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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDÌ 10 MAGGIO 2018 - ANNO 35 N. 13 - EURO 0,20 Fino al 10 giugno 2018 Fino al 10 giugno 2018 Dalla Lupa a San Lazzaro, resurrezione a nord-est Ok della giunta al piano di Terrepadane. Bisotti: “Operazione doverosa” A PAGINA 4 “Una montagna di imprese”: progetto di Confcooperative per la creazione di nuova imprenditorialità attraverso l’innovazione e la progettazione integrata Rendere competitivo l’Appennino, Bonaccini: “A breve incontro per la SS 45” A PAGINA 2 Sabato 12 a Calendasco una giornata di festa Bene confiscato alla mafia, Don Ciotti all’inaugurazione Coop e montagna, sinergie per il rilancio del territorio Una impresa per rimanere in montagna ha biso- gno di multifunzionalità, di diversificazione e di progettazione integrata. Ma anche di infrastruttu- re e strade, di fiscalità agevolata e di una rete di sinergie tra tutti i soggetti che operano sul terri- torio: dalle aziende alle scuole, dalle istituzioni alle associazioni di categoria. E’ ciò che è emerso dall’incontro conclusivo del percorso ‘Una mon- tagna di imprese’ promosso da Confcooperative in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza e l’Istituto superiore Tramello- Cassinari (sede di Bobbio). A PAGINA 3 Lavoro Giù la disoccupazione su il precariato GAZZOLA A PAGINA 2 TRENCHI A PAGINA 5 Sociale Misericordia, l’appello: “Spazi insufficienti” A PAGINA 7 Colonna di pace, tappa a Piacenza VIVIPIACENZA Settimana Celiachia gli eventi a Piacenza A PAGINA 6 A PAGINA 7 Frutti Antichi, focus su biodiversità

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Page 1: Coop e montagna, sinergie - Corriere Padano · Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 3532003 conv. in l. 202 2004 n. 4 art. 1, comma 1 - DCB Pc Poste Italiane spa - Spedizione

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

REDAZIONE

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDÌ 10 MAGGIO 2018 - ANNO 35 N. 13 - EURO 0,20

Fino al 10 giugno 2018

Fino al 10 giugno 2018

Dalla Lupa a San Lazzaro, resurrezione a nord-estOk della giunta al piano di Terrepadane. Bisotti: “Operazione doverosa”

A PAGINA 4

“Una montagna di imprese”: progetto di Confcooperative per la creazione di nuova imprenditorialità attraverso l’innovazione e la progettazione integrata

Rendere competitivo l’Appennino, Bonaccini: “A breve incontro per la SS 45”

A PAGINA 2

Sabato 12 a Calendasco una giornata di festa

Bene confiscato alla mafia,Don Ciotti all’inaugurazione

Coop e montagna, sinergieper il rilancio del territorio

Una impresa per rimanere in montagna ha biso-gno di multifunzionalità, di diversificazione e di progettazione integrata. Ma anche di infrastruttu-re e strade, di fiscalità agevolata e di una rete di sinergie tra tutti i soggetti che operano sul terri-torio: dalle aziende alle scuole, dalle istituzioni alle associazioni di categoria. E’ ciò che è emerso dall’incontro conclusivo del percorso ‘Una mon-tagna di imprese’ promosso da Confcooperative in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza e l’Istituto superiore Tramello- Cassinari (sede di Bobbio).

A PAGINA 3

Lavoro

Giù la disoccupazione su il precariato

GAZZOLA A PAGINA 2

TRENCHI A PAGINA 5

Sociale

Misericordia, l’appello: “Spazi insufficienti”

A PAGINA 7

Colonna di pace, tappa a Piacenza

VIVIPIACENZA

Settimana Celiachiagli eventi a Piacenza

A PAGINA 6

A PAGINA 7

Frutti Antichi,focus su biodiversità

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Corriere Padano 10 maggio 2018

2 ATTUALITÀ ATTUALITÀ

Ci sarà anche don Luigi Ciotti, fondatore e presi-dente di Libera, alla cerimonia di inaugurazione del capannone della zona industriale di Ponte Treb-bia, confiscato alla mafia e acquisito dall’ammini-strazione comunale di Calendasco. La cerimonia è prevista sabato 12 maggio alle 10.30 e vedrà la partecipazione del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Protagonisti della ri-qualificazione sono stati anche i sedici richiedenti asilo ospitati presso l’ostello “Le tre corone” del paese. Al loro fianco, un gruppo di studenti fran-cesi arrivati a Piacenza nell’ambito del progetto Erasmus. Sotto lo stretto coordinamento di docenti e professionisti dell’Ente Scuola Edile di Piacenza, hanno realizzato passo dopo passo quanto previsto

Don Ciotti all’inaugurazione del bene confiscato alla mafia

Progetto sviluppato da Confcooperative per la creazione di nuova imprenditorialità attraverso l’innovazione e la progettazione integrata

Coop e montagna, sinergie per il rilancio del territorio

Una impresa per rimanere in montagna ha bisogno di multi-funzionalità, di diversificazione e di progettazione integrata. Ma anche di infrastrutture e strade, di fiscalità agevolata e di una rete di sinergie tra tutti i sog-getti che operano sul territorio: dalle aziende alle scuole, dalle istituzioni alle associazioni di categoria. E’ ciò che è emer-so dall’incontro conclusivo del percorso ‘Una montagna di imprese’ promosso da Confco-operative in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, l’Istituto superiore Tramello- Cassinari (sede di Bobbio), e con la partecipazione del GAL del Ducato e il soste-gno della Camera di Commer-cio. Il percorso – costituito da due incontri precedenti tenutisi a Bobbio, nel mese di febbraio, e a Ferriere, nel mese di marzo – è terminato con una giornata di dibattito, presso l’Auditorium Santa Chiara a Bobbio, a cui è intervenuto anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini (vedi articolo dedicato). Il progetto nasce per valoriz-zare la montagna piacentina e le realtà presenti sul territorio, attraverso l’innovazione delle imprese e la creazione di nuova imprenditorialità. L’iniziativa è stata coordinata da Nicoletta Corvi (direttore di Confcoope-rative) e da Paolo Rizzi (docente dell’Università Cattolica di Pia-

cenza) ed ha rappresentato l’oc-casione per presentare un’inda-gine sui giovani che vivono in montagna (a cura dell’Istituto Tramello di Bobbio) e per rac-cogliere le testimonianze di di-verse cooperative e aziende che lavorano sul territorio. Tanti gli spunti di riflessione: ‘Il proget-to “Una montagna di imprese” - ha affermato il presidente di Confcooperative, Daniel Ne-gri – ha evidenziato il forte in-teresse dei giovani a rimanere sul territorio appenninico. Le tre giornate di dibattito – ha aggiunto Negri – hanno offerto la possibilità di valorizzare le eccellenze della montagna pia-centina e di promuovere le re-altà che, con spirito innovativo, operano sul territorio’. Durante la giornata sono state presentate alcune innovative cooperative di montagna, nate in questi mesi sul territorio: la cooperativa di comunità ‘Valnure’ di Samuele Risoli (che si propone di coin-volgere le realtà imprenditoriali

e non, da Ponte dell’Olio a Fer-riere, per promuovere le risorse dell’intera valle), l’esperienza di ‘Nuovi Residenti’ di Manuela Ferrari e Ferriere Sport Camp’, di Marco Bergonzi che pro-prio in occasione dei workshop ‘Una montagna di imprese’, ha annunciato la costituzione a brevissimo di una nuova real-tà di impresa cooperativa gra-zie anche all’avvio di nuove partnership tra le cooperative dell’Alta Valnure. Ad eviden-ziare difficoltà e punti di forza delle imprese di montagna è sta-to l’imprenditore Marco Labirio di Gamma Spa di Bobbio, che ha spiegato la sua esperienza ai ragazzi delle scuole. Il profes-sor Rizzi ha posto l’attenzione su due dati significativi: ‘Il 54% dei giovani intervistati vorrebbe diventare imprenditore e sogna di avviare una impresa in mon-tagna, e più del 40% dei ragazzi vorrebbe vivere nel suo paese di origine’, dimostrando così un forte attaccamento al terri-

torio. In questo contesto bene si inseriscono i nuovi corsi di formazione ‘Fare Impresa’ pro-mossi da una rete di Enti di for-mazione piacentini e finanziati dalla Regione Emilia Romagna e presentati da Elena Busca di Ireecop (Confcooperative) per favorire l’imprenditorialità: ‘Si tratta di corsi gratuiti rivolti a giovani e inoccupati, e suddi-visi su più percorsi: l’avvio di impresa (16 ore), la libera pro-fessione (16 ore), gli aspetti normativi e giuridici per l’avvio di impresa (16 ore), l’impresa cooperativa (16 ore). Si può sce-gliere, inoltre, tra corsi relativi alla redazione del business plan (40 ore), corsi di gestione delle vendite (16 ore) e degli acquisti (16 ore), di gestione economica di impresa (32 ore) e della lo-gistica (32 ore). E ancora: corsi sul bilancio di esercizio (32 ore) e sugli strumenti di project ma-nagement (32 ore); sulla digita-lizzazione d’impresa (16 ore) e sul marketing (40 ore). Nella foto in alto a destra Nicoletta Corvi

dal progetto dell’intervento: un mix delle migliori proposte emerse con il concorso di idee promosso nei mesi scorsi, a cui ha preso parte una ventina di alunni della scuola stessa, realizzando uno spa-zio che sarà destinato al ricovero delle attrezzature comunali e al coinvolgimento delle associazioni locali. Dopo l’inaugurazione, per tutta la giorna-ta, sono previste visite guidate al bene confiscato con i volontari di Libera. Alle 12.30 pranzo della legalità. Alle 14 laboratori di creatività, giochi, tea-tro, calcetto. Alle 15 presentazione del libro “Quei pantaloni bucati... il “Moro”, partigiano Cesare Rabiotti” di Rossella Groppi e Filippo Zangrandi, illustrazioni degli studenti delle terze medie di Ca-lendasco. Alle 16 spettacolo teatrale.

Regione, Bonaccini: entro l’estate incontro a Bobbio per la SS 45

Il presidente della Regione Emilia Romagna, Ste-fano Bonaccini - presente a Bobbio in occasione dell’incontro ‘Una montagna di imprese’ (vedi ar-ticolo sopra) – ha ragionato con i sindaci e con i presidenti delle associazioni di categoria presenti all’Auditorium S. Chiara, su come rendere competi-tivo il territorio montano, dalla proposta di un fisco agevolato per le imprese agli investimenti su strade e infrastrutture: ‘Stiamo ragionando sulla possibilità di proporre una fiscalità di vantaggio per le impre-se che operano in montagna. Ci stiamo lavorando e vorremmo elaborare una proposta in tempi brevi’, ha affermato Bonaccini, il quale ha ricordato anche l’impegno dell’amministrazione regionale nella co-pertura totale del territorio con la banda larga, af-finché vi siano – in futuro - condizioni paritarie di competitività’. E’ stato il giornalista Giangiacomo Schiavi, già vi-cedirettore del Corriere della Sera, ad evidenziare i punti cruciali per il rilancio della montagna, ‘che passa attraverso scuola, sanità, infrastrutture, tra-sporti, formazione professionale e investimenti: ‘Nel corso degli anni si è andati avanti per sottrazio-ne e si sono perse funzioni importanti. Da qui occor-re ripartire per incoraggiare quegli imprenditori eroi che resistono sul territorio e che investono in mon-tagna’. La Statale 45 è stata al centro del dibattito

con i sindaci della vallata: il presidente Bonaccini – sollecitato dal sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali - ha annunciato un incontro entro l’estate a Bobbio per fare il punto – insieme ad Anas - sui cantieri in programma sulla SS45. Bonaccini ha poi evidenzia-to lo stanziamento a breve di 30 milioni di euro per i Comuni, da destinare al recupero di edifici e luo-ghi dismessi e ricordato le eccellenze della Regione Emilia Romagna: ‘Esportiamo 57 miliardi di euro di prodotti all’estero e per il quarto anno consecutivo siamo la prima regione in Italia per crescita econo-mica’, ha sottolineato Bonaccini, ricordano poi i 44 prodotti Igp della Regione ed eveidenziando le tre Dop piacentine. ‘Lavorare insieme per la montagna’: è l’impegno assunto da più parti (istituzioni, associazioni di ca-tegoria, imprese) per valorizzare l’Appennino e cre-are lavoro per coloro che decidono di restare e di co-struirsi un futuro in queste zone. La tavola rotonda – coordinata dal professor Paolo Rizzi (Università Cattolica) ha raccolto le testimonianze del presiden-te di Confcooperative, Daniel Negri e del direttore di Confindustria Belluno, Andrea Ferrazzi che han-no illustrato le esperienze dei rispettivi territori.

Corvi: ‘’Nuove connessioni per diventare competitivi’

La creazione di nuove connessioni tra le realtà presenti sul territorio era l’obiettivo principe del progetto ‘Una montagna di imprese’ di Confcooperative: ‘Dai focus group che abbiamo avviato con i soggetti che operano sull’Appennino – ha affermato Nicoletta Corvi, direttore di Confcooperative – è scaturita la vo-lontà di lavorare insieme per favorire l’integrazione fra le imprese esistenti, attraverso una logica di rete e di multifunzionalità. Con il progetto, volevamo far emergere le potenzialità delle singole realtà e promuovere lo scambio di esperienze tra le imprese: così è stato e ne siamo molto orgogliosi. Proprio in quest’ultimo mese – ha aggiunto Corvi – nascerà una nuova realtà coopera-tiva dall’esperienza di Ferriere Sport Camp scaturita proprio dal nostro percorso ‘Una montagna di imprese’. Il direttore di Confcooperative ha poi sintetizzato il filo conduttore del proget-to: ‘Innovare attraverso la ricerca di caratteri distintivi, al fine di anticipare le richieste del territorio anziché inseguirle. Solo così – ha aggiunto Corvi – possiamo rendere la montagna - a tutti gli effetti - un luogo dove poter fare impresa’.

Gal del Ducato, Crotti: “Aggregare per innovare”

La giornata ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto della situazione sui nuovi bandi promossi dal Gal (Gruppo di azione locale) del Ducato. ‘Aggregare per innovare’ è lo slogan con cui il presidente del Gal, Marco Crotti, ha spiegato gli obiettivi del nuovo soggetto per la gestione a livello locale dei programmi di sviluppo delle aree rurali: ‘Solo insieme possiamo combattere lo spopolamento e rilanciare la montagna, incen-tivando quelle imprese che vogliono investire in queste zone, integrando agroalimentare, turismo, imprese e ambiente’. Crotti ha poi annunciato i nuovi bandi promossi dal Gal: accanto alle ‘Nuove opportunità per vivere il bosco’ (in scadenza a giugno), si inseriscono gli investimenti in aziende in approccio individuale e di sistema, i contributi per le cooperative di comunità, i nuovi bandi rivolti alla logistica delle produzioni agroalimentari, alla sentieristica e al recupero di strutture per servizi pubblici.

FRANCESCA GAZZOLA

Nelle foto, da sinistra: Giangiacomo Schiavi, Andrea Ferrazzi, Stefano Bonaccini, Daniel Negri, Paolo Rizzi

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10 maggio 2018

3Corriere Padano

PRIMO PIANO

Municipale, Giorgio Benvenuti è il nuovo comandanteE’ Giorgio Benvenuti, altoatesino, 56 anni, il nuovo comandante della Polizia Municipale di Piacenza. Benvenuti, originario di Bolzano, doveva pren-dere servizio alla guida della Municipale di Jesi nelle Marche ma ha rinunciato all’incarico in quanto vincitore del bando per il Comando di Piacenza, in sostituzione di Piero Romualdo Vergante che aveva lasciato la nostra città nel novembre scorso alla volta di Monza. Benvenuti era nella rosa dei cinque finalisti scelti dal sinda-co di Piacenza Patrizia Barbieri.L’incarico nella nostra città giunge dopo il man-dato triennale – dal marzo 2015 ad oggi – alla guida del Corpo di Polizia Municipale dell’U-

nione Terre d’Acqua nella provincia bolognese, mentre nei due anni precedenti era stato coman-dante della Polizia Municipale di Casalecchio di Reno (che aveva già guidato dal 2001 al 2005). Dal 2005 al 2013, è stato dirigente della Polizia Municipale di Imola, mentre dal 1998 al 2001 ha ricoperto il ruolo di comandante della Polizia Municipale di Calderara di Reno, dopo un’espe-rienza decennale nel Corpo di Castel San Pietro Terme, dapprima come agente, quindi come uf-ficiale di Polizia Giudiziaria e vicecomandante.Nato a Bolzano, laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, Benvenuti ha superato la selezione cui erano stati ammessi 19 candidati. Prenderà servizio il 15 maggio prossimo.

Giù la disoccupazione, su il precariato Lavoro, preoccupano gli infortuniI sindacati: “Dati drammatici: gli infortuni non mortali a Piacenza sono cresciuti”Zilocchi, Cgil: “Il rilancio passa dalla manifattura non dal lavoro precario on demand“

“I dati sono drammatici. Gli infortuni non mortali, nella no-stra provincia sono cresciuti”. E’ l’allarme lanciato dal palco del Primo Maggio dai segretari cittadini Cgil, Cisl e Uil Ziloc-chi, Molinari e Sozzi insieme al presidente provinciale di Anmil Piacenza, Giovanni Ferrari. “Dopo una diminuzione degli infortuni e delle ‘morti bian-che’ in corrispondenza con gli anni di crisi economica – hanno proseguito – oggi assistiamo ad un aumento di morti e infortuni. Disinvestire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è un terreno fertile per chi vuole speculare sul lavoro, e questo Primo Mag-gio vuole mandare un messag-gio forte e chiaro: così non va. Occorre tornare ad investire sul-la sicurezza e nella prevenzione dei rischi”. Rispetto a quello regionale, Piacenza, insieme a Bologna, registra un dato in controtendenza: “Gli infortuni non mortali sono aumentati del 6% nel 2016 e del 2% nel 2017 – confermano Ferrari e Molinari – 4950 sono le denunce presen-tate lo scorso anno. Non cono-sciamo ancora i dati relativi al 2018 ma già ci sono stati infor-tuni piuttosto gravi”. Risultano in calo, invece le malattie pro-fessionali (251 casi nel 2017). Otto le morti bianche.“Si muore dove il lavoro non è più di qualità – denuncia il se-gretario Cgil Gianluca Zilocchi – La sfida dei prossimi anni è quella di inserire il tema della sicurezza nella contrattazione e nel confronto coi datori di lavo-

ro”. “Occorre una presenza più attiva dei lavoratori – conferma la segretaria Cisl Marina Mo-linari – e una maggiore consa-pevolezza: dobbiamo ripartire dalla legge sulla sicurezza.Sono stati presentati, inoltre, i dati relativi alla ricerca alla base della nona edizione dell’Osser-vatorio sull’economia e il lavo-ro in Provincia di Piacenza. Uno dei dati più significativi dell’os-servatorio è la ripresa dell’oc-cupazione fotografata dai dati di stock sul mercato del lavoro nella provincia di Piacenza. Nel corso del 2017, infatti, vengono registrati 5.043 occupati in più, pari a una crescita del numero degli occupati del 4,1% rispet-to all’anno precedente, ossia

in assoluto il dato più signifi-cativo dall’inizio della crisi. Di conseguenza cresce il tasso occupazionale, che passa dal 66,3% del 2016 al 69,4% del 2017, superando, per la prima

volta, anche il dato regionale del 68,6% registrato nel corso d el 2017. Decresce invece il tas-so di disoccupazione, che passa dal 7,5% del 2016 al 6,1% del 2017, situandosi sotto la media

regionale che si attesta invece al 6,5%.Gianluca Zilocchi, segretario generale Cgil Piacenza, nel com-mentare i dati dell’’Osservatorio sull’economia e il lavoro in pro-

vincia di Piacenza – curato da Ires Emilia-Romagna per conto della Camera del Lavoro e giun-to quest’anno alla nona edizione – ha sottolineato come l’impove-rimento occupazionale nell’indu-

stria e l’aumento dell’occupazio-ne nei più generici “servizi” sia uno degli aspetti più controversi del report presentato qalla Came-ra del Lavoro di Piacenza.Il report della Cgil fornisce an-nualmente un quadro aggiornato sull’andamento dei principali indicatori economici e delle di-namiche occupazionali e demo-grafiche a livello provinciale, con confronti in serie storica e con i livelli regionali e nazionali.“La crescita percentuale degli oc-cupati è concentrata nei servizi, +9%, come hanno spiegato Mar-co Marrone, ricercatore e autore del lavoro, e il presidente Ires Giuliano Guietti. “In particolare nella categoria del commercio, che include anche la logistica. Decresce invece l’occupazione in tutti gli altri settori”. I ricer-catori hanno sottolineato il fatto che oggi ci troviamo di fronte a “indicatori che bastavano fino a qualche anno fa, ma che oggi ci danno una fotografia sfuocata in un’economia in cui si diffondono i “lavoretti” con zone grigie di occupazione, in particolare nei servizi”.Diminuiscono nel 2017 i resi-denti stranieri a Piacenza (-1,5%) continua lo spopolamento mon-tagna (-0,9) mentre regge la pia-nura. E cala drammaticamente la popolazione residente tra i 30-40, con punte di meno 4,2 sulla fa-scia 35-40.Il “tasto più dolente del rapporto” ha spiegato Morrone, “è la ‘non-nuova occupazione’. Siamo di fronte ad un travaso da contratti a tempo determinato, tecnicamente

delle “trasformazioni” di contrat-to, e a un nuovo boom di lavoro autonomo che se all’ inizio del-la crisi nel 2008 poteva essere una via di fuga da un mercato del lavoro impermeabile, oggi registriamo dati di forte cresci-ta che nasconde verosimilmente una quota di ‘false’ partite IVA monocommittenti. E’ ripresa una tendenza da parte datori lavoro a non prendersi la responsabilità salariale”.“Grazie a Ires per un osservato-rio che porta dati di “qualità” – ha commentato Zilocchi – e che dimostra una certa coerenza ri-spetto alle cose che sta dicendo la Cgil in questi anni, rispetto agli effetti che certe politiche hanno prodotto: il “jobs act” non ha raf-forzato il lavoro di qualità ne di-minuito la precarietà. Questi dati ci confermano che il territorio e il Paese hanno bisogno di una politica industriale, di sviluppo di lungo respiro. Non possiamo permetterci di vivere con una politica che progetta per il giorno dopo, la politica deve progettare i prossimi 20 anni”.Zilocchi ha parlato di “incenti-vi a pioggia dati a tutti, con una decontribuzione di cui hanno goduto anche i banditi”. E sia i ricercatori, sia il segretario della Camera del lavoro hanno sot-tolineato come “gli indicatori statistici non forniscano una fo-tografia a fuoco del lavoro, basti pensare che se uno lavora un’ora a settimana è “occupato”. Ma an-diamo a chiedergli se si sente un lavoratore occupato o se sta lot-tando per dare da mangiare a sé e alla sua famiglia”.Tuttavia, “in Emilia-Romagna ci sono dati confortanti anche per delle politiche regionali diffe-renti, per esempio con un Patto per il Lavoro che mette in cam-po investimenti per 15 miliardi, grazie anche alla condivisione con il sindacato. Il sindaco Patri-zia Barbieri ha lanciato tempo fa l’ipotesi di un tavolo per lo svi-luppo economico: auspichiamo fortemente che parta davvero. Ce n’è bisogno più che mai”

Molinari, Cisl: “Dobbiamo ripartire dalla legge sulla sicurezza”

Per la tua cerimoniaServizio sartoria immediato

Orario continuatoDomenica aperto

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Corriere Padano 10 maggio 2018

4 ATTUALITÀ

Anche la giunta Barbieri sembra determinata a portare avanti il progetto di Terrepadane. L’ex assessore Silvio Bisotti: “Operazione doverosa”

Dalla Lupa a San Lazzaro, resurrezione a nord-est

La fiera della prepotenza segna il fallimento della politica

(fl) Si annuncia come uno degli interventi di riqualificazione più importanti degli ultimi trent’an-ni il piano di recupero dell’im-mensa area di via Colombo, retrostante il Palazzo dell’A-gricoltura, cioè lo spazio a ri-dosso del centro storico che va dalla Lupa fino a San Lazzaro. Si tratta di un’area di 130mila metri quadrati, per gran par-te (113mila metri) di proprietà del Consorzio Terrepadane, ma che comprende anche l’immo-bile comunale dell’ex mercato ortofrutticolo e l’area del Piano Caricatore. Una fetta di città oggi cosparsa di vecchi edifi-ci, capannoni industriali, silos, desolatamente degradata e fati-scente. Che il Consorzio Terre-padane intende riportare a luci-do attraverso un iter urbanistico costruito insieme alla giunta Dosi e che oggi sembra stia per avere l’ok anche dall’ammini-strazione Barbieri. Un mega piano di riqualificazio-ne con l’idea di far nascere un vero e proprio maxi-quartiere dotato di tutti i servizi. Il piano di recupero prevede che, una volta riqualificata, l’area contempli una superficie edificata di 70mila metri quadri. Nelle previsioni del master plan, già realizzato dagli architetti in-caricati dal consorzio, ci sono anche alloggi di housing socia-le, spazi ricreativi (verde pub-blico, ma anche sportivi), uffici e strutture alberghiere, parcheg-gi, molta area verde e una quota di commerciale. Il tutto per de-cine di milioni di euro di inve-stimento.Imminente sembra ora il via li-bera della giunta Barbieri all’ac-cordo di programma, e senza decisive modifiche urbanisti-che: “Il piano non cambia – ha

confermato il presidente di Ter-repadane Luigi Bisi - l’impianto della riqualificazione sostan-zialmente coincide con quello presentato”. Il piano, già illustrato dai pre-cedenti inquilini di Palazzo Mercanti, suscita però ancora perplessità e tante sono le do-mande sul tappeto. Ad esempio sul residenziale: in una città che conta già migliaia di alloggi sfitti, qual è la sostenibilità di centinaia di nuove unità abitati-ve? O sul commerciale, aspetto sul quale si rincorrono voci in-controllate: quanto spazio occu-peranno nuovi negozi o nuovi store? Come reagiranno i com-mercianti e le rispettive catego-rie di quel centro storico che da

qualche anno sta faticosamente uscendo dalle sabbie mobili del-la desertificazione? E ancora: l’incognita della bonifica, per-chè alcune zone dovranno esse-re bonificate prima di qualsiasi tipo di intervento.Problemi veri, e tuttavia è dif-ficile rifiutare una soluzione in

perazione.“Non possiamo lasciare alle or-tiche tutto quel comparto – spie-ga Bisotti –. In qualche modo va recuperato alla città. Nell’accor-do di programma sono coinvolti anche la Provincia e la Regione, quindi ci saranno più occhi che monitoreranno il buon anda-mento dell’operazione. Da come l’avevamo impostato noi - e credo resterà così - ci saranno obblighi stringenti che non permetteranno di creare cattedrali nel deserto, e mi rife-risco a tutte le opere di urbaniz-zazione (strade e interventi di pubblico interesse) che saranno realizzate comunque e a pre-scindere dalla gradualità della realizzazione delle varie strut-ture interne. In sostanza: non è che questi fanno il supermerca-to, poi decidono di smettere e il resto rimane devastazione. Poi è chiaro che alcuni lotti si rea-lizzeranno nel tempo e qui sarà necessario un costante controllo della pubblica amministrazione, al fine di scongiurare qualsiasi forma di degrado”. Qual è la maggiore criticità?“Io credo che la vera discus-sione - risponde l’ex assessore all’Urbanistica - si animerà at-torno alla dimensione dell’in-sediamento commerciale che prevede supermarket e negozi di vicinato per 14mila metri quadri. Molti a suo tempo han-no paventato l’operazione come l’ennesima colonizzazione della grande distribuzione, in grado di mettere in difficoltà il resto dell’economia commerciale. In realtà le analisi fatte, i riscontri avvenuti e un sostanziale accor-do con le associazioni di cate-goria dei commercianti, mi con-sentono di dire che il problema sembra superato anche perché

grado di resuscitare una non se-condaria porzione di città oggi letteralmente defunta. Di questo avviso è Silvio Bisot-ti, assessore all’Urbanistica nel-la giunta di Paolo Dosi nonché segretario del Pd, tra i fautori del progetto allora e oggi sem-pre convinto della bontà dell’o-

l’intervento contempla spazi per esercizi di vicinato e dareb-be ospitalità anche al comparto commerciale che ora gravita su via Colombo. Oggi apprendo – prosegue Bisotti - che la Lega sarebbe contraria alla metratura dell’in-sediamento commerciale ma questo mi sembra un problema tutto interno alla maggioranza. In sostanza, pur muovendo alcu-ne pedine (per quanto riguarda le opere di compensazione che magari la nuova amministrazio-ne preferisce gestire in modo parzialmente differente - vedi la sede dei vigili che forse verrà portata a Borgo Faxhall anziché nell’edificio dell’ex consorzio – personalmente non ho nulla da eccepire); in sostanza – riprende il segretario Pd - rimango dell’i-dea che sia un intervento impor-tante, decisivo per riqualificare tutta la zona, integrato con l’in-tervento relativo al finanzia-mento del Bando periferie. E’ chiaro che va gestito con molta attenzione, monitorando il tutto costantemente, senza perdere colpi. E soprattutto auspicando che il mercato sia in grado di as-sorbire la nuova proposta com-merciale e residenziale. Via Colombo, teniamolo pre-sente, nella sua parte prospi-ciente l’area di cui stiamo par-lando, non è priva di criticità sia sociali che urbanistiche. La riqualificazione in oggetto può rilanciare l’intero quartiere. Si tratta di un’operazione dovero-sa”.

“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, ...”Un po’ di cultura classica per dire che ciò che è già avvenuto è spesso metafora di ciò che sta accaden-do. La frase è di Tito Livio, storico romano tra il 50 a.C e il 20 d.C. : “Mentre a Roma si discute, Sagun-to viene espugnata”. Mentre il senato si consumava in inconcludenti discussioni, la città di Sagunto, dopo un lungo assedio, veniva espugnata e rasa al suolo da Annibale Barca. Piccola nota locale: An-nibale è quello degli elefanti, lo stesso del quale si stanno approntando i festeggiamenti in occasione della battaglia del Trebbia. Vale la pena ricordare che si tratta di condottiero africano, astuto quan-to spietato che poco ci mancò che facesse subire a Roma la sorte della citata Sagunto. Riflessione, mi domando: con quale motivazione noi, eredi dei ci-ves romani, festeggiamo un invasore pericoloso e sanguinario che fece strage del nostro esercito sulle rive del nostro fiume?E arriviamo al punto. Son passati oltre due mesi da quando per l’ultima volta ho scritto di politica. Si concludeva una cam-pagna elettorale dominata da notizie false, calunnie e altre amenità. Scrivemmo che era indispensabile non far mancare la presenza al voto, che la politica è un’arte nobile alla quale non ci si dovrebbe mai sot-trarre. L’appello era rivolto a tutti, ma soprattutto ai giovani, perché questi sono il futuro dell’Italia. Rac-comandavamo di non cedere alla nausea di fronte alle debolezze umane che stanno pure nella politica.Due mesi ed eccoci qua a dover dire ai giovani, a co-loro che avevano raccolto il nostro appello, che non potevamo immaginare quanto sarebbe poi accaduto. In verità non è la prima volta che la formazione di un governo richiede tempo; è già accaduto e accadrà ancora, giacché la prudenza non ammette fretta, ma a distanza di oltre due mesi, poco è cambiato dal

giorno dopo le elezioni se non la constatazione di un fallimento della politica.Il confronto tra l’attuale situazione e quello che

si è detto durante la campagna elettorale, provoca scoramento: le affermazioni bellicose, i giudizi tranchant sugli avversari al limite dell’ingiuria, le sentenze senza prova d’appello, si sono dissolte come neve al sole. Tanti anni fa, la mia generazio-ne accolse come capziose fino al ridicolo certe for-mule politiche. Erano gli anni delle “convergenze parallele”, con buona pace di Euclide. L’ossimoro di allora era tuttavia funzionale a varare quella nuo-va formula di governo che si chiamò compromesso storico. Nulla a che vedere con quello che accade in questo tempo. Per carità, avevamo capito tutti che la promessa di Berlusconi di innalzare la vita media a 120 anni era una spiritosa boutade da im-bonitore, ma tutto il resto era credibile e spacciato per fattibile: reddito di cittadinanza e cancellazione di ogni beneficio acquisito per i politici di vecchia data, anche se il provvedimento appariva fragile da un punto di vista costituzionale come un castello di

carte. Inutile elencare tutte le promesse, sta di fatto che siamo andati alle urne convinti che non ci sareb-bero stati “inciuci” e fiduciosi in ciò che era stato promesso, anche se in alcuni casi sembrava assai complicato. Questo però sarebbe poca cosa, perché di compromessi è fatta la politica. Il fatto davvero “sgradevole” è che le parole dure, gli attacchi bassi, gli insulti e le trivialità in un battibaleno sono state dimenticate. “Mai un governo con Tizio”, “meglio qualunque sventura piuttosto che stringere rapporti con Caio”, “le nostre posizioni sono del tutto incon-ciliabili”, “il suo partito è nazista” ecc. ecc. . Queste cose sono state dette pubblicamente poco più di due mesi fa e adesso si fa finta che tutto questo non sia mai accaduto. Oggi nessuno si prende la briga di motivare ritrattazioni davvero indecenti di fronte ad un elettorato che non può che pensare il peggio della politica. Ci sia consentito tuttavia dire che vi è una sola forza politica che si è astenuta da tante in-

temperanze; questa però è la perdente, quella che ha meritato meno voti. Che significato ha tutto questo? L’elettorato legittima bugie e volta faccia? Oppure chi ha governato paga il prezzo d’essersi sporcato le mani nel cercare di tenere in piedi una baracca che stava vacillando. Certamente il PD non è privo di colpe, ma gli si riconosca almeno di aver agito con dignitosa moderazione, di non aver urlato, fatto proclami. Oggi questa stessa forza ha scelto di oc-cupare il ruolo che l’elettorato gli ha affidato: stare all’opposizione, ma questo gesto suscita di nuovo critiche e attacchi, gli si rimprovera di non parteci-pare a questa poco edificante fiera della prepotenza.Intanto Sagunto crolla sotto l’incombere degli even-ti.Ma la memoria corta non è prerogativa solo dei politici se un autorevole giornalista inglese, forte dei costumi più sobri del suo paese, si meraviglia dell’atteggiamento reverenziale della televisione di Stato nei confronti di Silvio Berlusconi (ovvio che nelle sue reti televisive la reverenza è d’obbligo). A lui mai vengono fatte domande o rammentate le sue vicende giudiziarie, le condanne in giudicato per reati particolarmente odiosi per chi pretende di am-ministrare uno Stato che ha imbrogliato e derubato.Da tutto questo marasma che ci condurrà fatalmen-te ad elezioni anticipate per incapacità di formare un nuovo governo, quali previsioni si possono fare con certezza assoluta se non un notevole incremen-to dell’astensionismo, quel male che anche noi, nel nostro microscopico piccolo, avevamo cercato di combattere sollecitando ogni cittadino e soprattutto i giovani a non disertare le urne.Con la medesima legge elettorale, inefficace e pa-sticciata, frutto di tanti inutili compromessi, la situazione di stallo rischia di restare tale con l’ag-gravante di aver ulteriormente nauseato i cittadini rafforzando scetticismo e rabbia nei confronti della politica tout court.

Nella foto in alto a destra Silvio Bisotti. Al centro un’immagine dell’area dell’ex Consorzio Agrario

BERNARDO CARLI

Maxi piano di riqualificazione del Consorzio Terrepadane, Bisotti:

“Obblighi stringenti impediranno di creare cattedrali nel deserto”

L’effetto sarà di nauseare i cittadini rafforzando

scetticismo e rabbia nei confronti della politica

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10 maggio 2018

5Corriere Padano

Il trend di questa realtà sanitaria è in evidente crescita: da gennaio ad oggi effettuati 1.800 prelievi del sangue

Misericordia, già 2mila prelievi: “Spazi insufficienti”

Quando si reclamano dispera-tamente spazi per esercitare il diritto alla salute, vuol dire che l’apparato pubblico sta andando in cortocircuito. Alle porte di Piacenza, nel quar-tiere Besurica, la Confraternita della Misericordia – un’asso-ciazione di volontariato attiva nell’ambito sanitario – dal 2013 gestisce un ambulatorio con-

venzionato con l’Ausl che offre prelievi, iniezioni, visite e me-dicazioni in una zona suburbana del territorio. Ma gli spazi in cui erogare tali prestazioni – enormemente ri-chieste dalla cittadinanza – sono ogni giorno più stretti e scomo-di. «Se l’amministrazione comu-nale ci mettesse a disposizione un’altra stanza, ipoteticamente quella del punto prestito libri in via Perfetti (i cui muri confina-no con l’attuale ambulatorio in via Braille), potremmo conti-nuare a soddisfare i bisogni del-la comunità», propone la dot-toressa Chiara Belluardo, una delle volontarie che assistono i pazienti tutte le mattine dalle 8:30 alle 11:30.Il trend di questa realtà sanitaria è in evidente crescita: da genna-io ad oggi, sono già stati effet-tuati 1.800 prelievi del sangue. In più, dopo la chiusura del la-boratorio di prelievi ematici nel reparto ospedaliero di diabeto-logia, l’impegno della Miseri-cordia ha subìto un’impennata. Nel 2017, sono stati registrati 7mila interventi con le ambu-lanze e 5mila esami del sangue, rimarcando lo spostamento del-le persone verso le strutture me-diche periferiche.

Non è la prima volta che gli operatori della Misericordia contattano Sportello Quotidiano per provare a sollecitare le isti-tuzioni sulla necessità di nuovi spazi.«Possiamo contare su sette in-fermiere volontarie in pensione e su due medici», spiega il pre-sidente dell’associazione Rino Buratti. «I nostri locali sono stati for-niti dal Comune nel 2011. Li abbiamo ristrutturati e adattati

alle norme sanitarie con un co-sto iniziale di circa 80mila euro, seguendo un tortuoso percorso burocratico. All’esterno è presente un ca-pannone che contiene tre am-bulanze, tre pulmini e un’auto medica. A fronte di queste spese, fino al 2030 non pagheremo l’affitto». Per accogliere il più ampio nu-mero di pazienti, da alcune setti-mane è stato aggiunto un lettino al posto del banco dell’accetta-zione. «Certo è che», aggiunge Burat-ti, «se il Comune provvedesse a dotarci di un’ulteriore stanza, il servizio migliorerebbe a bene-ficio della collettività. Per ora, non abbiamo ricevuto nessuna risposta ufficiale». Voci di corridoio da Palazzo Mercanti darebbero il sindaco intenzionato a valutare l’allar-gamento dell’ambulatorio del-la Misericordia presso il punto prestito libri in via Perfetti, per lo meno concedendo una delle cinque sale esistenti. I fondi erogati per il distacca-mento della biblioteca infatti termineranno il prossimo 30 giugno, in attesa di un eventua-le rinnovo oppure di una nuova destinazione d’uso da parte del-la Giunta.

(dal sito https://sportelloquotidiano.com)

ATTUALITÀ

Il presidente Rino Buratti: “Se il Comune provvedesse

a dotarci di un’ulteriore stanza, il servizio migliorerebbe

a beneficio della collettività”

THOMAS TRENCHI L’associazione gestisce alla Besurica un ambulatorio

convenzionato con l’Ausl che offre prestazioni sanitarie

Nella foto a sinistra Rino Buratti, presidente della Confraternita della Misericordia. In alto l’ambulatorio della Besurica

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Corriere Padano

610 maggio 2018

SPECIALE CELIACHIA

Aumentano i celiaci, +15.569 diagnosi in ItaliaAumentano i malati di celiachia in Italia. Nel 2016 il numero to-tale delle nuove diagnosi è stato infatti di 15.569, oltre 5.000 dia-gnosi in più rispetto all’anno pre-cedente, e risultano diagnosticati in Italia 198.427 celiaci (di cui 2/3 appartenenti alla popolazione femminile e 1/3 a quella maschi-le). Molti, però, sono gli italiani che non sanno di essere malati: si stima che siano circa 408.000, infatti, i celiaci non ancora dia-gnosticati. E’ il quadro tracciato nell’ultima Relazione annuale del ministero della Salute al Parla-mento sulla celiachia, relativa al 2016. Le Regioni in cui si sono registrate maggiori nuove diagno-si sono la Lombardia con +5.499 diagnosi, seguita dal Lazio con +1.548 diagnosi e dall’Emilia

Romagna con +1.217.Ad un anno dall’entrata in vigore del nuovo protocollo diagnostico, confrontando i dati nel triennio 2014-2016, si sottolinea nel do-cumento, «emerge un incremento delle diagnosi più spinto, forse favorito dalla maggiore sensibi-lizzazione dei cittadini ma anche dai nuovi indirizzi scientifici».La celiachia è una condizione in-fiammatoria permanente in cui il soggetto che risulta affetto deve escludere rigorosamente il gluti-ne dalla dieta. Questa patologia, ormai classificata come malattia cronica, si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti e col-pisce circa l’1% della popolazio-ne. Ad oggi la Regione abitata da più celiaci risulta la Lombar-dia con 37.907 celiaci residenti,

seguita dal Lazio con 19.325 e Campania con 18.720. Varie le sfide per il 2018, afferma la Re-lazione, a partire dal “dare piena applicazione al Protocollo dia-gnostico individuando sul territo-rio i presidi del Servizio sanitario nazionale per la diagnosi della celiachia ai fini delle esenzioni, dando così le stesse opportunità diagnostiche ai cittadini”.La celiachia “è ancora una malat-tia in gran parte ‘sommersa’ e da scoprire e la sfida maggiore per il 2018 è proprio garantire l’ap-plicazione del nuovo protocollo per la diagnosi su tutto il territo-rio nazionale, considerando che si stima che siano oltre 400mila gli italiani celiaci non ancora diagnosticati”. A sottolinearlo è il direttore generale dell’Asso-

ciazione italiana celiachia (Aic), Caterina Pilo, commentando i dati della Relazione 2016 al Par-lamento sulla celiachia. «In Italia attendiamo 600mila casi di ce-liachia, considerando che la pre-valenza della malattia è dell’1% sulla popolazione, ma siamo an-cora intorno a un terzo delle dia-gnosi fatte. Le diagnosi crescono grazie alle nuove tecniche e la maggiore sensibilizzazione del-le persone, ma bisogna lavorare ancora molto. Innanzitutto appli-cando su tutto il territorio il nuo-vo protocollo per la diagnosi ap-prontato dal ministero e che non è applicato ovunque». E’ quindi necessaria, «una maggiore omo-geneità dei centri sul territorio, ed il recente decreto ministeriale ne prevede almeno uno ogni provin-

cia». Quanto ai tetti di spesa ga-rantiti per le esenzioni ai celiaci, «sono al momento in revisione e all’esame della conferenza Stato-regioni. Si va nella direzione di una loro riduzione perche ci sarà un adeguamento ai nuovi prezzi dei prodotti alimentari per celia-ci, che sono calati. Ci aspettiamo che sia un adeguamento contenu-to».«Dal 2015 al 2016 le diagnosi sono aumentate confermando il trend di crescita», afferma anche il presidente Aic, Giuseppe di Fabio. Evidente, sottolinea, è «la differenza di genere: la celiachia

è donna e su oltre 198mila casi, 140mila sono donne. Il monito-raggio dei sintomi specifici delle donne, quindi, resta una strategia sempre valida». Ancora mol-ti, però, gli obiettivi che restano da realizzare: «Vorrei vedere ad esempio uniformità di diagnosi tra le diverse regioni e pari trat-tamento. La Relazione invece ci mostra che si ha più possibilità di ricevere una diagnosi di celiachia a seconda di dove si vive, mentre i pazienti sono uguali ovunque e meritano pari assistenza», conclu-de di Fabio.

(da www.vita.it)

In arrivo la settimana della celiachia: eventi a Piacenza Da sabato 12 a domenica 20 maggio si svolgerà la 4° edizione della Settimana Nazionale della Celiachia. Organizzata da AIC - Associazione Italiana Celiachia, l’evento si propone di sensibilizzare tutti i cittadini sui temi inerenti l’intolleranza permanente al glutine, attraverso manife-stazioni, incontri, iniziative nelle scuole e molto altro. Il tema centrale per l’edizione 2018 saranno i diritti e le tutele delle per-sone celiache in Italia. AIC si dedica con passione tenacia alle relazioni istituzionali in tema di diritti e tutele. A Piacenza in occasione di tale settimana,

presso gli Istituti Comprensivi di Piacen-za, Castell’Arquato, Cadeo, Fiorenzuo-la d’Arda, Traversetolo, Cortemaggiore, Carpaneto, Gropparello, Gossolengo, Al-seno, nelle mense scolastiche e dei ser-vizi educativi, verrà proposto un menù interamente senza glutine, per far com-prendere a tutti i bambini che mangiare senza glutine si può, e anche con gusto. Questo avviene nell’ambito del Progetto regionale: “Tutti a Tavola Tutti Insieme, le giornate del menù senza glutine”. Il 12 maggio presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (ore

10,30) si parla del libro “Le ricette diverse di Gigio Furetto”, dedicato ai più piccoli. Lunedì 14 e lunedì 28 maggio presso la cucina dell’Istituto comprensivo di Po-denzano “G. Parini” dalle ore 19:30 alle ore 21:30 Laboratorio di cucina senza glu-tine organizzato da A.u.s.l. di Piacenza in collaborazione con A.I.C. Piacenza, tenuto dalla docente e chef Debora Saccardi. Secondo i dati più recenti si stima che in Emilia Romagna gli intolleranti al glutine siano 14.000, a Piacenza e provincia circa 1000.

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10 maggio 2018

7Corriere Padano

VIVIPIACENZA

Colonna di pace, tappa a Piacenza Torna nel piacentino la quarta edizione della manifestazione “Una Colonna di Pace”, manifestazione storico-rievocativa in programma il 13 maggio. L’associazione “Tracce di Storia”, che raccoglie i collezionisti privati di mezzi militari d’epoca, porterà una colonna di mezzi militari alla quale si aggiunge-ranno anche collezionisti provenienti da Piacenza e province limitrofe.L’evento vuole ricordare la storica data dell’8 Maggio 1945, “Giornata della vit-toria”, che segnò la fine delle ostilità del-la Seconda Guerra Mondiale in Europa.

La manifestazione è organizzata da associazione GS Cadeo-Carpaneto, as-sociazione culturale “Terre Piacentine” e associazione “Tracce di Storia”, in col-laborazione con i Comuni di Carpaneto e Piacenza e in sinergia con associa-zioni locali, il gruppo Alpini Carpaneto e le associazioni combattentistiche e d’Arma. Il programma prende il via alle ore 8.30 a Carpaneto Piacentino, per spostarsi poi a Piacenza, dove ci saranno inizia-tive fino a tardo pomeriggio: info su wwww.comune.piacenza.it.

MUNICIPALE: ALLIEVI DELLE SCUOLE DI DANZA NE “LA CENERENTOLA” Sarà una Cenerentola a passi di danza, quella che andrà in scena al Teatro Municipale venerdì 11 maggio alle ore 21, fuori abbonamento nel cartellone della Stagione Danza 2018. Lo spettacolo, su musiche di Gioachino Rossini nell’anno delle celebrazioni per il 150° della scomparsa, vedrà salire sul palcoscenico i danzatori delle scuole di danza di Piacenza, selezionati lo scorso novembre nel corso di un’audizione al

TEATRO Municipale che ha visto la partecipazione di un centinaio di giovanissimi allievi. Il balletto sarà l’approdo del percorso formativo “Leggere per...ballare” della Federazione Nazionale Associazione Scuole Danza.

TRIESTE 34, ULTIMO APPUNTAMENTO CON “GOLDEN NIGHT(S)”Alle ore 21 di sabato 12 maggio va in scena al Teatro di Via Trieste 34 l’ultimo spettacolo della rassegna “Golden Night(s)”: si alza il sipario sul “circo dei sensi”. Un fumoso night club, una ribalta accesa; complice Golden Din Din, nel ruolo di “maitresse”, il pubblico sarà condotto alla scoperta dell’erotismo e dei sensi. “L’Arte in 2CV” , l’omaggio

di Bussandri alla storica CitroënImperdibile appuntamento per gli appassionati di auto, quello del 13 maggio pros-simo a Fiorenzuola d’Arda, presso la Concessionaria Bussandri in via Umbria 7/9: per tutta la giornata ci sarà la manifestazione “2 Cavalli in Fiore”, raduno itinerante di auto storiche Citroën 2 CV e derivate. Contestualmente prenderà vita l’evento “L’Arte in 2CV”, un’iniziativa a cura della Concessionaria Citroën Bussandri, in collaborazione con Joy di Roberta Ticchi, Alberto Mi-nissi, Danila Pluderi, Romano Fassa e Stefano Villaggi: un omaggio “artistico” a questo iconico modello della casa automibilistica fran-cese che proprio quest’anno compie 70 anni. Per realizzare l’evento gli organizzatori hanno invitato tutti gli appassionati di Citroën 2CV ad “omaggiare” la storica auto in forma artistica: dipinti, disegni, manufatti, composizioni grafiche, ma anche testi e poesie, che saran-no esposti in rassegna il 13 maggio, presso il salone espositivo della Concessionaria. L’idea più originale, poi, verrà decretata da una giuria di esperti e riceverà un premio. Inoltre nella stessa giornata ci sarà la possibilità di partecipare al “gioco” fotografico “Fotografa la 2CV e vinci!”: basterà fotografare le auto durante la giornata nelle varie tappe del raduno, inviare gli scatti più belli e attendere l’esposizione - con relativa premiazione - che avrà luogo a luglio sempre a Fiorenzuola durante la manifesta-zione “6 giorni delle rose” presso il locale Velodromo.

PIACENZA - Cultura e Motori 2018Venerdì 11 e sabato 12 maggio si terrà, nella sede del Politec-nico di Piacenza, l’edizione 2018 di Cultura e Motori: esposi-zione di vetture storiche, immagini fotografiche e pittoriche.

PIACENZA - Festa della mammaDall’ 11 al 27 maggio cinque appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, animano il centro città a Piacenza per festeggiare la figura della madre e della maternità. Info su www.comune.piacenza.it

PIACENZA - Conversazione sul ‘68Sabato 12 maggio alle 17.30, presso gli Orti di via Degani, pri-mo incontro del ciclo di tre conversazioni sul ‘68 organizzato da Cittacomune “Anche se il nostro maggio...”. Bruno Cartosio parlerà e discuterà con i presenti di “Beat generation e Nuova Sinistra negli Stati Unit d’America”.

PIACENZA - Concerto Gospel Sabato 12 maggio ore 21, presso la Sala dei Teatini, concerto del coro Placentia Gospel Choir per la Festa della Mamma e Famiglia.

PIACENZA - Giornata Mondiale della Croce Rossa 2018Sabato 12 maggio, sul Pubblico Passeggio, edizione 2018 del-la Giornata Mondiale della Croce Rossa. Incontri, street food, truccambimbi e molto altro.

PIACENZA - Mini Rocket Club on tour 1° edizioneDomenica 13 maggio 1° Raduno Ufficiale di Mini nella splen-dida cornice di Piazza Duomo.

PIACENZA - Teatro DiVinoSabato 12 maggio in Piazzale Plebiscito Festival del Vino e del Teatro Indipendente.

PIACENZA - Il Farnese Cavalli e CarrozzeDomenica 13 maggio 1° rievocazione storica in costumi d’e-poca con partenza del corteo storico alle ore 15.30 da Piazza Cavalli, Palazzo Farnese, Area Daturi.

PIACENZA - Allegro con brio stagione 2017-2018Alla Sala dei Teatini, concerti aperti alla città in collaborazione con Conservatorio Nicolini. Prossimo appuntamento domeni-ca 13 maggio ore 17 con Debussy a quattro mani.

AGENDA WEEKEND

Sabato 12 e domenica 13 maggio appuntamento al Castello di Paderna a Pontenure per scoprire rare specie floreali e arboree

Frutti Antichi, edizione al viaall’insegna della biodiversità Sabato 12 e domenica 13 maggio 2018, dalle ore 9 alle 19, si rinno-va al Castello di Paderna a Pon-tenure (PC) l’appuntamento con l’edizione di primavera di “Frutti Antichi”, rassegna di piante, fio-ri e frutti dimenticati e prodotti di alto artigianato, promossa dal FAI - Fondo Ambiente Italiano e realizzata in collaborazione con il Castello di Paderna e il Comitato FAI di Piacenza.Protagonista della nuova edizio-ne di “Frutti Antichi”, la quarta nella sua versione primaverile, è la biodiversità: i visitatori potran-no scoprire rare specie floreali e arboree, antichi semi, colture ormai poco diffuse e conosciute, recuperate da agricoltori appas-sionati che lavorano per preser-vare e valorizzare la ricchezza dell’ecosistema. La manifesta-zione, tra le più amate rassegne di florovivaismo in Italia, vedrà per due giorni, tra i giardini e gli spazi del Castello di Paderna, cir-ca 130 espositori selezionati. Nel prato antistante sarà presente la zona mercato dove si troveranno primizie dell’orto, prodotti a km

zero e produzioni alimentari tipi-che del territorio. Gli agricoltori saranno a disposizione per tra-smettere la propria esperienza e condividere i segreti dell’orto e delle coltivazioni. Ampio spazio sarà riservato, inoltre, all’arredo da giardino, all’antiquariato e all’artigianato.Sabato 12 maggio, dopo l’inaugu-razione della manifestazione alle 10.30 con gli allievi della scuola

media di Pontenure - che con-durranno i visitatori alla scoperta della chiesa di Valconasso nei due giorni della manifestazione dalle 15.00 alle 18.00 - sarà presentato il libro “Italia spontanea” su sto-ria, ricette e tradizioni delle piante spontanee. Alle 15.00 si terrà un incontro sulla gestione del ver-de pubblico con gli agronomi Emanuela Torreggiani e Marco Carboni e in collaborazione con

Legambiente di Piacenza. Alle 16.30 sarà proiettato il documen-tario Hunger4Bees con le giorna-liste Monica Pelliccia e Adelina Zarlenga, un viaggio tra l’Italia e l’India, per scoprire la relazione tra il declino degli insetti impol-linatori e la sicurezza alimentare, attraverso le voci di apicoltori e apicoltrici. Seguirà alle 17.30 la conversazione a cura dell’esper-to Gian Carlo Bergamaschi sulla scelta delle varietà erbose per col-tivare un buon prato, il quale tor-nerà anche domenica alle 16.00.Domenica 13 maggio si comincia alle 10.00 con “Il giardino che si mangia”, un incontro sui fiori commestibili ed erbe spontanee a cura di Marco Gramaglia, per proseguire con l’appuntamento per bambini e ragazzi con l’ento-mologa Ilaria Negri dell’Univer-sità del Sacro Cuore di Piacenza sulle api e le farfalle (alle 11.00 e alle 15.00) e poi con una lezione del docente di zoologia e di eto-logia e sociobiologia Donato A. Grasso dell’Università di Parma sulla biodiversità, dal titolo “Ani-mal (R)evolution”.

Al San Matteo torna “Linea di confine”Apre lo spettacolo “Incidenti d’amore” Il Gruppo Teatrale Quarta Parete organizza, con il patrocinio del Comune di Piacenza, la dodicesi-ma edizione della rassegna teatra-le Linea di Confine.Gli spettacoli andranno in scena a Piacenza, al Teatro San Matteo, spazio oramai identificato come il luogo deputato per le produzioni dei gruppi teatrali della città. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 21.00.Linea di Confine vuole offrire una possibilità di confronto per real-tà teatrali non professioniste che spesso non hanno l’opportunità di uscire dagli stretti confini del pro-prio territorio e dimostrare come anche compagini amatoriali siano in grado di realizzare prodotti tea-trali di qualità.

La rassegna quest’anno propone quattro spettacoli, che spaziano per tema e genere in diversi ambiti

teatrali, creando ancora una volta una mappa curiosa e accattivante. L’esordio è previsto venerdì 11

maggio con la black comedy “Incidenti d’amore” proposto da Quarta Parete. Sabato 12 maggio sarà la volta del Gruppo Teatra-le Il Palcaccio di San Giorgio di Mantova che presenterà “Tre atti-mi”, un ensemble di tre atti unici comico/grotteschi di Anton Ce-chov. Martedì 29 maggio sul palco del Teatro San Matteo saliranno gli studenti del Laboratorio Teatrale Follemente dell’Istituto Commer-ciale Romagnosi con “Incantesi-mi e misfatti”. Il quarto e ultimo spettacolo è di Quarta Parete: in scena “Pupe, whisky e gangsters”, un testo ambientato nell’America degli Anni Venti. Lo spettacolo sarà presentato il 1° ed il 2 giugno, con due diversi cast.

IN PROVINCIA

A Fiorenzuola domenica 13 maggio

PONTENURE - Sagra dell’asparago piacentino Dodicesima sagra dell’a-sparago piacentino, nata su iniziativa della Pro Loco di Pontenure e dei produttori di aspara-gi di Muradello, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di questo prodotto pregiato della terra. Dall’11 al 14 maggio.

FIORENZUOLA - Festa del Vino e Street Food Da venerdì 11 a domenica 13 maggio a Fiorenzuola d’Arda, in Corso Garibaldi si tiene la Festa del Vino e Street Food.

BORGONOVO V.T. - Spring Break Domenica 13 maggio torna l’aperitivo nel fossato della Rocca di Borgonovo Val Tidone con musica live, mostra fotografica e “Photo set experience”.

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Corriere Padano

810 maggio 2018

SPORT

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Piacenza, c’è un tabù da sfatareContro la Giana basta un pari

PUBBLICATE LE GRADUATORIE ERP (CASE POPOLARI) PER ASSEGNAZIONE E CAM-BIO ALLOGGIOSono state pubblicate le nuove graduato-rie per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e di cambio alloggio: entrambe hanno validità dal 30 marzo 2018. Gli elenchi sono consultabili sul sito del Co-mune di Piacenza (sezione Albo Pretorio) e presso l’ufficio Abitazioni, in via XXIV Mag-gio 28, aperto lunedì e giovedì dalle 8.45 alle 13.30, mercoledì dalle 8.45 alle 12 e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30.

ESONERO CANONE RAI PER I CITTADINI CON PIÙ DI 75 ANNI E UN REDDITO INFE-RIORE A 8000 EUROI cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro, possono presentare una dichiarazione sosti-tutiva con cui attestano il possesso dei re-quisiti per essere esonerati dal pagamento del canone TV.

CONTRIBUTO BABY-SITTING E SERVIZI ALL’INFANZIALe madri lavoratrici autonome o imprendi-trici possono richiedere un contributo a so-stegno dei costi per la baby sitter o l’asilo nido.Il contributo sarà erogato secondo le modalità previste per il “Libretto Famiglia”. La domanda va presentata esclusivamente all’Inps entro il 31 dicembre 2018 o comun-que fino ad esaurimento dello stanziamento previsto dalla legge.

ANDIAMO IN GITA A PIACENZA: VISITE GUIDATE ALLA CITTÀ PER LA TERZA ETÀProseguono le visite guidate pensate per coinvolgere chi è interessato a scoprire la propria città. A maggio visite alla cupola del Duomo e di Santa Maria di Campagna. Per informazioni e prenotazioni contattare l’ufficio Attività socio-ricreative al numero 0523/492724.

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A G E N Z I A I M M O B I L I A R EVia P. Cella, 9/E, 29121 Piacenza (PC)

carriera, settimo marcatore della storia della serie B tra quelli ancora in atività) mancherà per infor-tunio. Proprio nel match del Garilli dello scorso 24 marzo, gli ospiti hanno impressionato (soprattutto nel primo tempo) per qualità e intensità di gioco; i Franzini boys dovranno essere bravi a chiudere tutti gli spazi. Altre sfide playoff del girone A: Viterbese-Pontedera (che, curiosamente, si sono trovate una di fronte all’altra sabato scorso al Roc-chi, con tanto di vittoria dei padroni di casa 1-0) e Carrarese-Pistoiese. Ne riparleremo sabato.

Sasi

fortino inespugnabile della scorsa stagione, a cen-trocampo Della Latta giganteggia e gli strappi di Segre e di un Corradi in crescita, spesso e volentie-ri spaccano in due le retroguardie avversarie, men-tre, in avanti, l’affiatamento tra Corazza e Pesenti aumenta di partita in partita (con un Romero, de-terminato come non mai, scalpitante in panchina). Eppure, la Giana di Albè (tecnico dei lombardi dal 1994), fa paura: i gorgonzolesi, che si presenteran-no in Emilia senza nulla da perdere, dispongono di individualità (Chiarello, Okyere e Perna su tutti) in grado di risolvere la partita in qualunque momen-to, anche se la stella Salvatore Bruno (199 reti in

zurri hanno portato a casa 5 punti sui 18 disponi-bili, cadendo, in due casi, tra le mura amiche. Il Piacenza, al contrario, dopo quella partita ha per-so (immeritatamente) a Carrara, per poi mettere in fila sei risultati utili consecutivi (3 vittorie e 3 pareggi) e ha recuperato il lungodegente Taugou-rdeau (che, per il momento, dovrebbe aver rinun-ciato a farsi operare all’inguine, anche perché non sente più dolore). I padroni di casa, i quali avranno a disposizione due risultati su tre nei 90’, nelle ultime settimane, hanno mostrato una forma psi-cofisica invidiabile: la difesa, guidata da un Fuma-galli sempre più miracoloso, è tornata ad essere il

Venerdì sera tornano ad accendersi le luci del Ga-rilli. Arriva la Giana di Albè per una gara da dentro o fuori, una di quelle da emozioni forti. Calato il sipario sulla regular season, si aprono i playoff: due turni tra squadre dello stesso girone, poi, per chi sopravvive, saranno playoff nazionali contro le compagini degli altri gironi. Pronti via, i ragazzi di Franzini affronteranno la Giana Erminio: 4 pre-cedenti, 3 sconfitte e un pareggio per i piacentini.Nell’ultima sfida, al Garilli, i lombardi concludo-no un brillante primo tempo in vantaggio per 1-0 (guizzo di Chiarello), ma vengono raggiunti, a 20 minuti dal 90’, da Pesenti. Da allora, i biancoaz-