il sorpasso n.4

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L’intervista L’intervento di Luigi Bramato Commenta Entro la prima metà del XXI secolo scomparirà dalle edicole il quotidia- no cartaceo. Era il 26 marzo del 2006 quando Bill Gates depose sulle pagine de «la Repubblica» la nefasta (sic!) previsione. Nel frattempo l’informazione si è fatta virtuale e con essa l’opinione pubblica. Nell’attesa che L’ultima copia del New York Times vada in stampa, è giunto il momento di porci alcuni interrogati- vi. Per esempio, cosa potrà mai raccontarci un giornale che non ci abbia già suggerito l’Android? Quale organo extra territoriale giudicherà le controversie in materia di privacy e diritto di cronaca? Come regolariz- zare migliaia di free lance sparsi per tutto il mondo? E come vigilare sulle compravendite milionarie di testate e proprietà? In definitiva, sarà ancora la stampa, bellezza? Il giornalista Marco Travaglio ai nostri microfoni per parlare di informa- zione, lettori e social network (pp. 2-3) LA RECENSIONE a cura di Claudia Castellana Loris Ferri - Stefano Sanchini Corrispondenze ai margini dell'Occidente Un dialogo poetico sull'esistenza a cura di Luigi Bramato e Leonardo Petrocelli NESSUN PADRONE ... A PARTE IL LETTORE Il orpso S Organo ufficiale dell’associazione culturale «Pagina Prima» numero 4 dicembre 2011 Associione Culturale Pagina Prima Editoriale Il Pungolo! Fotografia FotoRomanza Scatti di Francesco Lonigro e Davide De Cillis a cura di Chiara Gasparro Pino Bruno, giornalista Rai, blogger e divulgatore scientifico Il fumetto di Giuseppe del Buono «Si dice che 'Il Sorpasso' non intende avvalersi di finanziamenti per l'editoria. Resistere per informare!» (GdF) Prendendo spunto dalle pagine di Dolce Stil Web, l’ultimo lavoro di Pino Bruno edito per i tipi di Sperling&Kupfer, abbia- mo analizzato insieme all’Autore il tema della Rete e dei suoi linguag- gi. (continua a p. 5)

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Il Sorpasso n.4 Organo ufficiale dell'associazione culturale Pagina Prima

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Page 1: Il Sorpasso n.4

L’intervista

L’intervento

di Luigi Bramato

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Entro la prima metà del XXI secolo scomparirà dalle edicole il quotidia-no cartaceo. Era il 26 marzo del 2006 quando Bill Gates depose sulle pagine de «la Repubblica» la nefasta (sic!) previsione. Nel frattempo l’informazione si è fatta virtuale e con essa l’opinione pubblica. Nell’attesa che L’ultima copia del New York Times vada in stampa, è giunto il momento di porci alcuni interrogati-vi. Per esempio, cosa potrà mai raccontarci un giornale che non ci abbia già suggerito l’Android? Quale organo extra territoriale giudicherà le controversie in materia di privacy e diritto di cronaca? Come regolariz-zare migliaia di free lance sparsi per tutto il mondo? E come vigilare sulle compravendite milionarie di testate e proprietà? In definitiva, sarà ancora la stampa, bellezza?

Il giornalista Marco Travaglio ai nostri microfoni per parlare di informa-zione, lettori e social network (pp. 2-3)

LA RECENSIONE a cura di Claudia Castellana

Loris Ferri - Stefano SanchiniCorrispondenze ai margini dell'OccidenteUn dialogo poetico sull'esistenza

a cura di Luigi Bramato e Leonardo Petrocelli

NESSUN PADRONE... A PARTE IL LETTORE

Il orp�soS Organo ufficiale dell’associazione culturale «Pagina Prima»

numero 4dicembre 2011

Associ�ioneCulturale

PaginaPrima

Editoriale

Il Pungolo!

FotografiaFotoRomanzaScatti di Francesco Lonigro e Davide De Cillis a cura di Chiara Gasparro

Pino Bruno, giornalista Rai, blogger e divulgatore scientifico

Il fumetto di Giuseppe del Buono

«Si dice che 'Il Sorpasso' non intende avvalersi di finanziamenti per l'editoria. Resistere per informare!» (GdF)

Prendendo spunto dalle pagine di Dolce Stil Web, l’ultimo lavoro di Pino Bruno edito per i tipi di Sperling&Kupfer, abbia-mo analizzato insieme all’Autore il tema della Rete e dei suoi linguag-gi. (continua a p. 5)

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Marco Travaglio discute ai nostri microfoni di informazione e social network

NESSUN PADRONE... A PARTE IL LETTOREdi Luigi Bramato e Leonardo Petrocelli

Marco Travaglio, classe 1964.Torinese di nascita, cattolico di educazione.Giornalista e scrittore di successo.Ha collaborato con «Il Giornale» e «La Voce» di Indro Montanelli.Sposato e padre di due figli. Vice direttore de «Il Fatto Quotidiano».La sua verve è sfacciata, ironica, pungente. Ce ne ha per tutti, specie per il signor B. Il pubblico lo adora. I suoi colleghi meno. Dicono di lui: «Travaglio è un giacobino, forcaiolo e per giunta di destra».Lui risponde: «Di sinistra non lo sono mai stato. Più che giacobino mi sento girondi-no perché come loro voglio l’indipendenza delle magistrature dal potere politico».

Marco Travaglio, quanto conta nel successo de Il Fatto Quoti-diano l’ondata di anti politica che si respira oggi nel Paese? «Non credo che il successo de Il Fatto sia da ascrivere ad una ondata di anti poli-tica. Si tratta di un giornale che si finanzia solo con il contributo dei lettori che lo acquistano o che sottoscrivono gli abbonamenti, con poca e discreta pub-blicità e senza prendere soldi dallo Stato. E, soprattutto, non è tenuto ad obbedire a nessuno».

Il Paese dei buoni e dei cattiviPerchè il giornalismo, invece di informarci, ci dice da che parte staredi Federica Sgaggio

Minimum Fax 2011Euro 15pp. 301

Nessun bavaglio, dunque. «Questa è una enorme fortuna. Le testate sono solitamente ostaggio di politici, poteri forti, editori, amici degli amici. E così finisce che noi de Il Fatto scriviamo quello che altri non scrivo-no».E il pubblico sembra apprez-zarlo. «Si, penso che la gente apprezzi tutto questo, apprezzi un giornale realizzato da trenta giornalisti che vende 100 mila copie al giorno in tutto il paese».

L’intervista

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Page 3: Il Sorpasso n.4

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LE FOTOGRAFIE UTILIZZATE IN ALTO E IN PRIMA PAGINA PROVENGONO DALLA PAGINA UFFICIALE FACEBOOK DI MARCO TRAVAGLIO

Twitter factorCome i nuovi media cambiano la politica internazionaledi Augusto Valeriani

Edizioni Laterza 2011Euro 12.00pp. 188

Soprattutto sul web. «Registriamo tantissimi abbonamenti anche online, il che permette alla gente di scaricare il giornale dopo la mezza-notte. È un pubblico, quest’ultimo, fatto per lo più da giovani, gli unici in grado di leggere il giornale sullo schermo di un computer. Io, ad esempio, non ci sono mai riuscito».Però la nuova frontiera della comunicazione passa attraver-so la rete e i social network. Che opinione si è fatto in merito? «Farei un discorso più generale non rife-rendomi soltanto a Facebook o ai social network ma a Internet nella sua totali-tà e senza peraltro esprimere un giudizio netto ed aprioristico. La rete è total-mente libera e, proprio in virtù di questo, ospita sia mitomani sia persone compe-tenti».

Tuttavia il rischio che circolino notizie infondate e incontrol-late non può passare inosser-vato. «In mezzo al bombardamento cui si è giornalmente sottoposti, bisogna saper scegliere, operando un'accurata selezio-ne fra coloro che immettono i contenuti e giudicando chi sia davvero credibile e chi no. Fondamentalmente, al di là dei vari mezzi, è un problema di fonti».Cosa si aspetta, secondo lei, l’opinione pubblica da un gior-nalista come Lei?«Spesso ai giornalisti si chiede di far pre-visioni e di delineare gli orizzonti futuri. Per questo ci vorrebbe un indovino. Un indovino bravo, per giunta. In realtà è già di�cile raccontare il presente a causa di tutti gli impedimenti che tar-pano le ali ad una corretta informazio-ne. Però noi ci proviamo».

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Page 4: Il Sorpasso n.4

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CORRIERE.IT – Per la prima volta un blog lascia indietro un quotidiano online

HUFFPO SORPASSA IL TIMES: SARÀ VERA GLORIA?Arianna Hu�ngton, creatrice di «Hu�ngton Post», è la regina del nuovo che sa di vecchio

LA PRIMA PAGINA DEL "THE HUFFINGTON POST”

Abbiamo fatto riferimento all'articolo “Pronta a lanciare la versione italiana di Hu�ngton Post”. Il blog della giornalista sbarca in Francia curato da Federico Cella e apparso sul «Corriere della Sera», il giorno martedì 11 ottobre 2011, a pagina 27 e nella sezione “Cronache”. L'articolo è inoltre reperibile su Corriere.it

la fonte

Più che di una notizia si tratta di un necrologio. L'Hu�ngton Post, il super-blog americano d'informazio-ne attivo dal 2005, ha superato la versione online del New York Times quanto a numero di lettori. Che la carta stampata fosse lettera morta, lo si sapeva già. Ma qualcuno aveva sperato che la trasposizione inter-nettiana dei quotidiani avrebbe ga-rantito a questi ultimi un primato se non fisico, almeno virtuale.

a cura di Leonardo Petrocelli

A quanto pare così non sarà e Arian-na Hu�ngton, 61 anni e sangue greco nelle vene, fondatrice e regina del Post che da lei prende il nome, cavalca l'onda del successo, progetta l'assalto ai mercati europei e rilancia la sfida della comunicazione post-moderna. Parole d'ordine: libertà e partecipazione. Peccato che il suo Hu�Po sia già stato acquistato per 315 milioni di dollari da Aol, titanico server provider americano già triste-mente noto per aver propiziato la prima bolla speculativa di Internet agli inizi degli anni 2000. Oltre che col buon senso, tale pioggia di denari stride anche con la class action capeggiata da Jonathan Tasini, blogger autore di oltre 250 articoli per il Post e ricompensato con ben zero dollari. E come lui tanti altri. La Hu�ngton si difende a�er-mando che le collaborazioni dei citi-zen journalists non sono vere e pro-prie prestazioni lavorative, bensì meravigliosi spaccati di notorietà generosamente concessi. Dunque, tasche vuote e ringraziare: cari reporter d'Italia, vi ricorda qualcosa?

Rassegna stampa

Associ�ioneCulturale

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Page 5: Il Sorpasso n.4

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LA FOTOGRAFIA È TRATTA DA WWW.PINOBRUNO.IT

Prendendo spunto dalle pagine di Dolce Stil Web, l’ultimo lavoro di Pino Bruno edito per i tipi di Sperling&Kupfer, abbiamo analizzato insieme all’Autore il tema della Rete e dei suoi linguaggi. Vi proponiamo di seguito il testo integrale dell’intervista.

L’intervento di PINO BRUNO, giornalista RAI, blogger e divulgatore scientifico

LE PAROLE AL TEMPO DI INTERNETLa grande sfida: “Buon giornalismo vs cattivo giornalismo”

a cura di Giuseppe Delle Foglie

Intuito ed esperienza. Sono ancora questi i presupposti per una corretta navigazione?Sì, in fondo non è cambiato nulla. L’approccio del “buon ricercatore” è sempre lo stesso. Pazienza, curiosità, capacità di distinguere tra buone e cattive fonti.E, quindi, tra le notizie certe e quelle non.Il web è disseminato di bufale e venditori di fumo. A scuola, fin dalle elementari, si dovrebbe insegnare l’uso corretto dei motori di ricerca. Non basta digitare una domanda. Si deve lavorare di setaccio.Il «NY Times» battuto da un blog (l’Hu�ngton Post, ndr). Cos’è cambiato?Il giornalismo tradizionale è ingabbiato da logiche, organizzazione del lavoro, rigi-dità, che la rete non ha. Non è il caso di contrapporre buoni e cattivi. I blogger che animano l’«Hu�ngton» sono giornalisti di razza, indipendenti, con la vocazione dell’inchiesta. La sfida è la stessa da sempre: buon giornalismo contro cattivo giornalismo.

In questa nuova struttura dell’informazione Lei si sente più giornalista o più blogger?Risposta lapidaria: un buon blogger non può che essere un buon giornalista. Quando scrivo un post per il mio blog, attivo tutti i miei sensori, metto in ballo la mia esperienza pluritrentennale di croni-sta, cerco di non dare nulla per scontato, cito le fonti. Può sembrare un paradosso, ma al tempo di internet i giornalisti devono essere ancor più preparati, profes-sionali, attenti.

L’opinione

Pino BrunoDolce Stil WebLe parole al tempo di Internet

Sperling&Kupferpp. 224euro 16

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Più che di una notizia si tratta di un necrologio. L'Hu�ngton Post, il super-blog americano d'informazio-ne attivo dal 2005, ha superato la versione online del New York Times quanto a numero di lettori. Che la carta stampata fosse lettera morta, lo si sapeva già. Ma qualcuno aveva sperato che la trasposizione inter-nettiana dei quotidiani avrebbe ga-rantito a questi ultimi un primato se non fisico, almeno virtuale.

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Loris Ferri e Stefano Sanchini sono due giovani poeti italiani, autori del poema dialogico Corrispondenze ai margini dell'Occi-dente, edito da E�gie con una nota di Roberto Roversi. Un libro di poesia vitale ed energico in cui il dialogo tra i due poeti coinvolge profondamente anche il lettore: le immagini ed i per-corsi suggeriti suscitano una riflessione che tocca molteplici aspetti dell'esisten-za. Attraverso i Canti Infernaccio, Pur-gatoriale e Paradossale di dantesca me-moria, Ferri e Sanchini scaraventano il lettore in un inferno di vivi fatto di guerre, barbarie e assenza di ogni valore, senza però cedere ad una tetra rassegnazione a questa realtà. Il viaggio prosegue nel Purgatoriale dove gli autoriindagano su coincidenze, incontri e segniintesi come manifestazione di una realtàtrascendentale a cui, presi dalle frenesie del quotidiano, troppo spesso non prestiamo più occhio né orecchio. Risalen-do verso il Paradossale si incontrano i ritratti a tinte forti di elementi natura-li e antichi mestieri che celano immagini di qualcos'altro in cui si scorgono veri e propri elementi archetipici della natura umana. Corrispondenze è un libro che regala spunti di riflessione sempre nuovi ad ogni rilettura e che è in grado di coinvolgere con la musicalità e la compiutezza di ogni singola strofa.

Loris Ferri (Fano, 1978) e Stefano Sanchini (Pesaro, 1976) fanno parte della reda-zione della Rivista di Poesia e Realtà La Gru. Loris Ferri ha pubblicato la raccolta poe-tica: Borderlinea (Thauma, 2008), con prefazione di Gianni D’Elia. Stefano Sanchini ha esordito con Interrail (Fara Editore, 2007), con prefazione di Davide Nota, ed ha in seguito pubblicato il poema Via del Carnocchio (Thauma, 2010).Entrambi fanno parte del progetto Calpestare l’oblio - Cento poeti italiani contro la minaccia incosti-tuzionale per la resistenza della memoria repubblicana.

"Un Dante e un Virgilio del nostro tempo. Non dentro all'inferno dei morti ma nell'as-sordante inferno della vita, sempre percosso da un franare di sassi" (dalla Nota Introdut-tiva di Roberto Roversi)

Corrispondenze ai margini dell'OccidenteUn dialogo poetico sull'esistenza

a cura di Claudia Castellana

La schedaAssoci�ioneCulturale

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Il libro

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Sostengo Bollani!Il geniale pianista conduce su Rai 3 un nuovo programma sui generis.

Le ricette a teatroIL DIO DEL MASSACRO di Yasmine Reza

Ingredienti: 4 attori. Due coppie eterosessuali sposate: un avvocato poco onesto e una consulente patrimoniale isterica e apprensiva (Reille). Un venditore di articoli per la casa e una pseudo-attrice amante dell'arte che sposa la causa africana (Houillè).Scena: spoglia, essenziale, claustrofobica.1 Intreccio: semplice, pressoché inesistente. Il figlio dei signori Reille ha picchiato il ragazzino degli Houillè.Prendete tutti questi e(A)le(I)menti e amalgamateli a fuoco alto.Aggiungere lentamente tolleranza, valori borghesi, coscienza politica, pacifismi, moralismi. Un pizzico di nichilismo.Durata: 80 minuti circa. Tempo scenico e tempo reale coincidono.Al palato genialmente psicodrammatico. Buon appetito!

a cura di Gianluca Cardellicchio

a cura di Nicoletta Panza

Musica

Teatro

Il jazz, questo sconosciuto, o quasi, ha sempre avuto uno spazio esiguo in tv, al limite del nulla e meno anche della lirica e della classica. A parte sparuti special in Rai e le incursioni notturne di Renzo Arbore. Che sia un genere di nicchia è solo una mera scusa, ma che ci sia ancora molta ignoranza in materia è anche colpa di chi dovrebbe dare spazio a tutto, perché dei fenomeni pop ne abbiamo pieni i palinsesti. In questo periodo stiamo assistendo a qualcosa di innovativo con “Sostiene Bollani”, un programma di Rai3 relegato nella tarda notte domenicale condotto dall’istrionico e talentuoso Stefano Bollani e da Caterina Guzzanti. Un format di e per la musica, soprattutto jazz, con ospiti importantissimi. Qual è la novità? Ce ne sono due: la prima sicuramente è quella di a�dare ad un musi-cista di tale calibro e dunque consapevole, la conduzione di un programma televisivo di settore; la seconda quella di riuscire a restituire alla musica lo spazio che gli è consono: di divulgazione, di dibattito e di esecuzione, quest’ultima sempre più ingabbiata dalle feroci tempistiche catodiche che non si addicono di sicuro alla dimensione libertaria della jam session. Ridimensionare insomma quel gap emozionale tra esecuzione musicale (in senso concreto) e pubblico, cosicché da sfatare il falso mito della ‘nicchia’ e del ‘genere’. E quale altro sarebbe il servizio pubblico se non questo?

la foto è tratta da www.stefanobollani.com

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Il fumetto

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Fotografia

a cura di Chiara Gasparrodal progetto Photo Frame Studiocon Francesco Lonigro e Davide De Cillis

FOTOROMANZA

MADDALENA IN ESTASI

Liberamente ispirato all’omonimo quadro del Caravaggio, con un’estasi decisamente più carnale.

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artistica di Francesco Lonigro e Davide De Cillis. Laureato in Storia dell'Arte e appassionato di fotografia, Francesco si dedica tanto all'analogico quanto al digitale, valorizzando l'approccio realistico ed intimi-stico. Davide, invece, laureato in Giurisprudenza ed esperto di Cinema e Storia della Fotogra-fia, proviene da esperienze nel campo del video che gli hanno permesso di sviluppare un occhio e un gusto più cinemato-grafico. Il punto d'incontro tra i due è la profonda convinzione che ogni scatto abbia una storia da raccontare, un plot da espri-mere, sentimenti e personaggi da presentare.

l progetto Photo Frame Studio nasce nell'aprile 2011 dalla convergenzaI

L’UOMO BI.CENTENARIO Terra seccata e spaccata dal sole in un Sud che segna volti e corpi d'uomini canuti e bicentenari.

BAISER VOLÈDalla più classica tradizione della street photography… Un bacio legittimo non varrà mai come un bacio rubato.

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Non esiste nulla di più liquido delle frontiere della comunicazione. I nuovi media, le diverse strategie di informazione, l'ascesa del giornali-smo volontario, il moltiplicarsi delle fonti, la “presa diretta” della storia: tutto questo si frappone fra gli avvenimenti e il pubblico, pensionando le vecchie “gazzette” e seppellendo il cittadino globale sotto un coro di voci cui, ironia dei tempi nostri, spesso si fatica a star dietro. S'impone, quindi, un'attenta operazione di monitoraggio delle notizie, nonché la necessità di irrobustire le stesse con le armi della riflessione sintetica e dell'incontro dialettico. Altrimenti, soli con due righe di agenzia, mille pettegolezzi e quattro foto, si rischia di saperne meno di prima. A questo scopo è nata «Pagina Prima», un'associazione culturale – senza finanziamenti esterni e senza padroni – interamente tesa a monitorare non solo i contenuti, ma anche i contenitori della galassia della comu-nicazione. Tutti gli strumenti saranno contemplati per garantire la massima partecipazione: dal sito al blog, passando per i social network e gli incontri a ingresso libero con il pubblico. E, non ultimo, Il Sorpas-so, il giornale online gratuito che ora state sfogliando. Il viaggio è iniziato. Continuate a seguirci!

Direttore Luigi Bramato Capo redattoreLeonardo Petrocelli Redattori Giuseppe Delle Foglie,Chiara Gasparro, Italo Cinquepalmi, Nicoletta Panza, Giuseppe Ceddìa, Gianluca Cardellicchio, Giuseppe Del BuonoProgetto grafico Lorenzo Minischetti Addetto stampa Italo CinquepalmiIllustrazioni Giuseppe del Buono Sito [email protected]

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E IN ULTIMO... «PAGINA PRIMA» Iscritto al registro della stampa del Tribunale di Bari n.3640 del 2 dicembre 2011

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Nel prossimo numero...Intervista a Pietrangelo ButtafuocoIn occasione dell’uscita del suo ultimo romanzo, Il lupo e la luna (edizioni Bompiani), abbiamo incontrato il noto giornalista e scrittore catanese Pietrangelo Buttafuoco per parlare di Islam, Occidente, democrazia e delle nuove frontiere dell’immigrazione. Ne è nata un’ interessante intervista a firma di Leonardo Petrocelli che uscirà nel prossimo numero (previsto per gennaio ndr) de Il Sorpasso.

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