il grandangolo numero 2

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Questa newsletter non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornata senza nessuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001. www.arciliberamente.net [email protected] anno IV - n. 2 luglio-agosto 2012 presenta INSIDE YOU WILL FIND... I Festa del Sacro Cuore di Gesù di Totò Pennino, pag.2 panning Ritorno alle origini di Angelo Monteleone, pag.3 autoscatto intervista taglia small ai nostri adepti, pag.3 camera oscura Aggiornamenti NO M.O.U.S. di Cristina Di Pietro, pag.4 treppiedi State attenti al rosmarino, gli uccelli devono riprodursi!!! di Gianfranco Di Pietro, pag.5 istogramma l'antologia di Spoon River di Sara Cona, pag.6 pellicola Tutti gli uomini sono mortali? Si...ma anche no! di Nunzio Pardo, pag.7 dagherrotipo Storie d'Italia: volume 2 di Cristina Di Pietro, pag.7 teleobiettivo Mai dire al parrucchiere fai tu di Elena Sentina, pag.8 8 Giugno del 1972: l’esercito americano annaspa in Vietnam e utilizza selvaggiamente il napalm per stanare i vietcong rintanati nelle trincee. L’utilizzo di tale arma è indiscriminato e l’aviazione statunitense ha appena bombardato col napalm il villaggio di Trang Bang: un inferno. In quel momento un fotoreporter vietnamita dell’Associated Press, Nick Ut, è nei pressi del villaggio ancora in fiamme, quando un gruppo di bambini terrorizzati, tra i quali Kim Phuc, una novenne nuda e ustionata in tutto il corpo, scappa in lacrime tra i soldati americani indifferenti. Il fotografo afferra la macchina fotografica e scatta. In quel momento cattura in una sola fotografia il terrore di un popolo sotto assedio e la glaciale freddezza dell’esercito americano. La foto riesce a riassumere in una sola immagine la crudeltà disumana della guerra e diventa simbolo del pacifismo. Ansel Adams, fotografo statunitense, diceva che non esistono buoni fotografi ma solo buone fotografie: Nick Ut, pur avendo vinto il premio Pulitzer nel 1972, non è certo considerato uno dei migliori fotografi della nostra era, ma quella istantanea è di certo una delle più dense di significato ed emblematica del XX secolo. [email protected] di Rosario Cunsolo Nick Ut, Abitanti in fuga da un attacco di Napalm, Vietnam, 8 Giugno 1972, © AP/Press Association Images. “Amiamo viaggiare, vedere, scoprire, per questo abbiamo iniziato un viaggio appassionante e pericoloso, difficile ma entusiasmante, un viaggio verso ipotesi nuove di esistenza, un viaggio che possa dare alle idee, alle parole, ai gesti, libertà. Si, LIBERTA”! Con questo slogan partiva, nel 1994, la prima Carovana Antimafia promossa dall’ARCI Sicilia, due anni dopo le stragi in cui persero la vita Borsellino, Falcone e i rispettivi agenti delle scorte; con dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe che si proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per portare legalità, democrazia, giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le persone per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, di promuovere impegno sociale e progetti concreti. La Carovana, dal 1996 copromossa insieme all’ARCI da Libera e Avviso Pubblico è divenuta nazionale e internazionale; essa è ancora oggi un viaggio per sperimentare nuove forme di partecipazione, per favorire dinamiche di coesione sociale e di produzione di beni relazionali. continua a pag.2 di Pino Pardo

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Page 1: Il Grandangolo Numero 2

Questa newsletter non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornata senza nessuna periodicità. Pertanto, non puòconsiderarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001.

[email protected]

anno IV - n. 2luglio-agosto 2012

presenta

INSIDE YOU WILL FIND...I Festa del Sacro Cuore di Gesù di Totò Pennino, pag.2panningRitorno alle origini di Angelo Monteleone, pag.3autoscattointervista taglia small ai nostri adepti, pag.3camera oscuraAggiornamenti NO M.O.U.S. di Cristina Di Pietro, pag.4treppiediState attenti al rosmarino, gli uccelli devono riprodursi!!!di Gianfranco Di Pietro, pag.5istogrammal'antologia di Spoon River di Sara Cona, pag.6pellicolaTutti gli uomini sono mortali? Si...ma anche no! di NunzioPardo, pag.7dagherrotipoStorie d'Italia: volume 2 di Cristina Di Pietro, pag.7teleobiettivoMai dire al parrucchiere fai tu di Elena Sentina, pag.8

ISTANTANEE

8 Giugno del 1972: l’esercito americano annaspa inVietnam e utilizza selvaggiamente il napalm perstanare i vietcong rintanati nelle trincee. L’utilizzodi tale arma è indiscriminato e l’aviazionestatunitense ha appena bombardato col napalm ilvillaggio di Trang Bang: un inferno.In quel momento un fotoreporter vietnamitadell’Associated Press, Nick Ut, è nei pressi delvillaggio ancora in fiamme, quando un gruppo dibambini terrorizzati, tra i quali Kim Phuc, unanovenne nuda e ustionata in tutto il corpo, scappain lacrime tra i soldati americani indifferenti.Il fotografo afferra la macchina fotografica escatta. In quel momento cattura in una sola fotografiail terrore di un popolo sotto assedio e la glacialefreddezza dell’esercito americano. La foto riescea riassumere in una sola immagine la crudeltàdisumana della guerra e diventa simbolo del pacifismo.Ansel Adams, fotografo statunitense, diceva che nonesistono buoni fotografi ma solo buone fotografie:Nick Ut, pur avendo vinto il premio Pulitzer nel1972, non è certo considerato uno dei migliorifotografi della nostra era, ma quella istantanea èdi certo una delle più dense di significato edemblematica del XX secolo.

[email protected]

di Rosario Cunsolo

Nick Ut, Abitanti in fuga da un attacco di Napalm, Vietnam, 8 Giugno 1972,© AP/Press Association Images.

“Amiamo viaggiare, vedere,scoprire, per questo abbiamoiniziato un viaggio appassionantee pericoloso, difficile maentusiasmante, un viaggio versoipotesi nuove di esistenza, unviaggio che possa dare alle idee,alle parole, ai gesti, libertà. Si,LIBERTA”!Con questo slogan partiva, nel1994, la prima Carovana Antimafiapromossa dall’ARCI Sicilia, dueanni dopo le stragi in cui perserola vita Borsellino, Falcone e i

rispettivi agenti delle scorte; con dieci giorni di viaggio da Capacia Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe chesi proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima filaoperavano per portare legalità, democrazia, giustizia e opportunitàdi crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le personeper tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, di promuovereimpegno sociale e progetti concreti.La Carovana, dal 1996 copromossa insieme all’ARCI da Libera eAvviso Pubblico è divenuta nazionale e internazionale; essa èancora oggi un viaggio per sperimentare nuove forme dipartecipazione, per favorire dinamiche di coesione sociale e diproduzione di beni relazionali.

continua a pag.2

di Pino Pardo

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luglio-agosto 2012n. 2

2 il grandangolo1° MOMENTO FESTIVO DEL SACRO CUORE

Padre G. CAFA’ il PRETE della parrocchia SACROCUORE sta volendo dedicare una nuova FESTAal SACRO CUORE DI GESU’ E LA MA-DONNA, cheè iniziata il 3 DOMENICA sera, con celebrazioneEUCA-RISTICA spiegando questa Parrocchia sichiama SACRO CUORE, che il quartiere ora saràpiù bello ci sarà più pace, ci sarà il GRUPPOGIOVA-NILE che se ne occuperà, ora metteremola statua della MADONNA MA-RIA in un postodel quartiere.Il 09 il SINDACO F. La Rosa e l’Assessore Spinellosono venuti nel nostro CENTRO SCOUT AGESCI.Il 10 mattina mi trovavo in PIAZZA V. Emanuelee c’erano squadre di ra-gazzini che giocavanoal pallone, una squadra aveva tanti palloni, c’eraun po’ di gente a guardarli.Siccome oggi è la Domenica del CORPUS DOMINIdi sera dalla CHIESA MADRE è uscito ancheall’ADDOLORATA, partecipando tutte le parroc-chie i PRETI alcune Associazioni e tanta gentefacendo la processione, dopo questo momentolo fa la propria PARROCCHIA nel quartiere.2° MOMENTO DELLA FESTA DEL SACRO CUORE

Oltre il 3, il 12 MARTEDI sera, è ripresa la festaal SACRO CUORE.La mattina alle 08,00 spari di mortaretti escampaniata, festiva.Alle 18,30 in CHIESA recita SANTO ROSARIO alle19,00 Coroncina del CUORE DI GESU’.Alle 19,30 SANTA EUCARISTIA dedicata agliAMMALATI preghiera di GUARIGIONE, partecipandoANZIANI E DISABILI accompagnatidall’Associazione MISERICORDIA.L’indomani sera il 13 MERCOLEDI, alle 18,30SANTO ROSARIO, alle 19,00 Coroncina al CUOREDI GEGU’.Alle 19,00 SANTA EUCARISTIA, delle famiglieper rinnovare le promesse matrimoniali.Alle 21,00 dopo la MESSA, fuori nel cortile, c’erela serata musicale con gli EVER GREEN un gruppoche suonava e cantava anche Padre Cafa’ hacantato 2 stupende canzone, e dopo hannoconcluso con la premiazione del dolce più bello.Alle 21,00 Karaoke animato dal movimento dalPRETE e tanti gioventù divertendosi oltre lamezzanotte.L’indomani il 15 VENERDI, la mattina alle 08,00spari di mortaretti e scampaniata festiva.Alle 18,30 in CHIESA recita SANTO ROSARIO alle19,00 Coroncina del CUORE DI GESU’. Alle 19,30SANTA EUCARISTIA SOLENNE.E alle 21,00 SERATA DI LISCIO, ballando nelcortile e corso Gramsci, cioè davanti laPARROCCHIA un gruppo suonava, tantissimagente.Per l’ultima sera il 16 SABATO, alle 18,00 SANTOROSARIO,alle 19,00 Coroncina al CUORE IMMACOLATO DIMARIAalle 19,30 SANTA EUCARISTIA SOLENNE, dopoaver letto il VAN-GELO, l’omelia l’ha dedicatatutta a MAMMA MARIA, la MADONNA prima difare una cosa a suo FIGLIO GESU’, se la facevafare LEI da GE-SU’ e dopo LEI AIUTAVA A GESU’,

per tutto facevano così, concludendo lacelebrazione, con la consacrazione facendo ilgiro della PARROCCHIA in processione candeleaccese con il CUORE IMM. Della MADONNAMARIA, rientrando davanti al portone ha fattola CONSACRAZIONE E BENEDIZIONE per I PRETIdel paese, AMMALATI, COPPIE, FAMIGLIE CONVARI PROBLEMI, I VARI LAVORI, PER CHI E’LONTANO per LAVORO, LA GIOVENTU’ E PERTUTTI, DI QUESTO QUARTIERE non SCORAGGIARCI,non BESTEMIARE e non FARCI MALE, FACENDOCOSE BRUTTE.Dopo hanno preparato per la Commedia brillantein dialetto, “Se a fortuna m vò jutari”, di R.Ercolani e gruppo Teatro Impresa.L’ultimo giorno il 17 DOMENICA mattina alle8,00 SPARI mortaretti e scampaniata festiva,alle 11,00 SANTA EUCARISTIA animata dal movi-mento giovanile, e una piccola MASCHIATA. Inseguito, è stata allestita una vara con le rotelle,sopra hanno messo la STAUA del SACRO CUOREdi GESU’, il PRETE ha iniziato predicando il motivodi questo PRO-CESSIONE PELLEGRINAGGIO inONORE alla MADONNA e a GESU’, abbiamoiniziato questo SANTO CAMMINO, ripetendocontinuamente le PREGHIERE, IL PRETE PREDICAVACOSE SACRE E GIOIOSE e di CONFORTO, per ilPAESE, per il nostro quartiere (che ne abbiamopercorso una buona parte) specialmente in P.G. BRUNO dove la processione si è fermata unpo’ e il PRETE ha predicato anche per le MAMMEIN ATTESA, BAMBINI che vengono in VITA, ancheper le MAMME che non riescono a portare atermine la GRAVIDANZA per vari problemi, peri PAPA’ di trovare e avere sempre LAVORO, enon SCORAGIARSI MAI e per questa GIOVENTU’del quartiere e tanta altra PREDICAZIONE,abbiamo partecipato A FIACCOLATE AI FUOCHID’ARTIFICIO alla scuola CALATAFIMI, c’era anchepadre PEPI colui che ha fatto costruire la CHIESASACRO CUORE.Siamo rientrati in PARROCCHIA, predica ebenedizione finale, RIN-GRAZIANDO TUTTI gliORGANIZZATORI I GRUPPI per questa IM-PORTANTEFESTA DEL SACRO CUORE DI GESU’ E MAMMAMARIA. c’erano sia la BANDA MUSICALE E VIGILIper tutta la PRO-CESSIONE, dopo Padre Cafà hadato i numeri del sorteggio e, scherzando, haesclamato: COMUNQUE UNA BELLA SETTIMANADI FESTA.Prima i vari discorsi del: PRESENTATORE, delDIRETTORE della scuola, c’erano anche leMAESTRE, e i discorsi del SINDACO F. La Rosal’Assessore V. Spinello e il Presidente delCONSIGLIO Licata, su questa iniziativa, anchese è un periodo di CRISI nonostante si riesce aorganizzare cose simpatiche, così si apre L’ESTATENISCEMESE, come slogan è VALORIZZIAMONISCEMI.

Totò Pennino

segue dalla prima paginaCarovana Antimafie mobilita la politica del fare: il riutilizzoa fine sociale dei beni confiscati e la vendita dei prodottidelle cooperative che gestiscono molti di questi beni,l’educazione alla legalità democratica, il sostegno allevittime di usura, estorsione, pizzo, la lotta alla corruzione,la certificazione di legalità per le imprese, la trasparenzanella gestione della cosa pubblica, la partecipazione attivadei cittadini, la difesa dello stato di diritto, l’applicazionepiena e totale della Costituzione Italiana e della CartaUniversale dei Diritti.A 20 anni dalle stragi di Capaci e Via D'Amelio, a 18 annidalla prima edizione, la Carovana Antimafie si è rimessain cammino: 96 giorni di viaggio attraverso tutte le regioniitaliane, Corsica, Francia e Svizzera, Albania, Bosnia,Bulgaria, Serbia; 17.440 chilometri da percorrere, 123tappe in cui sono previste iniziative su più di 30 beniconfiscati, dibattiti, convegni, testimonianze di familiari divittime di mafia, incontri con la cittadinanza, cene dellalegalità con i prodotti delle terre confiscate alla mafia,concerti, spettacoli, animazione nelle piazze e nelle scuole.Il 4 Giugno la carovana è arrivata a Niscemi (provincia diCaltanissetta). Al centro della piazza, palcoscenico diantiche battaglie ad opera dei nostri contadini, i due furgonicon su scritto “Carovana Antimafie” a caratteri cubitali,destano attenzione tra i passanti. Qualcuno si sofferma aguardare, qualcun altro si guarda attorno incuriosito,qualcuno cerca di capire cosa stia succedendo; infine c èqualcuno che sgattaiola via indifferente. Carovana antimafiea Niscemi per portare la propria solidarietà a tutte le vittimedi mafia, per testimoniare che Niscemi non può e non deveessere dimenticata. Tema centrale della Carovana è statala spinosa questione dell’imminente installazione delleantenne ad altissima frequenza denominata Muos. Unamanifestazione riuscita, sentita e partecipata dai giovanie dai meno giovani. Tutti belli, tutti incazzati, tutti prontia difendere quel pezzo di paradiso che è la Riserva naturaleorientata Sughereta di Niscemi. Un luogo, questo, dovegià da diversi decenni, la marina militare USA ha installatoun complesso di antenne per la comunicazione satellitaree dove intende, oggi, ampliare quel complesso di antennea traliccio con altre tre mega antenne ad altissima frequenza.Noi non possiamo accettare tutto questo, non possiamorestare inermi di fronte a tanto scempio. La costruzione diqueste tre mega antenne apporterà gravi danni all’ambientecircostante, alla fauna, alle specie animali, ma soprattuttoalla salute dell’uomo.Per queste ragioni l’Arci Liberamente ha voluto fortementeche a Niscemi si compisse una tappa della Carovana, cosìda mettere in risalto il problema tramite gli esponenti delgiornalismo rappresentati da Oliverio Beha, la cui presenzaha reso possibile la stesura di un articolo in un noto sitonazionale di informazione, da Antonio Mazzeo e dai suoicontributi sempre preziosi e certosini, da Anna Bucca,presidente dell’ARCI regionale e da esponenti sindacali edelle sigle associative di Libera e Avviso Pubblico.L’ARCI Liberamente fin dall’inizio si è schierata control’installazione di suddette antenne e continuerà a sostenerequalunque battaglia atta a fermare il compiersi di questoscempio che nulla di buono potrà mai portare al nostroterritorio da sempre martoriato. Alla fine, le parole sonostate troncate. Spazio alla musica. Si, alla musica. Allamusica dei Qbeta e a quella di Toti Poeta, perché è anchee soprattutto attraverso la musica che si può parlare alcuore della gente.

[email protected]

Page 3: Il Grandangolo Numero 2

RITORNO ALLE ORIGINI

Solitamente veniamo invasi dacartelloni e spot pubblicitari doveimpazzano le espressioni "nuoviinterni, nuovi allestimenti, nuovicolori, motori più efficienti":sono gli slogan che i costruttoriautomobilistici devono usare perpromuovere un prodotto rinnovato.Ed è più che giustificabile, datoche oggi giorno o un'automobilepiace perché costa poco e offretanto (vedasi il successo deiprodotti low cost e fine serie)oppure perché irragionevolmenteattraente, trendy, bellissima,anche se non sempre razionale equasi per niente pratica. Escefuori da questi schemi il nuovoVolkswagen Maggiolino. Supereconomico? No. Aggiornamento di unmodello precedente? Nemmeno.Esperimento stilistico? Per niente.Tetto piatto e carrozzeria bicolore?Manco a parlarne. Questa è unanuova idea di auto culto, un revivalazzeccato di un pezzo di storiadell'industria automobilisticatedesca. Lontana dallo schema deitre semicerchi che hannocaratterizzato le linee tanto fluidequanto plasticose, fin troppomorbide, della New Beetle del 1998,il costruttore tedesco ci riprova

cercando di riprendere queglielementi che resero famoso lo"scarafaggio" nato dalla matita diFerdinand Porsche, quindi parabrezzarastremato, posteriorecaratterizzato da una grandecurvatura, finestrini incastonatitra le muscolose fiancate, parafanghipronunciati. Scompaiono le formeda auto da paciocconi, i tratti sifanno più decisi e netti, sullalinea dei nuovi stilemi del marchiointrodotti da Walter De Silva. Ecompare pure un atletico spoilerper le versioni Sport, facendola

sempre di più assomigliare aiprodotti Porsche. All'interno ledifferenze col vecchio modello sifanno più marcate, scompare lafredda plastica nera che dominaval'abitacolo per dare posto ad unaplancia laccata nel colore dellacarrozzeria con sportellino difronte al passeggero (comenell'originario modello), vengonoeliminati dettagli inutili edincompresi come il maniglione peril passeggero (che faceva tanto

abitacolo da fuoristrada dura epura), e il porta fiori, unaccessorio un po’ hippie e strano,per un modello che 1938 era natoda un desiderio di Adolf Hitler.Cambia di poco il passo, ma dimolto l'abilità, con un miglioreuso degli spazi interni, e l'altezzaper la testa dei passeggeri, grazieal nuovo andamento del tetto, eancora, udite udite, si è trovatolo spazio per un comodo e spaziosobagagliaio. Il comportamento sustrada è più da "Herbie, ilMaggiolino tutto matto", veloce,scattante, sicuro, assetto piattoe sterzo diretto, un vero piacere.Difetti pochi, visto il tipo diauto qualcosa viene giustificata,come il prezzo un po’ alto rispettoalla anonima concorrenza di segmento,l'accessibilità non incredibile,l'aerodinamica non molto favorevolevisto le forme possenti. Per ilresto una gran bella macchina, unoggetto sfizioso che si rivela peralcuni aspetti una scelta ancherazionale, e con la sua personalitàpuò riuscire a mettere in crisichi, fino a qualche tempo fa,pensava che la Mini fossel'incontrastata regina nel mercatodi auto belle da vedere e da guidare.

[email protected]

di Angelo Monteleone

panning

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Nome: Fabio RinnoneEtà: 27Tesserato ARCI dal 2008Cosa fai nella vita? Cosa staistudiando? Studio informaticaall'universitàTra cinque anni come ti vedi? ForsedisoccupatoCosa fai nel tempo libero a Niscemi?Esco con i miei amici, frequentoil circolo ARCICome trascorri il sabato sera? Inpiazza, tipicamente in qualche baro pub frequentato da amiciQual è il tuo libro preferito?“Cent'anni di solitudine” di GabrielGarcía MárquezQual è il tuo film preferito? “Ilbuono il brutto il cattivo” diSergio Leone

Qual il tuo piatto preferito? Pennealla Norma e per fortuna ho imparatoa prepararle pure ioQual è il tuo cantante\gruppomusicale preferito? VelvetUndergroundQual è la tua città preferita? Ciabiteresti? Firenze, ma non ciabiterei per un lungo periodoHai hobby o passioni che coltividurante il tempo libero? Mi piacel'informatica e passo tante ore atestare nuove cofigurazioni neimiei computer. Quando vogliorilassarmi vedo un film o ascoltoun po' di buona musicaSe dico ARCI qual è la prima cosache pensi? Penso al giorno dellasua fondazione anche se allora nonavevo le idee chiare su che cosa

avremmo potuto fare per la nostracomunitàQual è stata l’attività ARCI nellaquale ti sei sentito più coinvolto?Le attività del primo anno delprogetto “Adotta un parco” con leattività ludiche per i bambini delquartiere Sacro CuoreCosa pensi potrebbe fare l’ARCIper Niscemi? Penso faccia già tanto,ma se riuscisse a coinvolgeremaggiormente la base ed i tesseratimeno partecipi alle attività ediniziative promosse potrebberaggiungere anche obiettivi piùambiziosi per il risollevamentoculturale e sociale della nostracittà.

AUTOSCATTO

INTERVISTA TAGLIA SMALL AI NOSTRI ADEPTI

ritratti

3il grandangolo

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AGGIORNAMENTI

NO M.U.O.S.

luglio-agosto 2012n. 2

Il 24 febbraio 2012 è stata unadata importante per l'esercitostatunitense. Il primo dei quattrosatelliti Muos, il più pesantefinora lanciato nello spazio, pesacirca 7 tonnellate, è stato lanciatoin orbita. I lavori procedono, madilaga anche il dissenso del popolosiciliano che non ci sta a pagaresulla propria pelle i benefici delmiglioramento delle comunicazioniUSA.Anche il Ministero dell’ambientee della tutela del territorio,giorno 29, ha espresso la propriapreoccupazione chiedendo alladirezione generale dell’Arpa unacampagna di rilevamento delleemissioni delle antenne già esistentiall'interno della nostra riservanaturale, sollevando dubbi suipareri favorevoli all'installazionedel MUOS.Tra febbraio e marzo si sonomoltiplicati i comitati No Muosche coinvolgono ormai tutta laprovincia del ragusano. Appoggianoapertamente la causa: Legambiente,WWF, Associazione Antimafie RitaAtria e Arci.Il 13 marzo la sottoscrizionedell'appello dei Sindaci control'installazione Muos è stata ilprimo passo organizzativo verso lamanifestazione del 31. A Vittoria,qualche giorno dopo, inizia lacampagna di sensibilizzazione daparte dell'amministrazione comunalein stretta collaborazione colcomitato. Il 19 marzo a CataniaPer il bene comune Sicilia haorganizzato l'incontro Sicilia: lacolonizzazione militare ha unprezzo? a cui hanno partecipatocome relatori: Antonio Mazzeo,giornalista, e Enzo Traina delcomitato No Muos di Niscemi.Il 20 marzo fa il suo ingresso sulweb la sconcertante testimonianzadel militare di Chiaramonte che haprestato servizio alla base in c.daUlmo nel 2002 e si è ammalato dileucemia.Nel frattempo i lavori continuanoe il 22 marzo i primi pezzidell'antenna arrivano in contradaUlmo, indisturbati e bene in vista,trasportati su un camioncino bianco.

Alla manifestazione del 31 Controil Muos, per il territorio e lasalute indetta dal Comitato deiSindaci partecipano i comitati delragusano ma anche gruppi provenientida Palermo, Siracusa e Catania. Èdel 10 aprile la conferenza deiSindaci della provincia di Ragusasvoltasi su convocazione del SindacoNello Dipasquale e allargata allapartecipazione dei segretariprovinciali CGIL, CISL,UIL UGL,che riscontra una grandepartecipazione. Il sindaco di Ragusainforma di aver chiesto all'ing.Salvatore Cocina dell'ARPA Siciliauno studio sui possibili effettinegativi che le ondeelettromagnetiche potrebbero causaresulla salute della popolazione.L’incontro per far conoscere lostudio viene fissato per venerdì27 aprile, a Ragusa. AffermaSalvatore Cocina: “entro unasettimana l’assessore fornirà unacomunicazione ufficiale sullasituazione di Niscemi”.Da questo punto di vista un nulladi fatto. Alla data del 27 ilrappresentante Arpa non si èpresentato, ma dall'assemblea èvenuta fuori sia una consapevolezzapiù forte che la richiesta alpresidente Lombardo di sospendereimmediatamente le autorizzazioni.Il 28 aprile Niscemi ospita pressol'istituto d'istruzione superioreLeonardo Da Vinci il Convegnonazionale scuola e ambiente:Emergenza Muos. Tra i suoi relatorianche Coraddu, uno degli studiosiincaricati, insieme al prof.Zucchetti, dall'amministrazionedel 2009, a redigere una relazionedei rischi associati alla costruzionedel Muos. Come sottolinea Mazzeoin un'intervista a FreeTvonlinequesta relazione non è ancora statasmentita da nessun altro ente néstatunitense né italiano.Dal 29 aprile al primo maggio iniziaanche un altro importante eventoche coinvolge Niscemi e direttamentela zona limitrofa alla base: LaTre Giorni contro il Muos: campeggio,incontri, dibattiti e concerti.Anche a maggio l'agenda No Muos èstata fitta di impegni. Dal ragusanoparte una raccolta firme che si

estende subito a livello regionalediretta al Presidente del Consigliodei Ministri e al Presidente dellaRegione Sicilia. Il 3 maggio iniziala campagna di informazione No Muosa Modica che coinvolge le scuolesuperiori. Il 5 maggio AmbienteItalia su Rai3 dedica un po' dispazio alla vicenda Muos. Il 7maggio Vittoria ospita una conferenzasul Muos alla quale partecipanocirca 200 persone con i relatori:Antonio Mazzeo, Giuseppe Maidadocente di Niscemi e Rino Stranodel WWF.Ma i No Muos sono anche al Forumcontro le mafie, a Cinisi il 9maggio, in ricordo di PeppinoImpastato, intervenendoall'incontro-dibattito Da Nord aSud: Resistenze territoriali aconfronto.Il 14 maggio a Vittoria è statoconvocato un consiglio comunaleapposito, al quale ha partecipatoil deputato regionale On. Di Giacomo.Ancora un altro evento culturalesi è svolto il 19 maggio a VittoriaContro il Muos per un Mediterraneodi pace, promosso da Arci Sicilia,Auser Sicilia, Banca Etica, Cepes,Cgil, Libera, Il Clandestino conpermesso di soggiorno e Rete DegliStudenti Medi, con il concerto diAssalti Frontali e Qbeta. AncheCaparezza ha dato il suo primocontributo a questa grande lotta,il 21 aprile in occasione del suoconcerto a Catania. Grazieall'interessamento di una No MuosCaparezza, nel salutare il pubblicoha invitato la gente a informarsiapprofonditamente su questaquestione. Il gruppo facebook Controle antenne da guerra inquinanti inSicilia è passato dai 2466 membridi metà marzo ai 5000 di maggio ela raccolta firme online ha quasiraggiunto il traguardo delle 5000.Antonio Mazzeo, instancabilegiornalista No Muos, ha dato allestampe Un EcoMuostro a Niscemi cheraccoglie anche testimonianze digiovani niscemesi, è disponibilesul suo blog l'introduzione.Questa estate si prefigura bollente.

[email protected]

di Cristina Di Pietro

il grandangolocamera oscura

4 il grandangoloil grandangolo

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STATE ATTENTI AL ROSMARINO, GLI

UCCELLI DEVONO RIPRODURSI!!!

il grandangolo 5treppiedi

luglio-agosto 2012n. 2

Campagna elettorale terminata,bandiere ammainate, asce di guerrain parte sotterrate in parte ancorain pugno per inerzia.Nel maggio 2012 si è consumato unimportante episodio dell'epopeaMUOS. Una nuova amministrazione siinsedia a Niscemi, la città cheospita la Naval Radio TransmitterFacility della US Navy. Noi tuttisperiamo che l'azione di contrastoa questa installazione continuicome prima.Ma parliamo un po di questa base,a molti niscemesi sconosciuta.Le truppe sono composte da quattrodivisioni: tre tecniche dimanutenzione delle struttureesistenti ed una di sicurezza.Situata in C.da Ulmo, la base nonè altro che un complesso sistemadi trasmissione dati NCTS (NavalComputer and TelecomunicationStation), questo sistema opera asostegno dei comandi USA europeie mediterranei. Secondo le fontiufficiali i membri assegnati nonsono stanziali ma pendolari, mentrela base occupa oltre 170 ettari diterritorio niscemese, all'internodella “Sughereta di Niscemi” giàSito di Importanza Comunitaria(Natura 2000). Nel 1995 la base furealizzata a seguito del programmastatunitense AN/FRT-95, essoprevedeva quattro trasmettitorisolid state da 250 KW a bassissimafrequenza (LF). Questeinstallazioni, analogamente comenel programma del MUOS, sono statedislocate nel mondo in modo daconsentire una copertura globaleper le comunicazioni con isottomarini: Augada (Puerto Rico),Keflavic (Islanda) e Okinawa(Giappone).I lavori edili della MUOS groundstation, iniziati tra le protestel'estate del 2011, stannoconcludendosi in perfetta sinergiacon le disposizioni che la RegioneSiciliana lasciò a corredo conl'approvazione: “state attenti alrosmarino e non lavorate inprimavera, gli uccelli devonoriprodursi!”. Virgolette a parte,massimo rispetto per la tutelaambientale, ma appare evidente lo

schiaffo morale che è stato datoad un comprensorio di oltre 300'000abitanti della Sicilia sud-orientale.In Australia, in una delle altre3 stazioni che ospitano le MUOSground station, la politicaterritoriale è riuscita nell'intentodi “spostare” il sito in quantol'installazione era ritenutapericolosa. In Italia invece, noscarica barile continuo, dal governoal ministro alla regione allaprovincia, al Comune di Niscemi.Ma nonostante tutto, la popolazionecontinua a ribellarsi. Nonostantesindaci come Nello di Pasquale chesi onorano di prendere a “calci inculo” quelli del No MUOS, e asindaci come Giuseppe Nicosia chesi auto-sospendono dal propriopartito per le mancate prese diposizione sulla vicenda, la protestacontinua a montare.Alcune settimane fa partecipai aduna trasmissione televisiva in ondasu Video Regione e ho notatol'effetto mediatico che si riescead innescare attraverso questimezzi.Grazie a Facebook, blog, Twittere altri strumenti, noi del No MUOSsiamo riusciti finalmente asprovincializzare la vicenda.Abbiamo reso partecipi i cittadinidel ragusano, del nisseno, delcatanese, di mezza Sicilia. Nasconoquasi quotidianamente comitati NOMUOS in ogni comune dell'isola;anche a Torino è presente un nucleoforte e attivo.L'autodeterminazione dei popoli econ essa dei territori è un principiofondamentale dell'uomo.Ma perché esserne contrari? Basta

una delle seguenti motivazioni:Il MUOS è un arma di distruzione,permetterà il superamento delproblema democratico ai signoridella guerra, grazie al comando didroni su scala planetaria nonsaranno necessari più eserciti esarà più agevole scegliere per unopzione armata. La bellicositàglobale aumenterà.Il MUOS, insieme, e sopratutto inaggiunta, alle antenneradiotrasmittenti esistentiprovocherà un innalzamentodell'inquinamento elettromagneticodella base, a ridosso delleabitazioni stagionali dei niscemesi,a ridosso delle popolazioniinteressate che già subiscono altriimpatti negativi.Il MUOS sta già bloccando l'aperturadell'aereoporto di Comiso creandoun danno enorme alla nostra economiaagricola e turistica.Il MUOS va bloccato, prima dellasua messa in funzione prevista peril 2013 e la base di C.da Ulmo varidimensionata. Ha già provocatodanni con le sue 4 antenne da 240kW dal 95 ad oggi.Sappiamo che i militari vengonoallontanati periodicamente perprocedere al washing-outdell'inquinamento che subiscono.E per i siciliani quando si procederàal washing-out di tutte leinstallazioni inquinanti e da guerrache subiscono? Puliamo il mondo,rendiamolo un mondo di pace.

[email protected](fonti militari: www.globalsecurity.org)

di Gianfranco Di Pietro

"Questa non è unafavola"vignetta diDamaris Amore

il grandangoloil grandangolo

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L’ANTOLOGIA DI SPOON RIVERistogramma

A chiunque si fosse convinto chel’Antologia di Spoon River, essendoun libro di poesie, possa essereletto in maniera intermittentevoglio suggerire di abbandonaretale proposito.La lettura deve avvenire tutta d’unfiato, è il libro stesso che lopretende e ve ne accorgerete subito,sin dalle prime pagine. Si comportacome un romanzo, presenta un’unica,lunga storia, raccontata mediantel’utilizzo di versi i qualipresentano, pagina dopo pagina,personaggi dalle vite concatenatee che dunque risultano inscindibili.Non si può decidere da un momentoall’altro di interromperne ilproseguo, la sensazione sarebbequella di aver lasciato un raccontoa metà, interrotto proprio sul piùbello: più o meno quella che siprova quando, mentre mangi il tuodolce preferito, l’ultimo pezzo ticade malauguratamente dalle mani.“Mentre la baciavo con l’anima sullelabbra, l’anima d’improvviso mifuggì”: questi i primi versi lettida Fernanda Pivano quando, aprendouna pagina a caso del testo ricevutoin prestito da Cesare Pavese, deciseche avrebbe voluto occuparsi dellatraduzione di quel libro.L’Antologia di Spoon River, scrittada Edgar Lee Masters, vide per laprima volta la luce, in raccoltacompleta, nel 1915. Prima di allorale poesie erano state pubblicateseparatamente, di volta in voltaquando l’autore le componeva. LeeMasters, trasferitosi in città dalpiccolo villaggio di Petersburg,decise di comporre la sua Antologiaquando si rese conto che, città ocampagna, le passioni e lepreoccupazioni che muovono gliuomini sono le medesime, poichéqueste conformano la natura stessadell’essere umano. Ogni poesiaracconta di una storia vera, pulsantedi un palpito che fu reale e checontinua ad esistere in versi.Ancora oggi gli abitanti di SpoonRiver, che solo il nome had’immaginario, non perdonano alpoeta l’invasione di quel privatoche egli ha spudoratamente violatoe l’astio da questi espresso gliimpedì di potere far ritorno nelsuo paese d’origine.In Italia il libro ha conosciuto

sessantadue edizioni, in diversecollane. La prima pubblicazionerisponde alla casa editrice Einaudi,e fu lo stesso Cesare Pavese,innamorato com’era di quel testo edi quella traduzione tutta pervasadall’entusiasta coinvolgimentogiovanile di Fernanda Pivano, aoperarsi affinché questa avvenisse.Negli anni di inizio guerra si resenecessario l’utilizzo di un titolodiverso e ambiguo, Antologia di S.River, e fu all’antologia di questonuovo santo che il permesso dipubblicazione venne accordato. Illibro circolò velocemente, come eraavvenuto in America, e subito fuamato da tutti coloro i qualiritrovavano in quei versi unmessaggio di libertà, dianticonformismo, di antimoralismoe di antibigottismo, da tutti coloro,quindi, i quali amavano quel tipodi poesia, viva e vibrante, vera.Numerose furono ovviamente anchele critiche e le inesatteinterpretazioni: ci fu chi parlòdi intonazione politica, chi distile rozzo e volgare e chiaddirittura denunciò l’autore dipornografia.Ci fu però anche chi ne ricevetteilluminazione: questo appunto accaddea Fabrizio De Andrè, il quale composeil suo Non al denaro, non all’amorené al cielo proprio in seguito allalettura dell’Antologia; come nonparlare di “ieratica” illuminazionequando si ascolta un matto o un

malato di cuore.A me una cosa innanzitutto risultaessere certa, l’Antologia di SpoonRiver è un libro che colpisce, chenon lascia indifferenti. E’ uno diquei libri che s’impone e che, comeogni buon libro, resta sempreattuale. Ci sarà sempre da prenderein questi versi, sempre qualcosada reperire, e ogni ricerca, mai,a mio avviso, risulterà vana poichéè un libro che sempre sarà capacedi regalare al lettore un messaggio.Con racconti di morte, l’autoreesprime parole elogianti la vita.Ripudia l’ipocrisia, bandisce larestrizione tipica delle mentichiuse in formali e censuranti tabù.In realtà la morte di cui Lee Mastersparla non è quella fisica, egliparla della morte in vita, quellacelebrale, che conduce l’uomo a unanullificazione preventiva erappresenta una sorta di suicidionon ancora portato a compimento.Voglio riportare una poesia, e chequesta funga da conclusione. Hoscelto i versi che parlano di SereptaMason, gli stessi e i primi versiche il mio istinto ha scelto perla trascrizione in post-it che sonosolita fare ogni qualvolta incontroparole per me particolarmenteindicative.

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di Sara Cona

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Serepta MasonIl fiore della mia vita avrebbe potuto sbocciare da ogni latose un vento crudele non avesse intristito i miei petalidal lato di me che potevate vedere nel villaggio.Dalla polvere io innalzo una voce di protesta:voi non vedeste mai il mio lato in fiore!Voi che vivete, siete davvero degli sciocchi,voi che non conoscete le vie del ventoné le forze invisibiliche governano i processi della vita.

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STORIE D'ITALIA: VOLUME II

Il partigiano Johnny è un romanzoincompiuto di Fenoglio (scrittore e partigiano1922-1963) uscito postumo. Pubblicato nel1968 la trama, molto brevemente, è laseguente: il giovane Johnny, cosìsoprannominato per la sua passione per laletteratura inglese, dopo l'armistizio del'8settembre 1943, torna ad Alba. In seguitoallontanandosi dalla città decide di prenderela via del bosco per unirsi alla lotta partigiana.Il suo primo incontro è con una formazionecomunista, poi si unisce ai badogliani. Nellaprimavera del '44 i partigiani vivono l'illusionedi strappare Alba ai fascisti. Nel lungodifficile inverno che segue la sconfitta, lefile della resistenza si assottigliano a talpunto che Johnny rimane l'ultimo partigianodella collina.Il partigiano Johnny è un romanzoassolutamente anti-retorico ma nello stesso

tempo epico, un grande romanzo dellaresistenza italiana che unisce dimensionelocale e globale. Fenoglio descrive unarealtà esistenziale intima che rende lavicenda di Johnny esemplare e molto piùsimile a quella vissuta dalla maggior partedei partigiani che dagli eroi. Johnny, e il suonarratore, non vogliono consegnare aiposteri interpretazioni ideologiche. Ilprotagonista vive la storia su di sé, comeuna necessità.Beppe Fenoglio nasce e cresce ad Alba, inun ambiente molto provinciale dove si parlail dialetto e la lingua italiana è la lingua deilibri. La passione per la lingua inglese loporta fin da giovanissimo a tradurre diversilibri e rappresenta forse una forma di“resistenza” interna alla formazione distampo fascista di quegli anni. Molto spessoprima scrive in inglese e poi traduce in

italiano, ed è per questo che nel romanzoespressioni inglesi si fondono in un'unicasintassi. Dove non trova la parola italianacorrispondente lascia quella inglese o creaneologismi. Il linguaggio è frammisto anchedi latinismi o di termini provenientidall'italiano antico. Il risultato di questesperimentazioni è un registro linguisticomonotonale e tendente all'astrazione.I ventitré giorni della città di Alba, unaraccolta di 12 racconti che segna gli esordidi Fenoglio nel 1952 è il primo passodell'elaborazione di questo grande momentodella storia italiana. L'incipit del primoracconto si trova nella canzone dei CSILinea Gotica che cita anche Il partigianoe Una questione privata.

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a cura di Cristina Di PietroIl partigiano Johnny, Beppe FenoglioI'm in the wrong sector of the right side - sono nel settore sbagliato del lato giusto

dagherrotipo

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7il grandangoloTUTTI GLI UOMINI SONO MORTALI?

SI … MA ANCHE NO!

pellicola

Tutti gli uomini sono mortali. Lodicono le lapidi di Spoon River;ce lo ripete, fino alla nausea,l’esperienza. E’ sarà vero! Lelapidi sepolcrali e l’esperienzasono come gli uomini d’onore: nonmentono mai. Tuttavia, il desideriodi poterne dubitare è alto, speciea volere dar retta a quanto Bossuetscriveva nel 1666 nel suo Sermonesulla morte: <<E’ una singolaredebolezza dello spirito umano ilfatto che la morte non gli sia maipresente, per quanto gli si mettein mostra da ogni parte e in millemodi… I mortali si preoccupano diseppellire il pensiero della mortecon la stessa cura con cuiseppelliscono i morti>>. Manonostante i vizi del pensiero,nonostante le sue sinuosecirconflessioni, al fondo, restasempre quella lacerante verità:gli uomini sono mortali.Ma più quella verità divienelacerante; più essa si tinge deicolori dell’ineluttabilità,maggiormente il desiderio didubitare delle sacre parole scolpitesulle lapidi, diviene irrefrenabile.E così è, a voler puntare lo sguardosu quanto avviene in terre remote.Nello stato messicano del Michoacan,

ad esempio, i morti tornanopuntualmente sulla Terra la nottetra l’uno e il due di novembre. Neè assolutamente convinta la signoraGuadalupe, che intervistiamo nellasua casa mentre è intenta a preparareil pan de muertos. <<Vengono dalcielo – ci spiega la SignoraGuadalupe –, dopo essersi preparaticome ci si prepara prima di andarein vacanza o di affrontare un lungoviaggio. Vengono a vedere se lafamiglia si ricorda ancora di loroe cosa gli porta in dono. Per questosto preparando questi pan de muertos,che porterò stanotte sulla tombadei miei antenati assieme a dellabuona tequila e dell’ottima cerveza.Il tre Novembre ritorneranno via.Porteranno con se una valigia caricadi doni e una candela. Li rivedremol’anno prossimo>>. Vecchio residuoculturale delle civiltàpreispaniche, il culto dei mortitra i Purepecha del Michoacansopravvive ancora oggi e si tramandada generazioni in generazioni.Nei villaggi degli altopiani delMadagascar centrale, i Malgascicelebrano, da giungo a settembre,il rito del Famadhiana. Le tombevengono aperte, i resti dei defuntiestumulati, riavvolti in nuovisudari e portati in giro per ilvillaggio. E’ una festa grande,

con musica, balli e leccornie diogni specie.Tra i dowayo del Camerun è diffusal’abitudine si seppellire i mortiin una botola scavata sotto lacapanna del capofamiglia. Ogniqualvolta il capofamiglia deveprendere una decisione importanteconsulta i propri antenati. Aprela botola e guarda il colore delleossa. Dal colore delle ossa dipendonole decisioni più importanti diinteri villaggi.Cose dell’altro mondo. Già, propriodell’altro mondo se si trattassedi morti. Ma non di morti si trattae dunque sono cose reali di questomondo. Si, esatto! Non di morti sitratta. Del resto, la nostraperplessità iniziale si rivelaessere fondata. A leggerle bene lelapidi di Spoon River, notiamoinfatti che non è riportato danessuna parte che gli uomini sonomortali. Semmai vi è scritto che“tutti, tutti, dormono sullacollina”! Già, dormono. E l’azionedel dormire può essere interrottain ogni istante: la notte tra l’1e il 2 novembre dai Purepecha, neimesi estivi dai Malgasci e quandose ne presentano le occasioni daparte dei Dowayo.

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di Nunzio Pardo

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ore 16:30, Catania. Giornata uggiosa e nostalgicamentetriste. Gli effetti della tropicalizzazione produconotemporali imprevedibili e innervosiscono il sicilianomedio abituato a giornate serene con il sole che tipervade l'anima e irradia il tuo umore. Decido cheè arrivato il momento. E’ arrivato il momento ditagliarsi i capelli. Magari una spuntatina, una cosasemplice, è da un po’ che non vado da Carmelo, luiè bravo, sa come trattare le sue clienti, non midelude mai... e poi mi rilasso, un'oretta tutta perme ci sta, in fondo. Ho lavorato tanto in questimesi, non riesco mai a rilassarmi. Soltanto un breverisciacquo, un colpo di forbice e phon, e poi via,tanta stanchezza se ne andrà!

trill trill .-ciao Carmelo!- -ciao Elena!- -allora,iniziamo!- parliamone un po’... -Carmelo, scusa seè da un po’ che non vengo, ma vedi, sono stata moltoimpegnata, però oggi ho deciso di tagliarmi i capelli!--Bene!- -Allora io avevo pensato ad una accorciatina,sai ho i capelli tanto ricci e spessi, sembra unacriniera di quando provo a farmi la piastra … me lipuoi aggiustare?- -certo,cara! Ci penso io!- -okkei,mi fido, fai tu-.Zac, zack, zic zac mizzica che è bravo sto Carmelo…ziczack gli ACDC su RTL 102.5? ma che, s’impazzinu?Minchia, bella ‘sta musica! Zic zac, troppo silenziososto Carmelo, però, due paruleddi i putissispiccicari…zack zack.. ah, ora c’è biagio antonacci,mi stavo preoccupando…zic zac…che musica di m***—ziczac…che musica ascolti? L’hair stylist interrompe imiei pensieri…boh… Ti piace Ligabue? No,mi fa schifo.-E si offende e si ammutolisce. Bene, memento per laprossima volta. Malafiura segnata zic zack…ma nonavrebbe già dovuto smettere sta cammurrìa del zackzack… ommiodio ommiodio ommidio ma chi cuminà? -Tipiace?- -Carmelo , sembro una quindicenne,- accennouna risata isterica.. -e va bè tanto ogni tantocambiamo un po’!- ride tra il sornione e il mefistofelico( si sarà offeso per la battuta di Ligabue?).-Dai, non è meglio che sembri di quindici anni piùgiovane?- Se ne avessi cinquanta di anni, Carmelo!Risultato: sembro la nipote di Orietta Berti, hoperso due ore e dieci centimetri di capelli, e domani,al risveglio… UARLLLL!!!!!!!!!!!!!

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Impaginazione/GraficaElena SentinaAngelo MonteleoneContattiwww.arciliberamente.netarciliberamente@gmail.comRilasciato nei termini dellalicenza Creative CommonsAttribuzione-Non operederivate 2.5 GenericoRealizzato con Scribus 1.4.0

MAI DIRE AL PARRUCCHIERE: FAI TU!

parte 1di Elena Sentina

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PRIMMAVERAE' na chiatura chi nascichi si sviluppa e crisci,nto so' camminu sempre pascima tanti cosi nu-nni capisci;beddi spiticchiati ri rinascie ogne cosa tantu ni giuisci.U suli cavuria la so' sferafacennu lluntanari la friddura,a terra ietta dda tinta ceradivintannu ri tanti culura,l'universu diventa na sciurerae si rrivìgghia tutta la natura.Crìscinu li chiatureddisavutiannu commu li riddi,chiacchiaruni commu l'avuceddidivèntinu tutti li picciriddi,ntrippu si mèttinu li ciavureddie cirmuliusi sunu li cardiddi.Soccu si disìa r'aviri si sperachi tutta a vita furra primavera.

Saro Buscemi, poeta niscemese

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21.08.2012C/da Torottostiamo perarrivare...