panorama delleterapie modificantiildecorso(tmd) dellasm
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05/03/2018
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Roberto BergamaschiCentro di Ricerca Interdipartimentale per la Sclerosi Multipla (CRISM)
Istituto Neurologico Nazionale Mondino - Pavia
I nuovi orizzonti terapeutici della Sclerosi Multipla
1993… 1999 2000 2001 2002 2003 …
Beta-Interferone 1a (30 s.c.)
Beta-Interferone 1a (22 s.c.)
Beta-Interferone 1a (44 s.c.)
Glatiramer Acetato
Beta-Interferone 1b
Panorama delle terapie
modificanti il decorso (TMD) della SM
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Interferone β: meccanismi d’azione
�Riduzione della attivazione di cellule T
�Riduzione dei livelli di agenti pro-infiammatori (αTNF, γIFN, IL-2)
�Aumento dei livelli di agenti anti-infiammatori (citokine IL-4, IL-10)
�Riduzione dell’attraversamento della barriera emato-encefalica da parte delle cellule T
Interferone β: meccanismi d’azione
�Riduzione della attivazione di cellule T
�Riduzione dei livelli di agenti pro-infiammatori (αTNF, γIFN, IL-2)
�Aumento dei livelli di agenti anti-infiammatori (citokine IL-4, IL-10)
�Riduzione dell’attraversamento della barriera emato-encefalica da parte delle cellule T
IL-2IL-18
IFNgammaTNF
Sistema Nervoso Centrale
BEE
molecole d’adesione
VCAM, ICAM, E-Selectina
Th 1
Sangue periferico
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Glatiramer Acetato - Meccanismi d’azione
� Inibizione della reattività delle cellule che presentano l’antigene
� Shift da T-helper1 a T-helper2 (induzione di una sottopopolazione linfocitaria con proprietà “anti infiammatorie”)
� ⇑ citokine anti-inflammatorie (IL4, IL5, IL10)
� Produzione di fattori neurotrofici protettivi (BDNF)
Efficacia clinica
0 5 10 15 20 25 30 35 40
Beta-IFN 1a 44 mcg SC TIW(PRISMS, 1998)
Beta-IFN 1a 22 mcg SC TIW(PRISMS, 1998)
Beta-IFN 1a 30 mcg IM QW(Jacobs et al, 1996)
32%
33%
37%
% Riduzione ricadute (1 anno)
33% Beta-IFN 1b 250 mcg SC EOD(IFNB Study Group, 1993)
Glatiramer Ac. 20 mg SC ED(Johnson et al, 1995)
32%
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Reazioni locali
Flu-Like Syndrome
● Febbre, cefalea, malessere generale, mialgie
● Si verifica frequentemente (fino al 75% dei casi), specie dopo le prime somministrazioni
● Inizia 2-6 ore dall’iniezione
● Risoluzione della sintomatologia entro 24 ore
● Si riduce progressivamente con la prosecuzione della terapia
● Può contribuire all’abbandono precoce della terapia
0
5
10
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20
25
30
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I
quart
II
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III
quart
IV
quart
V
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VI
quart
VII
quart
VIII
quart
Leucopenia, anemia, piastrinopeniaIncremento transaminasiAutoanticorpi DNAAutoanticorpi tiroideOrmoni tiroidei
Interferoni
Glatiramer Acetato
Reazione sistemica post-iniettiva● È un effetto collaterale immediato
dopo l’iniezione e si verifica in circa il 10% dei pazienti (Johnson KP et al. Neurology 1995)
● Caratteristiche: ● Arrossamento del viso● Dolore toracico - Palpitazioni● Ansia● Dispnea - Senso di costrizione alla gola● Durata compresa tra 30 sec. e 30 minuti – non richiede alcun trattamento ed è autolimitante.
● Lipoatrofia: depressione localizzata della pelle determinata dalla perdita dei lipociti nel 10% - 45% dei pz.
•Comuni: dolore persistente, lieve eritema, indurimento del sottocute
Reazioni locali
Linfoadenopatia: 10% dei casi
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Riduzione del tasso di
ricadute: ∼ 30-40%Rarissimi eventi avversi
severi
SICUREZZAEFFICACIA
Interferoni, Glatiramer Acetato
1993 ⇒
Differenti meccanismi
d’azione
Differenti modalità di
somministrazione
2007 ⇒
Immunoterapie modificanti
il decorso
(Interferoni– Glatiramer Acetato)
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…2005 2011
Iniettabili
2006 2007 2008 2009
Glatiramer Acetato
Beta-IFN 1b
Beta-IFN 1a 30 i.m.
Beta-IFN 1a 22/44 s.c.
2010 2012
Natalizumab
Terapie Modificanti il Decorso (TMD) della SM
Fingolimod
Orale
Natalizumab - Tysabri®
�Inibitore selettivo di molecole di adesione:anticorpo monoclonale contro la alfa-4 integrina
�Riduce il passaggio delle cellule infiammatorie attraverso la BEE
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Placebo n=315
Natalizumab n=627
68%reduction
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
Annualized R
ela
pse
Rate
(95%
CI)
P<0.001
0.73
0.23
Years 0-2
Polman CH, et al. N Engl J Med. 2006;354:899-910
Natalizumab - Tysabri®
Placebo n=315Natalizumab n=627
92%reduction
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
1.6
Mea
n nu
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d+ le
sion
s (±
SE
) P<0.0011.2
0.23
Years 0-2
Polman CH, et al. N Engl J Med. 2006;354:899-910
Natalizumab vs. PL Numero di lesioni Gd+ in T1
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FTY720 (Fingolimod)� Agonista recettoriale della
sfingosina-1-fosfato (S1P) ⇒ internalizzazione di S1F
� I linfociti T e B richiedono l’attivazione di S1P per migrare dai linfonodi periferici al circolo sistemico
� Sequestro dei linfociti nei linfonodi
� Non effetti sulla induzione e sulla proliferazione linfocitaria, né sulla funzione di memoria
T cell FTY720-P
S1P receptor
2010 Feb 4;362(5):402-15.
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Sept. 22, 2010
FDA approves first oral drug to reduce MS relapses
The U.S. Food and Drug Administration has approved Gilenya capsules (fingolimod) to reduce relapses and delay disability progression in patients with relapsing forms of multiple sclerosis (MS).
Gilenya is the first oral drug that can slow the progression of disability and reduce the frequency and severity of symptoms in MS, offering patients an alternative to currently available injectable therapies.
Gilenya is the first in a new class of drugs that block some blood cells in lymph nodes, reducing their migration to the brain and spinal cord, which may help with reducing the severity of MS.
Natalizumab: effetti collaterali
Rischio infettivo: Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML)
� infezione causata da riattivazione di un’infezione latente del virus JC
� stratificazione del rischio di PML:
• Positività per anticorpi anti-JCV (ulteriore con Stratify: titolo Ab)
• Precedente uso di immunosoppressori
• Durata del trattamento con Natalizumab
Reazioni infusionali �23,1% in corso o entro un’ora da infusione
Reazioni allergiche� 4% di cui <1% anafilattiche
Rialzo enzimi epatici: monitoraggio primi mesi
al dicembre 2017
756 casi di PML
su > 200.000 trattati con
NTZ
Vs. Mortalità generale
40-50%
Mortalità in SMcon NTZ
20%
Durata media di terapia49 mesi
(3-136 dosi)
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Fingolimod
linfopenia / infezioni
• riduzione del 70% circa dei linfociti
• 0,5% circa linfopenia (< 200/mm2)
FREEDOMS
• bronchite/polmonite 10% (6%PL)
• 2 casi di herpes giudicati ‘seri’
TRANSFORMS
• 5,5% infezioni da herpes nel gruppo
1,25 mg
• 2 decessi (1,25 mg)
• Varicella disseminata
• Encefalite da HSV
FingolimodProfilo di sicurezza
• Bradicardia transitoria della frequenza cardiaca alla prima somministrazione di fingolimodBradicardia sintomatica lieve (sonnolenza e vertigini) in <1% dei pazienti, risolta in 24 ore senza intervento farmacologico
Fatal infections (herpes encephalitis primary disseminated varicella) in MS patients treated with FTY
Aug 29, 2013 - FDA is reporting a case of PML in a patient with MS taking fingolimod.
Al novembre 2017:
19 casi di PML su 225.000
trattati con fingolimod
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In Italia Natalizumab e Fingolimod sono indicati e rimborsabili:
- in seconda linea dopo un trattamento con terapia immunomodulante per almeno dodici mesi e non efficace
- in prima linea nelle forme più aggressive di SM-RR
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MONITORAGGIONatalizumab
Follow-up Clinico� Visita ogni mese
Follow-up ematologico(emocromo, quadro epatico)
� Esami ogni 3 mesiEsami ogni mese
THERAPY OF MULTIPLE SCLEROSIS WITH NATALIZUMAB:
RECOMMENDATIONS OF THE MULTIPLE SCLEROSIS STUDY
GROUP - ITALIAN NEUROLOGICAL SOCIETY
Follow-up RM� RM ogni 6 mesi� RM a ogni ricaduta
Valutazioni specialistiche(dermatologica, oftalmologica,
oncologica, epatologica) in singoli casi sulla base di
specifici sospetti clinici
Test STRATIFY (ab anti-JCV)
MONITORAGGIOSICUREZZAFingolimod
- bradicardia, aumento PA ⇒ monitoraggio ECG, frequenza, PA- rischio infettivo ⇒ VZV-ab, vaccinazione VZ- edema maculare ⇒ visita oculistica, OCT- aumento della resistenza aerea ⇒ spirometria- linfocitopenia, aumento transaminasi ⇒ esami ematici- lesioni precancerose cutanee ⇒ visita dermatologica
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Riduzione del tasso di
ricadute:∼ 50-70 %Eventi avversi severi: PML,
infezioni herpetiche,
problemi cardiaci
EFFICACIASICUREZZA
Natalizumab, Fingolimod, …
Nuovi e differenti
meccanismi d’azione
Molteplici modalità di
somministrazione
Personalizzazione
della terapia
2010⇒
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«Vecchie»
immunoterapie
NUOVE • MODALITA’ DI
SOMMINISTRAZIONE
• POSOLOGIE
Farmaci innovativi
Nuove immunoterapie
NUOVI • MECCANISMI D’AZIONE• VIE DI SOMMINISTRAZIONE
NUOVE • MODALITA’ DI
SOMMINISTRAZIONE
• POSOLOGIE
Farmaci innovativi
NUOVI • MECCANISMI D’AZIONE• VIE DI SOMMINISTRAZIONE
«Vecchie»
immunoterapie
Nuove immunoterapie
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Be
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FN
1a
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s.c
.
Terapie modificanti il decorso della SM
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
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30
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Peg-Inteferon beta-1a
La PEGilazione è il processo di legame covalente della catena polimerica
del Glicole PoliEtilenico (PEG) ad un'altra molecola (farmaco).
L'attacco del PEG ad un farmaco può «mascherarlo» al sistema immunitario
ospite (riducendone immunogenicità antigenica), e aumentarne le dimensioni
idrodinamiche, diminuendo la clearance renale e prolungandone l'emivita.
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da Khan et al., Ann Neurol. 2013
Glatiramer Acetate Low-frequency Administration (GALA)
efficacy
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An Open-label, Randomized, Multicenter Study to Assess
the Safety and Tolerability of Glatiramer Acetate 40 mg/1
mL Three-times Weekly Versus 20 mg/1 mL Daily in Patients
With Relapsing-remitting Multiple Sclerosis
Jerry S. Wolinsky; T. Erik Borresen; Dennis W. Dietrich; Beverly F. Gilder;
Daniel Wynn; Yulia Sidi; Abi Vainstein-Haras; Volker Knappertz; and Scott
Kolodny; on behalf of the GLACIER Study Group
Mult Scler Relat Disord 2015
70,4
35,3
0
20
40
60
80
100
Ad
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AE
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±S
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GA 20 mg qd
(n=101)
GA 40 mg tiw
(n=108)
RR = 0.50*
95% CI: 0.34–0.74
P=0.0006
RR = 0.50*
95% CI: 0.34–0.74
P=0.0006
50%
NUOVE • FREQUENZE DI
SOMMINISTRAZIONE
• POSOLOGIE
Farmaci innovativi
NUOVI • MECCANISMI D’AZIONE• VIE DI SOMMINISTRAZIONE
«Vecchie»
immunoterapie
Nuove immunoterapie
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s.c
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Terapie modificanti il decorso della SM1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
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Teriflunomide
• Metabolita attivo
della Leflunomide
già approvata per
il trattamento
della AR
• Inibitore della
sintesi della
pirimidina
• Attività
antiproliferativa
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Teriflunomide adverse events
controllo transaminasi ogni 15 gg
per i primi 6 mesi di terapia
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Teriflunomide: effetti collaterali e sicurezza
Leflunomide e teriflunomide sono teratogeni nell’animale
Teriflunomide:
Procedura di eliminazione accelerata
• Se necessario, l’eliminazione
accelerata di teriflunomide può
essere raggiunta con la
somministrazione orale di
colestiramina o carbone attivo
• Colestiramina 8 g or 4 g tid o
carbone attivo 50 g bid per 11
giorni possono accelerare
l’eliminazione di teriflunomide
• Le concentrazioni plasmatiche di
teriflunomide sono state ridotte
del >98%, 11 giorni dopo l’inizio
della procedura di eliminazione
Co
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µg
/mL
10
1
0.1
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13 14 16 20 24
Day
Activated charcoal 50 g bid (N≤30)
Prima somministrazione della procedura
Menguy-Vacheron. et al. Mult Scler 2011;17 (Suppl 10):S192.Poster 458
Cholestyramine 4 g tid (N≤16)
Cholestyramine 8 g tid (N≤14)
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DIMETILFUMARATO (BG-12)
• Regolazione dell’omeostasi autoimmune
• Riduzione della produzione di citochine
proinfiammatorie
• Riduzione dell’attivazione di macrofagi, microglia e
astrociti.
• Riduzione dell’infiltrazione di cellule immunitarie nel
SNC
• Shift dell’equilibrio Th1/Th2/Th17 verso un fenotipo
anti-infiammatorio
• Aumentata integrità BBB
• Aumenta la capacità antiossidante
• Protegge dallo stress ossidativo
• Aumenta la funzione mitocondriale
• Fornisce una potenziale protezione contro diversi
meccanismi neurodegenerativi
• Stress ossidativo
• Demielinizzazione
• Eccitotossicità
BG-12
Nrf2
Anti-
InflammatorioCitoprotezione
Nrf2=nuclear factor (erythroid-derived 2)-like 2 factor 2; NFκB=nuclear factor kappa-light-chain-enhancer of activated B cells;
CNS=central nervous system; Th=T-helper cell; BBB=blood-brain barrier; Ca++=calcium
BG-12 (dimethyl fumarate) DEFINE Study (Phase 3)
Relapse Rates
Pro
po
rtio
n w
ith
Re
lap
se i
n 2
Ye
ars
Placebo BG-12
240 mg BID
BG-12
240 mg TID
Placebo BG-12
240 mg BID
BG-12
240 mg TID
Annualized Relapse Rate
* *
**
Proportion of Patients with
Relapse over 2 Years
Primary Efficacy Endpoint*p<0.001
- 49%- 50%
AR
R
Gold et al.NEJM 2012
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Common AE (≥10%) in CONFIRM
AE, n (%) Placebo(n=363)
BG-12240 mg BID
(n=359)
BG-12240 mg TID
(n=344)GA
(n=351)
Subjects with any event 333 (92) 338 (94) 316 (92) 304 (87)
MS relapse 155 (43) 110 (31) 85 (25) 119 (34)
Flushing* 13 (4) 110 (31) 83 (24) 6 (2)
Nasopharyngitis 58 (16) 62 (17) 63 (18) 51 (15)
Headache 49 (13) 52 (14) 46 (13) 46 (13)
Diarrhea* 28 (8) 45 (13) 50 (15) 14 (4)
Urinary tract infection 42 (12) 52 (14) 41 (12) 46 (13)
Nausea* 29 (8) 40 (11) 51 (15) 15 (4)
Upper respiratory tract infection* 34 (9) 36 (10) 47 (14) 27 (8)
Back pain 33 (9) 35 (10) 36 (10) 32 (9)
Fatigue 33 (9) 37 (10) 33 (10) 30 (9)
Abdominal pain upper* 17 (5) 36 (10) 33 (10) 4 (1)
Proteinuria* 25 (7) 29 (8) 35 (10) 30 (9)
*Indicates ≥3% higher incidence in either BG-12 group vs placebo.
Flushing ed eventi gastrointestinali (GI)
• Nella maggior parte dei casi intensità lieve o moderata
• Incidenza di pazienti con flushing or sintomi GI severi era bassa (≤1%);
• Incidenza di interruzione del trattamento bassa (sintomi GI 3-6%; Flushing 1-
4%)
Note: DEFINE data shown; CONFIRM was similarGold R et al. N Engl J Med. 2012;367:1098-1107; Fox R et al. N Engl J Med. 2012;367:1087-1197.
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DEFINE: conte linfocitarie
0
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2.0
2.5
3.0
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(×
109 /
L)
BL 8 12 24 36 48 60 72 84 964
LLN
n=407 (baseline) to 245 (week 96)
n=410 (baseline) to 271 (week 96)
n=416 (baseline) to 268 (week 96)
Note: LLN is lower limit in standard unit; if multiple values were given for LLN of any parameter, the highest LLN is shown.DEFINE=Determination of the Efficacy and Safety of Oral Fumarate in Relapsing-Remitting MS; BID=twice daily; TID=3 times daily; LLN=lower limit of normal; BL=baseline; MS=multiple sclerosis.
Placebo
BG-12 240 mg BID
BG-12 240 mg TID
Visit (weeks)
Hematology Parameters: Mean Values over Time
PlaceboBG-12 240 mg BIDBG-12 240 mg TID
Dimetil fumarato: effetti collaterali e sicurezza
Al gennaio 2018:
5 casi di PML su 271.000
trattati con Dimetilfumarato
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50
Ab monoclonale umanizzato contro CD52 presente
ad alte concentrazioni sui linfociti B e T
Azione: citolisi delle cellule del sistema immunitario
Alemtuzumab
Altera il numero, le
percentuali e le proprietà
di alcuni sottogruppi di
linfociti
Aumenta la presenza di
linfociti T e B di memoria
Aumenta la presenza di
sottogruppi di cellule T
regolatorie
Variazioni qualitative osservate durante la ripopolazione delle sottopopolazioni linfocitarie2-4
1. Selectivity
BBCD52
TT CD52
Monocytes Macrophages
Neutrophils
Lymphocyte precursor
2. Depletion
CD52 BB
CD52TT
Lymphocyteprecursor
3. Repopulation
BBTT
T-cellprecursor
Pre/Pro B cellLymphocyte
precursor
Stem cell
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Coles A, on behalf of the CAMMS223 Study Group. AAN 2010; poster P06.172.
Frequenza di somministrazione di Alemtuzumab
2 cicli e.v. a distanza di 12 mesi
Posologia
I ciclo: 12 mg/die per 5 giorni consecutivi (dose totale di 60mg)
II ciclo: 12 mg/die per 3 giorni consecutivi (dose totale di36 mg)
ALEMTUZUMAB
Deplezione e ripopolazione linfocitaria
studio CAMMS223
• La deplezione è rapida e massivasu entrambe le popolazioni B e T
• I valori medi dei B tornano a quelli basali circa 6 mesi dopo la somministrazione di ciascun ciclo
• CD4+ e CD8+ T ripopolanolentamente dopo ogni ciclo, ma non raggiungono i livelli pre-ciclo
Coles A, on behalf of the CAMMS223 Study Group. AAN 2010; poster P06.172.
CD
4 (1
0E9/
L) R
esul
ts
0.00
0.14
0.28
0.42
0.56
0.70
0.84
0.98
0 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36Months on Study
CD4+ T cells
CD
19 (
10E
9/L)
Res
ults
0.000.050.100.15
0.250.300.350.40
0 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36Months on Study
CD19+ B cells
0.20
CAMMS223 MS Patients
Alemtuzumab 12 mg/dayAlemtuzumab 24 mg/day
Alemtuzumab 12 mg/day, 2 cycles onlyAlemtuzumab 24 mg/day, 2 cycles only
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• Reazioni infusionali: da rilascio di citochine, negli studi registrativi > 90 %
casi di grado lieve-moderato durante e/o fino a 24 ore, nel 3% reazioni gravi
da anafilassi
Alemtuzumab: sicurezza
Pre-medicazione • E.v. Metilprednisolone 500 mg/die in 250 cc F in 1 h ogni giorno per 5 gg
• Orale (paracetamolo 1000 mg + acyclovir 200 mg x2 + ranitidina 150 mg) ogni
giorno per 5 gg
• Reazioni infusionali: da rilascio di citochine, negli studi registrativi > 90 %
casi di grado lieve-moderato durante e/o fino a 24 ore, nel 3% reazioni gravi
da anafilassi
• Infezioni: 71% vs. 53% con IFN-1a. Severe 2.8% vs. 1.3% conIFN-1a
– tratto respiratorio (0.5%), HSV (0.2%), Listeria (0.2%)
• Disturbi autoimmunitari
– Porpora trombocitopenica autoimmune: circa 1%
– Disfunzioni tiroidee: circa 36 %
– Nefropatia: 0,3 %
Alemtuzumab: sicurezza
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LEMTRADA è indicato per i pazienti adulti con sclerosi multipla
recidivante-remittente (SMRR) con malattia attiva definita
clinicamente o attraverso le immagini di risonanza magnetica
LEMTRADA non è raccomandato nei pazienti con malattia
inattiva o in quelli stabili con la terapia corrente.
Alemtuzumab
Moiola L.
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Daclizumab• Humanized IgG1 monoclonal antibody to CD25 (IL2Rα)
– selective blockade of high-affinity receptor
• Mechanism of action involves T cells and innate immunity (↑regulatory CD56 bright NK cells, ↓ lymphoid tissue inducer cells)
Daclizumab: DECIDE Trial in RRMS
• Phase III study (n=1841; 144 wks)
• 150 mg daclizumab s.c. once monthly vs. 30 mcg IFN β-1a Q1W
Kappos L et al. N Engl J Med. 2015;373:1418-1428.
Dac IFN β-1a p
Annualized relapse rate
Relapse-free
0.216
73%
0.395
59%
<0.0001 (↓ 45%)
(↑41%)
3-mo disability progression 12% 14% 0.16 (↓ 16%)
New/newly enlarged T2 hyperint.
lesions at wk 964.3 9.45 <0.001 (↓ 54%)
• Daclizumab: ↓ 65% of new contrast lesions; ↓ 52% of new T1 lesions vs. IFN β-1a (P<0.0001)
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Daclizumab: DECIDE Trial in RRMS
• 150 mg daclizumab s.c. once monthly vs. 30 mcg IFN β-1a Q1W
• Incidence of AEs:
• similar in 2 arms
• serious AEs: increased in Dac-HYP)
- cutaneous (37% vs 19%; serious 2% vs <1%)
- infectious (65% vs 57%; serious 2% vs <1%)
- hepatic (ALT/AST >5x ULN: 6% vs 3%)
- Serious reactions, including autoimmune hepatitis, hepatitis and jaundice, have been observed in 1.7% of patients.
The patient was diagnosed with MS and began treatment with Daclizumab during
the same month.
The liver monitoring tests were performed in accordance with SmPC
recommendations and were within the normal range 6 days prior to receiving the
fourth/last dose of daclizumab. Twenty-five days after the last dose, the patient felt
ill and experienced nausea and vomiting. Two days later the patient became severely
jaundiced, and three days afterwards was diagnosed with acute liver failure. The
patient underwent a liver transplant the next day, and died approximately one week
later.
Notably, 2.5 weeks prior to initiation of Daclizumab transaminase levels were
elevated to ~2x ULN (ALT=84.8 U/l and AST 42.2 U/l). However, serum transaminase
and bilirubin had returned to normal levels prior to initiating daclizumab.
The patient was also taking concomitant medications including tizanidine (muscle
relaxant, which also carries a risk of liver failure), an oral contraceptive, and vitamin
D. In addition, the patient had a history of Hashimoto’s thyroiditis.
A case of fatal fulminant liver failure
in MS treated with Daclizumab
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Daclizumab – Zinbryta®
• Black Box Warnings:
– Zinbryta can cause severe liver injury including
life-threatening events including liver failure
and autoimmune hepatitis.
– Contraindicated for use in patients with pre-
existing hepatic disease or impairment.
– Other Immune-Mediated Disorders
October 27th, 2017The Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) of the European Medicines Agency's (EMA) recommends furtherrestrictions for multiple sclerosis medicine Zinbryta due to risk of serious liver damage
Zinbryta to be used only in a restricted patient group, with strict livermonitoringEMA’s PRAC is recommending further restrictions on the use of the multiple sclerosismedicine Zinbryta (daclizumab) following a review of the medicine’s effects on the liver.
The review found that unpredictable and potentially fatal immune-mediated liverinjury can occur during treatment with Zinbryta and for up to 6 months after stoppingtreatment. In clinical trials, 1.7% of patients receiving Zinbryta had a serious liverreaction.
In order to reduce the risks, doctors should now only prescribe Zinbryta for relapsingforms of multiple sclerosis in patients who have had an inadequate response to at least two disease modifying therapies (DMTs) and cannot be treated with other DMTs.
In addition, doctors should monitor patients’ liver function (ALT, AST and bilirubin) at least once a month as closely as possible before each treatment and continue monitoring them for up to 6 months after treatments have stopped.
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Cladribine► Synthetic purine nucleoside analog of deoxyadenosine
► Accumulates and is incorporated into the DNA of lymphocytes
► Selectively induces apoptosis in dividing and non-dividing lymphocytes
► Sustained reduction in lymphocyte subtypes (CD4+ T cells, CD8+ T cells and B cells)
► Relatively transient effects on other immune cells such as neutrophils and monocytes
► Reduces levels of pro-inflammatory chemokines
► Crosses the blood brain barrier - CSF concentration = 25% of plasma (patients with no
BBB compromise)
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CLARITY: Clinical Outcomes
* P < 0.001
0.33 (0.29-0.38)
0.14* (0.12-0.17)
0.15*(0.12-0.17)
57.6%
54.5%
Ann
ualiz
ed r
elap
se r
ate
(95%
CI)
Placebo (n = 437)Cladribine 3.50 mg/kg (n = 433)
Cladribine 5.25 mg/kg (n = 456)
Giovannoni G, et al. N Engl J Med. 2010;362:416-426.
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35
Placebo 437 424 39 9 373 355 333 315 304 3043.50 mg 433 424 407 389 379 364 355 347 3475.25 mg 456 447 425 404 388 375 363 350 350
Placebo
Cladribine 3.50 mg/kg 0.67 (0.48-0.93); P = 0.02
Cladribine 5.25 mg/kg 0.69 (0.49-0.96); P = 0.03
0 12 24 36 48 60 72 84 96
0
5
10
15
20
25
HR vs Placebo (95% CI)
Weeks
Pro
port
ion
with
con
firm
ed 3
-mon
th
ED
SS
pro
gres
sion
(%
)
Time to Confirmed EDSS Progression
Giovannoni G, et al. N Engl J Med. 2010;362:416-426.
CLARITY: Clinical Outcomes
CLARITY: Safety and Tolerability
Placebo(n = 435)
Cladribine3.5 mg/kg(n = 430)
Cladribine5.25 mg/kg(n = 454)
Cladribineoverall
(n = 884)
Herpes zoster 0 8 (1.9) 11 (2.4) 19 (2.1)
Herpes zoster oticus 0 0 1 (0.2) 1 (0.1)
Varicella 1 (0.2) 1 (0.2) 1 (0.2) 2 (0.2)
Any infection or infestation 188 (42.5) 205 (47.7) 222 (48.9) 427 (48.3)
Deaths 2 (0.5) 2 (0.5) 2 (0.4) 4 (0.5)
► 20 patients had 21 zoster events in the cladribine groups
► All 21 cases were self-limiting and dermatomal; no cases were disseminated
► 3.2% of patients developing grade 3 or 4 lymphopenia at any time during the study developed zoster versus 1.8% of those that did not
► 70% of patients with zoster had normal lymphocyte count or lesser grade lymphopenia at the approximate time zoster developed
► Deaths - Placebo: Hemorrhagic CVA, suicide; cladribine 3.5 mg/kg: acute MI, pancreatic carcinoma; cladribine 5.25 mg/kg: drowning, pancytopenia/pneumonia then cardio-respiratory arrest
Giovannoni G, et al. N Engl J Med. 2010;362:416-426.
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28 agosto 2017La Commissione europea ha concesso l’Autorizzazione
all’immissione in commercio di Cladribina compresse
10 mg per il trattamento della sclerosi multipla
recidivante con elevata attività di malattia nei 28 Paesi
dell’Unione europea
Cladribina – Scheda tecnicaLa dose raccomandata cumulativa è di 3,5 mg/kg in 2 anni
(1 ciclo di trattamento da 1,75 mg/kg per anno). Ogni ciclo di trattamento consiste di 2 settimane di trattamento, una all’inizio del primo mese e una all’inizio del secondo mese
dell’anno di trattamento corrispondente. Ogni settimana di trattamento consiste di 4 o 5 giorni in cui il
paziente assume 10 mg o 20 mg (una o due compresse) come singola dose giornaliera, in base al peso corporeo.
• Ab monoclonale umanizzato diretto contro antigene CD20:
600 mg e.v. ogni 6 mesi
• Si lega ad un epitopo in parte diverso ma overlapping del dominio
extracellulare di CD20 rispetto a Rituximab (RTX)
• Meccanismo d’azione�deplezione linfociti B (RTX), attraverso gli stessi
meccanismi:
- ADCC (antibody-dependent cellular cytotoxicity) �5 volte più potente di RTX
- CDC (complement-dependent cytotoxicity) � 3 volte meno potente di RTX
- Apoptosi �uguale a RTX
Ocrelizumab
• Minor immunogenicità di RTX (chimerico):
< reazioni infusionali
< produzione Ab
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37
• Studi CTRC OPERA I (821 pz) e OPERA II (835 pz)
ARR
Ocrelizumab
ARR
Hauser et al. NEJM 2017
Hauser et al. NEJM 2017
- 94% - 95%
05/03/2018
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• 92-96% lievi moderate
• Severe 1,2- 2,4%
• > frequenza alla prima dose
Ocrelizumab
Reazioni Infusionali
31-38%
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INFB-1b
sc
INFB-1a
im
glatiramer ac.
20mg
mitoxantrone
natalizumab
INFB-1b
sc
fingolimod
teriflunomideDimetil
fumarato
alemtuzumab
Daclizumab
INFB-1a
Sc 22-44
Cladribrina
Solo EMA
1995 2000 2007 2009 2010 2011 2012 2014 2015 2016 2017 2018
Terapie
approvate
FASE III
in corso
In via di
approvazione o
rivalutazione
?
INFB-1a sc
pegilato
glatiramer ac.
40mg
Ocrelizumab
Solo FDA
Ofatumumab
Masitinib
Laquinimod
Efficacia
Faci
lità
di
ge
stio
ne
de
lla
te
rap
ia
(sic
ure
zza
, to
lle
rab
ilit
à,
mo
nit
ora
gg
io,
pra
tici
tà)
Terapia
IDEALE
05
/03
/20
18
40
Effica
cia
Na
t
Fin
g
IFN
GA
Facilità di gestione della terapia
(sicurezza, tollerabilità, monitoraggio, praticità)
Tera
pia
IDE
ALE
Effica
cia
Teri
BG
12
Na
t
Fin
g
IFN
GA
GA
40
Pe
gIF
N
Facilità di gestione della terapia
(sicurezza, tollerabilità, monitoraggio, praticità)
Ale
Tera
pia
IDE
ALE
05
/03
/20
18
41
Effica
cia
Teri
BG
12
Na
t
Fin
g
IFN
GA
GA
40
Pe
gIF
N
Facilità di gestione della terapia
(sicurezza, tollerabilità, monitoraggio, praticità)
Cla
d
Tera
pia
IDE
ALE
Ale
Oc
re
Effica
cia
Teri
BG
12
Na
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Fin
g
IFN
GA
GA
40
Pe
gIF
N
Facilità di gestione della terapia
(sicurezza, tollerabilità, monitoraggio, praticità)
Tera
pia
IDE
ALE
Ale
Oc
reC
lad
05/03/2018
42
SM «moderata»prognosi favorevole
Efficacia
Teri
BG12
Nat
Fing
IFN
GA
GA 40
PegIFN
Faci
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AleOcre
Clad
SM «moderata»prognosi favorevole
SM «aggressiva»
prognosi sfavorevole
Efficacia
Teri
BG12
Nat
Fing
IFN
GA
GA 40
PegIFN
Faci
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di
ge
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lla
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(sic
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zza
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lle
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à,
mo
nit
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gg
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pra
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tà)
AleOcre
Clad