tariffa r.o.c.: “poste italiane s.p.a. - sped. in abb ... · c’è da capire come mai a di- ......

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PAGINA 1 Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: [email protected] di Enzo Lucente SEGUE A PAGINA 2 Via Nazionale 24 - Cortona Tel.0575-60.18.67 Loc. Fratta - Cortona Tel. 0575-61.74.41 Alessandro Fratini Parrucchiere uomo - donna Il silenzio è sempre colpevole Noi l’abbiamo detto a Francesca Basanieri Fratta: promesse elettorali, promesse da marinaio Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar) Locale climatizzato Chiuso il lunedì tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379 www.cantanapoli.net [email protected] A bbiamo seguito sia nel Consiglio Comunale a- perto di sabato 7 marzo che precedentemente le varie parti politiche e il Comitato Scuola Nuova Fratta. Il problema che si pone è importante perché determina l’av- venire scolastico dei figli di Corto- na. Il Comitato Scuola Nuova Fratta ha le sue ragioni perché da tempo l’ex sindaco Vignini, più volte chiamato in causa anche nel Consiglio Comunale aperto, ha da- to lo zuccherino ai genitori della Fratta sostenendo la possibilità di una nuova scuola in questa frazio- ne del Comune. “Peggio” ha fatto l’attuale sin- daco Basanieri che ha rinforzato questa “presunta” esigenza propo- nendo nel volantino elettorale la realizzazione del polo scolastico della Fratta. Ma c’è di più, forse di peggio, nel documento comunale redatto nel mese di novembre 2014, rela- tivo agli investimenti, si legge che “in sede di assestamento al bilan- cio 2014, al fine di poter presenta- re specifiche istanze di finanzia- mento nel settore dell’istruzione sono stati inseriti i seguenti inter- venti: - Polo scolastico Fratta 4.300.000 - Scuola Materna Camucia 3.000.000 entrambi i finanziamenti attraverso la previsione di contributi regiona- Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 3,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 li”. C’è da capire come mai a di- stanza di 90 giorni da quel do- cumento comunale, l’Amministra- zione Comunale abbia improvvisa- mente invertito la rotta e abbia in mente di realizzare un polo scola- stico unico per Camucia, Fratta, Sodo nei pressi dell’area Coop, acquistando il terreno, presentan- do un progetto ed alienando in tempi “stratosfericamente” brevi due immobili di proprietà comu- nale. Come scrive Borrello nell’ar- ticolo a latere, probabilmente è più giusto verificare l’andamento demografico dei ragazzi e realizza- re una struttura adeguata alle nuo- ve esigenze scolastiche con tra- sporti “eccellenti” per non dan- neggiare i nostri ragazzi. Ma ci chiediamo perché non pensare ad un ampliamento glo- bale della scuola del Sodo che ha intorno un’ampia zona verde da utilizzare secondo necessità. Par- lare prima sarebbe stato meglio. Ora pare tutto un rimediato. E non è corretto verso la gente. Cortona, Vicolo Corazzi, 17-19 show room Piazza della Repubblica, 15 boutique +39 0575 630.643 www.delbrenna.it Anno CXXIII - N° 5 Cortona - Domenica 15 marzo 2015 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,50 SEGUE A PAGINA 2 L a Banca popolare di Cor- tona si è prontamente mossa per andare incon- tro ai propri concittadini colpiti duramente dall’on- data di maltempo che si è abbattu- ta nel territorio nella notte tra il 4 e il 5 marzo scorso. “Il nostro caro territorio è stato colpito da eventi atmosferici d’inusuale forza e crudeltà - spiega la direzione dell’istituto di credito. Molte Fami- glie e molte Imprese in queste ore sono chiamate a fronteggiare danni, anche significativi, e stanno adoperandosi per poter riavviare le proprie attività e ripristinare quanto danneggiato. La Banca, come primo segno concreto di vicinanza ai propri Soci e alla clientela, mette a dispo- sizione dei finanziamenti chirogra- fari da 5 mila e 10 mila euro da rimborsare in 36/60 mesi per un importo complessivo di 1 milione di euro. Il tasso è fisso e partico- larmente allettante: 1,25% per i Soci e 2,00% per i clienti che an- cora non sono Soci. Inoltre per i Soci non è prevista alcuna spesa per l’istruttoria della pratica”. Maggiori dettagli vengono for- niti direttamente nelle sedi delle agenzie. L.L. BPC, una Banca solidale A maggio scorso, durante la campagna elettorale la Basanieri sbandiera una lettera del ministro bo- schi che promette soldi per la scuola della Fratta. Final- mente quello che era stato pro- messo per altre 2 legislature ha un a soluzione positiva.La notizia e’ così importante per i cittadini del- la Fratta che la risposta è imme- diata: sia la Basanieri personal- mente che il PD hanno un risulta- to del 5% superiore alla media comunale. Durante l’estate la lette- ra della Boschi risulta essere una bufala. Ma la Basanieri non de- morde, nel piano programmatico di legislatura inserisce in bella vi- sta la costruzione di una nuova scuola alla Fratta. I commenti in tutto il paese sono entusiasti. Noi ci attiviamo per sostenere questa volontà, la tenacia della Basanieri ci contagia e ci sprona. Scopriamo che a Bi- biena stanno costruendo scuole senza investimenti, con il project financing. Costituiamo un comita- to e ci mettiamo subito al lavoro, produciamo un elaborato e un piano finanziario. Con le spese so- stenute per gli affitti si può pagare il canone annuo della costruzione che dopo 30 anni diviene proprie- tà del comune Andiamo in comune ed ab- biamo la prima doccia fredda; sia- mo trattati con sufficienza ed il no- stro progetto non viene neanche preso in considerazione. Tornia- mo con imprese che sono dispo- nobili a partecipare ad un bando di project financing e l’atteggia- mento è sempre peggio (sindaco assente) Invitiamo la giunta alla presen- tazione del progetto alla popola- zione: stesso risultato; la Basanieri e tutti i membri della giunta sono assenti (principio di sussidiarietà) Poi la ciliegina: esce il bando sul decreto mutui. Partecipando a questo bando con il progetto che abbiamo elaborato potevamo ri- porre serie speranze di finanzia- mento, abbiamo simulato il pun- teggio che poteva raggiungere: l’immediata cantierabilità e la compartecipazione privata per- mettevano di schizzare a livelli altissimi. Il comune di Cortona po- lateva avere una nuova scuola pa- gando un canone annuo pari alla metà dell’attuale affitto ed acqui- sendo la proprietà dell intero immobile dopo 30 anni. Trasmet- tiamo immediatamente la richiesta formle al comune, non è facile pa- lare con il sindaco ma ci siamo riusciti dicendo chiaramente che se il progetto veniva accettato il comitato si sarebbe immediata- mente sciolto. Sapete quale è stata la sua reazione???? 1-Così finiamo tutti e 2 in galera (ma di cosa parla? Pensa che non sappiamo quali sono le procedure corrette e quelle scorrette?) 2-Questa lettera non mi piace (non commento questa frase) 3-Noi dobbiamo guardare il pro- blema nel suo insieme (è la tipica frase di chi non vuol fare niente) 4-Alla Fratta non ci sono i numeri per una scuola (non sapevamo che lei prometteva le cose senza informarsi prima o forse non sa- pevamo che dal settembre 2014 tutti i cittadini della Fratta avevano fatto voto di castità) Il mago Basanieri fa uscire il coniglio dal cappello. Ed infine le carte sono scoperte: Il sindaco, senza interpellare nessuno senza comunicarlo in consiglio, senza la minima ragione logica presenta un progetto per una nuova scuola a Camucia. Il progetto finanziario è qualcosa di meraviglioso: si vendono locali delle attuali scuole di Camucia e del sodo e si espro- pria un terreno nella zona della piscina comunale . Per la vendita dei locali si sti- L e promesse elettorali so- no sempre state come le promesse dei marinai. Ot- tenuta la grazia “gabbato lo santo”, ovvero quando si è in pericolo si prega e si fanno promesse ma poi, passato il brutto momento, tutte le promesse ven- gono dimenticate. Pur di accapar- rarsi il voto degli elettori, pur di fare fessi i creduloni, i partiti, in periodo elettorale, escogitano mil- le espedienti, si inventano anche che il somaro possa volare. Non tengono conto che un tale operato alla lunga possa portare alla disaf- fezione del corpo elettorale e rinunciare al voto. Ecco come si sono comportati i nostri ammini- stratori candidati alle elezioni am- ministrative del 2014. Programmi faraonici e non aderenti alla real- tà; impossibilità di realizzare certi interventi per investimenti, senza tenere conto delle entrate comu- nali e delle spese fisse esistenti; senza promettere la riqualificazio- ne della spesa con eliminazione di spese superflue, non più sostenibi- li in momenti di crisi e crescente disoccupazione. Certe spese, co- me i tanti e tanti contributi elargiti a società, comitati, associazioni e compagnia bella, andrebbero eliminati; i divertimenti chi li vuole se li paghi. Nessuno però ha mai avanzato una simile proposta, pre- sa in considerazione una simile ipotesi per non dispiacere al ri- torno di voto, per non sapere dire di no all’amico, al conoscente, al- l’area di parte o di partito. Si pre- ferisce la demagogia alla serietà; non si vuole dire basta e si conti- nua nello sperpero. Il popolo vuole farsi sentire dire sempre sì e mai no; concetto sbagliato e non più proponibile. Si prenda ad esempio la situazione della scuola di Fratta. La scuola locata da un privato non è ritenuta più idonea per ragioni di sicurezza. Sorge un comitato per la costruzione di un nuovo plesso scolastico con tanto di progetto e l’amministrazione comunale nicchia; le opposizioni (Futuro per Cortona, Forza Italia e Movimento 5 Stelle) nel consiglio comunale del ventisei febbraio, una volta tanto, unite ed unanimi, nella presa di posizione, assecon- dano il comitato, fanno quadrato, fanno il loro mestiere per dire: “la scuola sa da fare!” non tanto forse per convinzione quanto per met- tere alle strette la maggioranza PD; metterla alla prova dei fatti di fronte alle proprie responsabilità e contraddittorietà. Per dirla con il consigliere Manfreda, “la propo- sta di deliberazione è stata provo- catoria” perché come minoranza non è stato approvato lo strumen- to urbanistico ove si prevedeva la costruzione di un polo scolastico alla Fratta e la nostra campagna elettorale non è stata incentrata su una simile promessa; la maggio- ranza ed amministrazione in carica ha adottato lo strumento urbanistico e fatto cartello di pro- gramma e propaganda elettorale per la “realizzazione del polo sco- Volantino elettorale che del PD che annuncia la realizzazione del Po- lo scolastico di Fratta Consiglio Comunale aperto

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Page 1: Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb ... · C’è da capire come mai a di- ... sta la costruzione di una nuova ... lare con il sindaco ma ci siamo riusciti dicendo

PAGINA 1

Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: [email protected]

di Enzo Lucente

� SEGUEA PAGINA 2

Via Nazionale 24 - CortonaTel.0575-60.18.67

Loc. Fratta - CortonaTel. 0575-61.74.41

Alessandro FratiniParrucchiere uomo - donna

Il silenzio è sempre colpevole Noi l’abbiamo detto a Francesca Basanieri Fratta: promesse elettorali, promesse da marinaio

Loc. Le Piagge, 33/A - Camucia di Cortona (Ar)

Locale climatizzato Chiuso il lunedì

tel/fax 0575-62.996 tel. 0575-95.51.87 cell. 33125.44.379www.cantanapoli.net [email protected]

Abbiamo seguito sia nelCon siglio Comunale a -perto di sabato 7 marzoche precedentemente levarie parti politiche e il

Comitato Scuola Nuova Fratta.Il problema che si pone è

importante perché determina l’av -venire scolastico dei figli di Cor to -na.

Il Comitato Scuola NuovaFrat ta ha le sue ragioni perché datempo l’ex sindaco Vignini, piùvolte chiamato in causa anche nelConsiglio Comunale aperto, ha da -

to lo zuccherino ai genitori dellaFratta sostenendo la possibilità diuna nuova scuola in questa frazio-ne del Comune.

“Peggio” ha fatto l’attuale sin -daco Basanieri che ha rinforzatoquesta “presunta” esigenza propo-nendo nel volantino elettorale larealizzazione del polo scolasticodella Fratta.

Ma c’è di più, forse di peggio,nel documento comunale redattonel mese di novembre 2014, rela -tivo agli investimenti, si legge che“in sede di assestamento al bilan-cio 2014, al fine di poter presenta-re specifiche istanze di finanzia-mento nel settore dell’istruzionesono stati inseriti i seguenti inter-venti: - Polo scolastico Fratta € 4.300.000- Scuola Materna Camucia €3.000.000entrambi i finanziamenti attraversola previsione di contributi regiona-

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. dellaStampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 3,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

li”.C’è da capire come mai a di -

stanza di 90 giorni da quel do -cumento comunale, l’Ammini stra -zione Comunale abbia improvvisa-mente invertito la rotta e abbia inmente di realizzare un polo scola-stico unico per Camucia, Fratta,Sodo nei pressi dell’area Coop,acquistando il terreno, presentan-do un progetto ed alienando intem pi “stratosfericamente” brevidue immobili di proprietà comu -nale.

Come scrive Borrello nell’ar-

ticolo a latere, probabilmente èpiù giusto verificare l’andamentodemografico dei ragazzi e realizza-re una struttura adeguata alle nuo -ve esigenze scolastiche con tra -sporti “eccellenti” per non dan -neggiare i nostri ragazzi.

Ma ci chiediamo perché nonpensare ad un ampliamento glo -bale della scuola del Sodo che haintorno un’ampia zona verde dautilizzare secondo necessità. Par -lare prima sarebbe stato meglio.Ora pare tutto un rimediato. E nonè corretto verso la gente.

Cortona, Vicolo Corazzi, 17-19 show room Piazza della Repubblica, 15 boutique

+39 0575 630.643 www.delbrenna.it

Anno CXXIII - N° 5 Cortona - Domenica 15 marzo 2015 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,50

� SEGUEA PAGINA 2

La Banca popolare di Cor -tona si è prontamentemos sa per andare incon-tro ai propri concittadinicolpiti duramente dall’on-

data di maltempo che si è abbattu-

ta nel territorio nella notte tra il 4e il 5 marzo scorso. “Il nostrocaro territorio è sta to colpito daeventi atmosferici d’inusuale forzae crudeltà - spie ga la direzionedel l’istituto di cre dito. Molte Fami -glie e molte Im prese in queste oresono chiamate a fronteggiaredanni, anche significativi, e stannoadoperandosi per poter riavviarele proprie attività e ripristinarequanto danneggiato.

La Banca, come primo segnoconcreto di vicinanza ai propriSoci e alla clientela, mette a dispo-sizione dei finanziamenti chirogra-fari da 5 mila e 10 mila euro darimborsare in 36/60 mesi per unimporto complessivo di 1 milionedi euro. Il tasso è fisso e partico-larmente allettante: 1,25% per iSo ci e 2,00% per i clienti che an -cora non sono Soci. Inoltre per iSoci non è prevista alcuna spesaper l’istruttoria della pratica”.

Maggiori dettagli vengono for -niti direttamente nelle sedi delleagenzie.

L.L.

BPC, una Banca solidale

Amaggio scorso, durantela campagna elettorale laBa sanieri sbandiera unalet tera del ministro bo -schi che promette soldi

per la scuola della Fratta. Final -mente quello che era stato pro -messo per altre 2 legislature ha una soluzione positiva.La notizia e’così importante per i cittadini del -la Fratta che la risposta è imme -diata: sia la Basanieri personal-mente che il PD hanno un risulta-to del 5% superiore alla mediacomunale. Durante l’estate la lette -ra della Boschi risulta essere unabufala. Ma la Basanieri non de -mor de, nel piano programmaticodi legislatura inserisce in bella vi -sta la costruzione di una nuovascuola alla Fratta.

I commenti in tutto il paeseso no entusiasti. Noi ci attiviamoper sostenere questa volontà, latenacia della Basanieri ci contagiae ci sprona. Scopriamo che a Bi -bie na stanno costruendo scuolesenza investimenti, con il projectfinancing. Costituiamo un comita-to e ci mettiamo subito al lavoro,pro duciamo un elaborato e unpia no finanziario. Con le spese so -ste nute per gli affitti si può pagareil canone annuo della costruzioneche dopo 30 anni diviene pro prie -tà del comune

Andiamo in comune ed ab -biamo la prima doccia fredda; sia -mo trattati con sufficienza ed il no -stro progetto non viene neanchepreso in considerazione. Tor nia -mo con imprese che sono dispo-nobili a partecipare ad un bandodi project financing e l’atteggia-mento è sempre peggio (sindacoassente)

Invitiamo la giunta alla presen-tazione del progetto alla popola-zione: stesso risultato; la Basanieri

e tutti i membri della giunta sonoassenti (principio di sussidiarietà)Poi la ciliegina: esce il bando sulde creto mutui. Partecipando aque sto bando con il progetto cheabbiamo elaborato potevamo ri -por re serie speranze di finanzia-mento, abbiamo simulato il pun -teg gio che poteva raggiungere:l’im mediata cantierabilità e lacom partecipazione privata per -met tevano di schizzare a livellialtissimi. Il comune di Cortona po -

lateva avere una nuova scuola pa -gando un canone annuo pari allametà dell’attuale affitto ed acqui-sendo la proprietà dell interoimmobile dopo 30 anni. Tra smet -tiamo immediatamente la richiestaformle al comune, non è facile pa -lare con il sindaco ma ci siamoriu sciti dicendo chiaramente chese il progetto veniva accettato ilco mitato si sarebbe immediata-mente sciolto. Sapete quale è statala sua reazione???? 1-Così finiamo tutti e 2 in galera(ma di cosa parla? Pensa che nonsappiamo quali sono le procedurecorrette e quelle scorrette?)2-Questa lettera non mi piace(non commento questa frase)3-Noi dobbiamo guardare il pro -blema nel suo insieme (è la tipicafrase di chi non vuol fare niente)4-Alla Fratta non ci sono i numeriper una scuola (non sapevamoche lei prometteva le cose senzain formarsi prima o forse non sa -pevamo che dal settembre 2014tutti i cittadini della Fratta avevanofatto voto di castità)

Il mago Basanieri fa uscire ilconiglio dal cappello. Ed infine lecarte sono scoperte: Il sindaco,senza interpellare nessuno senzacomunicarlo in consiglio, senza laminima ragione logica presentaun progetto per una nuova scuolaa Camucia. Il progetto finanziarioè qualcosa di meraviglioso: sivendono locali delle attuali scuoledi Camucia e del sodo e si espro-pria un terreno nella zona dellapiscina comunale .

Per la vendita dei locali si sti -

Le promesse elettorali so -no sempre state come lepro messe dei marinai. Ot -te nuta la grazia “gabbatolo santo”, ovvero quando

si è in pericolo si prega e si fannopromesse ma poi, passato il bruttomo mento, tutte le promesse ven -gono dimenticate. Pur di accapar-rarsi il voto degli elettori, pur difa re fessi i creduloni, i partiti, inperiodo elettorale, escogitano mil -le espedienti, si inventano ancheche il somaro possa volare. Nontengono conto che un tale operatoalla lunga possa portare alla disaf-fezione del corpo elettorale erinunciare al voto. Ecco come sisono comportati i nostri ammini-stratori candidati alle elezioni am -ministrative del 2014. Programmifaraonici e non aderenti alla real -tà; impossibilità di realizzare certiinterventi per investimenti, senzatenere conto delle entrate comu -nali e delle spese fisse esistenti;senza promettere la riqualificazio-ne della spesa con eliminazione dispese superflue, non più sostenibi-li in momenti di crisi e crescentedi soc cupazione. Certe spese, co -me i tanti e tanti contributi elargitia società, comitati, associazioni ecompagnia bella, andrebberoeliminati; i divertimenti chi li vuolese li paghi. Nessuno però ha maia vanzato una simile proposta, pre -sa in considerazione una simileipo tesi per non dispiacere al ri -torno di voto, per non sapere diredi no all’amico, al conoscente, al -l’area di parte o di partito. Si pre -ferisce la demagogia alla serietà;

non si vuole dire basta e si conti-nua nello sperpero. Il popolovuole farsi sentire dire sempre sì emai no; concetto sbagliato e nonpiù proponibile. Si prenda adesempio la situazione della scuoladi Fratta. La scuola locata da unprivato non è ritenuta più idoneaper ragioni di sicurezza. Sorge uncomitato per la costruzione di unnuovo plesso scolastico con tantodi progetto e l’amministrazionecomunale nicchia; le opposizioni(Futuro per Cortona, Forza Italia eMovimento 5 Stelle) nel consigliocomunale del ventisei febbraio,una volta tanto, unite ed unanimi,nella presa di posizione, assecon-dano il comitato, fanno quadrato,fanno il loro mestiere per dire: “lascuola sa da fare!” non tanto forseper convinzione quanto per met -ter e alle strette la maggioranza PD;metterla alla prova dei fatti difronte alle proprie responsabilità econtraddittorietà. Per dirla con ilconsigliere Manfreda, “la propo-sta di deliberazione è stata provo-catoria” perché come minoranzanon è stato approvato lo strumen-to urbanistico ove si prevedeva lacostruzione di un polo scolasticoalla Fratta e la nostra campagnaelettorale non è stata incentrata suuna simile promessa; la maggio-ranza ed amministrazione incarica ha adottato lo strumentourbanistico e fatto cartello di pro -gramma e propaganda elettoraleper la “realizzazione del polo sco -

Volantino elettorale che del PD cheannuncia la realizzazione del Po -lo scolastico di Fratta

Consiglio Comunale aperto

Page 2: Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb ... · C’è da capire come mai a di- ... sta la costruzione di una nuova ... lare con il sindaco ma ci siamo riusciti dicendo

L’ETRURIA N. 5 ATTUALITÀ

PAGINA 2

Caro prof. Caldarone,in questi giorni si sente sempre più parlare di riforma della scuola; anzinel suo discorso di insediamento, un anno fa, Matteo Renzi mise alprimo posto proprio l’argomento “scuola”. Ma negli ambienti politicisuccede quasi sempre che alle parole non seguano quasi mai i fatti. Cosìgià si parla di rinvio della discussione del progetto di Riforma e già siparla non più di decreto ma di disegno di legge e i tempi previsti nonsono poi così certi: si dovrà attendere fino all’ultimo dei passaggi parla-mentari e con il caos delle assunzioni dei precari della scuola, tra gradua-torie, concorsi e ricorsi, si rischia di slittare ben oltre il promesso primodi settembre 2015. Ma, a mio giudizio, in questo programma di riformac’è una grande assente. Infatti, se il pacchetto della “Buona Scuola”prevede, oltre alla sistemazione dei 120 mila precari, materie in più alleelementari e alle superiori - inglese, musica, arte, economia, educazioneall’ambiente, l’alternanza scuola-lavoro, l’integrazione degli alunnistranieri, la formazione degli insegnanti, un nuovo sistema di carriera-,nulla si dice sulla Scuola Media, che rappresenta l’anello debole delnostro sistema scolastico. Infatti la più grande innovazione scolastica delsecolo scorso, dopo oltre cinquant’ anni, segna il passo per organizzazio-ne, per programmi, per struttura; una scuola che, nata per dare unapreparazione di base a tutti, è diventata il vero moltiplicatore delle diffe-renze socio-economiche; un triennio dal quale i ragazzi escono senzauna preparazione adeguata ai tempi e senza idee chiare su cosa faredopo, provocando una dispersione scolastica che disorienta moltigiovani. E i numeri parlano chiaro e dicono che al Sud un ragazzo suquattro lascia la scuola già al primo biennio delle superiori. Pertantonella riforma non sarebbe stato fuori luogo contemplare i rimedi daapportare al ricordato triennio, il ramo fragile della nostra scuolamedia, ancora una volta abbandonato a se stesso.E siccome la scuola è un argomento che interessa tutti, mi sono permes-so di trasmettere questa riflessione nella sua rubrica, sperando di riceve-re un parere da chi la scuola la conosce davvero. E di questo la ringra-zio.

Un ex insegnante di scuola media che si firma

Certo, l’argomento “scuola” la “scuola buona”, come l’ha defini-ta Matteo Renzi, interessa tutti e anche i nostri lettori. Pertantole riflessioni dell’insegnante che ci scrive rientrano nello spiritodi questa Rubrica. Io non credo che il pacchetto, di cui oggi siparla, possa dare un contributo risolutivo ai problemi che afflig-gono l’istituzione scolastica. Mancano, a mio giudizio, alcuniingredienti che ne dovrebbero costituire l’anima: la didattica ela figura del docente. Più delle cose che si studiano, conta il come le si studia,facendo, cioè, crescere lo spirito critico e la capacità di risolve-re problemi; ascoltando e discutendo con gli altri e lavorando ingruppo. Deve affermarsi l’idea di una scuola intesa comelaboratorio di esperienze conoscitive legate alla vita reale, ingrado di assicurare ai giovani un futuro. Il distacco tra ciò chegli adulti propongono e ciò che passa per la testa dei ragazzista sempre più provocando uno stato di alienazione che portatroppi studenti alla passività scontrosa o alla fuga, che stadentro il cellulare nascosto sotto al banco o fuori dall’edificioscolastico, sentito come estraneo e, in alcuni casi, nemico. Alcontrario sentirsi a casa e ritrovarsi dentro un canto dellaDivina Commedia, una pittura, una scoperta matematica,possono generare aperture inaspettate nella sensibilità deiragazzi. Ma per attivare questo rispecchiamento c’è bisogno di lunghemanovre di avvicinamento che solo l’insegnante capace, prepa-rato e appassionato può determinare. Un insegnante competentee autorevole riesce a comprendere se un ragazzo ha lavorato, sesi è impegnato a dare forma di scrittura a idee, immagini edemozioni personali. E questo accade perché riesce a trasmetterela magia della propria materia. Ha la capacità di coinvolgere,appassionare e soprattutto alimentare la curiosità: condizioneindispensabile e irrinunciabile per la conoscenza e il sapere. Esono questi gli insegnanti che rimarranno sempre nellamemoria dei ragazzi: figure significative che lasceranno unatraccia indelebile nel loro percorso scolastico. E, purtroppo, insegnanti inadeguati hanno reso la scuola medial’anello debole della catena, come si legge nella lettera, se solopensiamo al reclutamento dell’esercito di avvocati, di farmaci-sti, di studenti universitari arruolati negli anni Sessanta non pereducare ma per coprire le cattedre allora disponibili. Feritegravi inflitte alla scuola media che nessun governo passato epresente, a quanto pare, sembra interessato a curare.

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da pag. 1 Fratta: promesse elettorali, promesse da marinaio

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da pag. 1 Noi l’abbiamo detto a Francesca Basanieri

15 marzo 2015

Caro Amicoti scrivo ...

di Nicola Caldarone

La scuola in confusione

lastico di Fratta che comprenderàla Scuola Primaria e la Scuola Se -condaria di primo grado (anchefacendo seguito al progetto inviatoal Presidente del Consiglio)”; dalconsigliere Meoni viene ricordatoinoltre l’incontro fra una delega-zione di genitori con la giunta co -munale riguardante i temi legati alplesso scolastico di Fratta e ri co -nosciuti dall’amministrazione co -me temi di assoluta priorità nelpro gramma di legislatura. Qualidunque i motivi di tanta titubanzadel Sindaco e dell’Am mini stra zio -ne e consiglieri comunali di mag -gio ranza nel dare risposte certe econcrete? Perché mai sono statedate in consiglio risposte evasive,molto abbottonate ed intonate acautela? Provo io a dare una rispo-sta sensata anche se sarà giudicatairrealistica, lunatica ed empia. Lanuova maggioranza, la nuova am -mi nistrazione ha avuto un sussultodi orgoglio, un “ravvedimento o -pe roso”, vuole dare un taglio nettodi discontinuità nei confronti dellaprecedente amministrazione an -che se della stessa linea politica.Tardivamente ha preso coscienzadella realtà, tardivamente forse ha

analizzato i dati del centro infor-matico da cui emerge (perché maiprima di fare promesse non sisono guardati dati statistici?) chele iscrizioni per l’anno scolastico2015/2016 sono di n. 29 per l’in -fanzia e per la scuola primaria n.76 e poco più di 50 per le medie(dati non certi, approssimativi,perché i genitori potrebbero cam -biare indirizzo per i loro figli!) percui non avrebbe senso un poloscolastico di poco più di comples-sivi centocinquanta iscritti. I datidemografici sono deludenti! Nonavrebbe senso costruire una “cat -te drale nel deserto”, sarebbe uninutile dispendio di denaro pub -blico o un ritorno alle pluriclassi.Spesa d’investimento insostenibileper le attuali casse comunali la -sciate a secco dagli amministratoriprecedenti?. Il decollo sperato del -l’Ospedale della Fratta (una Bin -di/Pa squi-nata?) come infrastrut-tura trainante della zona, non haavuto gli effetti sperati. Si guardi aquanto costruito e quanto inven-duto! Gli oneri di urbanizzazionevanno scemando con la stagnazio-ne dell’espansione edilizia. Meglioquindi ampliare a Camucia i plessi

Sabato 25 aprile 2015 gita a Forlì in visita alla Mostra

A seguito dei pesanti eventi atmosferici

“Boldini - Lo spettacolo della modernità”

Ancora tanti cortonesi senza luce

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CORTONA-CENTRO STORICO:

esistenti, con risparmi di tempo edenaro; meglio ristrutturare emet tere in sicurezza gli esistenti.Giammai nuovi plessi. Si faccia vir -tù di ciò che si ha! Meglio chiede-re da parte delle famiglie miglioried efficienti servizi di trasporto emensa; meglio chiedere il conteni-mento delle spese per questi ser vi -zi anziché un loro aggravio. Speseinsensate ricadrebbero sulla col -lettività; aumenti di tributi garanti-ti. Se realisticamente si guarda airesidenti con età scolare e presco-lare, con dati forniti dal CED diCortona, e a quanti di loro pos -sono gravitare sull’ipotetico plessoscolastico (Fratta, Fratticciola, S.Caterina, Creti, Ronzano, Bur ci nel -la, Sodo, Tavarnelle e case sparse)questi ammontano a teorici 150-160 utenti. Che più? Si abbia ilcoraggio di dire: abbiamo sbaglia-to, abbiamo promesso troppo, sia -mo stati ingenui!

Diversamente dovremmo direcome disse il Gri lo Parlante, inPinocchio, di Carlo Collodi “Non tifidare, ragazzo mio, di quelli chepromettono di farti ricco dallamattina alla sera. Per il solito, osono matti o imbroglioni!”. Epoi…con i tagli alla sa nità frapochi anni potremmo as sisterealla soppressione (non au -

spicabile!) di qualche “ospedalic-chio”, fra cui quello ipotizzato del -la Fratta che potrebbe, se nonaltro, essere convertito in polosco lastico. Sarebbe meglio e piùrealistico che la nuova ammini-strazione pensasse seriamente,oltre all’ampliamento delle scuoledi Camucia più prossime alla fra -zione di Fratta e all’abbandonototale dell’ipotesi di costruire iviun nuovo plesso scolastico (coin -volgendo la depotenziata Provincianell’operazione) all’utilizzo-ricon-versione dell’ex Ospedale di Cor -tona, ora in degrado, come Casadi Riposo per anziani a livelloterritoriale intercomunale.

La po po lazione anziana è inaumento come pure gli incapienti;le spese per ricoveri in struttureprivate insostenibili; come struttu-ra pub bli ca i ricavi potrebberoessere garantiti a copertura dellespese di trasformazione e gestionea prezzi ragionevoli, non sproposi-tati ma proporzionati alla capacitàreddituale e dare dignità alle per -sone sole e sofferenti. Cambiareverso si può, cambiare modo diragionare si deve. Il debito pubbli-co deve scendere come pure lapressione fiscale. Il futuro non ap -pare roseo.

Piero Borrello

ma un introito di 2.360.000 euro,per l’esproprio di circa 1 ettaro diter reno edificabile si impegnanocirca 60.000 euro.

Gli importi, so prattutto per levendite sono puro lavoro di fanta-sia per far quadrare i conti. Ma ilfatto grave è anche un altro: entroil 30 settemmbre il progetto deveessere affidato per la sua realizza-zione non è tecnicamente possibi-le. Allora cosa è successo???

Presunzione, arroganza osem pli cemente ripicca? La Ba sa -nieri, per dimostrare che puòdistruggere un comitato sponta-neo, mette a serio repentaglio lacredibilità dell intera classe politi-ca di questa maggioranza, ma so -prattutto nega un principio che èsancito dalla costituzione: il dirittoallo studio in ambiente sicuri e de -corosi. La Ba sa nieri ha am pia -mente dimostrato, con que sta vi -cenda che: Non mantiene gli impegni presi incampagna elettoraleNon mantiene gli impegni presicon il patto di legislatura (atto fo -

male)Non rispetta lo statuto del comuneNon rispetta il consiglio comunalee le sue funzioniNon rispetta i cittadiniNon ha interesse per l incolumitàdei bambini delle scuole primarie Cosa è cambiato da maggio a otto -bre?Vignini ha sbagliato tutto? (Sa reb -be bello un suo intervento for ma -le)Visto che aveva promesso unascuo la a misura di bambino conquesto modo sta facendo l’oppo-stoC’è veramente il rischio di deserti-ficazione e futuro dormitorio dellaparte nord ovest del comune diCortonaNon ha rispettato nessuna pro -messa nei nostri confronti.

Ci faremo sentire e la dimo -strazione di quanto abbiamo affer-mato sarà oggetto di valutazionedegli organi preposti al controllodell’operato dei sindaci.

Il Presidente del “Comitato”Scuola Nuova Fratta

Gli eventi pesanti atmosfericiche si sono verificati nella nottedel 4 e nella giorno successivohanno determinato caduta dialberi, anche secolari, interruzio-ne grave di corrente elettrica tantoche lunedì 9 marzo ancora ampiezone del territorio e della cittàsono senza corrente elettrica conconseguenze pesanti per il riscal-damento e per la vita quotidiana.

I danni causati dal vento comeha comunicato l’Enel sono moltigravi e di grande entità.

L’Amministrazione Comunaleha inteso venire incontro a tutte lepersone, soprattutto anziani, peralleviare questo loro momento digrave difficoltà.

E così quanti si trovano senzafornitura elettrica hanno la possi-bilità di appoggiarsi al Convento diS. Caterina che ospita anche unacasa per ferie, ubicato in via S.Margherita, 47 nel centro storicodi Cortona.

Il comunicato del Comunedichiara la grande disponibilità esenso civico delle Sorelle dei Po -veri di S. Caterina da Siena che ge -stiscono la struttura.

Le Suore hanno aperto il Con -ento per chi ha necessità per uti -lizzare acqua calda e altri servizi.

Qualora ve ne fosse bisogno icittadini possono chiere la colla-borazione del VAB del Comune diCortona che si è resa disponibileper l’eventuale trasporto dellepersone.

Nel comunicato del Comune,l’Amministrazione Comunale rin -grazia nuovamente quanti si stan -no adoperando per alleviare i di -sa gi e risolvere i problemi, masoprattutto ringrazia i propri citta-dini che stanno dimostrando ungrande spirito di sacrificio in unasituazione oggettivamente di emer -genza che speriamo si risolva en -tro pochi giorni.

Abbiamo pubblicato con unno stro breve commento quantoc’è stato inviato dal Comune nellacertezza che quando il giornalesa rà in edicola il 15 marzo tuttosarà un ricordo, ma riteniamodoveroso documentare nero subianco quello che è avvenuto perla no stra storia locale. Eventi diquesto genere per fortuna sonorari.

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L’ETRURIA N. 5 CULTURA

PAGINA 3

Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

Le ragioni per cui la merito-crazia stenta a decollare nel nostroPaese sono diverse. Gli ostacoli so -no soprattutto di carattere culturaleperché a tenere banco e a prevalereè spesso il paradigma della furbizia,quella sottomarca dell’intelligenzache genera un serie di strani com -portamenti e la convinzione che,tutto sommato, per raggiungere undeterminato obiettivo sia meglioessere furbi, avere la faccia tostapiuttosto che bravi e preparati. Siafferma cioè, l’idea che quello checonta sia sempre e comunque lascorciatoia della raccomandazionepolitica che permette il “tutto e su -bito”, ignorando completamentel’im portanza della formazione edell’esperienza acquisita sul campo.E’ un pessimo esempio per le futurege nerazioni. Dante nel canto VIIIdel Pa ra di so incontra Carlo Mar tel -lo, il quale, intervenendo sull’argo-mento, sostiene che se gli uominifa cessero attenzione alle disposizio-ni e inclinazioni che Dio e la Naturapongono in cia scuno, come fonda-mento del vivere e vi si conformas-sero nell’educare e formare l’uomo,avrebbero sempre gente buona ecapace.

E poi pro nuncia la famosaterzina: Ma voi torcete alla religio-ne/ tal che fia nato a cingersi laspada/ e fate re di tal che è dasermone:/ onde la traccia vostra èfuor di strada. Sa crosanta verità!Insomma nella scuola come nellamagistratura, nell’università comenell’impiego pubblico si trova gentenon adatta al ruolo che ricopre. E lapolitica ha da to l’esempio, un

pessimo e sem pio. Il nostro Paesepuò ricominciare a crescere solo sesaprà mettere in atto una comples-siva “ricostruzione mentale” cheponga al centro degli assetti istitu-zionali i saperi, le competenze e leeccellenze.

Secondo una recente ricerca2013 dell’Ocse (Organizzazione perla Cooperazione e lo Sviluppo Eco -nomico), siamo in fondo alla classi-fica ultimi tra i 24 Paesi Europeiper competenze in lettura e al pe -nultimo posto per competenze inma tematica e per capacità di risol-vere i problemi in ambienti ricchidi tecnologia. Siamo insomma i piùinadeguati a gestire la complessitàdella società moderna in cui vi via -mo. L’indagine Ocse mostra inol trequan to dall’analfabetismo funziona-le non si salvino neppure ampie fa -sce considerevoli di laureati e di“già occupati”, tra questi larga par -te della classe dirigente e politica.Que sto spiega la resistenza ad ac -cettare il dato e l’incapacità di go -ver nare il Paese e di invertire il suodeclino.

Educazione al merito

Il 24 luglio 1960, il settimana-le religioso “La Voce”, nella pa gi -na dedicata alle Diocesi di Arezzoe di Cortona scriveva: ”Per incari-co di S.E. Monsignor Vescovo ilProf. Giuseppe Ciotti sta prepa-rando il cartone per la vetratadel Coro in Cattedrale. Più volteera stato lamentato come tuttaquella luce bianca che provienedal finestrone offende la vista epoco concili il raccoglimento. Lavetrata allo studio, mentre ov -vierà all'inconveniente, sarà unsicuro arricchimento del patri-monio artistico della nostra bel -la Cattedrale.”

E, nell'agosto del 1960, èscritto ancora: “Il cartone dellanuova vetrata che sarà sistema-ta nella finestra sopra il Coro, ègià stato esposto in Cattedrale inoccasione della festa del l'As -sunzione, alla vista del popolo,in grandezza naturale, mentreuna riproduzione a colori, informato più piccolo, dava un'i -dea più esatta dell'opera...”ed il28 maggio 1961 “Da qualchegiorno è stata sistemata, sopra ilCoro della nostra Cattedrale, labellissima e luminosa vetrata,che fu commissionata qualche

ranza” (2012). In tutti questi anniCarlo non ha mai abbandonato isuoi contatti con il mondo dellosport, tanto che è stato fotografoufficiale delle prime tre edizionidel Merzuoga Rally, una competi-zione internazionale che si svolgein Marocco coinvolgendo piloti ditutta Europa; inoltre ha collabora-to con lo storico marchio MV A gu -sta, seguendo il campionato italia-no SBK. Tuttavia l'Africa rimane ilsuo habitat naturale, una sorta diseconda pelle. Un vincolo ormaiindissolubile, che ha commosso

molti partecipanti alla serata or ga -nizzata dal Fotoclub Etruria, grati aCarlo Landucci non solo per averpresentato delle fotografie oggetti-vamente notevoli, ma soprattuttoper aver saputo trasmettere l'emo-zione di un viaggio nel profondodi una civiltà molto lontana dalno stro modo di vivere e che guar -da al futuro con gli occhi dellaspe ranza. Occhi che passano an -che attraverso l'obiettivo di unfotoreporter come Carlo Landucciche sa lasciare un segno là dovenasce la fotografia: non nellamacchina fotografica, bensì nellatesta e nel cuore di chi osserva.

E Landucci ha dimostrato diessere un ottimo osservatore pri -ma ancora che un grande foto -grafo, tant'è vero che all'EXPO2015 di Milano saranno propriootto sue fotografie a raccontarel'anima più profonda dei paesiafricani che da anni lo accolgonocome un vero fratello dalla pellenera.

La collana di Note e Do cu -menti dell’Accademia Etru -sca, si è arricchita di unnuovo testo firmato dal

prof. Edoardo Mirri, LucumoneOnorario dell’Ac ca demia Etruscadi Cortona, dal titolo “Ricordo diDomenico Mirri nel 75° dellamorte”. Dopo la presentazionedel l’albero genealogico della Fa -mi glia Mirri, in cui è possibile no -tare la presenza di importanti figu -re di medici, insegnanti, ammini-stratori, pubblici ufficiali e poiuomini di chiesa, come GiovanniBat tista Mirri e Giuseppe Mirri,autore quest’ultimo dell’opera Ive scovi di Cortona dall’istituzionedella diocesi, “uno dei punti diriferimento essenziali ed inevitabiliper ogni trattazione su Cortona ela sua storia”, l’autore EdoardoMirri accende i riflettori sullafigura di Domenico, nato nel 1856nella casa di via Dardano, “im -pegnato nell’azienda edile paternaassai prima della laurea in archi-tettura conseguita Bologna nel1879”. Il suo nome è, in partico-lare, legato all’edificazione defini-tiva della nuova chiesa di SantaMargherita, “il santuario più ama -to dai cortonesi”, i cui lavori ini -ziati nel 1875 si conclusero nel1897, in occasione della celebra-zione del sesto centenario dellamorte della Santa. Altri furono ilavori realizzati per la pubblicautilità di Cortona che portano lafirma di Domenico Mirri: dall’ac-quedotto comunale al cimiterodel la Misericordia, ai restauri ar -cheologici al Melone del Sodo eal la Tanella di Pitagora. Insommauna vita operosa, esaltata dall’one-

mente, con i viaggi in Africa a fian -co dell'amico pilota Fabrizio Meo -ni nei gloriosi anni della Parigi-Dakar. Carlo si innamorò subitodel Continente africano, dei suoigrandi spazi, dei suoi silenzi as -soluti, della natura selvaggia, deicolori accesi, ma soprattutto deivolti dei bambini che lo conquista-rono al punto che tutto il suoimpegno a venire sarebbe statodedicato proprio al sostegno diquesta terra e della sua gente. Trale mostre fotografiche e le pubbli-cazioni ricordiamo “Maskhara -

Quat tro passi nel cuore dell'A -frica” (2004), “Giocattoli e oggetticu riosi del mondo” (2006), “L'al -bero Mormorante - Costumi e re li -gioni” (2009), “Occhi della spe -

Un omaggio al grande“Con ti nente nero” attra-verso una serie di im ma -gini che raccontano una

vita vissuta tra la passione fotogra-fica e l'amore verso il prossimo.

È questo il senso dell'incontrocon il fotoreporter Carlo Landuccitenutosi presso la sede del Fo to -club Etruria a Camucia.

Davanti a una sala gremita, ilnoto fotografo castiglionese ha in -cantato tutti presentando unaselezione della sua ragguardevoleproduzione fotografica, spaziandodal motociclismo fino a luoghi piùreconditi dell'Africa dove Landuccisi reca spesso non solo perfotografare, ma anche per portareun tangibile e concreto aiuto allapopolazione locale attraversol'On lus “Gli occhi della speranza”,da lui fondata nel 2002, che operaprevalentemente in Zambia e nellaSierra Leone.

Il primo amore di Carlo Lan -ducci è stata la motocicletta, tantoche ha partecipato a importantigare nazionali e internazionali dienduro e motocross. Fu in questeoccasioni che sperimentò le sueprime significative esperienzefotografiche. Tuttavia la vera attivitàdi fotoreporter iniziò successiva-

tempo fa dal nostro Vescovo alpittore Ciotti di Roma, e cheeseguita davvero a tempo diprimato, già fa bella mostra disé nella Cattedrale...”.

Questo è il risultato delle r -cerche svolte all'Archivio Vescoviledi Cortona che ci danno la testi-monianza dell'importanza, all'e-poca, di tale commissione.

La vetrata è stata sì progettatada Ciotti su consiglio e commissio-ne di Sua Eccellenza Franciolini,ma è stata realizzata da una dellepiù importanti vetrerie del tempocon la quale il pittore ha collabo-rato per molti anni: Vetrate d'ArteGiuliani di Roma, ancora operan-ti nel territorio nazionale. I pro -prietari dell'Azienda ci hannofornito preziose notizie riguardo ilMaestro Ciotti descrivendolo comeuna persona molto riservata.

Giuseppe Ciotti viveva ed ope -rava a Roma, lavorando nei molticampi dell'arte, soprattutto inquello degli affreschi. Avendo vis -suto a lungo, ha potuto sperimen-tare stili diversi e conoscere moltiartisti del '900 come Gino Severini(del quale, mentre si collocava lavetrata del Duomo nel 1961, un'imponente opera vedeva la luce: ilgrande mosaico posto sulla faccia-ta della Chiesa di San Marco) allecui opere, e a quelle del Futu ri -smo in genere, si è ispirato in unperiodo della sua produzione(1915-28) tanto da firmarsi conlo pseudonimo di Futurciotti.

Proprio su Ciotti è stata recen-temente allestita una grande mo -stra (una cinquantina tra tele, st di,disegni e bozzetti, appunto, divetrate) a Cervara di Roma, i cuiorganizzatori ci hanno concesso lafoto dell'autoritratto dell'artistarealizzato nel suo periodo piùclassico e che adesso si trova nellaSala del Museo Civico del paeselaziale.

L’Africa negli occhi di Carlo Landuccista e dalla profonda fede religiosa.È questa la grande eredità cheDomenico lascia agli eredi, ricor-dati in appendice, una eredità, perdirla con il Foscolo, non di tesorima di caldi sensi”, cioè di senti-menti generosi. E per dirla conEdoardo Mirri “il patrimoniolasciato da Domenico agli erediera costituito di beni spirituali…:una totale sottomissione allavolontà di Dio…, la dedizione allafamiglia, l’amore per Cortona, lasua storia, la sua arte, direi ad -

dirittura le sue pietre, la dedizioneal lavoro, il rispetto e la solidarietàper i lavoratori”.

Una eredità che l’illustrenipote, l’autore Edoardo Mirri, hasaputo raccogliere ed esaltarenella sua multiforme attività didocente, di filosofo, di scrittore, distudioso e di animatore appassio-nato dell’Accademia Etrusca, allaquale, di recente, ha dedicato lamo numentale “Storia dell’Acca de -mia Etrusca dal dopoguerra adoggi”. n.c.

15 marzo 2015

BAR SPORT CAFFE’di Tacconi & Pacchini

Piazza Signorelli, 16

52044 Cortona (Ar) Italy

Tel./Fax 0575-62.984

Giornata FAI a Cortona

Il FAI (Fondo Ambiente Italia -no) ha scelto Cortona per laGior nata FAI di Primavera2015. Si prevede per il 21 e

22 marzo prossimo una grandeaffluenza di iscritti e simpatizzantidel movimento. In queste duegior nate saranno messe a disposi-zione alcuni degli edifici storicidella nostra Città. Nel pomeriggiodi sabato 21, l’appuntamento èpres so il rinascimentale Palaz -zone, dimora storica del cardinale

Passerini, che, per l’occasione, sa -rà illustrato da giovani delle scuolesuperiori del provincia di Arezzo.In serata i partecipanti potrannovisitare a Cortona la Chiesa di SanMarco, dove verrà eseguito uncon certo della Corale Zefferini.

Domenica saranno visitati ilPalazzo Ferretti dell’arch. MarcoTuscher di Norimberga e il PalazzoBaldelli, un tempo sede dell’Ac ca -demia etrusca, oggi dell’AlbergoSan Michele.

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Le parole sono bisbetiche, ma il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro e non per ingannarsi a vicenda; il loro allontanamento dal signifi-cato proprio è riprovevole soprattutto sulla bocca di chi riveste una carica pubblica. Alessandro Manzoni (1785-1873), scrittore, poeta e drammaturgo italiano.

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

Come è nata la vetrata del corodel Duomo di Cortona

Giuseppe Ciotti, l'artista creatore

Giuseppe Ciotti, autoritratto. Su concessione del Comune diCer vara di Roma

La vita e le opere di un benefattore nel 75° della morteIl noto fotoreporter castiglionese ospite del Fotoclub Etruria

In ricordo di Domenico Mirri

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di Gabriele D’Annunzio noto pureper la letteraria Versiliana nonchédei cipressi di casa Carducci.

Ai cortonesi la consistente di -struzione dei filari di cipressi au -

toctoni che cingono non solo il belcortile di S. Niccolò ma pure il ri -pristinato “orto di Bruno e dellaRe nata” ci obbliga a chiederci co -me, per quanto possibile, vi sipos sa porre rimedio.

In quel piazzale che dalla ria -pertura del complesso, dopo unrestauro decennale della chiesa,ha visto molte coppie immortala-re, con parenti ed amici, il loro“si” ed ha udito le gioiosa gridadei Lupeti del Branco “le vecchiemura” ma soprattutto ha ospitatonelle serate estive, virtuosi eventi

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Il forte vento, che nella notte dimercoledì 4 ed ancor più nel -la mattinata di giovedì 5 mar -zo ha battuto il colle di Cor to -

na, ha devastato il parco di mae -

stosi cipressi che rendono il com -plesso monumentale di San Nicco -lò un luogo particolarmente sug -ge stivo.

La salitina di sassi basolati checonduce al cancello d’ingresso èdominata da alti e vetusti cipressiche invitano lo sguardo, oltre ilpiazzale, verso l’incantevole porti-cato antistante il silenzioso tempiocustode della processionale Paladi Luca Signorelli.

Le notizie rimbalzate dallaVersilia dicono della distruzione, aMarina di Pietrasanta, del “pineto”

L’ETRURIA N. 5 CULTURA

sul panorama che spazia, dal Tra -simeno all’Amiata, l’intera Valdi -chiana.

Nel dicembre 1999 un eventoat mosferico, suppur di minor vio -lenza, viene citato nelle relazioniche gli agronomi-forestali dott.Gian franco Rossi e Pier VittorioSpo sato hanno inviato alla So -printendenza di Arezzo proponen-do il taglio di alcuni cipressi nel -l’area circostante S. Nicolò; siconstatò che già l’Enel ne avevaabbattuti diversi danneggiati dalvento nonché dal “cancro”.

Nella primavera del 2000 ilgovernatore della Compagnia, cav.Massimo Canneti, avviò i lavori,che portarono all’eliminazionepro grammata con la sostituzionedi piantine, acquisite presso i vivaiex Saf, scelte tra i cloni selezionati

musicali promossi dall’As socia zio -ne Amici della Musica, ora domi -na la desolazione.

In occasione di un rinfresconuziale l’orto fu coltivato a prato edotato di illuminazione ed irriga-zione non invasiva per l’abili manidi Francesco Mezzanotte e le com -petenti cure del medico giardinie-re Torquato Tenani.

Divenendo utile al l’ac co glien -za dei visitatori ed all’amichevoleconversazione degli ospi ti.

Ora la furia di un vento che laPolizia Stradale avrebbe sanziona-to per eccesso di velocità ha ridot -to quel luogo impraticabile per ifusti di cipresso spezzati e leresinose pigne disperse sul prato,mentre un cipresso divelto si èabbattuto, demolendolo, sul murodi cinta in pietra, che si affaccia

15 marzo 2015

Tempesta di vento distrugge i cipressi di S. Niccolò

Il CarnevaleCento anni fa

A dire dell’antico cronista unCarnevale piuttosto movimentatoquello di oltre cento anni fa aCortona, con spettacoli di scarsovalore al Teatro Signorelli, mentreil Teatrino del Seminario offrivaopere per tutti i gusti. Però, comeerano attivi… con artisti… tutticor tonesi!

Dall’Etruria del febbraio1904: “Omettiamo di parlaredelle mascherate, dei corsi digala, del getto dei fiori et similiaperché di tutto ciò nulla si èfatto, né si farà. Al Teatro Si gno -relli la Compagnia Temporiniraccoglie più soldi che allori.Mar tedì, per la recita della Ma -scotte, si ebbe una rappresenta-zione fuori programma tra ilpub blico e gli artisti, terminatacon espressioni poco lusinghie-re.

Viceversa, al Teatrino del Se -minario, le prime due rappre-sentazioni sortirono felici risul-tati. La sera di Domenica 7 cor.fu rappresentato «Il burbero be -ne fico» di Goldoni, applauditis-simo. Il giovane Scipione Cor tel -lini sostenne lodevolmente, perla sua spigliatezza, la parte delprotagonista, e non meno degnodi lode fu Don Alimonte Aglietti.Destarono grande ammirazioneOrlando Brini per la parte co -

mico-mimica e Alfonso Mar che -sini per i suoi lazzi burleschi.Con egual plauso sostennero leparti loro Alfredo Belloni e Al -fonso Antonimi.

Giovedì 11 cor. fu rappresen-tata la commedia «Il Seccatore»,do ve, oltre i sullodati, preseropar te i giovani Don SerafinoSorbi, David Calbini, GeremiaGalletti, Ferdinando Minozzi,Antonio Renucci ecc. Riu sci tis -si mi furono nelle dette sere icanti: Duetto nell’opera MarinFa liero di Donizzetti «Se purgiun gi a trucidarlo» colla Ca ba -letta «Trema, o Steno, trematesuperbi» e il Terzetto nell’operaIl ritorno di Columella dagli stu -di di Padova «Piano piano, aduno ad uno» eseguiti dai barito-ni Augusto Cocchi e FerdinandoBonucci.

E qui è inutile che noi ag -giungiamo parole in lode deidue giovani cantori, che dietrola guida del bravo Maestro DonTommaso Poggi seppero, ma gi -stralmente condurre le loro par -ti, quando è noto che un coltou d itorio freneticamente li ap -plau diva. Alle rappresentazioniintervennero S.E. Mons. VescovoBaldetti e, oltre parecchi inviti,mol te notabilità”.

Mario Parigi

e brevettati dal C.N.R. come resi -stenti al cancro.

Con l’avvicinarsi della Settima -na Santa, i confratelli della Com -

pa gnia di S. Niccolò dovranno li -be rare dall’intricata mole di tron -chi abbattuti dal vento, un paio deiquali appoggiati alla casa di Benitoed Ivana, l’accesso per portare in

processione il pesante simulacrodel Cristo che rammenta la cadutasotto la croce.

Con loro ci sarà lo spirito di

Gi no Severini che della Compagnialaicale di S. Niccolò fu confratelloscrivendone dedica nel libro che lìsi conserva.

Francesco Cenci

Cara Evelina, mi sei stata madre!Perché mi hai dato la vita nella musica,

hai incoraggiato il mio cammino incerto nella vitae mi hai regalato l'amore verso me stesso.

Una scia di arabeschi musicalicostelli il tuo volo verso il Paradiso,

e le voci grate dei tuoi figlicantino gioiose all'unisono per te.Continua a guardarci dal cielo,

guidaci come facevi, con amore e dedizione,quando fanciulli varcavamo timorosila soglia della tua immensa casa,

per imparare a danzare con tenere maninesui tasti vibranti di un modesto pianoforte.

Riposa serena, poiché forti piantehai seminato e curato con pazienzae dai molti rami candidi virgulti

continueranno a nascere.Bellissimi fiori spargono il loro polline

nel vento verso mete lontane, mentre tu, raggiante, contempli dal cielola fitta trama del tuo operoso amare.

Michele Lanari

Grazie Evelina

Poche parole per ricordare,sen za retorica, la maestra EvelinaPog gioni Montagnoni, sicura gui -da per molti anni dell’As socia -zione Amici della Musica Cortona-Camucia e fondatrice, insieme alcompianto prof. Alessio Lanari,della Scuola di Musica Comunaledi Cortona. Si è spenta venerdì 27febbraio, confortata dall’affettodelle nipoti e dei suoi cari. Le ese -quie sono state celebrate nellachiesa del Riccio, a pochi metridalla sua abitazione e vi hannopartecipato molti ex studenti, ap -passionati di musica e conoscenti.

Ha dedicato tutta la suaesistenza alla musica, personapacata e intelligente, semprepronta a dare buoni consigli e aresistere con tenacia alle difficoltàche la professione e, soprattutto,la vita non le hanno fatto mancare.Ricordo la sua solitudine, quandoandavo a trovarla per avere consi-gli sulla gestione dell’Associazionee della Scuola di Musica, ma piùvolentieri voglio ricordarla inoccasione dei concerti del TuscanSun Festival, quando alla guidadella sua piccola auto veniva fino aCortona ed elegante e impeccabilesi incamminava per le strade delcentro, fino ad arrivare nella piaz -za o al Teatro Signorelli, dove sa -lutava amiche e allievi con la suaconsueta gentilezza.

Non aggiungo altro, perchémoltissimi cortonesi l’hanno co -no sciuta e apprezzata, per il suoamore per la musica e per avercon tribuito alla diffusione e con -servazione della cultura musicalein tutto il nostro territorio. GrazieEvelina, di cuore.

Associazione Amici dellaMusica Cortona-Camucia

La maestra Evelina MontagnoniPortrait experienceDomenica 1 marzo, un’occa-

sione eccezionale per tutti gli a -manti della fotografia. L’as so cia -zione ‘Cortona Photo Academy hapubblicizzato nella sua visitata pa -gina Facebook questo evento fo -to grafico e la riuscita è stata al disopra di ogni aspettativa. Alle 15

si sono dati appuntamento nellasala del circolo canottieri di SanFeliciano 40 persone coordinatedal segretario dell’associazioneStefano Stefanoni e coadiuvate dalpresidente Cesare Galloni: 26 dique ste armate di fotocamere eotti che di vario tipo e 13 fra ra -gazze, ragazzi ed adulti pronti adessere ritratti in due set fotograficicompleti, con la collaborazionedella truccatrice Tullia Mancinelli;ci stavamo dimenticando… c’e ra -no anche 4 cani da fotografare as -sieme ai loro amici modelli.Ricerca di pose comunicative, diespressioni particolari, studio diluci e schemi di illuminazione,inquadrature da studiare … il ri -tratto è sempre un genere digrande interesse, anche per ilrapporto che si crea con chi èfotografato, alla ricerca di unosguardo che desti un’emozione.Tra i fotoamatori anche dei socineo-iscritti che hanno iniziato unpercorso formativo con il nuovocorso base di fotografia digitaleorganizzato da Cortona Photo Aca -demy, che si sta svolgendo pressola sala civica di Camucia, sotto laguida di due fotografi professioni-sti, Gerardo Ruggiero e Gaetano

Poccetti, tesoriere e vice presiden-te di CPA.

Alle 19 le luci dei set si sonospen te ma è rimasta accesa unagrande voglia di ripetere questoevento per l’entusiasmo di tutti ipartecipanti, in un clima di grandecoinvolgimento ed amicizia.

Cortona Photo Academy CPA - associazione culturale

Dicembre 1997

Marzo 2015 (Vito Garzi)

Marzo 2015 (Vito Garzi)

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L’ETRURIA N. 5 TERRITORIO

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

nella pre cisa coincidenza, proprioil giorno di Santa Mar gherita, hoparticolarmente gradito.

La cerimonia, con pochi amiciri stretti, si è svolta nella Chiesa diSan Domenico e Gianni e Sabrina,di fronte all’altare erano particolar-mente emozionati, circondati dallani pote e dai figli Marta, Elia, Gia co -mo, “il Professore”, e Ga briele.

Erano ormai anni che nonrivedevo Emilio e Maria, ormaibisnonni e ritrovarli, riabbracciarli,mi ha dato un piacere immenso.Anche Simona e Barbara, ormai“nonne” felicissime, hanno festeg-giato Gianni e Sa brina, una coppiabellissima, una famiglia bellis sima.

Poi con tutta la famiglia Banchelli alcompleto, i genitori di Sabrina edalcuni amici abbiamo festeggiato inun locale di Cortona dispensandocalorosi applausi e brindisi agliSposi d’Argento. Ho potuto trascor-rere un po’ di tem po con Gianni,cosa che non fa cevo da anni, e mi èsembrato, im merso nella straordi-naria atmosfera di Cortona, tornareindietro negli anni, evocando ri -cordi di vita vis suta insieme, chenessuno potrà mai toglierci.

Sono qualche anno più grandedi Gianni, e ho sempre avuto un le -ga me fortissimo, bellissimo. Mariala mamma, ricorreva spesso a meper “affidarmi il suo Gianni, ….solo un po’ più vivace degli altri…(naturalmente negli altri NON eroconsiderato IO!)

Gianni era ed è una persona a

me molto cara da quando ancorabam bini, dai Lupetti, agli Scout, daiCam peggi, alle vacanze a Vada, siintrecciavano le prime esperienze divita. Potrei raccontarne tantissime,ma una in particolare ritengo potràsignificare il mio rapporto conGian ni. Eravamo di ritorno a piedi,da Sepoltaglia, dove avevano appenaconcluso il nostro Campo Estivo,forse nel 1970 o 1971. …. Giannie ra nella mia Sestiglia, “i Neri”, dicui ero il Capo Sestiglia, ed eravamocirca a metà della salita del Cam -paccio, (avevamo percorso a pie -di… da Sepoltaglia, ….Ossaia….Campaccio…) quando Gianni, or -mai distrutto dalla fatica, non ce la

faceva più, lamentando un fortedolore ai piedi. Anch’io ero stanco,ma vincitori del Campo eravamo iprimi della fila e volevamo darebella mostra del nostro risultatopor tando “il Totem”, che rappre-sentava la migliore squadra delBran co! Non indugiai un attimo epresi Gianni a “giorgetto” sino all’i-nizio di Borgo San Vincenzo.

Fu un’impresa! Praticamentesfi nito ma, soddisfatto, sorridevo nelvedere...quel sorriso, “con il buconel mento”, di riconoscenza, diaffetto nel suo viso.

Lo stesso sorriso che ha semprere galato a TUTTI, a Sabrina, percon quistarla, e che anche ieri, hariservato a me, ed ai suoi Amici. “Admajora Gianni…. Semper!”Tanti Cari Auguri e...alle prossimenozze d’oro!!! F. Falomi

24 febbraio – Cortona I Carabinieri di Camucia hanno denunciato in stato di libertà per truffa un41enne della provincia di Vicenza. I militari dell’Arma hanno accertato chel’uomo aveva messo in vendita su un sito online un telefono cellulare ed erariuscito a farsi versare sulla propria carta poste pay la somma di 162 euro dauna 32enne della valdichiana, a cui poi non aveva inviato l’oggetto acquistato.

27 febbraio- Cortona I Carabinieri di Cortona hanno arrestato un 34enne, albanese, residente inValdichiana per rapina impropria. Il 3 novembre 2014 l’extracomunitario, conla complicità di un’altra persona, dopo aver forzato una finestra, si era intro-dotto all’interno dell’abitazione di un 64enne di Cortona, ma era stato sorpresodal proprietario mentre rovistava all’interno della camera da letto. Il malviven-te, per assicurarsi la fuga, lo aveva intimorito facendogli vedere una pistolariuscendo ad allontanarsi dopo aver rubato due orologi del valore di circa 800euro. Il 22 novembre 2014 i militari dell’Arma, a conclusione delle indagini,hanno identificato nel 34enne albanese il rapinatore che aveva fatto vedere lapistola e lo deferivano all’Autorità Giudiziaria. Il 27 febbraio 2015 nei confrontidel 34enne il GIP del Tribunale di Arezzo ha emesso il provvedimento restritti-vo, prontamente eseguito dai Carabinieri di Cortona, che hanno arrestatol'uomo che è stato portato nel carcere di Arezzo.

2 marzo – Cortona I Carabinieri di Terontola e Monte San Savino hanno arrestato per furto aggra-vato un 18enne residente in provincia di Perugia, una 22 enne, un 42 enne euna 44 enne, residenti in provincia di Forli-Cesena. I quattro, dopo avercommesso due furti in negozi di Terontola di Cortona, dove avevano rubatosuppellettili, una mola corredata da 9 dischi ed alcuni utensili per il decoupa-ge, per un valore complessivo di circa 400 euro, si sono dati alla fuga a bordodi una Audi A3. In entrambi i furti mentre 2 dei 4 malfattori distraevano gliaddetti al negozio, gli altri 2 trafugavano gli oggetti. I carabinieri si sono messiimmediatamente sulle tracce dei ladri identificando e rintracciando i 4 nelpiazzale antistante lo stadio Comunale “Le Fonti” di Monte San Savino, dovesono stati arrestati. La refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimiproprietari.

6 marzo- Cortona Un uomo di 58 anni (P.F. le iniziali) di Cortona è caduto dal tetto di una serrabattendo la testa. L'incidente è accaduto a Camucia. L'uomo ha riportato untrauma cranico ed è stato trasportato in codice rosso alle Scotte di Siena conl'elisoccorso Pegaso che lo ha preso a bordo della pista dell'ospedale dellaFratta.

7 marzo – Castiglion Fiorentino I carabinieri della stazione di Castiglion Fiorentino hanno denunciato un 38enne della provincia di Forlì-Cesena per truffa e porto di armi od oggetti atti adoffendere. Il 27 febbraio scorso a Castiglion Fiorentino uno sconosciuto hamesso in atto la cosiddetta truffa dello specchietto, riuscendo a farsi consegna-re 100 euro da una 50 enne della valdichiana. Le indagini svolte dai carabinierihanno consentito di identificare il responsabile del fatto nel 38 enne e di accer-tare che lo stesso, tra il 27 febbraio e il 4 marzo scorso, aveva messo in attoaltri tre analoghi tentativi di truffa nei confronti di un 80 enne, di un 64 enne edi una 63 enne, tutti di Castiglion Fiorentino. I carabinieri inoltre, nell’ effettua-re la perquisizione sull’auto del 38 enne hanno trovato, occultato nel cruscotto,un coltello a serramanico di 15 centimetri, che è stato sequestrato. Neiconfronti dell’uomo è stata inoltre proposta l’irrogazione della misura diprevenzione del foglio di via obbligatorio dal comune di Castiglion Fiorentino.

7 marzo – Cortona I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Cortona hanno arrestatoun 26 enne turco per rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Verso le ore 7 del5 marzo scorso una 38 enne di Arezzo, appena uscita di casa, mentre stava persalire a bordo della propria auto, è stata afferrata e fatta cadere a terra da unosconosciuto, che si è allontanato alla guida della sua auto, facendo perdere leproprie tracce. La donna, che ha riportato delle escoriazioni, si è fatta medica-re al pronto soccorso di Arezzo, con una prognosi di 7 giorni.Le pattuglie dei carabinieri in servizio nella provincia di Arezzo sono state aller-tate e, verso le 9.30 una pattuglia dei militari dell’arma ha rintracciato inlocalità Ronzano di Cortona l’autovettura, alla cui guida c’era il 26 enne turco.Il giovane alla vista dei carabinieri, si è dato alla fuga, ma è stato fermato dopoun breve inseguimento. L’uomo, una volta sceso dalla macchina, nel tentativodi scappare, ha aggredito i militari, che sono però riusciti a bloccarlo e trarloin arresto. Il 26enne è ora rinchiuso nel carcere di Arezzo.

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N on è una novella ma inun certo senso ci riportaad altri tempi anche se iprotagonisti sono due gio -

vanissimi artigiani Simone Son natie la nipote Anna Maria Secci chelavorano in via XXV maggio aln° 29 a Camucia.

Simone anni fa rilevò questolaboratorio per la riparazione dicalzature dal nonno, dopo unaparentesi di vita in un calzaturifi-cio, decise di mettersi in proprio

e, con la fidanzata Vitina Decarloaprì a Castiglion Fiorentino in viadelle Vecchie Ciminiere al n° 64una bottega per la riparazione dicalzature dove tutt'ora Vitina la vo -ra.

A Camucia il laboratorio è a -perto dal lunedi al sabato dalleore 9 alle 13 e nel pomeriggiodalle ore 16 alle 19,30.

Quando sono entrato mi sonotrovato davanti ad una bella signo-rina che con carta e penna mi hadetto il da farsi per le scarpe cheavevo tra le mani, mi ha riempitoun buono e, mentre dicevo cosaave vano bisogno le mie scarpe, a -vevo la sensazione di aver sbaglia-to negozio perché mi sembravaimpossibile che una donna, unagiovane donna esercitasse l'anticomestiere del CALZOLAIO.

Invece era tutto vero e quandola mia curiosità si è spinta più in làho avuto la conferma che non solola signorina faceva questo lavoroma anche lo zio, da dietro la bot -

tega affacciandosi al bancone, haconfermato il loro impegno lavo -rativo. Occasione per riportare iltutto sul giornale per annotarel'evoluzione prodotta nel tempo diquesto particolare ed antichissimomestiere.

Qualche tempo fa assistevamoalla scomparsa di antichi mestierie quello del calzolaio era uno diquesti, oggi giovani volenterosi listanno riscoprendo e, praticandoprezzi accessibili, permettono alla

gente la riparazione di alcuni tipidi calzature. Inoltre possono per -mettersi lo sfizio di accettare mag -giormente la clientela perché pos -sono intervenire seguendo anchespecifici desideri della più esigenteclientela.

Allora buon lavoro e tantabuo na fortuna; un cliente lo avetegià conquistato anche perché so -no un affezionato delle mie scarpee non me ne disfaccio tanto facil-mente, non sono portato insommaall'acquisto di articoli usa e getta,poiché il basso costo delle scarpeha dei risvolti non certo benevoliverso i nostri piedi.

Ivan Landi

15 marzo 2015

Il gatto con gli stivali

Il maestro Scarpini compie 90 anni

Chi non conosce il maestroScarpini? Insegnante ele -mentare per 40 anni, im -pegnato politicamente, è

co nosciuto da tutti in Piazza comela “memoria storica di Cort o -na”…

Nato il 16 Marzo 1925 a Mon -talla, serio, impegnato, studioso,per guadagnare qualche lira percomprarsi i libri andava a “fare ilfieno” e alle Magistrali a Castiglion

Fiorentino andava in bicicletta.Dopo aver preso parte alla

seconda guerra mondiale, hainsegnato a centinaia di bambiniche, ormai adulti, lo ricordanosempre con grande piacere: unmaestro severo che metteva iragazzi in punizione in ginocchiodietro la lavagna, ma che hainsegnato a tutti non solo a leggeree a scrivere, ma anche tanti princi-pi morali, un vero Maestro di vita.

Grande appassionato di viaggi,ha visitato con la famiglia 28 paesidel mondo e ha portato sempre iragazzi in gita; ha sempre dettoche visitare il mondo, vederel’arte, avvicinarsi a culture diverseti arricchisce e ti apre la mente.Addirittura negli anni ‘80, quandoancora poche persone a Cortonaerano salite in aereo, ha portatouna classe V in gita da Pisa a Bo -logna in aereo!

Tanti, tantissimi auguri dibuon 90esimo compleanno dallafamiglia e da tutti gli amici.

Gianni e Sabrina, nozze d’argento

La Giunta Vignini, dopo la ristrutturazione di Via Gino Severini, decise diimpedire ai pulman grandi di linea di effettuare la sosta in Piazza Garibaldi e haspostato il capolinea nella sottostante Piazza del Mercato.

Molte sono state le proteste, ma ha tenuto duro; nel frattempo l’Am -ministrazione Comunale ha provveduto a rializzare un servizio navetta che daPiazza Garibaldi va a Camucia.

Tutto ormai è a norma; manca però la realizzazione di una adeguata pensi-lina che copra gli utenti e gli studenti durante il periodo invernale. A quando?

A quando le pensiline a Piazza del Mercato?

Desidero rivolgere dalle pa -gine del Giornale l’Etruriaun a fet tuoso Augurio aGian ni e Sabrina Banchelli

per il loro 25° anniversario dimatrimonio.

Sono molto legato alla famigliaBan chelli, particolarmente a Bar -bara e Gianni, di cui peraltro sonostato il testimone di nozze e quandoGianni ha chiamato a casa per in -vitarci alla Santa Messa, seppur non

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L’ETRURIA N. 5 TERONTOLA

PAGINA 6

“Eccomi qua”, disse il Tuttùstiracchiandosi un po'. Il ritornoal la vita normale dopo una bellavacanza non è mai facile e per luiche ne aveva fatte ben poche nellasua vita, era ancora peggio.

Così si mise sotto al porticodel la sua casa garage a guardare ilpanorama. Dopo la vacanza, unpo’ di nostalgia per le vecchie “co -se” lo attanagliava, cosi decise dite lefonare ad un suo amico, Greg -gio il peschereccio, un lupo dima re che conosceva a memoriatutti i sette mari. Avrebbe voluto,anche se ormai erano passati tantianni, ricercare i suoi fari. Greggioper quel giorno era libero, cosìdecisero di trovarsi al porto sulfiume. Sarebbero andati a cercarei fari alla foce del fiume in cui dapiccolo era caduto. Si erano co no -sciuti tanti anni prima, quando ungiovane Tuttù lavorava nei magaz-zini del porto, Greggio lo salutò dalontano con la sua sirena, il Tuttùrispose facendo sbuffare la suamarmittona. “Sei pronto” disseGreg gio mentre il Tuttù saliva sullapasserella traballante, “certo, spe -riamo che tu non sei diventatocome la passerella”, disse riden -do. Fu un bell'incontro, dopo tantianni, ne avevano cose da raccon-tarsi, così Greggio salpò e si avvia-rono verso la foce del fiume.

Di fronte alla foce il mare erapiù profondo, così cominciaronoa cercare là, Greggio buttava inmare la sua rete da pesca, tirandosu di tutto, pneumatici,barili, pez -zi di auto, targhe, ma dei fari delTuttù neanche l'ombra; ormai eraquasi sera e dovevano rientrare. IlTuttù era triste, ma se lo aspettava.D'un tratto uno strano oggettoluccicante rimbalzò sul ponte delpeschereccio, fece sobbalzare ilTuttù, ma poi guardandolo megliovide che era solo una bottiglia, laspinse via e andò a cozzare con -tro un vecchio barile, rompendosi.Ne uscì una pergamena, il Tuttù laraccolse e con suo grande stuporescoprì che si trattava di una richie-sta di aiuto, lui e Greggio non po -tevano certo ignorarla,così decise-ro di fare rotta verso l'isola indica-ta. Navi garono tutta la notte, e al -l'alba si trovarono di fronte un'iso-la bellissima, ma ad attenderlic'erano degli strani animali fe -rocissimi, sembravano una palla

di pelo ma avevano denti affilatissi-mi, si chiamavano Tribales erapivano tutti quelli che si avvici-navano alla loro isola. Il pesche-reccio che aveva inviato la richie-sta di aiuto era ancorato là e il suocapitano era chiuso nella prigionedi fianco al molo. L'unica cosa cheteneva nell'isola i terribili Tribalesè che erano allergici all'acqua,così il Tuttù e Greggio misero apunto un piano per liberare ilCapitano sen za esser fatti prigio-nieri. Greggio con la sua reteavrebbe preso e sbattuto in mare iTribales, mentre il Tuttù si sarebbemesso davanti due grossi pali dilegno facendosi largo tra i Tri -bales. Così fecero, i cattivoni siam massarono vicino alla spiaggia,ma Greggio con un colpo da mae -stro ne spazzò una buona parte inmare, il Tuttù saltò sulla spiaggia,e cominciò a bastonare forte iTribales sul capo che cadevano aterra come pere cotte, ma eranoveramente agguerriti. Il Tuttù riu -scì a giungere alla prigione. Conun forte colpo buttò giù la porta,poi caricò nella sua cabina il po -vero capitano e ripercorse la via aritroso colpendo senza sosta queimordacchiosi animali.

Giun se fino a Greggio poi conun balzo saltò sul ponte, il capita-no era salvo. Greg gio lanciò unarpione al pe schereccio del ca -pitano, lo agganciò e lo trascinòvia. Ormai in mez zo al mare, alsicuro da quei diavoli, restituironoil peschereccio al capitano, che liringraziò, poi per ricompensarlivolle in di cargli una zona segretaveramente pescosa e si riavviòfinalmente verso casa dai suoicari.

I nostri amici si guardaronosoddisfatti, poi si avviarono sullavia di casa. Giunti al porto Greggiosalutò il Tuttù e gli disse, “non tipreoccupare, ritenteremo, houn'altro posto dove cercare,madomani devo proprio andare allavoro, ci vediamo, ciao amico”.

Il Tuttù non era triste, anche senon aveva trovato i suoi fari avevadato una mano a quello sfortunatocapitano, poi non aveva tempo diannoiarsi. Rientrato alla casa ga ra -ge trovò attaccati sul portone unsacco di messaggi con richieste dilavoro, e già, per lui le vacanze e -ra no proprio finite!

Quando da un paese se ne vaqualcuno che in quel paese havissuto quasi un secolo il primosentimento che provi è quello dicompianto per la sua scomparsa eper il dolore dei congiunti; il se -condo sentimento invece è quellodi rammarico per non aver avutol’accortezza e la lungimiranza diessere andato “ in tempo” a farsirac contare la sua storia ed “in -sieme” quella del proprio Ter -ritorio, perché la “memoria sto -rica” di cui sono depositari glianziani non è una ricostruzionecronachistica di fatti, ma è unarisignificazione del vissuto perso-nale ed è anche documento, testi-monianza del passato collettivo,dei valori comuni che appartengo-no ad un Paese e che hannocontribuito e contribuiscono a de -terminarne l’identità. Senza unamemoria storica una Comunitàsmarrisce e perde il senso profon-do della propria identità sociale,culturale, spirituale.

Tutto ciò che oggi noi siamoha le sue radici nel passato edimenticare queste radici è come

condurre una vita priva di riferi-menti

Questi i pensieri di alcuniquan do il 21 Gennaio hanno ap -preso che Bruno Tarquini, unadel le “memorie storiche” di Te -rontola se ne era andato silenzio-samente verso gli infiniti sentieridell’Eternità, seguito, dopo solisette giorni, dalla moglie, MarisaLocchi.

Che cosa ci avrebbe racconta-to Bruno se fossimo andati ad“intervistarlo”?

Ci avrebbe raccontato dellavita che si svolgeva subito dopo laPrima guerra mondiale nelle bor -gate di campagna e colline corto-nesi, delle consuetudini, tradizionidei contadini, della nascita diTerontola intorno alla Chiesa e allastazione ferroviaria, degli anni delFascismo e della Seconda GuerraMondiale e poi della ricostruzio-ne e dello sviluppo economico,sociale, culturale, del tempo libe -ro nel nostro Territorio. Per ricor-dare Bruno abbiamo chiesto, Mo -nia Tarquini, che insieme alle altredue amate nipoti Laura e SaraMarchesi hanno stilato una brevebiografia del nonno, raccontando-celo.

Bruno era nato nel 1923 aFarinaio, piccolo borgo rurale,sulle colline sovrastanti Terontola.Rimasto orfano in tenera età,crebbe con il padre ed il fratelloGino, in quel periodo del dopo -guerra in cui tutti ed anche ibambini conoscevano la fame e lafatica, ma in cui la solidarietà deivicini costituiva quella catenauma na che non permette anessuno di “perire”. Erano anni incui le famiglie, se pur con grandisacrifici, non volevano che ipropri figli crescessero “analfabe-ti”: Bruno all’età di sette anni andò

Santi Luconi

alla scuola elementare di Teron -tola Alta e prese la licenza di terzaelementare e poi alle serali presela quinta elementare. Quando nonandava a scuola Bruno, come tantifigli della “terra”, andava a pasco-lare i maiali ed a quattordici annia lavorare nei campi.

Raccontano le nipoti: “Durante l’adolescenza Bruno co -minciava a respirare aria diguerra, le associazioni sportive delpe riodo fascista allenavano lui edaltri giovani presso il camposportivo per prepararli al militare.Con altri giovani balilla partecipòcosì a diverse gare di atletica e fucampione provinciale dei tremilametri, poi dei cinquemila, tanto daessere mandato a Firenze a cor -rere “Il Nazionale” dei dodicimilametri. Su 67 concorrenti si piazzòal quinto posto e così quel “conta-dino”, che era Bruno, si fece o no -re e ricevette tanti complimenti.

In quel periodo, come moltigiovani, Bruno era un giovanefascista, così quando arrivò unacircolare che lo invitava ad andarevolontario nella contraerea, fece

domanda per essere arruolatoperché - lui che non era mai an -dato da nessuna parte - vide quellacome l’occasione per andare a ve -dere il mondo. Mise così la firmafalsa del suo babbo, fu accettato epartì senza sapere che stava perandare a vivere un inferno.

Dopo un addestramento aLam pedusa e nelle isole della Si -cilia, fu inviato nei Balcani: erafreddo, c’era la fame e ebbe pauradi non tornare mai più a casa.Fece Slovenia, Croazia, Dalmazia,Montenegro, Serbia, Albania e Ju -goslavia e poi, quando firmaronol’armistizio, insieme ad altri siorganizzò per scappare e tornarea Terontola”.

Tornato dal fronte si sposòcon una bella ragazza del paese,Marisa Locchi, che chiamò sem -pre “la mia Marisa”.

Hanno avuto due figli: Giu sep -pe nel 1949 e Rossana nel 1958 epoi dai figli arrivarono le amatissi-me nipoti Monia, Laura e Sara: “le3 bimbe sono cresciute nella casadei loro nonni dove passavanotan to tempo quando i genitori e -rano al lavoro, accudite e coccola-te come e meglio di quanto avreb-bero fatto i genitori.

Un’infanzia e un’adolescenza

fe lice quella delle 3 ragazze finchénon hanno spiccato il volo: lescuo le superiori, l’università e poitut te e tre al lavoro. Bruno e Ma -risa erano contenti di avere unafa miglia tanto unita e tanto nu me -rosa ed avevano accolto bene ifidanzati delle nipoti. I compleannie gli anniversari erano l’occasioneper radunarsi tutti e perché Brunofacesse i suoi brindisi ed il suoshow.

Nel 2012, poi, hanno provatola gioia di diventare bisnonni,quan do Laura dava alla luce lapic cola Gaia che diventava la pic -cola di casa Tarquini coccolata datutti.

Bruno e Marisa, a volte, eranodispiaciuti di non avere quelle ni -poti con loro così spesso come untempo, di vederle poco, ma eranocosì orgogliosi di poter dire cheloro, venuti da famiglie contadinee povere, avevano fatto studiare ipropri figli ed avevano tre nipotilaureate.

Marisa e Bruno hanno fattotutto ciò che era possibile fare perla felicità della famiglia: hannolavorato una vita, tenendo la casadel popolo a Camucia, facendo icommercianti, poi, alla fine, Bru -no prese la licenza di tassista eMa risa si dedicò a tempo pieno acasa e famiglia.

Una vita di duro lavoro, schie -na dritta, spirito di sacrifico.

Bruno diceva sempre: “il ma -trimonio è come una rosa, bellama ha anche le sue spine e le di -scussioni ci sono, si discute e poi,alla fine, uno dei due bisogna chesi azzitta..e sono sincero che, trame e la mia Marisa, s’azzitta sem -pre la Marisa all’ultimo”.

Una volta in pensione, Brunosi teneva impegnato: l’orto, la bi -cicletta, le gare di bocce, il mer -cato a Camucia… conosciuto datutti come una delle persone piùsolari, allegre ed anche un po’“polemiche” di Terontola. Marisa,dal canto suo, era nota a tutti co -me la donna buona, dolce labo -riosa per eccellenza.

Poi ad un certo punto, certi diaver fatto tutto quanto potevano inquesta vita, si sono congedati, insilenzio, con educazione, senzatrop po frastuono, a distanza di soli7 giorni l’una dall’altro, perchéprobabilmente Bruno che non sta -va mai senza la Marisa e la chia -mava anche quando andava a tro -vare la figlia o il figlio perché tor -nasse presto a casa, l’avrà chiama-ta anche stavolta dicendole la suanota frase “Marisa..vien qua..il tuoposto è qui vicino a me”.

Crediamo che entrambi a que -sta società moderna dove si corree non c’è più tempo per nullaaugurerebbero una sola cosa:trovare il tempo per stare insieme,cercare il tempo per socializzare,trovare il tempo per stringersi lamano e regalarsi un sorriso.

Questo hanno insegnato a figlie nipoti e questa è l’eredità chelasciano a chi li ha conosciuti.

C.Perugini

15 marzo 2015

Le favole di Emanuele

La storia a puntate

Il Tuttù alla ricerca dei fari!

Santi ci ha lasciato venerdì 27febbraio di prima mattina;padre e nonno ancora labo -rioso, garantiva, con la spo -

sa Maria, alla crescita della fami -glia Luconi, buoni e genuini fruttidell’orto e della vigna che col tivava

con consumata perizia, me moredegli insegnamenti tra smes si dallapropria famiglia mez zadrile di Pie -traia.

A rendergli il commiato, daRic cio gli amici della sorella Ma -risa e del fratello Carlo, mentrequanti hanno beneficiato della suaquarantennale maestria di valentemuratore, gli hanno tributato unomaggio commosso rammentan-done l’arguta umanità.

Ci piace ricordare l’impegnoche Santi con il socio Emilio, pro -fuse negli anni ‘80 per risanare label la chiesa parrocchiale e poi,successivamente la canonica diPie traia, ricevendo il plauso sia didon Ginetto Fucini che di don

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LAUREA

Il 23 febbraio scorso, presso l’Università degli studi di Perugia, ha conse-guito la Laurea Magistrale in Economia e Management, con 110 e lode, ilcortonese Gabriele Angori. Il neo-dottore ha discusso una tesi su “Rapporti banca-impresa nell’indu-stria manifatturiera italiana: un’ analisi statistica”. Relatore è stato il Prof.Bruno Bracalente e controrelatore è stato il Dr. David Aristei.Congratulazioni vivissime a Gabriele da parte della nostra redazione, dagliamici e da tutti i familiari:dal babbo Silvano, dalla mamma Ada, dal fratel-lo Lorenzo e dai nonni Paolo e Velia. (IC )

Gabriele Angori

Ad un mese dalla scomparsa di Bruno Tarquini e Maria Locchi

Andarsene silenziosamente insieme Franco Fragai.La sua capacità, ricca di inven-

tiva e di buongusto, derivava certa-mente da quel talento che eserci-tava dedicandosi sovente alla pit -tura. Suggestivi angoli della no straantica Cortona, restano a parlarcidi lui e della sua sensibilità inquel la solida casa edificata accan -to agli indimenticabili suoceri Fau -sti no e Giulia.

I suoi figli Luca e Marco chehanno raccolto il testimone del -l’impresa edile ed i suoi nipotiniche crescono nei valori morali,religiosi e sportivi che vengonocoltivati a Pietraia, ci tramandanoil suo esemplare ricordo.

Francesco Cenci

MariaGiulicchi

Maria Giulicchi è stata da sem -pre, per il suo paese di Pietraia,sinonimo di festa.

Non vi è stato momento gioio -so che non sia stato gustato, conappropriate scelte culinarie, senzaricorrere alla sua esperta fantasia.

L’annuncio della scomparsa di“Lina”, avvenuta sabato 28 feb -braio, è arrivata da Camucia ove,come riportato recentemente suL’Etruria, aveva festeggiato il cente-nario del marito Giuseppe Faltoni,tra l’affetto dei parenti e l’auguriodell’Amministrazione Comunale.

Tanti sposi l’avevano, per de -cen ni, reclamata per preparare ilproprio banchetto di nozze chelei, ispirandosi alla tradizionedella battitura chianina, se purpia cevolmente contaminata dallavicina Umbria, personalizzava u -san do profumi e sapori capaci diestasiare i commensali, ottenendol’ap provazione di ogni espertamas saia.

Donna molto devota, iscrittaalla Compagnia dell’Addolorata,por tava in parrocchia, con la de -lizia delle sue torte, un contributoessenziale alla riuscita di qualsiasifesta o ricorrenza religiosa e pae -sana.

Già don Ginetto ne richiedevala collaborazione per accoglieregli ospiti di riguardo ed a donFranco non fece mancare meravi-gliosi dolci per l’annuale Festa delMalato.

Ad una sua piccola pronipote,ho voluto confidare come nonnaLina fosse considerata, a Pietraia,una persona speciale anche per -ché il suo talento culinario erasem pre accompagnato da quelsilenzioso sorriso che era sinoni-mo di una lunga e laboriosa esi -stenza spesa per la crescita dellafiglia Santina e della sua amatafamiglia.

F. Cenci

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L’ETRURIA N. 5 TERRITORIO

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Ne L’Etruria del 31 gen -naio scorso, in una no -ta relativa ad alcuni la -vori nella Valle, avviati enon ancora conclusi,

accennammo anche alle opere diconservazione compiute recente-mente alla Rocca di Pierle. Ed èappunto in merito a queste ultimeche ci sentiamo in dovere di farealcune precisazioni per fornire ailettori i dati meglio provati e piùchiari dell’attuale situazione delmaniero, che con la sua imponen-te immagine testimonia eloquente-mente e simboleggia dalla pen -dice dell’alto colle il suo anticodo minio feudale sulla sottostantevallata.

Le condizioni in cui esso sitrova sono tali da essere definitoda alcuni quasi alla stregua di unrudere, pertanto bisognevole finoa pochi anni fa di essere consoli-dato nella struttura esterna al fineprioritario della sua messa in s -curezza e di evitare con ciò il

pericolo causato dalla caduta nelsuolo pubblico delle sue grossepietre. Le sollecitazioni del Co -mune rivolte ai diversi compro-prietari per i necessari lavori nonavevano trovato, essendo difficileun accordo tra loro, il dovutoriscontro fino a quando uno d’es -si, rilevatane l’esclusiva proprietà

e dopo una mancata risoluzione divendita a dei richiedenti stranieri,si è fatto carico dei restauri con -formemente allo specifico indiriz-zo protettivo del Comune di Corto -na e dell’Intendenza ai Monu men - ti. Il laborioso intervento con ser -vativo, iniziato nella tarda pri ma ve -ra del 2010 e concluso diversi

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

Ainizio febbraio mi sonotro vato a partecipare auna duplice festa patro-nale di san Biagio - aMon sigliolo e a Scrofiano

- in virtù del fatto che tutt’e due sisono diluite nell’arco di una setti-mana, dal giorno proprio del santo,il 3 febbraio, fino alla propagginedella domenica successiva, que -st’anno caduta l’8, necessaria ormaiin tempi in cui dal lunedì al sabatoin molti lavorano lontano dal luogodi residenza.

A Scrofiano esiste una tradizio-ne unica: la Mazza, un trofeo ad -dobbato di pani fatti di farina e uovae poi indorati che hanno la forma dioggetti attinenti alla vita e al martiriodi Biagio ma, surrettiziamente, am -miccanti anche a antichi riti medi -terranei di fecondità. Così, accantoa graticole, fiori, mitre e pastoralivescovili ecco i serpentelli (nelbell’eloquio senese chiamati serpo-lini), con tanto di bocca e occhiespressivi. L’animale che per l’uomoè più perturbante e minacciosoirrompe nello spazio sacro perché,si dice, san Biagio copre col suopatronato pure gli animali delleforeste. Ma il serpente è più di unsem plice animale: è quello che con -fonde Eva e la perde con tutto il ge -nere umano, è quello forgiato inbronzo che viene innalzato neldeserto da Mosè durante l’esododall’Egitto affinché alla sua sola vistaguarissero coloro che erano statimorsi dai serpenti veri, due serpentistanno attorcigliati nel caducèorisanatore dei medici devoti aMercurio. Il serpente è simbolo dima lizia e sessualità. Da solo, ilserpente, è capace di donare allaMazza un significato antropologicoenorme. Nell’isola di Malta, da dovequesta tradizione fu prelevata da unmembro della famiglia Gori nel XVIsecolo, i culti di fertilità avevano unaradicazione profonda e riuscirono a“colonizzare” meglio che altrove lasimbologia cristiana.

Quindi, la tradizione della pr -cessione della Mazza a Scrofianodetiene una nascita conosciuta ereperibile negli archivi. Ci sonoregistrazioni, foto (da almeno 100anni) e tutto un itinerario documen-tale ben preciso e rintracciabile. AMonsigliolo invece le attuali tradi-zioni intorno a san Biagio sono statelargamente - e recentemente - in -ven tate.

Questo articolo tratta di come siinventa una tradizione. Eric Hob -

sbawm e Terence Ranger hanno cu -rato nel 1983 un libro, The inven-tion of tradition, che dice, elen -cando casi e esempi, tutto quantoc’è da sapere e capire su questofenomeno, ma la doppia festa di sanBiagio può, per noi, ulteriormentecontribuire alla comprensione dicome avvenga un’invenzione graziea alcune uguaglianze e a alcunedifferenze che esistono fra i duepae si.

A Monsigliolo, avanti la messadi domenica 8 febbraio, il celebran-te fra Gabriel Marius Caliman del

convento e chiesa di S. Francesco diCortona si è informato circa il signi-ficato delle manine. La rispostadatagli è la medesima che segue ealtresì quella che ha ispirato il temadell’articolo. A Monsigliolo le mani -ne sono minuscoli pani schiacciatiin forma di mano che dal 1999 sibe nedicono e si distribuiscono inchiesa. Vorrebbero essere la me mo -ria del tocco delle dita con cui Bia -gio, secondo il racconto agiografi-co, guarì un bambino che stava sof -focando per aver ingoiato una spinadi pesce. Come simbolo di quellamano risanatrice in molti paesi

d’Italia si cuociono pani a forma dimano, ma a Monsigliolo non eranomai stati fatti in passato. Li avevovisti io gli ultimi anni 90 del No -vecento a Monte San Biagio, in pro -vincia di Latina, lì si tratta in realtàdi focacce all’anice quadre e benlievitate con tre semitagli centraliche insieme ai due bordi esterniformano le quattro dita, giacché ilpollice è trascurato. Vengono poicellofanate e consegnate dietro unalibera offerta a chi lo desidera.Quando decisi di proporre quell’u-sanza a Monsigliolo l’idea venne

accettata ma la forma fu variata, perpraticità la mano fu fatta con unostampino da bambini, una forminada forno giocattolo che era comple-ta delle 5 dita e del palmo. Negliultimi anni lo stampo è stato rinno-vato, è più professionale, l’ha mo -dellato Franco Burbi in ottone ma èancora fedele alla natura e riprodu-ce una mano intera. A causa dellaloro piccolezza fu scontato dar loroil nome di manine, e manine sonostate sempre da allora, famose, conun buon sapore di anice, cercate einevitabili ormai per san Biagio. Latradizione a Monsigliolo è stata dun -

que inventata, in tutti i sensi a par -tire da quello etimologico della pa -ro la, il latino invenire: trovare,rinvenire.

I ceci, che si servono al Circolonella cena di san Biagio organizzataa scopo benefico, (quest’anno il 7febbraio), sono il frutto di unatradizione incerta udita e trasmessada don Antonio, l’ultimo parrocoresidente di Monsigliolo, a CarloFortini. Don Antonio venne in par -rocchia nel 1949 e sentì raccontaredai vecchi di allora che quando e ra -no ragazzi - seconda metà del l’Ot -tocento - per la festa di san Biagioera abitudine offrire a tutti, poveri ericchi, una scodella di ceci. Anchequesta tradizione dal 2006 è stataripresa: rinvenuta e inventata, si do -vrebbe dire. Senza alcuna testimo-nianza inoppugnabile dell’epoca odocumento scritto i ceci si sonocominciati a (ri)mangiare per sanBiagio. Due tradizioni: manine ececi, due tradizioni inventate ecostruite. Ma una volta, un anno, inun tempo bisogna pur cominciare,e perfino le tradizioni più radicatehanno avuto un’alba e un giorno incui sono nate, niente è eterno eniente viene dall’eternità, gli uominicreano e distruggono le loro tradi-zioni quando non ne hanno piùbisogno, salvo poi ricrearle e rige -nerarle in forma aggiornata se ilbisogno ritorna.

Di autentiche, come tradizioni,a Monsigliolo c’erano la messa so -lenne il 3 febbraio con il vescovo emolti preti (quando i preti avanza-vano), più un ricco pranzo nellacanonica e il ballo serale al Circolo(sacro e profano!) che richiamavagiovani da ogni parte della Val di -chiana. Si ballava con la vigilanzama terna sulle figlie, ma qualchenuova famiglia si sarà ugualmenteformata nello spazio di trasgressio-ne fra il banco del buffet e l’arco atre fornici che sorreggeva e spartivala stanza. Il fumo delle Nazionalisenza filtro annebbiava e intossica-va. Nei Sessanta le fisarmonichecedettero il posto ai primi gruppibeat con basso elettrico e batteria, einfine la fine: giunsero gli anni 70,le discoteche e la capitolazione del -la tradizione. Questa del ballo èmor ta, dopo un letargo generale neso no state inventate altre di altra na -tura.

Quando moriranno? Prima opoi accadrà, ma nascerà qualcos’al-tro, dopo. È tradizione.

Alvaro Ceccarelli

Festa di San Biagio fra invenzione e tradizione

L’unione Polisportiva Valdipierleha festeggiato i suoi 50 anni

Il Gruppo sportivo di Merca -tale e Lisciano Niccone, giàlocalmente operante sull’excam petto di calcio del “Casa -le” sin dagli anni dell’imme-

diato dopoguerra, riusciva nel1965 a costituirsi come UnioneSportiva regolarmente iscritta allaFederazione Calcistica. Trascorsida allora 50 anni, la Società, di -venuta Unione Polisportiva Dilet -tantistica Valdipierle, cui dà signifi-cato e af fer mazioni l’unitarietà deidue pae si, ha voluto festeggiare ilsuo mezzo secolo di vita ripercor-rendo attraverso la memoria deigiocatori e degli sportivi più an -

ziani le tappe e gli avvenimenti chel’hanno portata al suo attuale edesaltante collocamento nella pri -ma categoria umbra.

La festa si è svolta il 28 fe braioscorso, ed è iniziata sul terreno digioco del bello stadio Roncalli -anch’esso nato all’incirca in queiprimi anni della costituzione s -cietaria - per far rivivere, attraver-so una partita simbolica, momentie figure che hanno fatto la storiacalcistica della Val di Pierle. Il ra -duno sportivo, organizzato dalpre sidente Nazzareno Bricchi edagli altri dirigenti della UPD Val -dipierle, ha trovato l’entusiasticacollaborazione di alcuni “ragazzi”che in vari periodi del passatocinquantennio, come anche pre -

ce dentemente, hanno indossato lamaglia di questa società o hannosvolto incarichi dirigenziali o diallenatori. Alla par tita si sono avv -cendati una quarantina di giocato-ri, i quali hanno preso il via con ilcalcio d’inizio di Francesco Bi sto -ni (Fran co), uno dei fondatoridel la Socie tà. Vicino a lui VincenzoTrabalza (Titti), prestigioso difen-sore della squadra in campo neglianni ’50, entrambi ultraottantennie desiderosi di indossare ancorauna volta la maglia della squadrasem pre viva nel cuore. Tutte pre -senze graditissime, come purequel la di Pietro Tiezzi, caratteristi-

ca figura di portiere della vecchiacompagine locale. Arbitro dellagara è stato Giuliano Segantini,che ha dedicato e continua a de di -care la sua vita sportiva al Valdi -pierle.

In serata, presso i locali dellapro -loco liscianese. la conclusio-ne della festa con una ottima cenae la lieta partecipazione di circa150 commensali. Soddisfattissimoil presidente Bricchi, il quale ci haespresso tutta la sua gioia di avereincontrato dopo tanti anni personeche hanno condiviso un periododella loro vita fatto di passione, distima, di amicizia e di infinita gra -titudine alla società per quanto es -sa ha saputo dare.

Mario Ruggiu

15 marzo 2015MErCATALE

Lo stato conservativo della rocca di Pierleme si dopo, ha richiesto fra i di -versi lavori l’esecuzione di un’ope-ra particolarmente lunga e diffici-le. Ciò per evitare l’ulteriore disfa-cimento della rimanente torresvet tante sul lato nord della fortez-za, rimasta sola dopo la precau-zionale demolizione della suagemella, fatta eseguire nel secoloscorso per garantire la sicurezzaalle abitazioni sottostanti. Con ilrecente lavoro la torre è divenutaora protetta da una accurataimpalcatura tubolare di 20 rampe,ancorata con cinghie di fasciaturasu parti murarie precedentementeconsolidate. Un vistoso ponteggionon affatto provvisorio, come cre -devasi, e non lasciato per altridisegnati interventi, ma (salvo fattinuovi) destinato bensì a restarvisenza scadenze quale importantesupporto per la stabilità presente efutura del castello, nei suoi restiancor ricco di fascino, che è giu -sto e doveroso salvaguardare.

Mario Ruggiu

La Mazza di Scrofiano

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L’ETRURIA N. 5 ATTUALITÀ

M olte Persone quandosen tono parlare “d’in -terni che dialogano congli esterni“ cercano si -mul taneamente un in te -

resse da un’altra parte o voltano pa -gina immediatamente, perché nonri tengono “la cosa” di vitale impor-tanza. Certamente di fronte ai pro -blemi esistenziali che ci circondano,è giusto che la questione non siaritenuta prioritaria. Oggi è purtrop-po facile immaginare città bombar-date, pensiamo alle cittadine dell’U -craina dove non si riconoscono lestrade, le piazze, i giardinetti per ibimbi, i luoghi di culto e i parcheggidelle macchine, luoghi predispostiper un’ordinata vita cittadina. Ve -diamo in esse ritratte persone smar -rite, perdute, abbandonate dalle lo -ro certezze quotidiane. Ora o avetesmesso di leggermi oppure siete piùincuriositi che mai su cosa “c’azzec-

ca” la serenità dell’ambiente corto-nese.

Tutto!Ieri uscendo dall’edicola dove

ero stata aggredita dalle violente no -tizie pubblicate su tutte le prime pa -gine dei quotidiani, sono stata in ve -ce colpita piacevolmente dall’ele-ganza di uno squarcio cortonese. IlBar Signorelli aveva riaperto dopouna ristrutturazione. Le due grandi

pa reti di vetro lucide e pulite che siaffacciano sulla Piazza non segnanoora un confine invalicabile se non alsolo freddo esterno e restituisconoalla strada un elegante ambiente to -scano. Un elegante bancone, i pa vi -menti sono in cotto ed i preziosilam padari in vetro soffiato, ospiti digrandi volte decorate con pitture neitoni del grigio della pietra serena,completano con raffinatezza gli ar -re di. E’ stata rispettata l’atmosferadel Palazzo Storico, la sua vera in ti -mità racchiusa nelle linee sobrie enelle antiche pietre. Gli spazi sonostati ampliati dalla stessa ridistribu-zione delle sedute e dall’interno siha la sensazione che la Piazza ed ilPalazzo del Comune penetrino nello cale. Sembra ora che “Uno nonpossa fare a meno dell’Altro” tantoso no entrati in simbiosi e questo,Signori Lettori, è un lavoro di archi-tettura urbana, riuscito bene, com -

pletamente diverso da altre scelte diarredi che, seppur belli, ma mo -derni, strappano con l’ambiente cir -costante. Ma sopra ogni cosa ci so -no la gentilezza di Cinzia e la simpa-tia di Claudio consapevoli della re -sponsabilità di gestire un eserciziocommerciale che riflette l’ospitalitàcortonese.

Roberta Ramacciotti blogwww.Cortonamore.it

Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

15 marzo 2015

ArchitettureUrbane

El Sindeco de Rezzo

Il mistero del gatto

Tra un po’ de tempo emo ilno vo Sindeco de Rezzo e comme èvizio, tutti se dan da fere pe arivec-ce, a parole son pronti a dattetutto, te prometteno anco la luna ,te metton davanti una sfilza de nu -mari, che Loro chiemeno puntidel programma, così longa da fereimpallidì anco Mosè che dal Pa -dreterno nebbe solo diece, senzadimandere a noaltre de che emobisogno, dicheno che Loro el san -no de già da tanto tempo e aloraperchè un l’han fetto prima? Haditto il mi Gosto.

Pù tutti, chi più chi meno,s’artirano dentro un dò un tira ilvento, alla tilivisione, in tu i circoli,in conferenze tra divani e poltrone. nissuno che se veda all’una denotte in giro per il Corso o inpiazza a vedè come sta Guido emagheri facce una chiacchierata aquattrocchi, se potrebbe sapètante cose utili per tutti, nissunoche solo soletto e zitto zitto vadanei quartieri, nelle periferie, neimercatini, nissuno che prenda,pagando il biglietto, la corrieramagheri all’ora de punta, nissunoquando piove a scroscio, concalosce e ombrella, cammini perle vie e i marciapiedi della città omeglio lungo i fossi della periferia.

Diceva un Grande “La città sivive e si conosce camminandocisopra a piedi, essa è madre, mo -glie, amante e suocera mai figlia, icittadini sono parte integrante diessa.

Tu conoscerai la città se vivrai,starai, soffrirai, piangerai, gioiraicon i cittadini, allora e solo alloraconoscerai i problemi veri e realiche esistono e assillano la città,purtroppo pochi son quelli chehanno questa sensibilità”.

Tante son le opere morte,eseguite e lasciate lì, nomete catte-drali nel deserto e che per mò sonsenza fedeli, fatte perchè cereno iquadrine, i fondi, el mi Gosto medicea “E come fasse un vestito daballo e tinillo dentro l’armedioper che un se sa ballere”. Ma unce se ferma lì, ce son opere fattetempo indietro che vanno inmalora, tetti che fanno acqua,cannelle che gocciolano, intona-chi che cascheno, Citti e Citte chevanno a spasso perchè un hannopalestre, mechine ferme, scheleche un funzionano mei, lumierenovembrine per le vie, omini im -picchi, eppù tanti problemi piùgrossi che con le porole un si -ranni mai arsolti. Qui , vel dice To -nio, ce vule Uno con le palle, Unoche un se la faccia sulle mutande,perchè semo arivi al combrigliu-me e a giugne la sera è un baleno,qui cè d’arpartire a piede dafondo al Corso e passo passod’arivè al Domo, i proclami van la -scieti fere all’Araldo in piazzaGran de ma tenemo presente il det -to dei nostri Vecchi “Le chiacchie-re un fan farina” e democe unamossa .

Tonio de Casele

Il mistero del gatto…o il gattodel mistero…qui gatta ci co -va! E ora vedremo perché,ma iniziamo per gradi. Neidin torni di Mercatale vive

Pal ma Bartoccioni in Scarpaccini,una signora simpaticissima e vi va -ce nonostante gli acciacchi dei

suoi 86 anni: starle vicino è un ve -ro piacere, perché conosce tantis-sime cose della vita cortonese, a -vendo vissuto a Cortona per parec-chi anni. Ma la sua vita a Mer ca -tale le si addice tanto, fra il verdedelle colline e il blu profondo del -la notte in cui si stagliano stelleche sarebbero piaciute a VanGogh.

Nella sua casa ha disposto lesue opere: quadri e sculture unicinella loro varietà, ma anche rica -mi, composizioni fiorite…una ve -ra galleria che racconta una vitada artista.

Le sculture sono di argilla la -vo rata come un ricamo, con unprocedimento che ha appresoall’Accademia delle Belle arti diPe rugia, frequentata con il prof.Or fei seguendo la sua personalis-

sima vena di artista; Palma sa darealle figure quella plasticità che lerende vive e palpitanti e ai voltiquell’espressione così umana, frail dolce e il pensieroso, come sipuò vedere nel presepe modellatodue anni fa, in cui lo sguardo diGesù mostra il presagio della finema S.Giuseppe cela l’ombra di unsorriso, quello di chi ha capito e siabbandona alla volontà divina,men tre Maria dispiega il suo es se -re donna, in tutte le tonalità che lavita offre: uno sguardo infantile didonna davanti al mistero sublimeche è la maternità.

L’artista sa creare tecnichenuo ve e Palma costruisce dei qua -dri inaspettati usando un insieme

di tecniche e materiali, con un’im-pronta tipicamente femminile sianei soggetti che nella composizio-ne, che sarebbe sicuramente pia -ciuta a Severini.

Ebbene, nella cucina di Palmac’è un termosifone e lì accanto,so pra un largo cuscino, è acco -vacciata una gattina, che si muovea fatica tremando leggermente; aprenderla in braccio si sente che ètutt’ossa, fragile e delicata, anchese è avvolta in un abbondante pelogrigio da persiano; ha gli occhigrandi e lucenti ma è cieca e trovaa tentoni la ciotola con il cibo. E’ ilsuo preferito, le scatolette di carneper i gatti, anche se mangia poco eresta al caldo accanto al termo-sifone: è la Popa, la gattina di casa.Ed ecco il mistero: Palma ci rac -conta che la gattina è nata qui, aMer catale, e che è sempre statacon la sua famiglia e facendo iconti risulta che ha superato itrent’anni, addirittura ne dovrebbeavere 32.

I casi di gatti così vecchi sonorarissimi, ma sono comprovati,così con Bruno, un amico co mu -ne, abbiamo chiesto a Palma diripercorrere la sua vita con Popa:quando le è stata regalata da unavicina, quando ha avuto la primacucciolata, quando è stata steriliz-zata perché non si allontanassetroppo da casa per le sue avventu-re fugastre e poi la sua lenta vec -chiaia, sempre insieme, una veragattina di casa. Palma parla anchedi un’amica, con cui ha ricostruitola storia di Popa e anche lei ri -corda le avventure della gattina eso prattutto la sua vita in casa diPalma: Popa è sempre stata lì, do -ve ha trovato il suo posto in com -pagnia di questa signora con i ca -pelli bianchi e vaporosi che sem -bra uscita da un quadro di Bol di -ni, ma si sa, gli artisti sono per so -ne speciali e ben si accompagna-no ai gatti, soprattutto se hannouna storia.

Così Popa dorme e riposa im -mersa nel calduccio del suo cu -scino; si alza solo per le necessitàimpellenti e per mangiucchiare

qual cosa; è minuscola e fragile esi muove lentamente, quasi a fati -ca; accarezzarla dà la sensazionedi sfiorare un peluche, perché re -sta tranquilla, senza assecondare ilmovimento, come fanno i gatti.

Certo, di anni ne ha tanti e nel -l’insieme ha vissuto una vita tran -quilla, con un posto riconosciutoall’interno di una bella famiglia,perché con gli animali di casa,negli anni, si arriva ad un’affinitàimpensabile e l’affetto che di mo -strano e sanno suscitare si spiegasolo con le migliaia di anni tra -scorsi insieme, in un’intesa che ri -sale agli albori della civiltà.

E’ stata una bella vita, quella diPopa, insieme a Palma, nel pae -saggio sereno di Mercatale, in cuiil freddo rende più azzurro il cieloe più intenso il luccichio dellestelle.

MJPLe foto soo di Alberto Tedesco

VERNACOLO

La cadenza quindicinale del nostro giornale non permette sempre diessere tempestivi con gli avvenimenti e le ricorrenze. Così è successoanche questa volta, per cui i due componimenti che seguono, e chedovevano precedere a mo’ di commemorazione giocosa la Festa dell’8Marzo, escono in data posteriore. Mi auguro che essi riescano peròugualmente graditi, ché celebrano a modo loro l’importante ricorrenza.Sono ambedue tratti dall’archivio letterario del “Sor Orlando”. Il secondonon è in dialetto, perché l’autore ha ritenuto, cadendo nel luogo comunedel vernacolo come parlata rozza e inelegante, che l’argomento trattatoper par condicio (si suppone da mano femminile), sia più consono allaversione in lingua.

Donna dannoChj a le femmene gne mésse a nome Donna,

fece béne, ché gne voléa di’ Danno,è questo ‘l vero senso de la Donna,

che ‘n sé cuntiéne sempre ‘n grande Danno.

Basta anco póco pratechè con Donna,e sùbbeto c’è da ricavanne ‘n Danno:

basta che t’avicine ‘nducch’è ‘na Donna,per rischjè de cadere tun gran Danno.

De rèdo avvién ch’a tarocchè con Donnanòn ce se guadammi calche Danno.

perché van sempre ‘nsiéme Danno e Donna.

Si volete scampè da calche Danno,evitète sempre de pratechè la Donna,

perché è l’istesso di’ Donna che Danno.

Sonetto contenente le cattive qualità dell’uomo

L’uomo è altero, bugiardo, neghittoso,falso, rustico, finto, ingannatore,infingardo, indolente, mentitore,

scansafatiche, malvagio ed altezzoso;

irritabile, sgarbato, fastidioso,insaziabile, venal, raggiratore,frivolo, brutale e traditore,

svogliato, fanfaron, libidinoso,

ostinato, protervo, gran poltrone,infedele, maledico, incostante,

finto, lunatico e ciarlone;

la quintessenza è poi della malizia,pigro, impostor, geloso ed irritante:

tanto racchiude in sé, uom, di nequizia.Rolando Bietolini

Per la ricorrenza dell’8 marzo Festadella donna premessa utile e necessaria

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ora il maltempo ha reso dramma-tico quello che ancora tre mesi fapo teva essere una normale ma nu -tenzione. Le foto che qui pubbli-chiamo ci danno la visione deldram ma consumatosi per fortunasenza danni alle persone. Anche laChiesa di San Pietro a Cegliolo,retta sempre da Don Ferruccio, haavuto danni notevoli al tetto e allaparte adiacente all'ingresso dellacanonica.

E nell’era di internet e, soprat-tutto, grazie all’avvento dei social

Apartire dalle prime oredella notte del 5 marzo,alle due, il maltempo si èabbattuto su Cortona esulla Valdichiana con

venti livello uragano e con folate divelocità anche di 160 km orari.Alle prime ore dell’alba e fino alledieci di giovedì cinque marzosembrava di essere in un di quegliuragani americani che si vedonoin TV: strade chiuse, scuole chiu -se, negozi chiusi, tegole e oggettivari che volavano come piume. Le

strade sono state riaperte in conti-nuazione dagli operai della pro -vincia che con grande senso deldovere hanno lavorato, già dallequattro del mattino, assieme aquelli del comune ed ai vigili delfuoco correndo da una parteall'altra per tenere aperte la viabi-lità del cortonese invasa da grandialberi divelti dal micidiale vento.Onore a questi lavoratori che diso lito sono sotto attacco degliinsulti di troppa gente superficialee di troppa politica demagogica.

IL FILATELICo

network il tam tam e le testimo-nianze in diretta sono state im me -diate. I dialoghi intrecciati su Fa -ce book da giovani mamme, babbie famiglie angosciati per questatempesta inaspettata hanno dato ilsenso di quanto fosse accaduto.

Il lavoro della nostra redazio-ne web è stato tempestivo e im -portante. In presa diretta sul no -stro sito www.letruria.it ab biamotenuti informati i nostri lettorisull’andamento della situazione,sui danni provocati e sui disagi

derivati soprattutto dal black outelettrico che ha perdurato, inalcuni casi, per giorni.

Attraverso la nostra pagina Fa -cebook, inoltre, abbiamo raccoltotutte le foto che i nostri lettori cihanno gentilmente e prontamenteinviato realizzando un reportageestremamente importante e pun -tuale oltre che inquietante.

In queste pagine pubblichia-mo solo alcuni degli scatti che cisono stati inviati.

Ivo Camerini

L’ETRURIA N. 5 ATTUALITÀ 15 marzo 2015

a cura di MARIO GAZZINIDopo notizie diffuse da Agen -

zie, possiamo fornire con maggiorprecisione il programma filatelicoufficiale da parte delle Poste dellaRepubblica di S. Marino; non ab -biamo ancora le date fissate per leemissioni, ma per quanto riguardail programma è già stato approva-to e deliberato per cui quest'anno

vedremo: Europa 2015 "giocattoli antichi" Expo Milano 2015 - nutrire ilpianeta, energia per la vita.Giornata internazionale dellafelicità 10° anniversario della morte diS.Giovanni Paolo II Squadra vincitrice del CampionatoItaliano di calcio 2014-2015 Serie turistica - arte e architetturaa S.Marino Rivoluzione della Stampa 3D 150° anniv. della abolizione dellapena di morte a S.Marino Coppa del mondo FIFA femminile2015 Giornata mondiale del Bacio Artista Femminile Internazionale

Unesco- Patrimonio dell'Umanità -Viaggio in Italia n°3 Parco Scientifico Tecnologico S.Ma rino-Italia Giornata Mondiale degli insegnan-ti Giornata Mondiale della Toilette Natale 2015

Nella prossima corrisponden-

za ci interesseremo delle emissio-ni ufficiali dello Stato della Cittàdel Vaticano; anche per questevale il nuovo, ma convalidato me -to do da me tante volte ricordato econsigliato, per far si che non sibuttino alle ortiche capitali im -mensi di colori, di materialidisegnati da artisti, insomma sifaccia buon uso delle risorsetecniche e culturali, di cui l'Italiadispone.

Infatti le Poste Sammarinesicon sole 16 emissioni hannocompletato il programma filateli-co; addirittura lo Stato delVaticano lo farà con sole 15emissioni: Italia impara!

Nel primo pomeriggio, dopoaver assistito e rimesso a posto ilimitati danni subiti dai miei an -ziani genitori, ho accompagnato ilnovantatreenne don Ferruccio Lu -ca rini ad un sopralluogo in Mez -zavia per la devastazione subita dalsuo Santuario di Santa Maria degliAngioli. Un santuario di cui as -sieme ad altri colleghi giornalistici eravamo ampiamente occupatialcuni mesi fa. Purtroppo dellenostre cronache nessuno avevate nuto conto nella curia aretina e

Tempesta livello uragano su Cortona e Valdichiana. Devastata la Chiesa di Mezzavia

1950-51, Somalia - AFIS Aereo con vedute

Una cronaca e una testimonianza particolare sul 5 marzo a Cortona

Chiesa di Mezzavia senza campanile

Interno Chiesa di Mezzavia

Sant’Egidio (foto di Laura Fabrizi)

Poggio di Cortona (foto di Federico Villanacci)

(Foto di Maurizio Pinna)

Camucia (foto di Guido Calosci)

Parterre (foto di Valentina Scotto D’Antuono)Cimitero Sant’Eusebio (foto di Valentina Scotto D’Antuono)

Cortona Via del Salvatore (foto di Maurizio Pinna)

Cimitero monumentale (foto di Andrea Rossi Franciolini)

Camucia (foto di Stefano Bardelli)

Page 10: Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb ... · C’è da capire come mai a di- ... sta la costruzione di una nuova ... lare con il sindaco ma ci siamo riusciti dicendo

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, ho un im -mobile affittato ad un negozioche ultimamente non paga l’af -fitto. Devo pagare comunque letasse?? Oppure c’è un modo perevitare di pagare almeno quellevi sto che non ricevo l’affitto?Gra zie

(Lettera firmata) La commissione Tributaria Provin -ciale Lombardia - Bergamo consentenza n. 516 del 01.07.2014 hastabilito che anche in assenzadella convalida di sfratto, i canoniper “affitti” commerciali non de -vono essere dichiarati: è sufficien-te una decisione giurisdizionaleche accerti la morosità del con -duttore. Questo significa che an -che se non è intervenuto lo sfratto,per evitare di pagare la tassazionesull’affitto è sufficiente ad esempioun decreto ingiuntivo che dispon-ga il pagamento dei canoni ar re -trati. In tal caso è stata accertata lamorosità dal Giudice che haemesso il decreto. Con una breve motivazione, i giu -dici lombardi - in tema di esclu-sione, o meno, circa l’assoggetta-bilità ad Irpef per i canoni locatizicommerciali non riscossi – hannostabilito che è necessario “esten-dere analogicamente”, anche per icontratti ad uso non abitativo, “l’e -

sclusione dalla tassazione, in pre -senza di un provvedimento giuri-sdizionale che accerti la morositàdel conduttore”.In breve, come anticipato, la Com -missione adita ha illustrato il se -guente principio: “la norma cheesclude la tassazione dei canoni dilocazione degli immobili ad usoabitativo non percepiti non hanatura eccezionale”, dunque siffat-to meccanismo deve operare an -che per le altre tipologie di loca -zioni.In buona sostanza, “solo tale in -terpretazione analogica pone al ri -paro la norma da censure di costi-tuzionalità per violazione degliartt. 3 (principio di uguaglianza) e53 Cost. (principio della capacitàcontributiva)”. Non solo: secondoi citati giudici, “l’ammissione alpassivo del fallimento del condut-tore […]deve ritenersi equipol-lente alla convalida di sfratto comeprovvedimento giurisdizionale cheattesta l’inadempimento” delconduttore. In ultima analisi, per -tanto, ciò che vale per i proprietaridi abitazioni che non percepisco-no gli affitti de ve valere per analo-gia anche per co loro che affittanolocali com mer ciali.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

L’ETRURIA N. 5 ATTUALITÀ

Locazione di immobili commerciali: no a tassazione se è accertata morosità

Le spese relative all'abbattimento di un immobile realizzato abusivamentesono da addebitare all'autore dell'abuso edilizio. Ma non solo, lo sono anchequelle relative agli eventuali tentativi di abbattimento non andati a buon fine.Lo ha chiarito il Consiglio di Stato che, con la Sentenza 715/2015, intervienesulla questione.Nella vicenda esaminata, il Comune ordinava l'abbattimento di alcunimanufatti realizzati abusivamente.Procedeva, quindi, con diversi tentativi di demolizione, non andati a buonfine a causa delle proteste di donne e bambini che bloccavano l'accesso aimezzi Successivamente si riusciva a demolire le opere abusive. Il Comune richiedeva al responsabile dell'abuso non solo gli importi dellademolizione, ma anche le spese per i precedenti tentativi che il responsabileaveva ostacolato. L'autore dell'abuso edilizio, quindi, ricorreva prima al TARe poi al Consiglio di Stato che confermava quanto stabilito nella sentenza diprimo grado. In base al Testo unico dell'edilizia (D.P.R. 380/2001), infatti, ilresponsabile del danno è tenuto alla demolizione e al pagamento delle spese.Secondo i giudici, inoltre, il responsabile dell'abuso è tenuto anche alpagamento delle spese relative ai precedenti tentativi di abbattimento nonandati a buon fine per ragioni comunque imputabili allo stesso interessato

Si può diventare proprietari di casaanche senza chiedere un mutuo,grazie alla formula dell'affitto conriscatto, il cosiddetto "rent to buy".Il rent to buy può essere intesocome un nuova tipologia di contrat-to in cui si fondono sia un contrattodi locazione che un preliminare divendita. In pratica, il proprietarioconsegna da subito l'immobile alconduttore futuro acquirente, ilquale paga il canone, proprio comese fosse un affitto. Dopo un determi-nato periodo di tempo, il condutto-re può acquistare il bene, detraendodal prezzo una parte dei canonipagati. Terminato il periodo ditempo pre stabilito, generalmente 10anni, il conduttore può acquistaredefinitivamente l'immobile.

VantaggiIl vantaggio principale per chi vendeè la possibilità di trovare un mag -gior numero di potenziali acquiren-ti. Il rischio potrebbe essere legatoal fatto che il conduttore potrebbedecidere di non comprare la casa.In tal caso, però, il proprietariopotrà trattenere in tutto o parte diquanto è stato pagato (e sarà certa-mente una somma maggiore rispet-to ad un normale canone di locazio-ne).Altro vantaggio per il venditore èche in caso di inadempimento nelpagamento dei canoni da parte delpromittente acquirente, dovrà intra-prendere non una normale azionedi sfratto, bensì di rilascio del beneche è molto più veloce e meno co -stosa.Inoltre, il venditore è comunque tu -telato, in quanto il canone concor-dato tra le parti è solitamente piùelevato rispetto a un comune ca no -ne di locazione.D'altra parte anche il conduttore ètutelato, visto che la legge prevede latrascrizione nei registri immobiliaridel contratto di rent to buy, con du -rata di 10 anni, che consentirà alconduttore di acquistare il benelibero da ipoteche, pignoramenti, oaltre pregiudizievoli, che emerganodopo la trascrizione del rent to buy.Inoltre, si può affittare con riscattonon solo un appartamento, ma an -che autorimesse, cantine, negozi,uf fici, capannoni, finanche terreni.

Regime fiscaleDal punto di vista fiscale, nel pe -riodo del godimento dell'immobile(durante la locazione), le impostelegate al possesso dell'immobile so -no a carico del proprietario, comein qualsiasi contratto di affitto.Le spese di trascrizione del contrat-to nei registri immobiliari sono,invece, a carico dell'acquirente, co -me le spese ed imposte dovute perl'atto di compravendita dell'immo-bile.

Quando si procederà alla cessionedell'immobile, si farà riferimentoalle ordinarie imposte previste perla compravendita immobiliare.In linea generale, i vantaggi per l'ac -quirente possono essere così rias -sunti: • disponibilità immediata dellanuova casa con possibilità di acqui-sto dopo un dato periodo e ad unprezzo prefissato;• patrimonializzazione dei canonidi locazione che non vanno perduti;• possibilità di vendere l'eventua-le vecchia proprietà immobiliarecon maggior tempo a disposizione emaggiore tranquillità;• possibilità di superare i proble-mi fiscali relativi all'imposizione incaso di doppia intestazione (casavecchia - casa nuova);• possibilità di traslare la richiestadi mutuo al momento dell'acquisto;• risparmio immediato deglioneri finanziari del mutuo, che ver -rà acceso solo al momento dell'e-sercizio di opzione di acquisto.I vantaggi per il costruttore sono: • messa a reddito del patrimonioimmobiliare;• miglioramento delle perfor-mance di vendita: il conduttore avràtutto l'interesse ad acquistare vistala patrimonializzazione delle som -me versate;• maggior numero di potenzialiacquirenti;• maggiori tutele rispetto al re -gime di locazione in caso dimancato pagamento dei canoni.Il Consiglio nazionale del Notariatoha pubblicato una pratica guida cherisponde in maniera semplice alledomande più interessanti sul rent tobuy e ha, inoltre, disponibile ancheuno schema di contratto tipo.

[email protected]

Si muove, deborda, riempie lospazio e il tempo. Ti accompagna.

La mostra collettiva riesce adavvolgere di questa tensione e diquesta fuga onirica con tutti i suoiartisti, un’onda, un fronte co mu -ne.

In tutta questa forza, comeuna contraddizione un colore dà ilnome alla mostra e il filo che legale opere.: il bianco. Purezza eluce, partenza di ogni opera econclusione, semplicità e puraossessione. Amore. Abbandono.Di tutto questo si vestiranno lestanze di palazzo Casali, di unpiccolo collettivo di artisti locali,di talento e tanta voglia di espri-mersi e raccontare se stessi…quindi tutti noi.

La mostra è curata da SabrinaMassini e si terrà a Palazzo Casali,sede del MAEC che si trova inPiazza Signorelli. L’inau gura zio -ne si è tenuta sabato 28 feb -braio alle 17:00.

Diversità e un respiro solo: ge -nerazioni, sensibilità, generi in -trecciati, stretti dalla necessità bar -

bara e gentile di comunicare almondo e a se stessi.:. Penso al ilfuturo, l’energia, l’impeto, la poe -sia, la conoscenza.

Albano Ricci

15 marzo 2015

Il bianco non è un coloreAbuso edilizio: a chi spettano le spese

di demolizione del manufatto?

Proprietari di casa senza il mutuo? Si, grazie al “ren to buy”.Ecco le cose da sapere sull’acquisto con riscatto

Art.1 - Il Rotary Club Cortona Val -dichiana, nell’intento di attrarrel’in teresse dei laureandi e laureatisu temi relativi al territorio dellaVal dichiana, bandisce la quintaedizione del concorso per l’asse-gnazione di un Premio di studioalle migliori tesi realizzate da stu -denti residenti in uno dei comunidi pertinenza del Club, ovvero Ca -stiglion Fiorentino, Cortona, Foia -no della Chiana, Lucignano, Mar -ciano e Monte San Savino.Art.2 - Sono ammessi a partecipa-re al bando esclusivamente i lau -reati che abbiano conseguito laLau rea secondo gli ordinamentipre vigenti al D.M. 3 novembre1999 n. 509 (VECCHIO ORDINA-MENTO) oppure Laurea SPECIALI-STICA ai sensi del D.M. 509/99 olaurea MAGISTRALE ai sensi del

D.M. 270/2004, con tesi di qual -siasi Facoltà, presentate nel cor sodegli anni accademici 2013/2014o 2014/2015, purché residenti neicomuni di Castiglion Fio rentino,Cortona, Foiano della Chiana, Lu -ci gnano, Marciano e Monte SanSavino.Art.3 - L’ammontare complessivodel Premio è pari a euro 2.000,00(duemila), suddiviso in n° 2 bor -se di studio da euro 1000,00 (mil -le) ciascuna.Art.4 - Gli elaborati saranno valu -tati, ad insindacabile giudizio, dauna Commissione giudicatrice ap -po sitamente nominata dal Pre si -dente del Rotary Club Cortona Val -dichiana e composta da cinquemembri soci rotariani a cui po -tranno essere affiancati due o piùcom ponenti esperti esterni alClub, tenendo conto anche dell’at-tinenza scientifica delle tesi pre -

Fotografia/ Pittura/Performance a Palazzo Casali dal 28 febbraio al 15 marzo 2015

Mostra artistica di Giovanni Bigazzi, Luca Bisaccioni, Marco Caterini, Franca Livi Limoni, Lorenzo Magistrato, Simone Padelli

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

sentate. Saranno considerati cri -teri preferenziali di giudizio:• punteggio finale di consegui-mento del titolo pari o superiore a105/110;• tipologia del lavoro di ricercarelativa alla tesi (sperimentale ocompilativa ed eventuale dirittoalla pubblicazione o menzione dionore);• tema di particolare interesse olivello di innovazione per lo svilup-po del territorio della Valdichiana;Art.5 – Per partecipare al concor-so il candidato dovrà far pervenirealla segreteria del Premio, c/oNext Duepuntozero S.r.l. Via ItaloScotoni 37, 52044 Cortona (AR),entro e non oltre il 30 aprile2015:• domanda di partecipazioneredatta in carta libera, utilizzando

l’apposito modulo disponibile sulsito www.rotarycortonavaldichia-na.org;• testo integrale della tesi in du -plice copia (cartaceo + digitale).Le copie non verranno restituite;• autocertificazione di residenzain uno dei Comuni sopra menzio-nati, in carta libera.Art.6 - I vincitori del premio rice -veranno comunicazione esclusiva-mente via e-mail all'indirizzo in -dicato nel modulo di partecipazio-ne.Art.7 - I premi saranno consegnatidurante una cerimonia ufficialeorganizzata dal Club entro il 30Giugno 2015. Ulteriori chiarimentie/o informazioni possono essererichiesti a:• Rotary Club Cortona Val di chia -na, Premio di Laurea• [email protected]

Premio tesi di laurea 2015

C’è tanta forza. Non ribellione,neanche voglia di stupire. Forza.Attraversa le opere, i colori, il mi -stero dell’astrazione e della crea -zione. Forza. Voglia di vivere im -pressa sopra ogni gesto. La forza

che serve a vincere la paura, adattraversare il buio, ad accettareuna sfida, a credere in un amore,a scegliere una strada.

La forza non si arresta, non sidà pace dentro ai limiti espositivi.

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ATTUALITÀ

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AION cultura, mercoledìquattro marzo, ha ulti -mato il ciclo di incontri“ d’Archeologia e d’Arte2014/2015”, con il

grup po di partecipanti al corsoper l’approfondimento delle cono -scenze storiche e socio culturalidel Comune di Cortona, spaziandooltre i suoi confini, nell’ambitoterritoriale della provincia diArezzo, con l’ultima uscita visita alMuseo Civico di Sansepolcro, inoccasione della mostra celebra-zioni del Centenario della nascitadi Alberto Burri, pittore italiano(Città di Castello 1915 Nizza1995). Chi meglio poteva guidareil gruppo in questa visita di co no -scenze ed approfondimenti, senon Sara Lovari? Giovane, brillan-te, determinata e ricca di fantasiaartistica creativa, con un laborato-rio artigianale in Cortona, VicoloFierli, ha incontrato prima, nelciclo di lezioni, il gruppo nellasede di Palazzo Casali, per metter-lo a contatto con i materialipoveri, come carta, cartone eriviste anni trenta, entrando nelmondo della cartapesta, e faretrasformare manualmente dettimateriali in collage e pitto scultu-ra, per creare una piccola opera:una abat-jour.

L’arte, come scrisse nell’epi-stolario Ugo Foscolo, non consistenel rappresentare cose nuove,bensì nel rappresentare connovità. E Sara ha rappresentatocon novità al gruppo cose sempli-ci.

Da qui la motivazione per lavisita al Museo Civico di San -sepolcro dove sono esposte quat -tro opere del Burri, quale caposti-pite dell’arte materia. Come Burriha innovato il linguaggio pittoricocon l’impiego di particolari mate -riali: catrami, sabbie, pomice,smalti, plastiche; ha trasformato imateriali come la iuta grossa econsunta dei sacchi con vistosecuciture, lacerazioni e collage inmateriale pittorico e utilizzato daultimo il Cellotex 1972-1992,materiale industriale predilettodall'artista e dato un contributooriginale alla poetica informale,così Sara Lovari ha voluto dimo -strare, quale seguace dell’artista,che con materiali di poco valore,inconsistenti sotto il profilo econo-mico, possono essere creati, confantasia, oggetti di stupore, occu -pare spazi finora inimmaginabili ecompetere in originalità con quelliritenuti di pregio. Essere creativi,innovativi, è un pregio perché èl’unico percorso che tanti giovanidovranno intraprendere se voglio-no essere competitivi ed aspiraread un futuro.

Per ispirare fiducia agli altrioccorre fiducia in se stessi. E Sarane ha da vendere; ispirandosi agliinnovatori terrà una mostra daldue al diciannove aprile pros simoventuro, in Palazzo Casali aCortona, con tema “Les Objects”.Auguri! Innoviamo le nostre mentiin nuovi spazi artistici, abituiamocia vedere l’arte con altre lenti.

Piero Borrello

Il passo lento caracollante, dapiedi piatti, gli era tipico. Come ilsorriso scoppiettante con cuisalutava per strada o nei vicoli, checonosceva come le tasche. Battutapronta, allegra, ironica, pungente.Erede di certe tradizioni popolaricortonesi: sostava per un bicchieredi vino tra amici nelle trattorie divia Dardano (tra le sue preferite,anche per l’ottima cucina “casalin-ga”, quella del Tacconi, detto“Schiac ciamandele”); o partecipa-

va al settimanale rito della bicchie-rata al ristorante da Stefano (lo“Zoz zo”), al Torreone, consuman-do un “tordo” (a volte un po’ du -ro! Era uno storno o altro passera-ceo meno gustoso, spacciato pertordo). Non gli dispiaceva essereapostrofato “Maestro!” della suapas sione, la pittura. Marito diun’in segnante - raffinata ed elegan-te - la emulò. Come Maestro dettevita a numerose scuole pittoriche,implicando nel suo mondo chiun-que lo desiderava. Ne godetteroparecchi hobbisti. A modo suo, a -vreb be desiderato rinverdire le“bot teghe” d’arte medievali. Ideanobile, destinata all’insuccesso, inun mondo in cui solo rari artistipossono campare di quel mestiere.E, scomparsa la lentezza dei tempiandati, la vita corre rapida.

La calma apparente e il lentoin cedere non gli impedirono di gi -rare il mondo. In Francia, Spagna,Olanda, Paesi dell’Est che non sichiamano più come allora, e inmolte città italiane. Allestì mostre,o barattò quadri propri in cambiodi soggiorni: intensi, operosi,allegri, giocosi. L’altra faccia di En -zo: irriducibile buontempone. Co -me quando - complice il “gemello”d’arte e di scherzi, Roberto Borgni- collocarono davanti al Comuneun manichino di Cicciolina (por -no star che diventò deputato). Nellacro naca locale, si gridò allo scan -dalo. Eravamo in piena campagnaelettorale. Ma ai due interessava labeffa, non la provocazione la politi-ca. Inscenarono uno scherzo si mi -le in pizzeria, al “Bastian contra-rio”. Raccolti due manichini fem -mi nili - dal cassonetto della spazza-tura - se li posero a fianco, al ta -volo della consumazione. Davantial cameriere intento a ricevere gliordini, finsero di chiedere alle loroospiti ciò che gradivano dal menù.Fu ordinato il pasto per quattropersone! Discosti da loro, proprie-tario e commensali, a gesti, detterodei matti ai due. La scena surrealesi concluse col cameriere che e -sclamò: “Grazie signora!” a un ma -ni chino. Convinto da Enzo, concin quemila lire di mancia, a com -piere quella galanteria. Duranteuna trasferta per mostre, sorteanaloga toccò a un loro compagnodi tavola. Un astemio convinto. Perdipiù, di quelli che confondonol’alcol col diavolo, spacciandosiper ferventi virtuosi. A fine cena, ilproprietario regalò a ciascuno una

bottiglia di grappa. Ma, non ap pe -na il delegato dell’esercito dellasalvezza si assentò un attimo, i due,travasata in un’altra bottiglia lagrappa, gli riempirono il vuoto conl’acqua: “Così non gli farà male!”commentarono.

Enzo era appassionato colom-bofilo e cacciatore. Tra i più solerticostruttori di “capanni” nella mon -tagna cortonese. Ben fatti. Anche incima agli alberi. Che condividevacon amici. (Gli piaceva la combric-cola). Per pigrizia da bradipo orispettoso dei passeri, più che altroquell’hobby era il pretesto per al -lestire rosticciane, preferendo sta -re a terra, ai piedi del capanno,bisbocciando in allegria.

S’impegnò anche in politica.Socialista. Convinto seguace di Cra -xi (all’apice del suo successo),co prì la carica di consigliere circo-scrizionale nel capoluogo. Conpassione e convincimento, portavai colleghi a sposare le sue causecon discreto successo. Tra tutti, piùpre sente ai quotidiani problemidella gente. Fino alle minute sfu -ma ture, raccolte in piazza, o almer cato del sabato. Dove, rara -mente, mancò al settimanale ac -quisto di cinque acciughe ghiotte eprofumate, tirate fuori al momentodal secchio. Enzo Olivastri - come gran partedei ragazzi cortonesi nel do po -guerra - mise tempo a trovare unlavoro stabile. Finché non divenneuno dei più stimati panettieri dellacittà. Da lì, senza infastidirlo, lo se -guì il soprannome “Paletta” (paladi legno da fornaio).

Maturata la passione pittorica,dato il successo commerciale - isuoi quadri piacquero subito -, ab -bracciò l’arte come mestiere esclu-sivo. Padrone del colore, fu un ori -ginale post-macchiaiolo. Lo distin-gueva l’accento particolare suigialli e sui rossi. Nelle prime opere- esposte nel Ristorante Tonino - lapittura è delicata, nei toni chiari; lanarrazione di scorci e vedute diCortona e dei suoi personaggirisultano gesti affettuosi, che fissa -no in eterno espressioni di volti, esprazzi di luce. Alla sua formazioneinfluirono due artisti: il napoletanoIgnazio Lucibello (per i caldi tonimediterranei) e Achille Sartorio,pirografo, e fine maestro nel ripro-durre dal vero ritratti e naturemorte. Tentò pure l’esperienzaconcettuale. Aderendo al mo vi -mento “Nuovo Rinascimento”, nelgruppo fiorentino dell’antiquarioLuigi Bellini. “L’uovo e gli spec chi”,furono per lui gli oggetti più intri-ganti.

Anche se attratto - c’era un fi -lone riflessivo nel suo carattere -,fu messo in crisi da quell’esperien-za, avendogli sovvertito tecnica epoetica abituali. Si convinse perciòche il suo spirito “filosofico” (trae -va massime saggie da esperienze esensazioni) era meglio riservarloalla conversazione tra amici. L’arteper lui era un’altra cosa.

Tornò all’antico mondo post-macchiaiolo, dando il meglio di sé.Viaggiava con la macchina fotogra-fica per cogliere luci, colori, squar -ci; o dipingeva direttamente sulcampo, rapidamente, in estempo-ranea. Lasciandoci per sempre - informato grande, o piccolo, in telelarghe di altezza ridotta - il raccon-to dei suoi affetti: paesaggi, scorciurbani, ritratti immediati ed essen-ziali, di un mondo che amò gioio-samente.

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Il Lions club “Cortona CoritoClanis” è giunto al giro diboa del l’annata lionistica2014-15, pertanto è possibiletracciare un quadro delle

attività che, sotto la guida ed ilpun golo della sua presidente Mi -caela Condini Gadler, hanno con -se guito obiettivi specifici rivolti alterritorio, al benessere dei suoiabitanti ed a problematiche di li -vello internazionale.

Sin dal mese di settembre deltrascorso anno infatti il club aderìcon entusiasmo all’iniziativa delFAI “I luoghi del cuore”, contri-buendo per un lungo periodo allaraccolta di firme con il service“So steniamo la chiesa del Calci -naio”, facendo inoltre conosceread un vasto pubblico tale santua-rio di grande valore artistico.

Oltre aver poi effettuato le tra -dizionali “Visita del Governatore”e “Festa degli auguri” per il Natale,il primo periodo operativo delclub ha dato luogo alla realizzazio-ne del service internazionale “UnPoster per la pace”, rivolto a tuttele classi di III^ Media del territo-rio cortonese.

Un momento importante delprogetto è stata la premiazione de -gli alunni vincitori, presso il “Tea -tro Signorelli “, durante la “Fe stadi Natale”, promossa dalla S.M.“Berrettini-Pancrazi” ed allietatadalla Band d’Istituto.

Ancora un’iniziativa di punta èrisultata, presso il Ristorante “To -ni no”, la presentazione del li brodel noto prof. Pierluigi Rossi “Dal -

le calorie alle molecole”, ove eglie spone una nuova teoria nei ri -guardi degli alimenti e delle relati-ve diete.

Particolarità della serata èstata la somministrazione di pie -tanze preparate in linea con quan -to teoricamente esposto dall’auto-re.

Il prof. Rossi, quale Presidentedella nostra Circoscrizione, hafatto dono di alcuni volumi deltrat tato, il cui ricavato dalla ven -dita è stato totalmente offerto peril service internazionale volto al -l’acquisto di vaccini contro il mor -billo, in favore di bambini di paesisottosviluppati.

Anche l’iniziativa “Carnevale inservice”, effettuata in interclub, haavuto uno scopo specifico: contri-buire a finanziare il progetto “Ar ri -viamo al cuore di tutti”, fortemen-te voluto dal nostro Gover natore,che si prefigge di salvaguardare,attraverso strumenti telematici, lasalute di bambini con problemati-che cardiache.

E’ ancora aperto inoltre il III°Concorso internazionale di poesia“Molteplici visioni d’amore -Cor -tona città del mondo”, la cui sca -denza è prevista per il 31 marzop.v., che offre, tra l’altro, unospazio libero di partecipazione aigiovani di età inferiore a 25 anni.

L’annata lionistica ha ancorain cantiere molte iniziative chepongono in primo piano i bisogniemergenti, sia sul piano culturaleche socio - umanitario.

Giuliana Bianchi Caleri

rinnovamento del linguaggio artistico-pittoricocon manipolazioni di materie povere

Domenica marzo 2 marzo 2015 21 e 22 marzo 2015 nella Chiesa di S. Marco

Gente di Cortona

di Ferrucio Fabilli

Enzo Olivastri, “Paletta”.Pittore popolare, solare e giocoso

Intervista a Jovanotti RAI3, “Che Tempo che fa” Concerto Corale Zefferini

Confartigianato: finanziamenti alle imprese associate

L’ETRURIA N. 5 15 marzo 2015

Il prof. Carlo Bagni, Enzo Oli va -stri e il prof. Nicola Cal da ro ne

Lions Club Cortona Corito ClanisAttività semestrale del Club

Lorenzo Jovanotti Cheru bi -ni ospite nel talk show diFabio Fazio a RAI3, “CheTempo che fa”. Jova era lìper presentare il suo

ultimo cd: “Lorenzo 2015 CC.” Unlavoro composto da 30 canzoni:“Per ché farne una quando possofarne tante? Parole di Lorenzo!

Non ha smentito le mie aspet-tative: a 48 anni continuava a tra -smettere energia anche solo attra-verso la scatola “TV”. Nelle tra -smissioni televisive i personaggipos sono essere penalizzati dai

fattori tecnici di trasmissione.Que sto per fortuna è impossibileche accada per le recite teatralico me per i concerti dal vivo, dovegli uomini di spettacolo si co no -scono per quello che valgono.

Chi di noi lo segue nei suoiconcerti, dove libera la sua perso-nalità artistica, percepisce la suacarica vitale. E’ generoso nei suoispettacoli, offre molto di se stesso.Simpatico l’inizio dell’intervistacondotta da Fabio e Lorenzo, re -lativamente, si scambiavano do -mande e risposte al ritmo delle

canzoni di Lorenzo, tanto damettere così a proprio agio il Che -rubini che, totalmente fuori dallascaletta, era lui a condurre l’inter-vista. Ho visto Fazio preoccupato ein un cauto imbarazzo.

Del resto aveva di fronte unlan ciato Jovanotti, libero da com -plessi televisivi e pronto a darespettacolo.

Neanche la Littizzetto lo avevamai così intimorito! Povero Fabiol’ho visto sudare freddo! IntantoLorenzo, il “poeta a.d. 2015”, sela divertiva da consumato tosca-

naccio e noi cortonesi ne co no -sciamo l’umore! Creativo, poetico,intelligente, stonato, fantasioso,caotico, elegante. L’idea degli em -oticons per rap presentare sullacopertina il senso delle canzoni ègeniale, la grafica è di pari livello.

Dunque abbiamo ora da stu -diare 30 pezzi di un Lorenzo Jo -vanotti “artista a tutto campo”, oquasi perché di ricette, non misembra di averlo mai sentitoparlare :O)! …

Roberta Ramacciotti blogCortonamore.it

Sabato 21 e domenica 22marzo sarà la giornata nazionaledel FAI e quest’anno è stata sceltala nostra città di Cortona doveverranno aperti al pubblico varimonumenti della città tra cuianche la chiesa di San Marco conle sue novelle stanze adibite amuseo di arte sacra.

Per l’occasione una delleresponsabili la signora IlariaMarvelli ha chiesto se era possibi-le avere la presenza di un corooppure di un orchestra perorganizzare un evento in questachiesa e la Corale Zefferini hasubito risposto affermativa aquesta richiesta, presentanto acoloro che parteciperanno lastoria del Laudario di Cortona delXII secolo e l’esecuzione di 9

brani. Invitiamo tutti a partecipare e

a diffondere l’evento.

La Confartigianato di Arezzo,attraversto il responsabile dell’a-rea Valdichiana ci chiede dicomunicare ai nostri lettori il nuo -vo accordo che questa associazio-ne di artigianato a sottoscritto conla Banca Valdichiana.

E’ stato stabilito, per tutti gliassociati, la possibilità di effettuaredue tipi di finanziamento il chilo-grafario e il chirografario pernuove attività guidate da imprendi-

tori con età fino a 35 anni.Nel primo caso (finanziamen-

to chilografario) è possibileattenere un importo massimo finoa 20 mila euro con durata di pa -gamento mensile da 24 a 60 mesie tasso fisso 5,50 o variabileconspread su Euribor 6 mesi da3,50% a 4%. Per il secondo im -porto fino a 30 mila euro con ratada derminare e tasso Euribor 6mesi pari al 3,50%.

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L’ETRURIA N. 5 ATTUALITÀ

Interessante, la Conferenza acura di Ilaria Ricci su ‘Uncie lo scolpito - Simboli e im -magini nella chiesa del Gesùdi Cortona’ tenutasi domeni-

ca 1 marzo 2015 a Cortona alleore 16.00 al MAEC - Palazzo Casalinell’ambito delle ‘Domeniche alMuseo. Interessante, perché“nessuno fino a oggi si era soffer-mato su questo soggetto”- comeevidenziato dal Professor PaoloBruschetti a introduzione dell’e-vento; interessante perché “trop -po spesso viviamo accanto a me -ra viglie senza renderci conto delloro valore” come ribadito dall ’As -sessore alla Cultura Albano Ricci aconclusione della serata; interes-sante, infine, perché ha permessodi riscoprire, con la relatrice, chel’eredità del passato può avereaddentellati con l’oggi in terminidi arte. Figlia di una precedenteconferenza tenuta insieme alladottoressa Anna Maria Bernardinisui ‘Bestiari’, l’esposizione di IlariaRicci si è articolata in più sezioni:un sunto della storia dell’ex Chiesadel Gesù, un accenno al valoredelle Compagnie laicali e una de -scrizione approfondita dei decoridel soffitto della chiesa in oggetto.“Il complesso architettonico delGesù - ha evidenziato Ricci -, edifi-

cato tra il 1498 e il 1505 pervolontà dei membri dellaConfraternita Laicale del BuonGesù, si strutturò in una chiesasuperiore, quella appunto delGesù, e in un oratorio - o chiesa-inferiore, destinato alle riunioni ealle attività dei confratelli”. Due leannotazioni di Ricci in proposito:la chiesa sarebbe sorta pressol’attuale cattedrale, allora incostruzione, come evidenzia la‘Pianta di Cortona’ del Berrettini, eavrebbe testimoniato il valore diuna Compagnia cortonese, “unraggruppamento di fedeli –annota Ricci- dedito al cultopubblico, alla penitenza e alladiffusione della cultura”. Perinciso, le Confraternite animavanola vita sociale e a Cortona il Laurone conta ben dodici, tra le quali laCompagnia del Buon Gesù e laCompagnia di San Niccolò, unitesiverso la fine del Settecento nellaCompagnia del SantissimoSacramento. L’unione in sé nonrappresenta un unicum: non dirado, anche personaggi illustri,come i Tommasi, erano membridi più compagnie. Un elemento dasottolineare, è invece, la funzionedella Compagnia del Buon Gesùche si prefisse sin dagli esordi di“portare la comunione agliinfermi, occuparsi dei malati e,secondo quanto annotato daMonsignor Peruzzi nella VisitaPastorale alla città del 1583, diriproporre la ‘Lavanda dei piedi’del giovedì santo, in virtù del fattoche essa nacque sotto il nome delSantissimo motto di Cristo”. ECristo - sarà centrale nei dipintiche ornavano gli altari della chiesasuperiore del Gesù: la Comunionedegli Apostoli del Signorelli nell’al-tare maggiore, l’ImmacolataConcezione (1523) sul secondoaltare e la Comunione degliApostoli (1512) sul terzo. E’

Santa Rosa nasce a Viterbo, “lacittà dei papi” (cinque vi venneroeletti e quattro vi sono sepolti), neiprimi di marzo del 1233, quandosbocciano le prime timide rose. Dafamiglia modesta: ha una casa pro -pria e qualche terreno. Cresce al -l’om bra dei frati minori che for gia -no la sua spiritualità, che si connòtadi tre caratteristiche: amore allapre ghiera: assidua, intensa, prolun-gata, senza trascurare l’aiuto allamam ma; sete di penitenze e mortifi-cazioni: digiuni e perfino flagellazio-ni per implorare la conversione deipeccatori; carità verso poveri, mala -ti, bisognosi.

Il 1250 segna un anno decisivonella sua vita: guarita miracolosa-mente da una grave malattia, vestel’abito di terziaria francescana epronuncia i tre voti di castita, obbie-dienza e povertà, restando nel mon -do - laica.

Viterbo è divisa da due fazioni: iguelfi che partecipano per il papa, ighibellini che partecipano per l’im -pe ratore, Federico II, nipote di Fe -de rico Barbarossa; sono in lotta fradi loro. Perdipiù è disturbata daiPatarini, eretici che ammettono ildualismo (il dio del bene e il diodel male), che negano la reale in -car nazione del Figlio di Dio, il va -lore di grazia dei sa cramenti e altrierrori. Il papa In nocenzo IV si trovaa Lione, le for ze imperiali prendonoil sopravvento, la città è allo sbando.

Santa Rosa con grande ardore eardire, scende in campo. Bran den -do la “Maestà”, il Crocifisso, con ungruppo di devoti e di devote laichescende sulle strade, sosta nelle piaz -ze a “predicare”: una predicazionesemplice, popolare.

Analfabeta, ha il dono della sa -pienza per confutare gli eretici e ildono della fortezza per tenere lorotesta. Gli eretici sono infastiditi el’accusano di disturbare l’ordinepubblico. Accusata presso il podestàGuglielmo da Spoleto, viene esiliata.Il 4 dicembre del 1250 babbo Gio -vanni, mamma Caterina e santa Ro -sa trovano rifugio a Soriano, sullependici dei monti Cimini. Un esiliobreve, perché il 13 dicembre dellostesso anno (1250) l’imperatoreFederico muore, e possono rientra-re in Viterbo.

Sulla vita del ritorno, a Vitor -

chia no tre episodi: santa Rosa ri do -na la vista ad una bambina cieca dinome Delicata e ad un cieco di no -me Andrea. Il terzo è di natura spi -rituale: si tratta della conversione diun’eretica molto agguerrita e ostina-ta, che è vinta dalla fortezza e dol -cezza della santa.

La salute di santa Rosa è decisa-mente minata. Il freddo particolar-mente crudo di quell’inverno ha de -va stato i suoi polmoni. Il 6 marzodel 1251, a soli 18 anni, con losboc ciare delle prime rose, si ad -dormenta nel Signore. Subito papaIn nocenzo IV, con la bolla “Sic insactis” scrive che sia instruito il pro -cesso per la canonizzazazione: “Ipro digi seguìti alla sua morte, ope -rati per sua intercessione dalla Di -vina Bontà, c’inducono a che la lu -cerna di Dio accesa non resti sottoil mog gio, ma risplenda e irradi lalu ce di Verità tanto sui credenti chesugli increduli”.

Purtroppo il Processo subì unasosta lunghissima per varie cause: lasede papale fu trasferita ad Avignone(1305-1377), lo scisma d’Occi den -te (1378); lotte politiche e religiose.Fi nalmente papa Callisto III ordinadi riaprire il Processo di canonizza-zione. Di fatto mai concluso. Ma lapietà popolare aveva fatto il suocorso. Ormai Rosa era entrata nelcalendario dei Santi, con Messa eOfficio propri, con immagini e sta -tue, con canti e preghiere. E guai avoi se ai viterbesi toccate santa Ro -sa! Hanno costruito una “macchinadi 30 metri per portarla in trionfo ilgiorno della sua festa, fino alsantuario a lei consacrato; che èpresso il monastero delle clarisse,proprio come aveva predetto: “Que -sto sarà il luogo del mio riposo”.

Laica moderna, innamorata diGesù, percorre le strade, scende frala gente per ammonire, consolidarenella fede, denunciare gli errori,richiamare alla conversione. Model -lo esemplare di “apostolato dellastra da”, capillare, per contagiarecon il virus della fede e dell’amore -con mitezza e fortezza, con coraggioe franchezza; messaggera di pace edi riconciliazione.

Santa davvero attuale: il suomes saggio di vita secondo il vangelorimane eternamente valido. Il Si -gnore ci doni di accoglierlo.

proprio nella chiesa superiore checompare il soffitto in legno scolpi-to oggetto dello studio di Ricci, uncapolavoro dipinto in azzurro, acelebrazione del sacrificio diCristo e della sua Resurrezione,scolpito da Egidio Leggi, scompar-so l’8 settembre 1544, il cui nomecompare in due documenti rispet-tivamente del 1537 e del 1543 ( inquest’ultimo il nome è completo:Michelangelo d'Egidio di GiovanniLeggi). ‘Magister excellentissimusfaber lignaius’, ‘maestro eccellen-tissimo scultore in legno’, secondole Cronache del Fabbrini, cheinsieme a Mancini si soffermasull’opera, Leggi si perfezionò aRoma e una volta di ritorno aCortona gli fu commissionato ilcoro della Cattedrale, oggiperduto in quanto sostituito da unrifacimento della fine del Seicento.“Il soffitto in pioppo bianco,intagliato e colorato in blu e oroda Leggi - sottolinea Ricci- sicompone di quarantacinqueottagoni raffiguranti ora il sole,ora elementi vegetali, ora simbolidella Passione”. Tra questi ultimi:tenaglie, lance, flagelli, scale e unacolonna, che compaiono anche inun affresco conservato a SanGiovanni Valdarno. Quanto all’im-magine del sole, essa rimanda asan Bernardino da Siena, un santovissuto nel Quattrocento, dallapredicazione incisiva e travolgen-te, che guadagnò fedeli alla causadi Cristo; si narra, tra l’altro, chein seguito al suo passaggio sia nataa Cortona la Compagnia di SanNiccolò e altre fonti aggiungereb-bero che la stessa Compagnia delBuon Gesù debba il suo nome aun espressione cara al santo.Accanto agli esagoni con il sole,Ricci ricorda quelli con motivifloreali e animali. L’elenco pareinfinito: un fiore con il serpente,un fiore con grappoli rossi beccatidal pellicano, il pesce, la capra.

E la simbologia è anch’essaricca: il pellicano è un animalesimbolo di Cristo poiché procuranutrimento ai suoi piccoli beccan-dosi il petto; la balena simboleggiaal contempo il Male, poiché ema -na un profumo soave per attirareattrae i pesci, e il Bene, in partico-lar modo la Resurrezione, datoche accolse nel suo grembo Gionaper tre giorni e tre notti. Quantoalla capra, di solito raffiguratanell’atto di brucare pascoli, a lorovolta allusione ai pascoli di Dio, hala vista acuta come Gesù che

individua il tradimento di Giudaprima che si compia. E cosaaggiungere sui volatili e suglielementi vegetali loro accanto?Ricci è prodiga di notizie e detta-gli: la colomba che becca ilgrappolo d’uva e richiama imosaici di San Vitale a Ravenna,allude alla purezza; il ramo di ficorimanda sia al peccato di Adamoed Eva, sia alla Salvezza, dato cheEzechiele fu salvato da un impia-stro di fichi; l’immancabilemelagrana è simbolo di resurre-zione, di Maria e della castità.Colpisce, nell’elenco, l’abbina-mento di una colomba e un riccio(animale concepito in negativo neibestiari perché aggancia i miglioriacini d’uva con gli aculei); lacomparsa di una pernice ( ilvolatile sottrae i piccoli di altriuccelli, ma questi riconoscono ilcanto della madre e si distaccanodalla madre ingannevole), unpellicano che becca tartarughe,forse simbolo dell’accidia. Eancora, esseri fantastici con unaparte animale, un leone alato inlotta con un dragone rosso, similea un soggetto leonardesco; fiere inlotta a ricordo della battaglia tra ilBene e il Male; chiocciole (lachiocciola si chiude nel suoguscio e rinasce a primavera) eoche (spesso protagoniste difiabe, con compiti di vigilanza enatura profetica). Non mancanemmeno un elefante accanto algranchio, forse simbolo astrologi-co, dato che è estraneo ai bestiari.Insomma, l’elenco di Ricci soddi-sfa le curiosità degli appassionati,con un passo nel Medioevo e unonel Fantastico. Quanto ci siadell’uno e dell’altro nelle raffigu-razioni di Leggi, secondo lastudiosa, è “difficile saperlo.

Le soppressioni delleCompagnie, il loro carattere diprivato e la conseguente chiusuradegli atti amministrativi complica-no la ricerca”; tuttavia, il misteroche lo studio vorrebbe sottrarrealla Storia, risulta da essa accre-sciuto e trae linfa dal nostrodesiderio di sapere: lo fa con lacompetenza di Ricci studiosa, ilfascino della simbologia biblica ela capacità di Leggi di interpretarel’arte. E con l’aria scanzonata delvolto di un satiro raffigurato daLeg gi stesso, una specie dipipistrello che richiama le gargoy-les e osserva, dall’alto del soffitto edei secoli, la nostra modernità.

Elena valli

Gli Araldi di Santa Margherita,sulla scia del tripudio di folla chela nostra amatissima Patrona Cor -tonese ha chiamato al suo colle,in vitano tutti alla perseveranza nel -la preghiera unendosi all’ora di a -dorazione mensile che loro stessi

gui dano presso il santuario ognise conda domenica del mese dalleore 16,15.

Vi comunico le prossime date:12 aprile - 17 maggio - 21giu gno - 12 luglio - 9 agosto -13 settembre.

L’invito è rivolto anche agli exaraldi ai quali ricordo la frase cheamava ripetere il Vescovo Giu sep -pe Franciolini: “Araldi si rimaneper tutta la vita!”. Per ulteriori in -formazioni fare recapito al se -guente indirizzo mail.

[email protected] foto un momento del re -

cente pellegrinaggio a Laviano,pae se natale di S. Margherita, chegli Araldi hanno fatto in prepara-zione alla festa della Patrona Cor -to nese.

15 marzo 2015

Avanti con la nuova programmazione

UN NUOVO PROGRAM-MA sulla nostra Radio(88.4, 92.8) da martedì3 marzo, ore 17 (in re -plica il venerdi ore 11)

e per dieci puntate consecutive. Sitratta di INCONTRI DI LUCE, pro -dotto per la nostra emittente daivolontari della Comunità NuoviOrizzonti di Montevarchi.

Nuovi Orizzonti è un mo vi -mento diffuso in vari paesi delmon do, fondato da Chiara Ami -rante, con l’obiettivo di realizzareuna “missione di strada” e di in -tervenire in tutti gli ambiti del di -sagio sociale.

E proprio a Mon tevarchi c’èun centro di acco glienza, realizza-to in una struttura francescana diprecedente pro prietà dei PadriCappuccini (a desso Casa Jeshua),dove si tro va no numerosi ragazziper una espe rienza di lavoro, vitacomune, pre ghiera e per uncammino pedagogico di aiuto al

superamento di particolariproblemi incontrati nel corsodella loro vita (alcool, dro ga edaltro).

L’esperienza è molto recente(Chiara è nata nel 1966), ma haprodotto frutti straordinari nelcam po del recupero della gio -ventù dall’inferno della strada.

E queste esperienze di resur-rezione, sono al centro del pro -gramma radiofonico: esperienzeraccontate dagli stessi protagoni-sti, sostenute da due responsabilidella Comunità di Montevarchi(Cin zia e Violetta).

Sono testimonianze che vannodiritte al cuore, sicuramente unprogramma da non perdere.

A proposito, chi volesse sa pe -re di più o entrare in contatto conquesta significativa realtà per of -frire il proprio supporto volonta-rio e per particolari necessità dase gnalare, si rivolga al numero3291605624.

Riflessioni di Padre Samuele Duranti

Santa Rosa da Viterbo (1233-1251)

un soffitto di simboli

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO– S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S.Pietro a CEGLIOLO - S. Biagio a RONZANO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA - 17,00 - S. Filippo a CORTONA - S. Filippo e Giacomo a VALECCHIE - S. Maria a MER - CATALE - S. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - Eremo delle CELLE17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Francesco a CORTONA - S.Margherita a CORTONA18,00 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S.Bartolomeo a PERGO - S. Biagio a MONSI-GLIOLO - S. Celestino a FOSSA DEL LUPO (Camucia) - S. Donnino a MERCATALE9,30 - S. Maria a RICCIO 9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. Ca te -rina alla FRATTA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Leopoldo a PIETRAIA - S. Francesco aCHIANACCE10,15 - SS. Michele Arcangelo a S. ANGELO10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Gio van ni Battista a MONTANARE11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - San GiovanniEvangelista a TERONTOLA11,15 - S. Lorenzo a RINFRENA - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. MariaAssunta a FARNETA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo a TEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio15,30 - S. Pietro a POGGIONI 16,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Eurosia a PIAZZANO (4 ̂domenica del me se)- S. Martino a BOCENA16,30 - Basilica S. Margherita in CORTONA – Cristo Re a CAMUCIA 17,00 - S. Maria a MERCATALE - Eremo delle CELLE17,30 - Oratorio del Sacro Cuore a TERONTOLA (Suore)18,00 - S. Domenico a CORTONA - S. Margherita a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 16 al 22 marzo 2015Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 22 marzo 2015Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno settimanale e notturnodal 23 al 29 marzo 2015

Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 29 marzo 2015Farmacia Comunale (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 30 marzo al 5 aprile 2015Farmacia Boncompagni (Terontola)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

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Invito degli Araldi di SantaMargherita ai cortonesi

Radio Incontri Cortona

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L’ETRURIA N. 5 ATTUALITÀ POLITICHE

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

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NECROLOGIO

Già dalla fine dell’estatescorsa, con i migliori e sinceripropositi di collaborazione versol’Am mi nistrazione, avevo portatoall’attenzione della Giunta e delCon sigliere con delega al centrostorico soluzioni ad alcune preca-rietà e criticità del centro abitatodi Cortona, come ad esempio edin breve:- Il recupero di posti auto median-te la realizzazione di segnaleticaorizzontale al parcheggio dellamoreta la cui mancanza compor-ta, senza possibilità di sanziona-mento, soste tali da sottrarre inalcuni casi tra i 6-7 posti auto;- la riapertura della sosta a tempoavanti al Teatro o in Via Casali eparte di Piazza Signorelli che difatto, per l’evidente mancanza diparcheggi e le necessità commer-ciali o amministrative sul capoluo-go comunale, è quotidianamentepraticata;- la necessità di apporre idoneasegnaletica stradale verticale conindicazioni plurilingue ad evitareincomprensioni e soprusi da partedell’utenza turistica straniera;- il riesame di tutta la segnaletica

verticale del centro storico anchein relazione alle ultime realizzazio-ni della ZTL ad evitare errate inter-pretazioni e relative sanzioni alCdS e ingenerare nell’utenza l’ideadi abbandono del territorio daparte delle Autorità competenti,ingenerando l’erroneo senso dipoter violare liberamente norme eleggi ;- la rivalutazione delle autorizza-zioni di alcune manifestazionidefinite come mostre che poi sirivelano essere a scopo esclusiva-mente commerciale che nonportano alcune beneficio econo-mico alla città;- la realizzazione di un’idoneapensilina a protezione dell’utenzanell’ormai definitiva area Busterminal nel Piazzale del mercato;- la carenza generalizzata dipiccoli raccoglitori per i rifiutinelle zone più esterne al centrostorico, sempre più spesso itinera-ri di percorsi turistici accompa-gnati;- la rimessa in efficienza e maggiorcura dei bagni pubblici pratica-mente inutilizzabili, specialmenteda persone con disabilità, come

Centro Storico: perché continuare a girare la testa?necessario e doveroso segno di o -spitalità per una Città della cultura;- l’adeguamento di Viale Passeriniai sempre maggiori aumenti diaperture a parcheggio, abbassan-do il limite di velocità, adeguandola segnaletica al doppio senso dicircolazione, prevedendovi servizitecnici del Comune o di idoneeassociazioni al fine di evitare,almeno in alcune date, polveronievitabili;- rivedere gli aspetti generali delleattività di controllo della P.M. edelle altre forze di Polizia nel cen -tro storico in relazione il parcheg-gio selvaggio estivo e conseguenteimpossibilità di accesso di mezzidi soccorso, l’ampliamento dellatele vigilanza con collegamento astrutture di Polizia permanente-mente in servizio;- valutare il raddoppio, con strut-tura rialzata, del primo tratto delparcheggio dello Spirito Santo.Ad oggi di quanto sopra non hoavuto alcun segno di valutazionené intenzioni di realizzare in eco -nomia la semplice apposizionedel la segnaletica orizzontale e ver -ticale, dal che ho presentato inter-rogazione al Sindaco, alla qualeconfermo l’assoluta volontà dicon tinuare ad essere collaborativoe propositivo nell’interesse dellacollettività, sopra ogni parte.

Fabio Berti Gruppo Consiliare Futuro per Cortona

In occasione del consi-glio comunale di Cortona sulscuo la del 7 marzo grazie all'inte-ressamento della sezione di Lega

Nord Cortona e del suo commissa-rio cittadino Marco Casucci, ilcan didato alla presidenza dellaRe gione Toscana per Lega Nord,Claudio Borghi, ha inviato questanota:“Gentile Sindaco, egregi membridel Comitato Scuola Nuova dellaFrat ta, cari presenti. La posizionedella Lega, che rappresento inqualità di candidato Presidentedel la Regione Toscana, è di asso -luto sostegno alla posizione delComitato dei Cittadini della frazio-ne di Fratta, in particolare su duepunti:1. la necessità di una ubicazione

decentrata degli istituti scolasticidi formazione primaria a serviziodelle popolose frazioni di Cortona,assicurando dunque tale presenzaanche a Fratta, come già avvienepo sitivamente per Camucia e Te -rontola; 2. La grande opportunità di utiliz-zare fondi privati con la formuladel Project Financing, già ampia-mente sperimentata con successoin vari settori, fondamentale persgravare gli Enti locali di costi dif -ficilmente sostenibili e, al tempostesso, per dare spazio di promo-zione a privati del territorio.

La realizzazione della nuova scuo -la di Fratta, in sostituzione dell'at-tuale, prossima alla chiusura, sirivela quanto mai indispensabile eurgente”. Pertanto chiediamo conforza che sia rispettato da partedel Sindaco e del Comune di Cor -tona l'impegno in questa direzionepromesso un anno fa. I nostri ragazzi non possono ri -schiare di restare senza scuola, nédi essere costretti, non ancora a -do lescenti né tantomeno indipen-denti, a fare i pendolari, con disagilogistici ed economici immagina-bili per le rispettive famiglie.

15 marzo 2015

Ad ottobre 2014 segnalai ai compe-tenti Settori, Uffici ed Assessorato lostato di pericolo in cui versava, etutt’ora versa, parte di Viale Pas -serini, pericolo dato dalla presenzaai margini dello strada di 5 pini digrosse dimensioni oramai secchi evistosamente inclinati.

Il Viale è risorsa per tutta lacittadinanza del Comune e per ituristi, usata sempre più spesso permanifestazioni sportive e purtroppocome parcheggio perciò con sem -pre maggiore transito di mezzi.

A dicembre 2014, sono statidati in appalto lavori di potature sualcune zone di verde pubblicoescludendo gli interventi segnalati.Lo stato del patrimonio arboreo delViale è evidentemente sempre piùdegradato a ciò si aggiungono idanni ed i rischi dati dalla presenzadi una trentina di nidi di processio-naria del pino che hanno colpito 7piante, ancora sane, tra cui 5 esem -plari dei pochi pini neri rimasti.Non mi dilungherò in dettagli tec ni -ci, sulle procedure e leggi che ri -guardano l’argomento, ma ricor-derò che questo insetto può portarenell’uomo gravi dermatiti, congiun-tiviti, dispnea ed in casi limitati, mareali, shock anafilattico e negli ani -mali la necrosi della lingua, emor -ragie interne e morte per soffoca-mento. Poiché, come detto, il Viale è fre -quentato da persone, bambini e ani -

mali domestici ed è inoltre noto es -sere zona di Colonie Feline protette,questa infestazione è motivo di mag -giore rischio e preoccupazione.

Ciò considerato ho presentatoin terrogazione al Sindaco per co no -scere se intenda o meno provvederealla messa in sicurezza di Viale Pas -se rini.

Nel contempo ho rappresentatoulteriori situazioni di criticità delverde nel Centro Storico come Viadel Crocefisso, Largo Beato Ange li -co o Viale Cesare Battisti suggeren-do, in relazione al recente Re go la -men to di Collaborazione tra Citta di -ni ed Amministrazione, che la ma -nu tenzione delle aree o zone possaessere data in forma gratuita a citta-dini od aziende e compensata con illegname di risulta delle potature oab battimenti.

Ho ricordato inoltre che l’Am -ministrazione verrà chiamata, entroil 31/07/2015, a svolgere un censi-mento accurato sul patrimonioarboreo per gli obblighi di cui alDecreto Interministeriale relativoagli alberi monumentali. Ciò potràessere occasione, come ivi previsto,di coinvolgimento della cittadinan-za, associazioni, istituti scolastici edaltri enti ed istituzioni, rafforzando ilsenso di appartenenza e di tutela delterritorio dove viviamo.

Fabio Berti Gruppo ConsiliareFuturo per Cortona

Intervento sul caso della Scuola di Fratta di Claudio Borghi

riflessioni post consiglio comunale aperto

Viale Passerini

Dal consiglio comunale aperto disabato 7 marzo saltano fuori al cu -ne ombre :Come espresso da numerosi citta-dini che hanno parlato sembrache l’amministrazione stia metten-do le frazioni interessate una con -tro l’altra: per noi è fondamentaleche tutte le scuole del comune diCortona siano sicure, proprio perquesto motivo è nato il “comitatoscuola nuova Fratta”. Questo temadella Fratta deve essere solo l’ini-zio.Nel consiglio comunale aperto, èstato detto dal Sindaco che il poloscolastico unico sarà realizzatonella zona COOP, mentre nella de -li bera assunta per la presentazionedel bando, il progetto prevedeva larealizzazione della nuova scuola inCamucia Zona Piscine. La copertu-ra finanziaria prevede che il co -mu ne acquisisca il contributo afondo perduto di 2.000.000 e chesi riesca a vendere gli immobilidelle scuole di Camucia e di Sodoad euro 2.360.000. Lo stesso as -ses sore Miniati ha spiegato chesarà molto difficile realizzare dallevendite di tali immobili quantopreventivato. Tra l’altro, l’area in -di viduata dovrebbe essere oggettodi variante al piano regolatore. Ri -cordiamo che il progetto deve es -sere cantierabile entro il 30 set -tem bre 2015. Crediamo, si stianuovamente perdendo un’ottimaopportunità di acquisire delle ri -sorse gratuite per dotare finalmen-te il comune di scuole nuove, amisura di bambino. Ci sembra diessere tornati indietro nel tempoquando veniva promessa per laprima volta la scuola alla Fratta. Tra l'altro il sindaco ha sostenutoche la scuola di Fratta e di Sodonon chiuderanno, accusandoci difare terrorismo pscologico, ma seconfluiranno nel nuovo plesso u -nico? Perché, se le intenzioni delcomune sono quelle di, mettere insicurezza tutte le scuole, sono statipresentati solo 4 progetti, mentreil bando prevede la presentazionefino a 5 progetti per i comuni che

hanno da 16 a 45 edifici scolasti-ci? Perché rinunciare ad un’op-portunità di avere ulteriori risorsefinanziarie gratuite?Come promesso in campagna elet -torale il sindaco Basanieri avevaribadito più volte un territorio amisura di bambino, siamo vera -mente sicuri che un plesso unicocon 400 bambini lo sia??? C’è ilrischio che diventino solo numerifreddi e non più bambini con no -me e cognome? Riuscirà a soddi-sfare tutte le esigenze della zonainteressata? Riuscirà a risolveretutte le problematiche che si ver -ran no a creare per molte fa mi -glie? E’ vero che in un'unica so lu -zione verranno abbattuti i costisco lastici promessi ieri?In tutta la giornata si è notatol’affanno e l’imbarazzo dell’ammi-nistrazione a spiegare le mancatepromesse fatte nella parte nordovest del comune Un atto veramente dovuto e che èmancato da parte del sindaco Ba -sa nieri sono le scuse, quelle scu -se veramente dovute a tutta la po -po lazione che ha creduto in lei esperava in tutte le promesse fatte amaggio. A oggi non ha avuto il co -rag gio ne di incontrare la popola-zione ne il comitato per parlare inmaniera trasparente delle sue in -ten zioni . Più volte è stata invitata epiù volte si è negata senza nessunavera motivazione Forse la rivedre-mo in zona nord ovest del comunedi cortona fra 3 anni (alla prossi-ma campagna elettorale in cercadi voti)Troppo facile parlare in consigliocomunale aperto senza diritto direplica.Ed infine questa domanda a cuinon ha saputo rispondere ieri:Perché nel consiglio comunale del26 richiesto dal comitato e dal -l’op posizione non ha comunicatole sue intenzioni (più volte ri chie -sto formalmente quel giorno) vi -sto che in data 24 febbraio avevade liberato con pochi eletti le sortidella scuole nel comune di Cor to -na??? Marco Milani

XI Anniversario

Ti ricordiamo con affetto immutato ela tua presenza è sempre viva e ciaccompagna in ogni ora della nostravitaMaria Grazia, Federico, Marco, Enzoe Rosanna.

12 marzo 2004

UranoRossi

Caro Franco, sei sempre nel nostrocuore e nei nostri pensieri. La tua silen-ziosa presenza ci accompagna e ciaiuta ogni giorno.

I tuoi cari

VI Anniversario23 marzo 2009

Gian FrancoCorsi

Un giorno ed una data che difficilmentesi dimenticherà.In quel giorno Fabio Giocondi ci ha la -sciato, soprattutto ha lasciato i suoi figliMiriam di 3 anni, Gabriele di 5, l’amatamoglie, gli altrettanto amati i genitori, ilfratello, la nonna e tanti, tanti ami ci.

Fabio Giocondi

VI Anniversario

Nel sesto anniversario con immutatoamore e rimpianto lo ricordano conaffetto la mamma Velia, i fratelliMario e Marzia.

9 marzo 2009

Mario PaoloPonticelli

16 febbraio 2015

Da quel giorno a Pergo e dintorni non si fa che parlare di lui, perchéFabio riuniva in sé tante doti di serietà, laboriosita, d’amicizia e di bontà,che oggi non si rinvengano facilmente, ma soprattutto era capace didonare tanto amore. Mi auguro che queste parole siano conservate, nontanto per chi le ha scritte ma perché un giorno, i suoi figli quando sarannograndi, leggendole, dovranno essere orgogliosi del loro babbo.A noi non resta che la tristezza del ricordo e la volontà di essere semprevicini alla sua famiglia. E.R.

La sedia vuotaQuell’angolo tulo riempivicon la tua sediavecchia

recuperataaffezionataaspettavituttie nessuno

ti faceva compagniala vita.

Paola Conti

Sogni infrantiUno sguardo languidoverso l'orizzontesinuoso e flebileaccarezza l'animoincline al sogno!La danza dei pensieriprende il volo

con le illusioniche creano altre illusioni.Tutti sogni infrantiche solo un'ancoradi realtàpuò aiutare a realizzare.

Azelio Cantini

E’ davvero necessario aspettare che qualcuno possa farsi male?

Marco Casucci

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L’ETRURIA N. 5 SPORT

Prima Categoria - Girone “E”Mancano soltanto 6 giornate

alla fine del campionato. Già sipossono azzardare previsioni pergli esiti finali. E’ sempre in testacon 51 punti l’Olimpic Sansovino,nonostante la gara in meno darecuperare al Maestà del Sasso. Inseconda posizione segue il Talla a49 punti, poi il Sulpizia con 45,quindi il Cortona a 44.

Tra queste 4 squadre usciràsenza meno la vincitrice del tor -neo. Per la fine campioanto sonoancora in palio 18 punti.

Per la conquista della salvezza,lottano 4 squadre. Bisogna consi-derare già retrocesso l’OrangeDon Bosco. Le 4 candidate a que -sti play sono, Terontola a 16 punti,Olmoponte con 18, Fonte Bel -verde a 23, Battifolle con 27 punti,ma con una gara in meno.

Cortona Camucia CalcioMomento non tanto brillante

per i nostri ragazzi in maglia a -rancione. Di stretta misura ven -gono sconfitti nella trasferta delderby di Alberoro per 2-1. Quindi,avrebbe potuto essere una svoltadecisiva e che riportava morale, loscontro casalingo, contro la primadella classe Olimpic Sansovino,che non si è potuta giocare per leproibitive condizioni atmosferiche,

che si sono abbattute su tutta laValdichiana.

C’è anche da considerare cheadesso il 3° posto in classifica èoccupato dalla sorpresa Sulpiziadi Pieve S.Stefano, mentre ilCortona segue a 44 punti.

Nel prossimo turno, i ragazzidi Enrico Testini, dovranno affron-tare la non facile trasferta di Cesa,altro derby chianino, quindi nelproseguo del campionato, le ul -time 5 partite dovrebbero esserepiù “morbide”: Olmoponte incasa, Fonte Belverde in trasferta,Terontola in casa, Torrita intrasferta e per finire, Stia al Maestàdel Sasso.

Potremmo pensare anche ingrande, ma per il momento cilimitiamo a dire, che siamo certi,il Cortona parteciperà agli spareg-gi play off.

TerontolaSituazione molto precaria per

la squadra del Terontola. Dopodue altre sconfitte consecutive,prima a Torrita per 3-0, poi aBibbiena contro il Talla per 2-0,adesso il Terontola si trova inchio-dato al penultimo posto con soli16 punti e, vista la situazione at -tuale della classifica, i biancocelesti rischiano grosso.

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ma partita ha debuttato in panchi-na il nuovo allenatore Nevio Men -chetti, personaggio sportivo moltonoto dalle nostre parti, natural-mente dopo l’esonero di Del Gob -bo.

Ci permettiamo di considerareche il tecnico del Terontola, hadelle responsabilità pari aidirigenti della società perchèentrambi avevano deciso dipuntare su un organico tuttolocale.

Ma è sempre l’allenatore chepaga.

Seconda Categoria Girone “N”Sempre lotta a tre per il

primato, con qualche piccolavariazione. Prima in classifica è ilsor prendente Spoiano che perdifferenza reti si trova in testa apari punti con il Tegoleto 54 punti,mentre ad un solo punto 53 segueil Montagnano. Da queste trecompagini risulterà la vincente diquesto girone.

Purtroppo nella lotta per nonretrocedere ci sono immischiatedue nostre squadre cortonesi,Montecchio e Fratticciola.

Sta meglio il Montecchio cheoccupa la dodicesima posizionecon 23 punti, poi a 22 c’è ilPalazzo del Pero, segue a 20 laFratticciola, a 13 la Monterchiese,chiude il Vitiano a 4 punti ormairetrocesso.

Fratta S.CaterinaFinalmente, a 6 giornate dalla

fine del torneo, si può ben direche la squadra di Mirco Baronciniè salva. Adesso i rosso verdioccupano la nona posizione inclassifica con 31 punti. A nostroavviso il merito di questa ripresa,va attribuita al nuovo allenatore,che nelle 9 partite del girone diritorno ha ricavato 16 punti. Neiprecedenti due turni, i ragazzi diBaroncini, vengono sconfitti incasa per 2-1 da un forte Bettolle,poi si rifanno subito in quel diPiazze sconfiggendo l’Atletico conun secco 3-1.

Adesso i ragazzi di Baroncini,potranno affrontare il proseguo

del campionato con più tranquil-lità, a partire dal prossimo turno,quando la Fratta incontrerà nelcampo amico una delle più fortisquadre del girone, il Monta -gnano.

MontecchioIl Montecchio perde tre partite

consecutive e purtroppo si viene atrovare ancora impelagato nellalotta per non retrocedere. Perdein casa malamente per 1-0 nelloscontro diretto con il Palazzo delPero, quindi viene sconfitto aMontagnano con un indiscutibile2-0. Adesso i bianco rossi sonopiazzati al dodicesimo posto con23 punti. Tre punti, presumiamo,dovrebbero venire nella gara ca -salinga contro il fanalino di codaVitiano. Dovrà concentrarsi contutte le forze per le residue ultime5 partite, delle quali alcune moltodifficili, vedi Tegoleto, Spoiano eFratticciola. Con ancora 18 punti adisposizione, si potrebbe ancorasperare di evitare i play out.

Circolo FratticciolaIn questo girone di ritorno, la

Fratticciola è riuscito a racimolaresoltanto la miseria di soli 2 punti.Adesso la squadra di Giannini è inpiena caduta libera. Le ultime duesconfitte, ad Arezzo per 2-0 control’Academy, poi l’altra, per 2-1, incasa con i senesi del Guazzino.

La situazione è tutta orientataper la disputa dei play out, almenoche il team giallorosso nelle ul -time sei gare, riuscisse ad imbroc-care alcuni risultati utili consecuti-vi, utili per riportare questa simpa-tica squadra verso la sospiratasalvezza. Lo vedremo fin dallapros sima trasferta in quel diChian ciano.

Terza Categoria AretinaNonostante la sconfitta subita

a Salutio, la Capresana comandasempre la classifica con 53 punti,a seguire il Salutio con 49, poi al3° posto a 48 il Badia a Roti.

Passi positivi anche per lasqua dra del presidente Beppe Ba -sanieri, la Pietraia, che riesce ariportare una importante vittoria

Nonostante il nuovo allenatore il Terontola non riesce a vincere

La nuova tenuta sportivadell’ASD Ciclismo Terontola

Footgolf al Golf Club Valdichiana

Ventitreesima e ventiquattresima giornata dei nostri campionati

Il Cortona perde ad Alberoro, nell’ultimo turno rinviata la partita causa maltempo. Fratta S. Caterina con 31 punti, lanciata verso la sicura salvezza

Bocciodromo Cortona

Oltre che atleta rispettabi-lissimo, Gian Luca FRA -GAI mostra ogni giornodi più invidiabili doti diorganizzatore nella sua

veste di Dirigente dell'ASD CICLI-SMO TERONTOLA, una delle piùbelle realtà sportive del nostro ter -ritorio. Una cinquntina di persone(fra atleti, dirigenti, sponsor, fami -liari...) si sono date appuntamentoDomenica 1° Febbraio 2015 pres -so il BAR DEL RICCIO per un riu -scitissimo incontro conviviale alla

cui organizzazione Gian Luca siera dedicato da diversi giorni as -sie me all'attivissimo Vice-Pre si -den te Luciano ROSSI. Motivo uffi -ciale dell''incontro la presentazio-ne delle nuove tenute sportive2015 di uno scintillante giallo ca -na rino e con la perfetta disposi-zione dei molteplici sponsor selsodalizio. L'incontro è riuscito allagrande anche in virtù dell'ottimomenù interamente di pesce che lebravissime cuoche del BAR DELRICCIO hanno preparato con peri -zia e tempismo perfetti. Notevoleanche il "parterre" degli ospiti: inprimis il nostro Sindaco FrancescaBASANIERI assieme al marito edalla figlia, poi l'Assessore AndreaBERNARDINI con la moglie e la"te r ontolese" prof.ssa LorenaTAN GANELLI, Presidente del Con -siglio Comunale di Cortona. Nellasua qualità di anfitrione, Gian LucaFRAGAI ha presentato, assieme a -gli altri Dirigenti dell' ASD CICLI-SMO TERONTOLA, le nuove ma -

glie agonistiche 2015 ringraziandoi presenti e soprattutto gli sponsor:ha posto in particolare l'accentosulla XII Edizione della BACIALLABIKE-MEMORIAL "GIUSEPPE OLI -VI".

Evento che si è svolto il giorno8 Marzo 2015 e ha richiamato aTeron tola decine di atleti da tuttala To scana e dall'Italia Centrale: unpercorso impegnativo (38 Km.quel lo "atletico" e 24 Km. quello"ri dotto") che si è snodato lungola fa scia collinare sopra Terontola

ed è stato inserita come PrimaProva nell'ambito del circuito"COL LINE TOSCANE 2015" dimoun tain-byke.

Non poteva mancare in con -clusione una gustosissima torta"istoriata" ed il brindisi auguraleper ogni futuro successo di questovitalissimo sodalizio, fiore all'oc-chiello del mondo sportivo corto-nese. Carlo Roccanti

15 marzo 2015

da Arezzo, sul campo della Fortisper 3-1, piazzandosi al 7° posto inclassifica.

MonsiglioloIl Monsigliolo perde la sua

diciassettesima partita e resta a 12punti. Il suo bottino è 4 gare vintein casa. Da notare che il Mon -sigliolo non ha mai pareggiato.

Danilo Sestini

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca PellegriniKingsman - Secret Service

Dal regista di Kick-Ass, arriva King -sman Colin Firth, agente segreto in tuxcome 007 e humor alla Clouseau.Tratta dalla graphic novel di MarkMillar, la spy story ad alto tasso d’arti-glieria sartoriale racconta di come unteppistello dei sobborghi londinesi,forgiato in una scuola di spionaggio-british, può trasformarsi in un novelloJames Bond.

Il ruolo del supercattivo è affidatoa Samuel L. Jackson: nerd con la zep -pola che vuole distruggere il mondo,ad eccezione dei suoi attori preferiti.

L’impeccabile Gentiluomo, Colin Firth, ha girato l’80% delle scene d’azione(grazie a un addestramento di sei mesi) sfoggiando 45 completi sartoriali. Ilgiovane protagonista, Taron Egerton, è stata la seconda scelta dopo cheAaron Taylor-Johnson ha rifiutato il ruolo del ribelle di strada, al soldo dell’a-genzia top secret. Le reclute indossano completi che s’ispirano alle divise diWinston Churchill. Per la boutique Kingsman, lo scenografo Paul Kirby si èbasato su Huntsman. Il regista, Matthew Vaughn, descrive il film come unalettera d’amore al cinema retrò di Bond e alle serie spionistiche degli annisessanta come, Agente Speciale (1961-1969), Il Prigioniero (1967-1968) eGet Smart (1965-1970).Giudizio: 7

“Coppa Toscana Juniores”,in vetta alla classifica

Domenica 22 Febbraionel bocciodromo diMon tecatini (PT) hapre so il via l’edizione2015 della “Coppa To -

scana Juniores”, un circuito digare riservato ai giovani bocciofilitoscani e agli alunni delle classiche partecipano al progetto scuoladi FIB Toscana.

La Cortona Bocce è partitasubito col piede giusto, piazzandoben sette dei propri giovani atletisul podio e guadagnando imme -diatamente la vetta della classificaper società.

Nella categoria allievi - under18 terzo posto per Mirco Cherici;nella categoria ragazzi - under 14

nell’ordine, Michele Mazzoni,Ales sandro Briganti e RiccardoMaz zoni hanno definito un interopodio cortonese, così come èaccaduto nella categoria esordien-ti - under 11 con Leonardo Trenti,Yas sin Nadif e Mattia Bichi, altropodio completamente made inCortona. A completare la spedizio-ne c’erano gli alunni del progettoscuola Ettore Trenti, TommasoFalini e Gabriel Oprea che hannoben figurato e degnamenterappresentato la Società anche trai più piccoli.

Il prossimo appuntamentocon la “Coppa Toscana” è previstoper domenica 15 Marzo a Gros -seto.

Si è svolto sabato 14 marzopres so il Golf Club Val di -chiana la 5° tappa Region'SCup Toscana di footgolf, lanuova appassionante disci-

plina che unisce il calcio con ilgolf. “Il footgolf unisce l’eleganzadel golf alla passione del calcio- ciracconta Andrea Guerrini Diret -tore del Golf Club Valdichiana - Èun nuovo sport molto divertente ealla portata di tutti. Si gioca con unpallone da calcio e l’obiettivo èimbucare in una buca di 50 cm didiametro, nel minor numero dicalci possibili.

Le regole sono le stesse delgolf, - continua Guerrini - si giocain un percorso di 18 buche, che ase conda delle distanze sono par 3,par 4, par 5, etc. con il benificio ditrascorrere circa tre ore in un am -biente suggestivo, immersi nel ver -de.”

Il gioco del Footgolf è indivi-duale, ed è aperto a tutti, con cate -gorie maschili e femminili, ma perrenderlo più divertente si può for -mare anche una squadra.

L’ab bigliamento richiesto perquesto tipo di gioco: pantaloni,tuta o bermuda, cal ettoni da gioco

fino al ginocchio, maglia, tuta, k-way o polo, ma non t-shirt, scarpeda tennis o da cal cetto, divieto as -soluto invece per le scarpe da cal -cio per rispetto dello specialecampo.

Ogni partecipante deve por -tare un pallone da calcio della mi -su ra numero 5.

Prisca Mencacci

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PAGINA 15

Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttore: Isabella BietoliniRedazione: Ivo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani, Laura LucenteOpinionista: Nicola CaldaroneCollaboratori: Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, Alvaro Cec carelli,Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Martina Maringola, Prisca Mencacci,Mario Pa ri gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rio Rug giu, Da ni lo Se sti ni,Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San ticcioli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì è in tipografia martedì 10 marzo 2015Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 5 SPORT

diamo avanti di partita in partitasenza fare tabelle particolari;abbiamo da gestire sia il campio-nato che la Coppa e scontri moltodifficili da subito come la trasfertacontro l'Alberoro. Poi avremo loscontro contro l'Olimpic Sanso vi -no in casa e quindi andremo aCesa; nel mezzo la semifinale diCoppa, l'11 marzo, contro la Vaia -nese Impavida squadra del gironedi Firenze/ Prato, prima in classicacon 14 punti di vantaggio... Quindifare programmi precisi adesso èdifficile. La cosa migliore è gestirele forze e cercare di vivere ognipartita come fosse una finale.

In questo 2015 quali ipunti di forza della tuasquadra e quelli invece su cuic'è da lavorare?

Il punto di forza credo che siala crescita, nel senso che ancheavendo dovuto cambiare sempresquadra e formazione per i tantiinfortuni nel corso dell'anno lecorrezioni fatte alla rosa in entratahanno dimostrato la bontà delgruppo anche con gli innesti. La

D opo un ottimo gironedi andata e una primaparte di quello diritorno la squadraarancione è entratav

nella fase decisiva della stagio-ne; i ragazzi allenati da Testinierano attesi nei giorni scorsi adegli appuntamenti importantiche hanno confermato quantodi buono si era visto sinora nelgruppo, nel gioco e nella capaci-ta della squadra di reggere alletensioni delle gare di livello.

La squadra sta comportan-dosi bene in campionatoconfermando il terzo posto inclassifica ed è anche riuscita adapprodare alle semifinali diCoppa, successo mai raggiuntodagli arancioni.

Abbiamo commentato conl'allenatore Enrico Testini questirisultati.

Cosa significa per voi ilsuccesso in Coppa e quanto citenevate?

Ci tenevamo davvero molto; la

Coppa è una competizione presti-giosa che mette a confronto tuttele 96 squadre che partecipano allaPrima Categoria .

Ha acquistato interesse daparte nostra mano a mano chesuperavamo i vari turni. All'iniziosi parte si parte a “fari spenti”proprio perchè coinvolge tantesquadre; poi ci siamo ritrovatinelle prime 16 poi nelle 8;abbiamo cominciato a credercidavvero molto e la vittoria dimercoledì 25 febbraio, contro ilBarberino Val D'elsa che ciproietta tra le prime 4 ci riempiedavvero di orgoglio anche seadesso diventa davvero difficile.

Cosa ci puo' dire per ilcampionato che sta entrandonella fase decisiva?

Si siamo nella fase crucialequasi al rush finale; i giochi sonoancora tutti aperti sia per la primaposizione che per quelle li vicinoutili per i play off.

Noi ci siamo, siamo dentro illotto delle squadre che giocanoper qualcosa di importante. An -

Camucia di CortonaPrimo piano arredamenti

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Quando si è ormai giunti a 9ga re dal termine dei rispettivicampionati delle squadre maggio-ri del Cortona volley le aspettativee gli obbiettivi che ci si era postiall'inizio sono in parte stati rag -giunti mentre per completare ilquadro occorrerà che le varieformazioni, quella maschile diserie C e quella femminile di serieD giochino davvero le ultime garedi questa annata ad un buonlivello, migliore di quello di comestanno facendo attualmente.

Infatti la squadra maschileallenata da Alberto Cuseri, ha evi -denziato i noti problemi di amal -gama tra i giovanissimi a cui farfa re esperienza ed i veterani dauti lizzare con i giusti tempi, pro -blemi che si sono esternati in mo -do forse più complesso del previ-sto.

Complice anche qualche in -fortunio di troppo sia dei veteraniche dei giovani emergenti la squa -dra ha stentato a trovare una for -mazione che si allenasse e giocas-se con continuità; così a tratti laformazione Cortonese ha eviden-ziato buone trame di gioco e mes -so in mostra alcuni degli insegna-menti che il tecnico ha messo inatto ma in altre gare ha evidenzia-to dei problemi..

Pur avendo avuto una buonapartenza la squadra non ha poiavuto una evoluzione costante nelgioco e soprattutto nei risultati ecosì ha alternato periodi di buonlivello ad altri in cui ha stentato dipiù anche ad affrontare avversarialla sua portata.

Le ultime due gare sin qui gio -cate, i due derby, sono il riassuntofedele dell'annata: contro la Nor -cineria Toscana la squadra di Cu -seri ha fornito una buona presta-zione e se pur al tie-break è riu -scita ad aver ragione di avversarialla propria portata.

Nella gara successiva quellacontro la Monnalisa Savinese,sem pre in trasferta la squadrainvece non si è ripetuta perdendotre sets a zero e senza mai dare lasensazione di poter contrastareefficacemente gli avversari che pu -re erano sei punti sotto in clas si -fica.

Al momento la squadra sitrova con 20 punti in classifica ab -

Cortona Volley

ASD Cortona Camucia: intervista all’allenatore Enrico Testini

15 marzo 2015

AbbonamentiOrdinario € 30,00 - Sostenitore € 80,00 - Benemerito € 105,00

Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00Necrologi euro 30,00Lauree euro 40,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

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Le squadre entrano nella fase decisiva della stagione

Dopo le due vittorie nettenelle partite di sabato 28febbraio a Pianca sta -gnaio, contro la Palla -volo Foiano (2 a 0) e

contro i locali della Saiuz Amiata(2 a 0), mister Marcello Paretiporta i suoi ragazzi Under 13 - 3x3alla conquista del titolo interpro-vinciale 2015 con 39 punti inclassifica, al termine di uncampionato disputato sempre alvertice e dopo aver inanellato ben13 vittorie su 13 partite.

I piccoli moschettieri del Cor -to na volley sono in 4: GiovanniSposato, Lorenzo Berti, DamirSalijevic e Francesco Infelici; in -

fatti il campionato di categoria si èsvolto con la formula del 3 x 3ovvero ogni squadra è compostada 3 giocatori in campo ed 1 o 2

bastanza ben protetta dalla zonapericolosa ma deve stare attenta anon avere ulteriori flessioni nelfinale e continuare a lavorare perottener quei pochi punti ma pre -ziosi per la salvezza certa.

I giovani messi in campo daCu seri e allenati anche da Paretistanno dando comunque ottimiriscontri sia quando chiamati incau sa in prima squadra che quan -do chiamati anche in alcune se le -zioni regionali che sono relazio-nate con la nazionale.

La squadra femminile, allenatada Carmen Pimentel, ha avuto unaprima parte di campionato ec ce -zionale; le ragazze del ProgettoVal dichiana hanno risalito la clas -si fica pian piano sino a portarsivicinissine alla vetta salvo adessoavere qualche esitazione di troppoin alcune partite che rischiano diva nificare il buon lavoro svolto si -no ra.

Infatti Carmen era riuscita acaricare la squadra in modo ot ti -male e le ha fatto fare il salto diqua lità magari anche prima diquanto ci si aspettasse nell'annata:adesso il gruppo ha avuto unaflessione che non sarà dannosa sesi riparte subito con un buon ru -sch finale.

Tutte le gare giocate da qui altermine dovranno essere conside-rate come una come finale perarrivare se non alla promozionediretta a giocarsi un posto per glispareggi.

Tutto è ancora in gioco ed èpossibile ma occorre riprendere ilrullino di marcia di qualche setti-mana fa e non abbandonarlo sinoalla fine.

Nelle ultime gare le ragazzeCor tonsei hanno perso a metà fe b -braio contro la CapoclassificaMens Sana a Siena, e anche controil Saione in casa per tre sets a uno,quindi vinto contro il Volley ClubLe Signe; adesso la squadra ha 36punti in classifica ed è terza madistanziata di 5 punti dal VolleyGroup Valdarno.

Difficilissimo raggiungere lacapoclassifica a 45 punti, piùabbordabile la seconda posizionema occorrerà la migliore squadradell'anno in tutte le gare rimaneti.

Riccardo Fiorenzuoli

Cortona Volley Under 13 maschile

E’ campione interprovincialegiocatori panchina che girano adogni cambio palla.

Alla guida del Cortona volley ilbravissimo tecnico Marcello Paretiche dopo il primo posto del 2012ed secondo posto ottenuto nel2013 e nel 2014 nella stessa cate -goria, ha puntato a l titolo 2015forte delle esperienze degli annipassati e grazie all’abilità dei suoiragazzi.

Con la vittoria interprovincialeArezzo-Siena il Cortona volleyconquista anche l’accesso alla faseregionale del campionato che avràinizio il 22 marzo e che vedràcoinvolte le migliori 18 squadreUnder 3 della Toscana.

Un bravo ai piccoli atleti bian -co-azzurri e l’augurio per un cam -pionato regionale da protagoni-sti!!!

squadra ha sempre giocato purnelle difficoltà con una sua fisio-nomia, delle caratteristiche digioco precise che riesce a metterein atto.

Il punto debole forse va ricer-cato in questa prima stagione afare sempre bottino pieno controle formazioni di medie e bassaclas sifica. Del resto su 23 giocatoria disposizione della rosa solo trehanno sopra i trenta anni. Ab -biamo privilegiato nella sceltadella rosa ragazzi molto giovani e

quando troviamo squadre chegiocano molto chiuse e giocanocon esperienza e cattiveria agoni-stica abbiamo qualche difficoltà.Riu sciamo e raggiunger meglio ilri sultato pieno quando la partitaviene giocata sui binari del gioco.

Cosa ti ha sorpreso, positi-vamente, delle caratteristichedel tuo gruppo?

A grandi linee si è visto uincampo quello che avevamopensato con la societa all'iniziodell'anno.

La squadra sta rispettando alivello di rendimento quello che ciaspettavamo. La cosa che misorprende di più è di essereancora in lotta su tutti i frontinonostante le assenze ancheprolungate di giocatori anchefondamentali come Bianconi,Poncinelli, Peluc chini; sono statifuori a lungo.

La differenza tra le prime 4/5squadre del campionato è stataquesta: l'Olimpic Sansovino, ilTalla Bibbiena e la Sulpizia che ciinsegue non hanno mai dovutofare a meno durante la stagione diquei giocatori che almeno sullacarta fanno la differenza.

La forza del gruppo, la coesio-ne, il lavoro di tutti ci hannoportato comunque a sopperire;siamo indietro, terzi ma siamocomunque in lotta su tutti i fronti.

Come spieghi il fatto diessere arrivati così avantinella coppa?

Questo traguardo non era maistata raggiunta; il formati diquest'anno con tutte gare“secche” ci ha dato entusiasmo.

Questa squadra privilegia il tentati-vo di giocare a calcio senza faregrandi calcoli. Nella gara unica iltatticismo è meno esasperato, néeccessivi calcoli. Abbiamo giocatoa viso aperto come hanno dovutofare i nostri avversari e questo haesaltato le caratteristiche dellanostra formazione, di questogruppo

Quale reparto deve essereancora migliorato rispettoagli altri?

Credo possano essere miglio-

rati tutti e tre; il reparto difensivoha avuto dei momenti di grandesolidità ad altri in cui ha subitotroppe reti. Questo è dovuto inparte al fatto che la difesa richiededi tanta amalgama mentre noi perinfortuni e squalifiche abbiamocambiato molto spesso la di spo -sizione ed i giocatori in cam po.

Il centrocampo dà tantissimodal punto di vista della quantità edell'intensità ma dovrebbe miglio-rare un pò a livello di gestionedella palla a livello tecnico ; ilreparto offensivo è invece quelloche può dare di più per un discor-so di organico in quanto giocatoricome Bianconi e Pelucchini sonostati assenti per tanto tempo,Anderini e Casini hanno alternatomomenti di forma ad altri menoefficaci. Non abbiamo mai avuto ilnostro reparto al completo adessosono più fiducioso

Quanti giovani sono su -ben trati nella gestione“stabile” di questa squadra?

Oltre i ragazzi che fanno partedella rosa e sono nella program-mazione della Prima Squadra daagosto, sono stati inseriti stabil-mente Paganini del '95 e Moronidel '96; si allenano ormai stabil-mente con la squadra maggiore. Aloro due sono andati a sommarsiquando ce ne è stato bisogno tuttigli altri come anche per i portieri. P.S. Nello scontro ad Alberoro (1°marzo) la squadra ha perso per 2a 1, mentre la gara contro l'O lim -pic Sansovino, capoclassifica (8marzo) non è stata disputata acausa del forte vento.

Riccardo Fiorenzuoli

Terza in classifica, approda alle semifinali di Coppa