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IN MISSIONE PER CONTO DI DIO!
SIETE…
Fare ed essere genitori
Ruolo educativo nei confronti del figlio che cambia
Incontro genitori
Sacro Cuore
16 febbraio 2018
attrezzarci come genitori
per affiancare la crescita
dei figli; riconoscere gli
aspetti di fatica e
potenzialità nel compito
educativo.
22/3
Don Domenico Cravero
Psicoterapeuta
“fare ed essere genitori:
come mi sento… come genitore? (tema
dello sbagliare...)
6/4
Roberto Mirante
Psicologo psicoterapeuta
“fare ed essere genitori:
in collaborazione costruttiva con la
comunità educante”
L’invito è
aperto ai nonni o a persone significative
per la famiglia
6/5
sr Carmela Santoro
Ass. diFamiglia
Laboratori per tutta la famiglia
PROSPETTO INCONTRI
… in relazione
7 cappelli per pensare
… favorire in altri o nei più piccoli la crescita della personalità.
l’interazione:
Le relazioni in famiglia possono esercitare allo
scambio, al confronto al parere diverso …
il divenire:
nella famiglia si sperimenta la crescita dei singoli
soggetti, l’accoglienza di bisogni e il loro al mutare, il
cambiamento delle idee, la flessibilità nelle scelte
la mediazione:
la famiglia ha il grande compito di offrire una
mediazione, trai componenti interni ed esterni
all’ambiente
l’interpretazione:
La famiglia favorisce la lettura di significati
all’esperienza quotidiana che i figli fanno nel mondo,
e può La famiglia può offrire sistemi di significato
rispetto ad un mondo
FAMIGLIA SEI LUOGO DI TRASMISSIONE
… nei confronti del figlio che cambia
in un processo di autonomia
il bambino costruisce
la sua identità.
Dai 3 ai 6 anni di età del bambino il momento di “formazione delle attività psichiche – sensoriali”,
In questa fase il bambino, è rivolto più agli stimoli non conoscere
“le ragioni delle cose”,
è importante
“dirigere metodicamente gli stimoli sensoriali, affinché le sensazioni si svolgano razionalmente e preparino la base ordinata a costruire una mentalità positiva al bambino»
(Montessori)
Erik Erikson nel celebre saggio “Infanzia e Società”
suddivide lo viluppo dell’individuo in otto fasi
(di cui le prime quattro sono relative al periodo dell’infanzia)(9)
e utilizza le nozioni di sviluppo cognitivo, emozionale e sociale.
Egli sostiene, in estrema sintesi, che i bambini devono poter compiere numerose esperienze in ciascuno di questi quattro ambiti per diventare adulti “sani, felici e produttivi”.
La «struttura» su cui
si costruisce l’identità
sviluppo cognitivo osservare e interpretare la realtà
Il bambino sa sviluppare capacità di problem solving, a
comprendere che i problemi possono avere più di una soluzione.
Le soluzioni raramente sono fisse, ma cambiano in base alle
circostanze e alle opportunità
sviluppo emotivo l’auto-espressione sviluppare le
proprie capacità comunicative mettersi alla prova in
situazioni nuove e di sperimentare il più ampio
spettro di sensazioni possibili.
Sviluppo sociale favoriscono le competenze socio–emozionali.
La pratica della condivisione e dell’alternarsi, favorisce
l’apprezzamento degli sforzi altrui e, al tempo stesso, la
consapevolezza dell’unicità di ciascun individuo, da cui deriva
una positiva consapevolezza di se stessi;
«FAMIGLIA CREDI IN CIO’ CHE SEI»
GIOVANNI PAOLO II SABATO, 20 OTTOBRE 2001
La famiglia è un soggetto fatto di relazioni, di
legami e che genera legami.
L'obiettivo e progetto intrinseco della famiglia è
racchiuso nella parola generare. La famiglia
non riproduce ma genera, dà forma umana,
umanizza ciò che da lei nasce e ciò che in lei si
lega
GENERARE
è dar vita ad una persona, ad un
irrepetibile essere che trova e
costruisce la sua identità a partire e
non a prescindere da una storia
familiare che lo raggiunge attraverso i
suoi genitori.
Il primo attiene alla responsabilità della cura ed educazione della nuova
generazione, ed il secondo è dato dal mantenere viva rinnovandola la memoria
familiare e la duplice eredità del ramo paterno e materno.
1° CURA 2° MANTENERE LA MEMORIA
FAMILIARE
Possiamo anche dire che i genitori
hanno due compiti e non uno, due
compiti strettamente intrecciati
tra di loro.
CARATTERISTI DEL VIVERE IL FAMILIARE
“prendersi cura” fa riferimento sia al nutrimento
affettivo che a quello morale-valoriale (ciò per cui
vale la pena di vivere).
la qualità affettiva si esprime nella fiducia-
speranza,
e quella etica nella lealtà-giustizia.
SU COSA SI BASA IL LEGAME
Su aspetti affettivi ed etici. La famiglia è il luogo sorgivo degli affetti più
profondi ed anche il luogo della responsabilità
nei confronti dell’altro, sia il piccolo di cui ci si
prende cura o l’uomo o la donna cui ci si lega.
SCRITTRICE, PEDAGOGISTA E CONSULENTE FAMILIARE,
DOROTHY NOLTE
Se i bambini vengono criticati,
imparano a condannare.
Se vivono nell’ostilità,
imparano ad aggredire.
Se vivono nella derisione,
imparano la timidezza.
Se vivono nella vergogna,
imparano a sentirsi colpevoli.
Se vivono nella tolleranza,
imparano a essere pazienti.
Se vivono nell’incoraggiamento,
imparano ad avere fiducia.
Se vivono nella lealtà,
imparano la giustizia.
Se vivono nella disponibilità,
imparano ad avere fede.
Se vivono nell’approvazione,
imparano ad accettare.
Se vivono nell’accettazione,
imparano a trovare amore nel mondo.