bologna ospitalità ed eventi a cinque sensi · a cinque sensi riconoscibile per i suoi forti...

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da una tradizione antica, un patrimonio storico e sapienziale che non si è perso, rinnovandosi e ridefinendosi di volta in volta in chiave moderna, in continua in- terdipendenza con il territorio, senza tra- dire il proprio Animus, ovvero quell’uni- verso culturale che non è dato solo dalle stratificazioni di ciò che l’uomo ha fatto, ma anche di ciò che ha immaginato, so- gnato e creduto attraverso i millenni. Da qui la vocazione della città a rimanere “giovane”, ad ampliare i propri orizzonti, guardando al futuro. Un futuro dove l’in- novazione è anche recupero e dove l’ac- 3 2016 www.mastermeeting.it 102 FOCUS BOLOGNA BoloGna ospitalità ed eventi a cinque sensi Riconoscibile per i suoi forti tratti identitari e per la straordinaria varietà dell’offerta, la città “dotta e ghiotta” è una destinazione icona del turismo esperienziale. Con grandi potenzialità nel sistema d’accoglienza e di servizi, capace di proporsi in chiave “diffusa” anche per il Mice Giulia Broggi A 35 minuti da Firenze, un’ora da Milano, due da Roma e mezza da Venezia, Bolo- gna è un crocevia dell’Italia ma anche del- l’Europa e del mondo grazie all’aeroporto internazionale Marconi (4° in Italia per connettività mondiale) che la collega ai principali hub del continente. Posizione privilegiata che ne accresce il fascino “ac- cessibile” e ne promuove il dinamismo, in tutte le declinazioni – cultura, arte, bien vivre – collocandola in prima linea tra le destinazioni più appealing e vitali del tu- rismo esperienziale di oggi. I suoi forti tratti identitari traggono linfa

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da una tradizione antica, un patrimoniostorico e sapienziale che non si è perso,rinnovandosi e ridefinendosi di volta involta in chiave moderna, in continua in-terdipendenza con il territorio, senza tra-dire il proprio Animus, ovvero quell’uni-verso culturale che non è dato solo dallestratificazioni di ciò che l’uomo ha fatto,ma anche di ciò che ha immaginato, so-gnato e creduto attraverso i millenni. Daqui la vocazione della città a rimanere“giovane”, ad ampliare i propri orizzonti,guardando al futuro. Un futuro dove l’in-novazione è anche recupero e dove l’ac-

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BoloGnaospitalità ed eventia cinque sensiRiconoscibile per i suoi forti tratti identitari e per la straordinaria varietàdell’offerta, la città “dotta e ghiotta” è una destinazione icona del turismoesperienziale. Con grandi potenzialità nel sistema d’accoglienza e di servizi,capace di proporsi in chiave “diffusa” anche per il Mice

�Giulia Broggi

A 35 minuti da Firenze, un’ora da Milano,due da Roma e mezza da Venezia, Bolo-gna è un crocevia dell’Italia ma anche del-l’Europa e del mondo grazie all’aeroportointernazionale Marconi (4° in Italia perconnettività mondiale) che la collega aiprincipali hub del continente. Posizioneprivilegiata che ne accresce il fascino “ac-cessibile” e ne promuove il dinamismo, intutte le declinazioni – cultura, arte, bienvivre – collocandola in prima linea tra ledestinazioni più appealing e vitali del tu-rismo esperienziale di oggi.I suoi forti tratti identitari traggono linfa

studenti, ha avuto Dante, Petrarca e Boc-caccio e che, ancora oggi, richiama giova-ni da tutta Europa. Molto bello il Palazzodell’Archiginnasio, antica sede del retto-rato dell’Alma Mater Studiorum, che ospi-ta l’impressionante teatro anatomico eche per secoli è stato uno dei principali epiù ferventi punti di riferimento del sape-re europeo. Altra importante istituzioneculturale è l’Opificio Golinelli (vedi box apagina 105) tra i più grandi centri speri-mentali e didattici al mondo. Ma a Bolo-gna la cultura non si esprime solo all’in-terno di edifici, vive in ogni angolo delcentro storico, uno dei meglio conservatid’Europa con antichi palazzi e chiese ric-chi di opere d’arte, famoso per i suoi 40chilometri di portici, questi ultimi luoghidi aggregazione, commercio e movida do-ve urbanistica, architettura e tradizione siincontrano in un connubio unico e affa-scinante.Un must per godere l’atmosfera della dot-ta Bologna, è senz’altro una passeggiatalungo il portico di San Luca, il più lungo

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coglienza è sì istinto ospitale ma anchecapacità di proporre e osare qualcosa didiverso, di fare tendenza.È in questa chiave che vogliamo presenta-re Bologna, nella sua peculiarità che sicompone di un sistema di accoglienzache, per le caratteristiche stesse della cit-tà, ha tutte le potenzialità per fare net-work con le realtà eccellenti del territorioe proporsi come una destinazione Mice eBleisure (Business + Pleisure) “diffusa”,dove a guidare il turista è un’esperienzaai cinque sensi appagante e, soprattutto,unica. Scopriremo così la Bologna Dotta,quella Ghiotta, la Bella, la Musicale, maanche la Bologna Vivace degli eventi edella movida.

“la DoTTa”L’appellativo “la Dotta” nasce da un pri-mato. Bologna è stata la prima città inOccidente a dotarsi di una Universitànell’anno 1088. Università che, tra i suoi

In apertura, PiazzaMaggiore in festa.Qui sopra, Palazzo Re Enzoin Piazza Nettuno.In basso, la statuadi San Petronio ai piedidelle due Torri

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al mondo (3.796 metri e 666 arcate), checollega la città al santuario del Colle dellaGuardia. Nel percorrerlo, Stendhal scrive-va nel “Voyages en Italie” (1826): “mi suc-cedeva di fermarmi, oppresso dalla feli-cità, per dirmi: Com’è bello!”.Imperdibile oggi il percorso museale nelcentro della città di Genus Bononiae chesi articola in diverse tappe: il museo dellastoria di Bologna a Palazzo Pepoli, Palaz-zo Fava, affrescato dal Carracci, con lesue grandi mostre, il museo di strumentimusicali antichi del Maestro Luigi Ferdi-nando Tagliavini a San Colombano, la Bi-blioteca di San Giorgio in Poggiale con unricco patrimonio librario a partire dal500.

“la GRaSSa”Vicino alla famosa basilica di San Petro-nio, tra via Clavature, via Pescherie Vec-chie e via Drapperie, la zona che per i Bo-

lognesi è il Quadrilatero, c’è un sacro luo-go per buongustai: il Mercato di Mezzo,espressione più tipica della tradizione ga-stronomica bolognese. Riaperto nel 2014dopo un’importante ristrutturazione, è unpunto di ritrovo non stop, dalla prima co-lazione all’ultimo drink che ha restituitoai bolognesi e ai turisti – che questa cittàscelgono di viverla e non semplicementedi visitarla – la piacevolezza di abbinare ilbuon cibo al gusto dell’incontro. Vi si tro-vano specialità artigianali che vanno dasalumi e formaggi d’ogni tipo, ai famositurtlen, e alle tagliatelle, lasagne e ragù.Ma anche i prodotti di prima fascia della

Le Torri di Bologna.A destra il negoziodi specialitàenogastronomicheTamburini e (sotto) unadelle tante botteghe diprodotti alimentari tipiciin città.In basso, la PescheriaBrunelli nel Mercato diMezzo. Nell’altra pagina,via Saragozza, il porticopiù lungo del mondo

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Coop Adriatica, Fior Fiore e Alce Nero,etichette diverse – compresi i vini biologi-ci – dell’Enoteca Regionale dell’EmiliaRomagna e, ad assicurare la quota vegeta-riana, frullati, centrifugati, insalate e ma-cedonie preparati con i prodotti del Con-sorzio ortofrutticolo Agribologna.Nel celebre trattato “La scienza in cucinae l’arte del mangiar bene”, non a caso,Pellegrino Artusi dedicava alle delizie del-la tavola di Bologna uno spazio di tutto ri-spetto. Spazio, più che meritato, che laghiotta città non ha mai perso né nelleguide gastronomiche più importanti nétanto meno nell’immaginario del gour-mand. Nel mondo, Bologna è nota, infatti,per tante eccellenze, prima fra tutti e verastar, la mortadella, legata a doppio filo alsuo territorio. Ma non si deve pensareche l’appellativo “grasso” strida con l’at-tenzione allo stile alimentare e ai prodottiortofrutticoli. Oggi la grassa Bolognaesprime soprattutto l’amore per il buoncibo, i suoi segreti e le sue tradizioni eper la convivialità che qui è ingredienteessenziale. Prova ne è l’ambizioso proget-to “FICO” di Eataly World Bologna, chesarà il primo Parco Tematico dell’Eccel-lenza del Cibo Italiano, punto di riferi-mento nel mondo (vedi box a fianco). Unesempio di come l’alimentazione possaessere motore di sviluppo sostenibile edespressione di eccellenza.

la BellaÈ indubbio che il capoluogo emiliano re-gali grandi emozioni anche alla vista oltre

TRe eccellenze Della ciTTàla Fondazione MaSTÈ un’istituzione internaziona-le, culturale e filantropica, lacui mission è stimolare l’im-prenditorialità tra le giovanigenerazioni, favorendo loscambio di idee e la connetti-vità in partnership con altrerealtà del territorio. L’istituzio-ne, in particolare, sostiene lenuove iniziative che fanno le-va sull’identità nei campi dell’innovazione, della tecnologia edell’arte. www.mast.org

la Fondazione GolinelliNata a Bologna nel 1988 per volontà dell’imprenditore e filan-tropo Marino Golinelli, rappresenta un esempio unico in Italia difondazione filantropica privata totalmente operativa, ispirata almodello americano, che promuove, in maniera integrata, educa-zione, formazione e culturadei giovani e della società,con l’obiettivo di contribuireallo sviluppo sostenibile delPaese. In particolare, l’OpificioGolinelli, che si estende su9mila metri quadrati e la cuirealizzazione è costata 12 mi-lioni di euro, si presenta oggicome nuovo punto di riferi-mento worldwide della cultura di Bologna, centro di sperimenta-zione e didattica d’eccellenza nel campo della tecnologia e del-le scienze, in grado di accogliere oltre 150.000 visite l’anno.www.fondazionegolinelli.it

Fico eataly WorldSarà l’ambizioso progetto “FICO” di Eataly World a raccogliere iltestimone di Expo 2015 e a prendersi l’incarico di promuovere lacentralità della risorsa “cibo” negli equilibri globali e, in partico-lare, di portare avanti la mission di valorizzazione dell’agroali-mentare di qualità italiano attraverso percorsi narrativi in cui ter-ritorio e tradizione diventeranno opportunità non solo di culturama anche di crescita economica. In questa prospettiva, la conti-nuità con l’Esposizione Universale è la dimostrazione di come laterra e i suoi prodotti siano risorse fondamentali per lo svilupposostenibile del pianeta. Il parco tematico metterà a sistema leprincipali aziende italiane eccellenti del settore, dai Consorzi deiprodotti Dop e Igp come ilParmigiano e il Grana Padano,alle grandi aziende del madein Italy come Lavazza e Grana-rolo, fino agli artigiani celebrinel mondo come la calabreseLiquirizia Amarelli e, dalleMarche, la Campofilone. E nonmancheranno neppure il Prosciutto di Parma di Ruliano, i salumicalabresi di Madeo, quelli di cinta senese di Savigni e la morta-della di Bologna dell’omonimo Consorzio.

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che al palato. All’alba e al tramonto i ri-flessi dei mattoni rossi, con i quali nelmedioevo sono stati costruiti palazzi etorri, si accendono di nuances che nessunobiettivo potrebbe cogliere nella loro ete-rica bellezza. Solo l’occhio “vivo” è capa-ce di coglierne l’essenza, nel qui ed ora. Ilcolore rosso è fil rouge che lega la città alsuo passato glorioso e, allo stesso tempo,è la direttrice che guarda al futuro, par-tendo da un presente di primati importan-

ti: rosse sono infatti anche la Ducati e laFerrari che, insieme a Lamborghini e Ma-serati, fanno di Bologna e della sua regio-ne la “terra dei motori”. A pochi minutidal centro si trovano il Museo e la Fabbri-ca Ducati, mentre a Sant’Agata Bologneseha sede la mitica Lamborghini, e, nella vi-cina Modena, si può visitare la storicaGalleria Ferrari, con la nuova casa-museoEnzo Ferrari. Infine, per i più temerari, aMaranello, si può provare su pista laF430!E sempre rosso è lo sfondo su cui si sta-glia il patrimonio artistico del centro sto-rico, custodito in oltre 50 musei, tra chie-se, torri, palazzi, lungo i 40 km di portici.Si può scegliere tra reperti etruschi emummie egizie, dipinti di Giorgio Moran-di e Guido Reni, arte contemporanea espade medievali.

la MUSicaleRestando in tema di eccellenze, la cittàvanta un altro importante primato, quellodi essere stata riconosciuta dall’UNESCO“città creativa della musica” per antono-masia. Una nomea che ha radici lontane,quando Bologna richiamava grandi com-positori come Mozart e Farinelli chel’avevano eletta a loro meta di studi privi-legiata. Fascino che tuttora continua adattrarre cultori e amanti della buona mu-sica, provenienti da tutto il mondo. Dal-l’Orchestra Mozart, fondata dal MaestroAbbado, alla Music Academy, fino al Mu-seo Internazionale e alla Biblioteca dellaMusica, con collezioni di oggetti di inesti-mabile valore e rarità, tra cui flauti, violi-

Qui sopra, la Basilica diSanto Stefano. A destra,la facciata di Palazzod’Accursio. In basso,musicisti si esibiscononelle strade della città

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ni e ghironde, ma anche testi e spartitioriginali di grandi musicisti come Mozart,Bach e Vivaldi, senza dimenticare il “Gio-vanni Battista Marini”, il primo conserva-torio pubblico italiano, che tra i suoi stu-denti ha avuto anche Rossini. Ma Bolognaè anche Jazz Festival, kermesse che ognianno attira migliaia di turisti e trasformala città in un grande palco open air dovesi canta e si suona dal vivo non solo neilocali ma anche nelle piazze.

la ViVaceIl fermento a Bologna non manca mai.Musica, arte, cultura, scienza, innovazio-

ne, buon cibo: tutto è materia per eventied happening che fanno tendenza. E nonmancano i luoghi della movida, tra risto-ranti, caffè, locali notturni e teatri, con-centrati, tra l’altro, in pochi chilometri.Perché qui, tutto, anche l’entertainment, èa misura d’uomo. Oltre ad ospitare famo-

la Bella STaGione Della cUlTURaGrandi mostre, eventi all’aria aperta, tour tematici, happeningmusicali. La bella stagione ha in serbo un calendario ricco dieventi per tutti i gusti. A partire dalla mostra (in scena fino al 17luglio) di “Egitto. Splendore millenario. Capolavori da Leiden a Bo-logna al Museo Civico Archeologico e da quella di Giorgio Moran-di al MAMbo fino al 26 giugno, che dedicherà un focus su un pe-riodo poco conosciuto del percorso artistico del pittore bolo-gnese con quattro suoi capolavori, realizzati tra il 1913 e il1915, e provenienti dalla collezione d’arte milanese di GianniMattioli, in deposito presso la Peggy Guggenheim.Alla mostra realizzata da Arthemisia in collaborazione con Ge-nus Bononiae a Palazzo Fava, si potranno visitare le opere (oli,acquerelli, carboncini e gessetti) dell’artista newyorkese EdwardHopper, icona dell’arte americana del XX secolo. Ma per il nonocentenario del Comune di Bologna sono previsti molti altri ap-puntamenti tra cui una mostra al Museo Civico Medievale dal ti-tolo Bologna 1116. Dalla rocca imperiale alla città del Comune(fino al 17 luglio), dove verrà dato particolare rilievo alla cittàdelle Quattro Croci, al castello imperiale che i Bolognesi distrus-sero nel 1115 all’indomani della morte di Matilde di Canossa ealla storia dello Studium (Università) da Irnerio ai monumenti deidottori presenti in museo. Al Museo del Risorgimento, invece, sipotranno ammirare 78 scatti del grande fotografo unghereseRobert Capa, con Robert Capa in Italia (dal 2 aprile al 22 maggio),un percorso che racconta la guerra in Italia, dallo sbarco alleatoin Sicilia nel 1943 sino alla risalita della penisola nell’estate del1944. Per gli amanti della musica all’Auditorium Manzoni, si esi-biranno invece Niccolò Fabi, il 26 maggio e Elvis Costello, il 28maggio. Da non perdere, infine, dal 20 al 22 maggio, la manife-stazione Diverdeinverde - Giardini aperti della città e della collina,che consentirà di visitare i giardini “segreti” della collina bolo-gnese eccezionalmente aperti al pubblico.

In alto a sin., performancemusicale nel Porticodi San Luca. A sin.La Fontana del Nettunonell’omonima piazza.Qui sotto, il TeatroComunale

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si festival di arte e di musica, la città èuna meta privilegiata per il turismo slow,luogo ideale dove passeggiare e godersiogni angolo, girare tra i mercati, le botte-ghe artigiane, le boutique griffate e con-cedersi una pausa relax e conviviale inuno dei tanti caffè nel centro storico, pro-prio come insegna la filosofia di vita delbolognese doc, amante della socialità edel buon vivere in tutti i suoi aspetti. �

il nUoVo conVenTion anDViSiToRS BUReaU Di BoloGnaSi è costituito lo scorso 21 gennaio, ilConvention and Visitors Bureau di Bo-logna. Nato come divisione di Bolo-gna Welcome, il nuovo Organo avrà ilcompito di posizionare e promuoverela destinazione nel mercato Mice a li-vello nazionale e internazionale e dicoordinare l’attività dei singoli opera-tori nella realizzazione di candidatureper attrarre nuovi eventi e si occuperàanche della partecipazione a fiere delsettore e workshop tematici.

Cinema sotto le stellein Piazza MaggioreIn basso, cena in unristorante tipico con vistasulla Basilica