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L’offerta di innovazione nel vigneto in base ai progressi della gestione dello stato sanitario P.A. Bianco. DiSAA – CIRIVE (UNIMI)
Centro interdipartimentale di ricerca per l’innovazione in Viticoltura ed Enologia
Un tempo si pensava che…………
Direttiva n. 128 del 21 ottobre 2009 “che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile degli agrofarmaci” (GU-UE n. 309 del 24/11/09) Obiettivi: Art. 1 Istituire un quadro per realizzare un uso sostenibile degli agrofarmaci riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente e promuovendo l’uso della difesa integrata (IPM) e di approcci o tecniche alternativi, quali le alternative non chimiche agli agrofarmaci
…..adesso bisogna agire
Uso sostenibile degli agrofarmaci riduzione dei rischi riduzione dell’impatto
Sviluppo di strategie alternative – non chimiche prevenzione induzione di resistenza controllo simbiotico varietà resistenti impiego di materiale sano all’impianto
Malattia Agente noto ? Agrofarmaci disponibili?
Modalità di diffusione/Controllo del Vettore ?
peronospora si si non previsto
oidio si si np
botrite si si np
Mal dell’esca no No ma…… ?
Giallumi (flavescenza dorata e legno nero)
si No Si ma…..
Rogna della vite (agrobatterio)
si no ?
Virosi Non tutte no Si ma….
I problemi attuali restano:
……….e altri ne arrivano
Grapevine red blotch
da Annamaria Vercesi e Silvia Toffolatti (DiSAA)
Black rot ovvero Marciume nero
Uso sostenibile degli agrofarmaci riduzione dei rischi riduzione dell’impatto per la salute umana e per l’ambiente
Sviluppo di strategie alternative – non chimiche prevenzione induzione di resistenza controllo simbiotico varietà resistenti impiego di materiale sano all’impianto
Uso sostenibile degli agrofarmaci:
riduzione dei rischi /riduzione dell’impatto
……………..promuovendo l’uso della difesa integrata (IPM) ..
Modello EPI (Etat Potentiel d’Infection)
• Modello per la previsione del rischio di infezioni da parte di Plasmopara viticola – Rischio elevato di infezioni con indice EPI positivo
– Esecuzione del trattamento antiperonosporico
• Modello utilizzato in Regione Veneto e Lombardia a scopo sperimentale – buoni risultati in termini di risparmio dei
trattamenti e di efficacia nel contenimento della malattia
Inserito nei bollettini di assistenza tecnica dell’Oltrepo Pavese : •Semaforo verde: basso rischio di infezioni •Semaforo arancione: rischio moderato •Semaforo rosso: rischio elevato quindi trattamento
web assistance per la gestione del vigneto
Modelli epidemiologici di legno nero basato sullo studio del ruolo delle piante spontanee e dei potenziali insetti vettori mediante analisi spaziale : SADIE
(Nicola Mori – UNIPD e Fabio Quaglino - UNIMI)
P. lanceolata P. reptans R. acetosa S. arvensis T. pratense
A. retroflexus A. vulgaris C. arvensis C. album M. sylvestris
CROPS una piattaforma robotizzata universale
• diverse operazioni colturali
• monitoraggio della maturazione
• raccolta selettiva dei prodotti
• applicazioni mirata di agrofarmaci
• diverse colture specializzate
• vite, melo, peperone da serra
Il progetto UE CROPS ha mirato a sviluppare un robot
multifunzione a elevata modularità e riconfigurabilità
adattabile a:
Integrazione di prototipi dimostrativi
Raccolta robotizzata peperoni in serra commerciale - Rodenrijs
(Netherlands), July 2014
Esperimenti su malattie fungine della vite
Esperimenti di serra su:
identificazione automatica e
trattamento mirato di aree di
vegetazione con sintomi di oidio
Differenti repliche di parcelle (5 m x 1,9 m)
ottenute sostituendo e riposizionando le piantine
Allestimento del robot CROPS per esperimenti di
trattamenti mirati su malattie
Piattaforma CROPS
integrata per
identificazione
automatica e
trattamenti selettivi
di focolai
University of Milano
(Italy), Feb-Mar 2013 Pump and
pesticide
circuit control
Encoder
R-G-NIR
Multispectral
camera 3 CCDs 1900x1200pix
+ RGB Basler
Manipulator
control PC
and power
case
CROPS
manipulator
PC for sensors
acquisition and
real-time
disease
detection
Precision
spraying end
effector
Sviluppo di moduli di sensoristica e di algoritmi di interpretazione
per:
Sensing: sensori e interpretazione dei dati
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25 0.30.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
R*G / NIR2
R /
(R
+G
+N
IR)
Healthy vs Disease
Powd Mild
Healthy
discriminant
• individuazione frutto e localizzazione del punto di distacco
(imaging multispettrale + TOF)
• valutazione maturazione in mela e uva (fluorescenza e
spettrofotometria )
• Individuazione e localizzazione malattie (imaging
multispettrale)
Analisi on-the-go di immagini
multispettrali (parzialmente
sovrapposte)
Risultati affiancati per l’intera parcella
Un esempio dei risultati sperimentali
Misure di riferimento (ground-truth)
Prima di ogni trattamento robotizzato, la vegetazione è
stata oggetto di un rilievo fitopatologico (ground-truth)
con registrazione di :
• posizione
• estensione
• intensità dei sintomi del focolaio
I focolai rilevati costituiscono i bersagli di riferimento del trattamento
robotizzato
Risultati complessivi nei trattamenti selettivi
su vite
Trattamenti mirati su focolai iniziali di oidio della vite in modo totalmente
automatico:
• Trattati 85-95% bersagli reali (in funzione dello stadio dei sintomi della
malattia)
• Ridotta la quantità di fitofarmaci rispetto a uno trattamento
convenzionale: riduzione di circa l’80-90% (ovviamente in funzione
della ampiezza e distribuzione spaziale dei focolai)
E’ soltanto una dimostrazione di fattibilità tecnica (lontana dalla fattibilità
economica)
Eppure è la prima applicazione di sempre di trattamenti automatici e
selettivi su malattie in colture speciali
Nuovi progetti per l’applicazione degli stessi approcci ma con una forte
semplificazione tecnologica
Monitoraggio della resistenza ai fungicidi
Antiperonosporici
•saggi di germinazione delle oospore di Plasmopara viticola
Antibotritici
• saggi di crescita di Botrytis cinerea su terreno liquido
• metodo semi-automatizzato
Uso sostenibile degli agrofarmaci riduzione dei rischi riduzione dell’impatto
Sviluppo di strategie alternative – non chimiche prevenzione varietà resistenti induzione di resistenza controllo simbiotico impiego di materiale sano all’impianto
Sviluppo di strategie alternative – non chimiche prevenzione induzione di resistenza controllo simbiotico varietà resistenti impiego di materiale sano all’impianto
Utilizzo di induttori di resistenza
Romanazzi et al., 2009
E’ noto che in natura i batteri endofiti sono in grado di ridurre o prevenire gli effetti dannosi provocati dai patogeni
Meccanismi di biocontrollo mediati dai batteri:
a) Competizione per una nicchia ecologica o substrato
b) Produzione di inibitori allelochimici
c) Induzione della risposta sistemica nella pianta ospite (ISR)
PLANT HEALTH AND PROTECTION
POTENZIALI APPLICAZIONI
FEMS Microbiol Lett 278: 1-9
Applicazioni di batteri con agenti di biocontrollo sono già state messe a punto
Uso di Mycorrhiza come agenti di biocontrollo per il contenimento delle fitoplasmosi
Importanza del metagenoma della vite: la comunica microbica può diventare un alleato affidabile
Sviluppo di strategie alternative – non chimiche prevenzione induzione di resistenza controllo simbiotico varietà resistenti impiego di materiale sano all’impianto
Impiego di batteri per il biocontrollo di fitoplasmi in insetti vettori
-A Novel Bacteroidetes Symbiont Is Localized in Scaphoideus titanus, the Insect Vector of Flavescence Dorèe in Vitis vinifera (Marzorati et al.,
2006)
- Asaia, a versatile acetic acid bacterial symbiont, capable of cross-colonizing insects of phylogenetically distant genera and orders (Crotti et al., 2006)
- Multiple symbiosis in the leafhopper Scaphoideus titanus (Hemiptera : Cicadellidae): Details of transovarial transmission of Cardinium sp and yeast-like endosymbionts (Sacchi et al., 2008)
Sviluppo di strategie alternative – non chimiche prevenzione induzione di resistenza controllo simbiotico varietà resistenti impiego di materiale sano all’impianto
Diagnosi precoce, affidabile, certificata ed economicamente praticabile
La NGS (Next Generation Sequencing) sostituirà la diagnostica attuale per l’interecettazione dei patogeni ?
Deep sequencing analysis of viruses infecting grapevines: Virome of a vineyard
(Coetzee et al., 2010)
Il “viroma” del vigneto:
The Metagenome of a vineyard
NEXT GENERATION SEQUENCE: NGS Una modalità per ottenere informazioni complete e rapide sullo stato sanitario della vite
Febbraio 2015
Frane in vigneto
I vigneti sono sempre più spesso soggetti a fenomeni di dissesto idrogeologico. È stato ampiamente dimostrato
che le piante possono esercitare un’efficace azione di stabilizzazione dei versanti e per la vegetazione forestale numerosi studi ne quantificano l’effetto.
Così non è per la vite e tra i pochi lavori vi sono quelli condotti congiuntamente dal DiSAA – UniMi (Prof. Gian Battista Bischetti) e dal DST – UniPv (Prof.ssa Claudia Meisina) i cui risultati preliminari mostrano come l’abbandono dei vigneti può incidere negativamente sulla stabilità dei versanti riducendo la coesione aggiuntiva offerta dalle radici.
Vigneto abbandonato per frana
Quando la biodiversità non aiuta la corretta gestione dello stato sanitario della vite
Grazie per l’attenzione…..e per le domande