revolt magazine n°2 - anno 2005

82
BIMESTRALE ITALIANO DI SURF, ARTE, MUSICA E CULTURA FLUCTUAT NEC MERGITUR ANDREW WELLMAN, PAOLO CARTA, VALENTINA MARCONI, SOLSTIZIO D’INVERNO, IRIAN JAYA, LE MIGRAZIONI: TOSCANA, BANZAI-SERAPO, NEW BEETLE, WEST SIDE SURF OPEN, SICILIA LONGBOARD CLASSIC, ILT RANKING, L’ENFER 2, SURF BOARD DESIGN, ADDICTION CREW.... SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE 45% ART.2 COMMA20/B LEGGE 662/96 - ROMA WWW.REVOLT.IT IN ITALIA € 5.00 FREE

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Revolt Volume IX - Anno 2005 - N° 2

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Page 1: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

BIMESTRALE ITALIANO DI SURF, ARTE, MUSICA E CULTURA

FLUCTUAT NEC MERGITUR

ANDREW WELLMAN, PAOLO CARTA, VALENTINA MARCONI, SOLSTIZIOD’INVERNO, IRIAN JAYA, LE MIGRAZIONI: TOSCANA, BANZAI-SERAPO,NEW BEETLE, WEST SIDE SURF OPEN, SICILIA LONGBOARD CLASSIC,ILT RANKING, L’ENFER 2, SURF BOARD DESIGN, ADDICTION CREW....

SPED.INAB

BONA

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STALE45%

ART.2

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A20/B

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E662/96-ROM

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WWW.REVOLT.IT

IN ITALIA € 5.00 FREE

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Revolt > 12/13

R i v i s t a b i m e s t r a l e i t a l i a n aEditor:Alessandro Staffa>[email protected]

Photo-editor:Carlo Sarnacchioli>[email protected]:Leo Ranzoni>[email protected] di redazione:Chiara Procaccini>[email protected]:Antonio Ronchini, Cristiano Corradin, Cristina Pincia-roli, Roberto Milio, Fabio Appolloni, Vincenzo Ingletto,Marta De Leonardis, Francesco Mangino, Lorenzo Fru-steri, Edoardo Bachi, Antonio Muglia, Riccardo Ghilar-di, Stefano Marra, Marco Casula, Tommy Lopez, Davi-de Martelli, Serena Madia, Alessandro De Angelis,Marco Gregori, Roberto Merli, Duccio Argentini, MarcoKanu, Filippo Demontis, Sergio BrucatoSezione musica: Tommaso Tidei.Sezione Arte: Maria Egizia FiaschettiSezione writers:Zetal, black handComics: L’Enfer:Siddarta FedeleDiffusione Italia:Giampaolo Pietraforte > [email protected] estero:Bali/Indonesia: Roberto MilioHuntington beach/USA: Luca De Marinis Sudafrica:Roger Smith

Advertising INFO:Contact: Tel/Fax +39.06.9941430e mail: [email protected] ITALIA:indirizzo postale:C.P. 101 - 00052 Cerveteri - Roma - ItalyTel e fax: 06.9941430 indirizzo e-mail: [email protected] web: www.revolt.itREDAZIONE SARDEGNA:Via S’Architeddu,13 - Putzu Idu 09070 - OristanoITALIAN LONGBOARD TOUR:una produzione Revolt Media:web: www.italianlongboardtour.comDirettore ResponsabileFabio Carnevali

Publisher/Editore: IS BENAS/REVOLT MEDIA www.revoltmedia.itIssn 1724 2258Iscr. Tribunale Civitavecchia N° 15/03 Stampa:Grafiche Ponticelli spa

©Proprietà letteraria Revolt/Alessandro Staffa -Tutti idiritti riservati - all rights reserved - Tutti i diritti diriproduzione e traduzione degli articoli pubblicati e deidisegni sono riservati e non utilizzabili per scopi com-merciali. Manoscritti, disegni, foto e altri materiali invia-ti in redazione, anche se non pubblicati, non si restitui-scono. I singoli autori e l’editore non sono responsabi-li per incidenti o conseguenti danni che siano causatidall’utilizzo improprio delle informazioni contenute nel-la pubblicazione. I singoli autori sono responsabili perle informazioni contenute negli articoli.SERVIZIO ABBONAMENTIOn line:www.revolt.it/magazine Info: 06.9941430 - [email protected] Italia: 05 numeri 1 ANNO 25,00 euro.10 numeri 2 ANNI 50,00 euro.Arretrati 1 copia 8,00 euroPagabili con bollettino postale:C/C N° 48453617 - Intestato a: Revolt Media

contiene:ANNO/VOLUME IX - N° 2 > Aprile/Maggio. 2005

<14< INTERVISTA: ANDREW WELLMAN

<24< INTERVISTA: PAOLO CARTA

<32< STRANE POSIZIONI

<34< IRIAN JAYA, INDONESIA

<40< LE MIGRAZIONI

<46< BANZAI-SERAPO, SOLO ANDATA

<48< INTERVISTA: VALENTINA MARCONI

<55< ILT 05 - RANKING UFFICIALE

<56< ILT 05 - SICILIA LONGBOARD CLASSIC

<66< GARE: WEST SIDE SURF OPEN

<72< SOLSTIZIO D’INVERNO

<78< COMICS: L’ENFER 2

<82< COMICS: A.I.R.E. ALIENS IN REVOLT #7

<84< SURF BOARD DESIGN FORUM

<86< ARTE VIDEO: NEW BEETLE SURF MOVIE

<88< MUSICA: ADDICTION CREW

<90< LIBERO FLUSSO D’INFORMAZIONI

<91< BOOK TRAILER

<92< SURF CULTURE: BOOKS

<94< MUSICA: ULTIMATE PLAYLIST

<97< NEXT ON REVOLT MAG, ANTEPRIME

In copertina: Mauro aFreddyb Vidili, Mini Capo sx, ph: Paolo Carta.

ISCRIZIONI, REGOLAMENTI, LOCATIONS, RANKING UFFICIALE E REPORT SU: WWW.ITALIANLONGBOARDTOUR.COM

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Revolt > 14/15

ANDREW WELLMANSurfista e artista australiano. Vive, surfa e lavora a Bali. Le sue opere asurf pop artb sonoconosciute e aprrezzate in tutto il mondo. Appassionato di old style surfboards e Vespa.

SURFISTA/INTERVISTASurf/Art a...SURFARE e UN MMOODDOO DI VIVERE, UNA FORMA DI RELIGIONE,

UN CODICE SEGRETO CHE SI RRIIVVEELLAA SOLO A CHI LO PRATICA. LO SSTTIILLEE e UNA DROGA, SALUTARE.b

PHOTOS)(REVOLT PRESSINTERVISTA DI)( ALE.S.

CCiiaaoo AAnnddrreeww,, ddoovvee sseeii nnaattoo??Sono nato a Melbourne,Australia, nel 1996, da madre

e padre entrambi australiani.DDoovvee ee qquuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ssuurr--ffaarree ppeerr llaa pprriimmaa vvoollttaa??Ho surfato per la prima volta inuno spot chiamato Sorrento, nellaPenisola del Mornington a 100 kmda Melbourne, dove con la miafamiglia passavamo le vacanzeestive. Avevo 13 anni e surfai conuna tavola usata, 6,4 single fin conshallow tail. La tavola era shapatada Kim Thompson, che adesso ha ilmarchio Watercooled.QQuuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ddiippiinnggeerree eeppeerrcchhYY??Ho iniziato veramente nel 1998,quando venni a Bali per viverci, omeglio, venni a Bali in vacanza e...ci restai. Ero alla continua ricercadi espressioni artistiche, dalla foto-grafia alla cucina. Non avevo maipensato di avere qualche attitudinecon la pittura: ma quando venni aBali... magic happens!QQuuaallii ssoonnoo llee ccoossee cchhee ppii\\iinnfflluueennzzaannoo llaa ttuuaa aarrttee??Grande influenze.... il mio amicobalinese Sadra, che dipinge con lostile di un bambino, Matisse per isuoi colori e Warhol per il suo sti-le. Mi piacciono le pubblicitW e leBig bold images. Sono ispiratoanche da particolari oggetti, dallevarie forme, come lcoutline di unabuona tavola. I miei amici e mionipote.AAllllaa ppaarroollaa aaSSttyylleebb nneell ssuurrffiinngg,,ccoossaa ttii vviieennee iinn mmeennttee??Attitudine. Pi\ lunga e vecchia Y latavola maggiore sarW lo stile. Prefe-risco approcciare con lconda pitto-sto che attaccarla. Surfare Y unmodo di vivere, una forma di reli-gione, un codice segreto che sirivela solo a chi lo pratica. Lo stileY una droga, salutare.

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ANDREW WELLMANSurfista e artista australiano. Vive, surfa e lavora a Bali. Le sue opere asurf pop artb sonoconosciute e aprrezzate in tutto il mondo. Appassionato di old style surfboards e Vespa.

SURFISTA/INTERVISTASurf/Art a...SURFARE e UN MMOODDOO DI VIVERE, UNA FORMA DI RELIGIONE,

UN CODICE SEGRETO CHE SI RRIIVVEELLAA SOLO A CHI LO PRATICA. LO SSTTIILLEE e UNA DROGA, SALUTARE.b

PHOTOS)(REVOLT PRESSINTERVISTA DI)( ALE.S.

CCiiaaoo AAnnddrreeww,, ddoovvee sseeii nnaattoo??Sono nato a Melbourne,Australia, nel 1996, da madre

e padre entrambi australiani.DDoovvee ee qquuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ssuurr--ffaarree ppeerr llaa pprriimmaa vvoollttaa??Ho surfato per la prima volta inuno spot chiamato Sorrento, nellaPenisola del Mornington a 100 kmda Melbourne, dove con la miafamiglia passavamo le vacanzeestive. Avevo 13 anni e surfai conuna tavola usata, 6,4 single fin conshallow tail. La tavola era shapatada Kim Thompson, che adesso ha ilmarchio Watercooled.QQuuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ddiippiinnggeerree eeppeerrcchhYY??Ho iniziato veramente nel 1998,quando venni a Bali per viverci, omeglio, venni a Bali in vacanza e...ci restai. Ero alla continua ricercadi espressioni artistiche, dalla foto-grafia alla cucina. Non avevo maipensato di avere qualche attitudinecon la pittura: ma quando venni aBali... magic happens!QQuuaallii ssoonnoo llee ccoossee cchhee ppii\\iinnfflluueennzzaannoo llaa ttuuaa aarrttee??Grande influenze.... il mio amicobalinese Sadra, che dipinge con lostile di un bambino, Matisse per isuoi colori e Warhol per il suo sti-le. Mi piacciono le pubblicitW e leBig bold images. Sono ispiratoanche da particolari oggetti, dallevarie forme, come lcoutline di unabuona tavola. I miei amici e mionipote.AAllllaa ppaarroollaa aaSSttyylleebb nneell ssuurrffiinngg,,ccoossaa ttii vviieennee iinn mmeennttee??Attitudine. Pi\ lunga e vecchia Y latavola maggiore sarW lo stile. Prefe-risco approcciare con lconda pitto-sto che attaccarla. Surfare Y unmodo di vivere, una forma di reli-gione, un codice segreto che sirivela solo a chi lo pratica. Lo stileY una droga, salutare.

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SURFISTA/INTERVISTA

PPaarrllaaccii ddeellllaa ttuuaa rreellaazziioonnee ttrraassuurrff ee ppiittttuurraa..Penso di surfare come dipngo...sono molto minimale in entrambi learti. Preferisco un lungo bottomturn o una bella partenza sulla fac-cia dellconda.... lo stesso nella pittu-ra.. provo ad usare pochi ed essen-ziali colori, lasciando il bianco dellatela dove Y possibile. DDaa qquuaannttoo tteemmppoo vviivvii aa BBaallii??Sono a Bali dal 1998. Normalmenteesco e vado fuori dallcisola almenodue volte lcanno, sia per vedere lamia famiglia che gli amici di sem-pre. Oppure me ne vado in qualcheposto remoto dellcAsia come Laos,Cambogia, thailandia e prossima-mente in India. La prima volta aBali, per vacanza Y stato nel 1986.CCoommee mmaaii hhaaii sscceellttoo BBaallii ppeerr llaattuuaa ssuurrffiinngg llffee??Vivo a 2 minuti dal mio break pre-ferito...Canguu. Lcacqua Y calda tut-

to lcanno, quindi niente mute, soloboardshorts e sole sulla schiena. Leonde sono di quaitW e divertenti.Ultimamente surfo con molti amiciitaliani: Roberto, Fabrizio, alessan-dro, fabrizio 2 e Sam. Ci divertiamo.Bali Y fantastica.IIll ttuuoo SSppoott pprreeffeerrttoo aa BBaallii??Naturalmente Canguu. CcY lchodavanti casa...IIll ssuurrffeerr ccoonn ppii\\ ssttiillee??Mi piacciono i aStyle Mastersb, comeWayne Lynch e il suo braccio poste-riore, o anche Joel Tudor, che faapparire tutto cosZ facile... probabil-mente per me Y lui il migliore nellostile. Mi piace lo stile di gerry lopeznei tubi di Pipe e naturalmente ilgrande Tom Curren, che ha aboan-donato tutto il tram tram del busi-ness del surf, appena si Y accorto chestava intaccando il suo stile di vita!SSeeii mmaaii ssttaattoo iinn IIttaalliiaa??Si, ma solo nellcaeroporto di Mila-

no, tornando da Londra 2 anni fa.Molte delle mie opere sono in Italiae sono apparse in diverse riviste ita-liane. QQuuaallccYY llaa ttuuaa ffiilloossooffiiaa ddii vviittaa??Nel dubbio fallo!Il pi\ granderischio Y non farlo. Molta gentepassa il tempo a pensare cosa Y giu-sto e cosa sbagliato.. ascolta sem-pre e solo te stesso. Ec sempre pi\facile sorridere pittosto che appari-re adurib. Meglio sempre fare ci[che piace piuttosto che ciW che Devifare.55 ccoossee ppeerr uunn bbuuoonn ggiioorrnnoo??Sole, surfare 3-5 piedi di scaduta, unforte caffY, disegnare qualcosa,mangiare con gli amici intorno adun tavolo allcaperto con pesce fre-sco e birra ghiacciata.QQuueessttoo mmoonnddoo YY aannccoorraa iinntteerreess--ssaannttee ee ppeerrcchhYY??Si, Y molto interessante! Per la pri-ma volta in 38 anni posso dire che

asono feliceb. Vivo una vita che mi sod-disfa. Reizzare i propri sogni, questo Yimportante.SSttiiaammoo,, nnooii ssuurrffiissttii,, aannddaannddoo nneellllaaddiirreezziioonnee ggiiuussttaa??Se continuiamo a surfare per il propriodivertimento si. Sicuramente qualcuno Ystato catturato dallcapparire, look, spon-sor etc.. me incluso. Ma generalmente ilsurfer Y una persona tranquilla, che saapprezzare le piccole cose ed ha unaconcezione del mondo e della natura dif-ferente dal resto della gente. Il surfistavive gli elementi.. vento, acqua, sole... cimuoviamo con il pianeta.IIll ttiittoolloo ddeell ttuuoo mmiigglliioorree qquuaaddrroo??Il titolo Y anche il titolo della mia ultimamostra aitcs a beatiful dayb, ed Y un qua-dro di 2 metri x2, con un surfer in bian-co e nero ed il cielo blu. Da la sensazio-ne di quelle giornate al mare, ed osservile onde di colore intenso con un gransole ad illuminarle... onda dopo onda.Itcs a beautiful day!

Andrew > il suo shaper di fiducia... lʼitaliano Patrick “Redz”

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SURFISTA/INTERVISTA

PPaarrllaaccii ddeellllaa ttuuaa rreellaazziioonnee ttrraassuurrff ee ppiittttuurraa..Penso di surfare come dipngo...sono molto minimale in entrambi learti. Preferisco un lungo bottomturn o una bella partenza sulla fac-cia dellconda.... lo stesso nella pittu-ra.. provo ad usare pochi ed essen-ziali colori, lasciando il bianco dellatela dove Y possibile. DDaa qquuaannttoo tteemmppoo vviivvii aa BBaallii??Sono a Bali dal 1998. Normalmenteesco e vado fuori dallcisola almenodue volte lcanno, sia per vedere lamia famiglia che gli amici di sem-pre. Oppure me ne vado in qualcheposto remoto dellcAsia come Laos,Cambogia, thailandia e prossima-mente in India. La prima volta aBali, per vacanza Y stato nel 1986.CCoommee mmaaii hhaaii sscceellttoo BBaallii ppeerr llaattuuaa ssuurrffiinngg llffee??Vivo a 2 minuti dal mio break pre-ferito...Canguu. Lcacqua Y calda tut-

to lcanno, quindi niente mute, soloboardshorts e sole sulla schiena. Leonde sono di quaitW e divertenti.Ultimamente surfo con molti amiciitaliani: Roberto, Fabrizio, alessan-dro, fabrizio 2 e Sam. Ci divertiamo.Bali Y fantastica.IIll ttuuoo SSppoott pprreeffeerrttoo aa BBaallii??Naturalmente Canguu. CcY lchodavanti casa...IIll ssuurrffeerr ccoonn ppii\\ ssttiillee??Mi piacciono i aStyle Mastersb, comeWayne Lynch e il suo braccio poste-riore, o anche Joel Tudor, che faapparire tutto cosZ facile... probabil-mente per me Y lui il migliore nellostile. Mi piace lo stile di gerry lopeznei tubi di Pipe e naturalmente ilgrande Tom Curren, che ha aboan-donato tutto il tram tram del busi-ness del surf, appena si Y accorto chestava intaccando il suo stile di vita!SSeeii mmaaii ssttaattoo iinn IIttaalliiaa??Si, ma solo nellcaeroporto di Mila-

no, tornando da Londra 2 anni fa.Molte delle mie opere sono in Italiae sono apparse in diverse riviste ita-liane. QQuuaallccYY llaa ttuuaa ffiilloossooffiiaa ddii vviittaa??Nel dubbio fallo!Il pi\ granderischio Y non farlo. Molta gentepassa il tempo a pensare cosa Y giu-sto e cosa sbagliato.. ascolta sem-pre e solo te stesso. Ec sempre pi\facile sorridere pittosto che appari-re adurib. Meglio sempre fare ci[che piace piuttosto che ciW che Devifare.55 ccoossee ppeerr uunn bbuuoonn ggiioorrnnoo??Sole, surfare 3-5 piedi di scaduta, unforte caffY, disegnare qualcosa,mangiare con gli amici intorno adun tavolo allcaperto con pesce fre-sco e birra ghiacciata.QQuueessttoo mmoonnddoo YY aannccoorraa iinntteerreess--ssaannttee ee ppeerrcchhYY??Si, Y molto interessante! Per la pri-ma volta in 38 anni posso dire che

asono feliceb. Vivo una vita che mi sod-disfa. Reizzare i propri sogni, questo Yimportante.SSttiiaammoo,, nnooii ssuurrffiissttii,, aannddaannddoo nneellllaaddiirreezziioonnee ggiiuussttaa??Se continuiamo a surfare per il propriodivertimento si. Sicuramente qualcuno Ystato catturato dallcapparire, look, spon-sor etc.. me incluso. Ma generalmente ilsurfer Y una persona tranquilla, che saapprezzare le piccole cose ed ha unaconcezione del mondo e della natura dif-ferente dal resto della gente. Il surfistavive gli elementi.. vento, acqua, sole... cimuoviamo con il pianeta.IIll ttiittoolloo ddeell ttuuoo mmiigglliioorree qquuaaddrroo??Il titolo Y anche il titolo della mia ultimamostra aitcs a beatiful dayb, ed Y un qua-dro di 2 metri x2, con un surfer in bian-co e nero ed il cielo blu. Da la sensazio-ne di quelle giornate al mare, ed osservile onde di colore intenso con un gransole ad illuminarle... onda dopo onda.Itcs a beautiful day!

Andrew > il suo shaper di fiducia... lʼitaliano Patrick “Redz”

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Revolt > 18/19

SURFISTA/INTERVISTA

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Revolt > 18/19

SURFISTA/INTERVISTA

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SURFISTA/INTERVISTA

Revolt > 20/21

Wellm

an

Andrew > Canggu

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SURFISTA/INTERVISTA

Revolt > 20/21

Wellm

an

Andrew > Canggu

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SURFISTA/INTERVISTA

Revolt > 24/25

QQuuaannddoo YY ssttaattoo iill ttuuoo pprriimmooaapppprroocccciioo ccooll ssuurrff?? Nel 1991ho iniziato con un bodyboard in

polistirolo, lcanno successivo ho provato loshortboard ma poi sono nuovamente pas-sato al bodyboard con carena rigida: midiverte di pi\. CChhee rriiccoorrddoo hhaaii ddii qquueeggllii aannnnii ppaassssaattii?? Un bellissimo ricordo. Surfavo con Alber-to Costa e con altri pochi amici in spotpoco conosciuti, eravamo ragazzini, aquellcetW si vive tutto con spensieratezza.EE CCaappoo MMaannnnuu?? Prima di entrarci ho preferito impararealtrove, ma comunque in acqua non vede-vo pi\ di 15 persone, nonostante la Puntae il Godzilla non venissero ancora surfaticon regolaritW. Nel 1996, quando ho inizia-to a frequentare il Capo e dintorni, ccY sta-to un boom di nuove leve, specie di Orista-no e di San Vero Milis.QQuuiinnddii oorraa ccccYY mmoollttaa ggeennttee iinn aaccqquuaa,, ccoonnttuuttttii ii pprroobblleemmii cchhee nnee ddiisscceennddoonnoo......SZ lcaffollamento Y pressochX costante, inparticolar modo durante le festivitW con ladiscesa di un consistente numero di surfi-sti continentali, ma anche stranieri. Certo,qualche diverbio pu[ capitare, ma Y cosZ intutti gli spot affollati.QQuuaannttii ssiieettee aa pprraattiiccaarree iill bbooddyybbooaarrddddaallllee ttuuee ppaarrttii??Praticanti con assiduitW siamo meno di die-ci, pi\ qualche altro saltuario che si favedere ogni tanto. Per molti, tuttavia, rap-presenta una tappa x intermedia per latavoletta o il longboard.EE iill lliivveelllloo tteeccnniiccoo??Di certo non possiamo competere con imigliori atleti nazionali, ma con ondemolto grandi credo che Andrea Pisanu eAngelo Badas abbiano molto da dire.BBooddyybbooaarrddeerrss aa ppaarrttee,, qquuaallii ttii sseemmbbrraannooii llooccaall ppii\\ iinn ffoorrmmaa ddeell mmoommeennttoo??Mauro Vidili senza ombra di dubbio, maanche Vincenzo Ingletto che finalmenteriesce a chiudere il 360°! Per il longboardlcesperto Alberto Costa Y sempre il puntodi riferimento, ma il giovane Enrico Palia-ga Y in costante crescita, come pure la suacompagna Francesca Pisanu, giunta quar-

aLAVORO QUASI SEMPRE IN MMAANNUUAALLEE, DAL BILANCIAMENTODEL BIANCO ALLcESPOSIZIONE, UTILIZZANDO IL BLOCCO

DELLcAAUUTTOOFFOOCCUUSS PER EVITARE FOTO SFOCATEb

PHOTOS & INTERVISTA)(PAOLO CARTA /LUCA PILLONI

PAOLO CARTA PORTFOLIOLcoristanese Paolo Carta, uno dei primi bodyboarder in Sardegna, ci racconta con parole e immagini, della scena surf locale e delle sue due grandi passioni: il surf e la fotografia.

PHOTO/SARDEGNA

ALFONSO CANFORA > MINI CAPO

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SURFISTA/INTERVISTA

Revolt > 24/25

QQuuaannddoo YY ssttaattoo iill ttuuoo pprriimmooaapppprroocccciioo ccooll ssuurrff?? Nel 1991ho iniziato con un bodyboard in

polistirolo, lcanno successivo ho provato loshortboard ma poi sono nuovamente pas-sato al bodyboard con carena rigida: midiverte di pi\. CChhee rriiccoorrddoo hhaaii ddii qquueeggllii aannnnii ppaassssaattii?? Un bellissimo ricordo. Surfavo con Alber-to Costa e con altri pochi amici in spotpoco conosciuti, eravamo ragazzini, aquellcetW si vive tutto con spensieratezza.EE CCaappoo MMaannnnuu?? Prima di entrarci ho preferito impararealtrove, ma comunque in acqua non vede-vo pi\ di 15 persone, nonostante la Puntae il Godzilla non venissero ancora surfaticon regolaritW. Nel 1996, quando ho inizia-to a frequentare il Capo e dintorni, ccY sta-to un boom di nuove leve, specie di Orista-no e di San Vero Milis.QQuuiinnddii oorraa ccccYY mmoollttaa ggeennttee iinn aaccqquuaa,, ccoonnttuuttttii ii pprroobblleemmii cchhee nnee ddiisscceennddoonnoo......SZ lcaffollamento Y pressochX costante, inparticolar modo durante le festivitW con ladiscesa di un consistente numero di surfi-sti continentali, ma anche stranieri. Certo,qualche diverbio pu[ capitare, ma Y cosZ intutti gli spot affollati.QQuuaannttii ssiieettee aa pprraattiiccaarree iill bbooddyybbooaarrddddaallllee ttuuee ppaarrttii??Praticanti con assiduitW siamo meno di die-ci, pi\ qualche altro saltuario che si favedere ogni tanto. Per molti, tuttavia, rap-presenta una tappa x intermedia per latavoletta o il longboard.EE iill lliivveelllloo tteeccnniiccoo??Di certo non possiamo competere con imigliori atleti nazionali, ma con ondemolto grandi credo che Andrea Pisanu eAngelo Badas abbiano molto da dire.BBooddyybbooaarrddeerrss aa ppaarrttee,, qquuaallii ttii sseemmbbrraannooii llooccaall ppii\\ iinn ffoorrmmaa ddeell mmoommeennttoo??Mauro Vidili senza ombra di dubbio, maanche Vincenzo Ingletto che finalmenteriesce a chiudere il 360°! Per il longboardlcesperto Alberto Costa Y sempre il puntodi riferimento, ma il giovane Enrico Palia-ga Y in costante crescita, come pure la suacompagna Francesca Pisanu, giunta quar-

aLAVORO QUASI SEMPRE IN MMAANNUUAALLEE, DAL BILANCIAMENTODEL BIANCO ALLcESPOSIZIONE, UTILIZZANDO IL BLOCCO

DELLcAAUUTTOOFFOOCCUUSS PER EVITARE FOTO SFOCATEb

PHOTOS & INTERVISTA)(PAOLO CARTA /LUCA PILLONI

PAOLO CARTA PORTFOLIOLcoristanese Paolo Carta, uno dei primi bodyboarder in Sardegna, ci racconta con parole e immagini, della scena surf locale e delle sue due grandi passioni: il surf e la fotografia.

PHOTO/SARDEGNA

ALFONSO CANFORA > MINI CAPO

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SURFISTA/INTERVISTA

Revolt > 26/27

ta al Revolt Contest di ScArchittu: nien-te male come esordio nel circuito nazio-nale. In condizioni big non mancanomai Alfonso Canfora, Michele Sabiu,Bebo Pulisci e altri local, senza dimen-ticare molti surfisti cagliaritani dellavecchia guardia.EE ttuu ccoommee ttii sseennttii??Dieci anni fa sicuramente avevo pi\ fia-to, anche se 3 ore di surf le reggo anco-ra. Non molto tempo fa ho avuto seriproblemi alla schiena, per cui devo sta-re attento se non voglio tornareuncaltra volta in ospedale. Tanto perintenderci, Capo grosso con rastrelli oTonnara in condizioni big non sono allamia portata, 2m-2.5m max non troppocattivi bastano e avanzano per fardivertire il sottoscritto ma anche lamaggioranza dei local, considerato chequelli che surfano 3 metri con sicurezzacostituiscono una ristretta minoranza.HHaa mmaaii ffaattttoo ssuurrff ttrriipp??Per il momento non ancora, ho preferi-to investire denaro nellcaltra mia pas-sione: la fotografia.DDaa ccoossaa YY nnaattoo qquueessttoo iinntteerreessssee??Ec una passione che ho sempre avuto,giW da quando ero bambino. Io parto dalpresupposto che un bel momento deb-ba essere fermato nel tempo per poteressere rivissuto in futuro; ecco allorache una semplice fotografia Y lo stru-mento pi\ adatto a tale scopo: riguar-do spesso, e con piacere, le immagini diquando ero al liceo, delle feste con gliamici e, naturalmente, quelle dellemigliori mareggiate.PPeelllliiccoollaa oo ddiiggiittaallee?? QQuuaallee YY llaa sscceellttaammiigglliioorree??Per anni ho utilizzato pellicole per dia-positive, che comunque utilizzo ancoraoggi per le foto di paesaggio. Attual-mente utilizzo anche 2 macchine foto-grafiche digitali: una reflex ed una com-patta per le foto dallcacqua. Con la pel-licola facevo molti meno scatti, andavoa botta sicura fotografando quei surfi-sti e quelle determinate manovre, inquanto il buttare via nel cestino anche

ALFO SCAVONE> CAPO MANNU

Page 17: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

SURFISTA/INTERVISTA

Revolt > 26/27

ta al Revolt Contest di ScArchittu: nien-te male come esordio nel circuito nazio-nale. In condizioni big non mancanomai Alfonso Canfora, Michele Sabiu,Bebo Pulisci e altri local, senza dimen-ticare molti surfisti cagliaritani dellavecchia guardia.EE ttuu ccoommee ttii sseennttii??Dieci anni fa sicuramente avevo pi\ fia-to, anche se 3 ore di surf le reggo anco-ra. Non molto tempo fa ho avuto seriproblemi alla schiena, per cui devo sta-re attento se non voglio tornareuncaltra volta in ospedale. Tanto perintenderci, Capo grosso con rastrelli oTonnara in condizioni big non sono allamia portata, 2m-2.5m max non troppocattivi bastano e avanzano per fardivertire il sottoscritto ma anche lamaggioranza dei local, considerato chequelli che surfano 3 metri con sicurezzacostituiscono una ristretta minoranza.HHaa mmaaii ffaattttoo ssuurrff ttrriipp??Per il momento non ancora, ho preferi-to investire denaro nellcaltra mia pas-sione: la fotografia.DDaa ccoossaa YY nnaattoo qquueessttoo iinntteerreessssee??Ec una passione che ho sempre avuto,giW da quando ero bambino. Io parto dalpresupposto che un bel momento deb-ba essere fermato nel tempo per poteressere rivissuto in futuro; ecco allorache una semplice fotografia Y lo stru-mento pi\ adatto a tale scopo: riguar-do spesso, e con piacere, le immagini diquando ero al liceo, delle feste con gliamici e, naturalmente, quelle dellemigliori mareggiate.PPeelllliiccoollaa oo ddiiggiittaallee?? QQuuaallee YY llaa sscceellttaammiigglliioorree??Per anni ho utilizzato pellicole per dia-positive, che comunque utilizzo ancoraoggi per le foto di paesaggio. Attual-mente utilizzo anche 2 macchine foto-grafiche digitali: una reflex ed una com-patta per le foto dallcacqua. Con la pel-licola facevo molti meno scatti, andavoa botta sicura fotografando quei surfi-sti e quelle determinate manovre, inquanto il buttare via nel cestino anche

ALFO SCAVONE> CAPO MANNU

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SURFISTA/INTERVISTA

solo 1/3 delle foto eseguite era uncontinuo salasso per il portafogli . Coldigitale questo problema non esistepi\, si scatta a costo zero, ma proprioper questo motivo ccY chi fa foto araffica senza minimamente curarsidellcinquadratura e di altri parametri:meglio fare meno foto, ma comunqueragionate. Nella fotografia sportiva ildigitale costituisce ormai una sceltadiffusa, ma ccY ancora qualche tradi-

zionalista che utilizza la collaudatadiapositiva, che tuttavia Y ancorasuperiore al sensore digitale in termi-ni di definizione, resa cromatica etc...AAllttrrii vvaannttaaggggii ee ssvvaannttaaggggii ddeellllaaffoottooggrraaffiiaa ddiiggiittaallee??Come giW detto prima, acquistatauna capiente scheda di memoria sipossono fare tantissimi scatti; inoltrele foto digitali non presentano laclassica grana della pellicola e, sul

monitor della fotocamera, ci si pu[rendere conto approssimativamentese lcesposizione Y corretta. Ma ccYanche il rovescio della medaglia: ilbianco es: la schiuma dellconda pu[apparire abruciatob e un poc artificia-le, tanta elettronica pu[ dare proble-mi con lcumiditW mi si Y rotta una cfcard da 1 GB ed infine Y necessariauna laboriosa fase di post-produzio-ne.

QQuuiinnddii llee ffoottoo ddiiggiittaallii nnoonn vvaannnnoobbeennee nnuuddee ee ccrruuddee ccoossZZ ccoommee vveenn--ggoonnoo ssccaattttaattee?Assolutamente no! Tutte le immagi-ni, una volta scaricate sul pc, sonoimpresentabili: bisogna ottimizzarlecon un programma di fotoritocco enon tutti sanno farlo bene o/e nehanno voglia di farlo. A tal riguardomi capita spesso di vedere una vago-nata di foto scialbe e deprimenti su

siti surf-fotografici, il che Y perfetta-mente accettabile su siti web difotoamatori dichiarati, ma non lo Yper chi utilizza un corredo fotografi-co professionale. Non ha senso scat-tare 100 foto e pubblicarle tutte,anche quelle brutte: meglio sceglierele poche veramente belle cercando dimigliorarle con Photoshop.IInn ddeeffiinniittiivvaa YY uunn hhoobbbbyy cchhee rriicchhiiee--ddee tteemmppoo ee ddeennaarroo......

SZ, richiede un bel pocdi tempo sia sulpc, che deve essere potente per poterlavorare in tempi accettabili su file digrosse dimensioni, sia sul acampobper scattare le foto, ma in questculti-mo caso preferisco surfare se ccY sca-duta calante a vista dcocchio, altri-menti qualche foto la faccio sempre.Purtroppo Y una passione abbastanzacostosa: spesi almeno 1000� per unareflex digitale + scheda di memoria,

CAPO MANNU

A SX: ONDE SARDE - A DX BEBO PULICI > SA TONNARA

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SURFISTA/INTERVISTA

solo 1/3 delle foto eseguite era uncontinuo salasso per il portafogli . Coldigitale questo problema non esistepi\, si scatta a costo zero, ma proprioper questo motivo ccY chi fa foto araffica senza minimamente curarsidellcinquadratura e di altri parametri:meglio fare meno foto, ma comunqueragionate. Nella fotografia sportiva ildigitale costituisce ormai una sceltadiffusa, ma ccY ancora qualche tradi-

zionalista che utilizza la collaudatadiapositiva, che tuttavia Y ancorasuperiore al sensore digitale in termi-ni di definizione, resa cromatica etc...AAllttrrii vvaannttaaggggii ee ssvvaannttaaggggii ddeellllaaffoottooggrraaffiiaa ddiiggiittaallee??Come giW detto prima, acquistatauna capiente scheda di memoria sipossono fare tantissimi scatti; inoltrele foto digitali non presentano laclassica grana della pellicola e, sul

monitor della fotocamera, ci si pu[rendere conto approssimativamentese lcesposizione Y corretta. Ma ccYanche il rovescio della medaglia: ilbianco es: la schiuma dellconda pu[apparire abruciatob e un poc artificia-le, tanta elettronica pu[ dare proble-mi con lcumiditW mi si Y rotta una cfcard da 1 GB ed infine Y necessariauna laboriosa fase di post-produzio-ne.

QQuuiinnddii llee ffoottoo ddiiggiittaallii nnoonn vvaannnnoobbeennee nnuuddee ee ccrruuddee ccoossZZ ccoommee vveenn--ggoonnoo ssccaattttaattee?Assolutamente no! Tutte le immagi-ni, una volta scaricate sul pc, sonoimpresentabili: bisogna ottimizzarlecon un programma di fotoritocco enon tutti sanno farlo bene o/e nehanno voglia di farlo. A tal riguardomi capita spesso di vedere una vago-nata di foto scialbe e deprimenti su

siti surf-fotografici, il che Y perfetta-mente accettabile su siti web difotoamatori dichiarati, ma non lo Yper chi utilizza un corredo fotografi-co professionale. Non ha senso scat-tare 100 foto e pubblicarle tutte,anche quelle brutte: meglio sceglierele poche veramente belle cercando dimigliorarle con Photoshop.IInn ddeeffiinniittiivvaa YY uunn hhoobbbbyy cchhee rriicchhiiee--ddee tteemmppoo ee ddeennaarroo......

SZ, richiede un bel pocdi tempo sia sulpc, che deve essere potente per poterlavorare in tempi accettabili su file digrosse dimensioni, sia sul acampobper scattare le foto, ma in questculti-mo caso preferisco surfare se ccY sca-duta calante a vista dcocchio, altri-menti qualche foto la faccio sempre.Purtroppo Y una passione abbastanzacostosa: spesi almeno 1000� per unareflex digitale + scheda di memoria,

CAPO MANNU

A SX: ONDE SARDE - A DX BEBO PULICI > SA TONNARA

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SURFISTA/INTERVISTA

occorrono poi gli obiettivi, e con ilclassico zoom 70-300 da 200� non sipossono certo ottenere forti ingran-dimenti di qualitW. Personalmenteadopero quasi sempre ottiche fisse,tra cui un 300mm f/4, il minimo perottenere risultati a livello professio-nale, in abbinamento ad un solidotreppiede o ad un monopiede se ccY

poco vento, entrambi strumenti indi-spensabili per scongiurare il micro-mosso.UUttiilliizzzzii aallttrrii aaccccoorrggiimmeennttii ppaarrttiiccoo--llaarrii qquuaannddoo ffoottooggrraaffii??Possibilmente imposto tutti i parame-tri in manuale, dal bilanciamento delbianco allcesposizione, e utilizzo qua-si sempre il blocco dellcautofocus per

evitare foto sfuocate; anzi, se i surfi-sti sono molto lontani, lavoro diretta-mente in manual focus. Utilizzo laprioritW di diaframmi ed il whitebilance automatico solo quando ccYalternanza continua di sole e nuvole,una situazione davvero fastidiosa.Sempre e comunque sovrespongointenzionalmente tutte le foto di 0.3

o 0.6 diaframmi: la mia reflex tendeinfatti a scurire leggermente le imma-gini. Il formato che uso Y il classicoJPEG per le foto dcazione oppure il pi\performante RAW per i paesaggi,ritratti e surfate veramente amemo-rabilib; in ogni caso converto i file nelformato TIFF non compresso in modotale da poter essere modificati in

futuro senza ulteriori perdite di qua-litW. Infine, quando le foto occupanooltre 4GB nellchard disk del pc, proce-do a masterizzarle su dvd in doppiacopia, e, delle foto migliori, salvo siail file grezzo dcorigine che quello otti-mizzato e pronto per la stampa.AAnncchhee ttuu hhaaii uunn ssiittoo wweebb??Ho da poco realizzato il mio sito per-

sonale, allcindirizzo:www.paolocarta.3000.it, ed Yaggiornato con le foto delle migliorimareggiate. Lcimpostazione Y amato-riale e le immagini sono fortementecompresse per esigenze di spazio,comunque credo che ci si possa fareuna buona idea delle belle onde del-lcoristanese... fateci un salto!

A SX: PAOLO CARTA > MINI CAPO, MAURO VIDILI > MINI CAPO - A DX ALBERTO COSTA> SA MESA -VINCENZO INGLETTO > MINI CAPO

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SURFISTA/INTERVISTA

occorrono poi gli obiettivi, e con ilclassico zoom 70-300 da 200� non sipossono certo ottenere forti ingran-dimenti di qualitW. Personalmenteadopero quasi sempre ottiche fisse,tra cui un 300mm f/4, il minimo perottenere risultati a livello professio-nale, in abbinamento ad un solidotreppiede o ad un monopiede se ccY

poco vento, entrambi strumenti indi-spensabili per scongiurare il micro-mosso.UUttiilliizzzzii aallttrrii aaccccoorrggiimmeennttii ppaarrttiiccoo--llaarrii qquuaannddoo ffoottooggrraaffii??Possibilmente imposto tutti i parame-tri in manuale, dal bilanciamento delbianco allcesposizione, e utilizzo qua-si sempre il blocco dellcautofocus per

evitare foto sfuocate; anzi, se i surfi-sti sono molto lontani, lavoro diretta-mente in manual focus. Utilizzo laprioritW di diaframmi ed il whitebilance automatico solo quando ccYalternanza continua di sole e nuvole,una situazione davvero fastidiosa.Sempre e comunque sovrespongointenzionalmente tutte le foto di 0.3

o 0.6 diaframmi: la mia reflex tendeinfatti a scurire leggermente le imma-gini. Il formato che uso Y il classicoJPEG per le foto dcazione oppure il pi\performante RAW per i paesaggi,ritratti e surfate veramente amemo-rabilib; in ogni caso converto i file nelformato TIFF non compresso in modotale da poter essere modificati in

futuro senza ulteriori perdite di qua-litW. Infine, quando le foto occupanooltre 4GB nellchard disk del pc, proce-do a masterizzarle su dvd in doppiacopia, e, delle foto migliori, salvo siail file grezzo dcorigine che quello otti-mizzato e pronto per la stampa.AAnncchhee ttuu hhaaii uunn ssiittoo wweebb??Ho da poco realizzato il mio sito per-

sonale, allcindirizzo:www.paolocarta.3000.it, ed Yaggiornato con le foto delle migliorimareggiate. Lcimpostazione Y amato-riale e le immagini sono fortementecompresse per esigenze di spazio,comunque credo che ci si possa fareuna buona idea delle belle onde del-lcoristanese... fateci un salto!

A SX: PAOLO CARTA > MINI CAPO, MAURO VIDILI > MINI CAPO - A DX ALBERTO COSTA> SA MESA -VINCENZO INGLETTO > MINI CAPO

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SURFISMO/INVERNALE

I l 13 febbraio 2005 mi ricordavache ero rimasto lontano dalleonde per quasi due mesi. Quella

mattina si presentava ottima pernon subire troppo il trauma dellalunga inattivitW, e specialmente perritornare a fare surf in pieno inver-no. Ccera il sole, non ccera il vento,temperatura dellcaria quasi prima-verile, ma soprattutto ccera un Ban-zai con quasi due metri lisci e lun-ghi. Ma ccera anche da indossare lamuta invernale e immergersi inuncacqua gelida, soprattutto in que-sto inverno che sembra uno dei pi\rigidi degli ultimi ventcanni. …Ecvero, il surf Y armonia dei movimen-ti, Y una adanzab che il nostro corpoesegue assieme allconda, Y fluiditWecc... Ma che succede quando ilfreddo dellcacqua ti congela la testae le mani? Quando la rigiditW dellamuta ti ostacola i movimenti? BhY,forse la afluiditWb va a farsi fottere!Forse quando prendiamo un onda,non siamo poi cosZ armonici comequando ne cavalchiamo una indos-sando il costume sotto un sole atrenta gradi… Uscito dallcacqua,demoralizzato per la mia afreddaperformanceb, mi sono messo sullariva a scattare un po di foto. Quan-do poi la sera le ho scaricate sul miocomputer, ho notato quali astraneposizionib assumiamo dcinverno noisurfisti, noti e meno noti: iniziandogiW da prima di entrare in acquafoto n.1, o subito dopo aver fattosurf. Ma quelle pi\ abelleb sonoquando sembriamo delle scimmiefoto n.2. Oppure quando per schi-vare qualcuno, ci si vuole aiutareaappoggiandosib sulla parete del-lconda, come se fosse veramenteghiacciata, pensando di fare snow-board foto n.3. E poi ci rendiamoconto di quanto Y pi\ difficileriprendere lconda dopo una mano-vra foto n.4… Ho pensato cosZ discrivere questo articolo, un po buf-

STRANE POSIZIONILcinverno 2005, Y stato uno dei pi\ rigidi degli ultimi ventcanni. A S. Marinella si Y surfato con le colline di Tolfa imbiancate dalla neve e con la temperatura dellcacqua scesa a 11 gradi.

surf/life

PHOTOS & TEXT)(DANIELINO PAOLUCCI > VIDEOSURF.IT

fo, ma soprattutto ho pensato che non era giusto che unarivista di surf debba necessariamente mostrare solo il latopi\ bello del surf e del surfista, ma forse dovrebbe mostra-re anche quelle immagini che tutti vorremmo nascondere,ma che fanno parte del surfing italiano. La nostra passioneY anche questo, affrontare il freddo intenso del nostroinverno, per ricevere lcenergia e il acaloreb che soltanto unabella onda sa donarci in pochi istanti!! Stay wet.

CHE SUCCEDE QUANDO IL FFRREEDDDDOO DELLcACQUATI CONGELA LA TESTA E LE MANI? QUANDO LA RRIIGGIIDDIITT__

DELLA MMUUTTAA TI OSTACOLA I MOVIMENTI?

©Rev

oltM

edia

Grap

h

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SURFISMO/INVERNALE

I l 13 febbraio 2005 mi ricordavache ero rimasto lontano dalleonde per quasi due mesi. Quella

mattina si presentava ottima pernon subire troppo il trauma dellalunga inattivitW, e specialmente perritornare a fare surf in pieno inver-no. Ccera il sole, non ccera il vento,temperatura dellcaria quasi prima-verile, ma soprattutto ccera un Ban-zai con quasi due metri lisci e lun-ghi. Ma ccera anche da indossare lamuta invernale e immergersi inuncacqua gelida, soprattutto in que-sto inverno che sembra uno dei pi\rigidi degli ultimi ventcanni. …Ecvero, il surf Y armonia dei movimen-ti, Y una adanzab che il nostro corpoesegue assieme allconda, Y fluiditWecc... Ma che succede quando ilfreddo dellcacqua ti congela la testae le mani? Quando la rigiditW dellamuta ti ostacola i movimenti? BhY,forse la afluiditWb va a farsi fottere!Forse quando prendiamo un onda,non siamo poi cosZ armonici comequando ne cavalchiamo una indos-sando il costume sotto un sole atrenta gradi… Uscito dallcacqua,demoralizzato per la mia afreddaperformanceb, mi sono messo sullariva a scattare un po di foto. Quan-do poi la sera le ho scaricate sul miocomputer, ho notato quali astraneposizionib assumiamo dcinverno noisurfisti, noti e meno noti: iniziandogiW da prima di entrare in acquafoto n.1, o subito dopo aver fattosurf. Ma quelle pi\ abelleb sonoquando sembriamo delle scimmiefoto n.2. Oppure quando per schi-vare qualcuno, ci si vuole aiutareaappoggiandosib sulla parete del-lconda, come se fosse veramenteghiacciata, pensando di fare snow-board foto n.3. E poi ci rendiamoconto di quanto Y pi\ difficileriprendere lconda dopo una mano-vra foto n.4… Ho pensato cosZ discrivere questo articolo, un po buf-

STRANE POSIZIONILcinverno 2005, Y stato uno dei pi\ rigidi degli ultimi ventcanni. A S. Marinella si Y surfato con le colline di Tolfa imbiancate dalla neve e con la temperatura dellcacqua scesa a 11 gradi.

surf/life

PHOTOS & TEXT)(DANIELINO PAOLUCCI > VIDEOSURF.IT

fo, ma soprattutto ho pensato che non era giusto che unarivista di surf debba necessariamente mostrare solo il latopi\ bello del surf e del surfista, ma forse dovrebbe mostra-re anche quelle immagini che tutti vorremmo nascondere,ma che fanno parte del surfing italiano. La nostra passioneY anche questo, affrontare il freddo intenso del nostroinverno, per ricevere lcenergia e il acaloreb che soltanto unabella onda sa donarci in pochi istanti!! Stay wet.

CHE SUCCEDE QUANDO IL FFRREEDDDDOO DELLcACQUATI CONGELA LA TESTA E LE MANI? QUANDO LA RRIIGGIIDDIITT__

DELLA MMUUTTAA TI OSTACOLA I MOVIMENTI?

©Rev

oltM

edia

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Revolt > 34/35

VIAGGI/ESPLORAZIONI

PHOTOS)(Mario IorioTEXT)(CINZIA ZIGGIOTTI IORIO

IRIAN JAYA, INDONESIALcIsola pi\ remota dellcArcipelago Indonesiano. Irian Jaya ospita ancora una delle ultime popolazioni isolate della terra, dove il progresso ancora non Y arrivato. Nel bene e nel male.

Indonesia/Tribale CONFINANTE CON PPAAPPUUAA NUOVA GUINEA, LA SUA POPOLAZIONEe CULTURALMENTE ED EETTNNIICCAAMMEENNTTEE COLLEGATA A QUELLA

DI PAPUA E SIMILE A QUELLA DELLA MMEELLAANNEESSIIAA.

L cIrian Jaya Y la parte indonesiana della NuovaGuinea, caratterizzata da un territorio moltovario e impervio, tagliato da oriente a occidente,

per tutta la lunghezza dellcisola, dalle catene montuo-se di Sudirman e Jayawijaya. Le cime sono molto ele-vate e il picco pi\ alto supera i 5000 metri dcaltitudine,

con un paesaggio tipicamente alpino fatto di ghiacciaiperenni e neve tutto lcanno. A sud delle montagne siestende la pianura costiera di origine alluvionale, conuna flora composta da mangrovie, palme, eucalipti eacacie mentre la zona a nord Y costituita da una impe-netrabile giungla tropicale. La fauna Y veramente varia

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Revolt > 34/35

VIAGGI/ESPLORAZIONI

PHOTOS)(Mario IorioTEXT)(CINZIA ZIGGIOTTI IORIO

IRIAN JAYA, INDONESIALcIsola pi\ remota dellcArcipelago Indonesiano. Irian Jaya ospita ancora una delle ultime popolazioni isolate della terra, dove il progresso ancora non Y arrivato. Nel bene e nel male.

Indonesia/Tribale CONFINANTE CON PPAAPPUUAA NUOVA GUINEA, LA SUA POPOLAZIONEe CULTURALMENTE ED EETTNNIICCAAMMEENNTTEE COLLEGATA A QUELLA

DI PAPUA E SIMILE A QUELLA DELLA MMEELLAANNEESSIIAA.

L cIrian Jaya Y la parte indonesiana della NuovaGuinea, caratterizzata da un territorio moltovario e impervio, tagliato da oriente a occidente,

per tutta la lunghezza dellcisola, dalle catene montuo-se di Sudirman e Jayawijaya. Le cime sono molto ele-vate e il picco pi\ alto supera i 5000 metri dcaltitudine,

con un paesaggio tipicamente alpino fatto di ghiacciaiperenni e neve tutto lcanno. A sud delle montagne siestende la pianura costiera di origine alluvionale, conuna flora composta da mangrovie, palme, eucalipti eacacie mentre la zona a nord Y costituita da una impe-netrabile giungla tropicale. La fauna Y veramente varia

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VIAGGI/ESPLORAZIONI

Valentina Marconi, foto di Carlo Sarnacchioli

Revolt > 36/37

e del tutto simile a quella australiana. Molti sono imarsupiali e i rettili, e circa 600 sono le specie di uccel-li tra i quali lo splendido uccello del paradiso. LcIrianJaya Y molto diverso dal resto dellcIndonesia, sia geo-graficamente che culturalmente. La popolazione Yinfatti stata classificata Papua, come i loro vicini, gli

abitanti della Papua Nuova Guinea del tutto simili aimelanesiani del sud Pacifico. I papuasi hanno la pellescura, i capelli lanosi e i loro tratti somatici ricordanoquelli degli aborigeni australiani. Essendo da sempre,le vie di comunicazioni limitatissime, le trib\ sono vis-sute quasi in isolamento totale le une dalle altre, svi-

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VIAGGI/ESPLORAZIONI

Valentina Marconi, foto di Carlo Sarnacchioli

Revolt > 36/37

e del tutto simile a quella australiana. Molti sono imarsupiali e i rettili, e circa 600 sono le specie di uccel-li tra i quali lo splendido uccello del paradiso. LcIrianJaya Y molto diverso dal resto dellcIndonesia, sia geo-graficamente che culturalmente. La popolazione Yinfatti stata classificata Papua, come i loro vicini, gli

abitanti della Papua Nuova Guinea del tutto simili aimelanesiani del sud Pacifico. I papuasi hanno la pellescura, i capelli lanosi e i loro tratti somatici ricordanoquelli degli aborigeni australiani. Essendo da sempre,le vie di comunicazioni limitatissime, le trib\ sono vis-sute quasi in isolamento totale le une dalle altre, svi-

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VIAGGI/ESPLORAZIONI

IILL MMAAIIAALLEE VVIIEENNEE AAPPPPOOGGGGIIAATTOO SSUULL FFUUOOCCOO PPEERR BBRRUUCCIIAARREE AALLLLAA MMEEGGLLIIOO II PPEELLIIPPOOII,, MENTRE ALCUNI LO SVUOTANO DELLE INTERIORA E LO DIFENDONO DAGLI

ASSALTI DEI CANI, ALTRI DEPONGONO SOPRA AL FUOCO UNA PIRA DI LEGNI CHE POIVENGONO RICOPERTI DI PIETRE. DOPO CIRCA UN�ORA LE PIETRE INCANDESCENTIVENGONO PRESE CON DELLE PINZE DI LEGNO E GETTATE IN UNA BUCA INSIEME A

STRATI DI FOGLIE, DI VEGETALI COMMESTIBILI E DI PEZZI DI MAIALE.

luppando cosZ linguaggi e culture diverse. Le difficoltWche si possono trovare in un viaggio di questo tiposono innanzitutto di carattere fisico perchY le condi-zioni climatiche sono proibitive essendo di poco al di

sotto dell�Equatore. Primo fra tutti il caldo umido conpiogge torrenziali giornaliere ma di breve durata nelleore pi\ calde, oltre alla natura impervia e di non faci-le accesso del territorio interno.

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Revolt > 38/39

VIAGGI/ESPLORAZIONI

IILL MMAAIIAALLEE VVIIEENNEE AAPPPPOOGGGGIIAATTOO SSUULL FFUUOOCCOO PPEERR BBRRUUCCIIAARREE AALLLLAA MMEEGGLLIIOO II PPEELLIIPPOOII,, MENTRE ALCUNI LO SVUOTANO DELLE INTERIORA E LO DIFENDONO DAGLI

ASSALTI DEI CANI, ALTRI DEPONGONO SOPRA AL FUOCO UNA PIRA DI LEGNI CHE POIVENGONO RICOPERTI DI PIETRE. DOPO CIRCA UN�ORA LE PIETRE INCANDESCENTIVENGONO PRESE CON DELLE PINZE DI LEGNO E GETTATE IN UNA BUCA INSIEME A

STRATI DI FOGLIE, DI VEGETALI COMMESTIBILI E DI PEZZI DI MAIALE.

luppando cosZ linguaggi e culture diverse. Le difficoltWche si possono trovare in un viaggio di questo tiposono innanzitutto di carattere fisico perchY le condi-zioni climatiche sono proibitive essendo di poco al di

sotto dell�Equatore. Primo fra tutti il caldo umido conpiogge torrenziali giornaliere ma di breve durata nelleore pi\ calde, oltre alla natura impervia e di non faci-le accesso del territorio interno.

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IIrriiaann JJaayyaa Y una delle ultime zone selvagge delpianeta. Confinante con Papua Nuova Guinea,la sua popolazione Y culturalmente ed etnica-mente collegata a quella di Papua e moltosimile a quella della Melanesia. Tra le attrazio-ni principali, sono da segnalare la valle diBaliem con la sua interessante cultura, Senta-ni per le escursioni in barca nello splendidolago omonimo. Non bisogna sottovalutare ledimensioni di Irian Jaya e la quantitW di temponecessaria per visitarla: non ci sono strade checollegano le cittW principali e le navi sono len-te e irregolari, quindi l�aereo Y spesso l�unicomodo per spostarsi nellcinterno. L�annessioneall�Indonesia, la trasmigrazione e l�insensataattivitW di produzione di legname e di estrazio-ne di minerali hanno esasperato la popolazio-ne locale: un movimento di guerriglia combat-te da quasi 30 anni e bisogna ricordare che Ynecessario un permesso rilasciato dalla polizialocale per visitare molte zone.

PER RAGGIUNGERELcIRIAN JAYA DA BALI

e NECESSARIOIL NOLEGGIO

DI UN AEREO PRIVATOE BISOGNA ESSERE

UN MINIMO DI 3 PERSONE.

Nella foto: Mario Iorio

AVOLTE Ed COME ESSERECATAPULTATI IN UNA REAL-TAcd CHE APPARTIENE AL

PASSATO, UNA GRANDE FORESTAABITATA DA POPOLI PRIMITIVI,GENTE SEMPLICE E FIERA. MOLTIHANNO ABBANDONATO IL CULTODEL CANNIBALISMO SOLO DAPOCHI ANNI. PER MARIO CHE VIVEA BALI DA ANNI, LAVORANDO ASTRETTO CONTATTO CON GLIINDONESIANI E CON GLI AMBIEN-TI TURISTICI DELLcISOLA, IRYANJAYA Ec UN POSTO MAGICO, UNACALAMITA CHE CONTINUA ADATTRARLO COINVOLGENDOLOOGNI VOLTA IN NUOVE AVVENTU-RE CHE AFFASCINANO PUNTUAL-MENTE TUTTI I SUOI AMICI E TUT-TI QUELLI CHE HANNO LA FORTU-NA DI POTER ALMENO VEDERE ISUOI FANTASTICI SERVIZI FOTO-GRAFICI. MMAARRIIOO:: bQUId LA GENTEEc MOLTO PRIMITIVA MA TIACCOLGONO QUASI SEMPRE CONUN SORRISO, ED ANCHE SE MOLTISONO STATI CONTAMINATI DALLANOSTRA CIVILTAcd E CHIEDONOSOLDI PER ESSERE FOTOGRAFATI OD ASSISTERE A CERIMONIE O DANZE TRIBALI, RIMANGONO SEMPRE PERSONEMOLTO FIERE DELLE LORO ORIGINI ED HANNO UN ENORME SPIRITO DI ADATTAMENTO ALLE CONDIZIONI, SPES-SO MOLTO PRECARIE, DELLA LORO TERRAb. POCHE SONO INFATTI LE PIANTAGIONI COLTIVATE E GLI ALLEVAMEN-TI DI ANIMALI SONO PRATICAMENTE INESISTENTI. NIENTE LATTE E POCA CARNE, FRUTTA E VERDURA. I MAIALISONO CONSIDERATI UNA DELLE POCHE RICCHEZZE DI UNA FAMIGLIA. TRA LE POPOLAZIONI PIUc CONOSCIUTE.SPICCA LA TRIBUc DEI DANI, RICONOSCIBILI PERCHEd INDOSSANO UN ENORME ASTUCCIO PENICO CHE SIMBOLEG-GIA LA FERTILITAcd RICAVATO DA UNA ZUCCA. RRAACCCCOONNTTAA MMAARRIIOO:bLcODORE DI QUESTA GENTE A VOLTE Ec FOR-TISSIMO, MA Ec DOVUTO AL FATTO CHE AMANO RICOPRIRE IL CORPO CON GRASSO DI MAIALE E FULIGINE; SPES-SO LO FANNO PER RIPARARSI DAL FREDDOb . MOLTI DEI MORTI VENGONO BRUCIATI MA ALCUNI, SOPRATTUTTOSE IMPORTANTI CAPOTRIBU, VENGONO ESSICCATI E MUMMIFICATI IN UNA POSIZIONE RICURVA CON LE MANICHE ABBRACCIANO LE GINOCCHIA nella foto a dx. ALLE DONNE VIENE RISERVATA UNA TRADIZIONE DOLOROSAE CRUENTA: QUANDO MUORE UN PARENTE STRETTO INFATTI SI AMPUTANO UN DITO DELLA MANO PER ESPRI-MERE O FORSE PER DIMENTICARE?!...IL DOLORE DELLA PERDITA. MARIO PER ORA HA CONCENTRATO LE SUEESCURSIONI NELLA ZONA MONTUOSA DI ANGGRUK E NELLA VALLE DI BALIEM DOVE SI TROVA WAMENA, UNADELLE CITTADINE RAGGIUNGIBILI SOLO IN AEREO E CHE Ec DIVENTATA IL PRINCIPALE MERCATO DELLA ZONA. DAQUId SI POSSONO ORGANIZZARE PARECCHI TREKKING SEMPRE ACCOMPAGNATI DA UNA GUIDA LOCAL. CI SONOANCHE DELLE ESCURSIONI CHE PREVEDONO LA NAVIGAZIONE DI FIUMI E PARTE DELLA COSTA E DELLE ISOLE VICI-NE, SSEEMMPPRREE MMAARRIIOO:: bSE NON SIETE ABITUATI A LUNGHISSIME CAMMINATE O COMUNQUE ALLENATI FISICA-MENTE, EVITATE I VIAGGI CHE PREVEDONO I TREKKING PIUd DURI! A VOLTE HO CAMMINATO IN MEZZO ALLE SAB-BIE MOBILI, NELLcACQUA, NEL FANGO, SU MASSI E TRONCHI SCIVOLOSISSIMI! ABBIAMO PERCORSO SENTIERI DIPARETI SCOSCESEE RIPIDE, A VOLTE EVITAVAMO DI GUARDARE GIUc PER NON SPAVENTARCI E TORNARE INDIE-TRO! LA SERA CI ACCAMPAVAMO CON A MALAPENA LA FORZA DI MONTARE LA TENDA MA CI ADDORMENTAVA-MO FELICI ED ANCORA ECCITATI COME DEI BAMBINI, SPESSO COCCOLATI DALLE CANZONI DEI PORTATORI SEDU-TI INTORNO AL FUOCO: CANZONI CHE PARLANO DELLA LORO TERRA E DELLE LORO RADICI, UNA CANTILENACHE RIMARRAc PER SEMPRE NELLA MIA MENTE!b

SSEE VVOOLLEETTEE UULLTTEERRIIOORRII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII SSUUII TTRREEKKKKIINNGG OO AALLTTRROO TTIIPPOO DDII EESSCCUURRSSIIOONNII AADD IIRRIIAANN JJAAYYAA PPOOTTEETTEE CCOONNTTAATTTTAARREE MMAARRIIOO AALL SSEEGGUUEENNTTEE IINNDDIIRRIIZZZZOO::

[email protected]

VIAGGI/ESPLORAZIONI

Page 31: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 40/41

IIrriiaann JJaayyaa Y una delle ultime zone selvagge delpianeta. Confinante con Papua Nuova Guinea,la sua popolazione Y culturalmente ed etnica-mente collegata a quella di Papua e moltosimile a quella della Melanesia. Tra le attrazio-ni principali, sono da segnalare la valle diBaliem con la sua interessante cultura, Senta-ni per le escursioni in barca nello splendidolago omonimo. Non bisogna sottovalutare ledimensioni di Irian Jaya e la quantitW di temponecessaria per visitarla: non ci sono strade checollegano le cittW principali e le navi sono len-te e irregolari, quindi l�aereo Y spesso l�unicomodo per spostarsi nellcinterno. L�annessioneall�Indonesia, la trasmigrazione e l�insensataattivitW di produzione di legname e di estrazio-ne di minerali hanno esasperato la popolazio-ne locale: un movimento di guerriglia combat-te da quasi 30 anni e bisogna ricordare che Ynecessario un permesso rilasciato dalla polizialocale per visitare molte zone.

PER RAGGIUNGERELcIRIAN JAYA DA BALI

e NECESSARIOIL NOLEGGIO

DI UN AEREO PRIVATOE BISOGNA ESSERE

UN MINIMO DI 3 PERSONE.

Nella foto: Mario Iorio

AVOLTE Ed COME ESSERECATAPULTATI IN UNA REAL-TAcd CHE APPARTIENE AL

PASSATO, UNA GRANDE FORESTAABITATA DA POPOLI PRIMITIVI,GENTE SEMPLICE E FIERA. MOLTIHANNO ABBANDONATO IL CULTODEL CANNIBALISMO SOLO DAPOCHI ANNI. PER MARIO CHE VIVEA BALI DA ANNI, LAVORANDO ASTRETTO CONTATTO CON GLIINDONESIANI E CON GLI AMBIEN-TI TURISTICI DELLcISOLA, IRYANJAYA Ec UN POSTO MAGICO, UNACALAMITA CHE CONTINUA ADATTRARLO COINVOLGENDOLOOGNI VOLTA IN NUOVE AVVENTU-RE CHE AFFASCINANO PUNTUAL-MENTE TUTTI I SUOI AMICI E TUT-TI QUELLI CHE HANNO LA FORTU-NA DI POTER ALMENO VEDERE ISUOI FANTASTICI SERVIZI FOTO-GRAFICI. MMAARRIIOO:: bQUId LA GENTEEc MOLTO PRIMITIVA MA TIACCOLGONO QUASI SEMPRE CONUN SORRISO, ED ANCHE SE MOLTISONO STATI CONTAMINATI DALLANOSTRA CIVILTAcd E CHIEDONOSOLDI PER ESSERE FOTOGRAFATI OD ASSISTERE A CERIMONIE O DANZE TRIBALI, RIMANGONO SEMPRE PERSONEMOLTO FIERE DELLE LORO ORIGINI ED HANNO UN ENORME SPIRITO DI ADATTAMENTO ALLE CONDIZIONI, SPES-SO MOLTO PRECARIE, DELLA LORO TERRAb. POCHE SONO INFATTI LE PIANTAGIONI COLTIVATE E GLI ALLEVAMEN-TI DI ANIMALI SONO PRATICAMENTE INESISTENTI. NIENTE LATTE E POCA CARNE, FRUTTA E VERDURA. I MAIALISONO CONSIDERATI UNA DELLE POCHE RICCHEZZE DI UNA FAMIGLIA. TRA LE POPOLAZIONI PIUc CONOSCIUTE.SPICCA LA TRIBUc DEI DANI, RICONOSCIBILI PERCHEd INDOSSANO UN ENORME ASTUCCIO PENICO CHE SIMBOLEG-GIA LA FERTILITAcd RICAVATO DA UNA ZUCCA. RRAACCCCOONNTTAA MMAARRIIOO:bLcODORE DI QUESTA GENTE A VOLTE Ec FOR-TISSIMO, MA Ec DOVUTO AL FATTO CHE AMANO RICOPRIRE IL CORPO CON GRASSO DI MAIALE E FULIGINE; SPES-SO LO FANNO PER RIPARARSI DAL FREDDOb . MOLTI DEI MORTI VENGONO BRUCIATI MA ALCUNI, SOPRATTUTTOSE IMPORTANTI CAPOTRIBU, VENGONO ESSICCATI E MUMMIFICATI IN UNA POSIZIONE RICURVA CON LE MANICHE ABBRACCIANO LE GINOCCHIA nella foto a dx. ALLE DONNE VIENE RISERVATA UNA TRADIZIONE DOLOROSAE CRUENTA: QUANDO MUORE UN PARENTE STRETTO INFATTI SI AMPUTANO UN DITO DELLA MANO PER ESPRI-MERE O FORSE PER DIMENTICARE?!...IL DOLORE DELLA PERDITA. MARIO PER ORA HA CONCENTRATO LE SUEESCURSIONI NELLA ZONA MONTUOSA DI ANGGRUK E NELLA VALLE DI BALIEM DOVE SI TROVA WAMENA, UNADELLE CITTADINE RAGGIUNGIBILI SOLO IN AEREO E CHE Ec DIVENTATA IL PRINCIPALE MERCATO DELLA ZONA. DAQUId SI POSSONO ORGANIZZARE PARECCHI TREKKING SEMPRE ACCOMPAGNATI DA UNA GUIDA LOCAL. CI SONOANCHE DELLE ESCURSIONI CHE PREVEDONO LA NAVIGAZIONE DI FIUMI E PARTE DELLA COSTA E DELLE ISOLE VICI-NE, SSEEMMPPRREE MMAARRIIOO:: bSE NON SIETE ABITUATI A LUNGHISSIME CAMMINATE O COMUNQUE ALLENATI FISICA-MENTE, EVITATE I VIAGGI CHE PREVEDONO I TREKKING PIUd DURI! A VOLTE HO CAMMINATO IN MEZZO ALLE SAB-BIE MOBILI, NELLcACQUA, NEL FANGO, SU MASSI E TRONCHI SCIVOLOSISSIMI! ABBIAMO PERCORSO SENTIERI DIPARETI SCOSCESEE RIPIDE, A VOLTE EVITAVAMO DI GUARDARE GIUc PER NON SPAVENTARCI E TORNARE INDIE-TRO! LA SERA CI ACCAMPAVAMO CON A MALAPENA LA FORZA DI MONTARE LA TENDA MA CI ADDORMENTAVA-MO FELICI ED ANCORA ECCITATI COME DEI BAMBINI, SPESSO COCCOLATI DALLE CANZONI DEI PORTATORI SEDU-TI INTORNO AL FUOCO: CANZONI CHE PARLANO DELLA LORO TERRA E DELLE LORO RADICI, UNA CANTILENACHE RIMARRAc PER SEMPRE NELLA MIA MENTE!b

SSEE VVOOLLEETTEE UULLTTEERRIIOORRII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII SSUUII TTRREEKKKKIINNGG OO AALLTTRROO TTIIPPOO DDII EESSCCUURRSSIIOONNII AADD IIRRIIAANN JJAAYYAA PPOOTTEETTEE CCOONNTTAATTTTAARREE MMAARRIIOO AALL SSEEGGUUEENNTTEE IINNDDIIRRIIZZZZOO::

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VIAGGI/ESPLORAZIONI

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SURFISMO/TOSCANA

LE MIGRAZIONIStorie di spostamenti, migrazioni, chilometri e chilometri di macchina per un solo scopo: trovare lo spot giusto al momento giusto. Della serie chi cerca trova... Marco e Stefano, questcinverno...

Costa/Toscana a....VI POSSO DIRE CHE SIAMO IN TTOOSSCCAANNAA, DA QUALCHE PARTE…PER IL RESTO

USATE LcIIMMMMAAGGIINNAAZZIIOONNEE...b

PHOTOS & TEXT)(DUCCIO ARGENTINI

Vi domanderete cosa hanno a che fare le migra-zioni con il surf. Ebbene si, un nesso ccY. Anchei surfisti migrano; alcuni allcaltro capo del mon-

do alla ricerca di un paradiso, dove un oceano caldosforna onde tutti i giorni come il panettiere sotto casafa con i panini allcolio. Altri invece migrano a breve

distanza, magari solo in qualche spot a poche ore dimacchina dal proprio home spot, E cosZ capita di vede-re spuntare dove meno te lo aspetti surfisti come ilGiuliani e Urtis. Ma cominciamo dallcinizio: avevoappena cominciato a scattare qualche foto che intra-vedo con la coda dellcocchio lcinconfondibile fisiono-

mia del Gighi, seguito da Marco. Mi giro e gli urlo: amanon era bello in versilia?b. Stefano senza fermarsirisponde: aerano anni che non lo vedevo cosZ grosso eregolare, ma non ccY una secca in tutta la versilia chelavori a modo!b. Stefano continua la sua corsa. Giustoil tempo per legare il leash alla caviglia ed Y giW in

acqua che rema. A ben guardare poi, posso anche capi-re il perchX sono qui: le onde sono davvero grosse,visto che quelle pi\ consistenti arrivano a tre metri!Molti di voi si domanderete perchX invece di aquib nonnomino lo spot con il suo nome. A volte Y bene che unluogo rimanga avvolto da un alone di mistero. Un poc

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SURFISMO/TOSCANA

LE MIGRAZIONIStorie di spostamenti, migrazioni, chilometri e chilometri di macchina per un solo scopo: trovare lo spot giusto al momento giusto. Della serie chi cerca trova... Marco e Stefano, questcinverno...

Costa/Toscana a....VI POSSO DIRE CHE SIAMO IN TTOOSSCCAANNAA, DA QUALCHE PARTE…PER IL RESTO

USATE LcIIMMMMAAGGIINNAAZZIIOONNEE...b

PHOTOS & TEXT)(DUCCIO ARGENTINI

Vi domanderete cosa hanno a che fare le migra-zioni con il surf. Ebbene si, un nesso ccY. Anchei surfisti migrano; alcuni allcaltro capo del mon-

do alla ricerca di un paradiso, dove un oceano caldosforna onde tutti i giorni come il panettiere sotto casafa con i panini allcolio. Altri invece migrano a breve

distanza, magari solo in qualche spot a poche ore dimacchina dal proprio home spot, E cosZ capita di vede-re spuntare dove meno te lo aspetti surfisti come ilGiuliani e Urtis. Ma cominciamo dallcinizio: avevoappena cominciato a scattare qualche foto che intra-vedo con la coda dellcocchio lcinconfondibile fisiono-

mia del Gighi, seguito da Marco. Mi giro e gli urlo: amanon era bello in versilia?b. Stefano senza fermarsirisponde: aerano anni che non lo vedevo cosZ grosso eregolare, ma non ccY una secca in tutta la versilia chelavori a modo!b. Stefano continua la sua corsa. Giustoil tempo per legare il leash alla caviglia ed Y giW in

acqua che rema. A ben guardare poi, posso anche capi-re il perchX sono qui: le onde sono davvero grosse,visto che quelle pi\ consistenti arrivano a tre metri!Molti di voi si domanderete perchX invece di aquib nonnomino lo spot con il suo nome. A volte Y bene che unluogo rimanga avvolto da un alone di mistero. Un poc

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SURFISMO/TOSCANA

per questione di privacy….un poc per non rischiare diessere pestato da chi non ama che si faccia pubblicitWa luoghi ancora, per fortuna, abbastanza tranquilli. Viposso dire che siamo in toscana, da qualche parte…peril resto uate lcimmaginazione. Ma ritornando ai prota-gonisti di questa session, devo dire che lo spettacolonon Y mancato: senza nulla togliere ai padroni di casache ben conoscono queste onde, i due aospitib spacca-no come sempre. Stefano Y di schiena, visto che qui siformano quasi solo destre. E la cosa non Y simpatica

visto il livello di difficoltW. I locals definiscono questeonde arozze,b tanto sono difficili e impegnative neigiorni pi\ grossi. Se poi s Y lasciato a casa la tavola pi\lunga, e si Y in acqua con una 6b, 1c….Urtis fa davverograndi numeri: prova partenze sempre pi\ radicali, suonde sempre pi\ grosse. Alcune volte ne esce vincito-re, altre il pesante lip lo travolge, con wipe out dacopertina. Una volta in piedi lo vedo trovare delle lineemolto veloci, alla ricerca della sezione giusta dovedevastare lconda con manovre sempre pi\ estreme.

Giuliani Stefano

Unico neo della giornata un leggero vento on shore asporcare sia le onde che la luce, giW di per sX tenue,essendo a gennaio. Ma la giornata cosZ impegnativa sifa sentire anche per i locals: uno dei veterani del postoperde la tavola a causa del leash che si Y staccato. Lovedo mentre nuota cercando di guadagnare la riva pri-ma che la tavola si frantumi. Ma non Y il suo giornofortunato e nellcinside, a causa della corrente, rimaneimpigliato in qualche cosa e si apre tutte le nocche del-la mano destra! Mentre racconta, gronda sangue come

nei migliori films dellcorror. Oggi Y un via vai di genteche entra e esce dallcacqua, nonostante lcinverno sicominci a fare sentire. Il tempo passa. E il sole comin-cia velocemente a scendere sullcorizzonte. Controllo itempi dellcotturatore, sono giW oramai al limite dellepossibilitW. Esce Urtis, seguito dopo poco dal Gighi. SiY fatto tardi anche per me, Y lcora di rientrare versocasa, in cittW. Ma con delle immagini raccolte sulla pel-licola, quasi a testimoniare che la giornata di oggi nonY stato un sogno, ma realtW.

Urtis Marco

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SURFISMO/TOSCANA

per questione di privacy….un poc per non rischiare diessere pestato da chi non ama che si faccia pubblicitWa luoghi ancora, per fortuna, abbastanza tranquilli. Viposso dire che siamo in toscana, da qualche parte…peril resto uate lcimmaginazione. Ma ritornando ai prota-gonisti di questa session, devo dire che lo spettacolonon Y mancato: senza nulla togliere ai padroni di casache ben conoscono queste onde, i due aospitib spacca-no come sempre. Stefano Y di schiena, visto che qui siformano quasi solo destre. E la cosa non Y simpatica

visto il livello di difficoltW. I locals definiscono questeonde arozze,b tanto sono difficili e impegnative neigiorni pi\ grossi. Se poi s Y lasciato a casa la tavola pi\lunga, e si Y in acqua con una 6b, 1c….Urtis fa davverograndi numeri: prova partenze sempre pi\ radicali, suonde sempre pi\ grosse. Alcune volte ne esce vincito-re, altre il pesante lip lo travolge, con wipe out dacopertina. Una volta in piedi lo vedo trovare delle lineemolto veloci, alla ricerca della sezione giusta dovedevastare lconda con manovre sempre pi\ estreme.

Giuliani Stefano

Unico neo della giornata un leggero vento on shore asporcare sia le onde che la luce, giW di per sX tenue,essendo a gennaio. Ma la giornata cosZ impegnativa sifa sentire anche per i locals: uno dei veterani del postoperde la tavola a causa del leash che si Y staccato. Lovedo mentre nuota cercando di guadagnare la riva pri-ma che la tavola si frantumi. Ma non Y il suo giornofortunato e nellcinside, a causa della corrente, rimaneimpigliato in qualche cosa e si apre tutte le nocche del-la mano destra! Mentre racconta, gronda sangue come

nei migliori films dellcorror. Oggi Y un via vai di genteche entra e esce dallcacqua, nonostante lcinverno sicominci a fare sentire. Il tempo passa. E il sole comin-cia velocemente a scendere sullcorizzonte. Controllo itempi dellcotturatore, sono giW oramai al limite dellepossibilitW. Esce Urtis, seguito dopo poco dal Gighi. SiY fatto tardi anche per me, Y lcora di rientrare versocasa, in cittW. Ma con delle immagini raccolte sulla pel-licola, quasi a testimoniare che la giornata di oggi nonY stato un sogno, ma realtW.

Urtis Marco

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SURFISMO/LAZIO

PHOTOS)(MARCO SCARPELLINITEXT: MARCO CASULA

BANZAI-SERAPO, SOLO ANDATASono circa le nove del mattino, abbiamo ancora tutta una giornata per muoverci e cosZ, tra dubbi e perplessitW, tracciamo la nuova rotta: sud, direzione Anzio/Nettuno...

Tirreno/Centrale

Le swell della stagione fredda, come previsto, avevano ini-ziato ad investire le coste tirreniche giW da qualche setti-mana, e il sistema di bassa pressione che vedevo sulle

mappe meteo prefigurava, per lcindomani, uncaltra bella gior-nata di surf. I venti nord-occidentali previsti fin dalle prime oredella mattina tendevano ad affievolirsi con la fine della gior-nata; ogni tratto di costa era attivato da questa breve maintensa mareggiata: bisognava asolob trovare il posto miglio-re. Il sole non Y ancora sorto e giW siamo per strada; con le manicongelate e ancora intorpiditi dal sonno cerchiamo di assicu-rare le tavole sopra il tetto dellcauto, ma nessuno di noi sisarebbe mai immaginato che le avremmo tirate gi\ solo dopootto lunghissime ore… La decisione unanime, bevendo il pri-mo caffY della giornata, si rivela Banzai. CosZ, decisi e con buo-ne aspettative, imbocchiamo la Roma-Civitavecchia, e paghia-mo il primo casello. Come al solito, i nostri quattro cellulari ini-ziano a suonare e a vibrare con il sorgere del sole, e le variesuonerie, unite ai discorsi telefonici sulle condizioni del mare,fanno da sottofondo musicale per tutto il viaggio di andata. Ilsuono pi\ fastidioso proviene per[ dal cellu del aBurinob che,impallandosi ogni cinque secondi, genera un acuto che spaccai timpani. Dopo la seconda chiamata minacciamo di buttarlo

gi\ dalla macchina insieme al suo telefono se non lcavessespento: lo spense. La prima visione di Banzai non Y per[ comece lcaspettiamo, ed il famoso spot laziale offre solo un metrel-lo scarso. Affranti e delusi, immaginiamo che anche gli altrispot pi\ a nord siano simili o addirittura peggio del primo. Masono circa le nove, abbiamo ancora tutta una giornata permuoverci e cosZ, tra dubbi e perplessitW, tracciamo la nuovarotta: sud, direzione Nettuno. Le molte ore di strada ci spaven-tano meno di una giornata chiusi a studiare o a lavorare, equindi, in un silenzio di attesa, percorriamo le due ore didistanza con un cauto ottimismo. Verso Anzio alcuni scorci dicosta ci mostrano lo stato del mare che, al contrario di prima,sembra essere davvero incazzato. Lido Garda, rinomato spotalle porte di Anzio, Y letteralmente immenso ma, non essendoquesta una swell adatta per questa parte di costa, Y anchenotevolmente incasinato e con vento on shore. La nostrascommessa riguarda aBelvedereb e aLa Chiesab, due spot sullato opposto del promontorio. CosZ ci inoltriamo tra le stret-te vie del piccolo centro storico, fra Anzio e Nettuno, fino agiungere di fronte al primo dei due spot. In tanti anni che sur-fo Belvedere, questa Y la prima volta che vedo onde cosZ gran-di e perfette. Il picco, che di solito rompe poco fuori la scoglie-

ra, Y spostato di molte decine di metri pi\ a largo, ed il perio-do tra una serie e lcaltra Y davvero breve. Purtroppo per[ lasituazione sa pi\ di asfida Uomo contro Naturab che di una bel-la session invernale, e nessuno di noi vuole provare sulla pro-pria pelle gli immensi wipe out che alcune di quelle onde,autentiche docce gelate, provocano quando arrivano sul fon-dale pi\ basso. In acqua, infatti, non ccY nessuno e la forte cor-rente sembra portare velocemente dritti verso la scogliera disinistra. Con qualche rammarico, decidiamo di guardare ilsecondo spot ma, una volta sul posto, ci rendiamo conto del-lcimpraticabilitW della condizione. Ec circa mezzogiorno, e cirendiamo conto di aver buttato mezza giornata sullcasfalto. Laprima decisione Y quella di tornare a casa e sperare che il ven-to giri di qualche grado, cosZ da permetterci di surfare anche aOstia, ma dalle ultime chiamate che riceviamo da Flavio e Zep-pi sembra che il vento, da quelle parti, non si rassegni a dimi-nuire. Lcunica possibilitW di concludere bene questa sfortunataspedizione rimane quella di dirigersi ancora pi\ a sud, versoGaeta. La scelta Y quindi o di limitare i danni, tornando indie-tro, o di sperare di trovare qualcosa verso sud, ma con il rischiodi finire con un fallimento totale. Per fortuna, tra molti dub-bi, Y Gianmarco a pronunciare la frase che trova tutti

dcaccordo: aabbiamo fatto 30, famo 31…b. Neanche finisce lafrase e giW lo vedo indaffarato a preparare una delle sue asiga-rette modificateb che, secondo lui, sarebbe stata la giusta curache avrebbe ristabilito il morale allcinterno dellcauto… E ineffetti il primo effetto fu quello, se non fosse che le acureb delnostro amico si ripetono per tutto il tragitto, e alla fine, nonriesco nemmeno a distinguere lcauto che ci precede tanto Y fit-ta la coltre di fumo nella macchina. Quando vediamo il sole cheinizia a calare dietro il promontorio del Circeo, iniziamo unavera e propria corsa contro il tempo, e non ccY nemmeno tem-po per mangiare. Passiamo Sperlonga e SantcAgostino, fino adarrivare finalmente a destinazione. Al Serapo, uno dei princi-pali spot di Gaeta, troviamo finalmente ci[ che cerchiamo datutta una giornata: belle onde, una buona misura e poca gen-te in acqua. Ci buttiamo di corsa e surfiamo fino al tramontogli ultimi set di questa swell di inizio Dicembre. Sulla strada dicasa tiriamo le somme: il rapporto Y di 1 ora di surf ogni 5 oredi strada… Non importa quanto lontano si deve arrivare pertrovare ci[ per cui si Y partiti, se bisogna prendere cinque aereio se bisogna spostarsi solo di qualche centinaia di chilometri,lcimportante Y solo il risultato che, anche stavolta, per fortu-na, combacia con quello che immaginavamo quando siamo

OGNI TRATTO DI CCOOSSTTAA ERA ATTIVATODA QUESTA BREVE MA INTENSA MMAARREEGGGGIIAATTAA:

BISOGNAVA aSOLOb TROVARE IL PPOOSSTTOO MIGLIORE.

Ore 09,00 - S. Marinella, Belvedere, Banzai sullo sfondo Ore 12,00 - Nettuno, Belvedere

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SURFISMO/LAZIO

PHOTOS)(MARCO SCARPELLINITEXT: MARCO CASULA

BANZAI-SERAPO, SOLO ANDATASono circa le nove del mattino, abbiamo ancora tutta una giornata per muoverci e cosZ, tra dubbi e perplessitW, tracciamo la nuova rotta: sud, direzione Anzio/Nettuno...

Tirreno/Centrale

Le swell della stagione fredda, come previsto, avevano ini-ziato ad investire le coste tirreniche giW da qualche setti-mana, e il sistema di bassa pressione che vedevo sulle

mappe meteo prefigurava, per lcindomani, uncaltra bella gior-nata di surf. I venti nord-occidentali previsti fin dalle prime oredella mattina tendevano ad affievolirsi con la fine della gior-nata; ogni tratto di costa era attivato da questa breve maintensa mareggiata: bisognava asolob trovare il posto miglio-re. Il sole non Y ancora sorto e giW siamo per strada; con le manicongelate e ancora intorpiditi dal sonno cerchiamo di assicu-rare le tavole sopra il tetto dellcauto, ma nessuno di noi sisarebbe mai immaginato che le avremmo tirate gi\ solo dopootto lunghissime ore… La decisione unanime, bevendo il pri-mo caffY della giornata, si rivela Banzai. CosZ, decisi e con buo-ne aspettative, imbocchiamo la Roma-Civitavecchia, e paghia-mo il primo casello. Come al solito, i nostri quattro cellulari ini-ziano a suonare e a vibrare con il sorgere del sole, e le variesuonerie, unite ai discorsi telefonici sulle condizioni del mare,fanno da sottofondo musicale per tutto il viaggio di andata. Ilsuono pi\ fastidioso proviene per[ dal cellu del aBurinob che,impallandosi ogni cinque secondi, genera un acuto che spaccai timpani. Dopo la seconda chiamata minacciamo di buttarlo

gi\ dalla macchina insieme al suo telefono se non lcavessespento: lo spense. La prima visione di Banzai non Y per[ comece lcaspettiamo, ed il famoso spot laziale offre solo un metrel-lo scarso. Affranti e delusi, immaginiamo che anche gli altrispot pi\ a nord siano simili o addirittura peggio del primo. Masono circa le nove, abbiamo ancora tutta una giornata permuoverci e cosZ, tra dubbi e perplessitW, tracciamo la nuovarotta: sud, direzione Nettuno. Le molte ore di strada ci spaven-tano meno di una giornata chiusi a studiare o a lavorare, equindi, in un silenzio di attesa, percorriamo le due ore didistanza con un cauto ottimismo. Verso Anzio alcuni scorci dicosta ci mostrano lo stato del mare che, al contrario di prima,sembra essere davvero incazzato. Lido Garda, rinomato spotalle porte di Anzio, Y letteralmente immenso ma, non essendoquesta una swell adatta per questa parte di costa, Y anchenotevolmente incasinato e con vento on shore. La nostrascommessa riguarda aBelvedereb e aLa Chiesab, due spot sullato opposto del promontorio. CosZ ci inoltriamo tra le stret-te vie del piccolo centro storico, fra Anzio e Nettuno, fino agiungere di fronte al primo dei due spot. In tanti anni che sur-fo Belvedere, questa Y la prima volta che vedo onde cosZ gran-di e perfette. Il picco, che di solito rompe poco fuori la scoglie-

ra, Y spostato di molte decine di metri pi\ a largo, ed il perio-do tra una serie e lcaltra Y davvero breve. Purtroppo per[ lasituazione sa pi\ di asfida Uomo contro Naturab che di una bel-la session invernale, e nessuno di noi vuole provare sulla pro-pria pelle gli immensi wipe out che alcune di quelle onde,autentiche docce gelate, provocano quando arrivano sul fon-dale pi\ basso. In acqua, infatti, non ccY nessuno e la forte cor-rente sembra portare velocemente dritti verso la scogliera disinistra. Con qualche rammarico, decidiamo di guardare ilsecondo spot ma, una volta sul posto, ci rendiamo conto del-lcimpraticabilitW della condizione. Ec circa mezzogiorno, e cirendiamo conto di aver buttato mezza giornata sullcasfalto. Laprima decisione Y quella di tornare a casa e sperare che il ven-to giri di qualche grado, cosZ da permetterci di surfare anche aOstia, ma dalle ultime chiamate che riceviamo da Flavio e Zep-pi sembra che il vento, da quelle parti, non si rassegni a dimi-nuire. Lcunica possibilitW di concludere bene questa sfortunataspedizione rimane quella di dirigersi ancora pi\ a sud, versoGaeta. La scelta Y quindi o di limitare i danni, tornando indie-tro, o di sperare di trovare qualcosa verso sud, ma con il rischiodi finire con un fallimento totale. Per fortuna, tra molti dub-bi, Y Gianmarco a pronunciare la frase che trova tutti

dcaccordo: aabbiamo fatto 30, famo 31…b. Neanche finisce lafrase e giW lo vedo indaffarato a preparare una delle sue asiga-rette modificateb che, secondo lui, sarebbe stata la giusta curache avrebbe ristabilito il morale allcinterno dellcauto… E ineffetti il primo effetto fu quello, se non fosse che le acureb delnostro amico si ripetono per tutto il tragitto, e alla fine, nonriesco nemmeno a distinguere lcauto che ci precede tanto Y fit-ta la coltre di fumo nella macchina. Quando vediamo il sole cheinizia a calare dietro il promontorio del Circeo, iniziamo unavera e propria corsa contro il tempo, e non ccY nemmeno tem-po per mangiare. Passiamo Sperlonga e SantcAgostino, fino adarrivare finalmente a destinazione. Al Serapo, uno dei princi-pali spot di Gaeta, troviamo finalmente ci[ che cerchiamo datutta una giornata: belle onde, una buona misura e poca gen-te in acqua. Ci buttiamo di corsa e surfiamo fino al tramontogli ultimi set di questa swell di inizio Dicembre. Sulla strada dicasa tiriamo le somme: il rapporto Y di 1 ora di surf ogni 5 oredi strada… Non importa quanto lontano si deve arrivare pertrovare ci[ per cui si Y partiti, se bisogna prendere cinque aereio se bisogna spostarsi solo di qualche centinaia di chilometri,lcimportante Y solo il risultato che, anche stavolta, per fortu-na, combacia con quello che immaginavamo quando siamo

OGNI TRATTO DI CCOOSSTTAA ERA ATTIVATODA QUESTA BREVE MA INTENSA MMAARREEGGGGIIAATTAA:

BISOGNAVA aSOLOb TROVARE IL PPOOSSTTOO MIGLIORE.

Ore 09,00 - S. Marinella, Belvedere, Banzai sullo sfondo Ore 12,00 - Nettuno, Belvedere

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Revolt > 48/49

SURFISTA/INTERVISTA

PHOTOS)(C. SARNACCHIOLI, LEO RANZONIINTERVISTA DI: A. STAFFA

VALENTINA MARCONIValentina Y di Roma ha 27 anni e surfa da 4. In Italia pratica prevalentemente sul litorale di Ostia, Focene e S. Marinella. Partecipa al Campionato Italiano Longboard ILT dal 2003.

Longboarder/Roma aAL SURF DEDICO LA MAGGIOR PARTE DEL MIO TTEEMMPPOO LIBERO. Ec LA MIA PPAASSSSIIOONNEE, NON APPENA SO CHE CI SONO LE ONDEPRENDO TTAAVVOOLLAA E CANE, SALGO SUL PULMINO E PARTO...b

CCiiaaoo VVaallee,, ppaarrllaaccii,, ppooccoo ddii ttee?? Ciao a tutti! SonoValentina, spesso ci saremo incontrati in acqua a divide-re onde e condividere fantastiche giornate sulle nostre

tavole. Sono nata a Roma il 14 novembre del mitico 1978, ado-ro stare in compagnia, chiaccherare di tutto, adoro il mare edil senso di libertW che mi dW. CCoossaa ffaaii nneellllaa vviittaa?? Attualmen-te studio Odontoiatria all�UniversitW La Sapienza di Roma conla speranza di riuscire a terminare i miei studi quanto prima.Faccio praticantato in clinica odontoiatrica e presso alcunistudi odontoiatrici. Lavoro saltuariamente come hostess pereventi e questo mi permette di mettere da parte qualche sol-dino per i miei surf trip. Da poco pratico la disciplina delloyoga per ristabilire quel senso di pace e serenitW e per acqui-stare una conoscenza del mio corpo in modo differente daquello classico. Non nascondo che mi sta dando un notevole

Andora, maggio 2004

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SURFISTA/INTERVISTA

PHOTOS)(C. SARNACCHIOLI, LEO RANZONIINTERVISTA DI: A. STAFFA

VALENTINA MARCONIValentina Y di Roma ha 27 anni e surfa da 4. In Italia pratica prevalentemente sul litorale di Ostia, Focene e S. Marinella. Partecipa al Campionato Italiano Longboard ILT dal 2003.

Longboarder/Roma aAL SURF DEDICO LA MAGGIOR PARTE DEL MIO TTEEMMPPOO LIBERO. Ec LA MIA PPAASSSSIIOONNEE, NON APPENA SO CHE CI SONO LE ONDEPRENDO TTAAVVOOLLAA E CANE, SALGO SUL PULMINO E PARTO...b

CCiiaaoo VVaallee,, ppaarrllaaccii,, ppooccoo ddii ttee?? Ciao a tutti! SonoValentina, spesso ci saremo incontrati in acqua a divide-re onde e condividere fantastiche giornate sulle nostre

tavole. Sono nata a Roma il 14 novembre del mitico 1978, ado-ro stare in compagnia, chiaccherare di tutto, adoro il mare edil senso di libertW che mi dW. CCoossaa ffaaii nneellllaa vviittaa?? Attualmen-te studio Odontoiatria all�UniversitW La Sapienza di Roma conla speranza di riuscire a terminare i miei studi quanto prima.Faccio praticantato in clinica odontoiatrica e presso alcunistudi odontoiatrici. Lavoro saltuariamente come hostess pereventi e questo mi permette di mettere da parte qualche sol-dino per i miei surf trip. Da poco pratico la disciplina delloyoga per ristabilire quel senso di pace e serenitW e per acqui-stare una conoscenza del mio corpo in modo differente daquello classico. Non nascondo che mi sta dando un notevole

Andora, maggio 2004

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SURFISTA/INTERVISTA

aiuto anche nel surf che pratico ormai da c.ca cinque anni.CCoommee hhaaii iinniizziiaattoo?? PPeerrcchhXX?? CCoossaa oo cchhii ttii hhaa ffaattttoo eennttrraarreeiinn aaccqquuaa aaccccoommppaaggnnaattaa ddaa...... uunnaa ttaavvoollaa?? La prima volta chemi sono avvicinata al mondo del surf Y stato a Biarritz nell�e-state del 2000 anno in cui sono partita con un gruppo di ami-ci in camper alla volta dell�oceano.Non penso dimenticher[mai quell�estate e quell�esperienza che ha cambiato totalmen-te il mio modo di vivere e di pensare.Entrai alle Cavalier con ilmini malibu di un mio amico e completamente ignorante del-le regole e pratiche stavo per decapitare con la mia tavola unragazzo di Roma feci un macello ma un ragazzo prese le miedifese e ne uscii viva.Cmq il miracolato Y attualmente un mioamico che vedo spesso al mare. Non appena tornata a Romami sono comprata la mia prima tavola da surf un malibu bicusato e poi c.ca un anno dopo sono passata al mitico 9.0. Mala prima volta che ho avuto la voglia di praticarlo Y stato c.cadieci anni fa a Los Angeles davanti allo spot magico che poiavrei conosciuto come Malibu e che quest�estate ho surfato intutto il suo splendore. CCoommee mmaaii lloonnggbbooaarrdd?? Inizialmente Ystato per condividere le stesse �misure� con il mio ex ragazzo

che surfava anche lui sul long e che essendo uno tra i pi\ bra-vi longboarder nel Lazio mi ha insegnato tutto quelle che sonole regole e le tecniche del surf.Ma poi piano piano Y diventa-ta la mia passione, il mio sfogo,uno dei momenti in cui mi sen-to pi\ me stessa Y diventatato una �malattia�. Penso sia inuti-le descrivere le sensazioni che ho provato e che provo anco-ra quando sono al mare con la mia tavola perchY penso sia lastessa che provano tutti e perchY Y impossibile descrivere isentimenti che si provano per quanto sono forti. Di una cosasono sicura ... che il longboard non Y un tipo di sport il long-board Y uno stile di vita qcsa che cambia profondamente, sta-re a contatto con la natura sapere che il mare o oceano che siaha una potenza cosZ grande che deve essere rispettato in tut-to.Io sono una persona profondamente diversa dal giorno incui ho preso la mia primaonda,vedo tutto con occhi differen-ti il mare mi insegna continuamente cose nuove il trovare cheogni onda piccola o grande che sia ha un�essenza ed uno sco-po tutti loro e avere la possibilitW di scivolare su di loro impa-rare da ogni tentativo,non lasciarmi scoraggiare dagli errorima anzi cercare di trarne il max vantaggio per migliorare. La

pratica del surf mi ha dato la possibilitW viaggiando di surfareonde diverse, conoscere persone diverse con culture e stili tut-ti differenti tra loro, imparare e migliorare guardandole surfa-re. CosZ come aver visto grandi campioni surfare in televisio-ne o sui dvd mi dW sempre pi\ voglia di imparare e azzardarenuove manovre. LLaa ssuurrffiissttaa ccoonn ppii\\ ssttiillee?? Una delle surfistecon pi\ stile e pi\ brave che ammiro molto Y Kassia Meador:ha una leggerezza nell�andare sul nose della tavola che fa sem-brare tutto facilissimo. Ma un�altra surfista che mi piace mol-to Y Belinda Baggs. HHoo vviissttoo cchhee uullttiimmaammeennttee ttii sseeii ccoomm--pprraattaa uunn TT22 vvoollkksswwaaggeenn......uunn ppoo ssccoommooddoo ppeerr uunnaa ffaanncciiuull--llaa,, lloo ffaaii ppeerr mmooddaa?? Yes mi sono fatta regalare per il mio26esimo compleanno un malconcio T2 Vw anch�esso, comeme, del mitico �78, che piano piano sto cercando insieme al mioragazzo di rimettere in sesto. Penso sia uno dei regali pi\ bel-li che abbia mai ricevuto sia perchY adoro macchine d�epoca,ma soprattutto perchY per andare al mare Y uno dei mezzi pi\comodi: per esempio cambiarsi in macchina e non al gelo, ave-re un cucinino x un tY post session o un piatto di pasta; poter-si cucinare qualunque cosa previa spesa; quattro posti letto per

poter svegliarsi all�alba e surfare con la mia amica e compagnadi onde Francesca. Ho tutte le comoditW di una casa mobile. Eposso andare ovunque, partire e fermarmi davanti allo spotsurfare e avere tutto quello che mi serve lZ dentro. Sinceramen-te Y stato un p[ difficile inizialmente imparare a guidarloessendo cosZ diverso dalle macchine che avevo guidato esoprattutto a prendere le misure nel traffico o anche solo perparcheggiarlo!E no anche se ogni tanto sono un p[ fanaticano non l�ho mai pensato come un modo di seguire una qual-che moda, erano ormai giW diversi anni che avevo voglia di tro-varne uno e poi ultimamente conosco qualcuno che senza farenomi ne ha acquistato uno pi\ nuovo del mio .Che sia stato ilsuo un acquisto per seguire qualche moda?! CCoommccYY llaa ttuuaaggiioorrnnaattaa ddii ssuurrff ttiippoo nneell lliittoorraallee rroommaannoo?? La mia giornatadi surf tipo in poche parole!? Onde 1mt e mezzo/2 lisce con unleggero vento da terra , costume, sole e poche persone inacqua, magari tutti amici. LLee ttuuee aammiicciizziiee ssoonnoo lleeggaattee aa qquuee--ssttoo mmoonnddoo oo ffrreeqquueennttii aanncchhee aallttrrii aammbbiieennttii ccuullttuurraallii?? I mieiamici? SZ sono legati al mondo del surf, ma anche dell� univer-sitW ed altre che conosco da sempre e che mi sono state vicine

Valentina (Toesover Surf Club) in gara a San Leone, Marzo ʻ05, 2a Class., - ph Corradin

Valentina

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SURFISTA/INTERVISTA

aiuto anche nel surf che pratico ormai da c.ca cinque anni.CCoommee hhaaii iinniizziiaattoo?? PPeerrcchhXX?? CCoossaa oo cchhii ttii hhaa ffaattttoo eennttrraarreeiinn aaccqquuaa aaccccoommppaaggnnaattaa ddaa...... uunnaa ttaavvoollaa?? La prima volta chemi sono avvicinata al mondo del surf Y stato a Biarritz nell�e-state del 2000 anno in cui sono partita con un gruppo di ami-ci in camper alla volta dell�oceano.Non penso dimenticher[mai quell�estate e quell�esperienza che ha cambiato totalmen-te il mio modo di vivere e di pensare.Entrai alle Cavalier con ilmini malibu di un mio amico e completamente ignorante del-le regole e pratiche stavo per decapitare con la mia tavola unragazzo di Roma feci un macello ma un ragazzo prese le miedifese e ne uscii viva.Cmq il miracolato Y attualmente un mioamico che vedo spesso al mare. Non appena tornata a Romami sono comprata la mia prima tavola da surf un malibu bicusato e poi c.ca un anno dopo sono passata al mitico 9.0. Mala prima volta che ho avuto la voglia di praticarlo Y stato c.cadieci anni fa a Los Angeles davanti allo spot magico che poiavrei conosciuto come Malibu e che quest�estate ho surfato intutto il suo splendore. CCoommee mmaaii lloonnggbbooaarrdd?? Inizialmente Ystato per condividere le stesse �misure� con il mio ex ragazzo

che surfava anche lui sul long e che essendo uno tra i pi\ bra-vi longboarder nel Lazio mi ha insegnato tutto quelle che sonole regole e le tecniche del surf.Ma poi piano piano Y diventa-ta la mia passione, il mio sfogo,uno dei momenti in cui mi sen-to pi\ me stessa Y diventatato una �malattia�. Penso sia inuti-le descrivere le sensazioni che ho provato e che provo anco-ra quando sono al mare con la mia tavola perchY penso sia lastessa che provano tutti e perchY Y impossibile descrivere isentimenti che si provano per quanto sono forti. Di una cosasono sicura ... che il longboard non Y un tipo di sport il long-board Y uno stile di vita qcsa che cambia profondamente, sta-re a contatto con la natura sapere che il mare o oceano che siaha una potenza cosZ grande che deve essere rispettato in tut-to.Io sono una persona profondamente diversa dal giorno incui ho preso la mia primaonda,vedo tutto con occhi differen-ti il mare mi insegna continuamente cose nuove il trovare cheogni onda piccola o grande che sia ha un�essenza ed uno sco-po tutti loro e avere la possibilitW di scivolare su di loro impa-rare da ogni tentativo,non lasciarmi scoraggiare dagli errorima anzi cercare di trarne il max vantaggio per migliorare. La

pratica del surf mi ha dato la possibilitW viaggiando di surfareonde diverse, conoscere persone diverse con culture e stili tut-ti differenti tra loro, imparare e migliorare guardandole surfa-re. CosZ come aver visto grandi campioni surfare in televisio-ne o sui dvd mi dW sempre pi\ voglia di imparare e azzardarenuove manovre. LLaa ssuurrffiissttaa ccoonn ppii\\ ssttiillee?? Una delle surfistecon pi\ stile e pi\ brave che ammiro molto Y Kassia Meador:ha una leggerezza nell�andare sul nose della tavola che fa sem-brare tutto facilissimo. Ma un�altra surfista che mi piace mol-to Y Belinda Baggs. HHoo vviissttoo cchhee uullttiimmaammeennttee ttii sseeii ccoomm--pprraattaa uunn TT22 vvoollkksswwaaggeenn......uunn ppoo ssccoommooddoo ppeerr uunnaa ffaanncciiuull--llaa,, lloo ffaaii ppeerr mmooddaa?? Yes mi sono fatta regalare per il mio26esimo compleanno un malconcio T2 Vw anch�esso, comeme, del mitico �78, che piano piano sto cercando insieme al mioragazzo di rimettere in sesto. Penso sia uno dei regali pi\ bel-li che abbia mai ricevuto sia perchY adoro macchine d�epoca,ma soprattutto perchY per andare al mare Y uno dei mezzi pi\comodi: per esempio cambiarsi in macchina e non al gelo, ave-re un cucinino x un tY post session o un piatto di pasta; poter-si cucinare qualunque cosa previa spesa; quattro posti letto per

poter svegliarsi all�alba e surfare con la mia amica e compagnadi onde Francesca. Ho tutte le comoditW di una casa mobile. Eposso andare ovunque, partire e fermarmi davanti allo spotsurfare e avere tutto quello che mi serve lZ dentro. Sinceramen-te Y stato un p[ difficile inizialmente imparare a guidarloessendo cosZ diverso dalle macchine che avevo guidato esoprattutto a prendere le misure nel traffico o anche solo perparcheggiarlo!E no anche se ogni tanto sono un p[ fanaticano non l�ho mai pensato come un modo di seguire una qual-che moda, erano ormai giW diversi anni che avevo voglia di tro-varne uno e poi ultimamente conosco qualcuno che senza farenomi ne ha acquistato uno pi\ nuovo del mio .Che sia stato ilsuo un acquisto per seguire qualche moda?! CCoommccYY llaa ttuuaaggiioorrnnaattaa ddii ssuurrff ttiippoo nneell lliittoorraallee rroommaannoo?? La mia giornatadi surf tipo in poche parole!? Onde 1mt e mezzo/2 lisce con unleggero vento da terra , costume, sole e poche persone inacqua, magari tutti amici. LLee ttuuee aammiicciizziiee ssoonnoo lleeggaattee aa qquuee--ssttoo mmoonnddoo oo ffrreeqquueennttii aanncchhee aallttrrii aammbbiieennttii ccuullttuurraallii?? I mieiamici? SZ sono legati al mondo del surf, ma anche dell� univer-sitW ed altre che conosco da sempre e che mi sono state vicine

Valentina (Toesover Surf Club) in gara a San Leone, Marzo ʻ05, 2a Class., - ph Corradin

Valentina

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SURFISTA/INTERVISTA

in momenti belli o meno dall�infanzia ad oggi. QQuuaannttoo tteemm--ppoo ddeeddiicchhii aallllaa pprraattiiccaa ddeell ssuurrff?? Al surf dedico la maggiorparte del mio tempo libero. Ec la mia passione, appena so checi sono le onde prendo tavola, cane salgo sul pulmino e parto.Le onde sembrano una giostra, una montagna russa enormedove remare e scivolare, lasciandosi andare. PPrreeffeerriissccii ssuurrffaa--rree iinn bbiikkiinnii oo bbooaarrddsshhoorrtt?? L�estate o nei periodi in cui l�acquainizia o Y giW calda non ho vere preferenze se surfare in bikinio shorts, dipende dalla condizione del mare visto che la paraf-

fina lascia dei segni dolorosissimi sulle gambe dovute allo stru-sciarci contro, comunque per vanitW e per avereun�abbronzatura un p[ pi\ femminile non posso non dire ilbikini! TTuu ppaarrtteecciippii ddaa ttrree aannnnii aaii CCaammppiioonnaattii IIttaalliiaannii ddiiLLoonnggbbooaarrdd,, ccoommee mmaaii aannccoorraa nnoonn rriieessccii aa ssaalliirree ssuull ppooddiioo??Ah sapevo ci sarebbe stata una domanda un p[ bastarda cono-scendoti!Ma per risponderti devo iniziare da 3 anni fa, quan-do accompagnavo Luciano alle gare in giro per l�Italia e pergioco mi sono trovata a partecipare a queste gare. La prima fu

San Leone (AG), Marzo ʻ05 - ph Corradin Andora, maggio ʻ04 - In basso: Banzai, febbraio ʻ05

a Civitavecchia, organizzata dai miei amici di Toes Over e dovegareggiai insieme ai ragazzi perchY non c�erano ragazze, e poila seconda volta a Marina di Massa: fui praticamente �obbli-gata� ad entrare in acqua perchY le vedevo tutte cosZ brave,ma poi quando vidi che nella mia batteria arrivai prima misbloccai... Forse tu non lo saprai ma arrivai terza e quello fu ilmio primo podio! Da allora, forse per mettermi alla prova, masoprattutto per stare insieme alla maggior parte di ragazzid�Italia con la mia stessa passione, partecipo alle gare. Qual-

che problemuccio alle gare ne ho, non credo di dare il megliodi me come nel free surf ma spero col tempo di migliorare, mal�agitazione Y tanta....La gara in sY mi provoca un p[ di ansia�da prestazione� ma tutto quello che c�Y intorno Y fantasticoanzi, sinceramente, non vedo l�ora di provare questa nuovatappa in Sicilia. LL��oonnddaa iittaalliiaannaa cchhee pprreeffeerriissccii?? Non saprei...l�onda italiana che preferisco forse Y quella che devo ancorasurfare. Ne ho surfate tante dal Circeo fino su ad Andora pas-sando x Focene spot che mi ha iniziata e Banzai dove ora

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SURFISTA/INTERVISTA

in momenti belli o meno dall�infanzia ad oggi. QQuuaannttoo tteemm--ppoo ddeeddiicchhii aallllaa pprraattiiccaa ddeell ssuurrff?? Al surf dedico la maggiorparte del mio tempo libero. Ec la mia passione, appena so checi sono le onde prendo tavola, cane salgo sul pulmino e parto.Le onde sembrano una giostra, una montagna russa enormedove remare e scivolare, lasciandosi andare. PPrreeffeerriissccii ssuurrffaa--rree iinn bbiikkiinnii oo bbooaarrddsshhoorrtt?? L�estate o nei periodi in cui l�acquainizia o Y giW calda non ho vere preferenze se surfare in bikinio shorts, dipende dalla condizione del mare visto che la paraf-

fina lascia dei segni dolorosissimi sulle gambe dovute allo stru-sciarci contro, comunque per vanitW e per avereun�abbronzatura un p[ pi\ femminile non posso non dire ilbikini! TTuu ppaarrtteecciippii ddaa ttrree aannnnii aaii CCaammppiioonnaattii IIttaalliiaannii ddiiLLoonnggbbooaarrdd,, ccoommee mmaaii aannccoorraa nnoonn rriieessccii aa ssaalliirree ssuull ppooddiioo??Ah sapevo ci sarebbe stata una domanda un p[ bastarda cono-scendoti!Ma per risponderti devo iniziare da 3 anni fa, quan-do accompagnavo Luciano alle gare in giro per l�Italia e pergioco mi sono trovata a partecipare a queste gare. La prima fu

San Leone (AG), Marzo ʻ05 - ph Corradin Andora, maggio ʻ04 - In basso: Banzai, febbraio ʻ05

a Civitavecchia, organizzata dai miei amici di Toes Over e dovegareggiai insieme ai ragazzi perchY non c�erano ragazze, e poila seconda volta a Marina di Massa: fui praticamente �obbli-gata� ad entrare in acqua perchY le vedevo tutte cosZ brave,ma poi quando vidi che nella mia batteria arrivai prima misbloccai... Forse tu non lo saprai ma arrivai terza e quello fu ilmio primo podio! Da allora, forse per mettermi alla prova, masoprattutto per stare insieme alla maggior parte di ragazzid�Italia con la mia stessa passione, partecipo alle gare. Qual-

che problemuccio alle gare ne ho, non credo di dare il megliodi me come nel free surf ma spero col tempo di migliorare, mal�agitazione Y tanta....La gara in sY mi provoca un p[ di ansia�da prestazione� ma tutto quello che c�Y intorno Y fantasticoanzi, sinceramente, non vedo l�ora di provare questa nuovatappa in Sicilia. LL��oonnddaa iittaalliiaannaa cchhee pprreeffeerriissccii?? Non saprei...l�onda italiana che preferisco forse Y quella che devo ancorasurfare. Ne ho surfate tante dal Circeo fino su ad Andora pas-sando x Focene spot che mi ha iniziata e Banzai dove ora

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CONTEST/ITALIASPOT/ITALIANI

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SURFISTA/INTERVISTA Banzai beach, marzo 2005

vado pi\ frequentemente rispetto a prima, avendo pi\ padro-nanza della tavola: luogo off limits se si Y alle prime armi x tut-te le sue insidie.... Ma un�onda divertente e veramente impe-gnativa l�ho surfata a settembre in Sardegna dietro la balenadi ScArchittu,subito dopo essere stata buttata fuori dalla gara,tendo a sottolineare unica ragazza con altri boys di Fregene!PER ALE! Nonostante non fossi stata la sola ad essere statabuttata fuori. CCoonn cchhee ttaavvoollaa ssttaaii ssuurrffaannddoo aattttuuaallmmeennttee??Ora come ora sto surfando con una 9.2 Takayama altrimentidetto takatama surftech acquistato a San Diego quest�estatee sto apettando di mettere in acqua la mia 6.7 ibridone che misono fatta shapare da poco da �X�. TTii ccii ttrroovvii bbeennee oo vvoorrrree--ssttii ccaammbbiiaarree?? Mi picerebbe provare a surfare su un long sha-pato da Dr.Ank , per provare la differenza, anche se sulla miami trovo molto bene. PPaarrllaaccii ddeell ttuuoo uullttiimmoo vviiaaggggiioo......Ec sta-to in mexico + california con il mio pazientissimo ragaz-zo, che pur di accontentarmi si Y comprato boogie e pin-nette e si Y buttato pi\ di una volta con me. Mexico, perl�esattezza Cabo San Lucas con i suoi spots: Acapulquito,

Costa Azul, El Tule, Scorpion Bay e Zippers. Le onde era-no stupende, grandi e con un�acqua azzurra e calda. Dopoil Mexico c�Y stata la risalita in macchina fino a San Die-go. L�esperienza pi\ bella sulle coste di San Diego Y stataquella di surfare onde perfette con i delfini a pochi metrida me e osservare e vedere un grandissimo campione disurf, Rob Machado, in acqua nel �suo� spot con sul nosedel suo long la sua bambina a cui insegnava chi fosserotutti quegli animali e ad alzarsi in piedi sulla tavola. Ilgiorno che ho surfato Malibu Y stato il pi\ bel giorno ditutti: arrivata davanti allo spot ho sentito un senso di gra-titudine e di inadeguatezza allo stesso tempo, quello eralo spot che ha iniziato i pi\ grandi surfer e in cui surfanotutt�ora surfisti di un�altro livello. Nel vedere quelle lun-ghe linee che segnavano la superficie del mare mi sonosentita �importante� per essere finalmente lZ in grado disurfare lo spot che mi aveva aperto la mente a questa fan-tastica disciplina. Il momento pi\ brutto di tutta la vacan-za?!BY inequivocabilmente la mattina in cui dall� acqua

REVOLT/ILT 2005

ATLETA REGIONE SURF CLUB POS. RANKING

MATTEO MASTINO LAZIO TOESOVER SC 1 1027STEVEN DI TOMMASO LAZIO TOESOVER SC 2 826LUCA ANNINO TOSCANA IS BENAS SC 3 725ARMANDO PUCILLI LAZIO TOESOVER SC 4 624TOMASO BELLISAI SARDEGNA SSA 5 523ALESS. PONZANELLI TOSCANA NIMBUS SC 5 523MARCO ZAPPELLI TOSCANA RIDERS SC 7 322DAVIDE MARTELLI LAZIO BANZAI SC 7 322PETER DI TOMMASO LAZIO TOESOVER SC 9 111MAURIZIO SPINAS SARDEGNA SSA 9 111MARCO PARRI LAZIO FREGENE SC 9 111CRISTIAN RIGLIACO LAZIO IS BENAS SC 9 111GRAZIANO LAI SARDEGNA IS BENAS SC 13 90ALESSANDRO PARDINI TOSCANA ALA MOANA SC 13 90SERGIO BRUCATO SICILIA IS BENAS SC 13 90DAVIDE FOGOLA TOSCANA ALA MOANA SC 13 90VALERIO PIACENTE LAZIO IS BENAS SC 17 69ROBERTO MARCHESI LOMBARDIA IS BENAS SC 17 69NICOLA MANFRONI TOSCANA DELTA 9 SC 17 69MASSIMO PURCHIARONI LAZIO TOESOVER SC 17 69ERNESTO LAUSI LAZIO TOESOVER SC 17 69CLAUDIO BARBUZZA LAZIO FREGENE SC 17 69RICCARDO BROTINI TOSCANA IS BENAS SC 17 69LORENZO ZAPPULLA LAZIO TOESOVER SC 17 69NICOLA PICCARDI TOSCANA IS BENAS SC 25 28LORENZO VANNUCCHI EMILIA IS BENAS SC 25 28MATTEO MATTIOLI LAZIO TOESOVER SC 25 28

G. SODINI TOSCANA ALA MOANA SC 1 1002V. MARCONI LAZIO TOESOVER SC 2 801

MASCHILE

FEMMINILE

CAMPIONATO ITALIANO LONGBOARDBANDO UFFICIALE CAMPIONATO ITALIANO SURF 2005 SPECIALITÀ: LONGBOARD - CAT.: MEN & WOMENCIRCUITO A PUNTI IN 5 TAPPE PRINCIPALI:1 TAPPA: SICILIA > SICILIA LONGBOARDCLASSIC - AGRIGENTO > MARZO 2 TAPPA: LAZIO > TOESOVER LONGBOARDFESTIVAL - CIVITAVECCHIA > APRILE3 TAPPA: TOSCANA > LONG IN FORTEFORTE DEI MARMI > GIUGNO4 TAPPA: SARDEGNA > SARDINIA LONG-BOARD OPEN - S’ARCHITTU > SETTEMBRE5 TAPPA: LIGURIA > CINGHIALE MARINOLONGBOARD CUP - ANDORA > OTTOBREEVENTI COLLEGATI:ANDORA - OTTOBRE > PREMIAZIONI ATLETI> CERIMONIA DI CHIUSURA UFFICIALE ILT 2005. ROMA - REVOLT SURF TEAM CUPREVOLT MAGAZINE, QUALE PROMOTORE DEL CIRCUITO,ASSEGNERÀ OGNI ANNO, ALLA CONCLUSIONE DEL TOUR,UN TROFEO AL MIGLIORE TEAM/CLUB COMPOSTO DA UN

MINIMO DI TRE ATLETI PER CATEGORIA, PER SOMMA DEI

PUNTEGGI OTTENUTI.ATLETI AMMESSI:SONO AMMESSI TUTTI GLI ATLETI CITTADINI ITALIANI MAG-GIORENNI CON TAVOLE DA NOVE PIEDI IN SU NEI MODI E

TERMINI INDICATI NEL REGOLAMENTO ILT. ORGANIZZAZIONE GENERALE:REVOLT MAGAZINE - IS BENAS SC COMITATO ILT: CINGHIALE MARINO SC, IS BENAS

SC, TOESOVER SC ILT CONTEST DIRECTOR: ALESSANDRO STAFFA

ILT HEAD JUDGE: GRAZIANO LAI (ILT/ISA)REGOLE DI GARA: COME DA REGOLAMENTO ILTSITO UFFICIALE: WWW.ITALIANLONGBOARDTOUR.COM

010203040506070809101112131415161718192021222324252627

12

UN ̓ESCLUSIVA: REVOLT MAGAZINE

BBEEAARR IITTAALLIIAANN LLOONNGGBBOOAARRDD TTOOUURR 2005

NELLE FOTO: MATTEO MASTINO - GIOIA SODINI > PH: CORRADIN

CON IL PATROCINIO:

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CONTEST/ITALIASPOT/ITALIANI

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SURFISTA/INTERVISTA Banzai beach, marzo 2005

vado pi\ frequentemente rispetto a prima, avendo pi\ padro-nanza della tavola: luogo off limits se si Y alle prime armi x tut-te le sue insidie.... Ma un�onda divertente e veramente impe-gnativa l�ho surfata a settembre in Sardegna dietro la balenadi ScArchittu,subito dopo essere stata buttata fuori dalla gara,tendo a sottolineare unica ragazza con altri boys di Fregene!PER ALE! Nonostante non fossi stata la sola ad essere statabuttata fuori. CCoonn cchhee ttaavvoollaa ssttaaii ssuurrffaannddoo aattttuuaallmmeennttee??Ora come ora sto surfando con una 9.2 Takayama altrimentidetto takatama surftech acquistato a San Diego quest�estatee sto apettando di mettere in acqua la mia 6.7 ibridone che misono fatta shapare da poco da �X�. TTii ccii ttrroovvii bbeennee oo vvoorrrree--ssttii ccaammbbiiaarree?? Mi picerebbe provare a surfare su un long sha-pato da Dr.Ank , per provare la differenza, anche se sulla miami trovo molto bene. PPaarrllaaccii ddeell ttuuoo uullttiimmoo vviiaaggggiioo......Ec sta-to in mexico + california con il mio pazientissimo ragaz-zo, che pur di accontentarmi si Y comprato boogie e pin-nette e si Y buttato pi\ di una volta con me. Mexico, perl�esattezza Cabo San Lucas con i suoi spots: Acapulquito,

Costa Azul, El Tule, Scorpion Bay e Zippers. Le onde era-no stupende, grandi e con un�acqua azzurra e calda. Dopoil Mexico c�Y stata la risalita in macchina fino a San Die-go. L�esperienza pi\ bella sulle coste di San Diego Y stataquella di surfare onde perfette con i delfini a pochi metrida me e osservare e vedere un grandissimo campione disurf, Rob Machado, in acqua nel �suo� spot con sul nosedel suo long la sua bambina a cui insegnava chi fosserotutti quegli animali e ad alzarsi in piedi sulla tavola. Ilgiorno che ho surfato Malibu Y stato il pi\ bel giorno ditutti: arrivata davanti allo spot ho sentito un senso di gra-titudine e di inadeguatezza allo stesso tempo, quello eralo spot che ha iniziato i pi\ grandi surfer e in cui surfanotutt�ora surfisti di un�altro livello. Nel vedere quelle lun-ghe linee che segnavano la superficie del mare mi sonosentita �importante� per essere finalmente lZ in grado disurfare lo spot che mi aveva aperto la mente a questa fan-tastica disciplina. Il momento pi\ brutto di tutta la vacan-za?!BY inequivocabilmente la mattina in cui dall� acqua

REVOLT/ILT 2005

ATLETA REGIONE SURF CLUB POS. RANKING

MATTEO MASTINO LAZIO TOESOVER SC 1 1027STEVEN DI TOMMASO LAZIO TOESOVER SC 2 826LUCA ANNINO TOSCANA IS BENAS SC 3 725ARMANDO PUCILLI LAZIO TOESOVER SC 4 624TOMASO BELLISAI SARDEGNA SSA 5 523ALESS. PONZANELLI TOSCANA NIMBUS SC 5 523MARCO ZAPPELLI TOSCANA RIDERS SC 7 322DAVIDE MARTELLI LAZIO BANZAI SC 7 322PETER DI TOMMASO LAZIO TOESOVER SC 9 111MAURIZIO SPINAS SARDEGNA SSA 9 111MARCO PARRI LAZIO FREGENE SC 9 111CRISTIAN RIGLIACO LAZIO IS BENAS SC 9 111GRAZIANO LAI SARDEGNA IS BENAS SC 13 90ALESSANDRO PARDINI TOSCANA ALA MOANA SC 13 90SERGIO BRUCATO SICILIA IS BENAS SC 13 90DAVIDE FOGOLA TOSCANA ALA MOANA SC 13 90VALERIO PIACENTE LAZIO IS BENAS SC 17 69ROBERTO MARCHESI LOMBARDIA IS BENAS SC 17 69NICOLA MANFRONI TOSCANA DELTA 9 SC 17 69MASSIMO PURCHIARONI LAZIO TOESOVER SC 17 69ERNESTO LAUSI LAZIO TOESOVER SC 17 69CLAUDIO BARBUZZA LAZIO FREGENE SC 17 69RICCARDO BROTINI TOSCANA IS BENAS SC 17 69LORENZO ZAPPULLA LAZIO TOESOVER SC 17 69NICOLA PICCARDI TOSCANA IS BENAS SC 25 28LORENZO VANNUCCHI EMILIA IS BENAS SC 25 28MATTEO MATTIOLI LAZIO TOESOVER SC 25 28

G. SODINI TOSCANA ALA MOANA SC 1 1002V. MARCONI LAZIO TOESOVER SC 2 801

MASCHILE

FEMMINILE

CAMPIONATO ITALIANO LONGBOARDBANDO UFFICIALE CAMPIONATO ITALIANO SURF 2005 SPECIALITÀ: LONGBOARD - CAT.: MEN & WOMENCIRCUITO A PUNTI IN 5 TAPPE PRINCIPALI:1 TAPPA: SICILIA > SICILIA LONGBOARDCLASSIC - AGRIGENTO > MARZO 2 TAPPA: LAZIO > TOESOVER LONGBOARDFESTIVAL - CIVITAVECCHIA > APRILE3 TAPPA: TOSCANA > LONG IN FORTEFORTE DEI MARMI > GIUGNO4 TAPPA: SARDEGNA > SARDINIA LONG-BOARD OPEN - S’ARCHITTU > SETTEMBRE5 TAPPA: LIGURIA > CINGHIALE MARINOLONGBOARD CUP - ANDORA > OTTOBREEVENTI COLLEGATI:ANDORA - OTTOBRE > PREMIAZIONI ATLETI> CERIMONIA DI CHIUSURA UFFICIALE ILT 2005. ROMA - REVOLT SURF TEAM CUPREVOLT MAGAZINE, QUALE PROMOTORE DEL CIRCUITO,ASSEGNERÀ OGNI ANNO, ALLA CONCLUSIONE DEL TOUR,UN TROFEO AL MIGLIORE TEAM/CLUB COMPOSTO DA UN

MINIMO DI TRE ATLETI PER CATEGORIA, PER SOMMA DEI

PUNTEGGI OTTENUTI.ATLETI AMMESSI:SONO AMMESSI TUTTI GLI ATLETI CITTADINI ITALIANI MAG-GIORENNI CON TAVOLE DA NOVE PIEDI IN SU NEI MODI E

TERMINI INDICATI NEL REGOLAMENTO ILT. ORGANIZZAZIONE GENERALE:REVOLT MAGAZINE - IS BENAS SC COMITATO ILT: CINGHIALE MARINO SC, IS BENAS

SC, TOESOVER SC ILT CONTEST DIRECTOR: ALESSANDRO STAFFA

ILT HEAD JUDGE: GRAZIANO LAI (ILT/ISA)REGOLE DI GARA: COME DA REGOLAMENTO ILTSITO UFFICIALE: WWW.ITALIANLONGBOARDTOUR.COM

010203040506070809101112131415161718192021222324252627

12

UN ̓ESCLUSIVA: REVOLT MAGAZINE

BBEEAARR IITTAALLIIAANN LLOONNGGBBOOAARRDD TTOOUURR 2005

NELLE FOTO: MATTEO MASTINO - GIOIA SODINI > PH: CORRADIN

CON IL PATROCINIO:

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CONTEST/BEAR ILT 2005

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SICILIA LONGBOARD CLASSICSi Y disputata a fine marzo, con una mareggiata di scirocco il primo contest di Longboard organizzato nelcIsola. Questa prima tappa del Circuito Y stata vinta da Mastino e Sodini.

Prima Tappa/Agrigento

PHOTOS)(CRISTIANO CORRADIN, LEO RANZONI, REVOLTPRESSTEXT)(SERGIO BRUCATO, LO ZIO - VIDEO)( LEO RANZONI, TOMMY LOPEZ

11°° SSIICCIILLIIAA LLOONNGGBBOOAARRDD CCLLAASSSSIICC IILLTT RREEVVOOLLTT 0055>> PPRRIIMMAA TTAAPPPPAA >> CCAAMMPPIIOONNAATTOO IITTAALLIIAANNOO LLOONNGGBBOOAARRDDQQUUAANNDDOO:: 25/03/05 - DDOOVVEE:: SAN LEONE AG -- OORRGG:: SERGIO BRUCATO, IS BENAS SURF

CLUBCCOONNTTEESSTT DDIIRR..:: ALE STAFFA - HHEEAADD JJUUDDGGEE:: GRAZIANO LAI

MMAAIINN SSPPOONNSSOORRSS: BEAR Surfboards IINN CCOOLLLLAABBOORRAAZZIIOONNEE CCOONN:: WATER WORKS ROMA - SURF STORE AGRIGENTO

I 4 finalisti Men: Di Tommaso, Mastino, Pucilli e Annino Tempio di Giunone - Valle dei Templi, Agrigento

Ventcotto longboarder maschietti e solo due fem-minucce provenienti da tutta lcItalia si sonoincontrati a San Leone per festeggiare la prima

volta dellc Italian Longboard tour in Sicilia, anzi Y statala prima volta che una tappa nazionale di surf di qual-sivoglia categoria si sia disputata nelle acque dellaridente Trinacria; e come voi tutti sapete, miei carissi-mi lettori, la prima volta non si scorda mai; anche se vi

Y venuta male; ma se invece ti sei pure divertito…. allo-ra Y sublime. Ec proprio quello che Y successo ad Agri-gento, perchX se anche le onde non sono state esatta-mente epiche, e comunque ben lontane dal potenzialeche San Leone pu[ offrire, tutti gli atleti si sono lascia-ti trascinare dalla sensazione di essere protagonisti diqualcosa di nuovo e allora….. ondine, sole estivo, ciboesagerato, un folto pubblico, incuriosito dalla presenza

di cosZ tanti surfisti tutti insieme, tra cui tante belle pic-ciotte siciliane che anno fatto girare la testa a moltidegli atleti convenuti mi risulta che alcuni di loroabbiano ancora il torcicollo e una bella dose di goodvibrations, hanno siglato il successo della manifestazio-ne. GiovedZ 24 Marzo 2005, alle ore 10.30, gli atleti,quasi tutti provenienti da una lunga notte sul traghet-to Civitavecchia`Palermo, formando una lunga, colora-

tissima e caciarosa carovana arrivano alla location del-la gara, un posto bellissimo, un palafitta pub-bar-risto-rante letteralmente appoggiato sul mare, che dominalo spot, sarW, per i due giorni della gara, ma anche perquelli immediatamente successivi, la base operativa dadove avviare tutte le attivitW agonistiche e transagoni-stiche leggasi party scatenati, ma quasi mai esagera-ti. Nel frattempo si era svolta una conferenza stampa

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CONTEST/BEAR ILT 2005

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SICILIA LONGBOARD CLASSICSi Y disputata a fine marzo, con una mareggiata di scirocco il primo contest di Longboard organizzato nelcIsola. Questa prima tappa del Circuito Y stata vinta da Mastino e Sodini.

Prima Tappa/Agrigento

PHOTOS)(CRISTIANO CORRADIN, LEO RANZONI, REVOLTPRESSTEXT)(SERGIO BRUCATO, LO ZIO - VIDEO)( LEO RANZONI, TOMMY LOPEZ

11°° SSIICCIILLIIAA LLOONNGGBBOOAARRDD CCLLAASSSSIICC IILLTT RREEVVOOLLTT 0055>> PPRRIIMMAA TTAAPPPPAA >> CCAAMMPPIIOONNAATTOO IITTAALLIIAANNOO LLOONNGGBBOOAARRDDQQUUAANNDDOO:: 25/03/05 - DDOOVVEE:: SAN LEONE AG -- OORRGG:: SERGIO BRUCATO, IS BENAS SURF

CLUBCCOONNTTEESSTT DDIIRR..:: ALE STAFFA - HHEEAADD JJUUDDGGEE:: GRAZIANO LAI

MMAAIINN SSPPOONNSSOORRSS: BEAR Surfboards IINN CCOOLLLLAABBOORRAAZZIIOONNEE CCOONN:: WATER WORKS ROMA - SURF STORE AGRIGENTO

I 4 finalisti Men: Di Tommaso, Mastino, Pucilli e Annino Tempio di Giunone - Valle dei Templi, Agrigento

Ventcotto longboarder maschietti e solo due fem-minucce provenienti da tutta lcItalia si sonoincontrati a San Leone per festeggiare la prima

volta dellc Italian Longboard tour in Sicilia, anzi Y statala prima volta che una tappa nazionale di surf di qual-sivoglia categoria si sia disputata nelle acque dellaridente Trinacria; e come voi tutti sapete, miei carissi-mi lettori, la prima volta non si scorda mai; anche se vi

Y venuta male; ma se invece ti sei pure divertito…. allo-ra Y sublime. Ec proprio quello che Y successo ad Agri-gento, perchX se anche le onde non sono state esatta-mente epiche, e comunque ben lontane dal potenzialeche San Leone pu[ offrire, tutti gli atleti si sono lascia-ti trascinare dalla sensazione di essere protagonisti diqualcosa di nuovo e allora….. ondine, sole estivo, ciboesagerato, un folto pubblico, incuriosito dalla presenza

di cosZ tanti surfisti tutti insieme, tra cui tante belle pic-ciotte siciliane che anno fatto girare la testa a moltidegli atleti convenuti mi risulta che alcuni di loroabbiano ancora il torcicollo e una bella dose di goodvibrations, hanno siglato il successo della manifestazio-ne. GiovedZ 24 Marzo 2005, alle ore 10.30, gli atleti,quasi tutti provenienti da una lunga notte sul traghet-to Civitavecchia`Palermo, formando una lunga, colora-

tissima e caciarosa carovana arrivano alla location del-la gara, un posto bellissimo, un palafitta pub-bar-risto-rante letteralmente appoggiato sul mare, che dominalo spot, sarW, per i due giorni della gara, ma anche perquelli immediatamente successivi, la base operativa dadove avviare tutte le attivitW agonistiche e transagoni-stiche leggasi party scatenati, ma quasi mai esagera-ti. Nel frattempo si era svolta una conferenza stampa

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CONTEST/BEAR ILT 2005 G. SODINI: 1 CLASS. WOMENM. MASTINO: 1 CLASS. MEN

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CONTEST/BEAR ILT 2005

alla presenza delle maggiori testategiornalistiche siciliane, di tre TVlocali e nientepopodimenocchY, sequalcuno sa come si scrive sta paro-la telefoni, faxi o e-mailli allo Ziodi un giornalista della RAI, che sonostati informati e aggiornati sui con-tenuti culturali e sportivi dellamanifestazione da un affabile eciceronico neo presidente dellaFISURF Maurizio Spinas, dal megaHead judge Graziano Lai, dallo scri-vente e DallcAssessessore allo sporte turismo della Regione SiciliaFabio Granata, che allontanandosidai soliti clichY e vai con le paroledifficili del politico che parla parlae si disinteressa degli sport cosid-

detti emergenti, si Y impegnato in prima persona per garantire che la mani-festazione potesse avere le basi per un meritato successo. A mezzogiornocirca parte la gara, ma dopo la prima batteria, viste le condizioni del maretipiche di agosto a Fregane, si sospende e si rimanda tutto allcindomani. Chesfiga! La notte la passiamo presso un ameno localino che dominalcimpareggiabile panorama della valle dei templi illuminata dalla luna e dal-le luci artificiali; da mozzare il fiato! Tra video, filmati e montati dal localfilm-maker Tommy Lopez e lcultimo capolavoro della premiata ditta Staf-fa-Ranzoni aSurfismob un discorso a parte voglio fare per Leo Ranzoni, unvero signore in acqua e fuori, che ritiratosi per questcanno dallcILT per dedi-carsi ad obiettivi pi\ alti, ha deliziato la folta platea in free surf veramenteesagerato gli atleti sfogano i propri istinti famelici su succulenti vassoi diarancine, panelle, cavatelli alla giurgintana e dulcis in fundo: inizia il can-nolo party. Una celeberrima abbuffata di prelibatezze dolciarie tipiche del-la tradizione siciliana. Uncesaltazione per il palato e per la vista, cannolistraboccanti di ricotta e pistacchi, cassate alla siciliana decorate con fruttacandita e pasta reale, riccetti di mandorla e pistacchio, un grande agnellopasquale di marzapane riempito allcinverosimile di pasta di pistacchio. Una

vera sfida al diabete e uncesperienza indimenticabile per le papillegustative. Alla fine un bel concerto dal vivo degli U2, che si eranoofferti gratuitamente sapendo dellcimportanza della gara non vipreoccupate sto scherzando, era solo un gruppo che faceva il ver-so alla band irlandese. VenerdZ 25 Marzo 2005, ore 8.30: dopo uunbreve check del mare da parte del contest director Ale Staffa e del-lchead judge Graziano Lai, si dW finalmente inizio alla gara, con lamisura minima di onda prevista dai Regolamenti ISA e ILT: 1 pie-de!. Oggi sembra che il mare voglia collaborare, almeno quel tan-to che basta per poterla portare fino in fondo. Le batterie di quin-dici minuti ognuna, vanno avanti con ritmo serrato . Si contanole due migliori onde su un massimo di dieci. In quelle condizioniescono fuori i surfers con pi\ spiccata sensibilitW e fortuna nelloscegliere le onde migliori, portandole fino a terra. Il giudizio deigiudici Y spesso difficile e ci[ nonostante tutti sono concordi neldichiarare i quattro finalisti come i pi\ meritevoli di disputarsi laprima finale del SICILIA LONGBOARD CLASSIC: Matteo Mastino,Steven di Tommaso, Luca Annino e Armando Pucilli si piazzano

nellcordine mettendo in mostra tutto quelloche le condizioni permettevano e anche dipi\, in particolare Matteo Mastino si Y tro-vato a suo agio anche con onda piccola met-tendo tra se e gli altri un buon margine efacilitando il compito alla giuria: compli-menti Matteo! Ottime anche le performan-ces delle fanciulle Gioia Sodini prima classi-ficata e Valentina Marconi seconda classi-ficata. Naturalmente nei giorni a seguire Yentrata una perturbazione pi\ potente cheha rincuorato quanti erano scesi in Siciliacon la speranza di incontrare condizioni epi-che e regalando giornate di surf consistentesu onde che si adattano molto bene al Long-boarding. Ni sintemo a prossima vota e nividemu a Civitavecchia, per la seconda tap-pa. Lo Zio Sergio.

nelle foto da sx a dx: Valle dei templi, Pucilli, Steven Di Tommaso, Peter Di Tommaso, Bellisai

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CONTEST/BEAR ILT 2005

alla presenza delle maggiori testategiornalistiche siciliane, di tre TVlocali e nientepopodimenocchY, sequalcuno sa come si scrive sta paro-la telefoni, faxi o e-mailli allo Ziodi un giornalista della RAI, che sonostati informati e aggiornati sui con-tenuti culturali e sportivi dellamanifestazione da un affabile eciceronico neo presidente dellaFISURF Maurizio Spinas, dal megaHead judge Graziano Lai, dallo scri-vente e DallcAssessessore allo sporte turismo della Regione SiciliaFabio Granata, che allontanandosidai soliti clichY e vai con le paroledifficili del politico che parla parlae si disinteressa degli sport cosid-

detti emergenti, si Y impegnato in prima persona per garantire che la mani-festazione potesse avere le basi per un meritato successo. A mezzogiornocirca parte la gara, ma dopo la prima batteria, viste le condizioni del maretipiche di agosto a Fregane, si sospende e si rimanda tutto allcindomani. Chesfiga! La notte la passiamo presso un ameno localino che dominalcimpareggiabile panorama della valle dei templi illuminata dalla luna e dal-le luci artificiali; da mozzare il fiato! Tra video, filmati e montati dal localfilm-maker Tommy Lopez e lcultimo capolavoro della premiata ditta Staf-fa-Ranzoni aSurfismob un discorso a parte voglio fare per Leo Ranzoni, unvero signore in acqua e fuori, che ritiratosi per questcanno dallcILT per dedi-carsi ad obiettivi pi\ alti, ha deliziato la folta platea in free surf veramenteesagerato gli atleti sfogano i propri istinti famelici su succulenti vassoi diarancine, panelle, cavatelli alla giurgintana e dulcis in fundo: inizia il can-nolo party. Una celeberrima abbuffata di prelibatezze dolciarie tipiche del-la tradizione siciliana. Uncesaltazione per il palato e per la vista, cannolistraboccanti di ricotta e pistacchi, cassate alla siciliana decorate con fruttacandita e pasta reale, riccetti di mandorla e pistacchio, un grande agnellopasquale di marzapane riempito allcinverosimile di pasta di pistacchio. Una

vera sfida al diabete e uncesperienza indimenticabile per le papillegustative. Alla fine un bel concerto dal vivo degli U2, che si eranoofferti gratuitamente sapendo dellcimportanza della gara non vipreoccupate sto scherzando, era solo un gruppo che faceva il ver-so alla band irlandese. VenerdZ 25 Marzo 2005, ore 8.30: dopo uunbreve check del mare da parte del contest director Ale Staffa e del-lchead judge Graziano Lai, si dW finalmente inizio alla gara, con lamisura minima di onda prevista dai Regolamenti ISA e ILT: 1 pie-de!. Oggi sembra che il mare voglia collaborare, almeno quel tan-to che basta per poterla portare fino in fondo. Le batterie di quin-dici minuti ognuna, vanno avanti con ritmo serrato . Si contanole due migliori onde su un massimo di dieci. In quelle condizioniescono fuori i surfers con pi\ spiccata sensibilitW e fortuna nelloscegliere le onde migliori, portandole fino a terra. Il giudizio deigiudici Y spesso difficile e ci[ nonostante tutti sono concordi neldichiarare i quattro finalisti come i pi\ meritevoli di disputarsi laprima finale del SICILIA LONGBOARD CLASSIC: Matteo Mastino,Steven di Tommaso, Luca Annino e Armando Pucilli si piazzano

nellcordine mettendo in mostra tutto quelloche le condizioni permettevano e anche dipi\, in particolare Matteo Mastino si Y tro-vato a suo agio anche con onda piccola met-tendo tra se e gli altri un buon margine efacilitando il compito alla giuria: compli-menti Matteo! Ottime anche le performan-ces delle fanciulle Gioia Sodini prima classi-ficata e Valentina Marconi seconda classi-ficata. Naturalmente nei giorni a seguire Yentrata una perturbazione pi\ potente cheha rincuorato quanti erano scesi in Siciliacon la speranza di incontrare condizioni epi-che e regalando giornate di surf consistentesu onde che si adattano molto bene al Long-boarding. Ni sintemo a prossima vota e nividemu a Civitavecchia, per la seconda tap-pa. Lo Zio Sergio.

nelle foto da sx a dx: Valle dei templi, Pucilli, Steven Di Tommaso, Peter Di Tommaso, Bellisai

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CONTEST/BEAR ILT 2005

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CONTEST/BEAR ILT 2005

Revolt > 64/65 nelle foto da sx a dx: Annino, Zappelli, Ponzanelli, Pardini, Piccardi, campo di gara il giorno prima

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CONTEST/BEAR ILT 2005

Revolt > 64/65 nelle foto da sx a dx: Annino, Zappelli, Ponzanelli, Pardini, Piccardi, campo di gara il giorno prima

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CONTEST/ITALIA

WEST SIDE SURF OPENPrima tappa del Campionato Italiano Shortboard 2005, vinta dal toscano Nicola Brescianiseguito sul podio da Lorenzo Castagna, Marco Urtis e Stefano Giuliani: anche loro toscani.

Genova/Bogliasco 11°° WWEESSTT SSIIDDEE SSUURRFF OOPPEENNQQUUAANNDDOO:: 12/03/2005 -DDOOVVEE:: BOGLIASCO GE

OORRGG:: BOGLIASCO SURF CLUB -- CCOONNTTEESSTT DDIIRR..:: FILIPPO DEMONTIS HHEEAADD JJUUDDGGEE:: GRAZIANO LAIIINN GGIIUURRIIAA:: MARCO GREGORI, ALESSANDRO DINI, CLAUDIO CHELOTTI, PATRIZIO JACOBACCI, LUCA ERRIQUENZ,

ALDO GENNARO, ANDREA BONFILI MMaaiinn SSppoonnssoorrss: Body Glove

PHOTOS)(MARCO KANU, ALESSANDRO DINI, CRISTIANO CORRADIN, REVOLT PRESSTEXT)(FILIPPO DEMONTIS

Sono venuti proprio tutti, sembrava una prima alla Scala di Milano, inve-ce eravamo si in un teatro, ma allcaperto e a Bogliasco, dove gli attoriprincipali erano gli atleti e la scenografia era gentilmente offerta dal

libeccio che soffiava impetuoso sul campo gara. I primi ad arrivare sono pro-prio quelli da pi\ lontano: il team Hot Buttered, prontamente accompagna-ti nel locale skate park del piccolo paese vicino a Genova. Poi sono arrivatialla spicciolata tutti gli altri, primo meeting presso il ristorante Arcobalenoon the spot. Tutto il mondo surf il giorno della gara Y presente: gli Ale Dinie Staffa, i presidenti FISURF entrante ed uscente Spinas e Frugoli, i miglio-ri fotografi Canu, Repetto, Corradin, Rokma, Ronchini e tanti altri, una trou-pe televisiva arrivata da Pavia, Roberto Montanari di surfcorner,Ale Rovesti e RAI 3. Poi ci sono i Leo DcAngelo

venuto da Gaeta e Ranzoni con telecamera per Revolt Media e sky-sailingchannel. Ec bello quando in uno spot storico come Bogliasco vedi personag-gi che hanno contribuito a far crescere il surf in Italia conoscersi o re-incon-t r a r s idopo tanto tempo che si sono solamente sentiti per telefono. Sono passati

9 anni da quandoMaurizio Spinas aveva accompagnato un giovane atleta come Fabio Giusto

ORE 08,00 - CAMPO DI GARA > A DX: NICOLA BRESCIANI

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CONTEST/ITALIA

WEST SIDE SURF OPENPrima tappa del Campionato Italiano Shortboard 2005, vinta dal toscano Nicola Brescianiseguito sul podio da Lorenzo Castagna, Marco Urtis e Stefano Giuliani: anche loro toscani.

Genova/Bogliasco 11°° WWEESSTT SSIIDDEE SSUURRFF OOPPEENNQQUUAANNDDOO:: 12/03/2005 -DDOOVVEE:: BOGLIASCO GE

OORRGG:: BOGLIASCO SURF CLUB -- CCOONNTTEESSTT DDIIRR..:: FILIPPO DEMONTIS HHEEAADD JJUUDDGGEE:: GRAZIANO LAIIINN GGIIUURRIIAA:: MARCO GREGORI, ALESSANDRO DINI, CLAUDIO CHELOTTI, PATRIZIO JACOBACCI, LUCA ERRIQUENZ,

ALDO GENNARO, ANDREA BONFILI MMaaiinn SSppoonnssoorrss: Body Glove

PHOTOS)(MARCO KANU, ALESSANDRO DINI, CRISTIANO CORRADIN, REVOLT PRESSTEXT)(FILIPPO DEMONTIS

Sono venuti proprio tutti, sembrava una prima alla Scala di Milano, inve-ce eravamo si in un teatro, ma allcaperto e a Bogliasco, dove gli attoriprincipali erano gli atleti e la scenografia era gentilmente offerta dal

libeccio che soffiava impetuoso sul campo gara. I primi ad arrivare sono pro-prio quelli da pi\ lontano: il team Hot Buttered, prontamente accompagna-ti nel locale skate park del piccolo paese vicino a Genova. Poi sono arrivatialla spicciolata tutti gli altri, primo meeting presso il ristorante Arcobalenoon the spot. Tutto il mondo surf il giorno della gara Y presente: gli Ale Dinie Staffa, i presidenti FISURF entrante ed uscente Spinas e Frugoli, i miglio-ri fotografi Canu, Repetto, Corradin, Rokma, Ronchini e tanti altri, una trou-pe televisiva arrivata da Pavia, Roberto Montanari di surfcorner,Ale Rovesti e RAI 3. Poi ci sono i Leo DcAngelo

venuto da Gaeta e Ranzoni con telecamera per Revolt Media e sky-sailingchannel. Ec bello quando in uno spot storico come Bogliasco vedi personag-gi che hanno contribuito a far crescere il surf in Italia conoscersi o re-incon-t r a r s idopo tanto tempo che si sono solamente sentiti per telefono. Sono passati

9 anni da quandoMaurizio Spinas aveva accompagnato un giovane atleta come Fabio Giusto

ORE 08,00 - CAMPO DI GARA > A DX: NICOLA BRESCIANI

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CONTEST/ITALIA

MANUEL MAFFEI > PH: CRISTIAN CORRADIN GAVINO DETTORI > PH: CRISTIAN CORRADIN

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CONTEST/ITALIA

MANUEL MAFFEI > PH: CRISTIAN CORRADIN GAVINO DETTORI > PH: CRISTIAN CORRADIN

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SURFARE/ITALIA CONTEST/ITALIA

al Mondiale del Brasile, come loro anche Marco Fracas e il Dini si rincontra-no dopo tanti anni. A tavola Fracas incanta tutti con i suoi racconti e strin-ge uncamicizia con un altro grande pioniere: Graziano Lai, impeccabile HeadJudge della manifestazione; infatti la giuria federale ha svolto un ottimolavoro, tanto che non ci sono state contestazioni; il miglior giudice Y risulta-to essere Claudio Chelotti; inoltre Marco Gregori distintosi come giudice nelrecente Eurojunior Portoghese, a Bogliasco ottiene la qualifica di Head Jud-ge: complimenti Marco. Bogliasco per due giorni Y stata la capitale del nostrosport, ma anche una grande occasione di sodalizio nel mondo surf, si sonovisti camper per le strade, alberghi pieni che hanno soddisfatto gli sponsor egli organizzatori della manifestazione. Primi attori assoluti di questa tappadi inizio stagione sono stati i top 16 del ranking 2004, che hanno offerto alnumeroso pubblico uno spettacolo eccezionale, con onde nel finale sui 2metri, e tubi sensazionali di Bresciani Urtis e Castagna. Anche le nuove levesi sono fatte rispettare, ottimo il settimo posto di Clinco, che si Y meritataanche la prima pagina del quotidiano nazionale Il Secolo XIX. Stefano Giulia-ni non Y finito in prima pagina, ma nella foto del servizio interno, in compen-so si Y guadagnato un ottimo 4° posto. Le semifinali e la finale sono state unsusseguirsi di tubi entusiasmanti, apre le danze il Nicola nazionale, intuban-dosi su una bellissima destra per 2 secondi, uscendo perfettamente ed alzan-do le braccia al cielo per la soddisfazione, risponde subito Urtis con un altrotubo sulla stessa destra, peccato che non sia riuscito a chiudere, dopo che viY stato dentro per almeno 4 secondi, strappando comunque ovazioni dai pre-senti; intervistato pi\ tardi dal divertente e professionale speaker MaurizioSpinas, Urtis racconterW che dentro al tubo ha chiuso gli occhi. Lorenzo Casta-gna per far vedere la sua capacitW nel atube ridingb bogliaschino, aspetta lafinale, e cosZ strappa buoni punti che gli valgono il secondo posto. Da nota-re la sua attenta tattica di gara, ha al massimo surfato 4 onde per batteria,sembra quasi che avesse visto in anteprima lcintervista rilasciata sul campo

Punteggi, Ranking e classifiche aggiornate su: www.revolt.it

CLASSIFICA CAMPIONATO

ITALIANO SHORTBOARD

dopo la prima tappa

1 BRESCIANI

2 CASTAGNA3 URTIS

4 GIULIANI

5 VANNO5 PALATTELLA

7 BALI7 CLINCO

9 DETTORI G.9 COLOTTO9 RIGLIACO

9 PAVONE13 GIACCHERO

13 PARISI13 SEPULVEDA

13 INGLETTO17 CRAVAREZZA

17 DETTORI D17 POLI

17 GIUSTO17 PENNUCCI17 ESPOSITO

17 PULVIRENTI17 FANTOZZI

25 CASU25 SIMI

25 MAFFEI25 MADDALENI

29 ORSO29 GIARDINI

29 MORINI29 MERLI29 LENA

29 CATALDI35 ZANABONI

35 FORTI35 CORSI

35 CARRIERO35 RAVERA

35 IACOBELLI41 SPELTA

41 SCARDOVI41 BOUTELLIER

41 PARRAS41 POLACCHI

41 DINELLI41 DI PIETRO

41 TAGLIANI41 VINCI

41 VALLIFUOCO41 PRESTA

41 CARIA53 BARCELLONI

53 BENEVENTANO53 BERTOLINI

53 ZEPPI53 MODAFFARI53 COLOMBINI

53 CONTI53 D'AMICO

53 DE LUCCHI53 GALLO

53 LAVAGNINO53 MACHEDA

gara da Emiliano Cataldi a RAI 3: alladomanda del giornalista acome ci si devecomportare in garab, il mitico acoccobrispondeva: bisogna aver pazienza esaper scegliere le onde, Y solo questionedi pazienza. Intervistati dalla rete nazio-nale anche il ligure Pierpaolo Giacheroottimo 13 posto e il giovanissimoRoberto DcAmico. Da notare la continuacrescita di atleti quali i Dettori, Rigliaco eColotto; ottimo piazzamento del giova-nissimo Simone Simi 25° a solo 15 annie lo spirito competitivo dellcunica donnain gara: Elena Bertolini delcIs Benas SurfClub. La premiazione si Y svolta al tra-monto con grande soddisfazione di tutti,il montepremi di 1.800 Euro fornito dalmain sponsor Body Glove Y stato distri-buito fra i primi 8, e le bellissime coppeofferte dal Comune di Bogliasco sono sta-te consegnate dagli assessori Fossa, Cellae Fracas; Stefano Giuliani ha dato spetta-colo anche durante la premiazione, nonpresentandosi in quanto affascinato dal-le onde dello spot ligure, surfandole agara chiusa in solitario e quasi al buio:grande Gighi! Un ringraziamento parti-colare vac al Bonfo che con lcumiltW che locontraddistingue, ha aiutato concreta-

Page 61: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 70/71

SURFARE/ITALIA CONTEST/ITALIA

al Mondiale del Brasile, come loro anche Marco Fracas e il Dini si rincontra-no dopo tanti anni. A tavola Fracas incanta tutti con i suoi racconti e strin-ge uncamicizia con un altro grande pioniere: Graziano Lai, impeccabile HeadJudge della manifestazione; infatti la giuria federale ha svolto un ottimolavoro, tanto che non ci sono state contestazioni; il miglior giudice Y risulta-to essere Claudio Chelotti; inoltre Marco Gregori distintosi come giudice nelrecente Eurojunior Portoghese, a Bogliasco ottiene la qualifica di Head Jud-ge: complimenti Marco. Bogliasco per due giorni Y stata la capitale del nostrosport, ma anche una grande occasione di sodalizio nel mondo surf, si sonovisti camper per le strade, alberghi pieni che hanno soddisfatto gli sponsor egli organizzatori della manifestazione. Primi attori assoluti di questa tappadi inizio stagione sono stati i top 16 del ranking 2004, che hanno offerto alnumeroso pubblico uno spettacolo eccezionale, con onde nel finale sui 2metri, e tubi sensazionali di Bresciani Urtis e Castagna. Anche le nuove levesi sono fatte rispettare, ottimo il settimo posto di Clinco, che si Y meritataanche la prima pagina del quotidiano nazionale Il Secolo XIX. Stefano Giulia-ni non Y finito in prima pagina, ma nella foto del servizio interno, in compen-so si Y guadagnato un ottimo 4° posto. Le semifinali e la finale sono state unsusseguirsi di tubi entusiasmanti, apre le danze il Nicola nazionale, intuban-dosi su una bellissima destra per 2 secondi, uscendo perfettamente ed alzan-do le braccia al cielo per la soddisfazione, risponde subito Urtis con un altrotubo sulla stessa destra, peccato che non sia riuscito a chiudere, dopo che viY stato dentro per almeno 4 secondi, strappando comunque ovazioni dai pre-senti; intervistato pi\ tardi dal divertente e professionale speaker MaurizioSpinas, Urtis racconterW che dentro al tubo ha chiuso gli occhi. Lorenzo Casta-gna per far vedere la sua capacitW nel atube ridingb bogliaschino, aspetta lafinale, e cosZ strappa buoni punti che gli valgono il secondo posto. Da nota-re la sua attenta tattica di gara, ha al massimo surfato 4 onde per batteria,sembra quasi che avesse visto in anteprima lcintervista rilasciata sul campo

Punteggi, Ranking e classifiche aggiornate su: www.revolt.it

CLASSIFICA CAMPIONATO

ITALIANO SHORTBOARD

dopo la prima tappa

1 BRESCIANI

2 CASTAGNA3 URTIS

4 GIULIANI

5 VANNO5 PALATTELLA

7 BALI7 CLINCO

9 DETTORI G.9 COLOTTO9 RIGLIACO

9 PAVONE13 GIACCHERO

13 PARISI13 SEPULVEDA

13 INGLETTO17 CRAVAREZZA

17 DETTORI D17 POLI

17 GIUSTO17 PENNUCCI17 ESPOSITO

17 PULVIRENTI17 FANTOZZI

25 CASU25 SIMI

25 MAFFEI25 MADDALENI

29 ORSO29 GIARDINI

29 MORINI29 MERLI29 LENA

29 CATALDI35 ZANABONI

35 FORTI35 CORSI

35 CARRIERO35 RAVERA

35 IACOBELLI41 SPELTA

41 SCARDOVI41 BOUTELLIER

41 PARRAS41 POLACCHI

41 DINELLI41 DI PIETRO

41 TAGLIANI41 VINCI

41 VALLIFUOCO41 PRESTA

41 CARIA53 BARCELLONI

53 BENEVENTANO53 BERTOLINI

53 ZEPPI53 MODAFFARI53 COLOMBINI

53 CONTI53 D'AMICO

53 DE LUCCHI53 GALLO

53 LAVAGNINO53 MACHEDA

gara da Emiliano Cataldi a RAI 3: alladomanda del giornalista acome ci si devecomportare in garab, il mitico acoccobrispondeva: bisogna aver pazienza esaper scegliere le onde, Y solo questionedi pazienza. Intervistati dalla rete nazio-nale anche il ligure Pierpaolo Giacheroottimo 13 posto e il giovanissimoRoberto DcAmico. Da notare la continuacrescita di atleti quali i Dettori, Rigliaco eColotto; ottimo piazzamento del giova-nissimo Simone Simi 25° a solo 15 annie lo spirito competitivo dellcunica donnain gara: Elena Bertolini delcIs Benas SurfClub. La premiazione si Y svolta al tra-monto con grande soddisfazione di tutti,il montepremi di 1.800 Euro fornito dalmain sponsor Body Glove Y stato distri-buito fra i primi 8, e le bellissime coppeofferte dal Comune di Bogliasco sono sta-te consegnate dagli assessori Fossa, Cellae Fracas; Stefano Giuliani ha dato spetta-colo anche durante la premiazione, nonpresentandosi in quanto affascinato dal-le onde dello spot ligure, surfandole agara chiusa in solitario e quasi al buio:grande Gighi! Un ringraziamento parti-colare vac al Bonfo che con lcumiltW che locontraddistingue, ha aiutato concreta-

Page 62: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 72/73

PHOTO/SESSIONS

SOLSTIZIO D’INVERNOLcinverno appena trascorso Y stato segnato da diverse mareggiate, alcune delle quali molto imponenti. Nonostante il freddo intenso i riders italiani erano lZ. Ecco alcuni scatti di Ronchini

gennaio/febbraio NELLcORDINE:MARCO DcANGELO, BANZAI; FEDERICO VANNO, BBAANNZZAAII;; LEO RANZONI, PPOORRTTOO; EMILIANO CATALDI, PORTO;

STEFANO CANTO, BANZAI; MARCO MORELLI, RROOCCCCEETTTTAA

PHOTOS)(ANTONIO RONCHINI, REVOLT PRESS

E� CIASCUNO DEI DUE PUNTI SULL�ECLITTICA NEL QUALE LA LONGITUDINE CELESTE DEL SOLE e 90° SOLSTIZIO ESTIVO O 270° SSOOLLSSTTIIZZIIOO IINNVVEERRNNAALLEE; e ANCHE L�ISTANTE IN CUI IL CENTRO DEL SOLE SI TROVA IN QUESTI DUE PUNTI.

IL SOLSTIZIO INVERNALE e IL MOMENTO IN CUI IL SOLE TRANSITA PER IL PUNTO PIf MERIDIONALE DEL SUO PERCORSO APPARENTE ANNUONELLO STESSO ISTANTE, NELL�EMISFERO AUSTRALE, C�e IL SOLSTIZIO ESTIVO. VICEVERSA, IL SOLSTIZIO ESTIVO e IL MOMENTO IN CUI IL SOLE TRANSITA

PER IL PUNTO PIf SETTENTRIONALE DEL SUO PERCORSO APPARENTE ANNUO NELLO STESSO ISTANTE, NELL�EMISFERO AUSTRALE, C�e IL SOLSTIZIO INVERNALE.

SSOOLLSSTTIIZZIIOO::

Page 63: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 72/73

PHOTO/SESSIONS

SOLSTIZIO D’INVERNOLcinverno appena trascorso Y stato segnato da diverse mareggiate, alcune delle quali molto imponenti. Nonostante il freddo intenso i riders italiani erano lZ. Ecco alcuni scatti di Ronchini

gennaio/febbraio NELLcORDINE:MARCO DcANGELO, BANZAI; FEDERICO VANNO, BBAANNZZAAII;; LEO RANZONI, PPOORRTTOO; EMILIANO CATALDI, PORTO;

STEFANO CANTO, BANZAI; MARCO MORELLI, RROOCCCCEETTTTAA

PHOTOS)(ANTONIO RONCHINI, REVOLT PRESS

E� CIASCUNO DEI DUE PUNTI SULL�ECLITTICA NEL QUALE LA LONGITUDINE CELESTE DEL SOLE e 90° SOLSTIZIO ESTIVO O 270° SSOOLLSSTTIIZZIIOO IINNVVEERRNNAALLEE; e ANCHE L�ISTANTE IN CUI IL CENTRO DEL SOLE SI TROVA IN QUESTI DUE PUNTI.

IL SOLSTIZIO INVERNALE e IL MOMENTO IN CUI IL SOLE TRANSITA PER IL PUNTO PIf MERIDIONALE DEL SUO PERCORSO APPARENTE ANNUONELLO STESSO ISTANTE, NELL�EMISFERO AUSTRALE, C�e IL SOLSTIZIO ESTIVO. VICEVERSA, IL SOLSTIZIO ESTIVO e IL MOMENTO IN CUI IL SOLE TRANSITA

PER IL PUNTO PIf SETTENTRIONALE DEL SUO PERCORSO APPARENTE ANNUO NELLO STESSO ISTANTE, NELL�EMISFERO AUSTRALE, C�e IL SOLSTIZIO INVERNALE.

SSOOLLSSTTIIZZIIOO::

Page 64: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 74/75

PHOTO/SESSIONS Il Porto

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Revolt > 74/75

PHOTO/SESSIONS Il Porto

Page 66: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 76/77

PHOTO/SESSIONS Banzai

Page 67: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 76/77

PHOTO/SESSIONS Banzai

Page 68: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 78/79

COMICS/L’ENFER 2

II NN TT RR OOSTRANI ESSERI UMANI ABITANO LASTRADA IN UNA NOTTE SUDATA EPRIVA DI LUCE. I SOLITI RAGAZZI, LEPIAZZE… FREQUENTATE DA FOLLET-TI DISPERATI E DA INCUBI METROPO-LITANI. Ec LA CITT_ CHE TI TRASFOR-MA, LA VIOLENZA TI DESIDERAALLcUSCITA, CcEST LcENFER.UN UOMO SI LANCIA NEL FUOCO ECOMBATTE PER LA REPUTAZIONE,MA TROVA I SUOI FANTASMI ADATTENDERLO NEL CALORE DELLcO-SCURIT_. Ec UN VIAGGIO MENTALE,UN LABIRINTO DAL TRAMONTOALLcALBA, e LA NOTTE CHE RAF-FREDDA OGNI COSA E CONGELA IMOVIMENTI, e SOLO UNA STANZANERA, e LcENFER.

DI SIDDARTA FEDELE

New RevoltComics 2005

#2

Page 69: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 78/79

COMICS/L’ENFER 2

II NN TT RR OOSTRANI ESSERI UMANI ABITANO LASTRADA IN UNA NOTTE SUDATA EPRIVA DI LUCE. I SOLITI RAGAZZI, LEPIAZZE… FREQUENTATE DA FOLLET-TI DISPERATI E DA INCUBI METROPO-LITANI. Ec LA CITT_ CHE TI TRASFOR-MA, LA VIOLENZA TI DESIDERAALLcUSCITA, CcEST LcENFER.UN UOMO SI LANCIA NEL FUOCO ECOMBATTE PER LA REPUTAZIONE,MA TROVA I SUOI FANTASMI ADATTENDERLO NEL CALORE DELLcO-SCURIT_. Ec UN VIAGGIO MENTALE,UN LABIRINTO DAL TRAMONTOALLcALBA, e LA NOTTE CHE RAF-FREDDA OGNI COSA E CONGELA IMOVIMENTI, e SOLO UNA STANZANERA, e LcENFER.

DI SIDDARTA FEDELE

New RevoltComics 2005

#2

Page 70: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 80/81 LʼENFER > °2

COMICS/L’ENFER

LIBROPagine 104 - Fotografico - 2003

MARE NOSTRUM“Tributo fotografico al surf italiano”Revolt Surf Journal CollectionIl surf italiano, visto attraverso le immagini più significative pubblicate negli anni 1997,98,99,2000,2001 e 2002 da Revolt Surf Journal, più una serie di foto inedite dei migliori fotografi di surf del panorama italiano. Una collezione di immagini unica e completa sul surf italiano.

€ 14,00 su www.revolt.it

LIBROPagine 144 - MANUALE IN ITALIANO - Prima edizione 1999Terza Ristampa 2004

START SURFING “Iniziazione all’arte del surf da onda””Manuale pratico per iniziare a surfare, dai primi passi fino allemanovre avanzate oltre a: cenni di Oceanografia, Meteorologia,Biologia marina. Completa l’opera una Galleria fotografica sul surfitaliano, il regolameto di gara ISA in italiano e una mappa dei principali spots della Penisola. Il primo e più venduto in Italia.

€ 19,00 su www.revolt.it

VIDEO - DVD - ITALIANO - 2003Durata: 40 minuti + contenuti speciali DVD

LOCALIZE IT“Ultimate Mediterranean Surfing Experience””

Il surf movie con il 100% di Onde italiane.Featuring: I migliori Spots e i migliori Surfers italiani.On location: Mar Mediterrane, Italia.PRIMO SURF DVD ITALIANOOfficial Website: www.revolt.it/localizeit

Edited by revolt video labs€ 19,00 su www.revolt.it

ACQUISTABILI ON LINE SU: WWW.REVOLT.IT/PRODUCTS

INFO: 06.9941430 - [email protected]

VIDEO - DVD - ITALIANO - 2005Durata: 60 minuti

SURFISMO“Surf Video documentario” - Including: “New Beetle Surf Movie”A movie by: Ale Staffa & Leo RanzoniExecutive Producers: Is Benas Surf Club/Revolt MagazineOn Location: Mar Mediterraneo: Lazio, Sardegna, Sicilia, Calabria - Oceani: - Atlan-tico: Brasile - Pacifico: Costa Rica - Indiano: Bali.Official Website: www.revolt.it/surfismo

Edited by revolt video labs€ 20,00 su www.revolt.it

P R O D U C T I O N S

expanding mediterranean surfing culture since 1997In libreria.

Page 71: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 80/81 LʼENFER > °2

COMICS/L’ENFER

LIBROPagine 104 - Fotografico - 2003

MARE NOSTRUM“Tributo fotografico al surf italiano”Revolt Surf Journal CollectionIl surf italiano, visto attraverso le immagini più significative pubblicate negli anni 1997,98,99,2000,2001 e 2002 da Revolt Surf Journal, più una serie di foto inedite dei migliori fotografi di surf del panorama italiano. Una collezione di immagini unica e completa sul surf italiano.

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Page 72: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittW comune di uomini e di Dei. CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233Revolt > 82/83

COMICS/AIRE

OGNI AZIONE COLLETTIVA,OGNI SOCIETÀ PRESUPPONGONO UNA

L’UOMO NON È INTERAMENTE COL-PEVOLE: NON HA DATO INZIO ALLA STORIA;

NÈ È DEL TUTTO INNOCENTE...

...POICHÈ LA CONTINUA. CHIOLTREPASSA QUESTO LIMITE, AFFER-

NON ESISTE UN ORDINE PRECOSTITUITO. NON ESISTE UN ORDINE.

ESISTONO UOMINI.

LA RIVOLTA METTE IN CAMMINOVERSO UNA CONSAPEVOLEZZA CALCOLATA.

LA MACCHINA NON ÈCATTIVA. SE NON NELL’USO

CHE NE VIENE FAT-

NÈ IL REALE È INTERAMENTE RAZIO-NALE, NÈ IL RAZIONALE È DEL TUTTO REALE.

L’IRRAZIONALE NON VEN-GA SACRIFICATO. VALORI CONSA-

CRATI DA SOLI GIUDIZI.

AZIONE, DESIDERIO.MOVIMENTO E FISSITÀ. IL CONFI-

IL LIMITE COME PRIMOVALORE. LA VIRTÙ NON PUÒ SCIN-

DERSI DAL REALE.

CIÒ CHE SEMPRE DIVIENE,NON HA LA POSSIBILITÀ

IL DIVENIRE È INESISTENTE,SENZA L’ESSERE. IL CONFINE DEL DIVE-

NIRE STA NELL’ ESSERE.

©rev

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© revolt media -

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#7®Aliens In REvolt

Page 73: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittW comune di uomini e di Dei. CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233Revolt > 82/83

COMICS/AIRE

OGNI AZIONE COLLETTIVA,OGNI SOCIETÀ PRESUPPONGONO UNA

L’UOMO NON È INTERAMENTE COL-PEVOLE: NON HA DATO INZIO ALLA STORIA;

NÈ È DEL TUTTO INNOCENTE...

...POICHÈ LA CONTINUA. CHIOLTREPASSA QUESTO LIMITE, AFFER-

NON ESISTE UN ORDINE PRECOSTITUITO. NON ESISTE UN ORDINE.

ESISTONO UOMINI.

LA RIVOLTA METTE IN CAMMINOVERSO UNA CONSAPEVOLEZZA CALCOLATA.

LA MACCHINA NON ÈCATTIVA. SE NON NELL’USO

CHE NE VIENE FAT-

NÈ IL REALE È INTERAMENTE RAZIO-NALE, NÈ IL RAZIONALE È DEL TUTTO REALE.

L’IRRAZIONALE NON VEN-GA SACRIFICATO. VALORI CONSA-

CRATI DA SOLI GIUDIZI.

AZIONE, DESIDERIO.MOVIMENTO E FISSITÀ. IL CONFI-

IL LIMITE COME PRIMOVALORE. LA VIRTÙ NON PUÒ SCIN-

DERSI DAL REALE.

CIÒ CHE SEMPRE DIVIENE,NON HA LA POSSIBILITÀ

IL DIVENIRE È INESISTENTE,SENZA L’ESSERE. IL CONFINE DEL DIVE-

NIRE STA NELL’ ESSERE.

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© revolt media -

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#7®Aliens In REvolt

Page 74: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 84/85

BOARD FORUMSurfboards Forum Design ; longboards, shortboards, hibryds. single, twin, tri Fin. Italiane e straniere.

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WAVE.

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Page 75: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 84/85

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SURF/DESIGNshort/long

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Page 76: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 86/87

NEW BEETLE SURF Surfare....instinto, al di sopra del bene e del male. Protagonista un bacarozzo, una tavola e cinque surfisti.

ARTI VISIVE/MOVIEDVD/SURFISMO

Synodendrum Cylindricum Y ilsuo vero nome, cioY quellodella specie, lui in particolare

si chiama Baca-rozzo e la famigliaY quella dei Coleotteri. Lo trovatein italia, molto spesso in prossimi-tW di spiagge poco frequentate o incaseggiati abbandonati sempre inprossimitW del mare. Forse lo pote-te trovare anche in altri posti seproprio vcinteressa, noi lo abbiamotrovato in sardegna, vicino almare. Essendo una star, tutto ilvideo Y stato girato nel suo habitatnaturale: non Y stato spostato dipi\ di 3 metri da dove Y stato tro-vato in origine. Per effettuare leriprese si Y utilizzato una normalis-sima videocamera consumer digi-tale, con obiettivo fish eye e lucenaturale. Tutte le riprese hannoimpiegato poco pi\ di 2 ore e ilprotagonista Y tornato immediata-mente a sbrigare le sue faccendepersonali, anche se consapevole diessere una star dei bacarozzi,come pochi ce ne sono stati nellastoria. A proposito della star, vistoche non ha rilasciato interviste, viposso dire che ama il surf, ma soloquello puro, senza leash e contavole rigorosamente in legno o allimite in balsa, ma preferisce illegno. Non ama surfare in posticonosciuti e con non pi\ di tre per-sone sul picco. Non ama le macchi-ne di lusso o peggio ancora dafighetti, tanto meno il maggiolinonuovo: per convincerlo ad entrar-ci dentro gli abbiamo detto cheuna volta quella era la amacchinadel popolob, anche se ora non pi\.Infine, la sua particolaritW pi\importante, nonchY grande pre-gio, Y il fatto che non pensa maagisce naturalmente dc istinto.Cosa che noi umani abbiamo qua-si dimenticato.

Terza ristampa per il libro italiano di surf più venduto in Italia.

Start Surfing lo potete acquistare nelle seguenti catene di librerie:Libreria Internazionale Hoepli, Librerie Feltrinelli, Libreria dello sport, Internet Book Shop, Librerie del Mare ed in molte altre librerie indipendenti.

Maggiori INFO su: www.revolt.it/products

Edito da revoltmedia/isbenas - ISBN 88-901008-0-X - 144 pgg - hard cover - Prezzo di copertina: 20,00 €

TERZA RISTAMPA

SSlliiddeerrss::I surfers del video sono: RobertoMilio, Leo Ranzoni, Marco Rizzo,Vincenzo Ingletto, Edoardo Bachie Federico Zanchini.WWaavveess::Le onde del video sono: off thewall, ScArchittu, Chia, S. Caterinadi Pittinurri.BBooaarrdd::5,3 x1,5x 0,4 cmWood Concave, glass on single Dfin.HHaannddSShhaappeedd bbyy:: Sandrino, SanDiego 1992.

NNEEWW BBEEEETTLLEE SSUURRFF MMOOVVIIEE::DDuurraattaa:: 4c45cRReelleeaassee ddaattee:: 2005Allcinterno del DVD aSURFISMObcSSOOUUNNDD::HHAANNGGLLOOOOSSEE::LA CANZONE a STEPb e DEGLI HAN-GLOOSE DI ROMA. LA CANZONE eAPPENA USCITA NEL LORO ULTIMO CD,IN USCITA A MAGGIO.

EEDDIITTEEDD BBYY:: REVOLT VIDEO LABS

Page 77: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 86/87

NEW BEETLE SURF Surfare....instinto, al di sopra del bene e del male. Protagonista un bacarozzo, una tavola e cinque surfisti.

ARTI VISIVE/MOVIEDVD/SURFISMO

Synodendrum Cylindricum Y ilsuo vero nome, cioY quellodella specie, lui in particolare

si chiama Baca-rozzo e la famigliaY quella dei Coleotteri. Lo trovatein italia, molto spesso in prossimi-tW di spiagge poco frequentate o incaseggiati abbandonati sempre inprossimitW del mare. Forse lo pote-te trovare anche in altri posti seproprio vcinteressa, noi lo abbiamotrovato in sardegna, vicino almare. Essendo una star, tutto ilvideo Y stato girato nel suo habitatnaturale: non Y stato spostato dipi\ di 3 metri da dove Y stato tro-vato in origine. Per effettuare leriprese si Y utilizzato una normalis-sima videocamera consumer digi-tale, con obiettivo fish eye e lucenaturale. Tutte le riprese hannoimpiegato poco pi\ di 2 ore e ilprotagonista Y tornato immediata-mente a sbrigare le sue faccendepersonali, anche se consapevole diessere una star dei bacarozzi,come pochi ce ne sono stati nellastoria. A proposito della star, vistoche non ha rilasciato interviste, viposso dire che ama il surf, ma soloquello puro, senza leash e contavole rigorosamente in legno o allimite in balsa, ma preferisce illegno. Non ama surfare in posticonosciuti e con non pi\ di tre per-sone sul picco. Non ama le macchi-ne di lusso o peggio ancora dafighetti, tanto meno il maggiolinonuovo: per convincerlo ad entrar-ci dentro gli abbiamo detto cheuna volta quella era la amacchinadel popolob, anche se ora non pi\.Infine, la sua particolaritW pi\importante, nonchY grande pre-gio, Y il fatto che non pensa maagisce naturalmente dc istinto.Cosa che noi umani abbiamo qua-si dimenticato.

Terza ristampa per il libro italiano di surf più venduto in Italia.

Start Surfing lo potete acquistare nelle seguenti catene di librerie:Libreria Internazionale Hoepli, Librerie Feltrinelli, Libreria dello sport, Internet Book Shop, Librerie del Mare ed in molte altre librerie indipendenti.

Maggiori INFO su: www.revolt.it/products

Edito da revoltmedia/isbenas - ISBN 88-901008-0-X - 144 pgg - hard cover - Prezzo di copertina: 20,00 €

TERZA RISTAMPA

SSlliiddeerrss::I surfers del video sono: RobertoMilio, Leo Ranzoni, Marco Rizzo,Vincenzo Ingletto, Edoardo Bachie Federico Zanchini.WWaavveess::Le onde del video sono: off thewall, ScArchittu, Chia, S. Caterinadi Pittinurri.BBooaarrdd::5,3 x1,5x 0,4 cmWood Concave, glass on single Dfin.HHaannddSShhaappeedd bbyy:: Sandrino, SanDiego 1992.

NNEEWW BBEEEETTLLEE SSUURRFF MMOOVVIIEE::DDuurraattaa:: 4c45cRReelleeaassee ddaattee:: 2005Allcinterno del DVD aSURFISMObcSSOOUUNNDD::HHAANNGGLLOOOOSSEE::LA CANZONE a STEPb e DEGLI HAN-GLOOSE DI ROMA. LA CANZONE eAPPENA USCITA NEL LORO ULTIMO CD,IN USCITA A MAGGIO.

EEDDIITTEEDD BBYY:: REVOLT VIDEO LABS

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Revolt > 88/89SITO UFFICIALE)(WWW.ADDICTIONCREW.COM

MUSICA/GRUPPINU METAL/ITALIA

Gli Addictioncrew si sonouniti per la

prima volta nel1996, e la loro pri-ma produzione Yuscita nel 1998.Durante il 1999 gliAddiction si sonoafatti le ossab pas-sando mesi a fare

da spalla ai concerti dellc aAgainst tourb dei Sepultura.Dopo due anni e molti successi live, hanno debuttato,con il disco aDoubt The Dosageb featuring Sepultura�sdrummer Igor Cavalera sulla traccia �inside�. Dopo ildisco hanno fatto circa 40 concerti con il tour: aDosa-

ge Tour 2002b, in Italia, Svizzera e Francia. Finita la sta-gione dei concerti dal vivo gli Addiction Crew hannopassato nove mesi in studio nel corso del 2003, percomporre, provare e registrare il loro ultimo albumaBreak In Lifeb su etichetta Earache, da molti consi-derato come lcalbum di svolta per la band, con un mixdi R&B music e Modern Nu-Metal e con lcinterventoincisivo della vocalist Marta nella foto a sx. bIl con-tratto con Earache ` ci spiega il bassista Andrea - Y sta-to un parto lunghissimo ma adesso, lavorando conuncetichetta straniera, stiamo vedendo le differenzecon i colleghi italiani. Loro sono molto presenti in tut-to: il piano promozionale, per esempio, ce lchanno fat-to vedere mesi fa. Evidentemente avevano voglia dipuntare con decisione su un gruppo diverso dai lorostandard e hanno deciso di puntare su di noib.

Lcultimo album:aaBBrreeaakk iinn lliiffeebb

Etichetta:EEaarraacchhee

ADDICTION CREW

Page 79: Revolt Magazine N°2 - Anno 2005

Revolt > 88/89SITO UFFICIALE)(WWW.ADDICTIONCREW.COM

MUSICA/GRUPPINU METAL/ITALIA

Gli Addictioncrew si sonouniti per la

prima volta nel1996, e la loro pri-ma produzione Yuscita nel 1998.Durante il 1999 gliAddiction si sonoafatti le ossab pas-sando mesi a fare

da spalla ai concerti dellc aAgainst tourb dei Sepultura.Dopo due anni e molti successi live, hanno debuttato,con il disco aDoubt The Dosageb featuring Sepultura�sdrummer Igor Cavalera sulla traccia �inside�. Dopo ildisco hanno fatto circa 40 concerti con il tour: aDosa-

ge Tour 2002b, in Italia, Svizzera e Francia. Finita la sta-gione dei concerti dal vivo gli Addiction Crew hannopassato nove mesi in studio nel corso del 2003, percomporre, provare e registrare il loro ultimo albumaBreak In Lifeb su etichetta Earache, da molti consi-derato come lcalbum di svolta per la band, con un mixdi R&B music e Modern Nu-Metal e con lcinterventoincisivo della vocalist Marta nella foto a sx. bIl con-tratto con Earache ` ci spiega il bassista Andrea - Y sta-to un parto lunghissimo ma adesso, lavorando conuncetichetta straniera, stiamo vedendo le differenzecon i colleghi italiani. Loro sono molto presenti in tut-to: il piano promozionale, per esempio, ce lchanno fat-to vedere mesi fa. Evidentemente avevano voglia dipuntare con decisione su un gruppo diverso dai lorostandard e hanno deciso di puntare su di noib.

Lcultimo album:aaBBrreeaakk iinn lliiffeebb

Etichetta:EEaarraacchhee

ADDICTION CREW

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TEXT)(WU MING 1 - WWW.WUMINGFOUNDATION.COM - SERIE GIAPSTER

Revolt > 90/91

REVOLT/RETE

LIBERO FLUSSO DELLE INFORMAZIONIChi acquista un cd dovrebbe avere la possibilitW di copiarlo quando vuole, dove vuole e di ascoltarlo su qualunque supporto, in ogni momento e in ogni luogo.

copyright/maremoto

Le reazioni delle multinaziona-li dell�entertainment minac-ciate da quella che chiamano

�pirateria� si fanno sempre pi\ iste-riche e scomposte, tanto da somi-gliare a veri e propri spasmi, irrefre-nabili contrazioni dei muscoli.Muscoli pieni di acido lattico,muscoli di scagnozzi reduci da trop-pi pestaggi, muscoli a cui si Y volu-to chiedere troppo, e chi troppovuole... stringe pugni pieni dimosche, e presto avrW le orbite bru-licanti di vermi. Stiamo assistendoalla fine della �cultura di massa�come l�abbiamo conosciuta, la�pirateria� Y la punta di lancia delcambiamento. La �pirateria� Y il

contrattacco dei consumatori esa-sperati da prezzi irrealistici, dagabelle e balzelli ingiustificabili, davere e proprie estorsioni legalizza-te, dalla miope cupidigia di chi con-trolla il mercato. Se ai tempi diNapster le major discografiche sifossero sforzate di comprendere leesigenze reali da cui era nato il filesharing e fossero venute incontroai consumatori abbassando i prez-zi, adottando politiche pi\ elastichee ragionevoli in materia di riprodu-zione domestica, forse ora sareb-bero in grado di assorbire i colpi.Hanno scelto tutt�altra strada:repressione, denunce, pressioni lob-bistiche sui legislatori per inasprire

le leggi sul diritto d�autore. Risulta-to: profitti in caduta libera. Se lasono voluta. Oggi Y forse troppotardi per rinsavire e dare retta aCraig Barrett, presidente dellaIntel: ;...< chi compra un cd deveavere la possibilitW di copiarlo quan-do vuole, e di ascoltarlo su qualun-que supporto, in ogni momento inogni luogo. Mentre le major vor-rebbero che tu pagassi ogni voltache ascolti una canzone. Pensinoinvece a risolvere i veri problemi;...< Controllare lo scambio di filessu Internet Y come aprire una lette-ra privata di una persona.L�industria dell�entertainment Yaffetta da tecnofobia. Hanno pro-

AGGIORNATI ALLE ULTIME NEQUIZIE E OPERAZIONI DI GUERRA PSICOLOGICAI CCOONNTTEENNUUTTII DI �COPYRIGHT E MAREMOTO� CFR. /GIAP/# 5 IIIA SERIE,

CHE NEL FRATTEMPO, TTRRAADDOOTTTTOO IN DIVERSE LINGUE, SI PROPAGA IN RETE A GRANDE VVEELLOOCCIITT__..

posto persino di mettere nuove tas-se sui prodotti high tech. Ma siricordino: �No taxation withoutrepresentation�. E loro non rappre-sentano i consumatori. Anzi.�L�Espresso, 17 ottobre 2002. La�pirateria� Y un processo di riappro-priazione delle tecnologie digitali,degli odierni mezzi diriproduzione, per costruire retiorizzontali, di condivisione, di auto-gestione. I �pirati�, i bandidos, i can-gaceiros della cultura stanno met-tendo in ginocchio i potentati dis-cografici e multimediali. Prima diloro erano scesi i battipista, movi-menti che hanno contestato la pro-prietW intellettuale a colpi di DIY,cut-up, sampling, culture jamming,plunderphonics... La calata dei bar-bari Y partita da lontano. Eppure gliodierni padroni del vapore sonostati colti alla sprovvista, pensava-no di poter conservare i loro privi-legi col minimo sforzo, ogni tantosguinzagliando i cani da guardia amordere il culo di chi saltava ilmuro di cinta. Ora siamo giW nelcortile, loro cominciano a patirel�assedio, i cani ringhiano ma cia-scuno di noi ha in saccoccia unapolpetta avvelenata. La �pirateria�Y un processo sociale, non Y soltan-to �trasgressione� e �violazione�dell�esistente, ma annuncia chestiamo varcando i vecchi confini,preconizza e lascia intravederenuove relazioni sociali, nuovecomunitW, nuove forme libere dellacultura. La proprietW intellettualecome la conosciamo oggi Yun�imposizione recentissima nonha pi\ di trecento anni ma ha giWfatto il suo tempo, Y ormai vissutacome intollerabile. Si faranno stra-da altre formulazioni, meno rigidee vincolanti, il copyleft del �softwa-re libero� Y probabilmente la basepi\ solida su cui costruire. Ma,

come sempre Y successo nella sto-ria, il cambiamento faticherW aimporsi se mancherW l�alleanzaanche informale tra �democratici�e �ribelli�, tra riformatori e bandi-dos, tra copyleft e �pirateria�. Il filesharing, la masterizzazione di CD, ilcracking di software proprietariosono giW atti politici, azioni controla tirannide, anche oltra l�effettivaconsapevolezza di chi li compie.Sono la guerriglia partigiana checombatte sulla Linea Gotica delcopyright, e prepara il terreno perla risalita degli Alleati. Come le for-ze dell�Asse sull�Appennino, le mul-tinazionali e gli enti amministrativial loro soldo hanno perso la testa, ecollezionano figure di merda: - dadue anni provano a mettere in com-mercio CD presuntamente �anti-copia�, creando disagi agli acqui-renti, con l�unico esito di stimolarel�intelligenza collettiva a trovare ilmodo di crackarli; - la famigerataRIAA Record Industries Associa-tion of America vorrebbe rastrella-menti di massa, esige che gli Inter-net Providers stilino e rendano pub-bliche le liste di chi scarica MP3; -alcune major, convinte che siano igiornalisti musicali a �rippare� i pro-mo cd e diffondere le canzoni primadella loro uscita nei negozi, stannofornendo ai recensori lettori porta-tili sigillati con la colla, per impedi-re l�estrazione del cd. Ma in questomodo i lettori non saranno riutiliz-zabili, andranno buttati nellarumenta. Una mossa ridicola e anti-economica, di puro sperpero, detta-ta dalla disperazione. Non ci crede-te? La notizia Y su:www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99992804. Se credonodi poter frenare un epocale proces-so di cambiamento con questimezzucci... Non dovrebbe impres-sionarci la campagna di allarmi-

smo che precede il lancio in pom-pa magna da parte di Intel &Microsoft di TCPA/Palladiumimplementazione dell�hardwareche dovrebbe bloccarel�esecuzione e la riproduzione diogni materiale �protetto�: percome si presenta il panorama, que-st�innovazione potrebbe creareproblemi inimmaginabili a chi l�hainventata, acuendo ogni contrad-dizione giW esistente in materia diprivacy, copyright e diritti dei con-sumatori; ad esempio, c�Y una con-traddizione tra le sopracitatedichiarazioni di Barrett e uno deglieffetti che in teoria produrrW Palla-dium: inibire la masterizzazioneper uso privato. C�Y da attendersiuna rivolta da parte degli utenti.Insomma, in un modo o nell�altroPalladium finirW per produrre dia-letticamente il proprio contrario,l�innovazione dal basso checostringerW le corporations a esco-gitare qualcos�altro, e cosZ via,ogni volta salendo di livello comein un videogioco spara-spara. E�successo in ogni fase del progressomediologico, succederW ancora, adispetto dei tentativi capitalisticidi produrre in vitro la �fine dellaStoria�. Come collettivo di scritto-ri veterani delle battaglie contro leattuali leggi sulla proprietW intel-lettuale, e tra i pochissimi ad adot-tare una �licenza di pubblicazioneaperta� in letteratura una dicitu-ra copyleft che permette la ripro-duzione dell�opera, Wu Ming Yattento a ogni sviluppo di questoprocesso. L�aurora Y appenacominciata, e gli uccelli riprendo-no a cantare. Dalle major, primache il sole sia alto, ci attendiamoaltre azioni involontariamentedadaiste. Dalla societW civile, orga-nizzata nelle forme che riterrW piu�adeguate, possiamo attenderci la

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TEXT)(WU MING 1 - WWW.WUMINGFOUNDATION.COM - SERIE GIAPSTER

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REVOLT/RETE

LIBERO FLUSSO DELLE INFORMAZIONIChi acquista un cd dovrebbe avere la possibilitW di copiarlo quando vuole, dove vuole e di ascoltarlo su qualunque supporto, in ogni momento e in ogni luogo.

copyright/maremoto

Le reazioni delle multinaziona-li dell�entertainment minac-ciate da quella che chiamano

�pirateria� si fanno sempre pi\ iste-riche e scomposte, tanto da somi-gliare a veri e propri spasmi, irrefre-nabili contrazioni dei muscoli.Muscoli pieni di acido lattico,muscoli di scagnozzi reduci da trop-pi pestaggi, muscoli a cui si Y volu-to chiedere troppo, e chi troppovuole... stringe pugni pieni dimosche, e presto avrW le orbite bru-licanti di vermi. Stiamo assistendoalla fine della �cultura di massa�come l�abbiamo conosciuta, la�pirateria� Y la punta di lancia delcambiamento. La �pirateria� Y il

contrattacco dei consumatori esa-sperati da prezzi irrealistici, dagabelle e balzelli ingiustificabili, davere e proprie estorsioni legalizza-te, dalla miope cupidigia di chi con-trolla il mercato. Se ai tempi diNapster le major discografiche sifossero sforzate di comprendere leesigenze reali da cui era nato il filesharing e fossero venute incontroai consumatori abbassando i prez-zi, adottando politiche pi\ elastichee ragionevoli in materia di riprodu-zione domestica, forse ora sareb-bero in grado di assorbire i colpi.Hanno scelto tutt�altra strada:repressione, denunce, pressioni lob-bistiche sui legislatori per inasprire

le leggi sul diritto d�autore. Risulta-to: profitti in caduta libera. Se lasono voluta. Oggi Y forse troppotardi per rinsavire e dare retta aCraig Barrett, presidente dellaIntel: ;...< chi compra un cd deveavere la possibilitW di copiarlo quan-do vuole, e di ascoltarlo su qualun-que supporto, in ogni momento inogni luogo. Mentre le major vor-rebbero che tu pagassi ogni voltache ascolti una canzone. Pensinoinvece a risolvere i veri problemi;...< Controllare lo scambio di filessu Internet Y come aprire una lette-ra privata di una persona.L�industria dell�entertainment Yaffetta da tecnofobia. Hanno pro-

AGGIORNATI ALLE ULTIME NEQUIZIE E OPERAZIONI DI GUERRA PSICOLOGICAI CCOONNTTEENNUUTTII DI �COPYRIGHT E MAREMOTO� CFR. /GIAP/# 5 IIIA SERIE,

CHE NEL FRATTEMPO, TTRRAADDOOTTTTOO IN DIVERSE LINGUE, SI PROPAGA IN RETE A GRANDE VVEELLOOCCIITT__..

posto persino di mettere nuove tas-se sui prodotti high tech. Ma siricordino: �No taxation withoutrepresentation�. E loro non rappre-sentano i consumatori. Anzi.�L�Espresso, 17 ottobre 2002. La�pirateria� Y un processo di riappro-priazione delle tecnologie digitali,degli odierni mezzi diriproduzione, per costruire retiorizzontali, di condivisione, di auto-gestione. I �pirati�, i bandidos, i can-gaceiros della cultura stanno met-tendo in ginocchio i potentati dis-cografici e multimediali. Prima diloro erano scesi i battipista, movi-menti che hanno contestato la pro-prietW intellettuale a colpi di DIY,cut-up, sampling, culture jamming,plunderphonics... La calata dei bar-bari Y partita da lontano. Eppure gliodierni padroni del vapore sonostati colti alla sprovvista, pensava-no di poter conservare i loro privi-legi col minimo sforzo, ogni tantosguinzagliando i cani da guardia amordere il culo di chi saltava ilmuro di cinta. Ora siamo giW nelcortile, loro cominciano a patirel�assedio, i cani ringhiano ma cia-scuno di noi ha in saccoccia unapolpetta avvelenata. La �pirateria�Y un processo sociale, non Y soltan-to �trasgressione� e �violazione�dell�esistente, ma annuncia chestiamo varcando i vecchi confini,preconizza e lascia intravederenuove relazioni sociali, nuovecomunitW, nuove forme libere dellacultura. La proprietW intellettualecome la conosciamo oggi Yun�imposizione recentissima nonha pi\ di trecento anni ma ha giWfatto il suo tempo, Y ormai vissutacome intollerabile. Si faranno stra-da altre formulazioni, meno rigidee vincolanti, il copyleft del �softwa-re libero� Y probabilmente la basepi\ solida su cui costruire. Ma,

come sempre Y successo nella sto-ria, il cambiamento faticherW aimporsi se mancherW l�alleanzaanche informale tra �democratici�e �ribelli�, tra riformatori e bandi-dos, tra copyleft e �pirateria�. Il filesharing, la masterizzazione di CD, ilcracking di software proprietariosono giW atti politici, azioni controla tirannide, anche oltra l�effettivaconsapevolezza di chi li compie.Sono la guerriglia partigiana checombatte sulla Linea Gotica delcopyright, e prepara il terreno perla risalita degli Alleati. Come le for-ze dell�Asse sull�Appennino, le mul-tinazionali e gli enti amministrativial loro soldo hanno perso la testa, ecollezionano figure di merda: - dadue anni provano a mettere in com-mercio CD presuntamente �anti-copia�, creando disagi agli acqui-renti, con l�unico esito di stimolarel�intelligenza collettiva a trovare ilmodo di crackarli; - la famigerataRIAA Record Industries Associa-tion of America vorrebbe rastrella-menti di massa, esige che gli Inter-net Providers stilino e rendano pub-bliche le liste di chi scarica MP3; -alcune major, convinte che siano igiornalisti musicali a �rippare� i pro-mo cd e diffondere le canzoni primadella loro uscita nei negozi, stannofornendo ai recensori lettori porta-tili sigillati con la colla, per impedi-re l�estrazione del cd. Ma in questomodo i lettori non saranno riutiliz-zabili, andranno buttati nellarumenta. Una mossa ridicola e anti-economica, di puro sperpero, detta-ta dalla disperazione. Non ci crede-te? La notizia Y su:www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99992804. Se credonodi poter frenare un epocale proces-so di cambiamento con questimezzucci... Non dovrebbe impres-sionarci la campagna di allarmi-

smo che precede il lancio in pom-pa magna da parte di Intel &Microsoft di TCPA/Palladiumimplementazione dell�hardwareche dovrebbe bloccarel�esecuzione e la riproduzione diogni materiale �protetto�: percome si presenta il panorama, que-st�innovazione potrebbe creareproblemi inimmaginabili a chi l�hainventata, acuendo ogni contrad-dizione giW esistente in materia diprivacy, copyright e diritti dei con-sumatori; ad esempio, c�Y una con-traddizione tra le sopracitatedichiarazioni di Barrett e uno deglieffetti che in teoria produrrW Palla-dium: inibire la masterizzazioneper uso privato. C�Y da attendersiuna rivolta da parte degli utenti.Insomma, in un modo o nell�altroPalladium finirW per produrre dia-letticamente il proprio contrario,l�innovazione dal basso checostringerW le corporations a esco-gitare qualcos�altro, e cosZ via,ogni volta salendo di livello comein un videogioco spara-spara. E�successo in ogni fase del progressomediologico, succederW ancora, adispetto dei tentativi capitalisticidi produrre in vitro la �fine dellaStoria�. Come collettivo di scritto-ri veterani delle battaglie contro leattuali leggi sulla proprietW intel-lettuale, e tra i pochissimi ad adot-tare una �licenza di pubblicazioneaperta� in letteratura una dicitu-ra copyleft che permette la ripro-duzione dell�opera, Wu Ming Yattento a ogni sviluppo di questoprocesso. L�aurora Y appenacominciata, e gli uccelli riprendo-no a cantare. Dalle major, primache il sole sia alto, ci attendiamoaltre azioni involontariamentedadaiste. Dalla societW civile, orga-nizzata nelle forme che riterrW piu�adeguate, possiamo attenderci la

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Revolt > 92/93

NNOOII SSAARREEMMOO TTUUTTTTOO di Valerio Evangelisti- EEddiittoorree:: Mondadori -Strade BluPPrreezzzzoo ddii ccooppeerrttiinnaa:: � 15,50PPaaggiinnee:: 443300 - AAnnnnoo ddii ppuubbbblliiccaazziioonnee:: 11/2004 LL ccaauuttoorree ,, Valerio Evangelisti Y certamente il pi\ importan-te scrittore del genere fantastico. Un�importanza che somma il

successo della diffusione e della traduzione all�estero delle sue

opere con l�impegno politico aperto. Il ciclo dell�inquisitore

Eymerich e del pistolero Pantera sono l�occasione per leggere

le contraddizioni dei giorni nostri attraverso la lente

d�ingrandimento di vicende immaginarie. IIll lliibbrroo,, racconta dell�ascesa, tra gli anni Trenta e gli anni Cin-quanta, di un italo-americano, Eddie Florio, nei ranghi dellamalavita che cerca di assumere il controllo dei porti statuni-tensi. Dopo l�esordio come spia e come leader sindacale, Flo-rio si fa strada grazie a una assoluta amoralitW. Di un�astuziaanimalesca, vigliacco, capace di ogni crudeltW, il gangsterdistrugge chiunque entri in contatto con lui, inclusi i congiun-ti e le donne che attraversano la sua strada. Diviene cosZ unpersonaggio pubblico rispettato, con incarichi di spicco nella�Anonima Assassini�, organizzazione di killer al servizio diCosa Nostra. Sullo sfondo, trent�anni di movimento sindaca-le negli USA e la lotta tra comunisti e malavitosi perl�egemonia sui lavoratori portuali............rraaccccoonnttaa...... dopo aver spento ogni fuoco di rivolta, gliStates brancolano nel buio della loro storia, sotto un cielo dinovilunio, in una piana circondata di nulla. Nell�esplorarequelle tenebre Y utile fischiettare un ritornello. Per farsicoraggio, ma anche per usarlo a mo� di sonar. Tornano cosZalle labbra i canti dei wobblies, gli Industrial Workers of theWorld. Salgono, da pagine ingiallite di libri trovati chissWdove, gli inni del sindacalismo rivoluzionario e le strofe delpoeta operaio Joe Hill. Rimbomba, oltre le nebbie del presen-te, la versione wobbly dell�Internazionale, che culmina nellacitazione marxiana: We have been naught, we shall be all.Non eravamo nulla, saremo tutto. Evangelisti si Y spinto nel-le lande della damnatio memoriae, seguendo il persistere eperiodico riemergere del mito IWW. Da Seattle a San Franci-sco a New York e di nuovo a Seattle. Dagli anni Venti agli anniCinquanta fino agli ultimi giorni del secolo. L�epopea dei sin-dacati statunitensi, le grandi battaglie per il loro controlloingaggiate su entrambe le coste da alleanze fluide, reversibi-li, un �tutti contro tutti� fra stalinisti, sindacati gialli, fascisti,gangster e governo federale. La ricostruzione di quei conflit-ti assume una consistenza colloidale, si nuota nella poltigliadi vite triturate. Con la medesima disinvoltura, Evangelistidescrive i numerosi, improvvisi cambi di strategia del PartitoComunista di Earl Browder, sezione americana del Komin-tern: dalla fase estremista della �lotta al socialfascismo� alla

politica dei fronti popolari, a cui seguZ un mezzo rovescia-mento di fronte per via del patto Molotov-Ribbentropp1939, linea che per[, dopo Pearl Harbor e l�invasione tede-sca dell�Urss, lasci[ il posto a una sorta di �patriottismo ame-ricano� interclassista. Dall�altra parte della barricata c�Y gen-te loschissima, come il giornalista Willard HuntingtonWright, meglio noto come S.S. Van Dine, celebre autore digialli. ...... YY aammbbiieennttaattoo tra scaricatori di porto e sindacalisti pi\ omeno corrotti, negli USA, in un arco di tempo assai lungo ein molti luoghi, anche se la cittW di Seattle Y punto di parten-za e punto d�arrivo della narrazione, che comincia con i motioperai dell�immediato dopoguerra prima guerra mondiale efinisce con le proteste no global del 1999.Tutto ruota intor-no a un personaggio di fantasia, Eddie Florio, che si muoveper[ in un contesto realistico. Origini calabresi, padre anar-chico o socialista rivoluzionario, due fratelli comunisti, Eddiesembra destinato a ripercorrere lo stesso itinerario. A poco apoco diventa invece uno dei personaggi pi\ completamentee irrimediabilmente negativi che la narrativa abbia mai pro-posto: assassino, traditore, spia, prosseneta, pervertito ses-suale, corrotto, spergiuro, sempre pronto insomma a ognibassezza purchX gli si diano soldi, potere e la possibilitW di sfo-gare i suoi istinti sadici e perversi. ......

Eddie Florio... rivolta, mafia, USATitolo del libro: aNoi saremo tuttob di Valerio Evangelisti - Edizioni MONDADORI

CULTURA/LIBRI Book/trailer

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SURF/CULTURA

DA COMPRAREASSOLUTAMENTE

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LEGENDA:

TITOLO: SURF DIVA “A GIRL’S GUIDE TO GETTING GOOD WAVES”DI ISABELLE "IZZY" TIHANYI, CAROLINE "COCO" TIHANYI

EDIZIONE: HARVEST BOOKS

LINGUA: INGLESEAnno di pubbl. - Release date: Febbraio 2005 . pgg: 256 - paperback10,50 $ SU: WWW.AMAZON.COM

From the founders of the original surf school for women, Surf Diva is botha witty, irreverently written lifestyle book and an informative how-to gui-de. Written with the Surf Diva School motto firmly in mind--�The best sur-fer in the water is the one having the most fun�--Surf Diva inspires womento suit up in neoprene and claim their share of male-dominated waves.Whether it�s finding a welcoming beach or selecting the perfect surfboard,recovering from a wipeout or simply basking in the spirituality of the ocean,this book shows and tells you how to be a surfer with incomparable styleand a healthy dose of beach attitude. Offering advice from professional sur-fers, testimonials from surf students and instructors, and tips on how to staysafe while also having fun, Surf Diva is perfect for budding female surfersor any woman who has ever dreamed of catching a killer wave. �Surf Divais the Starbucks of female-only surfing clinics; it�s the model for scores ofwomen�s classes that have popped up around the world.�- NEWSWEEK.

TITOLO: SURF BOOKDI JOEL TUDOR E MICHAEL HALSBAND

EDIZIONE: CHANNEL PHOTOGRAPHICS

LINGUA: INGLESEAnno di pubbl. - Release date : Aprile 2005 - Pgg: 256 - Hard CoverIN ARRIVO SU WWW.REVOLT.IT

The remarkable characters who color surfing�s past and present. This por-trait, in lavish photographs and fascinating stories, chronicles a pantheonof living surf maestros from the historic and contemporary surfing commu-nities. This photographic surf journey led from La Jolla to the North Shore;from Malibu to Oregon; and from Noosa Heads to WindanSea -- led by apopular surf personality and a legendary celebrity photographer. In thisremarkable compilation of images and text, legendary surfer, Joel Tudor,and acclaimed photographer, Michael Halsband, team up to take viewerson a surfing odyssey that is unique for its breadth, beauty and diversity. Asa young surfer growing up in California, Tudor was early on exposed to sur-fing�s living legends. From age thirteen, he would meet as many as he could,to gather the knowledge and the stories they imparted. He met with pastsurf champions, master board builders, and underground cult figures.