziendale, commerciale interno, addetti alla contabilità generale, ela-borazione busta paga, impie-gata per società finanziaria, agenti per società finanziaria, ingegneri, contabili, respon-sabili temporary shop, pro-grammatore macchine Cnc, commerciale export, ammini-strativi, addetti ufficio com-merciale Italia/estero, model-lista, ingegneri meccanici ed elettronici, geometri, respon-sabile ufficio tecnico, laureato in scienze multimediali, dise-gnatore/programmatore Cad Cam per Openjob

e condizionamento. Sede dell’Azienda:Provincia di Brescia Inviare il curricu

Requisiti richiesti: diploma, esperienzain analoga posizione (conoscenza mutui

matges

AbAbAgAAAl

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AmAAArArAAAsBioBiCaCoCCoCoCCoDoDdEd

FinFiGeGrGImInfI fIngIngI

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Legg

LoLMMMMPePrPQRaRRisRisRiSaSeSTTeTeTTTraTuTVVe

Presso alcune società di grandi dimensioni, nella valutazione di candidati per posizioni che implichino incarichi di massima fiducia, le referenze potrebbero rivelarsi fondamentali alla scelta e sarà probabile che esse vengano prese in considera-zione dai selezionatori. Nelle suddette circostanze, verrà ri-chiesta la compilazione di un elenco di nominativi di ex titolari e superiori che potrebbero essere contattati dai responsabili della selezione. Dovremo, quindi, indicare i recapiti telefonici e/o gli indirizzi di posta elettronica delle persone segnalate, in modo da favorire un eventuale scambio di informazioni, durante il quale sarà verificata l’attendibilità di alcune nostre affermazioni, la nostra affidabilità e competenza professiona-le. In ogni caso, le referenze non verranno considerate un fat-tore di primaria importanza nella valutazione del candidato, in quanto il selezionatore darà per scontato il fatto che siano forniti esclusivamente i nominativi di persone che esprimano pareri positivi su di noi.A meno che l’annuncio di lavoro non lo espiciti chiaramente, l’inserimento delle referenze nel curriculum vitae non sarà necessario, soprattutto nella fase iniziale della ricerca del la-voro. Soltanto qualora l’azienda le ritenesse utili, dovremo indicarle in calce alla lettera di presentazione o su un foglio a parte, annotando, per ciacun professionista menzionato: nome, cognome, recapiti (compresa l’e-mail aziendale), posi-zione ricoperta e ragione sociale dell’azienda di appartenenza. Sarà necessario, ovviamente, avvisare le persone coinvolte della possibilità di essere contattate e dei motivi per i quali si richieda loro una testimonianza, accertandosi della dispo-nibilità a fornire, per esempio, il proprio numero di cellulare. Una posizione equlibrata e saggia potrebbe rivelarsi quella di «presentare chi possa presentarci» una volta sostenuto e concluso positivamente il primo colloquio, ricordando che re-steranno fattori fondamentali, in ogni fase della selezione, la consapevolezza della propria professionalità e il nostro bagaglio di esperienze.

Angelo Boccato - [email protected]

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Ecco chi mi presenta

OFFROLAVORO

I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalarele proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax

o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] 02/58317598

L’informazione in tempo reale

SUL VIDEOCENTER

WWW.ITALIAOGGI.IT

L’informazione in tempo reale

SUL VIDEOCENTER

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Page 46: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

58 Lunedì 25 Gennaio 2010 O F F R O L AVO R OResponsabile

amministrativo/aEdiliziacrobatica Italia, azienda leader sul territorio nazionale, ricerca per la sede centrale di Genova, responsabile amministrativo/a, richiesta esperienza pluriennale nella mansione età 35/45. CV. a: [email protected] Secolo XIX

Lombardia

Assistente amministrativo/logistico

Azienda di product design e import-export cerca assistente amministrativo/logistico. Richiedesi ottimo inglese, gradito tedesco. Part-time 6 ore/full-time. Creanova srl [email protected] Provincia di Como

Piemonte

Contabile/responsabile amministrativo

Randstad Italia, per solida azienda, parte di un noto gruppo multinazionale, e operante nel settore dell’illuminotecnica, ricerca un contabile/responsabile ammi-nistrativo con solida esperienza pregres-sa. La risorsa verrà inserita nell’ufficio amministrativo dell’azienda che attual-mente è composto da 3 persone e si occuperà di gestire tutti gli aspetti legati alla contabilità dell’azienda (fino al bi-lancio escluso), sotto la supervisione del controller di gestione della capogruppo. Nel dettaglio gestirà: fatturazione attiva e passiva, prima nota, scritture di rettifica e ammortamento (supporto), adempimenti fiscali (F24 ecc.), preparazione di tutta la documentazione per la stesura del bilan-cio. È richiesto diploma in ragioneria o laurea in economia, esperienza pregressa in ambito contabile, solide competenze tecniche in relazione ai compiti sopra citati, conoscenza buona della lingua in-glese, ottime doti relazionali, flessibilità, adattabilità dinamismo. Offresi contratto a tempo determinato di un anno volto all’assunzione a tempo indeterminato. Inviare il curriculum a [email protected]

Responsabile amministrativoRandstad Italia - Specializzazione Finan-ce & Administration, ricerca un respon-sabile amministrativo. La risorsa verrà inserita all’interno di un’azienda settore metalmeccanico di circa 40 dipendenti e dovrà coordinare e gestire l’ufficio amministrativo e farà da interfaccia con il commercialista e la casa madre tede-sca. Si occuperà in prima persona della contabilità generale, della tesoreria, del bilancio e delle reportistiche periodiche. Si richiede diploma di ragioneria/lau-rea, esperienza pluriennale in analoga mansione; ottima conoscenza di Excel. Zona di lavoro: Torino Nord - vicinanze Pianezza. Inviare il curriculum a [email protected]

Toscana

Impiegati amministrativiOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca impiegati amministrativi per azienda di Prato. Si richiede esperienza nella man-sione: registrazione fatture prima nota e banche. Si richiede conoscenza buona (principalmente scritta) della lingua inglese. Preferibile Laurea in economia anche di primo livello. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Architetti

Liguria

Architetto/ingegnereArchitetto/ingegnere studio tecnico seleziona per singoli incarichi di pro-gettazione. Inviare il curriculum al fax. 0185.54.508.Il Secolo XIX

Trentino-Alto Adige

Responsabiledella filiale italiana

Il nostro cliente è una società internazio-nale austriaca con filiale anche in Italia (Bolzano), operante nel settore dei siste-mi di coperture e facciate in alluminio riciclabile, ci ha incaricato di ricercare un responsabile della filiale italiana che avrà il compito di sviluppare in autonomia le attività di vendita al fine di perseguire gli obiettivi aziendali, coordinando persone e mezzi. Desideriamo incontrare can-didature preferibilmente con laurea in architettura, con esperienza professionale maturata in ruoli di responsabilità e in settori affini. Indubbie capacità organiz-zative, commerciali e gestionali, nonché una buona conoscenza della lingua tedesca completano il profilo. Sede di lavoro: Bolzano. Inviare il curriculum a: [email protected] tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C09.411.Sesvil

Arredatori

Lombardia

Arredatori d’interniChateau d’Ax, azienda leader nel set-tore arredamento, ricerca per il nuovo punto vendita di Orio al Serio arredatori d’interni. Si richiede disponibilità imme-diata e una consolidata esperienza nella progettazione e vendita delle cucine. La ricerca è rivolta ad ambosessi. Conse-gnare il curriculum con una fototessera a: Chateau d’Ax Spa, Via Portico Orio al Serio (Bg). Inviare curriculum allegando una fototessera a: Chateau d’Ax Spa, Via Parini, 8, 22069 Rovellasca (Co).L’Eco di Bergamo

Assicurazioni

Liguria

Addetta emissione contrattiAssicurazioni, agenzia cittadina ricerca figura impiegatizia addetta emissione contratti. Richiesta esperienza. Inviare il curriculum a [email protected] Secolo XIX

Collaboratori sviluppoarea commerciale

Ina Assitalia agenzia generale Savona seleziona collaboratori per pianificazione e sviluppo area commerciale. L’obietti-vo è formare professionisti del settore previdenziale assicurativo in grado di soddisfare le esigenze della clientela e garantire soluzioni personalizzate di elevata qualità. Immediata formazione certificata retribuita con inserimento in azienda, costante aggiornamento, suppor-to di personale qualificato. Ricerchiamo laureati/diplomati, età 25-35 anni, con spiccata mentalità imprenditoriale, buona dialettica, fortemente motivati a costruire la propria professionalità in azienda le-ader del mercato assicurativo. Inviare il curriculum a: [email protected] oppure telefonare 019.82.19.28.Il Secolo XIX

Juniors sales professionale client assistant

Marchio di Alleanza Toro spa. Selezio-niamo juniors sales professionale client

assistant per le sedi di Genova - Savona e Provincia. Sei dotato di buona capacità relazionale e con una spiccata sensibilità commerciale, vuoi lavorare in una grande Azienda in grado di offrire un portafoglio clienti, il costante supporto di professio-nisti e la concreta possibilità di diventare dipendente? Se hai queste caratteristiche e cerchi lavoro, o hai deciso di impegnare anche solo parte del tuo tempo in un’at-tività redditizia. Invia il tuo curriculum vitae a [email protected] o al fax 02.62.36.70.30. Agenzia Generale di Genova Via D. Fiasella 6/3 16121 Genova - Agenzia Generale di Savona, Via Piave 1/7 17100 Savona.Il Secolo XIX

Biologia e Chimica

Lombardia

Laureato in CtfPrimaria azienda chimica, situata a circa 10 km dal centro di Bergamo, per potenziamento del proprio laboratorio applicazione prodotti, cerca per la propria sede di Levate (Bg) un giovane laureato in Ctf, farmacia o chimica pura. Il candidato ideale è un giovane laureato con buona conoscenza della lingua ingle-se, sufficiente conoscenza dei principali sistemi informatici e spiccata attitudine a lavorare in team. Si offrono assunzione nel Ccnl chimici e inquadramento di legge. Inviare il curriculum (preferibil-mente via e-mail) a: [email protected]’Eco di Bergamo

Call center

Liguria

Addetti telemarketingAddetti telemarketing società di servizi ricerca. Richiesta esperienza, conoscenze informatiche, capacità di organizza-zione e buona dialettica. Offresi fisso più incentivi. Inviare C.V. via fax allo 010.601.67.44 o mail: [email protected] Secolo XIX

Responsabile call centere operatrice

Agenzia pubblicitaria cerca respon-sabile call center e operatrice. Fax 010.89.86.477. Email: [email protected] Secolo XIX

Lombardia

Operatori telemarketingCall center cerca personale da inserire come operatore telemarketing. Si pro-pone contratto con fisso garantito, for-mazione retribuita, massima flessibilità di orario. Per informazioni e chiarimenti chiamare lo 0303718151.Giornale di Brescia

Telemarketing e teleselling outbound

Operatrici telefoniche cercasi per inse-rimento presso agenzia Vodafone per attività di telemarketing e teleselling outbound. Orari flessibili, ottima retri-buzione, massima serietà, zona bassa Comasca. Richiedesi comunicativa, entu-siasmo. Indispensabile uso pc. Inviare il curriculum a: [email protected] - Rif. TLMKTG.La Provincia di Como

Piemonte

Help desk lingua olandese, danese o polacco

Per importanti azienda di servizi Ran-dstad è stata incaricata di ricercare help desk in lingua olandese, danese o polac-co. Si richiede personale madrelingua (o equivalente) con buona conoscenza

dell’inglese; buona conoscenza dei principali sistemi informatici (MS Of-fice, internet, posta elettronica); titolo preferenziale la conoscenza di SAP. Si offre contratto full time, disponibilità a turni dalle 8 alle 20 (lun.-ven.). Sedi di lavoro: Torino sud. Inviare il curriculum a: [email protected]

Operatori per gestione chiamate inbound

Randstad - Specializzazione call center seleziona per azienda di outsourcing operatori per gestione chiamate inbound, a cui è stata indirizzata una mailing pro-mozionale, per fornire maggiori informa-zioni sui prodotti e servizi di assistenza tecnica relativa a veicoli commerciali, raccolta dati clienti con un forte approc-cio di promozione commerciale, indiriz-zando il cliente prospect verso la rete di dealer per un appuntamento. Si richiede disponibilità a giornata. È necessario essere in possesso di diploma di scuola superiore o equipollente e avere una buona conoscenza dei principali sistemi informatici (MS Office, internet, posta elettronica). Forte predisposizione alla promozione commerciale. I candidati dovranno essere: madrelingua cinese con ottima conoscenza del mandarino, buona conoscenza della lingua Italiana, parlata e scritta. Per informazioni e curriculum: [email protected]

Commercio

Liguria

Direttrice/direttore abbigliamento donna

Cercasi direttrice/direttore abbigliamento donna multibrand con forti attitudini organizzative e di vendita. Astenersi no esperienza. Inviare curriculum e foto a Casella 250/A, Publirama,16121 Genova.Il Secolo XIX

Lombardia

Responsabili temporary shopOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca 2 responsabili temporary shop con espe-rienza nel settore abbigliamento, per organizzazione punti vendita, gestione personale e prodotto. Automunite/i. Di-sponibili a orari giornalieri flessibili e a trasferte nel Nord Italia. Zona di lavoro: Molinetto di Mazzano (Bs). Retribuzione da stabilire in fase di colloquio. Possibi-lità di inserimento. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

Consulenti del lavoro

Liguria

Consulente e praticanteConsulente del lavoro cerca per inseri-mento in proprio studio collega anche neoabilitata/o. Cerca inoltre praticante veramente motivato all’attività profes-sionale. Scrivere: Rif. 17 - Publirama spa - Via Nino Bixio 19 - 16043 Chiavari.Il Secolo XIX

Contabilità

Liguria

ContabileAmministratori condominiali zona Bri-gnole selezionano contabile solo ottimo computer e fiscale. Scrivere Casella 248/A Publirama 16121 Genova.Il Secolo XIX

Lombardia

ContabileOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca un contabile con laurea e pluriennale esperienza nella gestione contabilità fino alle scritture di rettifica. Automunita/o. Disponibile a orari giornalieri e flessibili. Sede di lavoro: Gavardo (Bs). Retribu-zione da stabilire in fase di colloquio. Possibilità di inserimento. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

Contabile(categorie protette)

Contabile part-time categorie protette. Supporto ufficio amministrativo Camo-ter commerciale cerca. Sede di lavoro Saronno. Tel. 02.96701953.La Provincia di Como

Impiegato contabileDitta in Zingonia cerca impiegato conta-bile massimo 20 anni pratico Windows e Office anche primo impiego serio e vo-lenteroso di imparare. Telefonare Lucia orari ufficio. Tel. 334.34.92.010.L’Eco di Bergamo

Piemonte

Addetta alla contabilità condominiale

Randstad Italia - Specializzazione Finan-ce & Administration, ricerca un’addetta alla contabilità condominiale. La risorsa verrà inserita all’interno di un’agenzia immobiliare/amministrazione stabili e dovrà supportare la titolare nella gestione della contabilità legata ai condomini. Il candidato dovrà occuparsi di prima nota, inserimento fatture, ripartizione spese condominiali, gestione pagamenti/incassi, gestione cassa/banca. Si richiede diploma di ragioneria, esperienza di al-meno 2 anni maturata in analoga mansio-ne; ottima conoscenza di Excel. Si offre iniziale contratto in somministrazione, scopo assuntivo. Zona di lavoro: Torino. Inviare il curriculum a [email protected]

Toscana

Addetti alla contabilità generale

Openjob, agenzia per il lavoro, ricer-ca addetti alla contabilità generale per azienda di Calenzano. Si richiede esperienza nella mansione e capacità di gestione della contabilità fino alla stesura del bilancio. Preferibile laurea in economia e commercio. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Addetto/a contabilitàOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca un addetto/a contabilità per aziende clienti. Richiesta esperienza nella contabilità generale almeno fino alla prima nota e registrazione fatture. Gradita buona co-noscenza della lingua inglese. Richiesta esperienza nella mansione. Gli interessa-ti, ambosessi, possono inviare il curricu-lum a: Openjob spa, Filiale di Pontedera, Via I Maggio 116, 56025 Pontedera (Pi), tel. 0587 58186, fax 0587 213597, e-mail [email protected]

Controllo di gestione

Liguria

Laureato in economiaControllo di gestione: laureato econo-

Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del la-voro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di lavoro

evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, dovrà

semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente.

Guida all’uso di OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci

e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale e locale, sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale.

Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

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Page 47: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

59Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GeO F F R O L AVO R Omia esperienza in contabilità revisione controllo di gestione audit cercasi per spa multinazionale con sede Genova e controllate extraeuropee. Indispensabili lingue francese ed inglese, disponibilità a frequenti trasferte internazionali nelle filiali flessibilità dinamismo. Inviare il curriculum a [email protected] Secolo XIX

Dottori commercialisti

Lombardia

CollaboratriceStudio commercialista in Treviolo ricerca giovane collaboratrice da affiancare al titolare per la gestione organizzativa dell’ufficio e l’assistenza clienti. Costi-tuirà titolo preferenziale laurea in econo-mia e commercio. Inviare il curriculum [email protected]’Eco di Bergamo

Impiegato/a contabilee/o collaboratore/trice

Studio commercialisti Lecco ricerca: impiegato/a contabile e/o collaboratore/trice. Ottimo utilizzo Office e posta elettronica, tenuta contabilità ordinaria/semplificata e bilanci. Gradita esperien-za dichiarazione redditi, Iva: pratiche telematiche Cciaa e varie. Curriculum a [email protected] Provincia di Como

Edilizia

Lombardia

Geometra/architetto/ingegnere

Impresa edile immobiliare bresciana cerca geometra/architetto/ingegnere da assumere con contratto di collaborazio-ne. Con vecchie conoscenze e una nuova ricerca di studi tecnici/imprese edili immobiliari per preventivi, lavorando anche con una percentuale di permuta. 3337675131.Giornale di Brescia

Finanza

Liguria

Impiegati e agentiSoc. finanziaria ricerca impiegati per l’ufficio di Genova, e agenti per gestire dall’ufficio portafoglio Clienti e richie-ste on-line di finanziamenti. Inviare curriculum. Per impiegati: [email protected]. Per agenti: [email protected] Secolo XIX

Geometri

Friuli-Venezia Giulia

GeometraPer azienda nostra cliente del settore metalmeccanico ricerchiamo geometra, anche neodiplomato, da inserire in ufficio tecnico. È richiesta ottima conoscenza delle materie tecniche, ottima votazione scolastica e buona conoscenza Autocad 2D e 3D. Disponibilità immediata. Zona di lavoro: Roveredo in Piano. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Liguria

GeometraStudio tecnico seleziona un geome-tra massimo 29 anni. Gli interessati

possono inviare il curriculum al fax. 0185.54.508.Il Secolo XIX

Lombardia

GeometraAgenziapiù Spa cerca geometra per società ambito scavi, trivellazioni e cave con esperienza in progettazione e sicurezza. inglese ottimo, disponibile a trasferte anche all’estero e disponibilità immediata. Contratto iniziale a tempo determinato. Presentarsi in via Palma il Vecchio 65 a Bergamo o telefonare al numero 035.21.99.61. Aut. Min. N. 13/ I/ 0004284/03.01 del 25/03/2009 (facsimile privacy: www.agenziapiu.comL’Eco di Bergamo

Grafici web

Liguria

Webdesigner-graficoAzienda eventi cerca un giovane webde-signer-grafico mantenimento siti utilizzo Indesign/Freehand. Inviare Curriculum-foto all’indirizzo: [email protected] Secolo XIX

Import-Export

Liguria

Corrispondente ottimo inglese e russo

Affermata azienda ricerca per ufficio export corrispondente ottimo inglese e russo gradita esperienza vedere www.icotools.com inviando curriculum. Astenersi perditempo Casella 1312/Q Publirama 16149 Ge-Sampierdarena.Il Secolo XIX

Informatica

Lazio

Progettisti installatori software su plc

De Vincenzis, consulente del lavoro con delega FR00145FL della Fondazione consulenti per il lavoro cerca per impor-tante azienda cliente operante nel settore metalmeccanico della movimentazione e automazione industriale, 2 progettisti in-stallatori software su plc. In funzione alle capacità è previsto un periodo di addestra-mento in sede per poi essere disponibile ai viaggi e alle trasferte estero/Italia. Ruolo e competenze: sviluppo ed installazione SW su Plc Siemens S7 e Allen Bradley; competenze ed esperienza nel settore degli impianti di movimentazione; program-mazione Robot Fanuc e/o Motoman. La risorsa dovrebbe essere diplomata o lau-reata (perito, ingegnere informatico, inge-gnere dell’automazione, ingegnere elettro-nico ecc.), preferibilmente con esperienze professionali significative (saranno prese in considerazione anche risorse con poca esperienza). Buona conoscenza dell’in-glese. Conoscenze informatiche: gradite altre conoscenze tecniche di programma-zione, pc linguaggio di programmazione in Visual basic,.Net, C#, office, internet e posta elettronica. Età compresa tra i 25/45 anni. Risorsa dinamica con capacità relazionali e comunicative. Ovviamente disponibile ai viaggi ed alle trasferte. Si offre: contratto a tempo determinato / indeterminato, Ccnl metalmeccanico, re-tribuzione commisurata alle competenze, alle conoscenze ed alle capacità. Sede di lavoro: centro Italia. L’informativa privacy su www.fondazionelavoro.it nell’area ri-servata ai candidati / utenti non registrati. Il curriculum vitae dettagliato può essere inviato con Rif: PLC/SEL all’indirizzo e-mail: [email protected] Per info: tel. 393 9410542.De Vincenzis

Lombardia

Esperti informaticiGruppo 2F, azienda informatica settore formazione, seleziona per Como e provincia esperti informatici per amplia-mento organico. Ricerchiamo candidati automuniti, predisposti al lavoro in team. Richiesta disponibilità per 12 ore/setti-manali nella fascia pomeridiano/serale. Per colloquio in Como 02.67070766 dalle 10,30 alle 13,30.La Provincia di Como

Tecnico informaticoTecnico informatico. Centax Telecom ricerca programmatore con esperienza sviluppo Microsoft Dot.Net e Msql per assunzione full-time. Si richiedono due anni di esperienza. Sede di lavoro: Bergamo centro. Inviare E-mail: [email protected] oppure telefonare orari ufficio 035.803.22.22.L’Eco di Bergamo

Ingegneri

Liguria

Ingegnere meccanicoAssumesi in Genova neolaureato/a in ingegneria meccanica. Requisiti minimi: inglese, Cad, idraulica. Inviare curricu-lum Casella 1318/Q Publirama 16149 Ge-Sampierdarena.Il Secolo XIX

Lombardia

Giovani ingegneriAzienda metalmeccanica sita in Villa Carcina, con propria linea di prodotti per l’automazione di processo, cerca giovani ingegneri per inserimento im-mediato nel proprio ufficio tecnico di progettazione prodotto. Offresi sei mesi con contratto a tempo determinato ed eventuale assunzione a tempo indetermi-nato alla scadenza. Inoltrare curriculum con autorizzazione al trattamento dei dati personali alla Casella Numerica 392 - 25121 Brescia.Giornale di Brescia

Ingegnere o progettista meccanico

Ditta metalmeccanica cerca ingegnere o progettista meccanico. Inviare curri-culum a Casella Essepiemme Pubblicità N. 607 - 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

IngegneriOpenjob spa, filiale di Brescia, ricerca ingegneri per società di servizi settore telecomunicazioni. Requisiti richiesti: laurea in ingegneria elettronica e/o delle telecomunicazioni, gradita provenienza dal settore. Possibilità di assunzione diretta. Informazioni: tel. 030/2944076 fax. 030/2944343 - E-mail: [email protected]

Piemonte

Ingegnere idroelettricoo energia/ambiente

Randstad, per prestigiosa azienda ope-rante nel settore energia sita in Torino, seleziona laureati in ingegneria triennale, preferibilmente in ambito idroelettrico o energia/ambiente. Il ruolo sarà di sup-porto nella gestione degli aspetti tecnici degli impianti idroelettrici. Si richiedono esperienza nella gestione di cantieri, disponibilità ad interfacciarsi con le ditte esecutrici, competenze relative alla documentazione autorizzativa necessaria. Disponibilità a trasferte nel Nord Italia. Preferibile la conoscenza della lingua inglese e spagnola. [email protected]

Toscana

Diplomati e ingegneri meccanici

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca diplomati e ingegneri meccanici per aziende clienti settore metalmeccanico. Requisito fondamentale il possesso del titolo di studio, diploma o laurea in indirizzo meccanica. Disponibilità al lavoro su turni. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pontedera, Via I Maggio 116, 56025 Pontedera (Pi), tel. 0587 58186, fax 0587 213597, e-mail [email protected]

Ingegnere gestionaleOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca un ingegnere gestionale per azienda di Pistoia. Si richiede esperienza (almeno di anni) nella gestione della produzione: inserimento schede tecniche, avanzamen-to delle lavorazioni, razionalizzazione tempi e costi di produzione. Si valutano anche profili laureati in ambito mecca-nico ad indirizzo produzione/logistica. Gli interessati, ambosessi, possono in-viare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Ingegneri elettroniciOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca ingegneri elettronici neolaureati per azienda di Prato. Il candidato, in possesso di laurea quinquennale con votazione non inferiore a 100/110, dovrà occu-parsi della progettazione di sistemi per l’automazione industriale. Si richiede: conoscenza del disegno Cad 2d, Cad elettrico, conoscenza della lingua inglese e totale disponibilità a trasferte estere. Gli interessati, ambosessi, possono in-viare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Ingegneri meccaniciOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca ingegneri meccanici neolaureati in area meccanica calda per azienda di Prato. I candidati, in possesso di lau-rea quinquennale dovranno occuparsi delle macchine a fluido (turbine a gas e compressori) e del loro funzionamento. Saranno responsabili della configura-zione sw, del collaudo e della messa in servizio dei sistemi forniti. Si richiede: laurea quinquennale con votazione non inferiore a 100/110, conoscenza della lingua inglese e totale disponibilità a trasferte (in media 6 mesi l’anno). Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Ingegneri/Periti

Lombardia

Perito/ingegnere disegnatore meccanico

Aesys spa industria elettronica Seriate assume per l’ufficio tecnico progetta-zione: b) perito/ingegnere disegnatore meccanico di carpenteria leggera. È richiesta esperienza di almeno due an-ni. E-mail: [email protected] telefax 035.68.00.30.L’Eco di Bergamo

Perito/ingegnere elettronicoAesys spa industria elettronica Seriate assume per l’ufficio tecnico progetta-zione: a) perito/ ingegnere elettronico. È richiesta esperienza di almeno due anni. E-mail: [email protected] telefax 035.68.00.30.L’Eco di Bergamo

Perito/ingegnere elettrotecnico

Aesys spa industria elettronica Seriate assume per l’ufficio tecnico progetta-zione: c) perito/ingegnere elettrotecnico. È richiesta esperienza di almeno due anni. E-mail: [email protected] telefax 035.68.00.30.L’Eco di Bergamo

Legali

Lombardia

Neolaureata in giurisprudenza

Cercasi neolaureata in giurisprudenza, pieni voti, per tirocinio presso rinomato studio legale in Bergamo. Inviare curri-culum completo alla Casella Essepiemme Pubblicità n. 612- 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

Logistica

Lombardia

Impiegata/o di magazzinoOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca un impiegata/o di magazzino in posses-so di diploma o laurea, con esperienza. Lingue inglese/francese livello buono. Uso pc livello ottimo. Automunita/o. Disponibile a orari giornalieri flessibili e a trasferte. Sede di lavoro: Montichiari (Bs). Possibilità di inserimento. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

Responsabile magazzino immobili e clienti

Società immobiliare settore industriale ricerca responsabile Bergamo e provin-cia per gestione magazzino immobili e clienti. Richiesta iscrizione Albo agenti immobiliari. Inviare curriculum a: AD Immobili srl. Fax 035.43.77.457. E-mail: [email protected]’Eco di Bergamo

Manager

Lombardia

Manager - direttore industriale/operazioni

Ponzi spa ha sede nel centro di Milano è un’importante azienda nel comparto delle informazioni economiche/commer-ciali/creditizie. È una fabbrica di rapporti informativi per il mondo degli affari e la professione forense. Ricerca un manager - direttore industriale /operazioni. Scopo della posizione: assicura la competitività dell’assetto produttivo in termini di pro-dotti, costi unitari di produzione, livello di prestazioni e disponibilità dei prodotti, sovraintendendo le aree di produzione ovvero le attività produttive garantendo gli obiettivi di qualità e quantità nei tempi e sulla base dei costi stabiliti e garanten-do la conformità dei prodotti agli stan-dard fissati. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Ponzi Spa, Corso Monforte 9, 20122 Milano, tel. 0276002821, fax 0276002294.Ponzi

Marketing e commerciali

Emilia-Romagna

Commerciale esternoArcobaleno srl, specializzata in forni-tura e posa di pavimenti e rivestimenti e vendita di materiali edili, ricerca per la sede di Piacenza commerciale esterno. Si richiedono spiccate doti commerciali, predisposizione ai rap-

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Page 48: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

60 Lunedì 25 Gennaio 2010 O F F R O L AVO R Oporti interpersonali, grandi capacità organizzative, affidabilità, voglia di mettersi in gioco, motivazione e am-bizione, disponibilità a spostamenti e a trattare con la clientela. Massimo 29 anni. Anche primo impiego. Inviare curriculum a Gruppo Arcobaleno spa - Strada prov. 159 km 2+150 - 26831 Casalmaiocco (Lo) oppure via fax 02/98260087 o via mail: [email protected] La ricerca è rivolta ad entrambi i sessi.Libertà

Funzionario tecnico commerciale

Per importante gruppo internazionale leader nel settore dell’elettrotecnica con sede in provincia di Bergamo, Ran-dstad Italia spa, filiale di Bologna, cer-ca un funzionario tecnico commerciale per la zona di Bologna. Il candidato ideale è un perito elettrico, elettronico o meccanico con propensione alla

vendita che abbia avuto esperienza in studi di progettazione o in aziende elet-trotecniche. È richiesta una conoscenza del mercato elettrotecnico e del settore impiantistico. Il compito dei funzionari tecnico commerciali sarà quello pro-muovere e vendere i prodotti aziendali; di svolgere attività di monitoraggio del mercato; fornire al cliente informazioni con un approccio consulenziale. È in-dispensabile in domicilio in provincia di Bologna. Ai candidati verrà offerto un inquadramento alle dipendenze dirette dell’azienda con importanti benefit (auto aziendale, pc, telefono). Gli interessati, ambosessi, possono richiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Filiale Randstad Italia spa, Bologna, Viale Masini 2, 40126 Bologna, tel. 051 4211046, fax 051 4210799, e-mail [email protected]

Impiegato/a commerciale interno

Openjob, agenzia per il lavoro, seleziona per azienda produttrice di apparec-chiature medicali, un/una impiegato/a commerciale interno. Il candidato si dovrà occupare della gestione del cliente: stesura offerte e preventivi, gestione gare di appalto, gestione contabilità base. Si richiede: diploma e/o laurea, ottima conoscenza applicativi Office, buona conoscenza della lingua inglese. Si offre: contratto iniziale a tempo determinato con finalità assuntiva. Sede di lavoro: provincia di Parma. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curricu-lum, esplicitando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a Openjob, Filiale di Parma, P.le Ravenet 5/A, tel. 0521-994747, fax 0521-941524, mail [email protected]

Friuli-Venezia Giulia

Commerciale esternoRicerchiamo commerciale esterno per ditta del settore commercio in zona Portogruaro; è richiesta la disponibi-lità immediata a lavorare con ritenuta d’acconto. Non è prevista retribuzione fissa ma a provvigioni. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Impiegata commerciale estero

Per azienda di Fontanafredda ricerchia-mo impiegata commerciale estero con ottimo tedesco e buona conoscenza di almeno altre due lingue tra francese, spa-gnolo e inglese con esperienza in ambito commerciale. Gli interessati, ambosessi,

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 21/01/2010Asian Equities B($) USD 168,52Asian Equities F($) USD 167,96Asian Equities J(Chf) CHF 139,41Asian Equities L EUR 152,99Elite France-Europe B EUR 89,50Elite France-Europe F EUR 88,01Em Debt Opp. B($) USD 99,81Em Debt Opp. C(Chf) CHF 99,74Em Debt Opp. E EUR 99,77Europe Low Vol B EUR 93,18Europe Low Vol C(Chf) CHF 90,00Europe Low Vol F EUR 92,35Europe Low Vol H EUR 91,97European Equities B EUR 191,88European Equities C(Chf) CHF 176,38European Equities F EUR 188,79European Equities H EUR 185,06North American Eq. B($) USD 126,32North American Eq. E EUR 121,79North American Eq. F($) USD 125,13North American Eq. G EUR 119,83North American Eq. H($) USD 121,79

Valori al 21/01/2010

European Value A1 EUR 1308,52

Japan A1 EUR 523,39

W&R Science & Technology A1 EUR 893,17

World Value A1 EUR 659,65

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www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 MilanoCap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,057 08/01/2010

Unidesio 760072 9,982 08/01/2010

Unidesio 760073 10,002 08/01/2010

Unidesio 760074 10,199 08/01/2010

Unidesio 760075 11,399 08/01/2010

Unidesio 760077 10,627 08/01/2010

Unidesio 760078 10,097 08/01/2010

Unidesio 760079 10,550 08/01/2010

Unidesio 760080 10,302 08/01/2010

Unidesio 760082 9,535 08/01/2010

Unidesio 760083 10,832 08/01/2010

Unidesio 760085 10,215 08/01/2010

Unidesio 760087 10,843 08/01/2010

Unidesio 760088 9,662 08/01/2010

Unidesio 760089 10,982 08/01/2010

Unidesio 760090 7,438 08/01/2010

Unidesio 760091 10,379 08/01/2010

Unidesio 760092 10,350 08/01/2010

Unidesio 760093 10,175 08/01/2010

Unidesio 760094 10,445 08/01/2010

Unidesio 760095 10,099 08/01/2010

Unidesio 760096 10,247 08/01/2010

Unidesio 760097 10,412 08/01/2010

Unidesio 760098 10,578 08/01/2010

Unidesio 760099 10,816 08/01/2010

Unidesio 760100 10,227 08/01/2010

Unidesio 760101 10,465 08/01/2010

Unidesio 760102 10,054 08/01/2010

Unidesio 760104 10,421 08/01/2010

Unidesio 760105 10,572 08/01/2010

Unidesio 760106 10,334 08/01/2010

Unidesio 760109 10,550 08/01/2010

Unidesio 760110 10,482 08/01/2010

Unidesio 760111 10,485 08/01/2010

Unidesio 760124 10,538 08/01/2010

Unidesio 760125 10,495 08/01/2010

Unidesio 760126 9,818 08/01/2010

Unidesio 760129 10,688 08/01/2010

Unidesio 760130 10,453 08/01/2010

Unidesio 760131 10,488 08/01/2010

Unidesio 760132 10,334 08/01/2010

Unidesio 760133 10,364 08/01/2010

Unidesio 760134 10,391 08/01/2010

Unidesio 760137 10,326 08/01/2010

Unidesio 760138 10,361 08/01/2010

Unidesio 760139 10,575 08/01/2010

Unidesio 760140 10,501 08/01/2010

Unidesio 760141 10,128 08/01/2010

Unidesio 760143 10,396 08/01/2010

Unidesio 760144 10,394 08/01/2010

Unidesio 760145 10,707 08/01/2010

Unidesio 760147 10,292 08/01/2010

Unidesio 760148 10,333 08/01/2010

Unidesio 760149 10,296 08/01/2010

Unidesio 760150 10,239 08/01/2010

Unidesio 760156 10,017 08/01/2010

Unidesio 760157 10,245 08/01/2010

Unidesio 760158 9,961 08/01/2010

Unidesio 760159 9,992 08/01/2010

Unidesio 760160 9,985 08/01/2010

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Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 133,25 133,84N.M. Euro Equities EUR 40,43 41,49N.M. Global Equities EUR 50,68 52,47N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 103,43N.M. Q7 Corporate Bd EUR 153,12 154,45N.M. Q7 High Quality Bd EUR 129,41 130,18N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 77,90 79,66N.M. Previra World Conservative EUR 122,09 123,28N.M. Large Europe Corporate EUR 113,68 114,39N.M. Q7 Active Equities Internat. EUR 74,42 71,01N.M. Q7 Alpha Balanced EUR 100,03

Valori al 21/01/2010

Valori al 15/01/2010

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 104,06 103,43N.M. Total Return Flexible EUR 114,37 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 9,50 21/01/2010 GBP 8,25 21/01/2010 USD 13,34 21/01/2010

Healthcare Opportunities EUR 6,55 21/01/2010 GBP 5,70 21/01/2010 USD 9,21 21/01/2010

Polar Japan Fund USD 17,00 22/01/2010 GBP 10,51 22/01/2010 JPY 1531,66 22/01/2010

UK Absolute Return EUR 12,54 22/01/2010 GBP 10,94 22/01/2010 USD 17,70 22/01/2010 EUR 12,59 22/01/2010 GBP 10,99 22/01/2010 USD 17,77 22/01/2010

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

COMUNE DI BOLOGNASettore GareESTRATTO

DI BANDO DI GARA PUBBLICAEnte appaltante: Comune di Bologna - Settore Gare - P.zza Liber Paradisus, 10 - 40129 Bologna - tel. 051/2193436. Per informazioni: U.I. Acquisti Istituzioni Educativo-scolastiche e Forniture. Fax 051/2193792. Oggetto: For-nitura di arredi per nidi e scuole dell’infanzia durante il biennio 2010-2011. Luogo: Bologna. Importo (IVA esclusa): EURO 505.000,00=. Procedura di aggiudicazione: Procedura aper-ta ai sensi degli artt. 3 (c. 37) e 55 (c.5) del D. Lgs. n.163/2006. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa ex art. 83 del D. Lgs. n. 163/2006. Durata appalto: i no al 31.12.2011. Scadenza presentazione offerte: ORE 12.00 del giorno ˙23 febbraio 2010. Inizio operazioni di gara in seduta pub-blica: ORE 10.00 del giorno 24 febbraio 2010, presso il COMUNE DI BOLOGNA - SETTORE GARE - P.ZZA LIBER PARADISUS 10. Termi-ne ultimo per richieste scritte di chiarimenti e/o informazioni: 12 febbraio 2010. I requisiti di partecipazione e le cause di esclusione nonché il bando ed il disciplinare di gara, il capi-tolato speciale d’appalto e relativi allegati sono disponibili presso: www.comune.bologna.it/comune/concorsi/gare.php, Albo pretorio dell’ente, Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Bologna.Bologna, li 13 gennaio 2010

IL DIRETTORE(Dott. ssa Patrizia Bartolini)

ARPA EMILIA ROMAGNAESITO DI GARA

La procedura aperta relativa all’affidamento dei servizi integrati per la gestione e la manutenzione quadriennale della rete di monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Emilia Romagna, pubblicata sulla GUUE del 02/07/2009, si è conclusa con l’aggiudicazione al Raggruppamento Tem-poraneo di Imprese costituito tra Project Automation s.p.a. di Monza e Unitec s.r.l. di Ferrara per un importo di Euro 5.609.120,00 (IVA esclusa). L’ avviso di aggiudicazione è stato pubblicato sulla GUUE del 12/01/2010 S 7-007119 e sul sito della stazione appal-tante: www.arpa.emr.it .Bologna, 12 gennaio 2010

Il Responsabiledell’Area Acquisizione Beni e Servizi

(dott.ssa Elena Bortolotti)

AEROPORTO G. MARCONI DI BOLOGNA S.P.A.

AVVISO APPALTO AGGIUDICATO1. Stazione Appaltante: Aeroporto Guglielmo Mar-coni di Bologna S.p.A., via Triumvirato n. 84, 40132 - Bologna; tel. 051/6479617; fax 051/6479185; e-mail: [email protected]. 2. Oggetto dell’appalto: “Fornitura con posa in opera di un impianto di smistamento bagagli” - CPV 34961000. 3. Ammontare del corrispettivo della fornitura a base di gara: 6.900.000,00; oneri della sicurezza (non soggetti a ribasso): € 70.000,00. 4. Durata: 635 giorni. 5. Tipo di procedura: aperta. 6. Criterio di aggiudicazione: offerta economica-mente più vantaggiosa. 7. Data di aggiudicazione: 15/12/2009. 8. Numero di offerte ricevute: 4. 9. Aggiudicatario: R.T.I. Siemens S.p.A. - Mechanica Sistemi s.r.l.,Via Piero e Alberto Pirelli n. 10, 20126 Milano - Italia. 10. Valore i nale dell’appalto: euro 4.270.000,00. L’avviso di appalto aggiudicato è stato inviato alla GUUE in data 12 gennaio 2010.

IL PRESIDENTEGiuseppina Gualtieri

AZIENDA MULTISERVIZI CASALESE S.P.A.

VIA ORTI N. 2 - CASALE MONFERRATOC.A.P. 15033 - TEL. 0142/334411

FAX 0142/451452Si comunica che in data mercoledì 24/02/2010 ore 10.00 si svolgerà la procedura aperta per l’aggiu-dicazione dei lavori di manutenzione, esecuzione allacciamenti, opere ed impianti accessori ai servizi fognatura e depurazione – Importo complessivo a base di gara: € 1.000.000,00 esclusa IVA.Il bando di gara è stato pubblicato sulla G.U. V Serie Speciale n. 6 del 18/01/2010.Per ulteriori informazioni consultare il sito internet: www.amcasale.it Per la partecipazione alla gara è obbligatoria la presa visione della documentazione presso l’ufficio tecnico dell’Azienda Multiservizi Casalese S.p.A. in Via Orti n. 2 – Casale Monferrato, previo appunta-mento telefonico (0142 -334476 / 0142-334431).Casale Monf.to, 18/01/2010

IL DIRETTORE GENERALEIng. Maurizio Garaventa

È convocata l’Assemblea ordinaria dei Consorziati di Rilegno - Consorzio Nazionale per la Raccolta il Recupero e il Riciclaggio degli Imballaggi di Legno, per il giorno mercoledì 28 aprile 2010 alle ore 6.00, ed in seconda convocazione giovedì 29 aprile 2010 alle ore 10:00, presso SALA CONFERENZE MUSEO DELLA MARINERIA – Cesenatico, Via Armellini 18 – Porto Canale Leonardesco, per discutere e deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO1) Relazione del Presidente sull’attività svolta;2) Esame del Bilancio al 31.12.2009: Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota integrativa. Relazione del Consiglio di

Amministrazione sulla gestione. Relazione del Collegio dei revisori contabili. Deliberazioni relative.3) Esame della “Relazione sulla Gestione 2009” ex art. 223 comma 6 D. lgs. 152/2006. Deliberazioni relative.4) Determinazione del contributo consortile di cui all’art. 6 dello Statuto, per l’anno 2010. 5) Determinazione dell’indennità di carica per Presidente e Vicepresidente; 6) Determinazione dell’emolumento annuale per i Revisori Contabili; 7) Determinazione dell’indennità di seduta per i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori

Contabili; 8) Elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2010-11-12; 9) Elezione dei membri del Collegio dei Revisori Contabili per il triennio 2010-11-12; 10) Esame proposta di modifica Art.15 regolamento consortile: deliberazioni relative.

Possono partecipare all’Assemblea i Consorziati iscritti alla data della convocazione e ammessi ai sensi dell’art. 20 dello Statuto.Hanno diritto di voto i Consorziati in regola con il pagamento dei contributi consortili di cui all’art. 11 comma 1 del Regolamento.

Le operazioni di registrazione inizieranno alle ore 9:00 e termineranno alle ore 09:45.

Si informa che verrà depositato presso la sede consortile in Cesenatico – Via Aurelio Saffi n. 83 – il progetto di bilancio d’esercizio 2009, 20 giorni prima della data di Assemblea.I consorziati hanno facoltà di ottenerne copia.

Cesenatico, 21 Gennaio 2010 Il Presidente Fausto Crema

CONSORZIO NAZIONALE PER LA RACCOLTA, IL RECUPERO E IL RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI DI LEGNO-Via Aurelio Saffi, 83 – CESENATICO (FC) C.F. P.IVA 02549390405

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA ORDINARIA

Si informa che la gara mediante proceduraaperta relativa all’affidamento dei servizi integratidi pulizia e disinfestazione dei locali in uso allaCCIAA di Grosseto, facchinaggio interno edesterno, minuta manutenzione dei locali edarredi, fattorinaggio e portineria/uscierato, dicui al bando pubblicato alla GURI n° 83 del17.07.2009 e nel supplemento alla GUUE GU/SS132 del 14/07/2009, è stata aggiudicata indata 12/01/2010 alla Miorelli Service Spa consede legale ed amministrativa in Via Matteottin. 31 Trento (Tn) per il prezzo di € 300.275,30.

IL DIRIGENTE DELL'AREAAMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ

Dr. Alessandro Gennari

AVVISO DI GARA ESPERITA

Via F.lli Cairoli n.10 - 58100 Grossetotel. 0564/430111 - fax: 0564/415821

Camera di CommercioIndustria Artigianato

e Agricoltura di Grosseto

E’ indetta gara di appalto per “AFFIDAMENTODEL SERVIZIO DI RICOVERO EMANTENIMENTO DI N. 200 CANIRANDAGI”. Importo annuo a base d’asta:€ 131.400,00 oltre IVA al 20%. Durata anniDUE. L’aggiudicazione sarà effettuata infavore del prezzo più basso, ai sensi dell’art.82 del D.Lgs. n. 163/2 con ribasso percentualeda offrirsi sull’importo di € 1.80, IVA esclusa,quale costo-base di mantenimento giornalieroper cane. Termine perentorio per lapresentazione delle istanze di partecipazione:ore 12,00 del 23.02.2010. Il bando integrale,completo di allegati nonché il CapitolatoSpeciale d’Appalto sono visionabili sui sitii n t e r n e t w w w. c o m u n e . b a r i . i t ewww.cliccavvisi.com . Copia degli stessi puòessere ritirata presso l’Ufficio Relazioni conil Pubblico, Via Roberto da Bari n. 1, Bari.Data di trasmissione del bando allaG.U.C.E.:12.01.2010. IL DIRIGENTE

Dr. Francesco Magnisi

ESTRATTO BANDO DI PROCEDURAAPERTA S09013

Ripartizione Contratti ed AppaltiVia Garruba n° 51 (70122) BARI

Tel. 080 5775009/00 - Fax 080-5213459

Comune di Bari

SOGEI - Società Generale d’Informatica S.p.A.Via M. Carucci, 99 - 00143 ROMA

Telefono +3906/50252828 Fax +3906/50298429

Società del Ministero dell’economia e delle finanze

AVVISO DI REVOCA Si rende noto che la SOGEI relativamente alla procedura aperta per la fornitura di apparecchiature server IBM e relativi prodotti software e servizi per il Sistema Informativo della fiscalità – Gara BS924, indetta con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie S del 10 novembre 2009 e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 133 del 11 novembre 2009, ha revocato la suddetta procedura aperta tramite avviso inviato all’Ufficio Pubblicazioni dell’Unione Europea il giorno 19 gennaio 2010, altresì, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 25 gennaio 2010. n. 9, in conformità al punto VI.3.2 del bando di gara.

Roma lì, 25.01.2010

SOGEI – Società Generale d’Informatica S.p.A.

Marco Bonamico L’Amministratore Delegato

Class Cnbc trasmette in diretta su Sky (canale 505)

08:00 CAFFE’ AFFARICON V. PATANE’

09:00 LINEA MERCATI MATTINAOSPITE A. FRIGERIO - RMJ SGR

10:10 TRADING ROOMCON E. DE NARDA

10:30 CINQUE GIORNI SUI MERCATIOSPITI M. CECCHI DE’ ROSSI, G. DE FELICE, R. RUSSO

12:00 LINEA MERCATI GIORNOOSPITE C. TRETTO - MTS

12:20 ANALISI TECNICAOSPITE M. INTROPIDO - RICERCA FINANZA

14:30 BUSSOLA ECONOMICAOSPITE M. PORCIATTI - MPS CAPITAL SERVICES

15:00 LINEA MERCATI POMERIGGIO

OSPITE F. ARNABOLDI - ALTERINVEST SA

18:00 REPORT

OSPITE G.M. SALCIOLI - BARCLAYS

CAPITAL

19:10, 21:00 E 23:30 SPECIALE FOCUS

ECONOMIA 2010

BANCHIERI, IMPRENDITORI E SINDACATI

A CONFRONTO

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OSPITE P. CARDILLO - AVALON PARTNERS

22:30 ITALIA OGGI TG

IL PRIMO TG

DEI PROFESSIONISTI

LUNEDÌ SU

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Page 49: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

61Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GeO F F R O L AVO R Opossono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Tecnico commercialePer azienda nostra cliente del settore informatico ricerchiamo tecnico com-merciale; si richiede laurea di 1° livello, buona conoscenza della lingua inglese, buone basi informatiche e conoscenza degli strumenti informatici. Il candidato si occuperà della parte commerciale, della prevendita e della redazione di preventivi, gestendo e analizzando i fab-bisogni dei clienti; si occuperà inoltre di seguire il mercato elettronico tra aziende e pubblica amministrazione. Verrà data la precedenza a candidature con pregressa esperienza nella mansione. Sede di lavo-ro: Pordenone. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Tecnico commerciale esteroPer azienda nostra cliente del settore metalmeccanico ricerchiamo tecnico commerciale estero; si tratta di un ad-detto ufficio commerciale estero, con conoscenza tedesco, inglese e possibil-mente francese. Si valutano candidature di diplomati o laureati, possibilmente con una minima esperienza lavorativa. Dovrà gestire i rapporti telefonici, mail ecc. con i clienti esteri seguendo la ge-stione dell’ordine dall’acquisizione alla spedizione; in particolare si occuperà del layout del progetto, mentre le specifiche del prodotto saranno sviluppate dall’uf-ficio tecnico, ne seguirà poi la fase di produzione collaborando attivamente con l’officina. Le trasferte non sono previste, a meno di qualche giorno in occasioni di ordini particolarmente importanti. Zona di lavoro: Fiume Veneto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via

Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Liguria

Collaboratore espertoin marketing

Marketing. Società di servizi internazio-nali basata a Genova cerca collaboratore esperto in marketing laurea economia indirizzo marketing precedente esperien-za nella mansione disponibilità frequenti trasferte europee/extraeuropee conoscen-za inglese francese flessibilità creativa problem solving. Inviare curriculum [email protected] Secolo XIX

Persone esperienze commerciali

Multinazionale con crescita +20% necessitano persone con esperienze commerciali o imprenditoriali. Inviare curriculum al fax. 010.893.41.71.Il Secolo XIX

Ragazza attività commerciale/marketing

Azienda eventi cerca una ragazza attività commerciale/marketing. Inserimento a progetto. Inviare Curriculum-foto all’in-dirizzo: [email protected] Secolo XIX

Lombardia

Account top clientsgas/energia elettrica

Vivigas, primaria azienda qualificata settore energetico ricerca per pro-prio organico commerciale un account top clients gas/energia elettrica area Nord-Est. Il candidato avrà le seguenti caratteristiche: titolo di studio laurea o diploma; forte propensione alla vendita (preferibile esperienza già maturata); disponibilità a breve. Si offre: assunzione a tempo determinato, formazione al ruolo

e strumenti di lavoro adeguati, compreso auto aziendale, pc e telefono cellulare. Inviare curriculum con autorizzazione al trattamento dei dati personali a: [email protected] La ricerca è rivolta ad ambosessi.Giornale di Brescia

Addetto/a per ufficio vendite export

Azienda leader settore arredobagno e cucina cerca addetto/a per ufficio vendite export. Si richiede conoscenza lingua in-glese e tedesca (gradita una terza lingua) ed esperienza anche breve in vendite all’export. Sede di lavoro Bedizzole (Bs). Inviare il curriculum a: [email protected] di Brescia

Commercial managerLa nostra azienda cliente con sedi anche a Brescia, fa parte di un marchio distri-butore a livello mondiale di componen-tistica per il settore automotive (OEM) ricerca un/una commercial manager che, inserito nell’ufficio commerciale, avrà la responsabilità della gestione del «com-mercial team» o ufficio richieste offerte, rispondendo al regional vice president e coordinando tre collaboratori. Laurea ad indirizzo tecnico (ingegneria gestionale o meccanica), con esperienza professionale maturata in posizioni commerciali nel settore della componentistica automo-tive. L’ottima conoscenza della lingua inglese, del pacchetto informatico Office (in particolare Excel) e abilità logico-matematiche costituiscono pre-requisiti indispensabili per occupare la posizione. L’azienda offre interessanti possibilità di sviluppo anche a livello internazionale, in un contesto dinamico, fortemente orien-tato ai risultati e in grado di soddisfare le candidature più qualificate. La sede di lavoro è a Brescia. Inviare il curriculum a: [email protected], tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C09.409.Sesvil

Commerciale e marketingPonzi spa ha sede nel centro di Milano

è un’importante azienda nel comparto delle informazioni economiche/com-merciali/creditizie. È una fabbrica di rapporti informativi per il mondo degli affari e la professione forense. Ricerca un impiegato commerciale/customer service con i compiti di ricerca di nuovi clienti Italia attraverso il telefono e successive visite mirate. Comprovata esperienza nella mansione. È richiesta anche una conoscenza di strategia di marketing. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Ponzi Spa, Corso Monforte 9, 20122 Milano, tel. 0276002821, fax 0276002294.Ponzi

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Publimax Editore di 20 riviste a livello locale, provinciale, regionale e nazio-nale ricerca: consulenti vendita spazi pubblicitari. Offriamo: alte provvigioni, formazione, opportunità di carriera. In-viare curriculum [email protected] fax: 0302807488.Giornale di Brescia

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Pharmaidea ricerca productor manager farmaceutico. Il nostro candidato è un giovane e brillante laureato in discipline scientifiche o economiche che ha matu-rato una pregressa esperienza nell’ambito delle vendite e del marketing in aziende farmaceutiche o di beni di largo consu-mo. Sono richieste capacità di instaurare

e gestire rapporti interpersonali, tensione al risultato, proattività, team building, doti di programmazione e problem solving. Completa il profilo una buona conoscenza della lingua inglese. Sede di lavoro: Brescia - Mandare il curriculum all’indirizzo mail: [email protected] e indicare nell’oggetto della mail: PManager BSGiornale di Brescia

Responsabile di zonaMultinazionale tedesca seleziona per-sonale da adibire alla mansione di responsabile di zona, settore benessere/e-commerce. Età minima 20 anni. Per colloquio Sig. Danielli 338.8395300.La Provincia di Como

Toscana

Addetto ufficio commerciale Italia/estero

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca addetto ufficio commerciale Italia/estero per azienda tessile di Prato. Il candidato dovrà occuparsi di: inserimento ordini, gestione clienti, corrispondenza e della gestione della piccola contabilità regi-strazione fatture e prima nota. Si valu-tano profili con buona conoscenza della lingua inglese, in possesso di diploma di ragioneria ed esperienza nella man-sione. Contratto iniziale a termine con possibilità di inserimento. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Addetto ufficio commerciale offertista

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca addetto ufficio commerciale offertista per azienda di Prato. La risorsa in affiancamento al sales manager, dovrà occuparsi dell’analisi delle offerte rice-vute, preparare le relazioni tecniche e le offerte commerciali relativi a sistemi di automazione e impiantistica. Si richiede: laurea in ambito tecnico (ingegneria mec-

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Page 50: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

62 Lunedì 25 Gennaio 2010 O F F R O L AVO R Ocanica, elettronica); buona conoscenza della lingua inglese (scritta e parlata) e totale disponibilità a trasferte. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Commerciale exportOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca commerciale export per azienda mani-fatturiera di Prato. Si richiede esperienza nella gestione clienti e nello sviluppo commerciale. Si valutano profili con ottima conoscenza delle lingue straniere (inglese, francese e tedesco) e con dispo-nibilità a frequenti trasferte all’estero. Età max. 45 anni. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Monte-grappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Commerciale exportOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca un commerciale export per aziende clienti. Richiesta esperienza nella mansione, gestione ordini clienti esteri e contatto fornitori. Ottimo utilizzo del pc e ottima conoscenza della lingua inglese e della lingua francese o spagnola ad alto livel-lo. Disponibilità a trasferte estere. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pontedera, Via I Maggio 116, 56025 Pontedera (Pi), tel. 0587 58186, fax 0587 213597, e-mail [email protected]

Periti

Lombardia

Progettista meccanicoRandstad Italia spa, filiale di Agrate Brianza, è attualmente impegnata nella ricerca di candidature per importanti aziende multinazionali con sede ad Agrate Brianza e limitrofi. In particolare cerchiamo un progettista meccanico per importante azienda metalmeccanica un perito meccanico da inserire nell’ufficio tecnico per attività di creazione codici, distinte base, supporto nella creazione di prototipi e attività di officina. Richiesto diploma di perito meccanico o similare, conoscenza del disegno meccanico e Autocad, breve esperienza in ambito metalmeccanico. Si offre contratto a tempo determinato. Gli interessati, am-bosessi, possono richiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Filiale Randstad Italia spa Agrate Brianza, Via Garibaldi 13, 220041 Agrate Brianza, tel. 039.6890157, fax 0396091081, e-mail [email protected]

Produzione

Emilia-Romagna

Impiegato reparto produzione

Absolute, produttore yacht di lusso, ricerca ambosessi età 25-35 con spirito di iniziativa, buona conoscenza lingua inglese e ottima conoscenza pacchetto Office: Pos. B) impiegato rep. produ-zione per realizzazione e manutenzione distinta base, controlli di conformità del prodotto sulle linee di montaggio e supporto operativo del· l’ufficio tec-nico nella gestione dei rapporti con la produzione e nella realizzazione delle istruzioni di montaggio. Richiesta co-noscenza disegno tecnico 2D Autocad e Diploma di Perito Meccanico e/o Laurea in Ingegneria Meccanica. Inviare dettagliato curriculum a Absolute spa - Via Petrarca 4 - 29027 Podenzano (Pc) oppure via mail a: [email protected]à

Liguria

Capo-turno nel reparto stampaggio

Azienda leader nel settore dei prodotti per la distribuzione dell’aria compressa cerca un operaio specializzato per la funzione di capo-turno nel reparto stam-paggio (iniezione materie plastiche). Il candidato avrà maturato una significativa esperienza in posizione analoga, in realtà industriali dotate di sistemi di produzione

e della qualità tipo ISO 9000. Si prega inviare dettagliato curriculum a: [email protected] Secolo XIX

Lombardia

Addetto allo stampaggioa freddo

Azienda di viti (provincia di Bergamo) cerca addetto allo stampaggio a freddo e sulla stampatrice multistazione. Inviare curriculum a: [email protected] di Brescia

Addetto stampa ink jetAddetto stampa ink jet con esperienza e autonomia ricerca azienda tessile provincia Como. Inviare curriculum a: [email protected]. Astenersi se non requisiti.La Provincia di Como

Apprendisti elettricistiBoffetti Impianti srl, società attiva nel settore dell’impiantistica, in Italia ed estero, ricerca apprendisti elettricisti (pos. 3). Si richiede: diploma di perito elettrotecnico o similari. Predisposizione al lavoro di gruppo. Si offre: L’azienda assicura un inquadramento e retribuzione commisurate alle effettive esperienze e competenze. I dati dei canditati saranno trattati e conservati esclusivamente per finalità di selezione garantendo i diritti ai sensi Dlgs. 196/03. Gli interessati sono pregati di inviare curriculum vitae detta-gliato al fax n. 035-793855 o via e-mail all’indirizzo [email protected]’Eco di Bergamo

Artigiano autonomo montatore

Ditta artigiana mobili di Cucciago cerca artigiano autonomo montatore per mo-bili su misura. Contattare 347.7936549. Mail: [email protected] Provincia di Como

Attrezzista torniAzienda minuterie metalliche per amplia-mento ricerca operatore attrezzista torni plurimandrino meccanici con esperienza decennale. Disponibilità su due turni. Retribuzione adeguata alle capacità. Tel. 3935726415. Zona periferia sud Brescia.Giornale di Brescia

ElettricistiRicerchiamo elettricisti con provata espe-rienza per assunzione a tempo indetermi-nato. Scrivere a: [email protected] Provincia di Como

Elettricisti espertiAzienda impianti elettrici per propri cantieri scopo assunzione cerca urgen-temente elettricisti esperti minimo 10 anni di esperienza per impianti industriali civili terziario cabine MT. Telefonare 030.27.93.976 mattina da lunedì a venerdì. Inviare curriculum a [email protected]’Eco di Bergamo

Elettricisti specializzatiBoffetti Impianti srl, società attiva nel settore dell’impiantistica, in Italia ed estero, ricerca elettricisti specializzati (pos. 1). Si richiede: diploma di perito elettrotecnico o esperienza nel settore di almeno 5 anni. Capacità organizzativa e gestionale con rapporti diretti con il cliente. Disponibilità di spostamen-ti sul territorio nazionale. I dati dei canditati saranno trattati e conservati esclusivamente per finalità di selezione garantendo i diritti ai sensi Dlgs. 196/03. Gli interessati sono pregati di inviare curriculum vitae dettagliato al fax n. 035-793855 o via e-mail all’indirizzo [email protected]’Eco di Bergamo

Elettricisti specializzatiBoffetti Impianti srl, società attiva nel settore dell’impiantistica, in Italia ed estero, ricerca elettricisti specializzati (pos. 2). Si richiede: elevata esperienza nel settore. Capacità organizzativa e ge-stionale con rapporti diretti con il cliente. Conoscenza lingua inglese e/o francese. Disponibilità di spostamenti sul territorio nazionale e trasferte estere. I dati dei canditati saranno trattati e conservati esclusivamente per finalità di selezione garantendo i diritti ai sensi Dlgs. 196/03. Gli interessati sono pregati di inviare curriculum vitae dettagliato al fax n. 035-793855 o via e-mail all’indirizzo [email protected]’Eco di Bergamo

Montatore attrezzista trasfertista

Buffoli Transfer spa cerca montatore attrezzista trasfertista. Inviare il cur-riculum Via Stretta 40, Brescia, fax 030/20155141, [email protected] La ricerca è rivolta ad ambosessi.Giornale di Brescia

Responsabile e assistente linee formatura

Importante fonderia a 10 km a sud di Ber-gamo ricerca responsabile per le linee di formatura e assistente al responsabile di fonderia con maturata esperienza nel set-tore e buona capacità di organizzazione del personale e dell’attività lavorativa per la gestione delle operazioni inerenti la conduzione degli impianti di formatura. Scrivere Casella Essepiemme Pubblicità n. 608, 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

Toscana

Tagliatori espertiOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca tagliatori esperti per azienda di Pistoia. Si richiede esperienza e disponibilità a lavoro su turni. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Monte-grappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Qualità

Emilia-Romagna

Impiegato controllo qualitàAbsolute, produttore yacht di lusso, ricerca ambosessi età 25-35 con spirito di iniziativa, buona conoscenza lingua inglese e ottima conoscenza pacchetto Office: Pos. C) impiegato controllo qua-lità per controlli di conformità e qualità del prodotto finito, supportando operati-vamente l’ufficio tecnico nella gestione dei rapporti con i fornitori. Richiesta conoscenza disegno tecnico 2D Auto-cad e diploma di perito meccanico e/o laurea in ingegneria meccanica. Inviare dettagliato curriculum a Absolute spa - Via Petrarca 4 - 29027 Podenzano (Pc) oppure via mail a: [email protected]à

Toscana

Responsabile qualitàOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca responsabile qualità settore metalmec-canico. Gradita provenienza settore automotive e precedente esperienza nella mansione. Zona di lavoro: Pontedera. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pontedera, Via I Maggio 116, 56025 Pontedera (Pi), tel. 0587 58186, fax 0587 213597, e-mail [email protected]

Ragionieri

Lombardia

Ragioniera/eRagioniera/e cercasi. Scrivere a La Pro-vincia SPM Pubblicità srl, casella 89-S, 22063 Cantù.La Provincia di Como

Ragioniere/iRagioniere/i cercasi per inserimento presso Top Partner Esa Software, per attività help-desk telefonico su software gestionali. Offresi: assunzione full-time. Richiedesi: diploma ragioneria votazione oltre 70/100, massimo 28 anni, comuni-cativa, ottimo uso pc. Inviare curriculum a: [email protected] Rif. Esa Software.La Provincia di Como

Piemonte

Addetto al recupero creditiRandstad Italia, per storica azienda torinese, operante nel settore della ma-nutenzione caldaie per privati e aziende, ricerca un addetto al recupero crediti con una conoscenza base della contabilità. La risorsa verrà inserita nel reparto am-ministrativo dell’azienda e si occuperà del recupero crediti interfacciandosi direttamente con i clienti dell’azienda

(privati, amministratori di condominio, piccole e medie aziende). Si richiede diploma in ragioneria, esperienza di base in settore contabile (fatturazione, prima nota), esperienza nel recupero crediti telefonico, ottima conoscenza di Excel e della gestione della reportistica aziendale, conoscenza AS400, flessi-bilità, adattabilità, forte motivazione, buone doti relazionali. Offresi contratto a tempo determinato per sostituzione di maternità. Inviare il curriculum a [email protected]

Risorse umane

Emilia-Romagna

Addetto/a elaborazionebusta paga

Openjob, agenzia per il lavoro, seleziona per studio di consulenza, un/a addetto/a alla elaborazione busta paga con espe-rienza. Il candidato verrà inserito con contratto di sostituzione di maternità. Sede di lavoro: provincia di Parma. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum, esplicitando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a Open-job, Filiale di Parma, P.le Ravenet 5/A, tel 0521-994747, fax 0521-941524, mail [email protected]

Addetto/a ufficio libri pagaAssociazione di categoria cerca addetto/a ufficio libri paga per assunzione con contratto a termine. Richiesta esperienza almeno triennale. Scrivere Altrimedia cassetta 6 D ·29121 Piacenza.Libertà

Friuli-Venezia Giulia

Laureato in scienze multimediali

Per azienda nostra cliente ricerchiamo laureato in scienze multimediali, con buone basi informatiche e buone doti comunicative da inserire con mansioni di realizzazione demo e presentazioni, disponibile a trasferte in tutta Italia e buo-ne basi informatiche, soprattutto Power Point. Si richiede disponibilità imme-diata. Zona di lavoro: Fiume Veneto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Liguria

Diplomati per attività assistenza fiscale

Centro assistenza fiscale per implemen-tazione organico territoriale Liguria Piemonte offre opportunità formazione gratuita e contratto di collaborazione a giovani diplomati e/o laureati per attività assistenza fiscale. Inviare curriculum eu-ropeo a [email protected] entro 4 febbraio 2010.Il Secolo XIX

Neolaureati per concessionaria stampa

Concessionaria stampa estera cerca neolaureati. Si richiede conoscenza lingua inglese possibilmente tedesca e/o spagnola e patente guida B. Inviare curricula a [email protected] e/o Casella Postale 247/A Publirama 16121 Genova.Il Secolo XIX

Lombardia

Allievi carriera direttiva supermercato

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca allievi carriera direttiva di supermercato con diploma/laurea indirizzo umanistico. Lingua italiana livello ottimo. Automuni-ti. Disponibili a trasferimenti, formazio-ne interna e orari giornalieri flessibili da lunedì a sabato (04,00-00,00). Zona di lavoro provincia di Brescia. Possibilità di inserimento. Gli interessati, ambo-sessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

Assistenteper studio medico

Studio medico dentistico Bergamo centro cerca assistente per attività pomeridiana (14.00-19.30). Obbligo conoscenza com-puter. Assunzione immediata. Scrivere Casella Essepiemme Pubblicità n. 606 - 24121 Bergamo.L’Eco di Bergamo

Consulente per azienda settore caffè

Azienda leader settore caffè ricerca consulente per Como/Lecco/Varese anche prima esperienza. Disponibilità immediata, ambosessi, automuniti. Telefonare 347.1782293 (12.00-13.30). E-mail: [email protected] Provincia di Como

DiplomatiAffiliato Tecnocasa seleziona diplomati per ampliamento proprio organico per gli uffici di Arosio e Giussano. Tel. 0362.354823. e-mail [email protected] Provincia di Como

Impiegata addetta pagheOpenjob spa, filiale di Brescia, ricerca impiegata addetta paghe per società di servizi di Brescia. Requisiti richie-sti: esperienza pluriennale in analoga posizione. Iniziale contratto a tempo determinato per sostituzione maternità. Per informazioni: tel. 030/2944076 fax. 030/2944343 E-mail: [email protected]

Impiegata esperienza IvaStudio professionale Paggi cerca impie-gata con esperienza almeno biennale Iva. Tel. 035.46.04.93 - fax: 035.46.21.52. [email protected]’Eco di Bergamo

Impiegata esperta pcStudio commercialisti cerca impiegata

Telefono 02-58219.1 - e-mail: [email protected]

Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore Marino Longoni (02-58219207)

Redazione: Silvana Saturno (02-58219378)

Roxy Tomasicchio (02-58219335)ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. Presidente: Paolo Panerai. Direttore Generale: Matteo Sordo. Vicedirettore generale (finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger.ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250

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Page 51: • Anno 19 - Numero 20 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 25 Gennaio 2010 • 9771120606304 00125 • NELLINSERTO, LA FIGURA

63Lunedì 25 Gennaio 2010Lunedì 25 GeO F F R O L AVO R Oesperta pc, pratiche camerali/contabilità. Inviare curriculum a: [email protected] di Brescia

Impiegata per società finanziaria

Openjob spa, filiale di Brescia, ricerca impiegata per società finanziaria di Bre-scia. La candidata si occuperà di gestione pratiche e clienti. Requisiti richiesti: pro-venienza dal settore finanziario (pratiche mutui/cessioni del quinto). Informazioni: tel. 030/2944076 fax. 030/2944343 E-mail: [email protected]

Impiegata/oSocietà in Guanzate (Co) cerca giova-ne impiegata/o indispensabile ottima conoscenza uso pc in particolare per la gestione di data base. Gradita formazione statistica. Inviare curriculum via e-mail a: [email protected] oppure via fax al n. 031.899191.La Provincia di Como

Informatori telefoniciScuola 2F seleziona personale per semplice lavoro d’informazione telefo-nica. Per informazioni telefonare allo 0302424310.Giornale di Brescia

Laureati/diplomatiCercasi laureati/diplomati per attività di organizzazione e controllo immi-nente campagna elettorale. Sede di lavoro Bergamo centro. Immagine & Luce. 02.26.92.09.24 - 330.55.37.06 - 346.75.89.924.L’Eco di Bergamo

Operatore telefonicoin/outbound

Operatore telefonico in/outbound, ad-detto al ricevimento clienti e vendita servizi, cercasi per ufficio in Bergamo. Richiedesi predisposizione ai rapporti interpersonali, attitudini alla vendita. Curriculum fax 035.41.300.67.L’Eco di Bergamo

Responsabile clienti/addetto ricezione

Mandolini Auto spa, concessionaria Volkswagen-Audi, per Brescia e provin-cia cerca un responsabile clienti - addetto alla ricezione service (riferimento RC). L’offerta è rivolta ad ambosessi con esperienza nel settore, dinamici, abituati a lavorare per obiettivi, predisposti al la-voro di squadra, dotati delle conoscenze di base dei sistemi informativi, desiderosi di sviluppare un alto livello di profes-sionalità. I candidati in possesso dei requisiti richiesti sono pregati di inviare il proprio curriculum alla Mandolini Auto spa, via Triumplina 49, 25123 Brescia; indicando anche sulla busta il riferimento di interesse e autorizzando al trattamento dei dati personali.Giornale di Brescia

Ristorazione

Lombardia

Addetti/e self-servicedi ristorazione

Flunch è una delle realtà più importanti nel mercato della ristorazione com-merciale, presente in Europa con oltre 300 punti vendita. Ricerca per la nuova apertura di Stezzano (Bg) 50 addetti/e polivalenti self-service di ristorazione. Sono le figure operative presenti in ognuno dei settori del ristorante: cucina calda primi, cucina calda secondi, cucina fredda, buffet, dolci & frutta, pizzeria, bar, addetto di sala, cassiera, ricevimento merci, laveria. Sono richiesti i seguenti requisiti: passione per la cucina e per i prodotti alimentari; attitudine a lavorare in squadra; attenzione alla soddisfazio-ne del cliente. Saranno valutate anche candidature senza esperienza specifica. Alle candidature prescelte verrà proposto uno dei seguenti contratti: tempo inde-terminato, tempo determinato; full-time, part-time. Le selezioni si svolgeranno a Bergamo nei mesi di gennaio e febbraio. Gli interessati, ambosessi, sono invitati a leggere l’informativa sulla privacy su www.standleritalia.it e a indicare sul curriculum esplicita autorizzazione al trattamento dei dati personali. I candidati sono pregati di inviare il curriculum a: Ständler Italia, fax 0245503722 - e-mail [email protected]’Eco di Bergamo

Sanità

Liguria

Informatore medicoAzienda nel settore pediatrico cerca informatore medico max. 45 anni per la zona di Imperia, Savona, La Spezia, Genova (preferibilmente residente a Genova).Offresi fisso mensile, rimborso spese, auto aziendale. Inviare curriculum con foto: [email protected] Secolo XIX

Ottici/ortottisti diplomatiAzienda leader settore ottico ricerca ottici/ortottisti diplomati zona Novi Ligure - Ovada. Inviare curriculum fax 02.90.600.577 e-mail: [email protected] Secolo XIX

Lombardia

Responsabile medicoIcos ricerca per RSA per anziani San Giuseppe di Dalmine un responsabile medico che svolga attività clinica (dia-gnosi cura revisione terapie) e gestionale (coordinamento medici/fisioterapisti, monitoraggio e controllo economico re-lativi alla spesa sanitaria, relazioni con la vigilanza Asl). Gradita specializzazione in geriatria-neurologia, essenziale com-petenza clinica, capacità organizzativa. conoscenze informatiche molto buone. Collabora strettamente con il direttore di struttura. Richieste almeno 15 ore settimanali. Contratto: libera professio-ne. Inviare il curriculum a Margherita Cattaneo [email protected] Per informazioni www.gruppoicos.it Tele-fono 02.58.48.21.L’Eco di Bergamo

Segreteria

Lombardia

Impiegata per segreteria commerciale

Bieffe auto, concessionaria Citroën cerca impiegata per segreteria commerciale. Inviare il curriculum a: bieffeauto@citroën.it o al fax 030-318023. La ricerca è rivolta ad ambosessi.Giornale di Brescia

Impiegata/o segreteria/contabilità e archivi

Studio professionale in Como assume impiegata/o full-time per mansioni di segreteria/gestione contabilità e archivi, anche prima esperienza. Inviare il cur-riculum con foto a: La Provincia SPM casella 44-H, 22100 Como.La Provincia di Como

Receptionist uso ingleseRandstad Italia spa, filiale di Agrate Brianza, è attualmente impegnata nella ricerca di candidature per importanti aziende multinazionali con sede ad Agrate Brianza e limitrofi. In partico-lare cerchiamo receptionist uso inglese. Diploma di maturità per mansione di receptionist con buona conoscenza della lingua inglese per accoglienza clienti, smistamento chiamate, segreteria ge-nerica e data entry. Si offre contratto a tempo determinato. Gli interessati, am-bosessi, possono richiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Filiale Randstad Italia spa Agrate Brianza, Via Garibaldi 13, 220041 Agrate Brianza, tel. 039.6890157, fax 0396091081, e-mail [email protected]

Tecnici

Emilia-Romagna

Disegnatore meccanicoOpenjob, agenzia per il lavoro, seleziona per azienda leader in ambienti industriali e del terziario avanzato con progettazione e costruzioni di impiantisti di riscalda-mento e condizionamento, un disegna-tore meccanico. Il candidato dovrà aver maturato una significativa esperienza in analogo ruolo e settore di appartenenza aziendale. Si offre inserimento a tempo indeterminato. Sede di lavoro: provincia di Parma. Gli interessati, ambosessi, pos-sono inviare il curriculum, esplicitando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali a Openjob, Filiale di Parma,

P.le Ravenet 5/A, tel 0521-994747, fax 0521-941524, mail [email protected]

Impiegato ufficio tecnicoAbsolute, produttore yacht di lusso, ricerca ambosessi età 25-35 con spirito di iniziativa, buona conoscenza lingua in-glese e ottima conoscenza pacchetto Of-fice: Pos. A) impiegato ufficio tecnico per progettazione e sviluppo imbarcazioni e loro componenti. Requisito essenziale ot-tima conoscenza disegno tecnico 2D-3D Autocad e Inventar. Laurea in ingegneria meccanica costituirà titolo preferenziale. Inviare dettagliato curriculum a Absolute spa - Via Petrarca 4 - 29027 Podenzano (Pc) oppure via mail a: [email protected]à

Tecnico impianti elettriciAzienda operante nel settore impianti elettrici industriali e civili ricerca tecnico qualificato con esperienza minima di 10 anni per progettazione, gestione cantieri, preventivazione e utilizzo Cad. Scrivere a: [email protected] Provincia di Como

Friuli-Venezia Giulia

Disegnatore/programmatore Cad Cam

Per azienda nostra cliente del settore metalmeccanico ricerchiamo un dise-gnatore/programmatore Cad Cam con esperienza specifica su Feature Cam, Delcam o HiperMill. Il candidato ideale è una persona con precedente esperienza nella mansione e con capacità di lavorare in autonomia. Si richiede disponibilità a iniziare con contratto a tempo determina-to, scopo assunzione. Zona di lavoro: Az-zano Decimo. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Responsabile ufficio tecnicoPer azienda nostra cliente del settore informatico ricerchiamo responsabile ufficio tecnico che si occupi di assistenza tecnica ai clienti, richieste di informazio-ni, risoluzione problemi tecnici, gestione delle richieste di riparazione, con doti di personalità, attitudine ed esperienza per poter gestire l’attività e coordinare il per-sonale dell’ufficio. Si richiedono ottime conoscenze informatiche, soprattutto in ambito hardware, predisposizione alle relazioni e al contatto con i clienti, capa-cità organizzative, attitudine al problem solving, autorevolezza e leadership. Indi-spensabile la pregressa esperienza nella mansione. Zona di lavoro: Sacile. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, e-mail [email protected]

Lombardia

Esperta disegno CadDitta artigiana mobili di Cucciago cerca ragazza part-time esperta disegno Cad con conoscenza lingua inglese. Mail: [email protected] Provincia di Como

Meccanico-elettrautoCercasi meccanico-elettrauto con espe-rienza. Sede di lavoro Alserio (Co). Tel. 031.630443.La Provincia di Como

Progettista cicli di lavoroe attrezzature

Buffoli Transfer spa cerca progettista di cicli di lavoro e attrezzature. Inviare il curriculum Via Stretta 40, Brescia, fax 030/20155141, [email protected] La ricerca è rivolta ad ambosessi.Giornale di Brescia

Progettista macchine utensiliAzienda metalmeccanica costruttrice di macchine utensili ricerca progettista con esperienza minima quinquennale, età massima 45 anni. Scrivere a: La Provin-cia SPM casella 45-H. 22100 Como.La Provincia di Como

Progettisti macchine transferBuffoli Transfer spa cerca progettisti macchine transfer e particolaristi. Inviare

il curriculum Via Stretta 40, Brescia, fax 030/20155141, [email protected] La ricerca è rivolta ad ambosessi.Giornale di Brescia

Tecnici attrezzisti e stampistiMollificio con sede in Malgrate cerca tecnici, attrezzisti e stampisti per macchi-ne avvolgitrici, piegatrici e torsionatrici. Si richiede esperienza pluriennale. Mol-lificio Luigi Codega. srl 0341.582631. Mail a: [email protected] Provincia di Como

Tecnico impianti centraliDitta impianti sede Brescia cerca tecnico impianti centrali termofrigorifere/condi-zionamento, con comprovata esperienza nel settore. Cassetta Numerica 4 - 25121 Brescia.Giornale di Brescia

Tecnico macchine utensiliBuffoli Transfer spa cerca tecnico mac-chine utensili con conoscenza inglese e tedesco. Inviare il curriculum Via Stretta 40, Brescia, fax 030/20155141, [email protected] La ricerca è rivolta ad ambo-sessi.Giornale di Brescia

Tecnico meccanicoBugatti autoricambi cerca tecnico mec-canico, massimo 35 anni, da inserire nel proprio ufficio tecnico. Sono richiesti: buona padronanza dei sistemi Cad 2D e 3D; conoscenza delle lavorazioni mec-caniche; sviluppo e industrializzazione del prodotto. Inviare curriculum E-mail: [email protected] tel. 030 2721761 dalle 10 alle 11 da lunedì a venerdì (sig. Magni).Giornale di Brescia

Tecnico riparazionesu mezzi elettrici

Azienda settore carrelli elevatori cerca tecnico capace, autonomo per ripara-zione su mezzi elettrici e diesel. Tel. 335.83.66.365.L’Eco di Bergamo

Tecnico-commercialeAzienda zona Bergamo ricerca tecnico-commerciale con esperienza settore ter-motecnico, uso Autocad 2D. Si offre auto aziendale, incentivi. Inviare il curriculum a: [email protected]’Eco di Bergamo

Toscana

Addetti alla gestionetecnica aziendale

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca addetti alla gestione tecnica aziendale per azienda di Calenzano. Il candidato/a dovrà occuparsi del coordinamento del reparto tecnico, con mansioni di organizzazione degli interventi presso i clienti su tutto il territorio nazionale (gestione tempi esecuzione interventi, gestione fornitura materiali) e gestione del magazzino (per arrivi delle forni-ture e dei resi). Si richiede esperienza in mansione analoga, preferibilmente maturata in ambito elettromeccanico. Missione finalizzata all’inserimento. Gli interessati, ambosessi, possono in-viare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Programmatoremacchine Cnc

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca un programmatore macchine Cnc (laser e centri di lavoro) per azienda di Prato. Si richiede esperienza, autonomia nella mansione e capacità di conduzione e programmazione Cad-Cam. Missione fi-nalizzata all’inserimento. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Tessile

Lombardia

Tessitori esperti su telaiRandstad Italia spa ricerca personale per aziende tessili a Concorezzo, in par-ticolare selezioniamo figure di tessitori esperti su telai per la produzione di nastri. Richiesta esperienza in analoga mansione

e disponibilità su giornata. Inserimento con contratto di somministrazione a tempo determinato. Gli interessati, am-bosessi, possono richiedere informazioni o inviare il proprio curriculum a: Filiale Randstad Italia spa Agrate Brianza, Via Garibaldi 13, 220041 Agrate Brianza, tel. 039.6890157, fax 0396091081, e-mail [email protected]

Trasporti

Emilia-Romagna

Personale per ufficioL’azienda di trasporti f.lli Codognotto snc ricerca personale (ambosessi) per proprio ufficio a Piacenza. Requisiti richiesti: buon livello inglese scritto e parlato più seconda lingua straniera - età massima 28 anni. Chiamare orario ufficio al numero 0523 884145 oppure inviare il curriculum a mezzo fax al numero 0523 882341.Libertà

Lombardia

AutotrasportatoriBartolini spa, corriere espresso, ricerca autotrasportatori già iscritti all’Albo (adeguati alle nuove normative o in fase di adeguamento) con automezzi (cassonati) con portata di 35 q.li, patente B. Possibilità di realizzare interessanti fatturati con rapido inserimento a se-guito di affiancamento operativo. Zona di lavoro Como e zone limitrofe. Per informazioni contattare in orari d’ufficio il n. tel. 03l.390814.La Provincia di Como

Turismo

Liguria

Direttore tecnico espertoCercasi per agenzia di viaggi direttore tecnico esperto, inquadramento a tempo pieno. Astenersi perditempo scrivere a casella postale 160/F Publirama s.p.a. Piazza Piccapietra, 21, 16121 Genova.Il Secolo XIX

Venditori

Liguria

Addetti alle venditeAnche prima esperienza selezionasi 6 ambosessi tra 18/ 30 anni come addetti alle vendite. Tel. 010.59.55.421.Il Secolo XIX

Venditori per gestione appuntamenti

Futurweb Spa agenzia Vodafone ed Enel ricerca 15 venditori per gestione appun-tamenti prefissati. Info. 010.41.61.41. e-mail [email protected] Secolo XIX

Lombardia

Venditore accessori abbigliamento

Azienda accessori abbigliamento ricerca una persona in qualità di venditore a provvigioni. Primi 2 anni con fisso, pre-mi e incentivi per sviluppare il proprio mercato. Scrivere a: La Provincia SPM casella 42-H, 22100 Como.La Provincia di Como

Venditore di serramentie porte

Azienda in forte espansione, leader nella vendita di serramenti e porte, cerca dina-mico venditore, munito auto e con forti ambizioni. Si offre ottimo trattamento provvigionale. corso di formazione tecnico-commerciale e rimborso spese temporaneo. Inviare curriculum a: [email protected] o fax al 0362.312.993.La Provincia di Como

Venditore per immobiliareVenditore esperto per immobiliare in Brescia cercasi. Garantiamo massima riservatezza. Dettagliare curriculum Cas-setta Numerica 7, 25121 Brescia.Giornale di Brescia

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