quaderno settimanale 5-2015
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qpquaderno professionale
Quaderno SettimanaleCircolare settimanale di aggiornamento e supporto professionale
Numero 5 del 9 febbraio 2015
In questo numero:
Flash stampa .............................................................................................................. 3
L’Agenzia interpreta................................................................................................... 5
Il Giudice ha sentenziato ............................................................................................ 6
L’Approfondimento – 1 .............................................................................................. 8
Voluntary disclosure ................................................................................................................................... 8
L’Approfondimento – 2 ............................................................................................ 18
La nuova Certificazione Unica (CU)....................................................................................................... 18
L’Approfondimento – 3 ............................................................................................ 43
La Comunicazione dati IVA relativa al 2014......................................................................................... 43
Le prossime scadenze............................................................................................... 56
Gruppo scientifico:
Cerato Sandro – Costa GianfrancoBurzacchi Francesco – Trevisan Michele
Costa Francesco – Zocca LucaTatone Alessandro – Marcolla Alessandro
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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Flash stampa
Rientro capitali ederedi
IL SOLE 24 ORE
03.02.2015
Le sanzioni previste per la regolarizzazionedei capitali già detenuti all’estero dal de cuius,non si trasmettono agli eredi. Quest’ultimi,tenuti a presentare il modello di disclosureper il defunto, devono corrispondereunicamente le maggiori imposte sottratte atassazione
Guida ENEA perrisparmioenergetico
ITALIA OGGI
03.02.2015
ENEA ha elaborato un vademecumcontenente i requisiti tecnici e ladocumentazione da predisporre per fruiredella detrazione IRPEF del 65% per gliinterventi di riqualificazione energetica
IMU terreniparzialmentemontani
ITALIA OGGI
03.02.2015
L’esenzione da IMU per i terreni agricoliparzialmente montani si applica anche se gliimmobili sono dati in affitto o in comodato, acondizione che i titolari dei terreni abbiano laqualifica di coltivatori diretti o imprenditoriagricoli professionali iscritti nella previdenzaagricola
Credito d’impostaper ricerca esviluppo
IL SOLE 24 ORE
04.02.2015
Il credito d’imposta per ricerca e sviluppo,previsto dalla Legge n. 190/2014, èriconosciuto a tutte le imprese, di qualsiasidimensione e settore. Inoltre, non è previstoalcun limite massimo di fatturato per fruiredell’agevolazione. Gli investimenti in ricerca esviluppo agevolabili devono essere effettuatia decorrere dal periodo d’imposta successivoa quello in corso al 31.12.2014 e fino a quelloin corso al 31.12.2019. Non è prevista lapresentazione di un’istanza telematica daparte delle imprese per fruire del contributo,che sarà erogato in forma “automatica”
Aliquota IVA per i“marina resort”
IL SOLE 24 ORE
05.02.2015
I servizi di accoglienza e messa adisposizione dello specchio acqueo per sostae pernottamento di turisti saranno soggetti,almeno fino al 31.12.2015, all’aliquota IVAridotta del 10%, qualora forniti in relazione adaffitti giornalieri o stagionali. Sono esclusi iservizi nell’ambito di contratti annuali per lostazionamento dell’imbarcazione
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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Operazioni conSan Marino eregime forfettario
IL SOLE 24 ORE
06.02.2015
Eventuali ricavi o compensi derivanti daoperazioni con San Marino o Città delVaticano concorrono alla formazione dellesoglie di accesso al regime forfettario
Farmacie e splitpayment
IL SOLE 24 ORE
06.02.2015
Lo split payment non si applica all’ordinariaattività mutualitstica delle farmacie, che èconsiderata commercio al dettaglio ai fini IVA
Rettificadocumenti ENEA
ITALIA OGGI
06.02.2015
ENEA ha chiarito che è possibile rettificare idati inviati fino al 30.09.2015 per fruire delladetrazione del 65% per i lavori diefficientamento energetico completati nel2014
Aliquote GestioneSeparata
IL SOLE 24 ORE
06.02.2015
L’INPS, con la Circolare n. 27 del 05.02.2015,ha confermato l’aumento dal 27,72% al30,72% delle aliquote per gli iscritti allaGestione Separata INPS titolari di partita IVA.La medesima aliquota sarà applicata aicollaboratori, che fino allo scorso annoversavano il 28,72%
SoftwareCertificazioneUnica
IL SOLE 24 ORE
06.02.2015
È disponibile, sul sito internet dell’Agenziadelle Entrate, il software per la compilazioneonline della nuova Certificazione Unica e perla creazione del file telematico da trasmettereentro il 09.03.2015
Buoni pastoelettronici
IL SOLE 24 ORE
07.02.2015
Dal 01.07.2014 la deducibilità, ai fini fiscali,dei buoni pasto elettronici aumenta da euro5,29 a euro 7,00. Invariato il limite per i buonipasto erogati in forma cartacea
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L’Agenzia interpreta
CertificazioneUnica
PROVVEDIMENTO
15.01.2015N. 4790
L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimentocitato, ha pubblicato la versione definitivadella nuova Certificazione Unica 2015, che isostituti di imposta devono utilizzare perattestare i redditi di lavoro dipendente eassimilati, nonché i redditi di lavoro autonomoe diversi. Tale modello deve esseretrasmesso, da quest’anno, anche all’Agenziadelle Entrate, entro il 09.03.2015
Bollo virtuale PROVVEDIMENTO
03.02.2015N. 14261
L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimentocitato, ha stabilito che nel periodo compresotra il 20.02.2015 e il 31.03.2015 l’imposta dibollo virtuale potrà essere versata sia tramitemodello F23 sia tramite modello F24. Dal01.04.2015, invece, i soggetti in possessodell’autorizzazione per l’assolvimento dellacitata imposta dovranno utilizzare solamenteil modello F24
IMU terreni RISOLUZIONE
MISE03.02.2015
N. 2/DF
Il Ministero dell’Economia, con la Risoluzionecitata, ha chiarito alcuni dubbi interpretativicon riferimento ai contribuenti che possonobeneficiare dell’esenzione nei Comuniparzialmente montani
No proroghe perCertificazioneUnica edichiarazioned’intento
NOTA
29.01.2015N. 13/2015
L’Agenzia delle Entrate, con la Nota citata, hanegato la possibilità di prevedere prorogheall’applicazione delle nuove regole per lacomunicazione delle dichiarazioni di intento ealla redazione della Certificazione Unica
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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Il Giudice ha sentenziato
Spese immobilepromiscuo delprofessionista
C.T.R. LOMBARDIA
N. 6975/1/2014
Non sono da considerarsi deducibili lespese sostenute per l’immobile adibito aduso promiscuo qualora il professionistacollabori con uno studio associato ubicatonello stesso Comune
Risoluzionecontratto dileasing e IMU
C.T.P. BERGAMO
N. 759/8/2014
Nell’ipotesi di risoluzione anticipata delcontratto di leasing per inadempimento delconduttore al versamento dei canoni, lasocietà locatrice torna ad essere soggettopassivo ai fini IMU, indipendentemente dallamancata riconsegna dell’immobile
Appello che ripeteil ricorso
C.T.R. LOMBARDIA
N. 5487/64/14
C.T.R. LOMBARDIA
N. 5495/64/14
Nel caso in cui l’appellante ripropongapedissequamente le argomentazioni svoltein primo grado, senza contrastare in alcunmodo quanto ha indotto la CommissioneProvinciale a ravvisarne l’infondatezza,l’appello è da considerarsi inammissibile
La detenzione nonè causa di “forzamaggiore”
C.T.P.CALTANISSETTA
N. 708/01/2014
Il personale impedimento derivante dallostato di detenzione del contribuente nonconfigura un caso di “forza maggiore” e nonesclude, pertanto, la punibilità per ilmancato rispetto degli obblighi dichiarativi ecomunicativi
Penalmenteirrilevantel’evasione IRAP
CASS.02.02.2015
N. 4906
L’evasione dell’IRAP non è penalmenterilevante, con la conseguenza che per ilsuperamento della soglia di punibilità delreato di dichiarazione infedele si deveescludere la rettifica relativa al tributoregionale
Verbali e rispettodella procedurapenale
CASS.03.02.2015
N. 4919
Se durante una verifica fiscale emergonoindizi di un reato tributario, è necessarioassicurare al contribuente le garanziedifensive previste dal Codice di ProceduraPenale; in caso contrario, le risultanze delPVC non possono essere utilizzate
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Bancarotta evendita sottocosto
CASS.N. 5317/2015
La vendita di merce sottocosto non fascattare il reato di bancarotta perdissipazione se è funzionale alle esigenzedell’impresa
IVA non versataper crisi diliquidità
CASS.04.02.2015
N. 5190
Il liquidatore che non paga l’IVA per la crisidi liquidità può essere assolto dal reato dievasione
Sequestro beni intrust
TRIBUNALE
CREMONA
I beni costituiti in trust non possono esseresottoposti a sequestro preventivo ai fini dellaconfisca, a meno che non si dimostri chel’assunzione di qualifica di trustee abbiafinalità di truffa e quindi la perdita didisponibilità di tali beni da parte di chi liconferisce nel trust è solo apparente
Responsabilità exsocio di una snc
CASS.22.12.2014
N. 27189
L’ex socio di una snc è sempre responsabileper i debiti tributari della società nonostantequesta si sia sciolta per la mancanza dellacompagine sociale e anche se non gli èstato notificato l’avviso di accertamentoemesso nei confronti della persona giuridica
Errata notifica eipoteca
CASS.06.02.2015
N. 2197
Qualora un accertamento sia stato notificatoa un indirizzo errato e indipendentementedal fatto che il contribuente abbia pagato, intutto o in parte il proprio debito, è nullal’ipoteca posta dall’esattore
Blocco esecuzionesentenza
C.T.R. L’AQUILA
N. 66/05/2015
Può essere legittimante disposto il bloccodell’esecutività della sentenza di primogrado, qualora siano dimostrate lepeggiorate condizioni economiche delcontribuente, le quali prevalgono sullo statodi periculum
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L’Approfondimento – 1
Voluntary disclosure
PREMESSA
A seguito di un lungo dibattito, la procedura di collaborazione volontaria (c.d. voluntary
disclosure), finalizzata all’emersione dei capitali detenuti all’estero, è ufficialmente entrata
in vigore dal 01.01.2015, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 292 del 17.12.2014.
La Legge n. 186 del 15 dicembre 2014, recante “Disposizioni in materia di emersione e
rientro di capitali detenuti all'estero, nonché per il potenziamento della lotta all'evasione
fiscale. Disposizioni in materia di autoriciclaggio” introduce una procedura attraverso la
quale sarà possibile la regolarizzazione delle violazioni connesse agli obblighi di
monitoraggio fiscale.
Potranno usufruirne i soggetti che hanno commesso infrazioni in materia di compilazione
del quadro RW del modello UNICO, pertanto parliamo di:
a) persone fisiche;
b) società semplici;
c) Enti non commerciali.
In altre parole, vi potrà accedere chiunque abbia violato gli obblighi di indicazione in
dichiarazione, dei redditi derivanti da investimenti o attività finanziarie all’estero, fino al
31.12.2013.
L’emersione è attivata direttamente dal contribuente mediante la presentazione, entro il
30.09.2015, di apposita istanza, il cui modello è stato recentemente predisposto
dall’Agenzia delle Entrate.
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In questa istanza saranno evidenziate le imposte dovute, determinate in misura forfetaria,
qualora la media delle consistenze, risultanti al termine di ciascun periodo d’imposta, sia
inferiore a 2 milioni di euro. In tal caso gli Uffici potranno:
I. applicare un coefficiente di redditività pari al 5% sul valore complessivo della
consistenza di fine anno;
II. liquidare l’ammontare corrispondente all’imposta da versare utilizzando l’aliquota
del 27%.
Le violazioni commesse entro il 30.09.2014 saranno assoggettate a sanzioni in misura
ridotta.
L’obiettivo per il quale la Legge n. 186/2014 ha introdotto tale norma è quello di
contrastare l’evasione fiscale, incentivando da un lato l’emersione di capitali non dichiarati
e prevedendo dall’altro il nuovo reato di autoriciclaggio.
COME FUNZIONA
Come premesso, l’accesso alla procedura in parola rappresenta una vera e propria
“autodenuncia” da parte di quei contribuenti che hanno violato le disposizioni sulla
detenzione dei capitali all’estero, la quale, se accettata dall’Amministrazione Finanziaria,
permette di beneficiare di alcuni sconti sulle sanzioni.
Potrà accedervi chi ha violato gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi:
• della detenzione di investimenti all'estero;
• di attività finanziarie estere di cui all'articolo 4, comma 1, del D.L. n. 167/1990.
Si ricorda al riguardo che la norma sul monitoraggio fiscale oppone l’obbligo, a carico del
contribuente che detiene investimenti all'estero ovvero attività estere di natura finanziaria
suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, di indicarli nella dichiarazione annuale dei
redditi al quadro RW.
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Più specificatamente, potranno “autodenunciarsi” le persone fisiche, gli Enti non
commerciali, le società semplici ed equiparate, che abbiano violato detti obblighi, fino al 30
settembre 2014.
Le violazioni devono riguardare non solo le imposte sui redditi, sostitutive, ma anche
l’IRAP, e l’IVA, nonché il modello 770.
Appurata la violazione, il contribuente che vuole “autodenunciarsi” deve:
1) comunicare spontaneamente all'Amministrazione Finanziaria:
a. gli investimenti costituiti e/o detenuti all’estero;
b. le attività di natura finanziaria costituite e/o detenute all'estero;
2) fornire i documenti, ed una serie di informazioni, relativi a:
a. redditi utilizzati per costituire o acquistare le attività;
b. redditi che derivano dalla loro dismissione o utilizzazione;
c. documentazione necessaria ai fini della determinazione degli eventuali maggiori
imponibili non connessi con le attività costituite e/o detenute all'estero, con
riferimento a tutti i periodi d'imposta, per i quali non sono scaduti i termini per
l'accertamento, ovvero la contestazione della violazione degli obblighi previsti
dalla disciplina del monitoraggio fiscale;
3) versare le somme dovute in base a:
a. invito di accertamento con adesione, ricevuto dall'Amministrazione Finanziaria,
entro il quindicesimo giorno antecedente la data fissata per la comparizione e
secondo ulteriori modalità (comunicazione di adesione al competente Ufficio
unita alla quietanza dell'avvenuto pagamento dell'unica rata);
b. atto di contestazione o provvedimento di irrogazione delle sanzioni per la
violazione degli obblighi di dichiarazione.
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Il versamento può essere eseguito in unica soluzione, ovvero essere ripartito in tre rate
mensili di pari importo.
CHI NON PUÒ ACCEDERE
La procedura di collaborazione volontaria non è accessibile ai contribuenti che intendono
presentare istanza dopo aver ricevuto formale conoscenza di:
• accessi, ispezioni, verifiche;
• inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo;
• procedimenti penali relativi all'ambito oggettivo di attuazione della procedura stessa.
Tale disposizione trova applicazione anche nel caso in cui la formale conoscenza delle
circostanze sopra elencate, è stata acquisita da:
• soggetti solidalmente obbligati in via tributaria;
• soggetti concorrenti nel reato.
L’ISTANZA
Come anticipato, il contribuente, per attivare la procedura deve presentare in via
telematica una specifica richiesta di ammissione, utilizzando l’apposito modello disponibile
nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it), nel quale:
a. specificherà “… tutti gli investimenti e tutte le attività di natura finanziaria costituiti o
detenuti all'estero, anche indirettamente o per interposta persona”;
b. fornirà “… i relativi documenti e le informazioni per la ricostruzione dei redditi che
servirono per costituirli, acquistarli o che derivano dalla loro dismissione o utilizzo a
qualunque titolo”.
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Come ben evidente, il tutto si sostanzia in una “autodenuncia” da parte del contribuente,
che, sapendo di aver violato le disposizioni sulla dichiarazione dei capitali detenuti
all’estero, decide di segnalare ciò all’Agenzia delle Entrate.
L’istanza, che può essere trasmessa anche dal professionista del contribuente barrando
nella prima pagina del modello la sezione in cui indicare i dati di quest’ultimo:
• può essere effettuata una sola volta ed è irretrattabile;
• deve riguardare tutti i periodi d’imposta ancora accertabili.
Del resto, qualora il contribuente intenda rettificare o integrare una richiesta già presentata
dovrà, entro il termine previsto per l’invio tramite Posta Elettronica Certificata dei
“documenti ” e delle “ informazioni ” di cui all’articolo 1, Legge n. 186/2014, compilare una
nuova richiesta, completa di tutte le sue parti, barrando la casella “Istanza integrativa”.
Ovviamente, questa sarà legittima solo se inviata in data successiva alla presentazione
della richiesta originaria, la quale, a sua volta, sarà ritenuta valida solo se inoltrata entro il
termine di scadenza del 30 settembre 2015.
Come già evidenziato, le violazioni per le quali è possibile attivare la procedura, sono
quelle relative:
• alla violazione degli obblighi di monitoraggio;
• commessi fino al 31.12.2013;
• per i quali non sono ancora scaduti i termini di accertamento che di seguito si
riassumono:
TIPO
IMPOSTATERMINE
RIFERIMENTO
NORMATIVO
Redditi1) 31.12 del 4° anno successivo quello di
presentazione della dichiarazione2) 31.12 del 5° anno successivo a quello in cui la
dichiarazione doveva essere presentata,nell’ipotesi di omessa dichiarazione
Articolo 43,D.P.R. n. 600/73
IVAArticolo 57,
D.P.R. n. 633/72
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In presenza di illeciti determinati dal possesso di attività finanziarie allocate in paesi black
list, tali termini sono raddoppiati:
a) 31.12 dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione;
b) 31.12 del decimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto
essere presentata, nell’ipotesi di omessa dichiarazione.
Per ciò che attiene specificatamente il modello di comunicazione, peraltro abbastanza
semplice, questo si compone di tre pagine:
PAGINA CONTENUTO
1 Informativa privacy
2 Raccolta dei dati sui soggetti che presentano l’istanza
3 Attività oggetto di emersione
Insieme al modello, nel provvedimento di emanazione, l’Agenzia delle Entrate ha
contemplato le istruzioni per predisporre la relazione di accompagnamento e la
documentazione a supporto della richiesta di emersione.
LA DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO
Come si legge nel provvedimento di approvazione del modello in parola, per la richiesta di
accesso alla procedura di collaborazione volontaria finalizzata all'emersione e al rientro di
capitali detenuti all'estero, nonché all'emersione nazionale, è previsto un doppio invio.
Il primo utile alla presentazione della domanda (obbligatoriamente telematica – Entratel –
Fisco online) ed il secondo necessario per la consegna della documentazione integrativa,
la quale dovrà avvenire 30 giorni dopo il primo invio, a mezzo di Posta Elettronica
Certificata.
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Pertanto, tutta la documentazione a supporto non va indicata nel modello di adesione, ma
dovrà essere presentata in un momento successivo e dovrà rappresentare analiticamente
per ciascuna annualità di imposta oggetto della procedura:
1) l'ammontare degli investimenti e delle attività di natura finanziaria costituite e/o
detenute all'estero;
2) la determinazione dei redditi che servirono per costituirli o acquistarli;
3) i redditi che derivano dalla dismissione o utilizzazione;
4) la determinazione degli eventuali maggiori imponibili.
LA RELAZIONE DEL PROFESSIONISTA
Sarà compito del professionista che assiste il contribuente formulare una relazione tecnica
a supporto dei numeri indicati nell’apposito modello.
All’interno del più volte menzionato provvedimento del Direttore dell’Agenzia, è contenuto
un format per la redazione di tale documento.
È evidente, in tale contesto, il fondamentale ruolo ricoperto dai professionisti che assistono
coloro che sono interessati alla procedura, ciò anche nell’ottica del contraddittorio,
eventualmente necessario, per la corretta liquidazione delle somme dovute in occasione
della disclosure.
Nella relazione de quo devono essere dettagliatamente descritti tutti gli elementi che sono
indicati, in maniera sintetica, nel modello. All’uopo, nell’allegato 4 del provvedimento, è
riportato il pro-forma di una relazione illustrativa di accompagnamento.
Si consideri ad esempio un contribuente che detiene investimenti da cinque anni in Paesi
black list.
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In tal caso il professionista:
1) dovrà redigere un’introduzione in cui siano indicate, in via generale:
a. le violazioni commesse oggetto di emersione;
b. il tipo di violazione finale si sta sanando (ad esempio la mancata compilazione
del quadro RW);
c. le modalità che hanno condotto alla violazione finale (ad esempio la non
corretta fatturazione di operazioni interne che hanno generato una provvista poi
trasferita all’estero);
2) evidenzierà, nella seconda sezione, informazioni sui soggetti collegati e sulla loro
operatività rispetto la disponibilità estera costituita dal primo soggetto;
3) indicherà, nella terza sezione, per ogni periodo di imposta interessato dalla
sanatoria:
a. le attività estere esistenti;
b. gli apporti che sono intervenuti, vale a dire ogni afflusso in contanti o con
bonifico, ogni trasferimento di valori mobiliari a favore di un conto corrente
intestato al contribuente ovvero a un soggetto interposto.
Inutile sottolineare quanto questo passaggio sia delicato, tanto per il professionista
quanto per il contribuente; l’afflusso in questione, infatti, potrebbe generare la
presunzione di redditività prevista dall’articolo 12, D.L. n. 78/2009;
4) commenterà, nella quarta sezione, i redditi correlati alle attività estere con specifico
riferimento al loro ammontare, come derivanti dalla utilizzazione o dalla dismissione
delle attività. Sarebbe questo il caso di un contribuente che, dopo aver costituito un
patrimonio estero, ha acquistato un immobile da cui è derivato un canone di
locazione mai dichiarato;
5) evidenzierà, nella quinta sezione, le attività esistenti all’estero al momento della
procedura di emersione e le relative scelte in merito al loro rimpatrio, ovvero
mantenimento all’estero;
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6) fornirà, nella sesta sezione, informazioni circa la modalità attraverso la quale si è
giunti alla determinazione dei maggiori imponibili in relazione alle diverse imposte e
anche, eventualmente, ai fini previdenziali.
In merito al grado di dettaglio delle notizie di cui infra, si ritiene che tutte le informazioni
contenute, opportunamente supportate da documentazione, tanto più saranno
particolareggiate, tanto più limiteranno l’intervento in rettifica dell’Agenzia in relazione, ad
esempio, alla determinazione dei maggiori imponibili.
CONCLUSIONI
È forse superfluo sottolineare quanto sia delicato l’argomento trattato. Come abbiamo già
più volte avuto modo di specificare, aderire alla collaborazione volontaria significa
“autodenunciarsi”, pertanto, prima di presentare l’istanza, sarà opportuno considerarne i
vantaggi, in quanto questa:
1) determina una copertura penale limitata, con conseguente esposizione del soggetto
al rischio di autodenuncia di ulteriori e più gravi reati;
2) non comporta alcuna riduzione delle imposte derivanti dall’avviso di accertamento
che sono dovute in misura piena. Semmai l’onerosità aumenta al crescere dei periodi
d’imposta accertabili e risulta fortemente influenzata dalla collocazione, in Paesi
black list o meno, degli investimenti / attività oggetto di disclosure;
3) non prevede, differentemente da quanto accaduto con lo scudo fiscale, l’anonimato
né del soggetto che decide di “collaborare” né degli altri soggetti coinvolti, con la
conseguente possibile emersione di violazioni compiute da soggetti che non possono
avvalersi della procedura;
4) contempla l’estensione della responsabilità a soggetti diversi dal contribuente
(consulente, intermediario, ecc.);
5) dispone l’irreversibilità della procedura; ciò comporta che, in caso di mancato
perfezionamento della medesima, l’Amministrazione Finanziaria potrà effettuare
un’azione accertatrice nei confronti degli investimenti ed attività estere.
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A fronte di tali “svantaggi” deve essere necessariamente osservato che, presumibilmente,
una volta a sistema, tanto la trasparenza bancaria, quanto l’incremento degli scambi
automatici di informazioni fra tutti i Paesi (non da ultimi la Svizzera), faranno forzosamente
emergere i capitali detenuti all’estero che non sono stati “regolarizzati” attraverso lo scudo
fiscale, ovvero mediante voluntary disclosure, con costi, a carico dell’ ”evasore”,
certamente superiori.
Non di meno, deve essere tenuto nella dovuta considerazione l’introduzione del reato di
autoriciclaggio, in base al quale sarà punibile (penalmente) per riciclaggio sia il soggetto
che ha commesso il reato, che il soggetto che ha concorso allo stesso.
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L’Approfondimento – 2
La nuova Certificazione Unica (CU)
PREMESSA
Con il Provvedimento n. 4790 l’Agenzia delle Entrate ha disposto in via definitiva
l’approvazione del modello e delle istruzioni di compilazione relative alla Certificazione
Unica (CU 2015). Modello che, come noto, dal 2015 con riferimento al periodo d’imposta
2014 sostituisce il vecchio modello CUD e che dovrà essere utilizzato non solo per
certificare i redditi di lavoro dipendente o equiparati ed assimilati a questi, ma anche per
certificare i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni, i corrispettivi maturati nei contratti
d’appalto, alcune tipologie di redditi diversi ed anche i contributi previdenziali e
assistenziali.
È bene evidenziare fin da subito che con l’introduzione del nuovo modello CU molte
tipologie di reddito che in passato potevano essere certificate in forma libera, come ad
esempio avveniva per le ritenute pagate dai clienti sulle parcelle dei professionisti, ora
dovranno obbligatoriamente rientrare nella nuova CU.
Due sono le date da tenere a mente relativamente alla Certificazione Unica:
• entro il 02.03.2015 (il 28 febbraio cade di sabato) dovrà essere inviata copia della CU
al contribuente;
• entro il 09.03.2015 (il 7 marzo cade di sabato) si dovrà trasmettere telematicamente
all’Agenzia delle Entrate copia dei dati contenuti nella Certificazione Unica.
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Per l’invio al contribuente, qualunque esso sia, occorre precisare che la CU 2015 va
consegnata in duplice copia entro la data indicata e solo nel caso di cessazione di
rapporto di lavoro dipendente può essere richiesta dal lavoratore entro 12 giorni dalla fine
del rapporto. Per quanto riguarda, invece, la trasmissione della CU all’Agenzia delle
Entrate, questa dovrà essere obbligatoriamente effettuata telematicamente, direttamente o
tramite intermediario abilitato e utilizzando i soli canali Entratel e Fiscoline. L’Agenzia delle
Entrate considererà conclusa la procedura di invio delle CU con la ricevuta della
comunicazione telematica, che attesta l’avvenuto ricevimento della stessa. Come di
consueto, eventuali CU scartate dal sistema saranno considerate “tempestive” e
validamente accettate se corrette, solo nel caso in cui si proceda al reinvio delle stesse
entro i 5 giorni lavorativi successivi alla data della comunicazione dello scarto.
Per il caso di errato o omesso invio della Certificazione Unica occorrerà far riferimento a
quanto stabilito dall’articolo 2, comma 1, D.lgs. n. 175/2014 che stabilisce che: “Le
certificazioni di cui al comma 6-ter sono trasmesse in via telematica all'Agenzia delle
Entrate entro il 7 marzo dell'anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati
corrisposti. Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata si applica la sanzione di cento
euro in deroga a quanto previsto dall'articolo 12, del decreto legislativo 18 dicembre 1997,
n. 472. Nei casi di errata trasmissione della certificazione, la sanzione non si applica se la
trasmissione della corretta certificazione è effettuata entro i cinque giorni successivi alla
scadenza indicata nel primo periodo”. Dal tenore della norma si evince che la sanzione
sarà applicata solo nel caso di omesso o errato invio della CU all’Agenzia delle Entrate.
Nessun riferimento, infatti, è fatto alla mancata consegna della copia della CU al
contribuente. Da evidenziare, inoltre, che la sanzione di euro 100,00 relativa all’errato o al
mancato invio della CU è applicata senza la possibilità di poter beneficiare del così detto
“cumulo giuridico” di cui all’articolo 12, D.lgs. n. 472/19971.
1L’articolo 12 del D.lgs. n. 472/1997 stabilisce che: “1. È punito con la sanzione che dovrebbe infliggersi per
la violazione più grave, aumentata da un quarto al doppio, chi, con una sola azione od omissione, violadiverse disposizioni anche relative a tributi diversi ovvero commette, anche con più azioni od omissioni,diverse violazioni formali della medesima disposizione. 2. Alla stessa sanzione soggiace chi, anche in tempidiversi, commette più violazioni che, nella loro progressione, pregiudicano o tendono a pregiudicare ladeterminazione dell’imponibile ovvero la liquidazione anche periodica del tributo. 3. Nei casi previsti daicommi 1 e 2, se le violazioni rilevano ai fini di più tributi, si considera quale sanzione base cui riferirel’aumento, quella più grave aumentata di un quinto. 4. Le previsioni dei commi 1, 2 e 3 si applicanoseparatamente rispetto ai tributi erariali e ai tributi di ciascun altro ente impositore. 5. Se le violazioniriguardano periodi d’imposta diversi la sanzione base è aumentata dalla metà al triplo. 6. Il concorso e la
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Un esempio chiarirà meglio il concetto: un soggetto invia tardivamente all’Agenzia delle
Entrate un file telematico contenente n. 10 CU. La sanzione erogata sarà pari a: 10 (CU) *
euro 100,00 = euro 1.000,00.
Riportiamo sotto una tabella di sintesi delle scadenze relative gli adempimenti delle CU
per il 2015:
02.03.2015 Invio CU al contribuente
09.03.2015 Trasmissione telematica CU all’Agenzia delle Entrate
14.03.2015Termine per rettificare le CU già inviate, ma scartate dall’Agenziadelle Entrate
SOGGETTI OBBLIGATI ALL’INVIO
Secondo quanto riportato nelle istruzioni ministeriali sono obbligati all’invio della CU
“coloro che nel 2014 hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte, ai
sensi degli articoli 23, 24, 25, 25-bis, 25-ter, 29 del D.P.R. n. 600 del 1973 e 33, comma 4,
del D.P.R. n. 42 del 1988. Sono altresì tenuti ad inviare il flusso coloro che nel 2014 hanno
corrisposto contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS e all’INPS Gestione
Dipendenti Pubblici e/o premi assicurativi dovuti all’INAIL”.
Le istruzioni ministeriali si riferiscono a tutti quei soggetti che erogano redditi di lavoro
dipendente2, redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente3 e corrispondono compensi per
prestazioni di lavoro autonomo, anche non esercitate abitualmente4.
continuazione sono interrotti dalla constatazione della violazione. 7. Nei casi previsti del presente articolo lasanzione non può essere comunque superiore a quella risultante dal cumulo delle sanzioni previste per lesingole violazioni. 8. Nei casi di accertamento con adesione, in deroga ai commi 3 e 5, le disposizioni sulladeterminazione di una sanzione unica in caso di progressione si applicano separatamente per ciascuntributo e per ciascun periodo d’imposta. La sanzione conseguente alla rinuncia, all’impugnazione dell’avvisodi accertamento, alla conciliazione giudiziale e alla definizione agevolata ai sensi degli articoli 16 e 17 delpresente decreto non può stabilirsi in progressione con violazioni non indicate nell’atto di contestazione o diirrogazione delle sanzioni”2
Articolo 23, D.P.R. n. 600/733
Articolo 24, D.P.R. n. 600/734
Articolo 25, D.P.R. n. 600/73
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Tra i compensi erogati per prestazioni di lavoro autonomo sono comprese le partecipazioni
agli utili degli associati in partecipazione, quando l’apporto è di solo lavoro e i redditi
derivanti dalla utilizzazione economica da parte dell’autore o inventore, di opere
dell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule o informazioni relativi ad
esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, quando non sono
realizzate nell’esercizio di imprese commerciali. Sono altresì comprese anche le indennità
percepite per la cessazione dei rapporti di co.co.co, anche aventi titolo risarcitorio e le
indennità per cessazione di rapporti di agenzia delle persone fisiche e delle società di
persone.
In base alle nuove disposizioni i condomini, in qualità di sostituti d’imposta saranno
obbligati a certificare i compensi corrisposti agli amministratori e i corrispettivi pagati agli
appaltatore di opere e servizi svolte se resi nell’esercizio di impresa5.
Proseguendo con la nostra elencazione sono obbligati a presentare la CU anche i soggetti
che operano ritenuta alla fonte sulle provvigioni inerenti a rapporti di commissione, di
agenzia, di rappresentanza, di commercio e di procacciamento d’affari6.
Il modello CU dovrà essere utilizzato per certificare anche le seguenti tipologie di reddito:
• utili corrisposti ai promotori e ai soci fondatori di società per azioni, in accomandita per
azioni e a responsabilità limitata;
• redditi di lavoro autonomo erogati per prestazioni sportive, così come individuate dalla
Legge n. 91/1981;
5Articolo 25-ter, D.P.R. n. 600/73
6Articolo 25-bis, D.P.R. n. 600/73
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• indennità di trasferta, rimborsi forfetari di spesa, premi e compensi corrisposti a
direttori artistici e collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da
parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche,
compresi quelli erogati dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, dall'Unione
Nazionale per l'Incremento delle Razze Equine (UNIRE), dagli Enti di promozione
sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità
sportive dilettantistiche e che da questi Enti sia riconosciuto, per lo svolgimento diretto
di attività sportive dilettantistiche (inclusi i rapporti di co.co.co di carattere
amministrativo e/o gestionale di natura non professionale resi in favore di società e
Associazioni Sportive Dilettantistiche);
• le indennità percepite per la cessazione da funzioni notarili;
• le indennità percepite da sportivi professionisti al termine dell'attività sportiva.
Da ultimo sono tenuti ad inviare la CU tutti quei soggetti che nel 2014 hanno versato per
altri contribuenti contributi previdenziali e assistenziali all’INPS, all’INPS Gestione
Dipendenti Pubblici e/o premi assicurativi all’INAIL.
MODELLO CU
La nuova Certificazione Unica è si articola in tre livelli.
Il frontespizio dove sono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione i dati del
sostituto, i dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, la firma della
comunicazione e l’impegno alla presentazione telematica.
Il quadro CT dove sono riportate le informazioni riguardanti la ricezione telematica dei dati
relativi ai modelli 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate e il modello CU vero e
proprio, dove, invece, sono riportati tutti i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni
di lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni di lavoro autonomo,
provvigioni e redditi diversi.
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Ribadiamo, inoltre, come precisato dalle istruzioni ministeriali che “tutte le Certificazioni
Uniche rilasciate dai sostituti d’imposta devono essere inviate all’Agenzia delle Entrate,
anche qualora attestassero tipologie reddituali per le quali il dettato normativo non ne ha
previsto la predisposizione per la dichiarazione dei redditi precompilata”.
È prevista, infine, la facoltà per i sostituti d’imposta di suddividere il flusso telematico
relativo alle CU inviando, il frontespizio ed eventualmente il quadro CT e le certificazioni
dati lavoro dipendente ed assimilati separatamente dalle certificazioni dati lavoro
autonomo, provvigioni e redditi diversi.
Frontespizio
Per quanto concerne il frontespizio della CU si deve segnalare la presenza del campo
“tipo di comunicazione”, riquadro che dovrà essere utilizzato solo per indicare un
eventuale annullamento o sostituzione di una CU inviata precedentemente.
Più precisamente si dovrà barrare la casella “annullamento”, nel caso in cui prima della
scadenza del termine di presentazione (09.03.2015) si voglia annullare una CU già inviata.
In sostanza, si dovrà inviare una nuova CU, inserendo solamente i dati anagrafici del
contribuente e barrando la casella “annullamento” del frontespizio. Si dovrà, invece,
barrare la casella “sostituzione” se prima della scadenza del termine di presentazione si
vuole sostituire una CU già inviata. In questo caso la nuova CU dovrà essere inviata
integralmente barrando la casella “sostituzione” del frontespizio.
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Quadro CT
Come ben evidenziato nelle istruzioni ministeriali tutti i sostituti d’imposta sono obbligati a
ricevere telematicamente i dati contenuti nei modelli 730-4 dei propri dipendenti tramite i
canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (Entratel / Fisconline).
Devono, invece, avvalersi obbligatoriamente di un intermediario abilitato, per la ricezione
dei modelli 730/4 dei propri dipendenti, i sostituti d’imposta che non sono abilitati ai servizi
telematici. L’utilizzo di un intermediario abilitato è, comunque, consentito anche ai sostituti
d’imposta validamente abilitati.
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Ricordiamo che fino allo scorso anno i dati contenuti nel modello 730/4 erano inviati
telematicamente solo ai sostituiti d’imposta che avevano compilato la “Comunicazione per
la ricezione in via telematica dei dati relativi ai modelli 730/4 resi disponibili dall’Agenzia
delle Entrate” (modello CSO).
Dal 2015 con l’introduzione del quadro CT occorrerà verificare se sussiste l’obbligatorietà
per l’invio di detto quadro. Per venire a capo della questione sarà necessario far
riferimento ancora una volta a quanto specificato nelle istruzioni ministeriali. Dette
istruzioni, infatti, prevedono l’obbligo di invio solo per i sostituti d’imposta che non hanno
presentato a partire dall’anno 2011 il modello CSO e che trasmettono almeno una
certificazione di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato. Se poi si ricade nella
situazione appena descritta il sostituto d’imposta dovrà necessariamente compilare il
quadro CT per ogni CU inviata telematicamente e contenente redditi di lavoro dipendente
e/o assimilati.
Non sussiste, viceversa, alcun obbligo di trasmissione del quadro CT per i sostituti
d’imposta che devono variare i dati già comunicati dal 2011 tramite il modello CSO, in
quanto per detta variazione dati occorrerà utilizzare ancora il modello CSO.
Non sussiste obbligo di invio del quadro CT nemmeno nell’ipotesi di annullamento o
sostituzione di una CU già inviata.
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Come possiamo notare dal modello il quadro CT si articola in due sezioni. La sezione “A”
dove si richiede che i dati del modello 730/4 siano resi disponibili all’indirizzo telematico
del sostituto d’imposta e la sezione “B” dove, invece, si richiede che l’invio dei dati sia fatto
all’indirizzo telematico dell’intermediario incaricato.
CU: dati anagrafici
Nel riquadro dedicato alla comunicazione dei dati relativi ai sostituti d’imposta è stato
introdotto un nuovo campo riservato ai soggetti percipienti esteri. Per questi soggetti,
come si vede nel modello sottostante si dovrà indicare il codice fiscale di identificazione
estero, la località di residenza estera, l’indirizzo del soggetto e il codice relativo allo Stato
estero.
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CU: certificazione redditi lavoro dipendente e assimilati
La sezione riservata alle certificazioni dei redditi da lavoro dipendente e assimilati
ripropone in buona sostanza tutti i dati che dovevano essere indicati nei vecchi modelli
CUD con qualche novità che andremo adesso ad analizzare.
La novità assoluta riguarda l’introduzione di nuove modalità per l’indicazione dei redditi da
lavoro dipendente e assimilati.
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Nel campo 1 devono essere indicati i redditi di lavoro dipendente e assimilati, per i quali è
possibile fruire delle detrazioni teoriche di cui all’articolo 13, comma 1, 1-bis del TUIR7. Nel
campo 2, novità del 2015, va indicato il codice 1 per indicare i redditi da lavoro dipendente
a tempo indeterminato e il codice 2 per indicare i rapporti di lavoro a tempo determinato.
Con il codice 2, contrariamente al dettato normativo, ma seguendo le istruzioni ministeriali
vanno indicati anche i rapporti di apprendistato, le collaborazioni e le somme dovute ad
amministratori non professionisti.
Nel campo 3 deve essere inserito l’ammontare dei redditi da pensione per i quali è
possibile fruire della detrazione teorica di cui all’articolo 13, comma 3, comma 4 del TUIR8.
Nel campo 4 vanno indicati i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, mentre nel
campo 5 va inserito il totale dei redditi derivanti dagli assegni periodici per i quali è
possibile fruire della detrazione teorica di cui all’articolo 13, comma 5-bis del TUIR9.
Nulla di nuovo per la valorizzazione dei campi 6 e 7 dove vanno indicati rispettivamente il
totale dei giorni di lavoro dipendente e il totale dei giorni di pensione. Ovviamente la
somma dei due campi non potrà mai essere superiore a 365 giorni.
7Ci si riferisce alle detrazioni per redditi da lavoro di dipendente
8Ci si riferisce alle detrazioni per redditi da pensione
9Ci si riferisce alla detrazione teorica spettante per assegni periodici
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Per quanto concerne, invece, i campi 8 e 9 ovvero data di inizio del rapporto di lavoro e
data di cessazione dello stesso, occorre evidenziare che il campo 8 va sempre compilato
se l’assunzione è antecedente al 01.01.2014 (per l’anno d’imposta 2014), mentre il campo
9 va valorizzato solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro nel corso del periodo
d’imposta oggetto della CU. Il campo 10 va, invece, barrato solo nel caso in cui il
lavoratore ha stipulato più rapporti di lavoro con interruzioni nello stesso periodo d’imposta
e con lo stesso datore di lavoro. Nella situazione prospettata occorrerà comportarsi nel
seguente modo:
• nel campo 8 andrà indicata la data di inizio del primo rapporto di lavoro con lo stesso
datore di lavoro;
• nel campo 9 andrà valorizzata la data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro;
• il campo 10 andrà barrato.
Nulla da segnalare per la sezione riservata alla ritenute, che come si può notare mantiene
la stessa struttura del vecchio modello CUD.
Acconti d’imposta e crediti non rimborsati
Eventuali acconti d’imposta andranno inseriti nella apposita sezione del modello CU,
avendo cura però di inserire quelli trattenuti al lavoratore dipendente nella sezione
“Acconti dichiarante 2014” e quelli trattenuti al coniuge del lavoratore nella sezione
“Acconti coniuge 2014”.
Identica cosa avviene per i crediti non rimborsati, quindi differente inserimento nella
sezione “Crediti non rimborsati dichiarante” se riferiti al lavoratore, ovvero inserimento
nella sezione “Crediti non rimorsati coniuge” se riferiti al coniuge.
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Oneri detraibili
Gli oneri detraibili sono collocati in un’apposita nuova sezione e per ciascun onere si dovrà
specificare il codice di riferimento, prelevabile dalle tabelle A e B allegate in appendice alle
istruzioni ministeriali, per il quale spetta la detrazione dall’imposta lorda nella misura del
19% o del 26% e il relativo importo. Come precisato dalle istruzioni ministeriali per la
determinazione del valore degli oneri detraibili occorre tener conto dei limiti previsti per
ogni tipologia di onere. Detti oneri, inoltre, devono essere calcolati al lordo delle franchigie
previste dalle norme che li regolano.
Detrazioni e crediti
In questa sezione, come già avveniva con i vecchi modelli CUD, sono valorizzate l’imposta
lorda, e tutte le varie detrazioni e crediti d’imposta relative alla stessa. Con particolare
riferimento al bonus IRPEF euro 80,00 sono stati inseriti tre campi:
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• “campo 119” dove si dovrà mettere il codice 1 se il sostituto d’imposta ha riconosciuto
e erogato in tutto o in o parte il bonus IRPEF, oppure il codice 2 se il sostituto
d’imposta non ha riconosciuto al dipendente il bonus IRPEF ovvero lo ha riconosciuto,
ma non lo ha erogato neanche in parte;
• “campo 120” dove va indicato l’importo del bonus IRPEF che il sostituto d’imposta ha
erogato al lavoratore dipendente;
• “campo 121” dove va valorizzato l’importo del bonus IRPEF non erogato al
dipendente.
Ricordiamo che se sono presenti precedenti rapporti di lavoro, per la redazione di detta
sezione, il sostituto d’imposta che rilascia la CU deve tenere conto dei dati riportati nelle
CU relative ai precedenti rapporti.
Redditi assoggettati a ritenuta d’acconto
Relativamente a questa sezione si segnala solamente l’introduzione di una sottosezione
riguardante i lavori socialmente utili, dove troveranno esposizione come specificato nelle
istruzioni ministeriali “i compensi per lavori socialmente utili percepiti da soggetti che
hanno raggiunto l’età prevista dalla vigente legislazione per la pensione di vecchiaia e che
possiedono un reddito complessivo di importo non superiore ad euro 9.296,22 (al netto
della deduzione prevista per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e per le
relative pertinenze)”.
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Conguaglio redditi erogati da più soggetti
Come noto un lavoratore che percepisce più redditi da diversi soggetti nello stesso periodo
d’imposta, ha la facoltà di farli conguagliare dal sostituto d’imposta.
Il conguaglio di detti redditi deve essere esposto nella sezione “Dati relativi al conguaglio
in caso di redditi erogati da altri soggetti” compilando i campi da 301 a 327 del modello CU
2015. A tal riguardo la novità introdotta dalla CU consiste nella separata indicazione delle
somme erogate da ciascun “soggetto diverso”, come avviene già nel modello 770, ma
differentemente da quanto avveniva nel vecchio modello CUD 2014, dove era sufficiente
esporre il reddito totale percepito da altri soggetti. Come specificato nelle istruzioni
ministeriali “nei punti da 301 a 304 deve essere indicato l’importo complessivo dei redditi
corrisposto da altri soggetti e conguagliato dal sostituto d’imposta (già compreso,
rispettivamente, nei punti 1, 3, 4 e/o 5). Nei punti 308, 309, 310, 311 e 313 vanno indicati,
rispettivamente, gli importi complessivi dei redditi corrisposti da altro soggetto e
conguagliato dal sostituto d’imposta e le eventuali relative ritenute operate da altro
soggetto. Nei punti 312 e 314 vanno indicati rispettivamente l’importo delle somme per
l’incremento della produttività del lavoro erogate da altro soggetto e conguagliato dal
sostituto d’imposta e le eventuali imposte sostitutive operate da altro soggetto. Nel punto
315 va indicato l’importo relativo all’addizionale regionale all’IRPEF. Nel punto 316 va
indicato il totale dell’acconto dell’addizionale comunale all’IRPEF 2014 trattenuto. Nel
punto 317 va indicato il saldo dell’addizionale comunale all’IRPEF 2014 trattenuto. Nei
punti da 323 a 327 vanno specificati i dati relativi alle somme erogate per l’incremento
della produttività del lavoro erogate da altri soggetti”.
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TFR, indennità equipollenti, altre indennità e prestazioni in forma di capitale assoggettate a
tassazione separata
La sezione in oggetto non presenta alcuna novità rispetto alla versione presente nel
vecchio CUD, né per caratteristiche e né per modalità di esposizione dei dati.
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Familiari a carico
Nella Certificazione Unica è prevista l’indicazione dei dati relativi ai familiari che nel 2014
sono stati fiscalmente a carico del sostituito ai fini della corretta verifica dell’attribuzione
delle detrazioni. Relativamente a questa sezione le istruzioni ministeriali ci ricordano che:
“la sezione dei familiari a carico deve essere compilata esclusivamente nell’ipotesi di
erogazione di redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati”.
Dati previdenziali e assicurativi
Differentemente dai vecchi modelli CUD, ma analogamente a quanto già avviene nel
modello 770, la nuova CU ha previsto nella sezione dedicata ai “dati previdenziali ed
assistenziali INPS” l’inserimento dei nuovi campi da 35 a 40, dove andranno valorizzati
tutti i dati assicurativi dei soggetti per i quali ricorre l’obbligo assicurativo INAIL. In
particolare il campo 35 andrà compilato solo se il lavoratore appartiene a una delle
“Ulteriori categorie” riportate nella tabella sottostante allegata alle istruzioni ministeriali.
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Nel punto 36 va indicato il numero della posizione assicurativa territoriale INAIL ed il
relativo contro codice. I campi 37 e 38 devono essere compilati per indicare il periodo di
inclusione del soggetto assicurato nella posizione assicurativa di riferimento. Ricordiamo
che tale indicazione è obbligatoria quando il periodo non è coincidente con l’anno solare o
quando c’è stata una modifica in corso d’anno della posizione assicurativa di riferimento.
Nel campo 39 dovrà essere indicato il codice comunale (ad esempio per Venezia L736)
della località nella quale l’assicurato ha svolto l’attività tutelata nel corso dell’anno e
oggetto della denuncia. Il campo 40 va, invece, barrato solo nel caso in cui il lavoratore
appartiene alla categoria del personale “viaggiante” e in tale ipotesi non va compilato il
campo 39.
Per quanto riguarda, invece, i dati previdenziali ed assistenziali questi devono essere
esposti separatamente con riferimento ad ogni matricola aziendale utilizzata per il
versamento dei contributi. Ricordiamo che detti dati devono essere valorizzati
evidenziando gli importi a carico del lavoratore versati e/o dovuti all’INPS, compresa la
Gestione ex INPDAP nel corso del 2014.
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CU lavoro autonomo
È la CU lavoro autonomo la novità assoluta della nuova Certificazione Unica. La CU lavoro
autonomo si articola in due sezioni. Nella prima sezione deve essere inserito il codice
identificativo del reddito certificato, mentre nella seconda sezione devono essere indicati i
dati fiscali relativi al reddito corrisposto.
Di seguito riportiamo una tabella riepilogativa dei codici di reddito che devono essere
inseriti dal sostituto d’imposta nel campo 1.
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CODICI IDENTIFICATIVI DEL REDDITO
APrestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professioneabituale
BUtilizzazione economica, da parte dell’autore o dell’inventore, di operedell’ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule o informazioni relativi adesperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico
CUtili derivanti da contratti di associazione in partecipazione e da contratti dicointeressenza, quando l’apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione dilavoro
D Utili spettanti ai soci promotori e ai soci fondatori delle società di capitali
E Levata di protesti cambiari da parte dei segretari comunali
G Indennità corrisposte per la cessazione di attività sportiva professionale
HIndennità corrisposte per la cessazione dei rapporti di agenzia delle personefisiche e delle società di persone con esclusione delle somme maturate entro il 31dicembre 2003, già imputate per competenza e tassate come reddito d’impresa
I Indennità corrisposte per la cessazione da funzioni notarili
L
Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di brevettiindustriali e di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite incampo industriale, commerciale o scientifico, che sono percepiti dagli aventicausa a titolo gratuito (ad esempio eredi e legatari dell’autore e inventore)
L1
Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di brevettiindustriali e di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite incampo industriale, commerciale o scientifico, che sono percepiti da soggetti cheabbiano acquistato a titolo oneroso i diritti alla loro utilizzazione
M Prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente
M1 Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, di non fare o permettere
N
Indennità di trasferta, rimborso forfetario di spese, premi e compensi erogati:
• nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche;• in relazione a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere
amministrativo-gestionale di natura non professionale resi a favore di societàe Associazioni Sportive Dilettantistiche e di cori, bande e filodrammatiche daparte del direttore e dei collaboratori tecnici
OPrestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente, per le quali nonsussiste l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata (Circolare INPS n.104/2001)
O1Redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, di non fare o permettere, perle quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata (Circolare INPSn. 104/2001)
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P
Compensi corrisposti a soggetti non residenti privi di stabile organizzazione perl’uso o la concessione in uso di attrezzature industriali, commerciali o scientificheche si trovano nel territorio dello Stato ovvero a società svizzere o stabiliorganizzazioni di società svizzere che possiedono i requisiti di cui all’articolo 15,comma 2 dell’Accordo tra la Comunità Europea e la Confederazione svizzera del26 ottobre 2004 (pubblicato in G.U.C.E. del 29 dicembre 2004, n. L385/30)
QProvvigioni corrisposte ad agente o rappresentante di commerciomonomandatario
R Provvigioni corrisposte ad agente o rappresentante di commercio plurimandatario
S Provvigioni corrisposte a commissionario
T Provvigioni corrisposte a mediatore
U Provvigioni corrisposte a procacciatore di affari
VProvvigioni corrisposte a incaricato per le vendite a domicilio; provvigionicorrisposte a incaricato per la vendita porta a porta e per la vendita ambulante digiornali quotidiani e periodici (Legge 25 febbraio 1987, n. 67)
V1
Redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente (ad esempio,provvigioni corrisposte per prestazioni occasionali ad agente o rappresentante dicommercio, mediatore, procacciatore d’affari o incaricato per le vendite adomicilio)
WCorrispettivi erogati nel 2014 per prestazioni relative a contratti d’appalto cui sisono resi applicabili le disposizioni contenute nell’articolo 25-ter del D.P.R. n. 600del 29 settembre 1973
X
Canoni corrisposti nel 2004 da società o Enti residenti ovvero da stabiliorganizzazioni di società estere di cui all’articolo 26-quater, comma 1, lettera a) eb) del D.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973, a società o stabili organizzazioni disocietà, situate in altro Stato membro dell’Unione Europea in presenza deirequisiti di cui al citato articolo 26-quater, del D.P.R. n. 600 del 29 settembre1973, per i quali è stato effettuato, nell’anno 2006, il rimborso della ritenuta aisensi dell’articolo 4 del D.lgs. 30 maggio 2005 n. 143
Y
Canoni corrisposti dal 1° gennaio 2005 al 26 luglio 2005 da società o Entiresidenti ovvero da stabili organizzazioni di società estere di cui all’articolo 26-quater, comma 1, lettera a) e b) del D.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973, asocietà o stabili organizzazioni di società, situate in altro Stato membrodell’Unione Europea in presenza dei requisiti di cui al citato articolo 26-quater, delD.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973, per i quali è stato effettuato, nell’anno 2006,il rimborso della ritenuta ai sensi dell’articolo 4 del D.lgs. 30 maggio 2005 n. 143
Z Titolo diverso dai precedenti
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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La CU 2015 redditi lavoro autonomo si presenta in questa forma:
Per la compilazione di detta sezione occorre fare però alcune precisazioni.
I codici di reddito contrassegnati con le lettere G, H, I richiedono l’inserimento nel campo 2
dell’anno in cui è sorto il diritto alla percezione del reddito e per le anticipazioni riferite agli
stessi redditi erogate nel 2014 occorre riportare nei campi 18 e 19 l’eventuale ammontare
delle somme corrisposte negli anni precedenti a titolo di anticipazione (campo 18) e le
relative ritenute (campo 19).
Nel campo 4 va indicato l’ammontare lordo del compenso corrisposto al netto dell’IVA
eventualmente dovuta. A tal proposito, come ribadito nelle istruzioni ministeriali, si precisa
che il contributo integrativo (ad esempio 2% o 4%) destinato alle Casse professionali non
fa parte del compenso e, quindi, non deve essere indicato.
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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Sempre nel campo 4 vanno inseriti anche i redditi contraddistinti dal codice N, che non
concorrono a formare il reddito (fino a euro 7.500,00 ai sensi dell’articolo 69, comma 2, del
TUIR). Dette somme devono poi essere riportate anche nel successivo campo 7.
Analogamente eventuali redditi codice N di ammontare non eccedente euro 7.500,00
dovranno essere esposti con le stesse modalità appena descritte.
I compensi corrisposti a lavoratori autonomi che hanno optato per regimi agevolativi, quali
nuove iniziative produttive di cui all’articolo 13, Legge n. 388/2000 e regime di vantaggio
per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità di cui all’articolo 27, commi 1 e 2 D.L. n.
98/2011 devono indicare nel campo 4 l’intero importo corrisposto, anche se non
assoggettato a ritenuta d’acconto e riportare il medesimo importo al successivo campo 7.
Si procederà in maniera analoga anche per i redditi erogati ai ricercatori residenti all’estero
di cui al D.L. n. 185/2001 e per le somme corrisposte ai soggetti inseriti nelle categorie
individuate dal decreto MEF 3 giugno 2011 (bonus rientro cervelli). Di conseguenza si
dovrà esporre nel campo 4 l’ammontare delle somme che non hanno concorso a formare il
reddito imponibile, ovvero 90% per i redditi percepiti dai residenti all’estero e 80% o 70%
(rispettivamente se donne o uomini) dei redditi corrisposti ai soggetti rientranti nella
categoria bonus cervelli e riportare gli stessi importi al campo 7.
Per i redditi corrisposti a soggetti non residenti, come precisato dalle istruzioni ministeriali,
il sostituto d’imposta deve “indicare le somme non assoggettate a ritenuta nel punto 5, in
quanto ha applicato direttamente il regime previsto nelle convenzioni internazionali per
evitare le doppie imposizioni sui redditi. In tal caso, il sostituto d’imposta deve conservare
ed esibire o trasmettere, a richiesta dell’Agenzia delle Entrate, il certificato rilasciato dal
competente Ufficio fiscale estero, attestante la residenza del percipiente, nonché la
documentazione comprovante l’esistenza delle condizioni necessarie per fruire del regime
convenzionale. Nel caso in cui esista un modello convenzionale quest’ultimo debitamente
compilato, sostituisce la predetta documentazione”.
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Per la compilazione del campo 6 è necessario utilizzare uno dei seguenti codici:
1. nel caso di somme che non hanno concorso a formare il reddito imponibile (90%
dell’ammontare erogato), relativo ai compensi percepiti dai docenti e dai ricercatori in
base a quanto stabilito dal D.L. 29 novembre 2008, n. 185 convertito, con
modificazioni dalla Legge n. 2 del 28 gennaio 2009. Vanno altresì inseriti i relativi
rimborsi spese;
2. nel caso di somme che non hanno concorso a formare il reddito imponibile
(rispettivamente l’80% dell’ammontare erogato per le lavoratrici e il 70% per i
lavoratori) per i lavoratori appartenenti alle categorie individuate con Decreto del
Ministro dell’Economia e delle Finanze del 3 giugno 2011 in possesso dei requisiti
previsti e che hanno richiesto di fruire del beneficio fiscale previsto dall’articolo 3
della Legge 30 dicembre 2010, n. 238. Vanno altresì inseriti i relativi rimborsi spese;
3. nel caso di erogazione di altri redditi non soggetti a ritenuta ovvero esenti.
Si ricorda che per ciascuno dei tre codici appena esposti è necessario riportare
l’ammontare delle somme nel campo 7.
Nel campo 8 deve essere esposto l’imponibile soggetto a ritenuta d’acconto determinato
dalla differenza tra l’ammontare lordo inserito nel campo 4 e le somme non soggette a
ritenuta indicate nei campi 5 e 7. Nel campo 9, invece, va indicato l’ammontare delle
ritenute operate nell’anno.
Nei campi 10 e 11 vanno indicati rispettivamente l’importo delle ritenute operate nell’anno
a titolo d’imposta, come ad esempio le ritenute operate sulle somme individuate dal codice
“N” del campo 1 relativamente agli importi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta (oltre
euro 7.500,00 e fino a euro 28.158,28 (campo 10) e l’ammontare delle ritenute non
operate per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali (campo 11),
comprensive degli importi già indicati nei campi 9 e 10.
I campi 12 e 13 andranno compilati solo nel caso in cui nel campo 1 della CU è indicato il
codice “N”. In tal caso deve essere esposto l’importo dell’addizionale regionale all’IRPEF
trattenuto rispettivamente a titolo d’acconto e d’imposta.
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Nel campo 14 va indicato l’ammontare dell’addizionale regionale all’IRPEF non trattenuto
per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, già compreso
nell’importo indicato nei precedenti campi 12 e 13.
I campi 15 e 16 sono da compilare solo nel caso in cui nel campo 1 è indicato il codice “N”
e in tale ipotesi va inserito l’importo dell’addizionale comunale all’IRPEF trattenuto
rispettivamente a titolo d’acconto e d’imposta.
Nel campo 17 va indicato l’ammontare dell’addizionale comunale all’IRPEF non trattenuto
per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, già compreso
nell’importo indicato nei precedenti campi 15 e 16.
Infine, nei campi 20 e 21 bisogna indicare l’importo dei contributi previdenziali dovuti in
relazione ai redditi contrassegnati al campo 1 dal codice “C”, nonché i redditi annui
superiori a euro 5.000 derivanti dalle attività contrassegnate al campo 1 dai codici “M”,
“M1” e “V”.
Destinazione 8, 5, 2 per mille
Una sezione del modello CU è riservata alla destinazione dell’otto, del cinque e del due
per mille secondo le seguenti modalità:
• 8 per mille dell’IRPEF può essere destinato allo Stato oppure ad una Istituzione
religiosa;
• 5 per mille 5 dell’IRPEF può essere destinato a soggetti caratterizzati da determinate
finalità;
• dal 2014, una quota pari al 2 per mille dell’IRPEF può essere destinata a favore di un
partito politico.
Ricordiamo che i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi
effettuano la scelta utilizzando l’apposita scheda, allegata alla CU 2015, che il sostituto
d’imposta è tenuto a rilasciare, debitamente compilata nella parte relativa al periodo
d’imposta nonché ai dati del sostituto e del contribuente.
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L’Approfondimento – 3
La Comunicazione dati IVA relativa al 2014
PREMESSA
L’articolo 8-bis del D.P.R. n. 322/98 disciplina la Comunicazione dati IVA, ossia il
documento preposto al calcolo delle risorse che ciascun Stato UE deve versare nel
bilancio comunitario.
In particolare, ai fini della compilazione, deve essere utilizzato l’apposito modello introdotto
dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento 17.01.2011; documento in cui il
contribuente è tenuto a evidenziare le risultanze delle liquidazioni periodiche / annuali al
fine di determinare il saldo IVA.
Per quel che concerne, tuttavia, la Comunicazione di quest’anno (relativa pertanto al
2014) si evidenzia come:
• il 2015 sia l’ultimo anno di presentazione del documento: oltre all’introduzione
dell’obbligo di presentazione della dichiarazione IVA annuale in forma autonoma entro
il mese di febbraio, la Finanziaria 2015 ha, infatti, abrogato la Comunicazione in
analisi;
• l’Agenzia delle Entrate, attraverso il Provvedimento 15.01.2015, abbia recentemente
fornito alcune delucidazioni circa la disciplina di conservazione del modello di cui al
D.M. 17.06.2014.
All’interno del presente Approfondimento si analizzeranno, dunque, i contenuti, le modalità
e gli obblighi relativi all’ultima Comunicazione dati IVA.
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SOGGETTI OBBLIGATI
Sono tenuti a presentare la Comunicazione dati IVA 2015 tutti i titolari di partita IVA
obbligati a presentare la dichiarazione annuale. Questo, anche se nel 2014 non sono state
effettuate operazioni imponibili e/o liquidazioni periodiche.
SOGGETTI ESONERATI
Non devono presentare la Comunicazione in analisi:
• i contribuenti che nel 2014:
hanno registrato esclusivamente operazioni esenti (ex articolo 10, D.P.R. n.
633/72);
sono dispensati dagli adempimenti IVA (ex articolo 36-bis, D.P.R. n. 633/72) e
hanno effettuato soltanto operazioni esenti;
ancorché siano tenuti a presentare il modello IVA 2015 per effettuare la rettifica ex
articolo 19-bis2 del D.P.R. n. 633/72;
• i soggetti esercenti attività di intrattenimento, organizzazione giochi, ed altre attività di
cui alla Tariffa allegata al D.P.R. n. 640/72, esonerati dagli adempimenti IVA ex
articolo 74, comma 6 che non hanno optato per l’applicazione dell’IVA nei modi
ordinari;
• i soggetti passivi UE che nel 2014, ai sensi dell’articolo 44, comma 3, secondo
periodo, D.L. n. 331/93, hanno effettuato in Italia solo operazioni non imponibili, esenti,
non soggette o comunque senza obbligo di pagamento dell’IVA;
• i soggetti che hanno optato per il regime forfetario previsto dalla Legge n. 398/91,
esonerati dagli adempimenti IVA relativamente ai proventi conseguiti nell'esercizio di
attività commerciali connesse con gli scopi istituzionali;
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• i soggetti extraUE identificati ai fini IVA in Italia ex articolo 74-quinquies, D.P.R. n.
633/72 per assolvere gli adempimenti relativi ai servizi resi tramite mezzi elettronici a
committenti italiani o UE non soggetti passivi;
• i soggetti di cui all'articolo 74 del TUIR: organi ed amministrazioni statali, Comuni,
consorzi tra Enti locali, associazioni ed Enti gestori del demanio collettivo, Regioni,
Provincie, ecc. e gli Enti privati di previdenza obbligatoria che svolgono attività
previdenziali ed assistenziali;
• i soggetti sottoposti a procedure concorsuali;
• le persone fisiche che nel 2014 hanno realizzati un volume d'affari non superiore a
euro 25.000,00 (euro 25.822,64 per i soggetti che adottano il regime contabile
agevolato);
• le imprese individuali che hanno affittato l'unica azienda, a condizione che nel 2014
non abbiano esercitato altra attività rilevante ai fini IVA;
• i produttori agricoli in regime di esonero ex articolo 34, comma 6, D.P.R. n. 633/72;
• i contribuenti che hanno adottato il regime dei minimi ex articolo 27, commi 1 e 2, D.L.
n. 98/2011;
• i soggetti che presentano la dichiarazione IVA relativa al 2014 in forma autonoma
entro il 02.03.2015.
Per quel che riguarda, in particolare, quest'ultima va evidenziato che, data l'incidenza della
presentazione della dichiarazione con la data a decorrere da cui il contribuente può
compensare il credito IVA nel modello F24 (per importi superiori a euro 5.000 annui), la
presentazione del modello IVA 2015 in data 02.03.2015 comporta la possibilità di
procedere con la citata compensazione solamente a partire dal 16.04.2015. Si suggerisce
pertanto una presentazione del modello entro il 28.02.2015 al fine di poter compensare il
credito IVA a partire dal 16.03.2015.
Si sottolinea, infine, la possibilità di presentare la dichiarazione IVA in forma autonoma a
prescindere dal saldo risultante dalla stessa.
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ESERCIZIO DI PIÙ ATTIVITÀ – CONTABILITÀ SEPARATA
I soggetti rientranti nella categoria di cui all'ex articolo 36 del D.P.R. n. 633/72 sono tenuti,
per obbligo o per opzione, a presentare un'unica Comunicazione contenente i dati relativi
a tutte le attività esercitate. Se per una di queste ultime dovesse, tuttavia, configurarsi
l'esonero dalla presentazione, all'interno della Comunicazione andranno solamente indicati
i dati delle attività per cui sussiste, invece, l'obbligo.
Ai fini, poi, di determinare il superamento del suddetto limite di euro 25.000, devono
essere prese in considerazione tutte le operazioni, comprese quelle effettuate nell'ambito
dell'attività per cui è previsto l'esonero.
CONTENUTO DELLA COMUNICAZIONE
Le sezioni che caratterizzano il modello 2015 sono 3, nello specifico:
• la sezione I in cui, oltre ai dati del contribuente, vanno inseriti l'anno ed il codice attività
ATECO (tabella 2007). In caso di più di attività si fa riferimento a quella prevalente;
• le sezioni II e III in cui trovano indicazione i dati relativi alle operazioni effettuate nel
2014 annotate nei registri IVA. I soggetti:
trimestrali sono tenuti ad includere anche i dati relativi alle operazioni del quarto
trimestre, anche se saranno liquidate nella dichiarazione annuale;
mensili posticipati, devono includere i dati delle operazioni relative al 2014 non
rilevando le modalità seguite per le liquidazioni periodiche, così come avviene
nella dichiarazione annuale.
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RIGO CD1 – OPERAZIONI ATTIVE
CAMPO DESCRIZIONE
1
Devono essere indicate, al netto dell'IVA, tutte le operazioni attive effettuatenel corso del 2014. Rientrano in questo elenco anche le operazioni:
• ad esigibilità differita a prescindere dall'incasso, comprese quelle per cuiè stato applicato il regime di liquidazione “IVA per cassa” di cui all'exarticolo 31-bis del D.L. n. 83/2012;
• per cui, a seguito dell'applicazione del “reverse charge”, non è stataaddebitata l'IVA in fattura;
• non soggette ad IVA per mancanza del presupposto territoriale e per cuiè stata emessa fattura ai sensi dell'articolo 21, comma 6-bis del D.P.R. n.633/72.
Per quel che concerne i beni usati si evidenzia come debba esserericompreso l'ammontare complessivo dei corrispettivi. Ai sensi, poi,dell'articolo 17, comma 2, del TUIR, non devono essere indicate leautofatture annotate nel registro delle fatture emesse / corrispettivi
2
Vanno riportate le operazioni non imponibili comprese:
• le cessioni effettuate nei confronti di San Marino e città del Vaticano;• le operazioni effettuate nei confronti di trasportatori abituali;• le esportazioni di rottami.
Trova altresì indicazione la parte non imponibile dei corrispettivi afferenti lacessione di beni usati con applicazione del regime di margine
3 Vanno riportate le operazioni esenti, già evidenziate a campo 1
4Trovano spazio in questo campo le cessioni UE di beni ex articolo 41, D.L. n.331/93, comprese quelle di rottami di cui al campo 1
5
Trovano collocazione in questo campo le cessioni di beni strumentali “giàricomprese nei campi precedenti”. Qualora, infatti, si configuri una cessionein regime di esenzione / non imponibilità o nell’ambito UE, il relativo importodeve essere riportato anche a campo 5
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RIGO CD2 – OPERAZIONI PASSIVE
CAMPO DESCRIZIONE
1
Anche se caratterizzati da IVA indetraibile, deve essere riportato in questocampo il totale degli acquisti / importazioni annotati nel 2014, al nettodell’IVA. Vengono altresì compresi:
• gli acquisti UE di beni;• gli acquisti rientranti nel regime di margine (analitico o globale);• le autofatture relative ad operazioni con soggetti non residenti;• i servizi ricevuti in ambito UE per cui è stata integrata la fattura emessa
dall’operatore UE;• gli acquisti di rottami;• gli acquisti ad esigibilità differita. Si evidenzia come per le fatture
ricevute, emesse da soggetti che adottano la liquidazione “IVA percassa” (ex articolo 32-bis del D.L. n. 83/2012), la detrazione dell’impostaa credito non sia subordinata al pagamento della stessa
2Vanno riportate le operazioni non imponibili comprese quelle con utilizzo delplafond e quelle relative al regime di margine di cui al campo 1
3Trovano indicazione in questo campo gli acquisti esenti, le importazioni nonsoggette ad IVA (articolo 68, fatta eccezione per la lettera a)) e leimportazioni di oro a da investimento di cui al campo 1
4Devono essere evidenziati gli acquisti UE di beni, inclusi quelli di rottami, giàanalizzati nel campo 1. Non devono essere compresi in questo campo,tuttavia, gli acquisti provenienti da San Marino e Città del Vaticano
5
Analogamente a quanto esaminato per il campo 5 del rigo CD1, trovanoindicazione gli acquisti di beni strumentali “già ricompresi nei campiprecedenti” (ovvero nei campi 2 e 4). Inoltre, deve essere evidenziatol’importo relativo all’acquisto di beni ammortizzabili materiali ed immateriali,compresi quelli di costo inferiore a euro 516,46, il prezzo di riscatto per i beniin leasing ed i beni non ammortizzabili
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RIGO CD3 – IMPORTAZIONI SENZA PAGAMENTO DELL’IVA IN DOGANA
CAMPO DESCRIZIONE
1 e 2
Viene collocato in questi campi il totale delle importazioni di materiali d’oro,semilavorati in oro e argento puro, per cui l’IVA non è stata versata inDogana ma assolta tramite annotazione della bolletta doganale nel registrodelle fatture emesse ed in quello degli acquisti
3 e 4
Nei campi 3 e 4 trova indicazione l’ammontare delle importazioni di rottami ealtri materiali di recupero, per cui l’imposta non è stata versata in dogana maassolta tramite apposita annotazione della bolletta doganale nel registro dellefatture emesse / corrispettivi nonché in quello degli acquisti
RIGO CD4 – IVA ESIGIBILE (A DEBITO)
Oltre all’IVA a debito deve essere compresa in questo rigo anche l’IVA inerente alleoperazioni ad esigibilità differita incassate nel 2014
RIGO CD5 – IVA DETRATTA (A CREDITO)
Si precisa che l’IVA assolta attraverso la formula del “reverse charge” da parte
dell’acquirente, deve essere indicata sia a rigo CD4 che a rigo CD5. Ciò interessa, ad
esempio:
• le autofatture, ex articolo 17, comma 2, D.P.R. n. 633/72;
• i servizi in ambito UE per cui è stata integrata la fattura estera;
• gli acquisti UE di beni;
• gli acquisti di rottami;
• le prestazioni di subappalto del settore edile;
• gli acquisti di immobili ad uso abitativo e strumentali, imponibili ai sensi dell’ex articolo
10, comma 1, numeri 8-bis e 8-ter, del D.P.R. n. 633/72;
• gli acquisti di microprocessori e unità centrali di elaborazione.
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È all’interno di questi ultimi 2 righi, poi, che i soggetti appartenenti a regimi particolari di
determinazione dell’IVA (regime dell’agriturismo, ad esempio) devono indicare l’imposta
risultante.
A rigo CD6 trova, infine, spazio l’ammontare d’imposta dovuta (campo 1) o a credito
(campo 2) del contribuente.
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE
Come accennato, la Comunicazione dati IVA deve essere presentata, in via telematica
(diretta ovvero tramite un intermediario abilitato), entro il mese di febbraio di ogni anno.
Dato il fatto che il 28.02 cade di sabato, per il 2015 tale scadenza è posticipata al
02.03.2015.
SOGGETTI NON RESIDENTI
Secondo quanto disposto dall’articolo 17 del D.P.R. n. 633/72, i soggetti non residenti ma
con stabile organizzazione in Italia non possono operare, per quel che riguarda la loro
posizione IVA, sia tramite una stabile organizzazione che tramite un rappresentante fiscale
/ identificazione diretta.
Ne consegue che tali contribuenti sono tenuti a presentare, indicando nel riquadro
“Dichiarante” della sezione I (codice “1”), una Comunicazione dati riferita alle operazioni
imputabili alla stessa.
Le operazioni effettuate dalla casa madre devono pertanto confluire nella posizione della
stabile organizzazione.
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OPERAZIONI STRAORDINARIE
Delle particolari modalità di presentazione vengono previste in presenza di operazioni
straordinarie o di trasformazioni sostanziali soggettive in cui si realizza una continuità tra i
soggetti prendenti parte all’operazione.
In dette circostanze è necessario distinguere le operazioni sostenute nel 2014 da quelle
verificatesi nel corso del 2015 (dal 1° gennaio alla data di presentazione della
Comunicazione).
OPERAZIONI STRAORDINARIE EFFETTUATE NEL CORSO DEL 2014
ESTINZIONE DEL
DANTE CAUSACOMPILAZIONE DELLA COMUNICAZIONE
Sì
L’avente causa deve presentare:
• una Comunicazione dati IVA contenente i dati relativi alleoperazioni effettuate dal dante causa nel 2014 fino all’ultimaliquidazione periodica sostenuta prima dell’operazionestraordinaria. Nella parte “Contribuente” lo stesso è tenuto adindicare i dati del dante causa mentre in quella del “Dichiarante” ipropri dati (codice carica “9”);
• una Comunicazione con i dati relativi alle operazioni effettuatedall’avente causa nel 2014, nonché quelle effettuate dal dantecausa dopo l’ultima liquidazione periodica
No
Con cessione del debito /credito IVA
La Comunicazione va compilataanalogamente a quanto esaminato quisopra (estinzione del dante causa)
Senza cessione del debito /credito IVA
Ogni soggetto è tenuto allapresentazione della propriadichiarazione
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OPERAZIONI STRAORDINARIE EFFETTUATE TRA IL 01.01.2015 E LA DATA DI PRESENTAZIONE
DELLA COMUNICAZIONE
ESTINZIONE DEL
DANTE CAUSACOMPILAZIONE DELLA COMUNICAZIONE
Sì
La Comunicazione inerente alle operazioni poste in essere dal dantecausa viene presentata in questo caso dall’avente causa.Quest’ultimo è pertanto tenuto ad indicare nella parte del“Dichiarante” i propri dati (codice carica “9”), mentre in quella del“Contribuente”, quelli del dante causa
No Ogni soggetto è tenuto alla presentazione della propria dichiarazione
SANZIONI
Non trattandosi di una dichiarazione, l’omessa presentazione della Comunicazione ovvero
l’invio di dati incompleti / errati non comportano le sanzioni normalmente previste nelle
ipotesi di omessa o infedele dichiarazione.
Ciò nonostante, risulta comunque applicabile la sanzione (da euro 258 a euro 2.065)
prevista dall’ex articolo 11 del D.lgs. per “l’omissione di ogni comunicazione prescritta
dalla legge tributaria … o invio di tali comunicazioni con dati completi o non veritieri”.
Si evidenzia infine come, data la mancata possibilità di integrare / rettificare i dati
attraverso il ravvedimento operoso, eventuali errori / omissioni siano direttamente corretti
all’interno della dichiarazione annuale IVA.
Esempio: si considerino le seguenti operazioni effettuate nel corso del 2014 dal
contribuente X, tenuto in considerazione che lo stesso:
• dispone di un credito IVA 2013 pari a euro 12.000 interamente utilizzato in
compensazione mediante F24;
• ha effettuato versamenti periodici per un importo pari a euro 40.000.
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OPERAZIONI ATTIVE
OPERAZIONI IMPORTO ALIQUOTA IVA A DEBITO
Cessioni interne700.000 10% 70.000
50.000 22% 11.000
Prestazioni di servizi 1.000 Esenti ---
Cessioni UE 200.000 Non imponibili ---
Cessioni verso San Marino 9.000 Non imponibili ---
Esportazioni 20.000 Non imponibili ---
Totale 980.000 81.000
OPERAZIONI PASSIVE
OPERAZIONI IMPORTO ALIQUOTA IVA A CREDITO
Acquisti interni300.000 10% 30.000
20.000 22% 4.400
Acquisti interni con utilizzo del plafond 300.000 Non imponibili ---
Acquisti con IVA indetraibile 5.000 22% ---
Importazioni 10.000 22% 2.200
Acquisti UE beni 5.000 22% 1.100
Acquisti UE servizi 20.000 22% 4.400
Acquisti da contribuenti minimi 6.000 --- ---
Totale 666.000 42.100
Per la compilazione della Comunicazione dati IVA vanno pertanto considerati i seguenti
elementi:
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RIGO CD1 – TOTALE OPERAZIONI ATTIVE 980.000
di cui:
Operazioni non imponibili 29.000 (20.000 + 9.000)
Operazioni esenti 1.000
Cessioni intracomunitarie di beni 200.000
RIGO CD2 – TOTALE OPERAZIONI PASSIVE 666.000
di cui:
Acquisti non imponibili 300.000
Acquisti intracomunitari di beni 5.000
RIGO CD4 – IVA ESIGIBILE 86.500
IVA su cessioni interne 81.000
IVA su acquisti UE 5.500 (1.100 + 4.400)
RIGO CD5 – IVA DETRATTA 42.100
IVA su acquisti interni 34.400 (30.000 + 4.400)
IVA su importazioni 2.200
IVA su acquisti UE beni 1.100
IVA su acquisti UE servizi 4.400
RIGO CD6 – IVA DOVUTA 44.400
IVA esigibile 86.500 +
IVA detratta 42.100 -
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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Il modello sarà pertanto compilato nella seguente maniera:
Quaderno Settimanale n. 5 del 9 febbraio 2015
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Le prossime scadenze
10 febbraio 2015 MINI IMU
I possessori di terreni non classificati come montani o
parzialmente montani sono tenuti a versare l’IMU entro il
10.02.2015
16 febbraio 2015 FATTURAZIONE DIFFERITA – IVA
Emissione delle fatture differite riguardanti beni spediti o
consegnati nel mese precedente
REGISTRAZIONE CORRISPETTIVI
Registrazione delle operazioni per le quali sono stati rilasciati
lo scontrino o la ricevuta fiscale nel mese precedente
REGISTRAZIONI CONTABILI ASD
Registrazione dei corrispettivi e dei proventi derivanti
dall’esercizio dell’attività commerciale del mese precedente
da parte delle Associazioni Sportive Dilettantistiche
RITENUTE SUI REDDITI DI LAVORO AUTONOMO, DIPENDENTE E SU
PROVVIGIONI
Il versamento riguarda le ritenute sugli importi corrisposti il
mese precedente. Versamento telematico
VERSAMENTO CONTRIBUTI LAVORO DIPENDENTE – INPS
Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Versamento telematico
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16 febbraio 2015 VERSAMENTO CONTRIBUTI GESTIONE SEPARATA – INPS
Versamento dei contributi da parte dei committenti titolari di
partita IVA. Versamento telematico
VERSAMENTO CONTRIBUTI ARTIGIANI E COMMERCIANTI – INPS
Versamento dei contributi da parte dei lavoratori iscritti alla
Gestione INPS artigiani e commercianti (minimale).
Versamento telematico per i titolari di partita IVA
DICHIARAZIONI DI INTENTO
Comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento
da parte dell’esportatore abituale che deve poi consegnare la
ricevuta di invio al fornitore o prestatore
VERSAMENTO IVA
Liquidazione e versamento dell’IVA relativa al mese
precedente o per il quarto trimestre ottobre – dicembre 2014
per particolari contribuenti di cui all’ex articolo 74 del D.P.R.
n. 633/72 e per le Associazioni Sportive Dilettantistiche.
Versamento telematico
INAIL
Le aziende versano, in unica soluzione o limitatamente alla
prima rata, le somme dovute a titolo di premi e contributi
INAIL dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
e le malattie professionali
MODELLI RED
Invio all’INPS della dichiarazione reddituale con riferimento ai
solleciti dell’anno 2011 (RED 2012) e dei modelli RED 2014