giuliaviva anno iii n.6 del 23 marzo 2013

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Anno III numero 6 del 23 marzo 2013 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie copiagratuita Dopo 4 anni ancora al palo il programma per la mobilità cittadina Immobilità insostenibile

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GiuliaViva anno III n.6 del 23 marzo 2013

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Page 1: GiuliaViva anno III n.6 del 23 marzo 2013

Anno III numero 6 del 23 marzo 2013GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

copia g

ratuita

Dopo 4 anni ancora al palo il programma per la mobilità cittadina

Immobilità insostenibile

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I

Istantanee giuliesi GiuliaViva anno III n.6 3

Si chiama “GiuliaEuro” e dovrebbe es-sere l’ufficio destinato prioritariamen-te al “reperimento delle risorse econo-miche” con un occhio di riguardo ai finanziamenti comunitari. Nei procla-mi, disattesi, dell’assessore Forcellese doveva essere attivo fin dallo scorso n o v e m b r e , ma dell’an-n u n c i a t a inaugurazio-ne si sono a tutt’oggi per-se le tracce. Lanciato dal circolo cultu-rale “Il nome della rosa” sta nel frattempo per prendere il via il cor-so intensivo di europrogrammazione “I finanziamenti europei: cosa sono, come funzionano, come si utilizzano”. L’assessore Forcellese, al momento, non risulta fra i partecipanti. Ma c’è an-cora tempo per l’iscrizione.

C’è ancora tempoMa quanta fretta!Davvero sorprendente la superficia-lità con cui in Consiglio Comunale (11.03.2013) la maggioranza, dopo aver perorato e giustificato con il solito ritor-nello della mancanza di soldi l’aliena-zione di aree pubbliche, porta il punto relativo alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà di un’area di circa 1500 mq. sulla Nazionale Adriati-ca. Il presidente del Consiglio, con fare sbrigativo, afferma “diamo per letto e met-tiamo a votazione”. Ma il consigliere Arbo-retti chiede di discutere il punto e mette in luce che quei 1500 mq. sulla SS 16 verrebbero attribuiti in proprietà per soli 10 euro circa al mq. e senza un preciso vincolo di destinazione d’uso: ancora un cattivo affare per un Comune che piange per i debiti ma poi quando aliena o tra-sforma i propri diritti non si cura, almeno, di fare soldi e, per converso, finisce col fare un bel regalo al privato. L’assessore Vella comprende il problema e chiede un rinvio del punto per discuterne in com-missione. E già, solo con la riflessione e il ragionamento si evitano i danni!

Cattivo esempio

Delle condizioni in cui versa l’ex Golf-bar si è ormai detto tutto ed il contrario di tutto, fra vetri in frantumi (quelli che deli-mitano la fontana), bagni inagibili e rifiuti abbandonati in ogni dove. Sulle colpe dei vandali non possiamo che essere d’accor-do, meno per la scarsa cura riservata in ge-nerale ad uno dei “biglietti da visita” della città. A lasciar maggiormente perplessi, però, è lo stato di corrimano, ringhiere ed altre strutture di metallo, da tempo assaliti dalla ruggine e ormai ridotti a intrecci os-sidati di tubi e lamiere. Qui non c’entrano i vandali, ma la storia, purtroppo consueta, dei lavori pubblici che durano lo spazio di un mattino. Quasi che tutto finisse con l’immancabile inaugurazione. Quasi che il nostro denaro non avesse valore.

Vandali e no

Hanno letteralmente invaso i muri, le vec-chie cabine telefoni-che, le pensiline degli autobus e persino le centraline di controllo degli impianti sema-forici. Sono centinaia, appiccicati ovunque, fuori da ogni regola e senza il minimo ri-spetto del tanto decantato decoro urba-no. Recano la dicitura “Nota informativa

Ora, per favore, curateliGradita sorpresa per numerose aiuole cittadine, tornate finalmente ad acco-gliere arborescenze degne di questo nome. La novità ha interessato diverse dislocazioni, ed in particolare piazza Dal-la Chiesa ed il lungomare sud, dove le nuove piante hanno sostituito gli arbu-sti preesistenti, ormai seccati. Un primo passo in favore del verde cittadino, con l’auspicio che alla piantumazione faccia-no doverosamente seguito le necessarie cure ed attenzioni. Per evitare nuove, evitabili sfilate di tronchi rinsecchiti.

sulla partecipazione popolare nel nostro Comune” il logo del-la nuova edizione (la seconda) di “Delibe-riamoci” e, ben visibi-le in alto a sinistra, lo stemma del Comu-ne di Giulianova.

Un esempio lampante di “affissione sel-vaggia” che insozza, deturpa, svilisce la cit-tà: a cura dell’amministrazione.

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Fatti ... 4 GiuliaViva anno III n.6

Gli aspetti positivi della Variante

di Franco Arboretti

Dopo gli strombazzamenti mistifica-tori del sindaco “Largo ai progetti:

si dia inizio a questa fase di nuova civiltà architettonica” è necessario dare una rappresentazione più veritiera di cosa contiene la Variante. Degli aspetti nega-tivi, in parte corretti, per fortuna, dalla SUP e dalla VAS, abbiamo già detto in precedenza (n.4 del 23 febbraio visio-nabile sul sito di GiuliaViva). Le poche cose positive presenti si potevano fare in molto meno tempo e risparmiando molti soldi pubblici. Per l’ottenimento di esse, comunque, ha avuto un ruolo fon-damentale l’impegno del Cittadino Go-vernante ispirato all’idea di città come bene comune. Di questi aspetti positivi vorremmo ora parlarvi. La nostra associazione nel 2007 con sei articoli (consultabili sul nostro sito in Riflessioni sull’urbanistica giuliese) tentò invano di avviare prima dell’ado-zione un pubblico dibattito sulla temati-ca della variante. Riuscì, almeno, però a far ottenere alla città questi tre risultati:• Vincolo a verde sul parco Chico Mendez. • Belvedere alla fine di viale dello Splendore, accanto al vecchio ospedale. • Pista ciclabile ad ovest della statale 16 Dopo l’adozione del 2007 il Cittadino Governante, per porre rimedio a scelte devastanti per Giulianova, lavorò con dedizione alla elaborazione di 23 os-servazioni (anch’esse consultabili sul

nostro sito). Esse hanno dato vita ad una riflessione a tutto tondo sull’urbanistica cittadina occu-pando quasi un’intera sedu-ta del consiglio comunale sulle osser vaz ioni (vedi registra-zioni sul nostro sito). Questi i risultati ottenuti per la città con le nostre osservazioni:• Salvaguardia della Collina Nord: La no-stra proposta per la salvaguardia paesag-gistica, la creazione del parco territoriale collinare ed il contestuale riconoscimento di equi e congrui diritti edificatori ai pro-prietari fu purtroppo accolta solo (e, tra l’altro, parzialmente) per quanto concerne la parte riguardante i proprietari che erano stati privati, con la Variante, dei diritti edifi-catori previsti nel PRG del ‘94. La soluzione urbanistica individuata era un autentico pastrocchio difficilmente attuabile ma che avrebbe potuto mettere in atto la cemen-tificazione della collina Nord, lo scorcio panoramico più importante della città, dal mare verso ovest. Confidavamo in un provvidenziale intervento della Regione e della Provincia (preposti a vigilare sui beni ambientali e paesaggistici) e così puntual-mente è stato. Fu corretta, inoltre, grazie alla nostra osservazione la paradossale si-

tuazione per cui erano presenti nella do-cumentazione adottata sia le previsioni della Variante sia quelle delle PRG del ‘94: c’erano quindi le une e le altre! L’approva-zione della nostra osservazione ha risolto questa spinosa questione che avrebbe potuto innescare un contenzioso infinito fra proprietari e comune. • Mantenimento di “cannocchiali visi-vi” nella zona E2 ad est dell’Adriatica per la salvaguardia di scorci panoramici dal Lido verso la collina, fondamentali per la qualità paesaggistica ed ambientale, e per il turismo. • Eliminazione della “monetizzazione” nella zona E2, cioè della infelice idea di rinunciare da parte del Comune alle aree previste in cessione alla collettività per realizzare giardini, parchi, piazze, impian-ti sportivi pubblici, in cambio di denaro, peraltro pure scarso.• Eliminazione dell’edificio di circa di circa 17 metri previsto sullo sfondo di

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... in primo piano GiuliaViva anno III n.6 5

Proposte del Cittadino Governante accolte nel dibattito sulle osservazioni

1. Traslazione dell’edificazione a ovest di Piazza Dalla Chiesa ai piedi della collina del centro storico: la soluzione finale individuata è nata dalla nostra proposta di traslare gli edifici più a sud in linea con le case esistenti, lasciando così intatto lo stupendo scorcio panoramico verso la collina soprastante. 2. Ampliamento dell’Hotel Cristallo: E’ stata la nostra proposta a sbloccare l’annosa querelle e a porre termine al costoso contenzioso legale in atto: ampliare i volumi dell’al-bergo sul lato est dell’edificio esistente, realizzare la piscina ed i parcheggi interrati nell’area contigua a nord di proprietà del Cristallo, ottenere porzioni della proprietà Cristallo per am-pliare il marciapiede sul lungomare e per realizzare marciapiede e parcheggi su Via Milano. 3. Cancellazione della grave irregolarità di Colleranesco emersa durante la discus-sione dell’osservazione 212: perdita di spazi pubblici (scuola elementare, ampia strada con marciapiedi, vicini ad una piazza con parcheggio pubblico) a favore di un consistente ed irregolare aumento dei diritti edificatori privati. Emerse anche che uno dei tecnici della Variante si trovava in grave conflitto di interessi per legami di parentela con la proprietà avvantaggiata dalla Variante adottata.4. Cancellazione della grave irregolarità di Fosso Mustaccio: scelta anomala in cam-pagna, effettuata anch’essa in fase di adozione (quando potevano intervenire solo tecnici o politici). Venne stranamente previsto, in zona agricola, in un’area di poco più di 2000 mq, la possibilità di edificare addirittura circa 15 appartamenti di 80 mq. Solo in extremis, di fronte alla riproposizione della scottante problematica da parte del Cittadino Governante, il sindaco decise di annullare il tutto riportando l’area in zona agricola. Anche in questo caso emerse un grave conflitto di interessi per la parentela fra la proprietà ed un altro dei tecnici della Variante.5. Spostamento dell’edificazione prevista a ridosso della Piccola Opera Charitas: fu accettata la nostra proposta di allontanare almeno l’edificio dalla Piccola Opera Charitas. Pur-troppo invece non fu accettata la nostra idea di spostarlo altrove per confermare il tracciato del grande viale alberato fino alla statale 80 (previsto dal PRG del ’94), valida alternativa a via Gramsci, che avrebbe collegato il centro storico con la statale 80 connettendo tribunale, ospe-dale, Piccola Opera Charitas, Giocolandia, ITI, Liceo scientifico, Istituto Alberghiero e Cristal. 6. Correzione di “residence” in “residenza turistico-alberghiera”: il nostro gruppo fece precisare che il generico e ambiguo termine residence presente nelle controdeduzioni di due osservazioni andava corretto in residenza turistico-alberghiera, affinchè gli hotel ri-manessero nell’ambito del patrimonio ricettivo turistico giuliese, evitando la trasformazio-ne in alloggi da vendere e l’impoverimento del patrimonio ricettivo cittadino. 7. Riapertura dello scorcio panoramico del piccolo belvedere (all’inizio di Via Montello): E’ stata la proposta del nostro gruppo a far abbassare l’altezza della siepe da m.1,50 (previsto dalla maggioranza) fino al livello della balaustra lì presente come giusta-mente veniva richiesto dall’osservante, il compianto Pio Macera.8. Tutela dei dirittti degli abitanti del nuovo insediamento residenziale presso il parco di Via del Campetto: l’intervento del nostro gruppo evitò che si creasse la possibilità di costruire da parte dell’impresa immobiliare uno o due piani in più sopra gli edifici esistenti. Fu ottenuto che ci si attenesse agli indici e alle altezze originari con tutela dei diritti di tutti coloro che hanno acquistato e che lì risiedono.9. Prolungamento del lungomare nord fino alla pineta nei pressi dell’argine sud del Salinello: Questa importante scelta urbanistica da noi proposta fu apprezzata da tutti i gruppi consiliari. Mancò però la volontà di definire in consiglio, da subito, questo qua-lificante allungamento della città verso nord in una delle sue zone di massimo pregio: il lungomare. La nostra proposta di far rinunciare il Comune a parte della prevista cessione di aree pur di ottenere però quella sufficiente a prolungare il lungomare con ampio marcia-piede e pista ciclabile fino al pontile di legno sul Salinello fu rinviata ad una fase successiva. 10. Riduzione del commerciale nell’area ex Sadam: Era stato accettato dall’ammini-strazione comunale il raddoppio delle superfici a destinazione commerciale (da 6.000 a 12.000 mq circa) che tanto fu contestato nel 2004. È stata la nostra obiezione a far emerge-re questo aspetto e a far tornare indietro la maggioranza.

Via Matteotti (accanto ai Giardini donati alla città dal munifico Tiberio Orsini). • Eliminazione del corposo insedia-mento abitativo tra Viale dello Splen-dore e Via Amendola ed il ripristino delle previsioni del PRG del ’94: in un sol colpo fu disinnescata la diretta con-correnza alla riqualificazione del centro storico (diviso dall’area in questione solamente da via Acquaviva) e si ricon-quistò la possibilità di avere il parco del centro storico e parcheggi pubblici ap-pena all’esterno di esso.Tanto altro avevamo proposto per il bene dalla città, ma la chiusura del sindaco assecondato dalla maggioran-za ha privato la città di un reale inve-ramento di idee-forza quali “città so-stenibile”, “città vivibile”, “salvaguardia dell’ambiente”, “tutela del paesaggio”. Su alcuni aspetti, fondamentali però, abbiamo poi avuto ragione da Regione e Provincia: sulla necessità di fare la VAS e sull’eccessivo consumo di territorio.Durante il dibattito consiliare sulle altre osservazioni siamo riuisciti ad intervenire solo su 43 delle 465 (non fu concesso dal sindaco il tempo per poterle esaminare tutte!), ma i frutti derivati dalle nostre proposte, accolte poi all’unanimità, sono stati tanti. Ne ricordiamo (nel riquadro a lato) alcu-ni che a noi paiono molto significativi per la città.

Il ruolo costruttivo del Cittadino Governante durante tutto l’iter della Variante

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Quarto potere di Paolo Innocenti

6 GiuliaViva anno III n.6 Speciale informazione

forti gli organi di informazione siano in grado di garantire. Ancora più delicata la situazione che si viene a creare laddove mezzi di infor-mazione anche di differente natura si accumulano nelle mani di una sola per-sona. Inevitabile che, in questi casi, per essere ritenuti obiettivi e credibili quei medesimi strumenti dovrebbero esse-re usati in maniera ancor più equilibra-ta e volta a raccontare tutti i fatti, o per lo meno quelli più importanti, risultino essi graditi o spiacevoli per chi gestisce il potere.Al contrario, sempre più spesso l’o-pinione pubblica finisce con l’essere nutrita di omissioni, mezze verità, ten-denziosità. Troppo spesso le notizie di-ramate da chi gestisce la cosa pubblica vengono trattate con accenti esagerati (titoli a caratteri cubitali, articoli a sei co-lonne, presenza continua sulle pagine dei giornali o nelle trasmissioni radio-televisive), condite solo da qualche rara critica, per lo più puerile, su fatti per lo più banali, utile quindi solo a dissimu-lare e confondere gli ignari ascoltatori o lettori. Per non parlare del trattamen-to riservato agli oppositori, fra colpi “bassi”, censure, uso di argomentazioni pretestuose per metterli in cattiva luce e qualche rara “ospitata” nelle trasmis-sioni o sulle pagine dei giornali per dis-simulare la propria faziosità. La cronaca e la politica stessa finisco-no così con l’essere trasferite sul piano

del pettegolezzo, rimanendo in super-ficie rispetto al cuore delle questioni, non favorendo il ragionamento e la comprensione della complessità dei problemi da affrontare e risolvere. L’o-pinione pubblica viene invece spinta a “volare basso” e si finisce col contribu-ire all’affermazione di classi dirigenti inadeguate.Chi è “filo-governativo” ad oltranza fini-sce col risultare fazioso, perdere inevita-bilmente in autorevolezza e credibilità,, ma soprattutto rinnegare quel ruolo di controllo del potere che non signi-fica semplicemente voler sostituire chi governa con qualcun altro (il più delle volte di segno opposto, ma di uguale incapacità) quanto sollecitarlo a fare meglio, indirizzandolo verso il buongo-verno, nell’interesse del bene comune. Una democrazia è sana quando il pote-re politico e quello economico non in-terferiscono con un’informazione che, a sua volta, si mantiene indipendente e riesce a conservare il proprio spirito critico tanto sulle banalità quanto sulle cose più importanti.La realtà, purtroppo, è ben diversa, mol-to spesso ristretta fra l’enfasi utilizzata per esaltare a tutti i costi l’azione del “palazzo” (anche quando fuori luogo se non addi-rittura dannosa) e ad omettere sistema-ticamente opinioni, notizie ed informa-zioni che possano mettere in difficoltà il “manovratore”. Con buona pace di obiet-tività, equidistanza ed imparzialità.

“Negli Stati Uniti la stampa è il cane da guardia del potere, in Italia, invece, è il cane da riporto”. La frase, fra l’ironico e l’amaro, è di Serena Dandini, e fotogra-fa meglio di qualunque dissertazione il precario stato di salute dell’informazio-ne italiana. Troppo spesso dimentichi dell’importanza, ma soprattutto della delicatezza del loro ruolo giornalisti, opinionisti, conduttori radiotelevisivi e quant’altro bombardano un pubblico purtroppo sempre più disattento con dosi massicce di notizie colpevolmente incomplete, travisate, fantasiosamente interpretate. L’aver dovuto far ricorso ad una peraltro criticabile legge sulla par condicio la dice lunga su quale li-vello infimo di indipendenza dai poteri

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GiuliaViva anno III n.6 7 Speciale informazione

All’ombra dell’informazione giulieseQuanto possono pesare i soldi pubblici sull’informazione?

TTorniamo sullo stato dell’infor-mazione a Giulianova per svol-

gere alcune riflessioni alla luce dei comportamenti giornalistici dei media giuliesi dopo la confe-renza stampa tenuta dal Cittadino Governante per le considerazioni finali sul lento e travagliato iter che ha condotto all’approvazione della Variante. Sono state invitate tutte le testate esistenti (Radio G compresa). Hanno partecipato e poi scritto articoli Rodolfo Pirih per Il Messaggero, Margherita Totaro per Il Centro, Marzia Tassoni per La Città, Marco Calvarese per Certastampa.it. Assente colui che detiene il mono-polio dell’informazione a Giulianova Francesco Marcozzi (proprietario di Radio G e Piccola Città, corrisponden-te del Messaggero, curatore di pro-grammi a Teleponte).Si può scegliere di non partecipare (mettendo a repentaglio l’obiettivi-tà) ma di certo non è corretto tenere successivamente una trasmissione speciale a Radio G per commentare quanto detto dal C.G. in conferenza stampa senza che di essa nulla si sia fatto ascoltare e senza che, almeno, in studio insieme agli altri ospiti (Andre-nacci per la maggioranza, Rota per il PdL e Bonaduce per i redattori) ci fos-se un rappresentante del Cittadino Governante. È una cosa logica? È un modo corretto di fare informazione?

Certo che no e siccome Marcozzi lo sa, per dissimulare la faziosità, duran-te la trasmissione ha detto “poi nei prossimi giorni sentiremo Arboretti”. Naturalmente non è accaduto, per-ché non ci pensava minimamente ad invitarlo. Ma si possono abbindolare i radioascoltatori, usando, oltretutto, simili offensivi espedienti?Il cambiamento nel tempo dei comportamenti di Francesco Mar-cozzi nei confronti delle conferenze stampa del Cittadino Governante è significativo:- All’inizio del mandato consiliare nel 2009, egli partecipava, le regi-strava, le trasmetteva integralmen-te a Radio G nel pomeriggio e le riprendeva nel notiziario del mat-tino dopo e sul Messaggero (come fa tuttora con tutte le conferenze stampa delle altre forze politiche, anzi quelle della maggioranza le trasmette persino in diretta). - Man mano non ha più partecipato

e sono scomparse le registrazioni e le successive diffusioni radio-foniche (da almeno due anni). Si è fatto sostituire dall’ottimo Rodolfo Pirih che alla fine del-la conferenza stampa, almeno, raccoglieva una breve intervista, come sintesi di quanto detto, per Radio G. - In questa ultima conferenza stampa Pirih era presente per Il Messaggero. Quindi nè registra-

zione, nè intervista per Radio G. E come se non bastasse l’ineffabile FM ha poi organizzato per gli ignari ascoltatori uno speciale radiofonico per commentare (dopo averla po-sta in cattiva luce nell’introduzione) la conferenza stampa del Cittadino Governante, di cui nulla, in quella ra-dio, si era ascoltato.Ovviamente è consentito farlo ma non si può poi raccontare che si fan-no parlare tutti e che si fa giornali-smo obiettivo, attento alla verità, non schierato. Ci sia consentita, per concludere, una domanda. Tutto ciò è dettato da una linea edi-toriale contraria (quindi di parte) al Cittadino Governante e che si serve anche di gravi scorrettezze profes-sionali oppure ha un collegamento con le cospicue risorse pubblicitarie che confluiscono dall’ambito comu-nale nelle casse del monopolio giu-liese dell’informazione?

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8 GiuliaViva anno III n.6 Per una città vivibile

Giulianova. Cosa è stato fatto per la mobilità sostenibile? di Raffaele Di Marcello

come la riqualificazione del tratto di strada tra lo stabilimento Caprice e via Mantova attraverso la creazione di anse sul lato est, con verde attrez-zato, panchine e attrezzi ginnici; la realizzazione di nuovi parcheggi di interscambio con altre forme di mobilità (treno, bus e bici); la rea-lizzazione di marciapiedi in strade sprovviste con priorità a quelle con maggiore densità di traffico e in prossimità di scuole (come la SS80 e il bivio Bellocchio); la redazione di un progetto di riqualificazione di Via Veneto (con la speranza che tale progetto non preveda il taglio dei pini esistenti); la messa in sicurezza delle piste ciclabili esistenti; l’ap-plicazione sistematica della legge 366/98 sulla mobilità ciclistica (ob-bligo di realizzare la viabilità cicla-bile in tutte le nuove infrastrutture stradali e nella manutenzione delle esistenti); la costruzione del raccor-do tra le piste sui lungomari sud e nord; lo sviluppo di una rete ciclabi-le comunale (con priorità ai percorsi che conducono agli edifici scolasti-ci); l’adesione al progetto della Tera-mo – Mare ciclabile (con priorità alla realizzazione del tratto Giulianova-Colleranesco); la realizzazione del sistema bike sharing (coinvolgendo i comuni limitrofi della fascia Adria-tica e della Val Tordino) mettendo a disposizione dei cittadini biciclette dislocate in vari punti della città; lo

sviluppo di un sistema di mobilità intermodale tra biciclette e mezzi di trasporto pubblico; la realizzazione di parcheggi attrezzati coperti per biciclette nella stazione FS; la rea-lizzazione di itinerari ciclabili, anche in collaborazione con i Comuni li-mitrofi e la posa in opera di cartelli segnaletici. Di tutti questi propositi, però, nulla si vede in città: la pista sull’argine del fiume Tordino è an-cora interrotta dopo l’alluvione del marzo 2011; manca il tratto centrale del percorso ciclabile costiero (tante le promesse di passaggio all’interno del porto, rimaste purtroppo tali); in città non è stato realizzato neppure un nuovo metro di ciclabile (tan-tomeno il collegamento con Col-leranesco) e il promesso “biciplan” (piano regolatore della mobilità ciclistica) rimane chiuso in qualche cassetto; di parcheggi pubblici per biciclette neanche l’ombra; il bike sharing non è mai partito (eccettua-to il prestito estivo che poco incide sulla mobilità urbana); a parte Colle-ranesco le altre parti della città non hanno visto la realizzazione di nuovi marciapiedi, che sarebbero utilissi-mi sulle statali, anche per collega-re quartieri come Villa Pozzoni al lido... Manca circa un’anno alla fine del mandato. Riusciranno a portare a termine quanto promesso? O do-vremo aspettare, come annunciato nel titolo del programma, il 2020?

Il programma Giulianova 2020 era chiaro: nella voce “Infrastrutture e mobilità” venivano riportate le azioni che l’amministrazione avreb-be messo in atto per favorire una mobilità più a misura d’uomo. Tra queste la riqualificazione, già pro-gettata dalla precedente ammini-strazione, di Piazza Dalmazia, delle pinetine circostanti, di via Nazario Sauro e piazza Fosse Ardeatine, col-legando il tutto con l’area della piazza ex Golf Bar. Nel 2010 veniva dato ampio risalto all’annuncio del-la imminente pedonalizzazione di Via Sauro, che però ad oggi è ancora aperta al traffico. Il programma con-tinuava con una serie di interventi per incrementare e favorire la mo-bilità ciclistica, oltre che pedonale,

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…..l’ebbe P. Paolino Potalivo, del convento dei Frati Cappuc-cini di Giulianova. L’umile, ma lungimirante, frate, un bel dì pensò di realizzare la “Via Cru-cis”, presso il Santuario della Madonna dello Splendore e vi riuscì magnificamente. Per conoscerne l’evoluzione, gli ho rivolto delle domande, alle quali ha risposto di suo pugno, con la cortese collaborazione di P. Virgilio.REV.mo P. Paolino, quando e come le balenò la geniale idea della “Via Crucis”?L’idea mi venne nel Novembre del 1986: un giorno, mentre scendevo per Via Bertolino, con un sacerdote italiano missionario in Perù, lui mi dice: ”Ma questa è una Via Crucis naturale!” Lì per lì non diedi molto peso a questa frase; però si era accesa una luce nella mia mente, tan-to che predicai di voler realizzare una Via Crucis, lungo V. Bertolino. Molti si misero a ridere, perché conoscevano bene la strada, tutta fossi e rovi! Qual-che giorno dopo, però, una Giuliese mi consegnò 1 milione di lire e mi disse.” Questo è per la “Via Crucis”! Pensai: quest’opera si farà!Certamente ha dovuto superare molti problemi!Naturalmente! Poco dopo, però, si mosse la macchina organizzativa, per trovare i tecnici, l’artista e i fondi:

La pagina della cultura

Un’idea geniale….. di Giovanna Felicioni

GiuliaViva anno III n.6 9

il Signore, per intercessione della Ma-donna dello Splendore, fece trovare tutto: per l’opera muraria ci fu un grosso finanziamento statale e per le 15 sculture ci furono le offerte dei fedeli.Quale criterio si seguì per realiz-zarle?Non fu seguito un ordine, ma si rea-lizzava il gruppo scelto dall’offerente.Entro quali anni si completò la monumentale “Via Crucis”?La prima stazione, ”L’incontro di Gesù con la Mamma”, si realizzò nel 1991; l’ultimo, ”L’incontro di Gesù con le pie donne” nel 2005.Chi ne fu lo scultore?Fu Ubaldo Ferretti, allievo del famo-

so Pericle Fazzini.Concluse così le risposte, rin-grazio P. Paolino per la cortese disponibilità riservatami e mi avvio per la “Via Crucis”, che si snoda su un’ampia strada pa-noramica, ricoperta da porfido e travertino di Tivoli. Dotata di ampie piazzole, per la colloca-zione dei gruppi scultorei, è ric-ca anche di scivoli e di panchine.Il tutto si sussegue in un conte-sto verdeggiante e altamente spirituale. Le figure, a grandezza più che naturale e pervase da in-tenso dinamismo, sprigionano sinceri sentimenti umani, in mo-menti quanto mai drammatici e si soffre, per l’ingiusta condanna

di Gesù, per la Sua atroce sofferenza, per lo straziante dolore di Sua Ma-dre, impotente a soccorrerLo… Ed ecco il Sepolcro, sul cui bordo pog-gia un Angelo, dal timido sorriso, che c’informa che Gesù non è più lì. Egli, infatti, squarciata la pietra tombale, rifulge di vivo splendore, sul piazzale antistante la Chiesa: Gesù è risorto! È la vittoria della vita sulla morte!L’emozione è intensa e invita a riflet-tere…ma io riesco anche a realizzare che, Lassù, Qualcuno ami veramente Giulianova che, inserita in un conte-sto naturale invidiabile, può vantare, sinora, anche tre guide spirituali spe-ciali: P. Serafino, P. Paolino e Monsi-gnor Lucantoni.

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10 GiuliaViva anno III n.6

Intervista a Gaetano Torresi di Antonio D’Eugenio

In occasione della nona edizione del-la Passio Christi, che si terrà presso Casa Maria Immacolata sabato 23 e domenica 24 marzo, incontriamo il Presidente e organizzatore della ma-nifestazione: il prof. Gaetano Torresi.Quando e come è nata la Passio Christi a Giulianova?E’ nata nel 2005 grazie all’incontro con alcuni amici. Durante una fred-da serata in loro compagnia deci-demmo di organizzare quella che fu la prima edizione della Passio Christi presso le scalette della salita Monte-grappa. Negli anni le cose sono an-date sempre meglio e la splendida cornice di Casa Maria Immacolata ora ospita anche l’edizione 2013, così gruppi più numerosi possono entrare ogni 15/20 minuti godendo di un panorama unico a Giulianova.Quali sono le atmosfere di una

rappresenta-zione sacra?L’aria che si re-spira durante le due serate di rappresen-tazione è col-ma di rispetto e spiritualità. Tutto si svolge in toni soft e anche i canti dal vivo dei fi-guranti richie-

dono un interesse maggiore da parte del pubblico che si immedesima nella sacralità del racconto sia visivamente che acusticamente. Lo scenario che propone Casa Maria Immacolata ci agevola in tutto questo grazie al suo silenzio e ai suoi giochi di chiaroscuro.Possono esserci dei cambiamenti nel riprodurre visivamente le Sa-cre Scritture?I cambiamenti che possono essere apportati sono veramente minimi. A volte qualcuno muove delle consi-derazioni sulla staticità delle scene, ma è impossibile cambiarle dal mo-mento che tutto è già stato scritto. In che modo si può cambiare una scena come l’ultima cena? Mettendoci 15 Apostoli? Oppure vogliamo eliminare la scena della crocifissione? Sono tut-te cose impossibili. Le uniche novità verranno introdotte nella scena ini-

Interferenze Artistiche

ziale che quest’anno non sarà dedi-cata al Padre Nostro ma alla figura di San Tommaso. Per il resto solo qual-che ritocco alle scenografie.Oltre alla Passio Christi vengono allestite anche altre manifestazioni correlate al tema pasquale. Quali?Sotto la Cripta di San Flaviano ve-niva messa in mostra una riprodu-zione ufficiale della Sacra Sindone, l’allestimento è stato spostato da due anni nella Cappella di Casa Maria Immacolata, avvenimento, quest’anno, che anticiperà l’osten-sione della vera Sindone che si terrà a Torino la settimana successiva alla nostra Passio Christi. Come lo scorso anno, sarà presente il professor Bru-no Barberis che terrà una conferenza proprio sulla Sacra Sindone dal tito-lo Un mistero ancora da svelare.In tempi di crisi, come avviene la raccolta fondi per organizzare tut-to questo?La crisi, in tempi come questi, ti fa toccare con mano la realtà. Le difficoltà economiche riscontrate quest’anno stavano per far saltare la Passio Christi concentrando gli sforzi solo sulla conferenza di Bruno Barberis. Fortunatamente gli aiuti di amici e conoscenti hanno contribu-ito all’edizione 2013 di una manife-stazione che se da un lato è povera economicamente, dall’altra è ricca di soddisfazioni.

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno III n.6 11

Prime visioni di Stefania Sacchini

Pubblica utilitàFarmacie di turno

18/24 marzo Farmacia Del Leone 24/31 marzo Farmacia Ielo 1/7 aprile Farmacia Del VomanoGuardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

Concerti mostre ed eventi“Passio Christi” VIII edizione

Titolo: Ferite a morteAutore Serena DandiniCasa editrice: RizzoliPagine: 216 Prezzo: € 15,00

Per dire ancora una volta, basta! Basta ai femminicidi, basta alle botte, all’infibulazione, ai matrimoni com-binati, alla schiavitù, agli stupri, alle bambi-ne mai nate, al turismo sessuale. Ma che uomi-ni siete? In che mondo viviamo? Insegniamo

ai nostri figli maschi il rispetto e alle nostre figlie femmine a pretenderlo quel rispetto! E battia-moci, urliamo tutti i soprusi, lottiamo perché tutte le donne del mondo possano vivere una vita degna di essere chiamata così. Ascoltiamo quelle voci. La Dandini ha raccontato la fine di tutte le donne del libro, vista da loro, dall’alto di un immaginario paradiso, immaginando cosa hanno provato, sentito, nei loro ultimi momen-ti di vita. Perché in nessun giorno dell’anno e in nessun posto al mondo una donna, per colpa di un uomo, soffra, pianga e muoia.

HitchcockIl film racconta la vita del celebre regista britannico Alfred Hitchcock, mettendo in evidenza soprattutto il forte legame con la moglie Alma, sua importante collaboratrice, nonché sceneggiatrice insieme a lui della sua pellicola più famosa, Psycho. E’ proprio attraverso il complesso rapporto tra i due che si possono comprendere le relazioni che intercorrono nel lungometraggio, in particolare proprio durante la sua lavora-zione. Hitchcock è diretto da Sacha Gervasi ed interpretato da Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, James D’Arcy, Jessica Biel, Michael Wincott, Toni Collette, Danny Hu-ston, Ralph Macchio. In programmazione dal 4 aprile.

Ferite a morte

Stagione di prosa al Riccitelli

Stagione di prosa Riccitelli con “Il nipote di Rameau” di Denis Diderot Regia di Silvio Orlando. Martedì 26 marzo alle ore 21:00 e mer-coledì 27 alle 17: 00 ed alle 21:00 al Cineteatro Comu-nale di Teramo.

Il circolo “Il Nome della Rosa”Sabato 23 marzo ORE 21,30

READING“NEVERMORE - UN SOGNO DENTRO A UN SOGNO”Giovedì 28 marzo ORE 21,30

SPORT “AL CAZZOTTO BISOGNA OFFRIR DA BERE”Giovedì 28 marzo ORE 22,00

VERNISSAGE “UN PUGNO D’IMPEGNO SU CUORE ALTO” Saba-to 30 marzo ORE 21,30

TEATRO “STORIA DELLA TIGRE” Monologo di Dario FO Venerdì 5 aprile ORE 21,30

VITA D’ARTISTA “IL VATE DEL BASKET” con: Valerio BIANCHINISabato 6 aprile ORE 21,30

ILLUSIONISMO DA SALA “MAGIK AND ILLUSION” (a pagamento)

L’Officina l’Arte e i Mestieri

Momento d’incontro al Kursaal

Empty Spaces all’American BarDomenica 31 all’Ame-rican Bar di Giulianova “Aperitivo e musica” con gli Empty Spaces. Suo-nano assieme dai tempi della scuola (Liceo Scien-tifico M. Curie) e l’evolu-zione delle loro sonorità passa attraverso le casse...

La società di lotta- cultura-solidarietà Atletic Club Giulia-nova organizza la quarta edizione di “Un momento d’incontro” sabato 23 marzo al Kursaal alle ore 16,00. Un arcobaleno di solida-rietà per le prossime feste di Pasqua

sabato 23 marzo cena concerto irlandesecon GALWAY’S FAIRY TALES livedomenica 24 Marzo con!certi live SOAP TRIP duo + Aperipizza a buffetgiovedì 28 MARZO sushi & cushinivenerdì 29 MARZO con!certi live PERSIAN PELICAN + AperiPanino a buffetsabato 30 MARZO la BRICO-PIZZAdomenica 31 MARZO con!certi live ORCHESTRA DARK ITALIANA + Aperipizza a buffetvenerdì 5 APRILE con!certi live GIULIANO CLERICOpresenta “La Diva del Cinemino”+ panino a buffet

Sabato 23 e domenica 24 marzo, all’interno del parco di Casa Maria Im-macolata, di Giulianova torna la “Passsio Christi”. La rappresentazione coinvolgerà 120 tra at-tori e figuranti, ingressi a

gruppi ogni venti minuti circa, a partire dalle ore 19.00.

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12 GiuliaViva anno III n.6 Primo e Secondo

Arriva la Pasqua … facciamo pulizia! di Silvia Rafanelli

La Pasqua è una festa di origine pre-cristiana e il simbolismo legato all’uovo è universalmente condiviso nella sua interpretazione: per qualsiasi popo-lazione a qualsivoglia latitudine del nostro pianeta l’uovo è il simbolo mi-sterioso della vita che rinasce. Questa rinascita implicitamente segue ad una “morte”, un inizio che segue ad una fine, la soluzione di continuità di un ci-clo che si conclude ed uno nuovo che ricomincia. Muore l’inverno; ricomincia la stagione più vitale, la stagione gene-ratrice, la primavera . In questo momento di passaggio, quanto avviene per la natura tutta, con il suo ritmato ciclo stagionale, si riflet-te nel microcosmo delle nostre vite, nel nostro corpo e nel suo complesso mondo interno: così come per l’albero dopo la lunga quiete invernale, anche per noi avviene il momento della rina-scita, ma bisogna arrivare preparati a questo appuntamento. L’energia richiesta da quest’atto di rina-scita è enorme, sia sul piano fisico che su quello psicologico; Il nostro fisico ci segnala lo sforzo in atto con i frequenti episodi di sonnolenza che si avvertono a primavera. Tutto il grande lavoro che affrontiamo è un processo di rigenera-zione nel quale si rende necessaria una depurazione (la quaresima).La fitoterapia ci viene in soccorso of-frendoci tantissimi medicamenti. Come sempre anche questa volta è proprio dalla natura che ci arrivano i rimedi più efficaci e mai come in que-

sto periodo dell’anno essa è più gene-rosa: ecco allora la bardana per ripulire la pelle, il cardo – citato nella Bibbia e coltivato nei monasteri durante il me-dioevo – e il carciofo, tanto amato dagli antichi romani, entrambi di estremo aiuto per fegato e cistifellea; la betulla, considerata l’albero cosmico per eccel-lenza dai celti, quale diuretico volume-trico e selettivo che aumenta la diuresi del 30-40% ed elimina i composti azo-tati (urea e acido urico) e i cloruri; il prei-storico equiseto, ottimo per ridare nu-trimento ai terreni impoveriti è anche per noi un eccellente rimineralizzante; il ginseng conosciuto in estremo orien-te come pianta curativa per ogni male (la “Panakeia” dei greci, ovvero l’erba divina capace di curare tutto), ottima contro l’affaticamento e lo stress, costi-tuisce un valido coadiuvante nell’attivi-tà sportiva; e poi ancora l’ortica, il ribes nero, l’aloe, l’argilla ventilata e tantissi-mi altri ancora.Per depurarci a tavola potremmo inve-ce cimentarci con un alimento insolito nella nostra cucina eppure importan-tissimo. Mi riferisco alle alghe di mare,

Tofu saltato con dulse e cipolle al profumo di finocchioAmmollate 15 g di alghe dulse in ac-qua per 20 minuti, sciacquatele sot-to acqua corrente fredda, scolatele bene e tagliatele a pezzetti. Bollite 300 g di tofu naturale in acqua sala-ta per 5 minuti e tagliatelo a cubetti. Scaldate a fiamma vivace 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva assieme ad un cucchiaino di tamari in una padella dal fondo pesante, fatevi appassire 2 cipolle dorate tagliate a rondelle sottili ½ cucchiaino di semi di finocchio pestati, 100 ml d’acqua, 3 carote medie tagliate a mezze-lune, 1 pizzico di sale marino inte-grale e fate cuocere per 3-4 minuti, rimestando di tanto in tanto. Unite 1 cucchiaio di malto di riso, il tofu e 1 cucchiaino di zenzero essiccato in polvere, mescolate, aggiungete le dulse e saltate ancora per qualche minuto, allungando, se occorre, con 2 o 3 cucchiaio di acqua filtrata. Proseguite la cottura fino a quando il fondo non si sarà asciugato, togliete dal fuoco e servite.

vegetali poco conosciuti in Italia ma di uso comune in estremo oriente e anche in Gran Bretagna, Norvegia e America del nord. Queste “insalate di mare” contengono una lista lunghissi-ma di elementi tra minerali e vitamine che,unite alla clorofilla, offrono un pre-zioso aiuto nella cura delle anemie e sono un ottimo chelante per le sostan-ze tossiche.La ricetta che vi propongo contiene l’al-ga dulse, un’alga ricca di proteine, po-tassio, magnesio, iodio, fosforo e ferro (quest’ultimo minerale conferisce loro il caratteristico colore rosso porpora):

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A tutto sport GiuliaViva anno III n.6 13

Sulmona quasi in D, Giulianova ai playoff di Daniele Adriani

A 4 giornate dal termine, il Sul-mona ha 9 punti di vantaggio sul Giulianova e vincendo la prossima partita potrebbe festeggiare la pro-mozione in serie D con 3 giornate di anticipo. La squadra ovidiana ha dimostrato di essere superiore a quella gial-lorossa, inanellando una serie di vittorie consecutive che sono risul-tate fondamentali per staccare le inseguitrici. L’altra possibilità di sa-lire in serie D era attraverso la Cop-pa Italia, buttata all’aria dai giuliesi, strada che stà percorrendo il Casa-lincontrada, che si trova nelle fasi finali a livello nazionale. Qualora

d o ve s s e a g g i u -dicarsi il mini-torneo, av re b b e un posto in serie D per il prossimo anno.

Il Giulianova quindi ha un’unica opportunità che è quella di vince-re i playoff. La prima fase regionale verrebbe saltata con 10 punti di margine ri-spetto alla terza classificata (al mo-mento il San Salvo). La successiva fase prevede di incontrare le vin-centi dei gironi delle altre regioni in un mini-torneo. La prima sfida è contro la seconda classificata dell’Emilia Romagna, la vincente di questa sfida dovrà giocarsi la serie D con la vincente dell’incontro tra le corrispettive squadre del Pie-monte e Lombardia. Insomma ci sarà ancora parecchio da sudare per l’agognato salto di categoria. Per questo la squadra di mister Grillo dovrà sfruttare il dop-pio turno di stop del campionato per preparare al meglio il finale di stagione. Dispiacciono alcune situazioni poco chiare, con alcuni giocato-ri che manifestano malumori nei confronti della società. La stessa dopo aver trovato linfa dal nuovo

Caro Sindaco, la promes-sa fatta il 23 n o v e m b r e scorso riguar-dante la siste-mazione del campo Ca-strum, a che punto si tro-va? Gli spor-tivi attendono, fiduciosi, il manto in erba sintetica e la tribunetta coperta. La mia vecchia divisa è sempre pronta.

Giancarlo De Falco

Marcatura a uomo per il Campo Castrum

sponsor, ambisce ad un allarga-mento della base e forse (lo spe-riamo per una migliore gestione), andrebbe semplificata con una definizione di incarichi chiara ed ovviamente competente. L’anno trascorso avrà sicuramen-te insegnato che bisogna partire con il piede giusto, ma a settem-bre 2012 è stato dato inizio ad un progetto rispetto al baratro delle precedenti gestioni. I tifosi hanno nel cuore la voglia di tornare grandi ed una vittoria nel campionato servirà anche a placa-re polemiche che non fanno certo bene al Giulianova Calcio.

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[email protected] GiuliaViva anno III n.6

Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected]

Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Gentile redazione, sappiamo, purtrop-po, che c’è gente che, in nome delle usanze, la notte del 31 Dicembre, getta sugli spazi pubblici cose di vario gene-re: se tutti facessimo così i marciapie-di le vie ed il verde sarebbero pieni di pezzi di vetro plastica ceramica metalli ecc., alla faccia delle norme di sicurez-za, dell’igiene e della raccolta differen-ziata.Però la foto che vorrei pubblicaste fa vedere un sacchetto di plastica, pieno di posate, posto vicino a quella chedo-vrebbe essere un’aiuola della pineta di P.zza Dalmazia di fronte alla gelateria Magrini. Sta lì dal 31 dicembre 2012.Vuol dire che da quel giorno nessu-no è passato a pulire! Eppure paghia-mo bei soldi! Siamo indignati perchè “QUAND’E’ TTROPP E’ TTROPP !!!” Grazie. Lettera firmata

Per Massimiliano Quand’è tropp...

Il 2012 è stato un anno triste, molto triste, ma anche un anno felice dove la morte e il ricordo sembrano rincor-rersi per dare una continuità nella mente di coloro che ancora sono presenti su questa terra, il ricordo di una persona che si è mani-festato un talento.Peccato che molti non l’hanno cono-sciuto per poter apprezzare le sue bon-tà e la sua generosità nei confronti di molti che si sono trovati in difficoltà. Ma, chi l’ha conosciuto e quei pochi che gli hanno voluto bene, “forse tanti”, hanno potuto apprezzare il suo valore come padre e come uomo del popolo. Si toglieva qualcosa di suo per darlo agli altri, l’egoismo non faceva parte del suo

Serve ancora?

Spettabile redazione, ci sono cose che siamo talmente abituati a vedere quotidianamen-te da non renderci conto da quanto tempo stanno lì. Una di queste è il mega cartello stradale che, al bivio Bellocchio, vieta il transito ai mezzi pesanti all’interno dell’a-bitato. Guardando la data dell’ordinanza indicata sul cartello, 13 maggio ‘89, mi sono reso conto che quel pannello è lì da quasi venticinque anni. Ma quell’ordinanza è ancora valida? E se sì, c’è ancora qualcuno che prova a farla rispet-tare? E in caso contrario, perché il cartello continua ad essere lì? Lettera firmata

costume: il suo nome è Camponi Massimi-liano (Il Conte Max).L’amministrazione comunale, nella per-sona del primo citta-dino Francesco Ma-stromauro, ha voluto dedicargli un ulivo se-

colare, come rimarrà Massimo un uomo secolare, quindi immortale nella mente di coloro che gli hanno voluto bene. L’albero d’ulivo è stato sistemato in un impianto sportivo, la piscina, dove lui ha dato il massimo della sua prestazione tecnica. Un impianto dove lui ha partecipato al 60% della realizzazione iniziale. Io gli ho voluto un mondo di bene, da lui ho imparato tanto, un uomo che man-ca tanto a Giulianova, alla sua famiglia, alla collettività, ma solo Dio sa quanto mi manca. Giuseppe Cartone

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Intervista a Rossano Ercolini(Osservatorio Rifiuti Zero)

di Pietro Carrozzieri

Dal 2004 è partita l’esperienza dell’Osservatorio Rifiuti Zero, per far sì che diventasse una filosofia delle comunità ammi-nistrate. Lei ha detto che questo dev’essere l’obiettivo, e non la raccolta integrata dei rifiuti. Perché?Semplicemente perché è un modello. Nel caso del sistema di gestione integrata dei rifiuti, si dice così ma si legge incenerimento. Purtroppo la battaglia contro i termovalorizzatori non è ancora completamente vin-ta, anzi, in questi giorni se ne combattono importanti a Parma, Torino, Terni. E non solo. Il modello rifiuti zero invece introduce un approccio alla gestione dei materiali di scarto, non più individuati come rifiuti ma come risorse primarie. Nel cassonetto c’è una miniera urbana: se tengo separati carta, cartone, organico, avrò soldi in banca, acquisirò valore economico e sociale, perché dai risultati economici si possono ricavare migliaia di posti di lavoro. Il modello rifiuti zero, paradossalmente, non parla di rifiuti, ma di persone, di democrazia, di un nuovo modello so-ciale che è l’unico possibile da qui ai prossimi 20 anni.Negli USA si sta sperimentando il riutilizzo di elettrodomestici, con creazione di occupazione. Un settore che crea business, ad alta tecnologia.Non solo negli Stati Uniti, anche da noi. Un’industria di Marzabotto, la Dismeco, smonta 500 lavatrici al giorno e sta mettendo a punto un sistema di estrazione delle cosiddette “terre rare” dai piccoli elettrodo-mestici. Negli Stati Uniti la cosa è ancora più eclatante. Lì, dove hanno il 40% di raccolta differenziata, maggiore dell’Italia ma non elevatissi-ma, danno lavoro ad un numero di lavoratori che supera quello di chi è impiegato nell’industria automobilistica. Una sorpresa anche per me. In Italia, il Conai è al terzo posto per il fatturato delle industrie. Il pro-blema è che le leadership politiche non valorizzano tutto ciò. Al contra-rio dell’Europa, che dice che entro il 2020 l’incenerimento e la messa in discarica di tutto ciò che è riciclabile e compostabile dovrà essere messo al bando. E’ l’Unione Europea che ormai parla di rifiuti zero. E’ la battaglia del futuro, che avrà come diretta conseguenza il no alle discariche e agli inceneritori?Certamente. Non è un caso che 123 comuni sono all’interno di un percorso rivoluzionario. Il prossimo obiettivo è quello di connettere la virtuosa gestione dei materiali di scarto col chilometro zero, con emissioni zero. Parleremo dei tre zeri, da giocare anche sul piano della politica, che dovrà essere coerente con questi obiettivi del pre-sente e del futuro, attentissima alle risorse planetarie. Ormai locale e globale sono in un interscambio che definisce una nuova classe politica, se ci sarà una nuova classe politica. Rifiuti Zero lavora in modo speranzoso verso questa direzione. La comunità di Giuliano-va sta dando bei segnali, occorre rafforzarli.

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