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anno 2 - aprile 2011 ecoarea avvicina il mondo delle imprese all’ambiente ECOAREA MAGAZINE 07 www.ecoarea.eu ecoarea è una testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.2010. direttore responsabile Federico Bertazzo ecoarea srl - via Flaminia, 134/n - 47900 Rimini Rn p.iva 03654140403 - [email protected] - www.ecoarea.eu green LIFE

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Ruota attorno al concetto di “qualità” lo sforzo di Ecoarea better living. dove l’indirizzo delle 4E Etica, Ecologia, Economia ed Effiicienza determina la traiettoria di sviluppo ma soprattutto, dove l’aspetto più importante è affidato alla comprensione delle importanti trasformazioni che solo la sostenibilità ambientale può garantire.

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anno 2 - aprile 2011

ecoarea avvicina il mondo delle imprese all’ambiente

ECOAREAMAGAZINE 07

www.ecoarea.eu

ecoarea è una testata giornalistica iscritta al nr. 9 del Reg. dei giornali e periodici del Tribunale di Rimini in data 31.03.2010. direttore responsabile Federico Bertazzo

ecoarea srl - via Flaminia, 134/n - 47900 Rimini Rnp.iva 03654140403 - [email protected] - www.ecoarea.eu

greenLIFE

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senza

Fra pochi giorni, dal 8 al 11 maggio, si svolgerà all’in-terno della fiera di milano BtoBio la prima edizione di una manifestazione dedicata alla’alimentazione biolo-

gica. Perchè ne parliamo? Per il semplice fatto che ecoa-Rea sarà presente all’appuntamento e ha organizzato uno spazio espositivo - che per noi rappresenta un’importante novità all’interno del settore - dove, in collaborazione con la Scienza della Qualità, si svolgeranno momenti di confronto ed approfondimento di rilievo per uno dei comparti più attivi nell’ambito dell’economia eco sostenibile. e se l’agricoltura biologica rapresenta la soluzione per chi vuole cibi nutrien-ti, prodotti senza le scorciatoie della chimica e di “qualità”, quale occasione migliore per iniziare a definire e comunicare questa peculiarità? il biologico è sufficiente per garantire la “qualità”? la risposta a milano.

Ruota attorno, appunto, al concetto di “qualità” lo sfor-zo di ecoaRea better living. dove l’indirizzo (e i limiti) delle 4e: eTica, ecoloGia, economia ed eFFicien-

Za determina la traiettoria di sviluppo. ma, soprattutto, dove l’aspetto più importante è affidato alla comprensione delle importanti trasformazioni che solo la sostenibilità ambien-tale può garantire. come offrire prodotti capaci di incontrare l’idea che il consumatore si è fatto della qualità? Partendo dalla loro scelta. Togliendo potere alla comunicazione e re-cuperando, semplicemente, la forza della spiegazione. Senza più orpelli e senza più illusioni.

con la stessa franchezza, senza orpelli o messaggi il-lusori, stiamo realizzando il nuovo disciplinare e.S.P.- EcoarEa sustainability program dedicato alle

strutture ricettive, hotel, alberghi e centri d’accoglienza. Un percorso verso la sostenibilità in grado di coniugare an-che in questa circostanza le esigenze degli imprenditori al-berghieri e le aspettative della loro clientela di riferimento. e con lo stesso spirito, l’impegno all’interno della sEttimana DElla Vita collEttiVa (24/27 novembre a Roma) eco-Sevicol che si concretizzerà nelle due aree espositive dove verrà dato spazio al risparmio energetico e alla ristorazione collettiva. in chiave eco sostenibile.

Sul fronte energetico, invece, si allontana lo spettro nu-cleare dal nostro Belpaese. Sarà strategia, sarà la pau-ra di un risultato referendario inadeguato, comunque

non dovremo confrontarci su questo tema. Tiriamo un respiro di sollievo e vediamo cosa ha da offrirci Solar expo 2011 che sta per aprire a verona.

scorciatoie

[email protected] ETICA, ECOLOGIA, ECONOMIA, EFFICIENZA

ETHICS, ECOLOGY, ECONOMY, EFFICIENCY

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senzascorciatoie

[email protected]

Venghino signori, venghino. Che lo spettacolo sta per iniziare.E spero proprio che questo spettacolo, che aspetto da molti anni, non mi deluda e che sia il prodromo a molti altri sullo stesso tema: il racconto della Qualità Reale.Sarà lo spettacolo dei produttori che raccontano i propri prodotti, non con la solita comunicazione di ovvia bontà e di fiducia nel marchio commerciale, ma con l’umiltà di chi racconta parte della propria vita davanti a un consesso di astanti. Di chi, in pratica, si pone con atteggiamento prettamente divulgativo a tramandare le biografie dei propri prodotti che comunica al mercato, non volendolo influenzare con frasi inesatte o addomesticate. Un mercato che ascolta, osserva ed elabora pensieri di approfondimento e consapevolezza nell’acquisto.Questa è la sceneggiatura della piéce fieristica che si terrà al BtoBIO alla Fiera di Milano Rho, in quattro repliche dall’8 all’11 maggio di quest’anno. Dalla domenica al martedì, presso l’area eventi dell’isola di EcoArea (stand A46 – B39), ci sarà un florilegio di concetti di qualità, un’apoteosi di racconti di prodotti, un fuoco artificiale di novità che dovrebbero segnare uno spartiacque nello stile di comunicazione del prodotto agroalimentare biologico.La mia speranza è che ci sia un ante BtoBIO e un post BtoBIO riguardo alle caratteristiche che il produttore si sentirà di comu-nicare al mercato. Un ante BtoBIO in cui sono state privilegiate le fumose chiacchiere barocche in cui l’unica cosa che si aveva interesse a divulgare era la bontà e l’appeal del marchio commerciale, e un post BtoBIO in cui la regola sarà il racconto asettico e approfondito delle caratteristiche del prodotto comunicato.Un’asetticità condita dalle informazioni che, ci auguriamo, sarà il filo conduttore di un rinascimento delle produzioni italiane, quelle che ci invidiano in tutto il mondo e che, di conseguenza, stanno cercando di boicottarle con la nostra inconsapevolmente ottusa complicità.Questa rappresentazione si svolgerà, come già detto, nell’area eventi dell’isola di EcoArea chiamata La Scienza della Qualità, vi aspettiamo. Non mi resta che dire: che lo spettacolo vada a incominciare. alberto bergamaschi

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eventi dell’area La scienza deLLa QuaLità nell’isola di ecoarea (stand a46 – b39)

comUnicaZione aZienda aReaBio RiGUaRdo le PRoPRie PRodUZioni8 maggio ore 11.30-13

il liSaTo, PRodoTTo innovaTivo dalle molTePlici PRoPRieTà e aPPlicaZioni9 maggio ore 11-12.30

Gli acidi di FRUTTa, imPieGo in camPo alimenTaRe e coSmeTico9 maggio ore 12.30-13

le PRoBlemaTiche leGiSlaTive, aGRonomiche e di meRcaTo dei PRodoTTi PeR il BaBy Food

10-11 maggio ore 11-13

ecoaRea BeTTeR livinG, QUando lo SvilUPPo e’ SoSTeniBile 10 maggio 15.30-17

ogni giorno, dalle ore 13.30 alle 15.00 degustazioni e premiazione dei prodotti delle città deL bio

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ci mancava solo lo scontro fra ministeri a tenere ancora in sospeso il nuovo decreto sulle energie rinnovabili, con tanto di battuta poco felice di Paolo Romani, titolare dello Sviluppo economico, all’indirizzo della colle-ga all’ambiente, Stefania Prestigiacomo (il video è stato diffuso da Repub-blica.it). dopo il precedente intervento normativo sul tema (il cosiddetto decreto ‘ammazza rinnovabili’) dei primi di marzo scorso - che scatenò un‘accesissima polemica delle imprese e delle associazioni impegnate nel fotovoltaico per via del blocco degli incentivi con effetto retroattivo, ovvero capace di stoppare non solo i progetti futuri, ma anche quelli già avviati e finanziati - si era in attesa del nuovo decreto annunciato entro aprile, quello del 4° conto energia. il nodo più ingarbugliato sul tavolo, a fronte di un monte incentivi lievitato esponenzialmente nel 2010 (grazie anche alla legge “Salva alcoa”), è stato proprio quello relativo ai diritti acquisiti e alla drastica riduzione delle sovvenzioni. Senza contare che il mancato raggiungimento degli obiettivi europei comporterebbe l’arrivo da Bruxelles di multe piuttosto salate e che, per esempio, già un gruppo di aziende internazionali ha dato il via ad una causa contro lo Stato italia-no per il fatto che sono stati cancellati nel giro di poco impegni economici triennali assunti sotto il cappello del 3° conto energia. in sintesi, i due dicasteri erano in pari coi tempi di emanazione previ-sti, tanto che la settimana scorsa il testo è stato messo al vaglio della conferenza Stato-Regioni, ma queste ultime l’hanno bocciato. Sul fronte politico parere negativo è arrivato dal Pd, con ermete Realacci, secondo cui “il decreto non tiene conto degli emendamenti necessari a dare sta-bilità al mercato e a evitare contenziosi che finirebbero per penalizzare le finanze pubbliche”. Su quello industriale Gifi-anie di confindustria, inve-ce, che in marzo aveva contestato il Governo, ha ritenuto di essere sulla “buona strada, ma il fattore tempo è cruciale. Sono numerose le aziende che ci segnalano forte disagio e chiedono al più presto l’approvazione del decreto con le modifiche richieste”, mentre assosolare ha confermato la “totale contrarietà all´impostazione del decreto”. infine, il sottosegreta-rio Stefano Saglia ha indicato a proprio favore la proroga del terzo conto energia al 31 agosto (prima la scadenza era fissata al 31 maggio). ed è in questo contesto che si è acceso il conflitto fra i due ministeri. la firma al decreto, attesa per il 30 aprile, è slittata e probabilmente la questione verrà risolta dal consiglio dei ministri. l’oggetto del contendere fra Ro-mani e Prestigiacomo è nella data di partenza degli incentivi: per il pri-mo deve coincidere con l’immissione dell’energia dei pannelli nella rete

Il Decreto sul 4° Conto Energia sta per essere approvato. Raggiunto l’accordo fra i due Ministeri interessati. Con-testati alcuni punti dalla Regioni e da una parte della filiera produttiva. Al momento è prevista la proroga al 31 agosto degli incentivi del terzo Conto Energia, più alcune novità sui tetti di spesa e l’entità delle sovvenzioni fra grandi e piccoli impianti.

DECRETO RINNOVABILI, QUASI PRONto

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ETICA, ECOLOGIA, ECONOMIA, EFFICIENZAle 4 E di ECOAREA

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elettrica, per la seconda a due mesi dal rilascio del certificato che attesta il completamento dell’impianto fotovoltaico. la tesi dello Sviluppo economico mira a evitare che gli aiuti vengano incassati anche senza che l’energia venga effettivamente prodot-ta, mentre la posizione dell’ambiente vuole evitare che chi ha ultimato il lavoro resti in balìa della società che deve provvedere all’allacciamento (per lo più l’enel distribuzione per i piccoli impianti,Terna per le grandi centrali). Su questo aspetto l’ente nazionale per l’energia elettrica ha però fatto sapere che nel 2010 solo lo “0,2 % delle connessioni è stato compiuto oltre i tempi previsti”, che vanno da uno a tre mesi. la parola, ora, passa dunque al cdm.ma vediamo le principali novità del decreto conteso.innanzi tutto c’è differenza fra impianti di piccole e grandi dimensioni: per i primi le sovvenzioni sono più allettanti e allo stesso tempo la forbice del quantum è legata al momento dell’operatività vera dei pannelli, secondo il vecchio proverbio “chi prima arriva, meglio alloggia”. il plus economico entra in gioco anche se la tecnologia utilizzata per la realizzazione degli impianti è italiana o, comunque, europea, opzioni che garantiscono un premio del 10%. c’è poi la proroga, già citata, fino a settembre del terzo conto energia così da concedere tre mesi di tempo in più per la certificazione o l’allacciamento (a seconda del prevalere della tesi dell’uno o dell’altro ministero coinvolti) rispetto a quanto stabilito nel decreto “ammazza rinnovabili”. Quest’ultimo punto è fra quelli più contestati dalle Regioni, che avevano chiesto la dilazione a tutto il 2012, cui si aggiungono il tetto di spesa e la definizione di “piccoli impianti” (sono quelli fino a 1mW di potenza, fermi restando i 200 KW per quelli a terra). Trecento mi-lioni di euro sono il limite per l’anno in corso, 212 e 161 milioni quelli rispettivamente per la prima e la seconda metà del 2012. dopodiché subentrerà il “modello tedesco”, che non prevede limiti predefiniti ma incentivi che calano nel tempo in relazione al crescente miglioramento dei pannelli quanto a redditività ed efficienza.

gregory picco

ETICA, ECOLOGIA, ECONOMIA, EFFICIENZAETHICS, ECOLOGY, ECONOMY, EFFICIENCY

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ogni anno aprile segna un nuovo inizio -o una fine- per tutte le persone che lavorano al/con/per il Salone del mobile di milano. come natale per i bambini, il Salone del mobile per i professionisti del settore, progettisti, fabbricanti, commerciali e appassionati del design é atteso con l’ansia di novitá: quali saranno i regali di quest’anno? Forse moroso é andato in india e ha portanto i tessuti e le stampe esotiche di quel lontano (ma non piú di tanto) paese, e Kartell cosa avrá fatto, quali saranno le sue novitá? magari vitra cosí seria, tedesca, non ci tradirá. e come in una via crucis pasquale - il Salone coincide con la Pasqua- il professionista percorre i vari padiglioni della fiera in una processione che passa dalle marche piú conosciute a quelle meno conosciute. ma ogni anno di piú, la delusione arriva e non sorprende, ogni anno di piú ci siamo abituati ad una mancanza di contenuti. Sembra sempre piú spesso che ad esporsi siano gli stessi stand, le marche, l’effimero che dura una settimana. non ci sono oggetti di design, non si vedono, tutto é cosí abbagliante. Quest’anno, in piú, si presentava euroluce. Una occasione per vedere un po’ di innovazione non sostenibile. Sono le imprese davvero coscienti del fatto che bisogna investire di piú (e non solo denaro) nella innovazione?in teoria la cosa é facile, é cosí evidente che non si puó piú seguire in questo modo, non solo per un tema piú prettamente legato alla sostenibilitá, la stessa istituzione della fiera é qualcosa di arcaico e giá concettualmente sbagliato, una idea legata alle expo internazionali quando non esisteva internet, il low cost, e ikea, tanto show per niente e con un consumo e uno scarto di materiale pazzesco, ma anche e soprattutto per un discorso commerciale: con i tempi che corrono o una impresa offre innovazione o si perderá per il cammino, non sará capace di emergere da quel immenso mare di marche e di produzione, e l’ innovazione funzionerá anche come marketing. Questa la teoria. la pratica é qualcosa di diverso, di piú complesso. ci sono alcune proposte, sparse qua e lá, e ci sono anche alcuni

marchi conosciuti che introducono giá qualche prodotto coraggioso, peró niente di rischioso, alla fine il fatturato é il fatturato.e per non essere ingiusti citeró alcune di queste proposte che, anche se con qualche personale riserva, provano ad innovare. non é una visione esaustiva é solo la personale esperienza di quest’anno al Salone, sicuramente mi sarò perso molte altre proposte innovative.e cosí come prima spiegavo, passeggiando per gli stand ho incontrato una marca spagnola, catalana che per l’esattezza si chiama mobles 114. la loro proposta firmata dal designer spagnolo mariscal é una sedia prodotta a partire da materiali riciclati ed é interamente riciclabile. la scocca in plastica é ottenuta con gli scarti delle lavorazioni plastiche industriali, mentre le gambe sono in legno non riciclato ma riciclabile. la sedia non poteva che chiamarsi “Green”.magis, ormai divenuta una marca italiana tra le piú prestigiose, ci prova con una sedia firmata dal ormai

E' realistico parlare di innovazione?

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mitico (quasi un dio) Stark, inventandosi la post-plastic era, l’era dopo la plastica. Zartan una sedia del tutto naturale, cosí dicono, prodotta con una materiale che é una specie di “legno liquido”. Questa nuova tecnologia utilizza la polvere di legno derivata dagli scarti della produzione industriale, che viene miscelata con altri prodotti naturali, fibre e cera a base di olio di pesce, che in condizioni di alte pressioni si comporta come una plastica e puó essere iniettata. Un’ interessante alternativa non tossica alle materie plastiche a base di petrolio.danese, italiana anch’essa, é una marchio storico milanese da sempre nella produzione di oggetti di design, nelle sue file hanno lavorato nomi importanti come enzo mari e Bruno munari. carlotta Bevilacqua che riscatta danese nel 1999 ed é l’attuale proprietario della marca, oltre ad essere una designer coscienziata é anche una produttrice etica. a sorprendere non sono gli oggetti, a sorprendere é l’attuale proposta della marca. espressa attraverso un manifesto strutturato come un decalogo appaiono punti come: eco-effectiveness, il nostro futuro comune; responsible consumption, l’etica consapevole, la consapevolezza di avere risorse limitate; long term, contro la dittatura del breve termine, la lunga durata come sinonimo di qualitá; ecc. e per ultima una marca di illuminazione, artemide, colosso imprenditoriale prossimamente quotata anche in borsa. anche qui non sono gli oggetti ad interessarci, peraltro sempre molto belli, ma l’innovazione espressa attraverso una costante ricerca sui consumi: l’illuminazione di questo tratta. l’ultima innovazione si chiama interfaccia utente per apparecchio a basso impatto, si tratta di uno studio per ridurre i consumi soprattutto nell’ambito del mondo del lavoro. Per ora é solo una testa (che in fiera era innestata sulla conosciutissima Tolomeo) senza forma, con una luce al led studia le diverse interazioni con l’utente, con diversi programmi ed un rilevatore di presenza ne riduce il consumo quando l’utente non é al tavolo di lavoro. ma purtroppo, tanta ricerca si manifesta in una settimana di grandi consumi elettrici e tanto materiale buttato, la teoria é una cosa, la pratica un compromesso.

Federico alfonso

E' realistico parlare di innovazione?

...contro la dittatura del breve termine, la lunga durata come sinonimo di qualitá...

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i terribili avvenimenti che hanno coinvolto il Giappone, ora che non capeggiano più dalle prime pagine dei giornali, ci consentono di sottolineare un aspetto se volete marginale dell’intera vicenda ma estremamente significativo. il dramma del terremoto e i danni provocati in particolar modo alla centrale di Fukushima - ne abbiamo parlato diffusamente nei scorsi numeri di e.magazine – con il successivo immediato black out energetico da una parte, il perfetto funzionamento delle strutture eoliche dall’altra. mentre il Giappone e il mondo intero si interrogavano sui rischi e sulle conseguenze della sciagura in termini di contaminazione atomica, le pale eoliche, le turbine e i sistemi che producono energia rinnovabile hanno continuato a funzionare e non hanno subito danni. e nessuna tra le 11 centrali eoliche si è fermata. come ha confermato yoshinori Ueda a capo del international committee of the Japan Wind Power association & Japan Wind energy association, terremoto e tsunami non hanno provocato danni, anche la centrale semi offshore di Kamisu, situata a circa 300 chilometri dall’epicentro è rimasta indenne. la maggior parte delle turbine hanno continuato a funzionare perfettamente e su

richiesta delle compagnie energetiche, hanno dovuto aumentare gli sforzi per compensare la fornitura di elettricità, soprattutto nelle aree orientali del Giappone. le centrali eoliche offshore rappresentano la soluzione più economica, sul fronte energetico, oggi giorno. “ci sono persone portate a credere che il nucleare sia molto economico, ma l’eolico offshore lo è di più”, lo conferma il commissario Ue ali cambiamenti climatici connie hedegaard, durante la conferenza annuale dell’associazione per l’energia eolica. “la gente dovrebbe cominciare a saperlo”.nel frattempo in Giappone, a pochi giorni dal primo terremoto funzionano a regime otto centrali eoliche capaci di produrre 174.9mW (64% della capacità totale delle 11 strutture nella zona orientale). le centrali di Kamaishi 42.9mW, Takinekoshirai 46mW, Satomi 10.02mW sono state fermate per alcuni giorni. la centrale più grossa, con una capacità pari al 22% del totale è di proprietà della eurus energy che è una sussidiaria della Tokyo electric company (TePco), famosa perché proprietaria della centrale di Fukushima. la diversificazione sul versante delle rinnovabili offre un motivo di sollievo per la compagnia. anche perché durante la crisi se le azioni delle società elettriche sono scese nella Borsa di Tokio, quelle della Japan Wind development co. ltd sono aumentate da 31.500 a 47.800 yen in 5 giorni.

LA LUCE ACCESAGRAZIE AL VENTO

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dal 1 al 15 Maggio, su tutto il territorio nazionale più di 150 iniziative con al centro l’energia solare

la campagna organizzata nell’ambito del progetto europeo intelligent energy europe vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’applicazione e benefici dell’energia fotovoltaica in parti-colare e rinnovabili in generale. european Solar days, giunta quest’anno alla quarta edizione è promossa, fra gli altri, da ambiente italia s.r.l. e da legambiente. dopo il grande successo delle scorse edizioni, con più di 800 eventi organizzati e oltre 200.000 partecipanti coinvolti, l’edizione 2011 prevede più di 150 eventi organizzati su tutto il territorio nazionale, gazebo informativi, in-fopoint e sportelli energia sulle energie rinnovabili, iniziative ludico-didattiche per i più piccoli, conferenze sull’energia solare e consulenze tecniche per chi opera in questo settore, che più volte ha dimostrato di essere l’unica, grande (ma soprattutto pulita) alternativa ai combustibili fossili e la vera soluzione ai cambiamenti climatici.

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www.terrafutura.it

20-22 maggio 2011 fortezza da basso - firenze

l’ottava edizione di TeRRa FUTURa, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, sarà un’ampia rassegna espositiva con progetti, esperienze e percorsi verso un futuro più equo e sostenibile e un calendario culturale di convegni, seminari dibattiti, laboratori, spettacoli e animazioni. Tema scelto per questa edizione è “la cura dei beni comuni”, una cura che - considerato il disinteresse evidente o l’incapacità dei governi e delle istituzioni di farvi fronte - è sempre più nelle mani dei cittadini e delle organizzazioni. la necessità di ri-convertire l’economia in modo partecipato e democratico e in ottica ecologica e sociale, è avvertita come un’esigenza e un’opportunità concreta da parte di settori sempre più ampi della società civile: ecco perché Terra Futura 2011 lancerà

la proposta di un nuovo contratto sociale a responsabilità collettiva.

www.terrafutura.it