spedizione in a.p. - 70% - bergamo - c/c 16386245amicidigabry.it/copertine/62.pdf · adalberto...

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62 62 Anno XVI - n. 62 - Giugno 2017 - Periodico Trimestrale - Spedizione in A.P. - 70% - Bergamo - c/c 16386245

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“ Se vuoi un anno di prosperità, fai crescere il grano

Se vuoi dieci anni di prosperità, fai crescere gli alberi

Se vuoi cent’anni di prosperità, fai crescere le persone.”

Ringraziamo le aziende che con il loro contributo ci permettono di crescere giorno per giorno e portare avanti iniziative come questo giornale.

“ Se vuoi un anno di prosperità, fai crescere il grano

Se vuoi dieci anni di prosperità, fai crescere gli alberi

Se vuoi cent’anni di prosperità, fai crescere le persone.”

EDITORIALE 3“Dal profondo del cuore”Angelo Frigerio

SPAZIO SCIENTIFICO 4“Il trapianto del rene”Emilio G. Galli

SPAZIO ASSOCIAZIONE 6“Un corretto equilibrio alimentareaiuta la vita”Giusi De Agostini

SPAZIO TECNICO 8“Sostanze naturali e farmaci:rischi e benefici”Mary Cabiddu

SPAZIO CULTURA 10“Gian Maria Bicetti”Luigi Minuti

SPAZIO PSICOLOGICO 12“Grazie a un gesto d’ amore”Luisa Bonetti

LICEO ARTISTICO SIMONE WEILTREVIGLIO 14“Cultura e divertimento”Gruppo di lavoro 4a E

SPAZIO BENESSERE 16“Consociazione degli ortaggi, unariscoperta biodiversa”Adalberto Salvatore Sironi

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SOMMARIO

COMITATO SCIENTIFICOBarni Sandro Bonetti Luisa Cremonesi Marco Cabiddu Mary Petrelli Fausto

COMITATO Dl REDAZIONEBonetti Luisa Barni Sandro Cabiddu Mary

DIRETTORE RESPONSABILEFrigerio Angelo

VICEDIRETTORECremonesi Marco

SEGRETERIAFrigerio Enrico Tel. 0363-314151 Fax 0363-314121 [email protected]

PROGETTO GRAFICOStudio Origgi Via Mac Mahon, 78 - 20155 MILANO

REALIZZAZIONE GRAFICAVenturini Fiorenzo - Treviglio

STAMPATipocarto Via L. D a Vinci - 24043 Caravaggio (Bg)

EDITOREAssociazione “Amici di Gabry” ONLUSVia Matteotti, 125 - 24045 Fara G. d’Adda (Bg)

N. AUTORIZZAZIONE 34Del 06 Luglio 2001 Tribunale di Bergamo

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62Copertina ‘ESTATE’realizzata dalgli alunni: Baroncino Carlo,Bramati Matteo,Zoccoli Francesca.Liceo ArtisticoSimone WeilTreviglio

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ASSOCIAZIONEAMICI DI GABRYTel. e Fax 0363 [email protected]

CHI INCONTRATE?Donne disponibili all'ascoltoMedicoSpecialisti del settore: Oncologo, Senologo, Esperti di Medicina AlternativaPsicologo

DOVE SIAMO:"Associazione Amici di Gabry"V.le Oriano, 2024047 Treviglio (BG)Martedì e Venerdì dalle ore 9.30 alle 11.30Tel. 0363 305153

DH OncologicoOspedale di TreviglioLunedì, Mercoledì e Giovedìdalle ore 9,30 alle 11,30Tel. 0363 424739

Centro formazione e ascolto“Clotilde Finardi” via Fermo Stella, 13Caravaggio (BG)

COLLABORAZIONESe diventi socio/a sostenitore, anche conun piccolo contributo, potenzierai il progetto che coinvolge ognuno di noi.

ASSOCIAZIONE “AMICI DI GABRY”ONLUSSede legale:Via Matteotti 12524045 Fara d’AddaP.I.: 02645050168Cod. IBAN: IT 92 D 08899 53643 000000210230Credito Cooperativo di Treviglio

c/c postale 16386245

DAL PROFONDO DEL CUORE

Spesso quando parlo della nostra associazione mi sentointerrogato da profonde riflessioni e mi chiedo se questarealtà si trasformerà ed avrà un futuro.“L’uomo, se ha fatto un favore, non lo grida in giro, mapensa a farne un altro, come la vigna produce un altrograppolo nella nuova stagione. Sì ma dobbiamo anchesaperlo. Sappiamo che è dell’ uomo socievole avere cono-scenza della sua utilità sociale.” (Marco Aurelio)

Scusate ma queste considerazioni nascono veramente dalcuore, quando parlo delle nostre attività sono felice perchéè stato utile eppure percepisco che la gente ci vede comeuna “cosa” dovuta dalle istituzioni, come un loro diritto dicittadini... ma non è così: da ventanni siamo attraversati daun uragano che ci spinge a donare i nostri sforzi non perpolitica o per partiti ma per noi, per una grande avventurainteriore alla ricerca dell’amore assoluto che invece di rin-chiudersi nella propria trascendenza raggiunge il prossimonei suoi sentieri, non per noi ma sempre per gli altri... maperché... chi ce lo fa fare? Lo chiedo a voi Gabry, Terry, Vanda, Domenico, Ketty,Rina, Vittorio, Luigi,… e tanti altri che hanno dato partedella loro vita al nostro fianco… il tempo passa ma levostre orme sono indelebili nei nostri cuori, sono quindicerto della vostra risposta: siamo ancora qui a lottare convoi... avanti!!!

Abbiamo recentemente firmato una convenzione conl’ASST Bergamo Ovest per l’erogazione di prestazioni spe-cialistiche psicologiche a favore di soggetti con patologiecroniche (oncologici e non) e /o loro familiari residente nelnostro territorio: l’attività si svolgerà nella sede diCaravaggio e sarà una prestazione che l’associazione coni suoi psicologi vuole offrire alla popolazione (dietro richie-sta da parte del CeAD ) al fine di sostenere il paziente ed iparenti in questa fase di sofferenza e stress. Vorrei sottoli-neare l’ importanza di questa convenzione in quanto è unservizio codificato ma non sostitutivo dell’attività dell’ASSTma assolutamente integrativo e messo a disposizione gra-tuitamente da parte nostra.Nell’ ultimo anno abbiamo erogato più di trentamila europer sostenere le degenze in Hospice e sono soddisfattonell’ affermare che i contributi che arrivano dalla nostragente sono riversati sul nostro territorio per migliorare enon sostituire quello che è dovuto e giusto ricevere comecittadini dagli enti pubblici ma unicamente per rendere laqualità di vita (anche se molto difficile) dei nostri “vicini” piùumana e piena di calore.Concludo sperando di avervi nuovamente illustrato i motividel nostro “esserci” che unitamente a tutte le altre nostreattività ci rendono orgogliosi di lavorare liberi eresponsabili per il bene del nostro territorio... chiara-mente un grazie a tutti quelli che ci aiutano e lavora-no per sostenerci.

Angelo FrigerioDirettore responsabile.Presidente della associazione “Amici di Gabry”

Cosa vuol dire questo? Ciò significache ogni anno 1750 pazienti circadevono iniziare una terapia sostituti-va della funzione renale che hannoperso. I loro reni, non funzionandopiù, non depurano il sangue e noneliminano l’acqua in eccesso. Questocomporta che a dì alterni devonorecarsi in ospedale a “pulire” il san-gue con una macchina (rene artificia-le) o eseguire quotidianamente adomicilio la dialisi peritoneale attra-verso dei lavaggi, tramite un catete-re, del cavo addominale.Ma la migliore terapia per questipazienti è il trapianto renale.Infatti i pazienti idonei al trapianto(vengono eseguiti numerosi accerta-menti per verificare che non esistanocontroindicazioni) vengono inseriti inuna lista d’attesa per essere i rice-venti di un rene proveniente da undonatore cadavere. Esiste anche lapossibilità che il donatore del renesia un vivente (parente, coniuge,ecc) che ha una documentata com-patibilità verso il ricevente e che siain buone condizioni cliniche.Ma quanto attende un rene unpaziente? In media circa 2,5-3 anni.Alcuni pazienti, specialmente anzia-ni, possono ricevere organi da dona-tori cadaveri della stessa età. In que-sto caso vengono trapiantati entram-bi i reni.Ma come stanno i pazienti trapianta-ti? Con le recenti terapie antirigetto laqualità di vita dei trapiantati è decisa-mente migliorata. Anche la durata diun trapianto è notevolmente migliora-ta.Nel nostro centro abbiamo pazien-ti che sono stati trapiantati da ventianni e conducono una vita normale.Ma come avviene la donazione?Quando una persona, per incidente ocomplicanze cerebrali, è cerebral-

a malattia renale cronica è,ancor oggi, una malattiasostanzialmente sottostimata

nella popolazione.

In realtà è stimabile che nella popo-lazione adulta circa 7,5 individui ogni100 abbia un grado d’insufficienzarenale moderata, cioè una funzionerenale dimezzata o più che dimezza-ta rispetto alla norma. In alcune fasce di popolazione la per-centuale è più alta: 65% degli iperte-si, 35% dei diabetici e 25% degliobesi.Solo in lombardia, 750.000 cittadinilombardi sono affetti da malattiarenale cronica e 10.000 di loro sonosottoposti cronicamente a terapiadialitica.

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mente morta (elettroencefalogrammapiatto), dopo opportuni accertamentiviene dichiarata “potenziale donato-re”. In questo caso, a meno che ilpaziente non abbia dichiarato in vitala volontà o il diniego alla donazione,viene chiesto ai parenti prossimi ilpermesso al prelievo degli organi. Incaso di permesso al prelievo di orga-ni, viene inviato un campione di san-gue al Nord Italian Transplant (centroche gestisce i trapianti d’organo nelnord Italia). In questo centro, chepossiede un campione di sangue deipazienti in lista d’attesa, viene sele-zionato il ricevente più compatibileper quell’organo e viene avviato il tra-pianto vero e proprio. Nel 2016 inItalia sono stati “utilizzati” 1303 dona-tori cadavere e 293 donatori viventi(ovviamente gli organi da viventesono solo un rene e una parte difegato). Grazie a questi donatori,sempre nel 2016 sono stati effettuati3736 trapianti. Resta da dire peròche nel 2016 le opposizioni alladonazione sono state il 30,6%. Leopposizioni alla donazione non sonoun problema legato alla coltura od adaltro. È essenzialmente un fatto emo-zionale. La frase giustificativa chespesso si sente è: “non sapevo comela pensava sulla donazione”. Anche ilmomento in cui viene posta ladomanda (in rianimazione con il con-giunto in fin di vita) non è l’ideale.È necessario quindi che della dona-zione se ne parli a scuola, in famiglia,ed in tutte le occasioni possibili.Sapendo che il congiunto in rianima-zione cerebralmente morto, aveva infamiglia espresso la volontà di dona-re, la decisione dei familiari diventapiù facile e positiva.Dal 2012 in Italia è partito il progetto“Donare in Comune”. Ciò permette,al momento di rinnovo della carta d’-identità, di decidere di essere o nonessere donatore. In caso affermativoviene registrata la volontà di donare.Nel 2016 già 1300 comuni hanno atti-vato questo progetto.Concludo con una frase che ho lettoin un ospedale americano nella salad’attesa della rianimazione: non

lasciare che i tuoi organi vadano inparadiso. Il paradiso sa che neabbiamo bisogno qui.

Dr. Emilio G. Galli Direttore U.O.di NefrologiaASST - Bg Ovest

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Iscriviti ad “Amici di Gabry”Apponi una firma nell’appositoriquadro del tuo modello fiscale

(CUD/730/Unico) e il 5 per mille

della tua imposta sul reddito verràdestinato ad “Amici di Gabry”.Per sceglierci dovrai indicare il

codice fiscale dell’associazione:02645050168

La destinazione del 5 per mille non interferisce con quella

dell’ 8 per mille per le opere socialidello Stato e delle Chiese.

Vi siete mai chiesti se il benessere e l’equilibriopsico-fisico possa dipendere anche da ciò chemangiamo?Il primo passo per rispondere a questa domandaè stato fatto, si è infatti svolta Giovedi 30 Marzo aTreviglio, con grande successo, la prima seratasull’alimentazione sana e naturale che rientra nelprogetto degli Amici di Gabry “La via del Loto”, allaquale hanno partecipato gratuitamente e attiva-mente circa 30 persone, uomini e donne, pazien-ti, familiari ma anche persone che volevano soloconoscere o approfondire i temi trattati.Premettiamo che il cibo non può sostituire le curemediche ma è dimostrato che modificare la pro-pria alimentazione può incidere positivamentesulla prevenzione e su una migliore e veloce gua-rigione di alcune patologie, perché una correttaalimentazione contribuisce a mantenerci in forma,evitando la formazione del “terreno” adatto dovela malattia può insidiarsi e svilupparsi.L’obiettivo di questo corso è di fornire ai parteci-panti degli strumenti base che permettano di inter-

venire sul proprio stile di vita alimentare, di cambiare le proprie abitudini ai fornelli, di conosce-re dei piatti alternativi a quelli tradizionali, al fine di raggiungere un’alimentazione sana ed equi-librata, indispensabile per prevenire e migliorare il proprio stato di salute, portando in tavola pie-tanze comunque gustose e saporite, cucinate in modo sano e variando il menù a seconda dellastagione.La serata è stata condotta dalla dr.ssa Crotti, naturopata e consulente di terapia alimentare, pro-motrice di vari progetti in ambito oncologico, utilizzando il metodo “Learning by Doing”( impara-re facendo), che permette di apprendere più facilmente le nozioni sul campo, attraverso la spe-rimentazione.Sono state fornite anche informazioni teoriche sugli alimenti utilizzati e le relative proprietà, suquali alimenti ridurre o sostituire con ingredienti più sani che magari non siamo abituati ad utiliz-zare perché non conosciamo ma che invece hanno effetti benefici non solo a scopo preventivoma anche a supporto dei trattamenti farmacologici e delle terapie oncologiche. A inizio seratasono state distribuite dispense esplicative con le ricette e le spiegazioni degli ingredienti utiliz-zati, sia per consentire ai partecipanti di seguire più facilmente, sia per poter ripetere a casa ciòche si è appreso durante la serata.Sono trascorse tre ore in modo sereno e spensierato, molta curiosità, molte domande, teoria maanche e soprattutto pratica: piatti sani, belli e saporiti , ricette, consigli e abbinamenti da speri-mentare e assaggiare insieme, ogni partecipante infatti, ha ricevuto “gli attrezzi del lavoro” e hapartecipato attivamente alla creazione dei piatti che poi abbiamo condiviso allo stesso tavolo inun clima armonico e divertente.

Ecco alcune testimonianze dei partecipanti:“E’ stata un’esperienza positiva, nonostante lo scetticismo iniziale. Soffermarsi a riflettere suglieffetti positivi di una sana alimentazione, anche attraverso la sperimentazione di sapori e abitu-dini, porta ad una gradevole esperienza del prendersicura di sé, meglio se in piacevole compagnia come èavvenuto nel corso della serata” G.B.

“Mi è piaciuto molto, da ripetere, ho appreso proprietà dialcuni alimenti che proprio non conoscevo, importantinel favorire il benessere quotidiano, sia fisico che psico-logico” P.C

Vi piacerebbe partecipare alle prossime iniziative?Scriveteci: [email protected]

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Giusi De AgostiniPsicologaPsicoterapeutaAmica della nostraAssociazione

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Anche quest’anno si concludono con un riscontro positivo gliincontri di PREVENZIONE GIOVANI promossi dalla nostra associa-zione grazie all’impegno del Dott. Cremonesi presso scuole, istituti,e i licei come: La Traccia di Calcinate, Don Milani di Romano di L.,Cantoni, Simon Weil classico e artistico di Treviglio

La Banca del tempo di Trezzo - 26 Maggio 2017

Ho partecipato ad una conferenza organizzata da questa associazione ed ecco quello che visto.

Non c’è invidia, non c’è pettegolezzo ma la voglia di aiutarsi l’uno con l’altra e di crescere insieme.La Solidarietà è il loro motto, la loro forza!La fatica, i problemi di salute, non li spaventa, non li ferma ma li stimola.Non è presentandosi alla messa della domenica che si risponde ai doveri del nostro credo ma, il vero

amore è essere capaci di DARE.Persino il medico oncologo dott. Marco Cremonesi, relatore della conferenza “Prevenzione Oncologica, Dovere Sociale”, ha donato il suotempo per spiegare le tematiche sulla prevenzione del male che più ci affligge in questi tempi.Con scioltezza e semplicità ci ha poi ascoltato, rispondendo con consigli e dando conforto.Io avevo fatto al medico una domanda personale ed alla fine della conferenza mi sono trovata attorniata dalle persone della Banca del tempo. Si sono offerte di darmi il loro sostegno, senza che io chiedessi nulla a loro, tutto si è svolto con spontaneità e sincerità.

Patrizia

Spicchi di vita associativa

SETTIMANA per l’ONCOLOGIA

24 SettembreOre 10,00: Messa in Basilica a TreviglioOre 11,00: Apertura collettiva Quadri presso il TNT26 SettembreOre 20,30 Cena solidale presso il Ristorante la BASSANINA (Fornovo S.Giovanni)27 SettembreOre 20,30: Romano di Lombardia: Incontro con la popolazione e serata Blues (Auditorium Rubini)28 SettembreConvegno dal titolo: “Il tumore: un incidente di percorso?” Sala verde Ospedale Treviglio29 SettembreOre 20,30: TNT Treviglio: incontro con lapopolazione e serata musicale

1 OttobreOre 9,00: “Camminiamo contro il cancro” 5 Km dal Day Hospital di Treviglio al Day Hospital di Treviglio (Aperta a tutti) 8 OttobreStadio comunale di CaravaggioPartita di solidarietà tra NAZIONALE TRAPIANTATI e VECCHIE GLORIE ATALANTA e INTER

La Banca del Tempo di Trezzo ha realizzato, per lacomunità, la conferenza: “PREVENZIONE ONCOLOGICA: DOVERE SOCIALE”.

Il relatore è stato l’oncologo dott. Marco Cremonesi. che dopo una breveintroduzione Il dott. Cremonesi ha elencato le maggiori cause di tumore e ha parlato delle modalità percontrastarle: astinenza dal fumo e dall’abuso di alcol, partecipazione agli screening, controlli periodici peruomini e donne, alimentazione corretta e attività fisica. Gran parte della conferenza si è svolta sulla base delle molte domande che sono giunte dal pubblico. Ildott. Cremonesi si è espresso in maniera chiara e alla portata di tutti, pur mantenendo la rigorosità scien -tifica delle sue affermazioni. La conferenza si è conclusa verso le 23:30. Erano presenti in tutto 35 perso -ne compreso il relatore e 8 iscritti alla BdTLa conferenza è stata considerata molto utile dalla molteplicità dei presenti.

HYPERICUM (erba di S.Giovanni)Benefici: riduce la depressione e l’ansia.Interferenze: riduce i livelli plasmatici di ciclosporina e digitale; può interferirecon tutti i chemioterapici e in particolar modo con l’irinotecan, il metotrexate edil glivec

ECHINACEABenefici: rafforza il sistema immunitario e combatte le influenze stagionali.Interferenze: è controindicata nelle malattie autoimmuni; interferisce con i cal-cio antagonisti (antipertensivi) e diversi chemioterapici quali i tassani, ciclofo-sfamide, anti EGFR, alcaloidi della vinca, camptotecina, epipodofillotossine

SOIABenefici: aiuta a combattere la stitichezza, regolarizza la glicemia e i livelli dicolesterolo; ricca di vitamine e ferro.Interferenze: da usare con cautela nei casi di tumori che esprimono i recettoriper gli estrogeni

GINKGO BILOBABenefici: antiossidante; utile negli attacchi di asma, neuropatiecausate dal dia-bete, nelle degenerazioni maculari della retina, emorroidi, varici e fragilità capil-lare.Interferenze: controindicato se si assumono anticoagulanti, fluidificanti del san-

gue, antiaggreganti piastrinici, inibitori del MAO, FANS o acido acetilsalicilico. Può, inoltre, inter-ferire con numerosi chemioterapici quali: camptotecina, ciclofosfamide, anti EGFR, epipodofil-lotossine, tassani e alcaloidi della vinca. Sconsigliato con agenti alchilanti, antibiotici antitumo-rali, analoghi del platino.

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UOC Oncologia - Asst Bergamo Ovest

Le piante da sempre hanno una comprovata attività su molte malattie.Pensiamo, ad esempio, all’aspirina che è derivata dalla corteccia delsalice, all’at-tività antinausea dello zenzero, al ginsen come rimedio per la fatica o all’effettobenefico del the verde sulle lesioni precancerose.La ricerca scientifica da anni studia gli effetti terapeutici e antitumorali delle pian-te. Sappiamo così che non sempre ciò che è naturale è privo di effetti avversi (tos-sicità) ed è importante sapere che le sostanze naturali possono agire:• in sinergia con altri farmaci, potenziandone gli effetti benefici;• interferire in modo negativo con le medicine o i chemioterapiciche stiamo assumendo, aumentandone gli effetti collaterali.

Questa piccola guida rappresenta un esempio, poiché i farmaci naturali sono nume-rosi e le interazioni molto varie. La guida ti riporta i benefici e le possibili interferenze note dialcune piante con i chemioterapici, ma anche con altre medicine che magari già si assumonoper altre malattie.

Se assumi dei farmaci per la pressione, il diabete o altre malattie o se stai facendo unachemioterapia, prima di assumere qualsiasi farmaco naturale parlane con il tuo medicodi fiducia ed il farmacista. Se stai già assumendo dei farmaci naturali informa sempre iltuo oncologo.

VITIS VINIFERA (o vite comune)Benefici: utile nei disturbi circolatori, emorroidi, fragilità capillare, sintomi dellamenopausaInterferenze: può interferire con numerosi chemioterapici quali camptotecina,ciclofosfamide, anti-EGFR, epipodofillotossine, tassani, alcaloidi della vinca,agenti alchilanti, antibioticiantitumorali ed analoghi del platino.

ALOEBenefici: utile nelle gastriti e coliti, stimola le difese immunitarie, ha proprietàdisintossicanti e antiossidanti, aiuta la guarigione di ustioni e ferite. Il gel puro siè dimostrato efficace negli eritemi e nelle mucositi da radioterapiaInterferisce: le foglie hanno un effetto lassativo e quindi va utilizzato con caute-la in associazione con chemioterapici che possono dare diarrea.

KAVA KAVA (o Piper Metisticum)Benefici: stabilisce la facoltà di concentrazione, migliora l’umore, favorisce unsonno naturale, abbassa i livelli di colesterolo e migliora la tolleranza ai glucidi.Interferenze: potenzia gli effetti dell’alcool e dei sedativi. Va evitato in caso dimalattie epatiche e l’assunzione di chemioterapici che possono dare tossicitàepatica; può interferire con alcuni chemioterapici quali camptotecina, ciclofosfa-mide, anti EGFR, epipodofillotossine, tassani ed alcaloidi della vinca.

POMPELMOBenefici: combatte l’inappetenza, rafforza il sistema immunitario, utile nella fra-gilità capillare, stimola l’apparato digerente.Interferenze: aumenta la concentrazione di antibatterici, antidepressivi, antifun-gini, antivirali, immunosoppressori.Sono segnalate gravi interazioni con farmaci antiaritmici, statine, calcio antago-nisti, carbamazepina, ciclosporina, chemioterapici e numerosi altri.

SENNABenefici: potente lassativo, antifungino e antipirettico; è in grado di regolarizza-re il transito intestinale.Interferenze: è controindicata in caso di stenosi rettale, colite ulcerosa, appen-dicite, Morbo di Crohn, dolori addominali.Da evitare in associazione ai chemioterapici che provocano la diarrea.

VALERIANABenefici: è indicata in caso di insonnia e ansia. Utile inoltre in caso di crampi eintestino irritabile.Interferisce: controindicata in caso di assunzione di barbiturici poiché potrebbepotenziarne l’effetto sedativo. Utilizzare con cautela in associazione con tamoxifene, ciclofosfamide, teniposi-de

LIQUIRIZIABenefici: ha un effetto antiossidante, aumenta la pressione, può dare beneficioin caso di aerofagia, stitichezza, digestione lenta.Interferenze: controindicata in caso di ipertensione arteriosa. Dosi elevate pos-sono determinare aumento dei livelli di sodio, riduzione dei livelli di potassio eritenzione idrica. Può interferire concorticosteroidi e diuretici, aumentandone l’effetto. Da assumere con cautela incorso di chemioterapia con farmaci che potrebbero causare ipertensione arte-riosa

GINSENGBenefici: riduce la stanchezza, lo stress e ha un effetto ipoglicemizzanteInterferenze: controindicato se si assumono ipoglicemizzanti o insulina, neitumori mammari o endometriali con recettori positivi per l’estrogeno; interferiscecon anticoagulanti, camptotecina, ciclofosfamide, anti EGFR, epipodofillotossi-ne, tassani ed alcaloidi della vinca.

AGLIOBenefici: abbassa la pressione; ha proprietà anti-batteriche e antiparassitarieInterferenze: anticoagulanti, immunosoppresso-ri, dacarbazina, epirubicina e adriamicina

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Mary CabidduDirigente di I° livelloOncologia MedicaAzienda OspedalieraTreviglio-Caravaggio

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Gian Maria Bicetti de’ Buttinoni(1709-1778)

Il medico trevigliese che diffuseil vaccino contro il vaiolo

o scorso numero si è fattamemoria del massimo pittoretrevigliese, Bernardino Zenale;

degli altri pittori assurti alla notorietàdopo il ‘500: i fratelli GiovanniStefano e Giuseppe Montalto (XVIIsecolo) ed i fratelli Bernardino eFabrizio Galliari (XVIII), si fa rinvio adaltra occasione, per via dell’”Ubimaior minor cessat” in queste setti-mane infatti rifulge di gloria interna-zionale Michelangelo Merisi, detto ilCaravaggio, per via di quel suo’Hecce Homo’ spostato da Genova aTaormina per far ‘ballare gli occhi’ ai

Grandi del mondo che vi tengono ilsummit cosiddetto “G20” e di fronte atanta grandezza ogni altro pittoreviene meno.

Treviglio – Museo civico “Teresaed Ernesto Della Torre” – Ritrattodi Beltrame Buttinone

Per mantenere la liaison Treviglio-Caravaggio che ha nell’Ospedale ilsuo massimo punto di incontro, epassando dai pittori ai medici, parlia-mo oggi del fondatore dell’ospedaledi Treviglio, Beltrame Buttinone(inizi XIV secolo), e di quel suodiscendente, Gian Maria Bicetti de’Buttinoni , che già nel Settecento sifece promotore del vaccino di massacontro la malattia della pelle alloraimperante, e che provocava decinedi migliaia di vittime, il vaiolo, inne-scando polemiche a non finire con imedici suoi contemporanei che tro-vavano assurdo innestare il morbo aifini di prevenire la malattia, dibattitosimile a quello dei nostri giorni.

Beltrame Buttinone , benefattore, èdunque il fondatore nel 1316dell’Ospedale per i poveri, santaMaria di Treviglio, che ebbe qualeprima sede la casa stessa delButtinone, seconda laterale a sinistradi via Roma, scendendo da nord.Progredito da varie donazioni deiMenclozzi, De Capitani, Vacis,Rainoni, Seregni, l’ospedale ebbe lanecessità di spazi più ampi così che,sul finire del secolo XVIII, fu spostatonell’ex. monastero di san Pietro nelfrattempo soppresso e fu così chenell’ epoca napoleonica fatto il‘danno’ della soppressione, i giacobi-ni locali, con l’abate Gian BattistaCrippa in testa vi rimediarono conuna sobria ristrutturazione che man-

lo storico Marco Carminati in “IlCircondario di Treviglio e i suoicomuni” Treviglio, TipografiaMessaggi, 1892, “Gian Maria Bicettide’ Buttinoni introduceva nellaLombardia l’innesto per rimedio con-tro il vaiolo che allora faceva strage.L’imperatrice Maria Teresa gli elargìuna gratificazione e il poetaGiuseppe Parini gli dedicò una dellesue Odi più splendide. Dettò prose eversi che gli fecero aprire le portedelle tre Accademie dei Trasformatidi Milano, degli Affidati di Pavia edegli Eccitati di Bergamo. Ma ciò chelo rese universalmente celebre furo-no le sue Osservazioni sopra alcuninnesti di vaiolo con varie lettere diuomini illustri. L’idea dell’innesto delvaiolo gli venne suggerita dall’epide-mia che nel 1765 desolò il nostro ter-ritorio”. Sepolto nella chiesadell’Annunciata, annessa al conven-to dei Padri Riformati, venne succes-sivamente traslato nel famedio delCimitero Monumentale di Milano”.

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tenendo le caratteristiche sopravvis-sute anche ad un incendio, consentìdi insediare l’antico ospedale che vipermarrà fino agli anni Settanta delsecolo scorso quando confluìnell’Ospedale consorziale Treviglio-Caravaggio.

Gian Maria Bicetti de’ Buttinoni ,medico e prosatore (Treviglio 1709-1778), discendente del Beltrame,abitava nel bel palazzo tardo goticosito sul lato destro della via omonimache conduce da via Roma all’exOspedale Santa Maria; si dice siastato affrescato dal Mantegna, ampietracce permangono al secondopiano, più verosimilmente vi provvidedirettamente il proprietario, il commit-tente Bernardino Buttinone (collegadello Zenale) che entrato a fine car-riera come frate al Conventodell’Annunciata lasciò la casa al figlioGiovanni Maria (morto nel 1550)ecclesiastico che fece strada, dacurato di S. Martino a Treviglio, acanonico di Pontirolo Vecchio(Canonica), a Conte del SacroPalazzo, Vescovo di Sagona(Corsica), governatore perpetuo diRoma, antecessore del nipoteGerolamo Federici (poi Vescovo diLodi).

A proposito di palazzi l’intraprenden-te medico trevigliese esercitava laprofessione medica anche a Milano,nella Casa dei Nobili, in Contrada delMarino n. 1838 (di fronte alla chiesadi S. Fedele) di proprietà della sorel-la Francesca Bicetti de’ Buttinonie del marito conte Giuseppe MariaImbonati che nel palazzo ebbero afondare l’Accademia dei Trasformati,frequentata dall’illuminata aristocra-zia milanese, per tutti si citanol’Abate Parini che del loro figlio, CarloImbonati, era il precettore eAlessandro Manzoni la cui madrerimasta vedova sposò il conte CarloImbonati (al padrigno il Manzonidedicò la famosa ode ‘In morte diCarlo Imbonati’).

Ebbene proprio da Milano, secondo

Luigi MinutiStorico e amante dellanostra “bassa”

9 Luglio2017

anche quest’anno

si parte perFuipiano

per trascorrere insieme

una giornata tra i monti

Continuiamo a parlare di trapiantid’organo e lo facciamo chiedendoa chi ha vissuto questa esperienzadi raccontare...

ono tante le Associazioni, i siti,i forum che si occupano delleproblematiche legate ai tra-

pianti d’organo, e che raccolgono lestorie di chi ha vissuto in prima per-sona l’esperienza. Emerge prima ditutto il bisogno di fare “gruppo”, di“appartenere” da parte di chi ha attra-versato lo stesso ponte “da prima adopo” e di raccontarsi perchè l’espe-rienza vissuta è carica di emozioni evissuti che vanno condivisi, e poidiventa un’aiuto più che concreto perchi è ancora in attesa di attraversareil ponte verso la “nuova vita”.

“Non posso non ricordare gli ultimi

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mesi in attesa del trapianto di fegato,i medici avevano analizzato e con-trollato a fondo il mio corpo percchèfosse pronto per subire l’intervento,dovevo essere “sano” per sopportareun’intervento chirurgico assai com-plesso.La mia storia era cominciata moltianni, dopo alcuni esami di routineavevo scoperto di avere un fegatoammalato, ma nonostante numerosialtri esami non si trovava la causa emi venne diagnosticata una malattiadismetabolica da tenere sotto con-trollo. Così ogni sei mesi facevo imiei controlli ma soprattutto dovevoprestare molta attenzione alla dieta.Tutto sotto controllo per diversi annifino a quando si è sviluppata una cir-rosi dismetabolica, l’epatologo chemi seguiva mi aveva già preparatoa questo inevitabile “traguardo” la cuiunica soluzione sarebbe stata il tra-pianto.Così iniziò il mio viaggio fatto di visi-te, esami ma soprattutto di “attesa”.L’ angoscia del tempo precedeno iltrapianto quando la malattia cheavanzava rendeva il quotidiano sem-pre più faticoso e le notti sempre piùinsonni.Una sera ero a cena con mia moglie,fuori aveva iniziato a nevicare abbon-dantemente, quando squillò il telefo-no, era la voce che tanto attendeva-mo che mi comunicava un possibiledonatore. Un tiurbinio di pensieri e diemozioni, poche parole solo sguardiscambiati con mia moglie. Non fuagevole raggiungere l’ospedale pro-prio a causa della neve che conti-nuava a scendere.Che lunga notte quel 1 febbraio 2012in attesa....accomodati in una stanza,

in ansia ma fiduciosi, fino a quandoalle 5 del mattino arriva la confermadel donatore compatibile.Entrando in sala operatoria per meiniziava un lungo viaggio ....Una vita si era spenta da qualcheparte e io potevo riceverne unanuova grazie ad uno straordinariogesto d’amore.Al risveglio il riconoscimento di unvolto caro, davanti a me mia moglie ela memoria che riaffiorava riportan-domi al tempo passato, alla preoccu-pazioni per la mia famiglia, ai mieifigli che avevano ancora bisogno dime, alla mia determinazione nel con-tinuare a lottare.Adesso sto vivendo con una pienez-za maggiore, una nuova dimensione,senza sciupare un solo attimo delmio tempo, apprezzando la vita intutte le sue dimensioni, ma soprattut-to riconoscente a chi ha permessotutto questo con la donazione delnuovo organo.

Giuseppe, 1951

“Bip....bip....bip....bip....bip....bip....Uno spazio infinito....Bip....bip....bip....bip....bip....bipC’è silenzio, c’è quiete....I continui “bip” sembrano fluttuarenell’aria come corpi in assenza di gravità.Non sento nulla....non sento il miocorpo....Sono completamente sopraffatto dauna sensazione di beatitudine....“Sarà questo il paradiso?”, mi chiedo.Invece no, piano piano qualcosa ini-zia a disegnarsi intorno a me....Un leggero tremolio sfiora le mie pal-pebre che fanno da sipario verso unanuova vita....I “bip” sembrano occupare volumenello spazioapparentemente infinito, come se accompagnassero, permano, i battiti del mio cuore....Apro gli occhi e mi accorgo che ildisegno è completo. L’oscurità di quello spazio ormai defi-

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nito inizia ad accogliere una tenueluce verde...Dinanzi a me riesco a scorgere uncandido lenzuolo che mi copre quasi per intero, leggermente mac-chiato dalla luce verdedella quale solo ora, a stento, riescoa decifrare l’origine....Alla mia destra, come un angelocustode, prende forma una stranafigurache continua ad accompagnarmi coni suoi “bip” e a scaldarmi con la suaintensa luce verde...Sento un altro rumore, è semprequella strana figura, quell’angeloche con i suoi tubicini sta soffiando

aria dando voce ai miei polmini....Alla mia sinistra una parete, sullaquale scorrono i secondi, i minuti, leore... un orologio che sembra non cono-scere il tempo.... Chissà quantiavranno inciso nelle loro menti quelle lunghelancette nere....E’ il 6 dicembre 2007 e quell’orologiosegna le 23,35........e qui ha inizio la mia nuova vita....”

Lettera anonimada Trapianti, vol 18, n 3 2014Speciale XVI Giornata Europea perla Donazione di Organi

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Luisa BonettiPsico-Oncologadell’AssociazionePsicologa dell’U.O. di Oncologia MedicaAzienda OspedalieraTreviglio-Caravaggio

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Liceo Artistico Simone Weil - Treviglio Gruppo di lavoro:

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La cultura è noiosa

per gli storditi,non per chi

amala bellezza!

Andronic Paula Dorina, Donato Marta, Matera Cristina, Mazzotta Paolo, Pandini Carolina

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La consociazione, una delle pratiche agricole più antiche che si conoscano, consistenella coltivazione di più specie sullo stesso terreno. Questo tipo di conduzione orticola,utilizzata in alcuni orti biodiversi dà moltissimi vantaggi (esempio : supporto di una spe-cie in favore di un’altra). I benefici della consociazione sono svariati e di carattere bio-logico, tecnico ed economico: la maggiore produzione rispetto alla coltivazione dellasingola varietà, il conseguimento di più varietà nello stesso ciclo e nella stessa super-ficie e l’ottenimento di fecondazioni incrociate. Inoltre, realizza un apporto reciproco divantaggi tra le specie, il miglioramento qualitativo del prodotto, la modificazione nel-l’ambiente, oltre a rappresentare un ostacolo alla diffusione delle malattie, proteggen-do le coltivazioni dagli attacchi parassitari.

Quest’ultimo è il caso dei pomodori in consociazione con le insalate: i primi non necessitano di uno spa-zio eccessivo mentre le seconde possono essere raccolte dopo qualche settimana dalla semina.Non tutte le coltivazioni si adattano alla consociazione. I Fagioli, Piselli (leguminose in genere), peresempio, presentano una grande adattabilità, si associano bene a zucche e zucchine, carote e broc-coli ed hanno un potere fertilizzante naturale, fissando nelle radici l’azoto che successivamente libera-no quando queste ultime si decompongono. Inoltre i pomodori, melanzane, patate e peperoni, invece,non devono mai essere consociate tra di loro: La tabella esplicativa dà una indicazione esatta di con-sociazioni utili:

Ovviamente la tabella, con gli anni la abbiamo adattata alle nostre esigenze. Comunque sta di fatto chemolte malattie antiparassitarie sono scomparse o almeno hanno diminuito il loro impatto devastantecome afidi e ragnetto rosso su Pomodori, Melanzane e Peperoni. Anche se i nostri macerati, con il loroutilizzo, hanno arginato, e a volte, diminuito la presenza di malattie parassitarie, la consociazione per-mette di controllare ulteriormente alcuni stati di malattie orticole. Inoltre la consociazione (come descrit-to consiste nel allevare assieme vari tipi di ortaggi nello stesso piccolo appezzamento) rimane un datoinconfutabile nei piccoli appezzamenti dove gli attacchi parassitari diminuiscono anno dopo anno. Per questo, la consociazione aiuta a diminuire i trattamentifogliari e del suolo su piccole superfici di orto familiare, evitandocosi di irrorare sostanze, che seppur specifiche per alcuni ortag-gi, andrebbero a contaminare altri ortaggi che nulla hanno a chevedere con il trattamento antiparassitario in atto.Quindi, iniziamo a utilizzare i nostri macerati, come descritti nelnumero scorso della nostra rubrica e nella prossima program-mazione ortiva si inizi a programmare la pratica consociativa perAutunno. Inverno, Primavera e Estate combinando gli ortaggi inmodo tale che rispecchino la tabella sopra descritta.

AdalbertoSalvatore Sironi Referente delGruppo Orti BiodiversiCaravaggini

Ortaggi Ortaggi Consociabili Non Consociabili Asparagi Pomodori, Prezzemolo Basilico Nessuno Barbabietole Cipolle, Ravanelli, Cavoli e rape Fagioli Rampicanti Carote Porri, Rosmarino, Salvia e Pomodori Aneto Cavoli Barbabietole, Cetrioli, Fagioli Rampicanti Aglio, Cipolle e PatateFagioli Patate, Carote, Cetrioli e Cavoli Cipolla e Aglio Finocchi Cetrioli, Cicoria, Lttuga e Piselli Fagioli Lattuga Cicoria, Finocchi e Cavoli Prezzemolo Melanzane Fagioli = Pomodori Cavoli, Ravanelli, Cicoria, cipolle, Prezzemolo

e Carote =

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