writers magazine maggio 20153

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    4 Passioni romantiche Progetti editoriali di Redazione8 Bang

    Narrativa di Diego Lama

    12 Nella mente dellipnotista

    Lintervistadi Patrizia Debicke

    18 Ordinarsi per mantenere Narrativa di Fosco Taccini

    24 Tecnica Punteggiatura nei dialoghi

    di Antonino Fazio34 Giulio Leoni Lintervista

    di Patrizia Debicke

    40 Festival di Berlino Reportage

    di Edda Biasia

    52 Una orrenda macchina-zione

    Narrativadi Emanuela Locori

    70 Molto prima del calciodi rigore

    Libri da scopriredi Teresa Franceschini

    75 TecnicaNarratore onnisciente

    di Antonino Fazio

    82 Tecnica: Scrivener Un investigatore a portata

    di mano di Luca Di Gialleonardo

    91 Simonetta Brambilla Lintervista

    a cura di C-Side Writer

    96 Editori da scoprireEdizioniCento Autoridi Redazione

    102 Autori da scoprire Elisa Bertini

    di Redazione

    108 I racconti vincitori del 35 Premio WMI

    I primi tre classicati 1 - Miller Gorini 2 - Mario Pacchiarotti 3 - Marco Ischia

    Sommario

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    SCUOLA DI SCRITTURA (su www.delosstore.it)Un compendio indispensabile per ogni aspirante scrittore

    L--

    Litaliano una linguacomplessae crea nonpochi dubbiortograci,

    grammaticalie sintattici. Per chi scrive pu essereun problema: occorre quindi basarcisu un codice comune per far capirela nostra lingua a chi legge. Questocodice comune la grammatica. Unagrammatica proposta a chi scrive. Unlibro indispensabile per ogni scrittore.

    C

    Che cosa si-gnica scrivereun lm? Solomestiere oanche passio-ne, voglia di

    raccontare, ditrasmettere emozioni? Ecco quali sonole tecniche per rendere le vostre idee e levostre storie adatte a essere portate sulgrande e sul piccolo schermo. Con mol-ti esempi pratici di soggetti, trattamentie sceneggiature per lavori effettivamenteportati su piccolo e grande schermo.

    S,

    Comepossiamocatturarelattenzionedel letto-

    re? Comerenderetridimensio-

    nale e accattivante la nostra scrittura?Come combattere noia e infodump?Semplice, seguendo la regola chedice: mostra, non spiegare! Eccoil comandamento principale dellabuona narrativa, il primo passo verso

    uno stile efficace e coinvolgente.

    I

    Come recita ilsottotitolo diquesto agilema completoebook sui

    segreti dellascrittura, tuttisanno scrivere,

    ma... solo pochi riescono a farsi pubbli-care. Perch? Di solito perch scrivonosolo per passione, senza conoscere imeccanismi, i trucchi e le strategie chetrasformano chi scrive in veri scrittori,riuscendo a farsi pubblicare Uno stru-

    mento fondamentale per chi scrive.

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    PASSIONI ROMANTICHEdal respiro internazionale

    Mary Jo Putney eJo Beverly hannodue cose, almeno,in commune: il nome Jo e lapassione per la scrittura ro-

    mantica. Ma a ben guardarehanno anche altre affinit,come per esempio la perma-nenza ai piani alti delle classiche deibestseller in tutto il mondo e, da qual-che tempo, lapprodo alla collana Pas-sioni Romantiche di Delos Digital,curata da Isabella Fracon. Un risultato

    di grande spessore, che segnala allelettrici italiane la qualit delle propo-ste di questa collana, e lintenzione direndere Passioni Romantiche sem-pre pi internazionale, con la tradu-

    di Redazione

    Progetti editoriali

    Nella collana romance di Delos Digital, arrivano scrit-trici anglosassoni di grande spessore, sempre ai pianialti delle classiche del New York Times e del gradi-

    mento delle lettrici in tutto il mondo

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    5zione di alcune delle migliori scrittri-ci romance del mondo, questo senzamai dimenticare le bravissime autriciitaliane che gi abbiamo pubblicato eche continueremo a sostenere.

    Di May Jo Putney, dopo luscita delracconto lungo Il demone danzante(Te Demon Dancer, Passioni Ro-mantiche n. 29), che appartiene allaserie dei Guardiani, Delos Digital hapubblicato anche unaltra novella di

    questa serie, dal titolo Tuesday NightEnchantress at the Deli, distribuita sututti gli store da marted 21 aprile. DiJo Beverly invece uscito in collanail bellissimo racconto La sposa per-

    fetta (Te Marrying Maid, PassioniRomantiche n. 30) e Delos Digitalprevede di acquistare a breve altreopere di questa autrice, consideratada Publisher Weekly la scrittrice con-temporanea pi dotata nel campo delromanzo storico.

    Idi Mary Jo Putney

    Una scia di morti misteriose e inspie-gate fa sospettare al detective DavidOwens che il colpevole non sia unserial killer, bens qualcosa di moltopi pericoloso. Per scoprire la verit sirivolge a una delle migliori cacciatricidel paese, Bethany Sterling, che come

    lui appartiene alla stirpe dei Guardia-ni, uomini e donne dai poteri straor-dinari che vegliano sullumanit. Illoro nemico subdolo e potente e lispinger a mettere a rischio non solo iloro corpi, ma inaspettatamente anchei loro cuori, per ottenere una ricom-pensa che va al di l di ogni immagi-nazione, ma non dellamore.

    LautriceAutrice di bestseller del New York Ti-mes, del Wall Street Journal, e di USAToday, Mary Jo Putney nata nellastato di New York con una dipen-denza dalla lettura, una condizioneper la quale non c cura conosciuta.

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    I suoi romanzi, tra i pi celebrati delgenere romance, si caratterizzano perprofondit psicologica e per intensite spaziano dallo storico al contempo-raneo, dal paranormale allo youngadult fantasy. Vincitrice di numero-si premi, tra cui due Rita e due Ro-mantic Times Career Achievement,per sei volte i suoi libri sono rientratinei primi cinque romanzi dellanno

    secondo il Library Journal, e per trevolte i suoi romanzi sono apparsi neiprimi dieci nella classica di Bookli-st, la rivista della American LibraryAssociation. In Italia tutti i suoi titolisono stati pubblicati da Mondadori,compresa la serie Guardian a cui collegata questa novella.

    Ldi Jo Beverly

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    .,) :#)/"9; *( '*+9"/) 7)(()

    LautricePublishers Weekly ha affermato che JoBeverley La scrittrice contempora-nea pi dotata nel campo del romanzostorico. Il suo lavoro viene descrittocome Eccellente! da Booklist e Ro-mantic Times la denisce come Unodei pi grandi nomi del genere.

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    7Per il New York Times lautrice pivenduta di oltre trenta romanzi sto-rici rosa, tutti ambientati nella natiaInghilterra in epoca medioevale,georgiana e reggenza. I suoi roman-zi hanno vinto il RITA, il premio almiglior romanzo rosa, per cinquevolte, ed membro della RomanceWriters of Americas Hall of Fame(Associazione americana degliscrittori di genere rosa).

    Unaltra autrice internazionale chepresto approder sulle pagine elettro-niche di Passioni Romantiche (chericordiamo una collana distribuitaesclusivamente nel formato ebooksu tutti gli store online) la spagnolaOlivia Ardey, tradotta in tutto il mon-do, di cui Delos Digital ha acquistatole novelle intitolate Tu di menta io di

    fragola(T de menta y yo de fresa), e

    Come una tempesta (Como una tor-menta), che sono uscite rispettiva-mente il 7 aprile (numero 32 della col-lana) e il 19 maggio (come numero 35di Passioni Romantiche).

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    Bang

    Che fai con quella

    pistola, Laura? Nulla di serio,come al solito. Ti ammazzo. Sempre iperbolica. Sempre accademico. Perch non spegni la luce e vieni aletto anche tu? Perch voglio spararti un colpo

    alla testa. Pensa alle conseguenze del tuogesto. Lunica conseguenza sar la tuaassenza. Andrai in galera. Mi sentir libera.

    Ne uscirai tra ventanni e saraiconsiderata da tutti unassassina. Meglio che una povera scema,come ora. Tu mi ami, Laura. vero, non lho mai negato. Lamore non pu essere ammaz-zato.

    No?

    Muore solo di morte naturale. Lamore, ma non lamante: laman-te pu morire con un colpo di pisto-la alla testa! Non la, Laura. Ti sembra irragionevole? Mi sembra assurdo, come te.Perch alla testa, poi?

    Perch la parte del corpo a cuipi tieni. Ci tengono tutti. Alla testa e allavita. Addio, Filippo. Aspetta, Laura! Adesso farai di tutto per convin-

    cermi. E se ti dicessi solo una cosa? Cosa? Che avevo previsto anche questo? Tu prevedi sempre ogni cosa. Guarda. Hai anche tu una pistola! Solo per difendermi, Laura.

    di Diego Lama

    Narrativa

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    EBOOK DA LEGGEREGli autori del gruppo Facebook Scrittori promuovete i vostri ebook

    IL PREZZO

    DEL REQUIEMdi MarcoFanucci

    1992. Italiaal tempo di

    Mani Pulite. Auro Ponchio, as-

    sistente di laboratorio in un istitutoscolastico e autore di un romanzodi scarso successo, viene contattatoda un vecchio compagno di scuola,divenuto deputato, che gli chiede didiventare il suo ghostwriter. Comecambier il suo destino?

    LA BAMBI

    NAIAdi MarcoTiano

    Quando Gior-gia e Simonearrivano aSiracusa, lane dellestate.

    Hanno comprato una casa che ungioiello isolato tra le campagne. Matra gli anziani di paese girano vecchiestorie di sangue, e la coppia non tar-der a scoprire che Villa Teresa non un luogo come tutti gli altri.

    IL VOLODELLEONEdi PaoloNinzatti

    Risorgi-mento nel

    Rinasci-mento.

    In un Cinquecento alternativo,unorganizzazione segreta piani-ca lunione dellItalia usando lemacchine di Leonardo da Vincispinte dal vapore. Ma forze oscurela vorrebbero sottomessa a un

    dispotico imperatore

    CI VEDIAMO SU FBdi LaviniaBrilli

    Superati iquaranta econ una vita

    monotona,Lisa decide di

    inventare una rutilante vita virtualesperando di trasferirla nella realt.Tra divertenti equivoci e messe inscena, Lisa rischier di compromet-tere anche quello che ha. Essere e ap-parire? Capire ci che conta davvero

    sar una scoperta.

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    UN PICCOLOGRANDEDRAGO

    di DilettaTinti

    Fiammife-ro, a diffe-renza degli

    altri membri della sua famiglia, un drago piccolo, imbranato e

    senza amici. Deriso dai fratelli,passa la maggior parte del tempochiuso nella sua camera, nellatorre pi alta di un grande castel-lo. La sua vita cambia con larrivodi un cavaliere fantasma...

    LALBA DIUN NUOVOGIORNOdi Carmine

    Cantile

    Quando unuomo, al ri-sveglio, intu-isce di essererinchiuso

    in una cassa da morto, avr inizio

    per lui uno fra i peggiori incubiin cui ci si potrebbe imbattere davivi: il seppellimento prematuro.Ma siamo proprio sicuri che nonesistano cose peggiori dellessereseppelliti vivi?

    CORSO DI

    LETTURACREATIVAdi FrancoMimmi

    I corsi discritturacreativa

    proliferano,ma si pu insegnare a scrivere inmodo creativo? Risponde Corsodi lettura creativa: corso ma ancheromanzo e indagine letterariasu un iperromanzo, e il lettore sitrasforma in detective del testo chediviene corso di scrittura. Solo per

    veri scrittori.

    PRIGIO

    NIERO DELSOGNOdi Lino La-

    vorgna

    Un novelloParsifal alleprese con la

    realt dellavita, che ri-

    sulta insopportabile a coloro chenon riescono ad accettarne le rego-le, sempre malsane, perch retag-gio delle tante ombre dellanimoumano e non delle poche luci.Leterno conitto tra bene e male e

    una stupenda storia damore.

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    Nella Mente dellipnotista

    Dopo quattro annidallapparizio-ne nelle librerie

    italiane de Lipnotista eun grande successo divendite, il personaggioinventato da Lars Kepler,pseudonimo di Alexan-der Ahndoril e di Ale-

    xandra Cohelo Ahndoril,inossidabile coppia di coniugi sve-desi, torna in libreria. Dopo i tre ro-manzi collegati al primo, Lesecutore,La testimone del fuocoe Luomo dellasabbia, Longanesi pubblica il quintoepisodio di questa saga noir nordicadal titolo Nella mente dellipnotista,

    un thriller duro e incisivo che lasciapoco spazio allimmaginazione.Con unintensa narrazione al pre-sente e una trama serratissima, ri-porta in primo piano Erik MariaBark, lipnotista, il protagonista cultdel primo e famoso romanzo della

    di Patrizia Debicke

    Lintervista

    Dopo quattro anni dallapparizione nelle librerie italia-ne de LipnotistaLonganesi pubblica il quinto episodiodi questa saga noir nordica, un ottima occasione perincontrare Lars Kepler, o meglio gli autori che stanno

    dietro a questo pseudonimo

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    13coppia, tradotto e letto in 35 paesi,senza contare che nel 2012 statatratta dal romanzo una versione ci-nematograca, per la regia di LasseHallstrm. Di un thriller sarebbedelittuoso svelare la trama e quin-di io, rispettando la regola, vi dirben poco. Qualche assaggino tipo:tornano i personaggi principali delprimo libro dei Kepler, lipnotista eil poliziotto nlandese, e c la newentry di Margot Silvermann, com-

    missario investigativo con il pan-cione (incinta al nono mese, gay,la sua compagna segue la casa e leglie), che ha occupato incarico escrivania di Joona Linna, disperso edato per morto da un anno. StavoltaErik Bark, lipnotista, coinvolto inun gioco pericoloso, forse pi gran-de di lui e che rischia di travolgerlo,perch un mostro, uno spaventosokiller, sta terrorizzando Stoccolma econtinua a uccidere implacabilmen-te giovani donne. Il commissario dipolizia Margot Silvermann sollecitail suo aiuto per ricostruire i partico-

    lari dellultimo delitto e Bark sco-prir con angoscia che, in un certosenso, legato al suo passato. Lamorte colpisce ancora. Solo JoonaLinna pu aiutarlo.Riusciranno a fermare la mano as-sassina del killer pronta a uccidereancora implacabilmente?

    Ho fatto qualche domanda a Ale-xander Ahndoril e Alexandra Co-ehlo Ahndoril, una bella, giovanee simpatica coppia, vestita in modoinformale, venerd 30 gennaio 2015prima dellapertura del Nono Festi-val Nebbia Gialla di Suzzara.

    Che mi dite di questo ritorno inscena dellipnotista? E soprattut-to, cosa ne pensano i vostri lettori?Un ritorno promesso e atteso. Per-ch dopo il secondo, terzo e quartoromanzo, dove il protagonista erasempre e solo Joona Linna, i lettori

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    14che, leggendo Lipnotista, avevanoimparato a conoscere Erik Barck,volevano sapere dove fosse nito.Per accontentarli abbiamo pensatoa questa indagine in cui la polizia,per scoprire le modalit di uno spa-ventoso delitto seriale, deve neces-sariamente ricorrere a un esperto diipnosi. Abbiamo dunque riportatoin scena Erik Barck e labbiamo ri-messo nel cast.

    Avete dichiarato in unintervistache descrivete la violenza in tut-to il suo orrore. Purtroppo tuttinoi siamo gli impotenti testimonidi cruenti accadimenti mondialiche, insanguinando network e pa-gine dei giornali, rischiano di farapparire la violenza di Nella men-te dellipnotista solo un antipastoprima dei quotidiani telegiornali.Quanto la violenza riesce a calami-tare i lettori e perch, secondo voi?Nella mente dellipnotistanon unlibro per bambini. Le nostre descri-zioni sono sempre crude ed esplicite

    in tutto il loro orrore, piene di san-gue e di spaventosi colpi di scena.Ma una realt documentata, con-fermata anche dalla polizia di Stoc-colma e dagli esperti di medicina le-gale. Sappiamo che un buon thrillerper interessare i lettori deve cercaredi colpire a distanza la fantasia in

    modo quasi voyeuristico. E ripro-durre la violenza insita nella realtdelloggi, nei fatti di cronaca nera enel fallimento di parte della socie-t, portando il lettore ad assistere asituazioni estreme, spesso riesce aprovocare una reazione liberatoria.

    reale questo clima perverso enoir svedese nelle vicende diNellamente dellipnotistao nel libro do-mina la necessaria immaginazio-

    ne legata alla ction?Non abbiamo i paraocchi e guar-diamo con occhio critico noi stessie il nostro paese. Esiste davvero unhotel a Stoccolma con una stanzanascosta dedicata alle orge e si fan-no i saturnalia, ma tutto conviveal anco di una sana normalit. Ecomunque latmosfera del romanzo necessariamente esasperata ai nidella ction, con un piede nella re-alt e laltro nella fantasia.

    Alla ne anche in questo romanzoci sar giustizia, ma le strade della

    giustizia Klepperiana sono co-stellate di spine. Perch?La trama deve sempre essere impon-derabile e piena di colpi di scena perriuscire a coinvolgere veramente illettore. Per questo maltrattiamo inostri personaggi, perch attraversogli orrori e la sofferenza raggiunge-

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    15ranno una sorta dipuricazione... Macomunque alla ne,bene o male, la giu-stizia avr semprelultima parola.

    La reazione dura eincontrollata dellapolizia nel vostroromanzo pare de-nunciare che oggi

    latmosfera in Svezia diversa.Cosa cambiato in questi ultimianni in questo stato felice dovetutto girava come un orologio? vero. Oggi latmosfera diversa. Isocialdemocratici non sono pi algoverno. Ora in Svezia comanda ladestra. Tutto pi caro da compra-re La vita diventata pi difficile.Trovare un appartamento in affit-to a un prezzo ragionevole sembraquasi impossibile. La criminalit in aumento. Ci si aspetta sempre ilpeggio e, di conseguenza, la polizia,quando ha paura, spara.

    In questo vostro libro quasi tutti ipersonaggi si muovono e agisconocome superuomini. SoprattuttoJoona Linna. Questa vostra scel-ta inuenzata dalla necessit diuna narrazione cinematograca?Erik Bark pieno di difetti, intro-

    verso, complessato, si da solo dellesensazioni della sua pelle, ci nondi-meno riesce a superare e vincere lesue paranoie. Linna molto diverso.Non beve, non ha un matrimoniofallito dietro le spalle. un uomotranquillo, di solidi affetti, un maci-gno che d sicurezza. Un superuomoforse no, ma certo qualcuno che sidedica agli altri con tutto se stesso,anche oltre i limiti sici, come sefosse una missione e, giustamente,i lettori fanno sempre il tifo per lui.Una scelta inuenzata dalla necessitdi una narrazione cinematograca?

    Se si intende visiva e diretta, s. E lariteniamo cos importante che speri-mentiamo sempre le armi e tutte lemosse di combattimento che descri-viamo nei nostri libri.

    Continuate a far patire tutti i vo-stri protagonisti, e in particolare

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    16Joona Linna ma, dopo stavolta,per un po dovr restare allango-lo. Per nel 2010 mi avevate pro-messo otto episodi e, visto che sia-mo solo al quinto, senza toglierela suspence per i lettori, chi sarleroe del prossimo? Oppure comeriuscirete a riportare in azione ilvostro commissario con laccentonlandese?Joona Linna? Mah. Chiss? Forse ciriserver qualche sorpresa. Magari

    riuscir a condurre il gioco ancheper interposta persona, facendomuovere dei burattini al suo co-mando. E comunque a questo pun-to ci sentiamo di promettere dieciromanzi nel pieno rispetto dellacollaudata tradizione delle saghegiallo/thriller svedesi di Maj Sjwalle Per Wahl.

    Il titolo originale di questo vostroquinto noir Stalker. E quindi nellibro si parla del reato di stalking.Quanto lo giudicate pericoloso?Molto pericoloso, perch una mi-

    naccia incontrollabile. Perch innessun paese la legislazione dispo-ne di sufficienti armi per prevenirloe combatterlo. Sappiamo che unostalker qualcuno che con i suoiatteggiamenti e il suo comporta-mento persecutorio affligge unaltrapersona braccandola e, provocando

    ansia e paura, riesce persino a com-prometterne la vita quotidiana.Purtroppo la polizia pu interveni-re solo di fronte a gravi incidenti, adelitti, e si trova con le mani legate,nch uno stalker non commetteun reato. I dati dimostrano che inSvezia il nove per cento della popo-lazione ha subito atti di stalking. Ei dati dimostrano anche che le ca-ratteristiche mentali di uno stalkersono le stesse di quelle riscontrate

    nei serial killer. Alcune famose vociradiofoniche svedesi sono vittime diatti di stalking. Anni fa sono stataoggetto di stalking (Ndr a parlare Alexandra) lho scioccamente sotto-valutato, sono stata seguita e aggre-dita dentro casa e mi sono salvatasolo grazie a una durissima reazioneche fortunatamente ha avuto succes-so. Questa spaventosa esperienza, almomento della stesura di Nella men-te dellipnotista, mi ha consentito didescrivere in presa diretta le mie im-pressioni di allora.

    Che cosa aspetti?Partecipa al Premio WMIwww.writersmagazine.it/

    premio

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    Ordinarsi per mantenere

    Anno Domini Millesimo D

    LIX. Die IV mensis sep-tembris, dicti anni fatta re-

    gistratio in presenti memorialis.

    Havendo V. E. Illustris. ASCANIODELLA CORGNA che io le dia iniscritto relatione delle cose nel ter-mine delle cose che si trovano etquello che passa in Castillionis La-cus et Clusii.Lo territorio assai grande, ogni jor-no lo vo ad esaminare con proteomilitare, fazzo elencatione de laestenzione: a oriente del Laco diPeroscia, a me mezzojorno de lo

    ume Tresa, a ponente de la palu-de de la Chiana, a settentrione de loterritorio Cortonese e da lo castellode Valjano.Enviati Capitano Tancio da Cor-tona et Capitano Alberto di Wal-dburg, unitamente a piccolo squa-drone di archibuseri e cavalli, di 2

    d 1 per havere lingua certa de lo

    che passa.La rocca di Castiglione incomin-ciato a trattare per mettere miglioricondizioni nella difesa. Rivolto aostro-garbino un ricetto capace dicirca 200 homini, da una porticinase accede in bastioncelli ritorti. Agreco-ponente cortina che uniscele due torri mezzane con parapet-to. Lo mastio, da lo che se dominanel modo assoluto lo territorio etse vede bene lo castello della IsolaMajore et molte altre rocche e ville, gagliardo sendo ultima e strenuadifesa de la piazza. Gran quantita-

    de di contro-mine e vie sotterra-nee che rendono la rocca forte nonsolo al sito ma etiandio quanto allastruttura sua. Una porta, rivolta allaquarta di ponente-garbino rimura-ta, fatta per potere ne bisogni in-trodurre dentro homini. Vi sono 20buoi da lavorare, altre tante bestie

    di Fosco Taccini

    Narrativa

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    20to di bello vi .Vi relationo, padron mio, che gli ho-mini darme sono gagliardi, in buonnumero da lo principio ateguardi-battaglia da Cortona, dal Monte S.Savino, item da lo territorio vicinodi terre tosche. Vi sono cavalli, ar-chibusieri, arcieri, uno squadron-cello con picche e corsaletti.V. E. Illustris. Sa quanto sopporta-mo ogni fatica et dispreziamo ognimollizia, dovendo avere dua paura:

    una dentro per conto di habitatoridel Chiugi, laltra di fuora per contodei potentati esterni. A parere mio,in questi tempi necessita Fortezza etvirt nella condotta sottile, per cuiconviene governarsi per arte e scien-za, et procedere per piccoli passi.Die V septembris: messo alcunohomo in arte de spia per haveresempre nuove da: Pozzolo, Petri-gnano, posta Sancti Fatucchi, Pani-carola, Piana, et Giojella. Havere dele spei in loco importante quellipagare bene per un servizio et unuso.

    Lo alloggiamento dei fanti, passatouno quasi mese da lo engresso deV. E. Illustris. en la piazza, moltomigliore , et tutte le genti darmeanimati in fare da bene in meglio.Et meglio comandare loro, adestra-re cos adforzare lo che sia facto a libisogni che pare uno solacto. Cia-

    scheduno seguire deve la sua virili-t con la propria arma.Die VI septembris: Pervemi il casosuo bene forgiato, consiglio sopralo predicto caso seguitando lo stile,item ambasciata de doi massari egran fascio de lettere.Offittiali de guardia me riferisconoalcuno haver vededuto raminghi.Alla terza hora controllo del biado,quantit et approvigionare lo ne-cessario.

    Alla dodicesima hora, dopo lo Ve-spro, predisponemo guardie contorce. Corpo de guardi con portechiuse. Scripto : Chi male fa odiala luce.Die VII septembris: questa mattinagiunte nuove per bocca di homo in-viato da V. E. Illustris. Che me re-letationa che lo Scacro Collegio hainiziato i sua lavori lo die V septem-bris, per lo volere di Iddio noi tutticondiamo in bene.Die VIII septembris: Sono moltiper dare da ridere tamen se sforza-no dire et piacere, pero questi offitii

    li devino fare li buffoni e non homi-ni dabbene. Lo parlare se usa volerefare quando la necessit lo porta,ma ascoltare cosa bona assai, puresiano cose che non se volino udire.Conciocosasiach tucta volte a nontucti se vole dare credito. Mirarealla bisogna di no in diverse hore,

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    22conietioni de la ragione del fatto.Item ho mandato homini de assolu-ta ducia a inquirire ne lo postribo-lo de Barbara di Giuliano di StiriaAlemania alta, donna di malafare,tenutaria de luogo di luogo di in-contro di molte favelle. A lo ingres-so testa de cervo con occhi gialli,il segnale essere.Udite voci de domanda de sangue.Porlotanto disponemo che non sialecito alcuno punire per cagione de

    maletio overo delicto, n alcunacognjutione de sangue havere, nper la dicta cagione alcuno pren-dere overo fare prendere, et que-gnunque habitatore contrafar a lodisposto se punir. Denari ovverotormenta per nome de pena paga-re sia tenuto lo habitatore portantelarme contra forma degli ordena-menti propri desse.Die XIII septembris: messer Le-mosina, homo mandato per haverlingua da Panicarola, me relationache li raminghi hanno campo in unboschetto nei pressi di un tal mas-

    saro. Dipoi mandato lo CapitanoTancio con uno squadroncello dearchibuseri a fare lume sulla fac-cenda: i due tristi guri hanno famadi nomarsi Lippo da Diruta e Rolfodi Vannuccio noti bestemmiatoride Iddio, de la Gloriosa Vergine ealtri santi e sante della corte celeste,

    usi al gioco de cricca e trich-trach.Minacciati del cappio che gli spet-ta, dicono essere inocenti e di nonhaver visto cosa strana alcuna, perosolo lo beccaio macellare de luned.Un forestiero, mercante de panniespezie, enquirito ne lo postribologiura lo medesimo. Questa cosastrana assai, lo beccaio doveria farelo lavoro suo de macellare el giove-d, per quello che me se dice da lihabitatori dentro le mura.

    Die XIV septembris: De lo habita-tores de Castel della Pieve non pro-viene accusato overo inquirito, ove-ro denuntiato alcuno che ne lorovolere difendere se vorr.Ponemo lo da che fare per averefavella dal comuno de Peroscia etcontado, et borgo, etiandio su alcu-no che non pi relegato per homi-cidio en lo carcere.Lo strenuo capitano Tancio da Cor-tona, et el Capitano Alberto di Wal-dburg espertissimo artigliere, merelationano che possibile che: losparo non udito notte tempo per-

    ch lo boschetto e le ondate de lolaco diminuire o colorare lo rumo-re de lo archibuso.Volendo de lo Considerando io, ol-tre alle cose soprascritte, fermo unavolta lo intendimento de la cosa, edeliberato quanto sia da eseguire,in facil cosa sarma lo meglio. Come

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    23V. E. Illustris. Ben sa, con lassaltodel levriero, la difesa del cinghialeet la fuga del lupo.Lo bene enquirire arte che nonla se impara per scola, n per libro,ma solo per practica.Die XV septembris: a hora primapreso el beccaio Panzettoni en lasua bottega. Portato en una stanzasotto le scuderie de lo Palazzo. Datialcuni tratti di corda. Di malagra-zia lo beccaio diche di haver solo

    macellato lo cavallo de Bernardo dimastro Antonio. Continuato lo giu-sto suplitio con altri tratti di corda.Messer Panzettoni rivela di esser lohomicida, perch Bernardo have-va offeso lo onore della sua gliu-ola Isabetta. La giovane ingannatacon matrimonio pi de bocca chede fatto, si era vista ritirare ognipromessa. Et hora la poverella, la sidice pregna, non poteva che esseredata in isposa a Taddeo lo sciorno oai raminghi.Lo cadavero lasciato nel sito del fat-to perch potevasi credere opera de

    malfattore o de forestiero delinquen-te. Item chiarito lo misterio de li fo-chi: essere lo segnale che la giovenedonna facea per lo incontro conBernardo. Con lo medesimo siste-ma, lo beccaio ingann Bernardoper ucciderlo a sua comodit conuna archibusata.

    Dopo gran consulto et su indica-tione de lo notaio Gaspare di serAngelo homo de altissima iustitia(grande et stimato conoscitore detutti li habitatori de Castiglione) di-spononemo che la giovine Isabettavenga inviata in convento et lo bec-caio Panzettoni, dopo lo suplitio dibuona corda, rifornisca la guarni-gione de la rocca con bona carnesine die.Perch gli meglio, in questi tempi,

    sendosi la cosa condotta in termi-ne, ordinarsi per mantenere.Non restandomi altro da dirle, leraccomando noi tutti che facciamoprofessione dessere suoi servidori,et ella se ne puote servire quando letorner comodo.Baciole dunque umilmente le mani,pregando nostro signore Iddio chemi conceda gratia di poterlo farein questa rocca de Castiglione. Lecomodit chhaver da me, quandosar de ritorno, saranno un eccel-lentissimo cavallo da fazione, lettoben apparecchiato e da mangiare

    bene et vino per la sua bocca.Et per maggior fede delle predet-te cose sottoscritte di mia propriamano, sigillo tutto con lo mio solitosigillo.Di V. S. Illustrissima obbligatissimoservidore.

    Capitano Ercole Merescotti

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    La punteggiatura nei dialoghi

    La punteggiatura che si usa neidialoghi, o comunque nel parla-

    to, soggetta a regole particola-ri, che hanno la caratteristica di variarea seconda delleditore e, di conseguen-za, delleditor che si occupa del testo.Tuttavia, dal momento che la punteg-giatura parte della sintassi, cio dellastruttura logica del linguaggio, essa

    non pu mai essere arbitraria (anchese pu variare per motivi stilistici).Proveremo dunque a elencare le varieregole che vengono seguite, fornendoper ciascuna di esse la motivazione,anche se basterebbe leggere un po dilibri per averle ben chiare davanti agliocchi, in tutte le loro varianti.

    Le tre variantiIl discorso diretto viene segnalato es-

    senzialmente in tre modi: le virgolettealte (o inglesi, dette semplicementevirgolette), le virgolette basse (o fran-cesi, dette caporali o sergenti) e il trat-tino lungo. Per una frase come quellache segue esistono dunque tre varianti:

    (1)Vieni qui disse la mamma.

    (2)Vieni qui disse la mamma.

    (3) Vieni qui disse la mamma.

    di Antonino Fazio

    Tecnica

    La punteggiatura parte della sintassi, cio dellastruttura logica del linguaggio, e dunque non pumai essere arbitraria. Ecco le principali regole daseguire per non commettere errori

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    25Alcuni editori raccomandano dinon usare il doppio apice () al po-sto delle virgolette (e lapice al postodellapostrofo, come ho appena fattoio). Sfortunatamente, alcuni siste-mi di scrittura (come Open Office)hanno solo i tasti degli apici.La frase precedente presenta dueulteriori varianti per ognuno dei tresegni di dialogo usati, poich qual-cuno usa la virgola, prima o dopo ilsecondo segno di dialogo, cos:

    (4)Vieni qui, disse la mamma.

    (5)Vieni qui, disse la mamma.

    (6) Vieni qui, disse la mamma.

    Oppure cos:

    (7)Vieni qui, disse la mamma.

    (8)Vieni qui, disse la mamma.

    (9) Vieni qui , disse la mamma.

    La frase seguente pu avere dunquepi versioni per ciascuno dei segni

    di dialogo usati (da qui in avantiuser di preferenza il trattino lun-go, ma ci che dir vale anche per levirgolette e i caporali):

    (10) Vieni qui disse la mamma cheti do una ravviata ai capelli.

    (11) Vieni qui, disse la mamma cheti do una ravviata ai capelli.

    (12) Vieni qui , disse la mamma cheti do una ravviata ai capelli.

    (13) Vieni qui, disse la mamma, che ti do una ravviata ai capelli.

    (14) Vieni qui , disse la mamma, che ti do una ravviata ai capelli.

    (15) Vieni qui disse la mamma, che

    ti do una ravviata ai capelli.

    La (10) usa i trattini per inserirvilinciso. La (11) mantiene la virgolache separa le due frasi del parlato.La (12) fa la stessa cosa, ma spostala virgola dopo il trattino senza unmotivo evidente. La (13) e la (14)

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    26inseriscono linciso tra due virgole efra due trattini. La (15) sposta dopolinciso la virgola che separa la duefrasi del parlato.La decisione su quale variante usaredipende, come ho detto, dalleditorecon cui avete a che fare. Ciascunadelle varianti ha una spiegazione,che ho appena dato, ma ha ancheuna motivazione specica.La (10) rispetta la regola di nonusare due segni dinterpunzione

    uno dietro laltro. La (11) e la (12)sono pi precise a livello sintattico.La (13) e la (14) sono pi chiare,ma pleonastiche (sia le virgole chei trattini indicano una pausa). La(15) sembra arbitraria, ma non lo .Vediamo perch.Una frase come la seguente ha solotre varianti:

    (16) Vieni qui, disse la mamma. Voglio darti una ravviata ai capelli.

    (17)

    Vieni qui , disse la mamma. Voglio darti una ravviata ai capelli.

    (18) Vieni qui disse la mamma. Vo-glio darti una ravviata ai capelli.

    Come si pu vedere, la (16) segue

    la linea della (11), la (17) segue lalinea della (12) e la (18) analo-ga alla (15). Siccome non c altromodo di scrivere questa frase, la(11), la (12) e la (15) sono le unichevarianti che mantengono una qual-che uniformit rispetto al secondotipo di frase. Tuttavia, la somi-glianza tra la (11) e la (16), e quellatra la (12) e la (17), solo apparen-te. Infatti, mentre nella (11) e nella(12) la virgola quella presente tra

    le due frasi del parlato, nella (16) enella (17) la virgola stata aggiuntaper separare la prima frase dallin-ciso, quindi pleonastica.La (16) e la (17) possono anche es-sere intese come forme analoghealla (13) e alla (14). La virgola se-para la prima frase dallinciso (an-che se c gi il trattino) mentre ilpunto separa linciso dalla secondafrase. Queste due frasi sono dunquepleonastiche, sotto il prolo dellapunteggiatura. Inoltre, siccome ilpunto separa anche la prima frasedalla seconda, niscono con lessere

    delle varianti inutilmente compli-cate della (18).In denitiva, fatte salve le abitudinidelle case editrici (che naturalmentetendono a mantenere luniformitdelle loro scelte iniziali), la formula-zione pi concisa e coerente appareessere quella della (15) e della (18).

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    27Questo perch, quando le frasi delparlato sono separate non da unavirgola ma da un punto, esso nonpu essere ignorato, perch la frasesuccessiva va in maiuscolo.Nella consuetudine delle case edi-trici, la formula che va per la mag-giore sono proprio la (15) e la (18),e dunque forse conviene utilizzarequesta, se non altro per adattarsi aquanto gi fanno i nostri editori diriferimento.

    Riassumendo: la forma (10) cheignora la virgola non coerente,perch nel passaggio alla frase suc-cessiva non pu eliminare il punto enisce col coincidere con la formadella (18).La forma (11) e la (12) che metto-no la virgola prima dellinciso nonsono coerenti, perch nella frasesuccessiva il punto dopo linci-so e, siccome mantengono anchela virgola, niscono col coinciderecon la forma pleonastica della (16)e della (17).La forma (13) e la (14), che usano

    virgole e trattini per linciso, sonocoerenti ma pleonastiche, e riman-gono tali anche nella frase successi-va, dove aggiungono ai trattini in-terni dellinciso virgola e punto perseparare le tre frasi una dallaltra.La forma (15) sposta dopo lincisola virgola interna al dialogo e la sua

    analoga (18) sposta dopo linciso ilpunto interno al dialogo, perci lapi coerente.

    Maiuscole e minuscoleSi potrebbe pensare che, in una fra-se come la seguente, la prima letteradellinciso debba essere maiuscola,ma non cos:

    (19) Dove vai? chiese la mamma.

    Devo ancora ravviarti i capelli.

    Questa frase ha una sola formula-zione. Si noter che il punto vieneaggiunto in fondo allinciso, perchla seconda frase deve iniziare inmaiuscolo, dato che la prima frasenisce con un punto interrogativo oesclamativo. Linciso invece in mi-nuscolo, perch vanno in minuscolotutti i verbi che si possono usare perintrodurre il discorso diretto (come:dire, esclamare, osservare, dichia-rare, affermare, mormorare, e cosvia) anche nel caso in cui la seconda

    frase del parlato inizia in maiuscolo.Questo perch linciso in cui si usaun verbo di questo tipo non unafrase staccata, ma una precisazioneaggiunta alla frase che lo precede.Con gli altri verbi, se la seconda fra-se del parlato inizia col maiuscolo,anche linciso va in maiuscolo (ma

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    28non se linciso interrompe una fraseche prosegue, in minuscolo, dopolinciso stesso). Ad esempio:

    (20) Dove vai? La voce della mammala blocc. Devo ancora ravviarti icapelli.

    Anche questa frase ha una sola for-mulazione, a parte ovviamente lapossibilit di usare, al posto del trat-

    tino, le virgolette o i sergenti che (adifferenza del trattino) richiedonola chiusura nale:

    (21)Dove vai? La voce della mammala blocc. Devo ancora ravviarti icapelli.

    (22)Dove vai? La voce della mammala blocc. Devo ancora ravviarti icapelli.

    Qui per interviene unaltra varian-

    te, perch alcuni editori mettono ilpunto nale (ma non il punto inter-rogativo o i puntini di sospensione)dopo la chiusura delle virgolette odei sergenti, cos:

    (23)Dove vai? La voce della mamma

    la blocc. Devo ancora ravviarti icapelli.

    (24) Dove vai? La voce dellamamma la blocc. Devo ancoraravviarti i capelli.

    Altri ancora mettono il punto dopola chiusura, come in (23) e (24), soloquando poi c un a capo. Vicever-sa, se non c a capo, il punto vienemesso prima, come in questo caso:

    (25)Dove vai? La voce della mammala blocc. Devo ancora ravviarti icapelli. Le sorrise con tenerezza.Mi piace pettinarti aggiunse.

    da notare che, nella (25), alcunieditori mettono una virgola in codaalla terza frase del parlato, in modoanalogo alla (5) e alla (8):

    (26)Dove vai? La voce della mammala blocc. Devo ancora ravviarti i

    capelli. Le sorrise con tenerezza.Mi piace pettinarti, aggiunse.

    (27)Dove vai? La voce della mammala blocc. Devo ancora ravviarti icapelli. Le sorrise con tenerezza.Mi piace pettinarti, aggiunse.

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    29Vocativi e a capoTra gli errori pi comuni ci sonoluso del maiuscolo con i verbi chepossono introdurre il discorso di-retto, luso del minuscolo negli al-tri casi, la mancanza di uniformit(cio mescolare a casaccio le varieforme) e lassenza di virgole nel vo-cativo, come in questo caso:

    (28) Dove vai tesoro? chiese la mam-

    ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.

    La forma corretta questa:

    (29) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.

    C poi la questione degli a capo. Glia capo sono spesso una questione distile personale, ma a volte ci sonoregole da seguire. Battute di perso-naggi diversi richiedono un a capo:

    (30) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-li. Arrivo, mamma.

    Anche il seguente scambio richiede

    un a capo:

    (31) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.La bambina sbirci fuori dalla ne-stra, poi si volt. Arrivo, mamma.

    Volendo, se ne possono metteredue:

    (32) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.La bambina sbirci fuori dalla ne-stra, poi si volt. Arrivo, mamma.

    Questa sequenza pi lunga puessere scritta con uno, due o tre acapo:

    (33) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-

    li.La bambina sbirci fuori dalla ne-stra, poi si volt. Arrivo, mamma. Torn indietro e si sedette sul let-tino, di fronte alla donna.

    (34) Dove vai, tesoro? chiese la mam-

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    30ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.La bambina sbirci fuori dalla ne-stra, poi si volt. Arrivo, mamma.Torn indietro e si sedette sul letti-no, di fronte alla donna.

    (35) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.La bambina sbirci fuori dalla ne-

    stra, poi si volt. Arrivo, mamma.Torn indietro e si sedette sul letti-no, di fronte alla donna.

    Unaltra variante questa (con duea capo):

    (36) Dove vai, tesoro? chiese la mam-ma. Devo ancora ravviarti i capel-li.La bambina sbirci fuori dalla ne-stra, poi si volt. Arrivo, mamma. Torn indietro

    e si sedette sul lettino, di fronte alladonna.

    Come si vede, esiste una certa liber-t. Limportante che, nellimposta-zione complessiva, il testo appaiaregolare ed equilibrato. inutileaffastellare troppo alcune sequenze

    per poi usare molti a capo, ma an-che sbagliato andare continuamentea capo, o non andarci quasi mai.Pu sembrare che queste precisa-zioni non abbiano a che fare con lapunteggiatura, ma non cos.Il punto, infatti, ha una valenzadiversa se usato solo come pun-to fermo, rispetto a quando vieneusato come punto e a capo. Se, adesempio, confrontiamo la (34) conla (36), possiamo notare che nella

    (34) la bambina risponde subito maci mette un attimo a tornare indie-tro; nella (36), invece, risponde unattimo dopo ma torna indietro su-bito. Questo, almeno, ci che sug-gerisce il testo.C anche il caso in cui il parlato abbastanza lungo da richiedere unoo pi a capo.In questo caso occorre segnalare ilfatto che un discorso prosegue. Inteoria ci servirebbe solo quando siusa il trattino, perch con le virgo-lette e i sergenti basterebbe il fattoche non ci sia stata chiusura.

    Ci malgrado, abitudine diffusache, quando il discorso di un singo-lo personaggio prosegue senza in-terruzioni, ogni eventuale capover-so successivo venga introdotto dallevirgolette in apertura (di solito alte,ma anche basse).Ecco un esempio:

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    31(37)Mentre pettinava la glia la donnacominci a parlare, come se le rac-contasse una storia. Devi sapere che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivanousate delle lische di pesce. Gli uomi-ni per impararono presto a costru-ire pettini di osso e di avorio. Que-sto avvenne per solo quando furo-no disponibili arnesi per intagliare.Devi anche sapere che pettinare

    qualcuno, come io sto facendo conte, un gesto di affetto. Ma questogi lo sapevi, vero?

    La presenza di un a capo indica,ovviamente, che nel discorso delladonna ci sia stata una pausa un popi lunga. Come dicevo, la regolapermane anche se si usano le virgo-lette o i sergenti:

    (38)Mentre pettinava la glia la donnacominci a parlare, come se le rac-contasse una storia.

    Devi sapere che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivanousate delle lische di pesce. Gli uomi-ni per impararono presto a costru-ire pettini di osso e di avorio. Que-sto avvenne per solo quando furo-no disponibili arnesi per intagliare.Devi anche sapere che pettinare

    qualcuno, come io sto facendo conte, un gesto di affetto. Ma questogi lo sapevi, vero?

    (39)Mentre pettinava la glia la donnacominci a parlare, come se le rac-contasse una storia.Devi sapere che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivanousate delle lische di pesce. Gli uo-mini per impararono presto a co-

    struire pettini di osso e di avorio.Tuttavia, questo avvenne solo quan-do furono disponibili arnesi per in-tagliare.Devi anche sapere che pettinarequalcuno, come io sto facendo conte, un gesto di affetto. Ma questogi lo sapevi, vero?

    Come ho gi precisato, quando siusano i trattini o i sergenti il capo-verso pu anche essere introdottodai sergenti:

    (40)

    Mentre pettinava la glia la donnacominci a parlare, come se le rac-contasse una storia.Devi sapere che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivanousate delle lische di pesce. Gli uo-mini per impararono presto a co-struire pettini di osso e di avorio.

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    32Tuttavia, questo avvenne solo quan-do furono disponibili arnesi per in-tagliare.Devi anche sapere che pettinarequalcuno, come io sto facendo conte, un gesto di affetto. Ma questogi lo sapevi, vero?

    (41)Mentre pettinava la glia la donnacominci a parlare, come se le rac-contasse una storia.

    Devi sapere che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivanousate delle lische di pesce. Gli uomi-ni per impararono presto a costru-ire pettini di osso e di avorio. Que-sto avvenne per solo quando furo-no disponibili arnesi per intagliare.Devi anche sapere che pettinarequalcuno, come io sto facendo conte, un gesto di affetto. Ma questogi lo sapevi, vero?

    da notare che, pur usando il trat-tino, in caso di a capo qualcunochiude le virgolette alla ne dellul-

    timo capoverso (come se passassedalluso del trattino a quelle dellevirgolette) cos:

    (42)Mentre pettinava la glia la donnacominci a parlare, come se le rac-contasse una storia.

    Devi sapere che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivanousate delle lische di pesce. Gli uomi-ni per impararono presto a costru-ire pettini di osso e di avorio. Que-sto avvenne per solo quando furo-no disponibili arnesi per intagliare.Devi anche sapere che pettinarequalcuno, come io sto facendo conte, un gesto di affetto. Ma questogi lo sapevi, vero?

    In chiusura ricordo la gi enunciataregola generale sugli incisi, secon-do la quale i verbi che si possonousare per introdurre il discorso di-retto vanno in minuscolo anche nelcaso in cui il dialogo prosegue conil maiuscolo. Gli altri verbi, invece,vanno in minuscolo solo se lincisointerrompe una frase che poi prose-gue in minuscolo. Ad esempio:

    (43) Devi sapere la donna ss labambina, che una volta i petti-ni non esistevano, perci venivano

    usate delle lische di pesce.

    Questione di logica internaIn generale, come ho cercato di mo-strare, queste regole sono molto va-riabili e dipendono dalle preferenzedei singoli editor o dalle scelte dellecase editrici. Potreste perci chie-

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    33dervi a cosa serva un articolo che neparla. La risposta che importanteconoscerle e coglierne la logica in-terna.Sul piano pratico, potreste pensareche, quando scrivete, tanto vale farecome meglio vi aggrada, tanto poiin caso di pubblicazione gli editorsistemeranno tutto come voglionoloro.In realt non cos.Ricordatevi che, prescindendo dal

    suo valore, un testo impeccabile hamolte pi probabilit di essere presoin considerazione di un testo sciat-to, che rischia in misura maggioredi non essere affatto valutato.Quindi, in ogni caso, non pote-te certo usare la punteggiatura inmodo casuale.Se sapete gi a quale editore volete

    sottoporla, vi conviene andare a ve-dere quali regole ha scelto di usare,in modo da adeguarvi. Questo sarpi facile da fare, se conoscete gii vari modi in cui la punteggiaturaviene usata.Se invece non sapete ancora a chiinvierete il vostro scritto, dovretecomunque scegliere una delle va-rianti canoniche, codicate dalluso,e attenervi a essa senza mescolare levarie modalit (un errore molto co-

    mune nei principianti).Naturalmente, per poter scegliere lamodalit che preferite, avete biso-gno di sapere quali siano.Questi sono i motivi che mi hannospinto a scrivere un articolo sullapunteggiatura nei dialoghi. Se lotroverete interessante, ne sar valsala pena.

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    35cio che imprigioner Satana nellaCommedia) che gli stranieri at-traversano per raggiungere linvi-sibile taverna del Doge Zanni (ildiavolo secondo i veneziani) il tra-ghettatore dei morti, retta da Ali-chino ecc. possibile che Dante/Giulio Leoni, come Milton nel suoParadiso perduto, subisca il fasci-no perverso del diavolo, dellArci-nemico?Il Diavolo una gura onnipresen-

    te nellimmaginario umano. Dallecarte da gioco al teatro dei buratti-ni, dalle leggende popolari alle sa-cre scritture non c praticamenteun solo ambito dellesistenza in cuinon facciano capolino le sue cornae il piede biforcuto. E proprio comele varie circostanze della vita, la suanatura sempre duplice: terribilee ridicola, liberatoria e oppressiva,raggelante e sensuale. E soprattut-to orrenda e bellissima. Del restoanche il suo nome viene dal grecodiaballo, ovvero mettersi di traver-so, ostacolare. E tutta la nostra vita

    piena di continui ostacoli.Per gli ostacoli sono anche occasio-ni per salire, e ci che ci attraversala via pu anche essere unavventurainaspettata, un amore improvviso eaffascinante, il tesoro nascosto dovetermina larcobaleno.Insomma, il diavolo un compagno

    di strada da cui difficile separar-si, che ci costringe a continui e im-prevedibili detour. E che non a casoritorna in tante opere letterarie,portando ossessivamente sempre lostesso messaggio: Datemi ascolto esarete come dei. Che poi lambi-zione segreta di ogni scrittore, dar

    vita a dei piccoli mondi grazie allapropria creativit. S, direi proprioche il diavolo il miglior amico del-lo scrittore, come i diamanti lo sonodelle ragazze.

    Anche Giulio Leoni dunque subisceil suo fascino e mette il suo Dante

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    in caccia delle lacrime del diavolo,panacea di ogni morbo, per guarireArrigo VII, il suo imperatore, laltoArrigo, cha drizzare Italia verr inprima chella sia disposta.Ma stava per nire la sua utopicaavventura italiana, fallita a causa

    dei troppi interessi in campo che dif-cilmente potevano ritrovarsi in ungoverno e un progetto universalistico.Una missione inquietante, quelladi Dante, n dallinizio permeatadi mistero e di paura. Un incontrocasuale con un galeotto, seguito dalrichiamo, o forse meglio dal grido

    di aiuto, di Arrigo VII, Enrico VII,limperatore, disteso ammalato e im-

    potente a Pisa su quello che rischiadi diventare il suo letto di morte. Elui, il poeta, non pu, non deve su-

    pinamente accettare la condanna amorte del suo faro, dellunico che

    forse potrebbe permettergli di torna-re a calpestare le strade di Firenze, lasua citt.Dante non ha scelta, deve accollarsiuninquietante missione impossibi-

    le: la ricerca delle lacrime del dia-volo, panacea pare per ogni morboe, con cose, persone e il tempo stessotutti alleati contro di lui, partire perun lungo e periglioso viaggio da solo,attraversando contrade ostili, no aVenezia. Ma troppo tardi. Una bla-sfema Sindone pronta a sbarrargliil cammino e a nulla varr lannien-tamento della personicazione delmale. Il Diavolo ha gi steso le suemortifere ali anche sul prode Arrigo.Continuiamo dunque con le doman-de a Giulio Leoni, su Dante e il suodiavolo.

    Il male o, forse meglio, il malignovento del diavolo, dominaLa Sin-done del diavolo n dalle primepagine. Perch hai scelto Veneziacome scenario?Mi piaceva lidea di immaginare lereazioni del poeta in un contesto

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    37dissonante da quelli suoi abituali.Ho gi tentato qualcosa di similenella Crociata delle Tenebre, che ruo-ta intorno allambasceria di Dantepresso la corte di Bonifacio VIII aRoma. In quel caso lo spaesamentoderivava dallimprovviso precipita-re in una dimensione architettonicagigantesca: il passaggio da una cittpiccola, che si pu percorrere tuttacon poche centinaia di passi e in cuiledicio pi maestoso il Battistero,

    a una metropoli di pietra dagli spazie dagli edici sconnati.Nella Sindone, invece, linstabili-t che viene a turbare il poeta: lui,uomo di terra, si trova improvvisa-mente gettato in una realt in cuitutto mobile, a cominciare dallestrutture pericolanti su cui sorgonogli stessi edici della citt. E poi unluogo in cui tutto sembra rovescia-to: un luogo senza profondit, senzasotterranei, in cui il male anzichnel sottosuolo si annida sopra le te-ste, in un rovesciamento straniantedi ogni prospettiva.

    Perch tutti coloro che Dante in-contra sanno di lui e della suaCommedia?Storicamente la Commedia conob-be un successo e una diffusione ab-bastanza immediata, come sappia-mo dai numerosi versi ritrovati in

    contratti e testamenti, secondo lusodel tempo di riempire con citazionidi poeti o con passi delle sacre scrit-ture i tratti bianchi dei documenti.E la prova di un grande interesse,per cui non implausibile che leprime voci sui contenuti dellInfer-no avessero cominciato a circolaregi prima della sua pubblicazione.Soprattutto se, come ritengono al-

    cuni critici, i primi otto canti sia-no stati composti ancora a Firenzeprima dellesilio. Ed facile che, tratutti i temi trattati, fosse soprattuttola gura del diavolo a colpire lim-maginazione dei lettori o anche deisemplici curiosi. Una gura questache per di pi rappresentava una

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    38presenza costante negli incubi e nel-le coscienze degli uomini del medioevo, una presenza sentita come rea-le nella vita quotidiana.

    Chi Ahmet, il Grande Turco chedomina la piazza che d accessoalla Locanda del Doge Zanni? Unsimbolo della depravazione che icristiani attribuivano agli infede-li? Oppure...?Si parla di unepoca che non cono-

    sceva la correttezza politica, e in cuiil nemico era tale senza scrupoli esenza sconti. LIslam era semplice-mente il Male, anche se si dava grancredito alla scienza e alla losoadei miscredenti.Ma era unammirazione simile aquella che veniva nutrita per i lo-so greci e romani, monumenti di

    saggezza ma comunque pagani, eincapaci di indicare una vera via disalvezza al cristiano. Questa stranascissione, questa compresenza diammirazione e disprezzo singola-re, ma si riproporr anche nel seco-lo appena trascorso, con i gerarchinazisti che perseguitavano gli ebreima poi si avvalevano di loro comemedici o artigiani. Ahmed un al-chimista arabo, nativo di Bassora,giunto a Venezia in seguito dalla

    condanna dalla sua stessa religioneper idolatria e commercio con i djindel deserto. Ma anche il simbolo diun potere sconosciuto, di un sapereglio delle tenebre, che si teme ma dicui si ha un disperato bisogno. E perottenerlo si pu scendere a patti conle convenzioni, e anche scendere noai conni dellInferno.

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    Berlino vetrina internazionale

    C sempre emo-zione e attesanella Haus der

    Festspiele, la sede prin-cipale nel centro dellaBerlino Ovest che acco-glie ogni anno il FestivalInternazionale di Lette-ratura. Latrio, ampio e

    luminoso, aperto su un giardinoche pullula in continuazione di unpubblico misto e variegato, in tonocon lo spirito della citt: persone ve-stite in modo elegante si alternanoad altre abbigliate in modo eccen-trico, frasi in tedesco si alternanoad altre in francese, inglese, italiano

    e spagnolo e altre lingue ancora e,nonostante Berlino sia consideratala citt dei giovani con il 43% sottoi trentacinque anni, numerosi sonogli attempati che discutono inmodo effervescente.Dal 10 al 20 settembre si svolto ilquattordicesimo Festival Interna-

    di Edda Biasia

    Reportage

    Tedesco che si alterna al francese, inglese, italiano,spagnolo e tante altre lingue in un mix in cui pi omeno giovani si confrontano. Questo il clima efferve-scente che si respira a Berlino ogni anno in occasione

    del Festival Internazionale di Letteratura

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    41zionale di Letteratura.Trecento manifesta-zioni sparse in tuttala citt, con centocin-quantotto autori, pro-venienti da cinquan-totto paesi: Junot Diaz,Joshua Cohen, JhumpaLahiri, Stewart ONan,Priya Basil e altri. Ar-ticolato in pi sezio-ni, che a prima vista

    hanno poco in comune tra di loro,formano in realt un contesto uni-co, a cui partecipano, nella sezioneReections, storici e scienziati ol-tre a scrittori e giornalisti. E comesegno che nella Letteratura non cisono conni e distinzioni nazionali,il discorso ufficiale di inaugurazio-ne, con il titolo LEuropa e il nuovodisordine nel mondo, stato tenutodallo scrittore indiano Pankaj Mi-shra (vincitore del premio del Librodi Lipsia per lintesa europea con ilromanzo Sulle rovine dellimpero)con una conferenza sullEuropa at-

    tuale, sul suo ruolo e soprattutto suquello della Germania in questo pe-riodo di crisi.

    Il progetto Cultura della ducia,invece, si rivolge ai conitti cheesistono nelle diverse regioni delmondo, in Ucraina, Siria, Corea del

    Nord, il fondamentalismo nei paesiarabi e nel continente africano. Perquesto progetto sono stati invitatiscrittori e poeti di questi paesi. Danny Morrison, giornalista e ad-detto stampa nordirlandese, a rac-contare, il primo giorno, il lungoe difficile percorso di mediazionefatto tra Loyalisten e Repubblicaniper arrivare nel 1998 al trattato dipace nel suo paese e del ruolo che laletteratura e la cultura hanno avu-to per il raggiungimento di questorisultato.La ducia di solito non tema di di-

    scussione nellambito politico e cul-turale, ma poich il conitto politi-co si rispecchia nel quotidiano e nelpersonale, i romanzi degli scrittoriinvitati ne sono un esempio. E pro-prio perch attualmente le religionisono viste con diffidenza, e la du-cia in Dio diminuita, sono stati

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    42scelti come luoghi di Lettura ancheedici religiosi: chiese, moschee,templi buddhisti e induisti.In questo contesto il libro La piroga stato presentato nella Chiesa Mar-thin Luther (anche Lutero ha a chefare con la ducia), in occasione delprossimo cinquecentesimo anniver-sario della Riforma che avverr nel2017.Grazie allinvito del Festival, loscrittore Senegalese Abasse Ndion

    ha avuto loccasione di uscire per laprima volta dallAfrica.Il suo libro parla di quaranta per-sone, tra le quali un ragazzino diquindici anni, che si procurano unabarca per affrontare, dal Senegal, ilviaggio in mare verso lEuropa. Lapesca, il loro sostegno economicopi importante, in crisi perch pe-scherecci europei, asiatici, russi, do-tati di moderni sistemi tecnologici,svuotano il loro mare pescando inun giorno quello che un pescatoreraccoglie in un mese. Lo stesso perlagricoltura: nessun regolamento

    da parte dello Stato, spesso corrotto,e quando le famiglie, lunico soste-gno in uno Stato assente, non sonopi in grado di aiutarli, lunica spe-ranza la fuga verso lEuropa, vistain modo idealizzato.Nel viaggio in piroga, acquistatacon grandi sforzi economici, alcu-

    ni saranno inghiottiti dalle onde,mentre altri, stremati dalla famedalla sete e dal freddo, verranno sal-vati da una barca della croce rossa.Nonostante il nale a lieto ne peralcuni dei personaggi, alla doman-da su chi ripone la propria ducia,lautore risponde di averla solo nellapropria moglie.Nel Festival le opinioni e le interpre-tazioni su quello che ducia sonovarie e molteplici. Per la storica Ute

    Frevert la ducia interessata, sot-tintendendo che chi si ha di fronte,agisca e pensi come noi; il rischioche invece agisca in un altro modo,e di essere cos delusi, semprepresente, cos ci troviamo costan-temente, sia nei rapporti personaliche in quelli economici e politici, inuna crisi di ducia.Lo scrittore ucraino Andrej Kurkowdice di avere ducia solo nei suoidubbi. In famiglia, o in relazionidamore, la ducia il collante chetiene insieme il tutto, una volta tra-dita difficile ricrearla. Sul piano

    politico la rivolta sulla piazza Mai-dan stata la dimostrazione di s-ducia di fronte al governo corrottoin Kiew. NellUcraina c una culturadella sducia, ribadisce, e per lui legenerazioni future di ucraini e russisaranno come stranieri.Per la scrittrice e giornalista Christi-

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    44te, Per favore chiudete gli occhi eimmaginatevi una citt invisibile,voleva incitare il pubblico a entrarenellatmosfera e a usare la fantasia,invece di essere contenitori passividi tante informazioni da Internet. Ilprogetto aperto a tutti, e ognunopu parteciparvi con testi, musiche,fotograe e altro (per informazioni:[email protected]).

    Ma il Festival Internazionale di Let-

    teratura di Berlino non solo que-sto. Fra le tante manifestazioni se-gnaliamo il tema del riscaldamentodella terra che stato trattato nelprogetto Weathaer Stations, du-rante il quale scrittori internaziona-li hanno espresso nei loro libri ideeper nuovi modi di vita.Per gli amanti dei versi, invece, ilPoetry Nights, dove oltre agli au-tori anche gli attori hanno recitatosotto le stelle, o in luoghi suggestivi,

    versi di poeti internazionali.Unaltra sezione ha riguardato laLetteratura per bambini e ragazzi.Fra gli ospiti italiani AlessandroSanna, autore veronese. Alessandroha presentato, per la prima volta inGermania, il suo libro Fiume Lento,un viaggio lungo il Po, con discus-sioni con il pubblico.

    LMa come viene organizzato un

    Festival cos sfaccettato e famosoper la sua ricchezza e variet? Percapirlo ho incontrato il capo pro-grammatore del Festival, TomasBhm, nella famosa Literatur Haus,dove stato ospitato, allinizio del900, Vladimir Nabokow e a pochipassi dal palazzo in cui Robert Mu-sil scrisse il suo libro Luomo senzaQualit.

    Cos che ama di pi del Festival?Il confronto con unaltracultura e realt, perch indispensabile per ca-

    pire la mia. E poi leg-gere un libro che piace,e incontrarne lautore, la continuazione delsogno, del fascino dellalettura. Le informazio-ni che si ricevono daimedia sono limitate,

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    45semplici descrizioni di avvenimen-ti, lapproccio alla realt della lette-ratura diverso, crea un ponte trale culture, e una base per parlare dialtri temi: politica, religione.

    Come vengono scelti gli scrittoriche invitate?Abbiamo una lista di autori cono-sciuti nei Festival di Letteraturain tutto il mondo, molti di questinon sono ancora tradotti in tede-

    sco, circa un terzo, poi lavoriamosu un tema: questanno la ducia ei giochi al computer. Facciamo unaricerca sugli autori che si occupanodel tema e contattiamo le case edi-trici per sapere quali libri verrannopubblicati, cos spesso abbiamo lafortuna di avere lautore in antepri-ma in Germania o nel mondo. In-dispensabile che lautore abbia gipubblicato nel proprio paese.Un esempio il vostro autore LucaGiordano, presente al Festival nellacategoria scritture giovani. Labbia-mo conosciuto tramite il Festival

    della letteratura di Mantova dove,su un tema specico, Serajevo,giovani scrittori emergenti di ognipaese hanno elaborato racconti bre-vi. Tre sono stati gli autori selezio-nati tra i quali Luca Giordano, conil suo racconto Lelastico.I racconti sono stati letti nei Festi-

    val di Wales, Mantova e Berlino. ABerlino Luca ha poi presentato nellaLibreria Mondolibro il suo nuovoRomanzo Qui non crescono iori.Invece Luca Lagasch Saporiti, eAlessandro Cremonesi, artisti cheapprezziamo molto, li abbiamo co-nosciuti tramite lIstituto di CulturaItaliano di Berlino.

    Vi mettete quindi voi in contattocon le case editrici, o vi chiamano

    loro?Entrambe le cose. Le visitiamo di-rettamente alle ere librarie, stu-diamo i loro programmi, a volte cichiamano le case editrici stesse e, seuno scrittore in Europa, ci chiedo-no se vogliamo sfruttare lopportu-nit per una lettura, il contatto conloro continuo. I cosiddetti Best-seller comunque non ci interessano,non importante che lautore sia co-nosciuto, ma che parli di temi scot-tanti e attuali.

    Da dove lidea di tenere le letture

    in luoghi religiosi?Spesso non siamo mai stati in unamoschea o in un tempio induista obuddista, quindi la vista di un luogodel genere ha a che fare con la du-cia, ci mettiamo in contatto con luo-ghi e persone dove esiste apertura esensibilit sul tema. La Chiesa Mar-

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    46tin Luther, per esempio, ha contatticon comunit indiane, coreane, tur-che, e a Berlino esiste la comunitturca pi numerosa della Germania.A riprova del fatto che sia una strut-tura aperta, sullaltare non c nes-sun cristo o croce, ma una donnaturca in un paesaggio fertile.Per queste serate di Lettura nonviene richiesto nessun biglietto perdare la possibilit al pubblico dispendere i soldi nellacquisto del li-

    bro e per creare un pubblico poten-ziale nelle persone che abitualmentevisitano la chiesa. Lanno scorso, peresempio, quando uno dei temi eraLa terza et, le manifestazioni era-no alle ore 16.00 o al mattino, perdare la possibilit agli anziani dispostarsi senza problemi.

    Come si nanzia il Festival?Riceviamo soldi da un Fondo Cul-tura, poi chiediamo ai Ministeri,alla Comunit Europea, a Fonda-zioni. Questo lanno della Scienza,che ha come tema la societ digi-

    tale, ci siamo allacciati al loro pro-getto e cos abbiamo raccolto pidi 700.000 euro, poi lavoriamo conle ambasciate, gli istituti di cultura.Paghiamo le spese di soggiorno diogni invitato e in pi diamo un pic-colo compenso, duecento euro per imeno conosciuti, pi alto per i pi

    famosi. Sono invitati non solo per ilgiorno della presentazione, ma perquattro o cinque giorni, e cos dia-mo loro la possibilit di conoscerela citt.

    Qual la difficolt pi grande?Invitare autori extra-comunitari.Ottenere il visto difficilissimo. Hocapito perch la Comunit europeaviene denita una fortezza, a voltesi vieta lingresso persino a un auto-

    re africano candidato per il premioNobel.

    U IBPer toccare con mano lemozione diessere stato scelto per questo Festi-val cos speciale, mi incontro conLuca Giordano la sera della presen-tazione del suo Libro Qui non cre-scono ioriallinterno della libreriaportoghese e brasiliana Mondoli-bro, nel quartiere di Mitte, con unospazio dedicato ai libri in lingua ita-liana. Questa libreria si interessa dipiccoli editori e dei vari premi lette-

    rari in Italia.

    Ciao Luca. Ieri hai presentato iltuo racconto lElastico sulla guer-ra a Serajevo (il racconto leggibi-le in Internet) alla Haus der Fest-spiele. Com andata?Emozionante, anche se parlare di

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    47Serajevo difficile, se non si vissu-to quel periodo di guerra. Quandoci sono stato, solo un anno fa, ho vi-sto i buchi di pallottole dappertutto,sulle facciate delle case, nei cimiteri,nei giardini, nei parchi giochi perbambini e sono partito da questaimmagine. E poi mi hanno chiestocome va in Italia dopo Berlusconi(Luca scuote la testa). Prima di Ber-lino sono stato a Wales, bellissimo:un Woodstoock della Letteratura,

    poi al Festival di Mantova, dovetutta la citt si mobilita per lavveni-mento. Berlino cosmopolita e va-ria. Esperienze molto belle, diversetra di loro.

    Ti sei diplomato al Centro Spe-rimentale di Cinematograa, seinalista del Premio Solinas-Storieper il cinema nel 2009, hai scrittola sceneggiatura di Il terzo tem-po e di altri cortometraggi, qual la differenza tra scrivere una sce-neggiatura e scrivere un romanzoo un racconto?

    Sono mondi molto diversi, la sce-neggiatura un lavoro collettivo,si scrive con il regista, si litiga sulleidee, si ride, ci si arrabbia; nel ro-manzo si da soli. Lo scrivere dpossibilit maggiori di espressione,ma in Italia difficile sia una cosache laltra. Dal punto di vista econo-

    mico fare cinema molto difficile,mi sono spostato nella letteratura,ma difficile anche l.

    Com nata lidea del libro Qui noncrescono iori?Qualche anno fa ho letto che duefratelli avevano nascosto un cane

    per istruirlo per i combattimenti,un giorno il cane non riconosce unodei ragazzini e lo aggredisce. Allini-zio avevo scritto una sceneggiatura,che per era difficile da realizzare,troppo cruda, e cos si trasformatoin un romanzo, diventando qual-cosaltro. Il problema sono state le

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    case editrici, non lhanno accettato,dopo tanti tentativi la Isbn edizionimi ha contattato.

    Qual la storia del libro?Salvatore e Damiano sono due fra-telli senza madre che non si soppor-tano. Il padre, molto burbero, li ha

    cresciuti nascondendogli quello che successo alla madre. Il pi piccolo,Salvatore, trova affetto in un canerandagio che tiene nascosto in unacascina che il padre gli impedisce difrequentare.

    Il romanzo ambientato nellisola

    di Lampedusa, perch?La storia violenta, e la violenza haa che fare con Lampedusa, la natura ostile, unisola di conne, lonta-na dal continente, lisola non solopopolata da uomini, ma anche dacani randagi, e quando uno vi arri-va non esce, come una prigione,solo quando escono con la barca e situffano nel mare i fratelli e il padresi sentono liberi.Gli immigrati che arrivano in cerca

    di libert o con grandi aspettativearrivano in realt in una prigione.Ognuno dei fratelli cerca di fuggirein modo diverso, per esempio Da-miano vuole partecipare al Grandefratello. un romanzo con il temadella fuga e dellevasione.

    C una parte autobiograca?Da bambino avevo paura dei cani,perch a sei anni, mentre giocavo acalcio con amici, il pallone ni-to nel giardino di una grande villa.Essendo il pi mingherlino, hannomandato me a prenderlo. Ho sca-

    valcato il cancello e nel ritornareun cane San Bernardo mi ha inse-guito. Ho superato il cancello a fa-tica, ma una scarpa rimasta impi-gliata: da quel momento ho avutoil terrore dei cani, e i miei genitori,per aiutarmi a superare la paura,mi hanno regalato un cucciolo dal

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    49quale poi non potevo pisepararmi.

    Quali sono gli scrittoriche ti hanno ispirato?Racconti dellOhio diScherwood Anderson, Ol-tre il connedi Mc Carthy,Il giardino di cemento diMc Ewan, e poi Pavese che uno dei miei autori pre-feriti, Faulkner

    Progetti futuri?Ho quasi nito la stesuradi un altro romanzo, e poiancora progetti nel cine-ma.

    Da non dimenticare cheoltre a Luca il Festival haospitato, Andrea Bajanicon il romanzo Mi rico-nosci, dove racconta la suaamicizia con Andrea Ta-bucchi. Pubblicato anchein lingua tedesca, grazie

    allILB, Bajani conside-rato uno degli autori con-temporanei italiani pi in-teressanti.Scrittori e scrittrici giova-ni, e non coraggio! LaLetteratura Internazionalevi aspetta

    Qui non crescono iori

    di Luca Giordano

    Salvatore e il fratello Damiano sono nati

    nellisola di Lampedusa. Non si soppor-tano, vivono con il padre, un uomo bur-bero, che spesso cede al vizio del bere eche, con fatica, gestisce una piccola of-cina meccanica. La madre, di cui nonhanno ricordi, morta quando loro era-no bambini, il padre non racconta niente

    di lei. Il paesaggio brullo e desolato, lafaspossante, fanno da cornice alla loro vitatriste e monotona, dove gli unici momen-ti di felicit sono rappresentati dalluscitacon una barca in mare. I fratelli cercanoin modo diverso di evadere dallisola sen-tita come una prigione. Salvatore tenta difare amicizia con un cane randagio che

    vive in una vecchia cascina abbandona-ta, dove il padre gli ha proibito di andare.La cascina e il cane diventeranno inveceil suo mondo segreto, nel quale rifugiar-si, senza sapere che invece quella cascinaracchiude un segreto orribile, dal quale ilpadre ha cercato di proteggerlo. Damia-

    no invece vuole andare a Roma e parteci-pare al Grande Fratello.In un fash-back il libro racconta poi lastoria del padre e i misteri racchiusi nel-la cascina abbandonata, che diventer, inmodo drammatico per Salvatore, il luogoin cui metaforicamente Non crescono iori.

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    EBOOK DA LEGGEREGli autori del gruppo Facebook Scrittori promuovete i vostri ebook

    IL PASSO

    DELRAGNOdi GabriellaGrieco

    Vieni dis-se il Ragnoalla mosca.

    Non cor-rerai alcun rischio: c la rete... NeIl passo del ragno solo una cosa chiara: il Ragno un assassino, lamosca la sua vittima. E lombra?Lombra fumo...

    LACRIME

    DI CENEREdi DavideDe Boni

    Il primo passoin unapoca-lisse zombietutta italiana.

    Leonardopensa di dover affrontare lennesimagiornata di lezioni universitarie, manon ha idea di ci che lo aspetta. Ol-tre a sopravvivere, dovr lottare perconservare la propria umanit.

    ILRIFUGIOdi LindaBertasi

    Possonovite diverseincontrarsi

    e con-fondersi

    al punto da somigliarsi, nellamedesima esperienza di sofferenzae di felicit? Dimensioni temporaliopposte che tornano a viaggiaresulla stessa frequenza. Un roman-zo al conne tra il sogno e il reale,

    tra mistero e rivelazione.

    LULTIMANOTTEdi TizianaCazziero

    Rose prontaa legarsi pertutta la vita

    con George,ma un uomo

    misterioso irrompe ogni notte neisuoi sogni regalandole emozioninuove e inattese. Chi quelluomoe perch lo sogna? Rose ha tuttoquello che una donna desidera, poiquelluomo misterioso irrompe nei

    suoi sogni e tutto cambia.

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    DOVESCORREIL MALEdi Fabio

    Mundadori

    Diecianni fa. Inuna nottedestate, un

    intero quartiere viene spazzatovia. Oggi. In una piovosa mattina

    dautunno due writer vengonogiustiziati alle porte della capitale.Il commissario Sammarchi lunico in grado di svelare lenig-ma che lega i due eventi.Sempre se riuscir a sopravvivere.

    GUIDA ALCINEMA DISTEPHENKING

    di MarcelloGagliani Ca-puto

    Una guidasul cinema

    tratto dalle opere di Stephen King.Con le interviste al regista Mick

    Garris e allattrice Dee Walla-ce (Cujo), il volume raccontala genesi di lm come Carrie,Shining, It, Misery non devemorire, Il miglio verde, la serie tvUnder the Dome e tanto altro.

    PICCOLI

    SEGRETIDI FAMIGLIAdi MaraLocatelli

    Pu unpranzo

    cambiare ilcorso dellesistenza di una famigliaborghese di provincia? Piccoli se-greti di famiglia offre uno spaccatosu incomprensioni, invidie, amorie tradimenti che legano le relazionitra i parenti. Un delicato equilibrioche allimprovviso si rompe. E tutto

    sembra precipitare

    A MEZZO

    GIORNODEL MONDOdi Maria Cris-tina Sferra

    Un viaggioitinerante a

    Cuba, unagiovane donna sola, un uomo mi-sterioso, un incontro casuale e unacamera dalbergo da condividere.Una settimana pi un giorno perindagare le sfaccettature segrete diun sentimento che nasce con unosguardo tutto femminile sulle mille

    emozioni di un amore.

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    Unorrenda macchinazione

    Estate 1938, cittadina ligure

    Venerd, dopo il tramonto

    Benedetto

    Aquellora di solito la cosa pidifficile era scendere i tregradini alluscita delloste-ria: per fortuna il vecchio paletto diferro col segnale di precedenza gliserv, come tutte le sere, a reggersiin equilibrio, in attesa di compierelimpresa pi ardua.Benedetto raccolse tutte le forze peraffrontare la scalinata della chiesa,unico riferimento per ritrovare lavia di casa.

    Barcollando, si mosse lento lungo ilcarugioormai buio, senza fermarsi,perch ripartire sarebbe stato anco-ra pi difficile, no a quando qual-cosa lo fece inciampare.Imprec allindirizzo dellimbecil-le che aveva abbandonato sulla suastrada dei riuti cos pesanti, e pro-

    v ad allontanarli con un calcio.

    Rimase pietricato quando il fagot-to si mosse: un braccio ricadde ver-so di lui con il pugno che stringevaancora unarma. Un randello.Riconobbe subito quelloggetto, cheaveva avuto modo di assaggiare dipersona in passato, pi di una vol-ta, e si svegli improvvisamente daltorpore etilico: si chin per osserva-re da vicino afferrando per le spalleil corpo inerte prono sul selciato.Labbigliamento del cadavere e i trat-ti del viso, deformati da una smoradi dolore, gli diedero la conferma:Armando Gallesi, fra le pi esagi-

    tate camicie neredel paese, giacevaesanime in una pozza di sangue conuno squarcio sul collo.Si rialz di scatto, guardandosi in-torno senza sapere cosa fare, la-sciando vincere la paura.Si allontan pi in fretta che potevacamminando rasente i muri e aiu-

    di Emanuela Locori

    Narrativa

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    54sempre pi pressanti e spesso con-traddittorie: riuscire a interpretarlecorrettamente stava diventando unalotteria. Lennesima interruzioneper non lo fece irritare, anzi, glisfugg un sorriso. Signor tenente, agli ordini, c quiil Pellegri, stavolta dice che ha vistoun morto! Il tono ironico del brigadiereCastelli non preannunciava nientedi buono: unaltra notte a rintuzzare

    le proteste di quel povero ubriaco-ne che non aveva mai fatto nientedi male al di fuori di qualche schia-mazzo per non si era mai spintocos in l con la fantasia! Castelli, portatemelo qui: sentia-mo cosha visto, stavolta.

    Allora, Pellegri, cosa ti succede? A me niente, signor tenente, ma alGallesi gli hanno fatto la pelle! Cosa? Hai esagerato col vermenti-no, stasera? Ah, pu essere, signor tenente,ma lui proprio steso l con la gola

    aperta! Castelli, andiamo subito a vedere.Tu vieni con noi e indicaci il luogoesatto disse prendendo Benedettoper un braccio.Giunsero in fretta alla ne della sca-linata dove il povero Benedetto suomalgrado aveva fatto lo spiacevole

    incontro: non cera dubbio, questavolta non era stato leffetto del vinoa farlo straparlare; il tenente e il bri-gadiere non poterono che confer-mare le sue parole. Fatti i rilievi delcaso il tenente decise che sarebbesubito tornato in caserma per chia-mare ambulanza e medico legale,lasciando il brigadiere Castelli diguardia con lincarico di esaminarecon attenzione il luogo in cerca dieventuali indizi, in attesa dellarrivo

    del fotografo e degli esperti dellisti-tuto di medicina legale.

    Si doveva aspettare lesito dellesa-me dellanatomo-patologo, cos nelfrattempo Santini inizi a prepara-re il rapporto da inviare subito aicomandi superiori: un omicidio,quello, che meritava particolareattenzione, a causa delle gravi im-plicazioni politiche che avrebbe dicerto potuto suscitare.In quelle giornate poi, dopo lappro-vazione delle nuove norme razzia-li, per Sauro Santini il lavoro stava

    diventando, ogni giorno di pi, unobbligo amaro.Si era congratulato con se stessoquando aveva ottenuto il tanto at-teso trasferimento: il suo primocomando, per una fortuna tantopi esaltante, quanto pi insperata,proprio nella sua regione di nasci-

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    55ta. Ben pochi dei suoi colleghi cierano riusciti, ma lui lo doveva alsuo ottimo piazzamento al corso diapplicazione per transitare nellAr-ma dei Reali Carabinieri dopo averfrequentato, sempre con prestigio-si risultati, lAccademia Militare diModena.Ma lentusiasmo aveva preso in fret-ta a scemare al seguito delle voci,sempre pi insistenti, provenientidallestero, di misure antisemite che

    il governo italiano sembrava stesseelaborando. Se da una parte vocidiscordi provenivano da alcuni am-bienti cattolici, durante tutta lestatedel 38 tutta la stampa italiana an-dava pubblicando articoli diffama-tori contro gli ebrei per prepararelopinione pubblica alla normativarazziale. Le previsioni pi nere sierano avverate il 1 settembre 1938,quando era stata emanata la legge:tutti gli ebrei italiani erano messi albando dalla vita pubblica; pernole scuole erano precluse ai bambiniebrei.

    Ormai anche nellambiente militaresi cominciava a temere il peggio: ri-schiare di perdere il lavoro a causadel proprio cognome poteva porta-re alle reazioni peggiori.In questo clima dincertezza e diconfusione si doveva comunquecontinuare a far rispettare la legge.

    Mentre stilava il rapporto, la suamente cominci a rincorrere i ri-cordi dei compagni del corso dac-cademia: amicizie che non avrebbemai potuto dimenticare, avventuree sacrici vissuti e sofferti insieme,gioie condivise. Invece ora tutto di-ventava precario, fragile, diretto edistrutto da incomprensibili volon-t altrui.Cerc di concentrarsi sul conte-nuto del messaggio, mai una riga

    o un nome di troppo, mai una pa-rola di meno: fra i destinatari dellacomunicazione cerano enti pressocui quel contenuto avrebbe di l apoco scatenato un pandemonio in-descrivibile. Doveva fare in fretta.Le indagini dovevano partire subi-to, prima che si scatenassero le lororeazioni, prevedibili, ma che non gliavrebbero lasciato un attimo di tre-gua, che gli era indispensabile perlavorare serenamente.Fece partire il messaggio e ritornimmediatamente sul luogo del delit-to, che voleva esaminare di persona.

    Castelli, abbiamo la confermadellidentit della vittima? Sissignore, trattasi di GallesiArmando, capo squadra del-laMilizia Volontaria per la SicurezzaNazionale. Ben conosciuto comeindividuo facile alla lite e alla pre-potenza.

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    56 Una camicia nera Il medico le-gale ha gi fatto qualche commento? Solo un esame superciale, ci faravere quanto prima un rapportoscritto. Ha parlato di ferita profon-da, lasciata da una lama molto affi-lata. Nientaltro? Per ora no. Fra poco arriverannogli addetti per il trasporto allistitutodi medicina legale dove si farannoesame approfondito e autopsia.

    CastelliQuel cadavere era orribile. Lagola aperta da un lato allaltro.Tuttattorno il sangue coagulatoaveva formato un lago nero comecatrame. Intorno non cera traccia dilotta. La faccia del morto, per, nonappariva atterrita, non esprimevasorpresa, meraviglia, paura: nulla!Castelli guard il suo capo con me-raviglia contenuta: era proprio uncaso grave, quello. Grave, certo, perquel disgraziato che avevano con-ciato in quel modo; forse si trattava

    di un qualsiasi delitto di teppaglia.Castelli pensava che il tenente, cer-to impressionato dallatrocit deldelitto, doveva aver perduto un podella sua freddezza abituale. Qualemistero ci poteva essere l dietro?Tuttal pi qualche donna di mezzoo un regolamento di conti da parte

    di qualche scalmanato contrario alregime.Santini sera messo le mani in tascae aveva il volto stranamente concen-trato. Ma come hanno fatto a ridurlo inquel modo? chiese.Santini sussult e si volt a ssarlo. Qual la vostra idea, Castelli? Averne una! Per ridurre un uomocos occorre lodio. Una vendetta...Ma Santini non lo ascoltava: forse

    aveva fatto la domanda meccani-camente per il desiderio spontaneodi mostrarsi cortese col suo subal-terno, che per lui era diventato unamico e un compagno. Ma seradi nuovo assorto a contemplare ilmorto. Eppure Castelli sapeva cheavevano operato con metodo e conperfetta tranquillit: nelle tasche etuttintorno, nulla. Tutto era sparito,anche il fazzoletto, il portafogli, ilborsellino. Castelli seguiva i movi-menti di Santini. Niente? Niente.

    Dopo che furono arrivati gli addettiper il trasporto allistituto di medi-cina legale, Santini pens che il suocompito sul luogo del delitto fosseterminato e prima di rientrare la-sci a Castelli un ultimo incarico: Esplorate attentamente tutta la zona

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    57circostante, fatevi aiutare da altridue uomini che vi mander al pipresto, e vedete di capire se il fatto successo qui e se c una minimatraccia dellarma del delitto.Non fece in tempo a rientrare in uf-cio che, ancora sulla soglia, sentsquillare il telefono. Scommetto di sapere chi mor-mor alzando gli occhi al cielo. Tenente Santini, agli ordini signormaggiore! Sissignore, anche se sen-

    za documenti la vittima stata rico-nosciuta dal brigadiere Castelli, nonci sono dubbi. Armando Gallesi persona ben nota al nostro perso-nale Certamente, andr di perso-na ad avvertire la moglie, scusate, lavedova No, per ora nessun indiziopreciso, qualche discussione in pas-sato ma niente di recente che possaattirare la nostra attenzione. Certoper il suo modo di fare non era benvisto, magari qualche antipatia, manon si pu parlare di nemici veri epropri. Sospir. Stiamo facendoaccertamenti sul luogo del delitto...

    no, larma non ancora stata trova-ta. State tranquillo, con la massimaprudenza, me ne incarico io. Agliordini, signor maggiore.Posata la cornetta sedette alla scri-vania con la testa fra le mani.Si prospettava una notte molto lun-ga e le prossime giornate non sareb-

    bero state da meno.La prima cosa da fare era avvisarela vedova Gallesi, il compito pi in-grato che, era inevitabile, sarebbetoccato a lui.Si fece accompagnare dal brigadie-re, che nel frattempo era rientrato incaserma. Venite, Castelli, per strada mi in-formerete sul lavoro che avete svol-to, ora non c tempo da perdere,non vorrei che la signora avesse la

    notizia da altri. Trovato nulla di uti-le? Abbiamo esplorato attentamen-te tutta la via, i portoni, le facciatedei caseggiati e le nestre che si af-facciano sulla strada: nulla, non unpassante, nessuno che abbia sentitoun rumore, pare proprio che nessu-no fosse sveglio, a quellora. Godonotutti di un sonno molto profondo inquel vicolo, a quanto pare. Nemmeno un grido, un rumorequalsiasi? Niente di niente. Mi sembra impossibile!

    Signor tenente, la moglie della vit-tima vive in una bella villetta nonmolto lontano dal luogo dove sta-to trovato il corpo del marito, sullacollina. Bene, dobbiamo raggiungerla alpi presto, sarebbe opportuno riu-

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    58scire a parlare con lei da sola disseSantini segnandosi un appunto.Ah, signor tenente, lungo la stra-da del delitto oltre alle abitazioni cisono anche alcuni negozi. Quindi Gallesi potrebbe esserestato visto o seguito da qualcunoche si era attardato nel negozio oltrelora di chiusura, anche se impro-babile. Ma non dobbiamo escluderenulla osserv Santini.Apr la porta una giovane donna in

    vestaglia dallespressione indecifra-bile, che prese a osservarli in silen-zio. Sauro Santini, comandante del-la Tenenza Carabinieri di Rivalba.Vogliate perdonarmi, signora, devochiedervi notizie di vostro marito.La donna ebbe un lieve sussulto. Mio marito? A dire il vero non ancora rincasato, immagino sia agiocare a carte con gli amici, comeal solito. Ma perch questa doman-da?Vi fu una pausa. Non traspariva si-curezza da quel viso pallido, ma il

    tono della voce rimaneva gelido,quasi assente.Santini avanz, avvicinandosi. Signora, devo darvi una cattivanotiziaLei lo ss e si affrett rispondere: Non capisco. Mi dispiace, accaduta una di-

    sgrazia, signora.Una disgrazia? ripet lei, appog-giandosi alla parete vicina come sestesse per cadere.Santini fece un gesto per aiutarla,ma lei lo respinse. Non importa. Ditemi tutto. Vostro marito stato ferito Ditemi la verit. Che cosa gli han-no fatto, alla ne?Santini e Castelli sussultarono, aquella domanda. Dunque, sapeva

    che il marito era minacciato. Ma ache cosa e a chi intendeva alludere,precisamente? Ditemi tutto mormor ancora. morto?I due uomini tacquero.La donna emise un gemito e stavaper cadere, se Santini non lavesseafferrata per deporla sulla vicinapoltrona. Ma si riprese quasi subito: morto? chiese ssando Santini,dopo aver seguito il movimento deltenente.Santini tacque. Il volto di lei immo-bile.

    Lo hanno ucciso?Santini azzard: Un delitto effe-rato: stato ucciso probabilmentea tradimento. Non si sa se sia statoderubato perch non abbiamo ritro-vato i documenti Una vendetta,forse.La donna ascoltava immobile.

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    59 Bisogna che troviate tutto il vo-stro coraggio, signora, poich solovoi potete aiutarci e fornirci qualcheindizio prezioso. Certo, a vostra disposizione. Voi capirete che ogni istante per-duto pu essere irreparabile. Il caposquadra Gallesi stato tro-vato stanotte ferito da unarma dataglio intervenne Castelli. Dovrei porvi qualche domanda continu Santini, sar brevissimo.

    Dite pure. A che ora ieri sera vostro marito uscito di casa? Saranno state le ventuno, ventunoe trenta. E non pi rientrato? No. Da un po di tempo avevapreso labitudine di tornare a casamolto tardi, alle tre, alle quattro delmattino. Si recava a giocare a cartecon amic