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IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO: TREND E STATISTICHE Giacobbe Braccio Coordinatore CT 901 “Energia solare”; ENEA Giovanni Murano [email protected] Nel mese di maggio è stata pubblicata l’ultima versione del Barometro europeo relativo all’energia solare termi- ca. Tale documento edito da EurObserv’ER, riporta delle statistiche relative allo stato di sviluppo delle fonti rinno- vabili nei Paesi Membri dell’Unione Europea in termini di potenza installata ed energia prodotta, nonché statisti- che relative alla consistenza della produzione industriale dei relativi sistemi e componenti. Il documento, rispetto alle edizioni precedenti, riporta un importante aggiornamento inerente lo sviluppo di tecno- logie solari termodinamiche dedicate alla produzione di elettricità. La seconda parte del documento esamina l’uso diretto dell’energia solare termica per i servizi relativi alla pro- duzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffre- scamento ambiente. Il documento considera i mercati del solare termico relativo ai collettori piani vetrati, i collettori sottovuoto e dei collettori non vetrati, non prende invece in esame i collettori piani non vetrati. Tecnologie solari termiche Secondo EurObserv’ER, il mercato UE del solare termi- co nel 2014 è sceso sotto la soglia di 3 milioni di m 2 d’installazioni stabilendosi ad un livello paragonabile a quello del 2007. Le nuove installazioni ammontano a 2.929.000 m 2 nel 2014 (per 2.050 MWth) con una diminuzione annuale di circa il 3,7% (Tabella 1). La superficie totale installata nell’UE è stata circa 47,1 milioni di m 2 (32.987 MWth) con un aumento del 5,5% dal 2013 al 2014 (Tabella 2 e Figura 1). In Figura 2 è invece riportata la mappa dell’UE con dettaglio, per ogni stato dell’UE, relativo a: capacità solare termica totale installata nell’UE alla fine del 2014 e capacità solare termica installata nel corso del 2014 (in MWth). Come già successo nel 2013, il declino del mercato del solare termico nel 2014 ha interessato la maggior parte dei mercati degli Stati Uniti, con molti mercati chiave che registrano cali superiori al 10%, come per Germa- nia (11,5%), Austria (14,3%), Francia (11,7%), Belgio (11,9%) e Regno Unito (15,3%). Italia, Polonia e Repub- blica Ceca presentano una situazione migliore con cali di 5,7%, 5,1% e 7,9% rispettivamente. Solamente pochi paesi hanno avuto una crescita positiva e sono Grecia (19,1%) e Spagna (9,7%). In un settore differente, quello del solare termico ad alta capacità, la Danimarca ha avuto una crescita del 53,5%. Secondo l’EurObserv’ER il motivo principale di tale calo è dovuto alla stagnazione del mercato dell’edilizia, inol- tre, in questi ultimi anni, molti paesi hanno limitato la ces- sione di incentivi oppure hanno attuato dei nuovi e più complicati meccanismi di incentivazione. EurObserv’ER cita come esempi proprio l’Italia con il Conto Termico (in fase di revisione) e il Regno Unito, con il “Domestic RenewabIe Heat Incentive”, il cui impatto dovrebbe pren- dere via via tempo. Il settore del solare termico soffre inoltre della concor- renza di tecnologie alternative (pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, caldaie a conden- sazione a gas, ecc.), tecnologie che, tra l’altro, sono anche supportate da incentivi e caratterizzate da costi di installazione minori. Inoltre la tecnologia è in compe- tizione con quella del solare fotovoltaico la quale si sta aprendo anche al segmento dell’acqua calda sanitaria. Germania Per la prima volta dal 2007, le installazioni delle tecno- logie solari termiche sono scese sotto la soglia del mi- lione di m 2 di collettori. AGEE-Stat, il gruppo di lavoro sulle energie rinnovabili/Statistiche per il Ministero te- Dossier CTI 10 Il Solare Termico

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IL MERCATO DEL SOLARE TERMICO: TREND E STATISTICHE

Giacobbe BraccioCoordinatore CT 901 “Energia solare”; ENEA Giovanni [email protected]

Nel mese di maggio è stata pubblicata l’ultima versione del Barometro europeo relativo all’energia solare termi-ca. Tale documento edito da EurObserv’ER, riporta delle statistiche relative allo stato di sviluppo delle fonti rinno-vabili nei Paesi Membri dell’Unione Europea in termini di potenza installata ed energia prodotta, nonché statisti-che relative alla consistenza della produzione industriale dei relativi sistemi e componenti.Il documento, rispetto alle edizioni precedenti, riporta un importante aggiornamento inerente lo sviluppo di tecno-logie solari termodinamiche dedicate alla produzione di elettricità. La seconda parte del documento esamina l’uso diretto dell’energia solare termica per i servizi relativi alla pro-duzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffre-scamento ambiente. Il documento considera i mercati del solare termico relativo ai collettori piani vetrati, i collettori sottovuoto e dei collettori non vetrati, non prende invece in esame i collettori piani non vetrati.

Tecnologie solari termiche Secondo EurObserv’ER, il mercato UE del solare termi-co nel 2014 è sceso sotto la soglia di 3 milioni di m2 d’installazioni stabilendosi ad un livello paragonabile a quello del 2007.Le nuove installazioni ammontano a 2.929.000 m2 nel 2014 (per 2.050 MWth) con una diminuzione annuale di circa il 3,7% (Tabella 1). La superficie totale installata nell’UE è stata circa 47,1 milioni di m2 (32.987 MWth) con un aumento del 5,5% dal 2013 al 2014 (Tabella 2 e Figura 1). In Figura 2 è invece riportata la mappa dell’UE con

dettaglio, per ogni stato dell’UE, relativo a: capacità solare termica totale installata nell’UE alla fine del 2014 e capacità solare termica installata nel corso del 2014 (in MWth).Come già successo nel 2013, il declino del mercato del solare termico nel 2014 ha interessato la maggior parte dei mercati degli Stati Uniti, con molti mercati chiave che registrano cali superiori al 10%, come per Germa-nia (11,5%), Austria (14,3%), Francia (11,7%), Belgio (11,9%) e Regno Unito (15,3%). Italia, Polonia e Repub-blica Ceca presentano una situazione migliore con cali di 5,7%, 5,1% e 7,9% rispettivamente. Solamente pochi paesi hanno avuto una crescita positiva e sono Grecia (19,1%) e Spagna (9,7%). In un settore differente, quello del solare termico ad alta capacità, la Danimarca ha avuto una crescita del 53,5%.Secondo l’EurObserv’ER il motivo principale di tale calo è dovuto alla stagnazione del mercato dell’edilizia, inol-tre, in questi ultimi anni, molti paesi hanno limitato la ces-sione di incentivi oppure hanno attuato dei nuovi e più complicati meccanismi di incentivazione. EurObserv’ER cita come esempi proprio l’Italia con il Conto Termico (in fase di revisione) e il Regno Unito, con il “Domestic RenewabIe Heat Incentive”, il cui impatto dovrebbe pren-dere via via tempo.Il settore del solare termico soffre inoltre della concor-renza di tecnologie alternative (pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, caldaie a conden-sazione a gas, ecc.), tecnologie che, tra l’altro, sono anche supportate da incentivi e caratterizzate da costi di installazione minori. Inoltre la tecnologia è in compe-tizione con quella del solare fotovoltaico la quale si sta aprendo anche al segmento dell’acqua calda sanitaria.

GermaniaPer la prima volta dal 2007, le installazioni delle tecno-logie solari termiche sono scese sotto la soglia del mi-lione di m2 di collettori. AGEE-Stat, il gruppo di lavoro sulle energie rinnovabili/Statistiche per il Ministero te-

Dossier CTI10

Il Solare Termico

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desco dell’Economia e dell’Energia (BMWi) comunica che sono stati installati 920.000 m2 di collettori solari (di cui 20.000 m2 di collettori non vetrati), annun-ciando dunque un calo del 11,5% rispetto al 2013. In realtà le statistiche relative al mercato presentano dati negativi già a partire dal 2009 ad eccezione

di un lieve aumento avvenuto nel 2011. Secondo la “German Solar Industry Association” (BSW), sono stati installati nel 2014 solamente 112.000 sistemi solari termici rispetto ai circa 210.000 nel 2008.Nel 2015, il governo tedesco ha infine deciso di fermare questo declino sostenendo che non erano

IL CTI INFORMA Dossier CTI 11

Collettori vetrati Potenza equivalente

Paese Collettori piani Collettori sottovuoto Collettori non vetrati Totale (m2) (MWth)

2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014

Germania 907.800 814.600 112.200 85.400 20.000 20.000 1.040.000 920.000 728 644

Italia 261.369 260.000 35.640 20.000 297.009 280.000 207,9 196

Polonia 199.100 270.000 75.000 600 274.100 270.600 191,9 189,4

Spagna 222.552 208.000 6.169 52.000 3.794 232.515 260.000 162,8 182

Francia 216.185 235.355 6.300 15.900 6.000 3.839 228.485 255.094 159,9 178,6

Grecia 226.700 195.739 450 6.000 227.150 201.739 159 141,2

Austria 175.140 179.186 4.040 1.460 180.640 179.186 126,4 125,4

Danimarca 116.770 150.530 2.910 1.340 116.770 154.780 81,7 108,3

Repubblica Ceca

32.306 27.095 12.225 11.148 35.000 35.000 79.531 73.243 55,7 51,3

Paesi Bassi 30.054 27.000 2.694 3.000 27.396 27.396 60.144 57.396 42,1 40,2

Belgio 48.500 55.000 10.500 59.000 55.000 41,3 38,5

Portogallo 57.234 42.500 9.500 57.234 52.000 40,1 36,4

Regno Unito

27.721 24.590 8.223 5.870 35.944 30.460 25,2 21,3

Irlanda 17.022 14.691 10.679 10.644 27.701 25.335 19,4 17,7

Romania 9.000 18.400 14.850 2.500 180 24.030 20.900 16,8 14,6

Ungheria 10.580 18.834 7.170 633 250 18.000 19.467 12,6 13,6

Croazia 15.700 6.200 1.750 12.300 170 17.450 18.670 12,2 13,1

Cipro 16.652 10.580 472 6.170 34 1.250 17.158 18.000 12 12,6

Slovenia 7.089 5.500 1.949 1.000 500 9.038 7.000 6,3 4,9

Svezia 6.124 5.024 2.487 1.649 351 8.962 6.673 6,3 4,7

Slovacchia 5.200 5.600 1.000 500 6.700 5.600 4,7 3,9

Lussem-burgo

6.179 3.000 1.000 6.179 4.000 4,3 2,8

Bulgaria 5.600 2.925 700 5.600 3.625 3,9 2,5

Finlandia 3.000 1.000 1.000 1.500 4.000 2.500 2,8 1,8

Lituania 800 1.940 1.400 420 2.200 2.360 1,5 1,7

Lettonia 1.500 1.000 500 1.000 2.000 2.000 1,4 1,4

Estonia 1.000 1.985 1.000 2.000 1.985 1,4 1,4

Malta 1.223 1.164 493 291 1.715 1.455 1,2 1

Totale 2.628.100 2.587.438 318.191 246.135 94.965 95.495 3.041.255 2.929.068 2 128,9 2 050,3

TABELLA 1 - Superficie installata nel 2013 (stima) e nel 2014 per tipologia di collettore solare termico (in m2) e potenza equivalente (in MWth). Fonte: EurObserv’ER 2015

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stati raggiunti gli obiettivi preventivati di consumo di energia rinnovabile per il riscaldamento e il raffresca-mento. Per porre rimedio alla situazione, il governo ha rivisto il suo programma di incentivazione del mer-cato (Marktanreizprogramm - MAP), con effetto dal 1 ° aprile 2015, con l’obiettivo di aumentare la quota di energie rinnovabili per la fornitura di energia termica. Attualmente la quota di energie rinnovabili è il 9,9%,

mentre l’obiettivo fissato dalla legge tedesca al 2020 è del 14%.Dall’inizio di aprile dunque, gli impianti termici solari domestici per la produzione di acqua calda sanitaria negli edifici esistenti, i cui contributi erano stati in precedenza bruscamente ridotti, possono ora benefi-ciare di una sovvenzione fiscale di 50 euro/m2 con un massimale di 500 euro. Il livello di integrazione

Dossier CTI12

Collettori vetrati Potenza equivalente

Paese Collettori piani Collettori sottovuoto Collettori non vetrati Totale (m2) (MWth)

Germania 814.600 85.400 20.000 920.000 644,0

Italia 260.000 20.000 280.000 196,0

Grecia 270.000 600 270.600 189,4

Polonia 208.000 52.000 260.000 182,0

Spagna 235.355 15.900 3.839 255.094 178,6

Francia 195.739 6.000 201.739 141,2

Danimarca 179.186 179.186 125,4

Austria 150.530 2.910 1.340 154.780 108,3

Repubblica Ceca 27.095 11.148 35.000 73.243 51,3

Paesi Bassi 27.000 3.000 27.396 57.396 40,2

Portogallo 55.000 55.000 38,5

Belgio 42.500 9.500 52.000 36,4

Regno Unito 24.590 5.870 30.460 21,3

Irlanda 14.691 10.644 25.335 17,7

Croazia 18.400 2.500 20.900 14,6

Cipro 18.834 633 19.467 13,6

Romania 6.200 12.300 170 18.670 13,1

Ungheria 10.580 6.170 1.250 18.000 12,6

Slovacchia 5.500 1.000 500 7.000 4,9

Svezia 5.024 1.649 6.673 4,7

Bulgaria 5.600 5.600 3,9

Finlandia 3.000 1.000 4.000 2,8

Slovenia 2.925 700 3.625 2,5

Lituania 1.000 1.500 2.500 1,8

Lettonia 1.940 420 2.360 1,7

Estonia 1.000 1.000 2.000 1,4

Lussemburgo 1.985 1.985 1,4

Malta 1.164 291 1.455 1,0

Totale 2.587.438 246.135 95.495 2.929.068 2.050,3

TABELLA 2 - Superficie installata nel 2013 per tipologia di collettore solare termico (in m2) e potenza equivalente (in MWth)

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13IL CTI INFORMA Dossier CTI

per i sistemi combinati con area di captazione sola-re inferiore ai 14 m2 è stato portato da 1.500 euro a 2.000 euro, mentre quella relativa ai sistemi con area di captazione maggiore ai 14 m2 è aumentato da 90 a 140 euro/m2. Gli edifici ad alta prestazione energetica possono inoltre beneficiare di sovvenzioni in precedenza riservate agli impianti solari termici caratterizzati da un’area di captazione di 20-100 m2 e edifici residenziali con almeno tre appartamenti ed edifici non residenziali con superficie maggiore a 500 m2. Tali incentivi sono quindi ora rivolti anche

alle nuove abitazioni residenziali, individuali e multi famigliari, in cui il consumo di energia termica solare è superiore al 50% del consumo totale di energia termica dell’edificio.Per le nuovi costruzioni le sovvenzioni per i sistemi di produzione di acqua calda sanitaria è di 75 euro/m2. Per i sistemi combinati e altre applicazioni (calore industriale, ecc.) è stato aumentato a 150 euro/m2. Per gli edifici esi-stenti, il sussidio è stato ampliato a 100 euro/m2 per la produzione di acqua calda sanitaria e 200 euro/MWh per altre applicazioni. Gli edifici dal design innovativo possono inoltre richiedere un premio di produzione di circa 0,45 euro/kWh.A questo sistema non viene applicato nessun monitoraggio della produzione, il premio vie-ne calcolato sulla base delle caratteristiche tecniche dei collettori solari elaborata sulla ba-se di un prospetto fornito dalla certificazione Solar Keymark.

SpagnaIl mercato spagnolo è uno dei pochi in Euro-pa ad aver invertito la tendenza al ribasso. I dati rilasciati dall’Associazione spagnola del solare termico, ASIT, dimostrano che esso è aumentato del 9,7% a partire da 232.515 m2 di collettori solari termici installati nel 2013 a

255.088 m2 di collettori solari termici installati nell’an-no 2014. Questa performance consolida il leggero recupero (1,5%) registrato nel 2013, a seguito del crollo delle vendite durato quattro anni (il mercato era di 465.000 m2 nel 2008 e 229.000 m2 nel 2012). La ragione principale di tale crescita è riconducibile allo sviluppo dei sistemi prefabbricati che sono aumentati del 42% (133.446 m2); ora le vendite rappresentano il 52% del mercato. È anche aumentato il segmento di mercato relativo ai collettori solari termici sottovuoto (del 157%), vale a dire 15.894 m2 venduti (con una

2013 2014

Paese m2 MWth m2 MWth

Germania 17.222.000 12.055 17.987.000 12.591

Austria 5.054.698 3.538 5.165.107 3.616

Grecia 4.180.175 2.926 4.287.775 3.001

Italia 3.515.239 2.461 3.793.239 2.655

Spagna 3.197.379 2.238 3.452.473 2.417

Francia 2.575.000 1.803 2.759.439 1.932

Polonia 1.485.000 1.040 1.744.000 1.221

Portogallo 1.024.004 717 1.133.965 794

Repubblica Ceca 972.299 681 1.045.542 732

Danimarca 786.000 550 943.761 661

Paesi Bassi 880.450 616 895.846 627

Regno Unito 669.841 469 683.101 478

Cipro 681.157 477 670.624 469

Belgio 534.628 374 585.128 410

Svezia 478.188 335 470.022 329

Irlanda 275.909 193 301.245 211

Slovenia 211.574 148 215.199 151

Ungheria 196.109 137 213.723 150

Romania 157.385 110 176.055 123

Slovacchia 161.050 113 168.050 118

Croazia 137.050 96 157.950 111

Bulgaria 83.600 59 84.200 59

Finlandia 46.413 32 50.013 35

Malta 48.456 34 49.991 35

Luxembourg 45.590 32 47.576 33

Latvia 16.650 12 19.010 13

Lithuania 11.350 8 13.850 10

Estonia 8.120 6 10.120 7

Totale 44.655.314 31.259 47.124.004 32.987

TABELLA 3 - Capacità cumulata (in m2 e in MWth) dei collettori solari termici installati nell’UE negli anni 2013 e 2014

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Dossier CTI14

quota di mercato del 6%).Il ritorno alla crescita, secondo l’EurOb-serv’ER, è dovuto a un miglioramento del settore delle nuove costruzioni unito a una regolazione termica che impone l’uso dell’energia termica solare. Maggiori informazioni sono riportate nel documento edito dall’ASIT “Informe Mercado 2014 Energía Solar Térmica en España”.

FranciaIl comparto del solare termico in Francia ha un trend fortemente negativo. Secondo i dati di UNICLIMA, il mercato solare termico è in caduta libera (-21%), con 150.500 m2 installati nel 2014 rispetto ai 190.300 m2 installati nel 2013. I generatori di acqua calda sanitaria con tecnologia solare sono scesi da 20.500 unità nel 2013 a 18.600 unità nel 2014. Il mercato dei sistemi solari termici combi-nati è ugualmente contratto con 700 nuove

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

664 209725 815

849 538 944 277 981 7761 007 039

1 271 591

1 596 792

1 199 069

1 461 040

1 731 104

2 142 220

3 125 302

3 054 867

4 609 764

4 172 553

3 765 254

3 591 5803 486 192

3 041 2552 929 068

Member states included at the date of their accession. * Estimate. Source: EurObserv’ER 2015

FIGURA 1 - Andamento annuale relativo alle installazioni di collettori solari termici (m2) nell’UE (dal 1994 al 2014)FIGURA 2 - Potenza solare termica installata nell’UE alla fine del 2014

N 400 km

Estonia n° 2871.3

Slovakia n° 201184.9

Romania n° 1912313.1

Hungary n° 1815012.6

Croatia n° 2111114.6

Finland n° 2335

2.8

Sweden n° 153294.7

Bulgaria n° 22593.9

Greece n° 33 001189.4

Italy n° 42 655

196

France** n° 61 932141.2

United Kingdom n° 12478

21.3

Spain n° 52 417178.6

Austria n° 23 616108.3

Luxembourg n° 2533

1.4

41036.4

Belgium n° 14 TOTAL EU32 987

2 050.3

Latvia n° 26131.4

Germany n° 112 591

644

46913.6

Cyprus n° 13

1512.5

Slovenia n° 17Portugal n° 879438.5

Netherland n° 1162740.2

Denmark n° 10661

125.4

Malta n° 24351.0

Lithuania n° 2710

1.8

Poland n° 71 221182

Czech Republic n° 973251.3

Ireland n° 16211

17.7

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15IL CTI INFORMA Dossier CTI

installazioni nel 2014 rispetto alle 1.100 nel 2013. Anche il mercato delle costruzioni multi-familiari e del terziario è stato colpito dalla crisi passando dai 97.500 m2 installati nel 2013 ai 75.500 m2 installati nel 2014. Il sondaggio EurObserv’ER tuttavia sottolinea che nei territori francesi d’oltremare si ha avuto un calo di in-stallazioni meno marcato: nel 2014 sono stati installati circa 39.239 m2 di collettori solari termici, mentre nel

2013 ne erano stati installati 41.289 m2. EurObserv’ER attribuisce tale contrazione alla modifica del sistema di incentivazione relativo alla tassa di sviluppo sostenibile CIDD particolarmente dannoso per il comparto delle ristrutturazioni e di conseguenza anche per il settore del solare termico. Tale sistema di credito è stato aggiornato nel settembre 2014 (CITE) concedendo, per determinate tecnologie impiantistiche, incentivi più alti. Tuttavia gli operatori del settore solare affermano che il nuovo si-stema fin’ora non ha avuto alcun impatto sui volumi di vendita. In ogni caso, esso avrà solo un leggero impatto sul mercato del solare termico in quanto il sistema favo-risce ancora tecnologie che hanno costi di investimento minori come, per esempio, le caldaie a condensazione a gas naturale.Neanche l’attuazione del nuovo regolamento termico (RT 2012) che prevede l’obbligo dell’impiego di energie rinnovabili per le nuove costruzioni a partire dal 1 gen-naio 2013, ha giovato al mercato del solare termico. Gli operatori del settore attribuiscono gli scarsi risultati ai livelli relativamente bassi di rendimento di produzione di energia rinnovabile richieste dalla legislazione francese.Essi inoltre denunciano il fatto che una semplice pompa di calore con un coefficiente di prestazione (COP) di po-co superiore 2 sia sufficiente per soddisfare gli standard di acqua calda sanitaria.Tale soluzione tra l’altro è abbastanza popolare tra i costruttori di unità abitative individuali, poiché presenta costi di installazione abbastanza contenuti (72.539 uni-tà vendute nel 2014, con un aumento delle vendite del 58% rispetto al 2013). I scaldabagni di conseguenza non contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di energia rinnovabile francesi poiché hanno COP inferiori ai livelli minimi richiesti dalla normativa (2,5), di con-seguenza essi, nell’ambito della Direttiva Europea RES, sono stati “squalificati” come sistemi di produzione di energia rinnovabili. Inoltre il RT 2012 non prevede l’ob-bligo di installazione di fonti di energia rinnovabili per le abitazioni plurifamiliari.

AustriaIl mercato austriaco, insieme a quello di Cipro, è ritor-nato al medesimo livello di installazioni di dieci anni fa. Nonostante tale mercato abbia, tra i paesi dell’UE,

Paese m2/abitante kWth/abitante

Cipro 0,782 0,547

Austria 0,607 0,425

Grecia 0,393 0,275

Germania 0,223 0,156

Danimarca 0,168 0,117

Malta 0,118 0,082

Portogallo 0,109 0,076

Slovenia 0,104 0,073

Repubblica Ceca 0,099 0,070

Lussemburgo 0,087 0,061

Spagna 0,074 0,052

Irlanda 0,065 0,046

Italia 0,062 0,044

Paesi Bassi 0,053 0,037

Belgio 0,052 0,037

Svezia 0,049 0,034

Polonia 0,046 0,032

Francia 0,042 0,029

Croazia 0,037 0,026

Slovacchia 0,031 0,022

Ungheria 0,022 0,015

Bulgaria 0,012 0,008

Regno Unito 0,011 0,007

Lettonia 0,009 0,007

Finlandia 0,009 0,006

Romania 0,009 0,006

Estonia 0,008 0,005

Lituania 0,005 0,003

Totale UE 28 0.093 0,065

TABELLA 4 - Capacità termica solare procapite per Paese UE (m2/abitante and kWh/abitante nel 2014)

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Dossier CTI16

il maggiore tasso di installazione per abitante (0,6 m2 /ab.) (Tabella 4) il mercato non mostra alcun segno di ripresa. AEE Intec, Istituto di ricerca specializzato in tecnologie rinnovabili che monitora, per conto del governo, l’impie-go delle tecnologie rinnovabili, mostra che nel 2014 il mercato del solare termico è stato pari a 154.780 m2 di installazioni (150.530 m2 di collettori vetrati piani, 2.910 m2 di collettori sottovuoto e 1.340 m2 di colletto-ri non vetrati). Si tratta del quinto calo consecutivo dal 2010, il 2009 è l’anno di riferimento con 364 887 m2 installati di pannelli solari termici. Tale declino è imputabile a diversi

fattori, in primo luogo il suo alto tasso di installazione, ma soprattutto alla concorrenza sempre più agguerrita con gli impianti solari fotovoltaici ora spesso accoppiati a serbatoi di acqua calda. L’anno scorso, il governo ha rinnovato il suo Energy Fund Climate +, un fondo annuale di 5.000.000 € che ha l’obiettivo, per il quinto anno consecutivo, di sovven-zionare 100 - 2.000 m2 impianti solari termici. L’incen-tivo copre il 50% dei costi aggiuntivi derivanti dall’in-stallazione rispetto ad una soluzione convenzionale di impianto termico, mentre l’energia termica prodotta deve coprire almeno il 20% del fabbisogno totale del sistema. Il governo cerca anche di promuovere lo sviluppo tecno-logico di questi sistemi per sviluppare questo segmento di mercato all’estero.

DanimarcaUn sondaggio di PlanEnergi (società di ricerche) rende noto che le installazioni di impianti solari termici con superficie maggiore a 500 m2 rappresentano il 96% del totale di superficie di collettori installati (179.186 m2) nel Paese. Nel 2013, tale percentuale era del 92% (116.770 m2). Il mercato della Danimarca è atipico, il Paese infatti ha scelto di sviluppare campi di collettori solari termici per la fornitura di reti di teleriscaldamento. Il 1 ° maggio 2015, ARCON Solar ha inaugurato un nuovo progetto: un campo di collettori solari termici ca-ratterizzato da un’estensione di 52.491 m2 (37 MWth).

FIGURA 3 - Vojens Fjernvarme, uno dei più grandi progetti di ARCON Solar (Foto: Arcon-Sunmark)

Source: EurObserv’ER 2015

Curent Trend

NREAP Roadmap

1 8331 986 2 099 2 220

3 000

20202015 2016 2017 2018 20192012 2013 2014

3 019

6 348FIGURA 4 - Comparazione tra trend attuale e la tabella di marcia NREAP (in ktoe)

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17IL CTI INFORMA Dossier CTI

Esso sarà collegato come ampliamento della rete di riscaldamento di Vojens, collegata a sua volta al suo pri-mo campo di 17.500 m2 nel 2012 (13 MWth). La griglia della città è supportata da circa 70.000 m2 di collettori solari termici per un equivalente di 50 MWth di energia termica solare, con un tasso di installazione per abitante di 9 m2. L’impianto Vojens, che produrrà la maggior parte dell’e-nergia termica durante l’estate, sarà dotato di un accu-mulo per 190-200 milioni di litri di acqua calda finaliz-zato ad alimentare la rete di riscaldamento durante la stagione invernale.

Previsioni al 2020EurObserv’ER stima che, se l’attuale tendenza proseguirà sino al 2020, il solare termico contribuirà solamente per circa 3 Mtep, ovvero per meno della metà delle previsio-ni del NREAP (National Renewable Energy Action Plans) (Figura 4).Alcuni osservatori sono pessimisti in merito alla ripresa del mercato del solare termico nell’Europa centrale (soprattutto per quanto riguarda Polonia, la Repubblica Ceca e Austria) tuttavia ci sono comunque segnali inco-raggianti per Germania, Francia, Regno Unito e Italia. Inoltre il mercato del solare termico dovrebbe finalmente beneficiare del nuovo regolamento sui requisiti di proget-tazione eco-compatibili di caldaie e scaldabagni pubbli-cato nella Gazzetta ufficiale nel mese di settembre2013.

L’Etichetta energetica dei collettori solariDal 26 settembre 2015, come previsto dal Regolamento 812/2013 che integra la Direttiva 2010/30/UE sull’e-tichettatura dei prodotti indicante il loro consumo ener-getico, i produttori che commercializzano scaldacqua, anche sotto forma d’insieme di scaldacqua e dispositivo solare, dovranno rispettare una serie di adempimenti. Ogni scaldacqua dovrà essere munito di un’etichetta stampata contenente, il nome o marchio del fornitore, il modello, la funzione di riscaldamento dell’acqua, com-preso il profilo di carico dichiarato espresso mediante la lettera adeguata, la classe di efficienza energetica, il consumo annuo di energia elettrica in kWh e il livello di potenza sonora.Negli scaldacqua solari e a pompa di calore dovrà essere riportata l’efficienza energetica di riscaldamento dell’acqua in percentuale, in funzione delle condizioni climatiche più fredde e più calde e il consumo annuo di energia in kWh. Negli scaldacqua solari dovrà inoltre essere indicata l’area di apertura del collettore, in metri quadri, l’efficienza a perdita zero ed i coefficienti del primo e secondo ordine della curva di efficienza, il mo-dificatore dell’angolo di incidenza, il volume utile in litri, il consumo energetico della pompa, il consumo in stand-by. In quelli a pompa di calore sarà reso noto il livello di potenza sonora.I dispositivi solari, dal 26 settembre 2015 dovranno riportare nelle schede di prodotto i dati del fornitore, l’a-

Regolamento Riferimento Ambito di applicazione Link

811/2013 2010/30/UE Apparecchi di riscaldamento misti con una potenza termica nominale di ≤ 70 kW;Insiemi di apparecchi per il riscaldamento d’ambiente con potenza di ≤ 70 kW;Dispositivi di controllo della temperatura, dispositivi solari e insiemi di apparecchi di riscaldamento misti con potenza di ≤ 70 kW;dispositivi di controllo della temperatura;dispositivi solari.

Link

812/2013 2010/30/UE Scaldacqua aventi una potenza termica nominale ≤ 70 kW;Serbatoi per l’acqua calda aventi un volume utile ≤ 500 litri; Insiemi composti da scaldacqua ≤ 70 kW e dispositivo solare.

Link

813/2013 2009/125/CE Apparecchi per il riscaldamento d’ambiente e apparecchi di riscaldamento misti aventi una potenza termica nominale ≤ 400 kW, inclusi gli apparecchi integrati in insiemi di apparecchi per il riscaldamen-to d’ambiente, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari o in insiemi di apparecchi di riscaldamento misti, dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari quali definiti all’art. 2 del regolamento n. 811/2013.

Link

814/2013 2009/125/CE Scaldacqua aventi una potenza nominale ≤ 400 kWSerbatoi per l’acqua calda aventi un volume utile ≤ 2 000 litri, compresi quelli integrati negli insiemi di scaldacqua e dispositivi solari, come stabilito all’art. 2 del Regolamento 812/2013

Link

TABELLA 5 - Regolamenti relativi all’etichettatura e alla progettazione ecocompatibile di apparecchi di riscaldamento e scaldacqua

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Dossier CTI18

rea di apertura del collettore, l’efficienza a perdita zero, il coefficiente del primo e secondo ordine, il modificatore dell’angolo di incidenza, il volume utile in litri, il consu-mo energetico della pompa in W, il consumo in stand-by e il consumo ausiliario di elettricità.A partire dalla stessa data, negli insiemi di scaldacqua e dispositivi solari l’etichetta dovrà contenere i dati del fornitore, la funzione di riscaldamento dell’acqua, comprendente il profilo di carico, l’indicazione se un col-lettore solare e un serbatoio per l’acqua calda possano essere compresi nell’insieme di scaldacqua e dispositivi solari, la classe di efficienza energetica di riscaldamento dell’acqua.La scheda prodotto dovrà riportare il valore dell’efficien-za energetica di riscaldamento dell’acqua dello scaldac-qua, espressa in percentuale, e il risultato di espressioni di calcolo contenute nell’Allegato 7 in base ai profili di carico M, L, XL o XXL.La Tabella 5 riporta i principali Regolamenti relativi all’etichettatura e alla progettazione ecocompatibile di apparecchi di riscaldamento e scaldacqua, sul sito del CTI è possibile accedere ai relativi testi integrali.ESTIF ha pubblicato un manuale per assistere l’industria nella applicazione dei regolamenti. Il manuale è disponi-bile in download ai seguenti link: Parte 1 “Introduction to the methodology”, Parte 2 “Details on the procedures”.

Riscaldamento e raffrescamento con tecnologia solare. Una tabella di marcia verso il 2020Come già evidenziato nelle statistiche dell’EurObserv’ER il settore dell’energia solare termica sta attraversando un momento particolarmente critico. Mentre l’energia termica solare sta mostrando il più alto potenziale tra

le tecnologie per il riscaldamento e raffrescamento con rinnovabili, la relativa soglia di impiego è ancora al di sotto dell’1%. L’enorme potenziale di tale tecnologia è evidenziato nella ricerca “Strategic Research Priorities developed by the solar thermal technology panel” nel quadro del programma Horizon 2020.Pertanto, la ricerca e l’innovazione deve essere accele-rata per ottenere miglioramenti significativi per quanto riguarda gli obiettivi chiave del settore, vale a dire una riduzione dei costi per la produzione di calore in riferi-mento a un’ampia gamma di applicazioni.La tabella di marcia presenta azioni di ricerca e inno-vazione chiave sino al 2020 per sviluppare non solo la tecnologia, ma anche per potenziare di mercato relativo ai sistemi per la produzione di energia solare termica. Lo studio individua tre percorsi, che il settore, per arrivare a risultati di rispetto, sarà tenuto a affrontare in parallelo:• lo sviluppo di sistemi solari ibridi compatti (SCOHYS) finalizzati a ridurre i costi relativi alla produzione di energia termica solare del 50% fino al 2020;• miglioramenti tecnologici nel Solar Active Houses (SAH) come un’opzione interessante per soddisfare lo sviluppo di edifici a energia quasi zero;• lo sviluppo di sistemi di fornitura di calore solare per l’uso nei processi industriali (SHIP).

Nella Tabella 6 sono riportati gli obiettivi e le azioni di ricerca e innovazione (R & I) finalizzate a migliorare in modo significativo la competitività della tecnologia. La tabella di marcia relativa ai SCOHYS si concentra sul contenimento dei costi attraverso il miglioramento dell’ef-ficienza, la riduzione del prezzo dei componenti, l’inte-grazione del sistema solare con quello di riscaldamento ausiliario, semplificando la progettazione del sistema e

Sfida Obiettivo

Aumentare la competitività del riscaldamento e del raffrescamento con tecnologia solare termica

Riduzione del prezzo dell’energia solare termica del 50% (rispetto al prezzo 2013).

Semplificazione di tutto il sistema di riscaldamento ambiente compresa la parte solare

Sviluppo di sistemi solari ibridi di riscaldamento compatti di facile installazione con una maggiore affidabilità e facilità d’uso.

Ruolo maggiore di energia solare per la copertura del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento degli edifici

Incrementare la frazione di copertura solare (quota di energia solare sulla domanda di energia termica totale) dal 25% al 60% negli edifici solari attivi.

Estendere l’impiego di energia termica prodotta da fonte solare anche a nuovi segmenti di mercato

Adattare le tecnologie solari termiche ai processi industriali e viceversa.

TABELLA 6 - R & I

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19IL CTI INFORMA Dossier CTI

facilitando le installazioni dei collettori solari. Ricerca e l’innovazione:• si stanno attualmente concentrando su collettori, accu-muli, sistemi idraulici, sistemi di controllo, il montaggio integrato per edifici singoli o plurifamiliari;• dovrebbero essere accompagnate dallo sviluppo e dall’attuazione di norme e principi di garanzia della qualità.

Gli obiettivi per i sistemi SCOHYS sono:• ridurre i costi relativi alla produzione di energia termi-ca solare del 50%;• aumentare la compattezza, riducendo l’ingombro e i tempi di installazione;• migliorare l’affidabilità e le prestazioni .

SCOHYS sono sistemi compatti per la produzione di energia termica accoppiati a sistemi di produzione di energia termica per via solare (ad esempio basati su pompe di calore o sistemi basati su bio energie) che prevedono una copertura del fabbisogno energetico

con una frazione solare di almeno il 50% nel caso di sistemi DHW SCOHYS (produzione di sola a.c.s.) e di almeno il 25% per sistemi combinati SCOHYS (fornitura di a.c.s e energia termica per la climatizza-zione ambiente). Tali frazioni solari sono riferite a un utilizzo di tali impianti in edifici localizzati in Europa centrale.La tabella di marcia relativa agli SAH si sta con-centrando sulle modalità per aumentare la quota di copertura del fabbisogno di energia termica con fonte solare (per a.c.s. e riscaldamento ambiente), da circa il 25% a circa il 60%, senza maggiorare i costi di produzione dell’energia solare stessa. Gli obiettivi del-la tabella di marcia prendono in esame la progetta-zione e i metodi di costruzione di un “sistema tipo” da utilizzare nell’intero comparto degli edifici ad energia quasi zero per nuove costruzioni di case unifamiliari, nuove case plurifamiliari e la riqualificazione degli edifici esistenti. Per quanto riguarda i materiali e le tecnologie la ricerca e lo sviluppo è orientata verso i seguenti ambiti:

NUOVI EDIFICI UNIFAMILIARI ATTIVI

− Progettazione del pannello solare termico e di campi solari: design, idraulica, concetti di montaggio, strutture, riduzione dei costi, miglioramento dell’affidabilità, semplificazione delle installazioni;

− Miglioramento dei sistemi di accumulo e stoccaggio: ottimizzazione dei cicli di caricamento/scaricamento, isolamento sottovuoto, materiali dell’invo-lucro del serbatoio di accumulo, concetti di montaggio in sito, riduzione dei costi, miglioramento delle prestazioni termiche, riduzione dell’ingombro, semplificazione delle installazioni;

− Miglioramento del sistema idraulico e tecnologico: per ridurre i costi e le vulnerabilità ai guasti, facilitare l’installazione, aumentare l’affidabilità (prote-zione contro il surriscaldamento) e le prestazioni;

− Miglioramento delle e tecnologie di controllo e monitoraggio: (attraverso l’introduzione di innovativi sistemi di controllo auto-adattivi, miglioramento dei sensori, estensione delle funzioni di controllo) per evitare i malfunzionamenti e aumentare l’affidabilità;

− Miglioramento della progettazione del sistema e nuovi strumenti di progettazione: strumenti di simulazione finalizzati ad ottimizzare l’isolamento termico del fabbricato, la ventilazione, il riscaldamento attraverso l’utilizzo di e impianti solari adeguati ai r diversi climi e tipologie costruttive ...) per minimizzare i costi e ottimizzare le prestazioni delle SAHS;

NUOVI EDIFICI MULTIFAMILIARI ATTIVI

− Accumuli e sistemi tecnologici adattati alle case multifamiliari ad energia quasi zero per migliorare la prestazione termica e l’integrazione degli accu-muli per minimizzare i costi e gli ingombri;

− Progettazione di un sistema adattato alle case multifamiliari ad energia quasi zero che prenda in considerazione soluzioni specifiche economicamente ottimalizzate.

RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ESISTENTI IN Solar-Active-Houses

− Miglioramento dell’integrazione dei collettori solari termici per ottimizzare la qualità architettonica degli edifici minimizzando i costi (concetti relativi al montaggio, strutture per integrare i collettori solari nelle coperture degli edifici esistenti);

− Integrazione di grandi volumi di accumulo negli edifici esistenti (design, montaggio in situ, montaggio interrato, pareti di stoccaggio e materiali isolanti) per ridurre i requisiti degli spazi, facilitare l’integrazione, ottimizzare la prestazione, ridurre i costi;

− Miglioramento della tecnologia e della progettazione del sistema (tools di progettazione adattati per l’orientamento ottimale e miglioramento degli edifici esistenti) per massimizzare la frazione solare e la prestazione e minimizzare i costi.

TABELLA 7 - Ambiti di ricerca e sviluppo per il solare termico nelle SAH - Solar Active Houses

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Dossier CTI20

• Nuovi materiali e rivestimenti per collettori, accumuli e altri componenti per ridurre i costi e aumentare pre-stazioni e affidabilità.• Controllo e monitoraggio innovativo con integrazio-ne forzata delle nuove tecnologie ICT (nuovi sensori, strategie di controllo e monitoraggio con auto adatta-mento/apprendimento, connessioni internet ...).• Tecnologie di raffrescamento basate sul solare termi-co (che utilizzano macchine ad assorbimento o sistemi di raffrescamento con deumidificazione – sistemi DEC) per ridurre complessità, capacità, dimensioni e costi dei componenti e dei sistemi da integrare nelle future generazioni di Solar Active Houses dopo il 2020.• Sviluppo di sistemi alta densità per l’accumulo del calore (materiali a cambiamento di fase, tecnologie basate sullo stoccaggio termochimico).

Secondo la “Solar Thermal Roadmap” entro il 2017 il mercato delle SAH, per nuove case mono familiari, potrà disporre di soluzioni tecnologiche standardizza-te applicabili da tutti i progettisti professionisti e dalle imprese di costruzione e basate su strumenti di pro-gettazione sufficientemente sofisticati. Per le piccole abitazioni multifamiliari e gli edifici ristrutturati le solu-zioni tecnologiche sono invece attese entro il 2020. Si prevede che i costi saranno competitivi e paragonabili agli altri edifici a energia quasi zero e che sarà pos-sibile fornire energia termica solare a costi parago-nabili a quelli attualmente ottenuti con i sistemi solari termici combinati caratteristici dell’Europa centrale (tra i 15 ei 20 cent euro/kWh) (Tabella 7).L’energia termica solare per i processi industriali (So-lar Heat for Industrial Processes - SHIP) è in una fase iniziale di sviluppo. In tutto il mondo ci sono meno di 120 sistemi operativi per una capacità totale di oltre 40 MWth (> 90.000 m²). La maggior parte di questi sistemi sono impianti pilota caratterizzati da dimensio-ni relativamente ridotte.Tuttavia, vi è un enorme potenziale di sviluppo del mercato basato proprio su queste innovazioni infatti il 28% della domanda globale di energia nei Paesi EU27 è riconducibile al settore industriale (cibo, be-vande, mezzi di trasporto, macchinari, prodotti tessili, produzione di cellulosa e carta).

Secondo uno studio (ECOHEATCOOL 2006), circa il 57% della domanda di energia termica per fini industriali è richiesta a temperature inferiori a 400 ° C e il 30% a temperature inferiori a 100 ° C. Buona parte di tale frazione di energia termica (t < dei 100 ° C) può essere soddisfatta con i sistemi SHIP. Ricerca e Sviluppo porteranno alla individuazione di soluzioni e applicazioni economicamente fattibili per medie tem-perature sino ai 250 ° C.La tabella di marcia concernente gli SHIP si sta fo-calizzando su quelle soluzioni ottimali finalizzate a integrare la tecnologia solare termica in tutti i processi industriali e prevede lo sviluppo di collettori solari termici adattati a applicazioni negli edifici industriali, al miglioramento dei collettori solari e alla definizione e all’impiego di nuovi strumenti di pianificazione e di progettazione. Una seconda azione si concentra invece sullo sviluppo di una nuova generazione di collettori solari per applicazioni a media temperatura (comprese tra 100 ° C e 250 ° C); oltre allo sviluppo di soluzioni adeguate, l’obiettivo principale delle azio-ni di ricerca e sviluppo riguarda l’abbattimento dei costi relativi alla produzione di energia termica.Ricerca e sviluppo, in questi anni, saranno orientati verso i seguenti temi:• strutture autoportanti per collettori solari termici da installare sulle coperture degli edifici industriali;• miglioramento della distribuzione del flusso per po-tenze di pompaggio ridotte;• aumento dell’efficienza;• linee guida per la pianificazione e la progettazione, strumenti per l’integrazione del sistema SHIP nei pro-cessi in settori industriali rilevanti; • norme e sistemi di certificazione, prove di invecchia-mento accelerato per collettori e sistemi solari termici a media temperatura;• integrazione dei sistemi SHIP nei modelli di business delle ESCO.

Entro il 2017, la tabella di marcia concernente gli SHIP prevede la produzione di energia termica solare con un costo nel range di 5-9 cent euro/ kWh per i sistemi con frazione solare pari al 10-20%, con una conseguente riduzione dei costi di investimento a

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21IL CTI INFORMA Dossier CTI

350 euro/m2 per i sistemi a bassa temperatura SHIP (compreso lo stoccaggio) e 400 euro/m2 per impianti SHIP a media temperatura (senza stoccaggio).Entro il 2020, i costi relativi all’energia termica solare saranno ulteriormente ridotti a 3-6 cent euro/kWh per le applicazioni a bassa temperatura (t < 100 ° C) e 4-7 cent euro/ kWh per applicazioni a media tempe-ratura (t < 250 °C).Sistemi SHIP saranno ridimensionati sino a 0,75-10 MWth e la frazione solare sarà aumentata al 40-50% del fabbisogno di energia termica richiesto dal pro-cesso industriale.Entro il 2020 la tabella di marcia prevede l’installa-zione di 700 sistemi SHIP per una capacità termica di 875 MWth (area pari a 1.250.000 m2 di collettori solari termici).Con l’attuazione della tabella di marcia, il settore del solare termico è in grado di svolgere un ruolo fonda-mentale a supporto del sistema energetico sostenibile così come previsto dall’UE. Con la riduzione dei costi relativi alla produzione di energia termica solare a seguito dell’attuazione della roadmap, la tecnologia termica solare sarà caratterizzata da un costo com-petitivo e attraente per i clienti; contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi europei per la riduzio-ne delle emissioni di gas ad effetto serra, la stabilizza-zione dei prezzi dell’energia e ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia. Quindi, il settore chiede un significativo sostegno alla ricerca e allo sviluppo nel quadro Horizon 2020 (Framework Programme for Research and Innovation).

Solare TermodinamicoÈ negli Stati Uniti che nel 2014 si sono concentrate le nuove attivazioni di impianti solari termodinamici in tutto il mondo. Secondo la Solar Energy Industries Association (SEIA), nel 2014 sono stati collegati alla rete 767 MW. Tale capacità aggiuntiva in particola-re ha riguardato il progetto Ivanpah (impianto a torre di potenza 392 MW), il progetto Genesis (impianto parabolico di 125 MW) e il progetto Solar Mojave (impianto parabolico lineare di 250 MW). Il risultato di tali connessioni alla rete, secondo l’EurObserv’ER conduce a una capacità installata complessiva di

impianti CSP negli USA a 1.808 MW (fine 2014). Nel 2015 è stato invece installato il complesso a tor-re Crescent Dune (110 MW), tale impianto è già in funzione ed è stato sviluppato da SolarReserve, che ha aggiornato nel 2015 la potenza totale installata a 1918 MW. Secondo il database mondiale CSP, Concentrating Solar Power - (www. Cspworld.org) operavano in tutto il mondo alla fine del 2014 circa 120 impianti CSP (compresi i progetti pilota). Secondo l’EurObserv’ER il ritmo di crescita del settore aumenterà in modo significativo nel corso dei prossi-mi cinque anni. Gli esperti del settore affermano che nel 2020 la capacità complessiva, su base mondiale, derivante da impianti CSP sarà compresa tra 10 e 15 GW, e potrà aumentare ulteriormente nel corso dei prossimi tre decenni. Al contrario la Tabella di marcia (Technology Roadmap) pubblicata nel 2014 dall’AIE (Agenzia internazionale dell’energia) con-cernente le tecnologie che producono energia solare termica e elettrica, contiene le previsioni di crescita al 2050: secondo tali previsioni le tecnologie CSP contribuiranno a circa 4380 TWh rappresentando quindi il 11% della produzione di energia elettrica in tutto il mondo. Ciò equivarrà a 982 GW di capacità installata - 204 GW nel Medio Oriente, 229 GW ne-gli Stati Uniti, 186 GW in India, 147 GW in Africa, 118 GW in Cina, 43 GW negli altri paesi americani (OCSE e non-OCSE), 28 GW nell’UE. Il resto della capacità installata sarà invece situata negli altri pa-esi OCSE (19 GW) e nei paesi asiatici (9 GW). La soglia TWh 1000 sarà probabilmente raggiunta nel 2030 con circa 261 GW di capacità installata.Lo sviluppo della tecnologia deriverà in larga misura dalla capacità dei produttori di contenere i relativi co-sti di produzione, l’AIE si aspetta che tali costi siano abbattuti attraverso lo sviluppo del mercato di settore.Secondo l’AIE il costo attuale normalizzato relativo alla produzione di energia elettrica da solare termi-co CSP (LCOE) per gli anni 2013-2015 ammonta a $ 146-213 / MWh (costo medio $ 168 / MWh), tale cifra potrà variare, entro il 2030, a $ 86-112 / MWh (costo medio $ 98 / MWh) e entro il 2050 a $ 64-94 / MWh (costo medio $ 71 / MWh).

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La tecnologia CSP nell’UELa capacità installata nell’UE relativa alla tecnologia CSP nel 2014 è stata stabile. Tuttavia l’EurObserv’ER prevede che essa, nei prossimi anni, possa aumentare rispetto al livello nel 2014 di 2311,5 MW (Figura 5) con l’installazione di un ulteriore 1 MW previsto in Italia. EurObserv’ER stima che la capacità concernente i progetti in fase di sviluppo da parte degli Stati membri il 1 ° gennaio 2015 ammonti a circa 608,1 MW (Tabella 8), tuttavia nel Rapporto si nota che alcuni di essi sono ancora soggetti ad autorizzazione o dipendono l’imple-mentazione di sistemi di incentivazione che si rivelino sufficientemente redditizi.

Gli impianti solari termodinamici in Spagna hanno generato più di 5 TWhNel corso degli ultimi dodici mesi nessuna ulteriore capacità installata CSP è stata implementata in Spagna mettendo così in luce scarse probabilità di eventuali nuovi sviluppi per il resto di questo decennio. La relazio-ne rilasciata nel febbraio 2015 dal Ministero spagnolo dell’Energia prevede solamente 211 MW di capacità supplementare CSP entro il 2020 da realizzarsi attraver-so l’istituzione di bandi di gara. I 50 impianti spagnoli CSP offrono una capacità combinata pari a 2304 MW. La capacità installata è aumentata da 4442 GWh nel 2013 a 5024 GWh nel 2014 con un ampliamento del 13,1% che ha permesso di coprire il 2,1% della doman-da di energia elettrica in Spagna. Agosto 2014 è stato il mese più produttivo dell’anno: sono stati prodotti 833 GWh che hanno permesso di coprire il 4,1% del fabbi-sogno energetico del paese.

Previsti in Italia più di 1 miliardo di euro di progetti Il censimento sui progetti arriva dal barometro an-nuale di EurObserver in base al quale, al momento, risulta in costruzione un solo impianto, quello Fresnel da 1180 kW che Archimede avvierà a Melilli (Siracu-sa) nel corso del 2015. Quest’anno potrebbero però anche partire i lavori per altri 10 impianti per una capacità totale di 280 MW. Due di questi sono già stati autorizzati: Solecaldo di MF Energy e Bilancia 1 di Trinacria Solar Power. Il primo è un impianto Fre-snel da 41 MW, che dovrebbe produrre 116 GWh di elettricità l’anno, a partire dal dicembre 2016, il secondo è più piccolo - 4 MW per 9,5 GWh – e dovrebbe diventare produttivo da settembre 2016. Tre degli altri progetti in programma sono in Sardegna, con impianti con specchi a parabola: Flumini Mannu (55 MW), Gonnosfanadiga (55 MW) e San Quirico (10,8 MW). Ulteriori importanti realizzazioni sono la torre da 50 MW che si realizzerà a Mazzara, in Sicilia, e l’impianto con specchi a parabola da 50 MW di Banzi, in Basilicata. Nel complesso appunto 17 gli impianti in progetto per i prossimi anni, riporta-no i dati di ANEST, l’associazione italiana del solare termodinamico, citata come fonte nel report. Nel com-plesso si avrebbero 361,3 MW per una produzione di 1.080 GWh l’anno. La realizzazione di tutti questi impianti, si stima, smuoverebbe investimenti per ben 1,2 miliardi di euro.

In Francia progetti CSP attualmente bloccati Nel mese di maggio, l’impianto di 9 MW Llo nel Pi-renei Orientali era ancora in attesa di autorizzazione amministrativa per l’avviamento dei relativi lavori di costruzione di cui si prevede l’avvio nel corso del 2016. Il progetto Alba Nova, la cui costruzione è ufficialmente iniziata nell’aprile 2014, non è ancora iniziata poiché l’azienda, ad oggi, non ha ottenuto la concessione del finanziamento di 60 milioni di Euro. Tali problematiche di concessione dei fondi che inte-ressano i progetti CSP selezionati nel primo bando di gara non hanno incoraggiato il governo a concedere nuove e differenti opzioni nella terza gara d’appalto concernente impianti CSP a energia solare ad alta

FIGURA 5 - Capacità installata nell’UE relativa alla tecnologia CSP

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capacità (> 250 kW) avviati nel novembre del 2014, anche se il settore ha previsto gare d’appalto per 100 MW. L’avanzamento del settore secondo la Commis-sion of Renewable Energies Syndicate (SER), in futuro potrà essere garantita mediante l’attuazione di nuovi

e innovativi meccanismi di sostegno già previsti dai disegni di legge. L’articolo 30 del disegno di legge autorizza il governo a legiferare per l’organizzazione di procedure concorsuali finalizzate alla sperimen-tazione e all’utilizzo di tecnologie innovative. Tale

Progetto Località Capacità (MW)

Tecnologia Data commerciale dell’operazione

Italy

Flumini Mannu Villasor, Cagliari (Sardegna) 55 Parabolic Trough 2017

Gonnosfanadiga Gonnosfanadiga, Nuoro (Sardegna) 55 Parabolic Trough 2017

CSP San Quirico San Quirico, Oristano (Sardegna) 10,8 Parabolic Trough impianto ibrido 2017

Banzi Banzi, Potenza (Basilicata) 50 Parabolic Trough 2017

Mazara Solar Mazara del Vallo, Trapani (Sicilia) 50 Central receiver (power tower) 2017

Archimede Melilli, Siracusa (Sicilia) 1 Parabolic Trough 2015

Lentini Lentini, Siracusa (Sicilia) 55 Parabolic Trough n.a.

Reflex Solar Power Gela, Caltanissetta (Sicilia) 12,5 Parabolic Trough 2016

Solecaldo Aidone, Enna (Sicilia) 41 Linear Fresnel 2016

Michelangelo Palermo (Sicilia) 3 Linear Fresnel n.a.

Bilancia 1 Palermo (Sicilia) 4 Linear Fresnel 2016

Bilancia 2 Palermo (Sicilia) 4 Linear Fresnel n.a.

Calliope Trapani (Sicilia) 4 Linear Fresnel n.a.

Zeronovantuno 2 Trapani (Sicilia) 4 Linear Fresnel n.a.

Jacomelli Trapani (Sicilia) 4 Linear Fresnel 2016

Porthos Trapani (Sicilia) 4 Linear Fresnel n.a.

Stromboli Solar Trapani (Sicilia) 4 Linear Fresnel n.a.

Totale Italia 361,3

Francia

Alba Nova 1 Ghisonaccia (Corsica) 12 Linear Fresnel 2016-2017

eLLo LIo (Pyrénées-Orientales) 9 Linear Fresnel 2016-2017

Totale Francia 21

Cipro

Helios Power Larnaca 50,8 Dish Stirling n.a.

Totale Cipro 50,8

Grecia

Maximus Dish project Florina 75 Dish Stirling n.a.

Hyperion 1 Crète 70 Parabolic Trough n.a.

Totale Grecia 145

Spagna

PTC50 Alvarado Alvarado, Badajoz 50 Central receiver power tower - Biomass n.a.

Totale Spagna 50

Total European Union 628,1

TABELLA 8 - Centrali solari a concentrazione (CSP) in via di sviluppo all’inizio del 2015

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procedura, a sostegno del settore potrebbe combinare aiuti alla ricerca e aiuti alla produzione (Conto Ener-gia garantito) di progetti innovativi bypassando i si-stemi di gara tradizionali rivolti perlopiù a tecnologie già mature.

News dai principali sviluppatori di progetti CSPAbengoa Solar (azienda leader mondiale nello svilup-po impianto CSP) sta sviluppando il proprio business nel Sud Africa e nel Cile. Il suo ultimo progetto, inau-gurato nel gennaio 2015, è l’impianto solare Mojave in California. La corrispondente capacità lorda è di 280 MW, che è sufficiente per coprire il fabbisogno di energia elettrica di 91.000 famiglie californiane.Abengoa Solar ha attualmente in commercio 1603 MW di capacità; egli opera con impianti situati in Spagna, negli Stati Uniti (Solana, Mojave), Algeria (Hassi R’Mel) e negli Emirati Arabi Uniti (Shams 1). Abengoa è ora impegnato nella costruzione di tre nuovi impianti - due in Sud Africa (KaXu Solar, un progetto di 100 MW e Khi Solar, un progetto da 50 MW) e uno in Cile (Atacama 1, un progetto di 110 MW). Quest’ultimo, la cui costruzione è partita nel mese di gennaio 2015, sarà il primo impianto CSP re-alizzato in America Latina, nella regione di Segunda nel Cile settentrionale, e sarà associato un impianto fotovoltaico 100 MW. L’impianto a torre CSP avrà un sistema di stoccaggio in grado di immagazzinare energia elettrica per 17,5 ore. La messa in funzione è prevista per il secondo trimestre del 2017. Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link.Il Nord Africa è oggi una delle principali aree di crescita per l’industria mondiale del solare termodina-mico. Il 9 gennaio 2015, il Marocco ha annunciato i

risultati della sua offerta costruzione di due impianti - NOOR II (200 MW di tipo parabolic trough) e NO-OR III (150 MW di tipo tower).

BREVE SINTESI DEL PANORAMA NORMATIVO CEN ED ISO

Vinod Kumar Sharma - ENEAGiovanni Murano - [email protected]

La chiave di volta per la diffusione della tecnologia solare termica è indubbiamente la disponibilità di nor-mativa tecnica in grado di valutare la qualità dei pro-dotti immessi sul mercato, sia in termini di resa termica che di affidabilità e durata nel tempo. In quest’ottica la Commissione Tecnica 901 “Energia solare” (da settembre CT 281) del CTI si interfaccia con i gruppi internazionali CEN e ISO di propria competenza. A livello CEN, il comitato tecnico che si occupa dello sviluppo di norme relative a terminologia, requisiti ge-nerali, caratteristiche, metodi di prova, valutazione di conformità ed etichettatura degli impianti solari termici e loro componenti è il CEN/TC 312 “Thermal solar systems and components”, che si compone di quattro gruppi di lavoro:• WG 1 “Collettori solari” • WG 2 “Sistemi del tipo “Factory made” • WG 3 “Sistemi del tipo “Custom built” • WG 4 “Normative di misurazione per i termoventi-latori, per le macchine di immagazzinaggio di acqua calda e sistemi di riscaldamento dell’acqua”.

CEN/TC 312/WG 1 “Solar collectors”Il WG 01 ha come scopo lo sviluppo di norme relative a requisiti generali, caratteristiche, metodi di prova, valutazione di conformità ed etichettatura dei collettori solari. La segreteria è affidata alla SNV - Svizzera.Il gruppo di lavoro ha ad oggi sviluppato i seguenti standard:• UNI EN 12975-1:2011 “Thermal solar systems and components - Solar collectors - Part 1: General require-ments”.• EN ISO 22975-3:2014 “Solar energy - Collector

FIGURA 6 - Piattaforma Solúcar (Abengoa Solar)

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components and materials - Part 3: Absorber surface durability”.• EN ISO 9806:2013 “Solar energy - Solar thermal collectors - Test methods”.

Relativamente alla norma tecnica EN 12975-1:2006, essa è stata aggiornata nel corso del 2010 a seguito di un refuso riportato nel paragrafo 1 che ne esclu-deva l’applicabilità ai collettori a concentrazione, pur essendo gli stessi inclusi nella EN 12975-2:2006 successivamente ritirata dal catalogo UNI nel 2013 e sostituita dalla EN ISO 9806:2013.L’eliminazione di tale incongruenza ha reso tale nor-mativa sostanzialmente applicabile anche ai collettori ad inseguimento e/o a concentrazione. L’integrazione ha garantito inoltre agli operatori che utilizzano i siste-mi a concentrazione, l’accesso ai meccanismi di incen-tivazione fiscale (55% attualmente aumentata al 65%).I metodi di prova relativi alla caratterizzazione energe-tica dei collettori sono quindi applicabili alle tipologie a concentrazione con o senza inseguimento ed ai CPC. Va però prestata particolare attenzione ai para-metri da monitorare ed in particolare alla radiazione solare che, data la tipologia di alcuni collettori, richie-de il monitoraggio della componente diretta piuttosto che della sola componente globale.Per quanto concerne la qualificazione meccanica dei componenti, le metodiche per alcune delle prove (carico meccanico, pioggia, grandine) sono state inizialmente ideate per i collettori piani pertanto non possono essere adattate, senza effettuare le opportune variazioni, ai sistemi a concentrazione.Tuttavia per altre tipologie di prove meccaniche (so-vrappressione, shock termici interni, esposizione), le metodiche, così come già illustrate nella norma, pos-sono essere attuabili senza particolari modifiche e/o adattamenti, anche a collettori a concentrazione.È possibile utilizzare la norma per sottoporre i collettori a concentrazione, con e senza inseguimento a prove ufficiali delle prestazioni. Tuttavia non è raccomanda-bile impiegarla per i collettori a concentrazione con inseguimento ad alta temperatura, per effettuare prove di durabilità. Per tale tipologia di collettori, sempre più diffusa a livello nazionale ed europeo, il CEN/TC 312

ha in corso attività mirate alla redazione di particolari specifiche tecniche.Le norma UNI EN 12975-1:2011, rispetto alla versio-ne precedente, ha introdotto maggiori precisazioni in merito a sistemi che precedentemente erano stati esclu-si (sistemi a concentrazione). Tale norma è applicabile ai collettori solari termici vetrati e non vetrati, a tubi evacuati, a sistemi a concentrazione. In raffronto alla versione precedente sono stati:• formalmente inglobati i collettori ibridi (termico - elet-trici o PVT);• definiti meglio i requisiti; • accolti e recepiti una serie di aggiornamenti resi dai partecipanti ai lavori.

La EN ISO 9806:2013 è stata elaborata in stand still attraverso la collaborazione dell’ISO/TC 180 e del CEN/TC 312. Tale norma definisce le procedure per la verifica di prestazioni, affidabilità, durata e sicurezza dei collettori solari termici per riscaldamen-to dei fluidi in condizioni ben definite e ripetibili. La norma descrive i metodi di prova delle prestazioni da eseguire sia in ambiente aperto (con condizioni climatiche naturali di radiazione solare e vento) sia in ambiente interno simulato. Le prove esterne possono essere eseguite sia in regime stazionario che in regime dinamico con condizioni atmosferiche variabili. I col-lettori solari termici sottoposti a test secondo la norma rappresentano una vasta gamma di applicazioni, ad es. collettori a concentrazione per la produzione di energia termica e il calore di processo, collettori piani vetrati e collettori sottovuoto per la produzione di a.c.s. e il riscaldamento ambiente, collettori non vetrati per il riscaldamento di piscine o altre applicazioni a basse temperature.Collettori per riscaldamento ad aria sono stati inclusi nel campo di applicazione della presente norma. Allo stesso modo sono stati considerati anche i collettori che utilizzano fonti di alimentazione esterne per il normale funzionamento e per ragioni di sicurezza (protezione dal surriscaldamento, rischi ambientali, ecc).La EN ISO 9806:2013 ha sostituito le norme EN 12975-2:2006, ISO 9806-1:1994, ISO 9806-2:1995, ISO 9806-3:1995.

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CEN/TC 312/WG 2 “Factory made systems”Il WG 02 ha come scopo lo sviluppo di norme europee relative a requisiti generali, caratteristiche, metodi di prova, valutazione di conformità e etichettatura di sistemi solari termici di tipo “Factory made”. La segreteria tecni-ca è gestita dall’Italia, il Convenor è il dott. Vinod Kumar Sharma (ENEA). Il gruppo di lavoro ha sviluppato ad oggi i seguenti standard:• EN 12976-1:2006 “Thermal solar systems and com-ponents - Factory made systems - Part 1: General requi-rements”; • EN 12976-2:2006 “Thermal solar systems and com-ponents - Factory made systems – Part 2: Test methods”.

La EN 12976-1 specifica i requisiti di durabilità (inclusa la resistenza meccanica), di affidabilità e sicurezza dei collettori solari a liquido. Essa comprende le disposizioni per la valutazione della conformità a tali requisiti. È ap-plicabile inoltre ai collettori a concentrazione. La EN 12976-2 indica i metodi di prova per la valida-zione dei requisiti degli impianti solari termici prefabbri-cati specificati nella EN 12976-1. La norma comprende anche metodi di prova per la caratterizzazione delle prestazioni termiche attraverso la prova dell’impianto nella sua globalità. La EN 12976, parti prima e seconda, è attualmente

in revisione. I principali obiettivi dell’aggiornamento riguardano:• il chiarimento dei criteri utilizzati per garantire che i requisiti vengano adeguatamente soddisfatti;• una migliore leggibilità ed interpretabilità con una distinzione più netta tra requisiti e procedure di prova;• il perfezionamento dei metodi di prova esistenti e lo sviluppo di nuovi metodi di prova.

Altri argomenti di confronto all’interno del gruppo riguar-dano:• la definizione degli aspetti che richiedono maggior dettaglio, in relazione alle diverse tipologie di sistemi (termosifone e a circolazione forzata) e la preparazione di una checklist concernente criteri pertinenti ai requisiti richiesti dalla EN 12976-2;• lo sviluppo di una procedura per l’estrapolazione di risultanze da prove di sistemi della stessa famiglia in mo-do da ridurre gli oneri economici sostenuti dai costruttori (indagini preliminari di un nuovo metodo basato sulla norma ISO 9459-5 (DST). Tale proposta deve essere ela-borata e validata ulteriormente, in relazione ai risultati della prova di sistema;• lo sviluppo di una procedura per convertire i risultati delle prove effettuate con le metodologie esistenti, in risultati validi per l’“EU Reference tapping cycles”. La

La EN ISO 9806:2013, rispetto alla EN 12975-2:2006 affronta meglio i seguenti temi

applicabilità della norma ai collettori solari termici a concentrazione e a inseguimento solare, ai collettori ad aria e ai collettori ibridi PVT (combinazione di moduli fotovoltaici e collettori solari temici per generare contemporaneamente sia energia elettrica, sia termica);

definizione della prestazione termica in riferimento alla superficie lorda del collettore solare;

definizione delle classi climatiche per le prove di durabilità e affidabilità;

modifica delle condizioni quadro per le prove di esposizione. La radiazione solare incidente, in questa versione della norma, è il parametro rilevante. Prima invece il riferimento erano il numero di giorni con radiazione solare con almeno 14 MJ/(m2d). Le assunzioni precedenti conducevano a periodi di prova limitati e permettevano l’espletamento di misurazioni durante l’inverno;

modifica delle prove di penetrazione della pioggia in riferimento alle prove di rilevazione e determinazione dell’acqua in ingresso;

pressione minima e carichi di tensione durante le prove dei carichi meccanici da 1.000 Pa a 2.400 Pa;

i collettori temici a fluido saranno sottoposti a cambio delle procedure di prova.

Estensione dei certificati già rilasciati

la scadenza relativa alla validità dei certificati già rilasciati è il 31 dicembre 2020;

successivamente alla data citata al punto precedente, tutti i certificati rilasciati non aggiornati secondo ISO 9806 dovranno essere ritirati;

i certificati dovranno contenere certificazioni conformi alle norme EN 12975-1:2006 e EN ISO 9806:2013 e eventuali successivi aggiornamenti o EC.

TABELLA 9 - Variazioni principali dalla norma EN 12975-2:2006 alla norma EN ISO 9806:2013TABELLA 10 - Periodo di transizione: norme EN 12975-2:2006 (ritirata dal catalogo UNI) e EN ISO 9806:2013

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procedura consentirà, sulla base delle attuali norme EN per i sistemi Factory made, la determinazione della classe energetica secondo l’obiettivo dell’UE di avere le etichette per i sistemi di riscaldamento dell’acqua;• la definizione di una procedura per stimare la presta-zione del sistema di accumulo (quantità di acqua calda, a specifica temperatura, che è possibile estrarre dall’ac-cumulo durante un prelievo continuo anche quando gli apporti solari non sono più disponibili);• la necessità di nuove norme per la determinazione della prestazione di sistemi prefabbricati e combinati per la produzione di acqua calda e per la climatizzazione degli ambienti.

CEN/TC 312/WG 3 “Custom built systems”Il WG 03 ha come scopo lo sviluppo di norme concer-nenti requisiti generali, caratteristiche, metodi di prova e linea guida di installazione per gli impianti solari per il riscaldamento e i loro componenti (i collettori solari non sono inclusi). Il gruppo di lavoro ha elaborato le seguenti norme relati-ve ai sistemi solari termici assemblati su specifica (sistemi custom built): • EN 12977-1:2012 “Thermal solar systems and com-ponents - Custom built systems - Part 1: General require-ments for solar water heaters and combisystems”; • EN 12977-2:2012 “Thermal solar systems and com-ponents - Custom built systems - Part 2: Test methods for solar water heaters and combisystems”; • EN 12977-3:2012 “Thermal solar systems and com-ponents - Custom built systems - Part 3: Performance test methods for solar water heater stores”;• EN 12977-4:2012 “Thermal solar systems and com-ponents - Custom built systems - Part 4: Performance test methods for solar combistores”; • EN 12977-5:2012 “Thermal solar systems and com-ponents - Custom built systems - Part 5: Performance test methods for control equipment”.

La EN 12977-1 specifica requisiti di durabilità, affida-bilità e sicurezza dei sistemi Custom Built di piccola e grande taglia per la produzione di a.c.s. e per la clima-tizzazione degli ambienti nel settore residenziale. La EN 12977-2 si applica ai sistemi Custom Built di

piccola e grande taglia con fluidi termo-vettori liquidi per applicazioni nel settore residenziale e fornisce i metodi di verifica dei requisiti elencati nella prima parte. Tale norma include:• una procedura per la determinazione della resa ter-mica di sistemi Custom Built di piccola taglia ottenuta mediante prove sperimentali sui componenti utilizzati successivamente per la simulazione;• metodi per la caratterizzazione energetica e la pre-dizione della resa di impianti Custom Built di grande taglia.

Si applica ai seguenti tipi di sistemi Custom Built di pic-cola taglia: • sistemi per la sola produzione di acqua calda per usi igienico – sanitari; • sistemi per la sola climatizzazione invernale; • sistemi per entrambe le applicazioni;• altri: come sistemi che includano la climatizzazione estiva.

Per quanto riguarda i sistemi di grande taglia essa è applicabile innanzitutto ai sistemi di pre-riscaldamento solare costituiti da uno o più serbatoi, scambiatori di calore, tubazioni e sistemi di controllo automatico, a circolazione forzata. La EN 12977-3 specifica i metodi di prova per la carat-terizzazione delle prestazioni dei serbatoi di accumulo che sono destinati all’utilizzo in impianti solari termici di tipo Custom Built come specificati nella parte 1. Il tipo di accumulo che è possibile sottoporre a test secondo la norma è quello comunemente usato negli impianti solari per la produzione d’acqua calda. Il documento si appli-ca ad accumuli con capacità compresa tra 50 e 3000 li-tri, mentre non è applicabile agli accumuli degli impianti combinati (il riferimento è la EN 12977-4).La EN 12977-4 illustra i metodi di prova per la caratte-rizzazione energetica degli accumuli utilizzati nei sistemi custom built di piccola taglia in accordo con la EN 12977-1. Tali accumuli rientrano tra quelli comunemente utilizzati nei sistemi combinati. D’altra parte la caratteriz-zazione energetica di accumuli diversi, ma comunque utilizzanti acqua come fluido termovettore (come i sistemi con pompa di calore), può essere valutata mediante le

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prove descritte nella norma. La EN 12977-5 illustra i metodi di prova del sistema di controllo e contiene i requisiti richiesti al sistema di con-trollo in termini di durabilità, affidabilità e accuratezza. Tale documento considera i seguenti componenti:• temporizzatori, termostati differenziali,controllori mul-ti-funzione; • sensori di temperatura, di radianza, di pressione, di livello, misuratori di portata e di calore scambiato; • attuatori quali pompe, solenoidi, valvole motorizzate o relè; • le possibili combinazioni di controllori, sensori ed at-tuatori sopra elencati.

La serie delle norme EN 12977 è attualmente in revisio-ne.

Nuove tecnologie emergenti: i collettori PT/PVIl CEN/TC 312 è anche impegnato in attività finalizzate a definire requisiti e procedure di prova per nuovi sistemi e tecnologie emergenti:• Sistemi ibridi termo/fotovoltaici (PVT);• Collettori polimerici;• Collettori e sistemi per le medie temperature;• Collettori e sistemi per le alte temperature.

In merito ai sistemi ibridi termo/fotovoltaici PVTT, questi possono avere: diverse tecnologie di cella fotovoltaica; tipi di collettori; media di trasferimento del calore; con-figurazioni di sistema; etc. I gruppi principali sono i col-lettori piani (PVT) e i collettori a concentrazione (CPVT). Va tuttavia notato che nel campo del fotovoltaico, qua-lità e prestazioni sono direttamente correlate; è dunque particolarmente importante che siano disponibili prove specifiche per questa tipologia di unità. Attraverso prove (effettuate secondo standard internazionali diversi), il costruttore può far sì che il modulo fotovoltaico in fase di prova, soddisfi tutti i requisiti in materia di efficienza energetica, resistenza meccanica, shock termico, sicurez-za e conformità alle direttive europee vigenti.Si riportano di seguito le principali norme per la verifica dei moduli fotovoltaici:• IEC 61215 “Moduli fotovoltaici (FV) in silicio cristallino

per applicazioni terrestri - Qualifica del progetto e omo-logazione del tipo”• IEC 61646 “Moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri - Qualificazione del progetto e approvazione di tipo”• IEC 62108 “Moduli e sistemi fotovoltaici a concentra-zione (CPV) - Qualifica di progetto e approvazione di tipo”• IEC 61730-1 “Qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) Parte 1: Prescrizioni per la co-struzione”• IEC 61730-2 “Qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) Parte 2: Prescrizioni per le prove”• UL 1703 “Flat-Plate photovoltaic modules and panels for USA and Canada”• IEC 61701 “Prova di corrosione da nebbia salina dei moduli fotovoltaici (FV)”• IEC 60904-1 “Dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche fotovoltaiche corrente-tensione”• IEC 61345 “Prova all’UV dei moduli fotovoltaici (FV)”• IEC 61829 “Schiere di moduli fotovoltaici (FV) in sili-cio cristallino. Misura sul campo delle caratteristiche I-V”.

I temi su cui diventa dunque prioritario agire riguardano l’assenza di definizioni, la diversità tra le procedure di prova dei sistemi fotovoltaici e solari termici e la certifica-zione di collettori PVT. Le prove che vengono effettuate sugli impianti ibridi, al momento tengono separate le componenti termiche da quelle fotovoltaiche le quali, di fatto, vengono qualificate separatamente. Si ricorre dunque sia alle norme CEI di cui sono stati presentati i riferimenti, sia alle norme UNI EN.

I lavori normativi dell’ISO/TC 180L’ISO/TC 180 sta attualmente lavorando ai seguenti documenti tecnici:• ISO/NP 9488-rev “Solar energy - Vocabulary”.• ISO/AWI 22975-1 “Solar Energy – Collector com-ponents and materials - Part 1: Evacuated tube durabi-lity and performance”.• ISO/AWI 22975-2 “Solar Energy – Collector com-ponents and materials - Part 2: Heat-pipe for evacua-ted tubes – Durability and performance”.

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29IL CTI INFORMA Dossier CTI

• ISO/DIS 22975-3 “Solar Energy - Collector com-ponents and materials - Part 3: Absorber surface durability”.• ISO/FDIS 9806 “Solar energy - Solar thermal col-lectors - Test methods”.

L’Italia è tra i paesi partecipanti ai lavori normativi.

Il solar keymark Il marchio di certificazione KEYMARK è un marchio volontario, sviluppato dal CEN e dal CENELEC - entrambi organismi di normazione europei, uno in ambito generico, l’altro nel solo ambito elettrico - ed è a sua volta lo sviluppo di un precedente marchio europeo, il CENCER. L’obiettivo da parte degli or-ganismi promotori è stato ed è quello di poter dare alle aziende europee un sistema certificativo uguale in tutta Europa, che possa superare le frontiere tec-niche/commerciali ancora esistenti tra i vari paesi dell’Unione Europea, evitando la duplicazione delle certificazioni. Inoltre, per gli utilizzatori europei, il messaggio chiaro e semplice del KeyMark è che il prodotto è conforme alla norma europea specifica. In pratica, il KeyMark vuole essere per le certificazioni non regolamentate da direttive o regolamenti euro-pei, quello che per gli schemi cogenti è la marcatura CE. Specifico per i prodotti del solare termico è il Solar KeyMark, risultato di uno schema di certificazione volontario, supportato dall’ESTIF-European Solar Thermal Industry Federation, costruito a fronte delle norme di riferimento EN 12975-1/2 e EN 12976-1/2, applicato ai collettori solari e ai sistemi di cap-tazione e di accumulo dell’energia solare costruiti per la vendita in kit. A ulteriore conferma della superiorità del Solar Key-Mark, questo è stato scelto da diversi paesi, tra cui l’Italia, come riferimento tecnico per gli incentivi erogati dai singoli stati agli utilizzatori dei prodotti legati al termico solare.L’ICIM SpA è il primo organismo di certificazione in Italia ad avere la qualifica Solar KeyMark per i pro-dotti del termico solare. È uno dei pochi enti a livello mondiale riconosciuto all’interno dell’accordo IECEE

per il rilascio del certificato CB per moduli fotovoltai-ci. In virtù di questo, è anche accreditato al rilascio dei certificati di Factory Inspection, previsti dal IV Conto Energia.

L’evoluzione del Solar KeyMarkSono sostanzialmente due gli scenari futuri, che pos-sono anche essere visti come integrati fra loro. Nel primo scenario, gli organismi promotori CEN e CE-NELEC trasferiscono in outsourcing la sola gestione operativa del KeyMark secondo tre possibili modelli: di trasferimento a un’organizzazione esterna; a più organizzazioni settoriali; a un’organizzazione che coordini diverse organizzazioni. In questo modo, i regolamenti e il monitoraggio del marchio rimarreb-bero saldamente in mano al CEN, evitando derive non conformi alle basi e ai principi del KeyMark: al CEN verrebbe così tolta tutta la parte gestionale che, istituzionalmente, non è di sua competenza e che occupa risorse che potrebbero, invece, operare nel rafforzamento dell’immagine del KeyMark in Europa. Questo processo sta, in realtà, già attuan-dosi e nelle prossime tappe, a ottobre e novembre di quest’anno, verrà presa una decisione definitiva da parte dei Board del CEN (quello degli Organismi di normazione nazionali e quello amministrativo). Se ci sarà una fumata bianca, entro la prima metà del 2014 il CEN darà seguito operativo al trasferimento in outsourcing. Nel secondo scenario, che come detto può per-fettamente integrarsi con il primo, il KeyMark si trasformerà in un Global Mark, abbracciando non solo l’Europa ma tutti i paesi del mondo che vogliano aderire. Questo, più che uno scenario, è una visione, che ha, però, delle basi concrete. Infatti, già da tem-po ci sono delle “task force” che stanno operando per unificare le norme e, di conseguenza, le certifi-cazioni. Ad esempio nel termico solare, il Solar Key-Mark potrebbe evolvere nel marchio globale Qmark; esiste, infatti, già da un paio d’anni, una task force dedicata che ha avuto mandato di continuare per altri due anni con l’obbiettivo di giungere a uno schema unico di certificazione.Il KeyMark e, nello specifico, il Solar KeyMark sta

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Dossier CTI30

quindi evolvendosi rapidamente per collocarsi me-glio nel mercato del futuro, sempre più globale e attento alla qualità dei prodotti, così da poter rispon-dere alle esigenze future dei fabbricanti. L’ultimo regolamento relativo al KeyMark per prodotti solari termici risale al 28 Novembre 2014 ed è disponibile al seguente link, maggiori dettagli sul so-larkey mark sono invece disponibili sul sito specifico.

I LAVORI NAZIONALI

Giovanni Murano - [email protected] Sabatelli - ENEA

La revisione della UNI 9711La commissione tecnica 901 “Energia solare” è at-tualmente impegnata nella revisione della norma UNI 9711:1991 “Impianti termici utilizzanti energia sola-re. Dati per offerta, ordinazione e collaudo”. Il progetto di norma è indirizzato a tutti coloro che sono coinvolti nei processi di ordinazione, acquisto, realizzazione e collaudo di impianti solari termici (anche in configurazione ibrida) per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti e la produzione di calo-re di processo. La norma ha come scopo la classifi-cazione, la definizione dei requisiti essenziali e delle regole per la costruzione, nonché le modalità da osservare per la richiesta dell’offerta, l’elaborazione del progetto-offerta e l’esecuzione del collaudo degli impianti solari termici di grandi dimensioni assembla-ti su specifica, denominati anche “Large Custom Built Systems” dalla norma UNI EN 12977-1. Il documen-to fornisce indicazioni circa:• i criteri informativi sulla corretta esecuzione e sulla sicurezza;• le informazioni che devono essere contenute nella richiesta di progetto–offerta;• le informazioni che devono essere contenute nella presentazione del progetto–offerta;• la determinazione delle grandezze che devono essere misurate all’atto del collaudo e delle relative tolleranze;

• le modalità che devono essere seguite per la misu-ra delle grandezze stesse;• i requisiti e delle modalità di impiego degli stru-menti da adoperare nelle misure;

I lavori sono già stati avviati e si prevede la conclu-sione delle attività entro l’anno corrente.

Un progetto di norma sulla qualificazione degli installatori di collettori solari termiciLa CT 901 ha dato avvio alla redazione di un do-cumento normativo che identificherà competenze, abilità e capacità che i diversi operatori, coinvolti nel processo di installazione di pannelli solari ter-mici, sono chiamati ad attuare al fine di ottenere un intervento ottimale sotto il profilo delle prestazioni energetico e ambientali. La Commissione tecnica, nelle prossime riunioni, dovrà quindi decidere quale sarà la figura specifica da normare nel settore.Norme analoghe relative alla qualificazione degli installatori sono in corso di sviluppo da parte di altre Commissioni Tecniche CTI, alcuni esempi riguardano ad esempio l’installazione di pompe di calore (che prevede quattro figure/professioni rilevanti nel pro-cesso di qualificazione ovvero il direttore dei lavori, il responsabile tecnico, il perforatore e l’installatore), l’installazione di impianti a biomassa relativa agli apparecchi con potenza inferiore a 500 kW e l’in-stallazione di cappotti termici (ETICS) negli edifici.

Gruppo Consultivo “Conto Termico”Il decreto 28.12.2012 “Incentivazione della produ-zione di energia termica da fonti rinnovabili ed in-terventi di efficienza energetica di piccole dimensio-ni”, noto anche come Conto energia termico – CET, attua le disposizioni del D.Lgs. 3 marzo 2011 n.28, che prevede incentivi alla produzione di energia termica da rinnovabili e agli interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. La Commissione tecnica 901 ha analizzato tale decreto definendo una serie di problematiche applicative e proponen-do modifiche e integrazioni al testo.In particolare la Commissione Tecnica si è concen-trata sui seguenti punti:

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31IL CTI INFORMA Dossier CTI

• modulazione dell’incentivo in euro/kWh in rela-zione a differenti taglie di impianto (superficie lor-da), con una suddivisione in fasce corrispondenti a quelle già indicate da GSE; • definizione di una soglia minima di producibili-tà, per diverse tipologie di collettori solari termici (collettori piani, a tubi evacuati, a concentrazione), per l’accesso all’incentivo che escluda i collettori di qualità eccessivamente scarsa; • mostrare un raffronto con l’incentivo attuale che evidenzi che il range di variabilità dell’incentivo pro-posto col nuovo sistema sia compatibile, in termini di euro/m², con l’incentivo attuale e che l’incentivo totale si attesti comunque a valori intorno al 40% dell’investimento iniziale, tenendo conto dei prezzi di mercato dei prodotti commercializzati in Italia.Da una analisi preliminare di dati relativi ad alcuni collettori (20 modelli), che possono essere conside-rati rappresentativi dei prodotti commercializzati in Italia, è stato possibile valutare delle soglie minime ragionevoli di producibilità per l’accesso all’incen-tivo. Nella valutazione di tali soglie minime, si è tenuto anche in conto che le curve limite imposte dall’at-tuale decreto corrispondo a producibilità (riferite al sito di Wuerzburg e per una temperatura media di funzionamento di 50°C) di circa 230 kWh a m² di area di apertura per i collettori piani e di circa 440 kWh a m² di area di apertura per collettori a tubi evacuati.Per i collettori a concentrazione invece, si è pro-posta una soglia minima riferita al sito di Atene in quanto i livelli di DNI a Wuerzburg sono molto bas-si e tali da determinare una eccessiva sottostima del-la producibilità reale. A riprova di quanto detto, per un concentratore parabolico lineare di efficienza pari alla curva limite, le producibilità a Wuerzburg e Atene sarebbero rispettivamente pari a: 310 kWh a m² di area di apertura e 560 kWh a m² di area di apertura.Poiché l’area di riferimento scelta per le valutazioni di producibilità energetica è l’area lorda, le soglie minime corrispondenti alle attuali curve limite devo-no tener conto di tale aspetto in considerazione del

fatto che:• Per i collettori piani si può stimare che l’area lorda è in media l’8% in più di quella di apertura.• Per i collettori a tubi evacuati tale stima porta ad un valore dell’area lorda che in media è il 15% in più di quella di apertura.• Per i collettori a concentrazione invece la differen-za percentuale tra area lorda e area di apertura è estremamente variabile in relazione al tipo di siste-ma. Infatti tale differenza è dell’ordine del 10-15% per sistemi parabolici lineari e può arrivare a valori del 40-50% per sistemi Linear-Fresnel (a causa degli spazi vuoti tra le file di specchi primari).

Inoltre è stata introdotta una matrice che diversifica l’incentivo oltre che alla tipologia di intervento an-che in base alla taglia di impianto.Per quanto riguarda la riduzione percentuale dell’in-centivo al crescere della taglia, sono state utilizzate le stesse riduzioni percentuali formulate dal GSE nel-la sua bozza di modifica del decreto che prevedono una riduzione percentuale progressiva fino ad una quota massima pari a circa il 40% in meno rispetto al valore iniziale.Infine ai fini di un raffronto rispetto agli incentivi attuali si è proceduto a valutare l’incentivo totale, espresso in euro/m², per tre tipologie di collettori, diversificati per producibilità specifica.Ai fini del confronto si riportano sotto le modalità con le quali il metodo proposto dal sottogruppo solare termico, basato sulla producibilità energetica, viene ricondotto ad una formulazione equivalente in cui l’incentivo è espresso in euro/m².In particolare, nella formulazione proposta per il calcolo dell’incentivo annuo, si ha:

Iatot = (ci × Qu) × Sl

dove:- Iatot è l’incentivo annuo in euro- ci è il coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta, espresso in euro/kWh- Sl è la superficie solare lorda dell’impianto, espres-sa in m², ed ottenuta moltiplicando il numero na di moduli che compone il campo solare per l’area lor-da AG del singolo modulo

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Dossier CTI32

- Qu è l’energia termica prodotta per unità di superfi-cie lorda, espressa in kWh/m²

Ne consegue che il prodotto ci (euro/kWh) × Qu (kWh/m2)

esprime l’incentivo in euro/m² con la precisazione che tale incentivo, così calcolato, non è costante ma varia linearmente con la producibilità specifica del collettore, riconoscendo quindi un incentivo crescen-te in funzione della qualità del prodotto.Ciò premesso, la Tabella 1 riporta le tre tipologie di collettori considerate che sono state scelte come rappresentative di tre livelli di qualità (base, medio, top) di prodotti presenti sul mercato italiano.I dati di producibilità per modulo, riferiti al sito di Wuerzburg, sono stati desunti dalle relative certifica-zioni Solar Keymark.Relativamente al caso di impianti solari termici per produzione di A.C.S., ne deriva un incentivo totale

equivalente (dato dal prodotto dell’incentivo annuo per il numero di anni di incentivazione) in euro/m² come riportato nella tabella 12.Da cui si evidenzia un incentivo che premia in ma-niera differenziata i prodotti in base sia alla qualità, espressa in termini di producibilità a m² di superficie lorda, che al reale investimento.Nella Tabella 12, ai fini di un confronto, è riportato anche l’incentivo previsto nell’attuale decreto che è unico per tutte le tipologie di collettori.La Tabella 13 mostra invece una ipotesi di ripartizio-ne dei costi di investimento medi a m² di superficie lorda al variare sia della taglia di impianto che del-la qualità del prodotto installato.Sulla base di tale ipotesi la frazione di costo incen-tivata si attesterebbe su una percentuale pressoché costante del 40%.Situazione ben diversa da quella attuale che, utiliz-zando un incentivo costante, premia maggiormente

Modello Prodotto Area apertura m²

Area lorda m²

Producibilità (Wuerz, - 50°) kWh/modulo

Producibilità (Area apertura) kWh/m²

Producibilità (Area lorda)kWh/m²

BASE Ferroli - VMF2,0 1,89 1,97 856 453 435

MEDIO Sonnenkraft - GK5-HP 4,64 5,04 2694 581 535

TOP Kloben - Sky CPC 58 3,23 2,84 2082 733 644

Superficie del campo solare (m²) Tipo collettore

Incentivo TOTALE Ci (€/m²) Incentivo totale con l’attuale decreto (€/m²)

BASE MEDIO TOP

≤ 12 304 375 451 340

12-50 278 342 412 340

50 - 200 239 294 354 275

200 - 500 217 268 322 275

> 500 174 214 258 275

TABELLA 11 - Tre tipologie di collettori scelte come rappresentative di tre livelli di qualitàTABELLA 12 - Impianti solari termici per produzione di A.C.S.

Superficie del campo solare (m²)

Investimento specifico (€/m²)

Tipo collettore BASE copertura MEDIO copertura TOP copertura

≤ 12 750 40,6% 950 39,4% 1150 39,2%

12-50 650 42,8% 850 40,3% 1050 39,3%

50 - 200 600 39,8% 750 39,2% 900 39,4%

200 - 500 550 39,5% 685 39,1% 820 39,3%

> 500 450 38,6% 575 37,2% 700 36,8%

TABELLA 13 - Investimento specifico - Impianto solo produzione A.C.S.

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33IL CTI INFORMA Dossier CTI

i collettori di minore qualità e quindi meno costosi.Il gruppo consultivo ha inoltre proposto semplifica-zione procedurali e relative al PORTALTERMICO. La

proposta CTI elaborata dal Gruppo Consultivo “Con-to Termico” e inviata al GSE in data 14/04/2015 è disponibile per tutti gli associati al seguente link.

Collettori piani Collettori a tubi evacuati Collettori a concentrazione Sistemi Factory-made

Ammissibilità all’incentivo

Soglia minima di produ-cibilità

210 kWh/m² lordo 380 kWh/m² lordo 420 kWh/m² lordo 400 kWh/m² di area di apertura

Sito di riferimento Wuerzburg Wuerzburg Atene Wuerzburg

Temperatura media di funzionamento

50°C 50°C 50°C N.A.

Certificazione Solar Keymark Solar Keymark Solar Keymark (ove applicabile) Attestazione ENEA (negli altri casi)

Solar Keymark relativo al sistema

Valutazione della producibilità energetica

Sito di riferimento Wuerzburg Wuerzburg Atene Wuerzburg

Temperatura media di funzionamento

In base all’applicazione a cui è destinato il calore prodotto N.A.

Produzione di A.C.S.50°C

Nota: Per i sistemi fac-toty-made si considerano le condizioni standard previste dalla EN12976

Produzione combinata di A.C.S e riscaldamento ambiente

Solar cooling a bassa temperatura75°C

Produzione di calore di processo a bassa temperatura

Solar cooling a media temperatura150°C

Produzione di calore di processo a media temperatura

Superficie di riferimento Area lorda AG

Produzione annua specifica in kWh/m²

Qu=Qcol/AG dove:Qcol = produzione del singo-lo modulo in kWh, desunta da certificato SKM

Qu=Qcol/AG dove:Qcol = produzione del singo-lo modulo in kWh, desunta da certificato SKM

Qu=Qcol/AG dove:Qcol = produzione del singolo modulo in kWh, desunta da certificato SKM (ove applicabile) o da attestazione ENEA (negli altri casi)

Qu=QL/(3,6×AG) dove: QL = produzione del singolo modulo in MJ, desunta dal Test Report secondo EN12976

Calcolo dell’incentivo

Superficie solare lorda del campo solare in m²

Sl = na × AG dove na = numero di moduli che compongono il campo solare

Incentivo annuoin €, variabile in relazione alla taglia di impianto

Ia tot=(ci × Qu) × Sl

Tipologia intervento ci in €/kWh in funzione di Sl

< 12 12< Sl <50 50< Sl <200 200< Sl <500 > 500

Produzione A.C.S. 0,35 0,32 0,11 0,10 0,08

Produzione A.C.S. e riscalda-mento ambiente o calore di processo a bassa temperatura

0,38 0,35 0,12 0,11 0,09

Solar cooling a bassa temperatura

0,45 0,41 0,14 0,13 0,11

Sistemi a concentrazione 0,40 0,37 0,13 0,12 0,10

Sistemi a concentrazione con solar cooling a media temperatura

0,48 0,44 0,15 0,14 0,12

TABELLA 14 - Schema riassuntivo del metodo di incentivazione proposto