corporate reputation

Post on 01-Feb-2016

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Presentazione di Flavia Cangini su Corporate reputation

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L’evoluzione del mercato

• elevata pressione competitiva• alto numero di opzioni tra cui scegliere• inesorabile evoluzione delle tecnologie• infedeltà dei consumatori• passaggio del Web alla così detta fase 2.0• rapidità con cui i prodotti divengono obsoleti

I consumatori, nonostante possano scegliere tra diverse tipologie di prodotti/servizi e tra più aziende produttrici/fornitrici, spesso si scoprono confusi e frustrati dall’esperienza d’acquisto.

Le imprese, nonostante le maggiori possibilità strategiche, generano profitti più bassi e minor valore per il mercato.

È necessario che le aziende rivalutino il tradizionale sistema di creazione del valore incentrato su se stesse e pongano al centro dell’attività aziendale il consumatore.

Il mercato si configurerebbe come un grande forum dove chi vuole può intervenire, dialogare e partecipare con l’azienda alla co-creazione di valore.

Le organizzazioni devono rafforzare e tutelare le relazioni coi propri stakeholder.

La Corporate Reputation diviene asset strategico per costruire vantaggio competitivo sui mercati globali.

La Reputazione

“una condivisa, o comune, percezione rispetto una persona”.

Possedere una buona reputazione significa avere maggiori possibilità di intrecciare rapporti, sia lavorativi, sia umani.

La Corporate Reputation La reputazione di un’organizzazione è il giudizio complessivo dato

da coloro che in modo diretto o indiretto ne influenzano l’operato.

I vantaggi apportati da una buona reputazione sono: • Maggiore forza contrattuale;• Aumento delle vendite;• Facilità di approvvigionamento di risorse, umane, materiali e

finanziarie;• Miglioramento del grado di fedeltà delle persone;• Miglioramento della collaborazione e della qualità dei propri

fornitori;• Maggiore impegno e coinvolgimento del personale;• Miglioramento del dialogo con enti e media;• Maggiore sostegno di comunità locali.

Intorno al mondo dell’azienda si instaurano nove circuiti di relazione comunicativa.

Fonte immagine: Marco Camisani Calzolari

E’ da questo incrocio di flussi comunicativi

che nasce la Corporate Reputation ed è

proprio per la sua natura incontrollabile che

le viene riconosciuta tanta autorevolezza.

Il comunication mix, ovvero l’insieme degli

strumenti di comunicazione pianificati

dall’impresa, dovrebbe essere ripensato in

una nuova ottica di trasparenza, dialogo,

collaborazione e rispetto reciproco.

Il Web, e più nello specifico il Web 2.0, per la

sua velocità, capillarità, interattività e

capacità di instaurare rapporti uno ad uno, si

dimostra piattaforma perfetta per la

creazione e il mantenimento di relazioni.

“Viviamo in un'epoca in cui ogni consumatore ha un megafono. Molti lo stanno usando. E le aziende farebbero meglio ad ascoltare.”

Chris Anderson

“Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti.”

Cluetrain Manifesto, punto 12

La ricerca utilizzo dei motori in Italia ha rilevato che:

•l'83% degli italiani online utilizza i motori di ricerca per trovare informazioni decisive per un acquisto •il 91% di questi, una o più volte, ha deciso l'acquisto di un prodotto o di un servizio basandosi sulle informazioni ottenute attraverso i motori di ricerca.

Sems e OTO Research, Maggio 2008

La reputation 2.0, ovvero le conversazioni che hanno luogo sulla Rete, devono essere tenute costantemente sotto controllo.

ma come fare?

Vivendo la Rete

Brand 2.0, un’operazione di personal branding

Per verificare le affermazioni precedenti, ho deciso di costruire un caso aziendale che avesse come obiettivo la costruzione della mia immagine su Internet.

Ho aperto un blog, Brand 2.0

Obiettivi:

• dimostrare la capacità della Rete di farsi territorio ideale per la creazione delle relazioni, quindi per la formazione della propria reputazione;

• trasformare alcuni dei legami instaurati, in rapporti lavorativi.

Il mio avatar

Fase 1: Pianificazione• Il social media• La piattaforma di blogging• Il dominio• I contenuti• La grafica (template, logo e avatar)• Description e Pagine (Blog, About me, About

Brand 2.0)• I widget

Fase 2: MisurazioneVisite:

mensili settimanali

giornaliere

Media giornaliera= 25

Tot. Visite = 2.870

Dati dal 9/07/2008 al 3/01/2009

Record visite = 136 (lunedì 24 Novembre)

Siti che portano traffico al blog

• MyBlogLog• Motore di ricerca interno di Wordpress• Twitter• Online Marketing Blog• socialnetworking.ning.com• Twine

Performance sui motori di ricerca

• Buzz marketing: in seconda pagina con Wordpress;• Corporate Reputation: appaio in terza pagina con un link dal motore di

ricerca di Wordpress• Corporate Reputation tesi: prima della prima pagina• Aziende web reputation: seconda pagina• Web marketing: non avendo trovato il mio blog, alla decima pagina mi sono

fermata!

Il numero di commenti

132 commenti per 60 post

Media = poco più di 2 commenti per post

Backlink Pochi ma tutti da siti “trusted” e a tema

Iscritti ai Feed

Fase 3: Profittabilità Il concetto di guadagno, nella parte abitata della Rete, non nasce

dal possesso, quindi dalla vendita, ma viceversa dalla condivisione.

Ogni soggetto, in base alla propria natura e ai propri obiettivi può ottenere vantaggi differenti.

Per una studentessa universitaria significa fare promozione di se stessa, un’esperienza che può aggiungere valore al proprio curriculum, ma che può anche rivelarsi luogo d’incontro e d’instaurazione di rapporti lavorativi importanti.

Fase 4: Analisi e correzione di metodi e strumenti

dopo aver osservato i risultati conseguiti ed aver constato di aver raggiunto gli obiettivi prefissati, mi sono proposta di colmare la mia lacuna più grande

incrementare il numero di visitatorivolti ad aumentare le possibilità di conoscere persone interessanti e di crearmi un’identità più forte, quindi allargare la mia community( )

• Incremento del numero di commenti su blog inerenti

• Un utilizzo maggiore dei social network

• Una scrittura più attenta ai motori di ricerca

Aspetti da migliorare:

Conclusione

I Social Media si dimostrano

Strumenti di marketing

Spazi capaci di aumentare il brand engagement

Miglioramento della Corporate Reputation

Territori adatti al controllo delle opinioni dei consum-attori

www.branduepuntozero.wordpress.com

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