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A AN NN NO O X XX XV VI I - - N N. . 3 3 - - F FE EB BB BR RA AI I O O 2 20 01 11 1 - - C CO OP PI I A A G GR RA AT T U UI I T TA A V V i i a a V V a a l l M Ma a g g g g i i a a 3 3 2 2 - - T T e e l l . . 0 0 6 6 . . 8 8 8 8 6 6 4 4 4 4 5 5 1 1 8 8 - - r r e e d d a a z z i i o o n n e e q q u u a a r r t t a a @ @y y a a h h o o o o . . i i t t - - w w w w w w . . l l a a q q u u a a r r t t a a o o n n l l i i n n e e . . i i t t [ ] Quindicinale Indipendente d’Informazione del IV Municipio Tortellini, Cannelloni, Ravioli di ricotta, di zucca, funghi porcini, radicchio e speck, limone e zafferano e tanti altri prodotti con ingredienti genuini e senza strane polverine Via Val Padana, 55 Tel. 06.812.02.09 - Via Val di Non, 50 Tel. 06.812.43.37 - Via I. Giorgi, 47 - Tel. 06.64810115 DOMENICA APERTI www.marinaropasta.com “DAI UN SAPORE GENUINO ALLA TUA TAVOLA” F.lli Marinaro Sono in molti ad accusarci di pessimismo o peggio di disfattismo sociale. I nostri titoli di denuncia o di allarme non piacciono a chi crede che la vita nel nostro territorio possa essere dipinta da colori sgargianti. A loro dedichiamo un editoriale diverso... [Riccardo De Cataldo] C hi l’ha detto che le nostre stra- de sono sporche, ridotte ad un colabrodo, i nostri marciapiedi insicuri ed i passaggi pedonali invisibi- li? Vorremmo proprio sapere dov’è il degrado ambientale e la mancanza di verde pubblico? Se non abbiamo un ospedale o un Pronto soccorso, disponiamo però di ambulatori efficienti in cui per un appuntamento per una mammografia è sufficiente un’attesa di soli sei mesi. E se nel frattempo per la paziente fosse tardi? Vuol dire che così doveva finire e si risparmierebbe su succes- sive spese sanitarie pubbliche. D’altra parte perché continuate a man- darci lettere sulla difficoltà di raggiun- gere l’ospedale con i mezzi pubblici? Per un malato, cosa volete che siano tre autobus per raggiungere il Pertini o il Sant’Andrea? Per non parlare del nostro patrimonio archeologico. Accanto al Ponte Nomentano o la capanna protostorica di Fidene è bello annoverare il rudere ospedaliero della Marcigliana o le piscine abbandonate di viale Adriatico, esempi di archeologia post moderna. Care mamme, non lamentatevi per la carta igienica, lo scottex, o le piccole cose quotidiane che a spese vostre portate a scuola. E’ una meravigliosa opportunità di condivisione e parteci- pazione che il Comune di Roma vi offre. In ogni caso le nostre scuole sono estremamente in sicurezza, liberate dall’amianto e dagli spazi attigui verdi bonificati. Voi potreste dire. E i pidocchi? E i topi? E le siringhe? Anche qui il degrado è altamente edu- cativo. I bambini che subiscono ciò cre- scono con la consapevolezza del disagio ed aumentano il loro grado di difesa. Che dire poi delle meravigliose case che crescono nella periferia nord da Colle Salario a Porta di Roma, da Cinquina a Casal Boccone? Montesacro, Serpentara, Valle Melaina, Vigne Nuove, Talenti sarebbero rimaste zone ai margini della città. Ora potran- no usufruire di nuovi residenti, quasi una fascia di protezione abitativa. E non denunciate i disagi del traffico o dello smog. Qualche effetto collaterale ci dovrà pure essere! Sono in tanti inol- tre che ci hanno scritto mettendo in evidenza la cronica mancanza di cine- ma, teatri, strutture culturali e sportive. A costoro vorremmo rispondere che i nostri 300.000 abitanti hanno l’Antares, splendide sale parrocchiali e per lo sport le palestre delle scuole. E poi c’è il multisala di Porta di Roma. Shopping a gogò e spettacolo, una miscela esaltante. D’altra parte basta con questi negozi di quartiere! Portate i vostri anziani al rassicurante e protetto megashopping di Vigne Nuove e liberia- moci delle botteghe su strada, affidando- le alle frutterie bengalesi, ai bazar, alle gastronomie cinesi ed egiziane, ai call center pakistani o alle nuove slot shops. Per ultimo la metro, questo esempio di estrema modernizzazione del trasporto pubblico che offrendo a straordinari bene- fattori del cemento qualche milione di metro cubo da edifi- care, si finanzia l’opportunità di portare la metropolitana a Porta di Roma. Non abbiamo certo esaurito (qualcosa abbiamo sicura- mente dimenticato e i nostri lettori ce ne scusino) le gran- di risorse del nostro Municipio. Qualcuno storcerà il naso? Forse abbiamo esagerato? Kissenefrega! L’INSOPPORTABILE CONTRADDIZIONE [ di Luca Coniglio] L a città di Roma ha perso 300.000 abi- tanti negli ultimi dieci anni. La maggior parte di questi, visto l’insostenibile costo delle case, è finito nelle miriadi di comuni della sterminata cintura metropolitana capitolina, contribuendo inconsapevolmente, ma in maniera determinate, all’ inimmaginabi- le traffico pendolare che caratterizza la Capitale d’Italia. Molti di questi, invece, una casa non ce l’hanno proprio! Migliaia di fami- glie sono in lista d’attesa per un alloggio popo- lare. E qui arriviamo al punto; a Roma, basti vedere la distruzione del territorio perpetuata nel nostro Municipio, esiste una quantità di edi- lizia residenziale invenduta e/o incompleta da far paura! Stiamo parlando di decine di migliaia di palazzi permessi dai sindaci fantoccio di turno e costruiti dai grandi palazzinari romani. Si parla di piano casa e di raddoppio di cubatura delle centralità metropolitane, quando ci sono miriadi di potenziali alloggi completamente invenduti e invendibili a causa di una crisi immobiliare senza precedenti. Che insostenibile e vergo- gnosa contraddizione per una capitale europea! Si pensa al Gran Premio, alle Olimpiadi, biso- gnerebbe invece cominciare col ascoltare le richieste e le esigenze dei cittadini e non quelle dei signori del mattone. MONTESACRO GRANPARADISO

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Quindicinale Indipendente

d’Informazione del IV Municipio

Tortellini, Cannelloni, Ravioli di ricotta, di zucca, funghi porcini, radicchio e speck,limone e zafferano e tanti altri prodotti con ingredienti genuini e senza strane polverine

Via Val Padana, 55 Tel. 06.812.02.09 - Via Val di Non, 50 Tel. 06.812.43.37 - Via I. Giorgi, 47 - Tel. 06.64810115

DOMENICA APERTIwww.marinaropasta.com

“DAI UN SAPORE GENUINO ALLA TUA TAVOLA”F.lli Marinaro

Sono in molti ad accusarci di pessimismo opeggio di disfattismo sociale. I nostri titolidi denuncia o di allarme non piacciono a chicrede che la vita nel nostro territorio possaessere dipinta da colori sgargianti. A loro dedichiamo un editoriale diverso...

[Riccardo De Cataldo]

Chi l’ha detto che le nostre stra-de sono sporche, ridotte ad uncolabrodo, i nostri marciapiedi

insicuri ed i passaggi pedonali invisibi-li? Vorremmo proprio sapere dov’è ildegrado ambientale e la mancanza diverde pubblico? Se non abbiamo un ospedale o unPronto soccorso, disponiamo però diambulatori efficienti in cui per unappuntamento per una mammografiaè sufficiente un’attesa di soli sei mesi.E se nel frattempo per la pazientefosse tardi? Vuol dire che così dovevafinire e si risparmierebbe su succes-sive spese sanitarie pubbliche. D’altra parte perché continuate a man-darci lettere sulla difficoltà di raggiun-gere l’ospedale con i mezzi pubblici? Per un malato, cosa volete che sianotre autobus per raggiungere il Pertini oil Sant’Andrea? Per non parlare del nostro patrimonioarcheologico. Accanto al PonteNomentano o la capanna protostoricadi Fidene è bello annoverare il rudereospedaliero della Marcigliana o lepiscine abbandonate di viale Adriatico,esempi di archeologia post moderna. Care mamme, non lamentatevi per lacarta igienica, lo scottex, o le piccolecose quotidiane che a spese vostreportate a scuola. E’ una meravigliosaopportunità di condivisione e parteci-pazione che il Comune di Roma vioffre. In ogni caso le nostre scuolesono estremamente in sicurezza,liberate dall’amianto e dagli spaziattigui verdi bonificati. Voi potrestedire. E i pidocchi? E i topi? E le siringhe?Anche qui il degrado è altamente edu-cativo. I bambini che subiscono ciò cre-scono con la consapevolezza del disagioed aumentano il loro grado di difesa.

Che dire poi delle meravigliose caseche crescono nella periferia nord daColle Salario a Porta di Roma, daCinquina a Casal Boccone? Montesacro, Serpentara, Valle Melaina,Vigne Nuove, Talenti sarebbero rimastezone ai margini della città. Ora potran-no usufruire di nuovi residenti, quasiuna fascia di protezione abitativa. Enon denunciate i disagi del traffico odello smog. Qualche effetto collateraleci dovrà pure essere! Sono in tanti inol-tre che ci hanno scritto mettendo inevidenza la cronica mancanza di cine-ma, teatri, strutture culturali e sportive.

A costoro vorremmo rispondere che inostri 300.000 abitanti hannol’Antares, splendide sale parrocchialie per lo sport le palestre delle scuole.E poi c’è il multisala di Porta di Roma.Shopping a gogò e spettacolo, unamiscela esaltante. D’altra parte bastacon questi negozi di quartiere! Portate ivostri anziani al rassicurante e protettomegashopping di Vigne Nuove e liberia-moci delle botteghe su strada, affidando-le alle frutterie bengalesi, ai bazar, allegastronomie cinesi ed egiziane, ai callcenter pakistani o alle nuove slot shops.Per ultimo la metro, questo esempio

di estrema modernizzazionedel trasporto pubblico cheoffrendo a straordinari bene-fattori del cemento qualchemilione di metro cubo da edifi-care, si finanzia l’opportunitàdi portare la metropolitana aPorta di Roma. Non abbiamo certo esaurito(qualcosa abbiamo sicura-mente dimenticato e i nostrilettori ce ne scusino) le gran-di risorse del nostro Municipio.Qualcuno storcerà il naso?Forse abbiamo esagerato?Kissenefrega!

L’INSOPPORTABILE CONTRADDIZIONE

[di Luca Coniglio]

La città di Roma ha perso 300.000 abi-tanti negli ultimi dieci anni. La maggiorparte di questi, visto l’insostenibile

costo delle case, è finito nelle miriadi dicomuni della sterminata cintura metropolitanacapitolina, contribuendo inconsapevolmente,ma in maniera determinate, all’ inimmaginabi-le traffico pendolare che caratterizza laCapitale d’Italia. Molti di questi, invece, unacasa non ce l’hanno proprio! Migliaia di fami-glie sono in lista d’attesa per un alloggio popo-lare. E qui arriviamo al punto; a Roma, bastivedere la distruzione del territorio perpetuatanel nostro Municipio, esiste una quantità di edi-lizia residenziale invenduta e/o incompleta da farpaura! Stiamo parlando di decine di migliaia dipalazzi permessi dai sindaci fantoccio di turno ecostruiti dai grandi palazzinari romani. Si parladi piano casa e di raddoppio di cubatura dellecentralità metropolitane, quando ci sono miriadidi potenziali alloggi completamente invenduti einvendibili a causa di una crisi immobiliaresenza precedenti. Che insostenibile e vergo-gnosa contraddizione per una capitale europea!Si pensa al Gran Premio, alle Olimpiadi, biso-gnerebbe invece cominciare col ascoltare lerichieste e le esigenze dei cittadini e nonquelle dei signori del mattone.

MONTESACRO GRANPARADISO

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Pagina 2 Febbraio 2011METRO B1

LAVORI B1 TRA VAL MELAINA E ISOLE CURZOLANE: INIZIA LA NUOVA VIABILITA’

All’incrocio con via Monte Cervialto, ingombri ridotti al centimetro per non mettere in crisi l’incrocio. Intanto Jonio si riallarga e Veglia viene tranciata in due

ROMAMETROPOLITANE:“RIDURREMO AL MASSIMO I DISAGI PER I CITTADINI”

Il direttore dei lavori Ing. Sciotti illustra lecomplesse soluzioni cercate per tentare di

ridurre l’impatto dei cantieri sulla cittadinanza

[di Alessandro Ceravolo]

Premesso che siamo perfettamente a conoscenza delfatto che non siete ancora attrezzati per fare miracoli eche le difficili decisioni prese sono state adeguatamen-

te concertate con le autorità territoriali, vorremmo approfitta-re della sua disponibilità per avere alcuni chiarimenti e, com-prendendo il reale impatto delle modifiche, informare la citta-dinanza in modo adeguato. Innanzi tutto, tra quanto tempoprenderà effettivamente il via il nuovo cantiere (già annuncia-to per lo scorso 11 febbraio)?- L’area del pozzo di fine tratta (via Isole Curzolane) è stata parzial-mente consegnata all’Appaltatore lo scorso 31 gennaio. Sono incorso delle attività propedeutiche. L’effettiva cantierizzazione èprogrammata in pochi giorni, entro la fine del corrente mese di feb-braio.- Riduzione degli ingombri e mantenimento inalterato dellelinee del trasporto pubblico. Queste le due priorità del vostrointervento. In che modo siete intervenuti?- Rispetto alle previsioni di cantierizzazione del progetto approva-to, nelle ultime riunioni intercorse con i competenti Uffici delDipartimento Mobilità e Trasporti, dell’Agenzia Servizi per laMobilità, dell’Atac e del Municipio, sono emerse alcune esigenzequali garantire una larghezza residua di via Val Melaina tale daconsentire la svolta a sinistra dei mezzi pubblici verso via MonteCervialto e mantenere, per quanto possibile, una corsia al filobussu via Isole Curzolane direzione Talenti. Grazie ad una modificaprogettuale (funzionale e costruttiva) del pozzo in questione, èstata elaborata una soluzione che riesce a rispondere alle duerichieste sopra riportate, limitando l’estensione del cantiere su viaVal Melaina e fasizzando l’occupazione della carreggiata di viaIsole Curzolane direzione Talenti.- La riduzione a singola corsia di Via Isole Curzolane (lato can-tiere) e la conseguente e rischiosissima creazione di un“imbuto” dopo il semaforo già così stanno terrorizzando lacittadinanza. Quali saranno le ulteriori fasi dell’intervento?- Nel dettaglio, in una prima fase il cantiere occuperà una sola cor-sia di via Isole Curzolane, garantendo così il mantenimento del filo-bus nella attuale carreggiata direzione Talenti. Solo in una secondafase – che si cercherà di limitare al massimo come tempistica – l’oc-cupazione verrà estesa anche all’altra corsia. Al termine di taleseconda fase il cantiere verrà poi ristretto nella configurazione dipartenza, fino alla fine dei lavori (fatte salve eventuali necessitàtemporanee che si dovessero manifestare al momento dell’estra-zione della TBM dal pozzo).- Che lei sappia, è stata prevista (in concerto con Municipio eVigili Urbani) una riorganizzazione del sistema delle corsie disvolta e dei tempi semaforici dell’incrocio?- Mi spiace ma le scelte relative ai regimi e schemi di circolazioneall’intorno del cantiere non sono di mia competenza. In tale ambi-to rientrano anche le decisioni in merito al mantenimento/soppres-sione delle corsie preferenziali, la eventuale nuova organizzazionedelle corsie di svolta nonché le fasizzazioni semaforiche. - In conclusione, quali accortezze saranno prese per tutelaregli abitanti di via Veglia, già costretti tra due cantieri e ora ulte-riormente vessati dal fastidio dei lavori proprio sotto i propribalconi?- Per il cantiere di via Veglia si adotteranno tutti i possibili accorgi-menti atti a ridurre il disturbo indotto dalle attività lavorative.Sull’intera durata dei lavori (12 mesi), i primi mesi saranno quellipiù critici in considerazione delle lavorazioni previste e delle attrez-zature necessariamente da utilizzare. Dopo i primi 6 mesi le attivi-tà (consolidamento del terreno) verranno infatti svolte dal fondo delpozzo, con una drastica riduzione del fastidio verso l’esterno.

[di Alessandro Ceravolo]

La aspettavamo con terrore da tempo. Dalgiorno di presentazione delle fasi di lavo-ro per la B1, il timore per la possibile

paralisi del quartiere si affacciava, sinistro,soprattutto di fronte al momento conclusivo,quello della cantierizzazione tra Val Melaina eIsole Curzolane. Sapevamo che sarebbe arri-vato nei primi mesi del 2011 e così, puntualecome solo le cose spiacevoli sanno essere,eccoci di fronte all’ennesimo ostacolo ad unaviabilità già compromessa. Un po’ la granderiduzione delle misure d’ingombro rispetto alprogetto iniziale (segno concreto di un impe-gno congiunto nel tentativo di penalizzare l’areameno possibile), un po’ l’abitudine a rimanereintrappolati tra le ormai consuete barriere gialle,il nostro comportamento è più vicino ad una ras-segnata accettazione che all’indignato fastidio.Dallo scorso 11 febbraio (con i lavori preparato-ri) e fino al dicembre del 2012, risolta in manie-ra più o meno condivisa la faccenda dei chio-schi, l’angolo tra Via di Val Melaina e Via delleIsole Curzolane sarà interessato dal cantierenecessario per la costruzione del pozzo cheservirà prima per estrarre la talpa (o TBM) cala-ta a Conca d’oro e, a opera terminata, comepozzo di ventilazione. Queste le conseguenzeper la viabilità:- Ristretta la carreggiata a corsia singola di viadelle Isole Curzolanelato via di ValMelaina;- Ristrette le due cor-sie di via di ValMelaina lato via delleIsole Curzolane;- Istituito il doppiosenso di marcia nel-l’ultimo tratto di viadel Gran Paradiso,nel tratto compresofra via di Val Melainae via Monte Favino;- Via Monte Favino viene dispostaa senso unico di marcia da via delGran Paradiso per creare un per-corso alternativo parallelo utile achi deve immettersi su IsoleCurzolane.La difficile riorganizzazione, deci-sa consensualmente daMunicipio, Dipartimenti compe-tenti, Vigili Urbani, ATAC eRomametropolitane, punta modi-ficare meno possibile l’assetto diuno snodo centrale nel flusso dae verso l’area Nord della città e anon penalizzare il passaggio dellevetture del trasporto pubblico. Inquesto senso la riduzione d’in-gombro del cantiere che dovreb-be, secondo quanto affermatodall’ATAC, permettere senza pro-blemi il passaggio del filobus edei suoi “bracci elettrici” all’inter-no del budello iniziale di IsoleCurzolane. È la stessa aziendadei trasporti ad aver deciso, dopouno dei monitoraggi che settima-

nalmente stanno avvenendo insieme ai rap-presentanti dell’amministrazione municipale edei Vigili, di mantenere inalterate le fermatedei bus, il sistema delle svolte e le fasi sema-foriche. A nostro avviso gran parte della partitasi gioca su queste ultime due scelte e solo unaaccurata analisi potrà evitare ingorghi biblici;vedremo se lasciare le cose come stanno sirivelerà la scelta giusta. Con grossa probabili-tà, secondo indiscrezioni che provengono daPiazza Sempione, la soppressione delle prefe-renziali, altra scelta cruciale per l’ATAC,dovrebbe limitarsi agli ultimi 100 metri di ValMelaina. Inascoltabile, invece, la richiesta diposteggi suppletivi. Le auto parcheggiate nel-l’area in questione, in realtà, usufruivano dispazi illegali non previsti ad uso sosta. Per uncantiere che sorge, un altro si restringe: l’aread’ingombro prospiciente a via Veglia lungoviale Jonio sarà ridotta all’interno dello sparti-traffico centrale, facendo tornare a doppia cor-sia le carreggiate nei due sensi di marcia. Ilprezzo da pagare per questo (quasi) ritornoalla normalità sarà la nascita del cantiere chetaglierà in due, come già accaduto aScarpanto, la sfortunata via Veglia. Divisa indue, privata dei posteggi, già incastrata tra altridue cantieri e con rumore e polveri sotto i bal-coni, rappresenterà il nuovo simbolo del disa-gio dei nostri concittadini di fronte al tanto ago-gnato arrivo della metropolitana.

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Pagina 4 Febbraio 2011METRO B1

Rumori insopportabili dalla mattina alla sera e polveri sottili: dopo la precisazione di RomaMetropolitane, la signora Lorella ci spiega cosa vuol dire vivere sopra la stazione in costruzione

[di Luca Coniglio]

Lorella vive a Val Melaina con la sua famiglia dacinquant’anni. Dal suoappartamento in via

Scarpanto 45 ha visto il quar-tiere crescere e trasformarsinei decenni ma ora assiste, dalsuo “palco privilegiato”, allosventramento dei luoghi storicidel quartiere a causa dellanuova stazione metro B1. Tradue anni ci sarà la metro ma,come ci racconterà, adesso ècome vivere nella sala macchi-ne di una petroliera.LA QUARTA: “La sua abitazio-ne è sita proprio sopra il cantie-re della stazione b1 Jonio.Cosa vuol dire vivere qui inquesto periodo e quali sono idisagi maggiori?”LORELLA: “Vivere a pochimetri dal cantiere è semplice-mente un inferno quotidiano.Rumori insopportabili cominciano poco dopo le cin-que del mattina e proseguono fino alle 22.30 circa.Già normalmente sono insopportabili, poi quandoquotidianamente arriva il camion che scaricacemento ad alta pressione sembra di stare a unmetro da un Jumbo in partenza. Poi c’è il problemadelle polveri sottili sollevate a tonnellate. Adesso lasituazione è leggermente migliorata perché io epochi altri cittadini abbiamo lottato affinché bagnas-sero la superficie del cantiere, ma quest’estatericordo che se aprivo la finestra ero travolta da unanube di polvere di non so quale genere e quale peri-colosità. Per non parlare delle vibrazioni che avver-to nel mio stabile. I tecnici mi rassicurano, ma nonè bello sentire tremare la propria abitazione”LA QUARTA: “Viste e sentite di persona tutte que-ste innegabili problematiche, qual è in comporta-mento di Romametropolitane? Vi sono in qualchemodo vicini?”LORELLA: “Loro non muovono una paglia finchénon c’è una protesta decisa di alcuni residenti oqualcuno che alza la voce per garantirsi un minimodi qualità della vita. Fosse per loro, se nessuno dicenulla, continuerebbero i lavori trascurando alcuneregole basilari per il buon convivere con il cittadino.Insieme a qualche altro temerario, pochi a dire ilvero, mi sono rimboccata le maniche per far sentirela voce dei cittadini. Come sapete, ho anche scrittouna lettera all’ingegner Sciotti, direttore dei lavori diRomametropolitane. Oramai lo sanno che, dal miobalcone, vigilo sul corretto svolgimento dei lavori esul rispetto dei diritti di chi, ancora per molto tempo,deve vivere in queste condizioni.”LA QUARTA: “Quali risultati ha ottenuto attraversoil tuo impegno?”LORELLA: “Devo dire che, con impegno e fatica,siamo arrivati a risultati concreti. Abbiamo peresempio ottenuto la manutenzione dei silos conte-nenti il cemento per evitare la fuoriuscita delle pol-veri di cemento, considerando che a pochissimimetri dal cantiere c’è anche una scuola. La scorsaestate abbiamo sollecitato a bagnare il più possibi-

le il terreno per non alzare la povere. Siamo riuscitia far istallare dei pannelli antirumore davanti aglienormi motori, ma purtroppo sono caduti da tempoe ancora nessuno li ha sollevati e rimessi al loro

posto. Abbiamo inoltre richiesto la misurazione deirumori sui tre livelli, come prevede la legge.”LA QUARTA: “Beh, risultati effettivi, frutto della par-tecipazione di tutto il quartiere giusto?”LORELLA: “Purtroppo no, siamo in pochi ad inte-ressarci davvero. La maggior parte delle persone èscontenta ma rassegnata. Anche gli enti di quartie-re non ci danno una grossa mano. Avevamo pre-sentato, insieme al mio vicino, una raccolta di firmeper da dare alla guardia ambientale, ma non se neè fatto più nulla. Sento molte persone del quartiereche dicono che tanto oramai è tutto deciso e chenon si può fare nulla. Seguendo questo principioallora permetteremmo anche di far arrivare la talpasotto casa nostra! Secondo me dobbiamo parteci-pare ai cambiamenti del nostro quartiere e solo cosìpotremo renderlo migliore. A proposito di questo traqualche giorno ci sarà l’inaugurazione del NUOVOCOMITATO DI QUARTIERE VALMELAINA, delquale sono membro.”LA QUARTA: “Lorella lei è nata e cresciuta qui, unavolta finito l’inferno della costruzione e attivata lastazione, pensa che questa possa davvero essereuna risorsa in più per il quartiere oppure ha qualcheperplessità.“LORELLA: “Nessuno mette in discussione l’impor-tanza della metro, però ho qualche riserva. In primisusando i mezzi pubblici a Roma so che le stazionidi transito, come sarà questa, tendono ad esseresempre semivuote e tendenti al degrado - vediQuintiliani – bisognerà quindi valorizzare la stazio-ne in modo da non renderla un poco frequentatosali e scendi di persone. Poi, conoscendo ValMelaina e la sua gente, so che moltissimi sonoanziani e tendono a stare molto nel quartiere o almassimo a prendere l’autobus”. Nasce qualchedubbio sul bacino d’utenza della stazione Jonio,considerando poi che la futura fermata Conca d’Oro è davvero vicinissima e che la stazione fs Vald’Ala, se potenziata, offrirebbe un servizio addirittu-ra superiore alla metro b1, arrivando fino alla nuovastazione Tiburtina.”

VAL MELAINA: VIVERE DENTRO UN CANTIERE

[di Stefania Orlando]

La strada che collega Viale Adriatico a Viale Jonioè rappresentata da Via Monti Lessini e dal suoprolungamento costituito da Via Monte Circeo;

Via delle Isole Curzolane invece si presenta da sola,con la sua notorietà. In due ambiti diversi, entrambe le

strade però hanno delle problematiche comuni: la moledi traffico che quotidianamente le percorre. In questitratti viari si richiede necessariamente una manuten-zione periodica, soprattutto quella inerente il fondostradale, che oggi invece si presenta, come in moltissi-me altre strade della città, sconnesso e pieno di buche.Le buche oltre a cagionare danni agli stessi automezziprovocano, con il riverbero sul terreno dovuto proprio al

peso dei mezzi pesanti, la vibrazione degli stessipalazzi che costeggiano queste strade. Ed ecco allorail perversare di numerose segnalazioni, provenienti daiparticolari ambiti, in cui gli autobus di linea sono i primiad essere messi sotto accusa. Il percorso in discesaindubbiamente favorisce questo fenomeno, vista lavelocità con cui spesso i mezzi procedono, soprattuttodi notte. Sappiamo anche, che con l’inserimento ormaida vario tempo della linea 90 express, i problemi lega-ti al cedimento del manto stradale si sono amplificati,portando uno stato di disgregazione dell’asfalto dalquale periodicamente, soprattutto quando piove, esceil terriccio sottostante in modo da aggravarne ancor dipiù lo stato. In particolare, il peso di questi Jumbo nonaiuta sicuramente a far mantenere quella giusta statici-tà sia del suolo che degli stessi palazzi collocati nell’im-mediatezza del percorso. Per questo motivo i residentidella zona richiedono un maggiore controllo sia dellostato di manutenzione degli assi viari sia, soprattuttonelle ore notturne, dei veicoli che li percorrono ad altavelocità, arrecando grave pericolo anche per gli stessipedoni che li attraversano.

VIA ISOLE CURZOLANEI PALAZZI TREMANOAL PASSARE DEL 90

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Febbraio 2011 Pagina 5METRO B1

FARE ARRIVARE LA METRO A PORTA DI ROMA?VOTA SUL NOSTRO SITO

www.laquartaonline.itIl nostro nuovo sondaggio. Costi e benefici del proseguimento della linea B1 fino a Bufalotta, attraverso il Project Financing, ovvero l’intervento dei privati

[di Alessandro Ceravolo]

Prima di tutto, il significato dei termini: Projectfinancing… Tutti parlano di questa opera-zione di finanziamento a lungo termine ma

pochi sanno, con precisione, cosa voglia dire. Lafilosofia della Finanza di Progetto è quella di coin-volgere il privato (edil mercato finanziario-bancario) in un pianodi lavoro, di spingerloa trovare il modo difar fruttare per sé eper la comunità unterreno o un beneche altrimenti reste-rebbero inutilizzati acausa della carenzadi fondi pubblici. Inparole povere, lacaratteristica princi-pale di tale operazio-ne economica è ilcoinvolgimento deisoggetti privati nellarealizzazione, nellagestione e soprattut-to nell’accollo totale oparziale dei costi diopere pubbliche invista di guadagnifuturi. Sulla naturadei guadagni futuri leforme utilizzate sonostate molteplici e didiversa natura. Allostato attuale la cittàdi Roma sembra nonpoter offrire null’altroche se stessa, comein una vecchia can-zone di Renato Zero.E così, per poter farrealizzare, a spese disoggetti privati, il pro-lungamento dellaMetro B1 fino al cen-tro commerciale,l’Urbe “si vende”,concedendo l’unicacosa che ha, e sem-pre avrà, un valore sul mercato: stiamo parlandodi terreno edificabile. 5 anni di lavoro, 3.850 metridi galleria, 3 fermate e un deposito per i convogli(nonché tutti i necessari interventi collaterali soprae sotto terra), per un costo complessivo dell’operadi circa mezzo miliardo di Euro. Insomma, un pro-getto faraonico (dall’impatto probabilmente nonmeno devastante di quello ora osservabile fino aVal Melaina) da ripagare interamente in valorizza-zioni edilizie su terreni all’interno del nostroMunicipio. Si parla di tre grandi aree da concede-re interamente ai “soliti noti” per una colata dicemento sulle nostre teste paragonabile a quelleche si stanno concludendo tra Talenti e Bufallottaper mano di Toti, Caltagirone e Mezzaroma.Risultato, un passante che collegherebbe l’areaNord con il resto della città e Porta di Roma come

destinazione privilegiata (ulteriore elemento dipreoccupazione per i già vessati commerciantilocali). Una metro pesante (anzi pesantissima)sotto il profilo dei costi ma comunque preferita,secondo i tecnici di Romametropolitane, rispettoad un sistema leggero perché naturale prosegui-mento della galleria che, tra poco, arriverà fino

all’incrocio tra Val Melaina e Isole Curzolane perpermettere ai treni di Jonio di cambiare binario etornare indietro. Nuovi collegamenti, miglioramen-to dei flussi, diminuzione del traffico da una parte.Il prezzo urbanistico, sociale e ambientale dapagare per queste possibili migliorie dall’altra. Tuda che parte stai? Su www.laquartaonline.it trove-rai il nostro nuovo sondaggio che tenta di dareconto di tutte le questioni fin qui elencate. Nonsolo un semplice si o no rispetto al prolungamen-to della B1 ma, utilizzando le risposte orientate,anche un modo di motivare e andare in profonditàrispetto a una questione che obbliga ad una seriedi interrogativi e riflessioni che vanno ben oltre lasemplice accettazione o il rifiuto dell’opera in sé.Tutti i risultati sul prossimo numero de “La Quarta”.Ed ora… VOTATE!

VIA VAL PADANA/VIA M. CARDONETO

QUANDO TEPPISMOE DEGRADO SI RINCORRONOQuesto può accadere quando non si tiene conto

del decoro urbano da parte del Comune di Roma.Il marciapiede di via Monte Cardoneto dove i

bambini dell’elementare sostano all’ingresso dellascuola ha il ciglio frantumato e i pezzi di travertino

rappresentano un pericolo costante.

Non c’è da stupirsi poi che a fronte di una man-canza di rispetto per i cittadini, crescendo e diven-tando adolescenti molti possano essere protagoni-sti di gesti come quelli riportati nelle foto qui sotto:

nei pressi di via Val Padana, alcuni teppistellihanno dato fuoco a due auto ed un motorino.

ECCO IL NOSTRO SONDAGGIOI primi voti raccolti da www.laquartaonline.it

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Febbraio 2011 Pagina 7AMBIENTE

PARCO DELLE VALLI, SERVE PIU’ MANUTENZIONE

[di Lorenzo Pasqualini]

Oltre 20 ettari di verde con migliaia di alberi earbusti, piste per le biciclette e per la corsa, per-corsi ginnici, aree attrezzate per cani: il parco

delle Valli, fra via Conca d'Oro e Val d'Ala, è il polmoneverde del IV municipio. Un'ampia area sottratta allacementificazione grazie alla dura lotta dei comitati citta-dini locali e del circolo Legambiente Aniene, durata 15anni e premiata nel 2005 con l'acquisto dell'area daparte del Comune di Roma. Da allora sono stati esegui-ti una serie di lavori e migliorie per renderla maggior-mente fruibile ai cittadini. Tante cose buone sono statefatte: i viali che percorrono il parco sono stati curati eresi più stabili con la stesura di brecciolino, sono statiinstallati giochi per i bambini, sono state messe panchi-ne, tavoli da pic nic e sono state piantate migliaia di

nuove piante. Inoltre sono presenti due aree per cani,dotate di recinto. Tuttavia come sappiamo, non bastacreare nuove strutture e servizi, bisogna anche curarli emantenerli, altrimenti il degrado la fa presto da padrone.Entrando nel parco dall'accesso più vicino al mercatinodi piazza Conca d'Oro, ci si addentra in una vasta areasegnata da enormi avvallamenti, scavi artificiali chedovevano essere le fondamenta dei futuri palazzi poimai costruiti. Che fortuna trovare, al posto di cementoe macchine parcheggiate, dei giochi per bambini. Cisono scivoli, altalene, un box con la sabbia, oltre a pan-chine e tavoli riparati da tettoie dove ci si può rilassare.Il tutto in mezzo a giovani alberi e arbusti, fra cui leccie ginestre, che crescendo renderanno l'area ancora piùpiacevole. Peccato però che i cestini della spazzaturasiano spesso pieni, evidentemente svuotati pochevolte, e che qualcuno getti direttamente a terra cartac-ce e bottiglie, così che il prato risulta spesso costellatodi sporcizie. Un'inciviltà che dovrebbe essere punitaseveramente, a maggior ragione se pensiamo che sitratta di un'area dove giocano i bambini. Proseguendo lungo il viottolo, che è stato chiamato viaValerio Verbano in ricordo del giovane studente di sini-stra ucciso nel febbraio 1980 da un gruppo terroristafascista, si arriva al percorso “Policrosalus”, un percor-so ginnico con 15 stazioni dove è possibile fare eserci-zi di ogni tipo: ci sono gli anelli, le sbarre, ma anchepunti per fare esercizi di slalom, o per esercitare gliaddominali. Il percorso è lungo, si snoda da un capoall'altro del parco e ad ogni stazione dei cartelli illustra-

no come usare gli attrezzi: sarebbe bellopoterli leggere, ma non è quasi più possi-bile visto che qualche idiota li ha totalmen-te imbrattati, dal primo all'ultimo. Le stesseattrezzature del percorso ginnico sono inalcuni casi danneggiate. Dove sono lepunizioni, dove i controlli? E dov'è la puli-zia? Una buona notizia viene dalla partedel Parco più a ridosso del ponte delleValli, vicino ai container dove alloggiano glioperai addetti ai lavori della metro B1. Èinfatti a buon punto la costruzione di unnuovo percorso ginnico: è stata già realiz-zata la pista ciclabile in asfalto, mentresono in fase di realizzazione altre strutture.Per adesso l'area non è ancora in funzioneed è recintata. Il percorso ad anello e la

piccola pistaricordano un po' quelladei vecchi giardinetti dipiazza Conca d'Oro,ormai scomparsi da 6anni per lasciare spazioalla stazione della metro;per i bambini sarà certa-mente una bella novità.Camminando fra alberivecchi e nuovi lungo viaPaolo Seganti, altro viot-tolo del Parco dedicato aun ragazzo vittima dellaviolenza, torturato e poiucciso nel 2005 da unabanda di teppisti perchéomosessuale, si arrivaalla zona di via Val d'Ala,la parte storicamente più

vissuta e dove gli alberi sono più grandi. Qui sorge ilcentro anziani e la pista di bocce. Il centro è statooggetto più volte di atti vandalici (difficile trovare unpezzo di muro libero da scritte) e recentemente di un

furto; ladri hanno scassinato la porta e sono entratirubando quel poco che c'era, delle bibite e qualchespiccio che era rimasto in una scatola. Gli uomini delcentro anziani si ritrovano lì ogni giorno, chi vuole puòusufruire anche di una pista per le bocce coperta. Duedi loro commentano lo stato del parco: “ci vorrebbe piùmanutenzione” dice uno. “Ogni tanto passano a svuo-tare i cestini ma tutto il resto non viene curato: le pian-te si seccano, perché il servizio irrigazione non funzio-na, e nessuno passa mai ad innaffiare”. In effetti intutto il parco sono presenti innaffiatori a getto chedovrebbe assicurare l'irrigazione nei mesi caldi. Aquanto dicono gli uomini del centro però, non hannomai funzionato e tanti nuovi alberi appena piantati siseccano.È bello il Parco, pieno di verde e spazio; le centinaia dinuove piante promettono di farlo diventare ancora piùbello quando saranno grandi e renderanno tutta l'areaancora più piacevole. Però si può fare di più per rende-re questo parco migliore: manutenzione delle cose chegià ci sono, cura delle piante, controlli per beccare chinon rispetta le regole e fargliele rispettare. Del restoqueste sono parole d'ordine che dovrebbero valere pertutto il territorio, ma troppe volte disattese.

Poca cura e l'inciviltà di qualche cittadino non aiuta a migliorare la qualità del parco, vero gioiello del nostro municipio. Qualcuno storce il naso sulle nuove aree destinate allo sport

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Febbraio 2011 Pagina 9

ALL’UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA SI FANNO GLI ITALIANI!

[di Ilaria Faraoni]

L’Università, a Piazza dell’Ateneo Salesiano, com-prende 6 Facoltà: Teologia, Filosofia, DirittoCanonico, Lettere Cristiane e Classiche, Scienze

della Comunicazione sociale, Scienze dell’Educazioneche, tra i suoi corsi, prevede anche la Scuola Superiore diSpecializzazione in Psicologia Clinica con titolo accademi-co riconosciuto dallo Stato e valido ai fini dell’esercizio.Per le altre facoltà “abbiamo accordi con altre universitàper il riconoscimento dei titoli”, spiega il Rettore.L’università è aperta a tutti; i laici infatti sono più dellametà.Ma quali sono le motivazioni che portano i circa 2000studenti iscritti a scegliere questo tipo di percorso?“Qui sono rappresentate quasi 90 nazioni, compreseAfrica e America del sud” spiega il Rev. Nanni. “Si respi-ra universalità, interculturalità, si è a contatto con stu-denti di razza, lingua e religione diversa”; proprio perquesto studi e bibliografia sono tendenzialmente inter-nazionali. E parlando del fenomeno dell’immigrazione spiega:“Bisognerebbe fare una operazione nei contesti di origi-ne, ma questo vuol dire un’altra concezione della ric-chezza e delle relazioni internazionali. E allora io dicoche sto facendo un’opera politica africana di prevenzio-

ne perché gli studenti che io formerò torneranno nelleloro nazioni e metteranno in pratica quel che hannoimparato”.Altro vanto distintivo dell’UPS: “Sono fondamentali laserietà, la continuità, la qualità degli studi; teoria e prati-ca viaggiano insieme, attraverso tirocini e laboratori”,come pure devono essere inscindibili specializzazione ecomprensione globale.Non si può poi dimenticare la dimensione tipicamentesalesiana, quel “sistema preventivo di Don Bosco” por-tato a livello universitario: un atteggiamento che lavorasul potenziale positivo unito ad una relazione educativapersonalizzata, in cui lo studente sia protagonista einstauri anche un rapporto umano con il docente. DalSanto ed educatore salesiano deriva infatti il trinomio:“ragione - religione - amorevolezza” che si applica a tuttii corsi di studio, senza dimenticare mai, oltre al riferi-mento ecclesiale, anche quello civile.E il Rev. Nanni batte sulle politiche giovanili: l’ottimismonei confronti dei giovani e delle loro capacità di creareun futuro umanamente degno e democratico richiede uncorrispettivo generazionale adulto, politico ed economi-co che in questo momento purtroppo non c’è, è carente:la classe politica deve intervenire, sostiene. “Noi cer-chiamo di aiutare gli studenti anche economicamente,abbiamo delle situazioni difficili”.Laboriosità, fattività e disponibilità dunque, non disgiun-

te da una positività verso l’uso delle nuove tecnologieche, se ben usate hanno una altissimo potenziale dimiglioramento per la comunicazione, la conoscenza el’interazione.Conclude infine il Rettore: “Don Bosco ha fatto gli italia-ni prima di d’Azeglio perché ha formato cittadini onesti,competenti. Stiamo formando italiani di qualità, ho que-sta pretesa, ci spendo la vita. In latino si dice “ex pluri-bus unum”; occorre rispettare la pluralità per andareverso l’unità”.

Parla il Rettore dell’UPS, Rev. D. Carlo Nanni: “Non voglio fare solo buoni cristiani, ma anche onesti cittadini”

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Pagina 10 Febbraio 2011TERRITORIO

LE DUE ANIME DI GRAZIA DELEDDA

[di Ilaria Faraoni]

Via Grazia Deledda corre parallela qualche traversa più su dietro la ben piùfrequentata e scintillante via Ugo Ojetti, mostrando ai passanti e agli abitan-ti della zona la sua “doppia faccia”: da una parte, il tratto che ingloba il mer-

cato comunale di Talenti, più popolare, dominata da grandi palazzoni e una picco-la area ludica con giostre per bambini; dall’altra, dopo l’incrocio con via GasparaStampa, più residenziale e densa di negozi.

Una contrasto questo, che ben si sposa con quelli che caratterizzano la scrittriceDeledda e la sua opera. A cominciare dal fatto che proprio lei, nata da una famigliabenestante di Nuoro (1892) abbia rappresentato tanto spesso, nelle sue opere, ilmondo contadino e pastorale della Sardegna, così denso di tradizioni antiche. Perqueste ambientazioni venne spesso ritenuta appartenente alla corrente del Verismotuttavia nei suoi romanzi, secondo alcuni, non c’è tanto un interesse storico di cono-scenza, bensì uno scenario di retaggio romantico a volte idealizzato, dove si inne-stano elementi favolosi, religiosi e perfino magici o leggendari, nel quale ambien-

tare le sue storie, dove prevale l’intento moraleggiante: ad unacolpa, al peccato, si deve opporre necessariamente una pena cheva accettata come giusta conseguenza. La sua opera è influenzata certamente anche dai grandi scrittorirussi come Tolstoj.Trasferitasi a Roma dopo il matrimonio, la sua opera è vastissima edai suoi romanzi e novelle sono stati tratti anche alcuni film. Rimanenella memoria di molti lo sceneggiato televisivo Rai del 1958 “Canneal vento” (dall’omonimo libro) con Franco Interlenghi, Cosetta Grecoe Linda Ferro per la regia di Mario Landi.Malgrado alcuni fraintendimenti con i critici e alcuni colleghi del suotempo, Grazia Deledda ebbe forza e capacità di arrivare al cuore deilettori a tal punto che, proprio per questo grande gradimentopopolare, si aggiudicò il premio Nobel nel 1926, “soffiandolo” allasua concorrente forse più diretta: Matilde Serao.Fondamentale per capire meglio la sua figura il racconto autobio-grafico “Cosima” (Maria Grazia Cosima era infatti il suo nomecompleto) pubblicato postumo nel 1937; esemplificativo del suocarattere e della sua poetica la descrizione di se stessa bambina:“Tutto, del resto, è straordinario per lei: pare venuta da un mondodiverso da quello dove vive, e la sua fantasia è piena di ricordiconfusi di quel mondo di sogno, mentre la realtà di questo non ledispiace, se la guarda a modo suo, cioè anch’esso coi colori dellasua fantasia”.

Tra verismo e decadentismo, i tormenti di una donna romantica legata alla sua cara Sardegna

C’ERA UNA VOLTA… COLLODI!

[di Ilaria Faraoni]

Forse il nome di Carlo Lorenzini sulle prime puòpassare in sordina, ma quando lo si associa allopseudonimo di Collodi, il mondo intero non può

fare a meno di ricordare il burattino più famoso di tutti itempi: Pinocchio.La vita di Lorenzini è giunta ai posteri tra leggende, cari-cature e verità che non potranno mai essere del tuttosvelate, dato che alla sua morte il suo epistolario vennebruciato perché conteneva lettere che avrebbero potutocompromettere alcune donne in vista dell’epoca.Nato nel 1826 a Firenze, avvolto dalla fama di “scansa-fatiche” e donnaiolo, musicista con alle spalle studi diretorica e filosofia, passò dal giornalismo all’attività discrittore e commediografo, alternando a queste attivitàquelle di impiegato statale (poco gradite); censurato eper ironia della sorte lui stesso censore, ebbe un passa-to come volontario tra le fila delle truppe garibaldine esuccessivamente nel 1848 (dopo le 5 giornate di Milano)fu tra i volontari toscani nella battaglia di Montanaradurante la prima guerra d’indipendenza.Famoso per il suo stile ironico e umoristico, questo gli siritorcerà contro quando i libri di Giannettino furonoesclusi dai testi scolastici: “… sono scritti in istile cosìgaio, e non di rado così umoristicamente frivolo, datogliere serietà all’insegnamento”. Ed in effetti oscurava-

no perfino la fama di Pinocchio.Certo Colllodi non avrebbe maiimmaginato che quel romanzo (ini-zialmente “Storia di un burattino”)scritto con poca voglia e pubblicatoa puntate sul “Giornale per bambi-ni” a partire dal 1881, avrebbe resoil suo nome immortale, rendendoloanche protagonista di una vicendaa dir poco moderna: un’insurrezio-ne di lettori e redattori che si oppo-sero e protestarono a gran voceper la morte di Pinocchio impiccatodal Gatto e la Volpe; un potere al“pubblico da casa” come si direbbeoggi parlando di televoto, che per-mise a Pinocchio di “risorgere” econtinuare le sue avventure comele conosciamo oggi.E chissà che un po’ della magia diPinocchio non si aggiri ancora per l’elegante via dedica-ta al suo “papà” Lorenzini nel quartiere Talenti (già venu-ta tempo fa alla ribalta per la forte richiesta dei residentidel senso unico di marcia): una strada residenziale chesbocca direttamente su via Nomentana, proprio di fron-te al parco i cui pini spiccano all’orizzonte: non si puòfare a meno di pensare che da uno di questi potrebbe

prendere vita improvvisamente un burattino, magari unpo’ aggiornato, come quello del musical omonimo deiPooh che, capitanato dal re del genere, Manuel Frattini,è sbarcato addirittura in Corea e, a ottobre 2010, a NewYork portando per la prima volta oltreoceano dopo 46anni una produzione interamente italiana: un vanto per ilnostro Paese di cui Lorenzini sarebbe andato fiero.

Una passeggiata per via Lorenzini sulle orme dello scrittore la cui vita è ammantata dalla favola come quella del suo celebre “figlio” di legno Pinocchio, una storia sempre attuale piena di allegorie

Le vie di Talenti dedicate ai nostri letterati: Via Lorenzini e Via Grazia Deledda

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Pagina 12 Febbraio 2011DAI NOSTRI QUARTIERI

[di Francesca Romani]

Questa volta i cittadini del IV municipio dicono si e lo fanno con grande entu-siasmo. Sono in moltissimi, infatti, ad apprezzare il servizio che quotidiana-mente compie il 90 express, il filobus che partendo da Largo Labia attraver-

sa tutta la zona dell’Ateneo Salesiano- Isole Curzolane -Monte Gennaro-Carnarofinendo sulla Nomentana per completare il suo percorso alla stazione Termini.

Si contano circa 144 partenzegiornaliere, una ogni 6 minuti, conl’enorme vantaggio che il filobusha la struttura del jumbo bus e,quindi, doppia. Anche nei momen-ti critici e di maggiore affluenza, ilservizio garantito è ottimo. Si salesul filobus in maniera vivibileanche negli orari di punta quando,qualunque mezzo ,scoppia digente. Un collegamento straordi-nario del nostro municipio con il

centro che permette di raggiungere a molti il posto di lavoro, l’università o comun-que una serie di servizi che in pochissimo tempo consentono l’arrivo nel centro diRoma. “Lo prendo da diversi anni e devo ammettere che si tratta di una comoditàinestimabile. I posti a sedere sono comodi, numerosi e, qual’ora si dovesse rimane-re in piedi, lo spazio è vivibile. Il 90 è puntuale e rapido. Cosa chiedere di più? ”spie-ga il sig. Antonio 50 anni.“Lavoro in Prati e ogni mattina lo prendo per arrivare in via XX settembre.Viaggiando su tutta la corsia preferenziale mi permette di raggiungere la fermata chemi porta a destinazione in soli 20 minuti. E’ in assoluto il percorso più rapido cheabbia sperimentato” commenta la sig. Francesca 35 anni “Diciamo che raggiungereil posto di lavoro la mattina è quasi sempre un ‘incognita, ma se al traffico aggiun-giamo anche la difficoltà di salire sull’autobus diventa veramente un viaggio dellasperanza. Prima con il 60 era un delirio, erano più le volte che aspettavo la corsasuccessiva che quelle in cui riuscivo a salire. Con il 90 è tutta un’altra vita: si riescea salire sempre e, nella peggiore delle ipotesi, si sta stretti. Evviva lacomodità.”incalza la sig. Margherita 43 anni. Una grande comodità unità ad uneccellente servizio: i cittadini del IV municipio ringraziano sentitamente!

90 EXPRESS: IL MEZZO CHE FUNZIONA!Sempre puntuale e con una frequenza fittissima, è il filobus più apprezzato. Ma ora arrivano i cantieri Metro

ENNESIMO ASSALTO E DISTRUZIONE:IL CENTRO ANZIANI CONCA D’ORO

NON HA PACE

MERCATO TALENTI, PREZZI COMPETITIVI E TANTA SCELTA PER RAGGIUNGERE UN SOLO OBIETTIVO: COMBATTERE

LA GRANDE DISTRIBUZIONE!Esercenti un po’ indignati: perché non ascoltano i nostri problemi?

[di Francesca Romani]

Rimodernato recentemente il mercatoTalenti di via Gaspara Stampa è diven-tato uno dei punti di riferimento del

nostro municipio. Grazie all’accrescimentodella densità cittadina, delle nuove abitazioni edelle attività commerciali limitrofe, il piccolomercato ha raggiunto una fama degna di nota.Moltissime le persone entusiaste sia del rap-porto qualità- prezzo che della scelta fra i ban-chi. “Scelgo di venire a comprare qui perché sirisparmia, la roba è freschissima e riesco a tro-vare sempre quello che voglio”spiega la sig.Carla 47 anni “Diciamo che io sono una vete-rana di questo mercato, ancora prima chefosse restaurato venivo a fare la spesa qui. Cisono banchi che vendono frutta e verdura diprima scelta a prezzi molto competitivi.”incalzala sig. Fernanda 69 anni. “Vengo qui una voltaa settimana e mi rifornisco di tutto il necessa-rio. Con un budget di ? 50 riesco a comprarefrutta, verdura, salumi e formaggi. E nonacquisto poche quantità: in famiglia siamo 4adulti” afferma la sig. Maria Grazia 58 anni.Girando fra i banchi, ascoltando la voce deicommercianti, si percepisce che comunque lapreoccupazione per la situazione economicaattuale è forte. “Siamo fortunati perché nono-stante gli acquisti non siano corposi come untempo, nonostante le difficoltà generali, le ven-dite continuano ad esserci e cerchiamo di qua-drare i conti con quello che abbiamo.Certamente non è più la primavera di untempo: la fiacca si sente e anche molto. Sesolo chi di dovere ascoltasse i nostri problemie prendesse provvedimenti , il mercatoandrebbe sicuramente meglio. Sono mesi checombattiamo per l’apertura di via Pirandello eper asfaltare questa parte di terreno che èancora in stato di abbandono. Per noi sarebbeuna grandissimo sostegno in quanto le mac-

chine provenienti da via Nomentana avrebbe-ro accesso diretto al mercato e, comunque, cisarebbe più spazio di sosta per i nostri clienti.Personalmente ho sottoposto plurime volte ilproblema al comune ma nessuna risposta con-creta, nessun provvedimento. Mi è stato dettoche ad Aprile sarà aperta la strada: vedremo.”Spiega il Sig. Natale “Ho il banco in questomercato ancor prima che ci fosse la pavimen-tazione del terriccio. Posso dire con assolutacertezza che il lavoro è diminuito e la crisi èforte più di quanto dicano i giornali. Pur appli-cando i prezzi bassi, la vendita è fiacca soprat-tutto il pomeriggio. Ci sono giornate in cui vameglio e momenti in cui c’è il deserto. La cosadavvero utile per rendere meno problematicoquesto momento, sarebbe organizzare qual-che iniziativa che attragga la gente, dei piccolieventi a tema che incuriosiscano le persone, lemotivino a fare la spesa al mercato. Il nostrovero problema sono soprattutto le grandi distri-buzioni presenti nel quartiere. La nostra politi-ca economica deve considerare questo aspet-to e conseguentemente applicare prezzi piùbassi e garantire massima qualità e freschez-za del prodotto affinché il consumatore noti ladifferenza” spiega il responsabile del mercato.Tanti nodi, quindi, ancora da sciogliere.Speriamo che ci sia una collaborazione tempe-stiva ed efficace.

[di Francesca Romani]

Per la terza volta in pochi mesi ilCentro Anziani Conca d’Oro,sito all’interno del Parco delle

Valli, è stato vandalizzato dai solitiignoti che si divertono a distruggere laserenità altrui.Lo scenario è davvero imbarazzante:porte distrutte e divelte, locali sottoso-pra . In questo stato gli anziani delquartiere Conca d’Oro hanno trovato illoro luogo di aggregazione e certa-m e n t enon ès t a t auna pia-c e v o l es o r p r e -sa. E’l’ennesi-mo epi-sodio diviolenzaingiustifi-cata dicui tutti,o r m a i ,s o n ostufi. Perché non si cerca di rendere piùsicuro il Parco delle Valli e, conse-guentemente, tutte le strutture adesso connesse? Non è giusto raggiun-gere certi livelli di degrado e vandali-smo, basterebbe così poco per viveretranquilli e in modo civile!E’ davvero scoraggiante assistere acerti scenari di questi tempi.Tantissime le segnalazioni già fatte,tante le lamentele per far sentire agran voce le continue problematiche

di questa porzione di quartiere chenon sa più come fronteggiare questesituazioni. Tante azioni dimostrative ma, purtrop-po, nessun intervento risolutivo. Già diversi anni fa il IV Municipioaveva chiesto al Comune di Roma ealla Regione Lazio di recintare conuna cancellata in ferro tutto il perime-tro del parco, di chiuderlo la notte e diaprirlo negli orari di fruizione ma adoggi non risulta nessun intervento pro-grammato. E’ doveroso ricordare che

n e g l ia n n ip a s -s a t iq u e l -l ’areaès t a t ap i ùv o l t eogget-to div i o -lenzee depiso-

di di degrado: la morte di PaoloSeganti, la nascita di baraccopolilungo l’argine dell’Aniene, le discari-che abusive e gli innumerevoli furti dirame accaduti lungo la ferrovia chetaglia a metà l’area.Il quartiere Conca D’oro non ne puòdavvero più e inizia a protestare dis-sentendo di fronte alla passività di chi,invece, potrebbe modificare netta-mente queste dinamiche rendendosemplice e, soprattutto, sicura la vitadi molte persone.

Preoccupazioni e tanti disagi: come porre rimedio?

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Febbraio 2011 Pagina 13DAI NOSTRI QUARTIERI

E’ ACCADUTO A VIA BASEGGIOSAN VALENTINO O EFFETTO

“BUNGA BUNGA”: UN RAPINATOREASSALTA UNA FARMACIA E PORTA

VIA “VIAGRA” E “CIALIS”

[di Deborah Marzilli]

E’accaduto nella sera-ta di ieri, presso lafarma-

cia comunale diViale CescoBaseggio, zonaPorta di Roma.Un rapinatore siè introdottonella farmacia,armato di pisto-la, portando viaoltre al bottino di300 euro, ancheuna ventina discatole di“Viagra” e“Cialis”, partico-lari farmaci costosi che ser-vono per l’impotenza ses-suale maschile. Sul postosono intervenuti i Carabinieri,i quali hanno successiva-mente pattugliato tutta lazona. Pare che il rapinatoreparlasse un perfetto italia-no ed abbia agito con il

volto coperto da passa-montagna e senza compli-ci. Una cosa è certa!…sicu-ramente i farmaci saranno

stati di valore ma, visto loscopo, di questi tempiappare legittimo pensaread un mero effetto “boongaboonga”…tesi che sirispecchia ancor di più,nella festività odierna diSan Valentino!...Auguri atutti gli innamorati!

AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE DELLEZONE DEGRADATE DELLA CITTÀ.IL 5 FEBBRAIO IL FISCHIO D’INIZIO DI UN’OPERA MOLTO IMPORTANTE

[di Francesca Romani]

Lo scorso 5 febbraio, in IV Municipio, è avve-nuto il primo intervento atto a riqualificarele zone degradate della città. Un’opera di

bonifica a 360 gradi che prevede la riqualificazio-ne del verde e delle affissioni, per eliminare lacartellonistica abusiva. L’intervento sarà disloga-to lungo tutte le zone interessate da queste esi-genze. L’assessore alle Politiche della Mobilità,Antonello Aurigemma, dichiara con soddisfazio-ne che «Si è cominciato in un quadrante impor-tante dellanostra città, neltratto di via Pratifiscali, dove il 5febbraio sonostati rimossi 300metri quadrati dimanifesti e 16cartelloni pubbli-citari in prossi-mità del nodof e r r o v i a r i o ”Lunedì 14 feb-braio l’interventoha coinvolto lavia Salaria com-portando qual-

che disagio a livello di viabilità automobilistica .Per ridurre i disagi il cantiere ha operato la mat-tina nel tratto di Salaria in direzione del GrandeRaccordo Anulare e il pomeriggio il tratto in dire-zione di Roma. Il Sindaco è notevolmente entusiasta dei lavori inquanto: «Le strade sono il primo biglietto da visi-ta della città - ha detto Gianni Alemanno - Nonvogliamo più che chi raggiunga Roma, in qualitàdi pendolare o visitatore, abbia come primoimpatto il degrado. Nel giro di due mesi tutte leconsolari di Roma saranno riqualificate».

L’operazione-consolari darà unafaccia pulita a Tuscolana, Appia,Ardeatina, Nomentana, Cassia,Tiburtina, Prenestina e Aurelia. Ilprogramma del coordinamento siconcentrerà, poi, su alcunediscariche abusive: il viadottodella Magliana, Tor di Quinto, laLitoranea e via del Cappellaccio.Condivide il progetto anchel’Assessore all’Ambiente MarcoVisconti che ha precisato come,in questa occasione, vi sia unacollaborazione di diversi settoriquali Ama, Acea, polizia munici-pale e dipartimenti coinvolti.

[di Alessandro Oricchio]

Il primo impatto è sicuramente duro. Molto duro. Perché il Funny Park non è unodi quei parchi tradizionali che siamo abituati a frequentare. Nessun trionfo divegetazione, nessun ambiente caldo e accogliente, non è un giardino ricavato da

un parco già esistente. Questo perché la costruzione di questa area ‘verde’ è statastudiata a tavolino, per non lasciare inutilizzato lo spazio che collega Via EugenioChiesa a via Chiala. Il problema di tale costruzione era però il notevole dislivello trale due strade, e per questo si è pensato ad un giardino pensile, in modo tale dasfruttare questa ampia zona fino ad allora dominata da erbacce ed arbusti. I lavorisono iniziati nel 2002, dopo l’approvazione del progetto inserito nel programmaCentopiazze. Il primo importante intervento è stato l’asportazione di rilevanti quan-tità di terra, utile per creare dal nulla un’area utilizzabile come giardino, che ha por-tato ad ottenere circa 7500 metri quadrati di terreno fruibile. Il lavoro è stato succes-sivamente completato con l’utilizzo dei gabbioni, che altro non hanno fatto se nondelimitare lo spazio ricavato dall’imponente sbancamento. Ed il risultato alla fine èstato più che soddisfacente. Il giardino pensile è stato costruito ad un paio di metridi altezza rispetto al livello della strada di via Eugenio Chiesa. Due rampe laterali,corredate da ringhiere, collegano la parte bassa del giardino pensile con via Chiala,formando un notevole dislivello di almeno una quindicina di metri. A giochi fatti quel-lo che ci siamo ritrovati davanti è un giardino di forma triangolare, interamente deli-mitato dai gabbioni, con uno spazio in pianura molto ampio, arredato con gli ele-menti tipici dei parchi cittadini. Ci sono infatti i classici lampioncini, le panchine di

ghisa e di legno, e le giostre per ipiù piccoli: altalene, scivoli, don-doli, e una parte di anfiteatropavimentata con del cemento.Inoltre, per ammorbidire il duroimpatto dei gabbioni sul giardino,è stata sistemata sulla parte altadello stesso una fontana acascata che scende fino allazona pianeggiante del parco.Attorno alla suddetta fontana,che tuttavia non sempre è funzio-nante, ci sono delle piante rampi-canti che colorano di verde unospazio forse un po’ troppo domi-nato dal grigio. Non poteva ovviamente mancare un chiosco, la cui presenza, oltrea garantire il servizio bar agli utenti, serve anche a mantenere la zona del giardinoalquanto pulita. Sono in molti a fruire di questo nuovo spazio che definiremmomoderno: dai gruppi di ragazzi che dopo la scuola vi si radunano con le rispettivecomitive, alle madri che portano i loro figli a giocare in uno spazio controllato e lon-tano dal traffico cittadino, fino ai più anziani, che si godono i caldi raggi del soleinvernale seduti sulle panchine, segno che la costruzione di questo Funny Park èstata sicuramente un successo.

FUNNY PARK: IL GIARDINO ‘MODERNO’ CHE HA AVUTO UN GRANDE SUCCESSO

Il parco giochi di via Chiesa, nonostante sia ben lontano dalla tradizionale concezione di area verde, viene regolarmente frequentato da bambini e famiglie

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Febbraio 2011 Pagina 15DAI NOSTRI QUARTIERI

[di Alessandra Pieroni]

In un riferimento diretto alle splendide basiliche storiche di Roma la chiesa, sep-pur costruita negli anni cinquanta, presenta una certa rilevanza artistica, determi-nata soprattutto dalla zona del presbiterio: infatti sull’altare vi si trova una pala che

riporta l’Assunzione di Maria, inquadrata tra due colonne di granito, ai cui lati sonoriprodotti in mosaico dodici episodievangelici. Completa il contestoartistico, un ambone con la riprodu-zione in bronzo dei simboli dei quat-tro evangelisti ed il tabernacolo araggiera. Interessante inoltre la ViaCrucis, in cui ogni episodio vieneriportato con primi piani o mezzibusti dei protagonisti. Un piccolopatrimonio culturale, in chiave con-temporanea, che ben si sposa conla storia artistica delle millenariechiese di Roma. In tale contesto ci

preme inserire comunque un piccolo collegamento con il borgo aquilano diSant’Eusanio Forconese, devastato dal sisma del 2009, che noi stiamo sostenendo conuna raccolta fondi, per la realizzazione di un parco giochi. Un paesino medievale checustodisce tesori inestimabili, costituiti dalle sue basiliche millenarie ora ferite profonda-mente, che si sposano con un castello di epoca quattrocentesca. Questo, a significarel’importanza della custodia dei gioielli artistici, i quali tramandano la storia del nostrotempo a numerose generazioni. Con questa chiave di lettura, dobbiamo per questointerpretare l’incommensurabile valore che trasporta nel suo ambito la chiesa di SantaMaria Assunta al Tufello: indubbiamente un caposaldo di quella specifica zona, che havisto la nascita dei numerosi quartieri proprio intorno alla sua stupenda realtà.Montesacro che cresceva, che allargava i suoi confini da una “città giardino” uscita daldopoguerra con la sua povertà, ma con la speranza di quel boom economico, che l’haconsacrata poi attraverso il mondo della cellulosa ovvero il cinema. Riscopriamo quin-di questa nostra stupenda realtà di Santa Maria Assunta, che conserva gelosamentenel suo ambito anche le immagini uniche di quel tempo, scandite dagli scatti fotograficidegli autori dell’epoca: scatti legati alla vita quotidiana ed ai numerosi artisti, tra iquali il grandissimo Totò, che si sono susseguiti su quel set particolare. Un validomotivo per conoscere le radici del nostro caro Tufello e ripercorrere con grande inte-resse la sua storia.

LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA AL TUFELLOUn piccolo gioiello nel cuore del Tufello: in Via Capraia fa capolino, nel caos quotidiano che investe il particolare

ambito, la chiesa di Santa Maria Assunta. La parrocchia è il principale punto di aggregazione del quartiere

INVALIDI AL 100%, MA PRIVATI DELL’ACCOMPAGNO

ISTITUTO POLIGRAFICO SEMPREPIÙ RADICATO NEL IV MUNICIPIO

Trasferiti gli uffici direzionali sulla Salaria, si rinnova la sede di viale Gottardo

[di Giuseppe Valente]

Il trasloco è terminato. Da poche settima-ne, la ex sede della Vitrociset su ViaSalaria ospita gli uffici direzionali

dell’Istituto Poligrafico, con circa milledipendenti. Si sa già che si tratta di unasistemazione temporanea, dato che l’azien-da prevede di trova-re un’altra rappre-sentanza al centrodi Roma. Nel frat-tempo, la scelta ècaduta su questostabilimento per viadella sua vicinanzaall’impianto di pro-duzione già operan-te. Inoltre, sono arri-vate anche le attivi-tà della OfficinaCartevalori, che sioccupa delle produ-zioni più delicate,come i francobolli,le stampe artisticheo le realizzazioni adalto contenuto tec-nologico.Il trasferimento segna la conclusione di unavicenda lunga e non priva di polemiche.Anzitutto, l’IPZS (la cui proprietà è intera-mente del Ministero dell’Economia) hadovuto pagare una cospicua indennità allanuova proprietà della sede precedente diPiazza Verdi, a causa del ritardo nella con-segna dell’immobile. Successivamente, sisono raddoppiati i costi dei lavori di ammo-dernamento del nuovo stabilimento, mentrela data di consegna andava slittando. Cosìpure, la stampa ha parlato in diverse occa-

sioni dei rapporti d’affari privilegiati tra ladirigenza del gruppo con il MinistroTremonti e con la famiglia Angelucci.L’avvenimento è caduto in concomitanzacon un cambio di immagine del gruppoindustriale statale, segnato dal nuovo logoe dalla ridefinizione degli spazi per le variesocietà controllate. E infatti, dopo anni di

incertezza sul suo destino, anche la sede diViale Gottardo ha visti ultimati i propri lavo-ri di ammodernamento, diventando il quar-tier generale di Editalia che, all’internodell’IPZS, si occupa di editoria di pregio.Un’ultima riflessione va fatta riguardo all’im-patto sul IV Municipio: si dà il via a un ulte-riore flusso di traffico, ma soprattutto non èun’operazione che è in grado di invertire latendenza all’impoverimento delle attivitàproduttive nel nostro territorio, dato che persua natura il Poligrafico non genera indottoindustriale in loco.

[di Giuseppe Valente]

Da alcuni mesi, entrando neilocali dei patronati che inol-trano all’INPS le domande di

invalidità civile e riconoscimento aisensi della legge 104, è sempre piùfrequente ascoltare una lamentelaricorrente: le visite per l’attestazionedell’invalidità presso gli ambulatoridell’ASL di via Lampedusa sarebbe-ro ormai divenute degli ostacoliquasi insormontabili anche perquanti avrebbero pieno diritto alleforme di assistenza. La situazione ècosì esemplificata dal responsabiledi un patronato del IV Municipio:«Delle circa 130 domande ricevutee inoltrate nel corso dell’ultimoanno, oltre la metà ha avuto esitonegativo dopo la visita medica: undato che lascia perplessi se si con-sidera che a quasi tutti i candidati ilmedico di base aveva certificatoun’invalidità pari o di poco inferioreal 100%».Si tratta di un dato difficile da inter-pretare e che, a prima vista, nonsembra riguardare solo il IV distrettodell’ASL Roma A. In attesa di racco-gliere la voce in merito dei respon-sabili dell’azienda sanitaria, vale lapena di annotare come questo feno-meno sia cresciuto in concomitanzacon il cambio della procedura perfare domanda. Mentre in preceden-za occorreva rivolgersi prima almedico curante e poi all’ASL, ora ladomanda viene inoltrata all’INPSprima dal medico stesso e poi dalcandidato per via telematica: ciò

significa che occorre quasi semprepassare attraverso i servizi deipatronati che, pur essendo tenuti a

fornirli in forma gratuita, in diversicasi richiedono un pagamento al cit-tadino. Saranno, poi, gli ufficidell’INPS a fissare l’appuntamentocon la commissione dell’ASL,«nonostante che l’INPS disponga diambulatori di medicina legale»,aggiunge il responsabile del patro-nato.Nel frattempo, sono sempre più nelnostro Municipio le persone in atte-sa dell’accompagno e che devonoattingere a risorse private per otte-nere i servizi cui avrebbero diritto.Se la causa sta nella creazione diuna lista d’attesa, sorge poi un pro-blema di trasparenza, dato che ilmeccanismo non risulta esserecomunicato ai candidati, i qualispesso si trovano come abbandona-ti a richiedere informazioni a entiintermedi - come sono appunto ipatronati - non in grado di dare larisposta attesa.

Lo strano caso delle richieste di invalidità civilerespinte dalla commissione ASL di via Lampedusa

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Febbraio 2011 Pagina 17

[di Giorgio Eramo]

Cominciamo il nostro tour “enologico”presso le enoteche della quarta cir-coscrizione. Siamo andati a visitare

l’Enoteca Di Biagio, sita in Piazzale Jonio.L’azienda Di Biagio passata da generazionea generazione è presente in P.le Jonio dal1923, trasformandosi negli anni fino allarealtà di oggi. Il locale è visibilmente moltoampio, elegante e ben strutturato in quantovanta numerosissimi prodotti di vario gene-re, non solo nell’ambito prettamente enolo-gico. L’enoteca infatti è specializzata anchenel campo dolciario, soprattutto gode di par-ticolare fama per quanto riguarda il ciocco-lato con una serie di prodotti di assolutaqualità come la rinomata Venchi o Caffarel.L’angolo dedicato ai vini, molto ordinato eaccuratamente selezionato, offre al pubblicouna vasta scelta di etichette di tutte le regio-ni italiane e possiamo trovare tipologie divini di tutti i tipi, da quelli più semplici a quel-li di maggior pregio e qualità riconducibili aproduttori e aziende tra le migliori in Italia;per citarne alcune il Sassicaia, l’OrnellaiaIl Cervaro della Sala . L’enoteca, inoltre,organizza corsi di avvicinamento al vino edegustazioni guidate avvalendosi della par-tecipazione di giornalisti e qualificati esperti,

per rafforzare la cultura enogastronomicadella propria clientela. Ad esempio, inizieràa giorni un corso di 5 lezioni sulla viticulturafrancese che percorrendo le varie regionipermetterà di conoscere meglio i vini di que-sta nazione. Oltre al vino, nell’Enoteca DiBiagio abbiamo notato un ottimo assorti-mento di birre birre, artigianali a non, pro-venienti da tutto il mondo e con una partico-lare attenzione al fenomeno dei micro-birrifi-ci artigianali italiani. Infine L’Enoteca pro-pone anche una originale iniziativa di stam-po ecologico molto simpatica: ogni 10 tappidi sughero riconsegnati presso il locale, c’èuno sconto del 10% su qualsiasi acquisto. Itappi raccolti saranno consegnati all’asso-ciazione A Braccia Aperte ONLUS, che nericava fondi per le proprie attività sociali.

L’ENOTECA DI BIAGIO[di Giorgio Eramo]

L'enoteca Vini sfusi e non solo,come si evince dal nome, hacome punto di forza e come

segno distintivo, rispetto alla maggiorparte delle classiche eno-teche presenti nel territo-rio nazionale, la venditadi vini sfusi alla mescita. Illocale, che ha come pro-prietario il signor ValterPascussi, è strutturato inmodo originale, con unaschiera di botti in acciaioinox lungo le pareti delnegozio: da una parteabbiamo una vastagamma di vini bianchiprovenienti da diverseregioni d'Italia, dall'altraaltrettante tipologie di vinirossi. Tra i più importanti elenchiamo ilMerlot del Lazio, il Nero D'Avola, ilrosso toscano e il primitivo di Manduriaper i rossi, il Verdicchio dei castelli diJesi, la Falanghina del Sannio, il Pinotdel Veneto e il Vermentino di Galluraper i bianchi. Ovviamente sono presen-ti anche diverse etichette in bottiglia,

alcune anche di grande importanzacome l'azienda Castello di Banfi ocome lo Shirza di Casale del Giglio, masiamo sicuri che la maggior parte dellaclientela di questa enoteca old style siapiù interessata ai prodotti alla mescita.

Oltre al vino, il locale offre anche unavasta scelta di prodotti biologici, comel'olio umbro o qualche tipo di pasta.Direttamente dal Monastero di ValleChiara, poi, si possono acquistare pro-dotti genuini come sughi, succhi di frut-ta o marmellate. Da provare assoluta-mente.

MA C’E’ ANCHE: “VINI SFUSI E NON SOLO”

BACCO E I SUOI PROFETI: LE CATTEDRALI DEL VINO

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Pagina 18 Febbraio 2011SCUOLA

[di Lorenzo Pasqualini]

Apartire dall'anno scolastico 2009/2010, l'I.T.C.G. (Istituto Tecnico Commerciale eper Geometri) “Carlo Matteucci”, la cui sede centrale si trova in via delle VigneNuove 262, ha accorpato l'Istituto Tecnico per Geometri “Gaetano Martino” che si

trovava in via delle Isole Curzolane. L'accorpamento non ha però comportato la fine delpercorso scolastico per i futuri geometri: fin dal primo anno di iscrizione al Matteucci lostudente può scegliere infatti fra due indirizzi. L'indirizzo “amministrazione, finanza e mar-keting”, più popolarmente conosciuto come ragioneria, e l'indirizzo “costruzioni, ambien-te e territorio”, che porterà lo studente alla professione di geometra. È una professione antica quella del geometra, che letteralmente vuol dire “colui che misu-ra le terre”. Oggi i settori di competenza di un geometra sono molti. Il più ampio è certa-mente quello dell'edilizia, nel quale i geometri possono esercitare il ruolo di direttore lavo-ri per la ristrutturazione di stabili o di coordinatore per conto di imprese edili. Poi c'è il set-tore della consulenza tecnico-legale, in cui vengono impiegati per la realizzazione di peri-zie, pratiche di fallimento e successione, vertenze, stesura di regolamenti condominiali,disbrigo di pratiche catastali e relative a condoni. Infine, non meno importante, c'è il set-tore topografico, in cui il geometra entra effettuando rilevamenti e misure utili in varicampi, dalla realizzazione di carte geografiche alla definizione di confini. Oggi inoltre sisono aperte nuove prospettive in campo energetico ed ambientale. Il percorso che porta al titolo di geometra è il seguente: cinque anni nei quali viene dataun'istruzione di base fondamentale (italiano, matematica, scienze, storia, inglese) e unapiù specialistica, con corsi come progettazione, costruzioni, impianti, topografia, geope-dologia, economia ed estimo, gestione di un cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro.

Una volta conclusi i cinqueanni di studi e superato l'esa-me di stato, lo studente deci-de se fermarsi ed otteneresubito il titolo di geometra, ose iscriversi all'università.Nel primo caso dovrà seguiredue anni di praticantato esostenere un nuovo esamedi stato, dopodiché potràiscriversi all'albo e iniziare laprofessione. Nel secondocaso potrà scegliere fradiverse facoltà fra cui le piùindicate sono ingegneria,architettura, ed anche geologia. La formazione di un Istituto tecnico per geometri creainfatti buone basi per poi affrontare questo tipo di facoltà. Troppo spesso gli istituti tecni-ci vengono considerati scuole di “serie b”, mentre i loro programmi le fanno delle ottimepalestre per futuri professionisti, grazie alla presenza di corsi applicativi, pratici, che sonoinvece (purtroppo) quasi sempre assenti nei licei.L'I.T.C.G. Matteucci ha deciso, nella programmazione della settimana scolastica, di lascia-re sabato e domenica liberi. Dal lunedì al venerdì le lezioni sono perciò più lunghe: si restasui banchi dalle 8 alle 14 per tre volte a settimana, mentre si rimane fino alle 15 due gior-ni a settimana. Le iscrizioni all'anno scolastico 2011/2012 si sono chiuse il 12 febbraio.

“MATTEUCCI”, UN'OPPORTUNITÀ PER FUTURI GEOMETRISi è trasferito nella scuola di via delle Vigne Nuove 262 l'ex istituto per geometri “Gaetano Martino”

MONTESACRO SENZA UN’ANIMA? NON SARÀ TUTTOPERDUTO, CON GLI INVESTIMENTI GIUSTI

Piazze e punti di aggregazione del IV Municipio, che appaiono sempre più svuotati e privi di anima, possono avere una nuova chance, puntando su investimenti che rendano le aree attrattive e polifunzionali

[di Tommaso De Bianchi]

Quando nel 1990, fra le strade del quartiere Ostiense iniziavano a circolare le vociche l’avrebbero voluto sede della terza Università della Capitale, si compresesubito di avere davanti un’occasione d’oro, per riqualificare quella grossa fetta

di tessuto urbano che va da Porta S. Paolo fino alla Basilica paolina. A distanza di ventianni, e di quasi 18 dalla fondazione del terzo polo universitario, del vecchio quartierepopolare decaduto, fra strade perennemente congestionate e vecchi impianti industria-li dismessi sulle rive del Tevere, quasi non c’è più traccia. La grande capacità ricettivadell’Ateneo di Roma Tre, l’offerta culturale che l’amministrazione ha saputo valorizzare,il vasto panorama dei locali, che l’industria dell’intrattenimento by night ha saputo crea-re nel corso degli anni e un’ottima rete di collegamenti con il resto della Capitale, hannoreso quello spicchio di XI Municipio uno dei più vitali della Città, frequentato dai giova-ni (e non solo) dell’Urbe; senza rinunciare, naturalmente, alla vecchia vocazione popo-lare che lo contraddistingue. Saper rinnovare radicalmente un’area urbana, senza per-

dere per sempre l’anima che la caratterizza, è una delle sfide che il IV Municipio e i suoiquartieri storici si trovano ad affrontare in questi anni. Anni in cui le trivelle di RomaMetropolitane da un lato e gli sterminati cantieri targati Caltagirone e Mezzaroma dal-l’altro, sembra che stiano schiacciando come in una morsa gli ultimi residui di quello che

era il cuore più popolare, storico e culturale di questo distretto. La vecchia Montesacro.Ed è così che comincia l’esodo più volte osservato dal nostro giornale, verso le nuovecittà satellite ai bordi del GRA. Ed è così che nascono nuovi poli ricettivi con investimen-ti quasi miliardari, come Porta di Roma, che ci fu presentato come uno dei più grandi eintegrati centri commerciali d’Italia ed oggi, seppure con diversi aspetti quasi positivi,sta dimostrando tutti i suoi limiti. La Metro B1, appena sarà completata, collegherà final-mente grazie alle rotaie che corrono sottoterra, la nostra area con il resto della Capitale,di certo dopo aver sventrato per bene (e per anni) un territorio vastissimo, che va dal-l’area di Viale Libia (in II Municipio) fino ai confini del Tufello, e aver messo a dura provail polmone economico delle tante attività commerciali che si affacciano sui cantieri dellaSalini Costruzioni. Salvare ciò che ci sarà ancora da salvare, purtroppo. Scorrere ilbilancio della fine dei lavori alla ricerca di qualcosa di vivo, qualcosa di “umano” anco-ra presente nelle nostre piazze. E’ questo il triste compito che ci attende negli anni cheverranno. Come far ripartire la vecchia Montesacro, quando le betoniere e le trivellelasceranno la scena a stazioni nuove di zecca e a città perfette ai bordi del Raccordo,fatte da palazzi disabitati e strade deserte? La sfida è aperta, e l’esempio passa sicu-ramente per l’esperienza che altre aree della Città Eterna, come la sopracitataOstiense, si sono trovate a vivere. Si dovrà partire necessariamente da investimenti chetornino nuovamente a valorizzare e a creare iniziative culturali e offerta di servizi indi-rizzati ai giovani. Poli bibliotecari ampi e funzionali, collegati a strutture che siano deglispazi dedicati alle varie realtà di quell’associazionismo locale che, proprio in virtùdel fortissimo legame con i cittadini, con le realtà più nascoste di un territorio, rie-scono sempre, chi meglio, chi peggio, a regalare ai residenti occasioni ritrovo eaggregazione. Una rete di servizi ben distribuita a livello municipale in tutte le por-zioni di territorio, sarà la chiave di volta per valorizzare la ricettività dei quartieri sto-rici, e per regalare ai residenti nuova linfa alle loro piazze e strade, drammatica-mente svuotati. Una rete di servizi culturali che si renda funzionale per i residenti ericettiva per i cittadini della Capitale, puntando sulla qualità delle strutture unita aquel sapore straordinario che le vie della Montesacro sanno dare. La polifunziona-lità di un territorio, che sappia bene integrare sviluppo e conservazione degli attri-buti storici non potrà dimenticarsi dei suoi giovani, e solo se punterà sulla sua popo-lazione under 30 saprà davvero rinnovarsi e dare nuovo slancio ad un polmone econo-mico in affanno, se non proprio strozzato, purtroppo, da anni di lavori in corso. Gli inve-stimenti privati nel settore dei locali, la nascita di iniziative culturali di ampio respiro e lacrescita di piccole aree commerciali specializzate, lontane dai bagliori accecanti di quel-la pompa succhia-risorse che è Porta di Roma, verranno da se’, una volta che un’am-ministrazione municipale e comunale lungimirante riuscirà ad avere il coraggio di inve-stire nelle risorse migliori di cui dispone. Forse è proprio questo ciò che manca oggi.Lungimiranza.

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Pagina 20 Febbraio 2011CULTURA

VIVA IL CONGIUNTIVO

[di Alassandra Pieroni]

Il congiuntivo: in questo libro, gli autori Valeria Della Valle eGiuseppe Patota, ci conducono in un viaggio per scopriretutto quello che avreste voluto sapere (ma non avete mai

osato chiedere) sul più elegante dei modi verbali. Un percor-so che ci indica come e quando usarlo, senza sbagliare. Gliautori: Valeria Della Valle, Professoressa di Linguistica italia-na all’Università “La Sapienza” e Giuseppe Patota, Professoredi Storia della Lingua italiana presso l’Università degli Studi diSiena-Arezzo: una professionalità eccellente per un argomen-to che nella grammatica italiana non gode di grande fama. Ilcongiuntivo, considerato obsoleto ed impossibile da coniuga-re senza fare errori: lo spauracchio degli studenti, nella con-vinta rassegnazione di molti studiosi che ne delineano il suolento declino. Ed ecco allora questa controtendente riscoper-ta dei due autori, che lo riportano alla ribalta, affermando chein realtà gode di ottima salute. In tal senso si dilettano ad offri-

re una ricca serie di informazioni e curiosità, su questo modoverbale tanto discusso. La sua storia, gli usi e gli abusi, lemotivazioni che lo hanno reso impopolare e naturalmente, ele-mento più importante, le regole che permettono di utilizzarlosenza incertezze. Una introduzione esortativa, che attraversa“il comune senso dell’errore”. Un riferimento calcistico ad una“tolleranza zero” che si interseca agli “elogi o (necrologi)” ed al“chi non muore si rivede”. La storia ed un “sacrosanto ritornoal latino”, in un viaggio di cinque tappe al centro del congiun-tivo. La descrizione di come si usano i tempi, nella loro distin-zione tra “irregolari” o “difficili”, nella conclusione finale lega-ta a degli interessanti giochi di verifica. Indubbiamente unlibro piacevole ed istruttivo rivolto a chi vuole continuare aservirsi di un italiano non solo grammaticalmente corretto,ma anche accurato, elegante ed espressivo: in poche paro-le, un libro rivolto proprio a tutti. Edito dalla Casa EditriceSperling & Kupfer, lo potrete acquistare in tutte le migliori edi-cole della città.

CARNEVALE AL “CRYSTAL” DI VIA CONCA D’ORO

[di Claudio Catalano]

Tra i clienti un amico col quale abbiamo chiacchie-rato del Crystal. Una capatina va fatta per scriveredi un locale ma, in effetti, era piuttosto presto per

la serata disco eppure, è il caso di dirlo, la fortuna ci èvenuta incontro nelle sembianze di un amico.Frequentatore abituale del locale. Giuseppe Lettiero,Pino per gli amici, abita in zona Vigne Nuove, è percus-sionista – per hobby perché oggi è difficilissimo vivere dimusica e almeno lui ha un impiego – e nella sua fami-glia ci sono fini musicisti. “Com’è l’ambiente al Crystal “buono tranquillo, ci sto bene davvero” “da quanto tempofrequenti il posto” “ da… da un paio d’anni, conosco giàtutti e… ogni mattonella del luogo” “La musica, te chehai l’orecchio esperto, com’è la musica?” “va bene,disco e ballabile ma non solo, si, è ok” “si spendetanto?” “ma no, prezzi accettabili, ad esempio con 15

euro puoi entrare e volendo a costi normali si mangiapure” “insomma lo consigli “eccome, vienici pure tu,anche con la tua signora” Confesso che detto daPino, che ritengo davvero un bravo ragazzo, un’ideace la faccio.

Tra Crystal e il nostro giornale, del resto, c’è reciprocastima, merita plausi ed attenzione perché è una risorsaper il territorio; molti lo conoscono ed altri possonocogliere l’occasione per farlo adesso. Sala discoteca evarie salette per feste private, zona Pianobar, eventi,musica Live o serate a tema; sala ristorante. Per que-st’appuntamento carnevalesco la casa offre frappe ocastagnole e l’ambiente classico per festeggiare.Rispettare scadenze regole e convenzioni sociali ènecessario: poche volte come a Carnevale ci è consi-gliata qualche ora di svago, approfittiamone. Qui c’è unodei pochissimi luoghi di zona ove, pare proprio, possia-mo farlo con classe e tranquillità (fateci sapere cari let-tori ). Star bene porta bene e gente allegra iddio l’aiuta.

CRYSTAL: Via Conca d’oro, 352 - 06.8103700 [email protected] - www.crystalroma.com Liste Tavoli 347.6834707Direzione Artistica 339.3930215

Sabato 5 Marzo vi aspetta nel locale più di moda di Montesacro una serata Carnevale in Maschera

A CHI VORRA’ L’EMOZIONE INDICIBILE D’AVVICINARE E PRENOTARE QUESTA OPERA

[di Claudio Catalano]

Quattordici chili, largo trentacinque centimetri, alto quarantotto, filigrana dacentosettanta grammi con impresse stampe a colori ed oro a caldo per leprincipali miniature, grafia che riprende l’amanuense della Bibbia Carolingia

del IX secolo, copertina in pelle con otto angolari bronzei e sui lati esterni due crocidorate 24 carati e gemmate, quattrocentoquarantacinque pagine. Un libro intitolatoCodex Pauli, solo un libro ovvero un semplice contenitore di parole e segni, ma ognicosa che l’essere umano ha fatto, prima o poi, in un modo o nell’altro, è passataattraverso il segno grafico. C’è tanta tradizione orale ma anch’essa per restare deveessere di-segnata. Nell’ultimo secolo tecniche foto cine audio, ora digitali, hannomesso in discussione questa basilare trasmissione, nondimeno la conservazione diquesti formati è, ad oggi, assai minore della traccia su carta. La partita è ancoraaperta. Uno di questi Codex Pauli, solo 998 le copie fatte, quanti secoli saprà man-tenere ( in se stesso) l’altissimo contenuto di arte artigianato storia pensiero spiri-tualità? San Paolo di Tarso, l’apostolo “fondamentale”; senza lui il cristianesimosarebbe altro ed altra cosa sarebbe anche, checché se ne dica leggendo il pream-bolo dell’arenata costituzione europea, buona parte della società occidentale. È’apostolo dell’Akrobistya, i non circoncisi altrimenti detti non ebrei o gentili, da quil’appellativo “delle genti”. L’uomo aggiunto, gli evangelisti hanno narrato e lui, con-temporaneo, ci ha messo le basi teologiche ed ha aperto la predicazione a chiun-

que, grande novità d’allora. Codex Pauli contie-ne tutti gli scritti di Paolo, Atti Lettere (una aSeneca) e molti Apocrifi, ossia non entrati nelcanone testamentario, Commentato ed intro-dotto da trattazioni sul suo periodo, sulla basili-ca paolina e i benedettini che la curano, consaggi dei “Papi” cristiani, ( il Primate anglicano,un Vescovo evangelico, i Patriarchi ortodossi diMosca, Costantinopoli ecc.) e di mons. Ravasidefinito maggior biblista vivente. È difficile tro-vare aggettivi adatti per descrivere il fatto inatteso accaduto nella nostra redazione:proprio come la folgorazione che verso Damasco originò tutto. Hanno portato da noi,in visione fino a tutto Aprile, una copia del prezioso libro dato al Papa e presentatoin Campidoglio con notizie che han girato mezzo mondo. Perché, si obbietterà, tantosfarzo e risorse destinabili ad altro ? Perché con la bellezza e la sapienza abbiamosempre una scala – non l’unica – agile per salire in alto. Ci si sente piccoli ma inve-stiti d’importanza accanto a certe meraviglie, adrenalina e stupore si fondono e cidrizzano i peli come per una presenza intangibile. Tuttavia con un po’ di forzaandrebbe considerato soprattutto l’aspetto artistico e questo capolavoro possiamoprenotarlo e forse acquistarlo specie se lo pensiamo opera, come e più d’un quadrofamoso o una scultura importante, parlante.

I segreti della lingua italiana nel libro di Valeria Della Valle e Giuseppe Patota

Il Codex Pauli: incredibile, il privilegio e l’onore d’ospitarlo presso la redazione del nostro giornaleCHIUNQUE PUO’ VISIONARLO IN VIA VAL MAGGIA, 32 - INFO: 800 199 008

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Febbraio 2011 Pagina 21LA LOCANDINA

SPETTACOLI E NON SOLO - Gli appuntamenti del meseMusica, Teatro, iniziative sociali e aggregative nel IV Municipio

- TEATRO 33 - Fortezza Bastiani in un deserto dove,però, i Tartari sono già arrivati. Sanremo, inteso come il festival canoro, quest’anno èandato bene stando ai sondaggi, sempreché non sbaglia-mo sondaggio perché è da tempo che i sondaggi sonosempre positivi, anche quando hanno dati pessimi c’èsempre alla fine quel numero, quella frase, quel quid che,zacchéte, rimette tutto a posto. Siamo contenti, è belloapprendere buone notizie. Di conseguenza per la legge di Lorenz (forza magnetica)e quella del “qui pro quo” anche l’abituale nostranoFestival di San Romolo andrà bene. Al microfono i ragaz-zi delle scuole di zona. Accompagnano con musica Liveun gruppo di esperti musicisti, più o meno rocchettari, eanche loro di etnia indigena. Romolo è rimasto qui easpetta che passi Remo. - 26 Febbraio, Festival di San Romolo. Ingresso libero adesaurimento posti. Info: Via del Gran Paradiso 33 (lassù dopo laParrocchia di Val Melaina).

- SPAZIOINCONTRO Associazione Culturale - Via Val Chisone, 33.Ci scusiamo con questa associazione culturale ma per unrefuso tecnico non è stato stampato il paragrafo che anti-cipava la loro la presentazione del libro “dal Click al Ciak”di Venerdì 11 febbraio. Peccato, doveva essere interes-sante e magari qualche lettore avrebbe colto l’occasione. Info: Via Val Chisone 33 (zona ex Cinema Espero ) tel.0687192030 [email protected]

- C.C.P. T. Centro Cultura Popolare Tufello Via Capraia 81.- CORSI DI: ORGANETTO, DANZE POPOLARI,ESPRESSIONE CORPOREA. - LABORATORI TEATRALI E TEATRO PER BAMBINI —- Metamorfosi Teatro presenta due spettacoli:1- DOMENICA 27 Febbraio ore 17 - IMBUTINO e L’OR-SO BERNOCCOLOSpettacolo per bambini e sognatori d’ogni età - euro 5 gliadulti, euro 3 i bambini…e dopo merenda per tutti.2- DOMENICA 6 Marzo ore 17-LA FAME DI ARLECCHI-NO E ALTRI LAZZI (studio sulla Commedia dell’Arte) -Foto di Alessia Cerqua - ? 4 / Info: 340/1486357-h t t p : / / / w w w. m e t a m o r f o s i t e a t r o . s p l i n d e r . c o mLo scriviamo nello spazio del CCPT ma questo e altri

centri, associazioni, circoli, sono proprio in questi giornimobilitati in dibattiti reportage iniziative intorno al 22Febbraio, indelebile ricorrenza dell’omicidio di ValerioVerbano; pesante tragedia del passato ma accaduta inluoghi ( il quartiere) che sono ancora nel presente.

Info Via Capraia 81. Tel/Fax 06.87184111 (Lasciare messaggio in segreteria). www.ccptufello.splinder.com – [email protected]

DEFRAG Via delle Isole Curzolane 75 – Associazioneculturale e di promozione sociale.Non è un locale commerciale ne attività privata, è unluogo in comune, aperto ai giovani (e si ricorda che siamotutti giovani) ed è sito in pieno centro… del Tufello.Musica performance dibattiti progetti corsi laboratori non-ché servizi e consulenze per progettazione e associazio-nismo socio culturale. - i VENERDÌ dalle 21.00 prosegue “alBARnaut” il proget-to inaugurato il 4 Febbraio, rivolto a chiunque vuol propor-re temi da discutere o intende intervenire con musica tea-tro poesia mostre. Aperto anche a realtà associative emettere a disposizione i loro spazi per nuovi appuntamen-ti. Mail: [email protected] - SABATO 26, 21.30 Serata di musica dal vivo con 6gruppi di ragazzi del territorio facenti parte del collettivomusicale RockAll (leggasi Rock per tutti). - DOMENICA 27 ore 19.00 ‘Defrag internaZionale’ primoappuntamento che vedrà una domenica al mese un viag-gio culturale verso un luogo generalmente lontano, unluogo “altro”, con video libri reportage musiche ed aperiti-vi a tema. Si parte con Amnesty International e il libro diLuca leone “Bosnia Express”.Info Defrag: www.associazionedefrag.netwww.myspace.com/defrag75 tel: 320.0486439.

- BAR VENDITTI ART CAFÈ, MARTEDÌ Jam Session – GIOVEDÌ Racconta e Suona– VENERDÌ Teatro – SABATO Concerti. Trovatemi un locale, di qualunque tipo dal bar alla boccio-fila alla falegnameria, che dia spazio libero ha chi hamodo e voglia di esprimersi, dove si fanno racconti inmusica, poesie e teatro; dove band o musicisti anche dilivello parlano coi loro strumenti musicali ad un pubbliconon pagante che si beve un bicchiere. Trovatelo un postocosì nel Municipio - noi conosciamo solo questo - quindisegnalatecelo e… lo mettiamo su La Quarta: questo pos-siamo fare, per voi. - L’associazione Culturale Terre Vivaci propone ne iVenerdì Vivaci, rassegna di Teatro contemporaneo. Uditedunque abitanti stanziali, provvisori e pendolari, lavorato-ri e possidenti, disoccupati e sottoccupati, reduci o pelle-grini, viandanti o turisti (!?) dispersi o coi domiciliari- VENERDÌ 25 Febbraio “Costi quel che costi” vera storiadi Condom Liza Rise, di e con Camilla Ribechi. ENTRATA LIBERA CON OFFERTA “A CAPPELLO” AFINE SPETTACOLO

- SABATO 26 Febbraio, annunciati i NO TOWN una Banddi giovani cover-man; offriranno lo stato della loro arteche, pare, è quella spesso insidiosa e talora raffinata diinterpretare musica altrui.

Info FABIOLA & LORIS 389.5552673Via delle Isole Curzolane 144.

- SALARIA SPORT VILLAGE SPORTIVI DI TUTTO ILMONTE (SACRO), UNITEVI ! - 26 Febbraio, Sabato, ogni socio può ospitare amici eparenti:Family & Frineds, tante opportunità e discipline e peri bambini divertimento ed attività in ludoteca. da provare. Info: e prenotazioni www.salariasportvillage.it Via S. Gaggio, 5 (Settebagni) 00138 - Tel 06.885616.

- ZOOBAR - Via Bencivenga 1, angolo Via Nomentana.Presso il Centro sociale “La Maggiolina”è una Yard infuocata da luci & sound ogni sabato conambientazioni e nomi della ribalta di tendenza, italiani einternazionali. Tutte le notti HOT YARD: Hip Hop, Reggae,Dub - START 23.30.Info www.zoobar.roma.it 339.2727995; 338.8781118.

- BRANCALEONE Centro Sociale Via Levanna 13SE VENT’ANNI SEMBRAN POCHI ! Ci crede il “Branca” nelle sue iniziative e nel suo motivod’esistere e questo lo deduciamo dalla cura che ha nelreperire eccellenze della scena musicale underground,organizzare performer e artisti, creare sempre spazi men-tali dove interagire e, per quanto ci consta, soprattuttonell’organizzare e divulgare le proprie proposte a largospettro. Hanno il sito sempre aggiornato con le date e glieventi prestabiliti, l’informazione che fanno circolare viag-gia, in rete in locandine e in manifesti, ben oltre i confinilocali. È lampante una pianificazione frutto di impegno,uno sguardo, alcuni obiettivi. Potremmo obbiettare nelmerito, le idee si possono non condividere, non nel meto-do: questo è l’approccio di un vero spazio culturale. Musica trend e Live, esposizioni, teatro, cinema, RadioPopolare e… quant’altro. - ALCUNE DATE FISSATE PER LA SECONDA METÀ DIFEBBRAIO 2011 :- VENERDÌ 25 Branca Mon Amour MAGDA (M_nus | P)VALERIO ZERO- SABATO 26 Real Vibes meets Soundgate EPMD (US)live COLLE DER FOMENTO ANDYPOP + ALEG- DOMENICA 27 Special Oscar Night HOLLYWOOD vsCINECITTA’Info www.brancaleone.eu06.82004382 – 339.7674635.

[di Claudio Catalano]

ACarnevale c’è voglia di scherzare pure in queste righe per scacciare spiriti mali-gni e propiziare, provocando, divinità amiche. Qualche voce tranchant dice cheseppure abbiamo in Quarta pochi spazi espressivi e ricreativi chi li cura spesso

non eccelle in divulgazione, anzi quasi vi resiste. Più di qualche teatro parrocchiale, cen-tro che fa musica, associazione sociale o culturale, bar o pub – beninteso in un conte-sto scarno – sembra stia bene così. Hanno il loro bacino d’utenza in parrocchie scuolesoci o clienti e non hanno interesse a diffondersi. Strano; oppure hanno referenti, sovra-strutture, che prevedono il cerchio chiuso o ancora fanno narcisismo solitario dove ci sispecchia e ci si piace per definizione. Altrimenti non si spiega facilmente perché moltidei suddetti soggetti fanno attività quasi in segreto che pochissimo pubblicizzano: nonaggiornano la programmazione nei siti internet (quando ce l’hanno), non seguono le sol-lecitazioni gratuite e utili dei mezzi d’informazione come il nostro, addirittura non rispon-dono a mail e talvolta nemmeno al telefono. Non vogliamo credere sia per cause di sno-bismo, solipsismo o maquillage auto-celebrante bensì derivi da stress, frustrazioni e,diciamo così, da varie complicanze d’oggi.

Fortunatamente però arrivaCarnevale che è un altrocapodanno perché l’annosolare scorre da un solstizioa quello identico successi-vo; il nostro anno consuetova dai giorni dopo il solstizioinvernale a quelli dell’inver-no seguente nel Carnevaleinvece il solstizio di riferi-mento è quello di primave-ra. In entrambi s’ostenta ingruppo allegria luminosacolorata e trasgressiva,concitati o mascherati esorcizziamo i mali trascorsi per trarre benefici in futuro. Via,andate via folletti gretti e negativi.

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Febbraio 2011 Pagina 23SOCIETA’

Al mega shopping della Bufalotta con scaltrezza nel magazzino Coin aveva sottratto 1000 euro di merce. La donna, colta sul fatto, si è difesa dicendo “E’ più forte di me, devo rubare, sono ammalata”

[di Alessandra Pieroni]

Abbiamo iniziato ormai da tempo, la distribu-zione dei contenitori salvadanaio per la rac-colta solidale a favore del piccolo borgo aqui-

lano di Sant’Eusanio Forconese, devastato dalsisma del 2009, al fine della realizzazione di un pic-colo parco giochi, nell’ambito del gemellaggio tra lemunicipalità denominato “Il IV Municipio perl’Abruzzo”. Sono già oltre 100 quelli già consegnatiin svariati punti commerciali ed enti, sia nel nostroMunicipio, sia in altri ambiti della città. Un elenco rie-pilogativo, consultabile sempre sul nostro sitowww.laquartaonline.it , riporta tutti i punti dovefin’ora sono stati distribuiti. Il percorso, che dureràfino al mese di maggio 2011, si concluderà con laconsegna del ricavato al Sindaco del paese, Avv.Giovanni Berardinangelo, nell’ambito di una ceri-monia che si svolgerà presumibilmente presso laScuola Media “Majorana” di Piazza Minucciano. Intal senso, nel piccolo borgo si stanno predisponen-do le prime linee progettuali, in vista dell’imminenteavvio dei lavori per la realizzazione di quest’opera.Invitiamo pertanto tutti i cittadini a recarsi in visitapresso questo piccolo gioiellino medievale, feritoprofondamente, ma animato dall’affetto della suagente che ringrazia sempre tutti coloro che si sonosucceduti e che tutt’ora si prestano nelle opere diumana solidarietà. Ed in questo frangente, siamolieti di comunicare che anche nel II Municipio, ilLiceo Classico “Lucrezio Caro”, nella persona delDirigente Scolastico Dott.ssa Anna Rita Tamponi,ha dato ampia disponibilità per aderire a questa ini-ziativa. Già sono intercorsi i primi contatti tra lastessa Dirigente, il Sindaco Berardinangelo e gli

studenti, rappresentanti d’Istituto della stessa scuo-la: una grande gioia, per un progetto semplice, macarico di quella giusta umanità che merita la parti-colare iniziativa. La prospettiva di un prossimoincontro, sulla scia degli splendidi esempi fornitidalla Scuola Media “Majorana” e dal Liceo“Aristofane”. Spunti che nascono fondamentalmen-te dal cuore di questi meravigliosi ragazzi, che lacomunità di Sant’Eusanio Forconese non finirà maidi ringraziare. Aiutateci allora con il consueto spiritosolidale, a portare avanti quest’opera!...aiutatecicon il vostro piccolo contributo a dare l’ennesimosegno di vicinanza a questa piccola comunità. Ilsegno del vostro grande spirito che si è semprecontraddistinto nelle numerosissime occasioni,quale quella della prima emergenza, ormai da dueanni a questa parte. E’ ancora vivo il ricordo in tuttigli ambiti istituzionali del nostro Municipio, rappre-sentati in primis dal Presidente Bonelli, il quale hasempre sottolineato come tutti si siano sempre pre-stati, sin dal primo momento ed indistintamente conumana solidarietà, a prescindere dal colore politi-co…anche perché queste opere non hanno biso-gno di alcun simbolo, se non quello legato stretta-mente al valore solidale.

RICORDIAMO COMUNQUE CHE È SEMPREPOSSIBILE ADERIRE ALL’INIZIATIVA, VERSAN-DO IL PROPRIO CONTRIBUTO SUL C/C CARI-SPAQ 8715 IBAN: IT92Z0604040770000000155805 INTESTATO ALCOMUNE DI SANT’EUSANIO FORCONESE VIADEL MUNICIPIO SNC 67020 SANT’EUSANIOFORCONESE (AQ).CAUSALE: IL IV MUNICIPIO PER L’ABRUZZO.

CONTINUA LA DISTRIBUZIONE DEI CONTENITORI SALVADANAIO PER IL GEMELLAGGIO SOLIDALE. NUOVE ISTITUZIONI ADERISCONO ALL’INIZIATIVA

Riconosceteli, sparsi un po’ dovunque nei negozi e nei bar dei nostri quartieri, un occasione per i nostri concittadini diessere protagonisti della ricostruzione del paese di Sant’Eusanio Forconese, distrutto dal sisma aquilano del 2008

CENTRO COMMERCIALE PORTA DI ROMA. MILLE TASCHE PER RUBARE MEGLIO, MA ALLA LADRA LE E’ ANDATA MALE

[di Stefania Orlando]

Al centro commerciale “Porta di Roma”sulla Bufalotta, come una qualsiasicliente in fase di shopping, una signora

di 40 anni incensurata, aveva trovato un astu-to metodo per rubare vestiti ed altri accessori.Si era cucita numerosissime tasche all’internodel giubbotto, che riempiva con accessori,cosmetici e vestiti vari furbamente sottratti,eludendo lo sguardo dei commessi e dellostesso sistema di vigilanza. Particolare cheperò non è sfuggito al personale di sorveglian-

za del negozio di turno, nella fattispecie la“Coin”. I vigilanti l’hanno bloccata all’uscita,avendo notato gli strani movimenti che stavaconducendo con grande naturalezza. Almomento pensavano che la signora avessetrafugato solo poche confezioni però, in segui-to alla perquisizione da parte della pattugliadei Carabinieri intervenuta, sono emersi pro-dotti tra profumi e vestiario, per un valore dicirca 1000 euro. La donna si è giustificatadicendo: “è più forte di me…devo rubare perforza, sono malata”

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Pagina 26 Febbraio 2011SPORT

ACHILLEA, LA SOCIETÀ SPORTIVACHE SI SENTE ANCORA GIOVANELa polisportiva di Talenti, nonostante i suoi 48 anni, continua ad essere

un importante punto di incontro per i giovani dei IV municipio

[di Alessandro Oricchio]

Èuno degli impianti sportivi più importanti dellaquarta circoscrizione. Sono tante le genera-zioni di ragazzi che hanno indossato con

orgoglio quella storica maglia amaran-to, lasciando il segno dei tacchetti suquel campo che da oltre 40 anni infon-de l’amore per il calcio e per i valori piùpuri dello sport. Stiamo parlando dellaPolisportiva Achillea (ora Achillea2002), un nome che da solo basta perrievocare piacevoli ricordi anche inquei calciatori un po’ più avanti con glianni. Sì, perché la Polisportiva Achilleaè nata nel 1963, proprio 48 anni fa e,dopo un periodo di leggera flessione,ha ripreso il cammino cominciato agli inizi degli annisessanta. Per conoscere più a fondo la societàabbiamo incontrato Paolo Formiconi, direttore spor-tivo dell’Achillea 2002, che ci ha parlato a 360°della società, della sua storia e delle squadre chepartecipano ai campionato agonistici. “L’Achilleanasce nel 1963, nella zona di Talenti, all’internoquindi della IV circoscrizione. Nel 2002 c’è stato uncambio ai vertici della società, con l’arrivo del nuovopresidente Paolo Luzi che, nello stesso anno, hacurato la ristrutturazione dell’impianto sportivo,cambiando quindi il nome della società in Achillea2002. C’è stata pertanto una sorta di rifondazionedal punto di vista societario e logistico: il terreno digioco è stato raso al suolo e ricostruito, gli spoglia-toi sono stati ristrutturati ed ora vantiamo un impian-to all’altezza del nome che portiamo”. Sì, perchél’Achillea è sempre stata una società le cui squadresi sono spesso distinte nei vari campionati a cuihanno partecipato. Ma qual è la situazione attualedelle squadre dell’Achillea? “La società ha vissutoun’epoca florida tra il 2002 e il 2008”, ha dichiaratoil direttore sportivo. “Poi c’è stato un periodo di fles-sione, in cui abbiamo avuto solo due squadre alivello agonistico. Ora invece ne abbiamo ben sei: cisono i giovanissimi, gli allievi, la juniores primavera,la juniores provinciale, l’under 21 e la seconda cate-goria. Siamo riusciti a ricostruire nel giro di due annil’intero settore con ottimi risultati: basti pensare chelo scorso anno l’Under 21 ha vinto il titolo regiona-le, obiettivo che vogliamo centrare anche questa

stagione, mentre la juniores provinciale è attual-mente terza in classifica, e sta lottando per vincereil torneo per poter poi disputare il prossimo anno ilcampionato juniores regionale”. Ma l’Achillea non èsolo calcio a livello agonistico. L’Achillea è anche

una splendida scuola calcio diretta da FrancoAmendola, responsabile del settore giovanile, alquale abbiamo rivolto alcune domande sul funzio-namento delle attività formative a cui partecipano ipiù piccoli. Quanti iscritti conta la scuola calcio dell’Achillea?“Attualmente abbiamo circa 70 bambini tra i 5 e i 12anni che partecipano alle attività organizzate dallascuola calcio. Questi bambini si allenano a giornialterni, ed il sabato disputano un campionato dellaIV circoscrizione organizzato dalla federazione”. Sappiamo che la società ha organizzato diversieventi che hanno coinvolto i bambini della IV circo-scrizione, ce ne vuole parlare?“Certo, abbiamo organizzato diversi eventi, tra cui“Piccoli talenti a Talenti”, un torneo di calcio al qualehanno partecipato alcune scuole elementari dellazona. Noi abbiamo messo a disposizione il campo, gliarbitri, e l’organizzazione. Poi c’è un altro importanteevento di sensibilizzazione sul diabete, che vieneorganizzato ogni anno ad ottobre. Siamo alla quartaedizione, e consiste nell’invitare le società sportive ditutta Roma, organizzando un incontro con alcuni medi-ci specializzati che illustrano ai ragazzi partecipanti leproblematiche relative al diabete. Poi a fine incontro adogni ragazzo viene consegnato un omaggio”. La Polisportiva Achillea continua quindi ad essereuna società in ottima salute, nella quale tanti ragaz-zi e bambini del IV municipio hanno ancora l’oppor-tunità di incontrarsi per condividere la loro passioneper lo sport più amato dagli italiani: il calcio.

CENTRI SPORTIVIMUNICIPALI:

TANTO SPORT PER TUTTIIl quarto municipio offre un ampio ventaglio di attività a cui possono partecipare ragazzi

e ragazze di tutte le età. Lo specchietto sport per sport

nella pagina qui a fianco.

[di Alessandro Oricchio]

Sono molte le scuole dellaquarta circoscrizione cheoffrono corsi di attività

sportive organizzate grazieall’ausilio del municipio di appar-tenenza. Un’offerta che com-prende tante attività diversifica-te, alle quali possono accedereragazzi dai 6 ai 18 anni, e inalcuni casi addirittura gli adulti.Andiamo a fare una panoramicadelle scuole che organizzano talicorsi formativi all’interno delquarto municipio. La scuola Pintor offre un corso dipallacanestro, di pallavolo, diginnastica ritmica, di karate e dibasket per adulti. Attivissimal’Anna Magnani, che dispone dicorsi di minibasket, minivolley,ginnastica dolce, ginnastica rit-mica, balli di gruppo, attivitàmotorie, avviamento allo sport,fitness, danza orientale, tai-ki-kung, funk/hip hop e flamenco diSiviglia. Importanti anche le atti-vità che si possono svolgereall’interno della scuola RenatoFucini: pallavolo, ginnastica arti-stica, balli di gruppo e muay thai.Ottima anche l’offerta formativadella Fidenae (ex Nobel): mini-basket, ginnastica per adulti,minivolley, volley, volley amatori,balli di gruppo e balli di coppia.Ma le scuole che permettono aigiovani e non di partecipare alle

attività sportive non finiscono qui.Per quanto riguarda il miniba-sket, infatti, si può partecipare aicorsi organizzati all’interno dellescuole Walt Disney, ElementareCinquina, Parini, Angelo Mauri,Cardinal Massaia, Caterina Usai,Elementare Val D’arno e DiStefano. Corsi di pallavolo inve-ce nelle scuole G.B. Vico,Simone Renoglio, Don Bosco,Val di Lanzo, Parini, Ungaretti,Chiovini, De Gasperi, Carlo Levi,Abertazzi, Angelo Mauri,Cardinal Massaia, Pietro Verri eDi Stefano. Per le ragazze inve-ce c’è la possibilità di partecipareai corsi di ginnastica dolce allaMontessori e alla ElementareCinquina; di ginnastica ritmica,alla Parini, G.B. Vico, PietroVerri, Don Bosco, Chiovini,Pintor, Walt Disney, Montesori, edi ginnastica artistica, allaElementare Cinquina, Parini,Toscanini, Carlo Levi, AngeloMauri, Ungaretti, Anna Frank,Carlo Levi e Cardinal Massaia.Chiudiamo citando anche i corsidi Joga e Tai Chi della SandroPertini, quelli di bioenergetica edi giochi con la palla dellaTorricella Nord, e di ginnasticaper i diversamente abili che sitengono all’interno delle scuoleVico, Montessori e Albertazzi.

ICE ON GARDEN: UN SERVIZIO ESCLUSIVO E DI GRANDE QUALITÀ A PREZZI INCREDIBILI

Nella pista di pattinaggio a Largo Pugliese tanto divertimento per tutti![di Francesca Romani]

Aperta già da dicembre, la pista di pattinaggio di Largo Pugliese offre un serviziodegno di nota. L’ambiente è pulito ed accogliente, il personale molto cortese e il ser-vizio impeccabile. Chiunque voglia provare a pattinare può farlo senza complicazio-

ni! Direttamente in loco si possono affittare i pattini e, per i più piccini, un servizio esclusi-vo in dotazione: dei pinguini pattinatori a cui appoggiarsi evitando, così, brusche cadute epreoccupazioni.Il prezzo è incredibile: euro 7 l’ora, affitto pattini e pinguino compresi! La pista è comoda,lo spazio curato in ogni suo aspetto e si può pattinare dalle 9:30 fino alle 20! Il circuitorimarrà allestito fino a Marzo quindi accorrete numerosi, ne vale la pena provare!“Ho due figlie di 5 e 7 anni che adorano pattinare, quando le porto qui,sono al settimocielo.”spiega la Sig. Maria . “Ho due figli che da anni frequentano il parco accanto all’attua-le pista di pattinaggio. Da quando hanno aggiunto questo servizio, praticamente, rimania-mo qui tutta la mattinata e devo dire che sono contenta. Sembra di andare in vacanza perquanto è piacevole” afferma la sig. Patrizia .

“Ritengo che questa pista costituisca un serviziomolto importante per l’immagine che il nostro quartie-re può riflettere sull’intero territorio. A Roma simili ini-ziative si svolgono già in altre piazze o location dedi-cate. E’ giusto che Talenti rientri nel circuito dei servi-zi importanti, che si dedichi a queste attività che arric-chiscono notevolmente il nostro municipio. Grazie aiproprietari e a chi ha reso possibile tutto questo”commenta la Sig. Daniela“Abbiamo voluto offrire un servizio completo a tutti i nostri cittadi-ni, garantendo una certa sicurezza ai piccoli pattinatori e maggiore tranquillità ai genitori. Ipinguini sono una nostra esclusiva pensata appositamente per loro e siamo orgogliosi delsuccesso che sta riscontrando. Siamo davvero soddisfatti per come sta andando e, per ilprossimo anno, abbiamo in mente altre idee che arricchiranno ulteriormente il servizio.Quando tutto il sacrificio impiegato per rendere disponibile un servizio simile viene ricom-pensato dall’entusiasmo delle persone non esiste soddisfazione più grande. Siamo felici!”spiega il Sig. Massimo, proprietario dell’organizzazione.

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SPORT PER TUTTI NEL IV MUNICIPIO

BASKET:- Scuola “PINTOR”, VIA CECCO ANGIOLIERI,15 - tel. 347/6613605- Scuola “DI STEFANO”, VIA PINTOR,6 - tel. 335/5214462- Scuola “ELEMENTARE VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337 (under 13-14)- Scuola “CATERINA USAI”, VIA A. SAVINO,43 - tel. 338/7619591- Scuola “PINTOR”, VIA CECCO ANGIOLIERI,15- tel. 347/6613605 (adulti)- Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407- Scuola “CARLO LEVI”, VIA SERRA PETRONA,121 - tel. 347/7934346- Scuola “CARLO LEVI”, LARGO MONTE SAN GIUSTO,16 - tel. 333/2542014- Scuola “ANNA FRANK”, VIA G. RUSSOLILLO,64 - tel. 333/8481887- Scuola “VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337 (femminile)- Scuola “VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337 (under 17 maschi)

MINIBASKET:Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540Scuola “ELEMENTARE CINQUINA”, VIA P.A. SERASSI,7 - tel. 347/2574542Scuola “BUENOS AIRES”, VIA RENATO FUCINI,285 - tel. 335/5214462Scuola “FIDENAE (EX NOBEL)”, VIA RIO NELL’ELBA,146 - tel. 338/1560967Scuola “WALT DISNEY”, VIA C. PERAZZI,47 - tel. 338/1443334Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407Scuola “ANGELO MAURI”, VIA ANGELO MAURI,5 - tel. 328/8264657Scuola “CARDINAL MASSAIA”, VIA RINA DE LIGUORO,50 - tel. 347/2574542Scuola “CATERINA USAI”, VIA A. SAVINO,43 - tel. 338/7619591Scuola “VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337Scuola “DI STEFANO”, VIA PINTOR,6 - tel. 335/5214462

PALLAVOLO:Scuola “VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337 (adulti)Scuola “G.B. VICO(ex SILONE)”, VIA G.B. MARTINO,SNC - tel. 328/8264657 (da anni 13 / 1°DIV.) Scuola “SIMONE RENOGLIO”, VIA CASTEL GIUBILEO,39 - tel. 329/4023780Scuola “BUENOS AIRES”, VIA RENATO FUCINI,285 - tel. 335/5214462Scuola “VAL DI LANZO”, VIA VAL DI LANZO,187 - tel. 06/8122252Scuola “DON BOSCO”, VIALE ADRIATICO,1° - tel. 338/6935407Scuola “PINTOR”, VIA CECCO ANGIOLIERI,15 - tel. 347/6613605Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407Scuola “UNGARETTI”, VIA SCALO DI SETTEBAGNI,46 - tel. 347/4782661Scuola “RENATO FUCINI”, VIA CORRADO ALVARO,25 - tel. 338/4861707Scuola “E. CHIOVINI”, VIA ZIRARDINI,6 - tel. 378/4403411Scuola “DE GASPERI”, VIA M. BANDELLO,SNC - tel. 06/8122252Scuola “CARLO LEVI”, LARGO MONTE SAN GIUSTO,16 - tel. 333/2542014Scuola “ALBERTAZZI”, VIA ALBERTAZZI,34 - tel. 339/1159740 (anche handicap)Scuola “ANGELO MAURI”, VIA ANGELO MAURI,5 - tel. 328/8264657Scuola “CARDINAL MASSAIA”, VIA RINA DE LIGUORO,50 - tel. 347/2574542Scuola “PIETRO VERRI”, VIA C. PERAZZI,30 - tel. 328/9488755Scuola “DI STEFANO”, VIA PINTOR,6 - tel. 335/5214462Scuola “FIDENAE (EX NOBEL)”, VIA RIO NELL’ELBA,146 - tel. 338/1560967 (anni 18)Scuola “JEAN PIAGET”, VIA SEGGIANO,34 - tel. 335/316659Scuola “MAJORANA”, PIAZZA MINUCCIANO,33 - tel. 333/6594367Scuola “FIDENAE (EX NOBEL)”, VIA RIO NELL’ELBA,146 - tel. 338/1560967Scuola “G.B. VICO”, PIAZZA FILATTIERA,84 - tel. 338/1443333Scuola “ELEMENTARE CINQUINA”, VIA P.A. SERASSI,7 – tel. 347/2574542Scuola “A. MANUNZIO”, VIA GRAN PARADISO,85 - tel. 338/3107708(under 12-13, under 16 femm., III div. femm., under 18 femm., amatori)

MINI VOLLEY:Scuola “WALT DISNEY”, VIA C. PERAZZI,46 - tel. 378/4403411Scuola “G.B. VICO”, PIAZZA FILATTIERA,84 - tel. 338/1443333Scuola “JEAN PIAGET”, VIA SEGGIANO,34 - tel. 335/316659Scuola “E. CHIOVINI”, VIA ZIRARDINI,6 - tel. 378/4403411Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407Scuola “A. MANUNZIO”, VIA GRAN PARADISO,85 - tel. 338/3107708Scuola “DON BOSCO”, VIALE ADRIATICO,1° - tel. 338/6935407Scuola “ALBERTAZZI”, VIA ALBERTAZZI,34 - tel. 339/1159740Scuola “FIDENAE (EX NOBEL)”, VIA RIO NELL’ELBA,146 - tel. 338/1560967Scuola “CARDINAL MASSAIA”, VIA RINA DE LIGUORO,50 - tel. 347/2574542Scuola “BUENOS AIRES”, VIA RENATO FUCINI,285 - tel. 335/5214462

GINNASTICA ADULTI:Scuola “E. CHIOVINI”, VIA ZIRARDINI,6 - tel. 378/4403411Scuola “FIDENAE (EX NOBEL)”, VIA RIO NELL’ELBA,146 - tel. 338/1560967Scuola “VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337Scuola “DI STEFANO”, VIA PINTOR,6 - tel. 335/5214462

GINNASTICA:Scuola “JEAN PIAGET”, VIA SEGGIANO,34 - tel. 335/316659Scuola “TORRICELLA NORD”, VIA CALCINAIA,44 - tel. 335/316659Scuola “MONTESSORI”, VIALE ADRIATICO,140 - tel. 339/1159740 (anche handicap)Scuola “CARLO LEVI”, LARGO MONTE SAN GIUSTO,16 - tel. 333/2542014Scuola “TOSCANINI”, VIA FLAVIO ANDO’,5 - tel. 338/1560967Scuola “G.B. VICO”, PIAZZA FILATTIERA,84 - tel. 338/1443333 (handicap, adulti)Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540

Scuola “ANGELO MAURI”, VIA ANGELO MAURI,5 - tel. 328/8264657 (anche adulti)Scuola “WALT DISNEY”, VIA C. PERAZZI,46 - tel. 378/4403411 (adulti)Scuola “SIMONE RENOGLIO”, VIA CASTEL GIUBILEO,39 - tel. 329/4023780 (adulti)Scuola “MAJORANA”, PIAZZA MINUCCIANO,33 - tel. 333/6594367 (adulti)Scuola “M. CARDONETO”, VIA MONTE CARDONETO,11 - tel. 338/7619591Scuola “DE GASPERI”, VIA M. BANDELLO,SNC - tel. 06/8122252Scuola “ANNA FRANK”, VIA G. RUSSOLILLO,64 - tel. 329/4020553Scuola “ELEMENTARE CINQUINA”, VIA P.A. SERASSI,7 – tel. 347/2574542

GINNASTICA RITMICA:Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407Scuola “E. CHIOVINI”, VIA ZIRARDINI,6 - tel. 378/4403411 (agonistica)Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407 (agonistica)Scuola “G.B. VICO(ex SILONE)”, VIA G.B. MARTINO,SNC - tel. 328/8264657Scuola “PIETRO VERRI”, VIA C. PERAZZI,30 - tel. 328/9488755Scuola “DON BOSCO”, VIALE ADRIATICO,1° - tel. 338/6935407Scuola “E. CHIOVINI”, VIA ZIRARDINI,6 - tel. 378/4403411Scuola “PINTOR”, VIA CECCO ANGIOLIERI,15 - tel. 347/6613605Scuola “WALT DISNEY”, VIA C. PERAZZI,46 - tel. 338/1443334Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540Scuola “MONTESSORI”, VIALE ADRIATICO,140 - tel. 339/1159740Scuola “ELEMENTARE CINQUINA”, VIA P.A. SERASSI,7 – tel. 347/2574542Scuola “PARINI”, PIAZZA CAPRI,25 - tel. 338/6935407 (agonistica)

GINNASTICA ARTISTICA:Scuola “RENATO FUCINI”, VIA CORRADO ALVARO,25 - tel. 338/4861707Scuola “TOSCANINI”, VIA FLAVIO ANDO’,5 - tel. 338/1560967Scuola “CARLO LEVI”, LARGO MONTE SAN GIUSTO,16 - tel. 333/2542014Scuola “ANGELO MAURI”, VIA ANGELO MAURI,5 - tel. 328/8264657Scuola “UNGARETTI”, VIA SCALO DI SETTEBAGNI,46 - tel. 347/4782661Scuola “ANNA FRANK”, VIA G. RUSSOLILLO,64 - tel. 333/8481887Scuola “CARLO LEVI”, VIA SERRA PETRONA,121 - tel. 347/7934346Scuola “VAL D’ARNO”, VIA VAL D’ARNO,2 - tel. 340/7731337Scuola “CARDINAL MASSAIA”, VIA RINA DE LIGUORO,50 - tel. 347/2574542

BALLO CLASSICO/DI GRUPPO/CARAIBICO ecc..Scuola “FIDENAE (EX NOBEL)”, VIA RIO NELL’ELBA,146 - tel. 338/1560967Scuola “RENATO FUCINI”, VIA CORRADO ALVARO,25 - tel. 338/4861707Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540 (CLASSICO - FLAMENCO)Scuola “CARDINAL MASSAIA”, VIA RINA DE LIGUORO,50 - tel. 347/2574542Scuola “DE GASPERI”, VIA M. BANDELLO,SNC - tel. 06/8122252Scuola “SIMONE RENOGLIO”, VIA CASTEL GIUBILEO,39 - tel. 335/7831735Scuola “MAJORANA”, PIAZZA MINUCCIANO,33 - tel. 333/6594367Scuola “G.B. VICO”, PIAZZA FILATTIERA,84 - tel. 338/1443333Scuola “MONTESSORI”, VIALE ADRIATICO,140 - tel. 339/1159740 (CARAIBICO)Scuola “ANGELO MAURI”, VIA ANGELO MAURI,5 - tel. 328/8264657 (FUNK/HIP HOP)Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540 (FUNK/HIP HOP)

DANZA:Scuola “TORRICELLA NORD”, VIA CALCINAIA,44 - tel. 335/316659Scuola “MAJORANA”, PIAZZA MINUCCIANO,33 - tel. 333/6594367Scuola “E. CHIOVINI”, VIA ZIRARDINI,6 - tel. 378/4403411Scuola “JEAN PIAGET”, VIA SEGGIANO,34 - tel. 335/316659Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540 (ORIENTALE)

CALCETTO:Scuola “JEAN PIAGET”, VIA SEGGIANO,34 - tel. 335/316659Scuola “ANNA FRANK”, VIA G. RUSSOLILLO,64 - tel. 333/8481887

ARTI MARZIALI - BOXE:KARATE - TAI CHI CHUAN - JOGA/TAI CHI - KRAV MAGAMUAY-THAI - JUDO - KUNG FU - TAI-KI-KUNGScuola “SANDRO PERTINI”, VIA MONTE BERICO,5 - tel. 339/1286955Scuola “PINTOR”, VIA CECCO ANGIOLIERI,15 - tel. 347/6613605Scuola “G.B. VICO”, PIAZZA FILATTIERA,84 - tel. 338/1443333Scuola “JEAN PIAGET”, VIA SEGGIANO,34 - tel. 335/316659 (tai chi)Scuola “SANDRO PERTINI”, VIA MONTE BERICO,5 - tel. 339/1286955 (joga)Scuola “ANGELO MAURI”, VIA ANGELO MAURI,5 - tel. 347/5396742 (krav maga)Scuola “RENATO FUCINI”, VIA CORRADO ALVARO,25 - tel. 338/4861707 (muay-thai)Scuola MEDIA VIA PASQUATI, VIA G. PASQUATI,45 - tel. 339/7540124 (Boxe)Scuola “CARLO LEVI”, VIA SERRA PETRONA,121 - tel. 338/4861707 (judo)Scuola “TOSCANINI”, VIA FLAVIO ANDO’,5 - tel. 338/1560967 (judo)Scuola “UNGARETTI”, VIA SCALO DI SETTEBAGNI,46 - tel. 347/4782661 (kung fu)Scuola “SIMONE RENOGLIO”, VIA CASTEL GIUBILEO,39 - tel. 335/7831735 (kung fu)Scuola “ANNA MAGNANI”, VIA VAL MAGGIA,21 - tel. 348/2682540 (tai-ki-kung)

SCHERMA:Scuola “G.B. VICO”, PIAZZA FILATTIERA,84 - tel. 338/1443333Scuola “CARLO LEVI”, LARGO MONTE SAN GIUSTO,16 - tel. 333/2542014

I telefoni sono quelli delle associazioni sportive del territorio

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Pagina 28 Febbraio 2011REDAZIONE APERTA

VIA VAL MAGGIA, 32 numero verde 800199008La parola ai nostri cari amici che si sono presentati in redazione nei giorni scorsi,

chi personalmente, chi attraverso il nostro numero verde e chi attraverso le e-mail al nostro indirizzo di posta elettronica. “La Quarta – Redazione Cittadina” ovvero il giornale

fatto dai nostri amici attraverso le loro testimonianze attive che noi prontamente giriamo ai relativi organi competenti. Ed allora, a loro la parola

[di Alessandra Pieroni]

Continuiamo a dare voce ai nostri amici: ecco il signor Giuseppe che torna dinuovo a segnalare il grave stato di pericolo, derivante dalla mancanza di attra-versamenti pedonali nella zona di Via Val Padana e nelle strade limitrofe.

Ribadisce che la segnaletica è talmente consunta, tanto da non essere più visibile.Sottolinea in particolare la presenza nel particolare ambito di numerose scuole e dellaParrocchia di San Clemente. Sollecita poi una certa vigilanza da parte degli organismipreposti, in merito al rispetto del divieto di sosta, in prossimità degli incroci e del rispet-to dei limiti di velocità, soprattutto da parte dei mezzi pesanti impegnati nella realizza-zione della linea metropolitana. Il signor Siro ci riporta invece alla problematica legataalla Stazione Val d’Ala: sottolinea in particolare la collocazione di tale fermata, nell’am-bito strategico dello sviluppo della Stazione Tiburtina, in un quadro in cui si potrebbedelineare come semplice stazione di transito a favore della stessa stazione Nomentana,la quale però necessiterebbe di un intervento di messa in sicurezza. Continuiamo conuna lettera aperta di 2000 cittadini che rivendicano la sparizione dello sportello anagra-fico nel mercato di Via Franco Sacchetti (duemila firme che vanno via via aumentandoper chiedere la sua riapertura); il signor Silvano ed il signor Carlo, che si ricollegano ailavori segnalati in precedenti articoli inerenti la cura dei Parchi, in particolare il Parcodelle Valli, dove i lavori e le necessità non sempre si contemperano con le somme chevengono di volta in volta finanziate. Torniamo poi dal signor Fabio che continua a segna-

larci il grave problema della mancanza di ascensori negli stabili ATER di Via Scarpantoe Via Monte Ruggero. Il suo dubbio: se avranno mai questo servizio, tanto da aver pen-sato ormai da tempo di gettare la spugna vista la lotta impari contro quello che appareun vero e proprio muro di gomma. Indubbiamente un comportamento che non va a favo-re dello stesso Ente preposto, viste le regole basilari legate soprattutto alle ultime novi-tà legislative, inerenti la trasparenza amministrativa. Il signor Claudio poi ci pone l’atten-zione sulla cura e manutenzione in Via Pacchiarotti, ritenuta blanda e di esclusiva com-petenza dell’ente preposto. Il signor Giovanni ci indica poi lo stato degradato del mantostradale di Via Val Sillaro, nella sua parte iniziale; la signora Carla invece si ricollega adun precedente nostro articolo di novembre 2010, per ribadire che le cose a tre mesi didistanza non sono cambiate: fa riferimento al transito delle moto sui marciapiedi delViadotto delle Valli, nelle ore mattutine ovvero nel momento di maggior traffico verso ilcentro della Capitale; argomento che avevamo segnalato e che richiede urgenti provve-dimenti da parte degli organismi preposti, sia per l’incolumità degli stessi pedoni che perquella degli automobilisti, i quali distraendosi nell’osservare i motociclisti indisciplinati,potrebbero dare origine a loro volta ad incidenti. Continuate allora con le vostre segna-lazioni: vi aspettiamo, ogni martedì e giovedì pomeriggio dalle 16,30 alle 18,30 pressola nostra redazione, in Via Val Maggia, 32 oppure contattateci via e-mail all’[email protected] ed al numero verde 800.199.008.

VIA OJETTI/VIA ALERAMO,ALBERATURE SOFFERENTI

A seguito delle intese nelle vie brevi al vostro numero 0688644518 vi scrivo per chiederti notizie del taglio di alberi (circa 20) che si sta verificando nel IV Municipio nell’areacompresa tra via Ojetti, via Cecchi,Via Cajumi e ViaAleramo.La proprietà di tale appezzamento di terra sembraappartenere ad un privato, il quale avrebbe ordinato quan-to sopra riferito. Premetto che l’appezzamento di terradoveva essere ripulito, ma non so con quale criterio la Dittache dovrebbe ripulire l’area da rifiuti ed immondizia stia pro-cedendo al taglio di numerosi alberi di alto fusto, molti inbuone condizioni. Ho chiamato il Dipartimento verde pubblicodel IV Municipio e mi sono sentita rispondere che il Comunefa tagliare tutti gli alberi che non riesce a potare regolarmen-te, poiché ha pochi soldi. E’ mai possibile?Come detto sopra,comunque l’’area in questione é privata. Sapete darmi qual-che indicazione sulla futura destinazione dell’area?Ho chie-sto in giro ma nessuno sa nulla. Vi ringrazio per la rispostache vorrete darmi o se sapete indicarmi dove potermi rivol-gere per conoscere la futura destinazione dell’area.

Marina De Luca

PARCO DELLE VALLI, LA PISTA DI ATLETICA RUBASPAZIO AL VERDE

Ho notato con sorpresa che un altro pezzo di verde nelparco delle valli (ROMA) verrà tolto alla cittadinanza percreare un sedicente luogo ginnico.

Con mia maggior sorpresa, ho rilevato la somma ingenteche verrà spesa per la realizzazione di questa struttura:circa 422.000(QUATTROCENTOVENTIDUEMILA) euro !!!

Mi chiedo : ma era proprio questa la priorità, di fronte astrade colabrodo, marciapiedi disastrati, alberi a rischiocaduta, caditoie otturate, recinzione del parco stesso daripristinare seriamente, a salvaguardia delle poche struttu-re rimaste intatte. Per non parlare di altre esigenze di carat-tere socio economiche ed assistenziale che sono statedrasticamente tagliate.

Il sospetto di altre parenti ed amici da far mangiare è moltoforte anche perchè ho visto che c’è di mezzo la cricca dellaprotezione civile. Sicuramente sarà il solito discorso porta-

to avanti da queste amministrazioni governo/regione/comu-ne/municipio del vantaggio di pochi e a discapito di molti.

Si hanno notizie del funzionamento degli ormai vetusti irri-gatori, sicuramente costati molte migliaia di euro e, tutt’ora,inattivi ? O faranno la fine di quelli che sono stati messi neigiardini di viale Valpadana, che hanno funzionato solo unoo due mesi (2002 ?).

I danni alle stradine bianche che stanno arrecando i nume-rosi mezzi di cantiere e/o fuoristrada da chi verranno pagati ?

Ultimamente mi capitato di trovare dei vigili all’ingressodegli “orti”? a sconsigliare l’accesso agli stessi, asserendoche non erano in grado di garantire la sicurezza di quelluogo ?! Ma non sarebbe loro compito vigilare sulla sicu-rezza e/o rimuovere gli eventuali rischi ?

Vi ringrazio per l’attenzione e per l’aiuto che mi daretenelle indagini su tutti questi mala affari dell’attuale politicagovernativa.

Cordiali salutiSilvano Podda

PRATONE DELLE VALLI. A PROPOSITO DEI LAVORI INCORSO PER LA NUOVA PISTA DI ATLETICA

Secondo il mio parere occorre andare un po’ più a fondo aquesta vicenda cui avete già dedicato attenzione.Un appalto di 406.000 euro non è poca cosa. Quali attrez-zature prevede il contratto d’appalto? Al momento possia-mo vedere solo delle stradine (piste ciclabili?) strettissimeed inadatte, c’è dell’altro? Il Parco avrebbe tante necessitàcome irrigazione, pulizia, viglanza, ecc. e non mi sembraproprio il caso di sprecare altri soldi oltre a quelli buttati alvento nell’impianto d’irrigazione che non ha mai funzionatoo nella piantumazione dei nuovi “alberi” (quei rametti gran-di come il mio dito mignolo) effettuata a dicembre 2009ormai quasi tutti scomparsi. Se parliamo di sola manodope-ra, 406.000 ? possono dare lavoro a 8/9 persone per unanno intero e quindi probabilmente sarebbero stati suffi-cienti a stipendiare due manutentori a tempo pieno perquattro anni e mezzo!A proposito dell’irrigazione che non ha mai funzionato pos-siamo pensare di mettere su una campagna di sensibilizza-zione dei cittadini da qui all’estate nel tentativo di risolverela questione?

VIA VAL PADANA, SEGNALETICA FANTASMAMi trovo nuovamente costretto a segnalare il grave stato dipericolo derivante dalla mancanza degli attraversamentipedonali nella zona Val Padana e strade limitrofe; sono tal-mente vecchie che su molte strade ormai non sono più visi-bili.Ricordo che in zona sono presenti diverse scuola di ognigrado e la parrocchia di San Clemente. Inviterei anche unamaggiore sorveglianza da parte dei vigili urbani sul rispettodel divieto di sosta in prossimità degli incroci e il rispetto deilimiti di velocità, anche da parte di mezzi pesanti presenti inzona per la costruzione della metropolitana.

Distinti salutiGiuseppe Pucci

VIA PACCHIAROTTI, CHI CURA IL DEGRADO?Volevo porre alla Vostra attenzione una questione che daqualche tempo mi fa pensare, in altre parole che la viadove abito “via Gaspare Pacchiarotti” dovrebbe essere delcomune di Roma per intero, purtroppo sembra del comunesolamente i primi 50 metri dove è situato il primo bar dellastrada, la quale essendo chiusa finisce con una rotonda cheviene gestita come manutenzione del verde dal condomi-nio, per quanto riguarda la sede stradale dovrebbe esserea cura del comune di Roma, ci sono buche di circa 50 cmdi diametro profonde 20 cm, radici che hanno sollevatol’asfalto di circa 15 cm, la pulizia da parte dell’AMA si fermasui primi 50 metri, l’operatore addetto prende servizio alle 8e alle 10,40 viene un pulmino e lo porta via, prima dell’av-vento di questi operatori c’era la moto spazzatrice che set-timanalmente passava ora verso la fine della strada sonomesi che non passa nessuno, fatto reclamo per internethanno mandata un’operatrice con raccogli immondizia ebidone anche lei purtroppo è arrivata non più di metà stra-da, l’AMA non a capi zona o capi squadra che controllino,scusate dello sfogo ma è una cosa insostenibile anche perquanto riguarda il sistema di parcheggio doppia fila peren-ne e qui sarebbe il caso che una macchina dei vigili passas-se ogni tanto.Grazie di tutto quello che potrete fare e invio i pù cordialisaluti.

Claudio Crinella

LE VOSTRE LETTERE

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Febbraio 2011 Pagina 29LE VOSTRE LETTERE

RIFIUTI INGOMBRANTI. A CHE PUNTO E’ IL CENTRORACCOLTA DI VIA DELLA BUFALOTTA?Leggo sul n. 2 de "la Quarta" circa il centro di raccolta invia dell'Ateneo Salesiano. Il testo così recita:"NUOVOSALARIO ARRIVA L'ISOLA ECOLOGICA" Per chi non sadi questo centro raccolta e si sofferma alla testata dell'ar-ticolo, pare che questi sia stato istituito da poco tempo;mentre è operativo da molti anni ( L'articolo poi evidenziaquesta situazione). Fin qui tutto bene. Quello però chevoglio evidenziare è che c'e già pronto da moltissimotempo un altro centro raccolta in via della Bufalotta chepotrebbe servire una altra parte della popolazione della IV:questo centro è ultimato da molto tempo con tutta la strut-tura apparentemente pronta ad entrare in funzione, dinotte illuminata, monitor accesi e pronti per l'uso.Ci si diceche la viabilità non da l'agibilità del centro perché troppo aridosso della Via Bufalotta.Se questo è vero, solo ora ci sipone il problema? Il progetto illo tempore qualcuno lo deveaver visionato e firmato.Nessuno ha calcolato questo problema?E stante così lecose resterà una delle tante opere compiute e abbandona-te, preda dei vandali?Penso che noi cittadini in zona si abbia il diritto di una spie-gazione innanzitutto ( ma forse prima) di una rapida aper-tura del manufatti in questione.

In attesa di un riscontro porgo distinti saluti.

C.Coletta

TALENTI,ARRIVARE AD UN OSPEDALE E’ UN’IMPRESA.Cara “La Quarta”,abbiamo come nuovo assessore capitolino alla mobilità unuomo di Talenti: Antonello Aurigemma.Ed è appunto per questo che, come cittadina del quartie-re, mi rivolgo alla vostra redazione perché intervenga dif-fondendo il disagio di tanti anziani come me che, per rag-giungere l’ospedale S. Andrea o il Pertini, devono prende-re tre mezzi. L’alternativa è prendere un taxi che per tanta gente chevive solo con una piccola pensione, rappresenta unaspesa insopportabile, specie se si devono affrontare cureripetute. I politici hanno consegnato Talenti al cemento ed il costrut-tore Mezzaroma ha rivoluzionato tutto il quartiere renden-dolo invivibile per il traffico ed i cantieri. E’ mai possibile che non si possa risolvere un problemasemplice (basterebbe prolungare il 350 fino al S. Andrea)come quello di rendere possibile a tantissima gente delnostro quartiere di poter raggiungere facilmente gli ospe-dali?

Cordiali salutiIda

PARCHEGGI FANTASMI A PIAZZA SEMPIONEPiazza Sempione ha a disposizione, fin da sempre, pochiposti macchina; considerando le naturali necessità degliabitanti in zona, aumentate dal flusso dovuto al commer-cio, alla chiesa, e all'ufficio postale che si affaccia propriosulla piazza, trovare un posto libero da usare anche perpoco tempo è sempre problematico. Da giorni, ad aggra-vare la situazione, sono comparsi davanti al municipio duecartelli che accaparrano 5 posti macchia ciascuno ad usodel municipio stesso.! SIC! !!! Posti macchia rispettatidagli automobilisti, ma che, ironia e sfottò della disposizio-ne, sono quasi sempre vuoti. Questa è la situazione attual-mente:posti riservati vuoti e macchine che girano dispera-tamente per trovare dove fermarsi anche per pochi minuti.( il tempo, ad esempio, per effettuare il pagamento di unabolletta alla posta ).Inoltre, dietro al municipio, c'è gia unpiazzale adibito a parcheggio per i dipendenti del comune e,se quanto si dice in zona corrisponde a verità, pare che lenecessita comunali siano di altri posti auto ( 65?).Perplesso e costernato sono entrato nella sala a pianterrenodel municipio stesso dove tre funzionari in divisa, seduti die-tro scrivania e su panchina, di fronte alle mie osservazionemi hanno risposto (giustamente) di rivolgermi al direttore. Equesto sto facendo tramite il giornale di zona, nella speran-za di avere delucidazioni in merito.

Cordiali salutiC.Coletta

LE TANTISSIME LETTERE CHE CI SONO PERVENUTE SARANNO TUTTE PUBBLICATE NEI PROSSIMI NUMERI

LETTERA APERTA DI 2000 CITTADINI

RIPRISTINIAMO LO SPORTELLO ANAGRAFICONEL MERCATO DI VIA SACCHETTI

La sparizione dello sportelloanagrafico dal mercato di ViaSacchetti sa di sotterfugio edimostra mancanza di rispettoe di considerazione verso tuttele persone del mercato, chenon sono state interpellate,consultate, prima di compiereun atto che li coinvolge tutti. Epoi, perché? Non era chiara lautilità di un ufficio comodo a

tutte le persone che ne pote-vano fruire durante la giorna-liera presenza per la spesa almercato?Incomprensibile, perché nonchiarita l’azione in sé, indegnoil modo privo di rispetto versochi ne soffre gli effetti, inspie-gabile il silenzio, anche adessoche sono scoppiate le rimo-stranze e la rabbia.

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PISTILLI DR. PAOLO NOTAIOVia Ugo Ojetti, 54 - e-mail [email protected]

Il Punto di Tutela Civica e’ da sempre a disposizione di tutti i cittadini peruna prima consulenza e assistenza legale gratuita sui temi pubblici e pri-vati, civili e penali, direttamente nel suo studio legale di Via di ValleScrivia, 37.Oggi finalmente apre una finestra sul nostro giornale per rispondere ai cit-tadini.

Via di Valle Scrivia, 37 - Tel. 06.8123613 e-mail: [email protected]

PUNTO DI TUTELA CIVICA

Orientamenti GiurisprudenzialiPER LO SVOLGIMENTO DEI COMPITI ISTITUZIONALI L’AMMINISTRATORE NON HA DIRITTO A RICEVERE UN COMPENSOEXTRAL’attività connessa ed indispensabile allo svolgimento dei compiti istituzionali dell’amministratore deve ritenersi compresa nelcorrispettivo e non deve essere retribuita a parte.(Corte di Cassazione, sentenza del 28.04.2010 n° 10204)Dottrina e giurisprudenza sono concordi nel ritenere che, in difetto di accordo nel senso della gratuità dell’incarico, spettiall’amministratore un compenso per lo svolgimento delle sue funzioni. Non è stata infatti riprodotta nel codice civile la dispo-sizione contenuta nella disciplina speciale del R.D.L. 15/01/1934 n.56 che presumeva il carattere gratuito dell’opera del-l’amministratore. L’attuale normativa in tema di contratto di mandato (art. 1709 c.c.) sancisce invece la presunzione di one-rosità e stabilisce che la misura del compenso non concordata fra le parti e non determinabile secondo tariffe professiona-li o usi sia equamente stabilita dal giudice.Il problema, quindi, non si è mai posto sulla c.d. attività di ordinaria amministrazione. Ma nel caso in cui l’amministratoredovesse svolgere delle attività di natura straordinaria la domanda che ci si pone è: quali attività possono essere compresenel corrispettivo pattuito come compenso per l’amministratore di condominio?Per lo svolgimento di attività qualificate “straordinarie”, la prevalente giurisprudenza di merito ha negato la legittimità di uncompenso ulteriore ed aggiuntivo rispetto a quello determinato nella deliberazione assembleare in quanto generalmentecomprensiva di tutte le attribuzioni istituzionali dell’amministratore. La Suprema Corte, con la sentenza del 28 aprile 2010,n. 10204, precisando nella stessa che l’attività indispensabile e connessa allo svolgimento dei compiti istituzionali dell’am-ministratore di condominio, non esorbitante dal mandato con rappresentanza, deve ritenersi compresa nel corrispettivopattuito al momento dello stesso conferimento dell’incarico per tutta l’attività amministrativa con durata annuale, e non deve,quindi, essere retribuita a parte (cfr. Cass. 12.03.2003, n. 3596).Secondo quanto precisato da giurisprudenza costante, l’amministratore del condominio configura un ufficio di diritto priva-to assimilabile al mandato con rappresentanza, che per l’amministratore del condominio comporta l’obbligo di compiere,oltre le attività espressamente elencate dal codice, anche gli atti preparatori e strumentali, nonché quelli ulteriori, che deiprimi costituiscono il necessario completamento; quindi, gli atti che si riconnettono all’attività prevista dalla legge e ne raffi-gurano lo svolgimento naturale (cfr. Cass. Civ. SU n. 9148/2008).Quindi ai sensi questa recente sentenza possiamo concludere che:- nel compenso dell’amministratore sono compresi tutte le attività di gestione ordinarie e straordinarie di durata annuale;- la onnicomprensività del compenso va riferita a tutta l’attività amministrativa che l’amministratore svolge durante il suomandato che ha durata annuale;- restano escluse invece l’attività di “straordinarietà qualificata”, che merita un compenso extra in quanto travalicano il limite annuale.

La legge finanziaria del 2006, ha introdotto, con riguardo alle plusvalenze immobiliari di cui all’articolo 67, comma 1, lettera b) deltesto unico delle imposte sui redditi, la facoltà per il cedente di richiedere al notaio rogante, all’atto della cessione, l’applicazione di un’impo-sta sostitutiva dell’imposta sul reddito pari al 12,50 per cento. Tale percentuale è stata elevata al 20 per cento per i contratti stipulati adecorrere dal 3 ottobre 2006, giusta le modifiche apportate dall’art. 3, comma 4, del D.L. 3 ottobre 2006, n. 262. La disposizione, cheriguarda le cessioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2006, si riferisce alle plusvalenze realizzate nelle seguenti ipotesi:• cessioni a titolo oneroso di beni immobili (fabbricati e terreni agricoli) acquistati o costruiti da non più di cinque anni. Per effettodelle modifiche apportate dall’art.37, comma 38, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, allalettera b) dell’art. 67, comma 1, del TUIR, a decorrere dal 4 luglio 2006, fra le elencate cessioni sono comprese anche quelle a tito-lo oneroso di immobili ricevuti per donazione, precedentemente escluse. In tal caso il predetto periodo di cinque anni decorre dalladata di acquisto da parte del donante. Sono escluse le cessioni di immobili acquisiti per successione e quelle di unità immobiliari urba-ne che per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto o la costruzione e la cessione sono state adibite ad abitazione prin-cipale del cedente o dei suoi familiari;• cessioni a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria secondo gli strumenti urbanistici vigenti al momento dellacessione, comunque acquisiti e a prescindere dalla durata del possesso. Per effetto delle modifiche apportate dal comma 310 del-l’art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) al citato comma 496 della legge finanziaria 2006, a decorrere dal1° gennaio 2007 è esclusa l’applicazione dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze derivanti dalle predette cessioni di terreni suscet-tibili di utilizzazione edificatoria.La tassazione sostitutiva comunque non si applica alle plusvalenze sopradescritte se le stesse, ai sensi del citato art. 67, comma 1,costituiscono redditi di capitale ovvero se sono conseguite:• nell’esercizio di arti o professioni;• nell’esercizio di imprese commerciali o da società in nome collettivo e in accomandita semplice;• in relazione alla qualità di lavoratore dipendente.Il citato comma 496 della legge finanziaria prevede, altresì, che il notaio, ricevuta espressa richiesta da parte del cedente, applichisulla plusvalenza l’imposta sostitutiva e provveda al versamento della stessa, ricevendo la provvista dal venditore. Il notaio, inoltre, ètenuto, ai sensi della medesima norma, a comunicare all’Agenzia delle entrate i dati relativi a dette cessioni.

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NUOVA APERTURADal 7 febbraio è aperto un nuovo punto di assistenza fiscale e patro-nato. Potrete trovare tutti i servizi consueti anche a Via Scarpanto44

ICRIC ICLAV ACCAS/PSDa quest'anno diventa obbligatorio, per i titolari di accompagno e/opensioni e assegni sociali, rendere una dichiarazione presso il CAFche attesti a seconda dei casi la condizione di ricovero gratuito, l'im-piego lavorativo e l'effettiva residenza in Italia.La richiesta è allegata al modello OBIS-M e consiste in un foglio con-tenente diversi codici a barre. Basta recarsi presso una delle nostresedi per ottenere assistenza gratuita.

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ATTIVITA’ STRAORDINARIE: NESSUN COMPENSO EXTRA PER L’AMMINISTRATORE

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Febbraio 2011 Pagina 31LE VOSTRE LETTERE

Anno XXVI - n°3Febbraio 2011

Direzione, RedazioneReg. Trib. di Roma

n. 497/86 del 23/10/1986

Via Val Maggia, 32 00141 Roma

Telefono/Fax 06.88644518E-mail:

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Fabio PeccolValentina Pietrini

Francesca RomaniValerio Simei

Giuseppe ValenteFederico VinziSilvio Zappi

Manuela Zazzara

L’EDICOLA DI PIAZZA MONTE GENNAROCONTINUA LA RUBRICA DEDICATA AI GIORNALAI DEI NOSTRI QUARTIERI

[di Alessandra Pieroni]

Il traffico caotico di Piazza Monte Gennaro, nell’innesto traVia della Bufalotta e Via delle Vigne Nuove, non turbaaffatto lo stupendo scenario delle palazzine d’epoca che

fanno da cornice all’edicola di Nadia Renzetti e MassimoMattioli. Massimo è il fratello del nostro caro MaurizioMattioli, attore di cinema e teatro di grande fama, romano eromanista “doc”. Da più di dieci anni ormai Nadia e Massimosi approcciano a questo duro mestiere con la genuinità disempre. Il sorriso e la gentilezza che li contraddistingue equella grande simpatia, che nello stesso Massimo fa rispec-chiare la semplicità ironica di suo fratello. Un mestiere carat-terizzato ormai da questa pluriennale esperienza, nel sacrifi-cio quotidiano e nel confronto con la gente che ogni giornoaffolla il particolare ambito: la parrocchia di Santa Gemma

Galgani, la Scuola Media “Sacra Famiglia” ed i numerosiesercizi commerciali, forniscono fattiva ed ampia testimo-nianza. L’edicola di Nadia e Massimo propone oltre allenumerose riviste, anche un’ampia fornitura di DVD e gadget.Esegue ricariche telefoniche e svolge servizio di biglietteriaATAC; si propone come cartoleria ed offre una grande varie-tà di libri, che si dividono tra romanzi ed opere di narrativa.Una particolare attenzione è rivolta al mondo dei bambini,con un ampio ventaglio di giochi di società, fumetti, gadgeted interessanti volumi di esercizi per la scuola, legati alla for-mazione ed alla crescita. E’ aperta tutte le domeniche e festi-vi. Punto di aggregazione gioioso, in una Piazza MonteGennaro sempre più paralizzata dal caos degli automobilisti,ormai quotidianamente rassegnati a questa triste realtà. Perfortuna c’è la genuina vivacità di Nadia e Massimo! Si puòcontattare l’edicola al numero 06/8172854.

I MAMUTONES DAL 1978 HOSTARIA DI SARDEGNA A P.ZZA M. GENNAROQuando, nel vero senso della parola, la tradizione celata si svela a tavola. Olivio è da anni l’anfitrione del gusto e dell’animazione

[di Claudio Catalano]

Siamo un quartiere evidentemente semprepiù affamato, i posti per mangiare si moltipli-cano: fastfood tradizionali etnici gastrono-

mie pizzerie kebab rosticcerie bisteccherie e poiseduti o in piedi, sul luogo, a portar via, a domici-lio. Si mangia ovunque e sempre, al cinema (lad-dove c’è) alle presentazioni di libri negozi e auto-vetture, ai discorsi politici (solo a conclusione ) incircoli associazioni ricorrenze. Parafrasando undetto dell’est europeo si direbbe, basta che tiri unsasso e colpisci un ristoratore. Nonostante ciòquando abbiamo pensato di riprendere il tour tra iristoranti di zona, appena pronunciata la parola “tipico” subito ecco alla mente iMamutones. Almeno per l’originalità ed il coraggio questo locale merita un encomio,siamo in uno dei tanti ristoranti sardi ma oltre a cucina e menu anche arredamentoabbigliamento accento e persino la gestualità del personale richiamano correttamen-

te a un preciso contesto. Non semplice evocazione regionale ma ilpersonale spesso si dispone quasi a modo della commedia dell’arte;liberamente ispirati, appunto, ai luoghi dei Mamutones che sonoinsieme alle Issohadores maschere esclusive di un’antichissima tra-dizione di un paese della Barbagia sarda, ove nei giorni di quel car-nevale si pratica un rituale propiziatorio e teatrale. Quasi tutti nelnostro quartiere e non solo, sanno che soprattutto di sera questolocale è particolare. I modi di fare, l’approccio con certe bruschetonalità, sono caratterizzanti segni di un archetipo – un po’ brillo e unpo’ sfrontato – che deve compiere il suo ruolo. I sapori sono ben sullamedia del mangiar sardo: formaggi, ottimi gnocchetti, maialino, ver-mentino e mirto; anche il prezzo è piuttosto consueto. Ci abbiamomangiato in due e soprattutto per una coppia il brutto del posto è lacompressa e inseguita confusione; il bello invece, la compressa e

inseguita confusione.

P.za Monte Gennaro, 29 Tel. 06.8185237 – 87193264 www.mamutones.it (meglio prenotare).

FATTI CONOSCERE CON “LA QUARTA” LA PUBBLICITA’

COSTA MENO DI QUANTO PENSIINFO: 800199 008 www.laquartaonline.it

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