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#STAISERENO E COSì RENZI PIè VELOCE SI PRENDE ANCHE PALAZZO CHIGI E IL GOVERNO SUBITO UNA VALANGA DI PROMESSE RIUSCIRà A NON DELUDERE LE ASPETTATIVE? POLITICA Continua l’ascesa di Renzi Se la sua abilità strategica è accertata ora deve dimostrare capacità PAG. 4 ESTERI Caos Turchia ancora scontri Colpito un quindicenne che ora è in coma PAG. 14 MENSILE DI INFORMAZIONE POLITICA ECONOMICA CULTURALE anno XII numero 3 MARZO 2014

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Numero 03 Marzo 2014

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#STAISERENOe così renzi piè veloce si prende

anche palazzo chigi e il governosubito una valanga di promesse

riuscirà a non deludere le aspettative?

POLITICAContinua l’ascesa di Renzi Se la sua abilità strategica

è accertata ora deve dimostrare capacità

PAG. 4

ESTERICaos Turchia

ancora scontriColpito un quindicenne

che ora è in coma PAG. 14

MENSILE DI INFORMAZIONE POLITICA ECONOMICA CULTURALEanno XII numero 3

MARZO 2014

Page 2: Lapagina_marzo2014

Politica

Sport

Attualità

Palazzo

Sommario

6

pag. 8

pag. 12

pag. 15

pag. 6

8

15

Periodico mensileAnno X n. 3marzo 2014

aut. trib. di Napoli n. 73del 26/06/2003

Direttore responsabileGabriele Scarpa

Edito daDiffusione CampaniaSocietà Cooperativa

Giornalistica a r.l.

Sede legaleCentro Direzionaleisola G8 - Napoli

Telefono 081.7877140

RedazioneCentro Direzionaleisola G8 - Napoli

[email protected]

la p@gina

Tutte le promesse di Renzi(almeno fino ad ora)

Milan e nuovo stadioIl traguardo sembraessere ormai vicino

Carne di cavalloLe colpe dell’Europa

L’attacco di Vendola al nuovo Premier“Matteo fa solo propaganda”

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La rincorsa di Renzi al potereAdesso si aspettano i fatti

L’angolo del Direttore

Tanto tuonò che alla fine piovve. Dopo due mesi, a partire precisamente dalla

conquista del Partito Demo-cratico con le primarie dello scorso dicembre che gli han-no fatto guadagnare una mag-gioranza bulgara e una liber-tà di manovra che mai si era verificato prima nella storia, seppur recente, di questa for-mazione, trascorsi a lanciare bordate al governo dell’ “ami-co” Enrico Letta, con l’avallo del Presidente della Repub-blica Napolitano Renzi è riu-scito ad ottenere il suo scopo: conquistare Palazzo Chigi e la guida del Governo. Una sca-lata fulminea, effettuata con grande furbizia, agitando in ogni dove la sciabola della “rottamazione” ma che gli è

valsa l’antipatia, che spesso tra-cima in una vera e propria ostilità, so-prattutto da parte dei “rot-

tamati” (Letta in primis). Il suo

percor-

Prima la conquista

di un Pd ancora scosso

dalla “non vittoria”alle PolitichePoi l’ascesa

a Palazzo ChigiIl “rottamatore”ora non ha alibi

O cambia l’Italiaoppure va a casa

uso netto lo pone però in una posizione scomoda perchè dopo avere messo pressio-ne al suo predecessore reo di non avere impresso al go-verno un ritmo sufficiente a portare l’Italia fuori dalla “pa-lude” come è solito chiamare lo stallo in cui versa il nostro Paese da ormai diversi anni, adesso non può accampare nessun alibi dovendo però trattare con una maggioran-za che è la stessa di Letta e in più sapendo che i gruppi parlamentari del suo partito sono quelli usciti fuori dalle elezioni politiche del febbra-io 2013, quindi, almeno in teoria, fedeli a Pierluigi Ber-sani. Ma il premier sembra non dare peso a queste cose e tira dritto per la sua stra-da annunciando un crono-programma delle riforme, a partire da quella del mercato del lavoro (jobs act) a quelle istituzionali impegnandosi in prima persona affinchè que-ste giungano in porto senza far passare altro tempo. Sta-remo a vedere. Certo è che il suo dinamismo per il momen-to ha colto di sorpresa tutti e, all’orizzonte non si vede chi, almeno nell’immediato, pos-sa fermare la corsa del “For-

rest Gump” fiorentino. Ma Renzi, con la sua irruen-

za, potrebbe essere il peggior nemico di sè stesso.

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n°3 marzo 2014

politica

4

In altre parole, dopo aver bruciato tutti i tempi e aver spodestato con un vero e proprio colpo di mano tutto interno al Pd il premier Letta,

il “rottamatore” è costretto adesso a fa-re i conti con la realtà, non solo fatta di trame del Palazzo, ma anche di passag-gi delicati e complessi, tele da tessere, infiniti nodi da sciogliere, promesse da mantenere, matassa ingarbugliata dove gli interessi personali, di gruppo e di partito vengono prima di tutto.Poi c’è la lista dei ministri, poi c’è il programma, poi ci sono gli italiani di-

Matteo è premierLo statista non c’è ancora

visi fra i pochi ottimisti fiduciosi nel nuovo corso renziano e i tanti delusi e pessimisti sul futuro copia del già visto. è la democrazia, bellezza!La partitocrazia della prima Repub-blica, fatta di nefandezze ma anche di “nobiltà” politica, è così sostituita dalle giravolte del “leader” e del suo partito (in questo caso Renzi e il Pd) passati in un batter d’occhi dalla difesa del governo e del suo premier alla loro decapitazione.Come ha scritto Eugenio Scalfari su “Repubblica”: “La mannaia di un par-

presidente del consiglio dei ministri - matteo renzisottosegretari di stato alla presidenza del consiglio - graziano delrio (Segretario del Consiglio dei Ministri, con delega alle Politiche di Coesione Territoriale e allo Sport), luca lotti (con delega all’Informazione e Comunicazione del Governo, all’Editoria, alla Pianificazione, preparazione e organizzazione degli interventi connessi alle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, a Promozione e svolgimento di iniziative per le Celebrazioni del 70° anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione) sandro gozi (con delega alle Politiche Europee e al coordinamento, con il Ministro degli Affari Esteri, delle attività inerenti il Semestre di presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea) domenico minniti detto marco (Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica)

ministri senza portafoglioriforme costituzionali e rapporti con il parlamento - maria elena boschisemplificazione e pubblica amministrazione - maria anna madiaaffari regionali e autonomie - maria carmela lanzetta

ministri con portafoglioaffari esteri - federica mogherini ministero dell’interno - angelino alfano giustizia - andrea orlando difesa - roberta pinottieconomia e finanze - pietro carlo padoan sviluppo economico ministro - federica guidi infrastrutture e trasporti - maurizio lupipolitiche agricole alimentari e forestali - maurizio martina ambiente, tutela del territorio e del mare - gianluca gallettilavoro e politiche sociali - giuliano polettiistruzione, università e ricerca - stefania gianninibeni e attività culturali e turismo - dario franceschinisalute - beatrice lorenzin

La squadra di Renzi

I nodi da sciogliere per il neo premier sono tanti e non possonoessere sciolti sbandierando le uniche armi che fino ad ora l’ex sindaco di Firenze può sbandierare: velocità e risultato delle primarie Pd del dicembre scorso non bastano. Bisogna fornire soluzioni

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5n°3 marzo 2014

l’EpiSoDio

Il gelo tra Matteo Renzi e l’uscente Enrico Letta durante il tradizionale passaggio di consegne rappresenta lo stile non certo dolce del neopremier

il passaggio di consegne tra il premier uscente enrico letta e matteo renzi non è stato dei più calorosi. anzi. chi

stava seguendo in diretta la cerimonia si è accorto che letta è stato molto freddo nel passare a renzi la campanella che da tradizione il presidente del consiglio uscente consegna nelle mani del nuovo premier, la stessa campanella che verrà poi utilizzata nelle riunioni del cdm.il tutto è durato pochi secondi, subito dopo il giuramento di renzi e dei sedici ministri che fanno parte del suo governo. letta ha afferrato la campanella e l’ha passata a renzi quasi senza guardarlo. subito dopo il suono che ha sancito l’effettivo passaggio di consegne, letta ha abbandonato la sala, lasciando renzi in balia delle fotografie di rito.basta tornare indietro di qualche mese per un passaggio di consegne di tutt’altro tenore, quando il premier uscente mario monti passò la famosa

campanella a enrico letta: sorrisi, strette di mano a più non posso, baci e abbracci a più riprese.è evidente che letta non ha lasciato di buon grado il suo posto da presidente d e l c o n s i g l i o . in piena crisi di governo, appena qua lche g iorno prima di essere d e f e n e s t r a t o dall’impertinente r e n z i , a v e v a presentato il piano “impegno italia” una serie di punti con cui l ’ormai e x p r e s i d e n t e d e l c o n s i g l i o dei ministri , s i i m p e g n a v a a guidare l’italia e a farla uscire dalla

crisi. il motivo di tanta irritazione quindi non è certo un mistero. si capirà solo con il passare dei mesi se questo strappo tutto interno al pd provocherà qualche difficoltà al neo premier.

Quando ad essere “rottamato”è anche il galateo istituzionale

tito che fa a pezzi un governo guidato da uno dei suoi maggiori dirigenti non si era ancora mai visto. Evidentemente i tempi sono bui”.Ripetiamo, oggi per Renzi gli ostacoli non sono rappresentati dal programma (solita carta straccia?) ma dai giochi e dalle prospettive politiche, specie del centrodestra, da Forza Italia del resu-scitato Berlusconi (che voterà contro il nuovo governo ma con benevolenza) al Ncd di Alfano che venderà molta cara la pelle prima del fatidico sì. Evidente-mente i nodi sono di ordine culturale, oltre che politico, e vengono da lonta-no. Nodi impossibili da sciogliere con lo schema (schematismo?) del “piè ve-loce” Renzi basato sull’Italicum, cioè su un partito (il Pd) come avesse il 51% dei voti, su un bipolarismo coatto che punta a un bipartitismo di fatto, facen-do terra bruciata della realtà culturale, sociale e politica italiana.Lo stesso De Gasperi nel 1948, pur di-

sponendo di una maggioranza assoluta e potendo governare da solo, ha optato per un governo di coalizione con i libe-rali, repubblicani e socialdemocratici; a maggior ragione i governi successivi della 1^ Repubblica hanno fatto delle coalizioni, non avendo la DC la mag-gioranza assoluta. Il ventennio della 2^ Repubblica, caratterizzata da un incompleto ed imperfetto bipolarismo (PD e Forza Italia) si è concluso per esaurimento. La quota proporzionale è nel DNA della politica italiana: eviden-temente ieri e drammaticamente oggi. Il 20% dei voti va alla protesta eversiva di Grillo, segno evidente del carattere strutturale della crisi. Circa il 40% alla sfiducia del partito degli astenuti. A quel 40% rimanente di elettori, se pur diviso in varie liste, viene affidata la sa-lute della patria. Non basterà la nuova legge elettorale, patto del Nazareno, ammesso che ci sia, a sanarla. Questa è oggi l’Italia, con gli italiani sfiduciati,

disorientati, con l’acqua alla gola. Renzi può indos-sare la giubba da premier, con al petto l’unica medaglia delle primarie, svioli-nare le promes-se come novel-lo Berlusconi, ma per questi nodi ci vuole un premier e uno statista passato nelle più com-plesse e dure esperienze po-litiche e perso-nali, legittimato dal popolo, non un abile comunicatore, un imbonitore, un carrierista, o peggio, un sinistro tes-sitore di trame da Palazzo

Come ha scritto Eugenio Scalfari “La mannaia di un partito che fa a pezzi un governo guidato da uno dei suoi maggiori dirigenti non si era ancora mai visto. Evidentemente i tempi sono bui”

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6 n°3 marzo 2014

Tutte le promesse di Renzi (fino ad ora)

italia

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7n°3 marzo 2014

13 marzo 2014“Soldi a maggio nella busta paga o sono un buffone”“Niente patrimoniale e le pensioni fino a 3mila euro non si toccano”“Entro il 21 settembre tutti i debi-ti della pubblica amministrazione saranno sbloccati”

12 marzo 2014“Confermiamo per l’ennesima volta che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la P.A, a maggio il fisco e a giugno la giustizia, provvedi-menti che non fanno parte, non fanno parte, del pacchetto di oggi”“100 giorni per cambiare il pae-se: politica, occupazione, pubblica amministrazione”“Politica, la riforma della legge elet-torale che è stata approvata oggi ed è davvero epocale. Basta schiavi-smo ai piccoli partiti, basta larghe intese; chi vince governa 5 anni; rappresentanti vicini al territorio”“Riforma del senato. Il documento è nelle mani del presidente della Repubblica e di tutti i partiti. Ci sono 15 giorni di tempo a dispo-sizione per segnalare modifiche e fare proposte”“Asta per la vendita delle auto blu. Qui sono oltre 1500. Dal 26 marzo le prime 100”“Economia: sblocco immediato e to-tale dei pagamenti arretrati della pubblica amministrazione grazie a 68 e più mld di euro”“Piano per le scuole, 3,5 miliar-di per ristrutturazioni e rilancio dell’edilizia scolastica”“Dal 1 aprile 1,5 mld di euro a disposizione per la tutela del ter-ritorio”“Piano casa: 1,7 mld di euro”“Irap: -10% per le aziende”“Chi guadagna meno di 1500 eu-ro al mese avrà 1000 euro nette in più. In pratica saranno 80 euro al mese in più. Questo partirà a mag-gio. La copertura di questa misura è fatta totalmente sul risparmio di spesa e senza l’aumento delle tasse”“L’unico aumento di tasse riguarda le rendite finanziarie che salirà dal 20 al 26%, questo per adeguarsi al

resto dell’Europa. Questo permet-terà di coprire la riduzione dell’I-rap del 10%. Non saranno toccati i titoli di Stato”“Costo dell’energia per la pmi scen-derà del 10%”“Nuove regole per il lavoro: sempli-ficazione, nuovo codice del lavoro, tutela delle donne in maternità, salario minimo garantito. Questo con un disegno di legge delega che dovrà però avere l’approvazione del Parlamento. Immediata misura con decreto legge per la semplifica-zione. Subito il contratto a termine può valere al massimo per 3 anni”“Cottarelli ha stimato prudenzial-mente 3 miliardi di risparmi dalla spending review per il 2014. Io dico che si puo’ arrivare a 7 miliardi”

10 marzo 2014“Nelle liste democratiche l’alternan-za sarà assicurata. Ho mantenuto la parità di genere da Presidente della Provincia, da Sindaco, da Segretario, da Presidente del con-siglio dei ministri. Non intendo smettere adesso”

11 febbraio 2014“Un rimpastino? A me continua a non interessare. Ma se insistono, allora sarebbe come fissare la data delle elezioni” (FATTO? NO)

10 febbraio 2014“La batteria del governo è scarica, dobbiamo decidere se va ricarica-ta o cambiata” (NEL DUBBIO HA DECISO DI CAMBIARLA)“Io mi fido della squadra del Pd: o questo passaggio lo portiamo a casa o salta l’Italia. Non salta solo una leadership, ma tutto” (E’ SAL-TATA SOLO LA LEADERSHIP DI ENRICO LETTA. ALMENO PER ORA)

9 febbraio 2014“Non voglio andare al governo sen-za passare dal voto popolare. Sono tantissimi i nostri che dicono: ma perché dobbiamo andare? Ma chi ce lo fa fare?” (FATTO? NO. RENZI E’ ANDATO AL GOVERNO SENZA ELEZIONI)

7 febbraio 2014Su twitter: “A me conviene votare, ma all’Italia no!” (NEL DOCUMEN-TO VOTATO DALLA DIREZIONE NAZIONALE RENZI HA SCRIT-TO CHE IL VOTO NON AVREBBE GARANTITO LA VITTORIA AL PD. PER CUI IN REALTA’ NON CONVE-NIVA NEMMENO A LUI)

6 febbraio 2014“Vogliamo cambiare lo schema di governo Letta? Va benissimo par-liamone nella direzione del 20 feb-braio” (FATTO? NO. HA DIRETTA-MENTE SFIDUCIATO IL GOVER-NO LETTA)“I problemi del governo non sono colpa del Pd. E il giudizio sul go-verno, sulla composizione del go-verno, sui ministri, spetta al presi-dente del consiglio dei ministri. Se ritiene che le cose vadano bene così, vada avanti. Ma se Letta pensa ci siano delle modifiche da porre, al-lora affronti il problema nelle sedi istituzionali e giochiamo a carte scoperte” (FATTO? NO. CHI HA GIUDICATO E BOCCIATO IL GO-VERNO LETTA E’ STATO RENZI)

29 gennaio 2014 (dopo accordo definitivo sulla legge elettorale)“Gli italiani non mangiano legge elettorale, ma sono vent’anni che i partiti litigano su tutto. Ora si fanno insieme le regole del gioco, è come se si fosse rotto un incante-simo, sbloccata una magia”

continua a pag.11

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8 n°3 marzo 2014

palazzo

L’attacco di Vendola“Matteo fa propaganda”“Il mio giudizio su questi primi passi da premier di Renzi non è positivoCi vorrebbe una diagnosi approfondita delle malattie del paese e una terapia d’urto meglio spiegata. Finora abbiamo visto solo spot”

nato a bari il 26 agosto 1958, in una famiglia cattolica e comunista. penultimo di due

fratelli e una sorella frequenta il liceo scientifico e, pur amando lo studio, scopre il lavoro da giovanissimo.si laurea in lettere e filosofia all’università di bari con una tesi su pier paolo pasolini.nel 1972 si iscrive alla federazione dei giovani comunisti, della cui segreteria nazionale ha fatto parte dal 1985 al 1988. nel 1990 arriva l’esperienza del comitato centrale del partito comunista italiano. è tra i fondatori del part ito del la rifondazione

comunista e tra i promotori della lila e dell’arcigay.ha scritto su “la città futura” di adornato. poi su rinascita e per alcuni anni, su liberazione dove curava la rubrica “il dito nell’occhio”.inoltre ha pubblicato anche alcuni libri: “prima della battaglia”, “soggetti smarriti”, “il mondo capovolto”, “lamento in morte di carlo giuliani”, “ultimo mare”.ha partecipato a diverse missioni internazionali, dal tagikistan alla colombia, dalla bosnia al guatemala.nel 1992 è stato eletto deputato per la prima volta e nel 1996 ha ricoperto

l’incarico di vicepresidente della commissione parlamentare antimafia.il 16 gennaio del 2005 vinse le primarie del centrosinistra in puglia e il 4 aprile 2005, contro ogni pronostico, diventando poi presidente della regione puglia. a gennaio del 2009 lascia il partito della rifondazione comunista per fondare il partito dove attualmente milita e di cui è presidente, sel (sinistra ecologia e libertà).il 24 gennaio 2010 vinse nuovamente le primarie pugliesi e il 29 marzo 2010 è stato rieletto presidente della regione puglia.

Chi è il Presidente di Sel

Il discorso di Matteo al Sena-to ha scatenato un vespaio di polemiche e critiche che non

hanno risparmiato il premier già all’indomani della sua perfor-mance a Palazzo Madama. Una delle più dure è quella di Nichi Vendola, che dopo aver superato le fratture all’interno di Sel tra chi voleva opposizione a Ren-zi (Vendola è tra questi) e chi invece sperava nel dialogo, ha pesantemente criticato le paro-le del nuovo premier a Palazzo Madama.“è una girandola di spot, un di-scorso efficace come propagan-da per gli spettatori, tanto più si invocano audacia e coraggio, tanto più ci vorrebbe una dia-gnosi approfondita delle ma-lattie del paese e una terapia d’urto meglio spiegata. Questi sono solo titoli: cambieremo il fisco, cambieremo la giustizia,

ma cosa significa? Gli accenni fatti così sono da discorso di strada. Non si può parlare di ri-

forma della giustizia senza par-lare di sovraffollamento delle carceri o di giustizia sul lavoro

Scettico il presidente di Sinistra Ecologia e libertà Nichi Vendola

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9n°3 marzo 2014

il ritorNo

Radunati i Club Forza Silvio nella nuova sede di Forza Italia a Roma

pro p ri o m e n t re i m p a z z a l ’attenzione mediatica nei confronti del nuovo personaggio

della politica italiana e del suo governo, berlusconi cominciava a preparare le contromosse e la strategia da contrapporre a quella del segretario del pd diventuto nel frattempo presidente del consiglio dei ministri arringando i suoi a piazza san lorenzo in lucina.la nuova sede di forza italia è pronta per accogliere i giovani (e meno giovani) dei club forza silvio, radunati attorno al “capo” per lanciare “missione azzurra”.un piccolo palco, sullo sfondo il simbolo di forza italia e dei club, poi davanti venti fiat 500 con il logo del partito e dei club, protette dai curiosi da alcune transenne e da teli blu: al termine della manifestazione ci sarà la partenza in pompa magna delle venti automobili italiane, una per ogni regione, che fino al 27 marzo gireranno

l’italia per diffondere il progetto dei club e spiegare le iniziative ad esso collegate.di fatto silvio berlusconi, dopo aver riacquistato il partito da lui stesso fondato, lancia oggi (ancor prima che renzi renda nota i nomi dei ministri da lui scelti) la campagna elettorale di forza italia.

arringando la folla dei suoi stessi sostenitori, ricordando per filo e per segno il nuovo mantra berlusconiano che riscrive la storia del paese in chiave forzista, berlusconi ha lanciato l’iniziativa rapendo gli sguardi dei giovani accorsi a san lorenzo in lucina (dove, un tempo, c’era lo studio di giulio andreotti).

e senza dire come intendi cam-biare”, queste le prima parole di Vendola che poi ha proseguito.“Questo è un governo che la si-nistra moderata fa con la destra, con i diversamente berlusconia-ni. Ma non è più fondata sull’e-mergenza economica, non c’è più questo argomento. Questo è un governo politico e la stra-da che si è invocata è un vicolo cieco”. Il concetto di Vendola è come sia passato in secondo piano il punto fondante del go-verno Monti e anche di quello presieduto da Letta, e cioè che un momento di crisi avesse bi-sogno delle larghe intese per ga-rantire stabilità. Questo invece è un governo politico nato quasi a prescindere dalla crisi econo-mica.“Devo essere sincero, è dall’inizio che esprimo un giudizio negativo, però l’avventura in cui si è tuffato

Matteo Renzi ha implicazioni con la vita di tutti noi, io non sono un tifoso del tanto peggio tanto me-glio, io anzi vorrei essere positiva-

Berlusconi si riprende la scena Il Cav. lancia“Missione azzurra”

mente spiazzato da Renzi, perché penso che l’italia stia morendo e ci sia bisogno di portare aiuto a questo malato”

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10 n°3 marzo 2014

rEtroScENa

La bufera sul caso Gentile (avrebbe fatto censurare un giornale per “coprire” suo

figlio) può essere parte della solita commedia all’italiana che finisce a tarallucci e vino, pur se niente va dato per scontato, con il Ncd che fa quadrato a difesa del suo uomo e con una parte del Pd che non vedeva l’ora di rialzare la voce (vedi Rosy Bindi) per marcare il territorio e sperare sempre in una scivolata di Renzi sulla classica buccia di banana.L’Ucraina è tutt’altra questione, di livello internazionale, con in cam-po le grandi potenze, a cominciare dalla Russia e dagli Usa. Ma di Eu-ropa e zone limitrofe trattasi, quin-di a un tiro… di schioppo dall’I-talia. Obama alza la voce contro Putin, pronto irresponsabilmente a dare il via a un’invasione che ricorda addirittura l’800. Gli Usa minacciano forti ritorsioni. Ma an-che Francia e Gran Bretagna non stanno a guardare annunciando il boicottaggio del prossimo G8 che dovrebbe svolgersi a Sochi.E l’Italia? Segue il vecchio copio-ne dell’attesa e/o di stare, di fatto, con un piede di qua e uno di là. Renzi preferisce restare fedele ad una linea praticamente ammiccan-te con Putin. Che sia stata la linea suggerita dai diplomatici o che si tratti dell’istinto del premier, è dif-ficile dirlo.Scrive Paolo Messa: “Le esigen-ze commerciali di breve termine hanno prevalso sulla visione stra-tegica annebbiando la capacità di identità del nostro interesse na-

Luna di miele finitaPrime grane per RenziLa bega Gentile e il nodo Russia-Ucraina stringono in una tenaglia il Premier. Sulla questione internazionale si capo del governo preferisce restare fedele a una linea ammiccante con Putin

zionale. Il cerchiobottismo nella nostra politica estera dovrebbe essere oggetto di una netta rotta-mazione che, in questa prima oc-casione, non abbiamo visto. I con-fini dell’Europa e della stessa Nato sembravano potersi dilatare senza confini ma la teoria della fine della storia è fallita. Patto atlantico e patto di Varsavia (resuscitato di

rEnzi mantiEnE una LinEaammiCCantE Con putin

diffiCiLE dirE SE SEguai CoSigLi dEi dipLomatiCi

o SEmpLiCEmEntE iL Suo iStinto

fatto dalle mire di Putin) non sono compatibili fra loro. Il “ma anche” non può reggere. Provaci ancora Matteo: cambia verso”.Già, un conto è “rottamare” la vecchia guardia del piccolo Pd, un conto è mostrare il muso duro a uno come Putin, ex capo del KGB, indisturbato Zar di tutte le Russie e zone limitrofe

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11n°3 marzo 2014

“Bene così. Adesso sotto con il Senato, le Province, il titolo V. E soprattutto con il #Jobsact. Dai che questa è #la-voltabuona” (su Twitter)

26 gennaio 2014“I conservatori non mollano, resistono, sperano nella palude. Ma Italia cam-bierà, dalla legge elettorale al lavoro. Questa è #lavoltabuona” (su Twitter)

19 gennaio 2014“Via i senatori, un miliardo di tagli a politica, a dieta le Regioni, legge elet-torale anti larghe intese” (FATTO? ANCORA NO)

16 gennaio 2014 Direzione nazionale Pd

“Se ci mettiamo a ridiscutere dell’ar-ticolo 18 facciamo la solita manfrina mediatica e non riusciamo a essere credibili. Pensiamo invece a spostare una parte della tassazione dal lavoro alle rendite finanziarie, questo consen-tirebbe di dare un segnale interessan-te all’Irap. Il piano per il lavoro è una prospettiva per l’Italia e che ha come metodo quello di coinvolgere più perso-ne possibili: deve essere approvato dal-la direzione con una discussione che coinvolga le commissioni parlamen-tari ma che tenga conto dei contributi delle 2000 mail che abbiamo ricevuto sul tema” (FATTO? ANCORA NO)“Il punto centrale della legge elettorale è che sia chiara: chi vince governa e senza necessità di inventarsi giochi, dalle larghe alle striminzite intese. Il sistema elettorale deve avere un palet-to per me: il premio di maggioranza” (FATTO? L’ACCORDO C’E’. MANCA IL VOTO DELLE CAMERE)“Bisogna creare un sistema di governo che duri per i prossimi cent’anni. Chi propone un rimpastino sta dramma-ticamente perdendo di vista l’obiettivo essenziale che non è quello di sosti-tuire due ministri con dei renziani” (FATTO? HA DIRETTAMENTE SOSTI-TUITO IL GOVERNO)

14 gennaio 2014“Il rimpasto di governo non è all’or-

dine del giorno, l’idea che uno vinca il congresso e chieda posti di governo è quanto di più vecchio e stantio si possa immaginare” (FATTO? NON SOLO RENZI HA CHIESTO POSTI DI GOVERNO, CI SI E’ MESSO LUI STESSO ALLA GUIDA)“Metteremo sotto osservazione gli sti-pendi troppo alti dei manager pubbli-ci, C’è anche l’idea di eliminare le auto blu per i sottosegretari. Inseriremo nel contratto di coalizione una legge sulla tracciabilità di ogni singolo euro di spesa pubblica” (FATTO? ANCOERA NO)

8 gennaio 2014“Entro 8 mesi un nuovo codice del la-voro: tutele crescenti per gli assunti, assegno unico per i licenziati e nuova legge per la rappresentatività sindaca-le” (FATTO? ANCORA NO)

5 gennaio 2014“Una settimana per la legge elettorale” (FATTO? L?ACCORDO Si’, LA LEGGE NO)“Entro la direzione del 16 intavolere-mo una discussione sullo Job Act con un sommario, serio documento che si aprirà al confronto con parlamentari e tecnici” (FATTO? SI’)“Le spese del Partito democratico sa-ranno messe tutte on line” (FATTO? ANCORA NO)3 gennaio 2014“Nel nuovo patto di governo anche la riforma della legge Bossi-Fini e le unioni civili” (FAT-TO? ANCORA NO)

23 dicembre 2013

“Mi ricandido a sindaco per i prossimi 5 anni” (FATTO? NO. SI E’ DIMESSO DA SINDA-CO APPENA DIVENTATO PREMIER)

15 dicembre 2013“La proposta per una nuova legge elet-

torale maggioritaria deve essere mes-sa nero su bianco entro fine gennaio per essere approvata entro maggio” (FATTO? SI’)“Restituirò i 40 milioni di finanzia-menti pubblici al Pd se Beppe Grillo sottoscriverà un patto sulla legge elet-torale e le riforme” (FATTO? ANCORA NO)“Tutto il Pd aiuterà Enrico (Letta, ndr) nel semestre europeo” (FATTO? NO. DURANTE IL SEMESTRE EURO-PEO IL CAPO DEL GOVERNO SARA’ LUI STESSO)“Via la Bossi-Fini, ius soli e civil par-tnership per le coppie omosessuali” (FATTO? ANCORA NO)“Forte impegno su scuola e cultura sulla base di un accordo di governo “alla tedesca” (FATTO? ANCORA NO)“Piano gigantesco per il lavoro entro un anno” (FATTO? ANCORA NO)

10 dicembre 2013 “Non prenderò casa a Roma. Verrò in treno e girerò in motorino. Niente au-to blu” (FATTO? LO STA FACENDO)“Nuova legge elettorale entro il 28 mag-gio” (FATTO? ANCORA NO)“Non candiderò D’Alema e Bindi per le europee. Basta con i giochini” (FAT-TO? ANCORA NO)

9 dicembre 2013 “Non farò cadere il governo” (FATTO?

NO. LO HA FATTO CA-DERE)

“La segreteria si riunirà al-

le 7.30 del mattino” (FATTO? FINO A QUANDO E ’ D I -VENTATO

PREMIER)

8 dicembre 2013 

“Taglierò 1 miliardo di costi della politica. Pia-

no per il lavoro” (FATTO? ANCORA NO)

segue da pag. 7 tutte le promesse di renzi

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12 n°3 marzo 2014

attualità

Carne di cavallo,le colpe dell’Europasulle etichette “reticenti”

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Quando si stava discuten-do il nuovo regolamento Ue sull’etichettatura del-

le carni, votammo per includere l’obbligo d’origine anche di quelle lavorate» ricorda Paolo De Ca-stro, presidente della commis-sione Agricoltura del Parlamento europeo. «La proposta non venne adottata dal Consiglio per la forte opposizione dei paesi del nord. Gran Bretagna in testa», là dove l’ultima frode è esplosa.Ora che lasagne, hamburger e tor-tellini contenenti carne di cavallo, spacciata per manzo, sono finite nei supermercati e nelle mense di mezza Europa, Italia compresa, la questione delle etichette torna con forza. Il commissario alla Sa-lute Tonio Borg viene sentito in commissione Agricoltura il 21 e il 22 febbraio. Il tentativo è quello di riaprire il dossier trasparenza all’interno della discussione sulla nuova politica agricola comune. Alla fine del 2011 l’Ue ha varato, dopo molte discussioni, nuove norme sulla tracciabilità degli ali-menti, estendendo l’indicazione d’origine alle carni fresche di ma-iale, pollo e agnello, ma solo dalla fine del 2014.Su quelle bovine esiste già, su quel-le di cavallo non è prevista. L’Italia è da sempre esigente sull’argomen-to e ha introdotto obblighi che non esistono negli altri paesi Ue, co-me la provenienza del latte fresco, della passata di pomodoro, e dopo l’influenza aviaria la provincia di allevamento del pollame. è stata il motore delle norme europee sulla tracciabilità dell’olio d’oliva. Una recente indagine di Altroconsumo ha ribadito che il 46 per cento degli italiani ritiene l’etichetta una que-stione di «sicurezza».A gennaio 2011 il Parlamento pro-vò a spingersi più in là, approvan-do una legge sulle etichette «par-lanti»: avrebbero dovuto segnalare la presenza di ogm, la provenienza degli ingredienti, il luogo dell’ul-tima trasformazione sostanziale. L’Ue sospese la normativa ritenen-dola in contrasto con la legislazio-

ne comunitaria. Ne è stata varata un’altra ma è «ferma al palo per la mancata approvazione dei decreti amministrativi» rileva Stefano Ma-sini, responsabile consumi della Coldiretti.Prevede che sumozzarelle o salu-mi sia dichiarata la provenienza degli ingredienti. Ma si tratta di altre eccezioni che l’Italia dovrà negoziare con Bruxelles. «Se l’Eu-ropa avesse avuto un sistema di tracciabilità serio, si sarebbe potu-to richiamare più facilmente i pro-dotti incriminati» lamenta Masini. «Il problema è che molti controlli vengono demandati alle aziende stesse» sottolinea Antonella Bor-rometi, alimentarista di Altrocon-sumo. Venerdì 15 febbraio è stato varato un piano straordinario di test volti a scovare carne equina nascosta e l’eventuale presenza di un farmaco proibito.Misura insufficiente, secondo l’Ita-lia. «Noi abbiamo 10 volte il nume-ro di veterinari della Francia, che esporta molta più carne. I controlli pubblici qui sono molto più strin-genti che in altri paesi » sottolinea Dario Dongo, esperto di diritto ali-

dopo Lo SCandaLo di LaSagnE E tortELLini anChE L’ikEa ritira poLpEttE SoSpEttE. E L’itaLia ChiEdE aLLa uE più traSparEnza E più ControLLi

mentare. «I furbi approfittano dei punti deboli. L’Ue metterà mano al regolamento sull’igiene: dovreb-be imporre un potenziamento dei controlli, però temo che sarà solo un’operazione di maquillage»

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EStEri

Polveriera TurchiaUn 15enne è in comaBerkin era stato colpito da un lacrimogeno lanciato dalla polizia mentre stava andando a comprare il pane dopo 266 giorni la sua morte ha scatenato nuove violenze

Berkin è morto a 15 anni. Lo scorso 16 maggio era uscito a comprare il pane

a Istanbul. Ma non sarebbe più tornato a casa, colpito da un la-crimogeno lanciato dalla polizia durante una manifestazione an-ti-governativa in difesa di Gezi Park. Dopo 266 giorni di coma, ieri mattina Berkin non ce l’ha fatta più. Era arrivato a pesare 16 chili. La notizia del decesso del giovane ha scatenato le proteste in Turchia.Mentre la mamma di Berkin di-ceva: “Non è stato Dio a portar-mi via mio figlio, ma Erdogan”, la famiglia scriveva su Twittter: “Al nostro popolo: abbiamo perso nostro figlio Berkin Elvan alle 7 di questa mattina. Condoglianze a noi tutti». Cen-tinaia di persone si sono allora riunite davanti all’ospedale di Istanbul, dove Berkin era rico-verato da quel 16 maggio.E qui sono riesplose le violenze, solo sopite in queste settimane. Le forze dell’ordine hanno rispo-sto con i lacrimogeni al lancio di sassi da parte della gente. Ma se Istanbul è stato il centro ne-vralgico delle nuove proteste, a Istanbul un uomo si è seduto nella piazza di Kizilay, nel cuore della città, con davanti un pezzo di pane e il cartello: “Sono Ber-kin”. In poche minuti decine di persone si sono sedute accanto a lui, appoggiando per terra pezzi di pane.Manifestazioni di cordoglio e di

solidarietà si sono tenute in altre città del Paese, come ha riferito Hurriyet online, fra cui Smirne, Antalya, Antiochia. A Istanbul, nel quartiere di Berkin, i negozi hanno abbassato le saracinesche in segno di lutti. Studenti di ogni ordine e grado hanno deciso di saltare le lezioni. All’Università Tecnica del Medio Oriente di An-kara, uno dei cuori della rivolta di Gezi Park, centinaia di studenti hanno formato un corteo e si so-no diretti verso Kizilay. La polizia li ha fermati usando i cannoni ad acqua.Il capo dello Stato, Abdullah Gul, si è detto “costernato” per la morte del ragazzo e ha fatto le condoglianze alla famiglia. Il premier islamico Recep Tayyip Erdogan aveva accusato i giovani

manifestanti di essere “vandali” e “terroristi”, denunciando un “complotto” dietro alle grandi proteste di Gezi Park. Il movi-mento era nato a Istanbul contro la distruzione del parco di Piaz-za Taksim, che avrebbe dovuto essere sostituito da una enorme centro commerciale.Le manifestazioni contro il ta-glio degli alberi erano iniziate il 27 maggio del 2013 e, dopo un violento intervento della polizia per disperdere il sit-in con lacri-mogeni e cannoni ad acqua, il 31 maggio i cortei contro il governo si erano estesi in diverse città del-la Turchia. La repressione dei ma-nifestanti ha causato oltre 8 mila feriti, due dei quali hanno perso la vista, e sette morti. Berkin è l’ottava vittima.

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15n°3 marzo 2014

calcio

Aerexpo conferma: l’unica manifestazione di interesse pervenuta entro il termine dell’avviso pubblico è quella del Milan

Aerexpo conferma: l’unica manifestazione d’interes-se pervenuta entro il ter-

mine dell’avviso pubblico (oggi alle 12.30) è quella del Milan, a firma Barbara Berlusconi, che nell’area che ospiterà l’Expo 2015 ha intenzione di costruirvi il proprio stadio di proprietà. Lo dice in una nota ufficiale Ceci-lia Felicetti, direttore generale di Aerexpo Spa: “Alla scadenza programmata indicata nell’Av-viso è pervenuta una sola ma-nifestazione di interesse formu-lata nel rispetto dei requisiti e dei contenuti minimi previsti dall’Avviso, presentata dalla so-cietà AC Milan Spa che ha mani-festato il proprio interesse alla realizzazione di uno stadio cal-cistico di modello europeo con una capienza massima di 60.000 spettatori, fatte salve ulteriori verifiche e approfondimenti”.Emergono elementi sulle inten-zioni del club di via Aldo Rossi, che in quell’area vorrebbe edi-ficare “uno stadio calcistico di modello europeo, con relativi servizi e strutture accessorie/pertinenziali anche di carattere commerciale, da dedicare in via principale allo svolgimento del-le partite di calcio delle squadre della nostra Società”. Nel com-plesso, il Milan ha chiesto che venga messa a disposizione un’a-rea non superiore a 12omila mq, inclusi 20mila mq di parco.Si tratta, come detto, di un pas-saggio non vincolante: il Milan può sempre tornare indietro e Arexpo può decidere di non ac-

Milan e nuovo stadioIl traguardo è vicino

cettare l’eventuale proposta eco-nomica presentata dal Milan. Ma le sensazioni sono buone, come si evince dalle parole dei diretti interessati. “Possiamo dire”, pro-segue la nota di Felicetti, “che le tempistiche indicate da AC Mi-lan Spa sono in linea con il cro-no programma preventivato da Arexpo ai fini della realizzazione del progetto del post-Expo, os-sia: avvio dei lavori entro e non oltre la data del 30 giugno 2016”.

Ottimista anche Roberto Maro-ni, governatore della Lombardia: “Sono soddisfatto, si sta concre-tizzando l’idea che abbiamo lan-ciato in Regione: avere nell’area del post-Expo una Città dello sport con un nuovo stadio”.Nulla è deciso, ma la direzione tracciata dal Milan sembra, per una volta, quella giusta: entro due anni potrebbero comincia-re i lavori per la costruzione del nuovo stadio di proprietà.

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