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Diversità dei modi di produzione economica
Austria, Prater (Vienna) Italia, porto di Genova
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Diversità dei modi di produzione economica
UN CAMPO DI FORZA SPAZIO TEMPORALE
Il paesaggio è legato al movimento, allo spostamento dell'utilizzatore (fruitore, consumer), sia egli un turista, un
abitante del luogo, un lavoratore. È -il cittadino-, allo stesso tempo persona e collettività, creatore e
trasformatore più o meno consapevole dei paesaggi. Velocità e tempo della percezione.
Un aspetto meno determinante nei tempi passati, quando gli spostamenti, i viaggi, il trasporto delle merci e degli
uomini era più lento, quando le trasformazioni indotte si diluivano su un tempo molto più lungo.
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Diversità dei modi di produzione economica
Guatemala, campagna agricola Francia, campagna agricola meccanizzata
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India, slums di Mumbai,stato di Mahārāshtra,(autore Joelnewell, www.panoramio.com)
Italia, periferia di Torino ( http://www.didaweb.net)
Rapporti tra classi sociali, rapporti tra paesi ricchi e paesi poveri
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Potosì, estrema periferia di Bogotà(fonte: diariocolombia.wordpress.com/2007/07/)
Berlino, architettura internazionale [??“international style”??]
Rapporti tra classi sociali, rapporti tra paesi ricchi e paesi poveri
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Paesaggi simbolici, rappresentativi
La componente estetica e formale costituisce l'elemento fondante del progetto
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La sommatoria di paesaggi
Profondità/stratigrafia nella lettura, capacità di analisi alle differenti scale, analisi degli elementi fisici e di quelli immateriali.
Italia, la rocca Colleone nei pressi della la stazione ferroviaria (Ravenna)
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Paesaggi “armoniosi” - paesaggi “contrastanti”
Paesaggi che si affiancano e si integrano ad altri in una lettura “armoniosa”, sia sul piano dellapercezione e dell'apprezzamento estetico, altri che creano un contrasto.
In una lettura mirata agli usi e alle trasformazioni del territorio e dell'ambiente, diviene arbitrario assegnare scale di valori, senza riconoscere che i primi (i paesaggi “armoniosi”) possono produrre impatti tanto quanto gli altri (i paesaggi “contrastanti”).
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Townscape / Metropolyscape: aree dismesse, aree agricoltura
Per questi luoghi si pone un problema reale di sopravvivenza dei luoghi e di conservazione di
usi del territorio.
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Nuovi paesaggi e trasformazioni
Il modificarsi dei modi di produzione e uso del territorio costruisce nuovi paesaggi, modifica quelli
esistenti.Le traformazioni sono lente o incalzanti, più o meno
percepite
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Nuovi paesaggi e trasformazioni
Il modificarsi dei modi di produzione del territorio costruisce nuovi paesaggi, modifica
quelli esistenti.
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Energia e trasformazioni tecnologiche
Grecia, Creta - Paesaggio rurale
Germania, Solar Valley- Paesaggio industriale
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TrasformazioniDal Prater al Ring
Il bando del concorso prevedeva:
area per esercitazioni militari; due acquartieramenti militari (nord-ovest e
sud-est); sistemazione a parco davanti al Palazzo
Reale; edifici pubblici, musei, Opera (zona sud);
integrazione con la Karlskirche e la Votivkirche.
Ferdinand Georg Waldmüller, 1831
Alte Bäume im Prater
Elm trees in Prater
Canaletto
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TrasformazioniTutele del paesaggio e ambiente
Quali scelte tra vigneti e boschi, tra luoghi della produzione e luoghi della rigenerazione delle risorse?
Il modificarsi dei modi di produzione del territorio modifica territorio e paesaggi, altera i processi di rigenerazione aria-acqua-suolo, i
rapporti tra flora e fauna, tra ambiente ed esseri viventi, fino a promuovere “catastrofi naturali”.
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Costituzione della Repubblica Italiana
(...)
articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
(...)
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Aldo Sestini, Conosci l’Italia. Vol. VII. Il paesaggio, TCI- Touring Club Italiano, Milano, 1963.
UTILITÀPER LA PIANIFICAZIONE
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European Environment Agency -Technical report No 7/2006
The thematic accuracy of Corine land cover 2000. Assessment using LUCAS (land use/cover area frame statistical survey)
UTILITÀPER LA PIANIFICAZIONE
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TERRITORI BOSCATI E AMBIENTI SEMI-NATURALI
12.730.607 400 7.324 3.462 0 12.741.793
CORPI IDRICI 932 968.542 133 666 533 970.806
SUPERFICI AGRICOLE UTILIZZATE
71.246 1.598 15.690.167 79.369 400 15.842.779
SUPERFICI ARTIFICIALI 1.065 133 0 1.339.952 0 1.341.150
ZONE UMIDE 0 133 0 133 69.115 69.381
TOTALE Superficie_2000 12.803.850 970.673 15.697.624 1.423.449 932 30.896.528
Ripartizione percentuale al 2000 41,4411% 3,1417% 50,8071% 4,6071% 0,0030% 100,0000%
Ripartizione percentuale esclusa la montagna
10,1576%
Acquisti 1990-2000 73.243 2.264 7.457 83.630 932 167.527
Incremento percentualeper classe 1990-2000
0,5720% 0,2332% 0,0475% 5,8752% 100,0000% 0,5422%
Variazione percentualesul totale (1990-2000)
0,2371% 0,0073% 0,0241% 0,2707% 0,0030% 0,5422%
ISTAT 2001ripartizione della superficie
Superficie dipianura
Superficie dipianura
Superficie dipianura
6.978.247 Superficie di collina 2001
12.543.390 Superficie di montagna 2001
10.611.208
APAT Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici
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57 milioni di cittadini (93,8 uomini ogni 100 donne), pari a 22 milioni di famiglie; 1,3 milioni di stranieri; 13 milioni di edifici e 27 milioni di abitazioni.Residenti =90.927.127 stanze occupate
uso professionale=895.191 stanze occ.
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Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42"Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137"
SOMMARIO
Parte I - Disposizioni generali (Art. 1-9)
Parte II - Beni culturali (Art. 10-130)
Parte III - Beni paesaggistici (Art. 131-159)
Parte IV - Sanzioni (Art. 160-181)
Parte V - Disposizioni transitorie, abrogazioni ed entrata in vigore (Art. 182-184)
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Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42"Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137"
Parte III
Beni paesaggistici
Articolo 131.
(Salvaguardia dei valori del paesaggio)
1. Ai fini del presente codice per paesaggio si intendono parti di territorio i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle
reciproche interrelazioni.
2. La tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili.
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Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42"Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137"
Articolo 134.(Beni paesaggistici)
1. Sono beni paesaggistici:
a) gli immobili e le aree indicati all’Articolo 136, individuati ai sensi degli articoli da 138 a 141;
b) le aree indicate all’Articolo 142;
c) gli immobili e le aree [comunque] tipizzati, individuati e sottoposti a tutela dai piani paesaggistici previsti dagli articoli 143 e 156.
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Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42"Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137"
Articolo 135
Pianificazione paesaggistica
1. Lo Stato e le regioni assicurano che il paesaggio sia 1. Lo Stato e le regioni assicurano che il paesaggio sia adeguatamente conosciuto, tutelato e valorizzato. A tale fine adeguatamente conosciuto, tutelato e valorizzato. A tale fine le regioni, anche in collaborazione con lo Stato, nelle forme le regioni, anche in collaborazione con lo Stato, nelle forme previste dall'articolo 143, sottopongono a specifica previste dall'articolo 143, sottopongono a specifica normativa d'uso il territorio, approvando piani normativa d'uso il territorio, approvando piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico-territoriali con paesaggistici, ovvero piani urbanistico-territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici, specifica considerazione dei valori paesaggistici, concernenti l'intero territorio regionale, entrambi di seguito concernenti l'intero territorio regionale, entrambi di seguito denominati "piani paesaggistici".denominati "piani paesaggistici".
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Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42"Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137"
Articolo 135
Pianificazione paesaggistica
2. I piani paesaggistici, in base alle caratteristiche naturali e 2. I piani paesaggistici, in base alle caratteristiche naturali e storiche, individuano ambiti definiti in relazione alla storiche, individuano ambiti definiti in relazione alla tipologia, rilevanza e integrità dei valori paesaggistici.tipologia, rilevanza e integrità dei valori paesaggistici.
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Da lontano, da molto lontano
Le tecnologie per vedere il paesaggio:dallo spazio e con una
molteplicità di sensori che arricchiscono incredibilmente l’acutezza dello sguardo, purché
l’osservatore abbia la conoscenza per vedere e interpretare ciò che vede.
Non solo il paesaggio contiene la nostra storia, ma le trasformazioni del paesaggio sono sempre di
più la storia dell’impatto degli esseri umani sul pianeta.
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Da lontano, da molto lontano
Nebbie industriali sulla Pianura Padana. 1997 (sopra), 2003 (sotto a sinistra), 2006(sotto a destra).
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Paesaggio come “bene pubblico”?
Se i paesaggi sono molteplici e sovrapposti, l’approccio culturale al progetto è il medesimo, gli
strumenti per le analisi sono economici, sociali, compositivi, urbanistici;
i contenuti del progettoalle varie scale riguardano il controllo e la gestione della
trasformazione di paesaggi che simodificano lentamente (quasi percepiti come immobili, ma
che immobili non sono) e di altri (lecittà, per esempio o i territori delle nuove infrastrutture
stradali), in cui le trasformazioni sonoincalzanti.
Pianificazione e progetto per il paesaggio
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DOMANDE?
Non si è parlato di tutela,
di pianificazione,
di unità di paesaggio....
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Paesaggi e legislazione: Legge Croce 778/1922
Ministro della Pubblica Istruzione nell'ultimo governo Giolitti: relazione 1920:
... «un argine alle devastazioni contro le caratteristiche più note e più amate del nostro suolo»
... «difendere e mettere in valore le maggiori bellezze d'Italia, naturali e artistiche»
....«alte ragioni morali e non meno importanti ragioni di pubblica economia».
Il paesaggio «altro non è che la rappresentazione materiale e visibile della patria, coi suoi caratteri fisici particolari (...), formati e pervenuti a noi attraverso la lenta
successione dei secoli»... «volto amato della Patria»
Croce cita come precedente la legge preunitaria borbonica
Rescritti Borbonici del 1841, 1842 e 1843, che «vietavano di alzare fabbriche, che togliessero amenità o veduta lungo Mergellina, Posillipo, Capodimonte».
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Paesaggi e legislazione
legge Bottai 1497/1939 “protezione delle bellezze naturali”
•identificazione delle aree protette «a causa del loro notevole interesse pubblico»
•redazione per cura del Ministero di «piani territoriali paesistici», da depositarsi nei singoli Comuni.
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Paesaggi e legislazione
Legge urbanistica del 1942: introduzione di diversi attori e strumenti
•piani regolatori territoriali di coordinamento redatti dal Ministero dei Lavori Pubblici,
•piani regolatori di iniziativa comunale da approvarsi dal Ministero dei Lavori Pubblici, dal Ministero degli Interni e dal Ministero della Pubblica Istruzione.
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2007 - UN DIBATTITO SUI QUOTIDIANI
Francesco Rutelli, “La battaglia per il bello nel paese dei geometri. Lettera al Direttore”, in La Repubblica, 15 novembre 2007, p. 1.
Mario Pirani, “In mancanza dei Budda aggrediamo il paesaggio”, in La Repubblica, 19 novembre 2007, p. 26.
Salvatore Settis, “Chi salverà il paesaggio. La lunga guerra fra stato e regioni”, in La Repubblica, 27 novembre 2007, p. 46.
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Bibliografia
Marescotti Luca, Città tecnologie ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale, Libreria Clup, Milano, 2004, pp. 410.
Marescotti Luca, “Luoghi e identità: bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale”, in Territorio, n. 42, 2007, pp. 71-81.
Marescotti Luca, Urbanistica. Fondamenti e teoria, Maggioli, Rimini, 2008, pp. 750.
Marescotti Luca, Mascione Maria, “Letture del paesaggio per la pianificazione” in: Casonato Camilla, Salerno Rossella (a cura di), Paesaggi culturali. Cultural
Landscape, Gangemi editore, Roma, 2008, pp. 123-130.
Marescotti Luca, “Conoscenza e divulgazione per la tutela del patrimonio culturale”, in: Marilena Orlando, Il ruolo dei sistemi informativi territoriali nel processo di
recupero dei centri storici, Angeli, Milano 2008, pp. 74-98.