23.02 - cesena f.c....bellissimo. cerco di passare tutto il mio tempo libero con lei, guardia-mo...

#CESVIC

ore 15.0023.02.2020

13

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CESENAAffiliato: STUDIO CESENA 4 SRL VIALE GIACOMO MATTEOTTI, 96/100n 0547332024e [email protected] cesena3.tecnocasa.it

CESENA VIGNEAffiliato: STUDIO SAVIGNANO S.R.L. VIA CERVESE 383n 0547 404098e [email protected] f cesena6.tecnocasa.it

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#DAIBURDEL3 CESENA FC MAGAZINE

Daniele Magnani

Sarà perché eravamo vicini all’Auto-

dromo, sarà perché Capitan De Feudis

spegneva 300 candeline in bianco-

nero ed i tifosi inneggiavano a Marco

Pantani, “Se puoi vincere… devi farlo”,

fatto sta che, dopo due mesi esatti, si

è tornati alla tanto agognata vittoria,

in maniera netta e legittima.

E dire che non era iniziata bene.

Una buona Imolese, specie a centro-

campo, fa la parte del solito Cesena,

riuscendo a “fare la partita”, almeno

nei primi quindici, venti minuti, poi,

un po’ alla volta, il Cesena migliora le

distanze e sornione chiude in van-

taggio, sorprendendo per efficacia

e cinismo, con quattro affondi, di cui

due trasformati in gol.

Allegri, e non solo lui, ha sempre

sostenuto che “vincere aiuta a vince-

re” e questo Cesena, mai allo sbando,

ma alla ricerca di un’identità precisa,

sembra proprio abbia ritrovato sereni-

tà e convinzione dei propri mezzi, un

po’ come fu dopo la vittoria in Coppa

Italia a Ravenna.

Viali, definito da qualcuno il “norma-

lizzatore”, non ha fatto, intelligente-

mente, rivoluzioni: ha rispettato le

gerarchie, ha osservato i giocatori a

sua disposizione e, visto il poco tempo

a disposizione, ha sistemato e miglio-

rato quegli aspetti che secondo il suo

credo non giravano al meglio, usando

grande equilibrio e diffondendo gran-

de fiducia.

Dodici gare al termine, sette scontri

diretti, sei dei quali al Manuzzi, che

dovrà tornare “il fattore campo”, nelle

quali il Cesena dovrà giocare con la

consapevolezza che ora più che mai,

anche con gli arrivi di gennaio, potrà

battagliare contro tutti e, perché no,

già da oggi, anche contro la capolista

Vicenza di mister Di Carlo, ottimo al-

lenatore, ex guida bianconera, pur-

troppo capitato da queste parti in una

stagione sfortunata.

L’ultimo pensiero va a Beppe De

Feudis, che ha tagliato un traguardo

considerevole, con le sue 300 presen-

ze, in tutte le categorie, dalla serie A

alla serie D, una di quelle sempre più

rare bandiere.

Complimenti Capitano, 300 di questi

giorni.

Forza Cesena sempre.

IL PUNTO

VITTORIA AI 300 ALL’ORA

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CESENA FC MAGAZINETESTATA GIORNALISTICA n. 7/19Depositata presso il Registro Stampa del Tribunale di Forli

Proprietà: Cesena FCVia Spadolini, 110 CESENA

Direttore Responsabile:Daniele Magnani

In redazione:Nicholas Brasini Roberto ChiesaGiovanni GuiducciCristopher LeoniEnrico MarinòGianluca MariottiLuca Alberto MontanariMarco RossiFrancesco Zani

Fotografo: Luigi Rega

Grafica: Linxs Cesena

Impaginazione e stampa:GEGRAF Bertinoro (FC)

Per info:[email protected]

Per la pubblicità su questa rivista:349 4019781

In copertina: un collage delle 300 partite in bianconero di Beppe De Feudis (realizzato da Linxs)

4 CESENA FC MAGAZINE #DAIBURDEL

La storia calcistica di Giacomo Rosaia è perfettamente divisa a metà: da una parte l’Inter in cui è cresciuto e ha gio-cato, dall’altra il Milan di cui è ancora un grande tifoso. «Mio fratello è un ultras rossonero, e anche mio padre è molto appassionato. Sono cresciuto influenzato da loro e non avrei mai

potuto tifare per nessun’altra squadra. Quando ero bambino tifavo rosso-nero e poi scendevo in campo con la maglia dell’Inter, ma al cuor non si comanda. Quando ero molto piccolo aveva messo gli occhi su di me anche l’Atalanta, ma poi ho scelto l’Inter. Peccato perché non ho mai avuto l’oc-

casione concreta di andare a giocare nel Milan». I campioni che si vedono da piccoli sono quelli che influenza-no di più la memoria, e anche i gusti. «Adoravo Cambiasso per come sape-va cucire il gioco e coniugare le due fasi, quella offensiva e quella difensiva. È sempre stato il mio idolo, invece se dovessi dire un giocatore ancora in attività mi piacerebbe assomigliare a Nainggolan in campo». Oltre al calcio giocato però c’è molto di più nella vita di Rosaia, un calciatore atipico per come si sta già costruendo un futuro. «Sono iscritto alla Facoltà di Scienze Motorie e mi mancano due esami quindi se tutto va bene spero di lau-rearmi a luglio. Anche se il momento di smettere è ancora tanto lontano sto pensando a quello che voglio fare da grande. Mi piacerebbe aprire uno studio di fisioterapia e riabilitazione e quindi rimanere nell’ambito sportivo e poi magari anche trovare un mio ruolo nel mondo del calcio. È diffi-cile da dire ora, passeranno ancora tanti anni, ma sarebbe bello provare a fare il direttore sportivo». Il futuro di Rosaia però ha anche un’altra novità, bellissima e ormai imminente. «La mia compagna è in dolce attesa e ci stiamo preparando a questo evento bellissimo. Cerco di passare tutto il mio tempo libero con lei, guardia-mo molte serie su Netflix e facciamo lunghe passeggiate perché mi piace starle accanto in questo momento così importante. Poi qui in Romagna avete il mare, e per uno come me è importante potersi rifugiare lì ogni volta che voglio».

Francesco Zani

PRIMA SQUADRA

UNO DI NOI: GIACOMO ROSAIA

GRINTA & DOLCEZZA

— Il centrocampista toscano Giacomo Rosaia, classe 1993 (Foto Luigi Rega)


tato su prodotti di alta gamma e con alto contenuto di design, questo ci ha consentito di diventare leader in Italia e di avere una prospettiva importante nel mondo. Progettiamo e realizziamo strumenti per il benessere, legati a spazi domestici e pubblici, il core busi-ness sono saune e bagni turchi. Le tre parole chiave del nostro progetto im-prenditoriale sono tradizione, design e tecnologia”.

poter servire con la spedizione di mer-ci, bancali e pacchi tutto il territorio nazionale e anche quello europeo. Dal 2000 abbiamo aggiunto ai nostri ser-vizi la qualità e le caratteristiche dell’o-peratore logistico e ci siamo avvicinati alle richieste della nostra clientela che è cresciuta con noi e ha visto in Com-bitras un partner importante”.

PRIMA SQUADRA

Si parte con una battuta. Massimo Ba-gnoli è il ‘tour operator’ delle trasferte dei soci al seguito della squadra: “Con-fermo, sono la persona che si preoc-cupa di trovare i ristoranti e di mettere insieme le persone per combinare le trasferte. Le scelte finora sono andate benissimo, a parte Termoli quando non si giocò ad Agnone per la neve…. Aggiungo che da quando è rinato il Cesena, ho visto tutte le gare in ester-na: l’anno scorso in D, quest’anno in C”. Perché il Cesena è il Cesena: “Es-sere socio per me non è una specu-lazione, ma un modo per aiutare la squadra a cui sono legato. Quando mi

hanno chiamato per sapere se c’era la possibilità, più che l’intenzione, figu-rarsi se questa non ci fosse, di parte-cipare alla ricostruzione del club non ha risposto il cervello, ma il cuore. Per me è un onore, mi gratifica a livello personale”. Nella ‘vita’ di tutti i giorni, Bagnoli è l’amministratore unico di Combitras: “Nasciamo nel 1992, oggi siamo sette soci da dieci iniziali. Sia-mo partiti con l’idea di fare trasporti combinati, tramite camion e ferrovia, ma nei fatti ci siamo poi appoggiati sull’autotrasporto tradizionale. Nel tempo abbiamo costruito un network, siamo consorziati con 75 partner per

CONOSCIAMO I SOCI: MASSIMO BAGNOLI DELLA COMBITRAS

VIAGGI E TRASPORTI BIANCONERI

Gianluca Mariotti

Ci tiene tantissimo a ricordarlo, Mar-co Borghetti parla per due. Per lui e per suo fratello Maurizio, scomparso troppo presto la scorsa estate. Ma da lassù è bello immaginare che sarà stato il primo ad esultare per i gol di Zerbin e Caturano: “Io e mio fratello siamo sempre stati tifosi della squa-dra, avevamo già aderito al progetto di azionariato diffuso del vecchio Ce-sena. Quando c’è stata la chiamata di Pubblisole, entrambi abbiamo fatto una scelta di cuore e di pancia, non di razionalità. Andavamo allo stadio sempre insieme, abbonati fissi da vent’anni in una passione iniziata da

nostro padre Mario. Il Cesena rappre-senta un amore, ora però che vengo al Manuzzi senza mio fratello ogni volta è un dolceamaro. Le emozioni sono sempre tante, ma non posso più condividerle e questo mi pesa molto. La presenza nel Cesena la porto avanti io, tra l’altro sono da subito entrato nel cda, però ci tengo a dirlo: è stata una scelta condivisa quella di partecipare, mia e di Maurizio”. Il nome Borghetti è legato anche a un’altra eccellenza del territorio: l’Effegibi, dopo un’operazio-ne di rebranding nota ora come Effe. “Siamo un’azienda legata al mondo del benessere, abbiamo sempre pun-

CONOSCIAMO I SOCI: MARCO BORGHETTI DELLA EFFE

UNA SCELTA DI CUORETRA CIELO E TERRA

Gianluca Mariotti

— Massimo Bagnoli, Amministratore Unico di Combitras (Foto Luigi Rega)

— I fratelli Marco e Maurizio Borghetti, insieme allo Stadio Manuzzi (Foto Luigi Rega)


PRIMA SQUADRA

Brevissimo quiz per esperti: a) qual è la squadra del girone che ha segna-to più gol in trasferta? b) qual è la squadra del girone che ha incassato meno gol in trasferta? La risposta alle due domande è sempre la stessa: il Vi-cenza. Eppure, la capolista che scende all’Orogel Stadium per il big-match dell’ottava giornata, ha rallentato da qualche settimana a questa parte: pur non perdendo praticamente mai (due sconfitte in totale, l’ultima lontano dal Menti è datata 13 ottobre), i biancoros-si sono reduci da tre pareggi consecu-tivi, peraltro ottenuti contro Gubbio,

club con cui ha toccato da calciatore il punto più alto della carriera. Di Carlo ha immediatamente amalgamato con successo un gruppo ricco di giocatori esperti, quasi insuperabile in difesa, molto solido a centrocampo e con una notevole varietà di soluzioni in prima linea. Tra i pali del Vicenza c’è l’ex Matteo Grandi, portiere faentino cresciuto nel settore giovanile del Cesena, ma sbocciato altrove e ora chiamato al salto di qualità in terra veneta. La solidissima difesa si appog-gia sui veterani Bruscagin, Padella e Cappelletti, mentre a centrocampo sta vivendo una stagione da protagonista Antonio Cinelli, un altro ex bianconero che a Cesena non è riuscito a ritagliar-si un ruolo da protagonista. Dalla serie A è sceso Luca Rigoni, che un anno fa era spesso titolare a Parma, men-tre Zonta e Vandeputte (in gol nel 2-1 dell’andata) garantiscono dinamismo e freschezza. Nella foltissima batteria di esterni e trequartisti spicca il vetera-no Giacomelli, un’autentica istituzione al Menti, mentre Zarpellon è un classe 1999 che promette bene. Detto che a gennaio è arrivato un altro giocatore fuori categoria come Nalini, che si era fatto conoscere in A con la maglia del Crotone, davanti ci sono tre uomini molto pericolosi: il capocannoniere è Alessandro Marotta, autore di sette gol ma impreciso domenica scorsa dal dischetto contro la Virtus Verona, poi ci sono Rachid Arma, che il Cesena aveva già incontrato più di dieci anni fa ai tempi dei derby con la Spal, e Si-mone Guerra, un altro attaccante che conosce la C a memoria.

Vis Pesaro e Virtus Verona, non proprio il gotha del campionato. Nonostante tutto, la classifica resta superlativa, con un buon margine di vantaggio sul se-condo posto che permette al Vicenza di partire in pole position in questa volata finale verso la serie B. Dopo diverse stagioni travagliate, seguite dal fallimento, e un primo anno (lo scorso) molto complicato con il facoltoso e ambizioso Renzo Rosso sul ponte di comando, il Vicenza ha puntato su un allenatore di grandissima esperienza come Domenico Di Carlo, ex di turno e sceso in C solo perché chiamato dal

L’AVVERSARIO DI OGGI

LR VICENZALuca Alberto Montanari

— Antonio Cinelli, in un’insolita maglia verde, nella sua sfortunata stagione in bianconero (Foto Luigi Rega)

Centro Assistenza Autorizzata Tel. 0547/383987 www.siboniebattistini.it




bloccato per oltre un’ora, fino a quan-do due lampi ravvicinati illuminarono il pomeriggio freddo e piovoso. Prima Bordin, poi Simonini infilarono la por-ta vicentina. Al termine della vittoriosa gara (2-0) i giocatori bianconeri, gui-dati da Alberto Cavasin, andarono a strappare lo striscione in gradinata, poi corsero sotto il Curvone per lan-ciare la maglia, un gesto che all’epoca non era frequente come oggi. La partita contro il Vicenza fu il primo passo della riscossa, che condusse, tanto inaspettatamente quanto me-ritamente, il Cesena alla promozione in serie A. Per contro i veneti intrapre-sero il cammino inverso e dalla vetta si trovarono presto in coda, fino alla retrocessione in C.

Per la prima volta in serie C il Cesena ospita il Vicenza. L’unico precedente in categoria è infatti quello dell’andata al Menti. Numerosi sono invece gli scontri ai piani superiori, soprattutto tra i ca-detti. In particolare nella stagione 1986-’87, alla vigilia della gara in pro-gramma al Manuzzi, la situazione di classifica era molto simile all’attuale ovvero i veneti in alta quota e i ro-magnoli nelle retrovie. I bianconeri di Bruno Bolchi venivano da un solo punto in tre partite ed erano scivolati in quartultima posizione, che senza le forti penalizzazioni di Lazio (-9) e Cagliari (-6) sarebbe equivalsa al pe-nultimo posto.In settimana alla ripresa degli allena-menti la squadra era stata contestata a Villa Silvia, mentre il presidente Ed-meo Lugaresi si era trattenuto negli spogliatoi con i giocatori per esami-nare la delicata situazione, per poi dichiarare che “Bolchi non si tocca”. Dal canto suo l’allenatore si era difeso sostenendo che la classifica non riflet-teva il valore né il gioco espresso dalla squadra e che in virtù degli innesti autunnali Bordin e Aselli, come pure dei giovani Rossi, Cucchi e Rizzitelli, il Cesena avrebbe raggiunto quella

tranquilla salvezza fissata come obiet-tivo stagionale.Nei giorni seguenti, inoltre, un in-contro tra la società e i club del tifo organizzato sancisce un “armistizio” in vista della gara contro il Lanerossi Vicenza. Ciò nonostante il giorno della gara nella rete di recinzione in gradi-nata era spuntato lo striscione “Bolchi vattene”. In campo il match rimase

PRIMA SQUADRA

— L’attaccante Fulvio Simonini, autore del 2 a 0, in Cesena - Vicenza del 23 novembre 1986 (Foto Archivio Cesena FC)

I PRECEDENTI: LA RISCOSSA DEL 1986-87

BATTUTO IL VICENZADECOLLA IL CESENA

Giovanni Guiducci


port

ieri 1 Agliardi Federico 11/02/1983 13/-21

33 Marson Leonardo 05/01/1998 13/-18

30 Stefanelli Gianmarco 21/03/1998 0/0

22 Olivieri Alberto 29/08/2002 0/0

difen

sori

5 Brignani Fabrizio 13/01/1998 19/0

25 Brunetti Alessandro 25/07/1992 7/0

15 Ciofi Andrea 28/06/1999 17/0

29 De Santis Ivan Francesco 21/05/1997 3/0

6 Maddaloni Rosario 02/07/1998 14/0

13 Ricci Luca 13/03/1989 14/0

23 Sabato Roberto 28/07/1987 15/0

cent

roca

mpist

i

17 Ardizzone Francesco 17/02/1991 5/1

32 Capellini Nicola 24/02/1991 16/0

8 De Feudis Giuseppe 10/07/1983 18/0

16 Franco Domenico 09/09/1992 21/2

2 Giraudo Federico 11/08/1998 12/0

11 Munari Davide 27/01/2000 0/0

4 Rosaia Giacomo 26/03/1993 23/1

3 Valeri Emanuele 07/12/1998 22/2

27 Zampano Giuseppe Marco 30/09/1993 9/0

atta

ccan

ti

28 Borello Giuseppe 28/04/1999 25/6

9 Butic Karlo 21/08/1998 26/9

10 Caturano Salvatore 03/07/1990 4/3

26 Cortesi Matteo 28/12/1998 6/0

20 Lo Faso Simone 18/02/1998 2/0

7 Russini Simone 20/03/1996 14/2

24 Zerbin Alessio 03/03/1999 20/2

port

ieri 1 Albertazzi Mirko 28/06/1997 1/0

22 Grandi Matteo 12/10/1992 25/0

12 Pizzignacco Samuel 01/09/2001 0/0

difen

sori

24 Barlocco Luca 20/02/1995 20/1

2 Bianchi Davide 11/05/1996 2/0

5 Bizzotto Nicola 01/03/1990 8/0

15 Bruscagin Matteo 03/08/1989 24/1

23 Cappelletti Daniel 09/10/1991 24/3

11 Liviero Matteo 13/04/1993 10/0

16 Padella Emanuele 24/09/1988 23/0

13 Pasini Nicola 10/04/1991 6/0ce

ntro

camp

isti

8 Cinelli Antonio 08/12/1989 23/3

20 Emmanuello Simone 25/04/1994 7/0

27 Pontisso Simone 20/03/1997 20/3

30 Rigoni Luca 07/12/1984 19/0

4 Scoppa Federico 07/07/1987 12/0

31 Vandeputte Jari 14/02/1996 24/2

14 Zarpellon Leonardo 22/05/1999 19/0

6 Zonta Loris 22/05/1997 22/2

atta

ccan

ti

9 Arma Rachid 16/01/1985 23/4

10 Giacomelli Stefano 30/04/1990 20/4

17 Guerra Simone 30/08/1989 25/5

18 Marotta Alessandro 15/07/1986 24/7

7 Nalini Andrea 20/06/1990 3/0

29 Saraniti Andrea 23/07/1988 21/2

19 Tronco Alberto 22/05/1997 8/0

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classifica SERIE C girone b

1 VICENZA 58 26 17 7 2 38 11

2 REGGIO AUDACE 54 26 15 9 2 45 25

3 CARPI 53 26 16 5 5 44 21

4 SUD TIROL 48 26 15 3 8 43 23

5 FERALPISALO’ 44 26 12 8 6 34 31

6 PADOVA 44 26 13 5 8 35 19

7 PIACENZA 41 26 10 11 5 32 24

8 MODENA 37 26 10 7 9 25 25

9 TRIESTINA 37 26 11 4 11 35 32

10 SAMBENEDETTESE 33 26 9 6 11 31 31

11 FERMANA 32 26 8 8 10 21 32

12 VIRTUS VERONA 31 26 8 7 11 33 35

13 CESENA 30 26 7 9 10 32 39

14 RAVENNA 27 26 7 6 13 25 40

15 GUBBIO 27 26 5 12 9 23 31

16 VIS PESARO 27 26 7 6 13 21 36

17 IMOLESE 23 26 4 11 11 20 33

18 ARZIGNANO 22 26 4 10 12 18 32

19 RIMINI 20 26 4 8 14 24 42

20 FANO 18 26 4 6 16 22 42

Squadra Punti Gare V P S GF GS

27ª giornata

28ª giornata

TURNO ODIERNO

PROSSIMO TURNO

SABATO 22 FEBBRAIOVIRTUS VERONA - RIMINI Ore 15.00

MODENA - SUDTIROL Ore 15.00FERMANA - VIS PESARO Ore 18.30

A.J. FANO - IMOLESE Ore 20.45DOMENICA 23 FEBBRAIO

FERALPISALÒ - CARPI Ore 15.00CESENA - VICENZA Ore 15.00

GUBBIO - REGGIO AUDACE Ore 15.00PIACENZA - SAMBENEDETTESE Ore 15.00

RAVENNA - TRIESTINA Ore 15.00ARZIGNANO V. - PADOVA Ore 17.30

MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIORIMINI - A.J. FANO Ore 18.30

MODENA - ARZIGNANO V. Ore 18.30

SAMBENEDETTESE- CESENA Ore 18.30

SUDTIROL - FERALPISALÒ Ore 17.30

CARPI - GUBBIO Ore 18.30

VIS PESARO - VIRTUS VERONA Ore 18.30

IMOLESE - FERMANA Ore 20.45

RAVENNA - PADOVA Ore 20.45

VICENZA - PIACENZA Ore 20.45

TRIESTINA - REGGIO AUDACE Ore 20.45

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PRIMA SQUADRA

strare il terzo trasferimento italiano più oneroso di quei tempi. Tante sono le aspettative riposte su Orlandi, che sembra destinato ad arrivare anche in Nazionale (è considerato il possibile sostituto di Domenghini). Di lui l’ex Ct azzurro Fulvio Bernar-dini afferma: “Corre leggero sia che abbia o non abbia la palla ai piedi, sa sempre quale sia la giocata migliore da esprimere”. Invece problemi fisici, legati all’insonnia, non gli consentono di esprimere al meglio le qualità che aveva messo in mostra quando milita-va in Romagna. Negli ultimi anni della carriera da pro-fessionista gioca come centrocampi-sta centrale. L’evoluzione non finisce qui e si torna alle origini, perché Or-landi continua a livello amatoriale ed oggi come “falso nueve” mette i suoi piedi “buoni” al servizio del Crocetta di Longiano, che partecipa al campiona-to Uisp, e della formazione Over 35 del Fiorenzuola.

Da ragazzino iniziò a giocare nelle gio-vanili del Cesena con il numero 9 sulle spalle ed oggi a sessantasette anni Maurizio Orlandi (per tutti “Micio”) in-dossa ancora quella maglia sui campi di periferia. Entra nel vivaio biancone-ro all’età di dodici anni quando rientra dalla Svizzera, dove i genitori lavorano, ed è affidato allo zio Carlo. In Primave-ra i tecnici Poni e Fabbri lo arretrano a centrocampo come mezza punta, mentre in prima squadra Radice lo inventa tornante. Dotato di notevoli mezzi tecnici è tra i protagonisti nel 1973 della promo-zione del Cesena in serie A e diventa,

al pari di Ceccarelli ed Ammoniaci, il primo prodotto del settore giovanile a debuttare nel massimo campionato con la maglia bianconera. Qualche giorno Orlandi ha pure l’onore di essere il primo giocatore del Cesena a vestire la maglia azzurra dell’Under 21 e poi anche dell’Under 23. Non solo, nella storia del Cavalluccio il suo nome è legato a una delle pagine più gloriose del club. Nel 1975 firma con il gol la vittoria bianconera a San Siro in casa dell’Inter.A fine stagione è ceduto in compro-prietà all’ambiziosa Sampdoria per seicento milioni di lire, facendo regi-

LEGGENDE BIANCONERE: MAURIZIO ORLANDI

UN FANTASTICO EVERGREEN

— Maurizio “Micio” Orlandi, classe 1953, ai tempi della serie A, tra Bigon e Turone (Foto Archivio Cesena FC)

Giovanni Guiducci


PRIMA SQUADRA

Roberto Chiesa

e nel ‘96 il ritiro fu salutato in musica dal cesenate Gabriele Casadei che gli dedicò “Piraccia foverer” struggen-te pezzo che ricordava il cross per Ciocci e la vittoria al Dall’Ara per con-cludere che con l’addio di Piraccia scompariva un certo modo di essere il Cesena. Venti anni fa o giù di lì co-nobbi Beppe De Feudis. Seguivo per l’emittente che continua a soppor-tarmi l’allenamento del San Marino e l’allenatore Carlo Regno mi dice: “Hai visto quel ragazzino? Ragiona come un grande, io lo chiamo Beppone, ha un fisico che magari non lo vor-rebbero neanche in terza categoria e invece con me giocherebbe anche in serie A. Carlo capisce di calcio come pochi e allora Beppe l’ho conosciu-to e seguito. A Cesena si è imposto subito. Educato, solare, perbene. Co-minciano i campionati e nessuno lo mette mai nella formazione titolare salvo poi fare i conti a fine stagione e scoprire che le ha giocate quasi tutte. Ha toccato il traguardo delle trecento presenze, ha fatto tutte le categorie, ha girato e rigirato, ma a Cesena non ha mai fatto mancare i suoi messaggi d’amore. Ha sempre parlato poco, e non gli ho mai sentito dire cose ba-nali. Nè ai tifosi, né ai compagni, né ai giornalisti. E credo che quando mol-lerà, magari tra dieci anni, sarà sem-pre comunque troppo presto.

Cecca, il Piro, il Conte. Bastano i so-prannomi a Cesena per i tre giocatori più amati della storia perché la storia, e non solo quella bianconera, l’han-no fatta. Giampiero Ceccarelli quei colori che ha indossato per la prima volta barando sull’età (ne aveva sette e mezzo e ne dichiarò nove per esser preso) non si li è più tolti di dosso. Tutta la vita per il Cesena o forse di più. Giampiero Ceccarelli è il Cese-na. Fin dai primi contratti con Dino Manuzzi che a ogni richiesta di un minimo di adeguamento minacciava di mandarlo a Catania. Macché. Per Cecca, che ha negli anni rinunciato a tanti soldi, esisteva solo il Cesena. Serve altro oltre alle 591 partite uf-ficiali? Quando Gigi Radice gli con-segnò la fascia nemmeno i colleghi più anziani ebbero ad obiettare. Fu chiaro a tutti che tra quel difensore e la squadra della sua città c’era qual-cosa che andava oltre. E il supertifoso Massimo Tesei divenne “Cecca Cec-ca” quando da stalker ante litteram

perseguitava il capitano al grido di: “Cecca!!! Cecca!!! dam un dollaro”. Cosa che Giampiero, convertendo la richiesta in mille lire, non gli ha mai negato. Insieme ad abbracci e sorrisi. Adriano Piraccini da Ronta è un’al-tra leggenda. Cominciata a Cesena e poi completata dopo un salto a Bari e uno all’Inter del Trap. Il Piro infiammava il cuore dei tifosi e la sua generosità in campo e fuori gli costò la fama di portatore d’acqua. Adria-no Piraccini oggi sarebbe quantità e qualità, perché non è mica vero non avesse i piedi buoni. Solo aveva i polmoni più grandi. E quando la squadra denotava qualche problema di temperamento la curva cantava: “Noi vogliamo undici Piraccia” rico-noscendogli il ruolo di capo popolo perché era sempre l’ultimo a mollare. Edmeo Lugaresi adorava il suo modo di correre leggermente ricurvo in avanti: “Quant us ingubes, u ne ciapa nisun...”. 423 partite tra campionato e coppa

IL PODIO PER PRESENZE IN BIANCONERO

IL CECCA, IL PIRO, IL CONTE 1.314 PARTITE

— Il Conte, 300 presenze (Foto Luigi Rega)— Il Piro, 423 presenze (Foto Archivio Cesena FC)— Il Cecca, 591 presenze (Foto Archivio Cesena FC)


C’è un ponte lungo circa 8200 chi-lometri a unire Cesena e la Florida. E’ quello che, più volte in un anno, percorre uno dei soci del Cesena FC, l’imprenditore Davide Veglia (titola-re dell’Abts) per seguire da vicino il Cavalluccio e partecipare alla vita del club. Ma è un ponte che in futuro, chissà, potrebbe aprire le porte anche a collaborazioni sportive. A Weston è di casa infatti una delle Academy di calcio più importanti negli Stati Uniti e quel ponte a fine gennaio lo ha at-traversato uno dei suoi giovani calcia-tori più promettenti, con destinazione il centro sportivo di Martorano, la casa delle squadre giovanili bianconere. Lui è Alejandro Nasato, classe 2004, centravanti di belle speranze, con doppia nazionalità, venezuelana e, come tradisce il nome, italiana. Per due settimane si è allenato con i pari età bianconeri di mister Biserni. Ad accompagnarlo in Italia è stato

SETTORE GIOVANILE

Luis Mendoza che da nove mesi è il direttore tecnico della Weston Aca-demy. Se non si è esperti di calcio sudamericano è probabile che il co-gnome Mendoza non dica granchè ma, quando lasci che ti racconti la sua storia, scopri di essere davanti all’erede, oggi cinquantenne, di chi in Venezuela è stato un’autentica leg-genda. Oddio, non è che il figlio sia passato inosservato perché in carriera due Libertadores (l’equivalente della Champions League) le ha disputate pure lui “ma mio padre ben nove” - si affretta a precisare. “Ha giocato negli anni Settanta, è stato capitano della Nazionale e una volta fu eletto anche miglior numero dieci del Sud Ame-rica, ha affrontato Pelè. La sua classe gli avrebbe permesso di cimentarsi nel campionato brasiliano ma giocò soprattutto in Venezuela, dove guada-gnava di più”. Luis ne percorre le orme e agli inizi degli anni Novanta assag-

— Da sinistra Davide Veglia, socio del Cesena FC, e Luis Mendoza, direttore tecnico della Weston Academy (Foto Luigi Rega)

gia il calcio a stelle e strisce: per tre anni gioca sei mesi al Caracas e per gli altri sei in prestito al New Jersey Stallions, 2ª divisione americana. “Ad un certo punto decisi di prendere il patentino per allenare e, per un breve periodo, ricoprii il doppio ruolo: gio-cavo e allenavo”. Fu in quel momento che gli passa tra le mani un giovanis-simo Giuseppe Rossi (poi calciatore di Villareal, Parma e Fiorentina): “Si vedeva subito che aveva un talento fuori dal comune: mi chiedeva di far-gli cross in continuazione e, su venti tentativi, diciotto volte buttava la palla dentro”. Negli Stati Uniti le leghe sono blindate (non ci sono promozioni e retroces-sioni, per intenderci) così Luis decide di dedicarsi al calcio delle accademie, prima al TSF in New Jersey e, da nove mesi appunto, alla Weston. “Abbia-mo circa mille ragazzi dagli under 9 all’under 19, cinquanta allenatori di varie nazionalità e una prima squadra formata solo da universitari e ragazzi provenienti dal settore giovanile. Nella nostra metodologia di allenamento la tecnica viene al primo posto: vogliamo calcatori che abbiano senso del gioco e che sin da piccoli sappiano prendere le giuste decisioni in campo”. L’attività di reclutamento è affidata a soli due scout e alle società affiliate che Luis ha scremato riducendole alle attuali quattro tra cui figura anche la Brazi-lian Soccer Training Center, il club che Davide Veglia gestisce insieme al socio Joao de Moraes. Christopher, il primo-genito di Davide, è nell’Under 15 della Weston Academy che l’anno scorso al torneo di Bologna si spinse sino alle semifinali, dopo aver incrociato realtà a livello giovanile del calibro di Ajax, Atalanta e Palmeiras. “È importante che i nostri ragazzi facciano espe-rienza e si confrontino con un tipo di calcio diverso da quello americano: a marzo saremo a Madrid con gli under 13 e ce la vedremo con Real, Getafe e Rayo Vallecano, ma presto spero di po-ter portare qualche squadra a giocare a Cesena”. Intanto, Alejandro Nasato ha aperto una strada…

UN GIOVANE ITALO-VENEZUELANO SI È ALLENATO CON I 2004 DI ROBERTO BISERNI

DALLA FLORIDA A MARTORANO

Enrico Marinò


SETTORE GIOVANILE

Cristopher Leoni

sono molto contento”.Qual è il suo metodo coi giovani?“Servono sempre sia il bastone che la carota ma per ora non ho mai avuto grossi problemi. Questi ragazzi sanno di far parte di una realtà importante e sanno di portare una maglia pesante così come sanno di rappresentare una città importante. C’è chi magari sta ancora vivendo questa esperienza più come un divertimento, ma pian piano arrivano anche a capire tutte le respon-sabilità che si hanno vestendo questa casacca. Per me è importante instau-rare un rapporto con tutti insegnando l’educazione e il rispetto in ogni ambito dell’attività agonistica, tanto in campo quanto fuori. Sono basi importanti che i ragazzi si porteranno sempre dietro”.Come si migliorano i ragazzi sul campo?“Serve costanza, essere coscienti di ciò che si fa, porsi obiettivi giornalieri e cercare di raggiungerli anche col singolo allenamento. Cerco sempre di controllare tutti anche singolarmente, perché ognuno ha la sua mentalità e un metodo di approccio al campo e verso i compagni. Si guarda l’atteggia-mento e si cerca di capire ciò che ad esempio può essere motivo di agita-zione. Devo dire che i ragazzi da inizio stagione sono migliorati e maturati moltissimo a livello individuale ma an-che di reparto e di squadra. Si è creata una bella mentalità di gruppo e alcuni sono già stati mandati a provare con le selezioni del vivaio professionista. Una bella soddisfazione, anche perché c’è pure chi tiene il passo nonostante l’in-tensità degli allenamenti sia diversa. Insomma, la strada è quella giusta”.

Quando c’erano ancora le lire ha visto passare sotto la sua direzione ele-menti come Giaccherini, Ceccarelli e Bernacci, che a Cesena nessuno si scorderà più. Come ci si ricorda volen-tieri anche di Giuseppe “Pino” Loren-zo, ex centravanti calabrese “adottato” dalla Romagna e parte della rosa bianconera che arrivo nona in A nella stagione 1987-88. Da allenatore delle giovanili vanta un’esperienza più che decennale nel vivaio cesenate e oggi si occupa delle annate 2005 e 2007 dell’Accademia.

Quali sono gli obiettivi principali con questi ragazzi?“Stiamo parlando di squadre non sele-zionate, con ragazzi molto impegnati anche con la scuola che però sono in-nanzitutto da portare a un giusto ritmo di allenamento, vale a dire tre sedute settimanali più la partita. Poi si valuta-no caratteristiche e qualità di ciascuno cercando di migliorarle quanto serve per poi farli affacciare un giorno al viva-io professionista. Quanto ai progressi, avevo i 2007 anche lo scorso anno e sto già vedendo importanti miglioramenti,

INTERVISTA A PINO LORENZO

L’ACCADEMIA CHE PREPARA

— Pino Lorenzo, 27 presenze e 5 gol in seria A, ora con la tuta da allenatore (Foto Luigi Rega)


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ventesima giornata 23/01/2020

Cesena 0Carpi 1

CESENA (3-4-2-1): Marson, Zampano, De Santis, Sabato, Capellini (11’ st Russini), Franco (25’ st Ardizzone), Rosaia, Valeri, Zecca (1’ st Borello), Zerbin (38’ st Cortesi), Butic. A disposizione: Agliardi, Stefanelli, Brignani, Maddaloni, Ricci, De Feudis, Giraudo, Pantaleoni. Allenatore: Modesto.

CARPI (4-3-1-2): Nobile, Sabotic (22’ st Fofana), Boccaccini, Ligi, Sarzi Puttini, Saber, Pezzi, Carta (34’ st Varga), Saric (27’ st Simonetti), Cianci (22’ st Vano, 34’ st Carletti), Biasci. A disposizione: Rossini, Celeste, Rossoni, Varoli, Bellini, Tommasone, Mastaj. Allenatore: Riolfo.

Arbitro: Feliciani di Teramo.

Reti: 42’ pt Biasci.

Note - Ammoniti: Sabato, Cianci, Sabotic, Franco, Boccaccini, Vano, Saber, Russini, il tecnico del Carpi Riolfo per proteste. Spettatori: 9.319, per un incasso totale di 33.733,74 euro.

ventitreesima giornata 26/01/2020

Triestina 4Cesena 1

TRIESTINA (4-3-3): Offredi, Scrugli (30’ st Cernuto), Codromaz, Lambrughi, Ermacora (20’ st Frascatore), Steffé, Lodi, Maracchi (11’ st Paulinho), Gatto (11’ st Mensah), Gomez (30’ st Granoche), Procaccio. A disposizione: Matosevic, Rossi, Giorico, Loschiavo, Costantino. Allenatore: Gautieri.

CESENA (3-4-2-1): Marson, De Santis, Maddaloni, Giraudo (1’ st Ardizzone), Zampano, Franco, De Feudis (12’ st Rosaia), Valeri, Borello (12’ st Butic), Russini (12’ st Zerbin), Caturano (44’ st Zecca). A disposizione: Agliardi, Stefanelli, Brignani, Ricci, Capellini, Pantaleoni, Cortesi. Allenatore: Modesto.

Arbitro: Panettella di Gallarate.

Reti: 6’ pt, 16’ pt Gomez, 3’ st (rig.) Caturano, 33’ st Granoche, 35’ st Paulinho.

Note - Ammoniti: De Santis, Lodi, Gomez, Zampano, Caturano. Spettatori: 4.805, incasso non comunicato.

ventiquattresima giornata 02/02/2020

Piacenza 1Cesena 1

PIACENZA (4-3-3): Mazzini, Zappella, Milesi, Pergreffi, Nannini (19’ st Franchini), Della Latta, Marotta (19’ st Borri), Cattaneo (35’ st Nicco), Sestu, Nannini, Polidori, Paponi (35’ st Sylla). A disposizione: Bertozzi, Ansaldi, Imperiale, Bolis, Castellana, Scotti. Allenatore: Franzini.

CESENA (4-3-2-1): Marson, Zampano, Ricci, Brignani, Valeri, Ardizzone (33’ st Rosaia), De Feudis, Franco, Borello, Russini (19’ st Caturano), Butic (41’ st Capellini). A disposizione: Agliardi, Stefanelli, De Santis, Maddaloni, Brunetti, Giraudo, Sabato, Zerbin, Cortesi. Allenatore: Viali.

Arbitro: Monaldi di Macerata.

Reti: 30’ (rig.) Polidori, 2’ st Ardizzone.

Note - Ammoniti: Borello, Zappella, Pergreffi, Marotta, Borri, Sabato dalla panchina per proteste. Spettatori: 3.048, incasso non comunicato.

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