quaderni_tecnici_tencored_n5_2011
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Quaderni tecnici Tecnored Recuperato con Inietta&Consolida. il “Turrazzo” di Falerna - Cosenza. Di Vincenzo Mantuano Architetto d’interni Pag. 32 8 0 5 1 7 7 3 5 9 5 3 6 3 N.5N.5 I.P. SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ member of: Since 1982 EDITORIALE DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNOREDTRANSCRIPT
RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO
I.P.
RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO - N°5 Quaderni tecnici della Tecnored S.r.l.
8 051773 595363
N.5N.5Quaderni tecnici
Tecnored
Rivista diinformazioni
tecnichecomunicazionetempo libero
artecultura
�R E D E S I G N
SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ
Tribute to Banksy
Un muro umido disperde calore.Risanatelo una volta per sempre e risparmiate
con Dry Kit System
Non nascondete l’umiditàdietro un intonaco!
37141 VERONA - Via San Michele di Montorio 3/a - Tel/Fax 045 8921020
Since 1982
Recuperato con Inietta&Consolida.
il “Turrazzo” diFalerna - Cosenza.
DiVincenzo MantuanoArchitetto d’interni
Pag. 32
®R E D E S I G N
SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ
member of:
Since 1982
Deumidifi cazione muratureBARRIERA CHIMICA DRY KIT
RECUPERO:IL PRODOTTO SPECIFICO
PER LA SOLUZIONEDI OGNI PROBLEMA
SCHEDE PRODOTTI E TECNOLOGIE
pag. 68
Deumidifi cazione muratureDRY GEL
Deumidifi cazione muratureINIETTA&RISANA
Impermeabilizzazione dei muri contro terraINIETTA&IMPERMEABILIZZA
Consolidamento di qualsiasi tipo di muraturaINIETTA&CONSOLIDA
Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE
Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esternePARA PIOGGIA
Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterneANTI AGE CREAM
Protezione e igienizzazione delle superfi ci internePROTEGGI AMBIENTI
Rinforzo strutturale dei solaiCONNETTORE NO LIMITS
Intonaci macroporosi per l’asciugatura rapida di nuove costruzioniINTONACA&DEUMIDIFICA
Manutenzione massetti ed intonaci decoesionatiSPLENDIDO GARAGE
Coibentazione esterna e “cappotti rovesci”INTONACA&COIBENTA
pag. 100
pag. 98
pag. 88
pag. 104
pag. 110
pag. 94
pag. 86
pag. 80
pag. 76
pag. 114
pag. 108
pag. 102
pag. 92Impermeabilizzazione terrazze RIPARA TERRAZZA
3
Ha suscitato molto scalpore ed
interesse la decisione dell’imprenditore
Diego Della Valle di sponsorizzare il
restauro del Colosseo a Roma.
Lodevolissima iniziativa: ma perché
tanto clamore quando progetti analoghi
dovrebbero essere per noi normali o
addirittura ovvi, se appena consapevoli
del nostro passato e delle implicazioni
ad esso collegate?
Questa consapevolezza di solito si
trasferisce “geneticamente” agli individui
che hanno avuto la fortuna di nascere
in ambienti “sensibili”, come descritto
da Pierre Bourdieu nella sua opera “La
distinzione – Critica Sociale del Gusto”.
Come fare allora ad ampliare la
platea delle persone consapevoli
e partecipanti per sopperire ad un
modello educativo insuffi ciente?
Come evitare la separazione troppo
marcata che queste hanno sin
dall’infanzia tra l’arte e la cultura ad
essa collegata?
Basterebbe forse che dalle scuole
materne, proseguendo in quelle
dell’obbligo e nelle superiori, fosse
trasferita la coscienza dell’ enorme
fortuna derivante dall’essere nati in un
Paese unico quale l’ Italia.
Non ci riferiamo solamente agli
individui nati nelle città d’arte, ma
anche a quelli di tutto il territorio in
quanto, anche nei rarissimi borghi
privi di monumenti o di testimonianze
signifi cative, la Cultura è insita nel
paesaggio e nella natura che l’hanno
generata nel corso dei millenni.
Coscienza culturale: prima di portare
un ragazzino in un museo (non è
pronto, è troppo piccolo, non ha ancora
respirato a suffi cienza informazioni
che gli permettano di apprezzarne
e comprenderne i contenuti),
bisognerebbe accompagnarlo a
visitare la costruzione più antica del
paese, indipendentemente dalla sua
destinazione (chiesa, museo, rustico
ecc.) e fargli disegnare i muri in mattoni
o in sasso, oppure fargli riprodurre con
degli acquarelli i disegni e i colori che
nel corso di centinaia d’anni si sono
creati sui vecchi intonaci, spiegandogli
che tutto questo è cultura, in quanto
prodotto dal tempo che ha contribuito
ad un inserimento dolce e non
traumatico nell’ambiente circostante.
Di più: quel muro, infatti, è stato dipinto
dal tempo che lentamente e con
naturalezza si è integrato perfettamente
nel paesaggio circostante, aiutato dall’
edera, dalla pioggia e dai licheni che lo
hanno fatto diventare parte integrante
dello stesso.
Bisognerebbe spiegargli inoltre che
l’apparente semplicità costruttiva di
quei muri nasce in realtà dai ritmi e
dalle esperienze maturate in centinaia
d’anni; che nulla era improvvisato o
lasciato al caso, bensì migliorato o
modifi cato a seguito di eventi, talvolta
anche cruenti (rinforzi, protezioni,
inferiate, merlature, ...) e dalle diverse
necessità abitative di quel luogo.
Questa era e rimane cultura del fare.
“Un oggetto culturale, inoltre, racconta
una storia, e quella storia può essere
cantata, recitata, scolpita, pubblicata o
dipinta sul corpo…” (Wendy Griswold
– Sociologia della cultura – Ed. Mulino
Saggi – pag. 26)
Parliamo quindi della cultura del vivere
quotidiano, cultura e conoscenza che
in situazioni ideali raggiungeva livelli di
eccellenza e raffi natezza straordinari,
in grado di produrre i capolavori che
ci sono arrivati in eredità, dei quali oggi
dobbiamo essere gelosissimi custodi ed
esperti conservatori.
TECHNICAL FEEDBACK
EDUCARE ALLA CULTURA DELLA CONSERVAZIONE.
EDITORIALE
DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNORED
“Vi ringraziamo sentitamente per esservi interessati ai nostri quaderni e per averli trasformati, di fatto, in rivista specifi ca del
settore. Ci riferiamo a tutti i Professionisti ed ai Tecnici del recupero e del restauro che, inviandoci sempre più frequentemente
ricche ed esaustive documentazioni dei lavori effettuati con le nostre tecnologie e prodotti, consentiranno a breve la
pubblicazione di nuovi numeri con cadenze sempre più ravvicinate. Potranno così trovare la loro giusta collocazione tutte le
schede che, per evidenti motivi di spazio, non compaiono in questo numero.”
4 Rivista di informazioni tecniche di Tecnored S.r.l. Marchi e nomi registrati. Testi, foto e immagini riservate. È consentita la riproduzione solamente con autorizzazione scritta della Tecnored S.r.l.
Entrepreneur Diego Della
Valle’s decision to sponsor the
restoration of the Coliseum in
Rome aroused a lot of interest
and attention.
It was a highly laudable initiative,
but why did it cause a sensation
when such projects should be a
normal logical consequence of
awareness of our past and the
implications associated with it?
This awareness is usually
transferred “genetically” to
individuals that were lucky
enough to be born into
“sensitive” environments, as
described by Pierre Bourdieu in
his work “Distinction: A Social
Critique of the Judgement of
Taste”.
How can we compensate for an
insuffi cient educational model
and broaden the number of
informed people and active
participants?
How can we bridge the marked
gap between art and its
associated culture that people
grow up with? It might be
enough to pass on awareness
of how incredibly lucky they are
to have been born in a unique
country like Italy throughout
their education from nursery
school to secondary school.
We are not only referring to
those born in cities of art, but
also to those from other areas
of the country, as Art is an
integral part of the landscape
and nature that have generated
it over the centuries even in the
rare places where there are no
major monuments or heritage.
Cultural awareness: before
taking a child to a museum (it’s
too soon; he’s too young and
has not yet taken in suffi cient
information to enable him to
understand and appreciate its
exhibits), you should take him
to visit the oldest building in
his town, regardless of its use
(church, museum, cottage etc.)
and ask him to draw the brick
or stone walls.
Alternatively, you could ask him
to reproduce the patterns and
colours that have been created
on old plasterwork over the
centuries using watercolours,
explaining that it is all part of
our culture as it is produced by
the effects of time, contributing
to gentle non-traumatic
integration into the surrounding
environment.
What’s more, the wall has
been painted by time with a
perfect process of slow natural
integration into the surrounding
environment, helped by the
ivy, rain and lichen that have
made it become an integral
constituent part.
You should also explain to the
child that the apparent simplicity
of the construction of such
walls really stems from rhythms
and experiences accumulated
over hundreds of years and that
nothing has been improvised or
left to chance.
Instead, the walls have been
improved or altered by events
that were sometimes bloody
(reinforcements, protection,
gratings, battlements, etc) and
the different living requirements
of the place in question.
This was and still is a “doing”
culture, a culture of daily living,
an awareness that at its height
reached extraordinary levels of
excellence and sophistication,
capable of producing the
masterpieces that have
formed our heritage, which
we should now guard jealously
and conserve as effectively as
possible.
CONSERVATION CULTURE AWARENESS.By Paolo Mariani
EDITORIAL
5
CASACLIMA 28 Tecnologie per il ripristino della coibentazione naturale
Di Michele Perlini - Arcstudio Perlini
108 Deumidifi cazione murature DRYGEL
104 Protezione e igienizzazione delle superfi ci interne PROTEGGIAMBIENTI
102 Coibentazione esterna e “cappotti rovesci” INTONACA&COIBENTA
98 Intonaci macroporosi per l’abitabilità immediata di edifi ci di nuova costruzione INTONACA&DEUMIDIFICA
88 Rinforzo strutturale dei solai CONNETTORE NO-LIMITS
86 Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE
80 Consolidamento di qualsiasi tipo di muratura INIETTA&CONSOLIDA
76 Impermeabilizzazione dei muri controterra INIETTA&IMPERMEABILIZZA
UMIDITÀ E UMIDITÀ
DIDATTICA
6 L’umidità di risalita nelle murature “fuori terra”
12 L’umidità nei muri “controterra”
15 L’umidità relativa ed i fenomeni condensativi
16 L’umidità di costruzione
19 L’umidità meteorica
COMPARAZIONI 20 Tecniche di risanamento a confronto
CONSOLIDAMENTO 33 Il restauro conservativo del turrazzo di Falerna
Di Vincenzo Mantuano - Architetto d’interni
TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
LA CURA 24 Il risanamento e il restauro della chiesa di San Gaudenzio An.
Di Mauro Gastreghini e Giacomo Gaiano Saffi - Architetti associati Roma
CASE HYSTORYHYSTORY
60 TEMPO ARTISTICO-FOTOGRAFIAProgetto Ofelia, Progetto 9th, Catti vita, Cassandra
SOMMARIO
NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY 38 Murature Affrescate
SCHEDE PRODOTTIPRODOTTI
INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI UN EDIFICIO IN ACITREZZA (CATANIA) 42 Edilizia privata
Il CASTELLO VISCONTEO DI SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD 44 Strutture fortifi cate
RIUSO DELLE EX AMBASCIATE A BELGRADO (SERBIA) 46 Ex ambasciate
LA BASILICA DI SAN CIRIACO (ANCONA) 45 Ex ambasciate
L’HANGAR ELICOTTERI DEI VIGILI DEL FUOCO (GENOVA) 48 Edilizia industriale
IL VILLAGGIO ARABO DEL PARCODIVERTIMENTI GARDALAND (LAZISE- VERONA) 49 Gas beton - poroton
INTERVENTI DI DEUMIDIFICAZIONE 50 Ville e palazzi
CASE RURALI E CHIESE, EDIFICI DIVERSI MA CON PROBLEMATICHE E SOLUZIONI COMUNI
54 Cascinali, rustici e agriturismo
CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE CON RIPRISTINO STRUTTURALE DELLE MALTE DI ALLETTAMENTO
56 Dimore in Campagna
TECNORED IN SPAGNA 58 Propiedad Real y Patrimonio Civil
68 Deumidifi cazione murature DRYKIT SYSTEM
92 Membrana molecolare non pellicolante per impermeabilizzare terrazze RIPARATERRAZZA
94 Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterne PARA PIOGGIA
110 Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esterne ANTIAGE CREAM
114 Nuove barriere ecologiche contro l’umidità INIETTA&RISANA
100 Manutenzione massetti ed intonaci decoesionati SPLENDIDOGARAGE
64 TEMPO LIBERO-RAFTINGUmidità no fear!
66 TEMPO UTILE-PROTEZIONE CIVILEReparto Volo Emergenze-Carosello delle divise
WHICH TIMETIME?
6
INTRODUZIONE ALLA CAPILLARITÀ:
Il fenomeno della capillarità s’incontra spesso nella
vita quotidiana ed è legato alla bagnabilità, cioè alla
capacità dei liquidi, per esempio l’acqua, di bagnare
le superfi ci solide. Questa forza di adesione1 tra
liquido e parete solida, prevalente su quelle di coe-
sione tra le molecole del liquido, è responsabile, nei
capillari, della risalita del liquido lungo la parete, in
contrasto con la forza di gravità.
L’altezza raggiunta dal liquido è quella nella quale si
equilibrano la forza di gravità e quella di coesione da
una parte, e quella di adesione dall’altra.
Se invece è la forza di coesione a prevalere su quel-
la di adesione, la parete respinge il liquido verso il
basso, in contrasto con la legge dei vasi comunican-
ti3. Questo fenomeno si osserva ad esempio sulle
superfi ci idrorepellenti.
La risultante delle forze di adesione e di coesio-
ne lungo la superfi cie del liquido è detta tensione
superfi ciale4 . Essa sarà diretta verso l’alto nel caso
della risalita del liquido lungo il capillare, e verso
il basso nel caso dell’abbassamento del livello del
liquido nel capillare. Nel primo caso la superfi cie del
Tecnica e didatticaPrima di affrontare le tematiche relative ai prodotti per contrastare i danni prodotti dall’umidità, riteniamo utile descrivere le diverse tipologie del fenomeno con il quale ci confrontiamo quotidianamente.Questa conoscenza ci faciliterà enormemente nella scelta delle soluzioni ottimali per mantenere in equilibrio l’impre-scindibile binomio “costo-benefi ci”.
L’UMIDITÀ DI RISALITA NELLEMURATURE “FUORI TERRA”
1) Forza di adesione.Si dice forza di adesione quando le molecole d’acqua aderiscono al contenitoreo materiale di contatto.
2) Forza di coesione.In fi sica, la coesione è la forza di attrazione che si crea tra le particelle elementari di una sostanza, tenendole unite e opponendosi alle eventuali forze esterne, che tendono a separarle.
3) Vasi comunicanti.Il principio dei vasi comunicanti è quel principio fi sico secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori comunicanti tra loro raggiunge lo stesso livello. L’acqua, come tutti i liquidi, non ha una forma propria ma assume la forma del recipiente che la contiene.
4) Tensione superfi ciale.La tensione superfi ciale (gene-ralmente indicata con γ) è una particolare proprietà dei fl uidi che opera lungo la superfi cie di separazione, trattenendo gli stessi come in una pellicola elastica.
Gasγlg
γgs γls
θLiquido
Solido
UMIDITÀ&UMIDITÀ
7
8
laterali, ma non verso l’esterno.
La risultante delle forze che
agiscono sulle molecole di su-
perfi cie è una forza diretta verso
l’interno del liquido. A sua volta, la
forza di coesione fra le molecole
fornisce una forza tangenziale
alla superfi cie. La superfi cie di
un liquido si comporta dunque
come una membrana elastica
che avvolge e comprime il liquido
sottostante. La tensione superfi -
ciale esprime la forza con cui le
molecole superfi ciali si attirano
l’un l’altra.
ANGOLODI BAGNABILITÀ:È esperienza comune che una
goccia di liquido posta su una
superfi cie piatta mostri una ten-
denza a modifi care la sua forma
a seconda delle caratteristiche
della superfi cie e del liquido
usati. Più la goccia è simile alla
superfi cie solida, più la goccia
sarà piatta. Se, al contrario, tra la
superfi cie solida ed il liquido non
vi sono interazioni apprezzabili,
la goccia avrà una forma simile
ad una sfera, per minimizzare il
contatto con essa. Per quantifi -
care tale fenomeno si introduce
il concetto di angolo di contatto,
defi nito come angolo α, che la
superfi cie orizzontale forma con
la tangente nel punto di contat-
to dell’interfaccia liquido-aria,
liquido-solido, solido-aria.
L’angolo di contatto fornisce
diverse informazioni sull’affi nità
tra il solido, il liquido e l’aria.
La relazione tra l’angolo di con-
tatto e la tensione superfi ciale è:
cosα = γsa-γsl
γla
Dove: γsa = tensione all’inter-
faccia solido-aria; γsl = tensione
all’interfaccia solido-liquido;
liquido apparirà concava, nell’al-
tro apparirà convessa verso il
basso. Il centro della superfi cie
del liquido si chiama menisco5
ed è a partire da questo valore
che si misura l’innalzamento o
l’abbassamento del livello.
La direzione del vettore risultante
è la stessa della tangente alla
superfi cie del liquido e l’angolo
che forma si chiama angolo di
bagnabilità.
Si noti che l’innalzamento o l’ab-
bassamento del livello non dipen-
dono solo dal liquido, ma anche
dal materiale della parete.
L’acqua, ad esempio, risale in
un capillare di vetro, mentre si
abbassa in uno di tefl on.
TENSIONESUPERFICIALE:
La molecola di un liquido attira le
molecole che la circondano ed a
sua volta è attratta da esse. Per
le molecole che si trovano all’in-
terno del liquido, la risultante di
queste forze è nulla ed ognuna di
esse si trova in equilibrio rispetto
alle altre. Quando invece queste
molecole si trovano sulla super-
fi cie, esse vengono attratte dalle
molecole sottostanti e da quelle
Scarsa bagnabilità
α
α
Elevata bagnabilità
h
rθFF
h
θ FF
9
γla = tensione all’interfaccia
liquido-aria.
Il valore del coseno6 cosα è un
numero compreso tra -1 ed 1
relativamente all’angolo che lo
produce. Questo valore è uti-
lizzato dalla formula di Yurin7
per determinare l’altezza della
colonna d’acqua in un capillare.
Ora calcoliamo l’altezza h che
raggiunge il liquido all’interno di
un capillare. Se la superfi cie del
liquido è concava verso l’alto, la
forza della tensione superfi ciale
in corrispondenza delle pareti
del tubo sarà diretta verso l’alto;
la componente verticale di questa 5) Il menisco è una conca su-perfi ciale di un liquido presente in qualsiasi contenitore (per esempio in una pipetta, in un cilindro o in un becker).
6) Coseno.Dato un triangolo rettangolo, il coseno di uno dei due angoli interni adiacenti all’ipotenusa è defi nito come il rapporto tra le lunghezze del cateto adiacente all’angolo e dell’ipotenusa.Più in generale, il coseno di un angolo α, espresso in gradi o radianti, è una quantità che dipende solo da α, costruita usando la circonferenza unitaria.
7) James Yurin (15 Dicembre 1684 – 29 Marzo 1750): fu uno scienziato ed un fi sico ricordato per i suoi lavori inerenti la capillarità.
La forza F verticale F = (2πr)(cosα)
Dove: = tensione superfi ciale; (2πr) = circonferenza; (cosα) = rapporto dipendente dall’angolo α.
il volume V del liquido nel capillare V = (πr2)h
Dove (πr2) = superfi cie della sezione capillare; h = altezza della colonna di fl uido nel capillare.
il peso P del liquido nel capillare: P = (πr2)h fg Dove (πr2)h = volume del fl uido; f = densità del liquido; g = accelerazione di gravità.
Eguagliando la forza F, diretta verso l’alto, al peso P della colonna di liquido, si ha: (2πr)(cosα) = (πr2)hfg da cui si ricava l’altezza h raggiunta dal liquido
LEGGE DI YURIN:LEGGE DI YURIN: h =h = 22 coscosααrfgrfg
forza, applicata a tutto il bordo
del liquido aderente al capillare,
è quella che sorregge il liquido
ed ha modulo (F cosα), dove
l’angolo è quello individuato,
detto angolo di contatto. Se la
superfi cie del liquido è conves-
sa verso l’alto, invece, la forza
della tensione superfi ciale in
corrispondenza delle pareti del
tubo sarà diretta verso il basso.
Ora, considerando che il bordo di
contatto corrisponde alla circon-
ferenza del capillare (2πr), si pos-
sono calcolare alcuni elementi
trascurando la lieve curvatura
sulla superfi cie:
UMIDITÀ&UMIDITÀ
10
Sali disciolti nel terreno e successivamente trasportati all’interno della muratura attraverso l’acqua di risalita capillare (Fig. 1). Evaporazione dell’acqua con successiva cristallizzazione dei sali residui all’interno delle murature e degli intonaci (Fig. 2). Aumento del volume dei sali in prossimità della superfi cie esterna con l’elevarsi dei valori dell’umidità relativa ambientale e conseguente inizio delle dinamiche disgregative (Fig. 3). Demolizione dei vecchi intonaci e rifacimento degli stessi protetti dall’idratazione dell’acqua d’impasto dalle boiacche antisaline specifi che (Fig. 4).
I DANNI PROVOCATIDALLA RISALITACAPILLARE
Il degrado delle murature,
degli intonaci e delle eventuali
pitture o decorazioni è proprio
causato dall’acqua di risalita
capillare. Interessa l’edilizia ci-
vile in genere e gran parte del
nostro patrimonio immobiliare.
In tempi remoti tale fenomeno
era ampiamente conosciuto,
ma considerato dai costruttori
quasi ineludibile dalla struttura
stessa. Oltre ai danni estetici,
l’umidità ascendente aumen-
ta la dispersione del calore
dall’interno dell’edifi cio verso
l’esterno e favorisce inoltre
l’aumento dell’umidità relativa
interna, provocando problemi
igienici ed ambientali.
PERCHÉ GLI INTONACIE LE PIETRESI SGRETOLANO
Tutti i materiali da costruzione
sono porosi; questo fa sì che
infi ltrazioni d’acqua in genere,
o quelle di risalita capillare,
possano far trasmigrare in
superfi cie i sali contenuti nella
muratura stessa oppure quelli
che si trovano disciolti nel
terreno.
Questi sali, non potendo come
l’acqua evaporare dai muri,
una volta raggiunta la super-
fi cie esterna cristallizzano,
rimanendo per sempre condi-
zionati dalle continue variazio-
ni dei tassi di umidità relativa
ambientale, anche dopo aver
eliminato le cause della risalita
capillare.
I sali cristallizzati sulle super-
fi ci, essendo fortemente igro-
scopici, riescono ad assorbire
l’acqua contenuta nell’aria
provocando un notevole au-
mento del loro volume (come
la formazione del ghiaccio ad
esempio) passando dallo stato
anidro a quello saturo in pre-
senza di aria secca o umida.
La conseguenza di ciò è
una forte azione meccanica
demolitiva in grado negli anni
di sgretolare, oltre agli intonaci
di rivestimento, anche materiali
da costruzione estremamente
compatti come il mattone, le
pietre calcaree e addirittura
i graniti (es.: nelle chiese le
pietre di rivestimento, i gradini
degli altari, etc.).
Si può facilmente comprendere
l’importanza di impedire che
questi sali raggiungano le su-
perfi ci esterne, ma rimangano
inerti all’interno dei materiali da
costruzione e quindi non più a
contatto con l’aria esterna.
PER RISOLVERE LE PROBLEMATICHE LEGATE AI SALI È DECISAMENTE PREFERIBILE IL SISTE-MA “FISICO” A QUELLO CHIMICO.
Le principali categorie dei
sali presenti nei materiali da
costruzione possono essere
sommariamente raggruppate
in: cloruri, solfati, nitrati e nitriti
11 22 33 44
con caratteristiche degene-
rative sui muri più o meno
evidenti in funzione della loro
concentrazione e della natura
del materiale stesso.
I vantaggi di utilizzare il siste-
ma fi sico, quale l’applicazione
delle boiacche antisaline
specifi che prima della stesura
dei nuovi intonaci, risulta-
no essere quelli relativi alla
certezza del risultato indipen-
dentemente dal tipo di sale
presente nella muratura.
Tutti i sistemi antisale a
precipitazione chimica, invece,
necessitano della conoscen-
za precisa della categoria
del sale presente al fi ne di
utilizzare il neutralizzante corri-
spondente.
Ovviamente, in presenza di
intonaci affrescati, le tecni-
che di desalinizzazione più
appropriate risultano essere
quelle realizzabili con impac-
chi adsorbenti, il cui costo,
congruo in questi casi, non è
certamente proponibile per gli
interventi di edilizia civile.
Soluzione salina veicolata dalleinfi ltrazioni d’acqua o dalla risalita capillare
Cristallo di sale anidro all’internoo sulla superfi cie delle murature
Cristallo di sale saturo sulla superfi cie delle muraturemaggiore sino a 50 volte rispetto a quello anidro.
11
DryKitScheda prodotto pag. 68
DryGelScheda prodotto pag. 108
Inietta&RisanaScheda prodotto pag. 114
Boiacche AntisalineScheda prodotto pag. 86
I prodotti Tecnored per eliminareil fenomeno della risalita capillaree per inibire le effl orescenze saline.
12
8) Ortogonalmente.L’ortogonalità o perpendicolarità è un concetto geometrico che indica la presenza di un angolo retto tra due entità geometri-che. Queste possono essere ad esempio due rette in un piano, oppure una retta ed un piano o due piani incidenti nello spazio.
9) Tensione meccanica.Essa è defi nita come la forza di contatto per unità di area, cioè è il limite del rapporto tra la forza agente e l’area della superfi cie su cui agisce. Essa è una quantità vettoriale e la sua unità di misura è il Pascal.
10) Grandezza intensiva.Le proprietà intensive sono quelle che non dipendono dalla quantità di materia o dalle dimensioni del campione ma soltanto dalla natura e dalle condizioni nelle quali si trova.
11) Proprietà colligativa.È una proprietà delle soluzioni che dipende solo dal numero di particelle distinte - molecole, ioni o aggregati sopramole-colari - che compongono la soluzione e non dalla natura delle particelle stesse. Quando si aggiunge un soluto non vo-latile a un solvente, le proprietà fi siche della soluzione che si forma sono diverse da quelle del solvente puro.
PRESSIONE:
La pressione è una grandezza
fi sica, defi nita come il rapporto
tra la forza agente ortogonalmen-
te8 su una superfi cie e la super-
fi cie stessa. Il suo opposto (una
pressione con verso opposto) è la
tensione meccanica9. La pressio-
ne è una grandezza intensiva10 e
quindi si intende sempre riferita
all’unità di superfi cie.
P = Pressione
F = Forza
S = Superfi cie
Pressione e tensione, nel caso
in cui siano interne ad un corpo,
possono essere generalizzate nel
concetto di sforzo meccanico.
La pressione può essere classifi -
cata in due modi:
Pressione assoluta (o reale):
determina la pressione effettiva
che viene esercitata.
Pressione relativa: determina la
pressione differenziale o perce-
pibile; (ad esempio l’atmosfera
terrestre, pur agendo una pres-
sione di un’atmosfera, non viene
percepita dal corpo umano, men-
tre viene percepita la differenza
di pressione). Spesso viene presa
come riferimento per la valuta-
zione della pressione relativa la
pressione atmosferica (che quindi
vale 1 atm in senso assoluto e 0
atm in senso relativo).
PRESSIONE OSMOTICA:
La pressione osmotica è una
proprietà colligativa11 associata
alle soluzioni. Quando due solu-
zioni con lo stesso solvente ma a
concentrazioni diverse di soluto
sono separate da una membrana
semipermeabile, le molecole di
solvente si spostano dalla solu-
zione con minore concentrazione
di soluto alla soluzione con mag-
giore concentrazione di soluto, in
modo da uguagliare le concen-
trazioni delle due soluzioni.
L’UMIDITÀNEI MURI “CONTROTERRA”
Tecnica e didatticaContrariamente al fenomeno della risalita capillare, dove la pressio-ne atmosferica non esercita alcun ruolo nella manifestazione del fenomeno stesso, risulta invece determinante nel caso delle murature interrate.Conseguentemente la scelta delle tecnologie per contrastare questo tipo di umidità dovrà essere orientata verso materiali idonei.Un esempio per tutti: l’utilizzo di intonaci macroporosi (fortemente permeabili) “direttamente” su tali murature produrrà l’effetto opposto di quanto desiderato.Basterà in questo caso utilizzare come sottofondo una boiacca im-permeabilizzante sulla quale successivamante potrà essere applicato l’intonaco macroporoso con evidenti vantaggi “anticondensativi”.
UMIDITÀ&UMIDITÀ
13
Inietta&ImpermeabilizzaScheda prodotto pag. 76
RiparaTerrazzaScheda prodotto pag. 92
Boiacche ImpermeabilizzantiScheda prodotto pag. 98
Sigillante TRH710
I prodotti Tecnored per contrastareil fenomeno delle infi ltrazioni d’acquae l’umidità di contatto
14
Intonaca&CoibentaScheda prodotto pag. 102
Intonaca&Deumidifi caScheda prodotto pag. 98
ProteggiAmbientiScheda prodotto pag. 104
I prodotti Tecnored per contrastareil fenomeno della condensazionee per igienizzare i locali inquinati da muffe, funghi e licheni
15
13) Umidità relativa (o UR).È il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e la quantità massima di vapore acqueo che la stessa massa d’aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione
14) Igrostato.Apparecchio che regola automaticamente l’umidità dell’aria in un ambiente
15) Empiricamente.Che si basa sull’esperienza, su ciò che può essere dimostrato sperimentalmente
16) Sd.Acronimo di Superfi ce Diffusione vapore.
COMFORT ABITATIVO
L’umidità presente all’interno delle abi-
tazioni è determinata, in parte, anche da
un’ elevata produzione di vapore da parte
delle persone che le utilizzano. Attività
quali cucinare, lavare asciugare il bucato
sui caloriferi eccetera, producono valori
indicativi che possono essere quantifi cati
in 10 litri di acqua (sotto forma di vapore)
per nucleo familiare di quattro persone/
giornata.
Il mantenimento dello stato di benessere
si raggiunge impedendo che l’umidità rela-
tiva dei locali non superi il 65-70%.
Valori superiori a quelli indicati provo-
cheranno problematiche importanti quali
condensazioni superfi ciali che favoriranno
la proliferazione di microorganismi, funghi,
licheni, producendo cattivi odori, degrado
delle strutture ed inquinamento ambien-
tale.
Meno dell’1%, dell’aria umida riesce ad
essere smaltita attraverso la traspirazione
delle murature; il 99%, pertanto, viene
eliminato mediante il ricambio dell’aria
(aprendo le fi nestre) o attraverso una cap-
pa di aspirazione, o tramite deumidifi catori
e/o climatizzatori.
L’importante è prenderne coscienza, fi -
dandosi della tecnologia e di quanto detto
sopra, lasciando perdere le fantasie com-
merciali di chi afferma che sia necessaria
e risolutiva una “respirazione dei muri”.
Quando l’umidità relativa13 raggiunge
un valore pari al 65-70%, deve essere
attivata una forma di areazione. L’ideale è
un igrostato14 collegato ad una bocchetta
di scambio con l’esterno che immette o
espelle aria in relazione alla percentuale di
umidità relativa riscontrata. In assenza di
tecnologia sarà suffi ciente areare le stan-
ze aprendo le fi nestre per circa 5 minuti.
Rivestendo le pareti ed i soffi tti interni con
del cartongesso, oppure utilizzando un ri-
vestimento traspirante con un coeffi cente
µ basso, otterremo il caratteristico effetto
spugna – ciò non al fi ne di “far respirare il
muro”, bensì per utilizzare la fi nitura inter-
na come “polmone” nei momenti in cui la
produzione del vapore acqueo aumenta,
per poi ricederla quando la percentuale
relativa ritorna entro i limiti di comfort.
TRASPIRABILITÀ DEIMATERIALI:
µ - resistenza alla diffusione al vapo-
re; rapporto fra la permeabilità dell’aria
(190x10-9 g/s m Pa) e la permeabilità
del materiale. (numero adimensionale
sempre maggiore di 1).
δv - permeabilità al vapore;
rappresenta la quantità di vapore che
passa nell’unità di tempo attraverso una
sezione unitaria di una parete di spessore
unitario sotto una determinata differenza
di pressione. (g/s m Pa – grammo/secon-
do metro Pascal)
In edilizia, per traspirabilità di un materiale
si intende la capacità di un materiale di
essere attraversato dall’aria umida.
La traspirabilità è in genere correlata alla
porosità del materiale.
Tanto più un materiale è traspirante, tanto
più bassa è la possibilità che si crei con-
densa sulla sua superfi cie.
La traspirabilità permette anche un miglio-
re isolamento termico; l’aria secca, infatti,
in condizioni stagnanti, costituisce un
buon isolante.
La principale unità di misura impiegata
viene identifi cata con una lettera greca: µ
(mu).
Il µ è la resistenza che oppone il materiale
al passaggio del vapore in relazione alla
resistenza data da un metro di aria. Si trat-
ta quindi di una grandezza adimensionale
(un coeffi ciente misurato empiricamente15
in laboratorio). Più questo valore è basso
(mai, comunque, inferiore ad 1), tanto più
facilmente il vapore riuscirà ad attraversa-
re il materiale.
Nella pratica quotidiana e nelle schede
tecniche, si impiega ormai sempre più
frequentemente il valore Sd16, che si
ottiene moltiplicando il µ del materiale per
lo spessore del prodotto espresso in metri.
Si ottiene così lo spessore dello strato di
aria equivalente, che oppone una resisten-
za uguale a quella del prodotto specifi co.
Un altro modo di quantifi care la capacità
traspirante dei materiali è la diffusione al
vapore (WDD5 “wasserdampfdurchlässi-
gkeit” o permeabilità al vapore acqueo),
cioè la quantità di acqua (espressa in
grammi) sotto forma di vapore che passa
attraverso un metro quadrato di membra-
na nelle 24 ore (gr/m2 24h).
L’UMIDITÀ RELATIVA ED I FENOMENI CONDENSATIVI
UMIDITÀ&UMIDITÀ
16
UMIDITÀ RESIDUALE
Tutta l’acqua impiegata nelle diverse
operazioni di edifi cazione di un manufatto
nuovo necessita di periodi oscillanti da
uno a tre anni per disperdersi ed evapo-
rare completamente.
Conseguentemente, i valori di coibenta-
zione delle nuove strutture originariamen-
te calcolati entreranno a regime solamen-
te dopo tale periodo.
In questo lasso di tempo l’edifi cio non
dovrebbe essere abitato per evitare il
superamento dei valori limite dell’umidità
ambientale favorendo, in questi casi, con-
densazioni superfi ciali e relative proble-
matiche annesse.
La fase di maturazione dei calcestruzzi
e delle altre strutture edili potrà essere
accelerata utilizzando uno o più deumidi-
fi catori ambientali avendo cura di chiude-
re porte e fi nestre per evitare la deumidi-
fi cazione dell’aria esterna.
La movimentazione dell’aria con pale a
lenta rotazione favorirà ulteriormente le
operazioni di asciugatura.
L’IMPORTANZA DEGLIINTONACI MACROPOROSI
Dovendo abitare l’edifi cio il più rapida-
mente possibile risulterà di fondamentale
L’UMIDITÀDI COSTRUZIONE
UMIDITÀ&UMIDITÀ
importanza l’impiego di intonaci macro-
porosi in grado di assorbire e restituire
all’ambiente notevoli quantità d’acqua
(effetto spugna) evitando le problematiche
delle condensazioni superfi ciali garan-
tendo nel contempo un’ottimo comfort
abitativo.
Generalmente questi intonaci particolari
vengono impropriamente utilizzati nel
risanamento dei muri affetti da umidità
ascendente ma, senza il preventivo blocco
della risalita capillare operata con barriere
chimiche o meccaniche, la durata degli
stessi risulterà estremamente limitata.
Ciò a causa dei sali disciolti nell’acqua
che, non potendo evaporare unitamente
alla stessa, si accumuleranno nelle super-
fi ci murarie producendo le disgregazioni
ed i danni noti.
L’ottimo rapporto qualità prezzo raggiunto
dalla Tecnored in questo settore è stato
possibile grazie alla scelta di fornire il
TRH780® esclusivamente nella formula-
zione “concentrata”.
Sono stati evitati così, tutti gli inutili costi
aggiuntivi legati ai trasporti dei leganti
idraulici e degli inerti che interessano oltre
il 90% del prodotto stesso.
L’utilizzo del TRH780® concentrato con-
sente inoltre di utilizzare leganti idraulici
ed inerti del luogo totalmente in linea
con la fi losofi a corrente del restauro e
nel contempo avere un prodotto sempre
in grado di sviluppare completamente le
proprie specifi che caratteristiche espansi-
ve aeranti.
CONTESTAZIONI EVITABILI
La conoscenza delle dinamiche relative
a questo tipo di umidità consentirà di
evitare inutili e costose contestazioni tra
committente ed impresa per vizi costruttivi
molte volte inesistenti che possono essere
facilmente previsti o evitati.
Esempio: nel grafi co riportato si eviden-
ziano le problematiche legate alla conden-
sazione superfi ciale di un appartamento
causate da uno stile di vita inadeguato
confrontate a quelle dell’identico apparta-
mento adiacente abitato correttamente.
“Pennetta” elettronica per rilevare automaticamente le variazioni dell’umidità relativa e della temperatura ambientale.
FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA
TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI
APPARTAMENTO ABITATO NON CORRETTAMENTE
24-05 01-06
13.5
21.6
29.7
37.8
(°C)
09-06 17-06 (data)
FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA
TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI
APPARTAMENTO ABITATO NON CORRETTAMENTE
24-05 01-06
13.5
21.6
29.7
37.8
(°C)
09-06 17-06 (data)
Periodo esaminato: dal 25-05-11 al 20-06-11
temperatura
umidità relativa
punto di condensa
17
Intonaca&Deumidifi caScheda prodotto pag. 98
I prodotti Tecnored per contrastarel’umidità di costruzionee per abitare da subito l’edifi cio nuovo
18
Para PioggiaScheda prodotto pag. 94
AntiAge CreamScheda prodotto pag. 110
I prodotti Tecnored per proteggeree contrastare l’umidità meteorica
19
L’AZIONE COMBINATADELL’ACQUA E DEL VENTO SULLE SUPERFICI VERTICALI
Questa manifestazione diversa di umidità
viene spesso sottovalutata e non presa
nella giusta considerazione soprattutto ri-
guardo le conseguenze da essa derivanti.
Infatti, mentre un comune acquazzone
non produrrà alcun tipo di danni sulle su-
perfi ci di un edifi cio e basteranno alcuni
giorni per farle tornare perfettamente
asciutte, lo stesso fenomeno, in presen-
za di vento, comporterà per lo stabile
problematiche importanti e ripercussioni
di lungo periodo.
Fatta eccezione per le strutture in CLS,
l’azione combinata dei due elementi per-
metterà all’acqua di penetrare in profon-
dità per la pressione esercitata dal vento
sulla superfi cie, superando agevolmente
l’intonaco attraverso le sue cavillature
e micro fessurazioni per interessare
successivamente gran parte, o la totalità,
della muratura stessa.
In questo caso si avranno tempi lunghis-
simi di asciugatura (mesi o, in alcuni casi,
anni) con relativa perdita di coibentazione
con valori non inferiori al 70% rispetto
alla stessa muratura asciutta.
Conseguentemente sulle superfi ci inter-
ne si potranno produrre condensazioni
superfi ciali creando il terreno favorevole
alla successiva proliferazione di muschi,
UMIDITÀ METEORICA
funghi o licheni. Inoltre durante la fase di
asciugatura della muratura in questione si
potranno verifi care trasmigrazioni saline
o di carbonati sulle superfi ci con conse-
guenti ulteriori danni meccanici ed estetici.
L’IMPORTANZA DELLAPROTEZIONE
Come sono per noi importanti ombrello
ed impermeabile quando piove, risulta
fondamentale per qualsiasi tipo di manu-
fatto costruito la protezione dagli agenti
atmosferici.
Ciò può essere ottenuto utilizzando idrofo-
bizzanti dell’ultima generazione al fl uoro-
carbonio in solventi eteropolari (TRF500
Para Pioggia scheda prodotto a pag. 94)
non pellicolanti, ed in grado di non modifi -
care anche in minima parte il coeffi ciente
di traspirabilità dei materiali trattati.
Per realizzare protezioni non solamente
superfi ciali ma profonde, soprattutto nelle
zone costiere, dove all’azione combinata
dell’acqua e del vento si unisce quella
dell’atmosfera marina salmastra, potranno
essere utilizzati gel protettivi studiati spe-
cifi catamente per ogni tipo di materiale, in
grado di penetrare sino a 2 cm di profon-
dità, garantendo una protezione superiore
ai dieci anni per quelli recenti e superare
addirittura i venti anni nei materiali più
antichi.
PROTEZIONE:UN ESEMPIO ILLUMINANTE
Per rendere l’idea dell’importanza della
protezione dei materiali da costruzione
riporteremo brevemente una signifi cativa
esperienza.
Alcuni anni or sono, dovendo realizzare un
progetto di deumidifi cazione per un edifi cio
industriale dismesso, notavamo parecchie
pannellature di grandi dimensioni in CA
precompresso appoggiate alle pareti dello
stabile.
Fatta eccezione per tre di esse, sulle quali
erano state realizzate delle campionature di
colorazione con pitture a calce, le rimanen-
ti, indistintamente, presentavano la perdita
totale o parziale dello strato “copriferro”
rendendole completamente inutilizzabili.
È bastata infatti la semplice protezione di
un prodotto non specifi co quale una pittura
a calce per evitare alle pannellature dipinte
l’ossidazione dei ferri ed il loro successivo
degrado, mantenendo le stesse quasi inal-
terate per oltre 10 anni...
UMIDITÀ&UMIDITÀ
20
Tecniche di risanamentoa confrontoSistemi tradizionali e innovazioni
Intonaci deumidifi canti Utilizzando gli intonaci
macroporosi, la muratura si
presenterà per alcuni anni
apparentemente asciutta.
L’interno, però, risulterà
perennemente umido, con
fortissima dispersione
termica ed accumulo di sali
sulla superficie degli into-
naci, sino alla saturazione
degli stessi con successiva
ripresa dei fenomeni disgre-
gativi.
Tecniche di risanamento a confronto
Ventilation spaces and conveyors All ventilation systems crea-
ted using different methods
such as chutes with grates,
Dehumidifying plaster Using macroporous plaster,
the wall will maintain a dry
appearance for a few years.
However, the inside will
remain perpetually damp
with major heat dispersion
and accumulation of salt
on the plaster surface until
it becomes saturated, thus
starting the disintegration
process again.
Vespai areati econvogliatori
Tutti i sistemi di aerazione
che si possono ottenere
con svariate metodologie,
tra le quali canalette con
griglie, canalizzazioni d’aria
tra vespai areati (tipo Igloo)
e murature esterne, sifoni
aeratori passanti, non pas-
santi, inseriti a varie ango-
lazioni con alette elicoidali
ecc. ecc, non eliminano in
alcuna maniera la risalita
d’acqua per capillarità.
Ciò in quanto il contatto
della muratura stessa con
il terreno rimane invariata;
anzi, la maggiore evapora-
zione che si verifica sulle
superfici murarie ad opera
di tali dispositivi favorisce
un maggior accumulo di sali
sulle superfici stesse, acce-
lerandone il più delle volte il
degrado.
I notevoli vantaggi che si
ottengono in ogni caso con
l’utilizzo dei citati vespai
areati riguardano esclusiva-
mente le pavimentazioni tut-
te, che risultano sicuramen-
te più asciutte ed isolate
termicamente. Proprio per
questo motivo (e per non
sottrar loro calore) si scon-
siglia di collegare il vespaio
areato con l’esterno, anche
per evitare alloggiamenti in-
desiderati di piccoli roditori
e animali in genere.
air ducts between ventila-
tion spaces (like in an igloo)
and outside walls with
through and non-through
ventilator siphons inserted
at different angles with
mechanical flaps do not
eliminate rising damp in any
way. Insomuch as wall con-
tact with the soil remains
unchanged, the greater
evaporation which occurs
on wall surfaces where
these devices are employed
favours a greater accumula-
tion of salt on the surfaces,
which usually accelerates
the process of decay.
The notable advantages
always obtained from using
the aforementioned ventila-
tion spaces are exclusively
related to flooring, which
is certainly drier and more
thermally insulated. For this
very reason and so as not to
lose heat, we do not recom-
mend connecting ventilation
spaces to the outside, also
in order to prevent them
becoming unwelcome ho-
mes for small rodents and
animals in general.
21
dità anche dopo l’intervento,
sostenendo la necessità
di mantenere una “giusta
dose” d’acqua per evitare lo
sgretolamento delle stesse,
vengono inequivocabilmen-
te contraddette dal fatto
che tutte le murature al di
sopra della quota massima
interessata dai fenomeni di
risalita risultano perfetta-
mente asciutte con valori
in peso acqua materiale
prossimi allo zero, senza per
questo manifestare alcun
tipo di sgretolamento o
frantumazione.
Tali fenomeni, infatti, sono
legati esclusivamente alla
presenza di sali igroscopici
trasmigrati sulle superfici
a seguito dell’evaporazione
dell’acqua di risalita capilla-
re. (Vedere capitolo: “dina-
mica disgregativa dei sali”)
Active and passiveelectro-osmosis
More than 96% of cau-
ses of the phenomenon of
rising damp are linked to
the wettability angle which
water assumes inside a
capillary with limited or no
surface tension, as explai-
ned in the following pages
by Yurin’s Law.
Therefore, it is pointless
Elettrosmosi attiva e passiva Il fenomeno della risalita
d’acqua per capillarità è
legato per oltre il 96% delle
cause all’angolo di bagna-
bilità che l’acqua assume
all’interno di un capillare
con limitata o nulla tensione
superficiale, come spiegato
nelle pagine successive
dalla legge di Yurin.
Intervenire pertanto con
sistemi di elettrosmosi
attiva o passiva sul restante
4% del problema, legato
sostanzialmente alla diffe-
renza di potenziale elettrico
esistente tra il terreno e la
muratura fuori terra, risulta
quanto meno vano e privo
di qualsiasi presupposto
logico e razionale.
Le motivazioni, infatti, spes-
so addotte da chi utilizza
questi sistemi per giustifi-
care il permanere dell’umi-
Tecniche di risanamento a confronto
to say the least and totally
without logical and ratio-
nal premises to interve-
ne with active or passive
electro-osmosis systems
on the remaining 4% of the
problem, largely connected
to the difference in existing
electrical potential between
the soil and walls above the
ground.
Indeed, the reasons often
given by those who use
these systems to justify the
persistence of damp even
after the intervention, clai-
ming that it is necessary to
maintain the “right dose” of
water to prevent crumbling,
are unequivocally contradic-
ted by the fact that all walls
above the maximum height
affected by rising damp are
perfectly dry with water-ma-
terial weight values close
to zero and do not register
any kind of crumbling or
cracking. These phenome-
na are exclusively linked
to the presence of hygro-
scopic salt, which moves to
the surface following the
evaporation of rising damp.
(See chapter: “disintegra-
tion dynamics of salt”)
Taglio meccanico Il taglio meccanico blocca
definitivamente la risali-
ta d’acqua per capillarità,
favorendo l’asciugatura
completa della muratura
e ripristinando i valori di
coibentazione tipici della
muratura stessa.
Si possono verificare in
ogni caso lesioni o assesta-
menti della struttura, che
limitano l’utilizzo di questa
tecnica a pochissime zone
individualizzabili nella nuova
mappa sismica nazionale.
Mechanical cuttingMechanical cutting defini-
tively blocks rising damp,
leading to completely
dry walls with restoration
of their typical insula-
tion values. However, the
structure may nevertheless
be damaged or deformed,
thereby limiting the use of
this technique to a very few
areas marked on the new
national seismic map.
22Tecniche di risanamento a confronto
Tecniche di risanamentoa confrontoSistemi tradizionali e innovazioni
Iniezione di resine occludenti
Le barriere chimiche realiz-
zate con iniezioni a basse
o alte pressioni a base di
resine occludenti del tipo
epossidico, poliestere,
poliuretanico, acrilico ecc.
producono indubbiamen-
te benefici da un punto di
vista statico alla struttura
(consolidamento della zona
interessata), ma difficilmen-
te riescono a garantire una
distribuzione omogenea
all’interno della muratura
per realizzare nella stessa
uno strato impermeabile
continuo e uniforme, che in-
terrompa definitivamente la
risalita capillare. Le resine
iniettate, infatti, tenderanno
inevitabilmente a seguire
le vie preferenziali prodotte
dalle malte di allettamento
oppure andranno a satura-
re le fessurazioni e i vuoti
presenti in tutti gli edifici di
vecchia costruzione.
I vantaggi effettivi risulte-
ranno quindi in funzione del-
la omogeneità del materiale
da costruzione interessato,
oltre all’altezza della barrie-
ra stessa, che non dovrebbe
mai essere inferiore a circa
50 cm di spessore e realiz-
zata almeno su tre/quattro
livelli differenti.
Injection of blocking resins The chemical barriers
created through low or
high pressure injections of
different blocking resins
such as epoxide, polyester,
polyurethane or acrylic
produce definite benefits
for the structure in static
terms (consolidation of the
relevant area), but rarely
manage to guarantee homo-
genous distribution inside
the wall to create a conti-
nuous uniform waterproof
layer inside, which can block
capillary rise once and for
all. The injected resins will
inevitably tend to follow the
preferred routes produced
by mortar beds or else will
saturate the cracks and
spaces present in all old
buildings.
The real advantages will
therefore depend on the
homogeneity of the relevant
building material, as well as
alta concentrazione conte-
nenti gli specifici agenti pe-
netratori e non presentano
i forti limiti operativi degli
analoghi formulati idrofobiz-
zanti a base siliconica;
2. la metodologia utilizzata
per l’imbibizione è quel-
la della lenta trasfusione,
che è l’unica a garantire la
sostituzione dell’acqua pre-
sente all’interno dei capillari
con il formulato specifico
(vedere le sezioni dei capil-
lari nella nostra letteratura
tecnico - descrittiva);
3. gli appositi diffusori bre-
vettati in cellulosa, facenti
parte dell’attrezzatura usa e
getta, assicurano l’assorbi-
mento del formulato anche
in presenza di fori o cavità,
garantendo la continuità
della barriera stessa.
Conseguentemente, la bar-
riera realizzata con il DryKit
System, oltre a risolvere
definitivamente il problema
dell’umidità ascendente,
ripristina i valori originali di
coibentazione della mura-
tura asciutta mantenendoli
inalterati nel tempo.
Non sussistono inoltre
controindicazioni di tipo
geologico o sismico su tutto
il territorio nazionale per
l’uso di questa tecnologia
che può essere applicata su
qualsiasi tipo di materiale e
spessore.
on the height of the barrier,
which should never be less
than about 50 cm thick and
should be created on at
least three/four different
levels.
Barriera chimica DryKit a lenta diffusione
La certezza del risultato che
la barriera chimica Drykit
System assicura nel tempo
può essere sintetizzata in
questi tre punti di forza:
1. i formulati che vengono
utilizzati da quasi trent’anni
sono esclusivamente a base
silanica o polisilossanica ad
wwwwwwwwwwwwwww
23
Dry Kit barrierby slow diffusionThe certainty of the result
guaranteed by a Drykit Sy-
stem chemical barrier over
time can be summarised in
the following three
strengths:
1. for nearly thirty years we
have made exclusive use of
high concentration sila-
nic or polysiloxanic-based
formulae containing special
penetrating agents, which
are free of the strong ope-
rating restrictions of similar
silicone-based hydrophobi-
sing formulae;
2. the imbibition method
used is slow transfusion,
the only one which can
guarantee that water inside
capillaries will be replaced
with the special formula.
(see the section on capilla-
ries in our technical-expla-
natory literature);
3. the special patented cel-
lulose diffusers are part of
the disposable equipment
and ensure that the formula
is absorbed, even when the-
re are holes or cavities.
This guarantees the conti-
nuity of the barrier.
Consequently, in addition to
providing a definitive solu-
tion to the problem of rising
damp, the barrier created
using DryKit System resto-
res the original insulation
values of the dry wall and
maintains them unaltered
over time. There are also
no geological or seismic
contraindications all over
Italy regarding the use of
this technology, which may
be applied to any type of
material or thickness.
Tecniche di risanamento a confronto
Sfere magnetizzanti, Lampadari deumidifi -canti, Oscillatori del Capitan Kirk, Scatole magiche, ecc. Da sempre attenti alla
ricerca e allo sviluppo
di tecniche innovative e
affidabili contro l’umidità a
livello mondiale, non pren-
diamo in considerazione
per i raffronti tutte quelle
pratiche che riguardano
più che altro l’occulto e il
paranormale.
Magnetising balls,Chandeliers dehumidi-fying, Star Trek Oscilla-tor, Magic boxes, etc. As we have always focused
on researching and deve-
loping reliable innovative
techniques for fighting
damp at a worldwide level,
we do not even consider
all those procedures more
related to the world of the
occult and the paranormal.
24
LA CURAIl risanamento ed il restaurodella chiesa di San Gaudenzio a Morro d’Alba (An)Progetto e Direzione Lavori:SMT Studio Giacomo Gajano Saffi , Mauro Gastreghini Architetti associati, Roma.Assistente d.l: Ing. Stefania Capparoni, Dottoressa Ricercatrice, Morro D’Alba Ancona.
La chiesa parrocchiale di S.
Gaudenzio, ubicata all’interno
del centro murato di Morro
d’Alba, in Piazza Romagnoli, è
una grande mole edilizia che
sorge quasi a ridosso delle
mura castellane ed è lambita
in parte, a livello del piano
terreno, dal camminamento
detto “della Scarpa” che coro-
na l’intero incastellamento.
La facciata, tutta in mattoni
faccia a vista, con portale e
finestrone nel mezzo, è costi-
tuita da due ordini di lesene
sormontate da capitelli dorici
con l’inferiore più ampio e
diviso rispetto a quello supe-
riore, che si conclude in un
coronamento a timpano.
Nel transetto e nelle cappelle
laterali si trovano altari tutti
diversi riccamente decorati
con colonne, stucchi, pitture e
statue.
Per avere un quadro com-
pleto delle vicende storiche
dell’edificio è stata effettuata
un’attenta ricerca d’archivio al
fine di rintracciare eventuali
documenti relativi al progetto
della chiesa, che è stata rie-
dificata dalle fondamenta in
ARCHITETTO MAURO GASTREGHINITECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
epoca settecentesca, in luogo
di un precedente edificio sa-
cro ascritto al XV secolo.
Gli interventi di restauro,
iniziati nel marzo 2008 e
portati avanti sotto l’alta
vigilanza della Soprintenden-
za per i Beni Architettonici e
per il Paesaggio delle Mar-
che, con il prezioso e cospi-
cuo contributo della C.E.I. e
della Fondazione CariVerona,
hanno restituito alla chiesa
un’immagine pregevole sotto
il profilo artistico, che ne
esalta la centralità architet-
tonica nel centro murato e il
ruolo di fulcro spirituale della
comunità. Tale risultato è
stato raggiunto partendo dal
restauro delle superfici ester-
ne, mediante un accurato
lavaggio dei paramenti murari
e la rimozione degli elementi
pericolanti, la ripresa delle
lesioni murarie e la stuccatu-
ra delle connessure. Queste
operazione di restauro hanno
incluso la revisione e siste-
mazione completa di tutti gli
elementi decorativi delle fac-
ciate: lesene, capitelli, cornici
e qualsiasi altro dettaglio di
finimento, compreso il portale
in arenaria. Gli accurati lavori
di pulitura sono stati preceduti
da interventi di risanamento
dall’umidità ascendente, che
interessava la parte bassa
delle murature della facciata,
attraverso l’applicazione di una
barriera chimica ad impregna-
zione capillare “DryKit” della
Tecnored di Verona.
Anche la protezione degli
sporti e di altri elementi lapi-
dei esterni è stata realizzata
con idrorepellenti incolori
non pellicolanti sempre forniti
dall’azienda veronese.
Di particolare interesse è
stato il restauro degli interni,
durante il quale sono state
rinvenute una pregevole pa-
vimentazione in pietra sca-
glia bicroma, completamente
restaurata e integrata nelle
lacune, oltre ad un complesso
apparato decorativo parieta-
le con candelabre in oro alle
paraste, fregio del cornicione
con putti monocromi e oro.
Notevoli anche gli altari in
marmi dipinti, e la cassa
dell’organo del Montecucchi
con decorazioni policrome.
ARCHITETTO GIACOMO GAJANO SAFFI
25
Posa in opera della barriera chimica DryKit - Laying the DryKit chemical barrier
26
The parish church of S.
Gaudenzio, located in Piazza
Romagnoli, inside the walled
town of Morro d’Alba, is a lar-
ge building which rises almost
sheltered by the castle walls
and is accompanied, in part,
at ground floor level, by the
“della Scarpa” walkway, which
crowns the entire encastel-
lation. The façade, which is
made completely of decorative
brickwork, with the doorway
and window in the middle,
is made up of two orders of
pilasters and is finished with
curved gables.In the transept
and the chapels at the side,
there are different kinds of
alters, all richly decorated with
columns, plaster work, pictu-
res and statues.
In order to have a complete
picture of the building’s histo-
rical background, painstaking
archive research was conduc-
ted to trace any documents
relative to the church’s plans,
which had been rebuilt from
its foundations during the se-
venteenth century, in place of
a previous, holy building that
dated back to the fifteenth
century.
The restoration work began La chiesa restaurata - The church restored
The repair and resto-ration of the church of San Gaudenzio in Morro d’Alba (Ancona)
TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
27
La chiesa di San Gaudenzio prima dei lavori - The church of San Gaudenzio prior to work being carried out
in March 2008, carried out
under the strict supervision
of the Soprintendenza per
i Beni Architettonici (the
Italian Superindency for the
architectural and landscape
heritage) and the Paesaggio
delle Marche, and with the
assistance of the valuable
and conspicuous dona-
tions made by the C.E.I. (the
Catholic Church) and the
Fondazione CariVerona (the
CariVerona Bank Foundation),
returned the Church an esti-
mable image from an artistic
point of view, which exalts the
central, architectural position
occupied in the walled town
and the role of the commu-
nity’s spiritual fulcrum. This
result was achieved starting
from the external surfaces,
by means of carefully wa-
shing the walls and removing
any dangerous elements, the
recovery of damage to the
masonry and the plastering of
the commissures. This resto-
ration operation also included
the review and complete
overhaul of all the decorati-
ve elements on the façades:
pilasters, capitals, cornices
and any, other toothing de-
tails, including the sandstone
doorway. The precise cleaning
operations were preceded by
repair of the rising dampness,
which concerned the lower
part of the façade’s masonry,
by means of the application
of a capillary impregnation
chemical barrier, “DryKit” by
Tecnored in Verona. Even
the protection of the eaves
and other, external, stone
elements was achieved using
transparent, water-repellent,
non-film-forming materials
which were always supplied
by the company from Verona.
The restoration of the interior
design was of particular inte-
rest, during which a valuable
floor made of two-coloured
scaglia stone was discovered,
completely restored and with
the missing parts duly inte-
grated, as well as a complica-
ted, decorative wall appliance
with golden sconces on the
pilasters and a monochrome
cornice frieze with golden
cherubs. The painted marble
alters and the Montecucchi
organ wind-chest with poly-
chrome decorations are both
of considerable interest.
28
Le tecnologie Tecnored per eliminarel’umidità dalle murature ripristinandola coibentazione naturaleDi Michele Perlini
UN EDIFICIO RURALE DEL SETTECENTO IN
PROVINCIA DI VERONA
Il vasto patrimonio architettonico del passato si presen-
ta ai nostri occhi non solo attraverso le grandi opere e i
monumenti, ma anche nel recupero di edifici che portano
testimonianza di una cultura, di uno stile di vita, di una
coscienza popolare.
ARCStudio Perlini®, consapevole della potenzialità di
sviluppo e dell’importanza culturale di tale patrimonio, ha
sapientemente progettato il recupero di un edificio rurale
del 1700 rendendolo esempio di riqualificazione a basso
consumo energetico, in grado di offrire un elevato com-
fort abitativo garantito anche dalla scelta dei materiali a
basso impatto ambientale.
Un ritorno all’edificio del passato con il comfort del pre-
sente e la volontà di preservare il futuro ambientale.
RECUPERO IN CLASSE A: UNA REALTÀ
Lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito dell’edilizia
ha consentito di ripensare e reinterpretare il concetto di
restauro, non solo in termini di rispetto per il passato ma
anche di rispetto per l’ambiente. Tale impegno nella ricer-
ca ha visto la nascita di studi specializzati in architettura
e restauro a basso consumo energetico che si fonda-
IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVOCERTIFICATO IN CASACLIMACLASSE A NATURE IN ITALIA
MICHELE PERLINI-ARCSTUDIO PERLINI®TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
29
www.arcstudioperlini.com
30
no sull’esperienza e sulla
conoscenza di professioni-
sti sensibili alle tematiche
ambientali. Per questo la
ricerca nel settore dei ma-
teriali anche per il restauro
continua, per fornire solu-
zioni sempre più adeguate
che incontrino le ambizioni
progettuali di chi crede nel
risparmio energetico.
MACROPOROSI O
BARRIERA? LA DIFFE-
RENZA TRA NASCON-
DERE E RISANARE
I fortissimi aumenti dei costi
per il riscaldamento hanno
evidenziato i limiti per l’utilizzo
degli intonaci macroporosi o
da “risanamento” nella solu-
zione delle problematiche dei
muri umidi.
Una muratura affl itta dall’umi-
dità ascendente, infatti, può di-
minuire anche dell’ottanta per
cento le proprietà coibentanti
proprie della stessa struttura,
ma asciutta.
Gli intonaci “anti umido” di fat-
to nascondono il problema, in
quanto l’interno della muratura
rimane costantemente impre-
gnato di umidità, con enorme
riduzione della coibentazione
e conseguente aumento della
dispersione termica.
Fondamentale risulta pertanto
BLOCCARE la risalita dell’ac-
qua per capillarità alla base
della muratura e questo si può
ottenere esclusivamente con il
taglio meccanico della stessa
con interposizione di uno stra-
to impermeabile oppure con
la creazione di una barriera
chimica idrofobizzante a base
silanica o polisilossanica inse-
rita a lenta diffusione.
L ’utilizzo del metodo del
taglio meccanico delle mura-
ture è possibile comunque su
limitatissime zone del territorio,
in quanto la nuova mappa
sismica nazionale preclude di
fatto tale possibilità.
Da qui l’impiego sempre mag-
giore della tecnologia DryKit®
System per eliminare defi ni-
tivamente da qualsiasi tipo di
muratura, materiale o spessore
il fenomeno dell’umidità ascen-
dente ottenendo l’effettivo
risanamento delle murature,
conseguente ripristino dei
valori ottimali di coibentazione
e forte riduzione sui costi per il
riscaldamento.
IL CONTRIBUTO DELLA
TECNORED
Deumidificando le murature
umide del cascinale con la
tecnologia consolidata Dry-
Kit® System della Tecnored
siamo riusciti a ripristinare i
valori naturali di coibentazio-
ne delle murature asciutte
anche al piano terra.
Il risparmio energetico
conseguente sia per il
riscaldamento che per il
raffrescamento risulta in-
credibilmente alto e troppo
spesso sottovalutato.
Se a ciò aggiungiamo i
vantaggi analoghi ottenuti
su tutte le superfici verticali
“in pietra faccia a vista”
con il prodotto specifico
al fluorocarbonio TRF500
Parapioggia, il contributo
tecnologico/energetico del-
la Tecnored in tutto il nostro
progetto risulta significativo
e decisamente apprezzabile.
A RURAL EIGHTEENTH-
CENTURY BUILDING
IN THE PROVINCE OF
VERONA
The huge architectural
heritage of the past takes
shape not only in major
works and monuments but
also in the restoration of
Il cascinale prima dell’intervento
ARCSTUDIO PERLINI®
IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO CERTIFICATOCASACLIMA IN CLASSE A
TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
31
ARCStudio PERLINI & il sistema DryKit di Tecnored
TRF 500 ProtettivoPara Pioggia
SISTEMA DryKit
buildings that bear witness
to a culture, lifestyle and
popular consciousness.
Aware of the potential
for development and the
cultural importance of this
heritage, ARCStudio Perlini®
expertly planned the re-
storation of an eighteenth-
century rural building as
an example of renovation
with low energy consum-
ption, able to offer a high
level of living comfort, also
guaranteed by the choice of
materials with a low envi-
ronmental impact.
The result was a return to
the building of the past with
the comforts of the present
and the desire to preserve
the future of the environ-
ment.
CLASS A RESTORATION:
A REALITY
The development of new
technologies in the con-
struction field has made it
possible to rethink and rein-
terpret the concept of resto-
ration, not only in terms of
respect for the past but also
respect for the environment.
This dedication to research
has led to the launch of spe-
cialised studies in architec-
ture and restoration with low
energy consumption, based
on the experience and ex-
pertise of professionals that
are sensitive to environmen-
tal issues. Research in the
field of materials, also for
restoration purposes, con-
tinues to provide increasin-
gly suitable solutions that
match the design ambitions
of those who believe in sa-
ving energy.
MACROPOROUS OR
BARRIER? THE DIFFE-
RENCE BETWEEN HI-
DING AND RESTORING
Major increases in heating
costs have highlighted the
limits of the use of ma-
croporous or “restorative”
plaster to solve problems of
damp walls.
A wall afflicted by rising
damp may reduce the
insulating properties of the
building when dry by up to
eighty per cent.
“Humidity-proof” plaster
hides the problem as the
inside of the wall remains
constantly impregnated
with humidity, with a huge
reduction in insulation and
consequent increase in
thermal dispersion. It Is the-
refore essential to BLOCK
rising damp at the base of
the wall, which can only be
achieved through mechani-
cal cutting by interposing a
waterproof layer or creating
a silane or polysiloxane-
based hydrophobising che-
mical barrier inserted with
slow diffusion. However, the
mechanical cutting tech-
nique can only be used on
walls in highly limited areas
of the country as a result
of the new national sei-
smic map. DryKit® System
technology is therefore
used increasingly often to
eliminate the phenomenon
of rising damp once and for
all from any type of wall,
material or thickness and
restore the wall effective-
ly, thereby re-establishing
optimal insulation values
and allowing major savings
in heating costs.
TECNORED’S
CONTRIBUTION
By dehumidifying the damp
walls of the farmhouse
using Tecnored’s DryKit®
System consolidated tech-
nology we managed to re-
establish the natural insula-
tion values of the dry walls
even on the ground floor.
The resulting energy saving
both in terms of heating
and cooling is incredibly
high, a factor which is too
often undervalued.
If we also consider the
similar advantages obtai-
ned on all exposed vertical
surfaces by using our spe-
cial fluorocarbon product
TRF500 Rainguard, Tec-
nored made an extremely
significant technological/
energetic contribution
throughout the project.
32
33
IL CONSOLIDAMENTOED IL RESTAURO
CONSERVATIVO DEL “TURRAZZO” DI FALERNA
VINCENZO MANTUANO Architetto d’interni
Il fabbricato è posizionato a 270 m
s.l.m., a circa due km dalla battigia del
mar Tirreno, sul versante nord/est del
centro storico di Castiglione Marittimo.
La torre, per la sua ubicazione, può
essere definita una Torre di collina.
La torre a forma tronco conica si pre-
senta con una base circolare. L’altezza
attuale della costruzione risulta essere
di 8,90 m.
TECNICI INCARICATI:Vincenzo Mantuano Architetto d’interni
Guido de Marco IngegnereGiuseppe Cerchiara Geologo
Impresa Geometra Angelo Pontieri
LE CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO
TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
34
Lo spessore dei muri portanti varia da
m 1,00 circa a m 0,60 circa.
La struttura portante è in muratura di
pietra mista irregolare con il paramen-
to interno verticale e l’esterno a scar-
pa avente un’inclinazione di circa 20.
Il reticolo delle fondazioni si trova in
continuità dei muri perimetrali. Si tratta
di fondazioni dirette, con una profon-
dità variabile da mt 1,10 a m 1,50,
costituita da elementi lapidei simile a
quelli utilizzati per la muratura.
Nonostante si siano eseguiti molti
studi non è stato possibile identificare
l’epoca d’appartenenza della torre.
È probabile che la torre sia nata addi-
rittura nel periodo bizantino.
DESCRIZIONE DEGLIINTERVENTI I criteri adottati nella scelta del tipo
d’intervento scaturiscono da uno stu-
dio preliminare dell’organismo edilizio
riguardante in particolare:
1. le caratteristiche, nella situazione
esistente, sotto il profilo architettonico,
strutturale e della destinazione d’uso;
2. l’evoluzione storica delle predette
caratteristiche con particolare riferi-
mento all’impianto edilizio originario ed
alle principali modificazioni intervenute
nel tempo;
3. l’analisi complessiva del comporta-
mento strutturale al fine di accertare
le cause ed il meccanismo di eventuali
dissesti in atto.
L’intervento è stato suddiviso in due
parti: la prima riguarda il restauro con-
servativo degli apparati architettonici
di pregio ancora rintracciabili, mentre
la seconda (molto più consistente ri-
spetto alla prima) interessa il recupero
funzionale dell’edificio per trasformarlo
definitivamente in fabbricato rurale/
residenziale.
OPERE DI CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE
L’edificio, per molti anni in totale
stato di abbandono, privo di qualsiasi
intervento manutentivo, esposto alle
intemperie climatiche, nel suo insie-
me è risultato non del tutto integro.
Dal quadro fessurativo è emerso che
oltre alla mancanza di coesività della
muratura perimetrale era presente un
importante cedimento fondale. Inoltre,
il dilavamento superficiale e l’infiltra-
zione della pioggia battente hanno
fortemente alterato gli scisti della
muratura portante, fino agli strati più
profondi ed impermeabili, favorendo
fenomeni di argillificazione riscontrabili
al piede delle fondamenta (fino a circa
m 1,5 di profondità).
L’intervento di consolidamento è stato
rivolto maggiormente alla muratura
perimetrale. Essa è stata sottoposta
ad un rigoroso intervento di consolida-
mento non solo sulla facciata esterna
ma soprattutto all’interno della struttu-
ra, mediante il sistema delle iniezioni
a bassa pressione, affinché potesse
riprendere l’originale capacità di resi-
stenza ai carichi e ad eventuali azioni
sismiche (legge 14/05/1981 NO 219
art. 10 norme tecniche per la ripara-
zione degli edifici in muratura danneg-
giati dal sisma).
Tra gli interventi eseguiti, quelli mag-
giormente espressivi sono stati:
- operazioni provvisionali di puntella-
tura e sbadacchiatura completa, della
struttura muraria della torre esistente;
- ricuciture delle lesioni e rinforzo
strutturale delle pareti in muratura,
attraverso iniettori o tiranti elicoidali in
IL CONSOLIDAMENTOED IL RESTAURO
CONSERVATIVO DEL “TURRAZZO” DI FALERNA
TECHNICAL FEEDBACK
35
acciaio e successiva stuccatura, con
malta sigillante;
- rinforzi e consolidamenti delle fon-
damenta esistenti, con setti di collega-
mento;
- interventi di consolidamento su 39
metri lineari di fondazione, con posa in
opera di 30 minipali MP/60 in ac-
ciaio cemento, inseriti nelle apposite
camicie in precedenza posizionate nel
cordolo in c.a.;
- chiusura delle riseghe d’incastro dei
solai esistenti e ricostruzione della
muratura mancante;
- consolidamento della muratura a
sacco in struttura mista di pietra.
Questo è stato l’intervento più efficace
e interessante dell’opera di ristruttura-
zione. La muratura portante si pre-
sentava totalmente slegata, fessurata
in più punti e in alcuni zone comple-
tamente mancante. Sono state dun-
que utilizzate malte a base di leganti
idraulici micronizzati ad alta resistenza,
unitamente ad elementi sferoidali e
resine reticolanti in grado di aumenta-
re sensibilmente, oltre alla resistenza a
compressione, anche quella relativa al
taglio diagonale e a quella di trazione
conseguente all’incollaggio strutturale
generato.
La malta bicomponente adoperata per
quest’intervento è stata Inietta & Con-
solida della TECNORED. Essa è stata
applicata nel reticolo di fori secondo
uno schema prestabilito e iniettata ini-
zialmente dall’interno, dal basso verso
l’alto, con una pressione massima tra
1,5˜2 bar, iniettando la boiacca dopo
aver disposto dei petali di plastica
compresi di corona, lunghi circa 40 cm
in ogni foro con diametro di 20-30 mm
fino a saturazione, utilizzando dei tappi
di chiusura per evitare la fuoriuscita di
materiale. A ritiro avvenuto (dopo circa
24/48 ore), si è eseguita la compen-
sazione del ritiro ripetendo l’opera-
zione. Successivamente si è praticato
un foro centrale aggiunto al reticolo
di foratura preesistente ed eseguita
una nuova iniezione. A conclusione
del lavoro i tubicini ed i fissaggi sono
stati rimossi ed i fori del reticolo sono
stati sigillati con la medesima malta.
L’operazione è terminata quando l’in-
tero corpo murario ha presentato una
compattezza omogenea; nei punti di
discontinuità si è ripetuta l’operazione,
anche dall’esterno, nel tratto di mura-
tura con maggiore spessore. A distan-
za di circa un anno dall’intervento la
struttura muraria si presenta integra,
priva di qualsiasi tipo di microlesioni e
asciutta. Pulitura, risanamento e con-
solidamento della muratura esistente.
LA PROTEZIONEDEL MANUFATTO
Per garantire la conservazione nel tempo
e la protezione del manufatto, a conclu-
sione delle operazioni descritte, è stato
applicato su tutte le superfi ci “faccia a
vista” l’impregnante idrorepellente protetti-
vo Para Pioggia di TECNORED.
Si tratta di un monocomponente, silanico
al fl uorocarbonio, resistente all’invecchia-
mento, incolore e non pellicolante.
Questa protezione eviterà l’assorbimento
dell’acqua meteorica e garantirà le super-
fi ci verticali della torre fortemente esposte
all’aggressione dell’atmosfera marina.
Gli iniettori del sistema “Inietta&Consolida” posizionati su di un reticolo standard di cm 100x100 con successivo foro centrale per la compensa-zione dei ritiri. Reticolo fi nale di iniezione: cm 50x50.
36
CHARACTERISTI-CS OF THEBUILDING
The building is located
at 270 m.a.s.l., about
two kilometres from
the foreshore of the
Tyrrhenian Sea on the
north/east side of the
historical centre of
Castiglione Marittimo.
Due to its position, the
tower can be defined
as a hill tower.
The tower has a
truncated-conical sha-
pe with a circular base
and is currently 8.90
m high.
The thickness of the
supporting walls varies
from about 1 m to ap-
proximately 0.60 m.
The supporting struc-
ture features irregular
mixed stone walls with
vertical internal pa-
rameter and external
scarp wall at an angle
functional restoration
of the building to tran-
sform it permanently
into a rural/residential
building.
STRUCTURAL CONSOLIDATION WORK
The building was
partly damaged as a
result of the fact that
it had been comple-
tely abandoned for
many years without
any maintenance work
and exposed to bad
weather conditions.
The pattern of cracks
showed that there
was major subsidence
of the foundations
in addition to a lack
of cohesiveness in
the perimeter walls.
Furthermore, surface
wash-out and infiltra-
tions of pouring rain
had seriously altered
of about 20.
The foundations are
a continuation of the
perimeter walls. They
are direct foundations,
with depth varying
between 1.10 m and
1.50 m, consisting of
stone elements similar
to those used for the
walls.
Although many stu-
dies were carried out,
it was impossible to
identify the period in
which the tower was
built.
It is probable that the
tower dates back as
far as the Byzantine
age.
DESCRIPTION OFWORK
The criteria adopted in
the choice of the type
of work to be carried
out stem from a pre-
liminary study of the
structure, with particu-
lar reference to:
1. characteristics of
its existing state in
terms of architecture,
structure and use;
2. the historical evo-
lution of the above
characteristics with
special reference to
the original building
structure and the main
alterations made over
time;
3. overall analysis of
structural behaviour
in order to identify the
causes and mecha-
nism of any current
disorders.
Work was divided into
two parts: the first
involved the preser-
vative restoration of
valuable architec-
tural elements that
still exist, while the
second (much more
substantial than the
first) focused on the
Prospetto ovest della torre prima del restauro
CONSOLIDATIONAND PRESERVATIVE RESTORATIONOF THE “TURRAZZO” IN FALERNA
TECHNICIANS APPOINTED:
TECHNICAL FEEDBACKFEEDBACK
37
the supporting schist
walls as far as the
deepest waterproof la-
yers, leading to claying
at the base of the
foundations (as deep
as approx. 1.5 m).
Consolidation work
focused mainly on the
perimeter walls with a
thorough programme
carried out not only
on the external façade
but most of all inside
the building using a
system of low-pressu-
re injections in order
to restore its original
capacity of resistance
to loads and possible
seismic activity (art.
10 of law no. 219 of
14/05/1998, tech-
nical norms for the
repair of masonry
buildings damaged by
earthquakes).
The most significant
work included:
- provisional work for
a picked finish and
complete shoring of
the wall structure of
the existing tower;
- repairing cracks and
structural strengthe-
ning of masonry walls
through injectors or
steel helical tie bars
with subsequent filling
using sealing grout;
- strengthening and
consolidation of exi-
sting foundations with
connecting structures;
- consolidation work
on 39 linear metres of
foundations by laying
30 concrete steel
MP/60 minipiles, in-
serted into the special
sleeves previously po-
sitioned in the concre-
te curbing;
- repair of offset joints
in the existing floors
and reconstruction of
the missing walls;
- consolidation of
rubble stone walls in
mixed stone structure.
This was the most ef-
fective and interesting
stage of the restructu-
ring work. The suppor-
ting walls were totally
disconnected, cracked
in several places and
completely missing
in some areas. Mor-
tar made with high-
resistance micronized
hydraulic binders was
therefore used, toge-
ther with spheroidal
elements and reticular
resins to significantly
increase resistance to
diagonal cutting and
traction as a result of
the resulting structural
bonding, as well as
resistance to compres-
sion.
The two-component
mortar used for this
work was TECNO-
RED’s Inject & Conso-
lidate. It was applied
to the grid of boreho-
les following a pre-
established plan and
injected initially from
the inside from bottom
to top with a maximum
pressure of 1.5˜2 bar,
injecting the grout
after placing plastic
“petals” about 40 cm
long with diameter of
20-30 mm fitted with
crowns in each hole
until saturation was
reached, using closure
plugs to prevent the
material from seeping
out. When shrinkage
was complete (after
about 24/48 hours),
the procedure was re-
peated for compensa-
tion. A central boreho-
le was then added to
the pre-existing grid
and a new injection
was made. Pipes and
fittings were removed
at the end of this step
and the holes in the
grid were sealed using
the same mortar. Work
finished when the
whole wall structure
showed homogeneous
compactness; the pro-
cedure was repeated
at points of discon-
tinuity, also from the
outside, in the thickest
section of wall. About
a year after this work
was carried out the
appearance of the wall
structure is now intact,
without microlesions
of any kind, and it is
dry. Cleaning, restora-
tion and consolidation
of the existing walls.
PROTECTIONOF THE BUIL-DING
In order to guaran-
tee the conservation
and protection of the
building over time, at
the end of the above-
mentioned procedure
Le iniezioni del composto Inietta&Consolida
Il trattamento protettivo sul paramento esterno effettuato con il formulatoTRF 500 al fl uorocarbonio
TECNORED’s protec-
tive hydro-repellent
impregnating agent
Rainguard was applied
to all exposed surfa-
ces.
This is a single com-
ponent product with
fluorocarbon silane,
which is resistant to
ageing and is co-
lourless and non-film-
forming.
This form of protec-
tion prevents rainwa-
ter being absorbed
and acts as a gua-
rantee for the vertical
surfaces of the tower
that are strongly expo-
sed to attacks by the
marine atmosphere.
38
Murature affrescateC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
Anche se, a tutt’oggi, solamente per
le superfici affrescate e risanate
dall’umidità con il formulato TRF500
del DryKit System abbiamo superato
abbondantemente le mille unità, nella
rappresentazione delle stesse ci ritro-
viamo molte volte a ripro-
porre immagini riguardanti
interventi di venti o addirittu-
ra trenta anni or sono. Ciò è
dovuto alle difficoltà sempre
maggiori per l’ottenimento
delle necessarie “liberatorie”,
spesso ostacolate da diritti
NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACYpregressi per le opere pubbliche o
dalla comprensibile gelosia dei privati
riguardo i loro tesori. Se agli affreschi
aggiungiamo le decorazioni a tempera,
i bassorilievi, le modanature di pregio,
le sculture in cotto anche policromo
insistenti nelle murature stesse, le
colonne, gli altari realizzati con le tec-
niche e i materiali più diversi, il numero
dei manufatti artistici risanati sia in
Italia che all’estero oggi si avvicina agli
undicimila.
Questi numeri significativi
sono stati conseguiti grazie
ai risultati oggettivi ottenuti
su oltre cinquecento chiese
ed altrettante ville, conventi
e palazzi pubblici o privati di
epoche diverse, che vanno
dal periodo romanico al
tardo novecento.
NUMBERS, PRIVACY AND RELIABILITY
Even though we have comfortably
exceeded the figure of a thousand
projects purely in terms of restoring
frescoed surfaces and eliminating
humidity using DryKit System formula
TRF500, we frequently recycle images
of work carried out twenty or even
thirty years ago when illustrating our
achievements. This is due to the fact
that it is increasingly difficult to obtain
the necessary “releases”, which are
often hindered by previous rights for
CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA-AFFRESCHI DI ANDREA MANTEGNA
public works or the understandable
possessiveness of private customers
with regard to their valuable property.
The number of artistic structures
restored in Italy and abroad is now ap-
proaching eleven thousand if we group
frescoes together with tempera deco-
ration, bas-reliefs, refined moulding,
wall-mounted monochrome or poly-
chrome terracotta sculptures, columns
and altars made using a wide variety
of different techniques and materials.
These significant results have been
obtained from working on more than
five hundred churches and just as
many villas, convents and public or
private buildings from different eras,
ranging from the Romanesque period
to the late twentieth century.
TEATRO OLIMPICO VICENZAAFFRESCHI DI FRANCESCO MAFFEI
AFFRESCO TRECENTESCO IN UN PALAZZETTO TREVIGIANO.
39
40 VILLA GASPARINI LOREDAN VENEGAZZÙ TREVISOTEMPERE SETTECENTESCHE NEL SALONE EGIZIO
VILLA SETTECENTESCA CÀ ZENOBIO TREVISOAFFRESCHI DI FRANCESCO FONTEBASSO E G. LAZZARONI
CAPPELLA SAN BIAGIO VERONAAFFRESCHI DI GIOVANNI MARIA FALCONETTO
BASILICA DI SAN’ANASTASIA VERONAARCA POLICROMA DI GIANESELLO DA FOLGARIA
CONVENTO DI SAN FRANCESCO CONEGLIANO TVAFFRESCHI NEL CHIOSTRO DEL 1400
CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO IMPERIAAFFRESCHI DI PIETRO GUIDO DA RANZO
41CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVAAFFRESCHI DEL GUARIENTO
42
L’intervento in questione riguarda due porzioni attigue di un edifi cio dei primi del ’900 posizionato sulla scogliera del borgo marinaro di Acitrezza quasi di fronte al faraglione grande denominato “isola Lachea.” Da quanto osservato l’edifi cio riscontrava evidenti problemi di umidità di risalita per capillarità nelle murature interne ed in quelle esterne, costituite prevalentemente da blocchi squadrati di pietra lavica con ricorsi di mattoni pieni in laterizio.Gli intonaci esterni, come del resto quelli interni, erano ricchi di effl orescenze che nel tempo hanno demolito gli intonaci anche ad altezze superiori il metro ed ottanta. Analogamente si riscontravano manifestazioni simili di cristal-lizzazione dei sali anche nella pavimentazione.Contro l’umidità ascendente nelle murature si è provveduto ad utilizzare la barriera chimica a lenta diffusione TRE128 per il trat-tamento dei seguenti quantitativi:17,20 m di muratura spessore 0,60 m15,45 m di muratura spessore 0,30 m11,45 m di muratura spessore 0,15 mMentre per le fasi di reintona-catura, al seguito di evitare i lunghi tempi di asciugatura di una muratura risanata condizionata da diverse variabili, ed onde evitare le trasmigrazioni saline sui nuovi intonaci interni ed esterni, si è
INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DIUN EDIFICIO IN ACITREZZA CATANIA
provveduto, prima dell’applica-zione degli stessi, a stendere due mani di boiacca antisalina TRH745 additivata con TRB305 per chiudere defi nitivamente il ciclo umidità/sali. Solamente per gli intonaci interni nell’impasto tradizionale si sono aggiunti i quantitativi necessari di TRH780 per realizzare intonaci macropo-rosi ad elevata evaporazione per eliminare l’umidità residua nelle muratura.
The project in question concerns two adjoining sections of a building dating from the early twentieth century located on the cliffs in Acitrezza, a seaside town almost opposite the large rock stack of Lachea Island. When we examined the building we found clear rising damp pro-blems in the internal and external walls, which mainly consisted of square blocks of lava stone with courses of solid brick masonry. Both the external and internal plasterwork was covered with effl orescence that had destroyed the plaster over time, even at a height of over one metre eighty. At the same time similar manife-stations of crystallised salts were also found in the fl ooring. Slow-diffusion chemical barrier TRE128 was used to combat rising damp in the following wall sections:17.20 m of wall with thickness of 0.60 m15.45 m of wall with thickness of 0.30 m
Progettisti:Prof. Ingegnere Santi Maria CasconeImpresa esecutrice Ars Aedifi catoria S.r.l.
Edilizia privataC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
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11.45 m of wall with thickness of 0.15 m. With regard to the replastering work, in order to avoid long drying times for a renovated wall infl uenced by different variables and to prevent the movement of salt on the new internal and external plasterwork, we applied two coats of anti-salt grout TRH745 with added TRB305 to end the humidity/salt cycle defi nitively. In addition, the traditional mix for the internal pla-sterwork also included necessary added quantities of TRH780 to create high-evaporation macropo-rous plaster so that any residual humidity in the walls could be eliminated.
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRE128Scheda prodotto pag. 68
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Strutture fortifi cateC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
Grossi spessori: nessun problema
Il parere del direttore dei lavori, Architetto Arturo Sclavi di Pavia:«Da sempre le problematiche dell’umidità sono risultate di dif-fi cile soluzione soprattutto in pre-senza di murature antiche e, come nella ristrutturazione del castello di S. Angelo Lodigiano, di notevole spessore.La soluzione proposta dalla Tec-nored di Verona e di seguito da noi accettata consiste nella realiz-zazione di una barriera chimica a lenta diffusione a base di micro-emulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati TRE128, inserita attraverso appositi diffusori “a perdere” in cellulosa pressata. Tali diffusori, oltre a garantire la perfetta imbibizione delle mura anche in presenza di cavità all’in-terno, venivano forniti per qualsiasi lunghezza venisse da noi richiesta consentendo il trattamento dei no-tevoli spessori tipici dei castelli e delle fortifi cazioni.A tal proposito, l’azienda ci spiega-va di avere in corso contempora-neamente ai lavori di Lodi il risana-mento di un castello nella Spagna Meridionale con murature di oltre 3,50 metri di spessore. Fatto salvo l’approvvigionamento delle punte di perforazione da parte dell’Impresa Foglia di Parma esecutrice dei la-vori, non abbiamo rilevato proble-matica alcuna durante l’effettua-zione dei lavori di deumidifi cazione anche per merito dell’ottima assi-stenza fornita dall’organizzazione Mattei di Milano che rappresenta la Tecnored in tutta la Lombardia.».
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRE128Scheda prodotto pag. 68
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1
2
Muratura a sacco (1). Fascia idrofobizzata (2).
Thick walls: no problem
The opinion of the works director, Architect Arturo Sclavi di Pavia:«Humidity problems have always proved diffi cult, above all in an-cient walls and in considerably thick ones, as in the restoration of S. Angelo Lodigiano castle. The solution proposed by Tecnored of Verona that we accepted consi-sted in creating a slow diffusion chemical barrier. This was based on a siloxane micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents – TRE128 - inserted via special “disposable” diffusers made of pressed cellulose. Apart from gua-ranteeing perfect wall soaking even in the presence of internal cavities,
these diffusers were supplied in any lengths we required, permitting the very thick walls of castles and fortifi cations to be treated. On this subject, the company explained to us that it had work in progress at the same time as that at Lodi in a castle in southern Spain with walls more than 3.50 metres thick. Except from obtaining the boring drills from the Foglia company at Parma, we experienced absolutely no problems in executing the de-humidifi cation work, also thanks to the excellent assistance supplied by the Mattei organisation at Milan that represents DryKit® throughout Lombardy».
Il CASTELLO VISCONTEO DISANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Sostituzioni di tecnologieC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
I LAVORI NELLA CRIPTA. SOSTITU-ZIONE DI TECNOLOGIAÈ stato possibile realizzare questo intervento di risanamento all’altez-za del pavimento della cripta in quanto il perimetro della stessa era separato dal contatto con il terreno da un opportuno cunicolo. Anche in questo caso, come in altri analo-ghi riscontrati nel corso degli anni, il sistema di risanamento DryKit® è stato adottato in sostituzione di apparecchiature ad inversione di polarità che non avevano soddi-sfatto la committenza.Committente: Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici delle Marche. La struttura attuale, a croce greca, deriva dalla radicale trasformazione di una preesistente basilica paleocristiana intitolata a S. Lorenzo.
LA BASILICA DISAN CIRIACO ANCONA
Dove altri sistemi falliscono
WORK IN THE CRIPT REPLACE-MENT TECNOLOGYThis restoration work was made possible at the height of the fl oor of the crypt because the perimeter of the same was separated from contact with the ground by a sui-table trench.Also in this case, as in other simi-lar ones over the years, the DryKit® System restoration system was adopted to replace solutions with polarity inversion, unsatisfactory in the eyes of the customer. Customer: Monuments and Envi-ronment Offi ce of the Marche.The current structure, in the form of a Greek cross derives from the radical transformation of a pre-existing early Christian basilica named after St. Lorenzo.
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRS114Scheda prodotto pag. 68
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Ex ambasciateC A S E H Y S T O R Y I N I E T T A & I M P E R M E A B I L I Z Z A - D R Y G E L - B O I A C C H E
Il programma del Governo Serbo per il recupero di circa 300 stabili dismessi, utilizzati sino alla fi ne degli anni 90 quali sedi di amba-sciate oppure ad uso foresteria per l’alloggio di diplomatici e impiegati, ha visto coinvolta la nostra azienda nella fornitura dei prodotti e delle tecnologie necessarie a questo fi ne.Anche in questa occasione si è dimostrata vincente la validità delle nostre proposte commerciali che uniscono all’ elevata qualità dei prodotti certifi cati e all’esperienza trentennale nel settore, le attrezza-ture usa e getta che semplifi cano notevolmente le operazioni di posa in opera e garantiscono nel con-tempo la certezza del risultato.
RIUSO DELLE EX AMBASCIATEA BELGRADO SERBIA
Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic
La nuova scuola mater-na per il quartiereLe immagini di queste pagine si riferiscono alla nuova destinazio-ne d’uso di questa ex ambasciata divenuta oggi una scuola materna modello dotata delle migliori at-trezzature e presidi.Di particolare rilievo sono risultate le impermeabilizzazioni realizzate con Inietta&impermeabilizza che hanno consentito unitamente al DryGel e alle Boiacche Antisaline di recuperare tutti i locali inter-rati fortemente compromessi da infi ltrazioni e umidità e divenuti successivamente refettorio, sala giochi, salette per il personale e vani tecnici.
Chiaramente visibili i fori diiniezione del Dry Gel
Le murature interrate prima delleiniezioni bentonitiche“Inietta&Impermeabilizza
Progetto e direzione lavori:Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic
Kajmakcalanska - BelgradoAssistente: Ing. Arch. Bijana Petrovic
Impresa: Vlastimir TrokanResp. estero: Dott. David Slobec
Consulenze e intermediazioni commerciali:Agenzia Giorgio Levorato
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Prodotti:Inietta&ImpermeabilizzaScheda prodotto pag. 76 DryGelScheda prodotto pag. 108Boiacche AntisalineScheda prodotto pag. 86
Our company was involved in the Serbian government’s programme to restore approximately 300 di-sused buildings, which served as embassies or were used by other countries for housing diplomats and employees until the late ‘90s, by supplying the relevant necessa-ry products and technology. The excellence of our range of pro-ducts and services was once again demonstrated on this occasion, a combination of the high quality of certifi ed products with thirty years
of experience in the sector with disposable equipment that signifi -cantly simplifi es laying procedures and at the same time guarantees the certainty of the result. .
A new neighbourhood infant schoolThe pictures on this page show the new use for this former embassy building; it has become the blue-
print for an infant school equipped with the fi nest equipment and fa-cilities.The waterproofi ng work carried out using Inject&waterproof to-gether with Dry Gel and Anti-salt Grout was especially signifi cant, as it made it possible to restore all basement rooms heavily affected by water infi ltration and damp, transforming them into a dining hall, games room, staff rooms and equipment rooms.
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Edilizia industrialeC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
STRUTTURE IN CEMENTO E CALCESTRUZZO:
Calcestruzzi e prefabbricati rea-lizzati con impasti “magri” o non adeguatamente isolati possono sicuramente generare fenomeni di risalita d’acqua per capillarità con le problematiche note, lega-te al successivo distacco delle “rasature” o delle pitture nella parte bassa delle pareti, con an-tiestetiche macchie e perdita della già scarsa coibentazione tipica di questi materiali. Nei capannoni industriali e nei depositi spesso sono presenti questi fenomeni in quanto l’utilizzo fi nale, come nel caso illustrato, non viene previsto con fi nalità abitative.Gli agenti penetratori contenuti nei formulati idrofobizzanti del DryKit® System permettono il trattamento con successo di questi conglomerati anche in presenza di alcalinità particolarmente elevate. Il trattamento del calcestruzzo comporta spesso il non completo assorbimento delle quantità stan-dard previste nel manuale istruzio-ni in quanto la limitata capillarità viene rapidamente saturata con un quantitativo minimo di formulato. Il residuo potrà essere riutilizzato nei fori successivi solamente per i for-mulati monocomponenti. In quelli bicomponenti l’eventuale residuo potrà essere impiegato esclusiva-mente quale protettivo per mura-ture faccia a vista, ma non per la realizzazione di barriere chimiche.
CEMENT AND CONCRETE STRUCTURES:
Concrete and pre-fabricated bu-ildings created with “lean” mixes or with unsuitable insulation can certainly generate capillary water ascent.Here, we have the known problems tied to the successive detachment of the “skims” or paint-work at the bottom part of the walls with unsightly marks and a loss of the already poor insulation typical of these materials.These phenomena are often pre-sent in industrial buildings and warehouses, because the fi nal use – as in the illustrated case – is not expected to be residential.The penetrating agents contained in the water-repellent formulae of the DryKit® System also permit the successful treatment of conglome-rates even with especially high alkalinity present.When concrete is treated, the standard quantities established in the instruction manual are often not completely absorbed.This is because the limited ca-pillarity is rapidly saturated with a minimum amount of formula. The residue can only be used in successive holes with the single component formulae.With the two-part formulae, any residue can be exclusively used to protect wall facades, but not for creating chemical barriers.
L’HANGAR ELICOTTERI DEIVIGILI DEL FUOCO GENOVA
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRE128Scheda prodotto pag. 68
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Gas beton - porotonC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
Non solamente gli edifi ci storici o le chiese affrescate sono soggetti a fenomeni di risalita capillare dell’umidità. Tale fenomeno risul-tava particolarmente oneroso nei lavori annuali di manutenzione programmata dell’Amministrazione del Parco, in quanto gli intonaci che ricoprivano il materiali della costruzione realizzata in mattoni di “gas beton”, erano lavorati ed antichizzati con tecniche ed ela-borazioni scenografi che e pittori-che particolarmente suggestive e d’effetto.
Not just historical buildings or churches are subject to the capil-lary rising damp phenomenon.This phenomenon proved especial-ly burdensome in the annual main-tenance work planned by the Park Administration as the plasterwork covering the construction material made of “breeze block” bricks were processed and made to look ancient.This work involved especially im-pressive and effective scenic and pictorial techniques.
Il villaggio arabo del parcodivertimentiGardaland LAZISE VERONA
Risanate con DryKit® e TRH780®, tutte le murature realizzate in “gas beton”
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRE128Scheda prodotto pag. 68
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Ville e palazziC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T - D R Y G E L
INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DIVILLA ZERBI REGGIO CALABRIA
Progettisti e D.L: Ing. Giuseppe ArenaCollaboratrice: Arch. Carmela BarillàResp. al progetto: Arch. Giovanni DittoResp. Comm. di zona: Luigi Totino
PALAZZO COMUNALECESARINI SFORZA
CIVITANOVA MARCHE AN
PALAZZO DE PROBIZER“EX PELLAGROSARIO”
ROVERETO TN
PALAZZO COMUNALESAN MARTINO B. ALBERGO
VERONA
Prodotto: DryKitFormulati impiegati
TRE128 TRX118TRF135 TRS114Scheda prodotto pag. 68
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 TRB305Scheda prodotto pag. 86
Prodotto: DryGelFormulato impiegato
TRE404Scheda prodotto pag. 108
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DryKit System è molto apprezzato dal-le Amministrazioni Pubbliche in quanto consente di ridurre sensibilmente i costi dell’intervento perchè può essere facilmen-te applicato dal proprio personale (addetti alla manutenzione, carpentieri, giardinieri, volontariato ecc.). Può essere inoltre fa-cilmente acquistato utilizzando “buoni di spesa” riducendo i tempi delle delibere e quelli per le gare d’appalto.
DryKit System is very popular with local au-thorities as it can easily be applied by their employees (maintenance staff, carpenters, gardeners, volunteers etc), thereby redu-cing working costs signifi cantly.It can also be purchased easily using vou-chers, therefore saving time on decision-making and competitive bidding.
PALAZZO DEL QUIRINALE ROMARisanati uffi ci e archividell’ala ovest
PALAZZO DUCALE DEI GONZAGAGUASTALLA REGGIO EMILIA
VILLA DE MERZIVILLAZZANO TN
VILLA GASPARINI LOREDANVENEGAZZÙ TV
VILLA BIANCHI SERTORIOCAVASO DEL TOMBA TV
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Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRS114Scheda prodotto pag. 68
Ville e palazziC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T - D R Y G E L - B O I A C C H E A N T I S A L I N E
Villa Settecentesca denominata “delle cento fi nestre” soprastante il piccolo borgo di Covelo.Mirabile, negli interni, il ciclo di af-freschi di Carlo Henrici sulle pareti deumidifi cate con Drykit System
An eighteenth century villa called “hundred windows”, above the small hamelt of Covelo.Inside there is an impressive cycle of frescoes by Carlo Henrici on walls dehumidifi ed using the Dry-Kit System.
VILLA DELLECENTO FINESTRE Perotti TorielloCOVELO DI TERLAGO TN
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRF135Scheda prodotto pag. 68
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Deumidifi cazione effettuata con-testualmente ai lavori di restauro eseguiti dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici per Napoli e Provincia.Di stile greco-romano, è opera dell’architetto Pietro Valente, e decorata dall’artista fi orentino Gu-glielmo Becchi (1791-1852).
Villa Pignatelli and its Pompei style sitting room were dehumidifi ed at the same time as the restoration works were performed by the Mo-numents and Fine Arts Offi ce for Naples and the Province.This Greek-Roman style villa crea-ted by architect Pietro Valente was decorated by Florentine artist Gu-glielmo Becchi (1791-1852).
VILLA PIGNATELLISalottino PompeianoNAPOLI
Prodotto: DryKitFormulato impiegato
TRF135-TRS114Scheda prodotto pag. 68
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Prodotto: DryGelFormulato impiegato
TRE404Scheda prodotto pag. 108
Cascinali, rustici e agriturismoC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T - D R Y G E L - I N I E T T A & R I S A N A
La presenza di sostan-
ze organiche presenti
nel terreno e traspor-
tate nelle murature
dall’acqua di risalita
capillare dà origine,
assieme al calcio con-
tenuto nelle stesse,
alla formazione di sali
nitrati o nitriti.
Questo “salnitro”,
come viene spesso
chiamato, è l’origine
della demolizione mec-
canica degli affreschi,
delle pietre di rivesti-
mento, degli altari, dei
mattoni o degli into-
naci delle case. Nelle
chiese il fenomeno è
spesso originato dalla
presenza di antiche
sepolture che tradi-
CASE RURALI E CHIESE,edifi ci diversi ma con problematicheE SOLUZIONI COMUNI
zionalmente venivano
inumate all’interno.
In campagna la
vicinanza di stalle e
di edifici per l’alleva-
mento o l’utilizzo di
fertilizzanti provoca
di fatto le medesime
problematiche sulla
parte bassa di tutte le
murature. Negli ultimi
decenni, con l’avvento
dei silani e dei polisi-
lossani unitamente ad
una tecnologia collau-
data a lenta diffusione,
abbiamo risolto defini-
tivamente tali problemi
senza compromettere
la statica degli edifici.
Ci occupiamo di deu-
midificazione e restau-
ro sin dalla prima metà
degli anni settanta:
per questo abbiamo
sempre cercato le so-
luzioni migliori, quelle
che di fatto riuscivano
e riescono a conciliare
il binomio imprescindi-
bile del giusto rappor-
to costo/benefici.
Essere riusciti a
trasformare
una collaudata
tecnologia in un
“prodotto” facil-
mente utilizzabile
da chiunque e
garantendo il
risultato finale ha
contribuito non
poco a decretare
il successo di
questa formula
innovativa.
Prodotto: DryKit
TRE128 - TRX118Scheda prodotto pag. 68
Prodotto: Inietta&RisanaFormulato impiegato
TRV300Scheda prodotto pag. 114
Prodotto:Boiacche Antisaline
TRH745 - TRB305Scheda prodotto pag. 86
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Organic substances
present in the ground
are transported into
walls by rising damp.
Together with the
calcium found in them,
they give rise to the
formation of nitrate
and nitrite salts.
“Saltpetre”, as this is
often called, is the
starting point for the
mechanical demolition
process that affects
frescoes, stone clad-
ding, altars, bricks and
plaster in houses.
The phenomenon
often originates in
churches due to the
presence of ancient
tombs, as burials were
traditionally carried
out inside.
The same problems
are caused at the
base of all kinds of
walls in the countrysi-
de due to the proxi-
mity of stables and
buildings for breeding
animals, or use of fer-
tilisers. We have been
able to solve these
problems once and for
all without affecting
building statics
in the last few
decades sin-
ce silanes and
polysiloxanes became
available and through
the use of tried and
tested slow-diffusion
technology.
We have been wor-
king in the fields of
dehumidification and
restoration since the
early seventies and
have always looked
for the best solutions,
namely those that
enabled us to create
a winning combination
by providing the right
cost-benefit ratio and
continue to do so.
The success of this
innovative formula was
determined in no small
part by managing to
turn tried and tested
technology into a
user-friendly “product”
with guaranteed final
results.
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Dimore in campagnaC A S E H Y S T O R Y I N I E T T A & C O N S O L I D A
CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURECON RIPRISTINO STRUTTURALEDELLE MALTE DI ALLETTAMENTO
EDIFICIO DI CAMPAGNA CON ANNESSI RUSTICIIN PROVINCIA DI VERONA
Particolare ingranditodell’andamento delle fessurazioni
La parte antica dello stabile
Gli annessi rustici
Prodotto: Inietta&ConsolidaFormulato impiegato
TRN100+TRB308Scheda prodotto pag. 80
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ATTENZIONE ALLE VIBRAZIONIPer questo edifi cio di campagna ristrutturato nel 1988 si sono rivelate fatali le vibrazioni prodotte dal martello demolitore utilizzato quasi a fi ne restauro per rimuovere una vasca di pigiatura in cemento realizzata nel piano terra attorno agli anni cinquanta.Il collassamento delle malte di allettamento ha provocato il cedimento delle pareti perimetrali (spessore 50/60 cm – ciotoli di fi ume e malta magra di calce e sabbia) con aperture di crepe verticali in corrispondenza di porte e fi nestre, interessando anche gli stipiti in pietra (cm 20x30) appena sostituiti. L’intervento tempestivo con “Inietta&Consolida” ha bloccato defi nitivamente ogni tipo di movimento, evitando le previste tirantature con piastre in acciaio.Anche a distanza di vent’anni dall’intervento di consolidamento, l’effi cacia del sistema “Inietta&Consolida” risulta più che mai palese ed evidente.
WATCH OUTFORVIBRATIONS In this country building renovated in 1988, the vibrations produced by a concrete breaker used near the end of restoration work to remove a cement crushing tank put in on the ground fl oor in the fi fties has a critical effect.The collapse of the mortar beds caused the perimeter walls to subside (thickness 50/60 cm) river pebbles and lean mortar with lime and sand) and vertical cracks opened up at the doors and windows, also affecting the stone door frames (cm 20x30) just replaced.Timely use of “Inject&Consolidate” defi nitively blocked all kinds of movement, sidestepping the scheduled anchors with steel plates. Twenty years after the consolidation work was carried out, the effectiveness of the “Inject&Consolidate” system is just as clear and pronounced as ever.
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TECNORED IN SPAGNA
Propiedad Real y Patrimonio CivilC A S E H Y S T O R Y D R Y K I T
Alla fi ne degli anni ’90 la Tecnored ha iniziato ad operare sul territorio spagnolo in collaborazione con la società Taller De Restauracion El Barco S.L. di Madrid. Dal 2001, in considerazione degli interessanti sviluppi riscontrati, si è deciso assieme di costituire una nuova società creata ad hoc, denominata Demsa.In questi anni con le tecnologie DryKit System e con i prodotti TRH745, TRB305 e TRH780, sono stati risanati su tutto il territorio spagnolo innumerevoli edifi ci storici e monumentali sia delle Propiedad Real che del Patrimonio Civil.Gli interventi di seguito elencati sono quelli tra i più signifi cativi sino ad oggi realizzati in Spagna, mentre non vengono elencati per motivi di spazio e, in osservanza alle leggi sulla privacy, quelli relativi ai privati o delle varie Associazioni locali.
DESPACHO EN EL COMPLEJO DE LA MONCLOA - IGLESIA DE SAN PEDRO EN RIBATEJADA: Madrid - FACHADA DE LA CASA DE LOS GIL DE BORJA: Tarazona
(Zaragoza) - PALACETE DEL SIGLO XVII EN C/COMPÁS DE LA VICTORIA N°5: Málaga - PARROQUIA DE NUESTRA SEÑORA DE LA ASUNCIÓN DE ALGETE: Madrid -
TEATRO SALÓN CERVANTES: Alcalá de Henares (Madrid) - MUSEO PÉREZ GALDÓS - PALACIO REAL DE ARANJUREZ: Madrid - GALERÍA DE ENTRADA DEL CASTILLO
DE FERRÁN, SIGLO XII I: Tarragona - IGLESIA EN ELDA: Alicante - RESIDENCIA GERIÁTRICA MONTE ALTO: Jerez de la Frontera, Cadiz - CASA PALACIO SEDE DE LA
DIPUTACIÓN: Córdoba - EDIFICIO EN COMPLEJO MONCLOA (PRESIDENCIA DEL GOBIERNO): Madrid - AYUNTAMIENTO DE CAMPO DE CUELLAR: Segovia - RESI-
DENCIA DE ANCIANOS EN THARSIS: Huelva - SALA DE AUDIENCIAS, PALACIO DE QUINTA DE EL PARDO: Madrid - MUSEO PÉREZ GALDÓS: Las Palmas de Gran
Canaria - CASITA DEL PRÍNCIPE, PALACIO REAL DE EL PARDO: Madrid - RESIDENCIA MONTE VAL: Valdepeñas (Ciudad Real) - REAL MONASTERIO DE SANTA CLARA:
Tordesillas (Valladolid) - CONVENTO MADRES PASIONISTAS: Madrid - CENTRO DE SALUD LAS CORTES: Madrid - COMPLEJO DE LA MONCLOA: Madrid - CLAUSTRO
IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - RESIDENCIA DE ANCIANOS: Tharsis, Huelva - REHABILITACIÓN DEL CONVENTO DE SAN AGUSTÍN: Zaragoza - SANEAMIENTO DE
LOS MUROS SEL ARCHIVIO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - REHABILITACIÓN DE LA PARROQUIA DE SAN JOSÉ: Águilas (Murcia) - REHABILITACIÓN
DE PARANINFO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - AYUTAMIENTO DE LETUX: Zaragoza - CENTRO DE SALUD Y SALUD MENTAL EN C/PEÑA GORBEA:
Madrid - PLAZA ESPAÑA: Sevilla - PALACIO DE MAYORALGO: Cáceres - PATIO DE BANDERAS: Sevilla - FACHADA DEL MUSEO ARQUEOLÓGICO: Granada - MUSEO
CASA-COLÓN: Las Palmas de Gran Canaria - IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - IGLESIA PARROQUIAL SANTA MARÍA DE LAS ANGUSTIAS: San Juan, Ciudad Real.
Tecnored started working in Spain at the end of the ‘90s together with Madrid-based company Taller De Restauracion El Barco S.L.. Following the subsequent interesting developments, a joint decision was taken to found a new tailor-made company, Demsa, in 2001. Dry Kit System technologies and the products TRH745, TRB305 and TRH780 have been used over the years to restore numerous historical buildings and monuments in the Propiedad Real and Patrimonio Civil categories.The work listed below includes some of the most important projects carried out so far in Spain. For reasons of space and in accordance with the privacy laws, work carried out for private parties or local associations is not listed.
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TORDESILLAS -VALLADOLID - REAL CONVENTO DE SANTA CLARA
SEVILLA - PLAZA ESPAÑA
TERUEL - IGLESIA DE SAN PEDRO
MADRID - CASITA DEL PRINCIPE PALACIO REAL DE EL PARDO
MADRID - PALACIO DE LA QUINTA DE EL PARDO.
CÒRDOBA - PALACIO DE LA DEPUTACIÒN, EX DE LA MERCEDES
MADRID - PALACIO REAL DE ARANJUEZ
60
www.diambramariani.it
Diambra Mariani è nata e vive a
Verona.
Dopo la laurea in Giurisprudenza
con specializzazione in Crimi-
nologia ha deciso di dedicarsi
completamente alla fotografia.
Ha seguito per due anni le lezio-
ni della fotoreporter Alessandra
Garusi e nel 2009 ha frequentato
il Master in Fotografia e Immagi-
ne Digitale allo IED di Venezia.
Nel 2010 ha vinto il Premio
INAIL-PROSPEKT ed insieme alla
collega Valentina Merzi è stata
selezionata per una serie di
mostre in giro per l’Italia.
Si tratta della rassegna “Confini
08” che farà tappa a Milano,
Torino, Firenze, Roma, Genova,
Trieste e Palermo.
È attualmente rappresentata
dalla galleria Kn Studio di Verona
e collabora con Onlus ed ONG
nella realizzazione di laboratori
di sensibilizzazione sociale
attraverso il mezzo fotografico.
Il progetto Ofelia, realizzato
nel 2010 da Diambra Mariani
e Valentina Merzi con la colla-
borazione dell’attrice teatrale
Rossella Terragnoli, rappresenta
la prima tappa di un percorso
di indagine sulle icone tragiche
femminili, rielaborate in chiave
contemporanea.
Ofelia. LENS BASED ART SHOW Torino - 2010
WHICHTime?TEMPO ARTISTICOTEMPO ARTISTICO
PROGETTOO F E L I A
Sponsored by Tecnored
61
Diambra Mariani was born in
Verona, where she lives today.
After graduating in Law
(specialising in Criminology)
she decided to devote all her
attentions to photography.
For two years she followed
the lessons given by the photo
reporter Alessandra Garusi and
in 2009 she followed a Master of
Arts course in Photography and
Digital Imaging at the European
Madama Butterfly. Immagini d’Autore - Marghera 2010
Institute of Design in Venice.
In 2010 she won the INAIL-
PROSPEKT prize and, together
with her fellow photographer
Valentina Merzi, was selected
for an itinerant exhibition (the
Confini 2008 show) due to stop
in the Italian cities of Milan,
Turin, Florence, Rome, Genoa,
Trieste and Palermo.
She is currently represented by
the gallery Kn Studio in Verona
and she works with non-profit-
making organisations and NGOs
running workshops to raise
social awareness through the
medium of photography.
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WHICHTime?TEMPO ARTISTICOTEMPO ARTISTICO
CATTI VITAIl progetto Catti_vita, realizzato
tra il 2009 ed il 2010 da Diam-
bra Mariani e Valentina Merzi
negli zoo di Berlino (Germania) e
di Cali (Colombia), ha ad oggetto
la raffigurazione di anima-
li in cattività, elevati a figure
simboliche che rappresentano
la condizione dell’uomo nella
contemporaneità.
Il lavoro, selezionato per l’ottava
edizione della rassegna sulla
fotografia contemporanea Confini,
è stato esposto a Roma, Milano,
Genova, Trieste, Palermo, Firenze
e Torino. E’ stato inoltre esposto
nella galleria Kn Studio di Vero-
na, in occasione di una mostra
personale dal titolo “Leggerezza
in penombra”, curata dalla critica
d’arte Gaia Guarienti.
CASSANDRAGENOVA 2010/11Cassandra è una mostra sui fatti del decennio. Il suo nome rende omaggio alla capacità di visione del movimento che nel 2001 si radunò a Genova contrapponendo al vertice dei potenti un’agenda alternativa, con al centro i diritti, la giustizia sociale, la pace. Il forum fu brutalmente represso, in una delle pagine peggiori della nostra democrazia, ma la sua lettura dei fe-nomeni economici, etici e geopolitica risultò straordinariamente lucida, e le sue previsioni si sono storicamente avverate.Le conseguenze delle politiche neoliberiste - crac fi nanziari, guerre, dissesti climatici, fame, ingiustizia sociale - sono apparse nella loro evidenza negli anni recenti. “Cassan-dra, Genova 2001 - Genova 2011” racconta questi dieci anni di storia, dal g8 alla p4, dall’Afghanistan al Maghreb, con una serie di reportage fotografi ci, brevi testi, video.Realizzata da Progetto Comuni-
cazione, Cassandra è allestita a Palazzo Ducale dal primo al 24 luglio nell’ambito del percorso “Verso Genova 2011. Loro la crisi. Noi la speranza”, con il patrocinio del Comune di Genova, della Provincia di Genova e della Regione Liguria. Apre la mostra, nel suggestivo spazio del Sottoporticato di Palazzo Ducale, la cronologia del decennio: su grandi pannelli illustrati, le notizie da non dimenticare; ogni anno, le vignette di Altan, Ellekappa e Vauro, tre per autore; sui monitor, tutta la cronaca, giorno per giorno, con video, prime pagine, memorie web.Inoltre, un album di foto e video racconta i dieci anni di World Social Forum, da Porto Alegre a Dakar, con un commento di Anna Pizzo e Gigi Sullo.La sezione dedicata a economia e lavoro, con testi di Alberto Burgio, Roberto Romano e Jean Ziegler, ospita i reportage fotografi ci di
Francesco Cito, sui lavoratori della pastorizia e della pesca in Sardegna, e di Justin Jin, che ritrae le dure condizioni degli operai in Cina, dove l’Europa delocalizza per fare profi tti. Un racconto fotografi co collettivo, nella sezione società e diritti, mostra i bambini nelle scuole del mondo; Massimo Di Nonno ferma in immagini l’arrivo dei migranti a Lampedusa, Eros Mauroner ritrae i migranti in lotta a Brescia. I testi sono di: Fulvio Aurora, sulla salute; Checchino Antonini, sulla scuola; Erri De Luca, sulle vie del mare; Laura Eduati, sul corpo dei migranti; Rosanna Frati, sui femminicidi e sull’informazione; Marco Pitzen, sul diritto alla casa. Una sala della mostra è dedicata a guerra e repressione, con reportage di Fernando Moleres dal carcere minorile in Sierra Leone, di Samuele Pellecchia sulla rivolta in Egitto e di Ivo Taglietti sull’identifi cazione delle vittime di Srebrenica; sono esposti
anche i disegni di Fernando Botero sugli orrori di Abu Ghraib. Hanno scritto: Chawki Senouci, sulle rivolte in Nordafrica; Piero Maestri, sui con-fl itti recenti; Gino Strada, sul rifi uto di ogni guerra. Per la sezione dedicata ai beni comuni, Claudio Jampaglia racconta la vittoriosa battaglia per l’acqua pubblica e Alex Zanotelli saluta il movimento che si rimette in cammino. Due grandi affreschi collet-tivi dei fotografi dell’agenzia Prospekt: il primo sull’acqua, il secondo, di Diambra Mariani, sui disastri climatici e ambientali delle alluvioni in Veneto e a New Orleans, USA. Ezio Bertok elenca le battaglie locali-globali per la difesa del bene comune, dalla Valsusa allo stretto di Messina. Cassandra dedica una stanza ai fatti di Genova 2001, con fotografi e, fumetti, video e con il punto su verità e giustizia di Vittorio Agnoletto, Carlo Bachsch-midt, Lorenzo Guadagnucci e Mario Portanova.
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PROGETTOTHE 9th WARD
Il progetto The 9th Ward è stato realizzato tra il 2010 e il 2011
a New Orleans, Lousiana, USA.
Il 9th Ward è stato uno dei quartieri più colpiti dall’Uragano
Katrina e ancora oggi, a distanza di 6 anni, versa in condizioni
di disagio.
Molte delle abitazioni che lo compongono sono state
abbandonate e mai più riqualifi cate e danno ospitalità ai molti
senzatetto, per lo più minorenni, che popolano New Orleans.
Il lavoro Flooded Veneto è stato realizzato nel novembre del
2010 durante l’alluvione che ha colpito il Veneto.
Due persone hanno perso la vita, 3 mila sono stati gli sfollati,
150 mila è la stima dei capi di bestiame annegati. Queste due
immagini sono state esposte al Palazzo Ducale di Genova in
occasione della mostra Cassandra – Genova 2001/2011.
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RICONCILIARSI CON L’ELEMENTO “ACQUA”!
NON SOLO PROBLEMI EPREOCCUPAZIONI
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TEMPO LIBEROTEMPO LIBERO
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Con l’ausilio dei prodotti TECNORED tutte le fonti di preoccupazione causate
dall’acqua nella vostra casa, sotto forma di umidità, infi ltrazioni, muffe,
sgretolamenti, ecc. sono ormai un ricordo.
Rilassatevi e concedetevi una meritata vacanza rigenerante.
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CON I PRODOTTI TECNORED L’AVVENTURA È GRATIS!
UMIDITÀ: NIENTE PAURAIN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO VAL DI SOLE UNA STRAORDINARIAOPPORTUNITÀ PER RICONCILIARSI CON L’ACQUA IN UN PAESAGGIO VERA-MENTE RILASSANTE E RIGENERANTE
Non solamente rafting. Al centro XRAFT potrete praticare anche hydrospeed, canoa-kayak, escursioni in kayak biposto nei fi ordi del lago di s. Giustina, mountainbike, orienteering, canyoning, nordic walking ecc..
In collaboration with the Val di Sole centre, this is an incredible opportunity to learn to love water again in truly relaxing revitalising surroundings.
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REPARTOVOLOEMERGENZEImpegno socialeper laProtezione Civile
Appassionati da sempre a tutte quelle attività che ci consentono di immergerci letteralmente nella natura (rafting – paracadutismo – ski – canoa fl uviale - deltaplano - vela – idrospeed – windsurf – wild water jetski ecc), da una ventina d’anni abbiamo trovato la sintesi perfetta nella pratica del volo idrovolante che unisce mirabilmente gli elementi aria ed acqua.Rendendoci conto delle enormi possibilità fornite da questa passione nell’ambito della Protezione Civile abbiamo aderito dal 2005 al Reparto Volo Emergenze con base al Centro Volo Scaligero del Comandante Davide Burei che svolge questa attività in coordinamento con la Regione Veneto.L’idrovolante anfi bio I 3524 – Buccaner two Catalina Wing, sponsorizzato dalla nostra Società, e da noi pilotato, è stato pertanto messo a disposizione per operazioni di pattugliamento, ricerca, avvistamento incendi ecc.
We’ve always been mad on all those activities which allow us to quite literally immerse ourselves in nature (rafting – parachuting – skiing – river canoeing – hang-gliding - sailing – hydrospeed – windsurfi ng – jet-skiing etc), and around twenty years ago we found the perfect synthesis in fl ying seaplanes, an excellent way to combine the elements of air and water. Realising the enormous opportunities this passion offers in the fi eld of civil defence, in 2005 we joined the Emergency Flight Department based at Centro Volo Scaligero run by Captain Davide Burei in liaison with Veneto Regional Government. As a result, an amphibious seaplane I 3524 – Buccaneer Two Catalina Wing, sponsored and fl own by our company, has been made available for surveillance, research, fi re sighting etc.
WHICHTime?TEMPO UTILETEMPO UTILE
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Provincia di Verona
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Destinata a livellonazionale, l’iniziativapromossa dalReparto Volo Emergenze. Sabato 28 maggio, all’interno del PalaFerroli di San Bonifacio (Verona), si è svolto il “Carosello delle divise”, un interessante progetto ideato e sviluppato dal Reparto Volo Emergenze, Onlus all’avanguardia nelle operazioni di soccorso e in materia di prevenzione delle emergenze.Il “Carosello delle divise”, patrocinato dalla Regione Veneto e dalla Provincia di Verona, è nato con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza verso il mondo degli operatori della sicurezza: Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, forze volontarie.Sono tutte fi gure che ci accompagnano nella nostra quotidianità, svolgendo un lavoro spesso silenzioso ma sempre e comunque di elevato valore, perché costantemente legato alla tutela della collettività.I primi a benefi ciare di questa opportunità sono stati gli abitanti del Comune di San Bonifacio, in particolare le scuole del I circolo della zona, che hanno potuto interagire personalmente con le tante “divise” presenti all’evento.L’obiettivo, come accennato, è avvicinare la realtà delle Forze dell’ordine alla popolazione, in questo caso i bambini dai 6 agli 11 anni, in modo da diffondere e condividere modalità di autoprotezione dell’individuo e di attivazione in caso di pericolo o emergenza.
Durante l’incontro le varie realtà hanno potuto creare le prime basi per un codice di comunicazione condiviso da utilizzare in caso di necessità: come segnalare in modo chiaro le informazioni, quali operatori contattare, come comportarsi di fronte ad un’emergenza.L’incontro tra il mondo delle Forze dell’Ordine e quello della scuola fornisce senza dubbio un valore aggiunto all’esperienza, concretizzando un confronto costruttivo che non mancherà di tradursi in una gestione più attenta all’interno degli spazi scolastici.Erano presenti all’appuntamento rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri; Guardia di Finanza Soave; Polizia Locale; Vigili del Fuoco; Gruppo Protezione Civile San Bonifacio; AGESCI Scout – Croce Rossa; Carabinieri in congedo; Reparto Volo Emergenze.Il Reparto Volo Emergenze, convenzionato con la Regione Veneto, costituisce un’organizzazione di Protezione Civile e Protezione Ambientale al servizio dei cittadini, avente lo scopo di salvaguardare la vita delle persone e la conserva-zione dei beni. Il progetto Solem (Smart OnLine Emergency) consente di gestire in tempo reale le immagini foto e video geo-referenziate trasmesse dai velivoli del Reparto Volo Emergenze.
“CAROUSEL OF UNIFORMS”Aimed at the national level, the initiativesponsored by Flight Emergency Department. Saturday May 28th, it took place in the PalaFerroli (San Bonifacio, Verona) the “Carousel of uniforms,” an interesting project designed and developed by Flight Emergency Department, a non-profi t organization at the vanguard of relief operations and in prevention emergencies.The “Carousel of uniforms,” sponsored by the Veneto Region and the Verona’s Province, was born with the aim to sensitize the citizens to the world of security operators: Carabinieri, Guardia di Finanza, Local Police, Firefi ghters, voluntary forces.They are all fi gures that accompany us in our daily lives, doing a work often si-lent but always high-value, because constantly connected to the e community’s protection.The fi rst benefi ciaries of this opportunity were the inhabitants of San Bonifacio, particularly schoolchildren, which were able to interact personally with the many “uniforms” present at the event.The goal, as mentioned, is to bring the reality of the security forces to the population, in this case children aged 6 to 11 years, so as to spread and share individual self-protection techniques and activation mode in case of danger or
emergency.During the meeting the security operators have been able to create the founda-tions for a shared code of communication to use in case of need: how to report information in a clear, who to contact, how to deal with an emergency.The encounter between the world of law enforcement agencies and the school supplies undoubtedly add value to the experience, realizing a constructive dialogue that will result in a more attentive management in school spaces.Present at the event the representatives of: Carabinieri; Guardia di Finanza Soave; Local Police; Fire Brigade; Civil Defence Group San Bonifacio; AGESCI Scout – Red Cross; Carabinieri on leave; Flight Emergency Department.The Flight Emergency Department, in agreement with the Veneto Region, is an organization of Civil Protection and Environmental Protection in the service of citizens, and its purpose is to safeguard the lives of people and to preserve property.Solem project (Smart OnLine Emergency) allows to manage real-time images and video geo-referenced images transmitted from the aircraft Flight Emergency Department.
“CAROSELLO DELLE DIVISE”
SCHEDA PRODOTTO 68BarrieraChimica DryKit
BarrieraCChimica DryKit
DEUMIDIFICAZIONEDEHUMIDICATION
TRE 128 TRX 118 TRS 114 TRF 135
Contro l’umidità ascendente un esclusivo sistemagarantito, che eliminaper sempre il problema.Con le più avanzate tecniche per il risana-
mento delle murature umide abbiamo re-
alizzato un pratico kit per le imprese e per
gli amanti del “fai da te”, facile da utilizzare.
DryKit® è un esclusivo sistema brevettato
che interviene nelle opere murarie median-
te la formazione di una barriera chimica,
composta da formulati idrofobizzanti all’ac-
qua o in solvente. Le caratteristiche speci-
fi che, nonchè i campi d’impiego consigliati
per ogni prodotto, vengono chiarite nelle
schede specifi che, illustrando il formulato
più idoneo alle esigenze del risanamento.
Risanare defi nitivamentei muri umidi, da soli,
o con la propriaimpresa di fi ducia.
È semplicissimocon DryKit !
Forare il muro a 15 cm dal terreno distanziando le perforazioni una dall’altra di 15 cm (Fig. 1). Inserire nel muro i diffusori con le corone (Fig. 2). Sigillare le corone con l’aiuto di un cazzuolino, gesso e/o cemento rapido (Fig. 3).
15cm
15 cm
11 22 33
Prodotto Certifi cato
69BarrieraChimica DryKit
Applicare le pockets al muro collegando il tubicino alle corone. Riempire le pockets con il formulato specifi co (Fig. 4). Ad assorbimento avvenuto, rimuovere i vecchi intonaci (Fig. 5). Per evitare trasmigrazioni saline risulta di fondamentale importanza l’applicazione delle boiacche antisaline prima della stesura dei nuovi intonaci (Fig. 6).
Più facile di così...I tempi di trasfusione sono estremamente
rapidi. Entro le 24 ore la muratura riesce
ad assorbire completamente la quantità
di formulato prevista per il risanamento,
mentre i tempi di asciugatura risultano
variabili in funzione dello spessore e del
materiale di cui è costituita la muratura
(vedi Manuale istruzioni).
Tutte le rispostenel manuale istruzioniIl kit è composto da pratiche pockets con
scala graduata di facile lettura, un’imboc-
catura nella parte superiore per il riem-
pimento del formulato, corredata di una
piccola “linguetta” appositamente studiata
per impedire il contatto del prodotto con
elementi esterni (calcinacci, acqua piova-
na, ecc.), i diffusori in cellulosa pressata
a perdere con corona ed il tubo vitrex di
collegamento con regolatore di fl usso.
È inoltre corredato dal “Manuale tecnico
di istruzioni” con disegni ed indicazioni
utili per la posa in opera del kit di risa-
namento, che include anche le modalità
operative ed i tempi necessari per il ripri-
stino degli intonaci.
A richiesta si fornisce assistenza tecnica
alla posa con personale specializzato.
An exclusive patented system for fi ghting rising damp, which eliminates the problem for goodUsing the most advanced techniques for
repairing damp walls, we have crated a
practical user-friendly kit for companies
and do-it-yourself enthusiasts. DryKit® is
an exclusive patented system which acts
on masonry through the formation of a
chemical barrier consisting of water or
solvent-based hydrophobising formulae.
The special features and recommen-
ded fi elds of use for each product are
explained on special data sheets, which
illustrate the most suitable formula for
your renovation needs.
44 55 66
It couldn’t be easier…The transfusion times are extremely fast.
The wall manages to completely absorb
the required amount of formula for repair
in less ten 24 hours, while the drying
times vary according to the thickness and
wall material (see instruction manual).
Our highly practicalinstruction manual has all the answersThe kit consists of practical pockets with
an easy-to-read graduated scale, an ope-
ning in the upper part for fi lling up with
formula and are equipped with a spe-
cially designed small fl ap to prevent the
product coming into contact with external
elements (plaster, rainwater, etc.), pressed
cellulose injectors with crown and a Vitrex
connection tube with fl ow adjuster. It is
also supplied with a technical instruction
manual with diagrams and useful infor-
mation for laying the repair kit and which
also includes the operating procedure and
necessary times for restoring plaster.
Technical assistance can be supplied
for the laying procedure on request with
specialised personnel.
SCHEDA PRODOTTO 70
Il degrado delle murature, degli intonaci
e delle eventuali pitture o decorazioni
è causato dalla risalita dell’acqua per
capillarità nei materiali di costruzione: un
fenomeno che interessa l’edilizia civile in
genere e gran parte del nostro patrimo-
nio immobiliare.
Anche in tempi remoti tale fenomeno era
ampiamente conosciuto, ma considera-
to dai costruttori quasi ineludibile dalla
struttura stessa.
L’umidità ascendente è causata dalla
presenza d’acqua nel terreno e dalla
capillarità dei materiali di costruzione; si
manifesta soprattutto con la comparsa
di macchie alla base della muratura, con
sgretolamento delle tinteggiature, con
distacco degli intonaci o di frammenti del
materiale di costruzione (pietre, mattoni,
ecc.). I canali microscopici dei capillari, a
causa della poca tensione superfi ciale, permettono la risalita dell’acqua che, in caso di presenza di sali disciolti nel terreno o nei materiali di costruzione, si
estende ulteriormente verso l’alto.
Oltre ai danni estetici, l’umidità ascendente
aumenta la dispersione del calore dall’in-
terno dell’edifi cio verso l’esterno e favori-
sce inoltre l’aumento dell’umidità relativa
interna, provocando problemi igienici ed
ambientali.
The importance of anti-salt grout in restoration of pla-ster, after dehumidifi cation treatmentBefore new plaster coatings are applied,
it is particularly important to apply a base
coat of anti-salt grout TRH 745 added to
TRB 305 to close the humidity/salt cycle
defi nitively. Without this grout, during the
BarrieraChimica DryKit
Livello raggiunto dall’umidità (1). Zona barriera Dry Kit (2). Stonacatura (3).Applicazione boiacche antisaline (4). Applicazione nuovo intonaco (5).
1 2 3 4 5
Palazzo Terzi, del Comune di Sommacampagna (VR) dopo l’intervento di deumidifi cazione effettuato nel 1985.
L’IMPORTANZA DELLE BOIACCHE ANTISALINE: Il ripristino degli intonaci dopo il trattamentodi deumidifi cazione.
Pareti affrescateFormulato impiegato
TRF135Scheda prodotto
pag. 68
Pareti non affrescateFormulato impiegato
TRX118Scheda prodotto pag. 68
application of the new plaster the water in
the mix could hydrate the salts present in
the masonry, making them transmigrate to
the surface during the drying stage.
Being hygroscopic, these salts would
absorb humidity from the air and their
variation in volume (from anhydrous to
saturated) could cause aesthetic damage
to the fi nal paintwork. Old plaster can be
removed starting on the day following the
injection of the formula into the wall. This
procedure has the triple effect of impro-
ving the input of carbon dioxide inside the
wall, favouring the evaporation of residual
humidity above the chemical barrier and
removing salt which has saturated pla-
sterwork over time. On frescoes walls the
latter procedure is replaced by localised
desalination through absorbent packs.
The drying times for a repaired wall vary
according to the material with which it is built, the typical climatic conditions in the area where the work was carried out, the thickness of the wall and the choice of formula used, water or solvent-based*.
71
PREVENTIVI E GARANZIE
Per ricevere un preventivo gratuito ba-
sterà che ci facciate pervenire un fax con
una planimetria in scala 1:100 indicante
i muri che intendete risanare. Riceverete
una nostra offerta dettagliata indican-
te la quantità di materiale necessario
unitamente al computo dell’attrezzatura
specifi ca “usa e getta”.
Per ricevere la polizza nominale di garan-
zia prodotto sarà suffi ciente inviare alla
Tecnored di Verona una fotocopia della
fattura di acquisto del DryKit® ove risulti-
no indicate le quantità ritirate unitamente
ad una planimetria in scala 1:100 con
evidenziate le zone trattate. Quantità di
formulato inferiori a quelle indicate nella
tabella del manuale istruzioni, in rapporto
alla muratura risanata, renderanno auto-
maticamente nulli i benefi ci della polizza
stessa.
BarrieraChimica DryKit
I nostri uffi ci rimangono a vostra comple-
ta disposizione per qualsiasi informazione
o per mettervi in contatto con il respon-
sabile di zona più vicino.
To receive a free estimate just send us a
fax with a 1:100 scale plan showing the
walls to be repaired. We will send you
back a detailed offer indicating the ne-
cessary quantities of materials together
with a calculation of the special “dispo-
sable” equipment.
Our offi ces are always at your complete
disposal for any information or to put you
in touch with your nearest area manager.
L’estensione della garanzia potrà ri-
guardare anche gli intonaci inviando la
documentazione relativa all’acquisto delle
boiacche antisaline con documentazione
fotografi ca relativa alle zone di applica-
zione.
To receive the product guarantee nomi-
nal policy just send Tecnored in Verona
a photocopy of the purchase invoice for
DryKit®, which should also indicate the
number of items bought and a 1:100
scale plan which highlights the treated
areas. If the amount of formula is less
than the fi gure indicated in the table in
the instruction manual, in relation to the
repaired wall, the benefi ts of the policy
will automatically be rendered null and
void.
The guarantee may also be extended to
plaster coatings by sending the docu-
mentation from the purchase of anti-salt
grout and indicating the areas of appli-
cation.
La polizza nominale di garanzia prodotto
Un preventivo gratuito con una semplicetelefonata...
SCHEDA PRODOTTO 72BarrieraChimica DryKit
TRE 128 ECOLOGICOSoluzione bicomponente A+B a base di microemulsione silossanica in
solventi eteropolari idrolizzati a catalisi separata con agenti promotori
della penetrazione. Formulato ad elevata resistenza allo stoccaggio (oltre
3 anni dalla data indicata sulla confezione).
Componente A: catalizzatore con agenti promotori della penetrazione e
sostanza attiva di base. Componente B: Microemulsione attiva reattiva.
Caratteristiche e campi d’impiego: prodotto idrofobizzante della nuova
generazione con alto potere di penetrazione, adatto per la realizzazione
di barriere chimiche idrofobizzanti su murature edifi cate con materiali da
costruzione antichi e/o recenti. Realizzato con solventi idrolizzati atossici
ad elevato potere di penetrazione, permette il trattamento di edifi ci
abitati potendo riutilizzare i locali anche dopo pochi giorni dall’intervento.
Preparazione: versare il contenuto “B” nel recipiente “A” e mescolare
velocemente per 7/9 minuti con miscelatore ad elica. Una volta miscela-
to, il formulato dovrà essere impiegato entro 12 ore. L’eventuale residuo
di formulato rimasto nelle sacche a distanza di 24 ore dal riempimento
delle stesse, non potrà essere utilizzato nei fori successivi. Potrà essere
invece utilizzato quale idrofobizzante protettivo di superfi ci di muratura
faccia a vista o intonacate esposte agli agenti atmosferici.Considerazioni
e prevenzioni: il formulato TRE 128 può sostituire egregiamente il TRS
114 in tutte le situazioni ove i tempi di asciugatura limitati lo richiedano,
fatta eccezione per le murature affrescate ove è consigliabile il formulato
specifi co TRF135. Il componente “B” è infi ammabile mentre il compo-
nente “A” ed il preparato fi nale A+B risultano infi ammabili oltre i 90° C.
Durante la perfusione si dovranno pertanto attuare le misure protettive
del caso, quali: l’utilizzo dei guanti protettivi ed eventuali occhiali con
protezione. Tenere lontano dai bambini ed avere dell’acqua pura a
disposizione per eventuali lavaggi agli occhi nel caso di contaminazione
o contatto con gli stessi.
TRX 118 GRANDI QUANTITÀSoluzione bicomponente A+B a base di silani monomeri bicomponenti a
catalisi separata con agenti promotori della penetrazione. Formulato ad
elevata resistenza allo stoccaggio (Oltre 3 anni dalla data indicata sulla
confezione).
Componente A: catalizzatore con agenti promotori della penetrazione e
sostanza attiva di base. Componente B: sostanza attiva reattiva.
Caratteristiche e campi di impiego: è adatto alla realizzazione di barriere
chimiche idrofobizzanti su qualsiasi tipo di muratura. Particolarmente
indicato per interventi di vasta entità. Tempi di asciugatura leggermen-
te più lunghi degli altri formulati in quanto contenenti anche acqua
demineralizzata. Ottimo il rapporto qualità/prezzo. Preparazione: versare
il contenuto “B” nel recipiente “A” e mescolare velocemente per 7/9
minuti con miscelatore ad elica. Una volta miscelato, il formulato dovrà
essere impiegato entro 15 ore. L’eventuale residuo di formulato rimasto
nelle sacche a distanza di 24 ore dal riempimento delle stesse, non
potrà essere utilizzato nei fori successivi. Potrà essere invece utilizzato
quale idrofobizzante protettivo di superfi ci di muratura faccia a vista o
intonacate esposte agli agenti atmosferici. Considerazioni e prevenzioni:
Il componente (B) è infi ammabile mentre il componente (A) ed il prepa-
rato fi nale A+B risultano non infi ammabili ma leggermente corrosivi.
Durante la perfusione si dovranno pertanto attuare le misure protettive
del caso, quali: l’utilizzo dei guanti protettivi ed eventuali occhiali con
protezione. Tenere lontano dai bambini ed avere dell’acqua pura a
disposizione per eventuali lavaggi agli occhi nel caso di contaminazione
o contatto con gli stessi.
TRS 114 INTONACI ANTICHISoluzione di polisilossano oligomerico in solvente alfatico dearomizzato
con agenti promotori della penetrazione - Formulato pronto all’uso.
Caratteristiche e campi d’impiego. È un formulato polivalente adatto alla
realizzazione di barriere chimiche contro la risalita d’acqua per capillarità
su qualsiasi tipo di materiale da costruzione (tufo, roccia lavica,
calcariniti, calcestruzzi, mattoni, ecc.). Ideale nel trattamento di murature
antiche ove non sia possibile la successiva demolizione degli intonaci
originali. (N.B.: ovviamente tali intonaci dovranno essere successivamen-
te desalinizzati). Non produce sottoprodotti di reazione degni di nota
derivanti dal processo di polimerizzazione. I vantaggi relativi al fatto di
non immettere soluzioni acquose in murature umide, si ripercuotono
ovviamente sui tempi di asciugatura che risultano con questo formulato
estremamente brevi. Considerazioni e prevenzioni: l’utilizzo in cantiere
non comporta alcuna problematica se non il rispetto di elementari norme
di sicurezza antincendio, trattandosi di formulato in solvente, conseguen-
temente infi ammabile. Nell’utilizzo su edifi ci abitati si dovrà prevedere
una adeguata ventilazione dei locali per 30/40 giorni dall’applicazione
sino a completa evaporazione dei solventi. Anche a distanza di 20/30
giorni dall’intervento la parte aromatica dei solventi potrà essere avvertita
olfattivamente in presenza di fi amme libere (accensione di sigaretta,
riscaldamento a gas metano, ecc.), potendo indurre a falsi allarmi per
fughe di gas inesistenti.
TRF 135 MURATURE AFFRESCATESoluzione di polisilossani modifi cati in solventi super rettifi cati con agenti
penetratori e tensioattivi equilibratori in Formulato pronto all’uso.
Caratteristiche e campi d’impiego. IL TRF 135 è un formulato apposita-
mente studiato per la formazione di barriere chimiche contro l’umidità
ascendente su murature interessate da affreschi o pitture a tempera.
Il formulato risulta estremamente bilanciato e raffi nato per l’utilizzo
specifi co, in maniera da non provocare il minimo danno al supporto o
alla pellicola pittorica. Non produce ovviamente sottoprodotti di reazione
e la miscela di solventi super rettifi cati unitamente ai tensioattivi
equilibratori conferiscono al prodotto una totale affi dabilità consentendo
successivamente lo svolgimento delle normali fasi di ritocco e restauro.
Sugli affreschi particolarmente degradati, prima di procedere all’appli-
cazione sarà necessario prevedere la posa in opera di adeguati “velatini
con paraloid B72” da parte di un restauratore, onde prevenire distacchi o
perdite materiche. Si consiglia di effettuare una campionatura preventiva
sulla pellicola pittorica per individuare eventuali ritocchi realizzati negli
anni 50 e 60 con prodotti non conformi solubili prima dell’inizio dei
lavori. Considerazioni e prevenzioni: l’utilizzo in cantiere non comporta
alcuna problematica se non il rispetto di elementari norme antincendio,
trattandosi di formulato in solvente infi ammabile. Nell’utilizzo su edifi ci
abitati si dovrà inoltre prevedere una adeguata ventilazione dei locali per
2 o 3 settimane sino a completa evaporazione dei solventi.
DryKKit: Formulati
73BarrieraChimica DryKit
TRE 128 ECOLOGICALTwo-part solution A+B based on a siloxane micro-emulsion in
hydrolysed heteropolar solvents with separate catalysis and penetration
encouraging agents formulated with a long shelf-life (More than three
years from the date indicated on the packaging).
Component A: catalyst with penetration encouraging agents and active
base substance.
Component B: active reactive substance.
Characteristics and fi elds of use: A new generation water repellent
product with high penetration power, suitable for creating water-repellent
chemical barriers in walls built with ancient and/or recent construction
materials. Created with non-toxic hydrolysed solvents with a high
penetration power, it permits occupied buildings to be treated because
the rooms can be re-used even a few days after intervention.
Preparation: Pour content “B” into recipient “A” and mix rapidly for 7/9
minutes with propeller mixer. Once mixed, the formula must be used
within 12 hours. Any residual formula remaining in the sacks 24 hours
after they have been fi lled cannot be used in the successive holes. It
can however be used as a protective water-repellent for facade wall
surfaces or for plasterwork exposed to atmospheric agents.
Considerations and prevention: Formula TRE 128 can happily replace
TRS 114 in all situations with limited drying times, except for frescoed
walls where we recommend the specifi c TRF135 formula.
Component (B) is infl ammable while component “A” and the fi nal
preparation A+B are infl ammable over 90° C.
During perfusion, all necessary protective measures must therefore be
implemented, such as: using protective gloves and possibly goggles with
protection.
Keep far away from children and have pure water available for eye-
washing in the event of contamination or contact with the same.
TRX 118 LARGE QUANTITIESTwo-part solution A+B based on two-part silane monomers with
separate catalysis and penetration encouraging agents, formulated with
a long shelf-life (More than three years from the date indicated on the
packaging). Component A: catalyst with penetration encouraging agents
and active base substance.
Component B: active reactive substance
Characteristics and fi elds of use: Suitable for creating water-repellent
chemical barriers in all kinds of walls. Especially recommended for work
on a vast scale. Slightly longer drying times than the other formulae as
it contains distilled water.
Excellent quality/price ratio.
Preparation: Pour content “B” into recipient “A” and mix rapidly for 7/9
minutes with propeller mixer. Once mixed, the formula must be used
within 15 hours. Any residual formula remaining in the sacks 24 hours
after they have been fi lled cannot be used in the successive holes.
It can however be used as a protective water-repellent for facade wall
surfaces or for plasterwork exposed to atmospheric agents. Considera-
tions and prevention: Component “B” is infl ammable while component
“A” and the fi nal preparation A+B are not infl ammable, but slightly
corrosive.
During perfusion, all necessary protective measures must therefore be
implemented, such as: using protective gloves and possibly goggles with
protection.
Keep far away from children and have pure water available for
eye-washing in the event of contamination or contact with the same.
TRS 114 ANCIENT PLASTEWORKAn oligomer solution of polysiloxane in a de-aromatised aliphatic solvent
with penetration encouraging agents-Ready-to-use formula.
Characteristics and fi elds of use.
This is a multipurpose formula suitable for creating chemical barriers
against capillary water ascent in any kind of construction material (tufa,
lava rock, calcareous, concrete, bricks, etc.).
Ideal when treating ancient walls where the successive demolition of the
original plasterwork is not possible. (N.B. this plasterwork must obviously
be successively desalinated). It does not produce sub-products worthy of
note deriving from the polymerisation process. The advantages deriving
from not introducing watery solutions into damp walls are obviously
gained in the extremely short drying times offered by this formula.
Considerations and prevention.
Use on-site it does not lead to any problems other than respecting
elementary fi re prevention safety standards.
When used in inhabited buildings the premises must be suitably ventila-
ted for 30/40 days from application, until the solvents have completely
evaporated.
Even at 20/30 days after the intervention, the aromatic part of the
solvents may be noticed in an olfactory way in the presence of naked
fl ames (cigarette lighting, methane gas heating, etc.), perhaps inducing
false, non-existing gas leak alarms.
TRF 135 FRESCOES WALLSSolution of modifi ed polysiloxanes in super reticulating solvents with
penetrating agents and balancing surfactants-Ready-to-use formula.
Characteristics and use fi elds.
TRF 135 is a formula especially studied to form chemical barriers
against rising damp in walls decorated with frescoes or whitewash paint.
The formula proves extremely balanced and refi ned for this specifi c use,
in that it does not cause any damage to the support or to the pictorial
fi lm. It obviously does not produce reaction sub-products and the mix-
ture of super reticulating solvents united with the balancing surfactants
confers total reliability. It therefore permits the normal touch-up and re-
storation phases. On particularly degraded frescoes, a restoration worker
must apply suitable “veils with paraloid B72” to prevent parts falling off
or material losses, before proceeding with the application.
We recommend performing preventive sampling on the paint surface to
identify any touch-ups performed in the 50’s and 60’s with non-confor-
ming soluble products before starting work.
Considerations and prevention.
Use on-site does not lead to any problems other than respecting
elementary fi re prevention safety standards, as this is a formula in
infl ammable solvent.
When used in inhabited buildings the premises must be suitably ventila-
ted for 2 - 3 weeks from application, until the solvents have completely
evaporated.
SCHEDA PRODOTTO 74
Risanamento di murature in genere, di qualsiasi tipo, materiale o spessoreEsecuzione di barriera chimica idrofobizzante DryKit® System mediante
l’impiego del formulato specifi co TRE 128 ECOLOGICO a base di
microemulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati a catalisi
separata con agenti promotori della penetrazione. In alternativa: median-
te l’impiego del formulato specifi co TRS 114 a base di polisilossani in
solvente alfatico dearomizzato con agenti promotori della penetrazione.
In alternativa: mediante l’impiego del formulato specifi co TRX 118 a
base di silano monomeri in soluzione acquosa a catalisi separata con
agenti promotori della penetrazione, da conseguirsi seguendo le modalità
descritte nell’apposito manuale istruzioni numerato e brevemente così
riassunte: inserimento degli appositi diffusori in tubopress di cellulosa
pressata in una serie di fori quasi passanti - Ø mm 22, interasse cm 15,
predisposti ad un’altezza di 15 cm dalla quota pavimento.La trasfusione
nei diffusori, per gravità, verrà assicurata da pockets o sacche conteni-
trici precedentemente fi ssate e collegate ad essi, dotate di regolatore di
fl usso e contenenti formulati prescritti nelle quantità occorrenti.
Risanamento di murature in territorio lagunare veneziano (no terraferma)Esecuzione di doppia barriera chimica idrofobizzante DryKit® System
mediante l’impiego del formulato specifi co TRE 128 ECOLOGICO a base
di microemulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati,
In alternativa: mediante l’impiego del formulato specifi co TRS 114 a
base di polisilossani in solvente alifatico dearomatizzato, da conseguirsi
inserendo appositi diffusori in tubopress di cellulosa pressata in una
serie di fori quasi passanti - o mm 22, interasse cm 15, predisposti ad
un’altezza di 15 cm dalla quota pavimento relativamente alla prima bar-
riera. Successivamente, seguendo le modalità precedentemente descritte
dovrà essere realizzata una seconda barriera posta ad una quota di 170
cm da quella relativa al livello 0 sul “medio mare”. La trasfusione nei
diffusori, per gravità, verrà assicurata da pockets o sacche contenitrici
precedentemente fi ssate e collegate ad essi, dotate di regolatore di
fl usso e contenenti formulati prescritti nelle quantità occorrenti. Prima
di procedere alle operazioni di reintonacatura, sulle murature oppor-
tunamente stonacate e pareggiate si dovranno applicare 4 mani delle
boiacche antisaline TRH745 additivate a TRB305 dalla quota del piano
campagna sino a 3 metri d’altezza.
L’eventuale lato che dovesse rimanere “faccia a vista” andrà trattato sino
a rifi uto con impregnante polimerico TRP650.
N.B. La barriera chimica idrofobizzante Dry Kit System come pure il
taglio meccanico della muratura con interposizione di qualsiasi tipo di
guaina impermeabile (piombo, poliesteri, epossidici, bituminosi ecc), pur
bloccando defi nitivamente la risalita d’acqua per capillarità non esclude
la possibilità di un lentissimo degrado nel tempo della murature stessa a
causa dell’elevatissimo tenore salino contenuto nel cotto del territorio la-
gunare. Ciò potrebbe essere evitato esclusivamente trattando le murature
in questione con un ciclo a percolamento tramite acqua deionizzata i cui
costi relativi generalmente non giustifi cano tali metodologie. Il fortissimo
rallentamento generato dall’utilizzo delle barriere chimiche DryKit®
System sul patrimonio immobiliare trattato giustifi ca invece totalmente
l’impiego di tali tecnologie riguardo ai costi di manutenzione, conserva-
zione e isolamento termico conseguente.
Risanamento di murature affrescateEsecuzione di barriera chimica idrofobizzante DryKit® System mediante
l’impiego del formulato specifi co TRF135 a base di polisilossani modi-
fi cati in solventi super rettifi cati con agenti penetratori e tensioattivi equi-
libratori, appositamente studiato per il trattamento di murature affrescate
da conseguirsi seguendo le modalità descritte nell’apposito manuale
istruzioni numerato e brevemente così riassunte: inserimento degli appo-
siti diffusori in tubopress di cellulosa pressata in una serie di fori quasi
passanti - Ø mm 22, interasse cm 15, predisposti ad un’altezza di 15
cm dalla quota pavimento. La trasfusione nei diffusori, per gravità, verrà
assicurata da pockets o sacche contenitrici precedentemente fi ssate e
collegate ad essi, dotate di regolatore di fl usso e contenenti formulati
prescritti nelle quantità occorrenti.
Boiacche antisaline specifi cheSulle murature precedentemente deumidifi cate, prima della stesura dei
nuovi intonaci, applicare due mani incrociate di boiacche antisaline
specifi che “TRH 745” a base di stereato di zinco a bassa granulometria
ed additivi organici da impastare con acqua ed aggrappante acrilico a
maglia larga “TRB305”.
La boiacca dovrà essere applicata sul sottofondo di murature accura-
tamente stonacate e pareggiate, in ragione di 2 kg per metro quadrato.
Il rapporto di miscelazione risulterà di 8 litri di TRB 305 ogni 25 kg di
TRH 745.
Intonaco macroporoso deumidifi cante ad evaporazione controllata TRH 780Realizzazione di intonaci macroporosi deumidifi canti ottenuti da impasti
tradizionali mediante l’aggiunta dell’additivo specifi co TRH 780 in
ragione di 1 kg ogni 10 kg di legante idraulico con esclusione di quelli
gessosi o contenenti anidriti. Le quantità e le qualità degli inerti potranno
essere variate in funzione delle necessità di cantiere. L’additivo dovrà
essere impiegato sia per gli impasti di sottofondo che su quelli di fi nitura
nelle medesime percentuali indifferentemente con leganti idraulici a base
di cemento e/o calce. Lo spessore minimo dell’intonaco additivato non
dovrà essere inferiore ai due centimetri.
DryKKit: Voci di capitolato
BarrieraChimica DryKit
75
Restoration of walls in general, of any type, material or thicknessThe execution of a DryKit® System water-repellent chemical barrier
using the specifi c TRE 128 ECOLOGICO formula based on siloxane
micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents with separate
catalysis and penetration enhancing agents,
alternatively: by using the specifi c TRS 114 formula based on polysiloxa-
ne substances in a de-aromatised aliphatic solvent with penetration
enhancing agents;
alternatively: by using the specifi c TRX 118 formula based on silane
monomers in an aqueous solution with separate catalysis and penetra-
tion enhancing agents, performed according to the methods described
in the dedicated, numbered instruction manual and briefl y summarised
as follows.
The insertion of pressed cellulose “tubopres” diffusers in a series of
holes that almost go through the wall – Ø 22 mm. - spaced at 15 cm.
and arranged at a height of 15 cm. from the fl oor level.
The gravity transfusion into the diffusers is ensured by container pockets
or sacks previously fi xed and connected to them, equipped with a
fl ow regulator and containing the prescribed formulas in the necessary
amounts.
Restoration of walls in the Venetian lagoon area (not on dry land)Creation of a Drykit System hydrophobising double chemical barrier
using special formula TRE 128 ECOLOGICAL, made up of siloxane
microemulsion in hydrolysed heteropolar solvents.
Alternatively: for the fi rst barrier, use the special formula TRS 114, made
up of polysiloxanes in dearomatised aliphatic solvent, and insert special
Tubopress pressed cellulose dispensers into a series of semi-through
holes – diam. 22 mm, centre distance 15 cm, positioned at a height
of 15 cm from ground level. Subsequently, create a second barrier fol-
lowing the previously described procedure located at a height of 170 cm
above the one related to “mean sea level”. Transfusion in the dispensers
occurs by means of gravity and is guaranteed by pockets or container
bags previously fi xed and interconnected, fi tted with fl ow regulator and
containing the necessary amounts of the required formulae. Before doing
any replastering work, make sure that plaster is suitably removed and
walls are smoothed out and then apply 4 coats of TRH745 anti-saline
grout added to TRB305 from ground level to a height of 3 metres.
If a wall remains “exposed”, it must be treated using as much polymer
impregnation agent TRP650 as possible.
N.B. Although use of the DryKit System hydrophobising chemical barrier
and mechanical wall cutting with the interpositioning of any type of
waterproof sheath (lead, polyesters, epoxies, bitumens etc.) both block
rising damp once and for all, they do not exclude the chance that the
wall may deteriorate slowly over time as a result of the extremely high
salt content in terracotta in the lagoon area. This can only be prevented
by treating the walls in question with a percolation cycle using deionised
water. However, the corresponding costs do not generally justify the
use of such methods. In contrast, the marked slowdown resulting from
treating our building heritage with DryKit System chemical barrier tech-
nology is completely justifi ed in terms of the subsequent maintenance,
conservation and thermal insulation costs.
Restoration of frescoed wallsThe execution of a DryKit® System water-repellent chemical barrier
using the specifi c TRF135 formula based on modifi ed polysiloxane sub-
stances in super rectifi ed solvents with penetrating agents and balancing
surfactants, especially studied for treating frescoed walls performed
according to the methods described in the dedicated, numbered instruc-
tion manual and briefl y summarised as follows. The insertion of pressed
cellulose “tubopres” diffusers in a series of holes that almost go through
the wall – 22 mm. Δ - spaced at 15 cm. and arranged at a height of
15 cm. from the fl oor level.
The gravity transfusion into the diffusers is ensured by container pockets
or sacks previously fi xed and connected to them, equipped with a
fl ow regulator and containing the prescribed formulas in the necessary
amounts.
Special anti-salt groutsBefore laying any new plaster on previously dehumidifi ed walls apply
two crossed coats of special anti-salt grout “TRH 745”, made up of zinc
stearate with low aggregate grading and organic additives, mixing it with
water and broad-based acrylic primer “TRB305”.
After the plaster has been carefully removed and the wall has been
smoothed out, the grout must be applied to the foundation of the wall
using 2 kg per square metre. The mix ratio is 8 litres of TRB 305 for
every 25 kg of TRH 745.
Dehumidifi yng macro-porous plaster-work with controlled evaporation TRH 780Creating dehumidifying macro-porous plasterwork obtained from
traditional mixes with the addition of specifi c additive TRH 780 using
1 kg for every 10 kg of hydraulic binder with the exception of chalky
ones or ones containing anhydrides. The quantities and the kinds of inert
materials can be varied depending on site requirements.
The additive must be used both for base mixes and for the fi nishing
ones in the same percentages, indifferently with cement and / or lime
based hydraulic binders.
The minimum thickness of the plaster containing the additives must not
be less than two centimetres.
BarrieraChimica DryKit
76Inietta&Impermeabilizza
SCHEDA PRODOTTO
Inietta&&Impermeabilizza
IMPERMEABILIZZAZIONI SPECIALI : KIT BICOMPONENTESPECIAL WATERPROOFING: - DUAL COMPONENT KIT
TRH 777 TRG 301
SI UTILIZZA PER BLOCCAREL’ACQUA E L’UMIDITÀ NEI MURI CONTROTERRA
Bloccare l’umidità e l’acqua nelle mu-
rature controterra di edifi ci realizzati in
pietra, mattoni o sassi, quando non sia
possibile rimuovere il terreno adiacente,
per effettuare una nuova impermeabiliz-
zazione, risulta molto spesso arduo e di
diffi cile soluzione.
I limiti degli intonaci impermeabili
risultano evidenti in quanto, oltre alla
necessità di una adeguata armatura e
spessore, la perimetrazione degli stessi
risulta sempre critica ed il più delle volte
insoddisfacente.
Ecco perchè avere oggi a disposizione
una tecnica ampiamente collaudata
anche in situazioni estreme, quali sono i
sottovia ferroviari con massicciata sopra-
stante, oppure il caveau di una banca
con annessa area espositiva sotterranea,
risulta essere estremamente interessan-
te per tutti i tecnici e progettisti quotidia-
namente impegnati su questo insidiosis-
simo fronte.
Si tratta del sistema
Inietta&Impermeabilizza descritto di se-
guito, a base di bentoniti sodiche modifi -
cate, la cui preparazione è stata sempli-
fi cata al massimo e gli appositi iniettori
brevettati ne consentono l’applicazione a
qualsiasi impresa del settore.
Inietta&Impermeabilizza®
consente di effettuare impermeabi-
lizzazioni dell’estradosso delle mu-
rature controterra evitando scavi e
sbancamenti del terreno con indubbi
vantaggi e rapidità di intervento.
Può essere impiegato su tutti i tipi di
murature: mattoni, pietra, tufo, miste,
ecc. prive di impermeabilizzazioni.
KIT PER IMPERMEABILIZZAREMURATURE TRADIZIONALIIN MATTONI, PIETRA MISTA, ECC.
AA BB CC
Prodotto Certifi cato
77
C: gli iniettori “usa e getta”.Gli appositi iniettori brevettati consentiranno di
utilizzare la boiacca impermeabilizzante specifi ca
sia a caduta, sia con l’impiego di una pompante. Il
beccuccio a diametro variabile esterno può essere
raccordato facilmente ai vari tipi di manichette, men-
tre il diametro interno permette l’impiego con tutte le
pompanti che adottano il beccuccio standard delle
cartucce sigillanti. Anche le tolleranze dei diametri
di perforazione consentono di utilizzare indifferen-
temente punte da 20 sino a 30 mm. L’adattamento
degli iniettori ad angoli con diversa inclinazione
delle perforazioni è garantito dai petali separati della
corona di fi ssaggio dell’iniettore stesso.
Componente B: TRG 301 Miscela fl uidaimpermeabilizzante.Confezione 23 l. È una soluzione glucogenata
additivata a solventi etero polari in grado di garantire
la perfetta miscelazione del composto bentonitico
evitando la formazione di grumi e addensamenti
disomogenei. Tale soluzione, oltre ad assicurare il
perfetto funzionamento della “pompante”, garantisce
l’assoluta impermeabilità del composto iniettato
anche nei casi di riporti con spessori minimi.
Componente A: TRH 777 Bentoniti sodiche modifi cate e leganti idraulici micronizzati.Confezione kg 20. È composto da bentoniti sodiche
modifi cate e leganti idraulici micronizzati. Adatto alla
maggior parte delle problematiche legate all’umidità
diffusa, anche con stillicidio d’acqua delle murature
controterra.
Una volta miscelato al componente B (23 litri) deve
essere impiegato entro le sei ore successive.
GLI ELEMENTI DEL KIT IMPERMEABILIZZANTE
Inietta&Impermeabilizza
SCHEDA PRODOTTO 78Inietta&Impermeabilizza
Voci di capitolato Impermeabilizzazione delle murature
contro terra con sistema bentonitico bi-
componente mediante iniezioni realizzate
nell’estradosso delle stesse miscelando il
composto A - TRH777 a base di bentoniti
sodiche modifi cate e leganti idraulici mi-
cronizzati, al componente B - TRG301 so-
luzione glucogenata additivata a solventi
eteropolari in grado di garantire la perfetta
miscelazione del composto. Le iniezioni
Limiti operativiSu murature in calcestruzzo, ed in presen-
za di importanti problematiche di falda su
terreni non drenanti, si consiglia di interve-
nire dall’intradosso in maniera tradizionale
con applicazione di boiacche impermeabi-
lizzanti tipo TRH 750 evitando le
perforazioni passanti.
Realizzare un reticolo di fori inclinati passanti ø 20/30 mm con interassi variabili da 100 a 130 cm. Iniziare la prima linea di fori a circa 10 cm. dal piano del pavimento (Fig. 1). Inserire nel muro gli iniettori adattando i petali delle corone all’inclinazione dei fori. Con l’aiuto di un cazzuolino fi ssarli alla muratura con del cemento rapido (Fig. 2). Ora la muratura è pronta per le iniezioni impermabilizzanti. Le dimensioni del reticolo (cm. 100x100) sono indicative e potranno essere variate in funzione delle diverse necessità del cantiere (Fig. 3).
AvvertenzeNei casi in cui la destinazione d’uso dei
locali impermeabilizzati risulti abitativa e/o
espositiva consigliamo, prima dell’applica-
zione dei nuovi intonaci, la stesura delle
boiacche antisaline di sottofondo TRH
745 additivate a TRB 305. Ciò per evitare
l’idratazione dei sali sempre presenti sulle
superfi ci interessate da anni all’evapo-
razione dell’umidità. Questi sali, essendo
igroscopici, assorbirebbero umidità dall’aria
e la loro variazione di volume (da anidri a
saturi) potrebbe provocare danni estetici
agli intonaci e alle pitture di fi nitura.
Collaudo e verifi cadell’impermeabilizzazioneTrattandosi di impermeabilizzazioni
“cieche”, prima dell’applicazione dei nuovi
intonaci si consiglia di attendere un evento
meteorico oppure di bagnare a monte
dell’applicazione intervenendo se necessa-
rio con iniezioni localizzate per completare
la protezione delle zone ove si dovessero
manifestare ulteriori infi ltrazioni.
2211
100 cm.
10 cm.
33
100 cm.
100 cm.
100 cm.
POSA IN OPERA SEMPLICE E TECNICA
dovranno avvenire dal basso verso l’alto
utilizzando una pompante con pressione
di esercizio variabile da 1,5 a 2,0 bar dopo
aver realizzato un idoneo reticolo di fora-
tura di circa cm 100x100 con perforazioni
inclinate passanti (Ø 20-30 mm) ed aver
posizionato opportuni iniettori con petali
separati in grado di consentire il posiziona-
mento degli stessi alle inclinazioni deside-
rate. Gli iniettori dovranno essere muniti di
tappo a pressione per la chiusura rapida
degli stessi ed evitare così fuoriuscite del
composto bentonitico dai fori adiacenti a
quelli iniettati. Le iniezioni dovranno essere
effettuate sino alla completa saturazione
dell’estradosso della muratura e ripetute
il giorno successivo per compensarne i
ritiri fi siologici. Tale operazione si realizzerà
praticando nuovi fori al centro del reticolo
precedentemente realizzato ripetendo
le operazioni sopra descritte. La verifi ca
della completa tenuta impermeabile potrà
essere effettuata non prima di venti giorni
dall’intervento e potrà essere realizzata
tramite abbondante bagnatura a monte.
Eventuali ulteriori stillicidi potranno essere
defi nitivamente bloccati con singole inie-
zioni localizzate.
79
Utilizzando un trapano con frullino mescolatore unire il componente B al componente A sino ad ottenere un impasto fl uido ed omogeneo (Fig. 4). Con l’impiego di una pompante (1,5 - 2 bar.), riempire la muratura sino a saturazione. Iniziare dal basso verso l’alto utilizzando i tappi di chiusura, per evitare fuoriuscite dai fori adiacenti (Fig. 5). Effettuare la compensa-zione dei ritiri a distanza di 24 /48 ore, praticando un foro centrale aggiuntivo al reticolo di foratura ripetendo le operazioni precedenti (Fig. 6).
Inietta&Impermeabilizza
Kit for waterproofi ng tradi-tional walls made of bricks, mixed stone, etc.Inject & Waterproof® makes it possible to
waterproof the extrados of retaining walls,
avoiding excavations and earthworks on
the land with defi nite benefi ts and rapid
work times. It can be used on all types
of masonry: brick, stone, tufa, mixes, etc.
without waterproofi ng.
Used to lock water and hu-midity in foundation wallsIt is often a hard unproductive task to
block damp and water in retaining walls
in stone or brick buildings when it is not
possible to remove nearby earth to carry
out new waterproofi ng.
The limits of waterproof plaster are clear,
as besides the need for adequate rein-
forcement there are also problems with
delimiting the relevant areas, which is a
vital procedure but is usually done in an
unsatisfactory way.
This is why having a technique which has
been rigorously tested even in extreme
situations, such as railway underpasses
with ballast above or bank vaults with
annexed underground exhibition area, will
be of great interest to all technicians and
44 55 66
designers who work in this highly tricky
sector on a daily basis.
The system in question is
Inject&Waterproof, made with modi-
fi ed sodium bentonite. The preparation
procedure has been simplifi ed greatly
and special patented injectors enable any
company in the sector to apply it. Here
follows a description.
Operating limitOn non-draining soils in the presence of
previous waterproofi ng and/or concrete
walls, we recommend using external wa-
terproofi ng grout type TRH 750 in order
to avoid the possibility of potentially large
perforations in the water pools.
Component A: TRH 777 - Modifi ed sodium bentonites and micronized hydraulic binders.20 kg pack. It consists of modifi ed sodium
bentonites and micronized hydraulic
binders. It is suitable for most problems
connected to widespread damp, even with
water dripping in retaining walls. After
being mixed with component B
(23 litres), it must be used within the next
six hours.
Component B: TRG 301 - Waterproofi ng fl uidifying blend23 l pack. This is a glycogenated solution
added to heteropolar solvents, which can
guarantee the perfect mixing of bentonite
compounds, preventing the formation of
lumps and inhomogeneous thickening. Be-
sides guaranteeing the perfect functioning
of the pump, this solution ensures the total
water tightness of the injected compound,
even in cases of minimum thickness.
Disposable injectorsThese special patented injectors make it
possible to use special consolidating grout
either by pouring or using a pump. The
spout has an adjustable external diameter
and can easily be connected to different
types of hose, while the internal diameter
is compatible with all pumps which have a
standard sealing cartridge spout. The tole-
rances of the perforation diameters make
it possible to use a range of tips from 20
to 30 mm. The injectors are guaranteed
to adapt to corners which have a different
perforation angle by separate nozzles in
the fi xing crown in the injectors.
LAYNG: SIMPLE AND SPECIALISED
SCHEDA PRODOTTO 80Inietta&Consolida
Kit per consolidaretutti i tipi di murature
Inietta&&Consolida
CONSOLIDAMENTO MURATURE: KIT BICOMPONENTEWALL CONSOLIDATE: DUAL COMPONENT KIT
TRN 100 TRB 308
Si utilizza per consolidarele murature con maltecollassateNel momento in cui si affronta il re-
stauro ed il recupero di un vecchio
edifi cio, un aspetto che sempre stupisce
e genera interrogativi ed anche qual-
che apprensione è sicuramente quello
relativo al numero di rimaneggiamenti
subiti nel corso degli anni da quasi tutte
le murature dell’edifi cio stesso.
Apertura e successiva chiusura di porte
o fi nestre con tamponature superfi ciali
senza il necessario ripristino strutturale
in sezione; percorsi di canne fumarie
contorti e spesso dimenticati, coincidenti
a zone di ancoraggio di nuovi solai o
rampe di scale; sovraccarichi strutturali
di solai lignei per cambi di destinazione
d’uso senza i necessari rinforzi del caso
ecc. ecc.
Tutto ciò, e moltissimo altro ancora,
dovrebbe far rifl ettere e soprattutto
considerare l’importanza di una rigene-
razione delle malte di allettamento, quasi
sempre originariamente magre e ormai
prossime al collasso.
Tale rigenerazione può essere sicu-
ramente ottenuta con l’ impiego delle
boiacche specifi che “Inietta&Consolida”
a base di leganti idraulici micronizzati ad
alta resistenza, unitamente ad elementi
sferoidali e resine reticolanti in grado di
aumentare sensibilmente, oltre la resi-
stenza a “compressione”, anche quella
relativa al “taglio diagonale” e a quella
di “trazione” conseguente all’incollaggio
strutturale generato.
A B CC
Inietta & Consolida® semplifi ca tutte
le operazioni di consolidamento del-
le murature “slegate” o fortemente
lesionate, garantendo una distri-
buzione diffusa dei leganti idraulici
sferoidali ad alta resistenza coadiu-
vati dalle speciali resine acriliche re-
ticolanti che risolvono brillantemente
le problematiche di adesività anche
in presenza di polveri.
Prodotto Certifi cato
AAAAAA BBBBBBINCLUSI NELLE CONFEZIONI GLI APPOSITI INIETTORI CON TAPPO RAPIDO DI CHIUSURA
81
C: gli iniettori “usa e getta” Gli appositi iniettori brevettati consenti-
ranno di utilizzare la boiacca consolidante
specifi ca sia a caduta, sia con l’impiego
di una pompante. Il beccuccio a diametro
variabile esterno può essere raccorda-
to facilmente ai vari tipi di manichette,
mentre il diametro interno permette
l’impiego con tutte le pompanti che adot-
tano il beccuccio standard delle cartucce
sigillanti. Anche le tolleranze dei diametri
di perforazione consentono di utilizzare
indifferentemente punte da 20 sino a 30
mm. L’adattamento degli iniettori ad angoli
con diversa inclinazione delle perforazioni
è garantito dai petali separati della corona
di fi ssaggio dell’iniettore stesso.
Componente B: TRB 308 Aggregatore reticolantea base acrilica.Il componente B è realizzato con l’impiego
di un promotore di aggregazione reticolan-
te a base acrilica. Oltre ad aumentare sen-
sibilmente la resistenza a compressione
dello speciale legante idraulico TRN100,
conferisce allo stesso elevate caratteri-
stiche di permeabilità al vapore evitando
zone di condensazione indesiderate.
Componente A: TRN 100Leganti idraulicimicronizzati.Il componente A è composto da leganti
idraulici micronizzati ad alta resistenza con
elementi sferoidali in grado di favorire lo
scorrimento e la penetrazione capillare
all’interno delle cavità delle murature.
Fortemente desalinizzato e stabile nel
tempo può essere impiegato su tutte le
tipologie costruttive delle diverse tessiture
murarie.
Inietta&Consolida
Campi di impiegoIdeale per il consolidamento di tutti i tipi di
murature tradizionali o storiche realizzate
in mattoni, pietra mista, ciotoli di fi ume, a
sacco ecc. Può essere vantaggiosamente
impiegato nel consolidamento di pilastri,
volte o dadi di fondazione. Risolve bril-
lantemente l’ancoraggio di tiranti e barre
d’armatura oltre all’incollaggio di intonaci
“cartellati”.
Intonaci di contenimento e lesioniPer il contenimento delle boiacche di inie-
zione si consiglia di operare con gli intonaci
preesistenti ancora in essere o di effettuare
opportune stilature ove necessario. In pre-
senza di lesioni signifi cative si consiglia di
posizionare alcuni iniettori in corrisponden-
za delle stesse, effettuando una stuccatura
superfi ciale prima dell’iniezione.
I COMPONENTI DEL KIT PER CONSOLIDARE
L’impiego del TRB308 nell’impasto evita
tutte le operazioni di lavaggio preventivo
che vengono solitamente effettuate per
questo tipo di lavoro, garantendo una per-
fetta adesione per la presenza di polveri e
sostanze grasse
SCHEDA PRODOTTO 82Inietta&Consolida
QUANDO USARE INETTA&CONSOLIDA
Malte collassate e consolidamentoNel momento in cui si affronta il restauro ed il recu-
pero di un vecchio edifi cio, un aspetto che sempre
stupisce e genera interrogativi ed anche qualche
apprensione è sicuramente quello relativo al numero
di rimaneggiamenti subiti nel corso degli anni da
quasi tutte le murature dell’edifi cio stesso.
Apertura e successiva chiusura di porte o fi nestre
con tamponature superfi ciali senza il necessario
ripristino strutturale in sezione; percorsi di canne
fumarie contorti e spesso dimenticati, coincidenti a
zone di ancoraggio di nuovi solai o rampe di scale;
sovraccarichi strutturali di solai lignei per cambi di
destinazione d’uso senza i necessari rinforzi del
caso ecc. ecc.
Tutto ciò, e moltissimo altro ancora, dovrebbe far
rifl ettere e soprattutto considerare l’importanza di
una rigenerazione delle malte di allettamento, quasi
sempre originariamente magre e ormai prossime al
collasso.
Tale rigenerazione può essere sicuramente ot-
tenuta con l’ impiego delle boiacche specifi che
“Inietta&Consolida” a base di leganti idraulici micro-
nizzati ad alta resistenza, unitamente ad elementi
sferoidali e resine reticolanti in grado di aumentare
sensibilmente, oltre la resistenza a “compressione”,
anche quella relativa al “taglio diagonale” e a quella
di “trazione” conseguente all’incollaggio strutturale
generato.
Collapsed mortar andconsolidationWhen an old building needs to be restored and
renovated, one factor which is always a source of
amazement, puzzlement and even a few worries
regards the number of times the walls in the buil-
ding have been restructured over the years. Related
problems include the opening and subsequent clo-
sure of doors or windows with superfi cial cladding
without the necessary structural section restoration,
warped and often forgotten fl ue systems coinci-
ding with fi xing areas for new fl oors or staircases
and structural overloading of wooden fl oors due to
changes in use without the necessary adjustments
for the purpose etc.
All this and much more besides should provide food
for thought and highlight the importance of resto-
ring mortar beds, which were almost always thin to
start with and close to collapse.
Restoration work can be done using special
“Inject&Consolidate” grout made with high resi-
stance micronized hydraulic binders with spheroidal
elements and cross-linking resins, which can notably
increase resistance to “diagonal cutting” and “trac-
tion” resulting from the structural fi xing generated,
as well as resistance to “compression”.
83Inietta&Consolida
Voci di capitolato
Consolidamento delle murature lesionate e/o deco-
esionate mediante iniezioni della boiacca fl uidifi cata
e fortemente desalinizzata ottenuta miscelando il
componente A TRN100, a base di leganti idraulici
micronizzati ed elementi sferoidali ad alta resistenza,
al componente B – TRB308 promotore di aggrega-
zione reticolante a base acrilica.
Le iniezioni dovranno avvenire dal basso verso l’alto
utilizzando sistemi a caduta oppure una pompante
con pressione di esercizio variabile da 1,5 a 2,0 bar.
Si dovrà realizzare un idoneo reticolo di foratura
(cm 100x100 - 90x90 - 80x80 ecc. in funzione
della tessitura muraria) con perforazioni Ø 20-30
mm inclinate, interessando 3/4 dello spessore della
muratura. Andranno quindi posizionati gli iniettori
RESISTENZA A COMPRESSIONE DIAGONALE - (TAGLIO) LAT. D.M. 20/11/87
TIPO DI MURATURA
DIMENSIONI MURETTO (mm)
TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE
CARICO MAS. SOPPORTATO
TIPO DI ROTTURA
Laterizi: mattone pieno
500x500x100 tradizionale: calce, sabbia, cemento
28 giorni 16,78 kN a taglio, 45° in corrispon-denza del letto di malta
Laterizi: mattone pieno
500x500x100 componenti A+BInietta&Consolida
28 giorni 380,43 kN fessurazione verticale
Rapporto di prova cerifi cato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.
RESISTENZA A COMPRESSIONE - REALIZZATE SECONDO LE NORME UNI 6132-72
CAMPIONE DIMENSIONI (cm) TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE RESISTENZA UNITARIA
cubetto 15x15x15 tradizionale: calce, sabbia, cemento 28 giorni 7,1 N/mm2
cubetto 15x15x15 componenti A più silice 28 giorni 23,0 N/mm2
cubetto 15x15x15 componenti A+B Inietta&Consolida 28 giorni 44,0 N/mm2
Rapporto di prova cerifi cato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.
ADERENZA AL SUPPORTO - INCOLLAGGIO STRUTTURALE - REALIZZATE SECONDO LE NORME UNI EN 1015-12
TIPO DI MURATURA
TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE
CARICO MASSIMO
CARICO MAS. UNITARIO
TIPO DI ROTTURANOTE
mattone pieno recuperato da
vecchio edifi cio
tradizionale: calce, sabbia, cemento
28 giorni 650 N 0,33 MPa 100% adesione latterizio impasto
mattone pieno recuperato da
vecchio edifi cio
componenti A+BInietta&Consolida
28 giorni 4950 N 2,52 MPa 95% coesione laterizio5% coesione impasto
mattone pieno nuovo
tradizionale: calce, sabbia, cemento
28 giorni 800 N 0,41 MPa 90% coesione laterizio10% coesione impasto
mattone pieno nuovo
componenti A+BInietta&Consolida
28 giorni 6150 N 3,3 MPa 80% coesione laterizio20% coesione impasto
Rapporto di prova cerifi cato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.
DATI TECNICI E CERTIFICAZIONIDATI TECNICI E CERTIFICAZIONI
con petali separati in grado di ottenere le inclinazioni
desiderate.
Gli appositi tappi a pressione per la chiusura rapida
degli iniettori eviteranno fuoriuscite del composto
consolidante dai fori adiacenti a quelli iniettati.
Le iniezioni dovranno essere effettuate dal basso
verso l’alto sino alla completa saturazione della
muratura. Il giorno successivo, per compensare i ritiri
fi siologici del materiale iniettato, andranno effettuate
nuove iniezioni praticando i fori al centro del reticolo
precedentemente realizzato.
I valori di resistenza a compressione della boiacca
iniettata non dovranno essere inferiori a 44,0 N/
mm2.. Tale verifi ca non dovrà essere effettuata prima
di 30 giorni dall’intervento.
SCHEDA PRODOTTO 84Inietta&Consolida
Realizzare un reticolo di fori inclinati quasi passanti Ø 20/30 mm. con interassi variabili da 100 a 150 cm. Iniziare la prima linea di fori a circa 50 cm. dalla quota del piano campagna (Fig. 1). Inserire nel muro gli iniettori adattando i petali delle corone all’inclinazione dei fori. Con l’aiuto di un cazzuolino fi ssarli alla muratura con del cemento rapido (Fig. 2). Reticolo di foratura standard. Muratura pronta per il consolidamento. Le dimensioni del reticolo risultano indicative e potranno essere variate in funzione delle diverse necessità del cantiere (Fig. 3).
22 33100 cm.
100 cm.
100 cm.
11
100 cm. 50 cm.
POSA IN OPERA SEMPLICE E TECNICA
Kit to consolidate all type of wallInject & Consolidate® simplifi es all con-
solidation work on “broken” or seriously
cracked masonry, guaranteeing widespre-
ad distributionof high-resistance spheroi-
dal hydraulic binders assisted by special
cross-linking acrylic resins which perfectly
solve problems of adhesion even when
dust is present.
It is used to consolidate masonry mortars collapseWhen an old building needs to be restored
and renovated, one factor which is always
a source of amazement, puzzlement and
even a few worries regards the number
of times the walls in the building have
been restructured over the years. Rela-
ted problems include the opening and
subsequent closure of doors or windows
with superfi cial cladding without the
necessary structural section restoration,
warped and often forgotten fl ue systems
coinciding with fi xing areas for new fl oors
or staircases and structural overloading
of wooden fl oors due to changes in use
without the necessary adjustments for
the purpose etc. All this and much more
besides should provide food for thought
and highlight the importance of restoring
mortar beds, which were almost always
thin to start with and close to collapse. Re-
storation work can be done using special
“Inject&Consolidate” grout made with high
resistance micronized hydraulic binders
with spheroidal elements and cross-linking
resins, which can notably increase resi-
stance to “diagonal cutting” and “traction”
resulting from the structural fi xing genera-
ted, as well as resistance to “compression”.
Component A: TRN 100 - Modifi ed sodium bentonites and micronized hydraulic bindersComponent A consists of high-resistance
micronized hydraulic binders with spheroi-
dal elements which assist movement and
capillary penetration inside wall cavities.
Heavily desalinized and stable over time, it
may be used on all construction types of
different masonry textures.
Component B: TRB 308 - Waterproofi ng fl uidifying blendComponent B is created with the use of
an acrylic-based cross-linking aggregation
promoter. Besides notably increasing the
compression resistance of special hydrau-
lic binder TRN 100, it gives it strong
vapour permeability properties, preventing
areas of unwanted condensation.
The use of TRB 308 in the mix means
that the preliminary washing which is
usually carried out is not required, gua-
ranteeing perfect adhesion even in the
presence of dust or fatty substances.
85
Utilizzare un mescolatore per unire il componente B al componente A sino ad ottenere un impasto fl uido ed omogeneo. I componenti miscelati devono essere impiegati entro 2/3 ore (Fig. 4). Con l’impiego di normali imbuti o di una pompante (1,5 - 2 bar), riempire la muratura sino a saturazione. Iniziare dal basso verso l’alto utilizzando i tappi di chiusura per evitare fuoriuscite dai fori adiacenti (Fig. 5). La compensazione dei ritiri potrà essere effettuata a distanza di 24 /48 ore. Basterà praticare un foro centrale aggiuntivo al reticolo di foratura ripetendo le operazioni precedenti (Fig. 6).
Inietta&Consolida
44 55 66
LAYNG:SIMPLE BUT SPECIALISED
Disposable injectorsThese special patented injectors make it
possible to use special consolidating grout
either by pouring or using a pump.
The spout has an adjustable external
diameter and can easily be connected to
different types of hose, while the internal
diameter is compatible with all pumps
which have a standard sealing cartridge
spout. The tolerances of the perforation
diameters make it possible to use a range
of tips from 20 to 30 mm. The injectors
are guaranteed to adapt to corners which
have a different perforation angle by
separate nozzles in the fi xing crown in the
injectors.
Field of useIdeal for the consolidation of all types of
traditional masonry made of brick, mixed
stone, river pebble, cement core, etc. It can
be used benefi cially to consolidate pillars,
vaults or base nuts It is perfect for ancho-
ring tie rods and armature bars as well as
fi xing detached plaster.
Plaster for containment and cracksFor the containment of injection grout
we recommend working with pre-existing
plaster or carrying out appropriate sea-
ling work where necessary. If there are
major cracks, we recommend positioning
injectors on them and carrying out surface
fi lling before injecting.
Specifi cation itemsDamaged and/or destabilised walls can
be consolidated through injections of
liquid strongly desalinated grout obtained
by mixing component A TRN100, made
with micronized hydraulic binders and high
resistance spheroidal elements, with com-
ponent B – TRB308, an acrylic-based
cross-linking aggregation promoter.
Injections must be carried out from
bottom to top using gravity systems
or a pump with operating pressure
between 1.5 and 2 bar, after having
created a suitable drilling grid of about
100x100 cm with angled holes (Ø
20-30 mm) over 3/4 of the thickness
of the wall, and after having positioned
special injectors with separate petals,
which enable them to be placed at the
desired angles. Injectors must be fi tted
with a pressure cap for rapid closu-
re and to prevent the consolidating
compound from leaking out of holes
next to the injected ones. Injections
must be carried out until the wall is
completely saturated and repeated
the following day to compensate for
physiological shrinkage. This procedu-
re is carried out by making new holes
in the centre of the previously created
grid and repeating the steps described
above. The compression resistance
values of the injected grout should not
be less than 44.0 N/mm2 and che-
cked no less than 30 days after the
work has been carried out.
SCHEDA PRODOTTO 86Boiacche Antisaline
Kit BoiaccheAAntisaline
PROTEZIONE: PROTECTIONSISTEMA CONTRO LE TRASMIGRAZIONI SALINE: SYSTEM AGANIST THE TRANSMIGRATION OF SALT
TRB 745 TRB 305
11 22 33
SI UTILIZZA PER LANEUTRALIZZAZIONE DEI SALI DI QUALSIASI NATURA ALL’INTERNODELLE MURATURESistema antisalino bicomponente in grado di
impedire fi sicamente l’idratazione dei sali da parte
dei nuovi intonaci durante la fase di applicazione e
asciugatura degli stessi.
Le boiacche garantiscono così nel tempo la durata
degli intonaci, siano essi tradizionali e/o macropo-
rosi.
Rispetto agli interventi chimici di “precipitazione”
le boiacche antisaline specifi che garantiscono il
risultato indipendentemente dal tipo e dalla natura
dei sali stessi.
Modalità di impiegoPer ogni fusto del componente A TRH745 andranno
aggiunti 8/9 litri del componente B TRB305. Con
l’aiuto di un trapano con frusta o di un miscelatore
si otterrà dopo qualche minuto un impasto suffi -
cientemente fl uido per essere steso con l’apposito
applicatore a setole dure contenuto in dotazione nel
fusto del componente A.
Applicazione: sulle superfi ci delle murature sto-
nacate, rese omogenee con la chiusura dei fori e
delle irregolarità come precedentemente descritto,
andranno applicate 2/3 mani a pennello (fresco su
fresco) della boiacca antisalina specifi ca sino ad
ottenere una ricopertura totale della superfi cie con
spessore di circa 2/3 mm.
Direttamente sulle murature prima della stesura dei nuovi intonaciLe boiacche antisaline specifi che devono essere
utilizzate sulle murature precedentemente stonacate
oggetto di interventi di deumidifi cazione (chimica,
meccanica, per elettro-osmosi, con intonaci macro-
porosi ecc.) oppure in assenza di trattamenti per al-
lungare notevolmente la durata degli intonaci e delle
fi niture. Preparazione del sottofondo: si dovranno
spazzolare le murature per rimuovere eventuali
parti incoerenti. Anche i residui dei vecchi intonaci
o in fase di distacco andranno rimossi. Le murature
sconnesse che presentino fori, superfi ci disomoge-
nee o mancanza di stilatura tra sasso e sasso e tra
mattone e mattone dovranno essere preventivamen-
te stuccate con un impasto realizzato con sabbia
cemento e TRB305 (componente B).
Per le superfi ci omogenee di mattoni o cemento,
una volta spazzolate e lavate si potrà applicare diret-
tamente la boiacca antisalina specifi ca.
ImpiantisticaAnche eventuali tracce o scanalature per il pas-
saggio di tubazioni o cavi per nuova impiantistica
dovranno essere trattate con le boiacche antisaline
specifi che.
Per evitare assorbimento di umidità attraverso l’intonaco, inserire provvisoriamente una tavola spessa 1/2 cm durante l’applicazione per separare lo stesso dal contatto con il pavimento. Effettuare le fasi 3-4-5 ad una temperatura minima di + 3° C. Dopo la stesura omogenea delle boiacche lasciar passare 4 giorni prima dell’applicazione del nuovo intonaco.
Prodotto Certifi cato
87Boiacche Antisaline
44 55
Is used for neutralisation of salts on any kind of indoor masonryA bicomponent anti-salt system which can physically prevent the hydration of salts by new plaster during the application and drying stages. Grout guarantees the duration of plaster over time whether in traditional and/or macroporous form. Compared to chemical “precipitation” procedures, spe-cial anti-salt grout guarantees the result independently from the type and nature of the salts. After the grout has been laid homogeneously, leave for 4 days
before applying new plaster.
PlantAlso any tracks or channels for
the passage of pipes or cables
for the new plant will be treated
with specifi c anti-salt slurries.
Directly on walls before laying new plasterSpecial anti-salt grout must be used on previously deplastered masonry on which dehumidifi -cation work has been carried out (chemical, mechanical, by electro-osmosis, with macro-porous plaster, etc.) or, in the absence of treatment, to extend the duration of the plaster and fi nishes considerably.Preparation of sub-base: brush the masonry to remove any irregular parts. Residue of old or fl aking plaster must also be removed. Rough masonry with holes or irregular surfaces or which lacks pointing between stones or bricks must be coated inadvance with a mix made from cement sand and TRB305 (com-ponent B).For homogenous brick or cement surfaces, the special anti-salt grout can be applied directly
after they have been brushed
and washed. System layout: even
traces or grooves for pipes or
cables for the new layout must
be treated with the same anti-
salt grout.
Directions for use For each drum of component A
TRH745, 8/9 litres of compo-
nent B TRB305 must be added.
Use a drill with whip or mixer
to obtain a suffi ciently fl uid mix
after a few minutes which can be
laid using the special hard-bristle
applicator supplied with the com-
ponent A drum.
Application: apply 2/3 brush
coats (fresh on fresh) of the
special anti-salt grout on depla-
stered masonry surfaces made
regular with the closure of holes
and imperfections as previously
described, until the surface is
totally covered with a thickness
of about 2/3 mm.
66
Prove tecniche prima dell’applicazione delle boiacche in alcuni saloni dell Complesso Gallerie dell’Accademia a Venezia
Per la preparazione si raccomanda di utilizzare un miscelatore elettrico
Il Kit delle Boiacche Antisaline comprensivo dell’aggrappante e dell’apposito pennello in fi bra che ne facilita l’applicazione
SCHEDA PRODOTTO 88
L’adeguamentostrutturale dei solaiL’adeguamento strutturale dei so-
lai è un problema che si presenta
in quasi tutte le ristrutturazioni
più o meno recenti.
Sia per i solai in latero/cemento,
sia per i solai lignei di rustici e
palazzi, l’incremento della portata
è una necessità costante.
La sostituzione degli stessi
comporterebbe costi altissimi con
problematiche per la logistica e
la sicurezza del cantiere non di
poco conto con tempistiche lun-
ghe e di diffi cile prevedibilità.
Connettore No-limits
Connettore NNo-limits
INNOVAZIONE - INNOVATIONRINFORZO STRUTTURALE DEI SOLAI - STRUCTURAL STRENGTHENING OF FLOOR
Prodotto Certifi cato
SUPER CONNETTOREA SECCO
PER IL RINFORZO STRUTTURALEDEI SOLAI IN LEGNO E CALCESTRUZZO
Edifi ci storici emonumentali Non parliamo poi degli edifi ci
storici dove vincoli e natura dei
materiali impongono di fatto
soluzioni di altissimo livello e
affi dabilità.
Un’importantecollaborazione La convergenza di punti di vista
circa la qualità e l’innovazione
tecnica nel settore del recupero
edilizio ci ha portato a stringere
un’importante alleanza con gli
inventori del connettore a secco
Rino Zenari e suo fi glio Ingegner
Christian per la distribuzione
sul territorio nazionale di questo
importante brevetto europeo.
Si tratta di modifi che signifi cative
apportate ad un connettore clas-
sico, tali da incrementarne note-
volmente le prestazioni strutturali,
verifi cabili con il programma di
calcolo disponibile sul nostro
sito, ed elaborato sui valori della
connessione legno-calcestruzzo
ottenuto con il metodo “Turrini”.
Il super connettore NO LIMITS,
che può essere impiegato indif-
ferentemente su legno o calce-
struzzo, consente un notevole
risparmio sul numero dei connet-
tori da impiegare, per non parlare
dei ridottissimi tempi di posa
derivanti dalla semplicità della
stessa.
89Connettore No-limits
Si utilizza perconsolidare i solaiin legnoIl super connettore NO LIMITS
nasce in tempi recentissimi per
migliorare il consolidamento dei
solai in legno. È destinato a sosti-
tuire la maggior parte dei metodi
utilizzati negli ultimi 20 anni.
È composto da un unico perno
metallico ottenuto da una barra
16 opportunamente lavorata
con fi lettatura per legno nella
parte da fi ssare sulla travatura.
Nella porzione corrispondente
all’assito la barra rimane liscia,
mentre torna con lavorazione a
testa esagonale dotata di sca-
nalature nella parte da annegare
nel calcestruzzo. È costituito da
un unico perno opportunamente
sagomato per il miglioramento
dell’aggancio meccanico al legno
e al calcestruzzo.
SUPER CONNETTORE A SECCO NO-LIMITSSCHEMA DI CONNESSIONE PER ALCUNI TIPI DI SOLAIO IN LEGNO CON CAPPA IN CLS
LUCE SOLAIO (in cm) 400 450 500 550 600
sezione travi 12x18 12x18 12x18
interasse agli appoggi 34,5 29,5 26
interasse centrale 40 36 32,5
incidenza al m2 5,40 6,94 8,65
sezione travi 14x19 14x19 14x19
interasse agli appoggi 33 29 25,5
interasse centrale 40 36 31,5
incidenza al m2 6,22 7,78 9,76
sezione travi 15x20 15x20 15x20
interasse agli appoggi 37 31,5 27,5
interasse centrale 40 39,5 34,5
incidenza al m2 5,85 7,13 8,99
sezione travi 18x23 18x23 18x23
interasse agli appoggi 40 38 33
interasse centrale 40 40 40
incidenza al m2 6,25 7,06 8,30
N.B. per gli esempi sopra calcolati risultano costanti i seguenti elementi: Assito cm 2 - CLS cm 5 - interasse cm 50 - SOVRACCARICO E ACCIDENTALE 400 kg/m2 - Freccia max 1/300 l’interasse agli appoggi va considerato per luce/4 , l’interasse centrale per la rimanente metà solaio. La verifi ca dei connettori può essere eseguita utilizzando il valore di modulo di scorrimento determinato sperimentalmente dai certifi cati riprodotti nella pagina a fi anco.
VantaggiÈ possibile la completa ricon-
versione in origine. Acquista
maggior resistenza al fuoco.
Nessuna resina impiegata per la
posa, il getto è tenuto separato
da un telo impermeabile.
Massima semplicità di applicazio-
ne, non necessita di manodopera
specializzata.
Inserendo un pannello isolante
tra i tralicci si migliorara l’isola-
mento termoacustico.
Migliora l’intersezione di tutte le
sue parti (legno/murature).
Speciale per il consolidamento
dei solai in CLS. Completo recu-
pero statico delle parti in legno.
Costo altamente competitivo.
I soffi tti decorati del ‘500 prima del restauro e del rinforzo strutturale
SCHEDA PRODOTTO 90Connettore No-limits
Dim
ensi
oni r
eali
It is used to consolidate the wood fl oorsThe NO LIMITS super connector was created recently to improve the consolidation of wooden
fl oors. It is destined to replace most methods used over the last 20 years. It consists of a single
metal pin obtained from a 16 bar suitably worked with threading for wood in the part to be
fi xed to girders. The bar is smooth in the part for fl oor boards, while the part to be sunk into
concrete is hexagon-headed with grooves. It consists of a single pin suitably shaped to improve
mechanical coupling to wood and concrete.
SUPER FLOOR SLAB CONNECTORFOR STRUCTURAL REINFORCEMENT
OF WOODEN AND CONCRETE FLOORS
91Connettore No-limits
Resistenza a trazione ± kg 2500Tensile strength ± 2500kg
Resistenza al taglio su assito ± kg 2200Shear strength on planks ± 2200 kg
A major collaborationThe convergence of opinion
regarding quality and technical
innovation in the construction
restoration sector led us to set
up a major partnership with Rino
Zenari, the inventor of the dry
connector, and his son Cristian
for the distribution of this impor-
tant European patent all over the
country. Important adjustments
have been made to the tra-
ditional connector in order to
make signifi cant improvements
to its structural performance,
which can be checked using the
calculation program available on
our web site, and processed with
the wood-concrete connection
values obtained from using the
“Turrini” method. The NO LIMITS
super connector, which can be
used on wood or concrete alike,
enables notable savings on the
number of connectors to be
used, without mentioning the
highly reduced laying times as a
result of its simplicity.
Structural adjustment of fl oorsThe structural adjustment of fl o-
ors is a problem to be addressed
in almost all restructuring work,
whether recent or not. Increased
capacity is a constant necessity
both for clay/cement fl oors and
wooden fl oors in rustic houses
and buildings. Replacement
would be extremely expensive
and create signifi cant problems
in terms of logistics and the
safety of the work site, with long
schedules diffi cult to plan.
Historical andmonumental buildings
This is not to mention historical
buildings, where restrictions and
the nature of the materials mean
that top-of-the-range reliable
solutions must be used.
StrengthsEnables complete reconversion to the original stateAcquires greater fi re resistance. Extremely simple application, does not require specialised manpowerOpportunity to improve thermo-acoustic insulation by inserting an insulating panel between the trellisesImproves intersection of all parts (wood/masonry)Resins are not used during laying.The jet is separated by a water-proof sheet.Especially for the consolidation of concrete fl oors.Highly competitive cost.
Specially designed forstrengthening concrete fl oors
Speciale per il consolidamentodi solai in CLS
SCHEDA PRODOTTO 92RiparaTerrazza
MEMBRANA MOLECOLARENON PELLICOLANTE.
PER IMPERMEABILIZZARE TERRAZZEIN GRES, KLINCHER, PORFIDO, CALCESTRUZZO, ECC.
Semplicissima da usare: basta versare il prodotto sulla terrazza asciutta e pulita facendolo penetrare nelle connessure e nelle
lesioni utilizzando un pennello o un rullo.Ripetere l’operazione e, a due giorni dall’applicazione, lavare la
terrazza con acqua e sapone.
RiparaTTerrazza
IMPERMEABILIZZAZIONI: MEMBRANA MOLECOLARE NON PELLICOLANTEIMPERMEABILIZATION: NON FILM FORMING MEMBRANE!
TRP 650
Infi ltrazioni sulle terraz-ze dei vecchi edifi ciSe invece il problema delle infi ltra-
zioni d’acqua si presenta nelle ter-
razze o sui balconi di vecchi edifi ci si
dà quasi sempre per scontato che la
vecchia impermeabilizzazione prima
o poi avrebbe ceduto. Rimangono in
ogni caso i disagi e gli alti costi per
il rifacimento della pavimentazione,
necessario per procedere alla ste-
sura di una nuova guaina imperme-
abile. Se le infi ltrazioni poi riguar-
dano un condominio o un edifi cio
in centro storico le complicazioni
aumentano in maniera esponenziale.
Infi ltrazioni su terrazze nuoveQuando l’edifi cio è nuovo, oppure la
terrazza è appena stata rifatta ed il
problema si ripresenta puntuale al
primo rovescio di pioggia, capirne
le cause e trovare i rimedi del caso
sino a 18 anni or sono era quasi
impossibile.
Problemi diversi unica soluzioneLa formulazione del Riparaterrazza
originale risale al 1990. Si basa
sull’impiego di ben 6 componenti in
grado di saturare la porosità della
soletta assicurando una nuova tenu-
ta alle infi ltrazioni per lunghi periodi.
Il successo è stato notevolissimo
e il “passaparola” ha fatto il resto.
Ad oggi il Riparaterrazza vanta ben
dodici imitazioni.
Descrizione Prodotto impermeabile protettivo tra-
sparente adatto a forti idrofobizzazioni
superfi ciali con parziale occlusione delle
porosità. Formulato a base di composti
polissilossanici e copolimeri poliuretanici
ad elevata penetrazione.
UtilizzoServe per l’impermeabilizzazione non
pellicolantedi superfi ci orizzontali
quali terrazze in gres, klincher, porfi do,
calcestruzzo, ecc. Il prodotto, penetran-
do principalmente nelle connessure
del materiale da costruzione, reticola
impedendo il passaggio dell’acqua per
la forte tensione superfi ciale ottenuta
dai composti polissilossanici unitamente
alla parziale occlusione delle porosità ad
opera dei copolimeri poliuretanici
Prodotto Certifi cato
DA COSÌ...A COSÌ
93RiparaTerrazza
1 2 3
Versare il prodotto “Riparaterrazza” sulle superfi ci pulite e asciutte (Fig. 1). Farlo penetrare nelle con-nessure o nelle fessurazioni per mezzo di un rullo o di un pennello sino a saturazione (Fig. 2). A due giorni dall’applicazione rimuovere i residui eccedenti con acqua e sapone (Fig. 3).
Water seepage onterraces on oldbuildings.When water seepage becomes a
problem on terraces or balconies
on old buildings, it is almost always
taken for granted that the old water-
proofi ng was going to lose its effect
sooner or later anyway. However,
this does not take away the inconve-
nience and high cost of the recon-
struction of the paving necessary to
lay a new waterproof foundation. If
the seepage affects a block of fl ats
or building in a historical centre, the
complications multiply considerably.
Seepage onnew terracesIf, on the other hand, the building
is new or the terrace has just been
repaired and the problem reoccurs
after the fi rst downpour, under-
standing the causes and fi nding a
solution was almost impossible until
18 years ago.
For waterproofi ng ter-races made of stone-ware, klinker bricks, porphyry, concrete, etc. It’s very simple to use: just pour the
product onto a dry clean terrace,
making it penetrate into the cracks
and joints using a brush or a roller.
Repeat the procedure and wash the
terrace with soap and water two
days after the application.
Different problems, the same solutionThe original Repairterrace formula
dates back to 1990.
It is based on the use of 6 compo-
nents which can saturate the poro-
sity of paving slabs, guaranteeing a
new seal against seepage for long
periods. The level of success was
considerable and word of mouth did
the rest.
DescriptionThis transparent protective waterpro-
ofi ng product is suitable for effective
hydrophobising on surfaces with partial
occlusion of porosity. The formula con-
sists of polysiloxanic compounds and
polyurethane copolymers with a high
level of penetration.
UseIt is used to waterproof terraces made
of stoneware, klinker bricks, porphyry,
concrete, etc. Mainly by penetrating into
the cracks in the construction material,
the product reticulates and prevents the
passage of water through the strong
surface tension created by the polysilo-
xanic compounds together with partial
occlusion of the porosity through the
polyurethane copolymers.
SCHEDA PRODOTTO 94Para Pioggia
Para PPioggia
PROTEZIONE SUPERFICI - SURFACE PROTECTIONTRATTAMENTI IDROFOBIZZANTI - HIDROPHOBISING TREATMENTS
TRF 500
Il degrado dellesuperfi ci murarieLa causa maggiore del rapido
degrado delle murature si deve
all’azione combinata dell’acqua e
del vento. Tale combinazione rie-
sce infatti a far penetrare l’acqua
in profondità attraverso le lesioni
e le microlesioni sempre presenti
nelle superfi ci. Le conseguenze
principali sono quelle di una forte
perdita del potere coibentante
della parete, favorendo la crea-
zione di ponti termici e conse-
guente proliferazione di muschi,
funghi o licheni all’interno delle
abitazioni.
Anche durante il successivo
periodo di asciugatura, l’acqua
produrrà sulle superfi ci esterne
ulteriori danni estetici per la
PROTETTIVO IDROREPELLENTEDI ULTIMA GENERAZIONEAD ELEVATA RESISTENZA ALL’INVECCHIAMENTOPER SUPERFICI INTONACATE E “FACCIA A VISTA”
trasmigrazione di sali o di residui
calcarei. Per mantenere intatte
nel tempo le fi niture degli stabili e
nel contempo conservare il valore
degli immobili risulta di fondamen-
tale importanza prevedere una
manutenzione periodica e ade-
guata delle superfi ci utilizzando il
protettivo di nuova generazione
TRF500.
Manutenzione: rispar-mio e convenienzaI costi per la protezione delle
superfi ci vengono ammortizzati in
tempi rapidissimi in quanto, oltre
a ridurre in maniera considere-
vole gli interventi di riparazione
e manutenzione, le murature
asciutte evitano la formazione di
ponti termici in grado di favo-
rire la proliferazione di muschi,
funghi e licheni sia all’interno che
all’esterno dell’edifi cio, produ-
cendo, tra l’altro, un notevole
risparmio energetico.
Caratteristichee precauzioniProdotto non pellicolante in gra-
do di non ridurre la permeabilità
DA COSÌ... A COSÌ
Prodotto Certifi cato
95Para Pioggia
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���������� Assorbimento d’acqua sulle superfi ci trattate con idrofobizzanti tradizionali.
Assorbimento d’acqua sulle superfi ci non trattate.
Assorbimento d’acqua sulle superfi ci trattate con idrofobizzante TRF500 al fl uorocarbonio.
dei supporti trattati. Prodotto non
infi ammabile. Da non ingerire.
Tenere lontano dalla portata dei
bambini. Non produce variazioni
cromatiche sui supporti trat-
tati. Non produce alcun tipo di
sottoprodotto da reazione. Non
contiene solventi alifatici.
DescrizioneIl copolimero silanico fl orurato in
soluzione idroalcolica deminera-
lizzata è in grado di proteggere
tutti i tipi di murature dall’azione
combinata dell’acqua e del vento.
Formulato monocomponente,
particolarmente indicato per trat-
tamenti protettivi idrofobizzanti
di tutti i materiali lapidei e da
costruzione esposti agli agenti
atmosferici. Si caratterizza per
elevate doti di idrorepellenza uni-
tamente a una forte resistenza
all’invecchiamento da raggi UV.
Perchè trattare il calcestruzzoL’importanza di preservare il
“copriferro” nelle opere in CLS
risulta ampiamente conosciuta.
Il TRF500, oltre a garantire tale
necessità con costi contenutissi-
mi rispetto ai vari cicli di verni-
ciatura coprenti, assicura la non
ossidazione dei ferri d’armatura e
nel contempo mantiene la super-
fi cie “faccia a vista” come ideata
dal progettista.
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SCHEDA PRODOTTO 96Para Pioggia
Decay of wallsurfacesThe main cause of the rapid
deterioration of walls is due to
the combined action of water
and wind. As a result of this
combination, water penetrates
deeply through the cracks and
micro-cracks which are always
present in surfaces. The main
consequence is major loss of
the insulating power of the wall,
favouring the creation of heat
bridges and consequently a proli-
feration of moss, fungus or lichen
inside the house. Even during
LATEST GENERATIONPROTECTIVE WATER REPELLENT
WITH STRONG RESISTANCE TO AGEINGON PLASTERED AND “EXPOSED” SURFACES
the successive drying period,
water will cause further aesthetic
damage to outside surfaces as
a result of the transmigration of
salts or lime residue.
To preserve fi nishes on buildings
intact over time, while at the
same time protecting the value
of the property, it is fundamental-
ly important to carry out appro-
priate periodic maintenance
work on the surfaces using the
protection of new generation
TRF500.
Maintenance: savings and convenienceThe costs for protecting surfaces
are amortized in a short time,
as in addition to considerably
reducing the necessary repair
and maintenance work, dry walls
prevent the formation of heat
bridges, which can favour the
proliferation of moss, fungus and
lichen both inside and outside
the building, resulting in nota-
ble energy saving among other
things.
97Para Pioggia
Rimuovere le polveri dalle superfi ci aggettanti mediante spazzolatura a secco o con l’uso di aspiratori (Fig. 1). Proteggere le superfi ci lignee e quelle vetrate coprendole con fogli in polietilene o giornali (Fig. 2). Applicare il prodotto sino a rifi uto con apparecchiatura a spruzzo, rullo, o pennello (Fig. 3).
Characteristics and precautionsNon-fi lm-forming product which
does not reduce the permeability
of treated supports. Non-fl am-
mable product. Do not ingest.
Keep away from children. It does
not alter the colour of treated
supports. It does not produce
any kind of reaction by-product.
It does not contain aliphatic
solvents.
Description
A fl uorinated silane copolymer in
a demineralised hydroalcoholic
solution. This monocomponent is
particularly suitable for hydro-
phobising protective treatment
of all stone and construction
materials exposed to weathering.
It stands out for its strong water-
repellent properties, together
with strong resistance to ageing
from UV rays.
Why treatconcrete?The importance of preserving the
“reinforcement cover” in concre-
te constructions is well known.
In addition to guaranteeing this
need with highly contained costs
compared to cycles of cover
paint, TRF500 also guarantees
that the reinforcing rods are
not oxidised and that exposed
surfaces are maintained exactly
as they were planned by the
designer.
11 22 33
SCHEDA PRODOTTO 98Intonaca&Deumidifi ca
Utilizzo e vantaggiMescolato all’impasto dell’intonaco, TRH 780®
Intonaca&Deumidifi ca produce una considerevole espansione
della massa, creando all’interno della stessa microbolle calibrate
collegate tra di loro, in grado di far trasmigrare l’acqua contenuta
nella muratura verso l’ambiente esterno sotto forma di vapore.
Tale conformazione dell’intonaco permette inoltre ai sali idrosolu-
bili (contenuti talvolta nell’acqua di risalita capillare) di espandersi
all’interno delle microbolle per lungo tempo senza esercitare le
tipiche disgregazioni meccaniche che tali sali esercitano negli
intonaci tradizionali per la loro variazione di volume da anidri a
saturi. Una caratteristica peculiare degli intonaci macroporosi
realizzati con TRH 780® è quella di poter assorbire l’eventuale
vapore acqueo in eccedenza negli ambienti, senza permettere la
condensazione dello stesso sulle superfi ci, restituendolo succes-
sivamente non appena i valori dell’umidità relativa eccedente si
saranno normalizzati.
Tinteggiatura e materiali per la fi nituraA distanza di un mese dall’applicazione dell’intonaco macropo-
roso sarà possibile procedere alla tinteggiatura delle superfi ci,
avendo cura di utilizzare materiali altamente traspiranti quali
calci pigmentate, naturali o pitture a base di silicati o di
Intonaca&&Deumidifi ca
RISANAMENTO - REPAIR
TRH 780
Versatilità totaleIl concentrato TRH780® consente di realiz-
zare intonaci macroporosi ad elevata eva-
porazione scegliendo gli inerti ed i leganti
più idonei al tipo di lavoro da effettuare.
Si possono così realizzare intonaci con
pozzolana, calce, cemento, misti, ecc.
unitamente ad inerti del tipo cocciopesto,
sabbie di cava, sabbie di fi ume, pietre maci-
nate, sabbie quarzifere, cereali, ecc. ecc.
SOSTANZA ATTIVACONCENTRATAPER REALIZZAREINTONACI MACROPOROSI
Prodotto Certifi cato
resine polisilossaniche.
Si dovranno evitare nel modo più assoluto fi niture plastiche o
fi lmogene.
Gli intonaci esterni potranno essere altresì resi idrorepellenti con
il nostro formulato specifi co TRF500® Para Pioggia.
ConsumiPer preparare l’intonaco basterà aggiungere nella be-
toniera di impasto: 1confezione da 5 kg di TRH780®
Intonaca&Deumidifi ca ogni 50 kg di legante idraulico (cemento,
calce, grassello, pozzolana, con esclusione del gesso). Il rapporto
con gli inerti (sabbia di fi ume, sabbia di cava, cocciopesto, ceneri
laviche, residui cerealicoli o altro) risulta uguale a qualsiasi
impasto tradizionale: tre parti di inerti per ogni parte di legante
(1 secchio di legante + 3 secchi di inerti). Lo spessore comples-
sivo dell’intonaco non dovrà mai essere inferiore ai 2 cm. Anche
la fi nitura civile dovrà essere realizzata additivando il TRH 780®
all’impasto.
Caratteristiche e precauzioniProdotto in polvere. Non infi ammabile. Non ingerire.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Utilizzare guanti ed occhiali durante la miscelazione.
99Intonaca&Deumidifi ca
Complete versatilityWith TRH 780® concentrate you can make
high evaporation macroporous plaster by
choosing the most suitable aggregates and
binders for the type of work to be carried
out. In this way plaster can be made with
pozzolana, lime, cement, mixes, etc. toge-
ther with aggregates such as cocciopesto,
quarry sand, river sand, ground stone,
quartz sand, cereals, etc.
UseWhen blended into the plaster mix,
TRH780® Plaster&Dehumidify makes the
mass expand considerably by creating in-
terconnected calibrated micro-bubbles insi-
de, which makes the water in the masonry
transmigrate to the outside environment in
the form of vapour.
This plaster conformation also enables
water-soluble salts sometimes found in
capillary rise water to expand inside the
micro-bubbles without exercising the
Prima cosa chiudereil rubinettoAsciugare un muro umido è semplice solo
in apparenza. Sembrerà banale, ma la
prima cosa da fare è quella di “chiudere il
rubinetto”.
Ci spieghiamo meglio: se la causa è
legata alla risalita dell’acqua per capillarità,
bisognerà prima bloccarne la risalita dalla
base. Se il muro assor-
be l’acqua dal terreno
addossato bisognerà
preventivamente imper-
meabilizzarlo ecc.
Il corretto utilizzodegli intonaci macroporosiSolamente dopo, per consentire l’evapo-
razione dell’umidità residua, si potranno
utilizzare, sfruttandone appieno tutte
le potenzialità, gli intonaci macroporosi
destinati altrimenti ad una vita breve ed
ingloriosa.
Meglio all’internoRispetto all’intonaco tradizionale, quello
macroporoso ha minore resistenza alla
compressione, è più delicato e fortemente
assorbente. Se applicato all’esterno deve
essere adeguatamente protetto con pittu-
re silaniche o polisilossaniche altamente
traspiranti.
Importanti possibilità poco sfruttate:ideale per le abitazioninuoveAbitare da subito un edifi cio nuovo
si scontra sempre con i tempi tecnici
(generalmente 1 / 2 anni) necessari alla
struttura per asciugare.
Evitare condense, formazioni di muffe,
disagi di ogni tipo potrebbe essere preven-
tivamente risolto impiegando negli intonaci
delle pareti interne l’additivo specifi co TRH
780® per renderli macroporosi.
RISANAMENTO: ELEMENTI IMPORTANTI DA NONDIMENTICARE
typical mechanical break-up that these
salts exercise in traditional plaster due to
their variation in volume from anhydrides
to saturates.
A special feature of macroporous pla-
ster made using TRH780® is that it can
absorb any excess water vapour in rooms
without allowing it to condense on the
surfaces, subsequently restoring it as
soon as the surplus relative humidity
values have gone back to normal.
Painting and fi nishingmaterialsA month after the application of the
macroporous plaster it will be possible
to paint the surfaces, taking care to
use highly breathable materials such as
pigmented lime, natural or painting with
silicates or polysiloxane resins. Plastic or
fi lm-forming fi nishes must be avoided at
all costs.
ConsumptionTo make the plaster just add 1 5-kg pack
of TRH 780® Plaster&Dehumidify to the
concrete mixer for every 50 kg of hydrau-
lic binder (cement, lime, putty, pozzolana,
with exclusion of gypsum). The ratio
for aggregates (river sand, quarry sand,
cocciopesto, lava ash, cereal residue or
others) is the same as for any traditional
mix: three parts of aggregate for every
part of binder (1 bucket of binder + 3 bu-
ckets of aggregate). The overall thickness
of the plaster must never be less than 2
cm. Two-coat fi nishes must also be made
by adding TRH 780® to the mix.
Characteristics andprecautionsProduct in powder form. Non-fl ammable.
Do not ingest. Keep away from children.
Use gloves and goggles during mixing
procedure.
SCHEDA PRODOTTO 100SplendidoGarage
11 22 33
Aspirare le polveri dalle pavimentazioni e rimuovere le macchie con benzina o acetone (Fig. 1). Versare Splendido Garage e distribuirlo con un rullo sino a rifi uto (Fig. 2). Ripetere l’applicazione a distanza di 24 ore sulle superfi ci particolarmente decoesionate (Fig. 3).
VantaggiBloccapolvere adatto per tutte le
pavimentazioni cementizie.
Allunga la durata di intonaci e
pitture.
Ideale per pavimentazioni di ma-
gazzini con transito di muletti.
Dispersione acril-poliuretanica
semplicissima da applicare,
pronta all’uso.
SplendidoGGarage
MANUTENZIONI - MAINTEANCETRATTAMENTI ANTIPOLVERE CONSOLIDANTI - CONSOLIDATING DUSTPROOF TREATMENTS
TRG 850
DA COSÌ... A COSÌ
BLOCCA POLVERECONSOLIDANTESERVE PER IL CONSOLIDAMENTO SUPERFICIALE DI TUTTE LE PAVIMENTAZIONI CEMENTIZIE
Poco cemento etanta sabbiaQuando nei massetti o negli
intonaci il rapporto inerti/leganti
idraulici risulta sbilanciato (in
favore dei primi) le conseguenze
sono facilmente intuibili.
“Sfarinamento” superfi ciale,
decoesionamento, perdita della
tenuta, rapido invecchiamento,
polvere ecc. Un rimedio facile e
di sicuro effetto è quello che si
può ottenere sia su pavimenta-
zioni piane di garage e capannoni
sia su quelle verticali di intonaci
“magri” di rivestimento con il pro-
dotto specifi co SplendidoGarage
applicato più volte sino a rifi uto.
UtilizzoMigliora l’aggregazione degli iner-
ti ai leganti idraulici delle superfi ci
trattate. Alta durabilità e resisten-
za all’abrasione. Considerevole
effetto antimacchia.
Caratteristiche eprecauzioniProdotto non infi ammabile. Non
ingerire. Tenere lontano dalla
portata dei bambini.
Ravviva la tonalità delle superfi ci
rendendole traslucide.
Lavare subito con acqua i vestiti
o le scarpe eventualmente mac-
chiate durante l’applicazione.
ConsumiI consumi possono variare da 200 a 400 grammi per m2 in funzione delle granulometrie degli inerti unitamente ai dosaggi dei leganti idraulici utilizzati per la re-alizzazione della pavimentazione.
101SplendidoGarage
UseIdeal for the surface consoli-
dation of all cement fl ooring,
improving the aggregation of ag-
gregates to hydraulic binders on
treated surfaces. High durability
and resistance to abrasion.
A little cement and a lot of sandWhen screeds or plaster have an
unbalanced inert-hydraulic binder
ratio (in favour of the former), it
is easy to guess the consequen-
ces: surface “chalking”, decohe-
sion, loss of seal, rapid ageing,
dust etc.
An easy solution with guaranteed
effect can be obtained by using
special product Splendid Garage
on garage and shed fl oor paving
and vertical paving with “lean”
covering plaster.
It should be applied as many
times as possible.
ConsumptionConsumption can vary from 200
to 400 grams per m2 depending
on the grain size of the aggre-
gates together with the doses of
hydraulic binder used to make
the fl ooring.
Characteristics and precautions Non-fl ammable product. Do not
ingest. Keep away from children.
It puts the colour back into surfa-
ces and makes them translucent.
Wash clothes or shoes immedia-
tely with water if they are stained
during application.
StrengthsAcrylic-polyurethane dispersion.
Simple to apply, ready to use -
Acrylic-polyurethane dustbuster
for all cement fl oors - Extend the
life of plaster and paintwork -
Ideal for warehouses
where forklifts are in transit
ApplicationClean dust off the fl ooring and
remove stains with petrol or
acetone.
Pour on Splendid Garage and
distribute with a roller to satura-
tion point.
Repeat the application after 24
hours on particularly uncohesive
surfaces.
SCHEDA PRODOTTO 102Intonaca&Coibenta
Intonaca&&Coibenta
COIBENTAZIONE - INSULATEINCREMENTO DELL’ISOLAMENTO - INCREASE IN INSULATING PROPERTIES
TRH 888
UtilizzoIl sistema di isolamento termico che si
ottiene con il TRH888 contribuisce a
risolvere brillantemente tutte le problema-
tiche legate ai costi per il riscaldamento e
il raffrescamento degli edifi ci, riducendo
notevolmente le spese relative.
Le particolari doti ignifughe e la facilità
di applicazione lo rendono ottimale, oltre
all’utilizzo classico del rivestimento a cap-
potto esterno, anche per quello “INVER-
SO” per le pareti interne.
Tale soluzione permette di risolvere effi ca-
cemente tutte le problematiche di isola-
mento degli edifi ci “faccia a vista” e quelle
degli edifi ci condominiali in mancanza dei
consensi assembleari necessari.
Risolve inoltre tutte le problematiche
legate ai ponti termici e conseguente
eliminazione della formazione di muschi
funghi e/o licheni.
ConsumiCon un sacco da 11kg si realizzano oltre
due metri quadri di intonaco coibentante
di un centimetro di spessore.
PREMISCELATOALTAMENTE COIBENTANTEA BASE DI CALCE NATURALECON INERTI VETROSI CAVI
DescrizioneIntonaco premiscelato termoisolante a
base di calci idrauliche naturali, inerti ve-
trosi cavi, silicati purissimi e fi bre naturali
per facilitarne l’applicazione anche per in-
genti spessori. Le notevolissime doti di re-
sistenza alla compressione, di traspirabilità
ed inerzia al fuoco, ottenute con materiali
naturali ed ecologici, lo rendono ideale
sia in tutti gli interventi di isolamento nella
“bioedilizia“ che in quelli di recupero e
adeguamento alle nuove normative.
Modalità di impiegoApplicare l’intonaco su superfi ci pulite,
previa spazzolatura e rimozione delle parti
incoerenti e delle polveri.
Soprattutto d’estate, bagnare preventiva-
mente il supporto. Se applicato su super-
fi ci particolarmente lisce, procedere pre-
ventivamente ad una picchettatura oppure
utilizzare reti portaintonaco fi ssate in più
punti con l’adesivante speciale TRK999.
Se utilizzato per l’isolamento in modalità
“inversa” (applicato all’interno anziché
all’esterno) basterà applicare sull’intonaco
a pennello due mani del prodotto specifi -
co TRB303 prima della pittura fi nale. Per preparare Intonaca&Coibenta basterà aggiungere acqua fi no alla consistenza desiderata, applicandolo indifferentemen-te a mano o a macchina. Per spessori superiori ai 2 cm procedere per strati successivi. Non applicare a temperature
inferiori a + 3° C.
VantaggiElevato risparmio energetico garantito in tutte le stagioni.Risolve brillantemente tutte le probemati-che di coibentazione. Nessuna alterazione ai raggi UV.Massima durata nel tempo.Eccezionali doti di versatilità.
Alta permeabilità al vapore acqueo.
Caratteristiche eprecauzioniDurante la preparazione ventilare le zone
di lavoro proteggendo le vie respiratorie
con apposite mascherine antipolvere. In
caso di contatto accidentale con gli occhi
lavare abbondantemente con acqua pulita.
103Intonaca&Coibenta
UseThe thermal insulation system obtained
with TRH888 contributes to providing a
perfect solution to all problems connec-
ted to expenses for heating and cooling
buildings, considerably reducing the
relative costs. Its special fl ame-retardant
properties and ease of application make
it excellent for the “INVERSE” coating
on indoor walls, as well as the traditional
use for outdoor top coatings. This solution
effectively solves all insulation problems
for “exposed” buildings and communal
buildings without the need for the neces-
sary approval in meetings. It also solves all
problems connected to heat bridges and
the subsequent elimination of the forma-
tion of moss, fungus and/or lichen.
ConsumptionAn 11 kg bag can make more than two
square metres of one centimetre-thick
insulated plaster.
CARATTERISTICHE TECNICHE
sigla identifi cativa TRH 888
colore beige
resistenza alla diffusione del vapore acqueo = 5
lambda termico λ 0,07 W/m2K = 0,81
test di invecchiamento raggi U.V. no modifi cazioni
reazione al fuoco 0
classe di resistenza al fuoco REI 120
durata del prodotto confezionato 18 mesi
applicazione a cazzuola si
applicazione a spruzzo si
VERIFICHE TERMOIGRONOMETRICHE SU MURATURE INTONACATE CON TRH 888
SITUAZIONI AMBIENTALI
TIPOLOGIA E SPESSORE MURATURE
RESISTENZA TERMICA DELLE MURATURE
PRIVE DI ISOLAMENTO
RESISTENZA TERMICA DELLE MURATURE ISOLATE
CON 4 cm DI TRH 888
temperatura esterna: -6°C
umidità relativa esterna: 88%
temperatura interna: +21°C
umidità relativa interna: 52%
mista con sassi: cm 30 W/m2K = 1,80 W/m2K = 0,91
mattone pieno: cm 30 W/m2K = 1,77 W/m2K = 0,90
laterizio cellulare: cm 30 W/m2K = 0,90 W/m2K = 0,59
gas beton: cm 30 W/m2K = 0,81 W/m2K = 0,55
DescriptionA thermoinsulating pre-mixed plaster
made with natural hydraulic lime, hollow
vitreous aggregates, pure silicates and
natural fi bres to aid application even for
notable thicknesses. The strong proper-
ties of resistance to compression, perspi-
rability and fi re resistance, obtained using
natural eco-friendly materials, make it
ideal both for “bioconstruction” insulation
work and procedures to renovate and
adapt to new standards.
Direction for useApply plaster to clean surfaces by
brushing and removing irregular parts
and dust. Wash the support in advance,
especially in summer. If applied to particu-
larly smooth surfaces, proceed in advance
with speckling or use plaster-holder nets
fastened in several places with special
tackifi er TRK999. If used for insulation in
the “inverse” way (applied indoors instead of outdoors), just apply two coats of spe-
cial product TRB303 onto the plaster by brush before the fi nal painting. To prepare Plaster&Insulate just add water until the desired consistency is obtained and apply by hand or by machine. For thicknesses greater than 2 cm proceed to subsequent layers. Do not apply in temperatures lower
than + 3° C.
Benefi tsGuaranteed considerable energy saving in every season - Brilliantly solves all insulation problems - No alteration from UV rays. Maximum durability over time - Exceptionally versatile properties. High
water vapour permeability
Characteristics andprecautionsDuring preparation, ventilate the work are-as and protect the respiratory tract using special dust masks. In the event of acci-dental contact with eyes, wash abundantly with clean water.
SCHEDA PRODOTTO 104ProteggiAmbienti
ProteggiAAmbienti
PROTEZIONE E DISINQUINAMENTO - PROTECTION AND CLEAN-UPRIPRISTINO DELLE SUPERFICI INQUINATE - RESTORATION OF POLLUTED SURFACES
TRM 600
Le causeLa diffusione di muschi,
funghi, licheni e muffe
sulle murature degli ap-
partamenti è fortemente
legata alle condizioni
microclimatiche interne.
Tassi eccessivi di umidità
relativa ed insuffi cien-
te isolamento termico
sono quasi sempre la
causa scatenante della
proliferazione abnorme
di questi fastidiosissimi
microrganismi.
Le conseguenze per la
salute si evidenziano
molto rapidamente spe-
cie nei bambini e nelle
persone anziane con
manifestazioni allergiche
oppure con sintoma-
tologie alle vie aeree o
asmatiche.
Non di poco conto risul-
tano inoltre i disagi deri-
vanti dal cattivo odore di
talune specie di funghi
in grado di contaminare
ANTIBIOTICOA LARGO SPETTRO
CONTRO TUTTI I TIPI DI MUFFE,MUSCHI, LICHENI E BATTERI
PRESENTI SULLE SUPERFICI
in breve tempo abiti e
tessuti anche all’interno
di contenitori e armadi.
La riproduzione delle muffee dei funghiLe colonie di funghi
unicellulari si moltipli-
cano prevalentemente
per gemmazione. Dalla
cellula madre viene pro-
dotta una protuberanza
chiamata gemma che
quando è matura si se-
para dalla cellula madre
gemmando anche fi no a
40 volte e poi muore.
Insuffi ciente isolamentotermicoLe conseguenze di
quanto sopra esposto
riguardo le pareti poco
isolate non sono certa-
mente di poco conto e,
soprattutto oggi, devono
essere tenute nella mas-
sima considerazione.
Per lo strettissimo
legame esistente tra
queste problematiche, i
nostri prodotti specifi ci
“Intonaca&Coibenta”
e “ProteggiAmbienti”
sono fortemente legati
nel loro utilizzo per la
soluzione delle patologie
inerenti l’umidità relativa
ambientale.
Modalitàd’impiegoPer eliminare o preve-
nire la contaminazione
delle muffe che si
manifesta con macchie,
puntini di vario aspetto
colore e spessore o
in altre forme diffi cil-
mente distinguibili sulle
superfi ci interessate, è
indispensabile applica-
re il prodotto specifi co
TRM600 come indicato
su questa scheda per i
due possibili utilizzi “pre-
ventivo” o “risolutivo”.
Per l’utilizzo risoluti-
vo, oltre alle superfi ci
chiaramente inquinate,
risulta di fondamentale
importanza pulire con
uno straccio imbevuto di
TRM600 anche le zone
retrostanti degli armadi,
dei quadri, dei divani
ecc., a diretto contat-
to con le pareti. Tale
trattamento ristabilisce
così l’ equilibrio igienico
ambientale ottimale
dei locali e consente
di intervenire suc-
cessivamente con
l’intonaco coiben-
tante ad elevate ca-
ratteristiche isolanti
“Intonaca&Coibenta”.
In tal modo, oltre
all’effetto, saranno
eliminate anche le
cause dei fenomeni
di condensazione
rimuovendo dalle
pareti i ponti termici
Piastre con colonie di funghi e celluledi muffe osservate al microscopio
105ProteggiAmbienti
che li generano.
Intonaca&Coibenta po-
trà essere utilizzato nella
modalità classica “a cap-
potto” per un isolamento
esterno, oppure nella
modalità “inversa” appli-
cato all’interno dei locali
sulle pareti interessate.
Il confezionamento in
pratici sacchi da undici
chilogrammi ne facilitano
il trasporto e agevolano
la movimentazione.
Potrete richiedere al
Vostro rivenditore di
fi ducia la scheda tecnico
illustrativa relativa.
Utilizzopreventivo persuperfi ci nuoveApplicare a pennello il
TRM600 sulle pareti
lasciando asciugare
qualche ora.
Applicare in seguito
due strati di idropittura
murale a cui sia stato
aggiunto il TRM600 nel
rapporto di un litro di
TRM600 ogni cinque di
idropittura pronta all’uso.
Nel caso di fi nitura con
tappezzerie, si dovrà ag-
giungere il TRM600 al
collante per tappezzerie
nel rapporto di un litro
per ogni chilogrammo di
collante concentrato.
Utilizzorisolutivoper superfi ciinquinateÈ importante NON pro-
cedere all’asportazione
delle spore mediante
spazzolatura od altro
sistema, se non dopo
averle sterilizzate con
TRM600.
Applicare con un pen-
nello direttamente sulle
superfi ci inquinate una
mano di TRM600.
Dopo qualche ora, ad
essiccazione avvenuta,
spazzolare o asportare le
muffe trattate. L’ope-
razione andrà ripetuta
nelle zone di forte inqui-
namento, tinteggiando
le pareti con idropittura
murale aggiungendo il
TRM600 nel rapporto
di un litro ogni cinque di
pittura pronta all’uso.
ConsumiCon 1 litro di TRM600
si realizzano 4/6 m2 per
ogni strato di idropittura.
Con 1 litro di TRM600 si
realizzano 8/10 m2 per
ogni strato di fi ssativo.
Caratteristiche e precauzioniNon disperdere il
contenitore nell’ambien-
te dopo l’uso. Tenere
lontano dalla portata
dei bambini. Utilizzare
durante l’applicazione
guanti protettivi.
SCHEDA PRODOTTO 106
The CausesThe spread of mosses,
fungi, lichens and mould
on the walls of apart-
ments is closely linked
to the microclimate
inside the home.
Eccessive levels of
humidity caused by
inadequate thermal
insulation are almost al-
ways the trigger for the
abnormal proliferation of
these incredibly irritating
microrganisms.
The consequences for
our health don’t take
long to become clear,
especially in children
and in elderly people
suffering from allergic
reactions or with asthma
and other diffi culties
with the airways.
Plus, we can’t ignore
the unpleasantness of
the smells coming from
some species of fungus.
These odours can quic-
kly contaminate clothes
and fabrics, even when
they’re stored inside
wardrobes or boxes.
Reproduction of Moulds and FungiColonies of unicellular
yeasts mostly multiply
through budding. The
parent cell develops a
bulge, known as a bud,
which separates from
the parent cell when it
reaches maturity. Each
bud can reproduce
up to 40 times before
dying.
Inadequate ThermalInsulationThe consequences of
what we talked about
above regarding badly
insulated walls shouldn’t
be underestimated – on
the contrary, in today’s
world they should be
given serious attention.
As these problems
are very closely lin-
ked, the use of our
dedicated products
“Plaster&Insulate” and
“RoomProtection” are
also closely related: they
work in tandem to com-
bat the problems caused
by relative humidity in
the home environment.
Howto UseTo prevent or eliminate
growths of mould –
which are distinguished
by spots, dots of various
shapes, colours and si-
zes, or other shapes that
can be diffi cult to make
out – on your household
surfaces, it is necessary
to apply the special-
ly designed product
TRM600 as explained
in this information sheet,
in either “prevention” or
“elimination” mode.
When using the product
to eliminate moulds, it
is vital to clean not only
the visibly contaminated
surfaces using a cloth
soaked with TRM600,
but also the areas be-
hind wardrobes, pictures,
ProteggiAmbienti
WIDE SPECTRUMANTIBIOTIC
AGAINST ALL TYPES OF MOULD,MOSS, LICHEN AND BACTERIA
FOUND ON HOUSEHOLD SURFACES
107
sofas, etc. where the fur-
niture touches the walls.
This treatment restores
the optimum hygienic
conditions in your home
and prepares the walls
for the subsequent use
of the high-performance
insulating plaster
“Plaster&Insulate”. By
doing all this, you will re-
move not only the effect,
but also the cause of
the growths by elimi-
nating from your walls
the thermal bridges that
generate them.
Plaster&Insulate can be
used in the classic EIFS
mode for external insu-
lation, or in the “inverse”
mode by applying it to
the affected walls within
your home. Packaged in
handy eleven-kilogram
sacks, this product is
easy to transport and
carry.
You can ask a trusted
retailer for the relevant
explanatory technical
sheet.
Using the Pro-duct for Pre-vention on New SurfacesUsing a paintbrush,
apply TRM600 to the
walls and leave it to dry
for several hours.
Once dry, apply two
coats of water-based
wall paint which has
had TRM600 added to
it (quantity: one litre of
TRM600 every fi ve litres
of ready-to-use paint).
When wallpaper is to be
hung, TRM600 needs to
be added to the wallpa-
per glue (quantity: one
litre of TRM600 per
kilogram of concentra-
ted glue).
Using the Pro-duct to Elimina-te Mould from SurfacesIt is important NOT to try
to eliminate the spores
by scrubbing or any
other methods unless
you have fi rst sterilized
the area using TRM600.
Using a paintbrush,
apply a coat of TRM600
directly to the affect
surfaces.
After several hours,
when the surface is
completely dry, scrub or
wipe away the ste-
rilized mould. In very
contaminated areas the
operation will have to be
repeated and the walls
will have to be pain-
ted using water-based
wall paint mixed with
TRM600 (one litre of
product every fi ve litres
of ready-to-use paint).
Quantities1 litre of TRM600
covers 4-6 m² for every
coat of paint.
1 litre of TRM600 co-
vers 8-10 m² for every
coat of fi xative.
Characteristics and PrecautionsPlease dispose of the
container carefully. Keep
out of reach of children.
When applying the
product, use protective
gloves.
ProteggiAmbienti
SCHEDA PRODOTTO 108AsciugaMattoni
Realizzare una linea di fori di Ø 20 mm quasi passanti (spessore del muro meno 5 cm) a 15 cm dal pavimento con interasse di 15 centimetri Fig. 1. Collegare alla cartuccia uno o più iniettori in maniera da raggiungere tutta la profondità del foro. Iniziare ad iniettare il gel ritraendo la pistola sino a completo riem-pimento Fig. 2. Rimuovere i vecchi intonaci ed attendere almeno 1 giorno per ogni cm. di spessore della muratura prima della nuova intonacatura Fig. 3.
11 22 33
AsciugaMMattoni
DEUMIDIFICAZIONI - DEHUMIDIFICATIONNUOVE BARRIERE ECOLOGICHE CONTRO L’UMIDITÀ
TRE 404
DescrizioneFinalmente un sistema sem-
plicissimo ed effi cace per
bloccare la risalita dell’acqua
per capillarità sulle murature in
mattoni pieni.
Trent’anni di esperienza speci-
fi ca nel settore della deumidifi -
cazione unitamente alla ricerca
continua per la semplifi cazione
delle metodologie applicative
hanno consentito la realizza-
zione di questa innovativa e
vantaggiosa tecnologia.
Facilità di utilizzoL’apposito iniettore prolun-
gabile brevettato garantisce
Adatto al risanamento di murature umide realizzate con materiali omogenei. Mattoni pieni, tufo, cemento.
Prodotto Certifi cato
GEL SILANICOA RILASCIO PROFONDO,CONTRO LA RISALITA DELL’ACQUAPER CAPILLARITÀ
il totale riempimento del foro
con il gel favorendo l’espulsio-
ne dell’aria interna tramite le
apposite alette distanziatrici.
VantaggiCosta meno del taglio mecca-
nico mantenendo la continuità
della struttura dal punto di
vista sismico e strutturale.
Si applica in maniera estre-
mamente semplice, pulita ed
effi cace. Basta riempire il foro
utilizzando una pistola per
sigillanti.
EcologicoLa formulazione ecologica
all’avanguardia, priva di solventi
alifatici, assicura una diffusio-
ne a largo raggio attorno alla
zona di iniezione, garantendo
la creazione di una barriera
idrofobizzante continua e inal-
terabile nel tempo.
I “trucchi”del mestiereUtilizzando le polveri resi-
due delle perforazioni per
le successive operazioni di
stuccatura si potranno otte-
nere superfi ci omogenee con
risultati estetici estremamente
soddisfacenti.
BASTA UNA SOLA CARTUCCIA PER RISANARE UN METRO LINEARE DI MURO DA 20 CENTIMETRI DI SPESSORE
Dry Gel:Tutte le risposteD: dove devono essere fatte le
perforazioni?
R: Si possono effettuare
le perforazioni secondo le
proprie necessità, nei mattoni
o nelle fughe, l’importante è
mantenere una distanza di 15
cm tra un foro e l’altro.
D: Quanto tempo impiega la
barriera a formarsi?
R: Indipendentemente dallo
spessore del muro ci vogliono
dai 20 ai 30 giorni perchè la
barriera diventi continua.
D: Dopo l’intervento, quanto
tempo impiega una muratura
109AsciugaMattoni
DescriptionAt last a simple and effective system to stop water rising up solid brick walls through capillary action. Thirty years of specifi c experience in the dehumidifi cation sector united with continuous research into ways to make the products simpler to use have allowed us to create this innovative and
advantageous technology.
Ease of useThe patented extendible injec-
tor guarantees that the gel will
completely fi ll the hole; any air
inside is expelled thanks to its
spreader fi ns.
44
PROTETTIVO TRF 500 PER MATTONI FACCIA A VISTA
55
BOIACCHE ANTISALINE TRH 745 + TRB 305
66
NUOVO INTONACO
Volendo lasciare i mattoni “faccia a vista” si consiglia di applicare il protettivo specifi co TRF 500 Para Pioggia Fig. 4. Prima dei nuovi intonaci applicare SEMPRE le boiacche antisaline specifi che TRH 745 con TRB 305 chiudendo i fori con impasto cementizio Fig. 5. Per informazioni più dettagliate, consigli, sopralluoghi o per conoscere tutti gli altri prodotti specifi ci visitate il nostro sito, o rivolgetevi alla vostra rivendita di fi ducia Fig. 6.
INCLUSO NELLA CARTUCCIA L’APPOSITO INIETTORE BREVETTATO PROLUNGABILE CHE FACILITA L’INIEZIONE
AdvantagesCosts less than cutting away the affected surfaces with machinery and guarantees that the structure will maintain its general and antiseismic pro-perties. It’s totally easy to apply, clean and effective. Simply fi ll
the hole using a sealant gun.
EcologicalOur cutting-edge ecological formula is free from alipha-tic solvents and guarantees wide-reaching effects around the injection hole, creating a water-repellent barrier that will ensure constant protection over time.
ad asciugare?R: Se la muratura è priva di intonaco da entrambi i lati occorre mediamente un giorno per ogni centimetro di spessore (es. 30 giorni per un muro da 30 cm). Questi tempi devono essere raddoppiati o triplicati in caso di presenza di intonaco da uno oppure da entrambi i lati.D: Che tipo di fi niture devono essere previste dopo l’inter-vento?R: Se i mattoni rimarranno “faccia a vista” sarà suffi cien-te proteggerli con il prodotto specifi co TRF500 Parapiog-gia. Se invece si prevede la stesura di un intonaco si dovranno preventivamente ap-
plicare sui mattoni le boiacche
antisaline specifi che TRH745
con TRB305
D: Se il problema del’umidità è
nelle murature di sasso o pie-
tra mista può essere utilizzato
il Dry Gel?
R: Dry Gel va benissimo
anche in questi casi, tuttavia
consigliamo di impiegare la
tecnologia specifi catamente
studiata per questo tipo di
problematiche denominata
DryKit System.
Oltre all’apposita attrezzatura
usa e getta, DryKit System
prevede l’utilizzo di formulati
mono e bicomponenti di cui
uno specifi co per le superfi ci
affrescate.
NEW ECOLOGIC BARRIER AGAINST DAMP
SCHEDA PRODOTTO 110
AntiAge Cream protegge le superfi ci dai fenomeni di invec-chiamento causati dall’assorbimento di acqua meteorica, dai fenomeni di carbonatazione, dai sali, dalle atmosfere marine e dalle piogge acide. Eccezionale resistenza ai raggi U.V.A.
AntiAge Cream
AntiAAge Cream
PROTEZIONE SUPERFICI - SURFACE PROTECTION
TRF 555 TRF 556 TRF 557 TRF 558
CREME SILANICHEA PENETRAZIONE PROFONDA
AL FLUORO CARBONIOPER LA PROTEZIONE PROLUNGATA
DI TUTTE LE FACCIATE
VERTICAL SURFACE: START INNOVATION
SUPERFICI: Altissima protezione contecnologia LOW V.O.C.
La crescita sempre maggiore di una coscienza am-
bientale responsabile, sta impegnando gli operatori
del settore del recupero e del restauro nella ricerca
di prodotti in grado di migliorare le caratteristiche
specifi che degli stessi per ridurre drasticamente gli
intervalli delle manutenzioni programmate e nel con-
tempo abbassare od eliminare la quantità di Compo-
sti Organici Volatili (V.O.C.) in essi contenuti.
Specifi co per murature intonacate,anche colorate o decorate.
TRF555Specifi co per murature in tufo e pietre
arenarie in genere.
TRF556Specifi co per facciate in calcestruzzo e
gas beton. Anticarbonatazione.
TRF557Specifi co per murature in mattoni e
pietra mista “faccia a vista”.
TRF558
PROTEZIONENuove frontieresilaniche.La perfetta sintesi tra esperienza e ricerca ha por-
tato allo sviluppo di emulsioni idroalcoliche silaniche
ad elevata impregnazione con caratteristiche perfor-
manti sino a qualche anno or sono impensabili.
I vantaggi della nuova tecnologia messa a punto dai
nostri collaboratori e sviluppata appositamente con
silani al fl uoro carbonio possono essere brevemente
così riassunti:
Particelle di dimensioni nano – tecnologiche.
Livello di tensioattivi quasi inesistenti.
Ottima stabilità di conservazione.
Possibilità di verifi ca delle dispersioni.
Riproducibilità dell’eccellenza qualitativa.
111AntiAge Cream
CALCESTRUZZO – INTONACO – MATTONE – PIETRA MISTAUn prodotto perfettamente calibrato per ogni tipo disuperfi cie.La necessità di conservare e preservare nella ma-
niera più appropriata le superfi ci di diversa natura
dei manufatti antichi o di recente costruzione ci ha
portato a realizzare quattro formulazioni opportu-
namente calibrate (sostanza attiva, residuo secco,
densità, etc.) per ogni tipo di superfi cie.
Ciò al fi ne di sfruttare al massimo le possibilità
offerte da queste nuove tecnologie ed ottenere i
più alti valori di protezione in rapporto alla diversa
natura dei materiali trattati.
PROTEZIONE SUPERFICIALEO PROFONDA:differenze sostanzialiLe differenze della nuova linea AntiAge Cream ri-
spetto ai protettivi idrorepellenti tradizionali, all’acqua
o in solvente, risulta facilmente comprensibile nel
caso della protezione del calcestruzzo.
È risaputo, infatti, quanto sia importante mantenere
asciutto tale materiale per evitare che vi penetri
l’acqua all’interno e produca nelle armature i noti
fenomeni ossidativi derivanti dall’umidità e dagli ioni
cloruri in grado di produrre successivamente l’ero-
sione e la fessurazione del calcestruzzo stesso.
La penetrazione degli AntiAge Cream, rispetto agli
idrorepellenti tradizionali, risulta superiore del 10%
– 12% e può essere ulteriormente incrementata
riapplicando il prodotto a distanza di un mese dalla
prima applicazione. Si possono ottenere, in questi
casi, protezioni superiori ai 20/30mm, rispetto ai
2/3mm sino ad oggi possibili.
Cm. 1
Cm. 2
Cm. 3
Cm. 4
Anche visivamente la differenza di penetrazione e conseguentemente del potere protettivo tra il campione “A” idrofobizzato con idrorepellenti tra-dizionali e il campione “B” trattato con AntiAge Cream risulta evidente..
Lunga durata: mentre l’effetto protettivo del campione”A” è destinato a ridursi nel tempo per l’azione di invecchiamento prodotta dai raggi UV,il campione “B”, realizzato con il gel silanico “AntiAge Cream” manterrà inalterata la sua protezione per oltre 20 anni.
BA
ImpiegoAntiAge Cream va applicato sulle superfi ci asciutte
e precedentemente pulite eliminando le polveri, i
residui carboniosi, i muschi e le effl orescenze saline.
Anche eventuali crepe o fessurazioni superiori a 0,5
millimetri dovranno essere stilate prima del tratta-
mento.
Il prodotto può essere applicato con rulli in fi bra,
sistemi a spruzzo tipo airless, oppure con spatole in
gomma.
La profondità del trattamento risulterà variabile in
funzione della quantità del prodotto impiegato unita-
mente alla porosità del materiale stesso.
Temperature di utilizzo da +3°C a +35°C.
SCHEDA PRODOTTO 112AntiAge Cream
CaratteristicheI gel tixotropici ad elevate caratteristiche idro-
repellenti per materiali lapidei o da costruzione
in genere sono stati opportunamente formulati
e differenziati per la protezione profonda dei
supporti anche di elevata densità.
Gli AntiAge Cream si caratterizzano inoltre per:
* assenza completa di effetti fi lmogeni pellico-
lanti;
* elevata resistenza alle piogge acide e alle
sostanze alcaline;
* elevatissima permeabilità al vapore acqueo
degli spessori trattati;
* elevatissimo effetto idrorepellente;
* prevengono i fenomeni disgregativi legati ai
cicli dell’acqua (gelo-disgelo) e a quelli dei sali
(anidro-saturo);
* impediscono la penetrazione ai cloruri;
* elevato potere di penetrazione anche su ma-
teriali compatti e scarsamente assorbenti;
* effetto stabilizzante ai raggi UV;
* assenza di variazioni cromatiche dopo la com-
pleta penetrazione del prodotto (si consigliano
sempre prove preliminari);
* possono essere applicati anche su materiali
precedentemente idrofobizzati.
SupportiGli AntiAge Cream sono stati realizzati con for-
mulazioni ad hoc, per il bilanciamento ottimale
della sostanza attiva e della densità, garanten-
do la protezione di lungo periodo di into-
naci anche colorati, calcestruzzi, mattoni
e cotto in genere, cemento armato, pietre,
arenarie e calcare, eccetera.
Caratteristiche chimico fi sicheSostanza attiva: dal 35% al 46% in
funzione della formulazione prescelta
(TRF555/6/7/8).
Densità: 0,8/1,2 in funzione della formula-
zione prescelta (TRF555/6/7/8).
Aspetto fl uido.
Colore opalino.
Ph: 6,5/8 in funzione della formulazione
prescelta (TRF555/6/7/8).
PrecauzioniEvitare, per quanto possibile, il contatto
diretto con la pelle mediante l’utilizzo di
opportuni guanti da lavoro.
Stoccaggio
Il prodotto può essere conservato per
un periodo non superiore ai 10 mesi nei
recipienti originali e sigillati, conservati ad
una temperatura compresa tra i +3°C ed
i +35°C.
Chiudere eventuali crepe o fessurazioni superiori a 0,5 millimetri Fig. 1.Eliminare polveri, residui carboniosi, muschi e le effl orescenze saline lavando accuratamente le superfi ci da trattare Fig 2.AntiAge Cream può essere applicato utilizzando rulli in fi bra, sistemi a spruzzo tipo airless, oppure spatole in gomma. Temperature di impiego: da 3 a 35°C Fig. 3.
1 2 3
113AsciugaMattoni
Surfaces: Top-level protection with
LOW V.O.C. technology
The growing awareness of environmental
issues and sustainable practices has led
operators in the restoration and redeve-
lopment fi eld to look for products with
ever-improving characteristics in order to
drastically reduce the intervals between
each planned maintenance operation and
at the same time to reduce or eliminate
the amounts of Volatile Organic Com-
pounds (V.O.C.) they contain.
ProtectionNew frontiers for silanes
The perfect combination of experience
and research has led to the development
of highly penetrative silane-based hydroal-
coholic emulsions with performance levels
that were unthinkable even just a few
years ago.
The advantages of the new technology
perfected by our staff and developed
specially with fl uorocarbon silanes can be
summarized in brief as follows:
Microscopic particles of nanotechnology
size, almost inexistent amounts of surfac-
tants.
Great stability and durability, possibility to
check on seepage, ability to reproduce top
quality results.
Concrete, plaster, brickwork and sto-neworkA perfectly balanced product for every kind of surface
The need to fi nd the most appropriate
ways to protect and preserve different
types of surfaces in period buildings and
recent constructions has driven us to cre-
ate four perfectly balanced formulations
(blending the active substance, dry resi-
due, density, etc.) for every kind of surface.
This is so we can fully exploit the potential
of the new technologies and reach higher
levels of protection, depending on the
nature of the materials to be treated.
Surface or deep protection?
If we compare the new AntiAge Cream
line with traditional water-repellent protec-
tive coatings (whether water- or solvent-
based), it is easy to see the difference.
Let’s take concrete as an example:
It is well known how important it is to
keep concrete dry to avoid water ingress
that can lead to the notorious oxidation
processes caused by humidity and chlori-
de ions, which can further lead to erosion
and cracking in the concrete.
The penetration obtained by our AntiA-
ge Cream is 10% – 12% higher than
traditional water repellents, and this fi gure
can be further increased by reapplying
the product one month after the fi rst
application. By doing this, you can reach
a protection depth upwards of 20/30mm,
whereas until now the maximum depth
has been 2/3 mm.
Surface
The AntiAge Cream line is based on ad
hoc formulations so that every user can
get the optimum blend of active substan-
ce and density, thus guaranteeing long-
lasting protection for white and coloured
plaster, concrete, bricks and fi red clay
products in general, reinforced concrete
and different types of stone, e.g. sandsto-
ne, limestone, etc.
Use
The AntiAge Cream is to be
applied to dry surfaces that
have been cleaned to elimi-
nate any dust, carbonaceous
residue, mould or saline
effl orescence.
Any cracks or fi ssures over
0.5 millimetres need to be fi lled in before
the treatment.
The product can be applied using cloth
rollers, airless sprayers or rubber spatulas.
The depth of protection obtained can vary
depending on the amount of product used
and the porousness of the material being
treated.
Temperature for use: from +3°C to +35°C.
Characteristics
These highly water- repellent thixotropic
gels for use on stone and general con-
struction materials have been specially
formulated and differentiated in order
to provide deep protection even on very
dense surfaces.
Our AntiAge Cream are also distinguished
by the following features: complete lack of
fi lm-forming effects - strong resistance to
acid rain and alkaline substances - extre-
mely high water vapour permeability on
the treated surfaces - top hydrophobing
effect - they prevent the decay caused by
water cycles (freeze and thaw) and salt
cycles (anhydrous and hydrated) - they
stop the ingress of chlorides - able to pe-
netrate deeply even into compact and low-
absorbency materials - UV rays stabilized
- no colour changes once the product has
penetrated completely into the material
(treating a trial patch fi rst is always advisa-
ble) - can also be applied to materials that
have been previously hydrophobed.
Physical characteristics andchemical composition
Active substance: from 35% to 46%
depending on the desired formula
(TRF555/6/7/8).
Density: 0.8 to 1.2 depen-
ding on the desired formula
(TRF555/6/7/8).
Fluid appearance.
Milky-white colour.
pH: 6.5-8 depending
on the desired formula
(TRF555/6/7/8).
SCHEDA PRODOTTO 114
DESCRIZIONEResina silano acrilica in grado di penetrare nel-le malte di allettamento e nei materiali porosi per realizzare uno strato impermeabile in grado di impedire la risalita d’acqua per capillarità.Il componente silanico conferisce alla barriera caratteristiche idrorepellenti aumentandone l’effi cacia.
UTILIZZODopo aver realizzato alla base della muratura una doppia linea di fori distanziati tra loro 15 cm, quasi passanti, (diametro a scelta da 12 a 28 mm), effettuare l’iniezione del formulato utilizzando una pompante, oppure serbatoi con pressione di esercizio variabile da 1.5 a 3 bar.In caso di utilizzo degli iniettori con tappo di chiusura Tecnored, il diametro della perforazio-ne non dovrà essere inferiore ai 20 mm. Il formulato può essere inserito anche a caduta utilizzando imbuti con tubi di collegamento più o meno lunghi in funzione della pressione che si vuole esercitare.
CONSUMIMediamente occorrono circa 30 litri di TRV300 per il trattamento di un metro di mu-ratura di spessore 100 cm equivalenti a circa 3 metri di muro con spessore di 30 cm. Le quantità intermedie possono essere ottenu-te per interpolazione prevedendo in ogni caso consumi superiori per murature porose ed infe-riori per il trattamento di calcestruzzi “magri” e per le murature in pietra.
BOIACCHE ANTISALINEPrima dell’applicazione dei nuovi intonaci risul-ta di particolare importanza l’applicazione delle boiacche antisaline di sottofondo TRH745 additivate a TRB305, per chiudere defi nitiva-mente il ciclo umidità e sali.Senza tali boiacche, infatti, durante l’applica-zione del nuovo intonaco, l’acqua dell’impasto potrebbe idratare i sali presenti nella muratura facendoli trasmigrare in superfi cie durante la fase di asciugatura.
CARATTERISTICHE EPRECAUZIONIProdotto non infi ammabile. Non ingerire. Tene-re lontano dalla portata dei bambini. Protegge-re accuratamente le pavimentazioni in cotto e pulire subito eventuali tracce del formulato con acqua e/o acido cloridrico diluito.
DESCRIPTIONThis acrylic silane resin is able to penetrate into mortar beds and porous materials to create a waterproof layer that prevents rising damp. The silane component provides the barrier with water repellent characteristics and increases its level of effectiveness.
USEAfter boring a double line of through holes 15 cm apart at the base of the masonry (diameter from 12 to 28 mm), inject the formula usinga pump or tanks with operating pressure from
1.5 to 3 bar. In the event of using Tecnored injectors with closure cap, the diameter of the perforation must not be less than 20 mm.The formula may also be applied using the drop method with funnels and connecting tubes of varying lengths depending on the desired operating pressure.
CONSUMPTIONOn average about 30 litres of TRV300 are ne-eded to treat a metre of wall with a thickness of 100 cm, or 3 metres of wall with a thickness of 30 cm. Other amounts can be obtained by interpolation, anticipating a higher consumption for porous walls and a lower consumption for treating “lean” concrete and stone walls.
ANTI SALT GROUTSBefore laying any new plaster on previously dehumidifi ed walls apply two crossed coats of special anti-salt grout “TRH 745”, made up of zinc stearate with low aggregate grading and organic additives, mixing it with water and broad-based acrylic primer “TRB305”.After the plaster has been carefully removed and the wall has been smoothed out, the grout must be applied to the foundation of the wall using 2 Kg per square metre. The mix ratio is 8 litres of TRB 305 for every 25 Kg of TRH 745.
CHARACTERISTICS AND PRECAUTIONSNon-fl ammable product. Do not ingest. Keep out of reach of children. Take care to protect terracotta paving and wash off any traces of the formula immediately with water and/or diluted hydrochloric acid.
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Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE
Protezione dagli agenti atmosferici delle superfi ci esternePARA PIOGGIA
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Rinforzo strutturale dei solaiCONNETTORE NO LIMITS
Intonaci macroporosi per l’asciugatura rapida di nuove costruzioniINTONACA&DEUMIDIFICA
Manutenzione massetti ed intonaci decoesionatiSPLENDIDO GARAGE
Coibentazione esterna e “cappotti rovesci”INTONACA&COIBENTA
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RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO - N°5 Quaderni tecnici della Tecnored S.r.l.
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DiVincenzo MantuanoArchitetto d’interni
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