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N OV EM B RE 2 01 8 Vr CTG news Notizie ed informazioni a cura del Comitato Provinciale CTG Verona Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno e per molti gruppi sarà il tempo di confrontarsi per fare un bilancio di quanto fatto e per programmare le iniziative future. Attraverso questo articolo vorrei condividere con voi un simpatico approccio utile sia nel gruppo ma anche per ognuno di noi, si tratta della cosiddetta “tecnica dei sei cappelli per pensare”. Edward de Bono, esperto di creatività e problem solving, ha inventato questo efficace sistema che ci invita ad interpretare sei ruoli diversi guardando le cose da sei diversi punti di vista (i famosi cappelli colorati). Il trucco è semplice ma molto potente: quando si cambia cappello, si interpreta un ruolo e si ragiona in modo diverso. Ci si mette nella condizione di superare il modo di pensare standard, recitando una parte che non è famigliare e che ci permette di capire meglio gli aspetti inesplorati del problema. Il nostro cervello è piuttosto pigro, non ama cambiare e tende a irrigidirsi negli schemi mentali che usa da sempre. La tecnica segue delle regole precise e ad ognuno dei sei cappelli è assegnato un colore in modo da rendere più chiara la sua funzione. Indossando un cappello alla volta si separano gli elementi che tendono a sovrapporsi in un processo decisionale o creativo. Quali sono i sei cappelli da indossare? Il cappello bianco: la neutralità. E’ il cappello obiettivo e imparziale. Quando lo si indossa, non si interpreta un fatto e non si esprime un’opinione. Il cappello rosso: le emozioni. Il rosso è il colore delle passioni. Ogni nostra scelta è influenzata dalle sensazioni e dai sentimenti che proviamo. Le emozioni ci spingono verso un obiettivo e ci allontanano da un pericolo, e vanno rispettate. Però, è bene tenerle separate dai fatti per non indebolire l’efficacia del nostro pensiero. Il cappello nero: il negativo. Chi si mette il cappello nero mette in luce tutto quello che non funziona, o che potrebbe non funzionare in futuro.Errori, rischi, punti deboli. Usare il cappello nero è diverso dal pessimismo nero. Il cappello giallo: il positivo. Se con il cappello nero si sono raccolte le valutazioni negative, con questo si cambia campo e ci si sposta su tutti i benefici e i vantaggi di un’idea. Il cappello verde: la creatività. Il verde è il colore della fertilità ed è con questo cappello che si fa crescere un’idea, andando oltre ciò che è ovvio e già consolidato. E’ un salto in avanti, o meglio un salto di lato. Se con i cappelli neri e gialli si sono espressi dei giudizi sull’esistente, si cambia marcia e ci si sposta verso il nuovo. Si esce dagli schemi a caccia di alternative. Il cappello blu: il controllo. Il pensiero, per essere efficace, ha bisogno di essere organizzato. Il ruolo del cappello blu è quello di rendere più produttivo e focalizzato l’intero processo. E’ abbastanza comune demolire o elogiare a priori un’idea. Cambiare cappello spinge a cambiare punto di vista, rendendoci più consapevoli dello stile di pensiero e portandoci verso territori nuovi. Pronti ad indossare i cappelli? Il presidente provinciale Fabio Salandini PS. Vuoi saperne di più? “Sei cappelli per pensare” di De Bono Edward

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Vr CTG news Notizie ed informazioni a cura del Comitato Provinciale CTG Verona

Cistiamoavvicinandoallafinedell’annoepermoltigruppisaràiltempodiconfrontarsiperfareunbilanciodiquantofatto e per programmare le iniziative future. Attraverso questo articolo vorrei condividere con voi un simpaticoapproccio utile sianel gruppoma ancheper ognuno di noi, si tratta della cosiddetta “tecnica dei sei cappelli perpensare”.EdwarddeBono,espertodicreativitàeproblemsolving,hainventatoquestoefficacesistemacheciinvitaadinterpretareseiruolidiversiguardandolecosedaseidiversipuntidivista(ifamosicappellicolorati). Iltruccoèsemplicemamoltopotente:quando si cambia cappello,si interpreta un ruolo e si ragiona inmodo diverso.Ci simettenella condizionedisuperare ilmododipensare standard, recitandounaparte chenonè famigliaree che cipermettedicapiremegliogliaspettiinesploratidelproblema.Ilnostrocervelloèpiuttostopigro,nonamacambiareetendeairrigidirsineglischemimentalicheusadasempre.Latecnicaseguedelleregolepreciseeadognunodeiseicappelli è assegnato un colore inmodo da rendere più chiara la sua funzione. Indossando un cappello alla voltasiseparanoglielementichetendonoasovrapporsiinunprocessodecisionaleocreativo.Qualisonoiseicappellidaindossare?Ilcappellobianco:laneutralità.E’ilcappelloobiettivoeimparziale.Quandolosiindossa,nonsiinterpretaunfattoenonsiesprimeun’opinione. Il cappello rosso: le emozioni. Il rossoè ilcoloredellepassioni.Ogninostrasceltaèinfluenzata dalle sensazioni e dai sentimenti che proviamo. Le emozioni ci spingono verso un obiettivo e ciallontananodaunpericolo,e vannorispettate.Però,èbene tenerleseparatedai fattipernon indebolire l’efficaciadelnostropensiero. Il cappello nero: il negativo.Chi simette il cappelloneromette in luce tuttoquello chenonfunziona,o che potrebbe non funzionare in futuro.Errori, rischi, puntideboli.Usare il cappello neroèdiversodalpessimismonero. Il cappellogiallo: il positivo.Secon ilcappellonerosi sonoraccolte le valutazioninegative,conquestosicambiacampoecisispostasututtiibeneficieivantaggidiun’idea.Ilcappelloverde:lacreatività.Ilverdeè il colore della fertilità ed è con questo cappello che si fa crescere un’idea,andando oltre ciò che è ovvioe giàconsolidato.E’un salto inavanti,omeglioun saltodi lato. Secon i cappellineriegiallisi sonoespressideigiudizisull’esistente,sicambiamarciaecisispostaverso ilnuovo.Siescedaglischemiacacciadialternative. Il cappelloblu:ilcontrollo.Ilpensiero,peressereefficace,habisognodiessereorganizzato.Ilruolodelcappellobluèquellodirenderepiùproduttivoefocalizzatol’interoprocesso.E’ abbastanza comune demolire o elogiare a priori un’idea. Cambiare cappello spinge a cambiare punto di vista,rendendocipiùconsapevolidellostiledipensieroeportandociversoterritorinuovi.Prontiadindossareicappelli?

Ilpresidenteprovinciale

FabioSalandiniPS.Vuoisapernedipiù?“Seicappelliperpensare”diDeBonoEdward

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UNAMEMORIAGRATAERESPONSABILIZZANTE

Nei primi giorni di Novembre, proprio mentre celebravamo lamemoriadeinostridefuntihoavutomododipartecipareai lavoridella Piazza CTG, a Castelletto di Brenzone, sul temadell’Animazione Culturale Ambientale. In quella occasione, donGionatan de Marco, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale delTempoliberoTurismoeSportdellaCEI,hapresentatolelineeguidadeldocumentoBellezzaeSperanzapertuttirelativoadunprogettodivalorizzazione inretedelpatrimonioculturaledellaChiesa,nellaprospettivadiunanuovaevangelizzazione.Vorreiriprenderealcunipassaggi iniziali di questo testo che mi hanno colpito e che ho

collegatoconlacommemorazionedicolorochecihannoprecedutonelsegnodellafede,eoradormonoilsonnodellapace…anchenelCTG!Nell’introduzionediquestodocumentosiafferma:“NelProgettoBellezzaeSperanzaperTutti con iParchioRetiCulturaliEcclesiali, che consegniamo alle Chiese locali, vediamo una sfida da cogliere per fare delle nostre Comunità cristiane deilaboratoridivitabuonaedisperanzaconcretaattraversolaricercael’esplorazionedeiterritori,l’ascoltoeladivulgazione,lascopertadibuoneprassidanarrareetrasferire,dicontenuticheintegrinoeamplinoilmessaggioevangelico,versoesigenzecontemporaneecuidarerispostaeversoscenarifuturiancoradadisegnare”.VorreisolotestimoniarechedavverodobbiamoringraziarenonsoloilSignoremaancheinostri“padrinellafede”(anchedelC.T.G.!)per quanta bellezza cihannodonato, una bellezza di cuinoioggipossiamo avvalersi come risorsaper l’annunciodellavitabuonaebelladelvangelo.L’attenzione,lapassione,lacuradeinostrisocidefuntisonomotivodisanoorgoglioeanchediresponsabilità.Essiinfattihannooffertotempoedenergieperlavalorizzazionediquestopatrimonioambientaleeculturale (sempre piùminacciato dalle ingiurie del tempo e degli uomini!). Noi oggi siamo chiamati non solo a custodireun’ereditàma anche a coltivare un’identità, a partire dalla loro testimonianza e dal loro contributo di “buone prassi danarrareetrasferire”,senzanostalgie,anzi,conlacreativitàedilcoraggiodichisarinnovare,comedichiarapapaFrancescoinEvangeliiGaudium27: “Sognounasceltamissionaria capacedi trasformareogni cosa,perché leconsuetudini,gli stili, gliorari,illinguaggioeognistrutturaecclesialediventinouncanaleadeguatoperl’evangelizzazionedelmondoattuale,piùcheperl’autopreservazione.Lariformadellestrutture,esigelaconversionepastorale…”…epoiaggiungealnumero33“Lapastoraleinchiavemissionariaesigediabbandonareilcomodocriteriopastoraledel“sièfattosemprecosì”.Invitotuttiadessereaudaciecreativiinquestocompitodiripensaregliobiettivi,lestrutture,lostileeimetodievangelizzatoridellepropriecomunità”.Ecco che allora, segnati e sorretti dalla storia passata costruita dainostri cari socidefunti, cidisponiamo adaffrontare ilpresenteguardandopositivamentealfuturo…ancheperilnostroservizioassociativo!PerquestoèbellocheneltitolodeldocumentodellaCEI simenzioni la “speranza”.Riportoancoraun’altra citazione, quelladelnumero1: “Gioisce laMadreChiesapertuttalaBellezzachenelcorsodeltempoportanelgremboesi falaboratoriodove ilnostrosguardodimembravivesiallenaariconoscereecontemplarelaBellezzadicuiciscopriamocustodi,nongelosimaresponsabilinellamissione.El’ospite, che bussa alla porta della comunità cristiana, diventa sacro tanto che alcuni senza saperlo hanno ospitato degliangeli.Èquestaconsapevolezzachecispingeadaprirelaporta–questavoltanonsolodelcuore–perospitaregliuominieledonne di oggi che nelle loro estenuanti corse trafelate cercano un luogo dove fare esperienza di una Bellezza non soloestetica,macheprendeanimaanchenellerelazionienelleesperienze,capacididonarepossibilirispostealletantedomandechealberganoda semprenelcuorediognuno.Domandedi senso,a cui sipuòcercaredidareunarisposta solopartendodall’esperienzadello stupore. Solo lo stupore, infatti,puòaprire la stradaaldesiderio. Solo il desiderio,poi,puòportareasceltecompromettentidivitapiena.Sololesceltecompromettentisullepaginerealidelmondo,infine,possonofargustarelagioiaveradell’essereumaniecristiani!”Mi pare che sia questo un bell’augurio che possiamo rivolgerci reciprocamente in questi giorni di Novembre, per aprirenuoveprospettive“volendocostruirepiazzediincontroeoffrirelacompagniadellacuraedellafraternità,nelclimagioiosodellafesta”.RicordandoalloraivoltideinostriamicidelCTGchecihannolasciatoedoravivononelSignore,impegniamociavalorizzaretutte le nostre iniziative che abbiamo in programma e quelle che potremo realizzare in futuro, perché ciascuna di essecostituisca una possibilità non tanto di “fare delle cose”, ma soprattutto di incontrare delle persone, volti nuovi,accorgendocidiquantagentestapercorrendolenostrestessestradeedisponendociacondividereconloromomentirespirodiriposoedipacechesonounsegnoedunaprofeziadelRegnodiDio.

d.Antonio

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CariamicideELVISSINELlafinedell’annoèvicina.Abbiamoquindidecisodiprogrammarepervenerdì14dicembreunacenanellaqualestareinsiemeerinnovarelatesseraCTG.AbbiamoinoltreprogrammatounosplendidoviaggioculturaletraAbruzzo,BasilicataePuglia,perlaprimavera.Leiscrizionisonoapertenonrischiaredirestaresenzaposto!!

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CAPRINO:LEORIGINIDELGARDA-BALDO…ELASUAFINE?NuovocorsoperanimatoriedinsegnantipropostodalCTGM.Baldo

IlCTGM.Baldoel’’ICSdiCaprinopropongonolaconoscenzadelterritoriodelGarda-Baldocondelleconferenzeedusciteperscoprirneleoriginigeologicheemorfologiche,ilpaesaggioel’identitàlocale.Iniziainfattimartedì4dicembreuncorsorivoltoadinsegnantimaancheaicittadiniedallepersoneinteressate,chesiterràdalle20alle22pressolaScuolaMediadiCaprinoconseilezionieconseivisiteedescursioniguidatenelterritorioperscoprireoriginigeologicheenaturalidelGarda-Baldo,letrasformazionipaesaggisticheedantropichedell’ultimosecolo(conesempitrattidaglistudiedallepubblicazionidiEugenioTurri) e gli scenari futuri, tra turismo di massa, cementificazione e tutela del territorio. Verranno fornite pubblicazioni ericerche sul territorio e sui valori che lo fondano. Un patrimonio ricchissimo che va conosciuto in modo da difenderlo evalorizzarlo, ed è quanto intende fare la scuola in collaborazione con gli esperti del CTG. Questi gli incontri: Martedì 4dicembrealleoriginidelGarda-Baldo:Comeènatoecomesièevolutoilterritorio;Sabato8dicembreEscursionesulMontedelle Erbe traanticlinalee sinclinale baldense con ritrovo ore 9al rif.Novezzina e rientro per le 13.Martedì 11 dicembreGeomorfologia: le forme principali e caratteristiche del territorio del Baldo-Garda. Sabato 15 dicembre Monte Cimo conritrovoore14.30aSpiazzi e rientroper le17.Martedì18dicembre:Teatro, commediaedramma. Il paesaggiodelGarda-BaldosecondoEugenioTurri;lostudiodelterritorioedellesuetrasformazioni.Sabato22dicembreBellezzaebruttezzadelpaesaggiocollinare,Escursionenell’entroterragardesanocon ritrovoalleore14.30allachiesadiAlbarèerientroper le18.Martedì8gennaiolaformazioneetrasformazionediidentitàculturalinelGarda-Baldonegliultimiduemilaanni.Domenica13gennaioAllascopertadeipaesaggidell’olivetotraPaieBrenzone,conritrovoore9aPaierientroore13.Martedì15gennaioIlsecoloXXeletrasformazionipaesaggisticheedidentitarieattuali.Atopiadiunterritorio?Sabato19gennaioEscursionedaAffialMoscal, conritrovoore14.30ad Incaffieritornoore18.Martedì22gennaio Identitàdiunterritorio:prodotti tipici,enogastronomiatipicabaldenseegardesana.Sabato26gennaioEscursionedaCaprinoaCeredelloconritrovoalleore14.30aCaprinoerientroperle17.30.Domenica27gennaioPranzotipicodelBaldo-Gardaconpiattitradizionali.Costoiscrizione:20€ più la tessera CTG, gratutio per Insegnanti dell’ICS di Caprino.Un attestato verrà consegnato ai partecipanti e a quantivorrannointraprendereunpercorsoperdiventareanimatoriculturaliedambientali. Informazionied iscrizionialcorsosonopossibilialCTGallo045/6260228,www.ctgbaldolessinia.org.

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GEMELLAGGIOCONSASSOMARCONIE’davariannicheilCTGM.BaldoègemellatoconilgruppoCTG-CSIdiSassoMarconi(BO)convisitereciprocheescambi.AfinenovembresaremoospitiaSassoMarconieBolognaconuninteressanteprogrammachevipresentiamo:

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CASA ALPINA DI VALDIPORRO

SiricordachepersoggiorniinautogestioneèdisponibilelaCasaAlpinadiValdiporro.Perinformazionieprenotazioni:[email protected](dallunedìalvenerdìdalle8.30alle12.30)

PerrimaneresempreaggiornatisulleiniziativedelCTGVeronaedeivarigruppivisitateilsitowww.ctgverona.itelapaginaFacebookCTGVerona.