riassunto davison utile per ripasso finale

137
Psicologia Clinica di Alessio Bellato Un riassunto del manuale americano sulla psicopatologia. Ampie descrizioni di tutte le patologie mentali, affrontate da un approccio integrato che ne esplora eziologia e trattaementi da vari punti di vista. Il volume fa riferimento alle diagnosi dell'ultima edizione del DSM, soffermandosi in particolare sui disturbi dell'asse I e II, sui problemi dell'età evolutiva e su quelli riguardanti l'anziano. Università: Università degli Studi di Padova Facoltà: Psicologia Titolo del libro: Psicologia Clinica Autore del libro: Kring, Davison, Neale, Johnson Editore: Zanichelli Anno pubblicazione: 2008

Upload: francesco-martinelli

Post on 21-Oct-2015

314 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

davison

TRANSCRIPT

Page 1: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

Psicologia Clinica

di Alessio Bellato

Un riassunto del manuale americano sulla psicopatologia. Ampie descrizioni di

tutte le patologie mentali, affrontate da un approccio integrato che ne esplora

eziologia e trattaementi da vari punti di vista. Il volume fa riferimento alle

diagnosi dell'ultima edizione del DSM, soffermandosi in particolare sui disturbi

dell'asse I e II, sui problemi dell'età evolutiva e su quelli riguardanti l'anziano.

Università: Università degli Studi di Padova

Facoltà: PsicologiaTitolo del libro: Psicologia Clinica

Autore del libro: Kring, Davison, Neale, JohnsonEditore: Zanichelli

Anno pubblicazione: 2008

Page 2: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

1. Stigma Insieme di credenze e di atteggiamenti deleteri che la società sviluppa nei confronti dei gruppi devianti. Caratteristiche: attribuzione di etichette (es: pazzo) attributi relativi alle etichette (pazzo--> pericoloso) le persone marchiate da etichette sono ritenute diverse dalle altre discriminazione dei gruppi “marchiati” La malattia mentale è, ancora oggi, stigmatizzata.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 1 di 132

Page 3: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

2. Comportamento anormale: definizione del DSM-IV-TR “Ogni disturbo mentale è definito come sindrome o modello comportamentale o psicologico clinicamentesignificativo, che si presenta in un individuo, ed è associato a disagio, a disabilità, ad un aumentosignificativo del rischio di morte, dolore o disabilità, o a un'importante limitazione della libertà. E' lamanifestazione di una disfunzione comportamentale, psicologica o biologica dell'individuo.”

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 2 di 132

Page 4: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

3. Caratteristiche usate per descrivere alcune forme di

comportamento patologico Disagio personale: non tutti i comportamenti che provocano disagio sono da ritenersi anormali (es: disagiodovuto a digiuno per motivi religiosi) Disabilità: (=compromissione in qualche area importante della vita dell'individuo) Violazione delle norme sociali: (norme sociali= standard osservati nella maggior parte degli individui, e daessi utilizzati per formulare giudizi. Esse variano di cultura in cultura) Disfunzione (comportamentale, psicologica o biologica, evidente): (=quando un meccanismo interno nonriesce a svolgere la sua funzione naturale)

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 3 di 132

Page 5: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

4. Storia della psicopatologia Demonologia: un demone o uno spirito malvagio può abitare all'interno di una persona, controllandonemente e corpo (civiltà cinese, ebrea, egizia, babilonese e greca). Trattamento tramite esorcismo. Ippocrate (V secolo a. C.): individua tre disturbi mentali. Salute mentale: equilibrio tra quattro fluidicorporei. Secoli bui: ritorno della demonologia, a causa del potere della Chiesa. Persecuzione delle streghe (XIII secolo): non tutti i condannati erano malati di mente. Processi per la pazzia: si analizza lo stato mentale, il diavolo viene lasciato da parte. Nascita dei manicomi: dal XV-XVI secolo i lebbrosari vengono trasformati in manicomi, dedicati allacustodia e all'accoglienza dei malati mentali, dove i diritti dell'essere umano non vengono rispettati, fino aPinel, che inizia a prendersi cura dei malati di mente, fino ad arrivare ad un trattamento morale (colloqui conil personale, tra pazienti)

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 4 di 132

Page 6: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

5. Evoluzione del pensiero contemporaneo sul disturbo mentale Griesinger: dietro ogni disturbo mentale c'è un disturbo di natura biologica. Kraepelin: (Sindrome=complessi di sintomi che si manifestano con sufficiente regolarità, da essere attribuitiad una stessa causa di natura biologica) Approcci biologici Nel 1905 si scoprono le cause della sifilide, collegandola alla paresi generale, una sindrome che mostradeterioramento delle capacità fisiche e mentali. Dopo che Pasteur ebbe scoperto la teoria dei germi, secondola quale le malattie sono causate dalle infezioni del corpo da parte di microbi. Si iniziò, inoltre, ad analizzarel'ereditarietà genetica delle malattie mentali. All'inizio del XX Secolo, venivano usati numerosi trattamentibiologici: *ECT:terapia elettro-convulsivante o elettroshock (l'applicazione di scariche elettriche ai lati dellatesta, in pazienti umani, provoca attacchi epilettici). *lobotomia prefrontale. *introduzione di farmaci. Approcci psicologici “I disturbi mentali sono dovuti a malfunzionamenti di natura psicologica”. -Mesmer (disturbi dovuti al fluido magnetico universale, primi tentativi di ipnosi) -Breuer: metodo catartico--> far rivivere un lontano trauma emotivo, rilasciando la tensione emozionaletramite la libera espressione di pensieri sull'evento, sotto ipnosi, faceva stare meglio i suoi pazienti consintomi isterici. -Freud: il comportamento umano è in gran parte determinato da forze inaccessibili alla coscienza (Teoriapsicoanalitica). *Es (=deposito dell'energia fondamentale agli impulsi. Libido, principio di piacere), Io(=contenuti coscienti, principio di realtà, si sviluppa dai 6 mesi di vita) e Super-Io (=coscienza morale).*Fasi psicosessuali: f. orale, f. anale, f. fallica (complesso di Edipo e complesso di Elettra), periodo dilatenza e f. genitale. *Meccanismi di difesa: strategie messe in atto dall'Io per proteggersi dall'angoscia (es:rimozione, negazione, etc.). *Psicoanalisi (o terapia psicoanalitica): il paziente viene aiutato a prenderecoscienza dei conflitti infantili rimossi, per analizzarli, poi, e risolverli. *Tecnica delle associazioni libere= ilpaziente viene incoraggiato a lasciare libero corso ai suoi pensieri. *Analisi del transfert= analisi dellerisposte nei confronti dell'analista, che sembrano riflettere atteggiamenti e comportamenti che il paziente haavuto verso figure importanti del suo passato. *Tecnica dell'interpretazione= serve per far rilevare alpaziente il significato dei suoi comportamenti.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 5 di 132

Page 7: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

6. Psicologia e psicopatologia Teorie psicodinamiche neofreudiane -Jung: elaborò la psicologia analitica, che integra psic.Freudiana e psic.Umanistica. Ipotizzò che, oltreall'inconscio individuale, in noi esista anche un inconscio collettivo. Introduce concetti di religiosità, bisognispirituali, dando importanza all'intenzionalità, ai sogni, agli scopi e alle aspirazioni. -Adler: Psicologia individuale-->La piena realizzazione personale può essere raggiunta soltanto nell'agireper il bene comune. Interesse per il progresso sociale, per la crescita. La psicologia umanistica ed esistenziale (metà del XX Secolo) Rilievo alla libertà di scelta, dando assoluta importanza alla volontà dell'individuo. Comportamentismo (Watson) Attenzione all'apprendimento, basato sullo studio dei comportamenti. -Condizionamento classico (Pavlov): In presenza di uno stimolo incondizionato (SI), si verifica una rispostaincondizionata (RI). Uno stimolo condizionato (SC), dopo un certo numero di prove in cui viene abbinatoallo SI, acquista la capacità di evocare una risposta condizionata (RC), che spesso è uguale alla RI. ---> Ilcondizionamento c. è destinato all'estinzione, se allo SC non viene abbinato lo SI. -Condizionamento operante (Thorndike e Skinner): distinzione tra rinforzi positivi e rinforzi negativi-->uncomportamento, seguito da rinforzo positivo, sarà ripetuto.  Shaping: ricompensare una serie di risposte sempre più vicine a quella desiderata. -Imitazione di modelli (modeling): L'apprendimento avviene tramite l'osservazione e l'imitazione degli altri. -Terapia comportamentale: Approccio terapeutico che si basa sui condizionamenti, per trattare problemiclinici. *Tecniche: *Contro-condizionamento: evocare un nuovo tipo di risposta a un particolare stimolo.*Desensibilizzazione sistematica: contro-condizionamento basato sul rilassamento muscolare e l'esposizionegraduale ad una serie di situazione temute dal soggetto. *Condizionamento aversivo: uno stimolo piacevoleall'individuo viene abbinato ad uno stimolo spiacevole, nella speranza che lo stimolo assuma valenzanegativa.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 6 di 132

Page 8: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

7. Attuali paradigmi della psicopatologia: genetico Paradigma: quadro di riferimento o approccio concettuale (insieme degli assunti fondamentali) nell'ambitodel quale opera uno scienziato.   Quasi tutti i comportamenti sono ereditabili, ma i geni non operano in totale isolamento dall'ambiente. Leinfluenze ambientali, infatti, agiscono sui nostri geni, attivandone o disattivandone alcuni.---> Natura ecultura funzionano insieme. I geni sono responsabili della produzione delle proteine, le quali agiscono a lorovolta su altri geni (espressione genica). I fattori ambientali possono essere condivisi (dai membri di unastessa famiglia) oppure non condivisi: questi ultimi sono quelli che più contribuiscono alla variabilitàgenetica tra fratelli. La reazione di una persona a un evento ambientale è influenzata dai suoi geni. Es.:depressione: il gene del trasportatore della serotonina può essere presente in individuo, in versioni diverse(in base alla lunghezza degli alleli). Una data versione del gene, con i maltrattamenti subiti durantel'infanzia, erano causa di depressione in età adulta. Interazione reciproca geni-ambiente: i geni cipredispongono a ricercare particolari ambienti, che poi accrescono il nostro rischio di sviluppare un certodisturbo. *Valutazione del paradigma: è un paradigma ancora in fase di studi, perchè ogni giorno avvengononuove scoperte, nella ricerca genetica. Il paradigma delle neuroscienze I disturbi mentali si associano a processi cerebrali aberranti: alcune forme di depressione sono associate aproblemi di neurotrasmettitori a livello cerebrale. Noradrenalina--->disturbi d'ansia e di stress. Serotonina edopamina-->depressione e schizofrenia. GABA-->inibisce la trasmissione degli impulsi nervosi nellamaggior parte delle aree cerebrali, coinvolto nei disturbi d'ansia. I neurotrasmettitori sono sintetizzati nelneurone, partendo da un amminoacido. Visione Lobo occipitale Discriminazione dei suoni Lobo temporale Ragionamento, problem solving, MdL, movimenti fini volontari Lobo frontale Movimenti scheletrici, percezione tatto, pressione, dolore, temperatura e posizione del corpo Area vicina al solco centrale Emisfero sx Controlla la parte dx del corpo. Responsabile maggiormente del linguaggio e del pensiero analitico. Emisfero dx Elaborazione delle relazioni e dei pattern spaziali. *Talamo: riceve gli impulsi provenienti dalle aree sensoriali del corpo, li trasmettono alla cortecciacerebrale, dove diventano sensazioni consce. *Tronco encefalico: stazione di smistamento dei segnali neurali. *Cervelletto: riceve gli impulsi sensoriali provenienti dall'apparato vestibolare dell'orecchio e dai muscoli,

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 7 di 132

Page 9: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

dai tendini e dalle articolazioni. Responsabile dell'equilibrio, della postura e della coordinazione. *Strutture subcorticali: espressioni viscerali e fisiche delle emozioni, espressione degli istinti e di altrepulsioni primarie. *Giro del cingolo anteriore: Ipotalamo=metabolismo, t. corporea, sudorazione, pressione arteriosa, appetitoe sonno; Amigdala=importante nei processi emotivi. *SNA: innerva le ghiandole endocrine, il cuore e i muscoli degli organi e dei vasi sanguigni. *SNA simpatico: prepara l'organismo a sostenere una fase improvvisa di intensa attività e di stress. *SNA parasimpatico: funzioni inibitorie, di conservazione dei comportamenti in condizioni di quiete. *Sistema neuroendocrino: Asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene)---> importante nelle risposte del corpo allostress, porta al rilascio del cortisolo e di altri ormoni, che accelerano momentaneamente il metabolismocorporeo.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 8 di 132

Page 10: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

8. Attuali paradigmi della psicopatologia: psicoanalitico e cognitivo-

comportamentale La psicopatologia è il prodotto di conflitti inconsci. Oggi, la psicoterapia ha breve durata (valutazione rapidae precoce; terapeuta attivo; obiettivi concreti finalizzati al miglioramento dei sintomi del paziente, nella suacondizione attuale, per affrontare meglio le difficoltà future; interpretazioni dirette verso le attualicircostanze della vita del paziente), e si basa soprattutto sull'analisi dell'Io, che tiene conto sulle capacitàdell'individuo di controllare l'ambiente e di scegliere. *Valutazione del paradigma: le esperienze infantili contribuiscono a plasmare la personalità adulta; sulcomportamento agiscono influenze inconsce; le cause e gli scopi del comportamento umano non sonosempre evidenti. Il paradigma cognitivo-comportamentale Ruolo centrale dei principi del c. classico e del c. operante. Per cambiare le conseguenze di uncomportamento problematico, da trattare, si potrebbe far seguire al comportamento problematico un periododi time-out (es: castigo), in cui la persona viene posta in una situazione in cui non sono disponibili rinforzipositivi, oppure associare il rinforzo positivo al tipo di comportamento prodotto, così da far aumentare lafrequenza di comportamenti desiderabili. Economia a gettoni: il comportamento desiderato vienericompensato mediante “gettoni”. L'esposizione del soggetto a una serie di situazioni non gradite dalsoggetto è una tecnica molto valida, se la serie di situazioni presentate è graduale. L'individuo che apprende,inserisce ogni nuova informazione in una rete organizzata formata dalle conoscenze già acquisite (schema oset cognitivo). Persone affette da disturbi d'ansia, disturbi d'umore e schizofrenia hanno problemi diattenzione (che si misura con il test di Stroop “parola, colore con cui la parola è scritta”). *Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): attenzione agli aspetti personali della vita del paziente, eintervengono su di essi, per comprendere e modificare disturbi manifesti o nascosti del suo comportamento. *Terapia cognitiva di Beck sulla depressione: le persone affette da questo disturbo hanno una percezionedistorta delle proprie esperienze, che le porta a focalizzarsi solo su alcune esperienze (solitamente negative)e a trascurarne altre (distorsioni sistematiche [bias]). *Terapia comportamentale razionale-emotiva di Ellis: le reazioni emozionali prolungate nel tempo sonocausate da affermazioni che le persone continuamente ripetono a sé stesse e che talvolta riflettono assuntitaciti. Nella terapia, è necessario eliminare le convinzioni auto-lesive del paziente. *Valutazione del paradigma: concetti sfuggenti e non ben definiti. Fattori che influenzano trasversalmente i diversi paradigmi Emozioni: stato abbastanza breve, costituito da diversi elementi, e comprendente una componente espressiva(facciale), una esperienziale (ciò che qualcuno dice di provare, in seguito ad un dato evento), una fisiologica. Fattori socioculturali: sesso, qualità delle relazioni familiari, uso e abuso di sostanze nelle varie culture.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 9 di 132

Page 11: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

9. Modello integrativo: il paradigma diatesi-stress - anni '70 Interazione tra la predisposizione costituzionale (genetica o neurobiologica post-nascita) allo sviluppo di uncerto disturbo fisico o psicologico (diatesi) e condizioni ambientali perturbanti, traumatiche o quotidiane(stress), che porta all'innesco di un processo psicopatologico. Caso clinico di Arthur: infanzia infelice (morte madre, padre alcolizzato) con la zia --> senso di inferioritànei confronti delle persone che avevano autorità su di lui, che portava a giudizi auto-lesivi--> confraternita eabuso di alcol--> matrimonio ed esperienza lavorativa, vissute sempre con un sentimento di inferiorità:Arthur non si credeva all'altezza della propria moglie e del proprio lavoro-->dopo anni di negazione delproprio vizio, Arthur decise di farsi aiutare. P. genetico Attenzione alla storia familiare, fattori genetici correlati all'abuso di sostanze. P. psicoanalitico Gli eventi infantili hanno influenzato notevolmente le successive modalità di adattamento della persona(dolore per la morte della madre, rabbia nei confronti del padre). Trattamento: terapia interpersonale,lavorando sulle relazioni di Arthur e sulla rabbia inconscia verso il padre. P. cognitivo-comportamentale Concentrazione sul senso di inferiorità provato da Arthur al college, causato dalle diverse condizioni di vita,in cui è cresciuto, rendendolo ipersensibile alle critiche e ai rifiuti degli altri; l'unica fuga a questa tensione èstato l'alcol. Trattamento: desensibilizzazione sistematica -->rilassamento, mentre il soggetto immagina unagerarchia di situazioni, via via più ansiogene, in cui è posto sotto valutazione da parte degli altri. P. diatesi-stress Si può seguire più di una delle strategie sovra descritte.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 10 di 132

Page 12: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

10. Affidabilità di una valutazione diagnostica Affidabilità interrater: grado di concordanza nel giudizio espresso da due osservatori indipendenti su unostesso fenomeno osservato. Affidabilità del test-retest: grado in cui un soggetto osservato in due momenti tende a ottenere punteggisimili. Affidabilità della versione alternativa: coerenza tra i punteggi ottenuti dal soggetto in due versioni del test. Affidabilità da coerenza interna: intercorrelazione degli item di un test.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 11 di 132

Page 13: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

11. Validità di una valutazione diagnostica Validità di contenuto: grado in cui una misura rappresenta adeguatamente l'area che sta indagando. Validità di criterio: grado in cui una misura è associata, in modo costante e prevedibile, ad un'altra misura(definita criterio). Validità di costrutto: costrutto=entità di cui si percepisce l'esistenza, ma che non può essere direttamentevisualizzata, se non analizzando altri dati, provenienti da molteplici fonti. Caso clinico di Roxanne: comportamento anomalo, urla, corsa sfrenata in giro per la città, scontrandosi con ipassanti. Portata in ospedale, i medici non riuscivano a definire l'origine del suo comportamento anomalo,finché riuscirono a rintracciare i famigliari della donna, i quali raccontarono che la donna aveva alle spalleuna lunga storia di disturbo bipolare (depressione maniacale).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 12 di 132

Page 14: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

12. Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders - DSM-IV-

TR E' il sistema diagnostico ufficialmente adottato nel campo della salute mentale, negli U.S.A. Caratteristiche del DSM.IV-TR: Il suo sistema di classificazione comprende cinque assi (sistema di classificazione multi-assiale). Asse I: tutte le categorie diagnostiche, tranne i disturbi di personalità e del ritardo mentale, i qualicostituiscono l'Asse II. Assi III, IV e V: sono finalizzati a cogliere l'ampio contesto delle condizioni di vita del paziente. Asse III: viene riportata qualsiasi condizione medica ritenuta rilevante. Asse IV: problemi di natura psicosociale e ambientale di cui il paziente soffre, che potrebbero contribuire alsuo disturbo mentale (problemi economici, difficoltà nelle relazioni con gli altri). Asse V: attuale livello di funzionamento adattivo del paziente, utilizzando la scala VGF (ValutazioneGlobale del Funzionamento: punteggio da 0 a 100). Fattori culturali ed etnici nel DSM-IV-TR: la malattia mentale è un fenomeno universale, ma molteinfluenze culturali agiscono sui fattori di rischio per la malattia stessa. *Negli Stati Uniti, pur essendoci un miglior servizio di assistenza psichiatrica, la schizofrenia tende ad avereesiti peggiori, rispetto a ciò che succede in Paesi come Nigeria. India e Colombia, dove l'assistenzapsichiatrica è molto scarsa. *Nel DSM-IV-TR si fornisce un quadro di riferimento generale per valutare il ruolo svolto da cultura eappartenenza etnica, si descrive per ciascun disturbo l'influenza dei fattori culturali ed etnici, si riuniscono inun'appendice apposita le sindromi “culturalmente caratterizzate”. *Nel valutare i sintomi, bisogna tenere conto che diverse culture possono elaborare uno specifico linguaggioper descrivere i sintomi. Critiche al DSM: Il DSM-IV-TR contiene troppe categorie diagnostiche (circa 300)? Forse si. L'alto numero di categorie portaal fenomeno della comorbilità (presenza di una seconda diagnosi, dovuta a distinzioni troppo sottili neldifferenziare le sindromi. Categorie diagnostiche (si/no) oppure continuum comportamentale (con che grado)? Non totale affidabilità del DSM.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 13 di 132

Page 15: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

13. Valutazione psicologica: strumenti Colloquio clinico Attenzione al modo in cui l'intervistato risponde, in base al paradigma che ogni intervistatore adotta. Percondurlo, è necessaria molta abilità, nella ricerca di una buona relazione con il soggetto, conquistando la suafiducia, e dimostrando empatia verso di lui. Può essere strutturato oppure no. Intervista strutturata: serie di domande predisposte e già organizzate in modo prestabilito. SCID (Structured Clinical Interview): è un'intervista strutturata con organizzazione gerarchica, ovvero lerisposte del soggetto determinano di volta in volta la domanda successiva. Una scala a tre punti quantifica lagravità dei sintomi. La SCID è caratterizzata da un buon livello di affidabilità interrater per la maggior partedelle categorie diagnostiche. *Stress: esperienza soggettiva di disagio in risposta alla percezione di determinati problemi ambientali. Permisurare lo stress si usa: SRRS (Social Readjustment Rating Scale): ad ogni evento è stato dato un punteggio di stress. Molte critiche. ADE (Assessment of Daily Experience ): i soggetti devono registrare le proprie esperienze giornaliere,assegnando ad esse un punteggio. I ricercatori cercheranno, in seguito, di individuare se i fattori stressantiquotidiani hanno potere predittivo rispetto al successivo sviluppo di patologie. LEDS (Bedford College Life Events and Difficulties Schedule): intervista che copre oltre 200 tipi di stress.Si costruisce un calendario che comprende i principali eventi accaduti al soggetto in dato periodo di tempo,attribuendo loro, successivamente, la loro importanza per il soggetto. I test di personalità Questionari di personalità autodescrittivi: il soggetto deve compilare un questionario autodescrittivo,indicando se le affermazioni in esso contenute si applicano o meno alla sua personalità. *MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory) Test proiettivi di personalità: strumenti di valutazione psicologica che prevedono la presentazione alsoggetto i una serie di stimoli standard abbastanza ambigui da consentire un'ampia variabilità nelle risposte(ipotesi proiettiva: essendo gli stimoli ambigui, saranno i processi inconsci a determinare le rispostedell'individuo). *TAT (Thematic Apperception Test): si presentano delle immagini in bianco e nero, chiedendo al soggettodi raccontare una storia su ciascuno di esse. *Test delle macchie d'inchiostro di Rorschach: si mostrano al soggetto dieci tavole con macchie d'inchiostroe gli si chiede cosa vede in ognuna di esse (Exner ha sviluppato il più diffuso sistema di punteggio perinterpretare il test di Rorschach). I test d'intelligenza Binet fu il primo a mettere a punto un test d'intelligenza (test di QI). I test d'intelligenza si basanosull'assunto che una stima accurata del funzionamento intellettivo attuale di un soggetto consenta diprevedere il rendimento scolastico futuro o di diagnosticare difficoltà di apprendimento o ritardo mentale.=100   DS: 15/16 *sono test altamente affidabili, ma ovviamente tengono conto di tutti quei fattori legati all'intelligenza, qualistereotipi uomo/donna, stereotipi razziali, che influiscono molto nella somministrazione dei test incondizioni ambientali particolari.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 14 di 132

Page 16: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

Valutazione comportamentale e cognitiva Interessamento agli aspetti ambientali che possono contribuire ai sintomi, alle caratteristiche peculiari dellapersona in esame, della frequenza e della forma dei comportamenti problematici, delle conseguenze diproblemi comportamentali. Osservazione diretta del comportamento: situazioni artificiali, nelle quali avviene una valutazionecomportamentale dei soggetti, anche per valutare l'efficacia di un trattamento. Autosservazione: Utile, ma può alterare il comportamento (reattività: fenomeno per cui il comportamentocambia in conseguenza dell'autosservazione). *Automonitoraggio: dati sull'umore, sulle esperienze stressanti, sui pensieri del soggetto. *EMA (ecological momentary assessment): raccolta di dati in tempo reale su diari. Questionati di stile cognitivo: utili per individuare i migliori obiettivi del trattamento, oltre a determinare segli interventi riescono a modificare pattern di pensiero eccessivamente negativi. *DAS (Dysfunctional Attitude Scale): questionario di autodescrizione. Permette di distinguere tra personeche soffrono di depressione e persone che non ne soffrono. Cogliere i pensieri in una situazione specifica: *ATSS (Articulated Thoughts in Simulated Situations): il soggetto finge di trovarsi in una situazioneparticolare, e subito dopo deve esprimere ad alta voce tutto ciò che gli passa per la mente. Il metodo è ingrado di scoprire ciò che i soggetti pensano, sia in situazioni fastidiose o innocue, in caso di ansia nel parlarein pubblico, o in caso di ansia sociale, perché gli individui si lasciano coinvolgere da situazioni credibile erealistiche.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 15 di 132

Page 17: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

14. Valutazione neurobiologica: strumenti Brain imaging: *TAC (tomografia assiale computerizzata): valutazione delle anomalie del cervello. Un fascio mobile diraggi X opera, a 360°, la scansione di una sezione orizzontale del cervello, rilevando le differenze nelladensità dei tessuti. *MRI (risonanza magnetica): il campo magnetico, all'interno del quale è posto il soggetto, provoca ilmovimento degli atomi di idrogeno contenuti nelle molecole del corpo. Quando il campo magnetico vienedisattivato, gli atomi ritornano alle loro posizioni originali, generando un segnale elettromagnetico, cheviene letto dal computer. *fMRI (MRI funzionale): rende possibile la misurazione dei cambiamenti metabolici (immagine del cervelloal lavoro). Misura il BOLD (flusso sanguigno del cervello). *PET(tomografia ad emissione di positroni): invasiva e costosa, permette di ottenere misure della struttura edella funzionalità cerebrale, evidenziando siti di lesioni epilettiche, tumori, ictus e traumi, e la diffusione divarie sostanze psicoattive nelle aree cerebrali. Una delle sostanze metabolizzate dal cervello viene marcatacon un isotopo radioattivo a vita breve, quindi iniettata. Ogni molecola radioattiva di questa sostanzadecade, emettendo un positrone, che, collidendo con un elettrone, genera due fotoni ad alta energia, chefuoriescono dal cranio in direzioni opposte, e ciò viene registrato dai macchinari. Valutazione di neurotrasmettitori: la degradazione di un neurotrasmettitore produce un metabolita (unacido). Analizzando i metaboliti, e la loro presenza nelle urine, nel sangue e nel liquido cerebro-spinale, sipuò verificare la presenza di un dato neurotrasmettitore. Valutazione neuropsicologica: un neuropsicologo è uno psicologo che studia gli effetti delle disfunzionicerebrali sul pensiero, l'emozione e il comportamento dei soggetti. I test neuropsicologici sono strumenti divalutazione dei disturbi del comportamento causati da disfunzioni organiche del cervello. -Batteria di Halstead-Reitan: *Tactile Performance Test: tempo per inserire alcune forme negli spazi vuoti. *Tactile Performance Test: disegnare a memoria il tabellone con gli spazi vuoti. *Speech Sounds Perception Test: misura il funzionamento dell'emisfero sx. -Batteria di Luria-Nebraska: consente di determinare abilità motorie, ritmiche, tattili, cinestesiche,linguistica, espressiva, di lettura, scrittura e aritmetiche, la memoria e i processi intellettivi. Contribuisce adidentificare eventuali lesioni alle aree frontali, temporali, sensomotorie e parieto-occipitali. Valutazione psicofisiologica: analisi dei cambiamenti del corpo associati a eventi o caratteristiche di ordinepsicologico. *ECG (elettrocardiogramma). *risposta elettrodermica (conduttanza cutanea): ansia, paura, rabbia e altre emozioni fanno aumentarel'attività del sistema nervoso simpatico, che stimola l'attività delle ghiandole sudoripare, la quale faaumentare la conduttanza elettrica della pelle. Ciò si può osservare, misurando un flusso di corrente cheattraversa la pelle.. *EEG (elettroencefalogramma): misura dell'attività cerebrale, attraverso elettrodi.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 16 di 132

Page 18: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

15. Metodi di ricerca in psicologia clinica Studio dei casi singoli: casi clinici. Richiedono l'anamnesi familiare del soggetto, la sua storia clinica, illivello di istruzione, le esperienze lavorative, le eventuali relazioni coniugali, e informazioni riguardo losviluppo, il grado di adattamento, la personalità, la situazione attuale ed eventuali esperienze di terapia.Hanno una validità discutibile (non sono oggettivi per tutti i paradigmi che si possono adottare). Questo metodo è utilizzato per: *fornire una descrizione dettagliata di un fenomeno clinico. *confutare un'ipotesi di validità universale (ma non provarla). *generare ipotesi da sottoporre a verifica tramite ricerche controllate. Gli studi di correlazione: le variabili vengono misurate così come si presentano in natura. Il coefficiente dicorrelazione “r” è un parametro statistico (-1 ---> +1), che misura sia la grandezza che la direzione dellarelazione tra due variabili considerate. La correlazione, inoltre, deve essere statisticamente significativa (nondovuta al caso). Per ovviare al problema della causalità (“la correlazione non implica causalità), si ricorre astudi longitudinali o trasversali, o a studi dei soggetti ad alto rischio. *La ricerca epidemiologica (esempio di studio correlazionale): raccolta di dati relativi alla frequenza di undisturbo e dei suoi possibili correlati entro un campione numeroso. *La genetica del comportamento: studio della famiglia (predisposizione genetica da un disturbo), studio deigemelli. L'esperimento: implica l'assegnazione casuale dei soggetti a gruppi sottoposti a condizioni differenti, lamanipolazione di una variabile indipendente e una variabile dipendente. -Caratteristiche del disegno sperimentale: *il ricercatore manipola una VI, e misura una VD, che dovrebbe variare insieme ad essa. *i partecipanti sono assegnati a caso ad uno dei diversi gruppi. *Validità interna: dipende da quanto l'effetto sperimentale è attribuibile alla variabile indipendente., enecessita della presenza di un gruppo di controllo. *Effetto Placebo: miglioramento delle condizioni fisiche o psicologiche di un paziente, non dovuto a unospecifico principio attivo del trattamento, quanto alle aspettative del paziente stesso di trarne un beneficio.Può avere effetti duraturi e significativi. Di solito viene usata per verificare la validità interna, nei gruppi dicontrollo. *Validità esterna: grado in cui i risultati di una ricerca possono essere estesi e generalizzati al di là delparticolare studio da cui sono emersi (processo non automatico: i comportamenti avuti in laboratorio quasicertamente non saranno ripetuti nell'ambiente naturale). -Esperimenti analogici: metodo sperimentale più efficace per determinare le relazioni causa-effetto di uncomportamento patologico. Il ricercatore cerca di riprodurre in laboratorio il fenomeno che gli interessa, peranalizzarlo approfonditamente (problemi di validità esterna). -Esperimento entro soggetto: si studia come un singolo soggetto risponde alle manipolazioni della variabileindipendente.(al contrario dei casi singoli, questo tipo di esperimento ha alta validità interna). [Esempiodella ragazza con fobia di soddisfare, che le impediva di mangiare cibi solidi: tramite esposizione e rinforzo(gelato), il malessere soggettivo diminuì gradualmente]. Nel protocollo a inversione (protocollo ABAB), un aspetto del comportamento del soggetto è accuratamentemisurato durante un periodo iniziale (A), poi durante una prima introduzione del trattamento (B), poidurante una fase in cui si ristabiliscono le condizioni iniziali (A) e infine durante la reintroduzione della

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 17 di 132

Page 19: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

manipolazione sperimentale (B). -CONCLUSIONE: non esiste un disegno di ricerca perfetto! La meta-analisi è uno strumento importante pergiungere a conclusioni generali in base all'analisi di un gruppo di lavori, mediando i risultati di un altonumero di ricerche.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 18 di 132

Page 20: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

16. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Fobie Fobie: paure (delle quali il soggetto è consapevole) marcate e persistenti di un oggetto o di una situazioneparticolare, decisamente sproporzionate al pericolo che tale oggetto può comportare. *Fobia specifica: può presentare comorbilità con malattie fisiche. Diagnosi:*Paura marcata e persistente, provocata da particolari oggetti o situazioni. *L'esposizione allo stimolo fobico provoca un'intensa ansia. *La persona riconosce che la sua paura è irragionevole. *L'oggetto fobico viene evitato o sopportato con ansia e disagio. *Fobia sociale: può aggravarsi nel disturbo evitante di personalità, che insorge più precocemente. Diagnosi: *Paura marcata e persistente, provocata dall'esposizione a persone non familiari o al giudizio degli altri. *L'esposizione alla situazione temuta provoca una forte ansia, per la paura di ritrovarsi in situazioniimbarazzanti e umilianti. *La persona riconosce che la sua paura è irragionevole. *Le situazioni temute sono evitate o sopportate con ansia e disagio.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 19 di 132

Page 21: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

17. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo di panico *Disturbo di panico: Un attacco di panico è un attacco improvviso di forti sensazioni d'intensa apprensione,terrore o disastro incombente, accompagnate da sintomi fisici, quali dispnea, palpitazioni, nausea, dolori alpetto, senso di soffocamento e asfissia, capogiri, sudorazione profusa e tremori, accompagnati talvolta dasenso di depersonalizzazione (sentirsi fuori dal proprio corpo) e senso di derealizzazione (senso d'irrealtà delmondo). Può essere ritenuto un malfunzionamento del sistema che presiede alla paura (livello di arousalinappropriato). Può essere inaspettato o situazionale. -Diagnosi: *Attacchi di panico inaspettati e ricorrenti. *Almeno un attacco è stato seguito per un mese o più dalla preoccupazione di avere altri attacchi,, per leconseguenze di un attacco o alterazioni del comportamento correlate agli attacchi. -Due tipi di disturbo di panico: -Con / senza agorafobia: paura di situazioni in cui potrebbe essere difficile o imbarazzante allontanarsi, incaso di attacco di panico (luoghi pubblici, guidando l'auto, attraversando ponti, in negozi, in centricommerciali, in chiesa, in mezzo a una folla, incapacità di uscire di casa). Può svilupparsi anche in assenzadi attacchi di panico passati.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 20 di 132

Page 22: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

18. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo d'ansia

generalizzato *Disturbo d'ansia generalizzato (DAG o GAD): esordisce nell'adolescenza, diventando cronico. -Diagnosi: *Presenza eccessiva, incontrollabile e prolungata (almeno 6 mesi) di ansia e preoccupazione (tendenzacognitiva a rimuginare un problema senza sapersene staccare), ma non dovuta a un altro disturbo di Asse I,spesso su cose di minore importanza (relazioni, salute, situazione economica e seccature quotidiane). -Sintomi: Difficoltà a concentrarsi, tendenza a stancarsi facilmente, irritabilità e tensione muscolare.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 21 di 132

Page 23: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

19. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo ossessivo-

compulsivo *Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC o OCD): insorge prima dei 10 anni, oppure nella tarda adolescenza.Insorgenza più precoce tra i maschi. Diventa disturbo cronico -Diagnosi: *Comportamento caratterizzato da ossessioni (pensieri o impulsi persistenti, incontrollabili: paure dicontaminazioni, impulsi sessuali o aggressivi,paura di problemi fisici). *Presenza di compulsioni (atti o azioni mentali ripetitivi ed eccessivi, che la persona si sente costretta aeffettuare per ridurre l'ansia causata dai pensieri ossessivi, o per scongiurare una catastrofe: mantenere lapulizia e l'ordine, pratiche ripetitive magiche o protettive, controllare continuamente di aver effettivamenteeseguito un'azione). *Ossessioni e compulsioni causano notevole disagio o interferiscono con il normale funzionamento dellapersona. *I comportamenti del soggetto gli appaiono irrazionali: da essi non trae piacere.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 22 di 132

Page 24: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

20. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo post-

traumatico da stress *Disturbo post-traumatico da stress (DPTS o PTSD): diffuso tra i soldati, tra le donne vittime di stupri(almeno un terzo delle donne che subiscono violenza presenta poi i sintomi che portano alla diagnosi diDisturbo Post-traumatico da stress). -Diagnosi: *La persona è stata esposta a un evento traumatico che ha causato paura intensa, sentimenti di impotenza odi orrore. *L'evento traumatico viene persistentemente rivisitato. *La persona evita gli stimoli associati con il trauma o manifesta un'attenuazione della reattività generale. *Aumento persistente dell'attivazione psicofisiologica (arousal). *La durata dei sintomi è superiore a un mese. -Sintomi: *Rivivere l'evento traumatico: richiamo alla memoria tramite suoni, immagini, situazioni; incubi notturni. *Evitamento degli stimoli associati con l'evento: comportamenti a volte assurdi; ottundimento dellareattività: diminuito interesse per gli altri, senso di distacco ed estraniamento, incapacità di provareemozioni positive. *Aumentata attivazione fisiologica: difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, difficoltà diconcentrazione, ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. *Pensieri di suicidio, esplosioni di rabbia, stress, dolori alla schiena, mal di testa e disturbi gastrointestinali.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 23 di 132

Page 25: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

21. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo acuto da

stress *Disturbo acuto da stress (DAS o ASD): Più di 2/3 dei soggetti a cui viene diagnosticato un DAS finisconoper sviluppare, nell'arco di due anni dal trauma, un DPTS. -Diagnosi: *La persona è stata esposta a un evento traumatico che ha causato paura intensa, sentimenti di impotenza odi orrore. *Durante o dopo l'evento, la persona sperimenta sintomi dissociativi. *L'evento traumatico viene persistentemente rivisitato. *La persona evita gli stimoli associati con il trauma. *Aumento marcato dell'attivazione psicofisiologica (arousal) o dell'ansia. *I sintomi si manifestano da 2 giorni a 1 mese dopo l'evento traumatico.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 24 di 132

Page 26: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

22. Influenze di genere e culturali nei disturbi d'ansia Le donne hanno una probabilità almeno doppia rispetto agli uomini di ricevere una diagnosi di disturbod'ansia (tranne il DOC, che compare con la stessa frequenza nei due sessi), anche probabilmente a causa deifattori socioculturali (fiducia in sé stessi). I problemi su cui l'ansia delle persone si focalizza variano a seconda della cultura.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 25 di 132

Page 27: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

23. Fattori di rischio comuni ai vari disturbi d'ansia Vulnerabilità genetica: ereditabilità del 40% per fobie, GAD e PTSD e del 48% per il disturbo di panico. Iperattività del circuito cerebrale della paura (in particolare dell'amigdala). Diminuita attività del GABA (che ha il compito di inibire l'attività neurale in tutte le aree cerebrali, e quindianche di diminuire l'ansia) e della serotonina, aumentata attività della noradrenalina: Inibizione comportamentale nei bambini (tendenza ad agitarsi e piangere quando si trovano di fronte agiocattoli, persone e altri stimoli che non conoscono): ereditaria, probabile predittrice di futuri disturbid'ansia. Presenta il 30% di prevedibilità della fobia sociale. Nevroticismo (tendenza a reagire agli eventi con emozioni molto più negative della media): prevede disturbid'ansia e depressione. Fattori cognitivi: *Percezione del controllo: pensare di non avere alcun controllo sull'ambiente (esperienze infantilitraumatiche, comportamenti genitoriali punitivi oppure oppressivi) espone le persone a un rischio maggioredi sviluppare un'ampia gamma di disturbi d'ansia. *Aspettativa di un pericolo: Maggiore attenzione agli stimoli con significato minaccioso. Eventi esistenziali traumatici: presentano l'80% di prevedibilità di futuri disturbi di panico.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 26 di 132

Page 28: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

24. Trattamento dei disturbi d'ansia Esposizione del soggetto a ciò di cui lui ha più paura: utile per trattare fobia sociale, disturbo di panico,disturbo d'ansia generalizzato e il disturbo ossessivo-compulsivo. Farmaci ansiolitici: effetti collaterali, le benzodiazepine provocano assuefazione e dipendenza. Si rivelanoefficaci solo nel periodo della loro assunzione.    *Benzodiazepine : Diazepam, Alprazolam Valium, Xanax disturbi d'ansia diversi dal DOC agiscesul                                 GABA. *Antidepressivi triciclici Imipramina TofranilDisturbo di panico,GAD,DOC,PTSD Dopam. e noradr. *Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (antidepressivi) Paroxetina, fluoxetina, sertralina Sereupin, Prozac, Zoloft  Tutti i disturbi d'ansia Serotonina

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 27 di 132

Page 29: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

25. Trattamento dei disturbi d'ansia specifici Eziologia delle fobie specifiche Teoria bifattoriale di Mowrer: attraverso un condizionamento classico con predisposizione biologica (traumadiretto, trauma indiretto o modeling, istruzione verbale) una persona apprende a temere uno stimolo neutro,abbinato ad uno SI. Attraverso un processo di condizionamento operante la persona apprende a ridurrequesta paura condizionata tramite l'evitamento dello SC. Eziologia della fobia sociale La paura condizionata non si estingue partecipando a situazioni sociale prive di conseguenze negative. Ilsoggetto presenterà, in ogni caso, comportamenti protettivi (evitare il contatto oculare, tenersi in disparte, farcadere le conversazioni). Essi sviluppano, infatti, standard superiori alla norma, riguardo alla propriaprestazione e pensieri negativi non realistici circa le conseguenze dei propri comportamenti sociali (nonpensano agli altri, pensano solo a come loro stessi sono giudicati). Trattamento delle fobie Esposizione, desensibilizzazione sistematica (terapia comportamentale), esposizione nella vita reale.L'esposizione è efficace anche nel trattamento delle fobie sociali (sedute individuali e poi in piccoli gruppi),durante le quali è utile anche adottare una terapia cognitiva, basata sull'addestramento a non usare  icomportamenti protettivi *Farmaci: benzodiazepine e antidepressivi (soprattutto SSRI); beta bloccanti: inibiscono alcuni effettidell'adrenalina , come l'accelerazione del battito cardiaco, sintomo dell'ansia. L'abbinamento farmaci-trattamento psicoterapeutico non porta a risultati positivi.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 28 di 132

Page 30: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

26. Il disturbo di panico Il locus coeruleus è un'importante parte del circuito della paura, perchè è la principale fonte dinoradrenalina. Gli attacchi di panico possono essere innescati dall'aumento di noradrenalina, dalladiminuzione del GABA, dalla caffeina e dal lattato di sodio, ma anche da sostanze con funzioni opposte(acetilcolina, che attiva il parasimpatico). Gli attacchi di panico possono essere risposte condizionate asituazione ansiogene (condizionamento introcettivo). La percezione soggettiva del controllo su sé stessi èimportantissima, nell'innesco di attacchi di panico. Importante, inoltre, è anche la tendenza del soggetto adare false interpretazioni catastrofiche delle proprie sensazioni fisiche. Trattamento del disturbo di panico e dell'agorafobia La terapia cognitivo-comportamentale è la migliore (terapia del controllo del panico, PCT: esposizione),anche rispetto al trattamento farmacologico con imipramina o benzodiazepine, portando nel 70-80% dei casia remissione dei sintomi e beneficio per oltre 2 anni..

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 29 di 132

Page 31: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

27. Il Disturbo d'Ansia Generalizzato La preoccupazione agisce da rinforzo, distraendo le persone da emozioni e immagini negative più potenti,proteggendola. Trattamento del DAG La terapia cognitivo-comportamentale (esposizione e messa in discussione dei pensieri negativi del paziente,addestramento a identificare gli indizi d'ansia) è più efficace di un placebo. A livello farmacologico, varifarmaci hanno effetti comparabili alla terapia cognitivo-comportamentale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 30 di 132

Page 32: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

28. Eziologia del Disturbo Ossessivo Compulsivo Nei soggetti che soffrono di DOC, la corteccia orbitofrontale, il nucleo caudato e il giro del cingolo anterioresono insolitamente attive. Le compulsioni sono rinforzate, in quanto riducono l'ansia (che è dovutaprobabilmente alla mancanza di fiducia nella memoria). I soggetti con DOC si sforzano più degli altri disopprimere i pensieri intrusivi e ciò, come si sa, non fa altro che peggiorare le cose. Trattamento del DOC Esposizione e prevenzione dei rituali (EX/PR): il rituale costituisce un rinforzo negativo perchè riducel'ansia, il non eseguire il rituale espone il soggetto all'intensa ansia provocata dallo stimolo e l'esposizioneporta all'estinzione della risposta condizionata (l'ansia). Aggiungere una terapia farmacologica alla EX/PRnon migliora il trattamento.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 31 di 132

Page 33: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

29. Eziologia del Disturbo Post Traumatico da Stress Livelli elevati di attività cerebrale nelle aree del circuito della paura, come l'amigdala. Bisogna considerarel'importanza della gravità del trauma. Nei soggetti con DPTS, l'ippocampo ha un volume ridotto rispetto aisoggetti “normali” ed è presente un aumento della sensibilità dei recettori per il cortisolo, l'ormone dellostress, che porta ad alti livelli di noradrenalina. Anche il DPTS è stato messo in relazione con il modellobifattoriale del condizionamento. La bassa percezione soggettiva di controllo e l'evitare di pensareall'accaduto, assieme alla dissociazione nel momento del trauma, sono tutte possibili predittori del DPTS. Trattamento del DPTS L'esposizione del soggetto agli stimoli che evocano le sue paure (ricordi del trauma originale, oggetti che lorichiamano) è migliore del trattamento farmacologico (es.:esposizione immaginativa: si fanno vedere pertempi prolungati scene collegate all'evento traumatico; oppure tecnologia della realtà virtuale). L'esposizionemodificherebbe il significato che gli stimoli assumono per i soggetti, correggendo le proprie false credenzein merito all'oggetto della loro paura. Benzodiazepine e antidepressivi (soprattutto SSRI) sono i farmaci piùefficaci, ma sempre meno efficaci dell'esposizione. Un intervento precoce su pazienti affetti da Disturboacuto da stress diminuisce il rischio che esso si tramuti in DPTS. 

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 32 di 132

Page 34: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

30. I disturbi somatoformi I problemi psicologici si manifestano in forma fisica, ovvero la persona mostra sintomi fisici, per i quali nonè individuabile alcuna causa organica. Le persone che ne soffrono si sottopongono a cure mediche, restandofrustrate e confuse quando i medici non trovano alcuna spiegazione fisiologica ai loro problemi. I fattori genetici non hanno un ruolo rilevante nella comparsa di disturbi somatoformi.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 33 di 132

Page 35: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

31. Disturbo algico Diagnosi: *Il dolore è di gravità sufficiente a giustificare attenzione clinica. *Il dolore causa un livello significativo di malessere o di menomazione nel funzionamento. *Fattori psicologici sono ritenuti importanti per l'esordio, il mantenimento o la gravità del dolore. *Il dolore non è prodotto intenzionalmente o simulato. *Il dolore non è attribuibile a un'altra condizione psicologica.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 34 di 132

Page 36: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

32. Disturbo di dismorfismo corporeo Più frequente negli americani, rispetto agli europei, e più frequente nelle donne, rispetto agli uomini.Comorbilità con la depressione, la fobia sociale, il DOC, l'abuso di sostanze e i disturbi di personalità. Diagnosi: *Preoccupazione per un supposto difetto fisco, o eccessiva preoccupazione per una piccola anomaliacorporea esistente. *La preoccupazione causa un livello significativo di disagio o di menomazione nel funzionamento. *La preoccupazione non è attribuibile a un altro disturbo mentale, per esempio l'anoressia nervosa.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 35 di 132

Page 37: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

33. Ipocondria Diagnosi: *Preoccupazione legata alla paura di avere una malattia grave. *La preoccupazione persiste, nonostante la rassicurazione medica. *La preoccupazione non può essere attribuita a un disturbo delirante o a un disturbo di dismorfismocorporeo. *I sintomi si protraggono per almeno 6 mesi. *I sintomi causano un livello significativo di disagio o di menomazione nel funzionamento.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 36 di 132

Page 38: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

34. Disturbo di somatizzazione Diffuso tra le donne, soprattutto di origine afroamericana e ispanica, e tra i pazienti sottoposti a trattamento. Diagnosi: *Una storia di lamentele fisiche , per un periodo di anni. *Almeno 4 sintomi dolorosi, almeno 2 sintomi gastrointestinali, 1 sintomo sessuale e 1 sintomo pseudo-neurologico. *I sintomi non possono essere spiegati con una condizione medica o, quando vi sia una condizione medicacollegata, sono eccessivi e sproporzionati rispetto ad essa *I sintomi causano un livello significativo di disagio o di menomazione nel funzionamento.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 37 di 132

Page 39: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

35. Disturbo di conversione I sintomi si presentano, in seguito ad un evento traumatico. Diagnosi: *Uno o più sintomi riguardanti funzioni volontarie o sensitive (improvvisa cecità, paralisi parziale o totaledegli arti inferiori o superiori, convulsioni e alterazioni della coordinazione, sensazioni di pizzicore,formicolio o brividi a livello della pelle, che insieme sono definiti “anestesia”) suggeriscono una condizioneneurologica o medica generale, ma non hanno alcun senso dal punto di vista anatomico *I sintomi sono correlati a conflitti o a stress. *I sintomi non sono prodotti intenzionalmente e non possono essere attribuiti a una condizione medica. *I sintomi causano un livello significativo di disagio o di menomazione nel funzionamento, oppurerichiedono attenzione medica. La sintomatologia di questo disturbo, secondo la psicoanalisi, offre una chiara dimostrazione del ruolodell'inconscio. Freud ipotizza che il disturbo di conversione si sviluppa quando una persona vive un eventoche provoca intensa attività emozionale, ma l'emozione non viene espressa e il ricordo dell'evento vieneescluso dalla coscienza (nelle donne, potrebbe essere un Complesso di Elettra irrisolto, che viene risvegliatocon i primi stimoli adolescenziali, provocando ansia e poi sintomi fisici.), Nel fenomeno della cecità isterica, si pensa che l'informazione venga elaborata senza che la persona ne siacosciente (blindsight) e che queste persone presentino una motivazione profonda ad apparire ciechi. I fattori socioculturali possono avere un ruolo importante in questo fenomeno (ai tempi di Freud la sessualitàrepressa faceva comparire i sintomi della malattia). Il disturbo, inoltre, è più diffuso tra le popolazioni dellearee rurali e delle classi socioeconomiche più svantaggiate. E' possibile che alcuni dei fattori neurobiologici di rischio per il DOC siano coinvolti anche nella genesi deldisturbo di dismorfismo corporeo. Secondo il punto di vista cognitivo-comportamentale, questo tipo di disturbi ha inizio da un sintomofisiologico non patologico (nel Disturbo di dismorfismo corporeo dal concentrarsi su un'anomalia fisica),sulla quale il soggetto pone un'attenzione non necessaria, formulando, riguardo ad esso, attribuzioninegative. Una volta che i pensieri negativi hanno inizio, l'ansia intensa e l'elevata reattività al cortisolopossono inasprire i sintomi somatici e la sofferenza psicologica, da essi causata. La persona, allora, puòassumere il ruolo di ammalato, evitando compiti lavorativi e sociali oppure può cercare rassicurazione daimedici della famiglia, che però diventano la loro unica fonte di relazione (piace l'attenzione e la simpatia chericevono per “essere malati”).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 38 di 132

Page 40: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

36. Trattamento dei disturbi somatoformi I trattamenti cognitivo-comportamentali sono efficaci, poiché aiutano il paziente a individuare e modificarele emozioni che provocano i suoi problemi somatici, a modificare gli atteggiamenti cognitivi riguardo aisuoi sintomi fisici e a modificare i suoi comportamenti, in modo tale da non giocare più il ruolo del malato eda acquisire maggiori rinforzi impegnandosi in interazioni sociali di tipo diverso. I metodi consistono in unospecifico addestramento del paziente a prestare meno attenzione al proprio corpo, oppure a identificare emettere in discussione i pensieri negativi sul proprio corpo. Trattamento del Disturbo algico Alcuni antidepressivi, in particolare l'imipramina, in basse dosi, sono superiori a un placebo nel ridurredisagio e dolore cronico. Bisogna verificare che il dolore sia oggettivo, e non soltanto “nella testa delpaziente”, addestrare il paziente al rilassamento, ricompensare il soggetto per focalizzare l'attenzione menosul dolore e più sugli eventi dell'esistenza (favorire e incoraggiare le numerose attività della vita). Trattamento del Disturbo di dismorfismo corporeo La terapia cognitivo-comportamentale, che racchiude la tecnica di EX/PR, porta a una maggioreattenuazione dei sintomi, così come fanno i trattamenti con Prozac e Anafril, che sono SSRI. Trattamento dell'Ipocondria Il trattamento cognitivo-comportamentale riduce l'eccessiva attenzione alle sensazioni corporee, mettendo indiscussione i pensieri e atteggiamenti negativi del paziente, nei confronti di tali sensazioni, scoraggiandoli.Consiste nel cercare di trattenere i soggetti dal controllare ripetutamente le proprie condizioni di salute, farliimpegnare maggiormente in attività salutari, diminuendo la tensione alla continua ricerca di trattamenti. Trattamento del Disturbo di somatizzazione Il terapeuta deve minimizzare l'importanza del ricorso a test diagnostici e a farmaci, mantenendo il contattocon la persona indipendentemente dal fatto che la persona lamenti o meno qualche malattia. E' utile dirigerel'attenzione del soggetto alle fonti d'ansia e di depressione, impedendo di concentrare troppa attenzione sudolori e malesseri di lieve entità. Si sono rivelate efficaci tecniche, come il training al rilassamento, ilbiofeedback (acquisizione da parte del soggetto del controllo sui suoi processi fisiologici). Trattamento del Disturbo di conversione Non è una buona idea cercare di convincere i soggetti con questo disturbo che i loro sintomi sono correlati afattori psicologici. Può essere utile rinforzare nel soggetto gli sforzi per migliorare il proprio funzionamento.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 39 di 132

Page 41: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

37. I disturbi dissociativi Derivano dalla dissociazione, i cui effetti si manifestano a livello cognitivo, nel fatto che l'esperienza restainaccessibile alla coscienza. La dissociazione comporta l'incapacità della coscienza di svolgere la funzionedi integrare le nostre cognizioni, emozioni, motivazioni e tutti gli altri aspetti dell'esperienza conscia. Ladissociazione patologica è una risposta di evitamento, che protegge la persona dall'esperienza cosciente dieventi particolarmente stressanti. In condizione di stress, le persone tendono a memorizzare più facilmentegli stimoli emozionalmente rilevanti, rispetto agli stimoli neutri. I disturbi dissociativi implicano modalitàinsolite di risposta allo stress. La dissociazione sembra correlata a una minore capacità di ricordare parole adalta intensità emozionale. Memoria esplicita: capacità di ricordare a livello cosciente tutto ciò che fa parte della nostra esperienza. Memoria implicita: è all'origine dei comportamenti che si basano sulla nostra esperienza (es: andare in bici). I disturbi dissociativi implicano deficit della memoria esplicita, ma non di quella implicita.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 40 di 132

Page 42: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

38. Amnesia dissociativa Diagnosi: *Uno o più episodi di incapacità a ricordare dati personali importanti, di solito di natura traumatica, troppoestesa per essere spiegata come banale tendenza a dimenticare. *L'amnesia si manifesta al di fuori di altri disturbi dissociativi, del PTDS o del DAS, del disturbo disomatizzazione, e non è attribuibile ad altre condizioni mediche o neurologiche. *I sintomi causano un livello significativo di disagio o di menomazione nel funzionamento.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 41 di 132

Page 43: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

39. Fuga dissociativa Dopo il recupero, il soggetto non ricorda niente della fuga, Diagnosi: *Improvviso e inaspettato abbandono del luogo di vita e di lavoro (in seguito a trauma, rifiuto subìto). *Incapacità di ricordare il proprio passato. *Confusione circa l'identità personale oppure assunzione di una nuova identità. *I sintomi non sono spiegati da altre condizioni mediche o disturbi psicologici. *I sintomi causano un livello significativo di disagio o di menomazione del funzionamento.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 42 di 132

Page 44: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

40. Disturbo di depersonalizzazione Diagnosi: *In seguito ad una situazione stressante, la percezione e l'esperienza di sé risulta alterata. *Non è associato nessun deficit di memoria. *Il soggetto perde all'improvviso il senso di sé (esperienze sensoriali insolite: voce estranea, arti diversi dalsolito, impressione di essere fuori dal proprio corpo). *Compare nell'adolescenza, diventando cronico. *I sintomi non possono essere attribuiti a un'altra condizione patologica che di solito implica ladepersonalizzazione.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 43 di 132

Page 45: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

41. Disturbo dissociativo dell'identità Esordisce nell'infanzia, ma viene diagnosticato nell'età adulta, il recupero può non essere completo, è piùfrequente tra le donne. Comorbilità con DPTS, depressione, abuso di sostanze, fobie, disturbi sessuali e ildisturbo di somatizzazione. E' spesso accompagnato da cefalee, allucinazioni, tentativi di suicidio ecomportamenti autolesivi, oltre a, ovviamente, amnesie e depersonalizzazione. Diagnosi: *Presenza di due o più identità o stati di personalità (alter-ego o alter). *Almeno due di queste identità assumono in modo ricorrente il controllo del comportamento della persona. *Incapacità di almeno una di queste identità a ricordare importanti informazioni personali. *I sintomi si presentano cronicamente. *Modello post-traumatico: il disturbo si stabilisce nell'infanzia, in conseguenza di gravi abusi fisici osessuali, in soggetti con particolare predisposizione. *Modello sociocognitivo: il disturbo è il risultato di un apprendimento alla rappresentazione di ruoli sociali(il DDI potrebbe svilupparsi anche in seguito ad una terapia, o a causa dell'influenza dei media). E' possibile che le persone adottino una seconda personalità, quando la situazione lo richiede. I pazienti conDDI non manifestano deficit in alcune forme di memoria implicita. Molti sintomi del DDI emergono dopol'inizio della terapia (i pazienti, ad esempio, non sono coscienti della loro personalità multipla, finchè ilterapeuta non la mette in evidenza). Trattamento Atteggiamento improntato a empatia e gentilezza, finalizzato ad aiutare il paziente a funzionare comepersonalità integrata. Bisogna convincere il paziente che la scissione in personalità differenti non è piùnecessaria per far fronte ai traumi subiti. La psicoanalisi è la tecnica preferita: ipnosi con regressionetemporale, tecnica usata per risalire a eventi traumatici infantili. Altri pensano che sia meglio usare le stessetecniche usate per il DPTS. Il DDI presenta comorbilità con l'ansia e la depressione, che possono esserealleviate da terapie farmacologiche con antidepressivi o ansiolitici.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 44 di 132

Page 46: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

42. I disturbi psicofisiologici Nel DSM-IV-TR sono inclusi nella categoria dei *fattori psicologici che influenzano una condizione medica(disturbi di Asse I e Asse II). Diagnosi: *E' presente una condizione medica. *Fattori psicologici hanno influenzato il decorso della condizione, interferito con il trattamento, accresciuto irischi per la salute o esacerbato i sintomi. La medicina comportamentale e la psicologia della salute operano nel campo della prevenzione. Stress *Selye introdusse il termine “sindrome generale di adattamento” per definire la risposta biologica a unostress fisico intenso e prolungato, che si divide nelle fasi di allarme (lo stress attiva il SNA), di resistenza(l'organismo cerca di adattarsi allo stress mediante i vari meccanismi di coping, ovvero di azioni, sforzi perfronteggiare i problemi, dovuti soprattutto allo stress, di cui dispone) e fase dell'esaurimento (se l'organismonon riesce ad adattarsi, esso muore o subisce danni irreversibili). *Altri ricercatori, hanno definito lo stress come uno stimolo, indicato spesso come “fattore di stress”. Questostimolo può essere grave, acuto, minore o cronico. *Le persone reagiscono in maniera differente alle situazioni, e lo stesso evento non provoca la stessaquantità di stress nelle diverse persone. Coping Strategie messe in atto per affrontare i problemi, in cui risulta importante il bilanciamento tra emozionipositive e negative, ma le positive sono le uniche, che supportano le strategie di coping favorevolmente. *Coping centrato sul problema: l'individuo intraprende azioni direttamente finalizzate alla soluzione delproblema oppure ricerca informazioni che facilitino la sua soluzione (organizzazione dello studio). *Coping centrato sull'emozione: l'individuo si sforza di ridurre le emozioni negative connesse allo stress(rilassamento, distogliere la mente dal problema, relazioni con gli altri). *Coping di evitamento: cercare di evitare di ammettere che c'è un problema da affrontare oppure omettere difare qualcosa riguardo al problema (è la strategia meno efficace). Il coping più efficace è quello che cambia a seconda della situazione. Gli studi longitudinali sono i miglioriper esaminare le connessioni tra coping e salute. Il sostegno sociale è uno dei fattori che riducono significativamente gli effetti negativi dello stress. *Sostegno sociale strutturale: rete di relazioni sociali di una persona (indice di previsione della mortalità). *Sostegno sociale funzionale: qualità delle relazioni sociali. Livelli più alti di sostegno sociale favoriscono uno stile di vita più sano (dieta bilanciata, no fumo, consumomoderato di alcol). Livelli più bassi si associano ad un incremento delle emozioni negative, che influiscono

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 45 di 132

Page 47: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

sui livelli di alcuni ormoni e sul suo sistema immunitario. Le liti tra coniugi, ad esempio, dense di emozioninegative e cognizioni negative producono un impatto negativo sul sistema cardiovascolare, sul sistemaimmunitario e sul sistema endocrino, che, a lungo andare,sono predittivi di un'alterata funzionalitàcardiovascolare e pressoria.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 46 di 132

Page 48: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

43. Eziologia dei disturbi psicofisiologici Teorie focalizzate sui fattori biologici Debolezze di specifici organi o apparati, oppure iperattività di particolari apparati nel rispondere allo stress,sono alla base di questi disturbi. *Carico allostatico: l'esposizione prolungata agli ormoni dello stress pesa sul nostro corpo, per un periodoche spesso il corpo non è in grado di sopportare. Ad esempio, livelli alti di cortisolo possono avere effettidiretti sul cervello, danneggiando le cellule dell'ippocampo, che regola proprio la secrezione del cortisolo. *Sistema immunitario: ha un'importanza cruciale nell'eziologia delle malattie infettive, del cancro, delleallergie e delle malattie autoimmuni, come l'artrite reumatoide, che agisce sul corpo stesso. Le alterazionidel sistema immunitario imputabili allo stress possono accelerare il progredire dell'AIDS. Il sistema immunitario è composto da un'ampia gamma di cellule e proteine che reagiscono quandol'organismo è infettato o invaso. L'immunità naturale è la prima, e più veloce, linea di difesa del corpocontro microorganismi infettivi o altri invasori (macrofagi o linfociti naturali killer vengono sguinzagliaticontro di essi). L'infiammazione o l'edema costituiscono un segno che queste cellule sono al lavoro.L'attivazione dei macrofagi stimola il rilascio delle citochine, che avviano le risposte dell'organismoall'infezione (senso di affaticamento, febbre, attivazione dell'asse HPA). L'immunità specifica (acquisita)riguarda le cellule che rispondono più lentamente all'infezione, come i linfociti. La componente secretoria diquesto sistema è presente nelle secrezioni che bagnano le superfici dell'organismo rivestite da mucosa. Glianticorpi prodotti da questa componente impediscono ai virus e ai batteri di infettare i tessuti delle mucose. L'immunoglobulina A secretoria (sIgA) è un anticorpo, la cui presenza, nell'organismo, è correlata aicambiamenti di umore. Lo stress può innescare il rilascio di citochina, come se l'organismo stessecombattendo un'infezione Teorie focalizzate sui fattori psicologici *Teorie psicoanalitiche: All'origine dei disturbi psicofisiologici ci sono conflitti specifici e stati emozionalinegativi ad essi associati. Alexander: gli impulsi ostili non espressi creano un cronico stato emozionalenegativo che nuoce alla salute (teoria della rabbia trattenuta). *Ruolo della cognizione e della personalità: la valutazione individuale di un potenziale fattore di stress haun'importanza cruciale ai fini degli effetti che esso produce sulla persona. Coloro che valutano le esperienzedella propria vita come costantemente superiori alle proprie capacità e risorse sono spesso cronicamentestressati ed esposti al rischio di sviluppare un disturbo psicofisiologico. Le persone che cronicamentemostrano livelli alti di emozioni negative corrono maggiori rischi di sviluppare problemi cardiaci.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 47 di 132

Page 49: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

44. I disturbi cardiovascolari *comprendono le affezioni cliniche al cuore e all'apparato circolatorio. L'ipertensione (pressione alta) esistenziale La pressione arteriosa è misurata da due parametri, la pressione sistolica (entità della pressione arteriosaquando i ventricoli si contraggono, ovvero quando il cuore sta pompando) e la pressione diastolica (entitàdella pressione durante il rilassamento dei ventricoli). L'ipertensione predispone allo sviluppodell'arteriosclerosi, all'infarto e all'ictus, e può causare insufficienza renale. Si parla di ipertensioneesistenziale, quando non si riscontrano i segni di una causa biologica. I fattori di rischio per l'ip. esistenziale comprendono la predisposizione genetica, l'obesità, il consumoeccessivo di alcolici, e il consumo eccessivo di sale. Frequenti innalzamenti della pressione arteriosaprovocano l'inspessimento delle pareti arteriose, dando luogo a una vera e propria ipertensione. I colloqui di lavoro stressanti, le calamità naturali e lo stress da lavoro producono innalzamentyi a brevetermine della pressione arteriosa, ma devono intervenire più fattori predisponenti, perchè lo stress portiall'ipertensione esistenziale. Sia gli stati emozionali positivi che quelli negativi sono associati ad unincremento nei livelli pressori. Le possibili diatesi (predisposizioni ad una malattia) dell'ipertensione esistenziale sono la rabbia, ilcomportamento di tipo A e la reattività cardiovascolare. *Rabbia: la rabbia eccessiva e inappropriata (in particolare, la tendenza ad arrabbiarsi facilmente) ècollegata a mediocri condizioni di salute, in maniera diversa tra gli uomini (espressione della rabbia accresciuta reattività della pressione arteriosa) e le donne (soppressione della rabbia accresciuta reattivitàdella pressione arteriosa). *Comportamento di tipo A:  tensione al successo/competizione, urgenza/impazienza e ostilità . In particolare, urgenza/impazienza e ostilità sono predittive di un incremento doppio del rischio disviluppare ipertensione. *Reattività cardiovascolare: è data dalla misura in cui la pressione arteriosa e la frequenza cardiacaaumentano in risposta allo stress. La reattività cardiovascolare è associata ad altri fattori di rischio perl'ipertensione, come lo status socioeconomico e l'appartenenza etnica. Cardiopatia ischemica Si presenta in due forme (angina pectoris e infarto miocardico). *Angina pectoris: dolori periodici al torace, in sede retrosternale e irradiatisi alla spalla e al braccio sx,causati da sforzi fisici o da stress emozionali, che vengono alleviati dal riposo o dalla terapia farmacologica.La causa del disturbo risiede nell'insufficiente apporto di O2 al cuore (ischemia), che a sua volta dipendedall'aterosclerosi delle coronarie (restringimento o ostruzione delle arterie coronariche, dovuta al deposito dicolesterolo). *Infarto miocardico: principale causa di morte negli Stati Uniti. Causato da un insufficiente apporto di O2 alcuore, provoca un danno permanente al cuore. I fattori correlati con un maggior rischio di cardiopatia ischemica sono l'età, il fumo di sigaretta, il diabete,la pressione arteriosa elevata, l'ipercolesterolemia, il consumo eccessivo di alcol, l'aumentato volume del

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 48 di 132

Page 50: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

ventricolo sx del cuore, la protratta mancanza di attività fisica, l'obesità e il sesso (maschi: più a rischio).Una combinazione di particolari fattori di rischio (adiposità addominale, resistenza all'insulina, pressionearteriosa elevata, colesterolo HDL basso, stato infiammatorio cronico dell'organismo) è detta sindromemetabolica: la sindrome metabolica è correlata con la possibilità di morire di cardiopatia ischemica. Fattoribiologici e psicologici sono strettamente interconnessi. Un livello elevato di tensione da lavoro è associato aun maggior rischio di infarto miocardico. Rabbia e ostilità sono associate a diverse variabili, responsabilidella comparsa di cardiopatia ischemica (fumo e alcol, livello alto di colesterolo, depositi anomali di Calcionelle pareti interne delle coronarie, maggiore reattività della pressione arteriosa allo stress). Esistono anchefattori di rischio biologici, legati alla reattività (variazioni eccessive della frequenza cardiaca).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 49 di 132

Page 51: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

45. L'asma Disturbo temporaneo dell'apparato respiratorio, con inizio repentino (costrizione delle vie aeree dei polmoni,che provoca difficoltà respiratorie, infiammazione del tessuto polmonare, mediata dal sistema immunitario,che porta a ipersecrezione mucosa e edema [accumulo di liquidi nei tessuti]), comune tra i fumatori, tra gliobesi e tra le persone di status socioeconomico più basso. Gli attacchi d'asma sembrano essere provocati da un'ampia gamma di fattori (allergeni, tossine ambientali,infezioni virali, freddo, attività fisica e fattori psicologici): una volta che l'apparato respiratorio abbia unapredisposizione innata per l'asma, qualsiasi fattore di stress psicologico può interagire con la diatesi e portaalla malattia. Gli eventi di vita stressanti possono provocare attacchi d'asma (nei bambini, un evento di vitastressante aumenta di cinque volte la probabilità di avere un attacco d'asma). Emozioni negative sonoassociate ad una maggiore costrizione bronchiale. Nelle situazioni di famiglie “problematiche”, chepresentano alti livelli di stress della madre in gravidanza, o nei casi di bassa competenza parentale e di bassocoinvolgimento emozionale aumenta la probabilità che il neonato sviluppi, nell'infanzia, una formaasmatica, e che essa si aggravi in futuro. Fattori biologici, quali effetti delle infezioni delle vie respiratorie, allergie o trasmissione genetica, sono allabase dei disturbi legati all'asma.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 50 di 132

Page 52: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

46. AIDS E' la sindrome da immunodeficienza acquisita, che può insorgere in seguito a comportamenti autodistruttivie irrazionali, ma che si può prevenire grazie a interventi psicologici. Il sistema immunitario dell'individuo ècompromesso dall'HIV, e l'individuo è esposto ad un rischio elevato nei confronti di malattie letali, quali ilsarcoma di Kaposi, forme rare di cancro linfatico e una grande quantità di infezioni funginee, virali ebatteriche. Il rischio è elevato nelle persone che si drogano. Prevenzione: fornire informazioni accurate, spiegare i rischi reali, identificare i segnali di situazioni ad altorischio.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 51 di 132

Page 53: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

47. Genere e salute Più che doppie sono le probabilità che gli uomini muoiano a causa di incidenti, omicidi, cirrosi, cardiopatie,amalttie polmonari, cancro del polmone e suicidio. Le donne hanno una tasso maggiore di morbilità:mediocri condizioni di salute sono più frequenti tra le donne, ed esse hanno una maggiore incidenza didiverse malattie specifiche (più frequenti visite mediche, assumono più farmaci). Ansia e depressione sonopiù comuni tra le donne che tra gli uomini. Le donne, vivendo più a lungo, hanno più probabilità disviluppare più malattie connesse con l'invecchiamento; dedicano più attenzione alla salute, degli uomini, eciò significa che le donne fanno più visite mediche, dove vengono diagnosticate più malattie; le donne sonomaggiormente esposte allo stress; i medici tendono a trattare i problemi di salute lamentati dalle donne menoseriamente di quanto non facciano con i problemi degli uomini; gli ormoni sessuali sono sono in grado diproteggere la salute delle donne.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 52 di 132

Page 54: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

48. Status socioeconomico, appartenenza etnica e salute La combinazione di status economico basso e di rapporti familiari negativi produce l'effetto più negativo. Ladiscriminazione e il pregiudizio sono probabili fonti di stress cronico. Le donne hanno maggior probabilitàdi avere uno status economico più basso. I fattori legati allo status socioeconomico basso sono i fattoriambientali, l'appartenenza etnica.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 53 di 132

Page 55: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

49. Il trattamento dei disturbi psicofisiologici Il trattamento deve essere condotto, assieme ad un medico. Il trattamento farmacologico è utile, ma nonsempre esso agisce sul fatto che la persona sta reagendo a uno stress psicologico. Il trattamento più efficaceè quello in cui si riduce l'ansia, la depressione e la rabbia del paziente. *Trattamento dell'ipertensione e riduzione del rischio di cardiopatia ischemica: viene, da molti anni,riconosciuta l'importanza di affiancare ad un eventuale terapia farmacologica, la perdita di peso (ancheattraverso un incremento dell'attività fisica “quotidiana”) e la riduzione dell'assunzione di sale. Praticare unaregolare attività fisica può, inoltre, ridurre la mortalità riconducibile alle patologie cardiovascolari. *Biofeedback: è la conoscenza delle conseguenze delle nostre azioni a guidarci nel comportamento. Ilbiofeedback consente alle persone di acquisire controllo su comportamenti normalmente ritenuti involontari.La persona sa, istantaneamente, cosa succede al corpo. E' una tecnica, che però non è totalmente affidabile. *Ridurre rabbia e ostilità, depressione e isolamento sociale: esercitandosi a ridurre il carico delle proprieattività e ambizioni, a parlare più lentamente, ad ascoltare gli altri con maggior attenzione, rilassandosi. Ilcomportamento di tipo A può essere modificato, riducendo il rischio di infarto. Depressione e isolamentosociale sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. *Gestione dello stress: insieme di tecniche per aiutare persone, che raramente vengono etichettate comepazienti, ad affrontare le sfide che l'esistenza ci pone davanti. Quando la tecnica si focalizza su obiettivicomportamentali (es: smettere di fumare), è più efficace, per quanto concerne la cardiopatia ischemica. Tecniche: *la riduzione dell'attivazione: il paziente viene addestrato al rilassamento muscolare, e ciò provoca unaccrescimento del senso di autoefficacia dell'individuo. *la ristrutturazione cognitiva: tentativo di modificare il sistema di convinzioni delle persone e di migliorarela chiarezza logica delle interpretazioni cognitive che esse danno delle proprie esperienze. *l'addestramento ad abilità comportamentali: apprendimento delle tecniche e delle abilità necessarie pereseguire compiti impegnativi. *la modificazione dell'ambiente: ad esempio, migliorando il sostegno sociale, cambiando il luogo di lavoro,modificando le pratiche di gestione e assicurando più privacy. *Interventi cognitivo-comportamentali: tra gli asmatici, l'addestramento a una respirazione corretta sonoassociati a una minore assunzione di farmaci, ma di fatto non migliorano significativamente la funzionalitàpolmonare.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 54 di 132

Page 56: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

50. I disturbi depressivi I sintomi della depressione sono uno stato emotivo caratterizzato da profonda tristezza e/o dall'incapacità divivere il piacere, da recriminazioni rivolte contro se stessi, a uno stato fisico caratterizzato da stanchezza escarsa energia, oltre a dolori vari, a mancanza o eccessività di appetito, a rallentamento psicomotorio oagitazione psicomotoria.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 55 di 132

Page 57: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

51. Disturbo depressivo maggiore E' definito un disturbo episodico, perchè i sintomi sono temporanei, e diventano cronici solo in unapiccolissima percentuale di soggetti. Più diffuso tra le donne. Diagnosi: *Umore triste o perdita di piacere nelle attività abituali. *I sintomi, non causati da un lutto, sono presenti quasi ogni giorno, per almeno 2 settimane. *I sintomi causano un disagio significativo o una compromissione del funzionamento della persona. Almeno quattro dei seguenti sintomi: *Insonnia e altri problemi del sonno. *Agitazione o rallentamento psicomotorio. *Scarso appetito e perdita di peso, oppure aumento dell'appetito e acquisto di peso. *Sentimenti di autosvalutazione. *Mancanza di energia. *Difficoltà a concentrarsi, a pensare, a prendere decisioni. *Pensieri ricorrenti di morte e suicidio.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 56 di 132

Page 58: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

52. Disturbo distimico Diagnosi: *Umore depresso per più della metà del tempo per 2 anni. *I sintomi permangono per più di 2 mesi alla volta. *Nessun episodio depressivo maggiore è presente. *I sintomi causano un disagio significativo o una compromissione del funzionamento della persona. Almeno due dei seguenti sintomi durante lo stesso periodo: *Scarso appetito o iperfagia. *Insonnia o iperinsonnia. *Scarsa energia. *Difficoltà a concentrarsi o a prendere decisioni. *Sentimenti di disperazione. Depressione maggiore e distimia presentano comorbilità con disturbi d'ansia, disturbi correlati a sostanze,disfunzioni sessuali e disturbi della personalità.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 57 di 132

Page 59: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

53. I disturbi bipolari La maggioranza delle persone che presentano questi disturbi esperiscono, nel corso dell'esistenza, anche isintomi della depressione. La *mania è uno stato di forte esaltazione o irritabilità accompagnato da ulteriorisintomi. Durante un episodio maniacale, il soggetto diventa chiassoso, produce un flusso incessante dicommenti (fuga delle idee), diventa invadente, incurante delle conseguenze dei suoi comportamenti. Diagnosi degli episodi maniacali e ipomaniacali: *Umore anormalmente elevato o irritabile. Almeno tre di questi sintomi: *Aumento dell'attività finalizzata o agitazione psicomotoria. *Loquacità insolita, eloquio molto rapido. *Diminuito bisogno di sonno. *Autostima ipertrofica: convinzione di possedere speciali talenti, capacità o poteri. *Distraibilità (attenzione troppo facilmente deviata da stimoli non pertinenti). *Eccessivo coinvolgimento in attività ludiche con alto potenziale di conseguenze dannose. Nell'episodio maniacale: *I sintomi durano almeno una settimana o richiedono l'ospedalizzazione. * I sintomi causano un disagio significativo o una compromissione del funzionamento della persona. Nell'episodio ipomaniacale: *I sintomi durano almeno 4 giorni. *Il funzionamento è chiaramente alterato, ma non presenta una marcata compromissione. *Disturbo bipolare I Diagnosi: *Singolo episodio maniacale o misto. *Tende ad essere ricorrente. *Disturbo bipolare II Più lieve del d.b.I . Prevede che il soggetto abbia avuto almeno un episodio di depressione maggiore ealmeno un episodio di ipomania.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 58 di 132

Page 60: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

54. Disturbo ciclotimico Diagnosi: *Durata di almeno due anni, con permanenza dei sintomi, per almeno due mesi, ogni volta. *I sintomi causano un disagio significativo e la compromissione del funzionamento della persona. *Numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per la diagnosi di episodiomaniacale. *Numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per la diagnosi di episodio depressivomaggiore. Sottotipi di disturbi depressivi e disturbi bipolari: i disturbi bipolari sono considerati ad andamentostagionale, se si ripresentano regolarmente in un particolare periodo. I disturbi bipolari I sono definiti a ciclirapidi, se il soggetto ha esperito almeno quattro episodi nel corso dell'anno. Ci sono sottotipi conmanifestazioni psicotiche (deliri o allucinazioni), con manifestazioni catatoniche (estrema immobilità fisicao eccessivi movimenti fisici peculiari) o a esordio post-parto (nella donna, entro 4 settimane dal parto). Agliepisodi depressivi si applicano anche episodi con manifestazioni melancoliche.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 59 di 132

Page 61: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

55. Eziologia dei disturbi depressivi Fattori neurobiologici *Contributo genetico: modesto nel disturbo depressivo maggiore, elevato nel disturbo bipolare. *Disfunzione dei Neurotrasmettitori: disfunzione dei recettori per la serotonina e (forse) della dopamina. *Brain imaging: cambiamenti rilevabili nella corteccia prefrontale dorsolaterale, nell'amigdala,nell'ippocampo e nel giro del cingolo dorsale. *Sistema neuroendocrino – Asse HPA : livelli di cortisolo alti Fattori sociali Vulnerabilità allo stress, mancanza di supporto sociale, rapporti interpersonali familiari. I sintomi che sembrano suscitare negli altri reazioni negative sono: il parlare lentamente, i silenzi, il parlarenegativamente di sé, le emozioni negative, lo scarso contatto oculare e le scarse espressioni facciali positive. Fattori psicologici *Teoria di Freud: il potenziale da cui scaturisce la depressione si origina nella fase orale, in caso diinsufficienti o eccessive gratificazioni ricevute dal bambino, provocandone un arresto dello sviluppo. Il soggetto rivolge contro di sé la rabbia e la tristezza che prova, verso situazioni esterne ad esso. *Affettività: si ansia che depressione coinvolgono l'affettività negativa. La depressione presenta affettivitàpositiva molto bassa. *Nevroticismo: prevede la depressione. *Teorie cognitive: i pensieri e le convinzioni soggettive sono fra le cause principali della depressione. Beck elaborò una teoria, in cui la depressione si associa a una triade negativa (visione negativa di sé, delmondo e del futuro). Secondo questa teoria, le persone che soffrono di depressione hanno acquisito, durantel'infanzia, schemi di pensiero negativi, in conseguenza e eventi stressanti, che sono all'origine di distorsionicognitive, ovvero tendenze ad elaborare in senso negativo le informazioni. Seligman formulò la teoria del senso d'impotenza appreso (accettare, dopo una gran sollecitazione,passivamente uno stimolo doloroso). Questa teoria fu riveduta un paio di volte, e la versione attuale è lateoria della disperazione, la quale presuppone che i processi cognitivi possano spiegare un unico tipo didepressione, che comprende una diminuzione della motivazione, tristezza, pensieri suicidiari, calo dienergia, rallentamento psicomotorio, disturbi del sonno. La disperazione, condizione in cui la persona siaspetta che non si verificherà alcun avvenimento positivo ed è convinta di non avere nessuna possibilità dicambiare la situazione, è il fattore più importante, per il sorgere della depressione. Le persone depresse prestano più attenzione e a ricordare più facilmente le informazioni negative.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 60 di 132

Page 62: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

56. Fattori sociali e psicologici nel disturbo bipolare Gli eventi esistenziali negativi, il nevroticismo, le cognizioni negative e la mancanza di supporto socialesono predittivi dei sintomi di depressione anche nel disturbo bipolare. Ci sono due teorie che cercano di spiegare la mania: secondo la prima, la mania ha una funzione difensivacontro sentimenti negativi, mentre secondo la seconda, la mania può scaturire da avvenimenti che implicanoil raggiungimento di un fine e un eccessivo coinvolgimento emorivo nel perseguire un dato scopo.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 61 di 132

Page 63: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

57. Trattamento dei disturbi dell'umore Terapie psicologiche *Psicoterapia interpersonale: è una terapia incentrata sul concetto che la depressione sia strettamente legataa problemi nelle relazioni interpersonali attuali, e non passate! E' necessario esaminare i problemi delpresente, per identificarne i sentimenti collegati, in modo che il paziente possa essere in grado di prenderedecisioni importanti da solo, per attuare dei cambiamenti nella propria vita. Bisogna insegnare al pazientecome migliorare la comunicazione con gli altri, per avere interazioni relazionali più soddisfacenti. E'efficace nell'alleviare il DDM. *Terapia cognitiva: il terapeuta aiuta il paziente a cambiare le proprie opinioni riguardo a se stesso e aglieventi che gli accadono, considerando le prove che contraddicono l'ipergeneralizzazione, usando la bilanciadecisionale, monitorando i propri monologhi interiori, individuando gli schemi di pensiero negativi,mettendo in discussione le proprie convinzioni negative e apprendendo strategie che lo aiutino a elaboraregiudizi più realistici e positivi. La MBTC (terapia cognitiva basata sulla mindfulness) dice che una personadiventa vulnerabile alle recidive a causa della ripetuta associazione fra umore triste e modalità di pensieronegativo, autosvalutazione e disperazione. Lo scopo della MBTC è insegnare i pazienti a riconoscerequando cominciano a essere depressi e a cercare di adottare un'ottica decentrata, considerando i propripensieri semplicemente “eventi mentali”. L'addestramento alle abilità sociali è efficace per alleviare la depressione. Ulteriormente efficace è la terapiadell'attivazione comportamentale, in cui ai pazienti vengono assegnate attività da svolgere che li possonoportare a ottenere risultati positivi e ad avere una buona opinione di sé. La terapia comportamentale dellacoppia è efficace, quando non basta una terapia cognitiva individuale. Educare le persone ad affrontare la malattia (intervento psicoeducativo) è un addestramento efficace, eugualmente importante è il trattamento focalizzato sulla famiglia (FFT), che consiste di fornire ai familiariuna specifica educazione sulla condizione patologica del soggetto. Terapie biologiche *La terapia elettroconvulsivante: viene usata solo nei casi in cui il trattamento farmacologico non ha effetto. *La terapia farmacologica: esistono tre classi principali di farmaci antidepressivi (inibitori dellemonoamminoossidasi, gli antidepressivi triclici e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina).Tutti comportano effetti secondari spiacevoli, e spesso il soggetto smette di prenderli per questo motivo,annullando l'effetto alleviante dei farmaci. I farmaci che riducono i sintomi maniacali sono gli stabilizzatori dell'umore. Il litio è stata la prima sostanzausata nella cura del disturbo bipolare, ma bisogna ricordare che è un farmaco molto pericoloso. Altri farmaciusati per i disturbi bipolari sono anticonvulsivanti, antidepressivi e antipsicotici. E' utile abbinare anchepsicoterapie al trattamento farmacologico (interventi psicoeducativi, terapia cognitiva e terapia familiare) Conclusione sul trattamento: qualsiasi trattamenti con esito positivo modifica l'attività nervosa nelle aree delcervello coinvolte nella depressione.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 62 di 132

Page 64: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

58. Il suicidio Disturbi psicologici: più della metà dei suicidi avviene da parte di soggetti che soffrono di depressione, finoal 90 % soffre di una psicopatologia grave. Anche il disturbo di panico, i disturbi dell'alimentazione el'alcolismo si associano spesso al suicidio. Teorie neurobiologiche: Il rischio di suicidio è almeno in parte ereditabile. I bassi livelli del principalemetabolita della serotonina sono collegati ai suicidi, così come lo sono i geni che modulano i livelli diserotonina. Teorie socioculturali La pubblicità data dai media alle notizie di suicidi produce effetti potenti. Ci sono tre tipi di suicidio:suicidio egoistico (commesso dalle persone che hanno pochi e labili legami con la famiglia, la società o lacomunità), suicidio altruistico (atto di una persona convinta che il suo gesto andrà a vantaggio dell'interasocietà) e suicidio anomico (provocato dal repentino cambiamento della relazione tra un individuo e lasocietà in cui vive [anomia=assenza di norme]). Teorie psicologiche Le variabili psicologiche coinvolte nella condotta suicidaria variano a livello individuale, ma molte ricerchehanno cercato d'identificare i fattori che permettono di prevedere quali siano i soggetti a più alto rischio:forte desiderio di sfuggire alla dolorosa consapevolezza di un proprio difetto o aspetto negativo,impossibilità di realizzare certi obiettivi, biasimo contro se stessi, difficoltà nel risolvere i problemi,disperazione (=è l'attesa che in futuro la vita non potrà essere meglio di quella che è ora). Prevenzione del suicidio *Libera manifestazione di pensieri suicidi, per liberare il soggetto dal senso di segreto e di isolamento. *Trattamento dei disturbi mentali associati al suicidio (farmaci, psicoterapie). *Alleviare l'acuta sofferenza psicologica del paziente. *Aiutare la persona a vedere opinioni diverse dal continuare a soffrire. *Incoraggiare la persona a retrocedere, anche di poco, dall'intento di compiere un gesto autolesivo. *Sostegno empatico al soggetto a rischio.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 63 di 132

Page 65: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

59. Anoressia nervosa L'anoressia (perdita di appetito) nervosa (motivazioni emozionali del disturbo). Nelle donne, l'anoressianervosa presenta comorbilità con depressione, DOC, fobie, disturbo di panico, alcolismo e altri disturbi dellapersonalità. A lungo andare, produce modificazioni fisiche, come ipotensione, bradicardia, problemi renali egastrointestinali, osteoporosi, aridità della cute, fragilità delle unghie, alterazioni dei livelli ormonali, leggeraanemia, perdita dei capelli, alterazioni dei livelli di potassio e sodio (essenziali nel processo di trasmissioneneurale, provocando stanchezza, debolezza, aritmie cardiache e, nei casi estremi, morte). Circa il 70% dei pazienti con anoressia nervosa, guarisce in 6 o 7 anni. Diagnosi: *Rifiuto di mantenere un peso corporeo normale. *Peso corporeo inferiore all'85% del peso normale. *Intensa paura di acquistare peso (percezione distorta dell'immagine corporea). *Nelle donne, amenorrea (=assenza di mestruazioni).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 64 di 132

Page 66: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

60. Bulimia nervosa Abbuffata: quantità eccessiva di cibo ingerita in un periodo inferiore alle 2 ore. La bulimia nervosa è caratterizzata da abbuffate solitarie (crisi bulimiche), indotte da stress e da emozioninegative. Alla fine dell'abbuffata, sorge una sensazione di disgusto, disagio e paura di aumentare peso, chefavorisce le condotte compensatorie, per rimediare all'abbuffata appena completata. La depressione puòessere presente in soggetti con bulimia nervosa, ma non è sempre così. Presenta comorbilità con depressione, disturbi della personalità, disturbi d'ansia, abuso di sostanze e disturbodella condotta, suicidio e, negli uomini, disturbo dell'umore o dipendenza da sostanze. Si ricorda che, a differenza dell'anoressia, nei casi di bulimia non vi è perdita di peso; anzi, l'indice di massacorporea, in questi soggetti, è normale. Prognosi: il 70% dei pazienti guarisce, se l'intervento è tempestivo dopo la diagnosi. Diagnosi: *Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata. *Ricorrenti condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso, per esempio il vomito autoindotto. *La forma e il peso corporei sono estremamente importanti per l'autostima.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 65 di 132

Page 67: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

61. Disturbo da alimentazione incontrollata Colpisce soprattutto soggetti obesi. Comprende abbuffate ricorrenti (2 volte a settimana per almeno 6 mesi), perdita di controllo durantel'abbuffata e sensazione di disagio nei confronti del comportamento patologico. Non c'è un decrementoponderale e mancano comportamenti compensatori. E' collegato a compromissione del funzionamento lavorativo e sociale, a depressione, a scarsa autostima, adabuso di sostanze e a insoddisfazione per la forma del corpo. Fra i fattori di rischio c'è l'obesità infantile, icommenti critici al sovrappeso, un mediocre concetto di sé, la depressione e i maltrattamenti o abusi sessualinell'infanzia.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 66 di 132

Page 68: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

62. Eziologia dei disturbi dell'alimentazione Fattori genetici: sia bulimia che anoressia presentano familiarità, predisposizione genetica. Fattori neurobiologici: l'ipotalamo non sembra coinvolto; bassi livelli di oppiacei endogeni si osservano insoggetti con bulimia, ma non prima dell'esordio del disturbo. Quindi, i fattori neurobiologici non spieganoalcune fondamentali caratteristiche di questi disturbi. Fattori socioculturali: giocano un ruolo in questi disturbi. L'importanza attribuita alla magrezza, le dieteprotratte e gli sforzi per stare a dieta precedono lo sviluppo dei disturbi dell'alimentazione. L'ossessioneculturale della magrezza, espressa dai media è coinvolta nello sviluppo di questi disturbi. Le donne hannopiù probabilità di avere un disturbo dell'alimentazione (in particolare, le donne bianche presentano piùcomunemente questi disturbi). Prospettiva psicodinamica: la causa fondamentale di questi disturbi va cercata in un rapporto genitore-figliodisturbato, in un bisogno profondo Personalità e disturbi dell'alimentazione: le caratteristiche della personalità risultate predittive diun'alimentazione disturbata nel corso di 3 anni comprendono insoddisfazione per il proprio corpo, unascarsa consapevolezza interocettiva (misura in cui le persone riescono a distinguere differenti stati biologicidel proprio corpo) e una propensione a esperire emozioni negative. Caratteristiche delle famiglie: famiglie che presentano fusionalità (funzione di contenimento),iperprotettività, rigidità e mancata soluzione dei conflitti interni, hanno più probabilità di scontrarsi condisturbi dell'alimentazione. Abusi nell'infanzia: non sono fattori di rischio specifici per i disturbi dell'alimentazione. Prospettiva cognitivo-comportamentale: insoddisfazione per il proprio corpo e preoccupazione per lamagrezza sono fattori predittivi di restrizioni alimentari, e poi di episodi di alimentazione incontrollata.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 67 di 132

Page 69: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

63. Trattamento dei disturbi dell'alimentazione Trattamento farmacologico: antidepressivi, meglio se associati ad un trattamento cognitivo-comportamentale. Trattamento psicologico dell'anoressia nervosa: aiutare il paziente ad aumentare di peso, attraverso ilcondizionamento operante, che però opera solo nel breve tempo. Le interazioni tra i membri della famigliasono cruciali nel disturbo. E' necessario operare durante i pasti, modificando il ruolo di pazientedell'individuo anoressico, ridefinendo il problema come interpersonale e impedendo che i genitori si servanodell'anoressia per evitare il conflitto. Trattamento psicologico della bulimia nervosa: la terapia cognitivo-comportamentale è il trattamento piùefficace, in cui gli individui vengono incoraggiati a mettere in discussione i canoni sociali relativiall'avvenenza fisica, e sono tenuti a rivelare (per poi modificare) le convinzioni che li spingono a digiunareper evitare il sovrappeso. Inoltre, si lavora sul miglioramento dei rapporti interpersonali. L'obiettivo è quellodi sviluppare comportamenti alimentari normali. Il terapeuta deve contestare, in maniera ferrea, ogniconvinzione irrazionale del paziente. L'esposizione più la prevenzione della risposta (EPR) è una dellecomponenti della terapia cognitivo-comportamentale che sembra più efficace, all'inizio del trattamento. Interventi preventivi: *Interventi psicoeducativi: fornire a bambini e adolescenti informazioni sui disturbi dell'alimentazione. *Depotenziare le influenze sociali: aiutare a resistere alle pressioni socioculturali che impongono lamagrezza come modello. *Approccio basato sui fattori di rischio: identificare individui che presentino fattori di rischio per questidisturbi, e intervenire, per modificare gli stessi fattori di rischio.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 68 di 132

Page 70: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

64. Dipendenza da sostanze Diagnosi: Devono essere presenti almeno tre dei seguenti sintomi: *Tolleranza (progressivo bisogno di dosi più elevate per la produzione dei medesimi effetti ). *Astinenza. *La sostanza viene assunta per un periodo più lungo o in quantità maggiori di quello che il soggettovorrebbe. *Desiderio o tentativo di ridurne o controllarne l'uso. *Il soggetto dedica molto del suo tempo a ottenere la sostanza. *Il soggetto riduce o rinuncia alle attività sociali, ricreazionali e lavorative. *Il soggetto continua a usare la sostanza, nonostante conosca i problemi che essa causa.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 69 di 132

Page 71: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

65. Abuso di sostanze Diagnosi: L'uso disadattativo di una sostanza deve essere dimostrato da uno dei seguenti sintomi: *Il soggetto non riesce a mantenere i suoi obblighi ed impegni sociali. *L'uso della sostanza è ripetuto anche in situazioni in cui è fisicamente pericoloso. *Ripetersi di problemi legali correlati alla sostanza. *Il soggetto continua a usare la sostanza, nonostante i problemi che essa causa.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 70 di 132

Page 72: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

66. Abuso e dipendenza da alcol Poliabuso: abuso di molteplici sostanze (alcol/fumo). La prevalenza dell'abuso e della dipendenza da alcolvaria in base al genere, l'età, la regione, il gruppo razziale e il livello di istruzione. Non sempre l'abuso sievolve in dipendenza. L'alcol produce i propri effetti, stimolando i recettori GABA (alleviando, quindi, latensione), facendo aumentare i livelli di serotonina e di dopamina (effetti piacevoli) e inibendo i recettori delglutammato (effetti cognitivi dell'intossicazione, quali il rallentamento del pensiero e la perdita di memoria).L'abuso cronico causa deterioramento psicologico ed effetti deleteri sull'organismo: malnutrizione, sindromeamnesica, cirrosi epatica (una parte delle cellule epatiche si riempe di grassi e proteine, che ne impedisconoil normale funzionamento; le cellule muoiono, scatenando un processo infiammatorio; con lo sviluppo deltessuto cicatriziale, il flusso sanguigno nel fegato viene ostruito), danni alle ghiandole endocrine e alpancreas, insufficienza cardiaca, disfunzione erettile, ipertensione, ictus ed emorragie dei capillari,distruzione delle cellule cerebrali. L'abuso di alcol durante la gravidanza provoca la sindrome alcolica fetale,che porta a sviluppo rallentato del feto, malformazioni del cranio, del volto e degli arti.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 71 di 132

Page 73: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

67. La nicotina e il fumo di sigaretta La nicotina è il principio attivo del tabacco, è capace di indurre dipendenza, stimola i neuroni dopaminergicinell'area mesolimbica, coinvolti negli effetti di rinforzo della maggioranza delle sostanze psicoattive.Fumare per lungo tempo può portare cancro al polmone, enfisema, cancro della laringe e dell'esofago, delpancreas, della vescica, della cervice uterina e dello stomaco e molte malattie cardiovascolari.L'appartenenza a un particolare gruppo razziale, insieme alle intricate interazioni tra fattoricomportamentali, sociali e biologici, sono alla base dell'insorgere di una dipendenza da nicotina. I bianchihanno meno probabilità di morire per malattie polmonari o cardiovascolari associate al fumo. Il fumopassivo contiene concentrazioni di ammoniaca, monossido di carbonio, nicotina e catrame più alte di quellepresenti nel fumo del fumatore, e può causare danni polmonari, lesioni precancerose polmonari, malattiecardiovascolari, reazioni allergiche. I figli di donne che fumano in gravidanza hanno più probabilità dinascere prematuri, sottopeso e con difetti congeniti. I figli di fumatori hanno maggiori probabilità di soffriredi infezioni alle prime vie respiratorie, asma, bronchiti e otiti, rispetto ai loro coetanei con genitori che nonfumano.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 72 di 132

Page 74: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

68. Marijuana E' costituita dalle foglie e infiorescenze, essiccate e triturate della canapa indiana (Cannabis sativa).L'hashish, invece, molto più forte della marijuana, viene prodotto essiccando l'essudato resinoso che stilladalle cime delle piante di cannabis. Dosi forti di marijuana provocano rapidi cambiamenti delle emozioni,riducono il livello di attenzione, rendono frammentario il pensiero, causano difficoltà di memoria eprovocano una sensazione di rallentamento del tempo, arrivando anche ad allucinazioni, panico intenso. Ilpiù importante principio attivo è il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo). Gli effetti a breve terminecomprendono occhi arrossati e irritati, secchezza delle fauci e della gola, aumento dell'appetito, ridottapressione intraoculare e talvolta aumento della pressione arteriosa. L'uso a lungo termine della cannabisdanneggia gravemente la struttura e la funzionalità del polmone. I recettori per i cannabinoidi sono i CB1 e iCB2. I CB1 sono distribuiti nel corpo e nel cervello, con densità elevata nell'ippocampo, sede di numeroseabilità di apprendimento e memoria. Fumare cannabis si associa ad un aumento dell'irrorazione sanguignaall'amigdala e al giro del cingolo anteriore, coinvolti nelle emozioni. Il THC e sostanze affini sono in gradodi ridurre in alcuni malati di cancreo la nausea e la perdita di appetito che accompagnano la chemioterapia.E' efficace anche per il malessere generale che accompagna l'AIDS.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 73 di 132

Page 75: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

69. Gli oppiacei Fanno parte della vasta categoria dei sedativi, che alleviano, in dosi moderate, il dolore e inducono il sonno,usati da molto tempo nella cura del dolore e nella preparazione delle medicine. Dall'oppio grezzo si estrae lamorfina, che può essere convertita in eroina. Più recentemente, si è diffuso l'abuso di oppiacei prescritticome farmaci per la terapia del dolore, quali l'idrocodone (combinato con il paracetamolo, compone farmaciad azione analgesica, come il Vicodin o il Zydone) e l'ossicodone. L'oppio e derivati producono euforia,sonnolenza, fantasticherie e talvolta mancanza di coordinazione motoria. Alcune sostanze presentanol'effetto diviso in una fase iniziale di rush e in una seconda di down. Gli oppiacei stimolano i recettorineurali degli oppioidi endogeni, che sembrano collegati al sistema dopaminergico. L'astinenza da oppiacei,dopo aver instaurato un alto livello di tolleranza, si presenta con sintomi simili a quelli dell'influenza, e vaaggravandosi verso le 36 ore, scomparendo in  5-10 giorni. I barbiturici sono sedativi di sintesi, usati comesonniferi e rilassanti, che stimolano il sistema GABAergico, producendo effetti di rilassamento, euforia,rilassando i muscoli, riducendo l'ansia, ma hanno anche effetti collaterali.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 74 di 132

Page 76: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

70. Stimolanti Amfetamine (benzedrina, dexedrina e metedrina): sono sintetiche, producono i loro effetti stimolando ilrilascio di norepinefrina e dopamina, e bloccando la ricaptazione di questi NT, assunte per via orale oendovenosa, e possono indurre dipendenza. Lo stato di vigilanza viene acuito, le funzioni intestinali inibite,la sensazione di appetito viene diminuita, la frequenza del battito cardiaco aumenta. La persona diventavigile, euforica, estroversa, energica e fiduciosa di sé. In dosi più forti, il soggetto diventa nervoso, agitato,confuso, provocando palpitazioni, cefalea e vertigini. Si sviluppa tolleranza, molto rapidamente. Cocaina: è un alcaloide, estratto dalle foglie di coca. La cocaina, oltre ai suoi effetti anestetici, agisce sulcervello, bloccando la ricaptazione della dopamina nelle aree mesolimbiche (effetti piacevoli). L'uso cronicodella cocaina si associa a una diminuzione della materia grigia in varie aree del cervello. Accresce ildesiderio sessuale e la fiducia in sé stessi. Un'overdose produce brividi, nausea e insonnia, crisi paranoiche eterrificanti allucinazioni di insetti sottopelle. L'uso cronico porta a irritabilità, compromissione dellerelazioni sociali, ideazione paranoide, turbe del sonno e alterazione delle abitudini alimentari. La cocaina èun vasocostrittore, e ciò produce infarti miocardici, aumenta il rischio di ictus ed è causa di deficit cognitivi. Allucinogeni, Ecstasy e PCP: L'LSD è una sostanza psichedelica e allucinogena (esperienza soggettiva diespansione delle percezioni e dello stato di coscienza, produzione di allucinazioni), i cui effetti dipendonodall'insieme degli atteggiamenti di una persona, aspettative e motivazioni nei confronti dell'assumeredroghe, e dal contesto in cui la sostanza viene assunta. C'è la possibilità, in seguito all'assunzione di LSD, diattacchi di panico, flash-back (ricomparsa dei sintomi psichedelici dopo che gli effetti della sostanza sonoscomparsi). Altri allucinogeni sono la mescalina (alcaloide, principio attivo del peyote) e la psilocibina(funghi usati dagli indios). Nel 1985 fece la sua comparsa l'Ecstasy, comprendente due composti sinteticimolto simili. L'Ecstasy agisce attivando il rilascio e il successivo riassorbimento della serotonina. Essafavorisce l'intimità e l'introspezione, migliora le relazioni interpersonali, eleva umore e fiducia in sé stessi, ma causa tensione muscolare e altri effetti spiacevoli. La PCP (fenciclidina) è la polvere degli angeli, untranquillante per cavalli, agendo su molteplici NT.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 75 di 132

Page 77: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

71. Eziologia dei disturbi correlati a sostanze

Fattori socioculturali: cultura, facilità di reperire la sostanza, ambiente familiare, contesti e reti sociali,

pubblicità.

Fattori psicologici: la riduzione della tensione ha un ruolo importante, ma solo in certe situazioni (ad

esempio, quando sono presenti distrazioni). Le aspettative del soggetto circa gli effetti della sostanza

(ridurre la tensione, esaltare la potenza sessuale, etc.) sono fattori predittivi del consumo di alcol e altre

sostanze, e variano nei differenti gruppi etnici.  

Fattori genetici: hanno un ruolo nell'instaurarsi di una dipendenza dall'alcol e forse anche della nicotina

(capacità di tollerare l'alcol e di metabolizzare la nicotina), e sono collegati al sistema dopaminergico.

Fattori neurobiologici: i sistemi cerebrali associati alla dopamina, alla base del principale sistema cerebrale

di ricompensa.

Teoria della sensibilizzazione incentivante: definendo “wanting” il bisogno compulsivo della sostanza e

“liking” il piacere che il soggetto trae dalla sostanza, si è scoperto che il sistema dopaminergico associato al

liking sviluppa un'ipersensibilità verso gli effetti diretti della sostanza, ma anche verso i cue legati alla

sostanza (aghi, cucchiai, cartine), e ciò induce il wanting. Col tempo, il liking, che il soggetto ottiene dalla

sostanza, diminuisce, ma il wanting resta intenso. Ciò che mantiene la dipendenza è la transizione dal liking

al potente wanting, dovuta agli effetti della sostanza sulle vie dopaminergiche cerebrali.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 76 di 132

Page 78: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

72. Trattamento dei disturbi correlati alle sostanze Alcol:  la disintossicazione richiede, all'inizio, un trattamento residenziale ospedaliero, e in seguito untrattamento ambulatoriale. Gli AA sono un gruppo di auto-aiuto che cerca di instillare nei soggetti ilprincipio che la dipendenza sia una malattia, e sono efficaci, come la terapia di coppia e le terapie familiari,queste  ultime soprattutto per la prevenzione. Tra i trattamenti cognitivo-comportamentali si ricorda laterapia avversiva, durante la quale avviene la somministrazione di scariche elettriche o farmaci, ma che nonè efficace a lungo termine. La terapia della “gestione delle contingenze”, in cui si insegna ai pazienti e ailoro familiari a rispondere con rinforzi positivi ai comportamenti che si oppongono all'abitudine di bere,sembra efficace. Il consumo controllato induce il soggetto a un consumo di alcol moderato, evitando gliestremi dell'astinenza totale e dell'ubriachezza. Tra i farmaci, vi sono il naltrexone e il naxolone, efficaci seaccompagnati da una terapia cognitivo-comportamentale. Nicotina: le psicoterapie non si sono rivelate efficaci, mentre risulta promettente il fumo programmato(riduzione graduale dell'assunzione di nicotina, secondo uno schema preordinato). Gomme e cerotti allanicotina sono maggiormente efficaci, se abbinati ad assunzione di bupropione o a una psicoterapia. Sostanze illegali: La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e il colloquio motivazionali sono efficaci neltrattare le dipendenze da sostanze illegali. L'uso del metadone, come sostituto dell'eroina, è un trattamentoefficace. Difficile resta il trattamento della dipendenza da metamfetamina.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 77 di 132

Page 79: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

73. Prevenzione dei disturbi correlati alle sostanze Prevenzione nelle scuole (accrescere l'autostima [non efficace], fornire addestramento alle abilità sociali ealla resistenza alle pressioni sociali [soprattutto tra le ragazze]), partecipazione dei genitori ai programmiscolastici per i figli, etichettatura delle bevande alcoliche con avvertenze sui rischi per la salute, annunci suimedia riguardo alle sanzioni penali, test nei luoghi di lavoro e nelle scuole per rilevare gli abusi dasostanze.   Iowa Strenghtening Families Program e Drug Free Years Program si sono rivelati utili, avendo incomune: *l'addestramento a resistere alla pressione del gruppo di pari. *la correzione di credenze e aspettative. *l'immunizzazione contro i messaggi dei mass-media. *l'informazione sull'influenza dei genitori e degli altri adulti. *leadership nel gruppo di pari.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 78 di 132

Page 80: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

74. Schizofrenia La *schizofrenia è una psicopatia caratterizzata da disfunzioni cognitive, emozionali e comportamentali checomprendono: *pensiero disorganizzato (idee non collegate tra loro, logicamente).                                       *percezione distorta.                                              *difficoltà a focalizzare l'attenzione.               *mancanza di espressività emozionale o espressioni inappropriate. *alterazioni motorie e comportamentali (andatura strascicata o aspetto molto disordinato). I pazienti con schizofrenia possono isolarsi dalla realtà, creando un mondo fatto di deliri e di allucinazioni. A volte, esordisce nell'infanzia, ma solitamente compare nella tarda adolescenza o nella prima età adulta. Diagnosi: Almeno due dei seguenti sintomi, ciascuno presente per almeno un mese: *Deliri *Allucinazioni *Eloquio disorganizzato *Comportamento disorganizzato o catatonico *Sintomi negativi *A partire dall'esordio, si manifesta un declino nel funzionamento sociale e lavorativo del paziente. *I segni continuativi del disturbo continuano per almeno 6 mesi, che includono almeno 1 mese di sintomisovradescritti e il resto del tempo comprendono sintomi negativi o altri sintomi fra quelli del primo punto,presenti in forma attenuata.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 79 di 132

Page 81: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

75. Sintomi della schizofrenia Sintomi positivi Deliri: convinzioni contrarie alla realtà dei fatti, nutrite malgrado le evidenze che le contraddicono. *Il paziente crede che pensieri a lui estranei vengano posti nella sua menta da una fonte esterna. *Il paziente crede che i suoi pensieri vengano emanati, in modo che anche gli altri li percepiscano. *Alcuni pazienti credono che i loro sentimenti o comportamenti siano controllati da una forza esterna. *Alcuni pazienti ritengono che i loro pensieri vengano rubati, improvvisamente e inaspettatamente, da unafonte esterna. Allucinazioni: esperienze sensoriali in assenza di alcuno stimolo ambientale rilevante. Quando i pazientisentono le voci, vi è una maggiore attività nell'area di Broca, *Alcuni pazienti riferiscono di sentire una voce estranea che ripete i loro pensieri. *Altri pazienti sostengono di sentire delle voci che litigano. *Altri ancora sentono delle voci che fanno commenti sul loro comportamento. Sintomi negativi Durano oltre l'episodio acuto e hanno effetti profondi sull'esistenza dei pazienti con schizofrenia. Abulia (apatia): mancanza di energia e apparente disinteresse per le consuete attività quotidiane, oppure conun'incapacità di portarle a termine (abbigliamento e igiene trascurati, gran parte del tempo trascorso sedutiqua e là). Alogia: povertà di eloquio, o povertà di contenuto dell'eloquio. Anedonia: perdita o riduzione d'interesse per l'esperienza del piacere (non c'è aspettativa) Affettività appiattita: nessuno stimolo è in grado di sollecitare una risposta emozionale esteriore (sguardonel vuoto, muscolo mimici inespressivi, tono di voce piatto e incolore), ma la risposta emozionale interiorecontinua ad esserci. Asocialità: gravi compromissioni nei rapporti sociali (pochi amici, mediocri abilità sociali, soggettiscarsamente interessati a stare assieme ad altra gente). Sintomi disorganizzati Eloquio disorganizzato: incapacità di organizzare le idee e di parlare in modo che un ascoltatore possacomprendere (idee sconnesse). L'eloquio è reso confuso dall'allentamento dei nessi associativi Comportamento disorganizzato: inesplicabili attacchi di agitazione, abbigliamento inconsueto,comportamento sciocco o infantile, ammassare generi alimentari, raccogliere pattume (incapacità diorganizzare il proprio comportamento e renderlo conforme agli standard collettivi). Altri sintomi Catatonia: anomalie motorie (gesti ripetuti, incremento di attività motorie). L'immobilità catatonica consistenell'assumere e mantenere posizioni inconsuete per lungo tempo.  Affettività inappropriata: Le risposte emozionali appaiono discordanti rispetto al contesto.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 80 di 132

Page 82: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 81 di 132

Page 83: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

76. Sottotipi della schizofrenia Schizofrenia di tipo disorganizzato: eloquio disorganizzato, con affettività appiattita (ma solo in alcuni casi),comportamento disorganizzato e finalizzato a nessuno scopo. Schizofrenia di tipo catatonico: disturbi motori, con esordio improvviso. Schizofrenia di tipo paranoide: presenza rilevante di deliri (di preoccupazione, di grandezza), accompagnatida allucinazioni uditive, in alcuni casi. I soggetti sviluppano idee di riferimento (incorporano eventi ordinariall'interno di un sistema delirante), sono agitati, polemici, irascibili e talvolta violenti. Eloquio nondisorganizzato. Schizofrenia di tipo indifferenziato: pazienti che soddisfano i criteri diagnostici della schizofrenia, ma nonquelli per uno dei tre principali sottotipi. Schizofrenia di tipo residuo: pazienti non soddisfa più pienamente i criteri per la schizofrenia, ma mostraancora alcuni segni della malattia.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 82 di 132

Page 84: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

77. Altri disturbi psicotici *Disturbo schizofreniforme: stessi sintomi della schizofrenia, che durano solo da 1 a 6 mesi. *Disturbo psicotico breve: stessi sintomi della schizofrenia, che durano solo da 1 giorno a 1 mese. *Disturbo schizoaffettivo: miscela di sintomi della schizofrenia e dei disturbi dell'umore. *Disturbo delirante: persistenti deliri di persecuzione o gelosia delirante ( gelosia infondata)

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 83 di 132

Page 85: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

78. Eziologia e trattamento della schizofrenia Eziologia Fattori genetici: evidenze genetiche molto forti, sulle quali si sta lavorando. Strutture e funzioni cerebrali: I NT giocano un ruolo fondamentale nella schizofrenia. La dopamina non può,quasi sicuramente, rendere conto da sola della schizofrenia: sono oggetti di studio la serotonina, il GABA eil glutammato. La corteccia prefrontale (ridotta attivazione) entra in gioco nella schizofrenia, assieme alladilatazione dei ventricoli. Stress psicologico: Status socioeconomico e schizofrenia sono collegati (teoria della selezione sociale). Lacomunicazione all'interno della famiglia (e lo stress che ne deriva da essa) è importante, per spiegare laschizofrenia. Anche la misura dell'emozione espressa è predittiva di recidive. Studi evolutivi: I bambini più predisposti alla futura schizofrenia sono bambini con difficoltà di attenzione edi controllo motorio. Trattamento della schizofrenia Terapie farmacologiche: farmaci antipsicotici (neurolettici): fenotiazina (azione bloccante sui recettorisinaptici della dopamina, che riduce l'influenza della dopamina sul pensiero, sulle emozioni e sulcomportamento) , clorpromazina, butirrofenoni, e tioxanteni. Gli antipsicotici non sono una cura, epresentano numerosi effetti collaterali (capogiri, appannamento della vista, disfunzioni sessuali, effetticollaterali extrapiramidali= assomigliano ai sintomi del morbo di Parkinson), richiedono il monitoraggio deiprimi segni di recidiva, una terapia di sostegno settimanale, sedute di informazione e istruzione per lefamiglie. Anche gli antipsicotici atipici (clozapina e risperidone) sono efficaci. I soli farmaci, però, noncostituiscono un trattamento del tutto efficace, perchè i pazienti schizofrenici hanno bisogno di apprendere odi riapprendere le modalità necessarie per far fronte alle tante sfide e difficoltà poste dalla vita quotidiana. Trattamenti psicologici: le terapia psicoanalitiche non hanno dimostrato un'efficacia totale. La terapiafamiliare, invece, mirante a ridurre i livelli elevati di emozione espressa (ostilità, ipercriticità  eiperprotettività), è un valido strumento per la prevenzione delle recidive. L'addestramento alle abilità socialie varie terapie cognitivo-comportamentali (addestramento cognitivo di base, terapia personale) hannoaiutato i pazienti ad affrontare gli stress della vita, e a condurre un'esistenza più ordinata e costruttiva.Importanza di intervenire con strumenti sia farmacologici che psicosociali.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 84 di 132

Page 86: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

79. I disturbi di personalità Sono definiti da modi di essere persistenti e pervasivi che causano disagio e compromissione funzionale,poiché influenzano funzioni cognitivi, emozionali, relazionali e di controllo degli impulsi. Solitamente, idisturbi di personalità, che sono nell'Asse II, presentano comorbilità con disturbi dell'Asse I. Secondo ilDSM-IV-TR, tali disturbi sono classificati in tre gruppi, caratterizzati da comportamento strano o eccentrico(gruppo 1), da comportamento amplificativo, emozionale o imprevedibile (gruppo 2) oppure dacomportamento ansioso o timoroso (gruppo 3). Il modello dei cinque fattori è un approccio dimensionale alla personalità: i cinque fattori della personalitàsono nevroticismo, estroversione/introversione, apertura all'esperienza, accettazione/antagonismo ecoscienziosità.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 85 di 132

Page 87: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

80. Disturbo paranoide di personalità Diagnosi: presenza di almeno 4 dei seguenti sintomi: *Il soggetto sospetta, in ogni situazione, di essere danneggiato, ingannato o sfruttato. *Dubita, senza giustificazione, della lealtà o affidabilità di amici o colleghi. *E' riluttante a confidarsi con gli altri a causa della sua sospettosità. *Tende a scorgere significati nascosti nelle azioni innocue degli altri. *Porta rancore per torti percepiti. *Reagisce con rabbia agli attacchi percepiti al proprio ruolo o alla propria reputazione. *Sospetta, senza giustificazione, della fedeltà del partner.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 86 di 132

Page 88: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

81. Disturbo schizoide di personalità Diagnosi: presenza di almeno 4 dei seguenti sintomi: *Non desidera relazioni strette né trae piacere da esse. *Manifesta una preferenza quasi esclusiva per la solitudine. *Dimostra scarso interesse per le esperienze sessuali con altre persone. *Prova piacere in poche o nessuna attività. *Non ha amici. *E' indifferente alle lodi o alle critiche degli altri. *Mostra affettività appiattita e distacco emozionale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 87 di 132

Page 89: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

82. Disturbo schizotipico di personalità E' collegato alla schizofrenia. Diagnosi: presenza di almeno 5 dei seguenti sintomi: *Idee di riferimento. *Credenze strane o pensiero magico. *Peculiari modalità di eloquio. *Sospettosità o paranoia. *Affettività inappropriata o coartata. *Comportamento o aspetto strani. *Mancanza di amici intimi. *Ansia sociale che non diminuisce con l'aumentare della familiarità.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 88 di 132

Page 90: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

83. Disturbo borderline di personalità Componente ereditaria per questo disturbo (i geni contribuiscono ai singoli sintomi del disturbo). Deficitnella sensibilità alla serotonina sono associati all'impulsività e alla disregolazione emozionale. I lobi frontalisembra che aiutino a controllare l'impulsività. Una maggiore attivazione dell'amigdala sembra correlata alladisregolazione emozionale. I maltrattamenti nell'infanzia, lo stress e la modalità con cui i bambiniintroiettano le immagini che essi si formano delle persone importanti, per loro, sono associati al disturboborderline di personalità. Diagnosi: presenza di almeno 5 dei seguenti sintomi: *Sforzi disperati di evitare un abbandono reale o immaginario. *Instabilità ed estrema intensità nelle relazioni interpersonali, caratterizzate dalla scissione (idealizzazione esuccessiva svalutazione delle altre persone). *Instabile senso del sé. *Almeno due tipi di comportamento impulsivo/autolesivo (spese insensate,abbuffate, promiscuità sessuale). *Ricorrenti gesti, minacce, comportamenti suicidari o comportamento automutilante. *Estrema reattività emozionale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 89 di 132

Page 91: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

84. Disturbo istrionico di personalità Viene incoraggiato dalla seduttività parentale padre/figlia; dal parlare, in famiglia, di sesso come qualcosa disporco, ma tuttavia comportarsi come se fosse eccitante e desiderabile. Il bisogno di essere al centrodell'attenzione sembra spiegato come una difesa dei reali sentimenti di scarsa autostima. Diagnosi: presenza di almeno 5 dei seguenti sintomi: *Forte bisogno di essere al centro dell'attenzione. *Comportamento sessualmente seducente in situazioni inappropriate. *Espressione delle emozioni rapidamente mutevole. *Utilizzo dell'aspetto fisico, per attrarre l'attenzione su di sé. *Eloquio eccessivamente impressionistico. *Espressione esagerata e teatrale delle emozioni. *Eccessiva suggestionabilità. *Tendenza a considerare le relazioni più intime di quanto in realtà non siano.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 90 di 132

Page 92: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

85. Nuovo Paragrafo Secondo il modello della psicologia del sé, è presente una fragile autostima, che manca quando i genitorinon esprimono la loro approvazione di fronte alle manifestazioni di competenza dei figli; il sé emergeprecocemente sotto forma di struttura bipolare (grandiosità immatura - iperidealizzazione degli altri edipendenza da loro). Secondo il modello socio-cognitivo, è presente una fragile autostima (i soggetti cercanodi preservare la convinzione di essere individuali), e le relazioni che questi soggetti instaurano sonofinalizzate ad alimentare l'autostima e non ad acquisire calore umano e intimità (vanterie, denigrazioni,ricerca di ammirazione). Diagnosi: presenza di almeno 5 dei seguenti sintomi: *Visione grandiosa della propria importanza *Eccessiva attenzione per il proprio successo, la propria intelligenza e la propria bellezza. *Convinzione di essere speciale e di poter essere capito solo da persone di status elevato. *Estremo bisogno di ammirazione. *Forte sensazione che tutto gli sia dovuto. *Tendenza a sfruttare gli altri. *Mancanza di empatia. *Invidia nei confronti degli altri. *Comportamento o atteggiamenti arroganti.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 91 di 132

Page 93: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

86. Disturbo antisociale di personalità e psicopatia Disturbo antisociale di personalità e psicopatia sono entrambi moderatamente ereditabili, ma giocano unruolo importante, nello sviluppo di questi disturbi, l'ambiente familiare (l'incoerenza dei genitorinell'imporre una discipline è una variabile di rischio) e culturale. Diagnosi del disturbo antisociale di personalità: un quadro pervasivo di inosservanza e violazione dei dirittidegli altri che si manifesta fin dai 15 anni, e la presenza di almeno 3 dei seguenti sintomi: *Ripetute infrazioni della legge. *Disonestà, menzogne. *Impulsività. *Irritabilità e aggressività. *Inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri. *Irresponsabilità abituali (incapacità di sostenere un'attività lavorativa continuativa). *Mancanza di rimorso. *Presenza del disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni. *L'individuo ha almeno 18 anni. *Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o di unepisodio maniacale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 92 di 132

Page 94: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

87. Diagnosi della psicopatia *Povertà di emozioni, sia negative che positive. *Assenza di vergogna. *Fascino superficiale, usato per manipolare gli altri a proprio vantaggio. *L'assenza dell'ansia impedisce a questi soggetti di imparare dai propri errori. *La mancanza di emozioni positive le porta a comportarsi irresponsabilmente verso gli altri. *Il comportamento antisociale dello psicopatico è messo in atto d'impulso, più per il brivido che per altremotivazioni. *Mancanza di empatia. 2 gruppi principali di tratti psicopatici: *distacco emotivo: individuo egoista, privo di rimorsi, che sfrutta gli altri. *stile di vita antisociale caratterizzato da impulsività e irresponsabilità.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 93 di 132

Page 95: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

88. Disturbo evitante di personalità Comorbilità con il disturbo depressivo maggiore. Diagnosi: presenza di almeno 4 dei seguenti sintomi: *Evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale per timore di essere criticatoo rifiutato. *E' riluttante nell'entrare in relazione con altre persone, a meno che non sia certo di piacere. *E' inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato. *Si preoccupa di essere criticato e umiliato. *E' inibito in situazioni interpersonali nuove a causa di sentimenti di inadeguatezza. *Si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente o inferiore agli altri. *E' estremamente riluttante a tentare nuove attività, poiché questo può rivelarsi imbarazzante.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 94 di 132

Page 96: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

89. Disturbo dipendente di personalità Diagnosi: presenza di almeno5 dei seguenti sintomi: *Difficoltà a prendere decisioni senza richiedere ad altri un'eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni. *Ha bisogno che altri si assumano la responsabilità della maggior parte dei settori della sua vita. *Ha difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri per timore di perderne il sostegno. *Ha difficoltà a fare le cose autonomamente per mancanza di fiducia nelle proprie capacità. *Si offre per compiti spiacevoli allo scopo di ottenere l'approvazione e il sostegno degli altri. *Si sente indifeso, da solo, perchè teme di non essere capace di gestire la propria vita senza l'aiuto altrui. *Quando una relazione stretta termina, ne ricerca urgentemente una nuova. *Si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato solo a provvedere a sé stesso.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 95 di 132

Page 97: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

90. Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità Diagnosi: presenza di almeno 4 dei seguenti sintomi: *Estrema attenzione per le regole, i dettagli e l'organizzazione, al punto che va perduto lo scopo principaledell'attività. *Estremo perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti. *Eccessiva dedizione al lavoro, fino all'esclusione delle attività di svago e delle amicizie. *Inflessibilità in tema di moralità, etica o valori. *Difficoltà a gettare via oggetti privi di utilità e di valore. *Riluttanza a delegare, a meno che gli altri non si conformino ai suoi standard. *Avarizia. *Rigidità e testardaggine.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 96 di 132

Page 98: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

91. Trattamento dei disturbi di personalità Persone con disturbi dell'Asse I e disturbi dell'Asse II, contemporaneamente, hanno più difficoltà a guariredelle persone che presentano solo disturbi dell'Asse I. Si ricorre al trattamento farmacologico, in base alproblema dell'Asse I. Esistono dei programmi psicoterapeutici in day hospital o ambulatoriali per i disturbidi personalità, che sono accompagnati da terapia sociale e occupazionale. I terapeuti psicodinamici mirano amodificare il modo in cui il paziente considera i problemi infantili che si presume siano alla base del suodisturbo. I terapeuti cognitivo-comportamentali tendono a suddividere un disturbo di personalità in una seriedi problemi separati (addestramento a modi non antagonistici di rapportarsi con gli altri, addestramento alleabilità sociali). Stanno emergendo risultati incoraggianti sull'efficacia della terapia dialettica delcomportamento nel trattare il disturbo borderline di personalità: un'accettazione incondizionata del pazienteviene combinata con un'attenzione di tipo cognitivo-comportamentale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 97 di 132

Page 99: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

92. Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo Diagnosi: *Fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente carenti o assenti. *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I oagli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 98 di 132

Page 100: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

93. Disturbo da avversione sessuale Diagnosi: *Persistente evitamento di quasi tutti i contatti sessuali. *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile ad un altro disturbo in Asse I.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 99 di 132

Page 101: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

94. Disturbo dell'eccitazione sessuale femminile Diagnosi: *Persistente incapacità di raggiungere o di mantenere fino al completamento dell'attività sessualeun'adeguata risposta di eccitazione sessuale (lubrificazione e tumescenza dei genitali). *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I oagli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 100 di 132

Page 102: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

95. Disturbo maschile dell'erezione Diagnosi: *Persistente incapacità di raggiungere o mantenere un'erezione adeguata fino al completamento dell'attivitàsessuale. *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I oagli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 101 di 132

Page 103: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

96. Disturbo dell'orgasmo femminile Diagnosi: *Persistente ritardo o assenza dell'orgasmo dopo una normale fase di eccitamento sessuale (valutando età,esperienza sessuale e adeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta). *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I oagli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 102 di 132

Page 104: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

97. Disturbo dell'orgasmo maschile Diagnosi: *Persistente ritardo o assenza dell'orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale (valutando età eadeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta). *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I oagli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 103 di 132

Page 105: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

98. Eiaculazione precoce Diagnosi: *Persistente eiaculazione a seguito di minima stimolazione e prima che l'uomo desideri (valutando età,novità del partner sessuale o della situazione, frequenza recente dell'attività sessuale). *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 104 di 132

Page 106: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

99. Disturbi da dolore sessuale *Dispareunia Diagnosi: *Ricorrente dolore genitale associato al rapporto sessuale. *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è causata da vaginismo o da mancanza di lubrificazione vaginale, e non èattribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I o agli effetti fisiologici di unasostanza. *Vaginismo Diagnosi: *Ricorrente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina, che interferisce colrapporto sessuale convenzionale. *L'anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali. *La disfunzione sessuale non è attribuibile a una condizione medica generale, a un altro disturbo in Asse I oagli effetti fisiologici di una sostanza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 105 di 132

Page 107: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

100. Eziologia e trattamento delle disfunzioni sessuali Precedenti abusi sessuali, problemi nella relazione, mancanza di conoscenza in materia di sessualità, disturbipsicologici (ansia, depressione, abuso di alcol), scarsa attivazione e spossatezza, cognizioni e atteggiamentinegativi riguardo alla sessualità sono tra le cause più importanti delle disfunzioni sessuali. I trattamenti psicologici comprendono tecniche per ridurre l'ansia, per accrescere conoscenze econsapevolezza relative al proprio corpo, per ridurre i pensieri negativi sulla sessualità, per migliorare lacomunicazione nella coppia, e per ridurre l'ansia da prestazione.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 106 di 132

Page 108: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

101. Disturbo dell'identità di genere L'identità di genere è radicata in noi fin dalla prima infanzia. L'orientamento sessuale, invece, è lapreferenza per partner di determinato sesso. Il comportamento cross-gender sembra ereditabile, almeno inparte. L'esposizione a livelli anormalmente elevati di ormoni nell'utero può essere considerato un fattorecausale. Diagnosi: *Forte e persistente identificazione con il sesso opposto. Nei bambini, presenza di almeno 4 dei seguenti sintomi: *Desiderio ripetutamente affermato di essere, o insistenza sul fatto di essere, dell'altro sesso. *Preferenza per indossare l'abbigliamento tipico del sesso opposto. *Preferenza per i ruoli del sesso opposto nei giochi di simulazioni, oppure persistenti fantasie di appartenereal sesso opposto. *Preferenza per i giochi e i passatempi tipici del sesso opposto. *Forte preferenza per i compagni di gioco del sesso opposto.    Negli adolescenti e negli adulti, l'anomalia si manifesta con sintomi quali: *Desiderio di essere dell'altro sesso. *Farsi passare per membro dell'altro sesso. *Desiderio di essere trattato come un membro dell'altro sesso. *Convinzione di avere emozioni tipiche dell'altro sesso. *L'anomalia non è concomitante con una condizione fisica intersessuale. *L'anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione di importanti aree delfunzionamento della persona. Trattamento: procedure chirurgiche e ormonali, che modificano l'anatomia sessuale della persona, per farlacorrispondere all'identità interiore.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 107 di 132

Page 109: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

102. Le parafilie Disturbi, nei quali l'eccitazione sessuale viene suscitata da oggetti o attività inusuali, per almeno 6 mesi. Feticismo Comorbilità con altre parafilie. Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano l'uso di oggetti inanimati. *Le fantasie, gli impulsi sessuali o i comportamenti causano disagio clinicamente significativo ocompromissione di aree importanti del funzionamento della persona. *Gli oggetti sessualmente eccitanti non sono limitati a capi di abbigliamento femminile usati per travestirsioppure a strumenti progettati per la stimolazione tattile dei genitali, come un vibratore. Feticismo di travestimento Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, riguardanti iltravestimento in un maschio eterosessuale. *Le fantasie, gli impulsi sessuali o i comportamenti causano disagio clinicamente significativo ocompromissione di aree importanti del funzionamento della persona. *Può essere associato a disturbi dell'identità di genere. Pedofilia Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano attività con un bambino prepubere. *La persona ha agito sulla base di questi impulsi sessuali, oppure impulsi e fantasie causano notevoledisagio o problemi interpersonali. *La persona ha almeno 16 anni ed è di almeno 5 anni più grande del bambino. Voyeurismo Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano l'atto di osservare una persona che non se l'aspetta mentre è nuda o è impegnata in attivitàsessuali. *La persona ha agito sulla base dei suoi impulsi sessuali, oppure impulsi e fantasie causano notevole disagioo problemi interpersonali. Esibizionismo Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano l'esposizione dei propri genitali ad un estraneo che non se l'aspetta. *La persona ha agito sulla base dei suoi impulsi sessuali, oppure impulsi e fantasie causano notevole disagio

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 108 di 132

Page 110: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

o problemi interpersonali. Frotteurismo Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano il toccare e lo strofinarsi contro una persona non consenziente. *La persona ha agito sulla base dei suoi impulsi sessuali, oppure impulsi e fantasie causano notevole disagioo problemi interpersonali. Sadismo sessuale Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano azioni (reali, non simulate) in cui l'umiliazione o la sofferenza fisica dell'altra persona èsessualmente eccitante. *La persona ha agito sulla base dei suoi impulsi sessuali, oppure impulsi e fantasie causano notevole disagioo problemi interpersonali. Masochismo sessuale Diagnosi: *Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, checomportano l'atto (reale, non simulato) di essere umiliato e picchiato. *La persona ha agito sulla base dei suoi impulsi sessuali, oppure impulsi e fantasie causano notevole disagioo problemi interpersonali.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 109 di 132

Page 111: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

103. Eziologia e trattamento delle parafilie Eziologia Fra i fattori neurobiologici che potrebbero essere coinvolti, vi sono livelli eccessivamente elevati di ormonimaschili, o disfunzione dei lobi temporali. La teoria psicodinamica pone l'accento sui conflitti tra Es e Io,che hanno origine da esperienze infantili. Le teorie psicologiche si concentrano sul condizionamento versooggetti sessuali inappropriati, su abusi fisici o sessuali nell'infanzia, su genitori affettivamente inadempienti,sull'ostilità verso le donne e sulle distorsioni cognitive. Trattamento delle parafilie E' importante risvegliare la motivazione del paziente, mettendo in discussione le convinzioni distorteriguardo alle conseguenze dei comportamenti sessuali. I terapeuti cognitivo-comportamentali usano tecnichevolte a migliorare le abilità sociali, ad aiutare le persone a controllare i propri impulsi, ad accrescerel'empatia nei confronti delle vittime potenziali, e a identificare le situazioni potenzialmente ad alto rischioper il ripresentarsi dei sintomi. Tra i più comuni trattamenti farmacologici vi sono antidepressivi o farmaciche riducono i livelli degli ormoni maschili, come il Depo-Provera.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 110 di 132

Page 112: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

104. Lo stupro La violenza sessuale è il rapporto ottenuto per mezzo della violenza a della minaccia con un partner nonconsenziente. Lo stupro provoca un considerevole trauma psicologico nella vittima. Le variabili checontraddistinguono gli stupratori comprendono ostilità verso le donne, tratti della personalità antisociali eimpulsivi, e tassi elevati di disfunzioni sessuali. Le abilità sociali non appaiono carenti. I programmi ditrattamento psicologico si concentrano sull'empatia per la vittima, sulla gestione della rabbia, sull'autostimae sull'abuso di sostanze. I trattamenti biologici consistono nell'abbassamento dei livelli degli ormoniandrogeni, con l'obiettivo di attenuare la pulsione sessuale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 111 di 132

Page 113: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

105. I disturbi dell'infanzia La psicopatologia educativa studia i disturbi dell'infanzia, inquadrandoli nel contesto del normale sviluppodurante l'esistenza. Le psicopatologie infantili sono, solitamente, divise in due categorie: i disturbiesternalizzanti sono caratterizzati da comportamenti diretti prevalentemente verso l'esterno (aggressività,insubordinazione, iperattività e impulsività), mentre i disturbi internalizzanti sono caratterizzati daesperienze e comportamenti maggiormente rivolti all'interno (depressione, ritiro sociale e ansia).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 112 di 132

Page 114: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

106. Disturbo da deficit di attenzione-iperattività - ADHD attention-

deficit-hyperactivity disorder Diagnosi: A oppure B: *A. Almeno 6 sintomi di disattenzione presenti per almeno 6 mesi con un'intensità che provocadisadattamento e che contrasta con il livello dello sviluppo (fa errori di distrazione, non ascolta quando gli siparla, non segue le istruzioni, si distrae facilmente, è sbadato nello svolgere le attività quotidiane). *B. Almeno 6 sintomi di iperattività/impulsività presenti per almeno 6 mesi con un'intensità che provocadisadattamento e che contrasta con il livello dello sviluppo (si dimena sulla sedia, scorrazza e saltadovunque in modo eccessivo, parla incessantemente). *Alcuni dei sintomi sopra riportati erano presenti prima dei 7 anni. *I sintomi sono presenti in due o più contesti, per esempio a casa e a scuola o al lavoro. *Compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico o lavorativo. *I sintomi non risultano meglio attribuibili a un altro disturbo, come schizofrenia, disturbo d'ansia, disturbodell'umore. Molti bambini affetti da ADHD hanno difficoltà ad andare d'accordo e fare amicizia con i coetanei, perchèhanno un comportamento aggressivo, che risulta invadente e irritante agli altri. Non afferrano alcuni sottilisegnali sociali (es.: stanchezza), interpretano in modo sbagliato i desideri e le intenzioni dei coetanei.Dimostrano di sapere quali sono le azioni socialmente corrette, ma non sembrano in grado di tradurre taleconsapevolezza in comportamenti appropriati nelle interazioni sociali della vita reale. Manifestano difficoltàdi apprendimento in matematica, lettura e ortografia. Tre sottotipi: * Con disattenzione predominante (scarsa capacità d'attenzione). * Con iperattività/impulsività predominante. * Tipo combinato (entrambe le problematiche). Questi bambini hanno maggiori probabilità di sviluppareproblemi di condotta e un comportamento oppositivo. L'ADHD si associa maggiormente a un comportamento scolastico inappropriato (le difficoltà di concentrarel'attenzione o di elaborare informazioni velocemente derivano da anomalie nella funzione della dopamina edi particolari aree cerebrali, tra cui la corteccia prefrontale), mentre il disturbo della condotta presenta unfunzionamento compromesso ovunque. L'ADHD presenta comorbilità con disturbo della condotta (nei casi più gravi), disturbi internalizzanti (ansiao depressione). Sebbene l'adolescenza, in alcuni soggetti, porta a ridurre la gravità dei sintomi, nella maggioranza dei casi  ibambini che nell'infanzia hanno sofferto di ADHD continuano a soffrirne anche durante l'adolescenza. Eziologia dell'ADHD Fattori genetici: ruolo importante della predisposizione genetica, soprattutto dei geni coinvolti nel controllodel NT dopamina. Fattori neurobiologici: nei ragazzi con ADHD i lobi frontali tendono a essere iporeattivi alla stimolazione eil flusso cerebrale è ridotto. Lobi frontali, nucleo caudato e globo pallido sono di dimensioni più ridotte delnormale. Un basso peso alla nascita è un fattore di predisposizione all'ADHD, che può essere mitigato dalcalore dell'affetto materno. L'uso di sostanze (nicotina, alcol) durante la gravidanza è fattore predittivo del

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 113 di 132

Page 115: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

disturbo: si pensa che il fumo della madre in gravidanza influenzi il sistema dopaminergico del feto insviluppo, portando a disibinizione comportamentale e ADHD. Fattori psicologici: i genitori di bambini con ADHD presentano autorità e relazioni più negative con i figli,mentre i bambini affetti da ADHD sono meno docili e hanno interazioni più negative con i genitori. Sembrache il comportamento negativo dei genitori sia dovuto al comportamento stesso del figlio con ADHD. Trattamento dell'ADHD Farmaci stimolanti: es.: Ritalin. Questi farmaci riducono i comportamenti dirompenti dei bambini affetti daADHD e ne migliorano le capacità di concentrazione. Il trattamento farmacologico, ovviamente, vaaccompagnato da una terapia comportamentale Trattamento psicologico: training specifico rivolto ai genitori e cambiamenti delle attività in classe basati suiprincipi del condizionamento operante. Il comportamento del bambino viene monitorato a casa e a scuola,con l'obiettivo di rinforzarne i comportamenti appropriati (sistemi per accumulare punti e tabelloni su cuivengono attaccate delle stelline, guadagnate per essersi comportati in maniera adeguata, spendibili in cambiodi una ricompensa). A livello scolastico, esistono speciali training rivolti ad addestrare gli insegnanti acapire gli specifici bisogni dei bambini con ADHD e ad applicare in classiche tecniche di tipo operante,monitorando il comportamento attraverso diari e schede (la metodologia ideale sarebbe quella di variare ilmodo di presentare contenuti e materiali per gli esercizi, assegnare compiti brevi e fornire immediatamentela soluzione, in modo che i bambini possano controllare se li hanno svolti correttamente, avere uno stilevivace e pieno di entusiasmo, focalizzato su cose concrete da fare, concedere spesso pause e intervalli).Anche una terapia comportamentale intensiva può essere efficace come la combinazione fra il Ritalin e unaterapia comportamentale meno intensiva.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 114 di 132

Page 116: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

107. Disturbo della condotta Diagnosi: Modalità di comportamento ripetitiva e persistente che viola i diritti fondamentali degli altri o le principalinorme sociali, come manifestato dalla presenza di almeno 3 dei seguenti criteri nei 12 mesi precedenti, conalmeno un criterio presente negli ultimi 6 mesi: *Comportamenti aggressivi verso persone o animali (bullismo, dare inizio a collutazioni fisiche, esserefisicamente crudele con persone o animali, forzare qualcuno ad attività sessuali). *Distruzione della proprietà (fuoco, vandalismo). *Frode o furto. *Gravi violazioni di regole (imposte dai genitori, dalle istituzioni, etc.). *Compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico o lavorativo. *Se il soggetto ha 18 anni o più, non sono soddisfatti i criteri per la diagnosi di disturbo antisociale dipersonalità. Il DSM-IV-TR individua anche il disturbo oppositivo provocatorio (DOP), che non soddisfa i criteridiagnostici per il disturbo della condotta, ma tuttavia esibisce comportamenti quali perdere facilmente ilcontrollo, rifiutarsi di soddisfare le richieste degli adulti, litigando con loro e infastidendo gli altri. Il disturbo della condotta è accompagnato da altri problemi, come l'abuso di sostanze, ansia e depressione. Ildisturbo, in alcuni casi, è legato solo all'adolescenza, mentre altre volte persiste per tutta la vita. Il fatto cheuno dei due genitori sia affetto da disturbo antisociale della personalità, o che il soggetto presenti una scarsaintelligenza verbale, sono fattori predittivi del disturbo. L'interazione tra fattori individuali (temperamento,eventuale psicopatologia dei genitori e interazioni disfunzionali genitori-figli) e fattori socioculturali(povertà, scarso supporto sociale) può accrescere la possibilità di sviluppare questo disturbo. Eziologia del disturbo della condotta Fattori genetici: prove contradditorie (sono più significative le influenze dovute all'ambiente familiare). Ilcomportamento aggressivo è chiaramente ereditabile, mentre altri comportamenti delinquenziali possononon esserlo. Fattori genetici e ambientali possono avere un effetto determinante sullo sviluppo di questodisturbo (ad es. l'essere maltrattato si associa a un comportamento antisociale nell'età adulta solo in presenzadi una particolare predisposizione genetica). Fattori neurobiologici: deficit neuropsicologici (scarse abilità verbali, difficoltà nelle funzioni esecutive eproblemi di memoria), scarso QI da bambini (per disturbo persistente lungo tutta la vita) Fattori psicologici: i soggetti sono privi di una coscienza morale (distinzione tra ciò che è giusto e ciò che èsbagliato); le conseguenze psicologiche di abusi durante l'infanzia sono l'aggressività (per imitazionesociale, dai media, dalla tv); c'è la tendenza a distorcere l'interpretazione di azioni ambigue, e ciò porta areazioni esagerate. Influenza dei coetanei: il rifiuto dei pari è collegato allo sviluppo di un comportamento aggressivo. Fattori socioculturali: povertà, disoccupazione, condizioni socio-economiche e altri fattori sociali sonoimportantissimi nell'eziologia di questi disturbi. Trattamento del disturbo della condotta Interventi sulla famiglia: programma comportamentale “parental management training [PMT]” (siaddestrano i genitori a modificare le proprie risposte nei confronti dei figli, apprendendo a ricompensare in

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 115 di 132

Page 117: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

modo costante il comportamento prosociale, anziché quello antisociale). Il PMT modifica le interazionigenitore-figlio, il che a sua volta si associa a una diminuzione dei comportamenti antisociali e aggressivi. Terapia multisistemica (MST): riduce gli arresti fino a quattro anni di distanza dal trattamento. Fornisceservizi terapeutici intensivi e globali a livello della comunità, focalizzando l'intervento sull'adolescente, lafamiglia, la scuola e il gruppo dei pari. Si crede che i problemi di condotta siano influenzati da molteplicifattori all'interno della famiglia e nell'interazione tra famiglia e altri sistemi sociali. E' necessario porreenfasi sui punti di forza del soggetto e della famiglia, nel contestualizzare i problemi di condotta, nell'attuareinterventi focalizzati sul presente e orientati all'azione, e nel richiedere ai membri della famiglia un concretoimpegno quotidiano o settimanale. Terapia cognitiva: anche la terapia cognitiva individuale può essere efficace (training per l'autocontrollodella rabbia [i bambini imparano a sostenere attacchi verbali senza reagire in modo aggressivo, servendosi ditecniche di distrazione, come canticchiare un motivo, oppure dicendosi frasi calmanti, oppure andandosenevia]).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 116 di 132

Page 118: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

108. Depressione infantile Umore depresso, incapacità di provare piacere, senso di affaticamento, difficoltà di concentrarsi, ideazionesuicidaria. Anche nei bambini, la depressione è ricorrente. Nell'eziologia della depressione, i fattori genetici hanno un ruolo importante. La depressione di uno deigenitori è un altro probabile fattore causale della depressione nel figlio (interazioni negative nella famiglia,poche dimostrazioni affettive). La depressione è associata a contatti meno frequenti e soddisfacenti con i coetanei, che spesso li respingono.Queste interazioni negative a loro volta possono peggiorare l'immagine negativa di sé e la sensazione di nonvalere nulla. Questi bambini hanno aspettative più negative degli altri. Il trattamento della depressione nei bambini prevede l'uso di antidepressivi triciclici (che però hanno lastessa efficacia di un placebo). Il metodo più efficace è associare ad una terapia con Prozac una terapiacognitivo-comportamentale. Il trattamento, inoltre, deve coinvolgere non solo il bambino o l'adolescente, maanche la famiglia e la scuola.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 117 di 132

Page 119: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

109. Ansia in età evolutiva Porta un funzionamento sociale e scolastico gravemente compromesso. L'ansia, oltre a far sentire male ibambini, li può ostacolare nell'acquisire le abilità appropriate ai diversi stadi dello sviluppo. La fobia della scuola, comporta la preoccupazione che qualcosa di grave possa accadere a sé stesso o ai suoigenitori quando è lontano da loro, oppure comporta una vera e propria fobia, in cui il rifiuto di andare ascuola compare più tardi, e il comportamento di evitamento della scuola appare più grave e pervasivo(preoccupazione di fallire nel rendimento o disagio causato dalle relazioni interpersonali). La fobia sociale provoca un'ansia intensa in situazioni sociali specifiche, il mutismo selettivo. Bambiniaffetti da fobia sociale tendono a sopravvalutare il pericolo di certe situazioni e a sottovalutare la propriacapacità di farvi fronte, e ciò porta i bambini a evitare le situazioni di socializzazione, e presentano unacarenza di abilità sociali. Il DPTS tra i bambini è diffuso in seguito a eventi traumatici vissuti o visti, ma è importante anche lo stressdell'ambiente familiare, e le precedenti esperienze traumatiche. Le reazioni dei genitori all'evento traumaticopossono alleviare il disagio vissuto dal bambino. Un giovamento, infatti, può essere ottenuto dalla terapiacognitivo-comportamentale, unita al coinvolgimento della famiglia. Trattamento: Alcune paure infantili spariscono con il tempo e la maturazione, mentre le altre vengonotrattate in modo simile a quelle degli adulti. Il mezzo più usato è l'esposizione graduale all'oggetto temuto,accompagnato da azioni tese a inibire l'ansia del bambino. L'unico approccio efficace al trattamentodell'ansia è la terapia cognitivo-comportamentale (lavorare con il bambino e i suoi genitori, tramiteinterventi psicoeducativi, ristrutturazioni cognitive, tecniche di esposizione, addestramento alle abilitàsociali, modeling e prevenzione delle ricadute). E' importante affrontare le paure, sviluppare nuovi modi dipensare a ciò che fa più paura, esporsi agli oggetti che fanno paura.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 118 di 132

Page 120: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

110. Disturbi dell'apprendimento Diagnosi: *Il livello raggiunto nella lettura, nel calcolo o nell'espressione scritta è al di sotto di quello atteso in baseall'età cronologica, al livello di istruzione e al grado di intelligenza del soggetto. *Tale compromissione interferisce in modo significativo con l'apprendimento scolastico o con le attivitàquotidiane. Disturbo della lettura (dislessia) Notevoli difficoltà a riconoscere le parole e a comprendere ciò che leggono, e difficoltà a scriverecorrettamente le parole. La lettura è caratterizzata da omissioni, sostituzioni o distorsioni in una misurainconsueta per la loro età. E' presente una componente ereditaria. La dislessia dipende da deficit nei processidi elaborazione del linguaggio (problemi nella percezione del discorso e nell'analisi dei suoni del linguaggioparlato, difficoltà a riconoscere le rime e le alliterazioni, problemi a pronunciare rapidamente il nome dioggetti familiari). Le regioni temporo-parietali-occipitali dell'emisfero cerebrale sinistro hanno un ruolocentrale nella dislessia Disturbo dell'espressione scritta Caratterizzato da compromissione della capacità di comporre testi scritti (errori di ortografia, grammatica epunteggiatura e una calligrafia stentata), grave da interferire significativamente con il rendimento scolasticoo con altre attività quotidiane. Disturbo del calcolo Il bambino può avere difficoltà a riconoscere e a ricordare con precisione simboli e regole dell'aritmetica, acontare gli oggetti in modo preciso e veloce, o a mettere i numeri in colonna. Può essere associato a qualchedisfunzione dell'emisfero sinistro, oppure, ma raramente, un deficit nelle abilità visuospaziali. Disturbi della comunicazione Disturbo dell'espressione del linguaggio: il bambino ha difficoltà ad esprimersi con il linguaggio (difficoltà atrovare le parole giuste, uso delle strutture grammaticali è molto al di sotto di quello atteso in base alla suaetà). *Disturbo della fonazione: i bambini con questo disturbo comprendono il lessico e sono in grado di usarlo,ma il loro eloquio è poco chiaro (scarpe cappe). *Balbuzie: anomalia del normale fluire dell'eloquio caratterizzata da ripetizioni, prolungamenti di suoni,lunghe pause fra le parole o ripetizioni di parole monosillabiche . La balbuzie è accompagnata, talvolta, daspasmi muscolari e tic. Disturbi delle capacità motorie Marcata compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria, non riconducibile a ritardo mentale o auna condizione medica generale. La compromissione interferisce in misura significativa con il rendimentoscolastico o con le attività della vita quotidiana. Trattamento delle difficoltà di apprendimento

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 119 di 132

Page 121: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

Nei tradizionali approcci linguistici di trattamento dei problemi di scrittura e lettura, si cerca di insegnare,prima di tutto, ad ascoltare, a parlare, leggere e scrivere in maniera logica, sequenziale e multisensoriale (es:leggere ad alta voce sotto supervisione). I programmi di trattamento per le difficoltà di apprendimentodovrebbero fornire ai bambini l'opportunità di sperimentare sentimenti di padronanza e di auto-efficacia(ricompensare piccoli progressi, ridurre la frustrazione).

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 120 di 132

Page 122: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

111. Il ritardo mentale Diagnosi: *Funzionamento intellettivo al di sotto della media, QI di 70 (o inferiore). *Deficit o compromissioni nel funzionamento adattivo in almeno due delle seguenti aree: *comunicazione.                                 *vita in famiglia.                              *uso delle risorse comunitarie. *cura della propria persona.             *capacità interpersonali.               *autodeterminazione. *capacità di funzionamento scolastico.        *lavoro.          *tempo libero.        *salute.         *sicurezza. *Esordio prima dei 18 anni. L'approccio della American Association of Mental Retardation: Il ritardo mentale è una disabilità, che ha origine prima dei 18 anni di età, caratterizzata da significativelimitazioni sia nel funzionamento intellettivo sia nel comportamento adattivo, per come risulta espressonelle capacità adattive concettuali, sociali e pratiche. *Le limitazioni del funzionamento vanno considerate nel contesto degli ambienti comunitari tipici deicoetanei e della cultura del soggetto. *Una valutazione adeguata e valida considera le diversità culturali e linguistiche, oltre alle differenze neifattori della comunicazione, sensoriali, motori e comportamentali. *In un soggetto spesso coesistono limiti e punti di forza. *Un obiettivo importante per descrivere i limiti è quello di sviluppare un profilo di supporti necessari. *Con appropriati supporti personalizzati per un periodo prolungato, il funzionamento della persona conritardo mentale in genere migliora. Eziologia del ritardo mentale: *Anomalie cromosomiche o genetiche: Sindrome di Down o sindrome dell'X fragile. *Malattie da geni recessivi: fenilchetonuria (PKU). *Malattie infettive del feto durante la gravidanza. *Incidenti. *Fattori di rischio ambientali (mercurio, piombo). Trattamento del ritardo mentale: *Trattamento residenziale: servizi educativi a base territoriale. *Trattamenti comportamentali: istruzione sistematica nei vari campi (abilità linguistiche, capacità motorie,cura della persona e sviluppo sociale), suddividendo il comportamento intero in diversi comportamenti piùsemplici e applicando i principi del condizionamento operante per insegnare al bambino il comportamento(rinforzi per ogni approssimazione progressiva all'impugnare bene il cucchiaio). Per diminuire icomportamenti autolesivi è necessario rinforzare comportamenti sostitutivi ad essi. *Trattamenti cognitivi: training riguardanti strategie di risoluzione dei problemi.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 121 di 132

Page 123: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

*Istruzione assistita al computer: le componenti audiovisive del computer tengono alta l'attenzione, il livellodel materiale può essere calibrato sulle capacità e conoscenze individuali dell'utente, il che garantisceun'esperienza positiva.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 122 di 132

Page 124: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

112. Il disturbo autistico Fa parte dei disturbi pervasivi dello sviluppo: Disturbo di Rett Raro, si osserva solo nelle bambine, che si sviluppano normalmente fino al primo o secondo anno di vita;poi, la loro crescita inizia a rallentare, la bambina perde le capacità manuali finalizzate e compie invecemovimenti stereotipati, che ricordano il torcersi o il lavarsi le mani, cammina scoordinatamente, esibisceuno scarso livello di apprendimento nell'espressione e nella compromissione del linguaggio e manifesta ungrave ritardo mentale. Le interazioni sociali non sono adeguate, benchè tale aspetto possa in seguitomigliorare. Disturbo disintegrativo dell'infanzia Lo sviluppo del bambino, dopo essere stato normale fino al secondo anno di vita, manifesta una significativaperdita nelle abilità sociali e linguistiche, nel gioco e nelle capacità motorie. Disturbo di Asperger Interazione sociale scarsa, comportamento stereotipato intenso e rigido, ma linguaggio e intelligenza sonospesso intatti.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 123 di 132

Page 125: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

113. Diagnosi per il disturbo autistico *Un totale di almeno sei voci da (A), (B) e (C), con almeno due da (A) e almeno una ciascuno da (B) e (C): (A): Compromissione dell'interazione sociale: *Marcata compromissione nell'uso di vari comportamenti non verbali, come il contatto oculare, l'espressionemimica, la postura corporea. *Incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo. *Mancanza di ricerca spontanea della condivisione di interessi o attività con altre persone. *Mancanza di reciprocità sociale o emotiva. (B): Compromissione della comunicazione: *Ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato, non accompagnato dal tentativo dicompenso attraverso modalità di comunicazione non verbale, come gesti o mimica, *Nei soggetti con adeguato sviluppo del linguaggio, marcata compromissione della capacità di iniziare osostenere una conversazione con altri. *Uso di linguaggio ripetitivo e stereotipato. *Mancanza di giochi adeguati al livello di sviluppo. (C): Comportamenti, interessi e attività ripetitivi e stereotipati: *Dedizione assorbente a oggetti o attività. *Rigida aderenza a certi rituali. *Manierismi stereotipati. *Eccessivo e persistente interesse per parti di oggetti. *Ritardo o funzionamento anomalo in almeno una delle seguenti aree, con esordio prima dei 3 anni: *interazione sociale. *linguaggio usato nella comunicazione sociale. *gioco simbolico o di immaginazione. *Le anomalie non sono meglio attribuibili al disturbo di Rett o al disturbo disintegrativo dell'infanzia, I bambini autistici possono avere abilità specifiche che riflettono un talento notevole, o una memoria a lungotermine eccezionale. Solitamente, essi mostrano notevoli abilitò sensomotorie nell'arrampicarsi o nello starein equilibrio. Durante l'infanzia non mostrano un attaccamento pronunciato nei confronti della madre. Non siavvicinano agli altri, non provano reazioni verso chiunque li avvicini. Questi soggetti non mostranoattivazione con l'area cerebrale associata all'identificazione  e all'elaborazione delle facce. Mancano diempatia. I deficit della comunicazione che possono presentare sono l'ecolalia (il bambino ripete ciò che èstato detto da un'altra persona) e l'inversione dei pronomi (fanno riferimento a se stessi usando pronomiscorretti, come “lui”, “lei” o ”tu”). I bambini autistici sono turbati da qualsiasi cambiamento nella lororoutine quotidiana.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 124 di 132

Page 126: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

114. Eziologia e trattamento del disturbo autistico Eziologia Fattori genetici: il disturbo autistico è generalmente correlato, in coppie di gemelli, a un ampio spettro dideficit nella comunicazione e nell'interazione sociale. L'ipotesi genetica è la più accreditata nell'eziologia diquesto disturbo. Fattori psicologici: alcune teorie non confermate hanno imposto un carico importante sui genitori, ai qualiveniva detto che erano i primi responsabili dell'autismo di cui soffriva un bambino. Fattori neurologici: il cervello di adulti e bambini autistici ha dimensioni maggiori di quello di bambininormali, e la crescita cerebrale sembra rallentare in modo anomalo in una fase successiva dell'infanzia. Trattamento del disturbo autistico Trattamento comportamentale: basato sul condizionamento operante (ricompense se il bambino sicomportava meno aggressivamente, più docilmente e in modo socialmente più appropriato), un trattamentointensivo, portato avanti anche con la collaborazione dei genitori, può condurre a successi rilevanti. Igenitori devono essere preparati a concentrare i propri sforzi sulle motivazioni e sulla reattività generale deiloro figli, anziché sul cercare di modificare singoli problemi comportamentali, affrontandoli uno per volta ein maniera sequenziale (ad esempio, bisognerebbe lasciare che sia il bambino a scegliere i materiali daapprendere, fornirgli rinforzi di tipo sociale). Trattamento farmacologico: il farmaco più usato è l'aloperidolo (Haldol), che riduce il ritiro sociale, icomportamenti motori stereotipati e i comportamenti disadattivi, ma ha effetti collaterali gravi. Iltrattamento farmacologico, comunque, non è efficace come il trattamento comportamentale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 125 di 132

Page 127: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

115. Problemi della vecchiaia Declino fisico e disabilità, deficit sensoriali e neurologici, perdita di persone care, effetti cumulativi delleesperienze di vita sfortunate, fattori sociali di stress. Al crescere dell'età, la qualità e la profondità del sonnodiminuiscono, mentre la frequenza delle apnee da sonno aumenta. Bisogna tenere conto di molti fattori, oltre all'età, nelle ricerche sull'invecchiamento: *Effetti dell'età: dovuti al fatto di avere una data età cronologica. *Effetti di coorte: dovuti al fatto di essere nati in un dato anno e di essere cresciuti in un particolare periodostorico. *Effetti di periodo: dovuti al fatto di sottoporre i soggetti a valutazione in un particolare periodo storico.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 126 di 132

Page 128: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

116. Demenza Diagnosi: Tipo Alzheimer: *Deficit cognitivi multipli, che si manifestano con: *deficit della memoria. *almeno una delle seguenti alterazioni cognitive: *afasia (disturbo della comprensione e/o della produzione del linguaggio non dovuto a deficit sensorialiprimari, deficit intellettivi, disturbi psichiatrici o debolezza dell'apparato muscolo-scheletrico). *aprassia (compromissione della capacità di eseguire attività motorie, nonostante l'integrità della   funzionemotoria). *agnosia (disturbo della percezione caratterizzato dal mancato riconoscimento di oggetti, persone, suoni,forme, odori già noti, in assenza di disturbi della memoria e in assenza di lesioni dei sistemi sensorialielementari) *disturbo delle funzioni esecutive. *Compromissione significativa e declino del funzionamento sociale e lavorativo. *Insorgenza graduale e declino continuo delle facoltà cognitive. *I deficit cognitivi non sono dovuti ad alcuno dei seguenti fattori: *altre condizioni del SNC che causano declino progressivo, come morbo di Parkinson o tumori cerebrali. *affezioni sistemiche riconosciute come causa di demenza, quali ipotiroidismo, deficienza di niacina, sifilidee infezione da HIV. *I deficit cognitivi non si presentano esclusivamente durante un episodio di delirium. *I deficit cognitivi non possono essere meglio spiegati da un altro disturbo dell'Asse I.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 127 di 132

Page 129: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

117. Malattia di Alzheimer Provoca un deterioramento irreversibile dei tessuti cerebrali, porta a disorientamento, che è uno stato diconfusione riguardo a tempo, spazio o identità; la morte sopraggiunge in genere 12 anni dopo il manifestarsidei primi sintomi (difficoltà a concentrarsi e a memorizzare nuovi contenuti, facilità alla distrazione eirritabilità, che interferiscono con la vita quotidiana). Le persone che soffrono di Alzheimer presentanoplacche amiloidi (aggregati tondeggianti di piccoli peptidi, che si depositano all'esterno dei neuroni) egrovigli neurofibrillari (ammassi di filamenti proteici, composti in larga parte dalla proteina tau, che siaccumulano entro il corpo cellulare dei neuroni). Gli stadi iniziali della malattia sono caratterizzati da una perdita di sinapsi colinergiche e glutamergiche:successivamente, le cellule neurali iniziano a morire, e la corteccia e l'ippocampo diventano atrofici.L'atrofia si diffonde ai lobi frontali, temporali e parietali. I solchi corticali e i ventricoli si allargano mentrele creste si appiattiscono. Il cervelletto, il midollo spinale e le aree sensoriali e motorie della corteccia sonomeno colpiti. Sembra che questa malattia abbia base genetica, ma giocano un ruolo importante anche i fattori ambientali.Continuare a impegnarsi in attività cognitive può ridurre il rischio di Alzheimer.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 128 di 132

Page 130: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

118. Diverse cause della demenza *Demenza fronto-temporale (FTD) Ha inizio attorno ai sessant'anni, non comporta deficit di memoria, ma le funzioni esecutive (progettazionedelle azioni, problem solving e i comportamenti diretti ad uno scopo) e l'abilità di riconoscere ecomprendere le emozioni sono compromesse. Il deterioramento dei neuroni ha luogo principalmentenell'amigdala, nelle regioni anteriori dei lobi temporali, nella corteccia prefrontale e in altre regioni dovesono presenti neuroni serotoninergici. E' causata dalla malattia di Pick, che provoca la presenza dei corpi diPick nelle cellule nervose, che causa la morte dei neuroni. *Demenza vascolare Debolezza in un braccio, riflessi anormali, malattia cerebrovascolare. Il paziente è colpito da una serie diictus ripetuti, in cui, in seguito alla formazione di trombi, vi è stata occlusione di vasi cerebrali, deficitd'irrorazione e conseguente morte cellulare. Il rischio non è genetico: la malattia, infatti, è associata aglistessi fattori causali delle malattie cardiovascolari (colesterolo “cattivo”, fumo, etc.). *Demenza con corpi di Lewy (DLB) i sintomi sono difficili da distinguere da quelli del morbo di Parkinson (passo strascicato) e dalla malattia diAlzheimer (perdita della memoria). Altri sintomi rilevanti comprendono allucinazioni e deliri. *Demenze causate da malattie e traumi Encefalite, meningite, virus dell'HIV, traumi cranici, tumori cerebrali, carenze nutrizionali, insufficienzarenale o epatica, disfunzioni endocrine (ipertiroidismo), esposizione ad agenti tossici, come piombo omercurio, e l'abuso cronico di sostanze sono condizioni che possono portare alla demenza.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 129 di 132

Page 131: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

119. Trattamento della demenza Non è ancora stato trovato un trattamento in grado di far regredire la malattia di Alzheimer. Si usano, però, farmaci che aumentano il livello dell'acetilcolina e che  interferiscono con la degradazionedell'acetilcolina, per preservare o ridurre il deterioramento dei neuroni. Una psicoterapia di sostegno può aiutare questi pazienti e le loro famiglie ad affrontare gli effetti dellademenza, offrendo un'opportunità di parlare del disturbo. Sembrano utili anche le strategie per contrastare ildeclino delle abilità mnestiche (cartellini applicati a cassetti), ma non a lungo termine.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 130 di 132

Page 132: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

120. Delirium Diagnosi: *Alterazione della coscienza (ridotta lucidità della percezione dell'ambiente e difficoltà a concentrarel'attenzione. *Modificazione cognitiva, come alterazioni del linguaggio, deficit di memoria, alterazione percettiva chenon può essere meglio spiegata da una demenza. *Insorgenza rapida (di solito ore o giorni) con fluttuazioni giornaliere. *Chiare evidenze che il disturbo è causato da una condizione medica generale, come la malnutrizione. Trattamento del delirium Un completo recupero è possibile,se la sindrome viene identificata e la causa sottostante trattateadeguatamente e tempestivamente. E' importante la prevenzione del disturbo, tramite interventi che agisconosulla privazione del sonno, l'immobilità, la disidratazione, deficit visivi e uditivi, e deficit cognitivi. E'altrettanto utile insegnare alla famiglia a riconoscere i sintomi del delirium e comunicare loro che si trovanodavanti ad una condizione reversibile.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 131 di 132

Page 133: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

121. Disturbi psicologici nell'anziano Disturbo depressivo maggiore Anche negli anziani, rpesenta comorbilità con l'abuso di alcol. La depressione ha più probabilità di portare adeficit cognitivi negli anziani, rispetto ai giovani. La depressione a esordio tardivo sembrano collegatisoprattutto alla vasculopatia aterosclerotica. Ictus e vasculopatie sembrano la causa di depressione ad originetardiva. Le minori abilità fisiche sono un altro fattore causale della depressione. Man mano che si invecchia,aumentano le probabilità di esperire eventi che possono scatenare la depressione, come la morte del coniuge,l'isolamento e il ritiro sociale. I tassi delle condotte suicidiarie sono elevati. Disturbi d'ansia nell'anziano Il GAD è il disturbo d'ansia più comune. Sono spesso associati alle condizioni che caratterizzanol'invecchiare. I vecchi rispondono  agli stessi trattamenti psicologici che si rivelano utili negli adulti giovani. Disturbi deliranti (paranoidi) Possono essere innescati da perdite di sensibilità sensoriale, demenza o isolamento sociale. Abuso e dipendenza da sostanze L'abuso di alcol o di altre sostanze è un disturbo raro, mentre è molto elevato l'abuso di farmaci, da banco odietro prescrizione medica (che si risolve con la terapia a domicilio). Le persone anziane tendono a trarre notevole beneficio dalle psicoterapie, che però sono più difficili per iterapeuti, in quanto i temi trattati sono molto particolari, e portano i terapeuti ad una maturità, che va oltrel'età anagrafica. Le situazioni di vita degli anziani La maggioranza delle persone anziane conduce vita autonoma, inserita nella sua comunità. Le case di riposoo altre strutture solitamente fanno poco per incoraggiare i residenti a mantenere le capacità che ancorapossiedono, e ciò porta a un deterioramento fisico e mentale.

Alessio Bellato Sezione Appunti

Psicologia Clinica Pagina 132 di 132

Page 134: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

Indice

1. Stigma 1

2. Comportamento anormale: definizione del DSM-IV-TR 2

3. Caratteristiche usate per descrivere alcune forme di comportamento patologico 3

4. Storia della psicopatologia 4

5. Evoluzione del pensiero contemporaneo sul disturbo mentale 5

6. Psicologia e psicopatologia 6

7. Attuali paradigmi della psicopatologia: genetico 7

8. Attuali paradigmi della psicopatologia: psicoanalitico e cognitivo-comportamentale 9

9. Modello integrativo: il paradigma diatesi-stress - anni '70 10

10. Affidabilità di una valutazione diagnostica 11

11. Validità di una valutazione diagnostica 12

12. Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders - DSM-IV-TR 13

13. Valutazione psicologica: strumenti 14

14. Valutazione neurobiologica: strumenti 16

15. Metodi di ricerca in psicologia clinica 17

16. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Fobie 19

17. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo di panico 20

18. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo d'ansia generalizzato 21

19. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo ossessivo-compulsivo 22

20. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo post-traumatico da stress 23

21. I disturbi d'ansia secondo il DSM-IV-TR: Disturbo acuto da stress 24

22. Influenze di genere e culturali nei disturbi d'ansia 25

23. Fattori di rischio comuni ai vari disturbi d'ansia 26

24. Trattamento dei disturbi d'ansia 27

25. Trattamento dei disturbi d'ansia specifici 28

26. Il disturbo di panico 29

27. Il Disturbo d'Ansia Generalizzato 30

28. Eziologia del Disturbo Ossessivo Compulsivo 31

29. Eziologia del Disturbo Post Traumatico da Stress 32

30. I disturbi somatoformi 33

31. Disturbo algico 34

32. Disturbo di dismorfismo corporeo 35

33. Ipocondria 36

Page 135: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

34. Disturbo di somatizzazione 37

35. Disturbo di conversione 38

36. Trattamento dei disturbi somatoformi 39

37. I disturbi dissociativi 40

38. Amnesia dissociativa 41

39. Fuga dissociativa 42

40. Disturbo di depersonalizzazione 43

41. Disturbo dissociativo dell'identità 44

42. I disturbi psicofisiologici 45

43. Eziologia dei disturbi psicofisiologici 47

44. I disturbi cardiovascolari 48

45. L'asma 50

46. AIDS 51

47. Genere e salute 52

48. Status socioeconomico, appartenenza etnica e salute 53

49. Il trattamento dei disturbi psicofisiologici 54

50. I disturbi depressivi 55

51. Disturbo depressivo maggiore 56

52. Disturbo distimico 57

53. I disturbi bipolari 58

54. Disturbo ciclotimico 59

55. Eziologia dei disturbi depressivi 60

56. Fattori sociali e psicologici nel disturbo bipolare 61

57. Trattamento dei disturbi dell'umore 62

58. Il suicidio 63

59. Anoressia nervosa 64

60. Bulimia nervosa 65

61. Disturbo da alimentazione incontrollata 66

62. Eziologia dei disturbi dell'alimentazione 67

63. Trattamento dei disturbi dell'alimentazione 68

64. Dipendenza da sostanze 69

65. Abuso di sostanze 70

66. Abuso e dipendenza da alcol 71

67. La nicotina e il fumo di sigaretta 72

68. Marijuana 73

69. Gli oppiacei 74

Page 136: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

70. Stimolanti 75

71. Eziologia dei disturbi correlati a sostanze 76

72. Trattamento dei disturbi correlati alle sostanze 77

73. Prevenzione dei disturbi correlati alle sostanze 78

74. Schizofrenia 79

75. Sintomi della schizofrenia 80

76. Sottotipi della schizofrenia 82

77. Altri disturbi psicotici 83

78. Eziologia e trattamento della schizofrenia 84

79. I disturbi di personalità 85

80. Disturbo paranoide di personalità 86

81. Disturbo schizoide di personalità 87

82. Disturbo schizotipico di personalità 88

83. Disturbo borderline di personalità 89

84. Disturbo istrionico di personalità 90

85. Nuovo Paragrafo 91

86. Disturbo antisociale di personalità e psicopatia 92

87. Diagnosi della psicopatia 93

88. Disturbo evitante di personalità 94

89. Disturbo dipendente di personalità 95

90. Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità 96

91. Trattamento dei disturbi di personalità 97

92. Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo 98

93. Disturbo da avversione sessuale 99

94. Disturbo dell'eccitazione sessuale femminile 100

95. Disturbo maschile dell'erezione 101

96. Disturbo dell'orgasmo femminile 102

97. Disturbo dell'orgasmo maschile 103

98. Eiaculazione precoce 104

99. Disturbi da dolore sessuale 105

100. Eziologia e trattamento delle disfunzioni sessuali 106

101. Disturbo dell'identità di genere 107

102. Le parafilie 108

103. Eziologia e trattamento delle parafilie 110

104. Lo stupro 111

105. I disturbi dell'infanzia 112

Page 137: Riassunto Davison Utile Per Ripasso Finale

106. Disturbo da deficit di attenzione-iperattività - ADHD attention-deficit-hyperactivity 113

107. Disturbo della condotta 115

108. Depressione infantile 117

109. Ansia in età evolutiva 118

110. Disturbi dell'apprendimento 119

111. Il ritardo mentale 121

112. Il disturbo autistico 123

113. Diagnosi per il disturbo autistico 124

114. Eziologia e trattamento del disturbo autistico 125

115. Problemi della vecchiaia 126

116. Demenza 127

117. Malattia di Alzheimer 128

118. Diverse cause della demenza 129

119. Trattamento della demenza 130

120. Delirium 131

121. Disturbi psicologici nell'anziano 132