rimini in magazine - n.3/2010

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 ® Anno X - N. 3 - LUGLIO 2010 Rimini www.inmagazine.it Massimo Pironi Un anno da Sindaco Riminesi per “mestiere” Dall’Italia alla Riviera Giancarlo Dall’Ara Turismo da diffondere Enrico Casagrande “Motus” perpetuo

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Inizia da Riccione il nuovo “IN Magazine”, incontrando Massimo Pironi a un anno dalla sua elezione a sindaco: l’occasione per un primo bilancio ma anche per incontrare un riccionese doc, che la città che governa la vive da sempre.

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Anno X - N. 3 - LUGLIO 2010

R i m i n i w w w. i n m a g a z i n e . i t

MassimoPironi

Un anno da Sindaco

Riminesi per “mestiere” Dall’Italia alla Riviera

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Enrico Casagrande “Motus” perpetuo

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Bilanci e Progetti

di Andrea Masotti

®

MatteoPlazziIl navigatore dei mari

Giovanni Malpezzi Studiando...da Sindaco

Terminal Crociere Il porto cambia look

Paolo Vandini L’acqua...nel sangue

Anno IX - N. 2 - mAggIo 2010

Ravenna®

Anno V - N. 2 - GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO 2010

Pesaro-Urbino

Imprenditori “geniali” Economia dell’intuizione

Le “spiagge” del territorio Un’estate... al fiume

Francesca Pascucci La signora delle chiocciole

SilviaCecchiIl volto elegante della Legge

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®

Anno X - N. 3 - LUGLIO 2010

R i m i n i w w w. i n m a g a z i n e . i t

MassimoPironi

Un anno da Sindaco

Riminesi per “mestiere” Dall’Italia alla Riviera

Giancarlo Dall’Ara Turismo da diffondere

Enrico Casagrande “Motus” perpetuo

®F o r l ì

Anno XIII - N. 3 - GIUGNO 2010

Confronto sulCommercio

Giancarlo Corzani e Luciano Santarelli

Cesena Calcio La vittoria del gruppo

Forlì Calcio L'orgoglio dei Galletti

Plautus Festival Cinquant'anni di spettacolo

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Anno VII - N. 3 - GIUGNO - 2010

C e s e n a

Il sogno diventato realtàGrazie ragazzi! La forza di un gruppo straordinario riporta il Cesena in A

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®

GiovanniMalpezzi

Le sfide del nuovo sindaco

Matteo Plazzi Il navigatore dei mari

Terminal Crociere Il porto cambia look

Velda Ponti L’emozione del colore

Supplemento a “Ravenna IN Magazine” N. 2 - 2010

F a e n z a

Inizia una volta tanto da Riccione il nuovo “IN Magazine”. L’incontro con Massimo Pironi, primo cittadi-no della “Perla” rappresenta l’occa-sione, non solo per tirare un primo bilancio dopo un anno da sindaco, ma anche per incontrare un riccio-nese doc, uno che la città che oggi governa la conosce e la vive da sem-pre. Una Riccione che, in questi ul-timi anni, ha vissuto cambiamenti importanti, incentrati ad investire sul futuro economico e sociale pro-prio, e del suo comprensorio.Perché se fare bilanci è sempre uti-le, lo è in modo particolare quan-

do non ci si volta indietro, ma si utilizza l’analisi come occasione di rilancio per nuovi progetti. E parlando di progetti, che spesso portano a cambiamenti nella pro-pria vita, certamente emblematica è l’esperienza di chi si trasferisce da una città a un’altra. Sotto que-sto aspetto Rimini, da sempre terra dell’accoglienza, di opportunità ne sa offrire tante. Mentre tanti arriva-no in Riviera per riposare, abbiamo incontrato chi ha scelto di lavorare e quindi di vivere qui: italiani diven-tati riminesi “per mestiere”. Alcuni sono cittadini “adottivi” ormai da

anni, altri lo sono solo di recente: tutti hanno seguito, con successo, il cuore e le aspirazioni personali.Restando in tema, aspira a diventa-re fonte di nuove forme di turismo il progetto degli Alberghi Diffusi promosso da Giancarlo Dall’Ara, grande esperto di marketing del territorio, che ci racconta questa iniziativa per rivalutare borghi di-menticati, puntando sulla qualità. Qualità che è parola d’ordine an-che per Catia Manduchi, alla guida del neonato Convention Bureau di San Marino, creato per integrare l’offerta ricettiva del Titano.Passando dall’economia all’arte, alla cultura (che poi tanto lontana dall’economia non è, quando sa essere interessante e attrarre pub-blico), a pochi giorni dalla sfilata a conclusione della Notte Rosa, par-liamo di tutto quello che è dietro le quinte all’evento Mod’Art, che ha di nuovo illuminato la piazza di Rimini; mentre con Enrico Casa-grande, alla guida della compagnia Motus, conosciamo qualcosa in più della prossima edizione del Festival teatrale di Santarcangelo.Architettura e interior design (que-sta volta incontriamo tre progettisti diversamente legati alla nautica), come sempre, precedono le rubri-che, ricchissime di spunti in tema d’arte, cultura, musica, economia, turismo e gastronomia. Andate a scoprirle! Per ora, buona estate e buona lettura.

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Sommario5 Editoriale

8 Annotare| Brevi IN

22 Essere| Massimo Pironi

28 Vivere| Riminesi per “mestiere”

35 Ospitare| Giancarlo Dall’Ara

38 Sfilare| Mod’Art

42 Rilanciare| Catia Manduchi

47 Recitare| Enrico Casagrande

50 Abitare| La casa di Umberto Bonoli

54 Disegnare| Barche e designer

60 Navigare| Federico Lavezzi

62 Addolcire| Freddi Derrik

65 Degustare| La sogliola e Silver Succi

68 Creare| Gilberto Urbinati

70 Mixare| Fabiana Acquisti

72 Progettare| Onda Blu Piscine

74 Camminare| Sasso Simone e Simoncello

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.Redazione e amministrazione:Via Napoleone Bonaparte, 5047100 Forlìtel. 0543.798463fax 0543.774044

www.inmagazine.it

[email protected]

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:Andrea Masotti.

Redazione centrale: Andrea Biondi, Valeria Del Sordo, Francesca Renzi.

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Francesca Fantini

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli.

Ufficio commerciale: Irena Coso.

Collaboratori: Graziella Biagetti, Monica Gasperini, Claudia Gelmini, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Stefano Rossini, Patrizia Santini.

Fotografi: Mario Flores, Riccardo Gallini, Filippo Pruccoli, Studio Paritani.

Chiuso per la stampa il 7/7/2010

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In ricordo di Ilaria Alpi

Riccione - Premiati lo scorso 19 giugno i vincitori del premio

giornalistico televisivo dedicato alla giornalista Rai assassinata in

Somalia nel ’94 insieme all’operatore Miran Hrovatin. Sul palco sono

saliti la giornalista Tiziana Ferrario, Ottavia Piccolo ed Enrico Bertolino. Tra i premiati, Demetrio Volcic (che ha ricevuto il Premio alla carriera),

la giornalista colombiana Claudia Julieta Duque, Carlo Lucarelli.

www.premioilariaalpi.it (V.D.S.)

La prima “Free towning guide”

Rimini - La tecnologia va in vacanza con “GuideOnePage”, la prima guida

turistica che unisce alla ricchezza delle informazioni in rete un sistema

di collegamento sul territorio urbano senza precedenti. Nata

dall’integrazione di tecnologie I.CO, sfrutta sistemi già diffusi dai social

network. L’utente si “profila” sul web, sceglie itinerario, offerte e servizi

secondo interessi e stile di vita. La navigazione continua sul cellulare

dotato di bluetooth (senza uso di traffico telefonico) che diventa una

guida tascabile virtuale, scegliendo dal portale di GuideOnePage uno dei

profili proposti. Rimini è la prima meta di GuideOnePage. Seguiranno

100 città, di cui 50 italiane.

Rimini - Velocità, flessibilità, moda, grazie a un’idea innovativa di Deep Wellness, azienda che produce capi

casual, diffondendoli in maniera del tutto originale: un distributore au-tomatico. Con un semplice gesto, al costo di 50 euro, il pantalone scende, proprio come un caffè o una bibita, ed è pronto per essere indossato. Quelli disponibili sono caratterizzati da tes-suto elasticizzato, nei colori bianco, tortora, grigio pietra. Al momento i distributori in funzione sono due, uno a Pesaro e l’altro a Rimini, ma presto l’iniziativa sarà estesa in Ita-lia. Entro settembre i capi Deep Wel-lness, saranno visibili e acquistabili anche online. www.deepwellness.it

La moda al distributore Automatico

Rimini - Gorza ha festeggiato l’ottan-tesimo anno d’attività, lo scorso 22 giugno, insieme a clienti, architetti, rivenditori e amici. Un’occasione per far conoscere le ultime novità in ma-teria di decking da esterno, realizza-

to con prodotti ecocompatibili e di grande stabilità. Tradizione e crea-tività per un’azienda che negli anni ha mantenuto stabili le sue origini, evolvendosi verso nuovi percorsi, con design contemporanei e di stile. Le nuove collezioni outdoor abbattono le barriere tra interno ed esterno per vivere in armonia il proprio angolo all’aperto. Raffinate le nuove linee dei salotti in metallo verniciato bian-co firmati Karim Rashid in antepri-ma per Gorza Outdoor. www.gorzalegnami.com (V.D.S.)

Il compleanno di Gorza Legnami

Cattolica - Se Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra de Paris, aprirà la manifestazione col gala “Ele-onora et ses Amis”, è Carla Fracci la madrina del danz.fest, in scena dall’11 al 24 luglio al Teatro della Regina. La Fracci, il 23 e 24 luglio sarà sul palco

nel teatro per consegnare, insieme ai docenti del danz.fest, le borse di studio agli allievi per l’edizione 2011. “La presenza di Carla Fracci al danz.fest - commenta l’organizzatrice Ma-ria Perchiazzi - rappresenta un’ulte-riore conferma dell’importanza arti-stica e formativa dell’evento, che sta crescendo di anno in anno”. www.danzfest.it

Carla Fracci al Danz.fest

8 | IN Magazine

Annotare | Brevi IN

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L’assemblea di Confindustria

Rimini - Villa Mattioli di Vergiano ha ospitato l’annuale assemblea di

Confindustria, durante la quale si sono tenute le votazioni per eleggere

i componenti della Giunta, del Collegio dei Revisori Contabili e di quello dei Probiviri, per il biennio

2010-2012. Ospite di Confindustria, che il 14 giugno scorso ha compiuto

65 anni, (oltre al sindaco di Rimini e al presidente della Provincia) il

presidente di Ferrovie dello Stato e dell’Università di Trento, Innocenzo

Cipolletta, che ha tenuto una relazione su “Quali i motori della

prossima ripresa?”.

Una stagione del Liberty

Riccione - È poco più che ventenne Andrea Speziali, autore di Una

stagione del Liberty a Riccione, presentato al Bar Manaura. Una

passione nata durante l’ultimo anno all’Istituto d’Arte Fellini, quando,

affascinato dall’Art Nouveau, Andrea ha iniziato a studiarlo, scoprendo che questa corrente artistica ha

interessato anche l’area costiera romagnola e marchigiana. Speziali

ha potuto valutare l’esistenza di ville costruite nei primi del ‘900.

Oggi, la pubblicazione delle ricerche (per Maggioli) offre l’opportunità di

esaminare una stagione complessa dell’arte tra fine ’800 e primi decenni del ’900. www.manaura.com (V.D.S.)

Per il sorriso di un Bambino

Rimini - Circa 400 partecipanti per una cifra raccolta di 13.372 euro. Questo il bel risultato della serata di beneficenza ‘Per il sorriso di un bam-bino’, che si è tenuta nel Giardino del Centro Congressi SGR lo scorso 18 giugno. Promotrici e organizzatrici volontarie dell’evento Micaela Dioni-gi, presidente del Gruppo, Donatella Turci, assessore comunale allo Sport e Loredana Dori, titolare dell’agenzia Company. Il ricavato sarà devoluto in parti uguali a tre associazioni umani-tarie: le missioni di Kuhlna in Bangla-

desh e di Guandumehhy in Tanzania e, dallo scorso anno, all‘Associazione Crescere Insieme di Rimini, Onlus che riunisce i genitori di bambini con la sindrome di Down.

Inaugurato StrizzaCOOL

Riccione - È entrato in funzione lo scorso 12 giugno il nuovo super sci-volo di Aquafan, tenuto a battesimo da Linus e Nicola Savino di Radio Deejay, Paolo Cevoli, i Fichi d’India e le autorità locali. “Il nome doveva essere una provocazione per giorna-listi, – ricordano Linus e Nicola– ma poi ne abbiamo parlato in diretta ra-dio e li abbiamo convinti a tenerlo”. www.aquafan.it (V.D.S.)

Buon compleanno Italia in Miniatura

Rimini - Il parco tematico è stato inaugurato nel 1970. Per festeggiarlo, il 4 luglio, festa concerto di Cristina d’Avena & Gem Boy, ospiti di presti-gio, spettacoli live, una photo mob di gruppo, una grande mostra fotografi-ca, Gratta&Vinci, show pirotecnico fi-nale. In occasione del quarantennale la direzione del parco propone anche il progetto Phono Sapiens V.I.P. (Voi-ce Important People), un cicerone

virtuale che accompagna i visitatori nel viaggio. Più di una semplice au-dio guida: non solo perché i proventi vanno in larga parte a sostegno della sezione di Rimini di AIL, che pure celebra i 40 anni, ma anche perché le voci che raccontano i 238 monumenti sono quelle dei doppiatori dei divi di Hollywood e dei protagonisti dei cartoon, come i Simpson o i Griffin. www.italiainminiatura.com(M.C.M.)

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Inaugurato l’Easea Ferretti

Cattolica - La Marina è la nuova sede di “Easea>show”, l’esposizione

permanente delle principali imbarcazioni dei brand del Gruppo

Ferretti. L’inaugurazione si è svolta a inizio maggio alla presenza

dell’intero management dell’azienda: il presidente Norberto Ferretti,

l’amministratore delegato Salvatore Basile e il chief sales & marketing officer Lamberto Tacoli; inoltre, il

sindaco di Cattolica Marco Tamanti e le autorità locali, la rete vendita

internazionale e i clienti del Gruppo. “Easea>show” è un salone nautico

permanente dove sono esposti oggi 23 motoryacht, una vetrina esclusiva

e personalizzata delle flotte del Gruppo. www.ferrettigroup.com

Keith Haring e Gallerie Rosini

Riccione - Le Gallerie Rosini organizzano un ciclo di mostre dallo

scorso 20 giugno dedicate a Keith Haring. Dopo i primi appuntamenti

di Fano, fino al 18 luglio, e di Marina di Ravenna, fino al 22 agosto, le prossime due mostre apriranno

il 16 luglio a Cattolica presso il Porto Santo Cafè e, dal 31 luglio al 29 agosto, a Riccione presso

la sede delle Gallerie. I lavori di Haring rappresentano la cultura

di strada della New York degli anni ’80: composizioni che, anche dopo la morte dell’artista nel 1990, non

hanno mai conosciuto flessione. www.galleriarosini.com (V.D.S.)

San Marino - Da un progetto di Al-berto Braschi, si aprono a luglio le porte della prima edizione del “San Marino Jazz Festival 2010”, tre serate di connubio tra storia e musica presso la “Cava Antica”, location unica nel

suo genere. Si comincia il 18 luglio, col quartetto di Kurt Elling, cantante vincitore di un Grammy Award 2010; il giorno dopo, Orette Coleman, sas-sofonista e principale esponente del “free jazz” della fine anni ’50. Infine, il 20 luglio, Yellow Jackets, tra i gruppi più creativi del jazz elettro-acustico. www.sanmarinojazzfestival.com

Jazz sul Titano

Onorificenze all’ Ambasciata

San Marino - Lo scorso 1° giugno l’Ambasciatore d’Italia Giorgio Ma-rini, ha consegnato sei onorificenze O.S.S.I. a italiani e sammarinesi, di-stintisi nei campi di scienze, lettere, arti ed economia, in incarichi pubbli-ci o attività a fini sociali e umanitari. Del titolo di Commendatore O.S.S.I. sono stati insigniti Giuseppe Maria Della Balda, Ambasciatore di San Marino in Albania, e Pier Marino Reggini, imprenditore. Del titolo di Cavaliere O.S.S.I., Giuseppe Castelli, direttore dell’Unione Organizzativa

Complessa di Medicina Generale dell’Ospedale di Stato della Repub-blica, Marco Ferrini, direttore gene-rale della “Fondazione Internaziona-le Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa” e l’insegnante Biancamaria Toccagni, attuale Segre-tario Comites di San Marino. Sono state consegnate anche le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati nei lager nazisti, al cav. Amelio Laz-zarini e al cav. Fulvio De Mattia, pre-sidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci italiani.

Riccione - Alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi, fino al 12 settembre, la mostra offre uno spaccato da fine anni ’50 ai primi ’60: in questa rasse-

gna fanno da limite cronologico 1958 e 1964 che rimandano alla mostra di Pollock a Roma e la Biennale di Ve-nezia che sancì la fortuna della Pop Art. Orari: mattino, martedì e giove-dì, 8.30-12.30; sera, martedì, merco-ledì, giovedì, venerdì e sabato, 20-23. Chiuso domenica e lunedì.

Sessanta e Dintorni

12 | IN Magazine

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Torna la Sagra Musicale

Rimini - In settembre si terrà la 61a edizione della “Malatestiana”.

All’Auditorium si alterneranno grandi orchestre sinfoniche, direttori

e solisti di spicco internazionale, nonché progetti originali dove la

musica si intreccia con le altre arti. L’inaugurazione sarà il 2 settembre

con Riccardo Chailly, che dirigerà la Gewandhausorchester Leipzig e il

pianista Kit Armstrong. Seguiranno la Mahler Chamber Orchestra

diretta da Constantinos Carydis, con la presenza del pianista turco Fazil Say; l’Orchestra Filarmonica

della Scala guidata da Semyon Bychkov; la Czech Philharmonic Orchestra e il Coro Filarmonico di Praga diretti da Ion Marin; la

Bayerisches Staatsorchester con Kent Nagano. Come anteprima al cartellone di settembre la Sagra proporrà anche una rassegna di

musica barocca dedicata a Bach: dal 4 al 20 agosto al Teatro degli Atti

e alla Chiesa del Suffragio. www.sagramusicalemalatestiana.it

(M.C.M.)

Arte tra le magnolie

Riccione - Molti gli appuntamenti che animeranno, fino al 2 agosto, il parco

Papa Giovanni Paolo II in occasione della rassegna di danza, musica e poesia “Un palco nelle Magnolie” della scuola Musical Accademy:

aperta con lo spettacolo dello scorso 25 giugno, dedicato al vino, la

kermesse prosegue, tutti i venerdì di luglio, con spettacoli teatrali e concerti di musica dei generi più

disparati, dalla rock band riccionese Nobraino alle musiche d’atmosfera

della serata “Tango e chansons”. Gran finale, martedì 2 agosto, con gli

eclettici Quintorigo e Maria Pia De Vito. (V.D.S.)

Rimini - A Castel Sismondo fino al 25 luglio si sogna il cinema, grazie a “La dolce vita raccontata dalla Fon-dazione Fellini, attraverso gli archi-vi Rizzoli.” Mostra documentaria di cimeli, memorabilia, locandine del film; è esposta, per la prima volta, la rassegna stampa dell’epoca, che rac-

conta il film dalle pagine dei rotocal-chi, per capire anche com’è cambiata l’informazione. In mostra è possibile ammirare la sceneggiatura originale e, attraverso il montaggio di filmati dell’epoca, si ripercorrono le reazio-ni di Chiesa, critica e opinione pub-blica. Provenienti per l’occasione da Pordenone (Cinemazero), cinquanta immagini del set che ha fatto sognare tutto il mondo. (L.L.)

Da De Chirico a Dusan

San Marino - Grande interesse per la collettiva “Da De Chirico a Dusan”, presso la Galleria di Palazzo Arzilli, che ha riunito opere di celebri ma-estri del ’900. Una sezione speciale è stata riservata a Dusan Jovanovic, artista serbo vincitore di numerosi

premi. La mostra è nata dalla collabo-razione della Galleria sammarinese con le Rosini di Riccione ed è stata patrocinata dalla locale Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura, l’Università e gli Affari sociali. www.galleriasanmarino.com (V.D.S.)

Momenti d’Arte presenta DIVE

San Marino - Da Materica Home se-condo appuntamento per “Momenti d’arte 2010”, aperta da Verter Turroni e che prosegue ora con Marco Onofri e “Dive”. Inaugurata lo scorso 25 giu-gno, la mostra del fotografo cesenate, patrocinata dalla Segreteria di Stato per Istruzione, Cultura, Università e Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino, è aperta fino al 10 luglio. www.matericahome.com(V.D.S.)

50 anni de La dolce Vita

14 | IN Magazine

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Dancing across borders

Rimini - Da fine giugno fino al 29 agosto, per il nono anno, si svolge

il tradizionale appuntamento di Rimini in Danza, l’Accademia estiva

internazionale nata nel 2001 da un’idea di Marco Baldazzi, danzatore

santarcangiolese e fondatore della compagnia SismaTD. Nata con lo

scopo di perfezionare lo studio della danza classica e moderna attraverso

stage intensivi, oggi è una realtà che fa incontrare professionisti del

settore con giovani allievi, che hanno così l’opportunità di apprendere

nuove tecniche e stili coreografici. I corsi intensivi hanno luogo presso

l’Arabesque Dance Center, mentre la rappresentazione finale si svolgerà

su un palco allestito presso l’Arco d’Augusto durante Arco in Danza.

www.riminiindanza.it

MG by the sea

Gabicce - Potremmo chiamarlo “passione in movimento”, il rombo dei

motori delle 200 MG che a giugno ha offerto al numeroso pubblico, lungo

le strade marchigiane, emozioni irripetibili. Tutto questo, a Gabicce

Mare, in occasione dell’ottava edizione dell’evento “MG by the

sea” con oltre 450 partecipanti di 15 nazionalità diverse. A questi si sono aggiunti appassionati e

accompagnatori che per cinque giorni hanno portato nella località balneare

un indotto turistico di grande rilievo. Un evento anche strategico

per promuovere le specificità del territorio con un investimento

importante da parte dell’Associazione albergatori che ha curato l’intera

organizzazione. (M.G.)

Successo per Odd Space

Santarcangelo - Un lunga serie di eventi che hanno animato l’esclusi-vo concept store racchiuso nel borgo di Santarcangelo. L’arte si è sposata con l’haute couture da Odd Space, in par-ticolare nell’happening che ha avuto in primo piano le creazioni di Cri-stiano Burani, indossate da modelle che ne hanno esaltano delicatezza e femminilità. “Sono entusiasta della numerosa partecipazione di amici e clienti che affettuosamente hanno apprezzato questo e gli altri nostri

eventi”, ha commentato Giampiero Lattanzi, stilista e creativo ideatore Odd Space.

Riccione - Nasce il primo multimar-ca temporaneo per chi ama il mare: il temporary store di Luxury Yachts Corporation. 150 mq con i migliori brand italiani di abbigliamento, arre-do, orologi e valigeria, profumi e og-gettistica, per un’esclusiva collezione estiva. Alberta Ferretti, Nemamiah e Philosophy sono solo alcuni dei marchi in vendita in questa location che, in linea con la filosofia temporary, resterà aperta per un periodo di tem-po limitato, interpretando un trend in aumento. Inoltre, LYC temporary store devolverà parte del ricavato a

favore dei progetti di Seaforchildren Onlus, tra cui spicca il sostegno alla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus per la costruzione di un nuovo orfanotrofio ad Haiti. www.lyc-yachts.it (V.D.S.)

LYC temporary Store

Rimini - Luca Freschi, Andrea Gua-stavino, Federico Guerri, Simone Pel-legrini, Franco Pozzi, Massimo Puli-ni: sei sguardi contemporanei riuniti intorno all’amor sacro come tensione verso il limite del fascinoso e tremen-do. È la mostra a cura di Sabrina Fo-

schini e Alessandro Giovanardi che Galleria Percorsi presenta fino al 30 luglio (orari: lunedì-sabato 17-19.30). Inaugurazione il 9 luglio. Eventi col-laterali, il 23 luglio (ore 21) Eros e Agape/Spirito e carne nella pittura antica, conversazione con Alessandro Giovanardi; 30 luglio (ore 21), Battiti, lettura poetica di Sabrina Foschini e installazione di Franco Pozzi.

Amor sacro in Galleria

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Enjoy Estate al Riviera

San Giovanni in Marignano - Il Rivieragolfresort è pronto ad offrire ai suoi ospiti una lunga estate ricca di divertimento e sorprese… L’area

eventi di 250mq lo rende luogo ideale per ospitare diverse tipologie

di situazioni, sportive e aziendali, fino ai party privati, ognuna unica

e originale. In attesa dell’apertura del campo a 18 buche, la cui

inaugurazione ufficiale è stata fissata per il 18 settembre, ci si può divertire

godendo del bellissimo calendario eventi denominato “Enjoy estate

2010 rivieragolfresort”: ogni sabato e domenica, dalle 14 alle 18, dj-set a bordo piscina, mentre il sabato sera

spazio alla musica dal vivo. Domenica al tramonto Sunday pool party, reduci dal successo della stagione scorsa. E poi una novità: il ‘MarteRiviera’, ossia

una cena in area eventi, con menù diversi, accompagnamento musicale

e a seguire dj set. www.rivieragolfresort.com

In arrivo… la 18ª buca

San Giovanni in Marignano - La tanto attesa apertura del campo 18 buche è fissata per metà estate per

quanto concerne il gioco, mentre per l’inaugurazione ufficiale si dovrà

attendere ancora qualche mese e precisamente il 18 settembre, quando

si svolgerà un gran galà serale a invito per festeggiare in compagnia

di ospiti illustri, personalità sportive, autorità politiche locali, imprenditori

e un personaggio del mondo dello spettacolo il cui nome sarà rivelato

solo durante la serata… Il giorno successivo, 19 settembre, i green

marignanesi ospiteranno una gara di golf Pro Am in cui un Pro giocherà in

coppia con un personaggio illustre. Mentre il fitto calendario gare non conoscerà pause fino ad ottobre. Il

completamento del campo a 18 buche permetterà di richiamare golfisti

stranieri, dando finalmente il respiro internazionale che la struttura, unico

golf-resort con vocazione turistica della riviera adriatica, merita.

Torneo Mercedes Trophy

Rimini - Patrocinata dalla concessio-naria AutoPronti, si è svolta a fine maggio al Rimini Golf Club, la XXII edizione del Torneo Golf Mercedes Trophy, caratterizzata da un’accesa

lotta fra i concorrenti, per non farsi scappare la possibilità di entrare tra i finalisti del circuito che si conten-dono l’ambito trofeo il 9 e 10 luglio presso Terme di Saturnia Spa & Golf Resort. AutoPronti, rappresentata dal titolare Michela Pronti, ha espo-sto all’ingresso del circolo alcuni modelli di punta Mercedes, fra cui il Mid-Luxury Suv GLK e una SLK 200 Kompressor Naked, special edition dal carattere sportivo ed essenziale, prodotta in soli 99 esemplari in tutta italia, dedicata a un pubblico giova-ne. www.autopronti.it

Torna il grande Tennis

Rimini - Dal 10 al 18 luglio quasi cen-to tra i migliori specialisti della terra battuta sono di scena al Circolo Ten-nis per la settima edizione del Rivie-ra di Rimini Challenger. I giocatori si daranno battaglia per 9 giorni di grande tennis al Circolo sul Lungo-mare (nella foto, il direttore Nicola Lombardini). www.ctrimini.it(V.D.S.)

1° Memorial Alessandro Ferretti

San Giovanni in Marignano - Horses Riviera Resort farà nuovamente da

palcoscenico all’equitazione di massi-mo livello dal 16 al 18 luglio. Il centro ippico, fra le strutture all’avanguar-dia nel panorama italiano, è pronto per ricevere i protagonisti del 1° Me-morial Alessandro Ferretti, concorso A (6 stelle) intitolato alla figura dello sportivo, prematuramente scompar-so. Tre giorni di salto ostacoli con un pubblico da grandi occasioni, libero di entrare al Resort per applaudire i grandi dell’ippica che si affronteran-no in sfide da non perdere.

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Riaperto il Cine Palace

Riccione - Presentazione ufficiale, lo scorso 29 giugno, per

la Multisala Cine Palace presso il Palazzo dei Congressi. Al taglio

del nastro hanno partecipato il Sindaco Massimo Pironi, l’assessore

alla Cultura, Maria Iole Pellicioni, il presidente e l’Amministratore

Delegato della società PalaRiccione spa, Lucio Berardi e Matteo Bartolini.

Cambio alla presidenza del Rotary

Rimini - Passaggio delle consegne al Rotary Club Riviera. Da Enrico

Santini, la presidenza in vista dell’annata 2010-2011 passa a Cesare

Trevisani. Giornalista pubblicista, 48 anni, sposato con due figlie, opera nel mondo della comunicazione. È

affiancato nel consiglio direttivo dal vicepresidente Giuseppe Dini, dai

past president Piero Mutolo, Serafino Succi ed Enrico Santini, dal prefetto

Benito Cervetti, dal tesoriere Luca Mariani, dal segretario Maurizio Mancuso e dai consiglieri Marco

Alessandrini, Giuliano Bonizzato, Alberto Azzolini, Claudio Selvagno e

Mario Formica.

La “prima” di Marzia Ferretti

San Giovanni in Marignano - Vitto-ria al Gran Premio dello scorso 23 maggio, gara clou del concorso A (4 stelle) all’Horses Riviera Resort.Insieme a Quatro De Laubry, baio belga, classe 2000, Marzia Ferretti ha vinto il primo Gran Premio in carrie-ra su un percorso tecnico e difficile, battendo 44 avversari di rilievo. Un successo inseguito a lungo, con ca-parbietà, grinta e tanto lavoro. “Me-glio di così non poteva andare - ha raccontato l’amazzone -, il percorso era molto tecnico ma Quatro è stato facile da gestire e ha saltato benis-simo: è stato davvero divertente. La soddisfazione è grande perché, an-che se Horses Riviera Resort è ‘casa mia’, il Grand Prix è uno dei campi più difficili in Italia.” Il Concorso ha fatto registrare un numero record di adesioni, a conferma dell’alto livello

tecnico e del prestigio raggiunti dal centro ippico di San Giovanni in Ma-rignano a poco più di due anni dalla sua apertura.

Un piacere Ghiacciato

Rimini - Il ghiacciolo alcolico sopran-nominato “the first frozen cocktail” viene presentato e venduto nei bar e nelle spiagge di Rimini e Riccio-ne, durante gli spettacoli estivi allo

Stadio 105 a partire da 3 luglio, e in molte altre località italiane. La novità dell’estate è il primo gelato al moijto in Italia, in cui la menta, base della ricetta, è fornita da un contadino di Coriano. Il gelato, anche negli altri due gusti caipiroska e caipirinha, contiene il 4% di alcool, un dosaggio basso che permette di guidare. Nato per gioco dall’idea di Andrea Zapis e dallo spirito imprenditoriale di Mar-co Calderisi, dopo vari esperimenti, Ice Nice è ora una realtà e, grazie alla collaborazione con “La Bomba”, nel cui laboratorio vengono preparati gli originali cocktail, il prodotto è sia in-novativo che affidabile. Per l’estate è in programma un tour promozionale che toccherà varie località della Ri-viera. www.icenice.it (V.D.S.)

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Un anno... da Sindaco

testo Marina Giannini - foto Studio Paritani

Massimo Pironi fa il bilancio del suo primo anno alla guida di Riccione, ripercorrendo anche i momenti più significativi della sua esistenza. Innamorato oltre ogni limite della sua città e motivato dalla sua grande passione per lo sport, vorrebbe una città più consapevole delle sue qualità e potenzialità.

I sogni? C’è chi li lascia la mattina sul cuscino e chi decide di viverli. MassimoPironi ha scelto la seconda via. Chi lo ha visto crescere ricorda che da bambino alla domanda su cosa voleva fare da grande rispon-deva “il sindaco”. Oggi questo dre-am è diventato realtà. “Una scelta che mi sta dando molte soddisfa-zioni. Mipiaceincontrarelagen-te,discutere,risponderealleloroaspettative.” Riccionese doc, classe 1959, tifa per l’Inter, è sposato con Patrizia e padre di Mattia, al quale ha trasmesso il suo entusiasmo per l’attività sportiva. Appassionato di fotografia, Pironi ha sviluppato queste sue velleità fin da ragazzo. Immerso nel paesaggio riccione-se sono la natura e i luoghi legati alla storia della sua famiglia a cat-turare le sue prime istantanee in bianco e nero. Da ragazzino, nel periodo estivo, come tanti altri

giovani della sua età, ha fatto le sue prime esperienze nel mondo del lavoro dietro al banco del bar Paolo, come cameriere all’arena Star in viale Dante e alla gelateria Nuovo Fiore. “Riconosco che quel-la è stata una grande esperienza di vita che mihadatol’opportunitàdiaprirmierapportarmiconlagenteacquistandosicurezzainmestesso. Ed è proprio in questi ambienti di lavoro che è nato l’attaccamento alla mia città. Dopo aver consegui-to il diploma di ragioniere ho la-vorato per diversi anni presso una ditta locale di forniture di mate-riali idraulici.” Allapoliticaèarri-vatoattraversounforte impegnonelmondodelvolontariato. “Una scelta che mi ha dato diverse grati-ficazioni.” Da consigliere di quar-tiere nel 1980, dopo cinque anni si è seduto sugli scranni del Consi-glio comunale. Dal 1988 al ’99 ha

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Essere | Massimo Pironi

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ricoperto la carica di assessore allo Sport, seguita da quella di asses-sore provinciale alle Politiche del lavoro, Turismo e Sport. Dal 2005 ha ricoperto il ruolo di consigliere regionale con l’incarico di presi-dente della Commissione Turismo. Dal 2007 al 2009 è sceso in campo alla guida della Polisportiva comu-nale. “In questo mio impegno - ri-corda il primo cittadino - è stato determinante l’incontro con Italo Nicoletti, grande maestro di vita che inizialmente mi ha introdotto nei vari ambienti dello sport, sia a livello locale che nazionale. Insie-me abbiamo raggiunto traguardi importanti per fare di Riccione un punto di riferimento tecnico e organizzativo dell’attività sportiva. Oggi, grazie a queste relazioni e

rapporti personali con le più alte cariche delle federazioni sportive, Riccionehameritatol’ambitotitolodi‘Cittàdellosport’. Abbiamo già presentato la nostra candidatura per i Campionati master di nuoto del 2012.”Parlando dell’anno trascorso al Palazzo comunale, Pironi, visibil-mente soddisfatto, fa il bilancio delle cose fatte e programmate. “È stato un periodo intenso - dice con un pizzico di orgoglio - che ha richiesto molta energia a me e a chi opera con me, dalla Giunta a tutti i dipendenti comunali. Ho ereditato una situazione dal mio predecessore Daniele Imola, che correva altrettanto e che ha lascia-to molte situazioni in movimento. Ho provveduto a riorganizzare

l’Amministrazione in questi do-dici mesi in cui è cambiata la si-tuazione economica e finanziaria, razionalizzando con meno sprechi e creando situazioni per ridurre i costi. Questa scelta ci ha permesso di liberare risorse importanti, pur mantenendo la stessa qualità nei servizi agli anziani, alla scuola e alle imprese. Abbiamo dato vita a un tavolo tecnico di volontari per la manutenzione e il decoro urbano, prestando una diversa attenzione alla città e chiedendo più collabo-razione ai cittadini. Solo così ci si rende conto che la cosa pubblica è di tutti. Sulla promozione turistica - continua - stiamo già predispo-nendo la programmazione di par-tecipazione alle fiere del 2011 con un supporto tangibile ai Club di

In apertura e sopra, Massimo Pironi fotografato sul lungomare di Riccione.

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Dimenticatevi il solito wellness.Nasce il beautyfullness.

Rinasciamo per prenderci ancora più cura del vostro corpo e del vostro spirito. Con nuovi ambienti, nuove proposte, nuove emozioni.

E voi, siete pronti a rinascere?

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prodotto. Nello stesso tempo stia-mo ragionando sulla costituzione dell’Agenzia degli eventi. Una situazione difficile che ha risolto? “Il PalazzodeiCongres-si. Con la strategia che abbiamo messo in campo siamo riusciti a vendere tutta l’area commerciale al piano terra. Per la terrazza c’è già l’offerta di quindici albergatori e in cinque anni contiamo di azze-rare i debiti.”Come vorrebbe la sua Riccione proiettata nel futuro? “Una città non solo culturalmente prepara-ta, ma anche piùconsapevoledellesuequalitàedellesuepotenzialità e che non perda mai quella carat-teristica che ha fatto la sua fortuna,

far sentire gli ospiti accolti in modo ‘esclusivo’, riservando a ognuno un’attenzione quasi ‘personalizza-ta’. Dedicare, nello stesso tempo, una forte attenzione alla qualità della vita, in ambito urbano ed ex-traurbano. Su questo tema stiamo lavorando sul progetto il ‘Boule-varddeipaesaggi’ che nei prossimi anni determinerà il futuro assetto verde della città. Il masterplan è già stato presentato a tutte le istanze economiche locali dall’architet-to paesaggista Andreas Kipar. Si tratta di un progetto che crea una ‘collana’ verde intorno a Riccione, dal mare alla collina”. Nei suoi pro-grammi c’è un obiettivo che non ha raggiunto? “Arrivare prima della stagione estiva con il POC, il Piano Operativo Comunale.” Il primo obiettivo del 2011? “Ilpianodelporto. Un punto nevralgico del-la città, che deve recuperare la sua dignità senza eccedere in manie di grandezza. E la chiusura al traffico della zona a mare”. I suoi punti di forza? “Coerenza, determinazione e passione con le quali affronto le situazioni”. Debolezze? “Sono su-scettibile. Non riesco ad accettare la malafede da parte delle persone con le quali sono chiamato a con-frontarmi.” IN

Il sindaco nel suo ufficio nel Palazzo Comunale. Tra i progetti più importanti della sua Amministrazione, il “Boulevard dei paesaggi” per creare una “collana” verde intorno a Riccione.

Un fotografo mancato

In quel cassetto dove ancora conserva i ricordi della sua

gioventù si apre un mondo di scatti in bianco e nero. “L’idea di poter fissare con un’immagine la vita

delle persone, un panorama, uno scenario inconsueto della mia città,

mi ha sempre affascinato - spiega il sindaco. La fotografia rimane ancora il mio hobby preferito. Il problema è solo il tempo. Sono

tante le immagini di Riccione che mi è piaciuto immortalare con il

mio obiettivo. Tra queste il ‘castello degli Agolanti’, unica testimonianza

storica del passato legata alla storia della mia famiglia. Mio nonno,

infatti, era l’uomo tuttofare della famiglia Mainardi, che vi abitava. E la Vecchia Fornace: mio nonno,

da parte di mia madre, è stato il custode di quella vecchia fabbrica di

mattoni dal 1943 al 1958”.

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Si sono trasferiti per lavoro e, qualche volta, anche per amore. Ma oggi qui si sentono a casa. Sono i riminesi “d’adozione”, che alla terra di Romagna e al suo stile di vita non rinuncerebbero mai più.

testo Alessandra Leardini e Maria Cristina Muccioli foto Riccardo Gallini

Dall’Italia alla Riviera

Chi si è trasferito in terra rimine-se sull’onda del boom economi-co-turistico, chi ha messo radici all’ombra dell’Arco quasi per caso, ma con la certezza di “portare in valigia” le prelibatezze della pro-pria regione. Sono tanti i riminesi“adottivi”permestiereosceltadivita. Solo nel 2009, in provincia, sono arrivate 9.497 persone di cui il 60% provenienti da altri angoli del Bel Paese. Nel comune di Rimi-ni gli italiani immigrati sono stati 1400, il 33% circa dei 4.379 “nuovi cittadini”.Fra gli imprenditori, che hanno aperto da poco un locale in città, non mancano i ristoratori. Corag-giosi, verrebbe da dire conoscen-do l’attaccamento dei riminesi alle proprie abitudini alimentari. Uno di questi è arrivato da circa un anno, rilevando lo storico Ri-storante Europa. MimmoPica fa parte di una nota famiglia di pro-fessionisti del settore, con locali a Matera e Siena. “Rimini è stimo-lante - spiega. Siamo stati accolti molto bene. Il cliente riminese va curato, ma dà molte soddisfazio-ni.” Nella cucina di Mimmo c’è lo chef presente all’Europa da diversi

anni, quindi il menu non è stato stravolto. Un elenco da acquolina in bocca: ogni giorno antipasti diversi, spiedi di mazzancolle con zucchine, straccetti di ricciola su caponata in agrodolce... Ma anche cassoncini e tagliolini fatti a mano, come tradizione comanda.Ci sono poi i “riminesi per mestie-re” di vecchia data. La comunitàlampedusana, divisa tra pescherec-ci e cantieri navali, insegna: sono 226 gli ex isolani in provincia, quasi tutti (204) nel capoluogo, a San Giuliano. Il primo a sbarcare fu Franco Cappello, a fine anni ‘60, poi seguito da flotte di “lupi di mare”. Come MicheleGraziano, a Rimini dal ‘72 dopo anni di spo-la tra le acque del Marocco e del Panama: “Tornare a Lampedusa? Là non ci sono ospedali efficienti né scuole superiori; dove andreb-bero a studiare i miei nipotini?”. Generazione dopo generazione, gli ex isolani, tra un caffè al bar della Iole e un voto alla Madonna di Porto Salvo, si sono guadagnati le attenzioni del grande schermo, con il film del riminese Marco Bertozzi, Rimini Lampedusa Italia, e della letteratura, con il libro fresco

di stampa di Pietroneno Capitani, U Scoghiiju.Non solo la pesca parla “stranie-ro”. Come spiega GianmarcoFer-rari, classe ‘67, nativo di Sondrio e titolare di tre hotel a Rimini (il Little, di famiglia, il San Gregory e il Lily in società), una “folta com-pagine di valtellinesi” si nasconde dietro le reception della riviera. “Mio zio arrivò negli anni ‘60 - ri-corda - io esordii nell’89, l’anno delle alghe!”. Segreteria, lavapiatti, sala e pure le camere: ha fatto di tutto, Gianmarco, prima di gestire un hotel. Imparando l’abc dell’ac-coglienza riminese mentre molti coetanei lasciavano la costa per le Alpi. Eppure, commenta, “oggi manca quello stile romagnolo che ha reso grande la Riviera. In mon-tagna per certi aspetti è più facile. Qui spendi tanto per ristrutturare e il cliente vuole spendere poco.” Ritorno in alta quota? “Neanche per idea, la Riviera non tramonterà mai.”A volte è l’arte a spingerti lontano. L’orafo MarioCesari, 63 anni, origi-nario di Venezia, da anni ha preso casa e laboratorio a Pennabilli. Un viaggio lungo il suo, dalla laguna

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Vivere | Riminesi per “mestiere”

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al Montefeltro passando per ca-pitali come Stoccolma e Londra, sempre guidato dalla passione per i metalli. “A Venezia non si riusciva più a vivere. Quando agli artigiani cominciarono a preferire i com-mercianti me ne andai.” L’arrivo in alta Valmarecchia lo definisce “casuale”: “Avevano proposto a mia madre di comprare un rudere, l’ho sistemato con mio fratello”. Oggi Cesari non potrebbe lasciare le campagne riminesi, fonte di ispi-razione delle sue creazioni, tra le quali la croce che il Comune pen-nese ha donato al nuovo vescovo nel 2001. “Ho sempre guardato con meraviglia il ricamo dei suoi lavori”, confessa il celebre compa-esano Tonino Guerra.“Riminese per amore” è StefanoLi-bertà, milanese, esperto di marke-ting strategico e consulente azien-dale, nonché socio di due imprese, “Grandi Sistemi Italia” (progetti e consulenza per il commercio elet-tronico internazionale) e “Macchi-ne Alimentari Srl” (vendita on line di macchine per la ristorazione). “Sono riminese da quasi ventun anni. Ho conosciuto la mamma di mio figlio a Milano ai tempi dell’università. Lei è riminese e dopo la sua laurea ci siamo trasferi-ti qui. È una città a misura d’uomo e, cosa importante per chi svolge la mia professione, il fermento im-prenditoriale non manca!”.“Arrivato per caso, rimasto per scelta.” Così dice StefanoCavassi, che dal 2007 gestisce il negozio di calzature Hesté in via Sigismondo. “Sono di Forlì. Da ragazzo ero affa-scinato dalla Riviera e da Rimini.

Mai avrei pensato che sarebbe di-ventata la mia città. Ho lavorato in Polizia per più di vent’anni, abitan-do anche a Reggio Emilia. Quan-do fui trasferito qui pensavo a una cosa provvisoria. Ma quando ho deciso di cambiare professione la scelta su dove ‘piantare le tende’ è stata naturale. Rimini è come una bella donna: prima ti affascina, poi ti accorgi che non puoi più farne a meno.”Parla da vera riminese anche Luigi-naVentura, 41 anni, in Romagna da quando ne aveva 7. “Il mio paesino d’origine, Sansostene (Catanzaro, ndr), non è neppure sulla cartina”, scherza dai banconi di Mastro Piz-za, a Le Befane. Dei suoi tre soci solo uno è riminese doc: “uno è di Salerno, l’altra svizzera: un bel mix, non crede?”. Insieme a loro porta avanti il progetto del “meto-do Rimini” ereditato dal marito, anche lui originario di Catanza-ro, Carmelo Calabrese, morto nel 2005. Prodotti tipici delle colline locali e “tanta passione” gli ingre-dienti di base, “perché solo un buon prodotto dà risultati.”Ne sanno qualcosa di buoni pro-dotti MaddalenaZortea e LoredanaAlberti, co-titolari di Fungar a Co-riano insieme ai mariti, Massimo Magnani (unico romagnolo della squadra) e Tommaso Simoni. La storia di Maddalena, 45 anni, da Canal San Bovo (Trentino), è tipi-ca di chi ha raggiunto la Riviera per la stagione. “Arrivai a Riccione quindici anni fa, per fare la came-riera in albergo. Caso ha voluto che uno dei miei titolari gestisse la stessa azienda di funghi che io e

Dall’alto, Maddalena Zortea, Luigina Ventura e Gianmarco Ferrari. In apertura,

dall’alto a sinistra in senso orario, Antonella Beltrami, Stefano Libertà,

Stefano Cavassi e Mimmo Pica.

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Loredana avremmo poi ereditato. Io imparando sul campo, lei e il marito, di Tione, invece erano già del mestiere”. Oggi danno lavoro a 65 persone di cui solo una decina italiane. “Siamo sempre in movi-mento - spiega -, come l’acqua del mare.” Più riminesi di così…Anche in politica troviamo esempi di “non totalmente indigeni”, in-nanzitutto nella Giunta di Provin-cia e Comune. CarloBulletti, vice-presidente provinciale e direttore del reparto di Fisiopatologia della Riproduzione all’ospedale di Cat-tolica, è di Bologna. Trasferito de-finitivamente in Riviera nel 1997, racconta che “oltre che a Bologna, negli anni ’80 ho vissuto a lungo negli Stati Uniti. Alta qualità del-la vita e professioni che cambiano grazie alle possibilità di comuni-cazione di oggi: questi elementi confermano che la scelta di vivere e lavorare a Cattolica è stata giusta. Professionalmente e personalmen-te.” Che AntonellaBeltrami non sia riminese al 100% lo si intuisce

dall’accento lombardo. Assessore comunale con deleghe a bilancio e cultura, arrivò da Milano nell’89. “Per amore - sorride. Il mio com-pagno di allora, medico, vinse un concorso a Rimini. Non esitai a se-guirlo. Amo il clima di Rimini, il mare, il calore delle persone. Ha un fascino tutto suo, costruito su cordialità e vivibilità. Quando vado a Milano mi viene un po’ di mago-ne, a dire il vero, ma tornare qua è un sospiro di sollievo!” IN

Sopra, da sinistra, l’orafo Mario Cesari e Michele Graziano, pescatore della comunità lampedusana che vive a Rimini.

Le “inglesine”, conquistate dai latin lover nostrani

Per tanti italiani che vivono a Rimini per lavoro, ci sono anche tante signore straniere che l’hanno scelta… per amore. Il giovedì si incontrano in un bar del centro per l’irrinunciabile tea. Talvolta sono poche, ma quando organizzano una festa, come quella per i 70 anni di una di loro, arrivano alla ventina. Sono ladies ormai riminesi a tutti gli effetti: Marilyn viene dal Surrey, Barbara dal Kent, Enda e Jean da Dublino. Oltre ai capelli biondi e all’accento british hanno in comune una bella storia che racconta di amori a prima vista sbocciati negli anni del boom turistico sulle spiagge o nei locali della Riviera, di minigonne mozzafiato e hot pants che facevano scandalo. Giovani ed emancipate, scendevano dai voli charter delle vacanze, allora molto frequenti, portando scompiglio nei ragazzi indigeni. Latin lover di casa nostra che hanno presto capitolato: matrimoni ancora solidi, figli grandi e nipotini. Perché loro, le inglesine, hanno pure imparato a fare la sfoglia e la piada. Per amore, questo ed altro…

Ph. Studio Paritani

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Docente esperto di marketing del turismo,

Giancarlo Dall’Ara ha inventato l’Albergo

Diffuso, un nuovo modello di ospitalità

che punta a rilanciare il territorio, per proporlo

a viaggiatori “non convenzionali”.

Pizza, dolce vita, spaghetti… Paro-le in lingua italiana che negli anni, superando ogni confine, sono di-venute di uso comune in tutto il mondo nella loro versione origi-nale. Così sarà per l’AlbergoDiffu-so, il modello di ospitalità messo a punto da un riminese, GiancarloDall’Ara, consulente di marketing turistico e docente di Marketing del turismo all’Università di Pe-rugia. “Proprio così - conferma Dall’Ara - come Associazione na-zionale degli Alberghi Diffusi dia-mo gratuitamente il know how per aprirne anche all’estero, a patto che si mantenga la denominazione in lingua italiana.”Concettoribaditoanchedall’autore-vole“NewYorkTimes”che,conunreportagepubblicatoinmaggio,harilanciatoalivellointernazionaleilmodellodiospitalitàdell’Alber-goDiffuso. Nella lunga intervista

a Giancarlo Dall’Ara la giornalista Gisela Williams, corrispondente da Berlino della testata americana, ripercorre la storia dell’Albergo Diffuso. Dai primi tentativi in Car-nia nel 1982 alla realtà attuale, con una cinquantina di strutture in Ita-lia e alcuni primi timidi tentativi all’estero, in Croazia e in Svizzera in particolare. Il “New York Times” presenta l’Albergo Diffuso come un modello che può contribuire a frenare lo spopolamento di borghi e centri storici, ma anche come una proposta tutta made in Italy, fin dal nome, che il giornale ripropone ai suoi lettori, e ai potenziali turisti, lasciato nell’originale italiano.Una filosofia di ospitalità e di turi-smo, quella che Dall’Ara insegna ai suoi studenti e concretizza in vari progetti, che prende ispirazione dall’approccio di quella che lui stes-so ha definito la“ScuoladiRimini”.

testo Maria Cristina Muccioli - foto Riccardo Gallini

Turismo da Diffondere

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Ospitare | Giancarlo Dall’Ara

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“I primi imprenditori della Riviera - spiega - hanno saputo affrontare il turismo in modo del tutto parti-colare: una modalità fatta di tante piccole specificità, che per svilup-parsi ulteriormente aveva bisogno di diventare teoria. Esiste anche un manifesto della ‘Scuola di Rimini’. Da quando l’ho pubblicato nel li-bro Le nuove frontiere del marketing nel turismo (Franco Angeli, 2009, ndr), lo hanno adottato diversi al-bergatori in tutt’Italia. Si parla di vocazione all’accoglienza, cultura dell’ospitalità, capacità relazionale e organizzativa, dinamismo, inno-vazione, professionalità.”Quello di Dall’Ara è quindi un approccio non tradizionale al marketing. Conlaconvinzionechei principali prodotti turistici nonsianoi“servizi”,bensìiracconti,lerelazioni,lestorie… “Chi gestisce un albergo, un ristorante, un cam-peggio, deve saper trasformare il suo servizio in un racconto. Le persone sono affascinate dalle sto-rie delle cose e dei luoghi. Perché quel vino è buono? Perché questa spiaggia è attrattiva? E quel palaz-zo? Quel cibo? L’imprenditore tu-

ristico deve imparare a trascinare il suo ospite dentro la sua storia e dentro la storia del suo territo-rio. Solo così potrà affascinarlo. Iracconti,assiemeaidoni,sonoglistrumentipiùefficaciperpromuo-vereunterritorio. Basta vedere su internet il fenomeno dei social net-work, che sono a tutti gli effetti dei media speciali: i media del dono. A Rimini, magari senza una vera e propria strategia, in passato diver-si operatori facevano proprio così. Trasformavano i servizi in racconti e donavano il loro tempo e la loro

attenzione agli ospiti. Spontanea-mente.”L’attività di consulenza di Dall’Ara ha sempre avuto questo filo con-duttore. Dagli esordi negli anni Ot-tanta insieme ad Aureliano Bonini (con la società Trademark Italia), fino alla stesura di piani di marke-ting per diverse Regioni italiane, dalla Sardegna al Trentino.“Da qualche anno dedico molto tem-po alla costruzione di reti - spiega. Per quanto riguarda le strutture ricettive homessoinpiediilconsor-ziodei‘Piccolialberghidiqualità’equellodegli‘AlberghiTipici’. Ora, in una prospettiva più ampia, sto lavorando alle reti nazionali dei ‘Piccoli Musei’ e delle ‘Città della Musica’. L’intenzione è quella di valorizzare territori che, mediante opportune strategie, possano at-tirare sempre di più i viaggiatori interessati alla cultura e all’arte, e soprattutto quei turisti che non amano le cose fatte apposta per turisti.” IN

A fianco e in apertura, Giancarlo Dall’Ara, in una delle case dell’Albergo Diffuso.

Le caratteristiche di un Albergo Diffuso

• gestione unitaria e imprenditoriale;• offerta di servizi alberghieri e ambienti comuni a tutti gli ospiti alloggiati nei diversi edifici che lo compongono;• ambiente autentico fatto di case di pregio, ammobiliate e ristrutturate non “per turisti”, ma pensando a residenti, seppure temporanei;• distanza tra gli immobili che non è tale da impedire alla gestione di offrire a tutti gli ospiti non solo i servizi alberghieri, ma anche l’esperienza stessa della formula ospitale;• presenza di una comunità viva;• gestione professionale non standard (coerente con la proposta di autenticità dell’esperienza e con radici nel territorio);• stile riconoscibile (una identità leggibile in tutte le componenti della struttura ricettiva, che non si configura come una semplice sommatoria di case ristrutturate e messe in rete).www.albergodiffuso.com

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IN Magazine | Special ADV

Con l’arrivo della nuova Classe E 4MATIC in versione berlina e station-wagon si comple-ta la gamma a trazione integrale Mercedes-Benz. Un’offerta sempre più ampia, tanto da interessare ormai 13 gamme, con una varietà sorprendente. Complessivamente, sono oltre 50 i modelli a trazione integrale Mercedes-Benz, e circa il 20% delle vet-ture vendute in Italia è 4MATIC. Ma la novità tanto attesa è l’estensione della trazione integrale permanente su motoriz-zazioni più piccole, entro fine estate sarà disponibile anche con motore 220cdi.Domenico Pronti, titolare della concessionaria AutoPronti non ha dubbi: “Oggi il sistema di trazione integrale permanen-te Mercedes-Benz è il più evoluto del suo segmento e apre una nuova dimensione in termini di sicurezza e prestazioni.”Affermazione confermata anche dall’autorevole rivista tedesca “AutoMotor Sport” che già nel numero di gennaio 2009 metteva a confronto il sistema di trazione integrale delle tre prestigiose case automobilistiche tedesche. Le conclusioni non lasciano spazio a dubbi: “Uno dei sistemi integrali migliori

che si rivela al conducente solo attraverso un’ot-tima trazione e in situazioni estreme mantiene una guida facile e senza sorprese.” (tratto da AutoMotor Sport ed. Gennaio 2009 - pag. 66).“Inoltre - continua Domenico Pronti - in tema

di sicurezza, la nostra concessionaria arricchisce il valore della vettura con la speciale copertura assicurativa ‘kasko Auto-Pronti’, un grande plus che da diversi anni viene omaggiato a tutti coloro che scelgono di entrare a far parte del nostro Gruppo, acquistando una vettura nuova.”Una polizza studiata per far viaggiare i clienti AutoPronti senza pensieri, in tutta sicurezza, tutelando l’investimento dai rischi derivanti da circolazione su strada, oggi purtroppo sempre più diffusi. www.autopronti.it

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Moda in Riviera

testo Claudia Gelmini - foto Studio Paritani

A fare da gran finale della Notte Rosa, l’edizione 2010 di Mod’Art, la sfilata-vetrina per tante aziende del territorio.Ce ne parla Francesca Casadei di Confartigianato, responsabile dell’organizzazione dell’evento.

Mod’Art è da nove anni un appun-tamento irrinunciabile per i rimi-nesi e non solo; nata da un’inizia-tiva di Confartigianato, la sfilata ha la peculiarità di faredavetrinaadaziendedelterritorio che eccel-lono nei settori di moda, bellezza e benessere e realizzano prodotti made in Italy. Ad occuparsene, dal-la nascita della manifestazione, è Francesca Casadei, dal ’96 nel set-tore promozione ed eventi di Con-fartigianato. Una vera passione la muove verso questo spettacolare evento che negli anni ha subito dei cambiamenti: “L’edizione si è evoluta, - spiega - prima ci ag-ganciavamo a Blu Rimini, mani-festazione che si faceva a giugno, alla Darsena, con concorsi di vela e spettacoli vari serali tra i quali c’era la nostra sfilata. Poi ha inizia-to a svolgersi durante la Notte Rosa nella nuovaesuggestivalocation

diPiazzaTreMartiried è diventata un appuntamento ormai fisso; in quest’edizione 2010 ci si è inevita-bilmente ispirati alla Dolce Vita di Fellini, essendosi svolta nella serata conclusiva e come gran finale alla Notte Rosa - continua la Casadei. “Ci tengo molto a sottolineare la cura e il lavoro che stanno dietro all’organizzazione dell’evento, in quanto siamo sempre riusciti a preparare una sfilata di altissimo livello, unica nel suo genere, raffi-nata ed elegante in ogni dettaglio, dall’allestimento alle scenografie, alternando la moda ai momenti di spettacolo.”Realizzarla durante le edizioni della Notte Rosa certamente offre ancora maggiore visibilità. Lo spi-rito “dell’evento fashion” si sposa perfettamente con la filosofia della Confartigianato di Rimini, sinda-cato di categoria che tutela le im-

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Sfilare | Mod’Art

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prese e offre loro servizi a 360°. LeaziendegrazieaMod’Artsimetto-noinmostraesiautopromuovono,fattocheinquestoperiododicrisipuòesserepreziosoperlanostraeconomia. “È importante ricorda-re che queste aziende riminesi del ‘Bell’essere’, come le chiamo io, re-alizzano dei validi prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo. C’è da valorizzare il made in Italy, anco-ra di più in questi anni in cui altre potenze economiche come la Cina stanno prendendo il sopravvento. Abbiamo promosso a questo fine l’evento anche sulle televisioni lo-cali, in modo che per tutta l’estate i canali mandino periodicamente in onda le immagini dei prodotti delle imprese.”Dapiùdi5annilasfilatavedelacol-laborazionedell’Universitàrimine-se,piùprecisamentedaquandoènatoilCorsodiLaureainCulturaetecnichedellamoda; quest’anno

30 studenti hanno contribuito con i loro capi, sempre ispirati al tema della Dolce Vita, creando un mo-mento di intrattenimento unico. Inoltre, ha partecipato l’istituto di alta formazione e ricerca post diploma di Ancona Poliarte con la realizzazione di alcuni abiti da sera ispirati all’universo femminile di Fellini.Mod’Art si è svolta il 4 luglio a Ri-mini in Piazza Tre Martiri, con-dotta da Patrizia Deitos e Cesare Trevisani. Ad arricchire la serata, una performance di danza classi-ca e moderna di Chiara Borsetti, proveniente dal corpo di ballo della Scala di Milano, e Mirko Riz-zotto, mentre il gruppo Hip Hop del Mantra Wellness Club Rimini ha presentato l’inno ufficiale dei Mondiali 2010. Peculiarità non da poco: a realizzare gli spettacoli sono stati tutti riminesi, diventati ormai famosi nel Mondo. IN

Sopra e in apertura, tre momenti della sfilata 2009: gli abiti di Piero Moretti, una creazione dell’orafo Francesco Ridolfi e le borse di Mividapelle.

Chi ha sfilato a Mod’Art

Andrea Amadei, atelier di pellicceria, Rimini; Atelier Guia Fashion, sposa couture, Cesena; Atelier Luciana Torri, alta moda sposa e cerimonia, Rimini; Coin, intimo ”Melina”, Rimini; Francesco Ridolfi Orafo, creazioni uniche realizzate rigorosamente a mano, Cattolica; Giovanni Rinaldi, alta sartoria uomo e classico per signora, Rimini; Li, abbigliamento donna, Riccione; M di Macrì di Ida Franco, creazioni artistiche di esclusivi capi fatti a mano, Rimini; Mividapelle di Antonella Giorgetti, borse e accessori, Gambettola; Olymare beachwear by Sirena Styling, costumi mare donna e abbigliamento mare, Rimini; Ottica Mancini, occhiali e lenti a contatto, Rimini; Piero Moretti by Moretti Moda, leader abbigliamento moda comoda donna, Rimini. Inoltre, acconciatori di Rimini e dintorni presentano in sfilata le loro creazioni artistiche: Modiva Paolo, Modiva Daniele, Modiva Marinella, Avrvm, Nadia I Parrucchieri, Luca e Andrea, Equipe Sintonia, Brivido Lei. Con la partecipazione straordinaria di Nicola Luccarini.

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Vi aspettiamo per i prossimi spettacoli dell’estate 2010, inaugurata con la Notte Rosa.

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Rilanciare | Catia Manduchi

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La Repubblica dei Congressi

testo Patrizia Santini – foto Filippo Pruccoli

Rilanciare l’immagine di San Marino, come sede di eventi congressuali, promuovendo una nuova forma di turismo. Questo l’obiettivo di Catia Manduchi, alla guida del neonato Convention Bureau.

Ci incontriamo al quarto piano del PalazzoKursaal, il Centro Congres-suale più noto della Repubblica di San Marino e, a differenza della maestosità dello stabile, grandi sca-linate, marmi, vetrate, spazi enor-mi, gli ambienti che accolgono il neonatoConventionBureaudiSanMarino sono molto accoglienti e a misura d’uomo, si potrebbe dire, nonostante i lavori di ristruttura-zione in corso. CatiaManduchi mi raggiunge sorridendo e mi invita ad accomodarmi in una saletta atti-gua. L’incontro è iniziato come due amiche che si ritrovano davanti a una tazza di caffè e si scambiano opinioni quotidiane. Quelle che ci hanno fatto scoprire parecchio so-miglianti nella vita di tutti i giorni, quando è altro a richiederci destrez-za. Mi piace perché ha un sorriso aperto, è diretta, un viso che non ha bisogno di maquillage evidente. L’esempio manageriale femminile migliore.Quali inodimaggioridasuperareperraggiungeregliobiettivicheilConventionBureaudiSanMarinosièprefissato?“Non parlerei di ‘nodi’, quanto di un percorso da intraprendere. L’in-

dustria congressuale ha esigenze e standard diversi dal turismo al quale la Repubblica era abituata, già da anni ci si sta muovendo, ma molto resta ancora da fare. Occorre investire, migliorare strutture e in-frastrutture, seminare per poi rac-cogliere… occorre un progetto co-mune a medio-lungo termine, con obiettivi condivisi, portato avanti da tutti gli operatori e sostenuto dalle istituzioni. Integrazione quindi, tra pubblico e privato, per il bene della destinazione. Non è facile, soprat-tutto in un periodo così difficile e complicato, di crisi generale e man-canza di fiducia.”Finalmente si respira aria del “tutti uniti alla meta”. Sono anni che gli esperti di settore invitano i Paesi a fare fronte comune nel promuovere le proprie eccellenze, dimentican-do egoismi e protagonismi. San Ma-rino potrebbe essere, ancora una volta, un valido esempio.L’Italiarispondebene,sonoinattocollaborazioniimportanti.“Certo, non per nulla il CB della Riviera di Rimini è considerato tra i primi in Italia. La realtà della Rivie-ra è unica e imponente: è stata per anni un bacino dal quale attingere

turisti ‘mordi e fuggi’, in vacanza; ora può continuare a essere un ba-cino dal quale attingere un turismo di qualità, diverso. Il CB di Rimini è per noi un alleato, con il quale, nel nostro piccolo, potremo intra-prendere iniziative a favore della destagionalizzazione, dei convegni, degli incentive. Le forme di collabo-razione sono infinite, i vantaggi re-ciproci. Quantolaimpegnaquestoruolo?“Tanto, soprattutto perché vivo a Rimini e praticamente ogni giorno è un piccolo viaggio. Ma la gratifica-zione è importante. Fare un lavoro che amo, che è in grado di entu-siasmarmi ed emozionarmi è fon-damentale. Le responsabilità sono tante, a volte i ‘pensieri’ li porto a casa e continuo a far telefonate e scrivere appunti. Le giornate sono pienissime, volano quasi, è un la-voro che, come sempre dico, faccio col cuore.”Comesisenteadessereuna‘quotarosa’?“Non è semplice. Essere donna ren-de sempre un po’ più difficile tutto, in primis il fatto di dover trovare un compromesso tra famiglia, figli, la-voro, poi il fatto di lavorare in un

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A fianco e in apertura, Catia Manduchi ritratta presso il Centro Congressuale al Palazzo Kursaal.

mondo fondamentalmente maschi-le. Chissà perché ti vedono sempre come agguerrita e spietata… Scher-zi a parte, con l’età si acquisisce sag-gezza; ho imparato ad essere un po’ più ‘soft’. A San Marino, ho provato una strana sensazione, non l’avevo mai considerato come un Paese straniero; quindi, all’inizio, il fatto di essere considerata ‘straniera’ mi rattristava. Confesso di avere avver-tito una sensazione di diffidenza da parte dei sammarinesi, ma la cosa più bella è stata, superato il primo approccio, l’accoglienza e il senso d’amicizia che tutti mi hanno tra-smesso.”Esistonodavverolepariopportunità?“Abbiamo fatto passi da gigante, ma molto resta da fare. Purtroppo la differenza c’è: in Italia quasi sempre i posti di rilievo sono occupati da uomini e, a parità di livello e inca-rico, un uomo percepisce in genere uno stipendio più alto. A San Mari-no non so… devo ancora scoprirlo.”

Cosalarenderebbedavverofelice?“Riuscire ad essere serena. Avere vi-cini coloro che amo e un lavoro che mi gratifichi. Riuscire a ottenere il famoso equilibrio tra vita privata e lavoro, non dovere sempre corre-re… utopia!”Vacanzedove?“Senz’altro al mare, adoro il mare e il caldo; ma un posto tranquillo, a contatto con la natura.”

Quandoènecessariopestareipiedi?“Purtroppo spesso, anche se mi ostino a credere nel dialogo e nel-la persuasione e sono pure cocciu-ta... ma a volte non se ne può fare a meno. In certi casi, devo ammette-re, è più efficace! Quando sei certa di fare qualcosa di giusto e chi ti sta vicino non capisce, allora, per il bene comune, può essere necessa-ria un’azione ‘di forza’.”Ilsegretoperessereun‘capo’chepiace?“Dare valore ai rapporti umani, es-sere anche comprensiva, fare capire che su di te si può contare… siamo esseri umani e i sentimenti sono im-portanti.”LepiacequestasfidaconilConven-tionBureau?“Tantissimo, da tempo non mi ‘tuf-favo’ nel lavoro con tale entusiasmo, gli ostacoli ci sono, ma spero di rag-giungere i risultati sperati. Soprat-tutto perché San Marino ne ha biso-gno e li merita. Sono stati bravi, in un momento difficile hanno saputo mettersi in gioco.” IN

Che cos’è in breve

Si è costituito a metà 2009, ma il Convention & Visitors Bureau di San Marino è operativo da gennaio. SpA con partecipazione pubblica e privata, oltre allo Stato, ne fanno parte associazioni di categoria, Consorzio San Marino 2000, Camera di Commercio e realtà private del settore turistico. Oltre a porsi come naturale punto di partenza per coloro che desiderano organizzare un evento nella Repubblica, si muove sia sul fronte della promozione e commercializzazione della destinazione, attraverso il rafforzamento di un’immagine positiva dei servizi e delle strutture ricettive con una specifica attenzione al territorio come risorsa globale (da luglio 2008 entrato a far parte del patrimonio UNESCO), che su quello interno, dedicando risorse a miglioramento e crescita della qualità dei servizi e dell’offerta; particolare attenzione è posta alla formazione degli operatori coinvolti nell’industria del turismo. Altro compito, sviluppare l’integrazione fra soggetti pubblici e privati operanti nel settore, attuando una politica di sistema e Destination Management.

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Nell’immaginario dei riminesi un operatore della vigilanza privata è “il Civis”, a dimo-strazione di quanto l’Istituto di Vigilanza riminese Civis Augustus sia radicato nel territorio e, soprattutto, come in anni di attività abbia saputo conquistare la stima della comunità locale. A determinare tale familiarità hanno contribuito in maniera significativa anche le iniziative promosse dal presidente Arturo Menghi Sarto-rio (nella foto a destra, insieme al responsabile marketing dell’azienda Stefano Libertà) che affianca alle iniziative im-prenditoriali iniziative di carattere culturale, sportivo e socia-le. Menghi ha ispirato Aere Civium, gruppo d’imprese locali impegnate nel restauro di trenta opere giacenti nei magazzini dei Musei Comunali riminesi e, quale membro del Rotary Rimi-ni Riviera, è stato protagonista di numerosi progetti culturali. Civis ha, poi, sponsorizzato società sportive di softball, rugby, dilettantistiche, concerti e manifestazioni.Queste sensibilità emergono anche nel modo di imporsi nel mer-cato: la comunicazione aziendale adotta da sempre immagini leggere e slogan nei quali l’ironia scalza l’aggressività, nel tenta-tivo di trasmettere un senso di protezione strappando un sorriso, espressione naturale in uno stato di sicurezza e di tranquillità. Due decenni di manifesti, pubblicità e sponsorizzazioni

sono diventati così il fulcro della mostra “Si-curamente ironici. Sicuramente affidabili - Un’operatività ed una comunicazione che da oltre 20 anni ci contraddistingue”,

allestita lo scorso marzo al Palazzo del Podestà di Rimini (nelle foto a sinistra e al centro, un momento dell’inaugu-razione), riscuotendo un notevole successo di pubblico.“È vero - ha dichiarato Sartorio - che a Rimini quando si parla di vigilanza privata si pensa subito alla Civis. Credo sia un risulta-to raggiunto negli anni grazie alla professionalità e alla serietà dei suoi operatori e dei suoi servizi. L’appuntamento espositivo è stato un ulteriore canale di collegamento tra l’azienda e le persone per ringraziare clienti e partner.”La Civis Augustus, costituita nel 1974, conta oggi 95 dipenden-ti, di cui una novantina guardie giurate preparate ed esperte del territorio, supportate da tecnologie all’avanguardia, che lavorano in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine. www.civisaugustus.it

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Enrico Casagrande, cofondatore della

compagnia riminese Motus, non è abituato a mettere radici. Ma per un’occasione speciale

ha scelto di fare una “sosta”, a Santarcangelo, dove è direttore artistico

dell’edizione 2010 (la 40a) del Festival del Teatro.

Anfibi, look total noir, capello cor-to, occhio sempre vigile a scrutare il mondo e a restituirlo alla scena palpitante. Un militante del teatro, così ci appare EnricoCasagrande, cofondatore della compagnia rimi-nese dei Motus, direttore artistico della 40a edizione del Festival In-ternazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo, che si terrà dal 9 al 18 luglio, con cui parliamo di teatro a 360°.Avoil’espressionenemoprofetainpatrianonsiaddice,avetericevutoriconoscimentinazionalie locali,comeilSigismondod’orodalComu-nediRimini.“Il r iconoscimento da parte dell’Italia c’è, ma lavoriamo di più oltre confine. Ci riteniamo una compagnia nomade che a fatica ri-esce a mettere radici. Un rapporto più stanziale è stato collaudato in

modo particolare quest’anno per via della direzione artistica del fe-stival che ci ha portato a essere più presenti in loco.”Peresprimerelavostradramma-turgiaaveteutilizzatospessoildia-logoconaltredisciplineartisticheenuovilinguaggi.“In questo momento abbiamo svol-tato, stiamo cercando una povertà assoluta, in scena non ci sono più video, fari o musiche, per risposta politica a un sistema dello sfarzo e dell’evento, che sta aleggiando in Italia, e a una sfida economi-ca rispetto a una richiesta di fare sempre con meno, la nostra è stata una scelta poetica relativa al no-stro trittico, che verte attorno alla figura peregrina di Antigone.”EsordisteconsuccessoalfestivaldiSantarcangelo,orasietedall’al-trapartedellabarricata…

testo Lucia Lombardi

“Motus” Perpetuo

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Recitare | Enrico Casagrande

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“Per 15 anni abbiamo partecipato come artisti, abbiamo fatto spetta-coli in ogni location, ora fa effetto condurne la direzione, la scelta degli amministratori è caduta con pragmatismo su artisti che cono-scono le pieghe del festival per po-terci navigare con consapevolezza. Nonostante il budget ridotto riu-sciamo a portare tanto, perché alla base c’è un rapporto intellettuale e di fiducia con gli artisti invitati. Se dell’Italia si conosce qualche festival è proprio questo.”Qualisonolepeculiaritàfestivalie-redel2010?“Per le tematiche dell’attuale edi-zione ci siamo mossi in continuità con le scelte del 2009, ricercando il concetto di realtà, l’intento è presentare una scena che dialoghi con uno spettatore-attore. Questo festival è connesso con una comu-nità, ove non c’è l’idea di vetrina, piuttosto è il luogo del rischio, molte creazioni sono fatte ad hoc, un festival-laboratorio crea dialo-go, non sentenze.”

Cosaoccorrealteatrodiricerca?“Che non ci sia questa grande divi-sione tra teatro di ricerca e di pro-sa. Oggi il teatro è tutto contempo-raneo, quello di ricerca è l’unico che viene esportato all’estero, a parte Ronconi. Il teatro rimane uno di quei luoghi liberi, a tutti i livelli, è un servizio dalla forza emozionale dirompente, anticon-formista, e deve essere vivificante anche per il pubblico.”Haancorasensoparlarediavan-guardianelperiodopost-moder-no?“L’avanguardia oggi ha ancora molto senso. C’è bisogno di rein-vestire sulle forme artistiche, è dove si sta più esposti che si trova la zona vitale, è lì che si tasta il pol-so di una nazione.”Un motus perpetuo che si riverbera anche nella kermesse santarcangio-lese, restituisce una realtà vibrante dal respiro internazionale, rende gli spettatori partecipi del qui e ora. Un fiore all’occhiello per il ter-ritorio, da alimentare con cura. IN

Sopra a sinistra, e in apertura, Daniela Nicoletti ed Enrico Casagrande, fondatori del gruppo Modus (ph: Valentina Bianchi). A destra, una scena dell’ultimo spettacolo Iovadovia (antigone) contest#3 (ph: Vincent Arbelet).

Alcuni consigli del direttore artistico

“Daniel Veronese in Argentina è un punto di riferimento, è quasi un Ronconi, fa un teatro che tocca punte di classicismo nel senso contemporaneo del termine, in Italia non viene da 15 anni, è un’opportunità imperdibile. I Fai Fai sono una giovane compagnia e rappresentano la vera avanguardia giapponese, rispecchiano la realtà di società lontane che nessuno ha la possibilità di frequentare abitualmente. Per l’Italia ci sono nuove generazioni, sulle quali abbiamo deciso di investire, come i Babilonia Teatro, i Teatro Sotterraneo. Abbiamo invitato artisti visti durante le nostre tournée, Libano, Israele, Giappone, Usa, Europa.” www.santarcangelofestival.com

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Abitare | La casa di Umberto Bonoli

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Nero su Bianco

testo Monica Gasperini - foto Mario Flores

Il contrasto cromatico definisce gli ambienti di questa casa a Rimini, trasformata dallo stesso proprietario (un architetto) in una residenza fresca, informale e moderna.

UmbertoBonoli, classe 1961, ri-minese di nascita, si trasferisce a Firenze da piccolissimo per rima-nere fino al conseguimento della laurea in Architettura. A trent’an-ni decide di ritornare a Rimini sia per amore verso la sua terra sia per scelta professionale. Architetto con importante studio in città, affianca il padre ingegnere, stimato profes-sionista riminese di origini cese-nati. L’architettoBonolihadecisodi trasformarelasuacasa inunaresidenzafresca,informaleemo-dernadavivereserenamente.Perrealizzareilsuoprogettohasceltountotalebiancoenero, i colori che predilige anche nel vestire. L’area - soggiorno sala da pranzo e cuci-na - è un involucro completamente bianco dalle pareti candide e il pa-vimento in legno rovere sbiancato.

La stanza è arredata con un divano in tessuto Fendi coperto da cusci-ni sempre Fendi in velluto nero. Il grande tappeto nero è a contrasto con i due tavoli bassi accoppiati laccati lucido e allestiti con oggetti in argento, riviste, libri di architet-tura e design. Alle pareti i quadri incorniciano volti di donne. Il fon-dale della sala, impreziosito da un doppio tendaggio in lino irlandese di colore bianco e calate nere in cotone pesante, è illuminato dalla lampada Spun Light F di Sebastian Wrong per Flos di colore nero luci-do. L’unico elemento in stile della casa è rappresentato dalla sedia in legno con braccioli, dei primi dell’800, posta di fronte al divano. Inquestacasatuttociparlaillin-guaggiodeldesign, come il tavolo Tulip di Eero Saarinen per Knoll,

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le sedie Louis Ghost di Philippe Starck per Kartell, il mobile sospe-so laccato lucido di fronte al divano con i due grandi vasi uno a pois e l’altro a righe irregolari. La cucina laccata bianca con top in quarzite addossata alla parete tinteggiata colore nero è di Modulnova. Dalla sala soggiorno una porta a tutta altezza ci conduce nella zona più privata della casa. Nella zonanotte, dove il padrone di casa si rifugia per leggere, scrivere e ascoltare musica, la ricorrente

bicromia del bianco e del nero si interrompe per lasciare spazio ai toniécrudellettoedelletende. Il letto Thurman di Meridiani è pro-tagonista assoluto dello spazio con l’imponente testiera con lavorazio-ne capitonnè. L’immagine del letto è enfatizzata dalla parete rivestita con carta da parati a righe verticali alternate nero opaco e nero lucido. Ai lati del letto, i comodini laccati nero opaco sono stati realizzati su dise-gno, le lampade sono le Tolomeo di

Giancarlo Fassina & Michele De Lucchi per Artemide. Il mobile a cassetti è in stile impero. Lo spazio personalizzato con gli oggetti più cari del proprietario crea un’im-pressione di piacevole disordine. Infine il bagno, tutto rigorosa-mente rivestito in mosaico bianco, mentre il resto è tutto nero: tap-peto, asciugamani e accappatoio. Infine la stanza guardaroba, super funzionale, rimane fedele ai colori della casa con gli armadi bianchi e tavolo con piano nero. IN

A fianco, la camera padronale in cui dominano i toni ecrù del letto e delle tende. Sotto, il bagno e la stanza guardaroba ripropongono il contrasto cromatico. In apertura, il soggiorno con divano Fendi e l’inconfondibile Tulip di Saarinen.

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Artisti del Progettare

testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini

Giovanni Ceccarelli, ingegnere e yacht designer e gli architetti Andrea Della Rosa e Monica Gasperini, tre professionisti diversamente legati alla nautica.

Gente di Rimini, gente di mare. Chi vive vicino al mare è speciale: gode di odori, sapori e colori, che ne determinano l’energia. La gen-te di mare è spesso bizzarra, crea-tiva, eccentrica e legata ad esso. In questa rubrica è stato naturale cer-care di capirequaliequantifosseroquellicheprogettanoohannopro-gettatoalmenounabarcanellalorostoriaprofessionale. Stranamente pochi, pochissimi. Ne ho intervi-stati tre, diversi fra loro, ma con un unico denominare comune: vivono sull’Adriatico.Con GiovanniCeccarelli ci siamo rincorsi telefonicamente per due giorni: lui in gergo è definito “yacht designer”; in realtà ha una laurea in Ingegneria, con indirizzo architettura, a Bologna.Comesiarrivaaprogettarebarche?“Da mio padre ho ereditato que-sta passione, da bambino andavo in barca, una stranezza per que-gli anni. Negli anni ’90 è diventa-to normale. Quando ho iniziato l’università dovevo garantirmi un lavoro. Con ingegneria, anche se il mio desiderio di disegnare barche non fosse stato realizzato, avrei po-tuto comunque progettare altro…”Peruno“yachtdesigner”l’ingegne-riaèunvaloreaggiunto?

“È fondamentale, dà respiro al dise-gno: non sarei mai stato in grado di gestire i due progetti di Coppa Ame-rica se non fossi stato ingegnere.”Progettasolobarche?“No, ma spesso lavori legati all’ac-qua: il Porto, lo Yacht club e la Darsena di città a Ravenna, quella storica dietro la stazione.”Lepiacedipiùprogettarebarchedacompetizioneodadiporto?“La competizione è più adrenali-nica: la vincita è la verifica del pro-getto. Le barche da diporto appar-tengono al mercato dei numeri…”Leèmaistatacommissionataunabarcadadiporto?“Da persone con idee chiare, sa-pevano cosa volevano: progettare barche è più complesso che proget-tare case; deve essere funzionale.”Hamaidisegnatograndiyacht?“Al massimo 24 metri, vela e mo-tore insieme, dagli anni ’90 è così, quando ho iniziato ero un purista! I tempi cambiano, oggi gli studi spaziano tra vela e motore. In que-sto periodo progetto barche in le-gno con Stefano Carlini. In Italia ci sono solo quattro cantieri artigiani importanti, tutti in Adriatico. Uno è Carlini a Rimini.”Elavetroresina?“Il 60% della cantieristica italiana

è fra Ravenna, Forlì e Fano.”Insegna?“A Venezia al IED: master impor-tanti, gli studenti sono stranieri. Il design nautico italiano è il mi-gliore, le nostre barche sono le più valide: in tanti studiano da noi.”Lesuebarchepiùfamose?“Carnevali 180, Mascalzone Lati-no, la C+39.”Qualèilprogettochehanelcuore?“Una barca sul Lago di Garda, per me ha rappresentato il salto di qua-lità professionale.”Cosalepiacerebbeprogettare?“Una barca ecologica, dove utiliz-zare energie rinnovabili: in fondo sono rimasto il purista che ero da ragazzo, amo barche di piccole di-mensioni…”AndreaDellaRosa, architetto ric-cionese, si è laureato a Firenze.Hovisitatoilsuosito:apparechiarol’interesseperglioggetti.“L’ultimo progetto è una chiusura invisibile per pantaloni, un brevetto; ma ho disegnato lampade, gioielli, vestiti, auricolari per cellulari, at-trezzi per palestre, mobili, tappeti.”Ecase?“Anche quelle, ma ultimamente mi sono evoluto: dal design spinto al Romantico New England… mi interessano le emozioni.”

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Disegnare | Barche e designer

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Il coloreèdeterminanteper lei.“Sono due anni che studio il colo-re, tutto è veloce: anche chi va alle mostre guarda camminando. Cer-co di catturare l’attenzione bloc-cando l’emozione con il colore.”Com’èarrivatoallapittura?“Il design è un atto economico, la pittura è la parte più bella di me stesso, c’è un compendio di emo-zioni fra quadro e chi guarda: spe-ro di diventare sempre più pittore che architetto.”QuantoèstatoimportanteilLiceoArtisticonellasuaformazione?“Molto, ma anche le amicizie, gli incontri fatti a 20 anni, lasciano il segno. La pittura fa bene: mi piac-ciono i quadri che danno serenità, non i pittori tragici e tristi.”Lemostre?“La prima a Milano, con sculture fatte con le manichette dei pom-pieri e mobili bruciati, poi nel 2007 al Block 60, con quadri in licra… nel 2008 ancora a Milano, oggetti in carbonio e teak, tutto materiale da barca, anche cime da ormeggio; nel 2008, al Castello degli Agolan-ti… tutto riciclato.”Elebarche?

“Abito al mare, era un’esperien-za inevitabile: una persona mi ha chiesto di disegnargli una barca. Tutta, non solo l’interno. Ho pro-gettato un open di dieci metri, il principio del ‘gommone da pran-zo’, scafo molto basso con fianchi laterali trasparenti in plexiglas, come una tavola da surf.”Piùunoggettoscultoreocheunabarcaveraepropria?“Si cammina sui cuscini, una bran-dina in mezzo al mare, dai colori morbidi…”Unabarca“daintorto”?“(Ride) Direi di si!”MonicaGasperini, laureata in archi-tettura a Firenze, vive a Cattolica.Lepiaceprogettareinterni,dadovevienequestapassione?“Per un anno ho fatto l’assistente universitaria al professor Remo Buti, teneva corsi per la decora-zione d’interni, ho lavorato per lo studio Gigli-Gemma-Materassi, sempre in quella città, anche loro si occupavano prevalentemente di negozi e case: è stato naturale spe-cializzarmi in questo settore.”Qualcuno ladefinisce l’architettodellamoda.

“Quando sono tornata a Cattoli-ca ho lavorato col gruppo Aeffe: come architetto aziendale. Segui-vo i marchi Alberta Ferretti, Phi-losophy e Jean Paul Gaultier, nel 2003 mi sono staccata dell’azienda, preferendo la libera professione. I rapporti con Ferretti sono rimasti ottimi! Ho collaborato anche per la realizzazione del Carducci 76.”Altreesperienze?“A Milano, con Rodolfo Dordoni, un lavoro per ‘la Rinascente’, poi per Giorgio Armani un negozio a Tallin, per Aeffe seguo gli outlet Pollini; il negozio Gaudenzi a Ric-cione… sempre moda!”Eildesign?“Durante l’ultimo salone di Mila-no, ho presentato una libreria nel circuito fuori fiera al negozio Pol-lini di Piazza Duomo.”Parliamodibarche…“Il rapporto di stima e amicizia che mi lega ai Ferretti, appassionati come me di arte contemporanea, mi ha portato alla barca. Un’espe-rienza complessa: 28 metri, pro-gettato da Paolo Cori e realizzato nei cantieri Soleri, interamente in carbonio. Ho curato gli interni, an-che questi in carbonio. Una parti-colare lavorazione, che ingloba gli arredi nella struttura sottilissima della barca. Una barca a vela deve essere super leggera: poca decora-zione, disegno aggressivo, gli arre-di seguono la linea dello scafo, la luce a led, colori nei toni sabbia. Un progetto impegnativo.”Qualeinternopreferiscedecorare?“La mia passione rimangono gli al-berghi, suite, spa, ovunque siano… mi piace viaggiare!” IN

A fianco, Monica Gasperini. In apertura, dall’alto, Giovanni Ceccarelli con Stefano Carlini e Andrea Della Rosa.

56 | IN Magazine

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Page 58: Rimini IN Magazine - n.3/2010

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La Repubblica di San Marino da qualche mese, in un’ottica di

sviluppo turistico, ospita una nuova realtà dell’hotellerie. In-

fatti grazie a Roberto Valducci, già titolare della nota azienda

farmaceutica, Valpharma, sbarca sul territorio sammarinese il

più grande Gruppo alberghiero indipendente a livello mondia-

le, Best Western. Presente già in altre 80 nazioni con più di

4.000 hotel e 3.000 camere, vanta oggi 170 alberghi solo in

Italia.

Tutti gli alberghi del Gruppo rispondo a precisi standard inter-

nazionali che assicurano un livello omogeneo di grande qualità.

Da un’importante Azienda farmaceutica, la Valpharma,

ad una catena alberghiera di chiara fama. Signor Val-

ducci, come è avvenuta questa scelta?

“Non avrei mai pensato, dopo una vita passata nell’industria

farmaceutica, di dedicarmi alla realizzazione del Best Western

Palace Hotel, essendo amministratore della società proprie-

taria. il mio interesse è forse legato ad un istinto relativo

all’arredo e a tutti gli aspetti architettonici. Alla fine è stato

un grande piacere. Il risultato secondo i commenti degli ospiti

è molto positivo!”

Perché la Best Western?

“Dal punto di vista commerciale, nello spirito della globalizza-

zione, ho pensato al Best Western. Essendo una catena alber-

ghiera presente in tutto il mondo, è stata necessaria l’affilia-

zione al fine di far conoscere l’hotel in ogni parte del mondo. La

nostra clientela, quindi, è internazionale. Questo marchio ha

dato visibilità anche alla Repubblica di San Marino.”

Quali sono le caratteristiche degli Hotel che rappresen-

tano questo nome?

“Il Best Wester Palace Hotel, 4 Stelle, è caratterizzato da un

ampio garage interno con 350 posti auto, dispone di 91 came-

re, junior suite e 12 suite, di cui 26 camere hanno un giardino

privato. Sono dotate di minibar, aria condizionata, televisore

LCD con canali satellitari Sky e cassette di sicurezza. I bagni

con ampi spazi dispongono di tutte le dotazioni più moderne.”

Il Best Western Palace Hotel è posizionato lungo la Superstra-

da di San Marino, dopo 3 km dal confine, a 18 km da Rimini

e a 6 km dal centro storico della Repubblica di San Marino,

mette a disposizione degli ospiti una molteplicità di servizi. Il

Centro Congressi, la piscina coperta panoramica ed il centro

benessere.

Il Centro Congressi del Best Western Palace Hotel, con sale

modulabili fino a 800 posti, è il luogo ideale per incontri di

lavoro, meeting, congressi. Tutti gli ambienti sono climatizzati

e con le più moderne tecnologie ed attrezzature, necessarie

per i congressi.

Quali sono attualmente le vostre scelte?

“Per i clienti che soggiornano per lavoro o affari - prosegue

Valducci - il Best Western Palace Hotel offre luoghi dedicati

esclusivamente al piacere, come la piscina coperta panoramica

con vista mare e con area idromassaggio, posta direttamente

sul roof garden. Chi ricerca maggiore relax può dedicarsi alla

cura del proprio corpo presso il centro benessere, con sauna,

bagno turco, docce emozionali e cromo terapeutiche, solarium,

zona relax, sala massaggi e palestra.

Quale potrebbe essere per Voi la Chiave del Successo?

BEST WESTERN PALACE HOTEL La grande hoteLLerie arriva a San MarinoGrAzie A roBerto VAlDuCCi, titolAre Dell’AzienDA fArmACeutiCA VAlPHArmA, SBArCA

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“Il Best Western Palace Hotel dà un impulso al turismo di San

Marino, soprattutto se, come auspicato dalle varie associa-

zioni Sammarinesi, si aprirà a San Marino una casa da gioco,

come il Casinò”

Quali sono i Vostri obbiettivi?

“Stiamo pensando - conclude - ad ulteriori miglioramenti,

come ampliare la sala ristorante, mentre una parte dell’Hotel

verrà aumentata di un piano con vista mare, dove verranno

ubicate altre 10 suite, sempre per offrire ai clienti il meglio.”

Page 59: Rimini IN Magazine - n.3/2010

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Quali sono attualmente le vostre scelte?

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Page 60: Rimini IN Magazine - n.3/2010

Anche Riccione ha una sua tradi-zione velistica. Il ClubNautico, con sede affacciata sul porto canale, ha una lunga e prestigiosa storia. Nato nel 1933, tra i primi circoli nautici d’Italia, nel dopoguerra è stato im-portante nello sviluppo e la qualifi-cazione dell’offerta turistica. LesueregatediDinghyebarcheclassichefungevanodaeventidirichiamoperla“bellagente”poidiventatatargetdiriferimentodella“PerlaVerde”. “Grazie al sodalizio con la Fiv, il Club porta avanti politiche di avvia-mento alla vela per i giovani, corsi base e perfezionamento su derive - commenta il DirettoreTecnicoFe-dericoLavezzi- ma non mancano attività culturali che puntano al re-cupero delle tradizioni marinare, manifestazioni, mostre, incontri e convegni e la valorizzazione della

nostra amata ‘Saviolina’.”Comesisvolgenellospecificol’atti-vitàvelistica?“Per i corsi usiamo esclusivamente derive, tridenti, Flying Junior, 420 e Optimist, il miglior tipo di bar-che per imparare: danno maggior sensibilità ed emozioni grazie al contatto diretto con mare e vento.”ChiregataaRiccione? “Organizziamo corsi per adulti, una full immersion di quattro week-end che permette di avere i rudimenti per uscire al largo, ma prevalente-mente l’attività è rivolta ai giovani. Lo scorso anno abbiamo avuto più di 120-130 bambini, per un totale record di oltre 400 corsi.”Comepubblicizzateleattività? “Principalmente grazie al passapa-rola di ragazzi e genitori. I singoli corsi stimolano nei ragazzi interes-se e passione, senza forzature o pre-tese di prestazioni eccessive.”ComesidiventaDirettoreTecnicodiunCircolocosìprestigioso?“A 8 anni ho iniziato i primi corsi proprio qui, quando venivo in va-canza da Milano con la famiglia. Verso i 17 ho iniziato a insegnare vela; in seguito, grazie ai corsi FIV, sono diventato istruttore naziona-le con specializzazione nelle classi giovanili. Ho corso regate a livello nazionale e un campionato euro-peo con 470 e Laser. Sono diven-tato Direttore Tecnico dopo aver

maturato l’esperienza necessaria, mentre la scuola cresceva come numeri e richiedeva una figura di questo tipo.”Cosarappresentala“Saviolina”perRiccione? “È un vero monumento navigante: porta con sé la storia della marine-ria locale, oltre a essere una delle barche d’epoca ‘al terzo’ meglio conservate in Italia. Realizzata dal maestro d’ascia Guido Rondolini di Gabicce, fu varata nel 1928 col nome di ‘Nino Bixio’ e adibita alla pesca delle sardine. Nel ’42 fu ac-quistata dall’architetto Perrucchet-ti e affidata in gestione ad Alfre-do del Bianco, cambiando porto e diventando riccionese. Nel ’58, acquistata dalla famiglia Savioli, divenne ‘Saviolina’ e fu utilizzata a scopi turistici. Nel ’70 la donarono al Comune di Riccione e la gestio-ne fu affidata al Club Nautico. Fu il Cantiere Manzi nel 2000 a sotto-porrla a un ‘restauro filologico’ che la riportò alla struttura originaria, per destinarla a iniziative culturali e manifestazioni di vele storiche. Oggi il Ministero per i Beni e le At-tività Culturali l’ha decretata “im-barcazione di particolare interesse artistico e storico” sottoponendola alla tutela di legge. Una soddisfa-zione per Riccione e i riccionesi, che hanno un grande amore per il mare.” IN

testo Andrea Manusia - foto Fotoriccione

Tradizione Nautica

60 | IN Magazine

Navigare | Federico Lavezzi

Page 61: Rimini IN Magazine - n.3/2010

Di Mimmo Pica

Via Roma, 51 • 47921 Rimini • tel. e fax 0541.28761 • cell. 340.0710017 • www.ristoranteeuropa.info • chiuso la domenica

Page 62: Rimini IN Magazine - n.3/2010

Sempre teso a nuovi traguardi, Freddi Derrik festeggia mezzo secolo d’attività. Per tutti il passaggio alla Moderna è d’obbligo: varcando la soglia della prestigiosa pasticceria di Riccione ci s’imbatte nel sapore del mitico cannolo alla crema, prim’attore di una compagnia di gusti esclusivi.

La storia di FreddiDerrikviene ad innestarsi su quella iniziata dalla famiglia della madre Carla, una fa-miglia di fornai e pasticceri ad Al-zate Brianza. Formatosi presso la scuola parigina di Lenotre Gaston, il re Mida della pasticceria, haim-paratoaconvertirelasuapassioneintecnicaraffinata. Sono famose la sua abilità sopraffina nella decora-zione e nella creazione di capola-vori in cioccolato e la sua sapiente estrosità nel preparare una gam-ma vastissima di leccornie dolci e salate. Ha lavorato a Brescia pres-so la pasticceria “Camera”, nota anche come “l’università” della pasticceria, dove ha avuto modo di conoscere il “maestro dei mae-stri” pasticceri italiani, Iginio Mas-sari, che lo ha appassionato nella preparazione della pasta con lievi-to naturale. “Sono figlio d’arte e già a 11 anni aiutavo mia mamma Carla nel reparto di pasticceria. Di questa mia predisposizione si era accorto lo zio Carlo, famoso pasticcere a Riccione, che ha vo-luto avviarmi a questo lavoro cre-ativo e fantasioso. D’estatefacevolastagioneallaModernaed’inver-

notornavoalavorarenell’aziendadi famiglia. Nello stesso tempo frequentavo corsi professionali presso le pasticcerie più famose d’Italia. Ho fatto anche uno stage in una scuola esclusiva di Lugano-Trevano, in Svizzera, dove ho po-tuto esprimere la mia creatività confrontandomi con i maestri più famosi a livello internazionale. Nel 1980 ho rilevato dallo zio Carlo la pasticceria Moderna di Riccione concretizzando al meglio la mia

esperienza professionale.” Sappia-mo che da lei di allievi ne sono passati a migliaia. “Per quattro anni ho insegnato alla Fugar nel periodo in cui ho sostituito il ma-estro pasticcere Mario Morri e ho tenuto stage presso diverse scuole professionali del nostro territo-rio.” Qual è il segreto del cannolo della Moderna? “Sta tutto nella lavorazione della pasta sfoglia e nella qualità degli ingredienti.”Qualcosanellasuacarrierachenonèriuscitoarealizzare.“L’unico dispiacere è quello dinonavertrovatouncollaboratoreconlavogliadicontinuareilmiolavo-ro. Purtroppo i giovani non sono stimolati.” Mentre dal laboratorio, regno in-contrastato di Derrik, escono torte fino a due metri di diametro tra-boccanti di fiori, trionfi di bellezza e decorazioni stupefacenti, alla pa-sticceria Moderna di viale Dante tra specchi e banchi ripieni di de-lizia regna un’atmosfera speciale soffusa di profumo di vaniglia e cioccolato, mentre la figlia Debora e la moglie Angela seguono con competenza i clienti. IN

testo Marina Giannini - foto Fotoriccione

L’artista Pasticcere

62 | IN Magazine

Addolcire | Freddi Derrik

Page 63: Rimini IN Magazine - n.3/2010

IN Magazine | Special ADV

“Ero un bambino quando venivo a Riccione

nell’immediato dopoguerra, nel 1946, quando

in città c’erano ancora gli alleati”, ha ricordato

Enrico Vaime, il noto scrittore, autore radiofo-

nico e televisivo prima di ricevere dal sindaco Massimo Pironi

l’ambito titolo di cittadino onorario. “Un riconoscimento che mi

stimola a rispolverare gli anni della mia infanzia, legati a doppio

filo con Riccione. Mia madre in quegli anni gestiva l’albergo Lu-

gano - oggi Hotel New Zanarini - in via Corridoni. Partivamo da

Perugia con un camioncino e quando si arrivava era la magia.”

E ancora, lasciandosi andare con uno spiccato senso dell’umo-

rismo che ha stemperato per un attimo l’ufficialità della ceri-

monia: “sulla spiaggia attorno le dune di sabbia erano invase

dagli scarabei stercorari. Mi vengono in mente quelle carrozze

trainate dai cavalli parcheggiate lungo viale Ceccarini, poi tra-

sferite in viale Dante davanti al Palazzo del Turismo. Mi sembra

ancora di sentirlo quell’odore dei cavalli”. Dopo la cerimonia

Vaime è stato coinvolto in una conversazione sulla storia

della nostra televisione prendendo spunto dal suo ultimo

programma su Rai1 “Memorie dal bianco e nero”, scritto

da Maurizio Costanzo, intervenuto all’incontro con una video

intervista inedita scambiando alcune frizzanti

battute col sindaco Pironi. Lo stesso video in

cui è comparso anche il regista teatrale Mau-

rizio Scaparro, tuttora ospite fedelissimo di

Riccione, che lasciandosi andare a un paio di battute ironiche

ha ricordato il periodo delle mucillaggini quando i turisti tede-

schi, quelle alghe “benefiche” se le spalmavano sulle gambe.

Più tardi al Palazzo del Turismo Linus e Nicola Savino hanno

presentato il progetto televisivo Deejay Tv, attiva dal novembre

2009. Infine è stato assegnato all’attore, autore e regista Mar-

co Paolini il “Premio Riccione per la televisione 2010”.

Un riconoscimento dedicato a programmi televisivi di partico-

lare rilevanza nel rapporto tra spettacolo e teatro; nella stessa

occasione è stato assegnato un premio speciale a Giuseppe

Baresi, regista, direttore della fotografia, autore di documenti

e film di ricerca. Il sindaco Massimo Pironi ha sottolineato come

Riccione, oltre alla vita di spiaggia e al divertimento, abbia an-

che una sua anima culturale che si sta affermando in questi

ultimi anni con due importanti appuntamenti come il Premio Ila-

ria Alpi e lo stesso TTV Festival.

www.riccioneteatro.it / www.comune.riccione.rn.it

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E CoNDuTToRE TELEVISIVo NEL CoRSo

DI uNa CERIMoNIa uffICIaLE a

CoNCLuSIoNE DELLa XX EDIzIoNE DEL

TTV fESTIVaL: uN oMaGGIo aLLa CuLTuRa,

aL TEaTRo E aLLa TELEVISIoNE.

ENRICO VAIME CITTADINO ONORARIO DI RICCIONE

“Un riconoscimento che mi fa ri-

cordare gli anni dell’infanzia, le-

gati a doppio filo con Riccione.”

Page 64: Rimini IN Magazine - n.3/2010
Page 65: Rimini IN Magazine - n.3/2010

Il territorio a tavola: un concetto alla moda, ma

poche volte applicato davvero. Insieme allo chef riminese Silver

Succi andiamo, invece a riscoprire la sogliola,

uno dei pesci “autoctoni” ancora oggi più

apprezzati, attraverso una semplice quanto

intrigante ricetta.

Cibo e territorio: binomio inscin-dibile, patrimonio del territorio e della tavola. La frase è sempre sul-la bocca di tutti, quasi uno slogan da agenzia turistica, ma raramente se ne coglie il vero valore. Soprat-tutto in epoca di globalizzazione - senza dare al termine una sfuma-tura negativa -lastoriadiunluogoèfattaanchedallasuacucina. Ce lo ha insegnato Mario Soldati, che ha percorso il Po, 50 anni fa, per sco-prire racconti, tradizioni e il modo in cui il fiume ha influenzato la vita delle comunità locali. Oggi, non è un caso, il fiume ha perso la sua identità e i suoi prodotti. Non è importante chi se ne sia anda-to prima e chi dopo. Sul mare le

cose non sono diverse. Quando ci si trova seduti al ristorante, davanti ad un anonimo antipasto freddo di pesce uguale da Aosta a Santa Maria di Leuca, cosa stiamo man-giando? Qualcosa di riminese? O dell’Atlantico? O del sudest asiati-co? Mangiamo piatti senza identità e ci ritroviamo senza identità pure noi. Strano che sia proprio il pesce a radicarci nelle nostre tradizioni. Così sfuggevole, in viaggio, senza confini. Eppure, basta osservare i fantastici mosaici pavimentali del-le basiliche romaniche dell’alto Medioevo, che punteggiano la co-sta da Cervia ad Aquileia, ricchi di immagini dell’Adriatico. Proprio ad Aquileia, nel pavimento musi-

vo, si possono ammirare tutte le specie di pesci che da sempre han-no abitato i nostri mari e i nostri piatti: sogliole, seppie, molluschi. I romani erano ghiotti di pesce e il modo in cui lo conoscevano e lo pescavano era così importante da finire anche nelle chiese. Poi, nel Medioevo, il disinteresse, al-meno fino al ’500 quando, come ha messo in luce la storica Maria Lucia De Nicolò, ilpescerimineseerarichiestoanchedalGranducadiToscana. Anzi, non “il pesce”, ma proprio le sogliole. Così è rico-minciata una lunga tradizione che oggi è portata avanti anche da chi ha scelto Rimini come sua patria. Penso alla comunità di pescatori

testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini

Pesce Nostrum

IN Magazine | 65

Degustare | La sogliola e Silver Succi

Page 66: Rimini IN Magazine - n.3/2010

lampedusani, qui da più di 40 anni.E proprio la sogliola è ancora oggi uno dei pesci più apprezzati, pre-parato in ogni ristorante. Il modo più semplice per portarla sul piat-to è ovviamente cruda, oppure alla griglia, con un filo d’olio. Ma si può anche giocare coi sapori. È intrigante la ricetta proposta da SilverSucci, chef riminese allie-vo, tra gli altri, di Gino Angelini, e oggi gestore, insieme a Giorgio Bigoni, del Quartopiano, che laproponeinsandwich. Lo prepara con un filetto di sogliola e due fet-te, sottili, di pane ciabatta. Viene insaporita con olio, sale e timo, e poi passata qualche minuto in forno tra le fette. Poi, sul piatto, è messa una crema preparata con piselli, aglio fresco, cipolla e bro-do vegetale. Infine, il piatto viene guarnito con una fettina di bacon

appena tostata in forno. Unpiattocoloratochefa incontraresaporidiversi, dal dolce all’affumicato. Un vino da abbinare? Giorgio Bi-goni consiglia uno spumante Na-ture Brut Antinori.Il piatto rende bene l’idea della fi-losofia del ristorante: territorioecuriosità. La spesa è quotidiana, i prodotti sono di stagione, freschi. L’estro è tutto locale. Silver è nato

a Forlimpopoli, di scuola artusia-na, e ha sempre frequentato le mi-gliori cucine di Rimini. Prima al Tre Re, sempre con Giorgio, ora crea i suoi piatti personali qui. E l’estate ci si sposta sul grande ter-razzo al piano di sopra, con una cucina più semplice e conviviale, fatta di antipasti, da mangiare con le dita, tra amici, e grigliate di pe-sce e carne. IN

A fianco, lo chef con la sua creazione:”Il sandwich di sogliola”.In apertura, Silver Succi nella cucina del ristorante Quartopiano.

Un’estate tra gnocchi e strozzapreti

Magari le sagre non sono più quelle di una volta. O magari non sono mai cambiate. Oppure c’è stata la moda e poi è passata. Per anni sono sorte come funghi senza alcuna logica. Mi sono sempre chiesto perché facciano a Montecolombo, la sagra della trippa e dello strozzaprete nel cuore dell’estate (quest’anno 17 e 18 luglio). Non è già abbastanza caldo? Ma, tra tutte, quella della patata di Montescudo (arrivata alla 38° edizione, 7 e 8 agosto), rimane una delle più interessanti. Non per il programma, o per gli spettacoli, né tanto meno per i soliti mercatini. Ma per gli gnocchi al ragù. Fatti al momento. Una catena di montaggio di arzdore prende le patate, le sbuccia, le fa bollire, le schiaccia e poi prepara gli gnocchi. Le file sono interminabili. Qualcuno cena alle 6, altri alle 11.

66 | IN Magazine

Page 67: Rimini IN Magazine - n.3/2010

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Page 68: Rimini IN Magazine - n.3/2010

“Esplorare con la macchina foto-grafica è come ascoltare musica” afferma GilbertoUrbinati (Gibo), che, con la reflex digitale Canon 5 D, esce dalla placenta della soli-tudine interiore per ottenere dalla frammentarietà delle immagini cittadine la parte per il tutto e catturare l’animo metropolitano, per non sentirsi estranei al luogo dove si vive. Come il viaggiatore neofita che, nell’apologia dei luo-ghi persi, colga la creatura appena data alla luce, racconta una Rimini congeniale a Tondelli. L’istinto si coniuga al desiderio di conoscere la realtà affinché quei frammenti scomposti esplorino una compo-sizione prospettica, suscitata dalle sensazioni visive, tattili e sensoria-li. La metrica artistica compiuta dal prodigio kandinskijano dello spirituale (nell’arte) fa nascere un attento sguardo che abbraccia l’emozione, ed ecco crearsi quel-la visuale ispirata a confronto col mondo circostante e con l’irridu-cibilità del particolare, tesa a for-mare una trama artistica inedita.

Cosa significa carpire l’attimo? “Cercare la parte per il tutto, così i manichini e gli oggetti che appaiono di scorcio dalle vetrine creano simbologie elo-quenti, nonché una simbiosi rap-presentativa del nostro tempo”.Chevalorehannoleimmaginiscat-tateenpleinair? “Assecondare sensazioni entrando nella dimensione passionale, avver-tire lo stacco della cristallizzazione geometrica, come avviene in quella foto che coglie la sinuosa corda sul-la sabbia, a formare una stalattite, o un dipinto astratto. Lasciando an-dare l’occhio e osservando il book si può cogliere una trasfigurazione, come si osserva pure nella Mano riflessa, un mistero che svela o na-sconde, come monologo personale che vada oltre l’oggetto per creare il transfert di una ricerca intimista.”Vorrestiriprendere,comeCartierBresson,l’intimitàdellepersone? “Vorrei arricchire il curriculum per passare dai dettagli urbani alla testimonianza catturata dal volto e dai corpi umani, per scoprirne il

patrimonio come un fiore tra gli arbusti spinosi del deserto”. CosapensidelleoperedifotograficomeGianniBerengoGardin,checonsguardoacutoedesuleriper-correiluoghidell’Infinitoleopar-diano,oOlivieroToscanichescrutastereotipidellasocietàpersma-scherareleincongruenzeodierne?“Credo siano in sintonia e penso sviluppino entrambi nella loro di-versità un credo, poetico l’uno e realistico l’altro, senza mai perdere di vista i contenuti e il messaggio; la passione nella descrizione dei luoghi o dei simboli che diventano icone della modernità.”AndréGideaffermava“Nonesistecapolavoroumanochenonsiaotte-nutofaticosamente”.“Stando a contatto con le opere d’arte cerco come un artigiano di riconoscere i luoghi quale ‘Mecca dell’animo’, mediante una simbiosi valida per ogni disciplina creativa, per percepire il travaglio e rag-giungere una meta!”Il linguaggio fotografico s’avvale delle prove tecniche e incamera il contributo di Saulo Berardi, lo scatto riprende ora la madre, come un personaggio di Brecht, ora la mannequin di Harper’s Bazar, esta-tica come una Madonna di Duccio da Boninsegna, unendo storia, pa-thos e memoria al proprio bagaglio di esperienze personali, creando la metafora dell’elegiaco viaggio di ritorno ad Itaca. IN

testo Milena Massani

Scatti di Realtà

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Creare | Gilberto Urbinati

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la cura del cliente che fa crescere l’aziendada fornitore di gas ed energia elettrica a consulente dell’impresa turistica, finalizzata al risparmio e all’ottimizzazione dei consumi.

Anche quest’anno sgr servizi (nella foto a si-nistra la sede) ha sottoscritto, con le associazio-ni di categoria che annoverano tra i propri iscritti le imprese turistiche, un accordo specifico per la fornitura di gas metano ed energia elettrica per gli alber-ghi. Ne parliamo con il dott. lorenzo pastesini (nella foto a destra), responsabile commerciale: “Si tratta di un accordo molto conveniente per gli imprenditori alberghieri, sot-to tanti punti di vista. Intanto per l’aspetto della flessibilità, poiché l’associato può scegliere la tipologia di contratto più vicina alle proprie esigenze di consumo e agli obiettivi di ri-sparmio, optando per la sola fornitura di gas o in abbinamento a quella dell’energia elettrica,”gli albergatori godono di tariffe particolari?“Più che di tariffe, preferiamo parlare di trattamenti agevolati. Ad esempio, per quanto riguarda la bollettazione, non è inviata una fattura di acconto, ma solo quella definitiva, emessa a se-guito della lettura del contatore. Questo significa che la fattu-razione è sempre basata sui consumi reali e quindi i pagamenti sono posticipati. L’imprenditore, con questa modalità, ha modo di tenere sotto controllo continuamente i consumi.”come svolge sgr servizi la consulenza alle imprese?“L’albergatore ha la garanzia di avvalersi di un servizio qua-lificato d’assistenza e consulenza. Può ricorrere al supporto di personale commerciale e tecnico SGR Servizi, attraverso gli uffici sul territorio, oppure telefonando al numero ver-de aziendale. La telefonata è gratuita anche da cellulare e i tempi di attesa sono inferiori ai 30 secondi. Inoltre, dato che

per queste tipologie di contratti sono previste agevolazioni di imposta molto interessanti - intorno al 35% - offriamo un servizio di affian-camento all’albergatore per verificare lo stato

di applicabilità delle agevolazioni al suo caso specifico. In caso di esito positivo, l’imprenditore può istruire la pratica.”da alcuni mesi avete ulteriormente potenziato la politi-ca di massima trasparenza della bolletta.“Questa politica protesa alla massima trasparenza sui docu-menti è valida per tutti i nostri clienti: prevede la scomposizio-ne dei costi, l’individuazione di distinte componenti tariffarie e la separazione della tariffa dei servizi di vendita, da quella dei servizi di rete, così da attribuire e rendere evidente, per ogni fase e attività della filiera, un proprio costo. Inoltre, attraverso la nuova bolletta e il nuovo sito aziendale www.sgrservizi.it, SGR Servizi prevede un’utile attività di informazione dedicata alle nuove forme di risparmio energetico. Questa iniziativa consentirà all’associato di poter, eventual-mente, valutare interventi sulla propria caldaia o d’intrapren-dere la strada delle fonti energetiche rinnovabili, con l’imple-mentazione di impianti fotovoltaici, solari termici, pompe di calore o caldaie a condensazione.”

Trattamenti agevolati, assi-stenza e consulenza qualifi-cata, trasparenza nei costi.

per informazioni:numero verde 800 900 147 - www.sgrservizi.it

IN Magazine | Special ADV

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“Fare ladjmihasalvata”, rivela FabianaAcquisti. Uno dei nomi di spicco della selezione musicale in rosa. House, elettronica, deep, minimal e anni ’80 di qualità ne caratterizzano la playlist. Il suo non è un semplice sottofondo mu-sicale, è un condurre per mano gli astanti, regalandogli vibrazioni ed emozioni musicali che fanno la dif-ferenza. Ha una doppia anima: digiornofal’imprenditriceedinottesiesibisceneiclubpiùesclusivi. È anche apparsa sulla Guida al piace-re e al divertimento 2010 di Roberto Piccinelli, considerata come una vera star delle calienti notti roma-gnole. La incontriamo per l’uscita di un cd molto speciale.

Dadovescaturiscel’entusiasticaetotalitariadedizioneperlehitcheticaratterizza?“La folgorazione per questo me-stiere l’ho avuta a Londra negli anni ’90 dove ero al seguito di un gruppo di amici dj’s. Furono loro a consigliarmi di trasformare questa passione in professione. Ho trascorso anni di clausura dedicati alla selezione, alla ricerca, alla pre-parazione di serate, e all’amplia-mento della mia cultura musicale rispetto alla scena internazionale.”Comesceglilamusicadaproporreneilocaliincuitiesibisci?“Preparo un dj-set continuativo, molto personale, da cui parto per accendere il ritmo salendo d’in-tensità per poi immedesimarmi nell’atmosfera che man mano si crea, captando gli umori, lascian-domi ispirare dal circolo di energia che fluisce e dal tipo di pubblico. Ho suonato e suono per differenti realtà, quali: il Fuera, l’Ecos, il Co-coricò, la Villa delle Rose, il NoMi Club, l’I-zone, il Tourquoise, non-ché per feste private come per gli stilisti Roberto ed Eva Cavalli, con cui sto lavorando a un bel progetto per le sfilate future.”Cometiseisentitaaccoltadalmon-dodeidj,popolato,prevalentemen-te,dauomini?“Il dj ha un ruolo fondamentale,

deve essere carismatico e far sì che persone sconosciute possano avvi-cinarsi. In questo le donne hanno una carta in più, la sensibilità, che permette loro di percepire meglio le atmosfere che si creano. I col-leghi non mi hanno fatta sentire accettata, forse perché in Italia le donne dj sono un’eccezione; in Europa si collabora con estrema naturalezza, l’essere donna non condiziona. Il fatto di mettere mu-sica nei locali non svilisce la fem-minilità di nessuna di noi. Oggi in Italia, quando una soubrette non sfonda in tv o al cinema la propina-no nei locali a suonare seminuda con playlist preconfezionate da al-tri. All’estero il dj è considerato un artista. C’è molto rispetto.”ÈappenauscitalaLadyCompila-tion,acuipartecipiconunbrano:unprogettomusicalealquantoori-ginale!“È un progetto innovativo per l’Italia, ricco di energia, una bel-la aggregazione di stili differenti. Per l’estate ho in programma dei live al femminile, magari parten-do proprio dal cd. Questo disco mi ha stimolata. Ho voglia di tornare a suonare all’estero e mixare in-sieme diverse musicalità, creando brani che facciano sognare, mi ri-specchino, e donino benessere a chi ascolta.” IN

testo Lucia Lombardi

Dj saved my Life

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Mixare | Fabiana Acquisti

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Crearsi una spiaggia privata integrata nell’ambiente: le piscine Biodesign sono la più recente novità di Onda Blu, l’azienda riminese che da oltre vent’anni progetta e costruisce piscine all’avanguardia.

Alzi la mano chi non ha mai sogna-to una bella piscina nel giardino di casa… A Rimini da oltre vent’an-ni esiste un’azienda specializzata nel realizzare questo desiderio, nient’affatto impossibile. “Dal 1988 progettiamo e costruiamo piscine dalle soluzioni tecnologiche più avanzate, analizzando le esigenze di ogni singolo cliente, pubblico o privato - spiegano MauraVenturini e il socio GastoneSerafini, fonda-tori di OndaBluPiscine. Grazie alla continua ricerca, all’attenzione verso l’innovazione e all’esperien-za maturata negli anni, possiamo dire di essere sempre stati all’avan-guardia. La grande specializzazio-ne dei nostri collaboratori, inoltre, è un prezioso valore aggiunto che ci permette di proporre a ciascun cliente soluzioni personalizzate e convenienti e di curare diretta-mente ogni fase della realizzazio-ne e della successiva conduzione dell’impianto.”Oltre a realizzare piscine nelle tipologie “classiche” (in cemento armato in opera con rivestimento in mosaico o clinker, in cemento prefabbricato con utilizzo di casse-

ri a perdere in polistirolo, in PVC) l’azienda è anche esclusivista delle piscine Biodesign, metodo di co-struzione che ha rivoluzionatoilclassicomododiintenderelapisci-na, dando la possibilità di “creare” spiagge, sedute e lettini “sommer-si”, integrati nell’ambiente circo-stante. “Grazie a questo sistema di progettazione - confermano i due titolari dell’azienda - la piscina si integra nel paesaggio diventando espressione d’arte naturalistica: li-bertà di forme e materiali, con par-ticolare attenzione al gusto estetico e al bisogno di benessere intesi nel senso più ampio dei termini.” IN

testo Maria Cristina Muccioli

Onda d’ Acqua dolce

Dall’alto, Maura Venturini e Gastone Serafini insieme a parte

dello staff dell’azienda, e scorcio di una piscina “targata” Onda Blu.

Non solo piscine

I soci fondatori Gastone Serafini e Maura Venturini operano nel settore dal 1977. Oltre a piscine di varie tipologie, Onda Blu realizza impianti di filtrazione-circolazione-disinfezione e vasche idromassaggio. Garantisce un servizio di assistenza e manutenzione, per le parti meccaniche e per il trattamento eseguito con prodotti clorati o prodotti alternativi. www.ondablupiscine.it

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Progettare | Onda Blu Piscine

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Il parco e il Museotesto Milena Massani

È come una crisalide il palazzo (foto in alto) che a Pennabilli specchia una natura incontaminata. L’archi-tetto Silvia Soriani ha creato que-sto Museoperviaggiareistruttiva-mentenell’areadelParcodelSassoSimoneeSimoncello, nei bacini dei fiumi Foglia, Conca, e Marecchia, su una superficie di 4.991 ettari di cui un terzo sotto il comune pen-nese. IlParco,natonel1994,èdive-nutoInterregionalenel2010, unico in Italia nel suo genere: compren-de due province, due regioni e tre società: Terre Alte, Grande Albero e Ipericonatura. Seguendo lo sco-po del turismo sostenibile, accoglie il principio della biodiversità, favo-risce cultura e slancio economico. “Creare una nuova Area Protetta è un impegno non indifferente”,

sostiene Stefania Sabba, assessore ambientale della Provincia di Ri-mini. “Proprio attorno ai Parchi si crea un’economia contro la cri-si territoriale”, aggiunge Tarcisio Porto, assessore alla cultura pesa-rese, accennando al compleanno del Parco, festeggiato come gemel-laggio (lo scorso 27 maggio) in occasione dell’Istituzione del Pri-mo Parco Europeo in Svezia. Fre-quentare il Parco stimola famiglie e giovani, accolti in ostelli (quello di Pennabilli ha 100 posti) con ca-merate dai letti a castello. Presto si potrà partecipare a concorsi foto-grafici, o avviarsi alla conoscenza di queste oasi verdi attraverso do-cumentari. In estate le notti in cer-reta offrono l’occasione di recite poetiche, sospesi tra “Silenzio e Po-esia”, con il gufo reale e gli uccelli dei boschi, tra orchidee, roseti e croco, sino a che l’acqua pura scri-va la propria bellicosa storia mille-naria, assaporata nelle escursioni a cavallo sulla neve o con le ciaspole ai piedi. Trapievi,abbazie,conventiecastelli,salvaguardandoquelpol-monesalubredalcuoremiticoincui

sifronteggianosolitariirapaci. Il Museo respira l’aria della ricerca del genius loci, attraverso un pla-stico si può misurare l’estensione territoriale. Prendendo in mano i nidi di poiane, starne, usignoli, abbracciando alberi secolari cono-sciamo il lavorio e la sacralità di questi luoghi incontaminati, col-mi di leggende di guaritori, santi e poeti che hanno lasciato un senso di libertà e tracce inalienabili die-tro sé; e mentre echeggia il corno da caccia, spietati si nascondono i bracconieri ad attendere al varco l’ingrugnito cinghiale, campione di forza e vitalità selvagge. IN

È nato il Primo Parco Interregionale, quello del Sasso Simone e Simoncello, che collega l’antico Montefeltro al sistema romagnolo dei parchi di crinale. Un Museo Naturalistico ne racconta le peculiarità.

Museo Naturalistico del Sasso Simone e Simoncello

Sede: PennabilliTel: 0541.928047Per escursioni: Sede Ente Parco Carpegna tel. 0722.770073.Anno d’istituzione: 1994I comuni del Parco: Carpegna, Frontino, Montecopiolo, Pennabilli, Pian di Meleto, [email protected]

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Camminare | Sasso Simone e Simoncello

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