epatiti virali: il ruolo del medico del lavoro romanelli.pdf · presente nel sangue da pochi...

Post on 12-Jan-2019

217 Views

Category:

Documents

0 Downloads

Preview:

Click to see full reader

TRANSCRIPT

EPATITI VIRALI: IL RUOLO DEL MEDICO

DEL LAVORO

Parma, 23 giugno 2017

Dr. Alessandro Romanelli

Medico competente AUSL di Parma

RISCHIO BIOLOGICO

da VIRUS EPATITICI B e C

EPATITE B: epidemiologia

EPATITE B= 7 genotipi A-F

EPATITE C: prevalenza

Prevalenza epatite C in Italia per coorti di età

0

1

2

3

4

5

1987

1988

1989

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

HCV

HBV

Siringhe monouso

Screening sul sangue

Sangue

Liquidi corporei

Sperma, secrezioni vaginali

Liquido cefalorachidiano, pleuricoamniotico,peritoneale,pericardico,sinoviale

Saliva, sputo, sudore,lacrime, feci,secretioni nasali,urine,vomitoBasso

rischio*

* Se non contaminati da sangue

Alto rischio

MMWR June 29, 2001

Parenterale (trasfusione)

Mucose

Cute non integra

Percutanea

Esposizione

Penetrazione attraverso la cute di ago cavo o di un tagliente contaminati con sangue proveniente da un soggetto possibile

fonte di infezione

MMWR June 29, 2001

HBV ~ 1-6% se HBeAg-

HBeAg+ 22-31% epatite evidente

7-62% evidenza sierologica

HCV ~ 1-2%

Puro et al SIROH 2001

HIV ~ 0.3-0.5%

RISCHIO GLOBALE DI INFEZIONE DOPO ESPOSIZIONE

Infettività epatite B

Infezione da EPATITE B

HBsAg+ e/o HBeAg+ in fase di remissione= INFEZ. PERSISTENTE alta viremia

HBsAg+ e anti-HBe+ in fase di remissione= INFEZ. PERSISTENTE bassa viremia ma possibile mutazione “pre-core”

>10

Da: Laurence et al, 2007

Il rischio di sviluppare una malattia epatica grave e conseguentemente di

incorrere nelle sue complicanze -

è legata a caratteristiche del virus e del soggetto ospite.

VIRUS: genotipo virale e la quantità di virus circolante nel sangue.

OSPITE: il sesso (decorso più rapido nei maschi e nelle donne in

età post-menopausale sistema immunitario

Da Lauer G e Walker B: New Engl J Med 2001

6 GENOTIPI

Sindrome metabolica, alcol, altre epatiti

EPATITE C

Da paziente a paziente

Da donatore di sangue od organi

Da sanitario a paziente

Da paziente a personale sanitario

di tutti i casi di epatite

Infezioni professionali/correlate

assistenzaInfezione Pz–Operatore Operatore-Pz

Tubercolosi basso / alto basso / alto

Meningite M. raro ?

Influenza medio medio

Varicella alto-medio alto-medio

Morbillo,rosolia medio medio

HIV basso basso

Epatite B basso raro

Epatite C basso ?

Wenzel, Prevention and Control of hospital Infections,1997

RELAZIONE TRA ESPOSIZIONE E RISCHIO

Ferita profonda causata da ago cavo

Contatto con virus concentrato

Ferita da strumenti visibilmente contaminati

Contaminazione ferita aperta o congiuntiva

Ferita superficiale

Contaminazione ferita chiusa

Contatto cute con strumenti

non visibilmente contaminati

MODALITA’ DI ESPOSIZIONE

Contatto prolungato larghe porzioni cutanee

RISCHIO INFEZIONE

ELEVATO

ELEVATO

MEDIO

MEDIO

BASSO

BASSO

BASSO

NON DIMOSTRATO

Studio PHASE

<0.1%1%0.1%HIV

2%2%1-2%HBV

2%4%3-16%HCV

Personale sanitario

Popolazione che accede alle cure sanitarie

Popolazionegenerale

Tasso di incidenza, numero di casi per 100.000 persone

anno Operatori sanitari

Popolazione generale

Rischio relativo(95% IC)

1995 2,3 3,7 0,6 (0,3 – 1,4)

1996 3,5 3,4 1,0 (0,5 – 1,9)

1997 3,4 3,7 0,9 (0,5 – 1,6)

1998 3,9 3,8 1,0 (0,6 – 1,8)

1999 3,0 2,8 1,1 (0,6 – 2,0)

2000 1,1 2,8 0,4 (0,1 – 1,0)

2001 1,1 2,6 0,4 (0,1 – 1,1)

2002 2,4 2,3 1,1 (0,5 – 2,1)

2003 2,7 2,3 1,2 (0,6 – 2,1)

2004 1,9 2,3 0,8 (0,4 – 1,7)

Incidenza e RR (IC) di epatite B acuta tra gli operatori sanitari e la popolazione generale in Italia al 2004

Infection control and hospital epidemiology May 2007, Vol. 28, N.5)

Tasso di incidenza, numero dicasi per 100.000 persone

anno Operatorisanitari

Popolazionegenerale

Rischio relativo(95% IC)

1995 4,3 1,8 2,4 (1,3 – 4,3)

1996 2,4 1,2 2,0 (1,0 – 4,3)

1997 2,0 1,1 1,7 (0,8 – 3,7)

1998 2,5 1,1 2,3 (1,2 – 4,5)

1999 1,1 0,9 1,2 (0,4 – 3,2)

2000 1,1 0,8 1,4 (0,5 – 3,8)

2001 2,1 0,6 3,4 (1,7 – 6,9)

2002 1,3 0,7 1,9 (0,8 – 4,7)

2003 1,6 0,7 2,4 (1,0 – 5,4)

2004 1,6 0,6 2,8 (1,3 – 6,4)

Incidenza e RR (IC) di epatite C acuta tra gli operatori sanitari e la popolazione generale in Italia al 2004

Infection control and hospital epidemiology May 2007, Vol. 28, N.5)

“Rischio Biologico per i Lavoratori della Sanità: Linee Guida per la Sorveglianza Sanitaria Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale 2005”

FATTORI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO

-VACCINAZIONE EPATITE B

-USO DI DISPOSITIVI MEDICI (AGHI TAGLIENTI) PROTETTI) Dir. 2010/32/EU e D.Lgs 19/2014, in tema di prevenzione delle ferite da taglio o da puntura nel settore ospedaliero sanitario

- NUOVI FARMACI PER EPATITE B-C

PROFILO ORGANO-METABOLICO

Emocromo (1) (2)Conta piastrine (1) (2)

ALT (SGOT) (1) (2)AST (SGPT) (1) (2)Gamma GT (1) (2)Glicemia (1) (2)

Foresi proteica (2)Colinesterasi (2)Trigliceridemia (1)Colesterolemia (1)Colesterolo HDL (1)Creatininemia (1)

Protocolli sanitario nel personale sanitario (1) Aziende sanitarie Regione E-R 2013 (2) SIMLII 2005

MARKER VIROLOGICI

HBsAg (1) (2)

HBsAb (1) (2)

HBcAb (1) (2)

HCV (1) (2)

HIV manovre alto rischio (1)

IgG varicella, rosolia, morbillo,parotite

ASSUNZIONE

Protocolli sanitario nel personale sanitario (1) Aziende sanitarie Regione E-R 2013 (2) SIMLII 2005

PERIODICO

PROFILO ORGANO-

METABOLICO

2-3 anni (1) (2)

HCV 3 anni (1) (2)

HBsAg, HBsAb, HBcAb 1 anno (1) (2)

Non Responder al vaccinoControindicazioni-

rifiuto vaccino

ASPETTI DECISIONALI E IDONEITA’ LAVORATIVA

Indicazioni pratiche per un modello di gestione condivisa tra MMG ed Epatologo del paziente con epatite cronica.

Anno 2015

L.G. SIMLII sul rischio biologico 2005

L.G. Sorveglianza degli operatori sanitari delle Aziende sanitarie

2014

LA TUTELA DEI TERZI

• Sentenza C.Cost., n. 258/1994 e n. 118/1996 su art. 32 della

Costituzione: “ i trattamenti sanitari sono obbligatori nei soli casi

espressamente previsti dalla legge, sempre che il provvedimento

sia volto ad impedire che la salute del singolo possa arrecare

danno alla salute degli altri e che l’intervento previsto non

danneggi, ma sia anzi utile alla salute di chi vi è sottoposto.

PRINCIPIO DI RECIPROCITA’

• Sentenza C.Cost. n. 218/1994 su legittimità art 5 L. 135/90: la

tutela del cittadino/lavoratore HIV positivo si arresta di fronte a

fatti che pur attinenti alla sfera privata, sono rilevanti per la

salute dei terzi.• SNLG I.S.S. 28.10.1999. Consensus Gestione ospedaliera del

personale HBsAg o anti-HCV positivo: gli operatori sanitari a

rischio di trasmettere l’infezione da HBV o da HCV devono essere

esclusi dallo svolgere attività invasive in prima persona.

Circolare del Ministero Salute del Lavoro e delle Politiche

Sociali del 12 aprile 2013 “Tutela della Salute nei luoghi di

lavoro: Sorveglianza sanitaria –

• L’accertamento preventivo di sieronegatività in trova una

legittimazione “esclusivamente nella sussistenza di una effettiva

condizione di rischio che dall’esercizio dell’attività lavorativa vi

sia per i terzi un concreto e reale rischio di contagio in occasione

e in ragione dell’esercizio dell’attività stessa”

• La circolare attribuisce la responsabilità di tale valutazione, che

deve essere su base individuale, al medico competente

Accertamenti pre-assuntivi e periodici sieropositività HIV

Il Codice ICO sul danno a terzi

• Qualora le condizioni di salute del lavoratore e la natura del lavoro

svolto siano tali da mettere in pericolo la sicurezza degli altri, il

lavoratore deve essere chiaramente informato della situazione. Nel

caso di circostanze particolarmente pericolose, occorre informare

la direzione e, se previsto dai regolamenti nazionali, anche le

autorità competenti devono essere informate sulle misure

necessarie a salvaguardare i terzi. Nel fornire le informazioni

occorre cercare un compromesso tra l’impiego del lavoratore

interessato e la sicurezza e la salute di coloro che ne potrebbero

venire danneggiati

HBsAg NEGHBcAb NEGHBsAb NEG

Operatore suscettibile

IDONEO PREVIAVACCINAZIONE

SIMLII, Regione E-R

HBsAg NEGHBcAb NEGHBsAb POS

Operatore vaccinato

IDONEO

HBsAg NEGHBcAb POSHBsAb POS

Immunità spontanea

IDONEO

HBsAg NEGHBcAb POSHBsAb NEG

-Infezione risolta

-Falso posIDONEO

SIMLII, Regione E-R

ALT (GPT)

norma

Consulenza Epatologica in caso di terapia immunosoppressiva

Possibile riattivazione di epatite B da minicromosoma

-HBeAg-HbeAb-HDVAb-HBV-DNA + genotipo -ALT,AST,FA, -Bilirubina,GGT-Emocromo, -protidemia-Eco addome

AISF-SIMG

HBsAg POSHBcAb POSHBsAb NEG

Infezionecronica

Consulenza Epatologica

HBeAg POSHBeAb POSHBV-DNA >20milaUI

ALT +++

Infezionecronica da virus selvaggio e replicazione

IDONEO con LIMITAZIONE per

MANOVRE INVASIVEHBV-DNA ANNUALE

SIMLII, Regione E-R

HBsAg POS, HBcAb POS

HBeAg POS o NEGHBeAb POSHBV-DNA <20milaUI

ALT +/-

Infezionecronica, bassareplicazione

IDONEO con PRESCRIZIONE misure standard

HBV-DNA TRIMEST

HBeAg NEGHBeAb POSHBV-DNA>20milaUIALT +++

InfezioneCronica PRE-CORE conreplicazione

IDONEO con LIMITAZIONE per

manovre invasiveHBV-DNA ANNUALE

INFEZIONE DA HBV E IDONEITA’ PER MANOVRE INVASIVE

GE= Genoma Equivalenti. corrispondono a circa 20.000 UI/ml

Numerosi dati di letteratura evidenziano come il rischio di trasmissione HBV da OS infetto a paziente, anche nel corso di procedure invasive a rischio, sia basso

- Chirurgia generale-Chirurgia maxillo-facciale e del cavo orale, compresi impianti ossei. - --Chirurgia cardiotoracica; - Neurochirurgia-Chirurgia in campo aperto di collo e testa con coinvolgimento di parti ossee,

inclusi gli intervento oncologici- Procedure non elettive eseguite in emergenza, incluse le manovre rianimatorie, la sutura profonda per arrestare un’emorragia e il massaggio cardiaco interno-Chirurgia ostetrica/ginecologica, comprese le altre procedure ostetriche e ginecologiche che richiedono l’uso manuale di strumenti taglienti

- Procedure ortopediche, - Ampi interventi di chirurgia plastica, compresi interventi estetici- Chirurgia dei trapianti (tranne trapianti di pelle e cornea)- Chirurgia traumatologica, inclusi lesioni aperte della testa, riduzione di

fratture facciali e mascellari, i traumi estesi dei tessuti molli dell’occhio- Interazione con pazienti in situazioni nelle quali esiste un rischio significativo

che il paziente morda il medico; per esempio assistenza a pazienti violenti o a pazienti in corso di crisi epilettica

- Qualsiasi tipo di chirurgia a cielo aperto con durata superiore a 3 ore, che probabilmente richiede il cambio di guanti

Categoria III: Procedure per le quali è accertato il rischio di trasmissione di virus per via ematica (EPP)

da Reitsma e al.. Clin Infect Dis2005; 40:1665–1672).

VARIANTE PRE-CORE (proteina –S-)

Nei soggetti con HBsAg + cronici, la presenza diHBeAb non indica sempre infezione non-attiva, ma anzipuò essere correlata a sintesi di proteine del "core"(HBcAg) e fluttuazioni del HBV-DNA senza secrezionedi HBeAg.

Si associa spesso ad un decorso grave e progressivo della malattia.

Evoluzione nella prevalenza HBeAg in Italia

9%

91%

Gaeta. 1997

HBeAg+ HBeAg-

14%

86%

Sagnelli, 2007

HBeAg+ HBeAg-

41%

59%

Giusti, 1991

HBeAg+ HBeAg-

La maggioranza dei portatori cronici di HBV in Italia ha selezionato la variante pre-core

HBeAg-

APRI index (AST-to-platelet ratio index)

(AST x100/ piastrine)

WHO 2015GUIDELINES FOR THE PREVENTION, CARE AND TREATMENT OF PERSONS WITH CHRONIC HBV INFECTION.

Cut-off >2 per cirrosi

HCV-Ab POS(EIA-CIA)

Contatto virale

test di conferma

SIMLII, Regione E-R

HCV-RNA NEG(2 determ/6 mesi)

Contatto virale

IDONEOControllo biennale

HCV-RNA POS> 104 GE/ml Replicazione

EPATITE C

HCV –RNA

IDONEO con LIMITAZIONE per

manovre invasiveHCV-RNA ANNUALE

HCV-RNA POS< 104 GE/ml

Replicazione

IDONEO con PRESCRIZIONE misure standard

HCV-DNA TRIMEST

Consulenza epatologica

INFEZIONE DA HCV E IDONEITA’ PER MANOVRE INVASIVE

HCV FALSAMENTE NEGATIVO

Possono rientrare in questa situazione i soggetti:

-Immunocompromessi (trapiantati in terapia immunosoppressiva e pazienti con HIV) con transaminasi elevate ed esclusione di altre cause note di epatopatia: in tali soggetti la comparsa di anti-HCV può essere ritardata o assente.

-Crioglobulinemia mista essenziale: si associa frequentemente ad infezione da HCV e gli anticorpi si concentrano nel crioprecipitato

AISF 2015

Una revisione della letteratura sui casi di trasmissione di HBV e HCV da OS infetto a paziente evidenzia che dal 1972-2005:

HBV: -50 casi 500 pazienti (la maggior parte chirurghi)

- HCV - 8 casi 18 pazienti

- HIV - 3 casi 8 pazienti

PROCEDURA PER LA PROFILASSI POST-ESPOSIZIONE MALATTIE TRASMISSIBILI dal SANGUE-PPE

adotta le misure igieniche e di disinfezione

1) Lava abbondantemente con acqua e sapone la

ferita o la cute abrasa

2) lava con acqua sterile, in caso di esposizione della

mucosa

3) in caso di puntura d’ago, favorisce il sanguinamento

segnala l’accaduto al proprio responsabile

in caso di contatto a rischio si reca subito al

Pronto Soccorso

L’ OPERATORE, IN CASO DI INCIDENTE

Misure igieniche di primo intervento

CONTATTO DI CUTE INTEGRA, DI BREVE DURATA, SUPERFICIE NON ESTESA:

Agire entro pochi minuti

Togliere gli indumenti contaminati

Lavare con abbondante acqua corrente e sapone antisettico

Disinfettare con amuchina al 5% o povidone iodio al 10% o clorexidina al 4-5%

NON PROCEDERE CON I PASSI SUCCESSIVI.

CONTATTO DI CUTE NON INTEGRA(SCREPOLATURE, ABRASIONI SUPERFICIALI, DERMATITI)

Come per cute integra, ma procedere con i passi successivi

CONTAMINAZIONE MUCOSE:

Lavare abbondantemente possibilmente con acqua o fisiologica sterili, o con

acqua corrente per 10-15 minuti. Procedere con i passi successivi

LESIONI PERCUTANEE PARENTERALIFare sanguinare abbondantemente la ferita

Lavare la ferita con acqua e sapone antisettico per 10’

Disinfettare con amuchina al 5% o povidone iodio al 10% o clorexidina al 4-5%

Procedere con i passi successivi

1) Prelievo al T0

2) profilassi antitetanica e sieroprofilassi B, se necessario

3) CONSULENZA INFETTIVOLOGICA ove necessario (1° accesso)

A) urgente

B) differita. previa somministrazione della profilassi entro 4 ore

con antiretrovirali (START KIT)

(previa sottoscrizione del modulo di consenso informato)

4) denuncia all’INAIL e referto

Pronto Soccorso

IL DIPENDENTE si ripresenterà quanto prima con gli esiti degli esami personali e, se disponibili, del soggetto "fonte", all' infettivologo dell' Azienda Ospedaliera, negli orari di ambulatorio comunicati.

In caso di prosecuzione della terapia con antivirali, il consulente infettivologo provvederà a richiedere gli esami ematochimici necessari per il monitoraggio della terapia, presso i laboratori AUSL od Ospedalieri.

IL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE

- riceve dal Resp.di U.O. la scheda e gli esami relativi al soggetto "fonte";

- sottopone a controllo l' infortunato e richiede i marker sierologici (HCV, HIV, HBV, HBsAb) e alcuni parametri bioumorali.

- dopo 1 mese

- dopo 3 mesi

- dopo 6 mesi

CONSULENZA INFETTIVOLOGICA(2° accesso)

PREVENZIONE

• MISURE TECNICH-PROCEDURALI

• MISURE COMPORTAMENTALI

• VACCINO

• HBIG (immunoglobuline anti-HBV)

VACCINOPROFILASSIAlla luce della valutazione del rischio biologico e dei risultati della visita il M.C. deve valutare:

se è disponibile un vaccino specifico per quel rischio

se quello specifico vaccino presenta un buon rapporto tra rischio-beneficio

lo stato vaccinale/immunizzazione del singolo lavoratore

il rischio individuale del singolo lavoratore

le controindicazioni individuali

VACCINO ANTIEPATITE B dal 1982

RIFERIMENTI DI LEGGE: Vaccinazione obbligatoria nuovi nati L. 176/1991, Offerta gratuita alle categorie a rischio DM Sanità 4/10/91

VECCHIO: VACCINO PLASMA-DERIVATO HBsAg

NUOVO: costituito da HBsAg ricombinante monovalente

-ENGERIX-B (GSK): adsorbito su idrossido di alluminio-RECOMBIVAX HB (Merck) Eccipiente:Eccipienti: mercuriotiolato di sodio

25,00 mcg; idrossido alluminio 10mcg; formaldeide <10 mcg, K tiocianato

-HBVAXPRO Può contenere tracce di formaldeide e tiocianato di K utilizzati durante il processo di produzione.

- TWINRIX: BIVALENTE vaccino HBV + vaccino inattivato anti HAV(somministrato ai tempi 0,+1,+6 mesi)

Codifica proteine involucro lipo-proteico

Schema vaccinale

• Inoculo ai tempi 0, +1, +6 mesi

• TITOLO PROTETTIVO, dopo 1 mese: >= 10 UI/ml (95% della pop.adulta sana)

Vaccinati immunodepressi

(pazienti dializzati, trapiantati, oncologici)

La somministrazione di una dose addizionale divaccino deve essere presa in considerazionequalora i titoli anticorpali risultino < a 10 UI/ml.

Circolare della Ministero Sanità

(n.19 del 30/11/2000)

• L'intervallo tra le dosi non deve essere inferiore a quattro settimane.

• Se l’intervallo tra:

1° -2° dose > 1 anno

• 2° - 3° dose > 5 anni

Si ripete intero ciclo

Sede di somministrazione

Deltoidea (adulti)

Sottocutanea, eccezionalmente, nei pazienti con trombocitopenia o con disordini della coagulazione.

Indagine su due ospedali da 300 posti

letto

Valeria Alfonsi , ISS 2014

FALSI “NON RESPONDER”

4 dose= il 15-25 % produce una risposta anticorpale adeguata dopo la prima dose addizionale.

5-6 dose= il 30-50 % produce una risposta anticorpale

VERI “NON RESPONDER”

5 – 10% delle persone non risponde COMUNQUE allavaccinazione con adeguati titoli, per cause genetiche, immunosoppressione, malattie croniche concomitanti

Sjogren MH, Am J Med, 2005

Recente proposta di schema vaccinale per

“NON RESPONDER”

- 2 dosi simultanee nei due deltoidi,

- 2 dosi simultanee dopo 2 mesi

- Controllo sieroconversione (anti HBs ≥ 10 mUI/ml) dopo due mesi.

Protezione duratura

• L’ ulteriore controllo, in un periodo tra 5 e 9 anni, di circa 3000 soggetti considerati ad alto rischio, ha rivelato l'assenza di casi clinicamente evidenti di infezione da epatite B.

• Inoltre, la persistenza della memoria immunologica vaccino-indotta per HBsAg è stata dimostrata attraverso una risposta anticorpale ad una dose di richiamo di Recombivax HB in adulti sani ai quali era stato somministrato un vaccino 5-7 anni prima.

E’ utile vaccinare gli HBcAb+ ?

• 1) ritestare la positività ed escludere la positività di HBsAg

HBsAb, HBeAb.

• 2) Se solo HBcAb è positivo, siamo di fronte a tre possibilità:

A) è una falsa positività (qualche componente del sangue)

B) contatto con il virus B che è stato eliminato con la formazione degli anticorpi (HBsAb, HBeAb,HBcAb); i primi due sono stati eliminati col tempo ed è rimasto solo il terzo.

C) contatto con il virus B, non si sono formati gli anticorpi, tranne l'HBcAb; col tempo l'HBsAg è scomparso. Piccole quantità di virus possono essere presenti nelle cellule epatiche.

COSA DICE LA LETTERATURA

-CONTROLLO PERIODICO (2-3 anni) SGOT,SGPT HBsAg, HBcAb, eventualmente HBVDNA.

- VACCINAZIONE ANTIEPATITE B: Se l’ anticorpo HBsAb compare dopo 1 dose, ipotesi B e C corretta (BOOSTER)

Se gli anticorpi anticorpi antiHBs compaiono dopo il ciclo completo, ipotesi A è vera.

Molto rare (<1/10.000)Sangue/sistema linfatico Patologia/sintomi

Sangue/sistema linfatico Trombocitopenia, linfoadenopatia

Sistema immunitario Anafilassi, reazioni anafilattoidi, malattia da siero-simile

Sistema nervoso Encefalite, convulsioni, neurite ottica, neurite di Guillain-Barrè

Sistema vascolare Vasculite, ipotensione

Sistema cutaneo Eritema multiforme, edema angioneurotico, lichen planus

Sistema articolare/muscolare Artrite, mialgie, debolezza muscolare

Generali Affaticamento, febbre, malessere, sintomi simil-influenzali, aumento degli enzimi epatici

Sangue/sistema linfatico Patologia/sintomi

Reazioni locali (sito di iniezione) irritazione transitoria, eritema, indurimento

Comuni(> 1/100, < 1/10)REAZIONI AVVERSE DA VACCINO

Report reazioni avverseAIFA 2015

Stato vaccinale

del soggetto

esposto

Fonte HBsAg

Positiva

Fonte HbsAg

Negativa

Fonte non testata

o sconosciuta

Non vaccinato Ricerca marcatori HBV

HB-Ig e ciclo vaccinale rapido 0-1-2-6/12 mesi Titolazione a 6-13 ms

Proporre di iniziare il ciclo vaccinale

HBIg e ciclo vaccinale rapido 0-1-2-6/12 mesi

Vaccinato e

responder antiHBs >10 mU/ml

Non trattare

Non trattare

Non trattare

Non responder

noto antiHBs <10 o neg.

1: se 6 dosi: HB-Ig 1 dose, da ripetere dopo 1 mese 2. se 3 dosi: HBIg 1 dose + vaccino 3 dosi

Non trattare 1.Se la fonte è ad alto rischio, trattare come se fosse HBsAg positiva

Vaccinato con

almeno 2 dosi e risposta Ab non nota Testare l’esposto per antiHBs:

1: se HBsAb (+): completare ciclo 2: se HBsAb (-)

HB-Ig 1 dose + completare ciclo

Terminare ciclo vaccinazione

1: se antiHBs (+): completare ciclo 2: se antiHBs (-):

HB-Ig 1 dose + completare ciclo

PROFILASSI PER EPATITE B

IgG EPATITE BUMANBIG, IMMUNOHBS, IM 1FL 3ML 540UI Euro 389,00

• Somministrazione entro 24-48 ore dall’esposizione, max 7 gg assieme al vaccino, ma tali tempi devono essere considerati come estrema dilazione della somministrazione

• L’uso delle sole HBIg ha dimostrato in operatori sanitari una efficacia del 75%.

• E’ parte integrante del trattamento di vaccino-profilassi

• Iniezione intramuscolare. Negli adulti in sede deltoidea

Eccezionalmente per via sottocutanea nei pazienti con trombocitopenia o con disordini della coagulazione.

• MMWR CDC 2006. No evidence exists to indicate that HBV, HCV, or HIV ever has been transmitted by HBIG commercially available. HBIG that is commercially available in the United States does not contain thimerosal

Coinfezione-superinfezione da VIRUS DELTA

Anti-HBsAnti-HDV

1) Infezione più grave2) Maggior rischio di cronicizzazione

top related