revolt magazine n° 1 - 2006

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BIMESTRALE ITALIANO DI SURF, ARTE, MUSICA E CULTURA FLUCTUAT NEC MERGITUR MONOGRAFIE: MEDITERRA, SARDEGNA E TUNISIA, LEO FIORAVANTI, LONGBOARD AL CARBONIO, ERICEIRA, BEO 2006, L’EROSIONE MARINA, CAMPIONATI LONGBOARD E SHORTBOARD ILT IST, ARTE PSICHEDELI- CA, EMANUELA MARINO, FELCH SURF CARTOON, ALIENS IN REVOLT.... SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE 45% ART.2 COMMA20/B LEGGE 662/96 - ROMA WWW.REVOLT.IT EUR 5.00 FREE

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Revolt Magazine Volume X - Anno 2006 . Issue N° 1

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Page 1: Revolt Magazine N° 1 - 2006

BIMESTRALE ITALIANO DI SURF, ARTE, MUSICA E CULTURA

FLUCTUAT NEC MERGITUR

MONOGRAFIE: MEDITERRA, SARDEGNA E TUNISIA, LEO FIORAVANTI,LONGBOARD AL CARBONIO, ERICEIRA, BEO 2006, L’EROSIONE MARINA,CAMPIONATI LONGBOARD E SHORTBOARD ILT IST, ARTE PSICHEDELI-CA, EMANUELA MARINO, FELCH SURF CARTOON, ALIENS IN REVOLT....

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Page 2: Revolt Magazine N° 1 - 2006

ULTIMATE MAGAZINE

OMNIS ARS NATURAE IMITATIO EST

BRETAGNA - ISOLA DI MARTINICA - CANGUU BALIFRANCESCA RUBEGNI - CASU E COSSU - I SURFISTI E LE GARESARDINIA LONGBOARD OPEN - CIVITAVECCHIA LONGBOARDFESTIVAL - VOGLIO IL TOP - TINA - ALIENSTHE WHITE STRIPES - CHEMICAL BROTHERS - RIVOLUZIONI +....

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Revolt > 12/13

R I V I S T A B I M E S T R A L E I T A L I A N A

EDITOR:ALESSANDRO STAFFA>[email protected]

PHOTO-EDITORS:CARLO SARNACCHIOLI>[email protected] CORRADIN > [email protected] DE LEONARDIS > [email protected]:LEO RANZONI>[email protected] DI REDAZIONE:CHIARA PROCACCINI>[email protected]:ANTONIO RONCHINI, CRISTINA PINCIAROLI, ROBERTO MILIO, FABIOAPPOLLONI, VINCENZO INGLETTO, TOMMASO TIDEI, FRANCESCOMANGINO, LORENZO FRUSTERI, EDOARDO BACHI, ANTONIO MUGLIA,RICCARDO GHILARDI, STEFANO MARRA, MARCO CASULA, TOMMYLOPEZ, DAVIDE MARTELLI, DANIELE PAOLUCCI, MARCO GREGORI,ROBERTO MERLI, DUCCIO ARGENTINI, MARCO KANU, FILIPPODEMONTIS, SERGIO BRUCATO, PAOLO CARTASEZIONE MUSICA: TOMMASO TIDEI.SEZIONE ARTE: MARIA EGIZIA FIASCHETTIFELCH SURF CARTOON:STEVE CAKEBREADCOMICS> L’ENFER:SIDDARTA FEDELE >[email protected] ITALIA:GIAMPAOLO PIETRAFORTE > [email protected] ESTERO:BALI/INDONESIA: ROBERTO MILIOHUNTINGTON BEACH/USA: LUCA DEMARINIS/F. ZAZASUDAFRICA:ROGER SMITHREDAZIONE ITALIA:INDIRIZZO POSTALE:C.P. 101 - 00052 CERVETERI - ROMA - ITALYTEL: 06.9941430 - FAX: 06.23325964INDIRIZZO E-MAIL: [email protected] WEB: WWW.REVOLT.ITREDAZIONE SARDEGNA:VIA S’ARCHITEDDU,13 - PUTZU IDU09070 - ORISTANO

EDITO IN ITALIA DA: IS BENAS SURF CLUB

DIRETTORE RESPONSABILEFABIO CARNEVALI

ISSN 1724 2258ISCR. TRIBUNALE CIVITAVECCHIA N° 15/03 STAMPA:GRAFICHE PONTICELLI SPA

REVOLT ® È UN MARCHIO REGISTRATO.©PROPRIETÀ LETTERARIA REVOLT -TUTTI I DIRITTI RISERVATI - ALLRIGHTS RESERVED - TUTTI I DIRITTI DI RIPRODUZIONE E TRADUZIONEDEGLI ARTICOLI PUBBLICATI E DEI DISEGNI SONO RISERVATI E NON UTI-LIZZABILI PER SCOPI COMMERCIALI. MANOSCRITTI, DISEGNI, FOTO EALTRI MATERIALI INVIATI IN REDAZIONE, ANCHE SE NON PUBBLICATI,NON SI RESTITUISCONO. I SINGOLI AUTORI E L’EDITORE NON SONORESPONSABILI PER INCIDENTI O CONSEGUENTI DANNI CHE SIANO CAU-SATI DALL’UTILIZZO IMPROPRIO DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL-LA PUBBLICAZIONE. I SINGOLI AUTORI SONO RESPONSABILI PER LEINFORMAZIONI CONTENUTE NEGLI ARTICOLI.

ILT - ITALIAN LONGBOARD TOUR:UNA PRODUZIONE REVOLT MEDIA LTD:WEB: WWW.ITALIANLONGBOARDTOUR.COM

REVOLT NORTHERN EDITION:DISTRIBUITO IN: GERMANIA, AUSTRIA, SVIZZERAWWW.REVOLT.IT/NORTHERNEDITIONWWW.REVOLTMAG.DE

ADVERTISING: REVOLT MEDIA LTD2ND FLOOR145-157 ST.JOHN STREETLONDON - EC1V 4PY - UNITED KINGDOM

INFO&RATES: WWW.REVOLTMEDIA.ITE-MAIL: [email protected]: 06.9941430 - FAX: 06.23325964

SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI.ON LINE: WWW.REVOLT.IT/MAGAZINE

IN ITALIA: 05 NUMERI 1 ANNO 25,00 EURO.10 NUMERI 2 ANNI 50,00 EURO.ARRETRATI 1 COPIA 8,00 EUROPAGABILI CON BOLLETTINO POSTALE:C/C N° 48453617 - INTESTATO A: REVOLT MEDIA

contiene:ANNO/VOLUME X - N° 1 > FEBBRAIO - MARZO 2006

<14< MONOGRAFIE:MEDITERRA, SARDEGNA

<36< MONOGRAFIE:MEDITERRA, THARROS

<37< MONOGRAFIE:MEDITERRA, CARTAGINE

<38< MONOGRAFIE:MEDITERRA, TUNISIA

<48< INTERVISTA:LEO FIORAVANTI

<52< SURF EUROPA: ERICEIRA

<58< SNOWBOARD: BEO 2006

<64< L’EROSIONE MARINA

<66< SURF ITALIA: E SE FOSSE LADISPOLI...

<72< DESIGN:UN LONGBOARD PARTICOLARE

<76< FELCH SURF COMICS

<56< ILT 06:PROGRAMMA CIRCUITO LONGBOARD

<80< COMICS: L’ENFER #6

<82< COMICS: A.I.R.E. ALIENS IN REVOLT #11

<84< IST 06:PROGRAMMA CIRCUITO SHORTBOARD

<88< ARTE: EMANUELA MARINO

<92< ARTE PSICHEDELICA

<94< BOOK TRAILERS

<96< MUSICA: ULTIMATE PLAYLIST

<97< NEXT ON REVOLT MAG, ANTEPRIME

In copertina: Davide Pecchi, Santa Caterina > MEDITERRA > ph: Cristian Corradin

MaverickJewels

Page 4: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 14/15

MEDITERRAMediterraneo, da Mediterraneum ovvero in mezzo alla terra. CosW veniva chiamato dai Romaniquella parte di Oceano chiuso posto nel mezzo di ben tre continenti: Europa, Africa e Asia.

MONOGRAFIE/MEDITERRASARDEGNA/TUNISIA UNA MMAARREEGGGGIIAATTAA, DUE CONTINENTI UN MARE: MMEEDDIITTEERRRRAANNEEOO..

ACCOMPAGNATI DA UNA PERTURBAZIONE DI MMAAEESSTTRRAALLEE, CINQUE ATLETI, TREDICI TAVOLERIGOROSAMENTE SINGLE FIN, A CACCIA DI OONNDDEE PARTENDO DALL`ISOLA SARDA E,

ATTRAVERSO IL MEDITERRANEO, FINO ALLE COSTE NORD AFRICANE DELLA TTUUNNIISSIIAA..

PHOTOS )( C. CORRADIN) (TEXT:DAVIDE PECCHI ALE STAFFA, MARCO RIZZO, TOMMY LOPEZ

Non ci vuole poi molto, dico dentro di me, scrivere un articolo V come fare un viag-gio, c�V un inizio ed una fine, dovrebbe essere semplice. Come mai invece preferireiun dito in un occhio?? Forse la paura di cadere nel banale, nel giT scritto, giT detto...

o forse quella ancor piY bastarda del doversi confrontare con un te stesso che non hai maitirato fuori niente, almeno in pubblico… chissT!! Fatto sta che, senza rendertene conto, lapenna scivola tranquilla sul tuo foglio bianco... stai scrivendo nelle mente le invocazioni diAle Staffa: ]a MarchV, il pezzo lo devi scrive tu!!^. Il pensiero torna indietro di alcuni mesi,saltano fuori le prime bozze del progetto; caricare un furgone di tavole, ibridi, retrX fish,longboard e attrezzature varie; seguire le onde generate dal maestrale prima inSardegna e di seguito in Tunisia, chiamare dei buoni surfers che possano testare le tavole,fare delle belle foto e riprese video. Forse ho esagerato, mi dico. Partono le telefonate e leprime mail... a personaggi del calibro di Matteo Mastino, neo campione longboard; DavidePecchi, Davidino per chi lo ama e Vincenzo Ingletto, il sardo che non ha paura di nulla, vieneproposta la cosa, butto giY due righe ed alcuni preventivi di spesa e, in occasione della garadi s�archittu in Sardegna, presento ufficialmente il progetto al gruppo, accresciutosi di altridue elementi fondamentali,Tommy Lopez, cineoperatore e Cristian Corradin, fotografo.L�idea piace molto, ma spaventa un pX; il rischio di sprecare tempo e denaro in effetti c�V. Ilmese prescelto per la spedizione e� Novembre, che di solito e� molto favorevole per le mareg-giate da NW... ma con l�anticiclone non si puX mai sapere,la beffa e�sempre in aggua-to...Dopo alcuni giorni, per me abbastanza lunghi, iniziano ad arrivarmi pareri positivi inmerito...ci siamo,hanno accettato tutti!! La tappa finale dell�Italian Longboard Tour a fineottobre V il nostro punto di ritrovo. Passiamo due giorni nella ridente cittadina ligure, Ando-ra, in compagnia dell�allegro ]circo del longboard^. Matteo ha appena vinto il campionatoitaliano ed il morale V alto. La partenza V prevista per il 2 Novembre... le previsioni confer-

DAVIDE PECCHI

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MEDITERRAMediterraneo, da Mediterraneum ovvero in mezzo alla terra. CosW veniva chiamato dai Romaniquella parte di Oceano chiuso posto nel mezzo di ben tre continenti: Europa, Africa e Asia.

MONOGRAFIE/MEDITERRASARDEGNA/TUNISIA UNA MMAARREEGGGGIIAATTAA, DUE CONTINENTI UN MARE: MMEEDDIITTEERRRRAANNEEOO..

ACCOMPAGNATI DA UNA PERTURBAZIONE DI MMAAEESSTTRRAALLEE, CINQUE ATLETI, TREDICI TAVOLERIGOROSAMENTE SINGLE FIN, A CACCIA DI OONNDDEE PARTENDO DALL`ISOLA SARDA E,

ATTRAVERSO IL MEDITERRANEO, FINO ALLE COSTE NORD AFRICANE DELLA TTUUNNIISSIIAA..

PHOTOS )( C. CORRADIN) (TEXT:DAVIDE PECCHI ALE STAFFA, MARCO RIZZO, TOMMY LOPEZ

Non ci vuole poi molto, dico dentro di me, scrivere un articolo V come fare un viag-gio, c�V un inizio ed una fine, dovrebbe essere semplice. Come mai invece preferireiun dito in un occhio?? Forse la paura di cadere nel banale, nel giT scritto, giT detto...

o forse quella ancor piY bastarda del doversi confrontare con un te stesso che non hai maitirato fuori niente, almeno in pubblico… chissT!! Fatto sta che, senza rendertene conto, lapenna scivola tranquilla sul tuo foglio bianco... stai scrivendo nelle mente le invocazioni diAle Staffa: ]a MarchV, il pezzo lo devi scrive tu!!^. Il pensiero torna indietro di alcuni mesi,saltano fuori le prime bozze del progetto; caricare un furgone di tavole, ibridi, retrX fish,longboard e attrezzature varie; seguire le onde generate dal maestrale prima inSardegna e di seguito in Tunisia, chiamare dei buoni surfers che possano testare le tavole,fare delle belle foto e riprese video. Forse ho esagerato, mi dico. Partono le telefonate e leprime mail... a personaggi del calibro di Matteo Mastino, neo campione longboard; DavidePecchi, Davidino per chi lo ama e Vincenzo Ingletto, il sardo che non ha paura di nulla, vieneproposta la cosa, butto giY due righe ed alcuni preventivi di spesa e, in occasione della garadi s�archittu in Sardegna, presento ufficialmente il progetto al gruppo, accresciutosi di altridue elementi fondamentali,Tommy Lopez, cineoperatore e Cristian Corradin, fotografo.L�idea piace molto, ma spaventa un pX; il rischio di sprecare tempo e denaro in effetti c�V. Ilmese prescelto per la spedizione e� Novembre, che di solito e� molto favorevole per le mareg-giate da NW... ma con l�anticiclone non si puX mai sapere,la beffa e�sempre in aggua-to...Dopo alcuni giorni, per me abbastanza lunghi, iniziano ad arrivarmi pareri positivi inmerito...ci siamo,hanno accettato tutti!! La tappa finale dell�Italian Longboard Tour a fineottobre V il nostro punto di ritrovo. Passiamo due giorni nella ridente cittadina ligure, Ando-ra, in compagnia dell�allegro ]circo del longboard^. Matteo ha appena vinto il campionatoitaliano ed il morale V alto. La partenza V prevista per il 2 Novembre... le previsioni confer-

DAVIDE PECCHI

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Revolt > 16/17

MONOGRAFIE/SARDEGNA

mano che da una profonda depressione che gravita da parecchi giorni nell�O-ceano Atlantico ed abbraccia Marocco, Penisola Iberica e Inghilterra, si sta perstaccare un ]braccio^ che, una volta nel Mar Mediterraneo, dovrebbe regalarciil Maestrale; in breve... onde sulla costa di ponente della Sardegna!Ultimi ritoc-chi, ci siamo. Porto di Livorno, traghetto per Olbia, direzione Oristano. Nellecampagne che separano la SS 131 Carlo Felice dal mare, scruto il cielo: per ora Vpulito, nessuna nuvola in giro, ma una linea scura all�orizzonte...Il giorno suc-cessivo il sole splende ancora, il Maestrale ritarda e mi viene il dubbio di esser-mela sognata, quella linea scura!! Devo dirvi la veritT: l�ansia mi ha un pX tar-tassato, sia prima che durante il viaggio; quando ti senti responsabile del lavorodi altre persone e,bene o male, della vacanza di tutti... potete immaginare. Tor-nando a noi, a metT mattinata arriva una telefonata, c�e� onda nel sud dell�iso-la, dalle parti di Chia ci aveva preceduto infatti un movimento di scirocco. Ver-so l�ora di pranzo siamo a destinazione, il vento e� di mare e sporca le onde, giri-amo due o tre posti e, alla fine, troviamo una piccola baia sulla sinistra dellaquale un promontorio ferma in parte il vento: un metrino di onda cristallina cisaluta, ed il parco giochi V tutto nostro! Davide esce con il 9.4 Round PIn, Mat-teo con il 9.6 Noserider, io con il 9.1 tri-fin. Tommy ci raggiunge in acqua conla custodia subacquea, onde piccole e sole, niente di meglio per provare due

VINCENZO INGLETTO, CAPO MANNU

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Revolt > 16/17

MONOGRAFIE/SARDEGNA

mano che da una profonda depressione che gravita da parecchi giorni nell�O-ceano Atlantico ed abbraccia Marocco, Penisola Iberica e Inghilterra, si sta perstaccare un ]braccio^ che, una volta nel Mar Mediterraneo, dovrebbe regalarciil Maestrale; in breve... onde sulla costa di ponente della Sardegna!Ultimi ritoc-chi, ci siamo. Porto di Livorno, traghetto per Olbia, direzione Oristano. Nellecampagne che separano la SS 131 Carlo Felice dal mare, scruto il cielo: per ora Vpulito, nessuna nuvola in giro, ma una linea scura all�orizzonte...Il giorno suc-cessivo il sole splende ancora, il Maestrale ritarda e mi viene il dubbio di esser-mela sognata, quella linea scura!! Devo dirvi la veritT: l�ansia mi ha un pX tar-tassato, sia prima che durante il viaggio; quando ti senti responsabile del lavorodi altre persone e,bene o male, della vacanza di tutti... potete immaginare. Tor-nando a noi, a metT mattinata arriva una telefonata, c�e� onda nel sud dell�iso-la, dalle parti di Chia ci aveva preceduto infatti un movimento di scirocco. Ver-so l�ora di pranzo siamo a destinazione, il vento e� di mare e sporca le onde, giri-amo due o tre posti e, alla fine, troviamo una piccola baia sulla sinistra dellaquale un promontorio ferma in parte il vento: un metrino di onda cristallina cisaluta, ed il parco giochi V tutto nostro! Davide esce con il 9.4 Round PIn, Mat-teo con il 9.6 Noserider, io con il 9.1 tri-fin. Tommy ci raggiunge in acqua conla custodia subacquea, onde piccole e sole, niente di meglio per provare due

VINCENZO INGLETTO, CAPO MANNU

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 18/19

“...PORTANDOCI SUL TIRRENO,SOTTO UN CIELO CHE NON PREAN-

NUNCIA NIENTE DI BUONO, OVVERO

STELLE GROSSE COME PALLE DI NATALE E

UNA BONACCIA STORICA. L’ ANSIETÀ DELLE PRE-VISIONI CI TORMENTA UN PÒ, MA SAPPIAMO DOVE STIAMO

ANDANDO: L’ISOLA PIÙ BELLA DEL MEDITERRANEO. DA NORD A

SUD DA EST AD OVEST, SE SIETE AMANTI DI BUONE TRADIZIONI

E LUOGHI MISTICI, LA SARDEGNA DIVENTA LA VOSTRA META...”

DAVIDE PECCHI, SARDEGNA

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 18/19

“...PORTANDOCI SUL TIRRENO,SOTTO UN CIELO CHE NON PREAN-

NUNCIA NIENTE DI BUONO, OVVERO

STELLE GROSSE COME PALLE DI NATALE E

UNA BONACCIA STORICA. L’ ANSIETÀ DELLE PRE-VISIONI CI TORMENTA UN PÒ, MA SAPPIAMO DOVE STIAMO

ANDANDO: L’ISOLA PIÙ BELLA DEL MEDITERRANEO. DA NORD A

SUD DA EST AD OVEST, SE SIETE AMANTI DI BUONE TRADIZIONI

E LUOGHI MISTICI, LA SARDEGNA DIVENTA LA VOSTRA META...”

DAVIDE PECCHI, SARDEGNA

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 20/21

]]......CCAARRIICCAARREE UUNN FFUURRGGOONNEE

DDII TTAAVVOOLLEE,, IIBBRRIIDDII,, RREETTRRdd FFIISSHH,, LLOONNGGBBOOAARRDD EE AATTTTRREEZZZZAATTUURREE VVAARRIIEE;;

SSEEGGUUIIRREE LLEE OONNDDEE GGEENNEERRAATTEE DDAALL

MMAAEESSTTRRAALLEE PPRRIIMMAA IINN SSAARRDDEEGGNNAAEE DDII SSEEGGUUIITTOO IINN TTUUNNIISSIIAA......^̂

UUnna chiamata ti allunga la vita e Marco Rizzo continuaa stupirmi. Alla conclusione del circuito italiano di long,vuol partir per Sardegna e Tunisia! Matteo Mastino,Tommy Lopez videoreporter Circuito ILT, CristianCorradin fotografo Revolt, novembre... tutti a caccia

del tesoro. Mamma che freddo, poi penso: foto, video, tavole datutte le parti, il porceddu e la seadas si mischiano con il mirto e ven-go poi sommerso da docce di ichnusa e le onde piY belle del nostropiccolo oceano: in Tunisia non sono mai stato e forse non ci andrX,visto che il 15 novembre partirX per il centro america; ma in Sarde-gna ci andrX sicuro… un surftrip con questa banda di pirati a cac-cia di tesori non V da perdere. Sinceramente sono orgoglioso cheMarco abbia pensato a me come compagno di viaggio e surfistainsieme al campione d`Italia Matteo. Il team V nuovo, io e Mastinoci conosciamo dalla mia prima gara di long nel 2002; c` incontrava-mo sempre in Sardegna fino a quando l` anno scorso siamo stati unmese in Costarica e vi giuro ci siamo ammazzati! In tutti sensi par-tirei con lui per ogni rotta. Sia con Marchino che con Corradin eLopez non abbiamo mai fatto un giro assieme. Cristian l` ho vistouna sola volta ad Ansedonia, niente di piY, abbiamo scambiato duechiacchiere interessanti, e ci siamo visti alla partenza a Pisa. Lo stes-so vale per Tommy, a Forte dei marmi tappa long di quest`anno, ci

siamo conosciuti perchU vedendolo nell`acqua architettare con la sua attrezzatura, sono andato subito a vedere chimai fosse questo gigante…]con questo sempronio andrei volentieri in indo^ pensai. Marco mi sembra di conoscer-lo da sempre, mentore e shaper della mia regione vero pirata!, perX all` infuori di incontri ai contest in Italia, nonavevamo mai viaggiato nU condiviso le ansie e godurie di una transtirrenica. Direi un equipaggio eccezionale, sonoveramente felice d`averne fatto parte, soprattutto quando ci siamo trovati a casa-Rizzo-Pisa, pronti a partir, gran pran-zo in una delle campagne piY belle del mondo, che bellezza! Caricare il furgoncino di tavole di tutti tipi, filosofeggia-re sul trip e condividere emozioni, sembra cosi facile che arriva la notte… portandoci sul tirreno, sotto un cielo chenon preannuncia niente di buono, ovvero stelle grosse come palle di natale e una bonaccia storica. L` ansietT delle pre-visioni ci tormenta un pX ma sappiamo dove stiamo andando: l`isola piY bella del mediterraneo. Da nord a sud da estad ovest, se siete amanti di buone tradizioni e luoghi mistici, la Sardegna diventa la vostra meta. Se cercate le ondeaffidatevi agli dei e non scassate il cazzo ai locals; quando si sbarca V facile carpire la genuinitT della gente e del posto,innamorarsi V un attimo, il fascino delle donne non smette mai d`asciugarti il cuore. Cibi di rara bontT, un mare tan-to bello, tanto forte e imprevedibile, acqua cristallina spinta da un vento storico quanto la nostra umanitT. Amici delmare! Chi non vuole andarci? Se hai la fortuna d`aver un amico come Vincenzo Ingletto... state attenti a non torna-re…. Invidio Vince, sta veramente in un bel posto, la sua cordialitT U limitata dalla tua immaginazione, mi lascia sem-pre grandi ricordi, questa volta ancora di piY! Secondo me sarT un gran punto di riferimento, sia come local della zonache come surf camp. Affidati ai venti da sud iniziamo il nostro girovagare rubando piccoli bottini quT e lT, pregandogli dei per una botta di maestrale. Iniziano le specializzazioni in surfboards e sulle sue misteriose dinamiche, 13 tavo-le e 4 pirati, s`imprimono nelle scatole magiche dei due nostri stregoni. I custodi delle immagini della nostra piccolaesistenza su quest`isola. Speriamo sia vera la storia delle foto che catturano l`anima…e il video che fa? La mia ani-ma comunque sia, sarebbe felice di rimaner su un`onda tutta un`eternitT. La sera arriva, nessuno V mai stanco. Io eMatteo siamo un po` maldestri V vero! Ma quando ci mettiamo in cucina, assetto merenda, facciamo il circo, mangio-ni ruffiani per eccellenza, aspettando di vedere i nostri furti immortalati. Ma il meteo rovina l`atmosfera e una gior-nata a parlare si rivela piY bella di una surfata, mai scorderX i racconti delle indie occidentali di Marco; un sogno, unaparte della sua vita raccontate al ritorno da una bella giornata in macchina io e lui a spasso per la Sardegna. Storieche mi hanno lasciato come il nonno lascia il nipote dopo avergli narrato un pezzo di vita, credo le terrX per i mieifigli o nipoti…se ne avrX. Forse la piY bella storia che abbia mai sentito. Il maestrale arriva, il mare veloce come il suovento rende possibili i nostri onesti propositi, tommy V un tritone, le buone condizioni climatiche non giustificano ilfatto di star in mare tutto il giorno, con quel bazzuco peso come un incudine, in mezzo a pinne che sfrecciano sullatesta e scogli taglienti come lame…massimo rispetto. Mr Corradin, secondo me ha un gemello che gli porta quellazavorra cattura arte. Vederlo lavorare, dT una speranza anche a quelli come me, di aver una bella foto, sincero comelo specchio la mattina, un manager. Li ringrazio con tutto il cuore, come ringrazio il mio Campione d` Italia Matteo,primo dell` era post-ranzoniana, primo del tour piY duro di tutti tempi, con atleti forti e tappe nuove….una rosicatagenerale; ma in marzo 2005 in Costa Rica me l` aveva detto: ]quest`anno vinco e poi penso all`europeo….^, per quan-to mi riguarda le cose dichirate valgono doppio! Ottimo cumpT! Non prestategli la tavola mai:uno la skassa, due lafarebbe andare come mai prima. Quando ho lasciato questo gruppo mi sono tuffato nella malinconia, una settimanacon questi elementi la farei anche da boyscout, mi dispiace per la Tunisia, ma il mio tempo limite al freddo era giT pas-sato. Spero di rifare un giro sulla giostra, come tutti i bimbi al luna park quando trovano l amico…questa caccia altesoro V stata evidenziata in una piccola veritT, chi trova un amico trova un tesoro, io ne ho trovati 5, piY il solitomare che rimane nostro amico tutta la vita: unico padrone delle onde. Un bel viaggio nel nostro paese puX esser bel-lo quanto all` estero forse mucho mas, se trovassi la fuckinlampada d` Aladino ,il mio primo desiderio senza discussio-ne sarebbe: onde in Italia come sul Pacifico… altro che sandwich islands Hawaii. Per mangiar bene come da noidovrebbero far emigrare tutte le nonne e mamme d`Italia e nonostante tutto non si mangerebbero prodotti nostra-ni, sarebbe il paese piY bello del mondo. Il mio secondo desiderio: surfare come occy in back, e terzo come Tom Cur-ren in front… dopo l` illustrazione dei miei sogni contorti, auguro una buona caccia al tesoro a tutti, di tesoro che sivoglia, le onde lo sono davvero amiamole sotto tutte le forme non portando con noi, quei fuckinpregiudizi di terrache non fanno altro che allontanare la gente l`una dall`altra. Davidino, Malpais

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 20/21

]]......CCAARRIICCAARREE UUNN FFUURRGGOONNEE

DDII TTAAVVOOLLEE,, IIBBRRIIDDII,, RREETTRRdd FFIISSHH,, LLOONNGGBBOOAARRDD EE AATTTTRREEZZZZAATTUURREE VVAARRIIEE;;

SSEEGGUUIIRREE LLEE OONNDDEE GGEENNEERRAATTEE DDAALL

MMAAEESSTTRRAALLEE PPRRIIMMAA IINN SSAARRDDEEGGNNAAEE DDII SSEEGGUUIITTOO IINN TTUUNNIISSIIAA......^̂

UUnna chiamata ti allunga la vita e Marco Rizzo continuaa stupirmi. Alla conclusione del circuito italiano di long,vuol partir per Sardegna e Tunisia! Matteo Mastino,Tommy Lopez videoreporter Circuito ILT, CristianCorradin fotografo Revolt, novembre... tutti a caccia

del tesoro. Mamma che freddo, poi penso: foto, video, tavole datutte le parti, il porceddu e la seadas si mischiano con il mirto e ven-go poi sommerso da docce di ichnusa e le onde piY belle del nostropiccolo oceano: in Tunisia non sono mai stato e forse non ci andrX,visto che il 15 novembre partirX per il centro america; ma in Sarde-gna ci andrX sicuro… un surftrip con questa banda di pirati a cac-cia di tesori non V da perdere. Sinceramente sono orgoglioso cheMarco abbia pensato a me come compagno di viaggio e surfistainsieme al campione d`Italia Matteo. Il team V nuovo, io e Mastinoci conosciamo dalla mia prima gara di long nel 2002; c` incontrava-mo sempre in Sardegna fino a quando l` anno scorso siamo stati unmese in Costarica e vi giuro ci siamo ammazzati! In tutti sensi par-tirei con lui per ogni rotta. Sia con Marchino che con Corradin eLopez non abbiamo mai fatto un giro assieme. Cristian l` ho vistouna sola volta ad Ansedonia, niente di piY, abbiamo scambiato duechiacchiere interessanti, e ci siamo visti alla partenza a Pisa. Lo stes-so vale per Tommy, a Forte dei marmi tappa long di quest`anno, ci

siamo conosciuti perchU vedendolo nell`acqua architettare con la sua attrezzatura, sono andato subito a vedere chimai fosse questo gigante…]con questo sempronio andrei volentieri in indo^ pensai. Marco mi sembra di conoscer-lo da sempre, mentore e shaper della mia regione vero pirata!, perX all` infuori di incontri ai contest in Italia, nonavevamo mai viaggiato nU condiviso le ansie e godurie di una transtirrenica. Direi un equipaggio eccezionale, sonoveramente felice d`averne fatto parte, soprattutto quando ci siamo trovati a casa-Rizzo-Pisa, pronti a partir, gran pran-zo in una delle campagne piY belle del mondo, che bellezza! Caricare il furgoncino di tavole di tutti tipi, filosofeggia-re sul trip e condividere emozioni, sembra cosi facile che arriva la notte… portandoci sul tirreno, sotto un cielo chenon preannuncia niente di buono, ovvero stelle grosse come palle di natale e una bonaccia storica. L` ansietT delle pre-visioni ci tormenta un pX ma sappiamo dove stiamo andando: l`isola piY bella del mediterraneo. Da nord a sud da estad ovest, se siete amanti di buone tradizioni e luoghi mistici, la Sardegna diventa la vostra meta. Se cercate le ondeaffidatevi agli dei e non scassate il cazzo ai locals; quando si sbarca V facile carpire la genuinitT della gente e del posto,innamorarsi V un attimo, il fascino delle donne non smette mai d`asciugarti il cuore. Cibi di rara bontT, un mare tan-to bello, tanto forte e imprevedibile, acqua cristallina spinta da un vento storico quanto la nostra umanitT. Amici delmare! Chi non vuole andarci? Se hai la fortuna d`aver un amico come Vincenzo Ingletto... state attenti a non torna-re…. Invidio Vince, sta veramente in un bel posto, la sua cordialitT U limitata dalla tua immaginazione, mi lascia sem-pre grandi ricordi, questa volta ancora di piY! Secondo me sarT un gran punto di riferimento, sia come local della zonache come surf camp. Affidati ai venti da sud iniziamo il nostro girovagare rubando piccoli bottini quT e lT, pregandogli dei per una botta di maestrale. Iniziano le specializzazioni in surfboards e sulle sue misteriose dinamiche, 13 tavo-le e 4 pirati, s`imprimono nelle scatole magiche dei due nostri stregoni. I custodi delle immagini della nostra piccolaesistenza su quest`isola. Speriamo sia vera la storia delle foto che catturano l`anima…e il video che fa? La mia ani-ma comunque sia, sarebbe felice di rimaner su un`onda tutta un`eternitT. La sera arriva, nessuno V mai stanco. Io eMatteo siamo un po` maldestri V vero! Ma quando ci mettiamo in cucina, assetto merenda, facciamo il circo, mangio-ni ruffiani per eccellenza, aspettando di vedere i nostri furti immortalati. Ma il meteo rovina l`atmosfera e una gior-nata a parlare si rivela piY bella di una surfata, mai scorderX i racconti delle indie occidentali di Marco; un sogno, unaparte della sua vita raccontate al ritorno da una bella giornata in macchina io e lui a spasso per la Sardegna. Storieche mi hanno lasciato come il nonno lascia il nipote dopo avergli narrato un pezzo di vita, credo le terrX per i mieifigli o nipoti…se ne avrX. Forse la piY bella storia che abbia mai sentito. Il maestrale arriva, il mare veloce come il suovento rende possibili i nostri onesti propositi, tommy V un tritone, le buone condizioni climatiche non giustificano ilfatto di star in mare tutto il giorno, con quel bazzuco peso come un incudine, in mezzo a pinne che sfrecciano sullatesta e scogli taglienti come lame…massimo rispetto. Mr Corradin, secondo me ha un gemello che gli porta quellazavorra cattura arte. Vederlo lavorare, dT una speranza anche a quelli come me, di aver una bella foto, sincero comelo specchio la mattina, un manager. Li ringrazio con tutto il cuore, come ringrazio il mio Campione d` Italia Matteo,primo dell` era post-ranzoniana, primo del tour piY duro di tutti tempi, con atleti forti e tappe nuove….una rosicatagenerale; ma in marzo 2005 in Costa Rica me l` aveva detto: ]quest`anno vinco e poi penso all`europeo….^, per quan-to mi riguarda le cose dichirate valgono doppio! Ottimo cumpT! Non prestategli la tavola mai:uno la skassa, due lafarebbe andare come mai prima. Quando ho lasciato questo gruppo mi sono tuffato nella malinconia, una settimanacon questi elementi la farei anche da boyscout, mi dispiace per la Tunisia, ma il mio tempo limite al freddo era giT pas-sato. Spero di rifare un giro sulla giostra, come tutti i bimbi al luna park quando trovano l amico…questa caccia altesoro V stata evidenziata in una piccola veritT, chi trova un amico trova un tesoro, io ne ho trovati 5, piY il solitomare che rimane nostro amico tutta la vita: unico padrone delle onde. Un bel viaggio nel nostro paese puX esser bel-lo quanto all` estero forse mucho mas, se trovassi la fuckinlampada d` Aladino ,il mio primo desiderio senza discussio-ne sarebbe: onde in Italia come sul Pacifico… altro che sandwich islands Hawaii. Per mangiar bene come da noidovrebbero far emigrare tutte le nonne e mamme d`Italia e nonostante tutto non si mangerebbero prodotti nostra-ni, sarebbe il paese piY bello del mondo. Il mio secondo desiderio: surfare come occy in back, e terzo come Tom Cur-ren in front… dopo l` illustrazione dei miei sogni contorti, auguro una buona caccia al tesoro a tutti, di tesoro che sivoglia, le onde lo sono davvero amiamole sotto tutte le forme non portando con noi, quei fuckinpregiudizi di terrache non fanno altro che allontanare la gente l`una dall`altra. Davidino, Malpais

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 22/23

riprese, non tanto per lui, che le sa fare... quanto per noi;non V facile abituarsi a quell�occhio di metallo che ci guar-da da dentro l�acqua!! La giornata scivola via piacevol-mente e, mentre torniamo all�Is Benas di Vincenzo dovesiamo alloggiati, ecco le prime nuvole da NW anticipare lenostre speranze.Il giorno dopo, finalmente, arriva la primaparte della mareggiata: e� una perturbazione veloce, cidicono, ma per 2/3 giorni dovrebbe garantirci le onde. Ilmoto ondoso aumenta velocemente, Capo Mannu offre giauna discreta onda, ma i ragazzi della comunitT surfistica diOristano vengono da un periodo di piatta piuttosto lungo,decidiamo quindi di non affollare ulteriormente la situ-azione e ci dirigiamo a Sa Mesa Longa. Onde sui 2-2.5 mt,gonfie e cariche di energia rompono a centrobaia,l�intensitT del vento non V elevata e la destra V abbas-tanza lunga. Tommy si posiziona fuori con la telecamera

mentre Cristian entra con noi con la custodia per alcuniscatti dall�acqua.Matteo sceglie il 6.2 Cosmic model,Davideil suo nuovo fish 5.5,Vincenzo entra col 6.10 ed io con il miofidato 9.2 Pin Tail. Matteo e� potente come sempre e in unattacco al lip tirato un pX all�estremo rompe persino illeash; Vincenzo parte nel vuoto su alcuni �succhioni� grigiche incutono un pX di timore, Davide prende le misure sulfish; e� una tavola estremamente veloce e non sel�aspettava!! Il mio 9.2 mi regala belle corse... ed un paio diwipe out da urlo! Stiamo in acqua un paio d�ore buone,niente male il primo vero approccio con le onde sarde. Ilgiorno seguente, di buona mattina, ci buttiamo al Capo,meno affollato. Questa volta V Tommy a seguirci in acquacon la telecamera, la luce invece V buona per Cristian chesi posiziona fuori con la sua reflex. Io scendo di misura eprendo il 7.0 ]Soft Machine^. E�un mini long, per la parete

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

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riprese, non tanto per lui, che le sa fare... quanto per noi;non V facile abituarsi a quell�occhio di metallo che ci guar-da da dentro l�acqua!! La giornata scivola via piacevol-mente e, mentre torniamo all�Is Benas di Vincenzo dovesiamo alloggiati, ecco le prime nuvole da NW anticipare lenostre speranze.Il giorno dopo, finalmente, arriva la primaparte della mareggiata: e� una perturbazione veloce, cidicono, ma per 2/3 giorni dovrebbe garantirci le onde. Ilmoto ondoso aumenta velocemente, Capo Mannu offre giauna discreta onda, ma i ragazzi della comunitT surfistica diOristano vengono da un periodo di piatta piuttosto lungo,decidiamo quindi di non affollare ulteriormente la situ-azione e ci dirigiamo a Sa Mesa Longa. Onde sui 2-2.5 mt,gonfie e cariche di energia rompono a centrobaia,l�intensitT del vento non V elevata e la destra V abbas-tanza lunga. Tommy si posiziona fuori con la telecamera

mentre Cristian entra con noi con la custodia per alcuniscatti dall�acqua.Matteo sceglie il 6.2 Cosmic model,Davideil suo nuovo fish 5.5,Vincenzo entra col 6.10 ed io con il miofidato 9.2 Pin Tail. Matteo e� potente come sempre e in unattacco al lip tirato un pX all�estremo rompe persino illeash; Vincenzo parte nel vuoto su alcuni �succhioni� grigiche incutono un pX di timore, Davide prende le misure sulfish; e� una tavola estremamente veloce e non sel�aspettava!! Il mio 9.2 mi regala belle corse... ed un paio diwipe out da urlo! Stiamo in acqua un paio d�ore buone,niente male il primo vero approccio con le onde sarde. Ilgiorno seguente, di buona mattina, ci buttiamo al Capo,meno affollato. Questa volta V Tommy a seguirci in acquacon la telecamera, la luce invece V buona per Cristian chesi posiziona fuori con la sua reflex. Io scendo di misura eprendo il 7.0 ]Soft Machine^. E�un mini long, per la parete

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

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ampia e liscia del Capo V l�ideale per me, si intende. Bot-tom profondi e curve ampie e precise si alternano a incisivicut-back di Matteo e Vincenzo, Davide sfodera un paio, dipartenze al limite dell�umano che lasciano a bocca aperta;ha veramente un bellissimo stile. Tre ore di puro divertimen-to e, un po� per volta, usciamo per un panino. Nel frattem-po la line up si V affollata, il Maestrale non V forte, anzi…cosW decidiamo di giocare la carta S�archittu. Sono anni chegravitiamo nell�oristanese per surfare, sappiamo che l�insidedi S�archittu con quella condizione puX essere bello potentee lungo, e non sbagliamo analisi! Onde destre tra i 2 ed i 3metri srotolano nella baia in un lampo siamo fuori. Surfiamocon i longboard in uno stato tra l�euforico ed il rilassato... le

corse sull�onda sono molto lunghe e le sezioni ripide almenotre; si sprecano le manovre... Il tramonto in acqua V, comeil solito in questi luoghi, di rara bellezza. Non so gli altri, maio sono su un�altro pianeta! Il fronte perturbato V piY deboledel previsto, il vero maestrale questa volta non e� arrivato.Il giorno dopo ci gustiamo una piccola ma assolata scuduta.Stiamo raccogliendo dell�ottimo materiale, il lavoro procedebene, siamo affiatati e, sopratutto, ci divertiamo! Abbiamoancora tre giorni da spendere prima di tornare in continenteper poi, da Roma, imbarcarsi per Tunisi. I due giorni succes-sivi ci regalano splendide giornate di caldo sole ma, purtrop-po, le onde sono scivolate via senza un seguito. Sconsolatici prepariamo a trascorrere l�ultima notte sull�isola, ignari

del piccolo miracolo che ci aspetta... io certe cose non lecapisco, e forse V meglio... Al mattino di buona ora Crist-ian rientra a casa dopo una session di foto con la luce del-l�alba, V passato a controllare il mare.. io e Matteo stiamofacendo colazione… ̂ Buongiorno^, ci dice, sono passato daSa Mesa, c�e� un mezzo metrino liscio e carino, credo nonsurfabile. MEZZO METRO??! Per poco non affogoingoiando il cornetto... Sa Mesa spesso inganna, sei lon-tano da riva e l�onda puX sembrare piu� piccola di quantoin realtT non sia!! Non quadra: decidiamo di andare avedere... non crediamo ai nostri occhi; un metro di ondaliscia-liscia si srotola calma e docile nell�azzurro della splen-dida baia, c�V il sole e... nessuno in mare!! Andiamo a sveg-

liare gli altri e quando torniamo le serie di onde sono di tre,sul metro/metro e mezzo! La gioia ci invade, le onde sonosplendide e la luce V ottima,Tommy e Cristian si posizio-nano sull�isolotto davanti al picco. Le serie si intensificanoe la misura cresce ancora, Matteo con il 5.5 V in formissi-ma, come anche Vincenzo padrone di casa. Io mi sto diver-tendo tantissimo. La mattinata vola via in un lampo, abbi-amo chiuso in bellezza; peccato per Davide, il giorno pri-ma V rientrato in continente, si sarebbe esaltato con quelleonde!! Il tempo che ci separa dal rientro V agli sgoccioli econ un pizzico di amarezza abbandoniamo la Sardegna. Ilviaggio prosegue verso la cittT maestra: Roma, dove ciattende la nave che, dopo ben 22 ore, ci porterT in terra

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

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ampia e liscia del Capo V l�ideale per me, si intende. Bot-tom profondi e curve ampie e precise si alternano a incisivicut-back di Matteo e Vincenzo, Davide sfodera un paio, dipartenze al limite dell�umano che lasciano a bocca aperta;ha veramente un bellissimo stile. Tre ore di puro divertimen-to e, un po� per volta, usciamo per un panino. Nel frattem-po la line up si V affollata, il Maestrale non V forte, anzi…cosW decidiamo di giocare la carta S�archittu. Sono anni chegravitiamo nell�oristanese per surfare, sappiamo che l�insidedi S�archittu con quella condizione puX essere bello potentee lungo, e non sbagliamo analisi! Onde destre tra i 2 ed i 3metri srotolano nella baia in un lampo siamo fuori. Surfiamocon i longboard in uno stato tra l�euforico ed il rilassato... le

corse sull�onda sono molto lunghe e le sezioni ripide almenotre; si sprecano le manovre... Il tramonto in acqua V, comeil solito in questi luoghi, di rara bellezza. Non so gli altri, maio sono su un�altro pianeta! Il fronte perturbato V piY deboledel previsto, il vero maestrale questa volta non e� arrivato.Il giorno dopo ci gustiamo una piccola ma assolata scuduta.Stiamo raccogliendo dell�ottimo materiale, il lavoro procedebene, siamo affiatati e, sopratutto, ci divertiamo! Abbiamoancora tre giorni da spendere prima di tornare in continenteper poi, da Roma, imbarcarsi per Tunisi. I due giorni succes-sivi ci regalano splendide giornate di caldo sole ma, purtrop-po, le onde sono scivolate via senza un seguito. Sconsolatici prepariamo a trascorrere l�ultima notte sull�isola, ignari

del piccolo miracolo che ci aspetta... io certe cose non lecapisco, e forse V meglio... Al mattino di buona ora Crist-ian rientra a casa dopo una session di foto con la luce del-l�alba, V passato a controllare il mare.. io e Matteo stiamofacendo colazione… ̂ Buongiorno^, ci dice, sono passato daSa Mesa, c�e� un mezzo metrino liscio e carino, credo nonsurfabile. MEZZO METRO??! Per poco non affogoingoiando il cornetto... Sa Mesa spesso inganna, sei lon-tano da riva e l�onda puX sembrare piu� piccola di quantoin realtT non sia!! Non quadra: decidiamo di andare avedere... non crediamo ai nostri occhi; un metro di ondaliscia-liscia si srotola calma e docile nell�azzurro della splen-dida baia, c�V il sole e... nessuno in mare!! Andiamo a sveg-

liare gli altri e quando torniamo le serie di onde sono di tre,sul metro/metro e mezzo! La gioia ci invade, le onde sonosplendide e la luce V ottima,Tommy e Cristian si posizio-nano sull�isolotto davanti al picco. Le serie si intensificanoe la misura cresce ancora, Matteo con il 5.5 V in formissi-ma, come anche Vincenzo padrone di casa. Io mi sto diver-tendo tantissimo. La mattinata vola via in un lampo, abbi-amo chiuso in bellezza; peccato per Davide, il giorno pri-ma V rientrato in continente, si sarebbe esaltato con quelleonde!! Il tempo che ci separa dal rientro V agli sgoccioli econ un pizzico di amarezza abbandoniamo la Sardegna. Ilviaggio prosegue verso la cittT maestra: Roma, dove ciattende la nave che, dopo ben 22 ore, ci porterT in terra

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MONOGRAFIE/SARDEGNA MARCO RIZZO SARDEGNATOMMY LOPEZ

II l primo giorno a Chia nonpotrX mai dimenticarlo.SarT che era il banco di pro-va per il nostro surf trip, laprima uscita del gruppo

con le prime avvisaglie dellamareggiata che avrebbe beccatola Sardegna da lW a qualche gior-no, o forse perchV l�atmosferaera quasi magica, condita soltan-to da un fotografo, un videooperatore e da quattro surfisti difama in acqua, illuminati da untramonto che riscaldava leimmagini al limite della fantasiadi qualsiasi artista. Devo entrarein acqua e riprendere con custo-dia sub. Immortalare alla minima

distanza e lasciare meno acqua possibile tra me e loro. Il mare lo permette. Onde piccole di unblu intenso si srotolano su un fondale sabbioso. Cercavo di dare fondo a tutte le mie ambizionie, ad ogni passaggio, quando immergevo la videocamera, immaginavo le forme in acqua delleDrAnk che si imprimevano per sempre sul nastro. E cosi che immaginavo questo viaggio. Sce-ne su scene, clip su clip, visioni su visioni che prendono forma e si incastrano nella realtT. La Sar-degna V il sogno di ogni artista di pellicola. Od almeno V stato un sogno cosW come l`ho vissutaio. Con le nostre levatacce al mattino presto per poter usufruire come ingordi della luce caldadell`alba, e perchU non dirlo, anche per trovare meno gente sulla line up ed utilizzare al meglioil potenziale ondoso che solo quest`isola pare abbia in questo nostro Mediterraneo. Fin dalla pri-ma telefonata di Marco Rizzo durata 28 min mi abbandonavo, senza limiti, ai miei pensieri,alla mia fantasia. Lasciarsi alle spalle la shaping room del Doc dopo averla depredata di tutte letavole disponibili 13 per l`esattezza imbarcarsi sul primo traghetto per la Sardegna, beccare lamareggiata di maestrale che stava montando nel mediterraneo, ovviamente surfare e riprende-re, ripartire, raggiungere Civitavecchia e imbarcarsi per la Tunisia, per trovarci di nuovo immer-si nel nostro mare condito dalle sue belle onde alzate dal Mistral. Che figata. La Sardegna l`avevogia vista altre volte in azione, ed V sempre un piacere ritornarci. La Tunisia V stato un gran bel-l`esperimento. Poche info sugli spot, una mappa della costa, tanta buona volontT e la sicurezzache il moto ondoso che imperversava al largo avrebbe raggiunto la costa nel giro di poco. Il team

disponeva di un quiver praticamente illimitato di tavoleDr.Ank che variavano dall`ibrido 5.5, il piu ]fun^ che abbiamai visto, al piu classico dei long. Ma a dirla tutta, per parcondicio, anche le tavole disponevano di un team di tuttorispetto. L`incoronazione di Matteo come campione italianoLong ci aveva regalato un ]mastino^ ancora piY motivato edincazzato che avrebbe lasciato la sua firma con le pinnettesu ogni onda surfata. Vederlo, e poterlo riprendere a proprioagio su qualsiasi onda, con tavole decisamente eterogenee Vstato un piacere e non posso trascurare il lato umano delsoggetto in questione che ho potuto conoscere meglio edapprezzare, soprattutto durante le nostre lunghe session ditraghetto. Marco Rizzo, il nostro Dr.Ank, si V dimostrato unperfetto stratega e un trascinatore di tutto rispetto. La suaidea di seguire il maestrale, che a novembre regala onde a

iosa, si V rivelata giusta fin dalle prime uscite in Sardegna per poi finire in Tunisia, dove forse nonavremmo trovato condizioni epiche, ma sicuramente surfabilissime. In Vincenzo Ingletto ho tro-vato un nuovo amico, un bravo surfista da riprendere ed un ottimo compagno di viaggio. Vin-cenzo si V dimostrato un ottimo surfista anche con tavole che non ricordavano neanche lonta-namente uno short, dove Vincenzo e ferratissimo. Davide Pecchi avrebbe bisogno di un artico-lo a parte. Surfista di elevata bravura ed una straordinaria immaginazione mi ha dato assaggidel suo potenziale in ogni spot da noi toccato. Con Davide ci siamo trovati subito in sintonia fuo-ri e, soprattutto, dentro l`acqua dove ha sfoderato tutto il suo stile lasciandomi parecchie voltea bocca aperta. Il mio collega raccoglitore di immagini e compagno Cristian Corradin V un sogna-tore, e si V meritato a pieni voti il nickname di Picchiatello. Sempre presente con le sue 5/6 mac-chine fotografiche, elargendomi anche consigli e perle di saggezza ?!.

Tommy Lopez

>>>> IILL VVIIDDEEOO ]]MMEEDDIITTEERRRRAA^̂ SSAARR\\ PPEERRSSTTOO DDIISSPPOONNIIBBIILLEE IINN DDVVDD,, PPRROODDOOTTTTOO DDAA RREEVVOOLLTT MMEEDDIIAA EE DDRRAANNKK SSUURRFFBBOOAARRDDSS EE DDIISSTTRRIIBBUUIITTOO DDAA RREEVVOOLLTT MMAAGG..

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MONOGRAFIE/SARDEGNA MARCO RIZZO SARDEGNATOMMY LOPEZ

II l primo giorno a Chia nonpotrX mai dimenticarlo.SarT che era il banco di pro-va per il nostro surf trip, laprima uscita del gruppo

con le prime avvisaglie dellamareggiata che avrebbe beccatola Sardegna da lW a qualche gior-no, o forse perchV l�atmosferaera quasi magica, condita soltan-to da un fotografo, un videooperatore e da quattro surfisti difama in acqua, illuminati da untramonto che riscaldava leimmagini al limite della fantasiadi qualsiasi artista. Devo entrarein acqua e riprendere con custo-dia sub. Immortalare alla minima

distanza e lasciare meno acqua possibile tra me e loro. Il mare lo permette. Onde piccole di unblu intenso si srotolano su un fondale sabbioso. Cercavo di dare fondo a tutte le mie ambizionie, ad ogni passaggio, quando immergevo la videocamera, immaginavo le forme in acqua delleDrAnk che si imprimevano per sempre sul nastro. E cosi che immaginavo questo viaggio. Sce-ne su scene, clip su clip, visioni su visioni che prendono forma e si incastrano nella realtT. La Sar-degna V il sogno di ogni artista di pellicola. Od almeno V stato un sogno cosW come l`ho vissutaio. Con le nostre levatacce al mattino presto per poter usufruire come ingordi della luce caldadell`alba, e perchU non dirlo, anche per trovare meno gente sulla line up ed utilizzare al meglioil potenziale ondoso che solo quest`isola pare abbia in questo nostro Mediterraneo. Fin dalla pri-ma telefonata di Marco Rizzo durata 28 min mi abbandonavo, senza limiti, ai miei pensieri,alla mia fantasia. Lasciarsi alle spalle la shaping room del Doc dopo averla depredata di tutte letavole disponibili 13 per l`esattezza imbarcarsi sul primo traghetto per la Sardegna, beccare lamareggiata di maestrale che stava montando nel mediterraneo, ovviamente surfare e riprende-re, ripartire, raggiungere Civitavecchia e imbarcarsi per la Tunisia, per trovarci di nuovo immer-si nel nostro mare condito dalle sue belle onde alzate dal Mistral. Che figata. La Sardegna l`avevogia vista altre volte in azione, ed V sempre un piacere ritornarci. La Tunisia V stato un gran bel-l`esperimento. Poche info sugli spot, una mappa della costa, tanta buona volontT e la sicurezzache il moto ondoso che imperversava al largo avrebbe raggiunto la costa nel giro di poco. Il team

disponeva di un quiver praticamente illimitato di tavoleDr.Ank che variavano dall`ibrido 5.5, il piu ]fun^ che abbiamai visto, al piu classico dei long. Ma a dirla tutta, per parcondicio, anche le tavole disponevano di un team di tuttorispetto. L`incoronazione di Matteo come campione italianoLong ci aveva regalato un ]mastino^ ancora piY motivato edincazzato che avrebbe lasciato la sua firma con le pinnettesu ogni onda surfata. Vederlo, e poterlo riprendere a proprioagio su qualsiasi onda, con tavole decisamente eterogenee Vstato un piacere e non posso trascurare il lato umano delsoggetto in questione che ho potuto conoscere meglio edapprezzare, soprattutto durante le nostre lunghe session ditraghetto. Marco Rizzo, il nostro Dr.Ank, si V dimostrato unperfetto stratega e un trascinatore di tutto rispetto. La suaidea di seguire il maestrale, che a novembre regala onde a

iosa, si V rivelata giusta fin dalle prime uscite in Sardegna per poi finire in Tunisia, dove forse nonavremmo trovato condizioni epiche, ma sicuramente surfabilissime. In Vincenzo Ingletto ho tro-vato un nuovo amico, un bravo surfista da riprendere ed un ottimo compagno di viaggio. Vin-cenzo si V dimostrato un ottimo surfista anche con tavole che non ricordavano neanche lonta-namente uno short, dove Vincenzo e ferratissimo. Davide Pecchi avrebbe bisogno di un artico-lo a parte. Surfista di elevata bravura ed una straordinaria immaginazione mi ha dato assaggidel suo potenziale in ogni spot da noi toccato. Con Davide ci siamo trovati subito in sintonia fuo-ri e, soprattutto, dentro l`acqua dove ha sfoderato tutto il suo stile lasciandomi parecchie voltea bocca aperta. Il mio collega raccoglitore di immagini e compagno Cristian Corradin V un sogna-tore, e si V meritato a pieni voti il nickname di Picchiatello. Sempre presente con le sue 5/6 mac-chine fotografiche, elargendomi anche consigli e perle di saggezza ?!.

Tommy Lopez

>>>> IILL VVIIDDEEOO ]]MMEEDDIITTEERRRRAA^̂ SSAARR\\ PPEERRSSTTOO DDIISSPPOONNIIBBIILLEE IINN DDVVDD,, PPRROODDOOTTTTOO DDAA RREEVVOOLLTT MMEEDDIIAA EE DDRRAANNKK SSUURRFFBBOOAARRDDSS EE DDIISSTTRRIIBBUUIITTOO DDAA RREEVVOOLLTT MMAAGG..

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africana: Tunisia. Anche se la nave U molto bella e como-da, la terra ferma sembra irraggiungibile. Finalmentesbarchiamo; io non sono mai stato in un paese africano,l�idea di relazionarmi con una cultura profondamentediversa dalla mia, vedere chissT quali luoghi, surfare chissTquali onde, mi stimola tantissimo! Un intoppo burocrati-co ci priva delle attrezzature foto/video, sequestrate daidoganieri impiegheremo due giorni per riaverle!!; pros-eguiamo comunque il nostro viaggio. La prima tappa VHammameth, sulla costa orientale del paese; questaposizione favorisce l�entrata delle mareggiate da SE,

anche se piY rare.Dopo l�inizio negativo, la fortuna ci sor-ride un poco, troviamo una bella ondina su sabbia che ciregala un buon pomeriggio di surf. Stiamo aspettandoun�altra incursione di correnti da Maestrale e spendiamoqui i nostri primi tre giorni. La cittadina e� molto viva, ipaesi attigui forse lo sono anche di piY, in mezzo alla stra-da c�V di tutto… improbabili auto, motorini con tre per-sone sopra, animali, verdure cani e umani... ah, dimenti-cavo, i gatti: quasi tutti di pelo rosso, che strano... E nonti stupire nel vedere in mezzo a tutto ciX un PorscheCayenne, l�occidente non e� poi cosW lontano! E� il momen-

to di spostarsi verso nord, destinazione Biserta. Scopri-amo una tranquilla cittadina caratterizzata da una parti-colare architettura di tipo coloniale, con il vecchio portovariopinto, che si trova sulla sinistra della baia omoni-ma,in prossimitT del suo lato ovest,la costa piega quasi di90 gradi verso nord; questo fa si che i venti da NW entri-no al traverso, quasi da terra! Le onde sono sinistre, dedu-ciamo ma aspettiamo di vederle. Il giorno seguente il nos-tro arrivo si concretizza il suo potenziale, anche se inmodo limitato visto che la mareggiata deve ancora inve-stirci. Il longboard V la tavola ideale per le quelle con-

dizioni. La mattina seguente facciamo colazione di buonora ed andiamo a controllare il mare, il cielo V nuvoloso,a tratti piove ma ci sono buone onde. La misura V decisa-mente cresciuta e lunghe sinistre srotolano davanti a noi;ci sono almeno tre piccoli Point dove frangono bellissimeonde, scegliamo quello davanti alla postazione militare,che sembra il piY consistente. Ovviamente nessuno inacqua. Scivoliamo parecchie onde; Matteo sembra a suoagio con �l�ammiraglia�, il 9.6 noserider, io sto utilizzan-do il 9.4 e Vincenzo il 6.2. E� incredibile la lunghezza del-la parete, se non fosse che risulterei blasfemo, la definirei

MONOGRAFIE/SARDEGNA

“NON RICORDO ESATTAMENTE TUTTE LE BELLE GIORNA-TE DI SURF PASSATE A GIRO QUA E LÀ. SE CONCEN-TRANDOMI BENE CI PENSO, ARRIVO DRITTO AI

MOMENTI STORICI DELLA MIA VITA; DIMENTICANDO TUTTE QUEL-LE PICCOLE PERLE, QUALCUNA AMARA ALCUNE PIÙ DOLCI, CHEHANNO RESO POI POSSIBILI SOGNI, VIAGGI AVVENTUROSI E LA

CONTINUA RICERCA DEL PARADISO DELLE ONDE. QUANDO PARLO

DI ONDE, PARLO DI TESORI! BOTTINI D’ACQUA PREZIOSA, PIENID’ ENERGIA UNIVERSALE, ECOMOTORI DELLA VITA SULLA TERRA (ILPIANETA È TUTTO OCEANO). ONDE GRANDI O PICCOLE, MOSCE O

RIPIDE, SONO COME LE DONNE; BELLE O BRUTTE CHE SIANO, DAN-NO LA VITA... E LA MAMMA È SEMPRE LA MAMMA. USCENDO DAL

GINEPRAIO DELLE SENSAZIONI DI RISPETTO, QUANDO ORGANIZZI

O TI OFFRONO UN SURFTRIP È PURA CACCIA AL TESORO! GRIGLIA-TE DI PESCE, VINO A FIUMI, SURF, MAPPE, ROTTE INFINITE E L’EQUIPAGGIO…QUESTO MI VIENE IN MENTE. SURFTRIP O SURFARI,CHIAMATELO COME LA VOSTRA CULTURA RECLAMA, PER ME POVE-RO MAREMMANO È “CACCIA AL TESORO” IN OGNI DOVE!”

DAVIDE PECCHI, SARDEGNA

ccoonnttiinnuuaa aa ppaagg:: 4444

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africana: Tunisia. Anche se la nave U molto bella e como-da, la terra ferma sembra irraggiungibile. Finalmentesbarchiamo; io non sono mai stato in un paese africano,l�idea di relazionarmi con una cultura profondamentediversa dalla mia, vedere chissT quali luoghi, surfare chissTquali onde, mi stimola tantissimo! Un intoppo burocrati-co ci priva delle attrezzature foto/video, sequestrate daidoganieri impiegheremo due giorni per riaverle!!; pros-eguiamo comunque il nostro viaggio. La prima tappa VHammameth, sulla costa orientale del paese; questaposizione favorisce l�entrata delle mareggiate da SE,

anche se piY rare.Dopo l�inizio negativo, la fortuna ci sor-ride un poco, troviamo una bella ondina su sabbia che ciregala un buon pomeriggio di surf. Stiamo aspettandoun�altra incursione di correnti da Maestrale e spendiamoqui i nostri primi tre giorni. La cittadina e� molto viva, ipaesi attigui forse lo sono anche di piY, in mezzo alla stra-da c�V di tutto… improbabili auto, motorini con tre per-sone sopra, animali, verdure cani e umani... ah, dimenti-cavo, i gatti: quasi tutti di pelo rosso, che strano... E nonti stupire nel vedere in mezzo a tutto ciX un PorscheCayenne, l�occidente non e� poi cosW lontano! E� il momen-

to di spostarsi verso nord, destinazione Biserta. Scopri-amo una tranquilla cittadina caratterizzata da una parti-colare architettura di tipo coloniale, con il vecchio portovariopinto, che si trova sulla sinistra della baia omoni-ma,in prossimitT del suo lato ovest,la costa piega quasi di90 gradi verso nord; questo fa si che i venti da NW entri-no al traverso, quasi da terra! Le onde sono sinistre, dedu-ciamo ma aspettiamo di vederle. Il giorno seguente il nos-tro arrivo si concretizza il suo potenziale, anche se inmodo limitato visto che la mareggiata deve ancora inve-stirci. Il longboard V la tavola ideale per le quelle con-

dizioni. La mattina seguente facciamo colazione di buonora ed andiamo a controllare il mare, il cielo V nuvoloso,a tratti piove ma ci sono buone onde. La misura V decisa-mente cresciuta e lunghe sinistre srotolano davanti a noi;ci sono almeno tre piccoli Point dove frangono bellissimeonde, scegliamo quello davanti alla postazione militare,che sembra il piY consistente. Ovviamente nessuno inacqua. Scivoliamo parecchie onde; Matteo sembra a suoagio con �l�ammiraglia�, il 9.6 noserider, io sto utilizzan-do il 9.4 e Vincenzo il 6.2. E� incredibile la lunghezza del-la parete, se non fosse che risulterei blasfemo, la definirei

MONOGRAFIE/SARDEGNA

“NON RICORDO ESATTAMENTE TUTTE LE BELLE GIORNA-TE DI SURF PASSATE A GIRO QUA E LÀ. SE CONCEN-TRANDOMI BENE CI PENSO, ARRIVO DRITTO AI

MOMENTI STORICI DELLA MIA VITA; DIMENTICANDO TUTTE QUEL-LE PICCOLE PERLE, QUALCUNA AMARA ALCUNE PIÙ DOLCI, CHEHANNO RESO POI POSSIBILI SOGNI, VIAGGI AVVENTUROSI E LA

CONTINUA RICERCA DEL PARADISO DELLE ONDE. QUANDO PARLO

DI ONDE, PARLO DI TESORI! BOTTINI D’ACQUA PREZIOSA, PIENID’ ENERGIA UNIVERSALE, ECOMOTORI DELLA VITA SULLA TERRA (ILPIANETA È TUTTO OCEANO). ONDE GRANDI O PICCOLE, MOSCE O

RIPIDE, SONO COME LE DONNE; BELLE O BRUTTE CHE SIANO, DAN-NO LA VITA... E LA MAMMA È SEMPRE LA MAMMA. USCENDO DAL

GINEPRAIO DELLE SENSAZIONI DI RISPETTO, QUANDO ORGANIZZI

O TI OFFRONO UN SURFTRIP È PURA CACCIA AL TESORO! GRIGLIA-TE DI PESCE, VINO A FIUMI, SURF, MAPPE, ROTTE INFINITE E L’EQUIPAGGIO…QUESTO MI VIENE IN MENTE. SURFTRIP O SURFARI,CHIAMATELO COME LA VOSTRA CULTURA RECLAMA, PER ME POVE-RO MAREMMANO È “CACCIA AL TESORO” IN OGNI DOVE!”

DAVIDE PECCHI, SARDEGNA

ccoonnttiinnuuaa aa ppaagg:: 4444

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MATTEO MASTINO, SARDEGNA

MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 30/31

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MATTEO MASTINO, SARDEGNA

MONOGRAFIE/SARDEGNA

Revolt > 30/31

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

SINGLE FIN 6.2 > MARCO RIZZO, VINCENZO INGLETTO, MATTEO MASTINO > CAPO MANNU, SA MESARevolt > 32/33

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

SINGLE FIN 6.2 > MARCO RIZZO, VINCENZO INGLETTO, MATTEO MASTINO > CAPO MANNU, SA MESARevolt > 32/33

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Revolt > 34/35

MONOGRAFIE/SARDEGNA

]]...... IILL VVIIAAGGGGIIOO PPRROOSSEEGGUUEE VVEERRSSOO LLAA CCIITTTT\\ MMAAEESSTTRRAA:: RROOMMAA,, DDOOVVEE CCII AATTTTEENNDDEE LLAA NNAAVVEE CCHHEE,, DDOOPPOO BBEENN 2222 OORREE,, CCII PPOORRTTEERR\\ IINN TTEERRRRAA AAFFRRIICCAANNAA:: TTUUNNIISSIIAA......^̂

]]......AABBBBIIAAMMOO AANNCCOORRAA TTRREE GGIIOORRNNII DDAA SSPPEENNDDEERREEPPRRIIMMAA DDII TTOORRNNAARREE IINN CCOONNTTIINNEENNTTEE PPEERR PPOOII,,

DDAA RROOMMAA,, IIMMBBAARRCCAARRSSII PPEERR TTUUNNIISSII......^̂

MARCO RIZZO

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MONOGRAFIE/SARDEGNA

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DDAA RROOMMAA,, IIMMBBAARRCCAARRSSII PPEERR TTUUNNIISSII......^̂

MARCO RIZZO

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MONOGRAFIE/MEDITERRA

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AARREEAA AARRCCHHEEOOLLOOGGIICCAA DDII CCAARRTTAAGGIINNEE >> TTUUNNIISSIIAADella storica Cartagine rimangono poche rovine. Una decina disiti archeologici sparsi su un`area di oltre due chilometri, cheriescono, solo parzialmente, a offrire un`idea del suo antico splen-dore. Per abbracciare con lo sguardo l`intera area archeologica Vopportuno iniziare la visita dalla collina di Byrsa, dove si possonoammirare anche resti di abitazioni. Sempre sulla collina, V interes-sante il Museo di Cartagine. Conserva reperti PPuunniiccii di assolutovalore, una collezione di statue RRoommaannee e un`mmancabile colle-zione di mosaici. Di grande interesse archeologico V la zona delTToopphheett, il piY antico luogo di culto ccaarrttaaggiinneessee. Qui venivanocompiuti i sacrifici umani, in genere bambini, che dovevano pla-care la collera dei terribili dei Punici. Ogni singola stele che com-pone questo cimitero di 100 per 200 metri, rappresenta un bim-bo sacrificato a Baal e Tanit. Di grande importanza sono anchel`anfiteatro, il piY grande di tutta l`Africa imperiale, il parco dellevviillllee RRoommaannee e le terme di Antonino.

AARREEAA AARRCCHHEEOOLLOOGGIICCAA DDII TTHHAARRRROOSS >> SSAARRDDEEGGNNAAI resti di Tharros si dispongono di fronte al golfo di Oristano, delimitati a nord dal-la collina di �Su muru mannu�, ad ovest da torre di San Giovanni, a sud dall�istmoche porta al promontorio di Capo S. Marco. L`area era abitata giT da epoca nuragi-ca, prima quindi di Punici, Carteginesi e Romani. I FFeenniiccii si stabilirono a Tharrosnell�VIII sec. a.C.. Sono state formulate varie ipotesi sull�ubicazione dell�abitatoarcaico, tra le quali quella di Barreca che propose come primo insediamento feni-cio il pianoro di Capo San Marco. TThhaarrrrooss ricevette una vera e propria strutturaurbanistica con i CCaarrttaaggiinneessii,, nel VI sec. a.C.. A questo periodo infatti risalgono ilrafforzamento delle mura settentrionali, l�apertura di camere ipogeiche nelle necro-poli, le stele, i cippi, gli altari del tofet e l�erezione del famoso tempio monumen-tale. I RRoommaannii, si insediarono intorno al III sec. a.C., rispettando l�impostazioneurbana precedente integrando i propri edifici ai preesistenti. Numerosi sono gli edi-fici di culto: il tempietto rustico a Capo S. Marco, il tempio delle gole egizie, il tem-pio di Demetra e Core, il Tempio Monumentale o delle semicolonne doriche e IlTToopphheett santuario a cielo aperto tipico della civiltT fenicio-punica,che presentadelle somiglianze straordinarie con quello di CCaarrttaaggiinnee.

CHIA> COSTA SUD OCCIDENTALE > SARDEGNA CAPE BLANC > COSTA NORD OCIDENTALE > TUNISIA

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MONOGRAFIE/MEDITERRA

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AARREEAA AARRCCHHEEOOLLOOGGIICCAA DDII CCAARRTTAAGGIINNEE >> TTUUNNIISSIIAADella storica Cartagine rimangono poche rovine. Una decina disiti archeologici sparsi su un`area di oltre due chilometri, cheriescono, solo parzialmente, a offrire un`idea del suo antico splen-dore. Per abbracciare con lo sguardo l`intera area archeologica Vopportuno iniziare la visita dalla collina di Byrsa, dove si possonoammirare anche resti di abitazioni. Sempre sulla collina, V interes-sante il Museo di Cartagine. Conserva reperti PPuunniiccii di assolutovalore, una collezione di statue RRoommaannee e un`mmancabile colle-zione di mosaici. Di grande interesse archeologico V la zona delTToopphheett, il piY antico luogo di culto ccaarrttaaggiinneessee. Qui venivanocompiuti i sacrifici umani, in genere bambini, che dovevano pla-care la collera dei terribili dei Punici. Ogni singola stele che com-pone questo cimitero di 100 per 200 metri, rappresenta un bim-bo sacrificato a Baal e Tanit. Di grande importanza sono anchel`anfiteatro, il piY grande di tutta l`Africa imperiale, il parco dellevviillllee RRoommaannee e le terme di Antonino.

AARREEAA AARRCCHHEEOOLLOOGGIICCAA DDII TTHHAARRRROOSS >> SSAARRDDEEGGNNAAI resti di Tharros si dispongono di fronte al golfo di Oristano, delimitati a nord dal-la collina di �Su muru mannu�, ad ovest da torre di San Giovanni, a sud dall�istmoche porta al promontorio di Capo S. Marco. L`area era abitata giT da epoca nuragi-ca, prima quindi di Punici, Carteginesi e Romani. I FFeenniiccii si stabilirono a Tharrosnell�VIII sec. a.C.. Sono state formulate varie ipotesi sull�ubicazione dell�abitatoarcaico, tra le quali quella di Barreca che propose come primo insediamento feni-cio il pianoro di Capo San Marco. TThhaarrrrooss ricevette una vera e propria strutturaurbanistica con i CCaarrttaaggiinneessii,, nel VI sec. a.C.. A questo periodo infatti risalgono ilrafforzamento delle mura settentrionali, l�apertura di camere ipogeiche nelle necro-poli, le stele, i cippi, gli altari del tofet e l�erezione del famoso tempio monumen-tale. I RRoommaannii, si insediarono intorno al III sec. a.C., rispettando l�impostazioneurbana precedente integrando i propri edifici ai preesistenti. Numerosi sono gli edi-fici di culto: il tempietto rustico a Capo S. Marco, il tempio delle gole egizie, il tem-pio di Demetra e Core, il Tempio Monumentale o delle semicolonne doriche e IlTToopphheett santuario a cielo aperto tipico della civiltT fenicio-punica,che presentadelle somiglianze straordinarie con quello di CCaarrttaaggiinnee.

CHIA> COSTA SUD OCCIDENTALE > SARDEGNA CAPE BLANC > COSTA NORD OCIDENTALE > TUNISIA

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Ben Mosbeh Haithem (nella foto) èl’unico surfista tunisino che abbiamoincontrato nel nostro viaggio attraver-so le coste del Paese Africano. Ben èstato felicissimo nel surfare con noiitaliani offrendoci una caldissima ospi-talità. Tutti i suoi amici nonchè moltaaltra gente comune della cittadellaBizerte, si riunivano davanti allo spotper vederci surfare, formando alle vol-te una vera è propria follla di gente.Non avevano mai visto tanti surfers(eravamo in 6 in acqua!) scivolare sul-le loro onde. I tunisini sono un granpopolo, culturalmente molto più vici-no a noi di quanto si pensi. PS: come si vede nella foto, Benindossava una muta da sub per surfa-re... non esistono surf shops in Tuni-sia. Alla fine del nostro trip siamo sta-ti felici nel regalargli una muta nuova,dei leash e una lycra. Indossata lanuova muta, in acqua era il surfistapiù felice del mondo!

MONOGRAFIE/TUNISIA

BEN: > CIAO ITS HAITHEM, COMEVA? I HOPE THAT YOU HAD GOOD TRA-VEL SO WHAT ABOUT SURFING IN ITA-LIA, THERE IS GOOD WAVES!!! THE 3LAST DAYS WAS THE BIGGEST WAVESIN BIZERTE (DI BELLA ONDA :) ITSPITY THAT YOU HAD TRAVELLING BEFO-RE SO I HOPE THAT YOU LL COMEBACK. I’M SO BORING I’M A LONELYSURFER IN ALL BIZERTE SO I’M TRAI-NING TO BECOME BEST THAN MAT-TEO :) SAY HI TO EVRYBODY .....;)

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Ben Mosbeh Haithem (nella foto) èl’unico surfista tunisino che abbiamoincontrato nel nostro viaggio attraver-so le coste del Paese Africano. Ben èstato felicissimo nel surfare con noiitaliani offrendoci una caldissima ospi-talità. Tutti i suoi amici nonchè moltaaltra gente comune della cittadellaBizerte, si riunivano davanti allo spotper vederci surfare, formando alle vol-te una vera è propria follla di gente.Non avevano mai visto tanti surfers(eravamo in 6 in acqua!) scivolare sul-le loro onde. I tunisini sono un granpopolo, culturalmente molto più vici-no a noi di quanto si pensi. PS: come si vede nella foto, Benindossava una muta da sub per surfa-re... non esistono surf shops in Tuni-sia. Alla fine del nostro trip siamo sta-ti felici nel regalargli una muta nuova,dei leash e una lycra. Indossata lanuova muta, in acqua era il surfistapiù felice del mondo!

MONOGRAFIE/TUNISIA

BEN: > CIAO ITS HAITHEM, COMEVA? I HOPE THAT YOU HAD GOOD TRA-VEL SO WHAT ABOUT SURFING IN ITA-LIA, THERE IS GOOD WAVES!!! THE 3LAST DAYS WAS THE BIGGEST WAVESIN BIZERTE (DI BELLA ONDA :) ITSPITY THAT YOU HAD TRAVELLING BEFO-RE SO I HOPE THAT YOU LL COMEBACK. I’M SO BORING I’M A LONELYSURFER IN ALL BIZERTE SO I’M TRAI-NING TO BECOME BEST THAN MAT-TEO :) SAY HI TO EVRYBODY .....;)

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una Malibu sinistra!! Il cielo V completamente cop-erto; Tommy riesce a fare delle buone riprese, Cris-tian purtroppo V al palo: poca luce, troppo poca. Sul-la terrazza si e� radunata una piccola �folla�, non e�cosW usuale da queste parti vedere gente camminaresull�acqua!! Il giorno dopo ci sono ancora delle belleondine, ma purtroppo la perturbazione che ci hainvestito ha cambiato improvvisamente direzione, eil moto ondoso si riduce notevolmente. Un vero pec-

cato. Un giorno di sano girovagare per la medina,una buona cena e un po� di scazzo e� venerdW anchequa! ci dividono dalla partenza del giorno seguente.Ad alcuni mesi di distanza, tirando le somme, possodire che questo viaggio a cavallo di onde tuttemediterranee, ha dato i suoi buoni frutti. Il risultatoV che in due settimane abbiamo surfato di tutto;onde belle ed un po� meno belle, ma con una buonafrequenza. Per quanto mi riguarda la Sardegna e� su

uno scalino superiore parlo delle onde, ma sicura-mente il potenziale della Tunisia e� molto elevato;magari con piY tempo a disposizione... e comunquee� una terra affascinante che merita di essere vista evissuta, se poi ti trovi con un gruppo molto assorti-to come il nostro, con in comune rispetto reciprocoe amore per il mare, diventa un�esperienza indimen-ticabile. Approfitto di queste pagine per ringraziare:Matteo, Davide, Vincenzo, Cristian, Tommy e Ale

�Shaffol� Staffa per la loro amicizia e collaborazione.Ringrazio inoltre Alessandro Bertel della PamVacanze e Piergiorgio Castellani per il supporto tec-nico-logistico. Francesco Andretti di Mormaii Italiaper averci tenuto caldi. Il mio furgone per non aver-ci lasciato a piedi. ********

MONOGRAFIE/TUNISIA

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una Malibu sinistra!! Il cielo V completamente cop-erto; Tommy riesce a fare delle buone riprese, Cris-tian purtroppo V al palo: poca luce, troppo poca. Sul-la terrazza si e� radunata una piccola �folla�, non e�cosW usuale da queste parti vedere gente camminaresull�acqua!! Il giorno dopo ci sono ancora delle belleondine, ma purtroppo la perturbazione che ci hainvestito ha cambiato improvvisamente direzione, eil moto ondoso si riduce notevolmente. Un vero pec-

cato. Un giorno di sano girovagare per la medina,una buona cena e un po� di scazzo e� venerdW anchequa! ci dividono dalla partenza del giorno seguente.Ad alcuni mesi di distanza, tirando le somme, possodire che questo viaggio a cavallo di onde tuttemediterranee, ha dato i suoi buoni frutti. Il risultatoV che in due settimane abbiamo surfato di tutto;onde belle ed un po� meno belle, ma con una buonafrequenza. Per quanto mi riguarda la Sardegna e� su

uno scalino superiore parlo delle onde, ma sicura-mente il potenziale della Tunisia e� molto elevato;magari con piY tempo a disposizione... e comunquee� una terra affascinante che merita di essere vista evissuta, se poi ti trovi con un gruppo molto assorti-to come il nostro, con in comune rispetto reciprocoe amore per il mare, diventa un�esperienza indimen-ticabile. Approfitto di queste pagine per ringraziare:Matteo, Davide, Vincenzo, Cristian, Tommy e Ale

�Shaffol� Staffa per la loro amicizia e collaborazione.Ringrazio inoltre Alessandro Bertel della PamVacanze e Piergiorgio Castellani per il supporto tec-nico-logistico. Francesco Andretti di Mormaii Italiaper averci tenuto caldi. Il mio furgone per non aver-ci lasciato a piedi. ********

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JUNIOR/SURFING

LEO FIORAVANTII surfisti di domani. Leo V di Cerveteri ed ha otto anni. Surfa giT da tre anni, ed V un vero piacerevederlo surfare molto spesso nel famoso spot laziale ]Banzai^ insieme ai ]grandi^ del surf.

GIOVANI/PROMESSE

PHOTOS & TEXT )(C. SARNACCHIOLI, PAOLO BINI

Continuiamo il nostro viaggio alla conoscenza diquelli che saranno i surfisti di domani, LeonardoFioravanti, otto anni, surfa da 3. Cosa dovrX chie-

dergli... come cominciare l`intervista?Ho incontratoLeo, sempre al Naloo surf club, la scuola di Ladispolidi cui fa parte anche Milo Marra vedi Revolt 5/2005ed altri 22 tra ragazzi e ragazze sempre della tenera eta`compresa tra i 12 e i 18 anni. La prima impressione cheho avuto e` stata quella di trovarmi davanti un piccologrande ometto, capelli biondi, ma qui sono tutti cosi`ndr, fisico che gia` solo ad otto anni sembra creato inpalestra, racchiuso in un metro e trenta cinqued`altezza... e tavola sotto il braccio. Accenno un salutoa Leo per cercare di bloccarlo, ma lui correndo verso ilmare, mi fa un gesto come per dirmi ]dopo dopo...^ edentra in acqua nel suo spot preferito il Naloo a Ladispo-li. Aspetto sulla spiaggia, cercandolo con la mia macchi-na fotografica, quello che vedo mi fa capire che il surfin italia sta` veramente facendo passi da gigante. Cisaranno una trentina di teste in acqua, ma la cosa incre-dibile e` che sono tutti ragazzi giovanissimi e che oltre-tutto si stanno divertendo da matti. Mi si avvicina Pao-lo Bini Principino il Maestro nonchV fondatore delNaloo surf club, che con un cenno della testa mi dice:]vedi Carlo questi sono il futuro del surf, su di loro e su

quelli come loro che dobbiamo lavorare, e tramandareil nostro bagaglio culturale.^ Effettivamente, se questisono i risultati, non posso che dargli ragione. Cerco didistinguere Leo in mezzo a tutti gli altri, quando a uncerto punto arriva un set la maggior parte dei ragazzicerca di spingersi un po` piu` fuori, ed alcuni si prepa-rano al take off ... ed e` tra questi, che vedo Leo. Quel-la che si alza dietro di lui sara` un`onda di circa un metroo forse poco piu`, ma in proporzione a quella piccolafigura , sembra che abbia dimensioni gigantesche, e Leose la surfa tutta, alzando le braccia alla fine come seavesse fatto la cosa piY bella del mondo, rido... e al tem-po stesso mi viene da pensare a cosa stavo facendo ioad otto anni? Sicuramente non il surf!E questo mi ram-marica un po`, anche se mi rallegra il fatto di constata-re come i tempi stiano cambiando e che i bambini comeLeo non giocano solo con i soldatini come me da picco-lo. Leo esce dall`acqua e con un sorriso tutto denti urla] hai visto che ondona che ho preso!!! Gli rispondo disi! Negli occhi gli ho visto la gioia pura di un bimbo ela soddisfazione di chi sfida il mare con amore. Corre aprendersi un panino, e viene a mettersi seduto vicino ame, ed io posso cominciare la mia intervista; giT, oratocca a me e sono un po` impensierito, questa V diffici-le e mi faccio supportare da Paolo: chi meglio di lui puX

conoscerlo, allora Leo.... mmaa nnoonn hhaaii aavvuuttoo ppaauurraa aapprreennddeerree qquueellll`̀oonnddaa??All`inizio, mi dice, avevo paura ma poi, da quando sonostato a Biarritz, ogni volta che ci sono le onde grossemi dico, ]aho!? ma a Biarritz erano giganti e le ho sur-fate, ed entro in acqua piu` tranquillo^.SSeeii ccoossii ppiiccccoolloo,, mmaa qquuaannddoo hhaaii ccoommiinncciiaattoo aa ffaarreessuurrff??Ho iniziato a cinque anni su un minimalibu, e non e`stato subito facile perche` non riuscivo mai a trovarel`equilibrio, poi piano piano ci sono riuscito. Adesso houna RT 4`8`` con cui mi trovo benissimo 4`8`??? piu`che una tavola mi sembra uno portachiavi ndrQQuuaannddoo ee`̀ cchhee hhaaii ccoommiinncciiaattoo aa sseennttiirrttii ppiiuu`̀ ttrraann--qquuiilllloo iinn aaccqquuaa ee aa nnoonn aavveerree ppaauurraa ddeellllee oonnddee ggrraann--ddii??Sicuramente da quando sono stato in Francia, e poi daquando sono qui al Naloo, lo sai che Paolo ci allena trevolte a settimana!E quanto si arrabbia se per una vol-ta saltiamo gli allenamenti, pero` ci da` anche un saccodi consigli.QQuuaannddoo ffaaii llee ggaarree,, hhaaii uunn ppoo`̀ ddii ppaauurraa??LLeeoonnaarrddoo hhaa ppaarrtteecciippaattoo aall cciirrccuuiittoo KKiinngg ooff tthheeggrroommeettss ddii VViiaarreeggggiioo eedd aall JJuunniioorr && ggiirrllss 22000055 ppoossii--zziioonnaannddoossii aall 44 ppoossttoo iinn ccllaassssiiffiiccaa ffiinnaallee

A volte si, pero` prima di entrare in acqua c`e` semprePaolo che mi dice di non aver paura di niente, ed ioallora surfo molto piu` tranquillo, pero` se poi c`e` unoche mi vuole rubare un`onda mica gliela faccio prende-re!CCii ccrreeddoo LLeeoo.... DDoommaannddaa ddii rriittoo,, cchhii ssoonnoo ii ssuurrffiissttiicchhee ttii ppiiaacccciioonnoo ddii ppiiuu`̀........ee qquuaallii ssoonnoo ggllii ppoott ddoovveettii ppiiaaccee ssuurrffaarree??Kelly Slater, poi Paolo D`Angelo che V pure mio cugi-no... ecco allora forse si spiega tutto cugino diD`angelo nome Leo come Ranzoni V un mix! b un clo-ne!ndr , poi mi piace surfare qui al Naloo, a Banzai edanche a Biarritz pero` non ci posso andare sempre.SSeennttii LLeeoo cchhee ccooss`̀VV ddeell ssuurrff cchhee ttii ppiiaaccee ddii ppiiuu`̀??Stare sempre al mare, mi ha dato modo di stare con gliamici, a me che ci siano le onde grandi o piccole non miinteressa, la cosa che mi piace e` che quando entro inacqua trovo Milo o Roby o Daniel altro ragazzo delNaloo e tanti altri, e che cominciamo a fare a gara oa prenderci in giro quando cadiamo in acqua: questo mipiace.Con Paolo ci siamo chiesti molte volte cosa chiederglie da dove cominciare ci facevamo tanti problemi, edinvece mi rendo conto che Leo ha gia` centrato lo spi-rito di questo sport, la risposta mi sembra la frase di un

]STARE SEMPRE AL MMAARREE, MI HA DATO MODO DI STARECON GLI AAMMIICCII, A ME CHE CI SIANO LE OONNDDEE GRANDI

O PICCOLE NON MI INTERESSA^

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JUNIOR/SURFING

LEO FIORAVANTII surfisti di domani. Leo V di Cerveteri ed ha otto anni. Surfa giT da tre anni, ed V un vero piacerevederlo surfare molto spesso nel famoso spot laziale ]Banzai^ insieme ai ]grandi^ del surf.

GIOVANI/PROMESSE

PHOTOS & TEXT )(C. SARNACCHIOLI, PAOLO BINI

Continuiamo il nostro viaggio alla conoscenza diquelli che saranno i surfisti di domani, LeonardoFioravanti, otto anni, surfa da 3. Cosa dovrX chie-

dergli... come cominciare l`intervista?Ho incontratoLeo, sempre al Naloo surf club, la scuola di Ladispolidi cui fa parte anche Milo Marra vedi Revolt 5/2005ed altri 22 tra ragazzi e ragazze sempre della tenera eta`compresa tra i 12 e i 18 anni. La prima impressione cheho avuto e` stata quella di trovarmi davanti un piccologrande ometto, capelli biondi, ma qui sono tutti cosi`ndr, fisico che gia` solo ad otto anni sembra creato inpalestra, racchiuso in un metro e trenta cinqued`altezza... e tavola sotto il braccio. Accenno un salutoa Leo per cercare di bloccarlo, ma lui correndo verso ilmare, mi fa un gesto come per dirmi ]dopo dopo...^ edentra in acqua nel suo spot preferito il Naloo a Ladispo-li. Aspetto sulla spiaggia, cercandolo con la mia macchi-na fotografica, quello che vedo mi fa capire che il surfin italia sta` veramente facendo passi da gigante. Cisaranno una trentina di teste in acqua, ma la cosa incre-dibile e` che sono tutti ragazzi giovanissimi e che oltre-tutto si stanno divertendo da matti. Mi si avvicina Pao-lo Bini Principino il Maestro nonchV fondatore delNaloo surf club, che con un cenno della testa mi dice:]vedi Carlo questi sono il futuro del surf, su di loro e su

quelli come loro che dobbiamo lavorare, e tramandareil nostro bagaglio culturale.^ Effettivamente, se questisono i risultati, non posso che dargli ragione. Cerco didistinguere Leo in mezzo a tutti gli altri, quando a uncerto punto arriva un set la maggior parte dei ragazzicerca di spingersi un po` piu` fuori, ed alcuni si prepa-rano al take off ... ed e` tra questi, che vedo Leo. Quel-la che si alza dietro di lui sara` un`onda di circa un metroo forse poco piu`, ma in proporzione a quella piccolafigura , sembra che abbia dimensioni gigantesche, e Leose la surfa tutta, alzando le braccia alla fine come seavesse fatto la cosa piY bella del mondo, rido... e al tem-po stesso mi viene da pensare a cosa stavo facendo ioad otto anni? Sicuramente non il surf!E questo mi ram-marica un po`, anche se mi rallegra il fatto di constata-re come i tempi stiano cambiando e che i bambini comeLeo non giocano solo con i soldatini come me da picco-lo. Leo esce dall`acqua e con un sorriso tutto denti urla] hai visto che ondona che ho preso!!! Gli rispondo disi! Negli occhi gli ho visto la gioia pura di un bimbo ela soddisfazione di chi sfida il mare con amore. Corre aprendersi un panino, e viene a mettersi seduto vicino ame, ed io posso cominciare la mia intervista; giT, oratocca a me e sono un po` impensierito, questa V diffici-le e mi faccio supportare da Paolo: chi meglio di lui puX

conoscerlo, allora Leo.... mmaa nnoonn hhaaii aavvuuttoo ppaauurraa aapprreennddeerree qquueellll`̀oonnddaa??All`inizio, mi dice, avevo paura ma poi, da quando sonostato a Biarritz, ogni volta che ci sono le onde grossemi dico, ]aho!? ma a Biarritz erano giganti e le ho sur-fate, ed entro in acqua piu` tranquillo^.SSeeii ccoossii ppiiccccoolloo,, mmaa qquuaannddoo hhaaii ccoommiinncciiaattoo aa ffaarreessuurrff??Ho iniziato a cinque anni su un minimalibu, e non e`stato subito facile perche` non riuscivo mai a trovarel`equilibrio, poi piano piano ci sono riuscito. Adesso houna RT 4`8`` con cui mi trovo benissimo 4`8`??? piu`che una tavola mi sembra uno portachiavi ndrQQuuaannddoo ee`̀ cchhee hhaaii ccoommiinncciiaattoo aa sseennttiirrttii ppiiuu`̀ ttrraann--qquuiilllloo iinn aaccqquuaa ee aa nnoonn aavveerree ppaauurraa ddeellllee oonnddee ggrraann--ddii??Sicuramente da quando sono stato in Francia, e poi daquando sono qui al Naloo, lo sai che Paolo ci allena trevolte a settimana!E quanto si arrabbia se per una vol-ta saltiamo gli allenamenti, pero` ci da` anche un saccodi consigli.QQuuaannddoo ffaaii llee ggaarree,, hhaaii uunn ppoo`̀ ddii ppaauurraa??LLeeoonnaarrddoo hhaa ppaarrtteecciippaattoo aall cciirrccuuiittoo KKiinngg ooff tthheeggrroommeettss ddii VViiaarreeggggiioo eedd aall JJuunniioorr && ggiirrllss 22000055 ppoossii--zziioonnaannddoossii aall 44 ppoossttoo iinn ccllaassssiiffiiccaa ffiinnaallee

A volte si, pero` prima di entrare in acqua c`e` semprePaolo che mi dice di non aver paura di niente, ed ioallora surfo molto piu` tranquillo, pero` se poi c`e` unoche mi vuole rubare un`onda mica gliela faccio prende-re!CCii ccrreeddoo LLeeoo.... DDoommaannddaa ddii rriittoo,, cchhii ssoonnoo ii ssuurrffiissttiicchhee ttii ppiiaacccciioonnoo ddii ppiiuu`̀........ee qquuaallii ssoonnoo ggllii ppoott ddoovveettii ppiiaaccee ssuurrffaarree??Kelly Slater, poi Paolo D`Angelo che V pure mio cugi-no... ecco allora forse si spiega tutto cugino diD`angelo nome Leo come Ranzoni V un mix! b un clo-ne!ndr , poi mi piace surfare qui al Naloo, a Banzai edanche a Biarritz pero` non ci posso andare sempre.SSeennttii LLeeoo cchhee ccooss`̀VV ddeell ssuurrff cchhee ttii ppiiaaccee ddii ppiiuu`̀??Stare sempre al mare, mi ha dato modo di stare con gliamici, a me che ci siano le onde grandi o piccole non miinteressa, la cosa che mi piace e` che quando entro inacqua trovo Milo o Roby o Daniel altro ragazzo delNaloo e tanti altri, e che cominciamo a fare a gara oa prenderci in giro quando cadiamo in acqua: questo mipiace.Con Paolo ci siamo chiesti molte volte cosa chiederglie da dove cominciare ci facevamo tanti problemi, edinvece mi rendo conto che Leo ha gia` centrato lo spi-rito di questo sport, la risposta mi sembra la frase di un

]STARE SEMPRE AL MMAARREE, MI HA DATO MODO DI STARECON GLI AAMMIICCII, A ME CHE CI SIANO LE OONNDDEE GRANDI

O PICCOLE NON MI INTERESSA^

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Revolt > 50/51

JUNIOR/SURFING

vecchio film, ma d`altronde come potrebbe esse-re altrimenti?LLeeoo vvuuooii rriinnggrraazziiaarree qquuaallccuunnoo??Si, vorrei ringraziare Paolo per tutto quello chemi sta insegnando e per il fatto che ci segue sem-pre, poi Water Works, poi Pallino Massimo Gal-lo di Oceansurf , e voi di Revolt perche` questae` la mia prima intervista.Leo viene chiamato dagli altri suoi amici adentrare nuovamente in acqua, mi guarda e misorride, e dentro quel sorriso c`V tutto il suomondo, ed io con un cenno degli occhi mi ras-segno alla sua gioia e gli faccio capire chel`intervista V finita, non potevamo tenerlo fer-mo sulla sedia. Riprende la sua micro tavola ecorre a buttarsi in acqua. Mi giro a guardare ipischelli che si alternano sul picco, mentre conPaolo ci domandiamo ancora una volta se final-mente questo sport in Italia V veramente aduna svolta, e ci rendiamo conto che bisognafare il possibile affinchU questa nuova genera-zione possa venire su nel migliore dei modi. Perquel che mi riguarda poso la penna, indosso lamuta e vado a surfare anche io qualche ondacon loro e con la mia 9^4 ma non sarT troppogrossa??!, sarT il modo migliore per finire que-sta splendida giornata.

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JUNIOR/SURFING

vecchio film, ma d`altronde come potrebbe esse-re altrimenti?LLeeoo vvuuooii rriinnggrraazziiaarree qquuaallccuunnoo??Si, vorrei ringraziare Paolo per tutto quello chemi sta insegnando e per il fatto che ci segue sem-pre, poi Water Works, poi Pallino Massimo Gal-lo di Oceansurf , e voi di Revolt perche` questae` la mia prima intervista.Leo viene chiamato dagli altri suoi amici adentrare nuovamente in acqua, mi guarda e misorride, e dentro quel sorriso c`V tutto il suomondo, ed io con un cenno degli occhi mi ras-segno alla sua gioia e gli faccio capire chel`intervista V finita, non potevamo tenerlo fer-mo sulla sedia. Riprende la sua micro tavola ecorre a buttarsi in acqua. Mi giro a guardare ipischelli che si alternano sul picco, mentre conPaolo ci domandiamo ancora una volta se final-mente questo sport in Italia V veramente aduna svolta, e ci rendiamo conto che bisognafare il possibile affinchU questa nuova genera-zione possa venire su nel migliore dei modi. Perquel che mi riguarda poso la penna, indosso lamuta e vado a surfare anche io qualche ondacon loro e con la mia 9^4 ma non sarT troppogrossa??!, sarT il modo migliore per finire que-sta splendida giornata.

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Revolt > 52/53ALE MARCIANO` > BACKDOOR DYLAN > ERICEIRA REEF

SURF/EUROPA

ERICEIRAUna delle piY importanti localitT surfistiche del Portogallo. Distante solo 50 Km da Lisbona,conta diversi spots, alcuni dei quali considerati tra i migliori del Continente europeo.

OCEANO/PORTUGAL

PHOTOS )(CARLA TOME > ISE PRESS

EERRIICCEEIIRRAA > LA SURF AREA DI ERICEIRA DISTA DALLA CAPITALE DEL PORTOGALLO LISBONA SOLO 50KM, ED ANNOVERA ALCUNI DEI MIGLIORI SURF SPOTS DEL PORTOGALLO NONCHb D`EUROPA. I PIf IMPORTANTI E CONOSCIUTI SONO:

CCOOXXOOSS,, RRIIBBEEIIRRAA DD��IILLHHAASS CONSIDERATA DA MOLTI LA DESTRA PIf LUNGA D�EUROPA, PPEEDDRRAA BBRRAANNCCAA,, BBAACCKKDDOOOORR,, EERRIICCEEIIRRAA RREEEEFF,, CCRRAAZZYYLLEEFFTT,, FFOOZZ DDOO LLIIZZAANNDDRROO,, PPRRAAIIAA DDOO NNOORRTTEE EE PPRRAAIIAA DDOO PPEEIIXXEE. LA TEMPERATURA DELL`ACQUA b ABBASTANZA FREDDA TUTTO L`ANNO E, NON-

OSTANTE IL CLIMA ESTERNO MOLTO CALDO, LA MUTA S NECESSARIA. IL LIVELLO MEDIO DEGLI SPOT b DA CONSIDERARE DA ESPERTO. TUTTAVIA NELLE SPIAGGE CI SONO VARI SPOTS SU SABBIA MOLTO PIf FACILI E INDICATI PER TUTTI I SURFERS. PER VIA DELLA SUA FAMA E PER LA VICI-

NANZA CON LISBONA, GLI SPOT PIf IMPORTANTI SONO AFFOLLATI SOPRATTUTTO NEI WEEK END.

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Revolt > 52/53ALE MARCIANO` > BACKDOOR DYLAN > ERICEIRA REEF

SURF/EUROPA

ERICEIRAUna delle piY importanti localitT surfistiche del Portogallo. Distante solo 50 Km da Lisbona,conta diversi spots, alcuni dei quali considerati tra i migliori del Continente europeo.

OCEANO/PORTUGAL

PHOTOS )(CARLA TOME > ISE PRESS

EERRIICCEEIIRRAA > LA SURF AREA DI ERICEIRA DISTA DALLA CAPITALE DEL PORTOGALLO LISBONA SOLO 50KM, ED ANNOVERA ALCUNI DEI MIGLIORI SURF SPOTS DEL PORTOGALLO NONCHb D`EUROPA. I PIf IMPORTANTI E CONOSCIUTI SONO:

CCOOXXOOSS,, RRIIBBEEIIRRAA DD��IILLHHAASS CONSIDERATA DA MOLTI LA DESTRA PIf LUNGA D�EUROPA, PPEEDDRRAA BBRRAANNCCAA,, BBAACCKKDDOOOORR,, EERRIICCEEIIRRAA RREEEEFF,, CCRRAAZZYYLLEEFFTT,, FFOOZZ DDOO LLIIZZAANNDDRROO,, PPRRAAIIAA DDOO NNOORRTTEE EE PPRRAAIIAA DDOO PPEEIIXXEE. LA TEMPERATURA DELL`ACQUA b ABBASTANZA FREDDA TUTTO L`ANNO E, NON-

OSTANTE IL CLIMA ESTERNO MOLTO CALDO, LA MUTA S NECESSARIA. IL LIVELLO MEDIO DEGLI SPOT b DA CONSIDERARE DA ESPERTO. TUTTAVIA NELLE SPIAGGE CI SONO VARI SPOTS SU SABBIA MOLTO PIf FACILI E INDICATI PER TUTTI I SURFERS. PER VIA DELLA SUA FAMA E PER LA VICI-

NANZA CON LISBONA, GLI SPOT PIf IMPORTANTI SONO AFFOLLATI SOPRATTUTTO NEI WEEK END.

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Revolt > 54/55

SURF/EUROPA ALEX GREY

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Revolt > 54/55

SURF/EUROPA ALEX GREY

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Revolt > 58/59

EVENTI/SNOWBOARD

BURTON EUROPEAN OPEN 2006L`evento di snowboard piY importante del vecchio continente. Con oltre 500 atleti che si sono sfidati in uno dei migliori halfpipe mai disegnati. Vince il finlandese Risto Mattila.

LAAX/SVIZZERA

PHOTOS )(C. CORRADIN

LLAAAAXX -- SSVVIIZZZZEERRAA,, 2211 GGEENNNNAAIIOO 22000066I BURTON EUROPEAN OPEN, LE PIf IMPORTANTI GARE DI HALFPIPE PRIMA DEI GIOCHIOOLLIIMMPPIICCII DDII TTOORRIINNOO 22000066 SSII CCOONNCCLLUUDDOONNOO CCOONN LLAA VVIINNCCIITTAA DDII RRIISSTTOO MMAATTTTIILLAA,,

ATLETA DELLA SQUADRA OLIMPICA FINLANDESE DI HALFPIPE.DDOORRIIAANNEE VVIIDDAALL VVIINNCCEE NNEELLLLAA CCAATTEEGGOORRIIAA DDOONNNNEE,, SSEEGGUUIITTAA DDAA MMAANNUUEELLAA PPEESSKKOO

DALLA SVIZZERA E CHERYL MAAS DALLA GROENLANDIA.

RISTO MATTILA

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Revolt > 58/59

EVENTI/SNOWBOARD

BURTON EUROPEAN OPEN 2006L`evento di snowboard piY importante del vecchio continente. Con oltre 500 atleti che si sono sfidati in uno dei migliori halfpipe mai disegnati. Vince il finlandese Risto Mattila.

LAAX/SVIZZERA

PHOTOS )(C. CORRADIN

LLAAAAXX -- SSVVIIZZZZEERRAA,, 2211 GGEENNNNAAIIOO 22000066I BURTON EUROPEAN OPEN, LE PIf IMPORTANTI GARE DI HALFPIPE PRIMA DEI GIOCHIOOLLIIMMPPIICCII DDII TTOORRIINNOO 22000066 SSII CCOONNCCLLUUDDOONNOO CCOONN LLAA VVIINNCCIITTAA DDII RRIISSTTOO MMAATTTTIILLAA,,

ATLETA DELLA SQUADRA OLIMPICA FINLANDESE DI HALFPIPE.DDOORRIIAANNEE VVIIDDAALL VVIINNCCEE NNEELLLLAA CCAATTEEGGOORRIIAA DDOONNNNEE,, SSEEGGUUIITTAA DDAA MMAANNUUEELLAA PPEESSKKOO

DALLA SVIZZERA E CHERYL MAAS DALLA GROENLANDIA.

RISTO MATTILA

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Revolt > 60/61

SURF/EUROPAEVENTI/SNOWBOARD GIACOMO KRATTER (ITA)

ERIK BOTNER (FIN) LL`̀AATTLLEETTAA OOLLIIMMPPIICCOO IITTAALLIIAANNOO,, GGIIAACCOOMMOO KKRRAATTTTEERR,, SSII PPOOSSIIZZIIOONNAA SSOOLLOO AALL SSEETTTTIIMMOO PPOOSSTTOO,, MMOOSSTTRRAANNDDOO PPEERRdd UUNNAA GGRRAANNDDEE PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE IINN SSTTIILLEE EE TTEECCNNIICCAA..

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SURF/EUROPAEVENTI/SNOWBOARD GIACOMO KRATTER (ITA)

ERIK BOTNER (FIN) LL`̀AATTLLEETTAA OOLLIIMMPPIICCOO IITTAALLIIAANNOO,, GGIIAACCOOMMOO KKRRAATTTTEERR,, SSII PPOOSSIIZZIIOONNAA SSOOLLOO AALL SSEETTTTIIMMOO PPOOSSTTOO,, MMOOSSTTRRAANNDDOO PPEERRdd UUNNAA GGRRAANNDDEE PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE IINN SSTTIILLEE EE TTEECCNNIICCAA..

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Revolt > 62/63

EVENTI/SNOWBOARD

SOPRA: VEDUTA DI LAAX.SOTTO: IL NOSTRO AMICO RETO POLTERA: È LO SNOWBOARD A LAAX. E’ SUO IL DISEGNO DELL’HALFPIPE DEL BEO 2006, CONSIDERATO UNO DEI MIGLIORI MAI REALIZZATI IN EUROPA.

VINZENZ LUPS (GER)

JESSICA SCHMID (SUI)MIIKKA HAST (FIN)

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EVENTI/SNOWBOARD

SOPRA: VEDUTA DI LAAX.SOTTO: IL NOSTRO AMICO RETO POLTERA: È LO SNOWBOARD A LAAX. E’ SUO IL DISEGNO DELL’HALFPIPE DEL BEO 2006, CONSIDERATO UNO DEI MIGLIORI MAI REALIZZATI IN EUROPA.

VINZENZ LUPS (GER)

JESSICA SCHMID (SUI)MIIKKA HAST (FIN)

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SURF/PROTECTION

L� erosione marina o abrasione V senza dubbio il pro-blema piY serio che minaccia i 7.500 chilometri dicoste della nostra penisola. Per questo motivo, noi

surfisti, siamo i primi ad evvertirne le sue nefaste conse-guenze. Infatti l`Italia V il Paese che, in caso di forte ero-sione della costa, innalza ancora degli obsoleti frangiflut-ti, paralleli alla costa. E` accertato scientificamente chequesto tipo di rimedio contro l`erosione oltre a durarepochissimo, sprecando inutilmente e nel tempo i soldi deicontribuenti, crea anche seri danni ambientali e paesag-gistici molto spesso permanenti. Non ultimo, i frangiflut-ti sono il nemico n° 1 di tutti gli appassionati di surf daonda, sport oramai praticato assiduamente in tutte lelocalitT marine piY importani del Paese. Non sono pochiin Italia gli spots l`ultimo V stato lo Spot Tre Zeppi di San-ta Marinella, Roma; nelle foto che sono stati letteralmen-te cancellati grazie alla posa in opera di inutili frangiflut-ti. L`erosione, che consiste nell`asportazione superficiale dimateriale dovuto dall`attrito del mare sulla costa, V unprocesso totalmente naturale ed inevitabile che produceil mare per mezzo delle onde, del vento, delle correnti edelle maree. Onde, vento, correnti e maree sono fenome-ni soggetti ai cambiamenti del clima e in quanto tali pos-sono avere sulla costa effetti distruttivi o costruttivi,facendola arretrare o avanzare. E` un fenomeno che

riguarda sia le coste alte e frastagliate sia quelle sabbiose.L`abrasione marina che il mare opera sulle coste alte permezzo delle onde, dell`azione chimica dell`acqua salata edell`azione disgregante di organismi perforatori porta auna lenta demolizione delle rocce e con il passare del tem-po si formano insenature, grotte ed archi naturali o si tra-sformano in faraglioni o scogli. Sulle coste basse invecel`abrasione marina agisce sui detriti trasportati alla focedai fiumi e sui materiali di cui V formata la terra emersa.Ghiaia, sabbia e ciottoli accumulatisi progressivamente eframmentati dall`azione delle onde formano le spiagge. E`la spiaggia, l`ambiente sul quale i cambiamenti dovutiall`erosione e al deposito risultano piY evidenti ed V quin-di la spiaggia l`ambiente che piY spesso cambia la sua con-figurazione. I fattori che determinano la configurazione ela composizione della spiaggia dipendono in parte dall`ap-porto fluviale di materiali che sedimentando alla foce for-mano il fondale sabbioso, in parte dalla direzione e dallavelocitT vento che interferisce sulle correnti superficiali egenera le onde, in parte dalla subsidenza, ossia dall`abbas-samento del suolo e infine dallo stesso moto ondoso. Que-st`ultimo ,infatti, genera la cosiddetta long-shore currento corrente di spiaggia che spostando la sabbia lungo laspiaggia e che distribuisce i materiali provenienti di fiumi.Nonostante l`erosione sia come abbiamo detto un proces-

L’EROSIONE MARINAE` la spiaggia, l`ambiente sul quale i cambiamenti dovuti all`erosione e al deposito risultano piY evidenti ed V quindi la spiaggia l`ambiente che piY spesso cambia la sua configurazione.

AMBIENTE/MARE E` UN FFEENNOOMMEENNOO CHE RIGUARDA SIA LE CCOOSSTTEE ALTE E FRASTAGLIATESIA QUELLE SABBIOSE. L`ABRASIONE MARINA CHE IL MMAARREE OPERA

SULLE COSTE ALTE PER MEZZO DELLE OONNDDEE, DELL`AZIONE CHIMICA DELL`AACCQQUUAA SALATAE DELL`AZIONE DISGREGANTE DI ORGANISMI PPEERRFFOORRAATTOORRII

A CURA DI: )(A.S.

so naturale ed inevitabile che, tra l`altronon riguarda solo l`Italia ma le coste delmondo intero, non V perX naturale il fat-to che venga meno circa un metro dispiaggia all`anno. Il processo di abrasionemarina, infatti, dovrebbe essere normal-mente reintegrato dalla formazione dinuove spiagge, processo che perX attual-mente non si sta verificando. Le cause diquesta ]anomalia^ sono diverse sebbenesiano riconducibili tutte all`interventoumano. Si puX citare quindi l`estrazione dimateriali dagli alvei che ha portato alladiminuzione dell`apporto di detriti dai fiu-mi verso il mare; l`edificazione dei moliportuali che ostacolano il flusso delle cor-renti marine e bloccano i sedimenti piYgrossolani; l`urbanizzazione incontrollatasulla costa cominciata in Italia negli anni`60 e l`uso massiccio che si V fatto dellescogliere tipiche del litorale romagnolo .Le scogliere, infatti, sebbene nel breveperiodo abbiano portato ad una evidentestabilizzazione del litorale, a lungo termi-ne hanno evidenziato effetti negativi siasul fondale, che tende a ispessirsi nellazona che lo distanzia dall`acqua e adabbassarsi nella parte esterna, che sullaqualitT dell`acqua. Dato che la costa rap-presenta per l`Italia la risorsa economica eambientale piY rilevante, salvaguardare inostri litorali attraverso una gestionesostenibile dovrebbe essere ormai unavolontT comune. E` necessario quindimonitorare i futuri progetti di sviluppolungo i fiumi e sulle coste stesse. Per ilfuturo del nostro mare.

QUI SOPRA > L’EX FAMOSO SURF SPOT DI S. MARINELLA (ROMA) AL KM 58 DELLA VIA AURE-LIA, NOTO COME “TRE ZEPPI”. E’ PASSATO APPENA UN ANNO DALLA MESSA IN OPERA DI QUE-STE BARRIERE CHE GIÀ I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: ACQUA STAGNANTE, AMBIEN-TE MARINO COMPROMESSO, PROFONDO DEGRADO PAESAGGISTICO, IMPOSSIBILITÀ PER I BAGNAN-TI DI USUFRUIRE DI UNA SPIAGGIA (TRA LE POCHE A S. MARINELLA CON LA SABBIA) ED, INFINE,IL TOTALE INUTILIZZO DA PARTE DI TUTTA LA COMUNITÀ SURFISTICA LAZIALE, DI UN AREA NOTA

DA OLTRE UN DECENNIO PER LA QUALITÀ DELLE SUE ONDE. E IL BELLO È CHE LA FORZA DEL MARE,COME È NOTO, IN POCHI ANNI RENDERÀ INUTILI QUESTE BARRIERE E, DI CONSEGUENZA, BISOGNE-RÀ INTERVENIRE DI NUOVO CON RUSPE E SASSI, A SPESE DEI CONTRIBUENTI. BASTAVA UN DIGA

SOFFOLTA, O UNA BARRIERA PERPENDICOLARE ALLA SPIAGGIA! IL SURF SAREBBE RIMASTO. IBAGNANTI AVREBBERO CONTINUATO AD USUFRUIRE DI UNA SPIAGGIA. L’AMBIENTE MARINO AVREB-BE SUBITO MENO DANNI. SAREBBERO DURATE MOLTI PIÙ ANNI, SENZA NULLA TOGLIERE ALLA FUN-ZIONE CHE HA SPINTO L’AMMINISTRAZIONE AD ERIGERE LE BARRIERE: DIFENDERE L’ATTIGUA VIA

AURELIA DALL’EROSIONE MARINA.

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SURF/PROTECTION

L� erosione marina o abrasione V senza dubbio il pro-blema piY serio che minaccia i 7.500 chilometri dicoste della nostra penisola. Per questo motivo, noi

surfisti, siamo i primi ad evvertirne le sue nefaste conse-guenze. Infatti l`Italia V il Paese che, in caso di forte ero-sione della costa, innalza ancora degli obsoleti frangiflut-ti, paralleli alla costa. E` accertato scientificamente chequesto tipo di rimedio contro l`erosione oltre a durarepochissimo, sprecando inutilmente e nel tempo i soldi deicontribuenti, crea anche seri danni ambientali e paesag-gistici molto spesso permanenti. Non ultimo, i frangiflut-ti sono il nemico n° 1 di tutti gli appassionati di surf daonda, sport oramai praticato assiduamente in tutte lelocalitT marine piY importani del Paese. Non sono pochiin Italia gli spots l`ultimo V stato lo Spot Tre Zeppi di San-ta Marinella, Roma; nelle foto che sono stati letteralmen-te cancellati grazie alla posa in opera di inutili frangiflut-ti. L`erosione, che consiste nell`asportazione superficiale dimateriale dovuto dall`attrito del mare sulla costa, V unprocesso totalmente naturale ed inevitabile che produceil mare per mezzo delle onde, del vento, delle correnti edelle maree. Onde, vento, correnti e maree sono fenome-ni soggetti ai cambiamenti del clima e in quanto tali pos-sono avere sulla costa effetti distruttivi o costruttivi,facendola arretrare o avanzare. E` un fenomeno che

riguarda sia le coste alte e frastagliate sia quelle sabbiose.L`abrasione marina che il mare opera sulle coste alte permezzo delle onde, dell`azione chimica dell`acqua salata edell`azione disgregante di organismi perforatori porta auna lenta demolizione delle rocce e con il passare del tem-po si formano insenature, grotte ed archi naturali o si tra-sformano in faraglioni o scogli. Sulle coste basse invecel`abrasione marina agisce sui detriti trasportati alla focedai fiumi e sui materiali di cui V formata la terra emersa.Ghiaia, sabbia e ciottoli accumulatisi progressivamente eframmentati dall`azione delle onde formano le spiagge. E`la spiaggia, l`ambiente sul quale i cambiamenti dovutiall`erosione e al deposito risultano piY evidenti ed V quin-di la spiaggia l`ambiente che piY spesso cambia la sua con-figurazione. I fattori che determinano la configurazione ela composizione della spiaggia dipendono in parte dall`ap-porto fluviale di materiali che sedimentando alla foce for-mano il fondale sabbioso, in parte dalla direzione e dallavelocitT vento che interferisce sulle correnti superficiali egenera le onde, in parte dalla subsidenza, ossia dall`abbas-samento del suolo e infine dallo stesso moto ondoso. Que-st`ultimo ,infatti, genera la cosiddetta long-shore currento corrente di spiaggia che spostando la sabbia lungo laspiaggia e che distribuisce i materiali provenienti di fiumi.Nonostante l`erosione sia come abbiamo detto un proces-

L’EROSIONE MARINAE` la spiaggia, l`ambiente sul quale i cambiamenti dovuti all`erosione e al deposito risultano piY evidenti ed V quindi la spiaggia l`ambiente che piY spesso cambia la sua configurazione.

AMBIENTE/MARE E` UN FFEENNOOMMEENNOO CHE RIGUARDA SIA LE CCOOSSTTEE ALTE E FRASTAGLIATESIA QUELLE SABBIOSE. L`ABRASIONE MARINA CHE IL MMAARREE OPERA

SULLE COSTE ALTE PER MEZZO DELLE OONNDDEE, DELL`AZIONE CHIMICA DELL`AACCQQUUAA SALATAE DELL`AZIONE DISGREGANTE DI ORGANISMI PPEERRFFOORRAATTOORRII

A CURA DI: )(A.S.

so naturale ed inevitabile che, tra l`altronon riguarda solo l`Italia ma le coste delmondo intero, non V perX naturale il fat-to che venga meno circa un metro dispiaggia all`anno. Il processo di abrasionemarina, infatti, dovrebbe essere normal-mente reintegrato dalla formazione dinuove spiagge, processo che perX attual-mente non si sta verificando. Le cause diquesta ]anomalia^ sono diverse sebbenesiano riconducibili tutte all`interventoumano. Si puX citare quindi l`estrazione dimateriali dagli alvei che ha portato alladiminuzione dell`apporto di detriti dai fiu-mi verso il mare; l`edificazione dei moliportuali che ostacolano il flusso delle cor-renti marine e bloccano i sedimenti piYgrossolani; l`urbanizzazione incontrollatasulla costa cominciata in Italia negli anni`60 e l`uso massiccio che si V fatto dellescogliere tipiche del litorale romagnolo .Le scogliere, infatti, sebbene nel breveperiodo abbiano portato ad una evidentestabilizzazione del litorale, a lungo termi-ne hanno evidenziato effetti negativi siasul fondale, che tende a ispessirsi nellazona che lo distanzia dall`acqua e adabbassarsi nella parte esterna, che sullaqualitT dell`acqua. Dato che la costa rap-presenta per l`Italia la risorsa economica eambientale piY rilevante, salvaguardare inostri litorali attraverso una gestionesostenibile dovrebbe essere ormai unavolontT comune. E` necessario quindimonitorare i futuri progetti di sviluppolungo i fiumi e sulle coste stesse. Per ilfuturo del nostro mare.

QUI SOPRA > L’EX FAMOSO SURF SPOT DI S. MARINELLA (ROMA) AL KM 58 DELLA VIA AURE-LIA, NOTO COME “TRE ZEPPI”. E’ PASSATO APPENA UN ANNO DALLA MESSA IN OPERA DI QUE-STE BARRIERE CHE GIÀ I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: ACQUA STAGNANTE, AMBIEN-TE MARINO COMPROMESSO, PROFONDO DEGRADO PAESAGGISTICO, IMPOSSIBILITÀ PER I BAGNAN-TI DI USUFRUIRE DI UNA SPIAGGIA (TRA LE POCHE A S. MARINELLA CON LA SABBIA) ED, INFINE,IL TOTALE INUTILIZZO DA PARTE DI TUTTA LA COMUNITÀ SURFISTICA LAZIALE, DI UN AREA NOTA

DA OLTRE UN DECENNIO PER LA QUALITÀ DELLE SUE ONDE. E IL BELLO È CHE LA FORZA DEL MARE,COME È NOTO, IN POCHI ANNI RENDERÀ INUTILI QUESTE BARRIERE E, DI CONSEGUENZA, BISOGNE-RÀ INTERVENIRE DI NUOVO CON RUSPE E SASSI, A SPESE DEI CONTRIBUENTI. BASTAVA UN DIGA

SOFFOLTA, O UNA BARRIERA PERPENDICOLARE ALLA SPIAGGIA! IL SURF SAREBBE RIMASTO. IBAGNANTI AVREBBERO CONTINUATO AD USUFRUIRE DI UNA SPIAGGIA. L’AMBIENTE MARINO AVREB-BE SUBITO MENO DANNI. SAREBBERO DURATE MOLTI PIÙ ANNI, SENZA NULLA TOGLIERE ALLA FUN-ZIONE CHE HA SPINTO L’AMMINISTRAZIONE AD ERIGERE LE BARRIERE: DIFENDERE L’ATTIGUA VIA

AURELIA DALL’EROSIONE MARINA.

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SURFARE/ITALIA

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MARCOGREGORI

SURF/ITALIA

E SE FOSSE LADISPOLI...Cronaca di una giornata di surf indimenticabile sulle onde della localitT nota per la sabbia nerissima e i carciofi romaneschi. Vivaio del surfing italiano con ben 2 Campioni juniores.

ROMA/Tirreno Centrale ]...PRENDO IL CELLUARE, SALTELLANDO SULLA SSPPIIAAGGGGIIAA,, CERCANDO DI CONTATTARE I MIEI AAMMIICCII PER FARLI TORNARE INDIETRO

E CONDIVIDERE CON LORO QUESTE OONNDDEE…^ SSUURRFFEERRSS:: MMAARRCCOO GGRREEGGOORRII,, FFAABBRRIIZZIIOO SSEENNEESSIIOO,, SSIIMMOONNEE TTEEDDEESSCCHHII

Ore sette della mattina: drin!...drin!!]Pronto chiV?^. ]Aoh! so� Faber! Corri ce stanno le onde dapaura; Io, Simo e Vittorio stiamo andando a Ban-

zai sbrigati ci vediamo lW!^. Aiuto che succede? Non ave-vo ancora realizzato; solo dopo qualche attimo riesco aricollegare le parole e a capire il senso di quelle frasi. Mi

alzo in fretta, mi vesto in furia, non mi lavo e corro inspiaggia all� Associazione Velica di Ladispoli dove tengo lamuta e la tavola, pronto ad ]imboccare^ l�Aurelia a 200 Kmorari per raggiungere Banzai che, da Ladispoli, dista circaquindici minuti. Arrivo al circolo prendo tutto, paraffinacompresa, e per scrupolo do un� occhiata al mare…

EHHHH! Cosa vedono i miei occhi? Faccio un giro su mestesso per capire se fossi sveglio… set di onde incredibilisi srotolano davanti a me: una sinistra ed una destra diquasi 2 m con il vento da terra, situazione non molto abi-tuale per Ladispoli. Cosa era successo in questo invernoda poter generare un cosW buono moto ondoso?...Per un

attimo mi perdo incredulo nei miei pensieri, quando ad uncerto punto mi ricordo di essere anche un surfer: prendoil cell. saltellando sulla spiaggia cerco di contattare i mieiamici per farli tornare indietro e condividere con loro que-ste onde…^Pronto Faber dove stai?^. ]Stiamo a Banzai,non V male una bella sinistra con un po� di gente ci stiamo

PHOTOS )(MASSIMO PETTAZZONI )( TEXT: )( MARCO GREGORI

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SURFARE/ITALIA

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MARCOGREGORI

SURF/ITALIA

E SE FOSSE LADISPOLI...Cronaca di una giornata di surf indimenticabile sulle onde della localitT nota per la sabbia nerissima e i carciofi romaneschi. Vivaio del surfing italiano con ben 2 Campioni juniores.

ROMA/Tirreno Centrale ]...PRENDO IL CELLUARE, SALTELLANDO SULLA SSPPIIAAGGGGIIAA,, CERCANDO DI CONTATTARE I MIEI AAMMIICCII PER FARLI TORNARE INDIETRO

E CONDIVIDERE CON LORO QUESTE OONNDDEE…^ SSUURRFFEERRSS:: MMAARRCCOO GGRREEGGOORRII,, FFAABBRRIIZZIIOO SSEENNEESSIIOO,, SSIIMMOONNEE TTEEDDEESSCCHHII

Ore sette della mattina: drin!...drin!!]Pronto chiV?^. ]Aoh! so� Faber! Corri ce stanno le onde dapaura; Io, Simo e Vittorio stiamo andando a Ban-

zai sbrigati ci vediamo lW!^. Aiuto che succede? Non ave-vo ancora realizzato; solo dopo qualche attimo riesco aricollegare le parole e a capire il senso di quelle frasi. Mi

alzo in fretta, mi vesto in furia, non mi lavo e corro inspiaggia all� Associazione Velica di Ladispoli dove tengo lamuta e la tavola, pronto ad ]imboccare^ l�Aurelia a 200 Kmorari per raggiungere Banzai che, da Ladispoli, dista circaquindici minuti. Arrivo al circolo prendo tutto, paraffinacompresa, e per scrupolo do un� occhiata al mare…

EHHHH! Cosa vedono i miei occhi? Faccio un giro su mestesso per capire se fossi sveglio… set di onde incredibilisi srotolano davanti a me: una sinistra ed una destra diquasi 2 m con il vento da terra, situazione non molto abi-tuale per Ladispoli. Cosa era successo in questo invernoda poter generare un cosW buono moto ondoso?...Per un

attimo mi perdo incredulo nei miei pensieri, quando ad uncerto punto mi ricordo di essere anche un surfer: prendoil cell. saltellando sulla spiaggia cerco di contattare i mieiamici per farli tornare indietro e condividere con loro que-ste onde…^Pronto Faber dove stai?^. ]Stiamo a Banzai,non V male una bella sinistra con un po� di gente ci stiamo

PHOTOS )(MASSIMO PETTAZZONI )( TEXT: )( MARCO GREGORI

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SURF/ITALIA

buttando, sbrigati!^ . ]Fermo! Fermo! Tornate a Ladispo-li V da paura, fidati!^ Gli rispondo io. Passo i successiviminuti nel tentativo di convincerli sulla qualitT delle ondedavanti a me. Ci riesco, ma mi garantiscono il linciaggio sele mie parole non avessero corrisposto alla realtT. Appenagiunti in spiaggia a Ladispoli anche loro non potevano cre-dere ai loro occhi. Delle onde cosW non si vedevano da mol-to tempo dalle nostre parti. Tutti impazziti e felici... comeSURFER abbiamo condiviso una giornata stupenda.. Quat-tro amici e qualche piccolo altro ]apprendista Ladispolano^in una condizione eccezionale proprio davanti alla nostracasa. Una giornata che ricorderemo a lungo.IILL SSUURRFF EE LLAADDIISSPPOOLLII::Io, Simone Tedeschi, Fabrizio Sinesio e Vittorio Alimontiabbiamo iniziato a fare il surf quasi quindici anni fa pro-prio a Ladispoli, in anni in cui il surf era sconosciuto o qua-si e per tutti eravamo dei pazzi mitomani. Ricordo beneimpresse nella mia memoria, e forse se le ricorderannoanche molti di voi, frasi come : -Ma perchU ci sono le onde

in Italia?- oppure - Se volete fare queste cose dovete anda-re in California; li si che ci sono i cavalloni alti…-In queglianni e negli anni seguenti abbiamo dovuto fare molti viag-gi alla ricerca dei nostri amati cavalloni, con la speranzaogni volta di ritornare a casa migliori di prima. Oggi lasituazione V completamente diversa, il surf ha ormai inva-so i nostri mari e anche a Ladispoli bambini di ogni etTsempre piY entusiasti scorrazzano fuori e dentro l� acquacon la tavola da surf, magari appena acquistata negli innu-merevoli negozi del settore che hanno invaso il nostro ter-ritorio. Scuole di surf, riviste, video, internet, pubblicitT,raccontano di questo mondo. Noi insieme a tanti altriragazzi come noi siamo starti veramente dei pionieri intempi in cui era solo la passione per il mare a spingercidentro l� acqua anche nelle giornate piY fredde d�invernoed eravamo ben lontani da tutto quello che era la tenden-za la moda e gli sponsor... Il surf ha cambiato le nostre vitediventando la nostra passione ed il nostro modo di viveree per alcuni, come me, anche il proprio lavoro.

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buttando, sbrigati!^ . ]Fermo! Fermo! Tornate a Ladispo-li V da paura, fidati!^ Gli rispondo io. Passo i successiviminuti nel tentativo di convincerli sulla qualitT delle ondedavanti a me. Ci riesco, ma mi garantiscono il linciaggio sele mie parole non avessero corrisposto alla realtT. Appenagiunti in spiaggia a Ladispoli anche loro non potevano cre-dere ai loro occhi. Delle onde cosW non si vedevano da mol-to tempo dalle nostre parti. Tutti impazziti e felici... comeSURFER abbiamo condiviso una giornata stupenda.. Quat-tro amici e qualche piccolo altro ]apprendista Ladispolano^in una condizione eccezionale proprio davanti alla nostracasa. Una giornata che ricorderemo a lungo.IILL SSUURRFF EE LLAADDIISSPPOOLLII::Io, Simone Tedeschi, Fabrizio Sinesio e Vittorio Alimontiabbiamo iniziato a fare il surf quasi quindici anni fa pro-prio a Ladispoli, in anni in cui il surf era sconosciuto o qua-si e per tutti eravamo dei pazzi mitomani. Ricordo beneimpresse nella mia memoria, e forse se le ricorderannoanche molti di voi, frasi come : -Ma perchU ci sono le onde

in Italia?- oppure - Se volete fare queste cose dovete anda-re in California; li si che ci sono i cavalloni alti…-In queglianni e negli anni seguenti abbiamo dovuto fare molti viag-gi alla ricerca dei nostri amati cavalloni, con la speranzaogni volta di ritornare a casa migliori di prima. Oggi lasituazione V completamente diversa, il surf ha ormai inva-so i nostri mari e anche a Ladispoli bambini di ogni etTsempre piY entusiasti scorrazzano fuori e dentro l� acquacon la tavola da surf, magari appena acquistata negli innu-merevoli negozi del settore che hanno invaso il nostro ter-ritorio. Scuole di surf, riviste, video, internet, pubblicitT,raccontano di questo mondo. Noi insieme a tanti altriragazzi come noi siamo starti veramente dei pionieri intempi in cui era solo la passione per il mare a spingercidentro l� acqua anche nelle giornate piY fredde d�invernoed eravamo ben lontani da tutto quello che era la tenden-za la moda e gli sponsor... Il surf ha cambiato le nostre vitediventando la nostra passione ed il nostro modo di viveree per alcuni, come me, anche il proprio lavoro.

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CCoommee mmaaii hhaaii ddeecciissoo ddii ccoossttrruuiirree uunnaattaavvoollaa iinn ccaarrbboonniioo?? Purtroppo qui lanoia mi assale tutto l�anno e, a parte le

onde che sono motivo di gioia, devo trovarequalcosa di creativo da fare per passare iltempo. In questi ultimi tempi si parla tantodei pregi del carbonio ed io, come tante altrevolte, ho voluto sfidare me stesso e realiz-zare il primo prototipo long in Sardegna eforse anche in Italia interamente in carbo-nio, pinne e scasse comprese per provareancora una volta una delle forme piu� rius-citemi, ricalcate da un vecchio long Stewartprestatomi a suo tempo da Ale Staffa, il qualemi disse a suo tempo �se fa?�, ed aveva pro-prio ragione, �se fa� eccome! Con qualcheritocco allo scoop, al rocker e allo shape siparla di millimetri con l�aggiunta inoltre deicanali, la tavola funge alla grande ed e diffi-cile anche fermarla. C�V di piY: ho intenzionedi iniziare a breve la costruzione di unatavola identica non in carbonio ma in kevlar.Sottolineo che io non faccio lo shaper di pro-fessione ma solo per sfizio, infatti nei finesettimana mi cimento nel realizzaresoluzioni artistiche uniche, che pero qui inpochi riescono a capire ed apprezzare. Le tav-ole e gli oggetti che realizzo prima li provoe poi li vendo o li regalo a pochi amici, quel-li piY cari, e cerco di migliorare i difetti chepossono avere con una nuova progettazione.

SURF/DESIGN

UN LONGBOARD PARTICOLAREAlfonso Canfora, surfista e shaper amatoriale di Oristano, in passato ha stupito molti surfisti e non con realizzazioni davvero particolari vedi revolt N°3/2004. Ecco il suo nuovo esperimento.

Interview/Sardegna ]...LE DDIIFFFFIICCOOLLTTAA� CHE INCONTRO COME AL SOLITO SONO SOPRATTUTTOIL REPERIMENTO DEI MATERIALI COME LA RREESSIINNAA TRASPARENTE,

IL TESSUTO DELLA GRAMMATURA GIUSTA E IL PPAANNEE CHE MI TOCCA INCOLLARE A PEZZI...^

PHOTOS & INTERVIEW )(PAOLO CARTA

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CCoommee mmaaii hhaaii ddeecciissoo ddii ccoossttrruuiirree uunnaattaavvoollaa iinn ccaarrbboonniioo?? Purtroppo qui lanoia mi assale tutto l�anno e, a parte le

onde che sono motivo di gioia, devo trovarequalcosa di creativo da fare per passare iltempo. In questi ultimi tempi si parla tantodei pregi del carbonio ed io, come tante altrevolte, ho voluto sfidare me stesso e realiz-zare il primo prototipo long in Sardegna eforse anche in Italia interamente in carbo-nio, pinne e scasse comprese per provareancora una volta una delle forme piu� rius-citemi, ricalcate da un vecchio long Stewartprestatomi a suo tempo da Ale Staffa, il qualemi disse a suo tempo �se fa?�, ed aveva pro-prio ragione, �se fa� eccome! Con qualcheritocco allo scoop, al rocker e allo shape siparla di millimetri con l�aggiunta inoltre deicanali, la tavola funge alla grande ed e diffi-cile anche fermarla. C�V di piY: ho intenzionedi iniziare a breve la costruzione di unatavola identica non in carbonio ma in kevlar.Sottolineo che io non faccio lo shaper di pro-fessione ma solo per sfizio, infatti nei finesettimana mi cimento nel realizzaresoluzioni artistiche uniche, che pero qui inpochi riescono a capire ed apprezzare. Le tav-ole e gli oggetti che realizzo prima li provoe poi li vendo o li regalo a pochi amici, quel-li piY cari, e cerco di migliorare i difetti chepossono avere con una nuova progettazione.

SURF/DESIGN

UN LONGBOARD PARTICOLAREAlfonso Canfora, surfista e shaper amatoriale di Oristano, in passato ha stupito molti surfisti e non con realizzazioni davvero particolari vedi revolt N°3/2004. Ecco il suo nuovo esperimento.

Interview/Sardegna ]...LE DDIIFFFFIICCOOLLTTAA� CHE INCONTRO COME AL SOLITO SONO SOPRATTUTTOIL REPERIMENTO DEI MATERIALI COME LA RREESSIINNAA TRASPARENTE,

IL TESSUTO DELLA GRAMMATURA GIUSTA E IL PPAANNEE CHE MI TOCCA INCOLLARE A PEZZI...^

PHOTOS & INTERVIEW )(PAOLO CARTA

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SURF/DESIGN

QQuuaallii ssoonnoo ssttaattee llee ddiiffffiiccoolltt†† xx ccoossttrruuiirree uunnaa ttaavvoollaa ddeellggeenneerree??Le difficolta� che incontro come al solito sono soprattutto ilreperimento dei materiali come la resina trasparente, il tes-suto della grammatura giusta e il pane che mi tocca incollarea pezzi perchV qui lo vendono solo a spezzoni da 120cm x60cm in poliuretano. L�attrezzatura che adopero V abbastan-za rudimentale, con il filo a caldo elettrificato per il primotaglio... a momenti farei prima con la taglierina! Poi c�e illocale che non e� proprio adeguato, perchV V semiaperto e inbalia del vento, quindi c�V da figurarsi nel momento delloshape cosa ti succede agli occhi o ai panni che ha steso tuamadre sul balcone. Non parliamo poi della fase della verni-ciatura... insomma non ostante questi problemucci le tavolei trofei quando ho tempo li realizzo lo stesso, il carbonioinvece si lavora esattamente senza differenze dal tessuto nor-male.EE`̀ mmoollttoo ++ rriiggiiddaa ddii uunnaa nnoorrmmaallee ttaavvoollaa iinn rreessiinnaa??No non V molto piu rigida se la realizzi con la resina poli-

estere, diventa pi˘ rigida se la realizzi con quella epossidica,sia sul polistirolo, sul polistirene che sul poliuretano.QQuuaannttoo ttii VV ccoossttaattoo ccoossttrruuiirrllaa??Mi e costato molto, il tessuto in fibra di carbonio di una gram-matura media costa dai 45 ai 50 euro al mq, se acquistato in pic-cole quantit†. Per la mia tavola ci sono voluti tre strati sopra edue sotto da tre metri di lunghezza ed in piu due strati a finireda tre metri di fibra fine, che costano 20 euro al mq, piu laresina epoxy che al kg costa 25 euro e per realizzarla se ne Vbevuta piu di 3,5 kg. La finitura V stata fatta con 300 grammidi resina poliestere a spruzzo, ma ho dovuto acquistarne 1 kgche costa 10 euro, poi c�V la fabbricazione delle scasse per lepinne, le pinne medesime sempre realizzate con il carbonio:queste per me non hanno prezzo, ma solo tante ore di manod-opera. Quindi questa tavola in fin dei conti con l�aggiunta delpane 100 euro, dei longheroni in compensato marino 35euro con la manodopera di una settimana di lavoro solo sul-la tavola, al pubblico dovrebbe costare intorno ai 1800 euro, maio che me la sono shapata per me ho speso solo in materiale,

anche perchV in manodopera per la realizzazione della tavolami sono volati 15 giorni di ferie ad agosto rinchiuso nel garage,e, in parallelo, ho realizzato dei trofei in granito per la garalongboard di S�Archittu, nonchV un prototipo di sandalo dasera, a dire il vero realizzato su misura per il piede fatato di unaragazza, interamente in fibra di carbonio e con una sottile lam-ina in legno in mezzo alla suola. Poi a seguire dei ciondoli, anel-li, collier ed orecchini, portachiavi interamente in carbonio tut-ti dati con estremo piacere in beneficenza. NNee ffaarraaii aallttrrii eesseemmppllaarrii??Senza dubbio fino a quando potre usare l�estro e le mani chemi permettano di sagomare e donare una seconda vita aglioggetti pi˘ disparati ormai stufi della propria forma.CChhee mmiissuurree hhaa iill lloonngg??Il long che ho costruito misura 9 piedi 277 cm, moderata-mente voluminoso con il taglio dei bordi classico adatto per levirate dolci. Come larghezza V pi˘ tirato rispetto agli altri esem-plari che ho realizzato in precedenza, 50 cm, lo spessore mas-simo V di 7 cm al centro della tavola, la poppa V diamond tail

che a mio parere d† il pregio alla tavola di essere mediamenteveloce ed allo stesso tempo facile da sterzare.AAnncchhee ii ttrrooffeeii iinn ggrraanniittoo xx llaa ggaarraa RReevvoolltt ssoonnoo ssttaattiiiimmpprreezziioossiittii ddaall ccaarrbboonniioo??Sc ho utilizzato il carbonio rimasto dallo fabbricazione del long-board per abbellire la parte superiore dei basameti, il trofeo Vstato realizzato con la stessa tecnica di lavorazione della tavola,con la sola differenza che il granito V molto pi˘ duro da lavo-rare con lo smeriglio, quindi ho dovuto utilizzare una fresa dia-mantata che da sola costa 130 euro per poter lavorare meglioquesto particolare trofeo. Il fortunato che sar† riuscito adaggiudicarselo si porter† a casa un pezzo di Sardegna davveroparticolare.VVuuooii rriinnggrraazziiaarree qquuaallccuunnoo??Un grazie sincero ad Ale Staffa che da sempre valorizza i mieistrani esperimenti ed un ringraziamento particolare anche aPaolo Carta che mi immortala spesso mentre lotto in acqua conl�equilibrio nonchV nella realizzazione degli oggetti che esconodal mio garage. Ci si vede in acqua!

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SURF/DESIGN

QQuuaallii ssoonnoo ssttaattee llee ddiiffffiiccoolltt†† xx ccoossttrruuiirree uunnaa ttaavvoollaa ddeellggeenneerree??Le difficolta� che incontro come al solito sono soprattutto ilreperimento dei materiali come la resina trasparente, il tes-suto della grammatura giusta e il pane che mi tocca incollarea pezzi perchV qui lo vendono solo a spezzoni da 120cm x60cm in poliuretano. L�attrezzatura che adopero V abbastan-za rudimentale, con il filo a caldo elettrificato per il primotaglio... a momenti farei prima con la taglierina! Poi c�e illocale che non e� proprio adeguato, perchV V semiaperto e inbalia del vento, quindi c�V da figurarsi nel momento delloshape cosa ti succede agli occhi o ai panni che ha steso tuamadre sul balcone. Non parliamo poi della fase della verni-ciatura... insomma non ostante questi problemucci le tavolei trofei quando ho tempo li realizzo lo stesso, il carbonioinvece si lavora esattamente senza differenze dal tessuto nor-male.EE`̀ mmoollttoo ++ rriiggiiddaa ddii uunnaa nnoorrmmaallee ttaavvoollaa iinn rreessiinnaa??No non V molto piu rigida se la realizzi con la resina poli-

estere, diventa pi˘ rigida se la realizzi con quella epossidica,sia sul polistirolo, sul polistirene che sul poliuretano.QQuuaannttoo ttii VV ccoossttaattoo ccoossttrruuiirrllaa??Mi e costato molto, il tessuto in fibra di carbonio di una gram-matura media costa dai 45 ai 50 euro al mq, se acquistato in pic-cole quantit†. Per la mia tavola ci sono voluti tre strati sopra edue sotto da tre metri di lunghezza ed in piu due strati a finireda tre metri di fibra fine, che costano 20 euro al mq, piu laresina epoxy che al kg costa 25 euro e per realizzarla se ne Vbevuta piu di 3,5 kg. La finitura V stata fatta con 300 grammidi resina poliestere a spruzzo, ma ho dovuto acquistarne 1 kgche costa 10 euro, poi c�V la fabbricazione delle scasse per lepinne, le pinne medesime sempre realizzate con il carbonio:queste per me non hanno prezzo, ma solo tante ore di manod-opera. Quindi questa tavola in fin dei conti con l�aggiunta delpane 100 euro, dei longheroni in compensato marino 35euro con la manodopera di una settimana di lavoro solo sul-la tavola, al pubblico dovrebbe costare intorno ai 1800 euro, maio che me la sono shapata per me ho speso solo in materiale,

anche perchV in manodopera per la realizzazione della tavolami sono volati 15 giorni di ferie ad agosto rinchiuso nel garage,e, in parallelo, ho realizzato dei trofei in granito per la garalongboard di S�Archittu, nonchV un prototipo di sandalo dasera, a dire il vero realizzato su misura per il piede fatato di unaragazza, interamente in fibra di carbonio e con una sottile lam-ina in legno in mezzo alla suola. Poi a seguire dei ciondoli, anel-li, collier ed orecchini, portachiavi interamente in carbonio tut-ti dati con estremo piacere in beneficenza. NNee ffaarraaii aallttrrii eesseemmppllaarrii??Senza dubbio fino a quando potre usare l�estro e le mani chemi permettano di sagomare e donare una seconda vita aglioggetti pi˘ disparati ormai stufi della propria forma.CChhee mmiissuurree hhaa iill lloonngg??Il long che ho costruito misura 9 piedi 277 cm, moderata-mente voluminoso con il taglio dei bordi classico adatto per levirate dolci. Come larghezza V pi˘ tirato rispetto agli altri esem-plari che ho realizzato in precedenza, 50 cm, lo spessore mas-simo V di 7 cm al centro della tavola, la poppa V diamond tail

che a mio parere d† il pregio alla tavola di essere mediamenteveloce ed allo stesso tempo facile da sterzare.AAnncchhee ii ttrrooffeeii iinn ggrraanniittoo xx llaa ggaarraa RReevvoolltt ssoonnoo ssttaattiiiimmpprreezziioossiittii ddaall ccaarrbboonniioo??Sc ho utilizzato il carbonio rimasto dallo fabbricazione del long-board per abbellire la parte superiore dei basameti, il trofeo Vstato realizzato con la stessa tecnica di lavorazione della tavola,con la sola differenza che il granito V molto pi˘ duro da lavo-rare con lo smeriglio, quindi ho dovuto utilizzare una fresa dia-mantata che da sola costa 130 euro per poter lavorare meglioquesto particolare trofeo. Il fortunato che sar† riuscito adaggiudicarselo si porter† a casa un pezzo di Sardegna davveroparticolare.VVuuooii rriinnggrraazziiaarree qquuaallccuunnoo??Un grazie sincero ad Ale Staffa che da sempre valorizza i mieistrani esperimenti ed un ringraziamento particolare anche aPaolo Carta che mi immortala spesso mentre lotto in acqua conl�equilibrio nonchV nella realizzazione degli oggetti che esconodal mio garage. Ci si vede in acqua!

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UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittT comune di uomini e di Dei. CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233Revolt > 82/83

COMICS/AIRE

LA SAPIENZA. LA CONO-SCENZA. L’ORIZZONTE SEMBRA

IRRAGGIUNGIBILE. IMMERSI NELLAPAURA.

PAURE INSTILLATE A REGOLAD’ARTE. PRIVILEGI IN CAMBIO DI PAURA.

PAURA IN CAMBIO DI FINTA CONO-SCENZA.

CONTROLLO RELATIVO.RIBELLIONE NON PROGRAMMATA.

AGIRE SENZA PAURA.

NIENTE PUÒ FERMARE CIÒ CHE ÈGIÀ ARRIVATO ALLA SUA META. UNA META

IN CAMBIO DI SAPERE...

LA VERITÀ COME META. DISINFOR-MAZIONE COME SCAMBIO ALLA PARI TRA

PAURE E PRIVILEGI. CORRERE. VELOCI.

LA VELOCITÀ APPANNALA VISTA, AUMENTA IL BATTITO.

COMPRENSIONE ATTIVA.

IGNORANDO TUTTO SI AGISCE SENZAPAURA. SENZA PAURA LA META È VICINA. AL

PUNTO DI PARTENZA. SENZA GIRARE...

... RIVOLUZIONARE, NONGIRARE. CAMBIARE SENZA GIRARE

SU SE STESSI. IL CENTRO.

MEZZI E MASSE.CENTRALE E PERIFERICO. CENTRI-

PEDO E CENTRIFUGO. ANDARE EVENIRE.

RIVOLUZIONI CHE HANNOUN FINE. NIENTE HA UN FINE.

NIENTE È RIVOLUZIONARIO...

...TORNANDO AL PUNTODI PARTENZA. SENZA META. SENZA

FINE.EVOLUZIONE. PROGRAMMA.

AGIRE SENZA MOTO. MUOVER-SI SENZA AGIRE. APRIRE PORTE: DA UNA

PARTE E DALL’ALTRA. OVUNQUENUMERI.

©revolt

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© Revolt media 05

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#11®Aliens In REvolt

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UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittT comune di uomini e di Dei. CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233Revolt > 82/83

COMICS/AIRE

LA SAPIENZA. LA CONO-SCENZA. L’ORIZZONTE SEMBRA

IRRAGGIUNGIBILE. IMMERSI NELLAPAURA.

PAURE INSTILLATE A REGOLAD’ARTE. PRIVILEGI IN CAMBIO DI PAURA.

PAURA IN CAMBIO DI FINTA CONO-SCENZA.

CONTROLLO RELATIVO.RIBELLIONE NON PROGRAMMATA.

AGIRE SENZA PAURA.

NIENTE PUÒ FERMARE CIÒ CHE ÈGIÀ ARRIVATO ALLA SUA META. UNA META

IN CAMBIO DI SAPERE...

LA VERITÀ COME META. DISINFOR-MAZIONE COME SCAMBIO ALLA PARI TRA

PAURE E PRIVILEGI. CORRERE. VELOCI.

LA VELOCITÀ APPANNALA VISTA, AUMENTA IL BATTITO.

COMPRENSIONE ATTIVA.

IGNORANDO TUTTO SI AGISCE SENZAPAURA. SENZA PAURA LA META È VICINA. AL

PUNTO DI PARTENZA. SENZA GIRARE...

... RIVOLUZIONARE, NONGIRARE. CAMBIARE SENZA GIRARE

SU SE STESSI. IL CENTRO.

MEZZI E MASSE.CENTRALE E PERIFERICO. CENTRI-

PEDO E CENTRIFUGO. ANDARE EVENIRE.

RIVOLUZIONI CHE HANNOUN FINE. NIENTE HA UN FINE.

NIENTE È RIVOLUZIONARIO...

...TORNANDO AL PUNTODI PARTENZA. SENZA META. SENZA

FINE.EVOLUZIONE. PROGRAMMA.

AGIRE SENZA MOTO. MUOVER-SI SENZA AGIRE. APRIRE PORTE: DA UNA

PARTE E DALL’ALTRA. OVUNQUENUMERI.

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#11®Aliens In REvolt

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GGiunto alla sua terza edizione, l�ILT, iniziato nel 2004 grazie a RevoltMedia, presenta il programma ufficiale per l�anno 2006. Non cisaranno cambiamenti particolari, per un circuito, considerato il fio-

re all�occhiello di tutto il surf italiano e ben apprezzato anche all�estero.Le prime tre tappe dovranno essere concluse entro maggio, per lasciare imesi estivi liberi da impegni agli atleti che vorranno allenarsi all�estero oin Italia, partecipando agli eventi di Longboard collegati all�ILT, ma senzaranking, o partecipando ai vari contesti internazionali di Longboard pre-visti in quel periodo. Gli eventi in totale saranno 7, ma solo 4 eventi sici-lia, lazio, toscana, liguria daranno i punti validi per il ranking e quindi peril titolo di Campione. Gli altri tre eventi o ]Special Events^ inclusa la clas-sica tappa di S�archittu giunta alla sesta edizione saranno aperti ai soliiscritti ILT, ma non daranno punti al ranking. Questo per concentrare lospettacolo in sole 4 tappe, lasciando maggiore libertT di espressione atle-tica agli iscritti in altre gare di longboard italiane, che in futuro sarannosempre di piY. I regolamenti di gara, giuria e standard tecnici di garasaranno gli stessi del 2005, nonchU gli stessi utilizzati anche dal neonatoCircuito Shortboard IST, di cui l�ILT V partner. Per permettere un maggio-re scambio di progressi tecnici ed atletici e per aumentare lo spettacolo,gli Atleti iscritti all�ILT e al�IST potranno partecipare agli Special Events dientrambi i circuiti, purchV nei limiti di posti disponibili a discrezione dei

contest directors. E� previsto anche uno Special Event riservato solo atavole Single Fin, aperta sia a longboarders che shortboarders, dove gliatleti saranno giudicati non in base alle manovre previste dal Regolamen-to ISA ma in base al loro stile in acqua. Sistema di punteggi: pur rimanen-do pressochV invariato, sono stati aggiunti dei punteggi intermedi, perfacilitare anche coloro che si piazzano oltre il 6° posto. Anche per il 2006,come per il 2005, il Main Sponsor del Circuito sarT BEAR, azienda leaderdel settore, che da anni focalizza la sua attivitT nel puro surfing, investen-do con successo nelle competizioni di Longboard sia in italia che all�este-ro. Le iscrizioni al tour inizieranno a partire dal 1 gennaio 2006, attraver-so il sito ufficiale.. I primi 16 in ranking 2005 saranno teste di serie del cir-cuito 2006. Le giurie saranno aperte solo ed esclusivamente a giudici inpossesso di Brevetto ISA, rilasciato dal delegato ISA per l�Italia GrazianoLai. I special Event ILT saranno aperti anche agli iscritti IST Italian Short-board Tour. Revolt Mag seguirT tutti gli eventi, compresi i special events,con rubriche, reportage, classifiche e commenti di tappa. Revolt TV segui-rT con le proprie telecamere tutto il circuito con sintesi video di tutte letappe. Stiamo verificando la possibilitT tecnica di poter seguire in direttae in differita, attraverso la tecnologia UMTS H3G, tutti gli eventi dell�ILTdirettamente sul proprio telefonino o in Podcasting su I Tunes.. Vi forni-remo maggiori info e caratteristiche tecniche in seguito.

Revolt > 84/85

BEAR ITALIAN LONGBOARD TOUR 06Terza edizione del Circuito italiano di surf specialitT Longboard, maschile e femminile.Presentazione Ufficiale degli atleti teste di serie per il Campionato Italiano Longboard 2006.

REVOLT/ILT 06LONGBOARD CHAMPIONSHIP

ITALIAN LONGBOARD TOUR 2006 - PROGRAMMA:ORGANIZZAZIONE GENERALE: REVOLT MEDIA TAPPE/EVENTS:1 TAPPA: SICILIA > II° SICILIA LONGBOARD CLASSIC> AGRIGENTO > MARZO2 TAPPA: LAZIO > V° TOESOVER LONGBOARD FESTIVAL> CIVITAVECCHIA > APRILE3 TAPPA: TOSCANA > II° LONG IN FORTE > FORTE DEI MARMI > MAGGIO4 TAPPA: LIGURIA > III° CINGHIALE MARINO LONG CUP>ANDORA > SETTEMBRE/OTTOBRESPECIAL EVENTS:RISERVATI AD ISCRITTI ILT- ISTTOSCANA > I° LONGBOARD INVITATIONAL VIAREGGIO > LUGLIOSARDEGNA > VI° SARDINIA LONGBOARD OPEN > S’ARCHITTU > SETTEMBRESARDEGNA > KATIN SINGLE FIN TROPHY >> SARDEGNA > LUGLIO/AGOSTO

A CURA DI)(REVOLT MEDIA PRESS - WWW.ITALIANLONGBOARDTOUR.COM

TESTE DI SERIE > MEN: MATTEO MASTINO, ALE PONZANELLI, MARCO ZAPPELLI, DANIEL MAZZUCCHELLI, LUCIANO CHERUBINI, FABRIZIO GABRIELLI

TESTE DI SERIE > WOMEN: FRANCESCA RUBEGNI, VALENTINA MARCONI, GIOIA SODINI, CHIARA SBRANA

Page 66: Revolt Magazine N° 1 - 2006

GGiunto alla sua terza edizione, l�ILT, iniziato nel 2004 grazie a RevoltMedia, presenta il programma ufficiale per l�anno 2006. Non cisaranno cambiamenti particolari, per un circuito, considerato il fio-

re all�occhiello di tutto il surf italiano e ben apprezzato anche all�estero.Le prime tre tappe dovranno essere concluse entro maggio, per lasciare imesi estivi liberi da impegni agli atleti che vorranno allenarsi all�estero oin Italia, partecipando agli eventi di Longboard collegati all�ILT, ma senzaranking, o partecipando ai vari contesti internazionali di Longboard pre-visti in quel periodo. Gli eventi in totale saranno 7, ma solo 4 eventi sici-lia, lazio, toscana, liguria daranno i punti validi per il ranking e quindi peril titolo di Campione. Gli altri tre eventi o ]Special Events^ inclusa la clas-sica tappa di S�archittu giunta alla sesta edizione saranno aperti ai soliiscritti ILT, ma non daranno punti al ranking. Questo per concentrare lospettacolo in sole 4 tappe, lasciando maggiore libertT di espressione atle-tica agli iscritti in altre gare di longboard italiane, che in futuro sarannosempre di piY. I regolamenti di gara, giuria e standard tecnici di garasaranno gli stessi del 2005, nonchU gli stessi utilizzati anche dal neonatoCircuito Shortboard IST, di cui l�ILT V partner. Per permettere un maggio-re scambio di progressi tecnici ed atletici e per aumentare lo spettacolo,gli Atleti iscritti all�ILT e al�IST potranno partecipare agli Special Events dientrambi i circuiti, purchV nei limiti di posti disponibili a discrezione dei

contest directors. E� previsto anche uno Special Event riservato solo atavole Single Fin, aperta sia a longboarders che shortboarders, dove gliatleti saranno giudicati non in base alle manovre previste dal Regolamen-to ISA ma in base al loro stile in acqua. Sistema di punteggi: pur rimanen-do pressochV invariato, sono stati aggiunti dei punteggi intermedi, perfacilitare anche coloro che si piazzano oltre il 6° posto. Anche per il 2006,come per il 2005, il Main Sponsor del Circuito sarT BEAR, azienda leaderdel settore, che da anni focalizza la sua attivitT nel puro surfing, investen-do con successo nelle competizioni di Longboard sia in italia che all�este-ro. Le iscrizioni al tour inizieranno a partire dal 1 gennaio 2006, attraver-so il sito ufficiale.. I primi 16 in ranking 2005 saranno teste di serie del cir-cuito 2006. Le giurie saranno aperte solo ed esclusivamente a giudici inpossesso di Brevetto ISA, rilasciato dal delegato ISA per l�Italia GrazianoLai. I special Event ILT saranno aperti anche agli iscritti IST Italian Short-board Tour. Revolt Mag seguirT tutti gli eventi, compresi i special events,con rubriche, reportage, classifiche e commenti di tappa. Revolt TV segui-rT con le proprie telecamere tutto il circuito con sintesi video di tutte letappe. Stiamo verificando la possibilitT tecnica di poter seguire in direttae in differita, attraverso la tecnologia UMTS H3G, tutti gli eventi dell�ILTdirettamente sul proprio telefonino o in Podcasting su I Tunes.. Vi forni-remo maggiori info e caratteristiche tecniche in seguito.

Revolt > 84/85

BEAR ITALIAN LONGBOARD TOUR 06Terza edizione del Circuito italiano di surf specialitT Longboard, maschile e femminile.Presentazione Ufficiale degli atleti teste di serie per il Campionato Italiano Longboard 2006.

REVOLT/ILT 06LONGBOARD CHAMPIONSHIP

ITALIAN LONGBOARD TOUR 2006 - PROGRAMMA:ORGANIZZAZIONE GENERALE: REVOLT MEDIA TAPPE/EVENTS:1 TAPPA: SICILIA > II° SICILIA LONGBOARD CLASSIC> AGRIGENTO > MARZO2 TAPPA: LAZIO > V° TOESOVER LONGBOARD FESTIVAL> CIVITAVECCHIA > APRILE3 TAPPA: TOSCANA > II° LONG IN FORTE > FORTE DEI MARMI > MAGGIO4 TAPPA: LIGURIA > III° CINGHIALE MARINO LONG CUP>ANDORA > SETTEMBRE/OTTOBRESPECIAL EVENTS:RISERVATI AD ISCRITTI ILT- ISTTOSCANA > I° LONGBOARD INVITATIONAL VIAREGGIO > LUGLIOSARDEGNA > VI° SARDINIA LONGBOARD OPEN > S’ARCHITTU > SETTEMBRESARDEGNA > KATIN SINGLE FIN TROPHY >> SARDEGNA > LUGLIO/AGOSTO

A CURA DI)(REVOLT MEDIA PRESS - WWW.ITALIANLONGBOARDTOUR.COM

TESTE DI SERIE > MEN: MATTEO MASTINO, ALE PONZANELLI, MARCO ZAPPELLI, DANIEL MAZZUCCHELLI, LUCIANO CHERUBINI, FABRIZIO GABRIELLI

TESTE DI SERIE > WOMEN: FRANCESCA RUBEGNI, VALENTINA MARCONI, GIOIA SODINI, CHIARA SBRANA

Page 67: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 86/87

ITALIAN SHORTBOARD TOUR 06 Prima edizione del Circuito di surf specialitT Shortboard maschile, femminile e junior.Presentazione Ufficiale degli atleti teste di serie per il Campionato Shortboard 2006.

REVOLT/IST 06SHORTBOARD CHAMPIONSHIP

ITALIAN SHORTBOARD TOUR 2006 > PROGRAMMA

PRIMA TAPPA: LIGURIA - CHIAVARI > WEST SIDE SURF OPEN > MARZOSECONDA TAPPA : TOSCANA – FORTE DEI MARMI > FIAT SPRING CLASSIC > APRILETERZA TAPPA: LAZIO - BANZAI - > CULT BANZAI SURF CLASH 2005 > MAGGIOQUARTA TAPPA: SARDEGNA – BUGGERRU > QUIKSILVER SARDINIA SURF TROPHY > MAGGIO/GIUGNOQUINTA TAPPA: LAZIO – BANZAI – > RIP CURL PRO – SETTEMBRE/OTTOBRESPECIAL EVENTS (riservati ad iscritti IST e ILT)Special Event - TOSCANA – VIAREGGIO > NATURAL SURF INVITATIONAL > LUGLIO/AGOSTOSpecial Event - CALABRIA – BOVA > HOT BUTTERED INVITATIONAL > OTTOBRE/NOVEMBREMedia Partner: Revolt Media, ISE, Surftotal, Surfcorner, Sportestremi, Surfersvillage - Official MAG: REVOLT

A CURA DI)(REVOLT MEDIA PRESS , ISE PRESS, SURFTOTAL.IT

REVOLT - ISE SHORTBOARD TEAM CUPREVOLT MAGAZINE ED ITALIA SURF EXPO, QUALI PROMOTORI DEL

CIRCUITO, ASSEGNERANNO OGNI ANNO, ALLA CONCLUSIONE DEL TOUR,UN TROFEO AL MIGLIORE TEAM/CLUB COMPOSTO DA UN MINIMO DI TRE

ATLETI PER CATEGORIA, PER SOMMA DEI PUNTEGGI OTTENUTI.

TESTE DI SERIE 2006:> MEN: BRESCIANI NICOLA, D'ANGELO PAOLO, CASTAGNA LORENZO, ORRICO ANDREAURTIS MARCO, PALATTELLA FRANCESCO > WOMEN: VALENTINA D'AZZEO, VALENTINA VITALE, ELENA BERTOLINI

FOTO: RIP CURL BANZAI 2004/2005 BY ANTONIO RONCHINI - ISE+ QUIKSILVER SURF TROPHY BUGGERRU

Page 68: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 86/87

ITALIAN SHORTBOARD TOUR 06 Prima edizione del Circuito di surf specialitT Shortboard maschile, femminile e junior.Presentazione Ufficiale degli atleti teste di serie per il Campionato Shortboard 2006.

REVOLT/IST 06SHORTBOARD CHAMPIONSHIP

ITALIAN SHORTBOARD TOUR 2006 > PROGRAMMA

PRIMA TAPPA: LIGURIA - CHIAVARI > WEST SIDE SURF OPEN > MARZOSECONDA TAPPA : TOSCANA – FORTE DEI MARMI > FIAT SPRING CLASSIC > APRILETERZA TAPPA: LAZIO - BANZAI - > CULT BANZAI SURF CLASH 2005 > MAGGIOQUARTA TAPPA: SARDEGNA – BUGGERRU > QUIKSILVER SARDINIA SURF TROPHY > MAGGIO/GIUGNOQUINTA TAPPA: LAZIO – BANZAI – > RIP CURL PRO – SETTEMBRE/OTTOBRESPECIAL EVENTS (riservati ad iscritti IST e ILT)Special Event - TOSCANA – VIAREGGIO > NATURAL SURF INVITATIONAL > LUGLIO/AGOSTOSpecial Event - CALABRIA – BOVA > HOT BUTTERED INVITATIONAL > OTTOBRE/NOVEMBREMedia Partner: Revolt Media, ISE, Surftotal, Surfcorner, Sportestremi, Surfersvillage - Official MAG: REVOLT

A CURA DI)(REVOLT MEDIA PRESS , ISE PRESS, SURFTOTAL.IT

REVOLT - ISE SHORTBOARD TEAM CUPREVOLT MAGAZINE ED ITALIA SURF EXPO, QUALI PROMOTORI DEL

CIRCUITO, ASSEGNERANNO OGNI ANNO, ALLA CONCLUSIONE DEL TOUR,UN TROFEO AL MIGLIORE TEAM/CLUB COMPOSTO DA UN MINIMO DI TRE

ATLETI PER CATEGORIA, PER SOMMA DEI PUNTEGGI OTTENUTI.

TESTE DI SERIE 2006:> MEN: BRESCIANI NICOLA, D'ANGELO PAOLO, CASTAGNA LORENZO, ORRICO ANDREAURTIS MARCO, PALATTELLA FRANCESCO > WOMEN: VALENTINA D'AZZEO, VALENTINA VITALE, ELENA BERTOLINI

FOTO: RIP CURL BANZAI 2004/2005 BY ANTONIO RONCHINI - ISE+ QUIKSILVER SURF TROPHY BUGGERRU

Page 69: Revolt Magazine N° 1 - 2006

A CURA DI)( REVOLT ART DEP.

ARTE/PITTURAAFRICA/NATURA

AFRICA WOMAN>> AAccrriilliiccoo ssuu tteellaa

EMANUELA MARINOSi assiste a una rappresentazione che V frutto di un`indagine attenta e sensibile dellarealtT. La felice ambiguitT tra simbolismo e pittura pura, tra decorazione e narrazione.

]..GRAZIE ALLA PRESENZA DI UNA MAMMA PITTRICECHE MI HA TRASMESSO NEL DNA LA VENA ARTISTICA,

SONO SEMPRE STATA ATTRATTA DALL�ARTE IN TUTTE LE SUE FORME...^

Revolt > 88/89

art department

Emanuela Marino. Nata un freddo 31dicembre di ventisei anni fa. Grazie allapresenza di una mamma pittrice che mi

ha trasmesso nel DNA la vena artistica, sonosempre stata attratta dall�arte in tutte le sueforme. Immersa tra colori e libri di storia dell�ar-te, sviluppai, fin da bambina, una vera e propria]fame visiva^, che mi fece scoprire il disegnocome una sorta di cura e sfogo…un modo perallargare i confini del mio universo. Disegnavoper ore ed ore, fin quando divenne per me unesigenza per stare bene e gratificare la mia ani-ma. CosW mi diplomai in Pittura all�Accademia diBelle Arti, realizzando uno dei sogni della miainfanzia. Durante tutto questo tempo, passatoa cercare di perfezionare tecniche tradizionali,quali la pittura ad olio e il disegno su carta, sco-prii il fascino del digitale. Necessari ad un�operad�arte sono una forma e un contenuto. L�artepuX esprimere sia il sentimento dell�artista sia ilsoggetto rappresentato, ma ciX che dona all�o-pera valore artistico V la forma, il modo in cui il

IT`S ALL IN THE EYES>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

RINO>>TTeeccnniiccaa mmiissttaa

MASAI>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

Page 70: Revolt Magazine N° 1 - 2006

A CURA DI)( REVOLT ART DEP.

ARTE/PITTURAAFRICA/NATURA

AFRICA WOMAN>> AAccrriilliiccoo ssuu tteellaa

EMANUELA MARINOSi assiste a una rappresentazione che V frutto di un`indagine attenta e sensibile dellarealtT. La felice ambiguitT tra simbolismo e pittura pura, tra decorazione e narrazione.

]..GRAZIE ALLA PRESENZA DI UNA MAMMA PITTRICECHE MI HA TRASMESSO NEL DNA LA VENA ARTISTICA,

SONO SEMPRE STATA ATTRATTA DALL�ARTE IN TUTTE LE SUE FORME...^

Revolt > 88/89

art department

Emanuela Marino. Nata un freddo 31dicembre di ventisei anni fa. Grazie allapresenza di una mamma pittrice che mi

ha trasmesso nel DNA la vena artistica, sonosempre stata attratta dall�arte in tutte le sueforme. Immersa tra colori e libri di storia dell�ar-te, sviluppai, fin da bambina, una vera e propria]fame visiva^, che mi fece scoprire il disegnocome una sorta di cura e sfogo…un modo perallargare i confini del mio universo. Disegnavoper ore ed ore, fin quando divenne per me unesigenza per stare bene e gratificare la mia ani-ma. CosW mi diplomai in Pittura all�Accademia diBelle Arti, realizzando uno dei sogni della miainfanzia. Durante tutto questo tempo, passatoa cercare di perfezionare tecniche tradizionali,quali la pittura ad olio e il disegno su carta, sco-prii il fascino del digitale. Necessari ad un�operad�arte sono una forma e un contenuto. L�artepuX esprimere sia il sentimento dell�artista sia ilsoggetto rappresentato, ma ciX che dona all�o-pera valore artistico V la forma, il modo in cui il

IT`S ALL IN THE EYES>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

RINO>>TTeeccnniiccaa mmiissttaa

MASAI>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

Page 71: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 90/91

ARTE/PITTURA FISH> AAccrrlliiccoo ssuu tteellaa

contenuto viene espresso. PerciX la semplice espres-sione del sentimento nella sua immediatezza, nonpuX avere valore ]universale^. Rispetto all�arte digi-tale, penso sia facile ]innamorarsi^ della semplicitTe dell�immediatezza di realizzazione che solo unamacchina puX darti…i tempi si dimezzano…non sihanno limiti di immaginazione perchU con le nuovetecnologie tutto o quasi V possibile, ma rimanesempre una macchina attraverso la quale puoi fil-trare la tua creativitT. L�atto creativo necessita ditempo, per permettere allo spirito di fondersi con lamateria…per rendere percepibile l�impercettibile.Malgrado pensi che il computer sia un mezzo unicoe ormai fondamentale nella societT odierna, riman-go dell�idea che possa essere solo un�integrazioneall�arte, ma nulla puX dare piY soddisfazione all�ani-mo di sporcarsi materialmente le mani per creare ipropri sogni. Arte V attivitT spirituale creatrice,conoscenza intuitiva e perciX lirica e non razionale,ed espressione dello spirito nel sensibile. Penso chein una societT come la nostra sia importante ritor-nare ad una condizione piY naturale…dovremmosentire come i bambini e i ]selvaggi^, dovremmoliberarci da ciX che V acquisito ed artificiale e torna-re a sviluppare istinti naturali…bisogna ritrovare innoi ciX che V magico, istintivo, arcaico. Questo biso-gno di tornare, in un certo senso, alle origini, mispinse ad appassionarmi sempre piY a tutto ciX cheriguarda la natura, in particolare alle popolazionitribali che sono riuscite a mantenere con essa unrapporto di grande rispetto. La natura quale testi-monianza della potenza di un Essere Superiore el�arte come opera delle capacitT umane. Una passio-ne si trasformX letteralmente in una ricerca artisti-

BALENABLU>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

NOCCHIA>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

ca, cosW nacque in me il bisogno di rappresen-tare, nei miei quadri e nelle mie illustrazioni,soggetti e scene tipiche della vita tribale. Visicarichi di espressivitT e di magia, lineamentimorbidi e occhi che ti portano in luoghidimenticati e incontaminati… Quando dise-gno mi lascio trasportare, lascio semplice-mente fluire le emozioni che vivo in quelmomento…ogni intreccio di linee racchiudepensieri e sentimenti, ogni colore o sbavatu-ra conducono ad una parte del mio cuore.Nonostante tutto, rispetto qualsiasi espres-sione artistica, in quanto penso sia l�unicomezzo ]sincero^ che un essere umano ha peresprimere ciX che riguarda il suo mondo. LacreativitT V sempre stata il mezzo per raccon-tare i bisogni profondi dell�uomo, un modo peresprimere e rappresentare la propria persona-litT, per comunicare i propri desideri e i propririfiuti. Per certi versi i prodotti della creativi-tT, diventano una linea di confine tra il mon-do interno e il mondo esterno, sono un mes-saggio per il mondo circostante. Arte altro nonV se non un�attitudine speciale, quasi un dono,che predispone l�artista alla creazione….

Page 72: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 90/91

ARTE/PITTURA FISH> AAccrrlliiccoo ssuu tteellaa

contenuto viene espresso. PerciX la semplice espres-sione del sentimento nella sua immediatezza, nonpuX avere valore ]universale^. Rispetto all�arte digi-tale, penso sia facile ]innamorarsi^ della semplicitTe dell�immediatezza di realizzazione che solo unamacchina puX darti…i tempi si dimezzano…non sihanno limiti di immaginazione perchU con le nuovetecnologie tutto o quasi V possibile, ma rimanesempre una macchina attraverso la quale puoi fil-trare la tua creativitT. L�atto creativo necessita ditempo, per permettere allo spirito di fondersi con lamateria…per rendere percepibile l�impercettibile.Malgrado pensi che il computer sia un mezzo unicoe ormai fondamentale nella societT odierna, riman-go dell�idea che possa essere solo un�integrazioneall�arte, ma nulla puX dare piY soddisfazione all�ani-mo di sporcarsi materialmente le mani per creare ipropri sogni. Arte V attivitT spirituale creatrice,conoscenza intuitiva e perciX lirica e non razionale,ed espressione dello spirito nel sensibile. Penso chein una societT come la nostra sia importante ritor-nare ad una condizione piY naturale…dovremmosentire come i bambini e i ]selvaggi^, dovremmoliberarci da ciX che V acquisito ed artificiale e torna-re a sviluppare istinti naturali…bisogna ritrovare innoi ciX che V magico, istintivo, arcaico. Questo biso-gno di tornare, in un certo senso, alle origini, mispinse ad appassionarmi sempre piY a tutto ciX cheriguarda la natura, in particolare alle popolazionitribali che sono riuscite a mantenere con essa unrapporto di grande rispetto. La natura quale testi-monianza della potenza di un Essere Superiore el�arte come opera delle capacitT umane. Una passio-ne si trasformX letteralmente in una ricerca artisti-

BALENABLU>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

NOCCHIA>> TTeeccnniiccaa mmiissttaa

ca, cosW nacque in me il bisogno di rappresen-tare, nei miei quadri e nelle mie illustrazioni,soggetti e scene tipiche della vita tribale. Visicarichi di espressivitT e di magia, lineamentimorbidi e occhi che ti portano in luoghidimenticati e incontaminati… Quando dise-gno mi lascio trasportare, lascio semplice-mente fluire le emozioni che vivo in quelmomento…ogni intreccio di linee racchiudepensieri e sentimenti, ogni colore o sbavatu-ra conducono ad una parte del mio cuore.Nonostante tutto, rispetto qualsiasi espres-sione artistica, in quanto penso sia l�unicomezzo ]sincero^ che un essere umano ha peresprimere ciX che riguarda il suo mondo. LacreativitT V sempre stata il mezzo per raccon-tare i bisogni profondi dell�uomo, un modo peresprimere e rappresentare la propria persona-litT, per comunicare i propri desideri e i propririfiuti. Per certi versi i prodotti della creativi-tT, diventano una linea di confine tra il mon-do interno e il mondo esterno, sono un mes-saggio per il mondo circostante. Arte altro nonV se non un�attitudine speciale, quasi un dono,che predispone l�artista alla creazione….

Page 73: Revolt Magazine N° 1 - 2006

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EVENTI/ARTEARTE/MOVIMENTI1960/1970

A CURA DI)(REV. ART DEP.

Movimento visionario che abbracciava tutti i campi dell`arte, dalla grafica alla musica. Partito dalle grandimetropoli USA di San Francisco, Los Angeles, New York e Chicago, si V poi propagato in tutto il mondo.

UN�ARTE PREVALENTEMENTE GGRRAAFFIICCAA, CHE SI ISPIRA AL POP AMERICANOE ALLE SUE INCURSONI NEL MONDO DEI CCOOMMIICCSS,

CON RADICI CULTURALI NELLE GRAFICA DI MATRICE OORRIIEENNTTAALLEEARTE PSICHEDELICA

��CCoo llppaassssaarreedegli anni,il lavoro deidetrattori e deipentiti ha offuscato imiei ricordi, privandoli dellavivida unitT di quella metT degli anniSessanta, culminata con l�estate dell�amore e dellarivolta nel 1967. Certo, V vero che quello fu un perio-do insolitamente piovoso e che migliaia di personepiY o meno famose furono arrestate per aver ten-tato di far fare un salto alla propria coscienza consostanze illegali, ma fu anche uno splendido spar-tiacque per la storia sociale della gioventY occiden-tale, e posso affermare con grande sicurezza che inquel periodo successe qualcosa di grandioso, qual-cosa che ancor oggi proietta una luce rosa su moltevite. Ho preso per la prima volta l�Lsd con miamoglie Joan durante la festa per l�inaugurazionedella casa di Brian Epstein nel Sussex, domenica 28maggio 1967. Era stato messo nel tV a nostra insa-puta da John Lennon e da George Harrison. Presiuna dose doppia della sostanza chimica perchU persbaglio bevvi due tazze di tV. Dopo di che le cose ini-ziarono a cambiare...�

DEREK TAYLOR - EESSTTAATTEE DD��AAMMOORREE EE DDII RRIIVVOOLLTTAA ILLUSTRATO DA MATTEO GUARNACCIAPP. 272, � 14,46 -15%

LLaa ssttoorriiaa della magica eturbolenta OdisseaAcquariana che si Vsnodata per il pia-neta, da San Fran-cisco a Khatman-du, da Amster-dam a Marra-kesh, da Londraa Woodstock.L ` a v v e n t u r avisionaria deinomadi gentiliche hanno datovita a un nuovo efugace Rinascimentointinto nell`arcobaleno.Matteo Guarnaccia V uno deimaestri della psichedelia italiana estudioso di arti visionarie e culture tribali. Art director, pittore,performer e saggista ha pubblicato diversi libri fra cui: Arte Psiche-delica e Controcultura in Italia, Skate, Arte e Cultura delle Tavolesu Ruote, _60/`70 Stampa Underground in Italia, Almanacco Psi-chedelico, Beat e Mondo Beat, Provos, Amsterdam 1960-1967: Gliinizi della Controcultura, Summer of Love, A Condensed History,Magickal Mystery Book, Visioni Esoteriche intorno ai Beatles,Underground Italiana. Guarnaccia ha curato inoltre la realizzazio-ne di numerosi eventi e mostre: Le Culture della Visione, EresiePsichedeliche, Mail Art, geografie senza frontiere, Neopaganesi-mo, Felce e Mirtillo, dalla beat generation agli indiani metropoli-tani, Sporche storie, antologia di Clay Wilson, Altramerica, Hap-pening Internazionale Underground, Senza Mani! Provos e Bici-clette Bianche.

Tratto dal libro: HHIIPPPPIIEESSdi Matteo GuarnacciaMalatempora Edizioni.

MMoovvii --mm ee nn tt oo

aa rr tt ii ss tt ii cc oodal forte

impatto grafico,memore del pop

americano e delle sueincursoni nel mondo dei comics

in genere, con radici culturali nellegrafica orientale, una forma artisticache ebbe molta influenza anche nel-l�arte del �900 europeo Toulouse-Lautrec, Klimt, Schiele e tantialtri artisti dell�Art Nou-veau, e che ricomparenell�Arte Psichedelicasotto forma di un ricer-cato decorativismo dellalinea. La Psichedelia V unfenomeno a su larga sca-la, che contamina molteforme espressive, la musica,ad esempio, che in questo periodovede la nascita dello stile rock piYduro e radicale Grateful Dead, LedZeppelin, Jefferson Airplane, Doors,Janis Joplin ecc..., a stretto contat-to con l�arte visiva, tanto che moltiartisti psichedelici disegnano coper-tine, locandine e marchi per i dischipiY famosi. CiX faciliterT la messa in

scena di grandiosi happening, rima-sti celebri nella storia di questa cor-rente, a metT tra il concerto el�estemporanea d�arte, con la fre-schezza espressiva del dilettantismodestinato a divenire ben presto unacollaudata forma di professionismocreando, come per la Pop Art, unvero e proprio fenomeno commer-ciale. L�Arte Psichedelica producecon tecniche raffinate e ricercate ,opere di grande abilitT grafica, in cui

la linea contorta introduceeffetti di voluta dis-torsione dell�immagi-ne o della scritta, allimite della visioneallucinatoria pro-dotta in stato dialterata percezio-ne sensoriale: non Vinfatti da escludere

nV da sottovalutare ilfatto che concorra al risul-

tato artistico finale l�alterazionementale prodotta dal consumo diLSD ed altre droghe allucinogene,messo in atto nel tentativo di poten-ziare le capacitT creative della men-te secondo una pratica a cui ho giTaccennato in un�altra mia pagina.D�altra parte, la cultura psichedelica,

LLEEDDZZEEPPPPEELLIINN]HOUSE OF THE HOLY^PRODOTTO DA JIMMYPAGE NEL1973

AALLDDOOUUSS HHUUXXLLEEYY ]LE PORTE DELLA PERCEZIONE^ - EEDDIIZZIIOONNII MMOONNDDAADDOORRIIDA SEMPRE L`ASSUNZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI HA AFFASCINATO L`UNIVERSO LETTERARIOE SCIENTIFICO, E SPESSO I DUE SAPERI HANNO UNITO LE RISPETTIVE RICERCHE FATTE AL PROPOSITOPER OSSERVARE QUALE EFFETTO LE DROGHE AVESSERO SU SCRITTORI O SCIENZIATI. UN ESEMPIOCLASSICO CI VIENE DALLA FRANCIA DI MET\ �800, DOVE LO PSICHIATRA JOSEPH MOTOV DE TOURS,DOPO UN VIAGGIO IN ALGERIA CHE GLI SPALANCd LE PORTE DELLA CONOSCENZA CIRCA I BENEFICICHE SI POTEVANO TRARRE IN SEGUITO ALL`ASSUNZIONE DI HASCISH, FONDd IL �CLUB DE LES HASCIS-HINS�, FREQUENTATO DA GENTE COME GAUTIER, BAUDELAIRE, BALZAC CHE DA BRAVO SOSTENI-TORE DELLA TEORIA SECONDO LA QUALE LA FORZA DI VOLONT\ NON POTEVA ESSERE �VIZIATA� DASOSTANZE CHE NE ALTERASSERO L`EFFICACIA, ERA SPETTATORE PASSIVO DEGLI ALLEGRI SIMPOSI CUII SUOI COLLEGHI SI SOTTOPONEVANO, CHE INSIEME A PSICOLOGI E PITTORI, ASSUMEVANO LA DRO-GA E NE SPERIMENTAVANO PERSONALMENTE GLI EFFETTI.

impron-tata adun con-c e t t oun po�generico di

solidarietTuniversale il

primo Be-In diSan Francisco V una

sorta di grande raduno tribale non si fT remo-re nell�appoggiare l�uso di droghe in grado di pro-vocare una espansione della coscienza finalizza-ta a generare esperienze creative al di fuori del-la norma. Tra gli americani, va citato Rick Griffin1944-1991, autore di celebri copertine di albumdiscografici e manifesti per concerti o pellicolecinematografiche. In Italia l�Arte Psichedelica haun suo personaggio rappresentativo nel milane-se Matteo Guarnaccia 1954, ecclettica figura-cult di psicoartista dalla spiritualitT laica.

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EVENTI/ARTEARTE/MOVIMENTI1960/1970

A CURA DI)(REV. ART DEP.

Movimento visionario che abbracciava tutti i campi dell`arte, dalla grafica alla musica. Partito dalle grandimetropoli USA di San Francisco, Los Angeles, New York e Chicago, si V poi propagato in tutto il mondo.

UN�ARTE PREVALENTEMENTE GGRRAAFFIICCAA, CHE SI ISPIRA AL POP AMERICANOE ALLE SUE INCURSONI NEL MONDO DEI CCOOMMIICCSS,

CON RADICI CULTURALI NELLE GRAFICA DI MATRICE OORRIIEENNTTAALLEEARTE PSICHEDELICA

��CCoo llppaassssaarreedegli anni,il lavoro deidetrattori e deipentiti ha offuscato imiei ricordi, privandoli dellavivida unitT di quella metT degli anniSessanta, culminata con l�estate dell�amore e dellarivolta nel 1967. Certo, V vero che quello fu un perio-do insolitamente piovoso e che migliaia di personepiY o meno famose furono arrestate per aver ten-tato di far fare un salto alla propria coscienza consostanze illegali, ma fu anche uno splendido spar-tiacque per la storia sociale della gioventY occiden-tale, e posso affermare con grande sicurezza che inquel periodo successe qualcosa di grandioso, qual-cosa che ancor oggi proietta una luce rosa su moltevite. Ho preso per la prima volta l�Lsd con miamoglie Joan durante la festa per l�inaugurazionedella casa di Brian Epstein nel Sussex, domenica 28maggio 1967. Era stato messo nel tV a nostra insa-puta da John Lennon e da George Harrison. Presiuna dose doppia della sostanza chimica perchU persbaglio bevvi due tazze di tV. Dopo di che le cose ini-ziarono a cambiare...�

DEREK TAYLOR - EESSTTAATTEE DD��AAMMOORREE EE DDII RRIIVVOOLLTTAA ILLUSTRATO DA MATTEO GUARNACCIAPP. 272, � 14,46 -15%

LLaa ssttoorriiaa della magica eturbolenta OdisseaAcquariana che si Vsnodata per il pia-neta, da San Fran-cisco a Khatman-du, da Amster-dam a Marra-kesh, da Londraa Woodstock.L ` a v v e n t u r avisionaria deinomadi gentiliche hanno datovita a un nuovo efugace Rinascimentointinto nell`arcobaleno.Matteo Guarnaccia V uno deimaestri della psichedelia italiana estudioso di arti visionarie e culture tribali. Art director, pittore,performer e saggista ha pubblicato diversi libri fra cui: Arte Psiche-delica e Controcultura in Italia, Skate, Arte e Cultura delle Tavolesu Ruote, _60/`70 Stampa Underground in Italia, Almanacco Psi-chedelico, Beat e Mondo Beat, Provos, Amsterdam 1960-1967: Gliinizi della Controcultura, Summer of Love, A Condensed History,Magickal Mystery Book, Visioni Esoteriche intorno ai Beatles,Underground Italiana. Guarnaccia ha curato inoltre la realizzazio-ne di numerosi eventi e mostre: Le Culture della Visione, EresiePsichedeliche, Mail Art, geografie senza frontiere, Neopaganesi-mo, Felce e Mirtillo, dalla beat generation agli indiani metropoli-tani, Sporche storie, antologia di Clay Wilson, Altramerica, Hap-pening Internazionale Underground, Senza Mani! Provos e Bici-clette Bianche.

Tratto dal libro: HHIIPPPPIIEESSdi Matteo GuarnacciaMalatempora Edizioni.

MMoovvii --mm ee nn tt oo

aa rr tt ii ss tt ii cc oodal forte

impatto grafico,memore del pop

americano e delle sueincursoni nel mondo dei comics

in genere, con radici culturali nellegrafica orientale, una forma artisticache ebbe molta influenza anche nel-l�arte del �900 europeo Toulouse-Lautrec, Klimt, Schiele e tantialtri artisti dell�Art Nou-veau, e che ricomparenell�Arte Psichedelicasotto forma di un ricer-cato decorativismo dellalinea. La Psichedelia V unfenomeno a su larga sca-la, che contamina molteforme espressive, la musica,ad esempio, che in questo periodovede la nascita dello stile rock piYduro e radicale Grateful Dead, LedZeppelin, Jefferson Airplane, Doors,Janis Joplin ecc..., a stretto contat-to con l�arte visiva, tanto che moltiartisti psichedelici disegnano coper-tine, locandine e marchi per i dischipiY famosi. CiX faciliterT la messa in

scena di grandiosi happening, rima-sti celebri nella storia di questa cor-rente, a metT tra il concerto el�estemporanea d�arte, con la fre-schezza espressiva del dilettantismodestinato a divenire ben presto unacollaudata forma di professionismocreando, come per la Pop Art, unvero e proprio fenomeno commer-ciale. L�Arte Psichedelica producecon tecniche raffinate e ricercate ,opere di grande abilitT grafica, in cui

la linea contorta introduceeffetti di voluta dis-torsione dell�immagi-ne o della scritta, allimite della visioneallucinatoria pro-dotta in stato dialterata percezio-ne sensoriale: non Vinfatti da escludere

nV da sottovalutare ilfatto che concorra al risul-

tato artistico finale l�alterazionementale prodotta dal consumo diLSD ed altre droghe allucinogene,messo in atto nel tentativo di poten-ziare le capacitT creative della men-te secondo una pratica a cui ho giTaccennato in un�altra mia pagina.D�altra parte, la cultura psichedelica,

LLEEDDZZEEPPPPEELLIINN]HOUSE OF THE HOLY^PRODOTTO DA JIMMYPAGE NEL1973

AALLDDOOUUSS HHUUXXLLEEYY ]LE PORTE DELLA PERCEZIONE^ - EEDDIIZZIIOONNII MMOONNDDAADDOORRIIDA SEMPRE L`ASSUNZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI HA AFFASCINATO L`UNIVERSO LETTERARIOE SCIENTIFICO, E SPESSO I DUE SAPERI HANNO UNITO LE RISPETTIVE RICERCHE FATTE AL PROPOSITOPER OSSERVARE QUALE EFFETTO LE DROGHE AVESSERO SU SCRITTORI O SCIENZIATI. UN ESEMPIOCLASSICO CI VIENE DALLA FRANCIA DI MET\ �800, DOVE LO PSICHIATRA JOSEPH MOTOV DE TOURS,DOPO UN VIAGGIO IN ALGERIA CHE GLI SPALANCd LE PORTE DELLA CONOSCENZA CIRCA I BENEFICICHE SI POTEVANO TRARRE IN SEGUITO ALL`ASSUNZIONE DI HASCISH, FONDd IL �CLUB DE LES HASCIS-HINS�, FREQUENTATO DA GENTE COME GAUTIER, BAUDELAIRE, BALZAC CHE DA BRAVO SOSTENI-TORE DELLA TEORIA SECONDO LA QUALE LA FORZA DI VOLONT\ NON POTEVA ESSERE �VIZIATA� DASOSTANZE CHE NE ALTERASSERO L`EFFICACIA, ERA SPETTATORE PASSIVO DEGLI ALLEGRI SIMPOSI CUII SUOI COLLEGHI SI SOTTOPONEVANO, CHE INSIEME A PSICOLOGI E PITTORI, ASSUMEVANO LA DRO-GA E NE SPERIMENTAVANO PERSONALMENTE GLI EFFETTI.

impron-tata adun con-c e t t oun po�generico di

solidarietTuniversale il

primo Be-In diSan Francisco V una

sorta di grande raduno tribale non si fT remo-re nell�appoggiare l�uso di droghe in grado di pro-vocare una espansione della coscienza finalizza-ta a generare esperienze creative al di fuori del-la norma. Tra gli americani, va citato Rick Griffin1944-1991, autore di celebri copertine di albumdiscografici e manifesti per concerti o pellicolecinematografiche. In Italia l�Arte Psichedelica haun suo personaggio rappresentativo nel milane-se Matteo Guarnaccia 1954, ecclettica figura-cult di psicoartista dalla spiritualitT laica.

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Revolt > 74/75

ARTE/GRAFICAIntervista/Roma

A CURA DI)(MARIA EGIZIA FIASCHETTI

^̂IInniizziiaammoo ddaall nnoommee:: ccoommee nnaasscceeHHaarrddoo RRoocckkaazz__?? ^La mia tag dawriter U sempre stata Zed; Hardo Usubentrato in seguito come secon-do nome. Rockaz U la crew fondatanel a95, che si occupava soprattuttodi musica, in collaborazione con unsound system storico - il ^GhettoYouth Sound System_ - che organiz-zava eventi hip-hop, reggae, junglenella Capitale. Nel `98 il gruppo si Usciolto e il progetto musicale U pro-seguito in uno spazio per suonare eregistrare: il Rockaz Studio. Rockaznon U stata soltanto una crew:volevamo creare uno stile di vita,definendolo col il nostro nome di<famiglia>_. ^̂LLee ttuuee ggrraaffiicchheemmoossttrraannoo uunn ttaagglliioo ffuummeettttiissttiiccoo,,eevviiddeennttee nneellllaa ccoommppoossiizziioonnee,, nneell--llaaeennffaassii ggeessttuuaallee ddeeii ppeerrssoonnaaggggii,,nneell ccrroommaattiissmmoo ppiiaattttoo ee vviibbrraannttee..QQuuaannttoo hhaa iinnfflluuiittoo qquueessttoo ggeenneerreessuullllaa ttuuaa ffoorrmmaazziioonnee aarrttiissttiiccaa__??^Il fumetto U alla base della miaricerca, ancor prima dellainteresseper i graffiti. Schultz, Quino,Andrea Pazienza sono stati i mieimodelli. Ho divorato le riviste^AlterAlter_, ^Il mago_, ^Corto Mal-tese_ e gli almanacchi di ^Ranxe-rox_. Vincenzo Sparagna e FilippoScozzari, alla redazione della ^Pri-mo Carnera Edizioni_, mi hannosvelato le qualitS artistiche di unbuon fumettista. Al tempo stesso,ho fatto indigestione di Manga,come quasi tutti quelli della miagenerazione_. ^̂PPuuooii ppaarrllaarrmmii ddeellllaattuuaa eessppeerriieennzzaa ddii wwrriitteerr?? CCoommaaee--rraa llaa sscceennaa rroommaannaa nneeggllii aannnniiNNoovvaannttaa__?? ^La notte di Nataledell`88 ho realizzato il primo graf-fito: unaopera pessima, ma resisten-te alle intemperie! Nel `90-`91 leincursioni urbane con il nome Zed�MOB-SDA-PAS le facevo insiemea Mishar, mc Giaime �RTR - ReadyTo Rock!, Rude mc �RTR, Spike

�MOB, Duke �RTR. Clown � MOB-Movement Of Bottom era un wri-ter eccezionale e i suoi pezzi sonoancora visibili sui muri di Roma.Allora, usavamo kenda color, mara-bu, duplicolor e trovare una krylonera come trovare laoro; era unperiodo pionieristico, in cui si dise-gnava con skinny e fat caps fattiartigianalmente. Spesso si rincasa-va dopo una notte passata in caser-ma e, a volte, qualcuno tornavaanche con un buco di proiettile nel-la spalla…._ ^̂CCoossaa ppeennssii ddeellllaassttrreeeett aarrtt aattttuuaallee,, iinn ccuuii aalllloo ssttiilleettiippooggrraaffiiccoo ddeell wwrriittiinngg ^̂oollddsscchhooooll__ UU ssuubbeennttrraattaa llaa tteennddeennzzaaaadd uunn nnuuoovvoo iiccoonniissmmoo__?? ^Mi inte-

ressa. Si ricollega alla tag comeespressione dellaindividuo. I writersgiS attaccavano adesivi con le lorotags preconfezionate. In seguito,hanno iniziato a serigrafare imma-gini sugli stickers e ad usare lo sten-cil: una specie daicona personale daapporre ovunque._ ^̂AA qquuaallii ffoonnttiittaaiissppiirrii ppeerr ii ttuuooii ssooggggeettttii__?? ^Eadifficile dirlo, maispiro a piccoliflash e cose che immagino. Amorappresentare in modo destruttu-rante soggetti che appartengonoallaimmaginario collettivo contem-poraneo e della mia generazione.Mi piacciono i volti della gente per-chT li considero unaicona individua-le, un logo, un marchio_. ^̂SSttiillee:: llaa

ppaarroollaa mmaaggiiccaa ddii ooggnnii ssttrreeeettaarrttiisstt cchhee ssii rriissppeettttii!! SSaapprreessttii ddaarr--mmeennee uunnaa ttuuaa ddeeffiinniizziioonnee__?? ^Lostile U la capacitS di un artista dicreare un riconoscimento visibile; Uuna linea che perdura nel suo per-corso, nonostante le infinite varia-zioni. Lo stile U, anchaesso, una fir-ma, che riflette la propria intimi-tS_. ^̂QQuuaallii iinnppuutt ssppiinnggoonnoo uunnaarrttiissttaa aa sscceegglliieerree llaa ssttrraaddaa ccoommeessppaazziioo ccrreeaattiivvoo,, aall ddii ffuuoorrii ddeeiilluuoogghhii ddeeppuuttaattii__.. ^Ea La voglia dicomunicare qualcosa di cui non siha ancora unaidea precisa; U uninput adolescenziale che, nel tem-po, matura e diventa costruttivo. Iluoghi deputati uccidono la creati-

vitS, che avrebbe bisogno di stimo-li continui e di forti emozioni_.^̂QQuuaall UU iill ttuuoo rraappppoorrttoo ccoonn uunnaacciittttSS ccoommee RRoommaa__?? ^Sono drasti-co: Roma U una cittS autolesioni-sta. Avrebbe molto da offrire, mainsegue i dieci minuti che si perdo-no ogni mattina davanti al semafo-ro. Ea una cittS che vive il conflittocontinuo tra la pietra millenaria ela lamiera delle automobili. ARoma, la vita U a tempo di trafficoautomobilistico_. ^̂CCoommee ccoonncciillii llaalluunnggaa mmiilliittaannzzaa nneellll aauunnddeerr--ggrroouunndd ccoonn llaaiiddeeaa ddii ffoonnddaarree uunnttuuoo bbrraanndd__?? ^Ea un percorso fisio-logico. Il brand U un modo di pro-teggere i miei lavori commerciali e

spero che mi consenta di affronta-re il mio precariato. Laidea delbrand U di finanziare progetti arti-stici personali e collettivi, di pro-muovere e divulgare uno stile divita creativo, anche se, per ora, Usolo una visione_. ^̂PPrrooggeettttii ppeerr iillffuuttuurroo?? CCoommee ttaaiimmmmaaggiinnii ttrraa ddiiee--ccii aannnnii:: ddeessiiggnneerr,, ffuummeettttiissttaa,,aarrttiissttaa,, oo……iimmpprreennddiittoorree__?? ^Cre-do che laartista contemporaneodebba possedere una propensioneal rischio e allaimpresa. PerciX, sen-za fare progetti a lungo termine,mi vedo proiettato nel creare piYrelazioni possibili tra i diversi sog-getti che operano in campo musi-cale, artistico, sociale. Se ciX signi-

Writer, skater, speaker radiofonico e rapper. Tra il `94 e il `98 promuove la musica hip-hop nellaambito del^Ghetto Youth Promotion_. Studia animazione e collabora con Roman Skateboards, Trvstever e Stilomatic.

^IL FFUUMMEETTTTOO c ALLA BASE DELLA MIA RICERCA, ANCOR PRIMADELLaINTERESSE PER I GGRRAAFFFFIITTII. SCHULTZ, QUINO, ANDREA PPAAZZIIEENN--ZZAA SONO STATI I MIEI MODELLI. HO DIVORATO LE RIVISTE ^ALTERAL-

TER_, ^IL MAGO_, E ^CORTO MALTESE_...HARD ROCKAZ

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Revolt > 76/77

ARTE/GRAFICA

SURFARE l’ASFALTO...Grazie allainnovazione introdotta dalla Freebord di San Francisco, queste tavole permettono ai riders di effettuare veri e propri slide e carving in ogni direzione sullaasfalto.

NUOVI/PRODOTTISkate/revolutions

TEXT)(A.S.

La Freebord, U una piccola skate company di SanFrancisco �CA, costituita e amministrata da soliskaters, dove tutto il processo di design delle tavo-

le viene seguito e gestito dagli stessi riders. Lainnovativatavola Frebord, a prima vista sembra un normale ska-te, anche se un pX largo. Sotto il deck si trovano mon-tate 4 ruote speciali fissate su long trucks che si esten-dono ben oltre la larghezza della tavola. Queste ruotesimulano i movimenti dello snowboard e consentonoalla tavola di effettuare carving sullaasfalto. Oltre alle^quattro ruote_ Freebord dispone di due ulteriori ruo-te montate nella linea centrale della tavola, con pos-sibilitS di movimento a 360°. Questa innovazionepermette al rider di effettuare slide perfetti in ognidirezione. Tutte le tavole sono grippate e fatte di 7strati di Candadian rock maple. Disponibili in diver-se misure e modelli. Ogni tavola U affiancata da unDVD della company. Maggiori info su:www.freebord.com.

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ARTE/GRAFICA

SURFARE l’ASFALTO...Grazie allainnovazione introdotta dalla Freebord di San Francisco, queste tavole permettono ai riders di effettuare veri e propri slide e carving in ogni direzione sullaasfalto.

NUOVI/PRODOTTISkate/revolutions

TEXT)(A.S.

La Freebord, U una piccola skate company di SanFrancisco �CA, costituita e amministrata da soliskaters, dove tutto il processo di design delle tavo-

le viene seguito e gestito dagli stessi riders. Lainnovativatavola Frebord, a prima vista sembra un normale ska-te, anche se un pX largo. Sotto il deck si trovano mon-tate 4 ruote speciali fissate su long trucks che si esten-dono ben oltre la larghezza della tavola. Queste ruotesimulano i movimenti dello snowboard e consentonoalla tavola di effettuare carving sullaasfalto. Oltre alle^quattro ruote_ Freebord dispone di due ulteriori ruo-te montate nella linea centrale della tavola, con pos-sibilitS di movimento a 360°. Questa innovazionepermette al rider di effettuare slide perfetti in ognidirezione. Tutte le tavole sono grippate e fatte di 7strati di Candadian rock maple. Disponibili in diver-se misure e modelli. Ogni tavola U affiancata da unDVD della company. Maggiori info su:www.freebord.com.

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COMICS/AUTORI

Siddarta Fedele, inarte SAID, U nato aMilano il 17 Set-

tembre 1972, U da sem-pre stato appassionatodi fumetti e disegno, ele sue prime passionifurono appunto ifumetti, la pittura e igraffiti. Per quantoriguarda il fumetto Usempre stato colpito,condizionato e guidatonelle sue scelte dallavoro di AndreaPazienza, e di altriautori fra cui DanielZezelj, Bill Sienkievicz,Moebius e molti altri.Dopo aver conseguitola maturitS al LiceoArtistico e una laureain pittura pressolaAccademia di BelleArti di Brera, ha inizia-to il suo lavoro prefe-rendo un approccioclassico: carta, matite,china, pennarelli,anche se ora sta usan-do tantissimo il compu-ter per i suoi nuovilavori in digitale. Vive elavora a Milano e rea-lizza illustrazioni, qua-dri, story-boards,fumetti, loghi e graficasurf. Oltre a cercarenuove collaborazioniper realizzare, esporree promuovere Surf-Art; vorrebbe realizza-re una linea di abbiglia-mento usando loghi edillustrazioni surf estreet.

II NN TT RR OOSTRANI ESSERI UMANI ABITANO LASTRADA IN UNA NOTTE SUDATA EPRIVA DI LUCE. I SOLITI RAGAZZI, LEPIAZZE… FREQUENTATE DA FOLLET-TI DISPERATI E DA INCUBI METROPO-LITANI. Ea LA CITT\ CHE TI TRASFOR-MA, LA VIOLENZA TI DESIDERAALLaUSCITA, CaEST LaENFER.UN UOMO SI LANCIA NEL FUOCO ECOMBATTE PER LA REPUTAZIONE,MA TROVA I SUOI FANTASMI ADATTENDERLO NEL CALORE DELLaO-SCURIT\. Ea UN VIAGGIO MENTALE,UN LABIRINTO DAL TRAMONTOALLaALBA, c LA NOTTE CHE RAF-FREDDA OGNI COSA E CONGELA IMOVIMENTI, c SOLO UNA STANZANERA, c LaENFER.

SIDDARTA FEDELE IN ARTE “SAID”LaEnfer U la nuova sezione comics di Revolt per il 2005. Creata e disegnata da Siddarta Fedele.

Revolt Presenta SAID/L’Enfer

DI SIDDARTA FEDELE

New RevoltComics 2005

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COMICS/AUTORI

Siddarta Fedele, inarte SAID, U nato aMilano il 17 Set-

tembre 1972, U da sem-pre stato appassionatodi fumetti e disegno, ele sue prime passionifurono appunto ifumetti, la pittura e igraffiti. Per quantoriguarda il fumetto Usempre stato colpito,condizionato e guidatonelle sue scelte dallavoro di AndreaPazienza, e di altriautori fra cui DanielZezelj, Bill Sienkievicz,Moebius e molti altri.Dopo aver conseguitola maturitS al LiceoArtistico e una laureain pittura pressolaAccademia di BelleArti di Brera, ha inizia-to il suo lavoro prefe-rendo un approccioclassico: carta, matite,china, pennarelli,anche se ora sta usan-do tantissimo il compu-ter per i suoi nuovilavori in digitale. Vive elavora a Milano e rea-lizza illustrazioni, qua-dri, story-boards,fumetti, loghi e graficasurf. Oltre a cercarenuove collaborazioniper realizzare, esporree promuovere Surf-Art; vorrebbe realizza-re una linea di abbiglia-mento usando loghi edillustrazioni surf estreet.

II NN TT RR OOSTRANI ESSERI UMANI ABITANO LASTRADA IN UNA NOTTE SUDATA EPRIVA DI LUCE. I SOLITI RAGAZZI, LEPIAZZE… FREQUENTATE DA FOLLET-TI DISPERATI E DA INCUBI METROPO-LITANI. Ea LA CITT\ CHE TI TRASFOR-MA, LA VIOLENZA TI DESIDERAALLaUSCITA, CaEST LaENFER.UN UOMO SI LANCIA NEL FUOCO ECOMBATTE PER LA REPUTAZIONE,MA TROVA I SUOI FANTASMI ADATTENDERLO NEL CALORE DELLaO-SCURIT\. Ea UN VIAGGIO MENTALE,UN LABIRINTO DAL TRAMONTOALLaALBA, c LA NOTTE CHE RAF-FREDDA OGNI COSA E CONGELA IMOVIMENTI, c SOLO UNA STANZANERA, c LaENFER.

SIDDARTA FEDELE IN ARTE “SAID”LaEnfer U la nuova sezione comics di Revolt per il 2005. Creata e disegnata da Siddarta Fedele.

Revolt Presenta SAID/L’Enfer

DI SIDDARTA FEDELE

New RevoltComics 2005

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Revolt > 80/81 LʼENFER > #1 ... CONTINUA SU REVOLT2/2005

Page 81: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 80/81 LʼENFER > #1 ... CONTINUA SU REVOLT2/2005

Page 82: Revolt Magazine N° 1 - 2006

UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittS comune di uomini e di Dei. ��CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233Revolt > 82/83 AIRE 6

COMICS/AIRE

INTELLIGENZE DIVERSE. ESI-STE LA POSSIBILITÀ DI COMUNICA-

LA COSCIENZA È INTELLIGENZA.L’INTELLIGENZA CANCELLA LA COSCIENZA. E

QUESTA NE DELINEA I CONFI-

POICHÈ SIETE COSCIENTI, AVETE INTELLIGENZA. INTELLI-

NON ESISTE UN ORDINE PRECOSTITUITO. NON ESISTE UN ORDINE.

SAPERE È COMUNICAZIONE.

LA COMUNICAZIONE CREA ORDINE.L’ORDINE È PRE COSTIUITO. CON COSCIENZA

UN RIFLESSO, GIÀVISTO. RICORDI. SE ESISTE,

COMUNICA. CREARE...

UN PIANETA. UNA CIVILTÀ. LE SCIM-MIE. UNA SPECIE. LA LOTTA PER LA SOPRAVVI-

TEORIA. ELABORATA,CREATA. LABORATORIO DI INTEL-

LIGENZE DIVERSE, COMU-

AZIONE, DESIDERIO.RICORDI ANCESTRALI. UNA SOLA

A SUA IMMAGINE ESOMIGLIANZA. E ALLA FINE CREÒ.

COSÌ COMUNICA.

.... IL VUOTO È TALE SE HAUN CONTORNO. IL VUOTO È NEL RECI-

SENZA SAPERE. RIEMPIRE IL VUO-TO, COMUNICARE, INTELLIGENZA. DIVERSE

INTELLIGENZE COMUNICANO.

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© revolt media A.S. -

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#6®Aliens In REvolt

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UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittS comune di uomini e di Dei. ��CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233Revolt > 82/83 AIRE 6

COMICS/AIRE

INTELLIGENZE DIVERSE. ESI-STE LA POSSIBILITÀ DI COMUNICA-

LA COSCIENZA È INTELLIGENZA.L’INTELLIGENZA CANCELLA LA COSCIENZA. E

QUESTA NE DELINEA I CONFI-

POICHÈ SIETE COSCIENTI, AVETE INTELLIGENZA. INTELLI-

NON ESISTE UN ORDINE PRECOSTITUITO. NON ESISTE UN ORDINE.

SAPERE È COMUNICAZIONE.

LA COMUNICAZIONE CREA ORDINE.L’ORDINE È PRE COSTIUITO. CON COSCIENZA

UN RIFLESSO, GIÀVISTO. RICORDI. SE ESISTE,

COMUNICA. CREARE...

UN PIANETA. UNA CIVILTÀ. LE SCIM-MIE. UNA SPECIE. LA LOTTA PER LA SOPRAVVI-

TEORIA. ELABORATA,CREATA. LABORATORIO DI INTEL-

LIGENZE DIVERSE, COMU-

AZIONE, DESIDERIO.RICORDI ANCESTRALI. UNA SOLA

A SUA IMMAGINE ESOMIGLIANZA. E ALLA FINE CREÒ.

COSÌ COMUNICA.

.... IL VUOTO È TALE SE HAUN CONTORNO. IL VUOTO È NEL RECI-

SENZA SAPERE. RIEMPIRE IL VUO-TO, COMUNICARE, INTELLIGENZA. DIVERSE

INTELLIGENZE COMUNICANO.

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#6®Aliens In REvolt

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SPROUT: MODUS OPERANDIUltima opera video di Thomas Campbell. Una delle produzioni surf piY interessanti degli ultimi anni.

ARTI VISIVE/MOVIE16 mm/Usa

Il modus operandi di sprout U sem-plice e chiaro: mostrare la culturadel surf, la faccia vera del surf, in

diverse angolazioni, enfatizzando ilfatto di come e quanto noi surfer sia-mo fortunati per avere approcciato aquesta disciplina come condizione divita primaria, immergendoci di volta involta in nuove esperienze oceaniche. Ilvideo ci mostra le diverse possibilitSche noi abbiamo per avvicinarci a que-sta �fontana di vita�. Surfare con eggs,fish, longboard moderni o tradizionali,shortboards, comunque surfare ognionda U una nuova esperienza e possibi-litS. Come si addice ad un movie diserie A, Sprout U stato girato intera-mente su pellicola da 16 mm. Oramai inCalifornia si gira solo su pellicola. I pro-tagonisti surfer del video sono: JoelTudor, Dan Malloy, Kassia Meador,Skyp Frye, Devon Howard, JimmyGamboa, Ozzy Wright, Gerry Lopez,Tom Wegner, Kelly Salter, Dane Peter-son, Belinda Baggs, Alex Knost, RobMachado, Belen, CJ Nelson, DaveRastovich, Dane Perlee, Monica Rose,Mike Stewart e Tyler Hatzikian. Un belmix di long e shortboarder, puro surf.Girato on location: Sri Lanka, Marocco, Costa Rica, Indo-nesia, California, Hawaii, Nuova Zelan-da, Australia, Messico e Sud Africa.A Roma pochi eletti hanno avuto lapossibilitS, nei primi di gennaio, divederlo in anteprima, grazie ad unaserata dedicata al classic surf videoorganizzata e curata da Traditional edallo storico surf shop di Fabio Ciocca-ri H2O. Considerando la loro conoscenza in materia di surf movie artistici econ stile, la scelta di Sprout come videocentrale della serata era obbligata.Sprout U un bel movie!

Sul sito ufficiale U possibile visionare ilpromo del video in formato quicktime. >> wwwwww..ttrriimmyyoouurrlliiffeeaawwaayy..ccoommProdotto da Moonshine Conspiracy.

Terza ristampa per il libro italiano di surf più venduto in Italia.

Start Surfing lo potete acquistare nelle seguenti catene di librerie:Libreria Internazionale Hoepli, Librerie Feltrinelli, Libreria dello sport, Internet Book Shop, Librerie del Mare ed in molte altre librerie indipendenti.

Maggiori INFO su: www.revolt.it/products

Edito da revoltmedia/isbenas - ISBN 88-901008-0-X - 144 pgg - hard cover - Prezzo di copertina: 20,00 €

TERZA RISTAMPA

Page 85: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 86/87

SPROUT: MODUS OPERANDIUltima opera video di Thomas Campbell. Una delle produzioni surf piY interessanti degli ultimi anni.

ARTI VISIVE/MOVIE16 mm/Usa

Il modus operandi di sprout U sem-plice e chiaro: mostrare la culturadel surf, la faccia vera del surf, in

diverse angolazioni, enfatizzando ilfatto di come e quanto noi surfer sia-mo fortunati per avere approcciato aquesta disciplina come condizione divita primaria, immergendoci di volta involta in nuove esperienze oceaniche. Ilvideo ci mostra le diverse possibilitSche noi abbiamo per avvicinarci a que-sta �fontana di vita�. Surfare con eggs,fish, longboard moderni o tradizionali,shortboards, comunque surfare ognionda U una nuova esperienza e possibi-litS. Come si addice ad un movie diserie A, Sprout U stato girato intera-mente su pellicola da 16 mm. Oramai inCalifornia si gira solo su pellicola. I pro-tagonisti surfer del video sono: JoelTudor, Dan Malloy, Kassia Meador,Skyp Frye, Devon Howard, JimmyGamboa, Ozzy Wright, Gerry Lopez,Tom Wegner, Kelly Salter, Dane Peter-son, Belinda Baggs, Alex Knost, RobMachado, Belen, CJ Nelson, DaveRastovich, Dane Perlee, Monica Rose,Mike Stewart e Tyler Hatzikian. Un belmix di long e shortboarder, puro surf.Girato on location: Sri Lanka, Marocco, Costa Rica, Indo-nesia, California, Hawaii, Nuova Zelan-da, Australia, Messico e Sud Africa.A Roma pochi eletti hanno avuto lapossibilitS, nei primi di gennaio, divederlo in anteprima, grazie ad unaserata dedicata al classic surf videoorganizzata e curata da Traditional edallo storico surf shop di Fabio Ciocca-ri H2O. Considerando la loro conoscenza in materia di surf movie artistici econ stile, la scelta di Sprout come videocentrale della serata era obbligata.Sprout U un bel movie!

Sul sito ufficiale U possibile visionare ilpromo del video in formato quicktime. >> wwwwww..ttrriimmyyoouurrlliiffeeaawwaayy..ccoommProdotto da Moonshine Conspiracy.

Terza ristampa per il libro italiano di surf più venduto in Italia.

Start Surfing lo potete acquistare nelle seguenti catene di librerie:Libreria Internazionale Hoepli, Librerie Feltrinelli, Libreria dello sport, Internet Book Shop, Librerie del Mare ed in molte altre librerie indipendenti.

Maggiori INFO su: www.revolt.it/products

Edito da revoltmedia/isbenas - ISBN 88-901008-0-X - 144 pgg - hard cover - Prezzo di copertina: 20,00 €

TERZA RISTAMPA

Page 86: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 88/89SITO UFFICIALE)(WWW.JACKJHONSON.COM

DDoovvee sseeii ccrreesscciiuuttoo??Sulla North Shore di Oahu, Hawaii.QQuuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ssuuoonnaarree llaacchhiittaarrrraa?? Ho iniziato a suonare quando ave-vo appena 14 anni. QQuuaallee UU ssttaattaa llaa pprriimmaa ccaannzzoonneecchhee hhaaii iimmppaarraattoo aa ssuuoonnaarree ccoonnllaa cchhiittaarrrraa??Ho imparato due canzoni allo stes-so momento: �One� dei Metallica e�Father and Son� di Cat Stevens. CCoossaa ffaacceevvii pprriimmaa ddii iinniizziiaarree aaccoommppoorrrree ��BBrruusshhffiirree FFaaiirryyttaalleess��?? Giravo film sul surf. QQuuaallii ssoonnoo ii ttuuooii vviiddeeoo ddii ssuurrffpprreeffeerriittii?? The Seedling, Litmus, Filthy Hab-bits, Blazing Boards, Bunyip Drea-ming, Green Iguana el�intramontabile Endless Summer. QQuuaallii aarrttiissttii hhaannnnoo iinnfflluueennzzaattoommaaggggiioorrmmeennttee llee ttuuee ssoonnoorriittSSiinnccoonnffoonnddiibbiillii?? Sicuramente Nick Drake, The Beat-les, Hendrix, Tribe Called Quest,Dylan, Ben Harper, Radio Head, G.Love and Special Sauce, Otis Red-ding, Neil Young, Marley, Kurosa-wa, Tom Curren e... FFaammmmii uunnaa lliissttaa ddii 55 aallbbuumm cchheessttaaii aassccoollttaannddoo uullttiimmaammeennttee?? Qualsiasi disco della �Trojan dubcompilations� tra cui: �Night Nur-se� di Gregory Isaacs, �Yoshimi...�diFlamming Lips, �Giant Step� - TajMahal, and Mason Jennings.

JACK JOHNSONCresciuto sulla North Shore hawaiiana, surfista, cantautore e filmmaker. Il suo stile, le sue sonoritS e i suoi video sono apprezzati soprattutto dai surfers

MUSICA/AUTORIRock/USA

DISCOGRAFIA:2001 Brushfire Fairytales > Universal 2003 On and On > Universal 2003 ThickerThanWater Orig. Soundtrack > Brushfire

CON SSEEPPTTEEMMBBEERR SSEESSSSIIOONN E TTHHIICCKKEERR TTHHAANN WWAATTEERR, JACK HA INFUENZATOARTISTICAMENTE MOLTE RECENTI PRODUZIONI VIDEO DI SURF.

GRAZIE ANCHE AI SUOI AMICI STORICI, COME DDOONNAAVVOONN FRANKENREITERE ROB MMAACCHHAADDOO,, CON CUI COLLABORA SPESSO.

Thicker Than Water (1999)We left home a year and a half ago with a few good boards, some old camera gear, anempty journal and a single promise to ourselves. The promise: we would not let a wavefax run our lives. If there was swell, we'd surf, if it was flat, we'd open our eyes. Duringthe lulls we did plenty of wandering, as two-hour trips to the hills became three-daydetours. One day, we'd find ourselves on a busy street in Dublin, another day, we'd beon a riverbank in Burma. And then when we least expected it, we found ourselvesanchored at the edge of an unsurfed reel pass, paddling out to the best surf of ourlives. Thicker Than Water is a collection of images and memories that started with thefirst time we stood on the deck of a surfboard and ends with an eighteen-month journeythrough the North Atlantic, South Pacific and the Bay of Bengal.

September Sessions (2000)"the waves were as good as waves get"

sumatra/september/1999

Featuring: Kelly Slater

Rob MachadoShane DorianBrad GerlachRoss Williams

Luke Egan A film by Jack Johnson

Produced by:Emmett Malloy

Kelly SlaterStarring:

Gerlach DorianMachado Egan Williams

Pubblicato da: The Moonshine Conspiracy

< Video

: >

Jack inizia la sua carriera di musicista quando ilsuo demo viene ascoltato e poi prodotto da J.P.Plunier, (il produttore di Ben Harper) che uscirànel 2001 con il titolo di “Brushfire Fairytales”.Anche Ben Harper appare in una traccia di que-sto album che entra nella top 40 degli Stati Uni-ti. Il suo secondo album, uscito nel 2003 “Onand On” raggiunge invece il 3° posto nella clas-sifica americana.

Jack in studio insieme a Donavon

2003: On and On

Page 87: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 88/89SITO UFFICIALE)(WWW.JACKJHONSON.COM

DDoovvee sseeii ccrreesscciiuuttoo??Sulla North Shore di Oahu, Hawaii.QQuuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ssuuoonnaarree llaacchhiittaarrrraa?? Ho iniziato a suonare quando ave-vo appena 14 anni. QQuuaallee UU ssttaattaa llaa pprriimmaa ccaannzzoonneecchhee hhaaii iimmppaarraattoo aa ssuuoonnaarree ccoonnllaa cchhiittaarrrraa??Ho imparato due canzoni allo stes-so momento: �One� dei Metallica e�Father and Son� di Cat Stevens. CCoossaa ffaacceevvii pprriimmaa ddii iinniizziiaarree aaccoommppoorrrree ��BBrruusshhffiirree FFaaiirryyttaalleess��?? Giravo film sul surf. QQuuaallii ssoonnoo ii ttuuooii vviiddeeoo ddii ssuurrffpprreeffeerriittii?? The Seedling, Litmus, Filthy Hab-bits, Blazing Boards, Bunyip Drea-ming, Green Iguana el�intramontabile Endless Summer. QQuuaallii aarrttiissttii hhaannnnoo iinnfflluueennzzaattoommaaggggiioorrmmeennttee llee ttuuee ssoonnoorriittSSiinnccoonnffoonnddiibbiillii?? Sicuramente Nick Drake, The Beat-les, Hendrix, Tribe Called Quest,Dylan, Ben Harper, Radio Head, G.Love and Special Sauce, Otis Red-ding, Neil Young, Marley, Kurosa-wa, Tom Curren e... FFaammmmii uunnaa lliissttaa ddii 55 aallbbuumm cchheessttaaii aassccoollttaannddoo uullttiimmaammeennttee?? Qualsiasi disco della �Trojan dubcompilations� tra cui: �Night Nur-se� di Gregory Isaacs, �Yoshimi...�diFlamming Lips, �Giant Step� - TajMahal, and Mason Jennings.

JACK JOHNSONCresciuto sulla North Shore hawaiiana, surfista, cantautore e filmmaker. Il suo stile, le sue sonoritS e i suoi video sono apprezzati soprattutto dai surfers

MUSICA/AUTORIRock/USA

DISCOGRAFIA:2001 Brushfire Fairytales > Universal 2003 On and On > Universal 2003 ThickerThanWater Orig. Soundtrack > Brushfire

CON SSEEPPTTEEMMBBEERR SSEESSSSIIOONN E TTHHIICCKKEERR TTHHAANN WWAATTEERR, JACK HA INFUENZATOARTISTICAMENTE MOLTE RECENTI PRODUZIONI VIDEO DI SURF.

GRAZIE ANCHE AI SUOI AMICI STORICI, COME DDOONNAAVVOONN FRANKENREITERE ROB MMAACCHHAADDOO,, CON CUI COLLABORA SPESSO.

Thicker Than Water (1999)We left home a year and a half ago with a few good boards, some old camera gear, anempty journal and a single promise to ourselves. The promise: we would not let a wavefax run our lives. If there was swell, we'd surf, if it was flat, we'd open our eyes. Duringthe lulls we did plenty of wandering, as two-hour trips to the hills became three-daydetours. One day, we'd find ourselves on a busy street in Dublin, another day, we'd beon a riverbank in Burma. And then when we least expected it, we found ourselvesanchored at the edge of an unsurfed reel pass, paddling out to the best surf of ourlives. Thicker Than Water is a collection of images and memories that started with thefirst time we stood on the deck of a surfboard and ends with an eighteen-month journeythrough the North Atlantic, South Pacific and the Bay of Bengal.

September Sessions (2000)"the waves were as good as waves get"

sumatra/september/1999

Featuring: Kelly Slater

Rob MachadoShane DorianBrad GerlachRoss Williams

Luke Egan A film by Jack Johnson

Produced by:Emmett Malloy

Kelly SlaterStarring:

Gerlach DorianMachado Egan Williams

Pubblicato da: The Moonshine Conspiracy

< Video

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Jack inizia la sua carriera di musicista quando ilsuo demo viene ascoltato e poi prodotto da J.P.Plunier, (il produttore di Ben Harper) che uscirànel 2001 con il titolo di “Brushfire Fairytales”.Anche Ben Harper appare in una traccia di que-sto album che entra nella top 40 degli Stati Uni-ti. Il suo secondo album, uscito nel 2003 “Onand On” raggiunge invece il 3° posto nella clas-sifica americana.

Jack in studio insieme a Donavon

2003: On and On

Page 88: Revolt Magazine N° 1 - 2006

PHOTOS)(C. SARNACCHIOLI, REVOLT MEDIA

Revolt > 90/91

REVOLT/ILT 2005

ITALIAN LONGBOARDINGInizierS a marzo, in Sicilia, laItalian Longboard Tour Revolt versione 2005, questaanno con 5 tappe in altrettante Regioni italiane: Sicilia, Lazio, Toscana, Sardegna e Liguria.

Tavole/lunghe

L o stato dellaarte. PiY volte in Revolt Mag abbiamo datospazio e affrontato temi che piY riguardano il surf prati-cato con tavola lunga. GiS nel 1999 Revolt dedicX una

intera uscita al longboarding, con foto, interviste e storie diesclusiva appartenenza al mondo del surf classico. Da allora adoggi i praticanti di questa ^clsssica_ disciplina sono sempre dipiY e soprattuto sempre piY preparati tecnicamente. Nel 2001iniziammo cosV laavventura dei contest di soli longboard, con ilprimo ^Sardinia Longboard Open_ a SaArchittu. Fu un enormesuccesso fin dalla sua prima edizione, con un altissimo nume-ro di partecipanti e di pubblico che raramente si erano visti inuna gara di surf in italia. Forti di questo successo e guidati dal-la sola voglia di praticare, sviluppare e migliorare il rapporto trasurf, longboarding e mare, nel 2004 Revolt decise di organiz-zare autonomamente e senza sponsor commerciali un circui-to a tappe italiano solo per longboard, puntando soprattuttosullaaspetto piY interiore di questa disciplina. Con quasi 80

iscritti, di cui 12 donne, questo circuito �ILT U da considerarsiuno dei piY completi nel mondo. Ed U italiano. E noi non abbia-mo laOceano. Devo ammettere che non U tanto il numero diiscritti e la qualitS delle surfate viste in gara che a mio avvisohanno decretato il successo di questo circuito e con se di tuttoil surf italiano. Il vero successo U stato laavere promosso in Ita-lia una maniera diversa, piY attenta e piY preparata cultural-mente di approcciare il surfing. Parole quali single-fin, twin-fin,trim, parallelo, ibrido etc... stanno diventando lessico comunenelle maggiori spiagge del surf italiano. Incentrare una surfsession sul proprio stile personale, piuttosto che sulle ondedegli altri, non U piY un concetto difficile sulle nostre line up.Chi pratica longboard lo fa piY per se che per gli altri. Sembraun concetto semplice, ma non lo U. Senza dimenticare che illongboard rimane comunque una nicchia nel panorama surfi-stico nazonale: il rapporto in acqua nei maggiori spots dellapenisola U di 5 short e 1 long. Ma questa U unaaltra storia.

BANDO UFFICIALE: REVOLT ILT 05

CCIIRRCCUUIITTOO AA PPUUNNTTII IINN 55 TTAAPPPPEE PPRRIINNCCIIPPAALLII::Prima tappa: SICILIA - AGRIGENTOSSIICCIILLIIAA LLOONNGGBBOOAARRDD CCLLAASSSSIICC -- MMAARRZZOOSeconda tappa: LAZIO - CIVITAVECCHIATTOOEESSOOVVEERR LLOONNGGBBOOAARRDD FFEESSTTIIVVAALL ]]AAPPRR//MMAAGG..Terza tappa: TOSCANA ]FORTE DEI MARMILLOONNGG `̀IINN FFOORRTTEE ]] GGIIUUGGNNOOQuarta tappa: SARDEGNA ] ORISTANO SSAARRDDIINNIIAA LLOONNGGBBOOAARRDD OOPPEENN -- SSEETTTTEEMMBBRREEQuinta tappa: Liguria - ANDORACCIINNGGHHIIAALLEE MMAARRIINNOO LLOONNGG CCUUPP ]] OOTTTTOOBBRREEEEVVEENNTTII CCOOLLLLEEGGAATTII::ANDORA �SV OTTOBRE- 2004 Premiazioni Atleti e Cerimonia di chiusura uffi-ciale. Segue: REVOLT SURF PARTY + DJ SETRREEVVOOLLTT SSUURRFF TTEEAAMM CCUUPPRevolt Magazine, quale promotore del Circuito,

assegnerS ogni anno, alla conclusione del Tour,un trofeo al migliore Team/Club composto da unminimo di tre atleti per categoria, per somma deipunteggi ottenuti.

AATTLLEETTII AAMMMMEESSSSII::Sono ammessi tutti gli atleti cittadini italianimaggiorenni con tavole da nove piedi in su, neimodi e termini indicati nel Regolamento Gene-rale ILT.IISSCCRRIIZZIIOONNII:: On line. Tassa daiscrizione unica, valida per tut-to il Circuito. OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE GGEENNEERRAALLEE::REVOLT Media. Comitato ILT.CCLLUUBB OORRGGAANNIIZZZZAATTOORRII::Cinghiale Marino Surf Club, Is Benas Surf Club,Versilia Surf Club, Toesover Surf Club.VVIIDDEEOO EE MMEEDDIIAA:: In streaming digitale su Revolt TV.

www.revolt.it/TV - Sailing Channel V SKY SAT.OORRGGAANNOO DDII SSTTAAMMPPAA UUFFFFIICCIIAALLEE:: Revolt Magazine

WWEEBBSSIITTEE UUFFFFIICCIIAALLII:: www.revolt.it/italianlongboardtour www.toesover.it www.cinghialemarino.comwww.charlieisland.itNei diversi siti si potrS avere informazioni su:iscrizioni atleti e team, avvisi di gara e date esat-te, descrizioni localitS degli eventi e come rag-giungerli, informazioni su alloggi, classificheaggiornate in tempo reale e schede atleti parte-cipanti.RREEGGOOLLAAMMEENNTTII IILLTT::Sacricabili in formato Word su:www.revolt.it/italianlongboardtour

IINNFFOO AATTLLEETTII EE CCLLAASSSSIIFFIICCHHEE::

UNA PRODUZIONE: REVOLT MEDIACIRCUITO ITALIANO SURF SPECIALITA’ LONGBOARD

CATEGORIE: OPEN MASCHILE E FEMMINILE MAIN SPONSOR:

Page 89: Revolt Magazine N° 1 - 2006

PHOTOS)(C. SARNACCHIOLI, REVOLT MEDIA

Revolt > 90/91

REVOLT/ILT 2005

ITALIAN LONGBOARDINGInizierS a marzo, in Sicilia, laItalian Longboard Tour Revolt versione 2005, questaanno con 5 tappe in altrettante Regioni italiane: Sicilia, Lazio, Toscana, Sardegna e Liguria.

Tavole/lunghe

L o stato dellaarte. PiY volte in Revolt Mag abbiamo datospazio e affrontato temi che piY riguardano il surf prati-cato con tavola lunga. GiS nel 1999 Revolt dedicX una

intera uscita al longboarding, con foto, interviste e storie diesclusiva appartenenza al mondo del surf classico. Da allora adoggi i praticanti di questa ^clsssica_ disciplina sono sempre dipiY e soprattuto sempre piY preparati tecnicamente. Nel 2001iniziammo cosV laavventura dei contest di soli longboard, con ilprimo ^Sardinia Longboard Open_ a SaArchittu. Fu un enormesuccesso fin dalla sua prima edizione, con un altissimo nume-ro di partecipanti e di pubblico che raramente si erano visti inuna gara di surf in italia. Forti di questo successo e guidati dal-la sola voglia di praticare, sviluppare e migliorare il rapporto trasurf, longboarding e mare, nel 2004 Revolt decise di organiz-zare autonomamente e senza sponsor commerciali un circui-to a tappe italiano solo per longboard, puntando soprattuttosullaaspetto piY interiore di questa disciplina. Con quasi 80

iscritti, di cui 12 donne, questo circuito �ILT U da considerarsiuno dei piY completi nel mondo. Ed U italiano. E noi non abbia-mo laOceano. Devo ammettere che non U tanto il numero diiscritti e la qualitS delle surfate viste in gara che a mio avvisohanno decretato il successo di questo circuito e con se di tuttoil surf italiano. Il vero successo U stato laavere promosso in Ita-lia una maniera diversa, piY attenta e piY preparata cultural-mente di approcciare il surfing. Parole quali single-fin, twin-fin,trim, parallelo, ibrido etc... stanno diventando lessico comunenelle maggiori spiagge del surf italiano. Incentrare una surfsession sul proprio stile personale, piuttosto che sulle ondedegli altri, non U piY un concetto difficile sulle nostre line up.Chi pratica longboard lo fa piY per se che per gli altri. Sembraun concetto semplice, ma non lo U. Senza dimenticare che illongboard rimane comunque una nicchia nel panorama surfi-stico nazonale: il rapporto in acqua nei maggiori spots dellapenisola U di 5 short e 1 long. Ma questa U unaaltra storia.

BANDO UFFICIALE: REVOLT ILT 05

CCIIRRCCUUIITTOO AA PPUUNNTTII IINN 55 TTAAPPPPEE PPRRIINNCCIIPPAALLII::Prima tappa: SICILIA - AGRIGENTOSSIICCIILLIIAA LLOONNGGBBOOAARRDD CCLLAASSSSIICC -- MMAARRZZOOSeconda tappa: LAZIO - CIVITAVECCHIATTOOEESSOOVVEERR LLOONNGGBBOOAARRDD FFEESSTTIIVVAALL ]]AAPPRR//MMAAGG..Terza tappa: TOSCANA ]FORTE DEI MARMILLOONNGG `̀IINN FFOORRTTEE ]] GGIIUUGGNNOOQuarta tappa: SARDEGNA ] ORISTANO SSAARRDDIINNIIAA LLOONNGGBBOOAARRDD OOPPEENN -- SSEETTTTEEMMBBRREEQuinta tappa: Liguria - ANDORACCIINNGGHHIIAALLEE MMAARRIINNOO LLOONNGG CCUUPP ]] OOTTTTOOBBRREEEEVVEENNTTII CCOOLLLLEEGGAATTII::ANDORA �SV OTTOBRE- 2004 Premiazioni Atleti e Cerimonia di chiusura uffi-ciale. Segue: REVOLT SURF PARTY + DJ SETRREEVVOOLLTT SSUURRFF TTEEAAMM CCUUPPRevolt Magazine, quale promotore del Circuito,

assegnerS ogni anno, alla conclusione del Tour,un trofeo al migliore Team/Club composto da unminimo di tre atleti per categoria, per somma deipunteggi ottenuti.

AATTLLEETTII AAMMMMEESSSSII::Sono ammessi tutti gli atleti cittadini italianimaggiorenni con tavole da nove piedi in su, neimodi e termini indicati nel Regolamento Gene-rale ILT.IISSCCRRIIZZIIOONNII:: On line. Tassa daiscrizione unica, valida per tut-to il Circuito. OORRGGAANNIIZZZZAAZZIIOONNEE GGEENNEERRAALLEE::REVOLT Media. Comitato ILT.CCLLUUBB OORRGGAANNIIZZZZAATTOORRII::Cinghiale Marino Surf Club, Is Benas Surf Club,Versilia Surf Club, Toesover Surf Club.VVIIDDEEOO EE MMEEDDIIAA:: In streaming digitale su Revolt TV.

www.revolt.it/TV - Sailing Channel V SKY SAT.OORRGGAANNOO DDII SSTTAAMMPPAA UUFFFFIICCIIAALLEE:: Revolt Magazine

WWEEBBSSIITTEE UUFFFFIICCIIAALLII:: www.revolt.it/italianlongboardtour www.toesover.it www.cinghialemarino.comwww.charlieisland.itNei diversi siti si potrS avere informazioni su:iscrizioni atleti e team, avvisi di gara e date esat-te, descrizioni localitS degli eventi e come rag-giungerli, informazioni su alloggi, classificheaggiornate in tempo reale e schede atleti parte-cipanti.RREEGGOOLLAAMMEENNTTII IILLTT::Sacricabili in formato Word su:www.revolt.it/italianlongboardtour

IINNFFOO AATTLLEETTII EE CCLLAASSSSIIFFIICCHHEE::

UNA PRODUZIONE: REVOLT MEDIACIRCUITO ITALIANO SURF SPECIALITA’ LONGBOARD

CATEGORIE: OPEN MASCHILE E FEMMINILE MAIN SPONSOR:

Page 90: Revolt Magazine N° 1 - 2006

Revolt > 92/93

NNEEWW TTHHIINNGG di Wu Ming 1 - EEddiittoorree:: Einaudi -Stile libe-roPPrreezzzzoo ddii ccooppeerrttiinnaa:: � 14,00PPaaggiinnee:: 221188 - AAnnnnoo ddii ppuubbbblliiccaazziioonnee:: 2004 DDaaggll ii sstteessss ii aauuttoorr ii ��ccooll lleettttiivvoo WWuu MMiinngg:: ^Q_ ,^54_ e^Guerra agli umani_.NNeeww TThhiinngg U il primo romanzo da olista di Wu Ming 1, ecomincia con un coro: siamo nellaaula di una scuola elemen-tare, a Brooklyn. Si cantano spiritual. Ad intonare i primiversi caU Anita, che ha ventaanni, si sta per sposare e diven-terS vedova in sette giorni. Ea il 12 aprile 1967. Cosa vuoledire vivere in quellaanno e in quel luogo viene spiegato dauna delle voci narranti: Green Man, Rowdy-Dow, Git-on-the-Good-Fooot, Thumbtack, Let�s-Play-a-Game e moltialtri. Nomi che raccontano la stessa storia, ma con inqua-drature diverse: come davanti ad una telecamera, o ad unmicrofono . Il 1967, dunque, U questo: ^Muhammad Ali sirifiuta di andare in Vietnam e gli tolgono la licenza. Il dot-tor King va alla Riverside Church, a Harlem, e fa il suo famo-so discorso contro la guerra. Denuncia le frottole del gover-no, dice che non si puX piY tacere, gli Usa ammazzano concinismo, la guerra non U solo contro il popolo vietnamitama anche contro gli americani poveri, i ragazzi neri sonomandati al massacro, e se laanima dellaAmerica verrS avve-lenata, sul referto dellaautopsia ci sarS scritto Vietnam_.Dunque, sono gli anni del Black Panther Parthy, delle rivol-te nei ghetti neri, del boicottaggio di Fbi e Cointelpro neiloro confronti. Fin dai primi capitoli il lettore si ritrova sca-raventato in mezzo ai riots degli anni Settanta, la scritturanervosa e asciutta di Wu Ming 1 fa ascoltare in presa diret-ta quel che succedeva nelle strade di Brooklyn, lasciandoperdere i juke joints e spingendosi in pieno giorno neglistessi quartieri-ghetto dove Spike Lee girerS diciannoveanni dopo Do The Right Thing. Molti luoghi comuni vengo-no spazzati via, la comunitS nera americana viene spoglia-ta del vittimismo presente in troppi romanzi per esserefotografata in tutta la sua vitalitS e rabbia nel difendersi daidisgustosi attacchi dell�FBI e dei vari scagnozzi governativiche le hanno sempre messo i bastoni tra le ruote. Wu Ming1 sposa la stessa tesi sostenuta da Mario Van Peebles nel

controverso film Panther, enfatizzando comel�establishment americano, in collaborazione con i servizisegreti, abbia prima attuato una azione repressiva e violen-ta contro i gruppi radicali neri infiltrando al loro internouomini e armi, e successivamente abbia narcotizzatol�intero movimento mediante una massiccia distribuzione dieroina; il tutto condito con una serie di attacchi frontali chehanno portato quasi tutti i fondatori del Black PantherParty in galera o al cimitero. La narrazione si sposta di con-tinuo dal presente al passato, utilizzando diversi canali chevanno dalla mera documentazione giornalistica dell�epocaai racconti in prima persona dei protagonisti, e mentre chilegge cerca di capire dove sia scomparsa la giornalista SoniaLangmut o chi sia il �Figlio di Whiteman�, l�assassino cheuccide in sequenza una serie di musicisti jazz, ecco cheappare un quadro narrativo composito e affascinante, da

Wu Ming 1: Un altro assolo.Titolo del libro: ^New Thing_ di Wu Ming 1 - Edizioni EINAUDI

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WAVES OF WARNING VOL 1 - VOL. 2LIBRO IN DUE VOLUMI DI GLENN HENINGDISPONIBILE SU: WWW.WAVESOFWARNING.COM

Anno di pubbl. - Release date : 2004 . pgg: 800ddaall ffoonnddaattoorree ddii ^̂SSuurrffrriiddeerr FFoouunnddaattiioonn__^̂IIll ccoonnfflliittttoo UU ttrraa llaa PPoollyynneessiiaa aa WWaallll SSttrreeeett,, iill ccaammppoo ddii bbaattttaagglliiaa UU iill ffuuttuurroo ddeell ssuurrffiinngg__..^Waves of Warning� ruota intorno al pericolo per lauomo moderno chesta perdendo sempre di piY laintimo rapporto che lo lega allaOceano, sen-za tempo. La stesura del libro U in stile James Michener, autore di �ThePerfect Storm�. Con oltre 800 pagine di romanzo, U la prima vera gran-de novella epica che ha per sfondo il surfing, la sua cultura e i suoi segre-ti piY remoti. Glenn, laautore, come fondatore della Surfrider Foundation�laorganizzazione di surfisti che si preoccupa dello stato del mare e del suoecosistema, della salvaguardia degli oceani e del futuro del surf in tuttoil pianeta e co-fondatore della Groundswell Society, ha senza dubbio unareputazione a livello mondiale per quanto riguarda lo stato reale delleattivitS surfistiche nel mare. Come scrittore e acuto osservatore dei pro-blemi inerenti il surf e laecologia degli Oceani, ha contribuito a creare unasottocultura per surfisti che si decicano a tempo pieno alla salvaguardiadel mare, del surf puro e delle culture che vi partecipano.. �Waves of War-ning� incorpora sicuramente questi temi, grazie anche alla sua quotidia-na pratica dello sport e alla conoscenza delle maggiori e piY influenti per-sonalitS del mondo del surf moderno. Il testo U molto ricco di dettagli,spesso romanzati con tratti da ^novella epica_, ma senza mai discostarsitroppo dalla realtS del surf praticato. �Waves of Warning� si basa inol-tre suli dati della sua ricerca pluriennale sulla cultura Polynesiana �doveil surf trae le sue origini ancestrali e sulle piY moderne contaminazionidel surf moderno da parte della surf industry , con le sue connessioni conWall Street e quindi con i soldi. Nel bene e nel male. Come sostenitore dibattaglie ecologiche, non manca neanche la parte dedicata al problemadel surriscaldamento planetario dovuto alla emissione continua di gas ser-ra e allo scigliento dei ghiacci in Antartide. �Waves Of Warning� is the ultimate tale about modern surfing - what it is today,and what it might become in the very near future. Action, humor, technology,wisdom, great surfing sequences - all are to be found in this landmark publishingevent, without a doubt the most far-reaching and complete story about surfing everpublished, and quite possibly the best novel about surfing ever written.

For the first twenty years of my surfing career, I dreamed of the day when the most important thing in my life �other thanmy family and children would be recognized by Jacques Cousteau or National Geographic as being worthy of their attention.I dreamed of the day when surfing would be honored and presented on a par with the great human endeavors and cultures.That dream was part of why I came up with the ideas that grew into the Surfrider Foundation in 1984 and the GroundswellSociety in 1995. One of the main reasons those organizations exist is to hopefully nudge surfing towards, dare we say it, respec-tability, while still retaining the challenge and spirit that has driven so many, including myself, to make surfing our lifelong pas-sion. In 1998, that recognition finally happened. For the first time ever, there was a picture of a surfer on the cover of Natio-nal Geographic. It was Laird Hamilton, one of surfingas all-time legends, dropping down a really big wave that filled up thespace inside the famous yellow border. GGlleennnn HHeenniinngg ��iinnttrroodduuzziioonnee aall lliibbrroo

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Revolt > 92/93

NNEEWW TTHHIINNGG di Wu Ming 1 - EEddiittoorree:: Einaudi -Stile libe-roPPrreezzzzoo ddii ccooppeerrttiinnaa:: � 14,00PPaaggiinnee:: 221188 - AAnnnnoo ddii ppuubbbblliiccaazziioonnee:: 2004 DDaaggll ii sstteessss ii aauuttoorr ii ��ccooll lleettttiivvoo WWuu MMiinngg:: ^Q_ ,^54_ e^Guerra agli umani_.NNeeww TThhiinngg U il primo romanzo da olista di Wu Ming 1, ecomincia con un coro: siamo nellaaula di una scuola elemen-tare, a Brooklyn. Si cantano spiritual. Ad intonare i primiversi caU Anita, che ha ventaanni, si sta per sposare e diven-terS vedova in sette giorni. Ea il 12 aprile 1967. Cosa vuoledire vivere in quellaanno e in quel luogo viene spiegato dauna delle voci narranti: Green Man, Rowdy-Dow, Git-on-the-Good-Fooot, Thumbtack, Let�s-Play-a-Game e moltialtri. Nomi che raccontano la stessa storia, ma con inqua-drature diverse: come davanti ad una telecamera, o ad unmicrofono . Il 1967, dunque, U questo: ^Muhammad Ali sirifiuta di andare in Vietnam e gli tolgono la licenza. Il dot-tor King va alla Riverside Church, a Harlem, e fa il suo famo-so discorso contro la guerra. Denuncia le frottole del gover-no, dice che non si puX piY tacere, gli Usa ammazzano concinismo, la guerra non U solo contro il popolo vietnamitama anche contro gli americani poveri, i ragazzi neri sonomandati al massacro, e se laanima dellaAmerica verrS avve-lenata, sul referto dellaautopsia ci sarS scritto Vietnam_.Dunque, sono gli anni del Black Panther Parthy, delle rivol-te nei ghetti neri, del boicottaggio di Fbi e Cointelpro neiloro confronti. Fin dai primi capitoli il lettore si ritrova sca-raventato in mezzo ai riots degli anni Settanta, la scritturanervosa e asciutta di Wu Ming 1 fa ascoltare in presa diret-ta quel che succedeva nelle strade di Brooklyn, lasciandoperdere i juke joints e spingendosi in pieno giorno neglistessi quartieri-ghetto dove Spike Lee girerS diciannoveanni dopo Do The Right Thing. Molti luoghi comuni vengo-no spazzati via, la comunitS nera americana viene spoglia-ta del vittimismo presente in troppi romanzi per esserefotografata in tutta la sua vitalitS e rabbia nel difendersi daidisgustosi attacchi dell�FBI e dei vari scagnozzi governativiche le hanno sempre messo i bastoni tra le ruote. Wu Ming1 sposa la stessa tesi sostenuta da Mario Van Peebles nel

controverso film Panther, enfatizzando comel�establishment americano, in collaborazione con i servizisegreti, abbia prima attuato una azione repressiva e violen-ta contro i gruppi radicali neri infiltrando al loro internouomini e armi, e successivamente abbia narcotizzatol�intero movimento mediante una massiccia distribuzione dieroina; il tutto condito con una serie di attacchi frontali chehanno portato quasi tutti i fondatori del Black PantherParty in galera o al cimitero. La narrazione si sposta di con-tinuo dal presente al passato, utilizzando diversi canali chevanno dalla mera documentazione giornalistica dell�epocaai racconti in prima persona dei protagonisti, e mentre chilegge cerca di capire dove sia scomparsa la giornalista SoniaLangmut o chi sia il �Figlio di Whiteman�, l�assassino cheuccide in sequenza una serie di musicisti jazz, ecco cheappare un quadro narrativo composito e affascinante, da

Wu Ming 1: Un altro assolo.Titolo del libro: ^New Thing_ di Wu Ming 1 - Edizioni EINAUDI

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LEGENDA:

WAVES OF WARNING VOL 1 - VOL. 2LIBRO IN DUE VOLUMI DI GLENN HENINGDISPONIBILE SU: WWW.WAVESOFWARNING.COM

Anno di pubbl. - Release date : 2004 . pgg: 800ddaall ffoonnddaattoorree ddii ^̂SSuurrffrriiddeerr FFoouunnddaattiioonn__^̂IIll ccoonnfflliittttoo UU ttrraa llaa PPoollyynneessiiaa aa WWaallll SSttrreeeett,, iill ccaammppoo ddii bbaattttaagglliiaa UU iill ffuuttuurroo ddeell ssuurrffiinngg__..^Waves of Warning� ruota intorno al pericolo per lauomo moderno chesta perdendo sempre di piY laintimo rapporto che lo lega allaOceano, sen-za tempo. La stesura del libro U in stile James Michener, autore di �ThePerfect Storm�. Con oltre 800 pagine di romanzo, U la prima vera gran-de novella epica che ha per sfondo il surfing, la sua cultura e i suoi segre-ti piY remoti. Glenn, laautore, come fondatore della Surfrider Foundation�laorganizzazione di surfisti che si preoccupa dello stato del mare e del suoecosistema, della salvaguardia degli oceani e del futuro del surf in tuttoil pianeta e co-fondatore della Groundswell Society, ha senza dubbio unareputazione a livello mondiale per quanto riguarda lo stato reale delleattivitS surfistiche nel mare. Come scrittore e acuto osservatore dei pro-blemi inerenti il surf e laecologia degli Oceani, ha contribuito a creare unasottocultura per surfisti che si decicano a tempo pieno alla salvaguardiadel mare, del surf puro e delle culture che vi partecipano.. �Waves of War-ning� incorpora sicuramente questi temi, grazie anche alla sua quotidia-na pratica dello sport e alla conoscenza delle maggiori e piY influenti per-sonalitS del mondo del surf moderno. Il testo U molto ricco di dettagli,spesso romanzati con tratti da ^novella epica_, ma senza mai discostarsitroppo dalla realtS del surf praticato. �Waves of Warning� si basa inol-tre suli dati della sua ricerca pluriennale sulla cultura Polynesiana �doveil surf trae le sue origini ancestrali e sulle piY moderne contaminazionidel surf moderno da parte della surf industry , con le sue connessioni conWall Street e quindi con i soldi. Nel bene e nel male. Come sostenitore dibattaglie ecologiche, non manca neanche la parte dedicata al problemadel surriscaldamento planetario dovuto alla emissione continua di gas ser-ra e allo scigliento dei ghiacci in Antartide. �Waves Of Warning� is the ultimate tale about modern surfing - what it is today,and what it might become in the very near future. Action, humor, technology,wisdom, great surfing sequences - all are to be found in this landmark publishingevent, without a doubt the most far-reaching and complete story about surfing everpublished, and quite possibly the best novel about surfing ever written.

For the first twenty years of my surfing career, I dreamed of the day when the most important thing in my life �other thanmy family and children would be recognized by Jacques Cousteau or National Geographic as being worthy of their attention.I dreamed of the day when surfing would be honored and presented on a par with the great human endeavors and cultures.That dream was part of why I came up with the ideas that grew into the Surfrider Foundation in 1984 and the GroundswellSociety in 1995. One of the main reasons those organizations exist is to hopefully nudge surfing towards, dare we say it, respec-tability, while still retaining the challenge and spirit that has driven so many, including myself, to make surfing our lifelong pas-sion. In 1998, that recognition finally happened. For the first time ever, there was a picture of a surfer on the cover of Natio-nal Geographic. It was Laird Hamilton, one of surfingas all-time legends, dropping down a really big wave that filled up thespace inside the famous yellow border. GGlleennnn HHeenniinngg ��iinnttrroodduuzziioonnee aall lliibbrroo