corriere cesenate 43-2011

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 Sabato scorso sono stati raccolti 520 quintali di alimenti per chi è in difficoltà Una olletta generosa Gambettola  16 E nel presepio ‘spunta’ il Corriere  Cesenate 1911 Cesena  14 Cac sostiene la missione di padre Boschetti Romagnano  17 In parrocchia a Sant’agata Feltria nasce il circolo Acli Cesena  18  A Sant’E gi di o ap re un mercatino equo solidale Giovedì 1 dicembre 2011 | anno XLIV (nuova serie) | numero 43 | euro 1,20 I risparmiatori italiani hanno dato ducia al loro Paese. Il Btp-Day di lunedì scorso è andato molto bene, con richieste che hanno raddoppiato la media giornaliera degli ultimi tempi. Ha favorito il buon esito della prova l’ottimo andamento dei mercati borsistici che hanno visto vistosi balzi in avanti, dopo i numerosi tondelle recenti settimane. Un po’ di sereno non guasta, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. Il governo Monti ha completato la squadra con la nomina dei viceministri e dei sottosegretari. Non sono mancate le polemiche per la chiamata ai Rapporti con il parlamento di Giampaolo D’Andrea che aveva già fatto parte del secondo esecutivo guidato da Romano Prodi. L’opera di sfoltimento in ogni caso si è realizzata e ora il gabinetto dell’ex rettore della Bocconi è nel pieno delle sue funzioni e dei suoi ruoli. La macchina adesso è accesa. Si aspetta solo che si metta in moto. Lunedì prossimo dovrebbero essere annunciate le prime misure per attuare i dettati che provengono dall’Unione europea. La moneta unica prosegue nella sua marcia di sofferenza trascinando con sé quasi tutti i debiti sovrani dei Paesi che aderiscono all’euro. Dall’iniz io dell’estate si parla di rischio default. La prima nazione interessata è stata la Grecia, poi il Portogallo e la Spagna. Sotto attacco da settimane c’è l’Italia, ma nei giorni scorsi è stata sotto pressione anche la Francia. Pare che nel mirino non ci siano solo i deboli, ma è tutto il sistema che rischia di crollare. Da più parti si invoca un intervento politico comune, con decisioni in grado di intervenire nei singoli stati nazionali. Davanti a queste proposte qualcuno si scandalizza e parla di commissariamento dei governi dei paesi membri. Eppure una gestione scale comune sarebbe la prima azione da attuare, assieme a politiche di rigore della spesa statale da concretizzare ovunque. Non si può dare vita a un’Europa che componenti di serie ‘A’ e di serie ‘B’. Il rischio di fallimento non è reale solo per la moneta unica, ma per tutto l’impianto politico-economico pensato dai padri fondatori. Ne va del nostro futuro. Ne va, soprattutto, del futuro dei nostri gli. Occorre perseguire con tenacia ciò che si fa. Non si possono compiere due passi in avanti e altrettanti indietro. Oggi è necessario più che mai investire per rimettere in moto lo sviluppo. I primi interventi si devono realizzare in favore della famiglia e dei giovani, vera molla per una spinta innovatrice che nel vecchio continente , n troppo vecchio, ormai si è esaurita da tempo. Un i mprenditor e fa la convention in T erra Santa P uò essere richie- sta al Centro Pastorale presso Palazzo Ghini, a Cesena A l Carisport di Cesena sono at- tese centinaia di giovani da tutta la diocesi Cesena  11 Speciale 8 Diocesi  7 M auro Bonacci di  Amic o Sole ha accompagnato ami- ci e colleghi a Geru- salemme Don Baronio Un indimenticato prete ‘santo’  Av ven to: la let ter a del vescovo Douglas Regattieri Domenica 4 dicembre la gara canora Azione Cattolica  7 G iovedì 8 dicem- bre una messa a chiusura dell’anno del centenario dal- l’ordinazione La Giornata nazionale della Colletta alimentare ha fruttato, nel Ce- senate, oltre 520 quintali di generi alimentari, destinati alle fami- glie bisognose. La crisi che sta toccando anche il territorio locale non ha impedito a tante persone di donare alimenti. Alle spalle della Col- letta c’è un’organizzazione precisa che abbiamo cercato di portare alla luce intervistando alcuni volontari che si sono “spesi” per tutta la giornata. Gli alimenti raccolti saranno smistati a livello centrale e ridistribuiti alle varie associazioni presenti sul territorio convenzionate con il Banco alimentare, fra le quali la Caritas e la San Vincenzo. Servizio a pagina 5 Poste italiane spa, sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì FOTO  ANTONIO DOMENICO CAPRIS TO EDITORIALE Risorse per lo sviluppo di Francesco Zanotti Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 SPECI LE P RTENZE DI DICEMBRE SPECIALE VERATOUR OCEANO INDIANO - ZANZ IBAR Veraclub Zanzibar Village all inclusive da 955 euro - KENY A Veraclub Cristal Bay pensione completa da 910 euro - MAURITI US Veraclub Le Grand Sable all inclusive da 1.095 euro

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Corriere Cesenate di giovedì 1° dicembre 2011 (numero 43/2011)

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Sabato scorso sono stati raccolti 520 quintali di alimenti per chi è in difficoltà

Una Colletta

generosaGambettola 16E nel presepio‘spunta’ ilCorriere Cesenate 1911

Cesena 14Cac sostienela missionedi padre Boschetti

Romagnano 17In parrocchia

a Sant’agata Feltrianasce il circolo Acli

Cesena 18 A Sant’Egidio apre

un mercatinoequo solidale

Giovedì 1 dicembre 2011 | anno XLIV (nuova serie) | numero 43 | euro 1,20

Irisparmiatori italiani hanno dato fiduciaal loro Paese. Il Btp-Day di lunedì scorsoè andato molto bene, con richieste chehanno raddoppiato la media giornaliera

degli ultimi tempi. Ha favorito il buon esitodella prova l’ottimo andamento dei mercatiborsistici che hanno visto vistosi balzi inavanti, dopo i numerosi tonfi delle recentisettimane. Un po’ di sereno non guasta,soprattutto in un periodo di crisi comequello che stiamo attraversando.Il governo Monti ha completato la squadracon la nomina dei viceministri e deisottosegretari. Non sono mancate lepolemiche per la chiamata ai Rapporti con ilparlamento di Giampaolo D’Andrea cheaveva già fatto parte del secondo esecutivoguidato da Romano Prodi. L’opera disfoltimento in ogni caso si è realizzata e ora ilgabinetto dell’ex rettore della Bocconi è nelpieno delle sue funzioni e dei suoi ruoli.La macchina adesso è accesa. Si aspetta soloche si metta in moto. Lunedì prossimodovrebbero essere annunciate le primemisure per attuare i dettati che provengonodall’Unione europea. La moneta unicaprosegue nella sua marcia di sofferenzatrascinando con sé quasi tutti i debiti sovranidei Paesi che aderiscono all’euro.Dall’inizio dell’estate si parla di rischiodefault. La prima nazione interessata è statala Grecia, poi il Portogallo e la Spagna. Sottoattacco da settimane c’è l’Italia, ma neigiorni scorsi è stata sotto pressione anche laFrancia. Pare che nel mirino non ci sianosolo i deboli, ma è tutto il sistema che rischiadi crollare. Da più parti si invoca unintervento politico comune, con decisioni ingrado di intervenire nei singoli statinazionali.

Davanti a queste proposte qualcuno siscandalizza e parla di commissariamentodei governi dei paesi membri. Eppure unagestione fiscale comune sarebbe la primaazione da attuare, assieme a politiche dirigore della spesa statale da concretizzareovunque. Non si può dare vita a un’Europache componenti di serie ‘A’ e di serie ‘B’. Ilrischio di fallimento non è reale solo per lamoneta unica, ma per tutto l’impiantopolitico-economico pensato dai padrifondatori.Ne va del nostro futuro. Ne va, soprattutto,del futuro dei nostri figli. Occorre perseguirecon tenacia ciò che si fa. Non si possonocompiere due passi in avanti e altrettantiindietro. Oggi è necessario più che maiinvestire per rimettere in moto lo sviluppo. Iprimi interventi si devono realizzare infavore della famiglia e dei giovani, vera molla

per una spinta innovatrice che nel vecchiocontinente, fin troppo vecchio, ormai si èesaurita da tempo.

Un imprenditorefa la conventionin Terra Santa

Può essere richie-sta al Centro

Pastorale pressoPalazzo Ghini, aCesena

Al Carisport diCesena sono at-

tese centinaia digiovani da tutta ladiocesi

Cesena 11Speciale 8Diocesi 7

Mauro Bonacci di  Amico Sole ha

accompagnato ami-ci e colleghi a Geru-salemme

Don BaronioUn indimenticatoprete ‘santo’

 Avvento: la letteradel vescovoDouglas Regattieri

Domenica4 dicembrela gara canora

Azione Cattolica 7

Giovedì 8 dicem-bre una messa a

chiusura dell’annodel centenario dal-l’ordinazione

La Giornata nazionale della Colletta alimentare ha fruttato, nel Ce-senate, oltre 520 quintali di generi alimentari, destinati alle fami-glie bisognose. La crisi che sta toccando anche il territorio locale nonha impedito a tante persone di donare alimenti. Alle spalle della Col-letta c’è un’organizzazione precisa che abbiamo cercato di portarealla luce intervistando alcuni volontari che si sono “spesi” per tuttala giornata.Gli alimenti raccolti saranno smistati a livello centrale e ridistribuitialle varie associazioni presenti sul territorio convenzionate con il

Banco alimentare, fra le quali la Caritas e la San Vincenzo.Servizio a pagina 5

Poste italiane spa, sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì

FOTO

 ANTONIO DOMENICO CAPRISTO

EDITORIALE

Risorse per lo sviluppodiFrancesco Zanotti

Informazioni e prenotazioni

CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511www.viaggimanuzzi.it

SPECIALE PARTENZE D I D ICEMB RESPECIALE VERATOUR OCEANO INDIANO

- ZANZIBAR Veraclub Zanzibar Villageall inclusive da 955 euro

- KENYA Veraclub Cristal Baypensione completa da 910 euro

- MAURITIUS Veraclub Le Grand Sableall inclusive da 1.095 euro

- MALDIVE Veraclub Ranvelipensione completa da 1.265 euro

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Giovedì 1 dicembre 2011 3Opinioni

Sostegno alle famiglie: l’impegnodella regione Emilia Romagna è insufficiente

l 1° dicembre di due anni fa il cardinale Arcivescovo di Bolognarivolgeva alla Giunta e al Consiglio regionali un accoratoappello per invitarli a ripensare quella tanto contestatadisposizione che pone sullo stesso piano singoli, famiglie e

convivenze nell’accesso ai servizi pubblici locali.Il matrimonio e la famiglia fondata su di esso – egli affermava - èl’istituto più importante per promuovere il bene comune dellanostra regione. Dove sono erosi, la società è maggiormente espostaalle più gravi patologie sociali. La prima erosione avviene quandosi pongono atti che obbiettivamente possono far diminuire lastima soprattutto nella coscienza delle giovani generazioni,dell’istituto del matrimonio e della famiglia. E ciò accadrebbe se almatrimonio e alla famiglia, così come sono costituzionalmentericonosciuti, venissero pubblicamente equiparate convivenze dinatura diversa. (…). Volete assumervi la responsabilità di porre unatto che per sua logica interna muove la nostra Regione verso unacultura che va estinguendo nel cuore delle giovani generazioni ildesiderio di creare vere comunità famigliari? (…). Ogni estensionedei diritti deve essere pensata nell’ambito del dovere fondamentaledi difendere e promuovere il bene comune. Se così non fosse, sicostruirebbe e favorirebbe una società di egoismi opposti. A prescindere dalle differenti concezioni etiche (ma la Costituzioneè parametro di riferimento anche per la Regione), una similedisposizione viola infatti elementari esigenze di equità in quantointroduce una ripartizione della spesa sociale che non tiene contodei differenti oneri e degli obblighi legali di solidarietà reciprocacontratti dai coniugi e quelli di protezione da essi necessariamenteassunti nei confronti dei figli o di altri parenti.Per correggere almeno in parte questa impostazione la Giuntaregionale aveva annunciato e concretamente previsto nella leggefinanziaria l’assunzione di provvedimenti per le famiglie numeroseper agevolare loro l’accesso ai servizi sociali e socio-educativi. A 

distanza di due anni tali provvedimenti non sono stati ancoraassunti.Nel mese di settembre di quest’anno la Giunta regionale harimodulato l’aumento dei ticket sanitari sulla base di fasce direddito da calcolare, per le sole coppie coniugate, attraverso ilcumulo dei loro redditi (reddito familiare lordo), così da far gravaresulle famiglie i maggiori oneri per l’aumento della spesa sanitaria.

I

Con una misura talmente iniqua e discriminatoria - per sée per i propri figli i residenti in Regione in quantoconiugati pagano sempre di più le prestazioni sanitarie -da aver suscitato reazioni negative nella stessamaggioranza e aver indotto la Giuntaad annunciare correttivi di cui però ancoranon si vedono tracce.

È un vero peccato che la nostra Regione, in tempi di cosìforte crisi economica e dei ripetuti appelli alla tutela dellacoesione sociale e nazionale, non colga l’importanza cheassume la protezione dei legami familiari e delle reti disolidarietà e l’adempimento di elementari impegni diequità sociale nei confronti delle famiglie.

Stefano Andrini

A due anni dall’invito del cardinal Caffarra La Vignetta

ncora morti in mare. Ormai nell’anno che sta per concludersi i morti accertati hanno superato ilmigliaio. La tragedia dal Mediterraneo si sposta e ha toccato questa volta il mare Adriatico, allargo di Brindisi. La rotta della Puglia già precedentemente era stata battuta ed è una delle rotte

del traffico degli esseri umani proveniente soprattutto dal Medio Oriente e dall’Asia. È chiaro,però, che in questo preciso momento in cui è stata chiuso il porto di Lampedusa, perché giudicato portoinsicuro, e sono stati rafforzati i pattugliamenti nel Mediterraneo, alcuni dei barconi in viaggio hannoscelto direzioni diverse, tra cui le coste della Puglia. Nei prossimi mesi potremmo assistere a un aumentodi sbarchi che si dirigeranno in particolar modo appunto verso questa regione.La tragedia adriatica ripropone gli impegni da sempre sottolineati anche nel mondo ecclesiale. Unaprima direzione da intraprendere è lavorare maggiormente per creare canali protetti per le barche inmare, soprattutto in questa stagione che vede le condizioni climatiche non sempre favorevoli. C’è ungrande numero di flotte che battono bandiere diverse nel Mediterraneo, che possono di fatto costituire

A

una risorsa per accompagnare ecustodire i viaggi della speranza,perché non si risolvano in tragedia.Una seconda direzione a cuiguardare è certamente quella dellacooperazione internazionale che, inquesti ultimi anni, da parte di tuttigli Stati europei e non solo, anchealla luce della crisi, si era fortementeindebolita per non dire

praticamente azzerata. Unacooperazione che più che ai grandiprogetti ripensi un coordinamento euna valorizzazioni delle risorse chela solidarietà ha creato al di là delMediterraneo, oltre che favorireprocessi di dialogo e di nuovademocrazia, – come in questi giorniè stato ripetuto alla 86esimaSettimana sociale dei cattolici inFrancia.Una terza direzione è provare arileggere anche le modalità con cuientrano gli stranieri in Italia e in altriPaesi in Europa, per dare quotemaggiori soprattutto ad alcuni Paesiche in questo momento sono al di làdel Mediterraneo e vivono ladrammatica situazione di rivoluzionie di instabilità. Non possiamonasconderci che in queste settimanemolte centinaia degli sbarcati aLampedusa e accolti nelle comunitàe case di accoglienza dei Comuni edelle Diocesi in Italia hanno vistoricusata la loro domanda di asilo o diprotezione umanitaria, così comealtri a febbraio vedranno scadere illoro permesso umanitario. Pensare aloro anzitutto, perché non si chiudaun ingresso legale nel nostro Paese ècertamente un’attenzione sociale epolitica che guarda concretamentealla drammatica situazione in cui sivive sull’altra sponda delMediterraneo. Diversamente,potremmo assistere oltre che a nuoviarrivi che si risolvono in unadrammatica situazione, come peralcuni di coloro che volevanosbarcare in Puglia, a presenze che

continuano di persone arrivate dalNord Africa e che si confondono trale migliaia di altre presenze irregolaridi stranieri nel nostro Paese.

Giancarlo Peregodirettore Fondazione Migrantes 

Quei mille volti delle tragedie in mare

Una riflessione e un triste ‘conto’ dopol’ennesimo difficile sbarco di immigrati.Non più a Lampedusa, ma sulle costedel brindisino. Occorrono scelteirrinunciabili per evitare altri morti

PER LIMITARE GLI SBARCHI DI IMMIGRATI OCCORRE PUNTARE

A UNA MAGGIORECOOPERAZIONE INTERNAZIONALE

DA PARTE DI TUTTI I PAESI EUROPEI E NON SOLO

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Giovedì 1 dicembre 20114 Primo piano

Il racconto di alcuni giovani che hanno partecipato alla Colletta come volontari

er una mattina si sonotrasferiti in duesupermercati vicinoall’Istituto. Hanno

lasciato lo zaino a terra e

preso sportine e scatoloni.Con il sorriso e l’entusiasmodi chi sa che sta facendoqualcosa di grande si sonomessi all’opera.Proseguendo nel progetto diEducazione allaresponsabilità individuale ealla condivisione dei bisognil’istituto professionale"U.Comandini" di Cesena,per il terzo anno consecutivo,ha aderito alla Giornatanazionale della Collettaalimentare. I ragazzi dellaclasse 3F, con i loro insegnantiGiuseppe Cantarelli e DanielaCarella, si sono “spesi” comevolontari del Bancoalimentare presso i

supermercati New Economy eConad Montefiore."E’ stato bello vederli lavorarecon tanta gioia - dicono gliinsegnanti -. Non si sonorisparmiati e hanno scelto dimettersi in gioco. Magariaverli così contenti tutte lemattine!"Ma i ragazzi del Comandininon sono gli unici studenticoinvolti nell’iniziativa delBanco alimentare. Dal liceoScientifico a quello dellaComunicazione, dai ragazzidell’istituto Agrario fino aquelli del liceo Classico e delSacro Cuore tanti sono iragazzi che, usciti da scuola,hanno deciso di vivere unsabato diverso e con alcuniinsegnanti hanno raggiunto idiversi supermercati dellacittà.Per alcuni di loro l’impattocon la Colletta alimentare nonè stato dolce. "Certi hannotrovato le scuse piùimprobabili per non accettarela nostra sportina - spiegano -mentre altri ci hanno davveroaperto il cuore".Hanno incontrato volti estorie. Si sono lasciatiappassionare e hannocondiviso un pezzo di vita conaltri volontari e con la genteche di ora in ora si sonotrovati davanti. "Sono statacommossa da un anziano -spiega Francesca di Scienze

umane -. Ci ha raccontato lasua storia, della malattia dellamoglie e delle cure edell’assistenza continue di cuila donna necessita. Ci ha

P

Comandini, Liceo

Scientifico e dellaComunicazionesono alcunedelle scuoleche i ragazziinterpellatifrequentano

detto della fatica che ognimese fa per mangiare e delleenormi spese per l’assistenzamedica, ma mentre ci dicevatutto ciò ci ha donato duescatole di tonno e quasiscusandosi ci ha detto:

"questo è tutto quello cheposso darvi!"."I giovani e gliextracomunitari sono stati frai più sensibili - spiega Chiara

che ha fatto la volontaria allaCoop Cervese -. Sono semprestata ascoltata e mi hannocreduta. In particolare alcuniextracomunitari grati perquello che avevano ricevutonel momento del bisogno,sono venuti appositamente alsupermercato per aderire allacolletta". "Mentre camminavodentro al Conad Montefiore -spiega Eveline, studentessacesenate, rumena d’origini -ho incrociato una famigliarumena che non aveva beninteso quello che stavamofacendo. Ho parlato con loroin rumeno, ho spiegato lenostre ragioni e subito hannoaderito. Sono stata felice emolto orgogliosa dei mieiconnazionali!". Dalla 2Bs delliceo Monti quasi la metà

della classe ha accettato diimpegnarsi nella Colletta. "Cisiamo sentite molto vicine acoloro che siamo andate adaiutare - spiega Sofia -. Lo

rifaremo anche l’annoprossimo".

 All’Iper di Savignano Elena eChiara sono arrivate alle12,45, appena uscite dascuola e, senza esserenemmeno riuscite a mettereun boccone sotto i denti, sisono messe la pettorina giallae hanno iniziato il lavoro.Dovevano rimanere per ilturno di un’ora e mezza, mahanno scelto di raddoppiare,perchè il bisogno era tanto."Lo rifarei altre mille volte -spiega Chiara con il sorrisosulle labbra -. Ho incontratogente felice. Addirittura unasignora ci ha regalato deicioccolatini grata perl’impegno che ci stavamomettendo. Nondimenticheremo mai la

gioiosa richiesta di unsignore: "Datemi un’altrasportina, per i poveri una nonbasta".

Barbara Baronio

Siamo un gruppo di giovani di 

San Carlo che oramai da di-versi anni partecipa alla Gior-nata Nazionale della Colletta

 Alimentare. Siamo una quin-dicina di ragazzi delle scuole superiori. Quest’anno abbia-mo svolto servizio pressol’A&O di San Vittore con il de-siderio di aiutare persone che sono meno fortunate di noi,consapevoli del fatto di aver ricevuto tanto.Ci siamo chiesti chi siamo noi per offrire una sportina alle persone e ci siamo risposti che noi effettivamente siamo solostrumenti di una grande ope-ra di carità. Abbiamo inco-minciato la colletta propriocon questo spirito.

 Non passa anno in cui non ri-maniamo colpiti dalla grande disponibilità delle persone,dalla gratuità dei clienti dei supermercati e dei volontari che prestano servizio insieme a noi, soprattutto in un perio-do così difficile per tutti.L’umanità delle persone viene ridestata in queste occasioni, e mai delude: una signora che aveva già partecipato allaColletta Alimentare ha voluto

rifare la spesa perché consape-vole della sua importanza;un’altra signora che non pote-va fare la spesa poiché nonaveva soldi, è andata a casa,ha preso il cibo che aveva incasa e l’ha riportato al volon-tario che era in negozio. Du-rante la giornata del 26 no-vembre abbiamo compreso la

 generosità delle persone che pur essendo in difficoltà eco-nomicamente ci tengono acontribuire a questo gesto. Ladisponibilità e i volti delle per-sone ci hanno aiutato a capire 

che anche in tempi di difficol-tà il cuore dell’uomo rimane spalancato.

Il gruppo giovanidi San Carlo

Testimoni ✎

Solo nell’ultimo anno ha dato sostegno a

quasi 1300 poveri presenti nel comprensoriocesenate. Uomini, donne e bambini non lon-tani, ma volti che si incontrano per strada,che frequentano le scuole della città e chehanno bisogno di essere guardati in modonuovo e con speranza. Ecco la San Vincenzode’ Paoli, ente caritativo internazionale che aCesena ha sede in corso Sozzi, opera a favo-re di tutti i poveri, malati e indigenti che in-contra.La San Vincenzo da sempre è uno degli enticonvenzionati con il Banco alimentare. "Noisiamo tra i fruitori della preziosa opera delBanco e come tali, in occasione della Collet-ta alimentare, abbiamo desiderato essere at-tori di questo gesto e ci siamo resi disponibi-li come volontari. Oltre a mettere in campouna cinquantina di volontari (114 sono gliiscritti alla San Vincenzo in città) abbiamo

anche cercato di coinvolgere il più possibile

la gente attorno a noi". Quello che caratte-rizza l’opera della San Vincenzo è che vienefatta a domicilio. "Entriamo nella case di co-loro che andiamo ad aiutare - spiega il presi-dente Ettore Lucchi, con discrezione diamorisposta al bisogno materiale che è quello delcibo, ma creiamo delle relazioni forti. Proprioalla luce di questi rapporti riusciamo anchead indirizzare meglio i nostri aiuti. Quindi al-la famiglia con i neonati cerchiamo di porta-re anche i pannolini, che sono molto costosi".La San Vincenzo, come ente convenzionato,questa settimana andrà a Forlì al Banco ali-mentare a ritirare gli alimenti. "A distanza dineanche una settimana saremo in grado diportare ai nostri assistiti il frutto della Collet-ta alimentare. Si tratta per noi di un giornoimportante, atteso anche da molti dei nostriassistiti".

La San Vincenzo ha come luoghi operativi le

parrocchie, sedi privilegiate in cui ogni grup-petto lavora e dove spesso arrivano le richie-ste di aiuto. "Molte parrocchie si stanno or-ganizzando in questi anni per integrare l’ope-ra annuale del Banco, che mensilmente donaalimenti alla Società San Vincenzo, con queiprodotti, necessari nelle famiglie, ma che nonsempre possono essere forniti. La parrocchiadi Case Finali, ad esempio, - spiega Lucchi -organizza la giornata della Condivisione: os-sia una domenica in cui i membri della co-munità, informati di quello che di cui c’è bi-sogno, s’impegnano a procurarlo. In questomodo molte parrocchie riescono a risponde-re alle necessità senza gravare totalmente sulBanco che oltre ai poveri della San Vincenzosi fa carico, solo nella nostra diocesi, di unaquarantina di altri enti".

Bab

Negli ultimi dodici mesi si sono rivolti all’associazione quasi 1300 persone in difficoltà

"San Vincenzo", un esempio concreto fra i tanti

Studenti cheStudenti chedonano impegnodonano impegno

Foto Antonio D. Capristo

Alcuni studenti del “Comandini” con l’insegnante Giuseppe Cantarelli

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Giovedì 1 dicembre 2011 5Primo piano

Lo stoccaggio è avvenuto nei magazzini di Tecnolog

Barbara Baronio

Cesena, i mille volontari distribuiti in un’ottantina di supermercatiaderenti hanno raccolto 52mila e 319 chilogrammi di alimenti inoccasione della XV edizione della Giornata nazionale della Collettaalimentare che si è tenuta la scorsa settimana. Un lieve calo rispetto ai

54mila e 471 i chilogrammi della colletta del 2010.La Colletta alimentare, svoltasi in più di 8600 supermercati, "è stata unospettacolo di gratuità - comunica la segreteria nazionale del Banco - che hacambiato coloro che vi hanno partecipato, come dimostrano i numerosissimimessaggi ricevuti". Grazie all’aiuto di più di 130mila volontari sono stateraccolte 9.600 tonnellate di prodotti alimentari, il 2 per cento in più rispettoall’edizione 2010. Il cibo raccolto sarà ora distribuito alle oltre 8mila strutturecaritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare che assistono 1,4milioni di persone. "Quello che più ci ha colpito in un periodo di grave

A

incertezza economica come quellopresente, è la generosità e lasensibilità di un popolo checondivide i bisogni, per condividere ilsenso della vita.Un popolo che non si è fermato difronte alla crisi o alla paura del futuro,ma donando una spesa per i piùpoveri, si è fatto avanti con coraggiodimostrando che la carità è più fortedella crisi e ridà speranza a chi l’hapersa".Tra gli enti caritativi della zona delcesenate convenzionati con il Bancoci sono la Piccola famiglia dellaResurrezione, Società San VincenzoDe’ Paoli, Caritas diocesana e le varieCaritas parrocchiali, Banco diSolidarietà, Opera don Baronio,Opera don Dino, Anfass, AssociazioneGrazia e Pace (Saiano).La Colletta a Cesena è stata possibileanche grazie alla collaborazione dellaTecnolog di Pievesestina che ha

messo a disposizione i propri localiper lo stoccaggio degli alimenti.Da qui poi tutto sarà portato ad Imolanel grande magazzino del Banco eridistribuito agli anti bisognosi.

Il banco alimentare durante l’anno

 A livello nazionale la rete Bancoalimentare recupera i prodottiattraverso quattro principali fonti diapprovvigionamento che donano leproprie eccedenze. Nel 2010 sonostati raccolti 52.665 tonnellate diprodotti provenienti dall’UnioneEuropea, dalle industrie alimentarisono arrivate 10.663 tonnellate diprodotti, dalla Grande distribuzioneorganizzata sono state recuperate2.091 tonnellate di derrate e infine letonnellate di alimenti recuperati dallaristorazione collettiva sono state 282che equivalgono a 242.262 porzioni.In Emilia Romagna lo scorso anno laFondazione banco alimentare onlusha raccolto 7.805.516 chilogrammi dialimenti per un valore commercialedi 23.416.548 euroOltre ai normali canali di recupero

delle eccedenze nel 2010 ha preso ilvia il ritiro dalla ristorazione collettivanella provincia di Bologna. Nei mesidi novembre e dicembre sono statirecuperati dalla distruzione 923 pasti,

per un valore di 1.862 euro."Attualmente - ha spiegato GianlucaBenini della fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna - cistiamo muovendo con l’intento diincrementare l’attività di recupero eridistribuzione delle derrate al fine didare una risposta sempre piùconsistente alle esigenze di oltre135mila persone bisognose (datigennaio 2011)". Tra questi c’èl’incremento dei prodotti freschi dallaGrande distribuzione organizzata,ossia dai supermercati che ognigiorno, per ragioni commerciali, si’liberano’ di prodotti ancora ottimi."La nostra responsabilità in questosenso - ha concluso Benini - è quelladi garantire l’assoluta e correttaconservazione dei cibi. Proprio perquesto deleghiamo le strutture

caritative al ritiro di questi prodottifreschi da consumare nel giro dipochi giorni, ma contiamo di poterciorganizzare in tempi brevi su questofronte".

Per un ideale

Sono state quasi un migliaio le persone delcomprensorio cesenate che sabato 26novembre hanno partecipato comevolontari alla Giornata nazionale dellaColletta alimentare.Dall’alta Valle del Savio fino a Cesenatico e

all’Iper Rubicone, quasi tutti i supermercatisono stati coperti con il loro servizio.Sotto il giallo delle pettorine c’erano:Scout, Alpini, ragazzi dell’Azione cattolica,pensionati, operai, proessionisti, aderentiad associazioni caritative e assistenziali,alcuni dipendenti di Hera e tanti altri.I supermercati sono numerosi, molti hannoorari diversi, e anche i volontari sono tanti equasi tutti con esigenze d’orario e logistichediferenti. Molti ragazzi la mattina nonpossono prestare servizio perché sono ascuola, altri ancora sono accompagnatidirettamente dai proessori la mattina perare i volontari all’interno dell’orarioscolastico. Molti lavoratori decidono disaltare la pausa pranzo e dedicano quel

poco tempo adisposizione per are laColletta.Tante persone coninfinite esigenzediverse. Eppure dietro aquesta articolata ecomplessa

organizzazione ci sono solo poche persone.Sono un gruppo di amici che anno tutt’altronella vita. Sono lavoratori, pendolari, padridi amiglia e neolaureati, più e menogiovani. Ma cosa spinge questi amici adedicarsi all’organizzazione di un’opera cosìtotalizzante? Cosa li spinge a prenderegiorni di erie o a rimanere incollati alloschermo del proprio computer fino a tardanotte per incastrare le diverse esigenze dicentinaia di volontari che neppureconoscono nella maggior parte dei casi?Da fine ottobre a tutto novembre questapiccola compagnia giornalmente dedicatempo e atica all’organizzazione dellaGiornata Nazionale. Tra esami imminenti,

tesi di laurea da consegnare, treni daprendere, clienti da vedere, ornitori dapagare, l’organizzazione di questo gestonon è un impegno da aggiungere ai già tantidella giornata, ma un’opportunità perciascuno di essi.Si "arricchiscono" attraverso la GiornataNazionale della Colletta Alimentare.E le ragioni contenute nelle "dieci righe"riportate sui volantini che sono statidistribuiti a migliaia di persone non sonoslogan da ripetere, ma l’esperienza che gliorganizzatori della Colletta hanno atto inquesto impegno vissuto assieme: "in unacondizione come quella attuale, in cuisembrano venir meno le ragioni per speraree per questo si è sempre più soli, Cristo,presente ora, colma quella solitudine,risponde a tutte le esigenze del nostrocuore. Per questa esperienza, di cui siamo

proondamente grati, abbiamo proposto atutti la Colletta Alimentare, perché acendola spesa per chi è nel bisogno, si ridestitutta la nostra persona, cominciando avivere all’altezza dei desideri del nostrocuore".

Antonio Domenico Capristo

Centinaia di volontariCentinaia di volontari

alla Colletta alimentarealla Colletta alimentare

Fotoservizio Antonio D. Capristo

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Giovedì 1 dicembre 20116 Vita della Diocesi

Domenica 4 dicembre - Anno B2ª Domenica di AvventoIs 40,1-5.9-11; Salmo 84; 2Pt 3,8-14;Mc 1,1-8

La parola d’ordine di questadomenica è “preparate la via alSignore”, proclamata da Giovanni

Battista nel deserto, facendo eco allaprofezia di Isaia. Il Battista non predicasolo con la sua voce, ma anche con il suostile di vita. Veste di peli di cammello,mangia locustre e miele selvatico. È unuomo che sa ciò che conta, che sa farepenitenza, che attende con grande serietàil Messia. Chiede a tutti la conversione.Per noi oggi cosa vuol dire preparare la

strada al Signore? Addobbare le strade e lecase come sta avvenendo in questigiorni? Fare il presepe e l’albero? Vuol direprima di tutto pulirsi gli occhi, la mente eil cuore per non scambiare il Natale conun panettone, un vestito nuovo, ilcenone. Vuol dire mettersi nellecondizioni perché il Signore possa veniree possiamo riconoscerlo. Il Signoresempre ci sorprende e ci sorprenderà aNatale. Noi lo vorremmo potente, capacedi trasformare il mondo in un istante.Invece Lui viene nella debolezza, si fabambino, piccolo, come ci ricorda ilnostro vescovo Douglas nella suarecentissima lettera in preparazione al

Natale. La sua venuta non lascia le cosecome sono. Se ci convertiamo tutti, moltecose cambieranno in noi e attorno a noi.Come il Battista, anche noi dobbiamoaiutare gli altri ad attendere il vero Natale,per viverlo in modo cristiano e genuino.L’austero Giovanni è un es empio per noi.Egli sceglie il deserto, il luogo ideale perincontrare Dio. Sceglie per sé una vitaaustera e invita a imitarlo nellapenitenza. Non è facile fare “deserto”nella società dei consumi e del rumore.Bisogna cercarsi il proprio deserto.Scriveva il famoso Carlo Carretto: “Neldeserto ho ritrovato me stesso e il sensodella mia vita”. Ma noi abbiamo bisognodi conversione? Abbiamo bisogno di unaconversione permanente per passare

dalla nostra pochezza di fede a una fedesempre più adulta e matura. Un’azionesenza contemplazione è come un corposenz’anima. La conversione non si puòridurre né a una preghiera in più né a undigiuno una tantum, o a unpellegrinaggio extra. La nostraconversione è una questione di cuore. Amare oggi più di ieri e domani più dioggi. È mettere i nostri piedi sulle ormedel Signore e camminargli dietro,decisamente e fedelmente. Nondubitiamo: anche in questo Avvento ildeserto rifiorirà, come dice Isaia, se noicollaboriamo con la grazia del Signore.

Sauro Rossi

IL GIORNODELSIGNORE

 Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza

lunedì 5 dicembresan GiulioIs 35,1-10; Sal 84;Lc 5,17-26

martedì 6san Nicola di Bari Is 40,1-11; Sal 95;Mt 18,12-14

mercoledì 7sant’AmbrogioIs 40,25-31; Sal 102;Mt 11,28-30

giovedì 8

ImmacolataBeata Vergine MariaGen 3,9-15.20;Sal 97; Ef 1,3-6.11-12;Lc 1,26-38

 venerdì 9san SiroIs 48,17-19; Sal 1;Mt 11,16-19

sabato 10 Madonna di LoretoSir 48,1-4.9-11;Sal 79;Mt 17,10-13

La Paroladi ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte;7.45 Chiesa Benedettine;8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Santo Stefano, CaseFinali, Sant’Egidio,Cappella cimitero;

9.00 Suffragio, Addolorata;9.30 Boccaquattro, Osservanza

10.00 Cattedrale 15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale

(no al sabato);18.00 Cattedrale , Madonna

delle Rose, SanDomenico, San Paolo,San Rocco, Osservanza,Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Bartolo, Cappuccini

20.00 San Pio X, San GiovanniBono (Ponte Abbadesse)

20.30 San Giuseppe Artigiano(Villachiaviche)

Messe festive

7.00 Cattedrale, San Rocco7,30 Santuario dell’Addolorata,Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauro in

 Valle, Ponte Pietra,Macerone, San Giuseppe

 Artigiano8.00 San Pietro, Santa Maria

della Speranza, SanGiorgio, San Pio X, SanGiovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Gattolino, Tipano, SanCristoforo, Ruffio,Roversano

8.45 San Giuseppe(corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesaBenedettine, Santa MariaNuova, San Vittore,San Carlo, Macerone,Bulgaria, San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Boccaquattro,

Sant’Egidio, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata,San Mauro in V., Bagnile,Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delCimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Basilica delMonte, Istituto Lugaresi,Sant’Andrea in Bagnolo,Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Cappella del cimitero,Casalbono, Borello

10.45 Ronta11.00 Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, San Giovanni

Bono, Villachiaviche, Addolorata, SanDomenico, Sant’Egidio,Calabrina, Calisese,Capannaguzzo, Gattolino,Bulgaria, Madonna delFuoco, San Giorgio, SanDemetrio, San Mauro in

 V., Martorano,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone, Ruffio

11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale , Osservanza,

San Rocco, Santa Maria

della Speranza, SanPietro, Case Finali, SanPio X, Basilica del Monte,Istit. Lugaresi

15.00 Cappella del Cimitero17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San

Domenico, Osservanza,San Rocco

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)

16.00 Formignano16.30 Istituto Lugaresi17.00 Luzzena (1° sabato ),

Bora (2° sabato)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale , SanDomenico, Case Finali,San Rocco, Osservanza,Santo Stefano, Diegaro,Madonna delle Rose,Sant’Egidio, San Paolo,

 Torre del Moro, Borello18.30 San Pietro, Cappuccini,

Santa Maria dellaSperanza, San Bartolo,Bulgarnò

19.00 San Giorgio19.30  Tipano

20.00 San Pio X, Calisese,San Giovanni Bono,Gattolino, Villachiaviche,Bulgaria

20.30 Ponte Pietra, Ruffio,Santa Maria Nuova,Pievesestina,San Cristoforo, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico

Sabato: ore 16 San Giuseppe;17 Gatteo a Mare;17,30 Santa MariaGoretti, Cappuccini diCesenatico;18 San Giacomo;

20 Sala; 20,30 VillaltaFestivi: 8.00 Santa Maria Goretti,

San Giacomo, Gatteo aMare; 8,30 Bagnarola,Sala, Boschetto; 9.00Cappuccini di Cesenatico;9.30 Villalta; 10 SanGiacomo, Valverde; 10,30Cappuccini di Cesenatico,San Giuseppe; 11.00Bagnarola, Santa MariaGoretti, Sala, Cannucceto;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo a Mare;17.30 Santa MariaGoretti, Cappuccinidi Cesenatico;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;20.00 Crocetta, Budrio

Festivi:ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8.00 Budrio; 8.45Longiano-Parrocchia;9,30 Budrio, SantuarioSS. Crocifisso; 10.00Badia, Balignano; 10.15Montilgallo; 11.00Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzoin Scanno; 11.15Crocetta; 18. SantuarioSantissimo Crocifisso.

Gatteoore 20.00 (sabato);9 / 11.15 / 18.00

Sant’Angelo: 20.00(sabato); 8, 45 Casa diriposo, 9,30 - 11. Istitutodon Ghinelli: 18,30(sabato), 7,30. Gatteo aMare: ore 17.00(sabato); 8.00 / 11.15.

 Villamarina: 16.00(sabato), 10.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8.30 / 10 / 11.15 / 17Consolata: 19.00(sabato); 7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato); 9 / 11. Montenovo: ore20.00 (sabato, chiesinadel castello), 8,30 / 11.

Mercato Saraceno

10.00; Cella: 8.30,11.00; San Damiano:11.30; San Romano:11.00; Taibo: 10.00;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11.00;Montepetra: 8.30;Linaro: 18.00 (sabato),11; Piavola: 17.00(sabato, chiesa SanGiuseppe), 10.00 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato). Concattedrale:7.30 / 9.00 / 11.00 / 17.00; Tavolicci: 16.00(sabato); Ranchio: 20,30

(sabato), 8.00 / 11.00;9.30; Sorbano: 9.30;

 Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9.30;Quarto: 10.30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni); Corneto:11.00; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato); 8.30 / 11 / 17.00.Chiesa San Francesco: 7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17.30 (sabato);11.15 / 17.30;Selvapiana: 11,15;

 Acquapartita: 16(sabato)

 Alferoore 18 (sabato); 11.15 / 17.30; Riofreddo: 10.00

 Vergheretoore 15 (sabato), 9.15;Balze: 16 (sabato),11.30; eremo diSant’Alberico: 16.00;Montecoronaro: 17(sabato), 10.30;

 Ville: 9.30;Trappola

9.30; Capanne: 11.00

Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812,www.corrierecesenate.it Segreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] 

 Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70; di amicizia 100;estero (via aerea) 80.Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionaledella stampa n. 4.234Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche spawww.galeati.it via Selice, 187/189 - 40026 Imola

Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco Zanotti

VicedirettoreErnesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

 Tiratura del numero 42 del 24 novembre 2011: 8.400 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di martedì 29 novembre 2011

 Testata che fruisce dicontributi di cui all’art. 3comma 3 della legge n. 250del 7/8/1990 Giornalelocale ROC (Registro deglioperatori di comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATONEL 1911

Itinerario diocesano per fidanzati“Il fascino del tesoro”L’itinerario annuale per i fidanzati della diocesi propone ilprossimo incontro domenica 4 dicembre alle 16,30 presso ilseminario. Il momento di riflessione e confronto avrà cometema: “Pieni di gioia: la bellezza che educa”. Questocammino propone alle coppie di verificarsi e aprirsi aldialogo, per porre basi profonde al rapporto e affrontaretematiche irrinunciabili per i fidanzati cristiani. Al terminedell’incontro c’è la possibilità di condividere fraternamentela cena. Per info: Chiara e Francesco Tappi, [email protected]

Percorso per divorziari, risposatie separati conviventiPromosso dall’Ufficio Famiglia della diocesi, continua ilpercorso per divorziati, risposati e separati conviventi. Ilprossimo incontro sarà sabato 3 dicembre, presso l’IstitutoLugaresi, dalle 18,30 alle 20, e si concluderà con la cenacondivisa. Guiderà l’incontro padre Mauro Peserico, dei padriGiuseppini. Per info: Delvecchio Andrea e Sabrina, 3381424377; e-mail: [email protected]; Sintini Giovanni ePatrizia, 333 1234038, [email protected]

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

✎ CHIESA INFORMA“Amori in corso”, percorsi per innamorati Ac e parrocchia di Sant’EgidioSabato 10 dicembre alle 21, presso la parrocchia diSant’Egidio di Cesena, prosegue “Amori in corso, perinnamorati...”, ciclo di incontri organizzato da AzioneCattolica e parrocchia di Sant’Egidio insieme. Per info:Matteo&Raffaella, [email protected], 328 8754270;Forfo&Vale, [email protected], 338 5480943

A Forlì incontro dell’UcidL’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) haprmosso per le 19 di venerdì 2 dicembre un incontro sultema “Responsabilità sociale d’impresa e soldi pubblici”.L’appuntamento è all’Hotel della Città, a Forlì.

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Giovedì 1 dicembre 2011 7Vita della Diocesi

Aspiranti cantantisi buttano nella mischia“Tieni il tempo, buttati dentro”: domenica 4 dicembre alle 16 al Carisportla gara canora tra parrocchie promossa dall’Azione Cattolica giovani

orna anche quest’anno la garacanora diocesana: una sfida fraparrocchie a passi di danza,ugole spiegate e scenografie in

stile Hollywood. Domenica 4 dicembredalle 16 alle 20 il Nuovo TeatroCarisport, a Cesena, ospiterà la 17ªedizione di “Tieni il tempo, buttatidentro”, la manifestazioneorganizzata dall’Azione CattolicaGiovani e aperta a tutti i giovani egiovanissimi dalla 3ª media in su. Una

 T

’gara’ che negli anni ha visto crescere lapartecipazione: alle ultime edizionisono state oltre 800 le persone accoltein platea.Ogni parrocchia presenterà unacanzone coniugando canto,coreografie e scenografie con il temadell’anno associativo Ac: “Coraggio!

 Alzati, ti chiama”.La giuria valuteràe premierà l’interpretazione canora, lacoreografia e l’aderenza al tema,mentre la parrocchia con il migliorgiudizio globale sarà la vincitricedella gara canora. In questa edizione2011, per il trofeo che conferisceprestigio e alone di artisticità aivincitori, si esibiranno quattordiciparrocchie, sempre più agguerrite annodopo anno.In gara ci sono le parrocchie di:Borello (Diavolo in me), Pievesestina(Tutto l’amore che ho), Diegaro(Urlando contro il cielo), San Pietro(Meraviglioso), Osservanza (Il miogiorno migliore), Santo Stefano (La

verità), Santa Maria nuova (Con lamusica alla radio), San Paolo(Candyman), Sant’Egidio (Il cerchiodella vita), Martorano (Il più grandespettacolo dopo il Big Bang),Gambettola (Ma il cieloè sempre più blu), San Vittore(Il rock di Capitan Uncino), San Pio X 

(Grazie 1000), Sala (Il mio secondotempo).I vincitori potranno festeggiare con unacena al ristorante; previsti altri premiper le esibizioni di canto, coreografia ela miglior canzone a tema. A tutti ipartecipanti verranno offerti premi dipartecipazione forniti dallo sponsorForno Bazzocchi. Inoltre l’AzioneCattolica diocesana ringrazia RomagnaIniziative per l’uso del Carisport.Costo del biglietto: 6 euro (ingressolibero fino alla 5ª elementare),prevendite presso Palazzo Ghini sabato3 dicembre dalle 10 alle 12. Perinformazioni: 328 7508182 o 3487969851.

Claudia Coppari

In breve

Convegni Maria Cristinadi SavoiaMartedì 6 dicembre si terrà il consueto incontromensile dei Convegni Maria Cristina di Savoia.Alle 16, presso la sala “Biagio Dradi Maraldi”della Cassa di Risparmio di Cesena (via Tiberti),il proessor don Dante Piraccini relazionerà su“La vita buona del Vangelo e le nostreinquietudini”. L’ingresso è aperto a tutti.

Gruppo di preghierapadre PioIl Gruppo di preghiera padre Pio, terrà una tregiorni di Esercizi Spirituali, dal 5 al 7 dicembrealle 20,30 presso il Santuario del Sufragio, aCesena. Le meditazioni saranno tenute damonsignor Mario Morigi, assistente spiritualedel gruppo. L’invito è aperto a tutti.

Radio Maria e Telepace 

Le direttein ricordodi padreGuglielmoGattiani

RADIO MARIA. L’emittente cattolicainternazionale Radio Maria si collegheràsabato 3 dicembre alle 7,30 con il conventodei Cappuccini di Cesena. Presiederà laliturgia, il rosario, le lodi del mattino e laMessa, il padre guardiano ra Maurizio Marini.Verrà ricordato il servo di Dio padre GuglielmoGattiani, la cui ase diocesana del processo dibeatificazione e canonizzazione si concluderàsabato 10 dicembre alle 17 nella chiesa diSant’Agostino, a Cesena.TELEPACE. L’emittente televisivainternazionale, sabato 10 dicembre alle 17,trasmetterà in diretta dalla chiesa diSant’Agostino di Cesena la chiusura delprocesso di beatificazione e canonizzazionediocesano del servo di Dio padre Guglielmo.VIDEOREGIONE. L’emittete televisiva VideoRegione di Forlì efettuerà diversi speciali con

interviste in esclusiva.

La meditazione“Oggi devo fermarmia casa tua”Una riflessione e un messaggio del vescovo Douglasall’inizio dell’Avvento. Il libretto è disponibilepresso il Centro Pastorale di Palazzo Ghini

na meditazione per vivere con

intensità il periodo di Avvento.L’ha scritta il vescovo Douglas,

pubblicata con la data di domenicascorsa, prima domenica dell’annoliturgico e del periodo che precede ilNatale. Per parlare della nascita delMessia, scrive monsignor Regattierinell’introduzione, mi lascio guidare“dal brano evangelico dell’incontro di

Gesù con Zaccheo, avvenuto a Gerico (Lc 19,1-10). “Gesù che alza losguardo verso di lui è la risposta al suo desiderio”.Dobbiamo accogliere il Signore Gesù che viene, sempre, ogni giorno,ogni anno, nella nostra “piccola” vita e rendere la sua “grande” presenzasempre più viva nella “piccolezza” e “limitatezza” della nostraesperienza umana. Il Signore viene a casa nostra come un giorno entròin casa di Zaccheo: apriamogli!”.Suddivisa in tre parti, la lettera del vescovo in ogni sezione analizza unariflessione sul Vangelo, una su Gesù e propone un salmo come aiuto perpassare dalla meditazione alla preghiera. Un primo punto affronta laquestione dell’essere, “di chi siamo e di cosa siamo”. “Siamo piccoli - è la

risposta -. Il guaio è che non lo vogliamo accettare e ammettere.

U

Pensiamo di essere grandi e vogliamoessere ritenuti tali”. Ma accettare illimite, riconoscere di essere fragili, “cirende uomini semplici e quindi liberi”.Il vescovo Douglas dedica la secondaparte della meditazione a Zaccheo chesale sul sicomoro per vedere Gesù.“Questo è l’atteggiamento del povero -ricorda il presule - del peccatore,dell’uomo che cerca Dio, che desideraincontrasi con Dio, che anela a unapienezza di vita”. È la necessità didedicarsi alla “dimensionecontemplativa” dell’esistenza, insita inciascuna persona, appannaggio nonsolo di qualcuno. E che l’uomo di oggi,nonostante il frastuono costante in cui èimmerso, sia assetato di Dio “è sotto gliocchi di tutti”, aggiunge monsignorRegattieri. A noi come comunitàcristiana “è dato il compito di aiutaretanti fratelli a salire sul sicomoro perchéil loro sguardo si incontri con quello diGesù e la salvezza entri anche nella lorocasa. Più che trasmettere ideedobbiamo favorire un incontro conDio”. Nella Chiesa, nell’esperienzagioiosa della comunità cristiana si puòtoccare con mano, vedere e incontrare ilSignore, sottolinea il vescovo Douglas.“L’incontro con Gesù si traducenecessariamente in amore ai fratelli”. E’la risposta generosa ed entusiasta di chiha incontrato una ragione di vita. Pernoi della Diocesi di Cesena-Sarsinasignifica avere “occhio attento agli amicidel Venezuela, in particolare alla Diocesi

di Carupano”, perché “condividere lenostre risorse con i bisognosi è non soloquestione di giustizia e dovere direstituzione, ma una gioia che riempie ilcuore”. Allora è il momento di passare afatti concreti. Per questo motivo, in Avvento, secondo modalità che ogniparrocchia saprà individuare,“raccoglieremo il frutto dei nostririsparmi” per inviarli a Carupano -questo è la richiesta del vescovo - asostegno dei progetti della Casa de laCaridad, della Casa de la Juventud e delCentro pastoral Hato Roman.Il testo della Meditazione sull’Avvento-Natale - novembre 2011“Oggi devo fermarmi a casa tua”del vescovo Douglas è disponibilepresso il Centro Pastoraledi Palazzo Ghini (corso Sozzi, Cesena).

Per informazioni, tel. 0547 611001.

 

L’invito del vescovo ad avere

“occhio attento agli amici del Venezuela, in particolare alla Diocesidi Carupano, perché condividerele nostre risorse con i bisognosiè non solo questione di giustiziae dovere di restituzione,ma una gioia che riempie il cuore”

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Giovedì 1 dicembre 20118 Speciale

Don Baronio e padre Guglielmodue santi di casa nostra

Nella nostra diocesi, don Carlo Baronio e padre GuglielmoGattiani sono due figure esemplari di santità. Hanno per-corso strade diverse: uno nelle attività caritative a favore

del prossimo bisognoso, l’altro nella meditazione e nella pre-ghiera conventuale. Avevano in comune il raggiungimento dellastessa meta: la santificazione.Don Baronio l’ha raggiunta dedicandosi ai bambini poveri e aglianziani bisognosi. Il primo collegio lo apre l’8 dicembre 1926 aCesena in Subborgo Valzania, e vi accoglie un centinaio di ra-gazzi. Negli anni successivi i collegi li istituisce in numerosi paesidel nostro territorio: Cesenatico, Balze di Romagna, Ronco-freddo, Gambettola, Montiano, Faenza, Longiano, Savignano sulRubicone. In un quarantennio di attività, le case e gli istituti dalui fondati sono ventidue. Hanno ospitato migliaia di bambini eanziani. Un lavoro immane, considerata da tutti, credenti e non,un’opera santa. Altra grande virtù del ‘Canonico’ era l’umiltà. Di fronte a tutti,adulti e bambini, autorità e gente comune, si rapporta sempre

con spirito di servizio e di aiuto, col capo chino, il parlare di-messo e il tono pacato della voce. Sempre umile anche con uo-mini di cultura, sebbene avesse tre lauree: Lettere, Filosofia eScienze Sociali.Era umile anche nello scrivere. Per più di mezzo secolo svolse l’at-tività giornalistica. È stato fondatore, direttore ed editore di treperiodici cesenati: “Il Risveglio” (1922-1946), giornale dei cattolicicesenati (diventato, poi, “La Voce Cattolica” e, infine, l’attuale“Corriere Cesenate”); “Su le Vie del Bene” (1926-1959), bollettinodell’Istituto Figli del Popolo e “Il nuovo Risveglio” (1959-1974).Su questi giornali ha scritto 419 articoli, firmati con i seguentipseudonimi: Parvus, Nihil, Micros, Pauper, Nemo, Nullus, Pusillus ,che sono, anch’essi, evidenti segni di umiltà e santità.Padre Guglielmo Gattiani, che ha vissuto per molti anni nel con-vento dei Cappuccini di Cesena, è stato, come don Baronio, unsacerdote che ha saputo vivere in forma eroica le virtù evangeli-che. Le strade che hanno percorso sono state diverse: uno nel si-lenzio e nella meditazione dell’ambiente conventuale, l’altro acontatto quotidiano con tanta gente, bambini poveri, anziani bi-

sognosi, persone emarginate dalla società, ma l’obiettivo finale acui miravano era identico: la carità verso il prossimo. Ad en-trambi il popolo attribuisce grazie ricevute e presunti miracoli.Ci sono due episodi straordinari che riguardano padre Guglielmoe che sono pressoché sconosciuti. Un uomo di Romagna si recain pellegrinaggio da padre Pio. Prima di poter avere un colloquiocon lui, attese a lungo a causa dei devoti sempre numerosi.Quando giunse il suo turno, padre Pio gli disse: “E tu, cosa sei ve-nuto a fare da me? In Romagna avete padre Guglielmo, vai da lui”.L’altro è un episodio recente. Un uomo di Cesena, suo devoto,andò a fargli visita a Faenza, dove si trovava. Al termine del collo-quio, con aria triste, padre Guglielmo gli disse: “La tua vita è unmistero divino” e, poco tempo dopo, a seguito di incidente stra-dale, è rimasto in coma irreversibile. Nel sacramento della Ricon-ciliazione, don Baronio e padre Guglielmo imploravanovicendevolmente la misericordia del Padre celeste.

 Attilio Bazzani

a libera, multiforme carità di donBaronio si è andata nel tempoistituzionalizzando a partire

dall’“Istituto Figli del Popolo” del 1926diventato Ipab (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza) nel 1954 per

contingenze pratiche e giuridiche, anchecon sofferenza da parte di don Baronio, chesentì tutto ciò come una costrizione, poi conla trasformazione in “Fondazione Opera DonBaronio” nel 1992, ente di diritto privatoriconosciuto dallo Stato, e infine acquisendola qualifica di Onlus (Organizzazione NonLucrativa di Utilità Sociale) nel 1998.Questa istituzionalizzazione è andata di paripasso con la realizzazione della nuova sedein via Mulini (inaugurata nel 1969), e il suoprogressivo ampliamento un passo allavolta, giovandosi di lasciti, beneficenza diIstituzioni bancarie cittadine, dellagenerosità di molti.Contemporaneamente è maturata fin daglianni ’70, quando era ancora vivo donBaronio, morto nel 1974, la scelta in favoredella “nuova povertà” costituita dagli anzianibisognosi di assistenza (emergenza

numerica per l’allungamento della vita

media, emergenza assistenziale per quantinon hanno famiglia o possibilità di essereassistiti a casa).Oggi l’Opera don Baronio svolge nellacomplessa struttura di via Mulini un riccoservizio assistenziale agli anziani in

difficoltà, attuando varie tipologie diservizio: un Centro Diurno che accoglie 25persone, che poi ritornano a sera nelle lorofamiglie; una Casa di Riposo, struttura peranziani parzialmente non autosufficienti;una Casa Protetta per persone nonautosufficienti di grado lieve e moderato euna Residenza Sanitaria Assistenziale (Rsa)per chi necessita di cure sanitarie eriabilitative intense, circa 100 personeresidenti, oltre al Centro Diurno, e circa 90addetti ai servizi in tutta la loro gamma, cheva dai dirigenti ai medici, agli infermieri, aifisioterapisti, lo psicologo, gli operatorisocio-assistenziali, gli addetti ai servizi dicucina, pulizie, manutenzione, ecc.E c’è un buon numero di volontari, che,secondo ordine e programmazione e oraridiversificati, completa il sostegno personaleper le più svariate opportunità, per una vita

il più possibile serena, con spazi e tempi di

intrattenimento, di lavoro a portata dellepersone e quella così importante“animazione”, che anzi ha un dirigenteprecisamente addetto.Ci sono anche giovani del “Servizio Civile”(attualmente 1 su tre di solito in servizio) che

prestano ogni giorno la loro attività e treragazze del “Volontariato Internazionale”(una finlandese, una polacca, una dall’isoladi Guadalupe).È un mondo tanto ricco questo del “DonBaronio”, che, a guardarlo da vicino,sorprende, anche se poi non manca dentrola Casa la sofferenza e la pena per tantesituazioni dolorose e molto dolorose, cheferiscono il corpo e che affliggono la mente.Un breve accenno al beneficio del bellissimo“Giardino dei ricordi” recentementerealizzato, del parco che apre verso il “fuori”,della programmazione di uscite dalla Casa edi gite con efficace organizzazione.Si vorrebbe aver spazio per parlaredell’ultima realizzazione, quella del“Residence don Baronio”, che da varie partivengono ad esplorare e studiare. Si tratta diuna tipologia di servizio a sé stante con

trentuno appartamenti modernamenteattrezzati per anziani chevogliono vivere autonomamente(anche famiglie), ma in ambientiadatti e confortevoli, con servizivicini e accessibili, compresolavanderia, ristorante, bar, centroricreativo, con garanzia diintervento rapido, in caso diemergenza, da parte delpersonale del vicino CentroResidenziale Anziani.Ricordiamo, e lo facciamo congioia perché è il cuore dell’Opera,il privilegio di avere nellachiesetta dentro la Casal’Eucaristia e poi il quotidianoservizio religioso affidato allapresenza discreta e premurosa

del Cappuccino padre Antonio e anche dialcuni sacerdoti anziani ospiti, l’accoglienzadei quali nella struttura realizza uno deidesideri testamentari lasciatici dallapremura di don Baronio: “Si realizzi unreparto per sacerdoti anziani…” .

È stata anche allestita una sala reliquiariocon tutte le cose appartenute al Canonico,visitabile previo appuntamento.Talora ci si pone la domanda:dal Cielo don Baronio ci sorride o avrebbequalcosa da rimproverare o qualcosa dachiederci? Non sappiamo rispondere,ma da vari segni ci pare di capire che Luinon sta lontano dalla sua Operae che dà la sua mano. Che poi l’Opera possaandare oltre ed aprirsi anche ad altreesperienze di carità secondol’apertura di don Baronio a tutte le piùsvariate povertà (e oggi se ne vedono tante enuove)… questo è un interrogativo a cuiqualcuno da qualche tempo pensa e che ciinquieta.L’eredità che ci è stata consegnata forse erameno organizzata e garantita, ma certo eradi “carità senza confini”.

Giangiacomo Magalotti

LL’Opera “Don Carlo Baronio” oggi 

 

“... Se mi sono fatto prete è per donarmi fino in fondo a qualche cosa di grande” don Baronio

Giovedì 8 dicembre Festa dell’Immacolata alle 18 nella Cattedrale di Cesena 

EUCARISTIA concelebrata dal nostro vescovo DOUGLAS REGATTIERI e da sacerdoti ereligiosi diocesani a chiusura dell’ANNO CENTENARIO DELL’ORDINAZIONESACERDOTALE DEL SERVO DI DIO CANONICO CARLO BARONIO

La “Schola Cantorum Santa Cecilia” di Cesena, diretta dal maestro Gianni Della Vittoria, eseguirà la Messa “Salve Regina” di Valeriano Tassani

Tutto il popolo di Dio, ex allievi e associati sono invitati a lodare il Signore peraverci donato questo santo sacerdote.

Quest’anno si celebra anche l’85° della Fondazione dell’Istituto Figli del Popoloe del periodico “Su le vie del Bene” 

DON BARONIO E PADRE GUGLIELMO (ALLA SUA DESTRA) INSIEME INUNA FOTO D’EPOCA

L’INGRESSODELL’OPERA

“DON BARONIO”IN VIA MULINI

A CESENA

L’ISTITUTO“FIGLI DEL POPOLO”APERTOL’8 DICEMBRE 1926IN SUBBORGOVALZANIA,A CESENA

IL SEPOLCRODI DON BARONIO,NELLA CAPPELLADELL’OPERA“DON BARONIO”

IL SERVO DI DIO DON CARLO BARONIOÈ NATO A CESENA L’11 MAGGIO 1887.È MORTO IL 7 FEBBRAIO 1974.È IN CORSO LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE.

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Giovedì 1 dicembre 2011 9Vita della Chiesa

 AngelusLa riflessione di papa Benedetto XVI di domenica 27 novembre, prima domenicadi Avvento e inizio del nuovo anno liturgico. Un ‘tempo stupendo’ anche in una stagione difficile

 Avvento, vegliare nell’attesaorna il verbo vegliarein questa primadomenica di Avvento,l’inizio del nuovo anno

liturgico. Nelle ultimedomeniche del tempoordinario le parabole proposteci hanno continuamenterichiamato l’idea dell’attesa edunque dell’essere pronti, dinon farsi cogliere impreparati,dormienti. Abbiamo visto ledieci giovani con le lorolampade attendere lo sposo;

abbiamo visto i servi cheavevano ricevuto i talenti,aspettare il ritorno delpadrone. L’Avvento è propriofare del nostro tempo il luogodell’attesa, del già e nonancora. È un cammino che cichiama ad avere attenzione aisegni perché ogni attimo, ognirelazione, ogni avvenimentodella nostra quotidianaesistenza sia desiderio di unincontro, di un volto.Questo tempo di attesa èanche contrassegnato dallagioia della festa, dei doni;spesso proprio questo aspettoesteriore ha il sopravvento e cisi ritrova a celebraredimenticando proprio ilfesteggiato.L’Avvento ci ricorda che iltempo della pazienza,alimentato dalla speranza, staper concludersi e possiamogià pregustare il momentodell’incontro. Un “tempostupendo”, ricorda Benedetto XVI all’Angelus, “in cui sirisveglia nei cuori l’attesa delritorno di Cristo e la memoriadella sua prima venuta,quando si spogliò della suagloria divina per assumere lanostra carne mortale”.È un richiamo “salutare” quelvegliate rivolto a tutti, nonsolo ai discepoli. Rivolto a noitutti chiamati a custodire nellavigilanza, una tensione, unadirezione, una speranza nella

quotidianità del nostro tempoe dei nostri giorni, ponendo ilnostro cammino nelle manidel Signore. Ed è bellal’immagine che il Papa utilizza

 T

accompagnandola al verbovegliare: la vita, diceall’Angelus, “non ha solo ladimensione terrena, ma èproiettata verso un ’oltre’,come una pianticella chegermoglia dalla terra e si apreverso il cielo. Una pianticella

pensante, l’uomo, dotata dilibertà e responsabilità, percui ognuno di noi saràchiamato a rendere conto dicome ha vissuto, di come ha

utilizzato le proprie capacità:se le ha tenute per sé o le hafatte fruttare anche per il benedei fratelli”.Ecco che torna alla mente laparabola dei talenti e un Gesùche non deplora laquotidianità della nostra vita,le azioni che vengonocompiute, ma legge tuttoquesto in una prospettivadiversa: non azioni accostatel’una all’altra, noncomportamenti distrattipreoccupati più delle cose chesi compiono, ma gesti cheguardano al cuore stesso dellavita, senza dimenticare ilsenso e la direzione dellamarcia. Superficialità davincere, per cogliere nellanostra quotidianità ognioccasione di incontro con ilSignore.Ed ecco che ci viene in aiuto

un profeta, Isaia, che parla disalvezza per il servo fedele.Isaia riconosce le mancanzedella sua gente, afferma papaBenedetto: “Nessuno invocava

il tuo nome, nessuno sirisvegliava per stringersi a te;perché tu avevi nascosto danoi il tuo volto, ci avevi messoin balìa della nostra iniquità”.Commenta il Papa: “Comenon rimanere colpiti daquesta descrizione? Sembrarispecchiare certi panoramidel mondo post-moderno: lecittà dove la vita diventaanonima e orizzontale, doveDio sembra assente e l’uomol’unico padrone, come sefosse lui l’artefice e il regista ditutto: le costruzioni, il lavoro,l’economia, i trasporti, lescienze, la tecnica, tuttosembra dipendere solodall’uomo. E a volte, in questomondo che appare quasiperfetto, accadono cosesconvolgenti, o nella natura, onella società, per cui noipensiamo che Dio si sia come

ritirato, ci abbia, per così dire,abbandonati a noi stessi”.Forse è necessario, in questotempo segnato dall’attesa,inserire anche la

preoccupazione per il futurodel pianeta. Il Papa rivolge unappello ai partecipanti alvertice di Durban, in Sud Africa, chiedendo loro diconcordare “una rispostaresponsabile, credibile esolidale” riguardo al“preoccupante e complessofenomeno” dei cambiamenticlimatici” tenendo conto“delle esigenze dellepopolazioni più povere e dellegenerazioni future”.

In questo tempo di attesa civiene chiesta la capacità dileggere i segni nellaquotidianità della vita, diricordare che, in realtà, “il veropadrone del mondo non èl’uomo, ma Dio”. Ecco,dunque, il verbo vegliare:“vegliate dunque: voi nonsapete quando il padrone dicasa ritornerà, se alla sera o amezzanotte o al canto delgallo o al mattino; fate inmodo che, giungendoall’improvviso, non vi troviaddormentati”. Questo tempodi attesa, va oltre i giorni checi separano da quella nascitache ha cambiato la storiadell’uomo. Non ci è chiesto difare cose diverse, ma diguardare in modo diverso lecose che facciamo. E se glieventi sembrano deludere eindebolire la nostra speranza,proprio guardando oltre lasuperficie, scendendo al cuoredelle cose, ci rendiamo contoche non andiamo verso unbuio senza fine, c’è una luceche fa nuove tutte le cose: “laporta oscura del tempo, delfuturo è spalancata - scrivepapa Benedetto nell’enciclicaSpe salvi - chi ha speranza vivediversamente; gli è donatauna vita nuova”.Il Tempo di Avvento viene ognianno a ricordarci questovegliare, “perché la nostra vitaritrovi il suo giusto

orientamento, verso il volto diDio. Il volto non di unpadrone, ma di un padre e diun amico”.

Fabio Zavattaro

È un camminoche ci chiama ad avereattenzione ai segni

perché ogni attimo,ogni relazione,ogni avvenimentodella nostra quotidianaesistenza sia desideriodi un incontro,di un volto

VATICANO, 24 NOVEMBRE: BENEDETTO XVI HA RICEVUTO IN UDIENZAI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO PROMOSSO DALLA CARITAS ITALIANA,IN OCCASIONE DEL 40° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 1 dicembre 201110 Vita della Chiesa

30° Familiaris Consortio

■ Convegno A Roma per…parlare di famigliaUn grande convegno a Roma dal 25 al 27novembre su “La econdità di FamiliarisConsortio: da Giovanni Paolo II aBenedetto XVI”. Tre i soggetti promotor i:l’Ufcio Cei per la pastorale della amiglia,il Forum delle Associazioni amiliari e ilPontificio Istituto Giovanni Paolo II perstudi su Matrimonio e Famiglia.In quattrocento tra preti, religiosi e adultiimpegnati nelle diocesi, insieme a unasettantina di figli (numerose le giovaniamiglie), esponenti di associazioniamiliari, per mettere a conronto aspettidiversi su un soggetto prezioso e complessocome è la amiglia, troppo spessosottovalutata se non osteggiata un po’ atutti i livelli.La amiglia è invece sorgente e onte divalore umano e sociale, è bene comune,

vero capitale sociale, realtà che richiede diessere continuamente approondita perscoprirne tutto il suo inestimabile valore.Dalla prolusione del cardinale Antonellialla relazione di monsignor Livio Melinasulla teologia del corpo, alla letturasociologica del proessor Pierpaolo Donati,a quella del proessore Steano Zamagni,economista, poi la bioeticista Luisa DiPietro, unitamente alle tante e significativetestimonianze di amiglie, fino allaconclusione del segretario generale dellaCei, monsignor Mariano Crociata, perdipingere un quadro che alla fine hamostrato tutti i colori della speranza. Sì,perché in ogni amiglia c’è un disegno dielicità che va condiviso per un benecomune, un valore. “L’esortazioneapostolica ’Familiaris Consortio’ può esserevista come un albero che porta la linanuova del Concilio Ecumenico Vaticano II,ha per radici le catechesi sull’amore umanodel Beato Giovanni Paolo II e per rutti lasua Lettera alle amiglie, l’EvangeliumVitae e vari suoi discorsi, illuminando unalarga parte dell’attuale Magistero del SantoPadre Benedetto XVI”. Così, don PaoloGentili, direttore dell’Ufcio nazionale dipastorale della amiglia, ha sintetizzato ilvalore e significato dell’esortazioneapostolica che da trent’anni a questa parteè il documento di rierimento per arcrescere e sostenere la soggettività dellaamiglia sia nel campo pastorale che inquello sociale.Al termine di queste intense giornate dilavoro si è atto più vivo il desiderio dicontinuare a lavorare a 360 gradi per ilgrande dono che è la amiglia, a partire dalSacramento del Matrimonio che la onda, leinonde sacralità, elevandola a mistero

abitato da Dio, comunione di persone edono-impegno gioioso di rendere visibileDio al mondo.

Floriana e Ivan

Bartoletti Stella

Giovedì 8 dicembre la Chiesa celebra la solennità

dell’Immacolata Concezione

Maria di Nazareth, scelta da Diocome madre del Salvatore

 

 F e s t i v i t à

iovedì 8dicembre sicelebra la festadell’Immacolata

Concezione. Nel 1854, PioIX con la bolla “IneffabilisDeus” ne proclamòsolennemente il dogma. Ilcredo cattolico affermache la Vergine Maria èstata concepita per voleredi Dio come“immacolata”, preservatadal peccato originale, “in

previsione dei meriti diGesù Cristo Salvatore”. Inquesto senso, ella èveramente, come lachiama Dante, “figlia del

G

il suo assenso all’angeloannunziante con moltaumiltà. La liturgiasaluta Maria con le paroleche il sommo poetaDante pone in bocca aSan Bernardo: “Umile ealta più che creatura”,perché la più umile ditutte le creature,preannunziata da Dio nelParadiso terrestre comecolei che avrebbeschiacciato il capo alserpente tentatore. Ellaha nobilitato tutto ilgenero umano.Ella ha riportato sullaterra l’amore scomparsodopo il peccato originale.Dante conclude con unalode che raccoglie tuttequante le virtù “In te

misericordia, in tepietate, in temagnificenza, in tes’aduna quantunque increatura è di bontate”.

Grandi sostenitori dellatesi dell’immacolataconcezione di Maria sonostati in precedenza ifrancescani, in particolareDuns Scato (+1308). Idomenicani (contrari) siuniscono ai francescani(favorevoli), dopo cinquesecoli di controversie,sotto lo sguardobenedicente di MariaImmacolata, nel canto“Tota pulchra es,Maria et macula originalisnon est in te”. Un forteincentivo allacelebrazionedell’ImmacolataConcezione venne negliultimi due secoli da treimportanti apparizionimariane.

 A Parigi, il 27 novembre1930, quindi ventiquattroanni prima delladefinizione del dogma, la

 Vergine appare a Santa

Caterina Labouré.Intorno alla sua figura,compaiono queste parolea forma di arco: “O Mariaconcepita senza peccato,prega per noi che a tericorriamo”.

 A Lourdes, il 25 marzo1858, la Beata Vergine sipresenta alla piccolaBernadette Soubirousdicendo: “Io sonol’ImmacolataConcezione”, dando così

particolare vigore alladiffusione del dogmaproclamato quattro anniprima da Pio IX e dellarelativa festa.

 A Fatima la Madonnaportò parole di speranza,una richiesta diconversione e soprattuttopromise una grandevittoria: “Alla fine i l mioCuore immacolatotrionferà”. La suapromessa si è avverata,perché la rinascitacattolica in Europa èavvenuta sottoil segno dell’Immacolata.La Madonna desideraparlare con le sueapparizioni mariane sulcontinente europeo: aLourdes, a Fatima e aMedjugorje, perché vedela nostra umanità in ungrave pericolo.Ella ci chiede diconsacrarsi al suo CuoreImmacolata. Consacrarsial Cuore di Maria vuoldire arrivare a Gesùattraverso Maria,affidarsi a lei, accettare lavolontà di Dio epercorrere la strada cheLei ha percorso in umiltà,obbedienza e gioiosatestimonianza. Èimportante conoscere dipiù Maria perché c’ètroppa superficialità

nell’amore alla Madre diDio, forse causata propriodal fatto che non la siconosce abbastanza.

Secondo Zanelli

suo Figlio”. Ciò significache già al momento delsuo concepimento, nelgrembo di sua madre

 Anna, per grazia divina,Maria è stata preservataimmune da ogni macchiadi colpa originale.L’angelo mandato da Dioa Maria di Nazareth disse:“Ti saluto, piena di grazia”(Lc 1,28). A queste paroleElla rimase turbata e sidomandava che sensoavesse un tale saluto eche cosa significasseroquelle parole e inparticolare l’espressione“piena di grazia”. Dio “tratutte le donne, ha sceltoproprio Maria diNazareth” come Madredel suo Figlio. Ella rispose

all’angelo: “Ecce ancillaDomini”. “Eccomi, sono laserva del Signore, avvengadi me quello che haidetto” (Lc 1,38). Maria dà

A LOURDES, IL 25 MARZO 1858, LA BEATA VERGINE

SI PRESENTA ALLA PICCOLA BERNADETTE SOUBIROUS

DICENDO: “IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE”

Il dogma fu proclamatoda papa Pio IX nel 1854.Un forte incentivo alla celebrazionedell’Immacolata Concezionevenne negli ultimi due secoli datre importanti apparizioni mariane:a Parigi, a Lourdes e a Fatima

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Giovedì 1 dicembre 2011 11Attualità

il Periscopio di Zeta

Intense ore di preghiera nel silenzio della basilica del Santo Sepolcro

Il vostro posto è nel mondo

Un privilegio, non sa prei come altrimenti definirlo. Trascorrere quattro orein preghiera chiusi a chiave dentro la basilica del Santo Sepolcro incompagnia di poche persone non è occasione che accade tutti i giorni.Questo evento straordinario è capitato sabato scorso a un gruppetto di settecesenati presenti in Terra santa con un viaggio proposto dall’imprenditore diPievesestina Mauro Bonacci che nella città santa ha portato 44 amici.Guidati nella preghiera da Agnese e Sofia, due monache di Valleripa (MercatoSaraceno), la comunità fondata dal nostro sacerdote padre Orfeo, per un’ora equaranta minuti la veglia si sviluppa, nella meditazione, con letture dallaBibbia e la recita di diversi salmi. Poi nel silenzio e nella penombra dellafredda notte di Gerusalemme, ciascuno dei presenti si ritrova da solo. Lì, nelluogo in cui il Mistero ha vinto la morte, ad ognuno restano due oreabbondanti per rimanere a contatto con il Signore, ritrovare se stesso ericonciliarsi con il mondo.Davanti alla tomba vuota, sul marmo che ha accolto il corpo di nostroSignore Gesù Cristo, il pensiero viene rapito dall’Amore infinito di Dio perl’uomo. Mai come in quel momento si ha una percezione così forte e intensa.Poi il Calvario, sempre all’interno della stessa basilica, a pochi passi, dove Diofatto uomo ha donato se stesso, fino alla morte in croce. Nel pomeriggio

avevamo sfilato come tutti, masolo per pochi attimi davanti aquei luoghi tanto ricercati daipellegrini che qui giungono daogni angolo della Terra. Ora,invece, abbiamo l’immenso

privilegio di poter sostare inpreghiera su quelle rocce chehanno visto gli eventi piùsconvolgenti della storia.Le ore non sono un peso,tutt’altro. Il tempo trascorreveloce, fra il ricordo dellafamiglia, quello degli amici, degliammalati e dei tanti che hanno domandato, prima dellapartenza, un’invocazione per una causa particolare o soloperché hanno saputo del viaggio nei luoghi santi. Dentro lachiesa che conserva il Santo Sepolcro, la mente fatica nonpoco nel prendere coscienza di ciò che sta accadendo.

 Allora non resta altro che rivolgersi a Dio, a Colui cuidobbiamo tutto.Il cellulare non squilla, la televisione non c’è, i minuti nonesistono, ma il mondo è presente nei nostri cuori. Ciportiamo le fatiche di ogni giorno, le preoccupazioni perl’Italia e per i popoli di tutti i continenti. Non manca il

carico dei problemi personali, aggravatida questioni serie, o anche solo dalpensiero del gran daffare lasciato a casache rischia di corrompere il nostrodesiderio di poter prolungare quelle orecosì uniche. Quando alle 23 la porta vieneriaperta, a tutti risuonano chiare le paroledel Vangelo “il vostro posto è là, là inmezzo al mondo”. Si è fatta l’ora di uscire.(725)

Terra Santa Originale viaggio aziendale promosso dall’azienda cesenate “Amico Sole”

uattro giorni in TerraSanta, lo scorso finesettimana, vissuti tuttid’un fiato.

L’immagine più sconvolgente

è il muro, un ammasso diblocchi di cemento alto 12metri eretto dal governoisraeliano per circondareBetlemme. Un obbrobrio diquesto nostro tempo definitodi pace che crea sgomento equasi toglie il respiro. Al check point giovanissimi soldatiisraeliani fermano chiunquedesidera entrare nella città incui oltre duemila anni fanacque Gesù di Nazareth.Dopo una breve attesa, ilpullman con i 44 cesenati chehanno accolto l’invitodell’imprenditore MauroBonacci viene lasciatotransitare.Oltrepassato il blocco si apre

un’altra realtà. Pochichilometri di distanzaseparano il luogo della nativitàda quello della Resurrezione,ma le differenze sono evidenti.Il tenore di vita scende inmaniera vistosa, così comeavviene in ogni territorio sottol’amministrazione palestinese. A Gerico forse è anche peggio.Nella cittadina che ricordal’episodio di Cristo che siautoinvita nella casa diZaccheo, la tempra della genteè rimasta fiaccata dall’assediodi qualche anno fa. I cristianisono solo 400. Fra questi 200sono cattolici. I negozi sonodei bazar in cui si vende ditutto, anche se qui spopolanopiccole banane e datteri.Gerusalemme vecchiaammalia chiunque siavventuri nei suoi vicoli. Laporta di Damasco conducealla via dolorosa e alla basilicadel Santo Sepolcro: la ViaCrucis si snoda fra i m illenegozietti zeppi di gente in cuisi scambia ogni tipo di merce.Le spezie riempiono l’aria diun odore caratteristico che siritrova in ogni piatto tipicoservito al ristorante. Di tantoin tanto un buon profumo dipane caldo ci accompagnalungo le stradine che siinerpicano verso la parte altadella città dove sono situati iquartieri armeno e cristiano.Scendendo dalla porta di Jaffa

verso il Muro del pianto siattraversa la zona ebraica, lameglio conservata e dovel’ordine è più evidente. Gliebrei osservanti vanno e

Q

Nella Basilicadel Santo Sepolcrocelebrano

in contemporaneacopti, siriani,armeni, cattolicie ortodossi,in una polifoniadi inni al Signore

vengono svelti con i lorocappelli neri e i boccoli che liidentificano a distanza.L’emozione è sempre fortequando ci si avvicina al loroluogo di preghiera. Nonmanca il controllo al metaldetector e occorre indossare latipica kippah per avvicinarsi

come fece papa GiovanniPaolo II, ma l’occasione èdavvero unica per fermarsi unattimo in raccoglimento,ciascuno con la sua preghiera.

Il Getsemani, la basilica delCenacolo, il luogo delprocesso a Gesù, della suamorte e della suaResurrezione: tutto parla dellaSalvezza e ogni angolo riservauna sorpresa che poneinterrogativi anche a chi èarrivato fin quaggiù conl’intento di farsi la solitavacanza. Nella basilica delSanto Sepolcro celebrano incontemporanea copti, siriani,armeni, cattolici e ortodossi,in una polifonia di inni alSignore che sembradisturbare, ma che fa anchecomprendere come tutti nonvogliano rinunciare a esserepresenti in questo luogo cheha lasciato un segno indelebilenella storia dell’umanità."Gerusalemme è contrasto e

contraddizione", riferisceSamuel, la guida di originepalestinese, di passaporto

israeliano e di fede cattolica.Lui stesso è un crogiuolo dinazionalità e di diversità, conla moglie italiana. In questaterra martoriata convivono

ebrei osservanti e laici, arabicristiani e arabi non credenticon passaporto israeliano,palestinesi cristiani (sempremeno numerosi) e palestinesimusulmani. All’uscita delmuseo Yad Vashem, le giovaniisraeliane in piantotestimoniano comel’Olocausto sofferto da questopopolo perseguitato da secolisia una ferita non ancorarimarginata.Non è semplice orientarsi,soprattutto per chi pensa diavere in tasca soluzioni daproporre dopo pochi giorni dipermanenza. Prima di lasciareil Paese, all’aeroporto di Tel Aviv si comprende un’ultimavolta il clima in cui la gentevive ogni giorno. Occorronooltre due ore per il controllodelle valigie e ci sono fileestenuanti per i passaporti e ibagagli a mano. Il messaggio è

uno solo e chiaro: la sicurezzaprima di tutto, prima delturismo, dei soldi e delbusiness.

Francesco Zanotti

L’AMICO RITROVATO Nizar ha dovuto compiere il giro del-l’oca per raggiungere Betlemme. Non

voleva mancare all’appuntamento e ha mantenuto fede alla promessa. Gli avevo fatto sapere che sarei giunto inTerra santa e l’occasione sarebbe statapropizia per reincontrarci, dopo la set-timana che il giornalista palestinese aveva trascorso quattro anni fa in sta- ge al Corriere Cesenate. Da Ramallahci vogliono non più di venti minuti,ma le restrizioni alla libera circolazio-ne imposte dal governo israelianohanno obbligato Nizar a superare le montagne anziché compiere il piùsemplice attraversamento di Gerusa-lemme. E Nizar è uno dei fortunati.Grazie alla sua professione ha un per-messo speciale che gli consente di uti-lizzare la sua auto. A tutti gli altri pa-lestinesi non è concesso uscire dai pro-pri territori con vetture private. Dopo il 

controllo al check point, che può dura-re anche ore, a loro è permesso solol’utilizzo di mezzi pubblici. Il pranzoinsieme a tutto il gruppo cesenate ca-pitanato da Mauro Bonacci e la visitaalla basilica della Natività, immorta-lati in scatti che rimarranno anche nei cuori, sono stati momenti intensi che hanno rinsaldato un’amicizia che vaoltre il tempo e i muri di qualsiasi ge-nere.

LA SUORA DEI BAMBINIQuando non sai più cosa fare, metti mano al portafogli e tiri fuori unabanconota che risolve una situazione di imbarazzo. È quello che è capitatodavanti ai bambini di suor Sophie,una religiosa di origine albanese che aBetlemme gestisce un orfanotrofio.L’emozione è stata fortissima per tutti i partecipanti al viaggio aziendale che Bonacci (sotto la regia di Luciano Ve-neri dell’agenzia Robintour di Cesena)ha pensato di fare compiere in Terrasanta, anziché nelle mete turistiche più gettonate. E durante la visita dei luoghi da cui ebbe inizio il cristianesimo è ve-nuta fuori anche l’idea di fare una so-sta a casa dei bambini di questa don-na-coraggio. A decine i bimbi abbrac-ciano i visitatori giunti dall’Italia: belli e vispi, con alle spalle storie di abban-dono da parte di madri, spesso musul-mane non sposate, che per non raccon-tare di avere avuto rapporti sessuali decidono di partorire con il cesareoprima che la gravidanza sia visibile.Suor Sophie raccoglie questi bambini,li cura in un ambiente pulito e fami-liare, ma dopo un po’ di tempo non sa

più a chi affidarli. Difficili le adozioni internazionali, specie verso il nostroPaese. Un incontro che lascia il segnosui volti di chi si è fatto toccare daun’umanità sofferente che domandasolo di essere accolta.

Incontri ravvicinati 

 

Tanti muridove è nato Gesù

IL MURO CHE CIRCONDA BETLEMMEIN ALCUNI PUNTI È ALTO FINO A DODICI METRI

GERUSALEMME: DALL’INTERNO DI UNA CHIESA CATTOLICA SUL GETSMANIUNA VISTA SULLA CUPOLA D’ORO

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Giovedì 1 dicembre 201112 Cesena

7 dicembre 2009 - 7 dicembre 2011

Il tuo volto, Signore, io cerco: non nascondermi il tuo volto. Di te ha detto il mio cuore:

“Cercate il suo volto” (Salmo 26)

Nel 2° anniversario della nascita al cielo ricordiamo

DON PINO ZOFFOLIgià parroco a Sant’Egidio di Cesena

Messe saranno celebrate mercoledì 7 dicembrealle 18 (a Sant’Egidio), giovedì 8 dicembre alle 11

(a Santa Maria Goretti e a Villalta)

 ANNIVERSARIO

A 50 anni dalla morte

 Antonietta GiorgiCinquant’anni a, il 6 dicembre 1961 moriva,all’età di 26 anni, mia sorella Antonietta. Erala sorella più grande di noi cinque figli, masoprattutto era una persona splendida. Dopo

essersi laureata in lingue alla Cattolica diMilano con una tesi sul romanziere ranceseJulien Green, era tornata a casa conl’entusiasmo di insegnare e, soprattutto, didedicarsi alla costruzione del Regno di Dionell’Azione Cattolica di cui era statapresidente diocesana della Gioventùemminile.Qualche anno a una persona amica, nelcompiere una ricerca sul Bollettino diocesanodi quegli anni, ha trovato e mi ha atto avere iltesto della lettera che l’allora vescovomonsignor Gianranceschi scrisse allaGioventù emminile di Ac. Non la conoscevo esono rimasto stupito come in poche righe egliabbia saputo delineare i tratti della figura diAntonietta. Certamente ella appartiene alla

lunga schiera del santi"nascosti", di quelle figureche in quella particolarestagione preconciliare hannoanticipato con la loro ede ela loro testimonianza leriscoperte del Concilio.Per ricordarla, pubblichiamo

alcuni stralci della lettera perché soprattutto igiovani che non l’hanno conosciuta possanovedere i tesori di grazia, di donazione e diamore che li hanno preceduti nella storia dellanostra Chiesa diocesana. RicorderemoAntonietta in una messa di ringraziamento esufragio sabato 10 dicembre alle 18 inCattedrale.

Don Ernesto Giorgi

A voi tutte, socie della Gioventù emminile di Azione Cattolica, è corso il mio pensiero non appena ho appreso il luttuoso annuncio della scomparsa di Antonietta Giorgi: a voi che l’aveste come presidente diocesana e che ora ne piangete la perdita. Ella non verrà più a voi 

col suo tratto semplice e delicato, assidua visitatrice delle vostre associazioni parrocchiali, né vi parlerà più con la sua parola piana e suadente, incitatrice ai più alti ideali.Ma ella ora resta a voi modello di generoso impegno nel campo dell’apostolato e richiamo a aticare incessantemente per l’avvento del Signore, tenendo sempre accesa la lampada della ede, della carità cristiana.In attesa, pronta, fidente l’ha trovata lo Sposo celeste nel pieno della sua giovinezza ed ella gli è andata incontro serena, dando a voi tutte l’esempio di come cristianamente si vive e si muore. A lei il Signore ha chiesto molto,perché sapeva che molto poteva dare, e Antonietta ha generosamente corrisposto.(...) La preghiera, appena spenta sul suo labbro, ne aveva animato ogni giorno, dal contatto eucaristico alla seria meditazione,tutto l’ardore apostolico, cui neppure la piena 

consapevolezza del male inesorabile, aveva tolto né diminuito slancio e dedizione. Il sacrificio della fine prevista, afrontato con ortezza cristiana, che il silenzio aceva ancora più risplendere, ha solo coronato uno stile di vita che un lungo tirocinio ascetico aveva preparato.

4 dicembre 1981 - 4 dicembre 2011

DAVIDE MACINI

Il destino ti ha tolto troppo presto all’affetto

della famiglia, ma non ti toglierà

mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore

Una messa di suffragio sarà celebrata

domenica 4 dicembre

nella chiesa parrocchiale di San Giorgio

 ANNIVERSARIO

Contro la siccitàsi ricorre

all’acqua del Canaleomagna a secco e, permantenere l’erogazionedell’acqua nell’acquedotto, sipotenzia l’uso del Canale

emiliano romagnolo. Per fronteggiare lasituazione e scongiurare il rischio didiminuzioni o interruzioni del servizio,due giorni fa il sindaco di Cesena PaoloLucchi ha firmato l’ordinanza chedispone il potenziamento dell’utilizzodel potabilizzatore di Macerone,incaricando tutti gli enti interessati dicompiere tutti i passi necessari perattuare il provvedimento."Il quadro è davvero serio - conferma ilsindaco - tant’è che pochi giorni fa ilpresidente della Regione Vasco Errani hafirmato la dichiarazione di stato di crisiper le tre province romagnole, mentre laProtezione Civile ha attivato la fase dipreallarme. E’ chiaro che faremo tutto ilpossibile per garantire comunque ilservizio idrico: in questa direzione va larichiesta di utilizzare al massimo dellepossibilità l’impianto di Macerone fino aquando non rientrerà l’emergenza. Manon possiamo considerare questointervento risolutivo. Per questo rinnovo

R

la raccomandazione a tutti i cesenati diseguire con scrupolo le indicazioni dellaprecedente ordinanza emanata a metànovembre: quindi, non usate l’acquapotabile per lavare l’auto, per pulirecortili e piazzali, per innaffiare orti egiardini, per riempire piscine e vasche dagiardino, insomma per tutti quegli usiche non siano strettamente legati aibisogni igienico - sanitari e domestici.Ma aggiungerei anche l’invito adadottare quei piccoli accorgimenti checonsentono un risparmio idrico: adesempio preferire la doccia al bagno invasca, usare l’acqua corrente solo per ilrisciacquo quando si lavano i piatti o leverdure, installare frangigetto e riduttoridi flusso nei rubinetti. Dobbiamo essere

tutti consapevoli che l’acqua è un benelimitato e prezioso, che non possiamopermetterci di sprecare".Il Comune comunica che l’ordinanzache limita i prelievi dall’acquedotto aisoli bisogni igienico - sanitari edomestici sarà in vigore fino al 31dicembre. Chi non la rispetta rischia unasanzione che può andare da un minimodi 25 euro a un massimo di 500.Sempre a proposito diapprovvigionamento idrico, si segnalache è stata aggiornata la sezione del sitocomunale con i dati relativi alle fornitured’acqua a Cesena, rimasta ferma perqualche tempo. A segnalare la mancanzadi dati era stato l’ex consiglierecomunale Stefano Angeli.

Ordinanza del sindaco:l’acqua del Poutilizzata per far fronteall’emergenza

Potabilizzatore di Macerone

Scuole superiori: fusioni e soppressioniIl Consiglio provinciale ha approvato una delibera perla riorganizzazione delle scuole di istruzionesecondaria di secondo grado.In primo luogo è previsto lo scorporo dei liceilinguistici aggregati rispettivamente al liceoscientifico "Righi" e al liceo classico "Monti",

limitatamente alle classi del nuovo ordinamento (leclassi della sperimentazione "Brocca" restanoinserite ad esaurimento nell’organico dei rispettivi

Licei di appartenenza) e loro usione in un nuovo liceolinguistico da istituire contestualmente a Cesena;Inoltre ci sarà la usione dei due istituti proessionali"Macrelli" e "Versari" di Cesena con scorporo dal"Versari" dell’ex indirizzo moda, confluitonell’attuale "Indirizzo produzioni industriali e

artigianali, articolazione industria" e suoaccorpamento all’istituto proessionale "Comandini"di Cesena.

Pippofoto

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Giovedì 1 dicembre 2011 13Cesena

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La Fotonotizia |Ingresso in parrocchia

Festa grande domenica scorsa per la parrocchia di San Domenico.

Presentato dal vescovo Douglas Regattieri, don Firmin Adamon (nella foto)ha iniziato il ministero di parroco. Tanta gente presente fra cui molticonnazionali del Benin. La domenica precedente la comunità si eracongedata con tanta riconoscenza da don Sauro Rossi che lo ha avuto comeparroco dal 1994, destinato ora come vicario episcopale ad altreresponsabilità diocesane e nominato canonico del Duomo.

Parrocchie

Case Finali in festa

La parrocchia di Case Finali sabato3 dicembre, ricorda il 36esimoanniversario della dedicazionedella chiesa con la messa alle 18 ela cena per giovanissimi alle 19.Durante la settimana si terrannoincontri con due rati rancescanidi Cesenatico e cinque suore diAssisi.Giovedì 8 dicembre, estadell’Immacolata, alle 15,15 sisvolgerà la processione per le viedella parrocchia. Alle 21spettacolo della Compagniateatrale parrocchiale.

Messa per padre Severino

Giovedì 1° dicembre alle 20.30 allachiesa dell’Osservanza si tiene la

messa di trigesima in sufragio dipadre Severino Cataneo. L’86ennerate, che per oltre 50 anni havissuto e svolto il suo ministerosacerdotale nel convento deiminori rati dell’Osservanza, èdeceduto lo scorso 1° novembre.

Premiazione del Cesena Calcio

Il concorso del Cesena Calcio "scatta una foto con la bandierabianconera" ha ottenuto un grande successo con oltre 450partecipanti, come spiega l’ideatore Luca Mancini,vicepresidente della società. Si è aggiudicato il primo premio,un viaggio ai Caraibi per due persone, Mauro Maredi (fotosull’Everest). Il secondo premio, una trasferta a seguito dellasquadra, è andato a Paolo Montesi. Emanuele Manduca si è

invece aggiudicato il terzo premio, un abbonamento allo stadio.Il quarto premio, un walk-about, è stato vinto da EleonoraGuerra, Roberto Savini, Chiara Campana, Cristina Corzani, EnricaBerti, Gianni Peri e Stefano Baronio. Quinto premio, una magliaautografata, a Simone Frulloni, Barbara Baronio, FilippoCorbara, Enrico Medri e Ryan Paganelli.

Foto Master 

Fra denunce e segnalazionifare il tecnico è un "lavoraccio"

● Rapporti tesi fraComune e architetti eingegneri

● Nel 2010 ci sono state30 segnalazioni allaProcura

● Gli abusi rilevati dagliuffici comunali sonostati 142

ra i professionisti dellecostruzioni (architetti,ingegneri e periti) e gli entipubblici i rapporti non sono

mai stati rose e fiori. Il braccio diferro burocratico tra addetti ai lavorie dipendenti comunali è tradizioneconsolidata. Negli ultimi anni, però,la situazione ha imboccato un crinalepericoloso, con aumenticonsiderevoli di denunce ai danni deiprofessionisti.Il presidente dell’Ordine degliarchitetti, in un convegno di un paio

di settimane fa, aveva dichiaratocome nel 2010 fossero state oltre 140le denunce nei confronti di tecniciprofessionisti. Un dato che ilComune di Cesena ha volutosmentire in conferenza stampa: "E’stato confuso il numero di abusiedilizi rilevati, ossia 142, con lesegnalazioni agli ordini e alla Procurache, in realtà, si fermano a 30".Ciò nonostante si tratta di numeriimparagonabili con altre realtàvicine, come Ravenna o Rimini, chein un anno vedono solo uno o due

Ttecnici denunciati. Come si è arrivatia questo punto a Cesena? Perl’Amministrazione comunale lecause sarebbero da cercare nell’altonumero di denunce da parte deicittadini: "Ne arrivano a centinaia -ha spiegato il sindaco Lucchi - c’èaddirittura chi ha fatto 500segnalazioni in un solo anno. Nel2010 abbiamo registrato 142 abusi,dei quali 38 appurati a seguito disegnalazioni di cittadini, 6 a seguitodi autodenunce per sanatoria (più 33casi verande), 65 per nostri controlli.

Nei primi dieci mesi di quest’annosiamo a 166 abusi registrati, con 30tecnici segnalati. In questo caso ledenunce dei cittadini hanno portatoalla scoperta di 34 abusi, leautodenunce di 39 (più 21 casiverande), mentre 72 sono nati dacontrolli comunali".In una materia nella quale ledenunce sono all’ordine del giorno,tanto per architetti e ingegneriquanto per i tecnici comunali, tutti isoggetti in campo si stannomuovendo con i piedi di piombo.

Così facendo il rischio di rallentare lepratiche, diluendo i tempi già lunghidella burocrazia, è altissimo. Eppurel’ufficio Edilizia e urbanistica èriuscito a ridurre negli ultimi anni iltempo necessario al rilascio deipermessi di costruire. In Italia lamedia è di 500 giorni, in Regione 270,a Cesena (allineata fino a pocotempo alla media regionale) 192giorni: "Potremmo scendere ancorafino a 150 - ha commentatol’assessore Orazio Moretti - dato chequest’anno stiamo rilasciando più

permessi rispetto al numero dipratiche ricevute. I tempi lunghi poidipendono spesso dalle attese deiprofessionisti per integrare ladomanda e da chi ci chiede dirallentare sul permesso di costruire acausa della crisi".L’ufficio ha assunto di recente dueingegneri, due geometri e un tecnicoinformatico per velocizzare lepratiche. Cambiamenti salutati confavore dagli addetti ai lavori: "Non sicapisce perché in quell’ufficio siprendano ancora le misure col

MIGLIORAMENTO

DEI TEMPI

PER OTTENERE

I PERMESSI

PER COSTRUIRE:

ATTUALMENTE

192 GIORNI

righello anziché con il Cad del Pc - hacommentato un tecnico che ci hachiesto di rimanere anonimo -. Benvenga dunque l’informatizzazione.Un processo che, in altri settori delComune come il Sit, ci ha cambiatola vita in meglio. L’Amministrazioneperò non può paragonare le melecon le pere. Per legge, i Comuni sottoi 150mila abitanti dovrebberorilasciare i permessi entro 60 giorni,altro che 192 o 150 giorni".

MiB

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Giovedì 1 dicembre 201114 Cesena

Più frutta nelle scuole, continua il progetto

Capofila è Apofruit che distribuirà sette milioni di confezioni a 220mila alunni di sei Regioni italiane

 Via le merendine, sì alla frutta.

Riparte il progetto europeo’Frutta nelle scuole’, nato perscoraggiare, tra i giovanissimi, ilconsumo di merendineindustriali pieni di zuccheri egrassi e incentivare invece quellodi frutta e verdura. In primalinea, per il terzo annoconsecutivo, c’è la cooperativaortofrutticola cesenate ApofruitItalia, che si occuperà delladistribuzione di frutta e verduraa 220mila alunni di sei regioni

italiane: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna.Nell’arco dei prossimi sei mesi consegnerà alle 1.340 scuole selezionatecirca 1.500 tonnellate di prodotti, per un totale di oltre 7 milioni diconfezioni. La frutta e la verdura, che verranno servite ai bambininell’orario della merenda di metà mattinata, sono state selezionate

privilegiando quanto più possibile

prodotti stagionali, di qualità e delterritorio, con una particolareattenzione all’impatto ambientale delloro confezionamento (il packaging è,infatti, completamente biodegradabileed eco-compatibile)."Il progetto non si limita alla soladistribuzione, ma vuole essere unostrumento di educazione al gusto, allaconoscenza dei valori nutrizionali e disanità della frutta", ha spiegato MarioTamanti, direttore di Apofruit Italia, checonta oltre 3.500 soci, 12 stabilimentiubicati in varie regioni italiane, unaproduzione annua di 290milatonnellate.Per favorire il processo disensibilizzazione e il coinvolgimento di

insegnanti e genitori, Alimos

(cooperativa cesenate da anniimpegnata a sviluppare una nuovacultura alimentare) ha progettato unaserie di strumenti utili ad accompagnarei bambini nel loro percorso di scopertadi una cultura alimentare più sana, tracui materiali informativi, visite guidatenelle fattorie didattiche e creazioni diorti scolastici.

 A Cesena hanno aderito a ’Frutta nellescuole’ nove scuole primarie per untotale di quasi 1.500 alunni coinvolti."Ma il progetto - ha sottolineato Tamanti-, rappresenta anche un’opportunità dalpunto di vista occupazionale: per la suagestione Apofruit ha assunto unatrentina di giovani".

Fs

La missione di Charreha ancora amiciche la sostengono

l Mozambico e Cac sono stretteda un vincolo che va ben oltrel’aiuto materiale. Fra Cac(Cooperativa agricola cesenate

che si occupa di sementi) e padreBruno Boschetti erano sortiun’amicizia e un vincolo profondo, diquelli autentici, di quelli "allaromagnola" dove un incontro e unastretta di mano valgono ben più dimille parole. E scambiare parole conpadre Bruno Boschetti, non era facile, dato che era interra di missione in Mozambico. Missionario saverianooriginario di Martorano di Cesena, proprio in viaCalcinaro a meno di un chilometro dalla sede dellacooperativa, ha speso tutta la vita per gli ultimi delmondo, per i più poveri. Prima in Indonesia, poi inBrasile e infine in Mozambico. Il 24 novembre è mortomentre si recava a visitare dei villaggi della zona diCharre, la sua missione.L’incontro fra Cac e padre Boschetti era avvenutoqualche anno fa. Era stato deciso di devolvere una cifra afavore di una missione e la scelta era caduta sull’opera di

padre Bruno, dato che era originario di Martorano. Manon si è trattato, come non lo è stato poi neanche infuturo, di un aiuto fine a se stesso, di assistenzialismo.No, padre Bruno aveva spiegato bene a cosa sarebberoserviti i 10mila euro donati, vale a dire alla costruzione

Idei locali della scuola e della

biblioteca "perché - diceva - senza istruzione i nostriragazzi non hanno futuro. E se non abbiamo la bibliotecanon possono studiare e non possono andare nelle grandicittà e proseguire gli studi". Nel giro di pochi mesi lascuola è stata completata e con essa la biblioteca. PadreBoschetti aggiornava Cac dell’avanzamento dei lavori enel 2009, di ritorno in Italia dopo quasi 10 anni, haincontrato la presidenza e i dirigenti di Cac. Dopo laprima donazione il rapporto con la missione è andatoavanti, con cifre minori rispetto alla prima volta ma pursempre consistenti. E soprattutto mirati a interventiprecisi. "In passato sono arrivati dei trattori - aveva detto

il missionario al presidente Giovanni Piersanti - ma senzapezzi di ricambio e senza conoscenze tecniche, questirestano ad arrugginire al primo guasto. Meglio le zappe". Allora con il contributo successivo padre Boschetti avevacomprato tantissime zappe per gli agricoltori e scrisse

che le ’custodivano’ quanto, o forse di più, della moglie.Cac aveva donato anche delle sementi grazie alle qualisono stati impiantati degli orti. L’anno dopo, nel 2010, èstata la volta delle cisterne per la raccolta dell’acquapiovana (nella foto). Con il contributo donato dai soci diCac sono state scavate le cisterne indispensabili percreare una riserva idrica per la stagione secca.Poche settimane fa padre Bruno è morto, all’età di 65anni. E’ stato sepolto fra la sua gente, sotto ad un precisoalbero come aveva sempre detto. Cac anche quest’annodarà il contributo per lo sviluppo della missione diCharre, attraverso i padri saveriani. E il legame conMartorano resta: da qualche anno in missione erano

arrivate alcune suore di Cesena, chiamate proprio dapadre Bruno per educare i ragazzi delle scuole. E una diloro è suor Claudia Lugaresi, sempre di Martorano, con laquale si possono mantenere legami diretti.

Cristiano Riciputi

 Annunciato il rinnovato impegno di Cac 

Qualche anno fa era sorto un

’gemellaggio’ fra Padre BrunoBoschetti e la cooperativasementiera. Un sostegno che continuaanche dopo la morte (in Mozambico)del missionario

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Giovedì 1 dicembre 2011 15Cesenatico

Un Radar per orientarsi nel mondo dei giovaniL’associazione è nata cinque anni fa nella parrocchia di San Giacomo e prosegue la sua attività educativa

Con Radar antenne dritte sul frontedell’educazione. Il Radar è unacompagnia cristiana nata nella primaveradel 2007 per intuizione di don ErnestoGiorgi, allora arciprete di San Giacomo.L’obiettivo di questa esperienza è quellodi educarci ed educare all’amore perGesù, conoscere-amare-vivere la Chiesaed imparare la vita. Tutto ciò è espressodal motto, ricavato dal ritornello delRadar: "Tu mi guardi come Dio".Il nome della compagnia è frutto di

un’idea di don Giorgi. Poi, nel 2008 una ragazza (Sara Morigi) ha trovatol’acrostico della parola "Radar": Ragazzi in Ascolto Davanti Alla Realtà.

Il gruppo è guidato da don Gian Piero Casadei, attuale arciprete di SanGiacomo, e Davide Stefanini (23 anni, studente della Facoltà di Legge), oltread alcuni adulti che accompagnano il cammino.Il Radar si riunisce ogni sabato presso la "Sala Radar" in parrocchia SanGiacomo dalle 16 alle 18.30. La comunità conta oggi una settantina di ragazzi

dagli 11 ai 20 anni ed una ventina diadulti.

 Vengono organizzati: un corso di teatro,uno di musica, un gruppo di studio, uncorso di hip-hop ed un piccolo centroestivo, il campo estivo, il campoinvernale e l’uscita di Pasqua. Ogniattività è pubblica e quindi aperta achiunque voglia conoscerla o vogliaparteciparvi.Circa un mese fa si è tenuto il primoconcerto della band "The Senzadubbio"composta da persone del Radar insiemead alcuni amici, presso il Teatro San

Giacomo dal titolo "Il più grandespettacolo siamo noi!". Si è trattato delprimo appuntamento di una serie diconcerti e feste che si terranno l’ultimosabato di ogni mese. E’ in fase di

realizzazione un libro che racconta i

primi cinque anni di vita del Radar contestimonianze a fotografie.Per informazioni ci si può rivolgere e

 Valentina Biguzzi, segretaria del gruppo(366-5262780).

Facce da Schiaffi

Sul palco del teatroDi certo qualcuno ricorda la serata ditre anni a quando, nella gremitaPiazza delle Spose del Mare, il gruppoFacce da Schiaf rappresentò il musical

Uomo o Scimmia.Le Facce da Schiaf della parrocchia diSan Pietro a Cesena tornano aCesenatico: venerdì 9 dicembre, alle21, nel Teatro comunale presenterannoal pubblico della riviera il musical "Ilpianeta delle dune".Lo spettacolo, ispirato al romanzo diantascienza "Dune", è comunqueun’opera originale, ideata e realizzatanella parrocchia di San Pietro consceneggiatura di Carlo Lisciotto,colonna sonora di Gianni dellaVittoria, coreografie di Ilaria Esposito,scenografie di Michele Vincenzi eDaniele Bianconi, costumi di MicheleBertozzi.Dirette da Claudio Sbrighi, letrentadue "Facce da schiaf"trasporteranno il pubblico nellesuggestive atmosere del pianetaArrakis, lo inebrieranno col proumodel "melange", lo stupiranno per lacompattezza e l’unità del gruppo, perla potenza e l’armonia dei cori, per lesplendide voci soliste , la bellezzadelle coreografie e lo arricchiranno diproonde ed indimenticabili emozioni.Gli appassionati del musical sonoinvitati .Per l’acquisto dei biglietti einormazioni: Ufcio Cultura delComune di Cesenatico 0547.79274 -Gerardo 335.7274198.

er la Fondazione La NuovaFamiglia di Cesenatico una triplainaugurazione. La scorsasettimana il sodalizio che si

occupa di ragazzi disabili e del sostegnoalle relative famiglie ha inaugurato ilnuovo centro socio-riabilitativo diurno,intitolato a Dino Cesari. E poi è statotagliato il nastro ad un nuovo mezzo per iltrasporto dei disabili e data la notiziadell’avvio dei lavori per il completamentodella nuova struttura residenziale."Siamo nel pieno delle attività - hacommentato il presidente Roberto Casali

P

In favore dei disabili

Tante novità per la Fondazione La Nuova Famiglia

- e possiamo affermare che tutto ciò èmerito anche degli amici che da sempreci danno una mano. Non vogliodimenticare però chi ci ha preceduto,vale a dire tante persone, spesso genitoridi ragazzi con handicap, che hannoiniziato l’opera pur sapendo che nonavrebbero visto la fine dei lavori".Il pulmino è stato acquistato grazie alcontributo della Fondazione Cassa diRisparmio di Cesena, di RomagnaSolidale, del consorzio Caiec e del centrocommerciale Le Colonne di Sala diCesenatico.

Il nuovo centro diurno occupa l’interopiano terra dell’ex casa colonica, in viaCesenatico. Può dare ospitalità fino a ottodisabili gravi, per la cui assistenza èprevisto mediamente un operatore

specializzato ogni tre persone. Le attivitàche si svolgono sono volte almiglioramento della qualità della vita deidisabili, a favorire l’acquisizione ol’aumento delle loro autonomiepersonali, a rafforzare le loro abilitàcognitive e relazionali e a promuovere laloro integrazione nel contesto abituale divita."E siamo davvero soddisfatti - haaggiunto Casali - di poter annunciare cheriprendono i lavori del centroresidenziale. Sei banche locali (Cassa diRisparmio, Banca popolare, Bcc diGatteo, Bcc Sala di Cesenatico, BancaRomagna Cooperativa e Bcc RomagnaEst) hanno concesso un mutuo percoprire 750mila euro di spesa prevista.Entro un anno finiremo i lavori grazie aiquali al secondo e terzo piano della

struttura saranno disponibili altri 18monolocali e 3 bilocali per la residenzaprotetta di disabili e anziani. Una quota èanche coperta da un finanziamentoregionale". Alla giornata di inaugurazione eranopresenti anche Giuliano Galassi dellaFondazione Cassa di Risparmio diCesena, Arturo Alberti di RomagnaSolidale e Marino Pieri de Le Colonne. Masoprattutto c’erano loro, i ragazzi disabilicon i proprio familiari, con la propriasemplice e spontanea felicità.

Cristiano Riciputi

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Giovedì 1 dicembre 201116 Valle del Rubicone

Nell’istituto continua l’opera a favore di persone in difficoltà

Fu monsignor GiovanniCazzani, vescovo di Cesena,a guidare le trattative tradon Ghinelli e don Guanellaperché l’opera di carità delprete romagnolo potesseavere una sua continuazione

an Luigi Guanella: un amico per

don Ghinelli e per i poveri figliprediletti del Padre.

La Romagna è una terra che il nuovosanto, canonizzato domenica 23ottobre 2011, ha calcato e per cui haespresso interesse attenzione e poicollaborazione. Fu il cardinale AgostinoRiboldi, arcivescovo di Ravenna, checonoscendo l’opera di don Ghinelli aGatteo, a favore dei ragazzi insituazione di bisogno materiale emorale, si fece mediatore presso donGuanella per un interessamentodell’istituzione del Ghinelli. Masoprattutto fu monsignor GiovanniCazzani, vescovo di Cesena, a guidare letrattative tra don Ghinelli e donGuanella perché l’opera di carità di donGhinelli potesse avere una suacontinuazione. Don Guanella parlerà

sempre con ammirazione di donGhinelli.Cosa spingeva don Guanella (1842 -1915), questo montanaro della

 Valtellina a farsi carico dell’opera delprete romagnolo e quali valoriguidavano questo "Garibaldi dellacarità" (Pio XI) La vita del nuovo santosi svolge soprattutto nella seconda del1800, al tempo delle guerre per l’unitàd’Italia, quando la popolazione italianaper lo più analfabeta e in situazione dipovertà, non poteva avere l’assistenzadel nuovo Stato. Per questo nascononella Chiesa figure rappresentative sulpiano sociale come don Bosco, ilCottolengo… e appunto don Guanella,

S Gatteo:Gatteo:don Ghinellidon Ghinelli

e San Guanellae San Guanella

poi don Orione, don Calabria …e donGhinelli, don Lugaresi, don Baronio… emolti altri. Don Guanella , che resteràper tre anni presso don Bosco, farà poila scelta soprattutto dei disabili, deglianziani e i ragazzi più bisognosi… finoad arrivare, ora, con la sua opera adessere presente in oltre 20 nazioni.Nono di 13 fratelli vive un esperienza diuna famiglia povera, ma solidale sottola guida severa e autorevole del padre,per 24 anni sindaco di Campodolcino,che porta i figli a conoscere le povertàdel comune (disabili senza cure,famiglie divise dall’emigrazione,ragazzi soli e senza istruzione, anziani

abbandonati a se stessi…), e il piccolo

Luigi resta segnato da tutta questapovertà e dalla sensibilità paterna earriva alla riflessione "Dio è Padre, ed èimpossibile che lasci senza aiuti i suoifigli più poveri" anzi più il figlio èdebole più la presenza del Padre si faforte per proteggerlo. Don Guanellachiama con il nome di "Provvidenza" lasollecitudine di Dio Padre per i piùfragili.La sua passione fu quella dicollezionare miseri per dare loro "panee paradiso" perché non basta riempirelo stomaco a chi ha fame ma occorredar loro una fiducia e una speranza."Don Guanella raccoglie quellecreature che la stessa scienza rifiuta,perché non vede in esse la possibilità disviluppare delle attività spirituali; egli leraccoglie anche contro le pretese di una

certa scienza che ritiene vana unasimile opera" (padre Agostino Gemelli).E’ un uomo in continuo movimento,già anziano si porta nelle zoneterremotate di Messina e di Avezzano epoi negli Stati Uniti per trovare i suoimontanari emigrati e poi afferma "èDio che fa".Quando il 24 ottobre 1915 lo coglie lamorte a Como, lascia dueCongregazioni religiose (le figlie diSanta Maria della Provvidenza e i Servidella Carità) che continuano a portarenel mondo la sua passione per i fratellimeno fortunati perché "tutto il mondoè patria vostra".

Mario Baldini

Longiano

Mercatino Caritas

Anche quest’anno torna a Longiano ilmercatino di Natale allestito dallevolontarie dell’associazione Caritasdel capoluogo e della razione di

Crocetta. L’allestimento avverrà nelnegozio di via Borgo Fausto 46, vicinoalla Chiesa di San Giuseppe."All’interno si possono trovare tanteidee regalo - spiega Steania Meschiariresponsabile dell’associazione - . Dagliaddobbi natalizi realizzati dallevolontarie, presepi artigianali, centrotavola, candele, piantine grasse etanto altro ancora. Verrà ancheallestito un presepe atto conmateriale riciclato e in arte povera,illuminato e visibile dall’esterno cheinsieme agli altri presepi di Longianoa parte dell’evento natalizio"Longiano dei presepi" che ogni annocoinvolge tutto il nostro Comune".Tutto ciò che verrà ricavato in danaro,"servirà ai volontari della Caritas percontinuare ad assistere, attraverso ilpacco che viene consegnatomensilmente, le tante amiglielongianesi che si trovano in grandedifcoltà economica", sottolinea laresponsabile dell’associazione. Inattisono oltre cinquanta i nuclei assistitisolo nel territorio longianese dallaCaritas parrocchiale, a Budrio e nelcapoluogo; persone che necessitano ditale aiuto perché hanno perso il lavoroo sono in cassa integrazione e nonarrivano alla fine del mese conl’aggravio delle bollette da pagare opressati dalle rate di un mutuo. A tuttociò si aggiunge la presenza di bimbi dipochi mesi o in tenera età: per questomotivo è importante che le persone dibuon cuore possano contribuire siacon donazioni di vestiario, generialimentari e piccole oerte o presso laparrocchia o come in questo caso

acquistando qualche oggetto nelmercatino. Per raccogliere ondi ilmercatino verrà inaugurato giovedì 8dicembre (15 - 18.30) e rimarràaperto ogni sabato e le domeniche didicembre, dal 25 dicembre sino adomenica otto gennaio i volontarisaranno presenti tutti i pomeriggi.

Cristina Fiuzzi

Un grande presepeambientato ai primi

del Novecentoarà inaugurato l’11 dicembre alle15, alla presenza del vescovo diCesena-Sarsina, DouglasRegattieri, il grande presepe

meccanico animato, realizzato dallafamiglia Fantini, il figlio Marco (47 anni,nella foto) e i genitori Luciano e, da casa,mamma Teresa, per contodell’associazione "FolcloreGambettolese" presieduta da RemigioPirini. Da diverse settimane, nella grandecapanna installata in piazza Foro Boario(oltre 100 metri quadrati), la famigliaFantini, veri artisti del presepe e uncollaboratore, lavorano nella curaminuziosa dei particolari per la Nativitàche, dopo lo sfondo della Cesenaticoleonardesca dello scorso anno, avrà comescenografia la Cesena del 1911. Nellospecifico l’ingresso alla città da PortaSanti, con vedute al di fuori delle mura incui si potranno riconoscere la Basilica delMonte e altri particolari e ammirare sottoi portici le botteghe degli antichi mestieriche contornano lo stallatico in cui è postala Natività. Parlando di Cesena non sipoteva segnalare due personaggirappresentativi: lo scrittore Renato Serra

S

(intento a leggere il primo numero delsettimanale Corriere Cesenate di cui sonoin corso i festeggiamenti del centenariodella prima pubblicazione) e il canonicodon Carlo Baronio (noto come il prete deipoveri rappresentato con una tonacalogora)."La pignoleria che mettiamo nel curareogni più piccolo particolare, affermaMarco Fantini, raccoglie i frutti alla finequando guardiamo il lavoro svolto eraccogliamo i commenti dei visitatori o lileggiamo sul registro delle presenze. Illavoro non è solo i trenta o quarantagiorni trascorsi all’interno della strutturache ospita il presepe, ma dietro c’è ancheuna preparazione specifica sul nuovosoggetto del tema che inizia nei primi

mesi dell’anno. Una ricerca in fotod’archivio o direttamente sul posto araccogliere le angolature, le ideed’impostazione, le tonalità, che solovisitando il Presepe con la dovuta calmasi possono notare, fermando per unattimo la frenesia della vita quotidiana".I Fantini da diversi anni si dedicano atempo pieno alla realizzazioni di questevere opere d’arte a Gambettola ed in altreparti della Regione e non solo perché,Marco Fantini, è il direttore artistico dellamanifestazione "S.Agata Feltria il paesedei Presepi". Nel corso degli anni ilpubblico dei visitatori, non solo dallanostra Regione, è andato sempreaumentando (lo scorso anno sono stateoltre 15mila le presenze registrate ora sipunta a raggiungere quota 20mila).

Piero Spinosi

Nativitàambientatanella Cesena del 1911con don Carlo Baronioe Renato Serra

In preparazione a Gambettola

Don Navaparrocoa Crocettae Montilgallo

Una chiesa di Crocetta gremita haaccolto sabato scorso il nuovo parroco,don Alessandro Nava. Sul piazzale gliha porto il benvenuto GianfrancoMarchionni per il Consiglio pastoraleparrocchiale, i ringraziamenti alvescovo e al nuovo parroco sono statirivolti in chiesa da Lanfranco Campana.Il vescovo Douglas ha presieduto la

concelebrazione eucaristica con isacerdoti dell’Unità pastorale. I cantisono stati eseguiti il coro parrocchiale.Il vicario zonale don Tonino

Domeniconi ha letto l’atto di nominache don Nava ha sottoscritto.Nell’omelia il vescovo Douglas,ispirandosi alle letture della primadomenica di Avvento, ha detto a donAlessandro che è ’padre’ dei suoi fedelie insieme dovranno, in collaborazionecon le altre parrocchie, produrre fruttiper i doni ricevuti dal Signore. Il nuovo

parroco, al termine della messa, harivolto il suo saluto ai numerosipresenti dicendosi vicino in particolareai giovani.

Foto Mario Gambettola

Viterbofotocine.com

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Giovedì 1 dicembre 2011 17Valle del Savio

PonteGiorgi

 Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichi  di novità e voglia di scoprire sapori particolari.

 Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamente secondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Nuovo circolo Aclia Romagnano:

ormai tutto è prontoopo anni di lavoro eattesa, ecco che il sognooramai è diventatorealtà. Stiamo parlando

della realizzazione del Circolo"Acli" presso la parrocchia diSanta Flora che ha sede nelsantuario della Madonna diRomagnano (Sant’Agata Feltria). Il25 aprile 2007, lunedì di Pasqua,grande festa dell’Apparizione, il parroco don EzioOstolani presentava il progetto di costruire unedificio prefabbricato in legno, nello spazio davantila chiesa a fianco del pozzo. La chiesa romanica,edificata prima del mille, ha avuto un floridosviluppo dopo l’8 aprile 1563 quando la Vergineapparve alla pastorella Agata, divenendo il piùimportante Santuario mariano della Diocesisarsinate, ancora oggi molto caro a tutta la vallata.Particolari festeggiamenti si ebbero nel 1963, nel IV centenario dell’apparizione, con la ricostruzionedella canonica. Tutto il complesso fu rinnovatototalmente, ed alzato di un piano, nel 2009. Ma glispazi comuni però risultavano insufficienti per lafrazione, che da poche decine di persone si èsviluppata fino a cinquecento. Una frazione non

D

frazione: senza uffici pubblici, luoghi di ritrovo,bar, negozi, con il risultato che la gente nonsocializza, non interagisce. Una dinamica della vitadella città che si è, sebbene inferiormente,manifestata anche nelle nuove famiglie arrivate inparrocchia che, spesso, sono fuori casa tutto ilgiorno per lavoro e vi tornano la sera. Don Ezio,assistente spirituale dell’Acli in Diocesi, ha vistol’esigenza di costruire questa struttura polivalente,con piano interrato, bar al pianterreno e salasuperiore, di 80 metri quadrati, costruito secondola tecnologia più avanzata della biocasa passiva.Don Ostolani ha realizzato personalmente tutti idecori e le cornici in legno, dopo che la ditta avevaterminato il grezzo. Lunedì prossimo, 5 dicembre,alle 20,45 presso la sala parrocchiale diRomagnano, presente il presidente regionale, verràcostituita l’Associazione "Acli" della parrocchia, e

si otterrà l’autorizzazione ad aprire il nuovo centrodi ritrovo. Il bar non è il solo scopodell’associazione, ma promuove il ritrovarsiinsieme e il confronto sui problemi sociali.Sono già diversi i giovani e adulti che si sono residisponibili e tra questi verranno eletti unpresidente, un Consiglio, un responsabile del Bar."Già a Turrito, mia prima parrocchia - afferma ilparroco - sono decenni che abbiamo creato ilCircolo Acli in canonica e sono tanti anni che il barviene aperto un’ora dopo pranzo e ogni sera daivolontari, che si sono offerti per un giorno fisso allasettimana, e tutto procede bene. Certo, ènecessaria grande onestà e serietà da parte ditutti".

Daniele Bosi

Lunedì 5 dicembre la costituzione ufficiale

Il bar non è il solo scopodell’associazione, ma promuoveil ritrovarsi insieme e il confrontosui problemi sociali

 A San Piero il vescovo Douglas e monsignor GeorgNell’ambito delle celebrazioni dell’Avvento si terràpresso la parrocchia di San Piero una secondacelebrazione in sufragio di Manuela Camagni (nella

foto), dopo quella del 24 novembre, data esattadell’anniversario della morte.La Messa, sabato 3 dicembre alle 17, sarà celebratadal segretario del Papa monsignor Georg Gaenswein,che già in occasione delle esequie era stato a SanPiero ed aveva portato il messaggio di Papa

Benedetto XVI per la suora laica "Memores Domini"che collaborava alla gestione dell’appartamentopontificio. Alle 16 di sabato è prevista la visita al

cimitero di San Piero, alla tomba di Manuela.Monsignor Gaenswein sarà anche accompagnato daalcune consorelle dei "Memores Domini" che conManuela Camagni condividevano l’impegno disupporto ed assistenza per le necessitàdell’appartamento papale e della amiglia pontificia.

Le celebrazioni dell’Avvento prevedono anche unaMessa, presieduta dal vescovo monsignor DouglasRegattieri venerdì 2 dicembre alle 20,30, presso la

chiesa parrocchiale. Sabato 3, alle 21, sempre nellachiesa parrocchiale, è prevista una veglia diocesanadi preghiera in preparazione al Natale.Domenica 4 dicembre la Messa delle 11 sarà animatadalla banda cittadina Santa Cecilia.

Alme

Domenica 4dicembrepartiràufcialmente ilprimo Mercatinonatalizio diBagno diRomagna, con le

"Casette in Festa", in Piazza Ricasoli,

addobbate ed illuminate come nei piùtradizionali mercatini del nordEuropa.

Le casette, coi prodotti tipici edell’artigianato ar tistico, rimarrannoaperte tutti i giorni, dal 4 dicembreall’8 gennaio, dalle 10 alle 19.Da sabato 3 entreranno in unzione leluminarie, rinnovate dopo molti annidi onorato servizio, grazieall’impegno di Pro Loco, operatoricommerciali e turistici, e cittadini di

Bagno di Romagna.E da lunedì 19 dicembre ci sarà anche"Il Trenino delle Feste", un trenino

che porterà grandi e piccoli in giro perBagno di Romagna, ma che serviràanche a collegare Bagno di Romagnacon S.Piero, molto probabilmenteutilizzando la sede della pistaciclopedonale.

Alberto Merendi

Bagno

di Romagna

Il mercatinonatalizio parteil 4 dicembrePoi ci sarà ancheil trenino dellefeste

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Giovedì 1 dicembre 201118 Solidarietà

Regoleuguali per tutti

“Siamo pronti a are sacrifici, ma apatto che comincino a arli anchecoloro che finora non li hannoatti”. È questo il messaggio che

Gigi Bonanti, segretario generaledei Pensionati Cisl, lancia al nuovoGoverno Monti. Anche per quantoriguarda il capitolo pensioni. “Se sivuole discutere e afrontare il temaper cambiare gli strumenticontributivi e pensionistici di circaun milione di lavoratori italiani chehanno benefici anomali rispetto alresto della popolazione, noi siamopronti. “Come siamo pronti adiscutere se si punta a rimettere indiscussione il vitalizio deiparlamentari e dei consiglieriregionali”.“Se invece continuiamo a metterein discussione i diritti acquisiti dipersone che hanno una pensione da500 euro al mese - sottolineaBonanti - noi non siamo d’accordo.

Bonanti sottolinea quindi “regoleuguali per tutti”. Se non ci saràquesto segnale di inversione ditendenza non siamo disponibili adiscutere, nè delle pensioni direversibilità nè dell’introduzionedel contributivo per tutti”.

La speranza delle donne Fnpnel nuovo governo

Dopo tante giornate dipreoccupazione e paura per le sortieconomiche e sociali del nostroPaese, sotto la minaccia dellaspeculazione finanziaria e lasfiducia dei mercati nel vecchiogoverno, ieri si è chiuso un ciclo. Ilgoverno tecnico del proessor

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaOTIZIARIO PENSIONATI

Monti si è costituito e da oggidiverrà operante. Vi anno parte tredonne di alta proessionalità a cuisono stati adati Ministeriimportantissimi: Giustizia, Interni,Lavoro e Welare. Ne siamocontente. I problemi del paese sonotanti da afrontare, sono gravi e dinon acile soluzione. Il programmapresentato oggi richiede grandisacrifici, indispensabili alrisanamento e allo sviluppo, ma lasperanza è che siano davveroripartiti in ragione della ricchezzaposseduta. Se così sarà,contrariamente all’iniquo sistemaconsolidato nei secoli, che hapermesso che a pagare osserosempre i soliti noti, a partire dallatassa sul sale degli anni remoti fino

ai giorni nostri, l’inversione dirotta potrebbe compiersi. Il sensodi responsabilità appreso fin dallanascita, dalla cultura delle nostreamiglie, e consolidato nella CISL,unito all’amore per il nostro Paese,alla capacità di rimboccarsi semprele maniche e di guardare avanti,ancora una volta ci condurrà lungola strada in salita, avendo chiaro iltraguardo da raggiungere. Il Paese,che dalle macerie della guerra haconquistato il sesto posto tra iPaesi più ricchi del mondo, ha neicittadini laboriosi e coraggiosi chelo hanno popolato il DNA perarcela anche questa volta. Hannoragione quei giornalisti e politologiche asseriscono che il Paese reale è

Giornata per l’eliminazionedella violenzacontro le donne

Si è tenuta lo scorso 25 novembrela giornata per l’eliminazione dellaviolenza contro le donne. Lagiornata è stata istituitadall’Assemblea nazionale delleNazioni Unite nel 1999 invitando igoverni e le Ong a promuovereazioni e attività finalizzate asensibilizzare l’opinione pubblicasu questo tema. La data è statascelta per ricordare l’assassiniodelle sorelle Mirabal, attivistepolitiche trucidate nel 1960 nellaRepubblica Dominicana. Secondo lestatistiche per le donne tra i 15 e

44 anni la violenza rimane nelmondo una delle maggiori cause dimorte e di disabilità.Sebbene l’uguaglianza tra donne euomini sia garantita dalleCostituzioni di 139 paesi e territori,troppo spesso alle donne vengononegate giustizia e protezione dallaviolenza.Tutto ciò é un allimento che derivanon solo dalla mancanza diconoscenza, ma anche di un vuotodi investimenti e volontà politicaper andare incontro ai bisogni delledonne e tutelarne a pieno i dirittiondamentali. È necessario unire lediverse responsabilità conmaggiore consapevolezza edeterminazione. In Emilia Romagnail numero di vittime per violenze

domestiche sono 14 rispetto alle127 all’anno che l’Istat indica perl’intero territorio italiano. In mediaogni 3 giorni una donna perde lavita per le mani di un uomo.Preoccupa la Fnp il recenteaumento dei maltrattamenti e delleviolenze perpetrate anche su donneanziane. Ad oggi sono 10 i centriantiviolenza nella regione EmiliaRomagna che assistono più di 2500donne all’anno. L’impegno dellepensionate Cisl è quello dicontinuare l’azione di lotta edinormazione anche tra lapopolazione maschile, pereliminare insieme qualsiasi ormadi violenza contro le donne ed iminori.

In seguito all'approvazione e alla pubblicazione nella GazzettaUfficiale della Legge di Stabilità 2012 , ex Legge Finanziaria, ildipartimento di Politiche fiscali della Fnp Cisl sottolinea le mi-sure che maggiormente interessano i pensionati.- In caso di tracciabilità niente scritture contabili. Cade l’ob-bligo di tenuta delle scritture contabili per i contribuenti incontabilità semplificata e i lavoratori autonomi che effettuanotutte le operazioni attive e passive con strumenti tracciabili(bonifici, assegni, carte di credito, prepagate o di debito,ecc…).- Nessun costo su pagamenti con carte di credito presso benzi-nai. Dal 2012 saranno a costo zero, sia per l’acquirente che peril venditore, le operazioni effettuate con carte di credito pressole pompe di benzina, di importo inferiore ai 100 euro.

Legge di stabilità 2012 e misure fiscali

più maturo dei suoi governanti. Lohanno dimostrato nel capire conimmediatezza che il presidenteGiorgio Napolitano, vero registadell’operazione Monti, compiva lascelta giusta e fin qui vinta. Leparti sociali, convocate e ascoltatedal Presidente incaricato, hannoavanzato le loro proposte. Quelledella CISL, chiare, possibili,compatibili e unzionali alrisanamento, alla ripresa,all’equità e contro il mantenimentodi qualsiasi privilegio. Attendiamofiduciose, prima ancora che per noi,per i nostri figli, per i nostri nipoti,che sono il uturo del paese, e per icittadini più deboli che non devonomai essere trascurati.

Il progetto, che fa capo alla neonata onlus “Casa d’accoglienza Luciano Gentili”, vuolesensibilizzare la comunità sul tema della giustizia sociale. Inaugurazione il 3 dicembre alle 15

 

 C e s e n a

ono forse io il custode di miofratello?”, disse Caino a Dio. Anche noi spesso, di fronte

agli squilibri e alle sofferenze del Terzo eQuarto mondo, ci giustifichiamo, come sela situazione di sventura fosse un po’meritata per una scarsa gestione dellerisorse, per la poca organizzazione. Nesiamo anche noi responsabili, e possiamofare concretamente qualcosa partendodai gesti più semplici e quotidiani.Il progetto “Okhavierana”, nato aSant’Egidio di Cesena all’interno dellaonlus “Casa dell’accoglienza Luciano

Gentili”, intende sensibilizzare lacomunità sulla grave disparità fra Nord eSud del mondo, offrendo un’opportunitàconcreta per comportarsi in modo etico ecivico attraverso il gesto quotidiano dellaspesa.Il mercatino equo solidale inaugurasabato 3 dicembre alle 15 in una sala fra ilcircolo “Rumagna” e gli ambientiparrocchiali, a testimonianza della suaapertura non solo alla comunitàparrocchiale, ma a chiunque ha a cuore ilbene comune, la giustizia sociale e lavalorizzazione della persona.“Okhavierana” in lingua bantù significa“l’uno aiuta l’altro”. L’immagine del logo,messo a disposizione da suor MariaChiara Mondardini delle suorefrancescane della Sacra Famiglia, indicadue piccoli-grandi cuori che, con sandalie fiammella accesa, pur lontani nelmondo, sono legati da un filo dicondivisione e giustizia.Il progetto non vuole essere un ‘semplice’e diretto intervento di carità, ma intendesensibilizzare le persone e renderlepartecipi di uno stile di vita piùconsapevole e giusto.Il mercatino è equo perché dà ailavoratori del sud del mondo il giusto

S“

compenso per il loro lavoro ed è solidaleperché antepone la giustizia allaredditività.In questa alternativa forma di mercato, aiproduttori del sud del mondo vieneassicurato un compenso equo, ossia ingrado di garantire loro un degno tenore divita, tenendo conto del lavoro impiegatoe delle condizioni di vita. I prezzi stabilitiper i prodotti comprendono anche unmargine da investire nello sviluppodell’attività produttiva e in progetti disolidarietà. A Sant’Egidio il progetto dell’apertura diun mercatino equo solidale, dopo la

proposta del parroco don GabrieleFoschi, ha inizio in seguito all’esperienzadi alcuni giovani “viaggiatori” della

parrocchia. È coordinato da quattroragazze e portato avanti grazie a tantivolontari, in prevalenza giovani, chehanno aderito con entusiasmo alprogetto. Al mercatino si potranno acquistareprodotti alimentari e di artigianatoprovenienti dai canali dell’equosolidale(AltroMercato e Equamente); vario eoriginale, poi, l’artigianato provenienteda canali commerciali apertidirettamente con ‘sentinelle’ che vivono osi sono recate in Brasile, Benin, Colombiae Mozambico. Il ricavato del mercatinosarà a sua volta rimesso ‘in circolo’ edevoluto a favore di progetti digemellaggio e sostegno in Paesi del terzomondo.Il progetto “Okhavierana” vuole lanciareun lungo braccio alla sensibilizzazione

per un mondo più giusto e comprendemomenti di formazione e scambio conmissionari e testimoni (due incontri sonogià avvenuti), incontri multiculturali di

conoscenza eintegrazione attraversocene etniche (laparrocchia è già incontatto con rumeni ezairesi). In fase diprogrammazione, poi,per la prossima estate2012, un viaggio diconoscenza inTanzania, guidati dalparrocchiano Alessandro Manzi, dadiversi annimissionario nel Paeseafricano.Il mercatino saràaperto dalle 15 alle 19 ilsabato, dalle 9 alle 12 ladomenica; dalle 15 alle

19 anche nella settimana dal 19 al 24dicembre; inoltre apertura straordinariain occasione delle tombole del periodonatalizio, una delle quali avrà come premiprodotti del mercatino equo solidale.

Claudia Coppari

BAMBINIIN KENYA,

UNA DELLEIMMAGINI

UTILIZZATE NELLELOCANDINE

CHE ANNUNCIANO

L’APERTURADEL MERCATINOEQUO SOLIDALEA SANT’EGIDIODI CESENA. IL LOGO (A DESTRA) È STATO

MESSO A DISPOSIZIONE DALLE SUOREFRANCESCANE DELLA SACRA FAMIGLIA

ED ELABORATO GRAFICAMENTEDALLO STUDIO “BRAINS

WEB GRAFICA COMUNICAZIONE”

“Okhavierana”, a Sant’Egidioapre un mercatino equo solidale

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Giovedì 1 dicembre 2011 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

“DIARIO MILANO E ALTROVE”

“DA BAMBINA”

Marina Corradi - Ed. Marietti 1820 

(Primo volume10 euro; secondo volume 12 euro)

La giornalista Marina Corradi, editorialista di “Avvenire”, ha pubbli-

cato per la Marietti il libro “Diario Milano e altrove”, che raccoglie gliarticoli scritti dal 14 febbraio 2008 al 17 dicembre 2010 per la sua ru-brica sul settimanale “Tempi”. Si tratta della seconda raccolta di arti-coli per “Tempi” pubblicati dallo stesso editore: il primo libro del2008 si intitolava “Prima che venga notte”, come il nome della rubricadi allora, che ha ricevuto uno dei premi giornalistici Saint Vincent,sotto il Patrocinio della Presidenza della Repubblica. “Diario Milano ealtrove” raccoglie una serie di incontri fatti dalla Corradi, con losguardo sempre vigile per cogliere nella quotidianità il rimando al-l’infinito. Ad esempio a p. 110, conclude così il capitolo intitolato “Iricordi di un vecchio tram”: “Quel rumore che fanno i tram di Milano,quel fischio basso e lamentoso con cui se ne vanno, sembra nellanotte un sospiro. Fiato metallico, a noi indecifrabile; ma tanto forti edolenti sono le storie degli uomini, che forse anche un vecchio tramne resta impregnato”. Al centro del libro c’è dunque l’uomo nella suatotalità, come nel toccante ricordo di suo padre, giornalista inviato diguerra, a vent’anni dalla morte: “Mesi fa, passando sotto casa sua, hovisto da lontano, di spalle, uno identico a lui, ma proprio uguale: gli

stessi capelli grigi spettinati, la stessa giacca storta, la stessa an-datura. Un tuffo al cuore. Ma girato l’angolo, in via Procaccini losconosciuto non c’era più. Scomparso. Sciocca, mi sono detta.Ma non importa. Tanto lui è qui, seduto tranquillamente nel miocuore”. Questo testo aiuta a riflettere, a mettersi in gioco nellavita, a capire la realtà per viverla pienamente, come nell’incontro

con lo psichiatra Eugenio Borgna, che descrive a p. 97: “Borgnacita, come maestra di silenzio, Etty Hillesum, la ragazza ebreamorta ad Auschwitz che osò scrivere, dal lager in cui attendeva lamorte. ‘Eppure la vita è straordinariamente buona’. Etty Hille-sum, che diceva nel suoDiario di un pozzo molto profondo den-tro di lei, a cui potere attingere acqua sorgiva; ma il pozzo spessoera coperto ‘da sabbia e sassi, e allora bisogna di nuovo che losotterri’. Domandi al professore di questo pozzo. Lui sorride: ‘Ininteriore nomine habitat veritas, ha detto Agostino’. Ma, come siscava, con quali trivelle, come si arriva all’acqua del pozzo?, insi-sti. Borgna: ‘La preghiera, in cosa consiste se non in parole riem-pite di silenzio, che ci immettono in un dialogo infinito?’ Il pozzoè in noi, colmo di acqua sorgiva. Ma ‘bisogna sapere ascoltare leparole della grazia – aggiunge il professore – perché tutto è graziainfine, come diceva Bernanos’”. È appunto Borgna che scrive lapostfazione del libro di Marina Corradi “Da bambina” edito sem-pre da Marietti. Si tratta di ricordi, dedicati alla madre, delleestati trascorse a Cortina dal 1962 al 1972.

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Savignano, Eliseo

 ANONYMOUSdi Roland Emmerich

Forse non sarà il miglior Roland Emmerich.E di sicuro non sarà il solito. Se dovessimoscegliere, preferiremmo vederlo sempre alleprese con grossi lucertoloni agitati, devasta-zioni della crosta terrestre, metropoli in-ghiottite nel mantello e invasioni per nullaamichevoli di fattura aliena. Stavolta, però, ilnostro Emmerich sceglie di portare suglischermi l'ennesima versione del mito di Wil-liam Shakespeare. E il regista tedesco, natu-ralizzato americano, non sfigura neppure inquesta mascherata in salsa vittoriana. Già dalmeta-inizio, col titolo dello spettacolo tea-trale che si sovrappone e si fonde con quelloschermico e l’attore sul palco che introducela pièce / film, si capisce che il tocco del regi-sta è sempre lì.La trama: il film è, in estrema sintesi, unthriller storico incentrato sul Duca di Oxford,Edward De Vere, che secondo una teoria sa-rebbe il vero autore delle opere di Shake-speare. Sullo sfondo, la regina Elisabetta I siscontra con la ribellione guidata dal Duca diEssex, contrario alla sua successione altrono.Il punto più sofferente del film, probabil-

mente, sta in una certa ambiguità di fondofra scrittura e regia. Se lo script di Orloff, in-fatti, pare ricercare una certa raffinatezzastorica e una profonda concatenazione degliavvenimenti (si legga: prendersi sul serio),Emmerich indulge invece all'intratteni-mento e all'ironia. Se alcuni siparietti sonoinfatti gustosissimi (la Elisabetta/Redgrave),e alcune trovate funzionano molto bene(Shakespeare che fa stage diving), la strutturaa incastri temporali appesantisce però la flui-dità del racconto fino a rendere piuttosto fa-ticoso orientarsi nella narrazione. Nei puntipiù farraginosi sembra di dover ricomporrel'enorme puzzle di un cielo senza nuvole, acui manca tra l'altro anche qualche pezzo.Ma si tratta di imperfezioni lievi, perché no-nostante tutto l'atmosfera creata da Emme-rich resiste e persiste.Molto bella l’idea della chiusura a effetto cir-

colare affidata a una cornice teatrale con-temporanea, in cui allacciare i due ordini dipubblico (quello rappresentato nel film equello effettivamente seduto in sala) alla ri-costruzione storica del film mediante un ar-tificio di inedita meta-teatralitàcinematografica interessante e raffinata.

I primi centocinquant’anni

del Liceo classico “Vincenzo Monti”

● È il quarto volumedei «Complementi alla Storia di Cesena»(editrice Stilgraf)

● Il “Monti” ha fatto storia e cultura, ha addestratole menti e curato l’umano. Il suo albo è pienodi nomi (famosi e non) di maestri e alunni

l liceo classico “Vincenzo Monti”di Cesena festeggia ilcentocinquantesimo difondazione: ha dunque gli stessi

anni dell’Unità d’Italia. Ma in questo2011 ricorre pure ilcentosettantesimo di nascita dellaCassa di Risparmio di Cesena: così laFondazione e la Banca, in sinergiacon il Comune e il Comitatoper il 150° dell’Unità, hannopromosso e sostenuto unapubblicazione sulla storica scuola distudi classici. Sarebbe occorso benpiù di un volume per narrare leopere e i giorni di una famosaistituzione scolastica qual è il“Monti”: che in un secolo e mezzo havisto transitare nelle sue auleventotto presidi, una schiera diprofessori, figure comeGiovanni Pascoli (vi sostenne gliesami di licenza nel 1873)e Giosue Carducci (ne fu ispettorenel 1887), il latinista GiovanniBattista Gandino e il futuropresidente della “Ferrari” LucaCordero di Montezemolo, per citareappena quattro dei tanti nomi che illettore incontrerà scorrendo lepagine di quest’opera. Senza tacereche questo è il liceo di Renato Serra e Augusto Campana.Chi di quella scuola è stato alunnoricorda, al primo ingresso, l’austerafacciata della sede storica di piazzaBufalini e l’aspetto un po’enigmatico dei sei clipei checampeggiano a richiamare

la fama di quei cesenati distintisi perla loro erudizione (Giuseppe Verzaglia, Jacopo Mazzoni, fra’Michelino, Eduardo Fabbri,Cesare Montalti, Ercole Francesco

I

Dandini); né ha dimenticato lebianche statue dell’Aula Magna, igiuristi Ulpiano e Labeone che loscultore cesenate Mauro Benini hafissato in pose studiatamenteassorte. Icone d’altri tempi, simboliriepilogativi della storia e del passatodel “Monti”: oggi in dialogo adistanza con la nuova sede delcosiddetto Cubo.Il libro propone una sinteticanarrazione cronologica,per indagare e valutare i tempi, le

fasi e i protagonisti di una lungastoria di scuola “classica”. La primaparte (di Maurizio Ridolfi) mette afuoco lo “spirito cittadino” che simaterializza e concentra nel suo

storico liceo; la seconda (con scrittidi Pier Giovanni Fabbri, AlbertoGagliardo, Giovanni Maroni,Michele Andrea Pistocchi,Paolo Turroni) racconta le fasievolutive, arrivando fino all’etàcontemporanea vista - conparticolare angolatura - alla luce deimutamenti del metodod’insegnamento; la terza (ad operadi Elena Bellagamba, Alberto Severi, Oriano Spazzoli)si focalizza su tre ‘cronotopi’ chedella formazione liceale cesenatematerializzano tipicitàe singolarità: la sede storica,la biblioteca e il laboratorioscientifico.Il liceo classico - quello cesenate cosìcome quello nazionale - ha avuto ilgrande merito di dare circolarità ecompimento a un modello culturalee pedagogico altamente elungamente formativo: comeattestano intere generazionid’insegnanti e di studenti (e questispesso destinati a raccogliere iltestimone di quelli).Il “Monti” ha fatto storia e cultura,ha addestrato le menti e curatol’umano; il suo albo è pieno di nomi(famosi e non) di maestri e alunni.Una teoria di studenti e professori,una galleria di personaggi epersonalità, una palestra di talenti,una fucina di professioni e ruolidirigenziali.

- Il liceo “Monti” (1861-2011), a cura

di Marino Mengozzi, Cesena,Fondazione Cassa di Risparmio diCesena - Editrice Stilgraf (Complementi alla «Storia diCesena», II/1), 2011, pp. 570

 Al “Ridotto”

in mostra

“Le terre

del

silenzio”

resso la Galleria comunale d’arte del Palazzodel Ridotto, a Cesena, espone fino all’11

dicembre il pittore Alessandro Toanelli.Nato a Viareggio nel 1959, requental’Accademia di Belle Arti di Brera e ancoragiovanissimo collabora come illustratore condiverse riviste edite da Rizzoli e Mondadori.Contemporaneamente intraprende un’intensaattività artistica, coronata da premi e

riconoscimenti. Tiene innumerevoli personalisia in Italia che all’estero, e all’attivitàpittorica unisce quella di otograo, video

Pdocumentarista, sceneggiatore e regista. Vari isuoi lavori video trasmessi dalle reti Rai. Sueopere anno parte di importanti collezioniprivate e pubbliche in tutto il mondo.La mostra, dal titolo “Le terre del silenzio”, ènata dalla collaborazione ra l’Assessorato allaCultura del Comune di Cesena e la Galleriad’Arte contemporanea “L’Immagine”, dove ilpittore ha esposto nel 2011 e nel 2008.

Le opere in visione riempiono di stuporel’osservatore. In Toanelli la realtà è vistacome l’eco delle sue antasie; i suoi paesaggi

vivono in un clima sognante, metafisico: sonolavori che cercano di esprimere, al di là deldato natura, misteriose e proondeimpressioni. Le varie composizioni risultanoluoghi incantati e gli oggetti si rivelano comeapparizioni magiche e a volte inquietanti.La mostra, corredata di un esauriente catalogocon presentazione critica di Enzo Dall’Ara,rimarrà aperta fino all’11 dicembre con il

seguente orario: 9,30-12,30; 16,30-19,30(chiuso il lunedì).

Enrico Guidi

Al teatro Bonci di Cesena

“Romeo e Giulietta”e “Falstaf”,giovani attori in scena

omanticismo e dramma shakespeariano per ilprossimo appuntamento di prosa al Bonci. Un

grande classico, ’Romeo e Giulietta’, una avolad’amore e morte che da sempre incanta il pubblico:amara, ambigua, crudelissima ma ancheafascinante, visionaria e non priva di ironia.In scena dall’1 al 4 dicembre, la più alta indaginepoetica sulla natura dell’amore. Uno spettacolo diGiuseppe Marini, che rilegge con una cira onirica eranata il capolavoro della letteratura teatrale ditutti i tempi. Con un cast di dieci giovani interpreti,lo spettacolo s’inserisce in un progetto che mira apromuovere le nuove leve del teatro italiano.Compagnia: Società per Attori e Teatro Stabile delVeneto - Teatro Goldoni.Mercoledì 7 dicembre alle 21, teatro musicale con lacommedia lirica in tre atti ’Falstaf’, su libretto diArrigo Boito. Musica di Giuseppe Verdi. OrchestraSinonica “G. Rossini” di Pesaro; direttore DanieleAgiman. Coro lirico ’Croma’ Ancona; direttore MircaRosciani.

R

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Giovedì 1 dicembre 201120 Cesena & Comprensorio

Notizie Flash

■ CesenaLibro sul liceo MontiAl teatro Bonci, venerdì 2 dicembre alle 16,sarà presentato il volume "Il liceo Monti"

(1861-2011) a cura di Marino Mengozzi.

■ CesenaFilm a san CarloIn visione al cinema parrocchiale "Esperia"di San Carlo, domenica 4 dicembre alle 15 ilfilm "Rio". Ingresso 3,50 euro.

■ CesenaConcerto al MonteNella basilica di Santa Maria del Monte,giovedì 8 dicembre alle 21, terrà un concertola corale polionica "Alio Modo Canticum",diretta da Adamo Scala. In programmamusiche sacre di Schubert , Mozart,

Cimarosa, Benedetto Marcello, Cherubini,dedicate alla Madonna. Al piano CaterinaScala. Solista il soprano Rafaella De Ponte.

■ GatteoMusiche del NovecentoAll’oratorio San Rocco, giovedì 8 dicembrealle 17, un concerto dell’Ensemble di fiatidell’orchestra "Gli Accademici di SanRocco". Al flauto Fabiola Santi, all’oboeLuciano Franca, al clarinetto SteanoBertozzi, al clarinetto basso SerenaSantificetur, al agotto Antonio Cavuoto e alcorno Artem Koslov. I brani sono diHindemith, Janacek, Agostini.

■ CesenaLe relazioni sindacaliSi terrà mercoledì 7 dicembre alle 18 nellasala "Eligio Cacciaguerra" della Banca diCesena l’incontro organizzatodall’associazione "Benigno Zaccagnini" sultema "Le nuove relazioni sindacali".Parteciperanno Tiziano Treu, già ministro dellavoro, Graziano Trerè, segretario regionaledella Cisl e Maurizio Gardini, presidenteregionale di Concooperative.

■ San PieroSpettacolo per famiglieAl teatro Garibaldi, domenica 4 dicembre alle15,30, sarà presentato lo spettacolo "Iltopolino che scoprì il mondo", la storia delburattino Amerigo. Ingresso gratuito.

■ CesenaticoGoldoni a teatroLa commedia "Gli innamorati" di CarloGoldini sarà messa in scena al Comunalesabato 3 dicembre alle 21. Sul palco IsaBarsizza, Selvaggia Quattrini, Steano DeBernardin, Laura Graziosi e Steano Tosoni.Regia di Steano Artisunch. Ingresso palchi eplatea 15 euro, loggione 10.

■ LongianoProsa e musicaAl teatro Petrella, giovedì 1 dicembre alle21, spettacolo di Ivano Marescotti. Ingresso15 euro, ridotto 12. I musicisti A. Amati, F.Mecozzi e G.Muzoni daranno il concerto"Omaggio a Luigi Tenco" venerdì 2 dicembrealle 21. Ingresso 10 euro, ridotto 8.

■ CesenaLezioni all’UteSul tema "Carlo Cattaneo: il ederalismorepubblicano nel Risorgimento e nella storiad’Italia" terrà una lezione Maurizio Ridolfi,venerdì 2 dicembre alle 15 nella sala Fantiniin via Renato Serra. Nella sede delconservatorio in corso Comandini, martedì 6dicembre alle 15,30 Caterina Criscioneparlerà di "Franz Liszt e il suo tempo".

Cesena◗Mostra di Lucchi

Da sabato 3 a sabato 24 dicembre inpiazza del Popolo 27 resterà apertala mostra di Leonardo Lucchi

"L’Arte addosso" con i seguentiorari : dalle 9 alle 12,30 e dalle 17alle 19,30. Nei giorni estivi epreestivi dalle 17 alle 19,30.

Cesena◗Concerto al Bonci

Il Rotary club Cesena unitamente aPanathlon club Cesena, Lions,Round Table, Agorà, Ladie’s Cicle e

Rotaract propone il concerto "Stelledel cinema, Stelle di Natale” perlunedì 5 dicembre alle 21. Suoneràl’orchestra del conservatorio "Bruno Maderna", diretta daGiorgio Babbini. L’incasso sarà devoluto all’Irsst diMeldola.

Cesena◗I diritti del malato

Sono cambiati gli orari di apertura delcentro per i diritti del malato "Giovannie Iliana Pieri" presso l’ospedale

Bualini. Fino al 31 maggio 2012 saràaperto il lunedì dalle 15,30 alle 17; ilmercoledì dalle 9,30 alle 11,30; ilvenerdì dalle 10 alle 12; il sabato solosu appuntamento.Chiusura dal 21dicembre 2011 al 7 gennaio 2012.

Cesena◗Lectura Dantis

Sarà Giuseppe Berti a leggere ilcanto XXVI dell’Inerno al SanBiagio, martedì 6 dicembre alle 15.Le immagini artistiche sarannocommentate da Franco Spazzoli.L’incontro è promosso da Auser.

Cesena◗Spettacoli a San Vittore

La compagnia "Il dopolavoro erroviario teatroromagnolo" di Faenza, venerdì 2 dicembre alle 21 alVictor, presenterà la commedia "La nostra moi".Sabato 3dicembre alle 21 in visione il film "One day". Domenica 4dicembre alle 15 e alle 17 sarà proiettato il film "I Puf".In diretta dal teatro Alla Scala di Milano, mercoledì 7 alle17,30 "Don Giovanni" di Mozart.

Forlimpopoli◗Mostra Artusiana

A cura di Augusto Pompili e MarisaZattini, dal 2 dicembre 2011 al 5 ebbraio2012, nella chiesa del Servi sarà allestitala mostra dedicata a Pellegrino Artusicon un omaggio a Tonino Guerra e allesue ceramiche, tovaglie decorate daRiccardo Pascucci. Orario: venerdì,sabato e domenica dalle 16 alle 19.

Cesena◗Caima in festa

Caima, l’associazione malati diAlzheimer, ha organizzato una estache si terrà al centro sociale "Hobbyterza età" nella zonadell’Ippodromo del Savio, domenica4 dicembre dalle 15. Si esibiranno

gruppi di ballo e si ascolterà musicadal vivo. Alle 17 polenta consalsiccia preparata dagli alpini.

Cesena◗Incontro scout

"Mafie da illegalizzare". Giovedì 1dicembre alle 20.30 presso la scuolaelementare “Dante Alighieri”,delquartiere Oltresavio a Cesena (via Quarto dei Mille, 175), gliscout del Clan del Cesena 6°, in seguito ad una orte esperienzadi servizio volontario presso un terreno confiscato alla camorra

e ora gestito dall’associazione Libera Terra, invitano tutta lacomunità cesenate ad un evento nel quale,portando la propriatestimonianza, tratteranno il tema della legalità.

Gambettola: è morto Lino UgoliniE’ morto a Gambettola, all’età di 90 anni, Lino(Natale) Ugolini, conosciuto nella cittadina conl’appellativo "e maestar". Era molto conosciuto enoto per essere stato, non solo per oltre 30 annimaestro elementare e poi segretario della direzionedidattica alla fine dell’insegnamento, ma anche la"voce" uciale, fino agli anni ’90, di diverse

maniestazioni locali tra cui la Mostrascambio, laMille Miglia e il Carnevale. Molteplice è stato il suo

impegno per le attività sociali: è stato tra ipromotori della riondazione del corpo bandistico"Città di Gambettola", nonché organizzatore dellaprima rassegna musicale estiva riservata ai corpibandistici. Promosse la realizzazione delmonumento dedicato allo straccivendolo. Membrodell’Accademia dei Filopatridi, nel 1982 è stato

insignito dell’onorificenza di "Cavaliere dellaRepubblica". (Piero Spinosi)

Cesena◗Ricordo di Natalia Ginsburg

Si svolgerà al centro culturale SanBiagio, lunedì 5 dicembre alle 17, unincontro dedicato al ricordo di NataliaGinsburg. Interverranno Maria ElenaBaredi, Elena Gagliardi, MaraValdinosi. Alle 20,30 sarà proiettato il

film "Ti ho sposato per allegria" diSalce, tratto dall’omonima opera dellascrittrice.

❚❚ "Arte all’asta" a cura del Rotary Club Valle del Rubicone

Raccolti 14mila euro per la beneficenzaSi è svolta nel Teatro dei Filtri del centroartigianale "Fabbrica", in viale Carduc-ci 119 a Gambettola, domenica 27 no-vembre, la 7^ edizione di "Arte all’Asta"intitolata "Arte solidale… una finestra

nel mondo dei diversamente abili".L’iniziativa, a scopo benefico, che è or-ganizzata dal Rotary Valle del Rubicone,si prefigge di finanziare progetti identi-ficati sul territorio e che in questa edi-zione avranno come beneficiari: l’Isti-tuto don Ghinelli di Gatteo (centro pro-tetto di assistenza a persone con gravidisabilità e handicap, che raccoglie per-sone da tutta la regione ma è caratteriz-zato dall’assistenza di malati del nostroterritorio); "Il Glicine" di Bellaria-IgeaMarina (struttura di assistenza psichia-trica rivolta a disabili psichici e offre cu-re e supporto riabilitativo sia individua-le che dei famigliari).

Infine contribuire alla sottoscrizionecittadina di Santarcangelo di Romagna,a favore di una raccolta fondi per finan-ziare la nuova Tac dell’ospedale cittadi-no. All’iniziativa hanno aderito 56 artisti

del territorio romagnolo tra i più quo-tati e che appartengono a varie scuoledi pittura, tra le quali, la Vecchia Pe-scheria di Savignano sul Rubicone eSantarcangelo dei Pittori oltre a tanti ar-tisti cesenati e riminesi.Le opere, realizzate su tela di canapa,sono state già esposte durante la Fiera diSan Michele a Santarcangelo di Roma-gna dove, all’interno della manifesta-zione, si è tenuto un concorso di pittu-ra i cui vincitori sono stati premiati inoccasione di "Arte all’Asta". E’ stato l’at-tuale presidente del Rotary Valle del Ru-bicone, Luca Piscaglia, ad aprire l’ap-puntamento con la premiazione dei

vincitori del concorso di pittura cui hafatto seguito, la vendita dei quadri al-l’asta, che era libera a chiunque fosse in-teressato ad aiutare tale iniziativa o an-che solamente ad investire in opere

d’arte. L’asta è stata condotta da Gian-luca Gaudio, un volto noto nelle emit-tenti televisive di televendita."Esprimo la gratitudine del sodalizio atutti gli artisti e a tutti i partecipanti - haprecisato al termine dell’asta, Luca Pi-scaglia, presidente del Rotary Valle delRubicone -, per la buona riuscita dellavendita che ha permesso, nonostante ilperiodo di crisi, di raccogliere 14milaeuro che destineremo ai progetti segna-lati".

Piero Spinosi

Cesena◗Tavole apparecchiate

Si concluderà giovedì conl’assegnazione dei premi la XIIedizione delle "Tavole apparecchiate",appuntamento organizzato dallasezione emminile della Cri incollaborazione con Conesercenticesenate al Palazzo del Ridotto.L’ingresso è ad oferta libera a scopobenefico.

Sogliano◗Sagra del formaggio

Si concluderà domenica 4 dicembre la37esima edizione della sagra delormaggio di ossa. In programmaallestimento di stand gastronomici,esibizione dalle 14 alle 17 de "IPasquarul dla Piopa", concerti del "Duobucolico alle 15,30 edel "Duo Klavier" alle 17, rispettivamente nel giardino diPalazzo Ripa e all’interno. Nell’occasione si possono visitare lemostre permanenti di Palazzo Ripa e altre mostre.

San Piero◗Cna day del Savio

Festa per gli associati della Cna eper gli abitanti della Vallata,sabato 3 dicembre dalle 20 al teatroGaribaldi. Degustazione dicastagne e vino, musicaolkloristica della "Piccolaorchestra Zaclèn". Ingressogratuito con prenotazione.

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Giovedì 1 dicembre 2011 21Sport

 Volley Club, 3-2 e terzo posto che vale oro

Pallavolo femminile serie B2: prossima gara delle cesenati sabato 3 dicembre alle 18 a Manoppello (Pescara)

Il Volley Club supera al tie-

break l’Edil Passeri Bastiaal termine di una sfidagiocata a livelli di pallavolodi categoria superiore allaB2. Coach Raggi recuperaZebi che aveva accusatoqualche problema ad unpolpaccio e che è riuscita adare il 100 per cento anchegrazie alle cure dellafisioterapista Montanari.Confermata quindi lasolita formazione con

Poggiali in regia, Filanti opposto, la stessa Zebi e Bersani in banda,Cancellieri e Gardini al centro e Ciavarella libero. Le ospiti arrivano alCarisport da capoliste imbattute e a punteggio pieno e coach Ricci si affidaal suo sestetto di fiducia anche in questo primo vero test del propriocampionato: la palleggiatrice è Eleonora Gatto, l’opposto è la forte

Mezzasoma, le schiacciatrici Ubertini e

Pasquadibisceglie, le centrali Lorio eMorelli e il libero Gagliardi (capitano).

 Arbitri dell’incontro che si disputadavanti ad una cornice di pubbliconumerosa, quanto chiassosa, Polidori eFogante.Il primo set se lo aggiudica il Volley Clubper 25-18 con un gioco veloce e preciso.Forse a causa anche dell’euforia con laquale si sono aggiudicate il primoparziale, nella seconda frazione siimpongono le ospiti 20-25. Anche nelterzo set il copione non cambia, e leumbre se lo aggiudicano per 21-25.Nel quarto set tornano in cattedra lecesenati che si impongono 25-17.

 Al tie break non c’è storia. Bastia restaavanti fino al 4-5, quando però arriva

l’allungo decisivo di Zebi e compagne

che vanno al cambio campo sull’8-6. Epoi piazzano un parziale di quattro puntiche le porta da 8-7 a 12-7. Alla fine è 15-8per il Volley Club che riesce a di fenderela propria imbattibilità casalinga anchecontro la capolista Bastia. Con questorisultato, la squadra di Raggi si colloca alterzo posto (17 punti) dietro proprio alBastia (19 punti) e al Porto Recanati (18),ovvero le uniche due squadre che sonoriuscite a “rubare” dei punti alle cesenatiin queste prime sette giornate. Dietroalle romagnole di una sola lunghezza c’èinvece il Pagliare che ospiterà il Cesenanell’ultima partita prima delle vacanzenatalizie (17 dicembre). Prima peròbisogna pensare alla trasferta insidiosadi Manoppello (Pescara).

La vittoria col Genoadà fiducia alla squadrae all’ambiente

a rincorsa continua. IlCesena, rinfrancato dallacura Arrigoni, che ha giàportato 6 punti in 3 partite,

cerca ora conferme in 4 partite chedi qui a Natale diranno molto sullepotenzialità dei bianconeri inchiave salvezza. Il "tour de force"parte domenica prossima daTorino, dove ad attendere Parolo ecompagni ci sarà la Juventus di Antonio Conte, asorpresa capolista di questo campionato. Nel nuovoJuventus Stadium, gioiellino da 40mila postivicinissimi al campo, i ragazzi di mister Arrigonidovranno dimostrare tutte le migliori qualità sevorranno uscire indenni contro la formazione più informa del torneo. Il tecnico di Borello sarà costrettocon ogni probabilità a rimescolare le carte viste l’assenza forzata di Ceccarelli (squalificato) e deiprobabili forfait di Comotto e Malonga. Dall’altraparte ci potrebbe essere spazio anche per il grande ex di turno: Emanuele Giaccherini, che sotto la Mole stagustando aria di altissima classifica.

Defezioni di organico a parte, quello che più è saltatoagli occhi del pubblico romagnolo nelle ultime dueprestazioni del cavalluccio marino, sono statil’atteggiamento e lo spirito con cui i giocatoribianconeri sono scesi in campo. Oltre alle due

Lvittorie consecutive contro Bologna e Genoa, si sonoriviste quelle caratteristiche degne di una provincialeche vuole difendere la serie A con le unghie e con identi. Grinta, amalgama di gruppo, verticalizzazioni,conclusioni a rete, pragmatismo e un pizzico difortuna che non guasta. Tutto sembra finalmenteruotare dalla parte giusta, dopo la mestizia dellagestione Giampaolo.

 A Daniele Arrigoni, comunque vada a finire, va giàdato il merito di aver raddrizzato psicologicamente etatticamente una squadra che sembrava ormai allosbando. Per di più la classifica si è notevolmenteaccorciata, col Cesena che ora non è più ultimo in

classifica. Salito a quota 9 punti, i bianconeri diRomagna, hanno infatti scavalcato il Lecce (8) eavvicinato il Bologna (11). Quel Bologna che occupaquella quartultima posizione che a fine campionatosignificherebbe salvezza. In mezzo c’è il Novara,

salito però a 10 punti dopo la vittoria sul Parma. Lapartita vinta col Genoa domenica scorsa hariconsegnato il Cesena alla lotta per la salvezza, maha anche riconsegnato alla squadra del presidenteCampedelli il suo fuoriclasse: quell’Adrian Mutu dacui tutti si attendono quelle giocate che possono faredecidere un incontro. Proprio come è successocontro i liguri di Malesani: 2-0 grazie alla doppiettadel fenomeno rumeno. Prima con un sontuosocucchiaio su rigore (nella foto) all’ex compagno disquadra Frey, poi con un eurogol che si è spentoall’incrocio mandando in visibilio il Manuzzi. Lastrada è questa, ora si cercano conferme su campi

tostissimi: Torino, Palermo, poi in casa con l’Inter,per chiudere il 21 dicembre a Bergamo con l’Atalanta.Sulla carta impegni quasi proibitivi, anche se nulla èimpossibile.

Eric Malatesta 

Domenica difficile trasferta a Torino con la Juve

Il Cesena si impone per 2-0 conuna doppietta del fuoriclasse

Adrian Mutu. Antonioli uno deimigliori in campo

❚❚ Sabato 13 dicembre a Castel San Pietro una gara ostica

La Futsal va come un trenoBig match alle porte per la Futsal Cesena nella tredice-sima giornata del campionato di serie C1. I ragazzi di

mister Castellani, reduci dalla vittoria casalinga dellasettimana scorsa per 3-0 contro l’Ire Cagnona, sarannoimpegnati sabato 13 dicembre a Castel San Pietro con-tro il Castello Calcio a 5. Partita difficile per i cesenati,perché i padroni di casa del Castello in questo gironed’andata si stanno confermando squadra ostica e durada affrontare soprattutto in casa. Capitan Ionetti e com-pagni dovranno mettere in campo tutta la grinta e cat-tiveria necessaria per uscire indenni da questo match.Le buone prestazioni nelle ultime partite hanno datomaggior sicurezza alla truppa di Castellani. Le tre vitto-rie consecutive contro il Rimini, Reggio Emilia e Ire Ca-gnona hanno lanciato la Futsal nelle primissime posi-zioni in classifica. Nell’ultima vittoria contro il Cagnona,i cesenati per la seconda partita casalinga consecutiva,sono riusciti a non subire nessuna rete. E’ stata una ga-ra dalle poche emozioni e giocata a ritmi blandi da en-trambe le squadre, ma ai bianconeri è andato il meritodi aver sbloccato il risultato nel primo tempo e di aver

mantenuto il vantaggio senza rischiare nulla nella ri-presa. ll gol del vantaggio della Futsal è arrivato al 12’

della prima frazione di gioco grazie allo spunto perso-nale del nazionale sammarinese Michelotti, che ha tro-vato pronto capitan Ionetti sul secondo palo per la cor-rezione in rete. Nella ripresa in un paio di occasioni ilCagnona ha provato ad impegnare il rientrante Martini(fermo ai box per due mesi), ma il portiere cesenate harisposto alla grande mantenendo inviolata la propriaporta. La Futsal, dopo aver sprecato alcune palle-gol perl’imprecisione dei propri attaccanti, è riuscita a trovareil gol del raddoppio al 18’ grazie al calcio di rigore di Mi-chelotti, concesso dall’arbitro per un atterramento inarea di Buda ad opera del portiere ospite. Al 24’ infine,con il Cagnona in inferiorità numerica per l’espulsionedell’argentino Citraro, ancora Michelotti ben servito daBonandi è riuscito a chiudere definitivamente il matchsul 3-0. Da segnalare nelle fila cesenati l’ottimo mo-mento di forma di Michelotti, autore di ben cinque retinelle ultime due partite.

Mirko Giordani

Il ‘cucchiaio’ di Mutu (Pippofoto)

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Giovedì 1 dicembre 201122 Sport Csi

ROMAGNA

INIZIATIVE per lo sport e il sociale 

In breve

 Al via i campionati giovanilidi pallavolo femminileCon il mese di dicembre ha inizio l’intensa attivitàgiovanile di pallavolo emminile, organizzata daicomitati Csi di Cesena e di Forlì.Per quanto concerne innanzitutto la categoria"Ragazze", da segnalare che al relativocampionato risultano iscritte complessivamentenove società: il Cervia Volley Endas T, l’ArcobalenoViola, il Longiano Volley, il Rocca Volley, l’EverGreen, il Pgs Pianta, l’Arcobaleno Giallo, il CerviaVolley Endas P, il Pgs Pianta Misto.Per quel che riguarda il campionato riservato allacategoria "Allieve", registriamo l’adesione dinove ormazioni: il Cella, il Gks S. Sofia, l’ImcGambettola Volley, il Volley Club Cesena Teddy,l’Endas Cesenatico, l’U.S. Dinamica, l’Ever Green,l’Arcobaleno, il Volley Club Cesena Foxy.Nel campionato rivolto alla categoria "Juniores"vediamo la presenza di nove compagini: il RoccaVolley, l’Arcobaleno, il Pgs Pianta, la LibertasVolley Forlì, l’Arcobaleno Bianco, l’ImcGambettola Volley, la Pol. Sala Cesenatico, ilVolley Club Cesena Smile e l’Adria System.

5ª Coppa Calcio a 7 maschileIl mese di dicembre vedrà l’avvio della prima asedella Coppa di calcio a 7 maschile, giunta alla suaquinta edizione.Le squadre iscritte, che risultano in totale 24,sono suddivise in 4 gironi e afronteranno gare disola andata e alla ase successiva siqualificheranno la 1ª e 2ª di ogni girone, cheaccederanno alla Coppa Csi Calcio a 7l, mentre la3ª e 4ª di ogni girone parteciperà al Troeo Seven.Nella seconda ase è previsto un tabellone aeliminazione diretta con gare di andata e ritorno;si qualificherà al turno successivo la squadra che altermine dei due incontri avrà segnato il maggiornumero di reti (in caso di parità, per stabilire lavincitrice, si procederà con i calci di rigore).Nel girone "A" sono presenti l’Asd San Giorgio, ilG.P. Vigne I Trasgressivi, la Pol. San Lorenzo, il

Galaxy Forlì, la Pol. Osservanza 1980, il Gp VigneNew; nel girone "B" l’Asd Romagna Sport, laVirtus Cesena, il Pagigi, il Mister X-Atlantis, l’AsdGattolino, l’Asd Bagnarola; del girone "C" inveceanno parte il New Team San Piero, Il Ritorno-Aut.Bragagni, il Mister X-Il Benessere, l’Us Sgumbì,l’As San Cristooro, l’Asd Montenovo SanCristooro; del girone "D" la Tecnoperorazioni, ilKi Burdel San Mauro Mare, il Lucy Bar VillaInerno, il Ristorante Damario Cervia,L’Associazione Homo Viator, il Duomo Cervia.

Scacchi,14esimo Torneo di NataleIl 25 novembre, presso la sede del Circoloscacchistico "Paul Morphy" di Cesena, viaCanonico Lugaresi 202, è partita la 14esimaedizione del torneo open di Natale, unappuntamento diventato ormai tradizionale per la

nostra città.Al termine delle iscrizioni sono risultati iscrittiventi giocatori, tra cui segnaliamo la presenza diun maestro cubano di scacchi, che dàindubbiamente un tocco di internazionalità allacompetizione.Le categorie ammesse al torneo sono quattro:senior, donne, Under 18 e non classificati.I turni previsti sono complessivamente 8 e ladirezione di gara è a cura di Patrizio Di Piazza,responsabile del circolo scacchistico cesenate.Il regolamento raccomanda la trascrizione di ognipartita, sia per evitare spiacevoli contestazioniche per consentire la redazione di un bollettinocompleto del torneo.Le serate di gara previste sono quelle di martedì evenerdì dalle 21 in avanti, mentre il turnoconclusivo verrà disputato martedì 20 dicembre.Le premiazioni della competizione sarannoallietate da un momento conviviale la sera del 23

dicembre alle 21.

Csi Cesena | Un po’ di storia

La foto di questa settimana rappresenta la squadra di pallavolo maschile dell’Agriturismo Gli Ulivi di Villagrappa,

che ha partecipato alle finali del campionato di volley 2004-05 (27 maggio 2005)

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

ochi giorni fa il Consiglionazionale del Csi ha preso unadecisione importante, inquanto, all’unanimità, ha

deliberato l’introduzione di unpercorso di formazione "obbligatorioe permanente" per tutti i dirigentidell’associazione.Per comprendere la natura di taleprovvedimento, occorre partire dalfatto che da gennaio a luglio 2012l’associazione sarà attraversata dallatornata elettorale. Verranno elettiinfatti tutti i nuovi consigliprovinciali, regionali e il consiglionazionale. Per la prima volta quindinella storia associativa tutti quelli chesaranno eletti (a ogni livello) siimpegneranno formalmente afrequentare un percorso diformazione permanente che liaccompagnerà nei quattro anni delloro mandato.

Si ritorna dunque auna moderna"scuola-quadri" checoinvolgerà tutti idirigenti del Csi,nessuno escluso.

È una sceltacoraggiosa. Ad ogginessun ente dipromozione enessunafederazione vincolain modo così chiaro

e concreto i propri dirigenti afrequentare un percorso formativoquadriennale. Il Csi ha scelto di aprirela strada perché crediamo che nellaformazione occorra innestare unamarcia in più, anche se la situazione èpiù che positiva, essendo attualmenteil Csi un’associazione che ha un tassodi "produzione di esperienzeformative" decisamente superiore allamedia del sistema sportivo e anche digran parte dell’associazionismo.Quest’anno infatti si sono svolti in 18regioni e 79 comitaticomplessivamente 379 corsi (perdirigente, formatore, arbitro/giudice,allenatore, amministratore giustiziasportiva, animatore,refertista/segnapunti, osservatore/dirigente arbitrale, ecc...). Puòsembrare paradossale, ma il Consiglionazionale ha ritenuto che ciò nonfosse sufficiente e che necessitasse

fare un ulteriore salto in avanti.L’obiettivo è chiaro e vuole portare aun momento in cui tutti gli allenatori,i dirigenti, gli animatori, gli operatoridelle 13mila società sportive, cheruotano attorno al Csi, siano

accompagnati per mano in unpercorso di formazione permanente.Per ora ci si accontenta di un passoalla volta, partendo inizialmente datutti i dirigenti che assumerannocariche elettive nel prossimoquadriennio. A questo punto sorge spontanea unadomanda: di quale formazione sitratta? Una cosa è certa: uningrediente importante sarà l’offrire aciascuno un percorso di formazione"umana e cristiana", cosa che nelpassato era garantito dal fatto chequasi tutti i dirigenti dell’associazionearrivavano dall’Azione Cattolica. Ogginon è più così. Per questo si è sentitoil bisogno di offrire a tutti uncammino di "alfabetizzazione" inquella direzione, che garantiscaall’associazione dirigenti capaci dinon perdere mai la rotta del nostroimpegno al servizio della Chiesaitaliana. Questa scelta così forte daparte del Consiglio nazionale del Csirappresenta un invito forte e chiaroalle società sportive a investire sullaformazione dei propri dirigenti eallenatori, allo scopo di potercostruire sulla roccia il loro futuro.

P

CENTRO SPORTIVOIntrodotto a livellonazionale un percorsoobbligatorioe permanente.

A inizio 2012si terranno le elezioni

La formazione,momentocentrale

dell’associazione

A Modena

Stage tecnicoper allenatori

Settore giovanileLunedì 5 dicembre alle 20, presso lasede della Polisportiva San Donnino(via della Genziana 18, San Donnino diModena), si terrà uno stage tecnico perallenatori del settore giovanile.Relatore dello stage è Fabio Cascioli,collaboratore Esordienti 99 Juventus,allenatore della Scuola calcio Juventuse formatore della Juventus SoccerSchool.Dopo il ritrovo dei partecipanti,intervento didattico ed esercitazionipratiche di mister Cascioli. Tra gliargomenti tecnici: gli elementiessenziali per la ricezione della palla; lasituazione di gioco del due contro uno.Ingresso 5 euro (stage a numerochiuso).

Per partecipare è necessario prenotarsientro il 4 dicembre: Paolo Zarzana, 3396594033, [email protected] 

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Giovedì 1 dicembre 2011 23Pagina Aperta

e degli Istituti Azionisti:

Cassa di Risparmio di CesenaBanca di Romagna

Banca CRV Cassa di Risparmio di VignolaCassa di Risparmio di Cento

Cassa di Risparmio di RiminiCassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana

Emil BancaSociété Générale

Il leasing della

Il nostro impegnoper chi si impegna

FEDERIMPRESE EMILIA-ROMAGNA

L’Occhio indiscreto

Anche il mare, in autunno, assume un fascino particolare. La foto dell’Occhio di questa settimanaè stata scattata pochi giorni fa a Cesenatico. Tra gabbiani e cielo dai toni sfumati tra l’azzurro e

il rosa, si sono notati anche diversi grossi tronchi spiaggiati, arrivati sulla nostra costa dalla ‘fiu-mana’ dei giorni scorsi... (foto Piergiorgio Marini)

Il governo Monti era l’unico possibile

C aro direttore, sarebbe bene dire chiaramente come stanno le cose, perché la non trasparenza è la peggior nemica della democrazia che ci sia.

L’unanimismo con cui è stato salutato il governo Monti 

non mi convince del tutto, non perché il titolare e la suacompagine non siano persone autorevoli, tutt’altro, maperché tutta questa euforia – che peraltro non pare essere la stessa dei mercati – in realtà nasconde un fattosemplicissimo nella sua banalità: non era possibile fare diversamente. Il Presidente Napolitano, al quale va datoatto di essere stato sollecito e determinatonell’affrontare la crisi aperta dalle dimissioni di Berlusconi, non ha tirato fuori magicamente il conigliodal capello, ma ha fatto l’unica cosa possibile e realistica da farsi, sotto la spinta dei cosiddetti “mercati”. In realtà occorreva – e occorre – assumere dei provvedimenti di rigore, per far quadrare i conti dell’economia, specie in rapporto all’alto debitopubblico di cui soffriamo, pur evitando di bloccare lacrescita del paese. Un’impresa titanica, come far quadrare il cerchio. Ma è un tentativo obbligato. Untentativo, che le forze politiche attuali non erano in grado di reggere: né il centro destra, pur favorevole inteoria ai provvedimenti indicati dall’Europa, ma

incapace di attuarli concretamente (per divisioni interne e per l’opposizione delle parti sociali e dell’ostruzionismo parlamentare e di piazza); né, amaggior ragione, il centrosinistra, che avrebbe dovutorilevare il testimone di governo, e che invece non ha nel suo Dna gli interventi programmatici necessari, ed anzi è più sensibile alle sirene delle manifestazioni di piazza.Ciò detto, è però evidente che l’operazione – seppur nelle cose – è comunque abbastanza strana. Vi è come una sospensione dell’indirizzo politico-programmaticodel parlamento che si esprime nella maggioranzaparlamentare votata dai cittadini. L’attuale governonon rappresenta più i partiti usciti vincitori dalle urne,ma è il frutto di una sorta di “tregua” politica e rappresenta qualcosa d’altro (per esempio la necessitàdi uscire dalla crisi), o qualcun altro (in primis il Presidente della Repubblica che ha individuatopremier e ragion d’essere del governo).Se così stanno le cose, come credo stiano, più che di  governo tecnico – definizione che non esiste, in quantonessun governo è mai “neutro” e ognuno deve ricevere comunque la fiducia delle Camere, fiducianecessariamente politica – dovrebbe parlarsi di “governo di tregua istituzionale” o di “governoscacciacrisi”. In sostanza, le forze politiche hannoconvenuto, nella presente contingenza storico-economica, di convergere nell’attuazione di unindirizzo politico comune, finalizzato a superare la crisi dei mercati e ad attuare quegli interventi strutturali in grado di risollevare l’economia del paese, agendo sumercato del lavoro, su pensioni, su privatizzazioni, suvendita del patrimonio statale, su lotta all’evasione  fiscale, ed anche prelevando “direttamente” dalle tasche 

✎ Il direttore risponde 

dei cittadini. L’attuale governo non risponde piùa una precisa coalizione politico-partitica, nonattua più un indirizzo politico di parte. Attraversola tregua parlamentare, risponde alla richiesta

del Presidente della Repubblica di porre in essere delle soluzioni per superare la crisi economico- finanziaria. E su questo punto, cioè sulle “cose concrete da fare” ha trovato un consensounanime. (…)Per farla breve, affinché il governo regga, devonoessere trasparenti, tra le parti politiche, i contenuti specifici di cui si deve occupare, i temi che deve concretamente affrontare e cercare di risolvere. Non credo possa parlarsi di governo atermine, perché non è preclusivo un limite di tempo all’azione del governo (tranne quello di  fine legislatura). Credo invece possa parlarsi di  governo dai contenuti definiti, di un governocaratterizzato da alcune cose pratiche da fare,chieste anche dall’Europa. Per il bene del paese e perché Italia ed Europa possano uscire dalla crisi.

 Avv. Stefano Spinelli 

Carissimo Stefano, concordo con te: questo

 governo era l’unico possibile. Il presidente  Napolitano ha seguito la sola stradapercorribile. Ci sono politiche di rigore daattuare per cercare di salvare una situazione che ogni giorno di più sembra farsi insostenibile.La politica, come tu indichi con chiarezza, haabdicato al suo ruolo e l’esecutivo guidato dal professor Monti non rispecchia la volontàpopolare. Qua non mi trovi del tutto d’accordo.Le ultime elezioni politiche risalgono a tre anni  fa e da allora il mondo, e non solo l’Italia, è profondamente cambiato. Non è detto che lamaggioranza dei cittadini oggi voterebbe come ha votato nel 2008. Nella delicata situazione incui ci trovaimo c’è da guidare questo Paese nonnella direzione voluta da una maggioranza, manell’interesse di tutti. I sacrifici che sarannorichiesti serviranno, speriamo, per le future  generazioni alle quali non possiamo permetterci di consegnare una nazione in balia delle oscillazioni dei mercati finanziari. E’ verissimo,ci sono provvedimenti impopolari da prendere,ma se è per un bene maggiormente diffusoquesto evento non deve spaventare oltre misura.L’immobilismo degli ultimi tempi non aiutavanessuno, noi per primi. Adesso c’è la speranzache grazie alla larga maggioranza trovata inParlamento, il nuovo governo possa agire bene e a passi spediti, con l’augurio che non gli vengano fatti sgambetti in versione elettorale. A presto.

Francesco [email protected] 

Familiaris Consortio, dono sempre preziosoSono le quattro del pomeriggio di domenica 13 novembre e ci appre-stiamo a salire in macchina per fare ritorno a casa. Il nostro cuore è pienodi sentimenti di stupore, gioia e infinita gratitudine. Si è concluso il XXVII°Convegno Diocesano delle Famiglie “Familiarsi Consortio: dono sempreprezioso” al quale abbiamo partecipato assieme a tante altre famiglie.Nella mattina monsignor Livio Melina, preside del Pontificio Istituto Gio-vanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia di Roma, nella sua rela-zione “La missione della famiglia cristiana nell’insegnamento di GiovanniPaolo II”, ha ribadito che la Familiaris Consortio, a trent’anni dalla suapubblicazione, è ancora oggi un richiamo forte. Bisogna cioè, riprenderela visione antropologica e teologica della famiglia e partire dal suo rinno-vamento spirituale non riducendo la missione al “cosa fare”, ma piuttostoa rendere consapevole la famiglia di “che cosa è”. Oggi è in crisi l’identitàprofonda della famiglia perché non è più vista secondo il progetto di Dio ealla luce della Sua Rivelazione. La famiglia è un Mistero, in latino Sacra-mentum, cioè segno in cui si manifesta qualcosa di così grande che su-

pera la nostra capacità di comprensione, è segno visibile attraverso cui simanifesta il disegno d’amore di Dio.C’è analogia fra la vita della SS.Trinità e la vita della famiglia. L’uomo ècreato per la comunione, non siamo per essere soli, isolati: “Non è beneche l’uomo sia solo”. La più profonda somiglianza con Dio è la relazione equesto vuol dire che le relazioni interne ad una famiglia sono immagine diquelle della SS.Trinità. Come le persone della Trinità, anche noi sposi puressendo distinti, viviamo l’uno per-con-nell’altra.Una seconda analogia definisce la famiglia quale piccola Chiesa dome-stica. Per capire questo dobbiamo rifarci alle catechesi di Giovanni PaoloII sulla teologia del corpo. Il corpo umano è Sacramento della persona,segno visibile della Realtà Invisibile. È attraverso il corpo che sento il ri-chiamo ad una comunione “Io sono per lui e lei è per me” (Ct). Il rapportosponsale è richiamo alla comunione, così come il corpo di Cristo donatototalmente nell’Eucarestia diventa per noi sposi possibilità di ritrovare lacapacità di dono totale di se stessi all’altro/altra. Ecco allora che il matri-monio diventa una Chiesa nella carne attraverso le relazioni della vitaquotidiana.La famiglia è il luogo dove si deve rendere visibile la carità e la Chiesa: “Sevedi la carità vedi la Santissima Trinità” (Sant’Agostino). Ecco quindi la

missione della famiglia cristiana: testimoniare con la carità coniugale labellezza dell’Incontro. Monsignor Melina ci ha esortato, con le parole diGiovanni Paolo II, a non avere paura perché “chi salva la famiglia è GesùRisorto, non siamo noi”.È proprio vero: il messaggio della Chiesa rende più bella la vita.

 Andrea e Sabrina, Giovanni e Patrizia 

Il testo integrale è disponibile sul sito www.corrierecesenate.it 

Italiani i figli di immigrati,riconoscimento del diritto di cittadinanzaCaro direttore,la scorsa settimana il Presidente delle Repubblica GiorgioNapolitano ha espresso l'auspicio che il Parlamento af-

fronti al più presto la questione della cittadinanza ai bam-bini nati in Italia da immigrati stranieri.Negare questo diritto fondamentale, ha aggiunto il Capodello Stato con parole forti, sarebbe "Un'autentica follia,un'assurdità".Parole che sposo completamente, testimoniate anche re-centemente attraverso il sostegno alla battaglia per i di-

ritti di cittadinanza mediante la raccoltadi firme per due proposte di legged'iniziativa popolare.Oggi in Italia vivono 900mila minori stranieri: oltreil 60 per cento di loro, vale dire mezzo milione dibambini e ragazzi, è nato nel nostro Paese. Si sen-

tono italiani, sono italiani.Le dichiarazioni del Presidente sono una significa-tiva conferma di un sentire condiviso. La qualitàdell’integrazione passa attraverso un riconosci-mento fattivo del diritto di cittadinanza.

Rita Riccipresidente Consiglio Comunale di Cesena

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