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Gita d’istruzione del territorio dei laghi di Varese A cura di Alessio Marchesin e Angela La Colla Classe 1^E Sesto Calende Punto di partenza

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Page 1: Gita distruzione del territorio dei laghi di Varese A cura di Alessio Marchesin e Angela La Colla Classe 1^E Sesto Calende Punto di partenza

Gita d’istruzione del territorio dei laghi di Varese

A cura di Alessio Marchesin e Angela La Colla

Classe 1^E

Sesto Calende

Punto di partenza

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Tutta la zona dei laghi di Varese è una grande conca.Nel paleolitico alcuni ghiacciai ritirandosi formarono il lago Maggiore che è a circa 200 m sopra il

livello del mare. Qui l’acqua erose la roccia del monastero di Santa Caterina.

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Nell’800 sul lago Maggiore venne costruito un ponte in legno che venne però distrutto nella 2^ guerra mondiale. Successivamente venne ricostruito in acciaio. Nel 1200 un’alluvione portò dei detriti che chiusero il corso del lago.Nella zona del fiume Ticino c’erano i “maestri della barca” che costruivano barche lunghe circa 2.300 metri.La navigazione, infatti, a causa dei commerci era molto sviluppata. Alcune merci passavano da Coira sui muli.In Valle d’Aosta c’è, infatti, una città dove passavano i muli chiamata Piedi della Mulera.

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Le strade vennero costruite solo all’epoca di Napoleone. Intorno all’anno 1000 venne creato lo stile romanico, ci fu la rinascita delle arti.

Intorno al 1400 la chiesa dell’abbazia di san Donato venne costruita in stile romanico.Dove c’è il pavimento dell’entrata della chiesa c’era un cimitero con tombe antichissime.

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L’ immagine di Cristo in pietra (qui sotto), veniva utilizzata come stampo per le copertine dei vangeli.

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In ogni chiesa c’era un quadro di san Cristoforo Colombo, patrono dei viandanti. Questo perché si credeva che quando una persona vedeva san Cristoforo per quel giorno non moriva. Era

rappresentato dal bordone: il bastone dei pellegrini.Quando qualcuno moriva, nella tomba venivano messi degli oggetti che potevano essere utili

all’anima nell’oltretomba.Gli archi della chiesa erano decorati con dei capitelli, che potevano essere in tre diversi stili:

con forma antropomorfa (antropos: umana, uomo) con forma zoomorfa (zoos: animali)con forma fitomorma (fito: vegetale).

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La volta della chiesa di san Donato è cesellata (con graffiti).Nella chiesa di san Donato c’è un dipinto di santa Caterina d’Alessandria, che venne martirizzata con

la decapitazione.Viene solitamente rappresentata con:

la palma del martirio, la ruota dentata (spezzata), la spada con cui è stata decapitata.

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La cripta è antecedente all’anno 1000 costituita da capitelli semplici. Qui c’è l’immagine di Cristo pantocrate (colui che comanda, che governa).

Egli nella mano sinistra ha la Bibbia e con la destra benedice. Qui c’è un dipinto di san Nicola di Bari che compì il miracolo delle tre fanciulle.

L’iconografia è il significato delle immagini religiose. Infatti, i santi venivano rappresentati in base ai simboli.

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Qui, nella cripta, c’è una bellissima statua che rappresenta la Madonna.

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L’affresco dove sono stati rappresentati san Giovanni Battista, san Cristoforo e san Rocco (peste) si stava deteriorando. Venne così restaurato.

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Il lago di Monate a Cadrezzate, è il più profondo e alto tra i laghi minori della provincia.La civiltà di Golasecca si è sviluppata su colline moreniche come a Comabbio.

Si narra che vicino al lago di Monate ci fosse una fonte che dava un’ottima acqua.Un giorno, però, i cittadini non andarono ad attingerla, la fonte, così, offesa sommerse la città

d’acqua: si formò allora il lago di Monate.Si dice che a Natale si sentono suonare le campane del campanile sommerso.

A Monate c’è una sviluppata coltivazione di pesche bianche.

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Nella chiesa del monastero di san Donato ci sono diversi dipinti fatti con tecniche molto particolari; ad esempio questi due santi rappresentati qui sotto sono in rilievo.

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Questo santo qui rappresentato liberò il suo popolo dalla schiavitù.

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Sant’Ambrogio fu vescovo di Milano dove si praticava, e si pratica, il rito ambrosiano. In tutta Italia, invece, si pratica il rito romano.

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Vicino alla palude Brabbia ci sono delle industrie tessili.Popolazione di questo territorio furono romani, longobardi, celti.

I romani non avevano costruito ponti, ma sul Ticino avevano costruito un guado.Il Ticino divide Lombardia e Piemonte. Ticino e Po erano grandi vie di comunicazione, le barche

trasportavano il marmo rosa di Candolia per la costruzione del duomo di Milano e grandi sassoni bianchi per la lavorazione del vetro (coguli).

Il Po sfocia nel mare Adriatico a sud di Venezia.I navigli erano vie di comunicazione per Milano. Quasi tutte le strade costruite portavano a Roma.

Dopo i romani ci furono i barbari.I monaci tramandarono la cultura dell’antica Roma.Una chiesa romanica si riconosce dal nartece (portico esterno della chiesa, ma al coperto. Qui

c’erano i catecumeni: persone che dovevano essere battezzate), dal campanile, dalla cripta (parte inferiore all’abside: parte dove c’è l’altare e il presbiterio).