giuliaviva anno i n.3 del 22 ottobre 2011

16
Anno I numero 3 del 22 Ottobre 2011 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie I GIORNI DELLO SPRECO

Upload: giulia-viva

Post on 21-Mar-2016

214 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

TRANSCRIPT

Page 1: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

Anno I numero 3 del 22 Ottobre 2011GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

I GIORNI DELLO SPRECO

Page 2: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011
Page 3: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

I

Istantanee giuliesiGiuliaViva anno I n.3 3

Sottopassaggio di via Sauro, che tristezza…

Il sindaco ha chiesto di tornare in possesso delle chiavi del passaggio

Continua il valzer del semaforo in via del Popolo, sul lato nord di piaz-za della Libertà. Prima il posiziona-mento, poi la disattivazione sull’on-da della raccolta di firme promossa

Semaforo intelligente per placare Legambiente

I sindaci della costa teramana si sono incontrati nei giorni scorsi in municipio per discutere della tassa di soggiorno da applicare a quanti sceglieranno di trascorrere tra Mar-tinsicuro e Silvi le proprie vacanze. Si cercano soluzioni unitarie e re-munerative, capaci di ingrassare le casse comunali senza urtare i turisti.

Ciccocelli e la pineta, nuova raccolta di firme?

Il consigliere Roberto Ciccocelli di-fende la pineta tra piazza Dalmazia,

Compagno di scuola

Prima quindicina di ottobre dedi-cata alle visite scolastiche. France-sco Mastromauro, fascia tricolore in petto e flash fotografici a portata di mano, ha salutato nei giorni scorsi gli studenti e i bambini dell’asilo. Al-meno in uno degli incontri, ha fatto sapere il sindaco, ci sarebbe stato il riconoscimento, da parte del per-sonale, dell’efficacia della politica finanziaria dell’amministrazione co-munale.

dalle famiglie e dalla direzione del-la scuola De Amicis per l’eccessiva concentrazione di gas di scarico provocata dalle auto in coda. Nei giorni scorsi, si è tornati all’utilizzo del semaforo su richiesta dei com-mercianti della zona e dei residenti nelle vie limitrofe, soffocate dal traf-fico. Alle proteste di Legambiente, il Comune ha risposto con l’assicura-zione che il semaforo è di quelli ca-paci di leggere il flusso delle auto e di funzionare di conseguenza.

a livello di via Nazario Sauro, per poterlo riaprire al traffico in caso di calamità. I residenti della zona fan-no sapere che, oltre a prevedere le emergenze, occorrerebbe preoc-cuparsi di una quotidianità che ri-serva ai pedoni un sottopassaggio sporco, buio, senza manutenzione e molto pericoloso per chi lo per-corre.

via Quarnaro ed il corso. Alberi ta-gliati, nessun gioco per bambini, in-vasione di bancarelle: dov’è il giar-dino ombroso che per tanti anni ha accolto le famiglie giuliesi? Quali sono le intenzioni dell’amministra-zione? Ciccocelli rende noto che sul salvataggio della pineta è già parti-ta una raccolta di firme e che si at-tende una risposta, rapida e almeno un po’ credibile.

Uniti per tassare

Page 4: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

I giorni dello spreco

Fatti ... 4 GiuliaViva anno I n.3

spenderà quasi 8 milioni di euro per il servizio d’igiene urbana, quando, nel 2007, l’esborso era di 3.661.000 euro. A pagare, naturalmente, saran-no i cittadini, che già dal prossimo anno non potranno non patire un

considerevole aumento della Tarsu. Il Cirsu aveva chiesto, per il 2011, un i nve s t i m e n to di 5.253.000 euro; il Comu-ne ne aveva al contrario pre-visti 500.000 in meno. L’alleggerimen-to, in effetti,

sarebbe potuto provenire dal defi-nitivo allargamento del servizio di raccolta porta a porta: più materiali destinati al riciclo, meno rifiuti con-feriti in discarica, meno costi per le pubbliche casse. Il principio ha con-sentito a comuni come Capannori e Vedelago il dimezzamento della spesa nel capitolo rifiuti; la stessa pratica ha invece portato Giuliano-va al raddoppio dei costi. Dopo anni di sacrifici da parte del-la cittadinanza, non un euro è pio-vuto sul settore Ambiente, nono-stante si continui a sbandierare la percentuale di differenziata finora raggiunta. Lunga la lista dei crediti vantati dal Cirsu: 1.041.000 euro nel 2010, 508.000 nel 2011 necessari all’eliminazione degli ingombranti e alla rimozione delle mini discariche.

Quanto più si consuma, tanto più si produce immondizia. Tonnella-te di scarti testimoniano gli eccessi delle società occidentale e, troppo spesso, rimandano agli sperperi fi-nanziari e alla cattiva gestione delle società che se ne occupano. Il bilancio 2011 del Comune di Giu-lianova non è in grado di garantire il rispetto del patto di stabilità: lo si dice solo in autunno malgrado i segnali siano inequivocabilmente presenti già da maggio. La causa dello sconquasso, che ha causato la vendita della farmacia, è rappresentata solo in parte dai tagli del Governo di Roma e dalle riper-cussioni della crisi finanziaria glo-bale. Il guasto peggiore è, dati alla mano, nella spesa relativa al capi-tolo rifiuti. Ai 4.782.000 euro inizial-mente previsti nel bilancio 2011, è stato infatti necessario aggiunger-ne 3.182.000. In sostanza, il Comune

Page 5: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

in primo piano GiuliaViva anno I n.3 5

68.000 euro sono costate le buste per la differenziata, 818.000 l’accu-mulo dei rifiuti spiaggiati e 124.000 il conferimento in discarica delle po-tature (evidentemente non smaltite con il resto dei rifiuti organici). Una spesa, insomma, incontrollata, cau-sata da un consorzio che per due volte è stato ricapitalizzato e che da anni è in lite con Sogesa e, parados-salmente, con i comuni soci. Un buco nero, quello dei rifiuti, dis-simulato per mesi con mezze verità e che si cerca oggi di coprire con la vendita della farmacia comuna-le. All’indice, la baldanzosa politica economica della maggioranza che in due anni ha aumentato di 4 mi-lioni 500.000 euro le spese correnti e che non ha saputo costruire azioni di risanamento a lungo termine.Anche la lotta all’evasione, che avrebbe potuto fruttare somme co-spicue, è stata attuata con ritardo, tant’è che nulla si è ancora visto del-le somme dovute dai 1.200 posses-sori di false prime case. Se i 300.000 turisti, poi, avessero già versato le quote della tassa di soggiorno, pro-babilmente non si sarebbe oggi sull’orlo del baratro. Tutto questo, detto a voce alta dal consigliere Franco Arboretti in con-siglio comunale, è stato ripetuto lo scorso sabato nella sala Kursaal. Il dibattito pubblico sui debiti del Comune, organizzato dall’associa-zione “Il Cittadino Governante” per stimolare la comprensione dei pro-blemi e per illustrare lo stato di fat-

to, ha per la prima volta dimostrato come si possa discutere insieme di un argomento delicato e complesso come il bilancio comunale. Durante l’assemblea è stato letto l’appello, accolto dal “Cittadino Go-vernante”, che l’ex sindaco Romolo Trifoni ha rivolto ai partiti e alle as-

sociazioni cittadine affinché si de-sista dalla vendita della farmacia. Tra le proposte alternative alla di-smissione, anche quella di un azio-nariato diffuso che faccia restare il bene nelle mani e nel futuro di tutti i giuliesi.

M. T.

Page 6: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

..

Accade anche questo6 GiuliaViva anno I n.3

Sindaci a confronto

Nel corso del consiglio comunale del 3 ottobre scorso, che ha visto l’approvazione del riequilibrio di bilancio, l’ex sindaco Romolo Tri-foni, dopo aver assistito ai lavori mostrando un cartello a forma di pecora con la scritta “Consigliere di riserva”, ha gridato il suo sdegno per la vendita della farmacia comuna-le, venendo per questo allontanato dall’aula. La collera lo ha provato, in quegli istanti, anche fisicamente.Il resoconto di Romolo Trifoni “La riunione del consiglio comunale del 3 ottobre è stata il pungolo che mi ha spinto a comportarmi in modo poco usuale e non ortodosso, con un attacco veemente alla maggio-ranza, giustificato dalla caparbie-tà e da un menefreghismo ad ol-tranza dimostrati nel difendere ed approvare una deliberazione che può definirsi un vero capestro ed un enorme sacrificio per i cittadini. Una decisione che viene ad incidere sulla situazione precaria del comu-

ne, che è già gravata da un enorme, ingiustificato deficit economico e che determina una rinuncia non scusabile ad un’attività redditizia, considerata da tutti un gioiello di famiglia. Io, dopo aver ascoltato gli interventi dei consiglieri di maggio-ranza che ripetevano tutti la stessa incredibile solfa vantando i fan-tasiosi benefici che si potrebbero ricavare da questa diabolica ope-razione pseudo commerciale, non ho potuto resistere alla tentazione di interrompere l’ennesima , insop-portabile tiritera. E non mi pento del mio intervento (apprezzato da quasi tutti), perché sono riuscito a mettere in evidenza le velleità in-credibili di tutti i consiglieri soste-nitori di questa operazione incivile e sbagliata che rivela l’insipienza e la mancanza di sangue nelle vene nei nominati consiglieri che invece di comportarsi come i savii della re-pubblica di Venezia, come “talenti”, hanno preferito la strada del servili-smo e della vigliaccheria. Ringrazio ancora tutti i cittadini che, senza paura, si sono schierati dalla parte dei difensori della farmacia; commi-sero invece coloro che non hanno avuto coraggio ed hanno abdicato a dei principi che dovrebbero esse-re rispettati da tutti i cittadini.La posizione del sindaco “Mi spia-ce per quello che è accaduto in con-siglio. Il Signor Romolo è persona che merita grande rispetto, e non solo perché è stato sindaco, peral-

tro in un periodo, quello che va dal 1968 al 1976, difficile sì, ma non sotto il profilo finanziario. Attual-mente stiamo vivendo una fase di crisi profondissima dell’economia, forse superiore a quella conseguen-te al crollo di Wall Street del 1929. Chi poteva immaginare, anche solo 5 anni fa, che ci saremmo trovati a fronteggiare una crisi così, con tagli indiscriminati e trasferimenti dallo Stato ridottisi del 30-40%? Le con-dizioni, dunque, sono molto diver-se rispetto ai tempi in cui il Signor Trifoni faceva il sindaco, ed oggi i Comuni, tutti, sono i primi a dover patire il peso insostenibile delle ma-novre degli ultimi anni, come hanno denunciato i sindaci mobilitatisi a settembre su iniziativa dell’Anci. La vendita della farmacia comunale, lo ripeto, è un atto doloroso ma neces-sario. Non è un caso che altre città, più ricche e importanti di Giuliano-va, lo abbiano già fatto a prescin-dere dal colore politico: Bologna, Lucca, Bergamo, Milano, Pesaro, Prato, San Benedetto del Tronto. E la stessa cosa, da ciò che mi consta, fa-ranno Roseto e Mosciano. La raccol-ta di firme è un atto legittimo, ma vorrei che prima di firmare, magari sulla scia di un’emotività che pure comprendo, si riflettesse sul fatto che ciò che si è stati costretti a fare a Giulianova si è fatto e si farà altro-ve: la morsa che ci stritola è uguale ovunque. Purtroppo è così.”

M. T.

Page 7: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

..

GiuliaViva anno I n.3 7

Pubblicità fonica (ovvero i 41 secondi che cambiarono una storia)

Il 14 giugno 2011, con atto numero 502, l’ufficio “Individuo, famiglia e cittadino” del Comune di Giulianova ha approvato l’aggiudicazione della pubblicità fonica sul territorio co-munale. Nei fatti, si permette l’ap-posizione di 70 diffusori agganciati a pali della pubblica illuminazione sui lungomari Zara, Rodi e Spala-to. Si presume che il volume del-le emissioni debba essere tale da consentire l’ascolto dei messaggi anche ai bagnanti in spiaggia. L’am-ministrazione comunale parla, nello specifico, di “spazi pubblicitari intel-ligenti ed ecosostenibili”. I diffusori, rivolti verso il mare, potrebbero ad alcuni risultare assillanti, ma rispet-tano l’arredo urbano, propagano nell’etere la pubblicità istituzionale del Comune e sensibilizzano la cit-tadinanza sulla raccolta differenzia-ta dei rifiuti e sulle tematiche am-bientali: di qui l’”ecosostenibilità”. Il proprietario della ditta vincitrice, oltre a sottolineare l’elevata quali-tà dell’impianto, che fornisce addi-rittura crediti per la Bandiera blu, evidenzia la possibilità di utilizzo in

caso di emergenza (bambini smar-riti, malori in spiaggia). Da abolire, forse, i veicoli pubblicitari che grac-chiano a tutto spiano e rallentano il traffico. Al bando per l’assegnazio-ne del contratto, la cui scadenza era fissata alle 12 del 26 maggio 2011, hanno partecipato due ditte, una giuliese, l’altra ascolana. Quest’ul-tima è stata esclusa dalla gara per aver presentato la busta con l’offer-ta alle 12.00.41. I quarantuno secon-di di sforamento del termine (regi-strati, pare, senza nemmeno aver consultato il Reale osservatorio di Greenwich) sono valsi l’aggiudica-zione del bando alla ditta giuliese. Il contratto, con validità di otto anni, prevede il versamento al Comune di 3.450 euro annui. Il concessionario si è pure impegnato ad offrire due pannelli permanenti per la pubbli-cità istituzionale da collocarsi all’i-nizio e alla fine dei lungomari. Otto giorni dopo l’aggiudicazione, il 22 giugno, il Comune ha però attivato la procedura di revoca contrattuale. In un memorabile comunicato, l’am-ministrazione ha dato il via ad una crociata contro se stessa scrivendo di voler “dire no all’installazione di impianti fonici sul lungomare”. Per far questo, si è appellata alla so-pravvenuta norma 47 del “Codice del turismo” che ipotizza possibili richieste di risarcimento per “danno da vacanza rovinata”. Si è ammes-so, insomma, che il funzionamento degli impianti pubblicitari può pre-giudicare la serena permanenza dei

turisti in città e per questo va evitata (malgrado sia stata appena autoriz-zata). La ditta concessionaria è ricor-sa al Tar contro la decisione. Il 28 set-tembre, colpo di scena: il tribunale, spiega il titolare dell’impresa, non si esprime visto che, solo qualche giorno prima, l’amministrazione comunale (secondo dietro front) ha comunicato che “nessun rapporto con la ditta è stato interrotto”. Non a caso, il canone annuale, inizialmen-te pagato e restituito dal Comune, è stato versato per la seconda volta. Il sindaco contraddice la versione e afferma che è ancora pendente al Tar il giudizio di merito e che il Co-mune si costituirà in giudizio. Solo la prossima estate sapremo, anzi ascolteremo, chi ha ragione. M. T.

PALINSESTODALLE ORE 10,00 ALLE 10,20

Segnale orario-oroscopoBenvenuto ai villeggianti in varie linguePrevisioni del tempoComunicati commercialiComunicati istituzionaliProgrammazione musicale

DALLE ORE 11,40 ALLE 12Programmazione musicaleComunicati commercialiComunicati istituzionaliSegnale orario

DALLE ORE 17 alle 17,20Segnale orarioProgrammazione musicaleComunicati commercialiComunicati istituzionaliConsigli itinerari turistici

DALLE ORE 18 alle 18,20Comunicati commercialiComunicati istituzionali Programmazione musicaleSegnale orario

ORE 19: chiusura servizio.

Page 8: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

Cinque domande a ...8 GiuliaViva anno I n.3

SPAZIO PUBBLICITARIO MODULO BASE

MM.100X 45

Paolo De Cristofaro di Irene Lattanzi

.

A Giulianova opera il Centro Nutrizio-nale diretto dal dottor Paolo De Cristo-faro, medico internista specializzato in endocrinologia. Tale Centro che rap-presenta un’eccellenza nel nostro Co-mune, è l’unico a dare una risposta vera ai problemi dell’alimentazione a livello regionale in ambito pubblico; ciò può essere dimostrato attraverso le liste di attesa ma soprattutto dalla mappatura che è stata fatta dal Ministero della Sa-nità ed è stata pubblicata sul sito.Qual è il sito a cui fa riferimento?Il sito è www.disturbialimentarionline.it che è poi la maniera, online, per cercare le informazioni sul nostro Centro ed en-trare in contatto con noi.Dottor De Cristofaro ci racconta bre-vemente come nasce questo Centro?Nell’83 l’ambulatorio di Endocrinologia aperto da poco, si trasforma in ambula-torio di Endocrinologia e Nutrizione ma otteniamo il riconoscimento della nostra esistenza solo nell’84 e sono passati ben 14 anni per ottenere la prima legge regionale istitutiva del Centro Regionale di Nutrizio-ne. Il percorso è stato faticoso, dipanan-

dosi tra periodi in cui il centro è andato avanti con l’apporto del volontariato conseguente ad una convenzione con l’Uni-versità di Chieti e periodi in cui le leggi ci hanno consentito di fare Progetti Obiettivo per cui si è potuta elargire qualche bor-sa di studio ed avere qualche piccolo riconoscimento econo-mico per il Centro.

Attualmente, la situazione è migliorata?Dal 2002 abbiamo avuto il riconosci-mento di una pianta organica anche se, nel numero degli operatori, il Centro è ancora sotto dimensionato, non cor-risponde a quanto previsto. La situazio-ne resta molto ambigua, ci troviamo di fronte a dati assolutamente inconcepibili perché da un lato la domanda cresce, c’è pressione per entrare nei nostri percorsi di cura; dall’altra le attuali strategie di contenimento della spesa sanitaria col-piscono anche il nostro Centro. Eppure il nostro valore sta nell’avere evitato, sol-tanto nel 2010, la bellezza di 70 ricoveri riabilitativi per una spesa di 1.300.000 euro: noi sappiamo di avere una mobi-lità attiva a nostro vantaggio e di avere una produttività molto alta ma che deve essere misurata con parametri diversi da quelli ragionieristici con cui si calcolano le nostre prestazioni.Il suo Centro si occupa in particolare delle problematiche del sovrappeso e dell’obesità; quali i punti chiave?L’obesità è una malattia della cultura perché non riusciamo a trasmettere at-

traverso le istituzioni un livello critico nei confronti delle pressioni ambientali che innegabilmente esistono; ma è anche una malattia dell’educazione perché non riusciamo ad aggiornare i nostri modelli educativi ai nostri sistemi di vita attuali. È indicativo che gli stessi menù scolasti-ci vengano aggiornati ogni venti anni. Mancano la sensibilità, l’attenzione e il sostegno verso le politiche di prevenzio-ne. Nel ’94, ero consigliere comunale e abbiamo portato avanti il discorso del-le mense scolastiche, delle commissioni mensa, dei controlli qualitativi sul cibo dando attenzione e sostegno a politiche di prevenzione.Oggi qual è la situazione?Quando si lascia fare, lentamente certi sistemi nel tempo perdono di qualità; soprattutto se si aggiunge che gli appalti per le mense scolastiche, vengono fatti al ribasso per cui troppo spesso non viene premiata la qualità. Con il decadimento dell’attenzione verso i problemi prioritari per i cittadini, si è lasciato fare ein que-sta maniera i sistemi perdono di qualità. Peccato perché quella della mensa sco-lastica è stata un’esperienza bellissima, copiata da altri Comuni e richiesta da alcuni Enti della Toscana e dell’Umbria. È stato un momento di gloria per il Comu-ne di Giulianova! Il problema è che come tutte le cose che vanno bene, poi non vengono sostenute, soprattutto quando si corre dietro ad altre cose.

Il video dell’intervista è visionabile in streaming su www.giuliaviva.it

Page 9: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

Il Pungiglione (rubrica politica di GiuliaViva) GiuliaViva anno I n.3 9

Mai, le dimissioni di un consigliere comunale, avevano suscitato tan-to entusiasmo. Mai una pioggia di complimenti si era abbattuta con simile enfasi sulla testa di un espo-nente di maggioranza che lascia ad altri il suo posto. Il caso è quello di Roberto Sacconi, il quale, stanco dei traccheggi amministrativi, ha rimes-so il mandato di consigliere e subi-to, sulle opinioni del Pd, si è dovuto ricredere. “Purtroppo - scriveva infatti Roberto Sacconi il 5 settembre - il sindaco ha un partito alle spalle che non ha molta stima nei confronti di Ciafar-doni, Maddaloni e del sottoscritto, anzi qualcuno dice ‘non li posso ve-dere affatto’ come è stato esternato in alcuni ambienti ad esponenti del

PD regionale.” Una conclusione for-se affrettata, visto che la consegna delle sua lettera di dimissioni ha prodotto nel partito una vistosa capriola di giudi-zio. Per accorgersene, ba-sta leggere come il Pd, in una nota del 6 otto-bre, definisce l’uscita di scena dell’amico consi-gliere: “un’assunzione di responsabilità unita ad uno spessore morale che

hanno fatto di Roberto un punto di riferimento per tutta la compagine amministrativa oltre che per l’intera cittadinanza.”Le dimissioni di Sacconi sono do-vute, sempre secondo il Pd, ad “una qualche delusione” causata dalla “politica semiseria” del suo “Progres-so giuliese” (tant’è vero che lo stesso Sacconi scriveva, appena un mese prima, “il rapporto con i miei amici è sempre più saldo e di reciproca sti-ma e fiducia”). “A noi - prosegue la nota - interessa solo andare avanti coerentemente con la realizzazione del programma, consapevoli di poter avere in Rober-to Sacconi un collaboratore valido, intelligente e disponibile. Accogliamo, quindi, a braccia

aperte il caro Roberto con il qua-le auspichiamo una stretta e fat-tiva collaborazione nell’interesse di Giulianova.” Va accolto di sicuro “a braccia aperte”, Roberto, specie ora che, dimettendosi, ha riportato una maggioranza certa in sala con-siliare. Al suo posto siede Patrizia Pomante, preziosissimo cuscinetto tra l’ultimo degli eletti e il bellicoso neocentrista Berardo D’Antonio. La signora non ha oggi alcun motivo di causare, ad ogni convocazione di consiglio, quegli snervanti conticini, fatti di notte sulla punta delle dita, per sapere come la riunione andrà a finire. Non solo. Anche l’Idv, che aveva intimato la ricomposizione della maggioranza uscita dalle urne, potrà essere ac-contentato senza sforzi. “Progresso giuliese”, ulteriore benefico effetto procurato da Sacconi, è diventato finalmente sigla di opposizione: lo ha deciso il sindaco, escludendo il gruppo, senza neanche una comu-nicazione scritta, dalle riunioni di maggioranza. Una dimissione, in-somma, e si è tornati a respirare. La vera pacchia sarebbe se pure Cia-fardoni e Maddaloni rientrassero nei ranghi o gettassero la spugna. Pron-to anche per lo loro, forse, il robo-ante riconoscimento postumo già tributato al “caro Roberto”.

M. T.

Caro Roberto

Page 10: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

La pagina della cultura10 GiuliaViva anno I n.3

Circa due anni fa, fu data enfatica-mente notizia del rinvenimento in Sala Buozzi, oggetto di restauro da parte dell’Amministrazione Comu-nale, di un’opera di grande pregio di Emilio Vedova. Anzi, si rese pub-blica anche una prima incredibile e fantasiosa attribuzione al fotografo marchigiano Mario Giacomelli. In-credibile perché tantissimi giuliesi sapevano dell’esistenza e dell’ubica-zione dell’opera di Vedova, conser-vata, non in un polveroso scantina-to ma in un luogo dove si sono fatte tante mostre, conferenze e dibattiti. Evidentemente a non sapere che fosse lì erano i nostri amministrato-ri che, per fortuna, pur non avendo trasferito l’opera prima di iniziare i lavori in luogo più sicuro, almeno l’hanno “rinvenuta” o meglio hanno appurato di cosa si trattasse e non l’hanno buttata via assieme a calci-

nacci e ad altri materiali di scarto. Apprendiamo comunque con gioia che adesso l’Amministrazione co-munale ha contezza di quest’opera e che la farà restaurare. Quest’opera faceva parte di un progetto artistico di Enrico Crispol-ti dell’inizio degli anni settanta, “Operazione 24 fogli, Dissuasione manifesta” nella quale il critico ro-mano propose a otto artisti, tra i quali Vedova, di realizzare immagini per manifesti di 6 metri per 2,80 di altezza, da inserire in diverse situa-zioni urbane col fine di modificare il messaggio del mezzo pubblicitario per eccellenza cioè il manifesto.Qualche anno dopo, un allora giova-nissimo consigliere Franco Arboret-ti delegato alla cultura della nostra cittadina, diede vita a Giulianova ad una manifestazione estiva, “Agorà”, che anticipò di qualche mese la fa-mosa “Estate Romana” di Nicolini e, come questa, intendeva portare in strada, anzi meglio, in piazza, fuori dai soliti luoghi ufficialmente de-putati alla cultura, eventi di qualità. Gianni Gaspari fu il direttore artisti-co della sezione cinema, Silvio Ara-clio della sezione teatro e Franco Summa, direttore della sezione arti visive. E fu proprio Franco Summa ( in quegli anni presente alla Bienna-le di Venezia) a trasformare l’estate giuliese in un fantastico laboratorio artistico e culturale nel quale ope-rarono, con produzioni originali per Giulianova, personalità del calibro

di Andrea Branzi, oggi uno dei mag-giori architetti italiani, Alessandro Mendini grande innovatore del de-sign, Maurizio Nannucci, artista oggi riconosciuto a livello internazionale. Fu sempre Franco Summa a chiedere ed ottenere da Emilio Vedova un’o-pera per “Agorà”. Lo stesso Summa ricorda che l’artista veneziano non venne personalmente ma inviò la sua opera, appunto un esemplare di “Dissuasione Manifesta”, accompa-gnata dalle indicazioni per l’assem-blaggio delle diverse parti. La “Dis-suasione Manifesta” di Emilio Vedova fu posizionata e fotografata in diversi luoghi di Giulianova e poi rimontata su pannelli e collocata in Sala Buozzi.Parlare di quest’opera certo ci fa an-dare col pensiero a quanto creativa e fertile sia stata Giulianova negli anni settanta-ottanta e crea rimpianti per una manifestazione che, non ade-guatamente sostenuta, terminò e che oggi potrebbe avere quel risalto nazionale di cui gode per esempio il progetto culturale Castelbasso nato ben più di dieci anni dopo.Ma data l’importanza che quell’espe-rienza ha avuto per molti giovani ar-tisti giuliesi, operatori culturali, stu-diosi di arte e di estetica, e non solo per questi, compito delle istituzioni potrebbe essere quello di curarne la memoria, proponendo la pubblica-zione di un volume che ne dia conto attraverso l’attenta e puntuale do-cumentazione conservata dall’allora direttore artistico Franco Summa.

Quando a Giulianova c’erano Summa, Nannucci, Vedova…dI Marialuisa De Santis

Franco Summa, Noema, Giulianova, 1978

Page 11: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

Dove Cosa Quando GiuliaViva anno I n.3 11

Appuntamento al cinema spettacoli in prima visione al Moderno Multiscreen

Bar sportGenere: CommediaRegia: Massimo MartelliClaudio Bisio, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Antonio Cornacchione, Lunetta Savino, Antonio Catania, Bob MessinIn programmazione dal 21 ottobre

Johnny English la rinascitaGenere: commediaRegia: Oliver ParkerRowan Atkinson, Gillian Anderson, Rosa-mund Pike, Pierce BrosnanIn programmazione dal 28 ottobre

Le avventure di Tintin:il segreto dell’unicornoGenere: Animazione, AvventuraRegia: Steven SpielbergDaniel Craig, Simon Pegg, Cary Elwes, Jamie Bell, Andy Serkis, Nick FrostIn programmazione dal 28 ottobre

RASSEGNA FILM D’ESSAI

COSE DELL’ALTRO MONDO 25-26-27 Ottobre Spettacolo unico 21.30 € 4.00

Jo NesboJo Nesbo, decisamente un nome di pun-ta tra gli autori noir. Autore dunque di successo, musicista rock, giornalista, ma soprattutto autore di bestseller e di culto non solo in Norve-gia, dove è stato insignito di prestigiosi premi e i suoi thriller si trovano in ogni casa, ma in tutto il mondo.IL PETTIROSSO è il suo primo libro, vo-tato in Norvegia come migliore crime novel e presentato in Italia al Noir Fe-stival di Courmayeur, dove ha suscitato grande interesse di pubblico e di critica. Con la casa Editrice Salani, nella sezione ragazzi, ha pubblicato IL DOTTOR PROT-TOR E LA SUPERPOLVERE PER PETONAU-TI e IL DOTTOR PROTTOR E LA VASCA DEL TEMPO 24ORE.Per adulti, con la Piemme Bestseller, ha pubblicato, oltre a IL PETTIROSSO, an-che NEMESI, LA STELLA DEL DIAVOLO, LA RAGAZZA SENZA VOLTO, L’UOMO DI NEVE, con Einaudi IL LEOPARDO.

Sagre e festein provincia e fuori

22 /23 Ottobre Senarica di Crognaleto Sagra della castagna “Lu ‘Nzite” 22/23 Ottobre Valle Castellana (TE) - Sagra della castagna e della patata31 Ottobre Arsita (TE) - Lu Capudann di li 7 Stell

Concerti mostre ed eventi

Da venerdì 28 ottobre a mar-tedì 1 novembre 2011 (dalle ore 10.30 fino alle ore 22.30) l’elegante Corso Umberto I diventerà il luogo per qual-che peccato di gola... Maestri cioccolatieri provenienti da ogni parte d’Italia offriranno ai visitatori le loro dolcissime creazioni, tutte rigorosamente in cioccolato purissimo.

Festival della Filosofia mercoledì 26 ottobre a PescaraIn occasione della X Giornata Mondiale della Filosofia proclamata dall’ UNESCO. L’Associazione Culturale Nuova Acropoli, vi invita alla conferenza - spettacolo “Il mito della caverna ieri e oggi “ mercoledì 26 ottobre, alle ore 18.30, presso la sua sede in via Trieste n° 125 (angolo via Nicola Fabrizi), Pescara.Ingresso libero.

Autori di successosegnalati dalla libreria IANNI

Alexian and Interna-tional Friends fra gli ospiti che si esibiranno Lino Patruno e i Ladri di Carrozzelle. Confer-mata la partecipazione Povia vincitore di San Remo del 2006. Presen-terà l’evento la famosa conduttrice Rai Lorena Bianchetti.

Alexian and International Friends

Grande Festa del Cioccolato

Venerdì 28 ottobre: PIET MONDRIAN.

Michele Baldini e Caterina Polidori, dal r’n’r classico a più complesse linee melodiche, influenze dichiarate Battisti, De Andrè e CCCP, con richiami alla chanson francese ’50 e ’60.

Sabato 5 novembre: RAINSTICK COWBELLDa Portland, USA, l’intelligente e appassionato in-die/folk acustico di Scott Arbogast.

Il circolo “Il Nome della Rosa” programmazione di eventi

Giovedì 27 ottobre ORE 21,30Premio “Paolo Borsellino”LEGALITÀ, MORALITÀ E SENSO DELLO STATOVenerdì 28 ottobre ORE 21,30VERNISSAGE MOSTRA FOTOGRAFICA“IL CORPO E LA SENSUALITA’”Domenica 30 ottobre ORE 21,45CINEMA“VAMPIRI AMANTI” Regia: Roy WARD BAKER

L’Officina, Piazza Dante, Giulianova

Il 29 ottobre prossimo al Teatro Fedele Fena-roli di Lanciano (CH) la 18° edizione del Festival

Page 12: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

“Vecchi tempi” di Andrea Beccaceci

siasi tipo di pesce le capitasse a tiro (e gliene capitavano molti) per poi divorarlo appena scottato sulla pia-stra ardente, in ogni sua recondita parte.Rischio di essere autoreferenziale, ma mia nonna è stata davvero moderna, capace, appena rimasta vedova nel ’42, di portare avanti e far crescere un’azienda e due figli, di unire lavo-ro e famiglia in tempi in cui essere donna creava difficoltà ulteriori. Chi mi conosce lo sa, non sono mai sta-to magro, tutt’altro. Eppure la volta che osai lasciare nel piatto 30 dei 150 grammi di pasta che quotidiana-mente mi preparava, si offese terri-bilmente. Il suo fastidio non nasceva da dubbi sul mancato gradimento (“perchè non mangi ? non ti piace ?“) o da riflessioni di natura economica (“butti via il cibo quando c’è gente che non può mangiare”): per lei il problema vero era il mio peso, i miei 80 kg dell’epoca (bei tempi!) non in linea con i suoi standard di peso cor-poreo umano. “Sei diventato pelle e ossa , vergognati! Specchiati a tuo padre “ mi disse astiosa. “Ninnì – le ri-sposi allargando le braccia - ma guar-da che papà pesa 130 kg: non posso mica diventare come lui!”“Così devono essere gli uomini” escla-mò, girandosi verso i fornelli. Non mi parlò per due giorni. Al ricordo di mia nonna, ai suoi line-amenti piani addestrati dal lavoro e dalla percezione della misura, alla sua bellezza senza finzione, al suo invec-chiare pulito e naturale dedico uno dei piatti simbolo del nostro ristoran-te, il calamaro ripieno di scampi: lo “zampone di mare” .

Primo e Secondo12 GiuliaViva anno I n.3

ZAMPONE DI MARE (calamari ripieni di scampi)Ingredienti per 4 persone:4 calamari, 200 gr. di scampi, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, 1 cuc-chiaio di pane grattugiato, sale-pepe, ¼ di limone, 1 bicchiere d’acqua, olio extra-vergine d’oliva, mezzo bicchiere di vino bianco secco.

PREPARAZIONE :Preparare 4 calamari togliendo loro gli occhi, la bocca e la vescichetta dell’in-chiostro, lavarli poi a lungo sotto acqua corrente. Mettere in una terrina 200 gr. di scampi sgusciati a crudo, un mazzetto di prezzemolo e uno spicchio d’aglio tritati, un cucchiaio di pane grattugiato, un cuc-chiaio di olio, sale e pepe quanto basta e il succo di un quarto di limone. Mescolare bene questi ingredienti e con il composto riempire le sacchette dei calamari chiu-dendone l’apertura con degli stecchini.Mettere in un tegame mezzo bicchiere d’acqua, mezzo bicchiere di vino e olio 1 dl; adagiarvi i calamari e far cuocere - con il coperchio - a fuoco moderato fino a che la parte liquida sarà in gran parte evapo-rata. Servirli irrorati con il loro intingolo.per circa 10 minuti. Lessa la pasta in ab-bondante acqua salata ed uniscila al sugo. Salta il tutto e servi con una manciata di prezzemolo tritato.

“Da piccolo passavo spesso il fine set-timana a casa di mia nonna. Quando arrivavo, il venerdì sera, lei mi solle-vava stringendomi in uno dei suoi abbracci soffocanti. E quando me ne andavo, la domenica pomeriggio, mi alzava di nuovo per aria. Solo molti anni dopo ho capito che mi stava pe-sando.”L’incipit di “Se niente importa - Perchè mangiamo gli animali?“ di Jonathan Safran Foer, che ho letto di recente, mi riporta immediatamente al ricordo di mia nonna.Due guerre mondiali vissute in cuci-na, 73 anni di lavoro passati in un ri-storante: un percorso gastronomico, lungo e tribolato che parte dal pane raffermo bagnato con acqua calda, olio e rosmarino per arrivare agli scamponi e al caviale .Il cibo ha accompagnato la sua esi-stenza, ne ha scandito i ritmi e ha de-terminato gli eventi. Al mattino iniziava con la laboriosa pulizia dei calamaretti e degli scampi che eseguiva mentre io facevo cola-zione sul suo tavolo da lavoro, prima di andare a scuola; fino alla sera, che concludeva sempre sezionando qual-

Page 13: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

A tutto sport GiuliaViva anno I n.3 13

Associazione polisportiva dilettantistica Ecologica “G”. Obiettivo comune: fare sport di Giancarlo De Falco

ed istruttori Andrea Pertinari, Silvano Del Grosso, Luigi ed Adalberta Chiodi e dall’intero gruppo della Ecologica “G”, che da anni collabora con l’amministra-zione comunale nella gestione dell’im-pianto di Zona Orti. Dire Ecologica “G” significa vedere Luigi Chiodi e pensare immediatamente ai compianti Rastel-li, Felicioni, Taccone, Carusi, Marà, suoi stretti collaboratori e soci fondatori. Tra gli atleti cito solamente il giovanissimo ostacolista Edoardo Patané, purtroppo prematuramente scomparso.Luigi Chiodi ama dire: “Se il vostro pen-siero è come il nostro, venite a trovar-ci al campo di atletica leggera di Zona Orti, dove i nostri collaboratori saranno lieti di accogliervi e guidarvi nello spet-tacolare mondo dell’atletica leggera, la regina degli sport”.

L’associazione polisportiva dilettanti-stica Ecologica “G”, fondata nel 1979, rappresenta ancora oggi una delle più interessanti associazioni cittadine. Sono quasi 5000, fra adulti e ragazzi, indipendentemente dal ceto sociale e della nazionalità, le persone che ne hanno fatto parte. Negli anni ’80, l’Eco-logica “G”, con il settore femminile, si è

fatta apprezzare a livello nazionale per aver vinto, per 7 anni consecutivi, lo scudetto tricolore di campione d’Italia di corsa su strada e staffetta su pista. Una nota di merito, che ha valore stori-co, va riconosciuta alla 5a edizione della famosa “P’ninzì e p’nignò a Giglie” (“Su e giù per Giulianova”), gara valida per il campionato italiano di Mezza Maratona che nel lontano1985 portò oltre 1500 atleti a confrontarsi sulle strade giuliesi.L’associazione rappresenta un alto pun-to di riferimento nel settore dell’atletica leggera regionale, lo staff tecnico diret-to dal maestro dello sport Marco Ettor-re (facevamo parte della squadra allievi del Giulianova Calcio insieme a Mauri-ni, Braca, Piccioni, Ianni, Di Teodoro, Tri-buiani, allenati dall’indimenticato Emi-lio Della Penna) coadiuvato dai tecnici

Real Giulianova e calcio professionistico. Due facce della stessa medaglia di Daniele Adriani

La passione per il calcio a Giu-lianova qualcu-no la definisce come caratteri-stica ereditaria al pari del co-lore degli occhi o del carattere

di ogni ragazzo che nasce (purtroppo sarebbe da dire nasceva…) nella no-stra città. Il primo passo verso questo mondo spesso è l’iscrizione alla scuola calcio, poi per i più talentuosi la trafila nelle giovanili e per alcuni il sogno del calcio professionistico. Altri scelgono

un lavoro diverso, ma la voglia di ago-nismo resta; così nascono società come il Real Giulianova, fondata nel 2005, che ha disputato campionati di 3a categoria, ma quest’anno si trova ad affrontare la 2a categoria (girone E). Il presidente Leo D’Eustacchio si è affidato all’allenatore Carlo Puliti (vice Giuseppe De Falco e Maurizio Papa) ed ha confermato l’in-telaiatura delle passate stagioni per affrontare questa nuova serie. Ovvia-mente l’obiettivo è una crescita, la ma-turazione di un progetto, senza l’assillo del risultato. Passando ai prof della se-conda divisione, il cammino è sempre altalenante. L’allenatore (De Patre) è riu-

scito ad amalgamare un gruppo di tanti giovani e qualche elemento più esperto, mettendo in campo sempre una squa-dra grintosa (talvolta anche troppo!) ed anche tatticamente molto accorta. Gli spunti di alcune individualità: Morga, D’Aniello, Merletti tra i pali e l’intera di-fesa, stanno portando i giallorossi nella parte alta della classifica. I tifosi che av-vertono subito quando in campo si met-te il cuore, si stanno riavvicinando, con un crescendo di presenze allo stadio che solo uno sciagurato calendario (partite di mercoledì alle ore 15…), sta frenan-do. La fiammella si è riaccesa, speriamo non sìa un fuoco di paglia.

Page 14: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011

GiuliaVivaRegistrazione al Tribunale di Teramo

n. 647 del 07 06 2011Direttore Responsabile

Marzia [email protected]

Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications”Redazione e Amministrazione64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. [email protected]@giuliaviva.it -tel.3473612374

stampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

[email protected]

Un lettore ci ha inviato, senza commen-tarla, una serie di scatti fotografici che testimonia l’agonia e la morte degli albe-ri piantati sul lato ovest di viale Orsini, all’altezza della rotonda di via Ippodro-mo, a pochi metri dal terreno che ospi-tava il pioppeto. Nello stesso fazzoletto di verde trovavano posto le piante (poco più che ramoscelli) collocate dai bambi-ni delle scuole elementari sotto la guida dell’assessore all’ Ambiente. Abeti adulti e piccoli arbusti: tutto scomparso.

Le famose essenze arboree

14 GiuliaViva anno I n.3

Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected]

Volevamo Agnese

Faccio parte di un gruppo di persone che, la scorsa primavera, tentò, senza riuscirci, di assistere al concerto di Filippo Grazia-ni. Quella sera molti restarono fuori dal Kursaal, strapieno. L’assessore Crescenti-ni affermò, qualche giorno dopo, che il figlio del grande Ivan sarebbe stato invi-tato l’estate successiva. L’unico concerto pubblico, invece, è stato quello di Pep-pino Di Capri. Volevamo “Agnese” e ci avete rifilato “Roberta”. Perché? Alessio ’69

L’esempio di Cupra

So che ultimamente il sindaco ha elen-cato i comuni che in Italia stanno risol-vendo i propri problemi finanziari con la vendita delle farmacie comunali. Girovagando in internet, ho però sco-perto che non è proprio come vogliono farci credere. Ci sono infatti paesi, anche a pochi chilometri da Giulianova, dove la musica è completamente diversa.Dal sito NotizieDi Zona.it ho ad esem-pio scoperto che il comune di Cupra Marittima, lo scorso 27 settembre, ha deliberato la creazione di una nuova far-macia comunale e che nella stessa sedu-ta è stata approvata la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011. “È risultato - si legge - che le previsioni di entrate ed uscite previste corrispon-dono a quanto si sta verificando e verrà raggiunto l’equilibrio di bilancio a fine anno.Ciò è stato possibile grazie all’ottima capacità di previsione dei funzionari comunali che a tempo debito hanno sa-puto intuire i forti tagli dai conferimenti statali e si sono mossi di conseguenza.” Il paragone con corso Garibaldi pare scon-tato. G. M.

Comitati sotterrati

Qualcuno sa dirmi dove sono finiti i co-mitati di quartiere? Lo scorso gennaio fu dato il via alle elezioni dei rappresentan-ti, ma tutto fu fermato poco dopo con la scusa che era necessario ripartire meglio le aree cittadine. Non sarà stata la solita presa in giro? S. Z.

Page 15: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011
Page 16: GiuliaViva anno I n.3 del 22 ottobre 2011